Reincarnation of vengeance

di Mr Crossover
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** A caccia del cavaliere ***
Capitolo 3: *** Slado è morto? ***
Capitolo 4: *** Quarantena forzata ***
Capitolo 5: *** Il colpevole ***
Capitolo 6: *** La fine? ***
Capitolo 7: *** Identità svelata ***
Capitolo 8: *** Non arrendersi ***
Capitolo 9: *** La nascita di Nightwing ***
Capitolo 10: *** Allthing ***
Capitolo 11: *** Ritorno a Gotham ***
Capitolo 12: *** In soccorso di Azarath ***
Capitolo 13: *** Il risveglio dell'odio ***
Capitolo 14: *** Furia ferale ***
Capitolo 15: *** Amaro trionfo ***
Capitolo 16: *** Infezione ***
Capitolo 17: *** Verso la Scatola Madre ***
Capitolo 18: *** E cosi ha inizio ***
Capitolo 19: *** In nome della speranza ***
Capitolo 20: *** Lotta estrema contro il tempo ***
Capitolo 21: *** Tutto o niente ***
Capitolo 22: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Jump City


La misteriosa creatura bianca che poteva unirsi a qualunque materiale tocasse era stata finalmente abbattuta da Robin e i suoi amici. Di lui era rimasta solo la sua strana faccia inespressiva con quelle strane lenti rosse. Era stata fatta trasferire nel carcere di massima sicurezza di Jump City.

Ma quella creatura non era ancora fuori uso.

Da un altra parte, chissà dove, qualcuno sembrò commentare la scena come se fosse stato presente alla battaglia. Con una voce metallica e profonda egli parlò. << Oh... niente male. Questi giovani umani sono davvero interessanti. Non temere... diventerai sempre più forte... hai fatto un ottimo lavoro... figlio mio. >> dicendo questo alzo una mano dal nulla e la maschera della creatura bianca sembrò spegnersi del tutto.

<< Tuttavia ho bisogno di qualche informazione in più su di loro... e forse so chi può illuminarmi... >>

Successivamente restò in silenzio, come se rifletesse, per poi rialzare lo sguardo. << Si... ma certo... non c'è fretta di agire. La vendetta va servita fredda dopotutto. >>

Mentre parlava alle sue spalle scaturiva una strana energia che gli illuminava la schiena.

L'essere misterioso si voltò verso quel l'energia e vide una sorta di oggetto cubico sospeso in aria. Come si trovasse al cospetto di un re, l'individuo si inchinò davanti a quel cubo << Sii paziente... avrai ciò che desideri... madre. >>


Un anno dopo


<< Finalmente, sono pronto. È tempo di chiudere i conti. >> commentò nell'ombra di una specie di fabbrica un uomo mascherato seduto su una specie di trono con un occhio solo pieno di determinazione. Si alzò in piedi e stava per dirigersi da qualche parte quando una voce lo fermò.

<< Bene, bene. L'uomo che cercavo... in carne ed ossa. >>

<< Cosa? Chi sei tu? Come hai fatto a trovarmi? >> reagì il padrone di casa che si voltò e vide un individuo alto, robusto e completamente coperto da un completo strano.

<< Sono solo... uno studente ambizioso. Uno scolaro che vuole imparare. Se vuoi sapere come ti ho trovato... la tua malvagità ha un odore intenso... credo che tu... abbia molto da insegnarmi. >> disse lo strano personaggio con uno sguardo glaciale. Non era venuto per una chiacchierata, questo era sicuro.

<< Se vuoi farmi perdere tempo dicendomi assurdità... allora temo che morirai. >> rispose l'altro. Intorno a loro si piazzarono all'istante degli individui mascherati.

L'intruso si guardò attorno << Mh. Affasciante. Io però ho qualcosa di più... avanzato. >> e da sotto gli individui spuntarono fuori degli artigli neri come il pavimento che letteralmente impalarono i soldati che vennendo distrutti sul colpo.

Attorno al loro creatore invece si formarono dei tentacoli che lo bloccarono sul punto dov'era. Lui tentò di liberarsi ma la presa era troppo forte.

<< Gnh! Che diavolo vuoi da me? >> sbottò furioso mentre continuava ad dimenarsi.

Il misterioso personaggio si avvicino al suo prigioniero ignorando le sue parole << Cosi pensavi di eliminare 5 ragazzini? Vediamo cosa... avevi in mente. >> e dicendo questo... gli affondò letteralmente le dita dentro il petto.

Mentre il sangue gli sgorgeva da 5 buchi, lo sventurato sentì le sue arterie staccarsi lentamente dalle vene e non poteva fare altro che sentire la vita scivolargli via. Il suo brutale aggressore sembrò ricevere qualcosa dentro di lui.

<< Una vita davvero affascinante la tua. Hai oscurato la tua famiglia perché ormai combattere era la tua ragione di vita... fatto presa sulle emozioni di un ragazzo impulsivo e di una ragazza troppo spaventata... e tradito il tuo stesso mondo per poterti salvare, giusto? Forse se avessi accettato tempo addietro quella che voi definite "una vita normale" tutto questo non ti sarebbe mai successo... Slade. Niente male il tuo piano. Tuttavia è evidente che i piani di un patetico stolto come te siano... futili. >>

In quel momento una specie di scarica si propagò nel corpo della sua vittima che poi venne lasciato cadere a terra ormai morto. << Non farti illusioni. Stavolta nessun demone "misericordioso" avrà pietà di te. Fidati... io so come pensano. >>

Le dita del killer erano lorde di sangue e lui le guardava affascinato. << Ottimo inizio. Figlio mio, pulisci tutto e raggiungimi presto. Adesso vorrei salutare... un vecchio amico. >> e dicendo questo una strana luce apparve intorno a lui, facendolo svanire completamente.


NOTA DELL'AUTORE
Ciao a tutti. Sono passati quattro anni dall'ultima volta che ho scritto una storia, ma in questi giorni, rivedendo la serie animata Teen Titans che avevo già visto diverse volte e vedendo anche tanti disegni e letto molte altre fiction, ho finalmente trovato l'ispirazione per tornare a pubblicare con questa storia e vi assicuro che farò del mio meglio. Spero che vi possano piacere i capitoli che metterò e vi prego di essere onesti nelle recensioni perché non me la prendo affatto per qualche critica costruttiva. Anzi se posso migliorare le mie abilità di autore grazie a voi ne sarei molto riconoscente. :)
Per chi non avesse capito, la creatura bianca che ho descritto all'inzio è l'essere apparso nell'ultimo episodio di Teen Titans quando BB ritrovò Terra per poi venir abbandonato. Dato che non si sa chi sia quell'essere ho deciso di dargli un ruolo principale nella mia storia. Aveva un aria cosi misteriosa e quindi vedrete chi è veramente dal mio punto di vista. Alla prossima

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Capitolo 2
*** A caccia del cavaliere ***


Gotham City



Nel cuore della notte, in una delle città più pericolose del mondo, il suo leggendario protettore veglia sui tetti come sempre con il suo sguardo freddo e determinato  puntato sugli edifici.

<< Signor Wayne. Bisogna riconoscere che il signorino Grayson ha veramente fatto passi da gigante. La città di Tokyo lo venera ancora parecchio. >> gli disse una voce dal suo cappuccio. Era Alfred e sembrava pieno di orgoglio.

<< Ammetto che è davvero cresciuto. Però non sono ancora sicuro che Dick abbia dimostrato di possedere ciò che serve per essere un vero eroe. Non è avendo 10 milioni di fan che si diventa eroi. Dare la caccia al male è il nostro lavoro, ma non dobbiamo lasciarci condizionare da niente per poter tenere al sicuro chi abbiamo vicino. Temo che questo lui non l'abbia ancora imparato. >> rispose Batman incerto.

<< Abbia fiducia in lui, signore. Lui non la delude... signore ho qualcosa! >> si interruppe Alfred

<< Che succede? >>

<< Un'assedio alla banca di Miagani Island. La polizia è già arrivata lì. >>

<< Ci vado subito. >>

Batman chiuse la comunicazione e premette un pulsante sul bracciale del suo guanto. Poi si buttò dal tetto e sotto di lui passo la Batmobile salendoci dentro al volo e dirigendosi a tutto gas verso l'obiettivo.


Sul posto la polizia era capitanata da James Gordon che gestiva le operazioni come sempre. Quando sentì il rimbombo del motore della batmobile accolse Batman più che volentieri.

<< Che succede, Jim? È Joker? >>

<< Non saprei, Batman. La banca è stata sigillata dall'interno. Ci sono circa 20 ostaggi ma non si riesce a vedere nessuno dei rapitori. Non hanno fatto richieste. >> spiegò Gordon guardando l'edificio.

<< Non si sono visti i rapitori? Mh... Molto strano. >> disse Batman.

<< E se fosse una trappola? >> suppose Gordon.

<< È plausibile. Ma devo vederci chiaro. Prepara i tuoi uomini, Jim. Entrerò dal tetto e libererò gli ostaggi, tu sta pronto a prenderli in custodia. >>

<< Sii prudente. >> Subito dopo, Batman usò il rampino per salire su un edifico accanto alla banca. << State pronti,  uomini. >>


Il Cavaliere oscuro esaminò la banca con la sua nuova modalità detective, che gli permetteva di scannerizzare a fondo ogni cosa per scoprire indizi utili. Grazie ad essa scoprì un condotto di ventilazione chiuso da una grata. Usando il lancia-cavo arrivo sul tetto e si preparò a rimuovere la grata quando...

<< Sei arrivato in tempo. >>

Batman si voltò di scatto con un batarang in mano e vide un uomo alto coperto nell'ombra.

<< E davvero un piacere rivederti... Batman. >> disse l'uomo che si lanciò verso il vigilante. Batman lanciò il batarang, ma venne deviato dall'individuo che lo colpì allo stomaco con un calcio che lo mandò contro la grata piegandola.

<< Gnah... >> fece Batman rialzandosi. L'uomo si preparò a colpirlo con un destro ma il Cavaliere Oscuro lo evitò e rispose con un montante destro e un gancio sinistro per poi afferrarlo e sbatterlo contro un muro.

<< Tu chi sei? >> gli disse Batman cercando di tenerlo fermo contro la parete.

<< Diciamo in parte l'amico di un amico e dall'altra un vecchio amico. Scegli tu. >> rispose l'avversario che si liberò subito dalla presa di Batman per poi colpirlo allo stomaco e restituirgli il montante seguito poi da una raffica di colpi allo stomaco che Batman parò a stento. Il Cavaliere cerco di reagire con un calcio volante, ma venne bloccato e fatto sbattere di faccia contro lo stesso muro dove aveva inchiodato il suo avversario.

ll pipistrello cercò di rialzarsi mentre sputava sangue. Sentiva che aveva qualche costola rotta. "Questo tizio non è un uomo normale. La corazza... sta attenuando appena i suoi colpi" pensò alzando la testa per cercare di guardarlo in faccia. << Sei tu che hai attaccato la banca? >>

<< Se sei in pensiero per quei moscerini di sotto... sappi che ora non mi servono più >> gli rispose l'avversario. Subito dopo si sentirono delle grida atroci provenire interno dell'edificio.

<< NO! >> esclamò Batman infuriato rialzandosi e colpendo ripetutamente il criminale con tutta la sua forza.

<< Vigliacco! Mi assicurerò personalmente che non rivedrai mai più la luce del sole! >> disse prendendolo per il colletto per guardarlo in faccia meglio, ma per via del cappuccio e del colletto alzato che gli copriva la bocca, non riusciva a vederlo bene.

<< Ammirevole. Sei sicuramente meglio di Robin ma... io sono molto meglio di te. >> dicendo questo gli usci uno strano raggio oculare che ferì il pipistrello sotto la spalla.

Batman si piegò subito sentendosi debole e cercando di fermare l'emorragia, ma venne afferrato dall'avversario per il collo. << Tu e la tua specie siete davvero patetici. Proprio come Slade, che nonostante la sua esperienza, non è mai stato in grado di sopprimere dei ragazzini alle prime armi. L' umanità... dite sempre che rende tutti migliori, ma dal mio punto di vista... è solo una condanna a morte. >> commentò l'individuo.

Batman non riusciva a capire il senso delle sue parole. " Dev'essere un alieno, ma come conosce Robin? Mi servono rinforzi." e premendo un pulsante sulla cintura fece uscire uno stormo di pipistrelli dalla Batmobile che salì sul tetto e assali il nemico distraendolo e facendogli mollare la presa.

<< Niente male, Cavaliere Oscuro, ma devi fare di meglio. >> commentò l'individuo che sprigionò dal suo corpo una strana energia rossa che si propagò intorno a lui allontanando i pipistrelli e uccidendone alcuni.

"Non ho scelta." Pensò Batman premendo un altro pulsante segreto. Lo scontro ricominciò ma il pipistrello non era in grado di reagire con una spalla bucata.

Cercava di tenersi a distanza per guadagnare tempo, ma il nemico riuscì a rompergli una gamba. << Dubito che tu abbia qualcosa di interessante da offrirmi... però non posso rischiare di averti di nuovo tra i piedi. >> e alzò una mano mettendo le dita a modo di punta e la scagliò verso il Cavaliere Oscuro... penetrandogli lo stomaco. Era riuscito ad alzarsi per evitare di essere colpito agli organi vitali.

Sentiva il suo sangue scorrere parecchio dalla ferita lungo il braccio del suo nemico.<< Gnah... >> fece mentre gli usciva sangue anche dalla bocca.

<< Uno sforzo inutile, Batman... >> Gli disse l'avversario avvicinandosi ai uoi occhi. << Le tue ultime parole? >>

Nonostante sentisse la vista appannarsi, il vigilante gli lanciò uno sguardo di sfida. << Gnah... aff... n-non so... come tu... conosca Robin... aff.. ma giuro che... se gli fai del male.... non ci sarà posto... aff... che ti terrà al sicuro da me... >> Spavaldo fino alla fine.

<< Peccato che i fantasmi non mi spaventano >> rispose l'avversario puntando la sua mano insaguinata verso la testa del Cavaliere pronto a dargli il colpo di grazia, ma prima che potesse colpire... un calcio volante lo colpì di sorpresa allontanandolo da Batman.

Wonder Woman era arrivata sul posto ed era infuriata. << La pagherai cara! >> gridò sbattendo i suoi bracciali e generando una potente onda d'urto verso il nemico che lo fece sobbalzare verso un tetto vicino.

Senza dargli tempo di reagire si lanciò verso di lui è cominciò a colpirlo ripetutamente in faccia con furia inaudita. << Non avresti dovuto! >> ma a un certo punto lui reagì bloccandole le braccia e scagliandola via con un calcio a sua volta rispedendola sul tetto dove giaceva Batman.

<< L'amazzone. Presumo che stiano venendo gli altri tuoi amici vero? Poveri illusi... Nessuno mi fermerà. Avrò la mia vendetta. >> e dicendo questo una colonna di luce conposta da anelli si formo sopra di lui per poi farlo sparire.

<< Ma cosa...? >> disse incredula la guerriera. Non sapeva perché ma il modo in cui è sparito le era famigliare.

Subito dopo sentì una respirazione molto rapida alle sue spalle.
<< Bruce? >> disse voltandosi a guardarlo. Il pipistrello era ancora vivo, ma aveva bisogno di cure immediate. L'amazzone si avvicinò a lui e cercò di tappargli l'emorragia usando il suo stesso mantello.

<< J'onn! J'onn! Portaci alla torre, presto! >> esclamò attivando il suo comunicatore completamente allarmata.

<< Resta dove sei! >> rispose Martian Manhunter dall'altra parte.

<< Bruce! Bruce! Resisti! Andrà tutto bene. >> disse toccando la guancia a Batman mentre con l'altra mano continuava a tappargli la ferita. Era davvero spaventata.

Subito dopo una strana energia luminosa si formò intorno a loro facendoli sparire entrambi.


Nel frattempo Gordon aveva fatto irruzione nell'edificio trovando solo i corpi delle vittime. Nessuna traccia degli assassini. << Dio abbia pietà di noi... >>

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Capitolo 3
*** Slado è morto? ***


Jump City


Nella Torre dei Titans, i ragazzi si stavano un po' di riposo dopo l'ennesimo trionfo sul crimine.

<< Cavolo, ragazzi... mi manca la gita a Tokyo. Spero davvero di andare in Messico un giorno >> commentò BB che insieme agli altri era nella sala comune. Ovviamente gli altri non gli riserò.

Era passato un anno, ma BB era cresciuto un in altezza. Aveva raggiunto Corvina. Sarà per via del suo DNA animale.

<< Se proprio ci tieni perché non fai evadere qualche cattivone di lì? >> rispose la maga nella sua monotonia e leggendo come al solito un libro. Anche lei era un po' sviluppata. I suoi capelli le erano cresciuti lungo le spalle, ma non le impedivano di mettersi il cappuccio.

<< Ah-ah. Spiritosa. >> disse BB. Lei non rispose.

Robin e Stella erano seduti vicini, mano nella mano. Anche loro erano cresciuti e da quando si erano dichiarati l'un l'altra erano felici come non mai. Robin non si sentiva cosi felice da tempo, da quando cresceva coi suoi genitori e la sensazione era meravigliosa perché aveva quasi dimenticato com'era la vera felicità.

<< Robin! Accendi la televisione! Sul notiziario c'è qualcosa che devi vedere. >> Disse Cyborg avendo percepito qualcosa grazie al sistema informatico del suo cervello.

Robin accese subito la tv e la notizia in prima pagina lo lasciò ammutolito come gli altri.

<< Qui a Gotham City all'interno della banca di Miagani Island, ieri sera, c'è stata una terribile carneficina avvenuta in circostanze misteriose. La polizia non ha trovato tracce dell'omicida, come se fosse svanito nel nulla. A giudicare dalle ferite suo corpi si esclude che possa essere stato Joker o un altro supercriminale noto di Gotham. Sentite condoglianze alle famiglie delle vittime. >> comunicò la telecronista.

<< Mio Dio... >> commentò BB.

<< Il commissario della polizia di Gotham, James Gordon, ha comunicato alla stampa che Batman era intervenuto, ma non si sa che fine abbia fatto. Molti dei cittadini sono in pensiero per il cavaliere oscuro, altri invece iniziano a pensare che il suo tempo stia per finire. Vi terremo aggiornati per ulteriori informazioni. >> il servizio si concluse.

"Bruce..." pensò Robin spalancando gli occhi.

<< Credi che stia bene? >> gli chiese Stella preoccupata.

<< Forse dovresti parlargli. >> gli propose Corvina.

Robin ci penso un momento. Da una parte era davvero preoccupato per il suo mentore, ma  dall'altra non gli interessò. << Non serve. Lo conosco molto bene. Avrà cercato di fare il possibile e sono sicuro che in questo momento sta dando la caccia al responsabile. >>

La risposta lasciò tutti un po' delusi << Perché non vuoi mai parlare con lui? Lui ha fatto tanto per te e tu lo ignori come se non contasse niente? >> si lamentò Corvina.

Robin si girò verso di lei innervosito << Non credere di sapere tutto di me solo perché sei entrata nella mia testa. >> disse freddamentente.  Non gli piaceva essere giudicato su quell'argomento.

Gli altri non avevano parole: Robin era amico straordinario, ma quando si trattava di Batman era molto scostante.

<< Lo hai lasciato perché non volevi vivere sotto la sua ombra? Ma tu sei davvero sicuro che ti considerasse solo una spalla? Forse in realtà lui ti ha sempre voluto bene. >> ipotizzò Cyborg.

<< Cosa ti costa parlargli? Forse ora ha bisogno d'aiuto. >> aggiunse BB

<< Basta!! Non sono affari vostri! Sono un eroe per conto mio ora. Ho la nostra città da vegliare. Lui ha la sua. Non ha bisogno del mio sostegno se per una volta non salva nessuno. Ha la Justice League dalla sua parte, non ha bisogno di me! E io non ho bisogno di lui! >> dichiarò Robin seccato lasciando la sala.

Stella lo guardò andarsene intristita, mentre gli altri non riuscivano proprio a capire quale fosse il suo problema, nemmeno Corvina ci riusciva, nonostante il legame mistico che aveva formato con lui quando vedeva Slado nella sua testa.

<< Ma che diavolo gli è preso? >> commento BB.

<< Non chiedetemi niente. Io vidi scorrere velocemente solo alcuni dei suoi ricordi perché volevo collegarmi con lui restando sul presente. Non so nemmeno io qual'è il suo problema. >> rispose Corvina incrocciando le braccia.

Robin aveva già parlato a Stella di Batman ma anche con lei ha sempre omesso i dettagli più profondi. << Amici, vado a parlarci, io. >> disse agli altri che furono d'accordo.


Robin si era ritrato nella sua stanza dove per la frustrazione diede un pugno alla parete: sapeva che Corvina e Cyborg avevano ragione, ma da quando aveva saputo cos'era successo a Jason, il suo successore, la sua fiducia verso Batman era diminuita assai. Praticamente si sentiva come i gothamiti che avevano perso fiducia nel pipistrello. Non voleva più avere a che fare con lui, ma allo stesso tempo non riusciva a ignorare la sua mancanza. Gli venne in mente un ricordo di quando era apprendista di Slado:

<<... comincerò a diventare come un padre per te.>>

<< Se è per questo c'è l'ho già un padre. >>

Già, si riferiva proprio a Batman. Era preso dalla nostalgia in quel momento. Ma questo era prima... prima che sapesse di ciò che era successo durante la sua assenza.

Adesso era combattuto tra il suo orgoglio e la sua preoccupazione, non sapeva come comportarsi. Questo tormento lo fece sedere su una sedia dove si tolse la maschera e si coprì gli occhi con la mano per l'incertezza.

<< Dick? >> lo chiamò Stella sulla soglia. Alla fine i ragazzi avevano svelato l'un altro i loro veri nomi in modo da aumentare ulteriormente il loro rapporto di fiducia.

Sentendo la sua voce, si rimise la maschera e alzò lo sguardo. << Cosa c'è, Kory? >>

Lei lo guardò notando perfettamente il suo tormento << Cos'è che ti logora tanto? Ti prego, parlamene. So che sei combattuto e non posso vederti cosi. >> disse avvicinandosi a lui e accarezzandogli la guancia.

<< Kory, per favore... non voglio parlarne. >> rispose Robin abbassando lo sguardo.

<< Voglio aiutarti. Vogliamo aiutarti. Ma affinché possiamo farlo tu devi essere sincero. Ti prego. A me puoi dirlo. Io ti amo e voglio vederti felice. Se tu mi ami, allora devi fidarti di me. >> lo implorò Stella con tutto il cuore e prendendogli la testa tra le mani.

Robin la guardò negli occhi è vide che era piena di onestà. Forse era arrivato il momento di confidare tutti i suoi rimorsi.

<< Il giorno in cui me ne andai da Gotham... ero arrabbiato, mi sentivo inferiore. Batman mi aveva allenato da quand'ero bambino, e tuttavia era lui l'eroe agli occhi di Gotham. Quando decisi di andarmene... mi disse che non ero pronto, che ero troppo impulsivo. Io non l'ascoltai e cosi arrivai a Jump City dove ho conosciuto voi. >> fece una pausa. Stella non aprì bocca.

<< Dopo aver formato la squadra... io mi sentii realizzato. Ero diventato un eroe a modo mio e la cosa era molto piacevole. >> disse sorridendo solo mezzo secondo per poi tornare triste. La parte tragica stava per arrivare.

<< ... dopo la nosta prima vittoria su Slado, io mi sentii cosi realizzato che volli riferirlo a Batman. Sai, durante l' apprendistato di Slado... io sentì la sua mancanza... mi era tornato in mente... che in fondo... lui è stato come un vero padre per me. Sentì di aver imparato molto e volevo sentire la sua opinone. Sentirgli dire che era fiero di me... ma quando mi rispose... scoprii una cosa terrbile. >> la sua espressione divenne angosciata e la sua voce iniziava a spezzarsi.

<< Su, Dick. Coraggio. Non avere paura. >> disse Stella avvicinando il suo volto ancor di più al suo amato.

<< Gnh... prima che me ne andassi... Batman trovò un altro apprendista, un ragazzo orfano come me e desideroso di mettersi in mostra. Diventammo ottimi amici... diventammo fratelli... dopo che me ne andai, lui prese il mio posto al fianco di Batman. Ma quando lo contattai scoprii che... mentre io ero apprendista di Slado... lui era stato torturato e ucciso brutalmente... da Joker, l'accerimo nemico di Batman... e che lui non ha mosso un dito. >> Stella era sbalordita. Ora stava comprendendo.

Robin si staccò da lei, si tolse la maschera e si coprì gli occhi mentre continuava. << Capisci? Ha lasciato morire mio fratello.... un ragazzo che si fidava di lui... c- come posso aprirmi di nuovo con lui sapendo una cosa simile?! >>

<< Forse anche lui ne ha sofferto. Forse avrà fatto tutto il possibile. >> disse Stella cercando di consolarlo.

Robin rialzò lo sguardo << Lui non riflette mai sulle conseguenze delle sue azioni! Per lui c'è solo la missione da portare avanti! Non gli interessa altro! Per quel che mi riguarda può andarsene al diavolo! >>

<< Dick... mi fai male. >> disse Stella incredula da ciò che vedeva: si era alzato di scatto le aveva afferrato le braccia e l'aveva percossa. Già, come quando vedeva Slado nella sua testa. Lui stesso non riuscì a credere a ciò che aveva fatto e a ciò che aveva detto. << Mi dispiace... ti prego, lasciami solo. E per favore... non parlarne con gli altri. >> disse rimettendosi la maschera, voltando lo sguardo e tenendolo basso.

Stella aveva scoperto il motivo della sua indifferenza verso Batman, ma si sentiva molto in colpa. Rivelare il suo segreto lo aveva fatto star peggio.

Versando lacrime, la ragazza attirò l'attenzione di Robin prendendogli la mano per poi stringerlo in un grande abbraccio caloroso per trasmettergli tutto il suo sostegno e il suo dispiacere. Le parole non servivano per rimediare al suo sbaglio.

Sentendola piangere sulla sua spalla, Robin si rese conto che lei voleva solo aiutarlo a stare meglio, e confidarle il suo segreto l'aveva sconvolta cosi tanto che ora stava piangendo per lui. Ora si sentiva lui terribilmente in colpa. Non sopportava sentir piangere l'amore della sua vita, tanto meno per qualcosa in cui lei non c'entrava affatto. Senza dir niente affondò la sua faccia contro la sua testa e ricambiò l'abbraccio con altrettanto calore.

Dopo qualche minuto si staccarono e Stella lo guardò negli occhi smettendo di piangere. Lui le sorrise e le asciugò le lacrime.

Vedendo gli occhi azzurri serenati del ragazzo, la rossa si sentì felice: alla fine era riuscita a far stare meglio Robin.

Prima che potesse accadere qualcos'altro tra loro però... << Robin! C'è una cosa che devi sapere! >> fece Cyborg arrivando di corsa. (Ora rovina i momenti anche tra loro?)

<< Che succede? >> disse staccandosi da Stella, rimettendosi la maschera e riassumendo la sua serietà.

Cyborg sembrava sbalordito << Ho ricevuto una richiesta di assistenza dalla scientifica: ieri ci è stato un omicidio e la vittima... sembra essere Slado. >>

Il tempo si fermò per lo stupore


Qualche ora dopo, all' obitorio della scientifica di Jump City. << Cosa avete scoperto? >> chiese Robin a un medico davanti a una sacca per cadaveri.

<< È stato trovato in un vicolo con la maschera e l'armatura. Ovviamente non sappiamo dire se sia proprio lui. Ma l'identificazione facciale ha ottenuto un riscontro. >> rispose il medico aprendo la sacca per mostrare la vittima.

<< Slade... Wilson. Era un militare molto dotato che in seguito diventò un mercenario letale per poi scomparire nel nulla diversi anni fa. >>

"Slade?" Pensò Stella. << È praticamente lo stesso nome. Che sia davvero lui? >> sussurrò a Robin. Lui però non ci credeva. Poteva essere un altro dei suoi trucchi.

<< La causa della morte? >>

<< Abbiamo rinvenuto dei segni di pressione molto larghi lungo la sua corazza, come se fosse stato tenuto fermo da qualcosa di enorme. La causa della morte è tanto curiosa quanto brutale: Arresto del flusso sanguigno dovuto a una  rimozione cardiaca. >>

<< E tradotto nella nostra lingua? >> chiese BB.

<< Gli hanno strappato il cuore. >> gli rispose Cyborg alzando gli occhi al cielo. BB sbiancò.

<< Però guardate... >> continuò il medico mostrando la ferita mortale. Sulla zona del cuore c'erano 5 buchi circolari, segni di una mano che era entrata, ma nessun segno di rimozione. Robin e gli altri non avevano mai visto una cosa simile. << La causa del decesso è ovvia, ma il cuore non sembra essere sparito dal corpo. >>

"Gli hanno staccato il cuore senza strapparglielo dal petto? Ma che razza di essere è l'assassino?" pensò il ragazzo meraviglia.

<< Le dispiacerebbe uscire un momento, dottore? Vorremmo provare a ottenere una conferma. >> disse poi avendo un idea per avere conferma se quello sventurato era davvero Slado.

<< Certo. Se vi serve qualcosa chiamatemi. >>

Robin si rivolse alla mezzo demone. << Corvina... mi spiace molto chiedertelo, ma forse sei l'unica che può scoprire se è davvero lui. >>

Sapeva cosa doveva cercare: residui di energia demoniaca. Se c'era allora era proprio Slado, considerando che usava poteri dategli da Trigon. Certo non era piacevole, ma dovevano sapere se era lui. << Non preoccuparti. >> disse la ragazza mettendo una mano sopra testa del criminale e muovendola poi verso il petto.

<< ... È lui... non c'è dubbio... >> disse incredula.

I ragazzi non potevano proprio crederci: il loro acerrimo nemico su un tavolo da obitorio, ucciso brutalmente da chissà chi.

<< Cosi... alla fine... è finita in questo modo. >> commentò Robin guardando il volto del suo nemico con un espressione mista tra odio e rimpianto per non essere mai riuscito a rinchiuderlo in qualche bel carcere orbitale. Era un uomo di circa quarant'anni con l'occhio scuro, l'altro sfregiato, i capelli neri e la barbetta rasata. Un capitolo della loro vita sembrava essersi chiuso eppure sapevano che adesso dovevano catturare il suo assassino.

<< Dentro di lui però... ci sono anche resti di un energia che non avevo mai sentito. Forse appartiene al killer. >> aggiunse Corvina.

<< Dobbiamo esaminare meglio i luogo del ritrovamento. Potrebbe esservi rimasto qualcosa che ci conduca a lui. >> disse Robin chiudendo la sacca e uscendo dalla sala insieme agli altri. Ma prima che potessero uscire dal edificio il medico di prima li fermò.

<< Scusate. C'è una nuova vittima. >> disse porgendo un rapporto a Robin che lesse subito.

<< Un altro criminale? >>

<< No. Stavolta è una studentessa di circa 18 anni. L' hanno trovata fuori da un edificio in cui si era stabilita. Il modus operandi è lo stesso rinvenuto su Wilson. >>

<< Chiunque sia l'assassino non è un giustiziere. >> notò Corvina.

Quando Robin esaminò la foto della vittima rimase completamente senza parole <<... Oh, Dio... >>

<< Cosa c'è, Robin? >> gli chiese BB.

<< BB... mi dispiace moltissimo. >> rispose il ragazzo meraviglia abbassando desolato lo sguardo e mostrando al mutaforma la foto.

Vedendo quell'immagine... il ragazzo verde sentì una parte di sè venir fatta a pezzi senza pietà.

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Capitolo 4
*** Quarantena forzata ***


Torre di guardia JLA


<< Come sta? >> chiese Alfred preoccupatissimo a Diana. Lui e l'amazzone erano nell'infermeria della torre accanto a un Bruce disteso sul letto in uno stato di coma con solo i pantaloni del suo costume adosso, la spalla e la vita bendate, con una maschera per respirare e agganciato a una macchina che monitorava il suo battito. Il resto del costume era stato preso in custodia per essere analizzato perché forse un indizio sul misterioso aggressore poteva essere rimasto su di esso.

<< Alfred... gli abbiamo sistemato la gamba, ricucito la spalla e l'altra ferita ma... anche se il cuore non è stato colpito, sono stati danneggiati seriamente il fegato e il polmone. >> rispose la ragazza ancora sconvolta.

<< Sta dicendo che... la prego, signorino Bruce... non voglio dover seppellire anche lei. >> disse Alfred guardando il suo signore con voce paterna mista a sgomento. I Wayne erano le persone più straordinarie che abbia conosciuto. Aveva sofferto molto quando i genitori di Bruce morirono. Non avrebbe sopportato di perdere anche lui.

Diana guardò Bruce con molta più paura nel cuore: dopotutto quello che hanno passato e condiviso insieme, Bruce era diventato molto importante per lei. Non voleva perderlo << Non preoccuparti, Alfred. Lui ce la farà. Ne sono sicura. >> disse accarezzando la frangetta di Bruce.

<< Ha ragione, miss Diana... dobbiamo credere in lui. Ce la farà. >>

Rimasero in silenzio per qualche minuto a pregare nella loro mente.


<< Diana, Alfred. >> fece una voce all'improvviso. Superman era entrato nell'infermeria.

<< Signor Kent. >> lo salutò Alfred.

<< Clark. >>

<< Diana, J'onn ti vuole di là. Abbiamo bisogno che ci racconti ogni dettaglio di ciò che hai visto durante lo scontro. >>

<< ... Ok. >> disse lei ancora depressa. Si sentiva in colpa per non essere arrivata in tempo.

<< Ehi. Non devi sentirti in colpa. Nessuno di noi sapeva in che situazione era. Fatti forza. >> cercò di incoraggiarla Clark.

<< Clark....abbiamo i nostri poteri... e non sappiamo proteggere chi abbiamo attorno. >> disse lei guardando nuovamente Bruce. Clark sapeva bene come si sentiva. Le appoggiò una mano sulla spalla.

<< Noi facciamo sempre del nostro meglio per proteggere gli innocenti e gli amici, e non dobbiamo mai smettere di provarci. Altrimenti il male trionferebbe. Bruce ci inciterebbe a proseguire con tutte le nostre forze. Credi che gli piacerebbe vederti qua a commiserarti? >> le disse il kriptoniano dopo aver scelto con cura le parole.

<< Ha ragione, miss Diana. Deve continuare a combattere. >> lo appoggiò Alfred.

Diana ritrovò la sicurezza e annuì sorridendo. Clark e Alfred ne furono molto contenti.

<< Alfred, tu cosa pensi di fare? >> chiese poi l'eroe al maggiordomo.

<< Io rimarrò qui col mio signore. Se vi serve qualcosa non esitate a chiamarmi. >> rispose convinto il fedele Alfred.


I due supereroi lasciarono l'infermieria e si recarono al centro operativo della torre dove Martian Manhunter stava analizzando i dati ottenuti << Sulla tuta non ho rinvenuto niente, ma ho scaricato i dati che Batman aveva raccolto durante lo scontro con il suo cappuccio. >> e avviò una registrazione completa dello scontro dal punto di vista di Batman con i dialoghi tra lui e il suo aggressore.

<< Robin? Parla di Jason Todd? Ma non era stato ucciso da Joker? >> chiese Superman cercando di trovare una logica come i suoi due colleghi.

<< No, credo si riferisca al primo Robin, Dick Grayson. Si è trasferito a Jump City prima che Jason morisse. >> gli rispose Diana.

<< Giusto, hai ragione. Ha anche formato una squadra di giovani eroi straordinari, i Teen Titans, e che insieme a loro ha compiuto imprese straordinarie. La più incredibile è stata la sconfitta di Trigon. Heh! Noi non sapevamo cosa poter fare e invece ci hanno pensato dei teenagers. Eheheh. Se ci penso mi sento vecchio e obsoleto. >> commentò Clark pieno di ammirazione.

<< Ma chi è Slade? Mh... e se Bruce avesse dedotto giusto? Se quel pazzo stia progettando davvero di far del male a Dick e ai suoi amici? >> ipotizzò Diana.

<< Allora dobbiamo avvertirli. >> disse Superman con fare autoritario. Diana fu d'accordo.

<< Prima però raccontaci meglio cosa ti ha detto quell'essere, Diana. Cerca di ricordare bene ogni dettaglio. >> l'interumpe il marziano. Prima di fare qualcosa era meglio avere un idea plausibile su chi fosse il nemico.

<< Anche a me aveva detto cose molto insolite... mi dava la sensazione che avesse un conto in sospeso con noi. Diceva di volere vendetta, ma non l'ho visto in faccia quindi non so dire se si tratti di un nostro vecchio nemico o no. Però....>>

L'amazzone ripensò a fondo al modo in cui era andato via l'omicida, le sembrava davvero familiare << Una specie di colonna luminosa fatta da anelli separati diretti verso il basso in rapida successione era apparsa sopra di lui e dopo qualche secondo era sparito. >>

<< Cosa?! Ne sei convinta? >> chiese Clark incredulo.

<< Certo. Ti dice niente? >>

<< Non può essere.... è il sistema di teletrasporto di una scatola madre. >>

<< Scatola madre? Aspetta, non starai pensando a.... >> intervenne J'onn che aveva capito cosa pensava il kriptoniano.

<< No. Non può essere lui. Darkseid era svanito nel nulla insieme a Luthor anni fa. Lo avevo visto coi miei occhi! >> rivelò Clark con grande stupore. L'amazzone rimase sbalordita quanto il marziano sentendo ciò. << Credi che sia tornato? >> gli chiese l'amica.

<< No. Orion e Mister Miracle se ne sarebbero accorti . >> rispose Superman dopo averci riflettuto.

<< E se fosse un figlio di Darkseid che tu non hai mai conosciuto? Un erede segreto? >> azzardò J'onn.

<< Non so dirtelo, J'onn. Ma non ha senso. A causa della violazione del trattato con l'Alto Padre, Apokolips venne completamente sbaragliata. Me l'aveva riferito lui personalmente. >>

<< Ma allora da dove può venire questo tizio? >> disse Diana sempre più confusa.

<< Comunque sia prepara subito il teletrasporto per Jump City, J'onn. Fino a che non sappiamo di più di questo tizio dobbiamo proteggere quei ragazzi. So bene che sono in gamba, ma temo che stavolta avranno bisogno di noi. >> concluse Superman.

<< Hai ragione. Andate nella sala di trasferimento, sarà pronta a trasportarvi non appena arrive... >> dal nulla un enorme mano umanoide afferrò la faccia del marziano e lo scaraventò dall'altra parte della sala.

Clark e Diana, insieme ai tecnici che gestivano le comunicazioni della torre, osservarono l'intruso: era un essere strano che aveva il corpo colorato come lo schermo del computer da cui era uscito e con una maschera nera con con degli occulari rossi. Si, era la stessa creatura che i Titans avevano affrontato il giorno in cui BB ritrovò Terra.

Superman cercò di colpirla, ma essa rientrò nel computer evitando l'attacco.

"Ma che fa? Si sposta attraverso la corrente?" pensò Martian Manhunter che rialzandosi vide la scena.

Subito dopo ci fu uno strano rumore. Qualcsa si stava muovendo.

<< Signore! Le vie d'uscita dalla torre sono state completamente sbarrate. Il sistema di chiusura è stato danneggiato! >> comunicò un tecnico al marziano attraverso il suo comunicatore.

<< Cosa? Non sarà per caso... STACCATE LA CORRENTE! >> ordinò subito. La torre si spense subito.

<< J'onn, che stai facendo?! Cosi non possiamo raggiungere Jump City! >> portestò Superman indignato come Diana

<< Penso che quell'essere abbia appena sfruttato il nostro sistema di chiusura per rinchiuderci tutti. Se ha accesso ai nostri sistemi allora è plausibile che non ci permetterà nemmeno di usare il telestrasporto. Se può davvero usare la corrente per nascondersi allora l'unico modo per stanarlo e togliergli il riparo. Non abbiamo scelta: se vogliamo raggiungere Jump City dobbiamo prima catturare quella creatura >> spiegò Manhunter.

Superman riflettè un attimo sulle parole dell'amico: aveva ragione; non potevano riattivare l'energia col rischio di offrire nuovamente all'intruso un rifugio sicuro. Inoltre Clark non poteva uscire fuori dalla torre dall'interno, altrimenti sarebbero morte migliaia di persone. Erano bloccati. Tuttavia un sospetto si insinuò nella sua mente.

<< Averti tutti di sorvegliare ogni aerea. Non possiamo rischiare che ti sbagli. Diana, seguimi. >> disse di fretta uscendo di corsa della stanza seguito da Wonder Woman.


<< A cosa stai pensando? >> chiese l'amazzone al kriptoniano mentre continuavano a correre.

<< Credo che quell'essere sia qui per farci perdere tempo. È apparso non appena J'onn ha iniziato a programmare il trasferimento per Jump City, non può essere una coincidenza. Ci stava spiando e ha aspettato il momento giusto per colpire e isolarci. >> rispose Clark.

<< Ma come ha fatto a entrare? >>.

<< Non ne ho idea. >>

<< E... se lavorasse per quel essere che ha ferito Bruce? >> disse Diana fermandosi di colpo.

Clark si voltò a guardarla in faccia: entrambi furono colti da un orrbile presentimento << Dobbiamo sbarazzarci di quel mostro il più presto possibile! >>


Qualche minuto prima alla Titans Tower Robin, Stella e Corvina erano davanti al computer della sala comune a lavorare sul caso del misterioso assassino. Cyborg invece era andato a esaminare il luogo dedel ritrovamento di Terra.

<< Credete che si tratti di qualcuno che voleva vendicarsi di loro quando avevano cercato di conquistare la città? >> ipotizzò Stella.

<< Non penso, Stella. Sapeva esattamente dove trovare Slado e come avviccinarsi a lui. Se si tratta davvero di un metaumano allora oltre che potente è anche molto più in gamba di noi. >> rispose Robin.

<< Che sia un ex apprendista di Slado che non conoscevamo? >> disse Stella.

<< No, se voleva vendicarsi di Slado avrebbe potuto farlo da tempo. E poi perché incenerire il cuore prima a lui e poi a Terra? Non ha alcun senso. >> rispose Corvina.

I tre ragazzi rifletterono a fondo. Ma più reallizzavano più si sentivano confusi, soprattutto l'allievo del più grande detective del mondo.

<< Non ci resta che aspettare notizie da Cyborg. >> concluse Robin.

Stella e Corvina si misero da parte. << Amica Corvina, BB è ancora nella sua stanza? Dopo che ha visto il cadavere di Terra... non ha più detto una parola. >>

Corvina assunse un aria dispiaciuta << Sta molto male, Stella. Aveva ritrovato Terra... e ora l'ha perduta per sempre. >>

Stella rimase un attimo in silenzio << Dobbiamo parlargli. Ci serve il suo aiuto per trovare l'assassino. Rimanere a piangere non gli servirà a nulla >> disse poi acquistando determinazione.

Corvina guardò sorpresa sua amica, aveva imparato molto sulla disciplina nell'ultimo tempo. << Hai ragione. Provo a parlargli io. Se tu e Robin avete bisogno di me chiamatemi. >> disse incamminandosi da sola verso la stanza del mutaforma lasciando soli i suoi amici.

Nella sua stanza, BB non riusciva a togliersi dalla testa quell'orribile immagine del cadavere di Terra. Gli occhi spenti, il sangue dalla bocca, la ferita ancora aperta... il suo animo era combattuto tra un forte desiderio di vendetta e un tremendo senso di colpa per non averla protteta. "Avrei dovuto insistere! Se l'avessi convinta a prendere il comunicatore... questo non sarebbe mai successo!" Pensava mentre si teneva la testa tra le mani e piangeva da ore con gli occhi sempre puntati verso la scatoletta a forma di cuore che lui stesso aveva costruito per Terra.

Corvina bussò alla porta. << BB, sono io. Posso entrare? >> lui rimase impassibile come se non avesse sentito niente.

<< Per favore, parlami. Sono due ore che sei chiuso lì. Abbiamo bisogno di te per trovare l'omicida. >>

Sentendo quell'ultima frase... il ragazzo si sentì pervaso da una rabbia immensa. Si asciugò le lacrime e andò ad aprire la porta con uno sguardo misto tra determinazione... e odio.

Dopo che ebbe aperto la porta, Corvina notò che aveva lo sguardo basso, cosi volle provare a incoraggiarlo. << BB... mi dispiace moltissimo. Ma non potevamo fare niente, era successo cosi in fretta. Non è stata colpa tua. >> disse toccandogli la guancia.

BB le allontanò la mano con rabbia. << Non potevamo fare niente? Forse se voi mi avreste sostenuto quella volta... invece di inseguire un misero parassita... sarei riuscito a convincerla a tornare con noi! Se mi aveste aiutato a convincerla ad accettare la nostra protezione... lei sarebbe ancora viva! >> disse alzando la voce.

Corvina si irritò non poco da ciò che ha sentito. << Quel mostro era molto pericoloso, dovevamo fermarlo! E anche se tu fossi riuscito a convincerla non sai dire se le cose sarebbero andate diversamente. >> ribatté a tono.

<< Eheheh. Ne sei sicura? Pensi di sapere sempre tutto, vero? Ma a te non te ne frega nulla se lei è morta, vero? Tu l'hai sempre odiata! >> e si beccò un rumoroso schiaffo dalla ragazza.

<< Io mi fidavo di lei!! Quando ci aveva traditi, io rimasi male quanto te, ma quando poi si sacrificò per salvare la città la perdonai anch'io! Quando ci dicessi di averla vista io sperai che tu riuscissi a convincerla a tornare con noi. Perché credi che mi sia data tanto fare per cercare di riportarla indietro, eh? Solo perché mi era stato detto?! >> il tono di Corvina era quasi spezzato, si sentiva ferita profondamente. BB si era fatto un orribile idea di lei.

La verità era... che lei aveva sofferto molto quando vide BB disperato per come Terra gli aveva spezzato il cuore. Lui era fastidioso, si, però ha sempre cercato di far emergere l'umanità della mezzo demone e nel profondo lei gliene era immensamente grata.

Prese un attimo per calmarsi e tornare lucida, ma BB durante la ramanzina si era solo massaggiato la guancia e aveva riabbassato lo sguardo. La sua rabbia era cosi grande che le parole di Corvina gli suonavano come sussuri.

La ragazza prese un respiro e riprese a parlare: << Ti prego, BB, cerca di riprenderti. Lei non ti vorrebbe vedere cosi... se ti serve ancora tempo allora dico a Robin... >>

<< No. >> la interrumpe lui freddamente.

<< Sono pronto... diamoci da fare. >> concluse guardandola negli occhi per un momento per poi incamminarsi da solo verso il salone.

Corvina rimase ferma sul posto con gli occhi spalancati: in quel breve momento in cui l'aveva guardata, gli occhi di BB brillarono di un verde chiarissimo e le sue pupille erano diventati sottili come quelle di un predatore. Aveva provato un emozione simile quando lo vide trasformato nella Bestia la prima volta, ma stavolta c'era qualcosa in più: sentiva che in lui stava nascendo qualcosa di nuovo. Qualcosa di terribile.

"Garfield... ti prego... non fare pazzie... Tu non sei cosi. " pensò preoccupatissima prima di riprendersi e seguire l'amico arrivando nella sala comune subito dopo di lui.

In città intanto, Cyborg stava scannerizzando il luogo dove era stata trovata Terra per trovare indizi, ma su un tetto alle sue spalle... qualcuno lo stava osservando.

"Adesso, Madre... inizia la partita. "


NOTA DELL' AUTORE

La sparizione di Darkseid è Lex Luthor è un riferimento all'ultimo episodio di Justice League Unlimitaed. Ho modificato il flashback di Robin. Ora è proprio come si dice nella serie

Ringrazio l'autore Esch per avermi fatto notare gli errori nel capitolo precedente

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Capitolo 5
*** Il colpevole ***


Qualche minuto dopo

<< Allora? Cyborg ha scoperto qualcosa? >> chiese Stella a Robin che, come i suoi amici, attendeva con trepidante attesa di novità.

