After the Darkness

di Moon Glow
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prefazione ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** Prefazione ***


Prefazione Alessia: Eccomi qui con una fan fiction!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Felix: ma se ieri hai finito Behind the time? o.O
Alessia: lo so, ma la mia mente malata non vuole saperne di stare buona buona!!!^^"!! A per quelli che non mi conosco lui è Felix, il mio alter ego e il mio compagno di fan fiction!!!^^
Felix: -.-' che sfortuna...

                                             Baci e morsetti
                                                         Alessia






             After the Darkness

 

                                                                                                    Prefazione



    Lo scenario che mi si piazzò di fronte fu terribile: lei, la mia luce dopo anni d'oscurità,legata a quel vecchio muro tramite catene.
    I suoi occhi erano socchiusi, sembrava stesse dormendo. All'altezza dell'anca c'era una ferita che pareva non volesse smettere di sanguinare. Notai altri lividi sulla sua pelle diafana e non potei non ringhiare, pensando che quei mostri me l'avrebbero pagata per ciò che le avevano fatto.
    «Sono dei mostri» mormorai tra me e me.
    «Lo siamo stati anche noi» specificò Felix al mio fianco.
    «Sì, ma non più. Adesso muoviamoci a liberarla»
    Mi avvicinai a lei lentamente come se avessi paura di svegliarla e la presi fra le mie braccia.
    «Edward?» chiese lei tastando il mio viso incerta.
   
«Sì, Bella, sono qui... Non ti lascerò più»
    E in quel momento un allarme suonò.



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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


1 Alessia: Eccomiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! vi sono mancata eh???
Felix: come no -.-'
Alessia: Felix e basta!!! Fuori di qui!!!
Felix: ho firmato un contratto, e mi disp mi piace troppo quando ti arrabbi!!! *Risata malefica*
Rispondiamo alle recensioni!!!
X free09: il primo capitolo adesso!!XD fammi sapere che ne pensi!!!
X ilariaecheon: sono contenta che ti ispira!! Dimmi che ne pensi di questo!!!
X Satyricon: Edward diventerà un vampiro buono, adesso proprio non lo è!!!
X Luna95: non lo so, vedi se questo riesce a chiarire le tue idee!!XD
X Lorelaine86: perdono!!! Ti volevo contattare su msn, ma non ti ho trovata!!!XD!! Mi perdoni??*-*
X sweetmoon: non ho aggiornato proprio presto come avrei dovuto, anche perchè per organizzare ferragosto ho fatto un casino!!
X love_love: we sorellì!!! sono felice che ti piaccia!!!
X KissyKikka: eh? o.O ma tutti sti complimenti sono rivolti a me o a qualche altra autrice sicura di non aver sbagliato?o.O
X Bella_Kristen: non te l'ho detto anche perchè non so dove contattarti, a parte le recensioni, non ho nessun contattato con te, altrimenti saresti stata una delle prime a saperlo!!!
X Marysonohrina Twilighttina:  non credo che per i cappy farai i salti di gioia!!!XDXDXD!!! :D cmq grazie per i complimenti!!
X ellylovetwilight: ti è piaciuto? *me saltella di gioia!!*


             Baci e morsetti
                           Alessia





                    Capitolo 1


Edward's Pov:

    Avvertì il telefonino vibrare nella tasca e non potei non rispondere conoscendo in anticipo la persona che aveva chiamato.

    «Gianna?»
   
«Edward, c'è una riunione urgente da Aro, nel salone principale. Muovetevi sembra parecchio agitato»
   
«Okay, stiamo arrivando»
    Chiusi la conversazione e mi osservai intorno. Volterra, città dei vampiri. E ironicamente la città più protetta dagli attacchi dei vampiri, dato che noi proteggevamo gli abitanti con immensa cura. Noi cacciavamo solo i turisti che passavano di qui, solo per pochi giorni.
    Notai che il mio compagno di squadra mi fissava. Felix era un vampiro enorme, che solo per la stazza avrebbe impaurito il migliore dei vampiri, ma pochi lo conoscevano. In fondo (senza considerare il disordine che causava in camera nostra, senza considerare le sue battutine sempre fuori posto e senza considerare quand'era petulante perchè arrabbiato), ma molto in fondo era un tipo simpatico.
   
«Dobbiamo an...»
   
«Eddino, ho sentito. Sai noi vampiri abbiamo un udito super sviluppato?»
    
«Quante volte ti devo dire che mi da fastidio quando mi chiami Eddino?»
   
    Lo so che ti da fastidio, appunto per questo ti chiamo così!

    
«Grazie Felix» dissi esasperato.
   
«Prego, Eddino»
    Per fortuna, quel giorno il cielo era nuvoloso ed io e Felix, avevamo potuto indossare i nostri abiti e non quelle odiose mantelle. La cosa più odiosa dell'Italia era che era un paese soleggiato e di conseguenza, per non mostrare a tutti le nostre diversità c'eravamo dovuti adattare con le mantelle.
    Entrammo dentro palazzo dei Priori e notai subito la figura snella di Gianna ad attenderci.
    Lanciò a malapena uno sguardo verso di me e poi tornò ad osservare unicamente Felix.
«Ciao Edward. Oh, ciao Felix!»
    Tutte e dico tutte le donne, o vampire, di Volterra sbavavano per Felix. Sarà stato un potere extra?
   
«Hey, bellezza!»
    Gianna fece un risolino isterico e ci guidò verso il salone principale.
   
«Aro è parecchio arrabbiato, ha voluto solo i membri della guardia alla riunione»
   
«Ci sono anche Marcus e Caius?» chiesi.
   
«Sì»
    Felix rise.
«Allora è una cosa seria! Oh bè, ci vediamo dopo, bambolina!»   
    Dopo un altra risatina forzata Gianna si diresse verso l'ingresso. Entrammo in silenzio e subito Aro notò il nostro arrivo, ma ci rivolse un sorriso cortese e continuò il suo discorso.
   
«Come vi ho già detto, deve essere annientata! Non ci sono ragioni per cui non deve essere così!E' contro natura!»
   
Alec fece una smorfia stizzita. «Aro, secondo me, sarebbe meglio lasciare perdere. Insomma che male ha fatto, mica è colpa sua se è nata così. Sarebbe andare contro le nostre leggi»
    Caius non era affatto d'accordo.
«Non sappiamo nulla di lei può essere pericolosa!»
    Non potei non notare le due ombre dietro di Caius: Sulpicia e Athenodora, la prima moglie di Aro, la seconda di Caius.
    Felix mi guardò corrugando un sopracciglio.
   
    Edward, mi sa che ci siamo persi qualcosa

    Trattenni una risata e sondai le menti presenti. Un volto si fece strada nella mia mente. Viso a forma di cuore, capelli castani e occhi che sembravano due pozze profonde di cioccolato.Isabella, si chiamava così. Capì dai ragionamenti di Afton che era una mezza vampira, nata tra un vampiro e un umano, il primo esemplare di vampiro ibrido e Aro lo voleva uccidere.
   
«C'è un'alternativa?» chiesi.
   
«Edward, non ci sono alternative, mi pare ovvio. E' pericoloso, non sappiamo se ha poteri e se li ha che forze possono essere»
    Prima che potessi continuare Heidi veloce come solo un felino può essere parlò.
   
«Quindi noi dovremmo andare in America, più precisamente a Forks, per ucciderla?»
    Marcus scrollò le spalle.
«Non tutti. Alcuni di voi»
    
«Bene, perchè dato che io servo per la caccia di qui non mi muovo!»
    Afton rise per la sua infantilità ed Heidi rispose con una linguaccia.
    Demetri attirò l'attenzione.
«Ricordiamo che ci sono anche i Cullen a proteggerla»
   
«Ma non lo ammetteranno mai» disse Corin.
    
«E di conseguenza sono costretto ad andare io». La mia non era una domanda, ma una semplice affermazione.
    Gli altri risero ed io sospirai rassegnato.
    Renata che fino a quel momento era stata silenziosa nell'angolo alzò la mano timidamente per parlare.
   
«Secondo voi, è realmente pericolosa?»
    Santiago fece una smorfia.
«Renata, se era pericolosa veniva a sfidarci»
    Chelsea accavallò le gambe.
«Ma se avesse dei poteri che non riusciamo a combattere?»   
   
«In quel caso ci penserò io» mormorò Jane con un sorriso sadico sulle labbra carnose.
    Iniziarono a parlare tutti insieme e di conseguenza anche le voci nella mia testa erano più forti, sembrava quasi che urlassero. La testa iniziava a dolermi.   
   
    ...è pericolosa...
   
    ...non avrà tutti questi poteri...
   
    ...ma di che diamine stanno parlando...

    ...per me è una cazzata...
      
    ... non vado a Forks neanche se Aro si mettesse in ginocchio a piangere...

    ...sarebbe molto divertente vederla soffrire...
  
    ...bisogna ucciderla...

   
«SILENZIO!» urlai e tutti, compresi i pensieri, per un attimo, tacquero.
   
