E se Gohan non avesse mai smesso di allenarsi dopo il Cell Game?

di lifkewo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO I ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO II ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO III ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO IV ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO V ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO I ***


Gohan dopo il Cell Game.

Sono passati ormai diversi giorni dal durissimo combattimento con Cell, sulla Terra è tutto tornato alla normalità, nella vita degli abitanti del pianeta è tornata la tranquillità. Ormai nessuno pensa più agli avvenimenti catastrofici del “Cell Game”. E nessuno sa la verità a riguardo del combattimento con l’organismo di vita artificiale, tutti sono convinti che Mr. Satan sia il guerriero che ha sconfitto il mostro in una durissima battaglia. Come sempre i guerrieri Z non vengono conosciuti da chi ha assistito agli eventi tramite televisione, anche perché le telecamere erano state distrutte durante gli scontri.

Sembrerebbe essere tornata la solita routine anche per i partecipanti a quel gioco di massacro.

Trunks è tornato nel suo futuro, dove dopo aver sconfitto C17 e C18 sconfigge anche il Cell primordiale della sua linea temporale.

Vegeta come sempre si allena per superare i suoi limiti e dimostrare di essere il più forte dei guerrieri Saiyan.

Junior si è ritirato sui monti anche lui vuole migliorarsi e prepararsi a future minacce.

Anche Gohan torna a svolgere le sue classiche attività, deve studiare perché come gli ripete Chichi è un anno indietro nel suo programma di studi, visto che ha trascorso un giorno nella stanza dello spirito del tempo, quindi per lui a tutti gli effetti è passato un anno intero.

Tuttavia, nonostante sia tornata la calma sul suo mondo, il giovane eroe non riesce a dormire. E’ tormentato dagli incubi, la sua mente lo riporta a quel giorno in cui ha dovuto affrontare il mostro.

Vede le scene che per lui rappresentano un grosso fallimento : C16 che muore per mano di Cell, colpa sua che non è riuscito a tirare fuori la sua vera forza. Inoltre essendo un Androide non poteva essere resuscitato dalle sfere del drago. Rivede anche un momento molto tragico per lui, un evento che ha vissuto già in passato, che ai tempi aveva segnato duramente la sua vita, obbligandolo a maturare molto già in tenera età, costringendolo a imparare a sopravvivere con le proprie forze.

Quell’evento che lo aveva spinto a comprendere per la prima volta che oltre al suo desiderio di diventare uno studioso come sua madre aveva programmato per lui, egli aveva un importantissimo ruolo come difensore della pace sul suo pianeta natale, essendo un individuo dotato di un enorme potenziale, il cui potere che aveva da poco ottenuto era solamente la punta dell’iceberg.

La morte di suo padre, Son Goku, di nuovo colpa sua, era stato troppo superbo e suo padre ne aveva pagato il prezzo, teletrasportandosi lontano mentre il nemico si stava auto distruggendo. Questo però non volle essere più resuscitato, lasciando sul figlio il peso di proteggere la vita dalle future minacce, convinto che in realtà fosse lui ad attirarle e che quindi tutti sarebbero stati così salvi.

Il ragazzo però si sente di nuovo abbandonato, da quando aveva 5 anni erano state poche le occasioni in cui ha potuto vivere con la figura paterna presente. Perché anche da viva questa era troppo sovente lontana dalla famiglia. Avrebbe voluto passare più tempo assieme, a fare cose normali come pescare, cacciare andare in campeggio, anche solo allenarsi insieme.

Questi pensieri di tristezza, sensi di colpa e rabbia sfociavano in orrendi sogni in cui non poteva far altro che assistere alle morti dei giorni passati.

In tutte quelle notti l’unica cosa che lo aveva aiutato era scappare di casa e volare lontano, volava tra i monti alla ricerca della persona con cui più si sentiva a suo agio. Una persona che lo conosceva meglio di chiunque altro, quella che lo aveva strappato dalla sua famiglia per farne un guerriero, che sapeva bene i desideri e i sogni del ragazzo ma tuttavia ne conosceva il destino.

Colui che si era sacrificato per lui contro il Saiyan pelato di nome Nappa, che lo aveva aiutato nello scontro con il terribile Freezer, che insieme al padre si erano preparati per l’arrivo dei Cyborg e che gli aveva donato quegli abiti molto simili ai suoi, il suo miglior amico non che maestro Junior.

Il namecciano per aiutarlo a scaricare l’ansia di quelle notti lo faceva esercitare in modi diversi così da non dover affrontare i propri demoni. Il programma di allenamento al quale viene sottoposto il giovane per metà umano è diviso in tre parti.

La prima è un allenamento puramente fisico, con i suoi poteri magici il maestro appesantisce di 50 volte il suo peso le vesti dell’allievo, il quale deve allenarsi in vari movimenti acrobatici, tecniche di combattimento corpo a corpo, sequenze di colpi ad alta velocità ed esercizi classici per potenziare la muscolatura. Tutto deve avvenire in forma base, non sono permesse trasformazione ne uso alcuno di aura, il corpo deve indurirsi e migliorarsi affinché la potenza sia maggiore anche negli stadi successivi di super saiyan.

Nella seconda fase il ragazzo deve raggiungere la forma massima del suo potere, il secondo livello di trasformazione, in questa trasformazione deve controllare a pieno la sua aura, tenerla dentro e non disperdere inutilmente energia. Il questo stato deve imparare a controllare la sua forza, evitando di distruggere oggetti delicati come rami o foglie. Al tempo stesso deve essere in grado di distruggere grossi massi in un sol colpo senza però esagerare nell’applicare la potenza. Questo allenamento gli serve oltre che dosare le proprie abilità a tenere un alto controllo del suo corpo e del suo spirito.

La terza parte è la più difficile per un appartenente a una razza di potentissimi guerrieri i quali si affidano quasi unicamente alla forza bruta, la meditazione. Egli deve stare immobile concentrandosi sul suo spirito e sulla sua mente. In questa fase come gli ricorda al suo maestro può cercare all’interno di se la sua vera forza, o allenare la sua mente in esercizi mentali, ripassare le materie studiate per massimizzarne l’apprendimento o rivivere dei ricordi.

Tuttavia questa notte il giovane non riesce ad essere prestante. Ha perso troppe ore di sonno, il suo corpo e la sua mente implorano riposo, la parte fisica è un completo fallimento, il ragazzo è lento, goffo e con il respiro affannato, anche la fase successiva è un completo fallimento, la trasformazione in super saiyan 2 dura poco, in quegli attimi la sua aura spazza via qualunque cosa e l’elettricità che lo circonda accelera si addensa e forma vere e proprie accumuli di potenza che si vanno a scaricare sugli oggetti circostanti o sul terreno. Infine nella fase di cogito si addormenta svegliandosi urlando in preda agli incubi.

Così il suo caro amico namecciano decide di insegnare lui una nuova tecnica:

«Gohan! Basta così! Rischi solo di fare male a te o ad altri se continui così! Hai bisogno di riposo »

« Lo so Junior ma non riesco a dormire la notte, sono tormentato dagli incubi, vedo e rivedo le scene più brutte del combattimento con quel mostro di Cell »

Mentre dice queste parole si inginocchia e inizia piangere, le lacrime scorrono a fiumi sul suo volto impedendogli quasi di respirare, la terra vibra sotto di lui, la frustrazione è troppa per un giovane di appena 12 anni.

« Va bene piccolo vieni qui e siediti accanto a me, ti insegnerò una tecnica meditativa che ti premetterà di riposare, indirizzando la tua mente e i tuoi sogni in altri modi. Questa tecnica di solito si usa per visualizzare momenti precisi della propria vita, io la uso per allenarmi in combattimenti contro vecchi avversari ma padroneggiandola potrai fare quello che vuoi, studiare ad esempio »

E mentre dice questo il maestro gli sorride e lo invita a sedersi accanto. Il suo cuore è pieno di tristezza nel vedere il suo allievo in quello stato. Il destino è stato crudele con lui gli ha messo un peso troppo grande sulle sue giovani spalle, gli ha anche portato via troppe volte e troppo presto il padre.

« Davvero?? E che tecnica è, sembra molto complicata. Non so se sarò in grado di impararla »

<< Certo che sì a differenza degli altri Saiyan che ho conosciuto tu sei molto intelligente e disciplinato, questa tecnica non dovrebbe esserti difficile da imparare, basta che concentri la tua aura e i tuoi pensieri sulla calma, ora prova a sederti e meditare cercando la calma e mandando lì la tua aura. Questa tecnica la puoi chiamare proiezione mentale o ancestrale »

Così Gohan fa come ordinato, in men che non si dica si ritrova in un altro posto, uno spazio vuoto ricco di stelle e di colori, qualche attimo più tardi compare accanto a lui Junior

«Questo luogo è dove la tua mente e il tuo spirito possono trovare facilmente pace e serenità, è il punto di partenza della tua proiezione da qui puoi andare dove vuoi devi solo concentrarti. »

Lo scenario cambia molto velocemente, in un secondo si ritrovano sull’isola del genio delle tartarughe, è notte e tutti stanno dormendo, un secondo più tardi si trovano nella città dell’ovest a casa di Bulma anche qui tutti dormono, cambia lo scenario e si ritrovano di nuovo tra i monti dove vedono i loro corpi assolti in quello stadio di riflessione profonda, così prova a spostarsi a casa sua, va nella sua stanza e prova a prendere un libro, riesce a leggerlo e in pochi attimi lo finisce.

« Gohan prova a visualizzare un luogo ampio dove poter combattere »

Seguendo le indicazioni del maestro torna nel luogo di calma e armonia dove si sono trovati all’inizio

« Fatto, però scusa Junior come mai ho visto gli altri dormire, o visto i nostri corpi fermi e sono addirittura riuscito a leggere un libro? Pensavo di viaggiare con la fantasia, ma come ho fatto a finire di leggere un libro che ho solo iniziato nella realtà? »

« Pensavo di essere stato più chiaro quando ti ho descritto la tecnica. Si chiama proiezione mentale no? Il nome dovrebbe suggerirti a cosa serva. »

« Vuoi dire che mentre il mio corpo è fermo su quella roccia, la mia coscienza viaggia veramente verso gli altri luoghi e posso eseguire azioni semplici come leggere libri? »

« Esattamente, ora però cerca di concentrarti sul combattimento, cerca di riprovare le sensazioni che provi quando combatti, la rabbia , la paura ,l’euforia, e dovrebbe manifestarsi davanti a te un avversario da fronteggiare »

Il Sayian si concentra e tutto d’un tratto una stella cade a pochi metri davanti a lui e prende forma umana, è Crillin.
« Ciao Crillin, sarai tu il mio avversario?? »

Crillin senza dire una parola si mette in posizione di guardia e aspetta,
« Lo prenderò come un sì »

« Le proiezioni dei tuoi avversari non ti parleranno mai Gohan, sono solo immagini che il tuo subconscio crea partendo dall’originale, servono solo a fare un po' di sparring. Quindi come avrai ben capito non ti compariranno mai avversari che non hai visto combattere, tuttavia potresti fronteggiare avversari come Radish,C17 e C18, pur non avendoci combattuto la tua mente ne ha sicuramente movenze è abilita osservando o percependone gli scontri »

Ascoltata la spiegazione del maestro il nostro Gohan si mette in guardia, e subito l’avversario parte all’attacco. Una serie di colpi forse troppo facili da parare e schivare per il ragazzo che con una capriola all’indietro colpisce la controparte e vola vari metri indietro. E con un semplice balzo arriva a portata e assesta una violentissima gomitata al volto, così il compagno sparisce come era arrivato.

Quindi si risveglia, è ormai l’alba, sua madre probabilmente si sta per svegliare, appena sveglia andrà in cucina a preparare per lui una abbondate colazione, finita la quale lo inviterà a prepararsi e ad andare a studiare, che deve studiare molto se vuole diventare un brillante uomo di accademia in futuro. In questi momento il ragazzo non sa cosa vuole per il suo futuro, ha sempre vissuto seguendo le aspettative di Chichi nei suoi confronti eppure il suo forte senso del dovere lo indirizza a seguire la strada del padre. Non gli piace combattere, tuttavia ama l’avventura e lo studio, vorrebbe riuscire a unire i suoi vari interessi, così da accontentare tutti compreso se stesso.

Dopo questa piccola riflessione si prepara a partire in direzione di casa.

« Grazie mille Junior, per l’aiuto che mi dai e per quello che mi hai dato, e per questa nuova tecnica con la quale finalmente potrò riposare, scusa ma io adesso devo volare a casa in fretta, non vorrei mai che mamma mi scopra fuori e si arrabbi »

« Figurati Gohan, vola pure a casa da tua madre, sappi che se ti è comodo puoi proiettarti anche nel tuo letto quando ti stai per addormentare, così da riposare al meglio il tuo corpo. »

Così parte a tutta velocità, il viaggio dura molto poco e appena rientra nella sua abitazione dalla finestra il piccolo saiyan e si cambia velocemente con gli abiti da allenamento con il suo pigiama, per poi andare in cucina.
La giornata va avanti con la solita routine, colazione, studio intenso fino ad ora di pranzo che è abbondante, dopo di che riprende studio fino ad ora di cena cena, con una piccola pausa merenda a metà pomeriggio, dopo la quale Gohan deve studiare ancora. Arrivata l’ora di andare a dormire e finalmente potrà riposare utilizzando la tecnica appresa la notte prima dal suo maestro, la proiezione dell’aura, e si ritrova in quel luogo di pace, qui concentrandosi sul combattimento arriva portato da una massa di vento e nuvole il suo nuovo avversario. Capelli a punta, scouter rosso sull’occhio sinistro, tuta blu con armatura bianca e coda legata in vita, il suo avversario questa sera sarà Vegeta, non quello che conosce ora ma il nemico che anni or sono arrivò sulla terra per annientare i suoi abitanti, rubare le sfere del drago e rivendere il pianeta. Gohan si lancia all’attacco, il suo avversario non riesce nemmeno a vederlo arrivare che si ritrova colpito da una singolo violentissimo calcio laterale al volto e finisce al tappeto. In questo momento di vittoria del giovane Saiyan a Vegeta capita qualcosa, sparisce la coda e la sua armatura cambia con una rigida sulle spalle, la tenuta che aveva su Namek. Quindi si rialza e parte al contrattacco, purtroppo per lui il nostro piccolo eroe è cresciuto e anche molto da quegli avvenimenti, e i colpi del nemico sembrano lenti e molto deboli, basta quindi un sol colpo a mandarlo nuovamente k.o.. E di nuovo un’altra trasformazione questa volta indossa l’armatura sayan costruita per lui da Bulma, si rialza e si trasforma in super Sayian. Questa volta è uno scontro alla pari, Gohan decide di aspettare a mutare il colore dei capelli e degli occhi, decide di provare a tenere il passo in forma normale. Si è allenato molto da quando il suo avversario in quella forma aveva annientato C19 ed è quindi convinto di poter rivaleggiarlo senza troppe difficoltà.

