Mi hai rubato il cuore

di Alligator7
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Dal binario 9 ¾ il treno diretto ad Hogwarts era appena partito e con lui era appena iniziato un nuovo anno scolastico, in particolare l’ultimo anno nella scuola di magia e stregoneria per Lily Evans e Marlene McKinnon. Le due amiche stavano camminando lungo il corridoio alla ricerca delle loro compagne, trovandole poco dopo in uno scompartimento  “Ciao ragazze!”  Marlene si fiondò verso Dorcas abbracciandola, per poi dare un bacio veloce alle altre due che nel frattempo stavano salutando Lily. “Come sono andate le vacanze Lily?”  “Mi sono sembrate interminabili, non vedevo l’ora di tornare, non sopporto più mia sorella, ha passato tuta l’estate a vantarsi dl suo fantastico fidanzato Vernon”  la rossa sbuffò per poi guardare divertita Marlene  “Perché non finisci il racconto delle tue invece Marls”  quest’ultima arrossì lievemente sorridendo al ricordo delle vacanze passate sotto al caldo sole della costa spagnola  “Sono stata con mia cugina e i miei zii nella loro casa al mare a Barcellona e be, possiamo dire che ci siamo divertite”  “Sei sempre la solita Marls!”  “Oh, ma smettila Do non ho fatto nulla di male, era estate infondo”  “Voi invece?”  “Io sono stata via con Frank e la sua famiglia” rispose Alice  “A proposito, vi saluto ragazze ci vediamo dopo, devo andare da Frank”  disse uscendo dallo scompartimento.  “Tu Mary?”  “Io ho viaggiato con i miei, ma anche io non vedevo l’ora di tornare qua con voi, anche se purtroppo è l’ultimo anno” nel mentre Lily si stava cambiando applicando poi sulla sua divisa una spilla luccicante “Lily! Ma sei diventata caposcuola” annuì soddisfatta per poi guardare l’orologio “Sarà meglio che vada, tra poco inizierà una riunione e non voglio arrivare tardi”  “A dopo Lils”  la rossa uscì e anche le altre tre iniziarono a indossare la divisa “Andiamo dai ragazzi visto che siamo rimaste noi tre?”  “Sì volentieri” lasciarono i loro posti e vagarono per il treno fino a quando, arrivate alla fine del treno, non li trovarono. Aperta la porta loro iniziarono a spostare le carte dei dolci presi dal carrello e propri mantelli per farle sedere “Ciao ragazze!” le salutò Remus, seguito da Peter con la bocca piena di ciocorane e per ultimo Sirius che le salutò con un cenno “Rem cosa ci fai qua? Non sei con Lily alla riunione?”  “Dove si è cacciato Jamie? Volevo salutarlo” Marlene guardò Sirius curiosa e lui sorrise divertito “Quest’anno ha riservato una bella sorpresa alla vostra amica Evans”  “Oh non mi dire che…”  Dorcas guardò sconvolta Remus  “Quindi Lily farà le ronde con Potter?”  “Proprio così Macdonald” la risata divertita di Marlene invase lo scompartimento “Non vedo l’ora di parlare con Jamie, ma soprattutto con Lils” “Quando Alice lo scoprirà la tirerà matta poverina”. I ragazzi continuarono a parlare delle loro vacanze e delle loro avventure, finché lo scompartimento non si fece silenzioso, Remus aveva iniziato a leggere un libro mentre Dorcas dormiva appoggiata alla sua spalla con una mano appoggiata sul viso di Mary che giaceva sulle gambe dell’amica anche lei addormentata. Peter di fronte dormiva e accanto a lui Marlene si era addormentata, probabilmente senza rendersene conto, sulla spalla di Black, il quale osservava distratto il panorama fuori dal finestrino sfrecciare veloce sotto i suoi occhi. Veloce, sperava tanto che il suo ultimo anno ad Hogwarts non sarebbe stato Veloce, lì a scuola aveva trovato la sua vera famiglia, lì c’erano i Malandrini, i fratelli con cui trascorreva tutte le giornate insieme, il pensiero che non li avrebbe forse più rivisti lo spaventava, ripensò alla sua famiglia e alla sua fuga dai Potter e si rese conto che non sarebbe potuto restare con loro a vita, quei pensieri lo fecero rabbrividire e cercò di scacciarli. Per distrarsi distolse lo sguardo che gli cadde sulla voluminosa chioma di Marlene che riposava accanto a lui, sorrise debolmente, o forse era più un ghigno divertito, quello che gli spuntò sul viso quando pensò alla ragazza, probabilmente ubriaca, che ballava sui tavoli di un locale a Barcellona. “Felpato?” “Mh?” distolse lo sguardo per guardare l’amico che aveva momentaneamente smesso di leggere “Ma dov’è finito Ramoso? Ormai siamo quasi arrivati” effettivamente mancava poco all’arrivo del treno ad Hogwarts, l’amico di rimando fece spallucce, ma proprio in quel momento la porta si aprì e una chioma corvina spuntò, seguita da una rosso fiammante “Dai Evans, ci divertiremo un sacco vedrai” “Taci Potter!” Lily Evans sbuffò innervosita per poi accorgersi che la maggior parte degli amici si era appena svegliata a causa del loro tono particolarmente elevato “Oh scusateci ragazzi” Mary si sollevò sbadigliando e fece un po’ di spazio per far sedere l’amica, mentre Peter un po’ stordito dal brusco risveglio si spostava verso sinistra per far si che James si sedesse tra lui e Marlene, che si godeva ancora il sonno indisturbata. “Ma come fa a dormire così?” Dorcas guardava accigliata l’amica ancora appoggiata a Black “Probabilmente avrà un po’ di ore di sonno da recuperare, e poi sappiamo com’è fatta Marl” “Hai ragione Lils, a proposito com’è andata la riunione?” tutti guardarono divertiti i due ragazzi, Lily sbuffò e Potter sorrise divertito “Molto bene, faremo le ronde insieme e ci occuperemo di togliere i punti a chi non rispetta le regole” i malandrini risero divertiti, al contrario di Lily che li guardava di sottecchi “Non crediate che non finirete in punizione solo perché Potter è un prefetto, inoltre Potter” e lo guardò con aria severa “Ti ricordo che puoi finirci tranquillamente anche tu nonostante la tua spilla, quindi vedete di fare i bravi” “Si mamma, faremo i bravi” “Oh smettila Black” tutti risero divertiti e continuarono a discutere insieme del nuovo anno che stava per cominciare. Il treno arrivò poco dopo al castello e iniziarono a raccogliere le loro cose “Forse ora sarebbe meglio svegliarla” suggerì timidamente Peter mentre raccoglieva alcuni dolci per metterseli in tasca “Perché non la lasciamo tornare a Londra?” suggerì Black per poi ricevere delle occhiatacce dalle amiche “Ci penso io” rispose divertito James, il quale iniziò a fare il solletico all’amica ancora dormiente accanto a lui “Se c’è una cosa che ho imparato in questi anni è che non bisogna mai svegliare male Marlene” sussurrò Dorcas, quest’ultima infatti aprì gli occhi di colpo e guardò James scocciata “Non lo fare mai più” urlò, per poi stropicciarsi gli occhi e guardare fuori dal finestrino “Ma siamo arrivati, quanto ho dormito?” “Buongiorno biondina, sai iniziavi a diventare un po’ pesante” ironizzò Sirius, Marlene arrossì lievemente realizzando di aver dormito appoggiata a lui, ma poi sorrise a James “Ciao Jamie!” “Sei davvero lunatica Marls, ma mi sei mancata” i due si abbracciarono “Forza dobbiamo scendere” disse la Evans costringendo i due a separarsi e a seguirla insieme agli altri fuori dallo scompartimento.

Il banchetto di Hogwarts era come al solito abbondante, gli elfi domestici si superavano ogni volta, e la lunga attesa per via dello smistamento veniva sempre ben ripagata. “E così farai coppia con Potter eh Lily” “Ti prego Marls cambiamo argomento, sai che non lo sopporto, mi spiace so che siete molto amici, ma io non lo posso vedere” la bionda annuì e iniziò a discutere con Mary di un nuovo paio di scarpe che entrambe desideravano ardentemente per poi iniziare una sentita disputa con Dorcas su quale fosse il miglior dessert della serata. Lily dal canto suo, non prestava attenzione alle amiche, il suo sguardo era rivolto al tavolo dei Serpeverde e cercava con lo sguardo una persona precisa. La trovò immediatamente seduta accanto a Mulciber, mentre mangiava la sua cena probabilmente poco interessato alle chiacchere dei compagni, i loro sguardi si incrociarono per un attimo, ma a quel punto la rossa lo distolse guardando Marlene, che la guardava curiosa, probabilmente si era accorta chi stesse osservando. “Forza Potter dobbiamo andare!” ripeté Lily spazientita mentre il compagno finiva di mangiare la seconda fette di torta, per poi bere con calma un sorso di succo di zucca e pulirsi la bocca “Arrivo tesoro, dove andiamo?” “Oh, smettila, dobbiamo portare quelli del primo anno in sala comune, forza” i due se ne andarono iniziando a parlare coi nuovi arrivate e il resto dei loro compagni si diresse nella Sala Comune separandosi in fretta nelle proprie camere. Appena i ragazzi varcarono la soglia Sirius si buttò su un letto “Quest’anno senza Ramoso tra i piedi posso scegliere io per primo” “Quante storie Sir, lo sai che uno vale l’altro, oh ciao Frank” Remus sorrise all’amico appena entrato in stanza, un ragazzo alto dai capelli mori e il volto allegro, compagno di stanza dei malandrini dal primo anno e fidanzato di Alice da ormai un tempo indeterminato “Ciao ragazzi” si sedette su un letto “Sono andate bene le vacanze?” tutti annuirono e iniziarono a raccontarsi le avventure estive. Nel frattempo, nel dormitorio femminile le ragazze dopo essersi lavate si erano messe a letto e in breve tempo si erano addormentate tutte tranne Marlene, che dopo la lunga dormita sul treno non aveva più sonno. Guardò il letto accanto al suo e si rese conto che la sua migliore amica non era ancora arrivata, si infilò la vestaglia e decise di andare a cercarla. Trovò l’amica seduta su un divano accanto al camino e decise di mettersi accanto a lei cingendole le spalle “Marls, sei ancora sveglia?” “Non avevo sonno, credo di aver dormito troppo” “In effetti” rise “Senti prima a cena, ecco ho notato che stavi guardando…” “Si stavo guardando Piton, sai dopo quello che è accaduto l’anno scorso non ci siamo più parlati, e beh mi manca Marls, anche se lo odio per quello che mi ha detto, lui resta pur sempre il mio migliore amico” sospirò e la bionda la strinse più forte cercando di rassicurarla “Stai tranquilla Lily, infondo hai tutti noi, non sarai mai sola, e poi Piton si è rivelata una persona che è meglio perdere che trovare, ma fortunatamente te ne sei liberata” “Già, ce la faremo a affrontare questo anno?” “Certo che si Lils, insieme” “Ti voglio bene Marls” Marlene aveva il cuore pieno di gioia, amava quando la sua migliore amica se ne usciva con queste frasi, non accadeva spesso, ma sicuramente più spesso di quanto le diceva lei, non era mai stata brava in queste cose, non le piaceva dire alle altre persone cosa provava se si trattava di qualcosa di serio. Sorrise grata a Lily e le sussurrò comunque “Anche io” per poi restare al suo fianco godendosi quel momento di pace riscaldata dal fuoco. La rossa sbadigliò per la quarta volta di fila e guardò accanto a lei Marlene che aveva gli occhi praticamente chiusi “Forza Marls, ci conviene andare a dormire o domani non ci svegliamo e facciamo tardi” “No ti prego Lily restiamo qua, non ho le forze” “Dai Marls” l’amica controvoglia si alzò e in qualche modo raggiunse il letto per poi addormentarsi immediatamente una volta toccato il cuscino. 

Nonostante in quella stanza Marlene non si poteva considerare una persona mattiniera, quando suonava la sveglia si alzava praticamente subito, e anche se Lily non aveva nemmeno bisogno di una sveglia, Mary al contrario aveva bisogno di una decina di sveglie “Forza Mary alzati da quel letto e tu Marlene esci dal bagno!” la bionda uscì dal bagno solo qualche minuto dopo con la divisa indossata, i capelli a posto e un filo di trucco “Io me ne vado da questa stanza, la mattina siete insopportabili” sbuffò, ma prima di uscire puntò la bacchetta verso Mary e in breve la povera amica fu ricoperta d’acqua, a quel punto si sollevò di scatto e si mise ad urlare “McKinnon sei una donna morta!” lanciò il cuscino verso di lei, ma ormai aveva chiuso la porta e si dirigeva verso l’uscita della sala comune. Lily Evans nel frattempo sospirò disperata, mentre Dorcas rideva e Alice ne approfittava per entrare in bagno e rubare il posto alla rossa.                                                                                                        “Sei mattiniera Marls” “Ciao Remus, sono scappata dalle mie compagne di stanza, sai quanto poco sopporto le grida mattutine” “Oh ti capisco, anche io ho seguito il tuo esempio” Marlene sorrise versandosi del te caldo e prendendo qualche biscotto. Remus era un bel ragazzo, i capelli castani gli ricadevano sul volto e alcuni ciuffi, che spostava di continuo, gli coprivano gli occhi marroni, spesso spenti e poco allegri, tranne quando passava il tempo coi suoi amici, i malandrini, forse proprio per questo e per la carnagione pallida che si scontrava con le occhiaie, Remus Lupin non era riconosciuto come uno dei ragazzi più belli di Hogwarts, ma nonostante questo manteneva comunque il suo fascino e il suo mistero. Marlene aveva avuto una piccola cotta per lui alla fine del quinto anno, ma Remus non mostrava molto interesse per le relazioni e così com’era iniziata, finì e rimasero buoni amici. I due amici iniziarono a parlare delle lezioni della giornata e in breve tempo la sala iniziò a riempirsi. “Buongiorno ragazzi” “Ciao Do” Dorcas si sedette accanto a Marlene e prese una fetta di torta per poi rivolgersi alla sua amica “Ti conviene scappare da Mary” Remus le guardò curioso e la bionda si mise a ridere “Ha avuto la grandiosa idea di svegliarla rovesciandole l’acqua” spiegò la Dorcas “L’ho sempre detto che sei una malandrina Marls” “Buongiorno Jamie!” il ragazzo accennò un saluto a tutti e ancora assonnato si versò del succo di zucca. “Oh no, ho dimenticato la bacchetta in stanza, ci vediamo dopo!” “Non fare tardi Mar, alla prima abbiamo la McGranitt” la ragazza annuì e corse fuori dalla Sala, intravide Lily e Mary e più indietro Black e Minus, tutti diretti al tavolo, ma la sua corsa fu interrotta da un ostacolo, si era appena scontrata con qualcuno “Oh Godric, scusa mi dispiace!” “Oh tranquilla, stai bene?” “Si…si grazie” alzò lo sguardo e sorrise a un bel ragazzo dagli occhi blu, perfettamente abbinati alla cravatta di Corvonero, si voltò a tornò a incamminarsi verso la sua sala comune.             