Sospirai di sollievo.«Grazie... C'è un'alternativa»
   
Caius mi guardò come se mi stesse sfidando. «Quale?»
   
«La possiamo analizzare in laboratorio e vedere se è realmente pericolosa. E nel caso abbia dei buoni poteri, la farei unire a noi»
    Tutti si guardarono perplessi, ma leggevo la sorpresa nei loro pensieri.
    Aro si alzò in piede e mi fece un enorme sorriso mostrando gli enormi canini. «E' una splendida idea!»
    Caius si alzò in piedi per ribattere.
«Ma quale idea?! La ragazza è pericolosa bisogna ucciderla e basta»
    
«Rifletti fratello, e se questa ragazza ha davvero dei buoni poteri per noi. Potremmo definitivamente sconfiggere i rumeni» replicò Marcus.
    Afton si alzò in piedi.
«Edward ha ragione, ma vi vorrei dire che è sempre una cosa a noi sconosciuta. E quindi l'unica possibilità è ucciderla. Per il semplice fatto che lei potrebbe uccidere noi, se non agiamo in fretta»
    Di nuovo cominciò il vociferare di sottofondo.
   
«Ma se non la esaminiamo non lo sapremo mai» disse Felix, che pareva aver capito da solo il nostro discorso.
    Aro alzò le mani per attirare l'attenzione di tutti.
«Facciamo a votazione.In questo momento chi vota per salvare di Isabella»
    Le mani si alzarono una ad una. Felix, Marcus, Alec, Heidi, Aro ed io. Sei contro sette. Isabella doveva essere uccisa.
   
«Bene, deciso ciò. Chi mandiamo a Forks?»
    Silenzio. Naturalmente nessuno voleva andare in qualche paesino sperduto d'America per inseguire questa Isabella.
   
«Edward, ci deve andare per obbligo per scoprire dai Cullen dove si trova» disse Alec, facendomi un sorrisino sadico.

    Non ci vuoi andare in America, eh?

    Questa me l'avrebbe pagata.
    
«Se va Eddino, vengo anche io!» esultò Felix, grattandomi il capo con le nocche delle mani.
    Aro alzò lo sguardo.
«Qualcun altro? Nessuno?»
   
«Mandiamoci anche Alec!» dissi indicandolo con finta ingenuità.
    «Okay, anche Alec» mormorò Aro.

    Sei proprio uno stronzo, Edward! Me la paghi questa!

    Trattenni le risate, per fortuna, conoscevo Alec e sapevo, che al contrario della sorella non avrebbe mai osato a farmi del male. Era proprio un bravo ragazzo.
    Caius ci osservò. 
«Secondo me ci possiamo mandare anche Demetri»
    
«Per me, va bene» disse il ragazzino.
    Aro, si alzò di nuovo e sorrise. 
«Okay, allora chiamo Gianna per farvi prenotare i biglietti per l'America. Andate nelle vostre camere e preparate le valigie»
    Uscimmo dal salone e Felix mi seguì in camera, in costante silenzio. Era strano che non buttasse lì qualche battuta sciocca delle sue.
    
«Che hai, Felix?» chiesi.
    
«Niente. Non mi piace l'idea di andare a Forks, non mi piace e basta»
  

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


2 Alessia: Ciao a tutte!!!!
Felix: ...
Alessia: uff, Felix sei ancora arrabbiato con me?
Felix: ...
Alessia: dai!!!!!!!!! Felix, make me smile!!!
Felix: ...
Alessia: uff, si è offeso con me perchè ho convinto una mia amica a chiamare il suo cucciolo Felix!!!XDXD!!
Felix: ...
Alessia: vabbè oggi presento da sola!!!xD!!! Ah ricordo la mia mail skoda13@hotmail.it per qualsiasi cosa mi trovate lì!!!
Rispondiamo alle recensioni!!!
X free09: oh bè, in effetti è un idea a dir poco macabra vivisezionare Bella, ma in fondo lui non la conosce ancora, penso che fra un pò cambierà idea! XD!!!
X mery123: (Ciao anche a te!!! Nd Felix) Hey!!! Ma quale rompi!!!! Non rompi affatto!!! Comunque non ti posso dire di chi è figlia Bella anche perchè ne abbiamo parlato su msn!!!
X Marysonohrina Twilighttina: hey!!!!! Hai fatto pure i salti di gioia :P!!! XDXD!!!
X stezietta w: O_______O davvero? XD!!! Grazie!!!
X Lorelaine86: fiu, meno male che mi hai perdonata :P!!! Comunque grazie per i complimenti!!!
X sweetmoon: Già Bella tecnicamente è uguale a Renesmee =)!!!
X KissyKikka: (Che ci vuoi fare ho una specie di sesto senso!! Nd Felix -.-' Nd Alessia) Ehy, carissima!!!!! Grazie per tutti i complementi!!!^^!!!E comunque hai ragione, Caius mi ha rotto proprio le scatole quando fa il cattivo, mo lo metto a fare il bravo e magari adotta pure un cucciolo abbandonato xD!!!
X _Vampiretta_: grazieeeeeeeeee!!!!!!XDXD!!!

                  Baci e morsetti
                           Alessia







                               Capitolo 2

Bella's Pov:


    Accarezzai i capelli corvini di Jake mentre lui mi teneva stretta a sè. Jacob Black era il mio migliore amico, forse l'unico che avevo avuto durante la mia infanzia. A causa della mia rapida crescita nei primi anni della mia vita non avevo contatti con gli umani, altrimenti si sarebbero insospettiti.
    Osservai il cielo nitido sopra di noi e mi allontanai dalla presa salda di Jake, rotolando sull'erba tenera.
   
«Jake?»
    Lo chiamai, ma lui non rispose. Si era addormentato. Era comprensibile, in fondo aveva passato tutta la notte fuori con il branco.
    Un'idea si fece strada nella mia testa e non riuscì a resistere alla tentazione di avvicinare le mie labbra al suo orecchio e urlare.
«JACOB BLACK!»
    Saltò in piedi di scatto e si guardò in torno stordito, ma quando posò lo sguardo su di me parve capire.

    «Tu piccolo mostro! Se ti prendo me la paghi!»
    Risi e sfuggì agilmente dalle sue braccia che si allungarlo per prendermi. Iniziai a correre, ridendo e avvertendo i passi pesanti dei Jake dietro di
me.Per mia fortuna essendo mezza vampira ero più veloce rispetto un lycan. Era bellissimo correre. Nulla era paragonabile alla sensazione del vento sul viso, ai capelli che frustavano delicatamente il volto. Nonostante corressi molto velocemente sembrava che il mondo circostante fosse immobile.
    Sentì delle braccia afferrarmi la vita.«Presa!»
    Ero troppo presa dai miei pensieri per accorgermi che Jake mi aveva tagliato la strada.

    «Lasciami Jake!» urlai ridendo.
    Ridemmo insieme come quando eravamo piccoli e ci rotolavamo nel fango, oppure quando lo avevo costretto a vestirsi a principessa per il mio quarto compleanno.   

    «Bella?»
    La voce trillante di zia Alice riecheggiò nell'aria. Infatti poco dopo secondi fra gli alberi apparve una figura esile che si muoveva sinuosamente e coordinata con l'ondulare delle foglie, causate dal vento.

    «Zia!»
    Storse il naso quando vide Jake, ma non disse nulla. Diversi anni fa, quand'ero ancora piccola, i Cullen e i Quiteles avevano stipulato una pace in nome dei miei genitori defunti, da allora si sopportavano per il mio bene.
   
«Zia, Jake ha imbrogliato! Mi ha tagliato la strada! Non vale!»
    Alice rise, ma non era la sua solita risata squillante, ma pareva amareggiata, anche Jake lo notò.
«Nana, è successo qualcosa?»
  
 «Sì, Jake, per piacere, raduna il branco»
    Per la prima volta, vidi Jake sbiancare. Non era da Alice fare queste proposte. Forse per lo stupore, non disse nulla e scomparve fra gli alberi in cerca degli altri componenti del branco.
   
«Zia, che è successo?»
   
«Andiamo a casa poi ti spiego»
    Ci incamminammo e poco dopo eravamo già davanti casa Cullen. Avvertivo le voci dei miei familiari discutere animosamente e non riuscivo a capire cosa stesse accadendo poichè le voci si confondevano.
    Entrai in silenzio e tutti si voltarono verso di me. Probabilmente arrossì, non mi piaceva ottenere tutta l'attenzione per me. Notai che l'unico che sorrideva era Emmett.
   
«Ehy, Bellina!»
    Mi salutò abbracciandomi e sollevandomi da terra, manco fossi una bambola di pezza. Sempre esagerato.
   
«Zio Emmett, ci siamo visti mezz'ora fa. Pare che non mi vedi da anni»
    Non potei non notare come tutti mi guardavano con aria preoccupata specialmente nonno, che, dopo esser scesa dalle braccia di zio, mi indicò il divano dove sedermi.
    Mi sedetti accanto a Rosalie che iniziò a guardarmi i capelli annodati con aria di rimprovero, ma non era realmente arrabbiata. Zia Rosalie non si arrabbiava mai con me, per lei era la figlia che non aveva mai avuto.
   
