Profumo di Vodka - drarry

di draamiione
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** chapeter one ***
Capitolo 2: *** chapter two ***
Capitolo 3: *** chapter three ***
Capitolo 4: *** chapeter four ***



Capitolo 1
*** chapeter one ***


CHAPTER ONE 

Quella mattina era piovosa. Erano appena le 6:45 e per l'ennesima urla di Draco Malfoy invasero il Malfoy Manor.

«Lucius dobbiamo aiutarlo, non possiamo lasciarlo cosi» ma Draco si dimenticava ogni volta di insonorizzare la sua stanza. Quella mattina, sentiva uno strano nodo alla stomaco che lo faccio alzare all'improvviso per andare a vomitare.

«No Cissy, deve affrontare da solo i suoi demoni» i signori Malfoy se ne stavano nel salone del Manor quando Draco fece la sua entrata; sembrava uno zombie che camminava, i suoi capelli erano perfettamente in ordine come ogni mattina, ma il suo viso era pallido.

«Caro come stai oggi?» Ma il biondo ignorò completamente la domanda della madre, prese la gazzetta del profeta, le diede un bacio in fronte e se ne tornò nella sua stanza.

Mentre vedeva suo figlio andarsene, Lucius e Narcissa si guardarono e capirono che dovevano prendere la decisione giusta.

«Dobbiamo chiamarlo. Lui ha bisogno del suo aiuto.»

«Ci manca solo vedere Potter ogni mattina che viene a curare nostro figlio.»

«Lo sai anche tu che è il miglior medimago dell'ultimo decennio.»

Così Narcissa Malfoy, prese una pergamena, scrisse una lettera d'aiuto e la mandò a lui: Harry James Potter.

**
ANGOLO AUTRICE 
Questa è la mia drarry che ho voluto scrive qua su efp. Non la pubblico su wattpad in quanto ho un profilo dedicato interamente alla dramione, la mia prima otp insieme alla drarry. Spero che la mia storia vi piaccia, se fosse così mi farebbe piacere leggere una vostra piccola recensione!

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Capitolo 2
*** chapter two ***


Harry era nel suo studio a Londra, quando sentì un gufo sbattere sulla finestra. Che strano però, non aveva mai visto quel gufo, prese la lettera e vide che era dei Malfoy.

"Caro signor Potter, 
In qualità di medimago le chiediamo aiuto per nostro figlio. Sono due anni che gli incubi lo tormentano, non dorme quasi più, mangia di rado e noi siamo seriamente preoccupati. Ci farebbe piacere una sua visita il prima possibile.

Narcissa Malfoy"

Draco Malfoy che aveva bisogno di aiuto? Non era l'unico che era entrato in depressione, la guerra aveva devastato tutti. Ma la depressione di Malfoy sembrava una cosa seria, e se poteva aiutarlo lo avrebbe fatto.

Quando finì di leggere la lettera, controllò la sua agenda per vedere se aveva qualche giorno disponibile e bingo! Martedì alle 10 era perfetto. Chiuse l'agenda e mandò un gufo ai signori Malfoy.

"Cari signori Malfoy, 
Oggi purtroppo non riesco a passare, ma sono disponibile domani alle 10! Grazie per la vostra lettera, magari se avete qualche indicazione sui sintomi di vostro figlio in modo che mi prepari l'occorrente gliene sarei grato.
Cordialmente,
Harry James potter"

Erano le 18 quando uscendo dal San Mugo vide Hermione che entrava insieme a Ron.

«Hermione! Come procede la gravidanza?» La ex grifondoro era rimasta incinta ed era al secondo mese. Ogni volta che aveva un esame, salutava anche Harry.

«Tutto bene, tu Harry? Hai nuovi pazienti?» Era il caso di dire si suoi migliori amici che il suo nuovo paziente era Draco Malfoy?

«Diciamo di sì. Dicono che è un caso disperato» Hermione lo guardò confusa «E sai già chi è?» Shit, pensò Harry. «N-no ho solo ricevuto i sintomi del paziente»

«Noi andiamo Harry, è stato bello rivederti» i due si salutarono con un abbraccio «Anche per me Hermione»

***

Il giorno dopo Harry avrebbe visitato il suo nuovo paziente: Draco Malfoy. Erano le 9:45 quando si ritrovò davanti al Malfoy Manor. Ad aprire ci fu Narcissa Malfoy, elegante come sempre.

