Quel giorno di quattro anni fa.

di SRonS
(/viewuser.php?uid=77640)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pensieri ***
Capitolo 2: *** Cap. 2 Intralci ***
Capitolo 3: *** Cap.3 Si ***
Capitolo 4: *** Cap.4 Domani ***
Capitolo 5: *** CAP. 5 Preparativi ***
Capitolo 6: *** CAP.6 Il Ballo del Ceppo. ***
Capitolo 7: *** Cap. 7 L'Infermeria ***
Capitolo 8: *** Cap.8 Crono Sominum ***
Capitolo 9: *** CAP.9 Whisky ***
Capitolo 10: *** CAP.10 L'altro lato di un foglio strappato. ***



Capitolo 1
*** Pensieri ***


<

 

Questa è la mia prima FanFic spero piaccia, un grazie a tutti quelli che leggeranno, e mi raccomando recensite, accetto ogni tipo di critica non siate troppo pesanti vi prego =P, Ancora grazie, ora vi lascio alla lettura di...

Capitolo 1 Pensieri.

Era un giorno come tutti gli altri per tutti i ragazzi di Hogwarts…beh non proprio una giornata normale anzi un anno normale perché in quell’anno esattamente a Hogwarts si svolgeva il torneo tre maghi,erano arrivate due scuole da due diversi paesi : dalla Bulgaria gli studenti Durmstrang che come preside avevano Igor Karkarof e dalla Francia le studentesse di Beuxbatons con Madame Maxim una gigantessa la quale sovrastava persino Hagrid in altezza, tra questi il famoso Cercatore della Bulgaria Victor Krum che era la punta di diamante della sua scuola.

*___*___*

CERVELLO DI RON

“Ma come fa Harry ad affrontare i Draghi? A me spaventano persino i Ragni! Ma ora non è quella la mia preoccupazione tra poco meno di una settimana ci sarà il ballo del Ceppo e io non so proprio chi invitare, anche se una vaga idea ce l’avrei…NO! Ho troppa fifa ma…non posso sopportare che quella testa di zucca di Victor Krum rivolga tutte quelle attenzioni a Hermione non posso non ce la faccio più prima o poi scoppierò se non la invito…ma ho paura che magari glielo ha già chiesto e magari ha già accettato! No! Non lo sopporterei…Mmmh…vado…no…si!…no!..MISERIACCIA!”

REALTA’

“Emm…Roooon ci sei? Terra chiama Ron!? RON! Sono Harry rispondimi!”Ron si riprese da i suoi pensieri guardando Harry con aria preoccupata per qualche secondo senza proferir parola, spostò lo sguardo da Harry al camino dei Grifondoro con aria preoccupata.

Harry vide che qualcosa in Ron non andava: “Ron cosa sta succedendo, non è da te comportarsi così, e poi non hai nemmeno finito la partita a scacchi…”Ron si riprese dal suo stato di semi trans e si girò verso Harry facendo un sorrisetto triste, si alzò dal divano a pugni stretti, nel mentre si avviava verso il dormitorio maschile Ron, urlò a Harry: “ Non ho voglia di parlare…magari domani.”Harry da quella risposta rimase spiazzato sul divano e la stanza intorno a lui calò in un silenzio tombale, mentre di sopra un triste e pensieroso Ron si infilava il suo pigiama a righe e si stendeva per dormire.

Il giorno dopo Ron si svegliò prima di tutti dal dormitorio, si girò verso il letto di Harry e lo vide…ancora dormiva…non riuscì a stare un attimo di più sul letto…la sua mente era affollata da troppi pensieri su Hermione,il ballo, e Krum…al solo pensiero di Krum, Ron strinse le lenzuola di colpo le lasciò e scese piuttosto nervosamente,la sua rabbia si calmò quando vide la porta del dormitorio femminile, quasi volle bussare per far uscire Hermione, ma non ne ebbe il coraggio, e poi erano le 7:00 del mattino non poteva svegliare le altre ragazze…ma quando scese la trovò li stesa sul quel divano,quel divano in cui loro tre passavano le loro serate a discutere su tutto: da Voldemort agli esami G.U.F.O i quali dovranno affrontare il prossimo anno; appena la vide un rossore lo colpì in pieno fino alla punta delle orecchie,scese le scale in punta di piedi per farle prendere un bello spavento visto che non era normale che Ron, si proprio Ronald Weasley si svegli a quell’ora!

La colse di sorpresa da dietro il divano toccandogli rapidamente le spalle e urlando : “BU!” lei sobbalzò e girandosi vide Ron con un gioioso sorriso stampato in faccia, lei subito fece una faccia arrabbiata, poi le ricambiò dolcemente il suo sorriso,dicendogli : “ Ron, che ci fai sveglio a quest’ora?Non è un po’ prestino per te?Di solito dormi fino all’inizio del pranzo salti anche la colazione GHIRO che non sei altro!” disse con tono da finta arrabbiata “Beh non avevo molto sonno continuavo a pensare ad una cosa…sai…EHI! Come mai sei sveglia pure tu?!” disse sorpreso e anche per cambiare discorso “Beh se tu non lo sai visto che dormi tutto il giorno, ma io mi alzo tutti i giorni presto, così riesco a studiare di più!” disse in tono da saputella “Ma tu sei matta! Come fai a studiare anche al mattino presto…Ah già tu sei Hermione Granger la so-tutto-io di Hogwarts” disse Ron  con tono divertito nella voce e anche con un mezzo sorriso che le calcava le labbra.

“Ti ricordo che non desidero essere chiamata in questo modo Ronald…e poi cos’è che volevi dirmi prima…non me ne sono dimenticata…”disse arrossendo un po’ nelle guance “Oh…mi chiedevo se…insomma…”

FINE CAP.1

Ho finito il cap.1 spero sia piaciuto ci vediamo con il cap 2!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Cap. 2 Intralci ***



Ho postato il secondo capitolo spero vi piaccia!Spero recensiate!

CAP.2 INTRALCI


“Ti ricordo che non desidero essere chiamata in questo modo Ronald…e poi cos’è che volevi dirmi prima…non me ne sono dimenticata…”disse arrossendo un po’ nelle guance “Oh…mi chiedevo se…insomma…”
In quel preciso istante un assonnata Ginny scese le scale del dormitorio interrompendo la conversazione,Ron non sapeva se ringraziare sua sorella per averle evitato un tremendo imbarazzo o maledirla mentalmente… “Ciao Hermione!...Oh ciao Ron, scusa quasi non ti vedevo”facendogli un sorrisetto falso Ron completamente rosso sulle orecchie,non aveva molta voglia di mettersi a discutere e facendo un sorrisetto gli rispose con un semplice “Non fa niente comunque, ciao anche a te”Hermione,Ginny si accorsero che Ron aveva fame a sentire il suo stomaco che brontolava e implorava del cibo, “Beh,io vado a mangiare ci vediamo in Sala Grande…a dopo!” quest’ultimo scese le scale talmente in fretta che rischiò di cadere ancora rosso sulle orecchie coperte dai lunghi e scompigliati capelli rossi,si sedette nella tavolata dei Grifondoro prese un Croissant, e un cappuccino, dopo pochi minuti tre figure ben distinte attraversarono il gran portone che conduceva alla Sala Grande erano Harry,Ginny e Hermione, Ron avendo avvistato quest’ultima ricordò quello che stava per dirle pochi minuti prima, e divenne di nuovo completamente rosso sulle orecchie fortunatamente per lui coperte dai capelli, “C-Ciao ragazzi” fece Ron ancora rosso in volto “Ciao Ron” fecero i tre ragazzi in coro, Harry si sedette vicino a Ron e di fronte a loro si erano sedute Hermione e Ginny l’una a fianco all’altra, Ginny fu la prima a parlare “Emm…ragazzi voi con chi andate al ballo del ceppo questo weekend?” disse arrossendo un po’ perche quello che lei voleva invitare era li proprio di fronte a lei, Harry Potter; Ron disse con tono agitato : “ Beh io devo proprio andare a studiare per il compito di Pozioni a dopo ragazzi”Ron che va a studiare!? Al mattino!? Ma per sua inusuale fortuna nessuno ci fece caso, intanto Ron quasi si mise a correre, come per fuggire dall’argomento. Harry un po’ arrossendo guardò Ginny e rispose : “ Beh io… in effetti ci ho pensato…ma non so se dirglielo d’altronde lei è così una bella ragazza non so se accetterebbe…” rispose non con poco imbarazzo “ E chi sarebbe questa ragazza?” disse Ginny molto incuriosita…e un po’ arrabbiata, intanto Hermione vagava nella sua mente quando Ron la avrebbe invitata e se lo avrebbe fatto…e se non lo avrebbe fatto sarebbe andata probabilmente con Victor Krum. Di nuovo Harry parlò “E’ molto carina…,simpatica, attraente, e in questo momento la sto guardando.” disse Harry stupendosi della sua fermezza nel dirlo, a queste parole Ginny quasi impazzì dalla gioia e dall’altra parte del tavolo si gettò sulle labbra di Harry dandole un forte bacio pieno di gioia, Harry fu colto alla sprovvista ma ricambiò il bacio, dopo pochi secondi che sembrarono un’eternità Harry si staccò da lei e gli disse “ Questo equivale a un si?” Ginny annuì semplicemente, e riprese a baciarlo,neanche si accorsero che Hermione non c’era più era andata a cercare Ron voleva stare con lui, si aspettava che Ron almeno ci avrebbe provato ad invitarla in fondo Ginny ieri sera gli ha detto che prima di questo weekend la avrebbe invitata, come faceva a saperlo? Beh Ginny era solita spiare Harry e Ron mentre si confidavano l’un l’altro e una sera aveva sentito Ron dire a Harry che Ron amava Hermione…SI! Proprio suo fratello Ronald Weasley! Ma questo non glielo aveva mai detto, a Hermione gli aveva semplicemente detto che gli piaceva tutto qui. Quando Hermione fu nella torre dei Grifondoro con suo dispiacere non trovò nessuno perlomeno non Ron solamente qualche studente del 1° anno intento a studiare, si stese sul divano pensando a tutto e di più…da come Ron e lei si erano conosciuti a quando si innamorò di lui…si lui Ron lo stupido, arrogante ragazzino conosciuto in uno scompartimento del binario 93/4 , quest’ultima cosa la fece abbozzare un sorriso sulle sue labbra, per lei era strano passare il tempo così di solito lo passava a studiare, ma per lei pensare a Ron era meglio di qualsiasi libro; appena il ritratto della signora grassa si spalancò, vide una testa fulva di capelli rossi attraversare il ritratto, subito lei avvampò, lui non la vide se ne accorse quando lei lo strattonò per un braccio per farsi vedere “Ehi! Guarda che ci sono anche io qui potresti almeno salutarmi!” disse leggermente arrabbiata “Oh…scusami…sai…stavo…stavo…pensando…” “A cosa?” chiese la grifondoro ansiosa “Oh…niente…Quidditch” Miseriaccia Ron! Diglielo! Lei rimase delusa da questa affermazione “Ah…Ehi ma tu non hai pranzato!?” disse sorpresa “Ehm…veramente no…tu?” E ron pensò “perché le parlo se ha pranzato stupido che non sono altro!” Lei abbassò lo sguardo per non incontrare quello di Ron“Veramente neanche io…vabbè…ho lezione di trasfigurazione magari ci vediamo di nuovo qui in sala comune finisco alle 4:00 precise” “Ok…ma…preferisco…sai…posso venirti a prendere a fine lezione?”disse con tono insicuro “Oh ma certo Ron allora ci vediamo alle quattro davanti all’aula di trasfigurazione” disse con tono raggiante si girò e si avviò con un sorriso a 32 denti verso l’aula di Trasfigurazione. In quel momento qualcuno quasi in contemporanea all’uscita di Hermione entrò in sala comune, era Harry con un grandissimo sorriso, quasi non notò Ron infatti fu proprio lui a prendere parola per richiamarlo “Ehi! Com’è che da adesso non mi saluti più?...E…Ehi!…cos’è quello stupido sorrisetto in faccia?”Ron non capiva mai niente per quanto riguarda un sorriso innamorato “Oh niente Ron tranquillo, piuttosto…”e cambiò istantaneamente espressione che passò da un sorrisetto stupido ad una espressione molto seria, “Volevo parlarti di ieri sera, sai non mi sembravi molto in te…cosa ti era successo?” chiese sempre con espressione seria “Oh…già…ti avevo detto che te ne parlavo oggi…ma ormai è passato, stai tranquillo.”senza guardare Harry si alzo dal divano quello in cui un momento prima c’era Hermione e fece per avviarsi verso il dormitorio maschile, ma Harry che era pronto ad una reazione del genere prese per un braccio Ron e lo fermò “Eh no! Caro mio adesso mi racconti tutto, sono o non sono il tuo migliore amico? Guarda che di te posso anche preoccuparmi!E…”chiese ma non finì di parlare “Va bene! Va bene…ma non farmi queste prediche che c’è già mia madre e Hermione per questo!Comunque vieni su non voglio parlartene qui. Qualcuno potrebbe sentirci e poi non sono molto bravo con gli incantesimi insonorizzanti…” i due si avviarono verso i loro letti che erano l’uno a fianco all’altro “Allora…” disse leggermente arrossendo “Ieri ero parecchio distratto perché…perché…pensavo al Ballo del Ceppo…tu hai già una compagna Harry?”fece come per cambiare discorso ma Harry se ne accorse e un po’ lo prevedeva da Ron “Ron non cercare di cambiare discorso non attacca” “Oh…comunque…pensavo a…lei…e non dirmi che non sai di chi parlo se no ti lancio uno schiantesimo! Comunque…mi chiedevo se…se avesse già un compagno per il ballo perché in caso contrario volevo invitarla…”disse quest’ultima frase tutto d’un fiato arrossendo fino alle orecchie “ed eri tutto pensieroso per questo! Ron pensavo fosse qualcosa di più importante! Non che non lo sia ma sembrava avessi una malattia tanto grave o che so io!” chiese sorpreso l’amico “Per me…è come se lo fosse non riesco a non pensare a lei…i suoi capelli, i suoi occhi, le sue labbra quanto vorrei che si appiccicassero completamente alle mie” disse con tono sognante Ron alzando lo sguardo al cielo Harry gli scosse un braccio “Ehi! Torna alla realtà!” a quel punto Ron riabbassò lo sguardo e fisso Harry “Harry…secondo te accetterebbe se glielo chiedessi?”chiese con tono speranzoso all’amico “Ma certo! Non ho il minimo dubbio se vuoi un consiglio, vai a prenderla quando esce da lezione…”fissando Ron, Harry colse che la sua bocca si curvava all’insù “Oh ma Harry tu mi sottovaluti…l’ho già fatto!” Harry e Ron scoppiarono a ridere nello stesso istante “Wow! Ron da dove ti è uscito non ti credevo capace!” e continuò a ridere “Così! Spontaneamente, spero solo che accetti…ma come farò a dirglielo?” e il suo sorriso e quello di Harry si spense “Oh...Beh basta che fai quello che hai fatto oggi…” Ron lo guardò interrogativo “E come scusa?” Harry lo guardo e sorrise nuovamente “Sii spontaneo…come hai fatto quando le hai chiesto si andare a prenderla, non pensarci buttati!” Ron sorrise di rimando si alzò dal letto gli tese la mano dal alto verso Harry ancora seduto “Grazie amico! Ora andiamo!” Harry prese la mano di Ron stringendogli l’avambraccio e si fece tirare su dalla sua forza “Di niente, se no a cosa servono gli amici!”e i due si avviarono al piano di sotto abbracciati per le spalle.

