La Spada della Vittoria

di 8iside8
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01. Ho imparato a fidarmi di chi amo ***
Capitolo 2: *** 02. Sono con te, Swan. ***
Capitolo 3: *** 03. Loki e Sygin ***
Capitolo 4: *** 04. Le devo tutto, quindi voglio darle tutto. ***
Capitolo 5: *** 05. L'amore è sempre la risposta ***



Capitolo 1
*** 01. Ho imparato a fidarmi di chi amo ***


Il bosco era buio ed Emma si stava addentrando seguendo il fuoco fatuo che avanzava fluttuando. La torcia che roteava in tutte le direzioni, a ogni rumore. Non aveva avvisato nessuno, Henry, i suoi genitori. Nessuno sapeva che era lì. Doveva trovare Killian.  
Un grido oltre il fuoco fatuo e con la torcia lo illuminò. Killian era seduto a terra legato a un albero, ferito e privo di sensi. Emma corse verso di lui, ma il fuoco fatuo divampò, prendendo le sembianze di un uomo, con occhi neri come la notte e capelli biondo scuro. I tratti del viso erano stretti e spigolosi, mentre la bocca si distorceva in un sorriso malizioso. 
≪No, no, no. Tu non andrai oltre.≫ disse l'uomo. Guardandolo meglio, vide che indossava strani indumenti. Non erano moderni, ma nemmeno abiti tipici della Foresta Incantata.  
≪Chi sei?≫ chiese la bionda senza levargli gli occhi di dosso.  
≪Io? Io sono Loki e ora potrò vendicarmi della tua famiglia. Obbligherò la figlia di Biancaneve e del Principe Azzurro a vedere morire il suo unico e vero amore.≫  
 

Emma si svegliò di soprassalto. Era scattata a sedere nel letto, sudata e ansimante. Il pigiama si era attaccato alla pelle madida. Sentì una mano che le si posava sulla spalla e scattò di lato spaventata.  
≪Emma, tranquilla, sono io. Killian.≫ si spiegò lui con le braccia alzate in senso di resa ≪Scusa, non volevo spaventarti.≫ 
Nel buio i suoi occhi brillavano dritto verso quelli di lei.  
≪No, non scusarti. Scusami tu, non volevo...≫ 
≪Hai fatto un incubo, amore?≫ le chiese ignorando le sue scuse. Era più preoccupato del suo stato mentale che della buona educazione. Emma lo amava anche per questo. 
≪Sì, almeno spero che fosse solo un incubo.≫ ripercorse il sogno raccontandogli tutto, nei dettagli, e alla fine si ritrovò a tremare tutta.  
Killian la strinse a sé, posandosi la testa di Emma sul petto, dove lei avrebbe sentito il battito regolare del suo cuore, circondandola col braccio.  
≪Swan, stai tranquilla...≫ iniziò Capitan Uncino, ma Emma lo interruppe.  
≪No, non posso stare tranquilla. Come faccio a stare tranquilla.≫ si era messa a sedere di nuovo ≪Ti ho qui con me, letteralmente per bontà divina! Ho perso tutti, tutti coloro che sono stati con me sono morti. Perfino tu...≫ le lacrime le scivolarono lungo il viso pallido e Killian la guardò addolorato ≪Tu che hai saputo tenerti in vita, pur facendo il pirata, per 200 anni... Hai incrociato la mia strada e dove ti ha portato? A morire.≫ 
≪No, Emma. Non è vero. Mi ha portato da te, dal mio lieto fine.≫ le accarezzò una guancia,  bagnandosi le dita con le lacrime salate che non smettevano di scendere ≪Non dovrei, e non vorrei, essere in altro posto se non con te.≫ 
≪Non capisci! Tu sei sopravvissuto all'Isola che Non C'è, ad altre battaglie. Per due secoli! Poi ci siamo incontrati e ho reso la tua vita un inferno!≫ Emma singhiozzava con tutta l'anima ≪Non posso permettere che tu muoia... Non reggerei al dolore... Solo averlo sognato e parlarne mi toglie il respiro...≫ 
≪Emma... Non ho nessuna intenzione di tirare le cuoia, ho il mio lieto fine e voglio solo viverlo. Voglio viverti e stringerti a me fino a fartelo perdere io il respiro, voglio vedere che rendendoti felice riesco almeno, in parte, a fare ammenda per due secoli di malefatte e omicidi. Emma...≫ la voce dolce con cui aveva pronunciato il suo nome le fece trattenere il respiro. Capitan Uncino la circondò con le braccia, dandole una sensazione di protezione che solo poche persone le avevano trasmesso. Si abbandonò sul suo petto, mentre lui gli tracciava piccoli cerchi sulla schiena con le dita. 
≪Emma...≫ sussurrò il Capitano ≪io... Credo che dovresti parlare con Biancaneve e il Principe. Dovresti chiedere a loro se c'è qualcosa che possono sapere su questa cosa.≫ 
Lei si strinse a lui e tremò appena.  
≪Non posso.≫ 
≪Perché?≫ 
≪Ti ricordi cosa è successo con la figlia di Malefica? Io non ce la faccio a ripassare...≫ 
≪Frena Swan... Non lo sai. Magari non è andata come dice questo Loki. Se ricordo bene è una divinità del nord e in genere tende a fare scherzi e raccontare bugie.≫ 
≪Sai chi è?≫ 
≪Sì, me ne parlò Ariel. Aveva avuto a che fare con Loki e alcuni altri dei. Adesso dormiamo, poi domani parliamo con i tuoi e dopo con Ariel. Vedrai che si risolverà tutto.≫ 
≪Va bene.≫ 
Si stesero e lei gli diede un lento bacio, di quelli che dicono "ti amo", che dicono "grazie di esistere", che gridano il bisogno dell'altro, aldilà del sesso o del contatto fisico. Qualcosa di più profondo e potente, una dirompente forza, che solo chi prova il vero amore può avere. Killian era grato di quello che aveva e rispondeva al bacio per farle sapere le stesse cose.  
≪Emma,≫ lei amava sentirsi chiamare dal suo pirata ≪grazie.≫ 
≪Di cosa?≫ il buio ora era rassicurante.  
≪Di tutto, ma soprattutto di esserti fidata di me.≫ 
≪Ho imparato che devo fidarmi di chi amo.≫ 
Si addormentarono stretti l'uno all'altra beandosi del loro amore, lasciando fuori dalla porta le preoccupazioni, ci avrebbero pensato il giorno dopo.  
 
