The Diary of Nico di Angelo

di Ghostriser
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ciao, io sono Nico ***
Capitolo 2: *** Il festival dei pirati ***
Capitolo 3: *** Stavo pensando ***
Capitolo 4: *** Odio le lettere ***
Capitolo 5: *** Seriamente, chi le ha inventate? ***
Capitolo 6: *** Bianca è fantastica ***
Capitolo 7: *** Mamma è fantastica ***
Capitolo 8: *** Qual è la tua vacanza preferita? ***
Capitolo 9: *** Una visita da un amato ***
Capitolo 10: *** "Torta al cioccolato" è la mia nuova ora preferita ***
Capitolo 11: *** Un viaggio in America ***
Capitolo 12: *** Buon Natale! ***
Capitolo 13: *** La festa di Natale ha fatto schifo ***



Capitolo 1
*** Ciao, io sono Nico ***


Questa storia appartiene a New_writer23 ed è scritta su AO3


Ciao, io sono Nico

Ciao, sono Nico! 19/11/1939
Credo che dovrei cominciare con 'caro diario'? Non è tipo una cosa da ragazze? Comunque...
Io sono Nico di Angelo, ho sette anni e vivo a Venezia, in Italia. Vado a scuola in centro città e non sono uno studente molto bravo.
Principalmente perchè le lettere mi sembrano confuse, anche se nessuno ha problemi con loro. L'unica ad avere lo stesso problema è mia sorella Bianca. Ma te ne parlerò più tardi...
Tu, mio fortunato amico, sei il mio diario!
Dovresti essere onorato e lo sono anch'io. La verità è che eri un regalo. Sì, hai sentito bene. Mia sorella Bianca mi ha dato te perchè ho preso 9 alla verifica di matematica. 
Ho deciso che tu sarai il mio diario ma non sarò come quelle ragazzine che lo nascondono o cose del genere. 
Ti starai chiedendo chi è questa Bianca che sto nominando tutto il tempo. È mia sorella e una delle mie migliori amiche. È più grande di me e mi aiuta sempre quando ho bisogno di lei. È la persona a cui tengo di più in tutto il mondo.
Non ti ho ancora detto niente su mia madre. Il suo nome è Maria di Angelo ed è la mamma migliore di sempre. Le piace giocare con noi e si comporta come una bambina, ma è molto seria qunado ce n'è bisogno. (Ti racconterò il resto più tardi). Le voglio tanto bene.
Un'altra persona a cui voglio bene è nonno anche se non lo vedo molto spesso. Lavora come diplomatico e viaggia spesso in America, Washington DC per essere più precisi.
Qualche volta io, mia mamma e Bianca viaggiamo con lui, dobbiamo metterci i nostri vestiti migliori ed essere mortalmente seri altrimenti non ci andiamo. (È abbastanza difficile non ridere qunado sembri un pinguino italiano, molte grazie).
Ti starai probabilmente chiedendo ,'e tuo padre?'
Be' non lo so. Non l'ho mai incontrato. Quando chiedo a mia madre lei cambia subito argomento, come se stesse nascondendo un segreto. Ma credo che siamo felici così.
Ora, avrei dovuto fare i compiti ma ti ho visto dove ti avevo abbandonato l'altra mattina con il tuo design dei pirati sulla copertina e ho deciso di scrivere qualcosa, solo per fare una prova.
Oh, mia madre mi ha visto e mi sta dicendo che devo concentrarmi.
Scriverò di nuovo domani, spero.
Ciao! Nico.


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Capitolo 2
*** Il festival dei pirati ***


