Girl, I Think About You Every Day

di Izzyguns
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** introduzione ***
Capitolo 2: *** november rain ***
Capitolo 3: *** domenica ***
Capitolo 4: *** pizza, fan e nuovo lavoro ***
Capitolo 5: *** (I parte) indietro nel passato ***
Capitolo 6: *** (II parte) Katie ***
Capitolo 7: *** ricordi ***
Capitolo 8: *** come poteva dimenticarmi? ***
Capitolo 9: *** (I parte) welcome to the jungle ***
Capitolo 10: *** (II parte) occhi azzurri come il cielo ***
Capitolo 11: *** dove sono finiti? ***
Capitolo 12: *** otto e un quarto ***



Capitolo 1
*** introduzione ***


 

Capitolo 1

 
 
-Guarda che belle queste scarpe!- disse Beverly con entusiasmo
-Sì Bev, sono davvero bellissime!- rispose Emily
-Io le compro... secondo te quanto costano?-
-Non c’ è il prezzo?-
-Non lo vedo... ah eccolo! Cooosaa!!!? Cinquecento...!-
-Saranno anche belle, ma io non ce li spenderei mai tutti quei soldi per delle scarpe!-
-Nemmeno io! È la paga di un mese!-
-Andiamo dai... qui costa tutto troppo...-
-Hai ragione... Arrivederci!-
-Arrivederci!- rispose una commessa

*

-Che ore sono?- chiese Emily
-Le cinque-
-Oh no! Izzy mi viene a prendere ora!-
-Dove vi siete dati appuntamento?-
-Al bar vicino casa tua-
-Allora facciamo in tempo! Andiamo!-
Le due ragazze affrettarono il passo e quando arrivarono Izzy ancora non era ancora arrivato.
-Ah... ancora non c’ è...- disse Emily
-Starà arrivando...-
Poco dopo una macchina nera si accostò alla strada e ne uscì un ragazzo magro, capelli neri, jeans e camicia bianca.
-Allora io vado, ok Emy?-
-Ok... mi ha fatto piacere passare il pomeriggio insieme-
-Anche a me! Ciao!-
-Ciao!-
Beverly li salutò con un gesto della mano e andò via.
-Ciao tesoro- disse Izzy rivolto alla ragazza.
-Ciao!- rispose lei, avvicinandosi a lui e dandogli un bacio sulle labbra.
-Andiamo in studio a provare, ok?- disse Izzy
-Ok!-
I due salirono in macchina e partirono.


 
 




Nota: Ciao a tutti! Ecco il primo capitolo della nuova storia! Questa io la definisco più un' introduzione agli altri capitoli, visto che è cortissimo rispetto agli altri, che piú si va avanti e più diventano lunghi... Il titolo della fiction mi è venuto in mente mentre ascoltavo Patience, infatti "Girl, I Think About You Every Day" è una piccola frase del testo di questa canzone dei Guns. I gif sono presi entrambi dal video di Paradise City. Spero che la storia vi piaccia! Sappiate che le recensioni sono sempre ben accette, così come i consigli!
Izzy guns

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Capitolo 2
*** november rain ***


Capitolo 1


-Ciao!- dissero insieme Emily e Izzy entrando in studio
-Ehi, ciao!- disse Steven
-Ma dove sono gli altri?- chiese Izzy
-Duff è in bagno, Axl e Slash hanno chiamato, stanno arrivando- rispose Steve
In quel momento Duff uscì dal bagno e, vedendo Emy e Izzy sorrise -Ciao!-
Poco dopo arrivarono anche Axl e Slash e i ragazzi cominciarono a suonare.
Emily se ne stava seduta su una poltrona blu e li guardava.
Era proprio innamorata di Izzy. Lo conosceva da quando lui si era trasferito a Los Angeles. All’ inizio erano solo amici ma poi, come spesso accade, è nato qualcosa di più.
Emily era una bellissima ragazza. Alta, magra, capelli lunghi, fino a metà schiena, di un biondo scuro che personalmente le piaceva molto e gli occhi azzurri.
Non era solo bella, era anche intelligente, divertente, gentile, anche se certe volte era un po’ gelosa di Izzy quando intorno al gruppo giravano tante ragazze, ma infondo sapeva che lui la amava e non l’ avrebbe mai tradita.
 I ragazzi suonarono Sweet Child O’ Mine, la canzone che Axl aveva dedicato a Erin, Paradise City, Nightrain, You’ re Crazy e Mr. Brownstone, poi decisero di uscire un po’.
*
-Quand’ è che cominci a lavorare in quel negozio di musica, Emily?- chiese Slash
-Lunedì...- rispose lei
-Ti va’ di comprarmi And Justice for All? Ovviamente poi ti ridò il soldi-
-Ok... visto che è il primo giorno di lavoro non so’ se posso, ma comunque se me lo fanno prendere te lo compro. Comunque non sapevo che ti piacessero i Metallica!-
-Non è il mio gruppo preferito, ma mi piacciono- le rispose Slash
*
Mentre camminavano, Izzy cinse con un braccio le spalle di Emily, che lo guardò sorridendo e lo baciò.
-Se cominciate a dirvi ti amo o cose del genere, ve lo dico, io vomito- disse Axl
-Ma stai zitto!- gli rispose Stradlin
Emily invece rise soltanto, si avvicinò ad Axl e gli diede un piccolo bacio sulla guancia, che ricambiò con un sorriso.
*
-Oh no! Piove!- fece notare Duff
Steven propose di andare in un bar, così tutti e sei si recarono nel locale più vicino.
Trovarono un tavolo vicino alla finestra, si sedettero lì e ordinarono delle birre.
*
-Sono quarantacinque minuti che piove!- annunciò Steven guardando l’ orologio appeso al muro davanti a lui.
-Niente dura per sempre, nemmeno la fredda pioggia di novembre- disse Axl
Tutti lo fissarono. Axl non era solito dire cose più profonde di -Buongiorno- o -Volete una birra?-, tranne che nelle canzoni.
-Che c’è?- chiese il rosso, con un tono alquanto irritato
-Niente...- rispose Izzy
-Ehi, sai... niente dura per sempre, nemmeno la fredda pioggia di novembre sembra un bel testo, per una canzone!- fece notare Emily
-Hai ragione! Qualcuno ha una penna?-  
-Io credo di avercene una...- rispose Emy, cercando nella borsa -eccola! Tieni-
-Grazie- detto questo Axl prese un tovagliolo e ci scrisse sopra la frase appena pronunciata, che gli era uscita così, spontanea, non ci aveva pensato troppo prima di rispondere.
Poco dopo la pioggia cessò.
-Che ti avevo detto?!- disse Axl guardando Steven.






Nota: Ciao! Spero che questo secondo capitolo vi piaccia anche se solo ora mi rendo conto che mi è venuto molto corto... nei prossimi cercherò di scrivere di più! Se volete recensite, ditemi se vi piace, accetto consigli. Il primo gif è del video di Sweet Child O' Mine e, visto che nel testo la nominavo, ho pensato di mettercelo. Il secondo è di un live, l' ho voluto mettere visto che nella storia a Emily viene in mente che la frase di Axl potrebbe essere un buon testo (la storia è ambientata poco dopo Appetite for Destruction, quindi November Rain ancora non esiste). Grazie a chi legge! A presto!
Izzyguns

 

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Capitolo 3
*** domenica ***


Capitolo 3

 
 
Uscirono dal bar, qualche goccia di pioggia cadeva ancora dal cielo.
-Noi andiamo a casa...- disse Izzy, rivolto ai ragazzi
-Anche io- aggiunse Duff
-Slash, mi riaccompagni sempre tu?- chiese Axl, guardando l’ amico
-Sì. Però non farci l’ abitudine! Appena riprendi la macchina dal meccanico...-
-Sì, sì, lo so’!-
-Bene, allora... ci vediamo domani- disse Steven.
Si salutarono e ognuno andò verso la propria macchina.
*
-Che hai fatto oggi?- chiese Emily a Izzy sorridendo
-Dopo che sei uscita tu, mi sono preparato, ho suonato un po’ la chitarra, sono stato un po’ al telefono con Joy, poi sono uscito e ho fatto un giro per L.A. e poi ti sono venuto a prendere, niente di che.- rispose lui, sorridendo a sua volta -Tu invece?-
-Io sono uscita e sono andata a casa di Beverly, ho pranzato lì e poi siamo uscite, siamo andate in qualche negozio, anche se non abbiamo comprato nulla.-
Emily appoggiò la mano sulla gamba del fidanzato, che ricambiò con un sorriso e una carezza sulla mano.
*
Izzy aprì la porta e entrarono in casa, lanciò le chiavi sul tavolino e si tolse il giubbino, Emily fece la stessa cosa.
*
Emy appoggiò le sue mani sulle spalle di Izzy, che appoggiò le sue sui fianchi di lei.
-Sei bellissima-
-Grazie, anche tu- detto questo Emily lo baciò appassionatamente.
*
-Dobbiamo fare la spesa... non c’ è nulla!- annunciò la ragazza aprendo la dispensa.
In quel momento Izzy entrò in cucina -Abbiamo della pasta...-
-E il condimento?- chiese Emily
-Forse c’ è del burro...- Izzy aprì il frigo da cui tirò fuori del burro -eccolo qui! Visto?-
-Ok... allora per cena c’ è la pasta al burro- Emy prese il burro dalle mani del ragazzo e lo appoggiò sul tavolo, poi cominciò a riempire la pentola per la pasta di acqua.
*
-Era buona, la pasta- disse Izzy, mettendo il suo piatto nel lavandino
-Già, non era affatto male!-
*
I due erano seduti sul divano e Emily cercava un film in televisione -Uffa, stasera non c’ è niente in televisione...-
-Ma noi abbiamo di meglio da fare...- disse Izzy, con un sorriso malizioso stampato in faccia
-Cosa vorresti fare?- disse Emy, girandosi verso il ragazzo e inarcando un sopracciglio
-Beh... credo che tu lo sappia già, tesoro-
La ragazza si sedette sulle ginocchia di Izzy e quest’ ultimo la  baciò. Le mani del ragazzo le accarezzavano i fianchi e la schiena mentre le mani di Emily gli accarezzavano i capelli corvini.
Izzy la prese in braccio e si incamminò verso la camera da letto.
*
Emily aprì gli occhi e girò la testa verso l’ orologio. Erano le 08:10.
Scese dal letto e si vestì. Prima di uscire dalla stanza, lo sguardo le cadde sul suo Izzy, ancora profondamente addormentato. Sorrise e andò in cucina.
Fece colazione con del caffè e un biscotto al cioccolato.
*
-Buongiorno!- Izzy si era svegliato.
-Ma buongiorno!- disse lei.
Izzy la abbracciò da dietro, le spostò i capelli e le baciò il collo.
*
-Oggi è Domenica... ti va’ di uscire con gli altri?-
Izzy alzò gli occhi dalla rivista di musica che stava leggendo -Per me va’ bene. Li chiami tu?-
-Ok!-
*
-Pronto?-
-Ciao Duff! Sono Emily!-
-Oh ciao!-
-A te e ad Angelica va’ di uscire tutti insieme?-
-Certo! Dove ci vediamo?-
-Pensavo di vederci a casa nostra per pranzo, vi va’ bene?-
-Sì, certo! A dopo!-
-A dopo!-
*
-Chi è?-
-Ehi Axl! Sono Emy!-
-Ciao!-
-Noi pensavamo di vederci per ora di pranzo tutti a casa nostra... a te ed Erin va’ bene?-
-Sì!-
-Fantastico! Allora a dopo!-
-A dopo!-
*
-Pronto?-
-Oh! Ciao Nicole, sono Emily-
-Ah! Ciao!-
-A te e Steven va’ di uscire oggi? Ci vediamo a casa mia e di Izzy per ora di pranzo...-
-Va’ benissimo!-
-Ok! Ciao!-
-Ciao, a dopo!-
*
-Per ora va’ bene a tutti... chiamo Slash e ho finito!- disse Emily rivolta a Izzy
-Ok!-
*
-Chi parla?-
-Ciao Slash! Sono Emy!-
-Ciao! Motivo della chiamata?-
-Beh, noi pensavamo di vederci tutti a casa nostra, tu e Jeanette potete?-
-Sì, certo!- rispose Slash - A che ora?-
-Verso ora di pranzo...-
-Perfetto! Ciao, a dopo!-
-A dopo!-
*
Duff propose di ordinare la pizza, per pranzo, e tutti la trovarono un ottima idea.
*
Axl e Erin passarono tutto il tempo abbracciati.
-Ti amo...- -Anche io!- era il loro discorso principale.
-Meno male che ieri a me e Emily hai detto che se ci dicevamo anche solo un ti amo vomitavi, eh Axl?- disse Izzy ad un certo punto
-Ma è diverso!- rispose lui
-Beh, in realtà non è diverso... è normale che due fidanzati si dimostrino affetto- disse Erin
-Infatti! Grazie Erin- disse Emily ridendo
Erin la guardò e sorrise.
-Slash, tu non mi dici quasi mai queste cose...- disse Jeanette un po’ imbronciata
-Tesoro, io dimostro il mio amore per te in altri modi!- detto questo il ragazzo si sporse verso la fidanzata e la baciò
-Anche Duff esprime il suo amore in altri modi...- aggiunse Angelica
-Anche Steven... cioè, qualche volta è molto romantico, ma generalmente preferisce altre cose...-
-Se vuoi da oggi comincerò a dirti più cose belle, come loro!- disse Steven, sorridendo alla ragazza e indicando nella direzione di Axl e Izzy
-Izzy e Axl dicono tante cose belle perché fanno SOLO quello!- si difese Duff
-Ah Duff! Io non credo proprio!-  rispose Izzy
-No, no Duff... credimi!- disse Axl









