L'ultima palette

di sofi_zof
(/viewuser.php?uid=1150211)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Alexa, dove mi trovo? ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Dicono che quando stai per morire, tutta la vita ti scorre davanti come se fossi al cinema. Per Caterina non fu così. Era sdraiata a pancia in giù sul pavimento, qualcuno stava sopra di lei e le puntava una pistola sulla nuca, impedendole di girarsi e vedere in faccia il suo aggressore. Senza ombra di dubbio, stava per morire. E allora perché tutto ciò che i suoi occhi vedevano era quel pavimento umido e lercio? Dov’era la sua personale proiezione di momenti emozionanti pre-morte?
Il suo ultimo pensiero fu che la gente racconta un sacco di cazzate.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Alexa, dove mi trovo? ***


- Sono io, c’è qualcunoooo?
Tornando da scuola, Caterina urlava sempre la stessa frase una volta entrata in casa, nel tentativo di raggiungere con la sua voce anche l’angolo più remoto. Di solito però non rispondeva mai nessuno.
- Sono qui, in cucina!
Sua madre a casa per pranzo: sicuramente era successo qualcosa di grave. La commissaria Anna Colucci, aka la donna che l’aveva partorita, passava dalle 10 alle 13 ore al giorno sul posto di lavoro.
- Ciao ma’! Che ci fai qui?
- Ci vivo – replicò lei ironica – Poi oggi mi sono presa il pomeriggio libero. In commissariato è arrivata la denuncia di scomparsa di una ragazza che a quanto pare è un personaggio del web, ho pensato che avrei potuto iniziare a informarmi su di lei da casa. Sai, guardare i suoi video, cose così…E poi finalmente potremo pranzare insieme.
Caterina invidiò per un attimo sua madre: se avessero pagato lei per cazzeggiare su internet un intero pomeriggio, avrebbe svolto egregiamente il suo lavoro e avrebbe fatto volentieri anche gli straordinari. Si diresse verso la credenza, prese la pentola e la mise sul fuoco. Nel corso dei suoi numerosi pranzi a casa da sola, fin da bambina, aveva imparato questa semplice regola di sopravvivenza: non importa se non hai ancora deciso cosa cucinare, l’importante è che tu metta l’acqua a bollire. Qualcosa ti verrà in mente.
- Perché metti l’acqua? Mangiamo la pasta?
- Esiste altro cibo degno di considerazione per pranzo, mamma? Comunque, come si chiama la ragazza scomparsa? Magari la seguo.
La mamma di Caterina si immobilizzò e assunse un’aria concentrata; non era chiaro se stesse pensando al ruolo della pasta nelle loro vite domestiche o se stesse cercando di ricordarsi il nome della ragazza scomparsa.
- Giorgia…o forse Laura…Gaia! Sono quasi certa che si chiami Gaia. Aspetta, mi sono segnata il nome da cercare su internet…Eccolo qua: Basic Gaia.
Caterina la fissò incredula per svariati secondi. Non riusciva a crederci.
- Basic Gaia, la youtuber? Mamma, la ragazza si chiama Gaia Masera?! – aveva un tono decisamente allarmato.
La donna assunse un’aria preoccupata, era chiaro che non si aspettava di suscitare una simile reazione nella figlia.
- Sì amore, si chiama proprio così. La conosci?
Caterina annuì, con lo sguardo basso e fisso sul pavimento.
- Vedrai che tornerà a casa, spesso le persone tagliano volontariamente i contatti con le loro famiglie per qualche tempo. Sono sicura che sta bene, non devi preoccuparti. Dove vai? Non mangi con me? Cate aspetta!
Era corsa in camera sua. Non aveva più fame.

Sui social non era ancora trapelato nulla: evidentemente i familiari volevano aspettare a diffondere la notizia della sua scomparsa. Era pur sempre un personaggio pubblico, molto amato sul web da tutti gli appassionati di make-up, inclusa Caterina. Forse si era davvero allontanata volontariamente, magari voleva staccare un po’; sparire deve sembrare una tentazione molto forte quando il tuo lavoro consiste nell’esporti di continuo agli occhi di migliaia di sconosciuti. “E se qualche maniaco le avesse fatto del male?” si allarmò Caterina. Non voleva neanche pensarci.
Si precipitò a controllare tutti i profili social di Gaia: nessuna storia nelle ultime 24 ore e l’ultimo video caricato su YouTube risaliva a una settimana prima.
Nel frattempo avevano bussato alla porta della sua camera. Sua madre entrò timidamente e andò a sedersi accanto a lei: le chiese scusa per averle dato la notizia in modo così brusco, ma proprio non poteva immaginare che conoscesse quella ragazza.
- Non ti preoccupare, mamma. Effettivamente io non so nulla di Gaia, non ho mai nemmeno preso un caffè con lei. È che quando ti affezioni agli youtuber succede questa cosa strana per cui ti sembra di essere loro amica, di conoscerli davvero.
- Facciamo così: tu vieni giù a mangiare con me e in cambio, se ti va, mi aiuti con il materiale per la scomparsa di Gaia. Se sei una sua fan così affezionata sicuramente puoi darmi una mano: puoi dirmi se noti comportamenti insoliti nei suoi ultimi video.
- Va bene. Avremo bisogno di un po’ di caffè però. Ah, mi servirebbe anche la giustificazione per l’interrogazione di latino di domani. Potremmo scrivere “Mia figlia non ha potuto studiare perché si è occupata della sparizione di una youtuber”, che ne dici?

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3920299