Questa storia appartiene a New_writer23 ed è scritta su AO3


Il festival dei pirati

Caro diario, 20/11/1939
In effetti ho deciso di iniziare così, potrebbe essere divertente.
Oggi sono veramente emozionato perché ho imparato qualcosa che ha migliorato la mia giornata. E poi ho fatto qualcosa che l’ha migliorata ancora di più.
Se continuerai a leggere, capirai che una cosa che amo sono i pirati.
Sono affascinanti! Passano tutta la loro vita in mare (altra cosa che amo) guadagnando soldi e festeggiando tutto il giorno. Vorrei esserne uno.
Barba Nera, Barba Rossa e tutti quei pirati famosi… vorrei essere uno di loro. L’unica cosa che mi manca è la barba.
Ho persino un costume da pirata che metto qualche volta e con cui gioco ai pirati con mia sorella. Ho un cappello, una benda per l’occhio e una spada favolosa. Mi ci alleno molto, ma se devo essere sincero non credo che mi servirà a molto il combattimento con la spada…
Comunque, oggi mentre stavo andando a scuola ho visto un manifesto su un festival a tema pirati che iniziava oggi.
Ero felicissimo e non sono riuscito a seguire le lezioni (più del solito), poi la campanella ha suonato ed ero libero.
Non appena mia madre è venuta a prendermi, ho iniziato a convincerla a portarmi al festival.
“Mamma, per favore! Anche a Bianca piacerebbe tantissimo! Dobbiamo andarci! Quando ci potrebbe ricapitare una cosa del genere?” l’ho supplicata.
“Va bene, bambino mio, ma dobbiamo chiedere anche a Bianca, potrebbe voler studiare.” mi ha risposto.
Dopo un po’ Bianca uscì da scuola e, quando mamma le chiese se voleva andarci, ha cominciato a dire che era troppo grande per queste cose (una bugia, come dimostrerò più tardi) ma appena ha visto il mio sguardo, che la supplicava di dire sì, ha detto che avrebbe potuto cambiare i suoi programmi per il festival. È per questo che adoro Bianca.
Siamo andati a casa per posare i libri e perché così potevo mettermi il costume da pirata e poi siamo andati al festival.
C’era una vera nave dei pirati! UNA VERA NAVE DEI PIRATI! Non potevo credere ai miei occhi. C’erano dei veri pirati e ci hanno insegnato tutti i loro trucchetti, Bianca ha anche comprato un cappello e un coltello finto.
“Evviva, ora possiamo giocare ai pirati ancora più realisticamente!” le ho detto
“Certo che possiamo fratellino. Argh!” ha detto, improvvisamente non più troppo grande per giocare.
È stata una delle sere più belle della mia vita, ero triste quando ce ne siamo dovuti andare, ma il festival è durato ben tre giorni interi!
È tutto per ora,
Nico
 

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Capitolo 3
*** Stavo pensando ***


Questa storia appartiene a New_writer23 ed è scritta su AO3

 

Stavo pensando…
 

Caro diario, 25/11/1939

Di nuovo un inizio di cattivo gusto.

Avrai notato che non ho scritto negli ultimi giorni.

Bè, ho deciso che non devo scrivere tutti i giorni se, tipo, non succede nulla di interessante.

Il culmine di questi ultimi giorni è stato una mosca che è volata nel mio latte auto-affogandosi. RIP mosca.

Oltre al fatto che sono veramente annoiato, la ragione per cui oggi sto scrivendo è perché ho pensato tutto il giorno.

Pensavo solamente, pensavo alla vita, al futuro, alla famiglia e cose così. Di solito non sono così ma oggi è stato un giorno pieno di domande.

Una delle domande più importanti che mi sono chiesto è ‘E il mio futuro? Cosa farò da grande?’

Prima di tutto, andrò al college? In realtà, mi piacerebbe molto.

Ma cosa studierò? Voglio dire…idealmente sarei un pirata, ma è molto improbabile (*faccina triste*). Forse potrei essere un soldato. Combattere è simile a lottare con i pirati.

Ma continuo a sentir dire dai grandi che non è una buona idea.

Potrei essere un marinaio! È ancora più simile all’essere un pirata! Ma la divisa…diciamo che non sembra tanto comoda.

L’altra domanda importante è ‘Avrò una famiglia?’. So che Bianca e mamma ci saranno sempre per me, ma intendo cose tipo una moglie e dei bambini.

Bè mi piacerebbe avere dei figli. Saranno divertenti e giocherò con loro. Anche ai pirati.

Ma una moglie…non ne sono sicuro. Voglio dire, sarebbe strano stare con qualcuno, intendo una donna…volevo dire…uh…non ne ho idea. Ovviamente non posso stare con un uomo…

Però il pensiero di me che ha una famiglia perfetta, bacia sua moglie e tutto, sembra così…distante. Non giudicarmi.

Anche ora stare con una ragazza sarebbe strano.

Mi ricordo quando, qualche mese fa, il primo giorno di scuola Sylvia, una mia compagna, mi ha confessato i suoi sentimenti.

Ha detto che le piacevo e che voleva che fossimo più che amici (qualunque cosa significhi) e poi mi ha dato un bacio. Tipo, sulla bocca.