I due volano a tutta velocità uno verso l’altro, Vegeta attacca ma Gohan schiva il colpo e contrattacca con un pugno al volto che vegeta riesce a parare indietreggiando di vari metri.

Sono molto più forte di una volta, riesco a fronteggiare Vegeta allo stadio di Super Saiyan senza dovermi trasformare a mia volta. Inoltre lui non ha ancora il pieno controllo dell’aura da Super Saiyan e questo lo porterà a perdere molte energie”.

Come appunto aveva previsto il suo avversario in men che non si dica ha il fiato corto e quindi gli basta usare un semplice Masenko per mandarlo al tappeto. Nuovamente Vegeta si alza e nuovamente cambia, questa volta è più muscoloso e ha un aura molto superiore, questa volta è Super Vegeta.

Basta giocare, questa volta lui da il massimo devo impegnarmi pure io, ma non voglio superare il limite del super Saiyan non sarebbe una lotta alla pari”.

Quindi il ragazzo aumenta la sua aura e cambia forma i capelli diventano dorati e per pochi istanti brilla d’oro, essendo diventato bravo nel controllo dell’aura non la sprigiona in quella maniera tipica dei Saiyan. Riparte il combattimento i due incontrano i pugni a mezz’aria, e subito si scambiano delle serie di colpi che fanno tremare il luogo ancestrale. Le onde d’urto sono potentissime e i loro spostamenti sono molto rapidi, in pochi istanti tutta via Gohan passa di nuovo in vantaggio e sferra un violentissimo montante allo stomaco del principe saiyan, seguito da un calci o al mento che fa volare via l’avversario. Questo però preso dalla rabbia apre le mani e si carica di energia: « FINAL FLASH!! ».

Gohan però non si fa prendere alla sprovvista :« KAMEHAMEHA! ». Grida il giovane e mette le mani in avanti che sprigionano un’ onda di energia blu.

I due raggi di energia si incontrano in aria blu contro giallo, tuttavia in pochi secondi la prima spazza via la seconda e chi l’aveva lanciata.

E così finisce lo scontro, il nostro protagonista si sveglia e si sente leggermente diverso, forse più forte rispetto alla sera prima.

Evidentemente anche i combattimenti mentali giovano al corpo Saiyan. Forse ne dovrei parlare con Vegeta, no lui non mi sembra tipo da queste cose preferisce il solo allenamento fisico. Forse, però, se voglio diventare molto più forte dovrei allenarmi come un vero Saiyan, e chi meglio di lui ne può conoscere uno? Non penso però che accetti la cosa molto volentieri, è troppo orgoglioso e io sono il figlio del suo rivale “Kaarot”. E anche mi accettasse come allievo come farei a sgattaiolare di casa per andare alla Capsule Corp, mia mamma non sarebbe mai d’accordo a sapere che molli gli studi per andare a combattere con quel “teppista” di Vegeta. Forse potrei convincerla dicendo che vado lì per approfondire le mie conoscenze scientifiche, potrebbe funzionare”

Così il giovane corre in cucina dove sua madre Chichi lo aspetta per far colazione

« Gohan ti sei alzato tardi questa mattina, fa colazione in fretta, che poi dovrai studiare »

« Mamma mi chiedevo,sempre se tu sei d’accordo, se potessi andare alla Capsule Corp »

« Non se ne parla proprio!! Non permetto che tu trascuri i tuoi studi per andare a gironzolare a casa di quella Bulma a fare niente »

« Veramente mamma volevo andare lì per andare a chiedere a Bulma se ha bisogno di apprendisti o assistenti. Penso che il modo migliore di imparare sia unire la teoria alla pratica, così facendo potrei imparare dai migliori scienziati al mondo »

Chichi ragiono a fondo sulla richiesta del figlio : “ Oh piccolo Gohan quanto sei cresciuto, vuole entrare nel mondo della scienza, forse non dovrei ostacolarlo se vuole diventare uno scienziato. In effetti Bulma è la migliore in quel campo ed è una fortuna averla come amica, se accettasse il mio piccolo Gohan potrebbe diventare uno dei più brillanti scienziati al mondo”

« Va bene! A patto che ti impegni al massimo, che apprendi il più che puoi senza stare tra i piedi. E soprattutto che quando sarà ora prenderai il diploma e una laurea. Non voglio che mio figlio sia uno scienziato da stra pazzo, voglio che sia uno scienziato rispettato, rinomato con ottimi risultati accademici»

Il cuore del giovane si riempie di gioia sentendo quelle parole, abbraccia forte la mamma le promette che darà il massimo e che seguirà il percorso accademico senza prendere scorciatoie, quindi finisce colazione e prima di uscire di casa con lo zaino sulle spalle la saluta calorosamente e subito vola verso la città dell’ovest dove spera la sua amica Bulma accolga la sua richiesta.

Basta pochissimo tempo ad arrivare davanti quell’edificio enorme della capsule corporation.

Suona il campanello ed entra ad accoglierlo c’è Bulma.

« Ciao Gohan che ci fai da queste parti, sei scappato dalle grinfie di tua madre perché ti voleva far studiare, in fondo per metà sei un saiyan è normale spendere tempo sui libri.»

« In verità venivo per chiederti un favore...»

« Un favore? Di che genere?»

« Vedi io vorrei allenarmi con Vegeta, lui è un saiyan come mio padre e come in parte sono io, e quindi penso che i suoi allenamenti potrebbero aiutarmi a migliorare ancora. Dopo la morte di mio padre io sono il miglior difensore che ha la terra e non posso sottrarmi al mio dovere. Tuttavia vorrei diventare uno studioso e uno scienziato come la mamma ha sempre desiderato per me. Quindi mi chiedevo se potessi fare da apprendista qui dentro e allenarmi con tuo marito, così da rendere felice mia madre e allo stesso tempo impegnarmi a proteggere la terra.»

La donna dai capelli azzurri si fermo un attimo con la dita sul mento per riflettere le parole del ragazzino davanti a lei avevano senso.

E’ vero, Gohan ha salvato la terra da Cell, ed è un brillante studente. Avrebbe bisogno di maturare come studioso ma al tempo stesso il peso del mondo è sulle sue spalle. E’ mio dovere aiutarlo! Per la nostra amicizia, e per l’amicizia con suo padre che più volte si è sacrificato per il nostro pianeta. Posso offrirgli tranquillamente un posto d’apprendista e pagarlo anche bene così che sua madre si rilassi un attimino. Inoltre i combattenti Z sono tutti velocissimi e dotati di molte abilità tra le quali la possibilità di vedere i movimenti più rapidi per noi impossibili da vedere. Potrei usare queste sue abilità per studiare un programma di studio che lo faccia progredire molto rapidamente. Non posso seguirlo io ho ricerche troppo importanti da mandare avanti ma potrebbe seguirlo mio padre, lui smanetta per lo più per passione ormai.”

Dopo qualche attimo di silenzio, Gohan che ormai suda per l’ansia riceve la sua risposta:

« Va bene, non posso negare che hai salvato la terra e siamo tutti in debito con te e con tuo padre per quello che avete fatto più volte. Inoltre so che sei uno studente molto diligente e quindi diventerai un ottimo scienziato. Oggi stesso manderò un contratto di lavoro come apprendista a tua madre. Se lo firmerà da domani potrai venire qui tutti i giorni. Ho già un eccellente programma adatto a te, la mattina studierai con mio padre e vedrai i suoi laboratori, quando sarai abbastanza preparato forse te ne concederò uno tutto tuo e forse potrai seguirmi nei miei progetti. Il pomeriggio hai carta bianca, allenati con Junior se vuoi o con Vegeta, studia o se vuoi vai in giro a fare il ragazzino. La sera potrai tornare a casa dove ti prego di seguire un programma speciale di studio che domani avrò pronto per te.»
Con gli occhi pieni di lacrime dalla felicità Gohan ringrazia Bulma del gesto.








Vorrei sapere se sarebbe meglio proseguire la storia al presente o al passato. A me personalmente piace più al passato ma per rispettare la modalità di narrazione originale di Dragon Ball ho scelto di utilizzare il Presente.

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Capitolo 2
*** CAPITOLO II ***


Prima di iniziare il secondo capitolo vorrei ringraziare mia sorella, è stata lei a spingermi a iniziare questa avvenura con il suo esempio, lei scrive fan fiction di fairy tail e racconti originali, non ne conosco il nickname sul sito purtroppo, per imbarazzo non me lo ha mai rivelato, mi sarebbe piaciuto leggere le sue opere.





CAPITOLO II

« Adesso se vuoi puoi andare ad allenarti con Vegeta è nella stanza gravitazionale, percorri il corridoio e la troverai. »

Detto ciò i due si salutano una diretta verso il suo ufficio dove avrebbe contattato Chichi, redatto il contratto di apprendistato e progettato il nuovo sistema di studi Gohan, mentre l’altro si avvia verso la camera gravitazionale. Trovata si cambia con il gli abiti d’allenamento, che gli aveva donato Junior in precedenza e suona il campanello. La porta si apre, scorrendo orizzontalmente e si trova davanti il principe dei saiyan con la sua classica espressione severa:

« Gohan! Che sorpresa! Che cosa ci fai qui? »

Il guerriero lo guarda con durezza, è sorpreso e irritato nel trovarsi davanti il figlio di Kaharot.

« Sono venuto a chiederti se d’ora in poi potrei allenarmi con te? »

« Non era quel namecciano il tuo maestro? Cos’è ti sei reso conto che lui è troppo debole? »

Il sorriso beffardo è la risata con la quale accompagna quella frase fanno ribollire il sangue del piccolo che dimostra nervi saldi:

« Non parlare così di Junior! Sì lui è il mio maestro ma vorrei che anche tu lo fossi, ho bisogno di scoprire come sfruttare a pieno le abilità di miglioramento Saiyan e tu sei l’unico Saiyan sulla terra. Sei l’unico che mi può far sfruttare a pieno questo mio lato guerriero. »

Il principe vedendo negli occhi del giovane tutta quella determinazione accetta di sottoporlo al suo allenamento.

« Ti avverto però sarà molto più complicato rispetto all’allenamento con tuo padre o quello con Junior, il segreto per allenare un guerriero saiyan è nelle sue cellule. Nel nostro DNA c’è un fattore molto particolare, più ci spingiamo all’estremo, più siamo vicini alla morte, più diventiamo forti una volta guariti. Tuttavia qui non abbiamo capsule di rigenerazione come quelle dell’impero di Freezer quindi siamo costretti a esagerare. Ma non ti preoccupare ti spingerò molto vicino allo sfinimento muscolare. Ora incomincia il tuo allenamento! Voglio che tu faccia faccia mille salti con la corda! Seguiti da mille serie di combattimento dopo le quali farai mille flessioni sulle dita per braccio! Farai successivamente mille jump squat, mille flessioni in planche e mille flessioni in verticale sulle dita, con mille affondi e terminerai con mille v ups! Questo è il tuo circuito iniziamo da 5 giri penso siano sufficienti a farti crollare dalla stanchezza! Ah mi dimenticavo di dirti che metterò la camera gravitazionale a 150G. »

La faccia del Saiyan mostra, senza provare a nasconderlo, un sorriso di pura malvagità, vuole mostrare al giovane che lui è il migliore, che nessuno può competere con il principe dei Saiyan.

I due si allenano e per Gohan mai un altro allenamento è stato così difficile, riesce a mala pena a finire il terzo giro e pensa di mollare, ma vede il suo nuovo maestro davanti a lui che si allena intensamente e lo guarda con aria severa e di disprezzo. Così traendo energia da quello sguardo quasi di sfida si rialza e ricomincia ad allenarsi con più intensità di prima. Finito il circuito quasi distruttivo Vegeta alza la gravita della stanza a 300 G e si trasforma in Super Saiyan.

Caspita, certo che Vegeta si allena molto duramente, non ho mai provato nulla di così difficile, se mi allenerò con lui costantemente supererò anche il secondo livello di Super Saiyan.

« Bene Gohan, spero tu non sia troppo stanco e troppo appesantito dalla gravità della stanza ma è ora di un po' di sparring, le regole sono: si resta in forma super saiyan non si sale di livello ne si torna in forma normale, niente colpi d’aura, non voglio che Bulma ci urli dietro per aver distrutto qualcosa »

Il giovane raccoglie tutte le sue energie rimaste per mettersi in posizione eretta, adattarsi all’altissima gravità per poi trasformarsi in super Saiyan. Inizia lo scontro!

Vegeta vola contro Gohan e assenta una sequenza di diretti violentissimi al volto che però non superano la guardia del ragazzo. Allora prova con un calcio laterale al volto seguito da uno rotate al corpo, entrambi i colpi vengono bloccati dalla guardia. Esegue quindi tre capriole saltate all’indietro, per evitare un contrattacco e prendere distanza. Riparte alla carica , questa volta mira alla bocca dello stomaco, tuttavia il giovane si sposta di lato accompagnando il pugno del principe dal lato opposto, un attimo dopo sferra un violento calcio che lo colpisce in pieno lungo tutta l’area addominale.

Ferito nell’orgoglio il nuovo maestro rilascia una violentissima aura e riparte all’attacco. Questa volta però i suoi colpi non vengono bloccati da una guardia statica bensì leggermente deviati dalla guardia attiva dell’allievo, il quale sferra un potentissimo calcio ascendete che centra in pieno il suo avversario al mento facendolo volare all’indietro.

E’ migliorato tantissimo dal suo incontro con Cell, non è più un semplice combattente sembra di combattere con un artista marziale, ma come ha fatto a migliorare in così poco tempo?

« Quando hai imparato a leggere i movimenti del tuo avversario Gohan? Quando hai imparato questi stili di combattimento? Fino ad oggi non te li avevo visti mai fare. »

« Junior mi ha insegnato una tecnica molto utile, si chiama proiezione cerebrale, non riuscivo a dormire dopo Cell, con questa tecnica il mio corpo e la mia mente si riposano mentre il mio spirito si allena in battaglie mentali, studia o semplicemente si rilassa. »

« Un saiyan che usa tecniche di allenamento mentale mai sentita questa, noi ci alleniamo solo con i muscoli, evidentemente il tuo essere metà umano ti permette di compiere simili pratiche »

« La mattina, quando mi sveglio, dopo aver essermi scontrato con degli avversari all’interno della mia mente, sono anche leggermente più forte della notte prima, e come se il mio corpo beneficiasse delle battaglie anche quelle immaginarie »

« Quindi come mezzo Saiyan mezzo Terrestre riesci a mettere insieme le abilità di entrambi, molto comoda come cosa. Basta con le chiacchiere continuiamo non so tu ma sono ben lontano dall’essere stanco! »

E con queste parole il principe saiyan si lancia di nuovo contro il figlio del suo rivale, pronto a testare in pieno le sue abilità e infinite potenzialità. Lo scontro procede per diverse ore, durante le quali i due non si interrompono neanche per un solo minuto, è ormai quasi ora di cena, i due escono dalla camera gravitazionale e si congedano.

