After five years...

di Misaki99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo primo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Capitolo primo ***


 
Capitolo 1
 
Dopo cinque anni mi ritrovavo di nuovo fuori casa sua, dopo averla lasciata e spezzato il cuore ero di nuovo li, per fare cosa non lo sapevo neanche io. Vi starete chiedendo io chi sia, ebbene mi chiamo Edward Cullen sono uno stupidissimo vampiro che vive una non vita da più di cento anni, ed ha perso per la sua testardaggine l’unica cosa bella della sua esistenza.  Adesso mi ritrovo a fissare questa casa, che ha tutta l’aria di essere disabitata, ma perché? Pensavo che Alice non riuscisse a vedere il futuro di Bella perché è stretto contatto con i licantropi, invece questa casa è vuota non c’è neanche l’ombra di Charlie, suo padre. Compongo il numero di mia sorella e avvio la chiamata, sperando che possa darmi delle risposte:
«Edward allora l’hai trovata? » 
«Alice non so cosa stia succedendo, non c’è nessuno in questa casa neanche Charlie» 
«Non so che dirti, forse saranno andati alla riserva, mi dispiace io non riesco a vedere niente»
«Va bene grazie Alice, proverò ad aspettare che ritornino»
Dopo più di due ore una voltante della polizia si ferma davanti alla casa, sarà sicuramente     Charlie, ma l’uomo che scende dalla vettura è  solamente l’ombra del Charlie che conoscevo. Sembra invecchiato di dieci anni, il viso scavato e lo sguardo stanco, i capelli neri oramai sono bianchi e sembra essere dimagrito molto. Cosa gli è successo?
Guarda malinconicamente l’abitazione e con passo titubante si avvicina alla porta ed entra, sembra che la sola vista della sua casa gli arrechi dolore, lentamente troppo lentamente sale le scale e si ferma davanti alla porta della camera di Isabella. Si ferma forse per pochi secondi, ma sembrano anni, solo quando finalmente si decide ad entrare, noto delle lacrime che gli rigano il viso ed in quel momento pronuncia le parole che mi fanno morire per la seconda volta.
«Bells piccola mia perché te ne sei andata? »
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Edward

Dov’è Bella?
Questa è l’unica cosa sensata che riesco a pensare, da quando ho sentito da Charlie pronunciare quelle parole. Nella sua mente ha ripercorso tutto il dolore di Bella, nei due mesi successivi alla nostra partenza fino ad arrivare ad una mattina in cui era sparita e con lei tutte le sue cose, non aveva lasciato nessun bigliettino o lettera niente, sparita nel nulla. Sono cinque anni che la cerca senza nessun risultato, ma non si arrende come può un padre arrendersi alla scomparsa della figlia?
Nella sua mente ripensa a tutto ciò che ha fatto per rintracciarla per sapere se almeno sta bene, ha smosso mari e monti,ma nulla sembra che sia stata inghiottita dalla terra.  Mentre sono perso nei miei pensieri , sento il cellulare squillare è mia sorella, forse anzi lo spero ha qualche novità.
«Ed ho appena avuto una visione, Billings Montana è lì che si trova»
«Alice grazie,  davvero! »
«Di niente fratello, comunque Carlisle vuole parlarti te lo passo»
«Edward sono io»
«Dimmi Carlisle»
«Volevo dirti che dovresti parlare con Charlie, ha il diritto di sapere dove si trova sua figlia.Noi ci troviamo già in viaggio per il Montana,potremmo incontrarci ed andare tutti insieme da lei,che ne dici? »
« Cosa gli dirò? Non posso presentarmi da lui e dirgli “Ehilà Charlie sai comunque bella si trova nel Montana,che ne dici di andare insieme ho voglia di rivederla”, cercherebbe di uccidermi e i problemi inizierebbero a sorgere nel momento in cui una sua pallottola non mi farebbe il minimo graffio» Affermo ironico.
«Senti tu prova a spiegargli tutto e vedrai che alla fine verrà con noi, ricordati è pur sempre un padre che non sa dove sia sua figlia»
«Spiegargli tutto, Carlisle hai per caso iniziato a fare uso di droghe? Pensi davvero che potrei mettere Charlie in pericolo a tal punto rivelandogli tutto su di noi? »
«Non gli succederà niente, al massimo penserà che tu sia pazzo e ti caccerà di casa»
«Va bene, ci proverò. Se dovesse andare tutto come previsto ci vediamo fra due giorni a Billings»
Due giorni dopo
Sono insieme a Charlie siamo appena arrivati nel Montana e ci stiamo dirigendo a Billings, spiegargli la verità è stato più semplice del previsto, beh a chi voglio darla a bere. All’inizio appena mi ha visto ha cercato di spararmi, quando ha capito che non avrebbe funzionato, mi ha gentilmente cacciato di casa usando appellativi che non sto qui a ripetere, ma mi è bastata solo una frase per farlo calmare:
“So dov’è tua figlia”
Mi ha guardato come se fossi la sua unica speranza, mi ha fatto accomodare in casa e gli ho spiegato tutto, in un primo momento lo shock è stato troppo grande che mi è svenuto direttamente tra le braccia. Quando è rinvenuto mi ha fatto mille domande ed alla fine mi ha chiesto:

