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Lista capitoli: Capitolo 1: *** niente, solo una visita di controllo *** Capitolo 2: *** sai mi ricorda una storia che ho letto... *** Capitolo 3: *** QUESTO POSTO SEMBRA UNA DISCARICA... *** Capitolo 4: *** NON è IL MOMENTO DI PREOCCUPARSI DEGLI ALTRI... *** Capitolo 5: *** E CADE UN'ALTRA PEDINA... *** Capitolo 6: *** che schifo...è inchiostro! *** Capitolo 7: *** servirebbe prorpio ...ehi! ma non può essere! *** Capitolo 8: *** nella vasca da bagno... *** Capitolo 9: *** LA SCALA DI VETRO *** Capitolo 10: *** e rimasero soli... *** Capitolo 11: *** fine ***
Capitolo 1 *** niente, solo una visita di controllo ***
- Miranda, Allen …muovetevi non rimanete indietro
- Miranda,
Allen …muovetevi non rimanete indietro!- gridò Lenalee, sventolando la mano
nella loro direzione, mentre era gia sull’uscio della porta insieme a Lavi e
Kanda, fermi alle sue spalle.
I due, rimasti
leggermente indietro, si guardarono sospirando.
Effettivamente
erano gli unici che potevano lamentarsi.
-Suppongo
che alla fine vada bene così, no Allen-kun? –
Allen sorrise
di rimando alle parole di Miranda.
-Ma
sì, in fondo più siamo meglio è,no? –disse filosoficamente, ma in realtà non ci
credeva nemmeno lui.
In realtà sia
lui che Miranda non credevano davvero a quello che dicevano.
Era un periodo
in cui erano veramente stressati.
In effetti,
Miranda era normalmente stressata, ma in quei giorni ancora di più.
E Allen voleva
semplicemente fare un’uscita all’aria aperta, senza rischiare di rompersi
l’osso del collo. E in quel periodo Link (il biondino che lo seguiva peggio di
un ombra, che gli aveva appioppato l’ordine) si era ammalato quindi non ce
l’avrebbe avuto dietro come un cane da guardia almeno per una settimana intera
se non per due.
L’ordine non
aveva trovato un sostituto poiché erano impegnati in “qualcosa di più
grande”…(anche se lui in realtà sospettava che Komui avesse intenzionalmente
sbagliato a comunicare la notizia ai suoi superiori per questo non si erano
mossi per tempo).
Fatto sta che
non doveva neanche sentirsi in colpa per Link.
Era il momento
perfetto per fare una pausa.
Era veramente un
periodo perfetto per starsene un po’ da soli e tranquilli in un posto pacifico.
Ed erano
andati espressamente da Komui per essere mandati in missione mooolto lontano,
senza pericoli eccessivi, e senza molta gente.
In poche
parole avevano chiesto una vacanza.
E Komui
vedendo il livello pauroso che avevano raggiunto le occhiaie di Miranda, e il
ghigno minaccioso che era sul viso dell’albino, aveva accettato molto
volentieri.
Ma si sa la
sfiga non è prevedibile ed è sicuramente dispettosa.
E così per un
motivo misterioso, qualche giorno prima della loro partenza per l’Olanda, una
strana efastidiosissima influenza aveva
colpito il quartier generale.
Strana perché
si era diffusa a macchia d’olio e fastidiosa perché aveva colpito proprio tutti
nessuno escluso.
Anzi qualcuno
l’aveva risparmiato.
Il problema
principale era che adesso questo qualcuno si era accodato a loro.
E addio
vacanza rilassant…ops cioè addio missione tranquilla.
Il primo ad
accodarsi era stato Lavi ( che tra l’altro era da sempre il più rumoroso).
La scusa
ufficiale era che essendosi ammalato boockman senior lui doveva sostituirlo.
In realtà
aveva fiutato l’odore di vacanza e non vedeva l’ora di parteciparvi.
Lenalee si era
accodata perchè Komui non voleva che fosse infettata dall’influenza maligna e
si era attaccato ad Allen stile sanguisuga con il moccio al naso…
Per evitare di
prendersi anche lui quella dannata influenza aveva accettato.
E kanda…bhe
quell’idiota si era unito e basta.
Lavi lo stava
sfottendo dall’inizio del percorso sostenendo che si era unito perché era
fragile e rischiava di ammalarsi più facilmente di tutti loro.
Non capiva
perché a Lavi permetteva di insultarlo, mentre con lui se la prendeva.
Allen sospirò.
Timcampi si
posò stanco sulla sua testa facendo sventolare la sua coda dorata davanti agli
occhi di Allen.
L’albino la
scostò con un gesto rapido sorridendo.
Già, Tim non
voleva che sospirasse.
In fondo era
pur sempre una missione vacanza no?
Dovevano solo
entrare in un castello da cui provenivano rumori sinistri per controllare se c’
era o no presenza di innocence.
Era una
missione che non sarebbe mai stata affidata a degli esorcisti, forse neanche a
dei finder, una cavolata.
In fondo cosa
poteva succedere mai in un castello disabitato nel cuore dell’Olanda dove i
rumori che si sentivano erano al 90% causati dal vento che passava dalle
finestre?
Raggiunsero
gli altri.
- vi siete
mossi finalmente…ahAllen visto il
paesaggio? Non è stupendo? – fece raggiante Lenalee
-giusto
Lena, avremmo dovuto portarci dei cestini da pic nic e una coperta…o magari
degli asciugamani…sai che bellissima sensazione stare distesi sull'erba-
continuò Lavi entusiasto forse anche più di Lenalee.-
- Ehi Yu,
scommetto che non hai mai fatto un pic nic, musone che non sei altro, vero? –
- Chiamami
ancora in quel modo e assaggerai la potenza della mia Mugen-
-Ehi
Miranda! Non è meraviglioso stare al sole? Che ne dici di andare a vedere se
troviamo un bel giardino per cogliere fiori e fare una collana per tutti?
Potrei farne una anche per mio fratello… - fece la mora afferrando Miranda per
un braccio…
-ma
noi…la missione…aspetta Lenalee... non voglio correre… -
Allen sospirò prendendo Timcampi dalla sua
testa…in effetti, sarebbe stata una giornata molto lunga….
Quando, dopo
dieci minuti, riuscirono a ricompattarsi ritornarono tutti all’ingresso del
castello.
-Allora,
ripetimi Allen, che siamo venuti a fare qui? – fece Lavi fissando scettico
l’ingresso scuro del castello e sistemandosi meglio la fascia fra i capelli
rosso fuoco.
-Niente,
una visita di controllo, qualcuno ha segnalato questo posto come sospetto e
siamo venuti a dare un’occhiata, probabilmente non troveremo niente… - infatti,
non dovevano trovare niente, se no che missione- vacanza sarebbe stata?
-Quindi
possiamo anche evitare di entrare…- pigolò Miranda sotto voce…non era mai stata
molto coraggiosa e l’associazione delle parole castello –buio-rumori strani non
le era mia piaciuta.
-In
effetti, mette un po’ paura, speriamo che anche dentro non sia così buio –
continuò Lenalee adocchiando il corridoio d’ingresso immerso nell’oscurità…-
-E
se per caso troviamo qualcosa? Magari un innocence? Che dovemmo fare? –continuò
la ragazza.
-Oh
non preoccuparti Lena ti proteggo io –fece Lavi avvicinandosi furtivamente, -
se troviamo l’innocence lo recuperiamo no…?-
-Non
penso che troveremo realmente qualcosa, forse il castello è vuoto e non ci sarà
assolutamente niente da vedere, figurati qualcosa da trovare, anzi... –
aggiunse l’albino guardando il gruppo – forse la cosa più interessante che
troveremo qui siamo proprio noi, in fondo siamo un gruppo di 5 esorcisti
mandati dal vaticano in un castello abbandonato no? –
Mentre parlavano avevano cominciato a camminare all’interno del
castello e si erano allontanati di qualche metro dalla porta d’ingresso, la
loro unica fonte di luce per il momento.
-Cavolo
è vero nemmeno in una missione particolarmente difficile si sono mai mossi 5
esorcisti tutti insieme! Lena, chissà se tuo fratello aveva pensato una cosa
del genere… -
-Mio
fratello avevala febbre a 39 stamattina
Lavi! Non credo che sia stato in grado di organizzare qualcosa….Mi devo
ricordargli di portare un regalino dall’Olanda... a lui e a tutti quelli della
sezione scientifica…-
-Non
attireremo l’attenzione vero? – fece Miranda tremante… - non …non ci
capiteranno guai, vero?- –
Questa
missione rilassante si stava rivelando tutto fuorché rilassante.
-Mah
è strano - disse Kanda che fino a quel momento era rimasto in silenzio
guardingo.
Tutti si voltarono verso di lui per capire a cosa stava alludendo.
-Cosa
è strano yuu-chan? – fece curioso il rosso.
Il moro di
origini cinesi ignorò il fatto che Lavi lo avesse chiamato con il suo nome e
continuò la frase.
-Questo
posto è stano, siamo 5 esorcisti in un castello isolato e deserto di cui non
abbiamo nessuna informazione, sembra il posto perfetto per una trappola -
Non fece in
tempo a finire la frase che un rumore sinistro si alzò nel vento, come di una
porta massiccia e pesante che cigolava ruotando sui propri cardini.
Voltarono la
testa, mentre il portone d’ingresso si chiudeva con un pesante tonfo e li
privava dell’unica fonte di luce.
Ora erano
bloccati.
E forse erano
davvero in trappola.
Capitolo corto,
breve e intenso. Primo di una piccola long fic. piccola piccola giuro!.
Alla fine di ogni capitolo
ci sarà una parte senza senso che chiameremo spin off che consiglio di leggere!
Ultimamente d-gray man mi sta appassionando come non
mai…anche se di solito scrivo storie su Naruto (ma l’andamento del manga fa
perdere ispirazione…bha!)
Ok diciamo che
questa storia è ambientata dopo lo scontro con il livello 4 e dopo la morte del
generale Cross. Quindi contiene spoiler inerenti ai capitoli successivi.
Contiene yaoi
perché io sono una fan dello yaoi.
Non si capirà
subito né chi sarà la coppia yaoi che nascerà, anche se chi mi conosce dovrebbe
più o meno intuirlo^^, ne che cavolo sta succedendo.
Ho gia scritto
tutti i capitoli , siccome sono corti aggiornerò due volte alla settimana,
penso, salvo imprevisti.
Quindi l’aggiornamento
è di martedì e di sabato.
Ora una cosa
importante:
QUESTA STORIA NON L’HO
REALIZZATA DA SOLA MA GRAZIE ALL’AIUTO DELLA MIA CARISSIMA AMICA MIMI (SHIMI
QUI SU EFP)
Un ringraziamento
grande anche a lei.
e per che legge
mi raccomando lasciate un commento!
Questa parte non ha niente a che vedere
con la storia principale ed è stata scritta per puro divertimento e voglia di
paraculare^^.
SPIN-OFF
Il motivo per cui
Lavi è andato in missione ovvero:Come ha fatto Bookman ad ammalarsi.
Lavi
guardava attentamente il mondo girare attorno a sé. Come la Vodafone.
In quei
giorni circolava una malattia per L’ordine, sicuramente Komui aveva sbagliato
quel suo esperimento sui porcellini d’India; ora tutti circolavano con
mascherine per impedire il contagio.
Chissà
perché questa cosa non aveva funzionato.
Komui aveva
chiamato il virus: Raffreddore dell’esorcista d’India e aveva provato a
curarlo.. Ecco perché il virus aveva già colpito quasi tutti gli esorcisti…
Naturalmente
tra quelli non colpiti c’erano lui, Allen, Lenalee, Yuu, Miranda e quel
maledetto Bookman.
Aveva
tentato in tutti modi di farlo ammalare ma non ci era riuscito.
Voleva
allontanarsi dall’ordine per qualche tempo e Allen gli aveva parlato di una
missione in Olanda che avrebbe dovuto fare con Miranda e Lenalee(Komui l’aveva
costretto a portarla con sé).
Aggregarsi a
loro e approfittare di Lenalee gli era sembrata una buona idea, ma c’era
qualcosa simile ad un panda a bloccargli la strada…
Ci aveva
impiegato parecchi giorni per riuscire a preparare un piano…
All’inizio
si stava solo preparando psicologicamente per fare un piano per pianificare
quel piano, ma dopo cinque giorni si era accorto di non aver concluso nulla.
Si era chiesto
mille volte perché quel piano non avesse funzionato eppure gli sembrava
geniale..
Mah.
Ora però
sapeva cosa fare anche se sospettava che avrebbe dovuto coinvolgere contro il
suo volere e senza che lui lo sapesse quell’Emo di Yuu (ebbene si è Emo NdS) .
Si guardò
attentamente attorno e immagazzinò come al solito varie informazioni: Allen
parlava con Miranda a bassa voce..
Lenalee
mangiava qualcosa.
Kanda
fissava Allen con insistenza, probabilmente pronto a prenderlo in giro.
Bookman
stava sonnecchiando nella sua stanza.
Ora serviva
solo Kanda a distrarre il vecchio Panda per qualche secondo e poi avrebbe
potuto organizzare il suo piano.
Sinceramente
Kanda non serviva a nulla lo stava mettendo in mezzo solo per farlo arrabbiare
un po’.
Si avvicinò
a Kanda sorridendo:- Yuu-chan il vecchio ha detto che vuole discutere con
tesu qualcosa!-
Kanda
divenne leggermente rosso..
Questa cosa
allarmò Lavi che si aspettava una rispostaccia .
Intanto
nella mente di kanda i pensieri cominciavano a vorticare.
Il vecchio l’aveva
sorpreso l’altro giorno in lavanderia mentre lavava le sue mutande con gli
orsetti. Immaginava già il discorso che gli avrebbe fatto: - un vero esorcista
non indossa delle mutande di quel genere..
Un vero
esorcista dovrebbe indossare delle mutande completamente nere -.
Si alzò
senza dire nulla e si fece guidare nella stanza di Bookman.
Lavi fece
entrare Kanda nella stanza dell’uomo e andò via.
“Che idea
geniale! Che idea Geniale!!” pensava il rosso tentando di origliare dalla
porta, mentre si accorgeva che il suo diversivo,messo in atto da Kanda
funzionava.
In realtà
non aveva la minima idea di quello che avrebbe dovuto fare lui mentre kanda
distraeva bookman ma questi erano dettagli .
Certe volte
bisognava affidarsi al cul…ehm ..alla fortuna
-Lei non mi
può impedire di indossarle!!! Cosa ha contro gli orsi?? sono animali virili e
forti!!-
Lavi cercò
di capire il discorso che quei due stavano facendo ma gli mancava un pezzo: Cosa
c’entravano gli orsi?
Sentì strani
rumori ma non entrò nella stanza… Poco dopo vide uscire da lì Yuu tutto
arrabbiato.
Guardò nella
stanza:c’era il povero vecchio tutto ammaccato che rantolava parole come:-io
non ho niente contro.. mutande… orsi-.
Non sapeva
cosa c’entrassero le mutande ma decise di fregarsene.
Prese una
corda e legò l’uomo/panda dicendo: -La porto in infermeria, dove ci sono tutti
i contagiati, a farla curare è l’unico modo -.
Il vecchio
si dimenava.
Decise di
utilizzare quel meraviglioso nastro adesivo adatto a tappare le bocche delle
persone che lui per caso aveva con se in quel momento.
Corse
velocemente verso l’infermeria, e approfittando della confusione che c’era per
l’influenza si intrufolò senza problemi .
Diede un
occhiata verso il corridoio.
Perfetto le
sue vittime stavano arrivando.
A quel punto
slegò il vecchio, togliendoli anche il nastro adesivo.
-Oh bravo
Lavi pensavo che volessi veramente lasciarmi là dentro-
A quelle
parole Lavi aveva guardato negli occhi il panda e aveva sorriso.. un sorriso
malvagio alla conte del Millennio.
-Cosa
significa quel sorriso Lavi?-
In quel
momento arrivarono Miranda ed Allen..
-Lavi eccoti!
noi stiamo per partire non ci vieni a salutare? Con noi viene Pure kanda-disse la ragazza raggiante accanto ad un
Allen sconsolato.
-Oh ragazzi,
Bookman è malato… Verrò io con voi per sostituirlo!-
E così
dicendo riattaccò il nastro adesivo che aveva ancora in mano sulla bocca del
vecchio.
Quanto
adorava quei nastri adesivi quasi trasparenti.
Il vecchio prese
a dimenarsi come un pazzo.
-Guardate
che effetto strano fa la malattia su di lui..-
-si va bene,
ma con noi non ci doveva venir Bookman..- fece Allen senza troppa convinzione
…ormai aveva capito che non poteva evitare il peggio.
-Su ragazzi
andate ora vi raggiungo!!-
Prese il
vecchio e lo legò ad una sedia all’interno della stanza dei malati dicendo
all’infermiera che era stato contagiato ma non voleva ammetterlo..
Scappò da
quel luogo e corse dai suoi amici per partire…
Il suo piano
che non aveva ideato era riuscito.
Semplicemente
geniale.
Quando
raggiunse gli altri si premurò di chiedere la cosa più importante.
I comuni
mortali penserebbero che si tratti dello scopo della missione, e invece no.
La domanda
del nostro eroe fu:
-Lenalee hai
portato il tuo completino estivo da esorcista?-
-Si com’è
comodo quel completo!-
-Si, si
com’è comodo.. hihih °w°-
2°SPINOFF
Timcampi alla
conquista del mondo ovvero Imma preferisce descrivere Tim invece del resto dei
personaggi.
Nota Imma sono io e scrivo i pezzi seri della storia, mimi scrive
gli spinoff…
“Timcampi
muoveva veloce le sue alette dorate per raggiungere la testa del suo padrone..
Era stanco di dover fare tutta quella strada ogni volta..”
-Imma?- la
chiamò la ragazza alla sua destra.
-Si?- si
girò a guardare l’amica per qualche secondo poi continuò a scrivere.
“Timcampi
giocherellava con la sua coda quando la mano di Allen l’afferrò..”