ORE:15:39

Erano le 3 e mezza passate e Ron era ancora coricato sul divano, Harry era vicino al camino e parlavano di tutto e di più “Ehi! Harry che ore sono!?” Harry prese in mano la sua bacchetta la agitò in aria, e dal nulla apparse un piccolo orologino alato sembrava quasi un boccino d’oro, “Le 15:40” “Miseriaccia è meglio se vado! A dopo!”prese la l’uniforme di Hogwarts non diede nemmeno tempo a Harry di salutarlo che apri il ritratto, scese scale con la sua immagine nel cervello la stessa cosa valeva per Hermione che per tutta la lezione non faceva che pensare a Ron, era impresso nella sua mente come in una fotografia, solo che lei non aveva avuto il tempo di raccontare tutto a Ginny che purtroppo era a lezione di Erbologia in serra. Ron sempre più agitato, scendeva le scale sempre più velocemente arrivò nel corridoio dove in fondo si trovava la sua aula…solo pochi metri quando gli si parò davanti un ragazzo alto come Ron,muscoloso e con i capelli corti e un po’ di barbetta,Ron non ci fece caso e lo urtò gli chiese scusa ma lui non si sposto lo guardò in faccia era Krum con la faccia arrabbiata… “Ronald Weasley?” disse in tono irritato “Si…cosa vuoi?” disse Ron scocciato “Stai lontano da Hermioni lei è mia” fece in tono arrabbiato Victor “COSA!? Tua!?” “Si la infiterò io al ballo, ho saputo dei fostri continui litigi, tu non la meriti e glielo farò capire io”disse in tono prima disgustato nel parlare di Ron e fiero nel parlare di Lui con Hermione, Ron a queste parole si infuriò fece per tirargli un pugno in pieno volto quando lui lo anticipò e con un pugno ricoperto da un alone blu lo colpì in piena pancia era un pugno carico di magia stordente così facendo lo stese mettendolo K.O. il bulgaro, che nascose Ron in uno sgabuzzino per le scope in attesa che si risvegliasse, Krum era già andato ad aspettare Hermione al posto di Ron.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Cap.3 Si ***



Grazie a tutti quelli che hanno letto! aspetto ancora delle recensioni! Volevo dedicare questo cap. a miss_cullen90 la prima ad aggiungere la mia fic ai preferiti Grazie! Ma ora vi lascio al...

CAP.3 Si.

Ron a queste parole si infuriò fece per tirargli un pugno in pieno volto quando lui lo anticipò e con un pugno ricoperto da un alone blu lo colpì in piena pancia era un pugno carico di magia stordente così facendo lo stese mettendolo K.O. il bulgaro nascose Ron in uno sgabuzzino per le scope in attesa che si risvegliasse, Krum era già andato ad aspettare Hermione al posto di Ron.

Quando la porta che conduceva all’aula di trasfigurazione si aprì, Hermione con suo grande dispiacere non vide Ron ma Krum, che la guardava come imbambolato, lei subito non capì e andò verso di lui “Ciao Victor, hai per caso visto Ron da queste parti?”disse guardandosi ansiosamente intorno “No,non l’ho fisto macari aveva un altro impegno…” fece con falsa innocenza, Hermione rimase un secondo a fissare un punto imprecisato a fianco di Krum pensando, se fargliela pagare a Ron di non essere venuto o lasciar correre perché era Ron si Ron quello che su due cose ne dimenticava tre, Victor fu il primo a rompere il silenzio “Allora fuoi fenire con me fare una passeggiata, ormai Weasley non penso si faccia ancora federe…” disse con tono titubante “ Oh…ma certo ci vengo volentieri a fare un giretto con te” disse allegramente Hermione, che però continuava a pensare a Ron, e i due si avviarono nel corridoio verso l’uscita che conduceva al vastissimo cortile di Hogwarts.

*___*___*

16:30


SGABUZZINO DELLE SCOPE

“Ouch…la pancia ho un terribile dolore…che succede mi gira la testa…dove…dove sono?” e in quel momento urtò una scopa appoggiata li vicino, che fece cadere un’altra scopa appesa che cadde proprio sulla sua testa “Aaa… che male qui mi verrà sicuramente un bel bernoccolo…” “Beh sarà meglio uscire da sto maledetto sgabuzzino” pensò, e in quel momento Ron si rimise in piedi e apri la porta per uscire “Ma che ore sono?” di li passava un ragazzino del 2° anno Ron lo prese per un braccio e gli chiese “Ehi tu che ore sono!? È urgentissimo! Presto!” “ Sono le 4:30…e beh devo proprio andare!”così il ragazzino prese a correre per il corridoio come se qualcuno lo stesse inseguendo, intanto Ron era rimasto lì impalato “Le 4:30…Hermione…no…adesso cosa penserà…di sicuro mi ucciderà per averla fatta aspettare…beh posso sempre dirgli che quel vigliacco di Victor Krum mi ha tirato un pugno magico in piena pancia…no non posso che figura ci farei la figura dell’imbranato che se le è prese…devo andare a cercare Hermione, si! Devo cercarla e parlarci!”Ron, in quel momento senza preoccuparsi di qualsiasi punizione che avrebbe potuto ricevere si mise a correre per tutti i corridoi, cercando una testolina dai capelli ricci con probabilmente quella faccia da troll di Victor Krum…li vide, erano seduti in cortile sotto un albero, a quell’immagine Ron si infuriò più di prima non lo poteva sopportare, strinse i pugni e si avvicinò a loro urlando “Ehi! Krum! “ il bulgaro si alzo in piedi e andò verso Ron a passo spedito pensando “Impossibile che sia già sfeglio…ci ho messo più di tre ore a preparare quell’incantesimo eppure lui e già sfeglio come se niente fosse…”la stessa cosa fece Ron avvicinandosi a Krum con aria minacciosa urlando “Stai lontano da lei! Altrimenti!” disse furioso “Altrimenti Weasley! Cosa mi fai! Eh!Lei è mia solo mia!”Ron si arrabbiò ancora di più e mentre Ron stava per tirargli un pugno qualcuno o qualcuna lo anticipò, era Hermione che con un pugno sul naso lo aveva quasi steso, e mentre Krum sanguinava dal naso Hermione urlò “ Io non sono di proprietà di qualcuno! E sappi che se volevi invitarmi al ballo, beh…pensi che dirò si adesso!?”a queste parole Ron che era ancora imbambolato a bocca aperta non riuscì a non trattenere un sorriso che fortunatamente Hermione non vide, “Andiamocene Ron! Non mi piace questo posto tira una brutta aria!” Hermione prese per un braccio Ron e lo strattonò per tutto il tragitto mentre lo strattonava Ron disse “ Sei stata grande Mione non avrei potuto fare meglio” facendo un grosso sorriso, di colpo lei si bloccò e si voltò verso di lui, Ron un po’ imbarazzato distolse lo sguardo dai suoi occhi e tentò di trattenere il suo sorriso, Hermione a quelle parole arrossì “Oh…beh…non…è stato niente di che!” fece sorridendo mollò la presa dal suo braccio e fianco a fianco senza guardarsi continuarono a camminare, fino a quando Ron di colpo si bloccò, e disse “Sai…mi chiedevo se…insomma…Harry va con Ginny al ballo…e…beh…sai…non è che tu…si…insomma…”non finì la frase che a finirla ci pensò lei “SI! Ci voglio venire al ballo con te”tutti e due divennero rossissimi in volto con un grande sorriso dipinto in faccia, poi Ron prese parola “O-Ok bene…allora ci vediamo Domenica all’entrata della Sala Grande ovviamente ci vediamo anche domani…beh si dai mi hai capito no?”disse diventando sempre più rosso “Si ho capito…a dopo”fece con un sorrisetto compiaciuto e gli girò le spalle pensando che avrebbe raccontato tutto all’amica Ginny appena tornata in sala comune questa sera. Intanto Ron era rimasto ancora li, fermo, la guardava andare via…beh diciamo che non guardava proprio lei anzi una parte di lei…a quella visione i pantaloni di Ron si fecero sempre più stretti, sarebbe rimasto così a guardarla tutto il giorno se non fosse stato sia perché Hermione aveva appena girato l’angolo, sia perche era arrivata la professoressa McGranitt lo stava rimproverando “Ehm…Ehm Signor Weasley non vorrei disturbarla e farla scendere dalle nuvole ma sappia che la sua lezione sta per iniziare!” Ron a quelle gracchiare si risvegliò da uno stato di semi-trans distolse lo sguardo dal punto in cui prima c’era Hermione e si rivolse alla McGranitt “Oh…si certo arrivo immediatamente,professoressa”e a quel punto si avviò verso l’aula.
DORMITORIO RAGAZZE GRIFONDORO
“Me lo ha chiesto!” “Finalmente si è deciso” disse Ginny “Oh non vedo l’ora di andare al ballo con lui” fece con aria ansiosa mordicchiandosi il labbro inferiore.
AULA DI TRASFIGURAZIONE
Sottovoce: “si glielo detto alla fine ce l’ho fatta” “Wow Ron sei stato bravissimo e poi Krum ha avuto quello che si merita” “La lezione è finita potete andare” tutti gli alunni si alzarono dai loro posti e si avviarono verso la propria sala comune.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Cap.4 Domani ***



Ciao a tutti sono tornato col quarto capitolo sono contento che vi sia piaciuta la mia prima fan fic...bene, oggi ringrazio due nuovi che hanno aggiunto la mia fic ai pref. e sono : mikelina e kairy94 per le recensioni ringrazio : miss_cullen90 e Otaplef! grazie a tutti ma ora vi lascio al...