<< Non ancora. >> rispose Robin. "Strano, avrebbe dovuto gia fare rapporto." In quel momento lo schermo del computer segnalò una richiesta di soccorso spedita proprio da Cyborg.

<< Ma che...? >> fece Robin osservando lo schermo mentre gli altri si avvicinarono con l'animo pieno di ansia. Si vedeva solo la posizione di Cyborg.

<< Muoviamoci! >> ordinò Robin che insieme agli altri si dirisse verso il tetto per raggiungere Cyborg grazie all'aiuto di Stella, mentre BB e Corvina sarebbero andati a modo loro.

Robin e Stella furono i primi a partire, ma, prima di andare, la maga trattenne il mutaforma per un secondo. << Qualunque cosa stia succedendo... non lasciarti dominare dalla rabbia. Non serve a niente, io lo so molto bene. Ti prego, dammi retta. >> gli disse con tutta sincerità per poi alzarsi in volo

Il mutaforma rimase fermo un momento. Le parole della maga lo avevano appena sfiorato, il suo desiderio di punire l'assassino di Terra era troppo forte. Con glaciale indifferenza si trasformò in un aquila e seguì i suoi compagni.


In città Cyborg era stato aggredito dall'individuo che lo stava spiando dai tetti. All'inizio sembrò riuscire a metterlo in difficoltà coi suoi cannoni, ma poi il nemico aveva reagito e cosi Cyborg ha dovuto chiamare gli altri per poi essere sbattuto contro un muro da un potentissimo calcio. La corazza robusta di Cyborg non sembrava affatto un problema per quel tizio.

Cyborg si rialzò, spostato "Gnh. Figlio di puttana... ma da dove diavolo è saltato fuori?"

Anche se era stato danneggiato parecchio, cercò comunque di reagire ma il suo avversario gli si avvicinò, gli penetrò la corazza con un pugno e lo sollevò da terra e lo scaraventò contro la strada generando una piccola scossa sismica per via dell'impatto.

Per via del danno ricevuto, Cyborg perse tutta la sua energia e subito dopo anche i sensi. Ma prima che l'aggressore potesse infierire, venne respinto all'improvviso da un colpo energetico verde che lo allontanò di qualche metro da Cyborg. Stella e gli altri erano arrivati.

L'essere coperto alzò lo sguardo verso di loro "Perfetto, è arrivata anche lei. È ora di procedere."

Corvina si sincero delle condizioni di Cyborg << È svenuto, ma ha bisogno di essere riparato. >> comunicò agli altri.

<< Ok, portalo subito alla... >> inizio Robin venendo però interrotto dal nemico.

<< Perché tanta fretta? Proprio ora che... >> disse rialzandosi mentre gli altri stavano in guardia. << ... inizia la festa. >> e dicendo questo sprigionò dal corpo l'energia rossa che aveva usato per uccidere i pipistrelli di Batman. Corvina riconobbe subito quell'energia.

<< Cosa... sei stato tu... >> disse sbalordita. Gli altri si voltarono a guardarla.

<< Cosa hai detto? >>

<< Robin... l'energia che avevo trovato nel corpo di Slado... era identica a quella che sta generando questo tizio. >>

Il tempo per BB si fermò un attimo.

<< Allora sei tu l'assassino che cercavamo! >> disse Robin sfoderando il suo bastone telescopico.

<< Come sei perspicace, Robin. Proprio come Batman. Solo che in confronto a me lui non valga niente... proprio come te. >> rispose l'omicida.

Robin non poté tollerare una simile provocazione. Offende lui e anche Batman in quel modo? Ma chi si credeva d'essere?

<< A si? Ti mostrerò che ti sba... >> venne interrotto da BB che si piazzò davanti a lui con un espressione colma di rabbia.

<< Non me ne frega niente del perché hai ammazzato Slado, voglio solo sapere.... perché lei?! >> la sua voce tremava di odio. Corvina si rese conto di aver commesso un grosso errore: era cosi presa dalla scoperta dell'assassino che non aveva pensato a che effetto avrebbe fatto su BB. Ma ormai era troppo tardi.

L'individuo guardò BB con attenzione. Una curiosità stuzzico la sua mente << Perché non vieni a chiedermelo più da vicino? >> rispose allugando la mano verso il ragazzo e facendo cenno di avvicinarsi.

La provocazione funzionò alla grande: dopo aver urlato per la rabbia, BB si trasformò in T-Rex e si lanciò alla carica verso l'individuo con intenzioni tutt'altro che eroiche. Con molta ferocia cercò di sbranare il suo avversario, solo che lui riuscì a trattenergli la bocca bloccando le sue mascelle.

<< Ragazzi, dobbiamo fermarlo! >> disse Corvina volando verso lo scontro. Stava davvero temendo il peggio e Robin e Stella lo avevano capito.

Senza troppi sforzi, l'energumeno sollevò il T-Rex da terra tenendolo a testa in giù con entrambi le mani che gli bloccavano la bocca. Un attimo dopo lo scaraventò verso un negozio, sfondandolo completamente all'impatto.

Robin rimase impressionato da una simile forza: << Attente! Cercate di bloccarlo! >> ordinò mentre estraeva dalla sua cintura le sue granate congelanti.

Corvina arrivò per prima << Azarath, Metrion, Zinthos! >> e gli scagliò contro dei raggi di eneregia oscura, ma quando l'attacco lo raggiunse... gli si spezzò completamente intorno. Qualcosa lo proteggeva dai poteri di Corvina. << Ma cosa...? >> disse stupita la maga. Subito dopo ricevette un colpo nello stomaco e una mano sulla sua gola.

<< Gnh. >> fece lei che non si era ancora ripresa dal colpo nella pancia.

<< Credi davvero... che non ci sia più niente di tuo padre in te? >> le sussurrò l'essere all'orecchio.

Sentendo quella domanda, lei spalancò gli occhi e lo guardò sconvolta. "Cosa? Come fa a conoscer..." pensò lei, ma il suo pensiero venne interrotto perché fu scagliata contro l'asfalto sotto di loro proprio com'era successo a Cyborg.

Il mostro continuò a tenerla incollata a terra e la osservava contorcersi dal dolore e col sangue che le usciva dalla bocca. Le aveva quasi rotto la schiena. << Slade aveva davvero imparato molto da tuo padre. È stato molto gentile a insegnare qualcosa anche a me. >> Il suo corpo si illuminò di simboli.

Corvina e i suoi amici non riuscivano a crederci: erano rune prottetive di Azarath, identiche a quelle che i ragazzi avevano segnato nella stanza che avevano costruito per impedire che Corvina diventasse il portale per Trigon.

Corvina cominciò a spaventarsi davvero: e se quel tizio fosse un servo di Trigon? No, non poteva essere. Altrimenti lei se ne sarebbe già accorta. Robin aveva la testa piena di domande, ma sia lui che Stella erano al momento più concentrati a salvare la loro amica.

Ad aiutare la maga fu invece BB che colse di sorpresa l'incappucciato trasformato in gorilla subito dopo che si era trasformato in un insetto per avvicinarsi di soppiatto e colpirlo con un potente montante che lo allontanò dalla ragazza.

Mentre volava in aria, l'essere venne intercettato da Stella che lo mandò a terra e cominciò a colpirlo con il pugno caricato di energia verde. Robin andò subito a darle sostegno.

Corvina alzò lo sguardo per guardare BB. Le sue intenzioni non erano affatto cambiate. Le cose andavano sempre peggio.


Torre di guardia JLA


La torre era in quarantena già da prima che i Titans iniziarono la battaglia. Tutti si impegnarono a fondo per scovare l'intruso, ma finora non si riusciva neanche a localizzarlo, come se fosse completamente sparito, ma era chiaro che questo era solo un inganno. Alcuni membri della lega erano in missione su un altro pianeta e perciò le loro opzioni non erano al massimo

Wonder Woman intanto aveva messo Alfred e Bruce in sicurezza, per non rischiare che Bruce venisse attaccato proprio mentre non poteva difendersi. Con loro c'erano anche due dottori che per via dello spegnimento della corrente avevano messo a Batman un pallone ambu che premevano di continuo in modo che l'eroe potesse continuare a respirare.

Il fedele maggiordomo si era addirittura armato di una stampella. Era disposto a morire combattendo pur di proteggere l'uomo che aveva cresciuto.

La principessa di Themyscira era concentrata, ma il suo pensiero era solo uno "Non preoccuparti, Bruce. Presto andrò ad aiutare Dick. Non permetterò che quel mostro gli faccia del male. Te lo prometto."

Superman invece continuava a scannerrizzare tutta la torre con la sua vista a infrarossi e gli altri suoi super sensi ma nemmeno lui riusciva a trovare niente. "Andiamo! Non abbiamo tempo da perdere con te!"

<< Wonder Woman. Superman. >> disse Martian Manhunter collegandosi contemporaneamente ai suoi amici.

<< Che c'è, J'onn? L'hai trovato? >> gli rispose Diana.

<< Credo di aver capito come fa spostarsi e anche come ha fatto a entrare. >> i due eroi furono tuttorecchie.

<< Ho ricontrollato l'analisi del costume di Batman e ho notato che sulla sua cintura era stata rinvenuta una sorta di manipolazione molecolare. Come se qualcosa vi fosse entrato. Come ho fatto a non notarlo prima? >>

<< Stai dicendo che quell'essere è entrato nella torre attraverso la cintura di Bruce? >> chiese Superman stupito.

<< Esatto. Mi sbagliavo, Superman. Quell'essere non si sposta attraverso la corrente, è in grado di diventare un tutt' uno con ogni materiale che tocca. >>

<< È per questo che i sensistivi non riescono a trovarlo. È diventato parte della torre stessa! >> realizzò Wonder Woman.

<< Esatto. Finché continua a nascondersi in questo modo non lo staneremo mai. >> disse Il marziano frustrato.

<< Non è detto... credo di avere un idea. >> disse il kriptoniano all'improvviso.

<< Che cosa hai in mente? >> gli chiese Wonder Woman.

<< Cercherò di alterare la temperatura della torre al massimo o al minimo. Vediamo se gli piace nascondersi nelle pareti quando diventano gelide o bollenti. >>

<< Cosa, ma sei pazzo?! Cosi rischi di ammazzare Bruce! >>

<< Fidati di me. >> e dicendo questo, Superman aprì un altro canale.

<< Lanterna Verde. >>

<< Dimmi, Superman. >> e gli spiegò il suo piano.

<< D'accordo, vado subito da Bruce e Diana. >> disse correndo subito verso l'infermeria.

Una volta entrato si avvicinò a Batman e Alfred. Non appena lo vide, Diana capì subito per quale motivo era venuto. John aprì subito una comunicazione. << Metamorpho! Rex! Superman ha bisogno del tuo aiuto, raggiungilo subito. >>

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Capitolo 6
*** La fine? ***


Jump City


Le cose andavano davvero male per i Titans: Cyborg non si era ancora ripreso, Corvina si era curata un po' la schiena ma si reggeva appena in piedi e Stella era stata messa al tappeto dopo una prima falsa sensazione di avere la meglio

Robin invece era dolorante in ginocchio davanti al possente avversario e con una ferita sanguinante sulla fronte. Aveva usato tutti suoi gadget, ma erano stati a dir poco inutili. Ridotte a pezzi, tutte le sue armi erano vicino a lui e non sapeva più cosa poteva fare. BB era stato scaravantato più e più volte senza fatica contro le vicinanze, ma il suo desiderio di vendetta lo faceva rialzare sempre in piedi.

"Merda... è troppo forte. Devo avvisare i titans onorari!" Pensò il ragazzo meraviglia allungando una mano verso il suo comunicatore... solo per vederlo distrutto da un raggio energetico. L'avversario lo aveva scagliato dagli occhi.

<< Perché cercare di prolungare le tue sofferenze? Ora puoi finalmente metterti l'animo in pace. >> e afferrò Robin per il collo. Il ragazzo era troppo esausto per reagire.

<< Tsk... l'allievo stolto di un uomo stolto. >> commentò fissandolo in faccia.

<< Le tue ultime parole? >> gli poi chiese come fece con Batman

<< Gnh... vaff...anculo. >> rispose semplicemente Robin. Tale maestro, tale allievo.

"Disgustoso" pensò il mostro notando la somiglianza.

Prima che gli spezzasse il collo però uno stegosauro lo colpì di fianco faccendogli mollare la presa. BB era tornato all'attacco. Robin ne approfittò per riprendere fiato.

L'essre si voltò a guardarlo nuovamente. Il mutaforma era tornato normale << Stupido ragazzo... lottare tanto per vendicare una ragazza che pensava più a se stessa che a te... Patetico. >>

<< STA ZITTO!! >> e si scagliò contro di lui trasformato in orso.

Le sue zampe vennero bloccate in un istante. E poi venne respinto all'indietro con un un ennesimo calcio allo stomaco.

Per via del dolore ritornò umano e stavolta sembrava che non riuscisse ad alzarsi. << Ormai sei allo stremo... eppure continui ad attaccarmi... tutto solo per lei? Ma dimmi una cosa: lei era davvero cosi importante per te... oppure vuoi solo cancellare il tuo senso di colpa? >>

<< No! Gnh... non è stata colpa mia... lei era cosi importante per me! E tu l'hai uccisa per la tua pazzia! >>

<< Pazzia? Io vedo la verità: tu cerchi di eliminarmi... solo perché vuoi morire. Per porre fine alle tue sofferenze. Hai paura di convivere con il tuo rimpianto. Sei solo l'ennesimo umano che finge sentimenti per nascondere la realtà delle cose. >>.

Le sue parole erano più dolorose dei suoi colpi. Sembravano togliere a BB tutta la voglia di combattere. Guardando il basso, e mettendosi in ginocchio per i suoi sforzi, si mise a piangere.

<< Vedi? Non vergognarti della realtà. Accettala... e lascia che ponga fine al tuo dolore. >> concluse alzando una mano preparandosi a finire il mutaforma.

Un masso avvolto da un'aura nera però attirò la sua attenzione. Ma stavolta non si fece colpire alle spalle. Si abbassò un po' e il colpo volò via.

Corvina aveva provato tutto, ma le rune che lo proteggevano erano molto potenti, poteva solo provare a scagliargli oggetti addosso ma era come tirare sassolini a un gigante: durante tutta la battaglia quello non si era fatto neanche un graffio.

<< Su una cosa hai ragione: è vero che a volte nascondiamo ciò che proviamo realmente... ma non è egoismo! Lo facciamo solo per poter proteggere chi amiamo. È vero che la realtà a volte può essere dolorosa... ma se ci mettiamo la volontà necessaria, essa può mutare in ciò che desideriamo. Per questo... sarebbe stupido arrendersi... a un pazzo come te! >> disse ansimante e faticando a stare in piedi. Le sue parole non scossero minimamente il mostro, ma scossero invece BB dalla sua disperazione.

"Corvina..." pensò il ragazzo alzando la testa per guardarla. La sua umanità era sempre cosi meravigliosa e suscitava sempre uno strano effetto in lui.

"Mocciosetta ipocrita. Lei lo aveva capito fin dalla nascita... ma ha preferito vivere nell'illusione dell'umanità. Bene, è ora di eseguire... la giusta punizione." pensò invece il mostro che corse ad alta velocità verso la maga.

Lei cercò di fermarlo scaraventandogli adosso due macchine, ma furono distrutte dai suoi raggi occulari.

Tentò di teletrasportarsi via, ma venne ancorata da una specie di aggancio fatto di roccia su cui erano incisi gli stessi segni che proteggevano il nemico.

"Ma come ha..." pensò la maga incredula osservando l'oggetto roccioso, per poi venir interrotta... dal suono di qualcosa che affonda nella carne.

BB aveva cercato di inseguirlo per fermarlo, ma ridotto com'era era solo riuscito ad arrivare a metà strada quando vide l'orrenda scena che gli mozzò il fiato: l'essere aveva affondato le sue dita nel cuore di Raven.

Il mantello della ragazza le era scivolato dalle spalle, i suoi occhi erano pieni di paura e le ferite sanguinavano copiosamente lungo le dita dell'assassino, mentre l'aggancio di pietra intorno alla sua vita si ritirava nel terreno. << Tu saresti dovuta morire, giusto? Ora si rimedierà. >> le sussurro l'essere accarezzandole i capelli con l'altra mano come se volesse dirle che sarebbe stata una morta rapida e indolore.

Robin era a dir poco scocciato, ma BB sentiva il tempo fermarsi " Prima Terra... e adesso lei?! Tu... " l i suoi occhi si illuminarono di nuovo di verde... "TU... SEI MORTO!!"

Corvina restò in silenzio mentre vedeva davanti ai suoi occhi tutta la sua vita. "Mi dispiace... perdonatemi, amici... Garfield... grazie di cuore..."

"Ci siamo.... saziati, madre" pensò il killer, ormai certo di aver preso ciò che voleva.

All'improvviso però... qualcosa afferrò le sue dita e le rimosse con forza dal corpo di Raven.

"Cosa?" Pensò stupito girando lo sguardo: Una specie di enorme lupo mannaro con una lunghissima chioma gli era apparso accanto a lui e con una forza pazzesca lo stava allontanando da Corvina.

Robin osservò sbalordito la scena: la Bestia era tornata, ma stavolta aveva qualcosa di diverso. I suoi occhi non erano bianchi, splendevano di un verde smeraldo come anche tutte le sue vene. Inoltre la sua aria era la più feroce che si possa immaginare.

<< ROOAAAAAAAAAAARRR!!!! >>


Torre di guardia JLA


I membri della Lega, i tecnici e anche Batman e Alfred erano stati radunati nella Salone principale. Lanterna Verde gli aveva chiusi in un una bolla energetca in attesa di qualcosa.

<< Sei pronto? >> chiese John a Flash.

<< Certo. Fidati, con la mia vibrazione molecolare ora posso anche passare attraverso i tuoi costrutti. >> disse mettendosi in posizione.

<< Si... vedi solo di non usarla per fare scherzi, altrimenti giuro che ti faccio schiantare di fame. >>

<< No, no, no! Prometto che farò i lbravo. >> disse terrorizzato al pensiero di dover digiunare. Ricordate che i velocisti devono consumare migliaia di calorie giornaliere. Che succederebbe se digiunassero? Eh?

<< Cerca solo di raggiungermi in fretta. Sei tu quello che deve rinchiudere il verme. >>

<< Tu falli un bel bernoccolo, poi ci penso io. >> e accese il suo comunicatore.

<< Superman, siamo pronti. >>

"Spero davvero che funzioni" si augurò il kryptoniano << Rex, procedi. >>

Metamorpho mutò il suo corpo in gas e lo diffuse per tutta la torre attraverso la rete di condotti. Lascio solida solo la sua testa facendola diventare di un metallo molto resistente alle temerature estreme. << Vai! >>

Per prima cosa Superman mise al sicuro il suo comunicatore chiudendolo tra le sue mani in modo che non venisse danneggiato e che Rex potesse cosi comunicare con Flash, poi usò la sua vista calorifica e la indirizzò contro la base di Metamorpho aumentando parecchio la sua temperatura e di conseguenza alzando quella di tutta la torre, ma per fortuna gli occupanti erano protetti dal potere di Lanterna Verde. Flash intanto stava facendo vibrare parecchio il suo corpo. Era pronto a partire.

La torre bollì, ma Metamorpho non aveva rilevato niente.

<< Superman, nulla. >>

Superman allora smise di usare la vista calorica e uso il suo soffio congelante. "Oh, Rao*, ti prego, per il bene di quei ragazzi, fa che funzioni"

L'aria divenne gelida, e dopo qualche secondo... una parete sembrò deformarsi. Qualcosa stava uscendo da essa. L'intruso aveva tirato fuori la sua faccia. Non riusciva a sopportare il gelo mentre si nascondeva nel ambiente.

<< Flash! Sezione 5! >> comunicò Metamorpho al velocista.

<< Via! >> esclamò il ragazzo correndo contro la parete energetica di Lanterna e riuscendo a oltrepassarla. Dopo anni di allenamento la sua vibrazione molecolare era migliorata cosi tanto che ora poteva attraversare ogni barriera.

Correndo a tutta velocità arrivò in meno di un secondo dall'essere e con un salto lo colpì in faccia con un potentissimo pugno che lo spedì dentro la mensa. Proprio contro le riserve di cibo. Il colpo è stato cosi forte che la creatura era andata KO

<< Oh, merda. Ma eri in combutta con Lanterna per caso?! >> non cambierà mai...


Nel frattempo sulla terra la situazione si era proprio capovolta: in quel nuovo stato, BB era diventato molto più agile e forte in maniera fenomenale. Era come se i suoi sensi e la sua abilità si fossero incrementate assai attraverso la forma della Bestia come se avesse raggiunto un livello superiore. Non si poteva credere che Garfield avrebbe ottenuto un simile potenziale.

Però sembrava che anche la sua mente fosse diventata completamente ferale. L'unico istinto che aveva era uccidere.

Robin, temeva che sarebbe finita male in ogni caso. Posseduto dall'odio, BB avrebbe potuto decidere di fare del male anche a Robin e gli altri. Ma ormai non si poteva ne scappare ne chiedere aiuto. Si poteva solo sperare in un miracolo.

Mentre BB metteva alle strette il suo nemico, Robin riuscì ad arrivare da Corvina e vide che, nonostante l'orrbile ferita multipla, lei respirava ancora, ma senza soccorsi immediati sarebbe morta di sicuro. Però la situazione era davvero senza via d'uscita: il comunicatore di Robin era distrutto, lui non riusciva a rialzarsi, gli altri erano a terra e l'unica persona che poteva calmare BB era mezza morta. Sembrava proprio che fosse davvero la fine.

"Prima Slado è adesso noi? Tu guarda com'è strana a volte la vita degli eroi. Beh... almeno ho trovato il mio vero amore." si rassicurò voltandosi verso Stellarubia ancora svenuta.

"Vorrei solo.... aver provato a fare pace con Bruce..." i suoi pensieri andarono al suo maestro. Si rese conto che aveva sbagliato a giudicarlo tanto male. Lui lo aveva preso con se perché non voleva che soffrisse come aveva sofferto lui e aveva accettato di addestrarlo perché confidava in lui. Era sempre pronto ad aiutarlo e Robin lo ha abbandonato perché non era riuscito a proteggere Jason quando sapeva che Bruce non lo avrebbe mai abbandonato. Un enorme senso di vergogna si impossessò di lui. Ma nonostante ciò, se doveva morire, sarebbe morto conbattendo.

"Incredibile... allora avevo dedotto giusto... " pensò il misterioso individuo assumendo da sotto il completo che gli copriva il volto un aria divertita.

La nuova Bestia era in piedi davanti a lui con le sue vene che brillavano ancora e gli occhi da assassino.

<< ROOAAAAARR!!! >>

Dopo due rapidi colpi, la creatura scagliò il suo avversario dall'altra parte dello spiazzo.

Mentre si rialzava, l'essere percepì qualcosa. "L'hanno preso.... mh... e io non ne ho preso abbastanza... " pensò guardandosi la mano destra. "Non importa. Ho tutto ciò che serve per la prossima mossa. "

La Bestia si avvicinò in un istante a lui e con una zampata all'insù gli strappò una parte del completo rivelandogli la bocca: grigia e ruvida, ma con le guancie, i zigomi e il naso azzurrini. Gli occhi però gli restarono nascosti nel cappuccio.

Lo sollevò per la gola e lo sbattè contro un muro, tenendogli la faccia verso l'alto per non rischiare attacchi occulari a sorpresa.

"Ti ucciderò... Ti farò a pezzi... e ti mangerò!!!'" l'unico pensiero nella mente del mostro verde mentre si apprestava a sgozzare l'avversario con le fauci.

All'improvviso però lui sussurrò qualcosa. << Tu credi di essere sola, Corvina... ma non lo sei. >>

"Cosa?!"

BB rimase cosi incredulo dal sentire ciò che persino la sua nuova forma sembrò placcarsi e il nemico approfittò all'istante per colpirlo alle spalle con un nuovo raggio oculare che si era diretto letteralmente contro il punto stabilito. Come un missile termico.

BB lasciò la presa e ritornò normale, con la parte superiore della sua tuta distrutta per via della sua nuova trasformazione e cadendo a terra ormai privo di forze.

"Ha subito tutti quei colpi... e ha ancora energia da vendere?! Ma... che razza di mostro è?!" pensò Robin ormai disperato.

L'essere guardò soddisfatto il ragazzo verde ai suoi piedi << Sei davvero un terrestre affascinante. Peccato che la tua umanità ti renda tanto debole persino quando ottieni il vero potere. Ma mi sono davvero divertito, quindi ti farò un regalo: i tuoi tormenti finiscono adesso. >> disse sollevandolo in aria con una mano e alzando l'altra verso di lui carica del suo potere.

Un sasso però lo colpi dietro la testa. Si voltò e vide che era stato Robin, che lo guardava pieno di odio.

"Quel pidocchio mi ha davvero seccato. E va bene. Lui sarà il primo." e gli sparò un altro raggio occulare diretto verso il ragazzo.

Robin tenne lo sguardo alto pronto a morire con dignità.. quando un suono metallico echeggiò nell'aria.

Robin alzò lo sguardo e vide una cosa che non si sarebbe mai aspettato in vita sua: Wonder Woman si era frapposta tra lui e il raggio del omicida che aveva respinto coi suoi bracciali.

<< Ancora tu... >> commentò il nemico al quanto irritato. L'amazzone lo guardò con espressione furente e decisa.

<< Te la faremo pagare per il male che hai fatto. >> si limitò a dire minacciosa

<< "Faremo?" >> Il nemico si guardò intorno per tenendosi pronto, ma si beccò solo un potente pugno in faccia in picchiata dal che lo che lo spedì dall'altra parte della città, facendogli mollare BB ancora svenuto. Superman e Wonder Woman erano arrivati, decisi a vendicare il loro amico ferito e a proteggere i Titans. Ora dipendeva da loro.


NOTA AUTORE *Rao è il dio sole kryptoniano

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Capitolo 7
*** Identità svelata ***


Mentre Superman teneva d'occhio il nemico, Wonder Woman ne approfittò per sincerarsi delle condizioni di Robin.

Subito dopo averli visti il ragazzo svenne per via del dolore. Aveva tenuto duro finché poteva, ma non era fatto di gomma.

Wonder Woman gli sentì il polso scoprendo che era ancora vivo come anche gli altri suoi amici, ma quando vide le condizioni di Corvina capì che lei andava soccorsa subito.

Senza perdere un istante, l'amazzone contattò il marziano e lui attivò subito il teletrasporto per trasportare prima Corvina e poi gli altri Titans nella torre di guardia.

Una volta averli messi al sicuro, la donna andò subito ad assistere il kryptoniano. << Ora scopriamo chi è. >> disse Superman lanciandosi all'attacco.


Lo scontro inizio con un testa a testa. I due alieni volarono sopra la città mentre Wonder Woman cercava di mettere al riparo più civili possibile.

Nei cieli ci fu un aereo scontro di colpi e calci, ma nessuno la spuntava. "Si sta trattenendo come al solito. Che vergogna." commento il nemico misterioso.

I suoi occhi divennero gialli e puntò le mani verso il terreno e due enormi zolle di terreno si estrassero da sole dal terreno.

Superman e Wonder Woman erano a bocca aperta. Se quello era davvero di Apokolips come sospettano allora come ha ottenuto un simile potere?

Puntando poi le mani verso il kryptoniano, le zolle si diressero contro di lui che reagì riducendole entrambe in briciole con un potente attacco calorifico per evitare che cadessero a macigni sulla città.

La polvere però non svanì subito perché i frammenti di terrccio inziarono a scorrere introno al kryptoniano rinchiudendolo in una sorta di tifone di granito.

Per disperderlo, Superman generò un tifone a sua volta girando su se stesso innumerevoli volte.

Mentre generava il suo tifone, l'avversario cercò di coglierlo di sorpresa caricandò verso di lui, ma Wonder Woman si alzò in volo e lo intercettò con un calcio verso l'alto.

Subito dopo, Superman gli sferrò un altro pugno che lo spedì a terra, ma prima dell'impatto, l'essere roteò su se stesso per atterrare in piedi.

"Divertente. Proprio come nei miei ricordi."


Dalla torre di guardia intanto, Martian Manhunter era pronto a inviare rinforzi alla prima richiesta. I titans intanto venivano medicati e, avendo saputo che Robin era in sala operatoria, Alfred si allontanò un momento da Bruce per assistere alla medicazione del ragazzo sperando che non fosse niente di grave. Era davvero preoccupato per tutta la sua "famiglia".


Il combattimento proseguì a terra. Unendo le forze, Wonder Woman e Superman tenevano testa al loro avversario nonostante lui usasse i suoi poteri geocinetici. Ammesso che fossero davvero suoi.

Per cercare di mettergli in una posizione difficile egli provò a generare un terremoto distruttivo per coinvolgere apposta dei civili, ma, prima che ci riuscisse, Diana lo stordì con l'onda d'urto dei suoi bracciali; Superman lo afferrò poi per la gola e lo spinse verso il tetto di un edificio per impedirgli di essere troppo a contatto col terreno.

Wonder Woman volò subito a raggiungerlo.

<< Arrenditi! Non hai più scampo! >> ordinò Superman al suo avversario.

<< Che delusione. Ancora una volta non fai che trattenerti. >> e cercò di colpirlo coi suoi raggi oculari, ma Wonder Woman arrivò in tempo e li deviò nuovamente.

Superman era esterrefatto: conosceva bene quell'attacco. << Quelli sono raggi omega! >>

<< Cosa?! Intendi dire gli stessi raggi che usava Darkseid? >>

<< È ora di vederci chiaro. >> e si lanciò nuovamente contro il nemico tenendolo bloccato.

Cercò di scansionargli il volto... ma non vide niente. ll suo completo era composto da piombo?

<< Eheheh. Non crederai che non mi ricorda le tue debolezze... Kal-el. >>

<< Cosa hai detto? >> come conosceva il suo nome di nascità? Si beccò sull'istante un improvvisa testata e l'individuo si liberò.

Wonder Woman intervenne subito e dopo avergli sferrato due calci rotanti riuscì a legarlo col suo lazo di Estia.

<< Ora dicci chi sei! >> ordinò l'amazzone mentre teneva salda la sua corda divina.

Clark era impaziente di sapere le risposte.

L'individuo era bloccato e poiché non poteva mentire... alzò semplicemente le braccia verso il suo cappuccio e lo abbassò.

Superman e Wonder Woman non riuscivano a credere ciò che vedevano: aveva praticamente il volto come quello di Darkseid ma le sopracciglia, come anche le guance, erano azzurri, ... e aveva tre sfere collegate a v sulla sua fronte.

<< D... Darkseid? >> borbottò Superman.

<< Brainiac?! >> disse Wonder Woman altrettanto incredula.

Gli sguardi sbalorditi dei due eroi fece solo divertire l'interrogato. << Eheheh. Non proprio... non sono ne Darkseid... ne Brainiac. Sono un essere nato dall'unione delle conoscenze di entrambi. Non ho mai avuto un nome mio, ma se volete darmi un nome, chiamatemi... Brainseid. >> dopo aver pronunciato il suo nome, i suoi occhi brillarono di rosso infernale e sopra i essi se e formarono un altro paio e intorno a lui si formò un specie di barriera che allontanò Superman e travolse la sua amica facendole mollare la presa. L'alieno si era liberato dal lazo.

<< Se non sei Darkseid o Brainiac allora perché vuoi vendicarti di noi? >> gli chiese Clark.

<< Non è ovvio? >> rispose allargando le braccia e guardando fisso il kryptoniano.

<< Io possiedo tutti i loro ricordi. Il loro desiderio di vendetta verso di te e i tuoi amici mi ha generato e plasmato. Presto voi tutti e il vostro miserabile mondo... verrete purificati. >> e detto questo si scagliò proprio sotto di lui. Sgrettolando un pavimento dopo l'altro fino a toccare nuovamente terra.

Superman si diresse verso di lui a tutta velocità, ma l'alieno aveva formato una specie di sciame coi detriti dello scontro che erano avvolti in un aura rossa. Come quando Corvina manipola gli oggetti.

Wonder Woman intanto aveva raccolto il suo lazo, si fiondò in basso, distruggendo un detrito dopo l'altro per arrivare davanti a Brainseid e provare a legarlo di nuovo, ma un pilastro di pietra si emerse sotto di lei spingendola lontano.

"Sta usando due poteri diversi insieme?" pensò la guerriera rimettendosi in piedi.

Superman intanto penetrò lo sciame di detriti con un attacco oculare lanciato direttamente contro il nemico, ma Brainseid lo bloccò col suo raggio omega.

Wonder Woman cercò di penetrare le sue difese con l'onda d'urto dei suoi bracciali ma non funzionò.

Clark allora provò a penetrarle con un assalto frontale, ma l'energia oscura lo rallenatava e non ci volle molto al suo padrone per respingere Superman con un potentissimo diretto.

<< Non è ancora il momento per combattere contro di te, Kal-el. Ma è solo questione di tempo. >> la sua barriera si propagò in un istante allontando i due supereroi.

I due si tennero in guardia, ma lui si limitò a guardare la città intorno a lui. "In questa città l'illusione dell'umanità si è diffusa ulteriormente sulla Terra e in tutto l'universo... ora rappresenterà l'inizio della scalata al potere del solo è unico Nuovo Dio che ripulirà l'universo da questo feccia."

<< E adesso... >> disse mentre il suo corpo si illuminò di nuovi simboli, che non erano quelli che usava per proteggersi da Corvina, no, sembravano gli stessi che apparvero sul corpo della ragazza il giorno del suo sedicesimo compleanno. Quando ricevette il messaggio da suo padre. Stava per succedere qualcosa di mostruoso.

"Oh no, non vorrà mica...?!" pensò Superman mentre veniva travolto da un vento energetico che lo teneva a distanza.

<< ... adesso... segnerò... >> continuò Brainseid mentre si concentrava al massimo.

<< Wonder Woman! Allontaniamoci! >> ordinò il kriptoniano all'amazzone alzandosi in volo verso lo spazio.

Sebbene non potesse accettarlo, Diana sapeva che non c'era altra scelta. Avevano perso.

Indifferente alla loro fuga, Brainseid finì il suo discorso. << ... l'inizio della vera giustizia!! >>


Nei secondi successivi, sulla torre di guardia. Corvina veniva operata per rimetterle a posto le arterie danneggiate, ma sembrò percepire ciò che era successo... e ciò... nonostante fosse incosciente... la fece piangere molto.

Robin fu il primo a riprendere i sensi dopo le visita. Aveva un paio di ossa danneggiate, ma per fortuna niente di rotto. Si sarebbe ristabilito presto.

La prima cosa che vide fu un vecchietto che era davvero molto felice di vederlo sveglio.

<< Signorino Grayson! >>

Robin cercò di guardarlo meglio. << A... Alfred? Sei tu? >>

<< Sono cosi felice che stia bene. >>

Robin cercò di alzarsi di schiena.

<< Piano, signorino, paino. Non faccia sforzi. >> lo assistette il maggiordomo.

<< Do... dove sono? >>

<< Nella torre di guardia della Justice League. Wonder Woman ha fatto trasferire lei e i suoi amici prima di combattere con quel mostro. >>

<< La torre di guardia della Justice League? >> chiese Robin stupito. Aveva sentito parlare di quel posto da Batman, ma non ci era mai stato dentro. Era una emozione pazzesca, ma aveva troppi pensieri per lasciarsi andare all'entusiasmo.

<< I miei amici... stanno bene? >>

<< La sua fidanzata, il mezzo robot e il mutaforma hanno subito duri colpi, ma si riprenderanno in fretta. Però la ragazza coi capelli viola è in stato di coma. >>

<< Non penso che dobbiate preoccuparvi. Quando viene ferita duramente lei entra sempre in un coma terapeutico. Si sta autocurando. >>

<< Affascinante... lo comunicherò ai dottori. >>

Robin si accorse in quel momento di una cosa molto curiosa << Alfred, ma... tu cosa ci fai qui? >>

Senza dire niente, il maggiordomo indicò il suo signore che era stato riagganciato al respiratore.

<< Bruce! >> Robin era senza fiato nel vedere il suo mentore in quello stato. Cercò di alzarsi per andare da lui. Alfred cercò di trattenerlo.

<< La prego, si calmi. >>

<< Cosa gli è successo?! >>

<< Il mostro che l'ha attaccata... aveva prima combattuto col signore. Wonder Woman lo ha salvato, ma... gli sono stati danneggiati seriamente due organi interni. È nelle mani di Dio. >>

Robin si sentì invaso da una vergogna maggiore di quella di prima: Batman era stato ferito, i suoi amici gli avevano consigliato di contattarlo e lui che ha fatto? Ha detto a Stella che poteva andarsene al diavolo.

Rimase in silenzio a maledire se stesso.

<< Non si preoccupi, signorino. Lui c'è la farà. Abbia fede. >> disse Alfred con tono confortevole.

Wonder Woman entrò nel infermieria. Non era ferita, ma la sua espressione era sconvolta. << Miss Diana. >>

<< Robin, ti sei svegliato. >> disse l'amazzone andando dal ragazzo.

Lui si voltò a guardarla. << Non credevo... che ti avrei conosciuta davvero. Batman non mi ha mai fatto conoscere i membri della Lega. >>

<< Lui invece ha parlato spesso di te. Mi disse che era convinto che un giorno saresti diventanto un grande eroe. >>

<< Davvero? Quando? >>

<< Sempre. >>

Lui aveva voluto chiudere con Batman, ma Bruce non aveva mai smesso di credere in lui. La sua vergogna non diminuì affatto, ma... tra pochi istanti sarebbe diventata sgomento.

<< Robin, ascolta... la vostra città... è stata distrutta. >>

Il tempo si paralizzò completamente.


NOTA DELL'AUTORE

Per chi non lo conosce, Brainiac è uno dei nemici di Superman più pericolosi che ci siano. Un supercomputer dotato di intelligenza immensa, freddamente logico e ossessionato dal distruggere Superman. Anche se durante la serie di Justice League Unlimiated lui e sparito per sempre. Qui però... c'è un suo inaspettato retaggio. Vedrete.

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Capitolo 8
*** Non arrendersi ***


La notizia della distruzione di Jump City si diffuse rapidamente. Il mondo era in lutto per le milioni di vittime rimaste coinvolte nell'esplosione. La città era diventata post apocalittica. Pochi riuscirono a sopravvivere per un caso fortunato.

I titans onorari credevano di aver perso i loro amici, ma Martian Manhunter li tranquilizzò. .

Per precauzione la Lega si era piazzata sulla Terra e, con il sostegno dei titans onorari, si tennero pronti per la prossima mossa di Brainseid che dopo l'esplosione di Jump era sparito nel nulla.


Sulla torre di guardia i Titans si erano ripresi, tranne Corvina. Sembrava che la sua guarigione andasse a rilento. Quando anche gli altri scoprirono dalla distruzione della loro casa, rimasero letteralmente devastati: la loro gente... i loro successi... i bei momenti passati... ridotti in cenere da un folle distruttore.

In parte desideravano la rivincita ma dall'altra... avevano paura. Paura non di Brainseid, ma di fallire ancora lasciando morire altri milioni di innocenti.

BB era rannicchiato sul suo letto dell'infermeria. La sua testa era invasa dai ricordi e dalle sensazioni provate durante la battaglia.

Si guardò le mani... pensando a quanto odiasse quel mostro per quello che ha fatto... e le sue vene si illuminarono di nuovo.

"!!!" reagì allontanando le mani. Fece dei respiri per calmarsi.

"Cosa... mi sta succedendo? Cosa sono diventato?" pensò ancora scosso.

Il potenziale che aveva ottenuto durante la battaglia era fenomenale, ma sembrava che stesse esigendo la sua umanità. BB aveva paura di diventare una terribile minaccia per i suoi amici.

<< BB. >> lo chiamò Cyborg entrando nella sala.

<< Stai bene, fratello? >> gli chiese toccandogli la spalla.

BB cercò di nascondere i suoi timori. << Tranquillo. Mi basta trasformarmi per guarire le mie ferite. >> rispose sorridendo.

<< Lo hai saputo vero? La nostra casa... spazzata via... >>

BB rimase in silenzio per l'angoscia.

<< Lo so... ma ci vendicheremo. Ora che la Justice League ci aiuterà, troveremo quel brutto figlio di puttana e gliela faremo pagare! >>

<< Non sappiamo chi è, ne da dove venga. Inoltre sembra invulnerabile, come possiamo batterlo? >>

BB guardò l'amico infuriato << Io non lascerò che quello stronzo la passi liscia dopo quello che ha fatto!! >>

Cyborg osservò un attimo gli occhi di BB e gli parve anche a lui di vederli illuminarsi. Il ragazzo voltò lo sguardo.

<< Sicuro di stare bene? >> chiese molto preoccupato.

<< Si, non è niente... >> rispose l'amico alzandosi in piedi. << ... vado a vedere come sta Corvina. Ci vediamo dopo. >> e uscì dall'infermeria. Cyborg lo guardò andarsene con diffidenza: non stava bene per niente.


Stella invece era andata da Robin che era rimasto nell'infermeria in cui c'era anche Batman.

Se prima si vergognava per come aveva giudicato il suo maestro, ora si sentiva tremendamente in colpa per aver voluto dare la caccia a quel mostro per conto suo.

Aveva dedotto quanto era pericoloso già prima di andare a combatterlo e ha deciso di dargli la caccia per conto suo. Se avesse chiesto assistenza agli altri titans onorari... forse Jump City non sarebbe stata distrutta.

"Avevi ragione, Bruce. Non ero pronto. Mi dispiace tanto. Avevamo bisogno l'uno dell'altro e io ti ho abbandonato. " pensò guardando Batman per poi inziare a singhiozzare sforzandosi di non piangere.

<< Dick! >> lo chiamò Stella che lo abbraccio subito, felice di vederlo in forma. Robin ricambiò subito l'abbraccio.

<< Sono contento che stai bene. >>

<< Merito della Justice League. I loro medici sono davvero in gamba. >>

Robin annuì in perfetto accordo con lei.

Stella poi guardò Bruce. << Come sta? >>

<< È in una posizione di stallo... forse Corvina potrà aiutarlo quando si riprenderà. >> la sua espressione era molto cupa.

<< Robin... che cos'hai? >>

<< Io... ho sbagliato tutto. Mi sono comportato come un bambino! Lui ha sempre cercato di proteggermi. Aveva fatto del suo meglio per salvare Jason, il ragazzo di cui ti avevo parlato a casa, e io l'ho allontanato invece di mettermi nei suoi panni... Ero cosi accecato dal mio desiderio di diventare un eroe indipendente... che ho calpestato ciò che è davvero importante: la ma famiglia. Non mi fraintendere... tu e gli altri siete la mia famiglia, ma... ne faceva parte anche lui. E io l'abbandonato. >> non riusciva più a trattenere le lacrime.

Dispiaciuta da ciò che vedeva, la ragazza asciugò le lacrime al suo amato e poi lo baciò con passione.

<< Se parlerai con lui, sono certa che ti perdonerà. Ma prima devi perdonare te stesso. >> gli disse con tono confortante.

<< Non sarà facile. Se sapessi cosa gli ho detto quando ho saputo della morte di Jason... >>

<< Ehi, ehi, non ha importanza. Se lui non ha mai smesso di volerti bene, allora fidati, ti perdonerà. E so che lo renderai orgoglioso di te. >>

Il dolce sorriso della meravigliosa ragazza venuta dallo spazio, ridava sempre sicurezza e serenità al ragazzo meraviglia. Ed era arrivato proprio quando serviva. Robin la ribacciò a sua volta.


<< Signorino Gray... >> fece una voce all'improvviso per poi arrestarsi osservando la scena.

<< Alfred! >> fece Robin dopo essersi staccato da Stella per via dell'interruzione. Lui e Stella erano arrossiti.

<< Mi scusi molto, ma la porta era aperta. >> rispose Alfred.

<< Ops. Scusate è colpa mia. >> disse Stella desolata grattandosi la nuca.

<< Cosa c'è, Alfred? >> chiese Robin chiudendo la questione.

<< Superman, Wonder Woman e Martian Manhunter attendono lei e i suoi amici nella sala riunioni per scoprire se avete notato qualcosa di strano sul mostro che avete affrontato. >>

<< Giusto. Dobbiamo scoprire il possibile su di lui se vogliamo prenderlo. Grazie, Alfred. Se Bruce inizia a sentirsi meglio dimmelo per favore. >>

<< Senz'altro, signorino. >>

Dick si avvicinò al maggiordomo e gli appoggiò la mano sulla spalla. << Scusa se non ho più chiamato nemmeno te dopo la morte di Jason. Ero cosi sconvolto e arrabbiato quel giorno. >>

<< Oh, signorino, la prego... non deve scusarsi affatto. Eravamo tutti cosi sconvolti quel giorno e le assicuro che il signor Wayne lo era molto più di noi. Si era isolato cosi tanto dopo che avevate parlato. Sentiva... di aver perso un altro figlio. Ma sa com'è il signore: il dovere di un eroe è di andare avanti fino in fondo, senza lasciarsi fermare dal rimpianto. È doloroso quando perdiamo chi vogliamo bene, ma la cosa importante è rispettare la loro memoria. In modo da sentirli sempre accanto a noi. Se lo ricordi sempre. >> gli insegnò Alfred col suo tono da saggio.

Robin lo ascoltò con molta attenzione e apprese completamente il significato della lezione.

Si voltò verso Stella e lei gli annuì essendo d'accordo con Alfred.

<< Andiamo. >>


BB intanto era andato da Corvina. La guardò nel suo stato catatonico. E i suoi pensieri erano molti.

"Corvina... dovevo ascoltarti. Mi avevi detto che era pericoloso affidarsi alla collera e io non ti ho dato retta."

Continuò a guardarla e vederla in quello stato lo faceva soffrire tanto. Gli venne in mente quando era diventata il portale per Trigon... anche se non lo fece notare aveva sofferto moltissimo quando la vide sparire per far arrivare il demone sulla Terra.

Però se ne rese reso conto solo nel momento in cui l'assassino di Terra aveva l'aveva quasi uccisa.

"Aspetta... ma... da quando provo queste emozioni per te?"

Credeva di essere innamorato di Terra, ma... ripensando a ciò che ha passato insieme a Corvina... sentì risvegliare qualcosa nel suo cuore.

Buffo, Beast Boy ha sempre nascosto il dolore del suo passato attraverso l'ironia per non lasciarsi condizionare, ma... sembra che essa non abbia solo celato i suoi demoni, ma anche i suoi veri desideri.

"Corvina... ho paura. Qualcosa si sta impossessando di me. Non so come controllarla. Vorrei tanto che tu mi dessi un consiglio." le accarezzò la guancia guardandola profondamente.

"Terra aveva paura dei suoi poteri, ma tu avevi paura di fare del male agli altri. Forse... anch'io ho sempre avuto una paura simile. Ma ho sempre cercato di ignorarla. Adesso però... non riesco a farlo. Abbiamo più cose in comune di quanto non consideravamo. Me ne rendo conto solo ora. Corvina... ho bisogno del tuo aiuto."

Continuò a guardarla mentre sentiva la sua paura diffondersi nel suo animo. In quel momento le vene della mano con cui stava accarezzando la violetta si illuminarono nuovamente di verde.

Allontanò subito la mano e cercò di calmarsi, ma era evidente che qualunque cosa avesse risvegliato... non lo avrebbe mai abbandonato.

"No. Devo controllarmi. Finché resto calmo non succederà niente." E fece un paio di respiri per calmarsi.

<< BB. La Lega ci vuole parlare. >> lo chiamò Cyborg passando davanti alla porta.

