Love and Truth

di Ori_Hime
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lilina e Yukari ***
Capitolo 2: *** Yusuke e il ministero ***
Capitolo 3: *** Il partner di Misaki ***
Capitolo 4: *** I segreti vengono svelati ***
Capitolo 5: *** Il grande giorno ***



Capitolo 1
*** Lilina e Yukari ***


Dedico questa storia a Veronica per il suo ventesimo compleanno e per avermi aiutato a correggerla: grazie per il tempo che mi hai dedicato! Tanti auguri!

E una dedica va anche a Berty per avermi consigliato la visione, anche se poi il finale ci ha lasciate interdette: mi hai dato lo stimolo per scrivere e te ne sono grata!

Vi voglio bene, spero di rivedervi presto!

 

 

Done chasing, why you chasing?
Something else
I can’t take it anymore
Done lying for the truth to…come out of your mouth
When the answers scream loud
You play the role
I play the lead
We strike a pose
I was too blind to see
This ain’t what it seems

What is love?

 

What is love? - Lea Michele

 

 

 

Lilina e Yukari

 

 

Lilina aveva parlato di come le cose sarebbero dovute andare perché Yukari potesse stare finalmente con Misaki: loro avrebbero dovuto fingere di odiarsi così che avrebbero potuto cambiare partner e se anche la loro amica avesse fatto lo stesso avrebbero potuto poi scegliersi e finalmente sposarsi. Era un processo lungo, gli aveva specificato, ma era l'unico modo. Il ragazzo non voleva fingere e nemmeno la sua partner, ma ci tenevano alla felicità della loro amica, anche se questo significava dover sacrificare la loro... Sapevano però di essersi innamorati vicendevolmente e Yukari non riusciva più a pensare di stare lontano dalla sua partner, in fondo lei era cambiata in meglio, ma grazie alla loro conoscenza, al loro rapporto che era diventato sempre più profondo. Lo aveva anche ammesso sussurrando “Non voglio”, ma lei l'aveva sentito, e non riuscendo più ad ammetterle il cambiamento dei suoi sentimenti aveva finito col darle corda. Era un sentimento strano in effetti, aveva sempre amato solo Misaki, eppure non ne era più tanto sicuro, anche se la partner glielo ricordava.

Lilina pensava dovesse accontentarsi di rimanergli amica, in quanto era già innamorato, ancor prima di incontrarla, e non era giusto rovinare quel primo e forte amore. Gli chiese un ultimo favore: voleva far pratica con lui, per quando avrebbe dovuto farlo poi con qualcun altro. In realtà pensava che non sarebbe stata la stessa cosa con nessun altro: avrebbe avuto almeno quel ricordo che avrebbe conservato per sempre nel cuore e questo doveva bastarle.

Yukari si avvicinò per baciarla, lei si imbarazzò chiedendo quando chiudere gli occhi, ma lui le disse che non ci aveva mai pensato. Lei provò allora a rilassarsi, lasciandolo fare. Sentire la sua lingua infilarsi nella sua bocca le fece uno strano effetto, ma era anche piacevole. Una sola volta però non le bastava per imparare, gli spiegò e provò a sua volta a baciare il ragazzo. Bacio dopo bacio stavano trovando la giusta sintonia, facendo crescere sempre più la passione tra di loro. Yukari che si era lasciato coinvolgere da lei, ora non poteva fare a meno di continuare a conoscerla: -Lilina, dimmi tu però fino a che punto vuoi...- disse con un filo di voce.

-Vorrei fare tutto con te, vorrei fare l'amore in tutti i modi possibili... vorrei che questa notte fosse la più bella della mia vita con te. Pensi di potermi accontentare?- gli rispose con il fiatone dopo un lungo bacio, con voce dolce, ma supplicante. -Sì...- disse appena Yukari, riprendendo fiato anche lui. Le riprese il viso ribaciandola e pian pianino fece scivolare le sue mani sulle sue spalle, scostandole il kimono in modo che potesse intravedersi il petto. Anche Lilina ripeté il suo gesto, afferrandoglielo con così tanta foga durante un bacio fino ad aprirgli la veste sul davanti. Per levargli le maniche lo spinse verso di sé fino a cadere sul futon con Yukari sopra di lei. Il cambio di posizione improvvisa li fece sobbalzare ed arrossire, ma lui non perse tempo e le baciò le labbra, poi scese sul collo, fino a scoprirle i seni, lasciando sempre lungo il tragitto tanti baci. Lei sussultò, inizialmente per il freddo e poi per il contatto con la sua lingua sulla sua pelle. L'atmosfera diventava sempre più bollente e il suo partner cominciò ad esplorare il suo corpo con sempre più foga, accarezzandola e baciandola su ogni centimetro di pelle libera a sua disposizione.

Lilina cercava di rispondere sempre alle sue attenzioni attirandolo a sé, accarezzandogli i capelli e la pelle della sua schiena, dove poteva. Quando i due non sentirono più freddo si spogliarono, iniziando ad esplorare anche i suoi arti inferiori, facendosi largo tra le sue gambe per poi accarezzarle l'inguine prima delicatamente, per vedere la reazione della partner, poi iniziando a farsi strada tra le labbra. Lei teneva gli occhi chiusi, ma non per la vergogna, per sentir meglio ogni sensazione che le suscitava e, quando fu pronta, lui si infilò il preservativo, che aveva ancora dall'incontro con quelli del ministero, ed entrò di colpo, facendola gemere e inarcare la schiena. Prima di continuare Yukari si immobilizzò, temendo che Lilina avesse cambiato idea, ma lei gli prese il viso avvicinandolo al suo, così che sentisse il suo respiro affannato e lo baciò, per incoraggiarlo a proseguire. Allora lui prese a muoversi sopra di lei, piano piano e poi sempre più velocemente, seguendo le carezze che riceveva prima più timide e poi più prepotenti. Quando il ragazzo uscì da lei si stese accanto, accaldato ed eccitato, mentre lei si accoccolò sul suo petto, col batticuore.

-Tutto qua?- parlò con un filo di voce, ancora un po' scossa. -Non ti è bastato?- ribatté Yukari. -No, non ho imparato nulla.- il ragazzo avrebbe giurato che la pervertita era lei, vista la sua insaziabilità, ma il suo tono ero serio. Mentre lui cercava di tornare a respirare normalmente, lei si sedette a cavalcioni su di lui. -Ma come faccio a farti entrare?- domandò mentre lo guardava proprio lì, poi provò ad accarezzarlo fino a vedere un cambiamento di dimensioni. Il partner allora prese un respiro profondo e invertì le posizioni, entrando ancora in lei, ma Lilina lo bloccò avvolgendo le gambe attorno alla sua schiena: voleva condurre lei, voleva “imparare”. Yukari allora rotolò di lato e la lasciò fare: lei così piccola la vedeva muoversi con difficoltà, allora la prese per i fianchi, aiutandola nei movimenti, finché non prese il ritmo. Lei più sentiva il piacere avvicinarsi, più si velocizzava, e più si aggrappava al corpo del partner, ansimando e chiamandolo per nome. Lui la baciava come per dirle “sì, sono qui e va tutto bene” finché, raggiunto il piacere, si fermò e si lasciò cadere su di lui, stremata. Lui l'abbracciò e strinse forte sul suo petto, accarezzandole i capelli.

