Old Shitty Men di Kim WinterNight (/viewuser.php?uid=96904)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Qualcosa da fare ***
Capitolo 2: *** Un pizzico d'imbarazzo ***
Capitolo 3: *** Un aspetto orribile ***
Capitolo 4: *** Infrangere le disposizioni ***
Capitolo 5: *** Tanti sacrifici andati in fumo ***
Capitolo 1 *** Qualcosa da fare ***
Qualcosa da fare
Make music, read, be
creative and love as hard as you can. Let's share stuff. I'm creating and will
share soon.
[Roddy Bottum, Twitter]
Mi stiracchio sul materasso e intreccio le gambe,
sbadigliando in preda alla noia. Questa dannata quarantena mi sta uccidendo,
darei qualsiasi cosa per poter almeno uscire a fare due passi.
Joey è sempre più convinto che dovrei fare un po’ di
esercizio fisico in casa, visto che mi sento tanto arrugginito, ma la verità è
che non sono affatto sportivo e preferisco di gran lunga una passeggiata sul
lungomare.
«Che palle» sbuffo per l’ennesima volta.
Joey abbassa il giornale che tiene di fronte al viso e
solleva gli occhiali da lettura sulla fronte, in modo da potermi guardare. «Se
non la smetti di lamentarti, ti sfratto da questa casa così come sei, con solo
le mutande addosso!»
Abbasso lo sguardo sul mio corpo e rido. «Guarda che questa
è casa mia!» esclamo.
«Me ne fotto.»
«Senti, perché non facciamo qualcosa?»
Joey sospira e si gratta il mento. «Quando dici così c’è
sempre da preoccuparsi, Bottum…»
«Grazie per il supporto morale, sei la checca più
insensibile che io conosca!» lo rimbecco, mollandogli un calcio.
«Il fatto che i gay siano più sensibili degli etero è
statisticamente una cazzata» replica senza scomporsi, risistemando gli occhiali
da lettura sul naso.
Mi volto di lato e allungo la mano destra per fargli il
solletico su un fianco. «Chi cazzo se ne frega delle statistiche?»
«Mi lasci leggere in santa pace?»
Sbuffo ancora. «Sei un vecchio di merda!» lo accuso,
strappandogli in un lampo la rivista di mano. Si tratta di un noiosissimo
mensile dedicato a studi di mercato, statistiche e stronzate simili, così lo
lancio dall’altra parte della stanza e mi getto su Joey, continuando a fargli
il solletico.
«Vecchio di merda, io? Fino a prova contraria tu hai quasi
cinquantasette anni, mentre io ne ho cinquantuno. Piantala!» Joey si dimena e,
dopo qualche istante di lotta, mi blocca i polsi con una mano.
«Altrimenti che fai, Holman?»
«Ti stacco le palle e te le frullo domani a colazione»
sibila in tono minaccioso.
«E poi come fai senza i miei gioielli di famiglia?»
Lui ghigna divertito. «Ho già i miei a cui pensare.»
Mi scosto da lui e mi metto seduto con le gambe incrociate.
«Ciò non toglie che mi sto annoiando a morte. Facciamo qualcosa!»
«Se gli storici fan dei Faith No More sapessero che il loro tastierista
frigna come un bambino quando non sa cosa fare, gli cadrebbe un mito!» mi
punzecchia, poggiando la mano destra sul mio ginocchio.
«Me ne fotto pure di loro! Facciamo qualcosa?»
«E che cazzo! Che cosa vuoi fare?» si arrende infine,
sospirando pesantemente.
«Abbiamo registrato quella canzone… perché non facciamo un
video?» propongo, schioccando le dita.
Joey corruga la fronte. «Un video? Non possiamo nemmeno
uscire di casa!»
Scendo dal letto e cammino avanti e indietro, sentendo sotto
i piedi il pavimento fresco. «Potremmo riprendere momenti della nostra
quotidianità in quarantena, della nostra convivenza…»
«Vuoi metterti in vetrina?»
Sorrido a Joey e mi punto un dito sul petto villoso. «Guarda
che ho fatto coming out nel ’93, cosa c’è di male?»
Lui si stringe nelle spalle e si sfila gli occhiali da
lettura, rigirandoseli pensieroso tra le mani. «Niente, direi.»
«Allora facciamolo, almeno trascorreremo il tempo a fare
qualcosa di produttivo!» esclamo, afferrandolo per le caviglie con l’intento di
tirarlo giù dal letto. «E poi immaginati noi due, così virili e belli, con le
nostre pance da vecchi di merda, che diamo uno schiaffo morale al mondo intero
e che magari ci facciamo un po’ di pubblicità!»
«Vuoi che appariamo nudi nel video?» si indigna Joey,
scalciando via le mie mani e mettendosi a sedere.
«Non nudi… così come siamo» spiego, indicando prima me, poi
lui.
Entrambi siamo in mutande e non indossiamo nient’altro; il
riscaldamento nell’appartamento è fin troppo alto, contando che all’esterno le
temperature sono già abbastanza alte per essere soltanto aprile.
«Roddy…»
«E dai! Non essere bigotto pure tu!»
Joey si alza dal letto e mi molla una leggera spinta. «Ehi,
vecchio di merda, io non sono bigotto!»
«Allora accetti?» strepito, afferrandolo per le braccia e
guardandolo dritto negli occhi scuri.
Il mio compagno sospira. «Me ne pentirò, ma la cosa mi intriga.»