 
Biancaneve era seduta sul divano col piccolo Neal in braccio. David era intento a fare colazione, guardando amorevolmente la moglie e il figlio.  
Toctoc!  
David si ridestò e disse con voce squillante:≪Avanti!≫ 
Emma e Killian entrarono e Biancaneve s'incupì vedendo i loro volti. 
≪Cosa c'è?≫ chiese David.  
Emma si sedette e li guardò entrambi. Killian le mise la mano sulla spalla per incoraggiarla.  
≪Avete mai incontrato un certo Loki?≫ ecco, lo aveva chiesto e i suoi genitori avrebbero spiegato quel sogno. 
≪Loki?≫ chiese il Principe Azzurro.  
≪Ma sì David!≫ intervenne Biancaneve ≪Hai aiutato sua moglie a raggiungere il portale per Asgard.≫ 
Il volto dell'uomo si illuminò.  
≪Certo, ora ricordo. Una donna molto dolce e devota al marito. Lui non l'ho conosciuto bene. Ma perché lo chiedi?≫ 
Emma raccontò il sogno e i suoi genitori si guardarono smarriti.  
≪Noi non abbiamo fatto niente.≫ sussurrò Biancaneve cullando il piccolo Neal. 
≪Allora dovremmo parlare con sua moglie.≫ intervenne Uncino.  
≪Sapete come contattarla o dove trovarla?≫ chiese Emma.  
≪No, Emma. Non è una buona idea.≫ disse fermamente David ≪Secondo la leggenda lei è con Loki ad aiutarlo a sopravvivere nella caverna dove è stato condannato a restare fino al Ragnarok.≫ 
Emma strabuzzò gli occhi.  
≪Sei esperto di mitologia?≫ chiese al padre.  
≪No, ma sono stato ad Asgard dopo aver accompagnato la moglie di Loki, quando siamo arrivati hanno fatto un banchetto per il suo ritorno e mi hanno invitato. Quindi ho pasteggiato con alcuni Asi.≫ 
≪Asi?≫ chiese Killian.  
≪Sì, gli dei norreni si dividono in Asi e Vani. Due famiglie diverse, ma legate da parentele e guerre.≫ spiegò David, poi aggiunse ≪Provo a chiedere a Regina. Magari lei sa qualcosa.≫ 
Emma si alzò dalla sedia, si sentiva così pesante, e vi ricadde subito. La testa girava e girava. Si aggrappò al tavolo e sentì qualcuno di lontano che la chiamava. Il cuore batteva all'impazzata, portò una mano al petto. Chi la chiamava? Le orecchie le fischiavano dolorosamente. Era in ginocchio, rannicchiata. I palmi premuti sulle orecchie, ma quel fischio non smetteva, il cuore non rallentava. Ancora sentiva chiamare il suo nome, ma il fischio era troppo forte. Si sentì sollevare, poi qualcosa di morbido sulle labbra. Il fischio diminuì. Il contatto con le labbra divenne un bacio. Il fischio cessò.  
Emma aprì gli occhi e quelli di Killian erano a pochi centimetri dai suoi.  
≪Emma... Come stai?≫ la sua voce era bassa e roca, come diventa quando si urla troppo forte.  
≪Io... Io... Non lo so, mi sento debole...≫ rispose lei che aveva a sua volta la voce ferma in gola.  
David la aiutò ad alzarsi e Killian li seguì, ma le gambe di Emma erano troppo deboli. Il pirata la prese prima che ripiombasse a terra e la sollevò con le braccia. Stringeva il corpo della sua Emma a sé. Proteggerla era la cosa che più gli premeva e non ci riusciva mai davvero. La adagiò sul divano. Biancaneve aveva steso Neal nella culla. David aveva il volto scavato dalla preoccupazione. 
≪Emma... Ti serve qualcosa?≫ il capitano era visibilmente scosso e la domanda era per non lasciare quel pesante silenzio, rotto solo dai loro respiri.  
Emma fece un breve "no" con la testa. Biancaneve arrivò con un bicchiere d'acqua e la aiutò a bere. La bionda era pallidissima e gli occhi erano arrossati. 
≪Cos'è successo? Cosa mi è successo?≫ chiese lei.  
Tutti si guardarono, senza una risposta da darle. Mary Margaret prese il telefono e scelse un contatto dalla rubrica, poi se lo portò all'orecchio.  
≪Ciao, Emma è stata male. A casa nostra. Non sappiamo perché. Vieni qui per favore. Grazie.≫ poi ripose il cellulare sul bancone.  
Dopo un istante due nuvole di fumo colorato apparvero davanti alla porta d'ingresso. Regina e Zelina.  
La prima corsa da Emma.  
≪Cos'è successo? Come stai?≫ 
Emma aprì la bocca e sussurrò:≪Non lo so.≫ 
Killian si spostò per far avvicinare Regina.  
≪Emma, dimmi esattamente cosa è successo, per favore.≫ 
La Salvatrice annuì e provò a sedersi con scarsi risultati. Tutti erano preoccupati, anche Zelina.  
≪Resta giù.≫ la fermò Regina, che si girò verso Killian intento a guardare la donna che amava, addolorato. 
≪Regina, lei è stata davvero male. Prima sembrava che le girasse la testa e stesse per svenire, poi è caduta a terra, si è stretta una mano al cuore, poi si è buttata sul pavimento tappandosi le orecchie con le mani e ha iniziato ad urlare dal dolore. È stato terribile. Io...≫ la sua voce profonda si incrinò.  
≪Uncino≫ disse Regina ≪ ne verremo a capo, come sempre. Ora Emma, puoi provare a dirmi cosa hai sentito?≫ 
Emma stavolta riuscì a sedersi un po' e Biancaneve le diede un altro bicchiere d'acqua, la figlia riprese un po' di colore.  
≪Stavamo per venire da te per chiederti un parere, ma la testa ha iniziato a girarmi, all'impazzata e ho perso l'equilibrio. Il cuore ha accelerato fino a farmi male. Poi il fischio nelle orecchie è diventato più forte del male al cuore. Poi... Mi sono sentita meglio. Killian mi ha baciata e mi sono sentita meglio, non faceva più male il cuore e il fischio spariva.≫ 
Uncino la guardò intensamente e Regina passò i palmi delle mani sul torace di Emma, per analizzare cosa le era accaduto.  
≪Emma, io credo che...≫ iniziò Regina.  
≪Cattive notizie...≫ sussurrò l'altra.  
≪Beh, per ora non ne ho di buone. Questo è un incanto a me sconosciuto, ci vuole del tempo per esaminare l'entità e una soluzione. Nel frattempo, tieniti le labbra di pirata vicino, così se ricapita hai già la soluzione a portata di mano.≫ poi rifletté ≪Perché stavate venendo da me?≫ 
Emma era troppo debole e fu Killian a spiegare il sogno della sua amata e ora fragile Emma. Come sembrava piccola e indifesa.  
Regina si morse un labbro e dichiarò di non aver mai avuto a che fare con Loki.  
≪Io lo conosco.≫ 
Aveva parlato Zelina e tutti la guardarono sorpresi.  
≪Era amico di Ade. Si facevano dei favori, ma non sapevo che avesse conosciuto "bel faccino".≫ 
Biancaneve si mise il cappotto.  
≪David, stai con Neal, io vado in biblioteca da Belle. Troveremo qualcosa.≫ e prese la porta dando un'ultima occhiata alla figlia.  
Regina e Zelina andarono nella cripta. 

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Capitolo 2
*** 02. Sono con te, Swan. ***


≪Killian...≫ Emma lo stava chiamando e si inginocchiò davanti a lei.  
≪Dimmi amore, hai bisogno di qualcosa?≫ 
≪Io non sono abituata a chiedere aiuto per cose così semplici. Ti ho guardato e ho pensato di venire a darti un bacio, ma appena ho provato a tirarmi su, i miei muscoli non hanno collaborato, mi hanno piantata ancora di più nel divano. Non riesco a dare un bacio all'uomo che amo...≫ la voce si era rotta e due lacrime solcarono le sue gote.  
Killian la baciò con dolcezza. 
≪Swan, non sarà per molto e anche se fosse per sempre ti darei tutto il mio tempo. Per tenerti in vita respirerei per te. Ti porterei in capo al mondo tenendoti sulle spalle, dovunque tu voglia. Sono qui per te e per te voglio essere tutto.≫ 
Poi Emma tremò tutta.  
 
Oh, mia cara, lui potrà anche respirare per te, ma... Sono certo che non ti basterà. era la voce di Loki.  
Emma non era più distesa sul divano, era davanti al dio, in una caverna.  
Lui fece un pigro gesto con la mano ed Emma si trovò supina, con tre punte di pietra che le si conficcavano nella carne della schiena e sopra di lei un serpente che sbavava. 
 
≪Emma!≫ la voce di Killian la ridestò.  
La Salvatrice era inerme su quel divano, dipendente da tutti e in balìa di un dio norreno.  
Sussurrando raccontò al pirata quello che aveva visto. Suo padre, dietro di lui, si passava la mano sul mento nervosamente. Poi gli occhi di Killian si spalancarono e disse con voce forzatamente calma.  
≪Amore, posso sollevarti? Vorrei controllare una cosa.≫ 
Emma annuì interrogativa e lasciò che Capitan Uncino la prendesse con delicatezza da sotto le ascelle e la sollevasse lentamente, fino a metterla seduta. David aveva capito quello che voleva controllare Uncino e andò alle spalle della figlia. Le sollevò piano la maglia, Emma gemette, e vide tre macchie rosse e luccicanti.  
≪Emma, tesoro, adesso Uncino ti terrà in questa posizione per qualche minuto. Hai delle ferite sulla schiena e te le voglio medicare. Va bene?≫ 
La ragazza annuì preoccupata e riprese a tremare, ma adesso di paura. 
≪Swan, stai tranquilla. Ora le medichiamo e dopo le faremo guarire a Regina. Stai tranquilla.≫ la sua voce era bassa, rassicurante. 
Emma lasciò cadere la testa sulla sua spalla.  
≪Mi dispiace. Mi dispiace di non riuscire a sistemare questo...≫ 
Lui le accarezzava il collo e lei cercò di stringerlo fra le braccia, ma le ricaddero prima di averlo toccato.  
David le pulì la schiena dal sangue, poi la disinfettò e applicò delle garze.  
Killian lo guardò preoccupato, trovando la paura dentro gli occhi del Principe Azzurro.  
 
Davvero? Credi che delle bende bastino? era di nuovo nella caverna e Loki la derideva. Era di nuovo sulle tre pietre appuntite. Il serpente su di lei stava lasciando colare il suo veleno, la goccia sarebbe caduta tra un istante ed Emma aspettava il dolore con gli occhi chiusi.  
Non arrivò. Li aprì e vide una ciotola tra lei e il serpente.  
La ciotola era sorretta da una donna, bionda e fiera, che guardava Loki.  
Smettila! Lei non c'entra niente! 
 
L'urlo di Emma svegliò Killian, che si era appisolato sulla sedia di fianco al letto di Biancaneve, su cui avevano posato Emma perché stesse più comoda. 
≪Swan, cos'hai?≫ 
In un istante era seduto accanto a lei.  
≪Ero di nuovo con Loki.≫ sembrava che ogni parola le costasse tutta la sua esigua energia.  
Capitan Uncino la sollevò piano e la sua mano si colorò di magenta quando le sfiorò la schiena. Emma gemette, le bruciavano le ferite. La stese su un fianco e andò a prendere altre bende e le ripulì e rimedicò le tre ferite.  
Vedere la sua amata Emma soffrire sotto il suo tocco era una tortura. Sapeva che era preoccupata per il sogno, che lo vedeva morto, e lei messa così non poteva proteggerlo. Soffriva perché si sentiva debole e lei odiava essere fragile e debole. Si apriva sempre poco e con i suoi tempi. Ora non poteva nascondere la sua debolezza. La strinse a sé con delicatezza prima di stenderla di nuovo.  
≪Emma, ti amo.≫ 
Lei lo guardò e gli rispose con un filo di voce.  
≪Ti amo anch'io Killian. Per questo non mi arrendo. Non sono stata all'inferno per riprenderti e morire subito dopo. Io sopravvivrò e proteggerò il mio amore da chiunque osi minacciarlo.≫ 
≪Sono con te Swan.≫ e le lasciò un altro bacio, un gentile bacio, sulle labbra ≪Hai la bocca secca, ti porto dell'acqua.≫ e corse al cucinotto.  
 