Avevano fatto l'amore ben due volte... “Se quello non era amore, allora cos'era?” Si chiedeva. Dentro di sé Yukari sentiva che non era giusto mentire, che il loro era vero amore, che in fondo anche lei lo ricambiava. Ma non glielo aveva mai detto, anzi, l'aveva sempre spronato a stare con Misaki. Probabilmente lo amava così tanto da voler la sua felicità, pensando che la sua felicità risiedesse con la sua compagna di scuola. Yukari però capì che non sarebbe mai stato così felice con nessun'altra com'era appena stato con Lilina, avrebbe sempre provato un senso di colpa nello stare con lei, come al matrimonio quando l'aveva baciata solo per farla felice. Non era giusto nei suoi confronti... perché lui l'amava. E anche lei ricambiava. Chissà com'erano finiti a dirsi che dovevano mentire...

Trascorsero la notte l'uno tra le braccia dell'altra, a fare e rifare l'amore, in tutte le posizioni, come Lilina aveva desiderato e ad ammirare la luna, mano nella mano, scambiandosi sempre teneri baci, chiamandosi e richiamandosi a vicenda. All'alba cominciarono a mentire, a non guardarsi in presenza dei genitori e a scambiare sguardi teneri quando nessuno li guardava. La recita aveva inizio: quanto sarebbe durata?

 

 

 

 

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Note: 
Finalmente mi sono decisa a pubblicare questa "cosa"! Ho lasciato raiting arancio perché nella mia idea di storia è l'unico capitolo spinto (anche se è il più dettagliato che abbia mai scritto)... Comunque chissà, non ho ancora terminato di scriverla! :-) Per ora sono quattro capitoli, ma sicuramente ce ne sarà un altro, probabilmente l'ultimo. Ammetto questa scena di averla immaginata così, quando Lilina aveva proposto di "far pratica", anche se era comunque bellissima così com'era, tornerà utile ai fini della mia trama!
 Spero vi sia piaciuta,
 un abbraccio e al prossimo capitolo!
 Ori_Hime

Ps: vi aspetto sulla mia pagina facebook "Fairy Floss" dove pubblicherò gli aggiornamenti! :-)

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Capitolo 2
*** Yusuke e il ministero ***


Life's like this, you

You fall, and you crawl, and you break

And you take what you get, and you turn it into honesty

Promise me I'm nerver gonna find you fake it.


 

Complicated – Avril Lavigne


 

 

Yusuke e il Ministero

 

Nel frattempo Yusuke era andato al Ministero, non voleva doversi sposare con una qualsiasi partner e non era perché si era innamorato come Yukari, ma il motivo era molto più concreto: era gay. Lo aveva capito perché fra tutte le ragazze che a scuola lo seguivano lui aveva occhi solo il suo migliore amico, Yukari. Non gli aveva mai detto che per lui era tanto importante perché i termini “migliore amico” erano veri, ma non sufficienti per esprimere l'affetto che provava nei suoi confronti. Sapeva benissimo che lui non avrebbe mai potuto ricambiare ed era già abbastanza incasinato tra il suo primo amore e la sua partner per poterlo coinvolgere nel suo dramma sentimentale. Lo avrebbe solo spaventato e allontanato e non voleva perderlo.

Cercò l'ufficio in cui aveva tenuto delle sedute da psicologi per fargli “cambiare idea”, come se la sua sessualità potesse essere una scelta. Questa volta aveva appuntamento con uno di loro e con un rappresentante del ministero, ovvero uno di quelli che faceva i calcoli per trovare il o la partner ideale, e la ragazza dai capelli bianchi, Shu, amica di Misaki.

Lo psicologo espose la relazione che aveva scritto grazie alle sue sedute, parlando dell'amore che provava per Yukari, per poi pensare ad una nuova terapia per il suo caso. Il rappresentante lo guardò e gli chiese: -Che ne pensi Yusuke? Come mai hai chiesto all'improvviso questo appuntamento?-

-So di un vostro segreto e se lo dicessi in giro potrei screditare la qui presente Shu Igarashi, oltre che creare problemi a voi...- disse prontamente, sperando lo prendessero seriamente. Quando ebbe il consenso di continuare dal delegato ministeriale aggiunse:

-So che la prima partner affidata a Yukari Nejima era l'amica di Shu: Misaki Takasaki. E questo non è stato un caso, è stata lei ad averlo accoppiato con Misaki, per via dell'amore che prova per lui... Ma a te non piace Yukari, giusto Shu?- le puntò il dito addosso, vedendola subito agitarsi. -Perché e te piace Misaki! Ecco perché lei non ha ancora un partner...- la ragazza abbassò lo sguardo, suscitando l'attenzione dei presenti che si erano voltati tutti verso di lei, ma Yusuke riprese il suo discorso, per non essere interrotto da lei che sembrava imbarazzata e tentava di dir qualcosa, balbettando: -Scoperto il piano, Hajime Yajima ha calcolato la vera partner di Yukari e gli ha portato il documento ufficiale. Giusto?- Lei annuì, ormai arresa all'evidenza, chiudendo gli occhi, come per voler sfuggire a quell'accusa.

-E così Misaki scompare dal calcolatore di partner... perché Shu, giustamente, non la vuole vedere con nessun altro se non sé stessa.- concluse Yusuke, soddisfatto di aver ottenuto ascolto e aver detto la verità, nascosta troppo a lungo.

-Ma... Tu come lo sai? Come sapevi del favore che mi ha chiesto Misaki? Era un segreto tra noi...- disse preoccupata. Era appena stata scoperta pubblicamente, voleva almeno capire come il ragazzo fosse arrivato a quella conclusione.

-Me l'ha raccontato lei. Sai, tra una prova e l'altra di Romeo e Giulietta, nonostante l'iniziale odio reciproco dovuto all'interesse verso Yukari, si sfogò con me sulla situazione: io li avevo visti baciarsi, nonostante lui avesse già una partner e si sentì in dovere di raccontarmi ogni cosa. Io, in cambio, dovetti ammettere di provare dei sentimenti per lui: lei lo aveva già intuito. L'unica cosa che lei non sapeva erano i tuoi sentimenti per lei, Shu. Ad esser sincero erano solo un mio presentimento all'inizio, ma una volta averglielo raccontato Misaki mi sembrò pensarci a lungo... fino a farmi pensare che l'avesse compreso pure lei.- finita completamente la spiegazione, lo psicologo guardò Shu e chiese agli altri di conversare in privato, lasciando Yusuke nella stanza da solo per un momento.

Quando rientrarono gli dissero che avrebbero potuto passare oltre sulla sessualità sua e di Shu se avessero continuato a collaborare con il Ministero: -Senza complotti strani, continueremo a tenervi d'occhio...- specificò Hajime Yajima, soprattutto guardando Shu Igarashi che allontanò lo sguardo da lui.

-Non dovrò più sposarmi?- domandò ancora sospettoso Yusuke, sembrava fosse bastato veramente poco per far cambiare loro idea.