Inizio Flashback
«Senti Cullen tu non mi piaci hai fatto del male alla mia bambina e secondo me tu sei l’unica causa del suo allontanamento, ma sei anche l’unica persona che può dirmi dove si trova. Quindi ho deciso di sotterrare l’ascia di guerra, almeno per il momento, dove si trova mia figlia? »
«In Montana»
«Va bene, grazie ora se vuoi scusarmi devo preparare tutto l’occorrente per partire»
«Charlie veramente penso che dovremmo andare insieme, il resto della mia famiglia ci aspetta a Billings»
«Non mi sembra il caso che mia figlia rivedi tutti voi, dopo quello che le avete fatto. Anche se pensandoci obbiettivamente andare da solo non mi sembra l’idea più saggia, se non si è fatta viva per cinque anni un motivo ci sarà e sinceramente potrebbe succedere di tutto, quindi avere con me un’intera famiglia di vampiri potrebbe far comodo» mi risponde ironicamente.
«Bene ho già prenotato un volo per le 20 di stasera, sono le 18.30 se vuoi iniziati a preparare io intanto vado a caccia»
«Caccia? » E’ vero non sono abituato a dover spiegare come mi “nutro”.
«Beh come dire vado a cenare» Rispondo imbarazzato.
Mi guarda annuisce e sale sopra silenziosamente, lo comprendo un po’ troppe notizie da metabolizzare.
Fine Flashback


 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Pov Edward

Appena arrivati a Billings ci siamo riuniti con la mia famiglia e siamo andati alla ricerca di Bella, anche se in questo posto nessuno sembri conoscere Isabella Swan. In questo momento ci stiamo dirigendo in una piccola tavola calda della città per chiedere informazioni, ad attenderci dietro al bancone troviamo una donna paffutella con un gran sorriso ad accoglierci.

«Buongiorno benvenuto al Momi’s, come posso aiutarvi?»
« Salve buongiorno le vorrei chiedere un’informazione, se possibile» Chiede Charlie con il suo tono da poliziotto, ah questa deformazione professionale.
« Prego, mi dica se posso esserle utile»
«»Sto cercando una mia parente che dovrebbe vivere proprio in questa città, si chiama Isabella Swan»  Domanda mostrandogli una foto,scattata da me, di Bella il giorno del suo diciottesimo compleanno.
«Beh nella nostra città c’è solo una donna che si chiama Isabella, ma il suo cognome è Turner non Swan. Non saprei dirle se corrisponde alla ragazza nella foto, poiché qui in paese nessuno ha mai visto di persona la signora Turner.»
« Come nessuno l’ha mai vista di persona?»  Domando io stupito.
« Si, nessuno l’hai mai vista. Girano molte voci sia su di lei che su suo marito.» Cosa?
«Marito?»
« Si il marito di Isabella, il Signor Turner, possiede quasi tutte le attività del paese inoltre è il proprietario della fabbrica Tessile della città. Sono persone molto facoltose, ma altrettanto strambe. Non li si vede mai in paese e non partecipano mai agli eventi che si tengono qui a Billings, nonostante tutto sono molto generosi, versano ogni anno un cospicuo assegno al nostro orfanotrofio, inoltre coloro che lavorano per loro non si sono mai lamentati»
«Sa per caso dove abitano?» Continua a chiedere Charlie, con gli occhi che gli luccicano dalla speranza, mentre io e la mia famiglia restiamo in disparte ad ascoltare la loro conversazione.
«Vivono in una villa poco lontana dalla città, se volete vi scrivo su di un bigliettino. Con la macchina ci vuole un’oretta di viaggio, la riconoscerete subito è una villa immensa con un parco annesso. Ecco a lei » Dice porgendo il bigliettino a Charlie con l’indirizzo.
«E’ stata molto gentile la ringrazio, buona giornata»
« Buona giornata a lei e arrivederci»

Cosi dicendo usciamo dal Momi’s  e ci fermiamo vicino alle due auto che abbiamo noleggiato.

