If it's gonna get violent tonight, tell me you're gonna be alright

di bacinaru
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I close my eyes and wrap my arms around you {Lupo} ***
Capitolo 2: *** I wish you a very happy christmas, Peril... but later {PC} ***
Capitolo 3: *** Whisper in my head that it's gonna be ok {Voce} ***
Capitolo 4: *** A russian misstep of american fault {Scale} ***
Capitolo 5: *** A secret sigh of relief {Messaggio} + Illogical suspicion {Sospetto} ***
Capitolo 6: *** Rules? What Rules? {Missione} ***
Capitolo 7: *** Don't let go, even if it makes me bleed {Ferita} ***
Capitolo 8: *** Keep me from falling too far {Malattia} ***
Capitolo 9: *** Love makes you selfish {Egoismo} ***
Capitolo 10: *** Please, let it be enough {Cuore} ***



Capitolo 1
*** I close my eyes and wrap my arms around you {Lupo} ***


If it's gonna get violent tonight, tell me you're gonna be alright

Words: 122
Contesto: post-canon
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono.






I CLOSE MY EYES AND WRAP MY ARMS AROUND YOU

{ Lupo }




Illya è fermo sulla soglia: è un lupo che fa la guardia; i suoi occhi si soffermano, per un secondo di troppo, sulla forma addormentata di Napoleon, per poi sfrecciare ancora una volta lontano, sulle ombre minacciose che infestano gli angoli più bui di quella stanza.

«Peril, smettila di startene lì impalato e vieni a letto» mormora Napoleon, assonato, e allora Illya – con solo un pizzico di incertezza nei suoi passi – si corica e lo circonda con le sue braccia, attento a non toccare il lembo ferito di pelle sullo stomaco dell'altro, mentre chiude gli occhi e prova a convincersi che il pericolo è passato, perché sotto il palmo di una mano il cuore di Napoleon batte tranquillo, al sicuro.



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Note d'autore: questa sarà una raccolta di piccoli componimenti, ciascuno composto da sole due frasi, partecipante all'1FraseFicO2 del gruppo Hurt/Comfort Italia - Fanfiction & Fanart. Il titolo della raccolta l'ho preso dalla canzone Without You di Ursine Vulpine & Annaca, mentre quello del capitolo è un verso della canzone Fortress di Bear’s Den. Sperando che possa piacervi, alla prossima! Baci.


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Capitolo 2
*** I wish you a very happy christmas, Peril... but later {PC} ***


If it's gonna get violent tonight, tell me you're gonna be alright

Words: 136
Contesto: post-canon
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono.






I WISH YOU A VERY HAPPY CHRISTMAS, PERIL... BUT LATER

{ PC }




Illya è un ammasso di ossa e sangue che gli pesa su un fianco, un braccio avvolto attorno alle spalle mentre Napoleon lo aiuta a zoppicare lungo gli infiniti corridoi della struttura; ad un certo punto Illya si ferma senza preavviso e Napoleon quasi rischia di cadere, ma quando alza il volto sull'altro, una lamentela che cela preoccupazione pronta sulla punta della lingua, si accorge del suo sguardo fisso all'interno di una stanza, dove è stato allestito uno di quei nuovi computer che tanto hanno fatto scalpore nella società odierna.

«Te ne regalo uno a Natale, Peril, ma ora dobbiamo andare» gli dice e se lo tira appresso, mentre pensa che non sarà affatto facile rubare una cosa del genere; è confidente, tuttavia, di riuscire a trovare un modo: gli ha appena fatto una promessa, dopotutto.

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Capitolo 3
*** Whisper in my head that it's gonna be ok {Voce} ***


If it's gonna get violent tonight, tell me you're gonna be alright

Words: 110
Contesto: post-canon
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono.






WHISPER IN MY HEAD THAT IT'S GONNA BE OK

{ Voce }




Lo rendono un prigioniero della sua stessa mente: ha il corpo a pezzi e l'acido negli occhi; urla e si dimena e si contorce quando uno di quei bastargli prova a toccarlo di nuovo, perché anche se tutto ciò che gli rimane sono soltanto un corpo inutile e una voce spezzata, Napoleon, di arrendersi, non ne ha la benché minima intenzione. Poi un sussurro nell'orecchio - «Va tutto bene, Cowboy, va tutto bene» - e la voce di Illya sblocca lucchetti arrugginiti nella sua testa, mentre Napoleon sospira, stanco ma contento, e si lascia cadere tra le braccia dell'altro, nell'unica gabbia che non ha mai davvero avuto remore di entrare.

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Capitolo 4
*** A russian misstep of american fault {Scale} ***


If it's gonna get violent tonight, tell me you're gonna be alright

Words: 124
Contesto: post-canon
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono.






