L'astro imbattibile

di lmpaoli94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il messaggio di Harry Rocco Styles ***
Capitolo 2: *** Confronti e discussioni ***
Capitolo 3: *** Convinzioni distrutte ***
Capitolo 4: *** E' nata una stella ***



Capitolo 1
*** Il messaggio di Harry Rocco Styles ***


Per staccare un po' la spina da allenatore di pokémon, Louis decide di rifugiarsi alle terme di Primisola, facente parte del settipelago nella regione di Kanto.
Dopo essere diventato il più giovane e il più forte allenatore di Hoenn, riteneva che fosse giunto il momento di svoltare con la sua vita.
Aveva infatti intenzione di sposarsi con la sua fidanzata Eleanor e mettere su una famiglia numerosa, lontano dalle luci della ribalta.
Il giovane ragazzo però non sapeva che la sua carriera da allenatore di pokémon avrebbe avuto un destino inimmaginabile.
Mentre stavano prendendo il sole nelle vicinanze delle terme dell’isola, Louis ed Eleonor furono risvegliati da un forte acuto che risuonò come un gravoso avvertimento.
Il sole sopra le loro teste si era improvvisamente oscurato e i timori di un attacco imminente rendevano nervoso l’uomo.
Ritrovandosi in spiaggia, Louis non aveva pensato di portare con sé i suoi pokémon, non credendo assolutamente che il pericolo lo stesse raggiungendo.
Quando il giovane allenatore vide che in groppa a quell’Ho – Oh c’era il suo vecchio amico Harry Rocco Styles, il suo nervosismo si distese.
Fortuna per l’ex campione di Hoenn che nelle vicinanze non c’era nessuno, altrimenti l’avvistamento di un pokémon leggendario come Ho – Oh avrebbe destato molti sospetti e preoccupazioni nella gente del posto, temendo sempre una rivolta di pokémon leggendari che avevano come unica intenzione quella di distruggere il mondo.
Il pokémon di Harry però era addestrato perfettamente per ascoltare il suo allenatore.
Contento di vedere il suo vecchio amico, Louis si avvicinò a lui per abbracciarlo e per dargli il benvenuto sull’isola.
< Sono felice di vedervi in forma e rilassati > cominciò a dire Harry.
< Più che altro, spaventati > rise Eleonor.
< Scusate. È che non ho un pokémon volante a disposizione che non da nell’occhio. >
< Non ti preoccupare, Harry > lo rassicurò Louis < anzi, non avrei mai creduto che tu possedessi un pokémon leggendario. >
< Beh, in tutto questo tempo passato lontani, ho avuto modo di allargare il mio parco pokémon e ho continuato per migliorarmi ogni giorno di più. >
< Quindi sei venuto fin qui per sfidarmi? >
< No… Ma per rivelarti una cosa che capita una volta nella vita. >
< Di che si tratta? >
Trattenendo il respiro per l’emozione, Harry si mostrò un po’ invidioso nel rivelare la sua notizia.
< I campioni delle leghe di Kanto, Jotho e Sinnoh hanno deciso di organizzare un torneo per scoprire chi sarà il nuovo astro nascente come allenatore di pokémon. Non sei contento? >
< Non riesco a capire > rispose confuso Louis < Che cosa c'entro io? >
< Parteciperai anche tu, ragazzo mio. Sei il campione della Lega di Hoenn, no? >
< Sì… ma… >
< Che succede? Non hai intenzione di accettare la sfida? >
Louis distolse lo sguardo dal suo amico Harry, non avrebbe mai pensato di tornare a combattere così presto.
< Louis, non dirmi che avevi intenzione di rimanere in vacanza per tutta la tua esistenza! Andiamo, sei un allenatore di pokémon eccezionale. Non puoi farti sfuggire un'occasione simile! >
< Se non ti dispiace, vorrei pensarci un po’. >
< Non c’è tempo per pensare! Il torneo inizierà tra sette giorni esatti. >
< Che cosa? Così presto? Tu da quanto tempo lo sai? >
< Da circa due settimane. Purtroppo però non sapendo dove cercarti, ho impiegato molto del mio tempo a cercarti in lungo e in largo… Devi capire che non vogliono iniziare il torneo senza di te, Louis. Ormai sei una celebrità conosciuta anche oltre Hoenn! >
< Sì, l’ho notato quando io ed Eleanor siamo salpati da Aranciopoli per la nostra vacanza. Tutti gli abitanti di quella piccola città portuale ci hanno circondato per chiederci foto e autografi: il miglior allenatore del mondo, mi hanno descritto. E adesso per confermare la mia forza, devo sconfiggere quei tre campioni in un torneo? >
< Un torneo ad eliminazione diretta > precisò Harry < ci saranno due semifinali e una finale e tutto si svolgerà in tre giorni. Non è molto tempo, non ti pare? >
< Quindi vorresti la mia risposta immediatamente? >
< Pensavo che non avresti avuto bisogno di tempo per decidere. Credevo che mi avresti dato la tua risposta positiva subito… Ti rendi conto che è un evento più unico che raro? Saranno più di cento anni che non si organizza un torneo tra i campioni delle quattro regioni del Giappone. >
Mentre Louis guardava Eleanor, con sguardo serio e confuso, il giovane ragazzo le sussurrò che non era ancora del tutto pronto.
< Io credo in te, Louis. Sei un allenatore eccezionale > mormorò la ragazza cercando di risollevare il suo morale < E vincerai questo torneo. Per te stesso, per tutti gli amici che hai incontrato quando allenavi i pokémon instancabilmente e per noi. >
Mentre il suo volto si distendeva in un sorriso sincero, Louis abbracciò la sua compagna sotto lo sguardo imbarazzato di Harry.