« Allora è strano che nessuno abbia mai visto questa Isabella, quindi potrebbe anche essere lei ma ci sono molte cose che non tornano. Perché non si è mai vista in paese? E se pure si trattasse della nostra Isabella, cos’è questa storia del marito miliardario?»  Cerca di trovare qualche risposta Carlisle.
«Beh l’unica soluzione per toglierci ogni dubbio è andare a quest’indirizzo» Esclama Emmett e con queste parole rientriamo nelle rispettive macchine e ci dirigiamo a casa della Signora Turner.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


 
Pov Edward

Manca poco, fra pochi istanti la rivedrò. Mentre ci avviciniamo alla villa sento un odore diverso, delle presenze ma non ci sono cuori che battono…o forse si se ne sente uno che batte più veloce del normale. Questo può voler dire solo una cosa, ci sono due vampiri in quella casa.
«Carlisle lo senti anche tu? »
«Si, Edward ci sono dei vampiri in quella casa, ma non solo sento anche un’altra presenza con un battito cardiaco fin troppo accelerato»
«Beh cosa stiamo aspettando andiamo a scoprire se li c’è la mia migliore amica» Esclama Alice
Mentre stiamo per bussare il campanello, la porta si apre da sola rivelando un vecchio cameriere che ci accoglie.
«Prego Signori, i miei padroni vi stavano aspettando» Aspettando? Come facevano a sapere del nostro arrivo?
Il domestico ci scorta per un lungo corridoio, fino ad un salotto molto elegante, su di un divano vediamo due figure…Isabella e un vampiro che dolcemente l’abbraccia?
«Benvenuti nella mia umile dimora, io sono Ryann Turner e lei è la mia sposa Isabella, anche se penso che con lei le presentazioni non siano necessarie» Afferma ghignando e stringendo più a sé Isabella.
«Bells piccola mia sei veramente tu? » Le chiede Charlie ed è in quel momento che Bella alza il viso e ci fissa, i suoi occhi non sono più color cioccolato bensì color ambra come i nostri. E’ bellissima stretta nel suo tubino nero che ne evidenzia tutte le forme, non sembra più la ragazzina che ho conosciuto ma una donna stupenda. Si avvicina piano a suo padre, per poi stringerlo fra le sue braccia e singhiozzare, ma dai suoi occhi non scende neanche una lacrima.
«Si papà sono io, mi sei mancato tanto»
Se non fosse per il suo cuore che batte, penserei che Isabella sia diventata una di noi, ma allora cos’è veramente?
«Figlia mia dove sei stata in questi anni, ti ho cercata in lungo e largo, ma non sono mai riuscito a trovarti»
«Sono io che non ho voluto farmi trovare, mi dispiace moltissimo per il dolore che ti ho arrecato. Sarei voluta ritornare da te,ma non ho potuto. Permetti che sia io ora a farti una domanda, posso sapere perché con te vi è tutta la famiglia Cullen? » Non vi è astio nelle sue parole, ci guarda con indifferenza come se di noi,come se di me non gli importasse più nulla. Forse sono arrivato troppo tardi?
«Vedi Bells sono stati loro a cercare me e sono stati loro a trovarti, quindi se ti ho rivista lo devo principalmente a loro. » Afferma guardandola e lei in risposta annuisce guardandoci in modo interrogativo, si avvicina anche l’altro vampiro che tende la mano a mio padre.
«Quindi penso che io debba ringraziarvi, per aver fatto rivedere mia moglie e suo padre. La mia testarda consorte per il momento non aveva il coraggio di andare da suo padre,pensava che non l’avrebbe perdonata per essersene andata, quindi la ringrazio Signor Cullen»  Dichiara stringendo la mano a Carlisle e ritornando poi ad abbracciare la mia “ex” fidanzata.
«Non vorrei interrompere le presentazione, ma penso che tutti vogliano capire il perché del cambiamento di Isabella.Non penso tu sia una vampira, perché sento il tuo cuore battere, ma non puoi essere neanche un’umana, allora cosa sei ? » Interviene Alice,ponendo la domanda che nessuno osa fare.
«Penso sia meglio che ci accomodiamo è una lunga storia, Roran tu puoi ritirarti se qualcuno ci cerca digli che al momento siamo impegnati» Afferma Bella congedando il domestico.