-No, ma dovrai vivere qui, non potrai avere una vita privata ed occuparti solo del Ministero. Ah... e ovviamente questo discorso non deve uscire dalle mura ministeriali...-rispose il rappresentante.

-Mmm... accetto! In fondo una vita privata come la intendete voi non l'ho mai voluta...- diede loro la mano e mentre uscivano dalla stanza prese sottobraccio la ragazza e le disse: -Ora io e te non dovremo più mentire, almeno tra noi! Mi spiace aver rivelato il tuo segreto... Ma è meglio per tutti, no?-

Shu si levò dalla stretta e sussurrò appena guardando Hajime: -Così mi sorveglieranno solo di più...- e se ne andò seguendo il suo “aguzzino”.

Il rappresentante portò Yusuke agli alloggi dedicati ai lavoratori del ministero. Fuori da quell'enorme palazzo che ricordava un po' la scuola, c'erano altre strutture più piccole, sempre all'interno del recinto che chiudeva il Ministero, come dei cubi, dentro al quale gli addetti ministeriali abitavano.

-Signor Nisaka, questa sarà la sua casa, oltre ad un soggiorno con cucina, c'è un bagno e una camera da letto.- spiegò il rappresentante, aprendogli la porta della casa. Non era grande, ma era abbastanza per una singola persona, specialmente per un ragazzo che prima abitava con il padre.

-Mi dica, la signorina Shu è proprio così importante per voi se mi date un appartamento e un lavoro in cambio del mio silenzio?- il signore sospirò e spiegò che la nipote della prima calcolatrice di coppie aveva una reputazione molto importante da mantenere dentro il ministero e che aveva già iniziato a svolgere ruoli al suo interno... se si fosse scoperta la sua “devianza”, come il ministero la reputava, avrebbe perso tutta la sua autorità.

-Capisco...- rispose soddisfatto Yusuke ammirando le stanze.

-Se vuole ambientarsi la lascio solo... l'aspetto fuori, sul vialetto.- e uscì.

Yusuke si buttò sul letto: era morbido al punto giusto e si sentì a casa, sollevato dal non dover fare più sedute dallo psicologo o dal pensare alle nozze. Annusò il cuscino: quel profumo di bucato sapeva di libertà, anche se vigilata e non avrebbe dovuto raccontare ne il suo segreto, ne quello di Shu, ma era comunque libertà dal futuro sforna figli che gli era stato imposto. Dopo poco quando uscì per vedere il suo piccolo praticello incontrò dall'altra parte della rete un altro ragazzo, poco più grande di lui: -Ciao, sono il tuo vicino, Daisuke* Suzuki! Sei nuovo, vedo!- aveva i capelli azzurri, occhi grigi e viso dolce, accogliente.

-Yusuke Nisaka, piacere.- disse con un filo di timidezza, quel ragazzo era veramente carino e qualcosa gli diceva che anche lui era gay.

-Che bel nome! Ci vedremo spesso allora, io abito sopra al tuo appartamento, sei il benvenuto!- gli sorrise.

-G... grazie!- seppe solo rispondergli Yusuke, già conquistato dal vicino.

“Questa libertà si è dimostrata ancor più bella di come mi sarei mai aspettato...” pensò, tornando dal rappresentante che lo avrebbe accompagnato a visitare il resto della struttura.

 

*significa “grande aiutante”

 

 

Note:

Eccovi con un giorno di ritardo il nuovo capitolo: ho intenzione di aggiornare una volta a settimana di lunedì, ma ieri era Pasquetta... A proposito: buona Pasqua in ritardo! Come l'avete passata?

Questa è stata la mia teoria riguardante i due amori di Yukari, molto semplice in realtà, ma ne ho trovato una veramente interessante che vi lascio qui: https://forum.everyeye.it/invision/index.php/topic/795692-jp-koi-to-uso-spoiler/

Non ho letto il manga, ma non credo lo farò, in quanto l'anime mi aveva proprio delusa... e leggerete più avanti come voglio finisca!

Sulla mia pagina facebook “Fairy Floss” troverete come mi ero immaginata Daisuke Suzuki!

Un abbraccio, alla prossima settimana!

Ori_Hime

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Capitolo 3
*** Il partner di Misaki ***


Quante cose che non sai di me
Quante cose che non puoi sapere
Quante cose da portare nel viaggio insieme

Quante cose che non sai di me
Quante cose devi meritare
Quante cose da buttare nel viaggio insieme


 

Gli ostacoli del cuore – Elisa e Ligabue

 

 

Il partner di Misaki

 

Misaki Takasaki quando aveva saputo il piano di Lilina aveva inizialmente fatto resistenza, dicendo che lei era la partner designata per Yukari, ma poi l'amica le aveva detto che anche lui era d'accordo e Misaki scoppiò a piangere commossa.

A rovinare il suo umore arrivò la busta con il nome del partner che lo Stato le aveva assegnato, un certo Nori Sakurai che aveva compiuto sedici anni proprio quel giorno. Misaki rabbrividì: non poteva sposarlo, non voleva sposarlo. Gli avrebbe raccontato tutto: del suo amore, delle sue bugie, del progetto dell'amica... Forse sarebbe stata fortunata come Yukari ad incontrare una ragazza come Lilina: comprensibile e che lottava per il vero amore. I suoi genitori, appena seppero il nome del suo partner, organizzarono immediatamente un incontro con la sua famiglia, avendo aspettato a lungo quell'evento.

Quella domenica la famiglia Takasaki si fece trovare sul luogo dell'appuntamento vestita con i kimono tradizionali e quando arrivarono i Sakurai si inchinarono, come da etichetta, e si accomodarono tutti in un salottino allestito per loro. Come le aveva consigliato Lilina, Misaki si alzò dopo i convenevoli, con la scusa di star poco bene, e uscì dalla stanza, rifugiandosi in un ripostiglio. A questo punto avrebbe dovuto aspettare l'arrivo del partner per confessare i suoi sentimenti per un altro e raccontargli tutto.

Sentì bussare al suo nascondiglio, ma non era il ragazzo: era sua madre. -Tutto bene cara? Perché sei qua dentro?- le chiese con tono sorpreso, ma anche gentile.

-Sì, ma non mi aspettavo venissi a cercarmi...-

-È il tuo incontro con il tuo futuro sposo, non dovresti andare in giro. Che figura ci fai?- A quelle parole la ragazza si alzò e la seguì rientrando nella stanza, si scusò e si risedette accanto ai suoi genitori, di fronte a Nori.

-Forse ai ragazzi piacerebbe fare un giro da soli per il giardino, così cominciano fin da subito a conoscersi.- propose la signora Sakurai.

-Ottima idea! Vai Misaki, esci fuori con Nori...- la ragazza si alzò, pensando che a quanto pare bastava che aspettasse un attimo perché avessero la scusa per rimanere soli, e seguì il partner che era già alla porta. -Dopo di voi- le disse aprendola il giovane.