Non me lo ero di certo aspettato e devo ammettere che il mio primo pensiero è stato ‘che schifo!’. Ma non sarebbe dovuto essere così. Sylvia è considerata la ragazza più bella della scuola. Cerco di evitarla da allora.

Ora dice che sta con Marco, un ragazzo della mia scuola. Lui è considerato il più bello della scuola.

Non mi è importato minimamente. Preferirei stare con Marco che con Sylvia. Voglio dire, uh…suonava male, non volevo dire quello. Ovviamente.

È tutto per ora,

Nico

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Capitolo 4
*** Odio le lettere ***


Questa storia appartiene a New_writer23 ed è scritta su AO3

 
Odio le lettere
Caro diario, 30/11/1939

Sì, l’ho fatto di nuovo.

Oggi è stato un brutto giorno. E lo è stato per una sola ragione. Le lettere.

Stavo a lezione di italiano e stavamo leggendo. Ugh…quanto lo odio.

“…mangiava la torta al cioccolato che era stata preparata per il suo compleanno” disse Marco e sapevo che dopo di lui sarebbe stato il mio turno.

“Nico, potresti per favore continuare con il paragrafo successivo?” chiese l’insegnante.

“Io…um…”

“Siamo a pagina 55”

“Lo so”

“Allora cosa stai aspettando?”

“Suo…p…padre era…arabo. No, non arabo. Arrabbiato…suo…”

“Grazie mille signor di Angelo” disse l’insegnante con un’espressione inacidita.

“Stupido” aggiunse Marco dal banco davanti.

L’insegnante non lo sentì, o perlomeno non disse nulla al riguardo.

A ricreazione tutti ridevano di me, mi chiamavano stupido e cose del genere.

Quando mia madre mi venne a prendermi l’insegnante le disse che dovevano parlare.

Quando tornò mi guardava con una faccia triste. Tornammo a casa e lei mi disse che mi dovevo impegnare di più.

Io sto facendo del mio meglio. Bianca ha lo stesso problema ma lei è brava a scuola. Non so come ci riesca ma vorrei riuscirci anch’io.

A scuola sono considerato “popolare” (è complicato) ma gli altri mi chiamano sempre stupido per via del mio problema con le lettere. Le lettere sembrano muoversi e cambiare posto tra di loro.

Il ragazzo più popolare della scuola è Marco. È forte e bravo negli sport, quindi è popolare tra i ragazzi ed è molto bello (ovviamente non posso giudicare in questo), quindi è popolare tra le ragazze.

Io sono popolare tra le ragazze, visto che mi hanno detto più di una volta che sono abbastanza bello e mi hanno confessato i loro sentimenti (e credo che tu sappia cosa ho risposto) ma non sono popolare tra i ragazzi visto che non mi piacciono gli sport. Ma ho comunque alcuni amici maschi.

Credo che sarei più popolare se non fosse per il problema con le lettere.

Sono veramente stupido? Perché non riesco a leggere come le altre persone?

È tutto per ora,

Nico
 

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Capitolo 5
*** Seriamente, chi le ha inventate? ***


Questa storia appartiene a New_writer23 ed è scritta su AO3


Seriamente, chi le ha inventate?

Caro diario, 1/12/1939

Niente commenti per l’introduzione.

Ti ricordi quando ti ho parlato del perché odio le lettere? Bè ora le odio ancora di più.

Stamattina, mentre stavo andando dal fornaio per comprare il pane (è sabato quindi non avevo scuola) ho incontrato Marco che stava andando a giocare con degli altri bambini.

“Hey stupido!” ha detto “Dove credi di andare?”

“Non sono affari tuoi, Marco” ho detto sorpassandolo.

Lui mi ha afferrato il braccio per fermarmi.

“La scuola è dall’altra parte, stupido. Non hai le tue lezioni private per imparare l’alfabeto?” ha detto, prendendomi in giro.

Continuava a tenermi il braccio, non mi lasciava andare. Non mi sentivo a mio agio con lui che mi toccava senza che io lo volessi.

Mi sono liberato e l’ho spinto, non con forza, ma per qualche ragione ho sentito una raffica di energia scorrere dentro di me quando lui cadde per terra.

Ho fatto l’unica cosa a cui riuscivo a pensare, correre.

Alla fine non ho comprato il pane, un peccato visto che fare la scarpetta è il modo migliore per finire una zuppa.

Ritornato a casa ho deciso che mi impegnerò di più a scuola, ma continuo comunque ad odiare le lettere.

