Quando quello del Signore Oscuro si dimostra essere il mestiere più ingrato del mondo... di Jaku (/viewuser.php?uid=34931)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quando quello del Signore Oscuro si dimostra essere il mestiere più ingrato del mondo... ***
Capitolo 2: *** #2 ***
Capitolo 3: *** #3 ***
Capitolo 4: *** #4 ***
Capitolo 5: *** #5 ***
Capitolo 6: *** #6 ***
Capitolo 7: *** #7 ***
Capitolo 1 *** Quando quello del Signore Oscuro si dimostra essere il mestiere più ingrato del mondo... ***
Fanfic
Quando quello del Signore
Oscuro si dimostra essere il mestiere più ingrato del mondo...
Quando sei a casa tua, e non trovi uno
straccio di nessuno che cucini per te
“Dove diavolo è la mia cena? Codaliscia!”
“S-si mio s-signore?”
“La mia cena”
“E-eh-ehm, s-s-si-signore, non c'è più nessuno
c-che sia in grado di man-mandare avanti le cucine...”
“Che cosa?!? Dove diavolo è finito Mallory?”
“M-mio signore, una settimana fa lei ha ordinato
la sua mo-morte perchè aveva messo una candelina di troppo sulla sua torta di
compleanno”
“Si...ora ricordo...non fa bene per la mia
reputazione che qualcuno osi solo pensare che io abbia ben 26 anni...ma ora che
ci penso bene, sono sicuro di aver dato l'ordine di cucinare a Callaghan, dov'è
quell'inutile sacco di letame?”
“Anche lui è morto, mio signore. Per sbancare
il lunario lavorava in un ristorante babbano e lei ha deciso, nella sua infinita
saggezza, di fargli un favore eliminandolo”
“Già, già...Clark?”
“Ha ordinato anche la sua morte due giorni fa
milord, perchè quell'incompetente aveva messo sopra alla sua tripla coppa di
gelato al cioccolato con panna la nocciola invece degli orsetti gommosi.”
“Si, se lo meritava proprio, chi mai vorrebbe
mangiare un gelato senza quelle morbide delizie. Chiamami Piton allora. Dicono
tutti che preparare pozioni è un po' come cucinare.”
“Lei si che è saggio mio signore.”
Ma in questo caso la proverbiale saggezza di
Voldemort si dimostrò un po' latitante, perchè l'ultima volta che Piton aveva
cucinato qualcosa era stato durante un viaggio nell'allora blocco sovietico,
quando il risultato dei suoi sforzi culinari venne scambiato per quello che i
babbani ancora ricordano come il disastro di Chernobyl, poveri ignoranti.
Quando il tuo acerrimo nemico ha dalla
sua gioventù, fascino e un'orda di ammiratrici che metterebbe in imbarazzo
quella d'oro di Gengis Khan
"Sei finito Potter, sei pronto ad unirti ai tuoi
amati genitori?"
"Perchè diavolo hai stampato in faccia quel
sorrisino? Ti ho per caso tenuto un po' troppo a lungo sotto cruciatus e il tuo
cervello ti ha abbandonato?"
"No Tom, è perchè so di avere la vittoria in
pugno."
"Vittoria? Hai preso troppi colpi in testa Potter,
sei te quello in ginocchio davanti a me, il grand...che cosa sta
succedendo?"
Mentre il signore oscuro si stava preparando a
lanciarsi in uno dei suoi visionari discorsi da megalomane, la terra inizia a
tremare in modo sempre più preoccupante.
"Eri troppo preoccupato a progettare la mia fine
che non hai trovato il tempo di leggere i giornali Tom? Su ogni prima pagina,
c'è una mia dichiarazione dove dico a chiare lettere che sposerò chiunque riesca
ad ucciderti. Per la prima volta sono felice di avere così tante
ammiratrici."
Lord Voldemort, terrore del mondo magico inglese
non aveva la benchè minima possibilità di sopravvivere all'ondata di donne della
più svariata età che si divertirono beatamente a linciarlo, sognando nel
frattempo di essere colei a cui verrà concessa la mano del famoso
ragazzo-che-è-sopravvissuto non che vincitore di ben tre edizioni del premio
“Miglior sguardo” organizzato da Witch Weekly.
Quando, benchè il tuo incredibile
potere magico, le passaporte decidono di non collaborare
“Sei sicuro Piton che questa passaporta mi
permetterà di bypassare gli incantesimi che proteggono Potter?”
“Si mio signore, mentre facevo la guardia per quei
folli dell'Ordine ho visto che Potter usava una di queste passaporte per far
entrare in casa sua delle gallinelle abbagliate dalla sua fama e dalla sua
arroganza. La mela non cade così lontano dall'albero. L'ho sempre detto io. Tale
padre, tale figlio...”
“Bene, bene, non mi interessa cosa fa Potter nel
suo tempo libero.” Anche un essere superiore e di estrema malvagità come lui ha
un certo limite di sopportazione per il blaterare del suo Potion Master nei
riguardi di quel ragazzino.
E proprio quando Voldemort è certo di poter
sconfiggere il suo noioso nemico si ritrova su un spiaggia desolata circondata
da ogni lato dall'oceano, dove si stagliava solitario un cartello malridotto,
sul quale era ancora leggibile la scritta: “Pericolo test nucleari”.
Quando ti capita di essere assillato da
reporter per il tuo incredibile magnetismo.
“Grazie, grazie, questo suo racconto è stato
sicuramente uno dei migliori che io abbia mai sentito.”
“Sono, oh, così felice di averla intrattenuta, ora
ditemi dove diavolo si trova Potter”
“Vede signore, io ecco...Obliviate!”
