I just want to make love to you

di Risa_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fever ***
Capitolo 2: *** Summertime ***
Capitolo 3: *** Linea sottolile ***
Capitolo 4: *** La notte più bella ***
Capitolo 5: *** Gusto Limone ***
Capitolo 6: *** Irresistibile ***
Capitolo 7: *** Happy Birthday, Shoyo! ***



Capitolo 1
*** Fever ***


I Just Want To Make Love To You
 

 
Note inziali

Su Twetter dal 15 giugno fino al 21 Giungo si tiene la settimana dedicata a Shoyo Hinata. Potevo perdermela? Nossignori! L’ Hastang  è #SweatyShoyoWeek. 
Ho deciso di fare una raccolta di Flashfics e drabble, one shot (la lunghezza dipende da quanto mi ci vuole per esprimere l’idea), per ogni Prompt un capitolo, spero di essere riuscita a cogliere lo spirito. Il titolo della ff è preso da questa canzone, mi sembrava azzeccata per il tema. 

OOC: il mio obbiettivo è sempre quello di rispettare i caratteri dei personaggi, spero di esserci riuscita.
 
Ovviamente: *SPOILER ALLERT* SE NON SEGUITE LE USCITE GIAPPONESI DEL MANGA NON PROSEGUITE!!!
Se proseguite con la lettura, lo fate ha vostro rischio e pericolo.
 
 
 
 
 
 

Fever

 
  Prompt: Beach short -1
[ 855 parole]
 

«È una pubblicità di che cosa?»

Bokuto ammiccò allusivo, ridendo sotto i baffi: «Una bibita dissetante, qualcosa per riequilibrare i sali minerali.»
Atsumu distolse lo sguardo dalla strada di fronte a sé, per guardare il suo compagno di squadra.  Aggrottò il naso e riportò l’attenzione alla guida.

«Cosa c’è da ridere?» chiese perplesso.
«Hey, hey, hey!»
Bokuto, molto divertito da non si sapeva bene cosa, rispose soltanto: «Vedrai!»
Shoyo-kun era stato scelto come testimonial da un importante ditta che produceva bevande e integratori, per promuovere un loro nuovo prodotto. Perciò, Hinata li aveva invitati ad assistere alle riprese del suo spot pubblicitario

«Perché si tiene proprio in spiaggia, invece?» chiese Tobio dal sedile posteriore dell’auto; aveva l’aria di uno che avrebbe voluto essere in qualsiasi altra parte ma non lì.

Atsumu si chiese perché avesse accettato l’invito di Shoyo; se era così tanto scocciato poteva rimanere a casa, come aveva fatto Sakusa.
 
«Ninja Shoyo è molto famoso, no?» spiegò Kotaro allegramente.

“Ha senso,” pensò Atsumu.
 Il prodotto che doveva sponsorizzare sembrava avere a che fare con la sete e il caldo estivo e il beach volley era uno sport che faceva pensare alla bella stagione.  

I ragazzi non faticarono a trovare la porzione di spiaggia in cui la troupe avrebbe girato lo spot. Era completamente transennata per impedire ai curiosi di invadere la scena, al cui centro, c’era un campo di beach volley posizionato in modo tale da avere sullo sfondo il mare azzurro.

Le telecamere sui piedistalli erano pronte per riprendere in varie angolazioni e gli operatori stavano controllando la luce e le varie attrezzature. Poco più in là c’era un camper con un gruppo di gente davanti. Potevano intravedere anche il resto degli attori, dei fotomodelli che stavano ripassando le battute.

«Hinata dev’essere lì,» Bokuto diede una pacca alla spalla di Astumu prima di incamminarsi verso il camper.

 Mentre si avvicinavano, Tobio lanciò un’occhiata ai modelli: «Mi dici cosa c’entra Hinata con loro?»
Atsumu non fece in tempo a rispondere che la sua saliva si prosciugò, il cuore gli si bloccò di colpo.

Shoyo stava scendendo dalle scalette del camper: aveva un cappello di baseball in testa e indossava un pantaloncino da spiaggia che lasciava immaginare tutto quello che c’era sotto.
Il corpo di Hinata era ricoperto da un olio illuminante, il cui scopo era quello di far risaltare i muscoli del petto, gli addominali e il ventre piatto. Shoyo non era alto ma aveva comunque spalle larghe e vita stretta, una figura longilinea e tonica.
Dovevano aver fatto qualcosa anche al viso, perché gli occhi d’ambra di Hinata sembravano molto più grandi e luminosi e le labbra erano piene e invitanti di come ricordava.
“Oppure è sempre stato così attraente?” si chiese allarmato.

