Mondi

di Brux_95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** L'uomo venuto dal cielo ***
Capitolo 3: *** I primi problemi ***
Capitolo 4: *** Primi nemici ***
Capitolo 5: *** Un super rivale ***
Capitolo 6: *** Allo scoperto ***
Capitolo 7: *** Invasione e rivelazioni ***
Capitolo 8: *** Memoria e dolore ***
Capitolo 9: *** Poteri risvegliati ***



Capitolo 1
*** L'inizio ***


Mondi

 

Capitolo 1: L'inizio

Lily e Nick sono due studenti, fidanzati, delle superiori di Milano (Italia). Lei ha vent'anni, alta 148 cm e decisamente formosa. Il suo viso liscio, solare e simpatico nasconde la sua ansia per gli esami che si avvicinano. Lui è ritenuto da molti un fotomodello e uno tra i più fighi della scuola. Alto 181 cm con il viso che sembra scolpito perfettamente nella pietra come il suo fisico snello, definito e abbronzato. Con i suoi occhi sereni e azzurri come il cielo estivo ed il suo sorriso ha incantato praticamente tutte le ragazze della scuola, sia quelle più grandi che quelle più piccole, in più ha sempre ottimi voti.

Come ogni giorno dopo la scuola Nick accompagna a casa Lily e quest'oggi, visto che si tratta del loro secondo anniversario ed è venerdì, egli invita a cena fuori la sua bella.

Intanto fuori dall'atmosfera terrestre una nave esagonale bianca con strisce viola si avvicina al pianeta. Dietro questa si trova un'altra nave invisibile ad occhio nudo. A bordo di quest'ultima si trovano quattro persone. Una di queste, una voce femminile, esclama – Siamo pronti all'abbordaggio capo -

La cena dei due fidanzati si svolge in un bellissimo ristorante vicino al Duomo, dopodichè, passano il resto della serata appena fuori città, in una stradina di campagna dove sorge una quercia e loro, su un grosso ramo di essa, osservano il cielo stellato.

Oltre quel cielo le due navi finiscono per scontrarsi. La nave invisibile prende forma e impatta la nave bianca e viola. Viene aperta una breccia in una parete di quest'ultima ed entrano le quattro persone. Dall'aspetto sembrano normali esseri umani. Una donna mulatta, alta 168 cm, con i capelli lisci, corti, viola ed un fisico snello sotto una canotta ed una gonna blu, un uomo dalla pelle scura, alto 170 cm, dai capelli blu elettrico con il fisico palestrato e definito, una cicatrice sul pettorale destro ed un tatuaggio sul braccio sinistro che raffigura un misto tra un tribale ed un geroglifico. Porta solo dei jeans strappati. Un uomo dalla pelle chiara, alto 176 cm, grassoccio, con pochi capelli viso tondo ed orecchie piccole. Indossa un paio di pantaloncini da pugile rossi e dei guantoni (sempre da pugile) neri, con delle borchie sull'attaccatura dei polsi e punte di un materiale sconosciuto triangolari all'altezza delle nocche per lacerare gli avversari. Per ultimo si presenta un uomo dalla pelle chiara, i capelli neri a spazzola dal fisico robusto, ma non muscoloso sotto un abito blu scuro. La zona viene illuminata a giorno e si presentano le guardie della nave. Tutte simili tra loro. Circa 200 cm di altezza e snelli dalla pelle bianca. - Alzate immediatamente le mani! - esclamò una di loro. L'ultimo sceso dalla nave si gira verso il compagno alla sua sinistra e senza aprire bocca gli parla– Te ne occupi Speed? -

Non passarono cinque secondi che una ventina di guardie erano k.o.

- Troppo facile per Speed -

- Stai in guardia, ricorda che questa è una nave di massimo pericolo – ribatte la donna stroncando il sorriso del compagno.

- Mi domando come mai non hai un ragazzo? Sarà forse per questo caratterino rovina momenti? -

- Ti sto solo dicendo di non gasarti troppo per delle misere guardie. -

Il discorso avviene tutto nelle menti del gruppo. Non hanno bisogno di parlare, anzi, non usano proprio parole neanche telepaticamente.

- Va bene, va bene mi esalterò dopo. Che direzione capo? - rivolgendosi all'ultimo sceso dalla nave.

- Heavy butta giù qualche muro, prima o poi arriveremo alla sala comando – "rispose" il capitano del gruppo.

Così Heavy si avvicina al muro e con un solo pugno lo abbatte, creando un buco di qualche metro.

I quattro camminano indisturbati fino ad arrivare alla sala comando.

Al centro della sala li aspetta un essere alto più di 200 cm, dalla pelle grigiastra tranne per le mani e gli addominali che sono neri, magro, con le dita lunghe e appuntite, le braccia e le gambe muscolose come un bodybuilder, con due corna sulla testa e due sulle spalle, quest'ultime fuoriescono da quattro spallacci argentati segnati da centinaia di battaglie (due per spalla).

- Direi che l'elevato pericolo era esagerato, neanche le navi merci hanno così poche difese. -

- Non importa Speed dobbiamo trattare questo caso come da protocollo. - risponde la donna.

L'essere al centro della stanza sogghigna. – E così hanno deciso di mandarmi una squadra d'elitè per fermarmi? -

Il capo squadra estrae dalla tasca una piccola sfera che dal palmo si solleva a mezz'aria e si circonda di una luce verde smeraldo e ne esce una voce maschile molto dura e autoritaria. - Conosciamo le tue discendenze. Sei una minaccia per l'universo. I tuoi intenti finiscono ora! Le famiglie reali non ti consentono di consegnarti ed espiare i tuoi crimini. È stata decretata la tua morte ad unanimità. -

Dopo queste parole la sfera torna del suo colore nero e l'uomo la rimette in tasca.

Senza altre parole Speed si lancia contro il nemico ad una velocità supersonica colpendolo più volte, ma i suoi pugni sono troppo deboli e non muove neanche di un centimetro l'alieno. Mentre continua a sferrare pugni Speed si sente come strattonare e si solleva in aria fino a finire contro il soffitto della nave, per poi cadere al suolo.

Heavy si domanda come avesse fatto a colpirlo senza muoversi. Ad un tratto i tre vengono schiacciati sul pavimento.

- Se non l'avete ancora capito questa nave cambia la gravità delle stanze quando voglio. - rivela l'alieno.

L'unico che riesce a restare in piedi è Heavy con la sua forza tremenda e passo dopo passo si avvicina all'alieno che non risente del cambio di gravità. Infatti con uno scatto sferra un pugno allo stomaco di Heavy che finisce a terra in preda al dolore.

Il capo squadra riesce a rialzarsi con un grande sforzo e sferra un pugno che viene bloccato con facilità dall'alieno, poi quest'ultimo lo afferra alla gola e lo solleva da terra per dargli un pugno al viso che gli fa perdere conoscenza.

A quel punto la gravità torna normale e la donna si scaglia contro l'alieno afferrandolo alle spalle e indurendo la sua pelle in modo che il nemico non riesca a liberarsi. - Speed devi lanciare il capo fuori dalla nave! Lui deve salvarsi! - "urla" la donna.

Senza fare domande Speed a super velocità afferra il capo squadra e lo lancia verso l'enorme vetrata della sala comando che manda in frantumi, attivando l'allarme della sala che rigenera istantaneamente la vetrata.

L'uomo viaggia dritto senza gravità per qualche secondo prima di entrare nell'atmosfera della Terra che fa prendere fuoco ai vestiti e lo fa cadere come una meteora.

I due fidanzati, Lily e Nick, vedono qualcosa cadere dal cielo.

- Una stella cadente. – dice Lily.

- Non può essere è molto lenta... – risponde Nick - ...anzi a guardare bene sembra che stia cadendo qui. -

Infatti l'uomo impatta a pochi kilometri da loro, che scendono dall'albero e si dirigono verso il luogo. Arrivati dopo qualche minuto trovano solo un enorme buco nel terreno del diametro di circa venti metri.

- Che diavolo era? Dov'è finita la cosa che si è schiantata? - si domanda Nick.

- Forse era un satellite ed i militari l'hanno già portato via. - suggerisce Lily.

- Siamo arrivati in neanche dieci minuti com'è possibile che sia già tutto sparito? E poi non ci avrebbero fatto avvicinare. -

- Allora proviamo a guardare in giro magari è qualcosa che nell'impatto si è distrutto e i pezzi sono sparsi intorno. -

Purtroppo delle sirene e luci rosso-blu si avvicinano e i due decidono di andarsene prima che vengano portati via ed interrogati.

Arrivati a casa i due si salutano con un bacio e lei entra. Ormai è passata la mezzanotte e cerca di non svegliare i parenti. Entra in camera sua e nota la finestra aperta. Quando fa per chiuderla inciampa in qualcosa, così accende il flash del telefono e trova l'uomo caduto dal cielo svenuto. La ragazza viene presa da un attacco d'ansia ed inizia ad urlare. I genitori arrivano in camera di corsa e accendono la luce.

- Che succede? Questo chi cazzo è!? - il padre.

- Ti ha fatto qualcosa? - la madre.

Lily non riesce a parlare per via dell'ansia che la fa respirare affannosamente.

La madre la abbraccia e la fa calmare, mentre il padre e la sorella minore girano l'uomo supino per identificarlo.

- Non l'ho mai visto, tu? - chiede il padre.

- No di certo mi ricorderei in figo così. - risponde la figlia.

- Smettila e vai a chiamare l'ambulanza. -

- Tu trovi un uomo nudo in camera di nostra figlia e chiami l'ambulanza? - dice la madre inorridita.

- Guardalo cazzo è pieno di ustioni, ha bisogno di aiuto. -

- E deve entrare dalla finestra? -

Intanto Lily si tranquillizza ed osserva l'uomo, notando che stringe qualcosa in mano. Si tratta di una collana verde smeraldo.

- Ma questa è la mia collana! - Lily sorpresa.

- Allora è un ladro! - la madre.

Lily prende il portagioie sul comodino e trova la sua collana all'interno. - Non è possibile. -

- Che c'è? - la madre.

- La mia collana è qui. -

- Pensavo che la tua collana fosse unica com'è possibile? - il padre.

- Papà... mamma... mi avete dato voi questa. Conoscete voi la risposta. -

- Tesoro... quella collana... se ce l'ha anche lui... significa che forse era tutto vero. - la madre con voce tremante verso il padre.

- Di che state parlando? - chiede Lily preoccupata.

- Adesso non sei in condizione di sapere. -

- Che cosa? No ditemi cosa state dicendo! - Lily inizia ad avere un altro attacco d'ansia.

La madre la abbraccia subito – Calmati tesoro ti spiegheremo tutto quando quest'uomo si sarà ripreso, lui ti aiuterà a capire. Anche perchè non ne capiamo molto neanche noi. -

Arriva a sirene spiegate l'ambulanza. I paramedici portano su l'uomo e ripartono verso l'ospedale, insieme al padre della ragazza.

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Capitolo 2
*** L'uomo venuto dal cielo ***


Prima di cominciare. Ringrazio tutti per le recensioni. Il primo capitolo doveva essere così. Veloce, confusionario ecc... d'ora in poi sarà tutto più chiaro e con le descrizioni fisiche e caratteriali. Vi ringrazio di dedicare una parte del vostro tempo alla lettura della mia storia. Buona lettura.

 

Capitolo 2: L'uomo venuto dal cielo

Arrivati all'ospedale i medici portano dentro l'uomo e il padre della ragazza resta per il verbale. Il personale gli rivolge alcune domande – Come si chiama? -

- Io sono Adriano. - risponde il padre di Lily.

- Chi è il ragazzo? -

- Non lo so. L'ho trovato in camera di mia figlia ridotto così. È entrato dalla finestra. -

- Scusi... mi sta dicendo che il ragazzo coperto di ustioni... è entrato in camera di sua figlia dalla finestra... e voi non vi siete accorti di niente? -

- Gliel'ho giuro. Stavamo dormendo. Mia figlia è andata a cena con il suo ragazzo, quando è tornata l'ha trovato per terra e si è messa ad urlare. -

- Non aveva documenti addosso? -

- Niente. -

- Scusate... - sopraggiunge un poliziotto -...c'è per caso stato un incendio vicino a casa vostra? -

- Non mi sembra, ma voi dovreste saperlo meglio di me no? Non vi tenete in contatto con i pompieri? - risponde Adriano.

- La ringrazio. Ora l'uomo è sotto la nostra custodia ci pensiamo noi. -

- Come la vostra custodia? È un criminale? -

- No non si preoccupi, può tornare a casa. -

Adriano rimane perplesso, ma non può far niente se non uscire dall'edificio.

Poco dopo arriva il resto della famiglia.

- Che ci fate qui? - domanda Adriano.

- Lily ha voluto venire qui a tutti i costi. - risponde la moglie.

- Che vuoi fare? -

- Voglio sapere chi è e come sta. -

- Non ce nè bisogno adesso se ne occuperanno i medici e la polizia, mi hanno detto che è sotto la loro custodia. -

- Perchè che ha fatto? - domanda la moglie spaventata.

- Niente, gli ho chiesto anch'io se aveva commesso qualche reato ma mi hanno detto di no. -

- Non m'interessa devo sapere chi è e perchè era in camera mia...e soprattutto perchè ha la mia stessa collana. - detto questo Lily entra in ospedale e chiede dell'ultimo ragazzo entrato pieno di ustioni.

Il personale si rifiuta di dare qualsiasi informazione e lei si domanda perchè, alchè un poliziotto la prende in disparte.

- Signorina se ne vada non può fare niente. -

- Voglio sapere come sta. -

- Non si preoccupi i medici lo rimetteranno in sesto. -

- Ma perchè avete deciso di tenerlo voi? Cioè perchè è sotto sorveglianza? -

- Lei non si preoccupi di questo, vada via per favore. -

Lily non capisce cosa stia succedendo e torna fuori facendo traspirare qualche segno di isteria.

- Voi sapete qualcosa vero? - rivolgendosi ai genitori – A casa avete detto qualcosa, voglio sapere subito cosa. -

La madre abbassa lo sguardo e il padre la invita a salire in macchina e ne parleranno una volta arrivati a casa.

Nel frattempo l'uomo, completamente bendato, viene adagiato su un letto d'ospedale.

La polizia chiede ai medici la situazione clinica. - L'uomo ha ustioni di quarto grado su tutto il corpo. Tutti i muscoli sono lesionati e le ossa fratturate. Non ho mai visto niente di simile neanche in guerra. Cosa sia successo e come sia sopravvissuto è un mistero. Per ora gli abbiamo fornito le prime cure pulendo le ferite, somministrandogli antidolorifici e fluidi endovenosi. Appena le macchine saranno pronte faremo un chek up completo. -

Il poliziotto si rivolge al suo assistente – Voglio un uomo a sorveglianza di questo ragazzo e non lo voglio fuori dalla porta ma in stanza con lui. -

- Signore perchè? -

- Non fare domande, tanto non sarà più di nostra competenza ancora per molto. -

Intanto i genitori parlano con Lily dopo aver mandato Michelle, la sorella più piccola, nella sua stanza.

- Noi non volevamo parlarti di questa cosa perchè non volevamo crearti un trauma, ma... tu hai ricevuto quella collana alla tua nascita da qualcosa di superiore. - dice Adriano.

- Come sarebbe? Cos'era? - Lily perplessa.

- Era un essere umano ma diceva di essere un guardiano della famiglia reale... e ci aveva detto che tu eri una discendente della famiglia reale. -

- Ma... mi state prendendo per il culo? -

- Anche noi abbiamo avuto la stessa reazione e poi non ci abbiamo pensato per anni. Finchè abbiamo visto la collana del ragazzo uguale alla tua, allora abbiamo pensato che doveva esserci qualcosa di vero. -

- L'unica cosa che sappiamo è che quella collana appartiene ad una famiglia reale e probabilmente anche quel ragazzo ne è membro. - la madre Laura.

Lily presa da mille pensieri passa quel che resta della notte a fare ricerche sulle famiglie reali del mondo ed un possibile collegamento con la collana tramite Internet. È talmente presa da non sentire neanche il telefono vibrare dai messaggi del ragazzo.

In ospedale arrivano un agente dei servizi segreti vestito di tutto punto, scarpe classiche nere, pantaloni e giacca blu scuro, capelli brizzolati, sguardo serio ecc e un colonnello dell'esercito con la mascella quadrata alla Stallone e capelli argentati, ovviamente in divisa.

- Siete sicuri che sia lui? - chiede il colonnello.

- Non possiamo esserne sicuri però non ci sono stati incendi nelle vicinanze e nessun incidente di portata in grado di ridurre così un uomo. - risponde il medico.

- Ma non diciamo fesserie com'è possibile che sia caduto dal cielo! - dice scettico il colonnello.

- Stiamo aspettando la chiamata. Se confermano allora potrebbe essere vero. - dice l'agente.

