Ritorno di un Amore

di ReikaDragneel94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Rincontrarsi ***
Capitolo 3: *** Primi Sospetti ***
Capitolo 4: *** Primi Indizi ***
Capitolo 5: *** Attacco ***
Capitolo 6: *** Annunci ***
Capitolo 7: *** Festival 1° Parte ***
Capitolo 8: *** Festival 2° Parte ***
Capitolo 9: *** Nome Eroico ***
Capitolo 10: *** Scelta ***
Capitolo 11: *** Stain: Lo stermina Eroi ***
Capitolo 12: *** Esami ***
Capitolo 13: *** Opinioni ***
Capitolo 14: *** Kota ***
Capitolo 15: *** Rapimento ***
Capitolo 16: *** Salvataggio ***
Capitolo 17: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


1° Prologo
 
 
 
Passato
 


Era una giornata molto tranquilla in una scuola elementare, dove due bambini stavano giocando allegramente; il primo aveva dei capelli color biondo cenere abbinati a degli occhi color rubino e si chiamava Katsuki Bakugo, mentre la bambina aveva una chioma riccioluta color verde cespuglio che incorniciavano degli occhi del medesimo colore ma con sfumature blu ed il suo nome era Izuku Midoriya. Erano inseparabili e quel giorno, mentre erano intenti a divertirsi, successe qualcosa al piccolo Katsuki, che iniziò a sentire un bruciore proveniente dalle sue manine e da esse iniziarono a manifestarsi diverse scintille che attirarono la curiosità dell’amica che chiamò subito la maestra. Quest’ultima rimase letteralmente stupita di tale evento, ma non allarmata più di tanto, così chiamò gli altri colleghi per farsi aiutare per calmare il bambino ed una volta placcato, gli spiegarono che aveva dimostrato la sua unicità o chiamata anche quirk.
Da quel momento Katsuki fu sempre elogiato per il suo quirk esplosivo, mentre Izuku lo ammirava come tutti, solo che con il passare del tempo non sembrò mai manifestare nulla e per fino i medici sembravano confermare ciò e così, Katsuki, da prima il suo migliore amico diventò l’aguzzino personale, iniziando a chiamarla Deku, nomignolo dispregiativo per chi era una persona inetta. Nonostante tutto, Izuku non smise di seguirlo ed essergli vicina in tutti momenti, consapevole che agli occhi di Katsuki era una debole ed inutile senza un quirk decente, ma tutto cambiò l’estate prima che iniziassero le medie. Izuku, che era per l’ennesima volta bullizzata da Katsuki ed altri ragazzi, il biondo ne uscì con una frase che da un po’ di tempo, aveva fatto impensierire la ragazza, -Sei il solito ragazzino piagnucolate-
-Ragazzino?- Mormorò Izuku corrugò la fronte
-Deku di merda non borbottare! Devi stare zitto o dici ad alta voce- iniziando ad attivare la sua unicità
-Ma io...- tentò di parlare
-Zitto! Ti vesti pure da ragazzina non ti vergogni?-
-Ma Kacchan!- Cercò di rimettersi in piedi
-Non chiamarmi così perdente!- Tirandogli un calcio
-Ahi!- Mormorò cadendo un attimo in ginocchio, ma si rialzò comunque
-Oh vedo che ne hai di coraggio per rimetterti in piedi- sghignazzò lui avvicinandosi
-Lasciami!- Venendo bloccata con una mano
-Tu devi...- fu zittito da uno schiaffo da parte sua
-Sei un mostro!- In lacrime e se ne tornò a casa.
Una volta arrivata a casa, per la prima volta dopo tanto tempo, rincontrò suo padre cosa che la fece sorridere sinceramente, ma quest’ultimo nel vedere la figlia conciata in quel modo, vestiti sporchi e varie ferite, le corse incontro e l’abbracciò forte, per fargli sentire la sua vicinanza. Dall’altro canto, Inko Midoriya, sua madre, le bastò guardarla un attimo negli occhi nel capire chi era stato, ma in silenzio scosse la testa; Hisashi, però non era stupido e gli bastò l’incrociare lo sguardo della moglie per capire che ciò non era la prima volta che accadeva. Prese una decisione abbastanza drastica, che la comunicò al resto della famiglia dopo aver sospirato; l’uomo spiegò il motivo per cui era tornato, ovvero comunicare alla moglie, che a causa del lavoro avrebbe dovuto trasferirsi per un paio d’anni in America, ma dopo aver visto la figlia conciata in quel modo ed intuendo che non era nemmeno la prima volta, aveva preso la drastica decisione che anche lei ed Izuku lo avrebbero seguito.
A quella notizia, Inko sembrò da prima sorpresa ed abbattuta, ma in qualche modo felice di poter cambiare aria e forse questo avrebbe aiutato l’autostima di sua figlia e che l’avrebbe fatta felice; al contrario Izuku non fu per niente contenta, lei avrebbe preferito rimanere comunque lì, dov’era nata, ma con la “scusa” che avrebbe potuto incontrare All Might dal vivo, visto che in quell’epoca era lì, la fecero titubare. Alla fine si rese conto che oltre a poter, forse, incontrare il suo idolo, aveva la possibilità di avere delle analisi più approfondite sul suo status di Quirkless; pesando i pro e contro vinsero i pro ed iniziò a fare le valige, essendo che avrebbero preso l’aereo all’alba e questo voleva dire, che non avrebbe potuto salutare Katsuki, anche una parte di se gli sussurrò che non se lo meritava.
 
 
 
Presente
 
 
 
Izuku risvegliò al suono assordante della sua sveglia che la fecero sussultare sul posto e per poco non la fece cadere dal letto; nel momento in cui tornò lucida, ripensò anche al sogno che stava facendo, scosse la per cacciare via quei pensieri e poco dopo il suo occhio cadde prima sul calendario e poi sull’orario. Si ritrovò a sbattere le palpebre per essere sicura che non avesse le allucinazioni; nel constatare che fosse tutto vero, scattò verso il bagno ricordandosi solo in quel momento che mancavano poche ore al suo ritorno alla sua terra natia. Una volta nel bagno, decise di fare una doccia per togliersi gli ultimi residui del sonno e forse avrebbe potuto far calmare un po’ quell’ansia che era stranamente nata nel suo cuore. Una volta più tranquilla, riuscì a guardarsi allo specchio con più attenzione e così poté notare con soddisfazione il “grande” cambiamento avvenuto in lei; sembrava una ragazza più matura da quando era arrivata lì in America e conosciuto il suo idolo, per prima cosa, i suoi capelli si erano fatti più lucenti, gli occhi più espressivi e limpidi a detta dei suoi genitori. A seguire: si era alzata in altezza, anche se per lo standard femminile era ancora bassina; in compenso gli era cresciuto un bel po’ di seno ed infine, anche se all’apparenza non si notava, aveva sviluppato dei muscoli e la dimostrazione di ciò, c’erano delle sottili e pallide cicatrici sulle mani e sulle braccia derivate da un periodo di duro allenamento.
Un leggero bussare la fece tornare con i piedi per terra e nel voltarsi vide sua madre con un sorriso teso, ma allo stesso luminoso; Izuku sapeva che sua madre non era ancora molto sicura di farla tornare in Giappone per diventare un’eroina, considerando che anche lì poteva farlo, nonostante fosse un lavoro troppo rischioso. Dall’altro canto Inko sapeva anche che non sarebbe stata sola in Giappone e non era giusto tapparle le ali del suo sogno; dal tronde, Izuku poteva cavarsela da sola ormai.
-Ehi tesoro hai riposato?- Accarezzandogli una guancia
-Sì, tranquilla- le sorrise
-Hai tutto? Fra poco ti viene a rendere-
-Sì, ora mi vesto- sospirò
-Sei sicura di stare bene?- Dolcemente
-Sono solo in ansia, fra non molto non solo tornerò in Giappone dopo anni, ma tenterò l’esame di ammissione alla più prestigiosa scuola per eroi esistente, per di più sono anche raccomandata dal Simbolo della Pace in persona, ho solo paura di sbagliare e deluderlo- mormorò
-Non succederà figlia mia- risoluta Inko
-Ne sei certa?- Stupita
-Io e tuo padre, più di chiunque altro, abbiamo visto quanto ti sei impegnata nei tuoi assurdi allenamenti e se darai sempre il massimo, All Might non sarà mai deluso da te- sorrise
-Grazie mamma- più tranquilla
-Su andiamo, fra poco dovrebbe arrivare e...- sentirono il campanello, -A quanto pare è già qui, su, vestiti- sorrise
-Vado!- Più allegra.
La giovane finì di sistemarsi e mettere le ultime cose in valigia dopo di che scese ed uscì di corsa in strada dove trovò ad attenderla All Might, il Simbolo della Pace ed Eroe N°1 del Giappone; quest’ultimo era vestito con un completo a righe che si alternavano da giallo limone a quello color senape, cosa che per poco non fece ridacchiare la giovane, ma con il solito ed instancabile sorriso lo salutò felice di rivederlo. Grazie al quirk della madre, tutti i bagagli furono messi in ordine nel baule dell’auto e dopo un ultimo saluto, mentore ed allieva salirono in auto; la loro destinazione era proprio l’aeroporto, ma lungo il tragitto, l’uomo si accorse c’era qualcosa che non andava e prima di parlare innalzò la barriera sonora tra l’autista e loro e poco dopo disattivò il suo quirk e la fissò, -Tutto bene giovane Midoriya?- Le chiese
-Sì, sono solo emozionata- sorrise tesa
-Se non ricordo male, sarà la prima volta che torni in Giappone, vero?- Pensieroso
-Esatto, sono così felice di tornare e vedere quanto è cambiata la mia città- sorrise
-Hahaha! Quanto entusiasmo ragazza mia- sorrise, per poi diventare serio, -Ti ricordi cosa ti dissi un mese fa? Dopo gli ultimi allenamenti per perfezionale al meglio i tuoi attacchi?-
-Sì, nell’esatto momento in cui riuscirò ad entrare alla Yuei, dovrò tenere un basso profilo, finché non mi darai il via libera, perché nessuno deve scoprire il segreto dietro al nostro quirk- sospirò; -Per di più, non potrai sempre essere presente, visto il tuo limite di tempo si è dimezzato per via di quella vecchia ferita, anche se l’ho curata, non ho potuto... annullare del tutto le conseguenze- abbassando il capo
-Non ti devi abbattere, eri ancora molto inesperta nel attivare quel quirk curativo- sospirò l’eroe sorridendo, -Se devo essere sincero, mi va bene così- sorrise
-Che vorresti dire?- Spiazzata
-Un giorno sarai la mia erede, dal nostro... secondo incontro, non mi pento di averti scelto- gli accarezzò i capelli
-Davvero?- Quasi sul punto di piangere
-Sì- ridacchiò
-Allora farò di tutto per non deluderti All Might!- Sorrise raggiante
-Appena saremo in aereo mi dovrai chiamerai solo con il mio vero nome, nessuno con questo aspetto sa che sono anche All Might- serio.
Izuku seria e “professionale” annuì, come aveva detto, il tempo della trasformazione del suo eroe e mentore era molto limitato e la utilizzava solo per salvataggi e altre occasioni; dal tronde, appena era salito aveva “disattivato” il suo quirk ed era tornato ad avere la sua vera forma, quella di Thoshinori Yagi, uomo dall’aspetto quasi scheletrico, dagli arti lunghi e magri che aumentavano solo nel momento in cui richiamava i suoi poteri, corti capelli color grano con due ciocche di capelli più lunghi che gli facevano da frangetta e due lucenti occhi azzurri come il cielo.
La giovane era così immersa nei suoi pensieri e ricordi, che non si accorse sul momento che All Might gli aveva appoggiato una mano tra i capelli e scompigliandoli con fare paterno; quindi, come c’era d’aspettarsi, Izuku sobbalzò e lo fissò stralunata, -A cosa stai pensando giovane Midoriya?-
-Al fatto che a scuola, quando ci chiederanno il nostro costume da eroe, io ho fin troppi bozzetti per adattarsi al mio stile combattivo e quello curativo... al tal proposito... conosci qualcuno che abbia un quirk simile al mio?- Curiosa
-Certo, a scuola c’è una donna chiamata Recovery Girl, che si occupa dell’infermeria- sorrise, -Immagino che tu gli voglia chiedere dei consigli in merito-
-Sì, perché non sempre posso contare sul tuo quirk All Might- seria, -Se posso dare subito un primo soccorso con il mio vero quirk, voglio farlo-
-Hahahaha! Sarai un ottima eroina fidati... siamo arrivati- vedendo l’auto fermarsi.
Il volo fu abbastanza lungo e per via del jet lag, Izuku provò una stanchezza e spossatezza, che sentiva quasi i muscoli pesanti; quindi una volta scesi e prese le loro valige, presero un taxi e raggiunsero con esso la prima destinazione, ossia la casa della giovane. Di fatti, quella casa apparteneva ancora alla famiglia Midoriya, quindi era di diritto ed utile per la giovane, ma una volta scesa davanti all’entrata, i due si separarono; era giusto così, nessuno doveva scoprire che erano tornati e soprattutto sospettare qualcosa, quindi la prima cosa che fece appena mise piede in casa, fu andare direttamente in letto e dormire come un ghiro.
Le conseguenze del sonno, ne risentì parecchio, essendo che si vegliò all’alba del giorno dopo e per fortuna abbastanza riposata; quindi indossò una vecchia tuta per poi uscire a fare un po’ di corsetta per riscaldare i muscoli, essendo che quella stessa mattina avrebbe fatto l’esame d’ammissione. Dopo un’oretta di corsa, rientrò in casa, dove si diede una rinfrescata e si preparò per raggiungere la Metro che l’avrebbe portata alla Yuei; arrivata a destinazione, rimase imbambolata nell’ammirare la scuola che aveva visto solo in fotografia per un po’ prima di entrare per raggiungere gli altri studenti. Lungo il viale uno di questi, avanzando troppo di fretta, le diede una spallata che per poco non la fece cadere; grazie al cielo qualcosa glielo impedì, da prima sentì un tocco leggero su un braccio ed a seguire si sentì leggera come se non avesse più gravità e nel girare un attimo la testa incrociò uno sguardo dolce di un’altra ragazza. Quest’ultima aveva i capelli a baschetto color castano dorato come gli occhi e le stava rivolgendo un sorriso un po’ di scuse, -Ciao!- La saluto Izuku
-Stai bene?- Le chiese di rimando l’altra rimettendola giù
-Sì grazie, mi chiamo Izuku Midoriya e tu?- Gentile
-Mi chiamo Ochaco Uraraka, scusa se ho usato il mio quirk su di te, ma quel maledetto biondo non si è fermato a chiederti scusa- seria
-Il tuo quirk? Oh allora è merito tuo se non sono caduta- sorrise
-Già, è basato sulla gravità- sorrise tornando a camminare
-State bene ragazze?- Intervenne un altro ragazzo
-Sì grazie...- inclinò la testa di lato Izuku titubante
-Oh scusa, io mi chiamo Iida Tenya, anche voi siete nuove?- cordiale
-Io Ochaco Uraraka-
-Io mi chiamo Izuku Midoriya e sì, credo che gran parte dei ragazzi qui lo siano- sorrise cordiale.
I tre si avviarono parlando del più e del meno per conoscersi meglio, trovandosi bene in compagnia; in questo modo, Izuku poté studiare al meglio il giovane, che aveva i capelli blu scuro ed occhi del medesimo colore solo più chiaro e portava gli occhiali, ciò gli conferiva una somiglianza ad altro eroe. Per buona misura, decise di scacciare per un momento quel tipo di pensiero finché non tornò con forza, dopo una frase del giovane; aveva appena parlato del suo quirk ed in nano secondo si fece travolgere dal suo lato nerd e gli chiese se per caso fosse imparentato con Tensei Iida, anche conosciuto come Turbo Hero: Ingenium. Per tutta risposta, Tenya la fissò da prima stupito per poi dirgli con orgoglio, che in realtà Tensei era suo fratello maggiore; disgraziatamente non fece dire altro che si sentì una campanella risuonare nel parco che invitava i nuovi inscritti ad raggiungere l’auditorium. Una volta lì, trovarono al centro della stanza un piccolo soppalco su cui si trovava uno dei professori, nonché Pro hero Present Mic; al suo fianco in un completo molto discutibile, vi era All Might che eccitò anche con solo la sua presenza, tutti i ragazzi presenti.
I due hero dopo essersi presentati, anche se non c’era bisogno, Present Mic iniziò a spiegare in cosa consisteva l’esame d’ammissione, dopo di che fecero scattare una specie di sirena che comportò l’aprirsi delle grosse mura, segno che da quel momento l’esame era iniziato. Tutti i ragazzi iniziarono a correre, in quel modo sembrò crearsi fin troppo caos, finché a sbarrare la strada di molti di loro, comparirono dei robot giganteschi; al primo impatto fece rabbrividire la giovane Izuku, per poi ricordarsi che ha vissuto in America e lì aveva visto e vissuto di peggio. Quello per lei fu il segnale effettivo che doveva in qualche modo mettersi in mostra, senza però esagerare e quindi attivò la propria unicità, a basso livello, ed iniziò in questo modo il test; ripensando a tutto il discorso ed il ricordo di cosa significava essere un hero per lei, riuscì ad intuire il reale obbiettivo della prova.
Durante la prova, non solo si diresse verso il punto in cui doveva andare, distrusse molti robot e soprattutto salvando più studenti possibili, anche se alcuni di loro la guardavano irritati o semplicemente sorpresi; mancavano pochi minuti alla fine, quando vide uno di quei cosi attaccare un ragazzo alle spalle che sembrava per di più molto indebolito ed affaticato, così senza pensarci lo raggiunse e con un calcio rotante distrusse la macchina. Fu lì che lo vide immobile che la fissava con quegli occhi rossi, da prima incazzato nero perché si era permessa d’intromettersi e poi era passato dal sorpreso allo sconvolto; nell’atterrare a pochi metri da lui, ne uscì solo un nome, -Kacchan?- Stupita
-Deku?!- Scandalizzato.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ciao a tutti! Questa è la prima volta scrivo qualcosa su questo fandom, spero che siate clementi... che dite del prologo? Spero che vi abbia incuriositi e secondo voi che farà adesso Bakugo nel rivedere Izuku? Se avete suggerimenti per migliorarmi li accetto volentieri a presto!

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Capitolo 2
*** Rincontrarsi ***


2° Rincontrarsi
 
 
 
Era da quando aveva quattro anni desiderava entrare alla prestigiosa scuola eroica Yuei ed era giunto il momento; Katsuki Bakugo si era sentito eccitato e pronto a dimostrare a chiunque si trovava sulla sua strada che era il migliore di tutti. Lungo il viale per andare a dare l’esame d’ammissione, era immerso nei suoi pensieri egocentrici, che non si accorse che durante la sua andatura veloce, aveva dato una spallata ad una ragazzina che per poco non perse l’equilibrio; senza fermarsi del tutto, lanciò un’occhiata alle sue spalle, quando effettivamente sentì che qualcuno aveva parlato di lui ed in quel momento registrò solo due cose: la prima era che la tipa che aveva colpito aveva dei tratti familiari e la seconda che era già stata “soccorsa” da un’altra ragazza. Notando quest’ultima cosa, decise di lasciar stare la faccenda e tirare dritto, dal tronde secondo lui quelle due ragazze erano non solo una perdita di tempo, ma anche delle mezze cartucce che non valevano le sue energie.
Entrando nella zona in cui tutti i partecipanti si erano riuniti per l’esame, Katsuki non poté non emozionarsi, come tutti, nel vedere la presenza del Simbolo della Pace All Might al fianco di Present Mic; ascoltò, svogliatamente, le indicazioni e le regole del test e poi come tutti, al suono di una sirena si era precipitato dentro “all’arena” dove trovò quasi subito i primi ostacoli. Vedendo i suoi “avversari”, iniziò ad utilizzare il suo quirk esplosivo distruggendoli tutti fino al tempo limite; ad un certo punto il suo corpo o meglio, le sue braccia iniziarono a dare segni di affaticamento ed era concentrato su altro che all’improvviso un robot tentò di colpirlo alle spalle, ma per sua “fortuna” in suo soccorso arrivò una ragazza. All’inizio come c’era d’aspettarsi la guardò incazzato nero per via del suo intervento non voluto per poi incrociare il suo sguardo verde rimase paralizzato, soprattutto dopo che la sentì chiamarlo, -Kacchan?- Che la riconobbe subito
-Deku?!-.
Non ci voleva credere, quella tipa era veramente il Deku che aveva preso in giro dopo aver scoperto che non avrebbe avuto un quirk? Era letteralmente sconvolto e non si era accorto che non era il solo ad essere disorientato da quell’incontro; non si accorse nemmeno che il suo corpo si era mosso automaticamente verso di lei, quando non si bloccò nell’udire un’altra sirena, che segnava la fine della prova, suonò in tutto il campo facendo fermare i ragazzi. Confuso si guardò in giro per studiare la situazione ed in questo modo poté vedere una donna di bassa satura entrare nel campo, vestita da medico; se da una parte Katsuki non voleva essere visitato considerandola una perdita di tempo, dall’altra parte si rendeva conto che se voleva essere un eroe, avrebbe dovuto farsi medicare per essere più velocemente in salute. Si vide, stranamente, superare da quella tipa di prima ed allungare le dita, affusolate, per avere un parere medico, anche se apparentemente esse sembravano in salute; Katsuki notò che la donna si era fatta più seria, come se lei fosse a conoscenza di qualcosa di molto importante che altri non sapessero e quindi si fece avanti e controllò con minuziosamente quelle dita. Guardando le due più attentamente, più la coetanea, poté notare che prima non aveva proprio visto, lì, sulle mani ed anche sulle braccia poté vedere delle pallidissime cicatrici.
-Sei fortunata ragazza mia- sorrise la donna, -Hai solo un piccolo intorpidimento dei muscoli-
-Meno male- sospirò la giovane
-Ti consiglio di usare dei guanti cara, soprattutto per alleviare i danni collaterali del colpi- andando verso Katsuki
-Lo terrò a mente- sorrise
-E tu giovanotto attento a calibrare le tue esplosioni senza i dovuti rinforzi-
-Tsk!- Stizzito lui
-I giovani d’oggi- scosse la testa per poi andarsene a controllare gli altri partecipanti
-Ehi tu!- Katsuki richiamò la verdina
-Che c’è Kacchan?- Curiosa
-Sei veramente quel Deku?- Avvicinandosi, -Sei Izuku Midoriya?-
-Sì certo che sono io, perché?- Confusa
-Impossibile!- Incredulo, -Lui è un ragazzo!- Sbottò.
Katsuki da prima la vide alzare un sopracciglio confusa dalla sua fuori uscita per poi corrugare la fronte indecisa se parlare o meno; alla fine si fece più avanti e lo fissò negli occhi in modo deciso, -Fammi capire Kacchan... tu veramente mi hai sempre considerato un ragazzo?- Dubbiosa
-Certo che sì! Anche se... perché non me lo hai mai detto?!- Irritato
-Scusa?- Stizzita a sua volta, -Ti ricordo che l’ultima volta che abbiamo “parlato” io te lo stavo per ricordare, ma mi hai sempre zittita- seccata
-Eh?- Sconvolto
-Lasciamo perdere, ora devo andare a casa a lavarmi- andandosene.
Il giovane l’osservò allontanarsi con fare abbastanza deciso, lasciandolo decisamente sconvolto dal suo nuovo atteggiamento; con una rabbia tutta sua e mal contenuta iniziò a correrle dietro per avere delle spiegazioni, che a detta sua, aveva diritto considerato che se n’era andata dal giorno all’altro senza avvisare.
Con fare scazzato, come sempre, si mise alle sue tracce per sapere anche da doveva dove derivava quel quirk che aveva usato e che mai da piccoli aveva dimostrato; nel ripensare un attimo alle sue cicatrici, voleva conoscere anche come si era fatta e con un ghignò maligno gli avrebbe fatto capire che, come tempo addietro, solo lui poteva ferirla e sottometterla mostrandosi migliore di lei.
-Ehi nerd di merda!- La rincorse
-Che vuoi Bakugo?- Sospirò stanca
-Che voglio? Delle spiegazioni!- Irritato
-Delle spiegazioni... a che proposito?-
-A che proposito!?- Iniziando a creare delle scintille, -Non ci arrivi dannata?-
-Uhm... no- scosse la testa salendo sul treno
-Ehi!- La seguì e la bloccò contro un palo, -Non mi voltare mai le spalle in quel modo!- Sibilò furioso
-Se no che mi fai?- Con una strana tranquillità, -Mi picchi? Ti avverto, mi basterebbe urlare all’aggressione ed in questo modo rischi di perdere la possibilità di diventare un eroe-
-Tu...- iniziò a scaldarsi per la verità delle sue parole
-Ti propongo un accordo pacifico che dici?- Sospirò con le braccia al petto
-Non faccio accordi con te chiaro nerd?- Abbassando un po’ il capo contro il suo
-Se entriamo entrambi all’accademia, cosa che accadrà a parere mio- continuò come nulla fosse, -Risolveremmo i “nostri” dissapori alla prima occasione che dici?-
-Penso che sei una codarda-
-Vedila come vuoi- scrollò le spalle, -Ormai tu non mi spaventi più come quando eravamo piccoli- seria, anche se aveva visto un piccolo tremore in lei, -Ho conosciuto gente più pericolosa quando ero via- orgogliosa, -E non sarai tu a vanificare tutti i miei sforzi per migliorarmi- spingendolo un po’ indietro per scendere.
La seguì ancora una volta, dal tronde avevano sempre vissuto nello stesso quartiere, lei era più avanti di lui e la cosa gli dava un enorme fastidio; non riusciva a capire il suo cambiamento e del motivo per cui da un momento all’altro aveva iniziato a chiamarlo per cognome e non come quando erano piccoli. All’apparenza non gli era mai importato come lo chiamasse ed all’epoca poteva sembrare che lo irritasse tutta quell’attenzione “indesiderata”; doveva ammettere con se stesso, quando Deku lo chiamava unicamente “Kacchan” lo faceva sentire seriamente speciale e soprattutto su un gradino sopra agli altri. Solo dopo aver ricordato quel ricordo, rimase paralizzato per un paio di minuti per rendersi conto dell’assurdità e prima di tornare a seguirla scosse la testa per scacciare il precedente ragionamento; era pronto a raggiungerla per avvisarla che gli avrebbe dimostrato d’essere il migliore non solo con le parole ma anche con i fatti, disgraziatamente nel rimettere tutto a fuco si rese conto di averla persa di vista. Allora sempre più furioso rientrò in casa, dove lo accolse sua madre che da prima aveva un sorriso sereno, ma nel vederlo in quello stato alzò un sopracciglio confusa, -Ehi che è successo?- Perplessa
-Non sono affari che ti riguardano vecchia!- Sbraitò
-Come osi chiamarmi in quel modo moccioso!- Tirandogli un pugno in testa, -Ero curiosa di sapere com’era andata l’esame-
-Tsk! Tutto bene ovvio! Sono stato grande- ghignò prima, per poi farsi più scuro ricordando gli ultimi minuti, -Finché dal nulla non è comparsa Izuku!-
-Izuku-chan è tornata?- Sorpresa la donna
-Aspetta! Tu sapevi che quella perdente era una ragazza!?- Sconvolto
-Certo! Pensavo che ti piacesse, considerando che la cercavi sempre quando uscivi a giocare- stupita ancor di più la donna
-...- senza accorgersene fece esplodere qualcosa alla sua destra
-Ma che c***o fai figlio degenerato!- Colpendolo di nuovo in testa.
Katsuki reagì a scoppio a ritardato, visto che dopo di esso salì in camera dove non solo chiuse a chiave la porta, ma iniziò a far esplodere ogni cosa imprecando ad alta voce una volta rimasto completamente solo; tutto ciò non stupiva più i genitori che ogni volta lo dovevano ascoltare tra il rassegnato e l’esasperati. Nel momento in cui si calò un po’, si buttò sul letto per sua fortuna ancora intatto, iniziò a ripensare a Deku; doveva ammettere a se stesso che Izuku che aveva sempre pensato fosse un ragazzino piagnucolone, non era altri che una ragazza che crescendo era diventata una bella ragazza ed attraente.
Scattò a sedere nel realizzare quel tipo di idea che aveva sviluppato nei confronti della verde coetanea; da lì ritornò a fare il casino di prima solo per negare a se stesso l’evidenza, cioè che stava iniziando ad avere una differente idea su Deku. Non voleva cambiare l’importanza, perché la sua idea iniziare era che lei e chiunque altro, sarebbe stata un’altra comparsa che avrebbe fatto da sfondo alla sua futura carriera da eroe e soprattutto l’avrebbe visto superare perfino il loro stesso idolo All Might. A tale pensiero gli sorse un dubbio, per quale motivo ogni volta che si metteva ad immaginare il futuro in cui superava All Might ed Izuku lo seguisse adorandolo più del loro idolo, lo eccitava sempre in tutte le sue forme? A quella domanda non riusciva proprio a trovare una giusta risposta e ciò lo innervosiva parecchio.
Passarono alcuni giorni dove Katsuki era sempre più un fascio di nervi che si incavolava sempre più spesso per la minima cosa, più di prima ed usciva di casa il meno possibile per non rischiare di incontrare per strada Izuku; fu un pomeriggio dove ricevette la lettera e dovette ammettere che Izuku ci aveva visto giusto, era passato con un gran punteggio. Il giorno che la rivide fu proprio a scuola, era seduto con le gambe sul banco e stava fingendo di ascoltare il discorso di un ragazzo dagli assurdi capelli a detta sua, sparati in aria di color pomodoro, che gli aveva detto di chiamarsi Kirishima Eijiro; nel “monologo” di quel rosso era arrivato addirittura un tipo con i capelli tirati all’indietro ed occhiali, che gli diede del maleducato e dell’incivile. Di norma lo avrebbe preso per il culo ed addirittura insultato, se non fosse che la sua attenzione fu calamitata sulla porta e la sua entrata; era entrata con un’altra ragazza, ma a lei la divisa non la rendeva giustizia, pensò in un secondo e si salvò da fare una grossa cazzata, nel momento in cui Izuku si rivolse a loro con un sorriso che lo avrebbe voluto per se.
-Buongiorno Iida-kum e buongiorno anche a te Kacchan- rivolse ai due un sorriso sereno
-Vedo che ti hanno preso eh dannata Deku?- Vedendola mettere giù un grosso zaino giallo
-Mi sembrava di avertelo detto, sarebbero stati degli idioti a non farti passare, sei stato grande-
-Sono sempre il migliore- ghignò lui
-Vi conoscete?- Chiesero i tre ragazzi alle loro spalle
-Più o meno- sorrise Izuku, per poi voltarsi verso Eijiro, -Mi chiamo Izuku Midoriya, piacere- allungando una mano
-Io... E... Eijiro... Ki... Kirishima- rosso per la sua dolcezza
-Tutto bene?- Preoccupata, -Sei arrossito-
-Caldo... ho solo caldo... a dopo- andando a sedersi
-Che tipo strano- sussurrò
-Tsk!- Stizzito Bakugo
-Scusa Izu-chan, ma perché lui ti chiama Deku?- Le chiese Faccia Tonda
-Era uno stupido nomignolo per prendermi in giro- ridacchiò
-Non ti da più fastidio?- Curiosa
-Naaah! Fidati, ci sono insulti ben peggiori- sorrise quasi malinconica
-Scusa non volevo...- preoccupata la castana
-Non ti preoccupare- tornò a sedersi, -Adesso è meglio andare a sedersi-.
Katsuki aveva notato subito lo sguardo imbambolato di quel rosso del cavolo e ciò gli fece strinse le mani a pugno pronto a far esplodere qualcosa; per qualche strano motivo voleva tutte le attenzioni della giovane su di se e solo per se e di sicuro avrebbe sbraitato qualcosa, quando all’improvviso qualcuno entrò in classe. Si trattava di un uomo dai lunghi capelli neri che gli arrivavano sulle spalle ed alcuni di questi sul viso dalla carnagione chiara ed occhi neri come la pece e bastò la sua entrata per far smettere tutto il brusio nella stanza.
-Buongiorno a tutti, accomodatevi prego- con fare apatico
-Buongiorno- salutarono seguendo l’ordine
-Il mio nome è Shota Aizawa e sarò il vostro coordinatore di classe- per poi prendere una specie di sacco a pelo giallo da cui fece uscire delle divise, -Mettete queste uniformi e poi venite con me- uscendo di nuovo, seguito dai suoi studenti conducendoli dietro la scuola
-Professore che ci facciamo qui?- Chiese il tipo che era stato chiamato Iida da Izuku
-Siamo qui per mettere alla prova le vostre capacità e per farmi valutare i vostri limiti-
-Ehehe sarà divertente- sussurrò Katsuki
-Non direi- mormorò alle sue spalle Izuku
-Che vorresti dire?- Seccato
-Non l’hai riconosciuto?- Senza degnarlo di uno sguardo
-Non so di cosa parli-
-Allora... buona fortuna- fece un passo indietro per evitare con efficacia la sciarpa del professore che legò il giovane
-Sarà divertente ragazzo?- Attirandolo a se, -Lo vedremo- dandogli una palla; -Non trattenerti ed un’ultima cosa... lo studente con il punteggio più basso verrà subito espulso-.
Sull’intera classe calò un gelo allucinante, dopo di che iniziarono i mormorii shockati e delle piccole imprecazioni, ma lui li ignorò e soppesò l’oggetto che gli era stato dato; lanciò uno sguardo in direzione della verdina dei suoi pensieri e la trovò addirittura annoiata, seccato sfogò tutto ciò nel lancio di quella pallina. Nel vedere un lampo di genuino stupore e sorpresa negli occhi della verdina, si dovette trattenere un sorrisetto sotto i baffi, il cui significato era che era soddisfatto; il professore comunicò di fatti che aveva superato il record che aveva precedentemente alle medie e da lì Katsuki si ripromise che avrebbe dato ancor di più il massimo per attirare la sua attenzione. Il suo sguardo si posò di nuovo su Izuku, che da brava alluna, stava ascoltando la spiegazione sulla tradizione ed il vero significato della “vita” scolastica lì alla Yuei; cosa che a lui in parte non gli importava molto, aveva deciso che quel giorno avrebbe fatto in modo di avere la totale attenzione della sua “rivale” principale.
La dimostrazione di Katsuki, servì proprio ad incitare tutti a dare il meglio di se negli esercizi di “atletica”, dove lui diede il massimo, ma constatò che la persona di cui era curioso non solo non lo calcolava come sperava; ciò che gli diede più fastidio era vederla affrontare tutti quei test, senza far vedere il proprio quirk, gli sembrò che non fosse l’unico. Di fatti perfino il professore sembrava decisamente seccato, così cogliendola alla sprovvista, l’afferrò con la sciarpa e la trascinò verso di se e le sussurrò qualcosa nell’orecchio che la fece arricciare il naso, come se quello che l’uomo gli avesse riferito qualcosa da irritata. La vide afferrare la pallina, che fungeva da lancio del peso, e la fissò come se volesse farla esplodere, cosa che incuriosì il biondino ed i suoi amici; la videro posizionarsi e la lanciò, facendo uscire un po’ il suo quirk sotto forma di scariche elettriche verdi e ciò comportò uno stupore generale, di fatti il record di Katsuki, fu spazzato via da lei.
Tutti, compreso Katsuki in primis, la fissarono senza parole, dall’altro canto solo lui si accorse che la ragazza si tenne un attimo il polso con cui aveva lanciato; dopo di che fulminare il professore che ridacchiò sotto i baffi, ciò lo portò irritarsi pensando che la giovane si era astenuta dall’utilizzo del suo quirk per sembrare un’eroina nella norma. Seguendo la rabbia, che gli cresceva dentro, cercò di aggredirla per avere una spiegazione, ma i riflessi pronti del professore gli impedirono ogni tipo di mossa; fu legato come un salame con quella dannata scarpa e più si dimenava più veniva stretta e quindi si ritrovò a parlarle a fine scuola.
-Ehi dannata nerd!- Le afferrò il braccio
-Che c’è Kacchan?- Stanca
-Dobbiamo parlare, seriamente!- Freddo
-Senti non ho la forza di discutere con te, non ora- alzò gli occhi al cielo
-Oh davvero?- Sarcastico, -Mi era sembrato che per tutta la mattina ti fossi in qualche trattenuta, se non fosse nell’ultima prova e di quel che ti ha detto il professore- assottigliò lo sguardo
-E con questo?- Sospirò
-Hai per caso barato per entrare qui dentro?- Secco
-Ascoltami molto bene Kacchan... lontano da qui ho conosciuto persone che hanno creduto in me e mi hanno dato la forza di tornare per diventare un’eroina. Me la sono sudata l’entrata qui come tutti gli altri; dunque te lo ripeto, non sarai tu a far vanificare tutto ciò che ho fatto- liberandosi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Eccomi con il secondo capitolo, spero che vi sia piaciuto, che succederà tra i due adesso? Ci sarà ancora la rivalità o nel prossimo si metterà male?