< Lo sai che se tu non fossi diventato campione di Hoenn il tuo posto sarebbe andato a me? I tre campioni delle leghe non vorranno mai combattere contro un perdente. Loro sono dei vincenti e vogliono lottare contro il più forte. E quello sei tu, Louis. >
Voltandosi verso il suo amico, un fuoco si accese nei suoi occhi per questa nuova avventura, breve certo, ma che sarebbe stata piena di momenti indimenticabili.
< Accetto l’invito dei tre campioni delle leghe pokémon e dimostrerò ancora una volta il mio valore e la mia forza. >
< Campione di Hoenn e campione indiscusso della Torre Lotta della medesima regione: Louis Ash Tomlinson: tu scriverai una pagina della storia dei pokémon, divenendo una leggenda senza fine. >
< Lo spero tanto, Harry. Ma il torneo non è ancora cominciato > rispose il ragazzo mantenendo i piedi per terra < Dove si terrà ? >
< Essendo la campionessa di Sinnoh l’organizzatrice ufficiale, vi ritroverete tutti alla Lega Pokémon di questa regione per scoprire poi il luogo dove si svolgerà il tutto, visto che è ancora strettamente riservato. >
< Quindi tu non verrai con me? >
< No e nemmeno Eleanor. È un torneo esclusivo senza pubblico. >
< Che cosa? Ed io dovrei combattere senza i miei sostenitori e senza la mia dolce metà? >
< Mi dispiace Louis, ma sono ordini che vengono dall’alto. Non ho deciso io tutto questo. >
Spiazzato da tali decisioni, alla fine ci pensò ancora Eleanor a calmarlo.
< Ti sarò sempre vicina. Anche quando non sarò lì con te… E in questa settimana ti aiuterò ad allenare i tuoi pokémon… Sai già chi porterai? >
< No. Ma possiamo deciderlo insieme, se vuoi. >
< Come vuoi tu, tesoro. >
< Molto bene > mormorò Harry fiero del suo amico < allora ti verrò a prendere tra una settimana per portarti dritto alla Lega Pokémon di Sinnoh. Ti ritroverò sempre su quest’isola? >
< Assolutamente sì. >
< Non vedo l’ora di rivederti in forma come un tempo, amico mio. >
< Oh, mai io sono già in forma. Sono nato pronto! >

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Capitolo 2
*** Confronti e discussioni ***


Una volta giunti alla Lega Pokémon di Sinnoh, Louis si rese conto di non essere mai giunto in un luogo così lontano.
L’edificio, che assomigliava ad un'imponente cattedrale, lasciò il giovane allenatore sorpreso e disorientato.
< Mai visto niente di simile, vero? > gli domandò Harry < un edificio imponente dove le battaglie non sono così comuni. >
< Nemmeno le sfide a Hoenn, se è per questo. >
< Forse hai ragione. Ma qui a Sinnoh si respira un’aria molto differente. >
< Stai forse sminuendo gli allenatori di Hoenn, Harry? >
< Assolutamente no, Louis, sto solo dicendo le cose come stanno. >
< Davvero? Allora ti dico una cosa: stai sbagliando. >
Mentre i due amici stavano discutendo, l’arrivo di un giovane allenatore con i capelli castani a punta come se fosse un porcospino, interruppe la disputa dei due ragazzi dando ragione all’ex campione della Lega di Hoenn.
< Felice di rivederti, Harry. Non sei cambiato per niente dall’ultima volta che ci siamo affrontati. Era sul Monte Argento, se non ricordo male. >
< Sì, Gary. Vedo che hai ancora una buona memoria. >
< Non dimentico le facce di chi mi ha dato filo da torcere. Ma quello che conta alla fine è che io abbia vinto, no? >
Mentre Louis fissava il ragazzo con sguardo curioso, fu Harry a fare le presentazioni.
< Louis, ti presento Gary Oak: il nipote del famoso Professor Oak, grande esperto di pokémon della prima generazione. >
Stringendo la mano dell’allenatore con fare indifferente, Louis non fu per niente colpito da quel ragazzo che sembrava solo un pallone gonfiato ai suoi occhi.
< Tu devi essere il famoso Louis, vincitore della Lega di Hoenn. Ebbene, non sei stato il primo a far fuori il qui presente Harry Rocco Styles. In fondo, anche se è un grande allenatore, non è stato capace di essere alla mia altezza. >
< Ma se prima hai detto che ti ha dato filo da torcere. >
< Esatto. Ma come un vero poppante, è stato sconfitto dal mio Charizard che gli ha fatto fuori tre dei suoi sei pokémon. Così ho vinto la lotta. >
< I miei complimenti. Bella rimonta. >
< Grazie. Ma in questo torneo, non avrò bisogno di rimontare. Perché sbalordirò tutti con la mia squadra invincibile Vuoi sapere di chi si tratta? >
< Non m’interessa, grazie. Mi piacciono molto le sorprese. >
Distendendo un sorriso compiaciuto, Gary desiderava che fosse proprio Louis il suo primo sfidante.
< Non vedo l’ora che sia domani! Sarà il giorno dell’inizio della mia gloria: diventerò l’astro della leggenda e tutti sapranno che sono io l’allenatore più forte di tutti! >
< Prima però dovrai battere me, caro Gary. >
Mentre un’allenatrice bionda e allo stesso tempo affascinante si avvicinava ai due allenatori, Louis si chetò per non discutere ulteriormente.
< Sempre pronto a pavoneggiarti con gli sconosciuti, vero? Ti credi davvero il più forte? Perché allora non combattiamo adesso? > gli domandò la ragazza bionda.
