Pouring harder than rain disasters di kymyit (/viewuser.php?uid=36835)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Day 1: Zombie Land ***
Capitolo 2: *** Day 2: Who knows, maybe... ***
Capitolo 3: *** Day 3: Farewell ***
Capitolo 4: *** Day 4: Damsel in distress ***
Capitolo 5: *** Day 5: Sopping Mess ***
Capitolo 6: *** Day 6: When comes the storm ***
Capitolo 7: *** Day 7: Paparazzi ***
Capitolo 1 *** Day 1: Zombie Land ***
wg
Signore e signori, data l'astinenza da Laguna, ho deciso di proporre la
Weiszguna Week. Tutti i dettagli qui: Tumblr e qui Twitter.
Non è che ci siano grandi dettagli...
Siamo al 4 di Luglio e quindi, letto alla giapponese, 74, ovvero il cap
incriminato in cui 'sti due hanno modo di... conoscersi meglio? XD
Buona lettura!! ^^
Pouring harder
than rain disasters
Zombie
Land
(Tears/Gun)
Un'onda di mugolii e lamenti sovrastò il silenzio, un oceano
di corpi putrefatti dall'odore dolciastro e nauseabondo. Laguna si
chiuse il naso, sopraffatto da quella visione di corpi che si muovevano
sconnessamente, innaturalmente, emettendo orribili rumori d'ossa e
putridume. Ogni parte del suo corpo n'era disgustata, ogni suo senso
affetto e disturbato. Se li avesse attaccati frontalmente, non ce
l'avrebbe mai fatta, semplicemente erano troppi. L'unica soluzione era
farli piangere e ridurli in semplici e immobili pozze d'acqua, ma come?
I non morti non piangono e tagliarli a pezzi avrebbe solo aumentato il
numero di cose striscianti e ripugnanti che l'avrebbero sopraffatto.
Si appoggiò a una parete di pietra, soppesando le opzioni
rimaste. Non ne aveva poi molte...
Un fischio da sopra di lui lo fece scattare. Una sfera luminosa piovve
dal cielo come una meteora nel mezzo dell'oceano di morti. La
deflagrazione investì ogni cosa, bruciando tutto, un'enorme
pira funeraria che non lasciò altro che cenere e acre fumo.
Laguna si coprì nuovamente il naso e tossì un
paio di volte, con le lacrime agli occhi.
-Stai piangendo?-
Si voltò, Weisz era accovacciato sul muro, sopra di lui.
Se dapprima lo Spirito dell'Acqua si sentì sollevato, poi
riprese l'altro a muso duro.
-Ti avevo detto di tornare sull'Edens!-
-Ci sono tornato.- replicò Weisz -Ho preso una cosetta e
sono tornato.-
Laguna borbottò qualcosa riguardo alla sua incoscienza e
l'altro saltò giù, portandoglisi al fianco e
mettendogli un braccio sulle spalle.
-Non ti avrei mai lasciato indietro, lo sai.-
Le labbra di Laguna si schiusero in un leggero sorriso che
però mal celava la preoccupazione.
-Lo so.-
-Torniamo a casa.- concluse Weisz. I due s'incamminarono, lasciandosi
alle spalle l'incendio, lasciandosi alle spalle quel paesino maledetto
e quel pianeta aberrante.
Tornarono sull'Edens Zero.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Day 2: Who knows, maybe... ***
Who knows, maybe...
(Chess/Hair)
Weisz si terse il sudore
dalla fronte e riprese a concentrarsi sullo strumento che stava
riparando. Gli serviva un cacciavite dalla punta molto più
fine per terminare di smontare uno dei pezzi, perciò si
sporse oltre il letto per recuperarlo dalla mensola. Nel farlo, non
poté non soffermarsi a guardare Laguna, che dormiva
tranquillo e beato sotto le sue lenzuola. Non lo aveva svegliato prima
e non lo fece neppure in quel momento, aveva un'aria così
calma e riposata, che gli dispiaceva infastidirlo.
Si guardò intorno, osservando una ad una le ragazze dei suoi
poster... aveva sempre pensato che un giorno si sarebbe accasato con
delle bellezze di quel tipo. Magari una brunetta delicata con le
lentiggini o una bionda energica... aveva fantasticato molto su queste
cose, ma gli era anche capitato di immaginare sua madre che (nella sua
immaginazione) conosceva la fidanzata di turno. Spesso con risultati
esilaranti, altre volte assurdi, ma il filo comune era il desiderio che
lei approvasse, che fosse fiera di lui.