Gohan ormai stanco chiama la nuvola speedy per volare a casa.

Arrivato lo aspetta sua madre Chihi con una cena da re pronta un sorriso sulle labbra e le lacrime agli occhi.

« Oh Gohan, ho ricevuto il contratto di Bulma, ti da uno grande stipendio, e mi assicura che ti farà diventare un grande scienziato, ci ha mandato anche un computer speciale, dice che puoi modulare la velocità alla quale imparare, può arrivare fino a 1000 volte rispetto a quella normale. Sono così fiera di te! Ora mangia e dopo cena prova a utilizzarlo. »

« Va bene mamma lo farò, adesso però mangiamo? Ho una gran fame.»

E così dopo cena il ragazzo va in camera sua e accende il nuovissimo apparecchio di apprendimento, progettato per lui da Bulma, apre per pura curiosità il programma di matematica, seleziona la velocità su 10, per provare e delle regole matematiche scorrono sullo schermo a velocità altissima ma lui riesce a leggerle tutte e in pochi secondi si ritrova a fare gli esercizi. A fine serata quando ormai e ora di andare a dormire la velocità è impostata su 100 e il programma di matematica, fisica, di ingegneria e di biologia sono quasi a metà degli argomenti trattabili nel corso di vari anni di studi.
Passano diverse settimane, Gohan si allena a giorni alterni con Vegeta e con Junior, certe volte addirittura insieme. Ormai grazie a Bulma ha anche raggiunto una conoscenza molto approfondita in moltissime materie di studio. Nella sua mente si viene a formare un idea: costruire una vasca di rianimazione. Egli ricordandosi le parole del suo maestro saiyan è convinto che per poter ottenere il massimo dal suo corpo deve portarlo sempre al limite, così ne parla sia a quest’ultimo che a sua moglie.

« E’ una bella idea Gohan, dovrei avere da qualche parte la navicella con cui Freezer e suo padre Cold sono arrivati sulla terra probabilmente al suo interno troverai quello che cerchi. »

« Sai Gohan potresti collegarle anche il computer che ti ha costruito mia moglie, noi da bambini sul pianeta Vegeta venivamo istruiti in vasche simili. Non sono un esperto di tecnologia, ma a me sembravano la stessa cosa. Visto che sei ossessionato dallo studio e vuoi andare avanti con la tua carriera accademica ti tornerebbe molto utile. »

« Grazie Bulma per il tuo aiuto. Grazie Vegeta per la tua idea geniale »

 

Consegnatagli la capsula contenente l’astronave aliena decide di portarlo in un enorme laboratorio in disuso.

«Ormai hai iniziato a svolgere dei tuoi progetti. Penso che questo possa essere un laboratorio perfetto per te, spero che tu possa svolgere dei grandi esperimenti al suo interno. »

Così aperta la capsula e esplorata la nave aliena Gohan incomincia il suo studio delle vasche rigenerative. Le smonta pezzo per pezzo, studiandone struttura molecolare, funzione e possibili migliorie di ogni singolo componente. Ne controlla i circuiti elettrici, i componenti elettronici e le miscele chimiche. Scopre che il gel di sospensione della vasca non è affatto ottimale infatti il nostro piccolo genio lo sostituisce con una soluzione chimica che ridurrebbe di un terzo il tempo di guarigione. La vasca dovrebbe guarirlo o guarire i suoi amici in punto di morte nell’arco di un’ora al massimo. Oltre alla maschera respiratoria egli aggiunge delle cuffie e un proiettore olografico,da collegare a un computer con i programmi di apprendimento potenziato installati sopra, così da poter studiare nel tempo di rigenerazione. Quindi ricava degli slot sui quali montare dei componenti di computer. Così ne costruisce 3 una da affiancare al computer regalato da Bulma a casa e le altre due da tenere alla Capsule Corporation nello spogliatoio, così da potersi spingere al limite a ogni sessione e rigenerarsi appena finito. Tutto questo, capiamoci non accede in un giorno, ma in diversi giorni.

Una sera finito l’allenamento con Junrior:

« Quindi in queste vasche oltre che rigenerarti puoi anche imparare giusto? E allora perché non apprendere di più sui combattimenti?»

« Cosa intendi Junior? »

« Non potresti caricare in quella tua macchina anche i vari stili di arti marziali? Magari potresti anche aggiungere le varie tecniche, magari ne impareresti qualcuna di nuova, come ad esempio la Genki Dama o il Burning Attack »

« Sì è una buona idea, grazie. Dovrebbe essere facile caricare un file con le varie arti marziali, e mi farebbe molto comodo conoscere altri stili di combattimento oltre al mio, sinceramente non sono molto raffinato, non le ho mai studiate, c’è differenza tra un praticante di queste arti e un combattente improvvisato. Tuttavia non ho idea di come fare per i file con le tecniche. »

« Il dottor Gero nel suo laboratorio aveva dei file con i nostri campioni di DNA e con le nostre abilità, magari potresti trovarli, sempre che trovi qualcosa dopo che Trunks e Crillin hanno fatto saltare tutto in aria. »

« Ma certo, sei un genio Junior, posso trovarli nel suo laboratorio, domani mattina potrei chiedere a Bulma il permesso di andare a rovistare, tu verresti con me? Sarebbe bello andarci insieme.>>

« Va bene, ora però fammi vedere cosa sai fare, Super Saiyan di secondo livello>>

I due si scontrano nel cielo con colpi violenti, raggi di energia luminosa e scosse che fanno tremare pure la terra.

Il giorno dopo Gohan chiede permesso al suo capo di andare al Laboratorio del Dottor Gero alla ricerca di file.

« Certo Gohan mi sembra un ottima idea, per il file sui vari stili di combattimento lascia fare pure a me. Posso facilmente crearti un file di apprendimento con tutte le arti marziali. Ma sì e facile basta scaricare i filmati dei vari tornei di arti marziali e dei vostri combattimenti. Non ti preoccupare quando sarai di ritorno sarà tutto pronto! »

Ringraziata l’amica, il protagonista parte in direzione del punto di incontro con il suo maestro namecciano, qui trova il suo amico ad aspettarlo e così dopo un breve saluto i due partono verso il loro obbiettivo.

Qui scendono nel seminterrato dove trovano solo macerie di macchine distrutte.

« Come faremo a trovare quello che stiamo cercando? »

« In verità mi basta trovare gli hard disk del computer, tutto il resto non mi serve»

« Però io non so come è fatto un hard disk »

« E’ una scatoletta di metallo larga più o meno quanto il palmo di una mano, ha due protuberanze cave metalliche su un lato. »

Gohan cercando ne trova uno con dei segni di bruciatura e con gli spigoli rotti.

« Ecco sono così»

« Ho capito mi metto subito al lavoro»

In poco più di un paio d’ore i due trovano tutti gli hard disk o i pezzi dei loro resti.

Non so se riusciremo a mettere in salvo tutti i dati dai dischi di salvataggio ma se riesco a recuperare i file potrò caricarli sul computer e nelle vasche di rigenerazione. Chissà quante tecniche sono racchiuse in questi file, magari potrò imparare ancora qualcosa da papà anche se non è più tra noi »

Messi i vari pezzi di macchina in una capsula i due ripartono separandosi a metà strada Gohan diretto alla Capsule Corp mentre Junior vola verso i monti per tornare ad allenarsi.

Il giovane arrivato al suo laboratorio si mette subito all’opera per scaricare i file sul computer dal quale poi li trasferirà ai vari strumenti di apprendimento. In quel momento entra Bulma:

« Non vorrei disturbarti ma ho finito i moduli di apprendimento delle varie arti marziali, è un programma molto lungo e complicato ma confido che in breve tempo le padroneggerai tutte. Sai tuo padre sarebbe molto fiero del lavoro che stai svolgendo. Anche se lui non capirebbe molto bene il lavoro che stai svolgendo. »

« Non ne sono così convinto, secondo lui dovrei raggiungere certi livelli con solo il puro allenamento, ma quella era la sua strada questa è la mia, più riflessiva più analitica. Sono pur sempre uno studioso, dovrei sfruttare questo mio lato pure nel combattimento. E’ il modo migliore che riesco a immaginare per proteggere la terra. »

« Sì lui era fissato con gli allenamenti, ma penso che sia orgoglioso dell’impegno che ci stai mettendo per proteggere la terra »

E così prosegue per tutto il pomeriggio con il montaggio dei dati, l’estrazione e la creazione di programmi di allenamento. Quando ormai arriva la sera il processo ancora non è finito ma Bulma incita il ragazzo a tornare a casa. Il ragazzo non può che accettare pensando a sua madre che lo aspetta furiosa a casa per il suo ritardo.

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Capitolo 3
*** CAPITOLO III ***


CAPITOLO III

 

SUPER SAIYAN DI TERZO LIVELLO

 

Il giovane Gohan ormai tredicenne ha raggiunto una conoscenza profonda delle arti marziali, padroneggiandone ormai una grandissima varietà. La sua conoscenza in campo accademico, grazie alle varie macchine di apprendimento, è pari a quella di un laureato con master in varie discipline, tra le quali medicina, ingegneria, matematica e altre. Anche il suo livello di combattimento è aumentato molto, la vasca medica gli permette di recuperare le forze molto rapidamente e di cimentarsi in allenamenti sempre più ardui che lo portano a migliorarsi al punto che ormai riesce a fronteggiare senza problemi Vegeta e Junior, i suoi due maestri, in combattimenti durissimi due contro uno. Anche loro sono migliorati molto, il primo ha superato il limite del super Saiyan anche se non ne ha un controllo eccelso come il suo allievo. Mentre il secondo ha ormai raggiunto il potere combattivo di Cell nella sua forma perfetta. In essi vengono a formarsi anche emozioni contrastanti. Il principe Saiyan ha scoperto una nuova forma di orgoglio, quella del maestro, di vedere il suo allievo fare suoi i suoi insegnamenti e le sue tecniche, diventare un potentissimo guerriero che rende onore alla sue razza. Tuttavia è dilaniato nell’animo, rendendosi conto di non poter essere il più forte della galassia, che nessuno potrà rivaleggiare con il figlio del suo rivale.

E’ anche furioso di non potersi confrontare con Kaharot al quale deve dimostrare non solo di essere più potente ma di essere anche un insegnante migliore di quanto lo sia stato lui in vita.

Anche per il namecciano questa situazione provoca vari conflitti emotivi, è sempre fiero del suo allievo che considera come un fratello minore ma è un po' geloso del rapporto che si è venuto a creare tra gli altri due. Sono per metà della stessa razza aliena e tra di loro si è creato un solido rapporto di fiducia, amicizia e rispetto, ovviamente questo lo rallegra molto, è felice che l’allievo abbia la possibilità di frequentare persone simili a lui. D’altro canto teme di essere spodestato dal trono di migliore amico del ragazzo, paura infondata alla quale cerca di non degnare troppa attenzione pensando al loro forte legame.

Il mezzo terrestre è felice della sua vita, è riuscito ad apprendere più di quanto potesse immaginare nei suoi sogni più belli, quando arriverà il momento andrà a scuola, come un ragazzo normale, nascondendo la sua vera identità e le conoscenze che ha sviluppato nell’ultimo anno così da mescolarsi al meglio tra i vari studenti e costruirsi così una vita da accademico per quanto gli sia consentito.

Non può concepire però certi demoni del passato al quale è sfuggito sono sempre vivi, nascosti in un angolo della sua mente che aspettano solo di riemergere.

A differenza dei pomeriggi, nei quali si allenava duramente per migliorare le sue abilità di combattente, la mattina cerca di studiare la sua fisiologia, anatomia e genetica. Ha per tanto chiesto a Vegeta dei prelievi di sangue grazie ai quali può comparare il loro DNA. E’ curioso su come mai Trunks e il suo fratellino neonato Goten non hanno la coda, su cosa accada a livello molecolare nelle sue cellule quando diventa super saiyan, vuole inoltre scoprire cosa accadesse al Dna e alle cellule quando avveniva la trasformazione in Oozaru. Scopre che la coda era un carattere recessivo e che quindi fu solo fortuna per lui nascere con la coda, fortuna e non sfortuna perché nel gene che determina la presenza o meno di tale estremità risiede anche il fattore dei crescita saiyan, cioè quello che ne determina i miglioramenti dopo avere riportato gravi ferite in battaglia, oltre, ovviamente, alle informazioni necessarie al corpo per diventare grande scimmia. Dai risultati delle sue ricerche viene fuori che una volta che il Saiyan si trasforma per la prima volta incomincia a produrre delle speciali proteine a cui attribuisce il nome di “proteine Z”. Queste proteine si vanno a instaurare nel DNA, quindi possono essere trasmesse geneticamente, pertanto con ogni probabilità i due piccolini si sarebbero potuti trasformare senza le condizioni estreme necessarie che hanno dovuto subire i loro genitori.

Grazie all’aiuto del suo maestro ha imparato a creare una piccola finta luna di onde bluets, utilissima per i suoi esperimenti, scopre così che essendo lui ancora molto giovane se sottoposto alla giusta quantità di onde può ancora essere in grado di mutare e che quindi poteva sviluppare nuovamente la coda, questo però per avvenire, ipotizza, la soglia minima deve essere molto maggiore paragonata a quella classica per trasformarsi. Dalle sue analisi, svolte sugli ibridi tra le due razze ,individua, contrariamente alle cellule umane, quelle ibride presentano un mitocondrio le quali caratteristiche vengono ereditati dal padre e dalla madre, in modo da fondere i caratteri migliori di entrambi, e che quindi uno dei motivi per gli ibridi Saiyan-Terresti erano più forti dei semplici Saiyan erano proprio le funzioni potenziate dovute a questa particolare mutazione. Da questo fattore deriva anche una diversa rigenerazione e respirazione cellulare, infatti nei mezzosangue entrambe sono più alte rispetto ad entrambi i genitori, il ché permette loro di riprendersi più velocemente, la crescita dei capelli e il migliorare più rapidamente.

Nelle notti invece da un po' di tempo compaiono alcuni problemi, il luogo mistico nel quale il giovane si allena nei combattimenti dei vecchi avversari è diventato più buio, e questi, compresi i suoi amici, sembravano avere un ché di cattivo in più.