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Capitolo 3
*** Primi Sospetti ***


3° Primi Sospetti
 
 
 
Sulla strada di ritorno, Izuku, si sentì in colpa per aver risposto in quel modo all’amico, ma stava iniziando ad esasperarla con le sue richieste di spiegazioni; se ci pensava, però, forse era vero che gliele doveva, ma percepiva che non fosse ancora il momento giusto. Nel frattempo messaggiò con il suo mentore, che le diede appuntamento quella sera in spiaggia; non si aspettava di certo un incontro così presto, considerando il suo nuovo ruolo d’insegnate e quindi aveva avuto molto da fare se non l’aveva contattata molto prima.
-Ehi nerd!- La raggiunse Katsuki
-Che c’è adesso?- Alzò lo sguardo mettendo via il cellulare
-Voglio capire perché te ne sei andata via senza salutare e come ha fatto il tuo quirk a svilupparsi- serio
-Ti posso rispondere solo alla tua prima domanda- alzandosi, -Il motivo che ha portato la MIA famiglia a lasciare Tokyo è stata a causa del lavoro di mio padre ed in parte anche TUA- andando verso le porte del treno
-Causa mia?- Scettico seguendola
-Papà ha visto che ero bullizzata da qualcuno, non ho mai detto chi fosse, anzi sono stata sempre zitta- sospirò, -Solo che vedendomi in quelle condizioni, ha intuito che non era la prima volta, così ha deciso di portarci con se, sta volta- scrollò le spalle per poi scendere alla sua fermata
-Avvisarmi no?- Serio
-Come?- Girandosi verso di lui, -Eravamo bambini Kacchan!- Esasperata
-Avresti dovuto...- lei lo bloccò
-Dovuto?!- Sibilò arrivando ad un palmo dal naso, -Che ti importava di me!? Mi consideravi una ragazza, mi correggo, un ragazzo senza quirk!- Lasciandolo senza parole.
Katsuki la fissò stupito, non avrebbe mai immaginato che Izuku potesse tirare fuori una grinta del genere, nemmeno con lui e se da una parte quell’atteggiamento lo mandava in bestia, dall’altra parte lo eccitava e pensò che in quel modo si sarebbe divertito a sottometterla a se. A quel pensiero la sua mente lo portò in due direzioni: la prima era che lui diventava l’Eroe N°1 e forse lei al 2° posto che era quella più innocua e l’altra, invece, andava in un punto che rischiò di farlo arrossire sotto lo sguardo della giovane per quanto era a luci rosse. Dall’altro canto Izuku, quando si rese conto di come aveva risposto, lei stessa rimase per un momento sorpresa e quindi si stava per scusare; finché non si accorse che “l’amico” avesse uno sguardo perso nel vuoto con un’espressione strana e giurò di averlo visto pure arrossire. Non ebbe tempo di domandargli nulla che il suo cellulare suonò e confusa, guardò chi fosse e le venne da sorridere nel vedere che era sua madre; sorrise anche a Katsuki scusandosi con il labiale e rispose, -Ciao mamma!- Felice
*Tesoro è tutto ok?* Dolcemente
-Sì, scusa se non ti ho scritto prima, ma... sono entrata ed oggi ho avuto le prime lezioni-
*Oh, stai tornando a casa immagino*
-Sì e sai la cosa sorprendente?- Iniziando ad allontanarsi
*Cosa tesoro?*
-Anche Kacchan ha fatto l’esame ed entrambi siamo nella medesima classe-
*COSA!?* Sconvolta
-È così te lo giuro- ridacchiò guardando con la coda dell’occhio il biondo che la seguiva
*Va tutto bene? Hai parlato con All Might?*
-Non ancora, sai... avrà da fare- tranquilla
*Capisco... sei con... Katsuki?*
-Sì, stiamo facendo la strada insieme, sai... vive ancora nel vecchio quartiere-
*Oh giusto... allora chiedigli di salutare sua madre da parte mia ok? Buona giornata piccola appena posso tornerò lì!*
-Mamma non è necessario ok? So badare a me stessa- borbottò, -Pensa prima al tuo lavoro, va bene?- Sorrise
*Sicura?* Incerta
-Certo... ci sentiamo- chiudendo la telefonata, -Puoi dire a tua madre che la mia la saluta?- Lo guardò
-Perché? Non è qui con te?- Sorpreso
-No, sono tornata da sola- scrollò le spalle
-Sei da sola in casa?- Quasi spiazzato, -Non hai paura?-
-Ti stai preoccupando per me?- Sorrise dolce
-No! Certo che no!- Rosso
-Sei arrossito- ridacchiò, -Va bene, come ho già detto, saluta tua madre da parte mia madre ed anche da me, ciao!- Corse via lasciandolo solo
-Che spudorata- ghignò sotto i baffi.
Tornato a casa il giovane buttò la cartella sul divano con svogliatezza, cosa fece incazzare la madre e stava per urlargli contro in rimando, che si ricordò le parole della verdina, -La madre di Deku ti saluta- sospirò
-Come?- Si calmò di botto
-La madre di Deku ti saluta, prima l’ha chiamata-
-Non è qui con la figlia?- Stupita
-No, a quanto pare Deku è tornata da sola- sbuffò, -Ridicolo- scocciato
-Dunque dovrà sempre pranzare da sola- pensierosa la donna, -Ho un’idea!- Sorrise
-Uhm? Non ci pensare nemmeno vecchia!- Capendo al volo
-Invece sì! Domani accompagnerai Izu-chan qui a cena con noi, niente storie!- Furiosa.
Una volta a casa, Izuku si fece una doccia dopo di che indossò un completo leggero per correre, nonostante fossero vicini all’autunno, c’erano ancora delle belle serate dove si poteva ancora uscire; per la corsetta serale si avviò verso la spiaggia e vicino anche al molo dove trovò ovviamente il suo mentore nelle sembianza di Toshinori. Accelerò il passo ed una volta abbastanza vicina, gli saltò tra le braccia felice di rivederlo; l’uomo ridacchiò ricambiando dolcemente, -Scusa se mi sono fatto sentire solo adesso- sospirò
-Non devi, avrai avuto del lavoro fare a scuola e poi, c’eravamo promessi di non attirare troppo l’attenzione- dolce
-Vero, ma come mentore mi sarei dovuto comunque congratulare con te di persona per aver passato l’esame- sorrise
-Grazie, tutto merito dei tuoi insegnamenti-
-Tu sei un’ottima allieva- sorrise per poi diventare serio, -Midoriya ragazza mia, c’è qualcosa che ti turba, vero?-
-Eh? No, certo che no- stupita
-Ho visto la tua prima lezione... conosci quel Bakugo Katsuki?-
-Diciamo che è stato il mio primo amico, ma... come ben sai, per motivi di lavoro di mio padre, ci siamo separati ed il problema è che non ho avuto il tempo di salutarlo prima di partire- scrollò le spalle
-Non c’è altro?- Corrugò la fronte
-Niente di irreparabile, tranquillo-
-Mi è sembrato molto... come dire...-
-Competitivo?- Lo incitò, -Sì diciamo che si è sorpreso che sia passata con un grosso punteggio ed oggi mi sia trattenuta-
-Capisco... continua a trattenerti per il momento, ti dirò io quando potrai aumentare la potenza ok? Anche se i miei colleghi sanno già del nostro legame- sospirò
-Come?- Stupita
-Quando tutti, compreso il tuo coordinatore, hanno revisionato gli esami e ti hanno osservato, si sono fatti un po’ di domande, soprattutto perché sono stato io stesso a raccomandarti-
-Starò un po’ più attenta, soprattutto con Bakugo...- corrugò la fronte, per poi girarsi verso di lui sentendo uno strano rumore, -Toshinori hai fame?- Stupita
-Eh beh!- Si grattò la nuca, -Non ho ancora cenato- ridacchiò
-Ti va di cenare da me?- Inclinò la testa di lato, -Prima che me lo chieda, no, non disturbi- sorrise
-Come posso rifiutare una proposta così dolce?- Sorrise e l’accompagnò fino a casa.
Lungo la strada, i due continuavano a parlare del più e del meno, finché a metà del percorso non incontrarono Katsuki; quest’ultimo era uscito per cercarsi di calmare, ma nel sentire la voce di Izuku che parlava con qualcuno, lo aveva bloccato sul posto e poi senza farsi sentire andò a controllare. Quello che vide gli fece sbiancare le nocche, non era il fatto che Izuku indossasse solo quella tenuta da corsa che la rendeva magnifica, ma era il fatto che non era sola; di fatti era in compagnia di un uomo che non aveva mai visto e per di più sembravano molto intimi. Pensò subito, senza senso a detta sua, che quel sorriso combinato a quegli occhi lucidi di felicità e dolcezza, dovevano essere solo per lui; la sua rabbia, inconsciamente, rese in stabile il suo quirk che gli fece aprire di scatto la mano e da lì la prima cosa che sentì fu del sentore di sfrigolio del suo sudore e pochi secondi prima di poterlo bloccare, emise un’esplosione che fece accorrere per la punto Izuku e Toshinori che lo videro tenersi il polso destro dolorante.
-KACCHAN!- Spiazzata Izuku avvicinandosi, -Che è successo?- Controllando la mano dell’amico
-Non sono affari tuoi Deku- freddo e dolorante
-Testardo eh?- Sorrise mesta, -Fammi controllare solo una cosa- spostandogli la mano per esaminargli il polso
-Che stai facendo?- Irritato
-Controllo se non ti sei rotto qualcosa imbecille! È un primo soccorso, che ho imparato all’estero- seccata
-Parli così ad un infortunato?-
-Disse quello che non voleva essere “visitato”- sbuffò sfiorandogli anche la mano, -Vieni, casa mia è vicina- aiutandolo
-Perché mai dovrei farlo?- Seccato
-Prima ti metto del ghiaccio, prima potrai tornare da tua madre che farà il resto... mi potresti aiutare per favore Toshinori?- All’uomo
-Certo- sorrise l’uomo pronto ad aiutarla
-Chi sarebbe il tipo qui?- Seccato nell’essere aiutato
-Un amico di famiglia- sussurrò lei iniziando a camminare.
Il biondo restò in silenzio per pesare meglio le parole della ragazza, sentiva che non gli stava dicendo tutto e ciò lo irritava, ma poi come avrebbe potuto rimproverala di più se si stava occupando di lui in un modo così dolce ed ancora una volta? Katsuki si sentì tagliato in due per le sensazioni che provava, se da una parte tutto ciò lo irritava, non aveva il coraggio però perché con quelle attenzioni si sentiva importante per lei; se ci pensava sopra, da piccoli, anche prima che sviluppasse il suo quirk e ancor prima che la prendesse in giro, Izuku possedeva da sempre quella tendenza, nonostante era sempre la prima a piangere per tutto, ad aiutare chiunque si facesse male e come una dolce infermiera se ne prendeva cura, soprattutto se era lui.
Giunti a casa della verdina, la giovane chiese al suo mentore di far sedere Katsuki, mentre lei prima in cucina dove tirò fuori del ghiaccio che lo appoggiò sul polso dell’amico e poi corse in bagno; in tutto questo fatto sotto lo sguardo, ben nascosto, di sorpresa del biondo cenere, che si domandava ovviamente come e dove avesse imparato tutto ciò. Dall’altro canto, Toshinori studiò Bakugo che a sua volta osservava la propria pupilla con molta attenzione; già quella stessa mattina aveva potuto notare il suo “l’interesse” verso Izuku ed all’inizio aveva giustamente pensato che la causa fosse appunto stato il loro allontanamento. Nel vederli, però, discutere sotto i suoi occhi, cosa che gli fece ridacchiare sotto i baffi per la loro strana interazione, perché gli sembrava di vedere due fidanzatini, anziché di vecchi amici d’infanzia che non si vedevano da molto tempo; scosse la testa, quella questione non l’avrebbe mai tirata fuori era una cosa che dovevano risolverla da soli, così decise che sarebbe stato in silenzio ad aspettare.
-Da quanto tempo vi conoscete?- Chiese ad un certo il giovane
-Come?- Chiese l’eroe
-Tu e De... Izuku... come l’hai conosciuta?- Lo guardò con la coda dell’occhio
-Aveva dieci anni quando la conobbi e la prima volta che la incrociai fu all’aeroporto, era appena arrivata in America con i genitori- mentì per metà scuotendo la testa, -Era uno scricciolo di persona e devo dire che se non fosse stato per un incidente non l’avrei notata- ridacchiò
-Incidente?- Confuso
-Già, al suo interno vi era molta gente e con facilità Izuku si era persa e non riusciva più trovarli, senza volerlo ci scontrammo e stava per piangere e fu quando incrociò il mio viso mi sorrise-
-Tipico, prima si mette a piangere ed un minuto dopo sorridere come nulla fosse- scosse la testa
-Di che parlate?- Li raggiunse Izuku con una bacinella d’acqua
-Del tuo debutto in America- sghignazzò Katsuki
-In America? Oh lasciamo perdere... tendimi il braccio- sospirò
-Uhm? Che mi nascondi?- La fissò, mentre lo faceva
-Cosa ti dovrei nasconderti?- Togliendo il ghiaccio sciolto ed iniziando a fasciargli il polso con della crema e delle bende
-Non so, tipo un po’ tutto?- Freddo
-Tutto cosa?- Senza mai fermarsi
-Del tuo quirk per esempio? I medici ti avevano detto che non avresti potuto averne uno!-
-Intendi quelli di qui?- Chiese Toshinori
-Ovvio dove se no?- Confuso ed irritato
-Hanno sbagliato- scrollò le spalle Izuku, -Può capitare- mentì in parte.
Ancora una volta, l’istinto di Katsuki gli suggerì che la ragazza stava effettivamente nascondendo e mentendo su qualcosa; la cosa era “confermata” indirettamente anche dagli sguardi che si lanciavano Izuku e Toshinori, quindi quest’ultimo era a conoscenza di tutto. Si ritrovò a stringere i denti per la rabbia, cosa che fu fraintesa dalla giovane, che lo scambiò per una smorfia di dolore, -Scusa Kacchan- mormorò
-Per cosa diamine ti scusi adesso?- Seccato
-Ti ho fatto male, no?-
-Eh?- Si guardò la mano che veniva bendata ed aveva quasi finito, -Non mi ero accorto che avevi quasi finito- ammise
-Ehm... allora perché quella smorfia?- Confusa
-Prima? Non era dolore ma ben sì rabbia idiota!- Sbottò
-Ah... perché eri arrabbiato?-
-Secondo te?- Irritato la fissò negli occhi
-Eri arrabbiato con te stesso per essere stato visto dolorante e bisognoso di cure?- Tentò
-Ma che...- stava per imprecare se non fosse che quella frase aveva una certa logica
-Cosa?- Curiosa, ma non ricevette una risposta.
Su di loro calò un silenzio particolare, dove Izuku finì di medicare l’amico e quest’ultimo si domandò per l’ennesima volta come e dove l’avesse imparato a farlo; notando meglio le cicatrici sulle sue braccia, pensò che doveva essere stato un po’ autodidatta, anche se non riusciva a tollerare quei sfregi. Allo stesso tempo, dopo aver controllato per bene che le bende fossero state fissate correttamente, Izuku sorrise soddisfatta e gli disse che poteva andare; lui la guardò un ultima volta e la salutò dicendole che si sarebbero visti il giorno dopo a scuola ed una volta rimasta sola con il suo mentore corrugò la fronte non avendoci capito nulla, mentre l’uomo ridacchiò e basta.
La mattina seguente, per abitudine, Izuku fu mattiniera ed arrivò prima in classe seguita da Iida e Ochaco, che parlavano delle lezioni particolari di quella mattina; in classe già c’erano: sia Shoto Todoroki e Momo Yaoyorozu entrambi studenti raccomandati. Lui aveva i capelli per metà argenti e l’altra metà rosso, possedeva la particolarità di possedere l’eterocromia negli occhi, quello sinistro era turchese che era segnato da una cicatrice, mentre quello destro un po'marrone scuro quasi grigio; lei invece aveva i capelli neri legati perennemente in una coda alta ed i suoi occhi erano del medesimo colore. Entrambi venivano da famiglie altolocate, Shoto era l’ultimo figlio del Pro Hero N°2 Endeavour, che sembrava puntare tutto su di lui in modo quasi eccessivo, mentre Momo era una famiglia abbastanza benestante; Izuku li trovava abbastanza simpatici e tranquilli e così li salutò entrambi con sorriso, ricevendo in risposta da entrambi un cenno educato e lei pensò di chiedere un parare a Momo sugli ultimi esercizi di matematica, finché non entrò Katsuki e l’occhio cadde sulla mano destra notando con stupore che aveva ancora la fasciatura.
-Ehi Bakugo che è successo alla mano?- Chiese Kirishima attirando l’attenzione
-Ho preso una stupidissima storta- sibilò il biondo
-Oh, per colpa del tuo quirk?- Interessato
-Ma che te frega capelli di merda?!- Irritato
-Ohi volevo solo sapere- stupito
-Vuoi per caso...- fu bloccato da una mano sul suo petto
-Adesso calmati Katsuki- intervenne veloce Izuku, -Ti chiedo scusa da parte sua Kirishima kun, ma non gli sono mai piaciute le persone che si preoccupano per lui- sorrise all’altro ragazzo
-Fa... fa... fa niente Midoriya-chan, avrà avuto solo la luna storta- si grattò la nuca a disagio, -Beh... a dopo- mormorò tornando al suo posto
-Wow Izuku, sei incredibile- le sorrise Ochaco
-Non è da tutti sedare una persona del genere- intervenne Iida
-Oh beh... anche se non lo vedo da anni, il suo carattere esplosivo è rimasto- lanciò una strana occhiata al giovane
-Tch! Tu sei sempre quella che si mette in mezzo- andandosi a sedere seccato.
Era vero, nonostante gli anni passati lontani, lei riusciva sempre a capire qualcosa di lui ed aveva di fatti centrato il motivo per cui si era arrabbiato e con un semplice tocco era riuscita pure a calmarlo; ciò lo fece innervosire di più, fu la confidenza tra Izuku e Kirishima, nonostante i pochi approcci e ciò lo portò a stringere le mani a pugno per controllare la rabbia che gli ribolliva nelle vene. Nel ripensare allo sguardo che il ragazzo aveva lanciato ad Izuku, aveva una gran voglia di menare veramente qualcuno pur di calmarsi e come per magia, la porta si aprì di scatto ed entrò All Might in persona; come tutti rimase stupito nel vederlo entrare, con il suo solito e mitico costume, perché non si sarebbe mai immaginato che il Simbolo della Pace potesse diventare effettivamente un loro insegnate.
-SONO QUI!- Entrando, -Che entro come una persona normalissima!-
-Wow! All Might in persona è qui!- Urlò entusiasta un alunno
-Che ci farà qui?- Domandò un altro
-Sono qui per insegnarvi le basi del lavoro di un eroe ed oggi miei cari ragazzi, faremmo una prova di combattimento!- Per poi schiacciare un pulsante di un telecomando, -Ecco perché adesso indosserete il vostro costume da eroe!-
-Le nostre tute da battaglia!- Urlò felice Kirishima
-Fantastico!- Urlò un ragazzo biondo con una ciocca nera
-E ricordate... ora siete eroi!-.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Che dite? Cosa accadrà adesso nel prossimo capitolo? Se avete consigli datemeli senza problemi ok? Al prossimo capitolo e PLUS ULTRA!

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Capitolo 4
*** Primi Indizi ***


4° Primi Indizi
 
 
 
Izuku, nel tirare fuori il suo costume, ne rimase meravigliata dalla perfezione e precisione; era formato da: un body aderente con maniche lunghe fino al gomito, il tutto che metteva in risalto le sue curve, un cappuccio con orecchie di coniglio, anche se si conosceva bene la giovane, si poteva intuire che era un omaggio al suo idolo imitando i suoi ciuffi. In ogni caso, a concludere la parte superiore, dal gomito fino alle dite, vi erano dei guanti che le avrebbero l’utilizzo del quirk in modo più comprensivo; in fine al collo vi era una maschera di ferro, ma leggera che gli avrebbe coperto e protetto la bocca. In seguito c’era una gonna che arrivava al di sopra il ginocchio e tutto questo di colore verde a bordi neri e tenuta su da una cintura rossa che conteneva i beni di necessità per un adeguato primo soccorso; infine portava degli stivali, senza tacco, di color rosso che gli arrivavano fino al ginocchio, forgiati con fibre di ferro. Essi avevano la suola antiscivolo, ma sui lati e sulla punta c’erano dei rinforzi con materiale che non solo avrebbe dato più impatto ai suoi calci, ma l’avrebbero aiutata a non subire i contraccolpi. Ciò comportò che le sue compagne, nel vederla vestita in quel modo, rimasero da prima estasiate e poi si lanciarono su di lei per saperne di più; in qualche modo lei riuscì a scivolare via da quei commenti tanto innocenti che molto provocanti, sviando il discorso sui loro costumi, trovandoli anche essi stupendi.
Una volta uscita, da sola essendosi vestita più velocemente delle altre, raggiunse i ragazzi dove non poté non osservarli nei loro costumi; nel momento in cui il suo sguardo si posò inavvertitamente su Katsuki, lì per poco non ebbe un colpo al cuore. Indossava una maglietta attillata nera e senza maniche con una su cui era disegnata una X in arancione che delineava anche la scolatura a V; dopo di che un collare metallico con dei fori ai lati, che presubilmente Izuku pensò per aiutarlo ad in canalizzare il suo sudore dal collo. A seguire le maniche si estendevano fino all’interno dei guantoni a forma di granata che coprivano suoi bicipiti, ben allenati, per un ragazzo della loro età; osservandoli Izuku si perse a pensare a come sarebbe stato farsi abbracciare o addirittura salvare da lui ed a quel pensiero per poco non arrossì. Per scacciare quell’assurda, a detta sua, idea su Katsuki, scosse fortemente la testa per poi incitarsi a continuare lo studio del costume e non del ragazzo in se; tornando ad osservarlo, notò che intorno alla cintura verde scuro, vi erano delle mini granate forate che pendevano da essa e che tenevano su dei pantaloni larghi e lunghi con protezioni per le ginocchia, al di sotto dei quali portava degli stivali da combattimento neri alti fino al ginocchio con suole e fori di color arancione. Tornando ad alzare lo sguardo sul viso del compagno poté vedere pure una maschera frastagliata e nera, che all’estremità sui bordi, aveva una grande forma di bagliore bordato di arancione.
Dall’altro canto, nel studiare l’amico d’infanzia, non si accorse che quest’ultimo l’aveva notata, trovandola decisamente attraente e che quel costume metteva fin troppo bene in evidenza le sue graziose forme. Di fatti, sentendo lo sguardo della ragazza sul suo corpo, non poté essere orgoglioso della sua prestanza fisica visto che non fu in grado di ignorare quel leggero rossore che ogni tanto compariva su quelle adorabili guance lentigginose, che avrebbe voluto mordicchiare e baciare. Ancora una volta, pensare a certe cose, contro la sua volontà a detta sua, Katsuki divenne rosso; un colpo di tosse per attirare l’attenzione, All Might li fissò con due grosse scatole e chiese di seguirlo e li portò in campo d’allenamento che ricordava vagamente una città.
-Bene ragazzi, oggi sarà una prova di combattimento al chiuso. È vero che di solito i combattimenti contro i criminali avviene all’aperto, ma staticamente parlando, la maggioranza di esse, si svolge all’interno di un edificio-
-Dunque, come si svolgerà questo test?- Chiese Momo
-Semplice, vi dividerò in quadre da due e ciascuna coppia verrà smistata in “criminali” ed “eroi” e questa volta non ci saranno robot da spaccare- da lì tutti iniziarono a fare domande, -Calma ragazzi non vi capisco se parlate tutti insieme... per quanto riguarda lo svolgimento, verrà così... i “criminali” entreranno in un edificio dove faranno la guardia ad un arma nucleare che vorranno usare e gli eroi ovviamente dovranno impedire ciò entro un limite di tempo. Se gli eroi catturano i criminali o raggiungano l’ordigno prima dello scadere del tempo avranno vinto, se invece i criminali riescono a tenere al sicuro l’arma o anche a catturare gli eroi vincono loro-
-Come faremmo le squadre?- Confuso Iida
-I vostri compagni ed il vostro ruolo sarà a sorte-
-Davvero?- Incredulo il ragazzo
-Beh... molti professionisti si trovano costretti da certe circostanza a fare delle “accoppiate” improvvisate ed alcune volte alcuni eroi più esperti sono affiancati da quelli con poca dimestichezza, forse fa parte anche questo dell’addestramento- gli spiegò calma Izuku
-Capisco, dobbiamo guardare al futuro... chiedo scusa-
-In ogni modo iniziamo!- Iniziando a fare le coppie.
Le varie coppie furono formate, alcune erano equilibrate ed altre completamente illogiche tipo: quella tra Katsuki e Tenya, mentre quella di Izuku e Ochaco sembrava quella svantaggiata; furono loro quattro ad iniziare quella lezione pratica che dopo i vari consigli ed avvertimenti, l’esercitazione iniziò. Per prima cosa Iida e Bakugo entrarono in un edificio per sistemarsi ed immergersi nella loro parte, mentre dopo cinque minuti di vantaggio le due ragazze si introdussero nel nascondiglio. Izuku, prima di farlo, spiegò delle varie strategie sorprendendo l’amica, che accettò senza commentare, notando che durante quei giorni a scuola la verdina aveva comunque fatto tesoro del modo di ragionare di Katsuki. Quest’ultimo, all’interno di una stanza, ghignò pensando che era arrivato il momento di battere quella scocciatura, anche se carina, di Izuku e spingerla a fargli vedere il suo vero potenziale. Ordinò al compagno, con fare arrogante, che si sarebbe occupato lui di Izuku, per poi andare incontro alle due; come si aspettava la verdina, Katsuki si concentrò unicamente su di lei, mentre Uraraka poté scivolare via senza farsi vedere.
-Bene, bene, che dici? Mi mostri, ora, cosa mi nascondi?- Preparandosi
-Io non ti nascondo nulla!- Mettendosi in posizione
-Oh andiamo Deku! Mi devi una spiegazione!- Lanciandosi
-Prima di tutto, non ti devo nulla!- Bloccandolo e sbattendolo a terra tramite solo il braccio, -Secondo, a te che importa!?- Fredda per poi schivare le esplosioni
-Oh me le devi eccome! Di norma non mi importerebbe, ma mi secca che qualcuno mi menta- creando delle esplosioni molto devastanti
-Che stanno facendo i due?- Chiese Kirishima nell’aula monitor
-Sembrano che stiano discutendo- rispose un altro
-Accidenti, sembra che Bakugo voglia uccidere Midoriya- preoccupata una ragazza
-Professore non dovrebbe ecco... interrompere lo scontro?- Chiese Kirishima preoccupato
-No, se la caveranno ne sono certo- spiegò, -“Sarà dura per te giovane Midoriya a limitarti tantissimo ad utilizzare il One For All”- Pensò invece l’eroe.
Dopo tanto tempo, Izuku, si ritrovò veramente in difficoltà nell’affrontare quell’avversità e di solito aveva una strategia degna per ogni evenienza, solo che in quel caso non ne aveva; il motivo non era il suo avversario, ma le circostanze, che doveva non solo tenere impegnato Katsuki e tenerlo distratto, ma anche non utilizzare il suo quirk e ciò non era del tutto facile come si poteva pensare. Alla fine si dovette arrendere alla prospettiva che doveva per forza attivarlo ed utilizzalo, ma solo per la difesa, non amava fare del male alla gente; se doveva sconfiggere il biondino con il suo potere, avrebbe fatto in modo che i danni sarebbero stati minimi, purtroppo non fece in tempo, per via di una forza maggiore, a creare una soluzione, che non riuscì in tempo a schivare un’esplosione fin troppo vicina. Si ritrovò a caricare il braccio destro, con più potenza di quello che aveva preventivato, ed in quel modo spinse l’onda d’urto dell’esplosione verso l’alto; nel farlo, non solo prese alla sprovvista tutti, compreso Katsuki che la fissò senza parole, ma portò alla vittoria il suo team, disgraziatamente a grande prezzo, si slogò la spalla per il brusco movimento. A fine esercitazione, Izuku si ritrovò nell’infermeria della scuola, dove Recovery Girl le sistemò la spalla con tranquillità e le spiegò che era stata fortunata se non si era fatta nient’altro, la ragazza la ringraziò per poi prendere coraggio a due mani e le chiese, -Mi potrebbe prendere come sua apprendista?-
-Come?- Stupita la donna
-Vede...- guardò All Might che era lì con lei, -Come ben sa, questo quirk mi è stato donato dal All Might solo che... ho un altro tipo di unicità e...-
-Ora ricordo... è lei di cui mi parlavi vero? Quella che ha il bacio curativo- sorrise
-Sì, è molto potente solo che... ha bisogno beh...-
-Di un mentore medico- concluse la donna, -Facciamo così, dopo le tue solite ore scolastiche vieni qui ok?- Dolcemente
-Davvero?-
-Ti metterò alla prova prima di insegnarti qualcosa-
-Va bene... ci vediamo presto!- Alzandosi per poi uscire
-Grazie- commentò l’eroe
-Non c’è di che, ma prenditi cura di lei mi raccomando-
-Certo che lo farò- sorrise uscendo.
Nel frattempo, un incazzato Katsuki, se ne stava tornando a casa, sapeva di aver stuzzicato il cane che dorme ed ora ne pagava le conseguenze, ma non si sarebbe mai aspettato che quella nerd, potesse avere un potere così... devastante e vederla soffrire per causa sua, di nuovo, gli si stringeva il cuore. Averla portata a slogarsi la spalla lo mandava in bestia, si era sentito ferito anche nell’orgoglio per aver perso, soprattutto contro di lei cosa che non doveva accadere, principalmente davanti alloro idolo.
-Kacchan!- Lo richiamò Izuku tirandolo fuori da quei pensieri
-Che vuoi nerd?- Girandosi a guardala
-C’è una cosa che penso che tu debba sapere- sussurrò, -Il... mio attuale quirk... me lo ha dato qualcun altro-
-Come?- Spiazzato
-Il quirk che ho usato oggi... non lo so ancora gestire bene- mentì per metà, -Volevo batterti senza usarlo, ma... vederti fare “sul serio” mi ha spinto a farlo ecco... ma ti prometto che un giorno riuscirò a gestirlo meglio e potrò superarti dopo averlo fatto mio!- ma pensò, -“Che cavolo ho detto?! Non era ciò che volevo dirgli”- nel panico più totale
-A me che dovrebbe importare nerd di merda!? Ciò che mi ferisce di più è aver PERSO- girandosi del tutto sbottando
-Io...- stupita
-Zitta!- Avvicinandosi, -Hai visto gli altri del nostro corso?! Pensavo che fossero dei perdenti, ma ciò non è ed ha cambiato la mia prospettiva, ma sappi una cosa ed ascoltami bene- afferrandola per il bavero della tuta, -Da adesso in poi sarò il numero uno della classe! Quindi non pensare di battermi di nuovo!- Seccato lasciandola ma stando attento a non farle altro male
-Kacchan- mormorò lei preoccupata
-Bakugo ragazzo mio!- Comparve dal nulla All Might, -Ti do un consiglio, la troppa sicurezza fa bene, ma ricorda, non farti accecare dall’orgoglio-
-Lasciami All Might- liberandosi dalla presa, -Prima non l’ho mai detto, ma sappi che ti supererò ed andrò più in alto di te- per poi andarsene.
L’eroe fissò Izuku, che sospirando stanca per le cure dell’infermiera, che toglievano energia al povero paziente, la vide mordersi un labbro e tornare dentro; la giovane lo aveva fatto solo per riprendere le sue cose e tornare a casa con molti pensieri nella testa che vagavano intorno ad unica persona, ossia Bakugo. Dall’altro canto, Katsuki sopra il treno, si diede del cretino, non era così che avrebbe dovuto e voluto comportarsi, soprattutto verso il suo eroe preferito; ripensando a quello sguardo di Izuku e le sue parole tutte per lui, lo avevano acceso, disgraziatamente più tosto di chiederle delle vere spiegazioni, si era “scagliato” contro.
Il giorno seguente, davanti alla Yuei, gli studenti trovarono un grosso manipolo di giornalisti pronti a porre domande a tutti gli studenti della 1-A sulle lezioni di All Might; tutto ciò mise a disagio molti di loro, alcuni entusiasti e chi come Katsuki, si era innervosito e più di tutti il biondo cenere li mandò al diavolo più volte. Tra tutti gli studenti, che cercava di passare in osservato, c’era Izuku, che lungo la strada era quasi vicino all’entrata finché non fu notata da una giornalista; quest’ultima scandagliando con lo sguardo tutti i presenti, vide di profilo e gli sgranarono gli occhi, pensando di aver scoperto un grosso scoop per la giornata.
-Ehi tu! Aspetta!- Raggiungendola; -Non sei la ragazza che viene dall’America?- Bloccandola per la spalla buona
-Eh!?- Tutti si voltarono verso Izuku
-Come?- Confusa Izuku
-Ma sì! Sei quella ragazza che in America era al fianco di All Might!- Allegra la giornalista, -Sei la pupilla del Simbolo della Pace, vero? Cioè la sua assistente- sorrise di più
-Hahahaha! Oh cielo non un’altra volta!- Ridacchiò la ragazza
-Come?- Confusi i giornalisti
-Non siete i primi a chiedermi ciò- scosse la testa, -Ma vi sbagliate, io non sono mai stata in America e sì, molti mi hanno sempre confusa quella tizia- finta dispiaciuta
-Oh, dunque tu...-
-Esatto, sono solo una ragazza giapponese qualunque che non è mai stata in America- mentì; -In ogni caso, sulle lezioni di All Might, dico solo questo- sorrise, -Sono particolari, ma non hanno nulla da invidiare dei suoi colleghi... buona giornata- superando il professor Aizawa che li stava per aggiungere.
L’insegnate, prima di mandar via quegli avvoltoi dei giornalisti, la fissò in silenzio mentre raggiungeva i compagni all’entrata; stessa cosa fecero gli amici d’Izuku, che la guardarono stupefatti, ma quelli che più di tutti avevano un certo senso un peso maggiore erano quelli di Shoto e di Katsuki. Quest’ultimo, la seguì verso il suo banco, dal tronde era fortunato ad averla proprio dietro di se, aveva una scusa in più per “starle” dietro più degli altri; questo in qualche modo incendiò dentro di se un moto di una strana possessione, solo lui poteva e doveva capire la verità su di lei.
-Bene ragazzi, oggi faremo qualcosa che non vi piacerà per niente- parlò il professore appena entrato
-“Di che cosa si tratterà?”- Pensarono tutti quanti
-Purtroppo per voi oggi dovrete... eleggere il vostro rappresentante di classe-
-“Qualcosa di normale, meno male”- pensò qualcuno
-Io vorrei propormi!- Iniziarono ad urlare tutti quanti
-Dovete farlo tra voi- sospirò l’uomo
-Calmatevi, il ruolo da rappresentante non è per tutti- sospirò Tenya
-Vuoi candidarti tu?- Chiese uno con scetticismo
-Sì, ma voteremo democraticamente- spiegò
-Giusto!- Sorrise Izuku, -Un vero rappresentante di classe deve avere: carisma, una tendenza alla leadership perfetta e che sappia ascoltare tutti e dare ottimi consigli-
-Vero ed anche essere propenso ad aiutare chi è in difficoltà- sorrise Yaoyorozu
-Allora votiamo- sorrise una ragazza dalla pelle rosa, che si chiamava Mina Ashido
-Le va bene se lo facciamo?- Chiese Iida al professore
-Sì, solo se fate veloce- dentro al suo sacco a pelo.
A queste parole, si susseguirono prima dei mormorii ed infine il suono di penne che scivolavano su pezzettini di carta; la votazione fu del tutto anonima e nel momento in cui si fecero lo spoglio dei voti, saltò fuori che i nomi più votati erano di Izuku Midoriya e Momo Yaoyorozu. Per quest’ultima non c’erano troppi dubbi, aveva tutti quei punti elencanti prima e soprattutto era intelligente, ma per quanto riguarda Izuku lei stessa ne rimase piacevolmente sorpresa non aspettandosi tutto ciò; prima che iniziassero i “festeggiamenti” della candidatura, suonò la campanella per il pranzo e tutti andarono in mensa ed Izuku notò subito che Tenya era abbattuto per la scoperta dei responsi della votazione.
-Mi dispiace, non mi aspettavo una cosa del genere- sospirò la ragazza
-Non ti devi dispiacere Izuku- sorrise tranquillo Tenya, -Me lo dovevo aspettare-
-Davvero?- Confusa Izuku
-Vero- intervenne Ochaco, -Sei una delle poche persone nella nostra classe che potrebbe aiutarci, hai una vera vena di comando, ma non sei nemmeno troppo egocentrica-
-Verissimo- concordò l’altro
-Sei sicuro?- Lo guardò seria Izuku, -Tenya, so che ci tenevi a diventare rappresentante di classe-
-Lo so, ammetto che ci tenevo, ma a conti fatti sei meglio tu- tranquillo
-Beh... immagino che voi due siete tra quelli che mi hanno votato- si passò una mano tra i capelli
-Hai un ottimo intuito, altro punto a tuo favore- sorrise ancora Iida tranquillo.
Izuku non era del tutto sicura che lui avesse, in qualche modo, già superato quel problema di non essere neanche scelto, finché un allarme d’un emergenza fece scattare tutti e creare caos e panico tra gli studenti; cosa che spinse Iida stesso a chiedere ad uno studente più grande delle spiegazioni ricevendo come risposta che quell’arme erano da “secoli” che non suonava e quindi segnalava un pericolo imminente. Era l’unico che non aveva perso del tutto la lucidità cosa che lo spinse a guardare un attimo fuori dalla finestra, scoprendo che il problema era stata causato l’entrata improvvisa e “forzata” di alcuni giornalisti; scoperto ciò, chiese ad Ochaco di farlo levitare ed unito al suo quirk riuscì a raggiungere a tempo record l’uscita d’emergenza e sedare tutti spiegando cos’era in realtà successo. Una volta in classe, si tornò ad ufficializzare i due rappresentanti di classe, ma stupendo tutti, Izuku prese la parola, -Ringrazio chi mi ha votato, ma devo declinare questo titolo- tutti la fissavano sconvolti, soprattutto Katsuki
-Eh? Perché?- Chiese una ragazza
-Per il semplice motivo che la mia nomination non era prevista da parte mia e che c’è un’altra persona degna di questo titolo e che oggi mi ha dimostrato ancor di più che ho ragione... parlo di Tenya Iida, lui si è dimostrato in grado di gestire egregiamente un grosso numero di persone nel panico- sorrise
-Cosa?- Stupito il diretto interessato
-Dunque, nomino al mio posto Iida Tenya come rappresentante di classe- avvicinandosi e gli mise una mano sulla spalla, -Congratulazioni- sorridendogli
-Ehm... grazie- stupito
-In effetti Midoriya non ha tutti i torti- ridacchiò un loro compagno di classe
-La sua posa mi ha ricordato uno di quei omini della segnaletica d’emergenza- parlò un altro
-Benvenuto Iida come rappresentante- dissero in coro gran parte degli studenti.
In tutto questo, Katsuki si domandò con quale superficialità la ragazza avesse ceduto quel posto a quel tipo e non a lui; si ritrovò a stringere le mani a pugno per la frustrazione e rabbia, dovette ammettere a se stesso che Iida era l’unica scelta logica da fare in quel momento. Alla fine delle lezione, Katsuki che si ricordò dell’invito della madre, di portare a cena Izuku e visto che ieri sera era rimasta a farsi curare le ultime ferite, non c’era stato verso, ma avrebbe sfruttato quel giorno, così si voltò verso di lei, -Ehi Deku!- Richiamando la sua attenzione
-Uhm? Che c’è Kacchan?- Curiosa
-Stasera mia madre ti vuole a cena, dunque oggi verrai con me-
-Ehm... oggi non posso mi dispiace, ho già un impegno- scosse la testa
-Dovrai allora rimandarlo nerd, verrai con me con le buone o con le cattive- assottigliò lo sguardo
-Ci tieni tanto ad avermi a cena?- Alzò un sopracciglio
-Prima cosa è un’idea di mia madre, non mia, seconda cosa lei ti aveva invitato ieri, ma visto le conseguenze ho deciso di farlo oggi, che stai meglio- seccato
-Di un po’, hai aspettato per non far pensare a tua madre che sei stato tu a conciarmi male?- Quasi divertita andando verso l’uscita
-Tsk! Non me ne importa nulla del suo parere- quasi imbarazzato
-Capisco, ma non posso davvero, è una cosa... importante- cercò di svignarsela
-Niente storie nerd!- Afferrandola per un braccio ed infine prenderla in braccio, -Verrai a casa con me- uscendo.
Per tutto il tragitto dalla scuola alla stazione, Izuku cercò senza far male a Katsuki, di liberarsi dalla sua presa e disgraziatamente per lei non fu possibile per via della presa salda sulle sue ginocchia e una presa sulla spalla, -Ohi non ti muovere troppo- secco
-Non ti ho detto io di prendermi così!- Secca a sua volta
-Mi ci hai costretto tu- con nonchalance
-Io!? Ti avevo detto che avevo un appuntamento che non potevo e non volevo mancare- irritata
-Senti, mia madre mi ammazza se non vieni a cena-
-Dirgli che avevo un impegno urgente no? Troppo complicata per te a quanto pare- Seccata
-Non mi crederebbe, penserebbe che non lo abbia fatto-
-Va bene, vengo... basta che mi metti giù, so camminare anche da sola-
-Uhm... no, mi diverto tenerti così- ghignò
-Giuro... prima o poi te la farò pagare- stanca
-Contaci, resterò io il numero uno- per poi vederla pensierosa, -Ohi nerd a che pensi?-
-Ad oggi... non ti è sembrato strano che un gruppo di giornalisti sia riuscito superare le barriere della scuola?- Lo fissò negli occhi
-Può capitare no?-
-Alla migliore scuola di supereroi che ha la più vasta gamma di tecnologia difensiva alla vanguardia?- Scettica, -Non credo proprio- scosse la testa.
A quelle parole Katsuki la mise giù e la fissò mentre si avviava al suo fianco pensierosa, in effetti la questione non gli tornava nemmeno a lui; stizzito per doverle dare ragione, spostò la conversazione su un altro argomento, ossia quello che era successo prima di entrare in classe. Izuku si bloccò e lo guardò confusa, non riusciva a capire di cosa parlava, -Hai mentito alla giornalista-
-Oh quello, beh... se ammettevo che in effetti ero stata in America mi avrebbe fatto altre domande- sorrise, -Sei l’unico della classe che sa, che mi sono trasferita da lì prima di quest’anno... a parte il preside e gli insegnanti-
-Hai qualche legame con All Might? In modo diretto?- Assottigliò lo sguardo
-Guarda che l’America è più tosto grande sai?- Sghignazzò; -Ti posso dire che io sono stata a vivere in Texas non a New York, la sede dell’agenzia del nostro idolo si trova lì-
-Sicura?-
-Sentiamo, perché dovrei mentirti sul nostro idolo e poi cosa ti cambierebbe?- Alzò un sopracciglio
-So che mi stai nascondendo qualcosa- incrociò le braccia al petto
-Concedimene qualcuno Kacchan, non ci vediamo da anni e poi, immagino che ci siano cose di te, che nemmeno io so- sorrise calma, -Ma immagino che come me, non ti arrenderai e cercherai di “conoscermi” a fondo, anche se non capisco cosa ti serva sapere tutto di me- scosse la testa.
Katsuki gli avrebbe voluto rispondere con arroganza che in quel modo l’avrebbe potuta battere facilmente, anche se in parte avrebbe mentito; perché il suo bisogno di sapere tutto di lei era collegato ad uno strano desiderio che era nato lo stesso giorno in cui l’aveva rivista dopo anni di separazione. In ogni caso, non fece in tempo a rispondergli che arrivarono a casa sua ed appena varcarono l’entrata furono travolti dalla furia della padrona di casa, ma si placò nel vedere Izuku.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Che succederà adesso? Izuku avrà ragione o è entrata in paranoia? Katsuki ammetterà d’essere attratto da lei o rischierà che gliela portino via? A presto!