A presto,

Nico
 

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Capitolo 6
*** Bianca è fantastica ***


Questa storia appartiene a New_writer23 ed è scritta su AO3

 
Bianca è fantastica

Caro diario, 4/12/1939

Sì, ho scritto caro diario di nuovo.

Oggi ho scoperta che Bianca può essere ancora più fantastica di come è di solito.

Voglio dire, è già fantastica, è la migliore sorella di sempre e non l’ho mai dubitato, ma continua a migliorare ogni giorno sempre di più.

Stamattina ero triste perché stavo pensando a quello che Marco aveva detto e al fatto che l’insegnante di italiano aveva parlato con mamma. Ugh…quell’espressione che aveva quando è uscita…spero non fosse delusione.

Bianca voleva consolarmi come sempre.

Stavamo facendo colazione in cucina e lei ha cominciato a scherzare mentre mi versava il miele sulle frittelle.

“Nico, che cosa ordina uno scheletro al bar?”

“Perché dovrei saperlo?” ho detto irritato.

“Una birra e uno straccio” ha risposto e io ho sentito un sorrisino formarmisi sul volto, ma il sorriso svanì in fretta.

“Oh dai bambino, non vorrai mica comportarti così ora?”

“Mhmph” ho risposto.

“È per quello che è successo l’altro giorno?”

“Forse”

“Ho lo stesso problema, lo sai, e riesco a conviverci. Se ci provassi un po’ di più, potresti… “

“Bianca, ci sto provando. È difficile. Ugh, odio le lettere”

“Perché un pirata dovrebbe aver bisogno delle lettere?”

Sorrisi. Aveva ragione. Perché a un pirata dovrebbero servire le lettere? Quello che ha detto Bianca ha migliorato la mia giornata. E non ho ripensato all’incidente per tutto il giorno.

Quando arrivammo a casa Bianca disse di dover riuscire e che sarebbe ritornata più tardi. Mamma le disse di fare attenzione e le fece l’occhiolino. Non ho la più pallida idea del perché.

Bianca ritornò mezz’ora dopo tenendo in mano una grande scatola avvolta in carta regalo blu.

“È un regalo per te, Nico”

“Bianca…perché mi hai fatto un regalo?”

“Per tirarti su il morale e perché sei un fratellino fantastico”

Se devo essere sincero, non meritavo un regalo. Avrebbe potuto benissimo comprarmi un gelato per tirarmi su il morale e io sarei potuto essere un fratello migliore. Mi aveva già comprato il diario (tu) e ora questo? Mi sono sentito un po’ viziato.

“Dove hai trovato i soldi?”

“Ho usato i miei risparmi, consideralo un altro regalo di Natale”

Potevo convivere con questa spiegazione, ma non volevo che Bianca spendesse i suoi risparmi per me.

“Che cos’è?”

“Aprilo e lo scoprirai”

Ho strappato la carta regalo mentre mamma mi guardava sorridendo. Bianca mi ha aiutato e quando l’ho visto ero sopraffatto dalla gioia.

“È fantastico” ho detto abbracciando Bianca “Grazie Bianca”

Era una grande nave dei pirati (1 metro) fatta di legno e pitturata di scuro. Aveva le vele chiare e le banchine alte. In alto c’era un bel nido di corvo* (come a noi pirati piace chiamarlo) e ai lati c’erano dei cannoni. C’era un grande timone e un’aviorimessa piena di tesori.

Io e Bianca abbiamo fatto degli omini di legno (bè, abbiamo iniziato, è abbastanza difficile) e abbiamo già finito il capitano e il pappagallo, ci mancano i marinai e un nemico con cui farli combattere.

L’abbiamo chiamata Angel, l’ho inciso a lato, vicino alla sirena dorata che stava davanti. Il nome è ispirato dal cognome della nostra famiglia, di Angelo.

Ora vado a giocare con Bianca ed Angel,

Nico.

 
*coffa

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Capitolo 7
*** Mamma è fantastica ***


Questa storia appartiene a New_writer23 ed è scritta su AO3


Mamma è fantastica

Caro diario, 6/12/1939

Non ti azzardare a commentare sul caro diario.

Oggi mamma è diventata persino più fantastica di come era prima.

Mentre stavamo cenando mi ha detto che voleva parlarmi.

Quando finimmo di mangiare Bianca andò in camera sua per studiare e noi due siamo rimasti in cucina.

Non volevo restare, volevo andare a giocare con Angel, ma sono restato comunque.