- Che chiamata scusi? -

- Movimenti fuori dall'atmosfera terrestre. -

- Mi sta dicendo che questo ragazzo potrebbe essere un alieno? -

In quel momento l'uomo di alza dal letto ancora tutto bendato.

- Che cazzo significa!? - esclama il colonnello.

- Com'è possibile? - il medico sotto shock.

L'agente gli ordina di mettere le mani dietro la testa ma lui si strappa le flebo, corre verso la finestra e ci salta attraverso, facendo un volo di tre piani prima di finire dentro il parcheggio delle ambulanze, sfondando il soffitto di vetro.

Il generale corre subito alla finestra e vede l'uomo scappare correndo. – È caduto da qui e non si è fatto niente. -

L'agente si allontana ed estrae il telefono, mentre il medico è ancora accasciato contro il muro sotto shock.

- Signore, agente A3. Il soggetto è fuggito. Mi scusi signore, ma sappiamo una cosa. I sospetti erano fondati... certo signore era in coma e due secondi dopo è fuggito saltando da una finestra del terzo piano, ed è ancora in fuga. Certo signore. -

L'agente torna nella stanza. - Signor colonnello che vuole fare? -

- Mi sembra ovvio che quello non è uno di noi. Ecco spiegato perchè mi hanno mandato qui. -

- Lei non sapeva perchè doveva venire? -

- Mi hanno detto di venire qui e fare rapporto. -

- Paliamone strada facendo, dobbiamo entrambi fare rapporto ai superiori. -

Ormai è l'alba e l'uomo continua la sua fuga coperto dalle bende. Si ferma in un vicolo e si toglie le bende sul viso ancora segnato dalle ustioni. Non conosce la città ma sa dove andare.

Lily si è addormentata sulla tastiera del pc ed il padre, entrato nella stanza per vedere come sta, gli appoggia sulle spalle una coperta ed esce.

- Si è addormentata. - rivolgendosi alla moglie.

- Cosa succederà adesso? - visibilmente preoccupata.

- Che vuoi che ne sappia? Prima bisogna capire chi è quello là che è entrato in camera sua. Chissà perchè non permettono a nessuno di sapere niente. -

In quel momento l'uomo arriva alla porta d'ingresso della loro casa e cerca di aprirla, ma essendo chiusa a chiave forza la maniglia e la rompe. La porta si apre all'improvviso facendo sobbalzare Adriano e Laura.

L'uomo entra come un normale invitato. I due restano a bocca aperta.

- Ma... ma... - Laura.

L'uomo resta a fissarli, poi sale le scale.

- Dove va? - guardando il marito – Oh sveglia! Vuoi fare qualcosa! -

- Eh si, cosa? -

La porta della camera di Lily si apre ed entra l'uomo. Deciso va al comodino a fianco del letto e recupera la sua collana dal primo cassetto e l'indossa, trova anche quella della ragazza.

I genitori entrano in stanza, anzi Laura resta sulla soglia e Adriano entra con il mattarello da cucina e con voce tremolante – Perchè sei così attirato da questa casa? -

L'uomo fissa Lily senza render conto dei genitori e fa qualche passo verso di lei.

- Non ti avvicinare maniaco bastardo! - urla Adriano mentre si mette tra lui e la figlia.

- Che è sto casino? - chiede Lily con la faccia di una tornata da un rave party. Nota l'uomo e cade dalla sedia per lo spavento.

- Guarda che te lo spacco in testa. - il padre minaccioso con il mattarello tremante.

- Smettila di dirglielo e colpiscilo! - gli urla Laura più spaventata di lui.

L'uomo di ferma con sguardo fisso sulla ragazza e allunga la mano con la sua collana che poi gli lancia addosso. Quando Lily la afferra le due collane si illuminano e da entrambe esce un fascio di luce verde smeraldo che si intrecciano creando un legame tra i due. Poco dopo si spengono e Lily si rimette in piedi e si avvicina all'uomo.

- Lily...-

- Stai calmo papà, non mi farà male. -

Quando sono uno di fronte all'altro, si prendono per mano e le collane si illuminano nuovamente unendo le due menti e trasferendo informazioni uno all'altra.

L'uomo in pochi secondi apprende la lingua, gli usi, le tradizioni, la cultura del paese, le amicizie e tutto quello che riguarda la ragazza. Tuttavia lei non apprende niente da lui.

- Ora possiamo capirci. - dice l'uomo.

- Che sta succedendo? -

- Mamma, papà non so come spiegarlo ma possiamo fidarci di lui. Mi sembra di conoscerlo da tantissimo. -

- Grazie a queste collane so tutto di te. -

- Mi fa piacere ma io non so niente di te. -

- Forse perchè neanche io so niente di me. Non ho alcun ricordo. So solo che mi sono risvegliato con un dolore lancinante in tutto il corpo. -

- E come hai fatto ad arrivare qui? - chiede Adriano.

- Sempre merito della collana, mi ha guidato lei qui attirata dalla sua. Purtroppo non so dire perchè. -

- Tu sei caduto dal cielo, letteralmente. È per questo che sei ridotto così, ma vedo che non ti crea grossi problemi. Sei come Superman. - dice Lily tra l'incredulità e la gioia.

- Scusate se vi ho spaventato non era mia intenzione. -

- Avete chiamato la polizia? - chiede Lily girandosi di scatto. -

- Ah... veramente no. Non ci abbiamo pensato. -

- Tranquilla mà avete fatto bene, così abbiamo un problema in meno. -

- Che vuoi fare con lui? - chiede Adriano.

- Resterà qui con noi. - - COSA?! - esclamano entrambi i genitori.

- Si voglio che resti con noi. Io e lui siamo legati. Finchè non riusciamo a capire cosa stia succedendo resterà qui. Gli daremo dei tuoi vestiti pà e gli cambierò qualche dettaglio del viso così sarà più difficile riconoscerlo.

- Cara và ad avvisare Michelle per favore. - mentre Laura esce dalla stanza a piccoli passi Adriano parla a Lily. - Tesoro lo sai a cosa andiamo incontro vero? Se lui è veramente un alieno ci ritroveremo la polizia o anche l'esercito sotto casa. È una responsabilità troppo grande. -

- Non preoccupatevi, se dovessero sorgere problemi di grossa importanza andrò altrove. - dice l'uomo.

- Per prima cosa dobbiamo darti un nome. Ehm.. Fred! Tu sei Fred e sei... mio cugino venuto dall'estero, ma che sa perfettamente l'italiano e... hai deciso di venire a vivere qui. Com'è pà? -

- Non è così facile cara bisogna trovargli dei documenti e... - - Lascio trovare a te la soluzione. - "Non mi ha neanche lasciato parlare. Non è mai successo prima." pensa Adriano.

- Ascolta qui c'è il bagno vai a farti la doccia e ripulisciti. -

- Tesoro vuoi far fare una doccia ad uno pieno di ustioni. Non stai ragionando. -

- Le ferite non mi fanno male non credo succederà niente. -

Sotto l'acqua corrente la pelle di Fred si rimargina completamente. Dopo poche ore dall'impatto il suo fisico si è già ristabilito all'esterno. Le ossa sono ancora fratturate ed i muscoli parzialmente lacerati, in via di guarigione, tuttavia si comporta come nulla fosse grazie alla sua qualità fisica che gli permette d'ignorare il dolore quando non è sotto sforzo.

Finito la doccia e con solo l'asciugamano addosso rientra nella stanza.

- Ok vieni qui, siediti. - Lily butta giù dalla sedia della scrivania una pila di vestiti da lavare e accende la luce bianca dell'abat-jour a fianco di essa. Una delle passioni della ragazza è il make up e possiede ogni tipo di trucco. Per iniziare gli liscia i capelli, prima a spazzola, e gli mette una parrucca bionda, liscia, che gli arriva alle spalle e si assicura che non si stacchi. I suoi occhi marroni vengono coperti da lenti a contatto azzurre. Lavora anche sulle sopracciglia sfoltendole un po' e gli aggiunge una barba nera finta stile Circle Beard, pizzetto e barba piena nella zona superiore della bocca, copiando quella del padre.

Aggiunge del fondotinta sulle guance e matita sugli occhi.

Gli fa indossare scarpe da ginnastica bianche e dei jeans neri del padre, un pochino larghi visto che Adriano è un tipo grassoccio, una maglietta nera a mezze maniche che ha lasciato il suo ragazzo qualche giorno prima.

Ora finalmente si passa alle presentazioni.

Adriano è grassoccio, capelli biondo-grigio, occhi verdi, viso paffuto, sempre vestito in tuta, lavora come agente assicurativo, unico momento dove indossa un capo elegante, e suo fratello Marco è un poliziotto. Decide di chiedere aiuto a lui per i documenti falsi, dopotutto chi meglio di un poliziotto può contraffare dei documenti.

Laura è l'opposto, 41 Kg per 178cm di altezza, anche troppo magra. Capelli rossicci e mossi fino alla vita, occhi marroni, viso triangolare leggermente scavato. Indossa le "maglie della nonna" di lana di diverso colore che arrivano fino al ginocchio. Impegnata in politica e presidente del suo partito "Nuova Italia" i quali principi sono ripristinare il concetto di giustizia, che finora viene applicata in base agli interessi personali, far ripartire l'economia e proteggere la natura rispettando l'ambiente.

Michelle è una studentessa delle medie aspirante cantante con un canale you tube da circa duemila iscritti. Capelli rossi lisci, occhi marroni, bassa, magra e fiera del suo sorriso allegro e benevolo invidiato da molti. Cerca di essere sempre alla moda indossando abiti firmati.

Lily ha i capelli che gli arrivano a metà schiena rosso-castano con qualche sfumatura nera, merito degli "esperimenti" sui capelli, occhi marroni, bassa e formosa, gli piace cambiare look quasi giornalmente. Dal completo giacca e gonna da ufficio alla tuta, dal metal alla figlia dei fiori, per questo viene presa un po' in giro a scuola, ma basta vedere chi è il suo ragazzo che subito si zittiscono le voci.

Dopo una descrizione generale della scuola Lily decide di far entrare anche Fred, con l'aiuto della madre, che grazie alla sua influenza convincerà il preside che il ragazzo è inviato da lei per fare rapporto sulla scuola e sulla vita studentesca per un futuro articolo.

Tutto è pronto per "il primo giorno di scuola" di Fred, ma prima c'è il week-end.

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Capitolo 3
*** I primi problemi ***


Capitolo 3: I primi problemi.

-Ti dico che devi venire qui subito! -

- Adriano perchè sei così impaziente? Mi hai appena detto che non è successo niente di grave. -

- Fede vuoi darti una mossa!? Non è grave ma devi venire come se lo fosse. -

- Sei fortunato che non sono di turno. Dammi un ora e sono lì. - Adriano chiude la chiamata.

- Ok lo zio sta arrivando... giusto per sapere... che hai intenzione di dirgli? Che il tuo amico qui è un alieno e ha bisogno di documenti falsi? -

- Beh...si. -

- Ma sei impazzita! Nessuno deve sapere di questa storia! -

- Pà ascolta, facciamo vedere allo zio le sue qualità, di sicuro sarà felice di sapere che uno come lui è a disposizione della polizia. -

- Ma non sai neanche quali qualità abbia. -

- Anzitutto è arrivato come una meteora ieri sera e adesso è qui bello tranquillo direi che è un potere niente male. E comunque adesso facciamo qualche esprimento e vediamo subito che poteri ha. -

Adriano afferra il viso di Lily tra le mani e la guarda fisso negli occhi – Mi spieghi chi sei? Tu che pensi per dieci minuti in che carattere scrivere una frase sul pc adesso hai tutti questi colpi di testa e per di più sei anche sicura di quello che fai come se fosse naturale. -

- Che c'è di male ad essere sicura di qualcosa? -

- Ma niente se fosse su un lavoro oppure un vestito o che... ma qui parliamo di qualcosa di... di... -

- Di straordinario pà. Quest'uomo può cambiare la vita di molte persone. Ho deciso di dirlo allo zio perchè sono convinta che ci aiuterà. Tu sai quanto ama i super eroi pensa quanto sarà felice di conoscerne uno. -

- Io non posso crederci. Tu pensi che tutti ti credano come se niente fosse? E se invece lo zio non ti crede? E se arresta il ragazzo? -

- Papà... per una volta sono davvero sicura di quello che faccio. Dammi fiducia. -

Adriano perde le speranze a tentare di convincerla e fa un cenno di si con la testa.

Laura e Michelle nel salotto stando dando lezioni a Fred sul comportamento da tenere, più che altro Laura gli sta insegnando un po' di giornalismo, per ingannare il preside, mentre Michelle sta sul divano a fissarlo con gli occhi a forma di cuore.

- Non basta prendere appunti devi fare delle domande agli studenti per capire come affrontano la vita nella scuola. -

- Non vedo come sia utile tutto questo. Dovrei cercare un modo per recuperare la memoria. -

- Si è vero, ma finchè non sappiamo come, devi adeguarti. E poi se le collane hanno tanto potere ma non ti aggiustano la memoria come potresti fare da solo? -

Entrano Lily e Adriano nella stanza. - Mà lascia perdere quella roba lì andrà bene. Sta arrivando lo zio e dobbiamo essere pronti. Michelle prendi il telefono devi riprendere tutto quello che faremo. Ok Fred dobbiamo testare quali poteri hai appena arriva lo zio. -

L'attesa dello zio è snervante per Lily che cammina avanti e indietro, avanti e indietro, facendo venire nervosi anche gli altri. I passi pesanti che fa la ragazza rendono un' ora lunga come un giorno intero.

Finalmente il driiiin del campanello interrompe l'agonia.

Adriano corre ad aprire la porta – Fortuna che sei arrivato stavamo per ucciderla. -

Entra un uomo alto, snello dai capelli biondi quasi rasati ed occhi azzurri con addosso una tuta nera e scarpe da ginnastica.

- Si può sapere che succede? - chiede Federico.

- Te ne parlerà tua nipote, preparati perchè è qualcosa di grosso e lei è uscita di testa. -

Quando entra nella sala Lily e Michelle gli saltano in braccio contente di rivederlo dopo mesi.

- Allora ragazze come state? -

- Bene – rispondono entrambe, poi Lily prende subito parola zittendo la sorella – Mettiti seduto devo dirti una cosa che ti cambierà la vita. -

- Fammi salutare tua mamma prima... - - Non c'è tempo è una cosa troppo importante! -

Fede si gira verso il fratello che solleva le braccia a significare "non so che dirti".

- Zio lui è Fred. -

- Ok... piaceere Fred sono Federico, lo zio delle ragazze. Ma tu non stavi con Nick?-

- Si è ancora il mio ragazzo. Lui è qualcosa di molto di più. -

- In che senso? -

- Lui è un super eroe. -

La faccia di Fede è sempre più pensierosa ed incredula. - Mi spieghi cosa succede? -

- Hai sentito il tg stamattina? -

- Come tutte le mattine. -

- Hai sentito del ragazzo scappato dall'ospedale? -

- No. Non c'era nessuna notizia a riguardo. -

- Come sarebbe no? -

- Probabilmente hanno tenuto la cosa segreta. - suggerisce Adriano.

Federico si alza dal divano con voce quasi arrabbiata- Ma cosa? Mi volete spiegare! -

- Zio, questo ragazzo è caduto dal cielo. Non so dirti bene se è un alieno ma ha delle capacità di guarigione incredibili. È lui che è scappato dall'ospedale ed è venuto da me. -

Lo zio rimane allibito da tali parole, si alza sospirando e và verso la porta.

- Dove vai? - gli domanda Lily.

- Non so a cosa stavate pensando ma non mi fa ridere sto scherzo. -

- Ma non è uno scherzo. -

- Come pretendi che creda a questa storia? -

- Tu dovresti capirmi meglio di tutti, sei stato tu a insegnarmi tutto sugli eroi... - Fede la interrompe – Gli eroi sono nei fumetti, nei film o comunque nella nostra fantasia! Nel mondo reale sono giovani innocenti che vanno a combattere una guerra per i capricci e gli interessi dei potenti, sono i volontari che si buttano nel fuoco per salvare bambini ed anziani o sono poliziotti come me, che rischiano la vita ogni giorno! Non pensavo mi avresti mai preso in giro per la mia passione. -

Lily con gli occhi semi lucidi tenta ancora una volta di convincere lo zio, chiedendo ai genitori di confermare la storia, ma senza successo. Federico esce dalla porta a testa bassa.