-Imma?- di
nuovo
-Dimmi Mimi-
rispose
-Se il
protagonista della ff è Allen si dovrebbe parlare di lui, no?-
-Si…-
-E allora
perché tu parli sempre e solo di Timcampi??-
ci fu
silenzio poi rispose:
-Ehmm,
ehmm.. è cos’ chiaro perché Timcampi diventerà il Padrone del mondo con la sua
pucciosità!!-frase detta con enorme serietà e tono solenne.
Capitolo 2 *** sai mi ricorda una storia che ho letto... ***
Eccoci al secondo capitolo
Eccoci al secondo capitolo!
Allora due avvisi importanti:
PRIMO :entro domani mattina modificherò i due capitoli sia questo sia il primo,
postando i capitoli corretti dalla cara ciuiciuiche ha
deciso di sacrificare un po’ del suo tempo per assecondare i deliri di una
pazza (che sarei io) e quindi devo ripostare i
capitoli betati e lo faccio domani visto che adesso
non ho tempo.
Secondo :
ringrazio di cuore ARASI per il commento e ti
assicuro che non hai ancora visto niente^^TIM regna e continuerà a regnare!^^
per MIMI sei una grande e ti voglio
bene!
Il prossimo capitolo non verrà postato martedì
ma credo mercoledì sera
Vi voglio bene!
E mi raccomando lasciate una traccia del vostro passaggio!
p.s. (domani
trovate i capitoli versione corretta!)
-kanda!
– urlò Allen alterato! –stupido baka! Era necessario dire
che poteva essere una trappola! –
il
cinese non fece in tempo a ribattere che Lavi rincarò la dose, avventandosi
sulla giacca da esorcista che indossava e strattonandola.
-non ti
azzardare a farlo mai più Yuu-chan! Non devi portare sfiga!
Non sei affatto divertente sai? Anzi sei simpatico
come un vaso che cade in testa! –
-smettila
di urlare stupido cas… -
-ATTENTI!-
fece Miranda azionando il suo innocence e bloccando lo
scorrere del tempo.
Lavi e kanda alzarono di scatto la testa evidero, sospeso pochi centimetri sopra
i loro nasi, un enorme e minaccioso vaso di terracotta pieno di terra e con
qualche fiorellino appassito.
Si allontanarono di scatto dal punto in questione ringraziando
Miranda per la tempestività del suo intervento.
Miranda era caduta in ginocchio per terra con degli enormi
goccioloni ai lati degli occhi…
-se non
l’avessi visto…io ,…lo ro…dritto in testa… -
mormorava ancora terrorizzata mentre Lenalee tentava di rassicurarla.
-Ragazzi
state bene? – chiese Allen avvicinandosi con Timcampi
che gli svolazzava accanto.
-Non
ho sentito neppure il rumore del vaso che cadeva ci avrebbe
preso in pieno! … ed è troppo buio per vedere
qualcosa – fece kanda guardingo e alterato per non
aver mantenuto il sangue freddo.
I loro occhi si erano abituati un po’ al buio e riuscivano a
vederci qualcosa…ma non significava che ci vedevano…-
è tutta colpa tua idiota casinista! –
-Miaaa?? Ma se sei tu che porti sfiga , non ti
azzardare a parlare di nuovo Yuu-chan potrebbe essere pericoloso! –
Il rumore del
vaso che si infrangeva per terra, poiché Miranda aveva
fermato il suo Innocence,fermò la
discussione.
E
adesso che avrebbero fatto?
~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~
o ~
-ahahaha guardali
sembrano come topi in gabbia…e ora cominciano a litigare fra loro e a gridare …ahaha sono così divertenti… -
A parlare era
stata una ragazzina dai capelli corti e un vestitino carino molto striminzito.
Volteggiava
sulle teste dei cinque esorcisti intrappolati nel castello.
-Road
smettila di gridare, o ti sentiranno e verranno qui-
-Tiky
sei noioso , non ci sentiranno mai…guarda! C’è Allen!
–
Il portoghese
si sporse lievemente per guardare cosa stava succedendo in basso.
L’albino stava
dividendo gli altri due esorcisti che stavano litigando, per poi prendere il posto di uno dei due e mettersi a litigare con
il tipo dai lunghi capelli neri.
-comunque
Road che cos… -
-signorina Road lero! –
-e tu
da dove diavolo sei uscito? – fece Tiky rivolto al
nuovo arrivato, l’ombrello parlante del conte.
-Lero…mi
ha mandato il conte ,lero!
Sono venuto per chiamare road..il signor conte la sta cercando, lero!
–
-Nooo non è assolutamente giusto! Io voglio restare qui con Allen! Uffa
Lero sei antipatico!!!- fece road capricciosa
stringendo Lero e sbatacchiandolo su e giù, mentre il povero ombrello, cercando
di non soffocare, continuava a ripetere
-signorina road…il conte…arrabbia…ler..o…-
-avanti Road non fare
la bambina! – fece Tiky salvando il povero ombrello da morte sicura. – starò io
qui a controllare quello che fanno gli esorcisti
d’accordo? –
La bambina lo
fissò con sguardo tagliente.
-tu li
controllerai e basta, non è vero Tiky? Guai a te se scopro che hai fatto
qualcosa al mio Allen, lui è la mia bambola ok? – concluse con un sorriso puro e minaccioso allo stesso tempo.
Il bel portoghese sorrise scostandosi un ciuffo di capelli dalla faccia, e facendo
un gesto con la mano mentre Road spariva preceduta da Lero.
Già, sarebbe
rimasto lui…ma non aveva risposto alla domanda di
Road.
Chissà , che cosa aveva combinato quella piccola peste a quel
castello?
Sorrise al
pensiero di tutto quello che poteva ancora succedere, d’altronde i gusti di Road erano ambigui…
Ambigui ed
inquietanti.
~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~ o ~
o ~
-ripetetemi perchè stiamo camminando? – fece Lavi annoiato,
mentre si guardava intorno scorgendo solo altro buio.
Non che
volesse realmente sapere la risposta, ma almeno facevano un po’ di
conversazione.
- perché la
porta era chiusa e visto che indietro non potevamo andare stiamo andando avanti
– rispose atono Allen mentre faceva strada al buio.
Kanda era pochi passi dietro di loro che guardava con aria
abbastanza truce, anche se con il buio non si poteva capire, una Lenalee che si
era attaccata al suo braccio tremante.
-questo
posto mi mette paura – disse sotto voce la ragazza stringendo leggermente il
braccio del cinese.
Lavi si fermò di colpo guardando davanti
a se dove c’erano i due.
-oh non
preoccuparti Lenalee se hai paura puoi stringerti a me, sai ti proteggerò- fece il rosso gonfiando il petto , gesto
del tutto inutile sempre a causa dell’oscurità che regnava sovrana.
Lenalee si
voltò per rispondere a Lavi quando vide qualcosa che
non andava.
-ahhhhhhhhh – si mise a gridare arpionandosi al
braccio di Kanda e facendo accorrere tutti.
In quel
lievissimo frangente Allen mandò uno sguardo di scherno verso il cinese,
conscio del fatto che fosse assolutamente maldisposto verso il contatto umano e
adesso aveva una ragazza praticamente appiccicata
addosso.
-che
succede Lenalee? – gridarono tutti più o meno
contemporaneamente.
La ragazza però era terrorizzata e indicava tremante un punto
davanti ai suoi occhi balbettando qualche parola… - un…un fa-…fantasma!
–
Tutti si voltarono di scatto nella direzione indicata pronti a
fronteggiare un eventuale nemico, ma rimasero sorpresi quando
videro solo Miranda.
In effetti, per quanto poteva essere
“solo Miranda”, dovevano ammettere che non aveva di certo un colorito normale.
Sembrava piuttosto bluastra e la cosa era
sconcertante visto che il suo pallore era visibile anche attraverso il
buio.
- ehm…Miranda ti senti bene? -
La ragazza
fece qualche passo tremante , scuotendo la testa per
dare una risposta positiva.
-ho
solo…forse...bene io…sto bene …non…paura…-
gli altri
la guardarono con uno sguardo afflitto.
In effetti conoscendo Miranda quella che aveva più paura di tutti era
sicuramente lei.
Allen decise
di andare a consolare la donna e le si avvicinò pronto
a fare qualcosa di…ehm…consolatorio.
Non venendogli
in mente niente optò per delle rassicuranti pacche
sulla spalla.
Peccato che
per dare le suddette pacche, avesse scelto di usare la mano con cui attivava il
suo innocence, e nel buio rendeva la cosa inquietante
e terrificante.
Miranda emise
uno squittio acuto quando vide quella mano avvicinarsi
al suo corpo cominciando a correre nella direzione opposta e addossandosi
contro la parete.
-Allen
sei una frana…- fece Lavi sconsolato scuotendo la
testa. – mettiti da parte, non sai come consolare una ragazza… - e con sguardo
da conquistatore si avvicinò nel punto in cui Miranda era rintanata.
-Qui
serve qualcosa per tirarle su il morale…- disse fissando la giovane, poi
spostando lo sguardo verso gli altri aggiunse –forse non serve solo a lei… -
Si schiarì la voce e cominciò – qua ci vuole qualcosa per ridere,
ma si una barzelletta o che so , una bella storia,
certo una bella storia! La cosa migliore è raccontare una bella storia anzi
adesso che mi fate pensare…questa situazione mi ricorda proprio una storia che
conosco ... –
Tutti in quel momento lo stavano fissando mentre
il rosso cercava di concentrarsi e racimolare i ricordi che sembravano
sfuggirgli…
-si mi
pare di averla letta da qualche parte recentemente… era una storia di fantasmi,
dove i protagonisti si trovavano nella stessa nostra situazione, intrappolati
in una villa, e se non ricordo male pian piano cominciavano a sparire ad uno ad
uno…a cominciare da quello che aveva più paura…-
-LAVI!
– l’urlo acuto di Lenalee lo svegliò dalla sua concentrazione …
Lavi si
riprese, rendendosi conto che non era proprio quello il momento più adatto per
raccontare una storia del genere.
Altro che
consolare, con la sua storia idiota probabilmente aveva ancora di più terrorizzato la povera Miranda.
-Lavi,
poi sarei io quello che non è capace di …- ma le
parole di Allen morirono sul nascere.
Si senti il
tonfo di Lenalee che era caduta per terra.
Miranda aveva
smesso di tremare.
Pian piano …
attraverso una luce fioca che proveniva da chissà dove, sotto lo sguardo
scioccato di tutti si poteva vedere uno spettacolo sconcertante.
Miranda stava
scomparendo.
FINE CAP 2
Questa parte è stata scritta da MIMI e non ha niente a che vedere
con la storia principale ed è stata scritta per puro divertimento e voglia di
paraculare^^.
Spin-off
Tyki parla da solo…
Road sei un genio, guarda come sono spaventati…Guarda quella lì!
È blu!!”-
Il bel
portoghese parlava tranquillo verso la sua compagna, che però
non c’era…
Tyki non si
era accorto dinulla;
Road se ne era andata con Lero da un bel po’ ma lui aveva continuato a
complimentarsi con la ragazza…
-Adesso sai
cosa ci vorrebbe? Che tutti cominciassero a sparire..-
Le parole di
Lavi riecheggiarono per tutto il castello:”il primo a
sparire è quello che ha più paura..”
-aaah
bravissima Road… Hai per caso dei biscotti mi è venuta un po’ di fame…Grazie-
Aveva
afferrato dei biscotti usciti dal nulla senza guardare effettivamente se c’era qualcuno a porgerglieli..
Intanto nel
cubo di Rubick( se si scrive così) che in realtà è
l’arca…
Road
stava parlando con il conte del Millennio del castello…
-Sa Conte,
quando me ne sono andata Tyki sembravamooolto soprappensiero… Chissà se si è accorto della mia
assenza!-
Capitolo 3 *** QUESTO POSTO SEMBRA UNA DISCARICA... ***
MA SALVE A TUTTI COME VA
MA SALVE A TUTTI COME VA?
AGGIORNAMENTO ANTICIPATO MA D'ALTRONDE…
FORSE SONO L’UNICA
CAPACE DI AMMALARMI IN AGOSTO, MA LASCIAMO
PERDERE …
IN QUESTO CAPITOLO SI
SVELA IL PARTICOLARE CHE HA INSOSPETTITO ALLEN FIN DALLA SPARIZIONE DI MIRANDA…
MI RACCOMANDO FATEMI
SAPERE SE VI PIACE, I COMMENTI SONO SEMPRE BEN ACCETTI E RENDONO FELICI!^^
RINGRAZIO CHI HA MESSO LA STORIA TRA
I PREFERITI E TRA LE SEGUITE, E SOPRATTUTTO RINGRAZIO
ARASI : MA SI, UN BEL PACCO CON DESTINAZIONE TREVISO è GIA
PRONTO, CHISSA CHI CI FINISCE DENTRO, NON SI SA MAI TI CAPITA
QUELLA POVERETTA DI MIRANDA CHE è SCOMPARSA TI VA BENE LO STESSO ???^^
VALERYA90: SONO CONTENTA CHE LA STORIA TI
PIACCIA , SPERO CHE QUESTO
CAPITOLO SIA COME TE LO ASPETTAVI , ANCHE SE IN EFFETTI NON SO SE C’è MOLTO UN
FILO LOGICO^^ GRAZIE PER IL COMMENTO!
SHIMI:
MIMI SEI UN SOGGETTO INCREDIBILE ^^
COMMENTI E TI RISPONDI DA SOLA? HO FATTO BENE A TENERTI LONTANA DAGLI ULTIMI
CAPITOLI ALLORA ^^ CI GODO TROPPO perché NON SAI NEMMENO TU COME VA A
FINIRE^^TI VOGLIO TROPPO BENE!
BUONA LETTURA!
- IO …io … non intendevo…non volevo…
Lavi era seriamente scioccato.
L’ultima cosa che voleva era che Miranda
scomparisse.
Non sentiva neanche le urla di rimproverò di Lenalee, ne vedeva le facce scioccate
degli altri, semplicemente non riusciva a crederci.
Ora che i loro occhi si erano abituati al buio
riuscivano a scorgere più dettagli, o almeno riuscivano a vedere le loro figure
grazie al bagliore che, nonostante tutto, si diffondeva tenue nel corridoio
lunghissimo.
Kanda premette una mano sulla bocca di Lenalee e le
sue urla cessarono, gli altri si voltarono verso di lui.
- non è il caso di parlare – disse in fretta e facendo attenzione a quello che diceva
– sembra … che tutto quello che diciamo …in qualche modo si verifichi quindi…
evitiamo di dire stronzate… - continuò rude.
La ragazza calmatasi smise di urlare e prese a
sentire quello che aveva da dire il moro, così come gli altri.
-niente frasi strane, niente desideri o storie,- sottolineò l’ultima parte guardando male Lavi - niente di
niente o davvero non usciremo più di qui…
-ma Miranda… - lo interruppe Lenalee sommessa.
-ora pensiamo ad uscire da questo posto e a rivedere la
luce, poi penseremo a Miranda - fece Lavi che aveva leggermente ripreso il
controllo della situazione – sono sicuro che c’è una spiegazione a tutto,
basterà uscire da qui e avremo la mente lucida per capire – doveva per forza
essere così, perchè se così non fosse stato , allora…
Non era il momento di
pensarci.
L’aria era così tetra e
pesante che sembrava più difficile pure respirare.
E il silenzio che si era
creato in seguito alle parole di Kanda
era un peso opprimente sulle spalle di tutti.
Allen vide Timcampi
svolazzare sopra di lui e lo afferrò per la coda, tirandolo giù all’altezza del
viso.
Cominciò a tirarlo come fosse di gomma, era un gesto
normale che faceva spesso quando era nervoso.
-dobbiamo proseguire e non parlare – ripeté
come se fosse stato un ordine impartito direttamente dai loro superiori.
Kanda vedendolo così concentrato ghignò.
Non poteva resistere alla tentazione…
-sei sicuro di poterci riuscire mammoletta? – disse con
tono di superiorità.
Anche se era buio, fu sicuro di aver visto l’albino
guardarlo rosso di rabbia, mentre si mordeva le labbra per non rispondergli a
tono.
Poi, offeso Allen voltò la testa e riprese a
camminare avanti senza aspettare nessuno.
Kanda stava sghignazzando, anche se in realtà
nessuno poteva vederlo.
Era troppo divertente sfottere quel ragazzino…
Era davvero…un ragazzino!
E poi questo siparietto era servito ad alleggerire
la tensione.
E a farli riprendere a camminare, finalmente.
Fecero altri dieci minuti di strada.
A volte il corridoio girava sulla destra e
dovettero appoggiarsi al muro e tastarlo per
essere sicuri che quella fosse l’unica strada possibile.
In un certo senso era un sollievo che non ci fossero bivi o possibili passaggi da
scegliere.
Significava che non dovevano parlare, e quindi non
rischiavano di combinare qualche altro danno e di perdere qualche altro compagno.
Dopo un ennesimo cambio di direzione Lavi decise
che non si poteva continuare a stare in silenzio, e soprattutto che lui non ce l’avrebbe fatta a sopportare
quell’atmosfera e quindi avrebbe parlato.
Dopo le minacce di morte di kanda ( effettuate con la sua spada ad
altezza del colla del rosso, visto che non poteva parlare) Lavi decise che non
era il caso di essere così avventati : invece di parlare avrebbe cantato.
Arrivarono al compromesso che per evitare le parole
poteva canticchiare solo il
motivetto.
E così l’ultimo pezzo di strada fu più gradevole.
Inoltre il rosso chiudeva la fila e Allen , che invece l’apriva, poteva
rendersi conto se stava camminando troppo veloce e se doveva rallentare il
passo per non perdere gli altri.
Dopo un po’ si ritrovarono davanti a delle scale
che presumibilmente portavano al piano di sopra.
Consapevoli che era l’unica via, e con la
convinzione di essere finalmente usciti da quel labirinto di corridoi, salirono
al piano di sopra.
Quando videro che il piano era illuminato per poco
non fecero i salti di gioia .
Almeno erano più consapevoli della strade da compiere e dei possibili ostacoli che
potevano trovarsi davanti.
Fu tanto il sollievo che per un po’ si
dimenticarono pure del loro piccolo accorgimento sul non parlare.
-finalmente! Pensavo che non avremmo mai più rivisto
la luce…
-zitto idiota non è detto che siamo al sicuro…
-Yu se continui a portare yellanon
lo saremo mai al sicuro, e poi non è detto che anche qui succeda la stessa cosa
...