Nota: Ciao! Voglio cominciare dicendo che ho fatto un "cambiamento alla loro vita", perchè nel periodo dopo Appetite (precisamente siamo nel novembre del 1987) i Guns vivevano nella Hell House, ma io ho cambiato facendoli vivere ognuno a casa propria, per vari motivi che ora non mi metterò a spiegare perchè altrimenti la "nota" diventa più lunga del capitolo (;-D).
Spero che questo capitolo vi piaccia! Ditemi cosa ne pensate!
Il primo gif è del video di Sweet Child O' Mine, l' ho scelto perchè inquadra Axl mentre da un bacio sulla guancia a Erin e visto che nel testo sono molto cute (:D) ho deciso di mettercelo.
Il secondo (gif) è di Paradise City, l' ho scelto perchè Izzy è (insieme a Emily) il protagonista di questa storia, quindi, perchè non mettercelo?!
Grazie a chi legge, al prossimo capitolo!

P.S. nel prossimo capitolo finirò di raccontare la giornata
Izzyguns

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Capitolo 4
*** pizza, fan e nuovo lavoro ***


Capitolo 4

 
 
-Hanno suonato alla porta, deve essere arrivata la pizza- fece notare Slash
-Sì... vado io- rispose Emily
Emy si alzò dal divano e andò ad aprire la porta.
Il ragazzo le diede le pizze e una bustina, contenente le birre.
-Bene... cinque pizze, due birre... fanno 25-
-Ok... ecco a te-
-Grazie! Arrivederci-
La ragazza chiuse a fatica la porta, facendo quasi cadere la prima pizza della pila a terra.
-Qualcuno mi da una mano!?- disse Emily, rivolta verso gli altri
-Oh, sì! Scusa...- rispose Izzy, che corse a prendere le pizze che erano in cima.
*
-È buonissima!-
-Steven, tesoro, lo dici ogni volta che mangi un pizza... o qualunque altra cosa...!-
-Lo so’ Nicole, ma se la pizza è buona, è buona!-
-Appate gli schezi... queta piza è vermente buna!- disse Slash, ancora con il boccone
-Cosa?!- rispose Axl, ridendo
-Dicevo... apparte gli scherzi, questa pizza è veramente buona!-
-È vero!- disse Duff, prendendo un'altra fetta di pizza.
Quando tutti ebbero finito, decisero di uscire.
Le ragazze proposero di andare in un nuovo locale.
Mentre camminavano un ragazzo urtò per sbaglio contro la spalla di Steven.
-Oh, scusa!-
-No niente, colpa mia!- rispose Steven molto educatamente.
Il ragazzo lo guardò bene, poi li guardò tutti e spalancò gli occhi
-Voi... voi siete i Guns N’ Roses!-
Axl sorrise e, con un tono molto spavaldo disse -Sì, siamo noi-
-Wow! Posso avere un autografo?!- chiese il ragazzo, visibilmente agitato
-Certamente!- disse Duff
Dopo essersi procurato un foglio e una penna, si fece fare l’ autografo da tutti e parlarono per qualche minuto...
-Ho tutti e due i vostri album... sono venuto a molti dei vostri concerti!-
-Ah! Forte! Come ti chiami?- disse Steven, con un grande sorriso
-Andrew, mi chiamo Andrew-
-Bene! Allora al prossimo concerto chiedi alla guardia di noi, digli chi sei-
-Wow! Grazie!- il ragazzo quasi saltava dalla gioia -Allora... ci vediamo! Grazie!-
-A presto, ciao!- rispose Slash
Il ragazzo, Andrew, li salutò  con un gesto della mano e un grande sorriso, poi si girò e se ne andò.
Poco dopo si ritrovarono davanti ad un locale.
-Ecco, è questo!- disse entusiasta Jeanette.
Entrarono. Anche se erano le quattro del pomeriggio, nel locale sembrava notte, era tutto così buio.
-Prendiamo da bere?- chiese gentilmente Nicole
-Sì, grazie tesoro!- rispose Steven alla fidanzata.
Le cinque ragazze si voltarono e andarono al bancone.
Izzy, Axl, Steven, Duff e Slash trovarono un tavolo libero e si sedettero.
-Stai cominciando a dire cose più carine a Nicole, eh?- chiese Izzy a Steven
-Sì... mi piace anche chiamarla tesoro!-
-Forse anche io e te dovremo farlo...- disse Duff rivolto a Slash
-Forse hai ragione...-
-Ecco qui! Abbiamo preso delle birre!- disse Angelica
-Grazie amore!- rispose Duff
Angelica lo guardò e disse -Cominci a essere dolce?-
-Sì...-
-Anche tu?- chiese Jeanette a Slash
-Sì... chiamarti tesoro o amore e dirti ti amo non deve essere tanto male...- detto questo Slash sorrise alla ragazza e si spostò un po’ per farla sedere vicino a lui.
Risero e bevettero per tutto il pomeriggio e tutta la sera. Arrivarono le dieci mezza e si trovavano ancora nel locale.
-Cazzo!- disse ad un  certo punto Emily
-Cosa c’ è?- le chiese Izzy
-Sono quasi le undici!- rispose lei, facendogli vedere l’ orologio che aveva al polso -Io domani mattina devo lavorare!-
-Oh, allora andiamo a casa-
-No tranquillo, vado solo io. Tu rimani qui con loro! Sono io che devo uscire presto domani, non tu!- disse Emily, guardando gli altri
-Scherzi?! Non ti lascio in giro da sola a quest’ ora per Los Angeles! Andiamo... ciao ragazzi!-
Emy e Izzy salutarono e andarono via. 
*
La mattina dopo
 
-Allora io vado!-
-Sicura che non vuoi che ti accompagni io?- le chiese Izzy
-No, no tranquillo... mi accompagna Beverly. Sono contenta che lei lavori lì, almeno conosco già qualcuno!-disse Emily sorridendo e incrociando le dita della mano sinistra.
-Ok! Allora ci vediamo pomeriggio!- rispose il ragazzo
-Ci vediamo pomeriggio! Ciao!- Emily diede un bacio sulla guancia a Izzy e uscì.
Beverly la stava già aspettando sotto casa.
-Ciao Bev!-
-Ciao Emily!-
-Contenta del nuovo lavoro?-
-Sì! Molto!-
-Sai... dopo qualche settimana di lavoro hai anche un piccolo sconto!-
-Fantastico! Allora aspetterò a comprare l’ album dei Metallica a Slash...-
-Sì, ti conviene aspettare.-
Andarono a piedi, il negozio non era molto lontano.
*
-Allora... tu vai al reparto rock/metal...-
-Ok!- rispose Emily al suo nuovo capo
-Sappiamo dei tuoi legami con i Guns N’ Roses, quindi sei molto più informata di altri, perciò ti abbiamo messo nel reparto della musica rock che parte da inizio anni settanta fino a quello più recente!-
-Ok! Farò del mio meglio!-
Il capo le aveva spiegato tutto, ed era contenta del suo nuovo reparto! Il negozio era veramente enorme!
Arrivò il primo cliente, era una signora sulla quarantina.
-Buongiorno! Posso aiutarla?-
-Sì grazie! Dovrei fare un regalo a mio figlio... vorrebbe qualcosa dei Motley... ehm...-
-Dei Motley Crue?- disse Emily sorridendo
-Sì esatto! Io non ne so’ molto... potrebbe darmi una mano?-
-Certamente!- rispose Emily -Allora... per caso ne a già altri? Almeno evitiamo di prenderne uno che ha già!-
-Sì, credo di sì...-
-Ok, allora prendiamo qualcosa di più recente! Mi segua, sono di qua!-
-Ok! Grazie...-
-Si figuri! Allora... eccolo qui! Questo è uscito a Maggio-
Emily porse alla donna un album.
-Girls, girls, girls... non credo di averlo mai visto a casa! Non lo ha! Prendo questo, grazie!-
-Bene! Le serve altro?-
-No grazie, solo questo!-
-Ok! La cassa è di là...- disse Emy, indicando verso un bancone -Arrivederci!-
-Arrivederci!-
Non era stato difficile!
Ecco già il secondo cliente.
-Buongiorno!-
-Buongiorno! Potrei sapere dove si trovano gli album dei Queen?-
-Sì- rispose Emily -sono qui dietro, le faccio vedere...- Emy lo portò davanti ad uno scaffale, dove si trovavano molti album dei Queen 
-Ah ok! Grazie!-
-Prego!-
Poco dopo l’ uomo tornò con in mano due album: Hot Space e The Works.
-Ottima scelta!-
-Grazie! La cassa è di là?- le disse l’ uomo, indicando il bancone
-Sì!-
-Ok... grazie!-
-Si figuri!-
Come primo giorno, stava andando bene!






Nota: Ciao! Scusate il ritardo ma in questi giorni ho avuto molto da fare! Spero che il capitolo vi piaccia! Sono consapevole del fatto che è corto, ma come ho già detto, non ho avuto molto tempo, scusate! In questo capitolo ci sono riferimenti ai Motley Crue (con Girls, girls, girls uscito a maggio nel 1987) e ai Queen con Hot Space ('82) e The Works ('84).
Il primo gif è preso dal Freddie Mercury Tribute e, visto che nel testo ho accennato ai Queen... ho pensato di mettercelo!
Il secondo è preso dai primi secondi di Welcome to the Jungle!
Recensite e ditemi cosa ne pensate!
Izzyguns








 

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Capitolo 5
*** (I parte) indietro nel passato ***


Ciao! Carico subito un piccolo (minuscolo) pezzo del quinto capitolo, la parte iniziale. Spero vi piaccia! Questa volta, visto che il capitolo è un po' diverso, metterò alla fine delle foto, ma nei prossimi tornerò a mettere i gif che ad Artinifa piacciono tanto ;-) 



 

Capitolo 5



Izzy era a casa, sdraiato sul divano, con gli occhi rivolti verso il soffitto.
Gli tornò in mente una cosa, un flashback, successo verso la fine del 1985, una scena di lui e Axl.

-Senti amico... lei ti piace!?-
-Sì, eccome se mi piace...-
-Beh, a Emily piaci tu, quindi...-
-Axl, come fai a sapere se le piaccio!? Insomma, siamo solo amici...-
-Oh, no amico... dovresti vederla...-
-Cosa stai dicendo?-
-Dovresti vederla quando sente pronunciare il tuo nome, sorride e le si vedono le scintille negli occhi-
-Magari ride perché le fa ridere il mio nome-
-Non è una risata, è un sorriso-
-Beh, se secondo te le piaccio perché sorride...-
-Non solo... non ti sei mai accorto di come ti guarda? Ti guarda diversamente da come guarda gli altri...-
-E’ solo perché la conosco da tanto... da più tempo-
-Cazzo! Lo vuoi capire che ti ama! Non ti basta questo!? OK!? Continuo... ti mette in ogni discorso, le brillano gli occhi quando parla di te, dovresti vedere la faccia che fa quando ti si avvicina una ragazza e come ti sorride mentre parlate-
-Axl... io la amo da impazzire...-
-Anche lei! Adesso muovi quel culo e vai da quella ragazza!-
-Ti devo un favore-
-No, questo era il mio ringraziamento verso di te, per tutto...-
-Grazie!-

 
Sentì bussare la porta, si alzò a fatica e andò ad aprire. Era Emily.
-Ciao tesoro!- disse lui, con un grande sorriso
-Ciao!- disse lei entrando
-Ma... non hai le chiavi?-
-No, le avevo dimenticate qui- rispose lei, con un sorriso imbarazzato -Eccole!-
Emy prese le chiavi dal tavolo,  le mise in borsa e si tolse il giubbino.