Questa notte infatti succede qualcosa di al quanto allarmante nella mente di Gohan, quando entra nel suo inconscio si trova quasi nel cielo stellato notturno, sente una voce malvagia, che conosce molto bene, ridere. In un turbine di oscurità si forma una figura, verde, la cui testa ha due estensioni verticali ai lati, la pelle è spessa come quella di un rettile ed è tutta maculata, l’essere ha due ali nere che nascondono una coda, il suo avversario è Cell. Il ragazzo si mette in guardia pronto ad attaccare quando succede quello che gli era stato detto essere impossibile. La sua vecchia nemesi parla:

« Ciao Gohan! Sei cresciuto! Come mai non abbiamo mai combattuto prima? Cos’è forse hai paura di me? »

Strano Junior mi aveva detto che qui i non avrei mai potuto avere un dialogo con il mio avversario, che erano solo proiezioni tratte dai miei ricordi utile a farmi allenare, perché lui si beffa di me? E perché non si mette in guardia per combattere ma sembra volere semplicemente parlare”

«Che c’è Gohan? Non vuoi parlare con me? Vuoi solo “combattere”? Non eri tu quello che odiavi combattere? Eppure guardati, da quando mi hai ucciso non fai altro, cos’è ci hai preso gusto? Il sanguinario Saiyan si è risvegliato in te?»

«E’ vero ho una certa repulsione per i combattimenti, ma odiarli è un’affermazione troppo forte, solo non mi piacciono, o meglio non mi piacevano, ora incomincio ad apprezzarli, e comunque non ho nulla da dirti, voglio solo spaccarti quella brutta faccia che ti ritrovi, di nuovo. E non perché si è risvegliato un istinto omicida in me, ma perché devo migliorare ancora e ancora per proteggere la Terra e i suoi abitanti. Ti posso inoltre assicurare che dove sarà possibile non ucciderò mai più un essere vivente.»

«AHAHAHAHAH! Hai ragione le tue mani sono già abbastanza sporche di sangue, quello artificiale di C16, quello di Trunks e quello di tuo padre. Li hai uccisi tu sai, se tu ti fossi arrabbiato prima e ti fossi impegnato senza pavoneggiarti del tuo potere a quest’ora sarebbero tutti e tre vivi.»

 A quelle parole si sveglia e va in preda al panico.  “Come mai parlava? Non doveva essere possibile. Che rabbia! Mi ha deriso tutto il tempo. Che odio! Lo avrei disintegrato volentieri, magari dopo averlo umiliato di nuovo, quel viscido! Devo andare da Junior, magari lui saprà aiutarmi.."

Quindi sgattaiola fuori dalla finestra, cosa che non accadeva da quasi un anno e vola verso l’area desertica e montana dove vive l’amico. Lo trova che si allena contro le sue copie, questo lo vede è interrompe immediatamente il suo combattimento.

«Ciao Gohan, come mai da queste parti? Non dovresti essere a riposare, voi umani avete bisogno di sonno, è per quello che ti ho insegnato la proiezione astrale per aiutarti a riposare e fuggire dai tuoi incubi.»

«Buonasera Junior, è proprio per quello che sono qui, i miei incubi, i miei demoni, sono tornati hanno la forma di Cell. Non vuole combattere, sta lì in piedi e si prende gioco di me. Mi obbliga a rivivere i miei fallimenti, che sono costati la vita a più persone. Ho bisogno di nuovo del tuo aiuto, come faccio a liberarmi di loro?»

La risposta a questa domanda è una sola,il namecciano la conosce molto bene, il suo giovane amico è forse ancora troppo piccolo per conoscerla, ma è essenziale che egli sappia, non può farne a meno, è necessaria per la sua salute.

«Mi dispiace Gohan, sapevo che questo giorno sarebbe arrivato, vedi io ti ho insegnato un metodo per fuggire ai tuoi demoni, perché pensavo e penso ancora che tu sia troppo giovane per affrontarli. Tuttavia non puoi fare altrimenti, li devi affrontare, devi fare i conti con il tuo senso di colpa, l’autocommiserazione, la tua rabbia interiore e il senso di fallimento. Tutto quello che posso fare e sedermi vicino a te ed entrare con te nel tuo spazio ancestrale. Cercherò di darti tutto il supporto possibile ma solo tu puoi sconfiggerli, sappi che ti starò vicino al meglio delle mie capacità.»

Così i due si siedono uno accanto all’altro e iniziano la proiezione dello spirito, si ritrovano ,quindi, nello spazio astrale di Gohan, notano entrambi che il luogo è completamente buio e riescono a malapena intravedersi a vicenda.

«Gohan! Libera la mente dai pensieri negativi, cerca di concentrarti su cose positive, pensa a tua madre, a Bulma e il lavoro che svogli alla Capsule Corporatio, pensa agli allenamenti con me e Vegeta, pensa al tempo trascorso in allegria con Crillin, Trunks e tuo padre. Sei tu che comandi qui dentro! Liberati da tutta questa oscurità!»

Seguendo i suggerimenti del suo maestro il ragazzo, concentrandosi, fa tornare lo spazio un luogo di pace e armonia, un po’ dorato un po’ celeste, ricco si stelle e comete di vari colori.

«Ma bravo, bravo, bravo, bravo, sei andato a piangere dal tuo amico Junionr, da solo non sapevi cosa fare e sei tornato ad affrontarmi, sei pronto questa volta a sentire la realtà?»

La voce di Cell riecheggia, sinistra per tutto lo spazio vuoto, l’ansia di entrambi gli amici è palpabile, in pochi istanti una nube nera, dall’aspetto minaccioso, ricca di energia negativa arriva davanti ai due, formando l’essere perfetto creato dal Dr. Gero.

«Ricorda Gohan, è solo frutto del tuo subconscio e dei sentimenti che hai seppellito, cerca di affrontarli con serenità, se puoi, l’importante è che non gli dai retta!»

«Su’ su’ Junior in effetti lo sai che ha deluso pure te il moccioso. Tu non gli hai mai insegnato ad essere arrogante e sappiamo tutti qui che la colpa delle morti al mio gioco sono state causate da questo suo difetto. E’ lui che mi ha stuzzicato con la storia della sua forza nascosta, a causa di quelle parole i suoi amici hanno rischiato per mano dei miei figli, mentre C16 ha pagato a caro prezzo queste parole. Anche Goku è morto a causa sua, se non avesse fatto l’arrogante con la sua superiorità, se mi avesse ucciso subito senza mostrare quella cattiveria nell’intento di punirmi. Lo stesso vale per Trunks anche se poi è tornato in vita grazie alle sfere del drago. Sì è vantato di una forza di non avere, se ce l’avesse avuta non avrebbe avuto bisogno dell’aiuto degli altri per sconfiggermi.»

Il giovane riflette per qualche istante sul discorso pronunciato dal vecchio nemico, quelle parole sono state come coltellate per lui. Tuttavia non può vivere nel senso di colpa per il resto della sua vita.

«Hai ragione solo per metà, se mi fossi impegnato al massimo avrei potuto ucciderti senza troppi problemi, ed è stato un grosso errore di arroganza non farlo. Non posso, tuttavia, assumermi il peso della morte di Papà e C16, entrambi si sono sacrificati per cercare di annientarti, sei tu il responsabile non io, purtroppo in minima parte ho contribuito ma ho imparato dai miei errori, e non permetterò che altri innocenti muoiano là dove posso impedirlo. Darò sempre il massimo senza mai risparmiarmi per proteggere le persone di questo pianeta. E comunque non è vero che senza i miei amici non ti avrei mai sconfitto, si è vero loro mi hanno dato un grosso aiuto, tutto quello che potevano darmi. Ho protetto Vegeta con il mio corpo e questo mi ha ferito gravemente al braccio sinistro e non ho potuto più utilizzarlo, quindi ho impedito un’altra morte e quando ti ho affrontato non ero al pieno delle mie forze ma ho dato il massimo ed è questo quello che conta. Basta rimproverarmi!»

Finito di argomentare la sua posizione Gohan scatta verso Cell e con una portentosa Kamehameha Istantanea fa sparire il nemico in un bagliore luminoso. Nonostante il malvagio sia stato sconfitto l’atmosfera non è ancora calma anzi si percepisce ancora tantissima tensione. Tutto d’un tratto si sentono sbattere le mani come in un applauso ironico, un uomo dai capelli biondi con i gli occhi rossi avvolto da micro scariche elettriche compare dal nulla, indossa la sua classica uniforme di combattimento arancione con la maglia interna blu. A quella vista il giovane non può trattenere le lacrime, suo padre Goku è li di fronte a lui ma non è chi sembra, in realtà è un lato del suo subconscio che lo vuole attaccare forse verbalmente forse fisicamente, come l’essere perfetto anche questo lo vuole punire e rimproverare per i suoi errori.

«Ma bravo Gohan! Vedo che sei maturato, hai ucciso quel mostro di Cell in un solo colpo, complimenti, fino ad un anno fa avresti aspettato che uccidesse Junior prima di attaccarlo. Sono curioso di vedere quanto sei diventato forte ragazzo mio, come vedi anche io ho superato il limite del Super Saiyan e ho raggiunto il secondo livello. Facile fare lo spavaldo con i più deboli come Cell ma con me cosa farai? Ma dai, che novità, stai frignando, come hai sempre fatto? »

Interviene il namecciano :«Gohan non dargli retta non è tuo padre, Son non parlerebbe mai così !»

«Lo so amico per questo gli spaccherò le ossa, nessuno può permettersi di insultare la memoria del mio papà, nemmeno i miei stessi demoni»

Anche il ragazzo si trasforma in Super Saiyan di secondo livello, padre e figlio scattano ad altissima velocità l’uno contro l’altro. Entrambi sferrano un violentissimo colpo al viso dell’altro, Gohan, però, ha il viso protetto e devia il pugno del nemico, mentre il suo affonda nella guancia paterna. Grazie a questo vantaggio sferra presto un diretto e un gancio seguiti da un calcio trasversale all’addome e da una proiezione con un Masenko in conclusione alla combo. Purtroppo il Saiyan sembra essere uscito indenne dalla sequenza di colpi subita e si rilancia all’attacco. Si lancia contro il figlio e dopo una breve sequenza di colpi gli sferra un colpo disonesto alla carotide, subito lo prende per i capelli, lo colpisce ripetutamente in viso con violenti ginocchiate e lo lancia via. «Stupido moccioso, pensavi davvero di poter rivaleggiare con me? Sono stato un idiota a credere che tu potessi superarmi e proteggere la terra! Mi hai persino tradito, hai scelto Junior e Vegeta come maestri, due miei vecchi nemici, da quel che vedo non sono poi un granché. Avrei dovuto lasciarti perdere, sei solo uno stupido moccioso, se non ti avessi allenato avrei sconfitto cell e sarei ancora vi...»

«MAKANKO SAPPO» «MAKANKO SAPPO»

Due lampi di luce squarciano il cielo e attraversano il torace del finto Goku, uno dei due, quello lanciato da Gohan, perfora l’area dove è presente il cuore.

«Mi sembrava di averti detto che non avrei permesso a nessuno di infangare la memoria di mio padre»

Il ragazzo nonostante presenti varie ferite sul viso e sembra perdere sangue dalla bocca è riuscito a concentrare abbastanza energia sulla punta delle dita in breve tempo, quello impiegato dal suo rivale per schernirlo e a lanciare l’attacco più potente che il suo maestro potesse insegnarli.

«E io non potevo lasciare che pestassi il mio allievo»

«Papà era felice di allenarsi con me, abbiamo passato un anno insieme, ed era entusiasta all’idea che io lo sorpassassi. Ha riconosciuto la mia forza come superiore alla sua, e mi ha lasciato il compito di proteggere tutti. Non lo deluderò! KAAAAA...MEEEEE...HAAAAA...MEEEEE...HAAAAA» L’iconica onda di energia blu, insegnatali dal padre, ora vola attraverso quel bellissimo spazio vuoto, investendo in pieno il nemico e facendolo scomparire. I due amici non hanno nemmeno tempo di tirare un sospiro di sollievo che dalle stelle viene a formarsi un nuovo nemico, è un ragazzo con gli occhi rossi e il viso pieno di crudeltà. Questo ignora completamente Gohan e vola verso Junior e lo colpisce in pieno stomaco con un montante.

«Fuori di qui! Questa è una questione alquanto privata. Tu non centri niente, non sei il benvenuto!» E con un onda di Energia lanciata da una sola mano scaraventa via il namecciano dalla proiezione, così da poter affrontare la sua controparte senza intromissioni esterne.

«Così quel bastardo non ci potrà interrompere. Era da una vita che volevo farlo, letteralmente e da quando avevamo 5 anni, quel bastardo che ci ha strappati dalla mamma, ci ha abbandonati a noi stessi e ci ha pestati in durissime sessioni di allenamento. Oh scusa non mi sono presentato ma a mia discolpa penso che ti basti guardarti allo specchio per capire chi sono, o chi sei.»

«Ti sbagli tu non sei me, sei una piccolissima parte di me, sei probabilmente un trauma o un emozione troppo forte da assimilare per la mia età e ti presenti sotto forma di persona, di nemico con cui battermi.»

Incomincia una terza e violentissima battaglia per il nostro eroe, dopo pochi scambi di colpi capisce subito che dal lato tecnico l’avversario è molto più debole di lui ma in quanto a forza bruta e forse superiore. Le combinazioni più complesse è violente di colpi se pur centrando in pieno il nemico non sembrano avere effetto, viceversa i colpi subiti dal giovane antagonista se pur parati arrecano danno alla zona interessata. L’unico modo che ha per vincere sul suo alter-ego è quello di schivare ogni colpo e attaccare ogni apertura che gli si presenta. Questa tattica però non ha molto successo, il suo lato negativo infatti subisce molto meno gli effetti della stanchezza rispetto a lui e quindi passa in vantaggio scaricandogli tanta violenza addosso da rompere lo stadio di Super Saiyan 2 e riportarlo alla forma normale.

«Vedo che proprio non capisci, io sono TE, il vero TE, tu sei solo una finzione. Il lato di noi che tutti vedono ma non sanno essere una presa in giro. Io sono quello che ti rende forte. Sono la tua rabbia, la tua sete di sangue, sono il potere scaturito dalla tua negatività. IO riesco ad accedere al NOSTRO potenziale, tu ne gratti la superficie e pensi di averlo imparato a controllare.

Sai che ABBIAMO provato piacere nel far soffrire quel verme di Cell. Lo meritava dopo tutte le persone che ha assorbito e ucciso, meritava di morire tante volte quanti terrestri ha ucciso.

