Music is Love

di Barby_Ettelenie_91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Partecipa al gioco “Obbligo, verità o salvataggio!” de Il Giardino di EFP

Obbligo di Longriffiths - Un demone rifiutato dal suo angelo perché 'corre troppo'
Suddetto demone si ubriaca proprio che il fegato diventa verde
Incontra uno sconosciuto al bar e inizia a parlare per sfogarsi e mentre parla gli sale talmente tanta rabbia che fa: 'adesso te lo faccio conoscere sto stronzo' e chiama Azi al telefono e inizia lo sclero
Comico-fluff

 

 

 

 

 

 

La riunione era andata bene. Quello Shadwell sembrava che sapesse il fatto suo, tutto sarebbe filato liscio come l'olio. Se Azraphel non voleva dargli quello che gli serviva, allora Crowley ci avrebbe pensato da solo.

Il demone, soddisfatto del piano che stava per entrare in azione, raggiunse la macchina per tornare a casa. Sobbalzò sorpreso quando trovò l'angelo seduto al posto del passeggero ad aspettarlo.

"Ho sentito che stai organizzando un furto. In una chiesa. Crowley è troppo pericoloso! L’acqua santa ti distruggerà completamente!”

"Mi hai già detto queste cose!”

"E non ho cambiato opinione! Non posso lasciarti rischiare la vita! È una cosa pericolosa! Perciò puoi annullare il colpo.”

Crowley prese con estrema cura il thermos contenente l'acqua santa che Azraphel gli porgeva.

"Adesso dovrei ringraziarti?”

"Meglio di no.”

"Vuoi che ti porti da qualche parte?”

L'angelo sospirò rifiutando l'offerta.

"No grazie. Non essere così deluso! Chissà forse un giorno potremmo che ne so… fare un picnic. Cenare al Ritz.”

"Ti do un passaggio, dove vuoi andare?”

"Tu sei uno che corre troppo per me Crowley.”

Il demone sibilò furioso mentre la portiera del passeggero si richiuse.

 

*

 

Meno di mezz'ora dopo si trovava seduto a un pub poco lontano, continuando a tracannare un bicchiere di whisky dopo l'altro osservando distratto la band che stava suonando sul piccolo palco.

Se solo fosse stato un pochino più sobrio, avrebbe però notato che, dopo che i loro sguardi si erano incrociati casualmente, il cantante non gli staccava gli occhi di dosso.

Quando l'esibizione finì, il giovane musicista abbandonò il resto del gruppo per raggiungerlo.

"Un bel ragazzo come te... cosa ci fa tutto solo in un locale?" chiese sfoderando un sorriso impertinente.

"Non sono affari tuoi!"

"Vediamo se indovino... la tua ragazza, o forse il tuo ragazzo, ti ha scaricato? Comunque scusa, che maleducato, non mi sono ancora presentato, il mio nome è Freddie!"

Crowley lo fissò truce per poi sospirare.

"Io sono Cro... volevo dire, Anthony! E no, il mio ragazzo non mi ha scaricato, è solo che... Ehi cameriere! Porta da bere anche al mio amico Freddie!"

Poco dopo entrambi erano stravaccati sul tavolo, ubriachi fradici, una bottiglia vuota davanti e i bicchieri ancora alla mano.

"Ti rendi conto, l'ho aspettato per seimila fottutissimi anni e stasera quell'idiota di un angelo ha il coraggio di dire tu sei uno che corre troppo per me!"

"Angelo? Uno stronzo che fa aspettare tutto quel tempo una creatura meravigliosa come te semmai è un diavolo! Me lo trovassi davanti giuro che gliene direi quattro!"

Crowley ridacchiò a immaginarsi la scena.

"Azraphel non è un demone, anzi... ma quando ci si mette, sa essere davvero un piccolo bastardo! Con quel suo stramaledettissimo sorriso innocente e gli occhioni da cucciolo! Ma grazie del pensiero!"

"Farei qualsiasi cosa per farti passare l'incazzatura!" rispose Freddie fissandolo con desiderio evidente.