David vide Uncino che trafficava coi bicchieri e gli si avvicinò.  
≪Ehi, pirata... Come sta?≫ gli chiese.  
≪Ha avuto un altro attacco. L'ho medicata di nuovo. Io... Devo fare qualcosa per lei, invece sto qui e...≫ 
≪E fai quello che le serve. A lei serve che il suo compagno sia con lei. Non è un nemico fisico, non ancora, quindi la cosa più utile che puoi fare è darle la forza.≫ e gli posò una mano sulla spalla.  
Uncino prese il bicchiere pieno di acqua e tornò da Emma, sapendo che David aveva ragione.  
 
Era ormai sera, quando Regina e Biancaneve entrarono nell'appartamento.  
≪Come sta?≫ chiese Regina, mentre Biancaneve andava a controllare di persona.  
≪Non è cambiato nulla. È molto debole, non riesce neanche ad alzare le braccia e la voce è ridotta a un sussurro. Uncino sta con lei tutto il tempo. Viene di qua il tempo di riempirle un bicchiere d'acqua poi torna di là. Non riesce a mangiare. Mia figlia sta male e non sappiamo cosa fare. Dimmi che hai buone notizie.≫ David aveva vomitato tutta la sua ansia in un solo fiato.  
≪Ho delle informazioni incomplete. Gold non sa niente, era davvero sorpreso. In biblioteca, Belle e Biancaneve hanno scartabellato libri su libri. Sto approfondendo il mito di Loki e ci sono elementi in comune nelle visioni di Emma. Loki stesso, la caverna in cui è stato esiliato, sua moglie con la ciotola... Tuttavia, non comprendo... Perché indebolirla così se l'idea era di uccidere Uncino? Non ha senso.≫ Regina si sedette su uno sgabello e Biancaneve e Killian arrivarono al cucinotto.  
≪Regina,≫ esordì il pirata ≪c'è un modo per scollegarla da Loki? Crearle un muro magico nella mente che lui non possa oltrepassare?≫ 
≪Sì, ma è un incantesimo instabile. Un conto è proteggere una casa, ma la sua mente è un'altra cosa. Lei ha dentro di sé la magia bianca, della luce, se qualcuno violasse il suo intimo potrebbe esserci una reazione inattesa, addirittura letale. Non me la sento di varcare questa porta.≫ 
Entrò Zelina con un volume spesso e antico.  
≪Ciao a tutti. Ho trovato questo libro tra le mie scorte e non ci sono notizie su Loki, ma c'è un maleficio simile a quello che sta colpendo Emma. Non so se è lo stesso, ma i sintomi sono gli stessi.≫ 
David e Killian attendevano spiegazioni e Zelina proseguì.  
≪In poche parole, Loki starebbe prendendo l'energia della Salvatrice per poter uscire dalla caverna. Se la prosciugasse sarebbe libero ed Emma prenderà il suo posto. Solo che lei non è una divinità, quindi non sopravviverà a quella punizione.≫ 
≪Cosa c'entra la visione in cui lei ha visto che avrebbe ucciso Uncino? È stata la prima, dovrà pure significare qualcosa!≫ intervenne David.  
≪Non lo so,≫ disse Zelina ≪ma lo scopriremo. Potrebbe volerla indebolire prima che si realizzi la visione. Io non sono una sentimentale, ma non ho mai avuto una famiglia e ora faccio parte di questa, inoltre Emma ha scelto di fidarsi di me e io voglio che tutti intorno alla mia piccola sappiano che sua madre può fare del bene.≫ 
≪Cosa facciamo allora?≫ chiese Uncino.  
≪Cerchiamo ciò che la collega a Loki e recidiamo questo legame malsano.≫ dichiarò Regina.  
≪Ragazzi...≫ la voce di Emma era giunta dalla camera, flebile e appena udibile. Killian fu da lei in pochi secondi, seguito dagli altri.  
≪Cosa c'è amore?≫ chiese il pirata sedendosi sul letto accanto a lei ≪Un'altra visione?≫ 
≪No, solo un'idea.≫ rispose a fatica Emma ≪Potrebbe essere questa casa il legame?≫ 
Regina e Zelina si guardarono interrogative, poi la prima chiese perché lo pensasse.  
≪Perché se ce l'ha con i miei genitori e questa è casa loro...≫ s'interruppe, troppo debole per parlare ancora.  
≪Può avere senso.≫ dichiarò Zelina ≪Tuttavia credo che ci sia la possibilità che non sia la casa, ma che sia il tuo amato pirata il tramite. Se vuole farti soffrire per vendetta ai tuoi genitori, può anche aver percorso questa strada. Sarebbe più difficile da sciogliere.≫ 
Killian le guardò con gli occhi ingranditi.  
≪Portatela via con la magia. Portatela a casa sua. Se starà meglio allora mi avvicinerà a lei e vedremo se il problema sono io o queste mura.≫ 
≪Sì,≫ annuì Regina e guardò Emma ≪credo che sia il caso di provare. Prima, però, voglio curarle le ferite.≫ 
Killian la sollevò lentamente e Regina passò le mani sulle macchie cremisi nella schiena della Salvatrice. Quando fu di nuovo stesa supina, Regina fece un gesto con la mano e in una nuvola di fumo si smaterializzò con Emma.  
In quel preciso istante, Uncino si prese il petto con la mano e cadde in ginocchio urlando di dolore. Poi passò, veloce come era iniziata. 
≪Oh no,≫ disse Zelina ≪questo è... Peggio. Raggiungo Regina, voi chiamate se ha un altro attacco. È difficile, ma una soluzione la troveremo.≫ e sparì in una nuvola verde.  
David aiutò Uncino ad alzarsi.  
≪Se è come credo... Ogni volta che saremo vicini lei starà male e ogni volta che ci separeremo starò male io.≫ 

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Capitolo 3
*** 03. Loki e Sygin ***


Emma si trovò distesa sul suo letto. Regina le era accanto.  
≪Stai meglio?≫ le chiese dolcemente.  
≪Sì.≫ si riuscì a sedere ≪Allora adesso dobbiamo solo capire se è la casa o Killian il tramite.≫ 
Una nuvola verde turbinò nella camera.  
≪Io lo so già. Appena sei sparita dalla casa dei tuoi genitori, il pirata ha avuto un attacco. Meno intenso del tuo, niente fischio alle orecchie e niente visioni, ma c'è stato. Quindi...≫ 
≪Se Emma sta vicino ad Uncino starà male lei e se staranno separati toccherà a lui.≫ concluse Regina.  
≪No!≫ disse Emma frustrata ≪No, usa il nostro amore contro di noi... No.≫ le squillò il telefono e lo prese dalla tasca dei pantaloni. Era lui.  
≪Killian! Come stai?≫ chiese la Salvatrice con foga.  
≪Tutto bene. Tu?≫ il tono era leggero, quello di quando fingeva.  
≪Hai avuto un attacco, me l'ha detto Zelina. Non mentire.≫ insisté lei.  
≪Credo che tu ora stia bene Swan, hai una bella voce squillante.≫ 
≪Killian!≫ si arrabbiò lei.  
≪Emma,≫ la voce di Uncino era di velluto ≪è stato niente rispetto al tuo. Stai tranquilla. In questo modo potrai fare delle ricerche e se c'è qualcuno che può salvare tutti noi, compreso il nostro amore, quella persona sei tu. Io ti amo e tu sei il mio lieto fine, non potrei mai essere più felice di quando sono con te e so che riuscirai a riunirci.≫ 
≪Farò di tutto, te lo prometto. Neanche io rinuncerò al mio lieto fine. Ti amo Killian. Tieni duro.≫ 
 
≪Uncino, non puoi tenerle nascosto che stai come stava lei fino a mezz'ora fa.≫ lo sgridò Biancaneve.  
≪Deve capire cosa fare.≫ rispose lui in un sussurro.  
Era steso dove fino a poco prima c'era Emma. Aveva levato la giacca e sbottonato la camicia, così avrebbero fatto meglio a medicarlo quando sarebbe toccato a lui. Sapeva che la sua Emma non lo avrebbe mai abbandonato. Nel regno di Ade avevano superato la prova del Vero Amore. Nei suoi 200 anni non avrebbe mai immaginato di avere un lieto fine e che fosse il Vero Amore.  
 