< Con molto piacere > rispose Gary con tono convinto < state a vedere, ragazzi. Questo è un assaggio di quello che accadrà domani. >
< Adesso finitela. Tutti e due > mormorò invece un uomo dal mantello nero e dallo sguardo penetrante < Non possiamo dare battaglia qui davanti all’edificio della Lega del Pokémon. I nostri combattimenti devono essere segreti, non lo ricordate? >
< Lance, perché devi essere sempre tu il guastafeste? >
< Perché sono l’unico che può riportarti con i piedi per terra, Gary. E anche se sei il nipote di uno scienziato di fama mondiale, questo non vuol dire che tu sia il migliore. I miei pokémon drago ti darebbero una lezione anche ad occhi chiusi. >
< Ah, davvero? Allora fatti sotto! >
< Non ora, amico mio. Prima perché non ci presentiamo? >
< So chi siete e io non ho bisogno di ridire il mio nome > ribatté Gary con tono di disprezzo.
< Ma né io né Camilla sappiamo chi è questo ragazzo > fece il giovane ragazzo con il mantello indicando Louis < Come ti chiami? >
< Mi chiamo Louis Tomlinson, campione della Lega e Boss del Parco Lotta di Hoenn. >
Il modo in cui si presentò ai suoi due sfidanti, fu davvero notevole e con un accento marcato e dirompente.
< Tu saresti il famoso Louis di Hoenn? Piacere di conoscerti > replicò la giovane allenatrice < Il mio nome è Camilla, campionessa della Lega di Sinnoh. Mentre lui è Lance, campione della Lega di Jotho… Mentre sai già chi è quel ragazzo con i capelli da porcospino… >
< HO un nome, Camilla. >
< Sì: Gary il piantagrane. >
< Puoi ripetere, scusa? >
< Non c’è tempo per litigare > ribatté Lance < Dobbiamo recarci nel nostro luogo di incontri. Louis, puoi seguirci? >
< Certo. >
Mentre Harry rimase lì con sguardo fermo e i quattro allenatori si recarono all'entrata di Via Vittoria, Louis domandò agli altri campioni se potevano portare anche il suo amico.
< Perché no? Ci vuole qualcuno che sorteggi per le due semifinali che si terranno domani > replicò Camilla < Gli altri non avranno niente in contrario, credo. >
< Certo che no. Può venire anche l’ex campione di Hoenn > mormorò Lance < E tu, Gary? >
< Che venga pure. Per me non fa’ nessuna differenza. >
Una volta entrati all’interno della Via intrapresa dagli allenatori più forti della Regione per raggiungere la Lega, i cinque allenatori si addentrarono in una via nascosta e non molto lontana dall’uscita.
Appena Louis si ritrovò fuori dalla grotta, intravide in tutto il suo splendore un campo vasto e coltivato da bellissimi fiori di tutti i colori : quel luogo tranquillo e incontaminato, sembrava il paradiso terrestre per i pokémon e i loro allenatori.
< Non ho mai visto niente di simile > fece Louis sorpreso < Sarà qui dove combatteremo? >
< Esatto, giovane allenatore > replicò Camilla sorridente < qui nessuno oserà disturbarci perché nessun abitante di questa regione e di altri luoghi, sa dell’esistenza di questo posto. Solo a noi campioni è permesso entrare in un luogo sacro come questo, terreno di pokémon leggendari di ogni tipo. >
Louis espresse immediatamente il suo disaccordo sula mancanza di pubblico che per Camilla era fondamentale.
< E’ un combattimento segreto, stupido > ribatté piccato Gary senza mandarle a dire < Di conseguenza nessuno deve sapere come combattiamo. >
< Da quando in qua combattere deve essere un segreto? >
< Da questo momento, pivello. Abbiamo deciso di comune accordo e sarà sempre così fino alla fine del torneo. Se non sei soddisfatto, puoi benissimo ritirarti. >
Inorridito dalle sue parole, Louis rimase comunque fermo sul suo punto di vista e non cambiò idea.
< Gary, adesso finiscila > ribatté seccamente Lance < Louis, possiamo capire il tuo disaccordo, ma in questo luogo non ci sono campi di battaglia veri e spalti dove la gente può godersi i combattimenti. Combatteremo in mezzo a questa via infinita dove le battaglie sono sempre innumerevoli. >
< E non c’è nessun modo per cambiare queste disposizioni? >
< Ho paura di no, Louis. Mi dispiace aver preso questa decisione senza il tuo consulto, ma rintracciarti non è stato semplice > spiegò Camilla < Per questo abbiamo avuto bisogno dell’aiuto del tuo amico Harry. >
< Va bene, lasciamo perdere… Tanto è inutile stare a discutere con voi > rispose il ragazzo indispettito.
< Che c’è, Louis? Sei quel tipo di allenatore che senza il suo pubblico non si sente a suo agio? Un vero peccato. Vorrà dire che ti toglieremo di mezzo molto facilmente > lo stuzzicò Gary.
< Ah, davvero? Allora mostrami cosa sai fare! >
Mentre il rapporto tra Gary e Louis non faceva altro che peggiorare, Camilla interruppe la loro disputa facendo avvicinare Harry per estrarre le coppie per la semifinale.
La curiosità era palpabile per tutti i presenti, soprattutto per quanto riguardava Gary.
Quando Harry prese il primo biglietto con il nome dell’allenatore, un silenzio surreale si levò nell’aria.
< Lance > gridò chiaramente l’ex campione di Hoenn.
< Molto bene. Chi sarà il suo sfidante? > domandò Camilla.