La giornata trascorse in fretta, le lezioni era iniziate solo da un giorno, ma per i ragazzi del settimo anno erano già pesanti, il pomeriggio James e Sirius erano andati a distrarsi al campo di Quidditch, Peter giocava con Dorcas a gobbiglie in sala comune, mentre Marlene li guardava poco interessata, ma con la speranza di togliersi dalla mente quegli occhi blu, Lily riordinava gli appunti e li confrontava con Remus mentre Mary lanciava occhiatacce a Marlene e finiva alcuni compiti delle vacanze.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Lily stava rientrando dalla biblioteca con Remus, era ormai ora di cena, i due amici avevano studiato lì insieme il pomeriggio e avevano deciso di posare i libri nelle rispettive stanze prima di recarsi in sala grande, quando la rossa sbuffò un po’ troppo sonoramente “Tutto bene Lils? Sei stanca?” “Oh si Rem sto bene, mi è solo venuto in mente che questa sera ho la ronda con James” “Lo odi così tanto?” “Io non odio Potter, semplicemente mi infastidiscono i suoi modi di fare, è troppo sbruffone e pieno di se” Remus tentò di controbattere, ma Lily lo guardò scuotendo la testa “Ci ha già provato Marlene a dirmi che lui in realtà è un ragazzo dolce e sensibile, ma con me si comporta in modo totalmente diverso, anzi non l’ho mai visto comportarsi in quel modo, quindi non ho intenzione di cambiare idea nei suoi confronti, se lui non si impegna e non mi offre dei motivi per farlo” il moro sospirò sconsolato “Non posso controbattere, però Lily, davvero James è migliore di quello che sembra, sono sicura che lo capirai” “Vedremo, devo iniziare a sopravvivere a questa sera prima”. Nel frattempo, erano arrivati in sala comune e dopo aver lasciato la propria borsa, corsero in sala grande a cenare affamati. “Vi stavamo dando per dispersi” li accolse Marlene che aveva tenuto liberi due posti accanto a lei, dove i due si accomodarono riempiendosi i piatti “Per me si erano appartati in qualche aula” ironizzò Black, che ricevette un’occhiataccia da James “Ma smettila cretino, io e Remus stavamo studiando insieme in biblioteca, cosa che dovreste fare anche voi” a quel punto nessuno aggiunse altro, forse perché presi dai sensi di colpa. “Bene io ho finito, torno in dormitorio, ma cara Lily, noi due ci vediamo dopo per il nostro appuntamento giusto?” “Potter non chiamarlo così e vedi di essere puntuale!” “Ti seguo Ramoso” Peter si alzò dal tavolo, seguito da Sirius e lasciarono tutti e tre la sala. “Allora Lily sei pronta per questa sera?” “Credo che tu sia diventata la ragazza più invidiata della scuola” “Smettila Mary, farei volentieri a cambio fidati” bevve un ultimo sorso di acqua per poi alzarsi “Comunque io inizio ad andare in dormitorio, non avevo molta fame” “Va bene Lils ci vediamo dopo” “Ciao ragazze”. Una volta rimaste sole, in compagnia di Remus e basta, le quattro ragazze si guardarono divertite “Chi vuole scommettere?” “Fidatevi di me, Lily non si metterà mai con James Potter, lui non cambierà mai” “Oh, Mary come sei ingenua, fidati di me invece, quei due finiranno insieme” “Quanto vi giocate?” intervenne Marlene “30 galeoni?” “Andata, mi ci comprerò un bel vestito con quelli Mcdonald” “Nei tuoi sogni” le due si strinsero la mano davanti a Marlene e Dorcas, le quali sorridevano divertite, mentre Remus le guardava accigliato.
Le ragazze una volta raggiunto il dormitorio avevano deciso che sarebbero rimaste sveglie ad aspettare Lily curiose e affamate di gossip freschi, così Dorcas si era chiusa in bagno per farsi una lunga doccia, Mary si era fermata in sala comune per fare qualche partita a scacchi magici con Peter e Marlene e Alice erano rimaste in stanza in un momentaneo e tranquillo silenzio, che però fu ben presto rotto da Marlene “Ali?” l’amica sollevò lo sguardo da un libro e la guardò curiosa “Dimmi” “Senti, qualche settimana fa mi sono imbattuta, o sarebbe meglio dire sbattuta, nel senso che ci sono andata contro” Alice rise notando l’imbarazzo dell’amica e la incitò ad andare avanti “Insomma, mi sono scontrata con un ragazzo di Corvonero che non mi sembra di aver mai visto, ma che sono abbastanza sicura sia del nostro anno, è alto ha i capelli castano chiari e degli occhi blu fantastici” sospirò ripensando a quegli occhi “Mm forse stai parlando di Robert?” “Ma no Ali, Robert è nella squadra di Quidditch, lui lo conosco e oltretutto ha gli occhi verdi” Marlene McKinnon aveva un debole per gli occhi, una delle prime cose che guardava in una persona, appena la conosceva, era proprio il colore degli occhi. Alice ci pensò su un attimo, fino a quando non saltò per aria e il suo volto non le si illuminò “E’ Tomas King, e se ho indovinato è davvero un bel ragazzo, lo è sempre stato, ma durante queste vacanze è diventato davvero molto carino” Marlene sorrise “Lo so bene” “Ti interessa?” “Diciamo che non mi dispiacerebbe conoscerlo, ma non so come fare” “Vedrai che in qualche modo ce la farai, non ti preoccupare, sei pur sempre tu” Marlene sorrise ad Alice e nel frattempo Dorcas uscita dal bagno la guardava curiosa “Cosa devi riuscire a fare?” “Oh, niente Do parlavo con Alice di un compito di pozioni” “Se devo essere sincera ho i miei dubbi che tu ce la possa fare se si tratta di pozioni allora” rise Dorcas “Sei una stronza” la bionda iniziò a ridere, consapevole della sua scarsa bravura in quella materia, seguita da Alice.
“Dai Evans, non puoi non ammettere che sia andata bene questa sera, sono stato bravo!” “Lily lo guardò fermandosi davanti alla signora grassa e sbadigliò assonnata “Non sei stato male, ma non togliere più così tanti punti a serpeverde” “Ma è serpeverde!” “Potter non possiamo togliere trecento punti a un ragazzino del secondo anno” il ragazzo rise divertito e la rossa sorrise leggermente “Dai ora rientriamo sono stanca”. Attraversarono in silenzio l’aula comune e si fermarono per salutarsi all’altezza delle scale “Beh buonanotte Potter” “Buonanotte Lily, al nostro prossimo appuntamento” “Potter non era un appuntamento!” ma il ragazzo era ormai sparito, e lei scosse la testa trascinandosi in stanza, volendo solamente buttarsi sul letto e dormire, ma quando aprì la porta della stanza si ritrovò gli occhi delle sue compagne, ancora sveglie e sedute sul suo letto, puntati addosso “Ragazze ma cosa state facendo?” “Oh Lily come facevamo a dormire sapendoti fuori nei corridoi in compagnia di James Potter” “Com’è andata?” “Ti sei perdutamente innamorata di lui?” “Ali, ma che dici?” la Evans si tolse la divisa e iniziò a mettersi in pigiama “E’ andata bene, meglio del previsto, Potter si è comportato abbastanza bene e la scuola era tranquilla, abbiamo trovato solo un serpeverde e due tassorosso” poi guardò con aria severa le sue amiche “Ora io vado in bagno, ma quando esco vi voglio trovare tutte a letto, sono stanca morta e domani abbiamo lezione e non accetto ritardi” “Ai suoi ordini” le quattro ragazze tornarono, un po’ deluse, ognuna nel proprio letto e si addormentarono poco dopo.
“Ali! Ma è tardissimo” Mary correva per i corridoi coi capelli spettinati, seguita da Alice che camminava tranquilla mentre cercava di sistemarsi la divisa, e davanti a loro Marlene aveva ormai rinunciato a riuscire ad allacciarsi la cravatta “Quelle stronze, capisco Lily, ma Dorcas poteva avvisarci!” “Quella ragazza è un demone travestito da angelo, Lumacorno già ci odia, in più arriviamo tutte e tre in ritardo, questa volta ci ammazza” raggiunta l’aula di pozioni si fermarono per prendere fiato e poi entrarono cercando di non farsi notare, ma il professore si voltò subito e le guardò scuotendo la testa “Ragazze su, mi costringete sempre a togliervi i punti, ora forza prendete posto e seguite bene la lezione, oggi dovete preparare una pozione a coppie” tutte e tre, dopo aver perso dieci punti e testa, sbuffarono e si avvicinarono ai calderoni “Professore, ma siamo dispari noi grifondoro” fece notare Mary, Alice dopo aver gettato un’occhiata rapida ai compagni intervenne subito “Se per lei va bene, professore, io posso stare con Mary e Marlene con qualcuno di corvonero” la bionda la fulminò con lo sguardo e Lumacorno invece mosse scocciato la mano in segno di assenso. Marlene si voltò e prese posto accanto a un ragazzo, in quel momento impegnato a cercare degli ingredienti sullo scaffale dietro di lui “Ciao, sono Marlene, sai dobbiamo fare la pozione insieme, mi auguro per te che tu te la cava in questa materia perché io sono davvero negata, a proposito di che pozione si tratta?” la ragazza aveva iniziato a parlare, come spesso succedeva, a raffica e non si era accorta che il ragazzo la fissava divertito “Calma calma, la pozione è quella calmante, e devo dire che me la cavo abbastanza bene” ”Oh giusto che sciocca sto parlando con un corvonero, voi ve la cavate abbastanza bene in tutto” finalmente lo guardò bene e riconobbe subito quegli occhi blu che la guardavano divertito e per un attimo si sentì in imbarazzo, ricordandosi della condizione dei suoi capelli a causa della corsa e della cravatta ancora slegata “Comunque io sono Tomas, ci siamo visti qualche giorno fa, ricordi?” “Davvero?” mentì spudoratamente mentre tentava inutilmente di allacciarsi la cravatta “Ma si, stavi correndo da qualche parte e mi sei venuta addosso” disse lui divertito allungando le mani e aiutandola a fare il nodo “Oh, ora ricordo, grazie per l’aiuto, iniziamo? Cosa devo fare?” “Tu, ecco limitati a passarmi gli ingredienti” rise “Questo è un sogno”. Poco lontane da loro Dorcas e Lily procedevano a gonfie vele, si erano svegliate quasi in contemporanea e avevano deciso di lasciar perdere le amiche, dopo aver provato varie volte a svegliarle, approfittando così per fare coppia a lezione, al contrario accanto a loro Mary e Alice non sapevano da dove iniziare e i consigli di James e Sirius non aiutavano per niente. Peter invece qualche banco più avanti se la passava molto meglio mentre guardava Remus mescolare e aggiungere ingredienti nella loro pozione. “Bene ragazzi, il tempo è finito, versate un po’ della vostra pozione nella fiala, ricordatevi di segnare i vostri nomi e di riordinare le vostre postazioni” “E’ una rovina questa! Non posso prendere un’altra T” “Dai Ali non lamentarti, magari non l’abbiamo fatta male come pensiamo, anche quella di Potter e Black è verde” “Appunto!” “Dai ragazze muovetevi non potete fare tardi anche a erbologia” “Si Lily arriviamo!”.                                                                                                                                                    “Per la prima volta prenderò un bel voto in pozioni senza aver fatto coppia con Lily o Dorcas!” “Sai Marlene se vuoi posso aiutarti con pozioni, non puoi essere così terribile, potremmo vederci se ti va” “Oh, si volentieri sarebbe fantastico” Marlene sorrise soddisfatta a Tomas mentre infilava il suo libro nella tracolla e ringraziava Alice mentalmente per aver scelto, sospettavo di proposito, Mary al posto di lei. In quel momento il gruppo di grifondoro sorpassava quella coppia uscendo dall’aula per dirigersi alla serra “Ei Evans, perché non mi dai anche tu ripetizioni come fa con Marls il suo nuovo amico?” “Smettila Potter di dire stupidaggini” “Non sto scherzando avrei davvero bisogno di una mano in pozioni” “Non puoi chiedere a Remus?” “Mi dispiace Lily, ma io ci ho rinunciato” la rossa sbuffò, per poi guardare seria il compagno “Se mi assicuri che sei serio e ti impegnerai, potrei prendere in considerazione la tua richiesta” “Si si te lo giuro Lily! Felpato hai sentito? La Evans mi darà ripetizioni!” “Si ho sentito ramoso, ero proprio qua accanto a te” “Potter io non ho ancora accettato” “Oh lascialo stare Lily” sospirò Alice prendendola sottobraccio “Andiamo dai” “Ci vediamo dopo ragazzi!” Mary lasciò il gruppo dirigendosi verso Marlene che nel frattempo aveva salutato Tomas. “E’ carino” “Un sacco” sospirò “E così ti ha proposto di fare ripetizioni eh” “Hai sentito? Credi sia interessato?” “Credo che se non lo fosse sarebbe uno sciocco, comunque a quanto pare pure Lily le darà a Potter” Marlene spalancò la bocca mentre le due uscivano dall’aula “Mi dispiace dirtelo Mary, ma sono sempre più convinta che perderai la scommessa” “Non dire così Marls” rispose l’amica disperata, per poi fermarsi dopo aver visto infondo al corridoio un gruppo di serpeverde dal quale spuntava la figura alta e longilinea di Mulciber, Marlene se ne accorse subito e prese per mano l’amica portandola via e dirigendosi verso la biblioteca. “Stai bene Mary?” “Si tutto a posto, è solo che non l’avevo ancora visto quest’anno, so che ormai sono passati due anni, ma è sempre strano vederlo passeggiare tranquillo nei corridoi, scusa” “Non devi scusarti Mary, hai tutto il diritto di stare così, non ti preoccupare, forza ora studiamo o ce ne pentiremo”. Mary era stata attaccata da Mulciber due anni prima, verso la fine del loro quinto anno  con la maledizione cruciatus per via delle sue origini babbane e nonostante la ragazza si mostrasse sempre forte e solare spesso aveva ancora degli incubi a riguardo.
“Tutte le volte che vedo quei grifondoro nei nostri sotterranei ho una gran voglia di attaccarli, soprattutto quella Mcdonald, mi sono divertito così tanto due anni fa” “Lo sappiamo Mulciber, non credere che per  noi sia diverso, ma sai bene che è troppo rischioso farlo davanti a tutti, il Signore Oscuro ci ha raccomandato la prudenza e la discrezione e noi dobbiamo dimostrargli di essere all'altezza della sua fiducia” “Sei sempre così serio Severus” sbuffò Avery “Fa silenzio e non lamentarti, arriverà il nostro momento” concluse secco Piton entrando in sala comune seguito dai due compagni.