«Oh, perfetto! Ho già un sacco di idee, allora…»
«Aspetta.»
Lo fisso confuso.
«Prima lasciami andare a pisciare» spiega, mollandomi una
spallata per potersi fare strada verso il bagno.
«Quindi, fammi capire… vuoi piazzare telecamere per tutta la
casa e riprendere in maniera casuale momenti delle nostre giornate, poi vuoi
scegliere gli spezzoni migliori e montarli in un videoclip per Daddy.»
Annuisco, senza staccare gli occhi dal mio corpo riflesso
nello specchio. «Già, però forse non sono abbastanza attraente… queste cazzo di
mutande bianche sembrano un pannolino, e forse avrei dovuto fare esercizio
fisico come hai detto tu per rassodare questa pancia…» Mi appoggio le mani sul
ventre morbido e sospiro.
Joey mi si affianca e ride. «Hai ragione, sei osceno. Forse
è meglio se tu ti vesti e io rimango in mutande, del resto tra noi due non c’è
paragone!» mi schernisce.
«Grazie per il supporto morale, sei sempre più insensibile…
secondo me lo yogurt che hai mangiato a colazione era scaduto da due mesi»
borbotto.
Joey si sistema alle mie spalle e mi abbraccia da dietro,
mordendomi sulla spalla sinistra. «Preferisco essere acido che sdolcinato»
mormora.
Osservo il nostro riflesso allo specchio e mi viene ancora
più da ridere. «Siamo due vecchi di merda. Due vecchi di merda che si amano.»
Joey molla qualche colpetto sulla mia pancia e mi spinge
via. «E chi ti ha detto che ti amo? Sul fatto di essere un ridicolo anziano
potrei anche darti ragione, ma sul resto…»
Mi volto e lo fulmino con lo sguardo. «Stai zitto e aiutami
a piazzare le telecamere: abbiamo molto lavoro da fare per i Man On Man!»
«Man On Man?» chiede stranito.
Sogghigno divertito. «È il nome del nostro progetto, ti
piace?»
Joey sospira e mi segue verso il salotto.
[Prompt 7: “Grazie per il supporto morale…”]
Carissimi lettori, eccomi con una piccola long di cinque
capitoli dedicati alla mia nuovissima OTP canon nel fandom dei Faith No More XD
No, a parte le cretinate… Roddy per me sarà sempre parte
integrante della Pattum, ma scrivere di lui con il suo reale fidanzato Joey
Holman è qualcosa di MERAVIGLIOSO!!!!
Mi sono divertita troppo, anche perché me li immagino
talmente demenziali che boh, questi piccoli capitoli si sono praticamente
scritti da soli :P
Piccole note a voi dovute: la storia è ispirata a una
faccenda realmente accaduta poco tempo fa a questi due, ma tutto verrà svelato nella
sua interezza nell’ultimo capitolo; ovviamente io ho rivisitato tutta la
faccenda, dandone una mia personalissima interpretazione e caratterizzando i
due uomini (?) come io li immagino!
In questo primo episodio vediamo un Roddy annoiato che
cerca di trovare qualcosa da fare, e un Joey che fatica a non strangolarlo; Man
On Man è veramente il nome del loro progetto insieme, e la citazione "Due fidanzati gay che fanno musica gay" che
trovate nell'introduzione della storia è esattamente la descrizione presente nella
loro pagina Instagram, anche se ovviamente in inglese! XD
Il titolo della storia rimanda alla definizione “vecchi
di merda” che sarà sempre ben presente durante tutti i capitoli :D
Per ora non vi anticipo altro, spero solo che questo
primo capitolo demenzialissimo vi sia piaciuto e vi abbia fatto ridere :D
Alla prossima e grazie a chiunque sia giunto fin qui,
anche senza più un neurone in testa XD ♥
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Capitolo 2 *** Un pizzico d'imbarazzo ***
Un pizzico
d’imbarazzo
MAN ON MAN is Roddy
Bottum and Joey Holman. They’re gay lovers making gay music.
[@manonmanmusic,
Instagram]
Mi guardo attorno, poi sorrido tra me e mi volto a guardare
Joey.
È in piedi in mezzo alla stanza e mi osserva dubbioso.
«Che c’è?» gli chiedo.
«Beh, scusa, ma non sono abituato a trovarmi sotto i
riflettori!»
«I riflettori? Sono solo delle stupide videocamere sparse
per il nostro appartamento, solo noi potremo vedere le riprese e scegliere le
migliori!» gli spiego, gesticolando animatamente mentre mi avvicino a lui.
«Sì, ma era necessario piazzarle anche in camera da letto?»
protesta.
Porto una mano ad accarezzargli un sopracciglio,
pettinandolo con le dita. «Certo, tesoro, ne ho messo una anche in bagno!»
Joey sgrana gli occhi e mi trucida con un’occhiataccia. «E
me lo dici solo adesso?» sbraita contrariato, sottraendosi al mio tocco.
Scoppio a ridere. «Perché?»
«Poco fa sono andato a cagare, Roddy!»
Mi stringo nelle spalle. «E allora? Te l’ho detto, potremo
tagliare tutte le riprese che non ci piacciono!»
Joey si mette le mani tra i capelli e scuote il capo,
borbottando tra sé come quando è particolarmente irritato.