Mentre si sente l'auto partire Adriano appoggia le mani alle spalle di Lily in segno di conforto – Tesoro noi abbiamo visto con i nostri occhi. Non puoi pretendere che la gente ti creda senza vedere. -

Lily si gira di scatto verso Fred levando bruscamente le mani del padre dalle spalle – Perchè non hai detto niente? Perchè non hai dato dimostrazione di quello che puoi fare? -

- Ti chiedo scusa, ma neanche io so quali siano questi poteri quindi come potrei dimostrare a qualcuno qualcosa che non so. -

- Comunque sia... - dice Laura -... forse è meglio che questa cosa rimanga tra noi. Ne abbiamo parlato prima tesoro, se la gente vede le sue capacità porterà dei problemi a tutti. -

- Ma perchè dovrebbe essere un problema?! È una cosa bellissima avere uno come lui che ci difende! -

- Lily non tutti sono come te. - interviene Adriano – Qualcuno potrebbe pensare di usare i suoi poteri per altri scopi lo sai, nei fumetti succede sempre no? Ecco pensa ai fumetti, gli eroi nascondono sempre l'identità. -

Lily non ascolta e se ne và in camera di corsa con il viso tanto furioso da inumidirgli gli occhi.

- Cosa facciamo? - domanda Fred.

- Lasciala stare. Quando si calmerà e tornerà a ragionare capirà. - risponde Adriano intristito nel vedere la sua bambina così.

Durante il pomeriggio la famiglia si trova nel giardino dietro casa. Adriano schiaccia un pisolino post pranzo sulla sdraio sotto l'ombrellone, Michelle sta facendo una diretta mentre pratica Yoga e Laura si occupa delle sue due rose, qualche narciso ed i tulipani. Fred, seduto sul verde prato, non distoglie lo sguardo dalla camera di Lily, ancora chiusa li dentro. - Perchè non vieni a farti un tuffo? - gli domanda Michelle.

Fred non smuove lo sguardo. - Oiii mi senti? - continuando ad insistere per dieci minuti buoni, finchè Laura chiede – Per carità Fred accontentala ti prego! -

Così si alza, si toglie la maglia ed entra tranquillamente in acqua, mentre la diretta al telefono continua ed un pochino Michelle si vanta di avere un "cugino" così.

Fred si sente a suo agio in acqua e chiude gli occhi. Senza che se ne accorga i rumori attorno a lui si affievoliscono. Non sente più Michelle parlare, poi svanisce il fruscio delle foglie sugli alberi, il clack della forbice di Laura, addirittura il dolce suono dell'acqua che si muove non avverte più. Tutto è fermo.

Michelle si avvicina a lui e si appoggia al suo braccio con la schiena continuando a vantarsi. L'acqua attorno a loro inizia a muoversi in una direzione, sta piano piano formando un cerchio attorno ai ragazzi.

Lily è nel letto a fissare la collana tra le mani ed inizia a sentire un peso alla testa. Sente che sta per succede qualcosa, ma non sa cosa, così si alza e cerca di focalizzarsi su quel peso. La collana emana una flebile luce verde che aiuta Lily a comprendere il significato di quel peso. Non è altro che la percezione della forza di Fred in aumento e l'avvertimento del pericolo che sta sopraggiungendo. Realizzato il pensiero Lily corre alla finestra della stanza che da sul giardino e guarda la piscina.

L'acqua inizia a muoversi sempre più velocemente e Michelle esce dalla piscina spaventata, con ancora il telefono in mano. L'acqua diventa un mulinello che si allarga sempre più, tanto il diametro interno arriva a toccare le sponde ed in quel momento l'acqua esplode verso l'alto, continuando a girare. Fred ha creato un uragano d'acqua. Laura corre a prendere Michelle per un braccio e la porta dentro casa, mentre Adriano si sveglia appena con mezzo occhio aperto e vede l'uragano ribaltandosi dalla sdraio per lo spavento.

Lily corre di sotto ed esce dalla porta, aiuta Adriano a rialzarsi, lo manda dentro, poi si avvicina alla piscina.

- Dove vai è pericoloso! - gli urla la madre.

Lily combatte contro se stessa. Il suo corpo trema e suggerisce la fuga come un normale umano, ma la sua mente sa, in qualche modo, che quella massa d'acqua non la scalfirà.

A piccoli passi arriva a circa un metro dalla piscina. - Fred fermati! -

L'acqua in un secondo smette di roteare e rimane sospesa, per poi cadere a cascata allagando parte del giardino. Fred è ancora con gli occhi chiusi concentrato al centro della piscina.

- Svegliati! - gli urla Lily e Fred apre subito gli occhi. - Tu controlli anche gli elementi? -

- Ma che è successo? - risponde.

- Non ti sei accorto di niente? Hai creato un uragano d'acqua! -

Fred si guarda intorno. Il giardino è diventato simile ad una risaia e vede la paura negli occhi della famiglia. Non capisce come abbia fatto. Alla fine lui è solo entrato in acqua e ha cercato di rilassarsi. Allo stesso modo Lily non sa come facesse a sapere pericolo in arrivo.

Fred esce dall'acqua e guarda preoccuato i tre attaccati tra loro sulla soglia della porta. - State bene? - chiede subito.

- Bene? Credo di si. - risponde Adriano per primo staccandosi dalle altre – Ma tu sei un pericolo. - guardando Fred con un viso tra l'impaurito e il furioso.

- Pà non l'ha fatto apposta e comunque non ci avrebbe ferito. -

- E smettila cazzo! Da quando l'hai visto sei diventata un'altra! Addirittura ora difendi lui, che l'hai conosciuto ieri, invece di difendere la tua famiglia! -

- È vero, sono cambiata e non so neanche dirti perchè. Però da quando c'è lui mi sento meglio con me stessa. Non ho più tutte le paure di prima. Non sento più l'ansia che mi appesantisce la testa. -

- Mi fa piacere che tu stia meglio credimi. Però non stiamo parlando di una persona normale. E anche se non vuole farci del male finchè non conosce i suoi poteri è un pericolo. Pensaci, se non c'eri tu a fermarlo cosa sarebbe successo? -

Lily abbassa lo sguardo, senza di lei cosa sarebbe successo? Dentro sè stessa ci sono due parti divise, quella che vorrebbe difendere Fred e conoscere la sua storia insieme e quella che vorrebbe mandarlo via per paura che faccia involontariamente del male alla sua famiglia.

- Cazzo... -

- Michelle non mi piace quando usi queste parole. - Laura con gli occhi spalancati e arrabbiati tipo lo sguardo di un insegnante delle elementari quando sente una parolaccia di un bimbo.

- Non me ne sono accorta... sono ancora in diretta. -

- Chiudi subito! - gli urla Lily.

Michelle chiude subito la diretta, ma più di 1700 persone hanno visto l'accaduto, di cui parte suoi compagni scolastici.

- Adesso che facciamo? - chiede Michelle dispiaciuta.

- Non possiamo rischiare che qualcuno lo riconosca. We aspetta non è che sanno dove abiti non vorrei ritrovarmeli davanti alla porta. -

- No papà sanno solo la città. -

- Ma i tuoi compagni lo sanno. -

- Si...-

- Ok dobbiamo mandarlo via. -

- Non se ne parla. -

- Tesoro ragiona non può restare di sicuro verranno a cercarlo. Comunque non lo mandiamo lontano, basta che non lo trovano qui. -

Mentre pensano a come fare, la voce inizia a girare, ed in poche ore vengono a saperlo migliaia di persone. Nel frattempo a palazzo esercito il capo di Stato maggiore con i consiglieri discutono sul da farsi insieme al presidente della Camera e quello della Repubblica.

- Dobbiamo considerarla un'invasione? - dice il Capo di Stato Maggiore Flavio Sartore.

- Per carità non giungiamo a conclusioni affrettate. - Risponde il presidente della Repubblica Mario La Terra – Non stiamo parlando di un umano, ma da lì a dire che siamo sotto invasione mi sembra troppo. -

- Con tutto il rispetto signore nessuno può assicurarci che sia solo. E se fosse venuto in avanscoperta per raccogliere informazioni? -

- Cominciamo a trovarlo poi vedremo come agire. Non ho intenzione di mettere l'esercito in strada senza un motivo valido. - risponde deciso il Presidente.

Tornando alla nostra famiglia, decidono di mandare Fred da un amico di vecchia data di Adriano in campagna. In cambio di un aiuto alla fattoria gli sarà fornito vitto e alloggio. Al momento la situazione sembra risolta.

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Capitolo 4
*** Primi nemici ***


Capitolo 4: Primi nemici

Fred non si trova molto bene a spalare escrementi, lavare mucche e cavalli e preparare il mangime, ma almeno è al sicuro. La voce si è sparsa e da mattina a sera la famiglia Massari (la famiglia di Lily) è sempre sotto pressione. Sfortunatamente non solo da amici o persone comuni, ma anche dai giornalisti. La notizia arriva anche alle forze di polizia che chiede un mandato di perquisizione della casa.

Al bussare della porta risponde Adriano.

- Buongiorno, abbiamo un mandato di perquisizione. -

- Ah... si prego. - risponde Adriano cercando di nascondere la paura.

I tre agenti entrano in casa ed iniziano a guardare il salotto. Ogni cosa viene coperta con la polverina per rilevare le impronte, le tende blu, la tv, il divano e le poltrone bianche, mentre la famiglia è obbligata a restare in cucina.

Al contempo arriva un auto nera dal quale scendono due agenti vestiti di tutto punto e molto palestrati ed entrano in casa. Uno dei due fa anche fatica a passare dalla porta... un vero armadio di uomo.

- Buongiorno signori. - dice uno dei due con voce bassa e aspra. L'agente che controllava la famiglia in cucina si avvicina a loro. - Scusate chi siete? -

- Agenti segreti. Questo caso ora è nostro potete ritirarvi. -

- Agenti segreti? Non ne sapevo niente. -

- Siamo subentrati poco fa e siamo stati mandati qui. -

- Ok, non vi dispiace se verifico? Non vorrei finire nei guai. -

- Non c'è bisogno di alcuna verifica non vi fidate forse? - con voce alterata.

- Stia tranquillo voglio solo avvisare il mio superiore. -

Prima che il poliziotto prenda il telefono, l'agente lo colpisce con forza al volto con due diretti destri ed un gancio sinistro che lo mettono a terra.

I componenti della famiglia si alzano dalle sedie, impauriti e confusi.

- Ma che diavolo sta facendo? -

- Stia zitta signora. Vogliamo parlare con la ragazza. -

- Che volete da mia figlia? - domanda Adriano mentre afferra Lily e la mette dietro di sè.

- Non è lei che vogliamo, ma lei. - indicando con le sue grosse mani Michelle.

- Cosa? Perchè io? -

Nel frattempo i due agenti che stavano raccogliendo i campioni nel bagno dopo il corridoio, tornano in sala insospettiti dalle voci.

- Chi siete? - dice uno dei due prima di vedere il collega a terra, alchè estraggono le pistole. - Mani bene in vista tutti e due! -

I due estranei si gettano sugli agenti che non fanno in tempo a sparare e vengono picchiati fino a perdere i sensi, mentre Michelle e Laura urlano di smetterla.

- Scappate via è inutile urlare. - gli sussurra Adriano.

Chiaramente i due grossi agenti sono una minaccia e Lily inizia ad avere uno dei suoi attacchi d'ansia. In quel momento la collana si circonda di una luce flebile.

Fred sente il pericolo che corre la ragazza, getta a terra il forcone ed inizia a correre, dapprima come una persona normale, poi sempre più veloce tanto che la strada ai suoi occhi diventa una linea stretta. Intanto i due agenti si avvicinano a Michelle.

- Abbiamo visto il video che ha fatto qualche giorno fa. Dov'è lui? -

Adriano si mette davanti alle ragazze – Mi sembra ovvio che non siete agenti. -

- Lei si levi di mezzo, abbiamo ricevuto l'ordine di prelevare il ragazzo ed eliminare qualsiasi intromissione quindi non lo chiedereò di nuovo. -

Adriano trema sempre più, ma non si sposta.

- Allora dov'è lui? - richiede con voce seccata, ma nessuno dice una parola.

- Pensate di poter tacere? A noi fa solo piacere sapete. Così ci obbligate ad usare le maniere forti. - dice con un mezzo sorriso mentre si toglie la giacca, la quale scopre un torace e delle braccia veramente possenti. L'altro agente rimane sempre in silenzio.

Adriano sa che non può far nulla contro una montagna di muscoli così, tuttavia non può neanche star a guardare, così tenta di colpirlo con un pugno al viso che và a segno ma non ha effetto.

L'omone afferra il polso di Adriano ed inizia a stringerlo tanto da metterlo in ginocchio dal dolore.

Le urla si sentono fin fuori casa, ma i soliti vicini ficcanaso stavolta si fanno i fatti loro.

Laura afferra una sedia e minaccia l'uomo – Lascialo andare o te la spacco in testa! - la voce era forte ma il viso trasudava paura da tutti i pori.

L'uomo lascia il polso di Adriano e si avvicina a Laura piano piano e lei indietreggia, ma non più di tanto visto cha alle spalle c'è il bancone della cucina.

Quando l'uomo mette Laura alle strette lei gli tira la sedia addosso, ma lui non risente del colpo e lancia via la sedia. Lily impaurita con uno sprazzo di follia va contro l'uomo e lo spinge. In qualche modo la spinta lo fa volare contro il mobile che conteneva vari servizi di piatti e bicchieri e lo spacca, facendo un gran frastuono. Una ragazza bassa, impaurita che non ha mai fatto a botte ad un tratto ha messo k.o. un energumeno stra palestrato lanciandolo letteralmente contro un mobile.

Il tempo si ferma. Tutti rimangono a bocca aperta a domandarsi come sia possibile.

L'altro agente invece di spaventarsi si infuria ed afferra Lily per il colletto della maglia e la solleva da terra. Lei gli tira qualche calcio al petto e qualche pugno al braccio, ma senza risultato.

- Perchè non gli fa niente? - dice Adriano.

- Ma cosa stai a farti domande aiutala scemo! - urla Laura tra paura ed isteria.

L'uomo serra il destro e lo carica contro Lily, ma mentre il pugno si avvicina arriva Fred, che non riesce a fermare la sua corsa in tempo e punta l'uomo finendogli contro e facendolo volare contro il muro. Fred si rialza subito e controlla le condizioni di Lily che fortunatamente ne è uscita incolume. Anche Adriano si è ripreso dalla presa al polso.

- Cos'è successo? -

- Non lo so, non sappiamo chi sono, però cercavano te. -

- Dobbiamo andarcene non siete più al sicuro neanche voi. Fate su le cose indispensabili andiamo tutti alla fattoria finchè non abbiamo qualche idea. -

Il pensiero di abbandonare casa ed amici fa scoppiare in lacrime Michelle mentre mette qualche vestito nello zaino di scuola e prende il suo orsetto blu con il quale dorme.

Lily dopo aver recuperato qualche vestito prende il telefono che non guardava dal venerdì sera e si ritrova con 25 messaggi e 8 chiamate perse tutte dal fidanzato. Ha un po' d'ansia ma non pensa a scuola ed amici al momento. Sale in macchina ed inizia a scrivere un poema lunghissimo per spiegare la situazione al ragazzo.

Adriano e Laura stanno preparando la valigia e si mettono a discutere.

- Perchè dobbiamo andarcene? - chiede Laura.

- Non l'hai visto anche tu? -

- Ma ormai quei due sono sistemati, basta chiamare la polizia e quando si riprenderanno i tre che sono di sotto e testimonieranno ci penseranno loro. -

- Forse neanche la polizia può far niente. Pensa se fanno parte di una qualche organizzazione che può scavalcarli. La polizia locale sente le voci girare ed arrivano a noi, ma loro come ci sono arrivati? I giornalisti non hanno scoperto nè scritto niente. Nessun annuncio, neanche su internet, solo voci di ragazzini. Eppure sono arrivati qui e non si sono creati problemi a picchiare a sangue tre poliziotti. L'unica cosa da fare è andare via per un po' -

- E come faranno i ragazzi con la scuola? -

- Ma come fai a pensare alla scuola? La nostra vita è in pericolo, abbiamo un alieno in casa, nostra figlia ha lanciato via un uomo quattro volte lei e tu pensi alla scuola? -

- Ok... hai ragione. Sono molto tesa e non ragiono. -

- Ti capisco bene tesoro, anche io sono molto teso e non so come andare avanti. Ma dobbiamo pensare alle nostre bambine e prendere le decisioni giuste. E poi non è per sempre, torneremo a casa. -

Loro due sono gli ultimi a scendere le scale. Intanto Michelle sta raccontando a Fred l'accaduto.

- Volato via? -

- Si è stata lei. -

- Ma com'è possibile? Hai notato qualche cambiamento in questi giorni? -
- No no. -

- La collana. - dice Lily.

- Come? -

- La collana si è illuminata quando avevo paura. -

- Anche la mia si è illuminata e mi ha avvertito del pericolo che correvi. -

- Dici che non c'entra niente? Se non è merito di questa collana allora vuol dire che neanche io sono umana. -

- Non sappiamo cosa possano fare queste collane, al momento non pensare di avere dei poteri che poi inizi con gli esperimenti e rischi di farti male. -

Lily rimane confusa ed inizia a pensare, ignorando ancora il telefono.

I genitori salgono in macchina e partono verso la fattoria dopo aver chiamato un' ambulanza per i tre poliziotti feriti.