«Allora…quando Edward se ne andò, papà penso che ti ricorderai del mio stato ,stavo male non mangiavo, non uscivo, insomma non vivevo. La situazione stava degenerando avevo pensato molte volte al suicidio, ero depressa e non vedevo nessuna via d’uscita dal quel tunnel buio in cui ero entrata. Una mattina mi svegliai e decisi che così non potevo andare avanti, certo il dolore dell’abbandono me lo sarei portata addosso per sempre, ma volevo vivere o per lo meno sopravvivere, non volevo abbandonarmi al dolore senza non aver combattuto. Decisi quindi di andarmene, preparai le valigie in fretta e furia e presi il primo volo disponibile, non vidi neanche la destinazione. A mente fredda mi sono pentita del gesto compiuto, non avevo pensato alle conseguenze che le mie azioni avrebbero avuto sulle persone a me care. Giunsi a San Francisco non sapevo dove andare, presi una stanza in un motel con i pochi risparmi che avevo, lì incontrai delle persone gentili che mi offrirono un lavoro in una piccola tavola calda, era un nuovo inizio. Le cose però furono più difficili del previsto, cercavo di sopravvivere ma combattere con la depressione non era per niente facile, se voi ci vogliamo aggiungere il senso di colpa per abbandonato mio padre senza dirgli nemmeno dove ero diretta, la situazione non migliorava di certo. Iniziai a frequentare locali notturni, bevevo fino a svenire iniziò così una lenta discesa verso l’autodistruzione. Mi risvegliavo ogni mattina vicino ad un ragazzo diverso, non ricordavo nemmeno i loro volti, tutt’ora non ricordo il ragazzo con cui persi la verginità, mi facevo ribrezzo come donna. Una sera in un bar incontrai un uomo molto più grande di me, che mi fece provare per la prima volta della cocaina, di lì in poi iniziai a toccare il fondo sempre di più, andavo a letto con chiunque solo per avere una dose, persi il lavoro, persi il monolocale che avevo affittato, non avevo più niente . Una sera come al solito mi trovavo in un bar, trovai un tizio disposto a vendermi molta quantità di droga, non avevo soldi per pagarlo e inizio a picchiarmi selvaggiamente, nessuno osava intervenire, insomma chi avrebbe mai difeso una puttana? Nessuno. Ad un certo punto sbattei la testa così forte sul marciapiede, iniziai a perdere molto sangue e da quel punto in poi ho ricordi molto sfocati…»
«Se permettete continuo io, sono un vampiro che si nutre di sangue animale come voi, quella sera la fortuna volle che mi trovassi a passare di lì, la vidi li sola a terra in una pozza di sangue, sentivo il suo cuore battere sempre più lentamente. Non so perché ma non potevo lasciarla morire, non me lo sarei mai perdonato, mi guardava con i suoi occhioni come se stesse guardando un angelo, voleva essere salvata. Durante la trasformazione qualcosa però è andata storta, non si è risvegliata dopo tre giorni bensì dopo uno. Il suo cuore batteva ancora anche se più velocemente, esteriormente è una vampira, però può nutrirsi anche di cibi umani, può procreare e ha quasi la stessa forza di un vampiro normale. Non riuscivo a spiegarmi tutto ciò, dopo la trasformazione decidemmo di trasferirci, e dopo pochi mesi ci sposammo. »
Nessuno riusciva a credere a tutto ciò, eravamo sotto shock. Nessuno osava parlare, quante cose aveva dovuto subire la mia Bella? Troppe. Ma una domanda mi sorgeva spontanea: perché si erano sposati?
«Scusate se ve lo chiedo, ma perché vi siete sposati ? Non per essere indiscreta, ma non sembrate proprio marito e moglie» Fu’ Rose a porre la domanda e menomale io non ci sarei mai riuscito, troppo spaventato dalla risposta.
«Provengo da una famiglia molto antica di vampiri, dove ci sono delle regole molto ferree per chi trasforma un umano. Dopo la trasformazione sei obbligato a sposarti con la persona, questa è una delle regole del mio club. Anche se per me non è stato un così grande sacrificio, sono sposato con una bellissima vampira e mentirei se dicessi che per Isa non nutro un forte sentimento, purtroppo non ricambiato, ma non mi arrendo ho l’eternità per conquistarla» Afferma dolcemente guardando la sua consorte con amore, lei in risposta punta il suo sguardo al pavimento non rispondendo.
«Oddio ho bisogno di area! » Charlie ha una faccia talmente bianca, ci fa quasi concorrenza ed in un secondo sviene.
«Papà, papà, su su non farmi spaventare svegliati! » Bella si accascia a terra al suo fianco, mettendosi in ginocchio e facendo così intravedere il suo splendido corpo, oddio sarà una giornata molto molto lunga!