Camminarono un po' in silenzio, guardando gli stagni, le carpe koi, le ninfee... Ogni tanto si lanciavano occhiate furtive, per provare a capire l'altro, ma senza farsi vedere. Nori era un ragazzo alto, diversamente da Yukari, dal fisico atletico che gli conferiva qualche anno in più nonostante i tratti del viso ancora da ragazzino. Misaki avrebbe azzardato anche a dire affascinanti, se non avesse in mente solo il suo amato. Quando fu scoperta a guardarlo, Nori tentò di instaurare un dialogo: -Come va?-

“Tutto qua?” pensò lei, impreparata ad una risposta coerente. Aveva in mente solo il lungo discorso che voleva fargli, perciò rispose con un: -Penso che dovrei dirti una cosa...-

-Dimmi tutto!- le sorrise subito il partner che non aspettava altro che le parlasse. Misaki prese un bel respiro e gli raccontò ogni cosa, persino del pezzo di gomma che Yukari le aveva regalato cinque anni prima. Nori l'ascoltò per bene in silenzio e ribatté: -Ho capito, non mi ami. Lo accetto, nemmeno io ti amo, ma penso sia normale: ci siamo appena conosciuti, Misaki. Ti ringrazio per la tua sincerità, lo apprezzo più di quanto possa dimostrare, ma non posso mentire sul fatto che ti odi. Non ti conosco e non sarebbe giusto, secondo me dovresti darmi una possibilità, o meglio, darci una possibilità.- la guardava con tutta l'attenzione che si presta al cinema: senza volersi perdere nemmeno un fotogramma, nemmeno una battuta.

Misaki si sentì sconfitta: tutto il loro piano e il suo futuro stavano andando in fumo. Abbassò lo sguardo verso lo specchio d'acqua e non riuscì più a trattenere le lacrime che caddero fino a creare cerchi concentrici sulla superficie dello stagno. Nori le appoggiò un braccio attorno sulle spalle, sussurrandole “va tutto bene” cercando di calmarla, finché Misaki si scostò e scappò via.

Il ragazzo la seguì e si infilò nel ripostiglio dove si era nascosta, per la seconda volta. -Non voglio metterti pressione, ma penso che sarebbe tutto più facile se io e te... ci sposassimo un giorno. Non dico domani e nemmeno tra due anni, ma mi piacerebbe conoscerti, sapere tutto di te... così è più facile fidarsi no? E nel frattempo innamorarci.- ottenne la sua attenzione: Misaki lo guardò e pensò che con Yukari non era successo così, che era stato molto più spontaneo e irrazionale, passionale... ma in realtà cosa sapeva davvero di lui? Pensava di conoscerlo meglio di chiunque altra, ma ora Lilina l'aveva superata, con tutti quegli appuntamenti che avevano avuto.

-Tu mi hai raccontato qualcosa di tuo, di personale, quindi, per iniziare, ti racconterò qualcosa di me. Sai, insisto tanto con te su questa cosa perché ti trovo carina e perché... anche i miei hanno avuto una situazione simile alla tua: mio padre era già innamorato quando si erano incontrati, ma mia madre seppe aspettarlo e farlo innamorare di lei a sua volta. Le ci vollero anni perché dimenticasse l'altra donna e lui la guardasse con i suoi stessi occhi, ma la ringraziò di esserci sempre stata per lui, nonostante tutto. Penserai che erano comunque destinati a sposarsi, che non avevano molte alternative, ma mi piace pensare che se lei non fosse stata presente per lui il matrimonio sarebbe potuto andare a monte ed io non essere mai nato.- concluse con così tanta enfasi che la storia piacque a Misaki e gli si avvicinò per scrutarlo meglio. Aveva un bel volto, occhi gentili e labbra morbide, si chiese se fosse stato piacevole baciarlo. Avrebbe potuto fare un tentativo con lui e lasciare del tempo ancora a Lilina e Yukari per stare assieme... Con quel pensiero per la mente gli prese per le mani il viso e si avvicinò ancora di più, chiudendo gli occhi.

In quel momento la signora Takasaki aprì di scatto la porta: -Oh scusate, non mi aspettavo di trovarvi qui entrambi! Vi lascio soli allora... Ah e ci trovate al gazebo qua nel parco, se ci cercate.- e richiuse, pensando di aver interrotto chissà che cosa.

Misaki, che si era scostata immediatamente, riprese da dov'era, nel tentativo di baciarlo e capire le sue emozioni, ma Nori la fermò: -Pensavo non mi volessi, perché lo stai facendo? Non devi dar conto a nessuno...-

Misaki non seppe rispondere, rimase un attimo in silenzio: era veramente dolce il suo partner, e probabilmente anche romantico, come dirgli quello che pensava senza offenderlo?

-Io... ecco, pensavo ti avesse fatto piacere. Scusami se non è stato così.- arrossì per l'imbarazzo che aveva creato.

-Mi farebbe piacere, credimi, ma non se tu non vuoi, non se non provi nulla per me. Mi pare ancora presto, non credi?- Misaki come risposta annuì.

-Comunque non credermi inesperto, ho avuto anch'io la mia dose di baci a scuola. Non sono mai stato innamorato, ma ho avuto delle storie anch'io, mi sembra giusto che tu lo sappia.- raccontò schiettamente Nori e la sua partner pensò che probabilmente era un atleta con numerose fan che lo seguivano, vista la sua corporatura.

-E quante ne hai avute?- gli chiese per continuare il discorso. -Quattro o cinque, onestamente non me lo ricordo, non erano importanti...- le parve di avere a che fare con un playboy e questo contrastava con i suoi modi gentili e il suo viso quasi da bambino. Improvvisamente si fece sempre più interessante ai suoi occhi: -Ma allora perché ti fai riguardo a baciarmi se non sarebbe la tua prima esperienza?-

-Non lo hai ancora capito, vero? Tu non sarai come tutte le altre ragazzine che mi sono baciato per passatempo, tu sarai mia moglie e abbiamo tutto il tempo del mondo perché diventi speciale.- le sorrise e Misaki si sentì sciogliere. Nori la stava corteggiando nonostante fosse già il suo partner e questo le piaceva molto.

Decisero di uscire dallo sgabuzzino e tornarono a chiacchierare all'aperto, la ragazza scoprì che Nori giocava a basket e lui scoprì che la sua partner aveva recitato nel ruolo di Romeo in uno spettacolo scolastico. A fine giornata con le famiglie decisero di rincontrarsi il sabato seguente per un pic-nic, ma Nori e Misaki si incontrarono a metà settimana, con la scusa di vedere un film al cinema la sera... Preferivano l'idea di trovarsi tra loro per parlare più serenamente, che coinvolgere i genitori per ogni uscita, sentendo i loro occhi puntati addosso, riuscendo ad essere più sé stessi e sinceri.