-Se vuoi possiamo scoprirlo , vuoi fare da cavia Lavi? – fece con un ghigno sadico
il moro…
-Però potremmo provare…
Era stata Lenalee a parlare, interrompendo la
discussione.
Allen concordò sul fatto che era meglio fare una
prova.
-Lavi dì di nuovo la stessa frase che hai detto
prima… - disse serio
-si ma fate attenzione… - rispose incerto il rosso
adocchiando il soffitto che era tappezzato di velluto rosso.
Tutti annuirono con la testa pronti a scattare.
-Yu sei divertente come un vaso che cade in testa … - ripetè un po’ meno convinto di
prima.
Gli sguardi si voltarono istintivamente verso
l’alto.
… niente…
Lavi scosse le
spalle leggermente rincuorato…
-non succede niente… - commentò Allen.
-Forse dovremmo provare con qualcos’altro? Un masso
che cade dal cielo? Una lavatrice?
La sua voce si spense nel vuoto e ancora nulla era successo.
Tutti sembrarono più sollevati.
-allora adesso si può parlare – fece Lenalee guardando gli
altri sorridente – meno male era stanca di stare in
silenzio…
-si ma sarebbe meglio non pronunciare frasi troppo
ambigue – fece l’albino non del tutto convinto della prova.
Forse se si aspettavano che succedesse qualcosa,
questo non succedeva…
Ma in che razza di posto erano finiti?
…eppure
c’era qualcosa di strano, qualche particolare che non tornava.
Lavi
ridacchiava soddisfatto.
Aveva completamente ignorato l’ultimo avvertimento di Allen.
-Visto? ve l’avevo detto io che qui eravamo al sicuro!
-tu non avevi detto un bel niente !
-oh non fare il solito antipatico Yu-chan! Però che peccato questa storia deldimmi cosa vuoi e si
avvererà era simpatica… potevamo sfruttarla meglio!- fece il rosso con sguardo
sognante… - avrei anche potuto vedere Lenalee in intimo…
Di scatto tutti e tre si girarono verso la ragazza,
che era arrossita e si era guardata velocemente i vestiti.
Per fortuna erano ancora al loro posto.
Le torce parvero screpitare un momento.
Lenalee superò Lavi
fingendo di non aver sentito il suo commento e questa volta fece lei strada.
-avanti dobbiamo andare, o non usciremo mai di qui – il suo tono era più freddo del solito.
Si resero conto che il corridoio era pieno di porte
e che, com’era ovvio, tutte le porte erano chiuse.
Non sapevano dire se questo era un bene o no.
Da una parte significava che non avrebbero dovuto
scegliere una delle porte ma
dall’altra significava che il loro percorso era obbligato.
Arrivati alla fine del corridoio con il tappeto
anch’esso rosso si ritrovarono
davanti ad una porta più grande delle altre, l’unica accessibile...
Era l’unica strada possibile a meno di non voler
tornare indietro, quindi decisero di entrare in quella stanza.
All’interno nulla sembrava ricordare il fatto che si trovassero in un castello
buio.
La stanza era illuminata a giorno ma non c’erano ne torce ne finestre e il
soffitto era troppo alto per poter vedere se c’erano dei lampadari.
Ovunque per terra e sui muri c’erano resti di
mobili, armadi e appendi-abiti buttati un po’ ovunque.
La porta da cui erano entrati si chiuse non appena furono tutti
dentro .
Chiaro segno del fatto che non potevano tornare
indietro.
-questo posto sembra una discarica - fece Lenalee.
- In ogni caso non ci
fermiamo e andiamo avanti, meglio non toccare niente - disse Allen proseguendo
e guardando storto Kanda che era gia andato avanti di testa sua, senza
aspettarli.
Il moro si girò e
ghignando pronuncio con le
labbra, senza emettere suono, la parola “mammoletta”, per poi rigirarsi.
Allen sibilò un “bakanda“ furente e lo raggiunse
seguito dagli altri.
Per raggiungere la porta
che conduceva fuori da quella
stanza non ci misero molto, anche se dovettero fare lo slalom fa i ruderi dei
mobili.
Eppure
arrivarono che erano tutti sudati.
Per qualche arcano motivo
in quella dannata stanza faceva veramente caldo.
Le cose sembravano andare
lisce ma quando tirarono il pomello della porta si accorsero che era chiusa.
E che non voleva aprirsi .
Fu subito chiaro che serviva una chiave.
E fu
altrettanto veloce il collegamento: la chiave era in mezzo a quelle macerie.
Si sorpresero nel scoprire
che in giro sparse per la stanza c’erano una grande quantità di chiavi di diversa dimensione e di
diverso materiale.
-non è possibile non la troveremo mai- fece Lenalee che si stava di nuovo scoraggiando.
-Tnsk…prendiamole
tutte e proviamo, non ci fermeremo mica per così poco!
-Aspetta kanda…- fece Lavi per una volta serio , avvicinandosi alla serratura.
-Serva una chiave antica, probabilmente arrugginita
come la serratura, della grandezza più o
meno di un palmo, quindi possiamo scartare tutte le chiavi più
piccole e quelle più grandi, e poi dovrebbe essere di ottone o al massimo
placcato in oro, la serratura è mal ridotta e si vede che in realtà non è
vero oro ma solo un rivestimento dorato.
Quando Lavi
finì la sua analisi Lenalee si andò a complimentare con lui,mentre gli altri
cominciarono a cercare la chiave.
-è stato facile , sono un
bookman nato e ricordo tutti i particolari – fece fiero, poi si unì anche lui
nella ricerca della chiave.
Solo dopo un po’ la ragazza si accorse di una cosa…
-Allen? Perchè te ne stai lì impalato? Non vieni a
darci una mano? –
Ma Allen, fermo ancora vicino alla porta, aveva uno sguardo
serio e fissava il rosso.
.- Lavi! – disse facendo voltare il ragazzo.
-ti ricordi la storia che ci hai raccontato prima? –
chiese senza troppi giri di parole.
-Si , ma non mi sembra il caso di raccontarla adesso…
-Hai detto di averla
letta da qualche parte vero? Come fai
ad averla letta da qualche parte e non ricordarti dove, se sei un bookman?
E per la prima
volta Lavi non seppe cosa rispondere.
RICORDO CHE QUESTA
PARTE NON CENTREA NIENTE CON LA STORIA
MA è ALTAMENTE CONSIGLIATO
LEGGERLA ED è STATA SCRITTA DALLA MIA CARA AMICA MIMI, SHIMI SU EFP^^
Spin-off
-
Serva una chiave antica, probabilmente arrugginita come la serratura, della
grandezza più o meno di un
palmo , quindi possiamo scartare tutte le chiavi più piccole e quelle più
grandi , e poi dovrebbe essere di ottone o al massimo placcato in oro, la
serratura è mal ridotta e si vede che in realtà no è vero oro ma solo un
rivestimento dorato.- aveva proclamato Lavi davanti allo sguardo sgomento
di tutti.
Come aveva
fatto ad arrivare a quella conclusione così velocemente?
Nessuno
osava chiederglielo, erano ancora sbigottiti per la sua bravura..
-
Ma come hai fatto?- chiese
Lenalee dopo essersi ripresa.
-
È facile sono un bookman ,
devo ricordarmi tutto quello che vedo… E ieri ho visto HarryPotter
e la pietra filosofale… è così chiaro che quella era la cosa che dovevo dire. ù_ù
Capitolo 4 *** NON è IL MOMENTO DI PREOCCUPARSI DEGLI ALTRI... ***
ALLORA RIECCOMI QUI
ALLORA RIECCOMI QUI.
COME PROMESSO AGGIORNAMENTO DI SABATO.
MI SONO RIPRESA UN POCHETTO PERò SE NON LA
SMETTE DI FARE COSì
CALDO STO DI NUOVO MALE…MBHA!
CAPITOLETTO DI PASSAGGIO DICIAMO, LA
COSA Più DIVERTENTE CREDO CHE SIA LO SPIN OFF
, ASSOLUTAMENTE DA LEGGERE!
DA QUI DICIAMO CHE LA STORIA PRENDE UNA PIEGA DIVERSA…
ADESSO I RINGRAZIAMENTI
RINGRAZIO CHI LEGGE E CHI HA MESSO LA FIC TRA PREFERITI E SEGUITE.
PARTICOLARMENTE RINGRAZIO:
VALERYA90: QUELLA è è
Più O MENO LA STESSA REAZIONE
CHE HO IO QUANDO LEGGO HARRY POTTER^^ DIMMI SE TI PIACE ANCHE QUESTO SIN OF ^^ E
GRAZIE MILLE^^
ARASI: AHAH OK CONTROLLERòIL CONTENUTO DEL PACCO PRIMA DI SPEDIRTELO^^ QUALSIASI COSA SIA
SUCCESSA A LAVI CREDO SIA SUCCESSA A TUTTI QUANTI^^ CIAO E GRAZIE^^
SARIBY: SONO CONTENTA CHE TI PIACCIA^^ GLI SPINOFF SONO NATI DA UNA TELEFONATA TRA ME E QUELLA SCLERATA DI MIMI
IN QUANTO IO LE RACCONTAVO LA STORIA E LEI
DICEVA BOIATE…MBA! GRAZIE PER IL COMMENTO!
SHIMI: SI GUARDA INTORNO…SIIIII LIBERA .AHAHAH SEI PARTIA MIA CARA…E
ADESSO CHI MI TIENE COMPAGNIA…BHAHAHAH CATTIVA!!!!
BUONA LETTURA E SOPRATTUTTO…
ME LO LASCIATE UN COMMENTINO?
- Ricordi la
storia di prima?Hai detto di averla letta da qualche
parte vero? Come fai ad averla letta da qualche parte
e non ricordarti dove se sei un bookman?
Che
razza di domanda era?
Anzi la
domanda giusta era perché non si era posto questo quesito lui stesso? Lavi si rese conto che non aveva nessun senso, la sua mente era nata
per apprendere le informazioni, ormai lo faceva in modo inconscio.
Non era
possibile in nessun modo che lui avesse “letto da
qualche parte” una storia e non si ricordasse dove, quando e perché.
Anche solo il
fatto che quella frase fosse stata pronunciata da lui
era insensato.
Allen scrutava
attentamente la reazione del rosso.
Finalmente
aveva trovato il tassello che mancava, la cosa che non quadrava da quando Miranda era scomparsa.
E si
era accorto anche di un’altra cosa.
- sentite –
disse rivolto agli altri –questa storia…la conosco anche io…anzi, mi spiego meglio…ho
l’impressione di conoscerla, di ricordarmela vagamente…o qualcosa del
genere…una specie di flash, di ricordo...
Tutti lo
fissarono cercando di capire.
-in
effetti …anche io ricordo qualcosa di simile…- fece Lenalee afferrando al volo
quello che l’albino voleva dire.
Un cenno del
capo da parte di kanda confermò che la stessa cosa valeva per lui.
-questo
non è affatto normale, conosciamo tutti una stessa storia e non sappiamo dove
l’abbiamo letta o sentita…
-Allen…tu
ti ricordi come continua la storia? – fece Lena tremante.
L’albino
sembrò pensarci.
Cercò di
ricordare quello che succedeva nella storia… ungruppo di persone rinchiuse in una
villa… questo se lo ricordava…
Non gli era
chiaro però il numero…
Il buio,
nessun indizio…un compagno che spariva…
Cercò di
sforzarsi per racimolare altri ricordi … altri
particolari…
Faceva davvero
caldo in quel posto.
Istintivamente
si tolse il soprabito da esorcista posandolo su una cassapanca rivoltata verso
il pavimento.
Non riusciva a
ragionare con il caldo .
Vide Lavi fare
la stessa cosa mentre si sventolava con una mano
cercando di sollevare un leggero venticello.
Avrebbe
giurato che pure kanda stesse morendo di caldo sotto a quel
coso, ma che voleva fare l’orgoglioso e non toglierlo.
Tornò a concentrasi sulla storia.
No, niente da
fare, non riusciva a ricordare nessun particolare, e non era solamente colpa
del caldo asfissiante .
Era come se
lui avesse un blocco, una specie di nuvoletta bianca che copriva tutto quel
ricordo…
O meglio la
sensazione, ancora più inquietante era che lui non possedesse
affatto quel ricordo.
Era come se
venisse a sapere delle cose che sarebbero successe ai protagonisti di quella
storia esattamente un attimo prima che queste stesse
capitassero anche a loro.
-No,
non riesco a ricordare nulla - disse scuotendo la
testa e allentando il fiocco che portava sempre al collo.
Ma
quando aveva cominciato a fare così caldo?
-Non
ricordo più niente nemmeno io… pensate che possa
essere ...che ne so, un ricordo fittizio? – fece Lavi mentre
aveva deciso di liberarsi pure della maglia.
-Qualcosa
che non ci appartiene? E chi può averci messo nella
testa una cosa del genere? – fece kanda mentre nel suo
tono di voce si leggeva una punta di orgoglio.
Allen avrebbe
giurato che stava pensando a qualcosa del tipo non-mi–faccio–mica-mettere-cose-in-testa-da-estranei-io.
Si asciugò il sudore dalla fronte con il dorso della mano.
-io
propongo di cercare la chiave e poi di pensare a chi può essere stato, nel
frattempo se a qualcuno viene in mente qualcosa lo dica immediatamente, sempre
facendo attenzione a controllare le parole.
Così dicendo
si misero a rovistare tra le macerie cercando la chiave
descritta da Lavi.
Kanda, che era
orgoglioso e resistente, e forse anche un pochino masochista, ma non fino a
quei livelli, si era tolto il soprabito ma rimaneva
ancora rigorosamente con la sua canotta nera…
Lavi era quasi seminudo e indossava solo i pantaloni, mentre Allen
aveva buttato all’aria il fiocco e aveva la camicia bianca tutta sgualcita e
sbottonata.
Il caldo stava
diventando insopportabile.
Dovevano
sbrigarsi a trovare quella chiave.
L’unica che
sembrava essere ancora composta, benché sofferente, era Lenalee.
Allen sorpreso
nel vederla ancora del tutto coperta ( se va bhe , se
si poteva definire coperta) le chiese affannato – come fai? –
Lena lo fissò
truce e con decisione.
-non
voglio che qualcuno colga l’occasione per vedermi in intimo- disse voltandosi
dall’altra parte e continuando a cercare.
Allen scosse
la testa…
Contenta lei
…se voleva morire di caldo…
Sperò con
tutto il cuore che questo caldo non fosse la
conseguenza di quello stupido desiderio espresso da Lavi…
Se il motivo
era davvero quello, allora il caldo sarebbe aumentato fino a
quando Lenalee non si fosse decisa a spogliarsi, e sembrava molto
lontano quel momento.
Dopo parecchi minuti non avevano ancora trovato la chiave in
questione e ne avevano già provate diverse che
corrispondevano alla descrizione del rosso.
Lenalee accanto a loro sembrava sempre più
scoraggiata e continuava a ripetere un flebile –Miranda- ogni volta che una chiave
che provavano non andava.
In effetti aveva anche lui quel brutto vuoto allo
stomaco…
Più tempo passavano loro li dentro (con
il caldo che aveva cominciato a farli boccheggiare, Allen era convinto che Lavi
stesse decidendo se era o no il caso di togliersi i pantaloni) e meno
possibilità avevano di trovare Miranda…
Viva ovviamente…perché …non si sa mai…
Allen tentò di dare sostegno morale alla ragazza sussurrandole con
il suo solito sorriso rassicurante che sarebbe andato tutto bene, come sempre e
che Miranda era forte e poteva cavarsela…
Quasi a conferma delle sue parole Lavi e Kanda li chiamarono perchè
avevano trovato finalmente la chiave che apriva la porta, quella dannata porta
che avrebbe permesso loro di avanzare.
-visto
che ti avevo detto? Usciremo da quì
e ci ritroveremo tutti, vedrai Miranda starà benissimo e ci starà aspettando
all’uscita!Non devi preoccuparti per
lei.
-giusto!-
disse una voce alle loro spalle.
-non trovo
sia il momento opportuno per preoccuparvi degli altri esorcisti
Tutti si voltarono.
Mentre la porta
che avrebbe permesso l’uscita da quella stanza si apriva cigolando, sotto i
loro occhi era apparso Tyki Mikk.
Spin-OFF
Il vero motivo per cui Lena-lee non si spoglia…
Allen fissava
Lena-lee. Nella stanza in cui si trovavano il caldo aveva raggiunto una
temperatura insopportabile e loro (Allen e Lavi, Kanda non conta perché è Emo)
si era quasi del tutto denudati…
Lavi aveva
deciso che i suoi boxer con le ranocchie potevano essere mostrati al mondo,
mentre Allen si era disfatto della camicia…
Invece
Lena-lee era ancora completamente vestita.
La cosa lo
insospettiva parecchio.
Approfittando
di Lavi che aveva fatto incavolare Kanda chiedendogli se lui avesse
delle mutande con qualche animale si avvicinò a Lena-lee e le sussurrò:
-A me puoi
dirlo… Come fai?-
-A fare che?-
-A restare
completamente vestita con questo caldo?-
-Facile!-
disse assumendo una posa seria mentre sconcertato
Allen notò che dei piccoli sbuffi di vapore stavano uscendo dai vestiti della
ragazza e persino da sotto le scarpe.
Assumendo la
classica posa da super eroe, la ragazza si voltò verso di lui
mentre partì una musichetta …
Realizzata Lenalee
disse:
-Le nuove divise sono
tutte marcate GEOX, le uniche che possono traspirare, contro tutti gli
imprevisti, contro attacchi di caldo improvviso e per evitare l’insopportabile
puzza di sudore !! e ricorda anche tu, gli esorcisti
usano GEOX!
Sto per partire e quindi starò via per
tutta la settimana…
Vi lascio il capitolo e vi augura buona lettura.
Ringrazio tantissimo Valerya90 ti voglio benissimo.
Ci vediamo fra una settimana!
E me lo
lasciate un commentino per farmi felice quando torno?
L’apparizione
di Tyki Mikk era un brutto segno.
