Sogni svegli brevettati...scaduti!

di Duet
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una strana scatolina ***
Capitolo 2: *** Prigioniera ***
Capitolo 3: *** Processo ***
Capitolo 4: *** La Corona Nera ***
Capitolo 5: *** Strane emozioni ***
Capitolo 6: *** L'arrivo di Bellatrix ***
Capitolo 7: *** Gioca coi coltelli ***
Capitolo 8: *** Non si bussa prima di entrare?! ***
Capitolo 9: *** All'ombra delle domande... ***
Capitolo 10: *** Visita di notte ***
Capitolo 11: *** Non voglio svegliarmi ***
Capitolo 12: *** Nasconditi ***
Capitolo 13: *** Peggioramento ***
Capitolo 14: *** In trappola ***
Capitolo 15: *** Erba ***
Capitolo 16: *** Risveglio ***
Capitolo 17: *** Splendido e, fortunatamente, doppio bugiardo ***



Capitolo 1
*** Una strana scatolina ***


SOGNISVEGLI BREVETTATI…SCADUTI!

 

 

Autrici: Ciau a tutti! Speriamo che vi piaccia questa ff.

Leggete e recensite…

Ci scusiamo perché è corto,  questo primo capitolo…

Ma non temete…vedremo di farli più lunghi !!!

Sognisvegli brevettati scaduti, trenta minuti di estati al posto di una noiosa lezione di scuola!!!! :P

 

CAPITOLO 1: Una strana scatolina

 

 

Era una giornata piatta e noiosa, tranquilla.

Ad Hogwarts non era successo niente di interessante quel giorno, nessuna novità. Nell’aria la noia assopiva tutti.

Anche la studentessa modello, la più brava, quella che prendeva sempre appunti, quel giorno era distratta.

Hermione Granger per la prima volta era immersa nei suoi pensieri durante una lezione. Eh si: Storia della Magia.

Era un argomento assurdamente noioso e faceva anche molto caldo, il tempo ideale per farsi un sonnellino. Il calore eccessivo dell’aula stordiva e il ronzio soffuso del professore fantasma che spiegava era così monotono, le palpebre di tutti gli allievi tendevano ad abbassarsi, per poi riaprirsi di scatto.

Non era del tutto vero che ad Hogwarts la giornata era stata piatta per tutti, per Hermione, quella mattina presto, era capitato di trovare uno strano oggetto in fondo al baule.

La ragazza si era alzata tardi (stranamente) e rischiava di non arrivare in orario alle lezioni.

Stava cercando una canottiera pulita da mettere sopra al reggiseno. Aveva svuotato il suo armadio, perlustrandolo in lungo e in largo…ma niente.

Le sue compagne di stanza intanto se n’erano andate a fare colazione, lasciandola sola, a trafficare, alla ricerca dei vestiti!

Poi, la grifoncina aveva adocchiato qualcosa al fondo del baule. Una strana scatolina.

C’era l’immagine di due ragazzi su una nave pirata, assieme.

“Sognisvegli Brevettati” da Weasley & Weasley.

Sognisvegli Brevettati, 30 minuti di estasi al posto di una noiosa lezione di scuola!

Fred e George Weasley gliel’avevano regalato al sesto anno ad Hogwarts, un anno fa.

-Oh…mi ricordo quel giorno, avevo un lividazzo così, sull’occhio. Un sogno ad occhi aperti. Carina come idea- aveva commentato la ragazza, mentre si rigirava la scatola fra le mani.

“Mah si! Per un giorno anche Hermione Granger può riposarsi!” pensò.

Si era messa la scatola della pozione nella  tasca del mantello, con la voglia di svagarsi un po’ quel giorno; ma sfortunatamente non aveva notato che la pozione era scaduta!

Ed ecco che era arrivato il momento di usarla.

Quella era in assoluto la lezione più noiosa della sua vita! Non aveva forse anche lei il diritto di distrarsi? E poi…soltanto mezz’ora di svago e poi tutto sarebbe tornato normale.

Nessuno badava a lei, tutti dormicchiavano o guardavano stupidamente il professore; nessuno si accorse che sfilava dal mantello la scatola.

Hermione aprì la confezione, attenta a non rompere il cartone, ne tirò fuori una boccettina di cristallo di colore viola scuro.

Una pozione da bere.

L’annusò, aveva un odore delicato…che ti mandava in estasi! Però, c’era anche quel tono di dolciastro, come di una cosa che stona. Ma quel giorno la sua mente era stanca, troppo stanca per capire che era andata a male.

Appoggiò le labbra sulla bottiglietta e, bevve tutto d’un fiato il liquido scuro.

Non era così male, dava un po’ la nausea però…

La testa cominciò a girarle. Perse l’equilibrio e se fosse stata in piedi sarebbe di sicuro caduta a terra. La stanza prese a girare freneticamente.

Finché non chiuse gli occhi e allora si trovò tutt’altra parte…

 

 

Autrici: [Ehylà! Come va??! Speriamo tutto bene (Altrimenti ci lascerete recensioni terribili…piene di sgridate!!). Vi piace l’idea?? Recensite in tanti!! (ci fate felici XD) Criticate pure se vi va…e dateci un parere…

Alla prossima (che non sappiamo bene quando sarà…speriamo presto), e continuate a leggere…Sognisvegli Brevettati…Scaduti! Baci <3]

 

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Capitolo 2
*** Prigioniera ***


SOGNISVEGLI BREVETTATI…SCADUTI!

 

Autrici: Ciau a tutti! Volevamo ringraziare in generale chi ci ha commentato, (Sotto l’abbiamo fatto per bene). Allora, la nostra bella Grifoncina beve quella pozione, senza vedere la scadenza…e solita sfigata è scaduta -.- Comunque, dove si ritroverà? E chi incontrerà? E cosa succederà? Scopritelo XDXD!!! Baci!

Buona lettura!

 

CAPITOLO 2: Priogioniera

 

Hermione aprì gli occhi. Si guardò attorno, non capiva bene dove potesse trovarsi…

Un’oasi? No.

Una nave pirata? No, no.

Una spiaggetta? No!

Un paesaggio di montagna? Nah.

Un paesino? Mah…forse, ma da lì non poteva esserne sicura.

Non lo sapeva.

Era come se si fosse appena materializzata al centro di una cella, piccola e angusta.

“Wow…che bel sogno” commentò fra sé la ragazza, facendo roteare gli occhi.

Si alzò in piedi e percorse in tre grandi passi le dimensioni della stanzetta.

-Ma dove cavolo sono finita? Questo non è un sogno…a meno che non appaia il mio Ron dietro l’angolo e mi salvi! Ma si…forse- sperò, incrociando le braccia al petto prosperoso.

Attese, ma non accadde nulla e perse subito la pazienza.

-Che diamine!- si scaraventò contro le sbarre. -FATEMI USCIRE!-

Sentì dei passi.

Si risedette sul lettino di paglia, per poi rialzarsi subito dopo.

Due figure…possibile che fossero proprio Harry e Ron? Venuti a salvarla?

Ringraziò mentalmente il cielo per quella fortuna!

-Harry, Ron? Siete voi!- esclamò con voce eccitata, sorridendo e battendo le mani come una bambina.

I due non risposero, la fissarono da dietro le sbarre nere. In silenzio.

-Non mi riconoscete? Sono io! Sono Hermione!-

-Traditrice- dissero i due in coro.

-Io? Ma, ma sono con voi! Ron!- Non riusciva a capire. Perché traditrice? Il suo “risveglio” nel mondo dei sogni non era stato dei migliori: si era ritrovata in una prigione sporca che puzzava, da sola; e i suoi amici la guardavano in cagnesco, dandole della traditrice!

La segreta era buia, non vedeva bene il suo adorato Ron, ma tuttavia notò con orrore la sua espressione: puro disgusto.

-Hermione, noi, da buoni amici, ci eravamo fidati di te! Ma tu ci hai traditi!- e ripeterono la parola “Traditrice”.

-Cosa ho fatto?- chiese smarrita.

-Sai cos’hai fatto! Sai cosa ci hai fatto, sai come ci hai traditi razza di una sgualdrina che non sei altro!- urlò Harry. La sua voce era feroce e arrabbiata.

-Ma che dici?!-

-Tu ti vedevi con lui! Alle nostre spalle! E sapevi stupida ragazza, lo sapevi che eri promessa sposa a Ron!-

-Promessa sposa?- Nella realtà amava Ron, lo trovava tenero, anche se un po’ goffo, lui le piaceva molto e sposarsi…in un sogno era fattibile a quell’età. –Voglio sposarti!- cercò di rimediare alle brutte parole che le avevano rivolto prima.

Ma i due risero, una risata senza gioia, crudele.

-E’ tardi Hermione. Ci hai traditi!- urlò sputando Ron.

Lei chiuse gli occhi, massaggiandosi le tempie con le dita bianche.

Perché?

Quello non era un sogno, i suoi due migliori amici, il ragazzo che amava, la disprezzavano!

Scoppiò in lacrime.

-Ma che prove avete?!- gridò disperata.

-Oh, le abbiamo- osservò gelido Harry, e con una mano estrasse una lettera dal mantello –Questa è la prova!-

Hermione non riuscì a scorgere neanche una parola, Harry la ritrasse subito e poi da quella distanza e con quell’oscurità era impossibile leggerla.

-Ci sarà un processo per te e poi la pena- riprese più piano. –La morte-. Harry sembrava estasiato da quella parola, la riccia notò lo sguardo di puro piacere al suono di “morte”. E Ron anche.

Il cuore di lei batteva forte. Non si poteva chiamare processo se quelli lì avevano già deciso!

Respirò a fondo e poi raccolse la sua dignità: -Qualunque cosa abbia fatto, e mi dispiace davvero, io vi chiedo scusa. Harry, Ron, aprite gli occhi! Non siamo nel Medioevo, vi comportate come se…-

-E’ vero questo non è il Medioevo. Ma non è un’epoca che puoi capire-.

Interessante!

“Il sogno, dev’essere ambientato in un’era inventata…che assomiglia molto al Medioevo, allora” pensò Hermione.

-Comunque sia, il tuo gesto è di alto tradimento. E devi essere punita. Ora ce ne andiamo, Sporca Traditrice- la lasciarono sola a piangersi addosso.

Strinse le sbarre fredde con le mani, fino a farsi male.

“Cos’avrò fatto? Non capisco”.

L’unica cosa da fare era aspettare che capitasse qualcosa, qualunque cosa.

Ma non erano ancora finite le visite: vennero a trovarla Lavanda Brown e Pansy Parkinson.

Due pettegole.

Un attimo…Pansy Parkinson?! Che ci faceva lì?

-Granger, ora non ridi più tanto- constatò compiaciuta la Parkinson. –Ti ho venduta e tu non puoi farci nulla, puoi solo morire!-.

-Io e Pansy volevamo vendetta, così ci siamo alleate contro di te. Vedi Granger, la cosa che mi dava più fastidio era che tu…lo sposassi! Ma ora sarà mio marito, Ron Ron!- cinguettò Lavanda, ghignando malignamente.

-E io non volevo che ti avvicinassi ulteriormente a lui!- soffiò l’altra.

“Lui? Lui! Lui chi?!” urlò nella sua testa la Grifondoro.

-Così ci siamo unite, abbiamo unito i nostri sforzi e abbiamo vinto!- sghignazzarono, mettendosi una mano davanti alla bocca.

-Ma com’è che non rispondi? Di solito vai in giro per il castello a far la predica a tutti-

-Non ha più l’autorità!- rise Pansy Parkinson.

Doveva resistere, doveva resistere, non doveva rispondere male a quelle due arpie!

“Calma! Tranquilla Herm” Con un’immensa forza di volontà, riuscì a stare zitta e rivolgere solo un grande  e stupido sorriso alle due.

E rimase di nuovo sola.

Si stese sul lettino scomodo e composto di paglia, puzzava da morire.

Cos’era successo? Perché si trovava lì? Disprezzata da tutti, persino dai suoi migliori amici! E Ron...Oh Ron! Non la voleva più.

“Dio mio perché?! Perché!”

-Io li ammazzo Fred e George- borbottò.

-E perché?- dissero due voci.

Lei si voltò di scatto. Erano loro!

Fred e George Weasley, vestiti con abiti normali e non d’epoca.

-Ci sembrava che ci chiamassi- strizzarono l’occhio sinistro.

-Voi due! Siete veri?- domandò poi.

-Certo. Quando qualcosa non va, i clienti hanno la possibilità di chiamarci. Comunque, questo sogno è scaduto- disse Fred.

-Scaduto? Cosa comporta questo?- Hermione sgranò i grandi occhi dorati.

I due ci pensarono un po’.

La breve attesa era insopportabile.

-Non sappiamo. Dovremo fare degli esperimenti. Non possiamo restare qui, ma ti faremo sapere. A proposito, il sogno potrebbe durare più di mezz’ora…un’oretta forse…anche di più. La scadenza sballa parecchie cose. Lasciatelo dire: sei stata una sconsiderata! Non hai nemmeno letto le istruzioni!-

-Accidenti! Mi scopriranno di certo!- disse la ragazza più a se che ai due gemelli.

-Può darsi…comunque, a volte, come dicevo prima, la scadenza sballa ogni cosa…e potrebbero volerci anche settimane prima di riuscire a trovare un antidoto per farti uscire da qui. Credo proprio che ti beccheranno! Non pensiamo che ci sia modo di entrare nell’aula inosservati e farti bere l’antidoto…- disse George, trattenendo una risata.

-Beh…fate presto però! Perché mi vogliono uccidere! Cosa succede se ti uccidono in questi sogni artificiali?- chiese spaventata la ragazza.

-Ma dove ti sei cacciata Granger?! Non lo sappiamo!-

-Ma non avete fatto prima degli esperimenti su ‘sta roba, prima di metterli in commercio?!!-

-Si certo…ma pensavamo che nessuno fosse così idiota da usare una confezione scaduta! Faremo esperimenti…promesso. Ora andiamo!- crak, e sparirono.

“Speriamo bene”, la ragazza guardò fuori dalla finestrella stretta della cella.

Il paesaggio era fantastico, un paesino molto singolare.

Ma lei era chiusa là, al buio, all’umido, aspettando la sua ora.

 

Autrici: [La nostra Herm è imprigionata nel suo sogno…riusciranno i due gemelli a trovare una soluzione? È così, la nostra Grifoncina sta per essere…uccisa?

Ringraziamo:

- buffy88: Sisi, la nostra Herm fa qualcosa di quasi illegale (XDXD), poverina, dovevamo darle qualche emozione nella sua vita da Secchiona…ih.!! Grassie del commentino! Baci

-Mylia…chissà quel bel biondino che ci piace tanto…:P…Suspance…vedrai, scommettiamo che qualcosa l’hai intuito…Ok, non ti sveliamo nulla…!!! Grazie del commento! Ciau, baci!

-juju210. Grazie dei complimenti…e questo capitolo? È soddisfacente? (possono rispondere anche gli altri XD). Grazie del commento, baci

-MissSunshine. Grazie anche a te dei complimenti! E siamo contente che ti sia piaciuto! Un bacio, grazie del commento!

-Christina Malfoy. Grazie del commento! E il seguito come ti sembra? Incuriosisce…:P? Ciau Baci!!

Grazie a tutti quelli che hanno commentato! Un bacio a tutti quelli che seguono la nostra storia!

Continuate a leggere!!! Le vostre Colleghe for life]

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Capitolo 3
*** Processo ***


SOGNISVEGLI BREVETTATI…SCADUTI!

 

 

CAPITOLO 3: Processo

 

Autrici: Ciau a tutti!! Grazie a chi segue la nostra ff! Speriamo piaccia questo capitolo! Leggete e commentate! Per farci sapere!

Baci!! Buona lettura!!!

 

 

Erano le prime ore della mattina, il cielo era ancora un po’ buio.

Degli uomini che poi alla “luce” Hermione riconobbe per Dean Thomas e Seamus Finnigan, la vennero a prendere.

Le legarono le mani dietro alla schiena con delle strette corde che le segavano i polsi.

La spinsero fuori dalla cella e uscirono da una porticina di legno che portava ad un ampio e verde cortile.

Li aspettavano figure incappucciate.

Sotto ai mantelli c’erano Lavanda Brown, Ron Weasley, Harry Potter e Percy Weasley.

-In perfetto orario- commentò Percy compiaciuto, guardando il suo orologio da polso.

Camminarono per un po’. Uscirono fuori dalle mura bianche del castello.

Le casette pian piano lasciavano spazio ad una grande piazza circolare.

C’era molta gente in giro…Hermione sospettava di sapere il perché.

Condussero la ragazza sul patibolo al centro del piazzale, lei cercava di mantenere la solita aria spavalda e altezzosa, ma le tremavano le gambe e l’unica espressione sul suo volto era di paura.

Stringeva i denti così forte da farsi male e i suoi occhi saettavano da tutte le parti, come un vero condannato a morte.

Gli incappucciati presero posto sulle cinque sedie, togliendosi i mantelli e scoprendo i volti. Tuttavia, una sedia accanto a Harry rimase vuota.

Una figura incappucciata salì sul patibolo, prendendo posto sull’ultima sedia rimasta.

Si tolse il cappuccio, ravvivando la chioma rosso fiamma, Ginny.

Come sarebbe stata l’amica nel sogno? Si chiedeva la condannata.

Ovviamente il contrario di com’era nella realtà!

La Grifondoro dai capelli di fuoco era molto bella, più bella del normale: la sua pelle era estremamente candida, liscia e i tratti forti e marcati del viso sembravano dolci e compassionevoli.

Ginny lanciò un rapido sguardo su Hermione, per poi posarlo sui propri piedi.

Era delusa, si capiva che era tormentata dalla faccenda.

“Che tesoro, almeno non vuole che io muoia” sorrise fra sé Hermione.

Ma subito dopo dalle labbra dell’amica uscì la parola “Traditrice”. La Weasley alzò la testa, scacciando i sensi di colpa e facendo l’altezzosa.

Pansy Parkinson non c’era: aveva agito nell’ombra assieme all’altra oca.

Ormai la piazza era piena di gente, Hermione riconosceva qualche volto: studenti di Hogwarts.

Le persone in piazza sembravano curiose ed estasiate all’idea di un processo.

“Bastardi che non siete altro”. Hermione guardò malevola la folla, facendosi disprezzare ancora di più.

Finalmente spuntò il primo raggio di sole, sbucando da una nuvola, che colpì in pieno viso la bella Granger. Harry si alzò. –Abbia inizio l’udienza di Hermione Jane Granger, accusata per tradimento al nostro Regno. Percy-.

Harry Potter riprese posto alla sua sedia, mentre Percy Weasley si alzava e avanzava accanto a Hermione.

-Signori! Questa donna, è accusata di alto tradimento verso la Corona!- urlò.

-Deve morire!- urlò la folla.

“Corona? E non dirmi che Harry è il Re” lei alzò un sopracciglio. Era un sogno assurdo!

-Non ho mai tradito nessuno- provò a difendersi.

-Hermione Jane Granger, era una donna di corte. E sarebbe diventata Regina, sposando il Re Ronald Weasley. Ma l’accusata, ha commesso un grave sbaglio. Frequentava il Re della Corona Nera! Macchiando la Corona Bianca. Noi abbiamo stabilito pesanti punizioni per chi osa Macchiare la nostra Corona: la Morte! L’unica soluzione!- disse incurante delle parole di Hermione.

La folla urlava, urla selvagge.

La riccia arricciò il labbro disgustata. -Scusate. Voglio vedere la prova-

La lettera, tenuta con cura nella tasca di Harry Potter, passò nelle mani di Percy Weasley che l’aprì e la lesse ad alta voce.

A Hermione si rizzavano i capelli ad ogni parola in più.

-“Al mio Principe Nero, che mi fa sognare ogni volta che lo vedo e che ci passo la notte assieme.

Ti amo, lo giuro.

Un giorno fuggirò via da questo posto, e verrò da te.

Ieri siamo stati bene insieme, è stata una bellissima giornata…mentre in realtà dovevo vedermi con Ron Weasley…ma lui può aspettare! Tu no.

Lo sai che sono solo tua, e di nessun altro…soltanto e solamente, esclusivamente, tua. Ed ogni volta che ne avrai voglia, mi concederò a te, completamente.

Ti amo, per sempre tua, Hermione Jane Granger.”-

Non l’aveva assolutamente scritta lei, non era il suo stile!

E sospettava chi fosse quel “Principe Nero”…Neanche per sogno…!

-Non l’ho mai scritta!- protestò.

-Non hai le prove tu!- abbaiò Percy. –Quindi, io, Percy Weasley, dichiaro la questione chiusa! Lei, è condannata. Hermione Jane Granger è condannata a morire quest’oggi, di pomeriggio, in questa piazza!-.

-Traditrice!-

-A morte! A morte!-

-Deve solo morire!-

-Puttana, deve marcire col cappio al collo!-

Si sentì svenire.

Il sole cocente la stordiva e malgrado facesse molto caldo, Hermione sentiva i brividi percorrerle la schiena, facendola irrigidire e tremare allo stesso tempo.

Sulla sua fronte scorreva sudore congelato; non riusciva a deglutire e le parole le si erano bloccate e morte in gola.

L’orologio suonò le 12, era finita l’udienza, i Signori e le Signore si ritiravano nelle case per consumare i loro sontuosi pasti.

Mancavano solo 3 ore al pomeriggio. E sapeva bene che qualunque cosa avesse detto in sua difesa, sarebbe stata inutile.

Non la riportarono nella sua cella, ma in una Stanza nuova: La Stanza del Condannato, così la chiamavano.

Era una stanza grande ma buia, all’interno Minerva McGranitt l’aspettava, con un’espressione grave in volto.

La donna era vestita di nero.

-Hermione Jane Granger?- chiese forse più per formalità, come se non la conoscesse.

Hermione annuì, avanzò piano. Si sedette su uno sgabello davanti allo specchio.

-Le persone che prima erano nobili e importanti, hanno diritto ad un “trattamento” speciale.- spiegò la McGranitt.

-Molto gentile da parte di Harry e Ron- commentò gelida la ragazza.

La McGranitt diede a Hermione un abito pulito.

-Questo era il tuo vestito preferito-.

La ragazza si cambiò. Vergognandosi un po’ davanti alla sua professoressa, ma non c’erano luoghi indisturbati da occhi altrui.

Era un abito bordeaux di velluto, con scollo a U.

Strascicava per terra, era molto aderente dal busto fino al ginocchio, da lì partiva uno spacco laterale e si allargava.

-Ed era il mio abito preferito?- Hermione si guardò storto allo specchio. –Ma mi stringe le tet…-

-Granger!- dalle narici di Minerva McGranitt usciva fumo!

-Scusi, scusi- si affrettò Hermione, non voleva sorbirsi una sgridata dalla sua professoressa e non l’avrebbe mai contraddetta, non Hermione Granger almeno.

-E ho anche il sedere compresso- le scappò di bocca, senza riuscire a trattenersi.

-Questo è troppo- la McGranitt assottigliò le labbra. –Fa aggiustare il corpetto!-

Glielo strinse forte, fortissimo. Le mancava il fiato.

“Non dovevo insistere… mi farà svenire!”, trattenne il respiro.

-Così dovrebbe bastare- strinse ancora un po’.

-Finirà che muoio soffocata prima ancora d’essere impiccata- commentò rigida.

Ora la sua vita era più stretta di quella di un’anoressica. –Sembro un’anoressica-.

-Almeno alla tua morte conquisterai un po’ di dignità-.

-Dignità?- incrociò le braccia furiosa –Certo, perché finire appesa ad una corda, con la colonna vertebrale spezzata…è una fine molto regale- disse sarcastica.

-Ora il trucco- fece finta di non sentire.

Ma la ragazza insistette per truccarsi da sola. Non le piaceva molto impiastricciarsi la faccia di roba inutile.

-Il mio ultimo desiderio- pregò.

Mise la matita nera sugli occhi, dentro e fuori e il burrocacao rosa (si rifiutò categoricamente al rossetto!).

-Mmm…manca il fard- osservò la McGranitt.

-Io_non_mi_metto_il_fard!-

-E’ tradizione!- disse la donna spazientita dai capricci della ragazza.

-Io me ne frego di queste assurde tradizioni! Per di più non ho neanche un punto nero-

-No che non se ne frega- gli occhi della vecchia lampeggiavano di rabbia.

Hermione si ritrovò il viso ricoperto di bianco…BIANCO?!

-Perché BIANCO?- alzò le sopracciglia.

-Da un senso di nobiltà-.

“Sono conciata come un’anoressica truccata male…anzi sembra che sia morta già ora!”.

Minerva McGranitt la congedò.

Hermione aveva fame, ma non sapeva se dessero da mangiare ai prigionieri. Forse lo consideravano uno spreco, dal momento che dovevano morire.

Purtroppo la rinchiusero di nuovo nella cella buia. Senza neanche pane e acqua.

Nell’angolino della prigione c’era uno straccetto umido, e benché le facesse ribrezzo, se lo passò sulla faccia, togliendo quell’odioso strato di fard bianco.

CRAK!

-Voi due non finirete mai di spaventarmi- Hermione aveva una mano sul cuore. –Allora…novità?-.

Fred e George si sedettero sul lettino.

Fu George che parlò: -Come sei conciata? Comunque abbiamo la soluzione. È semplice: nel momento in cui tu verrai ammazzata, l’effetto della pozione svanirà-.

-Ti ritroverai nella realtà- aggiunse Fred.

Hermione sospirò di sollievo.

-Davvero? Bene…un motivo in più per non preoccuparmi per la mia morte-.

-Ma che frase carina- commentò George –Ragazza, io mi preoccuperei per ciò che ti aspetta dopo-.

-Cosa succede nella Realtà?- e aggiunse: -Sapete, è da un po’ che non ho notizie…la Gazzetta del Profeta non c’è qui-.

I gemelli alzarono all’unisono gli occhi al cielo.

-Sappiamo solo che sei in infermeria. Ron ci ha scritto. Solo lui ed Harry sanno della pozione, ma non l’hanno detto a nessuno. Finiremmo nei guai anche noi- raccontò George –La cosa che han detto che fa morire dal ridere è vederti sul lettino con gli occhi spalancati, la bava alla bocca e sentire le tue parole, del tipo: “Sono innocente!”!-.

-Oh…davvero molto spiritoso. Ah ah ah, sto morendo dalle risate- la ragazza fece un gestaccio, molto poco adatto ad una come lei. -Un attimo, ma quanto tempo è passato? Intendo, da quando ho bevuto la pozione-.

-Lo stesso tempo che è passato qui! Un giorno e mezzo-.

-I professori sono tanto arrabbiati?- si torceva lo straccetto fra le mani.

-Più che altro sono preoccupati. È come se tu fossi in coma ad occhi aperti (prima o poi avranno il buon senso di richiuderteli). Ora dobbiamo andare. Buona fortuna per oggi- e sparirono.

-Grazie- sussurrò la ragazza.

E scoccò la terza ora.

Puntuali la vennero a prendere.

La Grifondoro camminò a testa alta fino al patibolo.

La gente urlava e fischiava (come al solito).

Bendarono Hermione e le legarono le mani dietro la schiena.

Non aveva via di scampo e non voleva tardare più, voleva solo tornare ad Hogwarts, a casa.

Era stata un’idea stupida quella di bere quella pozione.

Sentì che le mettevano il cappio attorno al collo.

La corda era spessa e ruvida…faceva male al contatto con la pelle.

Questione di pochi minuti…

“Calma Hermione..non fa niente, è solo un sogno”.

Qualcuno (“qualche idiota” pensò Hermione) batteva un ritmo basso, ma con molti effetti, su un tamburo, per caricare di tensione l’atmosfera.

Hermione Granger sapeva bene che quando il suono si sarebbe fatto più forte e veloce l’avrebbero fatta finita.

3, 2,…

1,…

0!

Qualcosa andò storto: la salvarono.

Accadde tutto molto velocemente, lei non vedeva, ma lo percepì con gli altri sensi.

Hermione era bendata, sentiva solo urla di terrore e di rabbia.

Qualcuno la issò sulle spalle, e lei non poteva far nulla (“accidenti alle mani legate dietro alla schiena!”).

Poi il salvatore della ragazza montò un cavallo (con lei in braccio) e scapparono via.

 

Autrici: [Ehy!!! Vi è piaciuto? Siete soddisfatti dell’apparizione del nostro biondino (Noooo!! Nd Lettori) (Why not? Nd noi) (è solo una comparsa! Noi lo vogliamo vedere in primo piano o quasi! Nd lettori)

Aaah! Beh, dovrete armarvi di pazienza e attendere il prossimo capitolo…ne succederanno delle belle. La nostra cara Grifondoro sarà molto arrabbiata per il fatto che questo biondino l’ha salvata…ih ih!!

Nel prossimo chappy il nostro caro amore sarà all’attacco ^_

Quindi, la nostra protagonista, è scampata alla morte grazie ad un certo Principe Nero…:P

Un grazie grande grande a tutte quelle che commentano e che hanno messo la ff nei preferiti!

Ringraziamenti a:

-Buffy88, grazie del commento…piace il nuovo capitolo? Il nostro biondino è appena partito all’attaco XD!! Comunque si, la nostra Hermione è proprio una sfigata! Sarà per questo che non fa mai nulla di illegale XDXD!!! Grazie, ciau alla prossima!

-juju210. Harry e Ron saranno completamente gli opposti…ihih…Poverina la nostra protagonista! Quei due…! E quel lui di Hermione…? È arrivato!!! Continua a commentare, baci al prossimo chappy!

-MissSunshine. È stato un colpo d’ispirazione l’apparizione di quei due ragazzi (genietti), da un po’ più di colore al testo…in uno dei prossimi capitoli (presto comunque) ci sarà una litigata “furiosa”…fra la nostra Hermione e quei gemelli (Perché devi rovinare sempre tutto?!! Nd MaRs) (Scusate…una piccola anticipazione! Nd BiMbA ^^). Continua a leggere e commentare! (Ps, Dracuzzo è di tutti!!! Non solo tuo :P!! Nd MaRs) (Sbagliato, Dracuzzo è solo mio! Nd BiMbA) (-.- Nd MaRs) (ihih Skerzavo!! Nd BiMbA) (Così va meglio! Nd MaRs e le altre fan di Drachino) (Tutti mi amano. Nd Draco) (Sbav**Sbav** Nd tutte). Ok, al prossimo capitolo!

-Christina Malfoy, siamo contente che ti piaccia il seguito e la ff! Ecco il seguito…ihih abbiamo aggiornato presto ^^!! Continua a commentare e leggere, e critica pure se vuoi! Alla prossima ciauu!

-Grazie Mewlulu che hai commentato lo scorso capitolo, siamo contente che anche questa storia ti sia piaciuta! Non perdere i prossimi capitoli! E commenta, che ci fa sempre piacere ^^! Baci ciau!

Ok, ci ammazzerete perché qui il nostro Lui è apparso poco…ma…

Al prossimo chappy! Non perdetelo, lì si che il bel Principino ci sarà, quasi in primo piano, promesso! Baci8! Aspettiamo tanti commenti!!]

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** La Corona Nera ***


SOGNISVEGLI BREVETTATI…SCADUTI!

 

 

CAPITOLO 4: La Corona Nera

 

 

Autrici: Ciau a tutti! Eccovi il 4 capitolo, in cui (come promesso) il nostro biondino supersexy sarà al centro dell’attenzione :P

Leggete e commentate (come al solito!!) Ci fa sempre piacere vedere i vostri pareri e commenti, ma soprattutto ci aiutate anche coi consigli o critiche! ;-)

Aspettiamo taaaaaanteeeee recensioni!!!!Anche critiche...se non va qualcosa!

Baci, Buona Lettura!

 

 

Dopo aver percorso chilometri di prati verdi e colline, ponti, e strade…si fermarono.

Il salvatore della ragazza la posò a terra, sul prato verde.

Slegò le bende che le coprivano gli occhi, lasciandole cadere a terra.

Prese un pugnale, lei non poteva vedere il suo volto, a parte gli occhi che però rimanevano bassi e inespressivi, era coperto dall’elmo.

Con la lama d’argento tagliò la corda che le legava i polsi, lasciandoli liberi.

Mentre lavorava sulle corde non spiccicò neanche una parola, solo dopo aver finito rivolse la sua attenzione su Hermione.

-Tutto bene?-

Lo guardò in cagnesco. Lui! Lui l’aveva salvata! Non l’aveva lasciata morire quel brutto bastardo! La sua rabbia era evidente.

-No- bofonchiò, girandosi dall’altra parte.

-Che c’è?- chiese con sincera curiosità. –Ti ho salvata-.

-Appunto! Mi hai salvata! Brutto idiota! Io volevo morire, volevo tornare a casa! E tu? Tu mi neghi ciò!- ringhiò la ragazza.

Lui sembrava stupito, in fondo, era parte del sogno, non sapeva che Hermione parlava di un’altra realtà. Forse la credeva pazza.

Si certo, la credeva pazza, pazza furiosa.

-Sei solo scombussolata perché stavano per ucciderti…si si è così- disse, più a se stesso che a lei, continuando ad annuire.

-Ti odio…per di più è colpa tua se mi volevano uccidere!-

-Come? Perché?-

-Dicevano che mi vedevo con te di nascosto!- urlò.

-In effetti non ci siamo mai visti, insomma, mai parlati. Ti ho vista solo una volta, e da quel momento…-

-Da quel momento cosa?- chiese bruscamente Hermione, posando i suoi occhi su quelli di lui, l’unica parte visibile del suo volto.

-Ho capito che per me eri tutto. Tutto ciò che desideravo. Eri tu. Oggi, volevo rapirti, portarti nel mio Regno. Via con me. Non sapevo che ti stessero per uccidere, quando ti ho vista lì, sul patibolo, col cappio al collo e bendata, mi sono sentito male.- spiegò.

“Com’è possibile che dica di essersi innamorato di me, solo perché mi aveva vista??! Bah…forse la mentalità dell’epoca” pensò la ragazza.

Non era da Malfoy tutta quella poesia…

-Mi sono incazzato col mondo, volevo uccidere quel figlio di Puttana di un Potter! Ma non avevo tempo- ecco, quello era il volgare Malfoy che conosceva.

Lei era rimasta incantata dalle sue parole, ma si riprese subito, in fondo, era Malfoy!

-Io invece non ti voglio! Devi stare lontano da me, hai capito?- disse.

-No. Senti bella, io sono il Re della Corona Nera, ora siamo nel mio territorio, e IO comando. E IO faccio quello che mi pare. E IO voglio te, e quindi ti prenderò. E non ho intenzione di starti lontano. Hai capito o qualcosa non ti è chiaro?- disse col suo carattere maledettamente egoista.

-Sei un…un…- non riusciva a trovare un termine adatto per definire il ragazzo di fronte a lei.

