Sunshine in Rome

di Francesca02
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** - Domenica 23:54 ***
Capitolo 2: *** Martedí 11:54 ***
Capitolo 3: *** Giovedì 16:00 ***



Capitolo 1
*** - Domenica 23:54 ***


Roma . 

Le vicende di tre universitari , legati fin da bambini , e le problematiche sociali che coinvolgono ognuno di loro in maniera cosí diversa ma allo stesso tempo cosí uguale .

 

 

 

Domenica 23:54 

 

Molly appoggiò la matita sul foglio guardandolo con occhio giudizioso e critico . C'erano alcune tracce della mina temperata in alcuni angoli , ma la giometria del volto sembrava giusta e il chiaroscuro non era male nel complesso. Tiró un sospiro di sollievo e bevve un sorso del caffé preparato qualche ora prima quando aveva deciso di mettersi a disegnare : preferiva dedicarsi la notte che avere continue interruzioni tutta la giornata . Inoltre il disegno era una commissione che avrebbe dovuto consegnare il martedí di quella settimana e lei odiava consegnare i lavori in ritardo , soprattutto se a chiederli non erano studenti di scuole superiori che non avevano voglia di completare i compiti richiesti  da soli ma persone adulte realmente interessate a quello che faceva . In realtá era stato un caso se era riuscita ad avere quella commissione : una settimana prima aveva incrociato fuori all'accademia di Roma una signora di mezz'età che a quanto pare l'aveva riconosciuta per i disegni che postava su instagram . Era una donna molto gentile , le aveva chiesto di raffigurare la sua nipotina che avrebbe compiuto 4 anni e voleva farle questo regalo , il prezzo che le aveva proposto era inolte assai ragionevole . Ma come sempre , Molly era stata capace di ridursi all'ultimo minuto e stremarsi per consegnare un disegno in tempo . Mise in modo accurato il disegno dentro una cartellina e iniziò a pulire la scrivenia facendo attenzione a non far cadere le matite per terra . Avendo le cuffie e la musica sparata ad alto volume , non si accorse che dietro di lei Céline la stava chiamando e si spaventò quando le toccò una spalla " Mi hai spaventata " Molly si tolse gli auricolari .

" Ho molto sonno , possiamo andare a dormire per favore ? Domani devo dare l'esame di sociologia " Céline aveva la voce molto bassa quando lo disse , e di solito il suo tono di voce era pressoché alto . 

Questo significava che stava praticamente per crollare . Molly aveva imparato a conoscere questa sua caratteristica nei primi tempi che avevano inziato a convivere insieme , oltre al fatto che non era logorroica come durante la giornata e non aveva il suo solito sorriso stampato in faccia.

" Si scusa , stavo finendo una commisione " Molly la guardò per un secondo , notando le occhiaie sotto i suoi occhi e il viso pallido" tutto bene ? Sei in ansia per domani ? " 

" sai che non mi viene l'ansia se non il secondo prima di un esame " risposte Céline "Comunque no , ho dimenticato di prendere gli integratori stamattina e ora sono distrutta " adesso le due ragazze stavano praticamente sussurrando . Céline in pigiama mentre Molly non si era nemmeno struccata e aveva ancora la felpa e i jeans della giornata . 

" Dai , Domani ti accompagno io in sede con la macchina  " Molly le accarezzò una guancia e Céline sorrise

 

 

15 anni prima 

Molly aveva conosciuto Céline alle elementari , erano capitate nella stessa classe e da quel momento non si erano piú separate . Céline si era trasferita da poco dalla Francia e non conosceva una parola in Italiano , nonostante suo padre fosse siciliano , per questo motivo aveva molta difficoltà nel socializzare con gli altri bambini . Molly non si era fatta un problema sulla lingua e l'aveva invitata subito a casa sua a giocare con la sua nuova casa delle bambole di cui andava molto fiera . Molto spesso durante le lezioni si dividevano la merenda e riuscivano a parlare loro due : Céline era un bambina molto logorroica , Molly invece si emozionava per qualsiasi cosa anche stupida . Ogni tanto Céline insegnava qualche parola in francese e Molly cercava di ripeterla . I genitori della prima erano felici che la bambina fosse riuscira a fare amicizia 

 

 

10 anni prima 

Molly e Celiné decisero di iscriversi nella stessa classe durante il primo anno di scuola media . Nonostante la differenza di carattere le due non si erano separate nemmeno lì , ma queste differenze comportamentali emergevano insieme a quelle riguardanti i gusti personali . Le due ragazze erano letteralmente due rette parallele che non riuscivano ad incrociarsi : se a Céline non piaceva una cosa si poteva essere sicuri che Molly l'avrebbe amata . Ma nonostante questo rimasero comunque parecchio legate durante quegli anni complice il fatto che preferivano non fare caso alla diversitá ma a quello che le accumunava . 