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5
 
Pov Bella


Quando alcuni dei miei domestici, mi hanno avvertita che vi erano dei forestieri che in città stavano facendo domande su di me, non ci ho dato molto peso, però nel momento che hanno menzionato il mio cognome da nubile ho iniziato ad insospettirmi. Tutto mi aspettavo fuorché ritrovarmi mio padre davanti, con tutti i Cullen al seguito e sinceramente non capisco ancora il perché della loro presenza.
Mentre cerco di far riprendere mio padre dallo shock di tutte queste notizie, sento uno sguardo che mi perfora la schiena e non mi spiego il motivo di uno sguardo così intenso.

«Su papà riprenditi, caro potresti gentilmente prendermi un po’ di acqua in cucina? »
«Si certo, vado subito»
Schiaffeggio dolcemente le guancie di mio padre, per farlo riprendere un po’ e infatti dopo pochi secondi, con un po’ di difficoltà riapre gli occhi e barcollando si rialza.
«Ecco qui beva un po’ d’acqua fredda, si sentirà meglio » Esclama Rayn porgendogli il bicchiere.

«Altro che acqua ci vorrebbe un qualcosa di bello forte, sinceramente è molto da metabolizzare tutto insieme; ho  scoperto che l’ex ragazzo di mia figlia e la sua famiglia sono dei vampiri, mia figlia scomparsa da cinque anni è anch’essa una vampira, ma la cosa più sconcertante di tutte e che è pure sposata. Beh caro Rayn dovremmo fare un bel discorsetto, vampiro o meno se mia figlia soffre non ci sarà posto dove tu possa nasconderti. Ora però voglio sapere, perché Bells tu non mi abbia cercato in questi anni, sai quanto io abbia sofferto nel non sapere se stessi bene o meno? Quante volte io abbia pensato, che ti fosse capitato qualcosa? So di non essere stato un padre modello, però nessun genitore merita di stare cosi in pena, penso di meritarmi una spiegazione »

Al suono di quelle parole cosi dure, ma al contempo vere sento gli occhi lucidi, vorrei piangere ma purtroppo non mi è più concesso.

«Papà so di averti ferito e deluso, mi dispiace se in questi anni non ho potuto farti avere mie notizie. Tu sei il padre migliore che io potessi desiderare, ed è per questo che ti ho allontanato non potevo metterti in pericolo, i volturi sanno che io sono una vampira “normale”. Se sapessero che sono una mezza-vampira con dei poteri, vorrebbero a tutti i costi avermi nella loro famiglia e farebbero di tutto, anche toccare le persone a me care. Non posso permettere che facciano del male alla mia famiglia, e nonostante il dolore costante con cui convivo nel non poter vedere ne te ne la mamma, avevo deciso di non sentirvi mai più, ma di farvi almeno vivere» Termino guardando mio padre con il  dispiacere negl’occhi, l’unica cosa che non avrei mai voluto nella vita era deluderlo, ma per me la sua sicurezza viene prima di tutto.

«Bells se tu avessi provato a spiegarmi come stavano le cose, forse avremmo potuto trovare qualche modo per poterci sentire o vedere» Controbatte lui.

«Papà se ti avessi rivelato tutto, ti avrei messo ancora di più in pericolo. Infatti vorrei una spiegazione da voi, come avete potuto rivelargli tutto ciò che riguarda la nostra natura, senza pensare cosa comporti una simile scelta. Non per mancarvi di rispetto, ma sinceramente non capisco il perché di una simile decisione ne il perché della vostra presenza nella mia casa, siete stati voi a sparire dalla mia vita e vorrei capire cosa vi porta da me, dopo cinque anni penso di meritare una spiegazione »

Dopo cinque anni cosa vorranno mai da me?
 

 
 
 

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