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Spero tanto che il capitolo vi sia piaciuto nonostante non succeda ancora niente di che.
Piccola curiosità, avete qualche preferenza riguardo a Remus in ambito di relazioni? 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Dorcas era una ragazza coi capelli neri perfettamente lisci, dal primo anno tenuti sempre corti, con un taglio a caschetto, solo durante l’estate appena passata aveva deciso di aggiungere una frangia, ed era stata un’ottima idea, nonostante la consueta disperazione iniziale, infatti il contrasto con gli occhi azzurri aumentava ancora di più, nonostante fossero celati dietro a un paio di occhiali da vista. La ragazza si stava dirigendo sulle rive del lago nero, le ultime giornate calde stavano svanendo, ormai l’inverno era ufficialmente alle porte e le ragazze avevano deciso di godersi quegli ultimi momenti. “Ciao ragazze scusate il ritardo” “Figurati Do” “Di cosa stavate parlando?” chiese sedendosi accanto ad Alice “Vediamo, Marlene si è fatta il corvo” fu subito interrotta dall’amica che le tirò addosso infastidita un fascio d’erba con cui stava giocherellando “Non chiamarlo così, ha un nome” “Ma intendi Tomas Marls?” “Sì Do, sai ieri dopo avermi aiutata con pozioni siamo rimasti a parlare e mi ha baciato, credo che sia la volta buona, lui è fantastico!” tutte rimasero in silenzio e Dorcas tentò di sorridere poco convinta delle parole di Marlene, conosceva le sue storie d’amore, o meglio tutte le storie in cui lei si innamorava perdutamente e si convinceva di aver trovato quello giusto e puntualmente finivano tutte in modo tragico “Marls vi conoscete da meno di un mese” “E quindi Ali? Non sei mica l’unica che può avere una storia d’amore, che ne sai che io e Tomas non ci piacciamo come tu e Frank?” “Dai ragazze basta” intervenne Lily “Mary con quel tassorosso invece com’è finita?” È finita, mi annoiava troppo, non ha funzionato” rispose alzando le spalle “Mi dispiace Mary” “Non sono mica dispiaciuta Marls, non mi aspettavo mica fosse il principe azzurro come te tutte le volte” la bionda a quel punto si alzò infastidita “Mi avete davvero stancata, non ho intenzione di rimanere qua a farmi insultare da voi” “Dai Marls resta qua, dove vai?” Dorcas guardò storto Mary, per poi cercare di afferrare il braccio dell’altra amica “Mi sono ricordata che ho da fare, devo andare” “Dai Marlene scusami, non volevamo offenderti” ma ormai l’amica se n’era andata aumentando il passo, finendo poco dopo a sbattere contro qualcuno “Oh Godric di nuovo” alzò lo sguardo e vide due occhi grigi “Black ma guarda dove vai!” “McKinnon veramente è colpa tua, mi hai travolto” “Come vuoi”. Il gruppo di ragazzi raggiunse le ragazze e si sedette con loro “Cos’è successo con Marlene?” chiese un po’ preoccupato James “Nulla” tagliò corto Mary “Allora come stanno andando le ronde con James? Io e gli altri avevamo scommesso che l’avresti ucciso dopo la seconda e invece il nostro Ramoso è ancora vivo” Lily sorrise a Sirius e guardò il corvino che giocherellava con il suo boccino distratto “Mi duole ammetterlo, ma si sta comportando bene” “Dai ammettilo Evans sono fantastico, bellissimo, simpatico, coraggioso” la rossa iniziò a ridere “Tu coraggioso? Hai raccontato ai tuoi amici di quella sera?” “Di cosa parli Lily?” chiese curioso Peter, a quel punto la ragazza fece per aprire la bocca, ma James si era buttato verso di lei per tappargliela iniziando a farle il solletico, provocando le risate della ragazza e lo stupore di tutti gli altri. “Ti conviene mettere da parte quei trenta galeoni tesoro” sussurrò Alice a Mary, mentre accanto a loro Sirius era rimasto a bocca aperta. La scena sembrava quasi perfetta, ma proprio in quel momento passò di lì Severus Piton che alla vista della sua Lily che rideva e scherzava con James Potter ci rimase male, Lily non gli parlava ormai da un anno, dopo che lui l’aveva chiamata sanguesporco. Guardò il gruppo e in particolare il ragazzo con un’espressione di disgusto. Black sembrò accorgersene, infatti poco dopo si era posizionato davanti a lui con l’amico quattrocchi. Piton li guardò infastidito e fece per andarsene, ma i due lo bloccarono poco dopo si ritrovò a testa in giù mentre i ragazzi ridevano “Potter lascialo stare” “Dai Lily, ma cosa te ne importa di questo schifoso serpeverde?” “Ti ho detto di lasciarlo!” a quel punto Piton cadde a terra e umiliato guardò Lily con risentimento “Non ho bisogno di aiuto da parte di una come te” e detto questo andò di fretta verso il castello. Lily trattenne le lacrime e sentì la rabbia salirle sempre di più, si avvicinò a James e iniziò a battergli dei pugni contro il petto “Ma perché devi sempre rovinare tutto? Sei davvero un grandissimo cretino!” raccolse le sue cose e si diresse verso il castello seguita dalle amiche. “Fratello l’hai fatta proprio incazzare” commentò Peter mentre accanto a lui Remus scuoteva la testa “Dai forza andiamo” Sirius passò un braccio attorno alle spalle di James e lo spinse nella stessa direzione delle ragazze “Sono uno stupido, stava andando tutto così bene e ho mandato tutto a puttane, devo parlare con Marlene”.

Quest’ultima, ancora ignara delle vicende, dopo essere rientrata nel castello, aveva raggiunto la biblioteca, dove sapeva avrebbe trovato Tomas e lo trascinò fuori da lì. “Che ti prende Marl?” “Nulla mi mancavi” gli prese il volto tra le mani iniziando a baciarlo “Ma se vuoi me ne vado” “Nono resta qua” le sorrise continuando a baciarla “Andiamo da qualche parte?” le propose e lei lo trascinò nel suo dormitorio “Le mie amiche staranno al lago per un po’” lui riprese a baciarla, iniziando a toglierle la divisa, per poi spingerla verso il letto, lei fece lo stesso con la sua divisa. Si stesero sul letto continuando a baciarsi, unendo i loro corpi mischiandosi con le coperte e ansimando nella stanza silenziosa. Tomas si appoggiò alla parete sospirando e Marlene si appoggiò al suo petto, godendosi il momento tranquilla ancora inebriata, mentre lui le carezzava la testa “Forse non è il momento perfetto per parlarne, ma tu mi piaci Marls, sarebbe bello per me se dovessimo stare insieme” Marlene sorrise soddisfatta “Anche tu mi piaci Tomas, dal nostro primo scontro, in realtà mi ricordavo davvero di te” sollevò il volto per ricevere un bacio sulle labbra “Ora devo andare, ho promesso a un mio compagno che l’avrei aiutato con alcuni compiti” “Oh, va bene” rispose lei un po’ delusa sedendosi sopra di lui e iniziando a baciargli il collo “Speravo potessi rimanere di più” “Non fare così ti prego, devo andare” la staccò controvoglia e iniziò a rivestirsi “Ti prometto che la prossima volta mi faccio perdonare” le diede un ultimo bacio e uscì dalla stanza. Marlene rimasta sola sorrise e andò a farsi una doccia in bagno.

“Lily mi dispiace” “Cos’è successo Lily?” Marlene uscì in quel momento in accappatoio dal bagno e guardò interdetta le sue amiche “Succede che quel cretino del tuo amico Potter e il suo immancabile compare Black, ci hanno dovuto rovinare un tranquillo pomeriggio, per attaccare Sev…Piton” “Mi dispiace Lily” l’abbracciò “Ma lui ti ha detto qualcosa?” a quel punto rimase in silenzio ancora addolorata e Alice capendo la situazione parlò per lei “Ha detto di non aver bisogno dell’aiuto di una come lei, dopo che Lils era intervenuta per aiutarlo, è proprio uno schifoso…” “Bastardo” concluse Marlene furente “Non si deve permettere di trattarti in questo modo, non si merita la tua protezione” “Hai ragione, da oggi non mi interessa più, tu comunque Marls non inventarti niente di strano contro di lui” la bionda scosse la testa con fare innocente nonostante stesse già organizzando qualcosa nella sua testa.
Peter si trovava da solo nella sala comune, era seduto su una poltrona e si divertiva a provare incantesimi di trasfigurazione su una penna dimenticata da qualcuno sul tavolo di fronte “Ei Pete, ti va di giocare a gobbiglie?” il ragazzo alzò lo sguardò e arrossì lievemente alla vista di Dorcas, le era sempre piaciuta quella ragazza, così carina e intelligente “Hai voglia di perdere? Lo sanno tutti che sono imbattibile” la ragazza rise e si sedettero sul tappetto vicino al camino iniziando a giocare “Lily sta meglio?” “Sì, si è messa a parlare con Marlene e si è un po’ calmata” “Menomale, sai delle volte Sirius e James esagerano, ma senza rendersene conto” “Lo sappiamo ormai” sorrise, Peter la osservò e poi si fece coraggio passandosi una mano tra i capelli biondo cenere “Senti Dorcas, volevo chiederti una cosa, non è che, se non sei troppo impegnata, ma probabilmente lo sei, meglio lasciar stare” “Dai Pete dimmi, non ti preoccupare” “So che sei molto brava in pozioni e ecco avrei bisogno di una mano, mi chiedevo se per caso potevamo studiare ogni tanto insieme” “Certo Peter non c’è problema, quando hai bisogno dimmelo, per qualsiasi cosa” a quel punto il ragazzo fece la mossa vincente e la vittoria fu sua, e Peter si sentì felice, aveva vinto e Dorcas gli avrebbe dato delle ripetizioni, forse in una di quelle sarebbe riuscito a confessarle i suoi sentimenti, ma per quello ci sarebbe stato tempo.

La sala comune si era ormai riempita, Dorcas e Peter avevano continuato a giocare, ma si erano aggiunti anche Mary e Remus, mentre Sirius sfogliava una rivista sul Quidditich svogliato su una poltrona e Alice e Frank erano accoccolati sul divano. “Marls dove vai?” chiese Mary alla vista della loro amica appena uscita dal dormitorio e già diretta all’uscita “Vado da Tomas, ci siamo messi insieme” un coro di congratulazioni si levò dal gruppo, non tutte sincere, come quelle di Black “Beh grazie, comunque Lily è ancora in stanza, si sta facendo una doccia” detto questo uscì, ma al posto che dirigersi verso la torre del suo neofidanzato percorse un po’ di piani di scale per raggiungere i sotterranei. A quanto pare quella sera la fortuna era dalla sua parte, perché trovò Severus Piton solo uscire dall’aula di pozioni, ringraziò Godric, per poi avvicinarcisi “Piton” “McKinnon che vuoi? Ho da fare” “Non ci metterò tanto, sono solo venuta a dirti di lasciare stare Lily, non guardarla, non parlarle, non osare insultarla e non pensare nemmeno di attaccarla, ti è chiaro?” “Dovresti farmi paura McKinnon? Comunque, stai tranquilla, non mi interessa più la Evans, per me è morta” “Tanto meglio così, non ha bisogno di una persona codarda e meschina come te nella sua vita” Severus sentite quelle ultime parole si voltò ed entrò nella sala comune col cuore a pezzi. Lui avrebbe sempre amato la sua Lily, ma evidentemente il contesto non l’avrebbe mai permesso, doveva rinunciare alla sua compagnia per il bene di entrambi.                                                                                                                                                                                                          “Marls!” “Jamie, che ci fai qua giù?” “Che ci fai tu qua? Non mi piace che giri in questo covo di serpi, dai saliamo” “Non lo dire a Lily, sono andata a parlare a Piton, mi hanno raccontato cos’è successo oggi pomeriggio e non ho resistito, come facevi a sapere fossi qua?” “Ero annoiato e stavo controllando la mappa in stanza, ti ho vista qua e mi sono preoccupato, Marls” sospirò “Dici che ho perso tutte le speranze con Lily dopo oggi?” “Ma no Jamie, stavi andando bene, non darti per vinto, ma non comportarti più così” “Promesso, tu come stai?” l’amica gli sorrise e lui le cinse le spalle “Mi sono fidanzata oggi” “Ah con Tommaso?” “Si chiama Tomas stupido” lui rise scompigliandole i capelli e raggiunsero insieme la sala comune.                       


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Spero che anche questo nuovo capitolo vi sia piaciuto! Sto cercando di coinvolgere tutti i personaggi nella storia anche se non è sempre facile, ma non vi preoccupate ho tante idee per ognuno di loro
Baci

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Il campionato di Quidditch stava per ricominciare e la squadra di grifondoro si trovava riunita sul campo, il capitano James Potter ci teneva molto a vincere anche quell’anno la coppa, si trattava infatti dal suo ultimo anno e gli sarebbe piaciuto concluderlo con una vittoria. Era entrato nella squadra durante il suo secondo anno e da lì grifondoro aveva vinto quattro volte, James era diventato capitano al quinto anno e la squadra sotto il suo controllo era diventata davvero imbattibile. “Bene ragazzi, direi che per oggi può bastare, mi raccomando vi voglio carichi per la partita di domani contro Corvonero”   “Certo capitano”   si diressero tutti verso gli spogliatoi per cambiarsi.  “Allora Do come vanno i tuoi primi allenamenti, ti stai trovando bene?”  “Si Marls davvero bene, ti ringrazio ancora per avermi convinta a fare i provini, anche se sono un po’ agitata per la mia prima partita” “Stai tranquilla Do, Corvonero è forte, ma gli anni scorsi l’abbiamo battuta con facilità, vedrai che sarai fantastica” “Speriamo” disse iniziando ad asciugare i capelli con la bacchetta “Come vanno le cose con Tomas?” “Tutto bene grazie, probabilmente andremo ad Hogsmade insieme alla prossima uscita” “Oh è fantastico, siete davvero belli insieme” Marlene le sorrise “Oltretutto mi aiuta anche con la scuola, quando riusciamo a concentrarci”  rise  “Anzi, devo andare da lui, ci vediamo” “Aspettami, vengo anche io ho finito”  indossarono il mantello e uscirono, trovando James “Ciao ragazze” Ciao Jamie” lo salutò felice Marlene seguita da Dorcas che da poco aveva preso confidenza col ragazzo “Sei stata grande oggi Do, sei ti impegnerai come oggi nella partita di domani distruggeremo quei corvi” “Puoi contarci James” “Ci vediamo in giro” le due ragazze si incamminarono verso il castello “Tu devi fare qualcosa ora?”  “Si, ho promesso a Peter che gli avrei dato una mano con pozioni”  “Oh è grandioso, sai credo che tu gli piaccia”  “Ma smettila Marls, tu vedi l’amore ovunque”  rise  “Oh be vedremo”  “Ciao Marls”  venne incontro a loro Tomas che prese per i fianchi la propria ragazza baciandola  “Ciao Tom, be ci vediamo dopo Do, fammi sapere”  le fece l’occhiolino e si allontanò dalla ragazza. Dorcas scosse la testa entrando in sala comune dove Peter la aspettava  “Sei pronto Peter?”  lui si alzò dalla poltrona annuendo “Certo, come sono andati gli allenamenti?”  “Bene grazie, ma quello che conta è come andrà l partita” rispose lei nervosa  “Ma no stai tranquilla sarai sicuramente bravissima”  “Dai ora andiamo a fare una pozione” lasciarono la sala comune e entrarono in un’aula deserta dove  Dorcas iniziò a tirare fuori l’occorrente, mentre Peter si perdeva a osservarle le dita che si muovevano abili ammaliato anche dalla sua voce.
Frank era un ragazzo dai capelli castani, era alto, aveva un fisico slanciato e abbastanza muscolo, soprattutto grazie al quidditich, era battitore della squadra di grifondoro dal secondo anno quando era andato ai provini con James Potter. Attraverso gli anni era diventato sempre più carino, ma il suo nome non circolava molto nelle chiacchere delle streghe di Hogwarts, poiché da ormai quattro anni era fidanzato con Alice, e non sembrava essersene stancato, al contrario, ogni giorno si sentiva sempre più fortunato di avere al suo fianco quella ragazza, dopo tutti quegli anni avevano sviluppato un rapporto maturo e ricco di complicità. “Ali”  “Ciao Frank” si salutarono con un bacio  “Come sono andati gli allenamenti?”  “Bene come al solito grazie, tu tutto a posto?”  “Si grazie, dici che ci sarà una festa sabato per la vittoria di grifondoro?”  “Tecnicamente prima dobbiamo vincere, comunque si conoscendo James starà sicuramente organizzando qualcosa”  “Fantastico, voglio godermi ogni festa di questo ultimo anno, e poi lo sanno tutti che le nostre feste sono le migliori tra tutte le case”  “Hai ragione, non ci si annoia mai, senti ti va di fare un giro vicino al lago?”   “Si volentieri, prendo il mantello e arrivo”  Alice salì velocemente nella sua camera dove Lily sedeva sul letto a leggere  “Tutto bene Lils?”   “Sisi mi stavo solo riposando”  sorrise, l’amica prese il mantello  “Vai da qualche parte?”  “Si vado con Frank a fare un giro al lago”  “Ah, capito, hai visto le altre?”  “Mm Do se non sbaglio si vedeva con Peter, Marls presumo sia da quel corvo e Mary non so sarà con qualcuno”  Lily annuì chiudendo il libro  “Vuoi venire con noi al lago?”  “No tranquilla Ali, scendo in sala comune, ad aspettare le altre”  le due amiche uscirono dalla stanza e Lily, dopo aver salutato la coppia felice, continuò a leggere il suo libro su una poltrona. Lily amava leggere, era il suo modo per evadere dalla realtà, fin da quando era piccola, quando sua sorella Petunia si arrabbiava con lei, i suoi genitori la sgridavano o si sentiva triste, Lily si sedeva in camera sua e iniziava a leggere, immergendosi nelle pagine. Quando leggeva si tormentava sempre una ciocca dei suoi lunghi capelli rossi, dettaglio che non sfuggiva a James Potter che adorava osservarla mentre leggeva,  in quel momento la osservava dall’altro lato della stanza, ma si fece coraggio e le si avvicinò  “Ciao Lily”  sussurrò agitato, la rossa alzò lo sguardo stupita, non si erano ancora parlati dopo l’accaduto al lago  “Scusa non voglio disturbarti, ma ecco questa sera abbiamo la ronda insieme e mi sono reso conto che non ti avevo ancora parlato”  Lily fece per aprire la bocca per controbattere, ma lui la fermò  “Aspetta fammi finire per favore, volevo solamente scusarmi con te per come mi sono comportato, scusa se ti ha dato fastidio, mi sono comportato da immaturo, è che quando vedo Moci…scusa Piton e il modo in cui ci guarda, ti guarda, mi sale il nervoso”  Lily sospirò  “Lo apprezzo Potter, ma non intrometterti più nei miei affari, non ho bisogno di te, d’accordo?”  “Promesso” i due ragazzi si sorrisero e James fu fiero di se stesso, nonostante quel piccolo inconveniente, di recente stava riuscendo ad avere con la Evans delle conversazioni civili e normali e in cuor suo sapeva che i suoi sentimenti nei confronti di quella ragazza stavano mutando, si stavano trasformando in qualcosa che non comprendeva e non riusciva ancora a gestire, ma voleva seguire i consigli di Remus e Marlene e comportarsi in maniera matura e civile. Proprio quest’ultima spuntò all’improvviso tra i due con una faccia angelica, faccia che entrambi conoscevano molto bene  “Cosa sei venuta a chiederci Marls?”  “Ma Jamie come ti permetti? Sono solo venuta a vedere come stanno i miei migliori amici!”  si sedette sul bracciolo della poltrona  “A proposito, voi due questa sera avete il turno giusto? Ecco io pensavo che forse i miei due migliori amici avrebbero potuto chiudere un occhio e farmi raggiungere Tomas”  “Ma Marlene non eri con lui fino a due minuti fa?”  “Si ecco, sono andata da lui dopo gli allenamenti, siamo stati un po’ insieme, ma poi lui doveva andare, sapete è molto impegnato”  “E dove sei stata fino a ora?”  lei alzò le spalle  “Sono stata in biblioteca a studiare, vedi ha pure una bella influenza su di me, ti prego Lily vogliamo solo passare un po’ di tempo insieme! Dai Jamie, almeno potresti prestarmi il tuo mantello”  “Che mantello?”   “Credevo di avertene parlato, Jamie ha un mantello dell’invisibilità, comunque dai se volete qualcosa in cambio sono pronta a trattare”  “Se la metti così Marls”  “Ma stai zitto Potter, va bene Marls, ma non farmi pentire di avertelo permesso, a proposito cos’è questa storia del mantello?”  Marlene abbracciò Lily  “Sei davvero la migliore Lily, ci vediamo dopo, fattela spiegare  da lui”  detto questo sparì in camera sua e si chiuse in bagno per farsi una lunga doccia. “Un mantello dell’invisibilità Potter? Non sapevo esistessero”  “Me l’ha regalato mio padre un Natale di un po’ di anni fa, è stato molto utile a noi Malandrini”  “Siete tremendi”  “Parli di noi Evans?”  si intromise Black  “Ciao Sir, la dolce e innocente Lily Evans ha appena scoperto che possiedo un mantello dell’invisibilità”  “E per quale strano motivo hai deciso di dirglielo? Sarebbe capace di sequestrarcelo”  “Non ho intenzione di farlo Black, comunque è stata Marlene a dirmelo, ce l’ha bisogno”  “Dove deve andare la McKinnon?”  “Questa sera mentre io e Lily dovremo vagare per il castello lei si divertirà con il suo corvonero”   “Sta ancora con quel King?”  “Perché Black?”  lui alzò le spalle con indifferenza  “Non mi piace quel tipo, è il tipico ragazzo che si finge perfetto in tutto, quando in realtà non è molto meglio di me”  “Non dire così, Marlene mi sembra felice in questo periodo e Tomas mi sembra un ragazzo a posto, ma se vuoi unirti al club -antiTomas- parla con Mary e Alice, ora ragazzi vi saluto torno in stanza” Lily si alzò dalla poltrona e si avviò, per poi girarsi verso James “Potter non fare tardi sta sera mi raccomando”  “Non preoccuparti”  Lily entrò in stanza e i due rimasero soli  “Come te la passi Ramoso ? Da quando hai ricominciato a parlare normalmente con la Evans?”  “Ecco io…le ho semplicemente chiesto scusa, per il mio comportamento”  “Tu hai fatto cosa?” “Cosa c’è di strano Sir? Mi sono scusato”  “Ti avrò sentito chiedere scusa tre volte in sette anni e solo a noi malandrini, cosa sta succedendo con la Evans?”  “Non sta succedendo un bel niente, mi sono comportato da immaturo e mi è sembrato doveroso scusarmi”  “Ei James”  “Che c’è Sirius?”  “Non è che la tua semplice infatuazione e attrazione per la Evans si sta trasformando in qualcosa di più? Non è che ti stai innamorando?”  James trasalì, sentendosi profondamente toccato e messo a nudo da quelle parole, avrebbe voluto parlarne con Sirius, ma non era quello il momento giusto, doveva prima capire meglio se stesso  “Ma da quando Sirius Black parla di queste cose? Non è che sei tu, piuttosto che ti stai rammollendo?”  “Io? Di cosa stai parlando?”  “Io ti osservo Black”  gli fece l’occhiolino e raggiunse Peter che entrava proprio in quel momento nella sala comune. James aveva notato alcuni comportamenti più strani del solito da parte di Black, ma per ora restavano semplici sospetti e forse solo sue allucinazioni, avrebbe dovuto indagare più a fondo.
 