Hai detto a quella brutta copia di papà di non infangare la sua memoria… Quale memoria? Quella di quando ci ha abbandonato per allenarsi nell’oltretomba? Quella di averci lasciati a vedere morire persone che non conoscevamo perché lui era in ritardo all’arrivo di Nappa e Vegeta sulla Terra? Magari quella di quando ha preferito stare su Yardrat che tornare a casa dal suo bambino. Meritava di morire, ma non da eroe, come è successo, ma come un cane schiacciato dalla MIA forza. Che c’è non ti arrabbi come hai fatto prima? Non vuoi condividere il nostro potere?»

E dicendo queste parole calpesta e prende a calci il vero Gohan, ormai privo di forze, deluso da se stesso, da tutta quella rabbia repressa che prova e da tutto quell’odio che gli scorre nelle vene, spera di riuscire ad aprire gli occhi e svegliarsi ma è intrappolato, nella sua stessa mente, a combattere contro se stesso. Sta perdendo miseramente, capisce che deve lasciar andare tutto quel dolore, tutta quella sofferenza accumulata negli animi, che si sarebbe dovuto cibare di emozioni più positive d’ora in poi. Non può fare affidamento sempre sulla collera e sulla furia in battaglia. Cerca di concentrarsi su tutte le persone che sono state importanti per lui, a tutti quelli che gli vogliono o gli hanno voluto bene, e tutti quelli a cui lui ne vuole. Una scarica emotiva percorre il suo corpo non solo emozioni positive ma anche negative, anche queste sono portate dal flusso di ricordi.

La sua trasformazione è estremamente potente, così forte da sbalzare via il suo lato negativo, nonostante il perfetto controllo dell’aura, dedito a non farla fuoriuscire così da non perdere energie e massimizzare la sua efficienza, un po di questa in uno stato denso quasi liquido circonda il suo corpo, accompagnata da un campo elettrico.

«Ho fatto scatenare qualcosa in te? Beh mi sembri troppo calmo per i miei gusti. E poi perché rimani lì fermo, ah ho capito, hai paura di prendertele di nuovo. E’ comprensivo, forse però basterà toccare gli argomenti giusti per far si che tu mi attacchi dandomi ancora più potere. Come ad esempio, che ne pensi se una volta sconfitto te io vada in giro a uccidere persone a caso sulla terra. Sono degli ingrati ringraziano un incapace per aver salvato il loro stupido pianeta. Sarei diventato famoso e ricco se avessero saputo che sono stato io a uccidere Cell. Ho forse dovrei volare da Vegeta e calpestarlo, lui e il suo orgoglio Saiyan, non fosse stato per lui non sarei mai strappato da casa, non avrei visto morire così tante persone, e avrei ucciso Cell molto più velocemente non avessi dovuto fargli da scudo. Beh anche su di Junior vorrei compiere una bella vendetta, per avermi rovinato l’infanzia e avermi pestato quando ero così piccolo. Uhhhh ho trovato, adesso ti metto in un angolo del nostro inconscio come tu hai fatto con me è poi ti faccio assistere a un bello spettacolino. Vado a uccidere quella rompi scatole di mamma, lei che è sempre fissata con lo studio, non ci ha permesso di vivere in modo decente e ci ha relegati a stare tutto il giorno sui libri da mattina a sera. Come preferisci che la uccida? Le strappo il cuore dal petto? Oppure vuoi che le fracassi il cranio tra le mie mani? Perché non pestarla a morte? Potrei pure soffocarla fino a ucciderla. Allora non dici niente, te ne stai lì immobile, non ti importa che io uccida tua madre e tutti i tuoi amici, non ché la gente che tuo padre ti ha chiesto egoisticamente di proteggere?»

Come ha finito di parlare quel demone di rabbia e rimorso viene colpito da un pugno che lo fece volare lontano.

«Hai finito di dire queste cose senza senso? Io non voglio fare del male a nessuno e non permetterò mai che tu ne faccia a qualcuno»

Il ragazzo incomincia a caricare la sua aura e la carica pensando a proteggere tutti quanti, con la volontà di mantenere la promessa fatta al padre e parzialmente anche la rabbia che le parole dell’altro sé aveva pronunciato. Inizia quindi a trasformarsi, sta rompendo il limite del super saiyan di secondo livello , i capelli gli si allungano sino ad arrivare alle cosce, anche il campo elettrico che lo circonda si intensifica. Ha raggiunto il terzo livello di super saiyan.

«Sparisci dal mio cuore e dalla mia mente! Io non sono te e non lo sarò mai, ho perdonato tutti mamma, papà, Junior, Vegeta e tutti gli abitanti della terra. Non sarò mai più arrogante e cattivo come sono stato nel gioco di Cell. Ovviamente non posso dire che non ti darò mai più il mio potere ma puoi stare certo che cercherò di fare affidamento sulle emozioni positive. E’ arrivato il momento di estirpare le erbacce!»

Inizia così un secondo round nello scontro interiore di Gohan. In forma di terzo livello è più veloce e più forte rispetto a prima, così assesta una gomitata al volto prima che l’altro possa mettersi in guardia, al quale segue un possente calcio laterale sul fianco e per concludere lo sbatte al tappeto con un pugno rotante discendente. A questo punto carica un semplice Big Bang Attack per polverizzare il sé malvagio.

Quindi si risveglia e sente qualcosa di strano, in qualche modo anche il suo corpo mentre era in stato meditativo si è trasformato, sente la potenza del nuovo potere scorrergli nelle vene, il campo elettrico che lo avvolge è più intenso rispetto al livello precedente, è sente i capelli coprirgli tutta la schiena e parte delle gambe. Junior che ha osservato l’avvenimento è scioccato da vedere la nuova forma dell’amico e la sua potenza.

«Amico hai un aura potentissima, sei grandioso hai raggiunto il terzo livello del Super Saiyan >>

Non c’è tanto tempo per i festeggiamenti, la trasformazione si interrompe, Gohan sembra affaticato, ha il respiro affannoso e rimane lì immobile quasi paralizzato. Inseguito sviene cadendo all’indietro, per fortuna c’è il suo amico che lo afferra e gli fa da sostegno per poi poggiarlo delicatamente a terra e lasciaro riposare.

«Sei stato grande, ora riposa»

Al suo risveglio il ragazzo trova il maestro in piedi a qualche metro da lui

«Junior, hai visto? Ho combattuto contro i miei demoni e ho vinto»

«Ho visto Gohan, sei stato bravissimo sono molto fiero dell’uomo che giorno dopo giorno stai diventando, mi dispiace solo che tu sia dovuto crescere così in fretta, ti ha provocato non pochi disagi essere chi sei, pensavo di rendermene conto ma le lotte di ieri mi hanno aperto gli occhi. Mi dispiace di averti strappato dalla tua famiglia quando eri così piccolo, di averti abbandonato a cavartela da solo e di averti poi pestato duramente per allenarti.»

«Junior non ti devi scusare di niente, era indispensabile che tu ricorressi a certi stratagemmi, e non ti preoccupare dell’allenamento troppo duro, mi ha dato una svegliata su come era il mondo in realtà, ed è solo così che si ottiene la vera forza, inoltre sappi che ti vorrò sempre bene non importa quante volte o quanto duramente mi picchierai»

«Anche se è da un po' che è più probabile che sia tu a picchiare me. Specialmente ora. Super Saiyan di terzo livello»

E mentre dice queste parole gli sorride, fa l’occhiolino e scoppiano entrambi in una grossa risata, l’atmosfera si fa più vivace e solare anche se presto dovranno discutere di una cosa molto importante. Se dirlo a Vegeta, il namecciano è molto contrario sentendo in lui ancora un briciolo di cattiveria, ha paura che questi reagirebbe male venendo a conoscenza del nuovo potere del giovane Saiyan. L’allievo invece insiste nel non voler tacere la sua vera potenza al secondo maestro, per il quale ha sviluppato una certa stima e affetto, e per non voler essere disonesto con una persona alla quale ha già affidato il proprio addestramento e che si è guadagnato la sua fiducia.

Nel pomeriggio Gohan e il principe saiyan si incontrano nella camera gravitazionale per la prima parte dell’allenamento a gravita 700G, il giovane tuttavia non racconta ancora nulla degli avvenimenti della sera prima al maestro, vuole fargli una sorpresa durante lo sparring 2v1.

Finita questa prima parte di allenamento i due volano verso la zona montana dove li aspetta Junior in fase meditativa.

« Buon pomeriggio ragazzi, vi stavo aspettando, spero non abbiate esagerato con gli esercizi ad alta gravità, perché è ora dello sparring»

« Vai tranquillo Junior, prima di venire in qua facciamo sempre qualche minuto nelle vasche rigenerative così da riprenderci un minimo»

«Se voi due avete finito con i convenevoli io vorrei allenarmi un po’»

Inizia lo sparring i due maestri volano contro l’allievo e lo attaccano ad altissima velocità, questo para, schiva e risponde senza troppe difficoltà essendosi abituato a questo generi di allenamenti. D’un tratto, mentre il namecciano stava attaccando e il saiyan aveva finito la sequenza e quindi in un attimo di indietreggiamento, va in avanti colpisce il secondo con un calcio al torace che lo fa indietreggiare, e deviando leggermente il colpo del primo ne approfitta per proiettarlo sull’altro e librarsi leggermente più in alto. Quindi si trasforma in Super Saiyan di secondo livello.

« Vedo che hai deciso di fare sul serio »

E con queste parole pure Vegeta si trasforma nella sua stessa forma. Riparte subito il combattimento i tre si scambiano sequenze violentissime e colpi energetici che sfrecciano nel cielo e lo colorano di luci e scintille. Non riuscendo a trattenere oltre modo l’entusiasmo e la voglia di vedere la reazione del maestro al suo nuovo potere, Gohan decide di raggiungere il terzo livello.

Il principe saiyan rimane a bocca aperta: “ Questo moccioso è fenomenale, è riuscito ad sorpassare ulteriormente il limite del super saiyan, il suo potenziale è veramente enorme. Beh ovviamente è anche merito dei durissimi allenamenti a cui l’ho sottoposto. Hai visto Kaaroot? Tuo figlio ti ha sorpassato ancora. Sono stato un maestro migliore di te, tuo figlio riesce a controllare il terzo livello del Super Saiyan dopo quasi un anno di allenamento con me. Mentre invece dopo un anno intero non è riuscito a controllarlo, lo ha dovuto fare infuriare Cell entrambe le volte in cui si è trasformato”.

«AHAHAHAH, bravo Gohan! Molto bravo, fammi vedere quanto sei diventato forte.»

Mentre parla applaude il principe saiyan, ha un’espressione di pura felicità, nessuno degli altri due pensava che poteva fare espressioni simili. Come finisce la frase, si lancia verso il ragazzo e cominciano di nuovo a scontrarsi. Il divario tra i due è enorme il Super Saiyan 2 non riesce a stare al passo, viene respinto in continuazione, il suo avversario non ha bisogno di impegnarsi per difendersi ne per infliggerli colpi portentosi. Dopo circa un ora la trasformazione di Gohan però retrocede al livello precedente. Con il passare del tempo, nei vari allenamenti scoprono che la trasformazione ha tanti lati negativi: richiede un enorme quantità di energia per il suo mantenimento, e la prosciuga molto rapidamente, infatti non può durare molto. Nonostante i loro sforzi e i vari allenamenti di molte tipologie diverse, questi aspetti non si riescono a minimizzare oltre un certo limite.

 

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Capitolo 4
*** CAPITOLO IV ***


CAPITOLO IV

Gohan esperimenta e ne paga lo scotto.

Il giovane Gohan, sempre incuriosito dalle sue origini Saiyan, dai segreti celati nelle sue cellule, dalle sequenze cromosomiche del DNA, continua a investigare i misteri della sua biologia. E’ particolarmente attratto da come il suo corpo, ancora in fase di sviluppo, può’ reagire a quelle onde particolari, originate dalla riflessione della luce solare sulla luna piena, le onde Bluets. Come già accennato, aveva imparato dal maestro a creare una finta luna, adesso il giovane ha costruito delle macchine in grado di amplificare il potere di questa sfera, e quindi bombardando il suo sangue, non quello di Vegeta, uomo ormai adulto a cui è stata tagliata la coda e non è più soggetto a simili alterazioni, studia la metamorfosi dalle cellule normali a quelle di Grande Scimmia. Egli oltre che incuriosito da tale avvenimento, vorrebbe trovare il modo mescolare i vantaggi di quella forma alla trasformazione in Super Saiyan, senza però il bisogno di diventare un primate di varie decine di metri. Non è soddisfatto del terzo livello della forma dai capelli dorati, i cui difetti, secondo lui, sono maggiori dei pregi, e cerca quindi una nuova strada da seguire, l’unica sua paura è che in forma Oozaru da piccolo non riusciva a mantenere il controllo di sé e distruggeva qualunque cosa.

Dopo vari mesi di studio e numerosissime simulazioni al computer la sua ricerca si è conclusa, è il momento di passare dalla teoria alla pratica, quindi ultimati gli ultimi preparativi è tutto pronto per il grande test, l’unica cosa che rimane da fare è presentare la sua idea ai due maestri.

«Junior, Vegeta, è da un po' di tempo che la mattina in laboratorio svolgo una ricerca, vorrei provare a cimentarmi nella sperimentazione ma ho bisogno del vostro aiuto.»

Questi rimangono non poco sorpresi dalla richiesta del giovane mezzo terrestre, entrambi si chiedono a che cosa stia pensando, il primo a parlare è Vegeta, non poco irritato e perplesso.

« Bisogno del nostro aiuto? Io sono il principe dei Saiyan, la razza guerriera per eccellenza, non un topo da laboratorio come te e mia moglie. Non mi importa nulla di quelle sciocchezze! Fate quello che volete, spendete tutto il tempo che volete dietro i vostri monitor o le vostre provette ma lasciatemi fuori. Sono però sempre felice delle vostre invenzioni quando mi tornano utili, come la vasca rianimatrice e la camera gravitazionale. Ma io non spendo il mio tempo così, lasciatemi ai miei allenamenti!»

« Penso che tu abbia dei buoni motivi per chiedere a noi un aiuto. Deve essere qualcosa di a dir poco pericoloso se hai bisogno di noi due come aiutanti, mi chiedo che cosa abbia partorito la tua mente, e se questa tua idea non metta a rischio delle vite.»

Il namecciano conosce bene il suo amico, se pur non potendo dedurre di che cosa si tratti, sa che non è il classico esperimento di laboratorio, con ogni probabilità sarà un qualcosa sul quale saranno in disaccordo. Leggendo però la determinazione negli occhi dell’altro comprende che non sarà possibile dissuaderlo dalla sua idea, umani e saiyan sono incredibilmente testardi quando vogliono, quindi sarebbe meglio che lui sia lì ad assistere e a dargli un aiuto piuttosto che lasciarlo tentare da solo.