CAP. 4

Sottovoce: “si glielo detto alla fine ce l’ho fatta” “Wow Ron sei stato bravissimo e poi Krum ha avuto quello che si merita” “La lezione è finita potete andare” tutti gli alunni si alzarono dai loro posti e si avviarono verso la propria sala comune.
Ron in estasi si avviò verso la sala comune dei Grifondoro, non aveva voglia di vedere Hermione, se l’avrebbe vista sarebbe scoppiato, non sapeva che dirle come rivolgersi, di cosa parlare quindi cercò di evitarla per tutto il giorno, aspettando il domani che si faceva sempre più vicino. Hermione provava la stessa cosa di Ron, quindi si evitarono a vicenda ma, purtroppo per loro si incontrarono erano sulle scale, Ron scendeva dalla sala comune e lei ci stava andando, pensando che Ron non fosse stato lì a quell’ ora, e in effetti aveva ragione Ron se ne stava appunto andando se non fosse stato per un piccolissimo ritardo; rimasero entrambi fermi l’uno davanti all’altra si limitarono a fissarsi arrossendo, la tensione era troppa Ron in quel momento voleva volare giù per le scale pur di evitar tale imbarazzo, Hermione fu la prima a parlare “Ciao Ron…”non poteva dir cosa più stupida pensò lei “C-Ciao Mione…”disse il rosso arrossendo, le orecchie ormai erano diventate porpora fosforescenti “Sei pronto per domani sera?” chiese un po’ titubante “Oh beh si…mamma mi ha spedito un vestito la cucito lei non penso che ti piaccia non piace nemmeno a me! Comunque non voglio rovinarti la sorpresa!...tu?” disse sorridendo “Oh va bene…mi sa che dovrò aspettare domani…comunque del mio abito non ti dirò niente!” fece una linguaccia a Ron che spalancò la bocca indignato “Ma…ma…come!? Uffa sei scorretta!” mettendo il broncio “Eheh…aspetta e vedrai ora vado ci vediamo!”e nel mentre schioccò un piccolo bacio sulla guancia di Ron, il quale credeva di svenire, divenne completamente rosso dappertutto e per l’ennesima volta che stava con Hermione, Ron sentì restringersi i pantaloni, Ron rimase li fermo impalato per qualche minuto, fino a quando si decise di scendere finalmente le scale, per sua fortuna le scale non si mossero e entro in Sala Grande, vide Ginny vicino a Harry che si stava alzando dal tavolo dei Grifondoro per adarsene chissà da quale altra parte “ Ciao Ron!” non fece tempo a ricambiare che era già andata via, Harry gli fece cenno di avvicinarsi al tavolo, Ron si avvicinò molto lentamente e si sedette al tavolo dei Grifondoro, poi Harry fu il primo a parlare voleva raccontagli di lui e Ginny, ma era preoccupato della reazione che avrebbe potuto avere il suo migliore amico perché, chi se non meglio di lui sapeva quanto era protettivo Ron con la sorella, “Ron, volevo dirti una cosa importante…però non trovo le parole per dirtelo, potresti reagir male…” Ron ormai spazientito “Taglia corto amico!” “E va bene IOEGINNYSTIAMOINSIEME” disse quest’ultima frase tutto d’un fiato “Cosa?” Harry fece un bel sospiro per tranquillizzarsi e ripetere le ultime parole “Io e Ginny…stiamo insieme” d’istinto Harry chiuse gli occhi per non vedere la faccia di Ron cambiare improvvisamente colore, ma nulla di tutto ciò successe, Harry riaprì lentamente gli occhi quando vide la faccia di Ron apparentemente calma “Ah…Ok…” Harry spalancò gli occhi e la bocca “Ah ok! Ron ma stai bene? Credevo mi Cruciassi come minimo, invece ah ok!? Wow come mai questa risposta non è che…” disse in tono malizioso “Mmm Harry la finisci ormai mia sorella è grande può benissimo stare con chi vuole” disse senza guardare Harry, dire le bugie non era il suo forte “Ma se fino a pochi giorni fa non la pensavi così…Vabbè…non ho molta fame” “ Io si…se vuoi vai io ti raggiungo” a quel punto Harry si alzò dal tavolo e andò verso la sala comune, intanto Ron continuava a ripensare al bacio che le aveva dato Hermione.

*___*___*

Hermione era in sala comune nel dormitorio delle ragazze coricata sul suo letto, che pensava a quanto coraggio ha avuto per dare quel bacio a Ron, e se gli sarebbe piaciuto il vestito che avrebbe avuto al ballo, dopo qualche minuto entrò in stanza Ginny sospirando e sorridendo, “Oh, ciao Ginny! Come mai quel sorrisetto?” Ginny si avvicino al letto di Hermione e si sedette accanto a lei arrossendo un po’ disse “Sai Herm, io e Harry…ci siamo messi insieme” disse continuando ad arrossire “Oh ma sono felicissima per voi!” disse sfoggiando un magnifico sorriso pieno di gioia,Ginny cambiò espressione e da gioiosa divenne maliziosa “E…con tu e mio fratello come va?” Hermione arrossì leggermente sulle guance “Oh…bene…sai oggi l’ho incontrato…” Hermione abbassò lo sguardo diventando sempre più rossa “E poi?” Hermione alzò di nuovo lo sguardo verso Ginny che la guardava sempre più interessata all’argomento“ E poi niente…gli ho dato soltanto un bacio sulla guancia…” Ginny scoppiò a ridere “Che hai tanto da ridere!?” disse Hermione un po’ corrucciata “ Niente…niente pensavo alla faccia di mio fratello” disse Ginny asciugandosi le lacrime delle risate “E perché che faccia dovrebbe aver fatto era solo un bacino sulla guancia!” Ginny riprese a ridere “C-Come minimo sarà svenuto! Ahahah” Hermione prese il suo cuscino e lo scaglio contro Ginny “ Scema!”e tutte e due si misero a ridere.

2:20 AM
Era ormai notte tutti erano nelle proprie sale comuni, tutti a dormire, tutti tranne uno, quello era Ron non riusciva a dormire, per lui domani sarebbe stato il grande giorno, sarebbe stato con Hermione tutta la sera solo lui e lei, beh non proprio solo loro due quella sera nella Sala Grande si riunivano tutti quanti per ballare, e questo che lo metteva in agitazione e se fosse caduto, se pestasse un piede a Hermione, se…se troppi se, Ron non riusciva a prender sonno, si stese sul divano della sala comune vicino al grande camino, si mise a pancia in su a fissare il tetto della sala , quando senti dei piccoli passi scendere le scale, quei passi li avrebbe riconosciuti ovunque, era lei d’istinto Ron alzò la testa dal divano per vedere chi fosse, non si sbagliava era lei, quando vide la sua testa rossa alzata dal divano si bloccò, “Oh, c-ciao Ron cosa ci fai sveglio a quest’ora?” chiese mentre si avvicinava al divano dove stava Ron, quest’ultimo si mise seduto per far posto a Hermione, mentre lei si sedeva, “Sai…non ho molto sonno…pensavo a domani…” si guardarono negli occhi per qualche secondo fino a quando Ron non abbassò lo sguardo, avendo perso il contatto visivo Hermione parlò “Anche io…non vedo l’ora”Ron rialzò lo sguardo e fissò gli occhi marroni di Hermione intento le sue orecchie erano diventate color porpora, lei fissò gli occhi azzurri di lui, Ron prese coraggio e avvicinò la sua bocca a quella di lei chiuse gli occhi poteva sentir il suo respiro sulle sue labbra talmente erano vicini, ma lei si tirò leggermente in dietro e gli mise l’indice sulla bocca sussurrandogli “Domani…” lei si alzò e si avviò verso il dormitorio femminile, Ron continuava a pensare “Domani…domani…”si alzò e si diresse anche lui verso il suo dormitorio, verso il suo letto, prese sonno quasi subito pensando a “Domani”.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** CAP. 5 Preparativi ***



Ho postato un nuovo cap non riuscivo proprio a farlo!
a presto con il 6!

“Domani…” lei si alzò e si avviò verso il dormitorio femminile, Ron continuava a pensare “Domani…domani…”si alzò e si diresse anche lui verso il suo dormitorio, verso il suo letto, prese sonno quasi subito pensando a “Domani”.