“Allora” ha detto “ti ricorderai che il tuo insegnante mi ha parlato l’altro giorno”

Ho sentito una sensazione dentro di me, nel profondo, come se il mio stomaco si fosse rigirato. Mi sentivo così quando mamma era delusa.

“Ha detto che non sei migliorato” ha dichiarato seccamente.

“Mamma, sono migliorato, leggo più facilmente dell’anno scorso! Lo sai che ho dei problemi! Mi dispiace deluderti, ma io ci provo con tutte le mie forze! E ci proverò di più!” ho detto alzandomi da tavola.

“Nico, non sono delusa”

“Non lo sei?”

“No, amore mio, lo so che le lettere non sono facili per te. È la conseguenza del…”

“Di cosa?”

“Niente. Il punto è che ho detto al tuo insegnante che non mi importava cosa diceva. Gliel’avevo già detto che tua hai un problema e che deve farsene una ragione. È per questo che lo pago dopotutto. Non per lamentarsi”

“Veramente?”

“Sì, bambino. Cosa pensavi?”

“Che eri delusa”

“No Nico, non lo sono. Voglio solo che tu ci provi di più. La scuola è importante al giorno d’oggi. Puoi farlo?”

“Certo mamma”

“Perfetto. Ora vai a giocare, è tutto”

Ho corso al piano di sopra nella mia camera con un gran sorriso in faccia. Invece di giocare sto scrivendo questo.

Sono emozionatissimo! Credevo che la mamma pensasse, come fanno tutti, che ero uno stupido, ma invece ha detto che l’insegnante era uno stupido.

È per questo che le voglio bene,

Nico

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Capitolo 8
*** Qual è la tua vacanza preferita? ***


Questa storia appartiene a New_writer23 ed è scritta su AO3


Quale è stata la tua vacanza preferita?

Caro diario, 8/12/1939

Sì. L’ho fatto di nuovo.

Oggi abbiamo scritto un tema in classe sulle nostre vacanze preferite. Ovviamente sono andato malissimo, sai, le lettere, ma questo non è il punto.

Ricordo molte delle mie vacanze. Anche escludendo i viaggi in America per accompagnare il nonno al lavoro, ho viaggiato molto. (Come un vero pirata).

Quest’estate,1939, sono andato in Grecia con mamma e Bianca. Siamo stati in una città a nord chiamata Katerini e ci siamo divertiti molto. Bè, non c’era molto da vedere, ma abbiamo visitato un piccolo villaggio appena fuori città chiamato Litochoro. Lì c’è stata una guerra durante la ribellione greca.

Poi abbiamo fatto un’escursione sul monte Olimpo, che è molto vicino a Katerini. La natura era molto bella, ma la montagna era altissima. È la montagna più alta della Grecia. Sapevi che gli dei antichi vivevano là. Non ne ho visto nessuno….eheh.

Dopo, a  Verghina, abbiamo visto la tomba di Filippo II di Macedonia, padre di Alessandro Magno. Era dentro una collina. Poi siamo ritornati a casa.

Le altre vacanze che mi ricordo erano in Spalato. Spalato è una città in Croazia che ha uno stile molto classico. Abbiamo visitato il palazzo di Diocleziano, un re con un nome che sembrava greco. Comunque non mi ricordo molto…avevo sei anni quando ci siamo andati, nel 1938.

Il palazzo era bello e, nonostante avessimo visitato molti posti, mi sono divertito moltissimo perché mamma e Bianca avevano giocato con me tutto il giorno.

Per scrivere il tema ho scelto la vacanza a Spalato ma non credo che prenderò un buon voto. Credo di aver scritto il nome di Bianca in modo sbagliato. Buanca o una cosa del genere.

Sei mai stato in vacanza?

Credo di no. Sei un diario. Non hai neanche le gambe…giusto?

A presto,

Nico

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Capitolo 9
*** Una visita da un amato ***


Questa storia appartiene a New_writer23 ed è scritta su AO3

Una visita da un amato

Caro diario, 19/12/1939

Evita di commentare.

Hai potuto notare che è da un po' che non scrivo.

Bè...la vita è abbastanza noiosa.

Ho pensato di non aver niente da dire e non voglio fare questa cosa del diario tipo "aw, caro diario...non riesco a decidere cosa mettermi" e cose così.

Penso solo che quando sarò famoso varrà un sacco.

Quindi, oggi ho deciso di scriverti per via di un'occasione molto speciale e di una persona molto speciale.