-Un egoista, bastardo, stronzo, puttaniere, gigolò, idiota, incantevole, bellissimo, purosangue, intelligente, elegante…Malfoy?- completò lui.

-Si…- disse lei per la prima sfilata di parole e: -No!- per la seconda.

-E poi com’è possibile che tu ti sei innamorato di me in un attimo!?-

-Beh…con le ragazze per me funziona così: le guardo e le porto a letto- disse –Ma tu, lo sentivo che c’era qualcosa di diverso…e oltre a volerti, voglio capire come sei…di carattere, cosa ti piace, ecc.-

-Andiamo adesso. Non possiamo fare tardi- la riprese in braccio, senza curarsi delle sue proteste.

Salì sul cavallo e ripartirono.

Calò la sera, le stelle apparivano chiare e luminose, creando un netto contrasto col cielo scuro e vellutato.

Attraversarono un ponte levatoio, superando le mura difensive.

Erano in una piazzetta.

Una struttura grande e di pietra grigia, che nella notte appariva nera, si stagliava davanti a loro. Era un castello.

Le torri erano altissime e finivano in cuspidi di mattone.

Tutte le finestre erano illuminate, probabilmente si sarebbero spente solo sotto ordinazione del caro Re.

Malfoy lasciò il cavallo nella Scuderia.

Il corpo caldo e morbido di lei premeva contro la fredda e dura armatura nera. Il suo passo la faceva oscillare.

Gli mise le braccia attorno al collo per tenersi meglio.

Faceva freddo fuori, ma presto sarebbero entrati.

Lui batté sul portone di quercia.

Hermione tremava vistosamente, lui la strinse di più, anche se non poteva fare niente per riscaldarla.

Erano qualche grado sotto lo zero, si gelava. Il vento sembrava quasi crudele in quella circostanza.

Dei servitori aprirono la porta, facendoli entrare.

-Bentornato Vostra Altezza- dissero inchinandosi e sottomettendosi.

Lui non rispose al saluto, proseguì senza degnare di uno sguardo nessuno.

Il suo carattere freddo e distaccato metteva a disagio Hermione.

Si sentiva come la bambola di porcellana di quel ragazzo perfido e gelido, che trattava come cani i suoi servi e le persone che gli stavano attorno.

Lei non poteva far altro che guardare impotente le persone che si inchinavano e si ritraevano sottomesse al passaggio di Malfoy, e lei era lì, in braccio a lui…si vergognava di se stessa!

Percorsero stanze, saloni, corridoi, scale…

Finché non giunsero in una salone ben illuminato dalla luce delle lampade.

Al centro della sala c’era un trono d’oro, il trono di Malfoy.

Le pareti erano decorate con quadri di paesaggi fantastici, che davano un senso di libertà a chi li osservava. C’erano piante favolose e rigogliose e statue di pietra bianca (tutte raffiguranti donne) come ornamenti.

Un tappeto di velluto verde percorreva la stanza fino al trono.

Nella Stanza c’erano Zabini Blaise, Severus Piton, Horace Lumacorno, Millicent Bulstrode, Daphne Greengrass e servitori.

-Signore, com’è andato il viaggio?- chiese Piton con tono unticcio.

-A meraviglia. Pansy Parkinson deve arrivare domani pomeriggio.- disse, camminando fino al trono.

Posò Hermione accanto al seggio, per terra, mentre lui si sedeva sulla comoda poltrona riccamente decorata.

Lei non disse nulla, si sentiva a disagio in mezzo a tutti quei Serpeverde.

Meno si metteva in mostra meglio era, anche se non passava di certo inosservata.

-Spero non ci siano stati problemi, in mia assenza- I suoi occhi azzurri si posarono su quelli di Lumacorno.

-No, assolutamente- disse pacato quest’ultimo.

-Bene. Stanotte voglio che diate l’ordine di non smettere di lavorare alla servitù, per domani mattina voglio trovare il giardino ben curato. Senza neanche un’erbaccia. Ah, e anche il castello deve splendere. Più del solito. Domani verrà a trovarci un ospite molto gradito, e non ho intenzione di deluderlo! La cara Bellatrix verrà a farci visita.- proclamò.

-Certamente- disse Severus Piton, congedandosi.

“Che crudele” pensò Hermione. “Non farà riposare neanche un secondo quella povera gente”

-Noi ci ritiriamo nei miei appartamenti- sottolineò bene le parole noi, e miei.

-Blaise, tu puoi andare a dormire, amico mio. Ti voglio ben riposato, ma lo sai che qui puoi fare come se fossi tu il Re! Divertiti…o fai ciò che ti pare!- disse con più confidenza.

-Certo. Buona notte Draco. Granger-.

Il bel biondo prese Hermione fra le braccia e uscì dalla stanza.

-Ma…io vorrei i miei appartamenti- confidò Hermione.

Lui si mise a ridere. –I tuoi? Ahahah! I tuoi appartamenti?!-.

Ci mancavano solo le lacrime agli occhi.

-Non ci sono appartamenti per i prigionieri…ahahah! E tu sei mia prigioniera.-

-Non si potrebbe fare un’ eccezione?- chiese Hermione scoraggiata all’idea di dover stare nella stanza del suo peggior nemico.

Entrarono nella camera enorme del Re.

Lui la posò sul letto morbido a tre piazze. Chiuse la porta a chiave.

La camera era decorata di verde e colori chiari. Le pareti erano color panna, non c’erano quadri appesi, solo un grande specchio con la cornice d’oro e un altrettanto grande finestra.

Le tende di velluto verde scuro ricaddero davanti al vetro della finestra quando lui slegò i lacci.

C’era una libreria di legno in un angolo e vicino un armadio.

Il ragazzo aprì una porta secondaria, che dava su una specie di sgabuzzino.

Si tolse l’armatura e l’elmo, rimanendo in dolcevita bianco e pantaloni attillati e neri.

Mise con cura la sua corazza nello sgabuzzino, poi lo richiuse.

Cominciò a spogliarsi sotto lo sguardo di Hermione, che si fece imbarazzato.

Si tolse la maglia, rimanendo a petto nudo.

Poi guardò maliziosamente la ragazza.

Lei arrossì, ma sostenne lo sguardo di lui.

-Granger…- disse.

La ragazza deglutì, dove voleva arrivare?

-Si?-

Lui si avvicinò a lei, molto lentamente, facendola ritrarre contro il muro.

Malfoy salì sul letto e proseguì la sua avanzata verso Hermione.

Presto le fu vicinissimo, stese le braccia e posò i palmi delle mani sul muro, intrappolandola.

-Ho voglia di te-

Il cuore di lei batteva forte.

-Lasciami stare…non provare a toccarmi- farfugliò.

Ma lui non l’ascoltava, posò le labbra sul suo collo, facendola rabbrividire.

Non le dischiuse però, rimasero sempre serrate.

Era una dolce e lenta carezza. Leggera.

Poi si allontanò, guardandola fisso negli occhi.

-Non voglio che tu ti prenda certe confidenze- si riprese Hermione, rossa come un peperone in volto.

-Non mi è sembrato nulla di volgare- affermò. –Cosa facciamo?-.

-Niente di tutto ciò che pensi- Hermione si schiacciò un po’ di più al muro.

Lui fece un ghigno. –Ah davvero?-.

-Davvero, davvero-.

-Ma direi proprio di no- fece lui perfido, toccando con un dito la punta del naso di lei.

-Cosa vuoi fare stanotte?- chiese lei sospettosa.

-Quello che in fondo vuoi fare anche tu-

-Dormire?- fece lei speranzosa.

-Errato. E’ qualcosa di molto più intrigante-.

-Cosa?! E io vorrei farlo con te?! Neanche per sogno!- peccato che era proprio in un sogno.

-In ogni caso sono io che decido qua- si rifece serio e altezzoso.

-Alla larga- disse allontanando le braccia di lui e liberandosi.

-Neanche per idea- Draco strinse il braccio della ragazza. –Non mi allontano finché non lo facciamo- disse minaccioso.

-Dai Malfoy, in fondo è la prima notte- cercò di salvarsi. –Neanche…neanche ci conosciamo bene! E secondo te è questo il benvenuto che si da ad una ragazza spaventata e scombussolata?-.

Lui ci pensò su, e disse: -Ma io in fondo so di conoscerti da sempre! E dopo aver passato la notte con me non sarai più scombussolata!-.

(Hermione fece questa faccia: -.-)

-Sono stanca e voglio dormire- disse ferma la ragazza.

-Sei priva di fantasia!-.

-Sono stanca…ne…ne riparliamo poi- tentò.

“Ma che ne riparliamo?!” pensò Hermione subito dopo.

-D’accordo- disse lui deluso. Ma ripromettendosi che ne avrebbero riparlato.

Si alzò dal letto e si tolse anche i pantaloni.

Poi ritornò al letto.

-Ehm…cosa hai intenzione di fare?- chiese lei. Lo sguardo le cadeva sui boxer scuri.

-Dormire- fece corrucciato lui.

-E di solito dormi mezzo nudo?-

-Granger, di solito dormo nudo. Ma solo per sta notte, dormo in boxer per farti contenta- puntualizzò lui seccato.

-Oh…che bel gesto-

-E tu non ti cambi?-

-Non ho niente con cui cambiarmi- disse semplicemente.

-Ah dimenticavo- si alzò, andò all’armadio e ne estrasse una camicia da notte di flanella blu. –Mettitela-.

Lei la prese, ma non si mosse.

-Che c’è?-.

-Dovrei cambiarmi-

-Fallo.- lui ghignò. Si stese sul letto.

-Malfoy, io non mi cambierò mai con te nella stanza! Esci fuori…o…o trovami un posto in cui non ci sei tu!- strillò.

-Beh, non credo che ci siano luoghi nel castello così…In ogni luogo posso entrarci, e posso guardarti finché mi pare, dal momento che sono il Re- sogghignò, con lo sguardo da furbetto.

-Lo sai che ti odio!- lei si alzò dal letto.

Provò ad aprire la porta dello sgabuzzino, ma rimaneva chiusa e sigillata…non aveva scelta.

-Dormo vestita- anche se il vestito rosso era stretto e scomodo.

-No!- lui si alzò di scatto.

Lei lo guardò compiaciuta: -Allora trovami un posto in cui cambiarmi senza occhi indiscreti!-.

“Vittoria!”.

-Allora dormi vestita- fece lui con uno strano sorrisetto.

Hermione sgranò gli occhi. Ma no, aveva un piano.

Si sarebbe cambiata quando lui avrebbe spento la luce.

Si tolse solo le scarpe e poi si mise sotto le coperte.

-Spegni la luce?-

Malfoy spense la lampada, rimasero all’oscurità.

Lei scattò in piedi e cercò di levarsi l’abito, non riusciva, c’era il corpetto…da sola non sarebbe mai riuscita a slacciarlo. Era troppo stretto.

-Che stai facendo?- la voce di Malfoy giunse dalla sua sinistra.

Hermione sobbalzò: le si era avvicinato senza far rumore.

-Mi farai venire un colpo- bisbigliò lei.

Sentì la sua risata da bastardo qual’era.

-Che stai facendo?- ripeté lui curioso, ma certo di sapere la risposta.

-Non lo vedi?!- s’interruppe –No, immagino di no. Sto cercando di cambiarmi, ma ho il corpetto troppo stretto, accidenti a quella McGranitt!-.

-Te lo slego io- accese l’abat-jour sul comodino, che emanava una luce scarsa e arancione…creava una strana atmosfera, illuminando metà stanza.

Lei non disse nulla, abbassò la testa…attorno a loro si era creata un’atmosfera piuttosto piacevole e calda.

Le mani di lui lavoravano sui lacci stretti del bustino, allentando la morsa alla vita di lei.

-Va meglio?- chiese ad un certo punto.

-Si- sussurrò.

Non riusciva a capire bene perché sussurrasse, nella stanza dopotutto c’erano solo loro due.

L’aveva completamente slacciato, passò una mano fredda sulla schiena di lei. Con la punta di un dito percorse la lunghezza del dorso. Provocandole un leggero brivido di piacere.

Poi le tolse l’abito, lei era rimasta a petto nudo, ma non si vedeva quasi nulla.

Con un po’ di fatica, Hermione riuscì a togliersi il vestito anche nella parte inferiore del corpo, che si faceva più stretto.

La mano di lui era sempre posata sulla schiena di Hermione.

Poi la ritrasse.

Lei si mise la camicia da notte.

-Buona notte- fece lui, spegnendo la luce e rimettendosi sul letto.

-Notte-

Hermione si sistemò accanto a lui, rimanendo però rigida, scossa dal contatto di poco prima e dall’atmosfera che avevano rotto spegnendo la luce.

-Posso farti una domanda?- chiese Hermione fissando il soffitto.

-…-

 

Autrici: [Ciauuu!! Bene, eccovi questo capitolo…

La loro nottata non è finita lì…Anzi, nel prossimo chappy sarà ancora più emozionante e anche divertente forse Grazie a tutti quelli che seguono la nostra fan fiction, agli 11 che l’hanno messa nei preferiti e a chi ha commentato:

-Goldbuble, siamo contente che ti sia piaciuta la nostra ff, ecco abbiamo aggiornato abbastanza in fretta…^^ (Buona fortuna per l’esame) Alla prossima! Ciau baci!!

-Claudia, grazie di aver commentato, (Anche negli scorsi capitoli) Ecco il tuo seguito…Ihih. Piton in questo capitolo è apparso, ma sembra unticcio come al solito…noo, sai perché su Piton non fa effetto la pozione??! Perché c’è troppo untoXDXD!!! (Che grande cazzata Nd MaRs) (XD Però non l’ho sparata sul momento, prima ci ho riflettuto e mi pareva una conclusione soddisfacente ^^Nd BiMbA) (…Nd MaRs) Più che altro la Corona Bianca…è la parte di Potter, sinceramente non abbiamo pensato che potesse essere come il Ministero della Magia in un certo senso, abbiamo solo pensato che era l’opposto a quella di Malfoy (In questa storia non ci sono mangiamorte…ma ci saranno i personaggi che li interpretano)…Comunque potremo anche prenderne spunto, vedremo …Thank’s.^_^ Continua a commentare!! Ciau!

-juju210. Grazie del commentino ^^ Eh si è proprio arrivato il nostro bel biondino :P!! Siamo contente che ti sia piaciuto anche lo scorso chappy ^_^!! Comunque, a Hermione farà sempre meno dispiacere non rivedere per un po’ Harry e Ron (Della realtà), soprattutto perché li paragona con quelli del sogno…Forse ogni secondo che passa più lei cambia…iihihih XD. Continua a leggere e commentare ^^!!! Baciii!!

-Mylia. Grazie del commento nello scorso capitolo!! E già Hermione non attendeva altro che essere ammazzata…e nel prossimo chappy Draco salterà ad una conclusione del tutto azzardata e bruttina…ihih… Tutte noi vorremmo stare col nostro Dracuzzo, ma lei è Hermione Granger, giusto? Ih!! (Neanche lei potrà resistermi Nd Draco) (Continua a sperare Nd Hermione) Continua a leggere! Baci alla prossima!

-Christina Malfoy. Grazie del consiglio ^^. In questo capitolo non abbiamo quasi messo interventi, li abbiamo spuntati, perché è vero, a volte rallentano molto. Grazie del commento. Ed ecco il seguito, speriamo che ti sia piaciuto anche questo!! Continua a recensire ;) Alla prossima! Baci

- MissSunshine, Viva i nostri gemelluzzi!!! Il nostro biondino non se le prenderà solo perché lei non è capace a menare ^^, ma quante gliene dirà la nostra ricciolina?!! (Chi sfiorerebbe il mio visino da dio? Nd Draco)XDXD!! Ps Siamo felici che ti sia piaciuto anche lo scorso capitolo XD!! Baci alla prossima!!!

Allora, al prossimo capitolo! Vi anticipiamo solo che…è molto carino secondo noi, ma poi dovete decidere voi se vi piace o no…

In ogni caso, vogliamo commenti, commenti e commenti…siamo state abbastanza chiare? XD

Alla prossima!! Baci le vostre Colleghine]

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Capitolo 5
*** Strane emozioni ***


SOGNISVEGLI BREVETTATI…SCADUTI!

 

 

CAPITOLO 5: Strane emozioni

 

 

Autrici: Quindi siamo arrivati al 5 capitolo…

Ci saranno tante emozioni in questo capitolo, e contatti ravvicinati fra i due.

La nostra Herm e il nostro Dracuzzo discuteranno anche su certe cose.

La nostra Hermione verrà in qualche modo confusa dalle sue emozioni, e rimarrà confusa per ciò che proverà…Si tormenterà per capire a quale sensazione lasciarsi andare e seguire.

Leggete e commentate! Criticate anche se c’è qualcosa che non và.

Buona lettura!

 

 

-Quali emozioni hai provato vedendomi sul patibolo?-

Non sapeva nemmeno perché gli faceva questa domanda!

-Te l’ho già detto. Subito, subito, sono caduto nel panico. Con la paura di essere arrivato troppo tardi. Ma poi ho deciso che valeva la pena rischiare per salvarti. Ho ucciso un uomo vicino al palco- disse come se nulla fosse.

-Che cosa?! Hai ucciso…?!- strillò inorridita Hermione, agitandosi fra le lenzuola.

-Shhh! Si. Ma per me non è una novità. E nemmeno per quei santarellini della Corona Bianca…quanti ne hanno uccisi per divertimento…ti farebbero rizzare i capelli. E poi era solo per distrarre l’attenzione da te, dovevo avere più tempo, ed era l’unico modo per rallentarlo. Quando tutti si sono girati verso l’innocente, io ti ho liberata e caricata sulle spalle. Mi hanno visto e hanno cercato di ucciderci. Ma sono riuscito a scappare-.

-Ma ti rendi conto di ciò che hai fatto?!-

-Sinceramente no- forse sorrise, con quell’oscurità era impossibile a dirsi.

-Primo, mi hai salvata, e questo fatto è gravissimo. Dovresti sentirti in colpa. Secondo, hai ucciso una persona innocente, magari aveva una famiglia! Terzo, ti pare un bel modo di farmi uscire di scena così?! Distraendo la folla? Merito di più- disse ironica.

-Cosa? Non ti capisco davvero Granger…rimarrai sempre un mistero per quanto io mi sforzi. Cosa vuol dire: primo, perché “Mi hai salvata”, secondo, perché “Hai ucciso una persona innocente” e terzo…va bé lasciamo stare il terzo-

-Permalosetto eh? Per il primo…non importa. Il secondo, vuol dire che non puoi permetterti di uccidere così a caso un uomo che non lo meritava. E terzo…era in senso ironico!- spiegò spazientita ma divertita la riccia.

-Ma tutti gli abitanti del Regno di Potter sono merde…non meritano pietà.- si giustificò, diventando ancora più permaloso.

Lei rise.

La sua risata cristallina risuonò nella stanza.

Poi sentì qualcosa al piede…come un flirt.

Era Draco che le faceva piedino.

Lei gli tirò un calcio alle caviglie.

-Ahia! Fai attenzione con quei “piedini d’oro”!- protestò.

-Che intenzioni avevi?!- chiese sulla difensiva la ragazza.

-Volevo vedere se cambiavi idea- confermò.

Gli occhi di Hermione cominciavano ad abituarsi all’oscurità.

Vedeva i contorni della stanza; si voltò verso Malfoy, anche lui era visibile. La sua pelle nel buio era azzurrina-blu, i capelli rilucevano spettralmente, sembrava l’insieme dell’argento e del dorato.

Gli occhi azzurri la scrutavano concitati, come accesi da un bagliore di eccitazione.

-Mi vedi?- chiese, i suoi occhi si posarono su quelli di lei.

-Si…e tu?-

-Ti vedo anch’io- ammiccò.

Il silenzio aleggiò fra loro per una decina di minuti, c’era troppo silenzio. Le orecchie di Hermione scoppiavano e fischiavano.

Il respiro di lui era leggero e regolare. Poteva anche essersi addormentato.

-Dormi?- sussurrò piano, con la paura di svegliarlo.

-No- sussurrò di rimando. Allungò una mano.

Il suo inconscio le impediva di muoversi, dentro di lei accadevano tante cose contemporaneamente, infuriava una guerra, una tempesta ormonale. Era divisa in due fra la rabbia e il desiderio.

Era una tempesta di emozioni. Da una parte era arrabbiata, irritata e nervosa.

D’altro canto sentiva tanta dolcezza pervaderla, il desiderio ribolliva come una pozione incandescente. Tremava d’impazienza.

Rimase immobile, aspettando quel contatto contestato e desiderato allo stesso tempo.

Le sfiorò la guancia. Sembrava il tocco di una piuma, delicatamente piacevole e particolarmente stimolante: ogni secondo che passava accresceva sempre di più il suo desiderio .

La mano di lui carezzava la pelle morbida di Hermione.

Scese fino al collo, soffermandosi sulla giugulare.

Continuò la sua leggera carezza. Giù, fino al cuore.

Stese le dita, poggiando il palmo sopra il tessuto della leggera camicia da notte che le aveva dato.

Rimasero in quella posizione per qualche minuto, ma a tutti e due parvero ore.

Il cuore di Hermione batteva forte, e Draco lo sentiva, riusciva quasi a capire lo stato d’animo della ragazza e su cosa e perché stava combattendo nel suo profondo.

TUM, TUM.

TUM, TUM.

Per il ragazzo, il cuore di lei, era una connessione fra le due anime, la chiave dei sentimenti. Riusciva a capirla in qualche modo.

E poi con grande dolore, lui spezzò quel collegamento.

La sua mano salì verso il collo, di nuovo.

Posò l’indice sulla giugulare e fece una leggera pressione.

-Sai che con questo dito potrei ucciderti?- che brutto modo per rompere il silenzio, pensò Hermione.

-Che delicatezza-

-Se spingessi di più…giuro che moriresti- continuò quasi affascinato da quel senso di potere che lui esercitava su di lei.

-Non possiamo parlare d’altro? Sai mi fa uno strano effetto parlare della mia morte imminente- si agitò un po’, le parole le uscivano di bocca senza neanche formularle nella mente; percepiva anche lei il potere di Malfoy che in quel momento la sottometteva.

Lui ghignò. Col dito premette un po’ di più, suscitando tanto spavento da parte della riccia.

-E’ un punto di pressione. Se impiegassi una forza maggiore, la trachea, si spezzerebbe- disse con un filo di cattiveria.

-Lasciatelo dire: tu sei sadico davvero-

Rise. –Sai fra di noi potrebbe anche nascere un rapporto sadomaso; io picchio e tu…-

-Ma che stai dicendo?! Ti senti mentre parli!?-

-Ehi, sei tu che ti volevi far ammazzare e mi hai fatto un culo così quando ti ho salvata. Quindi ne ho dedotto che…- protestò.

-Fossi masochista- completò la ragazza con un filo d’irritazione. –Beh, non ci hai azzeccato. A proposito, ti andrebbe di togliere quel tuo ditino dalla mia giugulare?-

Ma lui fece una cosa diversa, aprì la mano e afferrò la gola di lei.

Non stringeva, ma sembrava deciso a imporre la sua persona sopra quella della ragazza.

Fece appena appena forza con le dita e lei non rispose.

Si sentiva turbata, ma anche tranquillizzata.

Tranquillizzata, perché anche nella sua sottomissione si sentiva protetta in un certo senso, in fondo non stava stringendo.

Turbata, perché la spaventava il modo in cui Malfoy aveva deciso di manifestare il suo desiderio. Era violenza, in sostanza.

-Hai paura?- chiese lui, senza togliere la mano dalla sua gola.

-Io…si e no-

-Come ti senti?-

-Strana- non credeva che potesse trovare “piacevole” quel contatto. Ma solo perché era un contatto che toccava punti profondi.

Lui allontanò la mano.

-Io ribadisco sul rapporto…- iniziò lui convinto.

-Malfoy per piacere. Non sono masochista ok? Il fatto che tu sia sadico non m’interessa, e non dovrebbe farti pensare che allora tutte le persone che ti stanno attorno siano masochiste. Dovresti rifletterci un po’ di più. Non voglio sentire cose del tipo: Ma Pansy si faceva picchiare. È comunque sdegnoso, e non mi importa se quella ragazza voleva che tu la picchiassi. Io non voglio che mi tocchi, punto.- disse ferma.

-Ok, ho capito, ho capito. Non preoccuparti non sono sadico. Stavo scherzando-

Erano le due di notte.

“Che ragazzo stupido” pensò Hermione.

Come poteva proporle un rapporto di quel tipo?! Insomma, in teoria lei non voleva un qualsiasi rapporto con lui…Ma fra tutti, lui sceglieva quello?

E poi dopo tutta la storiella, lui le diceva che stava scherzando!

Era un idiota…un idiota!

“Pazzo…vuole far credere di essere sadico?!”

-Ci stai ancora pensando?- le chiese.

-Si. Mi hai turbata- confidò, stringendosi di più fra le coperte.

-Mi spiace. Non avrei creduto di infastidirti fino a questo punto…stavo solo scherzando dopo tutto -

-Se non è un problema, preferirei non tornare sull’argomento.-

-Con precisione, cosa ti ha spaventata di più?-

-Il fatto che tu proponessi di picchiarmi…- disse sincera.

-In realtà non mi sarei mai permesso. A parte il gesto di prima…Non sarei mai andato oltre. Non con te-.

-Non sono sadico, sul serio. Amo solo scherzare!- rise –Se picchio la gente c’è un buon motivo, non per il fatto che mi piace farlo. Ma per il fatto che devo farlo o mi fanno incazzare! C’è sempre un buon motivo- disse come se fosse un discorso di filosofia.

-Mmm…come sarebbe a dire “devo farlo”?- non riusciva a capire.

Draco sospirò.

-Vedi, fra la Corona Nera e quella Bianca, c’è un contrasto pauroso. Ci combattiamo da sempre e quando capita ci sono battaglie.

Noi dobbiamo difenderci. Non capisci? Devo uccidere. Per difesa e per vincere. Non mi piace ammazzare persone. Ma quando devo picchiarle lo faccio.-

-Ma non è comunque un bel modo di risolvere le cose- disse Hermione.

-E tu cosa suggeriresti?- fece spazientito.

-Parlare…Ragionare- disse d’istinto.

Lui sbuffò. –Si, Potter ama proprio ragionare. Nessuno lo approverebbe. Qui non si fa molto con la parola. Si passa direttamente ai fatti. E non ci sono alternative-

-Beh…quindi ti sei convinto che era una cosa bella picchiare la gente?- non aveva ancora afferrato che Malfoy NON era sadico.

-No, mi sono convinto che era giusto picchiare i nemici se ti provocavano. NON SONO SADICO!-.

-Ho capito, ho capito! Non sei sadico! Scusa! Comunque, ora vorrei dormire. Domani non so cosa tu voglia fare, ma preferisco essere sempre riposata- concluse.

-Si dormi, che domani sarà una giornata pesante per te- ghignò.

-Buona notte-

Hermione si rigirò nel letto, con la mente affollata di pensieri contorti e confusi.

Domani era un nuovo giorno…

Pieno di sorprese.

 

 

Autrici: [Eccovi qui il quinto capitolo! Ok, ok lo sappiamo che è piuttosto inutile…Sorry…Però volevamo continuare la nottata!

Siete liberi di dire che sinceramente non vi è piaciuto, o lo ritenevate inutile. Comunque vorremmo sapere se le descrizioni delle emozioni rendevano?

Bene, lasciate commenti, ci fa sempre piacere vedere commenti!

Ringraziamenti a:

-Claudia. Siamo contente che ti piaccia e che ti faccia ridere ^_^! La nostra cara Grifoncina sarà molto in difficoltà, i suoi sentimenti sono un po’ confusi, e non sa a quali dare retta! Povera! Ma noi tutti speriamo che lei…XDXD!! Fino a quanto riuscirà a resistere? Lo scoprirai!!! XD!! Baci alla prossima! Continua a leggere e commentare!

-Mylia. Hai visto che è arrivato il nostro Dracuzzo?!! Ih, anche noi siamo very happy!! E siamo anche very happy perché hai commentato! ^^! Piton fa il servitore untuoso, bleah, a MaRs fa sempre un certo effetto parlare di olio sporco come quello di Piton…ih! Draco e Blaise devono essere in confidenza! Sono amici! Sono uguali i due…i gemellini diversi ahahahahah! Ok, basta. Continua a commentare! Baci baci alla prossima!

- MissSunshine. Siamo contente che continui a seguirci sempre e sei sempre happy quando aggiorniamo!! ^^! E siamo contente che continui a recensire, ci fa sempre piacere :P! Baci alla prossima!!

-Scribak. Grazie del commento e dei consigli ^^. Hai ragione come molti altri…XD Stiamo cercando di togliere le “Nd”…o almeno di metterle in fondo! Però non abbiamo capito cos’è che non ti piace della continuazione, l’idea di come sta continuando? Uhm…Siamo contente che continui a seguirci! Continua a recensire e consigliare! Baci alla prossima!

Baci a tutti! Al prossimo capitolo! Commentate, criticate, consigliate! Baci!! Le vostre Colleghe for life]

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Capitolo 6
*** L'arrivo di Bellatrix ***


SOGNISVEGLI BREVETTATI…SCADUTI!

 

 

CAPITOLO 6: L’arrivo di Bellatrix

 

Autrici:Ciau!! Ok, ok…sarete incazzusi con BiMbA perché è da secoli che non aggiorna…(Ehm ehm…scusatemiiiiii!! Nd BiMbA). In realtà questo capitolo era quasi tutto scritto, dovevamo solo ricopiarlo sul computer, XDXD!

Bene, siamo arrivati all’arrivo di Bellatrix Lestrange…uh uh uh.

Ora leggete, e commentate!

Buona lettura!

 

 

Quando Hermione si svegliò, il sole era abbastanza alto, ma non era ancora mezzogiorno.

La riccia sbadigliò sonoramente, stiracchiandosi.

Si girò dall’altra parte del letto, era vuoto. Draco si era già svegliato e alzato.

-Mmh…-

“Chissà dov’è…”.

Si alzò in piedi, ma era ancora stordita dal sonno, barcollò, ricadendo sul materasso.

Si portò una mano alla testa.

Un ultimo sbadiglio. Si guardò intorno. Su una sedia erano posati dei vestiti puliti, erano per lei, di sicuro.

Indossò un abitino rosa che le arrivava fino al ginocchio. Aveva uno scollo a barchetta.

-Ma, c’è qualcosa che non va…-

Si guardò perplessa…non aveva le scarpe!

Le avevano tolto quelle vecchie.

Era a piedi nudi, senza nemmeno le calze!

-Accidenti!-

“Uff…e ora che faccio?”.

Si chinò per terra, sbirciando sotto il letto. Scosse la testa: lì non c’erano.

Faceva un po’ freddo, ma non c’era altra soluzione…Uscì dalla stanza a piedi nudi, il corridoio di fronte era vuoto.

Girovagò a vuoto per stanze e corridoi, finché non incontrò un uomo, un servitore.

-Scusi…sa dirmi dov’è Malfoy? Il Re?- chiese esitante Hermione.

Lui scosse la testa e si allontanò.

-No! Non mi lasci sola!- urlò la ragazza invano, spaesata.

-Cerchi Malfoy?- disse una voce sognante alle sue spalle.

Luna Lovegood?

-Luna che ci fai qui?- chiese la riccia sorpresa.

-Sto pulendo le finestre- rispose con la testa fra le nuvole.

La bionda stava strofinando con uno straccetto logoro un enorme finestra.

-Io intendevo perché sei nel Regno Nero- precisò.

-Oh…Mi hanno catturata-

-Mi spiace. Comunque, tu lo sai dov’è Malfoy?-

La ragazza bionda annuì. –Dà il benvenuto a Bellatrix Lestrange. Ma fra poco torneranno dentro-

-Grazie Luna- Hermione le sorrise e corse via, lasciandola pulire lo stesso punto della finestra.

Scese le scale, scale su scale.

Con alcune indicazioni riuscì a trovare il portone d’ingresso.

Era spalancato.

Uscì fuori, anche se i suoi piedi congelavano.

C’erano molte persone.

Draco Malfoy era al centro del “festeggiamento di benvenuto”. Stava salutando una donna…

Capelli neri, palpebre pesanti e un grande sorriso perfido stampato in faccia. Bellatrix Lestrange.

La Grifoncina non si mosse.

“Ohi…E ora che faccio??? C’è quella strega della Lestrange!”.

Poi degli occhi azzurri di ghiaccio si posarono su di lei.

-Scusa un attimo- disse Draco alla donna accanto a lui.

Camminò lentamente verso Hermione.

-Che ci fai qui?- chiese scettico, notando i piedi scalzi. –Finirai per congelarti-.

-Ti stavo cercando. Non ho le scarpe-.

-Ecco sapevo che mancava qualcosa!- si picchiò la fronte con una mano. Poi le rivolse un sorrisetto di scuse.

-Uhm…e che cosa faccio adesso? Mi sembri piuttosto occupato per procurarmi un paio di scarpette-

-Vai nel Salotto. Ti verrò a prendere- promise.

Draco le spiegò che strada prendere per il salotto.

Seguendo le sue indicazioni riuscì ad arrivare a destinazione.

“E questo lo chiama salotto” pensò entrando nell’enorme stanza.

I muri erano rivestiti da carta da parati, con motivi complicati ed elaborati. Il pavimento era interamente ricoperto da un tappeto persiano rosso.

Le finestre erano coperte da tende scure, che ricadevano in magnifici drappeggi, sfiorando il pavimento; il lampadario di cristallo emetteva una luce forte e luminosa.

Al centro del salone c’erano quattro enormi divani di pelle. Hermione si sedette su uno di essi, aspettando.

CRACK!

-Fred! George! Finalmente!-

Si alzò di scatto. Guardandoli in modo truce.

I due gemelli presero posto sui divani. Guardarono la riccia intensamente.

Poi Fred si decise a parlare, sbuffando di tanto in tanto:- E ora cosa c’è? Cos’è andato storto?? PERCHÉ TU SEI QUI?!-.

-Io vi ammazzo! In questo sogno non si capisce più niente…non sapete cos’ho passato stanotte! Oltretutto non sono nemmeno riuscita a morire!- strillò Hermione battendo un piede per terra.

I rossi si guardarono divertiti. –Sentiamo…-

-Malfoy mi ama! E se non vi sbrigate a trovare una soluzione alternativa finirò presto stuprata!- Arrossì.

-Ahahah! Stupr…Ahahah! Malfoy ti ama?? –

“Grrrr…io li uccido davvero quando torno ad Hogwarts! Piccoli bastar…” pensò, inarcando le sopracciglia minacciosamente.