-Come è andato il primo giorno di lavoro?-
-Benissimo! Quel posto è gigantesco! Mi hanno messo nel reparto rock!- rispose lei, sedendosi sul divano.
-Ah!- Izzy sorrise -Raccontami tutto! È venuto qualche cliente matto?- detto questo, anche lui si sedette sul divano, vicino a Emily, in attesa del racconto.

















Nota: Ecco pubblicato il piccolo "spezzone" del capitolo 5! Spero vi piaccia! Recensite!
Ho scelto delle foto che mi piacciono molto, spero piacciano anche a voi!
A presto
Izzyguns

 

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Capitolo 6
*** (II parte) Katie ***


Part II

 


Izzy aveva ascoltato Emily parlare, fissandola per tutto il tempo. Era davvero bella. Quanto la amava. Quando era con lei si sentiva benissimo, era lei la sua droga. Prima di lei non era mai stato romantico o sdolcinato con le ragazze, ma con Emily gli veniva quasi spontaneo. Erano così diversi, ma allo stesso tempo avevano tutto in comune.
La voce della ragazza interruppe i suoi pensieri -Perché mi fissi?- disse sorridendo
-Niente... è che sei bellissima...-
-Oh... grazie! Anche tu- detto questo lo baciò.
Il bacio venne interrotto dal telefono
-Proprio ora noo!- disse Izzy, triste
-Vado io...- Emily si alzò e andò a rispondere
-Pronto?... Ciao!... Certamente! Quando vieni?... Ok! Non vedo l’ ora! A domani... Ciao!- Emy riattaccò e sorrise
-Chi era?- disse Izzy alzandosi dal divano e avvicinandosi lentamente alla ragazza
-Mia sorella-
-Ah! Katie?-
-Sì! Mercoledì è il suo compleanno e, visto che è da tanto che non ci vediamo, verrà qui a Los Angeles per qualche giorno!-
-Ah... starà in albergo?-
-Credo di sì...-
-Potrebbe stare nell’ albergo qui vicino-
-Mmh... sì! Ottima idea!-
-Allora... dove eravamo rimasti?-
-Ci stavamo baciando...- Emily gli si avvicinò e lo baciò. Izzy la abbracciò e la ribaciò a sua volta.
*
IZZY
Mi svegliai. Guardai l’ orologio, erano quasi le sette, ma non ne ero molto sicuro, vedevo tutto sfocato. Spostai la ciocca di capelli che mi copriva il viso con il dorso della mano. Mi sedetti con la schiena appoggiata alla testiera del letto e solo in quel momento mi accorsi di Emily. Aveva il lenzuolo intorno al corpo, come un vestito. Fumava vicino alla finestra aperta.
-Ehi, ciao!-
-Oh, ciao!-
-Vieni...-
Lei spense la sigaretta nel posacenere e venne vicino a me, si sedette sul letto e la abbracciai.
*
Dopo cena. Izzy e Emily decisero di uscire, andarono in un locale e bevettero molto, troppo.
-Eehiii!- disse Izzy, rivolto ad una barista -Ci porti un'altra bottiglia per piaceree?-
-Sicuro?-
-Sii!-
-Ok... arriva subito-
-Sei divertente quando bevii- disse Emily, con una certa enfasi sulla e di divertente, ridendo. Lei reggeva bene l’ alcool, ma ne avevano bevuto davvero troppo.
-Anchee tuu!- rispose lui, baciandola e quasi cadendo dalla sedia.
-Ecco a voi- disse la barista, appoggiando un’ altra bottiglia sul tavolo.
Ringraziarono, o meglio, risero e pronunciarono a fatica delle sillabe che potevano somigliare ad un grazie.
-Sai, domani viene mia sorella Katie...-
-Veroo! Me ne ero dimenticato-
-Non farei una bella figura come sorella maggiore, se ci ritrova ubriachi, sai?-
-Forse hai ragione... questa ce la portiamo a casa, per oggi basta-
-Ok... però ci siamo divertitii ahah!-
-Sì ahah!-
Saltarono sul tavolo, Izzy prese la bottiglia e scesero, quasi cadendo.
*
La mattina dopo Emily venne svegliata dal telefono.
-Cazzo! È tardissimo!-
Si alzò correndo e andò a rispondere al telefono
-Pronto?-
-Ehi, Emily! Sono Katie-
-Ah, ciao!- a Emily stava cominciando a far male la testa, per la bevuta della sera prima
-Sarò a Los Angeles pomeriggio, vivi ancora in quella bella casa..?.-
-Sì!-
-Ok! Allora pomeriggio quando arrivo ti chiamo e... ci vediamo lì!-
-Certo! A dopo-
Tornò in camera e vide Izzy nel letto, dormiva ancora. Andò in bagno e si fece una doccia.
Flashback
-Papà...?-
-Sì Emy?-
-Perché la mamma ha fatto l’incidente?-
Fece questa domanda molte volte, mai nessuno le rispose. Katie ormai non lo chiedeva più.
Quando la madre morì, lei aveva 14 anni, Katie 10. Solo quando ne ebbe compiuti 17 lo scoprì... la madre aveva avuto quell’ incidente, in cui perse la vita, perché stava guidando ubriaca... e non solo, era un periodo in cui la madre assumeva delle droghe... i medici rilevarono un alto tasso di droga e alcool nelle sue vene. Emily non poteva crederci. Katie lo seppe poco dopo... era troppo piccola, aveva solo 13 anni...
Emily e Katie ebbero la saggia scelta di non toccare mai la droga, nemmeno la più leggera. La droga aveva rovinato la vita a tutte e due. Vivevano a Seattle, quando la madre morì. Un anno dopo si trasferirono a Cleveland con il padre, poi Emily, compiuti i diciotto anni, si trasferì a L.A. Il giorno dopo, Katie avrebbe compiuto diciannove anni, e la madre sarebbe morta da nove anni, già, perché la madre era morta il giorno del decimo compleanno di Katie. Non aveva mai raccontato questa storia a nessuno, tranne che a Izzy e al suo migliore amico che, credeteci o no, era Steven, il batterista dei Guns.
Uscì dalla doccia e si vestì. Prese una maglietta degli Aerosmith e un paio di pantaloni di pelle neri.
Si sedette sul letto e in quel momento sentì Izzy sospirare, si girò a guardarlo -Oh, ti ho svegliato?-
-No, no, tranquilla...-
-Ah, ok!-
Izzy si alzò, anche lui si fece una doccia e si vestì
-Quando viene tua sorella?-
-Pomeriggio-
-Ma oggi non vai al lavoro?-
-No, il martedì è chiuso-
-Ah, meglio per noi!-
-Già...-
-Hai una faccia... pensierosa, tutto apposto?-
-Sì, sì...-
-E’ per...-
-Sì... mi manca, anche dopo tutti questi anni-
Izzy la abbracciò, ne aveva bisogno.
 
 
 




Nota: Salve! Capitolo con una vena un po' triste, lo sò, ma serve per sapere un po' di più su Emily. Quando Katie arriverà a Los Angeles, si sapranno altre cose.
Ditemi cosa ne pensate! E' un po' corto, ma ci si mette un po' a leggerlo visto che la spiegazione/flashback è un po' lunga. Grazie a chi legge e a chi è arrivato fino a quì, un bacio particolare ad Artnifa che ha sempre recensito (grazie Art)!
Il primo gif è preso dal video di Garden Of Eden, quel video è divertentissimo XD, soprattutto se si nota la faccia di Duff alla fine del video XD!
L' altro è preso da Patience, l' ho messo perchè nel testo nomino Steven, quindi ho messo quello.
Ancora grazie! 
Al prossimo capitolo
Izzyguns

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Capitolo 7
*** ricordi ***


Capitolo 6

 (Ho trovato delle foto bellissime e non posso non metterle XD)



Chiarimenti: nei paragrafi dove c’ è il nome e poi si narra in prima persona, è una parte in cui scrivo dal punto di vista di un determinato personaggio - le cose tra le virgolette sono i pensieri dei personaggi.
 
IZZY.
Eravamo ancora abbracciati, riuscivo a percepire il suo battito e il suo respiro sul mio collo. Da quello che sapevo, solo io e Steven eravamo a conoscenza del motivo della morte della madre, gli altri sapevano solo che aveva perso la vita in un incidente stradale. Da fuori si vedeva poco, ma io, che la conoscevo probabilmente meglio di chiunque altro, sapevo che dentro, Emily, era distrutta. Il giorno del compleanno di Katie, le sue emozioni si scontravano, la felicità che provava per il compleanno dell’adorata sorella e l’ “anniversario” della morte della madre. Povera ragazza...
 
Mentre si staccavano l’ uno dall’altro, Emy guardò dritto negli occhi Izzy e sorrise, ringraziandolo.
Poco dopo sentirono bussare alla porta, Emily andò ad aprire. Era Steven
-Ehi, ciao Stevie! Che ci fai qui?-
-Ciao Emy! Ah, lasciamo stare... io e Nicole abbiamo litigato di nuovo... posso stare qui o disturbo?-
-Sì, diciamo che disturbi- disse Izzy, portandosi le mani sui fianchi
-No non disturbi- rispose Emily
-Ah, grazie!- rispose il biondo, con un grande sorriso
Emily raccontò a Steven che nel pomeriggio la sorella sarebbe venuta e che si sarebbe fermata per qualche giorno, visto che mercoledì, il giorno seguente, avrebbe compiuto gli anni.
-Ah!- Steven si alzò dal divano, prese Izzy per il braccio e lo portò in cucina
-Ehi, attento!-
-Senti Izzy... non vorrei ricordare male, ma se domani Katie compie 19 anni... la madre non è morta da 9 anni?- sussurrò Steven, cercando di non farsi sentire dalla ragazza
-Wow! Hai fatto un’operazione matematica!- rispose Izzy, con un leggero sorriso -Apparte gli scherzi... sì, cerchiamo di non parlarne, già questa mattina ci ha pensato, non roviniamole questi giorni. Non vede la sorella da molto...-
-Ok... torniamo di la-
-Ma perché siete scappati così?- chiese Emily, quando i due ragazzi furono tornati in salotto
-Parlavamo di cose da uomini- rispose Steven, cercando di fare il vago
-Già! Steven ha dei problemi li sotto... sai com’ è...- disse Izzy, cercando di trattenere le risate e appoggiando una mano sulla spalla di Adler, in segno di amicizia
-Ooh! No! Non ho nessun problema li sotto! Non ci provare Izzy!-
-Poverino... se ne vergogna! Emily è la tua migliore amica, non lo dirà a nessuno, tranquillo- disse Izzy, era incredibile quanto riuscisse a trattenere le risate!
-Ok...- disse Emily, con un’ espressione indagatoria -Steven, per cosa avete litigato stavolta tu e Nicole?-
-Le solite cose...-
-Cioè?-
-Io stavo tranquillamente guardando un film, quando lei mi urla! Quella è pazza!-
-Che genere di film?- disse Emy, alzando le sopracciglia
-Beh... un film per adulti...-
-Ma...! Steven! Spero per te che con film per adulti tu intenda un film violento, di guerra!-
-Ehm...-
-Cioè, tu guardavi un porno davanti alla tua ragazza!? Tu sei proprio scemo!- disse Izzy
-Ma non lo avevo messo apposta! Stavo girando i canali e... mi sono soffermato un po’ su quello...-
-Oh, Steven!- disse Emily, incrociando le braccia
-Ehi, Izzy lo fa di nascosto! Li guarda quando stiamo in studio!- Steven si vendicò per prima, gli sembrava giusto
“Spero di non farli litigare troppo... però Izzy se lo meritava... come gli è venuto in mente di dire che ho sei problemi li sotto?! Io sto benissimo...ma guarda tu! Lui si inventa che sono malato e io mi invento che lui guarda film vietati in studio, perché in realtà non so’ se li guarda di nascosto... insomma, non ne ha mai visto uno in studio... è Axl che li guarda mentre proviamo... comunque ho ricambiato della stessa moneta! Si dice così?”
Quasi mezz’ ora dopo Izzy riuscì a convincere Emily che non aveva mai guardato un film per adulti in studio, nemmeno prima di conoscerla.
Si era fatta ora di pranzo ma l’ unico ad avere fame era Steven, che aveva chiesto di rimanere lì, con disapprovazione da parte di Izzy, ma approvazione da parte di Emily, che era quello che contava veramente.
-Posso prendere... qualcosa da mangiare?-
-No- rispose Izzy
-Sì, prendi quello che vuoi-
-Maddai!- disse Izzy, alzando le mani
“La mia opinione non conta? È anche casa mia dopotutto! Ok.. è Emily ad occuparsi della casa, però... in effetti se fosse per me sarebbe sempre NO però..."
-Ok, grazie Emy!- Steven sorrise e si diresse verso la cucina, saltellando.
Steve prese una birra e un pacchetto di patatine (che grande pranzo!) e finì tutto in poco tempo.
 