Killian Jones. una voce femminile lo stava chiamando, ma non era Emma. Si guardò intorno. Era su una montagna di sola roccia, davanti all'entrata di una grotta. A pochi passi da lui c'era una donna. Alta, bionda, con occhi azzurri come il ghiaccio, non blu mare come i suoi.  
Chi sei? chiese lui guardingo.  
Io sono Sygin, la moglie di Loki. affermò seria Ti sto parlando in sogno, perché mi è impossibile lasciare il capezzale del mio terribile marito, ma voglio darti una mano a sconfiggerlo. 
Perché lo faresti? chiese il pirata.  
Appena saprai tutto lo capirai. sospirò In gioventù amai Baldur, figlio di Frigg e di Odino. Fu breve il nostro amore, ma ci lasciammo con serenità. Tempo dopo si sposò con Nanna e io gioii che avesse trovato una consorte adatta a lui, si amavano. Purtroppo, Baldur iniziò ad avere degli incubi che gli dicevano che sarebbe morto presto. Odino andò nel mondo dei morti, da sua figlia Hel, per scoprire la verità e questa gli cadde addosso come una colata di lava, perché a Helheim tutto era pronto per accoglierlo. Fu allora che sua madre Frigg prese la situazione in mano. Vagò per tutta la terra, chiedendo a ogni creatura vivente, animale e vegetale, di giurare che non avrebbe nuociuto all'amato figlio. Purtroppo, non si era accorta che mio marito l'aveva seguita e aveva scoperto che una pianta le era sfuggita. Il vischio. Loki lo raccolse e lo riportò ad Asgard. 
Per quello che aveva fatto Frigg vi fu una festa e tutti gli Asi parteciparono. Iniziarono a giocare, lanciando a Baldur di tutto, perché ne era immune grazie a sua madre. Loki si avvicinò a Hodr, il fratello cieco di Baldur, dicendogli che lo avrebbe aiutato a giocare, partecipando alla gioia della festa. Mise in mano a Hodr il vischio e glielo fece tirare prendendo la mira per lui. Fu un istante. Baldur morì. 
Loki fu preso e messo a processo. Ricordai che una volta, il padre della Salvatrice mi aveva aiutato, e aveva detto che per un omicidio non c'era modo di fare ammenda senza pentimento e che un assassino tanto pericoloso da non avere una coscienza doveva essere messo in un posto dal quale non poteva uscire. Avevo amato Baldur e non volevo che Loki rimanesse impunito,  quindi lo riferii a Odino, che disse pubblicamente che il Principe Azzurro aveva ragione e che avrebbe seguito il consiglio dell’indomito mortale. Condannò Loki a stare per sempre nella caverna, almeno fino all'apocalisse. Non si limitò a questo, però. Odino pretese di trasformare nostro figlio Vali in lupo e lo indusse a uccidere suo fratello Narvi. Da Narvi furono recuperate le interiora e trasformate in corde metalliche, con cui Loki è stato legato sui massi appuntiti che gli perforano la carne, con il serpente sopra di lui che gli versa il veleno sul volto. 
Ma tu lo aiuti col veleno, no? chiese Uncino.  
Io mi sono proposta di vegliare su di lui perché non fugga, ma se fossi stata solo una sorvegliante non si sarebbe fidato di me. Lui è un ingannatore, ma io sono la dea della vittoria e vincerò. O meglio farò vincere voi. la dea emanava una luce dorata.  
Non mi sembra che tu vinca se resti al suo fianco... la guardava triste.  
La vittoria è ciò che ci prefissa il cuore. Il mio non vuole che riesca a scappare prima del Ragnarok. sorrideva Ora ascolta. Loki ti vuole morto, per mano sua o della sua proiezione, quindi sta indebolendo la Salvatrice. 
Cosa ci ha fatto? Emma è debole se sto con lei e lo sono io se siamo separati. l'ansia percorreva il petto di Killian.  
No, è un'illusione. In realtà non avete nulla. Però, Killian Jones, non dimenticare che le ferite sono reali. La mente è in grado di trasferire al corpo le ferite. Per quello Emma ha le stesse di Loki sulla schiena, ma non è davvero debole. Dovete trovare un cimelio perduto, l'anello di Loki, e dovete distruggerlo con la spada di Sygin, la mia Spada della Vittoria. 
Che potere ha questo anello? chiese Uncino.  
È stato smarrito da Loki stesso, perché contiene la sua magia, ciò che gli fa proiettare sé stesso ovunque, anche dalla sua prigione. Fate come vi ho detto e sarete salvi. gli sorrise ancora.  
Grazie. non poté dire altro, perché la scena davanti a lui si dissolse.  
 
Killian si svegliò sedendosi di scatto. David corse da lui, seguito da Biancaneve.  
≪Uncino, cosa c'è?≫ chiese lei.  
≪Ho visto delle cose, dobbiamo parlare tutti insieme.≫ 
 
Emma, Regina e Zelina erano davanti al computer del sindaco e vedevano Biancaneve, David e Killian sullo schermo. Il pirata stava spiegando tutto quello che aveva raccontato Sygin nel sogno. 
≪Capisci Swan? Non è reale quello che proviamo, possiamo combatterlo.≫ 
Emma gli sorrise.  
≪È vero.≫ 
≪Però non sappiamo da dove cominciare a cercare un anello. Potrebbe essere ovunque in questo mondo o in altri mondi!≫ obiettò Zelina.  
≪Per questo dobbiamo fidarci di una persona, che trova sempre quello che vuole.≫ disse Emma 
≪Di chi parli?≫ Zelina non capiva, ma Regina sorrise.  
≪Henry.≫ 
 
≪Ma perché non me l'avete detto subito?≫ sbottò Henry.  
≪Ascolta, ragazzino,≫ disse Emma con dolcezza ≪non volevamo preoccuparti. Almeno finché non avessimo avuto delle certezze. Ora puoi aiutarci, aiutare Uncino e me.≫ 
Henry guardò la madre con intensità.  
≪Non sono arrabbiato, sono preoccupato e vorrei che ti fidassi di me. Fidarti di me, però, lo stai facendo adesso. Io voglio che entrambe le mie mamme siano felici e, se Killian è il tuo lieto fine, allora farò in modo che vada tutto bene.≫ dichiarò Henry. 
≪Grazie.≫ sussurrò Emma commossa.  
≪Adesso vado, ho delle ricerche da fare.≫ e uscì dalla casa.  
Emma guardò le streghe.  
≪In tutta questa confusione mi sono dimenticata quello che aveva detto Killian... Ariel ha conosciuti Loki.≫ 
Regina ricambiò lo sguardo.  
≪Allora lei potrebbe darci un punto di partenza per trovare l'anello di Loki.≫ 
Zelina annui.  
≪Sì, mi sembra una buona idea. Voi occupatevi di cercare l'anello, io vedrò di ritrovare la Spada della Vittoria. È meglio dividersi i compiti. Posso vedere di recuperare vecchi contatti utili.≫ 
≪È il caso che tu ci vada da sola?≫ chiese la sorella.  
≪Sì, so cavarmela. Inoltre, credo che sia più facile avere informazioni.≫ 
Regina non era convinta, ma cedette e andò alla cripta, mentre Emma andò da Belle.  
 
 
Il campanello sopra la porta trillò e Belle si voltò per vedere chi fosse entrato. Emma le sorrise e la salutò.  
≪Ciao! Come stai? Come sta Killian?≫ le chiese coi suoi occhi blu spalancati dalla preoccupazione.  
≪Beh,≫ rispose la Salvatrice ≪ci sono delle novità e abbiamo altre ricerche da fare.≫ 
La ragguagliò nello stupore della ragazza. 
≪Quindi dobbiamo trovare l'anello di Loki e pensi che Ariel ti possa aiutare.≫ 
≪Sì, ma dobbiamo sapere di più sull'anello e se ci fosse un libro che ne parla... Henry sta controllando sui suoi libri, ma vorrei avere tutte le risorse disponibili.≫ la porta si riaprì ed entrò Mary Margaret.  
≪Mamma!≫ Emma corse ad abbracciarla ≪Come sta Killian?≫ 
≪Non ha avuto altri attacchi, ma tuo padre è con lui e l'ha costretto a stare a letto. In realtà, sembra che sapere che è un illusione gli abbia dato forza. Mi ha detto di dirti che ti ama, mentre tuo padre si tappava le orecchie per l'imbarazzo.≫ le sorrise.  
Emma si commosse, perché in quel momento avrebbe voluto stringere Killian a sé e non separarsene più, ma sapeva che anche un'illusione poteva essere pericolosa e non avrebbe corso il rischio.  
Belle, intanto, stava posando sul tavolo una pila di libri.  
≪Questi sono tutti i libri su Loki.≫ 
Emma li guardò, saranno stati una decina.  
≪Mamma, puoi portarne un paio a Killian? Lo conosco e, anche se non si regge in piedi, cercherà di fare qualcosa, sennò si sentirà inutile. Avere almeno da controllare un paio di questi gli terrà la mente impegnata.≫ 
Sua madre sorrise.  
≪Lo stavo per proporre io.≫ poi prese i primi due volumi della pila che le porgeva Belle e uscì.  
≪Bene,≫ disse Emma sedendosi e prendendo un tomo marrone ≪abbiamo del lavoro da fare.≫ 
 
Regina era entrata al porto e camminò lungo la banchina. Quando fu arrivata alla fine sollevò una mano e del fumo viola vorticò sul suo palmo, dove comparve una conchiglia. La guardò, poi la avvicinò alla bocca. 
≪Ariel, sono Regina. Emma e Uncino sono nei guai e tu potresti sapere qualcosa che potrebbe aiutarli. Per favore, torna subito a Storybrooke, ti aspetto in fondo al molo. Ti prego, è grave la situa...≫ 
In quel momento, una chioma rossa emerse dall'acqua.  
≪Ariel!≫ urlò stupita Regina guardando un po' la conchiglia e un po' la sirenetta ≪Ti ho appena chiamata, come fai a...?≫ 
≪Ciao Regina. Io sono qui perché so già tutto. Sygin è venuta a parlarmi in sogno e sono partita subito.≫ si infilò il bracciale e con le gambe nuove di zecca salì sulla terra ferma ≪Io so dove si trova l'anello.≫ 
≪Dove?≫ chiese Regina, immaginando che non sarebbe stata una risposta semplice.  
≪Si trova qui a Storybrooke.≫ 

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Capitolo 4
*** 04. Le devo tutto, quindi voglio darle tutto. ***


