Otto anni

Stringe a sé il suo mondo di fantasia, il portale che la condurrà a Narnia, a Earthsea, nel mondo di Cuore d’Inchiostro. Non importa dove sia, chi ci sia: si porta sempre dietro un libro. Non fa amicizia facilmente, timida com’è. Arrossisce ad ogni parola. Ancora oggi, dopo anni, quando la maestra la chiama all’appello lei si sente tremare, accaldata, sotto l’implacabile sguardo dei compagni che la deridono per il colore rosso acceso che prende la sua pelle. 

Nei libri nessuno la guarda. Nessuno le dice che è troppo alta per la sua età, che non è abbastanza elastica per il corso di danza, che non deve mettere le minigonne se non vuole perdere la propria reputazione. Nessuno le taglia i capelli affinché siano più pratici, nessuno le dice no. Nei libri può restare una presenza invisibile. Può partecipare, coinvolta, ad ogni avventura. Può amare, correre, esplorare: perché nei libri non è più solo una bambina.

Diciassette anni dopo

Con i lunghi capelli sciolti al freddo vento di febbraio procede di buon passo per il corso affollato. E’ sempre al limite del ritardo, ma non si presenta mai senza un sorriso. 

Si prende un momento, prima di attraversare la strada, per notare che il sole resta nel cielo qualche minuto in più: sono le cinque e ancora non è calato. Sorride, osservando i raggi morenti che bagnano la cima di un palazzo con un caldo arancione. Sente quasi aria di primavera. Tempo di risate, di passeggiate, di vestiti leggeri, di profumo di fiori e di fili d’erba sotto i piedi scalzi. 

Lo zaino le pesa sulle spalle. Porta sempre delle borse capienti, perché c’è qualcosa che al loro interno non manca mai; indifferente la durata della giornata, irrilevanti sono gli appuntamenti, gli impegni, i compiti da svolgere e la strada da percorrere: appeso ad una spalla lei avrà sempre un libro.