«Bella dobbiamo dirti qualcosa d'importante» annunciò Jasper e avvertì subito la sensazione di calma diffondersi dentro di me.
    Carlisle si schiarì la voce con un colpo di tosse e continuò al suo posto.
«Alice ha previsto l'arrivo dei Volturi stanno arrivando per ucciderti»
    Silenzio.
    I Volturi, quei mostri, stavano venendo a prendermi. Ad uccidermi. Lo sapevo che un giorno sarebbe andata così, ma non avrei mai immaginato che sarebbero venuti così presto.
   
«Dovrai nasconderti a Denali per un pò» disse Esme, con un tono di voce dolce e comprensivo.
   
«E voi?»
   
«Noi rimaniamo qui. Se ci trasferiamo penseranno che ti stiamo proteggendo. Uno di loro è un segugio, ha i nostri odori registrati, e potrebbe raggiungerci in qualsiasi momento»
    Nonno mi aveva parlato spesso dei Volturi, delle loro caratteristiche, della loro forza, delle loro doti. E ricordavo benissimo che c'era un segugio di nome Demetri e a quanto pareva, era il migliore segugio conosciuto al mondo. Ricordai alcuni poteri che mi avevano davvero impressionato tipo quello di Jane e Alec o quello di un certo Edward, pensando a quest'ultimo mi venne una morsa allo stomaco.
  
 «Sapranno lo stesso che mi proteggete! C'è Edward che vi leggerà nel pensiero! Vi uccideranno se sanno che mi state proteggendo!»
    Di nuovo il silenzio cadde nella stanza. Erano tutti in pericolo a causa mia.
   
«Non andrò a Denali» dissi in tono fermo.
   
«Bella, ci devi andare»
   
«Non mi interessa, Rosalie! Non vi lascio qui a morire per causa mia! Non permetterò che qualcun altro muoia per colpa mia!»
    Avvertì le lacrime pungermi gli occhi e i ricordi struggermi dentro. Era già morta mia madre, per farmi nascere, non avrei permesso che qualcun altro sarebbe morto per causa mia. Non lo avrei sopportato.
   
«Bella, non c'è la possiamo cavare da soli. Carlisle è un caro amico dei Volturi, non ci faranno del male». Jasper tentava invano di calmarmi.
   
«Non è vero! Non ho mai conosciuto i Volturi, ma conosco a memoria tutto il loro regolamento! E so che se voi mi coprite sarete i primi a morire! Poi verranno lo stesso a Denali e uccideranno comunque me e la famiglia di Tanya! E' questo cioè che volete?»
    Nessuno rispose.
«Mi offrirò volontaria ai Volturi»
   
«NO!Bella, non se ne parla! Tu andrai a Denali!» disse Jake entrando nella stanza seguito da Sam e altri sette lupi.
    Ma perchè tutti erano così maledettamente altruisti nei miei confronti!?
   
«Jazz, ci deve essere una soluzione in modo che nessuno in questa situazione finisca male »
    
«Alice, quale soluzione? La cosa migliore e portarla via di qui»
    Emmett aveva assunto un aria seria e perplessa, non l'avevo mai visto così, nemmeno quando ragionava per le scommesse.
«E se rimanesse a la Push?»
   
«Che intendi dire?»
   
«Sam, dico che potremmo utilizzare Bella, ma al contempo proteggerla. Potrebbe rimanere a la Push e al contempo coprirci con lo scudo per non permettere a quel tizio, come si chiama... Ah, Edward di leggere il nostro pensiero»
    Tutti tacquero. Da quando Emmett era diventato così astuto?
   
«Per me, va benissimo!» annunciai.
   
«E' pur sempre pericoloso»
   
«Carlisle, vale la pena provare» disse Esme.
   
«La proteggeremo noi» comunicò Sam con tono autoritario.
   
«Ha ragione Emmett è la soluzione migliore»
    Jake si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla fronte. «Ci penserò io a te»


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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


3
Ciao a tutte!!!! Sono terribilmente dispiaciuta, ma vado di fretta scusate se fa pena il cappy,  ma in dieci minuti nn ho potuto fare di meglio!!!!


               Baci e morsetti
                                        Alessia




                               Capitolo 3


Edward's Pov:

    Posai le valigie nella camera che i Cullen mi avevano dato. E Felix mi seguì.
    In casa c'era solo Alice Cullen gli altri erano a caccia, ma sarebbero tornati presto. Quella vampira aveva fattezze di un elfo.
    «Ma qui ci sono anche i cani?» chiese riferendosi ad un licantropo al piano di sotto.
   
«Si, gorilla per tua sfortuna ci sono anche i "cani"» rispose una voce femminile, incredibilmente acida.
    Sulla soglia c'era una ragazza dalla carnagione dorata accompagnata da un licantropo che prima era al piano inferiore.
    Felix tentò di usare il suo fascino che aveva sempre fatto effetto.«Sai, bambolina, non si entra così nelle camere delle persone. Se mi volevi vedere bastava dirlo»
   
«Sai, deficiente, sono entrata solo per avvisarvi che gli altri Cullen sono arrivati, di certo non venivo per te. Se volevi un cazzotto bastava dirlo»
    Sia io che Felix strabuzzammo gli occhi. Era la prima volta che una ragazza lo trattava così.
   
«Leah, puoi essere un pò più gentile? Sai, non è difficile usare un pò di cortesia» disse un ragazzo che mi parve si chiamasse Quil.
    Intanto i pensieri di Felix ronzavano nella mia testa.

    Leah... Edward, ma hai visto come mi ha trattato?

    La ragazza schioccò la lingua ed uscì dalla camera.
«Scusatela, non riesce mai a trattenere ciò che pensa»
   
    Oh bè, almeno non dovrai leggerle nella testa, Eddino.


    E solo in quel momento notai con orrore, che non riuscivo ad avvertire i pensieri circostanti. 
«Felix, non sento nulla!»
   
«Che vuol dire che non senti nulla?»
   
«Non riesco a sentire i pensieri!»
    
«Eh? Come è possibile?» chiese Alec entrando in camera.
   
«Dimmi a che penso» disse Demetri.
   
    Heidi l'altro giorno...

    
«Pensi ad Heidi. Hai un pensiero fisso,eh?»
    Demetri non rispose si limitò ad annuire.
   
«Allora senti i pensieri»
   
«Alec, non sento quelli dei Cullen»
    Si guardarono perplessi.
«Secondo me, c'entra quella Leah!»disse Felix.
    
«Ma stai un pò zitto! Una ragazza non ti può trattare male che tu ne fai una cosa melodrammatica!»
   
«Però c'è qualcuno che fa ciò!Non è possibile che io non senta più nulla!»
    Rimasero in silenzio ed entrò in camera un ragazzo che ricordavo si chiamasse Jasper. I Cullen li avevo conosciuti diversi anni fa, erano venuti a Volterra diversi anni fa. Inoltre Carlisle era il mio creatore, era stato lui a condannarmi alla dannazione eterna. Era stato lui a propormi la matta idea di vivere unicamente attraverso sangue animale.Era un matto.
   
«Calma, non sono venuto a mangiarvi»
    Jasper ci accompagnò al piano inferiore. Ci presentò i nove licantropi, fra cui Leah. L'unico licantropo femmina della storia, una cosa del genere sarebbe stata molto interessante per Aro. Al ritorno del viaggio potevamo pure rapirla e portarla a Volterra, sarebbe stato un bel regalo per i nostri padroni. Ma mi resi conto che quel zuccone di Felix non l'avrebbe mai permesso.  Salutai tutti i Cullen, ma non uno, non un pensiero filtrò nella mia testa.

    Com'è possibile che non riesci a sentire nessuno?  domandò di nuovo Alec.
 
    Mi indicai una tempia e agitai una mano per fargli capire che era come se fossero vuoti. Alec scrollò le spalle, mentre notai che Alice Cullen aveva lo sguardo fisso su di me. Era... sorpresa?!?! Perchè?!?! Che cosa aveva visto che io non ero riuscito a vedere?!
    Ringhiai frustato, cercando di penetrare la parente invisibile che divideva i pensieri dei Cullen dai miei.
    Avvertivo che c'era qualcosa di strano che aleggiava fra i pensieri, come se fossero avvolti da una specie di bolla privata.

                                                                                                   *            *           *

    Era passata una settimana da quando eravamo arrivati a casa Cullen. Le giornata scorrevano per tutti tranquille tranne che per.
   
«IO NON CAPISCO!!!» urlai sbattendo il libro sul tavolo, e spezzando quest'ultimo in due parti.
   
«Che cosa non capisci?» chiese Demetri alzando lo sguardo dal telefono.
   
«Riesco a sentire solo i vostri pensieri!! Ma quelli dei licantropi e dei Cullen no!!!»
   
«Edward, vedi che combina Felix che è da quasi un'ora che è nel bosco»
    Trovai la mente di Felix e rimasi stupito.
   
    Questa storia, non mi sta affatto bene!!! Nessuna donna mi ha detto di no!!! Mai nessuna!!!
   