-Non c’è niente da ridere! Razza di deficienti che non siete altro!- sbatteva le ciglia velocemente, quando si arrabbiava le lacrime le cominciavano a scendere sulle guance, era un’emozione che non riusciva a controllare, poteva solo sbattere le ciglia come un’emerita idiota per rallentare le lacrime!

-In qualche modo faremo- le fecero l’occhiolino.

-Comunque cercheremo di sbrigarci. Appena sapremo qualcosa di nuovo ti faremo sapere. Avviseremo Harry e Ron che stai bene, sono piuttosto preoccupati…Noi ora andiamo. Cerca di rimandare lo stupro il più tardi possibile- scoppiarono in una fragorosa risata.

Scomparvero.

La porta si aprì, Draco Malfoy e Bellatrix Lestrange entrarono.

Malfoy prese posto accanto a Hermione, Bellatrix invece si sedette in un altro divano, lontano da loro.

La donna fissava la riccia, i suoi occhi neri la scrutavano, la squadravano. Una vena le pulsava su una tempia.

Il biondo porse alla riccia un paio di scarpe rosa, che lei indossò.

-Bene, bene…è la tua nuova “amichetta”?- commentò a denti stretti Bellatrix.

-Si. Hermione Granger- ribatté Draco, stringendo i pugni.

-Mmm…è Mezzosangue-

-Lo so, non sono idiota. Ne parliamo dopo, ok?-

Bellatrix si sistemò meglio, mettendosi più comoda.

-Dimmi Hermione, da quanto tempo sei qui?- domandò la donna.

-Da ieri- sussurrò Hermione, un po’ spaventata dalle occhiate che le lanciava la Mangiamorte.

-Sei nuova…Draco ha strani gusti riguardo gli oggetti, non trovi? Quella precedente era una servetta? Qualcosa del genere- ghignò.

La riccia guardò il biondino. Rimase spiazzata dalla sua faccia.

Stava facendo una terribile smorfia e gli occhi mandavano lampi di fuoco.

Lei non sapeva che fare in una situazione simile…insomma, non è che aveva molte possibilità…O fare la ragazza indemoniata che urlava insulti a qualunque parola che le rivolgeva la donna; o fare la puttanella di Malfoy e stringersi a lui.

Quindi preferì rimanere in silenzio.

-Hermione_non_è_un_oggetto- scandì. –Problemi Bellatrix?-

-Io? No niente- fece un sorrisetto malizioso. –E’ timidina la tua amica…Non ha spiccicato neanche una parola se non per rispondermi! Proprio una vera schiava-

“Quando è troppo è troppo!”.

-Signora lei non può giudicarmi- alzò il mento, guardandola con fierezza.

-Bene…e Draco ti tratta bene?- continuò il suo interrogatorio, come se nulla fosse.

-Io…si-. Ma come poteva cambiare discorso così? Da un momento all’altro.

“Sono sicura di non piacerle” affermò la riccia.

-Dove dormi?-

-Puoi dare gli ordini?-

-Lo ami?-

-Basta così Bellatrix. Cos’è il terzo grado? In ogni caso non è affar tuo- Draco la fissò ostile.

-Forse dovremo approfondire di più l’argomento…non credi Draco?- Bellatrix Lestrange strinse gli occhi a fessura, guardando il biondo.

-Hermione, vai in Sala da Pranzo. Io e Bellatrix dobbiamo discutere di affari. Muoviti!- la sua voce si era fatta fredda, sprezzante.

-Ma…no…io rimango qui-

Un’occhiata del biondo bastò a convincerla del contrario, si alzò in silenzio e uscì dalla stanza, sbattendosi la porta alle spalle.

Ma non aveva intenzione di lasciar stare. Si accovacciò accanto alla porta, tendendo l’orecchio.

Ma non ce ne fu bisogno: Draco e Bellatrix si misero ad urlare.

-Non hai idea della gravità della cosa!-

-Dai spiegamela! Tu non hai idea di cosa stai dicendo!-

Silenzio.

-Ah si?! Non è importante sapere chi ti porti a letto?-

-Non è affar tuo!-

Bellatrix rise.

-Stai disonorando la Casata Reale! Non puoi innamorarti di un oggetto!-

-Non deve interessarti chi mi porto a letto!- urlò Draco Malfoy.

Era troppo. Hermione decise di non voler approfondire, era arrabbiata e ferita.

 

Il pranzo si svolse in una maniera poco piacevole.

La tensione aleggiava tra i presenti, insinuandosi dappertutto. C’era silenzio assoluto.

Quasi tutti guardavano Hermione: Bellatrix stringeva gli occhi a fessura, arrabbiata; Millicent e Daphne guardavano la riccia schifate, arricciando le labbra perfette; Zabini la fissava stupito, come per dire: Come? È lei la causa di tutti questi problemi?!; Lumacorno guardava Hermione con aria paterna.

Piton aveva gli occhi puntati contro la parete. E Malfoy teneva gli occhi bassi sul piatto, senza mangiare.

Hermione non riusciva più a trattenersi.

“Cos’hanno da guardare??”

Strinse le labbra. Posò gli occhi su uno a uno. Fino a Malfoy e allora non c’è la fece più.

Si alzò di scatto, battendo un pugno sul tavolo. –Grazie del pranzo- e uscì dalla porta, sbattendola.

Draco, che intanto teneva in mano un calice, ruppe il cristallo stringendolo arrabbiato.

Un elfo domestico gli cambiò il bicchiere.

-Lo sapevo! Quella Mezzosangue non lo conosce il Galateo! È troppo rozza!- strillò Bellatrix Lestrange compiaciuta, scuotendo la testa.

A questo punto Malfoy ruppe il nuovo bicchiere.

-Ehm…ehm…- tossicchiò Zabini.

Tutti si concentrarono su di lui, interrogativi.

-Sentite questa barzelletta…Ehm…Ci sono due ragazzi, un bruno e un biondo. Il bruno dice al biondo: Chi è il ragazzo più bello del mondo? E il biondo risponde: Io. Il bruno: No io! ^_^ Ahahah!-

Millicent e Daphne risero perché erano stupide.

Lumacorno rise, ma si bloccò dicendo: -Non l’ho capita caro mio!-.

Draco Malfoy, già al limite della sua pazienza, si alzò da tavola, buttando all’aria la tovaglia e uscendo dalla Sala da Pranzo.

 

 

Autrici: [Allora, vi è piaciuto? XDXD

Malfoy deve proprio darsi una calmata ^^!!

Ringraziamenti:

-Mylia. Anche noi volevamo fare il bacio, ma poi ci siamo dette: No, dobbiamo fare le cose per bene e con calma! (Anche se i lettori ci ammazzeranno ^^ Nd MaRs). Nono la nostra Hermy non è masochista!! Forse Dracuzzo un po’ sadico,,poco poco!! Eccoti il sesto capitolo!! Com’è? Continua a seguirci! Baci alla prossima!

-MissSunshine. Certo che siamo contente che ci segui!! Come potremo non esserlo? Ecco anche a te il sesto chappy! Piace? Ora dovrai aspettare il proximo capitolo, che a nostro parere è mooolto tenero :P…XDXD. Promettiamo di aggiornare al più presto!!! Baci alla prossima!!

-Goldbuble. Siamo contente che ti piaccia ^^. E questo capitolo com’è?? Sisi, la trama si fa più interessante…XD. Continua a leggere! Baci

-Scribak. Hai visto? Abbiamo messo le “Nd” al fondo J. Comunque, per il modo di narrare…non ci possiamo fare niente (^^)! Non si può cambiare modo di scrivere :PComunque siamo felici che ti piaccia la trama e che ci dai consigli e soprattutto che continuerai a seguire la fic!J. Alla prossima!! Baci!

-Christina Malfoy. Non preoccuparti! Eheh…si abbiamo seguito i consigli! XD! Siamo contente che ti piaccia la fic! Eccoti il sesto capitolo…e il prossimo…beh, speriamo di aggiornare presto! Continua a commentare e leggere!! Baci!

-Mewlulu. Anche a te: non preoccuparti!! Sisi, Draco è proprio un deficiente cronico! (Cosa?! Ma lo sapete chi cazzo sono io? Eh?! Nd Draco) (Mmm…veramente credevamo di parlare con Draco Malfoy…Nd Noi) (Io sono uno che spacca! Io ho troppo stile! Nd Draco) (Sisi…bravo bravo Nd Noi). Ecco anche a te il sesto capitolo, sperando che ti piaccia ^^!! Continua a seguire e commentare ;) Ciau! Alla prossima! Baci

-Stelle 4ever. Ciao stelline!! Societte nostre!!!! Finalmente hai commentato Carly (-.-) ricordati che la regola vale per sempre…aspetto tuoi commenti XDXD!!! Baci

Un grazie ai quattordici che hanno inserito la fan ficion tra i preferiti:

-Christina Malfoy

-Dianta

-Diddola

-Joker666

-Juju210

-LittleRed

-Mewlulu

-MissSunshine

-Mustardgirl

-Mylia

-Selene_Malfoy

-Stelle 4ever

-Titti6493

-Willina

Grazie a chi segue la fic!

Al prossimo capitolo…che sarà molto tenero (a parte l’inizio)…forse succederà qualcosa XDXD…No, in realtà sarà nel capitolo dopo quello che dobbiamo postare che succederà qualcosina! Oops! Ok, lo so che sono una grande stronzetta!

Ps. forse ci sarà una sorpresina per voi al prossimo chappy e speriamo che apprezzerete,,,^^,,ok ve lo dico: BiMbA forse aggiungerà alla storia i suoi disegni!!(e lei è very happy, e spera che vi piaceranno) Al prossimo capitolo!

Commentate! Consigliate…e se proprio dovete criticate XD!!

Baci xoxoxo Le vostre Colleghine for life ^^!!!

(Promettiamo di aggiornare appena possiamo!!)

Baci baci!!]

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Capitolo 7
*** Gioca coi coltelli ***


SOGNISVEGLI BREVETTATI…SCADUTI!

 

 

CAPITOLO 7: Gioca coi coltelli

 

 

Autrici: In realtà dovevo postare ieri, ma ero un po’ inca,,,(sono andata dal dentista sad sad,,,Nd BiMbA)

Mi dovete ringraziare,,,oggi non è che avevo voglia di fare molto,,,ma? Mi sono messa a ricopiare sul pc la ff,,, esclusivamente e solamente per voiii!! (Non esagerare Nd MaRs) (Che vuoi?? Nd BiMbA) (Qualcosa da fare c’è l’avevi…tipo studiare storia???!! XD Nd MaRs) (Ehm,,,uhm,,,bah,,,mah,,,Nd BiMbA) (,guarda che l’ho studiata…Nd BiMbA)

COOOOOOMUUUNQUEE, questo capitolo sarà teneroso verso la fine,,,XDXD,,beh, secondo noi,,,fateci sapere voi! (Draco è troppo tenero <3_<3)

Ma nel proximo chappy ne succederanno delle belle,,XD,

Ringraziamenti al fondo come al solito,,,,

Et voylà,,,(ehm…si l’avrò scritto sbagliato come al solito…!Nd BiMbA) (Siate clementi con lei! Povera bambina regredita mentalmente! Nd MaRs) (Ok, e dopo questo tuo brillante intervento te ne pentirai amaramente,,,ti farò una sorpresina coi fiocchi per il tuo complex!!muauahauha me perfida,,,XD Nd BiMbA) (Comunque si scrive Et voilà…Nd MaRs)

Buona lettura!

 

 

Hermione correva giù per le scale. Due gradini alla volta.

La sua intenzione era di uscire fuori, nel cortile, per prendere un po’ d’aria e calmarsi.

Ma non si ritrovò davanti al portone d’entrata.

Per tutto il tragitto aveva tenuto gli occhi bassi, era troppo arrabbiata. E quando aveva alzato lo sguardo si era ritrovata in un corridoio lungo e scuro, umido e sporco.

“Decisamente non c’era questo posto sta mattina…devo essermi persa, questa non è la strada per il cortile” pensò.

Avrebbe voluto andarsene, fuggire via da quel luogo, ma…c’era qualcosa che l’attirava come una calamita e la spingeva ad andare avanti.

Mise un piede davanti all’altro, cercò di fermarsi, ma le sue gambe non rispondevano, così continuò ad andare avanti.

Era una prigione, ne era sempre più sicura.

Ogni tanto si girava verso le celle e notava uomini lugubri che la fissavano.

-Dove vai?- chiedevano con voci agghiaccianti, da far rizzare i capelli.

-Io non lo so…Voglio andare via!- urlò la ragazza, agitandosi, respirando affannosamente.

Strinse le spranghe di una cella, ma se ne pentì subito dopo.

Il prigioniero le strinse il polso, attirandola a sé, premendola contro le sbarre, facendole male.

-Ahia, no…-. Gli occhi dorati della Grifoncina si riempirono di lacrime.

Quelle mani le strinsero la vita, forti, insensibili.

Il ferro sfregava contro le braccia di Hermione, ferendola, arrossando la pelle.

“No…”

-Basta!- si scrollò violentemente, riuscendo a liberarsi.

Il suo cuore batteva forte, si asciugò una lacrima.

Corse lungo il corridoio buio. Sembrava non finire più.

Finalmente, si trovò davanti ad una porta. Era una porta di ferro, nera. Si aprì automaticamente, molto, molto lentamente.

Strinse gli occhi. Hermione non riusciva a vedere cosa ci fosse all’interno, era tutto scuro.

Ancora una volta, i suoi piedi la spinsero ad andare avanti, conducendola all’interno della stanza.

La porta si sbarrò, imprigionandola e non era assolutamente un buon segno.

Le luci si accesero, illuminando la stanza.

Sul muro spiccava una scritta rossa (a Hermione ricordò molto la Camera dei Segreti): “GIOCA COI COLTELLI

Molti, moltissimi coltelli lucenti, giacevano a terra.

-Cosa vuol dire?- la riccia guardò curiosa le lame. Doveva rimanere calma, non doveva lasciarsi prendere dal panico.

“Herm è essenziale, se cadi nel panico è la fine” pensò, isterica.

-Chi entra in questa stanza, non merita niente! Solo morire! E devi essere punita!- echeggiò una voce.

La voce di Pansy Parkinson.

-Parkinson? C’è l’hai con me vero?- disse lei. –Dove sono?-.

Nessuna risposta.

Ritentò: -Cosa vuol dire “GIOCA COI COLTELLI”?-

Non la rassicurava affatto, ma chi sarebbe stato tranquillizzato da tanti coltelli ammassati a terra e una scritta del genere?!

-Cominciamo- risuonò la voce.

Si alzò in aria un coltello.

Era un incubo, un bruttissimo incubo.

“Dove sono finita?! Perché tutte a me? È il sogno più brutto della mia vita!”.

La punta affilata era rivolta contro il muro. Poi, come se qualcuno lo lanciasse, scattò verso Hermione.

Le squarciò un lato di gonna. Sbrindellando il tessuto.

La ragazza urlò. Spaventata e inorridita da cosa poteva fare quella stanza.

2 coltelli…

4…

8…

16…

Ad ogni lancio si moltiplicavano, senza darle tregua.

La sua gonna era ridotta a brandelli. Le braccia graffiate.

Ne evitò un po’, ma non era semplice…sfrecciavano in tutte le direzioni.

32 coltelli si alzarono uno dopo l’altro.

Hermione provò a forzare la porta, ma non si apriva, rimaneva bloccata, negandole l’unica via di salvezza. Probabilmente si apriva solo dall’esterno, negando a chi si trovava dentro di fuggire.

Le sue urla echeggiavano per tutta la stanza, per tutto il corridoio di fronte.

Poi 32 lame affilate, le si scagliarono contro.

Quello che prima era stata una gonna, ora era a terra e lei era ricoperta di sangue.

64…

-Basta! Aiuto! Aiutatemi, per favore…-

 

Lui era nella sua stanza, arrabbiato, furioso.

Si guardava allo specchio.

Era talmente arrabbiato da non capire cosa stesse facendo. Parlava da solo.

-Non è colpa mia! Non guardarmi così! Tutti mi guardano così…e io non ho fatto niente!- urlava contro il suo riflesso.

-Bellatrix deve solo andare a quel paese…Non sono affari suoi!-

Si guardò in cagnesco, ostile.

-E Hermione…Hermione!- urlò all’improvviso.

“Dov’è? Se non è qui…” pensò Draco, uscendo dalla stanza.

Chiese indicazioni alla servitù. Nessuno gli rispondeva, nessuno sapeva dove fosse andata quella “ragazza riccia”.

Ma finalmente, un uomo affermò di averla vista correre. -L’ho vista correre verso le prigioni- disse confuso.

Un terribile presentimento balenò nella testa di Malfoy.

Scansò il servo, correndo, più veloce che poté, verso i sotterranei, alle prigioni.

Scese le scale. Percorse il corridoio buio.

Si fermò all’improvviso e riprese fiato.

Hermione non c’era!

-Dov’è Hermione?!- chiese Draco ad un prigioniero che lo guardava beffardo.

-La ragazza di poco fa? Lo so bene dov’è…- disse con voce rauca. Si compiaceva di vedere il Re in agonia.

-Dimmi dov’è!- ordinò Draco.

-Ti piacerebbe. Non ho niente da perdere-

-Dimmelo! È un ordine!- urlò Malfoy, scagliandosi contro le sbarre.

L’uomo gli sputò in faccia, facendolo arretrare disgustato.

All’improvviso, echeggiarono grida acute, piene di terrore.

Venivano dalla stanza delle torture.

Prima di correre verso la stanza, disse: -Tu la pagherai molto cara-

Aprì la porta di metallo, appena in tempo per vedere 64 coltelli dissolversi vicino al viso di Hermione.

Lui sospirò, quasi sollevato.

E lei era lì, a terra, con le mani davanti alla faccia, la gonna completamente strappata. Graffiata su gambe e braccia.

Tremava e singhiozzava, non si era accorta della presenza di Malfoy.

Emetteva suoni strozzati e tremuli, segno evidente di una persona che è terrorizzata.

Lui si chinò, inginocchiandosi accanto a lei.

In quel momento, sembrava una bambina, una bambina sola, spaventata e soprattutto molto piccola. Almeno, dava quell’impressione.

Draco la osservò per un po’, poi…l’abbracciò.

Lei appoggiò la testa sul suo petto, rifugiandosi in quel gesto di conforto.

Le sue lacrime bagnarono la camicia di seta di Draco, ma lui non fece una piega.

La prese in braccio, come faceva sempre. Appena uscirono dalla stanza, la gonna ricomparve, i graffi sparirono, il sangue si coagulò fino a scomparire del tutto, lasciando la pelle intatta, morbida e pulita.

Ma rimase tanta paura, terrore, disperazione.

Era una camera di simulazione, per torturare… Era una tortura immaginaria.

In quella Stanza si provava anche il dolore, ma appena si usciva le ferite sparivano. Era solo finzione, ma lasciavano sul malcapitato un enorme sensazione di paura.

Draco si diresse con passo sicuro verso l’uscita delle prigioni; guardò con disprezzo i prigionieri che ridevano e li additavano.

I suoi occhi azzurri ghiaccio si posarono sul braccio di Hermione, era rosso, ferito.

Puntò gli occhi sui prigionieri. –Siete dei bastardi- e uscì dai sotterranei. Pronunciò quelle parole con odio e cattiveria, riuscendo ad ammutolire i carcerati.

Draco si diresse verso la sua camera. Chiuse a chiave la porta, tenendo Hermione con un solo braccio, con leggera difficoltà.

Si sedette sul letto.

Cullò la ragazza dolcemente, le sue mani le accarezzavano i capelli.

-Shhh- sussurrava. –Non è niente. Shhh. È tutto passato. Ci sono qui io. Tranquilla-

Posò le labbra fredde sui capelli ricci e morbidi, la cullò ancora un po’.

L’allontanò appena, per guardarla in volto.

Le lacrime scendevano copiosamente sulle guance ormai rosse, teneva gli occhi chiusi e si mordeva le labbra che tremavano.

“Poverina…però è un po’ patetica” la osservò Malfoy, inclinando appena la testa.

Le baciò una palpebra, poi lei aprì gli occhi.

Si guardarono per un po’. Lui dolce e tenero; lei più tranquilla, ma sempre terrorizzata.

Hermione deglutì e riprese fiato. –Grazie…Io sarei…sarei morta-.

-Shhh…Non saresti morta. È una camera di simulazione per le torture- spiegò.

-Ma è terribile! Non potete essere così crudeli…- spalancò gli occhi, scuotendo la testa.

-E’ una tortura- disse semplicemente, come se ciò giustificasse il resto. –Anche io sono stato torturato una volta-

Quella notizia la lasciò molto sorpresa.

Torturato? Da chi?

 

 

Autrici: [Ciauu!! Finalmente BiMbA è riuscita a ricopiare tutta la fic!

Speriamo davvero di non avervi deluso in questo capitolo,,,

Ringraziamenti a chi ha commentato:

-LADY MALFOY. Oddiu,,scusa!! Scusa se non ti abbiamo inserito nei ringraziamenti,,,è che a volte non andiamo a vedere i commenti indietro,,,,sorry. Beh speriamo ti sia piaciuta la fic…Comunque chi non cederebbe prima o poi a Dracuzzo?? ^^ Beh,,ancora scusa,,,e Baci alla prossima! Speriamo che continuerai a seguirci,,,Ps per Lucius possiamo pensarci, ma BiMbA non lo sopporta,,,! Però lo prenderemo in considerazione.

-Lilly. Anche tu scusa, ma tanto sei delle Stelle 4ever…XD quindi,,,Baci alla prossima! Lunedì l’ammazziamo per bene MaRs,,XDXD Ciau Lillina piccola societta,,,!!

-Scribak. Eccoti il settimo capitolo ^^…speriamo di non averti deluso,,Lascia un commentino! Alla prossima. Baci.

-goldbuble. Siamo felici che ti sia piaciuto il capitolo ^^…Continua a leggere e commentare ;-). Baci alla prossima!

-Mewlulu. Eccoti il settimo capitolo…Speriamo che ti piaccia ^^. Sisi, Blaise forever!! (Pensare che per quella stupida barzelletta io mi stavo scervellando,,,e poi chiedo consiglio a MaRs e lei me la trova in un secondo! Nd BiMbA) (Ehm,.,,Nd MaRs),,Baci Lulu, alla prossima!

-MissSunshine. Sisi poveri bicchierini…XDXD.

Comunque, per ciò che accadrà SE Hermione tornerà nella realtà (tantantan…SUSPANCE!!)…in realtà non lo sappiamo di preciso, ma ci stiamo pensando, e abbiamo un paio di risposte…che non si possono svelare ora! XD…Continua a leggere e commentare ;-). Baci alla prossima!

-Christina Malfoy. Grazie del commento ^^. (Argh…maledetta scuola,,, “Stupida Scuola” di Huga Flame,,,quella si che è filosofia,,,no scherziamo!). Siamo felici che ti sia piaciuto il chappy. Allura, ti abbiamo fatto aspettare troppo per il seguito? Non perdere l’ottavo capitolo!! Aggiorniamo appena possiamo…XD..Baci alla prossima!

-Stelle 4ever...UUU finalmente ci commentate anche gli altri capitoli!!! Abbasso Bellatrix e W DRACO & HERM!! Ciau Stelline, vi amiamo di bene,,,baci alla prossima! Aspettiamo commenti, eh?!

Ringraziamento ai 18 che hanno aggiunto la FF nei preferiti:

Christina Malfoy
dianta
Diddola
giuly94
joker666
juju210
kucciolaflea
Leleo 91
LittleRed
mewlulu
MissSunshine
mustardgirl
Mylia
Selene_Malfoy
Stelle 4ever
titti6493
willina
Xevias

Grazie anche a tutti quelli che seguono la fic!

Commentate, fateci sapere!

Nel prossimo capitolo,,,forse succederà qualcosa…XD…e vi lasciamo la Suspance…XD Chi avrà torturato il nostro Dracuzzo?!

Non perdetevi il prossimo chappy, mi racc!

Baci alla prossima…

Le vostre Colleghe for life]

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Capitolo 8
*** Non si bussa prima di entrare?! ***


SOGNISVEGLI BREVETTATI…SCADUTI!

 

 

CAPITOLO 8: Non si bussa prima di entrare?!

 

Autrici: Ciau ragazzi!! Che cosa triste,,sad sad L,,,tolgono le recensioni anonimeeeee!! Siamo molto tristi,,,

Comunque, eccovi l’ottavo capitolo, dove la bella Herm e il nostro biondino supersexy…uh uh uh!!

Succederà qualcosa fra i due…

Ma la domanda è una, chi ha torturato il nostro furetto? Chi ha osatoooo?!!XD

Leggete e scoprite (E lasciateci un commentino :P)

Baci, Buona Lettura!

 

 

 

-Avevo 14 anni, ero giovane e non ancora Re, ma comunque l’erede al trono.

-Ci fu una dura battaglia, e io insistetti per combattere al fianco di mio padre. Così andai in guerra benché fossi solo un ragazzino.

Potter non era bravo a combattere, ma era molto crudele…più di quanto tu creda- teneva gli occhi bassi, e sembrava davvero fosse un ricordo molto doloroso per lui.

Hermione l’ascoltava in silenzio, aveva smesso di piangere.

-Bill Weasley mi catturò. Mi portarono nel castello di Potter.

Quando mi condussero nelle prigioni ti vidi per la prima volta, eri bellissima, come ora- sorrise, cercando lo sguardo della ragazza, poi continuò: -Sembravi contraria ad una tortura (Non sei cambiata affatto!).

-Mentre aspettavo in cella, mi feci una promessa: se fossi uscito da lì vivo mi sarei vendicato un giorno. Non ho ancora avuto la possibilità di farlo…Ma un giorno giuro che mi vendicherò.

Comunque, torniamo alla mia storia. Dopo un’ora di attesa mi vennero a prendere. Andai ad un’udienza, per essere sputtanato in pubblico!- la sua voce tremava, ed era intrisa d’odio e amarezza. –Mi condannarono alla tortura, e dopo…sarei stato ucciso per decapitazione- sussurrò.

Hermione sussultò, spiazzata dalla notizia.

“Decapitazione?!”.

-La tortura fu durissima, mi chiedo ancora come riuscii a resistere e a non invocare la morte. Ho ancora dei segni-

-Chi è stato?- chiese la riccia, disgustata e curiosa allo stesso tempo.

-Harry Potter. Lui è sadico davvero- disse freddamente, stringendo i palmi a pugno.

Harry? Non ci poteva credere…In fondo era il suo Harry! Non poteva essere così crudele, anche in quello strano sogno! Era il suo migliore amico!

-Ti torturò davvero?- chiese lei, ne voleva almeno avere la certezza.

-Si- fu la sua unica risposta.

-Ok, non voglio sentire COME ti torturò- sospirò.

-Non ne avevo l’intenzione. Sconvolta come sei!- rise divertito.

-E poi? Se sei qui, immagino che qualcuno ti abbia salvato…- lo incitò a raccontare. Era presissima dalla storia.

-Blaise mi salvò. Schiantò Potter e le guardie. Ma io ero privo di sensi, me l’hanno raccontato- abbreviò il finale.

-Meno male…Meno male?! Oddio! Come sto diventando? Mi preoccupo per Malfoy?!-

-E’ poco carino da dire…Sto vincendo io! Ti stai innamorando anche tu!- le disse ghignando.

-Uff! Non puoi vincere, non puoi!- ma Draco l’attirava, le piaceva, stranamente le piaceva. Ogni minuto che passava…sempre di più! E non poteva farci niente.

Era evidente che il ragazzo aveva un enorme fascino, che attirava la ragazza in modo pauroso.

-Vedo che non sei più spaventata. Bene. Sai che ore sono?-

-No. Ho perso la cognizione del tempo- scosse la testa.

Lui guardò l’orologio da polso. –Ora di cena- disse preoccupato.

-Un altro pasto come quello di prima e io mi suicido! Tua zia non mi sopporta…ha una pessima impressione sul mio conto!-

-E tu come lo sai?- incrociò le braccia irritato.

-Vi ho sentiti litigare- rispose, arrossendo appena –E poi non è difficile da capire-.

-Hai origliato?! Questo proprio non me l’aspettavo da te-

-Parlavate di me!-

-Hai comunque origliato- ripeté scuotendo la testa.

Fra i due calò il silenzio.

Hermione si trovava ancora in braccio a Malfoy, e quando si accorse di questo piccolo particolare, abbassò gli occhi imbarazzata.

Arrossì.

Lui se ne accorse, posò i suoi occhi azzurri sul viso della Grifondoro e ne rimase in parte stupito e in parte divertito.

-Devo farti una proposta- incurvò le labbra in un ghigno.

Hermione tornò a rivolgere la sua attenzione al ragazzo. –Si?-

-Che ne dici se…- lasciò a metà la frase, alludendo a chissà cosa.

-Se?-

-Beh…Che ne dici se invece di andare giù a cena, noi…- propose speranzoso.

La riccia chiuse gli occhi. –No- anche se…

“Quanto è bello però?” pensava sconsolata.

Eppure il ragazzo prese quella risposta per un “Si”.

Draco adagiò Hermione sul letto.

Quest’ultima non disse nulla.

In fondo anche lei lo voleva.

Il biondo le salì sopra.

La Grifoncina era rossissima in volto, Dio quanto era imbarazzata!

-Granger…- rise Malfoy guardandola. –Sei ancora vergine?-.

-E va bene. Lo ammetto! E allora?-

Draco chinò la testa, baciandole il collo appassionatamente. Le sue mani stringevano i polsi della ragazza, intrappolandola. La riccia in quel momento era quasi in estasi.

-Malfoy?- fece Hermione preoccupata e ansiosa. –Non fa male vero?-

Il biondino scoppiò a ridere. Non le rispose, sul suo viso angelico apparve un ghigno molto poco rassicurante.

Ma ben presto quei pensieri abbandonarono la riccia.

Si baciarono. Le loro labbra bruciavano di desiderio e passione, rivelando quello che nessuno di loro aveva ancora detto esplicitamente.

Si guardarono negli occhi intensamente.

Con la lingua Hermione, inumidì la bocca di Malfoy.

“Oh Herm! Ma cosa diamine stai facendo? L’hai anche baciato…e sta per succedere! Oh povera me! Però…E’ troppo sexy!”.

“Si sta innamorando la mia Grifondoro!” pensò maliziosamente Malfoy, compiaciuto.

Draco si alzò in piedi, e la riccia lo seguì, gli occhi accesi dall’eccitazione, il cuore a mille e le labbra che bruciavano.

Hermione si tolse il vestitino che indossava. Rimase solo in mutandine, togliendosi anche il reggiseno.

Era imbarazzata si, però non voleva rovinare quel momento, perciò decise di non pensarci più di tanto e di farsi guidare dalle sue mani e dai suoi desideri.

Sbottonò la camicia del ragazzo, lasciandolo a petto nudo, accarezzandogli i pettorali.

Avvicinò le labbra al petto di lui, lo baciò dolcemente e salì fino al collo.

Gli lasciò parecchi succhiotti violacei e umidi.

-Non mi sembri una ragazza negata…sicura di essere vergine?-

-Non vuol dire che non abbia mai avuto nessun tipo di rapporto con un ragazzo. È una cosa semplice: sono ancora vergine ma ho già fatto qualcosa. Certo non aspettarti chissà cosa, ma…-

Erano così vicini... Hermione sentiva il respiro di lui sul viso.

Si alzò in punta di piedi, cercando le labbra del ragazzo…si trovarono, e…

Hermione sentì qualcosa premerle sull’inguine.

Si staccò da lui bruscamente, rossissima dalla vergogna.

“Beh Herm, sinceramente, cosa volevi aspettarti?” disse fra sé e sé.

-Scusami! Sono…solo un po’ imbarazzata-

-E’ il caso di continuare?- alzò le sopracciglia dubbioso.

-Si…io…non mi sono mai sentita meglio in vita mia- confessò.

Draco si riavvicinò alla ragazza.

Le accarezzò la schiena, facendola rabbrividire di piacere.

-Queste carezze non mi dispiacciono- mormorò la Grifoncina, appoggiando la testa sul petto di Malfoy.

-Ne sono contento- le sussurrò.

Si slacciò la cerniera dei pantaloni.

All’improvviso si spalancò la porta, i due ragazzi sussultarono…

Hermione si coprì, afferrando il lenzuolo dal letto; Draco riallacciò velocemente la zip dei pantaloni, scocciato e arrabbiato per l’interruzione.

Bellatrix Lestrange li guardava, non sapeva se ridere o cominciare a gridare contro i due.

-Ho interrotto qualcosa?- domandò ironicamente, scoppiando a ridere.

Draco contò fino a cinquanta per calmarsi, poi si concentrò sulla zia. –Forse, dovresti imparare a bussare prima di fiondarti nelle stanze altrui-.

-Forse. Ma dai! Non credevo che te la saresti presa tanto, è solo una sporca Mezzosangue- ridusse gli occhi a fessura in direzione della riccia, che premette di più a sé il lenzuolo. –Ora capisco come mai non c’eravate a cena-.

-Ad ogni modo non è affar tuo. Ora sei pregata di andartene e lasciarci soli-.

-Per sbatterti questa ragazzina in santa pace?!- rise di scherno Bellatrix. –Fra parentesi…le hai mangiato la lingua? Sta sempre zitta eh?! Almeno l’hai educata bene-.

-Come osi?- urlò Hermione.

-Mezzosangue non hai il diritto di parlarmi!- strillò la donna, puntando il dito contro la ragazza.

“Ah prima non parlo e poi quando lo faccio non lo devo fare! Ma vada a fare in…”

-Basta così Bellatrix. Lasciaci soli-

-Volevo solo dirti che è appena tornata Pansy Parkinson-

Draco spinse la donna fuori dalla camera, sbattendo la porta e richiudendola a chiave.

“Pansy Parkinson è qui. Ma adesso ho altro da fare!” pensò.

Si voltò verso la riccia. –Allora dove eravamo rimasti?- sul suo viso apparve un ghigno.

Hermione non disse niente, fece cadere il lenzuolo a terra, si voltò per prendere il reggiseno.

Delle braccia le cinsero la vita. Draco posò le sue labbra sulla schiena della Grifoncina e cominciò a baciarla di nuovo.

-Non voglio Draco-

-Perché no? Ora siamo di nuovo soli- le mordicchiò il lobo dell’orecchio.

-Ho detto di no! Cazzo!- urlò Hermione, spingendo il biondo e liberandosi dalla sua stretta.

Indossò il reggiseno e si sedette sulla sedia, facendo attenzione a non guardare negli occhi il ragazzo, che si stava seriamente preoccupando.

-Che hai?- si avvicinò a lei. –Piangi?-.

-Non piango!- Hermione si asciugò le lacrime.

Malfoy si inginocchiò, strinse il polso della ragazza e fissò la sua mano.

Nel palmo, brillava una lacrima. –Ah no?-.