A fine terza media , Céline le confessò che avrebbe dovuto ritrasferirsi a Parigi , in una lettera che le nascose nel proprio zaino , insieme ai suoi genitori per via del lavoro della madre . Furono mesi terribili per entrambe . Molly non le parlò per quasi 4 mesi , arrabbiata dal fatto che Céline non glielo avesse mai detto di persona ma attraverso una lettera . Quando sai di non rivedere qualcuno con cui hai condiviso la tua intera infanzia , non puoi far finta di niente e accettare la cosa nonostante Molly sapesse che la colpa non era dell'amica . 

 

6 anni prima

Céline stette via quasi quattro anni , per poi ritornare a Roma a fine quarto superiore . 

Molly dopo qualche mese inizio primo superiore aveva avuto il coraggio di riscriverle , capendo che non poteva essere arrabbiata con lei per sempre .

In quei quattro anni Céline e Molly non avevano fatto altro che scambiarsi messaggi , chiamarsi e mandarsi e-mail . Erano successe parecchie cose durante la loro separazione . Molly aveva scoperto di essere bisessuale tanto da mettersi con una ragazza , per poi lasciarsi subito dopo per ragioni che Molly non aveva mai voluto dire. Céline cercava sempre di capire meglio questa faccenda , ma Molly ogni volta che si metteva in mezzo l'argomento cambiava subito discorso infatti Céline ci metteva parecchio tempo anche per strapparle un'informazione in piú da bocca . Céline aveva fatto amicizia con un gruppo di ragazze della sua scuola a Parigi : Eva , Dapnhé , Imane , Alexia e Manon . Erano ragazze dolcissime e Molly era felice che l'amica fosse felice . Aveva conosciuto anche un ragazzo a Parigi ma le cose non erano andate bene tra loro due , infatti in quel periodo Céline era spesso triste e Molly sapeva sempre come confortarla.

 

 

2 anni prima 

Quando Céline tornò da Parigi , le due ragazze decisero subito di trovarsi un appartamento nel centro di Roma e di andare a vivere insieme per recuperare gli anni persi durante le superiori . Sapevano che quella scelta non era una cosa da prendere alla leggerezza , ma ogni volta che si chiedeva alle dirette interessate se ci avessero pensato bene prima di compiere un passo del genere , la risposta era piú o meno questa " siamo state 4 anni separate a milioni di kilometri di distanza e nonostante questo non ci siamo mai separate "  . L'appartamento non era grandissimo ma abbastanza comodo da permettere di avere una stanza dove Molly poteva dipingere o disegnare senza sporcare il resto della casa e una scrivania per Céline per studiare . 

Céline aveva deciso di iscriversi all'universitá di psicologia mentre Molly decise di continuare gli studi artistici presso l'Accademia di Roma . Una cosa molto caratterestica di quella casa era l'unirsi di questi due " mondi paralleli " che erano Molly e Céline . L'ultima amava lo stile neutro e moderno , la prima preferiva le cose colorate e il vintage . Per questo motivo fu molto difficile arredare quell'appartamento in modo tale da accontentare entrambe ma nonostante questo , era anche la dimostrazione di quanto le due amiche si volessero bene per scendere a compromessi. 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice : 

La storia nel corso dei capitoli presenterá personaggi presi dalla realtà e altri invece presi da film , libri o serie tv . Molly e Céline sono personaggi presi dalla mia esperienza quotidiana ( ovviamente i nomi sono stati cambiati ) . Consiglio sempre di ascoltare una canzone in sottofondo quando si legge un capitolo , potete sceglierlo voi come meglio preferite . 