«Non essere melodrammatico, Holman!» minimizzo, accostandomi
nuovamente a lui. Mi appoggio contro il suo corpo e lascio scivolare una mano fino
alla sua natica, strizzandola appena con fare scherzoso.
«Piantala» bofonchia.
«Sei davvero in imbarazzo per le videocamere? Non posso più
toccarti?»
«Ne hai piazzato una sul cesso, ti rendi conto?» sbotta,
scuotendomi per le spalle.
«Ancora con questa storia?» Sbuffo e mi avvio verso il
bagno, per poi riemergere poco dopo con una piccola telecamera in mano. «L’ho
tolta. Contento? Ora posso avere un bacio?»
«Dammi qua» abbaia Joey, strappandomi l’oggetto dalle dita.
«Non vorrai distruggere quel gioiellino, vero?»
«Questo gioiellino mi ha ripreso mentre cagavo, Bottum» mi
fa notare, per poi percorrere a grandi falcate la distanza che lo separa dal
tavolo della cucina.
Faccio per seguirlo, ma lui all’ultimo momento pare
ripensarci e si blocca. Vado a sbattere contro la sua schiena e impreco; cerco
di bloccarlo per farmi spiegare che intenzioni ha, ma lui mi spinge di lato e
si fionda in bagno.
Strabuzzo gli occhi. «Joey! Che cazzo hai intenzione di
fare? Non commettere azioni di cui potresti pentirti!» strillo, per poi
raggiungerlo.
Lo vedo di fronte al water, il braccio destro sospeso a
mezz’aria e la microcamera tra indice e pollice. Si volta e mi sorride
malefico, mentre tiene la mano sinistra puntata sul fianco. «Le faccio fare una
ripresa nelle fogne… chissà cosa potrebbe trovare di interessante!»
Scatto in avanti e sento un dolore lancinante alla base
della schiena, ma cerco di ignorarlo e mi butto letteralmente su Joey; tento in
tutti i modi di raggiungere l’oggetto incriminato, graffiandogli il braccio mentre
lui mi conficca le dita su un fianco.
«Bastardo, ma sai quanto costano quegli affari? Dammelo, ti
prometto che cancellerò le registrazioni! Basta togliere la memory card!»
«Niente da fare, non mi fido di te! Vuoi pubblicare un video
in cui mostri al mondo il tuo uomo che caga!»
«Ma sei cretino? Oh, merda…» Bloccato, ecco come mi sento.
Il dolore alla schiena si fa nuovamente sentire, ma a questo punto non riesco
più a muovermi. «Joey, aiuto, mi sa che mi è venuto il colpo della strega…»
«Mi prendi in giro, stai cercando di distrarmi dalla mia
missione! Levati!»
«Non ci riesco.» Deglutisco a fatica e lascio andare il suo
braccio, tentando di fare leva sulla parete alla sua sinistra per spingermi
indietro.
«Ohi, ti fa davvero male?» Si fa subito serio e lascia
cadere la microcamera, che per fortuna finisce sul tappeto.
«Te l’ho detto che sono un vecchio di merda, non ho più
l’età per lottare con te come un ragazzino» borbotto.
Joey scoppia a ridere e mi avvolge la vita con un braccio,
accompagnandomi lentamente fuori dal bagno, per poi condurmi verso la camera da
letto.
Una volta steso a letto, il dolore sembra diminuire un po’.
Socchiudo le palpebre e lo osservo attraverso le ciglia: ha un’espressione
meravigliosamente corrucciata, le labbra serrate e le spalle curve sotto il
peso di una preoccupazione eccessiva.
«Sai cosa ti manca per essere l’uomo più attraente del web?»
gli chiedo, mentre un’idea malsana si fa strada nella mia mente.
«Tu non stai davvero male, altrimenti smetteresti di pensare
a quel maledetto video!» replica esasperato.
«Sul serio. Ti servirebbe un nuovo taglio di capelli»
affermo, voltandomi a fatica su un fianco.
«Cristo, ma perché sto ad ascoltarti?»
Ridacchio, ma il fiato mi si spezza per via di un’altra
fitta di dolore. «Sì, un po’ di attività fisica non mi farebbe male…» commento,
poi apro completamente gli occhi e li fisso in quelli scuri e profondi del mio
uomo. «Vuoi aiutarmi a sciogliere i muscoli?»
Joey si batte una mano sulla fronte. «Ascoltami bene: non
scoperò con te sotto le fottute telecamere che hai sparso ovunque, chiaro?»
«Oh, perché no?»
«Intanto perché hai mal di schiena ed è statisticamente
probabile che le tue condizioni di salute peggiorino con un’attività sessuale
come la nostra. E poi non mi va assolutamente di fare sesso sotto i riflettori,
te l’ho già detto» spiega Joey pazientemente.
«Un’attività sessuale come la nostra? Ma sentilo!» lo
sbeffeggio, sghignazzando e reprimendo il dolore che ancora mi punge nella zona
lombare. «Il signor Joey Holman, l’uomo che durava al massimo tre minuti!»
«Senti chi parla! Colui che tra poco avrà bisogno della
pillolina blu per soddisfare il suo partner!» replica lui senza scomporsi.
«Ripeti quello che hai detto, se hai il coraggio… ah, cazzo,
che dolore!»
«Ti conviene chiudere il becco e stare a riposo» mi canzona,
scoppiando a ridere mentre si avvia fuori dalla stanza.
Sospiro. Questo dannato video si sta rivelando sempre più
disastroso e difficile da registrare.
