My Mother And Axl

di Izzyguns
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Uno ***
Capitolo 2: *** Due ***



Capitolo 1
*** Uno ***


LA STORIA E I NUOVI PERSONAGGI SONO COMPLETAMENTE INVENTATI DA ME, COME ANCHE I COMPORTAMENTI E LE EMOZIONI DEI PERSONAGGI GIà ESISTENTI, CHE NON APPARTENENDOMI, HO INVENTATO E MODELLATO IN BASE ALLO SVOLGIMENTO DEGLI EVENTI



*mi raccomando, leggete l' angolo dell'autrice, è molto importante*


Mi chiamo Anne Lake, vivo a Los Angeles, figlia di separati, o meglio, mio padre è scappato quando ero piccola e sono stata cresciuta da mia madre, ho 14 anni e questa è la mia storia...

Ero a casa, sdraiata sul divano a leggere.
-Mamma starà per tornare...- mi dissi, guardando l'orologio. Erano le sette. Mia madre lavorava in un piccolo negozio di alimentari, faceva la commessa. A 17 anni rimase incinta, poi quando lei aveva 23 anni e io ne avevo 6, mio padre scappò. Mia madre si chiamava Maredith e secondo me era la madre migliore del mondo, riusciva a superare ogni ostacolo!

Poco dopo sentii la chiave girare nella serratura della porta di casa e successivamente vidi entrare mia madre in casa
-Ciao mamma! Come è andata al lavoro?-
-Ciao tesoro! Benissimo...- rispose sorridendo
-Mmh... quando sorridi in quel modo stai pensando a qualcosa... cosa è successo al lavoroo?- chiesi avvicinandomi a lei con movimenti quasi felini
-Dovresti chiedermi cosa è succeso dopo...-
-Allora cosa è succeso dopo il lavoro?-
-Ho conosciuto qualcuno...-
-Finalmente! Sono anni che cerco di sistemarti! Andiamo, sei una donna bellissima e piena di qualità, non puoi diffidare di ogni uomo sulla terra solo per quello che è successo con papà! Dai, com'è? Come si chiama?-
-Beh, ha un anno in più di me... è molto carino... sai, fa il cantante! Stavo prendendo una bottiglietta d'acqua in quel bar vicino al negozio, dove andiamo sempre e lui mi ha offerto da bere... abbiamo parlato e ci siamo lasciati il numero di telefono... non montarti la testa però! Ho 31 anni, non 20, quindi non pensare a strane cose...-
-Ma davvero? Belloo! Come si chiama?- ero troppo felice per lei, se lo meritava
-Si chiama Axl-
Feci 2 più 2... 32 anni, carino, fa il cantante, si chiama Axl...
-O. Mio. Dio...-
-Cosa c'è?-
-Per caso ha i capelli fino a sotto le spalle, biondi rossicci...?-
-Sì...-
-Mammaaaa! Axl Rose! Guns n' Roses! Quelli di cui ho il poster!-
-Ora che mi ci fai pensare... è proprio lui...-
Risi. Risi per l'imbarazzo...
-Ok... io devo andare in camera, ciaoo-

Corsi in camera mia e mi piazzai davanti al poster della mia band preferita. Mamma non era di "larghe vedute musicali" come me, adorava la musica rock anni 70 e non faceva proprio caso alle band degli anni a seguire... io invece scoprivo quasi ogni giorno una nuova band, facevo ricerche e andavo al negozio di musica del padre di Andy, un mio amico, e gli chiedevo in prestito cassette che non conoscevo... forse per quel motivo non si era accorta che Axl... era Axl!
A ripensarci... io e mia madre eravamo innamorate della stessa persona. Io avevo una grooossa cotta per Rose. Solo che per lei aveva senso, era A LEI che aveva offerto da bere, LEI aveva l'età giusta... per me era solo la classica cotta che ti prendi per un musicista... poi i miei pensieri passarono ad altro... Mia madre si sarebbe fidanzata con AXL ROSE?! Cioè, con luiii! Me ne sarei vantata, lo sapevo già... non ero una di quelle ragazze che si vantano di tutto, anche perché non ho mai avuto molto di cui vantarmi e non lo sarei diventata... sarei solo stata MOLTO contenta del compagno di mia madre...! Avrei conosciuto i Guns e... e... magari Axl e mamma si sarebbero sposati! Ok, stavo andando un po' troppo oltre, ma voi come avreste reagito?!