Driiiin Driiiin
-Deve essere Katie!- Emily si affrettò ad andare a rispondere al telefono -Pronto?-
-Emily, ciao! Io credo, spero, di essere vicino casa tua... scendi, almeno so’ se sono veramente sotto casa tua... sul citofono c’ è scritto Isbell...-
-Ahah, tranquilla, scendo subito!- riattaccò e avvisò i ragazzi
Poco dopo Emily salì con una ragazza, Katie.
 
STEVEN
Io e gli altri avevamo visto la sorella di Emily solo un paio di volte e non ricordavo quanto le somigliasse. Katie era leggermente più bassa di Emily, aveva i capelli biondi, a differenza di quelli di Emy che erano più scuri, magra, occhi azzurri come la sorella, una bella ragazza.
 
X INDIETRO NEL TEMPO DI 9 ANNI X
Era un periodo in cui Emily dormiva molto poco. La madre era strana e di conseguenza lo era anche il padre, ma non sapeva perché. Spesso la sera tardi li sentiva litigare. Un giorno era riuscita a sentire una frase, del padre -Se non vuoi farlo per te, o per me, fallo per loro... per Emy e Kat!- non sentì alcuna risposta, o perché fu detta a bassa voce o perché non ci fu’ proprio...
 
-Allora... tu conosci già Izzy e Steven...-
-Sì, ciao!- Katie li salutò con un sorriso e un gesto della mano
-Ciao- risposero insieme i due ragazzi
 
X INDIETRO AL GIORNO DEL DECIMO COMPLEANNO DI KATIE X
Katie saltò letteralmente sul letto della sorella, che svegliandosi sobbalzò.
-Emy! È il mio compleanno oggi!-
-Lo so... ma che ore sono?-
-Le cinque del mattino...-
-Oh... ma... lasciamo stare, tanto ormai non mi riaddormento più...-
-Evviva! Vieni dai!-
Katie portò Emily in cucina e le porse un foglio
-Sai che io mi sono appena svegliata e non vedo praticamente nulla, vero?-
-Ah... dai lo leggo io!-
-Ok...-
-Ecco cosa manca per la festa: la torta e gli invitati-
-Tu mi hai svegliato per questo?-
-Beh... sì... però volevo anche chiederti chi va a prendere la torta...-
-Ci va mamma...-
-Ah, ok!-
-Io torno a dormire...-
-No no! Mi annoio da sola!-
-Torna a dormire anche tu!-
-Ma non ho sonno!-
-Uffaa! Va bene, sto’ con te...-
-Sii! Grazie!-
Pomeriggio, poco prima della festa, la madre uscì per andare a prendere la torta. Emily notò qualcosa di strano in lei, ma ultimamente era sempre così...
Poi successe quello che successe. Chiamate, lacrime, grida di tristezza, macchine, ospedale, barelle, lacrime, tristezza. Una serie di cose che in un compleanno generalmente non ci sono...

 


Nota: Salve a tutti! Spero che questo capitolo vi piaccia, ci ho messo molto a scriverlo!
Nel 7 finirò di raccontare questo martedì! Grazie ancora a tutti quelli che leggono (siete moltissimi! sono contenta! :D)
Recensite e ditemi cosa ne pensate!
P.S. Ehi, non c' è nemmeno un asterisco nel testo XD

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Capitolo 8
*** come poteva dimenticarmi? ***


Capitolo 7


 
Katie aveva cominciato a parlare con i ragazzi di musica.
Ad un certo punto qualcuno suonò alla porta.

Andò ad aprire Emily, anche perché era l’ unica ad essersene accorta, gli altri erano troppo presi dal discorso “i Rolling Stones saranno eterni”.

-Ehi ciao Duff!- disse Emily, aprendo la porta e trovandosi il biondo spilungone davanti
-Ciao Emy!- Duff entrò e guardò verso Steven, Izzy e Katie
-Io conosco quella ragazza...! Ma è tua sorella!- esclamò Duff rivolto a Emily
-Sì! Katie...?- Emily picchiettò sulla spalla della sorella per farla girare -Ti ricordi di Duff?-
-Certamente!- disse Katie girandosi e sorridendo
-Come poteva dimenticarmi? Sono il ragazzo più bello che abbia mai conosciuto!-
Emily accennò un piccolo sorriso, sentendo le parole del ragazzo.
-Duff, non cominciare- disse Izzy, che si era appena accorto, insieme a Steve, della presenza del bassista
-Ok... ah, lo sapete che mi sono lasciato con Angelica? Proprio questa mattina-
-Cosa?- rispose Steven sorpreso -Io invece sono venuto qui perché ho litigato con Nicole e se rimanevo lì  mi beccavo la strillata più lunga della mia vita-
-Ah!- disse Duff, sedendosi vicino a Katie e circondandole le spalle con un braccio.
Katie non riuscì a dire niente che Emily lo aveva già fulminato con lo sguardo
-E’ mia sorella Duff. So’ che ti sei appena lasciato e sei già alla ricerca di una nuova ragazza, ma nel mondo è pieno di belle ragazze, ma non mia sorella!-
-Ok...- rispose Duff, con un tono poco convincente.
Tolse per poco il braccio dalle spalle di Katie, ma qualche minuto dopo tornò a sorriderle con quello sguardo che Duff, e a quanto pare anche Katie, trovava irresistibile, infatti cominciarono a parlare e Katie era visibilmente imbarazzata.
Emily cercava di non uccidere Duff, aiutata da Izzy che la teneva e Steven che parlava di qualunque cose pur di non farle pensare a Duff e sua sorella.

“Non ci credo! Ma... perché? Ok, Duff è il tipo di Katie, a lei piacciono i ragazzi alti e biondi, ma perché proprio Lui?! So’ di non poterci fare molto, apparte minacciare Duff... mi sento un po’ a disagio, insomma... da quando la mamma non c’ è più, sono io la donna che la protegge, credo che questo sia il mio dovere, da sorella maggiore devo assicurarmi che non si innamori dei ragazzi sbagliati! Ma probabilmente ha solo una piccola cotta, dopo tutto non lo conosce neanche bene, si sono visti pochissime volte. Ok, mi devo rilassare... io e papà ci siamo divisi i compiti, io mi occupo dei fidanzati e lui del marito... adesso parlo con Duff, almeno mi rilasso, sto’ per esplodere! So’ che Duff ci prova con tutte, ma Katie non è TUTTE, Katie è mia sorella, una ragazza rispettabile! Adesso parlo con Duff, sì, sì...”

-Duff? Puoi venire un secondo... in cucina per favore?-
-Sì, certo- Duff si alzò dal divano e la seguì -Cosa volevi dirmi?-
-Allora... Katie rimarrà qui solo per tre giorni e da quanto ho visto, ha un particolare interesse per te- disse con molta calma Emily, il ragazzo annuì -perciò, da brava sorella maggiore, ti devo dire alcune cose...-
-Ok, ti ascolto-
-Cercate di non sbaciucchiarvi, ma se proprio è necessario, cosa che non voglio assolutamente ma che purtroppo accadrà, cercate di non farlo davanti a me...-
-Ok... altro?-
-So’ di non essere sua madre o suo padre, ma...-
-Non vorrai farmi qualche discorsetto sul... beh, precauzioni e tutto il resto?-
-Sì...-
-Calma! È tua sorella, quindi farò ancora più attenzione!-
-La prima cosa che avrei voluto dirti sarebbe stata prova ad allungare una mano e ti uccido ma hai appena sfasciato tutto...-
-Oh, beh, tua sorella è una bellissima ragazza, ci siamo resi conto che le piaccio, quindi è inevitabile che accada, ma io ho rispetto verso di te e quindi anche verso Katie, perciò se lei non vorrà, non accadrà...-
-Grazie Duff, sei un angelo! Davvero! Non sai quanto sia importante per me Katie e...-
-Tranquilla- il ragazzo le si avvicinò e le diede un bacio sulla guancia, e mentre usciva dalla stanza disse
-A proposito della cosa che se lei non vuole io non farò nulla, lei mi trova irresistibile e se tu non ci fossi mi sarebbe già saltata addosso, quindi sappi che qualcosa succederà!- detto questo corse in salotto e si rimise vicino a Katie.
-Dovevo aspettarmelo... è Duff- disse tra se e se Emy, per poi ritornare dagli altri.

Intanto si era fatta quasi ora di cena.

-Ehi Katie?-
-Sì Izzy?-
-Visto che rimani qui a L.A. fino a giovedì, starai in albergo?-
-Sì, anche se non so dove potrei andare...-
-Io e Emily avevamo pensato che potresti stare nell’ albergo qui di fronte, non è male e poi te lo paghiamo noi!- disse Izzy, facendo l’ occhiolino
-Grazie!-
-Oppure potresti venire da me...- disse Duff all’ orecchio di Katie, ma Emily lo sentì
-No Duff, almeno non oggi- disse Emy
-Uffa... ok...- rispose Duff alzando gli occhi al cielo
Katie salutò Steven e Duff e seguì Emily e Izzy fino all’ albergo.

Poi quando Izzy e Emy tornarono, anche Duff e Steven se ne andarono, Steven a casa sua e di Nicole, e Duff a casa sua, dove Angelica non c’ era più, la mattina aveva fatto le valige ed era andata a stare da un’ amica.

Emily aveva già in mente cosa fare il giorno seguente, per festeggiare il compleanno della sorella.
 












Nota: Ciaoo! Capitolo un po' corto, ma il prossimo sarà molto più lungo, promesso! Duff rubacuori in questo capitolo ;)
Il prossimo sarà visto dal punto di vista di Katie e si scopriranno molte più cose su di lei (e anche su Emily).
Come sempre vi chiedo di recensire.
Grazie ancora a tutti quelli che leggono! 
Al prossimo capitolo!
P.S. Le immagini alla fine inquadrano i tre Guns protagonisti di questo capitolo, ;-) le ho scelte apposta (nel prossimo capitolo i Guns saranno al completo).
P.S. del P.S. Se vi interessa, io immagino Katie come la ragazza di Duff nel video di Sweet Child O' Mine (si vede bene dal minuto 1:42 fino al 1:48 circa) e quindi immagino Emily più o meno così, solo con i capelli più lunghi e più alta (nel capitolo precedente ho detto che Emy e Kat si somigliano molto, quindi le immagino molto simili).

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Capitolo 9
*** (I parte) welcome to the jungle ***


Capitolo 9

Questa è solo la prima parte di questo capitolo. L' ho caricata subito perché avevo paura di far passare davvero troppo tempo dal capitolo precedente! Buona lettura ;D

 
 
KATIE

Izzy aveva ragione, era davvero bello quell’ albergo!

La prima volta che venni qui a Los Angeles da Cleveland avevo ancora 17 anni, era il 1985, e mia sorella non era ancora fidanzata con Izzy. Emy mi diede un indirizzo, che poi scoprii essere l’ indirizzo dello studio di registrazione dei Guns.
Quando entrai non vidi nessuno di loro in faccia.
Erano seduti su delle poltrone e davano le spalle alla porta, Emy mi disse solo i loro nomi, che associò alle loro caratteristiche in modo che ricordassi più o meno chi era chi.
Il pel di carota era Axl, il biondo ossigenato era Duff, il biondino con il sorriso a 32 denti era Steven (anche chiamato “Pop-Corn”), il ragazzo moro, stile hippie era Izzy e quella massa informe di quelli che dubbiamente possono essere chiamati capelli era Slash.