E quello fu il giorno che segnò l'inzio
dell'ascesa del grande signore oscuro Klolac che, a colpi di incantesimi per la
memoria e di sorrisi ambigui, dominò la comunità magica per decenni, obbligando
chiunque ad adorarlo e a fare file chilometriche ogni mese per farsi autografare
le copie delle più famose gesta del grande Gilderoy Allock.
Quando non sai quanto sia pericoloso
vagare sotto forma di furia per le strade di New York
Il grande Signore Oscuro ridotto ad una misera
furia.
Dove fino a pochi secondi prima si ergeva la croce
di ogni mago di sangue impuro nelle isole britanniche, non rimaneva altro che
una pallida ombra che sentiva, con ogni istante che passava, scivolarle tra le
dita inconsistenti la propria vita.
"Devo fuggire e trovare il modo per riavere un
corpo, ma dove...Ma certo, in America; con tutti quegli sciamani sanguesporco
che parlano con gli spiriti troverò sicuramente il modo per risollevarmi. E
allora tutti si dovranno inchinare all'invincibile e immortale Lord Voldemort.
Muhahahahaha"
Il viaggio non fu certo trai più semplici, stare
rinchiuso nella cambusa di una nave cercando il modo di far scomparire
quell'irrefrenabile voglia di rigurgitare i propri intestini ectoplasmatici non
era propriamente quell'ingresso trionfale nel nuovo mondo che la furia aveva
dato per certo.
Stanco e debole, l'ex Tom Riddle cercò di
possedere un qualsiasi stupido babbano quando un raggio di luce lo colpì,
trascinandolo verso una qualche sorta di scatola diabolica.
“Woh, ne abbiamo preso un altro Egon. Torniamo a
casa prima che Slimer ne combini un'altra delle sue.”
NdA: Il mio cervello ormai mostra segni di pazzia
veramente preoccupanti visto cosa ne sta uscendo. Sto pensando di farne una
piccola serie sempre con il nostro povero Voldemort come sfortunato
protagonista. Nell'ultima c'è un piccolo crossover con “Ghostbusters” che è nato
dall'aver rivisto su un sito un'immagine della vecchia serie animata che vedevo
da bambino (nostalgia T_T)
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Capitolo 2 *** #2 ***
Fanfic
Quando assorbe così tanto
tempo da non permetterti di imparare a suonare.
Harry Potter e i suoi due amici
entrano con cautela nella stanza che conteneva Fluffy. Sapendo che Hagrid si era
lasciato sfuggire dalla sua boccaccia il metodo per far addormentare il cerbero,
tutto si sarebbe aspettato tranne che trovare la bestia circondata da un mare di
sangue e dai resti di quello che sembra il Professor Raptus.
In un angolo, un'arpa incantata stava
suonando una ninna nanna così stonata che persino i morti si sarebbero alzati
dalle proprie tombe con lo scopo di far finire quello strazio.
Quando ti trovi di
fronte gente più ossessionata di te
Con la sua incredibile intelligenza e
abilità il signore oscuro Voldemort è riuscito a penetrare indisturbato il
castello di Hogwarts.
“Qual'è la parola per entrare?”
Qui c'è il più crudele mago del
secolo il cui solo nome fa tremare come una foglia il più coraggioso dei suoi
nemici e questo insulso ritratto di una grassona osa giocare agli indovinelli,
frapponendosi tra lui e la sua preda, quando già stava pregustando il proprio
trionfo.
Una serie di maledizioni e l'unica
cosa che risuona nei deserti corridoi della scuola sono le urla di cieco terrore
della donna, del dipinto, di quella là insomma.
Non deve neanche mettersi a cercare
la sua nemesi che lo stupido ragazzino gli corre incontro.
Prima ancora di poter castare
l'incantesimo che cancellerà dalla faccia della terra l'unica spina nel fianco
nel grande Voldemort, il griffondoro gli caccia in mano un pesante volume e se
la da a gambe, sparendo nel suo dormitorio.
Anche un essere onnisciente come il
signore oscuro non può evitare di rimanere qualche secondo interdetto da
quest'azione, prima di lasciare che il proprio cervello inizi a ipotizzare a
mille all'ora la vera natura di quest'azione.
Questo libro non può essere altro che
un'arma, un ultimo disperato tentativo per salvarsi la pelle ed evitare di
inginocchiarsi davanti a chi gli è superiore, come è giusto che
sia.
Hermione Granger entra come una furia
nella sala comune urlando con una tale rabbia da spaventare persino gli antenati
del nostro glorioso lord.
“Giuro di obliterare dalla faccia
della terra chiunque abbia il mio li-...”
L'ultima cosa che Voldemort riesce a
vedere prima che l'eterna oscurità lo accolga è il titolo del libro: “La storia
di Hogwarts”.
Quando, benchè il tuo incredibile potere magico, le passaporte
decidono di non collaborare 2
La battaglia infuriava e nessuno dei
due contendenti era disposto a mostrare all'avversario il benchè minimo segno di
fatica o debolezza.
“Tommy caro, ho distrutto tutti i tuoi
horcrux tranne il medaglione che ho qui in mano. Sei un semplice mortale ora,
arrenditi e affronta il tuo destino”
“Mai!”
La serie di maledizioni che seguirono
quella esclamazione di rabbia e indignazione costrinse il giovane griffondoro a
lasciarsi scivolare di mano il trofeo che ruzzola a pochi passi dal Signore
Oscuro, il quale si affrettà a lanciarsi avidamente sull'ultimo frammento
della sua anima ancora esistente al di fuori del suo corpo.
Vittoria.
Aveva sognato per più di quindici
anni questo suo momento di gloria, ma tutto si era aspettato fuorchè di sentire
uno strano strattone alla bocca dello stomaco.
L'ultima cosa che ricorderà prima di
venir inghiottito dall'oscurità sarà quel muro di tori che si lancia verso di
lui, mentre tutto attorno persone festanti sventolano drappi rossi, correndo via
dal pericolo.