<< Arrivo. >> rispose il mutaforma. I suoi timori però non erano diminuiti. Corvina sapeva esattamente come si sentiva, ma per ora doveva solo gestire la cosa per conto suo. Per quanto si rivelasse difficile doveva farlo.


Nella sala delle riunioni Superman, Wonder Woman e Martian Manhunter stavano attendendo i ragazzi.

<< Hai contattato, Orion? >> chiese Clark a J'onn.

<< Si, certo. Ha detto che forse conosce qualcuno che può aiutarci a vederci chiaro: si tratterebbe di un membro dei Nuovi Dei che sa molte più cose dell'Alto Padre. Sta ancora cercando di contattarlo. >>

<< Beh, speriamo ne valga la pena. >>


<< Scusate l'attesa. >> disse Robin entrando nella sala coi suoi amici.

Clark e gli altri furono felici di vederli in piedi. << È bello vedervi in forma. >> disse Diana sorridendo.

<< Mettetevi comodi. >> lì invitò J'onn. I ragazzi non obiettarono.

<< Per prima cosa vi porgo le più profonde condoglianze da parte di tutta la Lega per la vostra città. Quel mostro ci ha colti di sorpresa. >> iniziò Superman ancora desolato.

<< Non temete, non vi accusiamo di niente. Grazie per averci salvato. >> rispose Robin.

<< Ora diteci: come avete fatto a imbattervi in lui? >> chiese J'onn.

I titans raccontarono subito dell'omicidio di Slade e Terra e che era stato quel mostro a ucciderli.

<< Mh... ha colpito due persone che noi non conoscevamo. Forse cercava qualcosa da loro. >> ipotizzò Diana.

<< Perché dite che VOI non conoscevate? È un vostro vecchio nemico? >> notò Cyborg.

<< Non lo sappiamo. Però abbiamo scoperto che si tratta di un essere nato dall'unione delle menti di due tra i peggiori mostri dell'universo: Brainiac e Darkseid. >> rispose l'amazzone.

<< Darkseid?! >> disse Stellarubia incredula, << Il dittatore mostruoso di Apokolips, il pianeta degli dei malvagi?! >>

Anche Robin lo aveva sentito nominare, era senza parole persino lui.

<< Mi stupisce che lo conosci. >> commentò Superman.

<< Quand'ero piccola ho sentito molte storie su di lui, mi facevano sempre paura. Ma credevo fossero solo storie. >>

<< No, Stella. Lui esisteva davvero. Ne sentì parlare da Batman. Circa 6 anni fa, prima che vi conoscessi, Batman e tutta la Lega avevano sventato un invasione da Apokolips. Avevo protetto Gotham da tutti i mostri di quel demonio fino a che non sparirono all'improvviso. Batman mi disse che Darkseid era scomparso nel nulla insieme all'ex miliardario scientifico Lex Luthor. >> spiegò Robin ai suoi amici.

<< Esatto. Lex gli aveva consegnato una specie di potere che li cancellò entrambi dalla faccia della Terra. >> confermò Superman.

<< E chi è Brainiac? >> chiese poi BB.

<< Era una sorta di essere artificiale con un quoziente intellettuale molto più alto di chiunque sulla terra. Intelligente quanto freddo e crudele. Un essere senza anima. Era in cerca di società da rinchiudere in piccole sfere che sfoggiava come una collezione. L'ultima volta che lo affrontammo si era unito con Lex Luthor in unico essere, ma Flash riuscì a sconfiggerlo. Però pensavamo che non fosse rimasto più niente ne di lui né di Darkseid. >> concluse Superman.

I titans rimasero in silenzio un momento stupefatti dal racconto di Superman. Questo essere poteva essere molto più pericoloso dei loro precedenti nemici.

<< Se è fatto delle conoscenze di quei due mostri che hai descritto... allora forse ci stava mettendo alla prova. Altrimenti avrebbe potuto ucciderci all'istante. >> ipotizzò BB guardando il kryptoniano.

<< Può darsi. Ma perché vi ha attaccati? >> rispose il marziano.

<< Forse credo di saperlo. >> rispose Robin. I tre membri della Lega lo ascoltarono con attenzione.

<< Durante la battaglia lui aveva usato dei poteri geocinetici. Guarda caso... anche Terra poteva farlo... e se quell'essere sia in grado di assorbire i poteri delle persone che uccide? >> l'ipotesi lasciò tutti di stucco.

<< Se è cosi allora perché ha ucciso anche Slado? Lui non aveva poteri particolari. >> ribatté Cyborg.

<< Forse non assorbe solo i poteri... ma anche i ricordi. >> intervenne BB. Tutti si voltarono a guardarlo.

<< Cosa te lo fa pensare? >> gli chiese J'onn incredulo.

<< Dopo che aveva quasi ucciso Corvina, quando lo affrontai accecato dalla rabbia e stavo per finirlo... lui mi ha detto una cosa che dissi a Corvina tre anni fa. Non c'era nessun altro in quel momento. >>

Tutti rimasero a bocca aperta.

<< Allora ha ucciso Slado solo perché voleva più informazioni su di noi. Per sapere come affrontarci. Dopo che ci avete fatti mandare qui lui aveva usato dei poteri mistici o qualcosa del genere? >> chiese Robin a Clark e Diana.

<< In effetti si. Sembrava energia demoniaca. >> rispose l'amazzone.

Era proprio cosi: il nemico assorbe i poteri di ogni vittima che uccide drenandoli dal cuore per poi farlo esplodere. Il cuore è la fonte di ogni potere e dove risiedono i poteri più latenti. Come faccia però ad assorbire anche i ricordi non è del tutto chiaro.

Tuttavia la Lega capì che la minaccia era peggiore di quanto pensavano.

<< Allora dobbiamo fermarlo subito. Se intende raccogliere poteri a più non posso potrebbe diventare inarrestabile. >> sentenziò Wonder Woman.

<< Prima ci serve un modo per trovarlo. Si sposta col teletrasporto di Darkseid. Se troviamo un modo per rintracciare la scatola madre con cui attiva il teletrasporto potremmo attaccarlo nel suo territorio. >> propose J'onn.

<< Scatola madre? >> chiese Cyborg.

<< Sono dei supercomputer senzienti. Vengono usate dai Nuovi Dei di Nuova Genesi e Apokolips per andare ovunque. Solo con esse si può raggiungere uno dei due pianeti e si possono creare solo su di essi. >> rispose Superman.

Cyborg si sentì stuzzicato da questa informazione.

Una luce apparse all'improvviso, interrompendo tutti i loro pensieri. I titans si misero in guardia, ma Clark li tranquilizzò: era arrivato Orion.

<< Scusate l'attesa, amici miei. Giovani eroi, mi dispiace per la vostra casa. Io sono Orion di Nuova Genesi, figlio di Darkseid, ma col cuore fedele alla giustizia. >> si presentò ai Titans.

<< Uno dei Nuovi Dei? >> chiese Stella incredula.

<< Si. Ma veniamo al sodo, siete riusciti a contattarlo? >> le rispose Martian Manhunter per poi rivolgersi a Orion.

<< È venuto, ma se n'è andato dopo aver spiegato la situazione a me e all'Alto Padre. Ora ascoltatemi con attenzione. >>


NOTA DELL' AUTORE

Per chi non conosce i nuovi dei, ecco la pagina https://it.m.wikipedia.org/wiki/Nuovi_Dei

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Capitolo 9
*** La nascita di Nightwing ***


Orion iniziò il raccontò.


Flashback

L'Alto Padre cercava di contattare Metron, il nuovo dio neutrale in cerca di conoscenza attraverso tempo e spazio, per sapere chi era questo nuovo Darkseid.

Grazie a una buona parola, il dio alla fine gli apparve ma rivelò solo le orgini della minaccia.

A Metron non piaceva divulgare troppo le sue conoscenze. Era un osservatore, non aveva mai avuto un ruolo fondamentale.

Aveva rivelato a Luthor come fermare Darkseid una volta, ma quello era un caso di emergenza. Non sapeva stabilire se anche in questo caso l'esistenza dell'universo sarebbe stata a richio. Una volta finito Metron scomparì per proseguire la sua ricerca infinita.


Presente

<< Come sapete, dopo che mio padre scomparì per sempre insieme a Luthor, Apokolips venne sgominata senza troppi problemi da Nuova Genesi. La nostra gioia era immensa: una guerra durata da millenni era finalmente conclusa, ma Metron fece una scoperta angosciante dopo la nostra vittoria. Esplorando Apokolips nel suo passato seppe di un segreto che Darkseid aveva celato ai nostri occhi e a quelli dei suoi stessi generali: in gran riservatezza aveva fatto costruire una scatola madre diversa da tutte le altre. Una scatola che avrebbe dovuto creare una nuova reincarnazione di mio padre nel caso gli fosse successo qualcosa. >>

<< Quando la fece costruire? >> gli chiese Superman concentrato.

<< Dopo che la Terra entrò sotto la protezione di Nuova Genesi. Un piano di emergenza per soppraffarti, Superman. Un piano che però venne smarrito. Quando Brainiac finse di attaccare Apokolips, quando lui e mio padre collaborarono per eliminarti prima che lui lo tradisse, Brianiac scoprì il progetto segreto di questa scatola speciale e decisse di sfruttarla per creare un nuovo contenitore per lui. La fedeltà della scatola si rivolse cosi sia a mio padre che a Brainiac. Prima che voi li fermaste, Brianiac fece spedire la scatola madre nello spazio. Mio padre non lo scoprì mai. Voleva sfruttare Brainiac, ma era già stato tradito in precedenza. La scatola rimase dormiente per anni. Era stata programmata per risvegliarsi solo quando avrebbe percepito un potere cosi immenso da distruggere un mondo. Un potere che avrebbe potuto sfruttare per completare la sua missione: sopprimere l'umanità e Nuova Genesi in seguito. >>

Il racconto era davvero incredibile.

<< Un potere immenso da distruggere il mondo? >> chiese Robin mettendosi a riflettere.

Poi ebbe un intuizione << Il potere di Trigon! >>

Tutti gli altri nella sala rimasero sbalorditi. BB lo era di più.

<< È per questo che voleva il potere di Corvina... sapeva che era rimasta parte del potere di suo padre in lei. >> realizzò il mutaforma.

<< Vuole distruggere il mondo con esso? >> chiese Stella.

<< Non credo che possa farlo. Non l'ha ottenuto completamente, altrimenti lei sarebbe morta. L'hai salvata in tempo, BB. >> rispose Robin guardando il verde.

Orion proseguì

<< L'essere che avete affrontato dev'essere per l'appunto la reincarnazione che mio padre sperava di ottenere, ma allo stesso tempo è anche quella di Brianiac. Posso solo immaginare quanto sia pericoloso. In base a ciò che è riuscito a scopire Metron, per via delle modifiche di Brianiac la scatola madre può immagazzinare tutti i poteri e le informazioni che questo Brainseid raccoglie tramite il contatto con gli organismi delle sue vittime e glieli trasmette. Compresa la sua invulnerabilità. Presumo che il suo scopo personale sia ottenere vendetta per i suoi creatori. Metron non ha aggiunto altro. >>

Gli altri si guardarono tra loro scambiando le intese.

<< In altre parole per poter sconfiggere Brainseid dobbiamo distruggere la sua scatola madre, giusto? >> riflettè Robin.

<< Non è cosi semplice. >> rispose Orion.

<< Per poter distruggere una scatola madre serve qualcuno che che possieda la conoscenza necessaria di esse e dell'elemento X, il materiale di cui sono composte. Ma solo una persona con un quoziente intelletivo molto elevato può acquisirla. >>

Cyborg ebbe un idea.

<< Forse io posso farlo. Mi chiamo Cyborg. Anni fa ebbi un terribile incidente in cui sarei dovuto morire, ma mio padre mi fece ricostruire cosi per salvarmi la vita e da quel giorno il mio quoziente aumentò assai . Potrei essere il candidato perfetto. >>

Tutti lo guardarono incuriositi mentre Orion si avvicinò per esaminarlo meglio. << Mh... in effetti potresti esserne in grado. Ma sei sicuro di voler provare?>>

<< Certo. Ha fatto del male ai miei amici e distrutto la mia città quello stronzo. >> rispose semplicemente Cyborg, pieno di determinazione. Orion rimase colpito da tanta tenacia.

<< Se lui è in grado di apprendere come trovare e distruggere la scatola madre del nemico allora dobbiamo tentare, Orion. >> aggiunse Superman.

<< Hai ragione. D'accordo, Cyborg, vieni con me su Nuova Genesi, ti presenterò il primo costruttore delle scatole madri. Lui ti istruirà sulle scatole e sull'elemento X. >>

Cyborg si sentì esaltato << Davvero? Può insegnarmi a trovare e distruggere la scatola di Brainseid? >>

<< Penso di si, oltre a molte alte cose e magari potrà anche potenziare la tua tecnologia >>

Cyborg si voltò verso i suoi amici e assunse l'espressione di un bambino che supplica i genitori di poter andare su una giostra.

<< Se ci servirà a fermare Brainseid allora bisogna farlo. >> rispose Robin. In ogni caso che alternative c'erano?

<< Booyah! Ok, Orion, quando si va? >>

<< Non montarti la testa. Questa non è una gita, voglio presentarti questo scienziato solo perché credo possa potenziare al massimo le tue caratteristiche, ma tu dovrai metterci tutta la tua displina. >> lo mise in riga il nuovo dio.

<< Ci puoi contare, amico. >>

<< Orion, aspetta... >> intervenne Robin avvicinandosi a lui. Gli sussuro qualcosa all'orecchio. Alla fine Orion annuì.

<< Si parte tra qualche ora. Nel frattempo tu preparati come si deve. Io rimarrò qui. >>

Cyborg e gli altri non capirono perché Robin avesse fatto quella cosa all'improvviso.

<< Ok, ragazzi, potete andare. Quando rileveremo tracce di teletrasporto apokoliptiano vi avviseremo e potrete unirvi a noi nelle ricerche. >> concluse Martian Manhunter. BB e Stella uscirono mentre Robin prese Cyborg in disparte.

<< Allora, Robin, mi spieghi qual'è il problema? >> chiese Cyborg irritato.

<< È per via di BB, Cyborg... La Bestia. >> rispose l'amico con aria preoccupata mista a serietà.

Cyborg splancò le orecchie

Robin gli raccontò di quello che aveva visto durante lo scontro tra BB e Brainsied dopo che quest'ultimo aveva ferito Corvina. Di come aveva scatenato quel nuovo potere. Sembrava qualcosa di instabile e Robin non voleva correre rischio che BB perdesse il controllo se avesse incontrato Brainseid di nuovo. Non poteva rischiare che perdesse la testa e attaccasse chiunque avesse davanti; gli serviva una dose più potente dell'antidoto che Cyborg aveva creato per tener chiusa in gabbia la forma della Bestia dopo la faccenda con Adone.

<< Capisco. E forse hai ragione. BB ha l'aria davvero intimorita. Anche se lo nasconde l'ho notato bene. Probabilmente il suo nuovo potere lo sta logorando dall'interno. Dovrò potenziare la dose al massimo delle mie conoscenze, ma poi dipenderà da te scegliere quando usarla. Devo assolutamente andare con Orion e non so quando ritornerò. Fino ad allora è tutto in mano tua. >> disse Cyborg serio. << Lo so. A più tardi. >> e Cyborg si allontanò dirigendosi ai laboratori.

<< Sei sicuro che sia la cosa giusta? >> chiese una voce alle spalle di Robin. Lui si voltò appena per guardare con la coda dell'occhio.

<< Stavi origliando, Stella? >>

<< Scusami, ma mi sembravi cosi preoccupato. Ad ogni modo sei sicuro di volerlo fare? E se non funzionasse? Se BB diventasse più pericoloso? >>

<< Stella, io voglio solo fare in modo che lui rimanga se stesso. Come amico è per questo e come leader è per proteggere la nostra squadra. Ho visto com'era scatenato. Brainseid non riusciva a reagire, ma avevo capito che anche la sua mente era alterata. >>

<< Forse non serve preparare un antidoto più potente, forse... ha solo bisogno dell'aiuto di Corvina. Lei ha sempre avuto paura di far del male agli altri e per questo è la sola che potrebbe sedare la sua furia. Se Brainseid è riuscito a colpire BB alle spalle dicendo quella cosa che aveva detto a Corvina allora dev'essere cosi. >> ipotizzò Stella.

<< Forse hai ragione, ma finché lei non si riprende non abbiamo altra scelta. >> Robin abbassò lo sguardo.

<< Secondo me dovresti solo aver fiducia in lui. Cosa ti costa credere che lui possa controllare la sua nuova forza? Avevi nutrito speranza in Corvina quando sconfisse Trigon, perché con BB è diverso? Se lui lo scopre che tu hai fatto questo alle sue spalle si allontanerà da noi per sempre, non lo capisci? Avremo perso comunque un amico e io non voglio più perdere nessuno. Ti prego, fallo almeno per me. >> disse accarezzandogli la guancia.

Robin non seppe che dire: è vero che sarebbe stato un vero ipocrita al credere in Corvina ma non in BB. Ma nel caso di Corvina era diverso. Lei doveva solo riacquistare i suoi poteri, non era una situazione come quella attuale. Però Stella aveva ragione: si sarebbe potuto allontanare per sempre se lo avesse saputo e nemmeno lui voleva più perdere nessuno. Prese una decisione.

<< Ok, Stella, ci proverò. Ma se perderà davvero il controllo, allora dovrò farlo. Capisci? >>

<< Fidati... non succederà. >>

Robin però non sembrò convinto e lei lo vedeva bene.

Una mano toccò la spalla del ragazzo meraviglia all'improvviso, attirando la sua attenzione e quella di Stella.

<< Superman? >> disse la ragazza

<< Sei proprio come Bruce lo sai? >> disse ammirato il kryptoniano a Dick.

<< In che senso? >>

<< Lui prepara sempre un piano per fermarmi nel caso io non fossi me stesso. Non è diffidenza questa. Non c'è niente di male a preparare un piano per far tornare in sé un amico quando sta perdendo se stesso. Vedi, in situazioni simili è giusto credere nel lato buono, ma è anche necessario farlo emergere contrastando quello malvagio. Ma sappi una cosa: non sei tu ad aver cominciato, e lui ad averlo fatto. Perché quando il male si impadrona di ognuno di noi, noi tendiamo sempre a recidere i legami che abbiamo con gli amici e questa è una cosa che non si può permettere. Non devi sentirti un traditore. Tu vuoi solo poter salvare il tuo amico se dovesse perdere se stesso e ciò indica che sei davvero un amico affidabile. Ricordatelo sempre. >>

Robin e Stella rifletterono su questo insegnamento e tutto sommato Superman aveva ragione. Non dovevano vergognarsi, volevano solo saper aiutare un amico e questa non era diffidenza, era vero affetto.

<< Grazie, Superman. >> concluse Robin. Il supereroe se ne andò.

<< Vado a parlare con Alfred. Le mie armi sono state distrutte e me ne servono di nuove. Vuoi venire con me? >> chiese poi gentilmente alla sua ragazza.

<< Certo. >> rispose lei allegra. I due andarono a cercare il maggiordomo.


BB era ritornato da Corvina e rimase a guardarla cercando di trovare conforto in sua compagnia con il suo nuovo potere ferale che lo stava ancora logorando.

" Dopotutto quello che abbiamo passato insieme, dopo tutti i momenti che abbiano trascorso insieme... non posso perderti di nuovo. "

Sembrava che le sue paure si stessero placando. Corvina lo faceva sentire sempre meglio. Anche quando non era cosciente.

"Quello che provavo per Terra era onesto, ma... cercavo sempre di non spaventarla. Con te invece... ho sempre potuto essere me stesso liberamente. Sei sempre stata coraggiosa, ti eri sacrificata per darci una chance di salvare il mondo, ti sei sempre presa cura degli altri. Quando mostravi la tua umanità.. erano sempre momenti cosi meravigliosi. Ti prego, riprenditi presto."


Lanterna Verde entrò nell'infermeria e aveva visto tutto. << Beast boy? >>

BB fu colto alla sprovvista << !!! Oh, lei è Lanterna Verde, giusto? >>

<< Tranquillo, ragazzo. Allora come sta la tua amica? >>

<< Sembra che non voglia riprendersi. Ha scoperto che dentro di lei c'era ancora il potere di suo padre e non mi soprenderebbe sapere se adesso preferisca morire, ma lei non deve incolparsi di niente. È meglio che un potere distruttivo rimanga celato in lei piuttosto che venga usato da un pazzo. >>

Nel suo stato di coma, la ragazza non sentiva nulla, ma le sue vecchie paure erano riaffiorate più forti di prima e non voleva più convivere con esse. Tuttavia riusciva a sentire la presenza di Garfield accanto a lui quando era presente, ciò le dava un po'di conforto. Però sembrava che la sua mente fosse concentrata su qualcos'altro.

<< Complimenti. Nonostante la tua età hai già imparato tanto. Dimmi una cosa: lei ti piace? >>

<< C... COSA?! No, lei è solo un ottima amica. >>

Lanterna Verde diede una pacca sulla schiena al mutaforma.

<< Ho visto come la guardavi. Quindi non fingere con me, figliolo. Sai, anch'io ho avuto problemi di relazione. >>

<< Cosa vuole dire? >>

Lanterna gli raccontò della sua relazione con Shayera, Hawkgirl, e di come abbia deciso di non andare in fondo perché Hawkgirl non voleva farsi condizionare ne dalle sue vite passate ne da un futuro che John aveva visto a causa di Chrono, un orgoglioso sbruffone con una moglie viziatissima che aveva scoperto come viaggiare nel tempo per poi venire intrappolato in un loop temporale davvero... orribile. In senso morale.

<< Se lei vuole fare le sue scelte... io lo rispetto fermamente. Anche se a volte penso che non sarebbe cosi male in fin dei conti. >>

<< Cosa stai cercando di dirmi? >>

<< Cerco di dirti... che a volte il vero amore è sempre stato accanto a te, ma o tu non riesci a vederlo oppure devi ammettere che non funzionerebbe ed è meglio cosi. Tu cosa senti? >>

BB pensò molto attentamente a tutto questo: pensava che Terra fosse il suo vero amore, però lei aveva deciso di avere una vita sua, andare avanti e lui non lo ancora accettato. Forse lei in fin dei conti era l'amore che bisognava dimenticare, non aveva senso tormentarsi per lei con la consapevolezza che non sarebbero mai stati insieme. Corvina invece non aveva mai avuto paura di combattere, non aveva mai pensato di tradire i suoi amici. Ripensando a tutto quello che è successo, e a quello che hanno passato insieme, forse è sempre stata lei l'unica vera persona con cui vorrebbe davvero di stare insieme. Però non sapeva se anche per lei fosse essere lo stesso.

<< L'amore non porta sempre alla felicità, ma mi auguro che per te sia diverso. >> concluse Lanterna.


Intanto, Robin e Stella trovarono Alfred in infermeria, accanto a Batman come aveva detto di fare.

<< Capisci, Alfred? >> gli chiese Robin dopo avergli spiegato tutto.

<< Immaginavo che si sarebbe rivolto a me, signorino. Ecco perché sono passato alla batcaverna per prendere questo mentre lei veniva operato. >> e tirò fuori una valigetta che porse a Robin.

Lui la guardò incuriosito come Stella.

<< Questa era per me? >>

<< Oh si. Il signor Wayne fece preparare quest'equipaggiamento dal signor Fox proprio per lei. Una specie di regalo per quando sarebbe stato "pronto" diciamo. >>

Robin appoggiò la valigetta su un tavolo e la aprì. Al suo interno c'era roba pazzesca: un nuovo rampino, una sorta di bat-artiglio, dei birdarang di forma volatile, delle granate a forma di dischetto e due manganelli con le punte blu.

Robin li prese e li esaminò. Provò ad agitarli e generarono una scarica elettrica dalle cime.

<< Uau! >> commentò Robin affascinato come Stella.

<< Dunque, signorino, il signor Fox mi ha fornito la precisa descrizione di ogni congegno: quelli che ha in mano sono bastoni da escrima; quando colpisce un nemico essi generano una scossa di circa 50000 volt che lo stordisce ulteriormente rendendo più facile colpirlo ripetutamente. Ci sono un paio di granate congelanti più potenti di quelle che usava e anche delle granate stordenti: le piazza su un nemico e un onda d'urto tramortisce lui e chiunque gli sia vicino. >> gli illustrò Alfred.

<< E se volessi usare un bastone lungo? >>

<< Il signor Wayne ha pensato a tutto: basta che avvicini le estremità in basso l'una verso l'altra, prema i pulsanti sui manici e otterra un unico bastone da escrima lungo come quello che è abituato a usare. >>

Robin provò subito a farlo e ottenne proprio che ha detto Alfred. Era davvero euforico.

<< Ahahah. Mille grazie al vecchio Lucius. >>

<< Ehi, Dick, c'è qualcos'altro altro nel fondo. >> lo avviso Stella guardando meglio la valigetta.

Robin diede un occhiata e trovo un costume nero con due placche azzurre sulle spalle e una sul petto a forna di sparviero.

<< Anche un costume? >> disse ammirandolo stupefatto.

<< Già. Dopo la morte del signorino Todd, il signor Wayne pensò che lei non avrebbe voluto rimanere Robin per sempre. Questo costume avrebbe rappresentato che lei era diventato un eroe a tutti gli effetti. E ora può usarlo per dare la caccia a quel mostro al posto del signor Wayne. Forse non se ne sente degno, ma non è cosi. Perché solo chi ha l'umiltà di riconoscere i suoi sbagli può dimostrare le sue vere virtù. Lo provi. >>

Un attimo dopo, Dick uscì col suo nuovo costume.

<< Le sta benissimo, signorino Grayson. >>

Robin si guardò i guanti nuovi e il resto della tuta.

<< Il simbolo è molto corazzato, i proiettili non lo penetrano: il tessuto è stato progettato per assorbire gli impatti, il che le tornerà molto utile in combattimento; la maschera dispone di uno scanner forense che oltre a farle vedere nel buio le permetterà anche di esaminare a fondo ogni scena del crimine per evidenziare prove all'istante. >>

<< Ah... fichissimo. >> commentò il ragazzo travolto dall'euforia come un bambino a natale.

<< Sai, Dick, tu avevi un costume simile quando finì nel futuro a causa di Proxy. >> gli disse Stella avvicinandosi a lui con l'aria molto contenta.

<< Davvero? E come mi facevo chiamare? >>

<< Nightwing. >>

<< Nightwing... bel nome. >> commentò Alfred.

<< Mh. Il probabile futuro me aveva davvero buon gusto. Tu e gli altri però potete continuare a chiamarmi Robin. >> disse Dick a Stella.

<< È pazzesco.... una tempo avrei voluto diventare un eroe a modo mio, ma adesso, dopo aver scoperto che Bruce mi ha sempre appoggiato... mi sento cosi felice. >> non si era mai sentito cosi emozionato in vita sua.

<< È la sua occasione, signorino. Porti con coraggio questa tuta, rimanga fedele ai suoi amici e salvi il mondo. Ho fiducia in lei. Come ne ha sempre avuta il signor Wayne. Gli dimostri che ha sempre avuto ciò che serve per essere un vero eroe. >>

Nightwing spostò lo sguardo verso Batman "Grazie, Bruce. Grazie per aver sempre creduto in me nonostante tutto. Ti giuro sulla mia vita che non ti deluderò." E si mise la sua nuova maschera al volto, assumendo poi un aria decisa. << Diamoci da fare. >>


Da qualche parte, in una specie di dimensione alternativa, Brainsied stava immobile in piedi a riflettere sull'ultimo scontro.

"Non importa, figlio mio. Presto si passerà alla fase successiva del piano e tu dovrai tenerti pronto. La Madre avrà ciò che desidera e niente mi fermerà. Il destino è inevitabile." pensò guardandosi la mano. Come aveva fatto prima ora stava richiamando di nuovo l'esistenza della sua creatura bianca in lui.

"Quel ragazzo... ha raggiunto un livello di forza che non si sarebbe mai creduto possibile. Davvero interessante"

Una figura femminile arrivò al suo cospetto, coperta nell'ombra e si inchinò a lui. << Maestro. >>
Brainseid la guardò con orgoglio. << Hai imparato bene a usare il potere che ti ho donato, figliola. Tutto questo tempo di pratica e allenamento ti ha reso più potente rispetto alle mie aspettative. Le mie congratulazioni. >>

<< È quindi l'ora, maestro? Posso reclamare ciò che mi spetta di diritto? >> chiese tenendo lo sguardo basso.

<< Diamo qualche giorno alla Lega per abbassare un po' la tensione. Quando sarà il momento dovrai fare un una sola cosa per me sulla Terra. Non temere, avrai ciò che meriti . >> rispose materializzando dal nulla un piccolo oggetto rettangolare con segni circolari e lo mandò in volo verso di lei.

La ragazza lo prese e sollevò lo sguardo verso il suo maestro << Quando vuoi sono pronta. >>


NOTA DELL'AUTORE

Per chi non conosce Metron, ecco la sua pagina. https://it.m.wikipedia.org/wiki/Metron_(personaggio)
Metron è comparso negli ultimi due episodi della serie Justice League Unlimitaed. Il complotto di Brainac e Darkseid è un riferimento all'episodio "Twilight" della serie Justice League, sempre Warner Bros. La relazione tra Lanterna Verde e Hawkgirl invece risale anch'essa alla serie Justice League Unlimitaed.

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Capitolo 10
*** Allthing ***


Dopo qualche ora i titans si riunirono per dirigersi nel salone centrale della torre.

<< Caspita, Robin. Fico il tuo nuovo look! >> disse BB.

Nightwing fu lusingato << E ho anche armi nuove. Diciamo che ho ricevuto una promozione da Batman. Ora sono Nightwing. >> per darsi un aspetto più appropriato al nuovo costume, Dick si era addirittura abbassato i capelli.

<< Wow, suona bene, Dick. >> si complimentò Cyborg.

<< Ma voi continuate pure a chiamarmi pure Robin quando non siamo in missione. Ok, ragazzi, basta convenevoli. Dobbiamo assistere la Lega per ritrovare quel figlio di puttana perciò muoviamoci. >> e i ragazzi si diressero verso il salone. BB e Stella erano davanti, Nightwing e Cyborg dietro di loro.

Cyborg ne approfittò per passare all'amico una siringa da tasca contenente ciò che il ragazzo meraviglia aveva richiesto: una dose potenziata dell'antidoto che avrebbe dovuto placcare Beast boy nel caso avesse perso il controllo del suo nuovo potere. Sperava solo che non sarebbe stato necessario perché non si poteva sapere se avrebbe funzionato.

I due ragazzi si scambiarono poi uno sguardo di convinzione: volevano solo cercare di aiutare il loro amico, e non dovevano vergognarsi di questo.

Una volta entrati Orion prese con se Cyborg e, come annunciato, lo condusse a Nuova Genesi per poter potenziare la sua tecnologia.


Nuova Genesi

Una volta arrivato sul pianeta, Cyobrg rimase affascinato dal suo splendore. << Uau! Questo si che è un bel pianeta! >>

<< Segumi. >> gli disse Orion. Cyborg non se lo fece ripetere.

Qualche minuto dopo i due si ritrovarono in una specie di laboratorio super attrezzato, mille volte meglio di quelli della Star Labs.

Ad accoglierli ci fu un uomo anziano vestito con un completo rosso con rifiniture nere e arancioni e con una sciarpa gialla sul collo.

Orion si inchinò davanti a lui mentre Cyborg rimase a fissarlo a bocca aperta: aveva davvero l'aspetto di uno che sapeva moltissime cose.

<< Cyborg, mostra un po' di rispetto! >>

Cyborg si scosse subito e si chinò anche lui << Ehm... salve. >>

<< Grande Himon, la prego di scusarlo. È la prima volta che viene qui. >>

Lo scienziato non sembrava affatto deluso dalla mancanza di contegno di Cyborg, anzi sembrava divertito. << Non preoccuparti, Orion. Salve a te. Come ti chiami, giovane? >> disse avvicinandosi al mezzo robot.

<< Cyborg, signore. >>

<< Su, figliolo, non fare il riservato. Dimmi pure il tuo vero nome. Puoi fidarti di me. >> lo incoraggiò lo scienziato.

<< Il mio vero nome è Victor. >> rispose venendo poi colto da un po' di nostalgia. Non pronunciava a voce alta il suo nome da tempo. Forse perché gli faceva tornare in mente ricordi spiacevoli, ma sentiva che poteva confidarsi liberamente con Himon.

<< Victor. Felice di conoscerti. Scusa per la mia curiosità, mi viene naturale ogni volta che incontro un nuovo studente che viene da me in cerca di conoscenza. >>

<< Cosa? Lei sa perché sono qui? >> disse Cyborg sorpreso alzando lo sguardo.

<< Certo. Tu vuoi sapere di più sulle scatole madri per poter aiutare i tuoi amici, giusto? >>

Cyborg era sbalordito da tanto acume.

<< Lei... sa già quelo che succede sulla Terra, vero? >>

<< Si, figliolo. Metron è uno dei miei migliori amici, lo convinto io a svelare all'Alto Padre la natura della minaccia attuale. Tu vuoi scoprire come trovare e distruggere la scatola madre di Brainseid. >>

<< Si, signore. È per questo che sono qui. La prego, la implorò, mi aiuti. Quel mostro ha distrutto la mia casa e sterminato la mia gente. Non permetterò che il resto del mio mondo faccia questa fine. >> disse con umiltà e determinazione.

Himon guardò Cyborg dritto negli occhi.

"È sincero. Glielo leggo chiaramente nell'animo."

Dopo qualche secondo di silenzio, Himon prese la sua decisione. << E sia. >>

Cyborg era molto entusiasta, ma Himon non aveva finito << Però dovrai avere pazienza. Non so come agisce la scatola del nemico, ma una cosa che fa parte della natura di ogni scatola madre è che in ogni sua creazione è presente l'elemento x, perciò dovrò istruiti sulle sue caratteristiche, ma ci vorrà del tempo. Se vuoi essere pronto in tempo allora dovrai impiegare tutta la tua volontà. >>

Victor assunse un espressione decisa << Sono pronto. >>


Torre di guardia JLA

Qualche ora dopo la partenza di Cyborg, Dottor Fate era nella cella di contenimento dove la creatura di Brianseid era stata rinchiusa in una sorta di campo gravitazionale che la teneva sospesa per impedire che si nascondesse nel pavimento. Era stata battezzata Allthing.

Nightwing entrò nella sala e osservò il prigioniero.

<< Era lui che vi ha tenuti occupati? >>

Fate prestò la sua attenzione al ragazzo. << Voi lo avevate già affrontato? >>

<< Si, un anno fa. Era un essere che non riuscivamo a prendere, ma poi grazie all'aiuto di Beast Boy ci riuscimo. Non sapevo però che fosse riuscito a scappare >>

Il grande mago stava cercando di scoprire cos'era davvero quell'essere, ma ora, sapendo questo dal ex ragazzo meraviglia, ebbe un intuizione.

"Mi chiedo se..." e attivando il suo potere di esplorare il tempo ritornò a qualche minuto prima quando la creatura sembrava viva.

Osservando attentamente il suo cambio d'espressione, il mago percepì qualcosa "Incredibile." e tornò nel presente.

<< Vieni con me, ragazzo. Forse so cos'è davvero questa creatura, ma dovete saperlo tutti. >> disse avviandosi nella sala comunicazioni. Ansioso di saperlo, Dick lo seguì a ruota.


Una volta raggiunti gli altri, il mago rivelò ciò che aveva scoperto.

<< Quella creatura è una specie di contenitore di un esistenza che è in grado lasciare l'ospite per trasferirsi in un nuovo corpo. Ma questo può farlo solo attraverso un determinato comando del suo creatore. >>

<< Cosa vuol dire? Che Brainsied può richiamare e mettere questa personalità in un nuovo contenitore quando vuole? >> chiese l'amazzone.

<< Pare di si. Ciò vuol dire che probabilmente lo incontreremo ancora... ma se noi riuscissimo a confinarla nel contenitore che avrà in quel momento io potrei scrutare la sua mente e forse localizzare Brainseid e la sua scatola madre. >>

I nostri amici ci pensarono un attimo: sembrava un po' azzardato come piano ma se l'esistenza di Allthing era davvero collegata al suo creatore allora forse il piano di Fate aveva senso.

<< Però come facciamo a confinarlo? >> chiese Beast Boy.

<< Forse congelandogli la testa. Per stanarlo avevo congelato la torre quindi se il gelo lo disturba allora potrebbe anche impedire che Brainseid possa richiamarlo a lui di nuovo. >> rispose Clark ripensando a ciò che era successo prima.

<< Beh, a questo posso pensare io. Le mie nuove granate congelanti potrebbero fare al caso. >> intervenne Nightwing.

<< Perfetto. State pronti, amici. Se Allthing ritornerà davvero nei prossimi giorni allora dovete assolutamente confinarlo. Fino a che il vostro amico Cyborg non torna è l'unica cosa che noi possiamo fare nel frattempo. >> concluse Fate. Tutti gli annuirono in piena consapevolezza.


Una settimana dopo

Nei successivi sette giorni, Brainseid non si rifece vivo. Tutti però non abbassavano la guardia. Per ingannare il tempo, Nightwing si esercitò per prendere più confidenza coi suoi nuovi bastoni da escrima e con tutti gli optional del costume. Stellarubia cercò di socializzare con tutte le persone della torre, ma per qualcun'altro quell'ultima settimana è stata molto pesante.

BB si stava riposando in una brandina, ma il suo sonno non era piacevole: continuava a rivedere i momenti più terribili della sua vita fino al ritrovamento del corpo di Terra e fino al momento in cui Corvina venne ferita da Brainseid. La sua mente stava andando a pezzi ogni minuto che passava. Per tutta la settimana, aveva cercato di tenere sotto controllo il suo nuovo potere ma queste orribili visioni rendevano tutto sempre più difficile. Colto da un momento di insonnia decise di ritornare da Corvina.
Era di nuovo davanti a lei. Il suo coma terapeutico non sembrava interrompersi. Che volesse davvero morire?

"Ora so come ti sentivi quando Trigon ti tormentava. Non so se io sono forte come te..." pensò lui perdendo sempre di più le speranze.

Nightwing arrivò sulla soglia e vide l'amico che guardava con insicurezza la mezzodemone. L'incertezza che leggeva nei suoi occhi non trasmetteva compassione in Dick, ma solo il timore che avrebbe perso il controllo da un momento all'altro. Però decise di sorvolare su questo timore e andò a parlare con l'amico.

<< Ciao, BB, come ti senti? >>

Il mutaforma si voltò a guardarlo e cercò di sembrare sereno. << Oh, ciao, Dick. Si si, sto bene, non preoccuparti. >>

<< BB. Per favore sì onesto. Da quando ti sei trasformato in quel modo hai sempre l'aria preoccupata e vieni a trovare Corvina ogni giorno come se ti confidasi solo con lei. Se vuoi parlare con qualcuno puoi farlo con me o Kory. Non serve tenersi dentro le proprie paure. Corvina lo sa benissimo e ti direbbe la stessa cosa. >> disse Nightwing con tono serio e onesto.

BB lo ascoltò attentamente e forse aveva ragione.

<< Io... io non faccio che rivedere i momenti più terribili della mia vita. E tra questi anche quando Corvina diventò il portale per suo padre. Lo so che abbiamo sofferto tutti in quel momento, ma... il mio animo era stato ferito di più. E io non me ne ero accorto. >>

<< Beh, in quel momento non serviva contorcersi dal dolore. Forse era solo il tuo autocontrollo. >>

<< No. Io ho sempre celato i miei tormenti con l'ironia, ma da quando quel bastardo ha ucciso Terra per poi ferire Corvina in questo modo... non riesco più a ignorarli. Probabilmente lei si è sempre sentita cosi, e ora ho bisogno del suo aiuto. >>

Dick cominciò a provare compassione per lui. << Tu non sei solo, BB. Ci siamo tutti noi ad aiutarti. Perciò devi fidarti di noi. Lei ti direbbe anche questo. >> disse mettendo la mano sulla sua spalla per poi porgergli qualcosa.

BB guardò l'oggetto e vide che era la scatoletta a forma di cuore che aveva costruito per Terra. << Cosa...? Dove l'hai trovata? >>

<< La squadra di ricerca ha ispezionato i resti della nostra torre e ci ha consegnato da poco gli oggetti ritrovati. Avevano ritrovato anche questa e ho pensato di portartela. >>

BB continuò a fissare l'oggetto, ma ormai per lui Terra era un ricordo da accantonare. << Ti ringrazio, ma non mi interessa più. Voglio solo tentare di andare avanti. >>

Nightwing non si aspettava un ragionamento simile da parte del mutaforma. Stava davvero maturando in quel periodo, in modi anche più rapidi di quanto Dick avesse notato. Tuttavia il timore che l'amico potesse perdere il controllo era più forte del suo orgoglio.

<< Senti... non preoccuparti per me. Posso dominarlo. Ho... bisogno di fare due passi. Ci vediamo dopo.>> disse infine il mutaforma uscendo dall'infermeria e lasciando un Dick Grayson ancor più preoccupato.

Si voltò a guardare Corvina e disse << Vorrei tanto che tu potessi aiutarlo. Io non sono sicuro se lo posso fare. Non so se posso nutrire abbastanza speranza per lui... come feci per te. >>


Nell'infermeria in cui stava Batman invece c'era soltanto Wonder Woman insieme a lui. Alfred era andato nella sala computer per connettersi alla batcaverna in modo da sfruttare le risorse Waynetech per rintracciare improvvise apparizioni.

L'amazzone era seduta e guardava Bruce da un po' di tempo. Si chiedeva cosa provava davvero per lui, e se per caso anche lui avesse provato qualcosa per lei in tanti anni di lotte e momenti insieme.

Stellarubia la trovò sulla porta e decise di sbirciare.

<< Ehi, cosa fai? Mi spii? >> disse l'amazzone. Ci voleva ben altro per coglierla di sorpresa.

Stella arrossì e si mise in mostra << Scusami, Wonder Woman. >> disse desolata e sorridendo a denti stretti.

<< Chiamami Diana. >>

<< Come sta il signor Wayne? >> cambiò argomento l'aliena avvicinandosi di più.

<< Ancora nessun miglioramento. >> rispose Diana guardando Bruce con visibile preoccupazione.

<< Non temere. Vedrai che amica Corvina potrà guarirlo dopo che si sveglierà. >>

<< Spero tu abbia ragione... >>

Stella guardò l'amazzone con attenzione e capì subito cosa stava provando. Del resto anche lei assumeva spesso espressioni simili per Robin quando veniva ferito.

<< Lui è un tuo caro amico? >>

Diana girò lo sguardo sulla rossa << Stai cercando di farmi confessare qualcosa? >>

<< Voglio solo aiutarti a stare meglio. Se sei un amica di Batman che è un amico di Dick allora sei anche mia amica. >>

L'amazzone rimase sorpresa da tanta socialità. << Tu non mi conosci quindi non è presto per legare cosi tanto? >>

<< Hai salvato la vita dell'uomo che amo, quindi per ringraziarti voglio darti la mia amicizia. >> rispose Stella con un sorriso sincero.

Diana continuò a fissare Stella sempre più sorpresa: quella ragazza era davvero incredibile. La sua gentilezza faceva capire che era affidabile.

<< Dick è il tuo fidanzato quindi? >>

<< Certo. Lui mi è piaciuto dal momento in cui l'ho incontrato. Per anni abbiamo lasciato crescere i nostri sentimenti, ma fu a Tokyo che ci confidammo. >> raccontò la rossa ripensando a quel bacio sotto la pioggia dopo aver sconfitto il nemico. Un momento che aveva sognato per anni e che era finalmente avvenuto.

L'amazzone la guardò interessata. << Non dev'essere stato facile gestirlo per te prima di quel momento. >> aveva deciso di socializzare anche lei con l'aliena.

<< Non lo è stato affatto, Dick era impulsivo, ossessionato e spesso faceva di testa sua. Mi auguro che Batman non sia lo stesso. >>

<< Eheheh, su alcuni aspetti lo è. Ma se c'è una cosa che hanno in comune è che entrambi tengono agli amici e alla famiglia. >>

<< Già. È per questo che amo Dick. >>

Dopo quest'ultima risposta, l'amazzone guardò di nuovo Batman e si chiedeva se forse anche lei possa essere lo stesso.

Sentendo la certezza di potersi confidare con lei, l'amazzone prese da parte l'aliena e si allontanò un po' da Bruce per evitare che sentisse qualcosa nonostante il suo stato di coma.

<< Sai... quello che hai detto... credo di provare lo stesso per Bruce. >> Stella si incantò nel sentire questa cosa

<< Cosa? Lui ti piace? >> chiese sorridendo.

<< Certo. Io cerco sempre di stare in squadra con lui perché la sua presenza e la sua determinazione mi danno sicurezza. Quando l'ho visto ferito in quel modo da Brainseid... non ho mai avuto tanta paura in vita mia. >> proseguì l'amazzone tremando al ricordo di cosa aveva provato in quel momento.

Stella assunse un aria comprensiva. Poteva solo immaginare come dev'essere stato per lei.

<< Io vorrei tanto provare l'esperienza dell'amore, ma non so se a Bruce farebbe bene o no. Considerando quello che ha già perso. Prima i suoi genitori, poi Jason Todd. Ci sono ancora molte cose che devo sperimentare sul mondo esterno. L'amore mi sembra quella più meravigliosa, ma non voglio che gli causi altro dolore. >>

Stella le toccò la spalla. << Ti capisco perfettamente. Anch'io mi sto ancora adattando ai costumi della Terra, ma quello che ho imparato finora mi ha fatto capire molte cose utili su come vivere una vita serena. Sai credo che noi due siamo uguali. >>

L'amazzone si voltò verso la ragazza incuriosita.

<< Anch'io volevo provare l'esperienza dell'amore, ma non sapevo se per Dick fosse lo stesso. Però non ho mai smesso di stargli accanto. Di essergli di sostegno. Col tempo ho scoperto che anche lui voleva una relazione con me, ma gli mancava la giusta sicurezza e gliela diedi io quella notte a Tokyo. Se posso darti un consiglio, tu non smettere di credere in Batman, continua ad essergli di sostegno e alla fine avrai anche tu avrai la tua occasione di dargli la sicurezza necessaria per manifestare i suoi sentimenti. Fidati. >>

Wonder Woman non si aspettava un consiglio cosi profondo da parte di una ragazza aliena più giovane di lei. Si vede che, nonostante la differenza d'età, lei aveva già imparato molto di più dell'amazzone.

"Questi ragazzi sono davvero incredibili. Dick ha scelto bene i suoi amici." pensò piena di ammirazione.

<< Grazie, Stella Rubia. >>

<< Puoi chiamarmi Kory, se vuoi. Beh io vado. A dopo, amica Diana. >> concluse la rossa andandosene molto contenta.

Wonder Woman la guardò andarsene con un sorriso pieno di gratitudine.


Nightwing era ritornato a osservare li oggetti recuperati dalla squadra i ricognizione. Tra essi vide una cosa strana: un piccolo penny.

A quanto ricordava nessuno dei suoi amici metteva da parte soldi nella propria stanza.

<< Mi scusi. Questa dove l'avete trovata? >> chiese a uno dei ricognitori.

<< Era tra i resti della stanza della vostra amica magica. L'avevamo trovata in un piccolo scrigno vicino ai resti del letto. >> rispose l'adetto.

" Cosa?!" pensò Nightwing stupito.

Osservò meglio la moneta... e poi si ricordò di averla già vista: era la moneta che BB trovato al parco nel giorno della profezia.

"Lui... l'aveva data a lei... e lei l'ha poi recuperata... e custodita per tutto questo tempo? Non ci posso credere. Questo vuol dire che..." e una realizzazione arrivò nella mente del ragazzo. Una rivelazione che gli diede fiducia.

"Forse con questa BB troverà la sicurezza necessaria per vincere il suo nuovo potere." comprese il ragazzo mettendosi la moneta nella cintura, ma proprio in quel momento Alfred lo contattò.