«Ragazzi, siete arrivati!» esclamando sorridente Hinata
«Hey, Hinata!» lo salutò Bokuto.

Cercò di deglutire un paio di volte, la temperatura si era alzata improvvisamente per colpa di uno short dannatamente fasciante.
Tobio era nel suo stesso stato, le guance rosse, fissava il suo ex compagno di squadra con espressione pietrificata.
Con un filo di voce a malapena udibile disse: «I giocatori di beach non sono così…»

«Credo che ai tizi della pubblicità è poco importante essere verosimili,» rispose mesto.
«La mia pubblicità non…» farfugliò indignato.
«Pubblicizzavi riso, Tobio-kun,» gli fece notare.
 
 Lui e Atsumu non erano gli unici a notare lo spettacolo. Più di un passante, maschi e femmine, si era fermato ad ammirare il panorama, e no, non era il mare.
Mya  iniziò a sentire una sensazione di fastidio salirgli delle viscere fino alla gola, senza che potesse fare nulla a riguardo.

 Ma, il peggio doveva ancora venire…lo spot doveva ancora essere girato.

Il primo ciack consisteva in un al quanto normale azione di gioco: battuta, ricezione, palleggio e schiacciata. nel secondo ciack, Hinata dava un virile batti cinque al suo compagno; invece, nel terzo Shoyo prendeva una bottiglia da un cestino posizionato sulla sabbia, e iniziava a bere.
Astumu, Bokuto e Tobio erano posizionati dietro al regista, da lì potevano vedere sia il primo piano del obbiettivo dallo schermo, sia Shoyo a poca distanza da lì.
Mentre Hinata beveva molto lentamente la bibita, delle goccioline d’acqua, comparse quasi per magia, scivolavano dalla gola, al petto, fino a raggiungere quei dannatissimi short arancioni.
Da quando un costume da bagno era così sexy?

Sentì Tobio grugnire: «questa roba è…»
Eh.
Kotaro, accanto a loro se la rideva sotto i baffi osservandoli sornione: «Vi piace lo show?»
Altroché, lo avrebbe perseguitato anche nei suoi sogni.
Atsumu credeva aver perso dieci vite, sudava e aveva la bocca secca, avrebbe volentieri preso anche lui una sorsata di quella bibita.

 Finito di girare Shoyo fu subito da loro, le labbra da baciare piegate in un sorriso solare.
«Come sono andato?»
«Hey, hey, hey, sei stato fantastico,» esclamò Kotaro, «come il mio degno discepolo!»
Né Tobio, né Atsumu riuscivano a proferire parola.  Erano ipnotizzati da tutto quello che era Shoyo, carismatico, estroverso, pieno di energia e bello come un Dio.
«Mi hanno contattato anche una famosa marca di intimo per uomo…»  annunciò Shoyo.



A quel punto Tobio sbottò: «Per carità, le mutande sexy, no!»


Note finali


Per descrivere la pubblicità ho usato motto la mia fantasia: non so bene quali attrezzature si usa. Però, mi pare, che il regista abbia un video con cui può vedere la scena dal primo piano, mentre dirige. È una One shot senza pretese e mi sono divertita molto a scriverla.
In fine, spero che vi piaccia e vi diverta! Se potete lasciarmi una recessione per darmi le vostre impressioni.
Kiss
Risa

 
 
 

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Capitolo 2
*** Summertime ***


Summertime


 
Prompt: sunbathing -2
[341 Parole]
 