Il demone ignorò la tacita offerta lussuriosa, scolò un altro bicchiere dalla nuova bottiglia appena arrivata, e poi recuperò un gettone dalla tasca dei pantaloni.

"Ecco sai ora cosa facciamo? Ti faccio conoscere lo stronzo, così puoi dirgli quello che vuoi!"

Crowley prese Freddie per un braccio e lo trascinò fino al telefono pubblico, che si trovava in un angolo leggermente appartato dall'altro lato del locale.

"Ehi angelo sei già a casa a fare la nanna?" la voce trasudava sarcasmo a ogni parola.

"Crowley sei tu?" rispose Azraphel dall'altro capo del telefono con voce assonnata.

"No guarda, l'Arcangelo Gabriele! Certo che sono io!”

"Non è il caso che ti arrabbi tanto! Sì, sono a casa e stavo dormendo, mentre tu sei in giro ubriaco fradicio! Che cosa pensi di fare comportandoti così?"

"Guai a te se ora provi a farmi la morale, non sei assolutamente nella posizione per farlo!"

Prima che Crowley potesse ascoltare la risposta, Freddie gli strappò la cornetta dalle mani.

"Senti stronzetto, il mio amico Anthony qui ha detto che sono secoli che ti sta aspettando e tu non ti degni di dargli retta, poi ti lamenti perché va in giro a ubriacarsi? O sei stupido che non ci arrivi o sei proprio uno stronzo!"

"Ehi! Ma tu chi sei? Che cosa stai dicendo? Crowley non... ma poi cosa ci fai con lui?"

"Mi chiamo Freddie, ho conosciuto Anthony, Crowley, qui al pub stasera. E penso proprio che passeremo anche la nottata insieme, visto che tu non ti sei svegliato prima!" concluse soddisfatto riattaccando il telefono, senza dare ad Azraphel il tempo di ribattere.

Crowley lo guardò ghignando.

"Sei stato proprio cattivo... con quello che hai detto, gli avrai fatto prendere un colpo a quel povero e innocente angioletto!"

"Ma guarda che io dicevo sul serio!"

Un attimo dopo Freddie e Crowley, abbrancati contro il muro, si stavano baciando con foga.

"CROWLEY! Santo cielo, ma cosa stai facendo?!"

Il demone sussultò tra le braccia del cantante per la sorpresa.

"Angelo... Io... che cosa ci fai tu qui?"

"Ti riporto a casa, ovviamente! Ma guarda come ti sei ridotto!" rispose l'angelo squadrandolo con disapprovazione.

"Ma chi ti credi di essere, suo padre? Lui è libero di baciare chi vuole e passare la serata con chi vuole! Aspetta un attimo..."

Freddie realizzò solo in quel momento chi era la persona che aveva davanti. Il suo sguardo andò da Azraphel a Crowley e capì di essere di troppo.

"Ho capito, me ne vado! Peccato, mi sarebbe davvero piaciuto passare la nottata con te! Ma purtroppo hai il cuore già impegnato... però chissà, magari un giorno ci incontreremo di nuovo! E se dovessi essere libero, non accetterò un no come risposta! Tu, angelo, o come ti chiami... un po' t’invidio, sei proprio un uomo fortunato!"

Stampò un rapido bacio sulle labbra di Crowley per poi allontanarsi con un ultimo cenno di saluto.

 

*

 

La mattina dopo Crowley si rigirò nel letto sbadigliando e con un mal di testa lancinante, ordinaria amministrazione post sbronza insomma. Eppure sentiva che c'era qualcosa di strano. Era andato a dormire vestito, cosa che non succedeva letteralmente da secoli, e anche il letto non sembrava il suo.

"Ma dove diavolo mi trovo?!"

I ricordi della sera prima erano vaghi e confusi. L'ultima volta che si era ridotto così probabilmente era stata quando aveva passato la serata a bere assenzio con quel poeta francese... Baudelaire forse? Erano passati almeno cento anni!