 

 

*Nori: (1-儀, 2-典, 3-則, 4-法) Significati:
1) "Cerimonia," 2) "Codice, precedente," 3) "Modello, regola, standard," 4) "Legge, regola

 

 

Note:

 

Ho voluto dare un partner a Misaki perché non rimanesse sola e perché il ministero doveva assolutamente darle un partner, per via della loro politica di crescita della natalità. Ho reso Nori più giovane di lei di qualche mese, motivo per cui la lettera non le arrivava più e gli ho dato quel nome per ricordare la sua correttezza, nei confronti della legge e anche nel gioco, visto che è un giocatore di basket. Anche sentimentalmente non si è mai lasciato coinvolgere, ha scambiato baci ma non ha mai intrapreso relazioni che potevano creare problemi in futuro, quando avrebbe avuto una partner. Ha infatti chiaro cosa significa significhi amare e non si è mai lasciato avvicinare troppo dall'altro sesso: mi immagino i suoi baci scambiati solo per gioco, o per scommessa, o anche solo per ricambiare il bacio... Senza però illudere l'altra persona. E magari ha anche aumentato il numero dei baci dati solo per creare mistero intorno a sé! È un mix tra bravo ragazzo e la classica idea che si ha dello sportivo sciupa femmine: sa del fascino che può esercitare per via delle ragazze che dimostrano interesse nei suoi confronti, ma vuole solo una persona per tutta la vita e vuole conquistarla. Non vuole essere scontato, ma è anche una persona romantica che sa dimostrare il suo affetto, se lo vuole. Spero con queste poche righe di averlo descritto bene!

Vi aspetto sulla mia pagina facebook “Fairy Floss” per mostrarvi come avevo pensato Nori Sakurai!

Un abbraccio a distanza,

Ori_Hime

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Capitolo 4
*** I segreti vengono svelati ***


La verità arriva quando vuole
La verità, la verità non ha bisogno mai di scuse
La verità, la verità è fatale
La verità, la verità è che tutti possono sbagliare
Devi sapere da che parte stare
La verità fa male

 

(...)

 

La verità arriva sempre sola
La verità, la verità non ha bisogno mai di scuse

La verità non è una signora

La verità, la verità non è vestita mai di rosa
La verità non è neanche una cosa
La verità si sposa

 

La verità – Vasco Rossi

 

 

 

I segreti vengono svelati

 

 

Dopo due mesi dall'accordo con Yukari, Lilina scoprì di essere incinta. Provò inizialmente una sensazione di panico, spavento, per via di tutto quello che ne conseguiva, poi invece provò una piacevole sensazione di calore, di amore per quella creatura che portava in grembo. Come aveva potuto non accorgersi il mese precedente di aver saltato il ciclo? Pensò e si rispose che era troppo impegnata a pensare di odiare Yukari e far funzionare il loro piano per contare i giorni che passavano da... la notte più bella della sua vita.

Sapeva che non avrebbe potuto tenersi quel segreto a lungo e non voleva abortire, perciò rivelò il suo stato interessante al padre. Il problema fu che lo disse durante una seduta di coppia, durante la quale avrebbe dovuto dimostrare tutto il disprezzo che aveva nei suoi confronti, ma non aveva altro momento, dato che non si parlavano più. Scoppiò a piangere, in preda agli ormoni e alla sua incapacità di mentire e Yukari quando lo seppe l'abbracciò e le asciugò le lacrime, una ad una, baciandole gli occhi e infine le labbra, proprio come aveva fatto quella notte. La consulente matrimoniale batté le mani e si congratulò con la coppia: -A quando il matrimonio allora?- chiese soddisfatta.

Yukari rispose che ci avrebbero pensato: lui non l'aveva mai odiata, anzi, si era innamorato di lei e raccontò tutto quello che era successo con Misaki, il loro piano per stare insieme, ma raccontò anche come si era reso conto con il tempo di amare diversamente Lilina e che il loro era un amore più profondo, fatto di conoscenza reciproca instaurata in poco tempo, ma che si era rivelata assai più importante dei baci di Misaki. Si abbassò e le baciò la pancia, sentendo un lieve battito cardiaco provenire dal suo interno: -Se anche Lilina vuole ancora sposarmi, ovviamente...- La partner gli sollevò il mento e gli sorrise annuendo: -Ti amo anch'io Yukari, non avrei mai voluto fare l'amore con te diversamente.- Lui si alzò e si abbracciarono, baciandosi più e più volte: si erano mancati molto. Quando uscirono dalla seduta decisero di dirlo ai loro genitori, ma prima ancora a Misaki, non potendo più mantenere la loro promessa.

Suonarono perciò il campanello di casa Takasaki e ad aprire loro la porta ci fu un ragazzo alto e bello, che non avevano mai visto.

-Chi siete?- chiese loro.

-Siamo Yukari e Lilina, siamo amici di Misaki.- rispose lui prontamente.

-Ah, sì, Misaki mi ha parlato di voi... entrate.- disse il ragazzo. Intanto arrivò anche la padrona di casa, contenta di vedere i suoi amici, ma anche stupita di vederli assieme: per recitare meglio negli ultimi due mesi avevano preferito non vedersi.

-Accomodatevi, i miei non ci sono, c'è però Nori con me, il partner assegnatomi...- spiegò tutto d'un fiato la padrona di casa. Nori e Yukari si squadrarono da cima a fondo, come per studiarsi, poi Lilina intervenne: -Siamo venuti perché dobbiamo dirti una cosa importante in privato.- specificò, non volendo parlare con il suo partner presente.

Misaki si voltò verso di lui perché li lasciasse soli, ma il ragazzo insisté per rimanere: la vedeva già agitarsi e sapeva ormai tutto di loro tre, perciò non avevano segreti da nascondere. -Ci siamo promessi fiducia, ricordi?- le disse con voce pacata, così la sua partner annuì e fece parlare i suoi amici, prevedendo che per lei non sarebbero certo state buone notizie.

Per un momento Lilina e Yukari non seppero da dove iniziare, poi lei le confessò di essere incinta... e così dovettero raccontare i loro progetti futuri. I promessi sposi si aspettarono una reazione negativa da parte di Misaki, ma lei si coprì la bocca dalla sorpresa e si avvicinò loro per abbracciarli, congratulandosi per il bambino che aspettavano. Lilina le specificò che non era previsto, ma visti i reciproci sentimenti d'amore e la futura nascita lei e Yukari si sarebbero dovuti sposare. L'amica disse che aveva già compreso che quello significava lo scioglimento del loro accordo e che in fondo l'amore che provavano le e Yukari era forte, ma era stato dettato da un sentimento ancora dell'infanzia, mentre il loro era più maturo e meritava di continuare. -Sapete, me l'ha fatto capire Nori, al nostro primo incontro, ma io dovevo maturare ancora questo pensiero dentro di me, prima di potervelo confessare. Credo di stare per innamorarmi anch'io...- concluse sospendendo la frase, guardando il suo partner sorpreso.

I due amici allora si congedarono e andarono a dar la notizia prima ai genitori di lei e poi a quelli di lui: entrambe le famiglie furono felici di potersi rifrequentare e di diventare parenti, anche se non si aspettavano certo di diventare nonni così presto.

Per ultimo, anche se non se l'erano certo dimenticato, andarono da Yusuke, ma il signor Nisaka rispose loro: -Ma come, mio figlio non vi ha detto di essere andato a lavorare al Ministero?- Yukari e Lilina si guardarono: è vero che non lo vedevano da un po', ma rimasero comunque delusi di non aver saputo questa novità direttamente da lui.