<< Signorino Grayson, raduni i suoi amici e mi raggiunga nel salone centrale della torre. Forse ho trovato qualcosa. >>


NOTA DELL'AUTORE

Per chi non conosca Himon si può dire che in un certo senso è lo suocero di Orion. Ecco la sua scheda https://it.m.wikipedia.org/wiki/Himon

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Capitolo 11
*** Ritorno a Gotham ***


Come richiesto dal maggiordomo, i titans, Superman, Wonder Woman e Martian Manhunter si radunarono nel luogo dell'incontro e vennero informati su cosa aveva scoperto Alfred.

<< Circa mezz'ora, ho ricevuto un informazione curiosa da Batgirl: un ora fa fa ce stato un omicidio nel carcere di Blackgate. >>

<< Blackgate? Cosa c'entra con Brainseid? >> gli chiese Nightwing.

<< Poison Ivy è stata uccisa nella sua cella di contenimento. >>

<< Cosa?! >> fece il ragazzo incredulo. Si ricordava bene dei nemici di Batman, inclusa Ivy.

<< Tu la conosci? >> gli chiese Stella.

<< Era una specie di donna pianta ambientalista fino in fondo in grado di manipolare le piante e anche le persone attraverso i feromoni che emanava. >>

<< Sul serio? Mh, se Brainseid ha preso di mira il suo potere allora sarà diventato ancor più imprevedibile. >> disse Clark.

Qualcosa però non convinceva Dick.

<< J'onn, non avevate rintracciato segni di teletrasporto vero? >>

<< No. >>

<< Ma dopo che aveva distrutto Jump City lui lo aveva usato per andarsene, giusto? >>

<< Si. >>

Nightwing si toccò il mento concentrando tutto il suo accume.

<< Sospetti che non sia stato lui? >> gli chiese Beast Boy deducendo i suoi pensieri.

<< Bisogna vederci chiaro. >> dichiarò Nightwing.

<< Vuoi andare a investigare, vero? >> gli chiese Wonder Woman.

<< Si, ma sarà meglio non dare nell'occhio. >> e svelò il suo piano: lui e i suoi amici, insieme a Diana sarebbero andati a Gotham per investigare, Superman invece sarebbe rimasto sulla torre in retroguardia pronto a intevenire se le cose si sarebbero complicate. Il Kryptoniano non fece obiezioni.

<< Alfred, dì a Batgirl di informare il commissario Gordon del nostro arrivo. >> disse al maggiordomo mentre gli altri andavano a prepararsi.

<< Ok. Vuole per caso l'aiuto della signorina Gordon? >>

<< No. Ho la sensazione che questo omicida sia molto pericoloso, che sia Brainseid o no. Lei non è preparata per un avversario simile, e se le accadesse qualcosa Gotham resterebbe indifesa. No, dobbiamo gestire noi la cosa. E poi non mi perdonerei mai se le accadesse qualcosa. E nemmeno Bruce mi perdonerebbe. Fidati, Alfred, è la cosa migliore. >>

<< Capisco. Come vuole, signorino. >>


Una volta pronti, i nostri amici si recarono nella sala teletrasporto e vennero trasportati subito alle porte del carcere. Le porte si aprirono e James Gordon avanzò verso di loro.

<< Wonder Woman in persona. Non mi aspettavo proprio che la Justice League sarebbe intervenuta. >> commentò stringendo la mano all'amazzone. Poi guardò i Titans.

<< Voi non siete... quei ragazzi di Jump City? >>

<< Salve, commissario. Siamo proprio noi e se ha buona memoria dovrebbe ricordarsi di me.>> si presentò il moro porgendo la mano al vecchio.

Jim guardò Nightwing con attenzione e poi lo riconobbe.

<< Oh, ma si! Tu sei Robin! Il primo Robin. Dio mio, sei cresciuto molto dall'ultima volta che ti ho visto. Diamine, sei sparito all'improvviso e hai trovato successo dall'altra parte del paese, eh, ragazzo? >> disse poi stringendo la mano al ragazzo anche lui ammirato parecchio dal successo del ex ragazzo meraviglia e dei suoi compagni.

<< Già. Adesso però sono Nightwing.>>

Il commissario guardò poi la rossa e il mutaforma che avevano un sorriso cordiale.

<< Salve, signore. >> disse Stella chinandosi un po'.

<< Come va? >> disse invece BB.

<< Cosi voi siete i Teen Titans, eh? Mi è dispiaciuto molto per la vostra città... ma sono contento che stiate bene. Ma non eravate cinque? >>

<< I nostri amici sono impegnati con un altra faccenda, ma stanno bene anche loro, non si preoccupi, Gordon. Stiamo cercando il mostro che ha distrutto la nostra città e abbiamo la sensazione che l'omicidio di Ivy sia in qualche modo collegato a lui. >> disse Nightwing andando al sodo.

Il commissario assunse la stessa serietà << Venite con me. >>

Mentre si aggiravano all'interno del carcere, Gordon chiese se avevano notizie di Batman. Per non farlo stare in pensiero, Nightwing gli rispose che sarebbe tornato presto.

Una volta arrivati alla cella di contenimento i ragazzi trovarono macchie di clorofilla diffuse ovunque. Ivy aveva clorofilla al posto del sangue.

<< Le telecamere hanno visto qualcosa? >> chiese Nightwing al comissario.

<< No. Si erano offuscate all'improvviso e quando tornarono chiare si vedeva solo il corpo di Isley. >>

<< Mh... potrei vedere il corpo? >>

<< Certo, ma prima ti servirà qualche protezione. Le sue spore volteggiano ancora intorno a lei e potrebbero ucciderti se le respiri. >>

<< Non c'è problema. Ragazzi, restate qui, io torno subito. >> e se andò verso l'obitorio insieme a Gordon.

Rimasti soli davanti a quella cella, BB percepì qualcosa. << Ragazze... sento qualcosa. >>

Stella e Wonder Woman si votarono incuriosite verso di lui.
BB guardò verso la cella con attenzione e non si rese conto che le vene del suo viso e I suoi occhi si erano illuminate di nuovo. A quanto pare il suo nuovo potere aveva amplificato parecchio anche i suoi sensi.

<< BB! >> scattò Stella spaventata.

Il mutaforma fece uno sforzo e la sua faccia ritornò normale. << Gnh.... non preoccuparti, Stella. Riesco a controllarlo per un po'. Ho percepito... una strana distorsione all'interno della cella... come se l'ambiente fosse stato sfruttato. >>

<< Intendi dire che l'aggressore è entrato attraverso il pavimento? >> gli chiese l'amica.

<< Si, esatto. Ora che ho questo nuovo potere... i miei sensi sono amplificati cento volte. >>

<< Non lasciarti pervadere da quel potere, BB. Non possiamo rischiare che ti faccia perdere la ragione. >> disse l'aliena avvicinandosi all'amico per poi toccargli le spalle con viva preoccupazione per lui.

Diana invece rifletté su cosa aveva scoperto il mutaforma << Allthing! Ma certo. Alfred aveva dedotto giusto. Brainseid ha colpito anche qui. >>

<< Ma come ha fatto senza usare il teletrasporto? Forse è meglio aspettare di vedere cosa scoprirà Dick dal corpo della vittima. >> concluse Stella. Diana fu d'accordo.


Intanto l'ex ragazzo meraviglia era stato lasciato solo davanti al cadavere di Ivy con una protezione corporea per evitare di respirare spore nocive.

"Ora proviamo questa modalità detective. " pensò attivando uno scanner forense intallato nella sua nuova maschera. Tutto diventò azzurro e messo in evidenzia.

Per prima cosa esaminò la ferita di Ivy. "Cinque fori nella zona del cuore. Sembrerebbe proprio opera di Brainseid, ma questi segni sembrano più piccoli rispetto a quelli lasciati sul corpo di Corvina. Che la sua scatola madre abbia creato un altro essere con capacità simili alle sue?" valutò Dick.

Poi esaminò anche il collo e vide segni di pressione che stando all'analisi erano stati fatti da un braccio sottile.

"Questi segni di pressione, e i fori piccoli sulla ferita non possono essere stati lasciati da un uomo. Sembra proprio che sia stata... una donna. Brainseid è rimasto in attesa per più di un anno. In un simile periodo di preparazione potrebbe aver trovato una complice. Mh... se riuscissimo a catturarla forse potremo scoprire di più sulle intenzioni del nemico. Ivy potrebbe aver contaminato l'omicida con la sua clorofilla e i suoi feromoni. Per ripulirsi da quella roba ci vuole molto tempo, quindi l'assassina non può essere lontana." e dopo aver pensato questo uscì dalla stanza e contattò Alfred che era ritornato alla batcaverna per fornire a Nightwing un assistenza migliore.

<< Ha scoperto qualcosa? >>

<< Alfred scannerizza tutta la città. Cerca qualcuno con una massiccia presenza di clorofilla o feromoni. >>

<< Crede che l'assassino di Ivy si nasconda a Gotham? >>

<< È plausibile. Sapeva di non poter usare il teletrasporto per scappare. Ma prima che la uccidesse non sapeva che i feromoni di Ivy contaminano chiunque si avvicini a lei e ci vuole molto tempo per ripulirsi da essi. Probabilmente la cosa non la preoccupava affatto. Forse vuole tenderci una trappola. >>

<< Ha detto "la"? Pensa che sia una donna? >>

<< Sembra proprio di si. I segni sul corpo erano piccoli. Non avevano le dimensioni delle mani di Brainseid. Solo delle braccia femminili possono averle lasciati. >>

<< Intende stare al suo gioco? >>

<< Dobbiamo prenderla, Alfred. Forse ha informazioni preziose su Brainseid. Dopo che l'avrai individuata chiedi a Martian Manhunter di inviare una squadra di supporto in incognito vicino alla sua posizione. Se farà qualche scherzo allora riceverà una brutta sorpresa. >>

<< Ricevuto, signorino. Mi dia qualche minuto. >>


Una volta uscito dall'obitorio, Gordon si rifece vivo << Scoperto niente? >>

<< Credo che il colpevole non sia il mostro che cerchiamo, ma probabilmente un suo complice, il mio contatto mi darà tra poco la posizione in cui dovrebbe trovarsi poi io e i miei compagni andremmo a prenderlo. >>

<< Non vuoi che venga con te? >>

<< È meglio di no, Gordon. Ho la sensazione che l'omicida voglia tenderci una trappola e qualunque cosa sia, temo che sia qualcosa che lei non possa gestire. Mi dia retta. Lasci fare a noi. E in ogni caso ci saranno altri membri della Lega a coprirci le spalle. Si fidi di me. >>

Gordon era sorpreso dal vedere quanto fosse maturato quel ragazzo che lui ricordava sempre euforico. Si vede che il tempo trascorso per conto suo con la sua squadra gli ha insegnato molto.

<< Non mi piace però starmene con le mani in mano. Io proteggo Gotham da prima che tu nascessi e intendo continuare a fare la mia parte. Se non vuoi rischiare che succeda qualcosa ai miei uomini allora potrei provare a coprire le spalle alla Lega mentre essa le copre a voi. >> propose Jim.

Nightwing ci pensò un attimo. È vero che forse Gordon non avrebbe potuto fare niente, ma che c'era di male se provasse almeno a dare un piccolo aiuto? Dopotutto lui è il commissario che per anni ha affrontato ogni criminale di Gotham insieme a Batman e se l'era sempre cavata. E del resto Gotham era sotto la sua protezione e poi non poteva chiedere a un uomo tanto rispettato da Batman, e anche da Dick, di starsene completamente con le mani in mano.

<< E va bene. Però agite con discrezione, non dobbiamo dare nel occhio e intervenite solo in caso di estrema emergenza, ok? Se le cose si mettessero male, ritiratevi. D'accordo? >>

<< Ok. Grazie, ragazzo. >>

In quel momento ricevette un informazione da una volante. Una volta ascoltata ritornò a parlare con Nightwing.

<< Ti serve qualcos... >> ma non c'era nessuno.

<< Mph. Una tradizione di famiglia. >>


Il ragazzo si riunì coi suoi compagni scambiò con loro tutte le informazioni che avevano ottenuto.

<< Allthing? Questo spiegherebbe come ha fatto a entrare, ma ancora non mi è chiaro come ha fatto a oscurare le telecamere dall'interno della sala di detenzione. >>

<< E ora che si fa? >> chiese Stella al suo fidanzato.

<< Aspettiamo di sapere il punto che ci indicherà Alfred. Se anche lì BB percepirà tracce di distorsione ambientale allora dovremmo studiare un approccio furtivo per congelare Allthing e per legare la complice di Brainseid col lazo di Diana. In questo modo avremmo all'istante le informazioni che ci servono. Considerando l'arguzia di Brainseid è meglio non perdere tempo con chi è duro a parlare. >>


Qualche minuto più tardi, Alfred riferì a Nightwing il punto con la maggior concentrazione di clorofilla. Era un edificio in rovina a Founders Island. Per evitare di dare nell'occhio, i Titans e l'amazzone si diressero lì senza usare il teletrasporto della torre di guardia.

Qualche eroe della Lega e dei titans onorari si diresse lì nelle vicinanze come era stato chiesto da Nightwing. Gordon e i suoi arrivarono anche loro come supporto ausiliario.

<< Ok, BB. Percepisci qualcosa? >> chiese il ragazzo osservando il posto da un tetto insieme ai suoi compagni.

Il mutaforma fece un bel respiro e sfruttò il suo nuovo potere per trovare tracce di distorsione ambientale. << È lì. Dentro l'edificio. >> indicò il verdognolo cercando di non lasciarsi suggestionare.

<< Bene. >> e stava per mettersi in contatto con gli altri quando all'improvviso, alle loro spalle, delle specie di tentacoli verdi uscirono dall'edificio, si avvinghiarono intorno ai nostri amici e li lanciarono dentro l'edificio.

Martian Manhunter aveva osservato tutto dalla torre e ordinò agli eroi nelle vicinanze di intervenire.

Loro si precipitarono sul posto ma non c'era più niente. Un edificio che sparisce all'improvviso? Ma che razza di trucco era?

Dentro l'edificio i ragazzi ripresero i sensi.

<< Ugh. Ragazzi, state bene? >> chiese BB massaggiandosi la testa.

<< Ma cosa è successo? >> chiese Wonder Woman guardandosi intorno. L'interno dell'edifico era ampio e completamente vuoto salvo qualche muro in rovina.

Nightwing provò a contattare l'esterno, ma c'erano disturbazioni continue. << Ma che cazzo succede? >>

<< Siete stati puntuali, ragazzi. Inziavo a temere che avreste fatto tardi. >> rispose una voce femminile all'improvviso.

I ragazzi guardarono in alto e videro una figura coperta magra e snella scendere leggermente verso di loro con le braccia conserte.

<< Tu... sei tu l'assassina di Ivy, giusto? >> le chiese Nightwing estraendo i suoi bastoni da escrima e mettendosi in guardia come gli altri.

<< Oooh... ma quanto sei diventato bello, Robin. E un peccato che dovrò sciuparti, fustacchione. >> rispose lei con voce suadente.

<< Cosa? Tu come fai a sapere chi è? >> le chiese Stella infastidita dal fatto che facesse la marpiona col suo ragazzo.

La straniera guardò l'aliena e assunse un aria d'intesa per poi tornare subito quieta. Alle sue spalle emerse dal terreno Allthing.

Nightwing e i suoi compagni si tennero pronti.

<< Chi sono io non ha importanza. È ora di svolgere il mio lavoro! >>


Alla Torre di Guardia non ai riusciva a capire come abbia fatto dell'edificio a sparire in quel modo. Era una sorta di illusione?

Intanto, Dottor Fate era stato chiamato dai medici per valutare più a fondo le condizioni di Corvina per scoprire perché non si sia ancora ripresa. Avrebbe dovuto riprendersi da un po', ma forse qualcosa le impediva di risvegliarsi.

Fate aveva sentito parlare in passato della gemma di Trigon. Credeva che avrebbe portato la fine del mondo come molte altre persone, ma non si sarebbe mai aspettato che invece lo avrebbe salvato. Quella ragazza era davvero incredibile, era riuscita a cambiare il destino usando l'affetto dei suoi amici e la sua umanità.

Fate rimase cosi sbalordito da ciò che il suo modo di pensare cambiò radicalmente, imparando che la speranza c'è sempre, indipendentemente dalle condizioni.

È vero che non la conosceva, ma il suo gesto incredibile aveva colpito Fate cosi tanto che avrebbe voluto ringraziarla personalmente per ciò che gli aveva involontariamente insegnato, ma per via della sua condizione non poteva. Poteva però aiutarla. Come segno del suo profondo rispetto.

Si avvicinò a lei e usò i suoi poteri per analizzare la sua condizione. Percepì in lei una sorta di energia estranea. Doveva essere quella che le impediva di svegliarsi. Doveva essere il resto dell'energia che Brainseid aveva usato per sottrarle i suoi poteri. Era rimasta lì come un infezione.

"Aiuto." Fece una voce all'improvviso. Il mago fu colto di sopresa.

"Chi è?" Chiese lui mentalmente. La voce era femminile.

"Ti prego, devi aiutarla!" continuò implorante.

Fate guardò la ragazza e vide che aveva un espressione sconvolta. In quel momento capì cosa stava succedendo: la ragazza non poteva ancora svegliarsi, ma la sua mente si era ripresa abbastanza da poter parlare telepaticamente con lui.

"Ora stai calma e dimmi cosa ti spaventa." Le disse mettendo la mano sulla sua fronte per tranquilizzarla.

"A... azarath! La mia patria... ti prego... salvala!"

"Cosa?" ripose lui sempre più sorpeso. Per vederci chiaro, il mago scrutò la mente della ragazza.

Ciò che vide era terribile. Azarath, la dimensione in cui nacque Corvina era rinata dopo la sconfitta di Trigon, ma in quel momento sembrava che stesse nuovamente per morire: cadaveri ovunque. E in mezzo a quell'ambiente morto c'era Brainseid in persona. Non aveva più il completo che gli copriva il viso, portava invece una specie di armatura robusta colorata come il volto del suo proprietario.

"Accidenti." pensò Fate sbalordito.

"Lui è lì! Ti prego, salva Azarath. Non voglio perdere di nuovo mia madre!" gli disse Corvina disperata.

Fate cercò di capire come facesse Corvina a vedere tutto questo e poi ci arrivò: Corvina era legata al potere di Trigon sin dalla nascita e ora che si trovava in Brainseid evidentemente riusciva a vedere attraverso quel potere cosa stava facendo il nemico.

"Ho capito. Non temere. Ti giuro sulla mia vita che non lascerò che la tua patria venga distrutta di nuovo. Lo giuro."

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Capitolo 12
*** In soccorso di Azarath ***


Senza perdere tempo, Dottor Fate andò a riferire a Superman ciò che aveva scoperto.

<< Brainseid sta attaccando questo posto chiamato Azarath? Sei sicuro? >> chiese il kryptoniano incredulo.

<< Sicurissimo. Corvina è legata sin dalla nascita al potere di Trigon. Per questo può vedere cosa sta facendo Brainseid. Del resto è evidente, il potere demoniaco che ha ottenuto lo aveva preso da lei. >>

<< Ma se lui è lì, allora contro chi stanno combattendo Nightwing e gli altri? >> chiese J'onn J'onzz.

<< Non ne ho idea. Ma finché non sappiamo cosa gli è successo, dovranno cavarsela da soli. Sono dei ragazzi in gamba, posso farcela. >> disse Clark con convinzione.

<< Però è strano. Brainseid aveva acquisito anche le conoscenze di Corvina. Come fa a non sapere che lei è collegata fortemente al potere di suo padre? >> chiese poi il marziano insospettito.

<< Ricordati che non è riuscito ad ucciderla quindi non ha acquisito la sua piena conoscenza. A quanto ho saputo nella mia vita, Azarath è la dimensione più legata a Trigon. Forse... vuole scoprire come ottenere il potere completo del demone. Se riuscisse a ottenerlo... per l'umanità sarebbe la fine. >> dedusse il mago.

I due alieni si preoccuparono davvero. Se il piano del nemico era davvero scatenare l'apocalisse come aveva fatto Trigon allora andava fermato subito. Inoltre, nelle condizioni in cui era, Corvina non poteva fare niente e se nessuno fosse intervenuto la gente di Azarath sarebbe morta di nuovo e stavolta per sempre.

<< E va bene. Fate, prepara un incantesimo per portarci lì. Io chiederò a Lanterna Verde e a Flash di accompagnarci, dovranno mettere al sicuro gli abitanti prima che inizi lo scontro. Il resto della Lega resterà sulla Terra, non dobbiamo abbassare la guardia. >> decise infine Superman.

Il mago non se lo fece ripetere e si mise subito al lavoro, mentre Clark si mise subito in contatto con Lanterna e il velocista che rientrarono subito alla torre per unirsi alla nuova missione.

<< Una gita in una dimensione magica? Fico! >> commentò Flash entusiasta.

<< Resta concentrato! >> lo rimproverò Lanterna.

"Che scassapalle."


Qualche minuto dopo, Fate chiamò tutti in nella stanza dove aveva preaparato il suo rituale.

<< Ok, ci siamo. Statemi vicino. >> disse Fate che aveva segnato una specie di cerchio mistico con intorno il simbolo del suo potere, l'albero Ahk, sul pavimento.

I suoi colleghi fecero come aveva chiesto e lui iniziò il rituale pronunciando una formula magica in una specie di lingua arcana. Subito dopo i 4 vennero avvolti da un bagliore luccente e sparirorono dalla sala per ritrovarsi a volare in una specie di tunnel spazio temporale.

<< Wuuuuh! >> fece Flash esaltandosi.

In testa al gruppo stava Fate che guardando davanti a se vedeva una specie massa energetica che aveva iniziato a rallentare l'avanzata degli eroi. Era l'incantesimo protettivo che impediva agli estranei di accedere ad Azarath.

Fate fece subito appello << Io sono Dottor Fate, maestro della magia bianca. Azarath è in pericolo e noi vogliamo impedire che essa venga distrutta di nuovo. Lasciaci passare. >>


Intanto a Gotham o in qualunque posto erano finiti, Nightwing e i suoi compagni avevano iniziato lo scontro contro la complice di Brainseid e Allthing.

I loro avversari adottarono una tattica curiosa: Allthing aveva distanziato BB e Wonder Woman da Nightwing e Stella mentre di loro si occupava la sua misteriosa compagna.

Il mutaforma e l'amazzone cercavano di colpire con ogni attacco la creatura mutevole, ma per via della sua abilità di fondersi con l'ambiente era difficile colpirlo. BB cercava di concentrare i suoi sensi per evitare attacchi a sorpresa, ma sembrava che fosse diventato molto più veloce di prima nel spostarsi nella materia.

Dopo un altro attacco, l'amazzone si avvicinò al mutaforma. << Forse ho capito il loro piano. Sanno che io posso far parlare quella ragazza col mio lazo e vogliono tenermi a distanza da lei. >>

<< Già, dev'essere cosi. Allora dovrò tener occupato quel coso da solo per permetterti di avvicinarti a lei. >>

<< Intendi usare quel potere? Sei sicuro di poterlo controllare? >>

<< Non preoccuparti per me. Tu pensa a interrogare quella tizia. >> dicendo questo il mutaforma si trasformò in un gorilla e, illuminando le vene del suo volto, cercò di sfruttare i suoi nuovi super sensi per individuare distorsioni ambientali, evitando ovviamente di usarli troppo per impedire che prendessero il sopravvento.

Nightwing intanto cercava di bloccare la sua avversaria con l'aiuto di Stella Rubia, ma lei rispondeva ad ogni loro mossa respingendoli.

A un certo punto si voltò dietro di lei e guardando BB usare il suo nuovo potere assunse l'aria di chi vedeva ciò che stava aspettando.

Nightwing unì i suoi bastoni formando il bastone lungo da escrima e si rilanciò all'attacco, ma lei bloccava i suoi attacchi usando tenendo il bastone dalla parte del manico.

<< Carini i tuoi nuovi giocattoli, ma insufficienti. >> commentò lei per poi rispedirlo indietro con un calcio.

Stella Rubia provò un approccio dall'alto, ma la nemica la afferrò al volo e la inchiodò a terra mettendole un piede alla gola. << Non sei cambiata affatto. Sei sempre cosi patetica. >>

<< Tu chi sei? >> rispose la rossa cercando di liberarsi con tutte le sue forze.

<< Sicura di volerlo sapere? >> rispose l'incappucciata sempre più presuntuosa deviando un wingding (i nuovi birdarang di Nightwing) senza neanche voltarsi.

<< Che modi... non si interrompono due ragazze che chiacchierano Robin. >> disse voltandosi verso Dick e facendo no no col dito.

Subito dopo dal terreno sotto i suoi piedi spuntarono dei nuovi tentacoli verdi.

"Ma che cosa...?" pensò Dick per poi venir subito immobilizzato.

<< Nightwing! >> lo chiamò Stella, per poi venir afferrata per il collo dell'avversaria ed essere scaraventata contro un muro.

<< Ora fai la brava e resta lì. >> le ordinò la nemica che fece apparire dal nulla delle specie di agganci emergetici di colore rosso.

Nightwing osservò la scena incredulo: quelli sembravano mosse che solo Poison Ivy e Corvina potevano fare. Ma come faceva ad avere anche i poteri di Corvina? Solo Brainsied li aveva ottenuti dalla loro amica.

Non riusciva a capire cosa stava succedendo, ma doveva liberarsi subito. Usando una mano libera tirò fuori un altro Wingding e con esso cominciò a tagliare i tentacoli intorno alla mano.

BB intanto grazie ai suoi nuovi sensi era riuscito a mettere Allthing in difficoltà poiché non poteva più nascondersi.

La sua compagna intanto si era voltata verso di lui e sotto il completo assunse un aria soddisfatta.

Wonder Woman cercò di colpirla di sorpresa, ma lei la respinse evocando dal terreno una massa di terra umida che la respinse e la bloccò atterra dopo essersi asciugata come cemento.

La ragazza misteriosa guardò di nuovo BB e tirò fuori piccolo oggetto rettangolare pieno di segni strani "Bene, bene. Procediamo."


Su Azarath intanto, i monaci avevano usato tutti i loro incantesimi per respingere Brainseid, ma lui non aveva alcun problema nell'avanzare. Li schiacciava come insetti.

Era arrivato all'interno del sacro tempio di Azarath e uccideva ogni persona che incontrava.

"Patetico. Questa gente cosi debole sperava di sopprimere Trigon? Dovrei ammazzarli tutti per quanto sono ridicoli. Ma prima devo ottenere ciò che mi serve." commentò il mostro nella sua mente con tono monotono proseguendo nella sua avanzata.

Nella sala più sacra del tempio intanto Arella, madre di Corvina, aveva usato un potente incantesimo sigillante per proteggere un gruppo di monaci . Gli abitanti della città si erano rintanati nelle loro case sperando di essere al sicuro. Peccato che non avevano idea su chi fosse l'invasore.

"Oh Azar. Vorrei tanto che tu mi dicessi cosa posso fare. Non so chi sia quel mostro, ma è molto potente. Ora che la nostra patria rinata io non voglio più permettere che venga distrutta. Rachel non si è mai arresa e in quanto sua madre io non cederò mai più alla paura." pensò la donna facendosi coraggio.

Da quando aveva saputo che Corvina aveva sconfitto Trigon, e fatto rinascere Azarath, lei si vergognò terribilmente di se stessa per non aver mai provato a dare coraggio o fiducia alla figlia quando ne aveva bisogno. Ma ora voleva rimediare a tutti i costi.

Brainseid arrivò poi davanti alla porta che era stata sigillata. "Arella... sei davvero patetica." e concentrò il suo potere naturale assieme a quelli di Trigon per scagliare potenti colpi contro la barriera che facevano vibrare la stanza dall'interno.

"È arrivato." Capì la donna che fece appello ai suoi confratelli << Amici miei. Una volta vivevamo con la paura della fine. Mia figlia è stata più in gamba di quanto non immaginavamo e noi che abbiamo fatto per lei? L'abbiamo amata senza darle nessuna fiducia o speranza... >> nelle ultime parole Arella manifestò il suo profondo rimorso.

<< Ma adesso, qualunque cosa succeda, non cederemo mai più alla paura. In nome di Azar, e per rispettare mia figlia, combattete. Se sarà di nuovo la nostra fine allora stavolta moriremo a testa alta. >> concluse con tono deciso. I monaci non si sarebbero mai aspettati un discorso simile da colei che era stata ingannata da Trigon, ma quella sua nuova grinta e determinazione diede loro il coraggio necessario per lottare contro il tremendo nemico.

Brainsied continuò a colpire fino a che con un ultimo potente colpo riuscì a sfondare il sigillo e anche la porta entrando poi nella sala avvolto dal nuvolone che si era formato.

Vedendo i monaci pronti a combattere si mise a ridere << Ora mostrate dignità, vero? Peccato che non serva. >> e schioccando le dita fece avvolgere intorno ai colli dei monaci delle manette energetiche rosse. Successivamente chiuse il pugno e le manette si strinsero ancor di più fino a spezzare l'osso del collo ai poveri sventurati.

Arella si guardò intorno terrorizzata e incredula. Quell'energia sembrava come quella di Trigon.

<< Allora, Arella... Vuoi implorare la mia pietà o vuoi fare la fine dei tuoi patetici amici? >>

<< Come sai chi sono? E come fai ad avere quel potere? >> rispose lei cercando di farsi tornare il sangue freddo.

<< Beh... un regalino da parte della tua cara figlioletta. >>

Arella non ebbe tempo di reagire che Brainseid scagliò uno dei suoi raggi omega bucandole una gamba.

Urlando di dolore, la donna si mise in ginocchio a premersi la ferita.

Il mostro si avvicinò a lei e le strappò il cappuccio dalla testa e la afferrò per il collo.

Dalla torre di guardia Corvina riusciva a vedere tutto e cominciò a piangere per la paura di perdere di nuovo sua madre.

<< Ti ho sentito, sai? Vuoi onorare tua figlia proteggendo questa dimensione con tutte le tue forze? Patetico. Ancora una volta nascondi le tue paure. Hai sempre avuto paura. Hai sempre avuto paura che tua figlia avrebbe distrutto ogni cosa. Quando lei venne a consultare il tuo spirito, tu le avevi detto che era sempre stata amata nonostante la profezia. Eheheh... voi di Azarath avevate capito la realtà delle cose e poi che fate? Vi riempite di illusioni come la speranza solo perché era stata ripristinata la Terra? Disgustoso... come ogni cosa umana. Forse dovrei farti capire meglio la realtà, Arella. Il potere che ho usato... è sempre rimasto dentro tua figlia e io lo userò per compiere l'obiettivo per cui è stato creato: distruggere ogni cosa. Sai che è questa la realtà. Tua figlia è una fonte di male... un mostro. E lo sarà per sempre. >>

<< No! >> fece la donna cercando di opporsi ma invano.

<< Tsk. Tale madre tale figlia. Entrambe cosi patetiche. Sai forse Trigon non era la fine definitiva in fin dei conti... >> dicendo questo alzò l'altra mano caricandola di energia rossa. Stava per ucciderla. Arella cominciò a piangere anche lei per la paura.

<<... ma io lo sono eccome. >>


All'improvviso il simbolo egiziano ankh, chiave della vita, illuminato di viola apparve intorno alla donna facendola sparire dalla mano di Brainseid.

Subito dopo Superman piombò volando nella stanza dopo aver sfondato un muro per poi prendere al volo Brainseid e portarlo all'esterno del tempio dove lo scagliò a terra con un pugno.

Arella ricomparve da un altra parte.

"Ma cosa è successo? " si chiese confusa guardandosi intorno.

<< Tranquilla. Sei al sicuro. >> le disse una voce alle spalle. Lei si voltò e vide Dottor Fate che si abbassava verso di lei.

<< Ho saputo che questa dimensione era in pericolo e cosi sono venuto con degli amici per darvi una mano. >> continuò lui.

Arella non sapeva chi fosse quell'uomo, ma a giudicare dal suo abbigliamento non sembrava un tipo losco e poi percepiva in lui una potente magia bianca. Ciò voleva dire che poteva fidarsi, d'altronde le aveva appena salvato la vita.

<< Come sapevate che eravamo in pericolo? >> chiese la donna mentre cercava di medicarsi la ferita alla gamba come meglio poteva.

<<È stata tua figlia a mandarci qui. >>

Quella risposta le fece spalancare gli occhi e tornò a fissare incredula il suo salvatore che si avvicinò per spiegarle cosa stava succedendo.


Superman intanto era atterrato nel punto in cui aveva spedito Brainseid. L'essere si era rialzato e fissò il kryptoniano negli occhi.

"Bene... proprio come speravo."

All'istante arrivarono Lanterna Verde alla sua sinistra e Flash alla sua destra che, come aveva imposto Superman, avevano messo al sicuro più abitanti possibile all'interno del tempio, prima di unirsi allo scontro.

<< Ehi, "Frankenseid" fine della festa! >> disse il velocista sbeffeggiando il nemico. Lanterna Verde invece rimase concentrato.

<< Non possiamo stenderlo, ma possiamo bloccarlo. Diamoci fare! >> ordinò Superman lanciandosi nuovamente contro il nemico.

Lui per prima cosa respinse all'istante Lanterna Verde e Flash con il potere di Trigon e poi si scagliò contro il kryptoniano.

I due si alzarono in volo scambiandosi colpi a ripetizione senza che nessun all'inizio avesse la meglio.

<< Ehi, ma non ci considera quello? >> protestò Flash una volta rimessosi in piedi.

<< Beh, se lo scorda che noi restiamo in panchina. >> e dicendo questo Lanterna Verde formò una specie di salita curva come quelle nei campi da skateboard.

<< Oh, ci puoi giurate, bello. >> rispose Flash che scattò verso la pedana a tutta velocità in modo da essere proiettato in alto grazie alla forza della spinta.

I due alieni continuavano a colpirsi, ma Flash arrivò da sotto Brainseid per mollargli un doppio montante in salita.

Lanterna Verde ne approfittò per colpirlo alle spalle con una costruzione a forma di missile e Superman colse l'occasione per riscagliarlo a terra. Stavolta però il nemico riuscì a riprendersi in modo da atterrare in peidi.

Superman guardò i suoi compagni vedendo Flash che era stato preso al volo da un'altra costruzione di Lanterna, e annuì verso loro come a complimentarsi per la loro improvvisata.

Brainsied li osservò dal basso, ma la sua aria non era affatto mutata. Grazie alla connessione con la sua scatola madre osservava con la sua mente uno scenario che gli dava molta sicurezza.


In quel momento, nel posto in cui c'era lo scontro tra la squadra di Nightwing con la ragazza strana e Allthing, il mutaforma sembrava che stesse per sopraffare la creatura mutevole, ma non si accorse che la compagna del mostro aveva usato i poteri di teletrasporto da Corvina per arrivare alle sue spalle.

Nightwing e le ragazze stavano ormai per liberarsi, ma era troppo tardi.

<< BB! Attento! >> urlò Dick per avvertire l'amico. Il gorilla si girò subito, ma fu inutile perché l'avversaria gli piantò nel petto l'oggetto regolare che aveva tirato fuori prima.

Subito dopo dall'oggetto si formarono dei piccoli tentacoli che si avvinghiarono velocemente intorno a BB agganciandosi a lui.

Nightwing si era liberato, e anche Stella e Diana, ma avevano il presentimento che stava per succedere qualcosa di molto brutto.

La complice di Allthing intanto si era avvicinata alla creatura ed entrambi rimasero a osservare il mutaforma.

<< Missione compiuta. >>

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Capitolo 13
*** Il risveglio dell'odio ***


Nightwing e le sue compagne rimasero fermi a osservare il mutaforma che si era messo in ginocchio e che aveva assunto un aria completamente assente, come se fosse entrato in una sorta di trance.

Wonder Woman guardò attentamente il dispositivo che era stato piazzato su BB. Aveva già visto un dispositivo simile e si ricordò dove.

<< Quella cosa assomiglia alla scatola madre che usa Orion per spostarsi col teletrasporto. >>

<< Una scatola madre? >> disse Stella stupita, << Non sarà per caso quella di Brainseid? >>

<< Mh... non ne sono convinto. Se la sua invulnerabilità è legata alla sua scatola allora perché rischiare di perderla affidandola a un suo complice? No, c'è qualcosa che non torna. >> rispose Nightwing.

<< In ogni caso, ragazze, dobbiamo assolutamente avvicinarci a BB e togliergli quell'affare. Immediatamente. Qualunque sia il motivo per cui glielo ha messo non è niente di buono. >> concluse riprendendo i mano i suoi bastoni da escrima e lanciandosi verso BB assieme alle sue compagne.

<< No, no. Non ancora. >> fece la compagna di Allthing. L'essere si spostò subito verso i 3 eroi per impedirne l'avanzata.

Nightwing reagì scagliando qualche granata congelante, ma l'essere si nascose nuovamente sotto terra per poi cercare di colpire il ragazzo alle spalle, ma fortunatamente Stellarubia se ne accorse e lo respinse con uno dei suoi dardi stella. Wonder Woman lo colpì in seguito con l'onda d'urto dei suoi bracciali. L'essere si accasciò da una parte stordito.

Nightwing riprovò a usare le sue granate, ma un muro di terra si esserse a difesa del mostro bianco. La sua compagna era intervenuta.

<< Divertiti, bestiolina. >> disse a BB accarezzandogli i capelli come se fosse un cane per poi concentrarsi totalmente sui suoi avversari.


In quel suo stato catatonico, BB vedeva nella sua mente i ricordi più dolorosi della sua vita: rivide il momento in cui suoi genitori morirono. Quel giorno in cui erano in canoa e lui era stato mandato via per fare in modo che almeno lui si salvasse, mentre la sua famiglia venne inghiottita dalle acque davanti ai suoi occhi. La sensazione di impotenza era micidiale e ora era tornata in tutta la sua atrocità.

"Hai sempre nascosto il tuo dolore fin da quel giorno, vero, Garfield?" gli disse una voce all'improvviso. Non aveva idea di chi fosse ma aveva un tono profondo e ammaliante.

Le visioni proseguirono: ora rivide se stesso mentre veniva maltrattato da un uomo di mezza età che aveva un espressione ambiziosa e spietata. Lo riconobbe subito, era Nicholas Galtry, l'uomo a cui fu affidata la sua tutela dopo la morte dei suoi genitori. Il sentimento di odio che ha sempre provato per quel uomo che lo voleva morto per ottenere l'eredità della sua famiglia tornò a ribollire dentro di lui dopo tanti anni. Tutti i risentimenti che aveva deciso di seppetlire stavano tornando alla luce e lui non poteva opporsi.

"Vedi? Tu lo sapevi da tempo: gli umani sono egoisti. Pensano principalmente a se stessi. Lo hanno sempre fatto ed è una cosa che non cambierà mai. Il tuo vero nemico è sempre stato il mondo stesso. Ti ha solo causato dolore perché sa che tu puoi sopprimerlo."

Sentendo queste parole, l'espressione del ragazzo divenne sconvolta nella realtà. Nightwing lo vide da lontano e capì che bisognava agire subito, ma Allthing tornò di nuovo all'attacco passando dal muro eretta dalla sua alleata per distanziare lui e Wonder Woman dal mutaforma. Stellarubia invece venne presa in consegna dall'altra avversaria.


Il tormento di BB continuò: ora stava rivedendo quella volta in cui aveva salvato i Doom Patrol e Mento non fece altro che rimproverarlo per la sua insubordinazione. Lui aveva salvato quella considerava una famiglia, ma Mento non lo aveva riconosciuto. Per Galtry era solo un animale da macello e per Mento era solo un soldato. In lui iniziò a mutare la consapevolezza che forse non era mai stato accettato davvero per com'è. E che forse non sarebbe mai successo.


Su Azarath intanto il combattimento tra Brainseid e la squadra di Superman proseguiva.

A causa della sua invulnerabilità, l'ibrido si rialzava da qualunque colpo gli venisse inferto sia da Superman che dai suoi compagni.

In quel momento il kryptoniano e Lanterna Verde riuscirono a colpire il nemico con un uppercut congiunto, e subito dopo Flash gli scagliò un fulmine caricato correndo intorno alla zona sfruttando la forza della velocità. Ma come era già successo, l'imponente Brainseid si rialzò subito.

<< Cazzo... allora qual'è il piano per bloccarlo? >> chiese Flash ai suoi compagni iniziando a sentirsi stanco oltre che seccato.

<< Potremo provare a rinchiuderlo in una sorta di barriera che possa tenere a freno i suoi poteri. >> rispose Clark.

<< Ma se quello possiede davvero i poteri tremendi che ci hanno detto allora non sono sicuro di poter creare una barriera abbastanza potente per conto mio. >> intervenne Lanterna anche lui spossato.

Clark si stava davvero innervosendo.<< Cosa diavolo sta facendo Fate? >>


Il mago, nel frattempo, aveva appena finito di spiegare ad Arella tutta la situazione.

<< Mia figlia se la caverà? >> chiese la donna allarmata una volta saputo che Corvina era stata quasi uccisa dall'invasore.

<< Io sono sicuro di si. Sai, anch'io una volta credevo che la gemma di Trigon avrebbe portato solo la fine... che il destino fosse immutabile. Ma quando seppi che lei stessa aveva salvato il mondo... imparai una lezione che non scorderò mai. >> rispose il mago parlando onestamente. Arella lo ascoltò con attenzione.

<< Non importa se ci sono profezie... non importa quanto sembri inevitabile o evidente... il destino non è stabilito. È sempre mutabile e sono le nostre scelte a determinarlo. E non importa quale sia la condizione... si può sempre scegliere. Si può sempre cambiare il destino. Grazie a tua figlia l'ho capito ed è un insegnamento a cui farò onore proteggendo Azarath ad ogni costo. >> da sotto il suo elmo, Fate assunse un sorriso sincero.

Arella non sapeva che dire: l'impresa di sua figlia aveva colpito a tal punto molte più persone di quanto non imaginasse. Persino uno dei più potenti maghi di sempre.

<< Non dubitare mai più di lei, Arella. Lei ha dato un grande insegnamento nell'universe e io ne farò onore. Tu non vuoi? >>

Sentendo quelle parole, la donna non riuscì a trattenere qualche lacrima per la commozione. In tutta risposta si limitò ad annuire con un sorriso dopo essersi asciugata gli occhi ed aver assunto un espressione pienamente convinta. Il suo modo di pensare era completamente cambiato e ne era felice. Felice come non lo fu mai in tutta la sua vita. Senza dirle altro, Fate si teletrasportò sul campo di battaglia.

Non appena arrivò, vide che Brainseid aveva legato al suolo Flash con l'energia di Trigon e si apprestava a ucciderlo schiacciandolo con una zolla di terra che aveva sradicato con i suoi poteri geocinetici. Per fortuna Fate intervenne all'istante formando un campo di forza intorno al velocista proteggendolo dall'attacco.

Lanterna Verde e Superman erano stati scaraventati contro diversi edifici, ma furono sollevati nel vedere l'intervento del mago.

<< Era ora. >> commentò John Stewart.

Il mostro si mise a fissare il mago. << Dottor Fate, il grande mago bianco... pensi di riuscire a impedirmi di distruggere questa dimensione? Patetico. Non avevi fatto niente quando Trigon aveva conquistato il mondo. Sei solo un altro codardo come tutti gli umani. Non puoi proteggere nessuno. >>

<< Ripensando a com'ero a quel tempo hai ragione. Ma ora non sono più quell'uomo. Ho imparato cos'è la vera forza, perciò... >> il suo simbolo Ankh si manifestò enorme alle sue spalle, si preprava a combattere con tutte le sue forze.

<< ... non permetterò che questo mondo venga distrutto di nuovo. Ho fatto una promessa a una ragazza straordinaria e la manterrò! >> e scagliò contro il nemico un enorme fascio di energia bianca che venne bloccato da un ombra gigantesca con quattro occhi rossi che si era formata alle spalle di Braineseid.

<< Fatti avanti. >>


Lo scontro cominciò con un iniziale scambio di attacchi energetici in cui nessuno riusciva a colpire l'altro. Volando qua e là sopra la città, i due contendenti proiettarono le loro ombre l'uno contro l'altro senza nessuna prevalenza.

<< È tutta qui la tua forza, mago? >> sbeffeggiò Brainseid il suo avversario per poi dirigersi contro di lui dopo essersi caricato con il potere di Trigon. In tutta risposta, Fate fece lo stesso con il suo potere e la collisione generò un onda d'urto da cui solo Fate venne spedito indietro finendo su un tetto della città.

Brainseid si avvicinò a Fate e provò a bloccare anche lui con il suo potere demoniaco, ma il mago si teletrasportò in tempo alle sue spalle per cercare di colpirlo con un altro attacco magico che venne però bloccato da una barriera energetica.

Fate usò ancora una volta il suo teletrasporto per provare a colpire il nemico con un pugno caricato di energia mistica, ma venne intercettato da una gomita di Brainseid che gli mozzò il fiato.

<< Te l'ho detto che non puoi niente contro di me. >> e lo scagliò verso terra colpendolo con un colpo riverso dell'altro braccio. Fortunatamente Flash prese il mago al volo prima che facesse un brutto atterraggio.

In seguito Lanterna Verde lanciò contro il mostro una costruzione a forma di sfera gigante, ma Brainseid non si fece cogliere impreparato e la distrusse coi suoi raggi omega. Ma mentre l'oggetto si spezzava, Superman arrivò dal mezzo dei frammenti. Brainseid cercò di rallentarlo con la sua energia rossa naturale, come aveva fatto a Jump City, ma stavolta il kryptoniano volava a una velocità superiore e colpì il nemico con più potenza di prima, facendogli sfondare la cima di qualche edificio prima di fermarsi vicino al tempio di Azarath.

<< Se volevi che mi impegnassi di più sei stato accontentato. >> gli disse Superman giungendo sul posto raggiunto subito dai suoi compagni.

A quanto pareva le cose inziavano ad andare bene, ma Brainseid non era affatto turbato. Anzi sembrava felice nel vedere che Superman inizava a combattere sul serio. Come se non avesse mai aspettato altro.


Tornando a BB e alla situazione in cui erano i suoi compagni beh... Nightwing e Wonder Woman non riuscivano a spuntarla su Allthing senza che lui non usasse l'ambiente per spostarsi, Stella invece continuava a combattere contro l'altra avversaria e la tortura psicologica di BB non era affatto finita. Gli occhi e le vene del verde si illuminarono di nuovo e Nightwing aveva capito bene cosa sarebbe successo se non fossero intervenuti subito.

Stella cercò di liberarsi della sua avversaria, ma con i poteri combinati che aveva, non riusciva ad avere la meglio.

Decise allora di concentrare al massimo le sue emozioni per aumentare la sua forza e sembrò ribaltare la situazione: i tentacoli verdi venivano sradicati, le pietre sollevate vennero infrante e anche gli attacchi mistici divennero inutili.

Riuscì infine a gettarsi sopra di lei e le sferrò una serie di pugni caricati con il suo potere alieno.

L'avversaria incassò i colpi in pieno, ma non era ancora al tappetto. << Cosi c'è più gusto nell'ucciderti. >> e dai suoi occhi uscirono dei dardi stella di colore viola.

Vedendo quell'attacco, Stella indietreggiò incredula. C'era solo una persona che sapeva usare quell'attacco, ma non poteva credere che fosse lei.

<< Eheheh. Finalmente hai capito... eh, sorellina? >> disse la ragazza rialzandosi e rivelando il suo volto.

<< S... Stellanera?! No... è impossibile... >>

Anche Nightwing rimase senza parole. Wonder Woman intanto respinse un altro attacco di Allthing per poi rivolgersi al ragazzo << Che ti prende? Dobbiamo superare questo mostro! >>

Nightwing sentendo il richiamo dell'amazzone si scosse per darle una mano.