All'improvviso un inebriante profumo di caffè si diffuse nell'aria.

"Buongiorno caro!"

Crowley si sollevò di scatto sentendo la voce di Azraphel. In quel momento si ricordò tutto. L'organizzazione del colpo, l'acqua santa, "tu corri troppo per me!", la sbronza al pub con quel Freddie, Azraphel che lo trascinava in libreria rifiutandosi di miracolargli l'ubriacatura...

"Perché mi trovo nel tuo letto? E con un pigiama a fantasia tartan per di più!" esclamò seccato, cercando di mascherare l’imbarazzo.

"Hai poco da lamentarti sai! Ti ho recuperato al pub che non stavi in piedi da quanto avevi bevuto, non sapevo dov'era casa tua, così ti ho portato qui! Poco dopo ti sei addormentato... di certo non potevo metterti a letto con quei vestiti puzzolenti!"

Un sorriso malizioso si fece largo sul volto del demone.

"Allora mi hai spogliato! E già che c'eri... hai anche approfittato di me nel mio stato d’incoscienza alcolica?"

Azraphel arrossì di colpo.

"CROWLEY! Non ti ho spogliato, ho solo miracolato i vestiti!"

"E allora perché non mi hai fatto sparire la sbronza così che potessi tornarmene a casa mia?"

Azraphel sbuffò infastidito.

"È vero che gli angeli aiutano chi è in difficoltà, ma l'ubriacatura meritavi di tenertela! Non è che quando tu fai delle stupidaggini del genere poi io devo risolverle! E ringrazia che non ti ho lasciato dormire sul pavimento! Anzi, potevo lasciarti direttamente là con quel tizio, immagino sarebbe stato ben contento di riaccompagnarti a casa!"

"Non ci posso credere, ma è geloso! E io che ho passato un'intera serata a bere e a lamentarmi... chissà magari sta cominciando a capire..." 

Sollevò le mani in segno di resa.

"Hai ragione, me la sono meritata! Però di solito sono io che ti tiro sempre fuori dai guai… Diciamo che per questa volta hai ricambiato il favore!”

L’angelo non rispose e abbassò lo sguardo con aria imbarazzata e colpevole.

“Oh Cielo, mi stavo dimenticando! Ho fatto il caffè, bevilo prima che si raffreddi!”

Azraphel prese un vassoio con due tazzine di caffè ancora caldo e un piattino di biscotti dal comodino, lo appoggiò con delicatezza sul letto per poi sedersi vicino a Crowley. 

Angelo e demone fecero colazione in silenzio ma senza alcun imbarazzo, anzi sembrava quasi fossero rilassati da quella situazione così intima e casalinga.

Quando ebbero finito Azraphel rassettò l'angolo dove si era seduto e tolse il vassoio.

"Io ora scendo in libreria, ti aspetto giù! I tuoi vestiti puliti sono sulla sedia."

"Grazie... di tutto."

"E di cosa? Mi fa piacere vedere che stai meglio!"

L'angelo sorrise e gli lasciò un tenero bacio sulla guancia, prima di scappare via al colmo della vergogna.

Se Crowley non fosse stato un demone, in quel momento sarebbe stato quasi certo di essere arrossito.

Si alzò dal letto per la prima volta davvero felice e iniziò a cambiarsi.

Un paio di minuti dopo Azraphel fece di nuovo capolino nella stanza mentre Crowley si stava infilando il maglioncino.

"Caro mi sono dimenticato di dirti una cosa. Lo sai, io non guido la macchina, ieri sera non ci ho nemmeno pensato, ci ho teletrasportati davanti alla libreria e basta... così io, ecco..."

"Angelo che cosa stai cercando di dirmi?"

"Beh ecco, vedi... la tua Bentley è ancora posteggiata davanti al pub, che sta a dieci chilometri da qui!"

"La mia bambina! Come hai potuto dimenticartela?! Giuro che ti ammazzo e ti rispedisco a calci Lassù se gli è successo qualcosa! Ora sparisci prima che ci ripensi e ti strozzi subito!"