«Deficiente, levati»

    Aveva intrappolato Leah fra lui e l'albero. Tipico di Felix, era un bambino e attualmente Leah era il suo giocattolino preferito.
   
    Ha proprio un bel visino però, peccato solo che è così acida.
   
«E se non mi levo?» chiedo a mo di sfida.
   
«Ti preparo un rogo. Ti metto a cuocere a fuoco lento, almeno muori in agonia»
    E' sadica quanto Jane, ma mi attira questa faccia tosta. Avvicino ulteriormente il mio corpo al suo e la sento fremere sotto il mio contatto. Sorrido, fa finta di non sopportare la mia vicinanza.
   
«Prepara il rogo, se ci riesci intrappolata così»
    
«Appena mi lasci ti incendio il bosco!!!» urla.
    Rido.
«Okay, allora dubito che ti lascerò» mormoro e con la mano libera attiro il suo viso al mio.
    Il suo battito cardiaco aumenta.
   
    C'era qualcosa che non andava. Chiusi gli occhi e cercai di vedere ciò che vedeva Felix. Vedevo Leah che riuscì a sgusciare dalle sue braccia e trasformarsi in lupo. La lupa si mise in posizione di attacco. E Felix continuava a guardare solo lei, ma mi accorsi che c'era un'ombra fra gli alberi. Riconobbi il corpo esile, nascosto dalle foglie e quei boccoli che sembravano fatti di cioccolato. Isabella.
    Saltai sul davanzale della finestra . Demetri e Alec si accigliarono.
«Dove vai?»
    Non risposi e saltai dal davanzale, certo che nel bosco avrei trovato Isabella.



   

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


3 Alessia: ta da daaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!^^!!!
Felix: -_- e che ti viene ogni tanto? non lo capisco proprio!!!
Alessia: quando mai mi hai capito?!?! Mi tratti sempre male!!! è.é
Felix: O.O io?!?!? Ieri chi era che voleva darmi fuoco!??!?!
Alessia: oh bè, ma ieri ero mooolto nervosa!!!^^"
Felix: anche io sono mooolto nervoso e sarei giustificato se ucciderei adesso!!
Alessia: ma IO sono IO e tu sei tu U.U IO POSSO FARE QUELLO CHE MI PARE e tu no U.U
Felix: che razza di discorso è? -_-
Alessia: comunque ragazze è vero, sto passando un periodo difficile e forse non ve ne accorgete perchè tendo sempre a sdrammatizzare, perdonatemi se non posto molto velocemente...
Felix: anche quando non sei in periodi difficili posti velocemente!!^^
Alessia: grazie Fè -_-
Rispondiamo alle recensioni!!!
X stezietta w: addirittura perdere la mascella per un capitoletto!!! xD
X tom angel: grazie cara, sono felice che ti piaccia il modo in cui è scritto!!^^ Ho postato presto? =P
X ILoveSmile_17: O.O wow quanti complimenti!!!^^"!!! XD Grazie, ma comunque sono fatta così, mi piace sorridere e regalare sorrisi, spero che lo faccio anche per questo motivo ho introdotto Felix!!^^" (senza di me le sue ff non sarebbero nulla ndFelix Poi dici perchè ti tratto male?! è.é nd Alessia)!! Anche io adesso sto parlando troppo quindi ti saluto e manda un bacio a Flamberta!!!
X Marusonhorina Twilighttina: Ehy!!!! Come va? Ti piace il cappy!!*-*!!!! Ecco in "anteprima assoluta" il cappy!!!xD
X KissyKikka: lo so sono mancata parecchio =( sono molto cattiva... A parte che non ho fatto nemmeno le vacanze e non sono giustificata (abito in una città turistica quindi sto facendo mare da maggio) Grazie comunque perchè mi sosteni!!!*-*
X Firey94: e certo che se non fosse così non sarebbe Felix -_- ( *Felix fa sorriso smagliante*)
X sweetmoon: solo nelle mie ff? xD povero Felix!!! XDXD!!! Comunque ti do il capitolo!!!! Spero che ti piaccia!!! -_^
X Bella_kristen: ehy carissimaaaaaaa!!!!!!!!! Lo so, non volevo metterci anche loro due, ma oramai Leah e Felix sono diventanti una coppia fissa!!! xD!!! To ti lascio il capitolo in cui loro si incontranoscontrano!!!
X _giadathebest_: eh, già ha fatto di tutto tranne che rimanere nascosta!!!

Ps. Allora vi lascio il capitolo che ho scritto l'altro giorno, in 16 minuti, ma oggi non avuto la possibilità di rileggerlo quindi se è terribile vi prego non iniziate a caricare le pistole!!!^^"""

              Baci e morsetti
                        Alessia








      Capitolo 4



Bella's Pov:


    Osservavo seduta su un albero la bizzarra scena che si svolgeva tra Leah ed un volturo, enorme. Mi piaceva osservarli, insieme erano così buffi. Ma il mio divertimento si interruppe quando notai una figura flessuosa avvicinarsi di scatto a Felix.
   
Annusò l'aria e puntò lo sguardo verso l'albero su cui ero poggiata. «E' qui!»
    Sentì che i suoi occhi mi cercavano e mi nascosi di più fra le foglie verdi dell'albero.
    Felix aggrottò un sopracciglio.
«Chi è qui?»
   
Il ragazzo dai capelli ramati rispose.«Isabella»
   
«Edward, dov'è?»
   
Indicò l'albero.«Lì»
    Felix corse verso l'albero, seguito dal ragazzo che capì si chiamava Edward.
    Leah prese subito a ringhiare, con forza. Nonostante non lo desse a vedere, anche lei mi voleva bene e avrebbe fatto di tutto per proteggermi.
    Felix si avvicinò di più all'albero e Leah reagì di riflesso. Fu veloce, come un lampo che illumina il cielo per un istante, e si avventò su Felix, che in quel momento era il più vicino all'albero. Felix cercò invano si scansarla, ma Leah era sempre stata la più veloce, addirittura più veloce dei vampiri, e riuscì ad afferrarlo alla gola.
    Nel frattempo Edward si era avvicinato all'albero, pareva completamente indifferente alla scena di violenza che stava accadendo fra Leah e Felix.
   
«So che sei lì. Esci fuori» mormorò quasi a se stesso.
    Non uscire, Bella. Non farlo! urlava una voce dentro me.
    Sentì un rumore meccanico seguito da un ululato che fece raggelare e tacere tutta la foresta.
Non volevo osservare quello che era successo. Poi quell'odore che avrei distinto fra tantissimi. Odore di ruggine e sale. Odore di sangue.
    Aprì lentamente gli occhi e notai Leah in forma ferina, che a malapena si teneva sugli arti. Sangue continuava a fuoriuscire dalla ferita aperta. Felix si avventò di nuovo su lei affondando i canini nella pelliccia dove si trovava la giugulare.
   
«Leah!» urlai.
    Non mi accorsi nemmeno che due braccia, fredde come il ghiaccio, mi afferrarono da dietro, facendomi quasi cadere dal ramo. Mi resi subito conto, che era Edward che voleva afferrarmi. Per fortuna, era appoggiato su altro ramo più basso, riuscì a divincolarmi dalla sua presa e assestargli un calcio sul viso, costringendolo a mollare la presa sulla mia vita.
    Saltai giù dall'albero e intravidi la figura abbronzata di Jake giungere dagli alberi. Sicuramente aveva sentito l'ululato di Leah, per questo era venuto. Ma non appena vide Edward, si trasformò in lupo e guardò con un ghigno maligno il ragazzo dai capelli bronzei.
   
«Occupati di Leah!» urlai, mentre corpo della lupa si accasciò a terra.
    Poi presi a correre, consapevole che Edward mi avrebbe seguito. Era quello che volevo, preferivo che uccidesse me, che Leah o Jake. Strinsi i pugni e denti, mentre le mie gambe si muovevano più velocemente del solito.
    Con orrore mi accorsi di provocarlo mentalmente. Vieni a prendermi, mostro, se ci riesci.
    Lo sentì ridere e avvertì i suoi passi sempre più veloci.
«Certo, che ci riesco, Isabella»
    Non capì il perchè. Forse era l'adrenalina che si accumulata sino a quel momento. Forse era perchè ero consapevole che c'era un mostro, il quale voleva vedermi morta solo perchè nata da umana. O forse perchè, nonostante lo vedessi un mostro, aveva un fascino superiore ad ogni vampiro. Ma quando aveva pronunciato il suo nome aveva avvertito una scossa penetrarle l'anima.
    Non mi ero nemmeno accorta che si era avvicinato in maniera a dir poco pericolosa e che era molto più veloce di quanto mi ero aspettata. La tensione era quasi diventata un'entità viva, palpabile. Sentivo quasi il suo fiato sul mio collo.
    Poi avvertì di nuovo quelle braccia avvolgermi e, nonostante fossero violente, sentì una strana sensazione percuotermi. Come se ci fosse lava nella mie vene. Poi quelle stesse braccia mi scagliarono contro un albero, che si spezzò come se fosse una matita. Caddi all'indietro e mi appoggiai ai resti dell'albero.
   