  • M

 

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Capitolo 2
*** Martedí 11:54 ***


( quando troverete l'asterisco a inizio frase significa che la traduzione si trova a fine capitolo . Ovviamente non conoscendo il francese ho ricorso al traduttore online ma se qualche parola è sbagliata non esistate a dirmelo , buona lettura ) 

 

 

 

Martedí 11 : 54 

 

-Oui maman , l'esame è andato bene . *Ne t'en fais pas - Céline si mordicchiò le unghie dal nervosismo . L'ennessima chiamata di sua madre durante la giornata . Avrebbe semplicemente voluto stendersi sul letto e riposarsi , però non voleva essere scortese con lei . Conoscendola si sarebbe solamente innervosita ulteriolmente -*Qu'est-ce qui rentre à la maison le miel? Come sta Molly?- Chiese la madre dall'altra parte del telefono . In sottofondo si sentivano chiaramente i rumori di tante persone insieme , segno che non era ancora tornata da lavoro . 

La madre di Céline era professoressa universitaria presso una delle università più prestigiose di Parigi e la figlia non sapeva se considerarla una cosa positiva o meno . La cosa positiva era che a fine mese non doveva stringere i denti con il denaro che le mandavano se si voleva togliere lo sfizio di comprarsi un vestito nuovo o un gioiello . La cosa non tanto buona invece era la pressione che sua madre esercitava su di lei , non solo in ambito universitario ma anche in quello sociale dovuto al suo carattere severo vecchio stampo " Ti laurerai a pieni voti , non si diventa docenti di cattedra con un percorso universitario mediocre Céline. Tornerai qui a Parigi e sposerai il figlio dell'amico di tuo padre , Arthur giusto ? Si lui . Giocavate sempre insieme da bambini . Ricorda Céline agli uomini piacciono le ragazze stupide ma non le sposano  " Questo era il mantra che sua madre le ripeteva ogni qualvolta che Céline non riusciva a raggiungere i pieni voti in un esame o quando saltava qualche lezione all'università . 

Lei adorava studiare psicologia , si era iscritta per quello . Ma detestava , odiava , sentirsi sotto pressione . E di cosa poi ? Lei non era da meno a tutte quelle ragazze e ragazzi che riuscivano a prendere la lode solamente per il bell'aspetto e il loro conto in banca o perché i genitori erano amici stretti del docente . Le ingiustizie e i raccomandati c'erano e lei questo lo sapeva benissimo . 

" Dovresti dirglielo a tua madre sai " le ripeteva Molly tutte le volte che faceva da spettatrice alle chiamate tra la sua migliore amica e la madre " che ti mette sotto pressione e tutto il resto " 

.Come se fosse facile , si diceva Céline tra se tutte le volte . 

Fin da piccola , la piccola Céline aveva imparato a conoscere la parola pressione . La pressione di essere sempre bellissima e presentabile in qualsiasi occasione , la pressione di raggiungere il massimo in tutto quello che  faceva ( non importa se fosse a scuola o durante le lezioni di danza classifa che le costringevano di fare ), la pressione di trovare un fidanzato ricco e intelligente che soddisfasse prima i suoi genitori e poi lei. 

-quando vieni a trovare me e tuo padre qui a Parigi ?* tu ne fais jamais . Céline ? Ci sei ancora ? - la ragazza si risvegliò dai propri pensieri - oui maman ci sono . *en fait je ne sais pas, lo sai che sono impegnata con l'universitá - in realtà , era meno facile per la madre controllare Céline a kilometri di distanza e questo la figlia lo sapeva benissimo - *et papa est là avec toi? Me lo passi ? - dopo qualche secondo , dall'altra parte del telefono si sentí l'accento caloroso e siciliano di suo padre - tesoro ! Come stai ? Come va l'università ? - 

-bene papà - Céline sorrise . Da quando era piccola , i suoi le avevano sempre fatto parlare entrambe le lingue in casa e fuori - lì come vanno le cose ? Quando riparti ? - siciliano , il padre di Céline era un architetto molto importante lí a Parigi nonostante adoperasse anche in Italia. Questo significava che viaggiava molto rispetto alla madre e che quindi Céline aveva piú opportunità di vedere lui , quando passava per Roma . 