≪È qui a Storybrooke?≫ chiese Emma ≪Dove di preciso lo sai?≫ 
≪No,≫ rispose Ariel ≪Loki mi disse che era nel luogo in cui tutte le storie convergono.≫ 
≪Ma Storybrooke è nata pochi anni fa, come può essere qui?≫ chiese Belle.  
≪Loki è un dio,≫ spiegò Ariel ≪davvero non credete possibile che lo avesse nascosto nel futuro per impedire ai suoi familiari di trovarlo?≫ 
Emma era frustrata.  
≪Allora non dobbiamo solo sapere dove, ma anche quando. Se lo ha mandato nel futuro, potrebbe averlo mandato a una data sia prima che successiva a quella di oggi.≫ 
≪No,≫ spiegò Ariel ≪il luogo in cui tutte le storie si incontrano è Storybrooke quando è nata. Perché lì si sono incontrate tutte la prima volta. All'epoca la sua frase mi era sembrata insensata, ma solo perché Storybrooke ancora non c'era, il sortilegio non era stato ancora lanciato da Regina.≫ 
Emma guardò le amiche.  
≪Metterò sottosopra Storybrooke.≫ 
≪No,≫ intervenne Regina ≪andiamo da Gold poi, se lui non avrà l'anello, faremo una riunione cittadina in cui chiederemo a tutti di darci una mano. Emma, sei la Salvatrice, la città ti deve questo piccolo sforzo. Se non funzionerà neanche così, allora metteremo a soqquadro la città.≫ 
 
 
Gold era in piedi, nel retro del negozio, e stava guardando una teca di legno vuota. Sentì i campanellini della porta e andò a vedere chi fosse arrivato. 
Regina ed Emma erano già al bancone. La bionda si fece avanti.  
≪Salve Gold.≫ 
≪Signorina Swan, che piacere vederla. Cosa posso fare per te?≫ le chiese con educazione e curiosità.  
≪Ho bisogno dell'anello di Loki. Tu sai dove si trova?≫ gli occhi di Emma fiammeggiavano, anche se il tono era calmo.  
≪No, è un cimelio che avrei voluto e mi avrebbe fatto comodo, per fare degli accordi fruttuosi, ma non l'ho mai avuto.≫  
≪Cosa può fare una persona che lo possiede?≫ chiese ancora Emma.  
≪Cercate un manufatto di cui non conoscete l'uso, signorina Swan? Non mi aspettavo niente di meglio da lei. In ogni caso, fornisce al possessore le capacità del dio Loki. Lui era trasformista, maestro di illusioni tanto potenti da sembrare reali, ingannava le persone con mezzi inimmaginabili per gli esseri umani, ma indossandolo si prende coscienza di questi poteri.≫ 
≪Ma la magia ha sempre un prezzo. Qual è il prezzo dell'anello?≫ chiese Regina con la sua voce vellutata.  
≪Quando si indossa muore chiunque abbia legami di sangue con il possessore. Anche per questo non l'ho mai davvero cercato. Per usare il suo potere non basta indossarlo, c'è un rituale di sangue, bisogna versare il sangue di un consanguineo sul gioiello.≫ concluse Gold.  
≪Quindi,≫ chiese Emma ≪se ci fosse la possibilità di averlo tu...≫ 
≪No, signorina Swan, non lo toccherei. Belle aspetta nostro figlio, non lo metterei mai in pericolo. Ho perso Bae, non perderò questo bambino.≫ si asciugò una lacrima solitaria ≪Devo dedurre che lo stai cercando perché è successo qualcosa di rilevante. Se posso aiutare lo farò.≫ 
≪Emma, ricordati che è comunque il Signore Oscuro.≫ l'avvisò Regina.  
≪Io voglio che questo sia un luogo in cui poter crescere un bambino. Belle non crede che io possa essere un bravo padre, ma posso rendere questo posto migliore per lui, o lei. Voglio solo questo. Se a fare queste cose riuscirò ad avere anche solo un sorriso da Belle come... Effetto collaterale, ben venga, ma non è questo che cerco ora. Belle ha ragione, io non posso diventare buono, perché il mio più grande amore è il potere, ma posso usarlo anche per non fare del male. Lo devo a Bae, perché questo bambino sarà suo fratello, un pezzetto di lui.≫ 
≪Se avremo bisogno, allora, ti coinvolgeremo.≫ concluse Emma e se ne andò seguita da Regina.  
 
La sala del Municipio era gremita e Regina parlò dal podio.  
≪Cittadini di Storybrooke, vi ho convocati perché due nostri concittadini hanno un problema e, forse, tutti insieme potremmo aiutarli. Emma e Capitan Uncino sono sotto la minaccia del dio degli inganni, Loki. Vuole uccidere Uncino, per farla soffrire, in modo che a loro volta soffrano Biancaneve e il Principe Azzurro.≫ 
≪Perché lo sta facendo?≫ intervenne Leroy.  
≪Lui crede che la sua punizione sia stata suggerita da David. In realtà lui ha parlato di tenere lontano dagli altri un assassino senza una coscienza, ma gli dei di Asgard lo hanno messo in una caverna a soffrire un dolore continuo e perpetuo.≫ 
≪È per questo che ho bisogno di voi.≫ intervenne Emma, con gli occhi lucidi ≪Prima di uccidere Killian, lui vuole farci soffrire. Ci ha sottoposti a un'illusione in cui, se Killian è con me io soffro le pene della prigionia a cui è costretto Loki, se ci separiamo le patisce Killian. Cittadini di Storybrooke, amici, io non posso pretendere niente, da nessuno di voi, ma posso chiedervi un favore. Per sconfiggere Loki, devo distruggere il suo anello e so con certezza che si trova qui a Storybrooke. Potrebbe essere nelle vostre case, nei portagioie, alle vostre dita. Come ho detto, non ho il diritto di pretenderlo, ma ve lo chiedo. Non come Salvatrice che vuole salvare la vita di Capitan Uncino, ma come Emma Swan che non vuole perdere il suo amore, il suo Vero Amore, Killian Jones. So che alcuni di voi non hanno buoni trascorsi con Capitan Uncino, ma vi prego.≫ le lacrime spingevano per uscire.  
≪Non importa!≫ si alzò Ella ≪A te, alla tua famiglia, devo il mio presente, il mio lieto fine. Ti ho visto dare il lieto fine a tutti noi. Ti ho vista cercare di rendere migliori i cattivi. Ti ho vista soffrire perché pensavi di aver perso Killian, ma hai fatto tutto cercando di non disturbarci. È ora che ti rendiamo il favore. Non perché te lo dobbiamo, ma perché sei entrata nei nostri cuori e ti vogliamo bene.≫ 
Un mormorio di assenso si levò nella sala e tutti corsero alle proprie case per vuotare i portagioie.  
 
 
≪Emma...≫ Uncino stava guardando il discorso della sua amata con computer di David, che era seduto accanto a lui sul letto.  
≪Visto Neal? Era tua sorella. Le vogliono bene tutti e tutti ne vogliono a te.≫ David usava quella vocina scema, che faceva ridere il bambino e sorridere il pirata ≪Stai tranquillo, Uncino, lo troveremo. Uncino? Uncino?!≫ 
 
La caverna era scura. Killian sentiva le tre pietre penetrargli la carne della schiena. Le corde di metallo lo tenevano lì. Il serpente sopra di lui stava colando il suo terribile veleno. Sygin mise una ciotola tra lui e il veleno con tempestività.  
Killian Jones, sono desolata di rivederti qui. disse lei Tuttavia so che la tua amata si sta battendo per te. Nel frattempo, io ho viaggiato in altri sogni e so dove si trova la mia spada. 
O-ottima notizia! riuscì a dire Uncino.  
È dentro il cuore della Salvatrice. Ce l'ha messa Odino perché potesse sempre vincere le sue battaglie. 
 
≪Emma!≫ urlò Uncino.  
≪Killian! Lei sta bene. Cosa c'è?≫ era Biancaneve.  
≪Prendi l'apparecchio la devo chiamare. So dove si trova la Spada di Sygin.≫ 
David stava già chiamando Emma e Regina col computer.  
≪Ciao David, cosa c'è?≫ chiese Regina.  
≪Adesso vi passo Uncino, deve dire a tutti cosa ha scoperto.≫ e posò il computer sulle gambe del pirata.  
≪Ho appena avuto un altro incontro con Sygin. Mi ha detto dove Odino ha messo la sua Spada della Vittoria.≫ parlava a fatica, ma non tratteneva il sorriso.  
≪Dov'è?≫ chiese Emma.  
≪Nel tuo cuore Swan.≫ sorrise ancora più ampiamente ≪È per questo che cercava di indebolirti, forse. Ragina devi solo capire come estrarla.≫ 
≪Spero che sia più facile che trovare l'anello.≫ sbuffò Regina, poi si allontanò dal computer. David e Biancaneve la imitarono.  
≪Swan,≫ Uncino la guardava con intensità ≪ti amo. So che ci salverai, ancora una volta. Ho sentito il discorso che hai fatto in municipio. Mi sono commosso.≫ 
Emma sfiorò il viso di Uncino sullo schermo.  
≪Per noi farei di tutto, ho fatto l'impensabile, ho sbagliato anche nel tragitto, ma ho imparato che c'è sempre un modo giusto per ottenere ciò che vogliamo. Soprattutto se non abbiamo fatto niente di male. Devo provare tutto, per poterti riabbracciare e farti sentire tutto quello che provo dentro. Oh, è arrivato Henry e sembra avere delle novità. Ti amo, Killian. Ti amo.≫ 
≪Anche io amore. Ti amo anch'io.≫ e abbassò il display.  
 