Solo dopo pochi secondi, il secondo nome estratto venne alla luce.
< Camilla. >
Una volta che la prima coppia di semifinalisti fu formata, l’altra coppia che si sarebbe sfidata era inevitabilmente Louis contro Gary.
< Non potevo desiderare di meglio > mormorò il giovane allenatore di Biancavilla con un ghigno malefico stampato in faccia < Preparati, Louis Tomlinson. Presto vedrai di cosa sono capace. >
< Non vedo l’ora. >
Non volendo perdere altro tempo, Lance e Camilla decisero che la loro sfida sarebbe iniziata immediatamente.
< Prendete posizione all’inizio della Via Frangimare > spiegò Camilla < E godetevi lo spettacolo. La prima sfida sta per iniziare. >

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Capitolo 3
*** Convinzioni distrutte ***


Mentre il primo incontro stava per cominciare, Louis era talmente concentrato sui due sfidanti che niente l’avrebbe potuto distrarre.
< Guarda bene con i tuoi occhi, Louis. Tra poco vedrai come ti potrei distruggere. Ahahah. >
L’irriverenza e le parole di Gary erano sempre fuori luogo in qualsiasi momento.
< Perché non chiudi la bocca e te ne stai zitto una volta per tutte? >
< Le mie parole forse ti disturbano? >
< In verità mi disturba la tua presenza in generale, quindi ti pregherei di tacere, se non vuoi finire in mare. >
< Osi anche minacciarmi, adesso? >
< Non mi dai altre occasioni, Gary. >
< Adesso finitela. Tutti e due > tagliò corto Harry < Il combattimento sta per iniziare. >
Mentre tiravano fuori i loro primi due pokémon, il nervosismo era palpabile nei due primi sfidanti.
Camilla, scegliendo il suo Spiritomb, doveva fronteggiare il Gyarados di Lance.
La prima sfida risultò senza esclusioni di colpi, ma il potente pokémon del maestro di tipo drago tolse di mezzo il primo pokémon di Camilla.
< Ottimo inizio, Lance. Il tuo Gyarados è davvero molto forte. >
< Ti ringrazio, Camilla. Chissà quale altro pokémon userai.. >
< Milotic… E’ il tuo turno. >
Il pokémon di Camilla esprimeva nel suo sguardo tutta la voglia di vincere e tutta la sua energia mistica.
Attendendo la prima mossa di Gyarados, Milotic non si fece trovare impreparata; contrattaccando l’idropompa di Gyarados al doppio della potenza, alla fine il pokémon di Lance dovette arrendersi.
Non volendo perdere tempo e volendo vendicare a sconfitta del suo pokémon, Lance fece uscire il primo dei suoi Dragonite.
Il pokémon drago, molto più veloce del suo sfidante, lo tolse di mezzo grazie a una moltitudine di tuoni che colpirono tutte e difese del pokémon di Camilla.
La battaglia, non volendosi risparmiare nessun colpo, si stava rivelando molto più divertente del previsto.
< Lucario, adesso tocca a te! >
Il pokémon di Camilla, fissò con sguardo serio e corrucciato il Dragonite di Lance e si rivelò molto più agile del suo sfidante, attaccandolo con mosse a sorpresa e ferendolo gravemente; Lucario però non aveva fatto i conti con la potenza nascosta del pokémon drago.
< Dragonite! Finisci il tuo avversario con fuocobomba! >
Lucario venne inondato da una forza di tipo fuoco sopra il normale e così si dovette arrendere.
A quel punto della sfida, Lance poteva godere di ben cinque pokémon compreso il suo Dragonite, mentre a Camilla erano rimasti soltanto tre pokémon.
< Lance, mi hai dimostrato che la tua forza va ben oltre le mie aspettative… Ma è proprio grazie a questo che la lotta entrerà nel vivo. Garchomp! >
Il pokémon più potente di Camilla fece il suo ingresso in campo togliendo di mezzo Dragonite con un poderoso dragartigli.
Mentre Camilla stava facendo di tutto per ristabilire la parità, Lance controbattè con un secondo Dragonite.
Il pokémon, che a colpo d'occhio sembrava più forte e spaventoso del primo, non intaccò minimamente la forza di Garchomp, infatti con un poderoso dragofuria, anche il secondo Dragonite di Lance venne fatto fuori.
Ristabilita la parità, Lance si sentiva più in difficoltà che mai.
“Ci vorrà ben altro per sconfiggere questo pokémon” pensò Lance < Aerodactyl! È il tuo turno! >
Il pokémon fossile di Lance si dimostrò ben presto inadatto come tutto il resto della sua squadra.
Garchomp lo colpì violentemente con svariati codacciaio e con la mossa dragartigli e così anche Aerodactyl cadde poco dopo.
< Ora basta! Non è possibile! > gridò il maestro di tipo drago < Quel pokémon non può farmi fuori tutta la squadra. >
< Può eccome, Lance… Avanti, chi sarà il tuo prossimo pokémon? >
< Chjarizard! Tocca a te! >
Il pokémon fuoco volante cercò di cogliere di sorpresa il suo sfidante colpendolo con lanciafiamme e lacerazione, ma Garchomp non si scompose minimamente, anzi fece fuori il suo sfidante con un gigaimpatto. Lance  assunse un’espressione mista a sorpresa e rassegnazione : anche se Garchomp stava dando i primi segni di stanchezza, per il maestro di tipo drago era venuto il momento di mostrare il suo ultimo pokémon.
< Dragonite! Vaiii! >
L’ultimo pokémon di Lance non poté che essere il suo fedele Dragonite. Camilla invece non pensava che potesse essere così facile sconfiggere il suo sfidante.