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Capitolo 5
*** Attacco ***


5° Attacco
 
 
 
La signora Bakugo accolse felicemente i due ragazzi ed abbracciò espansiva la povera Izuku che rimase travolta da tutta quella felicità e la trascinò per fino in casa, lasciando shockato il figlio per nulla preparato da quel genere di reazione. Quest’ultimo entrò con fare annoiato e sentì sua madre ringraziare la più piccola per quella fasciatura, domandandosi se in effetti gli avesse detto qualcosa in proposito; dall’altro canto, Izuku disse solo che era stato un dovere, -Ah se fosse per te sarei rimasto ferito piccola nerd?- Seccato
-Ma che dici Kacchan!?- Voltarsi a guardarlo, -Ti ho aiutato perché ti si leggeva in faccia che non saresti tornato a casa prima di cena per farti curare-
-Oh è stato per pietà?- Irritato
-Ma perché stiamo litigando per una cavolata del genere?- Sospirò, -Comunque la ringrazio per l’invito Mitsuki san, anche se sarei dovuta essere tutt’altra parte- ridacchiò nervosa
-Come sarebbe a dire? Mio figlio ti ha rapita?- Spiazzata
-Eh? Oh no!- Lo difese subito agitando le mani in avanti, -Non era... un impegno urgente, così ho... preferito venire qui, anche se abitiamo a pochi metri di distanza- sorrise
-Beh... non volevo farti cenare da sola, ho saputo che “vivi” da sola adesso-
-Sì, ma non per molto- scosse la testa, -Mamma dovrebbe sistemare i suoi impegni lavorativi e poi verrà a trovarmi-
-Capisco... sai... mi si è stretto il cuore sapere che dal giorno all’altro tutta la tua famiglia se ne andata-
-Ci è dispiaciuto anche a noi a dire il vero, ma papà ha voluto portarci con lui e poi grazie alcuni medici dove ci siamo trasferiti... mi hanno aiutato diciamo così- mentì a metà
-Davvero?-
-Sì, qui il medico mi disse che ero una quirkless e come potrà immaginare mi sconvolse per tutto il tempo, anche se non mi ha quasi mai abbattuta completamente; una volta arrivata in America, dopo un fatto particolare, i medici di lì hanno costato che qui o avevano manipolato i risultati o semplicemente avevano sbagliato a leggere i segnali- si grattò la nuca
-Davvero?- Scettico Katsuki avvicinandosi
-Sì, a quanto pare risulta così a loro, il mio quirk è... basato sull’emozioni ed è uno di quelli classificati come Quirk “emotivi” ed sono molto rari-
-Wow sentito Katsuki? Izuku ha un bel quirk... cambiando argomento, come ti trovi a scuola?-
-Bene, le lezioni non sono così pesanti come pensavo, anche se le esercitazioni pratiche da eroi sono quasi massacranti- ridacchiò, -Ora Mitsuki san avremmo dei compiti, possiamo studiare qui?-
-No, studieremo in camera mia, vieni nerd- trascinandola via
-Ehi! Che modi!- Si lamentarono le due
-Lascia la porta aperta Katsuki ok?! Voglio sentirvi- assottigliò lo sguardo simile al figlio
-Sì, sì, vecchia!- Irritato.
Katsuki spinse dentro la ragazza e socchiuse la porta, cosa che fece ricordare alla verdina che Mitsuki gli aveva chiesto di tenerla aperta, ma dovette zittirsi all’occhiataccia del giovane, che poco dopo la raggiunse sul letto. Izuku iniziò ad indietreggiare che finì contro la parete, facendo sfoggiare un ghigno divertito al biondo, -Non dicevi che non hai paura di me?-
-Infatti non mi intimorisci- secca e trovando una calma che non provava
-Oh davvero?-
-Non mi faresti nulla, se no dovresti spiegare a tua madre perché hai socchiuso la porta invece di tenerla aperta-
-Lo sai che non me ne importa nulla di quel che pensa quella donna-
-Giusto ma la temi- ridacchiò
-Adesso parliamo seriamente- serio ignorando quel commento, -Non credo ad una sola parola di quello che le hai detto sul tuo quirk-
-E te pareva, per te mento soltanto- sbuffò
-Dimmi allora... ti interessa qualcuno della nostra classe?-
-Eh?-
-Ti piace qualcuno?- Avvicinandosi al suo viso
-Ma che... ohi togliti!- Lo spinse via con un po’ troppa forza.
Katsuki, non aspettandosi una tale reazione o meglio, tutta quella forza, andò a sbattere contro la parete e picchiando la testa, cosa che fece accorre la signora Bakugo che aprendo la porta si ritrovò una scena al quanto singolare. Izuku era parzialmente sdraiata con le braccia propense come se avesse spinto qualcosa lontano da se e vedendo che il figlio era spiattellato contro il muro, immaginò che fosse effettivamente così; per la sicurezza della loro ospite, Mitsuki cercò di mantenere la calma che gli rimaneva, doveva aspettarsi qualcosa del genere, da quel cretino del figlio.
-Si può sapere che è successo?- Immaginandosi già la risposta
-Nulla!- Dissero i due nel panico
-Davvero?- Incrociò le braccia al petto
-Certo che sì- quasi imbarazzata Izuku
-Farò finta che tu!- Indicando il figlio, -Abbia tenuto la porta aperta come ti avevo detto-
-Senti un po’ strega, io ed Izuku dovevamo parlare in privato e poi l’avrei riaperta- secco
-Ma non mi dire, solo parlare eh?- Alzò un sopracciglio
-Certo che sì!- Rispose il figlio irritato
-Allora mi spieghi come sei finito contro il muro? Dubito che ci sei finito da solo e di tua volontà- lui rimase muto, -Bene... ora studierete in salotto- uscendo
-Grazie- le sorrise tesa Izuku, seguendola.
La ragazza si sentì più calma una volta tornata in salotto sotto l’occhio vigile della donna; non riusciva a capire per quale stramaledetto motivo “l’amico” si fosse comportato in quel modo e poi fargli una domanda del cavolo come quella e non era nemmeno la prima volta che gliela rivolgeva. Sospirò esasperata con se stessa, non riusciva a trovarci un senso logico, ma non vedendo via d’uscita da quei pensieri decise di buttarsi sullo studio e nel momento che lo fece, fu raggiunta da Katsuki, che era ancora irritato per prima.
-Ehm... tutto ok?- Gli chiese
-Tch! Pensa per te- sibilò
-Sei tu che mi sei “saltato” a dosso senza apparente motivo e fare domande... scomode- per poi inclinare la testa di lato, -A meno che...- pensierosa
-A meno che, cosa?- Sulla difensiva
-Che tu non l’abbia fatto per aiutare qualcuno della nostra classe- scrollò le spalle
-Ma quando mai farei un favore a qualcuno?- Stizzito
-Giusto- ridacchiò, -Tu lo faresti solo se ci fosse un tornaconto per te- sorrise calmo; -Comunque la domanda rimane, per quale motivo ti stai “impicciando” dei fatti miei?-
-Non sono solo affari tuoi- schioccò la lingua sul palato
-Lo sono invece-
-No!- Sbottò
-Sì!-
-Che avete da urlare!?- Intervenne Mitsuki
-Kacchan non vuole ammettere che ho dato la risposta giusta alla domanda d’inglese e per giunta non vuole studiare- incrociò le braccia sotto il seno
-Ma che diamine blateri!?- Katsuki irritato sottovoce, ma stupito
-KATSUKI!- Mollandogli un pugno in testa, -Mettiti sotto con lo studio... a proposito Izuku cara ti piace ancora il katsudon?-
-Sì, perché?-
-L’ho fatto per cena-
-Non si doveva disturbare-
-Nessun disturbo- sorrise lei, -Vado a finire la cena; fra non molto dovrebbe tornare anche mio marito- tornando in cucina
-Sei veloce a mascherare una discussione, quanti segreti sei riuscita a mantenere?- Commentò Katsuki una volta soli
-Tanti e tali rimarranno- fece un mezzo sorriso.
Katsuki avrebbe voluto allungarsi e mordere quelle labbra e solo a quel pensiero non solo arrossì fino alla punta dei capelli, ma fece scoppiare addirittura qualcosa portando a galla un dolore allucinante; gemendo attirò l’attenzione delle due donne che lo fissarono e prontamente la prima a reagire era stata proprio Izuku. Gli corse prontamente al fianco e guardò la mano per poi toccare delicatamente il punto che sembrava far male al ragazzo e fece uscire anche se non volontariamente, un fascio di luce di color acqua marina su quel punto, cosa che portò alla sparizione del dolore nel biondo.
-Stai bene?- Apprensiva
-Sì, sto bene ma... come hai fatto?- Stupito
-A far che?- Si staccò da lui
-Ad alleviare il mio dolore?- La fissò negli occhi
-Eh? Io non ho fatto nulla, giuro- alzò le mani al cielo
-Non starete litigando ancora spero?- Seria la donna
-No mamma, chi litiga- seccato, -Stavo cercando di capire come ha fatto ad alleviare il dolore dell’esplosione che avevo causato- sospirò
-Sicuro che sia stata lei?- Alzò un sopracciglio
-Certo, chi se no?!- Irritato
-Giuro, non lo so nemmeno io- mentì in parte, -Anche se...- sussurrò a se stessa
-Ohi nerd che hai da borbottare?- Curioso ed irritato
-Nulla!- Presa in contro piede.
La donna li fissò con un sopraciglio alzato, aveva notato più di una volta lo sguardo del figlio posato sulla ragazza, gli ricordava molto lo sguardo di un marito verso la propria amata moglie; ridacchiò, quei due avevano una cotta l’uno per l’altra, solo che non se ne rendevano conto. Il suono della serratura fece voltare tutti e tre e poco dopo in salotto comparve il signor Bakugo che sorrise calorosamente alla loro ospite e poi alla moglie dandogli un dolce bacio.
-Allora Izu-chan, come vanno le cose?-
-Molto bene signor Bakugo e lei con il lavoro?-
-Tutto ok posso dire- si sedette sul divano, -I tuoi?-
-Tutto bene, papà è stato promosso come socio d’affari e mia madre lavora come impiegata- scrollò le spalle
-Interessante, torneranno in Giappone?- Curioso
-Papà non credo, mamma dovrebbe tornare di sicuro per le vacanze natalizie- sorrise
-Allora questo inverno la rivedremo? Se la senti, dille che sarà ben venuta qui con noi-
-Lo farò grazie per l’ospitalità- gentile la ragazza
-Tu che dici cara? Sono stato troppo precipitoso?- Guardando la moglie
-No, l’avrei proposto pure io- sorrise.
Il resto della serata proseguì in maniera abbastanza tranquilla dove si raccontavano, più che altro Izuku, alcune vicende passate; era intenta a riprendere le sue cose, quando gli arrivò un messaggio di Toshinori che le chiedeva se si potessero vedere a casa sua. La giovane per un momento si morse il labbro inferiore dubbiosa, per poi uscire salutando velocemente tutti quanti; arrivata a destinazione, sulla porta trovò, Izuku trovò non solo il suo mentore ma anche l’infermiera della scuola e quindi li invitò velocemente in casa dove offrì loro del the. In seguito si scusò, di nuovo, per il loro mancato incontro, spiegando un po’ la situazione che si era avvenuta creare dopo le lezioni; i due adulti scossero la testa tranquillizzandola dopo di che Recovery Girl le chiese più informazioni sul suo quirk curativo. Titubante, la giovane spiegò che non aveva nessuna idea se non il sentore che si attivasse ad emozione, poi spiegare cosa fosse successo a casa Bakugo; Recovery Girl pensierosa le chiese di raccontarle come e quando aveva utilizzato la prima volta.
-Beh... ho scoperto di avere questo quirk solo dopo aver incontrato per la seconda volta, di persona, All Might e visto il suo vero aspetto- si grattò la nuca
-Ti ascolto- sorrise gentile la donna
-Beh... avevo circa 10 anni all’epoca e stavo rientrando a casa da scuola a piedi, quando lo vidi saltare da un palazzo all’altro per poi sparire dentro un vicolo. Curiosa com’ero lo raggiunsi e solo in quel momento lo vidi tornare Toshinori-
-Me lo ricordo, ti eri pietrificata per la sorpresa, per poi preoccuparti- sorrise quest’ultimo
-Poco dopo mi feci coraggio e lo raggiunsi chiedendogli se stesse bene visto che avevo notato un espressione dolorante- sbuffò, -Come tutti gli uomini tentò di negare l’evidenza, ma mi accorsi che si teneva il fianco- sospirò, -Non so con che spudoratezza, ma mi lanciai su di lui e gli sollevai la maglia per vedere e per poco non mi venne un mancamento, la ferita era enorme-
-Confermo, era sbiancata come un cadavere, ma dovevi vedere i suoi occhi Recovery, erano determinati- sorrise gentile l’eroe
-Va avanti cara- la incitò la donna ignorando l’uomo
-Pensai che quella ferita doveva essere stata procurata, infatti dall’ultimo scontro contro il suo famosissimo nemico ossia All For One e questo mi portò a pensare e provare una... sensazione di volerlo aiutare e fargli capire quanto lo ammiravo; senza pensarci due volte baciai la ferita e poi allungai una mano “sull’epicentro” del danno e lì comparve una luce acquamarina che curò all’istante il danno, ma non permise il “ripristino” della sua unicità- sospirò
-Interessante- mormorò la donna
-Dopo di che la portai in ospedale, perché era svenuta- spiegò in fine All Might, -Fu lì che decisi che lei era la mia degna erede e scoprimmo infatti che era anche una delle più rare persone che aveva un quirk ad attivazione emotiva- spiegò
-Sì, ne avevo sentito parlare di questo tipo di quirk- mormorò la donna, -Molto bene, ne parlerò anche con il tuo insegnante ragazza- decisa
-Farò di tutto per imparare e migliorare-
-Sono orgoglioso di te già da adesso e... si è fatto tardi, ti domani avrai una prova di salvataggio, ops... non dovevo dirlo- divertito All Might
-Sarò muta come un pesce- sorrise.
Il giorno dopo in città ci furono un po’ troppi “crimini” ed All Might, che stava andando all’UA, li fermò tutti, ma a costo di finire il tempo giornaliero di trasformazione; a scuola, il professor Aizawa e la 1-A si avviarono per fare la prova del giorno. L’uomo spiegò che la prova sarebbe stata nell’aria d’allenamento U.S.J. The Ultimate Space For Jams; lì avrebbero svolto una prova di salvataggio e per arrivarci avrebbero utilizzato l’autobus della scuola.
-Sai Midoriya, sono sempre stata una ragazza molto diretta e schietta e dico sempre ciò che mi passa per la mente- disse una ragazza dai lunghi capelli verdi e fattezze di una rana
-Oh ciao Asui!- Spiazzata Izuku
-Chiamami Tsuyu e poi sai... il tuo quirk assomiglia molto a quello di All Might- disse di getto
-Ma davvero?- Ridacchiò Izuku nervosa
-Ferma Asui, All Might non si fa mai male nell’utilizzare il suo quirk- intervenne Kirishima, -Senza offesa- sorrise teso verso Midoriya, -Anche se un po’ invidio il tuo quirk, è fenomenale-
-In realtà nemmeno io mi faccio male con il mio quirk- borbottò Izuku
-Davvero?- Stupito, -Ma l’altra volta-
-L’altra volta è stato solo un caso capelli di merda- intervenne Katsuki, -Deku è stata costretta fare un movimento brusco per non farsi saltare in aria dal sottoscritto- fulminò il rosso
-Kacchan! Sii più gentile con le persone- sospirò Izuku
-Ma dai non vorrai dire...- fu interrotto
-Glielo stavo per spiegare con più calma- lo guardò con nonchalance
-Tch!- Secco, -Fa come vuoi nerd di merda-
-Il solito bambinone- borbottò la ragazza, -Per darvi una spiegazione, nel mondo ci sono vari quirk che si assomigliano tra loro ed anche il mio non fa eccezione- sorrise; -Forse ti è sembrato simile, solo per come lo utilizzo, mi sono proprio ispirata ad All Might, tutto qui- spiegò gentile
-Capisco- sorrise, -Mi era sembrato-
-Tranquilla, non sei la prima che me lo domanda- accarezzandole i capelli.
Nel momento in cui tutti gli studenti misero piede all’interno della struttura rimasero completamente affascinati, solo che c’era un problema mancava qualcuno all’appello, di fatti Aizawa chiese sottovoce al collega, il professore e Pro Hero Tredici, dove fosse All Might. L’eroe presente spiegò di rimando, sempre sottovoce, che purtroppo quel giorno All Might aveva esaurito il tempo per trasformarsi per motivi eroici; come ci si poté aspettarsi, la situazione stizzì Aizawa, in ogni caso i due decisero di apportare qualche modifica, ma comunque iniziarono la lezione. Izuku, però, si guardava costantemente in giro con fare ansioso, sentiva al livello dello stomaco una strana sensazione, come se da un momento all’altro dovesse accadere qualcosa di brutto; ciò non passò inosservato, sia Katsuki che la stava osservando da un po’ e sia professore Aizawa, che quella mattina presto aveva parlato proprio con Recovery Girl della giovane e quindi aveva deciso di tenerla d’occhio.
-Ehi ragazzina che c’è?- Le sussurrò appoggiandole una mano sulla spalla
-Non lo so professore... ho... un fastidio allo stomaco, come se...- borbottò sottovoce
-Cosa?- La voltò per guardarla negli occhi
-Come se oggi dovesse accadere qualcosa di...- per poi sgranare gli occhi per lo stupore e spavento
-Cosa?- La incoraggiò
-Come quello- indicando qualcosa alle loro spalle
-Ma che?!- Si girò il professore e vide una specie di buco nero, da cui uscirono delle persone
-Dannazione, che c***o sta succedaneo?- Imprecò Katsuki
-State vicino! Tredici proteggi i ragazzi!- Urlò Aizawa mettendosi degli occhiali sul viso
-Che succede?- Confuso Kirishima
-Sono... Villan!- Mormorò spaventata Izuku
-Come?- Spiazzati
-Oh Eraserhead e Tredici, secondo i documenti che abbiamo rubato ieri dovrebbe esserci anche All Might- parlò quella specie di buco nero
-Non ditemi che abbiamo riunito così tanti amici per questa “festa” e l’ospite d’onore non è presente?- Parlò un ragazzo dai capelli color indaco ed occhi rossi coperti da una mano inquietante; -Cosa accadrebbe se sapesse che vi abbiamo uccisi tutti?- Per poi scoppiare a ridere.
A quelle parole si scatenò un certo putiferio, i ragazzi si compattarono schiena contro schiena e fianco a fianco per puro istinto, mentre da quel buco nero continuavano uscire sempre più gente; Izuku corrugò la fronte, ma era decisamente pronta a combattere contro criminali del genere, se non fosse che la mano del professore le bloccò l’avanzata. Le bastò un’occhiata da parte sua per capire il significato, lei e gli altri non avrebbero dovuto combattere ed infatti si aggiunse il comando verso il collega da farli andar via sani e salvi prima di lanciarsi nella mischia.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Che ne dite? Izuku starà a guardare o combatterà? Seguirà gli ordini ed andrà via con Tredici? Se avete suggerimenti li accetto... alla prossima!

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Capitolo 6
*** Annunci ***


6° Annunci
 
 
 
Vedere il proprio professore lanciarsi così, a capofitto, nello scontro fece smorzare per un secondo il fiato ad Izuku per la preoccupazione; finché non si ricordò che le battaglie: uno contro molti erano la specialità del professionista. Nonostante tutto, la giovane, rimase molto inquieta per la situazione e ciò toccò l’apice nel momento in cui il cattivo, che si era presentato come Tomura Shigaraki spiegò perché erano lì; di fatti erano tutti lì per un motivo ossia, uccidere il Simbolo della Pace e con ciò fece congelare il sangue nelle a vene a molti dei presenti. Per fortuna ci fu Iida ad afferrare per un polso Izuku, che senza quel freno, di sicuro avrebbe fatto qualche scelta azzardata e molto pericolosa; nel scappare con l’altro professore, però, il Villan viola e fatto di fumo li circondò e bloccò loro la fuga, -Mi dispiace interrompere la vostra fuga, ma non ci possiamo permettere che voi ve ne andiate-
-Ah sì? Lo vedremo!- Ghignò Katsuki saltando in aria con Kirishima
-Fermi!- Urlò Izuku, -Non fatelo- cercò di fermarli
-Coraggioso da parte vostra- ridacchiò il villan, -Ora, però, verrete divisi- iniziando ad attivare il suo quirk, -Torturati e massacrati, uno dopo l’altro- facendoli sparire.
Tutti gli studenti furono divisi attraverso quei piccoli portali alle loro spalle e spediti nelle varie zone di simulazione; Izuku si ritrovò nella zona inondazione, dove fu salvata da Tsuyu dall’essere mangiata da un cattivo dal quirk mutante del tipo piragna. Una volta al “sicuro” insieme alla compagna e Mineta, Izuku iniziò ad “estraniarsi” un po’ per valutare la situazione, -C’è mancato poco, ma la situazione non cambia, siamo ancora nei guai- commentò Tsuyu
-Avevo dei sospetti da ieri, dopo l’entrata improvvisa dei giornalisti- borbottò Izuku, -Speravo solo di sbagliami- sospirò
-È impossibile che sconfiggano ed uccidano All Might! Dobbiamo prendere tempo finché non arrivi e li batta in pochi secondi- piagnucolò Mineta
-“Dubito che arrivi in tempo”- pensò Izuku preoccupata
-Devono aver trovato un modo! Non è nello stile dei cattivi i fare tutto ciò e farsi battere facilmente- schietta Tsuyu, -Ricordi? Quel tipo ha detto che ci avrebbero torturato a morte- seria
-“Dobbiamo trovare un modo per allontanarci da qui per raggiungere gli altri, in questo modo potrei dare una mano ai sensei”- continuò a pensare Izuku
-Ma...- tentò di protestare Mineta
-Credi che, anche se lui fosse qui o arrivasse in tempo, chi ti dice che andrebbe sempre tutto bene?-
-Dobbiamo combattere- disse all’improvvisa Izuku
-Come?!- Scandalizzato Mineta
-Dobbiamo sì, prendere tempo, ma combattendo, non abbiamo altra scelta per sopravvivere qui; pensaci, se All Might fosse qui e avessero davvero trovato un modo per ucciderlo, pensi davvero che solo due professori sarebbero bastati a proteggerci?-
-Ha ragione- annuì Tsuyu
-“Queste due sono pazze!”- Pensò terrorizzato Mineta.
Stessa cosa successe negli altri piccoli gruppetti di studenti circondati dai Villan pronti a far loro male per i loro scopi; una cosa del genere era accaduta con Tredici, che capendo che non ci fosse modo per comunicare con la scuola dovevano proprio trovare un modo per uscire. Alla fine decisero che avrebbero tentato di aprire le porte con la forza per permettere ad Iida, l’unico abbastanza veloce da raggiungere la scuola; c’era anche da dire che prima che il loro rappresentante accettasse il piano, lui non era per niente d’accordo considerandolo troppo pericoloso e che voleva di fatti rimanete al loro fianco. Allo stesso tempo, nella zona delle rovine, il duo Katsuki ed Eijiro avevano liberato in poco tempo la zona; ciò comportò il malumore del biondo che si lamentava della velocità di quel compito, rendendo molto confuso il compagno.
-Sono già finiti?- Scocciato
-Se abbiamo finito qui, immagino che anche gli altri siano nella stessa situazione, dobbiamo andare da loro e dare una mano- determinato il rosso, -Sono preoccupato per quelli più deboli-
-Se vuoi andar da loro, va pure, io devo uccidere quel bastardo che ci ha spedito qui-
-Ma sei scemo!? Lo hai capito che quel tipo non può essere toccato da attacchi fisici?- Sconvolto l’altro
-Ascoltami, quel pezzo di m***a non è solo il loro mezzo per far venire qua questi maledetti, è anche quello che li può portare fuori-
-Può anche essere, ma non c’è modo...- Eijiro non finì la frase che un nemico cercò di colpire Katsuki alle spalle
-Voglio dire- senza scomporsi colpendo con un esplosione il villan alle sue spalle, -Se pure noi abbiamo trovato questi inutili nemici, anche gli altri non avranno problemi-
-Oh, è per questo che sei così calmo-, ma pensò, -“Non me lo aspettavo così”-
-Sono sempre calmo capelli a punta!- Sbraitò arrabbiato
-Oh adesso ti riconosco- sorrise
-Adesso levati, ci vediamo dopo- andandosene
-Aspetta, vengo con te- indurendo le mani, -Mi fiderò dei nostri compagni- seguendolo
-Di la verità, speri di incontrare Deku?- Seccato il biondo
-Parli di Midoriya?- Stupito
-Certo che parlo di quella nerd... ti avverto, stalle lontano- distanziandosi.
Con un piano improvvisato, Izuku ed il suo gruppo riuscirono a scappare e giungere in tempo la piazza, raggiunti dagli altri loro compagni che erano riusciti a sconfiggere i loro nemici; la verdina poté vedere che il gruppo della sua amica Uraraka, stavano trasportando il loro professore gravemente ferito cosa che la fece pensare ad utilizzare il suo quirk curativo sul professore. Ad un certo punto, spostando un attimo lo sguardo in giro, rimase paralizzata per quello che stava vedendo, il loro sensei Aizawa in fin di vita; voleva andare ad aiutarlo quando un lampo giallo entrò in scena mettendo a K.O. i nemici, per andar riprendere un “distrutto” Aizawa, quell’eroe appena raggiunto era proprio All Might.
-Non dovete più avere paura! Ora ci sono io qui!- Posando il collega ai piedi dei suoi allievi
-Meno male che è arrivato!- Cinguettò Mineta
-Sì, vero- sorrise Hanta Sero
-“Per quanto ancora potrà durare?”- Pensò preoccupata Izuku, -Ragazzi dobbiamo allontanarci, così non rischiamo di distrarre All Might!- Alzandosi, -Momo potresti creare delle barelle per i nostri professori?- Guardò la ragazza
-Eh? Certo!- Iniziando a farlo
-Kacchan dammi una mano a metterli sopra alle barelle, ma dobbiamo fare piano!- Iniziando
-Non sei il mio capo! Poi devo distruggere quel...- ma si bloccò nel vedere l’occhiataccia di Izuku
-Kacchan!- Sbottò, -Prima dobbiamo portare in salvo i nostri professori che hanno urgentemente bisogno di cure mediche, ma se non vuoi aiutarmi fa come ti pare!- Irritata, che non si accorse delle scariche verdi intorno al suo corpo, -Kirishima saresti disposto ad aiutarmi?- Cercando di calmarsi
-Eh?- Stupito, -Sì certo- aiutandola
-Grazie- gli concesse un sorriso
-Pre... prego- arrossì un po’, -Sero mi potresti aiutare a sollevare questa barella?-
-Certo!-
-Professore?- Chiese Izuku all'uomo che si stava lentamente riprendendo
-Midoriya...- sussurrò facendola chinare su di lui, -Prova ad utilizzare quel quirk, darò io le spiegazioni a tutti gli altri- al suo orecchio
-Ma prof... non ho...- tentò di protestare
-Midoriya... lo sai che devi farlo, qui sono l’unico esperto da poterlo aiutare... All Might ha già superato il suo limite quotidiano- sussurrò
-Vero, ma... ok professore- cedette, -Ma non le garantisco nulla, l’avverto- sospirò per concentrarsi.
Tutti li guardarono confusi, non capivano cosa si stavano dicendo sottovoce da sconvolgere la compagna, ciò irritò ancor di più Katsuki; già essere stato messo da parte e vedere che quel maledetto di capelli di merda eseguiva i comandi di quella nerd senza protestare lo faceva scocciare, ma notare che il professore chiedere solo di lei lo faceva incazzare ancor più, soprattutto perché era lui il più forte. In quel momento, il biondo non si accorse che tra loro era calato un silenzio e solo dopo aver visto i primi cenni di una specie alone verde circondare la ragazza si concentrò sulla scena davanti a se; si chiese, quindi, cosa avesse in mente, finché come tutti, non la videro calarsi sul professore e lasciargli un bacio leggero sulla fronte, dopo di che perdere i sensi, ma non senza sorridere soddisfatta nel costatare che l’uomo si era ripreso alla grande.
-Brava ragazza- sussurrò appena si rimise seduto, -Voi altri portate Tredici e Midoriya fuori di qui muovetevi!- Urlò
-Sì!- Titubanti tutti quanti
-Come avrà fatto Midoriya a farlo?- Si chiese Kirishima portando via l’eroe ferito
-Ci deve essere delle spiegazioni, glielo chiederemo appena si riprenderà- freddo Todoroki guardando la ragazza tra le braccia di Katsuki, -Ehi Bakugo, sai qualcosa di ciò?-
-Perché dovrei saperne qualcosa?- Stizzito
-Beh... sembra che voi due siate in... “buoni” rapporti- parlò il tipo elettrico di nome Denki Kaminari
-In effetti, il primo giorno di scuola, Izuku ha detto che vi conoscevate- commentò Ochaco
-Tch!- Secco
-Dove credete di andare?- Sbottò all’improvviso l’uomo fumo
-Dannazione!- Imprecò il ragazzo polpo, Mezo Shoji.
Nessuno poté fare altro che bloccarsi, finché uno sparo colpì uno dei nemici e ciò comportò che dovevano essere arrivati i rinforzi ed appena in tempo; di fatti a pochi metri da lì, All Might stava per ritrasformarsi dopo aver spazzato via quelli essere che nel combattimento il nemico aveva chiamato noumu e per fortuna Aizawa era riuscito a limitare molti danni. Tomura trovandosi ferito gravemente da quelle pallottole volanti, richiamò il suo fido alleato chiamandolo Kurogiri ed insieme sparirono in un portale creato da quest’ultimo, ma non prima di aver lanciato un messaggio di morte al Simbolo della Pace e lanciato uno strano sguardo alla giovane Izuku.
Gli studenti non feriti gravemente furono prima riportati a scuola da lì riportati a casa, mentre in ospedale furono portati: ovviamente Tredici, ma anche Izuku che non aveva ancora ripreso conoscenza, che fu fiancata da Toshinori, senza farsi vedere da nessuno. Poco dopo furono raggiunti da Recovery Girl ed Eraserhead, la donna portava con se una cartelletta e fissò All Might, -Nulla di grave, è solo stanca per lo sforzo per controllare il quirk medico- spiegò
-È forte non c’è che dire- commentò Aizawa
-Come stanno gli altri studenti?- Chiese All Might
-Solo qualche graffio, mentre Tredici è stato già sotto i ferri per guarire, ma non è in pericolo di vita-
-Meno male, grazie ancora per il tuo intervento-
-Fidati All Might, se non fossi stato io, sarebbe stata lei e sarebbe di sicuro peggiorata, non so quanta esperienza lei abbia con i Villan, ma non le potevo permettere di seguirti in battaglia- serio
-Ti ringrazio- avvicinandosi alla giovane, -Non solo per me, ma anche per lei- sorrise mesto
-Ti sei affezionato a Midoriya vero?-
-Sì... per me... non so... è come una figlia- accarezzandole i capelli
-Mmm... è talentuosa e sa come gestire le situazioni come quella di oggi, l’ho sentita chiaramente dare ordini e compiti- ridacchiò, -Secondo me sarà una tua degna erede-
-Lo credo anch’io... a proposito... cosa diremo agli studenti di questo quirk?- Si girò, -Dubito che sia passato inosservato che ne abbia due differenti- serio
-Non ti preoccupare, ci penso io a spiegare tutto- sospirò il moro
-Basta che mantieni il nostro segreto-
-Di questo non ti preoccupare ok?- Seccato, -So fare il mio lavoro- alzò gli occhi al cielo
-Che mal di testa- mormorò la ragazza aprendo gli occhi
-Ehi tutto bene Midoriya ragazza mia?- Chiese All Might
-Sì... tutto ok... professore come sta?- Vedendo Aizawa
-Bene, grazie alle tue cure- serio sedendosi, -Sei stata brava- sorrise
-Grazie... gli altri?- Apprensiva
-Tutto ok, nessuno di loro è grave-
-Meno male... oh cielo!- Pallida
-Che c’è?- Preoccupato All Might
-Il mio quirk... non volevo che lo scoprissero così- sospirò, -Va bene... dirò mezza verità- si passò una mano tra i capelli
-Quale?- Confuso Aizawa
-Beh... dirò che un quirk molto raro, ovvero che si attiva tramite forti emozioni, che però ha un diverso effetto a seconda dell’utilizzo o qualcosa del genere- si grattò la nuca, -Dovrebbe bastare come spiegazione- scrollò le spalle
-Sì, potrebbe bastare- pensieroso.
Come c’era d’aspettarselo, il giorno dopo la scuola rimase chiusa per ovvi motivi, solo che gran parte degli studenti tali motivi non erano chiari; quel giorno di “ferie” giovò molto anche ad Izuku, per trovare una spiegazione più adatta per la “provenienza” del suo quirk, ma grazie al cielo il giorno del rientro non fu accennato grazie alle parole del professor Aizawa. Quest’ultimo, entrato con Izuku che aveva dormito nell’infermeria della scuola sotto la sorveglianza di Recovery con la scusa di tenerla sott’occhio, ma appena misero piede in classe, non diedero tempo a fare domande di nessun genere che Aizawa diede la notizia del festival sportivo. Era un evento molto importante e non solo per la scuola, ma era rilevante anche per gli studenti, visto che dava a loro l’opportunità di farsi conoscere dalle grandi agenzie eroiche di tutta la città e che gli pro hero venivano ad assistere questo “spettacolo” era per trovare nuovi talenti e quindi avviarli per il primo stage scolastico.
Durante la pausa, Izuku, Ochaco e Tenya stavano andando in mensa ed iniziarono a parlare del più del meno sul festival sportivo, -Sei emozionata per quest’evento?- Le chiese Ochaco
-Sì, molto- sorrise tesa Izuku
-Avremmo la possibilità di farci notare dai più grandi eroi e dalle più rinomate agenzie- intervenne Iida al loro fianco
-Dobbiamo mettercela tutta!- Sorrise Izuku
-Ben detto!- Sorrisero
-Ohhhhh sei qui Midoriya ragazza mia!- Sbuccò dal nulla All Might
-“Ma che cavolo?!”- Pensarono tutti e tre
-Ti va di pranzare con me?- Chiese alla giovane
-Mi ricorda una proposta da ragazza teenager!- Commentò spiazzata Ochaco
-“Cosa vorrà?”- Pensò Izuku, -Certamente- seguendolo
-Che cosa gli vorrà chiederle?- Chiese Iida ad Ochaco una volti soli
-Non lo so, forse vorrà sapere qualcosa che riguarda il suo quirk- pensierosa la ragazza, -In effetti nessuno c’ha più pensato con questa storia del festival-
-Da indurre All Might, in persona, da parlare appartatamente con Midoriya?- Stupito Iida, -Ma non ho capito cos’ha fatto mentre ero via-
-Non l’ho capito nemmeno io- sconsolata, -Da quanto ho visto Izu-chan ha baciato il professor Aizawa e lui è guarito completamente da quelle gravi ferite, mentre lei è svenuta-
-Interessante, allora sarà questo quirk d’aver attirato l’attenzione di All Might, anche se mi domando da dove sbuchi fuori- pensieroso, -Poi perché non ce ne ha parlato?- Pensieroso Iida
-Beh... forse nemmeno lei sapeva come procedere- scrollò le spalle la ragazza.
Durante quella conversazione, i due non si accorsero che erano stati ascoltati da Shoto che rimase per lo più impassibile, ma si domandò infatti che legame c’era tra quella bizzarra ragazza ed il Simbolo della Pace e non poté non lanciare uno sguardo curioso verso Bakugo, che non aveva detto nulla sul quirk della verdina. Todoroki aveva la sensazione che il biondo sapesse più di quanto dava a vedere, soprattutto per via di quella strana ossessione che aveva per Midoriya, come se anche lui non la conoscesse abbastanza bene nonostante la ragazza dichiarasse che si conoscessero da tempo.
Nel frattempo Izuku si era messa seduta di fronte all’eroe che gli allungò del the, -Ascoltami Izuku, devo dirti una cosa, adesso il mio limite di tempo è cinquanta minuti e più tempo passa e più si dimezza-
-Mi dispiace io...-
-Quante volte ti devo dirti che non te ne devi dispiacere?- Sorrise Toshinori dolcemente
-Ma se io l’altro ieri avessi...-
-Non dirlo nemmeno Izuku, sei potente, ma non ancora a quel livello di “perfezione” lo sai benissimo, non sei ancora la 100% da utilizzare One For All, ma secondo me è perché sei ancora troppo giovane-
-Dici?- Pensierosa, -Comunque non credo che tu mi abbia chiesto di “pranzare” con te per dirmi solo questo... immagino che il vero nocciolo della questione sia il festival dello sporto che si sta avvicinando- seria
-Intuitiva come sempre eh?- Sorrise l’uomo, -Sì, è per quella questione che ti ho chiamato- serio
-Cosa devo fare?-
-Semplice... sfodera tutti i tuoi assi nella manica, è giunto il momento di fare “sul serio”-
-Vuoi che mi metta seriamente in gioco?- Stupita
-Sì, è giunto il momento di mostrare di che pasta sei veramente fatta ragazza mia-.
Izuku non si aspettava di certo una cosa così all’improvviso, ma se aveva il permesso di tirare fuori gli artigli, lo avrebbe fatto, non si sarebbe più tirata indietro e poi, forse in quel modo Katsuki l’avrebbe in qualche modo rispettata di più. Quello stesso giorno, la classe 1-A fu prontamente bloccata in aula per via della gran folla di studenti che si era ammassata davanti alla loro aula, cosa che preoccupò alcuni studenti, ma non Katsuki, che con una logica tutta sua e con molta arroganza, spiegò che erano lì solo per spiare. Poi un ragazzo dai capelli indaco, uscì dalla massa con fare svogliato e si rivolse verso Katsuki, -Dici che siamo qui per spiare, io ero solo curioso di vedere che tipi erano quelli che avevano affrontato dei villan- si passò una mano tra i capelli, -Però non pensavo di trovare gente così arrogante-
-Ah sì? Tu chi saresti merdina?-
-Sono del dipartimento dell’educazione e tu...- iniziò lui
-Kacchan!- Izuku comparve alle spalle del biondo per poi mollargli un pugno in testa nello stesso momento in cui l’altro aveva parlato, -Chiedigli scusa!- Fulminandolo con lo sguardo
-Ma che ti prende Deku?!- Ignorando l’altro che fissò entrambi stupito
-Mi prende che non hai un minimo di intelligenza?! Ti vuoi far dei nemici già adesso?!- Irritata, per poi guardare il “nuovo” arrivato, -Ti chiedo scusa per la sua maleducazione, non siamo tutti così... cafoni- sospirò sincera Izuku verso il ragazzo
-Uhm...- la fissò interessato, -Sei la loro rappresentante?- Chiese
-No, quell’onore l’ho lasciato ad Iida Tenya, non me la sentivo di avere quel ruolo tutto qui- sorrise imbarazzata
-Peccato- calmo l’altro ignorando Katsuki, -Faresti strada... tu biondino prendi esempio da lei se vuoi essere un eroe- per poi andare via.
Katsuki si sentì umiliato ed incazzato per quel commento non gradito, ma ancor di più se ripensava che quel tipo aveva cambiato atteggiamento solo dopo le scuse di Izuku, gli faceva ribollire il sangue nelle vene; perché alla sua comparsa l’aveva guardata con indifferenza dall’alto in basso ma dopo le sue parole l’aveva come rivalutata ed aveva visto uno strano lampo che era ciò che lo fece incazzare. Dall’altro canto, avrebbe voluto pestare Izuku per averlo colpito a “tradimento” davanti a tutti, si girò per insultarla o minacciarla, ma lei nessuna traccia, la ragazza lo aveva lasciato lì davanti alla porta da solo e la cosa lo innervosiva ancor di più. Nelle successive due settimane prima del festival, tutti della 1-A si allenarono a fondo per migliorare, soprattutto la verdina per poter migliorare nel controllo del suo quirk curativo, andando regolarmente, dopo le lezioni da Recovery Girl, cosa che fu notata sia da Shoto e Katsuki.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ehi gente come va? Spero bene, che ne pensate di questo capitolo? Izuku sta iniziando a fare la rubacuori involontariamente, che succederà al Festival? Recensite mi raccomando ^_^