Lily entrò in stanza e si buttò sul letto pensando a James, era stato carino prima, si era comportato bene e lei era riuscita a intravedere quel James Potter che tanto decantavano Marlene e Remus. Si girò su un fianco e vide sul letto della bionda una lettera, si avvicinò curiosa, ma non riconobbe la scrittura sulla busta. In quel momento entrò Mary che allontanò i pensieri della rossa dalle supposizioni sul possibile contenuto della busta.  “Ciao Lily”  si sedette sul letto iniziando a legarsi i lunghi capelli castani in una treccia “Ciao Mary, lascia ti do una mano” Mary le passò una spazzola e si fece pettinare  “Dov’eri?”  “Oh, avevo una specie di appuntamento con un tassorosso del nostro anno vicino al lago, ma si è rivelato di una noia mortale, per puro caso passava di lì Remus, così ne ho approfittato e ho smollato il tassorosso con una scusa”  “E poi? Dove sei stata?”  “Sono stata in biblioteca con Remus”  “In biblioteca? Di tua spontanea volontà? Ma tu odi studiare in biblioteca”  Mary sbuffò  “Lo so, ma Remus stava andando lì, così ci sono andata pure io”  “E da quando vai dove va Remus?”  “Questo non importa Lils, parliamo di cose serie piuttosto, ho trovato lì anche Marlene, ma non doveva essere con Tomas?”  “Infatti, ma si sono dovuti separare presto e lei è andata in biblioteca a studiare”  “E non ti sembra strano? Io di quello non mi fido”  “Oh, Godric dovresti parlare con Black”  “Mary la smetti di fare congetture sul mio fidanzato?”  Marlene uscì in quel momento avvolta in un accappatoio rosso coi capelli ancora bagnati raccolti un asciugamano sulla testa  “Marls, io ecco”  Lily la interruppe cercando di salvare la situazione “Marls c’è una lettera per te sul tuo letto”  la bionda si avvicinò curiosa, l’aprì e la lesse velocemente per poi stendersi sul letto sbuffando sonoramente “Che succede?”  “E’ Tomas, mi ha detto che ha avuto un contrattempo, deve aiutare per forza un suo compagno per qualcosa, quindi non ci possiamo vedere, si scusa e mi mandi i baci”  “Mi dispiace Marls”  “Dovevate vedervi?”  si intromise Mary  “Si sta sera, sapete Tomas è assolutamente perfetto, non abbiamo una relazione piena di vincoli o di domande, ma è sempre così impegnato che non riusciamo mai a fare dei programmi, e quando li facciamo” sospiro indicando la lettera “Saltano”  le amiche le si avvicinarono e Lily le strinse la mano, mentre Mary dopo aver letto la lettera la guardò  “Marlene, non ti arrabbiare per favore, ma è talmente impegnato che non riesce nemmeno a impegnarsi per una sera? Se scompare dovremmo andare infondo alla cosa”  “Non andremo infondo a un bel niente, voi due non farete niente, ora scusatemi, ma vado a mettermi in pigiama, non ho fame vado direttamente a letto, oltretutto domani ho la partita è meglio che mi riposi”  “Ma dai Marls, non faremo nulla davvero, ma tu mangia qualcosa” ma ormai la ragazza si era chiusa la porta del bagno dietro di se.
 
Le quattro ragazze si dirigevano verso la Sala Grande e furono presto raggiunte dai malandrini con Frank “Non c’è Marls? E’ già da Tomas?”  “Potter la domanda giusta è dov’è Tomas?”  rispose sarcastica Mary, mentre arrivati al tavolo di grifondoro si accomodavano tutti vicini “Cos’è successo?”  “Ha dato buca a Marlene questa sera”  “Ve l’avevo detto che non c’era da fidarsi di quello”  commentò Black  “Io credo che nasconda qualcosa, dovreste controllare questa sera Lily, tu e Potter”  “Ma come possiamo fare? E poi hai sentito Marls…”  “Non preoccuparti Evans, un modo c’è, sta sera alla ronda ti mostro come” la cena continuò abbastanza in silenzio, erano tutti molto affamati.
 
“Bene Potter sei pronto?”  “Certo, non ti stupisce la mia puntualità?”  “Sei un uomo pieno di sorprese a quanto pare”  “Non hai ancora visto nulla” usciti dalla sala comune James tirò fuori una pergamena  “Vorresti stupirmi con una pergamena?”  “Mai sottovalutarmi Lily Evans”  il ragazzo tirata fuori la bacchetta la puntò contro il foglio, sussurrò delle parole che Lily non colse e delle macchie di inchiostro iniziarono ad apparire, presto si fecero sempre più nitide e davanti agli occhi esterrefatti di Lily apparve una mappa della scuola  “Ma è una mappa! Della scuola”  “Proprio così, l’abbiamo creata noi malandrini, ma non è una semplice mappa, vedi ti indica la posizione di ogni singolo studente del castello”  “E’ fantastico!” James sorrise e continuò a camminare con Lily al suo fianco “Credi che abbiano ragione Mary e Black?”  “Non ne ho idea, continuiamo a girare e controllare la mappa, ma spero di no, mi dispiacerebbe per Marlene”  “Siete molto amici voi due”  “Ci conosciamo da quando eravamo piccoli, sai per via delle nostre famiglie”  Lily annuì  “Sai mi parla sempre bene di te, da come ti descrive sembra stia parlando di un altro ragazzo”  James rimase in silenzio, ma non rispose, perché osservando la mappa vide il nome di Tomas in un’aula al piano di sopra in compagnia di una certa Jessie Douglas  “Lily guarda! La conosci?”  le indicò i due nomi  “Se non sbaglio è una serpeverde del sesto o quinto anno, ma non crederai che…?”  “C’è solo un modo per scoprirlo”  senza pensarci la prese per mano e la trascinò al piano di sopra, arrivarono vicino all’aula e le fece segno di fare silenzio “Avrei dovuto portare il mantello”  bofonchiò Potter mentre si sporgeva con cautela insieme a Lily per vedere oltre la porta socchiusa. La scena era abbastanza prevedibile, Tomas King se la stava spassando con quella ragazza e non si era minimamente accorto dei due grifoni. Lily si ritrasse colpita e si allontanò dall’aula per poter parlare “Non posso crederci”  “Che pezzo di merda”  “James, ma cosa facciamo? Entriamo e gli togliamo dei punti? Lo diciamo a Marlene? Oh, povera Marls, come facciamo?” Lily era in preda al panico e dispiaciuta per la sua migliore amica, mentre James era leggermente scosso per aver sentito la Evans, forse per la prima volta pronunciare il suo nome, ma non poteva perdere tempo a pensare a quello. Si accorse che la rossa era profondamente scossa, così le strinse le braccia e la fissò negli occhi “Lily ascoltami stai calma, non faremo nulla, non diremo nulla a Marlene, o meglio non prima della partita, ho bisogno che lei domani sia concentrata, è una cacciatrice bravissima e Dorcas ha bisogno di lei. Dopo la partita le parleremo insieme, va bene?”  Lily annuì piano  “Scusa se mi sto comportando così, ti sembrerò una sciocca, ma Marlene è la mia migliore amica e mi fa male vederla soffrire sempre per colpa di questi cretini”  “Non sei una sciocca Lily non preoccuparti”  e a quel punto James l’abbracciò, un po’ titubante, ma la strinse a se. Lily si lasciò stringere e si godette quel breve abbraccio un po’ imbarazzante, sorprendendosi di non averlo respinto. “Credo che sia meglio rientrare, la situazione sembra abbastanza tranquilla questa sera”  sospirò James staccandosi ancora un po’ imbarazzato “Oh, si certo, rientriamo”. Il resto del tragitto entrambi rimasero in silenzio e giunti all’interno della sala comune era arrivato il momento di salutarsi “Senti Lily, ecco tu prima, mi hai chiamato James, ora non che sia importante il modo in cui ci chiamiamo, ma mi ha fatto piacere, credo che potremmo iniziare a chiamarci per nome abitualmente che dici? Ci stiamo comportando civilmente infondo”  James si passò una mano tra i capelli agitato e Lily sorrise  “Hai ragione, infondo era sciocco usare i cognomi, ci conosciamo da sette anni ormai”  “Buonanotte Lily”  “Buonanotte James”  si sorrisero e si diressero ognuno nelle proprie stanze, stanchi, ma incapaci di prendere sonno, con mille pensieri nella mente.