In effetti l’apparizione di un noah non era mai un buon segno, almeno per
loro esorcisti, ma Allen non se la sentiva molto di fare quel commento,
considerando il fatto che aveva un ombra scura che lo seguiva ovunque e guarda
caso quell’ombra era proprio un noah.
Se proprio
doveva razionalizzare la situazione loro erano
numericamente in vantaggio.
4 esorcisti
contro un noah, il pronostico doveva essere facile.
Ma
purtroppo il noah in questione era Tyki ( che a livello di pericolosità era
secondo solo a Road e al conte del millennio) e loro erano 4 esorcisti
terrorizzati, in trappola e terribilmente accaldati.
E poi
l’autore di quella trappola poteva proprio essere il bel portoghese, quindi
alla fine dei conti non avevano assolutamente nessun vantaggio.
Quindi
la reazione di tutti fu alquanto scontata.
Quasi in
contemporanea Lavi e Kanda presero le loro armi e Allen
attivò il suo braccio.
Non volevano
attaccare, ma non volevano neanche essere impreparati in caso di attacco.
Fu l’albino a
parlare per primo,ormai poteva dire che con il noah dalla
pelle scura aveva una certa confidenza.
-Tyki
Mikk, ma che sorpresa – disse con tono calmo e posato- cosa sei venuto a fare qui?
Gli occhi di
Tyki si illuminarono.
Le loro sfide
erano come un gioco ( certo qua e là scappava qualche morto, ma erano sempre
simili ad un gioco) e il tono di Allen voleva dire una
cosa: il gioco era iniziato.
Si staccò dal
muro e alzò il braccio per accogliere un paio delle sue farfalle assassine.
-mi pare
ovvio – fece mentre studiava i colori meravigliosi dei suoi golem.
-Sono
venuto anch’io per giocare con voi. Mi è sembrato che vi stavate
divertendo no? Aspetta di cosa parlavate? Non ricordo….non era qualcosa che
riguardava una certa compagna? Ah ecco ora ricordo …parlavate
di sparizioni …- fece ghignando senza staccare gli occhi da quelli del
più piccolo.
Allen sentì il sangue salirgli alla testa… quello stronzo cercava
di provocarli…si vedeva… dovevano rimanere calmi e vedere
fino a che punto potevano tirare la corda, ed evitare il combattimento…
…doveva evitare che gli altri si facessero male… forse lui poteva
combattere alla pari con Tyki Mikk ma gli altri…
Ecco, evidentemente gli altri non l’avevano pensata proprio come
lui, e a quelle parole scattarono sulla difensiva.
Kanda si spostò di lato per trovarsi di fronte a Lenalee,
coprendola, e Lavi fece lo stesso mentre urlava
– sei stato tu vero? A
combinare tutto questo? Rispondi sporco noah!
Allen si voltò verso Lavi, voleva dirgli
di non urlare e di non agitarsi, con Tyki non si procedeva in quel modo … e poi
l’espressione “sporco noah” non era delle più felici…
Tyki Mikk spostò lo sguardo sul rosso e in meno di un secondo gli
fu vicinissimo, mentre una sua mano gli attraversa la
faccia all’altezza della fronte, giusto per terrorizzarlo.
-non so
di cosa tu stia parlando bookman – fece, a quella distanza ravvicinata.
Lavi terrorizzato fece un balzo indietro suscitando uno scoppio di risate da parte del portoghese e cominciò a roteare il martello.
-Sei stato tu brutto stronzo è tutta colpa tua ! questo posto, i ricordi fittizi, la
sparizione di Miranda…
-Lavi
aspetta…no Kanda…
Allen voleva
dirgli di fermarsi, Tyki non poteva essere colpito con le
loro armi, e poi se avesse voluto a quest’ora Lavi sarebbe già morto, ma
ormai quei due erano partiti all’attacco e non lo stavano ascoltando.
Sia il martello
di Lavi che la spada di Kanda non fecero centro e
invece di colpire il corpo del portoghese attraversarono l’aria, mentre il noah
continuava a ghignare.
-ah ti
riferivi a quello! bhe in effetti potreiessere stato io… o forse no… chi lo sa? ... a farne le spese è stata la vostra povera amica no?
e continuò a ridere
come un matto suscitando ancora di più l’irritazione dei due.
-Smettila di parlare in quel modo di Miranda – urlò Lenalee arrabbiata, in procinto pure
lei di lanciarsi all’attacco.
-stai
indietro- fece Kanda in guardia
– ci pensiamo noi – aggiunse Lavi.
-Aspettate
fermi.. cos’ non otterrete niente…
male parole di Allen vennero bloccate
Qualcuno stava
parlando .
All’inizio
sembrava la voce di Tyki, con quella sua fastidiosissima risata, poi dopo qualche
parola si accorsero che, sebbene fosse molto simile,
quella non era la voce di Tyki, ma c’era qualcun altro… qualcun altro che stava
parlando
-fu in questo momento che si accorsero che era importante ..era da
difendere e tutti erano uniti in questo…-
-cosa
diavolo sta succedendo? – fece il moro guardandosi intorno con la sua spada
sempre in mano.
Anche Allen
e Lavi staccarono lo sguardo dal noah e cercarono la fonte di quelle strane parole.
-chi
parla ?– fece la voce tremante di Lenalee…ma non ottenne risposta…
Persino Tyki
aveva smesso di ridere.
-ragazzi…
-Sta
tranquilla Lena, ora facciamo fuori chiunque sta
facendo questo pessimo scherzo…
-Fatti
vedere negli occhi vigliacco – aggiunse kanda furioso…
La sua spada
non poteva nulla contro una voce…
Il problemaTyki era passato in
secondo piano... ora avevano tutti una bruttissima sensazione….
Poi
all’improvviso la voce riprese… senza provenire da un punto preciso ma
risuonando per tutta la stanza.
-il collante, l’unico pezzo della catena che serviva ad unire tutti i
suoi anelli… l’unico pezzo che doveva
esserci per forza…si spezzò sparendo nel nulla… -
E fu qui che Allen ebbe la sensazione che stesse leggendo
quelle parole come scritte su carta… come se fossero …una storia….
La bruttissima
sensazione che aveva percepito prima si accentuò e si voltò di scatto, senza
pensarci molto, verso l’unica ragazza del gruppo…
Sentì un
brivido e fu quasi a rallentatore che vide le teste degli altri voltarsi nella
sua stessa direzione.
-A…Allen
– la voce della mora era tremante e chiedeva il suo aiuto mentre sotto gli
occhi di Allen e degli altri il suo corpo si faceva
sempre più trasparente fino a sparire nel nulla.
L’albino non
riuscì a reagire né alla preghiera della ragazza né a quella vista
sconcertante.
Sembrava che
tutto intorno a lui fosse rallentato, come se si trovassero nel fondo del mare
ad una profondità esagerata e l’acqua e la pressione impedivano ai suoi muscoli
di fare qualsiasi movimento…
Non sapeva poi cosa doveva fare…
Si sentiva
perso e voleva gridare aiuto ma sentiva che ad
accogliere la sua richiesta non ci sarebbe stato nessuno… solo il silenzio…
Come a volerlo
smentire quella voce ritornò bassa come in un sussurro e disse
-sparita sotto gli occhi impotenti degli altri…terribile…per loro fu come perdere
il terreno sotto i piedi…-
e
scoppiò in una risata fortissima che li costrinse a tapparsi le orecchie di
scatto, stringendo gli occhi.
-Ma che diavo… -
Nessuno fece in
tempo a pronunciare più di qualche sillaba che la risata acuta cessò e sentirono
che effettivamente non avevano più il terreno sotto ai piedi…
E
cominciarono a precipitare.
Spin-off
E la voce
parlò ancora:
- il collante,
l’unico pezzo della catena che serviva ad unire tutti i suoi anelli… l’unico pezzo che
doveva esserci per forza…si spezzò sparendo nel nulla… -
Ormai tutti avevano capito a chi si riferiva la voce… era
così chiaro era l’unica persona che li univa tutti… quella
persona così indispensabile che avrebbe protetto fino alla morte.
Si girarono tutti verso Allen.
La voce, risentita, parlò di nuovo :
- ma io mi riferivo a lenalee! –
Gli altri guardarono lenalee cercando di capire cose in
quella ragazzina che negli ultimi capitoli non faceva altro che frignare e
gridare – allen-kun – dovesse
spingerli a proteggerla…
Capendo le loro obbiezioni la voce si rivolse direttamente
alla ragazza, come confidandole un segreto…
-Povera Lena-lee mi dispiace cara,stai diventando
inutile quasi come Sakura….hahahha –
E terminò
il suo discorso con una risata trionfante che fece scoppiare a piangere la
mora….mentre gridava…
DEVO DIRE
CHE ME LA SONO PRESA
CON COMODO, ALTRO CHE SETTIMANA , MA LE VACANZE SI HA VOGLIA DI NON FARLE
FINIRE MAI, SOPRATTUTTO SE TI ASPETTA TIPO AVVOLTOIO UN MATTONE DI ARCHITETTURA
DEI SISTEMI DA STUDIARE IN 10 GIORNI…BLEH!
COMUNQUE ECCOMI CON IL
NUOVO CHAPPY E RITORNERò A POSTARE REGOLARMENTE
QUINDI ADESSO CI VEDIAMO VENERDI O SABATO.
GRAZIE A CHI LEGGE O SEGUE
QUESTA STORIA!
IN PARTICOLARE
ARASI:
EMH…GRAZIE PER AVERMI ASPETTATO , NON SEMBRA MA LA PIGRIZIA è SEMPRE LI AD
INCOMBERE….MAI CHE SI RIESCA A CACCIARLA^^SPERO CHE IL CAPITOLO TI PIACCIA^^
VALERYA90:
AH QUANTO è VERO , SAKURA NON LA BATTERà MAI
NESSUNO^^ GRAZIE MILLE PER IL COMMENTO E CREDO CHE LORO DUE NON SARANNO LE
UNICHE A SPARIRE NEL NULLA…^^
SHIMI:
BELLA CI DOBBIAMO FARE UN’ALTRA CHIACCHIERATA COME QUELLA DI DOMENICA!!!
SORINA SA:
DAVVERO SCRIVERAI UNA STORIA TIKI ALLEN? SISI MI PIACE UN SACCO COME SCRIVI HO
MESSO LA TUA RACCOLTA
TRA LE SEGUITE ^^ TI CHIEDO SCUSA PER LA QUESTIONE CINESE/GIAPPONESE MA ERO CONVINTA CHE KANDA FOSSE CINESE, MAH NON
SO perché… E PER LA QUESTIONE EMO
NON SONO RESPONSABILE DI QUELLO CHE SCRIVE SHIMI NEGLI SPIN OFF … E CREDO CHE
ABBIA MESSO QUELLA FRASE SOLO PER PARACULARE , IN FONDO LA
FRASE NON AVEVA SENSO ( KANDA NON SI SPOGLIA
PERCHè è EMO….?) QUINDI SPERO CHE LASCERAI CORRERERE
VERO? NEL FRATTEMPO VADO A FUFFIETTARE LA NUOVA
SHOT CHE HAI INSERITO^^ MIAO!!!
BUONA
LETTURA!!!!
La prima
cosa che sentì fu il freddo.
La seconda
fu il dolore.
Sentiva un
forte mal di testa.
Pian piano
riaprì gli occhi e si rese conto che era per terra, su un pavimento bianco.
Si rese
conto quasi subito che era in una posizione scomoda e che probabilmente aveva
sbattuto, visto che oltre alla testa sentiva dolore anche in altre parti del
corpo.
Solo in un
secondo momento si chiese dove cavolo fosse e perchè era per terra.
Portandosi
una mano al fianco, che gli faceva particolarmente male cercò di alzarsi in
piedi e di mettere a fuoco la situazione.
Forse era
per il mal di testa ma avrebbe giurato di sentire
delle risate…
C’era una
voce che rideva …
Poi d’un tratto si ricordò tutto: del castello, delle sparizioni
...quella voce. Miranda, Lenalee…
D’improvviso
fu perfettamente sveglio e conscio di quello che gli era capitato: era
precipitato e probabilmente aveva sbattuto la testa.
Spostò lo
sguardo per vedere se era solo.
Con suo grande sollievo individuò una chioma rossa e dei folti
capelli neri poco più in là…Kanda...Lavi…c’erano, non erano ancora scomparsi…
Ancora…?
Perché aveva
pensato quell’ancora?...
Cercò di
deglutire a vuoto…anche lui non era ANCORA scomparso…
Diede un’occhiata alla stanza vuota, circolare, con i muri altissimi e nessun
oggetto all’interno…
Completamente
bianca…
Un peso
sulla testa lo fece voltare
- Tim ci sei anche tu…menomale- fece rincuorato…Timcampi era sempre
un bel supporto …
Fu in quel
momento che, in un angolo (?) della stanza, vide una terza figura oltre a
quella dei suoi amici.
E
capì subito a chi apparteneva.
Doveva
essere per forza del noah, di Tyki.
Anche
lui era precipitato?
Fissandolo
meglio si accorse che il portoghese era perfettamente sveglio,e
anzi stava fissando le sue espressioni divertito, come se avesse davanti a se
un giocattolo nuovo e non vedesse l’ora di scoprire quello che faceva.
-che
ci fai tu qui ? – disse Allen abbastanza risentito…
doveva
avere un aria da ebete e gli dava fastidio mostrarla davanti ad un noah…davanti
a lui poi…
Tyki ghignò.
-mi
pare ovvio – rispose con aria serafica – sono precipitato anche io …
-come?
Ma non sei tu l’autore di tutto questo?
-Non
mi pare di averlo mai detto - fece senza smettere di
sorridere.
Allen si
sentì profondamente preso in giro.
-Non
l’hai detto ma l’hai lasciato capire! – fece
arrabbiato...odiava quando non aveva lui le redini del
gioco in mano.
Tyki rise, poi fece per alzarsi e avvicinarsi all’albino.
-certo
che l’ho fatto, mio caro esorcista, è come barare a carte , devi fingere di
avere la mano migliore… - disse con un tono di voce incredibilmente basso e
allusivo.
Ad Allen
venne quasi da ridere.
Era ovvio
che il paragone fosse stato fatto apposta per lui…ed era
quasi scontata pure la risposta che diede.
- ma a barare sono più bravo io…
Anche
Tyki sembrò sul punto di scoppiare a ridere…e forse fu proprio questo che fece
capire ad Allen la stranezza della situazione…
Il
portoghese stava parlando tranquillamente con lui, e sottolineiamoparlando, senza attacchi omicidi
di mezzo.
Cioè,
un esorcista chiacchierava tranquillamente con un noah al servizio del conte
del millennio e magari adesso ( e se la conversazione continuava lo avrebbero
fatto) si sarebbero seduti e avrebbero iniziato a giocare a carte…
Ma
in che razza di mondo erano finiti?
-perché
non mi hai ancora ucciso? - fece l’albino.
Domanda più
che legittima visto i sopraccitati motivi.
-e
chi ti dice che io voglia ucciderti Walker? – fece
serio il portoghese.
Il più
piccolo rimase seriamente sorpreso.
- è molto
più interessante vederti combattere, piuttosto che ucciderti nel sonno
credimi…- aggiunse.
Allen stava
per controbattere quando sentì di nuovo quella risata.
E questa
volta fu sicuro di averla sentita, era ormai
completamente sveglio.
Dalla
reazione del moro capì che l’aveva sentita anche lui.
-cos’è
stato? – chiese istintivamente, più a se stesso in effetti
che non all’altro.
-Siete
voi gli esorcisti non io .
In quel momento un leggero mugugno infastidito li fece voltare
entrambi.
Kanda si era svegliato e cercava di togliere da sopra di se il
corpo inerme di un Lavi ancora addormentato ( che dopo essere stato sbattuto
poco gentilmente per aria fu costretto a svegliarsi ).
Ci volle poco perchè kanda realizzasse
dove si trovava, che subito inquadrò Allen e alle sue spalle Tyki e il suo
sguardo divenne furioso.
-che
cavolo ci fai tu qui ? – disse, rivolto al portoghese.
Non ci fu la
possibilità di rispondere nè di porre altre domande…
La voce, che
aveva continuato a fare un leggero sottofondo con quella sua risatina, che ogni
tanto diventava più acuta e forte, riprese a parlare.
e si svegliarono
Disse, come se in effetti stesse
narrando qualcosa.
Questa volta
però il suono era ancora più insopportabile.
La stanza
era piccola e quella maledetta voce troppo forte e rumorosa…
Ogni parola
sembrava andasse a sbattere contro le pareti bianche e rimbalzasse indietro
come in un flipper impazzito, creando un effetto eco insopportabile e
investendoli in maniera caotica.
Guardandosi
intorno con le orecchie tappate cercarono la fonte di quell’odiosissimo rumore,
ma non facevano in tempo a trovare un po’ di silenzio che quella iniziava a
parlare di nuovo .
si guardarono intorno e si accorsero di essere in una stanza vuota,
senza uscita.
Ora, effettivamente
loro si erano resi conto di essere in una stanza completamente vuota, ma da qui
al collegamento “vuoto = non ci sono uscite” non ci erano
ancora arrivati.
E purtroppo dando un occhiata (l’ennesima) alla stanza dovettero
ammettere che non c’erano nemmeno porte o finestre…era davvero priva di tutto .
E
quindi non c’erano uscite.
Questa
situazione li stava davvero esasperando, i nervi cominciavano
a scattare molto più velocemente del solito.
-ma
che ca…
e si accorsero di essere in trappola…
Si erano
preparati di nuovo a sentire quella voce rimbombare ma
questa volta fu calma e pacata … lentissima.
Ogni sillaba
che si sentiva nell’aria cominciò a dipingersi come disegnata sulle pareti
bianche della stanza.
Videro con
orrore comparire le lettere nere e luccicanti della parola trappola.
Lucenti …
indelebili… come se non sarebbe stato possibile fare più niente ora che erano
scritte.
Non avevano
forza di parlare, anzi non volevano o non potevano.
Semplicemente
stavano lì come spettatori di quel gioco contorto a chiedersi
cos’altro poteva capitare loro.
cos’altro ancora poteva capitare?
Questa volta
le parole furono più veloci e comparivano sul muro alla stessa velocità con cui
venivano pronunciate.