≪Mamma! Ho un disegno di come dovrebbe essere l'anello.≫ e le porse un libro aperto che aveva appena fatto vedere a Regina. 
Era una fede con un'incavatura dove avrebbe dovuto esserci una pietra, di forma ovale. Era oro molto scuro. 
≪Bene, vado a fotocopiare il disegno, così potremmo controllare in più persone, quando tutti arriveranno con i loro anelli.≫ disse Regina prendendo il libro.  
Henry abbracciò Emma.  
≪Andrà tutto bene, mamma. Mi sono abituato ad avere intorno Killian e farò tutto quello che serve perché tu non perda il tuo lieto fine.≫ 
Emma lo abbraccio commossa. 
 
 
Killian aveva David a portata di mano e ne approfittò.  
≪Amico, io sto pensando. Non posso fare molto altro, ma c'è una cosa che vorrei chiederti.≫ esordì imbarazzato.  
≪Spara.≫ rispose tranquillo il Principe Azzurro.  
≪Ci sono sempre problemi, la pace non esiste mai davvero. Io credo che la vera pace la troviamo nelle persone che amiamo. Emma ed io siamo partiti come nemici, poi ho iniziato a stimarla. L'ho vista battersi per suo figlio. L'ho vista sparire per un sortilegio e abbiamo perso un anno delle reciproche vite. Per lei ho scambiato la Jolly Roger con un fagiolo magico. In passato o non lo avrei fatto o me ne sarei pentito, ma anche adesso rifarei la stessa identica scelta. L'ho vista piangere per Neal. Ha temuto per la mia vita e mi ha continuato a tagliare fuori, poi ha deciso di aprirsi a me. Ha usato la magia oscura per salvarmi la vita, poi è corsa all'inferno per salvarmi. Io... Le devo tutto, quindi voglio darle tutto.≫ 
David lo fissava, sospettando vagamente quello che il pirata stava per chiedere.  
≪Principe Azzurro, io, Killian Jones, chiedo la tua benedizione per chiedere a Emma la sua mano.≫ a quel punto un rossore poco dignitoso gli colorò le gote e decise di fissarsi l'uncino. 
≪Beh, Killian Jones, ce l'hai. Sei libero di chiederle la mano, poi sarà Emma a decidere, ma per me va bene. Hai la mia stima e ce l’hai da un po’. È felice con te e la tieni al sicuro più che puoi. Che altro potrebbe desiderare un padre per la propria figlia?≫ e gli diede un buffetto sulla spalla ≪Adesso facciamo una bella medicazione alle ferite sulla schiena, che prima non hai voluto fare.≫  
 
In municipio, Belle e Henry cercavano l'anello, gestendo due lunghe file di cittadini che volevano collaborare.  
Ella era stata la prima ad arrivare, seguita da Granny e i nani. 
Nella cripta, intanto, Emma stava studiando con Zelina e Regina il modo di estrarre la spada dal proprio cuore.  
≪Abbiamo provato a invocarla, ma non esce.≫ si lamentò Zelina ≪Forse è più facile se estraiamo il cuore da Emma e lo esaminiamo.≫ 
≪Va bene.≫ disse Emma.  
≪Non esiste proprio!≫ s'inalberò Regina ≪Anche se Loki è in una caverna, può muoversi con della proiezioni. Non possiamo esporre il cuore di Emma a un rischio di furto!≫ 
La Salvatrice rifletté.  
≪Devo avere più informazioni. Devo andare da Killian. Appena sarò lì avrò altre visioni e potrò avere altro informazioni. Magari anche io vedrò Sygin e potrò chiederglielo direttamente.≫ 
≪Forse è una cosa sensata.≫ ammise Regina e Zelina annuì.  
Emma sorrise loro e corse a casa dei suoi genitori.  
 
 
Fuori della porta, Emma prese un profondo respiro e aprì.  
Appena ebbe messo piede nell'appartamento il cuore accelerò i battiti e le orecchie le rischiarono assordandola. La debolezza la travolse e cadde in ginocchio. Sentì il suo nome in lontananza.  
 
Emma Swan. una voce di donna l'aveva accolta nel mondo dei sogni.  
Sì e tu devi essere Sygin. sedusse Emma Non ho molto tempo. Come si estrae la Spada? 
Salvatrice, devi sapere che Odino l'ha messa lì per permetterti di vincere sempre, ma anche perché non avresti mai dovuto trovare il Vero Amore, quindi nessuno avrebbe potuto estrartela. Tu hai rimescolato le carte del destino di Killian Jones, creandone uno nuovo anche per te. È raro come un fiore nella neve, ma può succedere. La Spada funzionerà solo per pochi minuti, poi tornerà da sola nel tuo cuore. 
Solo il mio Vero Amore può estrarmi la spada? Emma era basita.  
Ma non è sempre l'amore la risposta a tutto? Tu più di chiunque altro dovresti saperlo. e le sorrise con fare materno.  
 
Il cuore di Emma rallentava e il respiro si faceva regola. Le labbra di Killian si erano appena separate dalle sue ed Emma aprì gli occhi.  
≪Swan...≫ sospirò Uncino sollevato ≪Perché diavolo sei venuta qui?≫ 
≪Perché avevo bisogno di parlare con Sygin. Dovevo sapere come estrarre la spada. Ora lo so.≫ David e Killian la portarono sul divano, dove le medicarono le ferite alla schiena. A quanto pareva emergevano a prescindere da chi incontrassero nella visione.  
≪Come si fa?≫ chiese David.  
≪Può estrarla solo il mio Vero Amore.≫ disse Emma in un sussurro.  
In quel momento Killian fu travolto da una nuvola di fumo dorato e scomparve. Emma si sentì subito meglio, ma la sua energia non aveva senso se Killian non era con lei.  
≪Emma, lo troveremo.≫ la rassicurò David.  
≪Senza di lui non posso estrarre la spada e distruggere l'anello. Maledizione!≫ ringhiò la Salvatrice.  
≪Lo ritroveremo, Emma. Il Vero Amore lo si trova sempre. La nostra famiglia si ritrova sempre.≫ insisté a rassicurare la figlia, che stava già per uscire dalla porta.  
≪Vedo di ottenere almeno l'anello. Vado in municipio.≫ 
Uscì dall'appartamento come una furia telefonando a Regina. 
 
Nel Municipio c'erano solo Belle e Henry.  
≪Mamma!≫ la salutò appena la vide ≪Eccolo! Ora puoi distruggerlo!≫ 
≪Purtroppo no, ragazzino. Il solo modo di estrarre la spada dal mio cuore è che lo faccia Killian, ma è scomparso in una nuvola di fumo. Non so dove sia.≫ 
Belle si avvicinò tenendo in mano l'anello.  
≪Oh, Emma! Mi dispiace tanto!≫ 
≪Mamma, tu lo ritroverai. Il nonno e la nonna si trovano sempre e tu e Killian vi siete sempre trovati, anche all'inferno.≫ 
≪Lo so, ragazzino, ma questo può solo significare che la mia visione si...≫  
≪Non dirlo neanche!≫ la interruppe Biancaneve entrando seguita da David, Regina e Zelina ≪Nella visione eri da sola e sapevi di esserlo, invece non sarà così! Noi saremo con te e salveremo Uncino!≫ 
Emma l'abbracciò.  
≪Grazie, mamma.≫ 
Regina prese l'anello in mano per esaminarlo.  
≪Incredibile, che un oggetto così anonimo e di dubbio gusto sia potente e pericoloso oltre ogni immaginazione.≫ disse con curiosità.  
≪Come troviamo Uncino?≫ chiese Belle.  
≪Posso guardare sul libro delle favole.≫ suggerì Henry. 
≪Sì, può funzionare.≫ lo incalzò Biancaneve e il ragazzino prese il volume dalla borsa. Lo sfogliò febbrilmente.  
≪Ecco!≫ indicò la pagina ≪"Capitan Uncino era nella foresta attorno a Storybrooke. Il buio lo circondava, ma nulla era peggio del dolore che provava al petto. Si sentiva trascinare dentro un baratro. Il fischio nelle sue orecchie divenne un coro di voci infernali, che gli ricordavano che non sarebbe mai dovuto esistere dopo Camelot. Capitan Uncino, però sapeva che solo una cosa poteva impedirgli di cadere nell'oscurità, la sua amata Emma." Per ora c'è scritto solo questo. Mamma, Killian ti ama e non ti vuole perdere, quindi ora andiamo a cercarlo.≫ 
≪Tu no.≫ fu David a parlare.  
≪Perché no? Killian è parte di questa famiglia e mi ha salvato la pelle ben più di una volta. È ora che gli renda il favore!≫ così dicendo scostò la tenda dietro al podio e prese una spada ≪Mi sono allenato, col nonno e anche con Uncino, non sarò un esperto, ma se sono uscito dal regno di Ade vivo, posso farcela anche adesso.≫ 
≪Henry,≫ la voce di Emma era bassa ≪se verrai Loki avrà un'altra persona che amo a cui può fare del male.≫ 
≪Stavolta troverò il modo di venire, che a te piaccia o no. Proteggerò la mia famiglia, tanto quanto la mia famiglia protegge me!≫ 
Emma aveva gli occhi umidi e abbracciò suo figlio con tutte le sue forze. 
≪Grazie Henry.≫ sussurrò.  
≪Va bene, verrai.≫ acconsentì David ≪La sola condizione che metto è che mi starai attaccato come un bottone. Promettimelo.≫ 
Il ragazzo si mise una mano sul cuore.  
≪Lo prometto nonno.≫ 
≪Bene, andiamo.≫ disse Emma prima di vedere il libro illuminarsi e vibrare. Henry lo prese e lo aprì. Il tomo prese a sfogliarsi da solo, poi rimase immobile.
≪”La Salvatrice  aveva molte domande, ma Loki rideva di lei, anche dalla sua prigione. Emma si chiedeva come avesse fatto il dio norreno ad ordire questo piano contro la sua famiglia, ma non sapeva che tutto faceva parte di un tiro mancino di un suo già sconfitto nemico. Non sapeva che Ade non era incline al perdono e aveva incantato il suo stesso cuore. Appena fosse morto, un sogno sarebbe stato mandato ai suoi amici immortali, illustrando loro i punti deboli della Salvatrice, che lui conosceva così bene. Di certo sapeva che almeno uno degli dei con cui aveva condiviso malefatte avrebbe sfruttato le sue informazioni per una vendetta personale, che sarebbe stata anche la sua postuma.”≫
Emma fissava il libro.
≪Ade…≫
Zelina non riusciva a guardare nessuno, ma Henry le toccò una mano.
≪Zia, non è colpa tua. Tu sei con i buoni ora, con gli eroi.≫
Lei sorrise lievemente, scoprendo che anche gli altri la guardavano incoraggianti, facendole sentire caldo al cuore. Stavolta era dalla parte giusta.  
 