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Spero tanto che vi sia piaciuto anche questo capitolo!
baci

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Quella mattina nella sala comune di grifondoro alleggiava un clima di tensione e ansia, di primo pomeriggio ci sarebbe stata la prima partita del campionato e tutti erano agitati, James Potter come durante ogni prepartita si era alzato di buon’ora, era uscito a fare una corsa vicino al lago e poi era andato a fare una colazione che consisteva come sempre in due uova, pane, succo di zucca e una mela. Era una specie di rito, lo rassicurava e gli dava la giusta carica per guidare la squadra alla vittoria. Quella mattina però pur cercando di concentrarsi a pieno sul quidditch non riusciva a evitare di pensare al segreto che stava nascondendo alla sua migliore amica pur di far vincere la sua squadra. Quando poi durante il pranzo mentre chiacchierava con lei e Dorcas per cercare di tranquillizzare e caricare quest’ultima, Tomas si era presentato al loro tavolo per salutare Marlene baciandola e scusandosi per l’assenza di ieri sera sfoggiando un perfetto sorriso non era riuscito a resistere, si era alzato dal tavolo ed era uscito incazzato dalla sala grande.  “James!”  sussultò sentendo il suo nome  “Ragazze voi andate io vi raggiungo”  Mary e Alice annuirono avvicinandosi verso il tavolo di grifondoro mentre Lily raggiungeva Potter  “Che succede?”  “Non ho niente sono solo nervoso per la partita”  “Non mentirmi non ti ho mai visto così per una partita”  lanciò uno sguardo all’interno della sala e vide Marlene ridere e baciare Tomas  “E’ per Marlene?”  il ragazzo sospirò annuendo  “Mi sento così in colpa, le stiamo nascondendo la verità solo per vincere una partita”  Lily gli si avvicinò stringendogli le mani  “James lo stiamo facendo per lei, lo sappiamo che ci tiene alla vittoria, non è necessario rovinarle la partita, non cambia dirglielo ora o tra due ore, se non che almeno vincerete. Non preoccuparti e facci guadagnare un po’ di punti!”  James era rimasto imbambolato a fissare i suoi occhi verdi e le sue sottili labbra che si muovevano, ammaliato dalla semplice bellezza di quella ragazza  “Grazie Lily hai ragione”  “Appena la partita finirà glielo diremo insieme, ora vado a mangiare, se non ci vediamo più buona fortuna James!”  gli sorrise e si diresse verso la sala sentendo in lontananza il corvino sussurrarle “Grazie”. 
Gli spalti si erano riempiti in fretta, il sole ormai non era più caldo, così tutti si erano muniti del mantello e qualcuno indossava già la sciarpa. Negli spogliatoi i giocatori si stavano preparando sistemando le proprie divise “Marls…”  la bionda si stava legando i capelli in due lunghe trecce come suo solito prima di una partita di quidditch mentre osservava l’amica in preda all’ansia fare avanti indietro, sorrideva ricordandosi la sua prima partita al quarto anno contro tassorosso, quando dall’ansia non voleva nemmeno pranzare, finché James non l’aveva obbligata.  “Do cerca di stare tranquilla, andrà tutto bene, io ti darò una mano, Frank ci proteggerà e James in un attimo troverà quel maledetto boccino vedrai”  lei annuì nervosa cercando di fissare la frangetta con una forcina per evitare che le coprisse il volto.  “Ragazze è ora, James ci chiama”  “Arriviamo Frank”  presero le proprie scope e raggiunsero il capitano con il resto della squadra  “Bene ragazzi, questa è la nostra prima partita, i corvi li conosciamo ormai, ma non vuol dire che non dovremo prestare attenzione, vi voglio tutti attenti e concentrati, dobbiamo distruggerli e portare a casa la vittoria, possiamo farcela se collaboriamo” James aveva il potere di caricare sempre con poche parole i compagni, questi infatti esaltati inforcarono le proprie scope e entrarono in campo  “Andrai alla grande Dorcas”  lei gli sorrise riconoscente  “Grazie capitano”.   “Direi che è davvero una bellissima giornata per iniziare il campionato di quidditch, benvenuti a tutti! Oggi abbiamo Grifondoro, che ricordiamo ha vinto il campionato l’anno scorso, contro Corvonero” dagli spalti si levarono urla di gioia e incitamento “Bene Madame Hook è pronta a dare il via e…partiti! Grifondoro parte in svantaggio Stephen è già in possesso della pluffa” Marlene guardò l’avversario e dopo mezzo secondo si fiondò verso di lui inseguendolo per poco per poi scontrarsi e rubargli la palla “Magnifico Marlene McKinnon riacquista la pluffa” a quel punto però la ragazza vide Stephen e Margareth, i due cacciatori di corvonero, venirle incontro,  intercettò Dorcas e con un sorriso rassicurante la passò improvvisamente la pluffa “Primo possesso per Dorcas Meadows, la nuova cacciatrice di grifondoro, ha colto di sorpresa i corvi!” Dorcas con l’adrenalina a mille si fiondò verso i cerchi e lanciò la palla “Dorcas segna con un tiro magnifico!”. Dopo una buona mezzora e diversi tiri a segno totalizzati James diventava sempre più impaziente, voleva portare a casa quella vittoria e godersi la festa che lo aspettava in sala comune. Cercò di concentrarsi osservando il campo, finché non lo vide, veloce e luccicante, il boccino sfrecciava vicino alla tribuna dove erano seduti i grifondoro. Si lanciò in picchiata, Robert sembrava non essersene minimamente accorto, ne approfittò e poco dopo il boccino si trovava tra le sue mani “Fermi tutti! James Potter ha preso il boccino, Grifondoro vince!” dagli spalti si levarono urla e applausi e James sollevò lo sguardo ritrovandosi davanti Lily Evans che sorrideva e applaudiva felice, lui le fece l’occhiolino e volò dalla sua squadra, si abbracciarono tra di loro e si complimentò con tutti. 
“Sei stata grandissima Do!”  “Grazie Marls, è stato bellissimo, la velocità, l’adrenalina, i cori, la cronaca, gli avversari, è tutto fantastico!”  “Lo so bene”  rise la bionda infilandosi la maglia dopo essersi asciugata dopo la doccia  “Marls io inizio ad andare va bene? Volevo mangiare qualcosa prima della festa”  “Vai tranquilla, tanto dovrei vedermi con Tom prima”  “Perfetto a dopo” . Marlene rimase sola e iniziò a spazzolarsi i lunghi capelli stanca ma felice per la vittoria  “Ei” il ragazzo la abbracciò da dietro prendendola per i fianchi e iniziando a baciarle il collo  “Ciao Tom”  “Questa sera ci vediamo? Per festeggiare”  “Cosa la vostra sconfitta?”  ironizzò lei  “Comunque non posso, organizziamo sempre una festa  ed è una tradizione per me ormai, e poi c’è sempre tutta la squadra”  “Oh, dai Marls devo farmi perdonare per ieri sera”  le sussurrò all’orecchio facendola voltare e iniziando ad accarezzarle una coscia “Potrei fare un salto sul tardi”  “King ti dispiace andartene? Devo parlare con Marlene”  “Potter se non vedi in questo momento ci sto parlando io”  “Ti ho detto di andartene”  Marlene guardò interrogativa James e Lily entrati in quel momento negli spogliatoi  “Dai Tom, ci metteremo poco”  lui sbuffò “Va bene, a dopo”  la baciò per poi uscire dando una spallata a James. “Che succede? Mi sembrate preoccupati”  “Marls” James esordì “Sai ieri sera durante la ronda abbiamo deciso di capire se per caso Tomas non ti stesse nascondendo qualcosa e ecco noi…”  ci fu una breve pausa in cui Marlene capì tutto e le cascò il mondo addosso, l’ennesima delusione  “Tesoro io e James l’abbiamo visto con la Douglas la serpeverde del sesto o quinto anno, mi dispiace tanto”  Lily le si avvicinò e l’abbracciò, ma lei rimase immobile  “Da quando vi chiamate per nome?”  “Marls, hai capito cosa ti abbiamo detto? Se vuoi vado a spaccargli il naso a quello stronzo”  “Non importa James, ho capito, ma infondo se lo aspettavano tutti tranne me, me la vedo io ora grazie” detto questo si infilò il mantello e uscì dirigendosi verso il castello con ancora i capelli bagnati. 

La sala comune di grifondoro era piena di studenti, la maggior parte ancora esaltata per la vittoria osannava i giocatori che si godevano il momento, in particolare Dorcas, la cui performance era sulla bocca di tutti, e che da novellina della squadra era stata costretta a bere e cantare cori da stadio, nonostante non reggesse bene e non fosse molto intonata. Era però felice, indossava un vestito rosso che generava un bel contrasto col suo caschetto nero, le sue risate riempivano la sala di gioia, nonostante la musica delle casse risuonava in ogni angolo, e Peter credeva fosse bellissima, dopo un po’ decise di allontanarsi dai suoi amici per approcciarsi a lei “Ciao Dorcas, scusa non vorrei disturbarti, ma volevo dirti che sei stata bravissima oggi, ma io già lo sapevo” le disse un po’ imbarazzato, ma  tra la musica e l’alcool la ragazza capì poco  “Grazie Peter, sei così carino! Anche se a dir la verità non ho capito tutto”  iniziò a ridere e fu trascinata via da Frank e altri ragazzi della squadra che la tenevano sollevata, Peter sospirò deluso e tornò dai suoi amici.  Dall’altra parte della sala Alice e Mary ballavano spensierate, mentre Lily vestita con un semplice vestito blu guardava preoccupata la scala dei dormitori femminili  “James ora io salgo”   “No Lily, resta qua, Marls sta bene, è andata da Tomas ha rotto con lui e ora si starà solo preparando, lo sai com’è fatta, non è il primo ragazzo con cui si lascia”  “No, io non credo che stia bene, è lì dentro da un po’ mentre io sono qua con te a bere burrobirra”  proprio in quel momento Marlene uscì dalla camera struccata e con addosso una semplice minigonna di jeans nera e una maglia infilata dentro, probabilmente vista la taglia del fratello maggiore, di qualche rock band.  “Ecco visto, ora che sappiamo che è viva divertiamoci, infondo me lo merito, ho vinto la partita!” James la trascinò in mezzo alla pista vicino a Mary e Alice, Lily inizialmente le guardò con riluttanza, ma poi si lasciò trasportare dalla musica. Marlene invece aveva raggiunto il tavolo degli alcolici che gli studenti del settimo anno erano riusciti a racimolare e si era riempita il bicchiere per poi svuotarlo velocemente. La scena non era sfuggita a Sirius che osservava la ragazza da lontano incantato dalla sua bellezza, Marlene sapeva essere bella anche struccata e spettinata e circondata da ragazze vestite e truccate in modo perfetto. Si diresse in camera, tolse dal suo baule una bottiglia di whisky e prese il mantello dell’invisibilità per poi raggiungere la ragazza “Ei Mc” lei lo guardò annoiata sospirando “Che c’è? Non sono in vena di chiacchere”  “Ho una proposta per te” le mostrò la bottiglia “Un sorso una risposta”  “Cosa vuoi sapere Black?”  “Nulla di particolare, ma questa festa mi sta annoiando e abbiamo entrambi voglia di bere”  Marlene ci pensò un po’ su, ma alla fine annuì e si ritrovò seduta di fronte a lui sulla torre di astronomia. Aprì la bottiglia e ne bevve un lungo sorso  “Bene Mc tocca me, rispondi sinceramente”  lei annuì svogliata  “Cos’è successo?”  “Quello che succede ogni volta, credevo di aver trovato quello giusto per una volta, Tomas mi piaceva, ma come al solito sono stata una stupida e mi sono fidata della persona sbagliata”  gli rubò la bottiglia e ne bevve un altro sorso, lui la guardava corrucciato sapeva che King era un cretino, ma non si aspettava si sarebbe lasciato sfuggire una come Marlene così presto  “Comunque Black ho deciso, ho chiuso con i maschi, sono tutti uguali, non ne voglio più sapere per un po’”  “Mi devi una risposta più approfondita, hai bevuto ancora”  “Mi ha tradita con quell’oca dai capelli biondi tinti della Douglas, l’hanno visto James e Lily, così prima l’ho mollato”  “Mi dispiace”  “Risparmiami la tua pietà Black”  “Se ti può consolare credo che tu abbia il culo più bello di quella”  Marlene rise e Sirius rimase colpito da quella risata così allegra e dolce, bevve un lungo sorso e fissò la ragazza  “E tu Black? Perché una diversa ogni sera?”  lui per un attimo fissò un punto determinato, ma poi decise di essere sincero  “Perché io, a differenza tuo, ho smesso di credere nell’amore un bel po’ di anni fa”  calò il silenzio e Marlene fece un altro lungo sorso iniziando a osservare il cielo pieno di stelle, si avvicinò al ragazzo e gli sorrise  “Tu sei un Black no? Dai dimmi qualche nome delle costellazioni”  iniziò a osservare il cielo col naso all’insù, mentre Sirius al suo fianco si inebriava del suo profumo e si perdeva nel guardare i nei della ragazza, spesso l’aveva sentita lamentarsi con le amiche a causa loro, ma Sirius li aveva sempre adorati, e ora che li osservava così da vicino credeva che tutti quei piccoli puntini marroni spersi sul viso della ragazza e sul suo collo formassero la costellazione più bella di tutte, avrebbe tanto voluto unirli delicatamente con le sue dita, ma non ebbe il coraggio. Rimasero a lungo sulla torre, anche dopo aver finito la bottiglia e aver elencato quasi tutte le costellazioni, non se ne accorsero subito, non erano pronti ad ammetterlo, ma dopo quella sera qualcosa tra loro era cambiato.



Spero vi sia piaciuto, mi rendo conto di aver parlato principalmente di Marlene, ma nei prossimi capitoli cercherò di considerare maggiormente anche gli altri
Se vi va lasciatemi un commento, mi fa sempre piacere leggere cosa pensate dei capitoli! 
baci

