NGE Stato d'assedio perenne

di S4t4n43L
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il diciannovesimo angelo ***
Capitolo 2: *** Il giorno dopo ***
Capitolo 3: *** La vita nel castello ***



Capitolo 1
*** Il diciannovesimo angelo ***


Le sirene risuonavano furiosamente in quell'enorme cavità, che un tempo veniva chiamata GeoFront ed aveva avuto la reputazione d'essere il luogo più sicuro del mondo.
Per un istante gli operai che si stavano occupando dello smantellamento dell'enorme carcassa del diciottesimo angelo e delle nove unità EVA della produzione di massa ed i loro supervisori sollevarono la testa, impietriti, poi iniziarono a seguire i protocolli di evacuazione agitatamente.
Vari allarmi risuonavano anche all'interno del quartier generale della NERV mentre gli operatori si dedicavano a quella routine pre-battaglia alla quale ora mai si erano abituati.
Le solite conferme di contatto visivo, del diagramma d'onda blu, di AT field, eccetera.
Dove un tempo sedeva il comandante Ikari ora c'era un generale statunitense della NATO con ghigno malvagio stampato in faccia, le postazioni operative dove erano soliti risiedere solamente tecnici e operatori della NERV ora erano occupati anche da una moltitudine di caschi blu, ingegneri e addetti alle comunicazioni.
Si stava tanto più stretti che era difficile pensare che meno di un mese prima gran parte del personale era stato massacrato dai soldati della JSSDF.

-Maggiore, analisi ultimate! Le unità 00 e 02 sono operative e pronte al lancio!
Il maggiore Misato Katsuragi tacque per qualche secondo, il tempo necessario per digerire (nuovamente) l'idea di dover chiedere il permesso per poter utilizzare gli EVA.
-I piloti sono a bordo?
-Sì maggiore. I tassi di sincronia sono a livelli ottimali.
-Bene, prepararsi al lancio. Hyuga...-sospirò- Richiedi l'autorizzazione per lanciare gli EVA.
-Sissignora...Maggiore, richiesta accettata. Abbiamo l'autorizzazione per lanciare le unità 00 e 02.
-Ma pensa, abbiamo il permesso per lanciare i nostri stessi EVA...Asuka, Rei siete pronte?
-Pronta come non mai!
-Affermativo.
-Bene. Lanciate le unità!

Asuka non poteva essere più contenta di tornate sul suo amato 02. Magari in passato aveva avuto delle difficoltà con il suo tasso di sincronia e può anche darsi di essere stata colta per un certo periodo (molto breve ovviamente) da una "leggera" depressione ma ora finalmente era tornata a fare ciò che più amava fare, quello che le riusciva meglio, consapevole di non essere più sola.
Emergendo da una collina attraverso uno di quei cunicoli dediti al trasporto degli EVA scorse in lontananza l'unità C-1, e non poté fare a meno di pensare a quell'idiota di stupiShinji. Da quello che aveva sentito era oramai ridotto ad uno stato quasi catatonico, non si muoveva se non trascinato e non mangiava se non imboccato. In fondo questo non la stupiva più di tanto, si diceva, era sempre stato un debole, un imbecille ed un pervertito. Non qualcuno meritevole del suo pensiero, certamente. Eppure ci pensava.
Lo disprezzava per il fatto che fosse capace di pilotare lo 01 senza alcun addestramento, e che per qualche motivo trionfasse sempre conto gli angeli e lo disprezzava per quel suo atteggiamento timido, servile e arrendevole.
-Asuka, Rei! stiamo per inviarvi delle coordinate, raggiungetele al più presto.
-Sarà fatto!- Rispose lei entusiasticamente e subito dopò sentì l'atono -Ricevuto- della sua collega.
Dio, quanto la odiava... quella stupida bambolina inespressiva! Credeva che fosse per lo meno definita dall'essere la cocca del comandante, ma invece, nonostante la commissione avesse deciso di sollevare dall'incarico Gendo Ikari, LEI, la perfettissima Rei Ayanami, era rimasta a pilotare lo 00, inespressiva e silenziosa come al solito. Anzi di più. Non aveva proferito verbo fino all' "affermativo" di poco prima e mentre si cambiavano quasi non aveva prodotto rumori...ed era quasi certa che non avesse neanche respirato.
Si disse che anche questo non era affar suo. Niente di tutto quello che riguardava gli altri due children la interessava minimamente, cercò di autoconvincersi.
Il sistema di comunicazioni dei due EVA venne collegato anche alle trasmissioni (in inglese) dell'altro corpo armato che stava attualmente collaborando con la NERV, l'Eufor-CROC.
//Qui unità C-1, contatto visivo con il bersaglio//ricevuto unità C-1, iniziare fuoco di soppressione//Sissignore, fuoco di soppressione iniziato__il bersaglio non sembra risentirne//Negativo, la velocità di crociera del bersaglio è diminuita del 5 per cento//Ricevuto, continuo fino all'esaurimento del caricatore, poi attendo istruzioni//Unità 00 e 02 affrettatevi a raggiungere le postazioni indicate e preparatevi all'ingaggio//00 e 02 devo avvisarvi, il bersaglio fa piuttosto schifo (indecifrabile)__QG, caricatore terminato, passo al successivo?// Affermativo unità C-1, ora mira aumentando l'angolazione di 15 gradi a sinistra, devi dare il tempo ai rinforzi di raggiungere le posizioni prestabilite//Ricevuto//Unità 00 e 02, quanto distate dal raggiungimento delle posizioni?
-Quanta fretta! Posizione raggiunta.
-Posizione raggiunta.
Asuka notò con piacere che alla "posizione prestabilita" la attendevano diversi armi "dimensioni EVA" tra cui tre delle nove repliche delle lance di Longino. Lei si trovava sulla cima di una collina, da cui riusciva a vedere sia lo 00, diversi chilometri ad est, che il C-1, qualche chilometro ad ovest.
Poteva anche vedere il nuovo obbiettivo, che si presentava come un enorme ammasso di melma nerastra con una sorta di superficie che ricordava la schiuma del mare.
-Non mentivi C-1, è davvero disgustoso!
//(indecifrabile)vero 02? //