«Divertente! Voi Cullen volevate farmi credere che improvvisamente che i avessi perso improvvisamente i miei poteri psichici?!»
    Quel demone scoppiò in una risata maligna, ma a tratti parve isterica. Forse aveva sul serio pensato di aver perso completamente i poteri. 
    Mi accorsi che avevo perso totalmente il controllo dello scudo e che lui riusciva a leggermi nella mia mente. Lo vidi avvicinarsi composto e lentamente verso di me. E mentre mi rialzavo, mi accorsi che ero impaziente.
    Ancora lo incitavo ad uccidermi. Vieni ad uccidermi, Edward. Su, fallo!
    Aggrottò un sopracciglio elegante. Mi pareva divertito.
   
«Sei coraggiosa, questo te lo concedo»
    Arrivò di fronte a me ed io non feci nulla per impedirlo. Con delicatezza prese il mio mento fra due dita e lo sollevò per guardarmi negli occhi. Di nuovo quella sensazione, come se il fuoco fosse dentro di me. I suoi occhi neri come l'onice scrutarono i miei. Non potei non perdermi in quello sguardo così intenso.
   
Sorrise inclinando la testa di un lato.«Oggi, mi sento magnanimo. Posso pure lasciarti dire un'ultima frase prima di morire»
    Le mie labbra si piegarono in un mezzo sorriso. Non avevo mai detto certe cose (da piccola mi avevano insegnato a non farlo), ma in quel momento mi usciva spontaneo.
   
«Edward?» dissi con voce roca.
    Era una mia impressione o aveva avuto un fremito?
   
«Sì?»
   
«Va' all'inferno, mostro»
    Sgranò gli occhi stupito. E non gli lasciai nemmeno il tempo di ragionare ulteriormente che gli diedi un pugno sulla mascella, che fece un strano rumore, molto simile an un cigolio. Cadde indietro e mi trascinò con sè sull'erba.
    A cavalcioni sopra di lui, iniziai a tirare pugni, ma era molto più forte di me e riuscì a portarmi sotto il suo corpo marmoreo.
«Mi sono stancato di questo giochetto!»  ringhiò e posò il suo viso nel incavo del mio collo. Sembravamo due amanti che si scambiavano effusioni, ma eravamo due combattenti, ed entrambi volevamo la morte del altro.
    Avvertì i suoi canini affilati sfiorare la mia giugulare, ma poi si bloccò. Sentì la presa sui polsi allentarsi e il suo corpo sopra di me, alleggerirsi, ma non si alzò.
   
«Devi andare via di qui» mi ordinò serio.
   
Sgranai gli occhi sorpresa più che mai.«Eh?»
   
«Ripeto: devi andare via di qui! E fai in fretta prima che Felix veda che ti ho fatto sfuggire!»
    Lui mi stava aiutando, già da prima. Aveva messo in scena questo scontro, solo per potermi... aiutare?!?!
    Ma perchè?
    Lui rise.Una risata diversa da quella di prima. Questa era... sincera.
   
«Il perchè non lo so nemmeno io. Fatto sta che adesso devi alzarti e andare alla Push. Trovati un nascondiglio sicuro lì. Domani cerca di mandarmi i tuoi pensieri per capire dove sei»
   Annuì confusa e scivolai via dalla  sua presa. Senza staccare i miei occhi dai suoi, lasciai la foresta.



   

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


5 Alessia:ehm...
*Passa palla di paglia tipica dei film western*
Felix: non c'è nessuno, colpa tua e dei tuoi ritardi!
Alessia: è.é Felix, sparati!!!
Felix: magari potrei, almeno non ti sopporterei più!!!
Alessia: -_- ... Cmq vi chiedo umilmente scusa, mi prostro ai vostri piedi!!!
Rispondiamo alle recensioni!!!
X ILoveSmile_17: XD la facevi parlare Flamberta!!! XD (Seeeeee così ti offendeva pure lei!!! Nd Felix  Felix vedi di andare a fan... Ehm... ^^" nd Alessia)!!
Sono molto felice che ti piacci il mio modo di scrivere e la maniera in cui descrivo i personaggi!!^^!! E grazie mille per tutti gli altri complimenti!!!^^
X free09: Edward ha dovuto fare il cattivo!! =P!!
X Luna95: non ti preoccupare, l'unica in ritardo sono io!! XD!!! Sono felice che ti piace!! Anche Felix ti saluta!!
X Yeah: non sei l'unica!!! *ç*!!!
X Marysonohrina Twilighttina: scusa ho sbagliato!! XDXD!!! Comunque sono felice che ti sia piaciuto il capitolo!!
X Firey94: xD sono soddisfatta che ti sia piaciuto!!!^^!!! Credo che farò vendicare Leah!!!*Risata malefica*
X KissyKikka: O_O cribbio quanti complimenti!!!
X Bella_Kristen: ^^, grazie  sono proprio felice che ti sia piaciuto il capitolo!! Anche io credo che Leah ci tenga a Bella, anche se in Breaking Down l'ha riempita di insulti!! xD
X Sweetmoon: sono felice che ti sia piaciuta la parte fra Bella ed Eddy!!!^^
X stezietta w: grazie Garrett per avermi dato notizie sulla salute di stezietta fammi sapere se si è ripresa!!!
X tom angel: grazie! per tutti i complimenti!!!^^!!!

Ps. Ricordo la mia mail skoda13@hotmail.it anche solo per una chiacchierata!!!

                            Baci e morsetti
                                                 Alessia






                            Capitolo 5


Edward's Pov:

    Sono stato uno stupido!!! Perchè l'ho lasciata andare via così?!
    Sbuffai e appoggiai la testa contro lo schienale della poltrona. Chiusi gli occhi vedendo nuovamente la figura di Bella. Mi stava ossessionando! Perchè non aveva ancora mandato i suoi pensieri! Che illuso che credevo che mi avrebbe inviato i pensieri per parlarmi!
    Non riuscivo a capire perchè l'avessi salvata. Ma quando avevo visto il suo sguardo impaurito su di me, mi ero sentito sul serio un mostro. Un mostro solo assettati di sangue, un mostro senza pietà, un mostro che conosceva solo la morte e l'ingiustizia. Un mostro che aveva imparato a sfuggire al rancore, scappando dagli occhi della vittima. E avevo fatto un enorme nel guardare gli occhi di una vittima, come Isabella. Perchè in quegli occhi avevo visto sentimenti che non ero mai riuscito a vedere in ottant'anni di esistenza: odio, paura, rancore, preoccupazione. Ero davvero così ripugnante?
    Sospirai, sperando che i pensieri scivolassero via, ma mi parve volessero rimanere attaccati a me.
    Perchè l'hai lasciata andare?
   
Il pensiero di Jacob Black, mi fece sobbalzare e mi raddrizzai sulla poltrona.
    Allora, li senti i pensieri, eh, succhiasangue?
   
Mi alzai ed uscì dalla camera. Fingendomi indifferente, diedi uno sguardo a Felix, che osservava con attenzione ogni minimo movimento di Leah, che si muoveva zoppicando per casa. Domani sarebbe già guarita, ma nel frattempo vedevo il rancore di Felix per averle fatto del male. Erano sconosciuti i sentimenti di Felix, non l'avevo mai visto legato ad una ragazza nonostante ci conoscessimo da quasi ottant'anni.
    Mentre riflettevo dei pensieri entrarono vorticosi nella mia testa.
    Certo, che sono una matta a fidarmi di quello lì!!! Ah, va bene... Come incomincio?... Ah, sì, ciao Edward! Adesso sembro proprio una demente...Lasciamo perdere... Allora volevo semplicemente dirti che adesso sono al sicuro in una vecchia casa della famiglia di Paul, non è certamente  la casa dei Cullen, ma da sola ci sto benissimo... E' al limitare della foresta ed è..
   
Continuò a ciarlare nella sua mente, in preda ad una crisi nervosa. Era imbarazzata nel parlare con me. Sorrisi. Dovevo andarla a trovare, ma come potevo fare?
   
«Io vado a caccia!!!»  urlai, sorprendendo tutti con il mio improvviso buonumore.
    Saltai velocemente dalla finestra ed inseguì il posto designato nei pensieri di Isabella. Vedevo una piccola casetta bianca al confine con la Push. Nel frattempo la mente di Isabella si è richiusa e dove accontentarmi di inseguire la scia di odori che erano al confine. Fin quando non trovai quel profumo così dolce e floreale, l'avrei riconosciuto tra mille. Chiusi gli occhi e corsi verso il profumo.
    Di fronte a me di piazzò una piccola casetta, bianca e semplice. Sentivo una voce melodiosa che cantava e frittura.  Non potei non curiosare affacciandomi alla finestra e vidi una figura esile che cantava e si muoveva leggiadra nella cucina.
   
Mi sedetti sul davanzale, mentre lei pareva non accorgersi affatto della mia presenza.
    Feci un colpo di tosse e lei si voltò all'istante. «E-Edward?
» balbettò.
    