Luglio 2016, Rio de Janeiro
 
La spiaggia bianca era kilometrica, affollata di bagnanti di ogni tipo. Giovani, vecchi, bambini, chi prendeva il sole, chi faceva il bagno; c’era anche quelli che si dedicavano agli sport più disparati. Racchettoni, pin pong, e ovviamente il Beach volley.
Quel giorno Shoyo aveva deciso, però, di dedicarlo al riposo e a Kageyama Tobio.
Il suo ex compagno era lì per partecipare alle olimpiadi ed Hinata era riuscito a strappargli la promessa di passare un giorno insieme a lui.
Shoyo distese il telo da mare sulla spiaggia prima di togliersi la maglietta, e prendere la crema solare.
Tobio tossì: «Cosa ti serve? sei già abbronzato, Boke.»
Shoyo alzò gli occhi su di lui: Kageyama si mordeva le labbra nervoso, ammirando senza pudore il suo duro allenamento.
Hinata ridacchiò: «Bisogna prendersi cura della pelle lo stesso, Tobio-Kun.»
La reazione di stizza dell’altro non tardò arrivare, la famigliare vena della tempia si indurì. Tobio si avvicinò con finte intensioni bellicose, afferrandolo per un braccio, senza fargli davvero male.
Avevano superato da un sacco di tempo di la fase in cui “litighiamo perché ci odiamo” abbandonandosi all’idea che, l’unica cosa che volevano veramente, era non separarsi mai.
Tobio gli strappò un bacio languido, le labbra che si muovevano a tempo con le sue, in un ritmo conosciuto e mai dimenticato.
Shoyo gli sussurrò fra le labbra: «invece tu ne hai bisogno con questo sole rovente…»
Dopo aver sistemato l’altro asciugamano lo costrinse a sedere; stappò la bottiglietta e rovesciò una buona dose di crema sul palmo della sua mano.
Mentre spalmava la crema sulla schiena di Kageyama poteva sentire i muscoli forti delle spalle, le scanalature delle scapole, ricordandosi della sensazione che provava quando le sue braccia vi si aggrappavano in cerca di sostegno.
Shoyo spalmò la crema dappertutto fino a raggiungere la linea separava la pelle dal costume, per poi risalire sulle spalle.
«Hai finito?»
«Sì,» sulle labbra di Shoyo comparve il suo sorriso da demonio, «ma ora ho una gran sete


Note finali
 

Buon giorno!
Non mi capita mai di pubbilcare la mattina, è strano per me :D
Non credo che ci sia tanto da spiegare, a perte che la storia si basa su un mio headcanon.
Spero che vi piaccia e che mi lascerete un commento.

Kiss
Risa

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Capitolo 3
*** Linea sottolile ***


Linea sottile 

Prompt: tan lines-3
[200 Parole]
 
La stanza era una brace ardente anche se, Hinata lo sapeva, non era il caldo ad opprimere i suoi polmoni.
L’aria fresca della notte soffiava dalla finestra semi aperta, dando sollievo alla sua pelle sudata.

Una bocca esigente reclamò la sua, cercando di strapparlo definitivamente dalla coscienza che ancora gli rimaneva.
Le mani scesero fino alla zip della felpa, e gli occhi di Tobio si fermarono un attimo sullo stemma del MSBY.

«Il corvo ti si addice di più, ma anche lo sciacallo non è male,» disse prima di aprire con uno scatto la zip della felpa.

Shoyo si tolse la giacca e la buttò per terra, seguita dalla maglietta: «Anche a te ti si addice l’aquila, ma il corvo di più…»
Si spogliarono con calma, alternando carezze e baci perché rimanere separati era una tortura.
Quando Tobio tirò giù un lembo dei boxer di Shoyo, scoprì la riga di pelle sottile più bianca di quella del ventre. Accarezzò il segno dell’abbronzatura con un dito, rapito.

Hinata arrossì: «È brutto lo so…»
«È dannatamente sexy, invece,» disse Tobio.

Shoyo lo guardò sorpreso, poi sorrise: «Mi sei mancato.»
Tobio lo baciò e seppe con certezza che per lui era lo stesso.  



Note Finali


Terzo giorno della week pronto e pubblicato :3
Come ricorderete questa gan fiction è spoiler, perciò  anche  perciò anche questo capitolo lo è.
In particolare, è ambitata dopo il ritorno di Hinata in Brasile, qualche giorno dopo essere entrato nei Black Jakals.
Come sempre, spero che vi piaccia e che le vostre impressioni sono molto importanti per me <3

Kiss
Risa

 


 

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Capitolo 4
*** La notte più bella ***


La notte più bella

 
Prompt: festival -4
[375 Parole]
 
Shoyo era nato per fare due cose: giocare a pallavolo e amare Kageyama.
C’aveva impiegato un po’ a capire i suoi sentimenti, e altrettanto aveva fatto Bakeyama.

 Buffo il destino alle volte; in quel occasione, nella loro eterna competizione, gli aveva permesso di vincere contro Tobio su tutti i fronti: aveva capito per primo cosa provava per lui e aveva fatto la prima mossa. Shoyo adorava prenderlo in giro ricordandogli la faccia da pesce lesso che aveva fatto quando gli si era dichiarato.

Era stato anche il primo a dire “Ti amo.”

Era sempre stato più sveglio quando si trattava di relazioni, e se a volte il caratteraccio di Kageyama lo faceva arrabbiare, sapeva quanto amore sapeva dare, quello scemo!