Che ci fosse per lui.
Tornò ad osservare Laguna. Lo Spirito dell'Acqua aveva le
labbra schiuse e respirava ritmicamente, piano. I suoi capelli lisci e
sottili color del mare erano sparsi sul cuscino tutt'intorno alla
testa, in modo diverso dal solito, in modo squisitamente diverso e
scomposto. Era bello vederlo mentre perdeva la sua stoica calma, era
bello scorgere l'imperfezione dietro la composta perfezione, era...
bello. Punto. Gli accarezzò il capo, sorridendo nel sentirlo
mugolare e
mormorare qualcosa. Fra le altre cose anche un "Weisz ti uccido...
" , ma dettagli, era normale
amministrazione.
-Sono sicuro che ti sarebbe piaciuto.- disse piano, sorridendo e
stringendo il ciondolo di sua madre fra le dita. -Chissà...
se troveremo Mother, forse potrò presentartelo... -
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Day 3: Farewell ***
Farewell
(Pendants)
-Eri qui,
allora.-
Weisz si voltò piano, lo Spirito dell'Acqua lo
aveva raggiunto nel parco della Edens Zero.
-Che c'è?-
-Niente, volevo solo sapere dov'eri finito.- rispose. Non
aveva un concreto motivo per cercare l'altro, ma non lo vedeva da
quella mattina, ed era incuriosito. -Credevo che
il corpo di Valkyrie fosse rimasto a Sun Jewel... -
disse osservando il monumento davanti a sé, costituito da
due spade incrociate su una base in pietra riportante il nome
dell'androide. Tutte intorno erano state lasciate delle piccole offerte
da parte di un po' tutto l'equipaggio. Ovviamente, mancavano quelle di
chi era entrato a far parte della ciurma della corazzata spaziale solo
di recente e, a dire il vero, era la prima volta che Laguna la
osservava con attenzione.
-Sì, infatti è così, ma
abbiamo deciso di costruirle questa scultura nel luogo
che tanto amava.- rispose Weisz -E' da un po' che ci penso.-
-A cosa?-
-Noi umani abbiamo bisogno di questo genere di cose... -
continuò il biondo giocherellando col ciondolo di sua madre
-Anche se a volte, ci servono per essere abbandonate.-
Laguna inarcò il sopracciglio.
Weisz sospirò.
-Lasciare un dono è anche un modo per affrontare
la morte di qualcuno... e andare avanti.-
Lo Spirito dell'Acqua tacque.
-Senza rendermene conto... io sono andato avanti... ma non
ho mai davvero detto addio a mia madre. Vorrei dirle: ora sto bene, ma
immagino potrò davvero farlo in un'altra vita.-
-Anch'io... - disse piano l'altro, osservando il proprio
pendente -Non gli ho mai detto addio. Pensavo che facendolo sarei
impazzito. Sono stato egoista.-
Weisz scrollò le spalle.
-Non è egoismo quello... ma adesso... -
-Adesso gli direi anche io: ora sto bene.-
I due si guardarono, poi, come a leggersi dentro, si
avvicinarono alla tomba di Valkyrie e vi appesero i pendenti, insieme.
-Noi troveremo Mother.- disse Weisz, osservando i monili.
Laguna lo strinse a sé, cercando conforto nel
contatto fra loro. Quello che sarebbe successo una volta trovata Mother
era un'incognita spaventosa. Weisz avrebbe potuto forse riavere sua
madre, ma lui? Cosa sarebbe successo a loro due? Forse non voleva
davvero saperlo. Voleva pensare al presente e salutare il passato, ma
voleva anche riparare quest'ultimo e per fare ciò, il potere
era solo nelle mani di Mother.
-Addio... - disse piano, sorridendo tristemente e
intrecciando le dita con quelle di Weisz. Lasciarono il parco insieme,
tenendosi per mano, in silenzio.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Day 4: Damsel in distress ***
wg2
Note:
Io davvero non so perché Ava Max mi ispiri le Weiszguna o i
sexy Laguna in generale... sul serio... Ma è così
u.u Questa storia non è legata alla prima, quindi Laguna non
è diventato lunatico o cose simili.