Andai in cucina, mamma stava guardando nel frigo. Si girò, si era accorta di me
-Anne, dobbiamo fare la spesa...-
-Ok... io volevo passare a casa di Amanda... posso andare lì e poi vado a prendere qualcosa al supermercato.-
-Sicura? Non dovresti prendere molto ma non voglio che ti fai male per portare le buste...-
-Mamma, tranquilla. Fammi una lista di cosa devo prendere- le risposi sorridendo
-Mmh... va bene! Ho una figlia fantastica- disse dandomi un bacio sulla guancia
-Lo sò... e io ho una mamma fantastica... io intanto mi vado a preparare- detto questo andai a vestirmi. 
Aprendo l'armadio vidi la mia maglietta con la stampa della locandina del Live at the Ritz, il mio concerto preferito dei Guns n' Roses... la spostai e sotto di essa trovai la maglietta di Use Your Illusion I... un caso, che sotto di essa trovai la maglietta con la foto di Axl? Avevo tre magliette dei Guns, e oggi tutte e tre mi erano capitate in mano!
Optai per una maglia a tinta unita gialla e per dei Jeans azzurri. Misi le scarpe e tornai in cucina.
-Ho fatto la lista... tieni- mia madre mi porse un foglietto con su scritte delle cose
-Ok! Ci vediamo dopoo-
-Grazie tesoro, a dopo!-

Casa di Amanda non era molto lontana, ma se pensi di fartela a piedi, il 13 di agosto, con un caldo che scioglie le macchine, beh... a quello non avevo pensato.

In poco tempo arrivai a casa sua. Bussai alla porta e mi aprì sua madre
-Ciao Anne! Sei accaldata! Ti porto subito dell'acqua- mi disse sorridendo
-Buonasera! Ah, grazie mille-
-Entra dai-
Entrai. La famiglia di Amanda era molto ricca, per quello che contava, ma non spendevano tutto in cose inutili e non si ritenavano superiori...
La madre di Amy mi porse un bicchiere di acqua. Era davvero fresca, o forse ero io che ero troppo accaldata.
Ringraziai di nuovo e misi il bicchiere vicino al lavandino.
Io e Amanda eravamo migliori amiche già da piccole, eravamo come sorelle. Ci presentavamo spesso davanti alla porta di casa dell'altra e le mamme erano sempre felici (mai quanto noi).
-Amanda è in camera sua-
-Ah ok, grazie!-
Salii le scale e trovai la porta della camera aperta. Amy era sdraiata sul letto con le cuffie.
-Ciaoo!- dissi, sventolando la mano in aria per farmi notare
-Ah ciao!- si tolse le cuffie e si mise a sedere sul letto
-Che ascolti?- chiesi, sedendomi accanto a lei
-The Clash- rispose lei
-Aah! Bello!-
-Combat Rock, al momento c'era Should I Stay Or Should I Go-
-Adoro quella canzone!-
Senza dire nulla mi mise le cuffie

So if you want me off your back
Well come on an' let me know
Should I Stay or should I go?
Should I stay or should I go now?
Should I stay or should I go now?
If I go there will be trouble
An' if I stay it will be double