«Signor Potter, grazie per essere venuto» Narcissa fece accomodare Harry nell'ufficio di Lucius in modo che Draco non potesse vederlo.

«Ho letto i sintomi di suo figlio, e da quando è in questa situazione?»

«Due anni Potter. La guerra lo ha devastato. Si è perfino mescolato tra la gente babbana per non essere riconosciuto come Mangiatore e quando tornò disse di aver trovato una cosa che lo faceva stare bene.» Lucius Malfoy teneva lo sguardi basso e non incrociava quello di Harry neanche per sbaglio.

«Che cosa ha trovato?» E se fosse...? Harry voleva scacciare via questo pensiero.

«Non lo so Potter. Ci mostrava delle bustine che contenevano una polvere bianca» marijuana? Hashih? Qualsiasi cosa fosse, ora era sicuro di quello che aveva pensato: droga. Ma perchè Draco era arrivato a tanto?

«Voi mi state dicendo che da un anno lui sta assumendo quella roba? Perchè non siete venuti da me subito?! Sapete quanto può essere dannosa quella roba?» Narcissa aveva il viso preoccupata e rivolse uno sguardo preoccupato.

«Potter, di cosa stai parlando?»

«Droga. Sto parlando di droga signori Malfoy e danneggia gli organi in modo devastante fino ad arrivare ad uno stato di overdose: la morte.»

Narcissa non poteva sopportare tutto quello, le sue gambe stavamo cedendo e si dovette sedere.

«Si sta uccidendo Lucius» il marito non poté che stringere la mano a sua moglie per rassicurarla, anche se non serviva a molto.

«Posso vederlo?» Solo Narcissa annuì, Lucius preferiva non incorniciare il suo sguardo.

«Questa è la sua stanza. Potter...lui non sa delle sua visita, quindi potrebbe essere scontroso, stia attento» Harry annuì e bussò alla porta. Bussò due volte ma non ricevette nessuna risposta, così decise di entrare.

Harry aprì lentamente la porta; la stanza era buia, non usciva neanche un raggio di sole e vide Draco Malfoy che dormiva beato nel suo letto. Poi fu li che la vide, una bustina. Probabilmente prima di addormentarsi ne aveva presa una dose. Harry prese la busta tra le mani, la aprì e la assaggiò con la punta della lingua per capire quale droga fosse: hashish.

Dio Draco ma cosa hai combinato, pensò Harry. La prima cosa che doveva fare era chiara: disintossicarsi.

Prima che Draco potesse svegliarsi, prese la busta, la chiuse e se la mise in tasca, almeno non ne avrebbe assunta altra. Harry uscì silenziosamente dalla stanza e chiuse la porta. Poi si recò dai signori Malfoy e gli comunicò che sarebbe tornate domani.

«Bene signori Malfoy, per oggi ho finito. Tornerò domani alla stessa ora e per favore avvisate Draco. E se per caso non dovesse trovare la sua dose, ditegli che non sapete niente e che forse non si ricorda dove l'ha messa. A domani»

 

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Capitolo 3
*** chapter three ***


Draco si svegliò di malumore, e cercò disperatamente la sua dose, ma stranamente non la trovò. Cominciò a mettere a soqquadro la sua camera pur di trovarla, eppure era sicuro di averla lasciato sul comodino accanto al letto. 
Draco era agitatissimo; decise di provare a chiedere ai suoi genitori se sapessero qualcosa cercando di essere il più rilassato possibile. 
"Madre per caso siete entrata nella mia stanza?" Narcissa alzò di scatto lo sguardo verso il figlio. 
"No caro, è successo qualcosa?" Draco però era dubbioso. "No niente" 
"Oh Draco..oggi verà un medimago a visitarti" appena finì la frase, Narcissa aveva paura di qualsiasi reazione del figlio. 
"E per quale motivo di grazia?" Draco sembrava calmo, troppo calmo, si disse Narcissa. 
"Una visita di controllo...sai io l'ho fatta il mese scorso, e ogni membro della famiglia la deve fare, per accertarsi che tutto va bene" ma come avrebbe reagito se avesse saputo che il suo medimago era il suo acerrimo nemico?
"E potrei sapere a che ora dovrebbe venire?" 
"Tra un ora caro, cerca di farti trovare pronto" l'unica cosa che avrebbe voluto Draco era tornare a dormire, ma la visita di questo medimago glielo impediva. Erano la 9:10 di mattina e Draco decise di farsi una doccia per sembrare più rilassato e tranquillo, poi si mise una camicia bianca e un paio di jeans neri, come piaceva a lui. 
Mentre si sistemava i capelli con il gel -un prodotto che aveva scoperto nella Londra babbana e che era miracoloso per i capelli- sentì il campanello di Malfoy Manor suonare.