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Marlene aprì piano gli occhi e fu colpita subito da un forte mal di testa, gli strofinò sopra le dita per cercare di vedere meglio e si accorse di non essere nel suo dormitorio. Si alzò in piedi e si rese conto di essere sulla torre di astronomia, il sole stava sorgendo proprio in quel momento, si accovacciò e allungò il braccio scuotendo piano il corpo di Sirius. Lo osservò mentre sul suo viso si formava un’espressione buffa, probabilmente perché il suo sonno era stato interrotto  “Black…forza sveglia”  si risedette accanto a lui, rubando una sigaretta dal pacchetto che spuntava da una sua tasca  “Mc? Ma dove siamo?”  “Ci siamo addormentati qui”   “Oh”  le prese il pacchetto e si accese una sigaretta anche lui alzandosi in piedi e allungando le braccia per stiracchiarsi  “Che mal di schiena”  “Be dovremmo rientrare è quasi mattina” finirono di fumare appoggiati alla ringhiera osservando in silenzio il paesaggio alle prime luci dell’alba  “Pensi di fare qualcosa a King o alla Douglas?”  Marlene sospirò spegnendo la sigaretta  “Mi ero dimenticata di quei due, non lo so, ora ho solo bisogno di una bella dormita e qualcosa per questo mal di testa”  “Tu almeno avevi il mio petto, io ho dormito appoggiato alla roccia”  “Smettila di lamentarti Black, ora andiamo”  la ragazza rise trascinandosi Sirius a dietro e lui, forse ancora mezzo addormentato, rimase meravigliato da quella risata e dalla sua semplice bellezza di prima mattina. Arrivarono in sala comune e si separarono. Marlene entrò piano in dormitorio, cercando di non svegliare le altre e iniziò a slacciarsi la gonna “Bene, bene cosa abbiamo qui? Il letto non è disfatto, i capelli sono sconvolti e i vestiti sono di ieri, sei stata con King stanotte Marls?” la ragazza sobbalzò “Mary cosa ci fai sveglia?”  “Dovevo andare in bagno” fece spallucce sbadigliando  “Comunque non te l’ha detto Lily? King mi ha tradita”  sospirò indossando il pigiama e trattenendo le lacrime, non l’aveva ancora realizzato  “Oh, Marls mi dispiace”  Mary fece spazio all’amica sotto le coperte  che si accoccolò accanto lasciandosi accarezzare i capelli  “Con chi?”  “La Douglas, di serpeverde”  “Quella vipera…ma se non eri con lui con chi eri?”  non ricevette risposta perché Marlene si era già addormentata, seguita poco dopo da Mary, che decise che avrebbe indagato più tardi.
La domenica mattina era un momento fantastico, quasi tutti gli studenti di Hogwarts si concedevano quel momento per dormire e recuperare tutte le ore di sonno che sacrificavano a causa dello studio, degli allenamenti e dei vari festini.  James si girò un paio di volte sotto le coperte per poi decidersi ad aprire gli occhi guardando l’orologio e rendendosi conto che era ormai mezzogiorno, sbadigliando si fece leva sulle braccia e si mise a sedere osservando i suoi compagni di camera. Frank dormiva con le tende tirate, Peter era tranquillo, mentre Remus dormiva con il letto disfatto e il cuscino per terra, si agitava sempre durante la notte, si scompigliò i capelli mentre osservava il letto di Sirius vuoto, ma l’amico apparì poco dopo dalla porta del bagno. “Sir, sei sveglio da molto?” lui fece spallucce sedendosi ai piedi del letto dell’amico  “Sono rientrato presto e non sono riuscito a dormire bene”  “Ho notato che non c’eri, con chi eri? Hai concluso?”  “Ero con la Mc”  “Sei stato con Marlene? Ti ho sempre detto cosa ne penso, a meno che lei…”  “Frena James, abbiamo solo bevuto e poi ci siamo addormentati lì. A meno che cosa?”  “Nulla, dico solo che ho notato come la guardi di recente”  “Cosa intendi dire?”  “Lascia perdere, come sta, sai dopo King”  “Non credo bene, ma non ne  abbiamo parlato, abbiamo per lo più bevuto, comunque tu e la Evans invece? Ieri sera vi ho visti ballare insieme”  James rimase un po’ imbambolato a fissare un punto indeterminato fuori dalla finestra mentre riportava alla luce i ricordi della sera precedente  “Sembra che le cose stiano andando bene, ci parliamo civilmente”   “Bene, vedi di non mandare tutto a puttane”  “Ei ragazzi” dal letto di Peter si levò un mugugno simile a un saluto  “Sei davvero un angioletto quando dormi”  commentò Sirius ridendo mentre si avvicinava al letto di Remus al quale arrivò un’improvvisa cuscinata in faccia “Sveglia lupo!”  il mal capitato nascose la testa sotto il cuscino sbuffando  “Dai Rem se non sbaglio a pranzo c’è il budino al cioccolato!” . Dopo vari tentativi e una buona mezz’ora i quattro malandrini erano pronti ed erano scesi in sala comune dove incontrarono Lily, Mary e Dorcas “Buongiorno ragazze!”  “Ciao” sorrise “Dove sono le altre due?”  chiese Peter  “Alice è con Frank, Marlene dorme ancora”  “Ecco perché Frank aveva le tende tirate”  “Andiamo a pranzo?”  propose Remus e la proposta fu accolta da tutti. Il pranzo era stato soddisfacente come sempre ora era il momento del dolce e i malandrini se lo stavano gustando  “Voi sapete con chi era Marlene?” Mary sospirò non era riuscita a trattenersi, era troppo curiosa  “Ma cosa vuoi che ne sappiano loro?”  “Mary potevamo chiederlo a lei, prima o poi si sveglierà”  le sue amiche furono interrotte da Sirius che rispose semplicemente “Era con me” e dopo aver ricevuto qualche strana occhiata nessuna gli chiese niente.
Mulciber stava rientrando dal campo di Quidditch, ed era nervoso, quella non era per niente una bella giornata, non era riuscito a finire i compiti di trasfigurazione, l’allenamento l’aveva dovuto fare sotto la pioggia e per di più di domenica e inoltre continuava a vedere la scuola piena di stupidi sanguemarcio sorridenti e tranquilli, si era stancato di Severus e anche di Avery, volevano sembrare superiore a lui e continuavano a dirgli di aspettare, di non essere avventato, ma lui aveva un gran voglia di far soffrire uno di loro, di levargli il sorriso dalla faccia e rendere orgoglioso il suo signore per questo.  Era appena entrato nel castello diretto ai sotterranei dove avrebbe copiato i compiti di qualcuno per poi andarsene a dormire quando vide davanti a sé una ragazza coi capelli mori legati in una coda alta camminare tranquilla, probabilmente si era accorta della sua presenza perchè girò la faccia per controllare chi ci fosse, non ci mise molto a riconoscerla, e lei riconobbe lui immediatamente. Aumentò il passo e lui poté sentire la paura scorrerle nelle vene, quest’anno l’aveva vista di sfuggita solo una volta nei sotterranei con la McKinnon, ma questa era l’occasione che aspettava e non poteva lasciarsela sfuggire. Aumentò anche lui il passo raggiungendola con facilità e afferrandole un braccio per fermarla facendola voltare “Ei Mary non si salutano i vecchi amici?” le sussurrò, si sentiva carico, sentiva che la giornata stava finalmente prendendo una svolta positiva. Lei era rimasta immobile, lo fissava nascondendo la paura che però lui poteva comunque notare nei suoi occhi marroni “Stupida grifondoro, è inutile che fingi, sai benissimo qual è la fine che aspetta a te e tutti i tuoi simili” le sputò in faccia e prese la sua bacchetta sussurrando la maledizione cruciatus. Mary si piegò in due lui andò avanti, era ormai a terra, senza forze, con lo sguardo fisso sul ragazzo, orgogliosa, Mulciber decise di fermarsi solo quando lei iniziò ad urlare, si sentiva già abbastanza fortunato per non aver trovato nessuno, non voleva rischiare troppo. Si accovacciò accanto a lei, le spostò delle ciocche dal viso pallido e le sussurrò “Non provare a fare il mio nome o la prossima potrebbe essere la tua amica…com’è che si chiama? Dorcas? O magari Lily Evans” e detto questo la lasciò lì agonizzante in mezzo al corridoio mentre ridendo si diresse veloce verso i sotterranei.
“Si sta svegliando!”  “Sh fai piano” Mary aprì gli occhi e vide intorno a sé tutti i suoi amici che la guardavano preoccupati  “Ei ragazzi”  tentò di tirarsi su ma non aveva abbastanza forze, Remus accanto a lei se ne accorse e l’aiutò a mettersi seduta offrendole una barretta di cioccolato, lei gli sorrise mangiandola di gusto  “Come stai tesoro?”  Marlene la guardava preoccupata seduta ai piedi del letto  “A parte il mal di testa e qualche dolore alla schiena, bene, mi sento solo un po’ debole, ma che ore sono?”  “E’ ora di pranzo, hai dormito per tutto questo tempo”  rispose Dorcas aggiungendo  “Ti ricordi qualcosa?”  Mary si ricordava tutto molto bene, aveva fisso in testa il volto di Mulciber, ma soprattutto le ultime parole che le aveva detto  “No ragazzi, mi ricordo solo che stavo rientrando in corridoio e ho avuto la sensazione di avere qualcuno alle spalle e poi nulla, anzi come sono finita qua?”  “Jamie e Remus ti hanno trovata ieri sera e ti hanno portata qua per poi avvisarci. Sicuramente è stata una di quelle viscide serpi, non mi stupirei se fosse stato addirittura Mulciber”  Marlene sembrava piuttosto arrabbiata e sul piede di guerra  “Mc ha ragione dovremmo fargliela pagare”  “Calmi, calmi, non possiamo comportarci così ci penseranno i professori, noi non dobbiamo metterci nei casi”   li fermò Lily dopo aver guardato tutti male  “Ma Lily!”  “Niente ma Ali, ora dai andiamo a mangiare”  “Lily ha ragione, non sappiamo chi è stato” sospirò Mary “Ci vediamo dopo ragazzi?”  “Puoi contarci”  “Mary vuoi qualcosa da mangiare?”  “Niente Remus grazie, anzi forse un’altra delle tue barrette, so che di solito ne tieni sempre due”  rispose lei sorridendo “Oh, certo tieni, sai ti fanno stare meglio, ma tu cerca di riposare” le porse la confezione e poi tutti salutarono l’amica per poi  uscire dall’infermeria. Mary si sentiva parecchio stanca e rimase per poco in ascolto dei suoi amici  “Ma perché a lei ha dato due tavolette e a me non ne da mai nemmeno un morso?”  “Ma smettila di lamentarti Codaliscia, lo fa per il tuo bene o ti torna l’acne!”  “Dai Black non essere così cattivo”  quando però si rese conto che non erano interessanti, che nessuno di loro sospettasse stesse mentendo e ormai si erano fatte lontane cadde di nuovo in un sonno profondo.
 
“Avete sentito la Mcdonald è finita in infermeria, pare che qualcuno le abbia inflitto la maledizione cruciauts” Mulciber finì di riempirsi il piatto di arrosto e ghignò fiero  “Chi pensi possa essere stato Severus? Tu che sai sempre tutto?”  Piton lo guardò con indifferenza tornando a parlare con Avery, ma poco dopo si rigirò nella sua direzione guardandolo  “Non dirmi che sei stato tu, ora lo starà sicuramento dicendo a tutti i suoi amici!”  “Non preoccuparti Severus ho fatto le cose per bene, starà zitta, comunque almeno io ho agito, a differenza vostra”  “Te l’abbiamo già detto Mulciber il nostro momento arriverà”  si intromise Avery deviando poi la conversazione sulla prossima partita di Quidditch.


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Ciao a tutti, 
Come state? Come sta andando questo strano periodo?
Sono molto felice di essere tornata con un nuovo capitolo, spero vi sia piaciuto!
xoxo

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


I primi mesi di scuola erano volati, e tranne l’attacco che aveva subito Mary e lo studio che aumentava sempre di più i ragazzi del settimo anno di grifondoro se la stavano cavando bene, passavano sempre più tempo in biblioteca o in sala comune, dicembre era ormai arrivato e con lui il freddo pungente e i primi fiocchi di neve. “James”  il ragazzo seduto su una poltrona vicino al camino mise via il boccino con il quale stava giocando per concentrarsi sulla ragazza che l’aveva interpellato  “Si Lily?”  ormai era da un po’ che si chiamavano per nome come persone civili, ma lui non ci aveva ancora fatto completamente l’abitudine  “Senti ti ricordi che all’inizio dell’anno mi avevi chiesto una mano in pozioni? Magari stavi solo scherzando, ma se sei davvero interessato io posso dartela, mi fa sempre piacere fare una pozione e sarei felice di aiutarti”  gli sorrise leggermente in imbarazzo attendendo la risposta, che arrivò subito dopo  “Certo Lily! Sai mi piacerebbe iscrivermi al corso per diventare auror dopo la scuola e ho bisogno di voti alti anche in pozioni”  “Davvero? Credevo volessi diventare un giocatore di Quidditch professionista, sei davvero bravo”  “Oh, be grazie, ma credo che in questo momento sia più utile diventare auror, sai con tutto quello che sta succedendo là fuori” si passò una mano tra i capelli alzandosi  “Hai ragione, ti va se iniziamo ora? Io sono libera”  “Si è perfetto, so anche dove potremmo andare”  “Fantastico, prendo l’occorrente e poi sono pronta”  volò di corsa in camera e nel frattempo nella sala comune entrarono Marlene e Sirius “Ragazzi!”  “Ei Jamie” la ragazza le sorrise e gli scompigliò i capelli  “Cosa ci fate insieme?”  “Stavamo studiando” James avrebbe voluto approfondire di più, ma poi si ricordò cosa gli fosse appena capitato  “Non importa, sapete cosa mi è successo? Lily mi ha proposto di darmi una mano in pozioni! Io me lo sento che questo è”  “L’anno buono” gli risposero insieme i suoi amici ridendo  “Comunque James è fantastico cerca di comportarti bene”  “Si ramoso cerca di non rovinare tutto”  “Rovinare cosa?”  “Niente Lily lascia perdere questi due, andiamo?” Lily annuì e dopo aver salutato i loro amici uscirono dalla sala comune. Marlene e Sirius invece rimasti lì si erano seduti sul divano e lei aveva iniziato a svogliare una rivista sul quidditch abbandonata da qualcuno, notando poco dopo una strana espressione sul volto di Sirius  “Ei Black, tutto bene?”  il ragazzo si voltò guardandola negli occhi, lei gli accennò un sorriso di incoraggiamento, sperando di ricevere una risposta  “Si perché?”  “Lo conosco quello sguardo, è lo stesso che fa James quando è turbato da qualcosa, se vuoi possiamo parlarne”  Sirius non era di certo una di quelle persone che andava in giro a raccontare i propri drammi alla prima persona che capitava, nonostante la sua vita fosse piena di drammi, ma quel pomeriggio decise di aprirsi con Marlene, non seppe nemmeno lui il vero motivo, forse per il suo sorriso incoraggiante, forse per il tocco delicato delle sue mani, lunghe e affusolate e rigorosamente con lo smalto rosso, o forse per il semplice bisogno di parlare con qualcuno. Sospirò alzando le spalle  “Ho notato che Regulus, mio fratello, passa sempre più tempo con Mulciber e altra gentaglia, qualche giorno fa ho provato a parlargli e be lui”  si fermò, gli occhi gli bruciavano leggermente, ma non voleva certo mettersi a piangere, soprattutto perché non c’erano solo lui e Marlene, la ragazza si accorse e gli strinse la mani  “Vuoi andare in camera?”  lui si lasciò guidare e entrati nella sua stanza si sedettero sul suo letto  “Cos’è successo Sirius?”  gli chiese lei preoccupata  “Mi ha detto che per lui io non sono più niente, non sono un fratello, non sono un parente, non sono un amico e nemmeno un conoscente, perché l’ho abbandonato in quella casa come un vigliacco” le lacrime iniziarono a scendere dai suoi occhi e Marlene gli accarezzò la testa mentre lui si appoggiò al suo petto  “Sai credo che abbia ragione, sono stato un codardo, non merito nemmeno di essere in questa casa, non sono coraggioso, sarei dovuto capitare in serpeverde, ma che razza di fratello maggiore abbandona il proprio fratellino senza pensarci, l’ho lasciato in quella casa di matti, faccio schifo”  “Sirius non dirlo nemmeno per scherzo, capisco che tu possa avere dei sensi di colpa, ma non potevi restare in quella casa, i tuoi sono dei matti, sarebbe stati capaci di ucciderti, dio Sirius ti torturavano quando eri solo un bambino! Non devi fartene una colpa, non è troppo tardi per Regulus, sei ancora in tempo per rimediare” Sirius ascoltò ogni singola parola, lasciandosi accarezzare la testa e piano le lacrime smisero di scendere. I due ragazzi rimasero così per un tempo indeterminato, fino a che Marlene si accorse che Black si era addormentato, sfilò piano le sue gambe, dove il ragazzo aveva appoggiato la sua testa, che adagiò sopra un cuscino e uscì cercando di non fare rumore dalla stanza scendendo in sala comune.
 
Lily e James nel frattempo stavano ultimando la loro pozione, si trovavano seduti nella stanza delle necessità, Lily aveva raccolto i capelli in uno chignon scomposto e osservava James che girava il mestolo nel calderone  “Così va bene?”  “Ma no James così è troppo veloce, dammi che ti faccio vedere” prese il mestolo e iniziò a girare piano in senso orario la pozione che era ormai diventata perfetta  “Per me stai proprio sbagliando” esclamò James che con facilità glielo sfilò di mano alzandosi in piedi  “James!” la ragazza scoppiò a ridere tentando di recuperarlo “Sei stato bravo fino ad ora”  “Be Lily sono pur sempre un malandrino, non posso starmene buono e tranquillo per troppo tempo”  lei iniziò ad allungare le braccia per tentare di riprenderlo, ma il ragazzo era davvero troppo alto affinchè ci riuscisse, inoltre continuava a spostarsi camminando all’indietro, fino a che non accortosi di alcuni libri impilati perse l’equilibrio e cascò a terra. Lily scoppiò a ridere e gli porse la mano per aiutarlo, ma in modo abbastanza prevedibile lui la tirò verso di sè e finì anche lei per terra. Ci fu un attimo di silenzio, e James temette di averla fatta arrabbiare, ma poco dopo la rossa si abbandonò in una dolce risata, seguita da quella fragorosa del ragazzo. La aiutò a rialzarsi e senza rendersene contò esclamò “Lily devo chiederti una cosa”  “Dimmi”  si fece coraggio e col migliore dei sorrisi le chiese  “Non è che ti andrebbe di venire con me ad Hogsmade alla prossima uscita in programma?” se ne pentì subito, non era la prima volta che glielo chiedeva e anche questa volta la risposta non sarebbe stata diversa, ma forse qualcosa tra loro era davvero cambiato, perché Lily gli sorrise mentre si slegava i capelli per poi rispondergli  “Va bene James, ora però è meglio andare, o si farà troppo tardi” . Raccolsero le proprie cose e uscirono dall’aula ridendo e scherzando ancora, fino a che sorpassata l’aula di trasfigurazione non si scontrarono con Avery e Piton.  “Ma guarda un po’ un sudicio traditore con la sua amichetta sanguesporco”  “Qua l’unica cosa sudicia sono i capelli del caro Snivellus”  “Da quando esci con questo maiale? Non capisci che è un deficiente?”  “Non osare chiamarla così Piton! James è mille volte meglio di te!”  Avery si fece avanti con la bacchetta puntata contro Lily, ma James lo disarmò prontamente e Lily prendendolo per mano sorpassò i due serpeverde, per poi voltarsi e sussurrando “Agguamenti” bagnò tutti i capelli a Piton  “Lavateli ogni tanto”  lui la guardò deluso era sicuro di averla ormai completamente persa. I due grifondoro invece erano ormai corsi via ridendo ed entrati in sala comune trovarono tutti i loro amici, tranne Sirius che dormiva ancora.  “Ma che vi prende?” Marlene li guardò curiosa e loro raccontarono brevemente l’accaduto “Dovevate vedere la faccia di Snivellus”  concluse James  “Lily sei stata troppo forte!”  “Be James tu hai prontamente disarmato Avery, siamo stati bravi”  “Ma guarda si comportano come una coppia! Siete così carini insieme!” esclamò Alice facendo arrossire Lily che guardò imbarazzata James. Potter in quel momento si sentì soffocare, come era arrivato a quel punto? Da quando qualcuno poteva considerare lui e Lily Evans una coppia? Era davvero pronto a tutto questo? Si allentò la cravatta e senza dire nulla uscì dalla sala comune lasciando tutti abbastanza confusi.
Più tardi in dormitorio le ragazze si erano ormai messe in pigiama e nessuna di loro aveva particolarmente sonno, così avevano unito due letti e si erano sedute tutte insieme “Ragazze devo dirvi una cosa”  “Si Marls?”  “Sapete oggi Black si è aperto con me, ve lo dico in confidenza mi raccomando, mi ha detto di avere problemi con suo fratello, mi è dispiaciuto così tanto”  “Black ti ha parlato dei suoi problemi?”  le chiese stupita Dorcas  “Già non ci credevo nemmeno io all’inizio”  “Sareste una coppia fantastica”  esclamò Alice  “Ma chi io e Black?” rise Marlene, ad essere sinceri, aveva pensato varie volte di recente a lei e Sirius come una probabile coppia, ma aveva sempre velocemente scacciato quel pensiero, si era ripromessa che dopo Tomas per un po’ non sarebbe stata con nessuno e in ogni caso Black non era di certo la giusta eccezione, era il donnaiolo più famoso di tutta la scuola  “Non fa per me ragazze”  “Vedremo, invece cara Dorcas” “Si Ali?” “Come va con Peter”  “E’ un caso perso credo, pozioni non fa proprio per lui”  “Sai benissimo che la mia domanda non era riferita al suo livello in pozioni, ma ad altro”  Dorcas sospirò pulendosi gli occhiali  “Ragazze Peter è simpatico e carino, ma non fa per me, ma poi ve l’ho già detto non credo di piacergli”  disquisirono di questo per un altro po’ fino a quando Lily che per ora era rimasta in silenzio non interruppe la conversazione  “Ragazze vi devo dire una cosa”  tutte la guardarono curiosa  “James mi ha invitata ad uscire con lui ad Hogsmade e io ho accettato!”  “Oh, mio dio Lils ma è fantastico!”  “Ragazze io credo di essermi innamorata di James Potter” sospirò coprendosi subito dopo la faccia con un cuscino mentre la camera veniva invasa dalle urla di gioia delle sue amiche.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