Lentamente mi tolsi le cuffie e gliele diedi
-Che succede? Di solito le tieni tutto il tempo...-
-Poi possiamo anche tornare ad ascoltare i Clash... ma prima ti devo dire una cosa... strana, ma importante-
-Ok... dimmi-
-Oggi Axl Rose ha offerto da bere a mia madre e lei gli ha dato anche il numero di telefono...- dissi tutto d'un fiato.
Mi fissò per un attimo e poi cominciò a ridere
-Ahahah! Sì, certoo! Io invece ieri sera sono uscita con Steven Tayler! Ci sono anche cascata ahahah!- esclamò lei, ridendo
-Non sto scherzando...- le dissi molto seriamente
Lei smise di ridere e io le raccontai tutto
-Wow... forse dovresti parlargli un po' di lui... un conto è prendersi una cotta e un conto è uscirci per davvero!-
-Lo sò... ma si merita di avere qualcuno...- risposi
-Tua madre non ha un grande talento in fatto di amore, eh? Senza offessa...-
-Beh... in realtà lei non conosce Axl... lei è anche prevenuta quindi non credo che riuscirà a scoraggiarsi se si lasciano...-
-Sì ma... cioè... io ho una cotta per Duff e tu per Axl... ma tua madre, da quanto ho capito gli ha lasciato il numero quindi... usciranno insieme... spero che non vada a finire come con Erin Everly e Stephanie Seymour...- disse Amanda
-Forse hai ragione... ma sembrava così contenta quando è tornata a casa...-
-Io ti consiglio di aspettare... se vedi che cambia di umore o qualunque cosa, tu la conosci, le spieghi queste cose... sennò no.... intanto pensa alle cose positive!-
-Perfetto! Grazie Amy!-
-Figurati!- mi disse sorridendo
-Aspetta... hai ammesso di avere una cotta per Duff!- grida alzandomi dal letto e saltando per la stanza
-Non è vero-
-Oh daii! Ammettilo!-
Lei sorrise in segno di sconfitta
-Forse... ma Sebastian rimarrà sempre il primo-
-Aah! Bach e McKagan...! E prima ancora Vince Neil! Gusti sopraffini! Io no... ho un debole per i capelli scuri, Axl è un caso raro-
-Me lo ricordo... c'era un periodo che baciavi la copertina del giornale dove parlavano dei Terror Twins...-
-Cosaaaa?! Non mi piacciono Nikki e Tommy!-
-Beh... ti piacevano però, eheh!-
Ridemmo tantissimo, come succedeva sempre alla fine dei nostri "discorsi".





Angolo autrice
Ok, lo sò... probabilmente è una sciocchezza... sò che sto' scrivendo Girls, I Think About You e forse scrivere due serie contemporaneamente non sarà facile, ma sò anche che ho questa storia in mente da tantissimo...
Ditemi voi se è una buona idea oppure no! Prossimamente pubblicherò il secondo capitolo (che al momento ho in lavorazione) per favo capire meglio questa storia... e niente, grazie di essere arrivati fino a qui e grazie a quelli che recensiranno (se qualcuno lo fará) ;-*
Izzyguns
 

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Capitolo 2
*** Due ***


Nda: ditemi cosa ne pensate :)



-Oh... sono le sette e mezza... devo andare a comprare delle cose al supermercato e poi devo andare a casa, mi accompagni al negozio?- dissi ad Amy, notando l'ora
-Certo!- rispose lei
Scendemmo di sotto e avvisammo la madre di Amanda.

-Hai una lista?- mi chiese mentre ci incamminavamo verso il market
-Sì... Non sono molte cose fortunatamente- le risposi, tirando fuori dalla tasca il foglietto che mi aveva dato mia madre.

Qualche minuto dopo arrivammo davanti ad un negozio, sulla quale insegna lampeggiavano le lettere a neon "home market". 
Entrammo, prendemmo un carrello e cominciammo a camminare tra i reparti.
-Latte... Uova... Farina...- dissi leggendo ad alta voce la lista
-Mangiate solo ingredienti per torte?- 
-Sembra di sì...- 
Lei rise e io non riuscii a trattenermi. Riuscivamo a ridere per ogni piccola cosa, noi due.

Prendemmo tutto, pagammo e uscimmo. 
Per fortuna avevo solo una busta, non che mi pesasse, ma non mi andava di portare tante buste.
A metà strada per arrivare a casa mia, Amanda e io ci salutammo e ognuna andò verso la propria casa.