Era l’alba, Harry aveva avuto un altro incubo su Voldemort, si sedette sul suo letto guardandosi in torno scrutando ogni parte della stanza, notò che era l’unico sveglio, chissà che ora era, così prese la bacchetta dal suo comodino, la agitò in aria e apparve il solido orologino alato che segnava l’ora: erano le 6:30 del mattino ecco perché tutti dormivano, provò a riaddormentarsi ma niente, non ci riusciva, quell’ incubo continuava a tormentargli i pensieri, così decise di scendere e sedersi sul solito divano al centro della sala comune.Passò qualche minuto erano soltanto le 7:00 quando Harry sentì qualcuno scendere dalle scale, si voltò era Hermione, sembrava molto assonnata, si poteva facilmente capire che non aveva chiuso occhio tutta la notte; “Ciao Hermione!” la ragazza sobbalzò non si aspettava di trovare qualcuno sveglio a quell’ora soprattutto Harry, che in quanto a dormire era alla pari di Ron; “Oh, ciao Harry, che ci fai già sveglio a quest’ora?”, Harry abbassò lo sguardo passò qualche secondo prima che rispose, “Ho avuto un altro sogno, un sogno su Voldemort…ha ucciso…sta notte!” disse lui continuando a fissare qualcosa di imprecisato sul pavimento, “Secondo me dovresti dirlo a Silente…” rispose Hermione che si sedette vicino a lui nel divano “Certo…ma non ora…ora voglio godermi il ballo, quando sarà finito penserò a riferigli tutto, piuttosto com’è che sei già sveglia anche tu!” disse Harry togliendo lo sguardo dal pavimento, posandolo invece sul viso della ragazza, che arrossì distogliendo lei lo sguardo dal volto di Harry appoggiandolo invece sul bracciolo del divano, “È che…beh non riuscivo a dormire” Harry gli pizzicò un braccio “Ehi…guarda che questo lo avevo intuito!” fece, facendole un sorrisetto che però lei non potè vedere essendo ancora girata, allora l’amico la riprese “Allora me lo vuoi dire, sai che per te sono come un fratello, e i fratelli e sorelle…si dicono tutto no?” Lei a queste parole si girò verso Harry, che la stava ancora guardando serio, aveva notato in lei una lacrima che le solcava il giovane viso della ragazza, “Oh…Harry se non le dovessi piacere…” disse facendo un singhiozzando, Harry a quel punto sentì come un istinto fraterno urlare dentro, le accarezzò il viso dicendogli “Hermione, non preoccuparti, Ron è più teso di te, ci puoi giurare” la ragazza sembrò tirarsi un po’ più su di morale, così Harry fece scherzando “Sai…quando fai così mi sembri Ron!” fece lui, sorridendole, lei gli sorrise di rimando e disse “Grazie, Harry, ti dispiace se torno su a provare a riaddormentarmi?” Harry inarcò le sopracciglia, Hermione di solito era abituata a stare alzata al mattino presto, si vede che la mancanza di sonno si faceva sentire pure a lei, “Oh ma certo! Vai pure! Penso che andrò nella Sala Grande a mangiare qualcosa…”Hermione si alzò dal divano per prima e dopo aver salutato Harry si avviò in punta di piedi verso il suo dormitorio. Harry rimase ancora per qualche minuto li seduto sul divano a fissare le fiamme del camino, che come lampioni con un timer, cominciavano lentamente a spegnersi ogni qualvolta la stanza si illuminava di più dalla luce del sole, pensando e ripensando al sogno che aveva appena fatto, il sogno continuava a diventare sempre più confuso, un cimitero e una luce verde, cosa poteva significare, finalmente decise di scendere a fare colazione, si vestì e uscì dal ritratto, i corridoi che conducevano alla Sala Grande erano deserti, varcata la grande soglia, Harry notò che al tavolo dei Grifondoro non c’era nessuno, in tutta la gigantesca sala c’erano solamente due Tassorosso i quali facevano colazione, i due non notarono nemmeno la sua presenza, nella sala regnava un religioso silenzio, Harry si avvicinò al tavolo della sua casa e si sedette, di fronte a lui apparve ogni tipo di cibo tipico delle colazioni, Harry afferrò due o tre biscotti al miele, li immerse in una tazza di latte, e iniziò a mangiare, erano le 8:00, quando Harry finì di fare colazione, intanto la sala continuava a riempirsi sempre più, arrivarono anche Ginny e Ron, quest’ultimo in mano aveva un pacco, sembrava contenere un vestito, si avvicinò velocemente al tavolo vicino a Harry prima della sorella rimasta in dietro a chiacchierare con delle amiche, “Harry, prima che arrivi Ginny devo farti vedere assolutamente una cosa” Harry lo guardò stranito “È una cosa bella o brutta?” “Beh…se ti piacciono i gusti di mia madre sull’abbigliamento allora…” Harry fisso la scatola che si stava per aprire, “Ecco…”disse Ron con tono disgustato, dentro la scatola c’era un abito da cerimonia, rosso, completamente ricoperto da merletti,pizzetti di ogni genere, conteneva un panciotto anch’esso ricoperto dagli stessi merletti, in fondo alla scatola c’era anche un papion nero l’unica cosa sembrare normale, Harry spalancò gli occhi e inarcò le sopracciglia a quella visione, poi disse “Wow…beh dai non è male è…più…più tradizionale…” disse fingendo di essere sincero per consolare l’amico, non appena arrivò Ginny, Ron con un veloce gesto mise via l’abito,Ginny si sedette al tavolo, prese una ciambella e disse “Di che parlavate ragazzi?” Ron finse di essere serio e rispose “Niente cose da uomini!” disse per poi rivolgere lo sguardo al tavolo per cercare qualcosa da mettere sotto i denti, “Oh…Beh, non insisto, comunque Ron, che hai in quella scatola è fin ora che te la porti dietro…”Ron non riuscì a guardarla, infatti continuava a guardarsi in torno alla ricerca di cibo per poi dire “Niente, niente…” Ginny strinse gli occhi fino a farli diventare una fessura aspettando soltanto che il fratello lasciasse anche per un secondo la scatola incustodita per vederne il contenuto, di fatti Ron per un nanosecondo si girò per salutare un compagno di casa che Ginny aveva già afferrato la scatola, appena la aprì rimase a bocca aperta, Ron si girò e vide sua sorella a bocca aperta che stava per scoppiare a ridere con la sua scatola in mano, prima che qualcun altro potesse vedere il contenuto Ron gliela aveva già presa di mano, “Non dirlo a nessuno soprattutto a Fred, George e Hermione ti prego…” disse con tono di uno che sta implorando “Non dirò niente…ma ad una condizione” Ron riprese la sua normale espressione, anche se un po’ preoccupato per cosa avrebbe potuto chiedere o fargli fare la sorella, “E sarebbe…”disse un po’ titubante “A patto che tu rimanga a digiuno fino a stasera alle nove precise” poteva andargli peggio “Ok accetto fino alle nove niente mangiare, niente di niente” . Intanto stava arrivando anche Hermione, lei e Ron si scambiarono appena uno sguardo che arrossirono tutti e due, Ron guardò altrove per non scoppiare, mentre Hermione chiacchierava allegramente con l’amica per distrarsi Ginny parlò “Beh, io e Hermione dobbiamo proprio andare, a dopo ragazzi” e le due amiche se ne andarono via lungo il corridoio, quando Ron fu certo che se ne fossero andate, si mise vicino all’orecchio di Harry sapendo che le due amiche non potevano vederlo e né sentirlo bisbigliò “Harry…io non ce la faccio…scoppierò prima di sta sera! E poi non posso nemmeno mangiare fino alle nove!” Ron alzò gli occhi al cielo per poi sospirare e guardare l’amico con aria severa, “Senti ne abbiamo già parlato adesso basta, mi sembra che abbia accettato il tuo invito no?” Ron aprì la bocca per rispondere ma Harry lo bloccò “Bene, ora ti puoi comportare normalmente?” Ron non ebbe più paura di sussurrare, fece un bel respiro e… “Ok, ok ci proverò, ma lo faccio soltanto perché sei tu eh!”e tutti e due si sorrisero. Dopo qualche ora che sembrò durare un’eternità arrivarono le due del pomeriggio, sia Ron che Harry erano in un corridoio del castello Entrambi seduti sul piccolo balconcino di una finestra, non si parlavano nemmeno si guardavano, Ron fissava la porta di un’aula davanti a lui, mentre Harry era voltato e guardava fuori dalla finestra, fino a quando Ron non parlò “Senti ma che cosa stiamo aspettando?” Harry si volto verso Ron e rispose “Non lo so…”disse debolmente “Ti va una partitina a Quidditch? Sai per far passare il tempo, andiamo da Silente o dalla McGranitt e gli chiediamo se possiamo usare il campo per qualche ora? D’accordo?” Harry rispose “ok d’accordo però a chiamare gente ci pensi tu!” rispose guardando l’amico sorridendo, Ron sbuffo “Uffa sempre a me i lavori più difficili, allora vai a prenotare il campo che io vado a chiamare gente!” Disse Ron che ormai si era già incamminato e Harry gli urlò dietro un d’accordo abbastanza forte data la distanza. Le ore della partita di Quiddich passarono velocemente per tutti erano ormai le cinque avevano giocato un’ora e mezza tra cui un’ora per prendere i permessi, chiamare gente, cambiarsi; tutti andarono negli spogliatoi a cambiarsi discutendo dei risultati, e di come avevano giocato la partita; improvvisamente Harry si ricordò che alle cinque e mezza avevano un incontro con la McGranitt dovevano sbrigarsi altrimenti sarebbero stati puniti se non si fossero presentati, si cambiarono salutarono tutti e corsero fuori, arrivarono appena in tempo, tutti erano già dentro l’aula presero posto anche loro ma non c’erano banchi, da un lato ragazze e dall’altro ragazzi al centro la professoressa, con dietro un giradischi e Gazza “Bene, ora che ci siete tutti volevo illustrarvi, che come già saprete nella oggi si terrà, il Ballo del Ceppo, questo ballo è una tradizione millenaria della nostra scuola, quindi vi unirete per una sera di ben educate frivolezze, e non permetterò che vi comportiate come balbettante balbettante bambocciona banda di babbuini” a quella specie di sciogli lingua i gemelli Weasley parlottarono tra loro una specie di “prova a dirlo tre volte velocemente”, la McGranitt riprese a parlare “Vi ricordo che al ballo del ceppo, soprattutto si danza, signor Weasley” Ron rispose con un mugulante “Si…” poi si alzò e si avvicino alla professoressa “Metta la sua mano nella mia vita” il ragazzo fece una faccia inorrididita “D-Dove?” “Su, signor Weasley” appena lui appoggio la sua mano sulla vita della prof. Ci furono dei fischi, poi Gazza diede il via alla musica e cominciarono a ballare “uno, due, tre,…” poi si rivolse alla classe “ Ragazzi, ragazze su tutti insieme” tutte le ragazze si alzarono mentre dei maschi ad alzarsi fu solo Neville; la lezione finì molto presto perché i ragazzi non avevano poi così tanta voglia di ballare. “Oh, dai Ron non fa niente entro domani nessuno si ricorderà di oggi pomeriggio!” disse Harry con il suo solito tono di predica, “No, no…Fred e George me la meneranno per tutta la vita!” e si avviarono verso i dormitori in attesa del Ballo della sera.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** CAP.6 Il Ballo del Ceppo. ***


Ecco un nuovo cap. spero vi piaccia, ringrazio tutti quelli che hanno letto e hanno aggiunto la mia storia tra i pref. spero tanto che commentiate, ora vi lascio al...

 

CAPITOLO 6  Il Ballo Del Ceppo.

Era arrivata la sera, Ron era in sala comune davanti allo specchio che continuava a stiracchiarsi il bizzarro vestito fatto dalla madre e imprecando con la sua solita parola “Miseriaccia!” all’improvviso dalla porta entrò Harry vestito con un comodo smoking noleggiato alla scuola, a quella vista Ron si girò sbalordito, “M-ma cos’è quello?” Harry un po’ stupido dalla stupida domanda dell’amico rispose “È il mio abito da cerimonia…” Ron sempre più sconvolto “Ma quello, è adatto, guarda me sembro un clown, con tutti questi cosi! Non voglio che Hermione mi veda così!” Harry alzò gli occhi al cielo, sapeva anche lui che quel vestito non era il massimo però Ron doveva smetterla con tutte queste paranoie, “Oh, dai Ron basta non ti sopporto più, la finirai una buona volta di lamentarti!”Ron si guardò le scarpe per poi dire “E va bene…sarà meglio andare non vorrei farmi aspettare!” e tutti e due fecero un sorrisetto per poi scendere le scale che conducevano alla Sala Grande.

INTANTO…

“Devo ancora finire di acconciarmi i capelli e tra meno di dieci minuti devo essere in Sala” era Hermione che intanto mentre parlava con agili movimenti di bacchetta si aggiustava la sua chioma riccia, intanto Ginny che era abituata ad aiutare l’amica la consolava “Oh dai Herm, così stai benissimo, ora andiamo o faremo tardi!”

Ron e Harry erano di fronte alle scale che conducevano al corridoio che portava alla Sala Grande, aspettavano le loro rispettive dame, Harry era immobile che fissava la cima delle scale senza ascoltare Ron che borbottava qualcosa tra sé e sé e camminava nervosamente avanti e indietro.