Durante il viaggio l'auto è avvolta da un silenzio di tomba. Michelle tiene stretto il suo orsetto blu che ha fin da bambina, Fred tiene la collana in mano e pensa a cosa serva. Sarà quella a dargli i poteri? Lily appoggiata con la testa al finestrino guarda fuori immersa in mille pensieri. La sua vita è stata una menzogna? È davvero figlia di Laura ed Adriano? È umana? Cosa accadrà con il suo ragazzo? Dovrà vivere nascosta? Tutti questi pensieri affollano la sua mente che si immagina tutte le possibili risposte.

Durante il loro viaggio, a casa loro arrivano altri tre agenti, uno vestito di tutto punto molto simile ai primi due, due più bassi e più secchi ma sempre vestiti bene.

- Questi due imbecilli hanno fallito la missione. - dice il più basso.

- Uno di sti due respira ancora? - gli fa notare l'altro basso.

- Silenzio. Ma guarda qua. Hanno distrutto la cucina, che spreco. E poi guarda quel muro com'è messo. Evidentemente il giovane ha una forza fuori dal comune. Mio fratello non sarà contento. -

Le sirene dell'ambulanza si avvicinano e gli uomini se ne vanno dopo aver ucciso il loro l'agente finito nell'armadio che ancora respirava.

La famiglia arriva alla fattoria e dopo aver spiegato la situazione al loro amico sorgono altri problemi.

- Dovrei tenervi qui? Con tutta la gente che vi cerca? -

- Sarà solo per qualche giorno, il tempo di organizzarci. -

- E se quelli vengono qui che succede? Ho due figli non posso rischiare. -

- Anche io ho due bambine aiutaci. Non puoi lasciarci in mezzo alla strada come se niente fosse. -

- Scusa tua moglie è una persona importante possibile che non ha un posto dove andare. -

- Ok ho capito... ce ne andiamo. Grazie dell'aiuto eh. -

- Non fare così, tu rischieresti la vita dei tuoi figli? -

- No. Ma di certo non lascerei un amico nei guai. -

Adriano torna deluso in macchina dove lo aspettavano gli altri.

- Allora? -

- Allora niente dobbiamo andare da un'altra parte. Tu non hai posti? -

- Non posso rischiare, mi farebbero troppe domande. E poi sono un personaggio pubblico ci metterebbero poco a scoprirci. -

- Già non ci avevo pensato. -

- Forse ho un'idea. - dice Lily.

- Quale? - risponde Adriano.

- Possiamo andare da Nick. -

- Sei sicura che il tuo ragazzo ci ospiterà tutti. -

- Gli parlerò io. Tentar non nuoce. -

Così la famiglia riparte e va a casa del ragazzo di Lily con la speranza di essere accolti almeno un paio di giorni.

Nel frattempo gli uomini che erano entrati a casa dei Massari rientrano alla base. Un palazzo che ospita opere d'arte di vario genere e mostre. Ci sono diverse persone dentro ad ammirare diverse opere, tra statue, quadri e modelli 3D.

I tre entrano, ma si dividono e due entrano in un porta dov'è vietato l'ingresso, mentre il terzo, quello basso che ha fatto il sopralluogo, va al piano di sopra dove un uomo di altezza e corporatura media sta parlando di un quadro con diversi acquirenti.

- Questo quadro a parere mio è il migliore che Sebastiano abbia fatto. Susanna davanti a Daniele. Qui Sebastiano sottopone il proprio concepimento di base... -

- Scusate signori devo rubarvi mio fratello e la sua R moscia un minuto. -

I due si allontanano da qualsiasi persona e parlano sottovoce.

- Hanno fallito. - dopo queste parole l'altro uomo sospira.

- Non mi aspettavo certo il contrario. -

- Dovresti vedere quella cucina. Secondo me ha la super forza. Quindi che facciamo? -

- Cosa vorresti fare? Nessun uomo normale può fermarlo. Quindi aspettiamo che il nostro amico finisca le sue invenzioni, poi torneremo a dargli la caccia. - detto questo l'uomo torna al quadro – Scusate l'interruzione. -

Si fa sera e la famiglia Massari intanto sta attendendo nel salotto che la discussione tra Lily e Nick finisca.

- Non ti fai più sentire e poi vieni qui e mi chiedi di ospitarti? -

- Senti il messaggio te l'ho mandato, ti ho spiegato la situazione. -

- Cosa mi hai spiegato? "Sono nei guai, delle persone stanno cercando un mio amico a dopo". Questo è il tuo messaggio, cosa dovrei capire? -

- Ok è una situazione complicata ed io sono tremendamente sotto pressione e sai bene che poi non penso a quello che dico, quindi sei disposto a tenerci qui o no? -

- Massi per me non c'è problema, i tuoi possono stare nel letto dei miei che tanto sono fuori una settimana per gli altri c'è il divano e la poltrona, tu dormi con me. -

- Con chi è che dorme? - dice Laura senza essere ascoltata.

- Però non puoi venire qui così, voglio sapere che sta succedendo e voglio sapere chi è questo. - indicando Fred.

- Ok, ok. Ti ricordi venerdì, quando eravamo sull'albero? -

- Si certo. -

- Ecco... lui è... quello che abbiamo visto cadere dal cielo. -

Nick rimane si stucco. - Quindi... questo qui sarebbe caduto dal cielo? E poi è venuto da te? -

- Si. È difficile da credere lo so. Anzi è difficile anche da dire, ma è così. Io e questo ragazzo siamo legati da queste collane. -

- In che senso legati? -

- Non te lo so spiegare e adesso non fare scenate di gelosia. Sta di fatto che ha dei poteri incredibili che non sa nemmeno lui di avere perchè ha perso la memoria e ha la mia stessa collana. Mi ci vuole tempo per capire. Adesso qualcuno lo sta cercando ed è arrivato a noi per questo stiamo scappando. Non sappiamo dove andare. -

- Ok restate qui. Ma io e te non abbiamo finito di parlare. -

La famiglia si sistema per la notte. Adriano e Laura nel letto dei genitori di Nick, restano svegli per gran parte della notte a fissare il soffitto senza dire niente. Michelle dorme sul divano e Fred sta sulla poltrona con lo guardo perso nel vuoto.

Lily e Nick sono nella camera di quest'ultimo a parlare.

- Mi sembra una storia dei tuoi fumetti. -

- Lo so è la stessa cosa che mi ha detto mio zio. Sembra che sia la sola a trovarlo fantastico. -

- Non ho detto che non è fantastico, ma è difficile crederci. -

- Beh è così. Di certo non ho inventato tutto per venire qui con i miei a passare la domenica sera. -

- Ok ok calmati. -

- Sai qual'è la cosa più brutta? -

- Cosa? -

- Quello che ho fatto. Ho messo k.o. un uomo spingendolo via. -

- Vi stava minacciando, hai fatto la cosa giusta. -

- Lo so non intendevo questo. La cosa brutta è che l'ho spinto via. Un uomo enorme. Come ho fatto? -

- Stai dicendo che hai dei poteri anche tu? -

- Ho paura. E se non fossi umana? Se quelli nell'altra stanza non fossero i miei genitori? -

- Adesso non iniziare a farti i film mentali parlane a loro. -

- Ci ho già provato. Loro dicono di non sapere niente... solo che hanno ricevuto questa collana da qualcuno di famiglia reale e basta, ma giurano di essere i miei genitori. -

- Allora non ti preoccupare di questo. E poi anche se non fossero i tuoi veri genitori non significa che non siano la tua famiglia. -

- Non è questo il problema di certo non gli vorrei meno bene di adesso. Ma chi sono io? -

- Io credo che prima o poi lo scoprirai e che non serve a niente farsi venire l'ansia. -

Nick abbraccia Lily e i due si mettono a letto.

Al piano di sotto Fred ripensa a quando ha fatto vorticare l'acqua e cerca di focalizzarsi su quella sensazione, ma sente singhiozzare. Michelle sta piangendo con la faccia nella pancia di orso blu e Fred si avvicina.

- Perchè piangi? -

- Oh.. Non volevo farmi sentire. -

- Non credo faccia bene piangere di nascosto. -

- Tu mi odi? -

- Certo che no? Perchè? -

- Siamo qui per colpa mia. -

- Ma va non è vero. -

- Non dire così per farmi stare meglio. So che è colpa mia. Se avessi chiuso la diretta nessuno saprebbe niente e noi saremo ancora a casa. -

- Questo è vero, ma... se io non avessi creato un tornado d'acqua nessuno saprebbe niente. La colpa è mia in maggior parte. Forse sarebbe meglio se andassi in mano loro almeno smetterebbero di prendersela con voi. -

- No santo Dio ti farebbero tantissimi esperimenti per capire come sei fatto. -

- Vabbè non pensarci. Hai bisogno di dormire ora e mettiti in testa che non è colpa tua. -

La giornata è stata estenuante e piena di emozioni, alla fine Michelle si addormenta a poche ore dall'alba.

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Capitolo 5
*** Un super rivale ***


Capitolo 5: Un super rivale

La settimana ricomincia e alla centrale Federico viene informato dell'accaduto a casa di suo fratello.

- Fede, il capo ti aspetta nel suo ufficio. - gli dice un collega.

Federico bussa alla porta dell'ufficio di Carla Lebisi, il commissario di Milano.

- Buongiorno commissario. -

- Siediti Federico devo parlarti di una cosa importante. - di solito il commissario ha un tono severo e voce squillante, ma stavolta la voce era più fioca. Anche il suo sguardo duro e vigile ora è preoccupato.

- Ieri a casa di tuo fratello abbiamo mandato una pattuglia per un ispezione della casa. -

- Perchè scusi? -

- Hai sicuramente sentito delle voci che giravano su un uomo straordinario che stava a casa loro. -

A Federico gli si gela il sangue e fatica a parlare – Si, le ho sentite, ma io non ci darei troppo peso. -

- A quanto pare qualcuno lo fa. Gli agenti che abbiamo mandato sono in ospedale con una prognosi di due settimane. E la famiglia... è scomparsa. -

Federisco sbianca e sembra avere un mancamento – Come sarebbe? -

- Stiamo aspettando la deposizione degli agenti per capire cos'è successo. -

- NO....NO...NO, non può essere! - Fede si alza di scatto ed inizia a barcollare da una parte all'altra dell'ufficio con la testa tra le mani, alchè Carla si alza e lo afferra alle spalle.

- Calmati, non ci sono segni di violenza. Su di loro quanto meno. -

- Che significa? -

- Sono stati trovati altri due agenti, non fanno parte di nessuna organizzazione conosciuta. Loro sono morti, sembra che ci sia stato uno scontro, ma non ci sono altri segni di violenza. -

Fede inizia a calmarsi e si siede.

- Tu non sai niente di tutto questo? Non ti hanno detto nulla? -

- Io credo abbiano cercato di dirmelo ma non ho ascoltato. -

- Cosa ti hanno detto? -

- Niente a cui si possa credere. - Fede si alza di scatto – Commissario chiedo il permesso di eseguire delle indagini in solitario. -

- Strana richiesta. Comunque non posso approvare. -

- Commissario mettiamo che siano riusciti a scappare. Loro si fidano di me, da solo riuscirei ad avvicinarmi, una gruppo potrebbe farli scappare. -

Il commissario ci pensa un paio di minuti e poi – Ok. Hai la mia approvazione, ma non devi commettere reati e se vai a cacciarti in qualche situazione devi uscirne subito e avvisare il comando, altrimenti ti tolgo il distintivo. -

- Si signora. -

Federico sa già che i posti dove possono essere andati in caso di fuga sono due: la fattoria e la casa di Nick. Quest' ultima sarà il suo primo obiettivo.

Intanto Nick è già pronto per andare a scuola. Lily e Michelle sono indecise sul da farsi, a scuola potrebbero essere un bersaglio facile, ma non andarci metterebbe l'anno a rischio.

Adriano le aiuta a prendere una decisione – Ragazze, preparatevi e andate. -

- Dici che dobbiamo rischiare? - chiede Lily.

- Tanto io e mamma dobbiamo andare al lavoro anche se voi state a casa non cambia nulla. Cambia però il fatto che a scuola vi distrarrete un po' e sarete in compagnia. -

- Io sarò massacrata di domande. - dice Michelle con aria abbattuta.

- Lo so. Di sicuro anche mamma verrà sommersa di domande e forse anche io. Cerchiamo di superare questo momento. Siete due ragazze forti so che ce la farete. -

Il discorso del padre incoraggia entrambe ad uscire di casa.

Michelle va a scuola accompagnata da Adriano in auto, mentre Lily va a piedi con Nick come sempre, la loro scuola dista solo 15 minuti a piedi.

A Fred è stato detto di non uscire di casa, invece dopo pochi minuti che e ne sono andati tutti esce dalla finestra del bagno al piano superiore.

Federico arriva a casa di Nick, suona il campanello, bussa varie volte, ma nessuna risposta, così sbircia dalle finestre della sala e della cucina, non vedendo nessuno si dirige alla fattoria.

I due ragazzi arrivano alla scuola mano nella mano, ma senza aver parlato per tutto il tempo.

Lei viene osservata come una vip in spiaggia circondata da paparazzi, ma nessuno si avvicina a fargli domande grazie alla presenza di Nick. Raggiungono subito il solito gruppo di amici che si comportano normalmente, rendendo Lily meno nervosa fino al suono della campanella che li divide e lei si sente di nuovo tutti gli sguardi addosso.

Per Michelle la situazione è diversa, lei non ha nessuno ad aiutarla anzi, sono i suoi stessi compagni a tempestarla di domande, tanto che scoppia in lacrime e corre a chiudersi nei bagni.

Laura sotto gli uffici del suo partito trova una massa di giornalisti pronti ad aggredirla, così si gira e torna indietro avvisando che per qualche giorno lavorerà da casa, il che alimenta il dubbio nei suoi colleghi.

Adriano nel suo ufficio è molto più tranquillo, nessuno gli pone domande e, dato che ha del tempo libero, ne approfitta per navigare in Internet e aggiornarsi sulla situazione.

Federico arriva alla fattoria e parla con il suo vecchio amico. Alla fine capisce così che probabilmente sono andati a scuola ed al lavoro come sempre e si dirige alla scuola di Michelle. Quest'ultima durante le lezioni viene disturbata dai sussurri dei compagni che insistono a chiedere cos'è successo quel giorno e vengono ripresi più volte dagli insegnanti.

Suona la campanella d'intervallo. 15 minuti di agonia per Michelle che viene circondata ancora una volta. Seduta al suo posto, è circondata dai suoi amici che non la lasciano un minuto e la fanno piegare sul banco in preda alla disperazione fino all'arrivo di suo zio che la prende e la porta via. Nei corridoi passano di fianco ad una ragazza dai capelli rossicci, mossi e lunghi con qualche ciocca blu, che la guarda con tristeza andare via. Una volta saliti in macchina la piccola abbraccia Federico piangendo.

Lily all'intervallo viene presa di mira da Tania, la rappresentante d'istituto bionda, occhi azzurri, secca come un rametto tranciato da un albero e troppo, troppo vanitosa, sempre vestita alla moda. Insieme a lei le sue due amichette lecca lato b e Alì, soprannominato così perchè ricorda il noto pugile, con il suo metro e 90, pelle scura, pelata, naso a patata e orecchie piccole, per il quale veniva ridicolizzato, finchè non ha sviluppato una muscolatura sovrumana. È anche più spesso dei tizi in nero entrati a casa di Lily. Alì funge da guardia del corpo ed esecutore di Tania.

Mentre Lily scende le scale per recarsi nel cortile e raggiungere i soliti amici e Nick, gli sbarra la strada la rappresentante.

- Ciao cara. - gli dice con un falso sorriso.

- Cosa vuoi? - con tono seccato.

Tania fa una smorfia – Certo da quei buzzurri dei tuoi genitori non puoi imparare molto, ma almeno il saluto per educazione pensavo lo conoscessi. -

- Lascia stare i miei genitori, di sicuro hanno fatto più dei tuoi che a parte i completi firmati che ti prendono hanno fatto un pessimo lavoro. -

- Come se non sapessi della tua invidia. - e scatta la risatina, seugita a ruota dalle altre due.

- Di solito non dico niente, ma adesso mi sono davvero rotta. Non sono in una situazione facile quindi levati. -

- Cos'è questo tono? Finalmente hai trovato le palle dopo quattro anni? -

- Se non vuoi fare gli esami in un letto d'ospedale levati. - le ragazze scoppiano a ridere.

Nick vede la scena da lontano e corre in aiuto della ragazza.

