Il Chaos e l'Amore

di Miss Loki_Riddle Gold
(/viewuser.php?uid=115214)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Colazioni e dolci midgardiani ***
Capitolo 2: *** Una madre é per sempre ***



Capitolo 1
*** Colazioni e dolci midgardiani ***


Avengers: Tony/Loki, Tony fa scoprire al dio i dolci midgardiani.



 
Tutti sanno che ci sono solo due momenti in cui Loki mangi, il primo è il più semplice, è quando Loki ha appena fatto sesso con qualcuno e tutti sanno che Loki è un attivo, un sovragitato attivo amante del controllo come direbbe qualcuno.
Il secondo metodo è quando, beh, molto difficile da effettuarsi, Loki ha usato praticamente tutta la sua energia vitale con la magia, ma essendo un dio non gli è ancora successo nemmeno una volta.
D’altro canto tutti sanno che quando Tony Stark si mette in testa qualcosa non c’è verso di fargli cambiare idea. E’ esattamente per questo motivo che Loki si ritrova quel giorno fra le coperte di Tony Stark.
Ehm… a dire il vero anche perché il sopraccitato dio è da qualche mese che prova la solidità delle chiappe di Stark o per meglio dire il supereroe si lascia “manomettere” dal suo nemico.
E’ così che quel giorno Loki si sveglia, stringendo a se il corpo muscoloso di Tony, il bacio sulle labbra di quest’ultimo è un ottimo modo per dargli il buongiorno.
Ha smesso di sparire non appena l’hanno fatto solo perché sta iniziando a fidarsi dell’altro.
Tony sorride, perché finalmente potrà dimostrare a Loki di sapere il fatto suo e che midgard, alla fin fine non bisogna conquistarla.
- Cosa c’è?- Chiede, senza staccarsi dal corpo dell’Avenger, Loki la voce ancora impacciata ed incredibilmente assonnolentita.
Tony lo osserva, in quei casi sembra un bambino che stringe a se il proprio pupazzo preferito e questo, stranamente, tende ad addolcire la situazione.
- Stavo pensando che è ora di mangiare.- Gli spiega.
- Pasta e pizza? Mi piacciono quei due vostri cibi.- Spiega, senza però, l’intenzione di spostarsi. – Oh, magari potremmo…- Lascia la frase in sospeso, tirandosi su per osservare gli occhi del midgardiano.
- Magari dopo… volevo farti assaggiare i dolci midgardiani.- Loki fa una smorfia a quelle parole.
- Io odio i dolci.- Dice, schifato.
Tony gli accarezza la testa, ben sapendo che presto si calmerà.
- Odiavi anche me, un tempo, no?-
- Non ho mai smesso di farlo.- Mente Loki, entrambi lo sanno, ma è meglio che l’asgardiano ne resti convinto. Potrebbe pensare di starsi “addolcendo” troppo e questo comporterebbe una nuova guerra, Tony lo sa bene. Forse è anche per questo che accetta la presenza di Loki o almeno è stato così, inizialmente, perché il modo in cui il suo cuore batte quando sente l’altro contro di se, su di se o semplicemente vicino a se dice che no, non è più solo quello.
L’Avenger non gli risponde nemmeno, prima di rivolgersi a JARVIS per farsi inviare tutti i tipi diversi di dolci esistenti.
L’AI fa le operazioni adeguate, facendo arrivare il tutto in casa loro qualche secondo dopo ed è sempre l’AI che li porta in camera.
Far muovere le cose a JARVIS è stata un’ottima idea, pensa Tony, sistemando un primo vassoio fra le gambe di Loki.
L’asgardiano lo guarda perplesso, non mangerà nulla di tutto quello se non sarà aizzato a farlo.
- Scommetto che sarai il primo a riempirsi!- Dice Tony, prendendo una brioche alla crema, incredibilmente friabile, spezzandola a metà e mettendosene in bocca un pezzo, Loki prende quel preciso momento per rubargli l’altra metà.
La sfida ha inizio. Loki non sa che Tony l’ha fatto apposta a sfidarlo, non sa che alla fine il dolce che gli piacerà di più è il budino al cioccolato, non sa nulla di tutto questo.
Una cosa, però, la sa già da quel momento: deve conquistare midgard per impossessarsi di tutti quei gustosissimi dolci.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Una madre é per sempre ***


Salve, nuovo capitolo proveniente dal 2015. Ci trasferiamo a Gotham. 