Quelle
scritte in precedenza cominciarono a spostarsi per far posto alle nuove e a
roteare per la stanza come in un piccolo tornado …
Poi la voce
smise di parlare ma le parole, lucide, continuavano ad
apparire su quelle pareti bianche come carta sempre più in fretta, sempre più
velocemente…
All’inizio potevano scorgere la parola paura… trappola… pericolo …poi non
riuscirono a capire più niente.
Le parole
nuove erano sempre di più , e quelle gia scritte
dovevano dare spazio alle altre e prendevano a vorticare sempre più velocemente
attorno ai muri di quella stanza…
Ormai era tutto un piccolo vortice di lettere nere, il bianco delle
pareti sembrava del tutto invisibile….
Man mano che
la velocità aumentava e il livello delle scritte si avvicinava a loro,
cominciarono a sentire degli schizzi cadergli addosso e l’aria impregnata del forte
odore di inchiostro.
Istintivamente
si strinsero tutti al centro della stanza, per stare il più lontano possibile
da quelle pareti.
La voce
riprese a parlare profondae gracchiante.
E si ritrovarono da soli,
in quattro , da sei che erano all’inizio…
- sei? ha detto sei! Ti ha contato! Tu ci stavi spiando
fin dall’inizio… - fece Lavi rivelando il suo solito acume.
- certamente – fece Tyki ostentando il suo tono calmo ma senza staccare lo sguardo dalle pareti macchiate -
è il mio compito sapere le vostre mosse no? -
La voce continuò.
si accorsero che il nulla si era allargato fino ad immergerli, e
adesso erano nulla pure loro …non avevano nulla erano soli e senza armi…
Kanda e Lavisbiancarono in
contemporanea.
Si accorsero
di non avere addosso i soprabiti che avevano lasciato
nella stanza al piano superiore e neppure le armi.
E se non
avevano le loro armi erano indifesi.
Niente
katana, niente martello…
Persino i
golem di Tyki erano spariti.
Allen si
accorse con sollievo che almeno il suo braccio era al suo
posto…mai come in quel momento fu felice di avere un innocence di modello
parassita…
Poi d’un tratto la macchia oscura e ormai informe che vorticava
sulle pareti si bloccò.
Il nero
inchiostro smise di avanzare verso di loro, ma sembrava sospeso in attesa di qualcosa.
Ci fu un
momento di calma, uno solo , troppo breve.
Poi, come in
un risucchio, tutto il nero venne tirato verso il
soffitto e cominciò a salire vorticosamente.
Il muro,
mentre l’inchiostro si ritirava, sembrava tornare immacolato, come se non ci
fosse mai stato nulla sopra.
Le macchie
scure arrivarono così in alto che non furono più visibili.
Che
fosse finito tutto?
Non fecero
nemmeno in tempo a pensarlo che con un tonfo assordante videro
qualcosa precipitare dall’alto.
Ci fu appena
il tempo di chiudere gli occhi e alzare le braccia per proteggersi, che furono
inondati da una valanga di inchiostro che li ricoprì
dalla testa ai piedi.
Il rumore
assordante del liquido che si infrangeva per terra
continuò per un bel po’ fino a quando tutto l’eco non si estinse.
Allen si
rese conto di essere completamente nero.
Per di più
aveva la camicia sbottonata sentiva l’inchiostro appiccicoso spalmato sulla pelle mentre si infilava dappertutto.
Avrebbe
giurato di avere persino le mutande completamente zuppe di inchiostro.
Gli altri
erano tutti nelle stesse identiche condizioni ( persino Tyki).
Kanda, che
era gia vestito di nero e con i capelli scuri sembrava una perfetta copia
dell’uomo nero dei racconti, di cui si vedevano solo gli occhi.
Gli venne quasi
da ridere.
Poi si toccò
istintivamente i capelli bianchi pensando che forse adesso non avevano più quel colore innaturale per un ragazzino come
lui.
Forse adesso
sembravano più veri.
-che
schifo
La voce di Lavi lo fece riprendere.
-che
schifo… è inchiostro.
In effetti Lavi sembrava essere quello più zuppo, in virtù del fatto che
era anche quello più svestito ( indossava solo i pantaloni).
In quel
momento la voce riprese a parlare in quello scenario inquietante con i muri
bianchi e loro e il pavimento neri.
spaventati… cominciarono a guardarsi l’un l’altro… quasi divertiti da
quella cortina scura che li accomunava… eppure accomunati da qualcosa erano
già… tutti si stavano infatti ponendo la stessa domanda…
E
la voce si spense non pronunciando quella che doveva essere la domanda che
accomunava tutti.
Eppure nel
cuore di ognuno apparve a chiare lettere qual’era
questo famoso interrogativo che li stava tormentando fin dalla perdita di
Miranda.
Mormorando,
senza correre il rischio di farsi sentire troppo, Lavi diede
voce a quella domanda:
-chisarà il prossimo a
sparire? –
Spin-off
“Diede un’occhiata alla stanza
vuota, circolare con i muri altissimi e nessun oggetto all’interno…
Completamente bianca…
Un peso sulla testa lo fece voltare
- Tim ci sei anche tu…menomale- fece
rincuorato…Timcampi era sempre un bel supporto …
Fu in quel momento che, in un angolo (?) della stanza,
vide una terza figura oltre a quella dei suoi amici.”
La ragazza scriveva
velocemente senza nemmeno dare il tempo alle idee di ordinarsi nella sua testa.
Era così presa che se la ragazza accanto ad essa non l’avesse scossa in maniera violenta non si sarebbe
nemmeno girata.
-IMMA!!! Mi vuoi ascoltare?-
-Dimmi!-
La sua compagna riprese la
calma con dei respiri profondi poi la guardò seria e disse:-
Mi spieghi come fa una stanza CIRCOLARE ad avere degli angoli?-
La guardò, come poteva non aver compreso la verità?!
- Mimì mi sorprendi come fai a non capire che questo è il
potere di Timcampi! È così chiaro che mi vergogno per te!!-
- …ma non è comunque normale….-
-bhe ho messo il punto interrogativo,
non basta…? –
Capitolo 7 *** servirebbe prorpio ...ehi! ma non può essere! ***
Rieccomi qui
Rieccomi qui.
Capitolo abbastanza leggero oggi ,
ma insomma ogni tanto servono pure sti capitoli.
Sto impazzendo per studiare e programmare in assemblyin contemporanea quindi scusate
se ogni tanto non sono coerente T.T
Vi rigrazio per aver letto e
messo la storia tra le preferite e le seguite.
E come al solito in modo super particolare ringrazio
KICCINA: che tra l’altro ho sbirciato pure una paio di tue storie^^ e lo so magari li avessi io a
disposizione i nostri cari esorcisti a torso nudo… credo che non li farei uscirer mai più da quel castello…ma per contratto la storia
deve finire e loro si devono salvare …forse…XD^^
ARASI: sono contenta se migliora, in coaso
contrario ci sarebbe da preoccuparsi…dopo questo sinn
off comincio a ripensarci sul potere di tim sai?
VALERYA90 : grazie^^ ehm..alla fine? chi resterà??? bho …l’ultimo capitolo non l’ho ancora scritto e poi
diciamolo fra un po’ è anche il caso di vedere che succede a quei poverini
scomparsi no? spero che continuerà a piacerti la
storia^^
SHIMI: DUE sole parole….spin off
crudeleeee! non si fa così ,
guarda che mi vendico, mbha! ti
voglio bene fatua.
RICORDO CHE GLI SPIN OFF SONO SCRITTI DA MIMI O SHIMI è UGUALI
BUONA LETTURA!
- chi sarà il prossimo a sparire? -
Quella domanda risuonò nell’aria e nella stanza vuota.
Sembrò come se Lavi avesse pronunciato un
qualcosa che nessuno osava nemmeno pronunciare.
Nessuno di loro osava fissarsi negli occhi.
Fissarsi voleva dire valutare chi fra loro fosse
la vittima più probabile ed era un pensiero schifoso.
Non era giusto pensare chi tra i tuoi amici preferivi che sparisse,
pur di non essere tu il malcapitato.
Ormai la presenza di Tyki passava quasi inosservata e il noah
sembrava essere diventato parte integrante del gruppo stesso in quanto soggetto
alla stessa sorte.
In effetti se proprio doveva sparire qualcuno…
Lavi osservava di sottecchi i volti degli altri.
Riflettendoci questa sarebbe stata una bella storia, una di quelle
storie che ad un bookman avrebbe fatto piacere
raccontare.
Peccato ovviamente per il pericolo di
vita, il fatto di esserci dentro fino al collo e la probabilità di non poter
uscire mai più da quel castello per poter raccontare questa storia a qualcuno.
Se bookman senior avesse saputo fino a che punto era rimasto
coinvolto questa volta…
Forse qualche dettaglio poteva anche ometterlo…
Mentre continuava nella sua analisi si
accorse di essere effettivamente quasi nudo in quanto andava in giro solo in
pantaloni.
Era svestito, coperto di inchiostro e non
aveva il suo martello….
Anche se faceva ancora caldo sentì un brivido
ghiacciato dietro la schiena accompagnato dalla spiacevolissima sensazione di
non avere difese.
Cercò di calmarsi e non far salire il panico.
Gettò istintivamente un occhiata a Kanda,
anche lui in fondo non aveva più la sua arma.
Kanda, nonostante sembrasse la copia troppo cresciuta di Calimero, aveva
sempre il solito sangue freddo e non mostrava la minima preoccupazione, o
almeno non stava guardando affannosamente intorno a se, mentre sperava che
spuntassero le loro cose dal nulla, come per magia, come invece aveva fatto lui
fino a due secondi fa.
In effetti era anche quello in condizioni migliori
in quanto era il più vestito, anche se il suo soprabito non c’era.
Fissò meglio il volto del compagno che sembrava …arrabbiato?
Stava fissando arrabbiato…..Allen?
Incuriosito il rosso seguì il suo sguardo e notò…quello che doveva
essere Allen, ma che aveva i capelli neri.
Così sembrava stranamente più umano e in effetti, molto più piccolo
di quanto non sembrasse prima, con le faccia sporca di
inchiostro e Timcampi appoggiato in testa come un tenero peluche.
Quasi tenero ... indifeso ...bhe indifeso non tanto, visto che in
teoria fra lorolui
era l’unico che aveva ancora il suo innocence e quindi l’unico in grado di
difendersi.
Se si guardava solo l’aspetto di Allen non
si poteva capire perchè Kanda fosse arrabbiato.
Ma il motivo diventava evidente quando si
vedeva cosa stava facendo Allen.
L’esorcista più piccolo aveva deciso di fare uno spogliarello lì,
davanti a tutti, ovviamente del tutto inconsapevole degli sguardi degli altri, in quanto la sua camicia bianca, o meglio camicia
che era bianca, aveva assorbito completamente l’inchiostro e se la sentiva appiccicata
addosso, per di più l’odore intenso cominciava a prendergli la testa.
Lavi notò come sul corpo spiccasse
l’attaccatura anomale vicino alla spalla del ragazzo, da dove partiva il suo
braccio anti-akuma.
Allen gettò la camicia ormai inutile per terra e cercò di pulirsi come
poteva il braccio in questione dall’inchiostro.
Poi come se non se ne fosse neanche accorto si passo inconsciamente
una mano sul petto.
Lavi ricordò subito la cicatrice.
In effetti anche quella era abbastanza visibile.
Si intristì pensando che il corpo del giovane esorcista era
gia così segnato, non solo da quel braccio ma anche dalla cicatrice che si era
inferto lui stesso.
D’istinto guardò Tyki che in teoria doveva avere una cicatrice
simile proprio sulla schiena e notò che il noah sembrava non
disprezzare affatto lo spettacolino che aveva davanti.
In effetti stava studiando Allen un po’ troppo approfonditamente
per i suoi gusti, ora si capiva perché Kanda era furioso…
Il più piccolo
sentendosi osservato alzò lo sguardo e fissò negli occhi i
tre compagni incuriosito…
- bhe? Che c’è? – chiese, notando le espressioni diverse dipinte
sul volto di ognuno.
Lavi prese a
ridacchiare.
Gli venne in
mente un pensiero stupido, ma comunque divertente.
Allen
probabilmente come Bookman avrebbe fatto schifo, visto che non si accorgeva mai
di nulla , o almeno di quello che gli altri pensavano
di lui.
Decise che era
il momento di alleggerire la situazione.
-bhe
allora che si fa adesso? – io sono tutto sporco e guardate il bel faccino diYuu! Tutto macchiato
d’inchiostro!!- fece addolcendo la voce come una
mammina che tenta di coccolare un figlio restio ai baci.
Kanda rivolse
al rosso uno sguardo assassino e stava per ribattere quando
Allen scoppiò a ridere.
-sembri
un tutt’uno con i capelli ba-kanda! – fece.
Kanda sembrò
fumare dalla rabbia…pronto a minacciare di morte i due esorcisti…
Se solo
avesse avuto Mugen con se…
-in
effetti servirebbe un bel bagno – fece Tyki serafico.
Allen gli
rivolse un sorriso di apprezzamento.
-si in
effetti ci vorrebbe proprio un bel bagno caldo – disse mentre continuava a
fissarlo sorridendo sognante.
Lui adorava i
bagni caldi, e chiunque adorava i bagni caldi o gli
proponeva di fare un bagno caldo, diventava subito molto simpatico.
Lavi guardò d’istinto il moro esorcista, sorridendo.
Come previsto
stava di nuovo fulminando il bel portoghese.
Adesso avrebbe
fatto un gioco …”contiamo quante volte Kanda resiste all’impulso di uccidere
Tyki Mikk”
I suoi pensieri
furono distratti da uno sbuffo che sentirono provenire da un lato della stanza.
In un punto
imprecisato alle loro spalle videro una specie di apertura,
un qualcosa che assomigliava molto vagamente ad una porta, ma che comunque era
ben accetto .
Tutto, purché
uscissero da quel lago di inchiostro.
Dalla porta
proveniva una nuvola di vapore che sbuffava come una ciminiera e cominciava a
riempire la stanza.
Ovviamente
quella porta prima non c’era, altrimenti non ci avrebbero pensato due vote ad usarla, erano disposti pure a sfondarla se non si
apriva.
Probabilmente
era apparsa in seguito al loro discorso…e forse…ma no...
Non potevano
essere così fortunati.
Non poteva
contenere un bagno quella porta…vero?
Tutti si
diressero verso quell’apertura.
Quando la attraversarono
Allen per poco non scoppiò a piangere dalla felicità e
con gli occhi sbrilluccicosi prese a fissare il
contenuto della stanza.
Una vasca….una
grandissima e comoda vasca…di acqua perfettamente
pulita e trasparente…
Con un urlo di
vittoria si sbottonò velocemente la cerniera dei pantaloni, correndo verso la vasca mentre cercava di toglierseli .
Incespicò un pochetto quando
quelli arrivarono alle caviglie rischiando di farlo inciampare.
Per poco non
finì di faccia sul bordo della vasca.
Si fermò un
secondo solo per togliere completamente i pantaloni e liberarsi delle scarpe .
Lavi sorrise “
e siamo a due , se non la smette di fare così mi sa
che Kanda ammazza prima lui poi il noah” fece nella sua mente .
Quasi in risposta il moro con sguardo truce si avvicinò ad Allen
egli diede una spinta che gli fece perdere
l’equilibrio e finire dritto nella vasca con ancora una scarpa al piede.
Dopo si immerse anche lui evitando di spogliarsi.
Allen, che era
stato buttato di testa nell’acqua e aveva rischiato di affogare, riemerse
furioso.
Si liberò
velocemente dell’altra scarpa e si rivolse al moro.
-maledetto
idiota! Potevi farmi male!-
-almeno
non ci costringi a vedere le tue mutande moyashi!-
fece acido facendo arrossire il piccolo .
Lavi nel frattempo stava morendo dalle risate.
“ non ci
costringi?”
Certo, era una costrizione.
Se fossero
usciti da lì avrebbe avuto materiale per sfottere Kanda
per tutto il resto della sua vita.
Spin-off
Come misurare la Rabbia di Kanda con gli umpalumpa…
"Adesso
avrebbe fatto un gioco mentale…"contiamo quante volte Kanda resiste all'impulso di uccidere Tyki Mikk"
Allen si levò
la camicia mostrando il suo petto glabro e la cicatrice che si era inferto da
solo…
Sentirono una
canzone…
A Ritmo di WillyWonka il re del cioccolato unumpalumpa si avvicinò a Kanda…
Lavi proclamò:
-Siamo a UNO!-
Nessuno comprese quella frase e il rosso dentro di sé rideva come un
pazzo..
Allen iniziò a
levarsi i pantaloni.
Un secondo umpalumpa si avvicinò a Kanda
chestava
picchiando il primo per farlo andare via da circa dieci minuti.
-E siamo
a due- Lavi rideva a crepapelle… evidentemente era stato lui a far apparire
quegli esserini…"
Altrove davanti
ad un computer…
-Mimi… Lo sai vero che gli umpalumpa non possono comparire, vero?-
-WillyWonka, WillyWonka
il re del cioccolato!!-
-Mimi mi stai ignorando vero?-
-WillyWonka da tutti noi amato!!-
-MIMI!!!!!!-
Mimi smise di cantare e fissò l’amica con fare serio.
-Imma mi
sorprendi! Come hai fatto a non capire che questo è il potere di Timcampi!!!!!
Imma rimase
assolutamente sconcertata mentre Mimi nella mente
gridava:
AH HO FATTO DUE LA SETTIMANA SCORSO QUINDI CHIEDO SCUSA PER IL RITARDO
MA VI GIURO LA SETTIMANA è VOLATA…T
AH HO FATTO DUE LA SETTIMANA
SCORSO QUINDI CHIEDO SCUSA PER IL RITARDO
MA VI GIURO LA
SETTIMANA è VOLATA…T.T
MI DISPIACE DELUDERVI MA NIENTE ORGIA IN
QUESTO CAPITOLO ALTRIMENTI IL RATING DOVEVA ESSERE Più ALTO INVECE LO YAOI CI SARà SOLAMENTE FRA ALLEN E TYKI QUINDI DOVRETE ASPETTARE
ANCORA UN P0’, IL TEMPO CHE QUEI DUE RIMANGONO SOLI…OOOOOPS MI SA CHE HO
PARLATO TROPPO^^
GRAZIE PER CONTINUARE A SEGUIRMI E IN QUESTO CAPITOLO IN VIA
ECCEZIONALE PER SCUSARMI DEL RITARDO CI SONO BEN TRE SPIN OFF (CHE POI NON HO
SCRITTO IO MA MIMì MA FA NIENTE^^)
Il prossimo capitolo o sabato o domenica ^^
RINGRAZIO IN MANIERA PARTICOLARE
SHIMI mimi smettila di
anticipare le cose e spicciati a scrivere lo spinoff
o ti picchio!!!! ^^ ti voglio bene mi!