Stella invece era rimasta immobile << Tu... ti sei alleata con Brainseid? >>

<< Lui è il mio maestro. È l'unica persona che mi abbia davvero apprezzato. È lui che mi ha salvato da quegli schifosi vermi di palude dopo che tu e i tuoi amichetti avevate svelato il mio inganno per dominare Tamaran e avermi fatto sposare quel ripugnante ammasso di melma. Non sai che goduria è stata vedere il genocidio di quell'immondizia. >>

<< Cosa...? Galfore non si è accorto di niente? >>

<< Lui non lo sa. È stata una cosa molto veloce. E quei melmosi non si sarebbero mai umiliati chiedendo aiuto proprio a Tamaran. Ridicolo. Gallfore cercava una tregua con quei germi ed è bastata una visitina di Brainseid per cancellarli dalla faccia dell'universo. >>

Stella cominciò a ringhiare << E quindi per vendicarti di me ti sei lasciata addestrare da un mostruoso assassino? >>

<< Lui mi ha offerto ciò che ho sempre desiderato da anni: il potere di piegare Tamaran al mio cospetto. Rivendicherò ciò che mi è sempre spettato di diritto e dopo che tu, il tuo fidanzato, e ogni eroe e abitante della Terra sarete morti potrò farlo tranquillamente. >>

<< Non ti credevo un illusa. Brainseid pensa solo a se stesso. Qualunque cosa ti abbia promesso è una menzogna! >>

<< Credi sempre di sapere tutto, eh...? >> disse Stellanera chiudendo gli occhi per poi riaprirli sparando un altro dardo stella che la sorella evitò in tempo.

<< ... devi chiudere il becco! >> disse infuriata mentre un aura viola circondò il suo corpo. Stella non riusciva a credere a ciò che vedeva. Sua sorella la odiava davvero cosi tanto?

<< Questa volta ti spezzerò tutte le ossa, poi strapperò il cuore dal petto del tuo fidanzato e dopo farò lo stesso con te! >> l'aura intorno a lei diventò gialla e delle stallagmiti si eresero dal terreno dirette verso Stellarubia ma lei si alzò in volo in tempo.

Osservò di nuovo la sorella e, vedendo il suo sguardo pieno d'odio, chiuse gli occhi ripensando a quanto erano unite da bambine.

Aveva sempre sperato che un giorno la sorella avrebbe compreso che l'ha sempre amata nonostante la loro gente la disprezzasse, ma a quanto pare il suo amore non le bastava.

"Perché non riesci a fidarti di me...?" pensò iniziando a piangere un po'.

"Perché non ti basta il mio affetto...?" strinse il pugno dalla rabbia caricandolo di energia.

I suoi occhi si riaprirono e stavolta,oltre che brillare, emanavano scariche energiche. La sua collera era al massimo. Si scagliò rapida contro Amalia << Tu non sei più mia sorella! Sei solo un mostro! >>


Nightwing intanto aveva escogitato un sistema per poter scovare Allthing in modo da poterlo bloccare. Se non sopportava le alterazioni dell'ambiente quando era fuso con esso allora Nightwing decise di provare a generare una forte scarica sul terreno puntandovi contro i suoi bastoni da escrima. Wonder Woman si alzò in volo per evitare l'attacco.

L'idea funzionò e Allthing uscì allo scoperto. Wonder Woman non perse tempo e lo legò con il suo lazo tenendolo sollevato in modo che non si nascondesse più. Nightwing ne approfittò all'istante per scagliarli contro tute le granate congelanti che gli restavano facendolo diventare un salame surgelato.

<< Io vado ad aiutare Stella, tu vai! >> gridò poi l'amazzone al ragazzo guardando verso BB. Dick non se lo fece ripetere.


Una volta arrivato dal amico cominciò a scuoterlo per cercare di farlo riprendere<< BB! BB! Mi senti? >>

La sua voce suonò muta nel ragazzo verde, cosi come anche le sue percussioni. L'unica cosa che sentiva era la voce nella sua testa che rendeva il suo supplizio sempre più tremendo, ma nonostante ciò lui cercava di opporsi.

"Perché fai resistenza? Non saprai mai qual'è il tuo vero dovere se non accetti la realtà. Corvina lo aveva quasi capito quando accettò di diventare il portale, aveva avuto la grande chance, ma l'illusione della speranza era ancora presente in lei e si rivelò infine troppo debole per spezzare la maledizione dell'umanità e dell'universo. Tu non essere cosi cieco. Apri gli occhi."

A quel punto iniziò a vedere una cosa a cui lui non aveva mai assistito: il momento in cui Slado consegnò a Corvina il messaggio di Trigon nel giorno del suo compleanno. Percepì tutto il dolore e la paura che provò la ragazza in quel momento. Era una spettacolo doloroso in maniera micidiale per BB. Lei aveva subito una cosa simile e lui non lo aveva mai saputo.

I ricordi si spostarono poi al momento in cui lei divenne il portale di Trigon. Rivide i momenti precedenti, quando lei chiese ai suoi amici di rispettare la sua scelta.

Rivedendo ciò, il mutaforma pianse ripensando alle emozioni che aveva provato.

"Capisci? Questo universo è maledetto. In nome suo hai visto morire persone che ti erano care che hanno scelto di abbandonarti perché lo ritenevano giusto e altre che invece volevano farlo perché avevano paura di te. Che senso ha difendere questa realtà se alla fine si rimane soli?"

Le visioni si spostarono ora al momento in cui i suoi amici lo avevano accusato di aver aggredito Corvina il giorno in cui divenne la Bestia per la prima volta. E subito dopo al momento in cui Terra gli aveva detto che la ragazza che ricordava non esisteva più e che le cose cambiano. La sensazione di abbandono ritornò anch'essa aumentando la sua corruzione che ormai stava per piegarlo.

"È vero che molte cose cambiano, ma una cosa che non cambierà mai è la malvagità di ognuno. Per quanto venga sepolta da illusioni come amore e amicizia essa risale sempre e torna a colpire sempre più forte. Tu hai il potere di porre fine a tutto questo..."

L'espressione del ragazzo diventò furente. L'odio verso il mondo che aveva seppellito stava per scatenarsi.

"...punisci questo mondo..."

I suoi occhi e le sue vene si illuminarono sempre di più.

<< BB, no!! >> urlò Nightwing inutilmente mentre cercava invano di distruggere la scatola al petto dell'amico coi suoi bastoni. Il momento tanto temuto stava arrivando.

"Distruggi tutto!"

BB lanciò un urlo di rabbia molto forte e sbatte i pugni per terra trasformandosi subito dopo nella forma vista nello scontro precedente: la Bestia a massima potenza.

<< Oh cazzo... >> commentò Nightwing intimorito dopo aver indietreggiato.


Qualche istante prima, ad Azarath, Brainseid sembrava davvero spacciato: Superman lo inchiodò di nuovo a terra per poi venir rinchiuso da Lanterna Verde che, col supporto di Fate, aveva generato una bolla che riusciva a limitare il suo potere.

<< Yuu-uuh! È fatta! >> esultò Flash.

La mente di Brainseid era però altrove "Si! Lo sento!" I suoi occhi si illuminarono di verde come era successo a BB e generò una potente onda d'energia che lo liberò dalla bolla e distanziò gli eroi intorno a lui.

Superman rialzò lo sguardo incredulo come i suoi compagni << Ma cosa sta succedendo?! >>

Tutte le vene di Brainseid erano illuminate di verde e lui si sollevava in volo con le braccia verso l'alto sentendosi invincibile << Ahahahahah! Ora otterrò ciò che desideravi, madre. >>



NOTA DELL'AUTORE
Flash che scaglia fulmini con l'energia che genera mentre corre l'ho visto fare nella serie tv. Mi è garbato molto e perciò eccolo anche qui XD

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Capitolo 14
*** Furia ferale ***


Nelo stesso momento in cui BB perse il controllo, Brainseid sembrò ottenere un nuovo potenziale che incrementò moltissimo la sua forza

Il suo corpo venne circondato dalla sua aura rossa che generò scariche elettriche che colpirono gli edifici vicini.

Gli eroi si protessero in tempo con i poteri di Lanterna Verde e Dottor Fate. << Come ha fatto a ottenere tutto quel potere cosi all'improvviso? >> chiese Flash ai compagni.

<< Non lo so proprio.... tenete gli occhi aperti. >> gli rispose Fate.

Superman si concentrò al massimo. << Ora basta. >> disse volando di nuovo verso il nemico.

<< No, Superman! Aspetta! >> lo richiamò Fate inutilmente.

L'uomo d'acciaio si proiettò a tutta velocità caricando un pugno... che venne bloccato dal nemico alzando solo una mano. L'onda d'urto fu enorme e travolse ogni cosa nei dintorni, ma Brainseid non si era mosso di un centimetro.

Clark non riuscì a credere a ciò che vedeva: aveva bloccato il suo attacco a piena potenza con una facilità pazzesca.

Il nemico poi gli strinse la mano causandogli molto dolore nonostante la sua pelle super resistente.

<< Ora vedremo chi è l'essere più potente dell'universo. >> disse Brainseid guardando il kryptoniano soffrire con un aria di superiorità. Successivamente, in un battito di ciglia, afferrò l'eroe per la gola e lo scagliò a terra con una velocità superiore a quella che aveva usato Superman.

Si formò un enorme carattere nel punto dell'impatto e Clark aveva sentito bene il colpo.

Per infierire, Brainseid lanciò un raggio omega a potenza superiore... che bucò un fianco all'eroe di Metropolis.

<< Aaaaagh!!! >> urlò Clark per il dolore.

Sentendo l'amico in difficoltà Flash scattò verso il nemico per cercare di colpire il nemico con un pugno supersonico, ma incredibilmente fu intercettato con un colpo all'indietro di una forza pazzesca che fece volare il velocista all'indietro per un chilometro prima di fermarsi.

Lanterna Verde lo vide da lontano << Flash! >> perdeva sangue dalla bocca e non si muoveva. Il colpo è stato cosi forte che il contraccolpo generato dalla stessa velocità con cui aveva corso lo aveva messo al tappeto.

<< Bastardo! >> esclamò poi lanciandosi a sua volta verso Brainseid che teneva inchiodato Superman sotto il suo piede.

Brainseid si alzò in volo preparandosi a riceverlo << Povero illuso. La "volontà" degli umani vale meno di niente. >>


Qualche istante prima che BB scatenasse la nuova forza della Bestia, lo scontro tra le sorelle aliene era ricominciato.

Stella e Stellanera combatterono a testa alta, ma quando l'amazzone intervenne, la moretta aliena si ritrovò con le chiappe per terra.

<< Sei morta per me. >> le disse glacialmente la sorella.

Diana la guardò con un espressione mista tra rimprovero e sincerità << Stella, non diventare come lei. >>

Anche se aveva detto solo una frase, essa bastò a scuotere Stella dalla sua ira. Le venne in mente quando affrontò la sua parte oscura dopo che Trigon l'aveva risvegliata, se quella era davvero l'oscurità che aveva dentro di sé allora sembrava che stesse riemergendo.

"Io sono meglio di cosi." si convinse infine riassumendo la sua aria sicura di sempre.


<< ROOOOAAAAAAAAAAR!!!! >>

Le ragazze si voltarono di scatto e videro BB che stava per attaccare Nightwing.

<< BB, fermo! >> disse la principessa tamariana volando  verso di lui per evitare che facesse del male al suo amato.

Il ragazzo, ormai senza controllo, stava per alzare la zampa verso l'amico, ma Stella arrivò in tempo per spostarlo da lì.

<< Cosi alla fine è successo? >> disse la ragazza a bassa voce al fidanzato.

<< È colpa di quella maledetta scatola, Stella. Ho provato a colpirla coi miei bastoni, ma è stato inutile. >>

<< E se provassimo io e Diana a distruggerla? >>

<< Non lo so, Stella. Se ciò che Orion ci ha detto sul distruggere le scatole madri è vero... allora non ho scelta. Devo provare con l'antidoto di Cyborg. >>

<< Cosa? Ma Cyborg non ha avuto tempo per testarlo, non sappiamo se funzionerà! >>

<< Mi dispiace, Stella, ma stavolta sperare in un miracolo è l'ultima delle opzioni. >> concluse Nightwing guardando la rossa con un aria piena di desolazione.

Stella era ancora un po' titubante, ma il moro aveva ragione. BB andava assolutamente placato. In un modo o nell'altro.

In quel momento però la Bestia si era avvicinata a loro in meno di un secondo e li aveva separati colpendo il pavimento in mezzo a loro, generando un onda d'urto che lì allontanò ulteriormente l'uno dall'altra.

Successivamente si fermò a fissare Nightwing. La voce misteriosa gli riparlò di nuovo. "Si, Garfield... puniscilo. Lui ha sempre avuto paura di te. Non si è mai fidato del tutto di te. Uccidilo. Uccidi chiunque provi a proteggerlo."

L'animale si diresse lentamente verso il ragazzo ringhiando sempre più ferocemente.

Stella cercò di fermarlo colpendolo con un dardo stella, ma lui se ne accorse e lo deviò con una zampata che spedì il colpo vicino Allthing scogliendo una parte del suo guscio ghiacciato.

Vedendo l'espressione furente della creatura, Stella cominciò a spaventarsi davvero. << Amico, BB. Ti prego, torna in te! Siamo i tuoi amici, ti vogliamo bene! Ti prego! >> lo implorò sperando di raggiungere il suo cuore. Ma era inutile. La voce ossessiva nella sua testa era l'unica cosa che sentiva.

"Mente. I suoi occhi parlano chiaro: lei sa che tu puoi distruggere la maledizione dell'umanità e dell'universo, ma preferisce vivere nell'illusione dell'amore. Se si rifiuta di accettare la realtà, allora merita la morte come il suo amato."

La Bestia si lanciò veloce verso di lei per cercare di schiacciarla con un salto, ma la ragazza lo schivò con una capriola all'indietro.

<< Ti scongiuro, non constringermi a farti del male. >>

<< ROOOOAAAAARR!!! >>


Wonder Woman cercava di tener ferma Stellanera, però doveva intervenire. Stellarubia e Nightwing non potevano competere contro il nuovo potere del mutaforma da soli.

<< Allora, pupona, che fai? Aiuti i tuoi amichetti o preferisci lasciarli morire per farmi compagnia? >> la sbeffeggiò Stellanera.

Diana non sapeva che fare: doveva attenersi alla missione e tenere Stellanera sotto custodia oppure mantenere la promessa che aveva fatto a Bruce di proteggere Dick?


Nightwing si era rialzato e aveva estratto la siringa che gli aveva dato Cyborg, ma aveva bisogno di un piano per avvicinarsi di soppiatto.

Stella intanto cercava di tenersi a diatanza, ma alla fine la Bestia la prese per una gamba... e con la sua forza tremenda la sbatte contro il suolo.

<< Stella! >> esclamò Nightwing vedendo la scena. Diana era altrettanto in pensiero. Stellanera invece godette nel vedere la sorella sfracellata a terra e immobile per via dell'impatto. Si sarebbe spezzata la schiena se fosse stata un essere umano.

Nightwing corse verso il mostro verde e lanciò due Winding verso di lui che non gli fecero prorpio niente. Anzi, lui si voltò ancor più irritato.

In tutta risposta si lanciò in carica verso Dick e lo travolse in pieno poiché la sua velocità era molto superiore.

Dopo averlo piantato contro un muro, la creatura lo tenne sollevato con una zampa sul suo collo.

Nightwing cercò di approfitarne per iniettargli la soluzione di Cyborg, ma la Bestia se ne accorse e gli strappò la siringa di mano.

"Vedi? Non si fiderà mai di te. Nessuno lo farà mai... Sai cosa devi fare. Fai in modo che lui sia il primo ad essere liberato dalla sua umanità." Gli sussurrò la voce mentre guardava la siringa per poi infrangerla con furore e stringendo allo stesso tempo la presa sull'ex ragazzo meraviglia.

<< Gnh... BB... io volevo solo... aiutarti... >> disse mentre cercava di prendere fiato, ma le sue parole non fecero nessun effetto al mostro. Ormai era sordo alle parole di chiunque.

Stella riuscì a rialzarsi di schiena e vedendo quella scena fu travolta dal terrore << No!!! >>

Un onda d'urto colpì all'improvviso la creatura spedendola lontano da Dick che, dopo essere caduto a terra, tossì parecchio prima di ripendere fiato.

Wonder Woman si era decisa ed era intervenuta battendo i suoi bracciali. Stellanera ne approfittò per sgattaiolare via.

BB si ralzò in piedi e fissò l'amazzone con aria di sfida.

La mora ricambiò lo sguardo della creatura. << Mi dispiace molto, ma ho promesso a una persona che mi è molto cara che non avrei permesso a nessuno di fare male a Nightwing. Nemmeno a te. >>


Su Azarath, Lanterna Verde generò una costruzione a missile e lo scagliò a tutta velocità verso Brainseid, ma lui lo bloccò usando solo una mano.

<< Cosa?! >> fece Lanterna incredulo.

Senza dire niente, Brainsedi tirò la costruzione come una fune e, per via della forza d'attrito e del legame tra la costruzione e l'anello di Lanterna, John volò verso di lui e lo ricevette con un micidiale braccio teso che lo spedì lontano verso un altro edifico, ma Fate lo teletrasportò in tempo verso se stesso facendo subito dopo lo stesso con Superman.

<< Non ti è bastato vedere ciò che è successo ai tuoi amici, stupido umano? >> commentò Brainseid.

<< L'umanità di Corvina le permise di sconfiggere suo padre... l'umanità rinnovata di Azarath non ha fatto piegare i monaci al tuo cospetto... e perciò io non mi arrenderò mai. L'umanità segnerà la tua sconfitta! >> rispose il mago formando delle copie esatte di se stesso intorno al nemico.

I cloni caricarono subito i loro attacchi energetici e li scagliarono contemporaneamente.

Si alzò un gran polverone, ma Brainseid non si fece neppure un graffio.

<< È inutile... siete troppo ingenui per comprendere. >>

E si lanciò contro Fate che intercettò l'attacco allo stesso modo. Dopo la collisione, Fate si sdoppiò di nuovo per cercare di colpire nuovamente l'avversario con un attacco simultaneo... ma lui colpì al primo tentativo il Fate vero con un calcio nello stomaco.

Per via del dolore, Fate non riuscì a mantenere la concentrazione e le sue copie svanirono.

Brainsieid afferrò il mago per il collo e lo guardò con molto disgusto << La realtà cambia... l'umanità segnerà la mia sconfitta... siete una razza davvero patetica. >>

Aumentò la presa su Fate. << La vostra ingenuità è ripugnante. Metterò fine a tutto questo. E tu sarai il primo. >>

Fate si dimenava a più non posso e cercava anche di liberarsi con un altro attacco magico, ma l'incremento di potere che aveva ricevuto aveva amplificato anche il potere di Trigon al punto di surclassare enormemente la magia di Fate.

Brainseid stava ormai per spezzargli il collo, ma Clark si riprese in tempo e tornò all'attacco con un raggio calorifico a piena potenza che colpì il polso della mano che teneva Fate.

Il mostro abbassò lo sguardo per guardare il kryptoniano. << Oh, giusto. Prima il dovere poi il piacere. >>


Grazie all'intervento di Clark, Fate scivolò via dalla presa del nemico e precipitò verso il tempio di Azarath, rotolando rovinosamente dopo il primo impatto per poi fermarsi vicino al punto in cui aveva lasciato Arella.

La monaca aveva assistito a tutto lo scontro da lontano, ma ora inizava davvero a pensare che fosse arrivata la fine.

Fate cercò di rialzarsi pieno di dolore ovunque e il suo elmo si era un po' incrinato dalla zona del occhio sinistro. La donna corse ad assisterlo.

<< Dovete andarvene. Non vale la pena che moriate per noi. >> gli disse sentendo ormai tutte le sue speranze andarsene.

Fate alzò lo sguardo verso di lei. << Aff... Noi ce la faremo. Io ci credo... >>

<< Lui vi sta annientando tutti. Ormai Azarath è condannata. >>

Fate le afferrò il braccio e glielo strinse. << Ti ho detto di avere fiducia. Vuoi ripudiare la speranza che tua figlia ha trasmesso? Se è cosi, allora non sei sua madre, sei una lacchè di Trigon! >>

Arella non si sarebbe mai aspettata da qualcuno un rimprovero del genere. Fate aveva ragione: prima fa quel discorso di morire a testa alta e ora ha di nuovo paura? Dovrebbe vergognarsi.

<< Hai ragione... mi dispiace. >> rispose Arella venendo travolta dalla vergogna.

Il mago si rialzò in piedi << Fidati della mia parola, Arella... noi salveremo questo posto. >>


Nella dimensione alternativa il combattimento tra Wonder Woman e la Bestia era appena iniziato.

All'inizio sembrava che l'amazzone riuscisse a tenergli testa, ma la creatura era addirittura più forte di lei.

<< Non credevo che questo ragazzo potesse sfoderare un potere simile. >> commentò Diana dopo aver schivato un altro attacco.

Il mostro verde non si davav tregua. Nella follia in cui era precipitato voleva eliminare ogni umano che trovasse.

Grazie al punto sciolto del guscio di giacchio dovuto alla deviazione dell'attacco di Stellarubia, Allthing riuscì a trasferirsi completamente nel pavimento per poi rimanere in attesa. Come se osservasse la battaglia in corso.

Stellanera invece aveva notato che la sorella si stava rialzando, cosi la inchiodò nuovamente a terra usando nuovamente il potere che aveva preso a Poison Ivy.

<< Non temere, sorellina. Tu sarai l'ultima a morire... e per mano mia. >> disse avvicinandosi a lei e accarezzandole la frangetta come se volesse farla sentire meglio.

<< Gnh! Che cosa hai fatto a BB?! >> urlò la rossa cercando di liberarsi.

<< Oh, beh... gli ho appiccicato addosso un cosetto molto divertente che... gli ha fatto capire che l'umanità va eliminata. Ed è quello che ora farà. >> rispose Stellanera sghignazzando.

<< No! No, BB! Torna in te, ti supplico! >> fece Stellarubia in preda allo sgomento guardando l'amico.

<< È inutile che gli parli. Ormai è un animale completo e gli animali infuriati non capiscono le parole. È un dato di fatto. >> dicendo questo, Stellanera si sedette sulla sorella per bloccarla ulteriormente per poi schiaffeggiarle ripetutamente la guancia con fare compativo.

Wonder Woman cercò di bloccare l'avversario in una presa di sottomissione, ma fu inutile. La Bestia allentò la presa dell'amazzone, la prese per una gamba e la sbattè contro un muro, sfondandolo.

Successivamente le prese un braccio e glielo storse, poi la inchiodò a terra e la tramortì con una serie di colpi in faccia.

<< Wonder Woman! >> urlò Stella in pensiero per l'amica. Stellanera invece applaudì come se assistesse a uno spettacolo stupendo.

Diana era troppo stordita per poter reagire. Fissando la Bestia che si apprestava a dare il colpo di grazia, la principessa di Themyscira pensò solo questo "Bruce... perdonami..."

In suo soccorso provò a intervenire Nightwing col suo bastone da escrima congiunto, ma a causea delli suoi uper sensi, la Bestia bloccò l'attacco e scaraventò via il ragazzo con un rovescio.

La creatura buttò a terra il bastone si avvicinò con fare omicida a Nightwing, mentre Allthing colse di sorpesa Wonder Woman tenendola ancorata al suolo.

Mentre si rialzava, Nightwing capì che era proprio spacciato ormai: le sue compagne erano state immobilizzate e il mutaforma aveva rimesso il suo sguardo feroce su di lui, deciso a farla finita.

" Ora ci vorerbbe un miracolo..."

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Capitolo 15
*** Amaro trionfo ***


Qualche minuto prima, ad Azarath, Superman cercò di colpire Brainseid con con ogni mezzo, ma il nemico era ormai troppo forte per lui.

<< È stato divertente, Kal-El. Ma ora basta. >> disse l'incarnazione di Darkseid colpendo Superman allo stomaco con una ginocchiata tremenda.

Clark si fermò stringendosi la vita e tossendo parecchio, ma, senza dargli tempo di riprendere fiato, Brainseid lo afferrò con entrambe le mani, lo sollevò in aria... e lo sbatté di schiena contro il suo ginocchio.

Clark tossì del sangue nel momento dell'impatto e poi venne lasciato cadere a terra sfracellandosi nel cratere di prima.

Superman rimase immobile, aveva perso i sensi.

Brainseid discese verso di lui e lo guardò con aria di vittoria. << Finalmente è il momento. >>

L'uomo d'acciaio aveva fatto il possibile per proteggere Azarath, ma sembrava che avesse davvero perso.

Lanterna Verde e Flash cercavano di rialzarsi, mentre Fate tornò all'attacco per aiutare Superman, ma Brainseid lo respinse generando un enorme campo di forza col potere di Trigon.

<< Patetico. Bene, gli insetti sono stati sistemati... ora. >> disse prendendo Clark e sollevandolo al cielo con entrambe le mani. << Ecco ciò che vuoi, madre! >>

Il teletrasporto apparve all'istante sopra di lui e Superman venne spedito in un luogo ignoto.

<< Superman! >> gridò Lanterna vedendo, Clark venir portato via. Flash e Fate vennero travolti dallo stesso sgomento.


Qualvhe minuto dopo la scomparsa del loro amico, Fate comprese una cosa << Aspetta un attimo... era tutto pianificato. >>

<< Cosa vuoi dire? >> gli chiese Flash.

<< Lui sapeva che Corvina avrebbe chiesto aiuto per salvare Azarath, e sapeva anche che Superman sarebbe venuto perché era il solo che poteva competere con lui, ma era proprio quello che voleva! Ci ha attirati qui perché il resto della Lega non ci sarebbe potuta arrivare. >>

<< Insomma era solo un inganno per dargli ciò che voleva a portata di mano! >> disse Lanterna Verde infuriato.

<< Già... ha sfruttato la paura di Corvina per attirare Superman in una trappola. È un vero mostro. >> commentò Fate.

Flash non capiva una cosa però << Ma come ha fatto a ottenere all'improvviso quell'aumento di forza con cui ci ha preso a calci in culo? >>

<< Forse... >> disse Fate riflettendo sugli ultimi eventi. << Ma certo! >>

<< Cosa? >>

<< Nightwing è la sua squadra sono stati isolati dal mondo insieme a una complice di Brainseid. Stando ai rapporti di J'onn, Beast Boy aveva sfoderato un nuovo potenziale nello scontro precedente... considerando l'aspetto che aveva assunto in base al rapporto e il leggero mutamento d'aspetto di Brianseid dev'essere successo qualcosa che lo ha collegato a quel ragazzo facendogli acquisire la stessa forza per incrementare i suoi poteri attuali. >>

Lanterna e Flash si guardarono increduli. Erano stati fregato alla grande. Entrambi si limitarono a dire << Figlio di puttana.>>

La colonna lucente scomparì e Brianseid si alzò in volo mostrandosi ai 3 eroi. << Ahahah! Sei davvero intelligente, Dottor Fate. Ma ormai è troppo tardi. Il mutaforma ha finalmente visto la vera natura dell'universo e ora mi aiuterà a distruggerlo. >>

<< Vai a farti fottere. >> gli rispose Flash ringhiando.

<< Ahahah! Peccato che voi siate troppo ingenui per fare lo stesso. Siete inutili... come il resto dell'umanità.>> e caricò al massimo il suo attacco. Stava per sferrare il colpo finale.


Nightwing era davvero nei guai. Aveva provato a distrarre BB usando dei fumogeni, ma contro i nuovi super sensi della Bestia furono completamente inutili.

Di soppiatto graffio di striscio Dick sullo stomaco.

<< Gnah! >> si lamentò il ragazzo, tappandosi la ferita.

<< No! Nightwing, no! >> si dimenò Stella sempre di più.

Stellanera le mise un piede sulla testa incollandola di nuovo a terra. << Guarda, sorellina! Il tuo fidanzatino diventerà uno spezzatino, ahahahah! >>

La rossa cominciò a piangere per la paura. Non si era ancora ripresa abbastanza per potersi liberare.

Anche Wonder Woman era ancora troppo sfinita. La presa di Allthing era molto forte. "Oh, Era, ti prego aiutaci.

Approfittando della distrazione dovuta alla ferita che aveva inferto, la Bestia afferrò Dick per la mascella e lo sollevo in aria per guardarlo in faccia.

La voce misteriosa gli riparlò di nuovo. "Lui è un ottimo esempio dell'illusione dell'umanità. È lui che ha diffuso l'illusione a Corvina facendole credere che la speranza sia ciò che può salvare il mondo quando in realtà non si può affatto salvare. Che merita solo di morire. Distruggilo! Segna l'inizio della "vera salvezza" del mondo."

Stellanera ne approfittò per infierire sulla sorella << Ora guarda come scoppierà il suo bel faccino. Memorizzalo bene, perché sarà anche la tua fine. >> disse tirandole i capelli in alto per obbligarla a guardare.


Sentendosi la mascella venir stretta sempre di più, Nightwing capì che se non avesse fatto qualcosa al più presto gli sarebbe davvero scoppiata la testa tra pochi secondi.

Frugò a più non posso nella sua cintura... quando trovò una cosa che gli diede un idea.

"Fa che funzioni!" pregò il ragazzo tirando fuori dalla cintura... la moneta che BB aveva dato a Corvina e mostrandola al mutaforma. Nella foga della missione si era dimenticato di dargliela e ora poteva essere l'ultima possibilità che gli restava di far tornare in sé il suo amico.

Nel momento in cui la vide... la Bestia si fermò e assunse un espressione sbalordita.

<< Garfield... ti ricordi di questa moneta... giusto? Lei... l'ha conservata.... l'aveva recuperata... e l'ha conservata... avrai avuto una vita difficile... ma... per Corvina... tu sei molto importante... ti sarai sentito abbandonato più di una volta... io avrò fatto degli sbagli... ma lei non ha mai pensato di abbandonarti... non abbandonerà mai i suoi ricordi dei momenti che ha passato con te... non farlo nemmeno tu. >> disse il ragazzo sentendosi mancare l'aria.

La furia delar Bestia era completamente svanita. La voce ossessiva tentò di convincerlo del contrario "No! Non cedere di nuovo! Non essere un inegnuo come tutti gli umani!", ma BB non la stava più a sentire. In quel momento stava iniziando ad ascoltare la sua ragione.

Nightwing gli porse la moneta e lui allungò l'altra zampa per prenderla mentre con l'altra lo lasciò andare.

Osservò il centesimo con molta attenzione e annusandolo sentì che aveva l'odore della stanza di Corvina. Era proprio vero: lei ci teneva molto a lui e il fatto che si sia disturba per recuperare quella moneta che le diede uno spasmo di speranza nel giorno che aveva temuto per tutta la vita ne era la prova.

I tre eroi ossevarono la Bestia immersa nella sua riflessione e videro una cosa che non si sarebbero mai aspettati... cominciò a piangere qualche lacrima. Nonostante le vene e gli occhi luccenti di verde, e l'espressione ancora ringhiante stava veramente piangendo per l'enorme commozione che lo aveva travolto.

"No! È impossibile!" pensò Stellanera incredula.

La scatola madre che aveva ancora attaccata al petto in quel momento iniziò a generare scariche elettriche che gli fecero cadere a terra la moneta.

"NON FARTI INGANNARE! Non essere debole e ingenuo come Corvina! Distruggi questo mondo insulso!" Gli ripeté la voce nella sua testa con tono infuriato.

"Io so in cosa voglio credere." rispose mentalmente BB. La sua coscienza era completamente tornata.

<< BB!>> lo chiamò Nightwing vedendolo percosso dalla scariche elettriche.

Cercò di rialzarsi per aiutarlo... ma la Bestia non ne ebbe bisogno: allungando le mani verso l'oggetto che aveva al petto... sfoderò tutto il suo nuovo potere per staccarselo di dosso e frantumarlo subito dopo.

In quel preciso istante lo spazio esterno mutò, assumendo le sembianze di Gotham. Erano finalmente tornati sulla Terra. La Bestia si rimise in piedi e si mise a fissare Nightwing.

<< BB? >> fece incredulo il ragazzo.

La creatura si limitò ad annuirli nonostante il suo potere fosse ancora attivo. BB aveva ottenuto il pieno controllo ed è stato grazie a Corvina in un certo senso. Aveva riscoperto dentro di lui un altro profondo sentimento con cui dominato tutta la rabbia che aveva represso da anni.

Notando la cosa, Nightwing sorrise all'amico anche se ancora non riusciva a crederci.

<< Non è possibile! >> commentò Stellanera ancora incredula.

<< È questo il potere dell'amore, Stellanera. Potresti riconoscerlo anche tu se ti aprissi di più. Anche se la nostra gente non ti amava per via delle superstizioni... io non smetterò mai di cercare la ragazza con cui giocavo e sono cresciuta. Lei è ancora dentro di te, sorella. Devi solo accantonare la rabbia e scrutare il tuo cuore... >> le disse la sorella beccandosi solo un calcio furente dalla mora.

<< Zitta!! >> urlò lei ormai in acceccata dalla rabbia: non voleva accettare tutto questo.

Alzò una mano è la caricò al massimo col suo potere tamaraniano. << Io sono la leggittima sovrana di Tamaran!! Ucciderò chiunque mi si opponga! Avrò ciò he mi spetta! Non ho bisogno dell'amore! Non ho bisogno di nessuno! Tanto meno di te!! >>

Stava per scagliarle in volto un potentissimo dardo stella, ma BB si avvicinò a lei in meno di un secondo e la allontanò con un potente diretto che la fece spedire in strada davanti agli altri eroi appostati ancora lì.

Stella venne liberata subito dopo e Nightwing le arrivò accanto. Felice di vedere il suo amato ancora vivo, la rossa lo abbracciò teneramente venendo subito ricambiata. I due fidanzati guardarono poi la Bestia accanto a loro che annuì a entrambi in segno di approvazione.

<< Hai visto, Dick? Bastava avere fiducia. >> disse sorridente la ragazza a Nightwing.

<< E un penny "fortunato" >> rispose Nightwing sorridendo di nuovo a BB che era tornato umano e, seppur provato, con una sicura convinzione sulla vita.


Pochi istanti prima che BB si liberasse, Brainseid si preparava a caricare una tremenda esplosione col potere di Trigon davanti agli occhi di Fate e i suoi compagni. Anche Arella vide tutto e nonostante ciò aveva deciso che sarebbe morta a testa alta.

All'improvviso però le sue vene si spensero e l'energia diminuì parecchio l'intensità.

"Cosa? Che succede?" pensò Fate notando quel cambiamento come gli altri.

Brainseid rimase in aria a guardarsi le mani incredulo.

"Avevi ascoltato la sua saggezza... e hai osato ripudiarla?!" La sua espressione era infuriata e la sua energia tornò nuovamente a concentrarsi. Anche se i suoi poteri erano tornati come prima avrebbe potuto comunque distruggere Azarath come aveva fatto con Jump City.

<< Voi umani siete tutti inutili!! Vi spazzerò via tutti quanti! >>

Lanterna Verde e Flash erano in preda allo sconforto. Non sapevano cosa fare per fermarlo... ma Fate sembrò architterare qualcosa: mentre Brainseid caricava la sua energia, il mago sembrò essere entrato in una profonda concentrazione e sussurrò qualcosa al vento. Poi, una volta finito, si mise davanti ai suoi compagni... e si tolse l'elmo di Nabu mettendolo a terra.

<< Fate, cosa fai? >> gli chiese Lanterna.

Il mago non rispose, si voltò a guardare Arella che era ancora lontana... e gli annuì con fare convinto. La donna aveva capito cosa voleva fare il mago e non riusciva a crederci che si sarebbe spinto a tanto pur di mantenere la promessa che aveva fatto a Corvina.

<< Flash... Lanterna Verde... fatemi un favore... >>

I due eroi rimasero in silenzio per ascoltarlo.

Lui li guardò con un sorriso amichevole << Fate sapere a mia moglie... che la amo tantissimo. >>

<< COSA?! >> reagirono i due.

Fate si alzò in volo e intorno a lui si formò una chiave di Ahk grande quanto un palazzo che allontanò Flash e Lanterna con un vento energetico.

Fate stava concentrando al massimo tutto il suo potere e le sue conoscenze per un ultimo disperato tentativo di salvare Azarath.

<< No, Fate! >> lo chiamò Flash per cercare di fargli cambiare idea inutilmente.

<< L'affronto verrà punito! E sarà questo posto a pagare primo!! >> urlò Brainseid osservando irritato la mossa di Fate.

Il mago acquisiva sempre di più energia ed era pronto per colpire. Poi aprì gli occhi e si fiondò verso il nemico, riuscendo a oltrepassare la sua energia demoniaca fino a riuscire a toccargli le spalle.

<< Non distruggerai questa città... e nemmeno il mio mondo... i miei amici... e i titans... ti fermeranno. >> riuscì a dirgli riuscendo a guardarlo dritto negli occhi.

Lo scontro tra le due energia in quello spazio ristretto era molto pesante e Fate non lo avrebbe retto al lungo. Doveva sbrigarsi.

<< No, non farlo! >> esclamò Lanterna Verde.

Il mago mettendoci tutta la sua forza e concentrazione pronunciò ad alta voce un potente incantesimo e subito dopo intorno a lui e a al nemico si formò un energia bianca che iniziò a rinchiuderli.

Mentre essa si formava... Fate ebbe un solo pensiero "Grazie, amici... grazie, Corvina... Inza... ti amo... grazie."

Una volta rinchiusi... i due svanirono completamente ritrovandosi nello spazio vuoto.

A quel punto l'esplosione avvenne... e Fate venne travolto in pieno disintegrandosi.


I due eroi guardarono il punto in cui l'amico era sparito con enorme stupore. Arella scese verso di loro per guardare anche lei in quel punto.

Anche se erano lontani, l'esplosione di energia demoniaca venne comunque percepita dalla donna.

<< Lui... ci ha salvati... ha dato la sua vita... per salvare Azarath. >> spiegò ai due eroi dopo aver raccolto l'elmo di Fate e versando qualche lacrima per la gratitudine.

Non lo conosceva, è vero... ma il fatto che abbia voluto tener vivo l'insegnamento di sua figlia ad ogni costo aveva toccato la donna cosi tanto che era diventato subito come un fratello per lei.

Lanterna e Flash si limitarono a piegare gli sguardi e a stringere i denti per cercare di contenersi.

Arella si asciugò le lacrime tornando forte e si volto verso i due eroi << Dovete tornare sulla Terra. Dovete avvisare i vostri amici. >>


Nello spazio in cui era stato condotto, Brainseid guardò nel vuoto davanti a lui. << E cosi hai dato la tua vita per salvare Azarath? Povero stupido. Quando avrò finito con la Terra, tornerò ad Azarath per finire il lavoro! Tutti pagheranno per l'affronto di Beast Boy! Tutti!! >>

Dopo aver sbottato in quel modo, Brainseid riacquistò la sua compostezza pensando al fatto che aveva ottenuto ciò che voleva. "Non importa. La mia vendetta... e quella dei miei creatori si compirà molto presto... E sarà proprio il loro peggior nemico ad aiutarmi a servirla."

Successivamente decise di vedere meglio cos'era successo sulla Terra tramite gli occhi di Allthing.


L'essere era stato preso di mira da Nightwing e Stellarubia, ma la sua personalità venne richiamata all'istante dal suo padrone permettendo cosi a Wonder Woman di liberarsi.

Dick si avvicinò a ciò che restava della creatura, ovvero solo la sua maschera.

<< Che è successo? >> chiese Stella mentre aiutava Diana a rialzarsi.

Nightwing prese la visiera e con aria riflessiva rispose << Dottor Fate mi ha detto che Allthing possiede una personalità in grado di spostarsi sotto comando di Brainseid. Dev'essere quello che è appena successo. >>

Una strana sensazione si insinuò nel ragazzo. Il suo sesto senso gli suggeriva che sarebbe accaduta presto una cosa terribile, e che lui e i suoi amici avrebbero dovuto tenersi pronti.

Stellanera venne circondata in un batter d'occhio dagli altri supereroi.

<< Tesoro, fai la brava e arrenditi. Oppure dovremo rompere il tuo bel culetto. >> la minacciò Speedy con Freccia Verde al suo fianco e anche gli altri Titans East.

<< Mai! >> urlò lei estraendo piante dal terreno che cercarono di legarsi attorno agli eroi che aveva di fronte... scomparendo all'improvviso.

"Cosa?!" pensò scioccata la ragazza.

In quel momento i suoi occhi si illuminarono ripetutamente di diversi colori energetici che uscirono subito dal suo corpo sollevandosi in alto per poi svanire nel nulla.

Gli eroi si erano messi in guardia, ma vedendo che non succedeva niente di ostile si calmarono.

Stellanera si guardò le mani e sentì che tutti i poteri che aveva ottenuto grazie a Brainseid se n'erano completamente andati lasciandole solo i suoi poteri naturali.

"Komand'r... tu hai fallito." La voce di Brianseid risuonò nella sua testa.

"Maestro?! No! Non è stata colpa mia! Io ho fatto quello che mi avevi chiesto!"

"Io do solo un occasione e non ne concedo mai altre."

"No! Mi avevi promesso che avrei avuto ciò che mi spetta!"

"Sicuro... e ora lo avrai."


In quel preciso momento, un teletrasporto arrivò alle sue spalle... portando Brainseid in persona.

I titans e gli altri si misero in guardia pronti ad affrontarlo... ma lui si limitò ad agguantare Stellanera al collo.

<< No! Ti prego... >

CRACK!

I presenti guardarono increduli ciò che era successo: Brainseid aveva appena spezzato il collo alla sua stessa allieva e l'aveva poi buttata a terra come un cencio. Tutto tenendo gli occhi sui Titans con aria furente.

Stella osservò tutto sconvolta... mentre una rabbia immensa le salliva in corpo mentre i suoi occhi piangevano.

<< Nooo! >> urlò scagliando dardi stella verso il mostro.

Il nemico si limitò a respingere l'attacco per poi allontanare tutti gli eroi con il potere di Trigon.

Il mostro non disse niente mentre continuava a fissare i Titans, stavolta con aria di sfida per poi andarsene col teletrasporto.


Una volta che se ne fu andato, Stella corse verso il corpo della sorella ancora incredula per ciò che era successo... ma vedendo il suo volto spento dovette accettare la verità: sua sorella era morta. E con essa ogni possibilità di riportare indietro la ragazza che Stella non aveva mai smesso di amare.

Con le lacrime che le gocciolavano sul volto di Stellanera, Stellarubia lanciò in cielo un forte urlò di dolore.

<< Assassino!! Vigliacco!! Te la farò pagare!! >> urlò minacciosa rivolgendosi a Brainseid come se potesse sentirla.

Nightwing e BB si diressero subito verso di lei per calmarla.

<< Stella! Calmati! >> le disse BB prendendola per la spalla mentre Nightwing le toccava l'altra.

<< L'ha usata! Ha usato il dolore di Stellanera per usarla! Mostro! Ti ucciderò! >> continuava lei in preda alla rabbia e alla disperazione.

<< Stella! >> la richiamò Nightwing prendendole il volto con forza per obbligarla a guardarlo.

<< Gliela faremo pagare. Pagherà per tutto il male che ha fatto. Te lo giuro. Ma tu devi restare lucida! Se farai chissà quali cazzate finirai solo per farti ammazzare inutilmente e noi non vogliamo che succeda. Ti prego. >>

Stella era ancora sconvolta, ma le parile del suo amato la placcarono un po'. Solo da spingerla ad abbracciare Nightwing e a singhiozzare sulla sua spalla.

Lui ricambiò l'abbraccio con più forza, accarezzandole i capelli. BB si limitò a chiudere gli occhi e la bocca a Stellanera in segno di rispetto verso i defunti.

Mentre la abbracciava... Nightwing assunse nell' ombra l'espressione più decisa che abbia mai fatto in vita sua "La pagherà per tutto quello che fatto. Questo è sicuro."

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Capitolo 16
*** Infezione ***


Dopo che Stella rientrò nella torre di guardia, si chiuse subito in una stanza da letto dove rimase a piangere per un po'.

Diana e BB avevano fatto del loro meglio per farla sentire meglio, però Diana doveva andare a fare rapporto e cosi rimase solo il mutaforma a confortare sulla sua amica.



Nightwing arrivò in quel preciso momento << Come sta? >>

<< È ancora distrutta, Dick. Ha visto sua sorella morire... e un po' posso capire come si sente. >> rispose il mutaforma che era uscito dalla stanza per dare a Stella un momento per calmarsi.

<< Già. Anch'io... >> disse Nightwing pensando a Jason << Vado a parlarle. >>

Il moro entrò nella stanza e si sedette subito accanto alla sua amata abbracciandola forte. Lei ricominciò a singhiozzare. << Shh. Non potevamo sapere che sarebbe successo. Non è stata colpa tua. >>

<< Io... sniff... so che aveva fatto cose ignobili... ma io continuavo a sperare di riavere la sorella che amavo... e ora l'ho persa per sempre... >> disse dando sfogò a tutto il suo dolore.

Nonostante i crimini e i tradimenti che Stellanera aveva fatto, Stellarubia non aveva mai smesso di amarla. Aveva sempre sperato che lei avrebbe abbandonato la via dell'odio e che sarebbe tornato le sorelle unite di un tempo.

Kory era davvero una ragazza straordinaria. Ecco perché Dick la amava tanto e perché in quel momento era deciso a fare giustizia anche per Stellanera.

Dick si tolse la maschera e cercò di trovare le parole giuste << Ricordi cosa ha detto Alfred? Bisogna onorare la memoria delle persone che perdiamo. >>

<< Ma... lei mi odiava... voleva uccidermi... >>

<< Stella, hai appena detto che nonostante ciò tu le hai sempre voluto bene. Non abbandonare le tue convinzioni per il dolore. Se tu non fossi più te stessa io non lo sopporterei. E neanche i nostri amici. Tu ricordati di lei come la ragazza con cui sei cresciuta. Non pensare a lei come alla ragazza che voleva ucciderti, lascia che siano i tuoi ricordi più belli a darti la forza per andare avanti. Non quelli dolorosi. Fai onore alla sorella che hai sempre amato. >> disse guardandola negli occhi.

Stella rimase in silenzio ad ascoltarlo. I suoi occhi azzurri le trasmettevano sempre sicurezza e le sue parole le placcavano ogni dolore... tant'è vero che lo bacio subito in segno di gratitudine.

<< Grazie... ti amo. >> disse appoggiando la fronte sulla sua.

<< Anch'io ti amo. >>


Fuori dalla stanza, BB sentì tutto grazie ai suoi super sensi che ora riusciva a controllare bene e fu molto felice nel dedurre che la sua amica era di nuovo serena. Tant'è vero che l'episodio gli ha suggerito cosa fare per un secondo tempo "Ho deciso. Quando si sveglierà, dirò a Corvina ciò che provo per lei. È stupido tener celati i propri sentimenti anche quando sono evidenti. Bisogna darci un taglio."

Wonder Woman arrivò sul posto << Ho finito di fare rapporto a J'onn e mi ha riferito che in nostra assenza è successo qualcosa di inaspettato. >>

<< Cosa vuoi dire? >>

<< È meglio che lo sappia anche Dick. Lui dov'è? >>

<< Ha appena aiutato Stella a stare meglio. >> disse indicando la porta col police.

L'amazzone allora bussò alla porta << Nightwing! Sono Wonder Woman. C'è una cosa che devo riferirti. >>

I due fidanzati interromperono il loro momento e sentendo il tono di Diana, Dick dedusse che era una cosa importante. << Vieni pure. Ora è tutto a posto. >>

L'amazzone e il mutaforma entrarono nella stanza. Stella li accolse con un sorriso di sollievo. << Ti senti meglio? >> chiese l'amazzone alla ragazza.

<< Si, amica Diana. Tutto grazie a Dick. >> rispose tornando a guardare il suo amato con ancora molta gratitudine nel cuore.