Quando bisogna stare attenti a quel che si
dice.
“Miei inferi, massacrate senza pietà
qualunque mago vi troviate davanti, combattete per il trionfo del grande Lord
Voldemort”
Solo quando quella massa di carne
putrescente si mosse contro di lui e i suoi seguaci, il signore oscuro si
accorse dell'errore commesso.
Quando bisogna stare
attenti ad accettare le sfide.
“Arrenditi
ragazzino, non hai alcuna speranza di battermi, io sono
invincibile”
“Invincibile eh?
Sarei pronto a scommettere che potrei batterti in qualsiasi
cosa”.
“Come ti
permetti! Potrei surclassarti in qualunque gara. Vuoi sfidarmi in una gara di
forza? Con tutti i rituali che ho sostenuto il mio corpo ha la forza di un
troll. Preferisci una gara di conoscenza? Senza la tua sanguesporco non avresti
alcuna speranza”.
“Se ne sei così sicuro, sei pronto a
darmi la tua parola per una sfida che deciderà chi prevarrà tra noi
due?”
“Io Lord Voldemort, giuro di accettare
qualsiasi sfida postami da Harry James Potter e di accettarne il suo risultato,
così sia”
“Benissimo...io, Harry James Potter ti
sfido a rimorchiare più ragazze possibili stanotte a Londra. Chi riuscirà a
portarsi a letto più donne sarà il vincitore, il perdente dovrà rinunciare alla
sua magia. Ah, e qualunque cosa ti stia passando per a testa, non vale, deve
essere una sfida pulita”.
Per una volta nella sua vita, il
signore oscuro si ritrovò a rimpiangere il numero di rituali a cui si era
sottoposto.
NdA: Seconda puntata di demenza. Non
sono molto soddisfatto di come sono uscite un paio di queste, ma andiamo avanti
XD.
Un grazie a chiunque leggerà o ha già
letto questa mia ultima pazzia. Le recensioni, anche quelle negative, sono
sempre gradite.
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Capitolo 3 *** #3 ***
Fanfic
Quando con tutto il tuo lavoro inizi a crearti dei
nemici più potenti di te
Le autorità dell'inferno erano infastidite.
L'afflusso di nuovi giocattoli...ehm anime
provenienti dal Regno Unito era in crisi.
E la ragione di tutto questo era quel umano
chiamato Tom Riddle che impazza per tutto il paese come un bambino lagnoso a cui
è stato tolto il suo giocattolo preferito per punizione.
Lui e quella banda di stupidi leccapiedi che si
porta dietro hanno mandato alle stelle le morti dei cosiddetti “buoni”, e finchè
quel branco di pecoroni ha troppa paura per uccidere qualcuno che non sia per
sbaglio, le entrate dell'inferno rimarranno così come sono.
Certo, è sempre bello vedere così tante anime
giuste inchinarsi davanti ai malvagi, ma alla lunga non rimarranno ospiti a cui
offrire permanenza in questa landa desolata.
Per fortuna c'è una soluzione semplicissima: quel
piccolo umano che ha vergogna di pronunciare persino il proprio vero nome
riceverà una bella sorpresa quando alla sua porta arriverà a bussare un bel
gruppetto di demoni.
Quando neanche la tua schiacciante
superiorità ti può salvare
Una sirena squarcia il silenzio di una tranquilla
notte londinese.
Gli ospiti dell'orfanotrofio si affrettano a
fuggire verso il primo rifugio disponibile come tante galline senza testa.
Inutili babbani, come se qualunque
stupidaggine prodotta dalla loro inutile scienza possa realmente competere con
un mago come me.
E mentre un giovane Tom Riddle andava vaneggiando
sulla stupidità dei sanguesporco e delle loro armi il pilota del bombardiere
tedesco si decide a premere il bottone sulla sua cloche.
Quando il tuo nemico può contare su armi di
distruzione di massa
Sembrava proprio che il momento dello scontro
finale fosse alle porte.
Sulla mappa del malandrino, decine di puntini
luminosi con il nome dei più pericolosi criminali del mondo magico britannico
davano assalto ai giardini di Hogwarts.
Ecco che spunta pure la sua grande nemesi , quel
Lord Voldemort scritto con un inchiostro così rivoltante che Harry si ritrova
inconsciamente a passarci sopra il pollice nella vana speranza di farlo
sparire.
Davanti agli occhi stralunati del giovane, dei
puntini rappresentanti i mangiamorte rimaneva solo una macchia informe e
innominata di colore.
Quando neanche te puoi resistere
all'incredibile potere delle fangirl
Il diario di Tom Riddle era sull'orlo di una crisi
di nervi.
Già era costretto dal suo creatore ad essere un
diario, e nessuno che non lo sia potrebbe mai capire quanto questo sia
frustrante.
Ma il dover stare qui a sentire una patetica
ragazzina che apre il suo cuore che batte solo per un altro idiota, peggio
ancora il tuo nemico giurato, può portare anche il più tenace degli spiriti
sull'orlo del suicidio.
Se dovessi sorbirmi l'ennesimo resoconto della
sua cotta mi uccido.
“Tom, a cena Harry mi ha
chiesto di passargli il pollo arrosto e le nostre mani si sono sfiorate per un
momento. Non puoi capire quanto il mio cuore abbia iniziato a battere
all'impazzata e blah blah blah blah blah blah”
Il giorno seguente l'unica
cosa che rimaneva del diario di Tom Orvoloson Riddle non era altro che un
mucchietto di carta e sui resti di quello che sembrava una copertina in
pelle.
Quando bisogna stare attenti a quel che si
dice 2
La
mente di Harry viaggiava a mille sulle ali dell'adrenalina.