A RUSSIAN MISSTEP OF AMERICAN FAULT

{ Scale }



Un tonfo, un gemito che scappa e Napoleon, seduto in cucina col giornale del mattino, si volta a guardare Illya, seduto invece sul pavimento in fondo alle scale. Con un sospiro si alza, prende del ghiaccio dal freezer e gli dice un “Te l'avevo detto di non provare a scendere da solo”, al quale Illya, ancora ubriaco di antidolorifici, gli risponde in russo, qualcosa del tipo “Sta zitto, Cowboy, non ho bisogno di tuo aiuto”; poi accetta il ghiaccio, il braccio di Napoleon e si lascia accompagnare fino al divano, il tutto mentre continua a borbottare che se è caduto, in realtà, è solo colpa degli americani e della loro – indiscussa – inabilità a costruire in modo decente un paio di stupide scale.

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Capitolo 5
*** A secret sigh of relief {Messaggio} + Illogical suspicion {Sospetto} ***


If it's gonna get violent tonight, tell me you're gonna be alright

Words: 83
Contesto: post-canon
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono.






A SECRET SIGH OF RELIEF

{ Messaggio }



Lo trova sotto un ponte, bagnato fradicio, seduto con la schiena contro il muro in pietra e una mano premuta contro il fianco, dove il sangue continua a sgorgare in piccoli rivoli diluiti dalla pioggia. «Hai capito mio messaggio» gli mormora Illya, stanco ma con un sorriso sincero sulle labbra spaccate; «Avevi dubbi, Peril?» gli risponde Napoleon, mentre inarca un sopracciglio e si finge offeso, anche se tutto quello che prova in quel momento è un'immensurabile sollievo per essere, finalmente, riuscito a trovarlo.






Words: 73
Contesto: post-canon
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono.






ILLOGICAL SUSPICION

{ Sospetto }



Sdraiato su un fianco, al di sopra delle coperte, Illya guarda Napoleon dormire. Gli sfiora una tempia con le dita, ne avverte il calore un po' elevato di una febbre ancora non del tutto guarita; ascolta i suoi respiri affaticati e si inebria del loro tocco leggero sulla punta del naso, la prova concreta che va a sopprimere, almeno per un po', l'ormai illogico sospetto che ognuno di loro possa ancora essere l'ultimo.



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Note d'autore: questa settimana mi sono dimenticata di aggiornare... ops? *-* Chiedo umilmente perdono, ma mi faccio perdonare postando non una, ma ben due frasi! No, ok, per forza di cosa ne posto due perchè erano entrambe troppo corte e da regolamento la lunghezza minima sarebbe 90 parole, alle quali non ci arriva nessuna delle due manco a provarci xD E ho sballato pure l'ordine di chi fa l'hurt e chi fa il comfort, visto che prima sarebbe toccato a Napoleon e poi a Illya e poi quella di dopo di nuovo Napoleon e invece abbiamo di nuovo Illya e sì, insomma, avete capito u.u Concludo, prima di dire altre cretinate xD Baci.


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Capitolo 6
*** Rules? What Rules? {Missione} ***


If it's gonna get violent tonight, tell me you're gonna be alright

Words: 97
Contesto: post-canon
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono.






RULES? WHAT RULES?

{ Missione }



La missione dovrebbe avere sempre la precedenza, ma poi le regole, a Napoleon, sono sempre state particolarmente strette. «Hai perso l'obiettivo, Cowboy» lo rimprovera Illya quando Napoleon lascia perdere l'inseguimento in corso per inginocchiarsi al suo fianco, le labbra una linea sottile di preoccupazione, solo per poi accorgersi che il proiettile, a quanto pare, non sembra aver colpito nulla di importante; «Non ti preoccupate, Peril, a Waverly dirò che è stata sicuramente colpa tua» gli risponde, mentre lo aiuta ad alzarsi e, ignorandone gli sguardi torvi lanciati in sua direzione, contatta Gaby per farsi venire a prendere.

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Capitolo 7
*** Don't let go, even if it makes me bleed {Ferita} ***


If it's gonna get violent tonight, tell me you're gonna be alright

Words: 196
Contesto: post-canon
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono.