Vedendo la sua espressione serena, Diana rimase un po' sorpresa dal suo rapido recupero, ma anche molto contenta. Passato il momento, rivelò ciò che aveva saputo.


<< Brainseid aveva attaccato Azarath?! >> disse Nightwing sbalordito come Stella e BB.

<< Cosa ci è andato a fare a casa di Corvina? >> chiese la rossa a Nightwing sperando che deducesse qualcosa.

<< Chi è andato a contrastarlo? >> chiese Dick all'amazzone.

<< A parte Fate, solo Superman, Flash e Lanterna Verde. >>

<< Non avete ricevuto notizie da loro? >>

<< Non potevamo tenerci in contatto. Azarath è una dimensione alternativa. >>

<< Giusto... >>

Nightwing concentrò in quel momento tutto il suo accume per dedurre la prossima mossa del nemico e a trovare una connessione tra gli ultimi eventi riuscendo infine a dedurre una cosa. << Ho la sensazione che il nemico stia per sferrare l'attacco finale. >>

<< Cosa vuoi dire? >> gli chiese l'amazzone.

<< Secondo me... l'agguato di Stellanera era solo una copertura. Secondo me non aveva scatenato BB attaccandogli adosso una piccola scatola madre solo per ucciderci. No... c'era sotto qualcos'altro. Forse Brainseid voleva... sfruttare il nuovo potere di BB a sua volta. Pensateci. Se la scatola di Stellanera l'aveva creata Brainseid allora non mi stupirebbe se era collegata direttamente a lui. >>

<< Vuoi forse dire che voleva usare il mio potere per aumentare la sua forza? >> chiese BB sbalordito.

<< ... mi pare la spiegazione più plausibile. Del resto eravamo intrappolati in un altra dimensione, non potevamo sapere cosa succedeva sulla Terra. >>

<< Per Era. Spero che Superman e gli altri stiano bene. >> concluse l'amazzone impensierita.


In quel esatto momento, nella sala grande apparve una specie di portale luminoso.

Temendo che fosse Brainseid, J'onn e gli eroi presenti si misero in guardia, ma invece erano solo Flash e Lanterna Verde che erano stati rimandati alla torre con l'aiuto di Arella e dei monaci sopravvissuti.

<< Flash! Lanterna! Cos'è successo? >> chiese subito J'onn.

I due eroi avevano l'aria davvero abbattuta e con rammarico riferirono a J'onn tutto quello che era successo, dalla cattura di Superman al sacrifico di Fate per salvare Azarath.

Incredulo dalla notizia, J'onn contattò subito Diana chiedendogli di venire subito nella sala con i ragazzi.

Sentendo un gran turbamento nel tono del marizano, Dick e gli altri arrivarono di corsa da lui e vennero informati su cos'era successo.

<< Ha rapito Superman?! >> chiese Nightwing alla fine del racconto.

<< Fate aveva scoperto che era lui che voleva fin dall'inizio. Del resto dovevamo prevederlo... considerando che i creatori del nemico avevano entrambi un conto in sospeso con Clark. Aveva capito che Brainseid si era unito al potenziale ottenuto dal vostro amico mutaforma, ma non sapeva in che modo. >> rispose Lanterna.

Sentendo l'ultima frase, Nightwing e gli altri capirono finalmente tutto.

<< Era per questo, Dick. Voleva Il potenziale necessario per catturare Superman. >> disse Stella al fidanzato.

<< Già... peccato che BB si sia liberato troppo tardi. >>

BB abbassò lo sguardo profondamente dispiaciuto.

<< Ehi, non è stata colpa tua. Non sapevamo che stava succedendo. Fatti forza. >> lo incoraggiò l'amazzone

<< Di cosa parlate? >> chiese Flash insospettito.

I ragazzi rivelarono a Flash e a Lanterna ciò che era successo. Non serviva dirlo a J'onn, perché Wonder Woman aveva già fatto rapporto.

<< Che figlio di puttana! >> commentò il velocista alla fine.

<< Ma ora non dovete preoccuparvi del nostro amico. È riuscito a controllare la sua nuova forza. Ora abbiamo un amico forte quasi come Superman dalla nostra parte. >> li rassicurò Stella con tanta speranza nell'animo.

<< È vero. Diana è stata chiara su questo dettaglio. >> confermò J'onn.

<< Questo non ci riporta indietro Clark e Fate. Ora che facciamo? Che cosa vorrà fare con Clark? >> chiese Lanterna.

Fu solo Nightwing a rispondergli << Non lo so. Ma dobbiamo tener gli occhi aperti senza trascurare nulla. Sono più che convinto che qualunque cosa Brainseid abbia in mente, colpirà molto presto. >>


Da qualche parte chissà dove, Superman, ancora svenuto, era legato a una specie di anello azzurro che lo teneva inginocchiato.

Lentamente aprì gli occhi e vide che intorno a lui non c'era niente, solo buio. Subito dopo cercò di liberarsi da quell'anello ma non riuscì a fare niente.

<< Benvenuto nella mia umile dimora, Kal-El >> gli disse una voce nelle tenebre.

Superman si guardò intorno per cercare di vedere qualcuno e vide Brainseid emergere dall'oscurità.

Clark cercò di colpirlo coi suoi ragazzi calorifici... ma non successe niente. I suoi poteri erano stati annullati.

<< Cosa mi hai fatto? >> chiese incredulo.

<< L'anello che ti tiene immobilizzato è fatto di una sostanza che annulla i tuoi poteri e ti rende debole come un terrestre. Una sostanza che conosci. >>

Superman si guardò l'oggetto con attenzione, ma solo un materiale gli venne in mente << Kryptonite? >>

<< Si. Ma di un tipo diverso. Puoi chiamarla krtptonite blu. >>

<< Come... come te la sei procurata? >>

<< Beh... mi sono preparato bene per accoglierti da quando sono stato generato. >>

<< Tu volevi... me? >>

<< Si. Come saprai i miei creatori erano tuoi accerrimi nemici. Avevano sempre progetti speciali per te. Diciamo che è il fattore che la Madre ha ereditato per portare a termine il suo compito. E tutto ciò che brama lei... lo bramo io. >>

<< La tua scatola madre? >>

<< So già che tu e i tuoi amici sapete tutto della mia origine. Ho scrutato la tua mente coi poteri di Trigon mentre dormivi. Purtroppo ho potuto solo vedere i tuoi ricordi recenti considerando che non ho ottenuto tutto il suo pieno potere, ma sono stati comunque sufficienti. So che misure avete addottato per contrastarmi, ma anche se quel ragazzino di nome Cyborg ottenesse la conoscenza per distruggere l'elemento X non cambierebbe niente. L'umanità verrà eliminata. Tutta la lordura che rappresenta verrà ripulita grazie alla Madre e io diventerò in seguito il solo è unico Nuovo Dio. >> rivelò l'essere con tono ambizioso.

<< E come pensi di conquistare Nuova Genesi? Tu non hai un esercito! >> disse Clark dimenandosi.

<< Eheheh, aspetta e vedrai, prima però.... darò ai tuoi amici un assaggio del loro stesso destino... >> Dicendo questo Brainseid fece apparire uno oggetto cubico luminescente.

Superman guardò l'oggetto e capì che cos'era: la scatole madre rimasta celata ai Nuovi Dei per anni... la scatola di Brainsedi. Il mostro alzò le mani verso la sua scatola ed essa generò un energia rossa uguale a quella naturale di Brainseid.

Superman guardò impotente la scena, con grande preoccupazione per i suoi compagni.


Alla torre di guardia, la Lega dedicò un momento di silenzio per la perdita di Dottor Fate. I 3 titans si unirono alla veglia. Il fatto che si sia sacrificato per mantenere viva la speranza che aveva diffuso Corvina quando sconfisse Trigon aveva commosso molto i 3 ragazzi e giurarono sulla loro vita che non avrebbero permesso che il sacrificio di Fate sarebbe stato vano. Che avrebbero ferrmato Brainseid.

Una volta finito il momento di silenzio, J'onn prese l'elmo di Fate e disse ai Titans << Credo che questo glielo debba consegnare la vostra amica a sua moglie. A quanto pare lei è la più adatta per farlo. Dopotutto... lo ha fatto per onorare l'insegnamento che gli aveva trasmesso... Che voi avete trasmesso. >>

BB si fece avanti e prese l'elmo in mano << Glielo chiederò io. Grazie. >> e se andò lasciando soli i suoi compagni coi membri presenti della Lega.

Il mutaforma ritornò da Corvina e mise l'elmo su un comodino accanto al suo letto di convalescenza. << Non so se mi senti, ma la tua patria è salva. Grazie a quest'uomo... che ha dato la sua vita pur di mantenere la promessa che ti ha fatto. >>

La maga non si mosse, dopo gli eventi di Azarath lei non riusciva più a vedere niente. Come se Brainseid avesse trovato un modo per impedirle di vedere cosa stava facendo attraverso il potere di Trigon. Forse c'entrava la sua scatola madre. Non sapeva che Fate era morto.

BB si avvicinò a lei << Tu mi hai salvato... grazie... grazie per non avermi mai abbandonato... non pensavo che l'avessi conservata per tutto questo tempo. >> disse tirando fuori da una tasca la moneta di Corvina.

<< Forse... quando tutto sarà finito... potremmo uscire insieme... vorrei tanto che tu mi dessi un occasione per far funzionare le cose tra di noi. >> le confidò accarezzandole teneramente la guancia.


In quell'esatto momento però... la ragazza iniziò a urlare di dolore. Come se un malore improvviso l'avesse colpita.

<< Corvina?! >> si allarmò il ragazzo verde che accese subito il suo comunicatore << Dick! C'è qualcosa che non va in Corvina. Venite qua, presto! >>

Poi cercò di tranquilizzare la maga, tenendola ferma. << Che cosa ti prende? >>

In tutta risposta la maga aprì gli occhi e vide che erano rossi e ringhiava ferocemente contro il mutaforma. Quella però non era la sua forma demoniaca... sembrava qualcos'altro. Una mutazione era cominciata in lei, ma non centrava il suo retaggio.

L'espressione furente scomparì subito tornando ad occhi chiusi e a urlare di dolore.

Preso dalla paura, BB decisse di legarla a letto usando le corde poste appunto sui lati. Quei letti erano stati progettati anche per bloccare i pazienti agitati.


Accompagnati da Diana, i Titans arrivarono nell'infermeria e osservarono la loro amica contorcersi dal dolore e a volte rimostrando l'espressione furente. A quanto pareva stava facendo resistenza alla mutazione, ma avrebbe ceduto presto se qualcuno non avesse fatto qualcosa.

I dottori provarono a esaminare la sua condizione, ma non riuscivano a capire di che si trattasse. Scoprirono solo che il suo organismo si stava alterando. BB sentì la sua angoscia crescere sempre di più mentre Nightwing e Stella cercarono di incoraggiarlo.

<< Che diavolo sta succedendo?! >> sbottò BB pretendendo una spiegazione ad ogni costo.

In quel momento un colonna di luce si formò all'improvviso, e stavolta era il teletrasporto di una scatola madre.

Ritenendo che fosse Brainseid, BB attivò il suo nuovo potere illuminamdo tutte le sue vene e scagliandosi a tutta velocità verso la colonna.

<< Che cosa le hai fatto?! >> urlò lanciando un pugno verso chi era appena arrivato.

Un suono metallico risuonò nell'aria. L'attacco di BB era stato bloccato da uno scudo incolato al braccio del suo possessore.

<< BB! Ma che ti prende? Sono io! >>

Sentendo quella voce, BB si placò all'istante per lo stupore. Dick e Stella videro chi era arrivato e non furono mai stati più felici di vederlo in quel momento.

<< Cyborg! >> esclamarono i due fidanzati.

BB rimase fermo a guardare l'amico. Il suo aspetto era un po' diverso: le sue placche blu erano completamente grigio metallo, cosi come le spalle, i piedi e la parte sinistra del volto. Inoltre aveva incorporata al petto una scatola madre in piccolo che aveva appunto usato per arrivare lì. Un piccolo prestito da Himon in persona ritenendo che potesse tornare utile.

<< Cavolo, BB! Da quanto sei diventato cosi forte? L'ho parato a stento il tuo colpo. >> disse scomponendo il suo scudo che rientrò nel suo braccio.

<< Amico mio! Non sai che gioia vederti adesso! >>

<< Mh? >>

<< Corvina sta male! Ti prego, se hai terminato il tuo tirocinio allora aiutala! >>

Vedendo le sue condizioni, Cyborg non fece altre domande e si avvicinò alla sua compagna di squadra.

Per veder chiaramente la situazione, Victor attivò un nuovo speciale scanner installatogli da Himon con cui riusciva a rilevare cose che prima non vedeva. Tracce di elemento X per esempio. Ed era proprio quello il problema.

Osservando la zona del cuore di Corvina vide la stessa energia rossa che aveva percepito Fate, ma Cyborg sapeva di che si trattava.

<< Nel punto in cui è stata ferita, ha una concentrazione di elemento X alterato. Era rimasto dormiente, ma adesso... sta trasformando Corvina in un parademone. >>

<< Elemento X? Il materiale che compone le scatole madri? Aspetta... vuol dire che è cosi che Brainseid assorbe i poteri dal cuore della gente? Usando elemento X collegato alla sua scatola madre? >> ipotizzò Nightwing stupito.

<< Sembra proprio di si. Non ricordi cosa ci ha detto Orion? La sua scatola madre e collegata a lui e può immagazzinare i poteri che Brainseid raccoglie. Il creatore delle scatole madri mi ha spiegato che quando questi congegni sono all'opera rilasciano sempre elemento x, perciò posso dedurre che per permettere alla sua scatola di accumulare i poteri deve usare il suo elemento base per formare un collegamento tra la vittima e la scatola stessa fino ad uccidere lo sventurato. In seguito essa gli trasferisce il potere che vuole. In altre parole non è Brainseid che assorbe i poteri e le conoscenze tramite il contatto con l'organismo. È la sua scatola madre a farlo. >>

"Incredibile. Mi domando che succederebbe se..." Dedusse Nightwing.

<< Puoi rimuovere quella roba da Corvina? >> gli chiese BB sempre più agitato.

<< Mi sono preparato per questo, BB. >> concluse Cy mettendosi alla sinistra di Corvina e trasformando il suo braccio sinistro in una specie di ago chirurgico.

Poi si abbassò verso la ragazza di nuovo in preda alla rabbia causata dalla mutazione. << Scusami, Corvina. Questo ti farà molto male. >> e le piantò l'ago attraverso uno dei buchi che le aveva fatto Brainseid.

La ragazza lanciò un enorme urlò di dolore per poi dimenarsi freneticamente. Per fortuna le corde riuscirono a tenerla ferma.

Cyborg attivò col suo nuovo sistema una specie di procedimento che gli fece illuminare il braccio di blu che iniziò a pompare dentro l'amica una sorta di sostanza.

Lei continuava a urlare perché in uel momento l' elemento X dentro di lei e la soluzione di Cyborg erano in contrasto, e la cosa era dolorosa per lei. I Titans non si fecero impressionare e allungarono le mani verso l'amica tenendola ferma ulteriormente.

Dopo qualche secondo, Cyborg terminò la sua iniezione ed estrasse il braccio dal corpo della ragazza.

<< Corvina? >> la chiamò BB avvicinandosi a lei mentre Cyborg si allontanava.

La maga si era finalmente calmata e aveva assunto un aria serena, come se dormisse tranquilla.

<< Tranquillo. Ho neutralizzato ed estratto l'elemento X dentro di lei. Ora potrà terminare tranquilla il suo coma terapeutico. >>

I Titans tirarono un enorme sospiro di sollievo e BB si sentì molto meglio tra tutti. << Fratello... ti devo la vita. >>

<< Se ti può far contento non rovinerò il prossimo abbraccio che ti darà. >> rispose Cy ghigniando.

<< Uhuh. Sarà meglio per te. >> rispose BB.

Una volta accertati che fosse tutto a posto, gli eroi presero in disparte Cyborg per raccontargli tutto ciò che è successo in sua assenza mentre BB rimase ancora un minuto con Corvina.

<< Questa è tua se non sbaglio. Spero che ti riprenda subito. >> disse dopo aver raccolto la sua moneta e mettendola sul comodino accanto all'elmo come augurio di pronto risveglio. Successivamente si diresse dagli altri.


Nella sua dimensione, Brainseid aveva percepito tutto. << È cosi il giocattolo umano è tornato in tempo per salvarla? Non importa. >> disse prendendi in mano la sua scatola madre per poi voltarsi verso il suo prigioniero. << È ora che compia il mio destino. >>

Vedendolo avvicinarsi con quella cosa malefica, Superman ebbe un presentimento peggiore di prima.


Nel salone centrale della torre intanto, i Titans e la Lega aveano finito di spiegare gli ultimi eventi a Cyborg. Senza escludere nemmeno Allthing.

<< Quindi aveva usato il nuovo potenziale di BB per poter catturare Superman? Pazzesco. >> commentò Cyborg una volta finite le spiegazioni.

<< Non devi più preoccuparti per BB, ora ha il pieno controllo del suo potere. >> gli disse Nightwing

<< Davvero? Come ha fatto? >>

<< Beh... diciamo che è stata Corvina ad aiutarlo. >>

<< Eh? >>

<< Te lo spiegherò un altra volta. Ora dobbiamo concentrarci su Brainseid. Ho la sensazione che stia per sferrare l'attacco finale. Se era Superman che voleva fin dall'inzio allora adesso non gli resta che finirci, peccato per lui che non ci riuscirà. >> concluse alzando l'avambraccio e stringendo il pugno.

Tutti annuirono decisi, pronti allo scontro finale.


In quel momento... Brainseid arrivò al Polo Nord. Più precisamente.... alla Fortezza della Solitudine.

Con lui c'era Superman... che aveva la scatola madre del mostro inpressa nel suo petto e con dei legamenti che gli si stringevano su tutto il corpo. Proprio come aveva fatto la scatola di Stellanera a BB in precedenza.

Il kryptoniano sembrava in trance... e rispondeva ad ogni comando di Brainseid.

<< Procedi, Kal-El... La purga dell'universo... è iniziata! >>

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Capitolo 17
*** Verso la Scatola Madre ***


La battaglia era cominciata... Allthing cercava di prendere Cyborg, ma lui, grazie ai suoi potenziamenti era molto agile negli spostamenti.

Wonder Woman e Flash intanto cercavano di colpire di sorpresa il mostro grazie alle onde d'urto e agli attacchi superveloci, ma sembrava che non sentisse niente.

Stellarubia e Lanterna provarono a combinare le loro mosse, ma anch'esse non bastarono. La creatura era molto più reattiva del solito.

"Ma che succede?" Si chiese la rossa come John Stewart.

<< Attenta! >> gridò poi Lanterna creando una barriera per proteggere l'aliena da una punta emersa dalla fortezza diretta contro di lei che si sgretolò contro la barriera.

< Ma cosa...? >> Lanterna fu interrotto al volo da Allthing che sbucò davanti a loro e li agguantò entrambi per poi sbatterli contro la fortezza e poi scagliarli lontano. Per fortuna Wonder Woman si alzò in volo e li prese entrambi in tempo.

I 3 eroi in aria osservarono sempre più confusi la creatura. La sua velocità era cresciuta in maniera sproporzionata che sembrava si teletrasportasse, ma in realtà era solo più rapido a spostarsi da un materiale all'altro. Inoltre, a quanto sembrava, la sua capacità di mantenersi fuso coi materiali non era più contrastata dalle alterazioni termiche.

Cercò di colpire alle spalle Cyborg spuntando sotto di lui, ma Flash lo intercettò con uno spintone.

Cy attivò dei nuovi cannoni supersonici di potenza maggiore contro la creatura, ma lui si nascose nuovamente tornando a fondersi con la fortezza.

<< Perché rimane fuso con la fortezza? >> chiese Flash.

< Probabilmente perché è fatta dell'unico materiale che può sfruttare meglio per attaccarci. >> gli rispose Cyborg.

Allthing si riaffacciò dalla fortezza composto del suo materiale e generò moltissime punte da essa dirette contro i nostri eroi che vennero messi al riparo dal pronto intervento di Lanterna Verde che chiuse tutti in una bolla sospesa.

< Non è che questa sua nuova forza dipende dall'unione della scatola madre con la fortezza? >> ipotizzò Lanterna mentre teneva attiva la sua costruzione.

<< È possibile. >> Disse Cyborg che decise di mandare a J'onn un altro messaggio scritto sulllo schermo, per evitare che Brainseid sentisse qualcosa, chiedendogli dov'era finito Nightwing e che aveva bisogno di una panoramica dall'interno.

l marziano controllo subito la posizione di Nightwing e rispose << Tenete duro. È arrivato a destinazione. >>

Infatti, in quel esatto momento, Nightwing era atterrato sulla cima che gli aveva indicato Wonder Woman con lo speciale jet a rivestimento piombato. Sembrava avere addosso anche una sorta di rivestimento sopra il costume, ma saprete presto di che si tratta.

Dopo essere sceso avanzò in avanti e trovò una specie di pannello con sopra inciso il simbolo di Superman.

<< Jonathan. >>

Un varco dimensionale si aprì all'istante davanti a lui e, facendo appello a tutte la sua determinazione, lo attraversò arrivando nei sotterranei della fortezza dove venivano mantenuti gli animali alieni e altre tecnologie aliene che Superman aveva custodito dopo qualche avventura per evitare che finissero in mani sbagliate. Ma a quanto pareva a Brainseid tutte quelle cose non servivano affatto poiché la tecnologia stessa della Fortezza poteva diventare molto più pericolosa di qualunque altro congegno preservato da Clark.

"Bene. Ora devo muovermi facendo meno rumore possibile." pensò il ragazzo usando il rampino per salire su uno dei tanti cristalli che costruivano il soffitto della fortezza.

Subito dopo attivò il suo scanner permettendo cosi a J'onn e Cyborg di vedere quello che vedeva lui.

<< Ok, Nightwing, la sala centrale e sopra di te. Buona fortuna. >> lo informò il marziano. Dick, cominciò subito a spostarsi da un cristallo all'altro per giungere alla sala il più silenziosamente possibile sperando di fare in tempo.


Nei punto degli scontri in cui i erano giunti i cloni di Brainseid i titans onorari e i membri della Lega cercavano di difendersi con ogni mezzo, ma sembrava che quei cloni fossero invulnerabili come il Brainseid autentico.

<< Freccia! Qualche idea? >> chiese Speedy al suo mentore mentre si preparava a scagliare un altra freccia.

<< Ricordi la vecchia mossa? >> rispose Oliver Queen guardando il suo allievo con uno sguardo d'intesa.

<< Oooh. Ma certo. Facciamola. >>

I due arcieri si scagliarono contro il mostro che avevano davanti e,.dopo aver evitato un suo attacco, Freccia Verde scagliò una freccia lucente contro il nemico che rimase abbagliato, mentre Speedy gli scivolò tra le gambe scagliandoli da sotto una freccia a corda che si avvolse subito intorno a lui, per poi scagliare subito dopo insieme a Freccia Verde delle frecce congelanti.

<< Wuuuh! Farlo da solo stava diventando noioso. >> commentò entusiasta Speedy.

<< Non festeggiare subito, Roy. Abbiamo altri fenomeni da baraccone da bloccare. >>

<< Mh. Ecco perché mi ero messo in proprio... >> sussurro il ragazzo seccato.

Il suo entusiasmo però venne infranto sul momento dal rumore di qualcosa che si sgretola.

Il mostro si era liberato dalla corda e dal ghiaccio ed era pronto a tornare all'attacco.

I due arcieri osservarono la scena spaesati << Oh, porca puttana... >>

La creatura si scagliò addosso a Freccia Verde con un calcio volante che lo spedì contro un muro, incrinandolo.

<< Holly! >> gridò Speedy scagliando subito un altra freccia contro il mostro... che venne presa al volo e spezzata con facilità pazzesca.

Il clone prestò la sua attenzione al ragazzo e si avventò subito anche contro di lui, disarmandolo, mettendogli un piede sulla testa e distruggendo il suo arco davanti ai suoi occhi.

Freccia Verde si riprese e cercò di aiutare il ragazzo con un attacco frontale, ma venne bloccato all'istante da una sola mano del mostro che lo prese per la gola.

I due arcieri se la stavano vedendo male... quando Freccia Verde notò una cosa << Tappati le orecchie! >> ordinò al ragazzo.

Pur non comprendendo il senso di quell'ordine, Speedy obbedì e subito dopo un grido fortissimo e acuto travolse il mostro allontanandolo dai suoi avversari.

Una stupenda ragazza bionda si fece avanti e porse le mani agli arcieri.

<< Laurel, amore. Cosa farei senza di te? >> disse Freccia sorridente abbracciando Black Canary.

<< Non oso immaginarlo. >> rispose Black Canary baciando velocemente l'arciere.

<< Lei sarebbe Black Canary? >> chiese Speedy massaggiandosi le orecchie.

<< Tu sei Roy? Felice di conoscerti. >> gli disse la bionda porgendogli la mano.

<< Wow. Oliver se le sceglie bene le fidanzate. >> rispose lui ancora stupito per quello che la ragazza aveva fatto, stringendole la mano.

<< Occhio, ragazzi. Quello stronzo è ancora in piedi. >> li allertò Freccia Verde.

I due tornarono in guardia e Speedy tirò fuori un arco di riserva. << Questo non lo romperai. >>

La creatura si rilanciò all'attacco e stavolta colpì con un assedio dall'alto in modo da generare un onda d'urto che separò i 3 eroi.

<< Gnh... Speedy! I tuoi amici dove sono? >> domandò Freccia innervosendosi iniziando a temere il peggio.

<< Sono ancora occupati con quegli altri due cloni, ma neanche a loro va tanto bene! Questi bastardi hanno gli occhi ovunque, nemmeno Mas e Menos riescono a colpirli di sorpresa! >>

<< Merda... J'onn! Ci servono i rinforzi! >> fece Oliver mettendosi in contatto col marziano.

<< Tenete duro! Orion sta preparando le forze di supporto. Presto arriveranno sulla Terra. Resistete. >> la comunicazione fu chiusa, perché c'erano le stesse richieste anche dalle altre squadre che erano messe altrettanto male.

Freccia tirò fuori un altra freccia e tese il suo arco << Eh... spero solo che presto non diventi tardi. >>

Nonostante i poteri che possedevano gli eroi, i cloni di Brainseid non si arrestavano mai. I velocisti non riuscivano a colpirli di sorpresa, scaraventarli sotto terra o in un altra dimensione era inutile perché venivano riportati subito sul campo di battaglia grazie al teletrasporto della scatola madre. Ma sebbene sembrassero non avere possibilità, i titans onorari e la Lega non avrebbero desistito.


All'esterno della Fortezza della Solitudine, la battaglia contro il nuovo Allthing diventava sempre più insidiosa.

Coi suoi nuovi poteri di manipolazione materiale, l'essere fece uscire dal terreno stalagmiti di cristallo che minacciavano di impalare chiunque fosse sotto di loro, ma grazie a Flash e a Lanterna i nostri amici riuscivano a evitarle.

Stella volle provare una cosa << Wonder Woman, Lanterna, ho bisogno che mi seguite uno dopo l'altro. >>

<< Cosa vuoi dire? >> le chiese Wonder Woman che le volava accanto.

<< Fidati, amica Diana. >> rispose la ragazza con aria convinta e facendo l'occhiolino.

Subito dopo l'aliena si scagliò da sola contro Allthing lanciandogli contro dardi stella. Il mostro li parò tutti con un pilastro di cristallo e scagliò contro la ragazza altre punte che lei evitò alzandosi più in alto.

Dietro di lei c'era Wonder Woman che l'aveva seguita come aveva chiesto che, dopo aver evitato una lastra, sbattè i suoi bracciali con tutta la sua forza generando una potentissima onda d'urto che stordì la creatura.

Lanterna Verde, da dietro di lei, costruì una mano gigantesca che afferrò la maschera di Allthing, ancora stordito e lo staccò letteralmente dalla fortezza, lasciandolo poi contro la distesa innevata circostante.

Flash corse subito verso il mostro e lo colpì con un calcio a super velocità. << Te li becchi sempre i miei colpi, eh cazzone? >>

<< Cyborg, ora! >> esclamò Stella notando la giusta occasione.

Il robot si lanciò contro il mostro a tutta velocità costruendo le sue mani a siringa. << È ora della vaccinazione! E niente lecca lecca per te! >>

Ma quando stava per iniettare i suoi aghi all'interno della maschera di Allthing... una barriera si formò all'improvviso, facendo fare un volo tremendo a Cyborg, il cui atterraggio venne arrestato in tempo da Stellarubia.

<< Ma che è successo?! >> chiese Stella sbalordita mentre teneva l'amico.

Cyborg non perse tempo e attivò subito i suoi scanner per individuare l'origine di quella barriera.

<< La scatola madre sta proteggendo Allthing. Finché non verrà indebolito il suo legame con il sistema della Fortezza non riuscirò a iniettare il mio antidoto su di lui. Merda! >>

Stella voltò lo sguardo verso la montagna dove era atterrato Nightwing "Ti supplico, fa in fretta."


In quel preciso momento, Dick era riuscito ad arrivare sopra la sala principale e aveva ancora attivo il suo scanner oculare.

Le immagini che trasmise a J'onn e a Cyborg diedero le conferme delle loro ipotesi. Vedendo Superman su quel piedistallo, con la scatola fissata al suo petto e alla struttura, Cyborg capì come bisognava agire.

"PER INDEBOLIRE IL LEGAME TRA LA FORTEZZA E LA SCATOLA DOBBIAMO INDEBOLIRE SUPERMAN. NON C'È ALTRO MODO."

l marziano riferì il messaggio a Dick. "Le granate solari rosse dovrebbero funzionare. Mi dispiace, Superman. Ma giuro che ne uscirai vivo." pensò il ragazzo mantenendo il sangue freddo ed elaborando sull'istante una strategia.

Brainseid continuava a fissare il combattimento esterno e percepiva anche la situazione di tutti gli altri eroi del mondo alle prese coi suoi cloni attraverso di loro.

"Voi tutte contemperete l'insegnamento della Madre, e vi resterà impresso fino alla fine dei tempi."

Nightwing cercò di scagliare una specie di granata contro Superman... ma un raggio omega stava per colpirlo da sotto i piedi. Per fortuna i riflessi pronti del ragazzo gli fecero evitare l'attacco, cadendo però nella sala, proprio vicino al nemico.

<< Non so come tu abbia fatto a entrare, Robin, ma mi aspettavo un infiltrazione a sorpresa. Infatti... la Madre mi guarda le spalle. >> disse il mostro voltandosi lentamente verso il ragazzo e indicando la scatola.

Nightwing si stava rialzando e Brainseid notò il rivestimento che aveva sopra il costume. << Una pellicola di piombo.... astuto. Avrai dedotto che adesso possiedo anche i poteri di Kal-L e cosi hai pensato di usare un trucco simile a quello che avevo usato io quando mi hai incontrato. Sei davvero intelligente, ma qualunque cosa tu stia nascondendo non servirà a niente. Se speravi di colpire di sorpresa la scatola madre per indebolire il suo legame con la fortezza sei davvero un illuso. >>

Nightwing si era rialzato ed aveva estratto i suoi bastoni da escrima, pronto a combattere.

<< Vuoi batterti con me? Contro un dio? >>

<< Tu sei solo un assassino! Hai distrutto la mia casa e ucciso la mia gente solo perché gli avevamo dato speranza! Se credi che l'umanità abbia bisogno vedere le cose a modo tuo o della tua scatola allora andate entrambi al diavolo. >>

Brainseid non tollerò una simile provocazione. << Le tue ultime parole sono state fatte. >> e scagliò contro il ragazzo un raggio calorifico... che venne parato dai bastoni di Nightwing.

"Cosa?" Brainseid guardò con attenzione... e vide che i bastoni splendevano di verde.

<< Kryptonite? Ma come... >>

<< Questo non è tutto! >> urlò il ragazzo lanciando contro il mostro una specie di granata rossa che gli esplose in faccia facendolo volare indietro.

Mentre il fumo si alzava, Nightwing sembrò lanciare un altra cosa. Brainseid cercava di guardare attraverso il fumo... ma non riusciva a vedere. La granata lo aveva indebolito molto.

Il mostro cercava di trovare un senso alla situazione << Ma come ha... >>

<< ROOOOAAAAAAARR!!! >>

Dalla nube uscì di corsa la Bestia in modalità berseker che si scagliò contro Brainseid, decisa a punirlo per ciò che aveva fatto.


Nella Torre di guardia, in quel preciso momento, qualcuno si risvegliò.

"!!!" fece aprendo di scatto gli occhi per poi massaggiarsi la testa.

"Cosa è successo?" si chiese confusa... per poi avere degli orribili flashback.

"Credi davvero... che non ci sia più niente di tuo padre in te? "

E poi ricordò un esplosione... un potere uscito da lei. Un altro ricordo le ritornò in mente.

"Io sarò una parte di te per sempre."

Ricordando le parole del padre durante la battaglia tra i suoi amici e l'esercito demoniaco guidato da Slado, e ciò che era successo attraverso di lei.... iniziò a piangere sconvolta e a stringersi la testa.

<< Io sono un mostro... e lo sarò per sempre... >>



Nota dell'autore:

Addio, Stan Lee. Grazie di tutto. Non ti dimenticheremo mai.

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Capitolo 18
*** E cosi ha inizio ***


Su nella torre di guardia i tecnici rilevarono qualcosa.

<< Signore! Abbiamo rilevato un teletrasporto usato per arrivare al Polo Nord. >> riferì un tecnico a J'onn J'onzz

<< Il Polo Nord? Non sarà per caso... Cyborg, puoi scoprire cosa sta succedendo? >>

<< Subito. >> Usando una proiezione olografica della Terra, Cy fece una scannerizzazione della zona usando i satelliti.

I suoi amici rimasero davvero colpiti dalle sue nuove abilità. Quasi quasi erano un pochino invidiosi. Però non è avendo nuovi poteri che si diventa migliori, lo si diventa grazie ai risultati che si ottiene.

<< Rilevo una massiccia formazione dello stesso elemento x che ho estratto da Corvina. L'origine proviene da un punto del Polo che non riesco a vedere coi satelliti. >>

<< Proprio come temevo... la Fortezza della Solitudine. >> disse il marziano.

<< Cosa? Intendete dire la base segreta di Superman? >> chiese Nightwing esterrefatto.

<< Si. È il luogo in cui giace ciò che rimane della tecnologia kryptoniana. Un retaggio che Clark ha ereditato dal suo vero padre. >> rispose Wonder Woman.

<< La tecnologia kryptoniana? Aspetta... Brainseid sta sfruttando la Fortezza per diffondere il suo elemento X? >>

<< Sembra proprio di si. La diffusione è lenta, ma rilevo anche una sorta di impulso che innesca le priorità dell'infezione. Se non agiamo subito... tutti gli abitanti della terra... inclusi i nostri amici... diventeranno parademoni. >> disse Cyborg con molta tensione.

Stella si mise la mano sulla bocca, mentre gli altri non ebbero parole.

<< Quindi è sempre stato questo il suo piano? Farci diventare suoi servi? Mai e poi mai! >> disse BB stringendo il pugno.

<< J'onn puoi teletrasportarci nella fortezza? >> disse Nightwing con fare autoritario.

<< Ci posso provare. >> il marziano provò subito a indirizzare il teletrasporto verso la fortezza... ma non funzionava.

<< C'è una forte interferenza dall'interno della fortezza. Posso solo portarvi all'esterno. >>

<< Un'interferenza? Cyborg, puoi scoprire cosa la causa? >> chiese Diana frustrata.

<< L'ho appena fatto. Nella fortezza c'è il generatore dell'elemento x infetto e anche del segnale di innesco... Dev'essere la scatola madre di Brainseid. >>

<< La... sua scatola madre? >> chiese Diana.

<< Rilevo una sorta di connessione tra la scatola madre e la tecnologia stessa della fortezza. L'interferenza causata dal segnale di attivazione è molto forte. Non riusciremmo a entrare nemmeno se usassi la scatola che mi ha dato Himon. A meno che non riusciamo a interrompere l'interferenza. >>

<< Ma come ha fatto a connettersi col sistema della fortezza? Nessuno che non sia di Krypton può farlo. >> chiese Lanterna confuso come Flash.

I membri della Lega, e anche i Titans dedussero subito la risposta << Superman... >>

<< Forse gli avrà fatto una sorta di lavaggio del cervello come Stellanera aveva fatto con me. Ma stavolta avrà usato la sua scatola madre. >> ipotizzò BB.

<< Se fosse cosi... allora probabilmente possiede anche i poteri di Superman in questo momento. >> dedusse Nightwing.

Tutti cominciarono a preoccuparsi davvero. << Come lo affrontiamo? Clark si è sempre trattenuto per proteggere le persone, ma dubito che Brainseid lo farà. Se lo troviamo e lui combatte a piena potenza con il potere di Superman, unito a quelli che già possiede sarebbe una battaglia già persa. >> fece notare J'onn in tutta schiettezza.

Non voleva addolcire la pillola ai suoi amici. Voleva solo che fossero consapevoli di quanto si rivelerà ardua la battaglia che stavano per affrontare.

<< Forse c'è una possibilità. >> disse Nightwing all'improvviso. Tutti si voltarono a guardarlo incuriositi.

<< Cosa vuoi dire? >> gli chiese Stella ritrovando una parvenza di speranza come gli altri.

<< Ve lo spiego dopo. Cyborg, possiamo avvicinarci alla fortezza? >>

<< L'aerea intorno è irradiata dall'elemento x infetto. Ma posso preparare una protezione per una piccola squadra, ma mi ci vorrebbe troppo tempo per farne abbastanza per i titans onorari o gli altri membri della Lega. >>

<< Di che si trattata? >>

<< È una sostanza in grado di neutralizzare gli effetti di ogni tipo di elemento X. Non sapendo come agisce la scatola del nemico, Himon ha ritenuto giusto insegnarmi questa cosa. >>

<< Questa sostanza... è la stessa che hai iniettato a Corvina, giusto? >> notò BB.

<< Si. Se per caso lei si svegliasse durante la battaglia e decide di venire ad aiutarci non correrà alcun rischio. >>

<< Ottimo. Speriamo che si riprenda subito. >> commentò Stella sorridendo.

<< Quanto dura l'effetto del tuo antidoto? >> chiese Nightwing.

<< L'impulso che innesca la trasformazione è forte. Potrebbe resistere ad esso per un paio d'ore. Ma se riusciamo a distruggere la scatola madre in tempo allora l'impulso si fermerà e in seguito potrei usare la tecnologia della fortezza a mia volta per diffondere il mio antidoto e far tornare normali le persone infettate. >>

Tutti si guardarono convinti. Sembrava un buon piano.

<< Per distruggere la scatola dovrò cercare di contenere la sua energia, se faccio con molta attenzione dovrei riuscire a tenere a bada i poteri distruttivi che ha immagazzinato e a rendere vulnerabile il dispositivo. Però a quel punto mi servirà che qualcuno distrugga il congegno con un colpo molto forte e anche che qualcuno tenga a bada Brainseid perché non potrò difendermi durante il procedimento. >>

<< Se vi serve una mano allora potete contare su di noi. >> disse Wonder Woman decisa, come Flash e Lanterna Verde.

<< Volete venire anche voi? >> chiese il mezzorobot a Lanterna e Flash

<< Fate ha dato la sua vita per salvarci e per tenere viva la speranza che ha diffuso la vostra amica. In sua memoria andremmo fino in fondo. >> rispose Lanterna.

<< Preferirei andare a giocare a un videogame... ma quel bastardo ha fatto del male ai miei amici. Che io schianti di fame se non vi darò una mano. >> disse Flash con fare tosto.

I Titans furono più che lieti di accettare il loro aiuto.

<< Grazie a tutti voi. >> disse Nightwing a nome dei Titans.

<< Cyborg comincia a iniettare il tuo antidoto dentro di me. J'onn vorrei che preparasi il teletrasporto per la batcaverna. >>

<< Cosa ci vuoi andare a fare li? >> gli chiese Stella confusa.

<< Non ricordi cosa ci ha detto Superman prima che andassimo a Gotham? Batman aveva preparato delle precauzioni se per caso un giorno Superman avesse perso la testa. Se Brainseid possiede i poteri di Superman, allora avrà ereditato anche le sue debolezze. >>

<< Ma lui non è kryptoniano. >> obiettò Lanterna.

<< Lui no, ma i poteri di Superman si. Se Batman possiede davvero qualcosa per contrastare i poteri kryptoniani, allora potrei usarli a mia volta per rendere Brainseid più vulnerabile. Sempre meglio che affrontarlo a piena potenza. >>

Non aveva torto, e l'idea sarebbe anche potuta tornare molto utile se ci fossero stati imprevisti.

<< Cavolo, amico. Ragioni proprio come Batman. >> disse Flash ammirato come i suoi colleghi.

<< È il mio maestro. >> rispose Dick con modestia. Da quando aveva compreso che Batman è sempre stato come un vero padre per lui, era maturato parecchio. Aveva ritrovato la parte di sé che aveva perso da tempo. Per questo Alfred gli ha dato il nuovo costume. Perché se n'era accorto.


Mentre i Titans e la Lega si preparavano alla missione finale, Brainseid all'interno della fortezza, osservava una scena che lo riempiva di soddisfazione: Superman era su un piedistallo con dei cavi che gli strisciavano dal corpo, diretti verso tutta la fortezza.

Come avevano dedotto i nostri amici, la scatola madre stava usando Superman come collegamento per connettersi al sistema della fortezza. Dato che solo Superman poteva connettersi ad esso, era l'unica maniera.

L'esterno della struttura era diventato completamente rosso, come se facesse caldo, ma non era cosi. Era solo l'elemento x che si diffondeva.

<< Si, Madre. Diffondila tua essenza su questo mondo insulso. Purifica l'umanità dalla sua illusione. Segna l'inzio di un nuovo universo. >> disse il mostro elogiando la scatola, ancora impiantata in Superman, alzando le.mani verso di lei come se fosse una divinità.

<< Il destino è inevitabile. Chi prova a cambiarlo rappresenta la vera minaccia dell'universo. Gli umani e gli esseri che ci provano subiranno la giusta punizione. Sotto di noi, madre, diffonderanno ovunque il vero messaggio di pace. >>

In quel momento, qualcosa si mosse dalle pareti. Da esse uscì un volto di Allthing molto più grande di prima.

Brainesid si voltò verso di lui << Figlio mio... sono cosi orgoglioso di te. Quando i nuovi Dei cadranno, tu prenderai il tuo posto al mio fianco. Non sarai più un semplice subalterno. Ora però tieniti pronto. Presto avremo ospiti. Preparati. >>

La creatura si ritirò dalla sala e si celò all'esterno della fortezza, mettendosi in allerta.

<< Ora tocca a voi. Metteteli tutti in ginocchio. Fateli provare la disperazione del fallimento a cui li hanno condotti le loro scelte. >> annunciò all'improvviso Brainseid mentre alle sue spalle, la sua scatola madre attivò un nuovo procedimento.

Sopra ai posti in cui stavano appostati i Titans onorari e gli altri membri della Lega si formarono dei nuovi teletrasporti da cui uscirono dei cloni di Brainseid

Osservando questi duplicati che avevano davanti, la i membri della Lega e i Titans capirono che era inziata la battaglia decisiva.


Mentre Nightwing era alla batcaverna in cerca di qualcosa che potesse neutralizzare i nuovi poteri kryptoniani di Brainseid, sulla torre di guardia, Cyborg aveva finito di iniettare il suo antidoto a tutta la squadra.

<< Cavolo, amico. Fa davvero male. >> si lamentò BB.

<< Preferisci diventare un parademone? Saresti uno schianto. >> rispose Cyborg sarcastico.

Nightwing si mise in contatto con loro dalla batcaverna << Siete pronti? >>

<< Si. Tu hai trovato quello che ti serve? >> rispose Cyborg.

<< Ho quasi finito. Batman si è preparato bene per affrontare Superman. >>

In quel momento l'allarme suonò. C'era una chiamata di emergenza.

<< Cosa succede? >> chiese il marziano, rispondendo alla chiamata.

<< J'onn. Hai presente Brainseid? Beh sembra che non sia figlio unico! >> disse Freccia Verde per poi mostrare le immagini dei Brainseid che avevano iniziato a combattere contro Freccia e la sua squadra.

Vedendo le immagini di quei mostri i Titans e i loro compagni rimasero sbalorditi. E lo furono ancor di più quando scoprirono che tutte le altre squadre sulla Terra erano state attaccate dagli stessi esseri.

Non appena lo seppe, Nightwing diede un occhiata per le strade connettendosi alle telecamere e vide che gli stessi mostri erano anche a Gotham per combattere contro gli eroi che aveva chiesto di lasciare lì.

<< Dev'essere una trucco che ha ereditato da Brianiac. Anche lui poteva generare duplicati di se stesso. Però perché Brainseid lo ha fatto solo adesso? Sa che nessuno può sfuggire alla sua contaminazione. >> chiese il marziano

<< Forse vuole solo dare un ultima lezione al mondo su com'è la realtà per lui. >> rispose BB ripensando a ciò che gli era successo prima.

<< Cosa vuoi dire? >> gli chiese Cyborg.

<< Quando ero sotto il controllo di quella scatoletta che mi aveva attaccato Stellanera... sentivo un voce intensa nella mia testa che mi diceva di ripudiare la mia umanità per punire il mondo. >>

<< Era Brainseid? >> gli chiese Dick

<< No. Il tono era completamente diverso. Però mi faceva soffrire mostrandomi ricordi dolorosi, per spingermi accettare la sua convinzione. Forse è questo che vuole fare ai nostri amici. Falli assistere alla rovina dell'umanità mentre condividono la stessa sorte. >>

<< Lo sai per certo? >> chiese Manhunter.

<< Quando Brainseid è apparso per uccidere Stellanera ho visto con che sguardo mi guardava. Sembrava furioso. Ho ripudiato le parole di quella voce, e se lui era collegato a me in quel momento, allora non era affatto contento che l'abbia fatto. >>

Un ipotesi bizzarra si insinuò nella mente di Nightwing << Cy, è possibile che una scatola madre possa far sentire la sua voce a chi è connesso a lei? >>

<< Cosa? Vuoi dire che mi stava parlando una scatola madre? >> chiese BB stupito.

<< È possibile. Himon mi ha insegnato che più una scatola madre acquisita potere, più manifesta una coscienza. >> rispose Cy.

<< Ma certo! Era proprio la sua scatola madre ad aver parlato a BB attraverso quella minore di Stellanera. Essendo cosi devoto ad essa, non c'è da stupirsi se si era incazzato per l'opposizione di BB. >>

<< Davvero? Non avrà più importanza una volta distrutta quella cosa infernale. >> commentò BB rancoroso, ripensando al dolore che gli ha fatto provare quella cosa, specialmente coi ricordi dolorosi di Corvina, solo per spingerlo a uccidere i suoi amici. Era riuscito a distruggere con la sua sola forza quella scatola madre perché non era autentica, ma se ne avesse avuto la possibilità avrebbe sferrato più che volentieri il colpo decisivo alla scatola autentica personalmente.

<< E ora che facciamo? Il vero Brainseid ci starà aspettando. La fortezza sarà sorvegliata. Come facciamo a entrare? >> disse Stellarubia piena di incertezza.

<< C'è un entrata segreta. Superman la mostrò a me e Batman per le situazioni di estrema emergenza. >> rispose Wonder Woman

<< Dov'è l'entrata? Come si accede? >> chiese Nightwing.