Erano circa le otto e faceva meno caldo di prima, perciò ci misi di meno a tornare a casa. 
Arrivata alla porta suonai il campanello, perché avevo dimenticato di prendere le chiavi. Mamma mi aprì subito e insieme sistemammo la spesa.
-Biscotti al cioccolato... Non ricordavo di averli scritti- disse lei, tirando fuori dalla busta una scatola azzurra di frollini al cacao
-Davvero? Sarà... Comunque non c' è problema, li mangio io- risposi cercando di sembrare convincente
-Certo, certo ahah-
Appena finimmo di mettere apposto la spesa cominciammo a preparare la cena. 


-Aah! Scotta!- esclamai, versandomi l'acqua nel bicchiere e sbrigandomi a ingoiare il boccone bollente 
-Io te lo avevo detto... La carne scotta! Tu "No, no... Tranquilla"!-
-Scusa mamma... Ma non ammetterò mai che avevi ragione, anche se era vero!- risposi subito dopo aver spento quell'incendio nella mia bocca
-Tu e il tuo orgoglio...- disse lei, scuotendo leggermente la testa. Aveva proprio ragione, "io e il mio orgoglio"... ero forse la persone più orgogliosa sulla faccia della terra!
Finimmo la cena e giocammo a pari e dispari per vedere chi avrebbe lavato i piatti. Vincevo sempre io e così fu anche questa volta. 

-Domani è sabato, giusto?- chiesi ad un certo punto
-Sì! Infatti ho il giorno libero!-
-Evviva! Visto che domani non ti devi alzare presto... Ti va di guardare un film?-
-Ok!- mi rispose lei, sorridendo.
Ci sedemmo sul divano e comincia a fare zapping, mi fermai su un film che non avevamo mai visto.
Dopo circa un'ora e mezza il film finì e andammo a dormire.


*La mattina dopo*

-Aaawwh...Buongiorno- dissi, entrando in cucina, sbadigliando e strifinandomi gli occhi con il dorso della mano
-Giorno! Ti ho preparato la colazione!- disse mamma sorridendo (lei la mattina era sempre piena di energia, diversamente da me) e porgendomi un piatto di... -Pancake! Grazie mamma-
Mi sedetti e mangiai il dolce ancora tiepido.
-Axl non ha ancora chiamato?- le chiesi sorridendo 
-Ooh, Anne! Ci siamo conosciuti ieri sera! Ti ho detto di non farti strane idee e poi...- venne interrotta dallo squillo del telefono -O prevedi il futuro o ti ha sentito parlare!- disse lei, puntandomi il dito contro
-Dai! Vai a rispondere-
Andò verso il telefono e esitò un poco, prima di prenderlo in mano
-Pronto?... No, no grazie...-
-Come "no grazie"?!- esclamai. Mi fece segno di fare silenzio con la mano
-Arrivederci- riattaccò
-Ma che...- aveva per caso rifiutato un uscita con Axl Rose?!
-Era una che cercava di vendere elettrodomestici-
-Aaah! Oooh...beh...- fu l'unica cosa che riuscii a dire, prima di scoppiare in una fragorosa risata.

Mi ero svegliata piuttosto tardi, infatti non molto dopo pranzammo. 


Erano le tre, quando suonarono alla porta
-Vado ioo!- 
Appoggiai sul tavolo la rivista con lo speciale sui Ramones che avevo comprato la settimana scorsa ma che ancora non avevo letto e andai ad aprire
-Ciao Anne!-
-Ciao Amanda! Vieni, andiamo in camera mia!-
-Ook!-
Avvisai mamma dell'arrivo di Amy e andammo in camera mia, chiudendo la porta
-Allora...- cominciò lei -Rose ha già chiamato?-
Le raccontai di quello che era successo la mattina e la fece ridere molto.
-Ahahah! Che tempismo quelli dei tostapani!-

Cominciammo a parlare e a ridere, poi Amanda disse -Tu mi avevi detto che ti si era rotta la cassetta dei Guns... Appetite for Destruction... e che ci tenevi tanto, vero?-
-Sì...-
-Beh... Sono riuscita a trovarne una al negozio del padre di Andy!- disse, porgendomi la cassetta
-Aaaaah! Grazieee!!- le saltai letteralmente al collo e la abbraccia fortissimo!