Sangue
del nemico...
La
magia è un qualcosa di preciso, anche solo un piccolo errore e tutto può andare
a rotoli.
preso
con la forza...
Mentre
il sangue colava nel calderone, il giovane riesce ad allenare il bavaglio quel
tanto che basta per urlare: “Ehi, quel sangue te l'ho dato volontariamente”.
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Capitolo 4 *** #4 ***
Fanfic
Quando il tuo nemico si è preso la briga di
aprire qualche libro
“Sei sparito dalla circolazione per quasi un anno
Potter...avevi troppa paura di me e dei miei seguaci per caso?”
“Sai Tom, non ho mai incontrato nessuno che
possegga un ego maggiore del tuo, neanche quello di Silente. E no, non sono
andato a nascondermi come un moccioso, ma sono andato in cerca dell'arma
perfetta con la quale sconfiggerti”
“Tu osi anche solo pensare di riuscire a vincermi?
Non ho mai incrociato nessuno con più fantasia di te.”
“Ridi pure quanto vuoi, ma se vuoi veramente
saperlo sono stato in Cile. Bel paese, ma non sono certo andato lì per vedere il
paesaggio, no. Una delle cose che ho imparato alla scuola babbana prima di
venire risucchiato in questo mondo è che quasi ogni animale ha un nemico
naturale. Può essere vero o no, ma sono certo dell'esistenza di un certo
abbinamento. Ti sei sempre vantato del tuo legame con i serpenti, vediamo come
te la cavi contro... la Mangusta Peloduro Gigante del Cile
Quando il tuo nemico usa su di te strane
trasfigurazioni
Anche quest'ultima volèe di incantesimi tentati
dal povero giovane si infrange contro le difese del signore oscuro, tutte tranne
una, che data la violenza e la velocità con la quale è stata lanciata sequenza,
riesce a colpire il suo obiettivo proprio nel momento in cui i suoi scudi sono
collassati.
Voldemort rimane interdetto da questa magia. Non
ha mai sentito niente con quel nome.
Non osserva neppure alcun cambiamento sulla sua
persona. Niente ossa rotte, ferita sanguinante, dolore acuto, nulla di nulla...e
poi che diavolo significa trasformare in lemming?
Il terrore del mondo magico continua a ponderare
su quell'incantamento, senza neanche rendersi conto di essersi messo a
camminare.
Tutto ad un tratto è stato colto da una gran
voglia di marciare verso il Lago Nero e scoprire quanto profondo sia senza
trattenere il respiro.
Quando, con tutti i cattivi al mondo, tu
sembri essere circondato solo da idioti
“Hai capito Minus? Devi consegnare a milord
questa pozione, è di estrema importanza per la nostra vittoria finale. Ora vado
prima che Silente scopra la mia assenza da Hogwarts”.
Peter annuisce, e si avvia verso la
biblioteca in cerca del libro richiestogli dal suo padrone.
Ognuno hai suoi vizi, e senza la sua lettura
notturna de “Mago Merlino e il coniglio parlante” Voldemort non riesce a
prendere sonno.
Più tardi, dopo aver consumato la propria
cena, il signore oscuro si ritrovò a interrogare il più codardo dei suoi
seguaci.
“Allora Codaliscia, hai incrociato per caso
Severus? Gli avevo ordinato di prepararmi della pozione Sfiga Sfighis da usare
contro i miei nemici, e mi aveva detto che sarebbe stata pronta per
oggi.”
Il povero Minus sbianca totalmente e si
mette a fissare la tazzina nelle mani del suo padrone con orrore, mentre cerca
di sforzare la propria bocca a muoversi, fino a riuscire a sibilare uno
strozzato “No, mio signore” prima di lasciare la stanza il più in fretta
possibile.
GAZZETTA DEL PROFETA
Muore Voldemort, sotterrato dal crollo della tenuta in cui si stava
nascondendo. […] Secondo gli esperti interpellati dal ministero, la causa
dell'incidente può essere riconducibile alla colonia di rarissime termiti
dell'Amazzonia che si era stabilità nella magione e che aveva attaccato le
strutture portanti[...]Villa Riddle era stata nel lontano 1851 dall'architetto
magono William Augustus Potter e [...]
Quando, dopo tutto quello che hai
combinato, hai ancora una debolezza sfruttabile dal tuo
nemico
“La tua infanzia è stata molto simile alla
mia vero Tom? Quando sono andato nel tuo vecchio orfanotrofio ad indagare sul
tuo passato, mai mi sarei aspettato di incappare in una cosa simile...So che ti
sentivi solo, ma non avrei mai pensato che tu, il più crudele signore oscuro
della storia, potessi mai giocare con una bambola.”
“Be-betsy? Cosa le hai fatto
stupido.”
“Hai pure dato un nome a questo rudere? E'
ridotta così male che mi servirebbe poco per distruggerla del tutto.”
“NOOOOO! Ti prego no! Lascia stare la mia
povera Betsy...farò tutto quello che vuoi ma lasciala stare.”
“Perfetto, fai un giuramento con il quale
prometti di disperdere tutta la tua magia e di farla ritornare alla madre terra
e io ti ridarò la tua bambolina”.
“Io...io...va bene Potter, hai vinto, ma se
le hai torto anche solo un capello...”
E quello fu l'ultimo giorno in cui Tom
Orvoloson Riddle venne visto dalla comunità magica.
Secondo le ultime notizie fornite da qualche
magono in giro per il mondo, lo danno nelle vesti di un barbone che legge la
mano per guadagnare qualche soldo e si porta sempre dappresso quella che sembra
una bambola di pezza malconcia.
Quando il tuo nemico non prova tutto
il timore reverenziale che dovrebbe verso la tua persona
“Se solo Silente fosse stato in grado di
farsi crescere qualcosa in mezzo alle gambe e confrontare subito
Volde-”
“Zitto Harry, smettila di pronunciare il suo
nome.”