«Oi, cosa vuoi fare?» chiese Tobio a disagio.
Hinata ridacchiò dell’imbarazzo dell’altro: «Vediamo… guardare le bancarelle, prendere qualche pesce rosso,» elencò segnando i punti con le dita di una mano, «quello che si fa ad un Festival…»

Erano passati due anni in cui erano stati inseparabili, agli allenamenti, alle pause pranzo, poi avevano preso a frequentarsi anche nel poco tempo libero che rimaneva.
Ultimamente avevano fatto carte false per vedersi; c’erano riusciti, e grazie al iphone erano sempre in contatto, potevano parlare se non potevano toccarsi.

Erano felici così.

La pallavolo era la sua vita, ma lo era anche Kageyama; erano le cose che più amava al mondo e erano strettamente interconnesse.
Però le loro vite stavano cambiando, ormai si erano diplomati, e presto Shoyo sarebbe partito per il Brasile.

«Andiamo allora!» lo riscosse Tobio.
«Hi!»
Guardarono le bancarelle, mangiarono frittelle alle mele, non presero nessun pesciolino rosso, e alla fine, Tobio lo portò verso il fiume.
Trovarono un posto elevato sul l’erba.

«Fra poco ci sono i fuochi d’artificio, siediti qui…» spiegò Tobio senza guardarlo.
Gli occhi di Shoyo brillarono di aspettativa, si sedette e alzò il viso verso il cielo, attento a non perdersi neanche una scintilla.
Tobio si sedette passandogli poi una lattina di coca-cola.
«Grazie, avevo proprio sete!»

Il prato iniziò a riempirsi quando l’ora dello spettacolo si avvicinava, e Hinata osservava tutto a torno, con aria beata.
Quando sentì il primo fischio, alzò lo sguardo verso il cielo.
«Mi aspetterai?»
«Ti aspetterò per tutto il tempo che sarà necessario, Boke.»

Note finali

Day 4 della week. 
Prima che mi scordi come sempre: Questa settimana è anche la #KageHinaWeek20, non riesco a scrivere così tante fic in uan settimana,.
Perciò, se ò'ispirazione mi sosterrà, sviluppero i temi dedicate a KH appena finirò questa raccolta. In tanto, ho desciso comunque di scrivere in prevalenza su KageHina per questa ragione. Ma non vi preccupate, tornerò con la AstuHina <3
Kiss
Risa
 

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Capitolo 5
*** Gusto Limone ***


Note

 Day 5  #SweatyShoyoWeek. La flash è una AU Sovrannaturale.
 
 

Gusto Limone

 

Prompt: popsicle-5
[716 Parole]
 
 
«Un ghiacciolo al limone, per favore!»
«Ma sei un moccioso?»
Shoyo scartò il gelato dalla sua confezione buttandola in un cestino: «Non lo mangiano solo i bambini, scemo,» fece la linguaccia a Tobio, prima di iniziare a succhiare il suo spuntino.

«Poi è dissetante con questo caldo!»
Amava il ghiacciolo al limone; un po’ aspro, un po' dolce, faceva sparire la sensazione fastidiosa dell’alfa estiva.
Il suo partner sbuffò, lanciandogli un’occhiata severa, prima di tornare ad osservare il loro target.

Era distante cento passi da loro, camminava guardandosi in torno alla ricerca di una vittima ideale tra folla di gente che camminava, o era ferma davanti alle gelaterie. Non sembrava avere fretta, lo stronzo, camminava lentamente fingendo interesse verso le vetrine dei negozi piuttosto che alle persone.
Shoyo osservava il profilo di Tobio, il naso era diritto e regolare, le labbra fine contratte per la concentrazione.
Tobio si mosse di un passo: «Andiamo, si sta muovendo,» si voltò per guardarlo spazientito, «invece di mangiare, dovresti concentrarti sull’obbiettivo!»
«Hai sentito cosa ha detto il Capitano, no?»  chiese allora lui, mentre continuava a leccare il suo ghiacciolo, beato.
«Dobbiamo fingerci gente comune e attirare il demone in trappola, non attaccarlo direttamente,» snocciolò le raccomandazioni che Daichi-san aveva dato loro.
Tobio ringhiò, lo prese per un polso e se lo trascinò dietro con mala grazia, arrabbiato perché in qualche modo Shoyo gli aveva ricordato gli ordini che spesso dimenticava.