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Capitolo 7
*** Festival 1° Parte ***


7° Festival 1° Parte
 
 
 
Il giorno del festival tutti erano gasatissimi per l’evento che si stava per svolgere e quindi ogni classe aveva bisogno un posto tranquillo per potersi rilassare ed era lì che la 1-A si trovava; quindi erano in una stanza ed ognuno faceva qualcosa per calmare i propri nervi tesi ed era quello che stava facendo Izuku con dei respiri profondi e calcolati. Era così concentrata a fare quei tipi d’esercizi, che non si accorse che Shoto le si avvicinò attirando in un secondo l’attenzione di Katsuki, -Ehi Midoriya- richiamandola
-Che succede Todoroki?- Si girò a guardarlo curiosa-
-Oggettivamente parlando, sono più forte di te-
-Eh?- Confusa
-Sei felice di avere le attenzioni di All Might su di te eh? Non sono il tipo che si impiccia degli affari degli altri, ma oggi ti prometto che ti sconfiggerò!- Serio
-Sbaglio o il ragazzo più forte della classe le ha dichiarato “guerra”?- Stupito Kaminari
-Cosa ti ha fatto per diventare così aggressivo con lei?- Intervenne Eijiro, -Non l’ammiravi...- tentò di appoggiargli una mano sulla spalla
-Non sono qui per giocare o farmi degli amici- scacciando secco la mano del rosso
-Non so perché della tua frase- sospirò Izuku, per poi guardarlo dritto negli occhi, come faceva con Katsuki, -Io proprio non capisco come mai tu e Bakugo abbiate questo senso di rivalità verso tutti, soprattutto con me- sbuffò
-Dai Midoriya chan, non...- preoccupato Kirishima
-Però sappi una cosa Todoroki- avvicinandosi ad un palmo dal naso al ragazzo, -Come dissi proprio a Bakugo giorni addietro, te lo dico anche a te; non mi farò più mettere i piedi in testa, anch’io come voi punto in alto, quindi ce la metterò tutta per dimostrare che non sono così debole- decisa
-Interessante- per poi pensare, -“Ha della grinta, voglio proprio vedere fin dove arriverà”-.
Tutti i ragazzi del primo anno, furono richiamati al centro dell’arena per farsi vedere dai presenti che erano per lo più Pro Hero di tutte le agenzie pronti a studiarli; poco dopo sul palcoscenico comparve l’eroina Midnight che salutò tutti con entusiasmo, dichiarando che sarebbe stata lei a giudicare le performance del primo anno, -Ecco gente, adesso sentiremo il giocatore che vi rappresenterà! Izuku Midoriya della 1-A!- Stupendo tutti compreso Katsuki
-Io?- Salendo gli scalini
-Dannazione! Mi ha superato- borbottò il biondo
-Questo non me lo aspettavo di certo- commentò Todoroki
-Vai Izuku!- Cinguettò Ochaco
-Interessante- si sentì il tipo del dipartimento disciplinare commentare
-Di pure quello che senti- Izuku si sentì incoraggiare dall’eroina
-Beh... che dire... divertiamoci finché possiamo e dimostriamo a tutti di che pasta siamo fatti!- Esultò la giovane
-Wow! Come sempre, non è stata egocentrica- sorrise Iida
-Vero, questa è la nostra Izu-chan!- Sorrise Ochaco
-Tch!- Katsuki era seccato, ma nascondendo un ghigno soddisfatto
-È brava a motivare la gente- sorrise Kirishima.
Tornata dai suoi amici, non fece in tempo essere circondata che Izuku sentì che la prima prova del festival sarebbe stata una corsa ad ostacoli; la cosa che la fece sorridere sotto i baffi, da lì in poi avrebbe dato davvero il massimo e poi quella notizia gli ricordava vagamente l’esame d’ammissione. Poco dopo risuonò il segnale del via e tutti i partecipanti iniziarono a correre come degli indemoniati verso l’esterno; lì, Izuku Katsuki e Shoto si accorse subito che quello era il primo ostacolo, se per i due ragazzi superarlo non fu una sorpresa, quando notarono che senza troppi problemi anche Izuku era passata ed era pure in testa, restarono di sasso quasi tutti.
-Da quando in qua sai fare ciò Deku?!- Chiese Katsuki arrabbiato
-Oh beh... mi sono allenata cosa credi?- Ghignò continuando a correre
-Si vede Midoriya- li raggiunse anche Todoroki
-Come ho detto prima... darò il massimo oggi, dunque non vi stupite ok?- Continuò a sorridere per poi bloccarsi alla vista di un robot
-Anche quelli?- Seccato Katsuki
-Tsk! Qualcosa di più potente no?- Incolore Todoroki
-Non li sottovalutiamo- iniziando ad avanzare
-Per me basterà congelarli, farò così visto che quella merda di mio padre mi sta guardando- congelando tutti i robot
-Tch! Non mi importa, mi basta superare voi perdenti!- Saltando sopra di essi con le esplosioni
-Ci vediamo al traguardo- lo seguì a ruota Izuku.
Nel frattempo, nel commentare tutte le scelte degli studenti, dall’alto in una cabina ben protetta, vi erano Present Mic ed Eraserhead; il primo era rimasto sorpreso per l’effettivo talento della verdina in prima posizione, perché, come sottolineò, che la giovane Midoriya non aveva mostrato nulla di eccezionale prima di quel giorno. Aizawa, invece non commentò l’accaduto, aveva capito fin dall’inizio che la giovane si stesse trattenendo ed era per questo al primo giorno aveva provocato volontariamente la ragazza; doveva ammettere che quel giorno non aveva capito il motivo di quella scelta, finché non aveva parlato in privato con All Might e lì aveva compreso. Quest’ultimo gli aveva detto in segreto, una volta, che Izuku era già in grado di sopportare il proprio quirk fino al 60%, ma non poteva andare oltre se no, le conseguenze sarebbero state la perdita sensitiva degli arti; a questa notizia Aizawa si era subito sentito ancor più soddisfatto di non aver permesso alla giovane di combattere in quell’invasione.
Tornando sul circuito, in testa rimanevano: in prima posizione Izuku ed al secondo a pari merito vi erano Katsuki e Shoto; la ragazza lanciò un attimo lo sguardo alle spalle e con un spiro si ritrovò quei due litigare come bambini e lanciarsi attacchi per impedire uno e dei due superi l’altro. Non potendone più, del loro battibecco o meglio dire che solo il biondo era aggressivo, si girò continuando a correre e afferrò entrambe le nuche dei due e fece scontrare le loro fronti con un grosso tonfo. Giustamente la fissarono prima confusi e poi in cagnesco e ricevettero da lei un ghigno soddisfatto, molto simile a quelli di Katsuki, -Finalmente state zitti eh?- Tornando a correre dritta
-Perché diamine l’hai fatto?- Seccato Katsuki
-Semplice, non ne potevo più- sorrise tranquilla
-Di cosa?- Stizzito
-Del vostro comportamento da bambini d’asilo nido, soprattutto il tuo Kacchan- scosse la testa
-Questa è una competizione Midoriya te ne sei dimenticata?- Indifferente Shoto
-Lo so, ma siamo ancora giovane per farci la guerra in questo modo e poi... non ve ne siete ancora resi conto?-
-Di cosa parli?- Confusi
-Per prima cosa vi ricordo che questo è un festival anche per far divertire tutti gli studenti e poi vengono quelli dell’agenzia, che tra altro, si divertono a vederci scannare a vicenda ed hanno già i loro “obbiettivi”-
-Quindi?- Seccato Katsuki
-Allora cercate di non fare credere d’essere già degli adulti e divertiamo, ma soprattutto... giochiamo pulito... ci vediamo al traguardo!- Accelerando il passo
-Ehi dannata!- La rincorse il biondo
-Tsk!- Seccato Shoto, ma divertito.
I tre arrivarono a destinazione: primo posto Izuku, secondo Shoto e poi Katsuki e quest’ultimo si lamentò per esser stato di nuovo superato da Izuku, ma soprattutto da parte di Shoto, che per lui non era un vero e proprio rivale, ma la ragazza sì. Ormai, Katsuki, aveva pensato che per tutte le esercitazioni in quei giorni, la verdina si fosse bellamente trattenuta; nel vederla in quello stato che gli parve agitata lo fecero ghignare pensando che avrebbe sfruttato qualsiasi momento per superarla. In ogni modo si rimise in sesto e guardò ed ascoltò il prossimo evento di quella giornata, -Bene ragazzi! Ecco a voi i risultati della corsa- mostrando un cartellone, -Solo i primi 42 studenti possono passare, mi dispiace per i restanti, ma fatevi forza, adesso ci sarà pure la stampa!-
-Oh cielo- mormorò sottovoce Izuku, -“Beh... c’era d’aspettarselo”- pensò
-Ehi nerd!- La richiamò Katsuki
-“Dannazione! Spero che nessuno se ne accorga del...”- Continuò a pensare non sentendo il biondo
-Midoriya?- La richiamò Shoto appoggiandole una mano sulla spalla
-Eh!?- Si girò a guardarlo, -Che succede?- Perplessa
-Nulla di grave, hai rischiato di perderti la spiegazione, eri immersa nei tuoi pensieri- spiegò pacato
-Ah... grazie- gli sorrise dolce
-Sì, come vuoi- a disagio ed un po’ arrossito
-Grrrr!- Ringhiò Katsuki
-Ohi nerd di merda!- Facendola girare verso di se
-Che c’è adesso Kacchan?- Con un espressione smarrita
-...- non riuscì a spicciare parola davanti a tanta sincerità nel suo sguardo verde.
L’eroina richiamò all’ordine tutti quanti, dando al via della spiegazione della seconda competizione, che sarebbe stata svolta come la battaglia delle torri ed ogni gruppo avrebbe avuto un valore diverso per chi c’è dentro; il punteggio minimo era di cinque punti che partiva quarantaduesimo posto salendo ad ogni posto, con l’eccezione del primo posto che aveva diecimilioni di punti. A quelle parole, tutti si voltarono verso la verso la verdina che in un primo momento sentendosi fin troppo osservata si sentì a disagio; si riprese, poco dopo e mostrò solo un sorriso tra il soddisfatto e quello che faceva Katsuki, come dire Sono pronta, venite a prendermi, cosa che stupì i suoi principali avversari, Todoroki e Bakugo e quest’ultimo sembrava irritato nel vedere quella “sua” espressione.
Le squadre furono fatte e quindi Midnight spiegò ancora una volta la struttura del gioco e il tempo limite in quella battaglia a rubare il punteggio agli altri era di quindici minuti; dall’altro canto Izuku si sentì sempre più a disagio, perché apparentemente nessuno voleva stare in squadra con lui finché non era arrivata in suo soccorso Ochaco. Avrebbe chiesto anche a Tenya, ma era andato da Todoroki con la scusa di non esser subito preso di mira, ma poco dopo fu raggiunta da un’altra ragazza che si presentò come Mei Hatsume del dipartimento di supporto; all’inizio fu un po’ titubante ma alla fine accettò ed infine, prese coraggio ed andò a prendere l’ultimo concorrente ossia Tokoyami.
La battaglia ebbe inizio e si scatenò un putiferio, perché tutti volevano la fascia della verdina, cosa che non fu facile difenderla e per poco la sua squadra non rischiò di perdere i punti per colpa di Shoto e la sua squadra; gli scontri tra i vari gruppi continuavano creando sempre più caos che nessuno si accorgeva che il tempo stava per scadere. Di fatti, in tutto questo, Katsuki era intento, non solo tenere d’occhio Midoriya, ma anche un membro della classe 1-B, che lo aveva provocato molto duramente con cui in quel momento era in lotta; a fine della “fiera”, i punti erano stati strappati un po’ a tutti, al primo posto purtroppo era stato preso da Todoroki, secondo il gruppo di Midoriya, terzo posto Bakugo ed al quarto posto la squadra di Testute e tutti loro passarono al prossimo stadio, ma prima ci fu una pausa di un’ora.
-Dov’è Deku?!- Si domandò all’improvviso Katsuki
-Midoriya? Non l’ho vista- si guardò in giro Eijiro
-Mi è sembrato che fosse andata un attimo a parlare con Todoroki- parlò pensierosa Ochaco
-È vero, lui le ha chiesto di parlare prima di venire a pranzo- sospirò Iida
-“Che vuole faccia a metà da Deku?!”- Si alzò ed andò a controllare, non si fidava di quel tipo
-Allora Todoroki di che volevi parlarmi?- Dolce Izuku, una volta sola con lui
-Sei potente, non lo avrei immaginato, sei riuscita anche mettermi alle strette e rompere un patto che avevo fatto a me stesso- serio e freddo
-“Starà parlando del suo lato sinistro?”- Pensierosa
-Nessuno se n’è accorto, solo io, visto che durante lo scontro, ho visto personalmente il potere di All Might- serio
-Dove vuoi andare a parare con questo?- Titubante
-Ti ho visto e ho provato la stessa sensazione di quel giorno... sei per caso la figlia illegittima di All Might?- Diretto
-...- lo fissò per un paio di minuti per poi scoppiare a ridere
-Che c’è da ridere?-
-Scusa, scusa- ridacchiò cercando di tornare a calma, -Per prima cosa no, non sono sua figlia, puoi chiedere conferma a Kacchan in questo- scuotendo la testa, -Adesso fammi fare a me una domanda, anche se sciocca, perché proprio io?-
-Come?- Confuso
-Perché tra tutti quelli della nostra classe, soprattutto Kacchan, avresti potuto dichiarare guerra, perché solo io e così all’improvviso?-
-Tu sai che mio padre, Endeavour, è stato l’eterno N°2 e se hai davvero un legame con All Might, ho ancora più voglia di superarti, ma è solo un mio capriccio- dopo un lungo momento di silenzio
-Capisco- disse pensierosa
-Vedi Midoriya, mio padre si è fatto conoscere ed ha sempre cercato di superare All Might e vedendo che dopo tutti i suoi sforzi, non c’è mai riuscito, quindi ha elaborato un piano-
-Quale?- Corrugò la fronte con un sospetto
-Hai mai sentito parlare di matrimoni per i quirk?-
-Sì, se non sbaglio, è per avere degli eredi più forti e con più... poteri?- Titubante
-Esatto- annuisce, -Per questo mio padre sposò mia madre, sperando che uno dei suoi figli potesse diventare un “arma” e quando nacqui io... puoi immaginare cosa accadde alla mia “istruzione”- abbassò il capo; -Di tutti i ricordi su mia madre, ho sempre ben preciso che lei piangeva sempre ed un giorno- mettendosi una mano sul viso, -Mi versò dell’acqua bollente dicendomi che la mia parte sinistra era malvagia e...- non poté continuare che la ragazza lo abbracciò forte piangendo
-Mi dispiace per quello che ti è successo Todoroki-kun, so che non posso competere con il mio passato e non posso comprendere a pieno i tuoi sentimenti- staccandosi da lui, -Ma sappi una cosa, mi sono sempre allenata per diventare come All Might, che salva e proteggere le persone con un sorriso, non posso permettermi di perdere, dunque accetto la tua sfida privata- sorrise; -Ti faccio anche una promessa... il giorno che arriverai ad accettare tutto te stesso, comprese le tue fiamme, che sono tue e non quelle di tuo padre- appoggiandogli una mano sulla spalla, -La tua attuale cicatrice te la farò sparire- correndo dentro per mangiare qualcosa.
Per un paio di minuti Todoroki rimase completamente impalato ed osservò confuso la compagna correre via finché un’esplosione non risuonò lì vicino e capì ancor prima che Bakugo era nelle vicinanze; non ci mine molto ad avvistarlo, tra l’altro il biondo gli si avvicinò molto incavolato e lo dimostrò anche con i fatti sbattendolo contro un muro, -Ascoltami bene faccia a metà, non mi imposta cosa tu voglia da Deku, ma stalle lontano- ringhiò, -Ci siamo capiti?- Secco
-Se non ti importa Bakugo, come mai reagisci così?- Serio; -O sbaglio a pensare che tu provi qualcosa di diverso da quel che mostri?-
-Non sono affari tuoi faccia a metà, ma ti dico solo una cosa, stalle lontano e se devi temere qualcuno, quello sono io non lei- gelido
-Mmm... starle lontano... non è che sei geloso? Mi sembra di averti visto fulminare Kirishima più di una volta, quando la fissava in questi giorni- incrociò le braccia, -Adesso mi “vieti” anche a me un possibile approccio verso di lei-
-Ma che vai a dire?!- Scattò irritato ed attivando delle mini esplosioni, -Diciamo che l’unico che ha diritto di batterla sarò io- sibilò andandosene in cerca di Midoriya.
Il biondo non fece in tempo a parlare con lei, che furono esposti l’evento principale, gli scontri individuali ossia i 1Vs1 e di questo Midnight era entusiasta; dai partecipanti, però due si auto eliminarono considerando che della seconda prova non ricordavano nulla e presubilmente erano stati sotto il controllo di qualcun altro e così una lunga discussione furono sostituiti da Testutestu e Shiozaki entrambi della 1-B. Una volta tornati a sedici partecipanti, vennero fuori l’elenco degli scontri ed il primo sarebbe stato Izuku Midoriya contro Hitoshi Shinso.
-Allora sei tu Midoriya eh?- Si avvicinò quest’ultimo
-Beh...- non finì la sua frase, che la coda di Ojiro la bloccò
-Non dire oltre- l’avvertì
-Tranquillo ragazzo, su di lei non lo utilizzerei- ghignò Shinso
-Ah davvero?- Sibilò
-Vedremo come si comporterà davanti a tutti- andandosene
-Vieni Midoriya, ti devo dire una cosa- portandola via
-Ehi aspetta!- Incespicando, -“Perché sembra che tutti c’hanno sempre voglia di parlarmi in privato?”- Pensò sospirando
-Ascolta Midoriya... ti devo dare un avvertimento verso quel tipo-
-Potevi ecco... usare un metodo meno... drastico?-
-Scusa, ma devo metterti in guardia- per poi spiegargli la situazione
-Capisco... ne ho sentiti parlare di quirk del genere- mormorò
-Davvero?- Stupito
-Sì, gran parte di questi non solo si possono spezzare con un colpo forte, ma anche da una forte volontà- sorrise, -Fidati di me Ojiro kun!- Prendendogli le mani, -Vincerò questo scontro anche per te!- Sorrise di più facendolo arrossire
-Midoriya... ne sei certa?- Titubante
-Certo!- Sorrise, -Adesso vado a prendere una boccata d’aria- alzandosi dalla sedia
-Sta attenta ti prego-
-Sarà fatto- uscendo.
Uscendo a prendere una boccata d’aria, non poté prevenire che un braccio l’afferrasse e la sbatté contro il muro e quindi trattenere un gemito di sorpresa più che di dolore; nel riaprire gli occhi si ritrovò il viso di Katsuki ad un palmo dal naso e per quella vicinanza arrossì di botto ed in un attimo di panico, rischiò di perdere il controllo del quirk. Ringraziando il cielo, però, il biondo accorgendosi di ciò, scattò all’indietro e la fissò bene vedendo il motivo, cosa che per qualche strano ragione lo fece ghignare, -Bene, bene, finalmente siamo soli- sghignazzò
-Kacchan!- Portandosi una mano al cuore, -Mi vuoi morta per caso?!- Seccata
-Morta?- Stupito, -Non starai un po’ esagerando Deku?-
-Cosa vuoi?- Ritornando calma, -Poi... che modi sono quelli di sbattere una povera ragazza contro il muro così all’improvviso?!- Seccata
-Non farmi la paternale- sbuffò, -Cambiando discorso, voglio proporti una scommessa-
-Una scommessa?- Confusa
-Sì, se vincerò io questo torneo tu mi dovrai dare un bacio, che dici?-
-Come prego?- Spiazzata
-Se vincerò e dimostrerò quanto valgo, tu mi dovrai dare un bacio-
-Perché proprio un bacio?- Rossa, -“A che diamine punta Kacchan?”- Pensò di rimando
-Perché sì- ghignò
-“Mi vuole umiliare eh? Bene, questo gioco si può fare anche in due bello mio”- pensò con un sorrisetto; -Va bene, ma se vincerò io... dovrai... fingerti d’essere il mio ragazzo per una settimana- sorrise innocentemente, -“Vediamo se...oh è arrossito! Sentiamo la sua risposta”-
-Che!?- Rosso fino alla punta dei capelli, -Perché proprio questo?!-
-Allora spiegami il senso del bacio- incrociò le braccia la petto
-Molto bene Deku- ringhiò, -Vediamo chi vincerà- rientrando
-Non cambierà mai- restata sola
-Interessante ciò che ho visto- ridacchiò una voce alle sue spalle
-Todoroki kun!- Si girò a guardarlo, -Quanto hai visto o meglio sentito?- Rossa
-Abbastanza... sei tanto fiduciosa che sia tu a vincere contro di me-
-Non ti ci mettere pure te eh?- Seccata, -Voi ragazzi siete... argh!- Si scompigliò i capelli, -Non vi capirò mai- sbuffò
-Vedi di vincere il primo scontro-
-Non ti preoccupare- sorrise, -Comunque spero che tu ci abbia pensato a ciò che ti ho detto... il TUO quirk è solo tuo e di nessun altro ok?- Inclinò la testa di lato; -Potrai aver ereditato questo potere dalla persona che più detesti- appoggiando una mano sulla sua guancia sinistra, -Ma è tuo e lo controlli tu, non lui- sorrise, -Ora devo andare, ci vediamo a più tardi- sentendosi chiamare per lo scontro.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Che dite gli animi si accendono! Le prime due prove sono state superate, che dite di Izuku è stata favolosa a far zittire i due? Poi... Todoroki che centra il problema di Katsuki e quest’ultimo che fa la sua mossa la verdina che ne dite? Spero che vi abbia piaciuto, a presto!

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Capitolo 8
*** Festival 2° Parte ***


8° Festival 2° Parte
 
 
 