-Vi accompagno se volete.- continuò il padre dell'amico. -Non è da tanto che è là comunque, probabilmente il nuovo lavoro lo ha tenuto troppo occupato per dirvelo. Non ho ancora capito come abbia fatto ad ottenerlo, ma sono orgoglioso di lui: ha trovato la sua strada!-

Parcheggiò l'auto fuori dal Ministero, poi suonò ad un citofono che riportava solo il numero civico del suo appartamento, probabilmente non avendo fatto ancora in tempo a inserire il nome. La coppia ancora non poteva crederci: era tutto vero! Ma che ci faceva lì? Da quando aveva questa aspirazione? E poi... era ancora giovane! Che mansioni eseguiva lì?

Quando il cancello venne aperto, entrarono lungo un viale che portava a tanti cubi, che erano appartamenti con giardinetti annessi. Dopo una sfilza di questi giunsero a quello di Yusuke e lo incontrarono con un altro giovane dai capelli azzurri, intenti a parlare.

Quando il padrone di casa li vide li salutò agitando la mano e con un sorriso che di solito non gli vedevano in volto: era rilassato, sereno, come se non si vedessero dal giorno prima. Andò andò loro incontro: Yukari lo abbracciò con enfasi, dicendogli che gli era mancato molto, poi anche Lilina gli strinse la mano, felice di vederlo, nonostante lo avesse sempre giudicato strano. Yusuke presentò loro Daisuke, suo vicino di casa. Il signor Nisaka si congedò, lasciandoli soli e promise al figlio che sarebbe passato il giorno dopo a salutarlo.

-Ok, ragazzi ci tenevo a presentarvelo anche se non fosse stato mio vicino perché...- deglutì e raccontò tutta la verità, fregandosene delle reazioni: -è il mio ragazzo.-

Yukari rimase un attimo intontito, Lilina invece lo abbracciò, sorpresa del suo coming out, ma lieta che si fosse aperto con loro. -Sì, sono contento anch'io per te, Yusuke!- intervenne il partner, avvicinandosi all'amico, abbracciandolo a sua volta. -Grazie Yukari!- rispose lui, stringendolo a sé. -Prego, unitevi anche voi per la cena! Abbiamo cibo in abbondanza!- concluse l'amico, facendoli entrare in casa.

-Ma... come hai fatto ad arrivare qua?- domandò Yukari che ancora non poteva credere a tutta quella strana situazione. L'amico li fece accomodare a tavola, aggiungendo due posti, poi li servì e cominciò a spiegare tutto. La coppia di futuri sposi si sentì un po' a disagio: era stato preparato tutto elegantemente, era evidente che fosse una serata speciale per loro, ma ormai era tardi e cominciarono ad assaggiare degli spaghetti e dei bocconcini di carne, ascoltandolo. Si meravigliarono che il suo ragazzo fosse così tranquillo, nonostante il racconto, ma compresero che fosse a conoscenza di tutto. Yusuke terminò dicendo: -Io direi basta bugie, no?-

Lilina annuì e prese il coraggio di dirgli com'erano andate le cose con lei, il suo partner e Misaki, concludendo con la bella notizia.

-Ah, ma allora non sei più vergine!- ribatté l'amico ricordandole una delle prime battute che le aveva detto. La ragazza si imbarazzò, ma non volle darlo a vedere come allora, mentre Daisuke rimproverò il suo ragazzo per lo scarso tatto che aveva avuto in quella situazione. -Hai ragione, chiedo scusa Lilina.- a quanto pare la vita di coppia gli faceva bene...

-Sei invitato al nostro matrimonio, anzi, siete invitati entrambi!- esclamò Yukari.

-Grazie, quando sarà la data?- sorrise loro il compagno dell'amico, contento di essere stato ben accolto dalle persone più importanti per il suo ragazzo.

-Ehm, non abbiamo ancora una data...- dovette ammettere il giovane futuro sposo. -Ve la comunicheremo al più presto tramite invito!- concluse la fidanzata. -Ma l'anello dov'è?- riprese Yusuke, notando la mano di Lilina vuota. -Abbiamo deciso oggi di sposarci, visto che diventeremo genitori... Non ho ancora fatto in tempo a prenderglielo!- spiegò Yukari scusandosi.

-Non ti preoccupare, Yusuke ama scherzare, vero?- cercò di togliere ogni imbarazzo Daisuke, che cambiò poi discorso cercando di conoscere meglio la coppia, nonostante conoscesse già i loro segreti. Parlarono di scuola, di interessi e la serata divenne molto più leggera, lasciando da parte ormai il passato e dedicandosi alla loro amicizia.

Dopo cena vennero a prenderli i genitori di Lilina che ospitarono per la notte il suo futuro sposo, per non perdere altro tempo per i preparativi del matrimonio: il giorno dopo era domenica e avrebbero già pensato alla data e alla location.

Infilandosi sotto le coperte assieme lui l'abbracciò da dietro la sua fidanzata e lei si voltò per guardarlo: -Yukari, mi ami?- gli chiese con tono dolce, finalmente soli, dopo quella lunga giornata di rivelazioni e mesi senza poterlo frequentare come avrebbe voluto. -Certo che ti amo! Altrimenti non ti avrei chiesto di sposarmi.- rispose lui baciandole la fronte, sull'attaccatura dei capelli. -Volevo sentirtelo dire ancora, è bello sai? E tutto il mio corpo sente come un leggero solletico quando ti sente dire “ti amo”, freme solo nel sentire la tua voce. Non è lo stesso anche per te?- chiese gentilmente, accarezzandogli i capelli, avvicinandosi sempre più al suo viso. Il ragazzo la fissò negli occhi nella penombra: -Prova a dirmelo ancora anche tu!-

-Ti amo, ti amo, ti a...- ma Lilina non terminò il terzo “ti amo” perché Yukari la zittì baciandola, finalmente libero di poterla baciare e ribaciare, senza trattenersi più. -Allora? Anche tu senti la stessa sensazione?- lo interruppe per un attimo la fidanzata, dopo una serie di baci. -E me lo chiedi anche? Non ti è bastata la mia reazione?- lei sorrise e ripresero a baciarsi, dando libero sfogo ai loro sentimenti: il loro abbraccio divenne sempre più eccitante, togliendosi reciprocamente i vestiti. Finirono con il fare e rifare l'amore, mentre si raccontavano quanto si erano mancati e dichiarandosi tutto il loro amore che finalmente diventava realtà.

 

 

 

Note:

Tanti auguri a colei che mi ha consigliato questo anime e a colei a cui ho dedicato questa fan fiction! Buon compleanno Berty! Senza di te la vita sarebbe molto più banale! Spero ti sia piaciuto questo capitolo, anche se molto sdolcinato per te!

Grazie a tutti coloro che sono arrivati a leggere fin qua, spero di poter pubblicare l'ultimo capitolo tra una settimana esatta, ma non l'ho ancora terminato, nel caso perdonatemi e siate pazienti!

Vi aspetto come sempre su Fairy Floss, la mia pagina facebook!