Intanto nel QG della NERV Misato non riusciva a non sentirsi infastidita. Non solo dovevano chiedere il permesso anche per grattarsi il culo ma doveva anche sopportare l'umiliazione del ricevere consigli ed istruzioni dall'Eufor-CROC, organizzazione il cui massimo successo era stato il riuscire a replicare le tecnologie NERV attraverso intrighi e spionaggio industriale.
-Rei, Asuka. Davanti a voi ci sono un fucile positronico, due pallet gun, due lancia-missili e tre lanc... Dispositivi Metamorfici Penetranti. Avete il...ahhh... permesso di utilizzarli per ingaggiare il bersaglio.
-E meno male!- La voce di Asuka risuonò gioviale nel Central Dogma -Quel coso mi rifiuto di toccarlo a mani nude! Ahaha!
-Maggiore, il CROC ci consiglia di non utilizzare i DMP se non strettamente necessario.
-Wow, dei veri e propri geni tattici- Bisbigliò lei.

//00, nel caso dovessi lanciare un DMP fa in modo che dopo lo si possa recuperare, ok?____00 mi ricevi? Tutto a posto?//
-Non farci caso C-1, lei non non è molto affine alle battute.
//Ricevuto. Bersaglio in rapido avvicinamento alle vostre posizioni. Fin'ora non ha intrapreso azioni ostili. Sospetto che il suo obbiettivo sia quello di strisciare dietro le nostre posizioni ignorando i nostri attacchi grazie al suo AT field e alla sua...particolare struttura, per poi colare dal bordo del BFH direttamente sul vostro QG. Idee su come fermarlo?//
-Sparargli è un inizio direi!
Le unità 00 e 02 iniziarono a sparare rispettivamente col fucile positronico e con il lancia missili ottenendo come solo risultato il creare dei fori in quella massa melmosa, fori che si riempivano immediatamente.
Inoltre più l'angelo si avvicinava più i piloti si rendevano conto di quanto fosse enorme: fronteggiava contemporaneamente tutti e tre gli EVA ed Asuka calcolò che doveva avere un diametro di più di 10 km.
Tutto d'un tratto l'angelo si fermò, poi spostando la sua massa verso il centro iniziò di nuovo a muoversi variando la sua traiettoria, dirigendosi distintamente verso il C-1.
//Ma scherziamo? Giuro che se vengo mangiato mi incazzo. QG che faccio? Mi sposto?//Negativo, mantieni la posizione. Preparati all'ingaggio corpo a corpo//Ricevuto. Uso uno di questi diapason troppo cresciuti?____QG?//Affermativo. Lancia un DMP ora//Sissignore//
Il C-1 lasciò cadere il pallet gun, afferrò una delle repliche della lancia di Longino e con una forma perfetta la scagliò al centro di quell'angelo viscoso che però non si degnò nemmeno di espandere il suo AT field. Semplicemente si fece trafiggere dalla lancia, che sparì all'interno di quell'ammasso viscoso.
//Cazzo.Ma questi affari non dovrebbero avere un nucleo, o qualcosa del genere?//
-Non tutti gli angeli hanno un nucleo definito.
-Ma guarda chi si fa risentire! Che è successo bambolina? Hai ritrovato la lingua?
Rei non le rispose.
L'unità C-1 afferrò una seconda lancia e si scagliò contro l'angelo, lo colpì svariate volte, ma senza alcun effetto.
L'angelo dal canto suo cercava di rovesciarsi addosso al suo avversario, forse nel tentativo di schiacciarlo o forse di inghiottirlo.
//Ho l'impressione di star combattendo l'acqua. Questo bastardo non usa neanche il suo AT field ed è comunque così ostico da eliminare//
In quel momento Asuka venne un'idea, un'idea, si disse, che non avrebbe potuto fallire. Dopotutto era o non era la pilota migliore ma vissuta?
-REI! C-1! Ascoltatemi! Il bersaglio non sta utilizzando l'AT field per difendersi dai nostri attacchi, probabilmente perchè compromettono solo una piccola parte della sua massa che è consapevole di potersi rigenerare velocemente, il che vuol dire che noi possiamo usare il nostro AT field per attaccarlo! Ci basterà infilarci dentro ed espandere a dismisura i nostri AT field per "squagliarlo"
//Se non usa il suo AT field perchè non usare direttamente una mina N2?//
-Sono certa che se gli sparassimo contro una mina N2 attiverebbe immediatamente la sua protezione e sarebbe stato tutto inutile. Seguendo il mio piano invece, che adoperi l'AT field o no non conta perchè noi lo neutralizzeremmo col nostro. Che dite allora? Procediamo?
-Affermativo.
//Sì, ci sto anch'io. Affermativo//
A quel punto lo 00 e lo 02 lasciarono cadere le armi e si lanciarono dentro l'angelo. Anche il C-1 ci si buttò dentro dopo aver lasciato a terra la lancia.
//Lo sapevo. Sono stato mangiato. Grazie 02!//
-EW! E pensare che non lo volevo nemmeno toccare questo coso! Facciamo in fretta, sembra che l'interno dell'angelo abbia delle proprietà corrosive. Al tre espandiamo l'AT field! Uno...
-due.
//TRE!//
In un primo momento sembro ghe l'angelo stesse formando un'enorme bolla disgustosa, poi si vide un lampo ed infine si percepì un'immensa onda d'urto e lì dove prima c'era un'angelo ora c'erano tre EVA in una formazione a triangolo con al centro la prima replica della lancia di Longino che era stata usata nello scontro.
-Lo sapevo! Ha funzionato!
//Devo ammetterlo, sono colpito. Complimenti, è stata un'ottima trovata!//
-Lo so, lo so!
- C-1?
//Che succede 00?//
l'EVA 00 si girò, prese in mano la lancia, si mise in posizione e con un tiro a dir poco perfetto la scagliò ben oltre il campo gravitazionale terrestre.