Nel momento in cui salirono sul ring fatto apposta per quell’evento, Izuku e Shinso si presentarono l’uno di fronte all’altro; la ragazza iniziò a studiarlo, con molta calma, era curiosa di conoscere meglio quel tipo, che a parere suo emanava un’aura particolare e malinconica. I suoi capelli color indaco erano disordinati e sparati in aria e gli occhi viola ed aveva un atteggiamento molto simile al suo insegnante Aizawa; ma nonostante l’atteggiamento insensibile e sfogliato del giovane, Izuku poté percepire qualcosa, del tipo invidia e voglia di farsi vedere e riconoscere. Ciò la portò a sorridere quasi in modo dolce e si posizionò pronta a combattere, mentre l’altro iniziò a denigrare a titolo gratuito il suo compagno Ojiro cosa che confermò la sua ipotesi; stava dicendo tutto quello solo perché di sicuro nel suo passato c’era stato qualcuno che lo aveva preso di mira per qualche motivo, -Perché?- Sussurrò Izuku
-Come?- Confuso
-Nulla scusa- posizionandosi
-Cosa volevi sapere?- Serio, -Di solito non mi importa quello che pensano, ma sembra che ti stia ronzando da un po’ una domanda- lei sospirò
-Volevo sapere, cosa ti ha reso così cinico da utilizzare il tuo potere sugli altri così alla leggera e non credo che lo fai solo per divertimento- seria
-Che vorresti dire?- Corrugò la fronte
-Te l’ho detto, non è nulla- iniziando a caricare i colpi
-No, adesso vorrei sapere cosa intendevi, perché mi pare che tu sappia qualcosa che io non so- secco, -Provo indovinare, secondo te io non sono adatto per diventare un Pro Hero solo per il mio quirk-
-Non sono un onnisciente Shinso, ma posso dire che non sei la prima persona che ha un buon quirk, ma viene... già etichettato come un villan ed è una cosa ingiusta- sospirò, -Non ti sembra scorretto?- Facendogli sgranare gli occhi
-Te che ne sai eh? Hai un quirk abbastanza figo fin dalla nascita!- Arrabbiato iniziando a contro attaccare
-“Come immaginavo, è stato bullizzato per quello”- pensò dispiaciuta, -Ho visto con i miei occhi, alcuni tra cui i miei più cari amici, venire giudicati per il quirk e non per la persona reale che erano- sospirò; -Sai... attualmente loro combattono contro la “società” dimostrando che nonostante il loro quirk sembri malvagio loro sono brave persone, scommetto che lo sei anche tu, una bella persona intendo- per poi metterlo al tappeto prendendolo in contro piede
-Dannazione- sospirò lui
-Lo penso davvero e se vuoi proseguire questa conversazione, in modo più tranquillo, sai dove trovarmi- gli sorrise e gli fece pure l’occhiolino divertita.
Il ragazzo, ancora a terra, la fissò stupito domandandosi come poteva reagire così ed essere “dolce” verso un suo avversario che aveva fatto di tutto per farle perdere il controllo di se; quella ragazza lo aveva veramente fregato e dimostrato che, nonostante non avesse usato il suo quirk come lui, era stata leale e forte non solo nel corpo anche nello spirito. Dopo aver avuto la conferma che Izuku aveva vinto lo scontro, quest’ultima allungò la mano verso Hitoshi che fu accettata e poi lo accompagnò direttamente in infermeria; nel frattempo che Recovery Girl li vide entrare divertita, nelle tribune tra gli studenti, i compagni di classe della verdina commentarono tra loro, -Non immaginavo che Midoriya fosse così forte- stupito Kaminari
-Quello è il minimo- commentò Katsuki incrociando le braccia al petto
-Come?- Stupiti gli altri
-Forse non ve ne siete accorti, ma contro quest’avversario Deku non ha mai attivato il suo quirk-
-In effetti, non l’ha fatto nemmeno l’altro o almeno mi è sembrato così- commentò più in basso Ojiro
-Perché lei lo ha preso incontro piede; forse non ve ne siete accorti, ma nel combattere i due hanno parlato e conosco bene Deku, avrà cercato in qualche modo di spronarlo-
-In che senso?- Confuso Kaminari
-Non lo so esattamente- seccato allontanandosi.
Strinse le mani a pugno per l’irritazione per ciò che aveva visto e se ci ripensava gli saliva su una tale rabbia da far scoppiare qualcosa; non sopportava per niente che la sua Deku desse i suoi sorrisi dolci ed incoraggianti ad altri che non fosse lui, perché li considerava una sua prerogativa. Nel frattempo in un corridoio dello stadio, Endeavour, raggiunse suo figlio Shoto, rimproverandogli che non stava dando il massimo e che avesse utilizzato il potere del fuoco, già da subito, sarebbe stato primo da subito; quest’ultimo, per tutta risposta, lo ignorò e prima di salire sul palco, avvisò il padre che per diventare il numero uno, avrebbe utilizzando solo il potere della madre, ossia quella legata al ghiaccio indispettendo un po’ l’uomo.
Il secondo scontro fu tra Sero Hanta e Shoto Todoroki, ma questa battaglia durò pochissimo, visto che Shoto congelò quasi immediatamente non solo l’avversario, rischiò anche di congelare una gran parte dello stadio. Agli occhi di Izuku, il comportamento del ragazzo, ora aveva un certo significato ed anche i movimenti, per sciogliere ciò che aveva creato; non provava pena o compassione, provava un certo rispetto, ma sempre comunque tristezza per il compagno per ciò che aveva dovuto sopportare, -Ehi Izu-chan!- La richiamò Ochaco
-Eh?- Stralunata
-Ehi tutto bene?- Stupita
-Sì, scusa ero immersa nei miei pensieri- mostrandole anche un quadernino
-Oh, hai finito da poco il tuo scontro e già prendi appunti sugli altri?-
-Beh... è una cosa che faccio quasi da sempre e poi questa potrebbe essere la prima ed ultima volta che potrei vedere qualche quirk che non fa parte della nostra classe- sorrise
-In effetti- pensierosa
-Poi i quirk della nostra classe li ho già classificati e sistemati, tra qui c’è anche il tuo- sorrise
-Ah- sorpresa per la precisione, -Non lo avrei mai detto-
-Ehehe!- Ridacchiò nervosa, per poi tornare a guardare gli scontri.
Poco dopo, Izuku, la vide allontanarsi, aveva capito da un po’ che era giustamente nervosa essendo che Ochaco avrebbe dovuto combattere contro Bakugo e per questo non c’era da biasimarla se era preoccupata; quindi dopo l’ennesimo scontro, la giovane si alzò e decise di raggiungere l’amica negli spogliatoi dove trovò anche Iida, che stava cercando anche lui di rilassare l’amica. Di fatti, quest’ultima sembrava del tutto fuori di se, cioè che non sembrava più lei; Izuku le si avvicinò e le appoggiò le mani sulle spalle per poterla fissarla attentamente negli occhi ed infine l’abbracciò forte. Ochaco, per i primi istanti, rimase paralizzata non capendo il motivo del gesto e stessa cosa Iida, finché il suo corpo non si rilassò da solo e ricambiò il gesto senza accorgersi che stava pure piangendo; Izuku sorrise, era riuscita a far crollare la tensione dell’amica come voleva.
-Va un po’ meglio?- Dolcemente
-Sì grazie Izu-chan, non so come ci sei riuscita, ma mi hai “salvata”- ridacchiò più tranquilla
-Bene dai, sai... mi hai aiutato molte volte Ochaco-chan; so che sei una ragazza molto orgogliosa-
-Izuku che vorresti dire?- Confusa
-Volevo darti questi- passandogli un quaderno
-Che cos’è?- Chiese Iida avvicinandosi alle due
-Qui dentro vi sono tutti i dati raccolti su Kacchan ed il suo quirk- sorrise mesta
-Ne sarai felice no?- Sorrise il ragazzo
-Ma io...- iniziò Ochaco
-Lo so- sorrise Izuku, -Per questo che ho detto che sei una ragazza fiera, vuoi come tutti noi arrivare alla punta con le tue sole forze-
-Oh...- stupita, -Allora cosa...-
-Nulla, ti darò tutto il mio sostegno, ti dico solo questo... sta attenta e agisci rapidamente tutto qui... Iida, torniamo dagli altri- sorrise tirando con se il ragazzo
-Midoriya c’è qualcosa che ti turba vero?- Una volta solo che lei
-Sì- annuisce, -L’unico modo che Ochaco-chan avrebbe per battere Kacchan sarebbe di farlo levitare mezz’aria, ma...-
-Ma?-
-Purtroppo non sono così ottimista sulla sua vittoria- strinse le mani, -Kacchan non è un tipo che sottovaluta nessuno, soprattutto in questi contesti- seria.
Lo scontro tra Katsuki ed Ochaco fu duro da guardare, lui stesso doveva ammettere che la ragazza avesse una bella tempra, che mai avrebbe detto; la stimava abbastanza da non sottovalutarla, soprattutto che c’era l’alta probabilità che Izuku le avesse suggerito qualche strategia. Durante lo scontro però, si accorse che non c’era precisione e quindi lanciò uno sguardo tra gli spalti e lì la vide, la “sua” Deku era preoccupata per l’amica; da quello sguardo capì infine che lo scontro era tutto improvvisato e quindi nessuna strategia precisa. Ad un certo punto sentì molti eroi andargli contro, pensando che lui stesse giocando con lei e quindi le stesse facendo del male sul serio, cosa che non era fatto vero ed avrebbe voluto girarsi e mandarli al diavolo se non fosse intervenuto prontamente Aizawa; quest’ultimo di fatti fece una ramanzina con i contro fiocchi a tutta quella gente che criticava alla leggera ed in tutto ciò Katsuki si rilassò un po’ di più ma sia lui che Uraraka avevano raggiunto il proprio limite massimo di sopportazione. Alla fine fu comunque il biondo a vincere e nell’andare verso gli spalti vide Izuku raggiungere lo spogliatoio, considerando che a momenti toccava a lei; senza pensarci due volte la raggiunse e le afferrò il polso forse un po’ troppo rude e questo fece scattare un istinto nella giovane che lo sbatté contro il muro e notando chi era lo liberò e divenne di mille colori per l’imbarazzo, -Scusa, scusa!- Dispiaciuta
-Tch!- Seccato, -Hai proprio un bel coraggio a scusarti!-
-Non è certo colpa mia se mi blocchi all’improvviso un polso!- Seccata, -Poi ho agito solo d’istinto tutto qui!-
-Ho notato- massaggiandosi il braccio
-Complimenti per la vittoria- sorrise tesa
-Sbaglio o non hai suggerito te quella tattica?-
-Ha fatto tutto da sola-
-Lo avevo notato infatti- serio, -Molto bene... vinci e finisci in finale con me se ci riesci e ricordati la scommessa tra noi-
-Molto bene Kacchan, ma ora devo andare a preparami- lasciandolo con un ghignò divertito
-A più tardi... Izuku- ghignò prima di raggiungere gli altri sugli spalti.
La verdina corse verso lo spogliatoio e lì abbracciò l’amica che era ancora lì e le baciò una guancia per aiutarla a guarire meglio e funzionò; nei giorni precedenti, studiando con Recovery Girl, aveva afferrato un po’ il meccanismo di attivazione del quirk e quindi lo provò direttamente sulla sua migliore amica, che rimase stupita. Come c’era d’aspettarselo, Ochaco rimase abbastanza senza parole, non sentendo più dolore e vedendo i grafi sparire così dal nulla, -Ma che?- Spiazzata
-Scusa- si grattò la nuca
-Izuku mi devi una spiegazione-
-Vedi, sono nata con un quirk ad attivazione emotiva per così dire, con una determinata emozione posso curare le persone, mentre con altre emozioni mi permette di aumentare la mia potenza ed usarlo come hai visto nei combattimenti- sospirò; -Il problema era che non riuscivo a capire come attivare il lato medico e tuttora faccio fatica a gestirlo a differenza nell’utilizzarlo nelle risse... finché non avrò il pieno controllo di esso, mi prometti di non dirlo a nessuno, per favore?- Sussurrò
-Va bene, ma perché?-
-Vedi... fino a poco tempo fa, quella parte del mio potere era fin troppo imprevedibile, non sapevo se funzionasse oppure-
-Ma quando hai baciato il professor Aizawa...-
-Non ero sicura che sarebbe funzionato, il professore ha insistito molto e lo avevo messo in guardia, ma siamo stati fortunati che abbia funzionato- sospirò, -Per questo, che da quel giorno, tutti i giorni dopo le lezioni sparivo, andavo da Recovery Girl a provare ad imparare al meglio a gestirlo ed attivarlo a mia volontà-
-Wow... oh cielo!- Sentendo l’annuncio, -Non ti ho fatto riposare ne tanto meno preparare-
-Non ti preoccupare- sorrise, -Curare delle semplici ferite come quei graffi non mi ha prosciugato l’energie, quanto sarebbe successo se avessi avuto un osso rotto- ridacchiò, -Ora vado a dopo- uscendo.
Lungo il corridoio che portava verso l’uscita, Izuku si imbatté in Endeavour in persona, sembrava che la stesse aspettando per dirgli qualcosa e di fatti parlò, -Devo ammetterlo ragazzina, hai una tenacia ed una forza fuori dal comune ed un quirk di tutto rispetto che potrebbe competere con quella di All Might-
-E beh? Ora mi scusi devo andare- finta a disagio
-Il dovere di mio figlio Shoto è quello di battere All Might, dunque lui farà di tutto per battere te, dunque...- lei lo bloccò
-Adesso basta!- Secca
-Come?- Stupito
-So cosa vuole dirmi- si girò a guardarlo, -Non sono mai stata una che non porta rispetto agli eroi più esperti di me, anzi, vi ammiro entrambi sia lei che All Might, ma di una cosa che ho capito conoscendo suo figlio, lei come persona o come genitore, non è degno di farsi rispettare- fredda
-...- l’eroe la guardò senza parole
-Mi sembra di conoscere meglio Todoroki più di voi- lo fronteggiò con lo sguardo, -Sì affronterò vostro figlio con tutto quello che ho, solo perché rispetto la forza di vostro figlio, non perché voi me lo state chiedendo- gelida voltandosi verso il capo, -Un’ultima cosa, io non All Might-
-Mi pare...-
-Le pare ovvio?- Senza guardarlo, -Allora dovrebbe capire che allo stesso modo suo figlio, non è lei!- Gelida uscendo del tutto.
Izuku doveva rimanere calma, non gli piaceva scaricare la frustrazione sugli altri soprattutto se erano innocenti come nel caso di Shoto; sapeva da principio che il compagno non andava sottovalutato, ma come aveva anche constatato era che Shoto era molto diverso dal padre. Lo fissò per un paio di minuti, prima di chiudere un attimo gli occhi per trovare la sua calma interiore o il suo piano sarebbe andato a monte; dovette quasi subito schivare l’attacco di ghiaccio, già Todoroki avrebbe continuato solo con esso, cosa che non sopportava. Prese la decisione di aumentare un po’ alla potenza arrivando al 20% del suo quirk, finora lo aveva utilizzato solo al 10% per non strafare, ma adesso per convincere quell’idiota di usare il tutto per tutto doveva farlo; poco dopo aver regolato a quella percentuale, si lanciò contro l’avversario e faceva toccata e fuga, prima che lui potesse congelarla sul posto.
-Perché ti stai trattenendo?!- Sbottò all’improvviso
-Come scusa?- Finta sconvolta
-Me ne sono reso conto che ti stia trattenendo-
-Disse quello che sta tremando, non è che in tutti questi attacchi, hai superato il tuo limite per utilizzare parte del tuo quirk?- Sorridendo sotto i baffi, -Stando così le cose potresti risolvere questo tuo problema con il tuo lato di fuoco, no?-
-Allora?- Seccato
-Qui, tutti noi ci stiamo dando dentro al pieno potenziale per arrivare alla vetta e poi ci se tu che pensi di riuscirci utilizzando solo la metà del tuo potenziale, ma come vedi, non sei neanche riuscito a scalfirmi, dunque fatti sotto e combattimi a piena potenza!- Sbottò arrabbiata
-“Che diamine ha in mente!?”- Confuso ed arrabbiato, -Per caso quel bastardo ti ha...- sentendo un grosso spostamento d’aria, -Ma che?!- Izuku aveva utilizzato un Delaware Smash che era una mossa delle dita
-Tu mi hai chiesto perché mi trattenevo giusto?- Seria, -Allora te lo spiego subito, mi ero ripromessa di fare un degno combattimento contro di te, ma a quanto pare mi sono sbagliata- incrociando le braccia
-Che significa?!- Sconvolto
-Che in questo stato, mi rincresce, ma non ti darò il mio massimo, se non lo fai tu!- Ritornando al 10%; -Ricordi cosa ti ho detto sul tuo quirk? Te lo ripeto. Quel quirk non importa da chi l’hai ereditato, ma è il TUO potere e di nessun altro!- Lanciandosi contro di lui.
Todoroki sconvolto e ricordandosi che quelle parole non erano solo di Midoriya, anche sua madre un tempo glielo disse e che se voleva diventare un eroe come All Might poteva farlo; in questo, involontariamente, attivò anche il suo lato fuoco fendo “eccitare” fin troppo suo padre che ripreso involontariamente da Present Mic con l’appellativo “Paparino eccitato”. Shoto si dovette ritrovare a sorridere e la cosa non passò inosservato, perché anche Izuku sorrise, cosa che lo spinse a domandargli il motivo; lei per tutta risposta sorrise ancor di più e dicendo soltanto, -Ora fatti sotto Shoto, sono pronta!- Lanciandosi con il 40% della potenza.
Lo scontro tra i due si alzò un polverone e che pochi minuti, Todoroki si ritrovò fuori dal ring e Midoriya era quasi al limite, ma con i vestiti quasi tutti distrutti dall’unione di fuoco e ghiaccio; lei ansimante si teneva il braccio destro e sorrise, mentre Shoto la fissava sorpreso vedendola in quello stato. Subito dopo, quando la visuale era tornata per tutti limpida, Izuku fu dichiarata vincitrice dello scontro con grande gioia e sorpresa dei loro amici; poco dopo lei lo raggiunse mentre cercava di rimettersi in piedi aiutandosi con il muro alle sue spalle, danneggiato per lo più dall’impatto.
-Scusami Shoto- aiutandolo a camminare
-Perché mi stai aiutando?-
-Perché sei un... mio amico? Scusa compagno di classe- avviandosi verso l’infermeria, -Avrei dovuto controllarmi di più- sospirò, -Ho esagerato con quell’ultimo attacco-
-Scherzi? Vuoi dire che...-
-Non ho utilizzato tutto il mio potere?- Seria, -Indovinato, come te, mi ero fatta una promessa, che avrei fatto sul serio solo in campo di battaglia e... c’è tuo padre tra i piedi- fissando l’uomo
-Shoto...- iniziò lui
-Non accadrà più- freddo
-Come prego?- Alzò un sopracciglio
-Non ahi!- Si sentì pizzicare un fianco da Izuku
-Prima di fare promesse che non sai mantenere Shoto, ti conviene ripensarci, ed ora... signor Endeavour, devo accompagnarlo in infermeria, dunque è pregato di lasciarci passare- seria superandolo
-Hai un potere straordinario ragazzina, mi ricorda...-
-Lo so! È per via del mio stile simile al mio idolo All Might- si girò con il capo, -Nient’altro, sono stufa d’essere paragonata a lui- secca tornando a camminare, -Stessa cosa vale per vostro figlio come vi ho già detto!- Lasciando solo l’uomo sconvolto.
Shoto guardò la ragazza, sapeva che aveva della grinta da vendere, ma addirittura affrontare suo padre in quel modo, gliela faceva vedere sotto tutt’altra luce, forse era questo che vedeva Bakugo in lei. Poi ricordando le parole di poco fa, Shoto gli chiese cosa fosse accaduto prima dello scontro tra lei e suo padre, ma la ragazza scrollò le spalle e gli fece solo un resoconto veloce, -Oh eccoti Recovery Girl, ti lascio Shoto-kum, fra poco dovrò affrontare Iida- sorrise
-Va pure ragazza e mi raccomando, sta volta vacci piano-
-Starò attenta; so bene le conseguenze- sospirò la giovane, -Passerò più tardi a salutarti, riprenditi- gli sorrise per poi uscire
-Che strana ragazza- la fissò uscire
-Shoto- entrò suo padre
-Che vuoi?- Secco
-Sei... stato bravo, anche se la precisione delle tue fiamme scarseggia-
-Mi sembra ti avertelo detto... sarà stato l’ultima volta che mi avresti visto utilizzarle-
-Ne sei sicuro? Cosa ti ha spinto ad utilizzarle?-
-Lei, mi ha fatto dimenticare chi sei-.
I seguenti scontri furono: Katsuki contro Eijiro, dopo di loro si videro, Iida e Midoriya, quest’ultimo scontro fu pienamente veloce; entrambi, consapevoli, non mostrarono un gran combattimento, soprattutto Izuku. Quest’ultima, non volendo far alcun danno all’amico, decise di usare solo il cinque percento e che non comportò nessun calcio o pugno, ma semplicemente una spinta ben controllata; dall’altro canto Iida consapevole della loro enorme differenza, non fece nessuna resistenza e si lasciò buttare fuori dal ring con facilità. Il loro scontro fu veramente veloce a confronto di quello prima del loro, ossia, quello tra Bakugo e Kirishima; entrambi di fatti, con i loro scontri, ad occhi estranei ai fatti sembravano solo due ragazzi che stavano dando davvero il tutto per tutto, anche se i due volevano dimostrare quanto valevano agli occhi di una certa persona. Di fatti, prima dello scontro, entrambi avevano guardato, senza farsi vedere, verso di lei che li osservava pronta a prendere nota di tutto ciò che avrebbero fatto; tutte e due, si sentirono orgogliosi per essere “importanti” per lei, ma solo Katsuki ghignò, sapendo che presto l’avrebbe affrontata e sconfitta in quel modo avrebbe vinto doppiamente, ma prima doveva sbarazzarsi del suo avversario.
-Ehi capelli di merda non farti illusioni- ghignò Katsuki
-Ah sì?- L’altro lo guardò curioso, -A cosa ti riferisci?-
-A Lei e credo che tu abbia capito a chi mi riferisco- serio
-No, mi dispiace- fingendo di non capire
-Fai il finto tonto? Bene, vedrai che vincerò io- si lanciò contro di lui, -Dovrai stargli lontano-
-Ooooh! Geloso per caso?- Sorrise, schivando il colpo
-Sono io quello che la batterà!- Secco
-Io, invece, immagino che ti bastonerà di brutto; Midoriya ha quel che non so ché per metterti del tutto a terra- sghignazzò.
Da lì in poi lo scontro si fece più accesso ed anche più violento, cosa che sconvolse un po’ tutti, sembrava uno scontro tra rivali per qualcosa che volevano la medesima cosa e non era solo la vittoria sull’altro. Dopo un bel po’ di esplosioni la vittoria andò ad Katsuki; il povero Kirishima fu portato di corsa in infermeria, Izuku preoccupata andò a vedere, ma fu prontamente bloccata dal suo mentore e da Katsuki stesso che era andato a cercarla.
-Midoriya ragazza mia- la fermò l’uomo
-Eccoti qui nerd di merda- si aggiunse Katsuki
-Ehi... Toshinori è bello vederti qui, come mai sei venuto?- Inclinando la direzione del biondo
-Sono venuto a vederti e finora sei stata stupefacente- sorrise teso
-Beh... grazie- si grattò la nuca, -Tu che volevi Kacchan?- Voltandosi verso di lui
-Ti dovrei parlare di QUELLA cosa- sottolineò la parola quella
-Mi puoi dare cinque minuti devo parlare prima con lui- indicando l’uomo
-Adesso?- Alzò un sopracciglio
-Anche se fosse? Fra poco dovremmo combattere noi due, va riposarti e poi devo andare vedere come sta Kirishima, hai esagerato parecchio con lui- sbuffò andando con Toshinori verso l’infermeria
-Ehi!- Irritato, -Perché pensi prima agli altri adesso?!-
-Eh?- Confusa
-Di solito non ero io la tua priorità?-
-Non so di cosa tu stia parlando- frastornata
-Ci vediamo sul ring... dovrai mantenere la tua promessa ricorda-
-Certo e ricorda le conseguenze se dovrai farlo te- ghignò allontanandosi.
Toshinori si fece spiegare cosa avessero in mente i due, così Izuku tra una risata e l’altra gli raccontò tutto, da prima il mentore rimase sorpreso, per poi seguire la giovane nel ridacchiare per l’assurdità di tale evento, cosa che confuse i due “pazienti” finiti in infermeria. Shoto ed Eijiro si voltarono a vedere che stesse succedendo, Izuku si avvicinò al rosso e gli chiese come stesse, l’altro un po’ dolorante gli spiegò che stava bene e che per fortuna Recovery Girl lo aveva sistemato per benino, per tutta risposta Izuku rispose con sorriso sollevata. Toshinori ricordò alla sua pupilla che doveva sbrigarsi, perché ora era in finale e doveva affrontare e vincere quella scommessa se voleva che Katsuki la smettesse di fare l’idiota, la ragazza ridacchiando salutò tutti e corse a prepararsi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Beh che dite? Chi vincerà adesso tra Izuku e Katsuki? Spero che il capitolo vi sia piaciuto a presto e ricordate Plus Ultra!

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Capitolo 9
*** Nome Eroico ***


9° Nome Eroico
 
 
 
Eijiro fissò l’uomo che dava loro le spalle, mentre a Shoto gli parve familiare ma non riusciva a collocarlo dove poteva averlo già visto; alla fine fu il rosso a porre la domanda più che lecita, -Mi scusi signore, ma chi è lei?-
-Uhm? Oh mi chiamo Toshinori, un amico della famiglia Midoriya, attualmente faccio da... tutore alla figlia; i suoi genitori non sono in Giappone, sono all’estero per lavoro- scrollò le spalle, -Voi siete amici di Izu-chan?- Curioso di sentire il loro parere
-Beh... in un certo senso- calmo Shoto
-Posso osare una domanda?- Chiese Eijiro
-Cosa?- Toshinori si voltò verso il giovane
-Di che scommessa stavate parlando voi e Midoriya-chan?- Curioso
-Lei e Bakugo hanno fatto una scommessa sull’esito del loro scontro- ridacchio, -In poche parole se lui vincerà, Izuku lo dovrebbe baciare se invece vincesse lei, Katsuki avrebbe dovuto comportarsi da fidanzato per una settimana-.
Shoto lo sapeva già, ma aver la conferma di ciò lo aveva spiazzato, mentre per Eijiro fu proprio una doccia fredda facendolo sgranare gli occhi; nel vedere l’infermiera le chiese se potevano uscire per vedere quello scontro cosa che non fu un problema, ma dopo lo scontro dovevano tornare subito da lei. In questo modo, i due ragazzi accompagnati da Toshinori, arrivarono verso gli spalti appena in tempo, Katsuki ed Izuku erano da poco saliti sul ring e si guardarono negli occhi in modo poco amichevole ed al via si erano lanciati l’uno contro l’altro senza alcuno sforzo. Lo scontro generò non solo una forza d’urto particolare potente, ma perfino un esplosione quasi devastante che li spedì entrambi sull’orlo del ring, -Cavoli che potenza- sorpreso Eijiro
-Non avete visto nulla- sospirò Toshinori senza pensarci
-Lei dice?- Stupito Kaminari
-Sì, Midoriya non si fermerà tanto facilmente come non lo farà Bakugo- serio, -Da quanto so, i due hanno dei trascorsi per una cosa che lui si ritiene offeso- serio
-Davvero?- Stupita Ochaco
-Sì, non è una cosa che i due amano rivelare, anche se per Izuku è una sciocchezza, ma da quanto ho capito, per il giovane Bakugo non è lo stesso, sembra ostinato a tutti i costi dimostrarle qualcosa- restò sul vago
-Per questo hanno... fatto quella scommessa?- Chiese Eijiro
-Credo che sia solo un incentivo, per dare il massimo-
-Non credo che Midoriya lo farà, cioè... non darà tutto il potenziale del suo quirk- intervenne Shoto, -Mi ha detto che già con me ha esagerato e doveva controllarsi di più- spiegò a Toshinori
-Lo so, Izuku non ama far del male a nessuno, soprattutto quelli a cui vuole bene e ritiene importanti- serio l’uomo stupendo tutti.
Nel frattempo Izuku era passata dal venti percento al trenta e come immaginava, Kacchan non si era risparmiato nei primi colpi, voleva finirla velocemente; non era il solo, però a voler ciò, quindi senza esagerare lei continuò sulla stessa linea d’attacchi, veloci potenti e ravvicinanti. Dall’altro canto, Katsuki non lasciava nessun spazio libero per essere colpito, grazie i suoi riflessi elevati ed il suo quirk versatile che lo rendevano difficile d’abbattere; allora d’essere in vantaggio in confronto a lei, che pareva puntare tutto nel corpo a corpo, disgraziatamente si accorse troppo tardi delle vere intenzione della sua avversaria. Perché non si era accorto subito che Izuku dopo ogni colpo, aumentava di velocità e potenza, come se stesse semplicemente valutando la sua difesa ed i suoi riflessi; di fatti Izuku si allontanò all’ultimo momento ed utilizzò un Delaware Smash a media potenza vicinissimo alle punte delle scarpe del suo avversario e che con la sola forza dello spostamento d’aria, lo spedì completamente fuori dal ring facendola vincere.
-Bene gente!- Intervenne Midnight, -Abbiamo la vincitrice del torneo delle classi prime è... Izuku Midoriya, della classe 1-A!-
-YEAAAAAAAAAAAH!- Esultarono tutti felici
-Incredibile, ma c’era d’aspettarselo- sorrise Ochaco
-Verissimo, ora dobbiamo andare anche noi grazie... ma dov’è finito?- Stupito Eijiro
-Chi? Oh è vero, quell’uomo è sparito- stupito Shoto
-Andiamo? Voi due non dovreste tornare in infermeria?- Confusa Mina guardandoli
-Andiamo a congratularci con Midoriya-chan e poi andiamo- sorrise Eijiro raggiungendo tutti l’interno dello stadio
-Bene a consegnare le medaglie è qui con noi All Might- in contemporaneamente, -Sono QUI! Con le medaglie- dell’eroe
-Scusa, non volevo parlarti sopra- mormorò la donna
-Congratulazioni Tokoyami, sei un ragazzo tosto- mettendogli la medaglia al collo
-Troppo gentile- mormorò il ragazzo
-Bakugo ragazzo mio, congratulazione- dandogli anche a lui il riconoscimento
-Tch!- Seccato, -Avrei fatto di più-
-Midoriya ragazza mia, hai dato il massimo e ce l’hai fatta- le mise la coccarda al collo
-Grazie All Might- sorrise
-Oh ragazza mia- non resistette e la sollevò in aria stupendo tutti
-All Might!- Rossa la ragazza
-Ecco a voi i tre più forti di quest’anno, ma state tutti allerta ragazzi miei- allagando il braccio libero, -Tutti voi avete avuto la possibilità d’essere qui, avete lavorato duro, combattuto l’uno contro l’altro; la prossima generazione sboccerà dai semi piantanti oggi ed un’altra cosa, dite tutti con me...-
-PULS ULTRA!- Tutti in coro.
Finito quell’evento, tutti gli studenti si recarono nelle proprie classi e la prima A, fu raggiunta dopo qualche minuto dal loro insegnante; Aizawa li osservò e nascosto dalla sua sciarpa, poté sorridere orgoglioso e felice per tutti loro, -Bene! Considerando gli eventi d’oggi, vi meritate tutti voi un bel po' di riposo; quindi domani e dopo domani non avrete lezioni-
-Yeah!- Tutti felici
-In questi giorni raccoglierò le richieste dei professionisti e quando rientrerete ve le presenterò, potete tornare a casa per riposarvi- uscendo
-Mmm...- pensierosa Izuku
-Tutto bene?- Le chiese Ochaco
-Iida, mi preoccupa un po’- dispiaciuta
-Anche a me, spero che si risolva tutto- le appoggiò una mano sulla spalla
-Lo spero anch’io- sospirò Izuku
-Ehi De... Izuku!- La richiamò Katsuki
-Eh? Che c’è Kacchan?- Lo guardò curiosa
-Tu... tu...- rosso a disagio ed imbarazzato, -Ti... ti... andrebbe... un gelato?-
-Adesso?-
-Sì certo adesso- stavolta bordeaux
-Certo che sì- sorrise
-Solo noi due- borbottò portandosela via, lasciandosi dietro un mare di risate e prese in giro.
Izuku fece i pollici in su, verso Ochaco con un sorriso divertito, cosa che fece sghignazzare Shoto ed Eijiro; quei due non erano per niente preoccupati per lei, anzi erano più che divertiti dal “disagio” del biondo e poi scuotendo la testa, ognuno di loro se ne andò per la propria strada. Nel frattempo Katsuki offrì alla ragazza quel, trovandosi impacciato e seccato e non perché avesse perso, visto che era stato tutto leale e lei se l’era veramente meritata quella vittoria schiacciante, ma ciò che lo seccava era il vero sentimento che nel cuore vibrava, ossia una felicità di avere per se la ragazza ed i suoi sorrisi. Nel ripensare, però, che tutto quanto sarebbe durato altri pochi giorni lo innervosiva e non sapeva il motivo, lui la detestava giusto? Allora per quale motivo provava una fitta del genere nel pensare che dopo una settimana tutto sarebbe tornato come prima e che lei poteva stare al fianco di quel capelli di merda o di mezzo bastardo, mentre molto probabilmente lo avrebbe ignorato?
-Ehi tutto bene?- Lo richiamò dai suoi pensieri
-Eh? Sì sto bene- borbottò
-Sicuro? Avevi una faccia- pensierosa
-Certo che sì!- Irritato
-Ok, ok non ti scaldare- ridacchiò, -Bene, ora torno a casa, ci sentiamo- sorrise avviandosi
-Dove credi di andare?- L’afferrò per i fianchi
-Te l’ho detto a casa, perché?- Alzò un sopracciglio
-Sono il tuo “ragazzo” ricordi? Devi passare del tempo con me- ghignò
-Oh davvero?- Pensierosa, -Sarà per un’altra volta TESORO, ma devo farmi una doccia e rilassarmi- ghignò, -Con te in giro sarebbe complicato- correndo via
-EHI!- Stizzito.
I due giorni di riposero servirono a tutti per recuperare le forze per chi era ferito e chi per risolvere delle questioni irrisolte tipo Shoto; considerando le parole della giovane, dopo anni, riuscì a recuperare un po’ di coraggio ed andò a trovare la madre, che tempo addietro suo padre l’aveva rinchiusa in un manicomio. Altri per stare completamente in famiglia: tipo Ochaco ed Iida che rimase al fianco del fratello che durante il festival era stato attaccato da un vigilante, chiamato Stain lo stermina eroi. Nello stesso tempo in quei giorni il criminale Tomura con il suo braccio destro Kurogiri stanno cercando alleati, più potenti, per il loro prossimo piano per uccidere All Might.
Nel rientrare a scuola, molti studenti del primo anno, erano fermati in qualche modo per congratularsi e salutarli per le ottime dimostrazioni fatte al Festival Sportivo; una volta in classe Izuku poté vedere e sentire che alcuni di loro si erano già “stancati” dei loro “fan”. Nel momento in cui rivide Iida e gli chiese del fratello, lui sembrò tranquillo e rilassato, ma secondo lei non era tutto a posto; sospirò quasi affranta per l’amico e prima che potesse raggiungere il suo posto, si ritrovò dei fiori davanti alla faccia facendola sussultare con tutti che fissavano senza parole. Il portatore di quei fiori era proprio Katsuki, che era diventato così rosso che poteva tranquillamente mimetizzarsi tra i capelli di Kirishima, -Kacchan?- Sorpresa Izuku
-Questi sono per... te... anche... se... non sono... belli... come te- balbettò a disagio
-Grazie- sbatté le palpebre prendendo i fiori
-Tch!- Tornandosi a sedersi
-Incredibile, Bakugo fa una cosa così romantica- mormorò Momo
-Non ci sperare Momo- sghignazza Izuku, -Sarà solo per poco- ridacchiò
-Perché mai?- Intervenne Kaminari
-Perché si comporta da fidanzatino solo per una scommessa- ridacchiò
-Hai scommesso una cosa del genere?- Stupita Kyoka
-Beh... vedi...- raccontò la storia della scommessa
-Non ci credo! Ma che codardo- sbottò Mina, -Se un ragazzo vuole un bacio da una ragazza che gli piace se lo prende!-
-A me lei non piace!- Sbottò Bakugo sentendo tutto
-Non è nemmeno codardia- sospirò Izuku
-Eh!? Allora che cos’è?- Confuse tutte
-Si chiama stupidamente orgoglio maschile- sghignazzò; -Vero Kacchan? Volevi solo un bacio da me, però l’orgoglio te l’ha impedito eh?-
-Ma muori!- Facendo esplodere qualcosa.
Ancora una volta Katsuki si sentì non solo punto sul vivo, ma anche diviso in due per come Izuku aveva parlato e si comportava; se da una parte tutto ciò lo irritava perché nonostante la lontananza e gli anni, lei lo avesse capito, dall’altro canto per la stessa cosa si sentiva orgoglio di ciò. Era vero che desiderava un bacio da quella ragazza, forse in quel modo si sarebbe tolto la sensazione che provava in sua presenza di tipo possessivo, ma poi gli sorse un dubbio che lo portò a stringere copiosamente le mani in pugni e se per lei lui non fosse il primo ragazzo che baciava? A quel pensiero, si bloccò, ancora volta aveva provato una fitta di rabbia e possessione verso quella verdina; per sua fortuna, tutti quei pensieri sparirono all’entrata del professore Aizawa.
-Ben tornati ragazzi, oggi la lezione è un po’ speciale-
-“Non sarà quel momento?”- Pensò felice Izuku
-“Non sarà una verifica spero”- pensò Kirishima
-“Che avrà in mente?”- Pensarono tutti
-È giunto il momento per voi di trovarvi dei nomi in codice, ossia quelli da eroe-
-E vai!- Esultarono tutti
-“Finalmente”- Pensò Izuku lanciando un’occhiata a Kacchan
-Tutto ciò ha a che fare con le richieste dei professionisti, di cui vi ho parlato l’altra volta e dovete sapere che tali “interessi” potrebbero scemare con l’avanzare del tempo, soprattutto dopo il diploma-
-Dannati grandi- borbottò Mineta
-In poche parole potremmo considerare che le nomination ricevute siano più degli ostacoli personali- mormorò Toru Hagakure, la ragazza invisibile
-Diciamo così ed ecco il conto delle candidature-.
Sulla lavagna comparvero i dati, la prima era Izuku come c’era d’aspettarselo, dietro di lei con una richiesta quasi al pari al suo c’era Shoto ed infine c’era Katsuki, poi tutti gli altri erano i meno richiesti. A quella scoperta molti si girarono a guardarsi tra loro, mentre Izuku sospirò, avrebbe chiesto consiglio ad All Might ed a Recovery Girl; per Katsuki era del tutto inaccettabile, poteva capire Izuku, ma non quella faccia a metà mentre quest’ultimo borbottò solo che era stato notato solo per via del padre.
-A prescindere da ciò e che abbiate ricevuto richieste o meno, vorrei che voi tutti faceste un po’ di cosiddetta “esperienza lavorativa”-
-“Ne ho parecchia grazie ad All Might in America, ma farla qui in Giappone sarà utile”- pensò Izuku
-Ecco spiegato il motivo per cui ci servano i nomi da eroi- sorrise un loro compagno
-Le cose si stanno facendo più interessanti e divertenti- ridacchiò Ochaco
-Ovviamente andranno bene anche nomi promissori, ma sceglietene di appropriati...- continuò il professore
-Altrimenti d’ora in avanti sarà un inferno!- Si aggiunse una voce femminile; -I nomi che sceglierete ora, saranno quelli per cui sarete noti al mondo, in tali casi vi resteranno anche dopo diventati dei professioni!- Entrò Midnight
-Beh... ha ragione, lascio questo compito a miss Midnight a valutarli, dato che io proprio non posso- sospirò, -Sta tutto nel vecchio motto “Un nome un destino”, il modo in cui sarà il vostro futuro si avvicinerà all’immagine proiettata dal nome che scegliereste- entrando nel sacco a pelo, -Pensate ad “All Might”-.
Sull’intera classe calò un silenzio teso, ognuno stava pensando a cosa scegliere, la verdina aveva già in mente d’usare quell’americano, per poi ricordarsi che era meglio di no, così ripensò alle vecchie conversazioni fatte con All Might tempo addietro su quell’argomento. Dopo quindici minuti, il primo a provare a mostrare il suon nome fu Yuga Aoyama, biondo dagli occhi color indaco che aveva un quirk legato ad un laser proveniente dal suo stomaco e ciò che mostrò fu per lo più una frase, -“Io non potrei mai fare meno di brillare”-
-Ma è una frase intera- si lamentò uno
-Beh... se togli “io” abbrevi in “Posso solo brillare” sarà più facile da dire- commentò Midnight
-La ringrazio- sorrise il biondino
-Voglio tentare io- si alzò Mina, -Chiamatemi pure “Alien Queen”!- Allegra
-Fai sul serio? Stai cercando di sembrare un mostro assetato di sangue?!?- Scandalizzata, -Cancellalo finché puoi!-
-Tsk!- Stizzita Mina
-“Che idioti”- pensò la donna
-Kero! Posso tentare io?- Chiese Tsuyu
-Certo vieni- sorrise la donna
-Beh... è un nome che ho scelto dall’elementare ed è “Froppy”!-
-Wow! È adorabile ed ha un suono dolce ed amichevole!- Cinguettò l’eroina, -Bene ragazzi usate lei come esempio ok?!-.
Grazie al coraggio di Tsuyu l’aria si era fatta più leggera e rilassata, dove tutti scrivevano i loro nomi con più tranquillità, poi si alzò Eijiro Kirishima, cosa che incuriosì anche Izuku, -Adesso tocca a me!- Mostrando il cartoncino, -Chiamatemi “L’eroe dalla dura virilità: Red Riot”!- Che fece quasi ridacchiare la verdina
-Red Riot? Sbaglio o ti sei ispirato ad un eroe particolare, cioè “Red Crimson”?- Domandò entusiasta Midnight
-Sì è esatto! È retrò, ma vorrei un’immagine proprio come quella sua- Sorrise orgoglioso, cosa che fece sorridere dolcemente pure Izuku
-La prossima voglio essere io!- Arrivò Jiro mostrando “Earphone Jack”
-Ci sono!- Andò Mezo, -Chiamatemi “Tentacle”!-
-“Cellophane”!- Mostrò Hanta
-“Tail Man”- mormorò a disagio Mashirao
-Mi ha fregato lo stile- borbottò Rikido mostrando “Sweet Man”
-Tento di nuovo!- Arrivò Mina, -Chiamatemi “Pinky”!-
-Per me “Chargebolt”!- Intervenne Kaminari
-“Invisible Girl”!-
-Ottimo ragazzi continuate così!- Esultò Midnight
-Spero di non sfigurare- sospirò Momo, -Eccomi “L’eroina delle creazioni: Creatie!”-
-Ottimo
-“Shoto”- pacato Shoto
-Sicuro il tuo nome?- Curiosa la donna
-Sì- annuii
-Per me ho scelto “Tsukuyomi”!- Si fece avanti Tokoyami
-“Grape Juce”- mostrò Mineta
-“Anima”- si presentò Koda
-“King of Explodo-kills”!- Katsuki
-Ti conviene cambiarlo- seria la donna
-“Tipico di Bakugo/Kacchan!”- Pensarono tutti ridendo
-Beh... ecco quello che ho scelto io- parlò Uraraka, -“Uravity”-
-Che vivace, elegante, di classe- cinguettò la donna
-Bene è andata meglio quanto aspettassi- guardando la classe, -Mancano solo la “rivisitazione” di Bakugo, Iida e Midoriya-
-“Tenya”- mostrò Iida
-Anche tu il tuo nome eh?- Sospirò la donna
-Beh vengo io- si alzò Izuku, mostrando il nome
-Ne sei sicura?- Chiese allarmato Kirishima
-Sì, lo so che questo nomignolo viene dato a chi è... debole diciamo così- sospirò
-“EH!?”- Sconvolto Katsuki
-Ma... tempo addietro conobbi alcune persone che mi hanno fatto ricredere su questo nome- sorrise, -Dunque, mi chiamerò “Deku”!- Stupendo tutti.
Nello stesso tempo in cui l’ennesimo nome di Katsuki fu bocciato, nella sala professori arrivò un’altra richiesta, anche quella per Izuku e nel vederla All Might per poco non gli venne un colpo ed il povero Cementoss non lo dovette prenderlo al volo per lo spavento. Di fatti il nome che lesse per la richiesta della giovane, ad All Might gli fecero ricomparire dei ricordi poco piacevoli verso quella persona; dalla ragazza invece molti ragazzi erano felici e chi non aveva ricevuto nessuna richiesta, stava valutando le richieste non precise di altri eroi.
-Ma che!?- Sconvolta Izuku
-Tutto bene?- Chiese Ochaco che le si era avvicinata
-Sì solo... tra tutti gli eroi lui?- Rileggendo la lista
-Chi?- Confusa
-Lui... Endeavour!- Sbuffò facendoglielo leggere
-Aspetta, mio padre ti ha richiesta?- Stupito Shoto
-Sì, leggi qua se non mi credi- passandogli la lista
-Incredibile- sconvolto, -Non me lo sarei mai aspettato-
-Non dirlo a me Shoto- sospirò passandogli una mano tra i capelli, -Soprattutto dopo come mi sono comportata con lui... ci sarebbero i pro e contro in questo caso- si grattò la nuca
-Capisco- sospirò, -Beh... molto probabilmente sceglierò la sua agenzia-
-Lo sospettavo- annuii Izuku, -Comunque a tempo debito ci penserò- alzandosi un attimo.
Dopo scuola, Izuku stava per uscire con la lista in mano, quando per poco non ebbe un colpo nel vedersi ad un palmo dal naso il suo mentore, notando quanto agitato era lo seguì nel posto più isolato della scuola, non accorgendosi che qualcuno li aveva visti. Questo qualcuno non era altri che Katsuki, che non aveva mai perso d’occhio la ragazza e quindi silenziosamente li seguì anche se a stento riusciva a capire ciò che stavano dicendo; in ogni modo All Might parlò dell’ultima richiesta arrivata per lei, era di un eroe di nome Gran Torino e nel farlo stava per fino tremando. Così la ragazza gli corse dietro e lo abbracciò forte, per trasmettergli un po’ della sua calma, cosa che funzionò, poi lei tirò fuori la lista degli eroi e gli mostrò il nome di Endeavor, che stupì pure lui soprattutto per quello che la sua allieva gli aveva raccontato.
-Allora chi secondo te mi potrebbe aiutare?- Sospirò, -Avrei intenzione di imparare perfettamente anche l’altro mio quirk- sospirò
-Lo posso capire e...- alzò lo sguardo un attimo e si accorse della presenza di Katsuki e sorrise, -Prova andare dall’eroe di cui ti ho parlato, forse a sua volta lui potrebbe indirizzare verso qualcuno- sospirò, -Dovrai stare più attenta nei tuoi passi- serio raddrizzandosi
-Lo so e...- sente un rumore di passi, -La ringrazio per i consigli, chiederò anche al professor Aizawa come mi ha suggerito professore- si inchina e ritorna sui suoi passi
-“Di che cosa avranno parlato, forse è vero quello che faccia a metà nel dire che ora Izuku si è attirato l’attenzione di All Might... devo indagare!”- Pensò seccato Katsuki
-Kacchan!?- Lo vide Izuku risvegliandosi
-Ohi De... nerd!- Quasi spaventato, -Ti cercavo-
-Davvero?- Finta sorpresa, -Cosa volevi?-
-Ti va di pranzare da me?- Rosso
-Certo, perché no?- Sorrise
-Bene, andiamo-.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Che dite? Chi sceglierà Izuku per il suo primo “stage”? Andrà proprio da Gran Torino o proverà anche lei dal padre di Shoto?