Dalla cima delle scale apparve una testolina rossa che guardava in fondo alle scale per vedere se i loro cavalieri fossero già li ad aspettarle, fortunatamente né Harry né Ron la notarono, così tirò di nuovo la testa dentro, “Dai Herm andiamo, ci stanno aspettando, vedessi Ron com’è agitato, ho paura che a forza di fare avanti e indietro lasci il solco sul pavimento!” e fece un sorriso alla amica la quale  fece un grosso sospiro, annuì e cominciarono a scendere le scale insieme, a quella visione  Ron si bloccò, e spalancò al bocca, Hermione notando la reazione dell’amico arrossì e abbassò lo sguardo, Harry invece vedendo la sua Ginny sorrise, lei un po’ imbarazzata sorrise di rimando, arrivata ai piedi delle scale Harry gli porse la mano, lei la afferrò e si fece dolcemente guidare verso la Sala Grande, anche Hermione era arrivata ai piedi delle scale ma Ron era troppo timido per porgergli la mano, e diciamocelo un po’ lei se lo aspettava, “Sei magnifica…”queste parole uscirono dalla bocca di Ron, le i arrossì visibilmente e sorrise “Beh, anche tu non sei male, un po’ eccentrico e tradizionale ma non male” Ron rise anche lei lo fece ma si fermarono quasi subito, Ron non riusciva a distogliere lo sguardo da quegli occhi d’orati, lei da quel mare azzurro che erano gli occhi di Ron, ogni volta che si guardavano negli occhi si perdevano, solo il rumore della musica li risvegliò, “Beh vogliamo andare” disse Hermione un po’ impaziente “oh si certo!”, la Sala era stata addobbata in stile natalizio, molto invernale, il tema era la neve e il ghiaccio, ai lati due buffet lunghi come i tavoli che avevano in Sala Grande durante ogni pasto, al centro la pista da ballo, fontane rotonde contornate da sedie sparse per la Sala.

Ron e Hermione si stavano dirigendo nella Sala, non si tenevano neanche per mano, Ron guardava a destra, Hermione in basso tutti e due troppo imbarazzati per prendersi per mano, si sedettero su una sedia guardando i ballerini, tra questi c’erano Harry e Ginny, ballavano una musica classica, “Herm…t-ti va di ballare…” Ron divenne completamente rosso, “S-si certo…” così Ron si alzò dalla sua sedia raccolse un po’ di coraggio e finalmente gli porse la mano, con non molta sicurezza Hermione la afferrò e si fece tirare su da lui,  molto lentamente la trascinò con sé al centro della pista da ballo, lei gli mise delicatamente la mano sulla spalla, mentre lui gli cinse la vita con le sue mani, un po’ goffamente e imbarazzati, tutti e due cominciarono a ballare, “Sai, per essere la prima volta non sei male come ballerino!” gli fece Hermione con un dolce sorriso, lui arrossì, “Anche tu non sei male”, e tutti e due finirono per guardare i loro piedi danzare; quando Ron alzò gli occhi, la musica era improvvisamente cambiata, era un dolce lento, lei avendo sentito il cambiamento di musica, senza neanche pensarci poggiò la testa sulla spalla del ragazzo, che  a quel contatto divenne ancora più rosso, si chinò leggermente per far combaciare meglio, il mento di lei sulla spalla di lui, sempre continuando a ballare, in un sospiro Hermione aggiunse “Mi piace tanto questa canzone…” aveva gli occhi chiusi e si faceva trasportare dalla musica, “Si beh, non male…”disse Ron, il quale cercava disperatamente di calmare il rossore, lei si staccò dalla sua spalla ridendo, una risata che anche lui ricambiò, lentamente smisero di ridere guardandosi negli occhi, i loro occhi erano lucidi, quasi potevi vederli luccicare, l’azzurro che guardava nel marrone, e il marrone nel azzurro, a entrambi sembrava di essere solo loro in quella stanza enorme tutta addobbata, era un momento magico, non pensavano alle liti insieme, a Krum in quel momento tutto era stato spazzato via, quasi timoroso Ron avvicinò le sue labbra a quelle di lei, la quale socchiuse gli occhi avvicinandosi anche lei, il ragazzo si chinò leggermente, potevano entrambi sentire i loro caldi respiri sulle proprie labbra, successe, Ron appoggiò le labbra sulle sue, sembrava un bacio infinito, lei si dovette mettere in punta di piedi per eguagliare la sua altezza, provavano ogni tipo di emozione, tra queste il desiderio, il desiderio di essere l’uno accanto all’altra, quando si staccarono, Hermione fece un sorrisetto malizioso, “È stato il tuo primo bacio?” Ron rispose senza guardarla negli occhi, “No…” era ovvio che mentiva, e lei non si faceva ingannare facilmente, “Invece sì! È stato il tuo primo bacio!”Ron sorrise alzando gli occhi e sbuffando, “E va bene, è stato il mio primo bacio…”così ribaciò Hermione, ma molto velocemente, così che lei rimase spiazzata, allora lui colse l’occasione per dire “E questo era il secondo…” tutti e due fecero un sorriso molto dolce, ma lei cambiò il sorriso in un broncio, “Si ma era troppo corto così non vale…” fece un tono da finta offesa, Ron si bloccò, si mise un dito sul mento alzò gli occhi e…”Mmh…fammi pensare…” e la ribaciò, anche quel baciò sembrava interminabile quasi quanto il primo, una volta divisi, lei aveva ancora gli occhi chiusi, “Così va meglio?” lei riaprì gli occhi e disse semplicemente “Sì”, Ron si avvicinò maliziosamente al suo orecchio “Possiamo considerarci…si insomma…una coppia?” lo disse in un sussurro, lui si allontano dal suo orecchio in attesa di una risposta, così facendo lei si avvicinò al suo, “Vediamo…Ronald Weasley mi stai chiedendo se voglio essere la tua ragazza…credo che dirò…”Ron sudava freddo in attesa della risposta, “Sì”, lui si sentì svenire, ma non lo fece era un momento troppo bello per farlo, si limitò a ribaciare la sua nuova fidanzata, “ Il nostro primo bacio da fidanzati…” disse lui “Lo eravamo anche prima…ma non ce ne accorgevamo…” tutti e due risero di gusto, quando si fermarono, Ron si guardò in torno erano in mezzo alla pista fermi a parlare, “È – è meglio se andiamo al buffet…” disse rosso in faccia, visto che qualche studente impiccione li stava osservando, lei si limitò ad annuire, e per mano andarono al grosso buffet, mentre Ron stava bevendo il ponce,  notò Harry che si baciava con sua sorella Ginny, quasi si soffocò con la bevanda, “Adesso lo sistemo io…”disse furente, prima che Hermione gli prese il braccio per dargli un dolce bacio sulle labbra, “Beh direi che Harry possa aspettare…”disse lui ricambiando quel dolce bacio, lei sorrise sulle sue labbra, non sembravano volersi staccare mai, erano di nuovo come in paradiso, solo loro due insieme. Il bacio si interruppe all’improvviso quando, i vetri si ruppero in tutta la Sala Grande ci fu un rumore assordante di vetri rotti, poi il silenzio, urla e gente che correva per tutta la Sala, solo questo riusciva a vedere Ron, sentirono urla “Mangiamorte!” ci fu il panico più totale, Ron e Hermione corsero a cercare Harry e Ginny, li trovarono che combattevano contro due Mangiamorte, “Harry dobbiamo andare al pino di sopra!”Ron non sapeva neanche perché lo diceva non c’era neanche un motivo preciso, Harry senza pensarci due volte prese la mano la Ginny, si misero a correre a perdi fiato, salirono le scale girarono ogni corridoio, davanti a loro un vicolo cieco, poi apparve dalle tenebre un Magiamorte mascherato, che senza parlare, alzò la bacchetta e uscì un fascio di luce verde che colpì in pieno Harry che cadde a terra morto “Nooooo!”Urlarono tutti, Hermione piangeva, poi un altro fascio di luce, e ache il corpo di Ginny aveva raggiunto quello di Harry, era il caos poi il Mangiamorte mormorò, “ora tocca a voi…”Erano paralizzati Hermione piangeva tra le braccia di Ron, poi verde e buio.

Continua...

E finisce qui un altro capitolo spero recensiate, comunque su word si legge molto meglio =) ciao a tutti ragazzi/e!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Cap. 7 L'Infermeria ***


Cap.7 L’Infermeria

Un soffitto ecco cosa vedeva Ron in quel momento, aveva un dolore tremendo alla testa, sentiva una voce lontana… quella di Harry, riconobbe qualche parola “Madama Chips, Ron! Si sta svegliando!”poi un viso anziano gli si parò davanti, ch riconobbe come quello di Madama Chips l’infermiera di Hogwarts che lo squadrava, con l’indice e il pollice gli spalancò l’occhio destro e facendo un Lumos con la bacchetta controllava la retina, intanto Ron mugugnava qualcosa probabilmente per il fastidio che gli recava la luce, poi l’infermiera parlò “Molto bene, si è ripreso.” e se ne andò nel suo ufficio, Harry si avvicinò all’amico, “Ehi Ron! Sono contento che ti sia svegliato ci hai fatto stare in pensiero sai?”disse Harry sorridendo felice “Mh…Dove sono?”disse spaesato il rosso “In infermeria, ti ha portato Hagrid dopo che ti sei preso quel bolide in testa, hai dormito per quattro giorni interi!” disse Harry andando a prendere una sedia da un tavolino li vicino portandola vicino all’letto, e in quel momento a Ron tornarono in mente le scene della partita di Quidditch, 7 ed ultimo anno alla scuola di Hogwarts, Voldemort era stato sconfitto e che purtroppo il fratello Fred era morto per questa stupida guerra si ricordo anche di qualche giorno prima quando aveva appena fatto una parata spettacolare mentre un bolide gli arrivò dritto in testa, poi buio, piano piano riaffioravano i ricordi del sogno appena avuto, soprattutto dell’ultima parte, “Hermione…” sussurrò, “Harry, ho fatto un sogno tremendo, più che un sogno era un incubo, ma era anche un sogno, si beh all’inizio poi non lo era più!  Miseriaccia!” disse Ron affannato “Ehi! Aspetta non ci sto capendo niente, spiegami con calma tutto.”a quel punto Ron ha iniziato a raccontare tutto il sogno in ogni sua parte, poi Harry giunse ad una conclusione, “Mh…strano…domani penso che ti dimettano…quindi…” fece Harry pensieroso ma fu interrotto da Ron “Come fai a sapere che mi dimettono già domani!?” “Oh…l’ho sentito dire da Madama Chips…comunque” riprese Harry “Visto che domani ti dimettono andiamo in biblioteca a cercare qualcosa su questo fenomeno, magari possiamo chiedere a Herm…” “NO!” lo fermò subito Ron “No…non puoi non posso raccontagli  il mio sogno…no…” disse il rosso guardandosi il palmo delle mani arrossendo in zona orecchie, “E va bene…ma ci metteremo il doppio…” disse Harry fissando l’amico che ancora non accennava ad alzare lo sguardo, “Non mi importa…”disse “Ok, beh io vado ad avvertire tutti a dopo…e preparati!”.

In un lampo l’infermeria fu piena c’erano: George, Ginny, Bill, Molly, Arthur, Harry, Hermione, Hagrid, per fortuna di Ron non c’erano anche Percy e Charlie che avevano mandato un gufo poco prima per avvisare che non sarebbero potuti venire, altrimenti altre domande per Ron, quella a parlare di più fu Molly la quale continuava a ripetere “Oh Ronnie, come stai…hai ancora male alla testa…hai freddo, hai fame?” e Ron esasperato rispondeva continuamente di stare bene per fortuna ci penso Madama Chips a calmare le acque, che arrivo alzando la voce “Mi dispiace signori massimo tre persone per paziente e voi siete ben in otto per Merlino!” però nessuno voleva lasciare Ron, così si decise che facevo a turni 1° turno Harry, Hermione, Ginny; 2°turno George, Molly, Bill; mentre al 3° turno ci stavano Hagrid, Arthur e di nuovo Molly che voleva vedere il figlio il più possibile (a esasperarlo per bene).