Draco decise di rimanere in disparte e aspettare che il medico entrasse. 
"Signor Potter prego si accomodi" eppure non capiva perchè sua madre parlava a sottovoce quasi come se lui non dovesse sentire. 
"Grazie signora Malfoy, ha detto a Draco del mio arrivo?" Ma come si permetteva questo di chiamarlo per nome? Neanche lo conoscesse. 
Poi decise di farsi avanti e vedere chi era, e fu che li che lo vide: Harry James Potter. 
"Madre seriamente? Cosa ci fa lui in casa nostra?" 
"Draco ascoltami, è il miglior medimago dell'ultimo decennio e si offerto di aiutarti" meraviglioso, sua madre gli aveva pure mentito. 
"Madre io non ho bisogno di aiuto. Sti benissimo. E se anche avessi bisogno di aiuto, non me lo farei certo dare da Potter." Detto questo si slacciò i primi due bottoni della camicia perché cominciava a sentire caldo, e si buttò nel letto a pancia in giù.
"Lo perdoni signor Potter la mattina è sempre scontroso" Narcissa si stava vergognando del comportamento di suo figlio.
"Non si preoccupi signora Malfoy, cercherò di essere delicato"

Harry si diresse nella stanza di Draco che per fortuna aveva lasciato aperta. Draco dal canto suo sapeva che prima o poi lui sarebbe entrato, così si sedette sul letto. 
"Qual buon vento ti porta qui, Potter?" Sarcasmo, la miglior arma di difesa pensò Draco. 
"La tua depressione." Ma Harry era serio, e Draco lo capì.
"Io non sono depresso, quindi puoi anche andartene." 
Magari se rendo le cose difficili, se ne andràpensò il biondo. 
"È inutile che cerchi di rendere le cose difficili. Io da qui non me ne vado. E ti sarei grato se tirassi su la camicia." 
Shit.
"Se venuto qui per vedermi mezzo nudo Potter? Ti facevo più garbato"
Harry alzò gli occhi al soffitto, non voleva cedere alle sue provocazioni. 
"Devi controllarti i polmoni, quindi devi alzarti la maglietta." Draco si arrese e obbedì senza capricci. 
Harry fece il suo lavoro, capì che i suoi polmoni non erano per niente puliti. 
"Il signor Malfoy mi permette di ascoltare il suo cuore per completare il controllo?" Sarcasmo contro sarcasmo
"Non ti facevo così romantico Potter" 
"Prendi un bel respiro" e Draco obbedì. Harry prese lo stetoscopio e lo appoggiò sul petto in modo da sentirne i battiti, ma qualcosa non andava. Draco se ne accorse nel mondo in cui Harry cambiò espressione. "Prendi un respiro, un bello grande" Harry voleva sbagliarsi, e dirgli che andava tutto bene, ma era esattamente il contrario. Quella droga lo stava distruggendo.





ANGOLO AUTRICE 
Volevo chiarire l'ambientazione della storia: la storia è ambientazione due anni dopo la guerra magica. Voldemort è stato sconfitto, Harry non diventa auror come tutti ci aspettamo ma bensì medimago, e Ron e Hermione stanno insieme e stanno per avere una bambina (in quanto questa non è una dramione bensì una drarry). Spero di aver chiarito ogni dubbio sull'ambientazione della storia. Draco invece è entrato in depressione a causa della guerra e cerca di dimenticare il fatto di essere un mangiamorte. Mi fa un sacco piacere leggere le vostre domande e rispondere ad ogni capitolo! spero davvero che la storia vi piacia, è la mia prima drarry e su efp sono ancora un pò disorientata su come impostare le note della storia. Ci vediamo al prossimo capitolo :)
 

 

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Capitolo 4
*** chapeter four ***