Damsel in Distress
(Arsenal/Sword)
No
damsel in distress, don't need to save me
Once I start breathin' fire, you can't tame me
And you might think I'm weak without a sword
But if I had one, it'd be bigger than yours
(Kings & Queens, Ava Max)
Lo Spirito dell'Acqua si lasciò condurre fino
all'infermeria, ma sulla porta si separò bruscamente da
Weisz.
-Faccio da solo.- disse secco, per poi rischiare di finire a
terra. Aveva ferite non da poco, anche se non gravi.
Il biondo restò a guardarlo ancora con la mano alzata, senza
capire, mentre la porta si chiudeva alle spalle dell'altro. Laguna non
parlò molto per tutto il giorno, preferendo chiudersi nel
suo silenzio piuttosto che dirgli cosa diavolo avesse fatto di male. A
dire il vero, Weisz ritenne di non aver fatto proprio nulla, anzi. Ad
un certo punto sentì di non sopportare più
quell'ingrato comportamento, perciò lo seguì nel
nel corridoio degli alloggi e lo bloccò fra sé e
il muro.
-Che diavolo ti prende?!- domandò a denti stretti.
-Non ci arrivi da solo?- replicò lo Spirito
dell'Acqua, anche lui stringendo i denti. -Perché sei venuto
ad aiutarmi?-
-Scusa?!-
-Perché sei venuto ad aiutarmi, quando ero
capacissimo di risolvere la cosa da solo?-
-E' per questo che sei incazzato? Non posso preoccuparmi per
te?-
Laguna si liberò con un gesto secco.
-Cosa vedi quando mi guardi?-
-Non capisco dove vuoi- -Rispondi.-
-Vedo te.-
-No. Tu non vedi me. Tu vedi il trucco, vedi il fuori e
dimentichi che non sono una fidanzatina da proteggere!-
-Cosa?! No!- esclamò costernato Weisz -Non sei
minimamente una fidanzatina!-
-Sicuro?-
Weisz restò a fissarlo come se avesse detto
qualcosa di totalmente assurdo.
-Ti da così fastidio che qualcuno ti protegga?-
Laguna lasciò cadere le spalle: era
così di coccio!
-Non voglio che pensi che non possa far nulla senza te che
accorri in mio soccorso, Arsenal. Ero uno degli Element 4, ti ricordo.
Un gradino sotto Drakken Joe.-
-NON E' AFFATTO COSI'!- sbottò a quel punto Weisz
afferrandolo di nuovo e confrontandolo a muso duro, facendo cozzare le
loro fronti. -Smetti di usare Drakken Joe come parametro di misura!-
-Tu stai dimenticando la mia forza!-
-Ma... -
Il biondo indietreggiò.
-No... non è vero... -
Non lo era... non era sicuro almeno.
-Quindi è così.-
-Preferiresti ti lasciassi morire mentre combatti?- Weisz
rigirò la frittata.
-Non è quello che ho detto.-
Il biondo si grattò il capo, sconsolato.
-Non puoi chiedermi di non proteggerti, perché
sei tu il primo a metterti in prima linea per proteggere tutti quanti.
Cerchi sempre di chiudere gli scontri il più rapidamente
possibile e di non ferire nessuno più del dovuto. So che sei
forte, ma so anche che cerchi sempre di dimostrarlo rischiando la tua
vita! Di cosa hai paura davvero?-
Laguna non seppe rispondere.
-Questo eroe accorrerà sempre, anche se non
c'è nessuno da salvare e questo non cambierà.-
continuò Weisz a braccia incrociate. -Forse sono io che sono
debole, perché temo di perdere le persone a cui voglio bene.
Non tu. Tu riesci a stare calmo di fronte a tutto, ma io non posso.
Odio sentirmi così impotente!-
Tacquero, guardandosi in volto senza trovare parole altre
parole, capendosi un po' di più, ma sentendosi anche
disorientati. Avevano litigato per molte cose (una più
idiota dell'altra) ma era la prima volta che discutevano un argomento
così delicato, così intimo e disorientante,
perché nessuna delle due parti aveva ragione o torto.
Come correggere un atteggiamento né giusto, né
sbagliato?
Con un sospiro Laguna ruppe il silenzio.
