o
Capitolo settimo: Ricordi
lontani
<< Capo!! >> gridò Roa vedendo Greed
barcollare fino all'entrata del loro rifugio segreto.
<< Tutto bene? >> chiese Martel pronta
a far appoggiare l'homunculus sulla sua spalla; ma quello sgarbatamente la
spinse via.
<< una favola >> rispose dirigendosi
con il suo solito sorriso sornione verso la sua stanza. La chimera roteò gli
occhi stufa di quel comportamento decisamente troppo egocentrico. Era ovvio che
il loro piccolo mondo girasse intorno a lui, ma non per questo tutto gli era
dovuto. Avrebbe gradito, ogni tanto, un segno di gratitudine. Poi pensava che i
suoi ragionamenti da sciocca potevano anche andare a farsi fottere perché
quello, che le sembrava tanto un uomo, era l'avidità ricoperta di carne e
vestiti di pelle.
<< E a me una mano non la da nessuno?
>> si lamentò Amy senza però far scomparire il sorrisetto tirato che aveva
sul volto. La ragazza si appoggiò sulla schiena di Roa mentre Dolcetto le dava
una mano ad issarsi sull'omone tutto muscoli.
Le tre chimere varcarono la sala principale del
covo piena di altre creature loro simili e uomini poco raccomandabili in
religioso silenzio.
Amy si sentì gli occhi di tutti puntati a dosso:
c'era una sacco di gente che aspettava da moltissimo tempo che lei cadesse. Il
suo stomaco ebbe un sussulto che la costrinse nascondere il proprio viso nella
schiena di Roa. Il suo orgoglio non si era mai fatto sentire così intensamente
infuriato e tutto ciò rendeva la sconfitta ancora più
bruciante.
<< bene, bene... anche sua maestà Amelia
SilverSkin è mortale come noi! >> ridacchiò Rhino mettendosi di fronte al
gruppo.
<< Non è giornata Rhino >> mormorò Roa
cercando semplicemente di girare intorno a lui; ma la chimera lo afferrò per un
polso e lo fermò di colpo.
<< Se fossi in te lascerei perdere
>>esclamò Dolcetto appoggiandosi sul braccio del mezzo leone. <<
fatti un giro invece di romperci le palle >>
L'attaccabrighe rise di gusto mentre un paio di
altri suoi colleghi lo raggiunsero.
<< Non credere che sia l'unico che vorrebbe
vedere come si sente la principessa e magari... beh, aiutarla come si deve
>>
A Dolcetto si rizzarono tutti i peli dietro la
schiena e sentì la rabbia crescere in un solo istante.
<< Brutto bastardo >> ringhiò
estraendo la katana dalla guaina.
<< Dolcetto >> gridò Amy lasciandosi
scivolare a terra. La chimera la guardò con aria caritatevole ma la ragazza non
lo degnò neanche di uno sguardo. Si mise di fronte al mezzo rinoceronte e con i
suoi occhi cristallini folgorò l'uomo con tutta la rabbia che si portava
dentro.
<< eccomi >> sussurrò maliziosamente
mostrandogli i palmi squarciati e sanguinati. Rhino rimase di stucco quando vide
cosa la ragazza aveva fatto: un brivido di terrore lo invase quando lo sfiorò il
semplice pensiero che tutto il suo bel discorsino da padrone del mondo poteva
averla fatta seriamente infuriare questa volta.
<< Tu sei pazza >> tossì
allontanandosi a scatti.
Amy sorrise, con un sorriso malato che non
s'addiceva al suo viso ancora giovane e pur sempre innocente. Le chimere si
allontanarono dall'alchimista e le lasciarono libero il passaggio verso i suoi
alloggi. Amy a testa alta varcò quella soglia mentre il suo orgoglio finalmente
si sentiva soddisfatto.
Martel chiuse la porta dietro di lei e si sedette
a terra proprio di fronte alla ragazza dai capelli blu. Le pulì il viso, sporco
di sangue e polvere, con le mani e le fece segno di mostrarle le
mani.