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Capitolo 2
*** Il giorno dopo ***


Era passato un solo giorno dall'abbattimento del diciannovesimo angelo, che non era riuscito a fare nessun danno al QG della NERV.
La pilota Rei Ayanami stava scontando una settimana di detenzione.
Francamente nessuno aveva saputo come reagire quando la pilota dell'unità EVA 00 aveva deciso di scagliare un'arma dal valore (e potenziale) inestimabile nello spazio senza alcun motivo. Tutti erano rimasti attoniti. Successivamente il suo superiore, il maggiore Katsuragi, aveva provato a difenderla, dicendo che era stata una decisione "sfortunata e dettata dallo stress", ma in verità nemmeno lei capiva perché Rei l'avesse fatto.
Venne richiesta una punizione esemplare, qualcuno parlò pure di istituire provvisoriamente un tribunale militare, ma alla fine non se ne fece nulla.
Le si presentarono degli ufficiali, le dissero che la sua era una condotta deplorevole, la accusarono di sfruttare a suo vantaggio l'essere una dei pochi piloti qualificati di unità EVA al mondo e non contenti la guardarono pure in cagnesco per un po'.
Infine venne presa la decisione di imprigionare Rei per qualche tempo.
Gli ispettori dell'ONU descrissero le celle nella base della NERV "buie, strette e alienanti", e nessuno ai piani alti voleva che QUELLA ragazzina venisse trattenuta in un luogo del genere. Non dopo i primi resoconti della commissione d'inchiesta.
I soldati della Eufor-CROC avevano stabilito un quartier generale negli edifici sopravvissuti all'esplosione dell'ordigno N2 a sud di quello che un osservatore statunitense aveva definito "Big Fucking Hole"(BFH), e fu a loro che venne data in custodia la prigioniera, con l'istruzione di rinchiuderla in una stanza austera, come si addice ad una cella, ma anche abitabile.
Quelli, che non capivano perché tutta quella premura, le prepararono una stanza similmente ad una camera d'albergo e ce la chiusero dentro. Ovviamente non potevano sapere che rispetto a dove abitava prima quella era una reggia.
Rei stava distesa sulla branda che le avevano lasciato e guardava fissa il soffitto.
Ripensava a quello che aveva fatto. Persino la sua collega era rimasta sbigottita e senza parole. Una volta rientrata alla base la signorina Katsuragi le aveva chiesto con le mani tra i capelli spiegazioni, e l'unica che lei era riuscita a fornire era:
-Volevo stare al gioco.
Quello che lei stessa non si spiegava era perché volesse stare al gioco.