-Accidenti, a stare qui sto diventando un idiota... -
-Credo ti sbagli. Questo è un centro accoglimento
per idioti, ci saresti finito comunque.-
In effetti, avevano un Re Demone carino e coccoloso, una
pazza ex dominatrice, un ninja iperprotettivo, un... un Mosco...
-Sì, forse sì.- ammise lo Spirito
dell'Acqua.
Aprì la porta della sua stanza ed invitò l'altro
ad entrare con un gesto del capo ed un sorrisino eloquente.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Day 5: Sopping Mess ***
Note: Questa
fic non è legata a quella precedente XD Indovinate la guest
star u.u
Sopping Mess
High
Heels/Goggles
(bonus:
handcuffs)
Weisz sudò freddo.
-Non mi sembra il caso di prendersela così... -
protestò.
Laguna gli girò intorno, accarezzandogli la spalla con un
tocco leggero. In qualsiasi modo si vedesse, quella situazione era
pericolosa. Le manette tintinnarono, erano ben chiuse e questo
significava che sarebbe rimasto bloccato a quella sedia volente o
nolente, qualsiasi cosa lo Spirito dell'Acqua avesse voluto fargli.
L'aveva attirato con l'inganno nella sua stanza e lui c'era cascato
come un pollo, ma non era neppure quello il punto.
-Tu non ti masturbi mai guardando una rivista?-
-Sì, ma infatti non me la sono presa.- replicò
quello sorridendo, posandogli il piede pericolosamente vicino al
cavallo dei pantaloni. I suoi tacchi erano più vertiginosi
del solito, più pericolosi del solito. Weisz
deglutì sonoramente.
-Allora, perché questo? Non sapevo ti piacessero queste
cose... non credo di essere pronto... - Nel sentire la punta del piede
dell'altro accarezzargli il sesso, Weisz si affrettò ad
aggiungere -Ok, ok, mi dispiace, la prossima volta non mi
masturberò guardando un poster.-
Laguna scoppiò a ridere.
-Ti ho già detto che non è quello il punto.-
-Allora qual'è?-
Laguna gli mise davanti alla faccia una rivista. Una rivista di nudi
maschili.
-La vita di coppia è fatta di sperimentazione, caro mio.-
-E devo farti da cavia io?!-
Laguna inarcò il sopracciglio.
-Eh? Io so già di essere gay. Sei tu che sei Lagunasessuale.-
-Questa da dove te la sei tolta?!-
-Le ragazze lo dicono. E anche i ragazzi. Praticamente lo sanno tutti.-
-E questo non dovrebbe renderti felice?-
-Molto.- replicò portando il viso di fronte al suo -Quello
che mi interessa è scoprire se ti piace questo o quello o
quell'altro. Così poi- gli sussurrò all'orecchio
-ti farò bagnare completamente.-
Il biondo arrossì violentemente.
-Tu... tu... tu sei il male!-
-Lo so.- replicò Laguna tirando fuori un paio di goggles.
QUEI goggles.
-Così vedrò proprio tutto, tutto senza che tu ti
copra.-
Weisz era senza parole per lo shock e si sentiva in imbarazzo oltre
ogni livello. Dal punto di vista sessuale Laguna era molto
più disinibito, molto più sicuro, mentre lui era
praticamente un novellino del mondo gay. Ogni maledetta volta che
facevano sesso si sentiva impacciato di fronte alla sicurezza
dell'altro. Dall'altro lato, il dolce sesso e le fantasie ad esso
legato erano una sorta di porto sicuro. Certo aveva immaginato un sacco
di volte Laguna nelle pose delle ragazze carine dei poster, scoprendo
che queste non reggevano il confronto. D'altro canto, se provava ad
immaginare Shiki o Jinn o altri uomini... non era lo stesso.
Laguna gli mise sotto il naso la rivista. C'era un modello con un
tatuaggio sul viso e delle assurde ciglia messo in una posa talmente
indecente da fare sanguinare il naso al re dei pornaioli del cosmo.
Weisz trattenne il fiato, sentendo lo sguardo indagatore dell'altro su
di lui. Il modello non era male, solo... sostituendolo mentalmente con
Laguna...