Passarono le ore e piano piano tutti riuscivano a parlare tranquillamente (esclusa Molly) con Ron, era l’ora di cena i parenti erano tornati ognuno alle rispettive case, rimanevano Ginny, Harry e Hermione con Ron, poi Hermione fece “Ragazzi voi andate pure a mangiare io rimango con Ron, mi farò portare qualcosa dalla cucina.” “Sicura guarda che non sei mica obbligata a stare con me…” fece Ron anche se la cosa non gli dispiaceva affatto, “Starai mica scherzando? Non mi reca alcun disturbo stare un po’ con te, poi nelle tue condizioni…” e fece un sorrisetto ai margini della bocca Ron rispose “Guarda che me la so cavare benissimo da solo” fece sorridendo e sbuffando facendo finta di essersi offeso, ma Hermione aveva sempre una risposta pronta “Si…Va beh…e io sono la maga Circe” fece ridendo “Uffa…” e il rosso si lascio cadere sul morbido cuscino dell’infermeria “Signorina Granger, si ferma a mangiare col Signor Weasley?” fece Madama Chips dall’altra stanza, di fretta Hermione rispose “Si!”, “Bene torno subito con la cena direttamente dalla Sala Grande!”, “Bene ora aspettiamo” fece Hermione, tutti e due subito non si rivolsero la parola erano rare le occasioni in cui erano loro due soli, Ron si limitò a guardarsi in torno mentre lei fissava la fodera ricamata con lo stemma di Hogwarts del letto, la prima a parlare fu proprio lei che chiese “Sai, ho pensato…hai sognato qualcosa mentre dormivi?” distolse lo sguardo dal leone dei Grifondoro per spostarlo agli occhi azzurro zaffiro di Ron, “No…” parve sorpresa, “No? Mhm…strano di solito si dovrebbe almeno accennare un piccolo sogno…” Ron rispose “Beh, in effetti  un piccolo sogno l’ho fatto…”lei bramosa di sapere fece “Si?” Ron un po’ sotto pressione disse “Eh, fammi finire…” il problema è che non poteva raccontagli del sogno vero doveva trovarsi una scusa e alla svelta! “ si, bhe, ecco…” ci pensò e la scusa arrivo! “QUIDDITCH! Ero il capitano, Serpeverde contro Grifondoro la folla era in delirio tutti urlavano il mio nome, ho sognato di fare delle parate favolose” gli piaceva a tal punto sta scusa che per poco non ci cascava pure lui, infatti Hermione ci credette, era un po’ delusa, Ron si domandò che tipo di sogno si aspettasse, “Ah ok…” fece “Che c’è non ti piace il mio sogno?” fece sorridendole “No…Cioè si!” fece accennando appena un sorriso agli angoli della bocca, Ron fece per rispondere quando arrivò Madama Chips con il cibo direttamente dalla mensa cucinato per loro dagli elfi domestici, “La ringrazio signora” fece Ron afferrando il vassoio d’argento anch’esso con inciso il simbolo delle quattro case di Hogwarts, prima che Ron aprisse il coperchio che nascondeva tutte quelle pietanze, Hermione fece “Non pensi che non si dovrebbe far lavorare degli elfi in una scuola?” Ron scosse le spalle “Mah…l’importante è che cucinino bene!” fece facendo appena una risatina “Dai non scherzare, e poi ricordati che sei il tesoriere della mia associazione C.R.E.P.A.  e non crepa come dici sempre…” fece sbuffando “E va bene basta che ora mangiamo.” Così presero a mangiare tutto quello che c’era nel vassoio ci misero un bel po’ anche se quello a mangiare di più di tutti era Ron ovviamente, mentre Hermione si limitava ad osservarlo,  e ogni tanto sorridere, pensando a quanto Ron potesse essere buffo quando addentava le cosce di pollo.

“Sono proprio stanco…” fece il rosso stiracchiandosi le braccia, “Si…anche io…” poi Ron si coricò bene nel suo letto dell’infermeria, ecco è bastato un attimo e lui si è addormentato, un sonno profondo sognava pezzi del suo ultimo sogno, il pugno, il ballo, il bacio.

Ron si risvegliò sudato, si chiese che ore fossero, poi si girò, la vide li semi coricata in fondo al suo letto, non poteva lasciarla così scomoda, si alzò cercando di non fare il minimo rumore,si tolse le lenzuola e appoggiò i propri piedi a terra, scostò le coperte, prese leggermente in braccio Hermione, per poi poggiarla sul letto e coprirla con le proprie coperte oramai riscaldate dal suo calore, si voltò nuovamente, prese una sedia la mise vicino al bordo del letto, ci poggiò la testa al bordo, poteva distinguere bene l’odore di lei, il suo dolce profumo invaderle le narici, e cullato da questo profumo si riaddormentò.

E finalmente ho messo a posto quel cavolo di HTML =) spero che così sia più gradevole da leggere.

RonaldWesley94

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Cap.8 Crono Sominum ***


E finalmente ce l'ho fatta a postare un nuovo capitolo! Mi raccomando recensite, anche perchè ora danno i punti =)

 

Cap.8 Crono Sominum

 

Hermione si sveglio lentamente, e notò fin da subito che non si trovava nel suo letto, si guardò in torno guardinga, era in infermeria e al suo fianco c’era Ron seduto su una sedia col capo appoggiato al letto, cominciava a ricordare tutto della sera prima, ma le sorse un dubbio come ha fatto a finire nel letto che doveva essere di Ron, il suo cervello non ci mise molto a capire, si dovette alzare perché se l’avessero trovata li sarebbe stato un bel guaio, voleva restare ma non poteva, voleva vederlo svegliarsi ma non poteva, ce la mise tutta e così riuscì ad andare nel dormitorio Grifondoro femminile.

*___*___*

“Mmmh…che male al collo…ma che ore sono?” il rosso si alzo dalla alquanto scomoda posizione, : “ Uff…Le 7 e 30…ma…io…letto…Mione…” dall’altra stanza si sentirono dei rumori alquanto sospetti; Madama Chips, deve essere stata lei, MISERIACCIA! Si ritrovò a pensare, non posso farmi trovare così si arrabbierà moltissimo, saltò via dalla sedia e si accoccolò nel letto fingendo di essere ancora addormentato…Quel profumo…era ancora lì…non voleva andarsene lo tormentava di piacere, anche grazie al profumo riuscì a rimanere il più sereno e naturale possibile, ed eccola la medimaga della scuola che entrava dalla porta a controllare se tutto era in ordine, si beh… doveva esserlo contando che c’era solo lui a soggiornare in infermeria, una volta che costatò che era tutto al loro posto, fece un piccolo sorrisino che si increspo ai lati delle sue ormai vecchie e stanche labbra, si girò e tornò nel suo ufficio. Ron aprì repentinamente gli occhi, fece anche lui un sorriso ma per un motivo differente, sentiva il suo profumo, le sembrava di averla li con lui e era solo quello che gli importava.

Ron tirò un sospiro di soglievo, fortunatamente non mi ha beccato si ritrovò a pensare. Passarono le ore  mentre lui non riusciva proprio ad addormentarsi un’altra volta, erano ormai le 10:00 e Madama Chips rientrò a svegliarlo, “ Signor Weasley! Si svegli!” Ron si girò ed aprii gli occhi facendo finta di essere assonnato e quindi tirando fuori un finto sbadiglio “ Che c’è?” “Le annuncio che è stato ufficialmente dimesso! Da domani alle 8:00 potrà riprendere le lezioni!” Ron alzò gli occhi “ Oh No! Domani ho anche Trasfigurazione! Aspetta…almeno credo…bha!” detto  questo si alzò dal letto e in poco più di dieci minuti fu già vestito con la divisa di Hogwarts “Ahh! Che bello tornare in forma!”e detto questo uscii dalla porta dell’infermeria con un passo fulmineo.

Era già in Sala Comune, mentre aveva percorso i corridoi per arrivarci aveva incontrato molti dei suoi compagni di casa e non, tutti lo salutavo e chiedevano come stava, ma lui rispondeva sempre e comunque di stare bene e di voler tornare in sala comune, tutto per abbreviare conversazioni che sarebbero durate ore ed ore, mentre lui voleva rivedere il suoi migliori amici: Harry e Hermione.

Quando fu all’interno li vide, uno era coricato sul divano rosso con bordature oro che giochicchiava con i suoi stessi capelli color nero pece, mentre l’altra era sulla poltrona anch’essa  rosso-oro la quale leggeva un libro, uno dei suoi soliti tomi “Ehi! Non salutate!” Grido Ron sorridendo, a queste parole i due si girarono e corsero dall’amico, Harry gli diede una pacca sulla spalla “Ben tornato tra noi!” e sorrise Hermione non fece niente stesse lì a sorridere e disse “Già Ben tornato!” “Grazie ragazzi, però ora sapete ho proprio voglia di…mmm…Una bella partita scacchi! Cosa ne dici Harry, ti va di perdere?” “Oooh vedremo!” E incominciarono una partita, a cui ne susseguirono altre di cui il vincitore fu sempre Ron, e così il trio era di nuovo riunito.

“Uffa che fame!” fece Ron in preda a brontolii da parte del suo stomaco, “Già…anche io ho un certo languorino…che ne dite se scendiamo in Sala Grande a prendere qualcosa da mangiare? Tanto ormai è mezzo giorno.” Così Harry si girò a guardare i due amici e soprattutto Hermione, perché era sempre lei che si lamentava sul fatto del mangiare, “ E va bene, ma non guardatemi in questo modo!” così attraversarono il buco del ritratto e scesero in Sala Grande, appena arrivati si misero subito al tavolo dei Grifondoro, Ron si guardò bene in torno, ricordava ancora quell’incubo, non riusciva a liberarsene, “Ehi Ron! Allora che fai mangi?” “Oh si…scusa Harry” Fece Ron all’amico seduto al suo fianco, in poco tempo la Sala grande si riempì di alunni della scuola, anch’essi lo salutavo, tutti esclusi i Serpeverde ovviamente.

Poco dopo, dall’ex leggio del preside Albus Silente si elevò la figura della nuova preside di Hogwarts, Minerva McGranitt che fece il suo annuncio “Salve ragazzi e ragazze, ho voluto fare questo annuncio per ricordarvi che le lezioni di Trasfigurazione da domani non saranno più seguite dal professor. Dippet a causa di un incantesimo riuscito alquanto male direi…Insomma, le seguirò io fino alla fine dell’anno, inoltre voglio fare un augurio di bentornato tra noi al sig. Ronald Weasley, che come avete potuto notare è stato dimesso questa mattina dall’infermeria, quindi Grifondoro avrà di nuovo un ottimo portiere!” Qui si levò un boato da tutti i compagni, contenti che Ron fosse tornato, ovviamente tranne i Serpeverde, esso si mise a ridere poiché non si aspettava una reazione così dai suoi compagni, “Va bene ora basta! Vi auguro a tutti buon appetito e buon proseguimento di giornata!” cos’ la McGranitt tornò al suo posto a mangiare anch’essa, così tutti compresi Harry, Ron, Hemione tornarono a preoccuparsi del pranzo.

Ehi Harry,…” sussurrò appena Ron all’orecchio del ragazzo, “ Che c’è?” fece con la bocca piene “Parla piano, non voglio che Hermione ci senta…comunque oggi ricordati che dobbiamo andare a fare le ricerche in biblioteca riguardanti il mio sogno…” “Ok…ok, facciamo così, dico a Ginny di allontanare Hermione con qualche scusa e noi andiamo in biblioteca ok?” “Ok.”.