VALERYA90 mo mi dispiace ma per lo yaoi serve
aspettare qualche altro capitoletto, (2 per la precisione) spero che ti piaccia
lo stesso il capitolo anche se non combinano niente, adesso mi fate sentire in
colpa T.T XD grazie per il commento!
ARASI allora nel caso non si
ritrova più, ti spedisco lavi in un pacco regalo d’accordo? Basta che me
lo rimandi indietro a disposizione per qualche altra fic
non si sa mai^^ grazie per il commento^^
KICCHINA Kanda non è un
personaggio che mi va molto a genio anche perchè rispetto agli altri è molto
più difficile da muovere ma me lo vedo proprio a fere
delle scenate di gelosia anche se represse e non esplicite ^^ in ogni caso
grazie a te per aver lettola mia fic!
YUREIahhh , maledetta infamona, e io che volevo fare la santarella e tu che fai? Vai
in giro dicendo che “conoscendo l’autrice ti aspetti
un orgia???” ma davvero ti sembro così deviata??? Ok forse non era quella la
domanda giusta… dai…qualche volta posso anche fingere di non essere così
deviata…l’importante è crederci no?^^ ti vogio bene ka!
SAKU_CHAN THE CRAZY DREAMERSciao! E grazie per aver letto la fic! Moyashicomunque
è il modo con cui Kanda insulta sempre allen che in italiano è stato tradotto “mammoletta”
credo…spero di non dire eresie…, puntualmente Kanda lo chiama moyashi e allen risponde dicendo che il suo nome è allen
non moyashi, una specie di rituale di insulti tra i
due. ..ahaha..ciao e grazie
per il commento^^
Gli
esorcisti erano tutti nella vasca e stavano cercando di ripulirsi
dall’inchiostro nero.
Tyki Mikk
era rimasto fuori e guardava i suoi “nemici”.
Ora più che mai era chiaro che erano ragazzi.
Bei ragazzi,
aggiunse la sua mente maligna.
Con un
sorrisetto malizioso prese a sbottonarsi la camicia larga che indossava sempre,
con una lentezza studiata ed esperta.
Stava proponendo
a tutti un bello spettacolino e dubitava che qualcuno
(neanche se etero convinto) avrebbe potuto
resistervi.
In un paio
di secondi difatti tutti gli occhi furono puntati su di lui, anche se non per i
motivi che sperava.
Sembrava che
lo guardassero in modo astioso e sospettoso.
-che
c’è – disse – non vi fidate ancora di me ? –
Ignorò i
commenti acidi dell’esorcista moro e continuò:
-ormai
mi pare evidente che sono coinvolto anch’io in tutta questa storia, quindi perché
non collaborare? –
Allen si
rilassò impercettibilmente e rivolse al noah un sorriso.
Si
in effetti era felice di non dover considerare anche lui un nemico, già bastava
questo misterioso autore delle sparizioni come preoccupazione, e avere Tyki
come alleato non era certo una cosa da poco.
-ovviamente noi ci fideremo ma a una condizione: che tu non ci attacchi
fino a quando non risolveremo la situazione …e che collabori… -
Fece
sorridente rivolto al noah, contrattando con lui come sempre, come se fossero
in un gioco.
Tyki ghignando
alzò le mani come in segno di resa e disse
– promesso…e io le promesse le mantengo… -
Allen si
rilassò, soddisfatto dall’accordo e si spostò leggermente di lato come a
volergli far segno che poteva tranquillamente entrare nella vasca.
Lavi non aveva approvato per niente quello scambio di battute né
quello scambio di sguardi …ma quei due si vedevano?
Era sicuro
che in Allen non ci fosse nessuna malizia, ma nell’altro…
Era
abbastanza contrariato per la fiducia che l’albino dava al portoghese
ma la sua espressione cambiò quando vide la faccia di Kanda.
Si trattenne
per non scoppiare a ridere.
Se
lui era contrariato da quello scambio di sguardi, Kanda era furioso.
Aveva la
faccia talmente rossa ( cosa che poteva essere in parte anche attribuita
all’acqua calda) che sembrava fumasse.
Lavi era convinto che se vi avesse avvicinato una bistecca
l’avrebbe potuta cucinare tranquillamente.
Non sapeva
bene perché si stesse arrabbiando così tanto….forse era l’odio profondo che provava per il noah, o per
l’attenzione particolare che aveva nei confronti di Allen, che si dimostrava
con sfottimenti e screzi…fatto stava che Lavi non
aveva mai visto Yu Kanda così arrabbiato.
Personalmente
credeva che neanche Kanda in persona si fosse reso conto del fatto che ogni
volta che quei due entravano in modalità – facciamo un gioco a chi si lancia sguardi più penetranti e il primo che cede
perde la mano – lui tremava di rabbia.
Ovviamente
sempre nella compostezza degna di Yu kanda.
Nel
frattempo Tyki con ancora i pantaloni addosso stava
entrando nella vasca.
Allen, che di per se era un tipo molto sveglio, ma per alcune cose
effettivamente negato, chiese ingenuamente- bhe che fai entri vestito? Non ti spogli? –
Tyki sembrò
raggiante a quella domanda e rispose , quasi in modo
scontato
L’albino
divenne di una gradevole tonalità rosata mentre Kanda
cominciava seriamente a fumare di rabbia.
Ormai Lavi
era sicurissimo che bastava solo un’altra goccia e sarebbe
seriamente esploso e li avrebbe ammazzati entrambi.
Forse solo Tyki,
dipendeva da quanta lucidità gli era rimasta.
-ch..che centra? – fece Allen
balbettando, sperando che il noah non si spogliasse completamente davanti a
loro.
Solo in quel
momento sembrò notare che il corpo di Tiki era stanamente scolpito e abbronzato mentre il suo …pallido e
minuto…
-noi
ci siamo spogliati davanti a te! - fece risentito scuotendo la testa per
allontanare i pensieri e ignorando la frase – io non l’ho fatto – sibilata da
Kanda.
-infatti ho gradito molto lo spettacolo , grazie…specialmente… -
Lavi si alzo in piedi per dire qualcosa sperando di coprire le parole del
portoghese…
Sapeva che non
doveva immischiarsi, ma non era il caso di far scoppiare una rissa in quel
momento, anche perché Tyki aveva ancora a disposizione i suoi poteri e loro non
avevano armi.-
- ah si ci voleva proprio dell’acqua pulita …dobbiamo levarci da
dosso il nero…sapete cosa manca adesso ?del sapone e tutto diventerebbe perfetto –
Lo disse a
voce più alta del normale, così, giusto per dire qualcosa….ma
la saponetta apparve seriamente, in un punto imprecisato del soffitto.
Il problema
fu che in meno di un secondo cadde dal soffitto scendendo verso di loro .
Lavi si
sporse dalla vasca per afferrare al volo la saponetta, cosa che non gli fu
difficile di per se , ma ovviamente il rosso non aveva
previsto che aveva le mani bagnate e com’era ovvio che succedesse, la saponetta
gli scivolò dalle mani, finendo inevitabilmente per terra.
Ci fu un
momento di silenzio dove tutti si voltarono a guardare la saponetta gialla,
scivolosa e lucida sul pavimento.
Lavi, con la
sensazione che avrebbe dovuto tenere la bocca chiusa chiese
l’inevitabile.
-chi
va a prenderla? – fece non troppo convinto.
Ovviamente
prendere la saponetta significava uscire dall’acqua praticamente
nudi (i boxer non contavano) e bagnati, piegarsi in un modo che poteva
sembrare quanto mai equivoco e ….
E
forse era il caso di chiedere un’altra saponetta….
Persino allen
che non aveva effettivamente mai pensato al suo corpo in quel modo non voleva assolutamente esporsi, anche se una vocina
nella sua testa gli faceva notare che se qualcun altro l’avesse fatto lui non
avrebbe obbiettato.
Ad un certo
punto Kanda si alzò furioso, e per un istante Lavi si
chiese se non avesse deciso spontaneamente di andare a
prendere la saponetta.
-siete
un branco di imbecilli, tutti quanti-
urlò nero in viso.
Allen si
sentì seriamente offeso come tutte le volte che kanda lo insultava, ma adesso
che voleva?
-vedi
di abbassare il tono ba-kanda – fece in rimando
pensando che fosse un loro solito bisticcio.
-non
ti azzardare idiota, solo voi potete essere così stupidi da prendere tutto come
un gioco -
Allen si
sentì montare la rabbia e si alzò infischiandosene del fatto che fosse in boxer.
Quando Kanda
faceva così non lo sopportava proprio, non capiva quando
era il caso di smetterla di fare gli egoisti e di provare a collaborare?
-tu
sei il solito asociale stronzo! Ma lo vuoi capire che
non si può restare sempre seri e impeccabili? Se avessimo fatto tutti come te saremmo impazziti qui dentro! L’unico
stupido sei tu! – gridò furioso, non era sua abitudine gridare ma in certe occasioni Kanda riusciva a mandare a
puttane tutto quelle che erano le sue abitudini .
Kanda sembrò arrabbiarsi ancora di più al tono di quel ragazzino, proprio
lui veniva a gridargli appresso! Lui che non si era accorto dello
sguardo famelico che gli lanciavo il noah ad ogni suo
stupido movimento, che non si erra accorto che ogni volta che tentava di
riportarli alla serietà lo faceva solo per proteggerlo indirettamente…
-tu! tu sei il più
idiota di tutti – urlò risentito
Allen ormai
fuori controllo stava per rispondergli quando Lavi ,
che pur essendo di parte neutrale voleva evitare che i suoi due amici si
massacrassero, tentò di placare le acque, cercando di dividere i due.
Ma
non aveva pensato al fatto che una volta che avevano iniziato a litigare quei
due non volevano essere fermati.
Forse era il
loro modo per comunicare ma decisamente stavano
degenerando.
Lo
ignorarono continuando a prendersi a parole, quando tentò di nuovo di
intromettersi lo fissarono torvi per non più di qualche istante per poi
bisbigliare velocemente qualcosa tipo – nessuno ti ha mai chiesto di
immischiarti – e continuarono a battibeccare ostili.
Lavi stava
per incazzarsi .
Se avesse
avuto il suo martello glielo avrebbe chiaramente dato
in testa, ad entrambi, lo stavano ignorando non l’avevano cagato di striscio
come se lui fosse…
-…come se fossi invisibile… - continuò una voce per lui….
E fu troppo
tardi che Lavi si accorse che quella era la stessa
voce che continuavano a sentire da quando erano entrati nel castello…
E non riuscì
a pronunciare nemmeno una parola per avvertire gli altri
mentre pian piano si senti veramente diventare invisibile…
Stava
scomparendo...
L’ultima
cosa che avvertì fu lo spegnersi delle voci dei due esorcisti, che si erano zittiti mentre lo guardavano inorriditi.
Allen tentò
di allungare una mano per prendere l’immagine evanescente di Lavi che si
affievoliva da un momento all’altro..
Perché
perchè lui, che cosa era successo stavolta?
Non c’era
stata nessuna voce, nessuno aveva parlato, perché??
Che
cosa avevano fatto?
Avrebbero
cominciato a sparire tutti così, senza nessun preavviso?
Nel panico
più totale non si accorse che l’acqua della vasca aveva cominciato a vorticare,
come in una specie di risucchio, e che la forte corrente
batteva conto le loro gambe facendogli perdere l’equilibrio.
Il livello
cominciò a salire facendoli staccare i piedi dal fondo della vasca e vennero sommersi.
Dovettero
lottare per non finire a fondo ma la corrente del vortice
era troppo forte .
Si sentivano
risucchiati come in uno scarico gigante e ben presto non ce la fecero più a
rimanere a galla mentre venivano trascinati verso il
centro del gorgo…
Man mano cadevano sentivano l’acqua diminuire e dissolversi mentre
ancora una volta non sapevano dove stavano andando, ne perché…
Allen però
questa volta non perse conoscenza e vide perfettamente verso dove stavano
precipitando.
Spin-off
Le saponette
Doveva impedire
l’imminente lite fra Yu e Allen.
Cosa si
poteva inventare?
Doveva essere
una cosa che nei bagni di solito si usa…
Come un lampo a
cielsereno un’idea gli
balzò in mente: una saponetta!
- ah si ci voleva proprio dell’acqua pulita …dobbiamo levarci da
dosso il nero…sapete cosa manca adesso ?del sapone e tutto diventerebbe perfetto –
lo disse
a voce più alta del normale, così, giusto per dire qualcosa….ma
la saponetta apparve seriamente, in un punto imprecisato del soffitto.
Il problema fu
che in meno di un secondo cadde dal soffitto scendendo verso di loro .
Lavi si sporse
dalla vasca per afferrare al volo la saponetta , cosa
che non gli fu difficile , di per se , ma ovviamente il rosso non aveva
previsto che aveva le mani bagnate e com’era ovvio che succedesse, la saponetta
gli scivolò dalle mani, finendo inevitabilmente per terra.
Guardò i suoi
compagni, erano bravi ragazzi di loro si sarebbe dovuto fidare, ma la prima
cosa che si insegna ad un fanciullo è: non raccogliere
mai le saponette in un bagno pubblico… ma anche mai dare le spalle al nemico…
Si ricordò di quando Bookman gli aveva dato questi ammonimenti, aveva
concluso il discorso dicendo:”uomini saggi tramandano queste leggende di
generazione in generazione. Si dice che abbiano
origine nei tempi antichi quando esistevano ancora i bagni comuni.. per quello
l’uomo dopo quell’inconveniente è diventato erectus…”
“È impazzito..” furono quelli i pensieri del
ragazzo ma ora che si era trovato in quella situazione capiva perfettamente le
parole del suo maestro.
-Sarebbe
meglio chiedere un’altra saponetta!- disse dopo aver
fissato l’altra che era fuggita dalle sue mani…
La scena si ripetè e per i ragazzi non fu
una sorpresa vedere la saponetta raggiungere la sua compagna…
Ci fu silenzio, poi qualcuno parlò: - forse dovremmo chiederne
un’altra.-
E la terza sgusciò dalle mani di Lavi come le precedenti…
20 minuti dopo…
- Forse dovremmo chiederne un’altra…-
- Lavi ne abbiamo chieste 45!!! Guarda là
c’è una montagna di saponette!!!-
- Dai tentar non nuoce… Ci vorrebbe una saponetta!!-
E quella cadde a rallentatore fino ai ragazzi e mentre si
stava poggiando nelle mani di Lavi cambiò traiettoria dirigendosi verso le
altre saponette.
-ahahaha- la voce si fece risentire…
-Voce sei tu a non farci prendere le saponette?-
-Come osate pensare una cosa del genere!!!
Io non faccio questo tipo di cose!!!! Alloradove eravate alla 47?-
2° Spin-off
Il vero motivo
della sparizione di Lavi…
Allen e Kanda
stavano battibeccando da un po’
quando la voce annunciò:
-E
i due iniziarono a litigare…-
Lavi alzò
un braccio pronto a mettersi in mezzo ai due.
E la voce
annunciò:- Allora
alzò il braccio.-
A quelle parole
abbassò di scatto il braccio che teneva alzato.
- E abbassò il braccio.-
La voce lo
prendeva in giro?
Fece il segno
della vittoria e la voce di nuovo parlòannunciando l’azione che il rosso
aveva compiuto.
Lo fece più
volte, lo sapeva che prima o poi l’avrebbe fregata…
-Alzò tre dita.-
-Ah ah fregata erano quattro!!!-
- E Lavi sparì.-
-No scherzavo
erano tre!! Lo giuro erano tre !!!!-
-troppo tardi. Muahahahah!!!-
3°Spin-off
Anche le
voci vanno al bagno…
Si sentivano
risucchiati come in uno scarico gigante e ben presto non ce la fecero più a
rimanere a galla , mentre venivano trascinati verso il
centro del gorgo…
Man mano cadevano sentivano l’acqua diminuire e dissolversi mentre
ancora una volta non sapevano dove stavano andando, ne perché…
Allen però
questa volta non perse conoscenza e vide perfettamente verso dove stavano
precipitando.
Nel frattempo
una voce dall’alto gridava:
-Ah scusate non
mi ero resa conto che ci eravate voi!!! Se me ne fossi
accorta non avrei tirato lo scarico!!!!-
HO COMINCIATO A FREQUENTARE E HO
PERSO LA COGNIZIONE DELTEMPO
COOMUNQUE ADESSO MI SONO STABILIZZATA
E POI STAVOLTA LA COLPA NON
è ASSOLUTAMENTE MIA.
LA MIA COMPAGNA MIMI NON MI CONSEGNAVA LO
SPIN OFF E NE è NATAUNA DISCUSSIONE SU UN ORGIA CHE NON CI DEVE ESSRE. MBHA!
MI SCUSO SE NON POSSO RISPONDERE A
TUTTI SEPARATAMENTE MA TORNO A CASA TARDISSIMO E POSSO AGGIORNARE SOLO DI SERA.
DIRO TRE COSE IMPORTANTI.
1)MANCANO TRE CAPITOLI ALLA FINE DELLA STORIA, POI CI SARà UN EXTRA.
2)NEI PROSSIMI CAPITOLI NON CI SARà LO
SPIN OFF E QUINDI L’AGGIORNAMENTO SARà PIU VELOCE …
3)PER LE AMANTI DELLE YULLEN EBBENE SI LO
AMMETTO, HO UN DEBOLE PER LE YULLEN E SI CI SARANNO ACCENNI EVIDENTI E
CONSIGLIO VIVAMENTE IL CAPITOLO EXTRA CON UN BELL’ ACCENNO
SU QUESTA COPPIA… E IN OGNI CASO NEL PROX CAPITOLO UNA SVOLTA
Il fatto che
fosse sveglio e cosciente questa volta rendeva il
tutto decisamente molto più inquietante del solito.