-Non piangere Hermione, non piangere…Lo sai che è una sofferenza vederti in questo stato?-

Draco diede alla ragazza un bacio leggero sulle labbra, poi si sedette sopra di lei per mettersi più comodo.

La riccia si morse il labbro. –Ehm…Carissimo?-

-Si?- alzò le sopracciglia per quel nomignolo.

-Mi pesi- sorrise suo malgrado.

Il biondo fece un sorrisetto da bastardo. –Sono sempre stato sopra le ragazze e nessuna si è mai lamentata-.

-Te la tiri troppo - con un dito gli sfiorò la punta del naso.

Le era tornato un po’ il buon umore.

-Posso sapere perché piangevi?-

-Perché…perché qui mi trattano come se fossi il tuo giocattolo, il giocattolo nuovo che butterai subito dopo averlo usato!- disse la ragazza amareggiata.

-Ma tu sai che non è così! Io ti amo! –

La riccia sorrise, rincuorata e rassicurata dalle parole del ragazzo.

“Non cederò del tutto, almeno per ora…ma lui mi attrae…tanto, tantissimo”.

-Comunque che si fa adesso?- chiese speranzoso il biondino.

-Dormiamo- lei gli stampò un bacio veloce sulla guancia. –E ora alzati!-

Draco si alzò.

“Ohi…non mi sento più le gambe!”, pensò Hermione mentre si sdraiava sul letto, sistemandosi sotto le coperte.

Guardò Draco che si spogliava.

Poi senza alcun preavviso, si tolse i boxer.

-Ehm…Malfoy, perché?- chiese la riccia, mettendosi una mano davanti agli occhi.

-Te l’ho detto, io dormo nudo- disse con noncuranza, con una punta di orgoglio.

-Forza! Mettiti quelle stupide mutande! Per adesso non ti voglio nudo vicino a me!- ordinò Hermione.

Il biondino stava calcolando se darle ascolto o no. Poi sospirando, indossò di nuovo i boxer, e si sdraiò accanto alla ragazza.

-Tsk, che seccatura…questo stupido elastico mi da parecchio fastidio- borbottò.

-Mpf…Mpf…- Hermione stava per scoppiare a ridere…-Ahahah!-

-Che scema- commentò il ragazzo, dandole un colpetto sul fondoschiena per farla smettere.

-Dormi Malfoy-

-Hermione? Ho una sorpresa per te- disse misterioso.

-Sarebbe?- fece sospettosa la riccia.

-Lo scoprirai domani. Buonanotte-

 

 

Autrici: Ma cosa avrà mai in mente il nostro Biondino? Lo scoprirete nel prossimo capitolo ^^ (noo, davvero lo scopriranno nel prossimo capitolo? Non lo sapevo! XD Nd MaRs).

Finalmente postiamo…! Evvai!

Ci dispiace tantissimo per tutti gli anonimi che ci commentavano, ora non possono più farlo,,uffi, però speriamo che continuino a leggere la nostra fic J

Ringraziamenti a chi ha commentato:

-kucciolaflea siamo felici che ti piaccia la fan fiction! J Speriamo ti sia piaciuto anche questo chappy, e speriamo che continuerai a seguirci e a commentare ^^. Baci alla prossima!

-vera contente che la fic ti piaccia ^^! E soprattutto siamo felici che Draco sta cominciando a piacerti (almeno speriamo!XD) Ci spiace che non potrai più commentare,,,perché hanno tolto la possibilità di commentare con gli anonimi,,,sad sad,,,Però speriamo che continuerai a seguirci J. Ciau baci!

-Scribak Noo!! Non ci puoi più recensire,,,sad sad sad,,Ci dispiace un casino!! Speriamo comunque che come gli altri anonimi continuerai a seguire questa fan fiction. Siamo felici che ti è piaciuto lo scorso chap. Speriamo ti piaccia anche questo…Baci ciauu!

-MissSunshine Siamo felici che ti sia piaciuto lo scorso chappy ^^. Speriamo che continuerai a leggere e commentare! Baci alla prossima!

-Christina Malfoy Grazie per la recensione ^^, siamo contente che ti sia piaciuto lo scorso chap. Ti piace questo nuovo capitolo? (AL ROGO BELLATRIX!!XDXDXDXD). Baci alla prossima!

-Mewlulu Ciau Lu! Siamo contente che ti sia piaciuto lo scorso chappy. Per la barzelletta di Blaise,,staremo a vedere, quando MaRs verrà ispirata,,,XDXD! Continua a leggere e commentare! Baci alla prossima!

-Giovi87 Ciau! Grazie del consiglio ^^, lo seguiremo (Almeno ci proveremo promesso!)! (E’ che sono molto affezionata ai puntini sospensivi…!! XDXD Però sarò felice di seguire il tuo consiglio, così si migliora! Thank’s! Nd BiMbA) Speriamo che comunque continuerai a seguire questa fan fiction. Baci ciau!

-Stelle 4ever Come dice Lilly (e come ha detto in un commento),,,Si fanno ‘ste cose?!

Per colpa vostra abbiamo aggiornato dopo secoliiiiiiiii! (Carly non di dimenticarti del nostro patto ! Nd BiMbA *con la faccia incazzusa e minacciosa XD*)

Babé, grazie del commentio *BiMbA e MaRs con gli occhi dolci*. Tanto lo sappiamo che continuerete a seguirci (ehehe). Baci alla prossima!

Ringraziamenti ai venti che hanno aggiunto la fan fiction nei preferiti:

1 - Christina Malfoy
2 - conigliettamorb
3 - dianta
4 - Diddola
5 - giuly94
6 - joker666
7 - juju210
8 - kucciolaflea
9 - Leleo 91
10 - LittleRed
11 - Luna 91
12 - mewlulu
13 - MissSunshine
14 - mustardgirl
15 - Mylia
16 - Selene_Malfoy
17 - Stelle 4ever
18 - titti6493
19 - willina
20 - Xevias

 

Ce lo lasciate un commentino?? Piccolo piccolo anche!! (Ci fareste moooooolto felici ^^)

E semplicemente un grazie a chi ha letto.

Baci alla prossima! (speriamo di poter aggiornare presto!)

(Oh Boys and Girls, non sapete quanto sto male :S! Ho la tosse, mal di gola, mal di testa, mal di pancia, mal di tutto! A MORTE LA TOSSE (soprattutto)!! Nd BiMbA) Le Colleghe for life.

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Capitolo 9
*** All'ombra delle domande... ***


SOGNISVEGLI BREVETTATI…SCADUTI!

 

 

 

CAPITOLO 9: All’ombra delle domande…

 

Autrici: I’m sorry! Sono in ritardo di parecchio,,,^^’,,,

Per tanti motivi non ho potuto aggiornare…Number 1, sono stata male (febbre ecc),,,Number 2, ho dovuto recuperare tutti i compiti,,,Number 3, ci sono state parecchie verifiche,,,Number 4, i friends sono sempre i friends no? Non potevo lasciarli soli ^^,,,Number 5, dovevo uscire con “vecchi” amici e non potevo rinunciare!,,,Number 6, cazzeggio personale,,,,Number 7, mancata ispirazione,,,,Number 8, non ero convinta del capitolo che avevo scritto,,Number 9, pc paccato che decide da solo quando funzionare e quando no,,,Number 10, in più i miei genitori mi hanno tolto la linea internet affermando che ci stavo troppo,,,che carini ,,,Number 11, vacanze di pasqua a Parigi,,,

Beh,,,ecco che l’ispirazione bussa alle porte,,,e perché non farla entrare? Dico io. XDXD

Beh,,,abbiamo lasciato i nostri “eroi” con una sorpresa in sospeso…cosa sarà? Non vi dico nulla,,,anche se vorrete uccidermi dopo aver letto il chappy,,,ih ih ih,,,,ma presto altre domande s’insinueranno nelle vostre teste,,,XD,,leggere per scoprire.

Buona lettura! (Potete perdonarmi per il ritardo??)

 

 

-Dai Draco…per favore!-. Ma il biondino scosse la testa.

-Qual è la sorpresa? Me lo dici?- insistette la riccia, dando un colpetto sulla spalla di Draco. –Uff…voglio la mia sorpresa-.

Hermione mise il muso. Sembrava un bimba di tre anni.

-Hermione Jane Granger, te la farò vedere quando sarà il momento.- disse allora Malfoy, spazientito, lanciando occhiate di fuoco alla ragazza.

I due ragazzi, erano usciti in giardino, fuori c’era un bel sole anche se faceva un freddo polare.

Stavano camminando mano nella mano in mezzo alle statue di siepi. Da circa una mezz’oretta Hermione aveva attaccato con la storia della sorpresa, ma il biondo, aveva detto misteriosamente che gliel’avrebbe fatta vedere a tempo debito, cioè non in quel momento.

-Posso provare ad indovinare?- chiese Hermione, fissando i suoi occhi dorati su quelli azzurro piombo di Draco.

-Umhpf…che scocciatura-

Rimasero in silenzio per qualche minuto, ognuno perso nei propri pensieri.

“Forse…qualcosa non va. Dopotutto stamattina non l’ho trovato nel letto, era già in giro…come al solito. Forse è capitato qualcosa e non me l’ha detto. A volte è proprio indecifrabile quel ragazzo. Più lo guardo e cerco di capire quali sono le sue preoccupazioni e più mi perdo nei pensieri più contorti. Draco è proprio un libro chiuso. Uff…ma perché non mi dice nulla? Voglio sapere, voglio capire se è il caso di consolarlo per i suoi problemi. Voglio essere presente nella sua vita. E va bene, se così non me lo dice…glielo tirerò fuori a forza” pensò la riccia, facendo un sorrisino strano.

-Ok- cominciò la Grifoncina –C’è qualcosa che non va vero?-

Lui la guardò storto. Sbuffò e tornò ai suoi pensieri.

Hermione divenne tutta rossa per la mancata attenzione da parte del ragazzo.

-Ascoltami bene, stupido ragazzo- disse con tono di superiorità, velenoso, sputando quelle parole intrise di rabbia.

Successe tutto in fretta: Draco si voltò di scatto, sbarrando la strada alla riccia, con l’unica mano che non teneva quella di Hermione, le afferrò la spalla e l’attirò a sé, facendo scivolare la mano sinistra attorno alla vita della ragazza.

Il biondo avvicinò il viso affilato a quello della Grifondoro; le loro labbra si sfiorarono sensualmente, così Draco mosse le sue, sussurrando: -Non parlarmi più così…chiaro? Quel tono non lo usi con uno come me-. La baciò, mordicchiandola.

Hermione, un attimo prima incantata dalla vicinanza delle loro bocche, si riprese. Le parole del biondo l’avevano risvegliata. Come uno schiaffo.

Hermione Granger, non era certo una sempliciotta, non era un’ochetta, non era una puttana; non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno. Tanto meno da un ragazzo che si stava sporgendo troppo in là con le parole.

Uno come me

Tsk.

Maschilista? Tendente?

Anti-babbano? Tendente?

No, lei non poteva accettare simili parole.

Era il suo momento di risposta.

-Ah davvero?- bisbigliò, incatenando i suoi occhi a quelli del ragazzo. –Ma io credo proprio che invece faremo come voglio io-.

La Grifoncina cominciò a camminare, così che Draco fu costretto a indietreggiare. Per sbaglio (ovviamente!) gli fece lo sgambetto, facendolo rovinare a terra. Ma…

Lei con lui.

Sotto.

Il peso della Serpe la schiacciava, per la seconda volta.

-I piani non sono andati come speravi, Tesoro?- le fece l’occhiolino.

-Decisamente…ah, mi soffochi-

Il biondino rotolò al suo fianco, lasciandola respirare.

Le loro mani si intrecciarono dolcemente.

Erano stesi sull’erba bagnata, uno vicino all’altra, scaldandosi col calore dei loro corpi.

-Me lo vuoi dire cosa c’è che non va?-

Il sorriso di lui sparì. Al suo posto, delle labbra piatte, illeggibili.

L’unica cosa che la bruna sapeva, era che qualcosa non andava. Ed era decisa a sapere di più.

-No-

-Va bene…se non me lo dici di tuo…te lo estorcerò con la forza e con l’astuzia-

-Ah ah…e come pensi di procedere? Tortura?-

La riccia fece una smorfia. –No…Obbligo o verità- disse soddisfatta.

Malfoy si alzò carponi, mollando la mano di lei, guardandola con aria stupita, come per dire: “Questo lo chiami astuzia?”. –Dimmi Hermione…ti aspetti che io partecipi ad un gioco così…demenziale? Che di sicuro va di moda in quinta elementare?-.

-Ehm si…l’idea era quella. Non puoi ritirarti, non saresti un uomo-.

-Ah- fece pacato. Pensò un secondo ai vantaggi che poteva trarre in suo favore con quel giochino. –Anche io posso fare le domande?-.

-Certo-

Draco, che vedeva già stampate nella sua mente domande imbarazzanti, acconsentì.

Si alzarono.

-Lo sai, Dolcezza della mia vita, che ti farò umiliare e non mi tirerò indietro dalla “sfida”, vero?- sorrise sarcastico.

Ma Hermione non mollava, non voleva darla vinta a Draco nemmeno con le battutine ironiche.

-Ti farò sputare sangue finché non mi dirai cos’è la mia  sorpresa-

I due si guardarono per un minuto, gli occhi ridotti a due fessure, che mandavano lampi d’intesa e allo stesso tempo di contraddizione…Grifondoro e Serpeverde.

-Sembri una bimba capricciosa- poi, con una vocetta stridula, imitò il tono di una bambina di circa 5 anni: -Mammaaaaaa…VOGLIO LA MIA SORPRESA, VOGLIO LA MIA SORPRESA! UEEUEEE…Mammaaaa!-.

Hermione divenne tutta rossa, ma seppe come girare la frittata. –Oh parli tanto Dracuccio…sei proprio una “bella” bambina!-

Stavano tornando al castello; braccia conserte, passo di marcia, broncio stampato in faccia…nessuno più di quei due prendeva seriamente giochi da bambini come “Obbligo o verità”.

-Hermione?-

-Mmm?- fece assorta la ragazza.

-Solo una cosa: niente penitenze con la tortura-

Hermione scoppiò a ridere. –Mpf…ahah…non mi avrai presa sul serio quanto ti ho detto “Ti farò sputare sangue”…ahah…Draco sei un bambino!-

 

***

 

-Questa è a nostra disposizione- sottolineò bene la parola “questa”, indicando la bellissima stanza in cui si trovavano.

Le pareti erano interamente coperte da imponenti scaffali di legno, in cui “riposavano” vecchi libri, ampolle polverose, provette per pozioni colmi di liquidi sospetti, oggetti d’argento, oro e ferro, pergamene consunte e arrotolate…e poi, polverosa, sotto una teca di vetro, che occupava tutto uno scaffale…una bacchetta magica. Simbolica.

Ovviamente, l’attenzione della Grifoncina fu catturata da quell’oggetto.

Hermione si avvicinò ad essa, la mano tesa, desiderosa di toccare quel vetro freddo, che richiudeva un oggetto così importante.

Era vicinissima…ma poi abbassò il braccio, facendolo ricadere lungo il corpo.

Non le sembrava giusto. Come osava toccare, così, senza nessun permesso, un oggetto personale come quello?

Si limitò invece a chiedere: -Di chi è questa bacchetta? È tua?-

-No. È del Signore Oscuro-

La riccia trasalì. Di Voldemort? In quel posto? Cosa ci faceva lì? Perché?

Si voltò verso Draco frastornata da tutte quelle domande. Sbattendo le palpebre per cercare di riordinare le idee.

-Perché è qui?- disse soltanto, gli occhi sgranati in attesa di risposte.

-Perché lui non ne ha bisogno- fece misticamente.

-Cosa vuol dire? È morto? Non mi pare…- disse, riferendosi alla realtà (*).

-No…ma è come se lo fosse. Non lo troverai nemmeno se percorri in lungo e in largo questo mondo-

“Questo mondo? Quindi Draco sa…possibile che sia solo un sogno? I sogni non hanno propria coscienza…i sogni in fondo sono frutto della mia coscienza. Cambia davvero tutto se sono sogni artificiali o no?” solo in quel momento la riccia, si rese conto che nessuna “persona” di quel sogno seguiva la sua volontà, agivano tutti per conto proprio…soprattutto Draco, che la stupiva sempre…Possibile che la causa fosse solo il “sogni svegli brevettati” scaduto?

-Questo mondo?- fece eco la ragazza.

Lui annuì. Lo sguardo attento ad ogni minimo dettaglio del comportamento della Grifondoro.

Lei alzò la testa. Cercava conforto, sostegno, spiegazione.

-Puoi spiegarmi? Dove sono? Cos’è questo posto? Tu sei un sogno o no? Perché Voldemort qui non c’è?- domandò confusa la ragazza.

Lui non le rispose subito. Camminò lentamente allo scaffale della bacchetta magica. Poi, con gesti misurati, sollevò la teca di vetro e prese in mano il bastoncino di legno.

-Scoprirai tutto pian piano…- quelle risposte non soddisfecero la sete di sapere di Hermione.

-Bella risposta-

Draco si rigirò la bacchetta fra le mani, pensoso, cercando una soluzione a quel dilemma. Dire di più? Mettere in atto domande personali?

“Sapessi cara la mia Grifondoro…già…prima o poi te lo dirò. Ma è arrivato già adesso il momento delle risposte? Vuoi sapere tutto? Ti arrabbierai?” sospirò.

“Piano A: sviare il discorso Domande e Risposte. Piano B: mettere in luce solo piccole verità, lentamente, senza fretta. Fino alla fine.”

Vai col Piano A!

-Ma ora, vuoi ancora giocare?-

-Cos…Obbligo o verità? No, voglio capire. Ora tu, mi rispondi!- disse Hermione indignata.

-Non sei più incuriosita dalla sorpresa?- chiese quasi deluso Draco. Gli bocciava così in fretta il Piano A? Non poteva mica cedere così.

I due ragazzi camminavano in tondo uno vicino all’altra, formando cerchi invisibili intorno all’altro. Sembravano squali in forma umana.

-Ci sono questioni che mi premono di più della mia sorpresa in questo momento-

Draco si fermò. Posò le sue mani sulle spalle della ragazza.

-Non preferiresti andare in camera da letto?- giocava sporco e lo sapeva, ma voleva solo rimandare i problemi.

L’oro sembrò infuocarsi. Le iridi della ragazza erano ardenti, ma non di passione, bensì di rabbia.

“Cerca di distrarmi. Ma una Granger non cede così”.

Fece una risata. –In camera da letto? Qui non va bene? Non farmi ridere. Voglio che tu mi risponda-.

“Ok…piano A fallito. Non sono capace…maledetto che non sono altro. Perché non riesco a vincere come invece faccio sempre? Questa ragazza mi sopraffa. Eh vabé….vai col Piano B”. Il biondino si morse un labbro e inveì mentalmente.

-Va bene…risponderò alle tue domande al momento giusto. Ma ora tu devi farmi un piacere…se no niente risposte-.

Lei annuì. –Cioè?-

-Raccontami tutta la tua storia- sussurrò, facendo sedere la ragazza sull’unica sedia al centro della stanza.

Alla fine Draco aveva deciso quale strada intraprendere: avrebbe soddisfatto tutta la propria sete di risposte e poi avrebbe accontentato pian piano la Gryffindor.

-V-vuoi sapere…la mia storia?- boccheggiò lei.

“Chi sei Draco? Cosa sei? Sogno o realtà? Ma no…realtà com’è possibile? Appunto. Non è una seria opzione” pensò la riccia.

-E’ iniziato una mattina…non mi trovavo ancora in questo strano posto- gli occhi di Draco brillarono –Stavo cercando una cosa, quando ho trovato una confezione di “sogni svegli brevettati”. È una pozione che ti fa sognare ad occhi aperti per una mezz’oretta. Soltanto che era scaduta…perciò tutto è andato storto. Mi sono ritrovata in questo strano mondo. I miei migliori amici, Harry, Ron, Ginny mi volevano uccidere. Erano contro di me. E io non capivo il perché. Fred e George…-

Così raccontò tutta la storia, fino a quel momento.

Draco ogni tanto dava segni di vivo interesse. Cos’aveva in testa?

-…Ed ora sono qui. Ma perché Draco, cosa volevi sapere da me?-

Lui ignorò la domanda e, poi con un tono quasi eccitato: -Quindi tu sei della realtà…non sei di qui! Non credevo…-.

-Che stai dicendo…io non capisco. Non ti seguo. Mi puoi spiegare? Ricordati che mi devi delle risposte!-.

-Si si. Mica mi dimentico!- disse precipitoso. –Beh. Credo sia ora di Pranzo. Non vorremmo tardare o Bellatrix ci verrà a cercare-.

Delusa, la ragazza acconsentì. L’unica cosa che la spingeva a mettere un piede davanti all’altro per uscire da quella stanza era sapere che prima o poi (sperando più un prima che un poi) lui le avrebbe detto di più.

Stavano per uscire dalla stanza. Draco aveva afferrato la maniglia, stava per abbassarla, ma...fece scivolare le dita sul metallo freddo, bloccandosi.

La riccia lo guardò.

Lui contraccambiò lo sguardo.

-Risponderò ad una tua domanda: Perché Voldemort non importuna questo mondo. Bene. La risposta è…- silenzio.

“Draco lo fa apposta…mi vuole lasciare sulle spine quel bastardo!”.

Silenzio e ancora silenzio.

-…In questo posto, mondo dei sogni, sognisvegli brevettati…chiamalo come vuoi…In un posto come questo, pieno di sogni, desideri, speranza…Lui non vive. È come morto. Non può vincere contro la speranza e i sogni. Non apparirà mai qui. La sua anima non sogna neanche artificialmente-.

-Vuoi dire che, sempre e comunque, artificiale o no…Voldemort non sogna?-.

-No, mai- fu la sua risposta. –Su…andiamo a mangiare-.

 

 

 

Autrici: Ehylà!!! Finalmente abbiamo aggiornato…perdonateci ancora e ancora….please! Siamo giovani per morire ^^’

Vi soddisfa il capitolo? Speriamo di si…beh…la sorpresa non c’è ancora stata…ihih…perfide…ma questo chap è ricchissimo di nuove e tante domande. (Appunto! Devi risponderci ragazza! Nd Tutti)

Note di: (IMPORTANTE DA LEGGERE): Note di: (* Volevamo dire che anche se nella realtà Voldemort è ancora vivo, in questa fic non stiamo tenendo in considerazione l’idea di farlo apparire e “molestare” tutti con la sua presenza…La fic è incentrata su Draco e Herm. Lettori avvisati mezzi salvati…XDXDXD)

Siamo felici di comunicarvi che dopo lunghe riflessioni siamo giunte ad una conclusione: abbiamo bene in mente quasi tutta la storia fino alla fine.

Diciamo che la fic ha preso tutta la forma che doveva prendere (nella nostra testa e sulla carta XD).

Ringraziamo tutte le persone che hanno inserito la fic fra i preferiti.

UN grazie particolare a tutti quelli che commentano (Siete fantastici!):

Christina Malfoy: Grazie mille per il commento ^^. Siamo felici che ti sia piaciuto il chap. Ih. Vero vero…sweeny todd è troppo bello…a parte qualche scenetta…Hai ragione, Johnny Depp sarebbe stato fantastico per la parte di Sirius…I LOVE JD!! Cmq, Draco è un vero cretino…Ma cosa starà progettando? E soprattutto “che cos’è”? ih ih…ti piace il chappy? Bacini bella, alla prossima!

Conigliettamorb: Grazie del commentino ^^. Ti è piaciuto anche questo capitolo? Speriamo di si. Continua a leggere e commentare! Baci alla prossima!

Pallinaepollo: Siamo contente che hai cominciato a leggere questa fic! E grazie del commento e dei complimenti! Beh…chi non lo vorrebbe fare un sogno così con Dracuzzo? Eh? XDXD. Continua a seguire! Baci alla prossima!

Kucciolaflea: grazie del commento bella! Scusaci per il ritardo cosmico! Ih…già…Herm è una vera…scemina. XD. Quante domande in questo chappy…incuriosita? Un pochettino?? XD. Speriamo ti sia piaciuto anche questo chap…e speriamo non ci ucciderai per i dubbi che ti abbiamo fatto venire…(Grazie del contatto comunque. Nd BiMbA). Speriamo di aggiornare presto... Continua a leggere e commentare! Bacini xoxo, alla prox!!

Stelle4ever: Carly tu seriamente non sei a posto…da quando non ti inseriamo nei ringraziamenti..-.- dimmi te! Beh…non puoi lamentarti cara Beta…io te lo dico il seguito della fic e il tuo ringraziamento e riempirmi di pizzicotti? Grazie del commento. Baci baci Betuzzola…

Goldbuble: si…Bellatrix rompe le pelotas…-.-…e dire che ci mancava pochissimo…e…maledizione! Beh, harry sadico solo nei sognisvegli scaduti! Ti piace il chap? Speriamo di si! Bacini alla prossima!

MissSunshine: grazie del commento! ^^ Siamo felici ti sia piaciuto il chappy! E questo è di tuo gradimento? XD Quante domande però…sei in attesa delle risposte? Siamo molto cattive…XD…rimane solo da aspettare l’aggiornamento! Muahuahauh! Comunque…Continua a leggere e commentare eh! Bacini alla prossima!

Sakusan: grazie mille! Scusaci per il ritardo ^^’. Ci ha fatto ridere il tuo commento…ahah…Harry assatanato con gli occhi rossi? Ahahah! Che visione! Ti piace questo capitolo? Commenta! Baci alla prossima!

Luna91: mille grazie per il commento! Siamo felici ti sia piaciuta la storia! ^^ Si Bellatrix in sta fic è poco poco odiosa (poco poco eh)! Chissà quei due quando raggiungeranno qualcosa…ih ih…leggere per scoprire…perciò…speriamo continuerai a leggere e commentare! Bacini alla prossima!

BabyDany94: grazie del commento e dei complimenti! Ci spiace per il ritardo…eheh…ti è piaciuto questo capitolo? Continua a seguirci e a commentare! Baci alla prossima!

Scribak: tu scherzi ma noi siamo felici che continuerai a commentarci e soprattutto a seguire!!! Si Bellatrix è da schiantare…ih ih…piaciuto questo chap? Speriamo di si. Ci perdoni per il ritardo??? XDXD…Grazie per il commento ^^! Continua a seguire e recensire!! Bacini alla prossima!

Finiti i ringraziamenti…dimenticato qualcuno??? Speriamo di no…

Speriamo davvero di postare al più presto possibile…davvero davvero…

E soprattutto di saziare presto la vostra sete di risposte…XD.

………………………Ps….è troppo chiedere un commentino dagli altri che leggono, ma soprattutto…da quelli che hanno la fic fra i preferiit??? Chi sono i cattivi!! Uff…in fondo…noi scriviamo per voi…e voi non ci commentate? Please! (Le dritte ogni tanto ci servono!)

Baci alla prossima! Le Colleghe for life.

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Capitolo 10
*** Visita di notte ***


 SOGNISVEGLI BREVETTATI…SCADUTI!

 

 

CAPITOLO 10: Visita di notte

 

Autrici: Uff,,,,ragazzi e ragazze!! ,,,,Ci hanno aggiunto dei preferiti,,,e molti altri l’hanno tolta! Ma perché? Non potreste almeno commentare e dirci cos’è che non va? Così almeno possiamo migliorare. E poi il mondo non è fatto solo di alti, ci sono alti e BASSI. Quindi può capitare di sbagliare in qualcosa, però se non ce lo fate notare…noi come facciamo a migliorarci??

Comunque,, siamo già al capitolo 10. Nel capitolo precedente Hermione si è posta molte domande,,a cui Draco risponderà pian piano…ma le complicazioni sono davvero tutte lì? Nahh!! xD

Scusateci se aggiorniamo così tardi,,ma come scritto sul nostro spazio ci siamo prese una “pausa” e aggiorniamo quando riusciamo ^^’.

Beh…speriamo che almeno questo chappy vi piacca e che ci lascerete il vostro parere.

Questo capitolo sarà un po’ diverso dagli altri! Sarà suddiviso in molte parti più o meno brevi. E poi…bu leggete! XD

Buona lettura.

 

Era tardi, molto tardi.

La luna brillava luminosa, in contrasto con il cielo nero senza stelle. Era piena.

Un ragazzo alla finestra guardava quella luna particolarmente bella, le mani dietro la schiena, lo sguardo assorto e perso nei corpi celesti.

Un altro ragazzo sedeva ad una scrivania di ciliegio e scriveva qualcosa.

C’era molto silenzio nella stanza.

-Ho deciso Harry- disse il ragazzo alla scrivania.

Harry Potter si girò, fronteggiando il suo amico.

-Dichiareremo guerra alla Corona Nera. Quella sgualdrina tornerà da noi, ce la prenderemo con le buone o con le cattive…è indifferente. L’importante è che diventi al più presto mia moglie.- ghignò il rosso.

 -Ma Ron, non preferiresti sposare la bella Brown? Lei si che ti sarebbe fedele. In più ricambierebbe il tuo sentimento. Non capisco! Perché sposare una ragazza, molto bella, te lo concedo, che però ti tradisce?-

-Non mi tradirà più. Mi ha spezzato il cuore e ora voglio vendicarmi: la sposerò. Io ricaverò tutti i benefici possibili da questo matrimonio. Avrò lei- scandì le ultime due parole.

Il moro sospirò. –E lei? Cos’avrà lei?-.

-Niente. Dolore. Soffrirà per il suo biondino dalla pelle d’avorio. Ma starà per sempre con me-

I due ragazzi si abbandonarono ad una risata crudele.

L’avrebbero fatto: avrebbero ricondotto Hermione Granger nel loro regno; Ronald Weasley l’avrebbe sposata, godendo del suo corpo, mentre lei…rimaneva vuota, per sempre intrappolata dal vincolo del matrimonio.

***

 

Lei giaceva lì, su un lettino bianco avvolto dall’oscurità.

Respirava lentamente. Il suo viso candido non tradiva nessuna emozione; sembrava una normale ragazza addormentata.

-Addormentata da parecchi giorni però- sussurrò un ragazzo lì accanto, seduto per terra, sul pavimento di pietra freddo, a fissarla.

Il suo piano aveva funzionato. Tutto o quasi andava secondo i piani.

Si alzò in piedi, camminando fino a raggiungere la ragazza.

Chinatosi sulla bella, poté sentire il suo respiro freddo.

Lei meritava davvero quello? Stare addormentata per così tanto tempo…solo perché così aveva deciso uno stupido egoista?

-Di sicuro tu non meriti questo- sussurrò, sedendosi accanto alla riccia. –Ma non importa-.

Le prese la mano, era calda, bollente…La portò alle sue labbra.

Inspirò l’odore inebriante di quella mano candida e bellissima. Profumava di fiori, di buono.

Il ragazzo avrebbe desiderato rimanere in quella stanza per tutta la vita. avrebbe voluto fermare il tempo e rimanere per sempre in quella posizione, con la mano di lei premuta sulle sue labbra. Lei accanto a lui.

-C’è qualcuno?- tuonò la voce di Madama Chips.

Il ragazzo stappò una boccetta di cristallo. Senza aspettare un altro istante, ingoiò il contenuto della bottiglietta.

Madama Chips illuminò la stanza con la bacchetta. Aveva sentito dei rumori strani.

-C’è qualcuno?- ripeté, avvicinandosi all’unico letto occupato.

Il suo sguardo cadde sulla Grifondoro addormentata.

Tutto tranquillo.

Abbassò la bacchetta. Lì non c’era nessuno.

***

Molte ore più tardi, nella Torre Grifondoro, tre ragazzi stavano seduti su comode poltrone rosse, a parlare di alcuni particolari avvenimenti.

-Devo dirvi una cosa- annunciò un ragazzo coi capelli scuri e occhi sorprendentemente verdi.

Gli altri due, un ragazzo e una ragazzina dai capelli rossi, si girarono a fissarlo, esitanti e incuriositi allo stesso tempo. La faccia dell’amico non prometteva nulla di buono.

-Sentite, io…- respirò a fondo, doveva confidare ai due quello che era successo quella notte.

-Harry calmati. Cosa c’è? Hai una faccia!- lo interruppe Ginny.

-Io questa notte…- incominciò il ragazzo.

La rossa lo bloccò di nuovo. Guardò il suo orologio da polso. –Oh…Harry! Stanno per cominciare le lezioni! Faremo tardi se non ci muoviamo…parliamo stasera ok? Ciao-.

Salutò il fratello con un cenno e diede un bacio sulla guancia al bimbo sopravvissuto, facendolo arrossire.

-Mia sorella ha ragione. Ne parliamo stasera- aggiunse Ron, alzandosi dalla poltrona e tirando l’amico per un braccio.

Il moro sospirò: era molto importante ciò che aveva da dire!

***

Hermione Granger era sdraiata su quel lettino bianco da diversi giorni. I suoi amici la venivano a trovare spesso.

-Hermione…quando ti risveglierai?- disse imbronciato Ron, sistemando un mazzo di fiori in un vaso accanto al comodino.

Era andato da solo a trovarla quel giorno.

Si sedette su una sedia di legno vicino alla branda.

-Certo che la vieni a trovare spesso, eh Weasley?- la fredda voce di Draco Malfoy lo raggiunse, infastidendolo parecchio.

-Che vuoi!?- strinse i pugni.

Il biondino si avvicinò di qualche metro, fermandosi davanti al letto. –Nulla-.

-Allora vattene- bofonchiò il rosso, imbronciato e nervoso.

-Che scortesia. Dopotutto le visite le possono fare tutti no? Quindi non rompermi i coglioni.- ghignò.

Calò un silenzio imbarazzante.

Le lunghe dita bianchissime di Draco afferrarono una ciocca color del cioccolato fondente.

Ron si alzò in piedi. –Cosa stai facendo?! Lasciala stare! Via! Fuori!- urlò, sputando, paonazzo in volto.

Malfoy strinse i capelli della Grifondoro nella sua mano. Poi allentò la presa e lasciò ricadere il boccolo bruno sul cuscino di lino.

Stava per lasciare l’infermeria, l’aria assorta e le mani in tasca, quando si girò a guardare Ronald Weasley.

-Si Weasley…forse hai ragione tu. Devo lasciarla stare. Ma sappi questo: lei non è tua- detto ciò, lasciò la stanza.

***

-Ron…eccoti…ti ho cercato dappertutto- ansimò Harry Potter.

-Scusami Harry, non ho voglia di parlare- rispose il rosso, ancora scosso dall’incontro con Malfoy quel pomeriggio.

-E’ importante! Senti…Io ieri notte sono andato in infermeria…-

-Non importa Harry. A domani, vado a dormire-

Il bambino sopravvissuto rimase solo e avvilito nella Sala Comune. Perché il suo migliore amico si comportava così? Doveva dirgli delle cose.