- Oh guarda arriva il principe azzurro. -

- Tania mancano due settimane agli esami non puoi fare a meno di rompere, poi non la vedrai più. -

- È proprio perchè siamo alla fine e poi non potrò più torturarla che aumento la dose. Oh a proposito, una volta finita la scuola probabilmente prenderete strade diverse. Tu che hai intenzione di fare Nick? -

- Se è un altro tentativo di farmi diventare un tuo cagnolino, ti stoppo subito. -

- Prima o poi ti stancherai di sta ragazzina mediocre, e a quel punto avrai già perso la possibilità di stare con qualcuno di serio. -

Lily, dopo quattro anni di offese e prese in giro, si libera della rabbia e spintona Tania che viene sostenuta da Alì. L'omone si infuria quando qualcuno tocca Tania e minaccia Lily.

- Inginocchiati subito e chiedi scusa. - la sua voce è molto cupa, ma forte e aspra.

- Io non mi inghinocchio davati a nessuno. - risponde con tono autoritario.

- Non mi piace il tuo nuovo comportamento, Alì ricordagli chi sono. -

Così Alì si avvicina a Lily, che anche se spaventata non indietreggia.

- Non ti avvicinare! - gli ordina Nick. Appena Alì fa un altro passo, lui gli tira un pugno in faccia senza smuoverlo.

- Sei bello, ma sei stupido, pensi davvero di poter affrontare il mio ometto? - dice Tania con un odioso tono da superiore.

Nick tira altri due pugni senza effetto – Non serve a niente, spostati tanto il bestione non mi farà del male. - gli dice Lily.

- Non ti farà del male? Questo qui non è la prima volta che mette le mani addosso alle ragazze, ha sparso troppa paura nella scuola in questi anni. Quello che faccio non è solo per te, ma anche per tutti quelli che ha ferito. -

- Non ti ha mai fatto niente perchè mi piacevi e gli ho dato ordine di non toccarti, ma ora vedo che sei troppo stupido per stare con me. Dai una lezione anche a lui. -

Appena Tania finisce di parlare Alì prende Nick al collo e lo solleva da terra per poi lanciarlo oltre Lily contro le scale. Il colpo è talmente doloroso da lasciarlo senza fiato. Lily corre a vedere come sta, e mentre gli tiene la testa tra le mani, Alì gli arriva alle spalle. Sta per prenderla per i capelli quando una mano gli blocca la presa. Fred è arrivato in soccorso. I due si fissano intensamente.

- Questo chi è? - domanda Tania.

- Speravo che arrivassi un po' prima, guarda come ha ridotto Nick. - urla Lily.

- Io speravo di non dover intervenire. -

- Scusate ho fatto una domanda. Chi è questo? -

- Questo è uno che ti apre in due. - risponde Lily sorridendo.

- Ahh ora capisco perchè hai questo tono. Credi che il tuo amico ti possa aiutare? Me lo auguro per te, perchè se vince il mio Alì tu sei finita. Sfoga la tua rabbia ometto. -

Alì tenta di alzare il braccio per liberarsi, ma non ci riesce.

- Bhe che aspetti? - domanda Tania seccata.

Fred sicuro di essere più forte sferra un calcio circolare destro ad Alì, quando lo colpisce la ghiaia intorno ai due si smuove. Tutti restano a bocca aperta. Tuttavia Alì non si è mosso – Complimenti ottimo colpo. È arrivato veloce e preciso sull'orecchio. Una persona normale avrebbe perso i sensi subito. - rimanendo impassibile.

Fred lascia la presa e fa due passi indietro – Lily allontanati. -

Non lasciandoselo dire due volte la ragazza aiuta Nick ad alzarsi e si allontana, così come si allontanano le altre tre. Si può quasi toccare con mano la tensione del momento, neanche i professori osano intervenire. D'un tratto Alì con un diretto colpisce Fred, e lo fa volare indietro sulle scale spaccando i gradini.

Tania ride fastidiosamente seguita dalle sue amiche, convinta che sia tutto finito... invece Fred si rialza sgranchiendosi il collo e la schiena. Alì resta sorpreso.

Fred capisce subito che non si trova davanti ad un normale umano e si prepara ad un duro scontro.

Federico si fa raccontare tutto da Michelle e si avvia verso la scuola di Lily, mentre i ragazzi che l'avevano fatta star male ricevono visita dalla ragazza con i capelli rossi.

- Cosa avete fatto a Michelle? - dice con tono rabbioso, ma non viene presa sul serio perchè la sua voce è bianca, cristallina e delicata, di certo non di quelle che ti fanno preoccupare. Vedendo questa ragazzina alta un metro e mezzo che entra furiosa in classe e pretende spiegazioni si mettono a riderle in faccia.

Lei inclina la testa ed i ragazzi d'un tratto si sollevano da terra – Ma che cazzo succede? -

- Avete fatto soffrire Michelle. -

- Noi volevamo solo sapere cos'era successo, a casa sua non abbiamo fatto niente. - dice uno di loro. Una decina di ragazzi sospesi a mezz'aria avvolti dalla paura iniziano a fare strani versi.

- Cosa sta succedendo! - dice uno di loro con la voce strozzata. Effettivamente è quello che sta accadendo. I ragazzi hanno la gola schiacciata e stanno soffocando.

Suona la campanella di fine intervallo e la ragazza lascia andare tutti e se ne va.

Quando l'insegnante entra in classe li trova disperati ed in lacrime.

Alle superiori lo scontro tra Fred ed Alì è già iniziato, ed ogni colpo crea un eco di suono tonfo. La velocità dei pugni è sorprendente. Uno scambio continuo tra i due, finchè Alì trova un varco e colpisce violentemente Fred al viso con un gancio mettendolo a terra. Lily non crede ai suoi occhi.

Alì lo afferra e lo lancia attraverso una finestra che va in frantumi.

- Non è possibile. - dice Lily a bocca aperta.

Tania sbalordita da tutto ciò si riprende subito – Mi sembrava ovvio fin da subito che il tuo amico non aveva speranze. - e di nuovo si mette a ridere. Un banco vola fuori dalla finestra contro Alì che non si muove di un centimetro, ma appena tocca terra Fred colpisce l'omone con un pugno caricato allo stomaco che spazza via la ghiaia attorno a loro. Alì cade in ginocchio e Fred lo colpisce con un calcio circolare stavolta mettendolo a terra.

Federico arriva a scuola e trova l'ingresso deserto, anche i bidelli sono spariti. Si guarda intorno ed inizia a cercare in giro.

Alì si rialza e si prepara a riprendere la lotta, ma Fede li interrompe.

- Fermatevi immediatamente! -

- Perchè c'è lo zio? -

- Lily vieni qui muoviti! -

Lily dopo essersi assicurata che Nick si sia ripreso obbedisce a suo zio.

- Tu e questo qui venite con me ora. Ok tornate tutti dentro è finita. -

Fred si gira verso di loro ed Alì, ne approfitta per colpirlo con un colpo di avanbraccio caricato e lo ribalta a terra.

- Alza le mani sopra la testa! -

- Zio lascia stare non puoi far niente. -

- Sei in arresto per aggressione! -

Alì inizia a camminare verso Federico – Fermo dove sei! -

Le minacce non servono e continua ad avvicinarsi. Fede lo avvisa un'ultima volta senza successo, così estrae il manganello e lo colpisce alle gambe senza successo. Prima che Alì possa far qualcosa Fred lo afferra alla vita da dietro, ed esegue un German Suplex, ovvero solleva Alì portandolo sulla sua testa e facendolo cadere dietro di sè. L'impatto è tremendo tanto da far tremare la terra attorno a loro, successivamente se ne vanno.

- Chi diavolo è quello? -

- Di sicuro non è umano. -

- Perchè sei venuto a prenderci? -

- Non mi sarei aspettato di trovarvi a scuola come un normale giorno, vi rendete conto che vi stanno cercando delle persone molto pericolose? -

- Con Fred che paura hai? -

- Ne parliamo dopo ora andiamo a prendere i tuoi. -

Salgono in auto e si dirigono agli uffici di Laura.

Alì si rialza e si toglie i sassolini attaccati alla testa, mentre studenti e professori rimangono allibiti. Tania gli si avvicina – Avete visto il mio ometto che campione. -

Alì si scrolla la ragazza di dosso e si dirige fuori dalla scuola.

Dopo aver recuperato sia Laura che Adriano tornano a casa loro.

- Dovreste andare fuori città e invece dove vi trovo? A scuola. E come mi trovo poi... una che piange circondata dai compagni stronzi, e una che sta guardando una rissa tra due alieni. -

- C'è un altro alieno? - chiede Laura.

- Non sappiamo cos'era? - risponde Lily.

- Nessun umano è in grado di reggere i miei pugni questo è sicuro. Quindi questo ci porta ad una conclusione sola. -

- Quindi altri come te sono arrivati prima. - dice Adriano.

- Se solo riuscissi a ricordare qualcosa. -

- Ne parlate come fosse una cosa normale. - dice Federico.

- Io ho cercato di dirtelo zio . -

- Ok ok... adesso lasciatemi qualche secondo per capire quello che succede, e soprattutto per iniziare a crederci a quello che succede. -

- Fred ma tu stai bene? Hai preso delle belle botte prima. -

- Si stai tranquilla. Comunque dovresti preoccuparti di più per Nick credo. -

- La cosa per cui dovremmo preoccuparci tutti è il fatto che hai combattuto in modo sovrumano davanti a centinaia di persone, e se qualcuno ha fatto un mezzo video, cosa abbastanza certa, siamo perduti. Anche senza video siamo perduti. Ora saremo braccati da tutti. - dice Adriano.

- Forse no. - risponde Fred.

- Come no? -

- Se mi presento a tutto il mondo forse si concentreranno su di me e lasceranno in pace voi. -

- Cosa vorresti fare!? - urla Lily.

- Laura farà un comunicato stampa, e mi presenterò davanti a tutti senza omettere niente. -

- Ti rendi conto di quello che accadrà dopo? - gli dice Laura.

- Mi rendo conto che tenermi qui è troppo pericoloso per voi, e vi state rovinando la vita per me. È una cosa che non accetto. Appena possibile mi presenterò al mondo. -

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Capitolo 6
*** Allo scoperto ***


Capitolo 6: Allo scoperto

I quattro Massari tentano di convincere Fred a non esporsi, ma la decisione è presa.

Laura chiama in ufficio e fa organizzare una conferenza per il giorno dopo con massima priorità.

Federico torna alla centrale e spiega l'accaduto al commissario.

- Una storia da fumetti. Però non sei il tipo che mi viene a raccontare balle quindi ti credo. Domani io posso anche mettere tutto il distretto a guardia dell'evento ma sai che, quando arrivano i pezzi grossi, noi saremo messi da parte. -

- Non è bello da dire ma sinceramente non mi interessa. Voglio solo che la mia famiglia sia al sicuro di quello che accadrà a Fred non m'importa. -

Scende il Sole e Lily riceve una chiamata di uno degli amici di scuola.

- Come stai? -

- Bene Albi grazie. -

- Pazzesco oggi vero? -

- Si... pazzesco. -

- Hai sentito Nick? -

- Si sta bene, quasi... sai com'è non è abitutato ad essere lanciato via. -

- Eh già... senti... dopo che sei andata via Alì si è alzato e se nè andato. Forse vi ha seguito. -

- Non credo avrebbe già tirato giù la porta. -

- Hm ok. Non girare mai da sola tieni quel tipo di oggi vicino. -

- Tranquillo anche se non è con me arriva sempre a salvarmi. -

- Capito. C'è dell'altro. Dopo sono arrivati dei tizi vestiti di nero ed hanno iniziato a fare domande. -

- Quali domande? -

- Quel tipo di domande a cui non rispondi anche se conosci la storia. Chiedevano di te e del tuo amico, ma sembrava che non sapessero niente di lui. Da quello che so nessuno ha detto niente e gli stupidi non hanno neanche chiesto se erano stati fatti dei video. -

- Stai attento sono pericolosi, avvisa anche gli altri. -

- Va bene tranquilla. Ma... in cosa ti sei cacciata? -

- Credimi non lo so neanche io. Se vuoi sapere guarda il Tg domani. -

- Quale Tg? -

- Quello che vuoi, tanto ne parleranno tutti. -

- Va bene. Mi raccomando eh. Ci sentiamo. -

- Ciao Albi grazie. -

Lily chiude la chiamata e scende nel salotto dove ci sono i genitori a raccogliere cocci e pezzi di vetro.

- Mamma, papà. Vi chiedo scusa. - con aria molto triste.

- Scusa per cosa? - dice Adriano.

- Tutto questo è colpa mia. -

- E perchè sentiamo. -

- Ho voluto tenerlo qui con noi, se lo avessimo mandato da un altra parte magari non scopriva neanche dei suoi poteri. -

- È arrivato dallo spazio, ha perso la memoria e la prima cosa che ha fatto è stata venire qui. Quindi ovunque lo avessimo mandato sarebbe tornato da te. Non hai niente di cui scusarti. Da quando ti è stata data quella collana sapevamo che eri speciale e che prima o poi sarebbe successo qualcosa. -

- Quanto vorrei sapere di più. -

- Sappi che qualsiasi cosa succeda mamma e papà non ti lasceranno. - dice Laura.

I tre si abbracciano e Lily in quel momento si sente come un neonato tra le braccia dei genitori.

Fred ripensa allo scontro con Alì ed al fatto che cambiava di continuo strategia per aprire varchi nella difesa e colpire con grande velocità. Di sicuro non è solo muscoli quel tipo.

Michelle resta chiusa nella sua stanza ad ascoltare musica per cercare di rilassarsi.

Nel frattempo il Presidente viene avvertito dello scontro alla scuola dall'uomo che presentava i quadri al museo.

- Credo di poter confermare la minaccia. -

- Quindi suggerisci di dar via al programma? - dice il Presidente.

- Sono morti dei miei uomini ed ora sappiamo che non è l'unico con dei poteri. Dia inizio al programma prima che decidano di unire le forze e ci spazzino via. -

- Va bene Roberto sarai tu a capo dell'organizzazione, hai carta bianca. Quando trovi la minaccia eliminala con ogni mezzo. -

- Il nostro amico ha ultimato le sue armi, non sarà difficile e dovremmo contenere i danni. -

Il fratello di Roberto insieme ai due soliti compagni, con il quale a visitato la casa dei Massari, si reca dall'uomo che ha inventato le armi. Uno scienziato rinchiuso in una specie di bunker sotterraneo sulla costa Ligure. Un uomo di altezza media, magro, dai capelli biondi, riccioli corti, con occhialoni tondi e barba lunga, folta e crespa. (?) Ovviamente indossa il camice bianco.

La porta di metallo pesante alle sue spalle si apre ed entrano i tre scagnozzi.

- Allora Samuele, dove sono le nostre armi? - dice Riccardo, il fratello di Roberto.

- Si eccole qui le mie migliori creazioni. - con voce da giovane ragazzo fumatore di sostanze illegali. Gli porta una valigetta con all'interno due oggetti tondi di acciaio.

- Sarebbero queste? Secondo me devi smettere di fumare quella roba per un po'. -

Samuele ride strizzando l'occhio destro facendo trasparire una leggera pazzia – Queste sono armi molto potenti. Permettete una dimostrazione. Hey uomo enorme vieni qui sei il mio volontario. -

L'uomo enorme, dopo un cenno di Riccardo, si avvicina a Samuele che gli mette l'oggetto attorno all'avambraccio e lo chiude saldamente.

- Bene ora... anzi no no, qui non funziona correttamente, dobbiamo uscire. -

Il gruppo esce dal bunker e lo scienziato indossa gli occhiali da Sole.

- Non mi aspettavo tutta questa luce. Ok bene, ora... uh ok, prendi di mira la macchina e poi tira un pugno. -

L'uomo un po' titubante si avvicina all'auto con il quale sono arrivati.

- No no no qui. Da qui devi tirare il pugno. -

L'uomo torna indietro e punta l'auto. Sferra un pugno da circa sei metri di distanza e le portiere dell'auto si contorcono, i vetri vanno in frantumi e l'auto stessa si sposta di qualche centimetro.

- Cosa diavolo è? - dice Riccardo.

- Hehe, quella è l'arma migliore che abbia mai creato. -

- Si ok me l'hai detto anche prima, voglio sapere come funziona. -

- Questi... ehm... bracciali si possono chiamare si? Anche se vorrei trovargli un nome tosto che faccia... -

- La smetti! Dimmi come funzionano e basta. -

- Ok, ok. Questi cosi riescono ad aspirare l'aria che sta intorno a noi da dietro e la espellono da davanti sotto forma di aria compressa. Ovviamente ci sono pro e contro. -

- Quali sarebbero? -

- Beh se c'è del vento il colpo che ne esce è molto più forte, più vento, più forza. Però bisogna stare attenti troppa forza ti spacca le braccia. E poi dopo ogni colpo bisogna aspettare almeno 30 secondi per la ricarica. -

- E si attivano da soli? -

- Si attivano quando si contrae il muscolo del braccio. -

- Molto interessante. Mio fratello sarà contento. Quanti ne hai fatti? -

- Solo quattro, mi serve più tempo per farne altri. -

- E allora mettiti al lavoro subito hai già preso abbastanza aria forza. -

Inizia un nuovo giorno. È tutto pronto per la conferenza stampa. Il Duomo è affollato di giornalisti e poliziotti. Sulle scale davanti all'edificio ci sono i Massari e Federico.