“E perchè dovrei? Non avrai mica paura che
il grande e cattivo signore oscuro appia dinnanzi a chiunque pronunci il suo
nome e sbatti i talloni tre volte.”
“Voldemort” Tack...Tack...Tack...
“Visto? Stai tranquillo Ron. Siamo su un aereo che
sta sorvolando l'Atlantico a 8000 piedi d'altezza.”
Se solo Harry Potter avesse guardato fuori dal
proprio finestrino sarebbe riuscito a scorgere per un attimo la sagoma di un
uomo dalla faccia serpentina e con indosso una tunica nera, prima che
precipitasse verso il basso.
NdA. Un ringraziamento a tutti quelli che hanno
messo trai preferiti questa mia fictioncina e chiunque abbia speso un paio di
minuti a recensirla. Non so quando pubblicherò la prossima salva, anche
perchè prima dovrei proprio mettermi a lavorare su un paio di fic per dei
concorsi. Alla prossima
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Capitolo 5 *** #5 ***
Fanfic
Quando il fato ti mette i bastoni, o i
babbani, tra le ruote
La vita del grande e invincibile Tom...ehm, Lord
Voldemort non poteva essere migliore.
Con la morte del vecchio pazzo i suoi nemici sono
rimasti senza la loro guida e stanno sprecando il poco tempo a disposizione
nella vana ricerca di una parvenza di organizzazione.
Le sue truppe invece non sono mai state così
numerose, frotte di nuove reclute si accalcano per baciare un lembo della sua
veste e questi raid trai babbani sono veramente una meraviglia da guardare.
“Ehi tu pazzoide, dammi tutta la grana che hai.”
Una voce decide di distrarre il mago dai propri
pensieri di tortura. Un sudicio e rivoltante essere stringe nel pugno un pezzo
di metallo, agitandoglielo sotto il naso.
Questo babbano pezzente si
sta rivolgendo al più potente mago della storia? Come osa.
La sua mano scatta subito verso la propria
bacchetta.
L'aura che lo circonda si fa
sempre più furiosa, tanto che persino il ladruncolo di strada riesce
a percepire che c'è qualcosa di pericoloso in questo strano uomo vestito
con una tunica, e in un momento di panico preme il dito sul grilletto.
Un colpo sordo di una rivoltella squarcia la
notte.
Un tonfo.
Silenzio.
Quando sembra che i tuoi nemici decidano che
la sanità mentale, per batterti, possa essere dimenticata per qualche
momento.
MUHAHAHAHAHAHA
“Ehm, Harry, lo sai che quella risata è piuttosto
inquietante...”
“Certo.”
“Ahhh...perchè stavi ridendo in quel modo?”
“Sai Hermione, stavo cercando di trovare la mia
risata crudele”
“Uhm...bene. Ma non mi hai ancora spiegato perchè
lo fai.”
“Esistono cose che normalmente non augureresti
neanche al tuo peggior nemico. Solo una persona veramente cattiva dentro
potrebbe infischiarsene e utilizzarle. E sono proprio sicuro che mandare un
migliaio di strillettere firmate da Molly Weasley a Voldemort sia una di queste.
Se non è morto stecchito nel momento in cui le ha ricevute, si sarà avada
kedavrato da solo per sfuggire a quel tormento. Sono crudele,
crudele...MUHAHAHAHAHA”
Quando anche i migliori piani possono venir
detronizzati da un piccolo dettaglio fuoriposto
Il più grande signore oscuro della storia era
ormai ridotto a una mera furia.
Il suo formidabile intelletto però non ne è
rimasto danneggiato, ed è riuscito a trovare la soluzione perfetta per
recuperare il potere perduto.
Quel folle di Silente è stato così stupido da
accogliere tra le mura della sua scuola la mitica pietra filosofale. Per lo
più, le misure da lui prese per difenderla sono così semplici da superare che
anche un ragazzino del primo anno potrebbe sbarazzarsene senza troppa
difficoltà.
Ora, se solo avesse un corpo.
Ma no, non è necessario, basterà impossessarsi del
corpo di una qualunque persona in Hogwarts e non ci sarebbe neanche stato
gusto.
Uno studente? No, troppo patetici, un mago del suo
calibro non si sarebbe mai abbassato a quel livello.
Le donne sono escluse. Quel periodo della sua vita
è chiuso. CHIUSO capito?
Vitious? Potente si, ma troppo basso. Un corpo
come quello non incute certo timore.
Raptor? M-m-ma-ma a-an-an-che no!
Piton...si, ecco il perfetto candidato. Un fedele
mangiamorte, che fa tremare ogni marmocchio che ha la sfortuna di capitargli
davanti. Silente si fida molto di lui, anche troppo.
Ed ecco che il fu Tom Riddle si getta verso il
capo del suo vecchio servitore e...è protagonista di un insolito atto di
autocombustione al solo contatto con la testa del pozionista.
Chi l'avrebbe mai detto che il più grande mago
oscuro degli ultimi cinquant'anni sarebbe perito per colpa della scarsa igiene
di un acido professore di pozioni.
Quando il sangue conta anche per
te
Il giovane Tom Riddle aveva finalmente raggiunto
la propria destinazione.
La camera dei segreti era veramente imponente,
degna del suo costruttore.
“Parlami Serpeverde, tu che sei il più grande
dei quattro di Hogwarts”
Qualcosa iniziò a strisciare fuori dall'immensa
statua del fondatore della scuola.
Un enorme serpente ricadde elegantemente sul
pavimento della sala, e, dopo aver speso qualche secondo ad assaggiare l'aria
con la lingua biforcuta iniziò a sibilare irato:” Tu, sporco mezzo-sangue,
come osi contaminare la linea del puro Serpeverde con la tua sozzura.