La seconda volta che li vidi avevo compiuto da circa un mese 18 anni, era ottobre, ed Emily e Izzy erano fidanzati.
Fu la prima volta che vidi veramente i loro amici, anche se non li guardai con molta attenzione, mi concentrai di più su Izzy visto che era il ragazzo di mia sorella.

Li rividi la terza volta a marzo 1987, e notai subito Duff, cavolo, quello si che era un bel ragazzo, non che gli altri non fossero male eh, però biondo, alto, con un stile punk che adoravo e che adoro... insomma, Duff era il mio tipo!

“Poi, oggi, ha detto quelle cose e quel sorriso, wow! Ok, sembro una quattordicenne in piena crisi ormonale, ma mi piace davvero quel ragazzo, che ci posso fare...?”

Era ora di cena, ma non avevo molta fame.
Avevo mangiato prima di partire e anche appena arrivata a L.A., e poi Duff mi aveva un po’ scombussolato, con quel sorriso! Non mi ero mai innamorata così... poteva essere chiamato amore? O era semplicemente una cotta?

Fatto sta che mi addormentai quasi subito e, come spesso accadeva in quel periodo, sognai, o meglio, mentre dormivo ebbi un flashback. Me e Emily, l’ incidente della mamma  c’ era già stato...

-Io vi aspetto qui fuori, ok?-
-Ok papà, a dopo!- dissi io
-Ok...- Emy non era molto contenta...
Aprimmo la porta. Ci ritrovammo in una grande stanza, in un angolo c’ erano due divani e degli scaffali con dei libri. Quella stanza, era piena di mobili e libri. C’ era anche una scrivania, dietro la quale era seduta una donna, che ci fece segno di sederci su due poltrone rosse davanti al tavolo.
-Bene ragazze, cominciamo con le presentazioni, io mi chiamo Samantha Mary Green -
-Io mi chiamo Katie Perla Johnson-
-E tu tesoro?- chiese la donna a Emily
-Emily Sarah Johnson, anche se non so’ perché ce lo ha chiesto, visto che ha un foglio davanti con i nostri nomi e il motivo per cui siamo, qui scritti in grassetto...!- Emily non era affatto felice di trovarsi lì e non lo nascondeva, ma papà e altri lo ritenevano necessario, dopo lo shock che avevamo subito...
-Allora, adesso vi farò delle domande a cui dovrete rispondere sinceramente, ogni cosa che direte rimarrà tra noi ovviamente- spiegò la donna, io annuii mentre Emy rimase a  fissare il pavimento
-Cominciamo da te, Katie?- mi disse la signora Green
-Ok!-
-Allora...-

Mi svegliai, sapevo come andava avanti il sogno, non durava ancora molto, ma non avevo voglia di rivivere quei momenti.
Guardai l’ orologio. Erano le tre... ehi, avevo 19 anni!
Emy mi aveva detto che la mattina lavorava in un negozio di musica, mi sembra dalle otto,  e pomeriggio saremmo andati in un locale vicino casa per festeggiare insieme a tutti i ragazzi probabilmente, anche perché, ripensandoci, non avevo ancora rivisto Axl e Slash...!

Qualche minuto dopo mi riaddormentai e il sogno continuò, come mi succedeva sempre.

-Allora... Katie, cominciamo analizzando le emozioni, ok? So’ che può essere difficile parlare di questa cosa ma...- disse la donna
-E lei come fa a saperlo!? Non credo che quando aveva 10 anni o 14 le è morta la madre in un incidente stradale e l’ hanno sbattuta da una psicologa!- gridò Emy, alzandosi e uscendo dalla stanza sbattendo la porta con forza. Prima che si voltasse vidi sul suo volto delle lacrime.

Il sogno terminava con Emily in lacrime tra le braccia di papà. Quella fu la nostra prima e ultima seduta.
Preferivamo andare al lavoro con papà, lui faceva il fotografo, era davvero bravo! Andavamo sul set e facevamo amicizia con le modelle.
Nostro padre, Samuel Morgan Johnson, non era uno di quegli uomini che, morta la moglie, si risposa o comunque ha altre relazioni.
Di questo io e Emy possiamo esserne certe. Passavamo tutto il giorno con lui. Gli giravano intorno molte belle ragazze, ma non le guardava mai più del dovuto e non ne ha mai portata una a casa, amava davvero nostra madre.
“Come vorrei che fosse qui...”

Dopo la morte della mamma, ci trasferimmo a Cleveland e io e papà vivevamo ancora lì, in due appartamenti vicini.
Le cose però sarebbero cambiate presto, ma dovevo ancora dirlo a mia sorella...

Guardai verso l’ orologio. Erano le quasi le sette... per esattezza le sei e cinquantanove minuti... mi ero promessa di alzarmi alle sette precise, ne prima ne dopo.
Guardai l’ orologio all’incirca un milione di volte, il tempo di distogliere lo sguardo che i miei occhi erano nuovamente puntanti sull’ orologio bianco. Fu il minuto più lungo di tutta la mia vita...
Se non fosse stato per la lancetta dei secondi che si muoveva, avrei giurato che quell’ oggetto che mi stava facendo saltare i nervi fosse rotto!
Appena scattarono le sette mi alzai, andai in bagno e mi feci una doccia.
Quando tornai in camera presi dalla piccola valigia che mi ero portata i primi pantaloni che mi capitarono sotto gli occhi e la maglietta di Sid Vicious, quanto adoravo i Sex Pistols! Furono la prima band punk che sentii, e me ne innamorai subito, di quel genere tanto particolare! Io adoravo il punk e il rock più classico, ma mi piaceva anche il rock più recente... insomma: punk e rock erano i miei generi musicali preferiti.

Stavo infilando le mie Converse nere quando sentii qualcuno bussare alla porta. Pensavo fosse qualche dipendente dell’ albergo, ma fui sorpresa di ritrovarmi davanti...

-Ciao Duff!-
-Ciao Katie! Auguri!-
-Grazie Duff! Ma... come facevi a sapere il numero della mia stanza?-
-Facile! Il direttore di questo posto è un amico di Izzy, quindi di conseguenza lo conosco anche io, perciò sono venuto qui e gli ho chiesto in quale stanza si trovava la ragazza a cui Izzy e Emily avevano pagato l’ alloggio!-
-Ah... e te lo ha detto così? Insomma... potevi avere cattive intenzioni...!-
-Ah no, beh, quando chiediamo di una ragazza non ci sono mai buone intenzioni, ovviamente, però Mike ci conosce quindi-
Non lo feci finire di parlare -Quindi hai cattive intenzione? In pratica mi hai appena detto così...-
-Oh, beh... se per cattive intenzioni intendi che voglio darti il tuo regalo di compleanno...-
-Ah, davvero?- chiesi sorridendo
-Sì! Spero ti piaccia... avevo in mente di farci un giro per la città, io e te... non è molto ma...-
-Che bello! Anche se sono venuta qui varie volte, non l’ ho mai vista veramente... Grazie! E poi con te sarà molto più bello-
Duff sorrise maliziosamente.
-Ehi... ho notato solo ora la maglietta...! Sid Vicious!-
-Ti piace?-
-Se mi piace?! È semplicemente il bassista più figo della storia!-
-Lo penso anche io!-
Parlammo per un po’ di musica, quando mi venne da chiedergli una cosa
-Duff... sono le otto di mattina... a che ora ti sei svegliato?-
-Beh... presto...-
-Tu ti sei svegliato presto... per venire qui e farmi il regalo...?-
-Sì, credo di sì...-

Duff mi guardò con certi occhi... non seppi resistere. Mi alzai sulle punte dei piedi, anche se ero alta non lo ero quanto lui, e lo baciai. Le sue mani mi cinsero la vita, stringendomi dolcemente.

-Forse prima di uscire mi farai un altro regalo...- dissi, staccandomi lentamente dalle sue labbra così morbide, che sapevano leggermente di vodka. Mi sorrise e mi lanciò, con delicatezza, sul letto della mia stanza.
-Ooh, tesoro... sarà il regalo più bello di tutta la tua vita!-
*
-Duff... non respiro...-
-In senso buono o in senso cattivo?-
-Nel senso che mi stai schiacciando-

Cosa intendeva con quella frase? Come poteva essere in senso buono il fatto che non respiravo perché mi stava schiacciando? Fui presa dal chiederglielo, quando una voce nel mio cervello mi disse “Questa è una di quelle cose che vuoi chiedere, ma che nel profondo sai di non voler sapere”. Decisi di dare ascolto al cervello e non chiesi nulla.

-Oh... scusa- rise e si spostò un po’,  continuando comunque a baciarmi il collo. Era ancora  più bello quando rideva.
*
-Duff...? Posso dirti una cosa?- gli chiesi, cercando la mia maglietta che, senza troppi problemi, precedentemente lui aveva lanciato
-Certo! Dimmi pure- lui indossava solo i pantaloni e non dava segno di rimettersi la maglietta
“Se non si mette la maglietta entro cinque minuti, rischio di saltargli (di nuovo) addosso!”
-Allora... devi promettermi che non lo dirai a nessuno, è una sorpresa, ok?-
-Ok!-
-Mi trasferisco qui, a Los Angeles-
“Ecco la mia maglietta!”
-Davvero?!-
-Beh, sì! In realtà io non volevo venire, ma mio padre mi ha detto che io e Emy non ci vediamo praticamente mai... quindi verrò a vivere qui! Ogni tanto andrò a Cleveland da lui, ma comunque vivrò qui...-
-È fantastico! E dove starai?-
-Beh... ci sarebbe una casa, ma costa troppo...-
-Ho un’ idea!-
-Dimmi-
-Allora, tu vieni a stare da me, nel frattempo possiamo cercarti un lavoro, pensavo che potresti andare a lavorare nel negozio dove lavora anche Emily, se vuoi... così fai un po’ di soldi e puoi prenderti la casa! Ovviamente se ti trovi bene a casa mia, per me puoi anche rimanere...-
-Oh, Duff! Dici sul serio?!-
-Certo che sì!-
-Aah, grazie!-
-Figurati!-
Lo abbracciai fortissimo
-Ora sono io quello che non respira-
-Ah, scusa ahah-
-Anche io devo dirti una cosa-
-Sono tutta orecchi-
-Il mio vero nome è Michael, mi chiamo Michael McKagan, ma quando ero piccolo mio padre mi ha soprannominato Duff e quindi per tutti sono Duff-
-Michael Duff McKagan... sai che suona proprio bene?-
*
Avevamo visto quasi tutta Los Angeles ed ero veramente stanca
-Bene, io sono sfinito, perciò il tour finisce qui se non ti dispiace-
-Anche io sono molto stanca... solo un’ ultima tappa: il lavoro di Emy. Possiamo andare a trovarla?-
-Ok! Fortunatamente non è molto lontano...-
-Come si chiama il negozio?-
-Forse lo hai anche visto... si trova sulla stessa strada del Rainbow e del Roxy...-
-Aspetta... non starai parlando del Tower Records?!-
-Sì, proprio quello-
-Wow! Prima ne hai parlato come se fosse un negozio dove non va’ nessuno... insomma, il Tower Records è probabilmente il negozio di musica più conosciuto! -
Duff rise.
“Ok, è ufficiale: quando ride è bellissimo, ancora più del solito!”
-Sai... tempo fa ci lavorava Slash... quei tizi hanno visto talmente tanta gente che non ricordavano nemmeno di averlo bandito ahah-
-Come... ma... perché lo avevano bandito dal Tower?-
-Cleptomane... beccato da piccolo mentre cercava di svuotare il negozio, sai com’ è-
-Oh...-
-Infatti noi non ci entriamo spesso.. dovesse venirgli il lampo di genio e ricordarsi chi siamo! È per questo che siamo contenti che tua sorella lavori lì... una sua amica lavorava già lì, le ha detto che cercavano del personale e lei ha colto l’ occasione... Emily sarà la nostra “venditrice personale”... lei ci compra le cose e noi poi le ridiamo i soldi...-
-Wow, siete organizzati!-
-Dobbiamo esserlo...- mi guardò e mi sorrise -Benvenuta nella giungla, peggiora ogni giorno qui, impari a vivere come un’ animale...-
-Duff, lo sai che conosco la canzone vero?-
-Aah! Quindi conosci i Guns!-
-Certo! Adoro Appetite for Destruction, credevi davvero che non avrei riconosciuto Welcome to the Jungle?- stavolta risi io
Si fermò, così. In mezzo al marciapiede.
-Tanto non c’ è nessuno dietro di noi- spiegò
Si fermò, si girò verso di me e mi baciò. Fu un bacio molto lungo, e non mi dispiacque affatto!
Poco dopo ci ritrovammo davanti alla porta di un enorme negozio. Il Tower Records.
-Tu puoi entrare?-
-Farò un’eccezione... per te-
-Che romantico ahah-
-Lo so’- aprì la porta -Dopo di lei signorina-
-Questa cosa che le donne vanno avanti è solo una scusa per far vedere il culo ai maschi, sai?-
-Certo! Dai entra- rise, diavolo, se andavo a vivere con lui avrei visto ogni giorno quel sorriso... sarei morta, ne ero certa.
-Eccola lì!- stava sistemando delle cassette
-Vai, io ti aspetto qui-
-Ok!-