"Cosa c'è Potter?" Draco voleva capire cosa succedeva, sopratutto quando lo vide mettere via quell'aggeggio e coprirsi i viso con le mani.
"Draco ti stai uccidendo capisci?" 
"Sto benissimo no? Hai controllato anche tu."
"No Draco, non stai benissimo. I tuoi polmoni non sono puliti, e il tuo cuore batte in modo irregolare." 
"Sciocchezze." 
"Ti sono mai capitati episodi in cui tossivi senza fermarti più? In cui non riuscivi a respirare?" Draco ci pensò su, in effetti gli era successo due volte ma non pensava che fosse qualcosa di grave.
"Forse una volta o due" 
"E quando cammini ti stanchi subito?" 
Da quanto Potter era uno psicologo? Pensava che la sua professione fosse il medico. 
"Cosa c'entra tutto questo?" 
"È l'effetto di quello che stai assumendo! Draco quella roba la conosco bene, ti distrugge cuore e polmoni" il biondo abbassò subito lo sguardo, come se fosse stato accusato di qualcosa. 
"Draco stai diventando dipendente e nemmeno te ne rendi conto"
Ma il biondo si alzò e andò verso la finestra, l'unica certezza era quella: non voleva morire, voleva solo dimenticare. 
"Potter sai perché prendo quella roba? Per dimenticare quello che è successo! E dimenticare questo!" Disse alzò La Manica della camicia mostrando il marchio nero. 
Harry però vide delle cicatrici ancora ancora insanguinate. 
"Cosa sono quei segni?"
"Niente che ti riguardi"
Harry lo guardò serio. 
"Che ti piaccia o no, io sono il tuo medico, e devo sapere cosa ti succede."
Ma Draco abbassò la camicia. Voleva mandarlo via, non ne voleva più sapere di lui. 
"Vattene."
"Non puoi mandarmi via solo per un tuo capriccio. Non sei più un bambino, tu hai bisogno d'aiuto." 
Quella discussione ad Harry non piaceva per niente. Poi vide Draco estrarre la sua bacchetta e lanciare una fattura a Potter. 
Harry colto di sorpresa, si ritrovò con la schiena contro il muro e svenne per alcuni minuti.

Quando si svegliò -ancora dolorante- vide Draco che non la smetteva di tossire. L'ex serpeverde dovette sedersi sul bordo del letto per evitare di cadere mettendosi una mano sul petto.
"Draco cos'hai?" 
"n-non lo so, mi fa m-male qui" indicandosi il cuore.
"Ora capisci che intendo quando dico che hai bisogno di aiuto?" Draco annuì, sentendosi tremendamente in colpa, sopratutto nei confronti dei suoi genitori, non meritavano tutto questo dolore. 
"Cosa posso fare Potter?" Dopo due minuti, Draco smise di tossire, prese un bel respiro e ricominciò a parlare normalmente. 
"Vuoi davvero il mio aiuto?" Harry doveva essere sicuro che lui fosse consenziente, e che non lo avrebbe mandato via da un momento all'altro. 
"Si" Draco era esausto, e aveva voglia solo di dormire. Harry lo vide che tentava di sdraiarsi ma non ci riusciva "Aspetta ti aiuto" lo fece posizionare per bene e aspettò che fosse comodo. Lo coprì con il lenzuolo di tessuto verde e grigio -i colori di serpeverde pensò Harry- e si avviò verso la porta.
"P-Potter" appena sentì il suo nome si girò scattò pensando che avesse bisogno di qualcosa ma invece lo ringraziò soltanto.
"Grazie" Draco Malfoy non era il  tipo che chiedeva scusa per avergli lanciato una fattura, ma sapeva riconoscere quando era il momento di ringraziare.
Harry sorrise e prima di sorpassare la porta aspettò che Draco si addormentasse, poi uscì dalla stanza.

Harry tirò un sospirò di sollievo come se fosse stato in apnea per troppo tempo. Guardò l'orologio ed era tardissimo, salutò Narcissa e tornò a casa. 
"Allora Potter? Come sta?"
"Abbiamo avuto una piccola guerra, ma si è convinto che ha bisogno d'aiuto. Ora sta dormendo, io tornerò tutte le mattina alla stessa ora, se la situazione dovesse peggiorare passerò anche la sera. Vi manderò le mie istruzioni via gufo"
Narcissa era grata del miglioramento di suo figlio. "Grazie Potter" 
Era la seconda volta che sentiva la parola "Grazie" da due Malfoy, ma ad Harry andava bene così; infondo Narcissa lo aveva salvato da una morte certa durante la guerra e ora toccava a lui ricambiare il favore salvando suo figlio.

 

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