-Oh, Arsenal si sta risvegliando.- commentò innocentemente
l'altro -Saranno le orecchie da gatto o... -
-Finiscila.- sospirò il biondo, che cominciava a sentirsi
eccitato. Sì, aveva avuto un'idea. Sarebbe caduto in
battaglia, ma alle sue condizioni. -Perché invece non mi fai
vedere qualcosa di nuovo tu?-
Con uno gesto secco del braccio, Laguna lanciò via la
rivista e sorrise col più erotico e malefico dei suoi
sorrisi.
-Allora preparati, perché non uscirai da questa stanza con
le tue gambe.-
-Non aspettavi altro, vero?-
-Chissà.-
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Day 6: When comes the storm ***
ffff
Note: Questa fic può fare
da seguito alla 4a. E' stata difficile da scrivere e avrei potuto farla
meglio. Maaaaa... probabilmente ci avrei aggiunto dettagli truculenti e
strappalacrime, quindi forse avrebbe stonato col resto della raccolta.
Per cercare ispirazione mi sono messa a rileggere RAVE. E
perciò, questo scontro è ispirato a quello di Let
e Musica vs Uta. E ha un che di Meghindo... ma questo anche per mettere
sul serio in difficoltà Laguna... ok, potevo farlo assorbire
da un albero (uhuhuh)... ma non sarebbe stato lo stesso u.u
When comes the storm
(Debtor/Hero)
L'amore bagna gli occhi
L'amore riscalda il cuore
(L'amore esiste,
Francesca Michielin)
-Arsenal, va' avanti anche tu.- disse Laguna impugnando la sua spada
d'acqua, lo sguardo
fisso contro l'avversario che aveva innanzi. Alle sue
spalle, Shiki sfrecciava verso il loro obbiettivo.
Sul viso dello Spirito
dell'Acqua i simboli dell'Ether Gear iniziarono ad espandersi
modificando i suoi tratti, mentre raggiungeva rapidamente l'Overdrive.
Weisz osservò Shiki scomparire all'orizzonte, poi
tornò a guardare Laguna e il suo avversario.
-Weisz!- lo riprese lo Spirito dell'Acqua, irritato nel
vederlo portarsi al suo fianco.
-Arsenal.- lo corresse con un sogghigno quello, anche se
l'altro non poteva
vederlo. -Non farti pregare, Laguna, combattiamo insieme,
almeno
quest'ultima volta.-
La corazza prese a modificarsi rapidamente mentre anche
Weisz entrava in modalità Overdrive.
-E voi due pensate di fermarmi qui?- rise il nemico
sfoderando il
suo devastante potere. L'aria divenne rovente ed ogni cosa intorno a
loro inaridì rapidamente, rilasciando sbuffi di vapore
bianco.
Laguna si chiuse la bocca colto da un potente conato di vomito,
sopraffatto dal calore di quelle maledette fiamme,
col corpo che ribolliva dall'interno incendiandogli le viscere. Lo
stesso doveva essere per
Weisz, che sentì le gambe cedere, il corpo all'interno
dell'armatura sembrava venire cotto. "Come carne
in scatola... " pensò, ma gli venne da ridere.
Gli venne terribilmente da ridere, perché nel momento in cui
ci
pensò, capì anche quale poteva essere il punto
debole
del nemico.
-Non solo fermarti.- annunciò
epicamente -Noi ti faremo proprio sparire.-
-Puoi lasciare le frasi da eroe a quando lo avremo davvero
ucciso?- lo ammonì Laguna con un sogghigno.
-Scusami, Lovely, è così che funziona
l'essere eroi.-
-Se la metti così, Arsenal... -
iniziò, per poi scattare verso l'avversario -Cerca di starmi
dietro!-
Weisz scattò a sua volta.
Nel cuore di entrambi vi era l'assoluta certezza che non
sarebbero
scampati alla battaglia, ma anche quella che Shiki sarebbe riuscito a
vincere e avrebbe raggiunto Mother. Potevano mettere tutto nelle sue
mani, anche le loro vite. E
se dovevano cadere, preferivano farlo insieme, combattendo spalla a
spalla, affrontando la tempesta a testa alta.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Day 7: Paparazzi ***
ffff
Paparazzi
(Actor/Thief)
Il ritorno
sulle scene di Laguna
aveva portato a qualche inconveniente per la ciurma dell'Edens. I
giornalisti di tutto il cosmo avevano fiutato lo scoop e negli ultimi
mesi in ogni rivista di gossip, c'era almeno un articoletto
sull'attore. Si ripercorreva la sua carriera, le sue esperienze e ci si
soffermava, sopratutto, sulla sua vita privata, esaminando interviste e
dichiarazioni per scovare dettagli che aiutassero a riempire gli spazi
vuoti della biografia dello Spirito dell'Acqua.