Laura è la prima a prendere il microfono in mano e, quando lo fa, il borbottio generale diventa un silenzio di tomba.

- Buongiorno. Vi ringrazio di essere qui. I sospetti di questi giorni e le voci che girano, sono vere. Si abbiamo veramente ospitato un essere di un altro pianeta. - I giornalisti tornano a borbottare e confabulare tra loro.

Fred prende la parola togliendo il microfono a Laura.

- Signori. L'uomo di cui tanto si parla sono io. Però non posso rispondere alle vostre domande. Quando sono arrivato qui ho perso la memoria, non so niente di me. Sto scoprendo poco a poco i miei poteri. Mi hanno affibiato il nome Fred e potete chiamarmi così, anche se so che mi marchierete come alieno, non umano ecc.

Io posso dirvi una cosa sola, cioè che non sono qui per far del male a nessuno. Dentro di me sento di voler difendere questo pianeta ed i suoi abitanti. Per quanto riguarda le persone che mi stanno cercando... io sono qui, potete venire a prendermi subito, ma lasciate stare questa famiglia. -

Dopo quelle parole una ventina di persone si avvicinano alle scale, tutte vestite di nero e muscolose.

- Erano già qui? - dice Adriano.

Uno di loro fa segno a Fred di dirigersi verso un SUV nero, nessuno di loro dice una parola.

I giornalisti iniziano a scattare decine di foto che infastidiscono gli uomini ed iniziano a distruggere le fotocamere e videocamere, provocando la dispersione della folla.

Fred non si muove finchè sono solo le telecamere a finire a terra. Le urla dei giornalisti diminuiscono mentre si allontanano, qualcuno indietreggia ma non se ne va.

Fred si gira verso la famiglia – Tornate a casa e non preoccupatevi di me. -

- Quindi finisce tutto così? - dice Lily.

- Siamo all'inizio non alla fine. - dopodichè Fred si avvia all'auto.

I Massari possono solo star a guardare, sanno di non poter far nulla, e poi la decisione di tutto ciò era di Fred.

- Cosa gli faranno? - domanda Michelle.

- Quello che si vede anche nei film. Gli fanno domande anche se non ha più memoria, controllano la sua mente, il suo corpo... e poi lo usano come un arma e se non lo fa, li rivedremo a casa. - risponde Adriano.

I giornalisti rimasti tornano a fare domande alla famiglia che se ne va scortata dalla polizia senza rispondere.

- Zio. Voi potete tenere d'occhio Fred ovunque lo portino vero? - chiede Lily.

- Temo di non poter fare nulla. Io non so niente di loro, ma è strano. Il nostro comandante prima della conferenza ci ha detto di non fare nulla se non sotto suo ordine preciso. E non ha ordinato nulla quando sono arrivati quei tizi. -

- Quindi lei sa qualcosa? -

- Probabilmente non sa nulla, ma anche lei deve eseguire gli ordini. Qualcuno più in alto muove i fili. Come te la spieghi la presenza di quei tizi se avete deciso solo ieri sera della conferenza? Qualcuno ha fatto la spia, non so se sia della polizia, un giornalista o qualcuno che lavora con tua madre, ma qui la faccenda è più grossa di quel che sembra.-

Intanto le cinque auto nere viaggiano una dietro l'altra verso il Museo del capo delle operazioni.

Una volta arrivati uno degli uomini prende il telefono e chiama il capo – Abbiamo il soggetto. Si capo. - chiude la chiamata e si rivolge a Fred – Ora prepariamo il necessario per il trasferimento, nel frattempo puoi osservare i quadri. -

- Quale trasferimento? -

- I nostri capi sono fuori sede, ti scorteremo a Roma dove li incontrerai. -

Fred se ne sta buono e tranquillo ed inizia a farsi un giro per le sale, sotto il controllo di una ventina di uomini.

Dopo circa venti minuti l'uomo torna da lui – Siamo pronti, seguici. -

Il gruppo risale sulle auto nere e partono verso l'aereoporto, dove li attende un piccolo aereo privato di lusso. L'aereo lo porta a Roma, dove l'attende un Land Rover Defender, auto militare inglese data all'esercito italiano, che lo porta a Palazzo militare.

Ad attenderlo ci sono il capo dell'operazione Roberto, un uomo di mezz'altezza con i capelli neri pieni di gel, viso tondo, leggermente sovrappeso, con sguardo di ghiaccio e vestito di tutto punto, il generale dell'esercito Flavio, un uomo alto con i baffetti grigi, capelli argentati con qualche sfumatura nera rimasta dalla gioventù, ben messo di corporatura con la divisa ed il Presidente La Terra, uomo di media altezza, magro, capelli argentati e paffuto.

Il primo a riceverlo è proprio il presidente che gli stringe la mano.

- Finalmente ho il piacere di incontrarti. -

- Perchè tutta questa voglia di conoscermi? -

- Perchè tu sei speciale, giusto? -

- Fred io sono Flavio Sartore. -

- Si so bene chi sei. -

- Conosci molte cose. - dice il Presidente.

- Mi sono connesso con la mente di una persona ed ho imparato tutto di voi. -

- Bene così risparmiamo tempo. -

- Arriviamo al dunque per favore, non mi piace star lontano da Milano. -

- Temo che non rivedrai Milano tanto presto. Vogliamo conoscerti meglio. - dice Flavio.

- Non posso dirvi niente, come ho già detto non ho ricordi. -

- Per ora non ne hai. La memoria si può recuperare. Ma a noi non importa dei tuoi ricordi per il momento, noi vogliamo sapere quali sono i tuoi poteri. -

- E che uso vorreste farne poi? Volete usarmi contro paesi rivali? Volete prelevare il mio sangue per creare altri come me? -

- Oh andiamo non siamo in un fumetto. -

- No e potete fare di peggio. Io sono unico punto e basta. E non pensate di potermi controllare o usare. Accontentatevi di sapere che sono dalla parte dei buoni e potete contare su di me. -

- Ragazzo abbassa le ali. - dice Roberto – Pensi di essere superiore a noi? Abbiamo mezzi che possono metterti in seria difficoltà. -

- Ah ho ben presente i vostri mezzi. Se ti riferisci a quei cagnolini tutto muscoli ti dirò che per me sono pericolosi come uno scarafaggio sotto una scarpa. Se invece ti riferisci alla bomba atomica... probabilmente mi farei molto male ma, considerando che sono arrivato come una meteora, la cosa non mi fa nè caldo nè freddo. -

In quel momento si apre la porta dell'ufficio.

- Signore. -

- Non ora. - dice il generale.

- Signore deve guardare questo. -

L'ufficiale si avvicina con un tablet e mostra l'immagine di un satellite che ha intercettato una nave entrare nella stratosfera.

- Quella cos'è? -

- Sembra una nave aliena signore. -

Tutti fissano Fred.

- Allora è un invasione. - dice Flavio.

- Io non sono un nemico. -

- Strana coincidenza però. Tu sei stato inviato per controllarci e fare rapporto per preparare l'invasione. -

- Generale io ci tengo a questo pianeta e se davvero si tratta di un attacco alieno, e se davvero io faccio parte della loro razza, li convincerò ad andarsene con le buone o con le cattive. -

- Tu non farai niente sei in arresto. -

- Cosa? Metti agli arresti l'unico che può fare qualcosa? -

- Flavio forse dovremmo dargli una possibilità. -

- Come signore? Lei veramente ha detto di dare una possibilità a questo qui? -

- Generale quanto vuoi stare a parlare ancora? Quella nave sarà qui tra poco. -

- Abbiamo le nuove armi presidente, possiamo farcela da soli. - dice Roberto.

Il Presidente abbassa lo sguardo pensieroso.

- Tu con il tablet, dov'è diretta la nave? - dice Fred.

- Sta scendendo a forte velocità su... Milano. -

Fred spalanca gli occhi e si avvicina alla finestra.

- Dove stai andando?! - urla Flavio.

- Prometto che ne riparleremo ora devo proteggere delle persone. -

Fred salta giù dalla finestra ed inizia a correre, sempre più veloce.

- Presidente che facciamo? Dichiariamo l'allerta? -

- Aspettiamo. Diamo una possibilità a qul ragazzo. -

- Lei sta scherzando presidente. -

La Terra va a guardare fuori dalla finestra e fa un mezzo sorriso.

A Milano tutti filmano la nave in avvicinamento, tra stupore ed ansia.

Lily e gli altri al commissariato non si sono ancora accorti di nulla.

Si apre un portello della nave e ne escono tre uomini che atterrano sul Duomo.

I tre scesi sono i compagni di Fred che sono stati sconfitti e tenuti prigionieri.

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Capitolo 7
*** Invasione e rivelazioni ***


Capitolo 7: Invasione e rivelazioni

I tre scesi dalla nave rimangono sulla cima del Duomo a fissare la folla radunata sotto di loro.

Al comando entra un poliziotto con il fiatone – C'è una nave aliena al Duomo! -

Tutti restano a fissarlo.

- Una nave aliena? - chiede un collega.

- Si ve lo giuro. Dov'è il comandante? -

Mentre qualcuno si dirige nell'ufficio, altri si guardano in faccia perplessi ed a Lily si illumina la collana. Allo stesso tempo si illumina quella di Fred che aumenta ancora la velocità superando di netto un treno Freccia rossa alla velocità di 270 Km/h.

I tre alieni, attirati dalla collana, si dirigono alla centrale facendo un balzo dal Duomo ai palazzi vicini. Le persone sotto di loro restano a riprendere l'astronave ancora sospesa sopra la piazza.

Un gruppo di motociclisti radunati in un bar vedono la scena, salgono in sella alle loro Harley Davidson e seguono i tre alieni.

Intanto a Roma il generale lascia la stanza per dare l'allarme dell'invasione nonostante il Presidente non abbia acconsentito.

- Signor Presidente dico a mio fratello di tornare a Milano con le nuove armi e di attivare il programma Alfa. -

Il presidente si gira e con uno scatto fulmineo afferra Roberto alla gola e lo solleva da terra.

- Che diavolo sta facendo? -

- So benissimo che la tua organizzazione lavora per l'alieno su quella nave. - la voce del presidente da calda, calma e rassicurante diventa come quella di un cane rabbioso mentre ringhia al rivale.

- Ma che cazzo? -

- Basta con i giochetti. Le cose stanno cambiando. Ho atteso centinaia di anni il suo arrivo e voi non farete nulla contro di lui. Riuscirà a cavarsela benissimo e risveglierà i suoi poteri, speriamo anche i ricordi. -

Roberto perde i sensi e viene sbattuto a terra.

Fred si trova sulla costa Toscana quasi a metà strada, quando i tre alieni distruggono la parete del commissariato dove si trovano i Massari. Il frastuono provocato dal colpo intontisce e spaventa tutti. Quando si riprendono estraggono le armi contro gli alieni, ma vengono tutti ignorati. I tre pensano solo a Lily.

Iniziano ad avvicinarsi a lei e Federico, senza ordinargli di fermarsi, apre il fuoco. Il più grosso, con i pantaloncini rossi da pugile e i guantoni neri si mette davanti agli altri prendendosi tutto il caricatore dell'arma, provocandosi solo dei tagli superficiali. Rimangono tutti a bocca aperta, nessuno ha il coraggio di far fuoco.

La donna del trio mulatta e snella, vestita come un cheerleader, si avvicina a lei. Federico si mette in mezzo, ma viene lanciato attraverso la vetrata dell'ufficio del commissario. Solo a quel punto i poliziotti prendono coraggio e tentano di aprire il fuoco, ma prima di mettere il dito sul grilletto, uno dei tre alieni gli porta via tutti i caricatori, lasciando le pistole vuote. Lily viene presa alla gola e la donna gli afferra la collana che si illumina e sprigiona un onda di energia che scaraventa tutti a terra, ribalta le scrivanie, distrugge i vetri di quadretti e finestre, fa esplodere i pc e fa saltare le luci al neon.

Fred "sente" lo schok della ragazza e la sua velocità aumenta di nuovo.

Al commissariato giungono i motociclisti che, dopo qualche istante di incertezza, aiutano i poliziotti ad uscire prendendoli in spalla.

Federico striscia verso Lily, unica rimasta sveglia ma talmente spaventata da rimanere pietrificata.

- Lily allontanati ora che sei in tempo... Lily riprenditi! -

La ragazza non si muove e respira affannosamente.

- Lily svegliati cazzo! -

Il più grosso dei tre si riprende e si rialza.

- Voi ragazzi, aiutate la ragazza. Per favore dovete salvarla. -

I ciclisti restano perplessi.

- Non perdete tempo, quei tre sono qui per lei, per favore aiutatela! -

Quattro di loro passano tra le scrivanie ribaltate, recuperano la ragazza ed escono.

L'alieno si rialza e sveglia gli altri due, per poi uscire e seguire i motociclisti.

- Quei tre ci stanno seguendo. - dice uno di loro.

- Mi sa che ci siamo cacciati in una situazione di merda. - risponde un altro.

Uno dei tre alieni con uno scatto supera la banda e si ferma davanti a loro, due di loro si fermano, altri due finiscono ribaltati a bordo strada e gli altri tre hanno girato in una via in contromano, Lily è con questi.

- Avete visto che roba? -

- Vereamente ho visto solo che era dietro e poi davanti a noi. -

- Appunto era quello che dovevi vedere. -

- Si ma adesso gli altri? -

I due che si sono fermati scendono dalle moto e staccano le catene che gli fanno da cintura, simbolo di quella banda, uno di loro la tringe attorno al braccio, l'altro la usa come frusta.

- So che non abbiamo niente da fare contro sti qua, ma dobbiamo aiutare quella ragazza, non so perchè me lo sento dentro. E poi mamma è contenta quando aiuto qualcuno. -

Anche i due ribaltati si alzano con qualche ferita di strisciata all'asfalto e si sfilano le catene.

Nel frattempo dall'astronave, ancora ferma al Duomo, iniziano a sbarcare decine di uomini alti e dalla pelle bianca, che iniziano a far fuoco sulle persone intorno. La folla inizia ad urlare e fuggire in preda al panico. Molti non lasceranno mai la piazza.

Federico si assicura che la sua famiglia stia bene e, dopo, prende un fucile dall'armeria, sale su un auto e si dirige al Duomo.

Finalmente viene dato l'allarme d'evaquazione e delle camionette con altoparlante iniziano a dare il messaggio nelle strade. L'esercito di stanza inizia a muoversi, alla testa delle truppe vi è il maresciallo Pasquale Bratti.

I tre motociclisti si trovano la strada sbarrata da un gruppo di alieni che sta eliminando delle persone e, prima di poter invertire senso di marcia, si trovano circondati.

- Adesso che facciamo? -

La collana di Lily ancora una volta si illumina, lei si riprende totalmente e poi inizia a lievitare.

- Porca puttana ma questa vola! -

Gli alieni puntano su di lei le armi ma, appena prima di far fuoco, dei fasci di luce escono dalla collana trapassando gli alieni e uccidendoli. Dopo Lily torna a terra.

- Ma tu cosa sei? -

- Vi ringrazio di avermi aiutato. Ora andate al riparo, posso cavarmela da sola. - il suo sguardo per la prima volta è deciso e rabbioso, come quello di un cacciatore che ha messo la preda all'angolo.

I motociclisti si allontanano e Lily viene raggiunta dai uno dei tre alieni. Il suo corpo è palestrato e molto definito, capelli ed occhi blu, con una cicatrice che gli attraversa il pettorale destro, tatuaggio sul braccio sinistro, indossa solo un paio di jeans strappati. Si tratta di Speed.

Per la prima volta Lily riesce a comunicare con il pensiero, come faceva Fred.

- Da chi hai preso quella collana? - chiede Speed.

- Chissà come mai siete così attirati da questa. - Lily non si rende conto di comunicare con la mente.

- Conosci il capitano vero. -

- Capitano? -

- Dov'è Zak? -

- Non so di chi parli. -

- Certo è ovvio che non me lo dica, ma parlerai. Quella collana non può salvarti. -

In quel momento arrivano gli altri due alieni. Lui grassoccio, pelato, con occhi marroni e vestito da pugile. Lei mulatta, più bassa degli altri due, con i capelli e gli occhi viola ed il fisico snello. Sono Heavy e Katr-ka.

- Quella sarebbe la vostra mascotte? - dice Lily rivolta alla donna vestita da cheerleader.

- Prendi anche in giro? Ragazzi lasciatela a me. -

- Mi raccomando non la devi uccidere, dobbiamo sapere se conosce il capo. -

- Speed non ho bisogno che me lo ricordi. -

Katr-ka fa due passi avanti e si mette in guardia mettendo il piede sinistro avanti e tenendo le braccia lungo i fianchi. In quel momento arrivano due Jeep militari con una mitragliatrice montata sopra di ognuna.