«Ciao, Isabella» ridacchiai e aggiunsi «o preferisci che ti chiami Bella?»
    Lei abbassò lo sguardo a terra, evitando il mio di sguardo. E notai un lieve rossore affluire sulle sue guance.
   
«Tutti mi chiamano Bella, ma scegli tu, per me è uguale»
     Nonostante non riuscissi a leggere il pensiero, capivo benissimo che era imbarazzata dalla mia presenza.
    Le feci un sorriso.
«Preferisco Bella, in italiano è un magnifico complimento»
    Il rossore sulle guance aumentò e lei per evitare nuovamente il mio sguardo si voltò verso il piatto, che conteneva de bastoncini gialli e puzzolenti.
   
Indicai schifato «Tu mangi quello?».
    Ne prese uno e se lo infilò in bocca, masticando lentamente.
   
«Sono patatine fritte e sono molto buone!» disse a bocca piena.
   
Era buffo guardare qualcuno mangiare. L'ultima volta che avevo visto del cibo, era stato circa cinquant'anni prima.
    La curiosità prese il sopravvento.« Tu mangi solo quello?
»
   
Scrollò le spalle e rispose come se fosse la cosa più normale del mondo. «Seguo sia la dieta umana che quella vampira»
    Cercai di sembrare naturale, ma nonostante fossi un vampiro i miei movimenti risultavano più impacciati del solito.
   
«Quanti anni hai?» chiesi per rompere il ghiaccio.
  
 «Diciotto, ma sono diventata adulta a sei anni e mezzo» rispose con aria saccente.
   
«Eh?»
    Ridacchiò.
«Noi ibridi cresciamo in fretta e a sei anni e mezzo ero già adulta; sia mentalmente che fisicamente»
    Annuì, come se avesse detto una cosa che sapevo benissimo, invece per me era tutto così sconosciuto. Passarono altri secondi silenziosi scanditi solo dal battito del suo cuore e dai nostri respiri.
   
«Come sta Leah?»
    Si sentiva in colpa.
   
«Bè... Zoppica, ma sta bene»
    Notai solo in quel momento che aveva un enorme ferita sul braccio destro. Era parecchio profondo, notai con un senso di rabbia che non aveva messo nessuna garza, per proteggere la ferita.
    Lei notò il modo in cui guardavo la ferita.
«Non ti preoccupare, noi ibridi guariamo in fretta.» disse evitando il mio sguardo.
    Non c'era nemmeno bisogno di guardarla negli occhi per farmi sorgere un dubbio.
«Te l'ho fatta io?»
   
«Ehm... Sì... Quando mi hai gettato contro la quercia» disse abbassando di nuovo lo sguardo e torturandosi il labbro inferiore con i denti.
    
«Scusami...»
    Sgranai gli occhi. Era la mia voce quella che aveva chiesto scusa?! Edward Anthony Masen aveva chiesto
scusa?!
   
«Non ti preoccupare, non è successo nulla di grave»
    Mi sorrise, un sorriso pieno di calore, nonostante fosse visibilmente imbarazzata.
    Lasciò la cucina e la seguì. Non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso, sembrava che al mondo non ci fosse altro che lei.
   
«Puoi se...».Non finì la frase che inciampò nei suoi piedi, ma non toccò terra, poichè arrivai in tempo per sorreggerla.
    I suoi occhi profondi si scontrarono per la prima volta con i miei. Mi persi per un istante dentro quel colore scuro e intenso, fin quando lei non riabbassò lo sguardo,
   
«G-g-grazie» mormorò imbarazzata.
   
«Prego»
    Lei lanciò uno sguardo alle mie mani sulla sua vita.Non le tolsi, quel contatto era troppo piacevole.
    «P-puoi lasciarmi?»
    Annuì e di malavoglia le tolsi.
   
«Dicevi?»
   
«Ah sì... Ehm... Potresti accomodarti sul divano»
    Mi sedetti senza scollarsi gli occhi di dosso e sul divano c'era una copia di un libro a me familiare.
   
«Cime tempestose?»
    I suoi occhi si illuminarono. 
«Adoro quel libro: è il mio preferito. Mi piacciono molto anche Shakespeare e Jane Austen»
    Sul argomento libri non era affatto timida e impacciata. Sorrisi.
«Sei un tipo romantico?»
    Arrossii di nuovo. Oddio, quanto mi piaceva farla arrossire!
    Non rispose si limitò a muoversi impacciata per casa.
    Poi si voltò di scatto sorprendendomi della sua velocità.
«Perchè mi hai salvato?»
   
«Eh?»
   
«Edward, perchè non mi hai ucciso?»
    Non risposi subito, mi gustai per un secondo il suono del mio nome pronunciato dalle sue labbra.
   
«Bè... Bella, non lo so»
    Ma vedendola così, con un semplice vestitino blu, con i boccoli castani che le ricadevano sulle spalle, con le guance rosee e gli occhi cioccolato che mi fissavano decisi, ma sapevo che era imbarazzati: Bella mi pareva il centro del mio mondo.
    Dov'è Edward?!?
   
Alec non faceva che urlare nella sua testa.
   
«Devo andare»
   
«Tornerai?» pareva una bambina e non potei non sorridere.
   
«Sì tornerò»
    E quella volta ero sicuro che avrei mantenuto la promessa.

     

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


6 Io scappooooooooooooooooooooooooooooo
scusate per eventuali errori!!!







             Capitolo 6


    Bella's Pov:

   
«Io cioè... Bella, non lo accetto...E' un mostro!»
    Sobbalzai a quelle parole e puntai un dito sul naso di Jake. Nonostante volessi apparire minacciosa, sembravo una bambina che si arrabbia.
«Jake, non dirlo mai più. Edward non è un mostro!!!»
    Jake sbuffò e tolse l'enorme mano dal tavolo che nel frattempo si era ridotto in segatura.
   
«Perchè ti ostini a negare la verità, Bella?»
   
«Perchè ti ostini ad avere sti pregiudizi, Jake?»
    Non capivo nemmeno io perchè mi sentivo così determinata nel proteggere Edward: forse perchè gli dovevo la vita o era a causa di quella strana sensazione che avevo quando mi era vicino. Mi sentivo una bambina impacciata, ma allo stesso tempo mi sentivo protetta anche solo respirando il suo profumo nell'aria.
   
«Sono due settimane che ti viene a fare visita quotidianamente!!! Ti rendi conto?!?!»
    Sentì una parte di me, sollevata al pensiero che Edward veniva ogni giorno a trovarmi, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
   
«Ascoltami, Jake. Edward non mi hai fatto male fino ad adesso -inoltre mi ha salvato da Felix- perchè dovrebbe farmelo ora?»
    Rispose come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
«Perchè un volturo che ti dovrebbe uccidere»
    Sbuffai mentre Jake continuava ad agitarsi frenetico sopra la sedia. Il pensiero di Edward era piacevole fin troppo piacevole. Solo il suo nome mi faceva venire i brividi. Aprii il frigo in silenzio; vuoto. Ero praticamente prigioniera di quella casa, non potevo uscire perchè mi sarei potuta imbattere facilmente in qualche volturo. Dovevo attendere che qualcuno mi facesse la spesa. Sbuffai e richiusi il frigo.
   
«Non capisco!»
   
«Jake, zitto! Devi stare solo zitto!»
    Qualcuno bussò e capii subito chi fosse. Corsi in salone per aprire quella porta bianca scricchiolante, e dietro di essa apparve il mio miracolo personale: Edward.
   
«Ciao Edward»
   
«Bella»
     Dire che era solo bello era un enorme bestemmia, non avevo mai visto nulla in vita mia di così bello e di così letale: i capelli ramati dove vi erano poggiate cristalline gocce di pioggia, i lineamenti eleganti ma decisi, e quelle maledettissime e tanto attraenti labbra piegate in un sorriso sghembo. Poi feci l'enorme errore di incrociare i suoi occhi, quegli occhi dorati che a volte sprofondavano nel buio.
   
«Mi vuoi far rimanere qui fuori sotto la pioggia?»
   
«Oh sì! Entra» dissi scostandomi per farlo entrare.
    Entrò portando con sè due enormi buste della spesa. Lo guardai con aria interrogativa e lui rispose scrollando le spalle.
«Ho pensato che dopo due settimane le provviste stessero per esaurire»
    Inutile dire che ero diventata rossissima. Nonostante lo conoscessi da due settimane aveva ancora il potere di farmi arrossire a suo piacimento, riuscivo a vedere il suo sorriso ogni volta che il sangue raggiungeva la mie gote.
   
«Ehm... Grazie»
    
«Non c'era bisogno Edward, domani Emily andava a fare spese avrebbe preso tutto ciò che le serviva». Non mi ero proprio accorta di Jake che era entrato nel salone.
   
«Di certo la sua fame non può aspettare, già questa alimentazione basata solo su cibi umani è poco per lei. Però non può uscire per cacciare»
    Ogni volta che li vedevo vicini capivo che sforzo facevo a non sbranarsi a vicenda.
   