Muori!”
Quando prima di agire bisognerebbe spendere
un po' di tempo per pensare
Finalmente Tom Riddle era riuscito a
concludere l'addestramento per diventare un animagus.
Il giovane non vedeva l'ora di dimostrare al suo
piccolo, ma crescente, gruppo di seguaci la sua fantasmagorica forma.
D'altronde, cosa ti saresti aspettato dal futuro
più grande mago della storia? Normalmente la trasformazione rispecchia in parte
qualcosa del proprio carattere. E' raro che essa sia una creatura magica, ma chi
se non lui avrebbe avuto le capacità per diventarne una. Un enorme basilisco,
un'acromantula o chessò, un elipode (non sapeva di preciso cosa fosse, ma
aveva sentito da qualche studente di Corvonero che il ministero ne aveva pronto
un intero battaglione; dovevano essere veramente pericolosi quindi).
Con la testa piena di progetti per sfruttare la
propria forma al meglio, il caposcuola di Serpeverde iniziò la propria
trasfigurazione davanti ai suoi compagni/leccapiedi.
Ecco che i loro cuori si fsarebbero fermati per
qualche secondo e i loro respiri sarebbero restati intrappolati in
gola nell'ammirare la sua perfezione.
Perchè il silenzio continuava? Avrebbero
dovuto iniziare ad urlare entusiasti dinnanzi al suo potere. Ma perchè
tutto sembra così grande in confronto a lui?
“Ehm, era questo che doveva succedere?”
“Ma dov'è finito?”
“Cerchiamolo!”
“Maledizione, ho pestato uno scarafaggio”.
Ed è sotto la suola delle scarpe di Abraxas
Hyppolitus Malfoy che si spense la vita dell'ambizioso Tom Riddle .
NdA: E rieccoci dove ci eravamo lasciati. E' un
mesetto buono che non posto nulla, anche se su qualcosa ho lavorato. Fino a
settembre basta esami (sian lodati tutti i santi del paradiso per questo),
quindi, ispirazione e pigrizia permettendo, dovrei rimettermi in moto al 100%.
Nell'ultima ho voluto aggiungere un piccolo omaggio a Luna Lovegood che, secondo
me, è uno dei personaggi meglio riusciti della serie.
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Capitolo 6 *** #6 ***
Fanfic
Quando quelle stupide profezie
dimostrano di aver ragione
“Oggi è un grande giorno miei compagni. Con la mia
grande astuzia e il mio ineguagliabile potere sono riuscito a strappare il
frammento mancante della profezia dalla testa di quel patetico Potter”.
Sottofondo di grida di giubilo, alcuni mangiamorte
in fondo alla sala arrivano ad abbracciarsi, scoppia persino una rissa per chi
avrà per primo l'onore di baciare il lembo della veste del futuro vincitore di
questa guerra.
Un solo uomo, una nuova recluta, sembra riuscire a
ritrovare l'uso della parola e a spezzare questo momento idilliaco.
“Quindi mio signore, se anche noi tutti cercassimo
di uccidervi non saremmo in grado di farlo?”
“Siete i benvenuti a provarci. Inchinatevi davanti alla mia potenza!”
Una luce verdognola illumina la stanza e impatta con il Signore oscuro che
cade a terra esanime.
Nella confusione generale il colpevole riesce a dileguarsi e ad apparire
lontano da lì.
D'un tratto i suoi capelli biondo cenere si allungano per tingersi di nero,
gli occhi diventano verde brillante e sulla fronte spunta una bella cicatrice a
forma di lampo.
Quando gli ideali impallidiscono di fronte ad un mucchio di
galeoni e a delle ferie pagate
Il signore oscuro era solo nella cosiddetta “stanza del trono” e a giudicare
dalla sua posa miserabile e dal continuo flusso di maledizioni che gli uscivano
dalla bocca non se la stava passando proprio così bene.
Le cose sembravano girare per il meglio dopo la morte di Silente, ma da
quando quel...Potter aveva deciso di prendere le redini della situazione tutto
aveva iniziato ad andare a rotoli.
Ora Voldemort si ritrova senza uno straccio di servo che potesse leccargli i
piedi, e tutto per colpa di quell'impudente ragazzino.
Da quando aveva iniziato a blaterare panzanate riguardo paghe per i
mangiamorte, ferie e malattie retribuite, ogni suo lacchè lo aveva abbandonato
per entrare a far parte del, come l'aveva chiamato... sindacato di Harry Potter.
Come se lui, il più grande mago di tutti i tempi dovesse mettersi a dare uno
stipendio ai suoi seguaci...solo l'onore derivante da quella posizione
(prostrati ai suoi piedi) e dal fatto che stessero facendo fruttare le proprie
fortune finanziandolo avrebbe dovuto ripagarli di tutto.
Aveva sempre pensato stupido affidare la salvaguardia della propria reggia a
quell'inutile ratto, ma in un momento di bisogno non ci si può certo mettere a
fare gli schizzinosi. Maledizione.
Quando il nemico del tuo nemico non è proprio il tuo nuovo
compagnuccio di giochi
Ginny Weasley aveva i propri occhi incollati, per l'ennesima volta, sul
bicchiere del giovane ragazzo-che-è-sopravvissuto.
Nessun risultato.
Per tutto l'anno aveva continuato a rifornire l'oggetto della sua
ossess...ehm, infatuazione, di dosi sempre maggiori di amortentia, ed eccolo lì
che flirta senza ritegno con una adorante Katie Bell. Le sue scappatelle stavano
diventando l'oggetto di molti pettegolezzi per i corridoi della scuola. Luna
Lovegood, Padma Patil, Susan Bones, Daphne Greengrass, Cho Chang e altri nomi
erano ormai sulla bocca di tutti. Tutte tranne lei.