<< L'ingresso è in una montagna accanto alla struttura. Sulla cima di essa c'è un pannello. Genera un teletrasporto per le segrete della fortezza, per attivarlo bisogna dire "Jonathan". >>

<< Ricevuto. Cyborg, entrerò nella fortezza da quell'accesso e cercherò di neutralizzare l'impulso della scatola permettendoti di poter entrare. Se ci saranno delle sorveglianze allora tenetele occupate. Ciò che conta è che Brainseid non si accorga di me. >>

<< Vuoi entrare la dentro da solo?! Ma... non puoi farlo! Ti ucciderà! >> intervenne Stella spaventandosi tremendamente al pensiero di perdere anche Dick.

<< Non preoccuparti. Non entrerò solo. BB ho bisogno che mi raggiungi. >>

<< Io? >> si indicò il mutaforma confuso

<< Fa come dico. Ti spiegherò tutto dopo. Ragazzi andate alla fortezza e tenete occupato chi o cosa la sorveglia. Attirate al massimo l'attenzione. >>

<< Dick, e riguardo tutti i nostri amici? >> ribatté Stella.

<< Mi dispiace molto, ma noi non possiamo aiutarli. Se non distruggiamo la scatola madre saranno comunque spacciati insieme al resto dell'universo. Cyborg, potresti per caso chiedere ad Orion di mandare dei rinforzi per loro e connetterti allo scanner della mia maschera come hai fatto coi satelliti? >>

<< Certo. Lo faccio all'istante se vuoi. >> e attivando all'istante il suo sistema, Cy si connesse all'istante al sistema informatico della batcaverna collegandosi di conseguenza allo scanner forense di Nightwing.

<< Voilà! Da questo momento ciò che vedi con lo scanner lo vedo anch'io e viceversa eeeee.... >> si voltò a mò di ficone verso il computer della torre di guardia << Anche J'onn potrà farlo. >>

<< Uau! Ma quanti altri trucchi ti ha insegnato questo Himon? >> chiese BB con la faccia di uno che ha davanti una stella del cinema, proprio come l'aveva Flash

<< Ho perso il conto. >>

Lanterna fissò basito il mutaforma e il velocista e sussurrò a Diana << Già faccio fatica a sopportare Flash. Figuriamoci un altro buffone. >>

Flash e BB lo sentirono << Ehi!! >>

Wonder Woman e Stella risero divertite per la scena. Le ragazze poi si sentirono strane. Si erano cosi caricate di tensione in quel periodo che ridere un po' di gusto le fece sentire meglio.

<< Ok, BB se vuoi ti mando subito da Robin con la mia scatola madre. >>

<< Procedi pure. >> disse il ragazzo tornando serio.

Prima di andare si voltò verso i suoi compagni << Noi c'è la faremo. Per i nostri amici e per Fate, adesso mostreremo a Brainseid qual'è la realtà in cui noi vogliamo credere e che da lui non abbiamo bisogno di niente! >>

I suoi amici lo guardarono stupiti. Da quanto era diventato cosi bravo a parlare? BB era cresciuto molto negli ultimi eventi. Tutto ciò che ha imparato e visto lo ha fatto diventare un vero e proprio uomo. Forse era ancora un po' burlone, ma non lo faceva più per nascondere i suoi tormenti. Aveva vinto i suoi demoni e non doveva più nascondere il vero se stesso.

<< Giusto. >> rispose Stella alzando il pugno vicino al volto con fare determinato, proprio come tutti gli altri altrettanto ispirati dal mutaforma che attraverso il varco, giungendo da Nightwing che lo guardò con aria orgogliosa, poiché aveva sentito anche lui le sue parole.

<< Entriamo in azione. >>


Mezz'ora dopo

Cyborg, Stella, Wonder Woman, Lanterna Verde e Flash erano distanti qualche chilometro dalla Fortezza della Solitudine a osservarla nel suo nuovo e tetro splendore, da cui scaturiva l'Elemento X che avrebbe trasformato tutti in mostri una volta che si sarebbe diffuso in tutto il mondo.

Per evitare di farsi notare destando sospetti, i ragazzi si nascosero da lontano dando a Brainseid l'impressione che non sapessero del suo nuovo potenziale kryptoniano. Cyborg analizzò la struttura per individuare sentinelle.

Per evitare di parlare con la bocca, Cy si connesse al sistema della torre e trasferì ciò che rilevava scrivendo solo parole sullo schermo per comunicare.

"ALLTHING STA SORVEGLIANDO L'ESTERNO." lesse Marziano.

<< Nightwing, vedi anche tu? >> chiese J'onn a Dick che era in contatto.

Il ragazzo stava pilotando un jet nero diretto verso la montagna che gli aveva indicato Wonder Woman. Era un modello di Batwing.con schermatura di piombo. Assolutamente invisibile alla vista kryptoniana. Batman aveva proprio considerato ogni evenienza.

<< Certo. È proprio come pensavo. A quanto pare Brainseid ha potenziato la sua creatura. Dobbiamo neutralizzarla. Non possiamo rischiare attacchi di sorpresa. Cy, cosa suggerisci? >>

Il mezzo robot mandò per iscritto la sua risposta a Martian Manhunter "SE CIÒ CHE DICK HA DETTO SU DI LUI È VERO, ALLORA POTREI COSTRINGERLO A USCIRE ALLO SCOPERTO USANDO UNA PARTE DI CIÒ CHE RESTA DELLA MIA SOLUZIONE. DA QUELLO CHE RILEVO È UN ESSERE FATTO DI BASE CON ELEMENTO X E TRAMITE ESSO SI FONDE COI MATERIALI. BRAINSEID DEVE AVER CREATO QUEL MOSTRO COME TRIBUTO PER LA SUA SCATOLA MADRE."

<< Mh. Brainseid è davvero devoto. >> commentò il marziano dopo aver riferito il messaggio a Dick.

<< Beh, se crede di passarla liscia si sbaglia di grosso. >> dichiarò il ragazzo.

<< Cy, tu e gli altri cercate di neutralizzare Allthing. Da questo momento silenzio radio. Ti ricontatto quando potrai entrare. Buona fortuna. >>

Chiudendo la comunicazione Cyborg avanzò in avanti insieme ai suoi compagni, pronti a combattere.

<< Schiacciamo quel parassita una volta per tutte. Andiamo! >>

Il mezzo robot fece uscire dalla schiena dei propulsori e si scagliò all'attacco contro la fortezza, mentre i suoi compagni si divisero per attaccare dai lati.

Avendo notato gli eroi con la sua muova super vista kryptoniana. Brainseid rimase deluso << Non impareranno mai. Figlio mio, distruggi il mezzorobot! >>

La creatura uscì dalla fortezza, fuso con la sua struttura cristallina e si scagliò verso Cyborg dando iniziò allo scontro che avrebbe determinato il destino della Terra e dell'universo.

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Capitolo 19
*** In nome della speranza ***


Con i poteri kryptoniani indeboliti dalla granata rossa che aveva usato Nightwing, Brainseid era praticamente tonato a com'era prima che catturasse Superman, ma rimaneva comunque un osso duro, ma, col suo nuovo potere sotto il suo controllo, BB non aveva problemi ad affrontarlo.

Dato che si trovavano al Polo Nord, i poteri geocinetici che il mostro aveva sottratto a Terra erano limitati, ma poteva comunque usare il potere di Trigon, tuttavia, grazie ai suoi supersensi potenziati, il mutaforma non si faceva cogliere di sorpresa.

Dopo aver respinto un attacco della Bestia, Brainseid si mise a parlare con lui << Speravo che tu avesti compreso la verità, che il tuo passato ti avrebbe insegnato qualcosa, ma hai deciso anche tu di vivere in un illusione come Corvina! Non mi servite nel mio esercito voi due. Dopo che ti avrò ucciso, andrò da lei e le spezzerò il collo poi massacrerò ogni azarathiano sopravvissuto e tutti i membri della Doom Patrol. Ogni vostro caro morirà per la vostra insolenza. >>

La Bestia si limitò a ringhiare più forte di prima come a dire che se lo poteva scordare e si rilanciò all'attacco con una zampata diretta verso la faccia del nemico, che però riuscì a parare con il braccio per poi reagire con il montante dell'altro braccio seguito da una serie di gomitate.

Cercando di approfittare dello stato di stordimento dell'avversario, Brainseid provò a colpirlo con un calcio girato, ma la Bestia lo bloccò e lo scaraventò contro una parete su cui però non andò a sbattere perché usando i poteri di Trigon si teletrasporto all'istante alle spalle di BB per colpirlo di sorpresa, ma anche questa volta il mutaforma lo intercettò e iniziò una prova di forza in cui lo teneva afferrato per i polsi cercando di respingerlo mentre lui allo stesso tempo si sforzava per travolgere l'avversario.

L'ibrido colse l'occasione per tentare di colpire BB coi suoi raggi omega, ma, sfruttando la forza d'impeto della sua sponta, il mutaforma evitò l'attacco scaraventando il mostro contro il pavimento generando un impatto potente.

Il ragazzo provò ad approfittarne per infierire su di lui che però si riprese subito e lo respinse con un ondata di energia demonaiaca.

Una volta rimessosi in piedi il mostro cercò con lo sguardo Nightwing per vedere cosa stava facendo.

L'ex ragazzo meraviglia cercava di avvicinarsi a Superman per indebolirlo con le sue granate rosse, ma una specie di barriera lo distanziava.

<< Ma che cos'è questa? >> si chiese esaminando col suo scanner lo schermo, ma dei tentacoli rossi si avvinghiarono intorno al suo collo.

<< La madre compirà la sua missione. Chi osa ostacolarla morirà. >> sentenziò Brainseid con i quattro occhi demoniaci sulla faccia. Stava cercando di uccidere Nightwing col potere di Trigon.

BB corse subito in soccorso dell'amico caricando verso il nemico. Lui però lo notò e cercò di immobilizzarlo con lo stesso potere, ma con un cambio di forma ad una velocità incredibile BB evitò il trabocchetto trasformandosi in un colibrì e ritornò subito nella forma della Bestia davanti agli occhi del mostro, colpendolo con un potentissimo gancio che lo tramortì, facendogli perdere la concentrazione. A quanto pareva il suo nuovo potere aveva incrementato anche la velocità dei cambi di forma.

Nightwing si riprese in tempo e scattò verso Brainseid colpendolo con il suo bastone da escrima congiunto per poi piazzargli addosso un altra granata solare rossa che, esplodendo, lo respinse ulteriormente indietro mantenendolo indebolito e BB ne approfittò per colpirlo di nuovo di sorpresa mandandolo questa svolta a sbattere contro le pareti.

Approfittando della situazione, Dick esaminò nuovamente la barriera che proteggeva la scatola sperando che Cyborg potesse spiegarli che cos'era.


Il robot stava ancora cercando un modo per neutralizzare Allthing quando ricevette le immagini da Nightwing.

"Una barriera letalmente radioattiva sta circodando l'aerea intorno a Superman. C'è solo una persona che può esserci di aiuto, ma dovremo fare in modo che il mostro non se ne accorga." valutò Victor.

<< Flash! Lanterna! Attacchiamolo insieme! >> ordinò poi sparando un enorme raggio energetico dopo aver combinato i suoi cannoni.

I due eroi lo seguirono subito dopo con costruzioni verdi a forma di missile e fulmini di velocità.

Mentre il mostro si preparava a difendersi, Stellarubia e Wonder Woman vennero contattate da J'onn che le chiese di entrare nella fortezza per aiutare i loro amici.

Prima di attaccare, Cyborg aveva avvisato anche il marziano riferendogli la sua idea e lui non aveva perso tempo a seguirla.

Le due ragazze si diressero cosi in volo verso l'ingresso segreto, mentre il mostro si stava ancora riprendendo dall'attacco combinato degli altri 3 eroi.


Una volta entrate nella fortezza, le due eroine si diressero a tutta velocità dai loro compagni che Brainseid stava fronteggiando con potentissimi attacchi demonaici uniti al suo raggio omega.

Nightwing evitava quanti più attacchi poteva nascondendosi nell'ambiente, mentre BB faceva sempre affidamento sui suoi supersensi animali. Ma sembrava che iniziasse a stancarsi. Avrà anche ottenuto il controllo sul suo nuovo potere, ma usarlo era faticoso. Però non doveva assolutamente arrendersi.

<< Credi che mi farò continuare a colpire dalle tue granate solari ogni volta, Robin? Finché la Madre esiste, io sono invulnerabile. Mi rialzerò sempre. Non potete vincere! >>

Nightwing dal suo rifugio rispose << Come quelli che l'hanno detto prima di te, anche tu alla fine cambierai idea. Vedrai! >> e si lanciò scagliando contro di lui dei Wingding esplosivi che servirono per permettere alla Bestia un altro attacco di sorpresa... che però non funzionò.

L'attacco venne bloccato e le vene e gli occhi della Bestia si spensero.

"Cosa? No! Non adesso! " pensò BB in preda allo sgomento.

Per evitare attacchi di sorpresa, BB si mutò in un serpente e subito dopo in un colibrì volando via dal nemico mettendosi a distanza da lui ritornando normale.

<< E cosi il tuo straordinario potere ha dei limiti? Mph. Se tu ti sbarazzassi della tua umanità... non avresti più alcun limite. Ma non temere, nelle mie mani, quel potere verrà usato per il meglio. >> lo sbeffeggiò Brainseid.

<< È molto meglio che questo potere rimanga dentro di me, piuttosto che venga usato da uno come te. >> ribatté spavaldo il ragazzo.

<< Tsk... rivoltante. >>

E si scagliò contro il mutaforma inchiodandolo al volo sul pavimento.

<< BB! >> scattò Nightwing scagliando contro il nemico altri wingding, ma venne intercettato dallo stesso Brainseid attraverso una barriera energetica.

<< Non questa volta. >>

BB provò a trasformarsi in qualcosa di piccolo, ma il nemico lo tramortì con un attacco mentale lanciato col potere di Trigon.

Si apprestò a fargli saltare il cuore per ottenere il suo potere, ma le ragazze arrivarono in tempo per risolvere la situazione: con un calcio volante lanciato a tutta forza, Stella allontanò il nemico da BB mentre Wonder Woman si sincerò delle condizioni del ragazzo.


Nel frattempo gli scontri contro i cloni di Brainseid e con gli altri eroi della Lega e i Titans onorari andavano sempre peggio.

Aqualad era accanto a Bumblebee e Mas e Menos sempre più sfiniti, mentre il clone del nemico stava in piedi davanti a loro assieme agli altri 2 con cui avevano combattuto Bee e i gemelli spagnoli.

<< Condenación. Se pone muy mal*. >> commentò Mas mentre aiutava il fratello a rialzarsi.

<< Quando arriveranno i rinforzi? >> chiese Aqualad a Bee.

<< Martian Manhunter ha detto che dovrebbero arrivare presto, ma temo che non serva a niente. Se ciò che ci hanno riferito è vero, e che questi esseri sono invulnerabili, allora non possiamo batterli. E non possiamo scappare da loro, perché verrebbero trasportati ovunque noi andremo. >>

<< Non possiamo arrenderci cosi. Fino a che Robin e gli altri non distruggono la scatola madre del nemico noi dobbiamo continuare a fare il nostro dovere. Del resto... preferisco morire piuttosto che arrendermi a quel mostro. >> disse il ragazzo atlantideo rialzandosi in piedi per rimettersi a combattere.

Incoraggiati dalla spavalderia del loro amico, anche i suoi compagni si rimisero in piedi per dargli il loro aiuto.

Aqualad provò a colpire i 3 cloni con un onda acquatica abbinata a un colpo elettrico di Bumblebee, ma i mostri saltarono al volo l'attacco e si avventarono contro i due ragazzi che furono salvati dal rapido intervento di Mas e Menos.

Aqualad e Bee provarono ad attaccare con un altro assalto combinato, ma un teletrasporto si formò davanti ai loro occhi e vennero agguantati da due dei tre cloni che li schiantarono al suolo con forza tremenda, mentre i tre gemelli vennero sollevati in aria dal terzo clone che gli spezzò le braccia con cui dovevano toccarsi ogni volta per attivare la supervelocità.

<< Mas! Menos! >> gridò Bumblebee impensierita per i gemelliche si contorsero dal dolore ai piedi del nemico.

Aqualad infuriato cercò di rialzarsi con tutta la sua forza, ma il nemico lo teneva inchiodato col suo piede.

"No! Non voglio arrendermi cosi! Io sono un guerriero di Atlantide! Non mi arrenderò mai!"

In quel momento, come se il fato avesse sentito la determinazione del ragazzo, un enorme getto d'acqua si abbattè al centro della zona formata dai contendenti, e da esso si erse qualcuno che Aqualad non rivedeva da tempo: il suo re e maestro, Aquaman.

Il biondo atlantideo aumentò all'istante la potenza del getto acquatico che lo aveva trasportato usandolo per raccattare tutti i cloni di Brainseid per poi scagliarli lontani dal terreno di scontro.

Bee e i suoi amici guardarono sorpresi il grande protettore degli oceani mentre lui guardava fisso il suo pupillo che si inginocchiò in segno di rispetto.

<< Mio re. >>

Aquaman gli porse solo la mano. Il ragazzo la guardò confuso per un attimo, ma quando vide il sorriso fiero del suo re, si convinse a prenderla per poi essere aiutato dallo stesso a rimettersi in piedi.

<< Garth. Non è affatto finita. Sei ancora carico? >>

<< Si, mio signore. >>

<< Voi come state? >> si rivolse poi agli Titans East.

<< Io posso ancora combattere, ma Mas e Menos no. >> rispose Bee guardando i gemelli.

<< Los... sentimos mucho**. >> si scusarono i piccoletti tenendosi il braccio rotto.

<< Falli mandare alla torre di guardia. Li sostituisco io. >>

La ragazza contattò subito Martinan Manhunter, che provò a farli tornare a bordo... ma qualcosa non andava.

<< Un interferenza simile a quella in atto alla Fortezza disturba il trasporto per il ritorno. Dev'essere la scatola madre. Non posso portare su nessuno finché il dispositivo non verrà distrutto, mi dispiace molto, Bumblebee. >> le comunicò profondamente desolato il marziano.

<< Porca puttana! >> commentò adirata la ragazza che lo riferì subito dopo ai suoi compagni.

<< Maledizione. Ok, allora tieni i tuoi amici al sicuro. Io e Aqualad ci occupiamo di questi buffoni, ok? >> le propose Aquaman.

In quel momento i mostri tornarono all'istante sul terreno di scontro grazie al teletrasporto di Brainseid per continuare lo scontro.

<< Garth. Sei pronto? >> chiese il biondo al suo allievo che era al suo fianco.

<< Sei tu che me l'hai insegnato. Un atlantideo non si arrende mai. >>

Aquaman sorrise sempre più orgoglioso << Ne è passato di tempo dall'ultima volta che abbiamo combattuto insieme. Fammi vedere se sei quasi arrivato al mio livello. >> disse con sarcasmo mentre si preparava allo scontro.

<< Tsk. Ora vedrai chi di noi è al livello più alto, maestà. >> ribatte Aqualad con altrettanta sfrontatezza.

Allo stesso tempo... i nuovi Dei di nuova Genesi arrivarono finalmente su gli altri campi di battaglia e diedero manforte a tutti gli altri eroi, aiutandoli anche a mettere al sicuro più civili possibile. Confidando che i loro amici avrebbero fermato il nemico prima che fosse troppo tardi.


Alla fortezza intanto, mentre BB si riprendeva, Brainseid si era rimesso in piedi e si rivolse alla rossa che lo guardava piena di odio.

<< Eheh. Vuoi vendicare lei, giusto? Una sorella che ti ha tradito. >>

<< L'hai usata! Hai sfruttato la sua disperazione per i tuoi scopi e poi l'hai uccisa come un animale! >>

<< Eheheh. Voi tamariani fate sempre tanto affidamento sulle vostre emozioni che vi rendono ingenui. Non siete che la manifestazione della debolezza dell'umanità. Come molte razze aliene pensano, voi siete solo delle nullità. Una volta finito con la Terra e con Azarath, il tuo mondo sarà il prossimo. >>

Stella stava per cedere alle sue provocazioni, ma Nightwing la trattenne, mentre Diana si lanciò all'attacco contro Brainseid assieme al mutaforma nonostante dovesse ancora riattivare il suo nuovo potere.

<< Stella, capisco come ti senti, ma se la scatola non viene indebolita non possiamo distruggerla e di conseguenza non lo batteremo mai. Non lasciarti distrarre dalle sue provocazioni, resta concentrata. Solo tu puoi darmi una chance di indebolire la scatola. Per favore, Stella.... Sai che è la cosa migliore da fare. >>

La tamariana era davvero furente, ma le parole del suo amato riuscirono a farla tornare subito lucida perciò si diresse verso Superman e impiegò tutte le sue forze per aprire un varco nella barriera protettiva della scatola madre.

Brainseid notò tutto e cercò di intervenire, ma Diana lo stordì con un onda d'urto scagliata a piena forza coi suoi bracciali e BB ne approfittò per aggredirlo sotto forma di un serpente sputatore che gli annebbiò la vista sputandogli veleno negli occhi.

Momentaneamente privato del senso della vista e del udito, Brainseid era alla mercé dell'amazzone e del mutaforma cambiato nella forma normale della Bestia.

Stellarubia cercava con tutta la sua forza di aprire un varco, ma, sebbene non la uccidesse, la barriera era comunque dura.

<< Stella, forza! Ce la puoi fare! >> la incoraggiò Nightwing.

Lanciando un urlo per lo sforzo, la ragazza riuscì infine ad aprire una breccia << Gnh... vai! >> ordinò al fidanzato mentre si impegnava a tenere aperto il varco.

Il ragazzo fece subito un salto... e scagliò da sopra la fidanzata un mucchio di granate solari rosse che gli restavano, ed esse, passando attraverso il varco... arrivarono addosso a Superman causando una forte esplosione.

Brainseid riuscì a sentire tutto attraverso il suo legame con la scatola. << No! >>


In quel esatto momento, i cloni di Brainseid sembrarono indebolirsi e tutti gli eroi che li stavano affrontando riuscirono a ribaltare la situazione.

"Sembra che i ragazzi ci stiano riuscendo" pensò Orion dopo aver steso uno dei cloni. "Eheh. Sono davvero in gamba."


Sulla torre di Guardia intanto, Corvina continuava a deprimersi per la distruzione che Brainseid aveva seminato col potere che le aveva strappato.

Nella sua mente le sue vecchie paure erano diventate più forti come mai in precedenza, e sentiva che la sua stessa natura sarebbe rimasta sempre una minaccia per tutti.

Mentre continuava a disperarsi però... sentì una voce parlare nella sua mente "Reagisci, Corvina. La Terra ha bisogno di te."

Sentendo la voce, la ragazza rialzò lo sguardo disperato e piangente "Arella? Madre, sei tu?"

"Devi reagire, figlia mia. L'universo ha bisogno del tuo aiuto, cosi come i tuoi amici." La donna le stava parlando telepaticamente da Azarath, mentre i monaci prestavano assistenza ai cittadini che erano stati messi al sicuro prima dello scontro precedente.

"Non posso... avevi ragione, madre. Io ono destinata a portare distruzione. Trigon sarà sempre una parte di me... io non posso proteggere nessuno." Rispose la figlia abbassando lo sguardo mentre altre lacrime le scendevano dalle guance.

"Quel mostro aveva ragione, madre: io sono un mostro e lo sarò..."

"Basta!" La interruppe la madre, lasciando la figlia basita.

"Ora ascoltami: è vero, una volta avevo accettato che tu avresti solo portato distruzione. Non riuscivo ad aver fede nelle tua capacità ed è stato un orribile errore. Ho commesso cosi tanti errori nella vita mia... non sono mai riuscita ad essere una buona madre per te... e per questo vorrei morire..." Nel tono che usò la donna manifestò il suo profondo rimpianto. Corvina non si sarebbe mai aspettata un simile comportamento da sua madre. Non era solo un collegamento telepatico era anche emotivo. Riusciva a sentire tutti i sentimenti che le trasmetteva la madre ed erano sinceri.

"Ma dopo ciò che hai fatto. Dopo che hai fatto capire all'universo che sono le nostre scelte a determinare il destino, mi hai dato la speranza che non riuscivo a vedere da troppo tempo e per questo non permetterò mai più che tu sprofondi nelle tue vecchie paure ancora una volta. Tu mi hai fatto capire che la speranza è sempre l'ultima a morire. E non solo a me, ma anche a molte altre persone, tra cui alcune che sono disposte a sacrificarsi per te."

Sentendo quelle parole, Corvina si voltò e notò l'elmo di Fate lasciato lì accanto a lei da BB. Lo prese in mano e lo guardò incredula.

"Quel potente mago era cosi grato del tuo insegnamento che non ha esitato a sacrificarsi per mantenere la promessa che ti aveva fatto." Le fece notare Arella.

"Era Dottor Fate... Non ci credo. Mi conosceva per il mio destino da gemma di Trigon... e si è sacrificato in nome mio?"

"Devi ritrovare in te stessa la forza di combattere che ti ha reso cosi straordinaria, figlia mia. So che non sono degna di incoraggiarti dopo la mia debolezza, ma se mi dai un'altra possibilità... io cercherò di essere la madre che avresti voluto avere. Non lasciare che il sacrificio di Fate sia stato vano. Lui vorrebbe che tu continuassi a combattere, che salvassi tutti. E lo voglio anch'io. Devi aiutare i tuoi amici. Loro non ti hanno mai abbandonato e non lo faranno mai perciò non farlo nemmeno tu, non commettere i miei stessi errori, ti prego. Tu sei migliore di quanto io non sia mai stata. Non ridurti al mio livello, ti prego."

Lo sgaurdo della ragazza si spostò sulla moneta di BB che era accanto all'elmo. La prese in mano e la guardò intensamente. Subito dopo, come se arrivassero dal suo subconscio, le parole che BB aveva usato ogni volta che andava a trovarla le affiorarono in testa.

In quel momento, Corvina comprese quanto avesse sofferto il ragazzo per via del suo nuovo potere e che la bontà d'animo che aveva visto nello scoprire che la ragazza aveva conservato la moneta dopo aver sconfitto Trigon gli avevano dato la forza per controllare la sua nuova forza. In altre parole, anche se non intenzionalmente, lei lo aveva salvato. Era davvero diventata un simbolo di grande speranza per tutti ed era per merito della sua umanità, e che quindi è solo quella la sua vera forza.

"I tuoi amici credono in te. Non importa di che natura sei. Tu sei un eroina. Quindi fatti forza e vai a salvare il mondo. E questo il vero motivo per cui sei nata. E io crederò sempre in te."

Dopo quest'ultimo discorso da parte di sua madre, Corvina risentì tutto il suo coraggio e la tenacia tornare completamente mentre allo stesso tempo stringeva forte la moneta.

"Hai ragione. I miei amici hanno bisogno di me e io devo aiutarli. Non permetterò mai più che la malvagità di Trigon gli faccia di nuovo del male."

Mentre riferiva questo ad Arella, la ragazza venne avvolta da una luce bianca e subito dopo lei riapparve sol suo mantello addosso e con il suo completo tutto bianco. Era decisa a combattere sul serio.

Precedendo ciò, Arella fu piena di orgoglio per sua figlia.

"Grazie... mamma." E con questo, ella interrompe il legame telepatico. Mentre la ragazza usciva dalla stanza accade una cosa strana: lasciato lì, nel comodino dov'era, l'elmo di Fate si illuminò dall'interno facendo uscire luce dalle fessure degli occhi.

Percependo ciò, Corvina si voltò di scatto venendone abbagliata da un bagliore intensissimo. Una volta che il lampo cessò, la ragazza si sentì strana.

"Che cos'era? È strano mi sento... più potente." pensò guardandosi le mani.

"Che sia...?" si chiese guardando nuovamente l'elmo che era tornato normale. Nonostante non capisse come abbia fatto a diventare più forte in quel modo tanto improvviso quanto strano, la giovane maga fece una promessa al proprietario dell'elmo "Grazie di tutto. Non fallirò."


Nel frattempo, al esterno della Fortezza della Solitudine, Cy e i suoi alleati approffitarono di un momento di distrazione di Allthing, che aveva percepito il suo creatore in difficoltà, per riuscire a iniettargli la soluzione speciale di Cyborg che annullò le funzioni del elemento x presente nella faccia del mostro in modo che non potesse più nascondersi nel ambiente. E dato che il legame tra la scatola madre e la fortezza era debole, non c'era più la barriera protettiva che lo proteggeva.

<< Cyborg! Via libera! >> gli comunicò Nightwing.

<< Arrivo subito. >> rispose l'amico attivando la scatola madre che gli aveva dato Himon per entrare nella fortezza assieme a Flash, unendosi cosi allo scontro contro Brainseid, mentre Lanterna Verde confinò Allthing creando degli enormi ganci verdi col suo anello per poi unirsi anch'egli alla battaglia.

Il nemico venne subito colpito dagli attacchi combinati di tutti gli eroi: wingding, zampate, raggi energetici e colpi a supervelocità.

Nonostante fosse ancora invulnerabile, i nostri eroi riuscirono comunque a bloccarlo: tra BB trasformato in un anaconda che si avvinghiò intorno a lui, Lanterna che lo bloccava con altre sue costruzioni, Wonder Woman usando il suo lazo e Stella che gli copriva gli occhi per impedirgli di usare i suoi raggi omega.

Cyborg non perse tempo e si avvicinò abbastanza alla scatola preparando il suo braccio per iniettare la sua soluzione neutralizzante.

<< È finita, amico. Questo è per Jump City! >> urlò a Brainseid mentre stava per colpire il congegno quando.... dal corpo del mostro scaturì all'improvviso un enorme ondata di energia rossa che travolse tutti gli eroi, mandandoli a sbattere contro diversi punti della fortezza.

Dopo qualche secondo, Nightwing riprese i sensi e vide Stella distesa vicino a lui. Andò subito a soccorerla.

<< Stai bene? >> gli chiese sollevandola per la schiena.

<< Agh.... ma cosa è successo? >> rispose la ragazza massaggiandosi la testa e guardando verso l'alto, vedendo una scena che la lasciò ammutolita come tutti i suoi compagni in seguito: una aura energetica rossa molto più intensa delle altre volte circondava completamente il corpo di Brainseid. I suoi occhi e la maggior parte delle sue vene erano colorate dello stesso colore.

<< Ma cosa gli è successo? >> chiese Flash sbalordito.

<< Che abbia ottenuto un potenziamento improvviso ancora una volta? >> suppose Lanterna Verde.

<< Non è possibile... io non sono collegato a lui! >> ribatté BB dopo aver sentito Lanterna. Brainseid scoppiò a ridere.

<< Credevate per caso... che il mio scopo fosse solo trasformare tutti i terrestri in miei soldati? >>

<< Che cosa significa? >> gli chiese Nightwing innervosito.

<< Come tu avrai saputo, uomo di metallo... >> si rivolse a Cyborg << Una scatola madre diffonde l'elemento x in ogni cosa che crea... prima che voi fermaste l'impulso... erano gia state trasformate moltissime persone. L'elemento x sviluppatosi in loro... tramite l'influenza malvagia di Trigon... ha formato una potente energia radiale connessa direttamente a me rendendomi più potente e di conseguenza rendendo più potente anche la Madre. >>

I nostri amici voltarono lo sguardo verso la scatola e con sgomento videro che era pervasa con la stessa nuova energia di Brainseid.

<< In altre parole grazie al potere di Trigon hai creato una caratteristica che ti rende più potente ogni volta che le persone vengono trasformate? >> chiese BB valutando la nuova tragica situazione.

<< Esatto. Vedete il potere di Trigon, come la maggior parte dei demoni più potenti, si può insidiare in ogni animo malvagio traendo forza dalla sua oscurità. All'inizio contavo di usarlo assieme al potere della Madre per sopprimere ogni eroe della Terra , ma quando l'avevo ottenuto dalla vostra amichetta mezzodemone, ho scoperto questa interessante caratteristica e anche se non avevo ottenuto tutto il potere del demone ne avevo comunque ottenuto abbastanza per mettere in atto questo piano. E devo dire che è stato un cambio di programma migliore del mio piano precedente, perché mi ha permesso di ottenere ciò che mi servirà per surclassare definitivamente i Nuovi Dei e in seguito il resto dell'universo. Questo l'obiettivo definitivo che la Madre ottenne dopo essere stata programmata dai suoi creatori: dare all'universo l'inizio di un era di dominio infinito per la gloria di Apokolips e per l'obiettivo di perfezione di Brainiac. Mi ci è voluto qualche minuto per assimilare tutta l'energia radiale, ma ora è fatta. Adesso, non c'è più niente che potete fare per impedire l'inevitabile. Non appena la Madre ripristinerà il legame con la fortezza, la diffusione della sua essenza diventerà più rapida e io otterrò il potere assoluto per piegare ogni cosa. Inoltre sappiate che non potrete scappare l'impulso della madre è aumentato in maniera cosi immensa che non potrete usare il teletrasporto per andarvene, perciò accettate la realtà... e inchinatevi al solo e unico nuovo dio. >>

Sebbene sentissero chiaramente che il nemico era davvero diventato più forte, e che era iniziata una battaglia contro il tempo che non potevano assolutamente perdere, gli eroi non si lasciarono intimidire.

<< Sarai anche diventato più forte, ma io non permetteremo che tu l'abbia vinta. Mai! >> urlò Nightwing riprendendo in mano i suoi bastoni da escrima. Gli altri suoi amici si rimisero subito in guardia.

<< Bah... Senza speranza fino alla fine... >> e dicendo si lanciò all'istante contro i suoi avversari, iniziando il nuovo round.



*Dannazione, si mette male.
** Ci dispiace molto

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Capitolo 20
*** Lotta estrema contro il tempo ***


Nell'istante in cui Brainseid scatenò la sua nuova forza, anche i suoi cloni ricevettero contemporaneamente un ulteriore potenziamento e, uno dopo l'altro, misero in ginocchio la maggior parte degli eroi che stavano affrontando. Persino Orion e i suoi simili si ritrovarono in difficoltà. L'energia negativa che generavano i parademoni che erano stati creati, era davvero potente e sebbene l'impulso di trasformazione era bloccato poiché Superman era stato indebolito dalle granate solari rosse di Nightwing e con lui anche il legame tra la Scatola e la fortezza presto la connessione si sarebbe ristabilita e la diffusione sarebbe diventata più rapida di prima. Se la scatola madre non sarebbe stata distrutta al più presto, l'universo sarebbe stato inevitabilmente condannato.

Sulla torre di guardia, intanto, Corvina aveva raggiunto la sala comando per essere informata della situazione da Martian Manhunter. Una volta finito il riepilogo, ella decise di veder chiaramente tutto attraverso il suo legame mentale con Dick che si stava tenendo a distanza per contrastare Brainseid mentre la Lega era tenuta occupata da Allthing che si era liberato dai blocchi di Lanterna Verde.

"Robin, mi senti?"

" Corvina? Stai bene! Grazie al cielo." rispose il ragazzo cercando di non sembrare sospetto al nemico mantenendo la sua attuale espressione.

"Fammi vedere chiaro la situazione."

E con queste parole, la ragazza unì ancora una volta la sua mente a quella del amico per valutare la minaccia attraverso i suoi sensi. Ma anche in quel momento, come l'altra volta, la connessione fu subito interrotta dall'immenso potere che Brainseid aveva ottenuto. La mente di Corvina fu rispedita nel suo corpo con brutalità.

"Corvina? Corvina!" cercò di chiamarla il ragazzo concentrando la sua mente, ma non la percepiva più. Come se il loro legame mentale fosse stato neutralizzato.

<< Credevi non me ne fossi accorto? Cosa sperate di fare? >> gli disse Brainseid apparendo davanti a lui per poi sferrargli con la stessa rapidità sferrò subito due potenti colpi, prima allo stomaco, poi alla schiena. Nightwing finì a terra tramortito a tossire sangue. Fortunatamente la tuta aveva attenuato gran parte dell'impatto dei colpi, ma Dick aveva capito subito che Brainseid si era trattenuto, voleva divertirsi ancora un po' con lui.

Dall'altra parte, Stella era dolorante come Cy e BB, ma vide tutto con enorme angoscia.

<< NO! >> esclamò disperata.

Brainseid lo prese e lo lanciò verso di lei che gli attenuò la caduta prendendolo al volo per poi cullarlo tenendogli la schiena alzata: era ancora cosciente, ma era davvero a pezzi.

<< Niente può aiutarvi. È giunta la fine. >>


<< Ehi, stai bene? Cos'è successo? >> chiese il marziano vedendo la ragazza cadere di schiena come conseguenza dell'interruzione del suo legame telepatico con Nightwing.

La maga si rialzò subito e prima di rispondere esaminò attentamente tutta la situazione per decidere il modo in cui avrebbe potuto agire << ... l'energia di Trigon ha incrementato la sua forza in modo impressionante. È diventato sicuramente molto più pericoloso di mio padre, non c'è dubbio. Presto la Scatola Madre si riconnetterà con la fortezza e a quel punto i parademoni che si formeranno incrementeranno ulteriormente la forza di Brainseid. Temo che se andassi ad affrontarlo da sola non otterrei nulla. Non so come, ma sono diventata più forte ma, nonostante questo, potrei solo far guadagnare qualche minuto a Robin e gli altri, ma non servirebbe a niente perché loro sono esausti e io non potrò sconfiggerlo quando il suo potere aumenterà ulteriormente. Se qualcuno venisse con me, però, potrei medicare velocemente i miei amici e poi cercare di isolare il potere di Trigon all'interno della fortezza per contenere la forza di Brainseid cosi com'è, ma dovrebbe essere qualcuno che possa tenergli testa per il tempo necessario per poter distruggere la Scatola Madre il che vuol dire dovrebbe essere forte quanto Superman, ma lui è ancora in trance. >>

Sentendo questo resoconto, J'onn cercò di trovare una soluzione, ma il problema era davvero complesso: nessuno degli eroi della torre, a parte Corvina, avrebbe potuto avvicinarsi alla Fortezza della Solitudine senza venir trasformato e Cyborg era sul campo di battaglia. Inoltre tutti gli eroi sulla Terra erano nei guai fino al collo per via dei cloni. Chi avrebbe potuto dare sostegno a Corvina?

All'improvviso un pensiero gli passò in mente << Forse un modo c'è. Però... è rischioso. >>

Sentendo questo la ragazza ascoltò incuriosita. << Se ci permetterà di salvare i nostri amici, allora dobbiamo essere pronti a correre qualunque rischio. >> disse conilvinta ripensando al sacrificio di Fate.

J'onn rimase ammirato dalla tenacia di quella ragazza, ma d'altronde aveva saputo anche lui delle sue imprese e non c'era da stupirsi se ormai i Titans avevano imparato ad accettare ogni tipo di rischio pur di salvare gli altri << Hai ragione. Allora... >> e le rivelò la sua idea.

<< Ma solo lui può usarla. Però ti ripeto, può essere molto pericoloso farlo e lui non ha ancora dato segni di miglioramento. >> concluse il marziano.

<< Non sarà un problema. Ci penso io a svegliarlo. >> rispose sicura Corvina incamminandosi fuori dalla sala di controllo.

<< Per favore, tienimi avvisata e dì agli altri di tener duro. Noi arriveremo il più presto possibile. >>


Nel frattempo, col suo potere incrementato dall'energia scaturita dai parademoni creati dalla scatola madre la situazione si ribaltò completo favore di Brainseid: Wonder Woman, Stellarubia, e tutti gli altri eroi erano diventati ormai impotenti contro il nemico.

Nonostante le sue condizioni, Nightwing cercò di asssittere come poteva i suoi compagni usando ogni tipo di granata speciale rimastagli sperando di dare agli amici un momento buono per colpire i nemici. Non otteneva un granché, ma non si sarebbe mai tirato indietro.

Cyborg cercava intanto di neutralizzare la scatola madre nemica che era ancora attaccata a Superman in modo da rendere Brianseid vulnerabile, ma purtroppo a guardia di essa, si mise Allthing in persona che aveva riacquistato la sua capacità di fondersi coi materiali, come se il suo elemento x fosse stato riattivato. Probabilmente derivava anche questo dal nuovo potere di Brainseid.

<< Si mette male. >> disse il mezzo robot dopo aver evitato un attacco della creatura che si preparò a sferrarne un altro che mancò ancora una volta il bersaglio grazie al rapido intervento di Flash.

Per fermare la sua corsa, Brainseid scagliò all'istante un velocissimo raggio omega che colpì di sorpresa il velocista mandandolo a terra.

Prima che potesse fare qualsiasi altra mossa Cyborg venne colto di sorpresa da Brainseid che lo inchiodò a terra dopo aver respinto gli altri eroi ed essere giunto su di lui con un balzo grazie al quale mise un piede sulla sua schiena.

<< Puoi anche essere stato istruito quanto vuoi, ma niente e nessuno fermerà la mia ascesa, sei solo l'ennesimo patetico tentativo di evitare l'inevitabile. >> gli disse il nemico guardandolo dall'alto con aria superiore.

<< Non credere di potermi stendere tanto facilmente stavolta. >> rispose Victor staccando una delle sue braccia dal corpo che si trasformò in cannone e sparò all'istante un colpo contro il nemico nel tentativo di liberare il suo proprietario.

L'attacco venne parato senza problemi e Nightwing e le ragazze provarono un nuovo attacco furtivo contro il nemico, ma Allthing li fermò all'istante emergendo davanti a loro e colpirli tutti con un attacco alle spalle.

Poiché non poteva usarla per scappare a causa dell'impulso potenziato, Cyborg usò la scatola madre che gli aveva prestato Himon per potenziare i suoi cannoni e sparare un colpo energetico contro il nemico che venne fermato ancora una volta da Brainseid grazie a una sola mano. Nonostante questo il rinculo dell'attacco fu abbastanza forte da distanziare Cyborg da lui anche se per fare ciò dovette separare il suo corpo a metà, ma si riagganciò subito perché la parte inferiore gli arrivò velocemente sotto grazie a dei propulsori attivati da sotto i piedi.

<< Un mortale che usa una Scatola Madre? Oltraggioso. >> commentò l'essere che si avvicinò in un istante a Cyborg... e gli estrasse dal corpo la sua scatola madre dopo averlo bloccato con una presa al collo.

<< No! >> fece Cyborg cercando di riprendere il dispositivo, ma Brainseid concentrò subito il suo potere per ridurlo in poltiglia. Cyborg rimase ammutolito come gli altri. Le loro chance avevano subito un duro crollo.

<< Credevi che facendoti istruire da Himon tu avresti potuto trovare i mezzi per sconfiggermi? Nelle mani dei mortali persino i dispositivi dei Nuovi Dei diventano inutili. Me l'ha fatto capire Stellanera. >> disse Brainseid lanciando un occhiata di disgusto verso Stellarubia che stava affianco a Dick dopo aver scaraventato via Cyborg.

Lo sguardo di Brainseid si spostò poi su Flash che si stava rialzando e lo scrutò con un espressione penetrante... per poi sorridere.

<< Avete tutti ricevuto una sostanza che vi impedisce di trasformarvi, vero? Beh, direi che è ora di rimediare. >> disse illuminando i suoi occhi per attivare una specie di processo tramite la sua scatola madre che si illuminò della stessa energia. Un attimo dopo si avvicinò di scatto al velocista e lo sollevo in aria prendendolo per la faccia.

<< Flash! >> dissero Lanterna e Diana allarmati.

Il loro amico cercò di usare la sua velocità per liberarsi, ma Brainseid lo anticipò subito inondando il suo corpo con la sua energia e causandogli enorme dolore facendogli fare dei lamenti soffocati dalla mano sul suo volto.

Lo scenario appena creatosi davanti agli eroi era davvero orribile: mentre il loro amico si contorceva il suo corpo diventò più massiccio ma assunse anche sembianze mostruose.

Una cosa che non sapevano era che nel momento in cui Brainseid annunciò a se stesso di voler dare una svolta, tutti i suoi cloni avevano recepito contemporaneamente il messaggio e nello stesso momento in cui Brainseid afferrò Flash, essi presero contemporaneamente l'eroe più abile tra i diversi gruppi che avevano di fronte. Per esempio Aquaman e Freccia Verde, davanti agli occhi dei loro allievi.

Vedendo i loro maestri nei guai, Speedy e Aqualad cercarono di intervenire con tutte le forze che gli restavano, ma i cloni respinsero prima i loro alleati con dei raggi omega e poi inchiodarono a terra i due ragazzi con un piede addosso.


In perfetta sincronia col Brainseid originale, tutti gli esseri trasformarono le loro vittime in mostruosi parademoni davanti agli occhi pieni di sgomento di tutta la Lega e dei Titans.

<< Flash! >> gridarono nuovamente Diana e Lanterna vedendo il loro amico venir messo a terra con la faccia grigia, le zanne e gli occhi rossi.

<< Ora, elementi migliori del mio esercito, fatte onore alla madre. >> sentenziò Brainseid trasmettendo le parole ai suoi sosia che lo passarono a loro volta ai parademoni come una linea di contatto mentale.

Subito dopo aver dato l'ordine i nuovi mostri si scagliarono senza esitazione contro i loro stessi amici ed essi scoprirono subito che i loro amici mutati avevano una caratteristica davvero preoccupante: i loro poteri erano rimasti. Flash colpì a supervelocità Diana, Lanterna e poi anche Dick, BB e Stella; Aquaman scagliò potenti getti d'acqua contro il suo allievo e i suoi amici e Freccia scagliò frecce speciali contro Speedy e Black Canary.

Riguardo i Nuovi Dei corsi in aiuto della Terra, la loro situazione non era affatto diversa: molti umani trasformati in parademoni dalla diffusione dell'elemento X infetto erano giunti sui campi di battaglia grazie al teletrasporto e li avevano messi in seria difficoltà mentre i cloni di Brainseid cercarono di infettare quanti di essi potevano per aumentare ulteriormente le loro fila.

Fortunatamente vennero mutati solo alcuni soldati semplici, ma Orion comprese chiaramente che presto sarebbe potuto toccare a lui e che non poteva scappare perché l'interferenza della scatola madre del nemico si era ripristinata più potente di prima.

Osservando con preoccupazione i suoi compagni combattere contro i loro stessi amici mutati in mostri un solo pensiero si formò nella mente del figlio di Darkseid "È questo ciò che volevi ottenere tramando nell'ombra, padre? Dunque non avevi progettato quella scatola madre solo come precauzione per rinascere, ma anche per ottenere un esercito più potente di quello che avevi per sopprimere definitivamente Nuova Genesi e di conseguenza il resto dell'universo. Persino nella morte, la tua ambizione continua a minacciare ciò che mi è caro."


Alla fortezza nel frattempo, Flash aveva cominciato a malmenare con enorme veemenza Diana e Lanterna mentre Brainseid, sentendo la sua forza aumentare ancora grazie ai nuovi soldati, cercava di eliminare Cyborg che era l'unica persona che poteva neutralizzare la sua scatola madre.

Il ragazzo metallico cercò di opporsi all'avversario usando al meglio le sue nuove parti robotiche, ma qualunque cosa facesse il mostro era diventato ormai irremovibile. Niente lo smuoveva minimamente.

Approfittando di un momento in cui Lanterna Verde tentò di bloccare il suo amico trasformato con tutto il suo potere, Nightwing e gli altri Titans si buttarono contro Brainseid per aiutare il loro compagno, ma Allthing li prese alla sprovvista dal basso tenendoli inchiodati al terreno con il suo corpo mutevole.

<< Ragazzi! >> disse Diana correndo in loro soccorso.

Accorgendosi di ciò, Brainseid scagliò un potentissimo raggio omega... che trapassò lo stomaco di Lanterna che crollò subito a terra col sangue che gli saliva dalla gola per poi venir espulso con colpi di tosse.

Essendosi liberato del potere che lo contrastava, Flash andò contro Wonder Woman e la colpì alla tempia con un pugno caricato a energia elettrica che la spedì dall'altra parte della sala.

I titans guardarono i loro compagni con enorme sgomento: Lanterna era ancora vivo, ma andava medicato subito altrimenti sarebbe morto dissanguato e Diana era crollata a terra con un ustione sulla tempia, ma fortunatamente era solo svenuta, per via delle sue origini divine, altrimenti sarebbe morta di sicuro. Tuttavia anche lei era fuori combattimento.