Ufficiali ed esperti NERV e CROC si erano riuniti, sotto richiesta del consiglio delle Nazioni Unite, per parlare di armamenti, strategie, tecnologie, gestione dei fondi, eccetera.
Gli europei, che avevano già utilizzato la maggior parte dei fondi che erano stati loro concessi per la costruzione di due reattori N2 di un'unità EVA nuova di zecca, iniziarono subito discutere animatamente tra di loro sulla gestione delle poche risorse rimaste, chiedendo sporadicamente il parere dei loro collaboratori nipponici.
-...la verità è che non ce lo possiamo permettere. Voglio che si consideri l'idea di cessarne completamente l'utilizzo.
- I pallet gun hanno fatto da sempre parte dell'armamento standard delle unità EVA e-
- E si sono rivelati utili una sola volta se non erro, due al massimo. Dobbiamo abituarci all'idea che non stiamo combattendo una guerra convenzionale, non possiamo più aspettarci di vincere le battaglie con missili e proiettili, specie se i proiettili costano così tanto. Signorina Katsuragi, lei mi da ragione giusto?
Misato, che fino ad allora era rimasta in silenzio a godersi quei battibecchi, fu quasi sorpresa di poter ricevere la parola.
- Sì, è vero...generalmente i pallet gun si sono stati inutili contro gli angeli, ma questo è anche dovuto al fatto che ogni volta che ne affrontiamo uno ci troviamo di fronte ad un avversario del tutto diverso dal precedente.
- Ecco, grazie per aver sollevato la questione. Voi come vi approcciate allo scontro con questi avversari?
- Mi scusi, cosa intende?
- Lei stessa ha detto che la natura degli angeli cambia per ognuno di loro. Voi della NERV come vi preparate sapendo di andare a scontrarvi con un nemico così imprevedibile?
- Non facciamo nulla di particolare. Raccogliamo più dati possibili e poi formuliamo dei piani d'attacco, quando non ci è possibile raccogliere dati a sufficienza schieriamo gli EVA e ci prepariamo al combattimento. Conti alla mano gli angeli sembrano predilire gli attacchi "classici".
- Ma così facendo non siete più vulnerabili agli attacchi non convenzionali? Mi riferisco ad esempio a quello che è successo con il quindicesimo angelo.
- Vede signor Dupont, sappiamo ancora ben poco su questi nemici, per cui è difficile preparare delle precauzioni...quando non si sa esattamente a cosa prepararsi.
- Capisco.
- Signorina Katsuragi, restando sul tema degli angeli, potrebbe spiegarmi qualcosa che non mi è molto chiaro?
- Proverò a farlo al meglio delle mie possibilità.
- Il nuovo consiglio delle Nazioni Unite ha divulgato tra noi militari solo di recente l'informazione che esistono altri due angeli, tenuti segreti al pubblico, uno dei quali situato nelle profondità della vostra base.
- Sì...
-Bene, vorrei che mi dicesse tutto quello che sa su quella cosa.
- Ma...questa non dovrebbe essere una riunione che riguarda...
Tutti quanti nella sala la stavano fissando in silenzio.
- Sinceramente non ne so molto...
- Sicuramente ne sa più di ciascuno di noi.
Misato sospirò.


 Il signor Anderson, un uomo tra i 40 ed i 50, si stava rilassando all'ombra di un pino mentre guardava gli operai in lontananza dediti a staccare enormi cubi di carne dalla carcassa del diciottesimo.
Si chiese come avevano intenzione di smaltire tutta quella roba, poi facendo spallucce, come se stesse avendo un amichevole conversazione con la sua mente, si rispose che probabilmente quegli operai stavano staccando delle fette di angelo per portarsele a casa e farsele alla griglia.
Quell'attimo di spensieratezza si interruppe bruscamente quando scorse il cardinale Bonacelli avvicinarsi.
Dio quanto odiava quel vecchio ciccione! Certo non era l'unico dei suoi colleghi commissari a stargli antipatico, dalle poche volte che aveva parlato col generale Mayers, il commissario militare (quest'altra cagata poi...), era riuscito a capire che si trattava di un individuo squallido, ma per lo meno durante gli interrogatori stava zitto e lasciava parlare.
Al contrario quel vecchiaccio era...esuberante. Sempre con la domanda pronta. Aveva pensato domanda? Intendeva sempre con la CAZZATA pronta: sembrava che il suo unico scopo lì fosse far vedere a tutti gli altri quanto fosse fedele ed esperto di teologia, lanciandosi spesso e volentieri in interminabili prediche che si pensava fossero diventate antiquate otto secoli prima.
Il resto della commissione lo considerava "quell'idiota del Vaticano che ci portiamo dietro perché tutto questo circo l'hanno finanziato loro", ma il signor Anderson vedeva oltre quella mascherata. Sapeva bene che sotto quella copertura si celava una belva astuta, dal pelo irto e i denti aguzzi.
Lo aveva capito da quei comportamenti caratteristici di chi ostenta stupidità interrotti sporadicamente, come per errore, da osservazioni acutissime e ragionamenti brillanti.
Ora quell'uomo gli stava venendo incontro, probabilmente per lamentarsi dell'esclusione dall'interrogatorio di Rei Ayanami, o per insinuare qualche minaccia.
I suoi pensieri si erano talmente rabbuiati che si sentì quasi sorpreso quando il cardinale lo salutò bonariamente
-Salve dottore! Splendida giornata non trova?
Il vecchio ansimava, e prima che Anderson potesse ricambiare il saluto continuò:
-Si fa una bella scarpinata per arrivare qui eh? Il tragitto mi ha quasi ucciso. Non sono più un giovanotto come lei...
-Salve. Sì è una bella giornata.
Lo era fino a pochi secondi fa, si disse.
-E' un bel posto per rilassarsi.
-Già. Poi da qui posso vedere gli chef che si procurano la materia prima per la mia cena di sta sera.
Anderson fece cenno con la testa verso il cadavere dell'angelo e gli operai che lo stavano "affettando".
Il cardinale rise sinceramente.
-Avrà un bel po' da mangiare! E' sicuro di farcela?
-Se dovessi avanzare qualcosa lo metterò in un sacchetto e me lo porterò a casa per metterlo in frigo.
-Le servirà un sacchetto molto grosso...ed anche un frigo molto grosso. E poi per quanto ha intenzione di mangiare gli avanzi? Un secolo?
-Un modo come un altro di risparmiare sugli alimenti.
Risero. Poi seguì un silenzio imbarazzante.
-Sono venuto per parlarle di quella creatura, Rei Ayanami. Sono certo che in qualità di esperto tecnico-scientifico mi saprà rispondere in modo più che esaustivo.
Si comincia, si disse il signor Anderson.