Ad un certo punto , sentì il campanello bussare. Guardò l'orologio e pensò che Molly si fosse dimenticata le chiavi considerando che era uscita da poco - vi chiamo dopo , un bacio - senza aspettare una risposta attaccò . Si diresse nel salotto e quando vide chi fosse dopo aver aperto la porta Céline perse un battito . 

Matteo . 

 

Matteo era il fratello maggiore di Molly .

Piú grande di un'anno , studiava anche lui a Roma all'università di lingue . Tedesco e inglese . 

Ragazzo biondo con occhi chiari , il contrario della sorella praticamente , sempre considerato una bellezza particolare dalla sottoscritta . Appena la vide , Matteo le sorrise e Céline diventò rossa . Funzionava cosí tra loro due : Matteo diceva o faceva qualcosa di carino e Céline sorrideva e arrossiva , senza un vero motivo . Lo faceva e basta . Sarà il caldo di Roma a farle quell'effetto ? Nonostante fosse pieno febbraio ?

- Che ci fai qui ? Non eri in Erasmus ? - 

-Sono riuscito a tornare qualche giorno prima - risposte Matteo posando la valigia per terra all'ingresso -Dov'é Molly ? Le volevo fare una sorpresa - 

-Deve ancora tornare , sta in accademia - Céline lo guardò di sottecchi . Matteo era sempre stato un bel ragazzo , anche da bambino nonostante avesse i capelli un po' piú scuri . Crescendo infatti i capelli si erano schiariti , era diventato alto e la mascella si era scolpita . Il fratello di Molly era partito un anno a Berlino circa due anni fa , poi invece di tornare aveva deciso di prolungare il suo Erasmus ancora un altro anno . Infatti erano due anni che Céline e la sorella non lo vedevano . 

-A che ora sei arrivato ? 

-Circa mezz'ora fa - il ragazzo avanzò in cucina e come se fosse casa sua aprí il frigorifero in cerca di una birra . Su questo era proprio fratello di Molly , non c'erano dubbi . I convenevoli non erano per loro due e Matteo era praticamente di casa quando si trattava di andarle a trovare - Tu come te la passi ? - non sembrava una domanda di cortesia questa , Céline sapeva benissimo che a Matteo interessava davvero saperlo

 -Io sto bene , non sono io quella partita due anni per Berlino - rispose lei come per provocarlo - Com'era ? 

-Com'era cosa ? 

-Berlino . L'Erasmus , tutto - Céline si sedette e invitò Matteo a fare lo stesso - Insomma , per restarci due anni deve essere per forza una città speciale 

-*Wunderbar , ma anche molto costosa 

-Come Londra ? 

-No , Londra è solo costosa - Matteo bevve un sorso della sua birra - Invece tu ? Che mi racconti ? Come va all'università ? Sei sempre quella che prende la lode in tutti gli esami ? - scherzò lui . Céline sorrise e gli fece una smorfia - Come sei divertente , la Germania ti ha per caso reso più clown ? - anche Matteo sorrise - senti e.......sei uscita con qualcuno in questi due anni ? - chiese il ragazzo all'improvviso . Perchè quella domanda ? 

-mmmh perché me lo chiedi ? 

-ho visto le foto di Charlie sul tuo profilo instagram e pensavo foste tornati insieme 

-no - rispose lei in modo serio - non siamo tornati insieme 

-quindi......- continuò Matteo - sei uscita con qualcuno ?

Céline non rispose subito . Gliela facevano spesso questa domanda ( per il fatto che fosse una bella ragazza probabilmente ), quando in realtá l'unica storia che aveva avuto era stata con quel ragazzo di Parigi qualche anno prima e se in quei due anni era andato a trovarla era stato solo per dei documenti che Céline non poteva prendere e dato che Charlie era stato in vacanza a Roma aveva fatto la cortesia di portarglieli . 

-si ma , nulla di che - mentí lei - invece tu ? 

Anche Matteo non rispose subito , invece guardò il pavimento come per cercare qualcosa che in realtà non c'era - Beh certo - alzò lo sguardo -Non avrei dovuto ? 