Quando gli occhi di Dolcetto incrociarono i palmi
dell'amica fu costretto a mordersi le labbra per non parlare.
<< Era proprio necessario >> chiese
Roa sedendosi sul letto e posando sul comodino la bacinella d'acqua e le garze
che aveva reperito in una dispensa lì vicina.
<< No che non era necessario!! >>
sbottò Martel cercando di disinfettare prima le ferite. << E' solo che le
piace strafare! >>
Amy sorrise lievemente sentendosi al centro delle
attenzioni di tutti.
<< Sei una stupida! Il tuo corpo non è
quello del padrone, mettitelo in quella zucca dura!! Tu non sei immortale
>>
<< Avevo bisogno di una lama bella
consistente >> spiegò lei con voce sommessa << L'unica cosa che mi è
venuta in mente in quell'istante è stato creare un prolungamento dell'osso
>>
Martel rimase a testa china preoccupandosi di
afferrare ago e filo per suturare le ferite.
<< Per fare una lama con la mano avrei
dovuto usare troppo carbonio e il mio pugno sarebbe stato così pesante che sarei
riuscito a muoverlo a malapena... >>
<< potevi scappare >> tossì Dolcetto
voltando la testa di lato per non incrociare lo sguardo con
Amy.
La ragazza sorrise tristemente.
<< Potevo, ma non l'ho fatto: la prossima
volta saprò fare la scelta più giusta >>
<< E se non ci fosse una prossima volta?!
>> esclamò Martel sentendosi improvvisamente investita di un'autorità tale
da renderla maestra di vita della ragazza.
Amy socchiuse gli occhi mentre le tornavano alla
mente immagini, pensieri e ricordi dolorosi del suo passato.
<< Pagherò le conseguenze dei miei errori
>>
xXx
xXx xXx xXx
xXx xXx xXx
xXx xXx xXx
xXx xXx xXx
xXx xXx xXx
xXx xXx xXx
xXx xXx
<< Muoviti Cleo >> esclamò Amy
annoiata.
La bambina corse a perdifiato fino a che non
raggiunse l'ombra della sorella.
Amy era il suo modello per tutto, la sua unica
famiglia e la sua più fidata amica. Tutto di lei era perfetto: i suoi lunghi
capelli blu raccolti in due trecce gemelle; la sua aria da leader, il suo
sorriso contagioso, persino quelle lentiggini che le davano un'aria da furbetta
e da maschiaccio.
La ragazza, da parte sua, adorava essere adulata
dalla sorellina e per questo spesso e volentieri la lasciva fare quando cercava
di imitarla nei gesti più banali.
Cleo respirava affannosamente mentre ricurva su se
stessa si appoggiava sui ginocchi con le mani per riprendere
fiato.
<< allora? >> chiese la
maggiore.
La piccola la guardò in modo
interrogativo.
<< hai deciso di farti crescere i capelli?
>> affermò notando come il suo caschetto si stesse trasformando in
un'altra acconciatura.
<< si! >> squittì Cleo sorridendo.
<< Mi piacciono i capelli lunghi, mi fanno sentire come una principessa!
>>
Amy rise di gusto.
<< Una principessa dici? >> ripeté
raggiante << non avevo mai pensato ad una cosa del genere
>>
Cleo scorse la sorella soffermarsi a riflettere
sulla sua precedente affermazione con serietà.
<< Ti piacerebbe essere una principessa
Cleo? >>
La bambina rimase di stucco non aspettandosi una
simile domanda.
<< Beh, io non saprei >> balbettò
arrossendo lievemente << Insomma, credo di si, mi piacerebbe
>>
Amy sorrise prima di raccogliersi i capelli e
nasconderli dentro il cappuccio della giacca. La ragazzina si inginocchiò di
fronte alla sorellina e le prese la mano con fare giocoso.