***

-Attaccheremo il Regno Nero domani-

 

Autrici: Weiii!! Finito di leggere? Che ve ne pare? Ci sono dei colpi di scena…

Il diabolico piano di Harry e Ron dei Sognisvegli…rapire Herm…attaccare il Regno Nero. (Non pensiamo che scriveremo ciò nel prossimo capitolo…).

E poi, Draco e la sua visita in infermeria assieme a Ron…mah…xDxD…noi sappiamo tutto quanto,,gne gne gne ! xDxD,,siamo delle vere stronze! (tu lo sei! Nd MaRs).

Ed Harry? Che vuole dire il bimbetto caro? xD

Continuate a leggere…a scoprire…e a commentare…xplease!

Comunque…non riusciamo a ringraziarvi perché siamo di fretta…ma grazie lo stesso a:

mary0094

MissSunshine

kassandra_Black

kucciolaflea

BAbyDany94

Stelle 4ever

Luna 91

sakusan

Ma le altre…? Ueee,,non ci commentano più? Ci sono molte che prima commentavano…e adesso? Ue ueueueu! Noi tristi! Ç_ç

Sad sad sad,,,non potete farci stare così male,,xDxD!

Uffi. Uffi! >.

Un commentino

Grassiee..:):)

Bacioni, le Colleghe for life. Alla prossima! ;)

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Capitolo 11
*** Non voglio svegliarmi ***


SOGNISVEGLI BREVETTATI…SCADUTI!

 

 

 

CAPITOLO 11: Non voglio svegliarmi

 

Autrici: Lo sappiamo,,,ci vorrete uccidere,,,non avete nessun torto. Siamo in un ritardo pazzesco,,,non aggiorniamo da mesi!

Ma finalmente eccovi l’11esimo capitolo, che vi piaccia o no.

Siamo felici che nessuno ha tolto la fic dai preferiti ^_^ e che abbiamo ricevuto commenti ^-^

Speriamo che questo capitolo vi piaccia e che ci scriviate il vostro parere…

Buona lettura

 

 

Era da un’ora che era chiusa nella doccia. Le piaceva sentire l’acqua calda sulla sua pelle ammorbidita dai bagnoschiumi e dalle creme da bagno.

Premeva le dita sulle braccia e le strofinava su tutto il corpo.

Si massaggiò più volte i capelli scuri, lavandoli e risciacquandoli per bene.

Qualche minuto di relax sotto l’acqua e poi uscì, sgocciolando dappertutto.

Lo specchio rifletteva una bella ragazza.

Hermione constatò che il suo fisico era invidiabile: le gambe magre, i fianchi né troppo larghi né troppo stretti, la vita fine e il seno prosperoso.

Molte ragazze l’avrebbero dovuta invidiare.

Eppure, pensandoci bene, non si era mai presa molta cura di sé…indossava sempre gli stessi vestiti larghi, che le cadevano in modo orrendo; non aveva mai provato ad addolcire il suo viso con un po’ di trucco leggero sulle labbra e sugli occhi…aveva sempre lasciato i suoi capelli gonfi e crespi. Ecco perché nessuna al mondo era gelosa di lei.

Ma negli ultimi giorni, da quando era arrivata nel Regno Nero, aveva cominciato a indossare abiti che le fasciavano il corpo perfettamente. E aveva provato a truccarsi, vedendo che lì a palazzo i cosmetici di bellezza c’erano…anche nel bagno di Draco. “Chissà come li usa lui!” scherzava fra sé la riccia.

Dopo vari tentativi era riuscita ad ottenere un trucco leggero e soddisfacente.

Si lavò i denti e spazzolò i capelli bagnati, sciogliendo con cura i nodi.

Indossò un completino intimo rosa, poggiato sul davanzale.

Si guardò ancora un po’ allo specchio.

Finalmente si accettava, si piaceva in tutti i sensi (senza essere narcisista).

Amava il suo fisico e la sua mente. Era una ragazza bella ma soprattutto intelligente, e questo era un punto a suo favore.

CRACK!

-Hermione…- ridacchiarono i gemelli. –Bella tenuta, complimenti-

-Fred! George!- li salutò, mettendosi una mano davanti al reggiseno, istintivamente, per poi coprirsi con l’asciugamano.

Assunse un cipiglio severo, di rimprovero.

-Ehm…scusaci- dissero.

-Comunque- riprese George –Abbiamo un enorme novità-.

Ma la riccia non parlava, anzi, distolse lo sguardo e lo puntò su una mattonella del pavimento. Era in ascolto.

-Nella realtà ti abbiamo fatto bere una pozione antidoto-

-Cosa?- fece Hermione spaesata.

Una grande fitta al cuore l’attanagliò. Le venivano le lacrime.

-…Ti sveglierai fra due giorni. Capito? Due giorni.- sorrise Fred, convinto che la notizia entusiasmasse la ragazza.

-Che c’è Herm? Non sei contenta?- disse allora George, vedendo che lei non reagiva.

-La verità- sussurrò -io non voglio tornare alla realtà-.

-Hermione?-

-Credo di essermi innamorata…ma non ditelo ad Harry e Ron-

I due gemelli si guardarono.

“Povera Herm” pensarono.

-(Harry e Ron non sanno nemmeno cosa stai sognando, non gliel’abbiamo detto). Ormai non si può più far niente. Ma Hermione, le cose sono belle perché sono reali e non sogni. I “Sogni svegli brevettati” sono stati creati per aumentare il nostro business.- Fred accarezzò i capelli della bruna, come fosse stato suo fratello –Ma non sostituiranno mai la realtà. Ci spiace-.

La ragazza annuì. –Avete ragione-.

-Ci vedremo fra qualche giorno. Ciao, concludi bene il tuo sogno.- e sparirono.

“Io non voglio svegliarmi” strizzò gli occhi, le lacrime scendevano come gocce d’acqua. “Non voglio svegliarmi…ti prego…io non voglio”.

-Non voglio. Ti prego- mugugnò a bassa voce.

La porta si aprì lentamente. Lui entrò a passo lento.

Le cinse i fianchi con dolcezza e le baciò il collo. –Cosa c’è?-.

Hermione si voltò verso di lui, stringendolo forte. –Draco ti prego, non voglio svegliarmi-.

Il biondo le accarezzava la schiena.

-Hermione io non ci posso fare niente. Ma io ti amo, non conta più di ogni altra cosa?- le domandò, calmo.

-Dicono che tu sei solo un sogno, ma a me sembri molto più di questo. Io provo un sentimento per te…e mi chiedevo se potessi mai provare un sentimento così profondo per una persona che non esiste.-

Malfoy rimase interdetto per qualche secondo dalle sue parole.

-Forse è arrivato il momento di spiegarti tutto- si rassegnò.

-NO! Non dirmi che sei solo un sogno…non ti voglio sentire…-

-Hermione io…-

-Stai zitto! Non parlare…non ti voglio sentire-

-Ma è importante che tu lo sappia! Hermione!-

-Silenzio!- urlava la riccia, mettendo le proprie mani sulle orecchie. Sembrava isterica.

Si liberò dalla presa e scappò via.

 

***

 

-Ma funzionerà?- chiese insicura Ginny.

-Certo- assicurò Fred.

-Speriamo in bene- aggiunse Ron.

-La vostra amica si sveglierà fra due giorni circa-

Tutti posarono lo sguardo sulla bella addormentata.

-Siamo andate a parlarle. Sta bene sembra- mentì George.

-Hermione…sei bellissima mentre dormi, ma credo di preferirti da sveglia. Ti voglio bene- sussurrò Harry, baciandola su una guancia.

Alla fine non era riuscito a dire ai suoi amici ciò che era successo la notte in cui era andato a trovarla in infermeria. Ma avrebbe chiarito tutta la storia quando la sua migliore amica si sarebbe svegliata.

 

***

 

Hermione si era rifugiata nel giardino del palazzo. Era rannicchiata sull’erba.

Un grande gufo le volò accanto, reggeva un messaggio.

Slegò il bigliettino e lesse.

 

Hermione…non voglio che tu ti allontani da me. Per favore, torna qua. Voglio starti vicino. E se lo vorrai, risponderò a due delle tue domande…te le ricordi? Dai su…raggiungimi in stanza.

Bacio. D.M.

 

Inspirò profondamente e prese la strada per la stanza di Draco.

 

-Draco…- chiamò. Quasi si vergognava dopo la scenata che aveva fatto prima.

-Ehy bella-. Lui era sdraiato sul letto. L’aspettava.

Lei lo osservò, era vestito in un modo da togliere il respiro.

I pantaloni attillati neri e niente camicia.

Salì sul materasso. Si accovacciò fra le braccia di Draco, che automaticamente la strinse.

Le mani di lui cominciarono ad insinuarsi sotto il vestito che lei aveva indossato prima di uscire.

Le sfioravano il seno.

Draco le slacciò l’abito, togliendoglielo. Hermione intrecciò le dita fra i capelli biondi e lisci del compagno.

In un attimo anche il reggiseno cadde per terra.

Il biondo le baciò il collo e scese giù, leccando e succhiando, scese ancora giù…posò la bocca sull’ombelico della Grifondoro.

Le accarezzò i fianchi e poi sfilò il suo ultimo indumento, scoprendo quel frutto proibito che desiderava ardentemente da molto tempo.

-E ora nessuno ci interromperà- disse.

-Aspetta Draco. Prima di farlo…vorrei delle risposte. Pensandoci bene ho capito con certezza dove mi trovo. È un sogno artificiale- ammise a malincuore –Anche se strano…-

-Ti risponderò ad una sola domanda- precisò.

“Aveva detto due”.

-Ok. Vorrei sapere se…tutto ciò che mi hai detto era vero. Voglio sapere se mi hai detto sempre la verità-

-Uhm…te la sei scelta bene la tua domanda- pensò il ragazzo –Ok. Ora ti rispondo-.

Avvicinò un po’ più a sé la Grifoncina.

-All’inizio…ma proprio all’inizio inizio, quello che provavo per te non era la verità. Era solo frutto della mia fantasia perversa. Era un gioco. Ma poi, standoti accanto, ho capito che tu mi piaci veramente e tutto ciò che ho detto è vero. Anche se devo dire che una volta soltanto ti ho detto una cosa per farti confondere…ma il resto è tutto vero- confessò, rimanendo comunque enigmatico.

-Sai una cosa? Questa risposta mi confonde ancora di più. Ma non importa…Voglio farlo-.

Tutte le parole dette prima scomparvero, c’erano solo loro due. Solo le loro emozioni.

Hermione gemette quando lui infilò un dito in lei.

-Draco credo di amarti… Ti amo- gli disse, baciandolo.

Un suono sordo li interruppe, il castello tremò.

Potevano sentire chiaramente grida di terrore provenire dai piani di sotto.

-Cosa succede?!-

-Sono arrivati…ti vogliono riprendere Hermione-.

 

Autrici: Eccoci alla fine dell’11esimo capitolo!

E che cavolo…nemmeno qui Draco e Herm riescono a dare sfogo alla passione. :P

Comunque, promettiamo, che aggiorneremo prestissimo,,,anche perché è ritornata l’ispirazione! XP

Speriamo vi sia piaciuto,,,un commentino ce lo lasciate? Potete perdonarci?

Comunque, ecco i ringraziamenti:

 

Superfrency95: Grazie mille della recensione! ^_^ speriamo che nonostante il ritardo pazzesco continuerai a seguirci e a commentare,,L,,,Questo capito ti piace? Al prossimo capitolo J bacioni

Stelle 4ever: Ehm,,,Carly,,,sono sorpresa che non mi hai ammazzato in tutto sto tempo che non ho postato xD,,,ma eccoti qua l’11esimo,,,che ti piaccia o no >.<,,,no skerzo! Spero ti piaccia >.

Conigliettamorb: ciau bella! Grazie del commento! Speriamo che continuerai a seguirci,,L,,scusaci per il ritardo!!! >.<,,,promettiamo di aggiornare presto! Baci ciau

Cressida26: siamo felici ti piaccia la ff! ^-^ e speriamo che continuerai a seguirci e commentare ^_<. Bacioni

Javelinjavelin: scusaci tantoo!! Se non abbiamo aggiornato velocemente,,,ma non avevamo molte idee,,ma ora l’ispirazione è tornata e promettiamo di aggiornare presto,,prestissimo! Speriamo che rileggerai la fic per rinfrescarti la memoria e che continuerai a seguire! Grazie comunque del commento J,, Baci alla prossima!

BabyDany94: nono,,scusa noi per il ritardo T_T,,,ci sentiamo molto in colpa!! Comunque, contente che ti sia piaciuto lo scorso chappy e scrivici se ti è piaciuto anche questo,,ci teniamo molto! >.

Christina Malfoy: Ciau! Scusaci un sacco per l’aggiornamento,,(in ritardassimo!),,,ma ora ci sono tornate le idee e spero che ci capirai! Questo capitolo ti è piaciuto? Facci sapere e continua a seguirci! Thank’s!! Bacioni alla prox!

Mary0094: ciau! Eh si,,perché nessuno ascolta harry ??!! ihih xD,,,ti è piaciuto questo capitolo? Sei tanto incazzata con noi x l’aggiornamento,,,meeeesi dopo?? T_T perdonaci!! Continua a seguirci,,,ci farebbe molto piacere ^_^ Bacioni

Sakusan: Ehy sakusan! Perdonaci,,,anche tu….>.<,,,non finiremo più di dirlo! Continua a seguirci! Baci

Kucciolaflea: Ciau nicletta! Intanto ci scusiamo per il ritardo,,L,,,e poi, siamo contente che il capitolo ti sia piaciuto e che sei riuscita a trovarci un po’ di tempo ^-^.

Appena riusciamo andremo a leggere la tua long,,,promesso promesso promesso! Tu continua a seguirci! Bacioni tvb

 

non ci abbandonate maii! :):D

 

Grazie a chi ha solo letto,,,però preferiremmo che voi lasciate anche dei commenti XP LL

>.<

Alla prossima.

Baci.

Le Colleghe for life.

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Capitolo 12
*** Nasconditi ***


SOGNISVEGLI BREVETTATI…SCADUTI!

 

 

CAPITOLO 12: Nasconditi

 

 

Autrici: Ciauu!

Come sempre ci scusiamo ^-^’. Ma abbiamo avuto molto da fare con la scuola e alla fine l’aggiornamento…è stato rimandato ogni volta.

Comunque, eccovi il 12esimo capitolo. Sperando vi piaccia (ci facciamo perdonare con questo! :P) e sperando in tanti commenti ^-^

Buona lettura

 

 

 

I due ragazzi si vestirono in fretta e furia.

Draco finì di allacciarsi la cintura e impugnò una spada. Hermione lo fissava sconvolta, non dall’arma, ma da ciò che l’attendeva di lì a poco.

Volevano prendere lei. Lo sapeva. Lui gliel’aveva appena confermato.

Le restava poco tempo da “vivere” in quel sogno strano e per nulla al mondo avrebbe voluto stare lontana da Draco in quegli ultimi giorni fatidici.

Si guardarono per qualche secondo. Lui si avvicinò a lei e la prese per mano, senza dire una parola.

Uscirono dalla stanza. Il corridoio sembrava deserto: non erano ancora arrivati in quel piano.

-Dobbiamo muoverci. Presto attaccheranno anche qui…L’intero palazzo sarà sotto assedio. Devo portarti al sicuro in fretta e poi preparare i miei uomini ad uno scontro. Anche se, vista la situazione, sarà dura- le disse, trascinandola verso il muro di pietra.

Tirò fuori dalla tasca una chiave argentata, la infilò in una serratura nascosta: un passaggio segreto.

Aprì la porticina. Davanti a loro si stagliava un cunicolo buio che si apriva in molte direzioni.

-Benvenuta nelle parti nascoste del castello- disse ironico.

Chiuse dietro di sé la porta.

La Grifoncina lo seguiva più o meno spaventata, tenendo la testa bassa senza dire una parola. Draco faceva strada, girando a destra, poi a sinistra, di nuovo a destra…andando su, facendo rotonde…Conosceva quel posto come le proprie tasche insomma.

Ad un certo punto, qualcuno tagliò loro la strada. Fermandosi lì di fronte.

Per il buio, Hermione non riusciva a capire chi fosse, ma il fatto che si fosse fermato davanti a loro e fosse rimasto immobile ad aspettare qualcosa, le diceva che non era un nemico.

-Blaise. Eccoti qui.- lo riconobbe il biondo.

Zabini annuì, facendo un passo avanti. –Penso io a lei.- disse, riferendosi alla riccia. –Al piano di sotto ho radunato i nostri uomini, aspettano un tuo comando, ma per ora sono capitanati da Piton. Devi andare Draco-.

Malfoy porse la mano di Hermione all’amico. –D’accordo. Io vado sotto a combattere. Blaise, tu sei il mio migliore amico, mi fido di te. Quindi, la lascio nella tua custodia-.

Zabini afferrò la Grifondoro.

-Tu non puoi farmi questo- sussurrò guardando Draco. Gli occhi di lei luccicavano. –Io non voglio perderti, non mi puoi lasciare qui-.

-E’ la cosa migliore, Piccola- lui le accarezzò la guancia. –Vai e nasconditi. Ti prometto, che tornerò a prenderti-.

-Non mi bastano le tue promesse. Devi giurarmelo. Solo così potrò stare tranquilla e accettare la tua proposta di nascondermi.-

-Va bene- disse dolcemente. Sfiorando con un dito le sue labbra. –Te lo giuro-. Sorrise appena.

-Grazie- mormorò lei.

Neanche un bacio. Niente. Solo una carezza.

Draco era sparito nell’oscurità, lasciandola sola con Blaise, che cominciò a correre verso i corridoi bui come aveva fatto prima l’amico.

La portò in una cantina. Quello era il posto “segreto” e sicuro.

Non la convinceva molto, però stette lo stesso seduta per terra, zitta e buona, ad aspettare il ritorno del biondino che tanto desiderava.

Non seppe di preciso quanto tempo passò. Perse la cognizione del tempo.

Fissava quasi ipnotizzata le gocce d’umidità che cadevano a terra dal soffitto.

Nella cantina non c’era nessuno oltre loro due.

-Sei preoccupata?- le chiese Blaise, anche lui lo sguardo assorto nelle goccioline che colavano giù.

-Un po’- ammise. –Io mi fido dei giuramenti però. Lo aspetterò- disse, più a se stessa che al ragazzo.

Zabini sospirò. –Non so ancora quanto tempo dovremo rimanere qua sotto. Potrebbero volerci giorni o ore-.

-Che cosa? Giorni?-. Era terrorizzata solo al pensiero di svegliarsi, ma svegliarsi da sola? Senza Draco accanto? Non poteva neanche pensarci.

Blaise annuì.

 

***

 

-Non vi ho mai sopportato. Siete dei rompicoglioni!- esclamò Draco, spostandosi di lato per evitare il colpo di Harry Potter.

-Sei tu che ce l’hai portata via! Noi la riprenderemo.- ribatté il moro.

-Siete proprio una seccatura. A proposito, dov’è il tuo amichetto dai capelli rossi? Qui non lo vedo-

-Infatti. È andato a cercarla- disse malizioso il bambino sopravvissuto.

I due ragazzi, in mezzo al “campo” di battaglia, si sfidavano senza tregua a colpi di spade. Erano tutti e due molto abili, ma nessuno poteva battere il biondo.

Infatti, Harry Potter, presentava diverse ferite agli arti. Non erano gravi, ma di certo era svantaggiato.

Draco si guardò attorno preoccupato. Non poteva permettersi che quel bastardo di Ronald Weasley trovasse Hermione.

Parò un altro colpo.

-Finirò qui con te. E poi cercherò l’altro-.

-Non credere che sia così facile vincere contro di me!-

Il biondo alzò gli occhi al cielo. –Io non perdo mai. Non più -.

 

***

 

 

Quella storia era iniziata così, tanto per gioco. Era una giornata a dir poco noiosa, e lei aveva voluto provare una pozione per divertirsi un po’.

Nessuno aveva notato che beveva il liquido durante la lezione. Nessuno aveva notato che si fosse addormentata.

Solo dopo, quando avevano visto che non si svegliava più, si erano preoccupati e l’avevano portata in infermeria.

Dormiva. Continuava a dormire e qualunque cura non era servita a niente.

Era rimasta in quello stato di “coma” per un po’ di giorni. Sognando.

Fred e George avevano lavorato notte e giorno per ottenere un antidoto e finalmente, l’avevano trovato e somministrato.

Fra un po’ si sarebbe svegliata. Due giorni, avevano detto i gemelli.

Due giorni e quel “paradiso” sarebbe svanito. Lei avrebbe aperto gli occhi.

Lui sarebbe sparito per sempre, perché nella realtà, Hermione lo sapeva bene, Draco l’avrebbe odiata e disprezzata.

 

Questi erano i pensieri della riccia. Tuttavia, era inutile sfuggire dalla realtà.

Bisognava vivere finché si poteva e non si sarebbe permessa di rimanere in catatonia per il resto dei suoi giorni.

Anche se sarebbe stata dura, avrebbe accettato ciò che le veniva offerto e ciò che le veniva sottratto dalla vita. Sarebbe andata avanti. Si sarebbe svegliata e lei doveva far di tutto per accettarlo.

Era questa la sua decisione.

Finché era lì, accanto a lui, andava bene. E quando avrebbe cessato di dormire, sarebbe andata bene comunque.

 

“Anche se non mi senti. Ti amo Draco.”

 

 

 

Autrici: Fine del 12esimo capitolo. Ora dovete aspettare il prossimo ^---------^

Speriamo di non farvi attendere come l’ultima volta.

Comunque, passiamo ai ringraziamenti.

nina92: Grazie mille cara! Questo capitolo ti è piaciuto? Commenta eh! ;) non ci abbandonare xD. Baci, alla prossima!

sakusan Ciau sakusan! Finalmente abbiamo aggiornato…eheh, il tuo commento ci ha fatto dare una mossa xP! Ci perdoni anche stavolta? Ihih,,,commenta bellissima! Al prossimo capitolo!

mary0094 Meno male che non eri arrabbiata…speriamo nemmeno adesso! Speriamo di farne più lunghi di capitoli, ma sai,,,l’ispirazione va e viene! Comunque grazie mille del commento ^-^. Continua così xP Baci, alla prossima!

BAbyDany94 Ciaoo! Siamo contente ti sia piaciuto lo scorso capitolo. E questo com’è? Può passare? ^^ Continua a leggere e commentare,,,comunque, non preoccuparti che presto o tardi noi aggiorniamo sempre! :D Baci, alla prossima!

goldbuble Non preoccuparti, noi è un secolo che non aggiorniamo! Comunque siamo contente che tu abbia recensito..hai visto? Siamo riuscite a commentare anche noi la tua storia! ^-^ bellissima come al solito. E il nostro capitolo? Che te ne pare? Continua a leggere e commentare! Baci, alla prossima!

Stelle 4ever Ohi stelle! Grazie del commento ^_- basta, basta, voi dovete commentare! xD xD..com’è questo capitolo? Non ci speravate più in un aggiornamento, eh?? Dite la verità! Bacioni streghette che non siete altro! Alla prox

E le altre? Come mai non si fanno più sentire? T_____________T noi tristissime! Voi dovete darci supportoo! Che cattive ueeueueueu! Speriamo che la fic vi piaccia,,sennò…potete anche dircelo, tanto non ci offendiamo. Basta dirlo.

Agli altri lettori: dovete commentare anche voi ^__________^ ci fareste moooooolto felici.

Grazie a chi ha messo la fic fra i preferiti.

Un bacio a tutti!! Le Colleghe for life.

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Capitolo 13
*** Peggioramento ***


SOGNISVEGLI BREVETTATI…SCADUTI!

 

CAPITOLO 13: Peggioramento

Autrici: Ehylààà!!! Abbiamo avuto dei problemi con la pen drive,,e quindi abbiamo aspettato un po' ad aggiornare per questo motivo!

Speriamo vi piaccia il capitolo!

Buona lettura

 

Hermione Granger si strinse nelle sottili spalle, un leggero tremolio la scosse e fu percorsa da un brivido gelido.

Non si sentiva molto bene a dir la verità. Sudava freddo.

Chiuse gli occhi e si portò una mano alle tempie.

“Devono essere gli effetti dell’antidoto. Mi sento come se dovessi morire da un momento all’altro. Sono debole, come se non dormissi da giorni” pensò.

Zabini Blaise se ne stava in piedi, ad aspettare il ritorno dell’amico. Se sarebbe tornato.

Si vedeva lontano un miglio che era molto nervoso: le sopracciglia erano aggrottate, le braccia incrociate e i piedi che battevano ritmicamente sul pavimento.

Gli occhi blu del Serpeverde incontrarono quelli dorati della riccia.

Lui sussultò: com'era provato quello sguardo, com’era…stanco!

-Tutto…tutto ok? Non mi sembri in salute- chiese il ragazzo, ansioso, avvicinandosi appena alla Grifondoro.

Lei fece segno di no con la testolina bruna.

Le prese le mani gelate e gliele strinse, come ad invitarla a farsi forza, a non arrendersi. Poi volle sentire la temperatura della ragazza, così portò le proprie dita sulla fronte imperlata di sudore di lei, scostò la  frangetta bruna e poté constatare che in effetti scottava.

-Cazzo…sei bollente! Perché non mi hai detto che stavi male?- la rimproverò.

Hermione non rispose. Tanto non avrebbe capito. –Non devi preoccuparti Zabini. Posso cavarmela ancora per un po’- poi mi sveglierò.

-Mmm- fece dubbioso Blaise. –D’accordo. Come vuoi- si arrese.

Non poteva aiutarla in nessun modo: erano da soli in un sotterraneo umido e sporco, in cui ovviamente non si potevano trovare delle coperte o dei vestiti caldi.

 

***

 

-Guarda George! La pozione ha effetto!- disse entusiasta Ronald Weasley, guardando con tenerezza la ragazza sdraiata sul lettino dell’infermeria, che si agitava nel sonno.

-Già- annuì quello.

I due gemelli si guardarono, lanciandosi uno sguardo complice. –I nostri prodotti funzionano sempre- dichiararono orgogliosi.

Un rantolo uscì dalle labbra vermiglie dell’addormentata.

-Sembra soffrire parecchio- constatò Ginny Weasley, facendo il broncio.

Erano tutti molto felici comunque: la loro amica di lì a poco tempo si sarebbe svegliata! Avrebbe ricominciato a sorridere e…a vivere!

-L’importante è che si svegli!- continuò il rosso, agitando le braccia. –Ehy Ginny, hai per caso visto Harry?- disse all’improvviso.

-No. Quando l’ho incrociato, stamattina, non mi ha degnata di uno sguardo- confidò la ragazza. –Chissà perché…-

Ron insoddisfatto dalla risposta, inarcò le sopracciglia, cercando di spremersi le meningi. –Doveva dirci qualcosa, se non sbaglio! Vabé, non fa niente. Volevo fargli sapere di Hermione.-

Il silenzio ripiombò fra i presenti.

Tutti gli occhi erano puntati sulla Grifondoro che si agitava nella branda.

-Quando si sveglierà?- chiese per l’ennesima volta la rossa, scacciando i dubbi sul perché Harry Potter l'avesse ignorato quella mattina.

Fred e George spostarono il loro sguardo sulla sorellina. –Domani sera dovrebbe svegliarsi. Le resta un giorno e mezzo nel suo bel sogno e poi potrete riabbracciarla!-.

I due Weasley più piccoli s’immusonirono: così tanto tempo ancora! Non resistevano più. Volevano ricongiungersi ad Hermione subito.

Ginny doveva assolutamente chiederle cos’avesse sognato! Doveva raccontarle ogni minimo particolare, era sicura che stesse sognando suo fratello Ron!

La piccola Weasley era ignara del fatto che i sogni della riccia fossero…un tantino diversi! E che riguardassero un certo biondino di Serpeverde.

-Draco Malfoy non lo sopporto più- se ne uscì Ronald.

La sorella lo guardò accigliata. –Pensavo che col tempo ci avessi fatto l’abitudine…Ha un caratteraccio, come al solito-.

-E’ insopportabile! In questi giorni si atteggia come padrone del mondo per i corridoi! E mi infastidisce dicendomi cose strane- pensò al loro ultimo incontro in quella stessa infermeria.

 

Lei non è tua”. Ma come si permetteva!

 

La ragazza rise. –A dir la verità stamattina non mi sembrava molto felice. I suoi occhioni blu avevano un non so ché di triste! Sembrava che avesse perso tutto il suo fascino da stronzo-.

-Ginny!- urlarono in unisono i tre fratelli, lanciandole un’occhiata assassina.

-Cos’è ‘sta storia del “fascino da stronzo”??! Puah!- fece il più piccolo. Sua sorella non doveva essere abbindolata da quel…non trovava un termine adatto per descriverlo.

-Dai scherzavo- si giustificò. –E poi a me piace…-

-Si lo sappiamo. Hai rotto con questa storia!- tagliarono corto i gemelli.

La ragazza sorrise. –Vado a cercare Harry! Così gli dico di Herm!-.

 

***

 

Due ragazzi si stavano sfidando assiduamente.

Fecero qualche passo indietro, le armi splendenti tenute saldamente puntate contro il nemico.

Stavano riprendendo fiato.

Draco Malfoy si asciugò una gocciolina di sudore con la mano libera.

 

Cazzo…Non me l’aspettavo tutto ‘sto casino” imprecò mentalmente.

 

-Ancora non ti arrendi, piccolo Potter?- si mostrò spavaldo, mostrando la sua parte strafottente.

-Vincerò io- disse sicuro il bambino sopravvissuto, anche se era messo piuttosto male.

-Non puoi vincere- fece annoiato il biondino, alzando gli occhi al cielo e mostrando un piccolo ghigno. Già, avrebbe vinto lui, nonostante il “casino”.

-Non fai che ripeterlo!- sbuffò Harry. –Io non ne sarei così sicuro!-.

-Tsé! Piantala di cimentarti in discorsi inutili, stupido bamboccio!- battibeccò in risposta l’altro.

-Ah si, sarei IO il bamboccio! Parla lui, che si atteggia da Mr Mondo 3000! Voi della Corona Nera siete patetici e finalmente vi schiacceremo come degli insetti!-

-Spara meno cazzate. Io sono il Re di questo regno. È ovvio che sia fighissimo…-

-Basta parlare di cose inutili, fatti sotto!-

-Ma veramente sei tu quello che ha cominciato…- fece notare il Serpeverde. Si stava divertendo da morire. –Comunque, per sta volta credo che ti accontenterò. Dai bimbo fammi vedere che sai fare!-.

Harry, arrabbiato per gli insulti, si scagliò contro il biondo: non riusciva mai a ferirlo, neanche di un taglietto!

-Hai fatto di nuovo un buco nell’acqua-

“Maledizione” pensò il moro.

-Puoi anche prenderti gioco di me, ma fossi in te, io mi preoccuperei…- disse lasciando in sospeso la frase, con un tono enigmatico.

Il biondo lo incenerì con lo sguardo. Quanto gli dava sui nervi!

Poi il moro continuò: -Che lei è in pericolo. Ron ormai deve essere quasi arrivato-

 

***

 

Intanto, Hermione peggiorava.

-Ho bisogno di…acqua- biascicò, in preda a violenti brividi.

I suoi occhi dorati guardarono supplicanti quelli del ragazzo. Non aveva idea di quanto lei stesse male: risvegliarsi sembrava essere molto doloroso e in più non avere Draco accanto era una tortura ancora maggiore.

-C-certo. Ma, qui non c’è dell’acqua. Dovrei andartela a prendere e lasciarti da sola-. Zabini cercò una soluzione. L’unica era proprio lasciarla “incustodita”.

“Beh…è una ragazza, è grande. Non avrà mica bisogno di una sorveglianza costante” pensò infine.

-Te la senti?- le domandò, cercando di scacciare i propri dubbi.

-Si. Credo di potermela cavare per qualche minuto- accenno un sorriso stanco. –Grazie- aggiunse, per poi richiudere gli occhi.

Blaise le lanciò un’occhiata, poi si voltò e sparì negli infiniti e bui corridoi di quei passaggi segreti.

Era sola.

“Quanto dovrà durare ancora quest’agonia? Non c’è la faccio più”.

Passarono i secondi, i minuti e lei aspettava.

-Ci sta mettendo troppo- borbottò ad un tratto.

Poi dei passi.

La riccia allungò il collo, cercando di scorgere Zabini che tornava con l’acqua.

Ma…non c’era il Serpeverde.

Con sommo stupore la ragazza poté constatare che non si trattava dell’amico del suo bellissimo amore, bensì, l’ultima persona al mondo che desiderasse vedere in quel momento: Ron Weasley, nel sogno Re della Corona Bianca.

-Finalmente, ci rincontriamo-.

 

 

Fine capitolo 13. Piaciuto? Speriamo di sii! xD

Abbiamo una comunicazione importante per voi!! Fra un po’ questa fic sarà terminata. :D All’incirca contiamo di scrivere ancora…3 capitoli più o meno. Comunque, un grazie a tutti quanti, siete dei miti! Voi ci sostenete e siete voi che avete reso speciale questa FF, commentandola, dandoci delle dritte, dicendo che vi piaceva…^///^ E questa fic è dedicata a tutti voi che la leggete e la commentate! Grazie mille, siete speciali! <3

Ringraziamenti per i commenti:

sakusan: Grazie mille della rece! ^-^ siamo felici che continui sempre a seguirci!!! Comunque, anche noi siamo molto tristi!! T__T Però si sveglierà, è deciso! (si non divagarti troppo BiMbA! Nd MaRs). Vabbuò, ti salutiamo che siamo di fretta. Bacioni, alla prox!

goldbuble: Ciau! ^-^ Ci spiace che i chap siano corti ^^',,,ehm ehm,,però siamo felici che nonostante tutto ti piaccia molto la storia! *commosse* :P. Continua a seguire e commentare! :D :D Bacetti, alla prossima!!!

BAbyDany94: Uaaaa! Che bello! il chap scorso ti è piaciuto moltoo! *-* siamo contente! e questo? come ti sembra?? dacci un parere! ^^ Baci baci, al prossimo capitolo!

gelb_augen: Ehylà! ciau! Felici che la ff ti piaccia e che tu l'abbia letta tutta in un giorno, col fiato sospeso :P! speriamo continuerai a seguirci! questo capitolo speriamo non sia da meno degli altri! Cmq, i sognisvegli,,li vendono a...EEHH NOOO! Segreto professionale xD,xD,,T_T magari esistessero! Speriamo di aggiornare presto ^-^'!  Baci alla prossima!