In quel momento caddé un silenzio tombale nella stanza che entrambi percepirono . Céline non faceva altro che domandarsi il motivo di quella domanda . Nel mentre Matteo si alzò subito cercando di fare il più rumore possibile -Comunque ti ho portato un regalo da Berlino , nulla di che 

-Non dovevi , sai perfettamente che non amo i regali - Céline vide Matteo aprire il suo zaino da viaggio ( quello che tra l'altro gli aveva regalato lei qualche anno prima al suo compleanno e che indossava sempre) e tirò fuori un sacchettino trasparente . Matteo glielo diede e Céline iniziò ad aprirlo arrossita dalla sorpresa . Dentro ci trovò una catenina che aveva come ciondolo una pietra verde , degli stessi colori degli occhi di Céline - Matteo non dovevi - disse lei con tono severo 

-avanti provala - Matteo le alzò i capelli e Céline la indossò - stai benissimo - continuò lui dopo avergliela vista al collo . Perché Céline si sentiva cosí ? si é vero Matteo le aveva sempre fatto uno strano effetto , ma non a questo livello . 

La portà dell'appartamento si aprí di nuovo . Dal salotto si sentí la voce di Molly - sono tornata - si sentirono degli oggetti cadere per terra - ma ti renti conto ? La signora non voleva pagare tutta la cifra che avevamo pattuito , come se .... - entrò in cucina e fece cadere le borse per terra . Matteo si alzò e con modo buffo aprí le braccia -Allora ? Non vieni ad abbracciare tuo fratello maggiore ? - Molly lo guardò - Sei ingrassato 

-Anche tu - la sorella corse e lo abbracciò - mi sei mancato - sussurrò lei piano piano . 

 

 

 

 

 

Traduzione frasi : 

-Ne t'en fais pas = Non ti preoccupare 

-Qu'est-ce qui rentre à la maison le miel? = Come va a casa Tesoro ? 

-Tu ne fais jamais = Non lo fai mai 

-En fait je ne sais pas = In realtá non lo so 

-Et papa est là avec toi ? = E papà è lí con te ?

-Wunderbar = meravigliosa

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Capitolo 3
*** Giovedì 16:00 ***


*" Das deutsche Alphabet besteht aus 27 Buchstaben und ist durch den Buchstaben ß und den Umlaut auf den Vokalen ä, ö und ...."

 

 Matteo si fermò . L'aveva ripetuto 10 volte , perché era cosí difficile ricordare una cosa tanto semplice ? 

 

*" Auf den Vokalen ä, ö und ...."

 

 il ragazzo si bloccò e chiuse il libro dalla stanchezza . Come era possibile che riusciva a dare interi esami in lingua tedesca , a parlarlo perfettamente e quando si trattava di ripete ad alta voce semplici regole grammaticali andava nel pallone ? Probabilmente era stanco , tra il viaggio di ritorno e l'universitá.....

 

" smettila di dare la colpa alla stanchezza , sai benissimo il motivo per il quale oggi sei cosí distratto " si disse Matteo tra se . Il ragazzo sapeva benissimo il perché della sua deconcentrazione mentale : l'incontro dell'altro giorno con la sua amica d'infanzia Céline l'aveva scosso e non ne sapeva nemmeno il motivo . Ma scosso di cosa ? 

Matteo e la ragazza erano sempre stati ottimi amici nel corso degli anni , per lui Céline era sempre stata come la sua seconda sorella , nonostante fosse sempre stata una bellissima ragazza e questo lui l'aveva sempre ammesso a se stesso . Ma stop . Aveva visto le foto sul profilo di Céline in compagnia del suo ex ,si era rattristito come se ci fosse qualcosa da renderlo triste . 

" Smettila di pensarci " continuava a ripetersi Matteo mentre usciva fuori al balcone per la sua solita pausa sigaretta . La nicotina lo calmava dai pensieri , non importava se fossero belli o brutti .In quel momento , diede la colpa di quella situazione di stress al fatto che non l'avesse vista per quasi due anni , diede la colpa al fatto che non si fosse mai degnato di andarla a trovare o di mandarle un messaggio . Erano letteralmente due anni che non aveva avuto suoi contatti ( se non qualche storia su instagram ) , era forse normale la reazione che aveva avuto il martedí precedente ? 

Ricordava ancora la prima volta che avevano giocato insieme da bambini , la prima volta che Céline era andata in vacanza con loro . Ricordava perfettamente i suoi capelli castano scuro con i suoi occhi verdi , glielo diceva sempre da bambini che li adorava. Era stata una delle poche persone insieme a sua sorella ad essere sempre stata il suo fianco . Non aveva motivo di stare cosí , vero Matteo?