<< Dovrò trovarti un principe che ti sposi
allora >>
Cleo divenne rossa come un peperone e si allontanò
dalla maggiore sentendosi un po' presa in giro.
<< Pensa per te!! Tu sei più grande, sei tu
che dovresti trovarti un ragazzo! Non io!! >>
Amy non riusciva a smettere di ridere. Vedere la
sua piccola pacata e timida sorellina in quell'atteggiamento combattivo era
davvero una cosa rara.
<< A me non interessano i fidanzati ora
>>
<< Ma se hai quattordici anni?
>>
<< E allora? Ho tutto il tempo che voglio
no? >>
Cleo sbuffò. << Sei strana, tutte le ragazze
come te, in città sembrano non volere altro: trovare un principe che le porti
con lui in una terra lontana sembra essere il loro più grande sogno
>>
<< E' questo il tuo sogno Cleo? >>
chiese la maggiore con aria dolce.
La bambina ci pensò un attimo e poi
rispose.
<< Si, vorrei trovare un principe che mi ami
e che mi protegga come un tesoro prezioso >>
<< per questo basto io >> commentò
sarcasticamente Amy.
<< Sciocca >>
La ragazza ridacchiò fra se e
se.
<< Ed il tuo sogno qual'è Amy?
>>
La maggiore sorrise facendo l'occhiolino a
Cleo.
<< E' un segreto!! Te lo dirò quando sei più
grande >>
xXx xXx
xXx xXx xXx
xXx xXx xXx
xXx xXx xXx
xXx xXx xXx
xXx xXx xXx
xXx xXx xXx xXx
Cleo aprì la porta della camera strofinandosi un
ultima volta gli occhi con il dorso della mano.
La donna che l'aveva consolata se ne era andata
già da un oretta e lei era rimasta da sola in quella casa.
Per un secondo la aveva sfiorata l'idea di
andarsene e lasciare qui due ragazzi tanto gentili alla loro vita. Lei era
davvero un peso per tutti quelli a cui aveva mai voluto bene: persino sua
sorella, a suo modo, l'aveva abbandonata.
<< Che stupida che sei >> mormorò
dolcemente una voce alle sue spalle. La giovane ladra con la maschera argentata
era entrata dalla finestra della camera così silenziosamente che la ragazzina
non l'aveva nemmeno sentita.
Cleo rimase così, a boccheggiare, con gli occhi
fissi sulla figura di Amy.
<< Non mi aspettavo che fossi così impulsiva
Cleo >> continuò quella rivelando il suo volto alla
sorella.
<< Amy >> riuscì a borbottare lei
prima che una lacrima solitaria le rigasse il viso angelico.
<< Ti avevo detto di lasciar perdere, ti
ricordi? >>
Ma Cleo non riusciva rispondere tanta era
l'emozione che provava in quell'istante. Sentiva le gambe tremargli e il
cervello andare lentamente in tilt. Tutto ciò che aveva desiderato per tutto
quel tempo era lì davanti ai suoi occhi: come una sorpresa a Natale, come la
risposta ad una preghiera. Non sapeva più cosa fare, se piangere o
ridere.
Amy storse il naso confusa da quel
silenzio.
<< tutto bene? >>
La minore in tutta risposta allungò la mano per
sfiorare quella della sorella. Ne constatò la consistenza, ne assaporò il calore
e poi sorrise.
<< Sei vera? >>
<< Ma certo che sono vera
>>
Cleo si gettò contro il petto di Amy piangendo per
la felicità e l'alchimista la strinse a se goffamente. Ovviamente anche a lei
era mancata la sorellina, le era mancata come l'ossigeno, come se le fosse stata
strappata una parte di se; ma aveva preferito tenersi a distanza in questi anni.
Per non soffrire, per non commettere gesti avventati che avrebbero compromesso
la vita di entrambe.
<< Mi sei mancata così tanto >> pianse
Celo stringendosi contro il corpo forte della sorella.
<< Anche tu piccola >> rispose
amorevolmente lei carezzandole la testa.