P.S. Non sono ancora molto convinto del titolo e della fine dell'ultimo segmento quindi potrebbero esserci delle modifiche. Presto inoltre mi dedicherò alla revisione del primo capitolo.
P.P.S. Se vi è piaciuto / non vi è piaciuto / avete dei consigli da darmi / avete semplicemente voglia di insultarmi, non esitate a scrivere una recensione!

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Capitolo 3
*** La vita nel castello ***


Dall'attacco del diciannovesimo angelo era passato poco più di un mese.
La base della NERV era tornata all'antico splendore, la carcassa del diciottesimo era stata finalmente smantellata ed era anche stato completato un nuovo quartiere, il cui scopo era ospitare tutto il personale stanziato nella zona ora che Tokyo-3 non esisteva più.

Misato era completamente immersa nel lavoro ed i segni erano evidenti: occhiaie, capelli stravolti, volto leggermente scavato.
Le sarebbe piaciuto prendersi una pausa ma lavorare la aiutava anche a distrarsi dalla sua rinnovata solitudine e anche se, a conti fatti, passava tutto il giorno ogni giorno a stretto contatto con colleghi e collaboratori, nemmeno lei si illudeva del contrario, semplicemente si sforzava di non pensarci.
Da lì a poco sarebbe iniziata una riunione con i suoi sottoposti in cui si sarebbe discusso dell'appena individuato ventesimo angelo, e mentre Misato aspettava che arrivassero tutti gli altri pensava al fatto che avesse effettivamente bisogno di una vacanza per riprendersi un po'.
Decise che abbattuta anche questa minaccia si sarebbe concessa un po' di riposo, e questo pensiero la riempì di determinazione.
La sala in cui si trovava era piuttosto spartana: c'era solo un banco attorno al quale tutti dovevano stare in piedi poiché c'era una sola sedia, che Misato si era portata qualche tempo prima e su cui poteva sedere solo lei, e nessuno si era mai disturbato di portarne altre.
Finalmente tutti gli ufficiali e tecnici presero posto e si poté cominciare.
- Se ci siamo tutti io direi che possiamo iniziare.
Il tenente Makoto Hyuga prese la parola ed illustrò rapidamente le informazioni che avevano ricevuto poche ore prima.
-L'obbiettivo è stato rilevato davanti alle coste del Portogallo due ore fa e ha iniziato a muoversi ad una profondità di circa duecento metri rispetto alla superficie. Attraverso i dati forniti dai sismometri sappiamo che ha un corpo allungato lungo circa due chilometri ed una sezione circolare da diametro di dieci metri. Il consiglio di sicurezza ONU lo ha nominato Verme delle Sabbie o SW.
- Io francamente preferivo i nomi... angelici!- commentò Shigeru Aoba, parigrado di Makoto.
- Beh, poi gli daremo un nome carino noi, che ne dici Shigeru?
- Mi sembra un'idea splendida maggiore.
- Molto bene, allora continua pure Makoto.
-Sì. L'obbiettivo si sta muovendo in linea retta verso la nostra posizione ad una velocità di 30km/h . A meno di cambio di traiettoria o velocità si stima che in 17 giorni e mezzo sarà qui.
- Capito. Shigeru, ci sono direttive dalle Nazioni Unite?
- Sì maggiore. Dovremo attenerci al loro piano.
- Ah! Hanno addirittura preparato un piano! E fammi indovinare, comprende il lanciare qualche bomba N2?
-...-
- Vorrai scherzare!
- In verità non lanceranno gli ordigni. La loro idea è di scavare delle buche profonde e infilarci delle apposite mine N2. Una volta che l'angelo sarà abbastanza vicino le faranno detonare, sperando di prenderlo di sorpresa. I nostri EVA dovranno restare nelle "vicinanze" e nel caso questo piano si riveli inefficace dovranno ingaggiare il nemico all'interno del cratere che si sarà formato. Inoltre il CROC ci ha avvisato che loro stanno conducendo un'operazione preliminare simile nell'Italia meridionale, utilizzando l'EVA C-2...- esitò un'attimo -...sia per scavare la buca, che per ingaggiare il nemico tra circa trenta ore.
-...Non si smentiscono mai. E useranno anche una pala gigante? Ma poi il C-2 non era incompleto?
- Affermativo maggiore, il rivestimento dell'armatura esterna è ancora incompleto ma per il resto pare che l'armatura di contenimento sia completa e l'unità sia perfettamente operativa.
- In ogni caso, questi sono affari loro. Tu Shigeru mandami un rapporto appena saprai l'esito di quell'operazione. Maya, qual'è lo stato dei nostri EVA e dei nostri piloti?
- Le unità 00 e 02 sono state riparate completamente dall'ultimo scontro, inoltre posso dire con sicurezza che l'integrazione con i reattori N2 che ci hanno fornito continua senza problemi. Per quanto riguarda i children la first mantiene un tasso di sincronia costante non molto alto ma più che sufficiente, mentre la second migliora di test in test ed il suo punteggio sta salendo a quote mai viste!
- E brava Asuka! Quindi gli EVA saranno pronti quando toccherà a noi entrare in azione?
- Più pronti che mai. 
- Grazie Maya. Ora parliamo del posizionamento degli EVA...- E la riunione andò avanti.