Era talmente preso da quei pensieri che non si accorse subito del felefono che squillava. Alzò lo schermo . 

Mia . 

In quel momento , il ragazzo si sentí improvvisamente tranquillo .

Mia , era stata la coinquilina di Matteo durante il suo erasmus a Berlino per entrambi gli anni . Era stata la primissima persona a metterlo a suo agio in un paese straniero dove non conosceva nessuno . Nei primi mesi, Matteo era agli inizi con il tedesco e Mia con l'italiano , si aiutavano a vicenda con gli esami . Era sempre molto divertente perché chi veniva da fuori sentiva Mia parlare in italiano e Matteo risponderle in tedesco . Matteo non avrebbe mai pensato di incontrare una coinquilina migliore di Mia . 

Entrambi avevano stretto un rapporto molto bello durante quei due anni . Per un momento , Matteo aveva perfino pensato che ci potesse essere qualcosa tra i due , per poi cambiare subito idea qualche ora dopo , quando durante una festa a cui erano stato invitati ,circa un anno fa ,una Mia e un Matteo ubriachi si erano baciati . Nulla di serio insomma , quelle situazioni dove il bacio ci sta ma non è nulla di che perchè non dato con sentimento ma in modo meccanico . 

La mattina dopo , i due parlarono di quello che era successo concludendo di non rovinare un'amicizia come la loro per uno stupido bacio. 

 

-* haltbar ,ricevo una chiamata dalla mia tedesca preferita - rispose lui ridendo . Dopo il suo ritorno per Roma , il ragazzo non aveva avuto modo di sentirla.

 

-*übertreibe jetzt nicht Matteo. Indovina dove sono ? - in sottofondo si sentiva il rumore di una voce all'altoparlante 

 

-dove sei ? 

 

-in un aereo - disse lei . Matteo poteva percepire da lontano il sorriso stampato sul volto della ragazza

 

-ich glaube es nicht 

 

-invece si . Sto venendo a Roma ! - Matteo sentí la felicità della ragazza dalla sua voce pimpante. Aveva sempre voluto farle vedere la sua cittá natale , le aveva promesso che si sarebbero visti ma non immaginava che questo accadesse a un paio di giorni dal suo ritorno 

 

-E gli esami ? Come farai ? - chiese lui in tono preoccupato . Non voleva che la ragazza perdesse una sessione per colpa sua 

 

-Che ti posso dire Matteo?  lebe das Leben wie es kommt . E comunque non starò al lungo , giusto un paio di settimane 

 

-Ich kann es nicht glauben, hai un posto dove dormire vero ? - non aveva intenzione di far spendere soldi alla sua amica in un Hotel o in un ostello

 

-beh - Mia rispose con tono imbarazzato -posso andare in un Hotel 

 

Matteo la conosceva perfettamente : Mia non era tipa da andare a casa delle persone a dormire e restarci . Il ragazzo la conosceva perfettamente sotto questo punto di vista

 

 - Non dire stronzate . Casa mia è occupata dato che vivo con altre tre persone , ma se vuoi puoi andare a dormire da mia sorella . Ne sará felicissima . Lei adora gli ospiti- 

 

Mia inclinò la voce - Matteo , Ich möchte nicht stören . Magari chiedilo a tua sorella prima , zustimmen? 

 

-sarà fatto . Ah domani sera do una festa per il rientro in patria , ci sarai vero ? 

 

-certo - Mia ne sembrava felice - sto per prendere l'aereo , Wir fühlen uns, sobald ich ankomme - Matteo riattacò e buttò la cicca della sigaretta nel posacenere . 

Un paio di ore dopo , il ragazzo ricevette un messaggio da sua sorella - Ehy , ci stai stasera per un panino ?

 

Giovedì 20:13

 

-Avevo chiesto un panino vegetariano - Molly sembrava stizzita . 

 

Matteo si divertiva sempre quando la sorella litigava con i camerieri : una volta si fece perfino cacciare da un ristorante per aver insultato una cameriera che , al posto della sua classica pizza vegetariana ci avevano aggiunto anche la salsiccia . Matteo ricordava la scena come se fosse ieri 

 

-Questo non è un panino vegetariano . C'é la pancetta dentro - continuò la sorella irritata . Il cameriere la guardò annoiato e il fratello si stava già preparando per assistere alla litigata- signorina , nel menú c'è scritto chiaramente che c'è anche la pancetta in questo panino 

 

-Allora perchè diavolo lo chiamate " panino vegetariano " ? - Molly guardò il cameriere con occhi furiosi - mi prendete per stupida ? 