< Dragonite! Oltraggio! >
Anche se Garchomp venne colpito da una poderosa mossa drago, rimase in piedi per contrattaccare a sua volta.
Capendo subito che era un Dragonite molto più forte degli altri, Garchomp mantenne il suo sangue freddo per colpirlo a sua volta : schivò l’attacco bora del pokémon drago e poi annientò Dragonite prima con un dragartigli e poi con un gigaimpatto, concludendo così la sfida tra Camilla e Lance.
La battaglia, che aveva visto una spettacolare rimonta, aveva mostrato le grandi abilità di Camilla.
Chi sarebbe stato il prossimo sfidante della giovane campionessa di Sinnoh? Louis o Gary?
 
 
Mentre i due allenatori stavano prendendo posizione, Louis fissava in maniera scontrosa il suo sfidante.
Gary, dal canto suo, non vedeva l’ora di iniziare.
Gli occhi dei telespettatori erano tutti per loro, attendendo con grande curiosità chi sarebbero stati i loro primi pokémon.
< Allora Louis, non vedo l’ora di poterti distruggere come Camilla ha fatto con Lance. Sotto sotto mi dispiace per il maestro di tipo drago, ma in fondo il risultato era abbastanza scontato se conosci le abilità della campionessa di Sinnoh. >
< Caro Gary… a mio parere parli troppo. Che ne dici di dare parole ai fatti? >
< Come vuoi tu, giovane allenatore di Hoenn. Assaggerai la mia forza in tutta la sua spietatezza. Heracross! Vai! >
Il pokémon coleottero/lotta era la prima scelta di Gary.
< Ottima scelta > rispose sorridente Louis < ma non sarà troppo difficile decidere: Solrock, tocca a te. >
Il pokémon meteorite fissava il suo sfidante con sguardo impassibile e per niente spaventato.
< Molto bene, Heracross. Pronto per togliere di mezzo il tuo primo sfidante?  >
Gary, con il suo solito sguardo da ragazzo sicuro di sé, fece un grande errore nel sottovalutare il pokémon di Louis.
< Avanti, Heracross. Togli di mezzo quel dannato meteorite. Megacalcio! >
Appena però il pokémon di Gary si avvicinò al suo sfidante, Solrock si scansò di colpo e lo immobilizzò con i suoi poteri psichici.
< Sarà più semplice di quello che pensavo > rispose Louis con un ghigno malefico < Solrock, fuocobomba! >
Mentre il povero coleottero veniva arrostito pietosamente, Gary lo ritirò nella sua pokéball senza poterlo più utilizzare nell’incontro.
Inorridito dalla prima sconfitta, Gary non si perse d’animo e mandò in campo il suo Alakazam.
< Vuoi combattere i miei poteri psichici? Bene. Adesso dovrai far fuori il mio Alakazam. >
Mentre Solrock si stava concentrando con la mossa cosmoforza per aumentare le sue difese, Alakazam lo colpì con i suoi poteri psichici, senza però grande successo.
Solrock, che ora si sentiva più potente, attaccò Alakazam con finta, mandandolo in confusione e subito dopo K. O.
Gary, non potendo credere di venire sconfitto da un meteorite, decise di mettere in campo uno dei suoi pokémon più potenti.
< Tyranitar, è il tuo turno! >
Il pokémon di Gary si mostrò in tutta la sua forza, spazzando via immediatamente il pokémon di Louis senza problemi.
< Adesso voglio proprio vedere che pokémon userai. >
Ribattendo con uno sguardo serio e sicuro di sé, Louis scelse il suo Walrein tra lo stupore generale dello sfidante.
< Quell’immensa foca è solo la brutta riproduzione di Dewgon. Tyranitar, attaccalo con fulmine. >
Walrein cercò di resistere agli attacchi del suo sfidante, ma venne paralizzato e indebolito ulteriormente, per questo non era ancora riuscito a colpire il suo avversario.
< Walrein! Resisti! >
Avvenne tutto in pochi secondi, nel momento in cui Tyranitar si apprestava a usare il colpo finale contro il suo nemico, Walrein usò l’attacco Purogelo congelando così in maniera incredibile Tyranitar e mettendolo K.O. all’istante.
< Un colpo di fortuna! Un dannato colpo di fortuna! > gridò Gary adirato. Mentre Walrein, esausto, cadeva sul campo di battaglia in maniera coraggiosa, Louis lo ringraziò infinitamente per come aveva proseguito la battaglia.
Arrivati a metà dell’incontro, Louis aveva fatto fuori tre pokémon di Gary, mentre il nipote di Oak aveva tolto di mezzo due pokémon di Louis.
< Exeggutor, adesso è il tuo turno! >
Volendo sorprendere tutti i presenti, Louis fece uscire dalla sua pokéball il leggendario Articuno.
< Non è possibile che tu abbia un pokémon leggendario! > gridò Gary fuori di sé.
< Invece è possibile eccome > replicò semplicemente Louis < è un pokémon come tutti gli altri. >
< Exeggutor, non farti distrarre. Attaccalo con fangobomba. >
Essendo il pokémon di Gary molto lento, Articuno schivò il suo attacco con facilità, iniziando a colpirlo con le sue mosse volanti e congelandolo.
Il pokémon di Gary ebbe vita breve, costringendo il giovane allenatore a chiamare a combattere il suo Gyarados; grazie alle sue abilità nelle mosse elettro, Articuno dovette arrendersi dopo pochi turni. A questo punto Louis fece scendere in campo un pokémon alquanto svantaggiato.