Vide
esattamente che stava volando nel vuoto.
Precipitavano
verso una stanza ( se stanza si poteva definire) in cui non c’era nulla, era
tutto completamente buio tranne per una scalinata che
si trovava al centro di questo buio e che sembrava, appunto, sospesa nel
niente.
Pregò con
tutto il cuore che la loro caduta si fermasse su
quella scala, perchè se non centravano la scala…
Non osava
pensare cosa c’era oltre, sembrava non esserci niente…
Se non cadevano sulla scala probabilmente avrebbero continuato a
precipitare per un tempo che non osava immaginare…
Fortunatamente
la loro caduta sembrò molto precisa e indirizzata direttamente sugli scalini colorati
mentre i loro corpi sembravano quasi rallentati come per attutire l’impatto.
Quando
colpirono la scalinata sentirono un forte tonfo, come di una qualcosa che
colpiva il vetro.
E
difatti la scala sembrava fatta di vetro colorato e quel qualcosa erano loro.
Allen si
guardò intorno.
Anche
Kanda e Tyki erano svegli, frastornati ma coscienti.
Allen cercò
di alzarsi in piedi in fretta ma dovette rallentare
perché sentì la scala scricchiolare.
Diede una
rapida occhiata.
Era una
scala che sembrava a prima vista infinita, dove ogni gradino era fatto di un
vetro colorato,tutti di colori diversi, mischiati,
qualcuno ripetuto un paio di volte…
Si sporse
leggermente per vedere cosa ci fosse al di sotto della
scala…magari da lì si vedeva qualcosa…
Niente
assolutamente niente, solo il buio profondo….
La scala era
effettivamente sospesa nel nulla…
E
non sembrava neanche troppo stabile…
Pregò con
tutto il cuore che non si rompesse.
Vide i suoi
due compagni di sventura fare la stessa cosa che aveva appena fatto lui, sporgersi
per controllare il fondo…un fondo che non c’era.
Involontariamente
gli occhi dei due esorcisti si incontrarono.
Avevano
un’espressione indecifrabile entrambi, sicuramente ancora scossi per il litigio
che aveva fatto scomparire Lavi…
Kanda
continuava a ripetersi che era scomparso perché era un idiota…ma
non poteva fare a meno di sentire un groppo in gola…tutta colpa di quella
mammoletta che gli faceva saltare i nervi…e di quello stramaledettissimo posto
che l’aveva spinto a formulare pensieri strani…
Tyki notò
subito l’inquietudine che ormai regnava tra i due, e da buono stronzo qual’era decise che si sarebbe divertito ad alimentarla…
In fondo
aveva promesso ad Allen che non li avrebbe attaccati, non che non avrebbe
potuto giocare… anzi se giocava bene le sue carte
poteva ottenere quello che voleva senza neanche sforzarsi più di tanto.
Quando
la piccola Road gli aveva detto di avere visto il “suo Allen” andare in Olanda
e di volerlo seguire, lui aveva accettato senza troppa esitazione. Quel ragazzo
lo aveva sempre attirato per il lato maligno che nascondeva, così simile al
suo…
E
se poteva ottenerlo mettendo anche gli esorcisti uno contro l’altro…bhe tanto
di guadagnato no?
Scoppiò in
una risatina controllata .
Allen lo
fissò perplesso come a voler dire- che ti prende? , te ne sei andato di testa pure tu? –
Tiky lo
fissò rispondendo alla sua muta domanda.
-sai
stavo pensando…chiunque abbia ideato questo piano deve avere un senso del
macabro molto sviluppato e una mente diabolica degna della piccola Road …chissà
se si incontrassero cosa ne verrebbe fuori…-
Allen si fermò a riflettere a quelle parole…
Giusta domanda che non avevano avuto il
tempo di porsi, o meglio che era passata in secondo piano.
Chi aveva ideato tutta quella storia senza senso?
Tyki in realtà gli aveva dato un indizio e un ottimo spunto per
riflettere…
Lui non era stato da quello che aveva appena detto neanche Road ..strano perché sembrava proprio il genere di gioco che
avrebbe fatto lei..
Loro erano venuti lì per cercare l’innocence… possibile che fosse colpa sua tutto questo?
O magari era colpa di un compatibile?
Perché no? in
effetti se in quel maledetto castello c’era veramente dell’innocence e non era
incustodito, poteva esserci qualcuno che ne era diventato il compatibile,
…qualcuno dalla dubbia sanità mentale che si divertiva a mettere le presone
malcapitate che finivano in quel castello in guai seri…
Così la cosa poteva seriamente filare…
Le stanze, tutte quelle cose che gli erano capitate sembravano frutto di una mente molto confusa, …
E il motivo per cui non ci fossero
informazioni su cosa c’era in quel castello forse era da attribuire al fatto
che tutti sparivano più o meno nello stesso modo che era capitato a loro….
Anche se non c’erano stati casi di sparizioni da segnalare… magari
dopo riapparivano all’ingresso,semplicemente uscivano da lì e non si
ricordavano più nulla …o pensavano di aver avuto un brutto sogno…
In effetti sembrava tutto un brutto sogno…
Guardò Kanda e poi Tyki…
Sicuramente chi reggeva le fila di quel gioco
non sapeva che c’era una lotta tra noah ed esorcisti, non sapeva che erano
nemici, per questo li aveva coinvolti tutti…
Allen ormai si era perso nei meandri dei suoi pensieri con un
Timcampi che lo guardava con aria curiosa (ma dove
cactus stava prima???)
Kanda fissava l’albino.
Quell’idiota si era incantato e loro rimanevano fermi.
Sapeva che non avrebbe potuto fare
molta strada da solo visto che Allen aveva la sua arma e lui no… e anche Tyki
era armato…
Il fatto che fosse l’unico disarmato, e quindi indifeso, lo
faceva incazzare… e sentire inutile...
E lui odiava essere indifeso, odiava
dipendere dagli altri, soprattutto odiava sentirsi debole.
E in particolar modo odiava sentirsi debole di fronte a quel
moccioso di Allen.
Non era la prima volta che Allen dimostrava di avere più forza
di lui e fosse pronto a difenderlo.(anche se in
effetti Allen era pronto a difendere tutti)
Questa era una cosa che lo mandava in bestia.
Lui non voleva affatto essere meno
forte di quel moyashi.
E lo sua non era gelosia, assolutamente…semplicemente
...pensava…era una questione di … rispetto ecco!
Voleva che Allen la smettesse di battibeccare
con lui e per una volta lo guardasse con quegli occhi carichi di rispetto e
ammirazione…
Voleva che lo fissasse in quel modo… che dipendesse da lui… che
ne cercasse la presenza…
Si sentì estremamente stupido per quel
pensiero e più nervoso di prima.
Non riusciva proprio a stare fermo.
Per scaricare i nervi prese a camminare su quella dannata
scalinata senza sapere dove voleva andare, ammesso che quella cosa strana
portasse da qualche parte.
Dopo qualche passo si ritrovò davanti il bel portoghese e subito
senti tutta la rabbia latente montargli di nuovo.
Quel maledetto bastardo se ne stava tranquillo a fissare
l’albino con le mani in tasca.
Poi voltò lo sguardo verso di lui, gli sorrise
in modo malizioso e tornò a fissare Allen.
Kanda senza pensarci due volte si avvicinò a lui e gli strinse le mani al collo…
In quel momento notò vagamente che lui e il noah avevano addosso i pantaloni bagnati Allen no…
-tu!
– gli disse sottovoce ma con tono carico di rabbia…-
lo so che tu centri qualcosa stronzo… -
Tyki aveva
deciso di rendere il suo corpo “solido” in modo che la presa del giapponese non
andasse a vuoto, e adesso fissava serio l’esorcista negli occhi…
-stai
guardando mentre spariamo uno alla volta ? –
In quel
momento Allen si riprese, pronto a dire agli altri la sua teoria
quando vide Kanda chea suo
parere “ attaccava briga con il noah”.
Si incavolò
nuovamente.
Adesso aveva
superato il limite, se c’era un compatibile pazzo che manovrava il tutto avevano bisogno di restare uniti e soprattutto di non
litigare, e Kanda doveva capirlo una volta per tutte.
Si voltò
versò di lui spingendolo leggermente e gridando un -smettila Bakanda-
Ma non fu
questa la famosa goccia che fece traboccare il vaso, fu lo sguardo intenso e il
ghigno vittorioso che si dipinsero sulla faccia di
Tyki, perfettamente visibile a lui ma non all’albino che eraalle
sue spalle.
Ora lo
avrebbe preso a calci e nessuno, nemmeno Allen glielo avrebbe impedito.
-tu
stupido moyashi non metterti in mezzo a cose che non
capisci – disse spingendolo un po’ di lato.
-è Allen
bakanda, e l’unico che non capisce sei tu! – urlò
quasi isterico contro il moro.
Ma
qualsiasi altro insulto fu fermato.
Sentirono un
pericoloso crac come di vetro incrinato.
La scala
cominciò a tremare.
Altrove…
-oddio
ho combinato un casino…ora si rompe e restano lì e non sono più in grado di
uscire aiuto, aiuto … io non volevo vi giuro …-
-calmati Miranda! Calmati! Tranquilla tu non hai fatto niente… -
-Allora
non si è rotto.. –
-No
purtroppo …dobbiamo trovare un modo per distruggerlo… -
-Tranquille , adesso ci sono io, ho di nuovo il mio martello , posso
fare qualcosa…spostatevi… -
-Lavi ma sei davvero sicuro che ci riuscirai?-
-Si,
ci vorrà un po’ di tempo ma si… -
Spin
off
I pensieri strani delle autrici (bugia solo di mimi)
Le due autrici avevano litigato un po', perchè Mimi voleva, come le
commentatrici, una grande orgia dove partecipavano
tutti mentre Imma, persona seria e coerente, voleva che la trama si svolgesse
nel modo che lei aveva ideato.
"Sapeva che non avrebbe potuto fare molta
strada da solo visto che Allen aveva la sua arma e lui no…e anche Tyki era armato…
Il fatto che fosse l’unico disarmato, e quindi indifeso, lo faceva incazzare… e sentire inutile...
E lui odiava essere indifeso, odiava dipendere dagli altri, soprattutto odiava sentirsi
debole. E in particolar modo odiava sentirsi debole di fronte a quel moccioso di Allen. Non era la prima volta che Allen dimostrava di avere
più forza di lui e fosse pronto a difenderlo. (anche se in effetti Allen era pronto a difendere tutti) Questa
era una cosa che lo mandava in bestia.
Lui non voleva affatto essere meno forte di quel moyashi.
E la sua non era gelosia, assolutamente, semplicemente...pensava, era una questione
di rispetto ecco!
Voleva che Allen la smettesse di battibeccare con lui
e per una volta lo guardasse con quegli occhi carichi di rispetto e ammirazione,
Voleva che lo fissasse in quel modo, che dipendesse da lui che ne cercasse la presenza.
. sentì un
rumore.
Poi quasi
stranamente cominciò a vedere Allen sotto un’altra luce.
Sembrava che
si stesse avvicinando a lui con fare sensuale.
Un momento
Allen sensuale?
E perché
muoveva i fianchi in quel modo?
Perché
sculettava?
Si voltò
fissando gli ochcinello sguardo
del moro che invece era accanto a lui.
Oddio il
moro stava ghignando?
E sbagliava
o quello era un ghigno malizioso?
Perché lo
stava guardando maliziosamente mentre ammiccava?
E perché
Allen continuava a sculettare…
Doveva ammetterlo
che ora come ora, anche se c'era Tyki Mikk gli sarebbe saltato addosso e si sarebbe
levato i suoi bellissimi boxer con gli orsetti... che anche se
nessuno lo ammetteva erano animali virili e forti.
ma anche Tiky che ammiccava…
E perché no ?
Se tutti volevano vedere i suoi orsettivirili
avrebbe anche fatto questo grande sforzo e avrebbe concesso loro questo
privilegio…
Poi si sa
come vanno le cose i boxer si tolgono , gli orsetti
spariscono e senza che te ne accorgi ti ritrovi in un menage a trois.
Ma ora
che ci pensava , non poteva mica davvero permettere
che tutti vedessero il suo modo elegante di indossare indumenti con gli orsetti…no,
questo privilegio poteva concederlo solo a chi portava rispetto verso la virilità
degli orsetti…
Poi accadde
l’incredibile. Allen si avvicinò sinuoso (?) a lui e pronunciò con un a vocina
stridula (??) terribilmente eccitante (????????????O.o) il suo nome. -Yuuuuuu!lo sai che cosa penso degli orsi?-
Incredibile!
Voleva parlargli
degli orsi?
Che fosse
lui il privilegiato a cui poteva mostrare le sue adorate mutande?
Era sempre più vicino e Yu sentiva i brividi salirgli
su tutta la schiena.
-No…non lo so...-balbettò
-Sai penso siano animali virili e forti...-
era amore. Adesso ne era assolutamente certo. Se Allen
aveva affermato di sua spontanea volontà la virilità degli orsi
voleva dire una sola cosa: lui lo amava (??????O.O)
E Allen fu
addosso a lui ma invece di iiziare
una lunga e proibita nottata di passione lo strattonò con violenza continuando a
chiamare il suo nome.
Quando kanda
aprì gli occhi vide il volto di Allen lo stava ancora strattonando.
Lo allontanò
da sé con uno spintone e gli chiese imbarazzato:
-Cosa pensi
degli orsi?-
-Che sono carini...-
-ARGHHH!ERA SOLO UN SOGNO!!!-
-quale sogno?comunque eri svenuto perché casualmente tutte le 47 saponette di Lavi
ti erano finite in testa...-
E ancora una volta sentirono in lontananza quella maledetta voce:
-Ops scusa
non volevo!AHAHAHHA!!!-
Imma:mimi sei consapevole
che non inserirò mai questo pezzo nella storia principale?
Come sono
soddisfatta che sto capitolo non lo ha letto nemmeno mimi…ahah…
Questo e il prossimo non avranno spin off mentre l’ultimo si.
Ringrazio
Mimi alias shimi
e BloodberryJam, grazie per avermi fatto notare gli errori ,
scrivere di notte fa male… e seguirò il tuo consiglio andrò a leggere qualche
yullen^^
Buona lettura e commentate^^
Sarebbero precipitati
ancora?
E stavolta c’era un fondo?
Se quello fosse stato un
castello normale a quest’ora ormai sarebbero decine e
decine di metri sotto terra.
-ohoh…-
La voce tranquilla del
noah li distrasse.
Da sotto i loro piedi si era creata una crepa che adesso camminava velocemente per
tutta la scala.
Timcampi si era
saggiamente messo a volare, non si sa mai, nel caso crollava
tutto lui se la sarebbe scampata.
Allen era un po’ meno
ottimista.
La scala sembrava davvero
troppo fragile e loro davvero troppo pesanti.
E poi quella crepa sembrava veramente fuori luogo.
Insomma erano appena
entrati in quella stanza e già crollava tutto?
Che stesse per arrivare l’epilogo di quel brutto
incubo?
D’ improvviso sentirono una forte scossa che fece tremare la scala e anche (o almeno
sembrava) tutto il buio intorno.
Dovettero faticare per
trovare l’equilibrio.
Che cavolo era?
Poteva il buio tremare?
Un’altra scossa fece
nuovamente tremare tutto.
Allen che era straordinariamente
vicino al bordo della scala si sbilanciò perdendo
l’equilibrio.
Kanda fece per muoversi ma il noah fu più veloce di lui e afferrò il più
piccolo per la vita evitando di farlo cadere.
Allen gli
sorrise a mo di ringraziamento mentre Kanda fumava di rabbia.
Tyki invece parve fissare
la sua mano ancora artigliata alla vita dell’albino.
Ormai il giovane esorcista
aveva completamente abbassato la guardia e sembrava trattarlo come un alleato
più che come un nemico…
Se
continuava così a sorridere e a fidarsi di lui non ci avrebbe messo molto ad
approfittarne.
Sembrava davvero troppo
ingenuo e fragile anche se nascondeva in se una forza
immensa, era davvero interessato allo strano duplice aspetto che aveva quel
ragazzo.
Era attirato
come una calamita da lui e
voleva assaggiarlo.
Si esatto, assaggiarlo era
proprio il termine giusto...come per vedere se quel miscuglio di aspetti avesse un sapore proprio … oppure spezzarlo,
perché no… spezzarlo e fargli perdere tutta quella forza e determinazione che
aveva dimostrato…
Magari uccidendolo… ma ad ucciderlo ci aveva già provato una volta, fallendo
miseramente … ucciderlo non avrebbe distrutto quella sua forza…
Possederlo… quello si, gli interessava… attirarlo nella sua trappolae poi una volta succhiata tutta quella linfa
vitale distruggerlo…
Infondo lui era il noah del piacere e quello che in questo momento gli
sarebbe piaciuto fare…
-
Moyashi appena hai finito di fare l’idiota gradiremmo andarcene da qui -
La voce rabbiosa del moro
fece riprendere Tyki dai suoi viaggi mentali e allentò la
sua presa sull’albino.
Non appena fu richiamato dal moro, Allen aveva cominciato a prendersela
con lui e a litigare ignorando completamente l’altro ragazzo.
La cosa gli fece
leggermente storcere il naso.
“ Quello là è un ostacolo
da eliminare ” pensò Tiky serio.
Catalizzava l’attenzione di Allen, anche se non per i motivi che voleva, e senza
accorgersene riusciva a far uscire quel lato del suo carattere scontroso e
impulsivo che di solito agli altri non mostrava…
Doveva mettere bene le
cose in chiaro…
Interruppe la litigata tra
i due con il suo solito tono calmo e indifferente…
-
penso che se vogliamo uscire da qui faremo meglio a
proseguire… io proporrei di salire visto che non abbiamo fatto altro che cadere..
-
Allen approvò la proposta
del portoghese mormorando su come lui fosse propositivo
mentre qualcun altro pensava solo a sfottere e a dare fastidio.
Tyki non ne fu comunque soddisfatto, se c’era il giapponese non poteva
avere tutta l’attenzione di Allen e a questo occorreva porre rimedio…
E
su una scala sospesa e scricchiolante gli incidenti capitavano…
Ma
mano che salivano le scosse si intensificavano.