«Ciao, Bella. Io devo andare»
    Mi strinse a sè più forte del solito e mi diede un bacio sulla guancia. Da quando Jake era diventato così affettuoso?
    Jake uscì senza nemmeno salutare Edward. Il vampiro mi seguì in cucina dove poggiò sul tavolo le buste della spesa.
   
«Non mi sopporta,eh?»
   
«Credevo fossi tu quello che legge nel pensiero.»
    Rise. 
«Non ha tutti i torti, in fondo l'unico cattivo che c'è qui sono io»
    Sbuffai. 
«Edward, non ti ci mettere pure tu. Ne ho già parlato abbastanza con Jake»
    Dopo due settimane in cui lo vedevo due o tre ore al giorno, mi ero abituata alla sua presenza. Mi pareva di conoscerlo da una vita. Sapevo come trattarlo e come rivolgermi a lui. Riuscivo a parlare senza arrossire, a meno che lui non faceva qualche battutina delle sue.
    Frugando nella busta della spesa con mio sommo piacere trovai tantissime barrette di cioccolato.
   
«Come facevi a sapere che mi piacciono?»
   
«Vivo nella testa delle persone da molto tempo. E so che a tutti piace la cioccolata»
    Ne scartai una e l'addentai subito. Il cioccolato si sciolse in bocca, dolce come non mai.
 
    Edward rise. 
«Mi sembri una bimba»
   
«Perchè?»
    Inizialmente non rispose, si limitò a poggiare un dito freddo sul mio labbro inferiore, facendomi venire i brividi lungo la schiena. 
«Ti sei sporcata di cioccolato»
    Sgranai gli occhi e naturalmente arrossii. In quel momento odiai con tutta me stessa il sangue che mi scorreva nelle vene.
    Prese un fazzoletto e pulì il mio labbro, ma dopo aver finito, non tolse le dita dal mio mento, obbligandomi a tenere il viso rivolto verso l'alto.
   
«Stasera rimango con te»
   
«Eh?»
   
«Demetri ed Alec sono a Seattle, per cacciare un pò d'umani. Felix è troppo occupato a stuzzicare Leah per accorgersi della mia presenza»
    Non ci avevo capito una lettera, ero rimasta ad osservare le sue labbra che si muovevano sinuose.
    Ero "cotta". "Cotta" di quel demonio vestito d'angelo. Non mi era mai successo. Forse una volta quando avevo due anni, mi ero presa un infatuazione per Jake, ma mi era passata subito. Qui i sentimenti erano diversi, sentivo chiaramente il cuore battere più velocemente e un nodo stringermi la gola. Ogni volta che sentivo il suo odore o la sua voce, mi sentivo euforica, su di giri. Come una bambina quando scarta il suo regalo di Natale, come una madre che guarda per la prima volta il figlio negli occhi, come una donna che incontra l'uomo che ama.
    Ma che cos'ero io per lui?
    Per lui ero solo una creatura di cui avere pietà e pena. Lui provava solo e unicamente compassione per me.
   
«Sai, non sentire quello che pensi mi fa impazzire» disse lasciando il mio mento.
   
«Ti dico sempre ciò che penso» dissi cercando di non balbettare.
   
Mi voltai verso il piano cottura prima che mi ponesse altre domande.«Ma tu e Black..»
   
«Jake» lo corressi mentre riempivo la pentola d'acqua.
   
«Eh sì, quello lì»
   
«Edward, sappi che non ti rispondo se non lo chiami per nome»
    Sentì un sospiro rassegnato e sorrisi.
«Tu e...» una smorfia nella voce «Jacob, cioè voi due siete..» non continuò.
   
«... Fidanzati?»
    Annuì.
«Perchè me lo chiedi?»
   
«Perchè quel cane non ha le idee molto chiare, secondo me è il primo ad avere dubbi»
    Risi.
«Per me Jake è solo un amico. Confesso che mi ero infatuata di lui all'età di due anni»
    Lui sembrava perplesso. Calai il riso nell'acqua e presi il cucchiaio di legno per girare il contenuto della pentola.
   
«Ah sì, mi piaceva un certo Nahuel, avevo sette anni è stato il mio primo bacio. Nahuel è come me, cioè ibrido. Ha detto che quando i volturi ci faranno vivere in pace sarebbe tornato a prendermi»
    Sentì un strano rumore, tipo qualcosa che si scostava d'improvviso, ma non mi voltai. Non volevo rimanere di nuovo come una scema nel guardare il suo viso.
   
«Ah... E ti piace ancora?»
   
«Chi? Nahuel? Non lo so... Abbastanza»
    Mai quanto mi piaci tu
   
In quel momento mi sentii sollevata al pensiero di avere uno scudo che proteggesse la mia mente.
   
«E quando torna tu che farai?»
   
«Non lo so»
    E ringraziai anche il fatto che fossi girata di spalle, almeno così non riusciva a vedere quanto fossi lusingata del suo interessamento.
   
«Perchè non ti volti?»
    Non è che mi legge il pensiero!?
   
«Perchè se smetto di mescolare il riso, si attacca al fondo della pentola»
    Non avevo nemmeno finito totalmente la frase, che avvertii due braccia fredde avvolgermi delicatamente. Una mano mi sfilò il cucchiaio di mano mentre l'altra si posò sul mio ventre tendendomi ancor più stretta a sè. 
«Non so cucinare, ma almeno fai mescolare me» disse mentre il suo fiato fresco sulla mia nuca mi faceva venire i brividi.
    Stupido cuore smettila di battere così forte!!!
   
Sentivo ogni suo muscolo contrarsi e distendersi. Il fiato fresco scompigliarmi delle ciocche di capelli. La sua mano poggiata sul mio ventre.
    Di una sola cosa ero certa: che se non si scollava di lì,sarei andata in iperventilazione.
    Il riso fu pronto in troppo poco tempo e mentre mangiavo convissi Edward a vederci "Romeo e Giulietta". Anche se lui preferiva un strano film dove tutti sparavano tutti.
    Alla fine mi ritrovai seduta sul divano, attaccata al braccio di Edward, mentre singhiozzavo per la morte di Romeo.
   
«Mi domando come fai a piangere per un film». Scuoteva la testa ad intervalli con il suo solito sorrisino stampato sul volto.
   
«Sei uno scemo!!! Non capisci nulla!!!Mi passi dei fazzoletti, per piacere?»
    Con il suo sorriso sghembo mi passò un fazzoletto.
   
«Sentiamo, cos'è che non capisco?»
   
«Che è una storia romantica, che i loro amore era ostacolato dalle famiglie. E lui pur di vivere con lei anche nell'aldilà si suicida...». Non riuscì a continuare il mio discorso perchè i miei singhiozzi mi bloccarono.
   
«Questo mi ricorda qualcosa...» dissi senza nemmeno pensarci. «Edward, com'è morto Charlie?»


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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


7

*Alessia canta*
Alessia:So what? I'm rockstar!!!
Felix: O.O aiutoooooo!!!! è matta!
Alessia: EVERYBODY SAY YEAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Felix: O.O
Alessia: Ok seri (seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee come noooooooo seria!!!)!!! Vorrei scusarmi per il ritardo!!! VORREI RINGRANZIARE QUELLE TER MATTE DI MERY123, LOVE_LOVE, _VAMPIRETTA_ CHE HANNO PROPOSTO DI METTERE QUESTA STORIA TRA LE SCELTE!!! XD Siete delle pazze peggio di me!!!
Rispondiamo alle recencensioni!!!
X Firey94: se Jacob non li ostacolava non era in sè u.u!!
X samy88: grz!!! Sono proprio contenta che ti sia piaciuto!!^^
X ILoveSmile_17: @.@ oddio, tu mi farai morire!!! Quanti complimenti!!!!! *-*!!!GRAZIE!!!
X Lorelaine86: xD non ti posso fare un regaloa così grande Jake non è male in fondo (seeeeeee nd Tutti -_- Nd Ale)
X Elfa sognatrice: Prima di tutto grazie per i complimenti!!!^^!!!Adesso ti risp alle domande. 1. Jake non ha alcun impriting con Bella, altrimenti non sarebbe stato possibile. 2. Ora non mantiene lo scudo sui Cullen, perchè si fida di Edward. 3.Devo ancora decidere se Leah ha avuto l'impriting perchè devo pensarci un pò. 4. Capirai in questo capitolo come è morto Charlie!!^^". Ciao Alessia!!!
X stezietta w: non fare del male a Garrett!!!! =(
X KissyKikka: ho fatto proprio tardi!!! Uccidimiiii!!!!!
X Bella_kristen: Nessun impriting, solo che Jake è moooooolto protettivo con Bellina!!! xD!!! Si mi sono ripresa dalla febbre!!! xD!!! Grazie!!!**

                             Baci e morsetti
                                        Alessia



                    Capitolo 7



Edward's Pov:
 
    Osservavo quelle lacrime che parevano fatte di cristallo scorrere lungo le gote arrossate. «Edward come è morto Charlie?
»
    La guardai confuso e mentalmente cercai di capire chi fosse quest'uomo defunto. Charlie?
    Charlie Smith? Charlie Jones? Charlie Swan? Charlie Green? Charlie Wood?
   