Asuka non poteva credere che nonostante la città fosse stata vaporizzata a lei ancora toccava andare a scuola, senza contare poi che la sua "classe" era tristissima: c'erano solo lei e un professore, che in realtà era solo un ufficiale NERV a cui avevano appioppato il ruolo di insegnante (probabilmente perché gli era capitata la pagliuzza più corta). Teoricamente avrebbe dovuto esserci anche la bambola ma solo di rado si degnava di fare presenza, e comunque  anche quelle volte era come se non ci fosse.
Le sarebbe piaciuto almeno poter guardare fuori dalla finestra ma li avevano piazzati in quello che lei definiva uno sgabuzzino sotterraneo, quindi non poteva fare altro che guardare annoiata il suo improvvisato insegnante che leggeva svogliatamente da quello che probabilmente era un suo vecchio libro di testo e segnava qualcosa sulla lavagna.
Non poteva neanche battere le dita sul banco perché era di metallo e avrebbe fatto un frastuono infernale.
Costretta all'immobilità non riusciva a  non pensare "che agonia!" e a non contare ogni secondo che la separava dall'agognata libertà.
Quella classe era claustrofobica e triste però avevano avuto la decenza di metterci un orologio...o forse era stata una crudeltà?
Sì, doveva essere assolutamente la seconda perché adesso che aveva guardato l'ora era rimasta, com'era prevedibile, imprigionata, resa schiava dalla necessità di controllare ogni cinque secondi la posizione delle lancette.
Che razza di mente malvagia aveva concepito una simile tortura? E a che scopo? Quella era violenza psicologica fine a se stessa bella e buona.
Finite le lezioni poté tornare al suo alloggio, un'altra delle innumerevoli stanze sotterranee di quella base, che condivideva con quell'automa che ricopriva il ruolo di sua collega.
Si sdraiò su una delle due brande. Anche lì ovviamente l'arredamento era abbastanza spartano: c'erano solo due brande, due scrivanie con unna lampada a testa, due sedie e un guardaroba.
Mentre pensava che proprio per questo motivo Ayanami doveva trovarsi perfettamente a suo agio guardò la branda destinata all'altra ragazza e le parve di rivederla sdraiata lì, immobile con gli occhi aperti e le braccia stese sui lati, a guardare fisso davanti a sé in attesa di addormentarsi e finalmente chiudere gli occhi.
Aveva sempre saputo che era una tipa strana ma non avrebbe mai potuto immaginare che lo fosse fino a quel punto.
Anche stuzzicarla aveva perso di gusto (non un motivo sufficiente per smettere) visto che lei si limitava a subire in silenzio e ignorarla, senza concederle neanche la soddisfazione del più piccolo cipiglio. Che fosse ancora offesa per quella volta?
No, non poteva essere per quello e poi, si disse, era stata lei a provocarla con la sua saccenza e la sua faccia tosta da raccomandata.
Mentre pensava "se si aspetta che sia io a chiederle scusa si sbaglia di grosso!" quella entrò in camera e col suo solito modo di fare le disse - La signorina Katsuragi ci ha convocate.- per poi girare i tacchi.
- Ehi aspettami simpaticona!
Asuka seguì Rei per i tortuosi corridoi di quel labirinto che era il quartier generale fino agli ascensori. Generalmente le due si evitavano quando non erano nei loro alloggi quindi era la prima volta da un po' di tempo che si trovavano nuovamente da sole su un ascensore.
Immediatamente Asuka collegò la situazione ai pensieri di poco prima.
Non sentiva alcun bisogno né di farsi perdonare dall'altra ragazza né tanto meno di dedicarsi nuovamente ad un inutile tentativo di farsela amica, però alla luce del suo ritrovato ottimismo decise comunque di provare uno scambio di battute amichevoli.
- Che senso di déjà vu! Speriamo che non vada di nuovo a finire come la scorsa volta, eh!
- Perché?
- Come perché? Non ricordi?
- No.
Asuka rimase sorpresa. In effetti poteva darsi che avesse dimenticato quell'episodio in seguito all'attacco del sedicesimo. Aveva sentito che durante quell'attacco la first era rimasta coinvolta in un'esplosione ed era sopravvissuta per miracolo, però non le piaceva pensarci anche perché quella era stata la volta che non era riuscita ad attivare lo 02 e di conseguenza non aveva potuto soccorrere la collega.
Si sorprese nuovamente nello scoprire di provare un certo senso di colpa e forse anche un po' di vergogna.
Rei dal canto suo sapeva di avere fornito una risposta incompleta. Si diceva che ovviamente non poteva ricordare qualunque cosa fosse successa a quella prima, perché lei stessa non era stata lì, eppure le parole della second inspiravano in lei una sensazione strana. Sentiva come un disagio, una sorta di "repulsione" dal parlare con lei.
Da mesi era alle prese con un problema a cui non sapeva nemmeno dare forma ma in quel momento ebbe l'impressione che indagare su quell'argomento in particolare sarebbe stato un buon punto di partenza, quindi decise di ignorare quella repulsione.
La rossa era rimasta assorta nei suoi pensieri e non si era resa conto subito che Ayanami si era voltata verso di lei.
- Cos'era successo?
- Mmmmh? Oh, niente di particolare. Abbiamo solo litigato un po'.
- Io ho litigato con te?
- Ma sei sorda? Sì, abbiamo litigato.
- Perché?
- Non mi ricordo...- mentì -... per qualcosa. Una volta parlavi di più e rispondevi a tono, per quanto ti fosse possibile. Adesso stai sempre zitta, litigare sarebbe impossibile!
- Parlavo di più?
-Già! Ogni tanto te ne uscivi con delle frasi pseudo-filosofiche da fighetta... Poi quando c'era quel cretino di stupi-Shinji la  tua vena da sonettista dava il meglio di sé! Sei sempre stata proprio strana.
Fuori dall'ascensore si diressero verso una delle uscite della base. Asuka si chiese dove la stesse portando l'altra, poi si ricordò che proprio quel giorno avevano ultimato i lavori per il nuovo quartiere residenziale e quindi probabilmente Misato le aveva convocate nei suoi nuovi alloggi per una conversazione non troppo seria.
Le ragazze rimasero in silenzio per tutto il restante tragitto.