Un abbraccio,

Ori_Hime

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Capitolo 5
*** Il grande giorno ***


 

We keep this love in a photograph
We made these memories for ourselves
Where our eyes are never closing
Hearts are never broken
And time's forever frozen still

 

Photograph – Ed Sheeran

 

Il grande giorno

 

 

Un paio di mesi dopo Lilina e Yukari dovettero affrontare un momento importante: la visita dal ginecologo che avrebbe determinato il sesso del bambino che stavano aspettando. La loro vita negli ultimi mesi era diventata sempre più frenetica, dai preparativi del matrimonio, alla ricerca di una casa dove andare a vivere... avevano poco tempo da passare soli e quella visita divenne uno di quelli. Yukari aveva saltato la scuola per andare con lei e ci teneva ad essere presente, almeno in quell'occasione, ma sapeva che non avrebbe continuato a lungo il liceo: avrebbe cercato un lavoro per poter mantenere la sua nuova famiglia. Avrebbe magari fatto le serali, chissà.

Lilina invece l'aveva già dovuta abbandonare: le continue nausee non le permettevano di poter rimanere in classe a lungo, per quanto le dispiacesse non poter seguire le lezioni. Magari avrebbe seguito i corsi online, ma quel giorno sicuramente non avrebbe voluto cambiarlo.

Quando la chiamarono per entrare nello studio ginecologico, Yukari le strinse forte la mano entusiasta e continuò a tenergliela fino alla fine della visita. Lilina alzò la maglia larga e sussultò nel sentire il freddo gel per l'ecografia... La dottoressa dopo aver guardato un po' il video dell'ecografia indicò loro la testa del loro bimbo: -Ora, volete sapere il sesso o volete che sia una sorpresa?- concluse facendo rivestire la futura mamma.

-Non aspettiamo altro!- risposero in coro i due giovani.

-Beh... Non so cosa desideravate... Ma è una bambina! Congratulazioni!- esclamò la dottoressa, porgendo loro la fotografia della bimba nella pancia. Yukari la prese e guardò la sua bambina, così piccola eppure era già la cosa più bella che avesse mai visto. “Chissà come sarà prenderla in braccio appena nata”, pensò. Quando porse la foto alla sua partner notò che lei non stava aspettando altro e quando la prese tra le sue mani la guardò intensamente: -Come farò a prendermi cura di lei? È così piccola...- e scoppiò in lacrime. Yukari la prese in braccio e uscirono dallo studio, così che la dottoressa potesse continuare il suo lavoro senza donne incinte piangenti, e la fece sedere solo quando uscirono dall'ospedale, su una panchina davanti ad un prato.

-Lilina, che ti succede? Non sei contenta? Volevi un maschio?- cercò di farla sfogare il suo ragazzo.

-Non è quello, è che vederla e sapere che è una femmina la concretizza sempre di più... E io non sono pronta ad averla! Non so come si faccia la mamma, non so come si tenga in braccio un neonato, non so come si cambia un pannolino...- e riprese a piangere come una bambina. Yukari che inizialmente era accucciato davanti a lei, si sedette sulla panchina e la strinse a sé: -Nemmeno io so come si fa a fare il padre, ma sai cosa penso?-

-Cosa?- gli rispose ancora singhiozzando. -Che è già la terza donna della mia vita che amo e amerò.- e si sporse verso Lilina per baciarla, ma lei lo scostò dicendogli: -Terza donna che amo e amerò?- chiese volendo spiegazioni.

-Lo sai, la prima è stata Misaki, la seconda sei tu e la terza sarà lei!- cercò di farle capire, in modo che smettesse di guardarlo così male.

-Ma la ami ancora?- continuò a rimproverarlo per essersi espresso male.

-No, no, lo sai bene! Altrimenti non ti sposerei giusto?- provò di calmarla, poi si inginocchiò davanti ai suoi piedi ed estrasse dalla tasca una scatolina vellutata di rosso. La aprì davanti ai suoi occhi e le disse: -E a proposito di questo... Lilina Sanada mi vuoi sposare?- La ragazza ammirò a lungo il diamante solitario che si trovò davanti, zittendosi di colpo da tale meraviglia, poi disse: -Sì! E anche se ti ho già detto che ti sposo confermo la mia risposta! Sì e ancora sì!- Yukari si alzò e la baciò.

-In fondo ci sono due grandi amori nella vita... quello che non si avrà mai e quella che diventerà tua moglie...- ma non fece in tempo a dire che sarà quello che farà ricredere sull'amore e che lei sarebbe stato quello più importante che Lilina gli tirò una sberla.

-Volevo dire che siete te e la mia bambina i miei due grandi amori!- provò a rimediare Yukari, prendendole dalla sua fidanzata di santa ragione... Amava però passare anche quei momenti con lei, dove mostrava la sua gelosia per quel suo primo amore, mentre lui cercava di rimediare e trasmetterle l'affetto che solo per lei provava.

 

Passarono i mesi e il grande giorno arrivò: Lilina si alzò e indossò il suo vestito da sposa bianco, morbido così che non stringesse il pancione e che potesse nasconderlo un po' sotto gli strati di tessuto. Si stringeva solo sotto il seno, in stile impero, ricordando il vestito di una dea o d'epoca regency. La madre le sistemò il fiocco dietro, poi le acconciò i capelli in un semi raccolto, con ciocche boccolose che le cadevano davanti al viso, mentre il resto era tenuto insieme da forcine e da fiori rosa decorativi.

Nel frattempo Yukari si metteva il suo completo di giacca e cravatta bianchi e neri, ma con una punta di rosa: un crisantemo all'occhiello. Si tirò i capelli all'indietro con l'aiuto del gel e prese il bouquet per la fidanzata, pronto per presentarsi al luogo dove si sarebbe tenuta la cerimonia: proprio lo stesso in cui aveva visto per la prima volta la sua amata in abito da sposa.

Fuori dalla sala cominciò a sentire la tensione del momento e rimase a lungo fuori, a prendere aria. Gli invitati pian pianino arrivavano e così arrivarono anche Yusuke a fargli da testimone e Misaki che faceva la damigella d'onore a Lilina, oltre a Arisa Mimasaka che era diventata amica stretta della sposa, con i rispettivi partner. Il suo amico era vestito di grigio, ma sempre con lo stesso fiore fucsia di Yukari all'occhiello, mentre l'amica aveva tutto il vestito di quel colore, liscio e lungo a monospalla, facendo così da filo conduttore a tutto il matrimonio. Il signor Nejima scattò loro una foto per immortalare il figlio con i suoi migliori amici, dopodiché attesero assieme l'arrivo della sposa: Lilina scese da una limousine in tutto il suo splendore, tanto che Yukari rimase senza fiato. Quando si avvicinò a lui entrambi arrossirono, come se fosse il loro primo incontro. Il fidanzato le porse il bouquet composto da crisantemi fucsia e roselline rosa. La prese poi sottobraccio e percorsero assieme la navata del salone addobbato con gli stessi fiori e infine, raggiunto il celebrante, si separarono per iniziare la cerimonia.