Buona lettura

 

Loki (Avengers)/Oswald (Gotham). Loki a volte vorrebbe prendere in giro Oswald per come ama sua madre, poi ripensa alla sua di madre.

Loki a volte si chiede come riesca Oswald ad essere così diverso dagli altri. A volte non riesce a fare a meno di seguire con lo sguardo i vari mutamenti dell’identità di quel midgardiano, a volte non riesce a fare a meno di rimanere incantato nell’osservarlo poco importa se stia camminando, prendendo un accordo o più semplicemente si trovano insieme da qualche parte, l’uno fra le braccia dell’altro.
Loki non sa nemmeno come sia stato possibile per due tipi scostanti come loro finirci /abbracciati in quel modo/ non sa come abbiano fatto a conoscersi e a innamorarsi. E’ successo tutto insieme, un giorno si era svegliato nel proprio letto ad Asgard e la sera stessa si era ritrovato a condividere una bottiglia di superalcolico con un midgardiano dalla camminata strana che aveva ucciso il cameriere semplicemente perché non aveva i soldi per pagarsi da bere.
La mattina aveva tentato di non essere sbattuto in carcere e la sera si era ritrovato ad osservare il cielo dal pianeta che si voleva conquistare meno di due mesi prima.
Insomma tutto normale… per un dio del Caos.
Eppure Loki, a volte, si sorprende ancora di poter avere il permesso di stringere a se quel corpo perfetto almeno secondo i suoi gusti, abbastanza piccolo e magro affinché lo possa tenere in braccio ed affinché lo possa stringere da dietro come se fosse una pietra preziosa da custodire. La sua pietra preziosa, alla fin fine cos’ha di diverso da quello?
Il midgardiano è così simile a lui, per certi versi. Con Oswald non si deve vergognare della propria natura da Gigante di Ghiaccio, né deve temere per la sua incolumità, al midgardiano piace la sua magia e si diverte a stuzzicarlo, il midgardiano è forse l’unico che riesca a capirlo a colpo d’occhio, sa cosa intende dire solamente guardandolo.
Loki a volte si chiede come sia essere davvero amati da Oswald, ma sono poche le volte. E’ quando l’altro si allontana da lui, quando gli volta le spalle, quando tenta di carpire i suoi segreti, quando vede qualcosa che considera “conquistabile”.
Loki lo può ben capire, per questo non se ne lamenta. C’è un momento, però. Un momento particolare in cui odia Oswald ed è quando stringe sua madre con quell’amore che lui, Loki, non potrà mai ricevere né dare.
E’ in quel preciso momento che vorrebbe prenderlo in giro per come ama la madre, è quando lui diventa la seconda persona importante nella vita del midgardiano che vorrebbe fare una di quelle battute spiazzanti. Non aspetta altro che la donna se ne vada. Lei, però, alza il volto dalla spalla del figlio e lo guarda, come se ne avesse provato un altro in lui e Loki si confonde perché quegli occhi gliene ricordano troppo un altro paio. Un paio incredibilmente diverso, molto più regale, ma con la stessa luce che li illuminano. Altri occhi che non potrà mai più rivedere.
E’ in quel momento che odia seriamente Oswald, perché lui ce l’ha ancora una madre, mentre lui, la sua l’ha persa e Frigga gli manca, come se gli mancasse l’aria nei polmoni.
Abbassa gli occhi, sorridendo. Alla fine non potrebbe mai davvero odiare quel midgardiano, non quando gli dimostra ogni giorno di essere così simile a lui.
L’unico midgardiano che sarebbe stato un perfetto Asgardiano, il suo Asgardiano a governare i Nove Regni assieme.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3912930