[Prompt 8: “E me lo dici solo adesso?”]
Ecco qui i piccoli imprevisti che possono capitare a
degli uomini (?) che fanno i dementi in quarantena XD
Allora, volevo fare un piccolo appunto: Roddy ha quasi
cinquantasette anni perché li compirà il primo luglio, mentre l’età di Joey me
la sono deliberatamente inventata perché non la so XD
Che ve ne pare? Questi retroscena potrebbero essere
credibili?
Mi sono divertita troppo a scrivere anche questo
capitolo, questa storia è stata una boccata d’aria fresca per me e devo
ringraziare solo questi due imbecilli per questo XD
Vedrete cosa li aspetta ancora, ahahahahah!
Grazie per il supporto, ma soprattutto GRAZIE a Soul e
alla sua challenge megagalattica *___*
Alla prossima ♥
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Capitolo 3 *** Un aspetto orribile ***
Un aspetto orribile
Playing in "Cool Hand
Luke" was an experience that was full of fun and learning, but ultimately I was
hiding a very important part of who I was, and that was painful. We had a healthy dose of playing in bars and
clubs, but the other half was playing in churches and at Christian music
festivals. That was only a little over a decade ago, but there was no room to
be honest about who I was, because I knew speaking up for myself would mean the
end of my career. The spirit of MAN ON MAN is the total opposite of that —
we’re rooted in love, self-expression, and true freedom.
[Joey Holman, Rolling
Stone Interview]
«Fermo, fermo!»
«Dimmi che è vero quello che mi hai detto prima, ti prego!»
piagnucolo.
«Che cosa?»
«Che hai lavorato come parrucchiere per qualche tempo.»
Joey ridacchia, continuando a tagliuzzare sulla mia nuca.
«Ma insomma, sto con un uomo o con una femminuccia?»
«Tutto questo è ingiusto!» protesto.
Joey mi si piazza di fronte e si indica i capelli. «Invece
il disastro che mi hai combinato in testa è giusto? Pretendi davvero che non mi
vendichi?»
«Ma io non riuscivo a stare dritto, ogni tanto mi tornava il
mal di schiena…»
Lui scuote il capo e mi punta contro le forbici. «Taci o ti
taglio qualcos’altro al posto dei capelli.»
«Non capisco perché ce l’hai tanto con le mie palle. Posso
almeno guardarmi?»
«Niente affatto. Stai zitto e fermo, e fidati di me.» Detto
questo, torna alle mie spalle e riprende ad armeggiare con le forbici. «Verrà
fuori uno splendore!»
«Eh, immagino…»
«Sai una cosa?» gli dico, fissandomi allo specchio con
un’espressione a metà tra la disperazione e lo sconforto.
«Sentiamo.» Joey è al mio fianco con le braccia incrociate
sul petto e l’aria enigmatica.
«Così sembro ancora di più un vecchio di merda» ammetto,
cercando di capire perché mi siano rimasti così pochi capelli in testa. Da
giovane li portavo lunghi, ero decisamente più carino.
«Ah, Roddy… se non esistessi bisognerebbe inventarti!» Joey
mi avvolge la vita con un braccio e mi stringe al suo fianco, appoggiando la
testa sulla mia spalla. «A me piace questo look.»
«Ti piacerà pure, ma ciò non toglie che sembro un idiota.»
«Sembri e basta? Io non ne sarei così sicuro.»
«Vaffanculo.»
«Beh, però è vero: secondo le mie personalissime
statistiche, combini talmente tante idiozie da dimostrare di essere un idiota,
non solo di sembrarlo» blatera.
Lo spingo via e alzo gli occhi al cielo. «La smetti di
parlare tramite statistiche? Mi dai sui nervi!»
Joey mi pizzica sul fianco e porta l’altra mano al centro
del mio petto. «Uh, il nostro iconico tastierista oggi ha le sue cose! Attento
a non macchiare le mutande…» scherza, per poi scostarsi di scatto e dirigersi
verso la cucina.
«Brutto pezzo di… ringrazia che ho mal di schiena e non
posso rincorrerti, altrimenti vedresti cosa ti farei!»
Lo sento ridere forte, mentre armeggia con qualcosa nella
stanza adiacente. «Sii più chiaro. Di cosa mi stai minacciando precisamente?»
«È meglio che tu non lo sappia, credimi.» Mi guardo ancora
allo specchio e mi trovo davvero orribile. A questo punto sarebbe meglio
rasarmi a zero, questi dannati capelli sono inguardabili.
«Datti una mossa, mangiamo qualcosa» urla Joey.
Sospiro e lo raggiungo in cucina.
«Quello cos’è?» chiede Joey dubbioso, scrutando l’oggetto
che mi sto rigirando tra le mani.
«Uno spruzzino. Un tempo dentro c’era uno sgrassatore per il
bagno o qualcosa del genere. L’ho ritrovato nel mobile sotto il lavandino e ho
pensato che potesse apparire nel nostro video» spiego soddisfatto.
«Nel nostro… ma che ruolo dovrebbe ricoprire?»
Ridacchio e mi alzo, dirigendomi verso il frigorifero. Lo
apro e porto fuori un bricco di latte, per poi richiudere l’anta con un colpo
d’anca. «Ci mettiamo dentro questo» continuo a spiegare con ovvietà.
«Che cosa?»
«Sì, ce lo mettiamo dentro e facciamo una bella lotta!» ammicco,
strizzandogli l’occhio.