MissSunshine: Ciau! uhuh le lacrimucce!! che bello xD Non preoccuparti per non aver potuto recensire per un bel po' di tempo! l'importante è che ti piaccia la storia! Eheeh, per l'happy ending,,,eheh, dovrai aspettare gli aggiornamenti! ma speriamo di non delderti! Bacioni al prossimo chappy!

Stelle 4ever: ehy stelline! uhauah Draco con la spada,,un giorno te lo disegno ok? ^^,qnd sarò bravissima però,,perché lo sai ke nn sono quasi mai soddisfatta dei miei "maskietti sulla carta'! Cmq, aggiorneremo,,,appena potremo! uhuhuh xD. Baxi tadb,  kiss kiss kiss,,ecc,,Commenta!

deaselene: Ciauu! Siamo molto felici che la fic ti piaccia e grazie mille del commento! ^^ ci spiace per averti fatta aspettare,,però,,speriamo che anche questo chap ti sia piaciuto almeno un pochino! Lascia un commento! Baci alla prossima!

Ci si sente al prossimo capitolo!

P.s, grazie a tutti quelli che ci hanno messo nei preferiti! in questo capitolo se ne sono aggiunti così tanti xD..

Le Colleghe for life.

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Capitolo 14
*** In trappola ***


SOGNISVEGLI BREVETTATI…SCADUTI!

 

 

 

Autrici: Buongiorno! Il ritardo (come sempre e ci dispiace T_T) è dovuto allo studio: quest anno abbiamo gli esami >.<

Comunque, alla fine siamo riuscite a scrivere anche questo capitolo e a postare!

Nello scorso capitolo tantissimi hanno aggiunto la fic fra i preferiti! Thank’s!!

^///^

Speriamo vi piaccia anche questo cap,^-^ lasciate una recensione per farci sapere!

Buona Lettura.

 

 

 

CAPITOLO 14: In trappola

 

 

 

-Finalmente, ci rincontriamo- disse con voce compiaciuta.

Ron Weasley, nel sogno Re della Corona Bianca, aveva una strana espressione stampata sul volto: gli occhi erano spalancati e le labbra incurvate in un sorriso più simile ad un ghigno.

I capelli rossi erano stranamente ordinati, e cadevano in morbidi riccioli sulla fronte larga.

La cosa di lui che più preoccupava la ragazza era quella specie di sorrisino soddisfatto…aveva un che di perverso, di malato, di non giusto.

Hermione lo guardò, stravolta. Un incontro con lui era l’ultima cosa che avrebbe mai desiderato al mondo.

Punto primo, le ricordava la realtà e quindi che di lì a poco si sarebbe svegliata e avrebbe rivisto i suoi amici.

Il secondo punto le rammentava che nel sogno lui era un pazzo che voleva ucciderla, quindi vederlo lì, di fronte a lei che stava male, senza nessuno che poteva venire in suo aiuto…Beh, era molto preoccupante!

Ron fece qualche passo, ma non si avvicinò troppo alla ragazza.

-Ron- sussurrò quest ultima.

Rimasero in silenzio a squadrarsi, non sapevano bene cosa dirsi. Lui cercava le parole. Lei aspettava, impaurita e imbarazzata allo stesso tempo.

A vederli sembravano due normali ragazzi: non si capivano le vere intenzioni del rosso.

Poi lui si fece presuntuoso. –Allora, te li sei goduti questi giorni insieme a quel biondino- la sua voce si fece più velenosa. –Scommetto che non hai resistito a continuare a fare la puttana con lui!-. Le sue iridi azzurre la guardavano con disprezzo e superiorità, erano altezzosi, snob.

Quelli dorati di lei si riempirono di tristezza. Non era vero niente! Lei si era innamorata, non aveva per niente fatto la sgualdrina!

Anche se era frutto di quel sogno scaduto, le parole dell’”amico” la ferivano come un coltello piantato in pieno petto.

Era pur sempre il suo migliore amico. Quello di cui si era presa una cotta fino a qualche giorno prima.

Sentire la sua voce che diceva quelle cose…Era orribile!

-Ti sbagli- disse Hermione, cercando di mantenere la calma. –Non era mia intenzione stare assieme a Draco. Se la colpa è di qualcuno, quella è tua: chi è che voleva uccidermi e mi ha costretta a scappare?-.

-Non sei scappata! Malfoy è venuto a prenderti! Lo so che era tutto organizzato!- delirò. –Quindi non cercare scuse-.

-Ma non è vero! Io…non c’era niente di organizzato! È stato tutto un caso!-. Non sapeva come giustificarsi. In fondo quel sogno era molto bizzarro anche per lei, gli eventi avvenivano contro la sua volontà, non riusciva a spiegarsi certe cose e certi comportamenti.

-Ma per favore!- fece lui, con tono di sufficienza. –Prima la lettera. Poi quel “rapimento” proprio dal Re della Corona Nera. Non è un caso! Non prendermi in giro, tanto non la bevo-

Hermione, per un momento, pensò che Ron fosse troppo furbo per quello che era in realtà. Lui era molto più stupido.

Una risatina stava per uscirle dalle labbra, per fortuna riuscì a trattenerla, non era proprio il caso di ridere in una situazione simile, come facevano a venirle in mente certi pensieri? La bocca si incurvò pericolosamente, scoprendo parte dei denti bianchi.

Abbassò lo sguardo sul pavimento, cercando di nascondersi il volto.

-Ora che cazzo ridi?- l’accusò Ron, ringhiando. –Ti stai prendendo gioco di me!-.

Perché doveva sempre cacciarsi nei guai?

Lei smentì. –Comunque, cosa vuoi fare? Restare qui davanti a me per tutto il tempo…-.

Anche se stava malissimo, cercava di non darlo a vedere.

-Sono venuto qui per te- disse misterioso.

Hermione lo guardò sorpresa, e con quella frase che cosa voleva dire?

-C-cioè?-

-Voglio portarti via dal Regno Nero. Ho cambiato idea: presto ci sposeremo, che tu lo voglia o no. Non mi interessa- confessò.

La sola idea di stare lontana da Draco la terrorizzava. Avrebbe voluto stare con il suo biondino per il poco tempo che le restava. Credeva che le sarebbe bastato.

Sposarsi con Ron era assurdo! Non gli piaceva nemmeno un po’. Lo trovava bruttissimo, goffo e infantile, confrontato a Malfoy, che assomigliava più ad una divinità che ad un semplice uomo, era perfetto.

Non voleva farsi manipolare dal rosso. Chissà cosa le avrebbe fatto, era capace di tutto.

-Sei senza parole, eh- commentò compiaciuto…di nuovo quel sorriso.

Si avvicinò ancora.

-Stammi lontano- riuscì a dire lei, in preda allo sconforto. –Io non verrò mai con te, scordatelo. Non ti sposerò mai, non…-

-La decisione non spetta a te. Ci ho già pensato io-.

-Ma tu non puoi farlo!- disse, con una punta di rabbia, la voce della riccia s’incrinò.

In un secondo Ron si era chinato sulla ragazza e afferratala per i polsi l’aveva tirata su in modo rozzo, assicurandosi di farle male, facendola strisciare sui muri e graffiandola.

-Io posso fare tutto- disse piano, malizioso, lasciando cadere le braccia della bruna. La schiacciò di più contro la parete.

Con una mano le sfiorò un fianco.

Capendo dove il rosso voleva andare a parare, l’immagine di due corpi nudi e allacciati, sudati e affiatati si fece strada nella mente della riccia. Le veniva da vomitare.

Istintivamente posò le due mani sul petto del ragazzo e cercò di respingerlo. Ma lui non si arrendeva.

Avvicinò le labbra a quelle della Grifondoro, le cercava famelico. La ragazza poteva sentire il suo fiato sul collo, infastidita, percepiva la bocca sottile di Ron che si posava sulle sue guance e si avvicinava sempre di più. Girò la testa di lato, sfuggendo al bacio.

-Allontanati subito- lo avvertì. Tremava come una foglia, si sentiva una ragazzina nelle mani di un uomo troppo forte per potergli sfuggire. Ma sapeva che nella realtà non era assolutamente così! Lei era Hermione Granger, la ragazza che non si concedeva a nessuno, la ragazza che aveva un orgoglio da difendere. E l’avrebbe difeso, ci avrebbe provato fino all’ultimo. Lui non avrebbe giocato con lei.

-Sennò che fai?- strinse i fianchi della riccia con forza.

-Questo- e gli tirò un calcio sugli stinchi, facendolo arretrare.

Hermione si abbassò, per passare sotto al braccio teso di lui. Non riusciva a correre bene per il forte dolore che provava in tutto il corpo, ma ci provò lo stesso.

Lui la riafferrò per il vestito.

-Non te ne andrai tanto facilmente- sputò Ron, tirandola verso di sé.

Serrò le braccia attorno al petto della ragazza, intrappolandola ancora una volta.

 

**

 

Harry Potter era a terra, ferito in varie parti del corpo, ansimava e imprecava mentalmente. Aveva perso. Si era lasciato sconfiggere da quel biondo da strapazzo della Corona Nera.

Lo fissava dal basso all’alto, gli occhi verdi mandavano lampi nella direzione di Draco, in piedi di fronte al moro.

-Hai fatto troppo lo spaccone Potter, ma alla fine hai perso. Mi dispiace per te, ma te l’avevo detto che io non perdevo mai- disse, vantandosi.

Intanto giocherellava con la spada d’argento, facendo attenzione a non tagliarsi. –Ora dimmi, dov’è quel coglione del tuo amico? Weasley.-.

Non aveva dato molto peso a ciò che il ragazzo aveva detto poco fa.

 

Lei è in pericolo. Ron ormai deve essere quasi arrivato”.

 

-Non ti ricordi?- disse a voce bassa Harry, facendo respiri profondi. –E’…andato..da…lei-. Non riusciva a parlare, non ne aveva la forza.

I due avevano battibeccato per un po’, anzi, Draco aveva litigato col moro dicendogli di non scherzare. Harry continuava a ripetergli, con la voce rotta dallo sforzo, che era la pura verità.

-Accidenti- imprecò Draco, allontanandosi da Potter e dirigendosi nel corridoio li vicino.

Corse, inquieto. Di tanto in tanto scorgeva qualcuno che combatteva, sentiva urla nelle stanze in cui passava affianco, sentiva il rumore dei mobili che si infrangevano.

Era un delirio.

Non smise di correre finché non arrivò di fronte ad uno dei passaggi segreti, una porticina che si confondeva con la parete. Pescò le chiavi da una tasca, fece scattare la serratura e entrò nelle parti nascoste del suo castello.

Era buio, ma lui conosceva a memoria la strada.

“Dove sei Hermione…Spero che quel Weasley non ti abbia trovato. Maledizione”.

Camminava circospetto per i cunicoli umidi. Gli occhi si erano abituati all’oscurità, perciò riuscì a scorgere una figura, ferma immobile di fronte a lui a braccia incrociate.

Lo stava aspettando?

-Chi sei?- strinse la presa sull’arma che impugnava nella mano destra, sospettoso. Ridusse gli occhi a fessura per vederci meglio.

-Vostra Maestà- salutò il tipo.

Quella voce era familiare. Poi Draco ricordò.

 

-Dov’è Hermione?!- chiese Draco ad un prigioniero che lo guardava beffardo.

-La ragazza di poco fa? Lo so bene dov’è…- disse con voce rauca. Si compiaceva di vedere il Re in agonia.

-Dimmi dov’è!- ordinò Draco.

-Ti piacerebbe. Non ho niente da perdere-

-Dimmelo! È un ordine!- urlò Malfoy, scagliandosi contro le sbarre.

L’uomo gli sputò in faccia, facendolo arretrare disgustato.

All’improvviso, echeggiarono grida acute, piene di terrore.

Venivano dalla stanza delle torture.

Prima di correre verso la stanza, disse: -Tu la pagherai molto cara-“.

 

-Tu! Sei quel bastardo della prigione…- gli puntò il dito contro. –Ti hanno liberato quelli del Regno di Weasley!-.

-Mh- fece quello, camminando nella sua direzione. –Ti sei ricordato subito. Bravo. Hai perso un’altra volta la tua ragazza? Dovresti tenerla d’occhio…-.

Si prendeva gioco di lui, e questo il biondo non lo sopportava, ma non aveva tempo di insegnargli l’educazione, doveva assolutamente trovare Hermione.

-Lasciami passare, puttana-.

-Puttana a me?- l’uomo rise. –Mi sa che hai sbagliato persona, io non sono mica la tua fidanzata-.

Malfoy lo fronteggiò, era più alto, avvicinò la spada alla gola di quell’individuo infimo. –A me certe cose non le devi dire. Non so se è chiaro il concetto…- lasciò sulla pelle dell’uomo un taglio non molto profondo d’avvertimento.

-Comunque sia, io di qui non ti lascio passare-. Con una mossa repentina sbatté il biondo contro il muro vicino, facendolo cadere a terra.

“Eh no cazzo, qui decido io come vanno le cose” pensò, massaggiandosi il collo.

L’altro gli tirò un violento calcio, disarmandolo.

Si chinò per prendere fra le mani tozze la spada. La studiò per qualche secondo, soddisfatto.

-Vuoi uccidermi?- chiese Draco, mostrandosi strafottente, sempre e comunque. –Lo sai che io non posso morire?-

-Questi scherzetti non attaccano con me- disse, mentre si divertiva a puntare l’arma contro le gambe del biondo. –Infilzo?-.

Il dolore però lo sentiva.

Cercò di ribaltare la situazione, facendo lo sgambetto all’uomo. Quest’ultimo barcollò all’indietro, ma prima che potesse cadere, trapassò il petto del biondino con la punta affilata.

L’uomo cadde a terra, sbattendo la testa e perdendo i sensi.

Draco si sfilò la lama, facendola poi cadere a terra per il male che sentiva.

Era un dolore astratto, ma c’era. Non una goccia di sangue lo macchiò.

Per fortuna, per il giovane lì accanto, esanime, non era la stessa cosa.

 

**

 

-Madama Chips, presto, le dia la pozione per calmarla!- esclamò Albus Silente, il preside di Hogwarts.

Il vecchio era chinato su Hermione Granger, stesa su un lettino dell’infermeria.

La ragazza si dimenava fra le coperte, gli occhi chiusi e la fronte sudata, dalla bocca uscivano rantoli e le mani candide stringevano le coperte bianche e le tiravano via, cercando di strapparle.

L’infermiera si avvicinò ad essa. Accostò alle labbra carnose della riccia una bottiglietta di vetro, contenente un liquido azzurrino e denso. Lo inclinò per farle bere la medicina che avrebbe dovuto calmarla.

L’effetto fu quasi immediato. Hermione cominciò ad assopirsi, abbandonò le braccia lungo il corpo. Prima di ritornare ad essere ferma e immobile, fece qualche respiro affannoso e sussurrò un “No” molto straziante.

 

 

 

 

Allora? ^o^ E ci avviciniamo sempre di più alla fine J

Alla fine Draco ha sconfitto Harry ^^ (è pure immortale quel furbone XD ahah)!

Scommettiamo che tutte voi avreste voluto prendere a calci in **** Ron! È un vero bastardo! U.U

Cmq, passiamo ai ringraziamenti =D

deaselene: Ciaoo! Grazie mille! Si, i grifondoro sono proprio cattivi U.U, soprattutto Ron in questo capitolo xD! Muah! Comunque, noi prevediamo di fare ancora 2 capitoli..e poi THE END! ^^ T_T (ci dispiace un po’!). Speriamo di non deluderti v.v! Dicci cosa ne pensi di questo capitolo! :D Baci alla prossima

goldbuble: Grazie della recensione, T_T siamo felicissime che la nostra fic continui a piacerti,,nonostante i ritardi !Sappi che anche noi siamo lettrici affezionate della tua fic! *con tono solenne* xD. Com’è questo capitolo? Ti piace? Siamo curiose! xD. Allora alla prossima, bacioni!

anna96: ^^ Ciau! Oddio grazie mille! Era bellissima la tua recensione ^-^! Grazie per i complimenti, siamo felici ti piaccia il nostro modo di scrivere e soprattutto la storia! Lo siamo tutti dispiaciuti per Herm, xD! Scusaci per il ritardo, solo che abbiamo tanto da studiare e il tempo per scrivere è poco, uff…Cmq, lasciaci una recensione per farci sapere cosa ne pensi di questo capitolo! Speriamo ti sia piaciuto come gli altri!! Baci!

gelb_augen: Ehm ehm (colpevoli)…ci spiace per I capitoli corti!!! >.

Grazie per I complimenti! Però, in questo ultimo periodo le idee tardavano ad arrivare,,,ed è anche uno dei motivi per I ritardi, non vogliamo mica scrivere la prima cavolata che ci viene in mente! U.U Però ora abbiamo già delineato gli ultimi capitoli, e sappiamo cosa succederà in modo più o meno preciso ^^!

Speriamo che le nostre idee continuino a piacerti! Ci fanno davvero contente le tue recensioni! (: (: Bacioni!

BAbyDany94: Innanzitutto grazie per il commento! Allora, Ron è proprio da prendere a calci in quel posto in questo capitolo u.u! Si è comportato male, e non ha ancora finito…xD. Per Draco nella realtà…eh! È top seecret xD! Tanto fra un po’ Hermione si sveglierà e vedrete tutte quante cosa abbiamo progettato! Muahah! Comunque, questo capitolo? Ti piace? Commenta ^^! Baci alla prossima!

sakusan: Ciau sakusan! Ah si? Herm intrappolata lì per sempre?? È un’idea, però…beh, speriamo di non deluderti, perché abbiamo già in mente il finale! ^__^

Uffi! ‘sti capitoli corti sono il nostro punto debole in questo periodo,,,uee, ma questo? Facci sapere com’è, se è abbastanza lungo, se è bello..ecc ecc! Baci!

Stelle 4ever: Ciao stelle! Si, manca pochissimo u.u E non ti diremo niente! Uahuahauh, lasceremo l’effetto sorpresa per la fine xD xD (che cattive!).

Per il disegno non ti assicuro niente, eh! Ti dico solo che non lo avrai presto..xD

Cmq si, Ron ron doveva per forza arrivare e rovinare tutto! Se no non c’era gusto a far filare tutto liscio,,,ih ih.. Qui è ancora più stronzo. Lasciaci un commento ammore. Kiss baby, alla prossima!

 

Allora, lasciate commenti per farci sapere! Alla prossima! Probabilmente sarà il penultimo capitolo!

 

Le Colleghe for life.

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Capitolo 15
*** Erba ***


SOGNISVEGLI BREVETTATI…SCADUTI!

 

 

Autrici: Ciao carissimi lettori!! ^^ Questo in teoria è il penultimo capitolo…ma forse (non aspettatevi niente!!) ne aggiungeremo un altro! ^o^

Scusate per l’enorme attesa, ma, pensavamo persino di non farcela a postare questo capitolo entro la fine dell’anno scolastico! Abbiamo tutto il programma da studiare >.<

Alla fine del capitolo c’è una sorpresa per voi xP

Speriamo che vi piaccia, però BiMbA non è completamente soddisfatta, però…fate voi!

Eccovi il 15esimo capitolo!

Buona lettura!

 

CAPITOLO 15: Erba

 

 

Draco camminava per gli stretti e umidi cunicoli bui.

Di tanto in tanto si appoggiava alla parete e si tastava il petto dolente. Malgrado pochi minuti fa un uomo gli avesse infilato una spada appuntita dritta nel cuore, lui era vivo e vegeto e anche se la “ferita” ormai scomparsa faceva un po’ male, riusciva benissimo a reggersi in piedi e ad essere nelle sue piene facoltà mentali.

Sapeva che fra poco anche il dolore sarebbe cessato e non avrebbe sentito più nulla.

Accelerò il passo, il pensiero della sua Hermione nelle mani di quel bastardo lo faceva andare fuori di sé.

Gli veniva voglia di spaccare tutto!

Strinse le mani a pugno e si mise quasi a correre. Dio, quant’era preoccupato!

Ci mancò poco che non inciampasse: aveva urtato coi piedi qualcosa per terra che lo aveva fatto barcollare pericolosamente in avanti. Grazie ai suoi pronti riflessi, aveva puntato un piede per terra riuscendo a mantenere l’equilibrio e a rimettersi nella posizione eretta.

-Ma che cazz…!- imprecò ad alta voce.

Qualunque cosa fosse, l’aveva colto di sorpresa.

Poi in quel posto “fantastico” si vedeva poco o niente. Così, spinto dalla curiosità si chinò, inginocchiandosi per terra.

Forse non era molto sicuro avvicinarsi in quel modo a qualcosa che non sapeva nemmeno cosa fosse, però…

Allungò le braccia, per tastare e cercare di capire cosa ci fosse lì affianco. Riconobbe all’istante che si trattava di un uomo…

Sotto le sue dita sentiva una pelle morbida e i tratti di quel viso che non riusciva a vedere erano così decisi e regolari, lisci. Accarezzò i capelli folti e lunghi.

Sussultò. Si trattava del suo amico Blaise Zabini. Era a terra, inerte e privo di sensi.

Di sicuro era opera di Weasley o di quell’uomo incontrato prima.

Draco si alzò da terra. Gli faceva un certo effetto vedere Blaise lì sdraiato…Scacciò dalla testa quei pensieri e continuò ad avanzare. Mancava così poco ormai.

 

***

 

Tre Grifondoro erano riuniti attorno a Hermione, che dormiva da giorni e si era dovuta quindi trasferire in infermeria.

Ormai i tre amici, Ron, Harry e Ginny, la venivano a trovare puntualmente ogni giorno e passavano gran parte del pomeriggio accanto a lei, in attesa del fatidico giorno in cui avrebbe riaperto quegli occhi dorati pieni di orgoglio e bellezza. Quello sguardo mancava a tutti.

La piccola Weasley, migliore amica di Hermione, se ne stava seduta accanto al lettino. Guardava la riccia con aria sognante. Era così bella mentre dormiva, ecco cosa pensava.

Sembrava così tranquilla.

Prima invece si era agitata, pareva in preda ad una strana crisi, si lamentava nel sonno e tremava. Ci mancava solo che piangesse!

L’infermiera le aveva fatto bere una pozione per calmarla. E così, adesso sembrava serena.

Gli amici non sapevano che in realtà Hermione in quel momento era in balia di un sogno terribile; non sapevano che era imprigionata in tutti sensi nelle braccia del rosso.

Non sapevano quanto stesse soffrendo e quanto desiderasse liberarsi da quella morsa.

-E’ bellissima- disse Ginny, gli occhi addolciti.

I due ragazzi annuirono. Poi, Harry si chinò prima sulla rossa e poi sull’amico, per sussurrare alcune parole che nessuno oltre loro doveva sentire.

-Si sveglierà domani pomeriggio…Me l’hanno detto Fred e George. La pozione dovrebbe terminare il suo effetto proprio domani e a quanto pare, per Hermione il tempo passerà ancora più in fretta. Mi pare ci sia una certa distorsione del tempo fra sogno e realtà negli ultimi momenti- bisbigliò il moro.

 

***

 

-Lasciami andare- urlò Hermione, divincolandosi, scalciando e tirando ceffoni alle braccia di Ron.

Non ce la faceva più! Improvvisamente le era venuta una strana sensazione, come di nausea…Ma non per l’effetto della pozione, bensì per effetto al  tocco goffo e rude del rosso sul suo corpo.

Non voleva, le faceva semplicemente schifo. Era come se…Non sapeva nemmeno che esempio fare. Forse, come essere toccata a quel modo da Harry? Loro erano come fratelli.

E ora lo era anche Ron, lo vedeva come un amico. Solo come amico e nient’altro.

-Cazzo lasciami! Mi fai schifo!- urlò, con tutto il fiato che aveva in gola, chiudendo gli occhi e serrando i denti.

Questo Ronald sembrava così freddo e distaccato, così inumano. Che stupida, in fondo non era umano, era solo un’illusione, un sogno.

E allora perché voleva sfuggire a quel modo da lui? Come se fosse vero…?

Nei sogni in fondo, ti capitano le cose più strane e di solito si lascia sempre correre, anche se sono cose che fanno schifo o paura.

Ma Hermione non voleva che fosse così, forse perché…Non riusciva nemmeno a dirlo, a pensarlo.

Ma la verità era che, se si fosse concessa al suo “amico” così, tanto facilmente, senza tentare in ogni modo di sfuggirgli, e giustificandosi dicendo che tanto era solo un sogno…beh, allora anche i sentimenti che provava per Draco erano solo illusione, alla fine.

E lei invece lo amava. Non voleva che fosse finzione, che in realtà quel sentimento non esistesse.

Perciò non poteva assolutamente pensare che tutto ciò non avesse alcun senso logico.

Preferiva pensare che l’amico la stesse stuprando per davvero, per quanto suonasse vergognoso e vomitevole.

Perché lei, Draco l’amava davvero!

Perciò si sarebbe comportata come se tutto stesse accadendo realmente e poi, alla fine, in quel momento era quello il mondo in cui stava vivendo.

-Ron! Se non mi lasci io…io…-

-Tu cosa?!- gridò di rimando, strattonandola e facendola cadere a terra.

La riccia fece una smorfia di dolore. –Io non ti perdonerò mai-.

Suonavano così stupide, così insignificanti quelle parole. Le aveva urlate come una bambina. Aveva versato lacrime mentre pronunciava quella frase.

Sembrava che il tempo si fosse interrotto. Sembrava che nulla avesse più senso ora che sentiva quelle mani che strappavano il tessuto così fine e delicato delle sue vesti e la denudavano.

Sembrava che l’unico rumore fosse il lacerarsi dell’abito e i respiri affannosi che si disperdevano nell’aria. Le lacrime erano troppo silenziose perché si potessero sentire, ma se mai avessero avuto un suono, sarebbe stato un urlo lancinante.

Tenne gli occhi chiusi.

Sentiva il proprio corpo premuto contro il pavimento, disteso su quella pietra fredda e bagnata.

E poi…poi non sentì più niente.

Anche la pietra sotto di sé sembrava non ci fosse più, al suo posto, la ragazza capì che c’era dell’erba.

Era umida, fresca, delicata al contatto col suo corpo nudo,  spogliato da quel…

Avvertì un tocco leggero sulle cosce, diverso dal precedente, più gentile, più sincero…giusto.

L’aveva riconosciuto.

La bruna si era tirata su sui gomiti, esitante e desiderosa allo stesso tempo. Aveva spalancato gli occhi color miele, ma aveva visto solo erba.

Un enorme distesa d’erba.

 Non finiva più. Continuava fino a dove lei riusciva a vedere e, ci avrebbe scommesso, anche oltre.

Non c’era più niente. Solo erba.

Erba verde e scintillante sotto i raggi caldi del sole.

Un altro tocco. Ancora più leggero, se possibile.

Quelle fredde dita le stavano sfiorando la schiena. Con una carezza due mani le afferrarono la vita.

Hermione non si voltò, voleva continuare ad essere cullata ancora un po’.

Le sue braccia forti e candide l’avvolgevano in un abbraccio appagante e privo di ogni malizia. Volevano di più però. Sempre di più, volevano tutto di lei. Ne avevano il bisogno.

Lui stesso ne aveva la necessità.

La voleva perché…l’amava?

Niente di così semplice…

Ed erano un uomo e una donna, lui che l’abbracciava e lei che gli dava la schiena, lei che era abbandonata a lui.

Poi, lentamente, la Grifondoro si voltò.

La paura era scomparsa.

Incontrò i suoi occhi azzurri. Non aveva mai visto quello sguardo così intenso su di sé, ne era affascinata.

Draco.

Lo sentiva suo in quel momento, e non la spaventava il fatto che mancava ormai così poco al suo risveglio.

Lui era lì di fronte a lei, era tutto ciò che contava.

-Ti a…- ma il biondo la bloccò, posandole un dito sulle labbra.

-Shh. Non abbiamo più tempo ormai- disse dolcemente.

Era così irresistibile!

-E quindi…cosa dovremmo fare?- chiese confusa la riccia. –E poi…dove sono finiti tutti? Ron, il palazzo…?-.

Malfoy fece un sospiro. –Mi sa che  ti devo qualche spiegazione, e ora non posso più rimandare-.

Si sedettero sull’erba.

-Qui le cose le decido io. Tutte io- rivelò finalmente Draco, con un tono di voce neutro. -Sto cercando di dirti che…-

Stavolta fu lei ad interromperlo.

Non le importava.

Aveva deciso: se quelli erano i loro ultimi momenti insieme, voleva sfruttarli al meglio e non voleva spenderli in spiegazioni inutili o che richiedevano troppo tempo.

Ormai si era rassegnata.

Le era costato molto, ma era la cosa migliore. Era pronta a rinunciare a lui come persona reale. Ma non ancora come sogno.

-Voglio te. Mi basta anche solo abbracciarti e baciarti…non parlare ti prego, voglio ricordarmi di te in modo semplice ma felice. Non mi interessano più le spiegazioni, perché…non mi interessa come siamo arrivati fin qui, come il nostro amore è nato. Si, sarebbe bello saperlo…però, mi importa solo che ci sia e quindi, voglio sentirti dire “Ti amo” ancora una volta- perché lo sapeva che tornata nel mondo reale, lui le avrebbe detto solo “sporca mezzosangue”.

Draco sorrise, un po’ deluso e triste, ma sorrise.

Si avvicinò, lento, estremamente lento, finché le loro labbra non furono a pochi millimetri di distanza.

Il suo respiro caldo e regolare sulle labbra rosse e gonfie di lei, che fremevano d’eccitazione.

I loro occhi così diversi erano incatenati in uno sguardo magnetico e travolgente, come a voler vedere chi avrebbe abbassato gli occhi per primo. Ma non l’avrebbero fatto e lo sapevano tutti e due.

Poi il bacio tanto atteso.

Era da tanto che non si baciavano. Per loro era un’eternità.

Un bacio sempre più travolgente…Hermione chiuse gli occhi e Draco fece lo stesso.

Le accarezzò i folti ricci color cioccolato, le sue mani fra i capelli…Strinse un po’ di più la presa, inclinandole leggermente la testa.

Le dita della ragazza invece erano posate sul suo petto nudo e muscoloso, lisciandolo e sfiorandolo.

Le loro lingue si toccavano, si cercavano e si muovevano. Quel bacio durò parecchio.

Si era per caso fermato il tempo?

Il biondo, con un sospiro, si staccò dalla bruna.

Si arrotolò un ciuffo di quei capelli folti e indomabili ad un dito affusolato.

-Amore-.

E lei lo sentì.

Una sensazione strana allo stomaco. Una nebbia che le offuscava la mente e gli occhi.

Vedeva tutto sfocato! Le forme diventavano confuse.

Distingueva solo il profilo perfetto di Draco che le sorrideva tristemente.

Allungò un braccio verso di lui, ma non riuscì a toccarlo.

E Hermione capì che quello, era vero amore. Non c’entrava niente coi sogni. E nulla glielo avrebbe fatto passare… Capì che non era pronta per tornare da Harry, Ginny e Ron.

-Ti amo- furono le sue ultime parole.

 

 

L’erba (nome del capitolo) oltre a rappresentare un fatto evidente nel chap, sta a significare la tranquillità, l’enorme emozione di Draco e Herm, il loro amore infinito. Sta a significare l’ultimo luogo del loro amore, la fine. Però se ci pensate, in un campo teoricamente infinito non c’è ne una fine né un inizio e né una metà. C’è e basta. E loro sono persi in mezzo (avete appena detto che il mezzo non c’è! Nd tutti) (xD, si lo sappiamo…nd noi), da qualche parte, in quest erba, nel loro amore. E bo…scoprirete nel prossimo capitolo!

Forse è un po’ corto,,però, quello che dovevamo scrivere qui l’abbiamo scritto. Forse potevamo dilungarci nella parte con Ron, ma abbiamo voluto chiudere in quel modo.. (le spiegazioni nel prossimo capitolo, quindi non preoccupatevi se non avete capito XD!)..senza troppe cerimonie insomma!

Non abbiamo tempo di ringraziarvi come si deve T_T,,,però GRAZIE MILLE A TUTTI! Siete fantastiche T_T ci sostenete sempre e…grazie! :P

Speriamo vi sia piaciuto il capitolo, nonostante alla fine Herm si sia svegliata. (se non si era capito xD).

Baci, Le Colleghe for life.

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Capitolo 16
*** Risveglio ***


SOGNISVEGLI BREVETTATI…SCADUTI!

 

 

Autrici: Ciao a tutti! Finalmente sono finiti gli esami!!  Ed ecco un nuovo capitolo,,,(Molto atteso,,,sorry!) E per vostra fortuna, non è l’ultimo! (forse ci stiamo affezionando alla storia un po’ troppo xD) Ma il prossimo è davvero l’ultimo u.u E non verrà postato prima di Agosto…(Luglio è mese di vacanza totale..Agosto non si sa xD)

Scusate se questo capitolo è corto…^w^ Ma promettiamo che il prossimo sarà stupendoooo!!! (che sia lungo non possiamo prometterlo ^o^’)

Buona Lettura!

 

 

 

CAPITOLO 16: Risveglio

 

 

Un attimo e…Hermione Granger si trovava lì, sul letto dell’Infermeria della Scuola.

Sbatté le palpebre più volte, la luce pomeridiana del sole che filtrava attraverso la finestra le inondò gli occhi dorati, abbagliandola e costringendola a ridurli a fessura per abituarsi. Era una strana sensazione sentire il calore dei raggi solari, quelli veri, di nuovo sulla pelle e negli occhi.

Girò la testa di lato e sentì una fitta al cuore. Non era cambiato niente, nessuno ce l’aveva con lei. Le veniva quasi da piangere di gioia!

Lì vicino c’erano i suoi amici, che l’aspettavano, che avevano atteso a lungo quel momento, che erano contenti di vederla aprire gli occhi.

Harry, Ginny e Ron.

La bruna dovette distogliere lo sguardo da quest ultimo. Erano ancora troppi vivi i brutti momenti passati assieme a lui nel sogno.

-Hermione! Dio ti sei svegliata! Finalmente!!- la ragazzina rossa le si buttò addosso, abbracciandola e circondandola con le braccia esili. –Mi sei mancata un sacco!-.

-Ginny la soffochi!- fece Ronald goffamente, guardandola di traverso.

La riccia, che ci mancava poco soffocasse davvero, diede qualche pacca sulla spalla dell’amica e sorrise agli altri due, che erano come ammutoliti e la osservavano, senza però dire nulla.

Aveva voglia di sentirli vicini, di stringerli. Voleva sentire il loro calore, la loro pelle premuta contro la sua.

Voleva amore.

Consolazione.

-Harry, Ron…Venite qui anche voi!- mugugnò, senza riuscire a reggere quel silenzio.

Ginny si allontanò un po’ e Hermione tese le braccia.

I suoi due migliori amici si avvicinarono frettolosamente e poi, uno a destra e uno a sinistra, l’abbracciarono, affondando le teste fra i folti capelli castani della ragazza.