In qualche minuto sarebbe iniziato l'interrogatorio della dottoressa Ritsuko Akagi e il signor Anderson già vedeva tra i suoi colleghi commissari i giuristi ed i rappresentanti delle varie nazioni in gruppetti che confabulavano qualcosa. Sapeva dal suo amico Klaus Humboldt, magistrato tedesco, che per quel caso nello specifico avevano il dente particolarmente avvelenato, forse allo stesso livello del caso di Gendo Ikari.
Il signor Anderson in genere partecipava con distacco agli interrogatori, il suo ruolo era più che altro quello di chiarire alcuni dettagli tecnici, ma quella volta l'avrebbe seguito con estremo interesse. Era molto affascinato da quelle ricerche, quegli studi e quegli esperimenti pregni di un curioso rapporto tra scienza e metafisica.
Anche l'altro esperto tecnico-scientifico, l'ingegnere Cardino, era evidentemente entusiasta, anche se Anderson sospettava che lo fosse più per la possibilità di approfondire le sue conoscenze riguardanti il lavoro della madre della scienziata capo della NERV, la luminare Naoko Akagi ovvero colei che aveva concepito il MAGI-system.
Quell'odioso del cardinale Bonacelli, che era già seduto al suo posto e sghignazzava soddisfatto, probabilmente non vedeva di abbandonarsi ad un invettiva sui lavori "orrendi e blasfemi" che venivano condotti nelle profondità di quella misteriosa struttura dalle origini aliene che ospitava la base della NERV.
Anderson non l'avrebbe mai ammesso, ma effettivamente anche lui considerava uno di quei lavori aberrante, e lo rattristava profondamente che una mente così brillante avesse potuto essere artefice di una cosa disgustosa come il Dummy System.
Passati alcuni minuti i commissari presero posto e l'interrogatorio poté iniziare.