Non era possibile, quell'ultima dose conteneva una dose
così concentrata di pozione da far cadere adoranti
ai suoi piedi un intero branco d'ippogrifi.
D'un tratto le porte della sala grande si spalancarono per accogliere in
tutta la sua tracotante magnificenza un Lord Voldemort che stringeva in
mano...era un mazzo di rose rosse quello?
Il pandemonio nella stanza è totale, gli unici a indossare una maschera di
calma erano Harry e Silente, pronti all'ennesimo scontro.
Ma gli occhi del signore oscuro erano incollati su una sola persona.
“Ginevra mia, non posso più vivere senza di te. C'ho provato, ma il mio amore
per te aumenta di giorno in giorno. Non faccio altro che sognarti, ti prego
scappa via con me. Ti amo!”
E quelle signori e signore furono le ultime parole di Tom Riddle. Una valanga
di Diffindo e incantesimi vari si preoccupò che esse rimanessero tali.
Quando il tuo nemico non è così stupido quanto tu
pensassi
“Sei veramente così stupido da presentarti davanti a me senza bacchetta
Potter? Non avrai mica creduto alle baggianate che ti ha rifilato Silente
vero?”
Il ragazzo era immobile, come se non avesse sentito neanche una parola di
quello che gli era stato detto.
“Ti avevo sopravvalutato. Meglio così, salutami i tuoi genitori, Avada
Kedavra”
Quello che Voldemort non poteva sapere però era che quella particolare
maledizione e un quintale di C4 non reagivano per il modo migliore.
L'esplosione che ne scaturì potè venir avvertita fin nel nascondiglio dove
Harry Potter stava brindando alla salute di chiunque avesse inventato la
trasfigurazione e il metodo per animare un oggetto inanimato.
Quando anche le...cose più insolite possono dimostrarsi tue
nemiche
Non poteva essere altro che un orribile mostro quello che al momento
attanagliava lo stomaco di Harry Potter.
La sola vista della sorella minore del suo migliore amico che succhiava via
metà faccia al suo amico Dean Thomas era bastata perchè quella bestia si
risvegliasse e iniziasse a ringhiare il proprio disappunto.
Eccola ora risarirgli nel petto, in gola, su su fino alla sua famosa
cicatrice per poi scomparire nel nulla.
Harry rimase interdetto per qualche secondo, prima di scuotere la testa per
tornare a pensare a quanto la divisa della scuola non facesse giustizia alle
grazie di Padma e Calì.
Nelle sue stanze private, Lord Voldemort era stato costretto a dimenarsi sul
pavimento da un dolore lancinante che gli aveva aggredito il cervello, proprio
come se un mostro gli fosse penetrato in testa e gli stesse divorando famelico
la mente.
NdA: Finita anche
questa tranche. Non sono sicuro sul nome della sorella di Padma, non avendo
sottomano i libri non mi ricordo come l'hanno rinominata nella traduzione
italiana (in quella originale è Parvati). Sto lavoricchiando nel tempo perso a
qualche mio progettino, ma appena mi metto davanti alla pagina bianca mi dico:”E
ora che diavolo scrivo?” e finisco per lasciare tutto e andare a far altro.
Vorrei poi scusarmi verso tutti coloro che amano il personaggio di Ginny Weasley
visto quello che sembra un certo mio accanimento verso di lei in queste drabble.
Non ho alcuna simpatia per lei, non credendo possibile che Harry si innamori tutto d'un botto
di una ragazza con la quale avrà scambiato una parola si è no una
dozzina di volte e realizzi la bella favoletta del principe
azzurro, ma in ogni caso non sto avviando una mini persecuzione verso
di lei, è solo che mi sono balzate in testa delle situazione dove il
suo uso era per me perfetto. ^^
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Capitolo 7 *** #7 ***
Fanfic
Quando i patetici vizi dei tuoi avversari ti si
ritorcono contro
Con Silente fuori dai piedi, la strada di Voldemort verso il trionfo sembrava
spianata.
Quello che il Signore oscuro non aveva preso in considerazione però erano le
persone che dalla morte del vecchio avevano sofferto il "colpo maggiore".
L'Ordine della Fenice? Non diciamo sciocchezze. Quell'accozzaglia di
casalinghe e fifoni non era ancora uscita dalla fase del panico totale.
Harry Potter? Con la morte del suo “mentore” il giovane
aveva stranamente cambiato di 180 gradi la propria condotta, e non nel modo che avrebbe
potuto provocare guai. Sembrava proprio che il moccioso si fosse messo in testa di
recuperare tutto quello che le idee di protezione del vecchio pazzoide gli
avevano precluso. Sarebbe stato più facile trovarlo in un pub con una pinta di
birra in una mano e una ragazza nell'altra piuttosto che a sfidare il potere di
Voi-sapete-chi.
In realtà, a chi era andata meno "a genio" la scomparsa del preside
erano stati i proprietari dell'azienda di dolciumi Mielandia.
Silente era stato per decenni il loro cliente migliore, tanto affezionato che da solo garantiva il 10% circa
delle entrate dell'attività.
Voldemort si sarebbe quindi dovuto aspettare di trovarsi
alle porte della sua magione quell'armata di
Umpa Lumpa, le piccole mascotte/dipendenti del dolcificio, che chiedeva la sua testa.
Chi l'avrebbe mai detto che delle creaturine così, amanti di tutto ciò che è
dolce e zuccheroso, potessero essere così spietati contro un nemico.
Ma soprattutto, chi avrebbe mai pensato che il cioccolato potesse essere usato in quel modo, e su
quella parte del corpo...povero, povero Voldemort.