“Buon pomeriggio e benvenuti tutti all’ultima partita di Quidditch prima delle vacanze di Natale! Ecco che la squadra di Serpeverde fa il suo ingresso in campo! Guidata dal capitano Avery e il nuovo arrivato Regulus Black!” dagli spalti si levarono numerose grida che proseguirono anche quando fece il suo ingresso la squadra avversaria “Ma ecco che non tarda ad entrare la squadra di Grifondoro ancora imbattuta!” il telecronista lasciò che i giocatori si posizionassero “Ecco che Madame Hooch libera le palle, buona partita ragazzi fateci divertire!” non appena le palle si librarono in aria tutti iniziarono a volare da una parte all’altra del campo “La McKinnon è stata veloce e si sta già avvicinando ai cerchi, ma ecco il nuovo cacciatore di serpeverde che tenta di intercettarla” Marlene alzò lo sguardo e vide venire verso di lei Regulus, si voltò e affianco a lei Dorcas, ormai sempre più sicura di sé le sorrideva, le lanciò la palla e lei segnò “Dorcas Meadows segna! Il lavoro di squadra premia sempre”. Quella partita sembrava interminabile, era già passata una buona mezz’ora e le due squadre rimanevano praticamente a pari punti e i due cercatori continuavano a non trovare il boccino, forse anche a causa della foschia che alleggiava sul campo quel giorno “La partita si fa sempre più serrata, Paciok è appena riuscito a parare un gol, ora la McKinnon si trova alle calcagna i due cacciatori, ma con una brillante manovra riesce a segnare, Grifondoro è in vantaggio!”.  Marlene affiancò James cercando di recuperare il fiato “James sbrigati sto morendo”  “Lo so Marls, ma non riesco a trovarlo oggi”  “Mi sembrano anche troppo calmi i serpeverde oggi, cerca di stare attento”  “Anche tu mi raccomando” detto questo si separarono e davanti a Potter passò il boccino splendente, lui lo inseguì velocemente, rincorso dal cercatore avversario che si era accorto della scena, nel frattempo Marlene che stava per segnare con la pluffa si era distratta ad osservare la scena preoccupata alla vista dell’amico scendere in picchiata, così non si accorse del bolide che viaggiava veloce verso di lei. “Potter ha preso il boccino! Grifondoro vince ancora!” le urla di gioia si trasformano però ben presto in urla di terrore, infatti, Dorcas accortasi del bolide si era fiondata verso l’amica tentando di spostarla, ma non era stata abbastanza veloce e il bolide aveva colpito lei facendole perdere l’equilibrio e facendola precipitare.  Marlene era riuscita a rallentare la caduta, ma Dorcas si trovava dolorante sdraiata sul campo circondata da alcuni professori  “Dobbiamo portarla in infermeria”  “Ci penso io, sono il capitano”  si offrì James facendosi largo tra la folla e prendendola in braccio  “Abbiamo vinto capitano” sussurrò Dorcas, lui le sorrise  “Si, ma ora dobbiamo pensare a te, cosa ti fa male?”  “Tutto” rise  “Ma credo di essermi rotta un braccio”  lui annuì dirigendosi verso il castello seguito dalla McGrannit.
Marlene nel frattempo, ribollente di rabbia stava seguendo Avery che si era fermata fuori dagli spogliatoi con Black e altri compagni  “Ei Avery” lui si girò sorpreso  “Sei davvero un cretino, ma a cosa pensavi? Poteva farsi molto più male” lui rise avvicinandosi, Marlene aveva l’adrenalina a mille e nonostante non avesse con sé la bacchetta era pronta a sferrargli un pugno che di certo non si sarebbe aspettato. “Cara McKinnon sai il mio bolide era dedicato a te, ma la tua amichetta, come tutti voi stupidi grifondoro, è stata così coraggiosa da sacrificarsi, e in effetti mi dispiace si sia fatta così poco male” a quel punto la bionda aveva completamente perso il controllo e gli tirò un pugno sul viso facendolo arretrare, lui si portò una mano sulla guancia dolorante guardandola con odio, ma prima che la situazione degenerasse Sirius Black li raggiunse  “Va bene Mc direi che per oggi hai picchiato abbastanza, andiamocene” lei si lasciò trascinare un po’ stordita. “Dai bene i pugni Mc non me l’aspettavo” Sirius cercò di allentare la tensione  “Oh, tutto merito di mio fratello Adam” rise lei “Se lo meritava quello stronzo, Dorcas sta bene?”  “Si tranquilla James l’ha portata in infermeria, dev’essersi rotta un braccio” lei annuì sconsolata  “Prendo le cose e vado in camera a fare la doccia”  “Ti accompagno dopo quel pugno non mi va di lasciarti sola”  lei sorrise apprezzando quel gesto e cercò di metterci poco tempo “Be almeno avete vinto, sei stata davvero fantastica, cioè tutti voi lo siete stati” Marlene si chiese se quello di Black era appena stato un complimento e decise di vederla così  “Grazie Black, senti tu stai meglio?”  Non si erano ancora parlati dopo quel pomeriggio, ma Marlene ci teneva a sapere se il ragazzo stava meglio, perché l’aveva visto davvero distrutto  “Oh, be si grazie per avermelo chiesto, ho solo bisogno di una bella bevuta per concludere questa settimana”  “Anche io, credo che sia quello di cui tutti abbiano bisogno, fortunatamente abbiamo vinto”  nel frattempo avevano raggiunto il castello  “Cosa fai nelle vacanze di Natale Mc?”  “Qualche giorno fa parlavo con altre e abbiamo deciso di passare l’ultimo Natale insieme qui a scuola, ci saremo tutte tranne Alice che andrà via con Frank, tu?”  “Anche noi Malandrini resteremo qua”  “Bene saremo insieme allora!” gli sorrise e salì le scale per andare a farsi una doccia.

La sala comune si era presto riempita, e nonostante fossero tutti preoccupati per Dorcas quando avevano scoperto che riposava tranquilla in infermeria e che presto il braccio si sarebbe completamente sistemato, avevano tutti deciso di godersi quella serata e quella vittoria. Tutti tranne Peter, quando aveva visto la ragazza cadere per un attimo aveva temuto non si sarebbe più rialzata, così si era ripromesso che le avrebbe confessato i suoi sentimenti, infondo le loro lezioni procedevano bene, lei era sempre carina con lui e gli sorrideva sempre, si era segnato su una pagina del libro di pozioni che durante la loro prossima lezione insieme le avrebbe confessato i suoi sentimenti. Quella sera però, forse già in ansia in vista di quel momento, aveva deciso di non scendere a festeggiare e si era chiuso in camera fingendo un forte dolore alla testa. Marlene invece stava finendo di prepararsi scegliendo quale ombretto usare “Marls?”  “Si Lily” la rossa si avvicinò all’amica un po’ titubante  “Non è che mi truccheresti?”  “Certo, tanto ho finito” Marlene si spruzzò un po’ di profumo e si alzò, indossava un semplice vestito nero corto con le maniche a sbuffo, che le stava davvero molto bene. Fece sedere l’amica iniziando a osservare come si fosse vestita e scegliendo quali trucchi usare  “Lily?”  “Si?”  “Sono felice che tu me lo abbia chiesto, ma dimmi da quando ti interessa metterti qualcosa in più del mascara per queste feste?”  “Non c’è una ragione specifica”  rispose vaga alla bionda  “Quindi il vestito blu che stai indossando, i capelli perfetti che ti sei fatta e questo trucco non c’entrano niente col mio fantastico migliore amico James Potter?” Lily divenne tutta rossa “Non c’è nulla di male nel volersi fare belle”  “Mai detto il contrario, anzi fai bene, ma sappi che James uscirebbe con te anche nelle tue peggiori condizioni, è talmente innamorato di te”  sospirò Marlene finendo nel frattempo di truccarla  “E lo capisco, sei bellissima Lily! Ora forza vai fuori di qua e balla tutta la notte con James”  “Grazie Marls, sei davvero la migliore”  le due amiche si abbracciarono e uscirono insieme dalla stanza. Al piano di sotto però non trovarono esattamente quello che speravano di vedere,   James Potter era seduto su un divanetto accanto a una ragazza coi capelli mori ricci, probabilmente due anni più piccola del ragazzo, che non sembrava nemmeno molto ubriaco mentre rideva a una battuta della ragazza, le accarezzava il collo spostandole piano delle ciocche di capelli dal volto per poi baciarla. A quel punto Lily che era rimasta immobile sulle scale, si era volta ed era tornata in camera, seguita dall’amica preoccupata. “Lily”  “Non dire nulla Marls, si è semplicemente rivelata la realtà dei fatti, lui è uno stronzo, io una grande cretina e se pensa che il prossimo weekend uscirò davvero con lui ad Hogsmade se lo può scordare, anzi si può scordare tutto, ci limiteremo a fare quelle maledette ronde insieme e basta!” la ragazza iniziò a singhiozzare e l’amica l’abbraccio, restarono a lungo sdraiate a letto insieme  “Scusa Marls, ti sto rovinando la festa”  “Non dirlo nemmeno per scherzo, tu stai male e io voglio stare qui con te, mi dispiace per come si è comportato James, quando fa così non lo capisco”  “Tranquilla M, infondo non ho bisogno di un ragazzo, sono stata così bene fin ad ora e poi abbiamo gli esami, non ho bisogno di distrazioni”  “Hai proprio ragione Lils, stiamo bene anche da sole, non abbiamo bisogno di nessuno”  Marlene le strinse la mano sorridendo e Lily si addormentò poco dopo.
Alla festa nel mentre Mary era stata abbandonata da Alice e ormai aveva perso le speranze di veder scendere Marlene e Lily, così dopo due drink si era unita a Remus e Sirius “Ei ragazzi”  “Ciao Mary” rispose Sirius che tornò a puntare il suo sguardo verso la scale  “Aspetti qualcuna Black? Qualcuna che ha forse i capelli lunghi e biondi, le gambe altrettanto lunghe e un fantastico sorriso?” Remus rise mentre il ragazzo si voltò guardandoli male  “Mary smettila di sparare cazzate, hai bevuto troppo”. I due ragazzi avevano avuto una relazione durante il loro quarto anno, i loro caratteri erano molto simili, forse troppo affinché la storia potesse andare avanti, ma nonostante questo erano rimasti in ottimi rapporti. “Ragazzi io vado a farmi un giro, ci vediamo”  Sirius si alzò e lasciò Mary e Remus soli  “Ma dove sono finiti tutti questa sera?”  “Peter non stava bene, James a quanto pare è con una tipa, Mar”  “Sai una cosa Remus?”  lo interruppe la ragazza” Se non ci sono peggio per loro, noi ci divertiremo lo stesso”  detto questo si alzò e lo trascinò a ballare insieme a lei. I due ballarono tutta la sera insieme, nonostante inizialmente Remus rimase fermo come un palo, dopo un paio di canzoni e di bicchieri iniziò a sciogliere e ballare con Mary, che nel frattempo era riuscita a liberarsi per una sera della paura e del costante pensiero alle minacce di Mulciber. “Mary?”  “Si Remus?”  “Ti va se andiamo a fare un giro? Ho davvero caldissimo” la ragazza si spostò dalla folla seguita dal ragazzo legandosi i lunghi capelli mori “Si volentieri, anche io ho bisogno d’aria, ma come facciamo? Non ho  voglia di finire in punizione”  sul viso di Remus si formò un sorriso malandrino  “Non preoccuparti” sparì nella folla, che nel frattempo stava sempre più diminuendo, per poi ripresentarsi con un mantello in mano  “Vieni”  prese Mary per mano e la portò fuori avvolgendola insieme a lui sotto il mantello  “Non ci vedrà nessuno?”  “Esatto, è il mantello dell’invisibilità”  “Davvero? Non ne avevo mai sentito parlare”  “E’ di James”  “E’ fantastico”  giunsero in un cortile interno e si sedettero su una panchina togliendoselo.  “Un po’ di aria era quello di cui avevo bisogno”  sospirò Remus  “Hai ragione, abbiamo ballato un sacco” risero  “Mi sono divertito”  “Si anche io”  “Resti qua per le vacanze di Natale?”  “Si noi malandrini abbiamo deciso di passare le vacanze insieme a scuola”  Mary sorrise  “Super, anche noi ragazze, saremo insieme allora”  passarono un po’ di tempo in silenzio e a un certo punto sentirono dietro di loro dei rumori, Mary si spaventò e afferrò il braccio di Remus che si voltò afferrando la bacchetta per controllare, ma videro semplicemente un gatto correre via  “Era solo un gatto”  Mary si staccò un po’ imbarazzata  “Scusa, è che da quando mi hanno attaccata mi spavento facilmente”  “Stai tranquilla Mary, non devi scusarti” il ragazzo le prese una mano stringendogliela e sorridendole per tranquillizzarla “Tu cosa pensi d be tu-sai-chi? Si sentono sempre più notizie”  “Non lo so in realtà, potrebbe rimanere solo  un povero matto seguito solo da qualche vecchia famiglia purosangue, ma non bisogna sottovalutarlo, le sue idee potrebbe attecchire, guarda per esempio alcuni serpeverde nostri coetanei. Comunque vada non devi preoccuparti, ci sono gli auror e poi ci difenderemo a vicenda”  “Grazie Remus, sei così calmo e razionale che tranquillizzeresti chiunque! Cosa vorresti fare l’anno prossimo?”  “Avevo pensato di diventare insegnante, ma non credo sia possibile”  “Perché dici così?”  “Remus scosse la testa, la risposta era facile: era un lupo mannaro, ma di certo non poteva dargliela  “Non credo di poter essere un bravo insegnante”  “Non dire così! Saresti uno dei migliori, e poi avresti una lunga fila di ammiratrici”  Mary gli sorrise “Comunque mi consola sapere che nemmeno tu abbia le idee chiare, sai Lily e Alice sanno già di voler diventare auror, a Dorcas piacerebbe lavorare per il ministero e Marlene vorrebbe diventare medimago, ma io non so, non mi ci vedo a fare niente”  “Puoi fare qualsiasi cosa tu voglia Mary, infondo sei brava e sei una grifondoro, comunque non angosciarti abbiamo tempo”  “Grazie Remus”  la mora abbracciò il ragazzo per poi alzarsi  “Credo sia meglio andare è tardi e inizio ad avere freddo”  “Si giusto” Lupin si alzò e preso il mantello si incamminarono.
 