La ricoprirono di baci e lei versò qualche lacrima di felicità.

-Mi siete mancati tutti quanti anche a me!-.

-Ma che dici! Tu avrai sicuramente fatto un bel sogno- ammiccò Ginny, seduta vicino alla branda a braccia incrociate. –Non avrai avuto tempo di pensare a noi!-

I due Grifondoro si sedettero ai piedi del letto.

-Ehm…si, un bellissimo sogno-. Hermione arrossì, mordicchiandosi le unghie.

La rossa le si avvicinò un poco, mormorandole qualcosa all’orecchio e guardando divertita il fratello, con uno sguardo strano.

-Dì la verità Herm, hai sognato Ron, eh?!- ridacchiò, dandole una gomitata nelle costole.

-COSA?!- la Grifoncina urlò, questa proprio non se l’aspettava. O forse si? Infondo loro non sapevano nulla del suo amore per un certo biondino.

-Scusa Herm, ma io e Harry dobbiamo fare un salto in biblioteca- disse la piccola Weasley strizzando l’occhio, alzandosi e trascinando il moro fuori dall’infermeria.

Il bambino sopravvissuto la fissò incuriosito e perplesso, poi, illuminandosi, fece un sorrisetto e annuì, lasciando il suo migliore amico solo con Hermione.

-Ciao Ron-. La ragazza lo fissò esitante.

Aveva una brutta sensazione…ora che i ricordi del mondo reale cominciavano a rifluire.

Nella sua mente apparivano strane immagini, strani pensieri, che la ritraevano assieme al rosso, in abbracci e anche baci sulle labbra, in tenere passeggiate mano nella mano. Le sue memorie.

Per caso lei era…?

I suoi terribili dubbi vennero presto confermati dal Weasley.

Le prese le mani fra le sue e le strinse dolcemente. Fece un timido sorriso e le si avvicinò lentamente, quasi intimorito, per poter sfiorarle la bocca vermiglia.

-Ron, aspetta, cosa…cosa stai facendo?!-

-Che c’è di strano? In fondo stiamo assieme!- si lamentò, quasi in imbarazzo.

Insieme. Erano fidanzati!

La riccia strabuzzò gli occhi e distolse lo sguardo, accennando una risatina isterica. Perché doveva capitare proprio a lei?!

-Ma mi sono appena svegliata! Non puoi pretendere di…non voglio! Allontanati!- strillò, cercando di evitare un bacio da lui.

 

***

 

Dopo due giorni, Hermione Jane Granger fu in grado di tornare alla vita di sempre.

Venne dimessa dall’infermeria e ricominciò a frequentare le lezioni.

Al dormitorio le ragazze le chiedevano i particolari del suo sogno e lei puntualmente o si inventava qualcosa o diceva che non lo ricordava più  tanto bene. Alla fine c’erano diverse versioni che giravano.

Lavanda Brown sosteneva che avesse fatto un sogno estremamente erotico con Ronald Weasley. Qualcosa di veramente trash, in cui centravano bikini attillati neri, perizomi, frustini, manette e altri oggetti per seviziare le persone. La Brown diceva che era per questo che la Grifondoro aveva rifiutato di baciare il fidanzato appena svegliata (le voci correvano), per “riprendere il fiato” dopo tutto quel sesso sfrenato.

Calì Patil ribatteva che la Granger avesse sognato di andare a Parigi, città dell’amore, assieme al fidanzato.

(-Mi ha detto che è stato un sogno davvero romantico! Me l’ha detto lei! Giuro!- cinguettava Calì.

-Non dire stupidaggini! A me ha detto solo quanto fosse volgare e sessualmente attivo Ron! Te lo sei inventata! E poi è più credibile! Se no perché non l’ha baciato a Ron-Ron? Bla bla bla-)

Hermione si era persa un bel po’ di ore di studio, perciò doveva assolutamente recuperare.

Dopo l’ora di Antiche Rune, durante il pranzo, chiese a Ron e Harry gli appunti, ma con sua grande irritazione, non li avevano presi.

Si lamentò di ciò per tutta l’ora del pasto.

-Ecco lo sapevo! Non ci sono io per un po’ di tempo e voi che fate?! Ve ne fregate della Scuola! Dio! E io ora come faccio?? Devo cercarmi tutto in biblioteca (vabé tanto dovevo andarci comunque)!-

-Si è svegliata da pochi giorni e già comincia a rompere…incredibile- bisbigliò il rosso al moro seduto affianco a lui.

L’altro sbuffò, preferendo non proferire parola.

-Ti ho sentito Ronald!- la ragazza cominciò a mangiare il suo stufato, arrabbiatissima. –Che materia abbiamo ora?-.

-Mmm…Pozioni credo- il bambino sopravvissuto cercò conferma nell’amico, che fece un cenno d’assenso.

-Poz…- ci mancò poco che un pezzo di carne non le andasse di traverso. Tossicchiò per un po’, mandando giù grandi sorsate di succo di zucca.

-E dai Hermione- ghignò Harry. –Lo so che non sopporti Piton, ma fino a questo punto…-.

-Chissenefrega di Piton! Io mi preoccupavo per Malfoy!- le uscì di bocca.

-E perché?- chiese curioso, alzando le sopracciglia scure.

Lei non gli rispose e continuò a mangiare.

-No niente- disse poi, pentita di ciò che aveva detto prima.

Draco…Il suo Draco, non l’aveva ancora visto!

Aveva paura. Sicuramente lui l’avrebbe insultata e avrebbe riso di lei.

Non voleva rivederlo, ci sarebbe rimasta troppo male! Anzi no, voleva rivederlo assolutamente, era così bello, bramava le sue labbra e il suo lato romantico e passionale!

Però quella era la realtà. E lui era…uno stronzo.

Scosse la testa, doveva dimenticarlo, pensare a Ron. Si, Ron era il suo ragazzo.

Anche se…

No.

-Forza, andiamo da Piton- disse solenne, alzandosi.

I due la guardarono interrogativi, con la bocca piena. –Eh? Manca ancora mezz’ora…(cos’era tutta quella determinazione, mi fai paura!)-.

-Ehm, scusate, è che…che…è da tanto che non leggo niente sugli antidoti e i veleni e si, insomma, le lezioni di Piton mi mancavano un po’- pessima. Pessima e secchiona, ecco come doveva apparire in quel momento.

-Hermione! Sei sempre la solita secchiona!-.

Già. Fanculo a Malfoy che le faceva fare quelle figure di merda.

 

Dopo l’ora di pranzo i tre si diressero verso i sotterranei. Presero posto ai soliti banchi in fondo.

Hermione cercò di specchiarsi in una boccetta di vetro vuota. Si sistemò i capelli riccissimi, cercando di essere presentabile e più carina possibile.

Poi si guardò attorno circospetta, cercando una certa testa bionda…Eccolo!

Draco Lucius Malfoy stava entrando nell’aula proprio in quel momento, l’aria algida e altezzosa, teneva la borsa tracolla, in un modo che la Granger (e non solo) reputava davvero irresistibile.

Non la degnò di uno sguardo e si andò a sedere fra le prime file, come al solito, svaccandosi sulla sedia e portandosi le mani dietro la testa.

La Grifondoro poteva vedere solo la sua schiena, ma solo quello bastava per farla andare in estasi e dovette mettercela tutta per distogliere lo sguardo e concentrarsi sul professore alla cattedra che la fissava con aria arcigna e sadica.

Con sommo fastidio, scorse con la coda dell’occhio Pansy Parkinson che si avvinghiava a Draco e gli poggiava la testa sul petto, facendo le fusa.

-Buongiorno- fece il professore con quel tono di voce mellifluo e viscido. –Granger, sono lieto di averla nella mia aula, saltare le lezioni non fa per niente bene-.

I Serpeverde ridacchiarono malignamente.

Hermione ignorò quella frase e non disse nulla, per non far perdere qualche punto alla sua Casa.

-Che carogna- bisbigliò Harry.

-Comunque, cominciamo la lezione sui veleni letali. Parkinson si sieda in modo civile…-

L’ora trascorse lenta e quando la campanella suonò, tutti furono felici di alzarsi e abbandonare Piton e i suoi veleni e calderoni.

Hermione lanciò un’occhiatina verso i Serpeverde, ammucchiati attorno a Draco Malfoy e al suo banco.

Dalle labbra piene del biondo pendeva una sigaretta spenta. Con una mano cercava pigramente un accendino nelle tasche, senza nessun buon risultato.

-Draco- civettò Pansy, attirando la sua attenzione. –Se cerchi un accendino…lo trovi qui- e fece comparire un accendino in mezzo ai seni.

-Tsé- disse la bruna, un po’ troppo a voce alta, incrociando le braccia al petto.

-Che vuoi Granger?- chiese acida la Parkinson, scaldandosi subito, accavallò le gambe in modo provocatorio.

-Già, che cazzo vuoi?- le fece eco Malfoy. –Non segui i tuoi amichetti…se ne sono già andati-.

Hermione ci rimase inevitabilmente male, ma in fondo se lo aspettava.

-Non voglio niente da voi Serpi. Stavo solo osservando quanto la Parkinson si sia dovuta allenare per far comparire un accendino vero in mezzo alle sue tettine- non era proprio da lei parlare in quel modo, però non voleva mostrarsi debole, perciò preferiva essere volgare.

-Come osi Mezzosangue?!- strillò la ragazza.

Draco ghignò e poi, afferrò l’accendino dalla scollatura della Serpeverde, facendo bene attenzione a tastare nei punti giusti.

La Parkinson si tranquillizzò e mostrò la lingua alla Grifondoro furente.

E dopo questa, la Granger lasciò l’aula a testa alta.

 

***

 

-Ron, domani è domenica-

-Lo so…e quindi?-.

Ron era sdraiato sul proprio letto a baldacchino, stava leggendo una rivista sul Quidditch. Affianco c’era la sua fidanzata Hermione, che lo guardava con degli occhioni da cerbiatto.

-Perché non stiamo un po’ assieme?- propose la ragazza.

Lui deglutì. –Va..va bene. Finalmente…-.

La ragazza chiuse gli occhi, stringendo il cuscino. Doveva sistemare molte cose. Prima di tutto con Ron, voleva “riappacificarsi” completamente e poi, voleva di nuovo imparare ad odiare Draco Malfoy, forse l’avrebbe aiutata a riconciliarsi al suo presunto fidanzato.

 

 

Ehylà. Fine capitolo 16.

Non sappiamo ancora se descrivere l’uscita fra Hermione e Ron.,.ma pensiamo di no U.U

Comunque, ora passiamo ai ringraziamenti, ai lettori migliori del mondo xD che nonostante i ritardi ci sono sempre! (o quasi! xP)

Merry NIcEssus Ehm…Innanzitutto grazie della recensione! ^^ Poi, ehm,,diciamo che non siamo mai state puntuali con gli aggiornamenti u.u’, perdono, xD. Comunque, prima o poi aggiorniamo sempre! ;) Baci alla prossima!

anna96 Ciau cara! ^^ Che bella la tua recensione! Ç_ç!! Siamo felicissime che il capitolo ti sia piaciuto! Ne hai parlato così bene! >.à  ”grazie per regalarmi sempre bellissime emozioni!” T_T siamo commosse! (evvivaa! Nd BiMbA). Continua a seguirci ^^!  E facci sapere di questo capitolo, Al prossimo! Bacioni!

sakusan Ciao Sakusan! Si, l’erba è una bella parte u.u :D Scusaci di nuovo per il ritardo (ormai non dobbiamo più scusarci, è diventato normale Nd MaRs) xD Felice che questo sia il penultimo e non l’ultimo capitolo?? ^^ Comunque non avevamo proprio voglia di scrivere di più su Ron e Herm…già è difficile scrivere ora su di loro,,sai, sono fidanzati ù.ù…che rabbia xD Baci!

deaselene Ehylà Sara!^^ Questo capitolo com’è? Piace?? *curiose* Comunque, la spiegazione di Draco sarà nel prossimo, ultimo, capitolo! ^.^ e per scoprirla dovrai aspettare un mese e più muahah! *perfide* ehm ehm,,ok, scusa xD! Appena possiamo aggiorniamo, promesso u.u! Bacioni alla prossima! Facci sapere!

fly girl_HH Scusaci per il ritardo ^///^ Cmq, siamo contente ti sia piaciuto lo scorso capitolo! IHi h, “Erba” in effetti a prima vista può sembrare equivoco :D anche la mente malata di BiMbA avrebbe capito male xD! Lascia un commento! Baci alla prossima!

goldbuble Si, u.u, ci sei mancata, e noi?? :D :D (comunque grazie! Siamo felici che ci lasci sempre una rece anche se il tempo è pochino…). Il “mi fai schifo!” noi non pensiamo sia troppo crudele,(un pochino forse si XD, ma non troppo! xD) ,insomma, non ci siamo mai trovate in una situazione simile, però, abbiamo provato ad immaginare. In fondo e’ come se una persona che non ti piace più per niente provasse a stuprarti, qualcuno che in un mondo parallelo è un sadico (decisamente non l’abbiamo mai provato xD) ma che in realtà è un tuo amico, e prova a stuprarti…a noi farebbe un po’…senso. Hermione ha reagito per istinto…(sisi giustificatevi! xD). Facci sapere anche di questo capitolo ^o^! Bacioni!

BAbyDany94 Ciaoo! E infatti non è l’ultimo capitolo! Abbiamo voglia di tenervi sulle spine, muaha! Scusa, come al solito, del ritardo!! Ci faremo perdonare con il prossimo capitolo, che sarà il piùùù beeeelllo di tuttiiiii! (sese). Beh carissima, lasciaci un commentino! Baci alla prossima!

gelb_augen Ciau! Eh si lo studio ci ha ammazzate (non è vero, ma facciamo finta sia così xD), e abbiamo avuto difficoltà a scrivere..Ma finalmente il penultimo (contenta non sia l’ultimo?) capitolo! Eh eh,,,Draco e Hermione..quei furbacchioni…ehm, lo scoprirai nel prossimo capitolo se si odieranno o…

Blaise l’ha “ucciso” o “messo al tappeto” (a libera interpretazione” l’ex prigioniero, che stava dalla parte di Ron. E per quello che è successo a Ron…eh eh…lo scoprirai nel prossimo capitolo! ^.- perciò continua a seguirci e commentare! ^^ Baci alla prossima!

 

Siete tutte stupendee! Vi amiamo! xD <3

Anche i preferiti sono aumentati molto! *-*

Ora, le Colleghe bastard…ehm, le Colleghe for life vi salutano e se ne vanno in vacanza.

Buone vacanze a tutti!

Aggiorniamo quando torniamo…!

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Capitolo 17
*** Splendido e, fortunatamente, doppio bugiardo ***


SOGNISVEGLI BREVETTATI…SCADUTI!

 

 

Autrici: ABBIAMO MODIFICATO IL CAPITOLO. Ebbene, a quanto pare l’ultimo capitolo non era di vostro gradimento..E allora abbiamo deciso di cambiarlo ^^, in fondo non si possono ignorare i propri lettori, ok? Sperando che lo rileggiate e rilasciate una nuova recensione per farci sapere…

Una minima delusione c’è stata..però vogliamo e ci sentiamo in dovere di rimediare.

Abbiamo riletto gli scorsi capitoli e li abbiamo leggermente modificati, migliorando la scrittura (la trama è sempre la stessa!) e cambiando qualche cosa che ci sembrava davvero troppo sdolcinata! U.U

Questo è l’ultimissimo capitolo ç_ç Non sappiamo voi ma noi ci siamo affezionate molto a questa storia (soprattutto BiMbA). Anche se nell’ultimo periodo era un delirio scrivere, xD,,ci dispiace sia già finito..

Siamo contente di aver avuto dei lettori così magnifici, siete davvero stupendi! Le vostre recensioni servivano sempre molto ed erano confortanti, bellissime e importanti per noi.

Grazie a tutti quelli che hanno letto, che hanno commentato, che l’hanno aggiunta ai preferiti. Grazie mille :) Speriamo un giorno di tornare con qualche storia nuova per voi!

Ma finalmente eccovi il 17esimo capitolo, sperando sia abbastanza lungo e appagante per voi.

Buona Lettura!

 

 

 

CAPITOLO 17: Splendido e, fortunatamente, doppio bugiardo

 

 

La sveglia suonò alle nove in punto. Era domenica, il giorno dell’appuntamento con Ron.

Hermione si rigirò nel suo letto, allungò un braccio per spegnere quel maledetto orologio che trillava in modo alquanto irritante e rimase per qualche minuto a crogiolarsi nel tepore delle coperte.

Non aveva per niente voglia di uscire con Ron, il suo fidanzato, però qualcosa la convinse ad alzarsi e sfilarsi i vestiti per ficcarsi sotto la doccia.

Quando ebbe finito di lavarsi, vestirsi con la solita divisa (che aveva azzardato a migliorare, accorciando leggermente la gonna a pieghe, restringendo il maglione nero con lo stemma Grifondoro appuntato sul petto e non indossando i collant che le facevano sembrare le gambe avvizzite!) e aver messo nella borsa tutto l’occorrente per una giornata ad Hogsmeade, scese giù nella Sala Grande per fare colazione.

Ormai ogni pettegolezzo sul suo sogno era svanito: gli studenti avevano cambiato argomento e si era voltata pagina.

Perciò andò a sedersi al tavolo della sua Casa senza che nessuno la scocciasse o le facesse domande sulla sua esperienza.

Harry e Ron non erano ancora scesi a mangiare, era da sola.

Si versò un po’ di succo di zucca in un calice d’argento e imburrò qualche toast, per poi spalmarci generosi strati di marmellata alle more.

Era un po’ triste mangiare da sola, ma per fortuna dopo una decina di minuti i suoi migliori amici si fecero vivi, sedendosi accanto a lei e cominciando a chiacchierare del più e del meno.

-Ci voleva un uscita ad Hogsmeade…Le lezioni mi distruggono- sbadigliò il bambino sopravvissuto, addentando una mela rossa. –Oggi voglio passare tutto il pomeriggio ai Tre Manici di Scopa, al caldo, con delle Burrobirre…- sorrise deliziato alla prospettiva di un’intera giornata da passare in quel modo.

-Ehm…io e Hermione volevamo starcene un po’ per i fatti nostri in realtà- disse Ron, diventando rosso e grattandosi il mento.

La ragazza non disse niente, anche se avrebbe preferito passare il pomeriggio assieme ad Harry per evitare Ron, gliel’aveva promesso e non poteva deluderlo all’ultimo.

-Mh…ok- fece il moro, oscurandosi. –Vorrà dire che io…-.

Ginny lo interruppe, sedendosi accanto al fratello. –Che uscirai assieme a me!-.

-Ehm, va bene- acconsentì Harry colto alla sprovvista: lui non era di certo uno di quei ragazzi abituati a quel genere di cose! Era persino meglio Ron di lui!

I quattro smisero di parlare per concentrarsi sulla sontuosa colazione e sui loro pensieri, che raffiguravano un pomeriggio pieno di baci e coccole, prospettiva allettante per qualcuno e decisamente sconveniente per altri.

Ginny Weasley stava progettando mentalmente il modo migliore per baciare il moro, perché se aspettava lui non si andava da nessuna parte. Era così timido a volte!

Harry e Ron iniziarono a parlare dei compiti per il giorno dopo: delle lunghissime relazioni sulle piante velenose e degli altrettanto chilometrici temi da fare sulla pozione della verità, il Veritaserum.

-Io non ho ancora iniziato a scrivere nulla- confessò sconsolato il Weasley, preso dallo sconforto. –Secondo te posso non fare i compiti per una volta e inventarmi qualche scusa assurda?-.

-Sei scemo?! Piton ti ammazza…E anche la Professoressa Sprite non ne sarebbe per niente contenta. Perderemmo punti- l’avvertì l’amico in tono pacato.

-Ti conviene farli! Non voglio perdere punti per colpa tua!- esclamò la giovane Weasley, lanciandogli un’occhiataccia di avvertimento.

-Esatto! Ron non costringermi a mandarti in biblioteca a calci- lo avvisò Hermione.

-Non è che me li faresti copiare? In fondo sono il  tuo ragazzo!- assunse un’espressione angelica, speranzoso.

-Assolutamente no. Cretino-

-Va bene, vorrà dire che passerò una notte insonne…-

-Già. Sennò puoi anche rinunciare ad uscire con me! In fondo i compiti vengono prima di  tutto!- tentò la bruna.

-No, li farò dopo-.

 

L’autunno stava definitivamente per lasciare il posto all’inverno. Il clima caldo era stato sostituito da un venticello gelido e da nuvole insistenti che coprivano perennemente il cielo.

Presto sarebbe anche caduta la neve e la meravigliosa cittadina di Hogsmeade si sarebbe coperta di bianco, rendendo tutto più fantastico.

Ma intanto le strade erano ancora asciutte e i passi di Hermione e Ron risuonavano forti e chiari in tutto il viale.

I due non si guardavano negli occhi, si tenevano per mano per pura convenzione e poi stavano il più lontano possibile l’una dall’altro.

Non riuscivano a tenere un dialogo soddisfacente e spesso si ritrovavano in silenzio, in imbarazzo.

Hermione aveva la testa altrove e rispondeva alle domande sdolcinate del rosso solo per amore di se stessa. Non aveva voglia di soffrire per Malfoy, voleva solo dimenticarlo e tornare ad essere quella di prima.

Poi lui le rivolgeva occhiate gelide e insulti sprezzanti.

La ragazza cominciava a tremare dal freddo, aveva solo il maglione della divisa senza nemmeno una giacca sopra e in più le gambe erano totalmente scoperte. Aveva la pelle d’oca.

-Hai freddo?- domandò stupidamente Ron, sinceramente preoccupato.

-Avrei dovuto portarmi il mantello…Ma non ti preoccupare- aggiunse, vedendo che si sfilava il suo per metterlo sulle sue spalle.

-Grazie- disse, stringendosi nella mantella rossa, con lo stemma “RW” al petto, Ronald Weasley.

-Figurati! Però la prossima volta copriti meglio…Per Merlino! Sto gelando!- cominciò subito a protestare il ragazzo.

Lei alzò gli occhi al cielo. –Se vuoi te lo ridò-.

Lui fece segno di no, ma continuò a inveire contro tutti i maghi che conosceva.

-Perché non raggiungiamo Ginny e Harry ai Tre Manici di Scopa?-

Lei accolse di buongrado l’idea, almeno si sarebbero riscaldati meglio e lei non si sarebbe più sentita in imbarazzo.

Nel pub localizzarono in fretta i due amici, sembravano proprio una coppietta!

Probabilmente si erano appena baciati, perché Ginny era tutta compiaciuta e non smetteva di sorridere e Harry era rosso in viso, ma continuava a stringere la mano della Weasley.

-Ron! Hermione! Sedetevi- li salutò la rossa, avvicinando due sedie libere dal tavolo affianco.

-Allora, come vi sta andando il pomeriggio?- chiese Hermione curiosa, ammiccando.

-Una meraviglia!- risposero in coro, per poi ammutolirsi e fissarsi dolcemente. –A voi?-.

-Ehm- la riccia guardò il suo “fidanzato”: stava bevendo avidamente da una bottiglia di Burrobirra e non prestava loro la minima attenzione. –Normale- disse soltanto.

-Ehy! Stai bevendo dalla mia bottiglia, Ron!- lo sgridò la sorella, dandogli un pugno su una spalla. –Ora me ne compri un’altra!-.

-Che seccatura! In fondo siamo fratelli che c’è di male, ti fa schifo per caso se bevo dalla tua stessa bottiglia?!-

-Non è questo! È che l’avevo comprata per me e tu me l’hai finita!-

-Avevi solo da berla prima-

Hermione li osservava divertita, quando il suo sguardo fu catturato da alcuni ragazzi seduti qualche tavolo più in là.

Ovviamente era lui l’oggetto della sua attenzione.

Era vestito con abiti stretti che mettevano in risalto il corpo muscoloso e magro, il maglione bianco a collo alto gli fasciava perfettamente il petto e i pantaloni che la ragazza riusciva a scorgere da sotto il tavolo erano neri a vita bassa. Aveva stranamente scelto un abbigliamento babbano, che gli donava l’ennesima aria casual e sexy.

I capelli biondi ricadevano davanti agli occhi e lui ogni tanto li spostava.

Stava parlando con Zabini Blaise, un altrettanto attraente ragazzo di Serpeverde, con un carattere altrettanto stronzo e Theodore Nott.

Draco Malfoy prese in mano con eleganza un bicchiere di liquore e cominciò a sorseggiarlo.

Poi sostituì l’alcolico con una sigaretta, che pendeva spenta tra le sue labbra. Nel locale non si poteva fumare.

Zabini diede un colpetto leggero sulla spalla del biondo, si chinò per sussurrargli qualcosa e poi risero di gusto.

Con grande sorpresa di Hermione tutte e tre le Serpi si girarono verso di lei a fissarla interrogativi. Accidenti! L’avevano beccata mentre lo “spiava”!

La salutarono per sfotterla e poi cominciarono a ridere fra di loro. La ragazza stava guardando il biondo negli occhi e fu sicura, per un istante, di aver visto qualcosa cambiare nella sua espressione, come quando si guarda qualcosa che non si può avere, ma poi tornò il solito sguardo freddo e derisorio.

-Herm, perché stai fissando Malfoy e i suoi amici?- chiese Harry con la fronte corrugata.

Anche lui l’aveva scoperta!

-Non lo sto assolutamente fissando! È che…mi domandavo perché indossasse abiti babbani! Lui li odia…- si morse un labbro, abbassando lo sguardo.

-Ahh…E tu vai a vedergli i vestiti?! Comunque si usano anche qui. Sono un normale maglione e dei normalissimi pantaloni. Cosa dovrebbe esserci di strano?-.

Per fortuna in quel momento Ron alzò la voce, facendo ricadere su di sé l’attenzione. –D’accordo! Ti comprerò la tua stupida Burrobirra, rompiscatole di una sorella!-.

 

Erano le sei del pomeriggio e il cielo cominciava a scurirsi. I quattro ragazzi stavano ritornando a Hogwarts, trascinando stancamente i piedi alle carrozze che li avrebbero riportati a scuola.

Per Hermione era un sollievo la fine di quella giornata, anche se qualcosa le diceva che non era ancora terminata.

Metteva un piede davanti all’altro, lasciandosi trascinare dalla mano di Ron, allacciata alla sua.

Una folata improvvisa di vento le scompigliò i capelli, mandandoglieli in avanti sul viso.

Ron smise di camminare e si voltò verso di lei. Goffamente le aggiustò i capelli, rimettendo le ciocche ricce dietro alle orecchie.

Le accarezzò una guancia e sorrise teneramente.

Lei avvampò di vergogna. Dietro di loro c’era Draco Malfoy!

-Ma che carini!- li scimmiottò quest ultimo, fermandosi coi suoi amici a pochi metri di distanza da loro. –Il Weasley è proprio un tenero ragazzo, vero Blaise?-.

L’altro annuì, le sopracciglia alzate.

-Ancora tu! Vattene via Malfoy, non rompere!- Ron gli puntò un dito contro.

Ma il biondino non lo stava ascoltando. –Peccato che la Granger è mezzosangue.- sospirò maligno. –Beh, siete una coppia perfetta: lo sfigato e la mezza babbana!-.

-Malfoy vai al diavolo, stronzo!- urlò la riccia perdendo la pazienza.

-Hermione ignoralo! Come sempre!- le bisbigliò il rosso.

-E lasciami stare tu!- continuò la ragazza, liberandosi dalla sua mano e avanzando verso il biondo, che la guardava arrogante.

-Sei un pezzo di merda! Il peggior ragazzo che io abbia mai incontrato! Sei volgare, egoista e bastardo- dannatamente bello –Non ti sopporto!- e ti amo.

-Mmm…e dopo tutti questi insulti, cosa speri di ottenere Granger? Che io mi offenda?- rise. –Sei patetica-.

-E mezzosangue- aggiunse Nott, incrociando le braccia.

-Si: e mezzosangue. Mi stai facendo perdere troppo tempo. Ciao Mezzosangue, Lenticchia-.

Draco Malfoy e i sue due amici li sorpassarono, lasciando un Ron stupito dal comportamento della ragazza, fermo e immobile a guardarla e una Hermione alquanto sconvolta che ribolliva di rabbia e lottava per trattenere le lacrime.

Ron le si avvicinò e lei senza alcun preavviso si voltò verso di lui a baciarlo, chiudendo gli occhi e cercando di dimenticare quel che era appena successo.

 

***

 

Si stava avvicinando il Natale e le fatidiche vacanze tanto desiderate.

Nel castello aleggiava un’aria di festa che contagiava tutti gli studenti, per non parlare degli insegnanti.

Il rapporto fra Ron ed Hermione era migliorato un sacco: a volte c’erano quei momenti d’imbarazzo, però riuscivano a comportarsi come due fidanzati normali e fare quelle cose che di soliti le coppie fanno come tenersi per mano, baciarsi, scambiarsi dolci frasi romantiche e guardarsi intensamente negli occhi…

La Granger aveva ormai quasi dimenticato il bellissimo Principe degli Stronzi alias Draco Malfoy, ma ogni tanto ci pensava ancora, anzi, molto spesso. Ogni volta che lo vedeva lo ignorava e lo sorpassava altezzosa, oppure rispondeva moderatamente agli insulti.

Quando si sentiva particolarmente raggiante e bella, se gli passava vicino e lui era circondato da oche vogliose di portarselo a letto, lei rallentava la sua camminata, cercando di ondeggiare nel modo delle modelle babbane, facendo svolazzare la gonna che le arrivava a metà coscia, come a voler dire “Ecco cosa ti perdi”. E Malfoy se ne accorgeva.

Però c’erano quei giorni che alla Granger le prendeva la depressione. Era uno di quei giorni quando Hermione se ne stava fuori in cortile seduta sulla neve, avvolta in un pesante mantello nero, a studiare.

Ginny le stava accanto ed era da un po’ che la osservava spazientita.

-Che ti prende? Ci sono quei giorni in cui metti il muso e ti chiudi in te stessa…dai l’aria di una complessata. Mi devo preoccupare?- chiese Ginny Weasley, sfogliando un manuale sul Quidditch di suo fratello, per cercare di imitare qualche mossa nella prossima partita.

L’amica per tutta risposta alzò le spalle.

-Le cose con Ron non vanno bene? A me sembrava di si-

-Ron non centra niente. Sono semplicemente stanca, tutto qui, sai ci danno un casino di compiti- farfugliò poco convinta.

-Pensavo che lo studio non ti pesasse-.

-Già- mormorò la bruna, chiudendo il libro di Trasfigurazione. –Non saprei come spiegartelo Ginny-.

-Puoi provarci. Io sono la tua migliore amica, ti starò ad ascoltare e se riesco ti aiuterò a...risolvere il problema- disse, sorridendo e strizzandole l’occhio.

Hermione rise, un po’ rincuorata dalla preoccupazione dell’amica. –E’ che…è tutto così assurdo! Non ci crederesti mai e man mano che passano i giorni non ci credo più nemmeno io. In fondo era un sogno anche se a me sembrava qualcosa di più-.

-Non parlerai mica di quando tu hai bevuto quella roba e sei rimasta addormentata per quasi una settimana?- Ginny inarcò le sopracciglia rossicce.

-Già, senti è meglio che non continuiamo la conversazione.-

-Hermione! Dio santo! Spiegati!- sbottò la Weasley esasperata.

-Non eri la mia migliore amica che mi doveva stare ad ascoltare?-

-Ma tu non parli!-.

-Ok. Ma non ci crederai mai!- fece un respiro profondo e si morse un labbro. –Nel sogno credo di essermi innamorata-.

-Innamorata- ripeté l’altra, perplessa. –Di Ron-.

-E’ una domanda?-.

-Ovviamente no! È chiaro che tu ti sia innamorata di Ron, state insieme…è curioso che sia accaduto nel sogno-.

-Ehm, veramente non si tratta di Ron- disse timidamente.

-Come? E di chi scusa?- non capiva. –Neville?-.

-Ma sei matta?! No!-

-Di chi?-.

-Malfoy- lo disse così piano che Ginny non riuscì a sentire, dovette ripeterlo una seconda volta più forte e più chiaramente. –Draco Malfoy- scandì.

-Mi prendi per il culo?-

-No! Te lo giuro…lo sapevo che non avresti capito! Te l’avevo detto!-.

-No aspetta. Mi stai dicendo che tu nel sogno ti sei innamorata di…Dr..Draco Malfoy?!- disse preoccupata e incredula.

-Si-.

-Ma ti senti! Innamorata?! In un sogno?! E per di più con…non riesco nemmeno a dirlo tanto mi da fastidio!- fece disgustata.

-Non è colpa mia-

-Non ci posso credere, mi stai prendendo in giro! Bello scherzo-. Ginny era piuttosto seccata.

-Ma che hai? Perché mi tratti così? Sei arrabbiata perché mi sono innamorata di lui?-.

La rossa la fulminò. –Sarà anche bello e tutto il resto. Ma ti tratta male! Ci ha sempre trattati da merde. E tu te ne esci così che l’hai sognato…-

-Lasciamo stare ok?- chiuse il discorso Hermione, aggiungendo un “Lo sapevo che non dovevo parlarne!”.

-Si che è meglio. Pensa a Ron, dovresti concentrarti solo su di lui e non pensare agli altri ragazzi, soprattutto a gentaglia come Malfoy- sbuffò.

La sua migliore amica non la capiva. E aveva ragione. Si vedeva lontano un miglio che Ron era innamoratissimo di lei e cercava in tutti i modi di compiacerla, rendendosi anche ridicolo. E forse pensare solamente a lui era la cosa migliore.

Però non le piaceva, e non si poteva più nascondere. Poteva dire o fare tutto quello che voleva, ma Ron non le sarebbe più piaciuto, ormai era solo un amico, un amico importante certo, ma niente di più. Non poteva mentire a se stessa e tantomeno agli altri. Doveva dire a Ginny almeno quello, sperando che non si arrabbiasse come prima…

-Senti Ginny- cominciò la riccia, con una faccia da funerale. –Devo dirti un’altra cosa-

-Ah si?- chiese sospettosa la rossa, socchiudendo gli occhi. –Spero non sia una stronzata come quella di prima, non sono più in vena-.

Hermione sospirò. –Mi dispiace, non posso cambiare- disse a bassissima voce. –No, la cosa che devo dirti è importantissima, che ti piaccia o no. Vedi…A me Ron non piace più. Non è colpa mia! Ho fatto di tutto, mi sono comportata quasi normalmente con lui, ho fatto finta di essere la sua fidanzata…Dio, l’ho baciato! Ma a me questo in realtà non sta bene. Sono cambiata, i miei sentimenti sono cambiati radicalmente. Non scherzavo prima su Malfoy, ma se non ne vuoi parlare ti capisco, anche io a volte ho dei dubbi, ma in fondo non si possono controllare queste cose, tantomeno cambiare. Non credo di piacere a lui, però, almeno so che con Ron posso troncare quando voglio. E penso proprio di farlo-.