Verso le sei e mezza Amanda dovette tornare a casa sua e poco dopo squillò il telefono. Feci per andare a rispondere ma mamma mi precedette. 
Non riuscivo a sentire quello che diceva, ma da come sorrideva, doveva essere Axl!
La chiamata durò qualche minuto e quando mia madre riattaccò venne da me
-Anne, ti dispiace sei io stasera, dopo cena, esco?-
-No, anzi! Esci con Axl?-
-Forse...-
-Eheh... Rose ha fatto colpo!-
-Daii!-
-Ahah, scusa!-
-Cosa ti va' per cena?-
-Mmh... Panini!-
-Ottima idea!-
-Ceniamo presto oggi?-
-Sì...-
-Ok, allora cominciamo subito a prepararli-
Finimmo di fare i panini e cenammo in pochissimo tempo.


-Io mi vado a preparare...- mi informò ad un certo punto
-Ok!-
Un quarto d' ora dopo tornò in salotto
-Wow mamma! Sei... Sei... Bellissima!-
-Dai Anne... Mi fai arrossire- disse lei, con un sorriso imbarazzato
-Quando ti viene a prendere?-
-Dovrebbe venire fra poco...- disse lei, girandosi per guardare l'orologio appeso al muro
-Ok! Io vado di sopra, non voglio disturbare- dissi facendole l' occhiolino.
Andai in camera mia e misi il nuovo Appetite for Destruction allo stereo. Avevo uno stereo fantastico, leggeva i CD, le cassette, potevi avviare una cassetta e metterne un' altra vuota così da farne una copia, la radio aveva praticamente tutte le stazioni e si sentivano alla grande! Diciamo che se mi chiedessero cosa salverei in un incendio (senza calcolare mia madre) sarei indecisa tra lo stereo, il mio porta cd/cassette o il mio adorato basso bianco!


Axl era riuscito ad arrivare in orario (?!), infatti qualche minuto dopo mamma si affacciò alla mia porta 
-Tesoro, è arrivato Axl!-
-Ok! Buona serata!-
Mi sorrise e uscì dalla mia camera.