 Non poteva dire che, il suo partner non rispettasse i suoi superiori, ma l’attacco diretto era la forma di combattimento in cui era più bravo.
Tobio, 22 anni, talentuoso cacciatore di demoni, era famoso per le sue straordinarie capacità con le armi e il suo caratteraccio dispotico e poco collaborativo.
Aveva cambiato otto volte compagno di squadra: il penultimo, Cipollino*, era durato meno di sei mesi. Ma, per lui non aveva importanza, era diverso: capiva perfettamente i suoi pensieri, erano sulla stessa lunghezza d’onda.

Shoyo, 22 anni, cacciatore di demoni, era famoso per la sua velocità e la destrezza nelle altezze: era in grado di arrampicarsi e saltare da qualsiasi punto. Era conosciuto come “Stronget decoy”, aveva lo strano potere di sentire e riuscire ad attirare i demoni in modo da portarli dove la sua squadra potesse distruggerli con facilità.
Unendo la tattica e le capacità in combattimento di Tobio e le peculiari abilità di Shoyo erano diventati la squadra più forte. Insieme erano davvero i migliori.

Il target era riuscito ad abbordare una giovane ragazza, ed isolarla dai suoi amici: la convinse a seguirlo in un vicolo buio e isolato.
«Per di qua,» esclamò Tobio, salendo per una scala antincendio del palazzo che si trovava all’imbocco della via in cui il demone era sparito con la ragazza.
 «Lo seguiremo dall’alto.»
Shoyo finì il suo ghiacciolo e buttò lo stecco in un angolo, seguì il compagno prima sulle scale, poi per i tetti, veloce e silenzioso.
Tobio sguainò la spada facendo segno a Shoyo di fare altrettanto; aspettavano il momento per attaccare, i nervi a fior di pelle.
Quando si furono allontanati a sufficienza dalla strada principale, il demone riprese le sue sembianze.
«Ora!»
Tobio saltò dal tetto sul marciapiede accanto alla bestia, la quale accorgendosi di lui lo attaccò.
Mentre Tobio rispingeva il demone, Shoyo aiutò la ragazza a fuggire, poi, andò a dare man forte al suo compagno.
   Il demone era uno di bassa gerarchia, ci volle poco a sconfiggerlo, ma Tobio sembrava avere sempre qualcosa da ridire.
«Non colpire alla cieca, colpisci nei punti vitali!» lo riproverò indicando il suo collo, mentre la bestia svaniva davanti a loro.
«Come facevo se c’eri tu di mezzo?!»
I litigi erano all’ordine del giorno, Tobio voleva avere sempre ragione, discutevano per qualsiasi cosa: era aspro come il limone, ma allo stesso tempo sapeva incoraggiarlo, a tirare fuori il meglio da lui.
Tobio non rispose, gli si avvicinò, poi gli afferrò il viso spruzzato di efelidi; una carezza a cui Shoyo si abbandonò chiudendo gli occhi, sorridendo.
«Sei ferito?»
«No,» rispose, prima di attirare il suo ragazzo in un bacio umido.
Shoyo aveva ancora in bocca il sapore del ghiacciolo, felice di mischiarlo con il sapore dei baci di Tobio.
Il suo gusto preferito per eccellenza.
 
* Yūtarō Kindaichi: Hinata non ricorda il suo nome, come sappiamo bene, perciò gli affibbia questo nomignolo.

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Capitolo 6
*** Irresistibile ***


Note

La flash, questa volta è Genderbender Au, Fem!Hinata; ho deciso di adottare l’altro modo di scrivere il “Shouyou” anziché “Shoyo”, AtsuHina <3
 

 

 Irresistibile

 
Prompt: Bikini -6
[348 Parole]
 