< Credi di far fuori il mio Gyarados con Arcanine? Tu devi essere completamente pazzo. >
< Questo lascialo decidere a me. >
Colpendolo a ripetizione con il suo extrarapido e il suo sgranocchio, Arcanine ebbe incredibilmente la meglio contro il pokémon di Gary.
Completamente ammutolito per come si erano evoluti i fatti, Gary aveva solo un’ultima possibilità.
< Blatoise, è il tuo turno. >
Il pokémon starter di Gary fissava il suo nemico con freddezza e voglia di toglierlo di mezzo il prima possibile.
Ma Louis aveva una sola intenzione in mente in quel momento: far combattere il suo pokémon preferito, così fece rientrare nella pokéball il suo Arcanine e chiamò sul campo di battaglia Latios.
Cercando di mantenere una calma olimpica, Gary ordinò a Blastoise di superare le sue aspettative se voleva vincere questa battaglia perché anche se era in svantaggio, Gary non voleva darsi per vinto.
Nonostante le capocciate, le idropompe e i geloraggi, Latios riuscì a resistere grazie alla sua forza di volontà.
Dopo molti turni passati a fronteggiarsi, alla fine fu il pokémon di Louis ad avere la meglio.
Mentre un urrà di vittoria si levò negli altri allenatori, Louis fece lo stesso i complimenti al giovane Gary per la battaglia conseguita.
Il nipote di Oak, bruciante di sconfitta, decise di fuggire da quell’aria di festa che stava avvolgendo il campione di Hoenn.
Adesso che le semifinali erano concluse, si poteva pensare alla finale di domani.
Camilla contro Louis: una sfida che sapeva di leggenda.

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Capitolo 4
*** E' nata una stella ***


La notte prima dell’incontro con Camilla, Louis riuscì solo ad addormentarsi alle sei di mattina.
Un’orda di pensieri affollavano nella sua mente nelle ore prima dell’incontro più importante della sua vita. E forse anche l’ultimo.
Ma questo Louis non voleva pensarci: anche se la sua felicità andava ben oltre ogni cosa, voleva solo pensare al presente e basta.
Una volta che le luci della stanza si fecero più insistenti, il giovane allenatore di Hoenn non aveva nessuna intenzione di alzarsi.
Ci volle tutta l’insistenza di Harry per farlo scendere dal letto.
< Forza, Louis! Alzati! Ormai è mattina. >
< Ancora cinque minuti. Ti prego > replicò Louis con tono insistente < Mi sono addormentato solo poche ore fa’. >
< Ansia da prestazione, amico mio. Ma non ti preoccupare: tra poche ore sarà tutto finito. E io so già quale sarà l’esito dell’incontro. >
Non volendo parlare di ciò, alla fine Louis si alzò dal letto per vestirsi e fare una bella colazione.
< Ti ho già preparato tutto io: uova, bacon, latte, succo di frutta, biscotti e tante altre cose. >
< Ma non dovevi disturbarti. E poi non ho nemmeno molta fame. >
< Sciocchezze! Devi mangiare qualcosa prima di combattere, non ti pare? >
< Sì lo so, ma… >
< Niente ma. Rimarrò qui seduto a fissarti e vederti mangiare qualcosa. Hai bisogno di assoluta concentrazione e il cibo può aiutarti davvero. >
< Va bene, mangerò qualcosa. Ma non voglio che tu mi fissi come se fossi un prigioniero. >
< Voglio solo accurare che tu mangi qualcosa. >
< Per caso non ti fidi di me, Harry? >
< In questo caso no > rispose divertito il ragazzo.
< Avanti, lasciami in pace. Ho bisogno di concentrarmi. >
 
 
Mentre Louis si apprestava a percorrere la metà della Via Frangimare, un mucchio di pensieri affollarono la sua mente.
In primo luogo, pensava ad Harry e a quando gli aveva dato la notizia del torneo più segreto e più importante della sua carriera.
Ma in secondo piano (ciò non vuol dire meno importante) pensava alla sua amata Eleanor.
Il giovane allenatore si era ripromesso che prima o poi l’avrebbe sposata, mettendo la sua carriera in secondo piano.
Non aveva mai pensato se la decisione era quella giusta oppure no, ma voleva cambiare vita prima o poi, senza però dimenticarsi del suo passato.
Una volta giunto in mezzo alla via, una figura conosciuta gli stava dando le spalle in maniera misteriosa.
Ma quando Louis vide che si trattava proprio della sua fidanzata, non poté che esplodere di gioia.
Felice di vederla come non mai, Louis l’abbracciò come non aveva mai fatto.
< Come hai fatto a giungere fin qui? >
< E’ stato il tuo amico Harry ad invitarmi. Naturalmente con il permesso di Camilla, la campionessa di Sinnoh. >
< Spero che la sorpresa sia di tuo gradimento, Louis > fece la campionessa bionda con tono sincero.
< Non potevi farmi un regalo più grande. Grazie davvero > rispose il ragazzo sorridente.
< Ora che però vi siete ritrovati, è giunto il momento di pensare solo a noi due, Louis. Poi nle futuro potrai pensare a tutto quello che vuoi… Ma adesso tu sei solo mio. >
Mentre lo sguardo serio di Camilla si stava distendendo, la giovane allenatrice di Sinnoh si apprestò a prendere posizione in attesa del suo sfidante.
< Buona fortuna > gli sussurrò Eleanor prima di dargli un bacio veloce e accomodarsi vicino ad Harry e agli sconfitti del torneo.
Con grande sorpresa, Louis intravide Gary mentre lo stava fissando con invidia e con un filo di rabbia.
Ma dimenticando tutti i problemi che ci sono stati tra di loro, Louis si rivolse verso di lui con un sorriso sincero, prima di voltarsi definitivamente verso il campo di battaglia.