Affrettai il passo e la raggiunsi. Mi dava le spalle e non si accorse di me
-Buongiorno, sto’ cercando un album dei Guns N’ Roses, può darmi una mano?-
-Cert... Katie!-
-Ahah! Ciao!-
-Auguri! Come ti senti più vecchia?-
-Ricorda che sono quattro anni più giovane di te, cara-
-Non sei più una diciottenne però!-
-Già...!-
-Che ci fai qui?-
-Beh... diciamo che Duff come regalo di compleanno mi ha fatto un piccolo viaggio a Los Angeles- quello che dissi dopo lo dissi MOLTO MOLTO piano -mi ha fatto anche un altro fantastico regalo- finsi una tosse, molto poco credibile
-Come hai detto?-
-Niente, niente...-
-Ah, mi è sembrato... vabbè, allora... stasera alle otto ti va’ di andare al Rainbow? Festeggiamo il tuo compleanno! Se non ti dispiace vengono anche i ragazzi...-
-Certo! Ci vediamo alle otto!- le diedi un bacio sulla guancia e mentre mi giravo per tornare da Duff mi venne in mente una cosa -Ah, poi stasera ti dirò una cosa che credo ti piacerà!-
-Ok!-
-Ciao!-
-Ciao!- mi salutò con un gesto della mano e andai da Duff, che mi stava aspettando vicino alla porta.
 



Nota: Ciao! Capitolo molto importante per lo svolgimento della storia! Ora si sanno anche più cose di Emy e Katie!
Questa è solo la prima parte del capitolo, probabilmente domani o lunedì caricherò la seconda.
Oggi è il caro Duff il protagonista delle gif (XD), il primo è preso da una piccola intervista fatta al bassista, mentre il secondo è preso dal Live at the Ritz ('88).
Per ora questo è il mio capitolo preferito e spero sia piaciuto anche a voi! Sono molto soddisfatta di questo capitolo, anche perché è venuto molto più lungo degli altri :D Non esitate a farmi notare errori, se ne trovate. Critiche e consigli sono sempre ben accetti. Mi aiutano molto! :)
Perciò... Welcome to the Jungle gente, recensite e ditemi cosa ne pensate!
Grazie di averlo letto ;)
Izzyguns

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Capitolo 10
*** (II parte) occhi azzurri come il cielo ***


Part II


(KATIE)
-Dove mi porta ora, signor McKagan?-
-Andiamo a casa mia... dato che sarà anche casa tua!- mi fece l’ occhiolino e mi chiese quando mi sarei trasferita
-Visto che ora è sicuro che vengo qui a Los Angeles... domani vado a Cleveland a prendere le mie cose, quindi diciamo che per domani sera sarò ufficialmente una cittadina di L.A.!-
Duff annuì e mi fece segno di seguirlo .
Poco dopo arrivammo davanti ad una bellissima casa
-Wow, che bella!- esclamai io
-Entriamo dai- mi prese per mano e salimmo i tre gradini che conducevano alla porta. Duff la aprì ed entrammo in casa
-È... è bellissima!-
-Sono contento che ti piaccia!-
-Eccome se mi piace!-
-Ti faccio vedere le stanze, vieni!- mi disse lui, con l’ entusiasmo di un bambino a cui hanno appena comprato un enorme gelato.
Mi fece fare il giro della casa, era davvero molto grande!
-Scusa Duff, ma... dove dormo?-  gli chiesi ad un certo punto
-Beh... la nostra camera è di qua...-
-Nostra?- feci una faccia un po’ contrariata, ma in realtà speravo da quando mi aveva offerto di stare a casa sua che ci fosse solo una camera da letto
-Sì, spero non ti dispiaccia, ma dormirai con il sottoscritto!-
-Mmh... Ok...!- gli sorrisi e lo baciai -Grazie ancora, Duff...-
-Di nulla! Che ne dici di... battezzare il tuo nuovo letto?- mi disse lui, con un sorriso sghembo stampato sul viso
-Con battezzare intendi...- non finii di parlare che unì le nostre labbra
-Sì, hai capito cosa intendevo- proprio non voleva farmi parlare, infatti ritornò a baciarmi. Le sue mani mi accarezzavano i fianchi, e io passavo le mie tra i suoi capelli.
Senza staccarsi dalla mia bocca, si sedette sul letto e mi mise sulle sue ginocchia.
*
KATIE
-Tu ceni?- chiesi a Duff, vedendolo entrare in salotto
-No, no... se mangio ora poi quando bevo vomito...-
-Mmh... hai ragione-
Io indossavo dei pantaloni di pelle nera che mi facevano da seconda pelle per quanto erano attillati, un top rosso scuro, stivali neri, chiodo nero, i capelli lasciati sciolti e un velo di rossetto dello stesso colore del top; Duff invece indossava dei jeans stretti neri, una maglietta dello stesso colore e una giacca nera con l’ interno zebrato.
-Ma, cosa... ahah!-
-Cosa c’ è?-
-Duff... ahah, cosa sono quegli... quegli stivali da cowboy bianchi?! Ahah!- ero piegata in due dalle risate
-Sono bellissimi! E poi si abbinano alla parte bianca del giubbotto-
-Dici quella zebrata?-
-Sì!-
-Duff, ahah... con quelle cose ci puoi andare sul palco, non puoi uscire conciato così... aspetta, ma... hai il rossetto?-
-Sì... beh...-
-Lasciamo stare...- sospirai -Se piacciono a te... usciamo dai, non voglio fare tardi-
 
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EMILY
-Izzy, sei pronto?- chiesi dalla porta
-Eccomi!- lui uscì dalla camera. Indossava dei pantaloni neri, una camicia dello stesso colore e una giacca, anch’ essa nera.
“Si vestono sempre di nero! Scommettiamo che saranno tutti vestiti di nero, tranne forse Axl...”
Io portavo una gonna abbastanza stretta blu scuro, una maglietta rosso magenta (più comunemente chiamato fucsia), scarpe da ginnastica bianche e giubbino di pelle, bianco.
-Ok, andiamo-
 
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AXL
Passai per la seconda volta davanti allo specchio. Indossavo un paio di pantaloni di pelle neri, anfibi neri, una maglietta bianca con delle stampe, collane, bracciali, un gilet leopardato... mancava qualcosa... ma certo! La bandana! Aprii il cassetto e ne tirai fuori una: la mia preferita, quella rossa. Ora ero pronto. Erin era seduta sul divano e sfogliava una rivista di moda.
-Io vado-
-Ok... cerca di non bere troppo però-
-Certo- “certo che no”
Presi le chiavi e uscii di casa.
 
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STEVEN
-Nicole?! Io vado-
-Mmh, ok...-
-Che c’ è? Tutto bene?-
-No... affatto-
-Cosa c’ è che non va?-
-Io e te...-
-Cosa vuoi dire?-
-Tu mi ami ancora?-
-Ma che domande sono?! Certo!-
-Steven... ultimamente litighiamo ogni giorno...-
-Questo è vero...-
-Forse dovremmo prenderci... una pausa, che ne dici? Non voglio che finiamo come quelle coppie che non si sopportano...-
-Ok...- di solito ero io a lasciare le ragazze... perché sapevo che quella pausa non era semplicemente una pausa...
 
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SLASH
Avevo messo, come sempre, i pantaloni di pelle neri e una maglietta bianca con uno smile sorridente con una pallottola in testa, stivali neri,  l’ immancabile cilindro, vari bracciali e il giubbino nero con le frange.
Scesi le scale e andai a salutare Jeanette. Uscii di casa e mi incamminai verso il Rainbow Bar & Grill.
 
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*
-Ehi, siamo arrivati in orario!- disse Katie a Duff
-Già... solo noi però, gli altri ancora non ci sono-
-Intanto andiamo a sederci-
-Ok... lì c’ è un tavolo libero, vieni!- esclamò Duff, prendendo Kat per mano e andando a sedersi.
Poco dopo arrivarono anche Emily e Izzy. Parlarono per un po’, poi arrivò Slash
-Ciao ragazzi!- esclamò il chitarrista avvicinandosi al tavolo e sedendosi vicino a Duff -Auguri Katie!-
-Grazie!-
-Ma dove sono Axl e Pop-Corn?- chiese Slash
-Ancora non sono arrivati...- gli rispose Izzy
-Eccomi!- e anche Rose era arrivato -Auguri Katie! Wow! Sei più bella di quanto ricordassi...-
Ovviamente per quella frase Axl venne rimproverato sia da Emily che da Duff.
-Capisco Emy... ma calmo McKagan, mica è la tua ragazza!-
-E chi te lo dice questo?- rispose Duff
-Cosa vuoi dire?!- chiese Emily, con uno sguardo omicida
-Ehi calma Emy, io ti avevo promesso che se lei non avesse voluto non avrei fatto nulla, infatti è stata lei a baciarmi per prima!-
-Coosa?!- Emy era... sconvolta.
Katie diventò completamente rossa dall’ imbarazzo e le passarono mille cose per la testa “Che vuol dire che gli aveva promesso... che non sarebbe stato lui a fare la prima mossa?! Oddio che imbarazzo! Adesso tutti sanno cosa abbiamo fatto! Se non lo amassi così tanto lo ucciderei!”
-Sì, beh... viene anche a vivere da me-
-Duff!!!- stavolta fu Kat  a gridare -Ti avevo detto che era una sorpresa!-
-Oh, scusa...-
-Aspetta... coosa?!- Emy era ancora più sconvolta
-Già, beh... doveva essere una sorpresa ma QUALCUNO ha rovinato tutto!- Katie guardò Duff con uno sguardo omicida -Vengo a vivere qui a Los Angeles... In realtà io non volevo venire, mi ha convinto papà... ogni tanto andremo a Cleveland a trovarlo... questa mattina Duff è venuto in albergo e gliel’ ho detto, così mi ha proposto che, finché non ho abbastanza soldi da comprarmi una casa, posso stare da lui... domani prendo le mie cose e mi traferisco-
-Ma... è fantastico! Aspetta... che ci faceva Duff in camera tua!? Vi siete baciati?!- urlò Emily
-Non vorrei dire niente, ma io sono qui- si girarono tutti a guardare Steven, che era in piedi davanti al tavolo -Scusate il ritardo ma io e Nicole stavamo parlando... comunque auguri Katie!-
-Grazie Steven-
-Torniamo alla cosa di Duff e te!-
-Senti Emy, ci siamo baciati e abbiamo fatto per ben due volte s...- rispose di getto Duff, ma non riuscì a finire che Katie gli aveva tappato la bocca con la mano.
Axl, Slash, Izzy e Steven ridevano piano, per non farsi sentire da Emily, che era rimasta a fissare Duff e Katie con gli occhi spalancati e la bocca leggermente aperta.
-Emily... io amo Duff- disse Katie, togliendo la mano dalla bocca del ragazzo e poggiandola su quella della sorella
-Davvero?- chiese Duff, con un sorriso gigantesco
-Beh, credo di sì...- rispose lei
-Ehm... ok...- disse Emily
Katie la ringraziò e le diede un bacio sulla guancia.
Circa un’ ora dopo erano tutti completamente ubriachi. Un bicchiere dopo l’ altro... non si erano accorti di essersi finite circa tre bottiglie di Jack e due di Vodka.
-Chi viene... con me a... a fumaree...?- disse Slash
-Ioo...- rispose Izzy
-Anche io... aspettatemi ragazzi!- disse Steven
-Io e Katie andiamo in bagno eh...- detto questo Duff si alzò, insieme a Katie, e barcollarono verso il bagno, non di certo per lavarsi le mani
-Rimaniamo solo io e te, eh Axl?-
-Già... ehi, ti ricordi quella frase... niente dura per sempre, nemmeno la fredda pioggia di novembre?-
-Sì, certo- rispose Emily
-Beh, ci ho scritto una canzone. Ho trovato un libro pieno di frasi interessanti... mi ha aiutato molto... una è tipo... è difficile tenere un cuore aperto, mi sembra-
-Ah... come si chiama, la canzone?-
-November rain-
-Bellooo...-
-Ci ho trovato tante cose interessanti sai?-
-Ah sì? Tipo?-
-Una diceva... aspetta, fammi pensare... ah sì, Don’ t cry, just say fuck you and smile...-
-Ahah...! Axl, sei sicuro di non averlo scritto tu quel libro?-
-Ahah! No, lo ha scritto un certo... Stephen King-
-Scherzi?-
-Boh, cazzo ne so’-
-Ahahah!-
-Emy, io ti amo-
-Cosa?-
-Ti. Amo.-
-Ma, Axl...-
-Lo so, lo so-
-Axl, sei ubriaco...-
-Non è l’ alcool a parlare, è William a dire queste cose-
-Axl...-
-Non sono Axl, è William che ti ama, Axl vorrebbe solo portarti al letto come tutte le altre-
-Axl, io amo Izzy e tu ami Erin, no? Sweet Child O’ Mine?-
-Pensi davvero che è scritta per lei? Non ricordi bene il testo? Ha un sorriso che mi è familiare, mi ricorda memorie d’infanzia, dove tutto era puro e splendente come il cielo azzurro, ogni tanto quando vedo il suo viso lei riesce a portarmi in quel posto speciale e se lo fissassi troppo a lungo probabilmente scoppierei a piangere... tu mi ricordi mia sorella Amy, e poi che ricordi ho con Erin? Io ti conosco grazie a Izzy... ti conosco da quando vivo qui a Los Angeles... non ci hai mai pensato? Quando ti guardi allo specchio, non vedi i tuoi occhi, azzurri come il cielo?-
 