Qualche minuto più tardi…

“Harry hai parlato con Ginny?” chiese il rosso “Si, è tutto pronto noi iniziamo ad andare in biblioteca” e così i due ragazzi si incamminarono per la loro meta.

“Perfetto! Come riusciremo a trovare quel dannato coso in mezzo a questa montagna di libri!” “Ed dai Ron stai sempre a lamentarti, cerchiamo e basta…anche se non so da dove cercare, aspetta provo a chiedere a Madama Prince… “Mi scusi!” Fece Harry “Shhh! Signor Potter esigo silenzio in biblioteca!” Lo sgridò la donna “Mi scusi…volevo chiederle, sa mica dove posso trovare un libro riguardante i vari tipi di sogni o sogni incantati…” “Ma certo! Vada pure nella sezione B52 la in fondo.” Indicò la bibliotecaria “La ringrazio” si girò e fece  cenno a Ron di seguirlo, fino a che non si trovarono nella sezione B52 “Bene…ora troviamo il libro…” Così Harry e Ron iniziarono a guardarsi intorno alla ricerca del libro incriminato; passarono alcune ore, “Io lo dicevo che ci avremmo messo il doppio!” Si lamentò Harry buttando l’ennesimo libro su una alta pila che si era venuta a creare davanti a lui, e sbuffando “Forse ho trovato qualcosa…” Harry sbuffò, e si tirò su a guardare, “Sarà il solito incantesimo inutile…” pensò, “Qui c’è scritto…” Ron cominciò a leggere quello che c’è scritto, “Crono Sominum: E’ un incanto frequente nei maghi molto giovani può avvenire quando si ha delle forti lesioni oppure si può presentare quando il soggetto entra in coma.

L’incanto consiste nel rivivere un dato periodo di tempo, potendo gestirlo come meglio si crede.

AVVERTENZE: Si ricorda che questo non ha alcun effetto con la realtà! È pur sempre un sogno, quando il paziente si risveglierà (Se si risveglierà) non ci saranno conseguenze con la sua vita normale.

Ron si guardò bene in torno, bene c’era solo Harry, così velocemente strappò la pagina, Harry sorrise era da un po’ che non facevano certe bravate a scuola, così alzarono senza dire una parola, lasciando i libri escluso quello “martoriato” nel tavolo e uscirono dalla porta della biblioteca.

Bene! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! a presto con un nuovo capitolo

Ronaldwesley94 (Lo so che si scrive Weasley! xD)

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** CAP.9 Whisky ***


Capitolo 9. “Whisky”

Era sera e Ron e Harry erano coricati nei loro letti, la giornata era trascorsa tranquillamente, si più o meno tranquillamente, dato che Ron non aveva quasi rivolto la parola ad Hermione, dato quello che aveva trovato quel pomeriggio.

“Harry…Non riesco a dormire…” Fece Ron fissando la tenda color rosso fuoco del letto sopra di lui, “Mmmh…Dai Ron…Chiudi gli occhi e pensa che domani andiamo a Hogsmade…Ron? … Ron? … Bah…” Ron si era addormentato mentre il suo amico parlava, e il suo unico pensiero andava ad solo una persona

                                                        

                                                              Mattina.

 

Harry si alzò dal letto prima di tutti, la neve picchiettava insistentemente contro i freddi vetri del suo dormitorio, si fece una doccia e scese giù nel giardino interno di Hogwarts dove si riunivano tutti i ragazzi prima di andare a Hogsmade, c’erano lui e qualche ragazzo del 6° anno, aspettò paziente seduto sui gradini dell’entrata in attesa dell’arrivo dei suoi amici.

“Yahw” Ron si alzò dal letto con una faccia a dir poco stravolta,  si preparò alla bene e meglio e scese per raggiungere i suoi amici.

“Hei ciao Harry!” Fece Ron sventolando la mano verso l’amico ancora seduto, “Ciao Ron...” fece con un cenno del capo il ragazzo sopravvissuto, “Hei ma dove sono Hermione e mia sorella? Non dovevano venire anche loro?” esortì il rosso “Si saranno qui tra poco” Ron si avvicinò all’amico e si sedette un po’ scompostamente sui gradini di marmo, “Sai…Non riesco ancora a capire perché il mio sogno si sia trasformato in un incubo, uff…è proprio un bel rompicapo…” disse Ronald grattandosi la nuca “Eh già…” disse Harry, seduto decisamente più composto e torturandosi nervosamente le dita.

Un risolino in lontananza attirò l’attenzione dei due amici che si voltarono di scatto verso il portone d’ ingresso appena in  tempo per vedere le sagome di due ragazze stagliarsi davanti a loro, “Ciao Harry!” disse Ginny, “Emm…ciao Ginny…” rispose Harry con un po’ d’imbarazzo nella voce, “Oh ciao Ron! Da quanto tempo che non ci vediamo!” fece Hermione, “Già…” disse quasi sottovoce Ron, accompagnando ciò con un breve cenno della testa.

“Comunque che ne dite di sbrigarci ad andare a Hogsmade o vogliamo aspettare che dei Fwooper ci vengano a fare il nido in testa?!” esclamò Hermione, “Ok…ok!” rispose quasi all’ unisono il resto della compagnia iniziando ad avviarsi a piedi verso il villaggio, ovviamente la loro meta soprattutto in quelle fredde giornate di Dicembre era “I Tre Manici di Scopa” luogo molto frequentato dai maghi della loro età.

Il dolce scricchiolio della neve sotto i loro piedi produceva un suono ovattato gradevole all’udito, ma poi questo si interruppe quando iniziarono a calpestare lo stretto marciapiede in legno che conduceva alla locanda, di tanto in tanto Ron per tutto il tragitto studiò Hermione di sottecchi, per cercare di capire quali sentimenti scaturivano in lui dopo tanto tempo che non l’aveva più così vicino, e intanto si beava anche della sua bellezza, rinchiusa in quei piumosi vestiti invernali che di lei a suo malgrado lasciavano scoperto ben poco; nel frattempo Harry e Ginny si scambiavano sguardi imbarazzati.

Harry aprì la porta e una folata d’aria calda mista ad un forte odore di alcool lo investì, “Benvenuti! Accomodatevi pure!” Esclamò Madama Rosmerta dall’altra parte del balcone, così i quattro amici cercarono un tavolo un po’ appartato in cui sedere e da cui ordinare da bere: due “Whisky Incendiario” per Ron e Harry e due “Burrobirre” per Hermione e Ginny.

“Allora, Hermione hai deciso se per le vacanze tornerai dai tuoi genitori?” disse Harry, “Credo rimarrò perché i miei vogliono andare a fare una vacanza in America e a me non interessa, preferisco rimanere a godermi il Natale a Hogwarts…” rispose Hermione “Ah che bello! Cosi potremo passare le feste tutti insieme!” esordì Ron, pentendosi quasi subito di quel suo attimo di esuberanza, il sorriso di Hermione fu oscurato dall’ arrivo di Madama Rosmerta con le ordinazioni.

Stettero lì a parlare del più e del meno per quasi un ora fin che ad un certo momento Harry disse di aver bisogno di andare un secondo in bagno, finì in pochi sorsi la bibita rimasta e si diresse velocemente verso il bagno seguito poco dopo da Ginny che accusava un forte mal di pancia.

Un velo d’ imbarazzo scese sui due amici rimasti seduti al tavolo, Ron si tormentava le mani buttando giù generosi sorsi di Whisky mentre Hermione si guardava intorno imbarazzata mostrando un finto interesse per un gruppo di streghe della Normandia che discutevano a gran voce con un folletto riguardo a qualche eredità. I minuti passavano e di Harry e Ginny non si vedeva traccia così, il primo a rompere quel imbarazzante silenzio fu Ron dicendo “ Ehi! Ma cosa stanno facendo in bagno quei due?!? Sto iniziando a scocciarmi che ne dici di andare a vedere che fine hanno fatto?”

“Ok!” rispose Hermione anche lei contenta di togliersi da quella situazione di imbarazzo.

Si diressero ognuno nei rispettivi bagni ma ne uscirono poco dopo con la stessa constatazione: Harry e Ginny erano come svaniti nel nulla.

“E adesso? Dove saranno andati a finire?” disse Ron scocciato, “Non ne ho idea! Che ne dici di andare a cercarli?” rispose Hermione, “Ok…” così i due uscirono dall’negozio, “Bene, ma… ora da dove cominciamo?” Fece Ron guardandosi intorno, “Dividiamoci così abbiamo più probabilità di trovarli, ci ritroviamo dalla via che porta alla Stamberga Strillante, quella dove c’è quel grosso spiazzale” fece Hermione molto schematica e gesticolando con le braccia, “Ok allora a dopo!” Fece il rosso sventolando la mano e avviandosi dalla parte opposta ad Hermione.

Hermione aveva guardato pressoché ovunque ma di loro nessuna traccia , ogni negozio ogni bancarella, vie, viuzze, niente… Così si incamminò verso la meta prestabilita con Ron.

Anche Ron arrivò alla stessa conclusione, niente Harry, niente Ginny… Non restava che vedersi con Hermione sperando che essa fosse stata più fortunata.

Il primo ad arrivare fu il rosso, che si sedette su una grande roccia posta più a destra del grande spiazzale ricoperto completamente dalla soffice neve bianca, si chinò e raccolse una manciata di neve, con i suoi caldi guanti un po’ rattoppati qua e là, iniziò a fare una pallina, nell’attesa della ragazza; pochi minuti dopo in lontananza Ron alzando il capo, vide una figura femminile con la testa coperta da un cappuccio, della sua leggera felpa di pie ( N.d.a Spero si scriva così ) , Ron sventolò la mano in segno di saluto, ma non fu ricambiato, Hermione aveva la testa talmente bassa che riusciva a vedere solamente i suoi piedi, “Ehi! Mione dove vai?” Disse un po’ perplesso a lei che lo superava, il che si girò “Oh scusami! Sai ero chinata non ti ho notato” fece tutta rossa in viso “Novità?” “No niente… Tu? A te è andata meglio?” “No…” fece Ron guardandosi i piedi, poi riprese “Beh! Che fai siediti non vorrai mica stare in piedi tutto il tempo! Fa un freddo cane! Miseriaccia!” Senza dire nulla la ragazza si sedette al fianco del ragazzo, e lui proseguì ancora “Non hai…si insomma…freddo? Hai solo quella felpa…Anzi facciamo così” Il ragazzo non le diede il tempo di ribattere che si era già tolto la giacca e gliela aveva posata un po’ bruscamente sulle spalle, lei sussurrò “Grazie…” increspando visibilmente gli angoli della bocca all’insù “Ma ora tu non hai freddo?” “Nah…posso resistere!” la canzonò il rosso, “Mpf… Non credo…” lo schernì Hermione sorridendole “Oh oh! Lei mi sottovaluta signorina Granger!” con tono altezzoso ma solamente per continuare questo ironico gioco di risposte, “Piuttosto di dire scemate, aiutami a pensare a dove possano essere andati Harry e Ginny!” esclamò Hermione, “Ma si ci pensiamo dopo….. adesso godiamoci questo magnifico panorama…”.

“Questo magnifico panorama!? Qui c’è solo una vecchia casupola abbandonata che potrebbe cadere a pezzi da un momento all’ altro!”, “Veramente…io ho sempre trovato qualcosa di affascinante in quella casa e questa atmosfera di immobilità e di quiete che crea la neve la fa sembrare ancora più inquietante e poi sai… la tua vicinanza mi fa sentire ancora…emm…”, si bloccò lui pentitosi subito di quel suo attimo di sincerità,  “Ti fa sentire ancora…?” disse Hermione ad un tratto attenta e curiosa. “Beh…”, l’ alcool iniziava a fare effetto e  il viso di Ron si faceva sempre più rosso e paffuto…”Beh… ecco quando sto con te mi sento come fuori dal mondo, sento un blocco attanagliarmi lo stomaco e sento un impulso irrefrenabile di abbracciarti forte e di…”, “S’ è fatto tardi forse è meglio se andiamo” disse Hermione togliendosi la giacca di Ron dalle spalle e lasciandola scivolare sulla pietra.