«Io sono disarmato, non vale!» esclama.
«Trovati un’arma, mica posso pensare per due!» Mi stringo
nelle spalle e comincio a svitare il tappo dello spruzzino.
«Hai ragione, non pensi neanche per te stesso, figurati se
puoi pènsare per entrambi… ah, dannazione» farfuglia, aggirandosi per la
cucina.
Io intanto verso il latte nel contenitore e lo richiudo con
cura, per poi mettermi in piedi e brandirlo come fosse una pistola. «In
guardia, Holman!»
«Non essere sleale, lasciami il tempo di cercare qualcosa
con cui difendermi! Ma poi perché ci hai messo il latte? Potevi riempirlo con
l’acqua, almeno sporcheresti di meno in giro.»
«Beh, il latte fa più perverso, nel video potrebbe sembrare
qualcosa di allusivo e molto gay…» insinuo, sparando il primo colpo contro di
lui.
«Maledetto, che cazzo! Adesso ti faccio vedere!» Si avvicina
alla fruttiera e afferra una banana, brandendola come fosse una spada. «E questa
fa abbastanza gay se te la ficco su per il culo?» strilla.
Scoppio a ridere e spruzzo ancora, per poi indietreggiare
verso il salotto. «Prova a prendermi!» lo sfido.
«Hai ancora mal di schiena, non durerai a lungo!» ruggisce,
scattando in avanti e rischiando di cadere a terra dopo essere inciampato nella
gamba di una sedia.
«Prendi questa! Così impari, mi hai distrutto l’autostima
con questo taglio di capelli orribile!» sbraito, spruzzando senza sosta nella
sua direzione.
Joey lancia la banana nella mia direzione e io non riesco a
schivarla: mi si spiaccica in fronte e cade a terra, sfaldandosi; cerco di
indietreggiare, ma scivolo sul frutto ormai immangiabile e cado con il culo sul
pavimento.
Il mio uomo scoppia a ridere e mi indica, mentre si preme
una mano sulla pancia. «Spero che le tue telecamere del cazzo abbiano ripreso
tutto questo, è troppo divertente!»
Mi strofino il viso con un braccio e lo fisso in preda alla
furia. «Almeno ho delle prove per accusarti di tentato omicidio!»
«Oh, certo… mi immagino già la deposizione che rilasceresti:
il mio compagno ha provato a uccidermi con una banana» mi schernisce,
per poi guardarsi attorno. «Cristo, guarda che casino.»
«Se ti dà fastidio, pulisci tutto» lo incoraggio,
rimettendomi piano in piedi e massaggiandomi le natiche doloranti.
«Non se ne parla. Prendi straccio e spazzolone e pensaci
tu.» Joey indietreggia e si lascia cadere su una sedia, incrociando le braccia
al petto e divaricando le gambe, in una posa da vero duro. «Io me ne starò qui
a godermi lo spettacolo.»
«Guarda che è il video dei Man On Man, non di I want to
break free!» protesto.
«Prima di poterti travestire da donna, dovresti quantomeno
depliarti. Su, coraggio, Freddie sarebbe fiero di te!» mi sprona, mostrandomi
un ghigno più che divertito.
«Ah, al diavolo!» esclamo. «E io che volevo dare
l’impressione che facessimo cose sconce durante la quarantena…»
«Mi sa che ti è andata male, amore mio!» Joey sorride ancora
di più e si sistema ancora meglio sulla sedia.
«Amore mio un cazzo.»
«Sì, anche quello…»
Sospiro e mi preparo alla mia prossima tortura.
Beh, del resto me la sono cercata, non c’è che dire.
[Prompt 15: “Se non esistessi, bisognerebbe inventarti.”]
Eheheheheheheh, continuano le avventure dei nostri amati
vecchi di merda XD
Avete visto cos’hanno combinato tra tagli di capelli
improbabili e riferimenti a sfondo sessuale ben poco mascherati?
Ma veniamo a un paio di appunti: il riferimento a “I want
to break free” è ovvio, dato che i Queen si vestirono da donne per girare quel
videoclip, e si adoperarono per fare le pulizie XD ebbene, furono censurati per
questo, ahahahah!
Che ve n’è parso di questi ulteriori sviluppi?
Grazie a chi continua a seguirmi in questo progetto
assolutamente demenziale :D
Alla prossima ♥
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Capitolo 4 *** Infrangere le disposizioni ***
Infrangere le
disposizioni
Real important and
real simple. You GOT to stay home for the month & isolate. Even if you got
no symptoms you could be spreading it. Let’s work together. Love you.
[Roddy Bottum, Twitter]
«Ti rendi conto che stiamo facendo una cosa illegale?»
Mi stringo nelle spalle e mi guardo attorno: la strada è
deserta, salvo per qualche auto che ogni tanto sfreccia veloce. Per fortuna nel
nostro quartiere la gente sta rispettando abbastanza le restrizioni, sarà
meglio per noi: avremo campo libero per qualche ripresa del nostro video.
Certo, potremmo fare un montaggio, però non sarebbe divertente allo stesso
modo.
«Roddy?» sibila Joey, affacciandosi alla porta e sbucando
dietro la mia spalla.
«Perché bisbigli?» sussurro a mia volta.
«Perché altrimenti potrebbero scoprirci.»
«Che stronzate!»
«Stai bisbigliando anche tu!»