«Charlie?»
    Tirò su con il naso.
«Charlie Swan»
    In quel momento ricordai. Impossibile non ricordare un tipo come Charlie, in dieci minuti di follia era quasi riuscito a far scoprire all'interno mondo l'esistenza di noi vampiri. Tutto per quell'umana, di cui non ricordavo nemmeno il nome.
   
«E-Edward com'è morto?» chiese con voce implorante.
    Il suo corpo erano agitato dai singhiozzi a quel punto dubitavo piangesse per la morte di Romeo. Feci una cosa che sorprese persino me, la strinsi fra le mie braccia e la cullai lentamente, aspettando che finisse di singhiozzare. Non avevo mai fatto una cosa del genere in tutta la mia esistenza. Ma tutte quelle lacrime e quei singhiozzi non facevano altro che farmi male; fare male ad un cuore morto.
    
«Charlie non ci aveva mai detto di avere una figlia» mormorai, quasi tra me e me. Ero sorpreso che lui era riuscito a nascondermi tutto, a nascondermi il fatto che avesse una figlia.
   
«Non ve l'ha detto, perchè sapeva che mi avreste ucciso»
    I singhiozzi si erano placati, c'erano solo lacrime che le solcavano il volto. Si staccò dal mio corpo e sentii freddo.
   
«Perchè tu non mi racconti tutta la storia e io ti narro il finale?»
    Annuì frettolosamente e con voce flebile cominciò a narrare.
«Mia madre Reneé si trasferì da Phoenix a Forks, poichè mia nonna si era risposata e voleva passare più tempo con il suo nuovo marito. A scuola incontrò mio padre Charlie viveva con i Cullen e si fingeva figlio adottivo di Carlisle ed Esme. Un giorno Reneé stava per essere investita e mio padre la salvò fermando il pick-up con una sola mano. Da allora mia madre capì che Charlie non era umano»
    Ci fu un primo momento di silenzio poi, sempre sussurrando, continuò.
   
«Reneé conobbe Jacob -allora era solo un semplice adolescente-, che gli raccontò delle leggende sui vampiri. Mia madre fece alcune ricerche e confermò la sua idea. Charlie, naturalmente non poté negare la verità»
   
I suoi occhi rossi mi fecero venire di abbracciarla, di nuovo. Ma non lo feci rimasi immobile attendendo il resto della storia.
    «Da quel momento furono indivisibili. Tranne per uno scontro con un vampiro di nome James, dove mamma rischiò la vita. E da quel momento si mise in testa la stupida idea di trasformarsi in una vampira, ma mio padre non volle. Il giorno del suo compleanno si tagliò con un pezzetto di carta da regalo e Jasper -non ancora esperto con il sangue umano-  cercò di uccidere mamma.
Charlie riuscì a salvarla, ma si rese conto che era pericolosa per lei quella storia, così partì. Reneé stette molto male e l'unico che le fu vicino fu Jacob. In quel periodo Victoria, ex di James, dava la caccia a mamma per vendetta; così mamma scoprì che anche Jacob non era umano. Comunque A La Push i ragazzi per divertirsi si buttano si tuffano dagli scogli -l'ho fatto anche io, ma sono incapace e mi sono procurata una frattura al ginocchio-, anche Reneé si tuffò. Alice non riesce a vedere gli ibridi nelle sue visioni quindi non sapeva che Jake la salvò poco prima di morire. Così papà era convinto che era morta e andò a Volterra per suicidarsi»
    Sorrisi. Questa parte la conoscevo e continuai al suo posto.
«Charlie venne da Aro, Caius e Marcus con una grande urgenza di parlare con loro. Ma Aro,essendo un caro amico di Carlisle, si rifiutò di ucciderlo. Pochi giorni dopo si espose alla luce solare e proprio in quel momento arrivò Reneé.»
    Mi interruppe.
«Com'era mamma?»
    Le sorrisi, era così piccola e fragile.
«Identica a te, con i capelli più corti e gli occhi verdi. Comunque Felix ed io li dirigemmo da Aro che decise di non uccidere Reneé se lei si sarebbe trasformata in vampira.»
    Lei continuò a narrare il resto.
«Papà prima di trasformarla voleva il matrimonio e, insistendo, lo ottene. Durante la luna di miele ebbero un rapporto sessuale e Reneé rimase incinta»
    Le lacrime tornarono a gonfiarle gli occhi e ricominciò a balbettare. 
«Ed ecco... Il parto non è andato come il previsto... E' colpa mia»
    La strinsi di nuovo a me e le ripetei le solite scemenze che si dicono quando vedi che qualcuno sta male. In quel momento ero solo consapevole del suo corpo schiacciato contro il mio. Non riuscivo a non pensare al suo calore.
   
«Continua tu. Voglio sapere com'è morto papà.»
    La cosa che mi sorprese di più era il fatto che nella sua voce non c'era più traccia di pianto.
   
«Bè, Charlie venne a Volterra chiedendo noi di ucciderlo. Aro si rifiutò. Una volta fuori Palazzo dei Priori ha perso il controllo di sè. Ha afferrato un auto e l'ha schiantata contro un muro. E' stato un bel casino. Siamo dovuti intervenire tutti per bloccare i cittadini. Santiago e Afton l'hanno ucciso, Alec gli ha risparmiato il dolore»
    Lei annuì calma, ma gli occhi erano spenti. Mi voltai in cerca di qualcosa di cui parlare in modo da distrarla e l'unica cosa che trovai con lo sguardo era un enorme pianoforte bianco. Identico a quello che avevo a Volterra. Osservai quel pianoforte ore o secondi e notai Bella osservarmi interrogativa.
   
«Suoni?»
 
 «Sì. Quand'ero piccolo mia madre mi insegnò a suonare. Stava a ore seduta di fronte ad un pianoforte»
   
«Suona per me»
    Fui la prima volta che incontrai sul serio i suoi occhi e non potei non avvertire una scarica elettrica arrampicarsi sulla mia schiena. Erano di un colore così caldo, che mi senti sciogliere. Erano così grandi ed ingenui. Ignari della cattiveria, dei peccati, delle bugie che il mondo ti mette sempre davanti senza pietà. Se attraverso gli occhi si rispecchia l'anima. Si poteva dire tranquillamente che l'anima di Bella dovrebbe essere stata la più pura. Non avevo mai visto degli occhi che mi guardavano così. Mai.
   
«Eh?»
   
Sorrise. «Che hai fatto Edward, ti sei imbambolato?». Aveva uno strano tono di voce, come se fosse curiosa.
   
«Non ho sentito» mi giustificai.
   
«Certo, certo»
    La guardai male, ma lei non ci fece nemmeno caso.
«Dai, suona, Edward»
    Alzai gli occhi al cielo. Lei prese mie mani e le strinse forte. 
«Edward, per piacere!»
    La guardai stupito. Non potevo non osservare com'erano belle le nostre mani intrecciate. Erano qualcosa di indescrivibile.
    
«Ok..» mormorai titubante. Lei non si rendeva conto del caos interiore che creava in me?!
    Mi sedetti al piano mentre lei accovacciata su se stessa, mi osservava dal divano. Suonai, ma i miei pensieri erano rivolti altrove. Non appena finii  senti Bella sospirare.
   
«Edward, sei bravo»
   
«Me la cavo» risposi scrollando le spalle.
   
«No, Edward, io me la cavo con quattro accordi. Tu sei un musicista.»
    Risi e alzai le braccia al cielo.
«Confesso, lo sono»
    
«Suona ancora»
   
«Ancora?»
    Annuì.
   
«Di chi è il piano? Tuo?»
   
«No. Di mio padre.» mormorò in uno sbadiglio. «Suonava, da quand'era vivo.»
    Appena poggiai le dita sul pianoforte, qualcosa di nuovo e inaspettato nacque in me. Non so descrivere, nemmeno adesso, quello che mi accadde. Sentivo e vedevo note, accordi, pause. Le mie dita si mossero da sole lungo i tasti d'avorio. Veloci, come sempre, ma questa volta motivate. In cerca di quelle note. Non so perchè ma ogni volta che un suono si faceva spazio nella stanza c'era qualcosa che mi ricordava Bella. I suoi sorrisi, i suoi movimenti, le sue gote arrossate, le sue labbra, i suoi occhi, persino  le sue lacrime si rispecchiavano nella melodia.
   
«Edward..»
    Mi voltai subito. Scattai all'istante vicino a lei. Volevo sentire ancora la sua voce.
«Sì?»
    Ma dormiva. Dormiva e pronunciava il mio nome. In quel momento mi sentii pieno. Come se  il mio cuore freddo si fosse riempito improvvisamente.
   
«Edward..»
    Sorrisi. E feci per andarmene, ma sentii qualcosa che mi sorprese piacevolmente.
«Edward, non andare...»
    Mi avvicinai a lei per controllare stesse dormendo. Respiro regolare, battito cardiaco idem. Dormiva.
   
«Non me ne vado, Bella»
    Mi stesi accanto a lei e continuai a cantare la sua ninna nanna.





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