<< Maledetto!! >> esclamò Stellarubia infuriata dalla vista dei suoi nuovi amici ridotti in quel modo e concentrando al massimo il suo potere per cercare di liberarsi. Non riusciva più a tollerare la crudeltà di Brainseid, voleva distruggerlo ad ogni costo.

Usando tutta la forza che poteva ottenere dall'intensità della sua rabbia, la ragazza cominciò ad allentare la presa di Allthing. La creatura cercò di trattenerla come poteva, ma nel farlo espose la faccia.

Stella se ne accorse e provò a stordirlo con colpi all'indietro, ma non ottenne nulla. Riuscì solo a creare delle aperture nella sua barriera protettiva che si era anch'essa ripristinata assieme alla Scatola Madre grazie al suo legame con Brainseid.

Notando la cosa, Cyborg ebbe un idea e sparò sotto il naso di Brainseid una sorta di dardo contro Allthing.

Quando Brainseid se ne accorse era ormai troppo tardi. << Cosa? >>

Il colpo di Cyborg centrò in pieno la maschera nera del essere e subito dopo lui cominciò a contorcersi come se soffrisse moltissimo.

Dopo aver dato un occhiata veloce all'espressione di Cy, che era accondiscendente, Stella capì al volo cos'era successo quindi si liberò subito dalla presa del nemico e sferrando un potentissimo pugno carico di energia ella penetrò in pieno la maschera del mostro da cui si generò subito una scarica elettrica mentre il corpo perdeva energia per poi accasciarsi a terra in una specie di pozzanghera bianca sopra il quale galleggiava la maschera danneggiata ormai spenta.

Mentre si liberavano BB e Nightwing compresero cos'era successo e la cosa fu una bella liberazione per loro: approfittando di un momento di eccessiva sicurezza da parte di Brainseid e di una distrazione da parte della sua creatura, Cy aveva usato ancora una volta una parte della sua soluzione anti elemento X per rendere nuovamente vulnerabile Allthing e Stella aveva colto subito al volo l'occasione di eliminarlo definitivamente.

<< Voi... >> iniziò Brainseid infuriato << ... la pagherete cara per questo! Non mi servite nel mio esercito. Vi ucciderò tutti quanti! >> e si scagliò un potentissimo raggio omega contro Cy che però si difese subito alzando uno scudo con la sua nuova corazza.

Comprendendo che avrebbe resitito poco, Stella cercò di intervenire con uno dei suoi dardi oculari, ma Flash la fermò tramortendola con un colpo alle spalle che la fece finire vicino al nemico.

BB e Nightwing cercarono allora di avvicinarsi a lui disorientando Flash con delle granate fumogene da parte di Dick, ma la cosa non funzionò, il Flash parademone li colpì comunque a gran velocità mandandoli a sbattere contro pareti diverse. Nightwing si ruppe un paio di costole, mentre BB ne era uscito solo con qualche livido addosso. I parademoni non hanno bisogno di vedere per localizzare le prede. Essi possono fiutare le emozioni degli altri e quello della paura era l'odore che gli attirava di più. Infatti in quel momento BB e Dick avevano paura di perdere Cy e Stella.

Cyborg alla fine non riuscì più a trattenere il raggio omega di Brainseid e cosi non poté far altro che cercare di salvare la sua parte vitale facendo un salto. In questo modo il colpo del nemico lo colpì e gli spezzò il corpo in due di cui la parte inferiore volò via mentre quella superiore cadde davanti a Brainseid che si sentiva soddisfatto.

Cy alzò la testa e guardò l'essere che disse << Un gesto inutile. >> e lo sollevò subito da terra prendendogli la faccia. Per poi staccargli entrambe le braccia e scaraventarle all'esterno della fortezza attraverso a un portale apparso per concezione della sua amata scatola madre.

BB guardò tutto sentendo i suoi istinti farsi sempre più furenti. Cosi si risollevò e ripensò a tutte le vite che il nemico aveva stroncato senza nessuna pietà e a quelle che aveva fatto soffrire. I suoi occhi si illuminarono di verde. Flash lo notò e si preparò a colpirlo di nuovo.

<< Adesso basta!! >> e si ritrasformò subito nella Bestia con il suo nuovo potere ormai del tutto tornato.

Flash stava per colpirlo, ma grazie ai sensi super sviluppati grazie alla sua nuova energia, BB lo schivò abbassandosi e rispose con un montante a piena potenza che lo colpì in pieno mandandolo a contro il soffitto ghiacciato della fortezza, per poi precipitare di nuovo a verso terra. Solo che non si schiantò al suolo perché BB lo colpì al volò con un rovescio destro spedendolo stavolta con la faccia dentro la parete dove rimase fermo per lo stordimento dovuto ai colpi ricevuti. Flash era superveloce, si, ma i nuovi supersensi di BB lo erano diventati di più.

La Bestia si scagliò subito all'istante verso Brainseid che si era già accorto di lui e gli parò davanti Cyborg.

Non volendo far del male al suo migliore amico, BB si bloccò sull'istante, ma nel farlo perse la concentrazione e le sue vene e i suoi occhi diminuirono l'intensità.

Cogliendo l'occasione al volo, Brainseid afferrò il muso della Bestia e concentrò il suo potere demoniaco per stordirlo abbastanza da fargli perdere i sensi.

Cyborg era troppo malinconico per reagire, ma Stella era riuscita a riprendersi e vedendo cosa stava accadendo provò ad aiutare i suoi amici, ma Brainseid gettò a terra Cy e la prese per la gola.

<< No! >> gridò Nightwing trovando la forza per scagliarsi contro il nemico col bastone da escrima congiunto, ma il nemico lo fermò soltanto con un semplice calcio allo stomaco, danneggiandogli di più le costole.

Mentre si contorceva a terra dal dolore, Nightwing sentì subito il piede del mostro appoggiarsi su di lui. << Sai? Quando mio figlio ti guardò dritto in faccia, per la prima volta, ti vidi anch'io allo stesso tempo. Poiché conoscevo già la forza della Justice League, mi serviva un approccio inaspettato per colpirli di sorpresa, per questo lo mandai in avanscoperta per valutare le potenzialità della tua squadra poiché avevate sconfitto Trigon. Sei stato abile, lo ammetto, ma, per quanto tu sia bravo, sarai sempre un debole umano, una rappresentazione di ciò che è davvero inutile nell'universo. E non si può dire che mi sto sbagliando: tra poco l'effetto delle tue granate svanirà e non appena il potere di Kal-El si sarà ripristinato, la Madre completerà la sua missione e a quel punto nessuno mi potrà più fermare. Perciò... è come se tu non avessi ottenuto niente alla fine. Hai solo dato a tutti i tuoi amici che stanno affrontando gli altri me il tempo necessario per soffrire per mano dei loro stessi cari che adesso sono al mio servizio. Un tentativo davvero ridicolo di un patetico umano di contrastarmi. Non mi serve proprio un insetto patetico come te nel mio imminente dominio. Tuttavia dato che mi fai pena, ho deciso di essere clemente con te. >> gli disse per poi alzare un tallone e appoggiare la punta verso la testa di Cy, mentre con l'altra mano gli mise davanti la sua amata Stella che lo guardava spaventata mentre BB, che era tornato normale ma che aveva ancora la mano di Brainseid premuta contro la sua fronte. A quanto pareva aveva deciso di ucciderlo facendogli scoppiare la testa.

Nightwing guardò i suoi amici più cari con uno sconforto che non provava da anni. Da quando vide precipitare i suoi genitori dal trapezio e schiantarsi morti a terra per mano di Tony Zucco. Quella sensazione di impotenza era tornata in lui.

<< Rimarrai l'unico umano vivente sulla Terra, non ti resterà niente. Solo la consapevolezza... che non hai mai saputo proteggere nessuno. >> con queste parole, Brainseid iniziò a stringere la presa contro Stella nonostante lei cercasse di ribellarsi e contemporaneamente fece lo stesso con Cy che iniziò a urlare di dolore. BB non poteva fare nulla nella sua condizione.

Nightwing era ormai terrorizzato dal pensiero di cosa sarebbe accaduto nel giro di pochi secondi << No! Non farlo!! >>


Quando ormai sembrò fosse la fine... all'improvviso Brainseid sentì un varie forme di luce apparire intorno a lui, precisamente intorno a Stella e gli altri, subito dopo essi scomparvero davanti ai suoi occhi e riapparirono dall'altra parte della stanza. Con essi riapparvero anche i pezzi mancanti di Cyborg. Successe la stessa cosa anche a Diana, Lanterna Verde e Flash che vennero invece spediti all'interno della Torre di Guardia con la differenza che Flash era riapparso in una zona di contenimento.

Osservando ciò che era successo, Nightwing riacquisto serenità perché aveva avuto una deduzione su chi poteva aver fatto ciò. Una cosa che non si sarebbe mai aspettato, però, era ciò che successe dopo.

Brainseid osservò l'accaduto con grande stupore, "Ma come ha..." il suo pensiero venne interrotto subito perché un altra forma di luce apparve tra lui e Dick e da essa emerse un enorme pugno nero corazzato che centrò in piena faccia il nemico distanziandolo dal ragazzo.

Mentre si rialzò, Brainseid, come Nightwing osservò il nuovo arrivato: sembrava un gigantesco robot nero con orecchie a punta, una visiera a forma di V, un mantello e un simbolo rosso da pipistrello sul petto. Da essa emerse una voce carica di freddezza e determinazione, che Dick avrebbe riconosciuto tra mille, diretta verso Brainseid.

<< Ti avevo avvertito che te l'avrei fatta pagare se avessi fatto del male a mio figlio. Io mantengo sempre le promesse. >>



Buona pasquetta :)
Ho fatto una piccola modifica all'ultima parte del capitolo precedente.
Alla prossima!

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Capitolo 21
*** Tutto o niente ***


La scena che si trovò davanti Dick Grayson fu davvero una delle più sorprendenti della sua vita: il suo maestro, Batman, era davanti a lui all'interno di un enorme armatura robotica che portava il suo marchio.

"Bruce? Ma allora Corvina..." iniziò a pensare il ragazzo ricordandosi di quando aveva incoraggiato la Lega dicendo loro che l'amica avrebbe rimesso in sesto Batman, ma il suo pensiero fu interrotto perché un altra massa energetica bianca si formò intorno a lui e lo trasportò lontano dai due contendenti verso i suoi amici.

Una volta giunto da loro, si materializzò Corvina in persona che guardò Nightwing contenta di essere arrivata in tempo. Dick fu altrettanto felice di rivederla in forma.

<< Ce ne hai messo di tempo. Dov'eri finita? >> le chiese fingendosi impassibile.

<< Beh, dovevo preparare la cavalleria. >> rispose monotona, ma sorridente la ragazza girandosi verso Batman che la guardò per un attimo attraverso la visiera della sua armatura soddisfatto anche lui per il loro tempismo.

<< Quella armatura è nuova? Non l'avevo mai vista. >> chiese poi Nightwing incuriosito.

<< Ora non c'è tempo per le presentazioni, dobbiamo fare in fretta. >> rispose la maga voltandosi verso i suoi amici e circondandoli con la sua magia.

Brainseid si era rialzato completamente e guardò con irritazione Batman e Corvina.

<< E cosi, ragazzina, hai deciso di portarti un rinforzo, mh? Non so come faccia a restare in sé. Probabilmente è a causa di quella corazza ma, come dicono i terrestri, l'abito non fa il monaco. >> disse guardando prima Corvina per poi voltarsi verso il pipistrello.

<< Sei e sarai sempre un patetico umano. >>

Dall'interno della sua armatura, il Cavaliere Oscuro non si lasciò intimidire affatto dalle sue parole, anzi era pronto a rispondere alla prima mossa del nemico.

<< Uccidimi allora se ne sei in grado. >> disse irremovibile.

<< Non ti conviene provocarmi. Al nostro primo scontro ti sei salvato per miracolo, ma stavolta le cose sono molto diverse. E non illuderti che quella armatura possa esserti di qualche aiuto. >> rispose il nemico.

Batman rimase in silenzio per un attimo poi si mise in posizione da combattimento e rispose << Che stai aspettando? >>



Nel frattempo nei luoghi degli scontri contro i cloni di Brainseid tutto andava sempre peggio: i giovani titans erano ormai piegati. I membri della Lega trasformati in parademoni dai cloni i Brainseid erano troppo forti. E come se non bastasse altri parademoni normali erano stati condotti lì per neutralizzarli in attesa che anche i restanti eroi venissero trasformati dalla diffusione della scatola madre che nel frattempo aveva ricominciato a diffondersi e aveva trasformato in parademoni chiunque abbia trovato in quasi tutto l'emisfero boreale.

Non erano solo i Titans e la Lega ad essere in una situazione estremamente critica, anche i Nuovi Dei di Nuova Genesi erano davvero nei guai, soltanto Orion e Mister Miracle erano rimasti normali. Tutti i loro compagni erano stati trasformati dai cloni presenti, ma la diffusione dell'elemento x corrotto stava aumentando la sua diffusione e tra non molto li avrebbe raggiunti.

Dopo aver respinto un altro parademone, Miracle si rivolse all'amico << Orion che possiamo fare? Siamo rimasti da soli. >>

<< Dobbiamo continuare a combattere, Scott. I nostri amici ci riusciranno, ho fiducia in Cyborg. Se dobbiamo morire per garantire la salvezza del nostro popolo e dell'universo io sono pronto a farlo. E tu? >> rispose Orion con un espressione convinta.

Il figlio adottivo di Darkseid osservò con attenzione colui con cui venne scambiato durante il baratto i due sovrani dei Nuovi Dei per sancire la tregua tra Apokolips e Nuova Genesi moltissimi anni fa, e ripensando a tutto quello che è successo nella sua vita trovò la motivazione per continuare a lottare. Quindi guardò i cloni di Brainseid e i parademoni davanti a loro e disse << Per Nuova Genesi e per nostro padre. >>

Orion guardò sorridente il suo amico e si lanciò nuovamente all'attacco insieme a lui decisi a non volersi arrendere senza combattere nonostante sapessero di non aver scampo, ma convinzione che i Titans e la Lega alla fine avrebbero vinto gli aveva resi pronti a sacrificarsi se fosse stato necessario.



Nella fortezza, Brainseid aveva iniziato a combattere contro Batman e lo scontro sembrò svoglersi alla pari: nonostante egli insidiosi attacchi che l'aspirante Nuovo Dio sferrava l'armatura di Batman riusciva a incassare e rispondere abbastanza bene senza lasciar tregua all'avversario. Nightwing rimase da parte a osservare lo scontro con grande ammirazione. Non conosceva affatto l'armatura che Bruce indossava ma, se riusciva a tenere testa a Brainseid in quel modo nonostante il suo incremento di potere allora era davvero una corazza potentissima, tuttavia era comunque molto preoccupato perché sapeva bene che presto il potere del loro avversario sarebbe aumentato ulteriormente grazie ai parademoni in continua formazione e a quel punto sarebbe stata davvero la fine.



Nel frattempo, nella torre di guardia della Lega, Wonder Woman veniva visitata dai dottori che erano riusciti a stabilizzare Lanterna Verde dalle ferite ricevute nello scontro, mentre Flash era ancora tenuto in quarantena.

Martian Manhunter intanto stava ancora controllando la situazione dalla sala principale un po' impensierito per Batman e i Titans.

Osservando lo scontro attraverso il collegamento creato con Cyborg prima della battaglia il marziano aveva molti pensieri in testa: "Usare la Hellbat è stata una scelta molto rischiosa. Se Bruce non sta attento l'armatura finirà per ucciderlo. Mi auguro davvero che l'idea di quella ragazza funzioni. Come avrà fatto poi ad ottenere tanta forza subito dopo essere uscita dal coma ancora non so spiegarmelo."



Intanto Corvina aveva rimesso velocemente in sesto i Titans.

<< Ma cosa è successo? >> chiese Stella rialzandosi in piedi mentre si massaggiava il collo. Poi vide la sua amica e fu pervasa da un enorme stupore misto alla gioia.

<< Amica Corvina! Ti sei ripresa! >> disse sorridente dandole un veloce abbraccio, senza stringerla stavolta. La maga fu altrettanto contenta e ricambiò il gesto.

Cyborg e BB si ripresero allo stesso tempo e vedendo lo scontro in atto rimasero sorpresi come Nightwing in precedenza. Il mutaforma però rimase sbalordito nel vedere Corvina abbracciata a Stella che lo guardò con un sorriso meraviglioso.

<< Corvina... tu sei. >> disse alzandosi e avanzando verso di lei.

Per quanto avrebbe voluto ringraziarlo per tutto il sostegno che le ha dato mentre era in coma e per quanto fosse fiera di lui, la giovane maga non poteva perdere tempo << Ragazzi, ora non è il momento. Dovete distruggere la scatola madre. >>

<< Cosa? Ma come facciamo? Brainseid tra poco diventerà più potente e temo che a quel punto nemmeno Batman con quell'armatura potrà contrastarlo. >> rispose Cyborg che aveva finito di ricostruirsi.

<< Fidatevi. Io e Batman abbiamo un piano. Ma dobbiamo fare in fretta. >> rispose la maga voltandosi verso Batman che continuava a combattere sfruttando a pieno la sua armatura.

<< Cosa intendete... >> stava per chiederle BB

<< Muovetevi! Non possiamo indugiare altrimenti sarà la fine. >> e dicendo questo la ragazza si trasportò sopra Superman e quindi sopra la Scatola. Subito dopo si mise in posizione di meditazione e concentrò tutto il suo potere.

<< Ma cosa sta... >> stava per chiedere BB quando Cyborg chiamò i suoi compagni facendo vedere loro una cosa che aveva appena notato: la barriera che proteggeva la Scatola Madre del nemico, che si era anch'essa ripristinata come tutto il resto quando era giunto il potenziamento dai parademoni creati, stava perdendo energia diventando più vulnerabile.

"Riesce a contrastare in quel modo un potere del genere? Sapevo che era straordinaria, ma ho la sensazione che ci sia sotto qualcos'altro" pensò Nightwing stupito.

Brainseid intanto dopo un primo momento di dominio aveva respinto Batman quando si accorse anche lui della situazione. "Non è possibile. Come fa a contrastare l'influsso proveniente dai miei soldati in quella maniera?!"

Guardando attentamente notò la causa di tutto ciò: intorno a Corvina si era formato il simbolo Ahk di Dottor Fate che stava incrementando ulteriormente l'energia pura di Corvina.

"No! Ma allora..." e si ricordò dello scontro su Azarath prima che Fate lo trasportasse via per impedirgli di distruggere la dimensione. Si era accorto anche lui che aveva assunto un atteggiamento molto teso prima di lanciarsi all'attacco. In quel momento pensò che stesse solo concentrando il suo potere per un ultimo attacco, ma adesso si era reso conto che non era cosi.

"Maledetto mago impiccione!" si disse furibondo per poi prepararsi a colpire Corvina con un raggio omega quando un altro stormo di pipistrelli gli parò la visuale e Batman lo colpi alle spalle mettendolo a terra facendogli fallire il colpo. Lo stormo si posò poi alle spalle della sua armatura riformando il suo mantello. Il mantello della Hellbat non poteva solo trasformarsi in uno stormo di pipistrelli metallici, ma anche in un paio di ali robuste per spostamenti rapidi in ogni direzione.

Batman rigirò Brainseid verso di lui e lo colpì in piena faccia con un potentissimo pugno. Quando provò a ritirarne un altro, il nemico si liberò sollevando l'eroe in aria e sbattendolo a terra.

A quel punto provò a colpirlo a morte, ma il Cavaliere Oscuro reagì lanciando un raggio energetico uscito dal simbolo sul petto della sua corazza che respinse il nemico permettendogli di rialzarsi per continuare.

Attraverso i suoi scanner Cy notò che l'indebolimento della barriera della scatola per via dell'interferenza di Corvina aumentava sempre di più. << Stella, distruggila, presto! >> disse alla ragazza che obbedì sferrando un potentissimo pugno energetico contro lo schermo aprendo un varco all'impatto.

Brainseid notò subito l'accaduto "Non illudetevi."

Cyborg era ormai sul punto di neutralizzare la scatola... quando essa all'improvviso sparì dal corpo di Superman... per ricomparire nel petto di Brainseid.

<< Ma che cosa...? >>

In quel istante Batman stava cercando di colpire il nemico con un calcio volante della sua armatura, ma non appena si accorse dell'accaduto il suo colpo venne bloccato con facilità incredibile da solo un braccio del nemico.

Dopo un primo momento di sorpresa, Batman venne scaraventato nuovamente a terra e subito dopo venne sradicato e incenerito il mantello dell'armatura con parte dello schienale grazie all'energia rossa di Brainseid che si manifestò all'istante ancor più potente di prima.

Comprendendo che la Scatola si era unita al nemico, e che il suo maestro era in grossi guai, Nightwing capì subito cosa bisognava fare ormai. Quindi insieme a Cyborg, Stella e BB si avventò contro Brainseid per aiutare Batman.

Corvina invece rimase dov'era: avendo rimosso la Scatola da Superman, essa non era più connessa alla Fortezza della Solitudine, è vero. Ma era ancora in grado di ricevere l'influsso dei suoi parademoni grazie al potere di Trigon racchiuso nel congegno e perciò la situazione non era affatto cambiata. I rischi erano rimasti gli stessi.

La prima ad attaccare fu Stella coi suoi dardi stellari e Nightwing, volendola assistere, attaccò a sua volta lanciando uno dei suoi bastoni da escrima, ma Brainseid parò i due attacchi alzando solo la mano contro di essi.

Batman allora cercò di colpirlo di nuovo, nonostante non potesse più sfruttare il mantello dell'armatura, con vari colpi, ma Brainseid riusciva ormai a tenergli in testa senza fatica.

BB si fece avanti sotto forma della Bestia a piena forza con un attacco furtivo dopo essersi avvicinato sottoforma di insetto, ma, ancora una volta, Brainseid intercettò l'attacco bloccandolo per aria dopo aver respinto Batman con un calcio nello stomaco.

Cyborg intervenne subito in soccorso dell'amico arrivando verso il nemico coi propulsori a piena potenza, caricando un pugno di energia. L'avversario si accorse anche di questo e provò a fermarlo con i suoi raggi omega, ma Cy riuscì a schivarli per poi colpire Brianseid nello stomaco. Al momento dell'impatto il pungo di Cy era già diventato un cannone che sparò un potentissimo colpo che alzò una grande cortina di fumo.

Approfittando della confusione, BB riuscì a liberarsi saltando in aria per poi rilanciarsi dall'alto verso Brainseid mentre allo stesso tempo Batman, e Stella fecero altrettanto dai lati.

Nightwing e Corvina osservarono la scena augurandosi che, non appena la nube fosse svanita, i loro amici fossero riusciti a portare a segno l'attacco.

Ma quello che videro non fu affatto ciò che si aspettavano: l'energia di Brianseid emerse dalla nube e scaraventò via con grande veemenza Batman e i loro compagni che finirono in vari punti della sala veramente malconci, persino l'armatura di Batman si era danneggiata parecchio.

<< È ora diamoci un taglio. >> dichiarò Brainseid sparando raggi omega contro Nightwing.

<< No! >> esclamò Bruce vedendo il suo pupillo il pericolo di vita. Fortunatamente una barriera bianca si erse a difesa di Dick.

"Ma che...?" pensò Nightwing voltandosi alle spalle e vedendo che era stata Corvina a proteggerlo, interrompendo però il suo compito di inibire l'energia di Trigon.

<< Che stai facendo? Non possiamo permettere che diventi più potente! >> la rimproverò il ragazzo.

La giovane maga lo guardò con un espressione sicura, facendogli capire che sapeva cosa faceva.

Mentre si domandava a cosa stava pensando l'amica, la barriera venne sfondata da un attacco frontale del nemico arrivando in mezzo a loro.

Prima ancora di poter reagire, i nostri amici vennero subito colpiti: Nightwing da un tremendo calcione e Corvina venne presa per la fronte da una mano caricata di energia demoniaca.

Vedendo ciò BB provò a fermare Brainseid, ma era troppo malconcio per rialzarsi.

Corvina si dimenava sotto la presa del mostro, mentre lui le disse << Mi hai causato troppi disturbi. Ora basta. >> e la sollevò da terra avvolgendole l'altra mano intorno al collo.

Quando tutti si aspettavano ormai di veder morire la ragazza, però... dal cielo arrivò, a velocità supersonica, qualcosa contro il nemico.

Al momento dell'impatto si alzò un grande polverone, ma, una volta che si dissolse, emerse Superman in perfetta forma.

Corvina era dietro di lui e lo guardò soddisfatta. "Ha funzionato."

Batman capì subito cos'era successo. Dopo aver distratto Brainseid con la sua barriera, Corvina ne aveva approfittato per mandare Clark oltre l'atmosfera terrestre, in modo che l'energia del sole giallo risvegliasse l'energia del kryptoniano e, dato che la Scatola Madre non era più collegata a lui, la sua coscienza era finalmente libera.

"Niente male, ragazzina." Pensò colpito Batman guardando Corvina.

Superman rivolse al nemico uno sguardo pieno di risentimento. << Il tuo gioco è finito. >>

Nonostante l'ambiente fosse irradiato di elemento x infetto, Superman non sembrava risentire minimamente di esso. E la ragione fu prestò chiara al nemico: con la sua energia, unita a quella di Fate, Corvina aveva lanciato un incantesimo di protezione temporaneo per il kryptoniano contro la corruzione creata dalla scatola madre di Brainseid.

Stufatosi di queste continue interferenze, Brianseid attaccò Clark con tutta la sua forza, contro cui quest'ultimo rispose a sua volta.

Mentre i due contendenti combattevano, Corvina sentì che il potenziamento per Brianseid stava arrivando. Avendo interrotto la sua concentrazione, l'energia dei parademoni si avvicinava sempre più inesorabilmente alla sua origine. In oltre ne percepiva anche l'enorme potenza. Tutto ciò che poteva fare adesso era cercare di rallentarne la arrivo. Ma sarebbe giunto comunque. In altre parole il tempo stava ormai per scadere.

Cyborg osservo l'amica e capì anche lui che non ci sarebbero più state altre occasioni. Essendo troppo malconcio, non sarebbe mai riuscito a riprendersi in tempo per neutralizzare la Scatola prima che Brainseid avesse ottenuto la forza necessaria per uccidere tutti, però u n pensiero si formò all'istante nella sua mente.

Batman e Nightwing si rialzarono quando all'improvviso ricevettero, contemporaneamente, un messaggio attraverso il loro comunicatore.

Dopo una serie di colpi e scontri tra raggi oculari, Brainseid riuscì a mettere al tappeto Superman con un tremendo rovescio al volto.

Non avendo ormai più bisogno di lui, Brainseid decise di ucciderlo per soddisfare un desiderio comune dei suoi creatori: Superman morto.

Si apprestò quindi a finirlo con la mossa con cui sottraeva poteri e li immagazzinava nella sua Scatola: quella di far esplodere il cuore dopo averlo toccato con la mano.

Clark però non fu d'accordo e reagì bloccandogli la mano. In questo nuovo contrasto di forza, Batman cercò di approfittarne per attaccare di nuovo il nemico comparendo davanti a lui, ma nel momento in cui stava per assestargli un pugno ess venne parato da una nuova barriera del nemico. A quanto pare voleva eliminare Clark indisturbato.

Batman allora cercò di aumentare la potenza della Hellbat in modo da per superare la barriera mentre Brainseid fece lo stesso concentrando il suo potere sempre di più fino a che non avesse ucciso Superman.

In un ennesimo tentativo di fermarlo, Clark lanciò contemporaneamente contro di lui sia i suoi raggi calorifici che il suo soffio congelante.

In tutta risposta, Brainseid usò i suoi raggi omega, creando una nuova situazione di stallo.

Avendo portato l'armatura ai limiti consentiti, Batman riuscì a penetrare la barriera con le mani dell'armatura, che però non riuscirono più ad andare oltre per via del intensità che stava impiegando il potere aggiunto in Brainseid dalla Scatola.

<< È finita! >> esclamò Brianseid ormai prossimo a colpire Superman nonostante la sua resistenza e notando anche l'impotenza di Batman.

<< Hai ragione. >> disse all'improvviso Batman ritirando le mani.

Quelli che erano ignari delle sue intenzioni erano rimasti stupiti da questo gesto. Batman si stava arrendendo?!

Quello che però non notarono è che dove aveva ritratto le mani aveva lasciato un buco nella barriera nemica. E in quel momento, dalle spalle di Batman sbucò fuori Nightwing con un braccio di Cyborg formato a siringa che scagliò nel apertura.... e colpì in pieno la Scatola Madre.

<< Cosa?! >> fece Brainseid che si accorse subito dopo che stava confluendo qualcosa nella sua Scatola, cominciando a non sentirne più la presenza.

<< No! >> disse mentre sentì il suo stesso potere calare di più, sempre di più, fino a che Superman, con i suoi attacchi ora più forti dei raggi omega... non colpì in pieno la Scatola distruggendola e mandando Brainseid al tappeto.



Negli altri campi di battaglia, Orion e gli altri eroi erano ormai pronti a morire, ma quando sembrò che la loro ora fosse arrivata... tutti i parademoni crollarono a terra incoscienti. Come se fossero diventati inermi.

<< Ma cosa? >> si chiese Aqualad confuso da ciò a cui stava assistendo. A quel punto fu Martian Manhunter a spiegare tutto a tutti. Sapendo della vittoria dei Titans e di coloro che li avevano aiutati, tutti cominciarono a gioire esultando a voce alta.

"Eh. Lo sapevo. Avete istruito un ragazzo davvero eccezionale, Himon." pensò Orion orgoglioso.



Alla Torre di Guardia, anche la Lega stava gioendo per la vittoria, mentre J'onn J'onzz continuava a guardare i ragazzi attraverso il collegamento con Cyborg. "Loro possono diventare persino eroi più grandi di noi un giorno." pensò il marziano "Forse dovremo..."

Mentre valutava quest'idea che gli era venuta. Diana era arrivata nella sala di controllo ed era stata appena informata di quanto appena accaduto e, osservando dagli schermi Batman, Superman e i Titans vincitori, sentì anche lei un profondo senso di orgoglio, oltre alla gioia di rivedere Bruce in forma e a una grande intensificazione dei suoi sentimenti per lui.



Brainseid era ancora a terra, incosciente e sconfitto, mentre gli eroi stavano in piedi sopra di lui. Mentre Dick e i suoi amici si abbracciavano tra loro, Batman era uscito dalla sua armatura e aveva ricevuto da J'onn la notizia che l'elemento x era neutralizzato e che potevano procedere con calma al poter usare la fortezza per diffondere attraverso la sua tecnologia, ciò che restava dell'antidoto di Cy per riportare tutti alla normalità.

Ad un tratto, Batman crollò quasi in ginocchio, dopo aver sentito un leggero mancamento. Superman si avvicinò a lui << Per la miseria, Bruce. Hai corso un enorme rischio a usare la Hellbat a piena potenza. Stai bene? >>

<< Non preoccuparti. Sono solo sfinito.. Mi medicherò dopo avremo sistemato tutto. Tu invece? >> rispose Bruce rialzandosi.

<< Il sole mi ha ridato la forza, ma ho dovuto usarla tutta per contrastarlo. >> rispose Clark guardando nuovamente il nemico << Ma ora è finita. È tutto grazie a loro. >> disse Clark voltandosi verso i Titans con un sorriso fiero.

Anche Bruce guardò i ragazzi per un momento, pensando a quanto fosse maturato Dick. Poi decise di parlargli e si avvicinò a lui.

Dick lo guardò negli occhi, e dopo un momento di silenzio, Batman gli porse la mano e sorrise. << Sei diventato davvero un grande eroe. Sono fiero di te. >>

Sentendo quelle parole, Dick si ricordò di quando aveva lasciato Batman per andare a Jump City. Bruce gli aveva detto chiaramente che per lui non era pronto. E ora, dopotutto quello che era successo, dopo aver ricevuto il suo nuovo costume poiché Alfred pensava che fosse pronto, ricevere un simile complimento dal suo unico e solo maestro, nonché migliore amico e figura paterna, Dick sentì una gioia immensa nascere nel suo cuore. Tuttavia si controllò e strinse la mano a Batman ricambiando il sorriso, mentre gli altri presenti sorrisero contenti per loro << Grazie... per ogni cosa. >>

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Capitolo 22
*** Epilogo ***


Dopo l'estenuante battaglia in cui tutti gli eroi del mondo avevano dato il meglio, i Titans e la Lega avevano finalmente trionfato e riportato alla normalità tutte le vittime infettate dalla scatola madre di Brainseid grazie a una nuova dose di antidoto fornita da Cyborg e diffusa in tutto il mondo attraverso la tecnologia della Fortezza della Solitudine che era stata sfruttata a sua volta dallo sconfitto Brainseid che, dopo la sconfitta, era stato preso in custodia dai Nuovi Dei di Nuova Genesi per essere confinato in quel che rimaneva di Apokolips, dove erano stati imprigionati tutti i vecchi alleati di Darkseid dopo la vittoria di Nuova Genesi conseguita dalla sua scomparsa tempo addietro per mano di Lex Luthor.

Nella Torre di Guardia i giovani eroi si stavano riprendendo in fretta grazie alle cure di Corvina e di tutti gli altri medici del satellite.

Volendo fornire la propia gratitudine a nome di Nuova Genesi, Orion ripassò dalla Lega, prima di tornare a casa, incontrandosi nella sala delle riunioni con Batman, Superman e Wonder Woman, assieme a Nightwing, Stella e Cy.

<< I debiti del mio popolo con voi, non saranno mai abbastanza ripagati, amici miei. >> disse il nuovo dio profondamente grato ai tre membri della Lega che erano lusingati.

Poi si rivolse ai tre ragazzi << E siamo altrettanto contenti che la Terra abbia dei giovani eroi cosi coraggiosi e straordinari come voi. Il vostro è davvero un mondo incredibile. >>

Stella arrossì per il complimento, Cyborg si gratò la nuca, mentre Dick si limitò a sorridere.

<< Sappi una cosa, Victor... >> disse poi mettendosi davanti a Cyborg, << Himon è tanto fiero di te, e mi ha comunicato di dirti che se vuoi il suo aiuto per qualunque cosa lui sarà lieto di concedertelo. >>

Victor rimase a bocca aperta. << Wow...>> sapere che potrà contare sul più grande scienziato dei Nuovi Dei era assolutamente pazzesco. Non riusciva a immaginare quanto avrebbe potuto potenziare la sua tecnologia con l'aiuto di Himon.

<< Grazie mille, ma come farò a contattarlo? >>

Orion gli porse una specie di comunicatore. << Grazie a questo potrete mettervi in contatto con me. >> disse parlando anche Dick e Stella che guardarono il dispositivo insieme a Cy. << Se vi servirà il nostro aiuto, contattatemi. Solo non usatelo per sciocchezze, perché noi Nuovi Dei abbiamo le nostre faccende a casa. Dico sul serio >> lì avvisò.

<< Oh, beh. Basta che BB non ci metta le mani addosso. >> disse Cy ghigniando. Stella si mise a ridere per la battuta.

<< È stato un vero onore avervi conosciuto. >> disse Orion porgendo la mano a Nightwing, essendo lui il leader. Senza esitazione, Dick gliela strinse volentieri per poi rispondere << Grazie di tutto. >>

Orion poi si voltò nuovamente verso Superman e gli altri. Facendo loro un cenno con la testa per far intendere che stava per andarsene. << Alla prossima, Orion. >> gli disse Clark appena prima che Orion attivasse la sua scatola madre per ritornare su Nuova Genesi.

Una volta congedato Orion, Batman e gli altri si rivolsero ai ragazzi << Allora, per quanto starete qui? >> chiese Bruce.

<< Al momento abbiamo alcune faccende in sospeso da sistemare, poi ci riuniremo e daremo sostegno alla ricostruzione della nostra città. >> rispose il suo allievo.Fai scorrere le clip per eliminarle

<< Se volete verserò un finanziamento per accelerare la ricostruzione di Jump City. Per me non ci sono problemi. >> propose volentieri il Cavaliere Oscuro.

Nightwing rispose << Lo apprezzeremo molto, Bruce. Grazie. >>

Si fece avanti poi Superman. << Ascoltate, avrei anch'io una proposta da farvi. E parlo a nome di tutta la Lega. >>

I ragazzi rimasero in silenzio ad ascoltare cosa voleva proporgli l'uomo d'acciaio. << Mentre vi medicavano, abbiamo fatto un colloquio tra noi e abbiamo deciso di chiedervi se vorreste entrare nella Lega. Ci farebbero comodi dei fenomeni come voi. >>

La proposta lasciò tutti di stucco. Entrare a far parte della Justice League. Far parte del gruppo d'eroi più forte del pianeta. Ne avrebbero tratto enormi vantaggi. Cyborg ne fu il più entusiasma. Un suo sogno segreto era proprio essere menbro della Lega e, a quanto pareva, l'occasione era arrivata.

Nightwing si mise a parlarne con i suoi amici. Dopo un minuto si rivolse al kryptoniano << È un offerta davvero generosa, ma io preferisco continuare a fare esperienze per conto mio. Continuare a vegliare su Jump City. >>

La risposta del ragazzo lasciò Clark un po' sorpreso. Bruce invece capiva benissimo come si sentiva Dick. Ha sempre voluto dimostrare a se stesso e a tutti che sarebbe diventato un eroe per conto suo e a quanto pare non si sentiva ancora pronto per una responsabilità cosi enorme.

<< Ma se Stella, Cy e gli altri vogliono accettare, io non ho niente contro. >> disse poi guardando i suoi amici.

Dopo un attimo di riflessione, Stella rispose << Penso che farò la stessa scelta. >> disse guardano Dick negli occhi. Le sue intenzioni gli furono subito chiare: non voleva allontanarsi da lui.

Cyborg invece ci pensò molto di più. In parte voleva realizzare il suo sogno, ma dall'altra non nemmeno lui voleva allontanarsi dai suoi amici.

L'indecisione era forte, ma poi Superman gli disse << Non devi decidere subito. Quando vuoi sei un membro a pieno, te l'assicuro. >>

<< E poi non signfica che non ci rivedremo più, vero? >> aggiunse Stella

Alla fine Cy decise << Allora per prima cosa darò il mio contributo per ricostruire Jump City ed aiutare i Titans a mettere a posto le cose. Dopodiché vorrei stare qui ad aiutarvi a migliorare il vostro sistema. Sono certo che con le mie nuove conoscenze potrei rendere il vostro lavoro molto più comodo. In altre parole vorrei abituarmi ulteriormente alla vostra vita prima di poter prendere una scelta defintiva. >>

<< Capisco. Vuoi stare in prova, quindi. Beh, non c'è problema. >> disse Clark porgendogli la mano. Sorridendo, Cy gliela strinse. I suoi amici erano un po' sconsolati dal fatto che sarebbero stati lontani da lui, ma appoggiarono volentieri la sua scelta.


Nel frattempo, giù sulla Terra, davanti a una specie di torre situata in mezzo a un parco, Corvina era davanti alla stessa ad aspettare che accadesse qualcosa. Dopo qualche secondo dalla parete apparve un simbolo di Ahk alto quanto una porta e da esso uscì una donna mora, con capellli a coda di cavallo e con due orecchini a forma di Ahk. Era Inza, la moglie di Dottor Fate.

<< Salve, Inza. >> le disse Corvina triste. Tra le mani aveva con se l'elmo di Fate.

Non appena la donna vide la ragazza con l'elmo del marito in mano, ebbe subito un terrbile presentimento. Con vera desolazione Corvina le raccontò tutto. Da quando Fate diede la sua vita per salvare Azarath in segno della sua grande stima per lei al momento in cui le aveva trasmesso un incremento di potenza per poter sconfiggere Brainseid, anche se ormai quel potere era svanito poiché Corivna era sempre in parte demone e perciò il potere di Fate non sarebbe potuto rimanere in eterno con lei.

Quello che però la ragazza non sapevaera che Inza era già stata informata di tutto da Lanterna Verde e Flash che avendo mantenuto la promessa fatta all'amico. In un primo momento era distrutta dal dolore, ma poi si tranquillizzò nel sapere della vittoria. Tuttavia le sarebbe servito del tempo per convivere con la cosa perciò stava ancora male nel profondo. Vendendola in quello stato, Corvina le si avvicinò << Mi dispiace molto. >>

La donna rimase in silenzio per qualche secondo, poi riaprì gli occhi e sorrise alla ragazza << Non preoccuparti. Non credevo che la sua stima verso di te fosse tanto grande. >>

La maga rimase sorpesa da quella risposta << Cosa? Vuole dire che... >>

<< Si. >> la interruppe Irna << So cos'eri. So cos'eri destinata a fare. Lui mi aveva parlato di te. Si era preparato all'apocalisse di Trigon. Una delle poche cose contro cui non riusciva ad opporsi, che aveva accettato, era la profezia che era stata scritta fin da prima della tua nascita. >>

Corvina rimase sempre più colpita. A quanto pare Fate non era diverso da com'era sua madre prima che giungesse il giorno della fine.

<< Ma alla fine, dopo che tu salvasti tutti, cancellando quel destino, Kent (vero nome di Fate) ebbe un cambiamento che lo rese più mervaglioso di quando m'innamorai di lui. Gli hai fatto capire che la speranza ha sempre il potere di cambiare ogni cosa. Hai reso mio marito un uomo migliore e ti ringrazio di cuore. >> le parole della donna, pensò Corvina, assomigliavano a quelle che le disse sua madre dopo essersi ripresa dal coma. Aveva davvero cambiato in meglio quell'uomo.

Per quanto la cosa le facesse piacere non poteva però sentirsi altrettanto dispiaciuta per aver causato la dipartita di uno stregone supremo che era indispensabile per preservare l'equilibrio della realtà.

<< E non temere. >> le disse poi la donna prendendo in mano l'elmo del marito e guardandolo con fiducia. << Un giorno l'elmo di Nabu troverà un nuovo ospite. Giungerà sempre un nuovo Dottor Fate per difendere l'equilibrio. Fino a quel momento ci penserò io e quando il momento arriverà darò il mio sostegno al successore di Kent affinché sia fedele al suo compito come lo è stato lui. >>

Sentendo questa notizia Corvina sorrise. Aveva trovato sollievo e anche un occasione per sdebitarsi con Fate << Allora farò in modo di dargli anch'io il mio sostegno. Per ripagare suo marito è il minimo che possa fare. >>

Irna fu compiaciuta da quella proposta e toccò la spalla della ragazza << Grazie... per ogni cosa. >>


Una volta congedatasi da Irna, Corvina trovò BB sotto uno degli alberi del parco circostante. Con le braccia conserte si rivolse a lei. << Tutto bene? >>

<< Si, grazie. Devo ammettere che mi sento molto sollevata ora. >>

<< Mi fa piacere. Senti volevo dirti che Robin, ehm, Nightwing adesso, mi ha riferito che la Lega vorrebbe averci nelle sue fila e che tocca a noi decidere adesso. Cy farà un tirocinio, mentre Dick è Stella hanno deciso di declinare l'invito. Allora, che ne pensi? >>

Covina si mise a riflettere. << Beh, certo potrebbe essere molto istruttivo per me. Tuttavia... >>

BB si mise ad attendere con ansia il resto.

<< È meglio che rimanga dove mi senta a mio agio. Inoltre sentito dire che Flash ama gli scherzi perciò l'ultima cosa che mi serve è un velocista immaturo di testa. >> concluse la maga per poi mettersi a ridere.

BB però non si mise a ridere, anzi, rimase a guardare l'amica con stupore, lei se ne accorse e gli chiese << Tu, invece, ti unirai a loro? Mento ne sarebbe invidioso. >> disse ghigniando.

<< Beh... >> rispose il ragazzo imbarazzato. << Ecco.. anch'io voglio restare con voi. >>

Stavolta fu il turno della ragazza a restare sorpresa. Pensava che stare con la Lega avrebbe fortificato ulteriormente il carattere di Garfield che aveva dimostrato un enorme coraggio e che, ora che aveva dominato il vero potere dell'uso sangue animale, sarebbe divenuto un membro di nota.

<< Non ti interessa cosa potresti ottenere? >>

<< Perché me lo chiedi? Tu non ti unirai, ma vorresti che io invece lo facessi? >> E questa volta fu la ragazza ad imbarazzarsi.

<< No. No. Non è questo. È solo che... Cy è il tuo migliore amico e si sentirà solo nel suo periodo di prova. >>

BB dedusse all'istante che fosse una scusa. E gli venne anche una sensazione sul perché Corvina l'abbia fatta.

<< Non preoccuparti. Mi farò sentire. E fidati di me. So quello che voglio. >> le disse sorridendo.

Corvina lo guardò stupita negli occhi. Era come se si stessero leggendo la mente l'un l'altra.

<< Beh, sono contenta per te. E grazie per il sostegno che hai saputo darmi. Tu e Fate mi avete dato la forza di tornare a combattere e ne sarò per sempre grata. >>

BB si avvicinò a lei e le prese la mano facendola sussultare.

<< Anche tu mi hai aiutato quando ormai avevo perso ogni speranza, quando i rancori del mio passato stavano per corrompermi. Tu mi hai aperto gli occhi. E ora non ho più motivo di nascondere le mie emozioni. Sono così felice di averti conosciuta. E non voglio perderti più. >> stava davvero aprendo il suo cuore.

Di fronte a tanta sincerità, la maga non seppe più trattenersi e si butto sul viso di BB per baciarlo intensamente.

Dopo qualche secondo lei si stacco da lui riprendendo un po' di controllo. << Scusami... Non so che mi è preso. Tu... amavi di Terra e se vuoi restare fedele... allora per me va bene. >> e fece per andarsene, ma BB la trattene.

<< Ora che ci penso... è lei che ha sempre rimpiazzato te. >>

La ragazza non fece in tempo a rimanere sbalordita da questa rivelazione poiché il ragazzo la bacio subito a sua volta con ancor più intensità. Lasciandosi avvolgere dalla gioia, lei non si oppose affatto e avvolse le sue braccia intorno al collo del mutaforma che voleva assaporare il momento fino in fondo ora che entrambi avevano confermato l'amore nato dall'enorme affetto celato per tanti anni.


Una volta comunicato alla Lega la decisione dei Titans, i ragazzi cominciarono un nuovo capitolo della loro vita: Cy svolse il suo tirocinio è allo stesso tempo, diede supporto ai suoi amici quando ce ne fosse stato bisogno; Jump City tornò ad esistere grazie al generoso sostegno economico delle Wayne Enterprises; Dick riprese a vegliare sulla città, dopo un periodo di assistenza ai Titans ordinari con la sua nuova identità, insieme a Stella, dopo che aveva seppellito la sorella sul loro pianeta natale assieme ai loro genitori, e a BB e Corvina che gli avevano fatto sapere della loro relazione.


Mentre le cose stavano diventando sempre migliori per i giovani eroi. Batman era ritornato a Gotham, con sollievo dell'amico James Gordon, a continuare la sua corciata contro il crimine. Sul bordo di un tetto, il Cavaliere Oscuro fece la sua ronda notturna, quando Alfred gli riferì dei progressi che Dick e i suoi amici avevano svolto. Con un espressone davvero orgoligosa disse al suo maggiordomo con sicurezza.

<< Ora è diventato un grande eroe. So che si potrà sempre contare su di lui e i suoi amici. In fondo... è mio figlio. >> e si lanciò nel vuoto in vista della prossima avventura che la Lega e i Tians avrebbero dovuto affrontare.



NOTA DELL'AUTORE.

Scusate se ho concluso solo adesso, ma non avevo molta passione in questi ultimi mesi. Comunque grazie di cuore a tutti per la vostra pazienza. E per aver seguito la mia storia. Alla prossima e grazie ancora! 🤗

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