L'angelo non se lo fece ripetere due volte, scappò dalla camera tirandosi la porta dietro.

Crowley si buttò di peso sul letto con aria afflitta.

"Ma come diavolo ho fatto a innamorarmi di un simile idiota?!"

Un attimo dopo però sorrise pensando al bacio di pochi minuti prima.

"O forse l'idiota sono io..."

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell’autrice

E anche questa è andata!

Lo sconosciuto del bar alla fine non è poi così tanto sconosciuto, almeno per noi, ma Crowley ancora non lo sa! ;) Oltre all’obbligo l’idea nasce anche da QUESTA VIGNETTA, che ho piazzato qui sotto nelle note invece che all’inizio giusto per non fare un auto spoiler da subito! xD

Ultimo ma non ultimo un mega grazie a Longriffiths per le idee divertenti che riesce sempre a tirare fuori! <3

Spero che sia divertita quanto me che l’ho scritta! 

Alla prossima!

Barby

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Qualche anno dopo.

Crowley era in macchina. Quando finalmente la voce di Dagon chiuse la comunicazione dell'autoradio con i Piani Bassi, la musica si diffuse nell'abitacolo. Era una canzone nuova, che non aveva mai sentito. A tratti ricordava l'opera ma aveva anche qualcosa di moderno.

"Ma è geniale! Chissà chi la canta..."

La voce dello speaker rispose poco dopo alla sua domanda.

"Avete appena ascoltato Bohemian Rapsody, ultimo singolo appena pubblicato dai Queen e già in vetta alle classifiche. La band di Freddie Mercury non sbaglia davvero un colpo!"

"Freddie Mercury... Chissà perché questo nome mi suona vagamente familiare! Eppure sono sicuro di non aver mai sentito qualche sua canzone, di sicuro una voce del genere me la ricorderei!"

La Bentley si fermò poco dopo in doppia fila davanti alla libreria di Azraphel, ma l'attenzione del demone fu attirata dalla vetrina di un negozio di dischi che si trovava proprio di fronte.

Comprò quello che aveva appena visto per poi entrare in libreria.

"Ehi angelo, vieni fuori! Ti ho portato un regalo!"

Azraphel riemerse da dietro una pila di vecchi libri con un sorriso entusiasta, non era la prima volta che Crowley gli portasse qualche dolcetto per merenda quando s'incontravano per fare il punto della situazione.

Rimase sorpreso quando scoprì che invece si trattava di un disco.

"Bohemian Rapsody dei Queen? Che roba è? Non li ho mai sentiti!"

"Dai mettilo! È un gruppo nuovo che sta avendo molto successo... modernizzati, mica puoi restare sempre ad ascoltare Mozart e ballare la gavotta!"

L'angelo sbuffando fece partire il giradischi.

Quando la canzone finì Crowley lo stava fissando con insistenza in attesa di un parere.

"Non è il mio genere, però è carina, te lo concedo!"

"Carina?! Secondo me è geniale!"

 

*

 

Quello fu soltanto l'inizio del grande amore di Crowley per i Queen, che andava di pari passo a quello per la sua adorata macchina, a tal punto che la Bentley, che conosceva i gusti del suo proprietario, faceva partire solo ed esclusivamente le loro canzoni ogni volta che saliva a bordo per un viaggio.

Qualche mese dopo i Queen sarebbero stati in tour in Inghilterra, Crowley non avrebbe mai potuto perdersi una loro esibizione dal vivo, ora che ne aveva l'occasione. E chissà che con un po' di fortuna non sarebbe anche riuscito a fare i complimenti di persona al mitico Freddie Mercury.

Non aveva però fatto i conti con i loro fan più agguerriti, che crescevano in numero esponenziale. I biglietti andarono esauriti la sera stessa che furono aperte le vendite.

Il giorno dopo la serranda del negozio di dischi che vendeva i biglietti fu trovata vandalizzata da dei teppisti, che imbrattarono anche quelle dei negozi affianco. Ma nemmeno questa sua personale cattiva azione diede a Crowley soddisfazione. Era davvero di pessimo umore.