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Capitolo 10
*** Scelta ***


10° Scelta
 
 
 
I due si avviarono verso casa del biondo non solo per pranzare, ma anche per parlare della finale del festival e Katsuki aveva tutte le intenzioni di capire la verità che gli stava nascondendo e non avrebbe mai e poi mai rinviato quell’opportunità. Lungo il percorso c’era solo silenzio, in cui Izuku continuava a valutare i vari nomi degli eroi che l’avevano richiesta, mentre Katsuki cercava di sbirciare quella lista; nel momento in cui ci riuscì, la trovò bella lunga e tra quei nomi, vi era anche l’eroe N°2, cosa che non si sarebbe aspettato.
-Che stai guardando?- Gli chiese Izuku senza fissarlo
-La tua lista ovviamente, cosa dovrei guardare oltre a quella?- Finto tonto
-Non lo so, forse il mio seno? Sei pur sempre un ragazzo- stizzita
-Mi stai dando del maniaco come Mineta?- Irritato
-No, certo che no- finta sconvolta
-Di cosa parlavate tu ed All Might?- Serio
-Della mia lista, volevo un parere sul padre di Shoto come eroe tutto qui, parlerò anche con il professor Aizawa per avere un’altra opinione-
-Perché non chiedi direttamente a faccia a metà?-
-Forse non lo sai, ma Todoroki non ha un’alta opinione su di lui, potrebbe essere influenzato negativamente- scosse la testa
-Non hai molto tempo per fare la tua scelta- serio
-Tu sai già dove vuoi andare?-
-No- scosse la testa
-Capisco- pensierosa.
Katsuki la fissò attentamente, mentre metteva via la lista nella sua cartella e cogliendola alla sprovvista, l’afferrò per i fianchi e la fece sedere sulle sue gambe; ciò sorprese lui stesso e la giovane che lo fissò per capirci qualcosa, quindi cercò di capire chi stesse fissando ma vide solo altre persone che non facevano nulla. Dall’altro canto, Katsuki intuì perché avesse reagito così, di fatti in quel vagone, vi erano dei ragazzi di circa della loro età che si erano messi a fissare Izuku in una maniera che a lui non piaceva per niente; arrivati a destinazione, trascinò via la ragazza lanciando sguardi di fuoco a quei tizi che distolsero subito gli occhi senza attirare l’attenzione della verdina che lo fissò trascinarla con “urgenza” a casa, dove non trovarono nessuno se non dei piatti già pronti fatti dalla padrona di casa.
-Tua... madre non c’è?-
-A quanto pare la vecchia è uscita con delle amiche- scrollò le spalle leggendo un bigliettino, -Su mangiamo e poi studiamo... con molta calma-
-Che hai in mente... pervertito?- Scandendo l’ultima parola
-Ancora con questo pervertito?- Secco, -Se mi vuoi così ti accontento- afferrandola
-Ma neanche per sogno!- Liberandosi facilmente ed andò in cucina, -Mi scaldo il mio piatto, tu fa come vuoi-
-Sai che c’è?- “Abbracciandola” da dietro, -Sarebbe divertente una cosa così in futuro- le sussurrò all’orecchio
-Come prego?- Girando appena la testa verso di lui, -Per caso hai sbattuto la testa per caso?- Alzò un sopracciglio
-Che c’è di strano pensare a ciò?- Stringendola a se, -Tu cucini per noi due ed io sto qui dietro a te, come una coppia sposata, che c’è? Non ci hai mai pensato?- Malizioso vedendola arrossire
-Ka... Kacchan!- Diventando bordeaux
-Hahahaha!- Si staccò da lei ridere, -Stavo solo scherzando- per poi pensare, -“Solo in parte”- guardandola
-Idiota- borbottò.
Izuku era rimasta letteralmente spiazzata e l’aveva pure fatta arrossire al vero simile, poi sentirlo dire che stava scherzando gli erano venute su le lacrime, ma riuscì a non farle scendere e finire di scaldarsi il pranzo e borbottare un insulto al suo indirizzo. Pranzarono in silenzio, Katsuki la fissava e cercava di intavolare anche una stupida conversazione, ma lei non reagiva e questo innervosiva il biondo che non capendo se la giovane ce l’avesse ancora con lui per il commento di prima oppure no e ciò lo mandava ancor più in bestia. La fissò ancora un po’ e dopo aver finito di mangiare, la raggiunse e l’afferrò cogliendola in contropiede l’attirò a se e stava per baciarla, quando la serratura della porta scattò e si sentì la voce di Mitsuki riecheggiare, cosa che diede forza alla giovane che spinse via Katsuki.
-Sono... perché ogni volta che vi lascio “soli” trovo Katsuki spiaccicato al muro?- Finta sconsolata la donna
-Perché tu hai un fottutissimo senso di “puntualità” dell’incredibile vecchia- seccato il figlio
-Come osi parlarmi così!?- Irritata, -Izu, tesoro non ti ha fatto nulla vero?-
-Nulla di pura logica alla Katsuki- ridacchiò la ragazza, -Stava di certo cercando di capire qualche nuova mossa o cosa così, solo che...- guardò Katsuki
-Cosa?- Chiese la donna
-Solo che mi ha presa talmente tanto alla sprovvista che mi sono... “spaventata” ed ho reagito male- sorrise calma
-Tu si che sai dare delle spiegazioni azzeccate- secco Katsuki
-Beh... devo tornare a casa, Toshinori mi aspetta ciao!- Andandosene
-Chi è questo Toshinori?- Confusa la donna
-A quanto ho capito, un amico di famiglia- scrollò le spalle
-Katsuki?- La donna si voltò verso il figlio
-Che vuoi vecchia?-
-Di un po’... è vero quello che ha detto Izu-chan?-
-Ehm...- rosso
-Capisco- sospirò, -Cosa ti spinge a non dirle la verità?- Stanca
-Come?- La guardò sconvolto
-Io e tuo padre ce ne siamo già accorti che ti piace Izuku, ma non capiamo cosa ti freni, non sei mai stato un ragazzo che si blocca davanti alle difficoltà-
-A lei io non piaccio- secco
-Hai provato a parlare?- Seria, ma dolce
-Sei impazzita!?- Rosso, -Di sicuro mi riderebbe in faccia!- Per poi correre in camera a disagio.
Una volta a casa, trovò ad aspettarla come immaginava All Might, che una volta tornato alle sue vere fattezze, entrarono nelle sicure quattro mura; cenarono pure insieme e lì continuarono a parlare dello stage imminente e quindi della scelta del mentore adatto per la giovane. Alla fine, dopo lunghe ore, decise di andare da Gran Torino, nonostante la palese paura di All Might, sentiva che quell’eroe che conosceva la precedente possessore di One For All poteva sapere altri segreti e quindi altri tipi di allenamenti per poter migliorare. Il giorno dopo, quindi, prima di consegnare la sua lista, Izuku andò dal suo coordinatore e chiese dei consigli; quest’ultimo nell’aver ascoltato le parole della giovane e valutando un po’ le opzioni, anche lui fu d’accordo che andasse a trovare quest’ero.
-Allora dove andrai?- Le chiese Shoto alle sue spalle
-Oh cielo!- Presa alla sprovvista
-Ti ho spaventata?- Stupito, -Ti chiedo scusa-
-No, scusami tu è che ero immersa nei miei soliti pensieri- ridacchiò
-Dove pensi di andare?-
-Oh... andrò da un eroe che il sensei Aizawa mi ha suggerito-
-Aizawa sensei?- Stupito corrugando la fronte
-Sì, andrò da Gran Torino. È un nome poco conosciuto perché dovrebbe essere in “pensione” ma a quanto pare mi ha richiesto- scrollò le spalle
-Oh, dunque non ci vedremo- quasi dispiaciuto Todoroki
-Chi lo sa- scrollò le spalle sorridendo
-Spero che... sai perché ultimamente Bakugo continua a fissarci in modo assassino?- Chiese
-Uhm?- Si voltò e vide effettivamente che era vero, -Non so nulla, ultimamente si è comportato diversamente e non parlo per via di quella scommessa- scosse la tesa
-Ripensandoci, fulminava chiunque fosse a darti più attenzioni del necessario- calmo
-Eh?- Stupita
-Ehi Midoriya-chan tutto bene?- Li raggiunse Eijiro
-Ehi Kirishima kun sto bene e te? Dove hai pensato di andare?- Chiese gentile
-Io... andrò al... dipartimento degli eroi della Quarta specie- un po’ imbarazzato
-Ehm... Kirishima kun tutto bene?-
-S... sì, perché?-
-Sei rosso- si mise in punta di piedi e provò a vedere se aveva la febbre, facendolo diventare bordeaux, -Uhm... niente... sei fresco-
-Ho caldo... sì caldo- facendo dei passi indietro
-Ehi capelli di merda che ti prendere?- Li raggiunse irritato Katsuki
-Nulla Bakugo!- Alzò le mani in segno di arresa
-Lo spero bene, ma ricorda di ciò che ti ho detto nel nostro scontro al festival- ghignò maligno
-Ehm...- guardò con la coda dell’occhio Izuku
-Che vi siete detti?- Curiosa
-Nulla d’importante nerd- ghignò Katsuki avvicinandosi a lei
-Come vuoi, basta che non sia una cosa che coinvolge tutti noi o giuro che te la farò pagare- dolce
-In che modo?- Cercando di afferrarla per i fianchi
-Oh ricorda che sono una ragazza- sottolineando bene quella parola, -E noi donne se volgiamo farla pagare ad un uomo o ad un ragazzo lo sappiamo bene come fare, prima o poi- sorrise, -Adesso devo andare a presto- lasciandoli soli.
Katsuki la fissò salire sulla Metro che l’avrebbe portata lontano da lui e dagli altri, mentre Shoto ed Eijiro lo fissavano con un sorrisetto divertito; dentro di loro era rinata una speranza, Izuku era ancora “libera”, ma nessuno di loro l’avrebbe detto ad alta voce e non per paura di una ritorsione del biondo, ma per non dare brutte impressioni. Dopo i dovuti saluti, Bakugo raggiunse anche lui con la Metro, l’ufficio di Best Jeanist, dove ebbe però una brutta “notizia”; l’eroe, di fatti, dichiarò che non gli piaceva soprattutto per il suo caratterino, ma che lo avrebbe messo in riga facendogli capire anche che cosa significava veramente essere un eroe. Dall’altra parte, Kirishima raggiunse l’ufficio e lì con sua grande sorpresa trovò anche Tetsutetsu, mentre Todoroki andò da suo padre, anche dopo aver parlato con la madre; Shoto dovette ammetterlo, che nonostante non l’abbia perdonato o che non avesse intenzione di farlo, oggettivamente parlando, ad Endeavor il titolo di eroe N°2 era azzeccato ed aveva capito che rimanere legato solo alla parte ghiaccio, non avrebbe mai potuto progredire come eroe.
Izuku, quando arrivò a destinazione, trovò una casa decisamente malandata e con sua grande sorpresa trovò un vecchio signore con un costume giallo e bianco, che era scivolato ed era caduto su delle povere salsicce imbrattandosi con il kechaup. La giovane andò subito ad aiutarlo prontamente e controllò che non si fosse fatto nulla, passando una mano illuminata su tutto il corpo, sorridendo ricordandosi le esercitazioni con Recovery Girl ed i suoi insegnamenti.
-Tutto bene signore?- Aiutandolo a sedere
-Sì sono vivo- scattò a sedere
-Me n’ero accorta- ridacchiò, -Dovrebbe stare più attento-
-Chi sei ragazza?-
-Mi chiamo Izuku Midoriya signore, se lei è Gran Torino, mi ha convocato per la prima esperienza sul campo-
-Oh giusto!- Si grattò la nuca, -Ho fame- si lamentò-
-Capisco, capisco- annuisce, -Beh... se non c’è altro da fare- alzandosi, -Io andrei- sorrise tesa, -“Ci sono due possibilità o lui finge d’essere così sciocco o è fin troppo vecchio”- pensò iniziando ad uscire
-One For All vieni a me- lo sentì proferire
-“Furbo, voleva che abbassassi la guardia eh?”-
-Vediamo come te la cavi ragazza dell’One For All- iniziando a volarle intorno
-“La sorprenderò, ma non posso farlo con il massimo vediamo se... sì! Il 5% dovrebbe bastare, soprattutto non dovrei distruggere nulla più del dovuto”- guardandosi intorno.
L’uomo pensando di prenderla alla sprovvista mentre lei si guardava in giro, l’attaccò cosa molto prevedibile e lei lo schivò senza troppi complimenti e cercò di colpirlo a sua volta, ma con sua grande sorpresa, il vecchio era decisamente veloce nonostante l’età avanzata. Alla fine la giovane fu sopraffatta e la cosa la stupì, ma non per niente la scoraggiò, così dopo un terzo tentativo fallito, Izuku si inginocchiò e gli chiese di prendersi cura di lei, -Non devo insegnarti nulla ragazza- serio l’uomo
-Come?- Stupita
-Me ne sono accorto sai?- Sorrise bonario, -Sai controllare perfettamente il One For All, come hai dimostrato al festival-
-Allora... oh... voleva conoscermi di persona quindi-
-Esatto, purtroppo per i trascorsi tra me ed All Might, ho accolto l’occasione-
-Immagino- sorrise, -Senta... All Might, mi ha suggerito di... chiederle anche un’altra cosa- si grattò la nuca
-Quale?-
-Lo so che è presto, ma... lei conoscerebbe una persona che potrebbe ad aiutarmi con un quirk medico?-
-Un quirk medico?- Stupito
-Sì... vede io...- gli raccontò un po’ di se e di quel quirk.
L’uomo si mise a pensare tra se e se per poi scuotere la testa, scusandosi che per il momento non gli veniva in mente nessuno in quell’ambito, ma poteva aiutarla a resistere sempre più al suo quirk; gli chiese, quindi, a che percentuale riusciva a sopportare la “tensione” e lei gli riferì la verità, ovvero il 60% oltre quella soglia rischiava di perdere almeno la sensibilità di uno degli arti. L’anziano rimase completamente sorpreso di quella notizia, così ideò degli esercizi per la ragazza così in quella settimana potesse fare per tenersi in allenamento e poi passare al lavoro sul campo cosa che sorprese la giovane ma non obbiettò. I primi giorni, Izuku si allenò sotto l’occhio vigile del suo nuovo “mentore”, dopo di che iniziarono le ronde per strada ed uno di quei giorni andarono per fino ad Hosu, località che gli ricordò che in quel posto ci sarebbe stato il suo compagno Tenya, cosa che la impensieriva e preoccupava allo stesso tempo.
Flashback
-Andrai ad Hosu?- Gli aveva chiesto Ochaco a Tenya
-Sì e tu dove andrai?- Gli chiese di rimando
-Nel gruppo dell’eroe Gunhead- sorrise raggiante
-Sbaglio è un gruppo molto tosto?- Chiese Izuku
-Beh... sì, ma sai... prima di raggiungere il mio obbiettivo finale, devo per forza migliorare e se resto in un ambiente chiuso e protetto non potrò avanzare- sorrise
-Fai bene, dobbiamo guardare al futuro, immagino che quest’idea è dovuta allo scontro contro Kacchan, vero?-
-Indovinato, in qualche modo quella sconfitta mi ha aperto gli occhi-
-Immagino, a proposito... Tenya sei sicuro di voler andare proprio ad Hosu?- Titubante la verdina, -Ho notato che ti hanno chiesto altre compagnie-
-Sì, certo perché?- Le sorrise
-Nulla- finta tranquilla.
Fine flashback
 
Quel ricordo le metteva una tristezza immensa, sentiva che l’amico avesse volutamente nascosto qualcosa e ciò un po’ lo capiva, perché anche lei all’inizio lo aveva fatto, ma sentiva che non aveva fatto abbastanza per lui. Sospirò sconsolata, cosa attirò l’attenzione dell’uomo con lei e gli stava effettivamente per chiedere cosa l’affliggeva, quando un’esplosione colse il vagone del treno su cui viaggiavano e fece la sua comparsa un noumu. Gran Torino scattò in piedi seguito da Izuku che si guardò in giro ed iniziò a valutare i danni, poi la sua concentrazione andò al suo mentore che colpì quella cosa, ordinando alla ragazza di rimanere sul vagone, ma lei strinse i denti e fregandosene altamente di quell’ordine, scese dal treno in alta velocità ed attivando il quirk al 30%, si mise a correre verso la sua destinazione. Arrivata in città, rimase paralizzata da quel che vide, in piazza vi erano dei grossi gruppi di noumu, strinse le mani a pugno e poi andò alla ricerca di Tenya, aveva la sensazione che quei mostri fossero stati mandati da quel tipo di nome Tomura, ma prima di cercare quel pazzo, doveva trovare il suo amico che di sicuro era andato a cercare lo stermina eroi, per vendetta. Nel frattempo in un vicolo buio, Tenya cercava di affrontare Stain che aveva ferito gravemente un altro eroe, ma fu soprafatto dal nemico che lo ferì gravemente ad un braccio e nello stesso tempo, Tomura con Kurogiri fissava la distruzione della città creata dalle creazioni del suo maestro All For One.
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ciao bellissimi! Che dite? Fra non molto Izuku troverà Tenya e Stain, ce la farà a salvare il suo amico e rintracciare quel “simpaticone” di Tomura? A presto e recensite mi raccomando ciao! ^_^

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Capitolo 11
*** Stain: Lo stermina Eroi ***


11° Stain: Lo stermina Eroi
 
 
 
Izuku, si guardò in giro per capire cosa poteva fare ma un’eroina le chiese di stare indietro, che di quel caos si sarebbero occupati gli esperti; se in un primo momento la cosa la mise in ansia, alla fine decise di allontanarsi per non rischiare di infrangere le regole. Nel spostarsi in una zona più sicura, poté studiare la situazione generale ed in tutto quel caos non solo trovò Stain, ma lo beccò proprio sopra a Tenya pronto a colpirlo alla schiena; non volendo che all’amico accadesse qualcosa, senza pensarci due volte, si lanciò contro l’uomo allontanandolo con un calcio, cosa che colse di sorpresa l’avversario e di conseguenza fu scaraventato lontano.
-Midoriya che ci fai qui?- Stupito Iida
-Ero in zona con il mio mentore, ma la cosa più importante è che sono qui per aiutare un amico in difficoltà- abbassandosi al suo livello, senza però staccare gli occhi dell’avversario
-Izuku non è una tua...-
-Battaglia?- Lo sguardo con la coda dell’occhio, -Non dobbiamo essere egoisti, non è così che si comporta un eroe- seria
-Dimmi ragazzina- si rialzò Stain, -Secondo te, come dovrebbe essere un eroe?- Sinceramente curioso
-Un vero eroe è colui che difende ed aiuta la gente in difficoltà in ogni circostanza, andando oltre ogni pregiudizio-
-Belle parole ed i tuoi occhi sono sinceri- prendendo la lama, -Dunque tu potrai vivere, ma lui purtroppo no- indicando Tenya con la katana
-Seriamente Midoriya devi andartene, lui ha...-
-Iida... ti devo le mie scuse- scosse la testa, -Avrei dovuto capirlo subito il motivo della tua scelta-
-Non devi io...-
-Capisco che non volevi coinvolgerci, ma sappi che la vendetta non fa parte d’essere un eroe- appoggiando una mano sulla ferita e lo curò senza che quest’ultimo se n’accorgesse, -Appena possibile ce n’andremo-
-Lui ha ferito un altro eroe- indicandogli l’eroe ferito
-Che quirk ha?- Sussurrò
-Non devi farti ferire o ti bloccherà- rispose perplesso nel sentire il braccio guarito.
Izuku a quell’informazione, annuì piano e poi si lanciò con velocità superiore a quella dimostrata al festival contro l’avversario, stupendo non solo Tenya, ma anche l’uomo domandandosi dove avesse visto tale velocità; dall’altro canto Iida, ancora bloccato a terra dal quirk di Stain, osservando quella scena sentiva che c’era qualcosa che non gli tornava. La giovane cercava di allontanare il criminale dai due feriti e nella speranza dell’arrivo d’alcuni rinforzi e nel farlo studiò l’uomo di fronte a se, c’era qualcosa che la incuriosiva in lui, soprattutto nel suo modo di agire.
-Perché fate tutto questo?- Dopo aver schivato velocemente un fendente
-Gli eroi che portano questo titolo si sono venduti ai media, lo fanno solo per soldi-
-Capisco, ma non è un motivo per ucciderli, ora sei un vigilante, ma sono sicura che se ti impegnassi saresti un ottimo eroe come All Might e molti altri- continuando a schivare i colpi
-Tu invece? Perché mi hai attaccato? Non lo stai facendo per vendetta- allontanandosi da lei
-Infatti, io non cerco vendetta, sono qui perché è giusto difendere delle persone in difficoltà, me lo ha insegnato All Might, lui stesso non gli importa della fama, ma...-
-Interessante- commentò l’uomo, -Tu vuoi diventare un’eroina seguendo le orme d’All Might eh? Sì! Lui è l’unico per ora che è degno d’essere chiamato così e credo proprio ragazzina che tu ci riuscirai- sorrise serio
-Grazie, ma spero che capirai che ti devo comunque fermare; uccidere non fa parte d’essere un eroe e nessuno dovrebbe avere il diritto di farlo- abbassandosi per schivare sia un colpo di ghiaccio sia quello esplosivo.
In quel preciso momento, alle sue spalle vi erano arrivati: Shoto e Katsuki che avevano risposto prontamente alla richiesta d’aiuto della ragazza, che poco prima, quando curava con una mano Tenya, con l’altra non vista, aveva inviato a tutti i suoi contatti, la sua posizione. Sperando di fatti, che con quel gesto, qualcuno mandasse dei pro hero in aiuto, ma sospirò nel vedere quei due, per una volta andare d’accordo nonostante non scorresse buon sangue; ad un certo punto, però nel guardarli, lì con lei, si domandò giustamente, ma... com’era possibile che i due fossero giunti così velocemente in quel posto, contando soprattutto sapendo che l’agenzia in cui era andato Bakugo era assai lontana da lì? In effetti, durante la ronda con suo mentore, il biondo aveva percepito un senso di panico che non capiva, finché non gli arrivò il messaggio di Izuku, che nel leggerlo, non ci pensò due volte e fregandosene di piantare in asso l’uomo che lo fissò correre verso la stazione, perché doveva assolutamente raggiungerla. Il “povero” Best Jeanist lo guardò correre via, avendo il sentore che il giovane se ne stava andando per un buon motivo, decise giustamente di seguirlo, soprattutto essendo che lui era sotto la sua tutela; nel ricorrerlo, avendo un bel po’ di vantaggio, il Pro Hero avvisò l’agenzia che si stava allontanando dalla solita zona di pattuglia per un inseguimento. Dall’altra parte per Shoto, era tutt’altra storia, era già a Hosu per via di suo padre, che stava indagando sulla scia dello stermina eroi ed era quindi nelle vicinanze, quando ricevette quel messaggio; prima di allontanarsi dal padre, che chiese o meglio, ordinò che a lavoro compiuto potesse mandare qualcuno al suo indirizzo.
-Tutto bene?- Chiese Shoto vicino ad Iida
-Io e Native siamo bloccati dal quirk di Stain, ma per lo meno siamo ancora vivi- sospirò Tenya
-Io sto bene e grazie per essere venuti, anche se mi domando dove sono i pro hero? Ci beccheremo una ramanzina appena finirà questa storia- sospirò Izuku
-Dovrebbero arrivare- commentò Shoto, -Prima di venir qui ho avvisato mio padre-
-Oh andiamo! Se riusciamo a...- iniziò Katsuki
-Kacchan!- Sbottò Izuku, -Anche se ci riuscissimo, stiamo infrangendo delle regole in questo momento utilizzando i nostri quirk! Rischiamo seriamente di farci sbattere fuori dalla Yuei!- Sospirò avvicinandosi a Native, -Facciamo così, voi due tenete impegnato Stain, solo voi potete farlo senza avvicinarvi troppo, dovete stare solo attenti a non farvi ferire dalle sue lame, perché è tramite il sangue ingerito che riesce a bloccare a terra gli avversari- seria
-Come vuoi, ma tu che farai?- Dubbioso Katsuki guardandola
-Cercherò di curare al meglio l’eroe qui presente- sospirò, -Ah Kacchan?- Senza guardarlo
-Che c’è adesso?- Seccato nel vedere Stain tornare alla carica
-Ti prego fa attenzione- sussurrò, che solo lui sentì
-Contaci!- Ghignò.
I due ragazzi si prepararono, Shoto cercava di bloccarlo con il ghiaccio o con le fiamme di tenerlo lontano con la combinazione di Katsuki e questo non lo faceva solo per tenerlo a distanza, ma anche per indebolirlo; in tutto questo Stain non poté non ammirare la caparbietà della verdina nel curare quel pro hero ferito, cosa che non passò di certo inosservato ad altri paia d’occhio. Di fatti, Katsuki non aveva perso di vista i movimenti di Izuku rimanendo stupito per quella novità, cosa che lo spinse a farsi un piccolo elenco mentale d’aggiungere alle questioni a cui voleva delle risposte; stessa cosa valeva per Shoto, che vedendo quella forma di quirk, si ricordò le parole della ragazza al festival sportivo, domandandosi effettivamente lei sarebbe riuscita a far sparire quella cicatrice. All’improvviso dovette tornare a dare concentrazione alle sue fiamme, non le controllava ancora perfettamente come desiderava e ciò in qualche modo fece sorridere la ragazza, che pensò che Todoroki era sulla buona strada per accettare tutto se stesso. In un modo fulmineo, Izuku percepì nell’aria un sottile spostamento impercettibile all’occhio, che legò il criminale, cosa che tutti si fecero sull’attenti e nel girarsi trovarono Best Jeanist che manipolava dei fili di tessuto per bloccare Satin permettendo sia a Todoroki che Bakugo di stordirlo. In tutto questo, Izuku riuscì a finire di curare l’altro pro hero che la ringraziò, però svenne per la stanchezza, ma prima sorrise; Native la prese al volo prima che toccasse terra, ma fu Katsuki a riprenderla e portarla fuori dal vicolo, -Mi hai seguito?- Guardò il suo mentore
-Sei sotto la mia supervisione ragazzino, certo che ti ho seguito- lo rimproverò l’uomo
-Tch!- Tenendo stretta Izuku, -Grazie- sussurrò
-Ecco... che l’è successo alla ragazza?- Li raggiunse Gran Torino
-È solo svenuta dopo avermi guarito- commentò il pro hero
-Portiamola in ospedale alcuni di voi hanno bisogno di cure- commentò Best Jeanist
-Andiamo- conducendo anche Stain, ancora legato verso una macchina della polizia.
Nessuno si accorse, purtroppo, che uno dei noumu, quello che sembrava poter volare, li attaccò ed in qualche modo riuscì a prendere Izuku dalle braccia di Katsuki e portarlo via ed in quell’esatto momento Stain si liberò dalle grinfie della polizia e la salvò. Tutti compresa la polizia, rimasero sorpresi per quel gesto, Stain uccise quell’essere e riportò la ragazza agli eroi, dicendo loro di prendersi cura di quel seme d’eroe che la verdina era e che n’era sicuro, Izuku Midoriya sarebbe diventata una VERA eroina, per poi farsi portare via senza troppi problemi.
All’ospedale Katsuki era piantato alla destra del letto, ai piedi vi era Iida ed alla sinistra vi era Todoroki, tutti e tre stavano aspettando il risveglio della ragazza, quello che aveva più bende era Iida, nonostante fosse stato guarito a pieno dalla verdina. Sulla porta della stanza, Gran Torino, Best Jeanist, Manual il mentore di Iida ed Endeavor, che era da poco arrivato dopo aver parlato con la polizia e con la stampa, stavano osservando la situazione in silenzio.
-Come stanno?- Intervenne una voce maschile
-Capitano, stanno bene, solo che la giovane è ancora addormentata- sospirò Gran Torino
-Colpa mia, dovevo accorgermi che stava usando troppa energia per curarmi- sospirò Native
-Non è colpa tua, è ancora troppo giovane- sospirò Jeanist
-È vero che dalla tua agenzia sei venuto qui solo per correre dietro a quel biondino?- Chiese Endeavor
-Sì, eravamo di pattuglia nella mia zona, quando ho visto il ragazzo guardare il cellulare e diventare mortalmente serio- scosse la testa, per poi guardare l’interno, -Secondo me centra la ragazza-
-Non sbagli- intervenne l’eroe N°2, -Shoto mi aveva chiesto di mandargli dei rinforzi in caso avessi finito prima contro quei cosi- sospirò l’uomo
-Dovevate vedere com’era agitata la ragazza, aveva paura che venissero espulsi- sospirò Native
-Davvero?- Sorpreso il capitano della polizia, -Mi racconterebbe un po’ cos’è successo?- Curioso.
Il pro hero raccontò da quando fu attaccato fino all’arrivo di Bakugo e Todoroki e soprattutto di quel discorso che Izuku aveva fatto al criminale sull’essere un eroe, cosa che fece ridacchiare Gran Torino, sostenendo che era nel carattere della ragazza. Un gemito fece girare tutti, Izuku pian, piano riprese i sensi e con fatica cercò di mettersi seduta, ma prontamente Katsuki l’aiutò a sistemarsi più comodamente e la fissò negli occhi, -Ehi tutto bene?- Ignorando gli sguardi sorpresi su di lui
-Sì, grazie- per poi notare i pro hero e fissò il suo mentore, -Mi dispiace per aver disubbidito- mormorò
-Sì, dovresti esserlo, ma non ti biasimo, hai voluto salvare un amico e lo hai fatto- sorrise
-Tutti voi avete infranto le regole nell’utilizzo dei vostri quirk senza autorizzazione- intervenne il capo della polizia, -Ma viste circostanze siete stati fortunati- serio
-In che senso?- Confuso Shoto guardando suo padre
-Il merito della cattura andrà direttamente a Best Jeanist ed a me- serio l’eroe N°2, -Abbiamo fatto passare come una cooperazione tra agenzie-
-Dunque... non verremo cacciati da scuola?- Titubante la ragazza
-No, tranquilla, Native ci ha raccontato cos’hai fatto, si era capito che avevi chiesto di tenerlo impegnato nella speranza dell’arrivo di qualche pro hero- sorrise bonario il capo della polizia, -Solo una cosa... mi raccomando, che non accada mai più- serio prima di andarsene.
Sull’intera stanza calò un silenzio molto teso, poi un infermiere andò a visitare e controllare la situazione; Todoroki seguì suo padre, che gli fece: sia dei complimenti sia una ramanzina, Bakugo fissò la ragazza con uno sguardo serio e lei capì, una volta finito lo stage, i due avrebbero dovuto parlare seriamente. Nella stanza rimasero solo Gran Torino, Manual, Iida che si subì una mezza ramanzina e Izuku che veniva controllata dall’infermiera, che dopo gli accertamenti se ne andò, -Midoriya posso farti una domanda?- Chiese Tenya
-Immagino cosa voglia sapere- sospirò, -Mi dispiace per avertelo nascosto, ma non mi sembrava il caso di dire a qualcuno di questo quirk- scosse la testa, -Essendo molto indietro nello “studio” di quest’unicità, non sono ancora a calibrarla senza beh... perdere del tutto i sensi, Recovery Girl mi sta aiutando, ma sono ancora inesperta, per questo non volevo dare false speranze-
-Capisco, in poche parole pensi che non avendo ancora afferrato come utilizzarlo, non sia il caso a farci affidamento completamente giusto?-
-Sì Iida, ti prego però non odiarmi, Ochaco l’ha scoperto solo per caso e...- il cellulare di Izuku suonò, -Parli del diavolo ecco che chiama- ridacchiò rispondendo alla telefonata.
Di fatti, molti compagni di classe che poterono guardare il telefono, si ritrovarono in ritardo il messaggio della giovane; dopo Ochaco in cui la rassicurava, ne avvenne un’altra, quella di Kirishima che era molto agitato, cosa che stupì parecchio Izuku, ma in qualche modo lo rassicurò dicendogli che erano intervenuti sia Shoto e Katsuki. Al sentire quei nomi ovviamente Eijiro sembrò abbattersi, ma non lo diede a sentire e le augurò di rivederla presto a scuola, cosa la fece ridacchiare e lei fece lo stesso con lui.
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Come va gente? Lo so è un capitolo corto, ma diciamo che di passaggio, perché di sicuro nel prossimo ne vedremmo delle belle, alla prossima ^_^.