Sotto l'arco floreale i due giovani si giurarono amore eterno e si scambiarono gli anelli, suggellando il tutto con un bacio che fece applaudire gli invitati. Seguirono fotografie in tutti i modi: agli sposi, solo alla sposa, agli sposi e i loro genitori, agli sposi con i testimoni... E lo stesso continuò anche al ricevimento, tra una portata e l'altra, o tra un brindisi e l'altro, al taglio della torta, al primo ballo tra marito e moglie, al lancio del bouquet che prese Misaki, alla consegna di bomboniere che erano portachiavi come quelli che si erano scambiati i due fidanzati tempo prima.

Infine i due sposini furono mandati ormai a notte fonda in luna di miele, realizzando il sogno di Yukari di vedere dal vivo le tombe “kofun”, godendosi così un po' di privacy solo loro due prima della nascita della bambina.

 

Cinque anni dopo Yukari e Lilina mostrarono le foto di quel giorno alla loro figlia Aiko* che le ammirava con grandi occhi incuriositi. -Che bel vestito mamma, lo voglio mettere anch'io!

-Se sarai fortunata come noi tra undici anni potrai metterne uno- le disse il padre, ricevendo una gomitata dalla moglie. -Magari aspetta ancora qualche anno, tesoro, così conoscerai meglio il tuo futuro marito...- replicò Lilina, sperando che la figlia non si sposasse troppo presto e non avesse figli troppo giovane, seguendo le sue orme. Non si era pentita degli ultimi anni trascorsi con la figlia e Yukari, ma se fosse successo qualche anno più tardi si sarebbe senz'altro goduta di più l'adolescenza e avrebbe finito il liceo... Magari avrebbe frequentato anche l'università. Nel frattempo aveva fruttato la sua esperienza per diventare un'organizzatrice di matrimoni e le piaceva molto: adorava quel clima romantico, di tessuti leggeri bianchi, di profumo di fiori freschi e di sguardi complici e innamorati e nella sua mente riviveva ogni volta quei magici momenti che era diventata moglie di Yukari. Alla fine tutto sommato ne era valsa la pena.

-Se aspettavamo ancora qualche anno chissà se mi avresti voluto lo stesso...- disse il ragazzo avvicinandosi alla moglie per darle un bacio.

-Oh io ti avrei voluto ancora, ma tu forse ti saresti già sposato...- lo stuzzicò lei, indicando nelle fotografie Misaki, il suo primo amore.

-Sarebbe rimasto comunque un amore impossibile e dopo aver provato a rendere possibile la nostra eventuale storia d'amore, avrei comunque sposato te: io amo mia moglie e la mia bimba. Ero già combattuto sul da farsi quando tu avevi architettato il piano per farci mettere insieme perché ti amavo già e avevo accettato pensando che tu non mi amassi abbastanza... E l'arrivo della nostra Aiko fu come se il destino ci avesse fatto ricalcolare le nostre scelte e sono contento sia andata così- concluse abbracciandole.

Nonostante gli ultimi anni fossero stati un vero turbine di eventi, Yukari non avrebbe mai cambiato nulla, tanto meno la nascita della figlia. Era stata la sua gioia e motivazione nei momenti più tristi, in cui faticava a studiare e lavorare, cercando di mantenere la sua nuova famiglia. Voleva essere indipendente: i suoi genitori e quelli di Lilina si erano fatti in quattro perché potessero avere un futuro tutto loro e ora voleva renderli fieri e ripagati dagli sforzi fatti per loro. Non era stato semplice, ma dopo cinque anni aveva trovato un equilibrio: era stato per un po' ancora modello per l'agenzia che aveva scattato a lui, Lilina e Misaki le foto in abito da sposi, poi aveva lavorato in un negozio, diventando infine responsabile di un reparto di un centro commerciale dopo le superiori. Aveva iniziato anche un corso all'università di Storia che seguiva però a distanza, non sapeva se si sarebbe mai laureato, ma lo soddisfaceva molto pensare che prima o poi avrebbe potuto conseguire la laurea.

Alla fine anche Misaki si era sposata con il suo partner ed era felice: il loro matrimonio era avvenuto da pochi mesi e, nonostante avessero potuto aspettare di finire l'università, Nori le aveva fatto la proposta ufficiale e non avevano perso tempo, andando poi finalmente a vivere sotto lo stesso tetto, continuando a studiare e a lavorare, insieme più uniti che mai.

Yusuke invece ora lavorava a tempo pieno per il Ministero e aveva accennato ai suoi amici ad un piano per sabotare dall'interno il sistema che creava le coppie, con l'aiuto di Shu e Daisuke, così che le prossime generazioni fossero libere di sposarsi con chi volessero o eventualmente tenere il modo di combinare le coppie solo per chi lo desiderava, ma solo per i maggiorenni. Tutti avrebbero dovuto innamorarsi spontaneamente una volta nella vita e se proprio si voleva costruire una famiglia e non si aveva avuto successo in amore... allora si poteva ricorrere al filo rosso della scienza. Era un processo lungo probabilmente, ma contavano che Aiko almeno potesse sposarsi con chi voleva, mentre anche Yusuke e Daisuke sognavano il giorno in cui avrebbero potuto vivere il loro amore allo scoperto dando finalmente inizio ad una nuova era.

 

*in giapponese significa: amore, bambina

 

Note:

Finalmente ho terminato di scrivere questa fan fiction! Mi dispiace averci messo così tanto, ma nel frattempo ho iniziato a scriverne una su Fullmetal Alchemist e sono stata molto presa da quel fandom e, ora che sto finendo di pubblicare anche quella, mi son ricordata di terminare questa. Spero possa essere un finale soddisfacente, anche se mi convince solo la prima parte. Non volevo approfondire troppo cosa avrebbe fatto ogni personaggio, altrimenti ci avrei messo ancora una vita a scrivere... L'importante era trasmettere il senso di felicità che avevano trovato e il fatto che, si spera presto, le cose sarebbero cambiate e il filo rosso della scienza non sarebbe stato più obbligatorio.

Per quanto riguarda il crisantemo usato come filo conduttore del matrimonio... So bene che in Italia è il fiore dei morti, ma il suo significato, secondo Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh, è quello di “verità”, ovvero quello che imparano a dire dalla mia storia in poi i personaggi. Inoltre ho scoperto che in Giappone il crisantemo è il fiore nazionale e anche usato per i matrimoni perché simboleggia la vita perciò l'ho trovato ancora più adatto per le nozze dei due protagonisti.

Per quanto riguarda il titolo: per il grande giorno si intende palesemente il giorno del matrimonio, ma in realtà l'ho lasciato vago perché si può intendere anche per la visita ginecologica e il giorno in cui Yusuke avrebbe cambiato il corso della storia giapponese... Un giorno che prima o poi arriverà.

Un ringraziamento va a tutti voi che avete letto questa semplice fan fiction che voleva dare un finale decente a questo anime e un GRAZIE particolare va a Veronica e Berty perché hanno letto in anteprima i miei capitolo e hanno ascoltato le mie paturnie mentali a riguardo!

Vi invito a visitare la mia pagina facebook “Fairy Floss” per vedere come avevo immaginato il bouquet, i vestiti delle damigelle, quello da sposa di Lilina e la sua acconciatura!

Bacioni,

Ori_Hime

 

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