- Arrendetevi e mettetevi in ginocchio o apriremo il fuoco! -

- Occupatevi di loro. - dice Katr-ka.

Speed in un secondo smonta le mitragliatrici ed i soldati restano in posizione con le mani vuote.

- Che cazzo è successo? - dice un soldato.

Subito dopo Heavy con una carica da toro ribalta una delle due Jeep, i soldati scendono dalla seconda che viene sollevata a lanciata dentro un negozio, mentre loro vengono messi a terra da Speed.

Katr-ka inizia ad attaccare Lily che riesce ad avitare tutti gli attacchi, a sua sorpresa, poi dei fasci di luce bloccano le braccia e le gambe della donna.

- Non voglio uccidervi. - dice Lily.

- Tu non puoi ucciderci è diverso. La tua forza deriva da quella collana, basta strappartela per farla finita. -

Speed arriva alle spalle di Lily e gli porta via la collana. I fasci di luce spariscono e Katr-ka è libera.

Lily si comporta come se si fosse appena svegliata e, vedendosi circondata dai tre alieni, cade in ginocchio in preda ad un attacco d'ansia.

- Ultima volta che te lo chiedo gentilmente, dov'è Zak? - dice Katr-ka, ma senza la collana Lily non percepisce più il pensiero e non parla. - Vuoi fare la dura eh? -

Katr-ka indurisce il braccio, abilità del suo popolo alieno, e sferra un pugno a Lily che frantuma la strada. La donna estrae il pugno dall'asfalto distrutto e si guarda alle spalle. Lily è in braccio a Fred, finalmente arrivato sul campo di battaglia.

Per le strade di Milano i cittadini scappano in preda al panico. Incidenti, investimenti accidentali, gente che si spinge, che si calpesta, alcuni rubano biciclette per scappare.

I motociclisti nel frattempo hanno ritrovato i compagni, ormai morti per mano di Speed e ne piangono la perdita, prima di rimettersi in sella e cercare di dare una mano alle forze dell'ordine con l'evaquazione.

Ovunque ci sono scagnozzi alieni che distruggono auto, negozi, case ed uccidono tutti quelli che incontrano. Tre di loro entrano in una casa di lusso e trovano una famiglia pronta ad andarsene con i bagagli. Si tratta della famiglia di Tania, la ragazza che perseguitava Lily. La famiglia viene uccisa senza pietà.

Al commissariato la famiglia Massari tenta di telefonare a Lily invano.

- Cosa gli sarà successo? - chiede Laura in lacrime.

- Non pensare al peggio, sono sicuro che sta bene. - risponde Adriano.

- C'è un auto qui fuori, prendetela e lasciate la città. -

- Commissario mi dispiace ma senza mia figlia non me ne vado. -

- Signore capisco cosa prova. Anche io non so dove siano mio marito e mio figlio, ma ora ho bisogno di fare un po' d'ordine nella testa per capire cosa fare e non posso farlo se ho persone intorno che non sono in grado di difendersi. -

- Ma perchè voi ne siete in grado? Si è guardata intorno? - Adriano inizia a perdere la pazienza.

- Vuole andare da sua figlia? La macchina è fuori faccia pure, ma se lei rimarrà l'unico della sua famiglia non venga alla mia porta. -

Adriano inizia a pensare che forse è davvero meglio lasciare la città, per Michelle e Laura.

Federico mentre viaggia verso il Duomo, si vede un tram in fiamme passare a tutta velocità di fianco, fino a che deraglia ad una curva e finisce in un negozio.

Arrivato al Duomo trova la piazza popolata solo dai corpi senza vita dei cittadini. Allo stesso tempo giungono i militari che subito si mettono in posizione e puntano la nave, che occupa metà della piazza, con i bazooka. Lanciano tre colpi in sincronia. I colpi arrivano a destinazione ma non scalfiscono la nave. In cielo arrivano dei Jet militari che aprono il fuoco. I missili, sia degli aerei che dei bazooka, vengono lanciati di continuo e si sorprendono che la nave non reagisca all'attacco.

Infine arrivano due carri armati leggeri ed anch'essi aprono il fuoco. I tuoni provocati delle esplosioni continue assordano Federico. Le fiamme avvolgono una parete della nave sulla quale si continua a fare breccia invano.

- Cessate il fuoco! - ordina il maresciallo Bratti. - Perchè non rispondono? -

- Forse non è rimasto nessuno sulla nave signore. -

Proprio in quel momento si apre il portellone della nave e scende un solo essere. Due metri di altezza, magro, ma con delle braccia e della gambe enormi da far invidia a body builder, dalla pelle grigio scuro e nera sugli addominali e sulle mani, con le corna sulla testa e sulle spalle.

- Che diavolo è? -

L'essere alieno punta i militari ed inizia a muoversi verso di loro.

- Aprite il fuoco! -

I due carri e gli uomini gli scaricano addosso tutti i colpi che hanno. Il rumore provocato è assordante e Federico si mette al riparo dentro alla galleria a fianco del Duomo.

L'alieno esce dalla nuvola di fumo camminando come niente fosse e punta i carri leggeri. Il primo lo apre in due trapassando la spessa corazza con le mani nude e aprendolo come le porte di un ascensore. Il secondo lo lancia sulla Jeep, riducendola ad una scatola piatta su ruote. I soldati ricaricano ed aprono il fuoco ma vengono uccisi, trapassati da parte a parte, dai lunghi artigli che l'alieno ha al posto delle dita.

Subito dopo l'enorme essere butta a terra il generale e gli si mette faccia a faccia.

- Sei tu che comanda? - il ringhio del Diavolo è ben poca cosa paragonata a quella voce, è puro terrore, pura malvagità.

Il maresciallo trema e non riesce a parlare.

- Uno come te non può essere al comando di niente. - e lo decapita con i suoi artigli.

Federico spaventato inizia a correre all'impazzata con l'obiettivo di trovare l'uninco in grado di fare qualcosa.

Fred mette giù Lily e si rivolge agli alieni – Chi diavolo siete? -

- Zak, finalmete sei arrivato. - dice Katr-ka.

- Chi sarebbe Zak? -

- Come chi sarebbe? Sei tu. -

- Io? -

- Deve aver perso la memoria. - dice Speed.

- Fred riesci a sentirli? - chiede Lily.

- Perchè tu no? -

- Guarda che non state parlando con la bocca. -

- Hey ascolta... - dice Katr-ka a Fred – tu sei il nostro capitano. Noi siamo una squadra d'elitè con il compito di difendere il Sistema Solare della Galassia di Andromeda. La nostra ultima missione era quella di fermare Wuktron, un essere che punta alla distruzione delle famiglie reali per vendicare i suoi genitori. -

Fred inizia ad avere dei flash di ricordi.

- Purtroppo la missione è fallita, noi siamo stati catturati da Wuktron, ma io sono riuscito a salvarti lanciandoti sulla Terra. - dice Speed.

- Se siamo una squadra perchè ora state facendo questo? -

- Wuktron ci ha fatto qualcosa in questo periodo. Noi ricordiamo tutto e sappiamo quello che dovremmo fare, ma non possiamo. È come se fossimo sotto il suo controllo, non possiamo fermarci. - dice Heavy infastidito.

- Il vostro obiettivo è distruggere la Terra? -

- No, è quello di eliminare gli umani che tengono il potere e schiavizzare tutti gli altri. -

- Mi spiace, ma non ve lo posso permettere. Compagni di squadra o meno io vi fermerò. -

Fred, o per meglio dire Zak, si prepara allo scontro.

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Capitolo 8
*** Memoria e dolore ***


Capitolo 8: Memoria e dolore

Senza indugiare, inizia lo scontro e Zak viene messo subito in difficoltà da Speed, che gli da una scarica di pugni su tutto il corpo, ad una velocità spaventosa. Zak riesce a tenersi in piedi e tenta di colpirlo, ma Speed si sposta alle sue spalle e lo spinge verso Heavy che, con un colpo a braccio teso al viso, lo mette a terra. Lily pensa che non possa farcela da solo e punta a recuperare la collana in mano a Speed, avvicinandosi lentamente mentre lui è distratto.

Intanto Heavy colpisce varie volte Zak, ogni colpo sbriciola l'asfalto sotto di lui, che anche con la difesa alzata risente molto i pugni. Mentre sta per caricarne un altro, Zak rotola di lato e si salva, si rialza appena quando Katr-ka lo riempie di pugni con la pelle indurita, facendo sanguinare Zak dalla bocca e dal naso. Ad un tratto il suo pugno destro viene fermato dalla mano destra di Zak, che se lo porta a fianco e con l'avambraccio colpisce il gomito di lei con estrema potenza, spezzandogli il braccio. L'urlo della donna ferma Zak dal dargli un altro colpo, anche se non ha memoria, l'essere stati compagni per tanto tempo influisce su di lui. Prova pietà e non riesce a colpirla e Speed ne approfitta per prendere la donna e spostarla, dando spazio ad Heavy, che con la carica da toro colpisce Zak facendogli attraversare le mura fino a due edifici più in là.

I militari ingaggiano duri scontri con i tirapiedi di Wuktron, la protezione civile aiuta ad evaquare le persone rimaste nei quartieri più a rischio, i pompieri ricevono centinaia di chiamate per estinguere gli incendi. Federico corre ancora come un pazzo per tutta la città, finchè si imbatte in due alieni che controllano dei cadaveri. Carica il fucile e spara ferendone uno. I due si girano e aprono il fuoco con i loro fucili al plasma. Federico si nasconde dentro un bar e gli alieni aprono il fuoco. Ogni colpo riduce in polvere pezzi di muro, tavoli, vetri, tutto viene polverizzato a contatto con il plasma blu delle armi. Federico è immobile, pensa che se venisse toccato anche solo alla mano da quel plasma, finirebbe in polvere.

Ad un tratto i colpi cessano. Federico usa una bottiglia di vetro rotta come uno specchio, per vedere cosa stiano facendo. Non vedendo niente si alza lentamente e vede i due alieni a terra senza testa.

Corre fuori per vedere chi sia stato ad ucciderli e vede un enorme massa di muscoli allontanarsi.

- Hey aspetta! - corre da lui pensando di chiedergli aiuto, quando capisce che si tratta dell'uomo che ha affrontato Fred a scuola. Non sa se fidarsi e chiedergli aiuto, ma non ha altra scelta.

- Puoi aiutarmi? -

- Cosa vuoi? -

- Una mano per eliminare sti alieni ovviamente. -

- Io faccio a pezzi chiunque mi trovo davanti non solo alieni. -

- Vabbe ho capito che non posso fare affidamento su di te. - anche se Federico preferirebbe rimanere con Alì, si volta e torna sui suoi passi, lasciando che l'energumeno vada da sè.

Alì, dopo lo scontro a scuola, non si sa dove sia stato, ma ora sta andando a casa di Tania.

In piazza arrivano squadre di soldati che vengono uccise da Wuktron, l'alieno non si muove da lì.

I cittadini sono stati evaquati per metà, ci sono ancora molte persone chiuse in casa che pensano sia già finita e che sia inutile scappare, la tangenziale è intasata dal traffico e i vigili fanno fatica a gestire la situazione, la collaborazione degli autisti è inesistente.

Zak continua lo scontro con Heavy. Iniziano a volare auto di qua e di là, enormi pezzi di muro, pali della luce, tutto ciò che può essere usato contro l'avversario viene usato. La forza di Heavy è nettamente superiore a quella di Zak che si trova più volte a terra. Non si sente più le ossa ed i muscoli sono tutti indolenziti.

- Capitano mi deludi parecchio. -

Zak si appoggia ad una parete e riprende fiato.

- Non stai combattendo seriamente, come fai ad essere affezionato a noi se non hai alcun ricordo? -

Ogni tanto qualche flash illumina la mente di Zak, ma non riesce a focalizzare.

- Si può sapere chi siamo? -

- Te l'abbiamo già spiegato. Siamo una squadra d'elitè, lavoriamo insieme da... se non ricordo male... due milioni di anni. -

Zak ci rimane di sasso.

- Siamo immortali non lo sapevi? Avresti dovuto intuirlo visto che sei sopravvissuto alla caduta. -

- Sono un alieno? Di che pianeta? -

- Tu sei un essere umano. -

- Cosa? Com'è possibile? Non esistono esseri umani come me. -

- Esistono milioni di umani come te, anche io e Speed siamo umani. Ci siamo trasferiti su altri pianeti milioni di anni fa. -

Nonostante le rivelazioni Zak è sempre più confuso.

- Non ti viene in mente niente? - Zak accenna ad un no con la testa – Non importa che ricordi o no, la nostra missione ora è quella di portarti a Wuktron, possibilmente vivo. Quindi lasciati portare da lui, anche io ci sto male a trattarti così. -

- Io da Wuktron ci vado, ma sarà per ucciderlo, e toglierò di mezzo anche voi. -

- Non sei in grado di farlo, il suo subconscio ti impedisce di ucciderci. -

- Riuscirò a mettere a tacere il mio cuore e vi fermerò. -

Zak si riprende e ricomincia a colpire Heavy che sente i colpi molto più potenti e decisi. Intanto Speed cerca di calmare Katr-ka, che per la prima volta in vita sua, si vede un arto spezzato.

- Calmati non sei mica morta! -

Katr-ka piange ed urla come una bambina che per la prima volta si ferisce e sanguina.

Lily approfittando della distrazione si avvicina di soppiatto ed allunga la mano verso la collana. Ancora un pochino, pensa, ancora un po' e ce la faccio. Sta per afferrarla, ma Speed gli ferma la mano e la tiene saldamente nella sua, con l'altro braccio colpisce più volte i nervi delle gambe della ragazza, bloccandoli tutti. Lily non si sente più le gambe e cade a terra, urla dal dolore lancinante, molto più doloroso di quando un nervo va fuori sede.

- Che cazzo mi hai fatto! Porca puttana non mi sento le gambe! -

Heavy reagisce e con un montante allo stomaco mette in ginocchio Zak, con le costole rotte, ma quando sente l'urlo di Lily, si dà lo slancio con le gambe e colpisce Heavy al mento con un montante caricatissimo, ribaltando il grosso uomo.

Con uno scatto arriva a Speed e lo colpisce alla guancia con un destro. Speed non ha avuto il tempo di scansarsi.

- Che è successo? -

- Non lo so, non mi sento le gambe. - Lily è in preda ad un altro attacco d'ansia.

- Forse questa ti aiuta. - Zak ha recuperato la collana e la mette al collo di lei.

Subito cambia viso. Smette di lamentarsi, respira in modo regolare e non potendosi reggere sulle gambe inizia a lievitare.

Le due collane si illuminano e fondono raggi di luce smeraldo. I tre compagni di Zak restano a bocca aperta.

- Adesso è tutto chiaro. - dice Speed.

Zak si volta verso i tre pronto a combattere ancora, ma loro si mettono in ginocchio, anche Katr-ka si inginocchia.

- Che state facendo adesso? - chiede Zak.

- Non ci siamo resi conto della cosa. Chiediamo scusa, non sapevamo. - dice Katr-ka.

- Ma cosa vuol dire? - Zak non comprende.

- Capitano lei è la nostra regina. -

- Cosa? - sia Zak che Lily si sorprendono.

- Non sa neanche lei cos'è. Allora dobbiamo dirvi tutto noi. - dice Speed.

- Volete spiegarvi una volta per tutte? -

- Ogni galassia ha una famiglia reale, re, regina, principi ed un esercito per difenderla. Lei è la regina della galassia di Andromeda. - dice Speed.

- Come fate a dirlo? -

- Quella collana ce l'hanno solo due persone. Il re o la regina e il suo protettore. Anni fa la galassia è stata attaccata e la famiglia reale uccisa, si è cercato un possibile successore e abbiamo scoperto una sorella della precedente regina che si era stabilita sulla Terra. Con il passare delle generazioni i poteri si sono affievoliti e sono rimasti nella parte della mente che non controllano, nascosti. La collana data alla ragazza li ha risvegliati, infatti senza quella lei è una comune essere umana. Abbiamo pensato che quella collana fosse tua, invece ci siamo sbagliati di grosso. - dice Speed.

- Non attaccheremo più. Noi siamo servi della regina. - dice Heavy con sguardo pentito.

- Ma la vostra mente non è sotto controllo di Wuktron? -

- Al fianco della regina i giochi mentali vengono annullati dalla sua influenza. -

- Quindi lei sarebbe la regina di questa galassia, ed io il suo protettore. Ora capisco tante cose. -

- Ascolta bene capitano. Nell'universo ogni galassia ha una famiglia reale come detto prima. Secoli fa scoppiò una guerra. Un essere da enormi poteri iniziò a conquistare e distruggere pianeti. Nessun arma era in grado di fermarlo. Uccise anche molte famiglie reali, perchè non collaboravano tra loro. Solo dopo molti anni decisero di unire le forze. Dodici famiglie reali, unirono le forze e riucirono ad uccidere questo essere. In seguito fù uccisa anche la moglie, anch'essa conquistatrice di mondi. Si scoprì, analizzando i corpi, che lei aveva appena dato alla luce un bambino. Non è mai stato trovato e quel bambino è cresciuto, diventando pura malvagità, diventando Wuktron. -

- Quindi sarebbe il figlio di due distruttori dai poteri talmente elevati, che ci sono volute dodici famiglie reali per fermarli? Allora non capisco. -

- Cosa non capisci? - chiede Katr-ka.