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Capitolo 12
*** Esami ***


12° Esami
 
 
 
Il rientro a scuola per Izuku, Tenya, Katsuki e Shoto fu un po’ turbolento, per loro fortuna i loro nomi sui giornali ed in tv non furono saltati fuori, ma i loro compagni sapevano in parte la verità di com’erano andati i fatti. Le prime ore del mattino furono quelle ordinarie ed a seguire nel pomeriggio, furono sostenute le ore pratiche da eroi e quel giorno fu sotto lo sguardo di All Might. In quella lezione, una specie di corsa ad ostacoli, erano divisi in piccoli gruppi e dovevano arrivare al punto di partenza, per simulare una corsa come rinforzi e tutto ciò eccitava Izuku; il primo “gruppo” c’era anche Izuku e come pochi si aspettavano, vinse la verdina, che per quanto l’avessero vista al festival non si sarebbero aspettati una cosa del genere. I giorni passarono ed arrivò giugno ed anche il periodo degli esami finali si avvicinava e fu una settimana prima che mandò gran parte dei ragazzi nel panico, anche se gli unici che sembravano i più rilassati erano, Izuku, Momo le due erano a pari merito, a seguirli c’era Tenya che cercava di incoraggiare lo studio ed infine Bakugo e Todoroki, anche loro a pari merito. Le prime due, un giorno, si guardarono negli occhi e di comune accordo proposero dei gruppi per aiutare nello studio ed a questa proposta, Denki, Eijiro, Ochaco ed un altro paio di ragazzi, corsero dalla verdina, mentre i restanti andarono da Momo e gli unici due che studiarono da soli furono ovviamente Todoroki e Bakugo. Sempre in quei gironi, ricevettero delle soffiate sul test pratico finale, ovvero che avrebbero dovuto lottare contro dei robot, ma Izuku non era del tutto sicura e questo lo notò principalmente Katsuki; durante una pausa pranzò, si mise di fronte alla verdina e la fissò negli occhi, di cui lui stesso non riusciva più farne a meno anche se non lo avrebbe mai detto ad anima viva.
-Ehi Nerd!- Richiamando la sua attenzione
-Uhm? Che c’è Kacchan?- Confusa
-Si può sapere che cos’hai?- Seccato
-Nulla è che mi pare un po’ strano- scrollò le spalle
-Cosa?- Chiese Kirishima
-Queste soffiate, sembrano troppo... precise- seria
-Allora?- Chiese Todoroki
-Non mi stupirei che queste voci siano state messe in giro dai stessi professori-
-Dove vuoi andare a parare?- Confuso Kaminari
-Stai dicendo che per quanto la fonte sia affidabile, dobbiamo aspettarci di tutto, anche un cambiamento all’ultimo minuto?- Stupita Momo
-Sì e poi, come ci disse all’inizio dell’anno Aizawa sensei, l’ammissione d’esame non è del tutto affidabile- scosse la testa, -Soprattutto se contiamo i nostri ultimi avvenimenti-
-Beh... sarebbe un azzardo basarci solo su queste informazioni, in effetti- seria Jiro
-Non sarebbe però strano cambiare così all’improvviso il metodo di valutazione?- Chiese Mina
-Normalmente sarei d’accordo con te, ma Midoriya ha ragione- intervenne Momo
-Mi fido del ragionamento di Midoriya- sorrise Ochaco, -Dobbiamo comunque dare il meglio di noi!- Allegra
-Sì!- Esultarono gli altri.
Il giorno dell’esame finale arrivò e gli studenti si sentirono super preparati grazie ai gruppi di studi che avevano fatto, alla mattina fino all’ora di pranzo svolsero il test scritto, dopo una mezz’oretta di pausa, si avviarono per compiere il test pratico. Quest’ultimo, come aveva ipotizzato Izuku, fu diverso da quello che avevano sentito, di fatti gli studenti si sarebbero dovuti confrontare con i loro stessi insegnanti a coppie di due e questo complicava un po’ le cose, visto che gli abbinamenti erano stati già preparati e non si potevano cambiare.
-Bene ragazzi- iniziò Aizawa, -Come avrete notato, qui non ci sarò solo io ad esaminarvi, ma anche gli altri vostri insegnanti-
-Allora è vero- mormorò Kaminari, -Cavoli Midoriya, quando smetterai di azzeccarci?- Borbottò
-Non è colpa sua se è brava a capire le strategie- sghignazzò Kirishima
-A quanto pare non vi abbiamo sorpresi- annoiato il professore
-Bene, visto che non vi abbiamo sorpresi- spuntò il preside dalle bende di Aizawa, -Vi annunciamo come si svolge l’esame, vi divideremo a coppie contro uno di noi- allargando le braccia
-Non vi scaldate- intervenne il coordinatore, -Le squadre sono state già assegnate, di fatti i primi saranno: Todoroki con Yaoyorozu contro il sotto scritto- per poi guardare Izuku, -Midoriya sarai in squadra con Bakugo ed il vostro avversario sarà...-
-Sono qui per obbligarvi a cooperare... venite a me duo delle meraviglie- i due si girarono per trovandovi All Might in persona.
Izuku e Katsuki sbiancarono per quella notizia, la prima era preoccupata, per lei non sarebbe stato difficile cooperare con altre persone perché si sapeva adeguare, ma con Katsuki era tutt’altra storia era lui a voler sempre fare tutto da solo. Mentre Katsuki, non gli dispiaceva avere Izuku come supporto, ma il suo orgoglio gli urlava contro che non aveva bisogno di lei e che avrebbe superato quella prova da solo. Nel frattempo che i due erano immersi nei loro pensieri, il professor Aizawa continuò il suo discorso, -Ora vi elencherò le altre squadre ed il vostro avversario- prendendo una cartellina, -Ashido e Kaminari contro il preside-
-CHE!?- Sconvolti
-Zitti ed ascoltate- li rimproverò l’uomo, -Bene... Aoyama ed Uraraka contro Tredici-
-Interessante- mormorò Aoyama
-Koda e Jiro contro Present Mic- continuò il coordinatore
-Mettetecela tutta!- Ghignò l’eroe citato
-Asui e Tokoyami contro Ectoplasm- i due ragazzi si guardarono ed annuirono, -Sero e Mineta contro Midnight-
-Forte- con bava alla bocca Mineta
-Hagakure e Shoji contro Snipe-
-Mettiamocela tutta- entusiasta la ragazza invisibile
-Sato e Kirishima contro Cementoss-
-Siamo pronti!- I due ragazzi si sorrisero
-Iida ed Ojiro contro Power Loader- mettendo via la cartellina
-Dove si svolgerà la prova?- Chiese Iida alzando una mano
-Ognuno gruppo prenderà un bus dove vi condurrà sul posto dell’esame- sospirò, -Arrivati a destinazione il professore vi spiegherà completamente le regole- per poi avviarsi.
Con i pullman assegnati, ogni coppia raggiunse simultaneamente a destinazione e lì, i loro sensei iniziarono a spiegare lo svolgimento dell’esame; per prima cosa il tempo limite era di trenta minuti, in cui gli studenti per superare l’esame avrebbero dovuto ammanettare il loro avversario o riuscire a scappare dalla zona battaglia. Tra tutti loro, i ragazzi che erano un tantino preoccupati erano Izuku e Katsuki, lei per ovvie ragioni essendo che All Might non era solo il suo idolo, ma anche mentore, mentre Katsuki era più preoccupato per la ragazza con se, era vero che l’aveva vista migliorata ma era consapevole che non era abbastanza per battere un tipo come il Simbolo della Pace. Ancora una volta però il suo orgoglio ruggì sentitosi irritato e sottovalutato, soprattutto quando All Might spiegò che tutti i Pro Hero dell’esame avrebbero indossato dei pesi per “inibire” in parte le loro prestanze fisiche. Dopo ciò, tutti i vari team iniziarono a valutare le varie strategie, ma c’era solo un gruppo, purtroppo che sembrava avere la peggio ed erano di fatti Midoriya e Bakugo; nonostante il biondo cenere avesse dei sentimenti per la ragazza, questi si dissipavano o meglio, venivano offuscati dal suo orgoglio ed il voler primeggiare su tutti compresa lei. Durante uno scontro diretto, All Might riuscì a mettere al tappeto più volte Katsuki, che si rialzava sempre nonostante le ferite; dall’altro canto aveva notato che la sua allieva “preferita”, usava la tattica toccata e fuga, senza mai essere presa e non perché lui non facesse “sul serio”, ma con orgoglio Izuku era diventata veramente veloce. Ad un certo punto Izuku smise di attaccare e si nascose per creare un’altra strategia, non voleva che Katsuki gravasse ulteriormente le sue condizioni fisiche, ma sembrava che quest’ultimo non gli importava, -“Dannazione Kacchan che ti prende oggi?!”- Pensò Izuku ascoltando l’ennesimo discorso tra il Pro Hero e l’amico
-Tch! Zitto All Might!- Ansimante ed ammaccato, -Più tosto di dipendere da lei, preferisco perdere!- Ringhiò
-Oh capisco... allora preparati...- si bloccò nel vedere un fascio vedere
-Sei un idiota Kacchan!- Izuku incazzata, -Ora... scusa All Might, ma abbiamo da fare- dopo aver dato un pugno all’amico e sparire con lui tra i lunghi vicoli
-Lasciami andare!- Sbottò lui
-Sei un coglione Kacchan, un gran coglione!- Sbattendolo contro un muro molto lontano dal loro sensei
-Tu mi hai... dato del coglione?- Stupito Katsuki
-Sì l’ho fatto, perché per farmi ascoltare da te devo usare il tuo stesso linguaggio!- Mollandogli uno schiaffo
-Ouch!- Dolorante
-Non me ne frega una niente del tuo fottuto orgoglio! Entrambi vogliamo superare All Might giusto!?- Lui scosse la testa di lato, -RISPONDIMI!- Tirando un pugno ad un millimetro dalla sua testa
-Sì, ma...-
-Ma un C***O Kacchan!- Ansimando, -Se vogliamo farlo, dobbiamo giocare pulito e dare il tutto per tutto e se mai per farlo dovessi scontrarmi contro di te lo farei, ma se per farlo devo abbandonarti col cavolo! Preferirei essere io a perdere invece di sentire quelle stronzate sull’arrendersi e farsi battere da te!- Iniziando pure a piangere
-Io...- spiazzato
-Voglio vincere e voglio batterti ancora, ma lealmente! Come al festival! Ma tu...- alzò lo sguardo, -Mi stai deludendo e mmm...- lui la baciò con forza.
Il biondo aveva agito d’istinto perchè non avrebbe mai voluto sentirle che l’aveva delusa e ripensandoci, doveva ammettere che la giovane aveva pienamente ragione, così più tosto che scusarsi a parole e sentire se aveva qualche strategia, l’aveva letteralmente aggredita baciandola con forza. Presa in contro piede, Izuku non riuscì reagire subito, ma poco dopo ricambiò il bacio capendo il motivo ed il suo significato; era a consapevole che Katsuki era un tipo che si basava solo sulle azioni e non sulle parole, poi ricordandosi dov’erano, però, gli mollò una ginocchiata che per fortuna fu evitata, -Ohi nient’altre percosse- borbottò il biondo
-Sei tu che non ti rendi conto che siamo in un test e non nel tempo libero- rossa
-Oh... dunque se non fossimo in orario di scuola mi avresti lasciato fare eh?- Malizioso
-KACCHAN!- Rossa sempre più
-Hihihihi!- Sghignazzò
-Cretino- sospirò per poi sporgersi dal vicolo per controllare la situazione
-Ok, qual è il piano per batterlo?- Serio
-Non possiamo batterlo, nemmeno io che... l’ho studiato per anni, riesco a trovare una manovra per mettergli le manette- sospirò, -L’unica cosa, se fossimo veramente in un campo di battaglia e lui fosse un vero Villan beh...-
-Cosa?-
-Dobbiamo per forza scappare-
-Stai scherzando?- Irritato
-No, è l’unica cosa fattibile, se volgiamo rimanere intatti fino alla fine, anche se...- guardandolo con un ghigno, -Qui, l’unico che sembra uno straccio sei tu-
-Spiritosa... allora che facciamo?-
-Proviamo a guardare dai tetti e stando attenti a non farci vedere e...-
-Il primo gruppo a passare l’esame sono stati Todoroki e Yaoyorozu- si sentì annunciare in ogni campo di battaglia
-Maledizione- imprecarono
-C’era d’aspettarselo- sospirò Izuku, -Su, andiamo- salendo su un edificio.
Izuku e Katsuki iniziarono ad avanzare tra i tetti senza farsi vedere fino all’uscita e nel frattempo All Might correva in giro nel cercarli e più volte sembrò guardare pure in alto senza mai trovarli. Izuku fissò Katsuki o meglio dire, le braccia, stavano un po’ meglio grazie al bacio, ma sapeva che per farle guarire meglio avrebbe dovuto pensare meglio ai sentimenti verso di lui e se ci pensava diventava più rossa dei capelli del povero Kirishima.
-Ehi nerd tutto bene?- Gli chiese sotto voce Katsuki
-Sì, sì- mormorò
-Sei rossa- corrugò la fronte, -Non è che pensavi a qualcosa...- non finì la frase che uno spostamento d’aria lo interruppe
-Dannazione!- Spiazzata Izuku
-Vi ho trovato!- Sorrideva soddisfatto il Pro Hero
-Non così in fretta!- Cercò di utilizzare il suo quirk Katsuki
-No!- Izuku si lanciò su Katsuki e lo portò giù, -Le tue braccia non sono nelle condizioni per farlo!- Arrabbiata
-Allora che faremo?!- Irritato
-Dovrò fare la cosa che mi ero sempre ripromessa di non fare seccata-
-Quale?- Guardigno
-Vi ho trovato!- Sorrideva soddisfatto il Pro Hero
-Non così in fretta!- Cercò di utilizzare il suo quirk Katsuki
-No!- Izuku si lanciò su Katsuki e lo portò giù, -Le tue braccia non sono nelle condizioni per farlo!- Arrabbiata
-Allora che faremo?!- Irritato
-Dovrò fare la cosa che mi ero sempre ripromessa di non fare seccata-
-Quale?- Guardigno
-Superare il mio limite- ansimo
-Hai un limite?-
-Un po’ come tutti, finora per non avere grosse conseguenze e quindi mi sono dovuta sempre trattenere; devi sapere che supero una certa percentuale rischio dei danni: quello minimo è rompermi un osso, mentre quello peggiore è perdere completamente l’utilizzo d’un arto- accovacciandosi come se stesse per fare uno scatto
-Perché non me l’hai detto?-
-Non potevo- sospirò e guardò All Might avanzare, -Kacchan?-
-Che c’è?-
-Sali sulle mie spalle- seria
-Scherzi?- Spiazzato
-No, muoviti!- Secca, -Non abbiamo tempo-
-Va bene, va bene- borbottò, -Ora che... ohi!-
-Tieniti forte!- Caricandosi all’80% per poi scattare.
Nello scattare all’ultimo minuto, non solo Izuku prese in contro piede il loro avversario che non riuscì ad acciuffarli in tempo, ma la ragazza sentì una specie di strappo nelle gambe; per loro fortuna quello scatto fu abbastanza potente da potarli fuori ed una volta lì Izuku cadde a terra tenendosi una gamba. Prontamente Katsuki la prese a mo di sposa e corse nell’infermeria mobile, dove immediatamente Recovery Girl la visitò; Bakugo fissò la giovane preoccupato, sperava vivamente che Izuku stesse bene e che non avesse subito un trauma abbastanza pesante e ciò lo fece sentire un po’ in colpa per l’accaduto. Poco dopo furono raggiunti da All Might che prima guardò lui, poi la ragazza e lì Katsuki notò una nota di preoccupazione e che si manifestò nella voce nel parlare con l’infermiera, -Come sta la giovane Midoriya?- Apprensivo
-Tutto sommato bene, Bakugo me l’ha portata giusto in tempo- seria la donna, -La ragazza è stata fortunata, nel superare i suoi limiti fisici si è solo “sfilacciata” alcuni tendini e muscoli della gamba niente di troppo grave-
-Sei riuscita a guarirla?- Speranzoso
-Certo che sì e potrà anche riutilizzare il suo quirk in sicurezza- sbuffò, -Però per motivi di salute, dovrò avvisare Aizawa di non caricarla troppo, soprattutto per i primi giorni di allenamento- per poi guardare Katsuki, -Adesso guarisco anche te-
-Qualunque cosa- sbuffò il biondo
-Sei testardo eh?- Iniziando a guarirlo
-Io vado avvisare Aizawa- commentò solamente All Might prima d’uscire.
Dopo Izuku e Katsuki a superare l’esame furono Tokoyami e Asui, dopo qualche difficoltà a livello rumoristi anche Koda e Jiro riuscirono a superare Present Mic facendolo attaccare dagli insetti, di cui sembrava avere una fobia; altro team a superare l’esame fu quello di Iida e Ojiro, con un ottimo stratagemma passò anche il team Shoji e Hagakure. Ancora a volgere l’esame c’erano: Kirishima Sato, Kaminari, Ashido, Uraraka ed Aoyama e poco prima che scadesse il tempo, due team passarono l’esame, il primo fu quello di Uraraka e Aoyama e con sorpresa di tutti, il team di Mineta e Sero passò, anche se quest’ultimo non del tutto, visto che Sero era stato messo a K.O.
Nel frattempo, in un bar mandato avanti da Kurogiri, Tomura stava osservando una foto della giovane Midoriya e ripensava alle parole di Stain prima che lui mandasse a monte i suoi piani; ad un certo punto, tre tipi strani entrarono in quel posto facendogli per sbaglio distruggere quella foto, il primo a farsi avanti fu un tipo di nome Giran, il più noto intermediario trai i bassi fondi. Con lui vi erano due tipi: una ragazza dai capelli biondo cenere legati in due chignon laterali ed occhi gialli che ricordavano quelli di un gatto ed infine un ragazzo moro con due occhi azzurri, la sua peculiarità era che gran parte del corpo era ustionato e tenuto insieme a dei “piercing” a forma di graffetta.
 
 
Angolo Autrice:
 
Che dite? Sorpresi del bacio che Katsuki ha dato ad Izuku? Le cose tra loro cambieranno? Si metteranno insieme e poi, cosa farà adesso Tomura? Mi raccomando recensite in molti eh! A presto!

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Capitolo 13
*** Opinioni ***


13° Opinioni
 
 
 
Tomura li fissò con sdegno, non voleva quei due nella sua organizzazione, e quindi cerò di attaccare e stessa cosa fecero loro; dovette intervenire Kurogiri separandoli con il suo quirk, quindi Tomura ancora irritato decise di uscire per schiarirsi le idee, consapevole che il collega aveva ragione, se voleva battere ed uccidere All Might doveva mirare ai criminali giusti e quindi ampliare l’organizzazione. Alla fine Si costrinse ad ascoltare quei due: la ragazzina si chiamava Himiko Toga, mentre l’altro si faceva chiamare Dabi, la cosa che lo irritò parecchio non era l’atteggiamento dei due ma le parole del moro; di fatti quest’ultimo aveva come obbiettivo di portare avanti l’eredità del vigilante appena arrestato ossia Stain. Per tutta risposta, l’irritazione esplose di nuovo e con rabbia Tomura cercò di ucciderli di nuovo, ma per loro fortuna, ancora una volta Kurogiri intervenne creando dei portali e gli chiese di calmarsi e di ripensare alla loro situazione; frustrato ed irritato per il solo pensiero di quel vigilante, era uscito dal bar per prendere una boccata d’aria e schiarirsi le idee.
Il giorno dopo, alla Yuei, il professor Aizawa rassicurò che nonostante i cinque ragazzi non avevano superato la prova pratica, tutti sarebbero partiti; tutti erano felici, anche se molti erano sorpresi dalla notizia, ma come c’era aspettarselo, quelli che non avevano superato l’esame pratico avrebbero fatto studiato di sera per gli esami di riparazione. In seguito a quelle parole, Aizawa diede ad Iida dei fogli su cui c’era l’elenco di ciò che dovevano portare con loro per la gita ed Izuku si accorse che tra tutti gli oggetti aveva poche cose da comprare; andandole incontro, a quanto pare indirettamente Hagakure, propose di fatti di fare il giorno seguente una giornata di sano shopping, così che tutti potessero prendere quello che serviva e tutti accettarono, tranne Todoroki che spiegò che sarebbe stato in ospedale da sua madre quel giorno. Come concordato, il mattino dopo, si trovarono al centro commerciale per fare gli acquisti, ma nella confusione Izuku si ritrovò da sola, sospirando si avviò verso alcuni negozi; nel camminare però, si sentì non solo spiata ma anche inseguita e così iniziò a camminare con fare tranquillo tra la folla, doveva fingere di non aver captato quella presenza, fino a quando non si nascose in un vicolo. Una volta al “sicuro” nelle ombre si preparò a colpire e lo fece, quando una persona con una felpa nera che sembrava la fonte di quella sensazione di prima, passò di lì e l’afferrò velocemente per un braccio e la sbatté contro il muro, bloccandogli prima i polsi sopra la testa dell’individuo e poi portò un braccio alla gola.
-Chi sei e cosa vuoi?- Gli chiese lei
-Sei stata brava a “catturarmi”- mormorò lui
-Chi... questa voce- sgranò gli occhi per poi fare l’errore di liberarlo
-Riconosci la mia voce eh?- Per poi afferrarla a quattro dita la gola
-Sei Shigaraki Tomura, quello del quirk decadimento vero?- Ansimo impaurita
-Tranquilla piccola, non ti ucciderò se mi ascolterai-
-Ascoltarti?-
-Voglio fare quattro chiacchiere e visto che sei stata a stretto contatto con una certa persona voglio sapere la tua opinione-
-Una mia opinione? Su cosa?- Cercando di tornare calma
-Brava, inizi a capire il gioco- vedendola calmarsi, -Vorrei un parere su tutto, ma soprattutto sullo stermina eroi-
-Non mi ammazzerai se non ti darò la giusta risposta?- Assottigliò lo sguardo
-No, non lo farò voglio un parere sincero-
-Solo per sapere, ma lui non stava con voi?- Pensierosa
-No, odio il fatto che lo associano a noi, non ho mai voluto che entrasse, ma la gente l’ha subito associato a noi ed è questo il mio problema, tutti sono andati pazzi per lui- seccato, -Vedi l’irruzione alla tua scuola ed i noumu liberati ad Hosu, è stato tutto una mia idea. Tutto questo è stato fagocitato da quel bastardo. Perché nessuno considera me?-
-Che vorresti dire?-
-Non importa quanto si è montato la testa, alla fine lui distruggeva ciò che non andava a genio, come me, allora Midoriya secondo te, quale sarebbe la differenza tra me e lui?-
-Beh... io e lo stermina eroi abbiamo iniziato tutto ammirando All Might, quella volta lui mi ha salvato e non si è mai arreso, i suoi metodi erano giustamente sbagliati, ma ha provato a vivere secondo il suo credo è questo che penso- seria
-Ora è tutto... ho le idee più chiare, ora capisco perché detesto lo stermina eroi, ma sono incuriosito da te... è per via di All Might-
-...- Izuku sentì la presa diventare più ferrea
-Tutto riporta a quell’insulso eroe, per questo questa gente ignorante sorride smielata, solo perché lo fa quel biondino di All Might? Come se lui potesse sempre salvare tutti- lei cercò di liberarsi dalla presa, -Oh scusa ho stretto troppo la presa- allentò un po’
-Deku tutto bene?- La chiamò Uraraka
-Sì, tranquilla- sorrise tesa Izuku
-Oh eri in compagnia- Shigaraki la liberò scompigliandogli i capelli
-Tutto bene?- Le si avvicinò Uraraka
-Oh beh ci vediamo- si allontanò
-Aspetta Shigaraki!- Tra i colpi di tosse, -Quale sarebbe il piano di All For One?- Seria rimettendosi in piedi
-Eh?- Sconvolta la castana, -Hai detto Shigaraki?-
-Non lo so. Pazienza, ma ti do un consiglio, prenditi cura di te stessa, perché in futuro potrei decidere di prenderti- andandosene tra la folla.
Nel momento in cui Ochaco perse di vista il villan, chiamò immediatamente la polizia e chiamò alcuni eroi e così attirarono l’attenzione dei loro compagni; Izuku in tutto quello rimase calma e corrugò la fronte ed andò a lasciar la testimonianza di ciò che gli era capitato ed il capitano Tsukauchi l’ascoltò attentamente e la ringraziò per non aver agito impulsivamente. Poco dopo fu raggiunta da All Might, che era andato a prenderla per riaccompagnarla a casa e lungo il tragitto, la ragazza si era persa nei suoi pensieri, non riuscendo a capire il significato parole di Shigaraki; prima che se ne andasse, questo suo mutismo fu notato dal suo mentore, che gli appoggiò una mano sulla spalla, -Giovane Midoriya è tutto a posto?-
-Sì... All Might... tu... è vero che All For One può rubare i quirk delle persone?- Lo fissò
-Sì, se te lo ricordi ne parlammo anni fa, dopo che mi hai curato- sospirò, -Perché questa domanda?-
-Non ne sono certa, ma... si posso replicare i quirk rubati? Da quanto ne so, nel campo medico scientifico ci sono...- lui la bloccò
-Dove vorresti andare a parare?-
-Shigaraki... se io sono la tua discepola, potrebbe valere la stessa cosa per lui e All For One, giusto?-
-Sì ed allora?-
-Lui mi ha detto... di prendermi cura di me stessa, perché in futuro potrebbe decidersi di prendermi-.
All Might corrugò la fronte, era impensierito anche lui da quella frase, ne avrebbe parlato con il preside e con Aizawa, quella volta poteva essere stata una coincidenza che i due si fossero incontrati lì, ma il suo istinto d’eroe gli diceva che non sarebbe però stato l’ultima e che quel tipo puntava a qualcosa di non ben definito.
Il giorno dopo a scuola, come presumibile, il viaggio che annualmente era previsto fu cancellato e la nuova destinazione sarebbe stata rivelata solo il giorno della partenza; ciò comportò un cambio di piani per tutti e quindi scatenò del dissenso, ma in tutto quel casino due ragazzi si erano avvicinati ad Izuku per chiedere scusa. Kirishima e Bakugo si erano scusati con lei per averla “abbandonata” a se stessa quel giorno al centro commerciale, ma lei sorrise dolcemente e riuscì a calmare il rosso, ma non bastò per Katsuki, che emanava una irritazione verso se stesso.
Il loro primo anno, ricco di eventi, giunse alla fine ed arrivarono il primo giorno delle vacanze estive ed il giorno della partenza e lì, quando l’intera classe della 1-A arrivò in stazione, trovarono anche la 1-B dove Monoma, un biondino presuntuoso, iniziò a prendere in giro alcuni ragazzi che non avevano passato gli esami. Izuku avrebbe voluto prenderlo a sberle per aver insultato i suoi compagni, ma per sua fortuna, una ragazza di nome Kendo lo colpì a suo posto e chiese di perdonarlo ed anche gli altri della B lo fecero, sembravano decisamente imbarazzati per le parole del compagno. Poco dopo Iida fece salite sul bus, ma prima di salire, Izuku fu presa da parte dal professor Aizawa, per avvisarla che Recovery Girl che lo aveva avvertito dello strappo muscolare avvenuto all’esame, di conseguenza, per i primi giorni dell’allenamento lei non avrebbe dovuto utilizzare il quirk, per non rischiare di aggravare i tendini. La ragazza lo fissò sconvolta, strinse le mani a pugno, se un tempo avrebbe strepitato nel dire che non gli importava, ora in quel momento seppe che doveva calmarsi, aveva detto solo due giorni non tutta la settimana, così concesse all’insegnante un sorriso sincero e salì.
Il viaggio durò un paio d’ore, dove gli studenti iniziarono a far casino, Eraserhead li fissò un po’ sconvolto, ma doveva ammettere che fino a che non sarebbero arrivati a destinazione, sarebbe stato l’ultimo momento di pace e che i suoi studenti si sarebbero goduti. Dopo quelle due orette di viaggio, l’eroe annuncio che si sarebbero fermati e qualche minuto dopo, si ritrovarono in un grosso spiazzo, alcuni ragazzi si lamentarono del posto, ma l’uomo con un accenno di un piccolo sorrise, dichiarò che sarebbe stato troppo facile per loro se fossero andati direttamente lì e poco dopo alle sue parole due ragazze fecero la loro comparsa, una bionda ed una castana.
-Ragazzi, loro sono gli eroi che baderanno a voi, sono i membri delle “Pussycats”-
-Wow!- Fangirl Izuku
-Che hai da agitarti così tanto?- Chiese finto seccato Katsuki
-Sono un team di veterane specializzate in soccorso montano e questo se non ricordo male sarà il dodicesimo anno di carriera, ma bada bene Kacchan- si voltò a guardarlo, -Non sottovalutarle- sorrise
-Per me sono delle vecchie...- fu bloccato da una “zampa” della bionda
-Come ci hai chiamate?- Irritata
-Possediamo l’intera area- Parlò l’altra, -Ma la vostra baita si trova alle pendici di quella montagna- indicando il punto
-Ma è lontanissimo!- Sconvolti tutti
-EH!? Ma allora perché siamo qui?- Chiese Ochaco
-Non sarà che... continuò il ragazzo dello zucchero
-Sarà più veloce con il bus- Kaminari cercò di avviarsi verso il mezzo
-Adesso sono le nove e mezzo, se fate in fretta arriverete intorno a mezzogiorno- continuò la castana
-Sta scherzando?- Pallido Kirishima
-Torniamo indietro- piagnucolò Mina
-Chi non arriva entro quell’ora non pranzerà- continuò come nulla fosse
-Scusate ragazzi- disse Aizawa prendendo in braccio Izuku, -Ma il vostro campo di allenamento è appena iniziato-.
Nel momento esatto in cui l’eroe con in braccio la verdina finì quelle parole, la donna bionda utilizzò il suo quirk per far precipitare gli studenti nella foresta, mentre l’altra urlò che potevano utilizzare i loro quirk in qualsiasi modo e che avevano solo tre ore di tempo per arrivare al campo. Nel frattempo, la bionda fissò l’allieva tra le braccia di Aizawa ed inclinò la testa di lato, -Sei la ragazza che prima aveva messo in guardia quel ragazzino biondo-
-Piacere- mormorò
-Come mai non è con gli altri?- Chiese l’altra
-Per i primi due giorno Midoriya non potrà allenarsi per problemi di salute-
-Che gli è successo?- Confusa
-Durante l’ultimo esame, che ha passato, ha superato il limite del suo corpo per utilizzare il suo quirk e si è stirata parte dei muscoli delle gambe- sospirò l’uomo incamminandosi
-Capisco... non ci saranno problemi- sorrise, -Ci inventeremmo qualcosa anche per lei- annuii la donna
-Grazie- mormorò a disagio la ragazza
-Prima la salute e poi il lavoro ragazza, sei ancora giovane- ridacchiò la bionda per poi avviarsi.
Izuku notò solo in quel momento il bambino che era con loro, corrugò la fronte, così chiese alle due ragazze chi fosse il piccolo che aveva tutta l’aria di chi odiava essere lì; per tutta risposta, la castana si voltò verso di lei e fece sospiro triste e spiegò che il bambino era suo nipote di nome Kouta e quest’ultimo la fissò gelido. Quello sguardo le fece capire che il piccolo soffriva per qualcosa del suo passato, sospirò e gli regalò comunque un dolce sorriso, che fece girare gelido l’altro. Arrivati a destinazione, Izuku decise di aiutare portando direttamente tutte le valige nelle stanze, senza usare il quirk, cosa che se all’inizio sollevò il suo sensei, nel vederla camminare quasi zoppicando lo fece preoccupare. Nel frattempo, i ragazzi arrivarono solo allora di cena, Izuku era rimasta ad aspettarli sulle scalinate ed appena li vide li raggiunse preoccupata ed i primi ad avere un suo abbraccio furono Shoto e Katsuki, che rimasero sorpresi ma la lasciarono fare, un po’ tutti ricevettero il suo caloroso abbraccio, l’unico che non lo ricevette fu Mineta. Bakugo fissò la ragazza tornare da loro ed alzò un sopracciglio, -Ehi nerd!-
-Che c’è Kacchan?-
-Dov’eri finita?-
-Con il sensei e le Pussycats-
-Come mai?-
-Ti ricordi cosa mi sono fatta all’esame?- Lo fissò
-Giusto... niente allenamento con il quirk per un po’- sbuffò il biondo
-Che è successo?- Confuso Todoroki
-Come al mio solito ho esagerato e mi sono fatta male, niente di pericoloso, solo che oggi e domani niente allenamento- sorrise tesa
-Visto che avete fato tardi, raggiungete la sala mensa, Midoriya vi accompagnerà e poi andatevi a lavare, le vostre valige sono già state portate dentro- sospirò Aizawa
-Grazie- dissero i ragazzi
-Ringraziate lei- indicando la verdina, -Nell’aspettarvi è stata lei ha mettere via le vostre valige nelle camere-.
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Che dite? Di questo capitolo? Che farà adesso Shigaraki ed Izuku cosa farà? Spero di leggere molte recensioni a presto!