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Capitolo 5
*** 05. L'amore è sempre la risposta ***


Arrivati al margine del bosco, si fermarono a guardarsi.  
Biancaneve aveva il suo arco, pronta ad incoccare la freccia.  
David aveva la pistola in mano e la torcia puntata sull'oscurità.  
Henry aveva la spada stretta nella mano.  
Zelina aveva le mani sollevate, pronta a difendersi. 
Regina imitava la sorella, scrutando tra gli alberi.  
Emma aveva la pistola e la torcia puntate verso quel buio, che pareva denso, tangibile. Il suo potere fremeva per uscire.  
Avanzarono tutti insieme nel bosco, cercandosi con lo sguardo per non perdersi di vista. Poi ci fu una luce accecante, tutti si potessero gli occhi e... Henry si trovò solo. Chiamò ogni singolo familiare e compagno di avventura, ma nessuno rispose. Non potevano essere scomparsi. Si fermò a pensare, facendo respiri profondi. No, la sua famiglia era lì, solo che il dio delle illusioni li aveva celati ai suoi occhi. Avanzò qualche passo, certo di questo. Poi udì uno scricchiolio. Sollevò la spada e scrutò il buio. Un ruggito alle sue spalle lo convinse a correre avanti. Correva come il vento, la foresta non sembrava impedirglielo. Nessun ramo a intralciargli la strada.  
≪Non è possibile...≫ sussurrò Henry. Anche solo a camminare avrebbe dovuto graffiarsi, non era davvero possibile. Allora era... un'illusione di Loki?  
 
Biancaneve si voltò e vide che la sua famiglia era sparita. Incoccò una freccia e tese la corda dell'arco. Si guardava attorno, ma non sentiva niente. Proprio niente. In un bosco non poteva esserci così silenzio!  Alle sue spalle uno scricchiolio la fece girare. Biancaneve stava mirando in mezzo agli occhi rossi dell'enorme lupo che sbavava e ringhiava davanti a lei. Lo osservò bene e seppe che non era Ruby, era un lupo ed era lì per ucciderla.  
Ma se era strano quel silenzio, e il lupo era l'unica cosa che si muoveva, non era la realtà! Era Loki!  
 
Regina urlava alla ricerca del figlio.  
≪Henry!≫  
Con le mani sondava l'aria, per capire dove quella luce avesse portato tutti, ma non percepiva niente.  
Un rumore e un ringhio alle sue spalle la avvisarono che non era sola e che non era amico. Sollevò una mano e diede vita a una barriera, appena in tempo per impedire ad un lupo grande come un orso di aggredirla. 
≪Allora, enorme palla di pelo, chi sei? Ti ha mandato Loki, il dio dell'inganno?≫ si fermò a riflettere sulla parola "inganno", perché intrappolare le persone nei sogni era semplice e furbo... La mente riflette le ferite sul corpo, come nei sogni di Emma e Uncino, quindi... Era bloccata col lupo! E, soprattutto, aveva l'anello che andava distrutto! Doveva trovare un modo per svegliarsi. Fece comparire un pugnale sul suo palmo, poi lo strinse forte e si lasciò penetrare la carne dal metallo. Speravo che il dolore la svegliasse, ma era chiaro che non era così.  
 
Zelina stava camminando sola per il bosco, teneva un cauto silenzio e cercava una falla nell'illusione. Sì, perché lei aveva capito subito che era un'illusione di Loki, così la Salvatrice sarebbe stata davvero sola. Tuttavia, le illusioni, per quanto ben costruite, hanno sempre una falla. Toccava gli alberi e le piante, ma tutto sembrava perfetto. 
Uno scricchiolio. Zelina si voltò. Un enorme lupo le si stava avvicinando e, d'un tratto, balzò verso di lei. La perfida strega emanò una luce verde dal palmo e uno scudo smeraldino la circondò. Il lupo non avrebbe potuto ferirla, ma avrebbe avuto il tempo di pensare a una soluzione. 
 
David aveva la spada rivolta verso il gigantesco lupo che aveva davanti. Si era ritrovato senza nessuno della compagnia, ma quel canide troppo cresciuto lo aveva tenuto troppo impegnato per permettergli di cercare chicchessia. Il lupo balzò verso di lui e David si lanciò dietro un albero, ma la bestia spezzò con estrema facilità il tronco. 
Il Principe Azzurro si fece inseguire tra gli alberi, finché non vide di aver distanziato il lupo, allora si girò e gli corse incontro. Il lupo spalancò le fauci, deciso a fare dell'uomo la sua cena, ma David si lasciò scivolare sotto la bestia e, quando fu all'altezza del torace, vi affondò la spada. L'animale guaì e cadde di lato.  
 
Killian si guardava attorno smarrito. Emma gli aveva detto che non lo voleva più, ma com’era possibile? Aveva attraversato gli inferi di Ade per lui, aveva usato il potere del Signore Oscuro per salvargli la vita… non poteva essere così. Tuttavia, Emma gli stava urlando quanto l’avesse fatta soffrire, per ogni bugia, per ogni aspettativa disillusa.
≪Swan…≫ la guardava disperato.
≪Neal era il mio solo e unico amore! Tu sei stato un sostituto!≫ ringhiava lei fra le lacrime.
Uncino era ferito, quelle parole facevano male, ma nella sua testa sentiva la voce di Emma, che gli diceva che aveva paura a lasciarsi andare con lui, perché tutti quelli con cui era stata erano morti e che non poteva perdere anche lui. Poi gli comparve davanti agli occhi il momento in cui, negli inferi, avevano pesato il cuore di Emma, la sua Emma che era scesa a riprenderlo dal mondo dei morti, scoprendo che il loro non solo era amore, ma Vero Amore. No, quella che gli urlava contro non era la sua Emma, la sua guerriera intrepida.
 
Emma non vedeva nessuno. Avanzava lentamente, tenendo la torcia ben puntata. Una piccola luce azzurra danzava dietro un albero e lei la raggiunse. Era il fuoco fatuo del sogno. Era arrivato il momento.  
La fiammella le fece strada fra gli alberi, fino a giungere a una radura, dove la fiamma divampò e divenne Loki.  
≪Ah, Salvatrice. È un piacere conoscerti!≫ aveva una voce suadente.  
Al centro della radura c'era Killian legato ad un palo. Dietro di lui c'erano i suoi genitori, Henry, Regina e Zelina.  
≪Cosa hai fatto? A loro, cos'hai fatto?≫ ruggì lei.  
≪Oh, Killian Jones è sotto l'effetto della mia più bella illusione. Tu che lo lasci perché pensi che non sarà mai buono davvero. Tu che gli dici che non puoi stare con una persona così attirata dall'oscurità. La sua sofferenza è la tua, di conseguenza lo è dei tuoi genitori. Ergo, è la mia gioia.≫ 
≪Killian sa che il nostro è Vero Amore, non cederà.≫ disse Emma fra i denti.  
≪Ma, cara, lo sta facendo. Se capirà che è un illusione, si sveglierà! Al contrario degli altri, che si sveglieranno solo quando lo deciderò io. Adesso stanno tutti affrontando mio figlio Fenrir il lupo, all'interno delle loro illusioni. Regina ha provato a ferirsi per svegliarsi, ma il solo risultato ottenuto è che gli sanguina una mano!≫ rise.  
≪Non è stato mio padre a decidere o suggerire la tua punizione! Non è con noi che dovresti prendertela, Loki!≫ tentò Emma.  
≪Oh, ma ha dato l'informazione che ha portato alla mia prigionia.≫ la voce di Loki era calma e più pericolosa che mai ≪Per questo devo fare tutto ciò. Tu cercherai di svegliare il tuo amato, ma non basterà, perché... Se i tuoi amici stanno affrontando l'illusione di Fenrir, tu dovrai affrontare il vero Fenrir.≫ così dicendo schioccò le dita.  
Dagli alberi emerse un enorme lupo nero, con due rubini al posto degli occhi. Si scagliò contro Emma, ma rimase bloccato a due metri da lei.  
≪Che diavolo...≫ ringhiò Loki.  
≪Sono stato io.≫ la voce di Gold arrivava dalle spalle di Emma.  
≪Com'è possibile che tu abbia superato il mio incantesimo di illusione?≫ il dio era curioso.  
≪Vuoi davvero saperlo?≫ sorrise Gold ≪Io sono il Signore Oscuro. Su di me non hanno effetto queste illusioni. Sono piuttosto puerili. Credo che anche Regina o il Principe Azzurro siano stati in grado di capirlo.≫ 
≪Non puoi farli risvegliare.≫ sorrise Loki.  
≪Io no, ma lei sì. E uno di loro è sia suo figlio che mio nipote. Quindi... Capisci che entrambi faremo di tutto per liberarlo?≫ Gold sorrideva a sua volta.  
Emma aveva lo stomaco in subbuglio, veder litigare due maestri dell'inganno e della truffa era troppo male in un solo posto.  
≪Emma,≫ le si rivolse Gold dandole due fiale ≪io terrò a bada il lupo e Loki, tu pensa ad Uncino e agli altri. Le fiale contengono un veleno per il lupo, nel caso io...≫ 
≪Perché lo fai?≫ chiese Emma.  
≪Perché posso rendere questo un posto migliore per mio figlio, ma anche per mio nipote.≫ le fece un sorriso appena accennato, ma tanto bastò perché Emma prendesse le fiale e corresse da Killian, mentre Gold cercava di chiudere in enormi sfere di potere il lupo e il dio.  
 