Era talmente incazzato che quando arrivò davanti al laghetto di St. James Park invece di dare da mangiare alle anatre come al solito fomentò una disputa tra di loro, lasciando che i pennuti si azzuffassero a suon di beccate. 

Qualche metro più avanti poi un bambino inciampò su un sasso facendo volare per terra il gelato appena comprato, scoppiando a piangere a dirotto tra le braccia della mamma.

E avrebbe continuato ancora se qualcuno non lo avesse fermato.

"Crowley! Ma si può sapere che cosa ti passa per la testa?!"

"Angelo anche tu qui? Comunque, se te lo fossi dimenticato, io sono un demone! E i demoni commettono cattive azioni!"

Azraphel sbuffò sedendosi sulla solita panchina. Con un piccolo miracolo fece calmare le anatre, mentre una farfalla colorata svolazzò davanti al bimbo che tornò a sorridere.

"Crowley, tu fino a ieri davi da mangiare alle anatre e non ricordo di averti mai visto fare un dispetto a un bambino!"

"Il fatto che tu non mi abbia mai visto non significa che io non lo faccia!" rispose il demone infastidito stravaccandosi vicino a lui.

"Ti conosco da seimila anni, so che non lo faresti mai! Ora dimmi cosa c'è che non va oggi!"

"Non c'è niente che non va!" lo sguardo però diceva l'esatto contrario.

Azraphel sospirò. Se non voleva parlare, di certo non poteva obbligarlo. Ma poteva fare qualcos'altro per tirarlo su di morale.

"Va bene lasciamo perdere! A me però sta venendo fame... cosa ne dici se stasera andiamo a cena al Ritz? Ho visto che questa settimana hanno anche portato dei nuovi vini deliziosi direttamente dall'Italia!"

Crowley sarà stato anche arrabbiato, ma quando c'era di mezzo del buon vino non poteva di certo rifiutare l'invito.

 

*

 

Una volta al ristorante, il cibo e il buon vino come per miracolo rasserenarono gli animi delle due creature ultraterrene. Crowley era ancora arrabbiato, ma non così tanto da voler creare un ingorgo stradale che bloccasse tutta Londra, o far litigare la coppia del tavolo affianco, dove lui aveva appena fatto la proposta di matrimonio alla fidanzata.

Azraphel si godette la torta per dessert, mentre il demone beveva un caffè corretto. Una volta finito, l'angelo fermò Crowley prima che chiamasse il cameriere per chiedere il conto. Sembrava piuttosto imbarazzato.

"Angelo si può sapere cosa c'è? Comunque se vuoi chiedermi di sposarti la risposta è no, non riuscirei mai a sopportarti sotto lo stesso tetto per l'eternità!"

Azraphel arrossì di colpo.

"Ma no, che cose assurde dici! È solo che ti ho comprato un regalo. Avrei voluto dartelo in un'altra occasione, ma penso che sarai più contento di riceverlo oggi."

L'angelo tirò fuori dalla tasca della giacca una semplice busta, porgendola con timidezza al demone vicino a lui.

Quando Crowley l'aprì e vide il contenuto rimase per un attimo senza parole. Anche se portava gli occhiali scuri, Azraphel era quasi certo che i suoi occhi brillassero di gioia.

"Due biglietti per il concerto dei Queen?! Ma come diavolo hai fatto a trovarli, hanno aperto le vendite ieri mattina e ieri sera erano già esauriti! Dì la verità hai fatto un miracolo!"

"No, ma quale miracolo! Se non ti ricordi, il negozio di dischi che li vendeva si trova proprio davanti alla libreria, e si dà il caso che io sia sempre molto mattiniero!"

"Davvero, non ci posso credere! Comincio a pensare che forse non sarebbe poi così male sposarti, se mi fai dei regali del genere!" concluse il demone ridacchiando felice.

Azraphel ancora rosso in viso per l'imbarazzo cercò di sorridere a sua volta.