< Ho sempre saputo che saresti stato un allenatore dalle doti infinite, Louis > cominciò a dire Camilla < Ma dovrai farmi capire di cosa sei capace. Io sono molto diversa dagli altri allenatori, perché non lascio niente al caso. Voglio vedere se tu sei del mio stesso avviso. >
< Una cosa ci accomuna, Camilla > replicò il ragazzo < Questa sfida sarà senza esclusioni di colpi. Sei pronta? >
< Mai stata pronta prima d’ora. >
Nel momento in cui Camilla chiamò a combattere il suo Spiritomb, con grande sorpresa Louis scelse il solito tipo del suo sfidante: Sableye.
Anche se quel pokémon così piccolo e insignificante poteva non essere all’altezza, Camilla non sminuì la scelta del suo sfidante.
< Spiritomb, vediamo di togliere di mezzo il nostro nemico con le nostre arti oscure. Attacca! >
Ma quando Spiritomb si ritrovò dinanzi a Sableye, quest’ultimo usò mosse fisiche come Fuocopugno, tuonopugno e gelopugno per toglierlo di mezzo con una combo a dir poco spettacolare.
Sorpresa da quegli attacchi, Camilla non si scompose minimamente, chiamando a combattere il suo Milotic.
Il pokémon d’acqua di Camilla era uno dei più forti che aveva in squadra e toglierlo di mezzo sarebbe stato molto difficoltoso per i pokémon di Louis.
Mentre stavolta l’agilità non aveva avuto la meglio, Sableye si dovette arrendere a causa delle sue moltitudini mosse d’acqua e di ghiaccio.
Volendo rischiare il tutto per tutto, Louis chiamò a combattere il suo Sceptile.
Con lo sguardo rosso per la voglia di cominciare, Sceptile cercò di attaccare il suo nemico con spietatezza.
Ma la difesa considerevole di Milotic, lo teneva ancora in vita.
< Adesso MIlotic tocca a te: geloraggio. >
Mentre Sceptile cercava di eludere le mosse del suo sfidante, alla fine Milotic riuscì a colpirlo alle spalle con l’attacco bora che andò a segno.
Sceptile, ferito gravemente, non riusciva più ad andare avanti.
In poco tempo, il giovane Louis si ritrovò dal vantaggio allo svantaggio.
< Caro Louis: devi capire che la velocità e l’abilità dei pokémon d’erba non sono tutto contro il mio Milotic. Che pokémon hai intenzione di usare adesso? >
< Jolteon! Vai! >
L’evoluzione elettro di Eevee fissava il suo nemico son guardo serio e concentrato.
< Ora vuoi provare elettro e velocità? Ti comunico che avrai lo stesso risultato. >
Ma Milotic, ancora ferito per le mosse ricevute prima, alla fine venne eliminato da un attacco fulmine, causandogli un brutto colpo.
Ora che erano in perfetta parità, Camilla non vedeva l’ora di tornare in vantaggio.
< Roserade! Scelgo te! >
il pokémon erba/veleno attaccò con sorpresa il suo sfidante, anche se Jolteon era molto veloce.
Ma le arti del veleno del pokémon di Camilla erano molto più forti e spietati di quello che Louis poteva credere.
Mentre il pokémon elettro veniva fatto fuori, Louis decise di concludere la pratica mandando in campo il suo Moltres.
il pokémon leggendario della prima generazione lasciò stupefatta la campionessa di Sinnoh, mentre Roserade doveva decidere di proteggersi malgrado la forza distruttrice e il vantaggio del suo nemico.
Una volta che Moltres tolse di mezzo Roserade, Camilla a combattere il suo Lucario.
< Lucario non mi ha mai deluso prima d’ora > confessò la giovane donna < Anche se in primo momento può partire svantaggiato, ha molte capacità che potrebbero sorprenderti. >
< Conosco molto bene Lucario. Infatti è uno dei miei pokémon preferiti che ho sempre allenato con molto piacere. >
Mentre Moltres si si apprestava a farlo fuori con un lanciafiamme, Lucario venne ferito solo di striscio mentre cercava di schivarlo.
Per attaccarlo subito mentre era in volo, Lucario unì le sue forze in una forzasfera prima di colpirlo in pieno volto e far cadere a terra Moltres.
Anche se il colpo non era stato molto efficace, Lucario attaccò ancora il suo nemico con una pietrataglio, mossa che andò a conficcarsi nelle ali del pokémon di Louis.
l’uccello leggendario, ferito re con poche forze, non si sarebbe mai arreso.
< E’ giunta l’ora dell’attacco finale, Moltres. >
Capendo di cosa si potesse trattare, il pokémon di Louis iniziò a brillare di luce propria mentre Lucario si apprestava ad attaccarlo.
< Vai! Aeroattacco! >
Con tutta l’energia di cui Moltres aveva accumulato, i due pokémon si schiantarono a vicenda con forza dirompente.
Qunado la nuvola di fumo si diradò, Moltres e Lucario giacevano a terra K. O.
4 a 4 era il risultato parziale della sfida.
I due allenatori potevano contare ancora su altri due pokémon.
Louis, sapendo che Camilla aveva con sé Garchomp, sapeva bene che lo voleva tenere per il gran finale.
< Togekiss, tocca a te! >
L’evoluzione di Togetic della quarta generazione, non spaventò minimamente il giovane allenatore di Hoenn.