Ormai da parecchio dallo stereo risuonavano le note di Appetite for Destruction, precisamente della mia canzone preferita di quell'album: Paradise City. Avevo alzato il volume e probabilmente se fosse esplosa una bomba io non avrei sentito nulla.
Stavo mimando con la bocca le parole della canzone e ballavo e mi muovevo come Rose nel video (che sapevo a memoria), quando improvvisamente mi girai per fare una specie di piroetta e vidi Axl Rose appoggiato allo stipite della mia porta che mi guardava con un leggero sorriso. 
Solo chi, in tutta la sua vita, è stato spaventato almeno una volta da qualcuno, mentre ascoltava la musica e ballava in modo alquanto imbarazzante, completamente distaccato dalla realtà, può capire quello che mi accadde. Per gli altri, beh, cercate di immaginare.
"Colpo al cuore- infarto- oddio!- imbarazzo- probabile cambio di colore, rosso viola blu verde giallo per tornare al rosso- (da qui in avanti tutti dovrete immaginare, perché non credo che vi sia successo) Axllllllll- il cervello cerca di scappare- ho le visioni o Axl è davvero qui? -qualche parolaccia buttata lì a caso- doppio imbarazzo". Per mia enorme fortuna tutto questo accadde nella mia testa, e in soli 2 secondi! Tutto venne interrotto dal distaccamento della mia mascella dal cranio, infatti mi ritrovai con la bocca spalancata a fissare il povero malcapitato (no, non sono io la malcapitata)...
-A quanto pare sai benissimo chi sono- disse lui, con la sua voce bellissima, continuando a sorridere e a fissarmi.
La mascella si auto-riparò e sulla mia bocca si stampò un sorriso che io e Amanda chiamavamo "sorriso alla Steven Adler", ma che per la gente normale è un sorriso a trentadue denti
-S...sì!- balbettai
-Comunque mi presento, per educazione... Axl- mi porse la mano.
Ora ero certa di non avere le allucinazioni, era proprio lui.
-Anne...- gli strinsi la mano. O porca... 
-Bello il poster!- sorrise ancora di più vedendo alle mie spalle il poster dello Use Your Illusion Tour
-Oh, g... grazie!-
Poi me ne accorsi. Io mi ero fermata, ma la musica no, infatti avevamo urlato tutto il tempo per poterci sentire, quindi andai a mettere in pausa lo stereo... Mentre mi allungavo per cliccare sul tasto della pausa, Axl decise di rincarare la dose di imbarazzo -Non so' se tua madre te lo ha detto... Ma io e lei stiamo uscendo...- misi in pausa Paradise City e lo guardai, forse per qualche secondo di troppo, perché lui alzò le sopracciglia e piegò leggermente la testa, aspettandosi una risposta
-Ah sì... In realtà pensavo che foste già usciti...-
-Ah ok! Volevo solo assicurarmi che lo sapessi... Mi ha parlato di te, quindi ho pensato di dirtelo e... E niente... Era anche un modo per fare conoscenza...- anche lui non era molto a suo agio, visto da come si torceva le mani e da come scambiasse il peso del corpo da un piede all' altro. Axl Rose quasi imbarazzato dalla mia presenza e dalla nostra conversazione?! Diamine, non dovrebbe essere imbarazzato visto che canta davanti a milioni di persone! La sua voce interruppe i miei pensieri -A proposito di conoscenza... Tua madre non sa' chi sono, o meglio, non sa' molto su di me, a quanto sembra...-
-Ehm... No, non sa' quasi nulla-
-Sai, è bello che una donna esca con me senza avere secondi fini... Come i miei soldi, la fama o solo per poter dire "sono la ragazza del cantante dei guns n' roses!"- disse, cercando di imitare la voce di una donna e muovendo in aria le mani.
Mi venne da ridere, cercai di trattenermi, ma una piccola risata mi uscì fuori. Questo fece ridere anche lui. Si poteva dire che con quella piccola battuta, avesse rotto il ghiaccio! E poi era risaputo, la "parte" di Axl divertente, era davvero divertente. Finché c'era QUELLA parte di Axl, era tutto ok. Ci fu un attimo di silenzio, poi lui notò il mio basso, che era ai piedi del letto
-Bello, il basso! Somiglia proprio a quello di McKagan!- che poi me lo ero comprato bianco apposta, ma quello non lo dissi
-Ah! È vero!- non ero mai stata molto brava a mentire, ma non ci fece caso. Si staccò dalla porta, andò vicino al letto e sfiorò le quattro corde dello strumento, che emisero un leggero suono che io, da fiera bassista, adoravo. 
-Bene, io devo andare... È stato bello conoscerti- mi disse sorridendomi
-Stessa cosa per me!- 
Mi salutò con la mano e io feci le stesso. Mentre usciva dalla mia camera lo sentii canticchiare
-Take me down to the paradise city, where the grass is green and the girls are pretty...!-


Passai la serata a pensare all' incontro con Axl, mentre la musica continuava ad accompagnare dolcemente i miei pensieri. 
Mi tornò alla mente l' immagine di Axl appoggiato alla mia porta. Indossava dei jeans chiari, maglietta nera con la scritta bianca "my way", accuratamente infilata nei pantaloni, un giubbino di pelle nero, scarpe da ginnastica bianche, i capelli così belli e lisci che ricadevano sulle spalle e un accenno di barba sul viso e quel leggero sorriso, così bello...

Tolsi la musica, andai in salotto e mi sdraiai sul divano, non molto dopo mi addormentai.
Mi capitava spesso, di addormentarmi sul divano. Da quando ero piccola... Andavo in salotto, mi sdraiavo e dormivo lì... 
Lo trovavo comodo. Stavolta però dormii lì per aspettare mamma. 

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