"Se vuoi... possiamo andarci insieme?"

Crowley si sfilò per un attimo gli occhiali da sole e guardarlo dritto negli occhi.

"Ti sembra una domanda da fare? Ovvio che sì!"

 

*

 

Il giorno del concerto Azraphel e Crowley erano davanti ai cancelli d'ingresso dello stadio già di prima mattina.

"Caro, mi vuoi spiegare perché siamo già qui a quest'ora? Il concerto è stasera alle 21!"

"Perché voglio essere in prima fila sotto il palco!"

A dar ragione a Crowley, nel giro di un paio di ore la fila era già diventata enorme.

L'attesa fu davvero lunga e stancante, ma quando finalmente aprirono gli ingressi Azraphel e Crowley riuscirono ad accaparrarsi uno dei posti migliori, al centro, proprio sotto il palco.

All'improvviso le luci si spensero sul pubblico mentre la band saliva sul palco, in mezzo all'urlo entusiasta della folla.

Furono due ore di musica e intense emozioni per tutti. Persino Azraphel, che non era un grande amante dei luoghi caotici e della musica moderna, dovette ammettere che quei ragazzi erano proprio bravi ed era stato contento di essere andato a quel concerto.

A spettacolo finito, mentre la gente cominciava a uscire dallo stadio, Crowley prese Azraphel per un braccio, allontanandosi dalla folla e dirigendosi verso l'entrata del backstage.

Davanti a un bodyguard dallo sguardo severo Crowley sfoderò il suo miglior sorriso e fece un piccolo miracolo demoniaco per convincerlo a chiamare i musicisti.

Roger John e Brian si rivelarono persone simpatiche e alla mano, ringraziarono dei complimenti e gli concessero anche un autografo sul disco che Azraphel aveva miracolosamente mantenuto intatto nella tasca della giacca. Di Freddie però nemmeno l'ombra.

Quando i ragazzi se ne andarono Crowley aveva uno sguardo piuttosto deluso.

"Mi dispiace! Però forse è ora di andare... se vuoi possiamo andare in libreria, in dispensa ho ancora qualche buona bottiglia da aprire!"

"No angelo lascia stare! Io rimango ancora un pochino qua, se vuoi te vai pure!"

"Se resti tu allora resto anch'io!"

Dopo qualche minuto che sembrava durasse un'eternità Freddie decise di farsi vedere.

"Strano che i bodyguard non vi abbiano cacciato, di solito non fanno mai passare nessuno! Se non mi riconoscessero a volte penso caccerebbero anche me!" esclamò ridacchiando.

Mentre si avvicinava, Azraphel decise di restare in disparte, in fondo era l'idolo di Crowley, era giusto che parlassero da soli.

"Ma meno male che non l'hanno fatto... sarebbe stato un peccato non vedere un bel ragazzo come te!"

Freddie lo invitò a entrare nel backstage con un gesto eloquente.

"Stai forse tentando di sedurmi?"

"Può darsi..."

Prima che Crowley potesse aggiungere qualcosa, il cantante notò con sorpresa un piccolo tatuaggio di un serpente che spiccava sulla sua tempia. Solo una volta, tanti anni prima, ne aveva visto uno identico.

"Aspetta... come ti chiami?"

"Anthony Crowley"

"Allora sei tu! Io mi ricordo di te!"

Il demone lo guardò allibito. Il suo cantante preferito, star di fama internazionale, non solo gli stava facendo delle avances sfacciate, diceva pure di conoscerlo!

"Tanti anni fa, mi ricordo che suonavo in un pub, ero ancora un ragazzino alle prime armi, e ti ho trovato tutto solo a ubriacarti perché il ragazzo di cui eri innamorato non ti dava retta. Poi il tizio in questione è spuntato come un fungo per portarti a casa facendoti la paternale! Sennò forse quella volta avremmo passato la nottata insieme..."

L'episodio tornò alla mente di Crowley, mentre un leggero sorriso spuntava sulle sue labbra.