 

-No signorina 

 

-Ah no ? - la situazione stava degenerando e Matteo decide si intervenire - dai Molly , ti mangi le mie patatine . Grazie - disse poi al cameriere . Il cameriere se n'é andò lasciando un sospiro di sollievo mentre Molly prendeva il piatto con le patatine 

 

- credevo che mi sostenessi nelle mie cause 

 

-Vengo con te al pride e ti compro lo shampoo solido , cosa vuoi di piú dalla vita ? - Molly era sempre stata una ragazza super aperta . Partecipava a continue manifestazioni firmando petizioni a detra e manca. l'aveva sempre ammirata per il suo entusiasmo in queste cose , lui non ci sarebbe riuscito facilmente . Erano due anni che non mangiavano insieme , Matteo era felice di porterlo fare di nuovo 

 

-Allora domani festa da te ? Porto io le birre - chiese Molly intingendo la patatine nelle salse

 

-A proposito della festa di domani - Matteo si mise dritto sulla sedia - ti dispiace se invito anche la mamma ? - la guardò avendo paura della reazione che la sorelle potesse avere . 

 

 

 

4 anni prima 

Molly aveva fatto coming out con sua madre all'età di diciassette anni e i suoi non l'avevano per niente presa bene tanto che nei mesi successivi , la sorella era andata a vivere in un appartamento condiviso con altri tre ragazzi . Furono mesi terribili per entrambi: Matteo non poteva vedere la sorella se non di nascosto , e anche se lei non l'aveva mai ammesso quella situazione fu brutta anche per lei . 5 mesi dopo , Molly ricevette una chiamata dai suoi genitori dove le chiedevano di ritornare a casa . Nonostante questo , la situazione in casa non fu delle migliori soprattutto nel periodo dove lei si frequentava con una ragazza di nome Sara . Poi Molly si era trasferita con Céline e i rapporti tra la sorella e i genitori si erano ufficialmente distrutti

 

 

 

-Perché me lo chiedi se sai già la risposta ? - chiese Molly con un filo di voce 

-Non credi che sia il momento di riallacciare i rapporti ? - Aveva bisogno della sua famiglia al completo in quel momento . Molly lo guardò 

 

- ti prendi tu la responsabilitá dei commenti e delle frecciatine omofobe che mi lancerà la mamma Matteo? 

 

-Mica deve uscire per forza l'argomento in mezzo - Matteo sbuffò - che cazzo mica io racconto a mamma tutte quelle che mi porto al letto 

 

-Tu una ragazza ti sei portata a letto Matteo . Ed è diverso . Comunque si va bene portala - rispose Molly tirando il portafoglio - Dai oggi offro io 

 

-Prima ti devo chiedere se può venire a dormire la mia vecchia coinquilina dell'Erasmus da te 

 

-Che cazzo Matteo e dove dovrei metterla ?Abbiamo solo due letti a casa e il divano è troppo piccolo 

 

-Falla dormire con Céline , che ne so- propose Matteo 

 

Molly gli lanciò un'occhiataccia - Sai benissimo che Céline non dorme con altra gente . Non fa dormire nemmeno me nel suo letto

 

-Allora falla dormire con te - Matteo vide l'espressione della sorella - Molly non dovete fare nulla ma che diamine 

 

-Ma almeno è carina questa ? - a questa domanda , Matteo si alzò dal tavolo sbuffando - Era per chiedere ! - Molly si alzò rincorrendolo 

 

 

 

Traduzione frasi :

 

haltbar : Finalmente 

übertreibe jetzt nicht : Non esagerare ora 

ich glaube es nicht : Non ci credo 

lebe das Leben wie es kommt : Vivi la vita come viene 

Ich kann es nicht glauben : Non posso crederci 

Ich möchte nicht stören : Non voglio disturbare 

zustimmen : d'accordo?

Wir fühlen uns sobald ich ankomme : ci sentiamo appena arrivo

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