«Allora la smetto!» grido all’improvviso, facendolo
sobbalzare all’indietro.
«Ma sei rincoglionito?» strilla, mollandomi una poderosa pacca
sulla schiena.
«Pensa un po’ che novità…»
«E allora?» incalza Joey, continuando a scrutare la strada.
Sbuffo e avanzo, lasciandolo indietro. Afferro saldamente la
videocamera digitale e imposto la ripresa tramite la telecamera interna,
sorridendo all’obiettivo. «Cristo, sono un vecchio di merda… questi capelli
sono veramente uno scempio! Ah, ma miei cari spettatori, troverò il modo per
vendicarmi del mio fidanzato!»
«Che cazzo stai dicendo?»
«Carissimo Joey Holman, devi sapere che sono riuscito a
mettere sotto chiave il video dove caghi! Eri così sexy, oh…» Mi lascio
sfuggire un gemito teatrale e cammino in mezzo alla strada. «Alle mie spalle
c’è la via deserta, la quarantena ci sta fottendo il cervello!»
Joey mi assalta alle spalle e mi morde l’orecchio, facendomi
gridare di sorpresa. Per poco la videocamera non mi sfugge di mano, così
comincio a imprecare in maniera più che colorita e tento di divincolarmi dalla
sua stretta.
«Sappiate che a Roddy Bottum il cervello si è già fottuto
quando si faceva di eroina!» strilla, per poi scoppiare a ridere.
«Oh, questa la tagliamo, non preoccuparti!»
«La inseriremo nel making of…»
Mi volto a fissarlo, corrugando la fronte. «Quale making
of?»
«Quello che preparerò per vendicarmi di tutto quello che mi
stai facendo passare durante questi giorni. Non vedo l’ora che tutto questo
finisca, così toglieremo le telecamere da casa nostra e potrò finalmente cagare
in santa pace!» blatera Joey, scompigliandosi i capelli con un gesto
esasperato.
«Che rompicoglioni che sei…»
Si accosta al mio orecchio e con la mano destra allontana il
più possibile la telecamera da noi. «Sono stufo di non poter scopare per colpa
del tuo dannato video» sussurra.
«Pensi solo a una cosa, maiale!»
«Senti chi parla! Tu volevi farlo sotto i riflettori, pensa
quanto sei pervertito! E pure guardone!»
Scoppio a ridere e faccio qualche passo avanti, poi cambio
le impostazioni della videocamera e la punto su Joey. «Peccato che Joey si è
dovuto vestire, con quelle mutande in stile pannolone da ospizio è così
eccitante!»
Lui mi mostra il dito medio, poi si guarda attorno. «Cosa
dovremmo fare qui? Se passa una pattuglia, siamo fritti!»
«Ma chi vuoi che passi di qui?» minimizzo, continuando a
riprendere scorci a caso del nostro isolato.
Proprio in quel momento il rombo di un motore si sente in
lontananza; sto per aprire bocca, poi noto che Joey si paralizza e guarda alle
mie spalle.
Non facciamo in tempo a reagire, che un’auto della polizia
si ferma a pochi metri da noi. Ci fissiamo sbalorditi, increduli, straniti.
«Non sarebbe passato nessuno, eh?» grugnisce Joey,
incrociando le braccia al petto.
«Come potevo saperlo?» mi difendo, lasciando la videocamera
accesa, ma tenendola abbassata.
Un agente in divisa blu scende dalla macchina e ci fissa con
sguardo omicida. Indossa una mascherina bianca e dei guanti in lattice, il che
lo rende altamente ridicolo ai miei occhi. Evito di ridergli in faccia e
rimango fermo, mentre Joey si accosta a me e posa anche lui lo sguardo sul
poliziotto.
«Cosa fate voi due qui fuori? È vietato uscire di casa, per
lo più in due e senza la mascherina, i guanti e un motivo valido!» esordisce
l’uomo con voce tonante.
«Noi… stavamo per andare a fare la spesa» improvviso,
facendo leva su tutte le mie forze per non lasciarmi sfuggire una risata.
«Siete senza la mascherina e i guanti! Chi volete prendere
per il culo?» prosegue l’agente con fare minaccioso.
«Non ci avevamo fatto caso» butta lì Joey.
«Ah, non ci avevate fatto caso? E se vi porto a fare una
gita in centrale, ci fate caso?» abbaia l’uomo.
L’unica cosa che riesco a scorgere sono i suoi occhi, grigi
e pungenti; ci fissa come se volesse staccarci la testa a morsi, e se non fosse
per le distanze di sicurezza lo avrebbe già fatto.
«No, agente, lui non voleva dire questo!»
«Dove abitate? È vietato vedere gli amici durante la
quarantena!»
Scambio un’occhiata con Joey, poi torno a sostenere lo
sguardo del poliziotto. «Signore, noi non siamo amici, siamo…»
«Coinquilini» si affretta a dire Joey.
«Per fare la spesa si esce da soli e con tutte le
precauzioni. Dove cazzo abitate? Quando vi faccio una domanda, esigo una
risposta!» continua a strillare l’uomo in divisa, facendo un passo avanti.
«Abitiamo proprio laggiù» replico, indicando la porta del nostro
appartamento a una decina di metri di distanza.
«Allora tornateci e non costringetemi a prendervi a calci
nel culo! Su, su, circolare, sparite dalla mia vista!» conclude bruscamente,
tenendo i suoi occhi grigi da lupo mannaro su di noi finché non rientriamo in
casa e ci richiudiamo la porta alle spalle.