-Io non so cosa dire!- esclamò. –Sono delusa un po’. Non posso credere che dicevi sul serio di Malfoy. Forse è l’odio che provo per lui assieme a mio fratello e Harry. E anche tu una volta lo disprezzavi…- poi strabuzzò gli occhi, mettendosi le mani nei capelli in modo teatrale, quasi si rendesse conto della situazione solo in quel momento. –Non me n’ero mai accorta! Oddio! Oddio!- respirò per calmarsi. –Sai che Harry qualche giorno fa mi ha detto che una notte aveva visto Malfoy aggirarsi attorno a te in infermeria! È una cosa così strana! Puzza un po’ di bruciato ma non abbiamo capito cosa significasse…-.

La riccia fece una faccia sorpresa.

Ginny si raddolcì. –Ok, sono rimasta sconvolta sul serio! Però prima sono stata troppo dura con te, scusa. Se vuoi lasciare Ron fallo. Non devi costringerti a starci assieme…lo prendi solo in giro così. Per non parlare che tu ti sentirai malissimo a fingere.-

-Si esatto. Mi dispiace molto, perché so che ci rimarrà di merda e probabilmente non mi rivolgerà più la parola per settimane-.

-Passerà.- ridacchiò. –Passa a tutti, ho avuto molti ragazzi e lo so bene! Ma poi sarà di nuovo in forma smagliante! E comunque, che vuoi fare con il signorino Serpeverde?-

-Niente, che dovrei fare?-

-Mmm…senza offesa, ma sembra impossibile che a lui tu piaccia. Sul serio ti sei innamorata nel sogno? Ma scusa, che cavolo hai sognato? Brutta bugiarda non me l’hai raccontato fedelmente- si finse offesa, scompigliandole i capelli.

-Ehm. È cominciato così…- le raccontò tutto il sogno, le cose che lui le diceva e il fatto che sembrava davvero reale.

-Sinceramente non so bene cosa pensare! In una situazione così non mi sono mai trovata- rise. –Fossi in te io gli parlerei-

Hermione scosse la testa. –Lui mi odia! Mi insulta, come prima d’altronde. Mi sto rassegnando al fatto che sia stato solo uno stupido sogno.-

Ginny l’abbracciò. –Proverei comunque a parlargli.-

-Non importa Gin, vorrei dimenticarlo e sto facendo di tutto per togliermelo dalla testa. Non trovo il coraggio per parlargli, so che soffrirei-.

 

 

***

 

Da quando Hermione aveva parlato con Ginny di Malfoy e di Ron, era passata una settimana.

Aveva lasciato Ron il giorno dopo la conversazione con l’amica e lui ci era rimasto davvero male.

Non le parlava più, come previsto. Teneva sempre il muso e sembrava davvero sconvolto. E per questo Hermione si sentiva pure in colpa!

-Oh Ginny, sto così male…è per Ron. E’ colpa mia se è in questo stato.-

-Su, su- le accarezzò dolcemente i capelli. –Non è colpa tua. Cioè, non puoi considerarla una colpa! Hai fatto quello che ti sentivi di fare-.

-Perché non fai un salto in biblioteca, sono sicura che ti calmerai in mezzo ai libri, sei a tuo agio lì, no? Avrai i nervi più rilassati…- suggerì poco dopo.

-Mh, si, forse hai ragione Ginny. Si, credo proprio che andrò subito in biblioteca…però, vorrei stare sola- l’avvertì, un invito a non seguirla.

L’altra annuì.

Una volta arrivata nella grandissima e fornita Biblioteca della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, la riccia sentì subito un velo di sollievo pervaderla.

L’amica aveva ragione, i libri la calmavano, si sentiva al sicuro in mezzo a loro, era quello il suo ambiente.

Si sedette ad un tavolino vuoto, fra le braccia teneva due enormi tomi dalla rilegatura color miele, spessa e consumata, segno che molti studenti avevano preso quei libri.

Si immerse nella lettura, dimenticandosi di chi la circondava.

Stava leggendo un romanzo, qualcosa per distrarsi.

Era così bella quella storia…purtroppo parlava d’amore e questo le fece contrarre lo stomaco. Avrebbe voluto sentirsi come la protagonista nel libro. Era una storia felice.

Era l’ora di cena, aveva finito il libro, ma non se la sentiva di scendere giù a mangiare assieme agli altri. Preferì iniziare l’altro volume, il seguito di quello appena terminato.

Erano le 21,30. Non c’era più nessuno in biblioteca, anche se questa chiudeva alle 22,30.

Sentì un rumore dietro alla libreria sul quale era poggiata, ebbe un sussulto, ma poi, di nuovo silenzio.

Si tranquillizzò.

-Ciao Granger-.

Quella voce, ci mancò poco che Hermione non urlasse dallo spavento.

Abbassò istintivamente il libro e alzò lo sguardo.

Draco Malfoy si trovava di fronte a lei, in piedi, le mani in tasca e un ghigno stampato sul volto perfetto, no aspetta, non era per niente un ghigno, era un sorriso…sincero?

-Ciao- lo salutò imbarazzata, per poi sibilare: -Cosa ci fai qui?-.

-Sto in biblioteca ovviamente.- le rispose, avvicinandosi di qualche passo e sedendosi nella sedia accanto. –Cosa leggi?-.

-Perché tutto ‘sto interessamento?-.

-Ti ho fatto solo una domanda!- alzò un sopracciglio. –Stai diventando paranoica. Sei ossessionata da me-.

-Non è vero-.

-Si invece! Credi che non me ne accorga ogni volta che mi passi vicino e cammini più lentamente? Oppure che mi guardi sempre…e rispondi con più foga ai miei insulti. E adesso ti infiammi per una semplice domanda-.

-Fatti gli affari tuoi- disse lei, alzandosi dalla sedia.

-E’ affar mio sapere come ti comporti con me! E soprattutto perché…-

-Non c’è un perché, è così e basta- si issò su un davanzale, sedendosi.

Lui non le rispose subito, le si avvicinò. La guardò dal basso verso l’alto e inclinò la testa, come per studiarla meglio.

-C’è sempre un motivo, e io so qual è il tuo-.

Allungò le mani per toccarle una coscia, ma lei gliela schiaffeggiò, facendolo allontanare.

-E qual è?- chiese arrossendo, perdendosi per un momento nei suoi occhi azzurri.

-Ah, lo sai anche tu. Perché non lo dici?-

-Perché non c’è niente da dire- disse cercando di fare l’altezzosa.

-Va bene, te lo dirò io- disse maliziosamente.

Vedendo che lui cercava di avvicinarsi, Hermione allungò un piede, appoggiandolo sul suo petto.

Draco inarcò le sopracciglia seccato e, con un gesto repentino, afferrò la caviglia della ragazza e tirò, cogliendola di sorpresa e facendola ruzzolare giù.

Inaspettatamente non cadde per terra, rimase sollevata ad un dito dal pavimento e poi si posò dolcemente sulla pietra, grazie a qualche incantesimo del ragazzo.

Lui le mollò il piede. –Non ho potuto resistere- si giustificò, facendo una risata e un ghigno.

Con i gomiti puntati per terra, Hermione piegò le ginocchia per sollevarsi, rimanendo col sedere per aria e la schiena inarcata, una posizione assurda. Si alzò, trovandosi appiccicata a Malfoy.

-Cazzo!- urlò. –Mi hai fatto prendere un colpo!-.

-Tu sei innamorata di me-

Hermione spalancò gli occhi dorati. Come faceva a saperlo? –Che cosa? Come fai a dirlo?-.

-Me l’hai detto durante il sogno- disse Malfoy, gustando quelle parole e beandosi dell’espressione sorpresa di lei.

-Come? Io…come fai a saperlo?- balbettò, stringendosi d’istinto contro il muro.

–Quella pozione per sognare te l’ho fatta trovare io- disse, sussurrandoglielo all’orecchio.

Lei sobbalzò. –Non è possibile! Era nel mio baule ed era anche scaduta!-.

-All’inizio dell’anno avevo voglia di fare una grande cazzata e vedendo il tuo baule giù dal treno, incustodito, nell’attesa che gli elfi domestici lo portassero nel tuo dormitorio, beh, ci ho frugato dentro-.

-Hai frugato dentro la mia valigia?!-

-E poi ho visto quella pozione curiosa e me la sono messa in tasca. Ci ho fatto degli esperimenti per un mese, fino a modificarne in parte gli effetti e far si che fossi io a controllare tutti gli eventi del sogno: l’ambientazione, i personaggi, le situazioni. Ogni cosa, tranne te. Comunque, ho ordinato ad un elfo domestico di mettere la pozione modificata dentro il tuo baule…- raccontò.

-Come facevi ad essere sicuro che io la trovassi?- chiese lei, ipnotizzata dagli occhi azzurri della Serpe.

-Ci ho fatto un incantesimo in modo che tu fossi attirata dalla pozione. Poi l’hai bevuta ed hai cominciato a sognare. L’unica cosa irritante era che il “sogni svegli brevettati” era effettivamente scaduto (dopo che ci avevo lavorato tanto) e non ne avevo tenuto conto. La scadenza ha sballato un bel po’ di cose, per esempio non riuscivo a controllare tutte le persone del sogno, era un po’ fastidioso.-

La guardò, socchiudendo gli occhi e ghignando.

Lei non sapeva bene cosa dire, sbatté più volte le ciglia. –Ma quindi tu eri…eri reale?-.

Draco annuì, facendo una faccia angelica e innocente.

-Ma è impossibile! Mi dicevi un sacco di cose, mi raccontavi dei fatti accaduti nel tuo castello e in quello di Harry…E poi mi chiamavi per nome, mi trattavi bene…mi amavi- rivelò a bassa voce la riccia. –Mi ami davvero?- doveva chiederglielo, ora che le aveva rivelato quelle cose..forse c’era una minima possibilità.

Il biondo si avvolse una ciocca di capelli bruna intorno alle dita, portandosela alle labbra e annusandola.

Sapevano di buono, di balsamo. Chiuse gli occhi inebriandosi di quel profumo delizioso.

Poi li riaprì e inarcando le sopracciglia malignamente disse: -Erano tutte cazzate. Ti ho detto un sacco di cazzate perché era troppo divertente, non sai quanto. Vedere che tu ci credevi (pensando fosse solo un sogno!). Per il nome…beh, è stato un grande sacrificio, e anche fare finta di amarti. Si Granger, ho fatto solo finta, posso giurartelo-.

Poteva notare con chiarezza la luce degli occhi dorati di lei spegnersi lentamente, rabbuiarsi, le guance tingersi di rosso e le mani cominciare a tremare.

-Sembrava così vero, così reale. Anche se fosse stato solo un sogno io..- la sua voce si ruppe. -…non credevo che anche in un sogno qualcosa potesse essere falso. Nel senso, non pensavo che persino nei sogni la gente non ti dicesse la verità. Perché io ero riuscita a convincermi che tu fossi stato solo, solamente, un banalissimo sogno artificiale. E ora mi dici che era tutto vero e soprattutto che mi hai presa in giro. Perché me l’hai detto? Perché sei venuto qui? Vuoi umiliarmi?- disse, offesa e ferita.

-Mi sembrava giusto avvertirti. Perché io invece sono sicuro che tu ti sei innamorata di me, e questo, anche se sei solo una mezzosangue, mi lusinga perché- lasciò ricadere morbida la ciocca di capelli e le afferrò i polsi, racchiudendoli in una mano (dal momento che lei non stava facendo alcuna resistenza), le asciugò con rudezza una lacrima solitaria, inumidendo il polpastrello e poi passandoglielo sulle labbra e premendo. -…perché mi sento più potente sapendo che sono amato da te. Non farti strane idee, intendo dire che, le persone, quando si innamorano diventano più vulnerabili, fanno tutto quello che l’altro gli chiede…il più delle volte. E io speravo di ottenere questo da te. Mi farebbe molto comodo in un certo senso, per soddisfare le mie voglie. Non so se capisci cosa intendo, ma la Parkinson a lungo andare mi sta rompendo-.

Hermione con uno strattone riuscì a liberarsi, si fece strada e raccolse le sue poche cose, mettendosi la borsa tracolla. –Bene- disse con un tono apparentemente gelido –Ora devo andare. È stata una conversazione illuminante-.

-Non te ne andare, resta qui-

-Perché dovrei rimanere e farmi abbindolare da te? Io potrò anche…provare un certo tipo di sentimenti per te, ma tu allora? Tu non provi niente!- fece sprezzante, senza voltarsi.

-Ma tu mi piaci. Non ti amo, assolutamente no!- disse, marcando esageratamente l’”assolutamente no”. -Però devo dire che provo una forte attrazione verso di te…sessuale e anche come persona.- ammise, senza però abbandonare il tono derisorio.

-Mi stai dicendo che ti sei affezionato?- disse incredula.

-Si, qualcosa di simile.- qualcosa di più. -Vieni qui-.

Lei sospirò, voltandosi a fronteggiarlo, sussultò quando scoprì che era troppo vicino. –Mi hai presa in giro, ti sei preso gioco di me e mi hai fatta innamorare…e ora vuoi rendermi la tua schiava, vuoi distruggermi completamente privandomi della mia libertà e approfittando del mio amore verso di te, delle mie debolezze. E quando sarai abbastanza soddisfatto mi abbandonerai, lasciandomi a pezzi. Il sogno che ho fatto con te è stato il più bello della mia vita e l’ho apprezzato veramente. Ma ora siamo nel mondo reale. E io ho bisogno di una relazione stabile, devo sentirmi amata. Non posso stare con te perché sarebbe solo autolesionismo…e non voglio giocarmi tutto per pochi attimi effimeri- le lacrime le rigavano le guance.

-E vuoi andartene da me? Io ti farei sentire la donna più fortunata al mondo, la più desiderata, anche solo per poche ore. Ma Cristo, è meglio un giorno da leoni o cento da coglioni, Granger? Vuoi davvero passare tutta la  tua vita al fianco di quel babbanofilo, facendo la madre e avendo una vita vuota e inutile? O preferisci passare dei momenti indimenticabili con me, intensi e sconvolgenti, e poi tornare a fare la tua vita?-.

-Non sto più con Ron-.

-Hai fatto bene a lasciarlo, non è quello giusto- disse fra sé. -Non lo sono nemmeno io, però, il ragazzo giusto, ti farà dimenticare di me. E allora non avrai risentimenti. Ascoltami bene: più di metà delle ragazze di questa scuola sono andate a letto con me e ammetto di aver spezzato qualche cuore…ma tu vedi in giro per i corridoi ragazzine che versano lacrime e fanno le depresse? Certo ogni tanto capita (e non è solo colpa mia), ma poi tornano a stare in piedi, chi con l’aiuto del nuovo fidanzato e chi da sola. Ma tutte guariscono. E tu non sei diversa dalle altre, mica sei speciale. Tutto passa prima o poi- aggiunse, dicendo quasi le stesse parole di Ginny Weasley.

-Non voglio soffrire- bisbigliò. –So che sembra stupido, ma io vorrei stare con te per sempre! Non è possibile questo..-

-E io ti sto offrendo una possibilità mezzosangue. Stare con me per un po’. E poi basta. Per un po’ non vuol dire per forza per una notte sola. Potranno essere più notti.-

Lei non disse niente, lo desiderava così tanto, però allo stesso tempo non voleva stare al suo gioco, aveva paura di starci troppo male. –Mi dispiace, non posso. La tua proposta non mi piace- e si allontanò, ignara dell’effetto provocato, lasciando la biblioteca.

 

***

 

Hermione Granger e Draco Malfoy si erano tenuti alla larga l’uno dall’altra, cercando di ignorarsi. Non si insultavano nemmeno più.

Il bel biondo Serpeverde sapeva che doveva rimediare alle sue pessime parole nella Biblioteca, detestava ammetterlo ma…avrebbe dovuto mettere da parte la maschera del Principe delle Serpi e comportarsi nel modo migliore.

Aveva un piano per parlare di nuovo con la ragazza e quel pomeriggio l’avrebbe messo in atto, quando la maggior parte degli studenti si sarebbe recata ad Hogsmeade.

La Grifondoro non ci sarebbe andata, Draco l’aveva sentita mentre lo diceva a quell’idiota di Harry Potter.

Non sarebbe stato difficile incontrarla per i corridoi e attirarla in qualche aula in disuso.

Fu così che Malfoy si appostò accanto ad una statua, appoggiato al muro e con le mani in tasca, in attesa.

Era passata mezz’ora…e ancora niente. Ma era sicuro che prima o poi sarebbe passata di lì. Era l’unico modo per entrare in biblioteca.

Passò un’ora e ancora non si vedevano i risultati. Stava per mollare tutto e andarsene, quando Draco sentì dei passi venire verso di lui.

Era lei. Camminava lentamente, con passo lugubre e un’espressione triste e mortificata.

Il biondo deglutì e l’afferrò per un braccio, cominciando a trascinarla nella direzione opposta.

Hermione lo fissò, dapprima sorpresa, poi con rammarico. Con decisione si divincolò alla sua presa, ma sembrava che Malfoy fosse più determinato di lei a portarla chissà dove.

-Mi spieghi che stai facendo?- sbottò lei. –Hai deciso di soddisfare i tuoi desideri con la forza?!-.

Lui non le rispose e continuò a camminare, poi la spinse dentro ad una stanzetta, precisamente dove tenevano le scope, e richiuse la porta a chiave.

Si voltò a guardarla.

Lei cercava di ignorarlo, con una fitta al cuore, tenendo le braccia incrociate.

-Che vuoi?-.

Lui sospirò. –Devo confessarti una cosa-.

Non ottenne la sua attenzione. Cazzo, si era offesa davvero dall’ultima volta in Biblioteca!

-Ascoltami!- sibilò stringendo i denti.

-Qualunque cosa tu dica…beh, non m’interessa! Ho chiuso con te e ora fammi passare-.

Lui alzò gli occhi al cielo e all’improvvisò la baciò, alzandole il viso con una mano, ma non prima di dire: -Hermione…-.

Lei non cercò di allontanarlo, di morderlo o ribellarsi. Anzi, rispose al bacio, un po’ esitante, ma…l’aveva chiamata Hermione?! E sembrava sincero, per davvero.

Però le aveva mentito per tutto questo tempo, come faceva a fidarsi di lui?

Gli allontanò la testa. –No aspetta. Mi avrai anche chiamata col mio nome. Ma sei già stato capace di mentirmi-.

-Hai ragione- sospirò. –Come faccio a riconquistarmi la tua fiducia?-.

-Non c’è un modo. Te la sei persa-.

-Però continuo a piacerti- e non solo.

Lei scosse la  testa e andò verso la porta, cercando di aprirla con la magia, ma scoprì che non riusciva. –Cosa hai fatto?! Aprimi la porta!-.

Fu lui a fare un cenno negativo stavolta. –Non la apro finché tu non ti sarai fidata di me…e non mi avrai ascoltato, di nuovo-.

-Ma perché dovrei ascoltarti? Mi hai fatto solo stare male e non penso di perdonartelo- disse, mordendosi le labbra.

-Hai ragione e…ti chiedo scusa- ribatté. Ogni parola pareva costargli un enorme sforzo.

Ma lei continuava a guardarlo sospettosa.

-Ho fatto una cazzata, non avrei mai dovuto dirti quelle cose- continuò Malfoy.

-Potevi anche pensarci prima-.

-No, per favore stammi ad ascoltare…tanto la porta non la apro. Hermione fermati, ascoltami! Non senti? Te lo sto chiedendo per favore!-.

-E mi hai quasi fregata- costava un grande sforzo anche a lei per dire quelle cose, era irresistibile e le parole di lui la facevano sentire meglio, ma non doveva credergli, doveva restare impassibile…almeno provarci. Sentiva il bisogno di baciarlo di nuovo e stringerlo, ma si costringeva a stare ferma. –Senti, mi hai ferita. Non sono il tuo giocattolo. Vorrei poterti credere quando mi chiami per nome o mi chiedi di ascoltarti…ma qualcosa di me mi dice di starti alla larga e non starti a sentire-.

-Non è come pensi tu. Lo sai che- e fece un sorriso per alleviare la situazione –Sono uno splendido bugiardo. Ma ti prego ascoltami-.

Lei sollevò un sopracciglio, poi cedette. –Ti ascolto. Per lo meno ti stai umiliando un po’ anche se le tue magari non sono le migliori intenzioni-.

-Grazie. Quella volta in biblioteca ti ho detto le ennesime bugie. È vero: te l’ho rifilata io quella pozione e ammetto che all’inizio era solo per prendermi gioco di te. Ma poi, lo so sembra assurdo anche a me, io penso di…- non riuscì a dirlo e si sforzò, di certo Hermione non l’avrebbe aiutato a pronunciare quelle fatidiche parole. -…penso che i miei sentimenti siano mutati. E all’inizio mi piacevi, sempre di più finché…non…mi sono…-

Era uno spettacolo vederlo mentre cercava di raggirare le parole o di non dire quelle che l’avrebbero condannato. La riccia sorrise.

-E’ così strano per te provare dei sentimenti?- gli chiese.

-Assolutamente. Non hai idea quanto mi costi. Ma mi sono innamorato- l’aveva detto, e si sentiva strano, le sue guance si tinsero di rosa per essere così impacciato. Non era certo il tipo di ragazzo che faceva quel tipo di dichiarazione.

-Caspita, sembri così provato. Sembra vero-

-Non mi credi ancora?!-

-Forse. Devi spiegarmi un paio di cose: perché hai continuato ad insultarmi? O perché hai aspettato tanto a dirmi la verità e anzi, mi hai detto quelle cose in biblioteca, negando i tuoi sentimenti?!-.

-E’ molto semplice- si rilassò. –Come dovresti sapere, un Malfoy non è tanto abituato ad amare, e io l’ho trovato insolito…sconvolgente. Semplicemente ho continuato a recitare la mia parte di stronzo-

-E a mentire-.

-Si. Ti insultavo per cercare di allontanare i miei sentimenti e anche perché non sono riuscito a dirlo ai miei amici, non ancora. Penso mi avrebbero mandato all’ospedale. Prima o poi glielo dirò…-

-Incredibile menti anche con i tuoi amici- fece ironica Hermione, ma in modo diverso: sentiva il cuore riempirsi di gioia, le lacrime pizzicarle gli occhi per la felicità.

-Si si. E poi, le cose che ti ho detto in biblioteca era un tentativo per rifiutare quello che provavo per te. E averti in un altro modo…deludendoti e “salvando” la mia reputazione di bastardo. È difficile cambiare atteggiamento dopo anni che ti comporti così-.

-Più o meno ho fatto la tua stessa cosa: ho provato a odiarti di nuovo e non ci sono riuscita. Tu mi hai solo fatto un po’ più male…e non credo te lo perdonerò, però, potrò provarci- sorrise.

Anche lui sorrise, accarezzandole la guancia.

-Thank you, girl- disse, baciandola con passione, cercando la sua lingua.

Le baciò il collo, l’incavo fra collo e spalla, facendola rabbrividire di piacere e inclinare la testa. Draco passò la lingua sulla giugulare di Hermione, leccando e mordendo piano, stampando baci leggeri di tanto in tanto. Le sue mani da Serpe erano andate a serrarsi sui capelli ricci e scuri della ragazza, tirando con una bramosa violenza per impossessarsi meglio della carne pallida del collo e baciarla con più passione. La guardò negli occhi, scoprendo che lo fissava, con quelle perle dorate che brillavano di un insolita malizia repressa.

-Non vorrai farlo qui, in un ripostiglio per le scope?- disse incredula, leggermente divertita.

-Perché no? Non ci disturberà nessuno!-.

-Avevo in mente qualcosa di più romantico…e magari metterti alla prova-

-Cioè?- fece preoccupato, sorridendo.

-A parte che non credo di volerlo fare adesso. Ma vorrei andare nella tua stanza…così per provare il tuo amore per me. Se mi porterai, saremo a rischio di venire scoperti da qualcuno della tua casa…-.

-Divido quella stanza con Blaise! Ci ammazzerebbe appena aprirebbe la porta!-

-Credo che tu abbia ancora qualche problema a dire tutta la verità ai tuoi amici. Ma è la mia condizione: non voglio che la nostra relazione sia una cosa segreta. Non dico di sbandierarla in giro, ma solo di far sapere ai nostri amici con chi ci frequentiamo- disse soddisfatta.

-Come fai a sapere che non dirò loro che ti sto solo usando?-.

Lei lo fissò seccata. –Lo so che sei uno splendido bugiardo, ma, voglio fidarmi di te…e voglio esserci quando glielo dirai. Lo so che la nostra storia non può essere semplice e che avremo in continuazione degli ostacoli da superare. Io ho genitori babbani e tu invece sei purosangue, e se per te non è un’offesa, anche molto vicino a Voldemort, perlomeno tuo padre. Ma proprio per questo dobbiamo far vedere che tutto è possibile e combattere i pregiudizi…fallo per me-.

Draco era evidentemente combattuto, era cresciuto in un certo modo e non pensava che innamorarsi di una babbana di nascita potesse modificare la sua educazione…cioè, in parte lo pensava, ma non era ancora pronto a fare quel passo. Però lei aveva ragione, ed era l’unico modo per riavere la sua fiducia. Doveva stringere i denti e cominciare già da quel momento a “lottare” per loro due. –Va bene. Andiamo nelle mie regali stanze- fece mezzo imbronciato.

La portò seriamente nella sua camera, nella sua Casa, nel covo di Serpeverde. C’erano alcuni ragazzini nella Sala Comune, che li fissavano strabiliati e increduli. Ma loro li ignorarono ed entrarono in una stanza.

Si sdraiarono sul letto, baciandosi per minuti interi. Le loro lingue si sfregavano sensualmente. Poi, prima di allontanarsi dalla sua bocca vermiglia e carnosa, il biondo la morse forte sul labbro superiore, facendole quasi male.

Lei sentì subito il labbro gonfiarsi all’interno e bruciare.

-Questo è per quello che mi stai facendo fare!- si finse offeso. –Non ci posso credere che sto facendo tutto questo per una ragazza…è assurdo. Ho quasi paura che sarai quella che mi fotterà-.

Lei lo guardò interrogativa. –Non parlerai del matrimonio?-.

-Si ma non ci voglio pensare adesso. Sono giovane-.

-Chi ti ha chiesto di sposarmi! Hai fatto tutto tu!- precisò lei.

-E faccio un passo indietro. Ti amo ma non credo di essere pronto a sposarti-

-Guarda che non me la prendo, è troppo presto…non capisco come ti vengano certe idee. Ah ho capito, sono la prima ad averti fatto provare dei sentimenti- fece orgogliosa e soddisfatta. –E mi hai detto ti amo-.

-Già. Tu non me l’hai ancora detto-

Lei annuì. –Voglio farti soffrire- rise. –Sto scherzando! Te lo dirò quando sarà il momento-.

Hermione cominciò a sbottonargli la camicia, presa da una voglia improvvisa. Gli accarezzò i pettorali, mettendosi a cavalcioni sopra di lui e abbassandosi per baciargli il petto, il collo, salire su e sfiorargli il mento, le labbra, le palpebre e poi scendere di nuovo e tracciare una scia piacevolmente umida con la lingua, fino all’ombelico.

-Sai, ci ho ripensato. Mi è venuta voglia- era un po’ in imbarazzo, ma il desiderio era maggiore.

-Eh no, mi hai fatto dannare per dirti “ti amo” e ora mi dirai esplicitamente cosa vuoi fare con me- ghignò, compiaciuto. Il suo problema era accettare i sentimenti, forse quello di Hermione era combattere contro la vergogna del sesso. Ma si sbagliava.

-Voglio fare l’amore. Non mi faccio tutti ‘sti problemi io. Nel sogno abbiamo fatto certe cose e adesso non sarà l’imbarazzo a fermarmi, lo terrò a bada, caro Draco-.

-D’accordo- sbuffò lui, comunque contento.

Ribaltò la situazione, facendola finire sotto. Le aprì la camicetta, rivelando un seno florido intrappolato da un semplice reggiseno rosa.

Con le mani Draco le accarezzava la pancia, giocando con l’ombelico e poi passando oltre, sulla cerniera della gonna, abbassando e alzando la zip.

Hermione inarcò la schiena per permettergli di toglierle la camicia e slacciarle il reggiseno, rimanendo a petto nudo, solo con la gonna addosso.

Allungò le mani per toccargli nuovamente quel petto muscoloso, sfiorare con le dita i peli biondi.

Si tolsero finalmente gli ultimi indumenti, rimanendo nudi.

Lo sentì dentro di lei, forte e travolgente, inebriandola di un forte senso di benessere, di godimento.

Non sentì affatto male, solo all’inizio un leggero fastidio.

Hermione provò il bisogno di toccarlo, accarezzarlo, e così fece, passando le mani sui pettorali e sugli addominali, e lui fece lo stesso con lei.

Le spinte erano costanti e decise e ogni volta provocavano dei forti gemiti e versi strozzati da parte di tutti e due.

Draco, che aveva tenuto gli occhi chiusi fino a quel momento, rialzò le palpebre e osservò soddisfatto quel corpo prosperoso sotto di sé, che l’avvolgeva e che fremeva lievemente ad ogni spinta.

Era bellissima.

Si chinò su di lei per baciarle nuovamente la gola. Era così eccitante. Posò le labbra rosee sulla sua giugulare, percependo i forti battiti cardiaci e il sangue che pulsava.

La morse piano, quasi fosse stato un vampiro.

Sopraggiunse l’atteso e appagante orgasmo e Malfoy fu costretto a baciare le labbra della Grifondoro e poi cercare la sua lingua per soffocare i forti gemiti.

Si sciolsero dal loro abbraccio e si abbandonarono sulle lenzuola, inspirando ed espirando profondamente, in modo affannoso. Erano sudati, accaldati e felicemente innamorati.

-Ti amo- gli disse Hermione.

-Anche io-. 

 

 

E siete arrivati alla fine!

Questo finale è decisamente migliore, più romantico (rispettando il genere scelto) e appagante. Speriamo che questo vi piaccia, ci siamo impegnate davvero a riscriverlo, migliorandolo e mettendoci un finale che noi ritenevamo adatto. Fateci sapere cosa ne pensate voi…se va di nuovo modificato…Ci teniamo a migliorarci e a soddisfare i nostri lettori, anche se la storia l’abbiamo scritta noi e “decidiamo” gli eventi, non possiamo ignorare i commenti di chi legge questa fan fiction. Grazie per averci fatto sapere cosa ne pensavate, speriamo che questo finale sia più soddisfacente per voi e che non sembri scritto in modo veloce per far terminare la storia in modo affrettato.

Un grazie “speciale” a tutti quelli che hanno aggiunto la storia nei preferiti e nelle seguite…thank you!

E ora passiamo ai ringraziamenti per chi ha commentato lo scorso capitolo.

Debora93, Ciau!! Siamo felici tu abbia recensito! Oddio, forse questa fic è difettosa e non si vede quando aggiorniamo! xD Ma almeno ti sei ricordata di questa fan fiction ^^! Forse sei stata la più fortunata,,,le altre hanno dovuto aspettare mesi di aggiornamento e tu invece ti sei ritrovata tutti i capitoli da leggere in un solo colpo,,,è una figata! xD Grazie per i complimenti! Il capitolo “Erba” anche se non ne siamo del tutto soddisfatte (ma noi Colleghe siamo fatte così, troviamo sempre qualcosa da dire sulle nostre storie!) ci piace molto, è uno dei capitoli più belli u.u! Facci sapere cosa ne pensi di questo! Baci, grazie della  tua recensione!

BAbyDany94: Ciaoooo! Abbiamo postato quando abbiamo potuto! Ci spiace per aver descritto l’appuntamento fra Ron e Herm…eheh, ma abbiamo dovuto! E poi, poverino, Ron ci fa un po’ pena in ‘sto capitolo…sembra un povero idiota ignaro di esserlo..eeeh! la vita! Grazie per tutte le tue recensioni, erano tutte stupende e sei stata un’adorabile lettrice e commentatrice! Da quando hai iniziato a leggere questa storia non ci hai mai abbandonate e noi ti ringraziamo molto per questo! Dicci cosa ne pensi del finale, del capitolo in generale..della storia! Facci sapere! Un grosso bacio! Ciao BabyDany, magari ci “rincontreremo” in un’altra fic!

anna96: Ciau carissimaa ^--^! Le vacanze sono andate bene?? :) Ci spiace che Ron sia dovuto apparire in questo capitolo,,,ma era necessario u.u! Quel poveraccio! Ihih xD! Speriamo vivamente che questo ultimo capitolo sia stato di tuo gradimento ^^! Devi farci sapere, lasciaci una recensione! Grazie mille per tutte quelle che hai lasciato negli scorsi capitoli, per averci seguito…sei stata una bravissima lettrice ç_ç siamo commosse! Hai lasciato davvero delle recensioni carinissime, che di certo ricorderemo in futuro! Bacioni!!

sakusan, Oh, sakusan, sakusan! Quella che ci segue sempre! Quasi fosse un’ossessione..:P! Alla fine comunque Herm l’ha mancato l’appuntamento con Ron…eheh, quindi devi perdonarci per tutti i ritardi..! Dicci se era bellissimo come speravi il capitolo! Oltre a ringraziarti di queste recensioni bellissime, ti ringraziamo anche per tutte le altre che ci hai lasciato nelle altre fan fiction! Ci segui sempre e sei fantastica! Spero che recensirai altre nostre storie…:) Baci bella!

For ever cullen, Ciau! Grazie del commento nello scorso capitolo! Eheh, prima o poi Hermione doveva svegliarsi…v.v Ma alla fine la realtà non è stata poi così tanto deludente! Lasciaci una recensione per dirci cosa ne pensi! Baci!

deaselene, Ciaooo  saretta! Alla fine abbiamo aggiornato e pensa! Abbiamo terminato questa storia! xD Lasciaci una recensione, col tuo parere! Grazie mille per averci recensito, seguito, letto! xD! *lacrimucce* sei stata una lettrice importante per noi! T_T! Ci hai dato sostegno! Speriamo davvero che questa storia ti sia piaciuta, che tu ti sia divertita a leggerla! Un grosso bacio, le tue Colleghe for life! ^^

 

Siete stati tutti stupendi! Grazie mille! Se non è chiedere troppo sarebbe bello ricevere una recensione anche da chi non l’ha mai lasciata, per sapere anche il vostro  parere…:)

E finalmente, abbiamo concluso una fan fiction!

 

Le Colleghe for life.

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