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Capitolo 14
*** Kota ***


14° Kota
 
 
 
Dopo aver cenato abbondantemente, tutta la 1-A si avviò alle terme per lavarsi: una parte per le ragazze e dall’altra parte per i ragazzi. Come molti ragazzi si aspettavano, Minetta cercò di risalire il muro di divisione per poter spiare meglio le ragazze, Kirishima, Bakugo e Todoroki cercarono di fermarlo senza creare troppi problemi per una buona volta, ma arrivato in cima, ci pensò Kota a far ricadere all’indietro il piccolo pervertito. Tutte le ragazze lo ringraziarono con gioia, soprattutto Izuku, che vedendola così raggiante, il piccolo perse l’equilibrio shockato ed imbarazzato; stava per cadere nella vasca delle ragazze, ma la verdina lo prese al volo senza pensare alle consegue, per fortuna non utilizzando il suo quirk.
-Tutto ok Izuku?- Le chiese apprensiva Ochaco
-Sì- un po’ dolorante sulle gambe, -Non dite a nessuno del mio stato ok?-
-Perché?- Confusa Momo
-Perché se il sensei scoprisse che ho fatto una cosa del genere, beh di sicuro mi metterebbe in punizione, ordini di Recovery Girl, non dovevo fare sforzi muscolari con le gambe- sospirò
-Ti... oh... all’esame giusto?- Mina, -Avevo sentito una cosa del genere discutere tra te e Bakugo, ti sei fatta male in quell’occasione?-
-Sì, perché ho esagerato- sospirò, -Lo porto da Mandalay, sarà meglio- uscendo dalla vasca
-Va bene ci vediamo in camera Izu-chan e sta attenta- sorrise Kyoka.
Izuku prese il piccolo e prima d’uscire si mise un vestito più o meno estivo e lo portò dalla donna, che la ringraziò anche se la rimproverò per aver esagerato, perché l’aveva vista zoppicare un po’. La ragazza si sedette per massaggiarsi la gamba lesa iniziando a guardare Kota, per poi rivolgersi di nuovo a Mandalay; c’era qualcosa che la incuriosiva, -Mi sbaglio o sembra che Kota detesti gli eroi?-
-Come?- Si voltò a guardarla
-Mi ha dato l’impressione che non amasse la nostra compagnia, perché vogliamo diventare eroi, questo mi ha stranito visto che sono sempre cresciuta con gente voleva diventare eroi, poi... sembra che soffre per qualcosa-
-Hai occhio ragazza- entrò Pixie-Bob, la pussycats bionda, -In effetti... i genitori di Kota sono morti-
-Come?- Spiazzata e dispiaciuta
-Vedi... i miei cugini, ossia i genitori di Kota, erano eroi, ma sono morti facendo il loro dovere-
-Capisco- accarezzando i capelli del piccolo, -Immagino che essendo abbastanza giovane non l’abbia completamente compreso tutto ciò vero?- Si voltò verso la castana
-Già, noi eroi, per Kota, siamo incomprensibili, ma anche una cosa da odiare- sospirò.
Il giorno dopo, l’intera 1-A si, svegliò alle cinque della mattina ed Aizawa spiegò loro l’andamento dell’allenamento e che tipo d’esercitazione e nel farlo si accorse della presenza di Izuku, che era lì con un libricino in mano ed una penna. L’uomo le stava per fargli la ramanzina, quando notò il suo vestiario, era un vestito estivo blu e verde ed una tracolla, vedendo che dalla borsetta spuntavano dei quaderni simili a quello che teneva in mano, si ricordò di una discussione avuta con All Might tempo addietro. Si passò una mano sulle palpebre e mandò tutti a lavorare sul superare tutti i loro limiti; Izuku nel frattempo scriveva ed osservava, ogni tanto qualcuno la fermava per chiedergli consigli che venivano dati con una precisione disarmante e fu così che la 1-B li vide allenarsi.
-Ehi Esarheard come mai quella ragazza non si sta allenando?- Gli chiese Vland King, coordinatore della 1-B
-Problemi di salute, Recovery Girl le ha vietato sforzi inutili, soprattutto gli allenamenti- sospirò
-Capisco, ma allora che ci fa qui?- Confuso
-Midoriya oltre avere un quirk di tipo combattimento sa anche usare un quirk curativo-
-Interessante-
-Poi stiamo sfruttando anche la sua capacità di analisi dei quirk-
-Cioè?- Curioso
-Vedi... la ragazza ha un hobby per così dire, quasi inquietante, ha studiato ed analizzato tutti i quirk della sua classe ed alcuni della tua durante il festival-
-Mi stai dicendo che può dare consigli per migliorare?- Alzò un sopracciglio
-Sì, Midoriya ama dare una mano a chiunque aiutando anche con dei semplici consigli, dunque ti suggerisco di sfruttarla fin che puoi- ridacchiò l’uomo
-Avrei una domanda- si fece avanti Kendo
-Quale?- Chiese il suo coordinatore
-Se ci unissimo anche noi a questo allenamento intensivo, non saremmo in quaranta? In sei ci riuscire a controllarci tutti, visto la quantitativa di quirk utilizzati da ognuno di noi?- Confusa
-Per questo che ci sono anche loro- indicò un gruppetto di persone.
Il suddetto gruppetto era l’intera squadra delle Pussycats al completo, oltre a Mandalay e Pixie-Bob, vi erano anche Ragdoll ed infine Tora, che iniziarono a spiegare i loro quirk alla B. Dopo di che tutti iniziarono ad allenarsi, notando che la ragazza che aveva vinto il festival stava dando consigli e senza pensarci due volte uno della B, che non era altri Tetsutetsu, andò da lei a farsi dare consigliare qualcosa, visto che al tempo dello stage, aveva sentito Kirishima parlarle al telefono ed incuriosito gli aveva chiesto qualcosa. Monoma fu uno di quelli che lo presero in giro, ma non lo ascoltò e toccò delicatamente la spalla di Izuku, -Ehm... scusami?-
-Sì?- Si girò, -Oh Testutestu- sorrise, -Cosa posso fare per te?- Dolce
-Un consiglio ecco...- si grattò la nuca
-Certo, anche tu hai un limite di tempo di tenuta vero?- Pensierosa
-Sì, hai qualche consiglio?-
-Certo, prova ad allenarti con... Kirishima ed Ojiro- indicando i due, -Forse con il tuo quirk vi potete aiutare a vicenda- sorrise
-Grazie- sorrise grato anche lui, -Kirishima aveva ragione su di te... a presto- andando con loro
-Eh?- Confusa
-Scusami?- Si fece avanti anche Kendo
-Sì?- Si girò a guardarla.
Così via, alcuni studenti le chiesero consigli e lei prontamente con un sorriso socievole glieli dava ed alcuni di loro si sorpresero nel vedere quanto acume aveva nell’analizzarli, erano pochi quelli che decisero di arrangiarsi. Fu così che andò il resto della giornata, Izuku passava da uno studente all’altro per curare le ferite sia lievi che maggiori; in tutto questo Katsuki, Todoroki ed Eijiro sentivano una certa inquietudine nel vederla aiutare tanta gente, tra cui quelli della B. Nel momento della cena, però Izuku notò una cosa particolare, ossia che il piccolo Kota si era rimasto sempre in disparte e si faceva vedere era per un attimo e poi riscompariva nella foresta, in ogni modo quella sera Izuku decise di portargli una ciotola di curry.
-Tu che ci fai qui!?- Sconvolto Kota nel vederla
-Pensavo che potessi avere fame- gentile, -È curry-
-Brutta... come mi hai trovato?- Irritato
-Ho solo seguito le tracce dal campo fin qui- scrollò le spalle
-Ok, ma non ne voglio, non ho intenzione di seguire gente come te, ora smamma, questo è il mio rifugio-
-Capisco- un po’ dispiaciuta, -Solo una cosa, i tuoi genitori non erano del team con quirk acquatici Waterhorse per caso?- Bloccandolo
-Te l’ha detto Mandalay?- Nel panico
-No, mi dispiace- scosse la testa, -Quando lei me lo disse ho fatto due calcoli, è stato un terribile incidente-
-Zitta! Voi tutti vi gasate per questi poteri “eroi” e “cattivi” con questi termini mi fate vomitare, vi mettete solo in mostra-
-“Allora lui non odia gli eroi ed i villan, ma odia il mondo in generale dei quirk”- sospirò pensando
-Cosa c’è? Cosa vuoi!?- Furioso,-Se non hai nulla da dirmi vattene-
-Sai...- avvicinandosi, -Avevo un amico che non ha ereditato nessun quirk dai genitori-
-Come?- Stupito Kouta vedendola malinconica
-Già!- Alzando lo sguardo alla volta celeste, -Sembra una cosa molto rara, ma esiste la possibilità che possa succedere- sospirò, -Il suo sogno era diventare un eroe, ma di questi tempi come ben sai, non è facile senza un quirk-
-...-la fissava con la coda dell’occhio
-Sì è allenato in tutti modi, ma... in questo modo ci sono i pro ed i contro sulla visione dei quirk- per poi guardarlo seria, -Se continuerai a ripudiarli in questo modo ti renderai le cose difficili-
-Adesso vattene- seccato
-Lo faccio subito- un po’ dispiaciuta, -Ma ti dico solo una cosa prima di andarmene- lo fissò un ultima volta, -Portare rancore in questo modo, ti acceca soltanto e non ti fa vedere ciò che è in profondità- seria per poi andarsene.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ehi belli! Scusate la cortezza del capitolo, ma non sapevo come continuare. Allora... che cosa ne pensate? Cosa accadrà ora? Izuku sarà riuscita a far pensare un po’ il piccolo Kota?

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Capitolo 15
*** Rapimento ***


15° Rapimento
 
 
 
Il giorno dopo, sempre all’alba, tutti si misero d’impegno per allenarsi, pure Izuku era tornata ad addestrarsi ed andò sotto la guida di Tora, che l’aiutò ad aumentare la sua resistenza oltre alla sua potenza. Quella stessa mattina, però, la ragazza poté notare che: Eijiro, Mina, Denki, Sero e Sato erano stanchi morti, così preoccupata andò dal rosso che sembrava quello più distrutto, -Ehi tutto ok?- Appoggiandogli una mano sulla spalla
-Ehi, sì tutto bene, purtroppo ieri sera noi abbiamo avuto le lezioni di recupero- sorrise stanco
-Ti servono appunti per quello?- Dolce
-No grazie, però ti ringrazio comunque per i consigli di ieri- gli scompigliò i capelli facendola sorridere
-Allora buon allenamento- tornando ad allenarsi.
Per il resto della giornata, ci furono molti che si impegnarono ancor di più nell’allenamento e durante la cena, i membri delle Pussycats annunciarono un gioco sul coraggio e purtroppo i ragazzi che dovevano recuperare dovettero essere legati e trascinati via dal sensei Aizawa. Allo stesso momento, vicino al nascondiglio di Kota, comparvero dal nulla un gruppo di villan, capitanati da Dabi; era stato mandato lì per catturare due studenti e non solo per lasciare un segno per della Lega.
-Bene, ragazzi- si guardò in dietro, -Sapete gli obbiettivi di questa missione, oltre a distruggere questi marmocchi, vero?- Chiese quasi retorico Dabi
-Catturare un certo Katsuki Bakugo e una ragazza di nome Izuku Midoriya- intervene un tipo mascherato
-Bene, dobbiamo catturarli vivi- commentò un altro
-Iniziamo! Ci siamo tutti- Ghignò Dabi, -Andiamo!-.
Di conseguenza tutti iniziarono a scatenarsi, uno di loro rimase lì in cima dove trovò Kota e gli si avvicinò e nel frattempo al campus, tutti furono velocemente messi in allerta alla vista di un fumo nero che avanzava attraverso la foresta. Ciò mise nel panico molti studenti, tra cui Izuku che vedendo che Mandalay agitarsi, si propose di andar a prendere Kota, sapendo dove fosse e la ragazza preoccupata la ringraziò. La verdina fece in tempo a prendere il piccolo, prima che venisse colpito quasi a tradimento dal villan che lo aveva catturato e lei appena lo vide togliere il mantello lo riconobbe, era Muscolar, l’assassino dei genitori di Kota.
-“Dannazione! Speravo che non ci fossero altri Villan”- Pensò
-Ma guarda un po’, uno dei nostri obbiettivi mi è piombato di fronte a me- ghignò il villan
-Come?- Facendo da scudo al piccolo
-Già, oltre a quel ragazzo di nome Katsuki Bakugo, tu sei l’altro obbiettivo- sorrise quasi maniacale, -Se ti consegni, ti prometto che non ucciderò il piccolo-
-Non ci pensare nemmeno- sibilò lei, -Kota?- Richiamò piano il piccolo
-Sì?- Pallido
-Ascoltami bene- allungandogli il cellulare, -Prova a chiamare aiuto-
-Tu che farai da sola?- Preoccupato
-Lo distraggo, poi fai in modo di correre alla baita senza farti vedere- seria
-Sei sicura?- Tentennate
-Vai!- Per poi lanciarsi contro il villan
-Oh vuoi giocare? Molto bene- ghignò preparandosi a ad accoglierla.
Nel frattempo che i due lottavano senza darsi tregua, Kota cercò di contattare sua cugina Mandalay e per puro miracolo ci riuscì, riferendo anche l’obbiettivo dei cattivi, catturare: Midoriya e Bakugo, cosa, non solo shockò la donna ma anche gli altri nel sentire la notizia. Esarheard si ritrovò a dare la sua autorizzazione a combattere per difendersi. Todoroki e Bakugo si guardarono e decisero di comune accordo di andare a dare una mano ad Izuku, soprattutto il biondo per paura che si forzasse troppo i suoi muscoli. Arrivati a destinazione, trovarono una scena quasi preoccupare, Izuku a petto nudo con solo un top a coprirle il seno, con decine di ferite grondante di sangue, ma decisamente in piedi che fissava con preoccupazione il corpo privo di sensi del nemico.
-Deku/Midoriya!- Si avvicinarono
-Ragazzi che ci fate qui?- Girandosi verso di loro
-Pensavamo che avessi bisogno d’aiuto- intervenne Todoroki
-Che cavolo hai fatto alle braccia!?- Preoccupato Katsuki
-Sto bene, queste ferite sono dovute al nemico- gli sorrise, per poi farsi seria, -Dobbiamo tornare alla baita, io e te Bakugo dobbiamo stare attenti-
-Sì, ho sentito, ma non ti toccheranno!- Serio
-So badare a me stessa, ma tu no- sbuffò
-CHEN DIAMINE DICI!?- Scattò
-Di questo- sospirò, -Todoroki posso chiederti un favore?-
-Dimmi-
-Mi puoi brinare un po’ le braccia?- A disagio
-Brinare... va bene- iniziando a farlo
-Tsk, muoviamoci- seccato
-Sì ho quasi fatto- sbuffò il bicolore.
I tre si avviarono di corsa verso la loro meta, per fortuna i danni che Izuku aveva ricevuto durante lo scontro che l’aveva costretta ad attivare il 90% di One For All, il suo fisico per puro miracolo, era riuscito ad sopravvivere, soprattutto le sue braccia che erano rimaste quasi illese dalla sforzo muscolare, però la giovane si ripromise di farsi un controllo completo una volta finito tutto quanto. In ogni modo, lungo la strada trovarono Shoji ed un Tokoyami quasi fuori controllo, per aver attivato il suo quirk in quel momento, facendo ricordare alla ragazza i pro e in contro di Dark Shadow. Bakugo e Todoroki dovettero fare luce per farlo tornare dentro il corpo del compagno il quirk, Izuku gli corse incontro e con fatica abbracciò il ragazzo corvo facendolo arrossire un po’ ed irritare un po’ il biondo.
-Stai bene?- Chiese
-Sì, grazie... ho perso il controllo del mio quirk- si stava vergognando
-Calmati, chiunque può rischiare di perdere il controllo, fidati, nessuno qui ti sta rimproverando- dolce
-Sei l’unica che...-
-No, tutti qui ti sostengono, Midoriya ha ragione, non sarai mai l’unico che avrà questi problemi, siamo ancora agli inizi del nostro addestramento- intervenne Todoroki, -Ognuno di noi è qui per imparare- sorrise teso
-Che belle parole Shoto Todoroki- parlò una voce maschile alla loro sinistra
-Chi sei!?- Si misero in allerta
-Mi chiamo Dabi e voi avete due cose che vogliamo-
-Non li avrete!- Intervenne Shoji
-Oh davvero? Mr. Compress ci pensi tu a prenderli?-
-Lo faccio subito!- Allungò una mano e schioccò le dita
-Attenzione!-.
Da quell’avvertimento, successero varie azioni veloci: la prima fu che Dabi lanciò un suo attacco di tipo fuoco blu e in contemporanea Shoto creò un muro di ghiaccio per la difesa, Tokoyami spinse via Izuku che a sua volta, allontanò Bakugo. Le conseguenze dello scontro tra ghiaccio e fuoco, portò la creazione di uno spesso strato di polvere e da esso ne uscirono due piccole biglie che volarono nella mano del Villan di nome Mr. Compress, dopo di che spiccò il volo per allontanarsi verso il loro punto di incontro, seguito da Dabi da terra.
-State tutti bene?- Chiese Shoji
-Sì, ma... dov’è il corvaccio e Deku?!- Allarmato Bakugo
-Avranno preso per sbaglio Tokoyami al tuo posto!- Preoccupato Todoroki
-Ragazzi!- Allarmate Ochaco e Tsuyu, -State bene?-
-Sì, ma... Midoriya e Tokoyami sono stati catturati- allarmato Shoji
-Dannazione, ma... Bakugo dov’è? Non era con te Todoroki kun?- Chiese Ochaco
-Cosa?- Si voltò per poi sentire delle esplosioni
-Credo che li abbia seguito, andiamo!-.
L’intero gruppo seguirono il suono del quirk del compagno, che era riuscito a far perdere al Villan una delle biglie, ma per loro sfortuna fu quella di Tokoyami; Mr. Compress cercò di prendere pure lui, ma una lastra di ghiaccio lo bloccò. Il Villan provò a reagire, ma il tempo era scaduto, Dabi si lanciò in uno dei portali e con un sorrisetto soddisfatto se ne andò anche se nel vedere Bakugo si spense, la missione era stata completata solo per metà e questo lo irritò.
-Dannazione!- Disperato Bakugo
-Dobbiamo dirlo al sensei- allarmata Ochaco
-È tutta colpa mia!- Imprecò di nuovo Katsuki
-Calmati, è mia invece- sospirò Tokoyami, -Avrei...- un esplosione lo bloccò
-Non dire cavolate corvaccio- sibilò Bakugo, -Erano me e lei che volevano- sibilò, -Dovevo tirarla via prima che lei mi spingesse- secco
-Meglio tornare alla baita ad avvisare i Pro Hero- sospirò Shoji
-Già, loro sapranno cosa fare- corsero al campus.
Una volta arrivati da Aizawa, raccontarono tutto l’accaduto, quest’ultimo impallidì di brutto, non sapeva con che faccia avrebbe guardato All Might quando avrebbe saputo che Izuku era stata rapita, sentiva già la fiducia del collega crollargli, lui stesso si sentiva un fallito. I ragazzi lo capivano in parte anche l’altro suo collega; dovettero fare velocemente i bagagli e riportare tutti a casa, dovevano trovare velocemente un piano per riprendersi la ragazza, ma ciò che non sapevano era che dietro certe scelte e fatti ci stava un piano ben congeniato. Nel frattempo, per la stanchezza Izuku si era appisolata ed i Villan se ne accorsero solo dopo averla liberata dalla biglia, Tomura la osservò mentre Dabi la teneva tra le braccia, dopo di che la prese lui e la portò in una camera da letto dove l’adagiò delicatamente sul materasso e chiese a Kurogiri di medicarla.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Che dite di questo capitolo? Cosa faranno i Pro Heros per salvare Izuku e soprattutto, cosa farà lei appena si accorgerà di dove si trova? I villan le faranno del male?

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Capitolo 16
*** Salvataggio ***


16° Salvataggio
 
 
 
Fuori era appena sorto il sole e nella stanza in cui dormiva Izuku, da una piccola finestrella, entrò abbastanza luce per svegliarla; la prima cosa che fece, fu mettersi seduta e poi strofinarsi gli occhi per cancellare le ultime tracce di sonno. La prima cosa che notò fu il poco arredamento della stanza e lì ricordò d’essere stata rapita e forse portata nel covo dei cattivi; nel muovere meglio le braccia notò anche che era stata medicata, domandandosi il motivo di prendersi un tale disturbo, quando lei era una futura eroina e quindi una futura nemica. A tirala fuori dai suoi pensieri, fu un leggero bussare che la fece voltare verso la porta, -Avanti?- In certa
-Buongiorno- entrò il ragazzo ustionato
-Dabi giusto?- Inclinò la testa di lato, -Cosa ci faccio qui?-
-Sì esatto, per quanto il motivo che sei qui, il capo ti vuole parlare-
-Ok, ehm... chi mi ha dato i vestiti che indosso?- Curiosa notando che aveva degli nuovi vestiti
-Toga, la incontrerai adesso-
-Ok- alzandosi un po’ stordita
-Tutto bene?- Guardandola
-Mi succede ogni tanto- sospirò, per poi avvicinarsi, -Fa strada-.
Dabi notò stranamente che la verdina non aveva mai cercato di scappare, ma era rimasta calma e controllata, nonostante la preoccupazione che riusciva a leggere negli occhi, ma i suoi modi erano perfettamente tranquilli. Notando lo sguardo analizzatore e guardingo del moro, Izuku gli regalò un sorriso mesto, -Non è la prima volta che mi capita- sussurrò
-Come?- Si bloccò a metà strada
-Non è la prima volta che vengo rapita, in Texas mi è capitato due volte e ho capito sulla mia pelle che agire troppo impulsivamente non serve nulla se non aggravare la mia situazione- sospirò mentendo a metà
-Per quale motivo ti avevano rapita?- Confuso
-Diciamo che la prima volta fu un malinteso e la seconda per le mie amicizie altolocate- ridacchiò tristemente
-Capisco- riprendendo a camminare.
La condusse in un ampio salone che le fece ricordare un grosso bar dei bassi fondi di New York, dove di norma suonavano musica Jazz o il Blues; in ogni modo osservò i componenti del gruppo di Villan che l’avevano rapita. Oltre a Dabi, Shigaraki e Kurogiri, vi trovò ovviamente: Mr. Compress appoggiato ad un muro, seduti su delle sedie, vi era una ragazza bionda cenere che immaginò essere quella Toga che prima Dabi l’aveva nominata, poi c’era un tipo che gli ricordò un villan/hero dei fumetti americani solo in nero e senza katane, un uomo lucertola, un tipo dalle labbra grosse. Era un piccolo gruppo, ma percepiva fortemente l’aura potente che ognuno di loro emanava, anche se in bassa intensità, ma fu un movimento di Shigaraki attirare la sua attenzione.
-Hai dormito bene Midoriya?- Le chiese
-Sì, ma non capisco-
-Cosa?-
-Perché tenermi in vita?-
-Motivi diciamo... personali- le si avvicinò
-Tomura la spaventi così- ridacchiò Dabi, vedendola fare un passo indietro
-Zitto te- sbuffò Tomura
-Prima di entrare in discorsi più seri e forse pure pesanti, che dici di fare colazione?- Le propose Kurogiri gentile
-Ehm... va bene- avvicinandosi al balcone; -A proposito- si voltò verso la bionda, -Grazie per i vestiti- sorrisi un po’ imbarazzata
-Oh non devi ringraziare, siamo pur sempre ragazze- cinguettò la villan.
Nel frattempo che lei faceva colazione circondata dai villan, la notizia del suo rapimento, per qualche strano motivo, fu subito sulla bocca di tutti ed un gran numero di gente alla mattina presto, si erano trovati a protestare ed inveire contro la Yuei iniziando a diffondere male lingue. Al suo interno fu indetto un’incontro d’emergenza, con tutti i Pro Hero non impegnati in missioni estere e tutti erano preoccupati per la sorte di Izuku; il più disperato anche se non lo dava a vedere era Shota, che si rammaricava per non averla protetta come suo insegnate e per fino Brand King, che non conosceva la ragazza ci stava male. Gli unici che stranamente non sembravano affatto giù di morale, erano il preside Nezu ed All Might, il primo sapeva che prendersi dal panico non serviva a nulla e stava già pianificando dei piani per riprendersi la ragazza, mentre l’altro stava sorridendo soddisfatto, perché secondo lui il piano stava procedendo alla grande.
-Ehi All Might, posso farti una domanda?- Gli chiese Midnight
-Certo, di che si tratta?- Si volto a guardare la donna
-Tra noi quello che pensavo fosse più preoccupato eri tu, ma sembri tranquillo, non hai paura che le facciano del male?-
-No, quei villan non le toglieranno un solo capello- sospirò, -Per quanto ne so, Midoriya mi disse una cosa che in un primo momento non capii, ma poco prima della partenza ebbi modo di arrivarci-
-Ovvero?- Si avvicinò Present Mic
-Tomura la vuole tenere in vita per se, per qualche motivo la desidera e credo anche che abbia a che fare con il quirk medico-
-Può anche essere, ma... ciò non toglie che tu sembri sapere qualcosa che noi non sappiamo, cosa ci nascondi Simbolo della Pace?- Intervenne serio Endeavour
-So dove si trova- sospirò attirando l’attenzione di tutti
-COSA!?- Spiazzati
-La giovane Midoriya aveva previsto un risvolto del genere possiamo dire; dopo il suo ultimo incontro con Tomura, la ragazza aveva preparato un piano d’emergenza, per così dire ed era venuta da me-
-Perché solo da te? Non dal resto dei professori?- Serio Snipe
-Pensateci, molti di noi le avrebbero obbligata a rinunciare nonostante le sue grandi capacità- intervenne il preside capendo il fulcro della notizia, -Poi sarebbe stato sospetto se tutti i Pro Hero non avessero mosso mari e monti per cercarla-
-Allora come facciamo rintracciarla?- Confuso Present Mic
-Tramite GPS, Izuku si è fatta fare molto tempo fa un orecchino con un microcip segnalatore- spiego All Might, -È talmente piccolo che passa veramente inosservato- sorrise orgoglioso
-Allora perché siamo ancora qui?- Tuonò Endeavour
-Non ho il suo segnale, intanto consiglio tutti di rintracciarla e tenere d’occhio il luogo, dobbiamo per il momento tenere d’occhio la postazione- serio All Might, -So chi ci sta dietro e voglio chiudere questa storia una volta per tutte- strinse le mani e tutti capirono di chi parlava.
In tutto questo, i ragazzi della 1-A si sentivano preoccupati ed incazzati per la situazione in generale, soprattutto Katsuki che l’aveva vista rapire sotto i suoi stessi occhi. Più volte le infermiere ed i medici si ritrovarono a sedato per tenerlo buono e quello stesso pomeriggio, il biondo fu raggiunto dal resto della classe per aggiornarlo sulle novità.
-Stai scherzando capelli di merda? Sanno dove si trova la nerd?- Chiese conferma
-Sì, ma sta calmo-
-Stare calmo!? Devo andarla a recuperarla! Ma poi perché non si danno una mossa!?- Agitandosi ed incazzandosi
-Sembra che abbiano un piano preciso- serio Shoto, -Ho saputo da mio padre che per il momento sanno che Midoriya sta bene-
-Tsk!- Stizzito
-Ma io e Kirishima siamo qui per un altro motivo- Spiegò
-Non puoi chiederglielo sei impazzito!?- Si fece avanti Mina
-Di cosa parli bastardo a metà?- Chiese più calmo Katsuki
-Devi sapere... che siamo stati qui anche ieri sera e prima di andarcene abbiamo sentito All Might in persona chiedere ad Yaoyorozu un oggetto particolare- serio
-Oggetto particolare?- Curioso
-Sì, All Might ha detto che c’era un modo per rintracciare con precisione Midoriya- continuò Kirishima
-Ti spieghi?-
-La nostra compagna ha un sensore di localizzazione a dosso, che è passato inosservato... in ogni modo abbiamo questo metodo di rintracciarla-
-Siete pazzi!- Intervenne Tenya
-Verrò con voi- serio, -Ma sta volta voglio farlo come lo farebbe lei- mettendosi seduto
-In che senso?- Confuso Kirishima
-Lei di certo, sapendo la disparità di potenza e d’esperienza, avrebbe evitato lo scontro- sospirò
-Sarebbe veramente da lei- sorrise a pena Shoto
-Dunque questa sarà la nostra prima missione di recupero e salvataggio eh?- Quasi divertito il rosso
-Noi non vogliamo essere coinvolti- sospirò Kaminari, -Ragazzi ci tendo a Midoriya come tutti voi, ma... questo è un lavoro per i professionisti-
-Kaminari ha ragione- intervenne Mineta
-Voi codardi fate quel che volete, ma... noi tre andremmo- abbaiò Katsuki
-Partiremo stasera- intervenne Kirishima, -Prima dobbiamo convincere Yaoyorozu di farci anche a noi questo dispositivo-
-Bene, appena mi dimettono questa sera, ci vediamo qui fuori- serio Bakugo.
Da Izuku invece, l’atmosfera era strana, la verdina non percepiva nulla di negativo nei propri confronti, aveva fato “amicizia” con Toga e Twice, quest’ultimo era il tipo che le ricordava quel villan/hero dei fumetti, poi aveva parlato con Spinner, un fan degli ideali di Stain, insieme a Dabi, che tra tutti erano quei due i più rispettosi. Doveva ammettere che erano brave persone, se non fosse per i loro metodi, in un momento in cui le fu concessa di tornare nella sua stanza, si tolse l’orecchino ed accese anche un mini microfono per permettere ai Pro Hero di sentire ciò che accadeva, doveva mandare avanti il piano che aveva ideato con All Might.
-Midoriya?- La richiamò Dabi
-Uhm?- Si voltò, -Dabi ti serve qualcosa?- Assottigliò lo sguardo
-Non ti fidi di me?- Quasi divertito
-Perché dovrei?- Chiese sarcastica, -Se non erro sono sempre nelle mani di villan che mi hanno rapito, scusami se non sono come molte altre ragazze che si fidano subito- sbuffò facendolo ridacchiare di nuovo
-Ottima arringa ragazza- entrò e si sedette sul letto
-Posso farti una domanda Dabi?- Curiosa
-Sei curiosa vedo- mezzo sorriso
-Sono pur sempre una ragazza no?- Sorrise malgrado tutto
-Giusto, chiedi pure-
-Chi ti ha ferito?- Dolce
-Come?- Stupito
-Non so perché, ma sento che tu sia stato ferito... può essere... uno della tua famiglia?- Lo fissai negli occhi
-Cosa cambierebbe se lo sapessi?- Mi fissò
-Forse nulla, ma basandomi sul tuo linguaggio corporeo potrei dirti che mi ricordi una persona che a prezzo molto poco- sospirai
-Ah davvero?- Assottigliò lo sguardo, -Chi?-
-Non ti piacerebbe, perché se ho ragione, vuol dire che siamo in tre a non amare quella persona, non al punto di ucciderla, ma abbastanza da volergli stare lontano-
-Oh davvero? Non ti farò nulla se me lo dici-
-Prima parlami di te- sorrise divertita sedendosi al suo fianco
-Mio padre... lui... ha cercato di spingermi troppo oltre il mio limite e le mie fiamme mi hanno portato quasi alla morte- lei annuisce
-Mi dispiace per il tuo passato- baciandolo per una guancia.
La ragazza lo lasciò solo, ma permise a Dabi di accorgersi che parte delle sue bruciature meno gravi erano sparite, cosa che lo aveva stupito, per poi pensare che fosse stato fatto dal quirk della verdina, questo doveva essere il vero piano di Shigaraki pensò prima di seguirla all’interno del bar. Una volta lì, vide Shigaraki indicare una sedia vicino ad una porta laterale ed Izuku ci si sedette sopra per poi ascoltare ciò che le voleva proporre; quello che espose le sgranare gli occhi, Tomura voleva non che si unisse alla sua causa e quindi alla Lega, ma anche fidanzarsi con lui, cosa che shockò proprio tutti, soprattutto i poveri Dabi e Kurogiri.
-Come scusa?- Letteralmente spiazzata Izuku
-Tu mi piaci Izuku Midoriya, vorresti essere la mia ragazza, se non vuoi che uccida ovviamente i tuoi amici- sorrise maligno
-Io...- ansimando portò casualmente una mano all’orecchino localizzazione, -Non posso mi dispiace- abbassò il capo
-Me lo dovevo aspettare e sono anche molto paziente mia cara... Dabi potresti legarla alla sedia?- Lo fissò con la coda dell’occhio
-Eh? Va bene- si avvicinò
-Mi tocca farlo eh?- Quasi malinconica
-Cosa?- Confuso il moro
-Farvi male- per poi gettarsi in mezzo alla sala facendo per poi fare la verticale sulle mani.
Dopo aver fato ciò, Izuku attivò One For All e mosse velocemente le gambe, creando un forte spostamento d’aria che coincise con la distruzione di un muro e l’entrata in scena di All Might e dei Pro Hero. Izuku scappò fuori dall’edificio, per evitare di intralciare qualcuno, ma non mise in conto un fatto; nello stesso edificio o quello affianco, vi si trovava All For One che li aveva tenuti d’occhio ed era uscito prendendola di mira con gli altri membri della Lega che si erano salvati dai detriti. Si ritrovò circondata, ma in suo soccorso comparve All Might che si lanciò in uno scontro contro la sua nemesi, mentre un secondo dopo fu circondata da del ghiaccio e poi le grida familiari di Katsuki dall’alto e lì li vide: Katsuki Iida e Kirishima. A quella vista non poté non sorridere come una cretina, quei tre pazzi erano andati a salvarla, anche a costo di rischiare d’essere puniti in seguito, ma nel momento in cui Dabi sciolse quel ghiaccio, Izuku attivò di nuovo il quirk per saltare in alto ed aggrapparsi alla mano tesa di Kirishima.
-Ragazzi siete dei pazzi- quando atterrarono
-Dobbiamo sbrigarci, coda di cavallo e mezzo bastardo ci stanno aspettando- Katsuki prendendole un polso
-Sì, ok, ma qui finiremo nei guai o meglio, voi finirete nei guai ne hai preso atto?- Sospirò sconsolata
-Mi dispiace Midoriya- sospirò Iida, -Ho sbagliato e....- mentre correva
-Ne parleremo una volta al sicuro!- Urlò Izuku mettendo il turbo
-La nerd ha ragione- per poi fermasi in una piazza dove su grande schermo si vedeva lo scontro del secolo.
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ehi bellissimi! Ci stiamo avvicinando alla fine di questa storia, che dite? Cosa accadrà adesso? All Might vincerà o morirà? A presto e ricordate, PLUS ULTRA!

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Capitolo 17
*** Epilogo ***


17° Epilogo
 
 
 
All Might stava combattendo contro All For One con tutte le sue forze perché doveva catturarlo sta volta, era per il bene di tutti, ma soprattutto di Izuku; durante lo scontro valutò un po’ la situazione introno a se ed infine chiese a Gran Torino ed altri eroi di catturare quelli della Lega, soprattutto il ragazzo di nome Shigaraki Tomura. Gli eroi in ascolto lo fecero, ma stando anche attenti ai civili; lo scontro fu decisamente sfiancante e distruttivo, All For One più volte era sul punto di vincere, ma All Might riusciva sempre a cavarsela ed alla fine lo sconfisse ma ad un prezzo molto alto, rivelando la sua vera forma davanti a tutti e perdendo tutto il suo potere. In quel preciso momento alcuni villan della Lega, che erano riusciti a rimanere nascosti, cercarono di approfittarsene, ma in suo soccorso, Endeavour riuscì a catturare Tomura, che aveva cercato di vendicare il suo maestro e Kurogiri, che il suo compito era proteggere il giovane. Nel frattempo, tutti gli spettatori che videro la scena esultarono per la cattura di Tomura e della sconfitta definitiva di All For One per mano del Simbolo della Pace, soprattutto per via dell’ultima frase detta dell’eroe, -Tu sei il prossimo- che fece esultare tutti
-All Might è forte!- Urlarono tutti
-“Oh All Might, è giunta la mia ora eh?”- Pensò in lacrime Izuku
-Ragazzi dobbiamo andare- parlò Iida
-Sì andiamo- esortò Kirishima
-Andiamo Nerd!- Prese la ragazza
-Sì, arrivò- ancora con la voce rotta dal pianto.
Prima che la polizia la trovasse e la portasse via, la ragazza riuscì a scappare con gli amici verso la stazione, dove tutti si divisero con la promessa di rivedersi a scuola molto presto e lungo il viaggio Izuku si addormentò sulla spalla di Katsuki, che la lasciò fare. Il biondo ripensò al legame, quasi familiare, che Izuku aveva sempre avuto con All Might, scoprendo anche era in realtà Toshinori, non solo era un amico di famiglia, ma anche il loro insegnante; il giovane, però, sentiva che tra loro c’era qualcos’altro che li legava nel profondo e che lo irritava a non saperlo.
Nei giorni seguenti successero varie cose: i criminali che erano stati arrestati furono spediti direttamente nel Tartaro, la prigione più sicura per i criminali di alto livello, All Might si riprese dalle sue ferite ed annunciò pubblicamente il suo ritiro dal mondo eroico, Endeavour divenne ufficialmente il N°1 ed il preside della Yuei informò tutto lo staff della scuola dei suoi nuovi piani per la scuola, ossia la costruzione dei dormitori, per proteggere meglio gli studenti. Aizawa, Vland King e lo stesso All Might, furono incaricati di visitare i genitori dei loro allievi per avere una risposta definitiva per la notifica. Aizawa ebbe una sorpresa, nessun genitore si rifiutò di concedere la propria autorizzazione a mandar i figli nei nuovi dormitori. Dai Bakugo, venne a sapere il motivo del pessimo carattere del giovane e loro lo ringraziarono per non aver giudicato male il proprio figlio. Dopo aver parlato con loro, Katsuki li seguì fuori in giardino, il ragazzo fermò un attimo All Might, -Signor Yagi?-
-Uhm? Che c’è giovane Bakugo?- Sul punto di salire in macchina
-Ho una domanda, cos’è veramente per te Deku?- Calmo
-Un aspirante eroina come te ed i tuoi compagni di classe, che ha del potenziale- calmo
-Bene, se non vuole essere sincero, va bene lo stesso, la ringrazio per averla salvata- sussurrò l’ultima frase prima di rientrare
-Adesso manca Midoriya-
-Non credo che sarà necessario- mormorò l’ex simbolo della pace
-Andiamo lo stesso- guidando verso la meta.
Nel momento in cui arrivarono da Izuku, quest’ultima li accolse un po’ confusa, sapeva dei “colloqui” per i dormitori, di cui aveva discusso un sacco con sua madre al telefono, ma alla fine aveva inviato il suo consenso via fax; in ogni modo li accolse e li fece accomodare davanti ad una tazza di the. Il suo insegnate si guardò un po’ in giro, la casa era ben pulita ed ordinata ma non sembrava che ci fossero segni dei genitori, cosa che lo incuriosì un po’, -Dove sono i tuoi genitori?- Confuso
-Non sono qui- calma
-Quando arriveranno? Dovremmo parlare con loro di una cosa importante-
-Non sarà necessario- sorrise mesta andando a prendere un foglio, -Mamma acconsente al mio trasferimento nei dormitori-
-Non è qui con te? Da quanto?- Corrugando la fronte
-Fin dall’inizio della scuola- guardò All Might che annuì
-Che mi nascondente?- Serio
-Vedi Shota, come ben sai la giovane Midoriya sarà presto il mio successore come nuovo simbolo della pace, ma... questa cosa lo sa solo il preside... sua madre mi ha nominato suo tutore-
-Adesso capisco molte cose- serio, -Molto bene- alzandosi in piedi
-Professore?- Lo fermò un attimo la ragazza
-Cosa?-
-So che non dovrei intervenire, ma... immagino che ciò che è accaduto a Kamino, con l’intervento dei miei amici, loro sono nei guai vero?-
-Già... hai qualcosa da dire a riguardo vero?-
-So che vorrà punirli con l’espulsione, ma vorrei chiederle che non lo facesse- seria
-Non vuoi che li punisca? Posso capire che sono...- lei alzò una mano
-Mi permetta di dissentire professore- sospirò Izuku passandosi una mano tra i capelli, -Non ho detto che deve sorvolare sulla questione-
-Cosa intendi giovane Midoriya?- Chiese sorridendo appena All Might
-Le sto chiedo di andarci piano, punirli sì, ma non con l’espulsione- con estrema calma.
Aizawa di tutto si aspettava, ma non una richiesta del genere da parte della ragazza, anche se pensandoci bene era tipico di lei, sospirò e le promise che c’avrebbe pensato, ma prima avrebbe parlato con il preside. Una volta soli, All Might guardò sospirando Izuku e prima di andarsene con il collega, l’abbracciò forte e lei decise di provare a guarirlo, ma non riuscì nel suo intento perché lui le chiese di non farlo, voleva guarire tranquillamente senza che lei si sforzasse, anche se a malincuore accettò la sua richiesta.
Il giorno in cui tutti gli studenti iniziarono a trasferirsi permanentemente alla Yuei, così da iniziare un altro capitolo importante della loro vita; tra le ombre delle strade, un gruppo di Villan guardò verso il cielo. Quest’ultimo era composto da quei membri della Lega, che non solo erano riusciti a scappare all’arresto, ma erano riusciti anche a far perdere le loro tracce, tra cui Dabi, che fu scelto come loro nuovo leader. Era pronto a diffondere lo stile di “giustizia” del suo idolo, Stain, ma prima, avrebbe pensato a come recuperare la ragazza dai capelli verdi.
 
 
 
FINE
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ecco qui che finisce questa storia, ma che ne pensate del finale? Volete un seguito per il futuro o potrebbe lasciare questo finale aperto? Scegliete ragazzi ok? Se trovo tanti responsi positivi, proverò a scrivere un seguito. Ci vedremo alla prossima volta con un’altra storia a presto e ricordate PLUS ULTRA!

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