"Quanto tempo... avevo completamente dimenticato! Chi lo avrebbe mai detto che ci saremmo incontrati di nuovo così!"

"Eh il destino a volte fa strani scherzi! Ma dimmi un po'... con quel ragazzo alla fine com'è andata?"

Crowley sospirando spostò lo sguardo su Azraphel che si trovava in un angolino a poca distanza da loro.

"Oh... ma quindi alla fine state insieme?"

"No!"

Azraphel, come se avesse percepito i loro sguardi, timidamente si avvicinò.

"Anthony, non mi presenti il tuo amico?"

"Mi chiamo Azraphel. Ehm, siete stati bravissimi, davvero un bel concerto!"

"Grazie mille! Immagino vuoi un autografo?"

Crowley gli prese il disco dalla tasca e lo allungò a Freddie con sguardo interrogativo.

Il cantante lo firmò e lo restituì al proprietario.

"Ragazzi mi dispiace, ma io devo proprio andare! Anthony mi ha fatto piacere rivederti... Noi alloggiamo all'Hotel Royal, se vuoi domani passa a salutarmi!"

Prima che Crowley potesse rispondere lo strattonò per la maglietta, strappandogli un bacio mozzafiato davanti allo sguardo sconvolto di Azraphel.

Il demone sorrise complice all'occhiolino di Freddie mentre quest'ultimo si allontanava con un ultimo cenno di saluto.

 

*

 

Durante il viaggio di ritorno in macchina l'atmosfera si fece pesante, al contrario dell'andata.

"Angelo, che cosa c'è che non va? Il concerto è stato grandioso!"

"Sì bello... Però quel Freddie Mercury è uno sfacciato lussurioso! Baciare la gente così, non si vergogna! Ma immagino che a te sia piaciuto! E presumo che vi vedrete anche domani per fare il bis nella sua stanza d'albergo!"

Per tutta risposta Crowley rise, mentre l'angelo lo fissava con sguardo truce.

"Non ci posso credere, Freddie aveva ragione, tu sei geloso!"

"Io non sono geloso! Solo che non sopporto la gente che si comporta così!"

"Angioletto non si dicono le bugie! E poi tra me e lui non c'è niente. Il mio cuore appartiene già a un'altra persona dalla bellezza di seimila anni!"

Un attimo dopo Azraphel gli buttò le braccia al collo con gli occhi luccicanti di gioia, mentre finalmente le loro labbra s'incontravano per la prima volta.

"Angelo se domani andassimo al parco? La domenica di solito c'è una bancarella che fa delle crêpes deliziose!"

"Oh caro, mi farebbe davvero molto piacere!" rispose l'angelo sorridendo ancora stretto tra le sue braccia.

 

*

 

La mattina dopo, Freddie Mercury ridacchiò quando lesse il biglietto che il portiere dell'hotel gli aveva appena recapitato. C'era scritto solo grazie, seguito dal disegno stilizzato di un piccolo serpente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell’autrice

Eccomi di nuovo qua!

Questa seconda parte non era assolutamente in programma, in pratica si è scritta da sola. Mi piaceva l’idea che Crowley incontrasse di nuovo Freddie una volta che fosse diventato famoso! Solo che purtroppo il mio animo da fan girl inside ha preso il sopravvento (biglietti per i concerti che non si trovano, ore davanti ai cancelli per avere il posto in transenna, appostamenti fuori dai backstage… tutte cose vere! Solo che io non ho mai limonato con nessun cantante famoso! xD) spero che non ne sia uscita una roba davvero troppo trash! Vi prego siate clementi e andateci piano con gli insulti! xD

A questo giro poi voglio anche fare un mega ringraziamento a quella santa di Amily Ross che ha subito in anteprima tutti i miei  scleri! Mamma mia che pazienza che hai! <3

E ringrazio pure Longriffiths per l'aesthetic come copertina... tesoro ma è bellissimo! <3

Aspetto  i  vostri ins… ehm, commenti!

Alla prossima!

Barby

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