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-Oh... William...-
-Sai, sono io che ho fatto capire a Izzy che lo amavi anche tu... so’ che quello che sto’ per dire forse è un po’ egoista... lui è il mio migliore amico, ma quel giorno non gli ho fatto notare l’ amore che provavi e che provi per lui, per lui, per Izzy. L’ ho fatto per te, perché te lo meriti, tu lo amavi, lui ti amava... e vi amate-
-Voglio parlare sia con Axl che con William ora... io amo Izzy, e tu sei un ragazzo fantastico, l’ ho sempre saputo. Erin ti ama, e se tu non la ami, troverai un’ altra... sei simpatico, bello, intelligente... sì, qualche volta sei un po’ strano, ma quello sei tu e se non ti accettano per come sei, allora non ti meritano- Emily gli si avvicinò e gli accarezzò la guancia
-Tu mi ricordi un’ altra frase che ho letto in quel libro...-
-Quale?-
-Diceva che chi ti vuole veramente bene, non ti farà mai sentire sbagliato, ma accarezzerà le tue imperfezioni e ti farà notare quanto sei speciale...-
-Che bella frase...-
-Bella, come te-
-Stai meglio?-
-Sì, grazie Emy! Sei l’ amica migliore che io abbia mai avuto, dopo Jeff però-
 
 
 


Nota: Ciaoo! Per prima cosa devo dire che ho cambiato la storia di Sweet Child O' Mine, ma credo che lo avevate capito da soli XD
Seconda cosa: ho avuto dei problemi per inserire le foto, quindi ho messo direttamente i link. Le prime foto sono quelle a cui mi sono ispirata per descrivere i ragazzi, l' ultima foto invece inquadra Axl e sua sorella.
Il genere "romantico", secondo me, in questo capitolo si fa sentire!
Volevo anche far notare il riferimento al flashback del capitolo 5, quando Axl dice -Sai, sono io che ho fatto capire a Izzy che lo amavi anche tu (...)-, il giorno di cui lui parla è quello di cui Izzy si è ricordato, appunto, nel capitolo 5. Quel flashback è molto importante nella storia...
Credetemi se vi dico che ho riletto questo capitolo un milione di volte, ormai lo so' a memoria, quindi se trovate degli errori, non esitate a dirmelo nelle recensioni. Ok... Credo di aver detto tutto :)
Grazie di cuore a tutti quelli che leggono :-*
Spero vi sia piaciuto! 
Izzyguns

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Capitolo 11
*** dove sono finiti? ***


ATTENZIONE: assicurarsi di aver letto il capitolo precedente, pubblicato il 14 giugno, (II parte) occhi azzurri come il cielo. Buona lettura!
 


-Ma dove sono finiti i ragazzi?-
-Beh... Duff e Katie sono... beh, in bagno a faree...-
-No, no! Non intendo loro due! Dove sono finiti Slash, Izzy e Steven...?-
-È vero! Non dovevano solo fumare?-
-Infatti... andiamo a vedere?-
-Ok!-
Axl e Emily si alzarono, un po’ a fatica e si diressero verso l’ uscita
-Io non li vedo...- disse Emy guardandosi intorno
-Mmh... nemmeno io... aspetta!- Axl si girò verso il vicolo accanto al locale -Vieni, credo di sentire qualcosa...-
Axl prese il polso di Emily e lentamente andarono verso il vicolo. Quello che videro li sorprese molto. Slash, Steven e Izzy nel bel mezzo di una rissa con altri quattro ragazzi
-O mio dio!- gridò Emy
-Ehi! Sono scorretti! Quattro contro tre non vale! Emily...- Axl si girò verso Emily e le diede un bacio sulla guancia -Vado a salvare il tuo ragazzo e gli altri cazzoni!- detto questo sorrise e entrò nella mischia. La ragazza non poteva che restare a guardare, con le mani sulla bocca e sperare che nessuno si facesse male seriamente.
-Ehi, ma che succede?!- fortunatamente Duff e Katie erano usciti e si erano accorti della rissa
-Beh... io e Axl siamo usciti a cercarli e... poi lui si è unito alla mischia e... e...- rispose Emy balbettando
-Cazzo! Ok, voi due rimanete qui... sarebbe stato compito di Axl separarli, ma a quanto pare toccherà a me...- Duff con un’ aria piuttosto seccata andò a dividere i ragazzi e si beccò anche un pugno sulle costole che, per di più, non era indirizzato a lui.
Alla fine riuscì nell’ ardua impresa di far finire la lotta. Quei quattro ragazzi che non conoscevano se ne andarono, più ammaccati di Axl, Izzy, Steven e Slash.
-Potevate farvi male davvero ragazzi...- disse Emily, alzando una ciocca di capelli di Izzy che gli ricadeva sul viso, per vedere quanto fosse grave il taglio che si era procurato sulla fronte
-Come avete fatto... cioè, perché... cosa vi avevano fatto?- chiese Katie con un espressione quasi impressionata. Lei non era abituata alle risse, diversamente dai ragazzi
-Io... sinceramente, non lo ricordo...- rispose Steven massaggiandosi la testa
-Ti credo che non te lo ricordi! Ti sei preso un pugno in testa che ha rimbombato per tutta Los Angeles!- disse Axl, con poco tatto, a Steven.
-In nostra difesa, hanno cominciato loro!- si affrettò a dire Izzy
-È vero- confermò Slash, toccandosi il labbro e notando che sanguinava
-Come suonate ridotti così?!- gridò Duff ancora arrabbiato
-Ma grazie McKagan! Il tuo primo pensiero è quello?!- disse Slash alzando le mani al cielo -Posso aspettarmi una cosa del genere da Axl!- Axl si girò di scatto verso Slash e gli fece la linguaccia, ma lui continuò a parlare senza degnare di uno sguardo il rosso -Ma tu avresti potuto dire... non lo so’... Ehi ragazzi! Potevate farvi male! Non potrei sopportare che i miei migliori amici si facessero male!-
-Siete degli stronzi idioti! Voi fate una rissa e poi pretendete che io sia gentile e... cordiale, nei vostri confronti?! Siete fortunati che sono arrivato io! Cosa speravate?! Che Emily si beccasse un pugno per separarvi?! Certo che ero preoccupato, che pensavate!?-
-Io, Axl e Steven non abbiamo detto nulla, quindi parla al singolare- precisò Izzy, gli altri due annuirono
-Ok, dai... l’ importante è che, apparte qualche ammaccatura, stiate tutti bene- disse Katie avvicinandosi a Duff, che si stava ancora lanciando occhiatacce con Slash, e accarezzandogli la schiena per tranquillizzarlo un po’
-Vero...- disse Emily, abbracciando Izzy e dandogli un bacio sulla guancia -Ora venite tutti a casa mia e di Izzy, dobbiamo medicarvi e di sicuro non vi lascio tornare a casa in questo stato!-
Tutti annuirono e andarono a casa Stradlin.
-Oddio...- dissero all’ unisono Slash, Steven, Izzy e Axl quando si trovarono davanti alle scale
-Che c’ è?- chiese Emily
-Beh... scale- rispose Izzy per tutti, indicando i gradini
-Ah... di certo non vi possiamo portare in braccio...- disse Emy portandosi le mani sui fianchi
-Possiamo fare così: Izzy, tu sostieniti a Emily. Duff, tu aiuta Axl e Slash. Io aiuto Steven- propose Kat
-Perché io devo portare sia Slash che Axl?- ribatté Duff
-Per due motivi... uno: sei un maschio, quindi tecnicamente puoi fare più pesi di me e Emy e due... perché il fatto che tu sia alto, quanto? Un metro e novanta? Beh, sei alto, quindi si presuppone che un minimo di forza in quelle braccia e quelle gambe ci sia... l’ altezza influisce molto!- rispose prontamente Katie
-Mmh... ok... sono un gentil’ uomo io... comunque sono alto un metro e novantuno.-  
-Tu? Gentil’ uomo? Ne hai dette di battute più divertenti, McKagan...- disse Slash, che ancora si lanciava sguardi omicidi con il biondo
-Ok, ok... non litigherete, oserei dire di nuovo, voi due! - disse Axl , indicando prima Slash e poi Duff- Piuttosto, ci date una mano? Siamo quattro ragazzi ubriachi e ammaccati che devono salire le scale!- aggiunse il rosso
-Sì... andiamo- rispose Emily, prendendo il braccio di Izzy e appoggiandolo sulle sue spalle. Il ragazzo la ringraziò dandole un bacio al lato della bocca. Anche gli altri si sistemarono e cominciarono a salire i gradini.
Ci misero più del solito ad arrivare all’ appartamento, ma il metodo di Katie funzionava!
-Izzy, ce le hai tu le chiavi?- chiese Emy al ragazzo
-Ehm... sì, credo di sì... dovrebbero essere nella tasca della giacca...- rispose lui
-Giacca che abbiamo lasciato al Rainbow?- disse Emily alzando le sopracciglia
-Sì, proprio quella...-
-Fantastico... la vado a prendere-
-Ti accompagno io!- disse Duff
-Ok... Katie, tu rimani qui?-
-Sì, rimango qui...  meglio controllarli, non sembrano semplicemente ubriachi...- rispose Kat alla sorella
-No che non siamo solo ubriachi! Cosa credi che abbiamo fumato fuori?- chiese Slash con un tono quasi irritato, guardando Katie
-Di certo non Marlboro...- rispose lei sospirando
-Andiamo- disse Duff.
Duff e Emy affrettarono il passo per arrivare il prima possibile al locale.
-Spero che non l’ abbia presa qualcuno...- disse la ragazza
-Già...-
-Ehi senti Duff... tu e mia sorella...-
-Emily... io non mi sono mai innamorato veramente e quello che provo per Katie, non l’ ho mai provato per nessuna... non la conosco bene quanto te e probabilmente questo non succederà mai perché tu sei la sorella, ma spero di scoprire tanto su di lei perché significa che staremo insieme... il suo sorriso mi fa impazzire, il profumo dei suoi capelli, i suoi occhi che somigliano tanto ai tuoi, non la vedo semplicemente come una bella ragazza... io credo di amarla davvero, Emy...-
-Ok Duff, ok... sono contenta, veramente! Vi amate ed è questo quello che conta. Io sono la sorella e il mio compito è quello di renderla felice... e tu la rendi davvero felice e di conseguenza rende felice anche me... quindi va bene! Feriscila e sei morto, però.-
-Grazie- rispose il ragazzo ridendo per quell’ ultima frase.
Arrivarono davanti al Rainbow ed entrarono.
-Ecco la giacca di Izzy!- disse Duff indicando il tavolo dove si erano seduti quella sera, sul quale si trovava la giacca nera del moro
-Che fortuna...!-
La presero e di corsa tornarono a casa. Salirono le scale e trovarono Katie appoggiata alla porta, Axl e Izzy appoggiati al muro, Slash seduto per  terra e Steven... beh, Steven dormiva, seduto, appoggiato al muro. Lo svegliarono e entrarono in casa.
-Voi andate sui divani... - disse Emily indicando i ragazzi e andando in bagno. Tutti si sedettero.
Poco dopo Emy tornò -Ho trovato solo questi...- disse la ragazza, appoggiando sul tavolino del disinfettante, cotone, cerotti, garze e bende.
Axl, Slash e Steven si medicavano le ferite, mentre Emily tamponava quel grosso taglio che si era procurato sulla fronte con del cotone inumidito con il disinfettante a Izzy, cha aveva rinunciato e aveva lasciato fare tutto alla sua ragazza, che insisteva nel volerlo aiutare.
"Come è dolce..." Pensò Izzy sospirando e guardando Emy sorridendo.
-Ehi Duff, mi passi il disinfettante?- chiese Axl al biondo
-Sì- il ragazzo allungò il braccio per prendere la bottiglietta e emise un gemito di dolore nel piegarsi leggermente
-Duff stai bene?- chiese Katie preoccupata
-Sì, sì... tutto bene- rispose lui, prendendo il disinfettante e porgendolo al rosso, che lo guardava con un’ aria preoccupata, come tutti.
-Duff, ti fa male qualcosa?- richiese Kat
-Beh, mentre dividevo i ragazzi, uno mi ha dato un pugno qui...- disse indicando le costole -non mi sono accorto che voleva darlo a Steven, mi sembra, e per spostare lui mi sono beccato io il pugno...-
-Fammi vedere- la ragazza alzò delicatamente la maglietta di Duff -Hai un grosso livido...-
-Non è niente, dai...- disse lui cercando di sembrare convincente
-Mmh... sicuro?- chiese lei, ancora preoccupata
-Sì, sicuro!- rispose Duff, dandole un bacio sulla testa -Sei dolce a preoccuparmi per me, sai?- le sussurrò all’ orecchio. Lei gli sorrise e lo baciò.
Quando tutti ebbero finito di medicarsi Slash, Axl e Steven chiamarono ognuno la propria ragazza, tranne Steven che fece finta perché ancora non voleva raccontare la storia di lui e Nicole, per avvisare del fatto che quella notte si sarebbero fermati a casa di Izzy e Emily.
 