 
Nel frattempo in dormitorio Marlene aveva deciso di fare un giro in sala comunecon l’intento di bere qualcosa e sicura di trovarla vuota. Scese le scale si avvicinò al tavolo dove di solito si trovavano le bottiglie che però era vuoto  “Ei Mc, sei in ritardo di un’oretta”  Marlene si voltò e sorrise al ragazzo seduto in malo modo sulla poltrona “Buonasera Black”  lui le allungò la bottiglia che teneva in mano di whisky incendiario  “La grandissima cacciatrice di grifondoro si è persa una festa in suo onore? Dopo l’ennesima grande prestazione”  “E’ gelosia quella che sento?”  “Io geloso? E di cosa?”  “Del fatto che nel quiddithc sono più brava di te, tanto che James abbia scelto me e non te”  Sirius sbofonchiò qualcosa rubandole la bottiglia  “L’ha fatto solo per pietà”  lei scosse la testa  “A proposito del tuo amico”  “Ora è solo amico mio?”  “Dopo quello che ha fatto sta sera direi di si, ma cosa gli è saltato in mente? Sono dovuta stare con Lily tutto questo punto”  “Cazzo li ha visti?”  la bionda annuì “Non capisco, Lily aveva accettato il suo invito e lui manda tutto a puttane”  “Questa volta non lo so nemmeno io il motivo, dovremo parlargli”  “Comunque Mc”  “Si?”  “Dopo il pugno di oggi Avery cerca di stare attenta, visto tutto quello che sta succedendo, perché tra Mary e Dorcas quest’anno stanno esagerando”  lei sorrise a quell’inaspettato monito di Sirius che si mostrava davvero preoccupato  “Non preoccuparti, non ho paura di lui”. Dal buco del dipinto entrarono Remus e Mary che guardarono imbarazzati gli altri due  “Ciao ragazzi”  “Voi due insieme? Non l’avrei mai detto”  “Smettila Sirius non abbiamo fatto nulla, a proposito Marls il caro Black ti ha aspettata tutta la sera” Marlene guardo sorridendo prima l’amica e poi Sirius che invece aveva voltato lo sguardo. “Bene io me ne vado a letto, buonanotte a tutti”  concluse Remus spezzando quello strano silenzio che si era generato  “Buonanotte, vieni su Marls?”  “Si arrivo, buonanotte ragazzi”  le due ragazze salirono le scale  e sparirono nella loro scala  “Tutto bene Felpatp? Che ti prende?”  Sirius scosse la testa alzandosi e bevendo l’ultimo goccio  “Niente, non è ancora il momento di parlarne”  Lupin annuì, sapeva che era inutile forzare l’amico, prima o oi gliene avrebbe parlato. Quest’ultimo gli passò un braccio dietro alla schiena e si incamminarono insieme verso la loro stanza  “Tu e Mary?”  “Siamo solo amici Sir”

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


“Che bello che saremo qua tutti insieme a scuola durante le vacanze” commentò Dorcas mentre spalmava della marmellata su una fetta di pane  “Davvero, ci pensate è già l’ultimo anno” sospirò Dorcas seduta di fronte a lei “Dai Mary non pensiamoci già a quest’ora della mattina” sbuffò Marlene “Rimarranno anche i Malandrini?”  chiese innocentemente Lily che per ora era rimasta in silenzio “Certo cara Evans”  Sirius Black si sedette vicino a loro seguito da Peter e Remus  “Da quello che so da domani avremo praticamente tutto il castello per noi, ho sentito che vanno via quasi tutti”   “Fantastico Lunastorta! Dobbiamo organizzare qualcosa per l’ultimo dell’anno”  “Per forza” rispose James che era arrivato in quel momento e si era seduto accanto alla sua migliore amica. “La posta” commentò Peter notando le civette che stavano arrivando, lasciarono numerosi giornali e una lettera accanto al piatto di Marlene. La ragazza la guardò curiosa, raramente riceveva lettere, riconobbe subito la calligrafia della madre e decise di andare a leggerla in camera.  “Ci vediamo dopo ragazzi” la guardarono tutti andare via, ma furono presto distratti dalla notizia in prima pagina della Gazzetta che parlava di un brutale omicidio di una famiglia di babbani, che si univano all’ormai numero sempre più elevato di morti ormai collegabili a Lord Voldemort e i suoi seguaci.  “Sta iniziando a fare sempre più sul serio” Remus che era seduto accanto a Mary notando la faccia preoccupata della ragazza le strinse teneramente la mano sotto il tavolo cercando di rassicurarla  “Abbiamo dalla nostra parte il mago più forte di sempre, Silente saprà cosa fare e poi se ci sarà bisogno io sono pronto a combattere” esclamò James  “Anche io fratello” lo assecondò Sirius “Anzi non vedo l’ora di fare il culo a qualche mio parente”  rise.  Lily ammirava Sirius Black e la forza che mostrava a tutti nonostante tutti i suoi drammi famigliari, aveva la capacità di far apparire la sua vita come la più bella e semplice del mondo. Si soffermò a guardarlo per poi spostare lo sguardo su Potter, dalla festa in poi non si erano più parlati, e suo malgrado doveva ammetterlo, le mancava terribilmente nonostante provasse un profondo odio nei suoi confronti. Spostò il suo sguardo sul posto accanto al ragazzo e si ricordò di Marlene. Si alzò dal tavolo salutando tutti  “Ragazzi io vado da Marls ci vediamo più tardi” arrivata accanto a James si fermò  “Ricordati della ronda di sta sera”  lui annuì per poi tornare a parlare con Peter, perché le dava così fastidio?
 
Cara Marlene,
Mi farebbe molto piacere passare insieme a te le vacanze di Natale, ti aspetto domani a casa! Ho una notizia da darti, non mancare
Mamma
La ragazza aveva riletto la lettera almeno tre volte e ora stava facendo controvoglia la valigia. “Marls?”  “Oh ciao Lily”  sospirò lei mentre piegava un maglione  “Che succede? Avevo capito saresti rimasta anche tu”  “Anche io” le passò la lettera  “Non puoi provare a chiederle di rimanere qui? Infondo è il nostro ultimo anno”  “Non conosci così bene mia madre, se ha detto così, devo fare così, inoltre da quando be da quando papà non c’è più sono sempre stata con lei a Natale. Quest’anno pensavo di poter restare perché mi aveva detto sarebbe andata in Italia” la bionda sospirò sedendosi sul letto e l’amica le si sedette accanto abbracciandola  “Ti manca?”  “Un sacco” le scese una lacrima. Il padre era morto durante il suo terzo anno e la ragazza non l’aveva ancora totalmente superata come perdita visto il grande legame affettivo che li legava  “Spero almeno che ci sia anche Adam” si asciugò il volto ricominciando a riempire la valigia “Hai idea di cosa deve dirti?”  “No, spero sia una bella notizia”  “Ti scriverò, non preoccuparti”  “Grazie Lily, vi tenevo così tanto a restare  qua, mi perderò un sacco di cose, voi sarete tutti insieme”   “Dai Marls non pensarci, infondo sono solo dieci giorni, ce la puoi fare”  “Si sopravvivrò, invece Lils tu e Jamie?”  “Cosa?”  “Be non vi siete più parlati?”  “No, ma questa sera abbiamo la ronda”  la rossa sbuffò sedendosi sul letto aiutando l’amica a riempire la valigia  “Ti ricordi cosa ci avevi detto? Quando ti aveva invitato ad uscire ad Hogsmade?”  Lily se lo ricordava bene, aveva detto alle sue amiche di essere innamorata di James Potter, nonostante continuasse a negarlo  “Si Marls, ma mi ero illusa per un po’ che fosse una persona diversa, invece menomale mi sono accorta in tempo che mi sbagliavo”. La porta della camera si aprì e entrarono anche le altre  “Cosa sta succedendo?”  chiese Dorcas  “Marlene ma ci avevi promesso che saresti rimasta!”  “Lo so Mary, non arrabbiarti, ma mi ha scritto mia mamma e mi ha chiesto di tornare a casa, mi dispiace”  “Mi dispiace Marls”  “Mai quanto dispiacerà a Sirius”  “Ma cosa dici Mary?”  Marlene rise chiudendo la valigia e mettendola accanto a quella di Alice  . Il resto del pomeriggio si divisero, Mary rimase in stanza a riposare, Dorcas e Marlene andarono al campo di Quidditch mentre Alice e Lily rimasero nella Sala Comune. “Come ti senti per sta sera?”  “Voglio morire Ali, non so nemmeno come comportarmi”  “Sii indifferente Lily, dopo quello che ti ha fatto non si merita nemmeno le tue urla “  “Non sarà facile”  “Lo so Lily, ma vedrai che passerà in fretta e prima o poi James smetterà di essere così coglione e finirete insieme”  la Evans scoppiò a ridere  “La probabilità che questo accada è ancora più bassa di quella che tu e Frank vi possiate lasciare”  “Ma smettila Lils”  “A proposito come va?”  “Oh, molto bene, non vedo l’ora di partire domani”  sorrise Alice  “Immagino, ti va se facciamo una partita a scacchi?”  “Volentieri”.
“Ei ragazze”  “Ciao”  Dorcas salutò Frank e James  “Facciamo una partita? A chi segna di più”  “Si volentieri”  “Marlene sbuffò guardandola storto   “Io sto con Marlene” aggiunse. Dorcas si mise accanto a Frank, mentre di fronte a loro Marlene e James si affiancarono  “Ei Marls” “James”  le pluffe iniziarono a muoversi e lei si mosse per inseguirle “Sono felice che passeremo le vacanze insieme, è da un po’ che non ci parliamo e passiamo del tempo insieme”  “Forse c’è un motivo”  rispose lei “Ovvero? Sei incazzata?”  Frank le aveva rubato la pluffa segnando, lei sbuffò guardando male James e volando via segnando poco dopo. Giocarono per una buon’ora, finché non iniziò a tuonare e poco dopo scoppiò un temporale, così stanchi e bagnati dopo un po’ decisero di smettere e andarono negli spogliatoi.  “Dai Marls parlami”  “Senti James” la bionda si fermò strizzandosi i capelli  “Tu sarai anche il mio migliore amico da una vita, ma io voglio bene a Lily, e tu ti sei comportato come uno stronzo. L’hai annoiata per sei lunghi anni, quest’anno ti sei mostrato maturo le hai proposto per l’ennesima volta, lei ha miracolosamente acconsentito e tu cosa fai? Mandi tutto a puttane per una tipa di cui non ti frega niente. Quindi si sono arrabbiata con te “  James rimase in silenzio per un po’, non sapeva cosa rispondere, aveva troppi pensieri in testa e non era ancora in grado di esporli  “Detto questo Jamie io ti conosco, quindi cerca di sfruttare queste vacanze schiarisciti le idee e comportati bene, credo che tu abbia ancora una possibilità con Lily. Purtroppo non sarò qua a controllarti, ma mi farò tenere aggiornata”  “Non preoccupar, ma come non sarai qua?”  “Oh, vero non te l’ho ancora detto, mia mamma mi vuole a casa”  “Ma come” lei alzò le spalle  “Ha detto che deve dirmi una cosa, non ho detto nulla alle altre, ma sono un po’ preoccupata, ho una brutta sensazione, tu sai com’è fatta”  “Tranquilla Marls, andrà tutto bene vedrai”  James abbracciò l’amica sospirando  “Tu scrivimi mi raccomando”  “Si Jamie e tu fai il bravo” il ragazzo rise staccandosi  “Sarà meglio andare a farsi una doccia calda siamo fradici”.
Inspiegabilmente la giornata volò e Lily Evans si ritrovò a camminare silenziosa per i corridoi di Hogwarts affiancata da James Potter. “Ho parlato con Marlene oggi, mi ha detto che torna a casa”  “Già, tu la conosci giusto sua mamma?”  “Si”  “Com’è? Io l’ho vista solo un paio di volte”  “Esteticamente è identica a lei, caratterialmente be, è una tipica donna purosangue, da quando poi il padre di Marlene è morto è cambiata molto. Però non è così terribile come sembra, vuole davvero molto bene a Marlene” Lily annui, quando Marlene e James parlavano a vicenda l’uno dell’altro erano sempre fantastici, si vedeva che si volevano davvero bene. Tra i due ricadde il silenzio mentre continuavano a girare per i corridoi  “Sembra tranquillo sta sera, forse potremmo tornare”  disse James sbadigliando  “Mancherebbe ancora mezz’ora”  rispose Lily osservando l’orologio  “Come vuoi”. Passarono lungo l’ennesimo corridoi quando sentirono dei rumori, Lily fermò James facendogli segno di ascoltare, si avvicinarono a un’aula e dopo essere entrati trovarono Mulciber, Avery e il giovane Black  “Bene bene, il mio momento preferito della giornata, quello in cui tolgo punti ai serpeverde”  ghignò James tendendo in mano la bacchetta pronto a reagire  “Che bello il caro Potter con quella schifosa sanguesporco” Lily strinse la bacchetta “Tornate nelle vostre stanze” “Di certo non mi faccio dire cosa fare da una come te” sussurrò Mulciber lanciando uno stupeficium abilmente parato dalla ragazza. Iniziarono a combattere e Lily e James collaborarono coprendosi le spalle, erano entrambi forti e abili, riuscirono a colpire Mulciber e far stancare Avery, lasciarono perdere Regulus che non sembrava nemmeno molto dell’idea di combattere. Tornarono in sala comune esausti  “Evans aspetta ti esce un po’ di sangue qua, devi aver sbattuto la testa”  le si avvicinò con un fazzoletto che le passò con attenzione sulla fronte  “G-grazie”  “Be sei stata grande prima, buonanotte”  rispose lui, per poi voltarsi e salire le scale, imitato poco dopo anche da Lily che dopo essersi sdraiata si addormentò in poco tempo.
Il giorno dopo Marlene, Alice e Frank erano pronti a partire “Buone vacanze ragazzi!”  “Grazie anche a voi”  “Mi raccomando voi due non tornate in tre”  aggiunse Mary scherzando   “Tu Malrs appena sai qualcosa scrivici”  la ragazza annuì abbracciando James e poi Lily  “Ora dobbiamo andare o perderemo il treno” Il viaggio passò in fretta, Marlene dormì praticamente per tutto il tempo mentre Frank e Alice organizzarono la loro vacanza. “Ragazzi buona vacanza, divertitevi”  “Grazie Marls, buone vacanza anche a te”  la bionda li salutò per poi scendere dal treno alla ricerca della madre. All’improvviso accanto a lei apparve una piccola elfa che le tirò il mantello per ottenere la sua attenzione  “Buona sera padroncina Marlene, sua madre mi ha mandato a prenderla, mi ha detto di scusarla, ma era troppo impegnata e non è potuta venire a prenderla”  Marlene sbuffò, tipico di sua madre, non aveva mai tempo per lei  “Non importa Lindsy, grazie per essere venuta”. Le due si smaterializzarono davanti a un grande cancello chiuso davanti a una bella villa bianca. Marlene aprì il cancello attraversando il grande giardino pieno di alberi ormai spogli, per poi entrare in casa.  Lasciò il suo mantello all’elfa per poi osservare l’ingresso, notò accanto allo scalone un baule di Hogwarts diverso dal suo  “Mamma sono a casa!”  urlò senza però ottenere risposta  “Di chi è la valigia all’entrata?”  chiese sempre urlando mentre entrava nel salotto da dove proveniva la luce del caminetto.

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