≪Killian! Killian!≫ Emma lo scuoteva con tutte le sue forze. Con la spada tagliò le corde. Non capiva come svegliarlo, ma la voce di Sygin giunse chiara, come se fosse accanto a lei.  
≪L'Amore è sempre la risposta a tutto.≫ 
Emma prese Killian per il bavero e lo baciò, come lo aveva baciato la prima volta, sull'Isola Che Non C'è. Con passione e desiderio. Allora non sapeva ancora quanto quel pirata sarebbe penetrato nel suo cuore, ma adesso lo sapeva. Sapeva che non voleva stare un solo momento della sua vita senza di lui, per questo era corsa all'inferno.  
Emma sentì la mano di Uncino stringerla forte a sé. 
≪No!≫ ringhiò Loki, ma Gold lo stringeva in una morsa magica.  
≪Emma!≫ Uncino sorrideva, mentre la baciava ancora.  
La Salvatrice fu pervasa da un'energia fortissima. Era con Killian, ma non aveva più sintomi. Il suo cuore era bollente e divenne tutta d'oro bianco. Killian continuava a baciarla, come se non riuscisse a saziarsi di lei. L'oro bianco investì la radura.  
Henry fu il primo a ridestarsi, seguito da tutti gli altri. Regina si rovistò nella tasca, poi urlò.  
≪Uncino! Fallo adesso!≫ 
Loki provò a raggiungere Emma, ma l'energia pura da lei scaturita lo bruciava.  
Killian guardò negli occhi la sua amata.  
≪Ti amo.≫ e le posò la mano sul petto. Le sue dita penetrarono la carne morbida e, quando le tirò verso di sé tra dita aveva la spada di Sygin. 
Era tutta d'oro brillante. L'elsa aveva morbide linee e la lama era lunga e sottile.  
≪Emma!≫ urlò ancora Regina lanciandole l'anello.  
Loki imprecò. Tremotino strinse la stretta.  
Emma sollevò la Spada della Vittoria e colpì l'anello ancora in volo.  
Il bianco del potere di Emma si fuse con l'oro di quello della Spada della Vittoria, dando vita a un'energia tanto luminosa che perfino Loki dovette coprirsi gli occhi.  
Silenzio, calma.  
Quando tutti riaprirono cautamente le palpebre, Gold era seduto a terra davanti a Loki privo di sensi e al lupo Fenrir ansimante. Henry si guardò intorno, poi vide Uncino stringere tra le braccia...  
≪Mamma!≫  
Emma era priva di sensi, con uno squarcio nel ventre che perdeva sangue. Nessuno poteva sopravvivere a una ferita del genere. Regina e Zelina si gettarono su di lei per guarirla coi loro poteri, ma sembrava resistere loro. Biancaneve era vicino a Uncino.  
≪Ti prego, Regina, fa' qualcosa. Non posso perdere mia figlia!≫ 
≪Non funzionano i nostri poteri.≫ 
≪Ma certo che no!≫ disse rauco Loki ≪Pensavate che un mortale potesse usare il potere della Spada senza conseguenze?≫ rideva sguaiato.  
≪Sygin ci ha ingannati...≫ disse Uncino, fissando Emma affranto.  
≪No, non vi ho ingannati e sono qui per questo.≫ la dea della Vittoria avanzava nella radura, il suo abito era lungo e fatto di fibre di oro puro. I capelli erano una cascata di seta aurea. I suoi occhi azzurro ghiaccio brillavano sopra il sorriso più dolce che avessero mai visto ≪Sono qui per fare la parte di lavoro che non può fare la Salvatrice e per rendere questa battaglia una vera vittoria.≫ si rivolse a Regina e Zelina ≪Non potere salvarla con la vostra magia, ma io posso. Regina, dammi il cuore della Salvatrice.≫ Regina lo prese dal petto di Emma e glielo porse ≪Zelina, dammi la Spada della Vittoria≫ la Perfida Strega la prese dalla mano di Emma, che ancora la impugnava, e la porse alla dea ≪Ecco, ora ho tutto quello che mi serve per salvare la Salvatrice.≫ 
Sygin posò la punta della Spada della Vittoria sul cuore di Emma. Uncino tremava, dalla preoccupazione, dal terrore, dalla speranza. Il cuore di Emma brillò della sua magia bianca e la Spada iniziò a penetrare lentamente, scomparendo al suo interno. Sygin si chinò e ripose il cuore di Emma nel suo petto immobile. Un inspiro profondo e la Salvatrice si svegliò. Killian si lanciò su di lei, stringendola in una stretta che diceva senza parole che non l'avrebbe più lasciata andare. Emma ricambiò l'abbraccio, sconvolta. Sapeva di essere morta. Aveva visto il passaggio per passare oltre, eppure era lì, tra le braccia di Killian. Erano salvi.  
≪Grazie per aver salvato mia mamma.≫ disse Henry e solo allora Emma la vide. Sygin.  
≪Grazie Emma Swan. Hai salvato il tuo amore, facendo molto più di quello che nella sua vita ha fatto una dea come me. Hai la mia stima. A suo tempo, il grande Odino a decidere di mettere la mia Spada della Vittoria nel tuo cuore. Oggi comprendo quanto fosse stato saggio e ho deciso di seguire il suo insegnamento, rimettendo la Spada della Vittoria nel tuo cuore e aggiungendo la mia protezione su di esso. Avrai una lunga vita da assaporare, con la tua famiglia. Il vostro è Vero Amore e il Vero Amore può fare qualunque cosa.≫ 
Tutti la ringraziarono con fare reverente e Sygin si voltò verso il marito e il lupo. Tese una mano verso di loro e tutti e tre scomparvero in una nuvola di cristalli di neve.  
Henry strinse sua madre. Erano davvero salvi.  
 
A casa di Emma tutti si riposavano. Regina e Zelina procurarono cibo e acqua con la magia. Emma e Killian non riuscivano a togliersi gli occhi di dosso. Gold aveva preso da parte Emma e lei lo aveva ringraziato per averla aiutata, mentre lui la ringraziava a sua volta di averglielo permesso. Solo verso mattina Emma e Uncino rimasero soli, Henry dormiva da un paio d'ore e gli altri erano tornati a casa. Killian la stava stringendo a sé e pensò che fosse arrivato il momento. Trafficò nella tasca ed estrasse una piccola scatola rossa, poi la portò a sedere sul divano, le loro ginocchia si toccavano.  
≪Emma, oggi abbiamo rischiato di perderci ancora, ma ancora una volta ci siamo ritrovati. Non mi sono mai sentito accettato in tutta la mia vita, ma da quando ti conosco ogni giorno mi hai reso parte di qualcosa. Questo qualcosa è caldo e mi avvolge come una coperta, in cui sto bene. Ti ho protetta e ti Proteggerò sempre e mi piacerebbe metterlo scritto nero su bianco.≫ Emma lo guardò, con occhi ingranditi dall'emozione, inginocchiarsi davanti a lei. ≪Emma Swan, il mio unico Vero Amore, vorresti continuare a fare quello sappiamo fare per il bene delle favole, ma come mia sposa?≫ 
A Emma scoppiava il cuore dall'emozione, mentre Killian apriva davanti a lei una scatolina rossa. Al suo centro c'era un anello in oro bianco, con un diamante sulla sommità.  
≪Killian Jones, mio unico Vero Amore, ti amo.≫ e lo baciò con calma, assaporando il momento, poi gli sorrise ≪Sì... Sì, non voglio altro!≫ 
Killian la strinse a sé, per con quell'anello che le aveva appena messo al dito prometteva amore eterno. Il suo amore imperituro.  



*Questo era l'ultimo capitolo (ma sto già lavorando a un seguito), spero che vi sia piaciuta. Grazie per aver dedicato del tempo alla mia ff.*

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