DON'T LET GO, EVEN IF IT MAKES ME BLEED

{ Ferita }



Napoleon giace supino, non parla, non sorride, la sua è una maschera in frantumi che prova a nascondere con un braccio sugli occhi e le labbra strette, una bianca cerniera di carne per impedirsi di urlare, mentre Illya ha le mani premute sulla sua gamba, ciascuna ai due lati del ginocchio, dove la ferita è un Picasso grottesco di ossa, sangue e terra, e vuole accertarsi che non venga mossa più di quanto non lo sia già stata, ma poi sente un gemito, basso, quasi impercettibile, e allora sposta una mano, una sola, per afferrare quella che Napoleon stringe a pugno al suo fianco; ne districa la presa, si insinua dentro di essa e poi lascia che le dita affondino nella sua carne, che traggano tutto il sangue necessario, che si aggrappino a lui, alla sua presenza e a quel poco di conforto che può dargli. «Ho visto di peggio, Cowboy» cerca di sdrammatizzare e il suo è un tentativo patetico – non è mai stato lui quello bravo con le parole – ma Napoleon sbuffa una risata spezzata: un breve respiro di sollievo nel dolore dove Illya, lo sa, non gli permetterà mai di perdersi.

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Capitolo 8
*** Keep me from falling too far {Malattia} ***


If it's gonna get violent tonight, tell me you're gonna be alright

Words: 132
Contesto: post-canon
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono.






KEEP ME FROM FALLING TOO FAR

{ Malattia }



È una malattia che gli eviscera la mente e Illya ci ha provato – ci prova sempre – a non soccombere ad essa, ma le mani tremano e la rabbia è lava che gli ribolle nella testa ed è stanco, stanco di distruggere, stanco di stare sempre allerta, perché se solo ci prova a lasciarsi andare, anche giusto per un po', potrebbe un giorno svegliarsi bagnato zuppo del sangue di innocenti; e adesso più che mai, quando succede, apre gli occhi e teme di cadere, dalla pila dei loro cadaveri, ma Napoleon, invece, gli afferra una mano: a volte lo calma, a volte invece se lo ritrova con un labbro spaccato o un occhio nero, ma è sempre lì, al suo fianco: una promessa silenziosa di non lasciarlo mai cadere troppo lontano.

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Capitolo 9
*** Love makes you selfish {Egoismo} ***


If it's gonna get violent tonight, tell me you're gonna be alright

Words: 173
Contesto: post-canon
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono.






LOVE MAKES YOU SELFISH

{ Egoismo }



«Sei egoista, Cowboy» glielo ringhia su labbra insanguinate, in un bacio che è più simile ad un morso che ad un gesto d'affetto, ma Napoleon, con occhi che sono due mezzelune stanche di azzurro, gli sorride scanzonato, anche se a farlo spacca ferite nella carne che non sono ancora del tutto guarite. «Sapevo che saresti venuto, Peril» gli risponde, mentre Illya lo libera dagli ultimi pezzi di corda che lo tengono legato alla sedia e allo stesso tempo vorrebbe prenderlo a pugni: è davvero un egoista figlio di puttana, che preferisce farsi catturare e torturare pur di non riservare a lui la stessa sorte, perché a quel punto significherebbe trovarsi dall'altra parte della barricata, perché a quel punto significherebbe affrontare la possibilità di essere lasciato indietro e quello, Illya lo sa, fa più male di ogni singola tortura che si possa affrontare nella vita; è un codardo ed è un egoista e Illya invece se lo stringe al petto, perché è anche vivo e al momento è l'unica cosa che davvero gli importa.

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Capitolo 10
*** Please, let it be enough {Cuore} ***


Words: 174
Contesto: post-canon
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono.






PLEASE, LET IT BE ENOUGH

{ Cuore }



È nel mezzo di un campo di battaglia che lo trova: in ginocchio, lo sguardo che non vede davvero, perso in se stesso, perso dove Napoleon ha paura – no, è terrorizzato – di non poterlo raggiungere. Si muove con cautela, tra sedie rotte e cocci di bottiglia insanguinati, e si inginocchia di fronte a lui, lancia uno sguardo veloce alla lettera che Illya stringe ancora tra le mani, tanto da accartocciarne la carta, e trema, trema come non ha mai fatto, trema come non dovrebbe dopo aver distrutto tutto quello che lo circonda; Napoleon sa cosa ci è scritto, nella lettera - Signor Kuryakin, la informiamo, con nostro grande dispiacere, che sua madre... - ma non sa cosa fare quando Illya alza quello sguardo su di lui, lo sguardo di chi il cuore ce lo ha avuto rotto fin troppe volte e adesso potrebbe non essere più in grado di rimetterne insieme i pezzi, quindi se ne sta zitto, per una volta, e spera che esserci, lì, per lui, possa ancora essere abbastanza.

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Note d'autore: e con questa concludiamo anche questa raccolta. Chiedo venia per averci messo così tanto, ma... ecco... mi ero completamente dimenticata di aggiornare xD
Spero davvero tanto che vi sia piaciuta e ringrazio tutti, anche i miei lettori silenziosi, per essere giunti fin qui e avermi tenuto compagnia. Ci vediamo alla prossima! Baci.


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