-Ehi Izzy, ma dove dormiamo noi?- chiese ad un certo punto Slash
-Beh... voi tre dormite sui divani e a Duff e Katie diamo la camera degli ospiti.- rispose Iz
-E perché a loro due dai la camera?- chiese Steven un po’ imbronciato
-Ma che domande fai Pop Corn?- disse Axl avvicinandosi a Steven e circondandogli le spalle con il braccio- Ovviamente a Duff e Katie serve... privacy...! Non credi?- continuò il rosso, guardando Duff, che si trovava vicino a Izzy, e facendogli l’ occhiolino. Quest’ ultimo alzò gli occhi al cielo sospirando, poi tornò a guardare Axl e gli sorrise maliziosamente. Izzy e Steven annuirono. A Duff e Katie serviva privacy.
 




Note: Mi scuso infinitamente per l' enorme ritardo, ma l' ispirazione mi ha lasciato per un periodo, fortunatamente è tornata! Spero di aver scritto un buon capitolo... 
-I ragazzi che si mettono sempre nei guai -_-'
-Emily ha accettato che Duff e Katie stiano insieme
-La "privacy" ;p
Il protagonista della prima gif è il nostro caro Izzy, mentre il secondo è preso dal video di Welcome to the Jungle 
Volevo farvi sapere subito che nella storia ci sarà un grosso cambiamento... per vari motivi... il caro Izzy non andrà via dai Guns... ok, se qualche fan dei chitarristi che sono venuti dopo di lui sta' leggendo, probabilmente ora vorrà uccidermi -_-'...
Se trovate errori non esitate a farmeli notare, se avete dei consigli o volete dare una vostra opinione, le recensioni sono sempre ben accette :)
Grazie di essere arrivati fino a qui e... al prossimo capitolo!
Izzyguns

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Capitolo 12
*** otto e un quarto ***


Capitolo 11

 

-Ehi, Katie... tesoro, non piangere... ci sono io...- disse Emily, abbracciando la sorella e accarezzandole la testa
-Grazie Emy...-
Per capirci qualcosa, vediamo qualche punto di vista dei presenti... torniamo un po’ indietro nel tempo, precisamente alle 8:15 del mattino... un’ orario che congiunge ogni storia. Potrà sembrare confusionario, ma tutto questo ha una sua logica. (no, non è un racconto giallo, anche se da questa introduzione potrebbe sembrare)

STEVEN
Mi alzo dal divano. Gli altri stanno ancora dormendo. Mi sembra di vedere solo una persona sull’ altro divano... lascio perdere.
Sbadiglio e vado in cucina, dove c’ è Emily che beve qualcosa da una tazza bianca
-Buongiorno Emy-
-Buongiorno a te, Stevie... fai colazione?-
-Mmh... cosa c’è da mangiare?-
-Non molto, dobbiamo fare la spesa-
-Allora  quello che stai bevendo tu...- dico, cercando di vedere il contenuto della tazza che ha in mano
-Caffè decaffeinato?-
-Cosa? Dio, no! Caffè normale!-
-Bene, allora devi preparartelo...- dice lei, aprendo uno sportello e tirando fuori il caffè. Guardo per un attimo la confezione
-No, no... tanto di solito non la faccio colazione-
Emy mi guarda e ride -Se vuoi te lo preparo io, se non ti va di farlo-
-No, grazie...-
Devo dirlo a qualcuno e Emily era la persona giusta. Tutti sanno che è un’ ottima ascoltatrice... puoi metterti lì e parlare di quello che vuoi e lei rimarrà ad ascoltarti.
-A che pensi?- quella ragazza mi legge nel pensiero!
-Non l’ ho ancora detto a nessuno... io e Nicole ci siamo lasciati...- le racconto tutto quello che è successo la sera prima con Nicole, di lei che è andata a stare dalla madre con la scusa che è malata e che la vuole aiutare, del fatto che litigavamo spesso e di tutto il resto.
-Oh, Steven... mi dispiace tantissimo!- dice lei, accarezzandomi i capelli
-Potresti non dirlo a nessuno, per ora?-
-Come vuoi-
-Grazie...-
-Figurati!-
Entra in cucina Katie. Ha gli occhi arrossati, come se avesse pianto. Mi saluta e io faccio lo stesso. Decido di lasciarle sole e me ne torno in salotto.

AXL
Sento qualcuno che si alza dal divano, poi dei passi. Apro leggermente gli occhi. Sto toccando qualcosa di morbido e stranamente soffice. Muovo la mano e passo le dita tra quella massa, sembra di accarezzare una pecora! Poi la “pecora” si muove. Ma che diavolo... apro completamente gli occhi e alzo leggermente la testa dal bracciolo del divano per vedere meglio cosa sto’ toccando... c’ è qualcosa sdraiato su di me. La serranda è abbassata ma riesco ad intravedere una figura...
-Aaah! Slash, levati subito!!!- grido io, svegliando la bestia. Slash alza di scatto la testa e cade dal divano per lo spavento
-Calmati, Axl!- mugugna lui, alzandosi dal pavimento. Mi guardo la maglietta e di scatto mi alzo dal divano
-Che schifo! Mi hai sbavato tutta la maglietta... bleah!-
Lui sospira e torna sul divano. Tre, due, uno... sta di nuovo russando.
Esco dal salotto, ancora un po’ assonnato e vedo Katie che va’ in cucina. Subito dopo dalla stanza esce Steven, che mi guarda con una smorfia strana -Hai della roba sulla maglietta...-
-Ah, sì... bava della bestia-
-Come ha fatto ad arrivarti sul petto?!-
-Lunga storia amico, lunga storia...-
Lui mi guarda e scuote la testa, poi si dirige verso il salotto.
Sto’ per entrare in cucina, quando sento dei singhiozzi. Qualcuno piange. Decido di non entrare, meglio non disturbare.

KATIE
Mi sveglio. Sento sulle guance i segni che hanno lasciato le lacrime. Guardo Duff che sta ancora dormendo. Ripenso a stanotte... quando ho raccontato tutto a Duff. Avevo bisogno di parlarne e lui era la persona giusta nel momento giusto. Gli ho raccontato di mia madre e gli ho rivelato che è quello il motivo per cui io e Emily stiamo alla larga dalla droga...
Mi manca tantissimo. Emily adorava nostra madre mentre io ero più legata a papà, ma entrambe volevamo bene a tutti e due. Emy reagì male quando la mamma venne a mancare... ha avuto tre fasi, inizialmente restava chiusa in camera a piangere tutto il giorno, poi ha cominciato ad essere scontrosa con tutti, poi sembrò non importarle più di nulla. Eravamo molto preoccupati. Sembrò riprendersi solo quando ci trasferimmo a Cleveland...
Mi alzo dal letto, cercando di non svegliare Duff. Apro piano la porta e la socchiudo per paura di far rumore.
Mi incammino verso la cucina e con la coda dell’ occhio vedo Axl che esce dal salotto. Non lo saluto solo perché mi sento che sto’ per piangere di nuovo...
Entro in cucina, dove Emily e Steven stanno parlando. Con  un cenno saluto Steve, che mi risaluta sorridendo. Mi guarda per un attimo, poi esce dalla stanza. La prima lacrima mi solca la guancia, seguita da tante altre. Emily mi si avvicina e mi abbraccia
-Ehi, Katie... tesoro, non piangere... ci sono io...- mi dice, accarezzandomi la testa
-Grazie Emy...- le rispondo, interrotta da un altro singhiozzo. La abbraccio fortissimo
-Che hai?-
-Ho raccontato tutto a Duff...-
-Tutto...?-
-Della mamma-
-Oh...- lei sospira e mi stringe ancora più forte
-Chi lo sa’, oltre a lui?-
-Izzy e Steven-
Altro singhiozzo -Che... che rapporto hai con Steven?-
-Lui è il mio migliore amico... ma lo sono tutti.-
Io annuisco.

EMILY (8:20)
Mentre abbraccio Katie, mi torna in mente quando era Izzy ad abbracciare me e a consolarmi...
Lei mi guarda e mi sorride. Mi ringrazia e se ne va’.
Ora devo parlare con Axl. Sto’ uscendo dalla cucina, quando mi scontro con qualcuno. Axl.
-Ehi attenta- dice lui, ridendo
-Axl... devo parlarti-
-Ehm... ok...-
-Di ieri sera... quando hai detto quelle cose...-
-Oh, pensavo che te ne fossi dimenticata- tutto a un tratto diventa serio
-Era tutto vero?-
-Sì, era tutto vero-
-Da quando...-
-Da quando ti ho vista la prima volta. Quando Izzy ci ha presentati.-
-Oh...-
-Ma con il tempo ho imparato a vederti come un’ amica e come la ragazza di Izzy...-
Lo abbraccio. Lui è quasi sorpreso, infatti non mi abbraccia subito. Lo sento sospirare, poi mi stringe forte a se. Niente potrà mai cambiare la nostra amicizia... (o almeno è quello che penso ora)

 



Note: Eccomi con un nuovo capitolo! Spero vi sia piaciuto ^_^
Non ho nulla da dire, per cui passo direttamente alla "presentazione" dei gif. Il primo è preso dal video di Dont' Cry e secondo me è perfetto per questo capitolo (soprattutto per la parte di Katie). Il secondo è preso dal live a Tokyo e l' ho messo perchè... Duff e Axl (soprattutto Duff *-* ma non voglio sminuire Axl...) sono troppo carini!
Izzyguns

 

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