< Lucario! Scelgo te! >
Mentre Camilla fu molto sorpresa di vedere che anche Louis aveva scelto Lucario, non voleva distrarsi troppo per non rendere la scelta di Togekiss forzata e senza alcun significato.
mentre il pokémon di Camilla cercava di aumentare le sue difese, Lucario usò tuonopugno e gelopugno per ferirlo gravemente e mandandolo K. O. con la sua forzasfera.
Ora che Louis era ad un passo dalla vittoria, doveva sconfiggere un ultimo nemico.
< Ora la battaglia entra nel vivo, Louis… Anche se siamo solo nel finale. Vai Garchomp! >
Il pokémon drago/terra fissava Lucario con sguardo iniettato di sangue.
Lucario, per nulla intimorito, cercò di attaccare il suo nemico con gelopugno per riuscire almeno a ferirlo.
Ma la velocità imbattibile del pokémon lo misero K. O. per colpa della mossa terremoto del suo nemico.
Ora che anche a Louis rimaneva un solo pokémon, Camilla pensava che sarebbe stato il suo Latios la scelta per l’ultima sfida.
Ma Louis, volendo andare ancora controcorrente, decise di mandare in campo il suo Charizard.
< Due pokémon volanti che non si risparmieranno > fece Louis.
< Non so se è stata una scelta saggia usare lui, Louis > mormorò Camilla < Ma la rispetterò lo stesso. >
< Penserai di vincere in maniera facile grazie alle tue mosse drago. Ma vedrai che Charizard ti sorprenderà. >
Andando subito all’attacco, Louis ordinò al suo Charizard di usare dragartigli per toglierli un bel po’ di energie e di resistenza.
Per quanto il colpo fosse stato brutale, Garchomp ribatté con un dragofuria  e con pietrataglio che ferì in maniera brave il pokémon di Louis.
Con le spalle al muro, Louis gridò a Charizard di resistere.
Per il bene di loro due e per la gloria che ne sarebbe conseguita.
Non riuscendo a muoversi, Charizard si apprestava a ricevere il colpo finale del suo nemico.
< Ora chiudiamo la faccenda qui, Garchomp: Gigaimpatto! >
Mentre Charizard non si accennava ancora a muoversi, alla fine con la forza della disperazione si alzò in volo per attaccare alle spalle il suo nemico mentre si apprestava a concludere la sua mossa.
Il risultato fu un colpo violento che solo la polvere della terra stava offuscando.
Quando tutto divenne più chiaro, Charizard si ritrovò dinanzi a Camilla e al corpo di Garchomp K. O.
La sfida era finita e Louis era diventato il nuovo astro nascente delle quattro regioni del Giappone.
Abbracciando il suo pokémon per congratularsi per la bella vittoria conseguita, Camilla non poté far altro che congratularsi con il nuovo campione mondiale.
< E’ stata una sfida entusiasmante. Proprio come non ne vedevo da molto tempo. Non mi sono mai divertita prima d’ora, anche se alla fine non ho vinto. Le mie più sincere congratulazioni. >
< Grazie, Camilla. Grazie davvero. >
Mentre i due sfidanti si strinsero la mano, Gary e Lance si avvicinarono al nuovo campione per comunicargli le loro rispettive congratulazioni.
< Bravo, Louis! Sei stato eccezionale! > fece Lance con tono sincero.
< Grazie, Lance. >
< Sì, sei stato molto bravo > mormorò invece Gary con tono flebile < Ma quando la prossima volta noi due ci sfideremo ancora, andrà diversamente. Sempre che tu voglia continuare ad essere un allenatore di pokémon. >
< E tu come fai a sapere se voglio lasciare oppure no? >
< Ho avuto modo di scambiare qualche parola con il tuo amico Harry. Spero che non ti dispiaccia… Sarebbe davvero un peccato che il miglior allenatore del mondo possa lasciarci proprio all’apice della sua carriera. Ma in ogni modo rispetterò la tua scelta. Promesso. >
< Grazie per le tue belle parole, Gary. >
Ora che l’attenzione era rivolta verso Eleanor e verso Harry, per un solo momento non voleva pensare al suo momento magico.
< Grazie a tutti voi, ragazzi. Per il vostro supporto. >
Non riuscendo a dire niente per l’emozione, Harry si limitò ad abbracciarlo come aveva sempre fatto.
< Sei davvero una leggenda, Louis. Non scordarlo mai. >
< NO, Harry. Non lo dimenticherò. >
Mentre la felicità di Eleonor era dipinta con un sorriso pieno d’amore, il loro rapporto sarebbe stato molto più forte, lontano da quelle che potessero essere due vite molto diverse.
La ragazza, per quanto potesse amare i pokémon, non era mai diventata un’allenatrice.
Ma questa alla fine era un’altra storia.
Promettendogli di rimanere sempre accanto a lei, Louis fu richiamato da Camilla per ricevere la medaglia di Astro Nascente creata apposta per quel torneo.
< Che possa la tua passione e i tuoi desideri condurti verso il raggiungimento degli obiettivi e di tutti i sogni che devono ancora essere espressioni. >
Ricevendo un onore così importante e impagabile, Louis promise a tutti i presenti che l’inizio della sua leggenda era solamente la fine di una vita.
< E speriamo tutti che continuerai ad essere allenatore di pokémon > continuò a dire Camilla.
< Una cosa è certa, amici miei: i miei ricordi non potranno mai essere dimenticati. E il futuro è ancora sconosciuto e in attesa di essere scritto. Non scorderò mai i momenti avuti con i pokémon e vi confesso che avranno sempre posto nel mio cuore. >
Mentre un urrà si levò in aria, Louis voleva assaporare il suo presente.
Non voleva pensare a quello che sarebbe successo. Ma voleva credere che il suo sogno non si sarebbe mai concluso.

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