Mi appoggio con la schiena all’uscio e scoppio a ridere,
mentre Joey mi segue a ruota.
«Ehi, hai visto quant’era incazzato?» commento divertito.
«Perché gli hai detto che siamo solo coinquilini?»
Joey allarga le braccia. «Quello moriva dalla voglia di
ficcarci il manganello in culo, se avesse saputo che siamo gay avrebbe cercato
una scusa per introdursi in casa nostra!» spiega in tono concitato.
Mi porto una mano al mento e ci penso un attimo su. «Non ci
avevo fatto caso…»
Il mio uomo rotea gli occhi al cielo e si lascia sfuggire
una risatina. «Ti prendevo per il culo, idiota!» Poi si avvicina a me e
appoggia le mani ai lati della mia testa, inchiodandomi alla porta con il suo
corpo. «Mi sa che faremo un montaggio per girare le scene in strada» mormora,
accostando il viso al mio.
Le nostre labbra si sfiorano per un istante, ma io subito ne
approfitto per mordergli la lingua mentre lui cerca di insinuarla nella mia
bocca.
«Ahi!» grugnisce.
«E così sarei un idiota?» sibilo, artigliando i suoi glutei
con le mani.
Joey sospira e a fatica si allontana da me. «Dimmi un po’,
quando hai intenzione di togliere quelle cazzo di videocamere?» mi chiede
frustrato.
«Le lasceremo ancora per oggi» rispondo, regalandogli un
pizzicotto sulla guancia. «E da domani si festeggia!»
«Sia lodato il signore!»
[Prompt 18: “Non ci avevo fatto caso.”]
Ecco qui, Roddy&Joey due di noi XD
Chi di noi non ha visto/saputo di persone che hanno
infranto le disposizioni per la protezione dal covid? XD
Ora, io non so come siano le restrizioni in America,
quindi mi sono basata su quanto disposto qui in Italia, immaginando che le cose
non siano poi così tanto diverse, dai ^^”
Ed ecco che arriva l’agente a beccarli… AHAHAHAH, poteva
non capitare quest’ennesimo imprevisto?
Ho riso un sacco anche stavolta, credo che scriverò
un’e-mail a questi patati per ringraziarli di quanto mi stanno facendo
scompisciare in questo periodo di cacca XD
Voi che ne dite? :P
Grazie a chiunque sia ancora qui a perdere parti del
cervello, alla prossima ♥
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Capitolo 5 *** Tanti sacrifici andati in fumo ***
Tanti sacrifici
andati in fumo
There’s enough
representation in the gay community of young, hairless pretty men. It feels
good to represent a faction of our culture that isn’t squeaky and manicured.
[Roddy Bottum, Rolling
Stone Interview]
«Cioè, tu ti rendi conto che io ho dovuto vivere per una
settimana come se mi trovassi in un reality show con tanto di telecamere sparse
ovunque?»
«Quanto sei melodrammatico! Se rompi il cazzo in questo modo
già a cinquantun anni, non oso immaginare quando sarai ancora più vecchio…»
Joey mi molla un pugno sul braccio e indica lo schermo del
computer. «Abbiamo anche rinunciato a scopare per girare quel fottutissimo
video! E che cosa ci abbiamo guadagnato? Una censura su YouTube!» prosegue
imperterrito.
«Io non posso farci niente. Almeno ci siamo fatti un po’ di
pubblicità: ricordati che, comunque si parli di un argomento, l’importante è
sempre che se ne parli!» ribatto convinto.
«Certo, certo, come no…»
Mi porto una mano al mento e me lo massaggio con fare pensoso.
«Dev’essere colpa di come mi hai ridotto i capelli, chiunque sarebbe
inorridito!»
«Oh, ma per favore!» Joey si alza e si passa le mani sul
volto.
«Te l’ho detto che sei melodrammatico…»
«No, dev’essere per colpa di quel latte nello spruzzino!» mi
accusa.
«Sono i capelli!»
Joey alza gli occhi al cielo. «La gente non apprezza i
nostri petti villosi, è questa la verità» commenta, passandosi una mano
sull’addome.
«E le nostre pance flaccide da vecchi di merda» sputo.
«Qualcuno ha commentato anche le nostre mutande in stile
pannolone da ospizio…»
Ci fissiamo per un po’. Avrei immaginato qualsiasi cosa, ma
non di essere censurato per uno stupido video musicale. Insomma, con i Faith No
More abbiamo sempre fatto stronzate sul palco e detto oscenità nei testi delle
nostre canzoni, eppure non ci è mai capitato qualcosa del genere.
«Sai che c’è? Poteva andare peggio… almeno ci siamo fatti
pubblicità, te l’ho detto. E poi su Instagram il video c’è ancora» cerco di
sdrammatizzare, mettendo su un sorriso accattivante.
«Come fai a essere sempre così coglione, Roddy Bottum?»
Scoppio a ridere e lo attiro a me, facenodolo sedere a
cavalcioni su di me. «È per questo che sono il tuo coinquilino, no? Essere
coglione fa parte di me.» Gli passo le mani lungo la schiena e lo stringo forte
contro di me, facendo scontrare i nostri petti villosi.
«L’importante è che ci piacciamo noi, chi se ne fotte degli
altri?» mormoro a qualche millimetro dalle sue labbra.