“No!” esclamò Ron, “Cioè, aspetta fermati un attimo…” disse Ron agguantandola dolcemente per  un braccio e avvicinandola a se, “E’ da tanto tempo che aspettavo questo momento…” disse quasi in un soffio Ron avvicinando pian piano il proprio viso a quello di lei, “Ron! Che fai Ron?! Il whisky ti ha dato alla testa andiamo va che è meglio…” disse Hermione con una nota di paura nella voce; fece per liberarsi dalla stretta del amico, ma in pochi istanti lui aveva già appoggiato le sue labbra su quelle della ragazza e un vortice di emozioni lo pervase, le stesse emozioni provate nel sogno precedente ma stavolta furono tanto forti da farlo barcollare e appoggiarsi a un albero per non cadere.

Hermione rossa in viso scappò subito via maledicendosi per non essere stata capace di impedire all’ amico di compiere quel gesto che lei non si apettava potesse succedere già in quel momento; lasciando un Ron scosso e incredulo di quello che aveva appena fatto, una cosa che neanche nei suoi sogni si sarebbe mai immaginato di poter fare.

Spazio Dell'Autore:

Spero vi sia piaciuto il capitolo! Rongrazio vivamente Marco! Il quale mi ha fortemente aiutato in questo capitolo! Sapete ho avuto carenza di idee...xD Grazie a tutti e se ve la sentite commentate!

PS. Non ho ancora corretto eventuali errori ho postato molto di fretta!

SRonS

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** CAP.10 L'altro lato di un foglio strappato. ***


Benvenuti in questo nuovo capitolo! L'ho scritto un po' di fretta, spero che vi piaccia ugualmente, spero recensiate in molti, sono accettate critiche costruttive! :D ma ora vi lascio alla lettura de...

Capitolo 10. L’altro lato di un foglio strappato.

 

“Miseriaccia…” … “Miseriaccia…” Era Ron, stava andando avanti e indietro per il dormitorio continuando a sussurrare quella parola, ogni  tanto  si mordeva un’unghia per cercare di calmare il nervoso; la porta del dormitorio si aprì, era Harry, sembrava stanco Ron gli aveva lanciato uno sguardo truce, mentre pian piano si stava avvicinando al ragazzo, “Tu…” Harry indietreggiò di un passo quando Ron gli puntò l’indice al petto, si aspettava gli tirasse un pugno, ma successe quello che non si sarebbe mai aspettato, il rosso lasciò cadere il braccio e si buttò sul baldacchino come se avesse perso le sue forze, “Ehi Ron…Ascoltami…Andrà tutto bene…L’hai solamente colta di sprovvista, non se lo aspettava…” Disse Harry sedendosi sul bordo del materasso dell’amico, “Miseriaccia! È scappata via! Devo farle schifo…”  La sua  voce era soffocata dal cuscino premuto sul viso… “Insomma non ne potreste parlare?” Ron si tirò su a guardare negli occhi Harry, e dalla sua espressione Harry aveva intuito un no, “Non puoi mica entragli nella testa!” Ron spalancò gli occhi, aveva un’idea che subito Harry intuì “No, primo! Non sei capace a usare la Legilimanzia e secondo…No! Non te la insegno per questi scopi…” Ron sbuffò “Ed dai Harry…” Harry scosse il capo “Uffa…Allora come faccio a capire…” Fece Ron alzandosi dal letto grattandosi la nuca e passeggiando lungo la stanza, così intervenne Harry “Ma parlarle no eh!?” Ron si bloccò e si girò verso di lui “Ma ti pare! E comunque non mi uscirebbe neanche una parola lo so già…” a quel punto si mise le mani in tasca e sentì un pezzetto di carta ruvida al tatto, gli venne in mente del libro e della pagina strappata, lo levò dalla tasca, e lo spiegò, ma non lesse ciò che si aspettava ( La parte del Crono Sominum ) C’era un incantesimo… Non lo aveva mai sentito nominare, questa pagina era scritta tutta a penna, di bella calligrafia oltretutto, la ripiegò e la rimise in tasca con l’intenzione di leggerla quando non ci fosse stato Harry.

Ron era a lezione, Incantesimi, oggi era teoria niente bacchette quindi una noiosa spiegazione, Ron decise di tirare fuori quel misterioso foglietto dalla sua tasca, lo rispiegò e lo poggiò sul banco, così cominciò a leggere a mente…

Incantesimo:  Legilisomnis

 

Difficoltà: **

 

Descrizione:

Incantesimo di lettura dei sogni, si usa su soggetti ovviamente addormentati, il mago o strega che usa questo incantesimo viene come trasportato nel sogno dell’addormentato/a, può anche essere usato come “Lettura” dei ricordi antecedenti al sogno, ricordi immagazzinati nel cervello di qualunque periodo del soggetto pur che esso se lo ricordi,non ci sono grandi precauzioni da prendere, solamente si deve uscire dal sogno o ricordo prima che il soggetto si svegli, altrimenti? Altrimenti beh…niente sarete catapultati fuori dal sogno, e non farete certo bella figura trovarvi davanti alla persona spiata mentre dormiva!

Per uscire dal sogno: “Rub”

 

 

-  BS -

 

“Wow…” si lasciò sfuggire “Sono contento che le interessi signor. Weasley!” fece tutto contento il professor Vitious, “Cercate di avere lo stesso entusiasmo ragazzi!” tutti si girarono verso Ron che si guardò in torno e alzò le spalle.

“BS…Chi potrà mai essere…mmm… Black Sirius? Nah…Vabbè chiunque sia mi ha dato un’idea” Ron era uscito dalla classe camminava per i corridoi del castello fissando quel foglietto a testa bassa…Lo avrebbe fatto stanotte,  è un incantesimo facile da fare, non è complicato e i rischi sono minimi se non si conta che deve entrare nel dormitorio femminile di soppiatto…

 

                                                         Ore 03:42 AM

 

Ron era seduto sul letto sempre con quel foglietto tra le mani era già vestito, indossava, un vecchio paio di jeans e sopra ai vari maglioni un giaccone sgualcito, beh, se sarebbe andato nei ricordi di Hermione avrebbe fatto freddo visto che quel giorno nevicava.

Ora era in piedi, doveva fare piano, molto piano e stare attento a non svegliare nessuno, si avvicinò molto lentamente alla porta d’ingresso al dormitorio e la aprì ad una lentezza tale che ne scaturì solamente un leggero scricchiolio, bene, di fronte a se l’altra porta chiusa che conduceva all’dormitorio femminile quindi a Hermione, raggiunse la porta sempre con cautela e anch’essa venne aperta lentamente per evitare di svegliare qualche ragazza all’interno della stanza, “Bene…Fin qui tutto ok…”  si ritrovò a pensare lui, si guardò in torno  e tra le tante ragazze assopite vide una chioma riccia appoggiata al cuscino, non poteva essere che lei, pian piano si avvicinò sino a scorgergli il viso, gli scappò un sorriso, dormiva beatamente, quasi ripensò a compire ciò che aveva programmato per tutta la giornata, ma non poteva ormai era li, lo avrebbe fatto, adesso, prese la bacchetta e molto delicatamente appoggiò la punta sulla tempia della ragazza, il che la fece muovere nel sonno, poi Ron enunciò: “Legilisomnis” la punta della bacchetta si illuminò, di una luce bianca e fortissima, nel mentre tutto in torno a lui si tingeva di bianco, fino a che non rimase lui, solo in questa stanza bianca, fece un passo, sotto il suo piede altra luce, si accorse che ad ogni passo una sorte di luce colorata di arcobaleno scaturiva da sotto il suo piede, in lontananza scorse una scrivania in legno cosa che gli sembrava alquanto strana, si avvicinò sulla superficie c’era un foglio, sembrava fare parte della scrivania, alla destra di questo foglio c’era una piuma e un calamaio, Ron impugnò la piuma e la intinse nel inchiostro, fece per scrivere qualcosa quando una voce lo fermò, “Ron…Fermo…” “Hermione?” quella che Ron aveva sentito pareva proprio la voce di lei, “No…Sono la sua mente i suoi ricordi, le sue emozioni…Ma dimmi che vuoi?” “Beh…io…volevo vedere il ricordo di oggi pomeriggio a Hogsmade voglio riviverlo riprovare a fare una cosa, una cosa che forse non avrei dovuto fare in quel modo…ti prego…” “Te lo concedo…Ricorda ciò non avrà alcun effetto sui suoi ricordi rimarrà tutto invariato, solamente lei sognerà ciò che tu farai dentro al suo ricordo, il modo per conquistarla lo devi trovare la fuori e non qui…e ora vai…”

In torno a lui tutto il bianco che c’era iniziava a prendere una forma e colorarsi, riconobbe gli alberi innevati attorno a se, di colpo sprofondò fino alle caviglie nella neve, fece un passo in dietro e…Cadette seduto sulla pietra dove erano seduti lui ed Hermione quel pomeriggio, “Wow…” riuscì solamente a dire alzando fugacemente lo sguardo al cielo, vide il bianco panorama definirsi lentamente, scorse la Stramberga Strillante, nel mentre udii dei rumori di passi, si voltò e la vide, la scena era la stessa, camminava a testa bassa, decise di fare la medesima cosa, “Ehi Mione, dove vai?” gli scappò un sorriso, “Oh scusami! Non ti avevo visto…” “Tranquilla…Novità?” “Nessuna…Tu?” “Idem…Beh siediti…Hai le labbra viola…Tieni questo” si tolse la giacca e gliela porse, lei lo guardò come per rifiutare la sua offerta “Davvero Herm, sto bene, prendila tu…” Così gliela poggiò sulle spalle “Grazie” “Ma figurati…” Così stettero qualche ora a parlare del più e del meno.

Doveva diglielo, Hermione poteva svegliarsi da un momento all’altro “Senti…se io facessi una cosa stupida, tu per quanto ce l’avresti con me?” disse lui studiandosi i palmi delle mani, “Beh…Ron…Dipende che cosa stupida hai fatto…” Adesso… “Tipo questo?” Gli stampò un bacio sulle labbra così di sorpresa, non si sentì come le altre volte, non sentiva nulla, e la causa era il sogno, il sogno stava svanendo Hermione si stava per svegliare, si staccò in tanto lo sfondo cominciava a  svanire, “Parlami Herm…” “Beh su questo ti posso perdonare…” E sorrise quando si avvicinò per un altro bacio in torno a sé era completamente bianco, non poteva rimanere ancora li, così fulmineamente estrasse la bacchetta e pronunciò “Rub”.

Giusto in tempo in torno a se le prime luci del mattino, arrivavano dalla finestra, le ragazze  dormivano ancora, “Ma proprio Hermione si deve svegliare così presto!?” pensò, di corsa uscì dalla porta, la spalancò di fronte a lui il piccolo corridoio che divideva i due dormitori, fortunatamente non c’era nessuno in Sala Comune, aprì la porta del suo dormitorio, tutti dormivano, in sottofondo si poteva sentire Neville russare, bene ora doveva cambiarsi e preparasi a dormire solamente 2 ore.

“Zzzz…Zzzz…Zzzz…Eh! Cosa! Chi, come uhm?” Si svegliò di scatto Ron maledicendo la sveglia che aveva appena cominciato a suonare, “Pff…” gli diede una bella botta e tornò a dormire.

Allora che ne dite? :D

SRonS

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=392627