La dottoressa Akagi venne scortata all'interno della sala da due caschi blu fino ad un banco, al quale si sedette.
In piedi di fianco a lei c'era un interprete.
I commissari non persero troppo tempo per le formalità, e la incalzarono quasi subito.
- Dottoressa Akagi ci dica quali mansioni svolgeva per l'organizzazione NERV.
- Io ero lo scienziato capo. Svolgevo vari compiti.
- Lei si occupava di svolgere ricerche sui cosiddetti angeli, è corretto?
- Sì.
- Ed era anche suo compito sovraintendere il funzionamento delle unità EVA, è corretto?
- Sì.
- Lei inoltre era anche la responsabile dei... leggo qui... test di sincronia con i piloti delle unità EVA, corretto?
- Sì.
- Gendo Ikari, tra i suoi ultimi atti da comandante ha ordinato il suo arresto. Ci può spiegare il perché?
- Temo di no. Nella sua posizione il comandante Ikari poteva ordinare il mio arresto sommariamente.
- Quindi lei crede che sia stata una decisione sommaria?
- Non so dirlo.
A quel punto un secondo commissario prese la parola.
- Dottoressa Akagi, lei ha idea di cosa sia il "Progetto per il perfezionamento dell'uomo"?
Ritsuko esitò.
- Sì. 
- Lei ha lavorato al fine di portare questo progetto al suo compimento?
Doveva ponderare le sue parole.
- Contro la mia volontà.
- Contro la sua volontà. In che senso contro la sua volontà?
- Parte del progetto richiedeva la distruzione di 16 angeli, angeli che se non fossero stati abbattuti avrebbero provocato un evento-
- Il "Third Impact". Anche il culmine del Progetto per il perfezionamento dell'uomo è il Third Impact, corretto?
Sapevano più di quanto immaginasse.
- Sì, è corretto.
- Quindi lei ha operato per impedire un olocausto su scala globale, ma al contempo per scatenarlo?
- Non avrei mai permesso che il Third Impact prendesse luogo.
- Queste parole le rendono onore, eppure non possiamo non osservare come LEI abbia reso particolarmente favorevoli le condizioni perché invece avvenisse.
- Cosa...
- Lei sa cosa sia la Mass Production EVA Serie?
- ...
- Dottoressa?
- Sì.
- Quindi lei sa che che questi nove EVA erano fondamentali per il completamento del progetto?
- No... non era questo lo scopo.
- Si spieghi meglio.
- I Mass Production EVA erano stati concepiti per dare man forte alle unità EVA preesistenti e, col tempo, sostituirle.
I commissari mormorarono qualcosa tra di loro.
- Lei cosa sa dell'assalto avvenuto ai danni di questa base di due mesi fa da parte delle JSSDF?
- So che per primo è stato attaccato il MAGI-system, infatti mi è stato concesso di uscire dalla cella per avviare delle contromisure informatiche. Non so molto di quello che è successo dopo perché mi trovavo nel Terminal Dogma.
- Le basti sapere che durante lo scontro sono intervenuti anche nove MP EVA. Sappiamo che ognuna di queste unità disponeva di un...
- Super Solenoide- 
- Grazie dottor Andeson. Vuole continuare lei?
- Certo. Dall'interrogatorio di alcuni esponenti della setta chiamata Seele abbiamo scoperto che attraverso questi super solenoidi, o S2 engines, sarebbero stati capaci di generare una sorta di campo di forza chiamato anti-AT field di dimensioni globali, annullando efficacemente la vita umana sulla Terra. In realtà sappiamo anche che si sarebbero dovute realizzare anche altre condizioni affinché-
- Dottoressa Akagi, lei sapeva che gli MP EVA sarebbero stati usati con questo fine?
- No.
Il cardinale, che era rimasto in silenzio fino ad allora, domandò;
- Ognuno di quegli EVA disponeva di un Dummy Plug. Lei sa di cosa siano vero?
- Sì. Sono un sistema di cont-
- Come funzionano esattamente?
- Dovrei dirle dei tecnicismi che-
- Per farla breve ci dica della parte in cui vengono usati corpi clonati di ragazzine.
A quel  punto Ritsuko tacque.
- Li abbiamo aperti sa? E dentro indovini cosa ci abbiamo trovato. Ora, questo non la riguarderebbe, se due testimoni non ci avessero detto che era lei ad occuparsi del cosiddetto "Dummy System". Che ne dice, ci vuole parlare del Dummy System?


//confermato. Detonazione mine in 3...2...1...detonazione//
Si videro tre fili di luce verticali emergere dal suolo, poi un lampo abbagliante e subito dopo tre enormi colonne di fuoco alte centinaia di metri che si allargarono fino ad unirsi.
L'onda d'urto andò a schiantarsi contro l'AT field del C-2, mentre la terra ribolliva, si ribaltava, sprofondava e si sollevava.
//C-2 passa ai sensori d'onda e inizia l'ingaggio//Ricevuto//
Il C-2 prese a correre con una sonic glaive in mano verso la colonna di fuoco, che stava diventando di fumo, e in pochi secondi raggiunse il cratere.
Si lanciò all'attacco verso l'angelo, che i sensori d'onda permettevano di visualizzare solo come una macchia blu, ma l'enorme lancia non riuscì a penetrare l'AT field e la lama si spezzò.
Il C-2 contrastò l'AT field  dell'avversario con il proprio e lo afferrò per quella che la pilota immaginava essere la coda (anche se i vermi sono tutti una coda).
Poi tutto successe in un attivo.
Il fumo si dipanò e apparve la testa dell'angelo, formata diversi  segmenti rotanti di lame vibranti.
In un attimo fu sull'EVA che fece appena in tempo a proiettare il suo AT field per proteggersi.
L'entry plug venne espulsa.

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