«In effetti è proprio così. E hai ragione: poteva andare
peggio, in fondo ci siamo divertiti!» concorda, sfiorando la mia nuca con le
dita.
«Ho anche avuto il colpo della strega!» scherzo.
«Quello è perché non hai voluto fare esercizio fisico» mi
punzecchia, spostando la mano a giocherellare con il lobo del mio orecchio sinistro.
Sospiro e lo abbraccio più forte. «Che ne diresti di
aiutarmi a sciogliere i muscoli?»
«Che maiale del cazzo che sei.»
Rido e soffio sul suo collo. «È così che ti piaccio… sei più
pervertito di me, non fare il santerellino adesso!»
Joey mi afferra il viso tra le mani e mi guarda dritto negli
occhi, muovendosi appena per far scontrare le nostre erezioni. «Vediamo se
resisto più di tre minuti» mormora, sghignazzando.
Siamo in videochiamata con Bill, il quale non smette più di
ridere.
«No, Roddy, sul serio… questa volta hai fatto faville, sono
certo che se Patton avesse il tempo di guardare il video, impazzirebbe e
sarebbe per la prima volta fiero di te!»
«Certo che lo sarebbe!» esclamo con un sorriso sornione.
«Allora era quello lo scopo: far colpo su Patton!» si
intromette Joey, mollandomi uno scappellotto.
«Ma fottiti, Holman! Oh, Bill, ti è piaciuto davvero?»
Il bassista assume un’espressione teatralmente provocante e
sospira. «Siete bellissimi, quasi quasi mi viene voglia di essere gay!»
«Spero che la tua donna non ti stia ascoltando» lo canzona
Joey.
«Non sarebbe mai gelosa del mio tastierista, tra me e Roddy
c’è un rapporto speciale!» sghignazza. «Comunque poteva andare peggio, dico sul
serio: avete creato uno scandalo, una sommossa mediatica… o insomma, qualcosa
del genere! Vi amo!» esclama Bill entusiasta.
«Cristo, Joey, non siamo così sdolcinati neanche noi due.»
Bill si finge offeso. «Voi e il romanticismo viaggiate su
due binari paralleli destinati a non incontrarsi mai… che tristezza! Io sì che
sono un ragazzo romantico!»
«Un ragazzo, ma sentilo!» esclama Joey.
«Guarda che anche tu sei un vecchio di merda, ora non darti
tante arie, Gould!» lo smonto.
Lui mi regala una linguaccia, poi replica: «Vi mando un
abbraccio, vecchiacci. Ci becchiamo appena possibile. Scopate forte e mangiate
le verdure.»
Io e Joey ridiamo.
«Non possiamo assicurarti che mangeremo sano, ma in quanto a
scopare…» Mollo una gomitata al mio uomo.
«Sapevo che non mi avresti deluso» commenta il bassista.
Poi ci salutiamo, scambiamo qualche altra battuta e
chiudiamo la conversazione.
«Direi che è giunto il momento di mettere in pratica uno dei
consigli di Bill!» esclamo, voltandomi a fissare gli occhi in quelli di Joey.
«Scopare forte?»
«No, mangiare le verdure!»
[Prompt 10: “Poteva andare peggio…”]
Ed eccoci qui alla conclusione di questa piccola long
super demenziale XD
Ebbene sì, miei cari lettori, la ridicola finale di
questa storia è proprio questa: Roddy&Joey hanno visto il loro video eliminato
da YouTube per presenza di contenuti a sfondo sessuale che, secondo la
piattaforma, non erano adatti alla visione di tutti.
PER FORTUNA qualcosa è cambiato, o meglio, YT è rinsavito
(?) ed ecco a voi il famoso video che fu rimosso e che ora è nuovamente disponibile
*-* :
https://www.youtube.com/watch?v=e6QhjdKmHCQ
E secondo voi era il caso di eliminarlo? Mah…
Comunque non ho potuto fare a meno di inserire Billy in
questo capitolo, perché boh, lui è quello dei Faith No More che secondo me
potrebbe dire certe fesserie ai due vecchi di merda e che apprezzerebbe un
video con un messaggio come questo :D
Insomma, Bill è un idiota e su questo non ci piove
AHAHAHAH XD
Bene, anche questa piccola avventura è finita e io sono
tristissima perché mi mancherà pubblicare i capitoli demenziali su questi due,
ma non temete perché i Man On Man sono al lavoro su nuova musica e chissà cosa
potrebbe succedere in futuro (soprattutto nel mio cervello andato ormai in fumo
come i sacrifici di questi due XD)!
Ci tengo tantissimo a ringraziare con tutto il cuore Soul,
sia per avermi dato la possibilità di scrivere questa storia grazie ai suoi
prompt super ispiranti, sia per le recensioni piene di entusiasmo che mi ha
lasciato a ogni capitolo *___*
Grazie anche a Evelyn e Sabriel, le mie adorate e
affezionate lettrici che mi seguono in ogni progetto fuori di testa e che
delirano in recensione senza più alcun ritegno né filtro XD
E un grazie speciale anche a carachiel per essersi imbarcata
nella lettura di queste enormi fesserie :D
Spero di avervi fatto sorridere ma anche riflettere su un
tema ancora spinoso come l’omosessualità e l’amore libero da ogni pregiudizio!
Ringrazio anche chiunque arrivi fin qui in futuro – se mai
questo dovesse accadere XD
Alla prossima ♥
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