« Immagino che con o senza il nostro aiuto tu ti cimenterai in questo esperimento, e che quindi sia meglio per la sicurezza di tutti che noi due siamo presenti. Ho paura a chiederlo, ma facendoci una semplificazione della tua idea, puoi spiegarci di che si tratta?»

« E’ un progetto al quale lavoro da tempo, prima di raggiungere il terzo livello, in verità non posso farlo senza di voi, siete essenziali e non solo per fermarmi nel caso qualcosa andasse storto, ma anche perché avrò bisogno di te, Vegeta, per iniziare la trasformazione, e di te, Junior, per aiutarmi a restare lucido, immagino che abbiate capito di cosa sto parlando. Voglio fare mio il potere dell’Oozaru. »

I due rimangono a bocca aperta, non capiscono come quel ragazzo, così brillante, abbia potuto pensare una cosa così stupida, è di nuovo il principe dei Saiyan che con tono ancora più severo e irritato replica per primo.

«Ma sei impazzito! La forma di Grande scimmia oltre che primitiva è anche inefficace! Un super saiyan di primo livello è molto più potente di un saiyan in forma Oozaru! Quando siamo quella forma ripugnante il nostro potere è moltiplicato di sole dieci volte! Invece quando ci trasformiamo e i nostri capelli diventano color oro le nostre abilità vengono molto più ampliate senza però correre dei rischi come quello di perdere il lume della ragione! Cos’è uno degli effetti collaterali del terzo livello è la follia?»

« Dal tuo punto di vista hai perfettamente ragione Vegeta, ma io ho studiato affondo cosa succede alle nostre cellule mutate, la rigenerazione cellulare è molto più rapida, la nostra pelle secondo le informazioni celate nel DNA dovrebbe diventare molto più dura e resistente, lo stesso vale per i fasci muscolari. E’ vero questa metamorfosi aumenta solo di dieci volte le nostre normali capacità, ma questo incremento è dovuto a una mutazione fisica non spirituale, capisci dove voglio arrivare?, Il super Saiyan invece è una trasformazione dovuta all’aura che si carica grazie alla nostra rabbia e altera il colore dei capelli e degli occhi, il nostro corpo rimane però uguale. Sono quindi convinto che se riuscissi a mescolare i due aspetti e a bilanciarli potrei ottenere il meglio di entrambi avendo così accesso a un potere superiore a quello del terzo livello, che non disperde tutta quell’energia e con i vantaggi di entrambe le forme. Sono l’unico soggetto adatto per dimostrare la mia tesi, tu Vegeta ormai sei un uomo adulto, la tua coda una volta tagliata non può ricomparire quindi sei immune all’effetto delle onde. Goten e Trunks sono ancora dei bambini, non sperimenterei mai su di loro, e penso che essendo nati senza coda non potrebbero utilizzare questo metodo per ottenere un maggior potere, mancano proprio dentro di loro le caratteristiche affinché la trasformazione avvenga. Voglio sottopormi a questa procedura, se mai arrivasse un nuovo nemico voglio poterlo affrontare con qualunque arma in mio possesso, e questo potrebbe ingrandire il mio arsenale. Io non sono come te e Papà, il mio potere come abbiamo già constatato non aumenta solamente con il duro allenamento, inoltre questo metodo si adatta perfettamente alla mia essenza di studioso! Come ho già detto però senza voi due non posso fare niente, affinché il tutto funzioni non posso lanciare io la finta luna ma lo dovrai fare tu,Vegeta, ho paura che a lanciarla io ridurrei l’efficacia della mia metamorfosi, e dovrai metterci quanta più energia puoi, l’ideale sarebbe di lanciarne almeno due. Io non so se riuscirò a non trasformarmi ma se dovessi fallire, tu Junior dovrai cercare di aiutarmi a restare lucido, sei il mio migliore amico, un volto familiare potrebbe aiutarmi , se non dovesse funzionare tagliatemi la coda che mi crescerà o distruggete la finta luna.»

Il namecciano non esita neanche un secondo, vuole aiutare il suo allievo :

« Conta pure su di me Gohan, sono convinto che riuscirai a mantenere il controllo. Tutti gli esercizi di meditazione e di controllo dell’aura ti torneranno più che utili in questa tua missione. Anzi penso siano i tuoi migliori strumenti per completare l’esperimento. E se mi dovessi sbagliare sarò li ad aiutarti come possibile. E se fallisci, sarò li con te»

« Quanto sei smielato faccia verde, se hai finito con il tuo discorso strappa lacrime vorrei dire qualcosa pure io! Conta pure su di me, se mai pensaste di fare tutto voi due, orecchie a punta qui presente non so quanto ti possa tornare utile , quindi se perderai la testa vai tranquillo, non ti permetterò di fare male a nessuno!»

Il pomeriggio quindi procede normalmente, i tre si allenano insieme, Gohan combatte contro i due mentori in tutti e tre i livelli di Super Saiyan, riesce a gestire molto bene il due contro uno, ormai ha un ottimo controllo delle trasformazioni, anche se l’ultima è la più instabile e richiede uno sforzo enorme per essere mantenuta. Quando ormai arriva il tramonto e i tre sono molto affaticati dal duro lavoro svolto insieme si devono separare, l’appuntamento è per il giorno dopo, di mattina, in un area desertica tra le montagne, il ragazzo dovrà prima prendere l'attrezzatura e poi una volta nel luogo di ritrovo il suo esperimento potrà avere luogo.

Come è di routine il protagonista torna a casa cena con la madre e poi si ritira in camera sua a studiare, quando giunge l’ora di andare a dormire, ormai privo di demoni che gli danno la caccia, può dormire ma sceglie di riposare, come sua consuetudine, utilizzando la tecnica della proiezione ancestrale. Passata la notte è pronto ad iniziare la giornata e quindi di procedere con il suo piano, tuttavia arrivato alla Capsule Corporation ,il giovane incontra Bulma, curiosa di sapere a cosa stesse lavorando, egli è titubante a dirgli cosa ha in mente, sapendo che l’amica non sarà per nulla d’accordo ma dopo che questa gli rammenta che lui è solo un apprendista sotto contratto e che tutti gli strumenti per lui necessari sono di sua proprietà, il ragazzo non può fare a meno che svuotare il sacco.

« Non se ne parla! E’ troppo pericoloso! Non mi sono mai dimenticata di quelle volte che tuo padre da bambino, a causa della luna piena diventava quell’enorme scimmia, era un’impresta farlo tornare normale, non ci riconosceva, sai quante volte ha rischiato di ucciderci? E tu ora vorresti correre il rischio di perdere il controllo con la forza che hai sviluppato !? Potresti ucciderci tutti, potresti addirittura distruggere il pianeta! E’ questo quello che vuoi!?»

« Vegeta quando si è trasformato nello scontro con papà, è riuscito a restare lucido. E’ una caratteristica dei guerrieri d'élite. Penso di poterlo fare anche io, come potenziale latente non sono secondo a nessuno, inoltre ho superato da tanto tempo quel livello. Ho anche allenato la mia mente e il mio spirito in tutti questi anni con l’aiuto di Junior. Sono in grado di usare la proiezione ancestrale, che mi permette di proiettare la mia coscienza al di fuori del mio corpo. Come tu stessa hai notato, il cervello è più veloce di quello delle persone normali. Ho anche imparato a controllare appieno la mia aurea in tutte le mie trasformazioni, a differenza di Vegeta, Trunks e papà io non devo più caricarmi di rabbia urlare e sprigionare quella vampata di energia, ormai mi basta cercare il potere dentro di me per trasformarmi, senza rilasciare alcuna aura. E se qualcosa andasse male basterebbe distruggere la sfera ad onde Bluets o tagliarmi la coda, è un rischio calcolato. Non sai quanto potrebbe essere pericoloso il prossimo nemico di questo mondo, potrebbe essere forte come Freezer o anche di meno, in questi scenari non avrei bisogno nemmeno di trasformarmi in super saiyan. Ma se il prossimo avversario fosse dieci o venti volte più forte di Cell? Con il super saiyan di terzo livello forse potrei tenergli testa, ma solo per poco tempo, la trasformazione dura poco e consuma moltissima energia, se non mi ammazza lui gli basterà temporeggiare per farmi fuori e poi distruggere ogni forma di vita sul pianeta, o il pianeta stesso.»

« Voi saiyan e la vostra ricerca continua di forza. Potrai prendere in giro gli altri ma io e te sappiamo benissimo che non lo fai in vista di prossimi avversari o per puro istinto di conservazione della razza umana. Lo fai perché nelle tue vene scorre il sangue di tuo padre, lo stesso sangue di Vegeta, quello che vi ha portato a quasi ammazzarvi tutte le volte cercando di diventare sempre più forti, in allenamenti pericolosi sopra le vostre possibilità. Hai pensato a cosa succederebbe se perdessi il controllo e non riuscirebbero a fermarti? Sarebbero costretti a ucciderti, vuoi davvero morire per un motivo così stupido diventare più forte?Non pensi alle persone che ti vogliono bene? A tua madre, a noi, tuoi amici, non pensi a che ferita ci lasceresti nel cuore? Ti potremmo sempre resuscitare con le sfere del drago è vero, ma chi la sentirebbe tua madre? Sarebbe capace di uccidermi se contribuissi al suicidio del suo bambino!»

Dopo aver visto che il ragazzino ormai sulla buona strada per diventare un uomo non distoglieva lo sguardo dai suoi occhi, Bulma capisce che non può fermarlo e che con o senza la sua attrezzatura sarebbe andato avanti sulla sua strada.

E’ proprio cocciuto! Come suo Padre e come Vegeta, non c’è modo che posso impedirgli di fare questa sciocchezza. Maledetto sangue Saiyan, giuro che se Trunks diventasse mai così testardo gli riempirò la testa di pugni fino a farlo ragionare. Anche se, in effetti, più forte diventerà Gohan, e meno pericolo correremo tutti, e magari così mio figlio non dovrà mai combattere ne assumersi le responsabilità che si è dovuta assumere la sua controparte nel futuro. Magari riuscirei pure ad evitare che per ogni cattivo che si presenta mio marito rischi di morire. Sono un egoista a lasciare che il figlio di Goku si carichi il mondo sulle spalle come faceva suo padre, ma forse è meglio così.”

« E va bene, ti lascerò l’attrezzatura per svolgere l’esperimento, a patto che venga con voi, staro dietro i monitor ad avviare le macchine e registrare i dati. Ti sei forse dimenticato che ogni ricerca va documentata»

Il gruppo si organizza in una vasta distesa tra le montagne: Gohan rimarrà in mezzo a meditare, mentre le varie macchine acceleratrici di particelle verranno disposte in cerchio attorno a lui a vari metri di distanza; Vegeta e Bulma saranno al di fuori della pianura in una zona rialzata dalla quale potranno osservare la situazione e svolgere i propri ruoli, mentre invece Junior in volo sopra di loro a monitorare il suo allievo.

Inizia l’esperimento, il principe Saiyan forma una per mano una palla di luce blu molto intensa che lancia in area e fa esplodere a formare due enormi stelle luminose nel cielo, sua moglie avvia i marchingegni che assorbono le onde Bluets e le accelerano così da aumentarne l’energia, con un comando queste vengono rilasciate e investono il ragazzo.

Dopo pochi secondi a questo gli ricresce la coda, e incomincia a brillare, d’un tratto apre gli occhi che sprigionano un’intensa luce blu. Si alza in posizione eretta e incomincia la sua trasformazione, cerca di resistere al processo biologico che sta avvenendo nel suo corpo, combatte con tutte le sue forme, si dimena ma è tutto inutile.

« Dobbiamo interrompere tutto, si sta trasformando»

«Abbiate fiducia in lui! Anche se si trasforma sono sicuro che saprà controllarsi e potrà tornare alla sua forma normale»

Il corpo del tredicenne sta mutando in quello di una gigantesca scimmia, diventa sempre più grosso e peloso, i denti diventano animaleschi e enormi, il viso si allunga e forma un muso, la trasformazione in poco tempo viene completata. I minuti passano e non accade nulla, quello che prima era un giovane per metà terrestre e per metà saiyan resta immobile nella sua nuova forma. Si sente la tensione crescere nell’aria e sono tutti con l’acqua alla gola per l’ansia, non sanno cosa capiterà ora..

D’un tratto la figura gigantesca inizia a urlare e a sprigionare una violentissima aura, questa provoca fortissime correnti di vento in tutte le direzioni, da bruno lo scimmione diventa dorato, successivamente il ciuffo in testa travolto da una scarica elettrica si allunga completamente verso l’alto e il suo corpo viene ricoperto da un potentissime scariche di fulmini; infine con un ultimo urlo si alza in aria, il ciuffo di peli in testa si allunga poco alla volta e arriva a coprirgli completamente la schiena e una parte delle zampe inferiori..

L’esperimento è evidentemente fallito ma la tesi del ragazzo non era del tutto errato, la forma Oozaru può mescolarsi perfettamente a qualunque livello di super Saiyan. Quella visione fa rabbrividire gli amici, il gigante ha un potere immenso ma sembra essere incontrollato quindi Vegeta decide di volare da Junior.

« Cosa ne pensi? Quello che abbiamo davanti è Gohan o è uno stupido scimmione che tra poco incomincerà a distruggere qualunque cosa che gli si pari di fronte. Il suo tentativo è fallito, probabilmente dovrei distruggere la luna ora.»

« Aspetta Vegeta! Io provo ad andargli a parlare, se le cose si mettono male cerca di interrompere la trasformazione in qualunque modo »

Il namecciano vola ad altezza degli occhi del gigantesco amico.

« Hey Gohan, mi senti? Non riusciamo a capire se sei tu o se il tuo “io” cosciente sia stato sostituito dalla furia distruttrice di questa forma. Avremmo bisogno che tu ci dia qualche segnale.»

Come risposta la grande scimmia spalanca le fauci e spara un raggio di energia dalla bocca, per fortuna il maestro schiva il colpo e si libra alto nel cielo.

«Vegeta! Aspetta ancora un attimo! Magari gli serve ancora qualche secondo per riprendersi»

Ma lo scimmione continua a sparare raggi di luce in aria cercando di colpire il suo vecchio amico.

Il principe saiyan vedendo che la situazione non migliora ma anzi in pochi secondi degenera decide di distruggere la finta luna. Quest’azione però non ha nessun effetto.

«Junior, continua a tenerlo occupato mentre io gli volo alle spalle e taglio la coda»

Pronunciate queste parole sì trasforma in super saiyan di secondo livello e vola verso il sedere del portentoso primate. Tuttavia non riesce a prendere la mira dato che questo continua a muoversi cercando di colpire l’altro in volo.