E
di nuovo Allen ebbe la sensazione che non fosse solo
la scala a tremare ma tutto il buio intorno.
-
penso che non arriveremo mai da nessuna parte se sarai tu a guidarci moyashi-
-
prego, se vuoi puoi tranquillamente andare avanti ...peccato che tu debba battere in ritirata nel caso compaia un nemico …se no
che fai lo prendi a pugni? –
Per
tutto il tempo aveva continuato a litigare con kanda.
Non
era una cosa normale da fare, ma lo faceva sentire in qualche modo tranquillo… facevano sempre
così… era una delle poche cose che era rimasta normale.
Anche
l’improvviso silenzio di Tyki lo inquietava.
-io almeno ho senso dell’orientamento e i miei pugni
sono efficaci mica come i tuoi che finiscono sempre per aria… –
Ok, anche se litigare con
kanda era un bene per la sua sanità mentale non
toglieva il fatto che fosse sempre estremamente irritante.
Un’altra scossa estremamente forte fece tremare tutto.
Così avrebbero perso
l’equilibrio.
Istintivamente si
avvicinarono per tenersi nel caso di un’altra scossa.
Negli occhi di Tyki si
accese una scintilla.
Era il
momento opportuno per liberarsene…bastava aspettare un’altra scossa…
Non ebbe nemmeno il tempo
di pensarlo che tutto riprese a tremare.
Tyki spostò leggermente il
peso del suo corpo verso Kanda in modo da spingerlo e fargli perdere l’equilibrio , ma quello che non si aspettava fu che alla prima scossa
ne seguirono altre due quasi contemporanee…
Perse realmente l’equilibrio
finendo addosso ad Allen invece che al moro.
Vide l’albino andare all’indietro
mente veniva afferrato al volo dall’altro esorcista.
Questa volta però non ci
fu nessuno a salvarlo e con decisione spinse Allen all’interno.
Mentre precipitava vide senti il più piccolo gridare il
suo nome ancora affacciato a quella dannata scala.
Allen gridava perché la
sua mano ormai non poteva più raggiungerlo e stava perdendo l’
ennesimo compagno ma non fece in tempo a realizzarlo che si sentì sbattere
di peso contro la scala già incrinata.
Lenalee si posò una mano
sulle ginocchia riprendendo fiato.
Miranda accanto a lei
sembrava di nuovo sull’orlo di scoppiare a piangere.
-te l’avevo detto che non sarebbe servito a niente
Lavi, nemmeno attaccarlo tutti e tre insieme lo ha fatto rompere …-
-secondo me invece non dobbiamo desistere…se noti quella
maledetta sfera protettiva si è incrinata…- disse il rosso stringendo la sua
arma tra le mani e fissando l’oggetto incriminato.
Era un vecchio libro
poggiato su di una roccia, che si trovava esattamente dove doveva essere il
famoso castello in cui erano entrati.
Miranda, la prima che era
arrivata li gli aveva spiegato che loro erano usciti
uno dopo l’altro da quel libro.
Non ci voleva molto a fare
due più due e capire che gli altri erano intrappolati lì
dentro.
Ma erano dieci minuti che
tentavano di colpire quel maledetto cosa ma niente.
Era protetto da una specie
di barriera. Avevano provato anche ad attaccarlo con l’innocence ma fin’ora la barriera aveva retto.
Non potevano lasciare i
loro amici intrappolati lì dentro, dovevano per forza farli
uscire.
Lavi strinse di nuovo il
martello pronto a colpire, quando la barriera si illuminò.
Dovette spostarsi di colpo
perché qualcosa si era materializzato dal nulla.
E quel qualcosa era Kanda.
- Yu…
- fece sorpreso mentre Lenalee gli correva incontro…
Miranda sembrò veramente
sollevata.
- è rimasto solo il
signorino Allen allora… -
Lavi sbiancò…
Tyki che fine aveva fatto?
Poteva chiederlo a kanda o
l’avrebbe ucciso?
- emh…
è rimasto allen da solo o c’e ancora con lui…em…Tyki
Mikk?-
Bastò l’espressione
furente di Kanda a dargli una risposta.
Allen si trovò bloccato sul pavimento tenuto giù dalle mani del portoghese che lo aveva afferrato al volo. Tentò di alzarsi e fare il punto della situazione ma scoprì che Tyki non aveva nessuna intenzione di muoversi.
Dentro di lui sentiva il sangue scorrere bollente come mai aveva avvertito prima d’ora.
La perdita di Kanda, caduto per salvarlo (stiamo parlando di Kanda!), i suoi amici scomparsi, l’essere bloccato a terra da un noah …. Tutte queste emozioni nella sua mente risultavano vivide e la rabbia e la frustrazione premevano per poter uscire .
Nonostante l’istinto fosse quello di tirare un calcio all’altro ragazzo per scrollarselo di dosso si trattenne dal farlo e indirizzò tutto il veleno nelle sue parole.
Cosa cazzo credi di fare -
Se si fosse sentito in un momento di calma sarebbe rimasto stupito di quanto la sua voce potesse essere
fredda e aggressiva.
Tyki invece rimase completamente tranquillo, anzi sembrò quasi divertito da quel tono strafottente.
- Hai tirato fuori le unghie piccolo esorcista? Ah, ah, ah fossi in te non lo farei! – Forse aveva captato le intenzioni di Allen di scagliargli un pugno perché aggiunse - se tu ora mi colpisci precipitiamo entrambi, e anche se restassimo sulla scala un combattimento la distruggerebbe… -
Come a voler confermare le sue parole un’altra forte scossa fece tremare di nuovo il tutto.
L’istinto di sopravvivenza di Allen gli suggerì di non fare movimenti troppo bruschi.
Sbuffò seccato fissando duramente Tyki negli occhi.
L’essere rimasto da solo in una situazione non più sotto controllo, per non dire completamente fuori dalla sua portata, con tutti i suoi amici che nella migliore delle ipotesi erano stati catturati e adesso giacevano svenuti da qualche parte, aveva fatto svanire tutta la sua benevolenza nei confronti del portoghese.
Nonostante fosse molto più basso e più magrolino dell’altro, nonostante in quel momento fosse bloccato per terra dalle braccia possenti dell’altro e fosse in netto svantaggio lo guardò dritto negli occhi con un’pressione di pura sfida, non aveva la benché minima traccia di paura o sottomissione.
Vide Tyki ghignare e passarsi inconsciamente (forse) la lingua sulle labbra.
No, forse quest’ultimo gesto se l’era sognato.
- Allora piccolo esorcista, …anzi no, com’era quel nomignolo?... giusto! Moyashi…-
Allen sentì la rabbia invaderlo nuovamente… solo Kanda poteva chiamarlo in quel modo…
-allora piccolo e indifeso moyashi…-
-Azzardati ancora a chiamarmi così e il fatto che la scala possa crollare sarà l’ultimo dei tuoi problemi perche ti avrò ammazzato prima… - disse con tono terribilmente cordiale.
Tyki ridacchiò.
-Non mi pare che tu sia in una posizione tale da dettare condizioni Allen, sentiamo cosa mi vorresti fare? –
L’albino rabbrividì un po’. Il noah aveva pronunciato il suo nome in una maniera così profonda e … e… sensuale… … ?
Si rese improvvisamente conto dello sguardo leggermente sgranato che aveva dipinto in volto e del modo in cui lo stava fissando…
Lui che... cazzo da quando era mezzo nudo?
Finalmente comprese il motivo di quello sguardo tanto strano.
La consapevolezza che il noah guardasse il suo corpo con quello sguardo lo invase con uno strano senso di imbarazzo ed eccitazione.
Sentì un nuovo senso di sicurezza pervaderlo, una cosa a cui non aveva mai fatto caso ma che avvertì insistente, insieme all’inspiegabile rinascita dello spirito del giocatore di azzardo.
Mai in un momento come quello gli era sembrato così poco opportuno…
Eppure se rischiava, forse...
Un'idea gli attraversò la mente. Ispirato dallo sguardo famelico dell’altro disse puntando i suoi occhi.
- Cosa vorrei fare io? Al massimo la domanda giusta è cosa vorresti fare tu a me…- Si pentì quasi subito di aver pronunciato quelle parole prima ancora di aver realizzato cosa esattamente aveva detto.
Tyki sgranò gli occhi.
Allah si rese conto di aver fatto un enorme errore di valutazione.
Aveva davvero provocato Tiky?
Ma come gli era venuto in mente?
La sorpresa di Tyki durò pochissimo, per essere sostituita da un'espressione predatrice. Allen si stava addentrando in sentieri ignoti e oscuri che neanche immaginava.
Il moro gli si addossò ancora di più facendo combaciare i petti e (sperò di averlo sognato) facendo strusciare leggermente i bacini. Prese la consapevolezza di ogni centimetro del suo corpo,a cominciare dal fatto che era in boxer a causa della loro permanenza nella vasca, e di ogni reazione dai brividi di freddo a quelli di imbarazzo, fin alla sensazione dell’altro corpo sul suo… possibile che il corpo umano avesse così tante terminazioni nervose?
Il noah gli si avvicinò all’orecchio sussurrando:
- Oh, piccolo esorcista non immagini neanche cosa ti voglio fare…
Allen fremette nel sentire il fiato caldo nell'orecchio e cominciò a maledirsi da solo per quella uscita poco felice.
Era stato veramente uno stupido a provocare il noah del piacere.
Perché non era rimasto semplicemente zitto?
Senti la sua parte razionale aumentare pericolosamente il livello di allarme mentre,quasi con la stessa intensità, la sua parte curiosa ed emotiva lo invitavano a voler vedere fino a che punto si sarebbe spinto quel chiacchierone …
Questo profondo nonché fulmineo dissidio interiore si tradusse esternamente con un grugnito infastidito.
Tiky ridacchiò alla reazione da scolaretta dell’altro ragazzo ignorando una ennesima forte scossa della stanza, tanto loro erano piuttosto stabili in quella posizione.
Anche Alen se si fosse sentito dall’esterno avrebbe riso di se stesso o quanto meno scosso la testa imbarazzato.
Si stava rendendo ridicolo…
Tiky soffiò nel suo orecchio costringendolo a chiudere gli occhi in un gesto istintivo.
Non era solo una questione di orgoglio ma quasi di controllo…
Subito dopo passò lo lingua provocandogli un brivido profondo.
…lui non poteva perdere il controllo con un noah, non con Tiky…
Tyki con uno sguardo saccente e compiaciuto di fronte al suo corpo quasi inerme posò le labbra sulle sue fino a mordicchiargli il labbro inferiore ….
E lì Allen si riprese, quasi avvolto dal desiderio maniacale di far ritornare la situazione nelle sue mani, dimentico della sua parte razionale e di tutti i problemi che c’erano in quel momento, completamente offuscato dalla consapevolezza che il suo corpo era attratto da quello dell’altro e con una buona componente masochistica, di slancio baciò il bel portoghese .
Non chiuse gli occhi ma li fisso determinati in quelli assolutamente sorpresi dell’altro mentre con la ligua andava a leccare le labbra carnose dell’altro.
Una piccola fiamma di soddisfazione gli si accese nel petto, alla fine era riuscino a stupire il noah più imprevedibile di sempre e aveva mandato all’aria i suoi piani, qualunque essi fossero.
Se pensava che quello fosse un gioco il più grande aveva sbagliato di grosso a poter credere di avere carta bianca fino alla fine della partita. Si gioca sempre in due e lui non era il tipo di avversario che dava partita vinta dopo la prima mano sfortunata.
Quasi non si sorprese quando Tyki aprì la bocca e le loro lingue si incrociarono, anzi la sensazione sembrava ancora più inebriante, c’era una specie di lotta per la supremazia in quel gesto intimo e umido.
E la bocca di Tyki era calda, non poteva non trovare quella sensazione gradevole visto che i brividi gli stavano salendo lungo tutta la schiena.
Anche il corpo del più grande era caldo, forse bollente. O era il suo ad emanare calore per compensare il freddo del vetro su cui era poggiata la sua schiena?
Un’altra scossa li fece sobbalzare, come se qualcuno avesse preso la stanza dove si trovarono e l’avesse agitata, un po’ come si fa con i monumenti nelle bocce per cadere la neve.
Sentirono il vuoto d’aria allo stomaco, lo spostamento fece avvertire di nuovo il gelo ad Allen che si ancorò all’unica fonte di calore che aveva. Portò le mani sulla schiena calda di Tyki da sotto la camicia scoprendo che la sua pelle stranamente consistente era morbida e dava una sensazione piacevole oltre che calda.
Sorrise alla sensazione di sollievo che gli arrivo quasi subito quando abbracciò il corpo dell’altro e socchiuse gli occhi intravedendo solo di sfuggita il sorrisetto del portoghese quando quello fece la stessa cosa andando con una mano ad accarezzare il fianco.
Quasi con un ghigno vittorioso Allen potè notare che Tyki avevaa disposizione solo una mano mentre con l’altra doveva obbligatoriamente reggersi per non rovinare completamente sul corpo del più piccolo.
Graffiò soddisfatto la schiena dell’altro con le unghie cercando di non fargli male con il suo braccio anomalo completamente dimentico dell’intera situazione in cui si trovavano e lasciando tacere per qualche momento il suo senso del dovere nei confronti degli amici scomparsi…
Tyki non aveva nessuna intenzione di cedere il suo ruolo da predominante così facilmente e con la mano libera senza indugiare troppo scese ad accarezzare la stoffa dei boxer e stringere il membro dell’albino.
Allen sgranò gli occhi che teneva socchiusi, riaprendoli completamente ingenui e inesperti ma che lasciavano trasparire una curiosità e un’aria di sfida tale che Tyki non seppe resistere.
Comiciò a strofinare da sopra la stoffa semza passare ad una fase intermedia, subitocon movimenti frenetici. Si sentì appagato quando Allen sicuramente senza volerlo cominciò a gemere in maniera soffocata.
Le scosse ormai erano diventate un ronzio di sottofondo.
Non si accorse che attorno a loro tutta la scala di vetro si era incrinata.
Quando infilò un dito gelido all’interno dei boxer dell’altro Allen aprì la bocca non riucendo a trattenersi e facendo un suono più rumoroso e appagante dei precedenti, mordendosi le labbra e guardandolo arrabbiato subito dopo.
Tyki era felice e eccitato, quel ragazzo non si limitava ad abbandonarsi passivamente ma lottava e interagiva splendidamente con lui.
Invitato dal suo sguardo combattivo tolse la mano dai boxer e la infilò sotto di lui per saggiare le rotondità del sedere e strizzarlo.
Non aveva previsto però che contemporaneamente le mani del più piccolo erano andate sui suoi pantaloni, entrambe a cercare il suo rigonfiamento stringendolo e facendogli mancare il fiato e per un momento le forze.
Allen per nulla spaventato aprì la bocca per dire qualcosa quando udirono delle voci fin troppo chiare.
- Tutti insieme e tutti nello stesso punto…ADESSO! –
Una scossa più potente delle altre fece tremare tutto incessantemente.
Udirono chiaramente il crik della scala che si rompeva e sentirono la sensazione di vuoto sotto di solo.
Precipitavano.
Allen udì il corpo dell’altro staccarsi dal suo.
Chiuse gli occhi.
La sensazione di precipitare durò meno del previsto, o almeno meno di quanto si era aspettato visto l’immenso buio che si espandeva sotto di loro.
Battè dolorosamente la schiena per terra aprendo gli occhi di scatto.
Sentì qualcosa posarsi sopra di lui quasi subito. Il suo soprabito da esorcista.
Vide solo dopo le facce degli altri esorcisti, Lenalee che gli si gettava addosso, Lavi che lo salutava allegramente mentre Miranda piagnucolava contenta in un angolo insieme alla faccia scontrosa di Kanda.
Stavano tutti bene.
E non grazie a lui.
Lui che li aveva dimenticati anche solo per poco.
E Tyki nonc’era.
Abbasso il capo e sorrise cordialmente, dicendo di essere contento che stavano tutti bene e tutti sani e salvi. Era capace di farlo e non era il caso di fare altro.
******************************************************************************************************************************************************************* - Bhe alla fine la giornata non è stata del tutto priva di frutti, abbiamo recuperato l’innocence, mio fratello sarà contento. – fece Lenalee mostrando il libro racchiuso nella sfera che erano riusciti a rompere.
- Questo coso faceva cadere tutti in una grande illusione e l’unico modo per uscirne era cadere o addormentarsi. Alla fine nessuno ricordava niente per questo non c’erano stati avvertimenti, ma noi siamo già compatibili e forse per questo non abbiamo perso la meria. – fece Lavi in tono pratico. Gli altri annuirono silenziosamente ricordando di non accettare mai più missioni vacanza.
Lavi guardò di sottecchi Allen.
Voleva chiedergli cosa era successo con Tyki quando erano rimasti soli ma la presenza di Kanda circondato di aura omicida, che moriva dalla voglia di fare la stessa domanda ma si rifiutava per troppo orgoglio, non prometteva nulla di buono.
-peccato- mormòrò tra se e se - sarebbe stata una storia interessante.
Altrove Tyki ebbe lo stesso atterraggio brusco di Allen.
Si rialzò quasi subito trattenendo una imorecazione.
Sarebbe bastato ancora così poco tempo e avrebbe potuto …
Mai come in quel momento il suo odio verso gli altri esorcisti aumentò.
Solo quando finì di sistemarsi i vestiti si accorse della presenza della piccola Road.
-Ciao Road – fece fingendo un tono casuale.
-Ciao Road? È tutto quello che sai dire? Sono tornata qui e il castello era sparito. C’era il grubbo di pagliacci che tentava di distruggere una boccia e tu e il mio Allen non c’eravate e…. – fece avvicinandosi e annusandolo – tu hai addosso il suo odore. Tyki scosse le spalle in sengno di noncuranza e prese a camminare.
Road per nulla soddisfatta della non risposta continuò a seguirlo e a tormentarlo. -Tykiiii! Parla o sarà peggio per te! Dove eravate? Cosa hai cotretto a fare il mio Allen? –
-Ti sbagli – fece serafico il noah – non ero io a costringere Allen Walker …-