- Non capisco perchè abbiano mandato solo noi quattro a prenderlo. -

- Questo non lo sappiamo neanche noi. -

- Anche con i poteri riscegliati non credo che saremo in grado di eliminare Wuktron. Chiediamo al re di aiutarci. - dice Speed.

- Quale re? Non avete detto che la famiglia reale è stata eliminata? -

- Intendevo il re del pianeta. Tutti i pianeti hanno un re o regina che li governa, e questi fanno rapporto alle famiglie reali. -

- Io non credo che la Terra abbia un re. Lily tu ne sai niente? -

- Non so niente io. Faccio anche fatica a credere a quello che dicono. -

- Non importa. Dobbiamo provarci noi. Insieme possiamo farcela. - dice Zak.

- Noi siamo ai tuoi ordini e a quelli della regina. Io sono Speed, lei Katr-ka e lui Heavy. -

- Bene, allora andiamo. La prima cosa da fare è eliminare Wuktron poi penseremo a capirci qualcosa ed ai danni fatti. - dice Zak.

La squadra è ricostituita, ora si deve liberare la città, dove nel frattempo i militari stanno venendo sopraffatti, Alì elimina tutti gli alieni che trova e, alla fine, arriva a casa di Tania.

Quando entra vede tutta la famiglia a terra, il sangue imbratta le pareti e Tania giace sopra il corpo della madre.

Lui si inginocchia, la prende in braccio e la stringe a sè per diversi minuti, infine la rimette a terra, si alza e si dirige verso il Duomo.

La famiglia Massari è ormai fuori Milano e, sul ciglio della strada, notano una ragazza che cammina da sola con uno zainetto.

- Forse sarebbe meglio dargli un passaggio, abbiamo posto. - dice Laura.

Così Adriano accosta e Michelle la vede in faccia – Ma io la conosco, viene nella mia scuola. -

- Bene almeno sappiamo chi è. - dice Adriano, prima di scendere e invitare la ragazza a bordo. Si tratta di Giorgia, la ragazzina che a scuola ha quasi soffocato mezza classe di Michelle. È segretamente innamorata di lei.

- Ciao. - gli dice Michelle.

- Ciao. - Giorgia è molto timida e le guance iniziano a prendere il colore dei capelli.

- Noi andiamo nella stessa scuola. -

- Si lo so. Io ti vedo sempre. -

- Come mai camminavi da sola sulla strada? Dove sono i tuoi? -

- Io... non lo so. -

- Non mi dire che sono scappati e ti hanno lasciato sola? - dice Laura.

Giorgia annuisce con la testa.

- Poverina. Puoi rimanere con noi quanto vuoi. -

Loro viaggiano su una strada secondaria poco trafficata fortunatamente.

Tra le migliaia di auto in fuga, una viaggia in senso opposto. Sono il fratello di Roberto e l'uomo con i "bracciali" inventati dallo scienziato che stanno rientrando. Vedendo la città in fiamme, Riccardo tenta di chiamare Roberto, ma risponde la segreteria.

- Sono già entrati in azione? E allora cosa siamo andati a prendere a fare sti cosi? -

- Signore... -

- Zitto. Andiamo. -

Tutti stanno raggiungendo il Duomo dove l'alieno sta continuando a mietere vittime, la battaglia finale si avvicina.

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Capitolo 9
*** Poteri risvegliati ***


Capitolo 9: Poteri risvegliati

Lily, Zak e gli altri arrivano al Duomo, dove c'è solo morte e distruzione. In mezzo a quel caos si erge Wuktron.

- Interessante. Vi siete liberati dal mio controllo. -

- Questa volta andrà diversamente. I nostri poteri sono risvegliati ed abbiamo anche la regina della galassia al nostro fianco. - dice Zak.

- Quella mocciosa sarebbe la regina? - Wuktron ride beffardamente, lo sguardo di Lily è quello di un giudice in procinto di condannare un assassino.

Sul posto arriva anche Alì con il sangue agli occhi, voglioso di fare a pezzi chi abbia causato la morte di Tania.

- C'è anche lui. Bene sarà un valido aiuto. - poi si rivolge agli altri – Non posso dire che sia dalla nostra parte, ma credo che voglia Wuktron, cerchiamo di non stargli tra i piedi. -

Alì non aspetta e parte all'attacco, mettendo a segno vari pugni, ma Wuktron è su tutt'altro livello e non fa una piega.

- Non pensavo che su questo pianeta ci fossero persone come te. Quasi mi dispiace ucciderti. - Wuktron accorcia le sue enormi dita in modo che possa serrare le mani e, con un colpo solo, piega in due Alì.

La squadra parte all'attacco, quando arrivano all'alieno e si preparano a colpirlo tutti insieme succede qualcosa. Lo spazio attorno a loro si modifica, tutto viene distorto e si ritrovano tutti dietro l'avversario, finendo dentro i negozi. Lily ha osservato la scena da lontano. Con dei fasci di luce solleva pezzi di auto distrutte e le lancia a Wuktron, che evita con grande agilità per poi partire all'attacco. Tuttavia neanche i suoi grandi poteri possono nulla contro di lei, quando si avvicina viene bloccato com'era successo a Katr-ka, poi Lily spacca due grossi pezzi di terreno e li fa scontrare uno contro l'altro con l'alieno in mezzo. Wuktron ne esce illeso e, libero dal potere della collana, attacca Lily, ma gli passa attraverso. Quando si gira l'immagine della ragazza si dissolve.

- Una proiezione? No non era una proiezione quella che si è difesa prima. Quindi può lasciare un immagine residua per difendersi. La cosa si fa interessante. Questo si che mi farebbe comodo come potere, dev'essere mio. -

All'improvviso il cielo si oscura. Wuktron alza lo sguardo e vede la ragazza in mezzo a quelle nubi nere. - Controlla anche i fenomeni atmosferici. -

Lily lancia diversi fulmini sulla nave aliena, che manda in sovraccarico diverse strumentazioni e fa scoppiare i motori, facendola precipitare. Poco prima che toccasse terra Heavy corre verso di essa, salta appoggiandosi su di una parete della nave e gli da una spinta enorme, facendola cadere sull'alieno e poi contro i palazzi dietro di lui che crollano. Heavy per l'enorme spinta rischia di volare via, ma Lily lo recupera con i poteri della collana.

- Non credo sia sufficiente. - dice Speed.

- Ragazzo tutto bene? - dice Zak rivolgendosi ad Alì.

- Levati di mezzo. -

- Guarda che da solo farai una brutta fine. -

- Sta zitto. Non mi importa di morire, mi porterò quel bastardo all'inferno. -

- Perchè non vuoi collaborare!? -

Alì riparte all'attacco, ma viene colpito e ribaltato a terra. Tutti si girano e vedono Riccardo ed il suo scagnozzo con i bracciali davanti a lui.

- Che razza di armi sono quelle? - chiede Speed.

- Non lo so e non mi interessa pensaci tu. -

- Si capo. -

Con la sua solità velocità fa sparire i bracciali dalle mani dell'uomo.

- Troppo facile per Speed. -

Alì successivamente attacca i due e li uccide senza difficioltà, soffocandoli.

- Come funzionano secondo voi? -

- Non abbiamo tempo di scoprirlo. - dice Zak osservando la parete della nave, aprirsi come una lattina.

- Non mi sembra abbia risentito dell'impatto. - dice Speed.

- Non può essere così forte. - dice Katr-ka.

Alì attacca subito, stavolta Wuktron evita i colpi.

- Diamogli una mano. -

Attaccano tutti allo stesso momento e, come prima, tutto viene distorto.

Zak pensa a come possono fare, quando un auto da dietro colpisce Wuktron.

È Lily ad averla lanciata.

- Hai intenzione di combattere veramente o continui così ragazzina? -

Speed inizia a correre intorno a Wuktron, generando una tromba d'aria tanta è la velocità, e colpisce più volte l'alieno. Ovviamente non ne risente e allungando il braccio ferma la corsa di Speed, ribaltandolo a terra.

- Tanta velocità non serve a nulla con me, anzi, non c'è niente che serva con me. Sono superiore a qualsiasi cosa. - in quel momento Heavy, con un pugno alla massima potenza, colpisce Wuktron. I suoi spallacci d'argento vengono sbiciolati, il mantello si fa a strisce, gli addominali dell'alieno subiscono un colpo durissimo.

- Grande Heavy! - urla Katr-ka.

Zak riflette. Perchè non ha evitato il colpo? Perchè una nave lanciata a grande velocità non gli ha fatto niente e quel pugno l'ha messo a terra? Delle volte assorbe i colpi sapendo di essere più forte di noi e delle volte li evita. È come affrontare due esseri diversi.

Wuktron si è già rialzato ed ha già messo a terra Heavy e, di nuovo, Speed. Katr-ka indurisce le gambe, ma anche lei dopo un paio di calci a vuoto viene messa a terra e dopo è il turno di Alì.

- Cos'è ti sei pietrificato dalla paura? -

Zak studia il nemico anche se questo vuol dire non aiutare i suoi compagni.

Lily spacca e poi solleva il pezzo di terra sotto i piedi di Wuktron, sollevandolo a mezz'aria e poi rilanciarlo a terra, spostando il masso sopra di lui e schiacciandolo.

- Questi giochetti per farmi perdere tempo mi stanno stancando sai. -

Wuktron salta verso la ragazza, vicina al pericolo, la collana si illumina e dei fasci di luce trapassano il corpo dell'alieno ferendolo.

- Brava mi hai trapassato il corpo, i tuoi poteri sono molto interessanti. -

- Ma come... lo ha trapassato in più punti e non sente niente? - Zak resta a bocca aperta.

Alì e Heavy lo colpiscono insieme, l'impatto è tremendo e fa tremare tutta la piazza, i vetri si crepano tutti, come se fosse caduta una bomba. Wuktron ne risente e viene sbalzato dentro il Duomo.

Lily con i suoi poteri fa crollare la struttura su sè stessa, poi si avvicina a Zak.

- Ti sei accorto anche tu del suo comportamento? -

- Si, forse può rinforzare il suo corpo fino a non sentire nessun tipo di dolore per un breve periodo, come può piegare lo spazio attorno a lui una volta ogni tot secondi. Deve aspettare per recuperare la facoltà di farlo. -

- Il momento giusto per attaccarlo è quello. -

- Si certo è una parola quello anche senza i due poteri è un osso duro. - dice Speed.

- Hey Alì pensi di collaborare adesso? - dice Zak.

Alì si limita a fare un cenno con la testa, ma il suo sguardo è riluttante, tuttavia sa di non poter far niente da solo.

Le macerie del Duomo iniziano a muoversi, segno che l'alieno si sta riprendendo.

- Ok facciamo così. Lily, Heavy lanciategli addosso tutto quello che potete, di sicuro li eviterà, quindi Speed gli devi impedire i movimenti, distrailo, colpiscilo, fai quello che vuoi. L'obiettivo è fargli usare entrambi i poteri, poi Lily lo bloccherà con la collana e lo colpiremo tutti insieme. -

- Zak ricordi che delle volte usavi la collana per aumentare la tua forza? Pensi di poterlo fare ancora? -

- Non saprei come fare. -

- Ripensa a quei momenti e quello che provavi. -

- Succedeva solo quando eri in pericolo, era automatica la cosa io non pensavo a niente. -

Wuktron, con un balzo, esce da sotto le macerie.

- Attenzione sta tornando. - dice Katr-ka.

- Non perdiamo tempo. - urla Zak.

Lily ed Heavy iniziano a lanciare su Wuktron qualsiasi cosa, da pezzi di auto a pezzi di terreno, l'alieno dapprima li evita, poi Speed lo colpisce varie volte distraendolo. Katr-ka inizia ad avvicinarsi, correndo sul lato sinistro della piazza. Alì e Zak mettono tutta la loro forza nel braccio destro.

Wuktron piega lo spazio intorno a lui, evitando tutti gli oggetti in arrivo e mettendo Speed a terra, in quel momento Lily usa la collana per trapassarlo e qui usa il secondo potere. Il momento è arrivato. Katr-ka arriva alle spalle e con le gambe gli blocca le braccia, il braccio buono lo usa per coprirgli la vista. Lily usa la collana per bloccargli le gambe e concentra la forza nel braccio destro, che si circonda di un'aura verde. Zak, Heavy ed Alì avanzano e tutti insieme attaccano l'essere. Katr-ka viene portata via da Speed poco prima che i pugni vadano a segno. Lily e Zak colpiscono il viso, destra e sinistra, Heavy ed Alì lo stomaco. Un'onda d'urto spazza via tutto quello che sta intorno a loro, compresi i due compagni.

- Continuiamo! - urla Heavy, che gli tira un montante, quindi un pugno dal basso verso l'alto, al mento e lo fa volare diversi metri in aria. Lily con i fasci di luce della collana lo afferra e lo riporta giù con violenza, spaccando il terreno.

- Sarà bastato? - chiede Heavy.

Sono tutti stanchi e preoccupati, anche Lily inizia ad aver poche energie.

Nel resto della città gli alieni ed i militari continuano lo scontro casa per casa, purtroppo gli alieni hanno la meglio, finchè arriva qualcuno. Dopo che un gruppo di loro ha ucciso dei soldati e stanno perquisendo i loro corpi, arriva qualcuno alle spalle che li uccide in pochi secondi tagliandoli a metà contemporaneamente.

Quest'uomo sta eliminando tutti gli alieni rimasti da solo.

Al Duomo i ragazzi stanno riprendendo fiato, quando Wuktron si rialza.

- Accidenti ma com'è possibile? -

- Capo fin'ora abbiamo usato solo la forza. Dovete risvegliare i vostri poteri o almeno uno di voi due deve farlo o sarà tutto inutile. - dice Katr-ka.

- Non abbiamo idea di come farlo. -

- Avete detto che succede quando la regina è in pericolo giusto? -

- Stai pensando di metterla in una situazione di pericolo? Non esiste. -

- Non abbiamo altra scelta. Se facciamo combattere lei da sola forse succederà qualcosa. -

- Non voglio correre il rischio. Continuiamo insieme e ce la faremo. -

- Sai bene che non è così. Noi siamo rimasti senza forze. Quanto possiamo andare avanti? -

Lily si porta davanti al gruppo.

- Che stai facendo? -

- Sai bene che ha ragione. Se per tirare fuori il tuo potere devo farmi ammazzare da lui, che sia. -

Zak vorrebbe impedirglielo ma dei fasci di luce lo bloccano.

- Lasciami andare! Troverò una soluzione, non farlo! -

Wuktron si scatena e piega lo spazio, stavolta per attaccare. Arriva subito al collo di Lily, che non riesce a smaterializzarsi, e sull'altra mano le dita si allungano diventando artigli, gli stessi che hanno ucciso centinaia di persone.

- Cazzo lasciami andare! Qualcuno di voi faccia qualcosa! -

- Capo, il tuo punto debole è sempre stato quello di non voler lasciar andare nessuno. Bisogna affrontare anche questo prima o poi. È una sua scelta. - dice Katr-ka.

- Maledizione ma cosa avete nel cervello! -

Wuktron alza la mano e sotto gli occhi di tutti passa Lily da parte a parte allo stomaco.

Zak si blocca all'improvviso, i fasci di luce spariscono, ma lui non si muove.

Gli altri restano a fissare la scena senza far nulla, poi Heavy afferra Alì alle spalle.

- Che diavolo...? -

- La regina è morta e noi siamo di nuovo sotto controllo di Wuktron. -

Speed e Katr-ka afferrano Zak, un braccio a testa e, con un colpo alle gambe, lo mettono in ginocchio.

La collana di Zak inizia a creparsi.

L'alieno inizia a ridere – Se lei era la più forte, direi che è finita, nessuno può competere con me. E sarò ancora più forte quando mi prenderò i suoi poteri. -

Poi si avvicina a Zak – Tu cosa vuoi fare? Posso sempre metterti sotto il mio controllo, mi faresti comodo. Ma se preferisci ti faccio riposare in pace con la tua regina. -

La collana va in frantumi causando un esplosione di energia che sbalza via tutti. Zak inizia ad urlare per la disperazione e la rabbia e libera i suoi poteri. La collana in realtà è solo un mezzo per avvertirlo del pericolo che corre la regina. L'aumento del potere che aveva veniva da lui, inconsciamente.

Zak ha raggiunto il massimo della forza ed è deciso non solo a vendicare Lily, ma vuole eliminare anche i suoi compagni che non hanno fatto niente.

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