 
L’amore vero non era che un’illusione, una bugia bella e buona. Troppa gente rimaneva scottata, distrutta da un sentimento che prima o poi sarebbe finito, lasciandoli fuori uso per un sacco di tempo.
Atsumu non ricordava di essersi mai innamorato, troppo concentrato sulla pallavolo da non interessarsi alle relazioni durature.
Andava bene così: libero e disponibile.
Poi era arrivata lei, scombussolando ogni suoi piano.
«Dimmi, cosa ci facciamo qui?» chiese suo fratello, lasciando lo sguardo all’enorme insegna che incombeva sull’entrata dell’acqua park.
«Un giorno di relax ce lo meritiamo anche noi, no?» disse con nonchalance.
«Quindi non c’entra niente il fatto che, questo posto è stato nominato da Sho-chan, la settimana scorsa?» chiese allusivo Osamu.
«Nah, è un posto famoso, cosa credi?!»
Suo fratello finse di crederci e i gemelli si misero in fila per acquistare il biglietto d’ingresso.
Atsumu Mya poteva avere qualsiasi ragazza avrebbe voluto. Era osannato, ricercato, vezzeggiato.
 Fin dai tempi del liceo non aveva mai avuto problemi ad avere una ragazza, i suoi muscoli sapevano conquistare qualsiasi cuore come quando conquistava punti sul campo di gioco. Non potevano nulla, però, se il cuore conquistato era il suo.
«Le ultime parole famose…» disse il suo gemello ridacchiando.
 Dopo una fila di due ore, appena entrati, qualcuno gridò i loro nomi a squarciagola: «Osamu, Atsumu-san!»
Shouyou stava sventolando le mani per farsi notare da loro: Astumu si imbambolò ad osservarla mentre veniva incontro loro correndo; Shouyou era splendida con il suo bikini verde acqua, i pantaloncini di jeans e i rossi capelli al vento.
Shouyou era esuberante, allegra e selvaggia.
«Siete arrivati finalmente!» li salutò lei appena li ebbe raggiunti.
Suo fratello accanto a lui, gli diede una gomitata per farlo svegliare dalle trance in cui era caduto.
«Shouyou-chan, come stai?»
Lei gli sorrise e tutto il mondo sparì di nuovo: quando c’era Shouyou, lui dimenticava perfino come si faceva a respirare.
Era la calamita che lo attirava a sé senza più lasciarlo andare. Lo portava dove voleva, quando voleva lei.
 
Atsumu non credeva nell’amore, poteva avere ai suoi piedi qualsiasi ragazza, ma moriva per Shouyou.

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Capitolo 7
*** Happy Birthday, Shoyo! ***


Happy birthday Shoyo

 
 
Prompt libero -7
[350 Parole]
 
21 giugno 2018
 
AMBIZIONE.
Dicono che gli uomini bassi ricoprono ruoli di potere, come politici o alti quadri nelle imprese o nell’alta finanza. Compensano la loro fisicità con una personalità carismatica, e appunto, l’ambizione.
Shoyo Hinata è ambizioso fin dalle scuole elementari quando pretendeva che la sua parte, nella recita scolastica, fosse più importante del protagonista.
Shoyo ha sempre mirato al cielo, alla meta più alta quando alle medie sfiniva i suoi amici perché lo aiutassero nell’allenamento.
Hinata è sempre stato ambizioso, lo è ancora adesso quando cerca una strada per eludere il muro.
Shoyo è abituato alla strada in salita di montagna, il suo talento è germogliato nel cemento.
Nonostante, in passato si sia lasciato intimorire da quelli più grossi di lui, non ha mai permesso a nessuno di dire cosa può o non può fare. Lotta e si spinge verso il cielo con le sue forze creandosi nuovi modi per imparare anche se si tratta di fare il raccattapalle.
Ha raggiunto l’altra parte del mondo per salire di livello, ha sofferto pur di imparare a fare tutto, con costanza ed impegno.
Hinata è un meraviglioso giorno d’estate, pieno di sole e di energia. Non sta mai fermo, è socievole, allegro e determinato.
Ha un cuore gentile e uno spirito forte.
Ci sono tante persone che lo amano: c’è Tobio che lo ama più di tutti ma che mai e poi mai glielo direbbe; lo amano i suoi sempai, dal primo all’ultimo. Lo amano Yachi, Yamaguchi e anche Kei, a modo suo. Lo amano i suoi amici in Brasile, i suoi nuovi compagni di squadra, Bokuto il suo asso ideale e Astumu in modo particolare.
Shoyo è quella persona che lascia il segno in chiunque incontra, nessuno può ignorarlo o smettere di guardarlo mentre spicca il volo e raggiunge finalmente la vetta.
Oggi è il suo compleanno, e tutti i suoi amici sono stipati nel salotto di casa sua di nascosto, aspettando che ritorni dalla commissione che sua madre gli ha chiesto per allontanarlo.
«Mamma!  ecco la spesa che mi hai…»
Le luci si accendono all’improvviso.
«Buon compleanno, Shoyo!»
 

Note finali

 
Questa ff è l'ultima della raccolta e la più importante di tutte, per festeggiare il mio personaggio preferito, per spargere tanto amore, perché se lo merita! Per me è meraviglioso! BUON COMPLEANNO SHOYO <3

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