<< Anche se ormai non sei più tanto piccola
>> riprese mostrandole un mezzo sorriso.
Cleo si asciugò le lacrime rapidamente e si
allontanò da Amy quanto bastava per poterla vedere.
<< I tuoi capelli!! >> quasi gridò la
ragazzina.
Amy si toccò la testa impaurita e poi si accorse
che quell'esclamazione era riferita principalmente al taglio.
<< L'ho fatto per comodità >>
sentenziò lei massaggiandosi la nuca.
Cleo notò che tutto il corpo della sorella era
cambiato. Era diversa dalla ragazzina che ricordava: soprattutto il viso. Gli
occhi erano meno brillanti e l'espressione matura, così seria e distante da
quella giocosa che era ancora impressa nei suoi ricordi.
<< Capita >> mormorò la
maggiore.
Cleo la guardò torva non capendo
quell'affermazione.
<< Capita crescendo >> spiegò lei
<< capita che si cambi; sono passati quasi quattro anni da quando ci siamo
separate >>
<< Ero solo una bambina, ma ti ricordavo
diversa >> rispose Cleo arrossendo ritenendo le sue parole un poco
offensive.
<< Ed io pure: ma tu sei la stessa Cleo dei
miei ricordi, la mia principessa >>
Cleo arrossì vistosamente ricordando
quell'appellativo affibbiatogli dalla sorella. Amy rise di gusto notando il
rossore della sorellina.
<< Beh, è stato... bello >> esclamò
saltando sul cornicione della finestra.
<< Cosa?!? Dove vai?
>>
Amy le rivolse uno sguardo
mesto.
<< No!! >> gridò Cleo sentendo di
nuovo i suoi occhi umidi.
<< Mi dispiace >>
<< Resta qui! Non ti verranno a cercare!!
oppure potremmo fuggire lontano!! Non serve che tu torni!
>>
<< Invece è necessario
>>
<< perché, dimmi il perché!!
>>
<< Ho fatto un patto
>>
<< Ed il nostro di patto?? Quello non
conta?? >> strillò mentre le lacrime iniziavano a scendere copiose lungo
le guance rosate.
Amy girò al testa tagliando il contatto visivo con
gli occhi della sorella.
Era tutto così doloroso che non riusciva nemmeno a
respirare. Ma doveva fare di tutto per rimane lucida, per non farsi trasportare
dal cuore.
“ Non ti è concesso, non più ” le ricordò una voce
dentro la sua testa.
<< Ciao Cleo >> disse saltando giù
dalla finestra e sparendo come un'ombra, come chi non ha la forza di
voltarsi.
xXx-xXx
Angolo autrice:
E anche questo capitolo è concluso!!! Lo so che è
un po' triste la fine ma... don't worried! Bene, passiamo subito alle cose
serie: dal capitolo inserirò ( probabilmente) un link per vedere gli schizzi che
ho realizzato.. sempre che lo scanner collabori!! -___-”
Volevo ringraziare, ancora, chi legge la fic e
soprattutto chi la commenta!!!
quindi:
Grazie a Jeannina Live
4ever per il suo commento, sono felice che tu trovi bella la mia storia e
soprattutto grazie per averla aggiunta tra i preferiti!!!
Grazie a maddy_chan che
ormai siamo in confidenza e sono, beh, felice in un certo senso del fatto di
averti sorpresa con lo scorso capitolo!! ( vuol dire che la storia non è
scontata!!) Spero di non diventare mai noiosa o scontata!!! Quindi aspettati
molti colpi di scena!!!! ^^
Grazie a rosi33, sono
onorata, sul serio, così mi fai sentire importante!!! e te lo giuro che non mi
perderò mai d'animo se voi continuerete a sostenermi così!!!
Grazie anche a nameChan124smile per aver aggiunto la storia fra le
seguite!! Mi aspetto anche un tuo commentino allora!!!
Grazie a tutti, davvero, ve lo
meritate!!!
Un bacio by Shiida
xXx-xXx
|