Quando dovresti realmente prestare attenzione alle parole che
dici
Per l'ennesima volta quell'impudente ragazzino era riuscito a fuggire la sua
giusta fine per il rotto della cuffia.
La rabbia per questo ultimo cocente insuccesso iniziò a farsi strada in
Voldemort, annebbiandogli la mente con una sete di vendetta insaziabile.
“Non chiuderò occhio finchè ti vedrò ai miei piedi, mentre anneghi nel tuo
stesso sangue, mi hai capito Potter?”
Una decina di giorni più tardi ritroviamo quello stesso mago oscuro,
esausto dalla mancanza di riposo causata dal suo folle giuramento, chinato innanzi
al ragazzo-che-è-sopravvissuto-e-che-è-prossimo-alla-vittoria, mentre chiede pietosamente la fine della propria ormai
patetica vita.
Quando ti ritrovi ad attaccare la persona sbagliata
Urla di puro terrore squarciano la tranquillità di una normale casa in un normale sobborgo di una
normale cittadina.
“Duddino!”
Una donna dalla lunga faccia cavallina galoppa...ehm, trotta...no, si lancia
ecco, nella cucina della sua normale
abitazione per trovare una pallida caricatura di un incrocio tra un uomo e un
serpente stagliarsi sulla misera forma del suo innocente figliolo, brandendo
nella propria mano un bastoncino di quello che sembrava tasso.
La stranezza della scena avrebbe colto di
sorpresa ogni normale persona,
ma l'unico sentimento che in quel momento aveva invaso la donna era un cieco
terrore.
Un puro e primordiale timore
così sconvolgente da far nascere un qualcosa di nuovo in Petunia Dursley, un senso
di potere che iniziò a pomparle nelle vene sempre più ferocemente.
Ogni oggetto contundente presente
nella stanza iniziò a fluttuare per aria per poi scagliarsi ad una
velocità stratosferica verso l'attonita forma di Penso-che-ormai-sappiate-chi.
Forse il signore oscuro si sarebbe dovuto
ricordare che, in casi di estremo stress e pericolo, anche una maganò è in grado
di attingere accidentalmente alla propria misera riserva magica.
Quando
tutta la tua potenza non ti risparmia da qualche scherzo
infantile
“Ssseverusss, hai portato a termine il compito che ti era sstato
affidato?”
Il citato mangiamorte si inginocchiò ai piedi del trono del proprio
signore, porgendogli una custodia di velluto.
“Sì mio signore, la bacchetta che ha commissionato è pronta. Con essa Potter
non avrà nessuna possibilità di salvezza.”
“Eccellente, attaccheremo Hogwartsss domani. Preparatevi miei fedeli, il
nossstro trionfo sssarà totale”.
xXx
Il giorno dopo i due mortali nemici si trovarono faccia a faccia nei
giardini della scuola per il più classico degli scontri finali.
“Sssei ssspacciato Potter. Prostrati ai miei piedi e prega per la tua
patetica vita”.
Il giovane sembrava non aver udito una sola parola di quanto gli era stato
ordinato, mantenendo ferrea la propria concentrazione. Solo uno strano spasmo ai
lati della bocca indicava che fosse ancora vivo.
“BENE, allora MUORI! AVADA KEDAVRA”.
Stranamente nessuna luce verde
dardeggiò verso il ragazzo che non cadde a terra esanime.
La bacchetta del signore oscuro invece lanciò un acuto gridolino prima di
trasformarsi in una paperella di gomma.
Preso com'era ad osservare stupidamente la propria mano, Tom Riddle non si
accorse del raggio mortale che stava viaggiando verso di lui, prima di
consumarlo completamente.
Nella massa di persone festanti per l'insperata vittoria, nessuno notò due
teste rosse bisticciare tra loro.
“Te l'avevo detto o no Forge che avrebbe funzionato? Ti avevo detto che
sarebbe stato lo scherzo migliore della storia ma tu noooo, un mago del calibro
di Tu-sai-chi non ci sarebbe mai cascato. Ora mi devi 10 galeoni”.
Quando il tuo nemico presta veramente attenzione a quello che gli viene
detto
“Aspetta solo un secondo, mi stai veramente dicendo che i gufi del servizio
postale possono rintracciare qualunque persona in qualunque luogo della terra, purche' sia viva?”
“Onestamente Harry, te l'avrò detto decine
di volte che è così, l'ho letto in..”
“Sì, si Hermione, ora mi ricordo, bei libri
anche...ora scusami ma ho qualcosa da fare”
Con queste parole Harry Potter scomparve
dalla sala grande per non essere più visto dai suoi compagni di classe fino a
cena.
“Ma allora Harry, dov'eri sparito? Hai
saltato tutte le lezioni, ormai siamo vicini ai nostri M.A.G.O, non puoi saltare
ore così indispensabili”.
“Tranquilla Hermione, c'è una ragione
perfettamente logica per la mia assenza”.
“Ah sì? E quale sarebbe?”
“Ti ricordi quello di cui abbiamo parlato
stamattina? Sono solo andato in guferia a chiedere a Edvige e agli altri gufi di
consegnare delle cose in giro”
“Cosa?”
“Oh, semplicemente delle fiale della pozione
che Neville ha fatto l'altro ieri, di quelle che corrodono la pelle al solo
contatto. Immagino che Voldemort sia stato veramente felice di ricevere quelle
pozioni invece di quelle che Piton gli manda settimanalmente”.
NdA: No, non sono morto, solamente che, tra esami universitari e mancanza di
voglia e ispirazione, ho ignorato un po' lo scrivere fanfiction.
Ora però mi sono rimboccato
le maniche e sto cercando di riprendere il ritmo perduto.
Ringrazio tutti quelli che
stanno comunque seguendo questa serie, soprattutto a tutti quelli che hanno
perso qualche secondo della loro giornata per recensire xD.
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