« Puoi muoverti di meno? Non riesco a mirare se lo fai muovere così tanto rischio di sbagliare e tagliargli un piede o peggio tranciarlo a metà»

«Scusa se mi muovo troppo! Sai com’è, starei cercando di non MORIRE! Non pensavo che mirare a una cosa così grossa in movimento sarebbe stato un problema per te! Continui a dire che sei il più forte della galassia ma in questo momento non riesci a fare quello che Jirobai fece con te anni fa. E lui è un semplice terrestre armato di katana. Il principe Saiyan non riesce nell’impresa che un umano in grave sovrappeso ha compiuto con così tanta facilità!»

Ferito all’orgoglio il Saiyan Forma un cerchio tagliente di energia «Disco Distruttore» un cerchio di energia vola verso la mostruosa coda tuttavia non riesce nell’intento.

«Abbiamo un problema!»

«Lo so sta cercando di uccidermi il nostro problema e se non gli tagli quella coda probabilmente ci riuscirà»

«Idiota dalle orecchie appunta mi vuoi ascoltare, il problema è che non riesco a tagliargli la coda, è indistruttibile»

«Cosa? HEY GOHAN!!! STAMMI A SENTIRE MOLTO BENE, SE CON TUTTO L’ALLENAMENTO MENTALE E SPIRITUALE CHE HAI FATTO NON RIPRENDI A PIU’ PRESTO IL CONTROLLO DI TE, GIURO CHE QUANDO TORNI NORMALE TI SPACCO TUTTI I DENTI! HAI CAPITO ?!?!?»

L’urlo di Junior lascia tutti a bocca aperta compreso l’Oozaru, che con dopo qualche istante torna in se «Scusa Junior, era come se fossi addormentato, il tuo urlo mi ha fatto da sveglia»

Pronunciate queste parole lo scimmione incomincia a brillare, diventa poco dopo un ammasso di luce, la quale brillando scompare, come se milioni di stelle venissero liberate in quel momento. Da quello spettacolo di colore una figura viene fuori, un giovane, dai capelli lunghi e i peli neri che ricoprono quasi tutto il corpo, fatta eccezione per il volto, il torace, l’addome le mani i piedi e i genitali. Gli altri rimangono scossi da questa vista, il primo a parlare è appunto il piccolo Gohan che cerca di coprirsi con le mani.

«Scusa Junior, mi potresti dare dei nuovi abiti? I miei si sono strappati durante la trasformazione, restare così nudo di fronte a tutti voi è un po imbarazzante.»

Il maestro esegue il desiderio. Sono tutti sorpresi nel vedere la nuova forma.

«Ti senti diverso Gohan?»

«No mi sento normale anche se...» e guardatosi le braccia e il resto del corpo « Aiuto, cosa sono tutti questi peli!!!»

Interviene Vegeta« Per i problemi riguardanti l’aspetto ci penseremo dopo, voglio vedere la forza di questa tua nuova forma. Che tra l’altro come dovremmo chiamare? Super Oozaru Saiyan? Penso che Super Saiyan 4 sia un nome inadatto!»

Il giovane si mette in posa di riflessione, e pensando al procedimento svolto per raggiungerla dice:

«Beh la trasformazione avrebbe senso chiamarla Super Evoluzione Saiyan e quindi io sarei un Saiyan allo stadio Super Evoluto. Dai proviamo a combattere voglio vedere se sono diventato più forte!»

Così i tre si librano in aria e iniziano lo scontro mentre la donna umana li guarda.

“Possibile che quei tra abbiano solo i combattimenti in testa?E adesso chi sta a sentire quella pazza isterica di Chichi, suo figlio è diventato un ragazzo scimmia, speriamo solo non se la prenda con me.”

«Heyiii Gohan! Vieni qui un attimo per piacere. Dovrei chiederti un piccolo favore»

Il ragazzo in un battito di ciglia si ritrova davanti a lei « Sì Bulma, di che favore hai bisogno?»

«Se non riuscissi a tornare nella tua forma normale non è che hai una scusa pronta per tua madre? Sai non vorrei che se la prendesse con me.»

«Dopo che mi sarò allenato con Junior e Vegeta cercherò di tornare normale, non dovessi riuscirci dirò a mia mamma la verità. Io mi sono assunto le mie responsabilità di guerriero più forte in vita, sono il guardiano di questo pianeta, allenandomi mi sono trasformato così, senza riuscire a tornare normale»

E dette queste parole torna dai suoi compagni pronto a sperimentare quando sia diventato forte. Lascia che i due amici lo attacchino, schiva ogni colpo con estrema facilità, senza il minimo impegno, e con semplici mosse di proiezione li fa volare via. Questi tuttavia ripartono subito alla carica, questa volta vuole lasciare che lo colpiscano per testare se ha anche preso la resistenza degli Oozaru. Con grande sorpresa nota che il suo corpo non subisce danno dagli attacchi degli avversari, che sente come semplici tocchi e non gli fanno provare il minimo dolore. E’ il tempo di misurare il suo potere d’attacco, porta i pugni sui fianchi, flette il busto in avanti e sferra due violenti colpi ai suoi avversari, centrando in pieno la spessa fascia addominale di entrambi. I colpi sono così violenti da far volare a picco i due maestri che rimangono K.O per qualche minuto. Al loro risveglio trovano Gohan che cerca di rompere la trasformazione.

« Non ci riesco proprio! Resterò in questa forma ibrida tra umano e scimmia per il resto della mia vita! Cosa ho fatto?!?  Ero sicuro di riuscire a tornare normale, invece proprio non ci riesco! »

« Vai tranquillo Gohan tutto si risolverà per il meglio »

Ma le parole di Junior non riescono a placare la disperazione del ragazzo.

« Dormici un po’ sopra, aspetta un po’ di tempo poi se non ci riesci troveremo una soluzione. Io ne ho già una in mente. Potresti andare su pianeta Yardrat, dove Kaharoth si è allenato per un anno al fine di imparare la tecnica del teletrasporto. In quel pianeta conoscono molte abilità particolari, con ogni probabilità ti potranno aiutare a tornare allo stadio umano. »

Quella sera al suo rientro a casa la maniglia della porta sembra essere estremamente dura, non riesce a muoverla nemmeno con tutta la forza che ha, dopo un respiro profondo entra in casa, qui trova tua madre in fase di preparazione della cena. « Ciao mamma sono a casa »

« Ciao Gohan.... »Giratasi verso il figlio, vede la sua mutazione e rimane bloccata, con le lacrime agli occhi e il nodo alla gola « cosa ti è successo piccolo mio perché sembri essere diventato per metà scimmia?!? »

« Vedi mamma, ti ho mentito, io lavoro alla Capsule Corp., ma essendo solo un apprendista ho abbastanza tempo libero... che uso per allenarmi con Junior e Vegeta. »

« Come?!? Sei tornato ad allenarti con quei teppisti amici di tuo padre?!? Hai abbandonato i tuoi studi, la tua carriera da accademico per combattere?!? Allora te lo meriti a essere diventato un mezzo scimmione!!!»

« Veramente mamma non è così, con il computer che mi ha regalato Bulma e con una macchina che poi ho costruito io, ho studiato e molto anche, solo che ho appreso molto più rapidamente delle persone normali, ho una conoscenza approfondita di molte discipline come ingegneria, matematica, biologia, medicina. Una conoscenza che è al pari di qualsiasi laurea con master! »

« Mi puoi dire come sei arrivato a diventare uno scimmione?!? »

« Mamma, ho sconfitto Cell e ho salvato la terra, anche se tu non vuoi, il mio destino è quello di difendere la vita su questo pianeta, era l’ultimo desiderio di C16, e anche di Papà. Non posso ignorarli, hanno entrambi dato la vita per me, hanno creduto in me fino al loro ultimo respiro. Non posso e non voglio, è una mia responsabilità, sono la miglior difesa del mondo, e lo proteggerò con ogni mezzo in mio possesso. »

« Quindi è così, vuoi rinunciare al tuo futuro da accademico, non vuoi più diventare uno studioso? Butteresti al vento tutti i tuoi sforzi? »

« No mamma, ho intenzione di studiare, voglio diventare uno studioso, forse uno scienziato, ma devo essere sempre pronto a difendere tutti da eventuali minacce, tutto lì »

« Hai desiderio di continuare negli studi quindi, sono felice di questo, forse non posso tenerti lontano dagli scontri, come dici tu è una tua responsabilità. Non vorrei mai che passassi il tuo tempo a lottare e correre inutili pericoli, ma non posso impedirtelo. Però se mi dici che continuerai a studiare e che poi lavorerai nel mondo delle ricerche a me va bene »

« Sì mamma certo che diventerò un ricercatore, amo le scienze. Prima però devo risolvere questa cosa... E' l’unico modo per farlo e andare su un pianeta lontano, allenarmi nelle loro tecniche mistiche, e tornare alla mi forma normale. Non so quanto tempo starò via, potrei stare via settimane, mesi o addirittura anni, papà ci ha messo un anno per imparare una sola delle loro tecniche. Purtroppo sono la mia unica speranza, da domani lavoreremo con Bulma e il signor Brief all’astronave con la quale Papà tornò da quel pianeta, magari riusciremo ad apportarle delle migliorie. »

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Capitolo 5
*** CAPITOLO V ***


CAPITOLO V

Yardrat

Nei giorni successivi si procede alla modifica della navicella della Ginew Force, Goku l’aveva usata per fuggire dal pianeta Namek poco prima della sua distruzione, nel suo database ci sono le informazioni per raggiungere molti pianeti tra Yardrat. I lavori da eseguire sono molti, decidono di rifoderare i sedili con un particolare gel, così da rendere più confortevole il viaggio. Sostituiscono completamente i sistemi elettronici e informatici di bordo, essendo in lingua aliena sono incomprensibili. Aggiungono inoltre delle componenti affinché siano possibili comunicazioni audio o video, sulla parete davanti al passeggero vengono inseriti molteplici oloproiettori direzionabili così che un intera facciata della navicella possa fungere da display, oppure si possano proiettare degli ologrammi nell’abitacolo. Infine rimuovono l’oblo rosso e lo sostituiscono con uno azzurro, rimpiazzano anche lo stemma delle Squadra Ginew con quello della Capsule Corporation, nella speranza di dare al mezzo un aspetto meno minaccioso. Quando tutto è pronto Gohan, sua madre Chihi, Junior, e la famiglia Brief si ritrovano al luogo di lancio, per salutare il ragazzo che da lì a poco sarà nello spazio in direzione di un pianeta chissà quanto lontano, speranzosi di trovare la soluzione al suo problema estetico dovuto alla mutazione.

Il viaggio di Son Gohan dura diversi giorni nei quali resta in contatto con la famiglia e gli amici e occupa il tempo meditando o studiando. Una volta giunto a destinazione ad accoglierlo trova una folla di alieni dalla pelle rosa maculata e la faccia lunga e rugosa, indossano tutti gli stessi abiti con cui suo padre era tornato a casa diversi anni prima. Quello che presume essere un gruppetto di bambini, vedendoli più piccolo degli altri e osservando che hanno una faccia tonda e liscia, si avvicina a lui e gli dà il benvenuto .

« Salve ragazzo scimmia, ti puoi presentare? A che razza appartieni e sopratutto sei amico o nemico?»

« Salve, io sono Son Gohan, sono per metà terrestre e per metà saiyan. Sono il figlio di Son Goku, egli è stato qui anni fa per apprendere le vostre tecniche speciali, ha imparato soltanto il teletrasporto. Sperimentando, in cerca di migliorare la mia forza, ho sbloccato questa nuova forma, che, come avete potuto constatare, mi da delle fattezze scimmiesche, non riesco a tornare nella mia forma umana però. Quindi ho pensato di venire qui, su Yardrat, con la speranza che tra le vostre tecniche ce ne sia qualcuna in grado di aiutarmi. Vi prego ho bisogno dei vostri insegnamenti. »

« Mi dispiace ma non ho l’autorità per occuparmi di queste cose, non posso aiutarti, ma ti porterò da chi può farlo, l’anziano»

Così il gruppo di quelli che sembrano i più anziani fanno passare il gruppetto di giovani tra cui c’è pure il nostro eroe.

Attraversano la città ed arrivano a un maestoso palazzo situato nel centro di essa, forse il più alto e monumentale di tutto il pianeta, entrano al suo interno, qui trovano un immensa stanza, sembra essere l’unica in tutto il palazzo date le sue dimensioni spropositate, qui al centro c’è un enorme cuscino sul quale è seduto un Yardratiano gigante, dalle fattezze del gruppetto che aveva accompagnato lì il ragazzo. Dopo una veloce presentazione, Gohan spiega rapidamente il suo problema all’anziano sperando di ricevere un aiuto, unico motivo di un questo viaggio.

« Non so se potremmo aiutarti piccolo Son Gohan, la nostra tecnica è lo studio dello spirito, che Goku chiamava aura, da qui nascono le nostre abilità come appunto il teletrasporto che insegnammo a tuo padre, o la clonazione del quale hai avuto la dimostrazione al tuo arrivo. »

Il giovane non comprende il significato delle sue ultime parole, pertanto lo guarda con aria interrogativa e questi con un cenno indica il gruppetto che lo ha portato lì, all’improvviso da tanti che erano ne rimane solo uno.

« Questa tecnica è molto utile per noi quando arrivano dei visitatori, diamo l’impressione di essere più numerosi e questo ci da un piccolo vantaggio nell’evitare i conflitti. Un’altra nostra abilità e la gigantizazione...»

Con quelle parole l’anziano incomincia a ridurre poco alla volta il suo volume raggiungendo una statura poco più alto dell’accompagnatore del mezzo Saiyan.

« Farò del mio meglio per aiutarti, non sono però sicuro che potrai tornare alla tua forma normale, nutro grande speranze però, se imparerai la nostra abilità suprema, la divisione forzata dello spirito forse avrai successo, però sappi che tuo padre in un anno imparò solo la cosa più semplice, il teletrasporto»

« Darò il meglio di me, posso solo sperare di riuscire a superare mio padre e imparare più velocemente di lui le vostre tecniche. Non vorrei stare troppo lontano dal mio pianeta. Non si sa mai quando una nuova minaccia arriverà. Però ora non ci devo pensare; come si dice : “ La fretta è cattiva consigliera”.»

Come prima cosa al giovane terrestre vengono cambiati gli abiti, gliene vengono donati alcuni più consoni al luogo. Gli viene concesso un appartamento personale, invitandolo a recarvisi subito per riposarsi del lungo tragitto da lui compiuto. Egli però è impaziente di iniziare l’allenamento, dopo tutto il tempo trascorso in posizione seduta durante il viaggio vuole potersi muovere un po’, così i due abitanti del luogo lo portano dove si dovrà allenare.