Ovviamente, molto spazio si dedicava alla sua vita molto privata.
Quella che si svolgeva sotto le lenzuola.
Una volta Hermit aveva scoperto un tentativo di hackeraggio delle
telecamere della corazzata. Laguna era seccato come pochi, ma Weisz
poteva vedere come il tornare alla luce del sole non gli dispiacesse.
Era felice di lavorare, anche se solo per qualche parte minore o
qualche spot, ma era anche seccante sgamare strana gente appostata per
rubare scatti della vita dell'altro. Quando l'Edens Zero sbarcava in
qualche nuovo pianeta, in genere dovevano farlo di nascosto,
perché il Signor Pubblico voleva scoprire chi
fosse il suo nuovo
fidanzato fra Weisz, Shiki o Jinn. Il biondo si trovò
infastidito da
una foto in cui il sedicente giornalista mostrava inequivocabili indizi
sulla relazione fra Shiki e Laguna. E il tutto perché il
moro
nella foto gli stava sussurrando qualcosa all'orecchio.
-Ah, sì. Ricordi quando tu e Jinn eravate
(s)vestiti da cameriere sexy?-
Weisz era rimasto di sasso.
-Mi stupisce sempre saperlo ma... era un'idea di Shiki?-
-Rebecca mi ha detto che è colpa tua se è
diventato così, non ti lamentare.- aveva riso Laguna.
Ma poi, quella sera, di fronte ad un altro articolo circa la sua
precedente e più delicata relazione, aveva assunto
un'espressione pensierosa e malinconica. Weisz era indignato per le
illazioni di qualche idiota che non sapeva tenere a freno la
lingua, cioè la mano.
Laguna aveva dimenticato il suo vero amore facilmente?
Laguna aveva usato le sue doti per scalare la piramide del
potere su Belial Gore?
Laguna era invischiato in una sorta di sordido triangolo amoroso fra il
giovane ragazzo e il suo ex capo?
Le implicazioni di tali ipotesi aprivano ad infiniti scenari, ad
infinite e fantasiose ipotesi, che piacevano una meno dell'altra a
Weisz, che con irritazione aveva
stracciato quella rivista da quattro soldi.
-Stasera usciamo!- esclamò
sbattendo le mani sul tavolo, Laguna
alzò la testa di scatto.
-Cosa? Sai cosa succederà una volta che entrerai
nel loro
mirino? Credimi, lasciali tirare ad indovinare e goditi la
libertà.-
Weisz mise su la migliore delle sue facce da culo.
-Meglio che sappiano che ti ho rubato io
il cuore. Sono stufo di leggere certe porcate, se proprio devono, che
dicano le cose come stanno.-
Laguna arrossì, colpito.
-Mi hai... - ridacchiò e Weisz
arrossì, aspettandosi
la presa in giro per la sparata zuccherosa che gli era sfuggita, ma
l'altro disse -Sai che
precipiterai in un inferno privo di privacy?-
-Ci penseremo quando non lo sopporterò
più. Da stasera però sarai mio.-
-Che sdolcinato.-
-Sei arrossito.-
-No, non è vero.-
-Sì che lo sei.- continuò Weisz
istigandolo e
proseguirono a battibeccarsi per lunghi minuti, come sempre d'altronde.
Il giorno seguente, com'era ovvio, la foto in cui si baciavano fuori da
un locale fu in prima
pagina.
Weisz era sconvolto, non tanto dalla foto, o dalla
velocità con cui era volata la notizia, ma -Ora
vogliono sapere chi sta sopra e chi sotto?! E poi vorranno sapere le
nostre misure, magari?
-E quanto duri e la tua posizione preferita... -
-E quella mano sulle mie chiappe?-
-Diciamo che mi stavo facendo le stesse domande.-
-Ti risponderò in privato.- replicò
Weisz solenne -Non vorrei ci fossero paparazzi nello spazio aperto... -
Fuori dalla vetrata dell'Edens, la calma era totale, solo le
stelle erano testimoni del siparietto (forse),
così come le quattro mura
di una cabina lo sarebbero state del resto della scena.
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=3920182
|