Il suo allenamento e addestramento avverrà in un uno ampio campo di spuntoni metallici conficcati nel terreno, questa distesa di punte aguzze è così vasta che continua fino a dove l’occhio può vedere.

« E’ qui dove ti dovrai allenare, imparerai a padroneggiare il tuo spirito, o aura, come la chiamate voi. Qui imparerai come disciplinarlo, domani mattina però, ora va nel tuo alloggio e riposa giovane terrestre-saiyan. Hai affrontato un lungo viaggio per giungere fino a qui, è ideale che tu inizi il tuo percorso a pieno delle tue forze e ben riposato.»

« Con tutto rispetto, non ho bisogno di riposare, l’ho fatto abbastanza per tutto il mio viaggio per arrivare qui, sono stato seduto in una comodissima poltrona senza potermi muovere per molti giorni. Ora sinceramente non ce la faccio più, vorrei almeno fare un primo passo, così da sgranchirmi le ossa e muovermi un pochettino»

« E va bene, sia come vuoi, iniziamo subito l’allenamento. Dovrai imparare la disciplina e l’equilibrio nonché il controllo del tuo spirito, quindi per iniziare dovrai stare seduto, sopra uno degli aculei. Dovrai trovare il tuo baricentro per restare immobile, sarà difficile, per tuo padre lo è stato e molto anche, muovendoti rischi di cadere e potresti ferirti o addirittura morire… Quando ci riuscirai potrai meditare in quella posizione così da potenziare al meglio la tua energia interna.»

« Quindi il mio allenamento è stare seduto e immobile, cosa che ho fatto negli ultimi giorni. Quando si dice la fortuna eh.»

Pazienza, darò il meglio di me per riuscire! Ne va del mio futuro, non posso permettermi di non tornare in forma umana! Ora mi siedo e sto calmo, e sto seduto per chissà quanto, dopo che non ho potuto fare altro. Mi mancano gli allenamenti di Junior e di Vegeta. Non ci devo pensare! Ora è questo il mio compito...uffa.”.

«Esatto seduto, il modo migliore di riuscirci è tenere la punta con i piedi così da sederti suoi tuoi talloni , in perfetto equilibrio o cadrai e ti farai male. »

In poche ore Gohan riesce nell’impresa a lui assegnata. Lo Yardratiano più piccolo rimane sorpreso dal successo dell’altro;

« Formidabile il tuo spirito è equilibrato al tuo corpo ed è molto disciplinato!»

« Grazie, ma penso di non potermi attribuire completamente il merito, il mio maestro namecciano, Junior mi ha fatto meditare molto e mi ha allenato nel controllo dell’aura.»

«Molto bene!» Interviene l’anziano « Ora che hai imparato a stare fermo puoi imparare a muoverti in equilibrio, Owdy farà da guida, seguilo e cerca di non cadere e morire per favore»

« Certo Sommo Anziano Pibara gli farò vedere come ci si muove, Son Gohan andiamo?»

« Farò del mio meglio Anziano Pibara, arrivo Owdy»

Tuttavia il giovane fatica e non poco a tenere il passo dell’altro , cade più e più volte ferendosi in punti diversi, ma entro sera riesce a stare dietro al suo compagno e nei giorni a venire, persino a superarlo in velocità. Esercitandosi nei vari esercizi a lui affidati, scopre di poter usare la propria aura per appesantire il suo corpo, addensandola in zone specifiche, come se indossasse dei pesi o ancora meglio, in maniera omogenea su tutto il corpo, come se fosse sottoposto a una forza di gravità maggiore rispetto a quella del pianete in cui si trova. Decide quindi di lasciare il suo corpo sempre leggermente appesantito. Ogni mattina prima dell’alba, prima del risveglio di tutti, si allena fisicamente, caricando su di se tutto il peso energetico che può e facendo vari esercizi, flessioni in planche e in verticale, salti acrobatici e sequenze di combattimento, nell’area delle pericolose punte acuminate, così da potenziare il proprio fisico oltre alla forza spirituale che sta crescendo in lui. Tutti le sere, a fine giornata, prima di andarsi a riposare, si reca alla sua navicella, dove si mette in contatto con la madre e gli amici sulla Terra, racconta loro dei suoi progressi e chiede come procede la vita sul pianeta azzurro, questi lo rincuorano con buone notizie e gli augurano di finire al più presto il suo percorso così da poter tornare a casa.

I suoi progressi nello studio delle abilità Yardratiane sono molto rapidi, a dir poco impressionanti, impara in poche settimane il teletrasporto, altrettanto impiega per la clonazione, invece per trasformazione in gigante e l’abilità di cura impiega qualche mese per ognuna. Le due guide rimangono sbalordite nel constatare che in quasi cinque mesi impara praticamente tutte le loro tecniche fatta eccezione la più importante, quella che con ogni probabilità lo aiuterà a tornare ad essere un umano normale: la tecnica della fissione spirituale forzata.

Questa speciale abilità permette all’utilizzatore di scindere soggetti fusi insieme tramite fusione, come Junior che ha fuso la propria essenza con l’ex supremo della terra e precedentemente con Nail o che hanno assorbito altri soggetti, come Cell che ha assorbito C17, C18 e molti terrestri. Secondo l’anziano Piraba, Gohan dovrebbe essere in grado di dividere il suo corpo e il suo spirito dall’energia assorbita durante la trasformazione e quindi tornare normale. Per imparare a fare ciò si esercita per un mese intero, nell’arco del quale deve concentrare la sua aura per dividere fusioni o colpi energetici creati da più persone insieme, passato questo periodo ha pieno controllo sulla nuova tecnica. Il giovane ora ha solo da esercitarla su sé stesso per rompere quella forma tanto appariscente, il cui fattore estetico lo mette molto a disagio, tuttavia i primi tentativi sembrano vani.

« Mi avevi detto di esserti trasformato dopo aver mescolato l’aura del super saiyan alla mutazione fisica in Oozaru. Quindi deduco che il tuo stato attuale sia dovuto non solo all’alterazione cellulare dovuta all’energia lunare ma anche alla potenza spirituale della tua forma dai capelli dorati. Devi pertanto eseguire una fissione combinata, vado a spiegarmi meglio: visualizza il tuo corpo e il tuo spirito allo stadio di base non mutato e non trasformato. Una volta che lo hai fatto cerca di semplicemente fare quello che fai tutte le volte che torni in quello stadio. Ovviamente non ci riuscirai, perché avrai una sorta di energia che funge da ancora e non ti permette di finire questo processo. Secondo la mia opinione se ti concentri affondo dovresti essere in grado di riconoscerla è separarla dal tuo spirito.»

Gohan quindi si concentra e cerca di svolgere i passaggi come dettati dall’anziano Piraba, nota però che non c’è nessuna energia che ancora il suo spirito allo stadio in cui si trova.

Devo trovare una soluzione. Non voglio essere per tutta la mia vita ricoperto di peli. E’ imbarazzante, quando mi iscriverò al liceo voglio mescolarmi tra i vari ragazzi, non essere il ragazzo scimmia evitato da tutti e ritenuto strano o peggio deriso. Difenderò la Terra ma lo farò di nascosto. Così se nessuno saprà la mia vera identità io potrò vivere per quanto consentito in modo normale, come un normale docente di università, un normale ricercatore o scienziato. Devo però prima rompere questo stadio, è troppo appariscente! Un momento, la mia trasformazione non è solo spirituale ma anche fisica, anatomica, fisiologica, ho modificato ogni cellula del mio corpo, non solo il colore dei capelli e degli occhi, che è una semplice reazione all’energia che sprigiono in modalità Super Saiyan. L’anziano Piraba ha ragione, sto solo cercando nel luogo sbagliato, devo concentrarmi sulle mie cellule. Ecco se cerco di rompere lo stadio di Super Saiyan esse reagiscono, devo concentrarmi di più! TROVATO! Ogni proteina della membrana e ogni acido del DNA quando cerco di ritrasformarmi cercano di tornare normali ma una guaina di luce blu li obbliga a stare in quello stato. Sarà l’energia delle onde bluets che si è addensata e legata al mio corpo, mi basta solo espellerla o farla assorbire dalla mia aura.

E concentratosi al massimo il ragazzo rompe lo stadio di Saiyan Evoluto e torna alla sua forma originaria.

« Molto bene! Bravissimo Son Gohan, sono lieto di vedere la tua forma umana. Congratulazioni!»

«Grazie mille, Sommo Anziano Piraba! Potrei avere uno specchio?»

« Suvvia Gohan, non hai imparato nulla nei sei mesi qui?» Interviene Owdy «Uno specchio è una cosa che puoi creare con la tua aura, concentrala in forma solida, cerca di darle un colore chiaro, come l’argento,e poi semplicemente devi lucidarla affinché l’immagine riflessa sia nitida.»

Eseguiti gli ordini il terrestre nota di essere cresciuto in quei sei mesi, si è alzato di altezza, è diventato più muscoloso e gli sono allungati leggermente i capelli che incominciano a occupare un piccolo tratto di collo e soprattutto nota di riavere la coda che aveva da piccolo.

Questa coda è troppo appariscente, però non posso tagliarla o non sarò più in grado di evolvermi. Forse posso minimizzarla con l’utilizzo dell’abilità che rende giganti. No! E troppo scomoda, sento che si muove dentro i pantaloni. Forse se l’avvolgo attorno alla vita come se fosse una cintura posso nasconderla, se utilizzo bene la mia aura posso cambiarle consistenza, aspetto e colore. Ecco! Così e perfetta!”

«Grazie mille Sommo Anziano Piraba e grazie anche a te Owdy, se non vi dispiace mi vorrei trattenere ancora un po' sul vostro pianeta. Vorrei imparare ad attivare e disattivare quella forma, è la mia trasformazione più potente, e non consuma energia come le altre. Devo solo capire come accedere a quello stadio senza utilizzo di macchinari e senza trasformarmi in un gigantesco scimmione»

« La prima volta che ti sei trasformato, hai detto, che il tuo amico e insegnante Vegeta ha lanciato una gigantesca Sfera Luminosa nel cielo, è giusto? E tu sei in grado di fare lo stesso »

« Sì per svolgere degli esperimenti ho chiesto a Vegeta di insegnarmi come se ne creava una. Non è troppo difficile...»

« Allora perché non provi ad essere tu la Luna, mi spiego meglio, carica la tua aura di quell’energia mentre provi a trasformarti in Super Saiyan, trattienila dentro di te, non liberarla, impiegheresti più energia sprigionandola, invece sono convinto che concentrandola dentro di te la trasformazione sarebbe più efficace e meno impegnativa da eseguire.»

Gohan si impegna nell’applicare quanto detto dall’anziano: carica il suo corpo di energia luminosa che sprigioni onde bluets e allo stesso tempo cerca di trasformarsi in super saiyan, il tutto trattenendo dentro il suo corpo, incomincia così a brillare di blu fino a venire completamente ricoperto di luce blu , questa poi semplicemente si sgretola e ne esce in forma evoluta. La sua impresa, i sei mesi di allenamento lontano da casa hanno dato i loro frutti. Ripete i passaggi per rompere la trasformazione e torna a essere un normalissimo ragazzo.

«Grazie Mille» il suo cuore era colmo di gioia, è riuscito nel suo scopo, ha fatto suo il potere segreto dei saiyan un potere che nessuno pensava potessero avere «Avete fatto tanto per me come potrò mai sdebitarmi.»

L’anziano Piraba lo guarda perplesso, con fermezza e calma afferma:

«Non hai bisogno di sdebitarti, tuo padre ci aveva raccontato anni fa come mai fosse arrivato sul nostro pianeta. Ci aveva raccontato che insieme a suo figlio, il piccolo Gohan, i suoi amici Crillin e Junior e con quello che era stato un nemico e poi diventato un fratello, Vegeta, aveva affrontato la squadra Ginew, e il loro malvagio capo Lord Freezer. Stavano sterminando i Namecciani per ottenere le loro sfere del drago e usare il loro potere per dare la vita eterna all’imperatore galattico. Voi non avete solo salvato Yardrat, attirando su di voi quei cinque malefici esseri che stavano assaltando il nostro pianeta, ma avete li avete fermati insieme al loro sire e ai suoi piani di espansione. L’intera galassia è in debito con voi, tu dovevi essere soltanto un bambino all’epoca, sei estremamente giovane persino ora per assumerti certe responsabilità, un infante non dovrebbe assistere a tutta quella violenza, quella morte, mi dispiace profondamente per te.»

«Ha ragione! Un bambino non dovrebbe assistere a tante tragedie, avere un padre che rischia la vita di continuo, che muore per proteggere il pianeta, ho visto morire il mio miglior amico per proteggermi, ho visto morire amici di mio padre prima di poterli conoscere, il suo migliore amico è stato fatto esplodere davanti i nostri occhi. Ero troppo piccolo per avere la forza che ho ora, avrei salvato molte più vite, ma ho smesso di pensarci. Non potevo fare di più. Devo essere lieto di essere riuscito a farmi degli amici in queste situazioni. E giuro di usare tutto la forza che ho sbloccato e quella ancora sopita dentro di me, di svilupparne altra, per proteggere tutto quello che riuscirò. Non permetterò che il mio fratellino Goten, il piccolo Trunks o altri bambini vivano quello che ho vissuto io.»

«Hai detto di aver sviluppato legami di amicizia nella tua strada. Ti prego di considerare anche noi come tali, e tornare ogni tanto a farci visita, saremmo felici di vedere come cresci. Puoi venire ad allenarti con noi tutte le volte che vorrai, saremo onorati se verrai a banchettare con noi di tanto in tanto, Amico Gohan»

Entrambi gli Yardratiani gli porgono la mano in segno di amicizia, sorridono, egli stringe le mani di entrambi e ricambia il sorriso.

«In tal caso ho un altro favore da chiedervi. Non esitate a contattarmi in caso di bisogno. Arriverò in poco tempo utilizzando la trasmissione istantanea. Ci tengo a proteggere i miei amici! »

Quella sera i suoi nuovi amici danno un allegro banchetto in onore del nuovo compare, che presto dovrà partire e tornare al suo pianeta natale. Tutto il pianeta è in festa, risuona per tutta la sua superficie la musica unica e particolare che suonano i musicisti, gli artisti dipingono nel cielo spettacoli di luce, ballerini danzano in ogni angolo del cielo e della terra, l’atmosfera cela nell’allegria la tristezza dell’addio che l’indomani porterà. I festeggiamenti procedono per tutta la notte fino al mattino, quando ormai è ora di partire. Il popolo che per sei lunghi mesi ha ospitato il ragazzo ora lo accompagna alla navicella, dove si scambiano saluti, strette di mano e abbracci, il giovane risale sulla capsula e dopo aver promesso di tornare il prima possibile a fargli visita parte alla volta della terra.

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