Mio nonno ci è venuto a fare visita oggi. Come ho forse già memzionato, lui vive a Washington DC quindi non lo vediamo molto spesso.

Comunque, oggi ci è venuto a trovare senza avvisare e per tutti noi è stata la sorpresa migliore che potevamo sperare.

Voglio bene a mio nonno. Oltre al fatto che anche a lui piacciono i pirati, in fondo è mio nonno. Ha sempre avuto questo modo di dire:"Il figlio/a di mia figlia è doppiamente mio/a figlio/a". Toccante, non è vero?

A entrambi, poi, piace giocare ai pirati e mangiare il gelato al cioccolato.

Ci ha anche portato dei regali quando è venuto, souvenir da Washington, per la maggior parte.

A mamma ha portato uno shampoo al manganaya. Non avevo la più pallida idea di che cosa fosse e non lo sapeva neanche mamma, ma aveva un buon odore.

A Bianca ha portato una penna fatta di legno a forma di volpe.

A me ha portato un libricino con le canzoni dei pirati, io non canto molto, ma i pirati sono pur sempre i pirati.

Poi gli ho fatto vedere Angel e ci abbiamo giocato fino a tardi.

Ora sta dormendo nella camera in più che qbbiamo per quando viene a trovarci.

Adesso è veramente tardi e devo andare a dormire, ma prima vuoi sentire una canzone? Una canzone dei  pirati.

'Ay ay ay
La vita dei pirati
Perchè
Saresti così eccezzionale?
Rum, tesori e ragazze!'

Nico

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Capitolo 10
*** "Torta al cioccolato" è la mia nuova ora preferita ***


Questa storia appartiene a New_writer23 ed è scritta su AO3

"Torta al cioccolato" è la mia nuova ora preferita

Caro diario, 20/12/1939


Oggi ho scoperto di essere innammorato...con la torta al cioccolato...davvero.
Vedi, nonno è ancora qui e l'altra sera ha chiesto a mamma di fargli la sua famosa torta al cioccolato.
Non ho mai assaggiato la torta al cioccolato di mamma, non è mai capitato.
Allora, mentre cenavamo, mamma ha detto che aveva fatto il dolce. Dopo che finimmo di mangiare, tirò fuori una torta. Era decorata con una spolverata di zucchero a velo e dentro era una scura deliziosa torta al cioccolato.

Ora...io adoro la cioccolata. Prendo sempre il gelato al cioccolato e preferisco la cioccolata calda al latte, ma la torta al cioccolato...non è una cosa che si trova spesso a Venezia al giorno d'oggi.

Quindi, quando ho assaggiato la torta al cioccolato di mamma, ero affascinato. Bianca non l'ha mangiata perchè ha detto che era piena. Bè...più per noi, suppongo. Anche a nonno è piaciuta molto.

Oh, ho ancora nuove notizie! Domani partiamo per l'America e passeremo il Natale lì! Adoro il fatto che staremo ancora con nonno.

Abbiamo anche smesso di andare a scuola per le vacanze, rientreremo l'8/1 del prossimo anno. Ed è una cosa buona perchè non ho i compiti da fare apparte un problema di matematica e un racconto, li farò quando ritorneremo dall'America.

Ora devo fare le valigie perchè ce ne andiamo domani a mezzogiorno,
Nico

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Capitolo 11
*** Un viaggio in America ***


Questa storia appartiene a New_writer23 ed è scritta su AO3

Un viaggio in america

Caro diario, 21/12/1939
L'ho fatto di nuovo
Ti sto scrivendo dall'areo per l'America.
Alle 12 in punto siamo usciti da casa, siamo andati all'aereoporto più vicino e abbiamo presi un aereo per Washington DC.

Sono seduto vicino a Bianca e mamma è seduta vicino al nonno.

Ho preso tutto quello che mi servirà per il viaggio, Angel e la sua ciurma, una matita, i vestiti, la mia spada da pirata e te (ovviamente ho lasciato dello spazio per i regali di natale, non sono stupido).

Sono stato in America un paio di volte, l'ultima è stata a Maggio.
Ora dirai "wow, Nico, come fai a parlare alle persone in America? Tu sei italiano!"
Anche con il mio solito problema con le lettere, ho imparato a parlare inglese a un livello molto alto per la mia età.
Ho fatto pratica nei viaggi e ho le lezioni di inglese a scuola. Il problema delle lettere non è un problema nel parlare, ma prova a farmi un tema in inglese...per favore, no.
Poi, dato che il nonno vive in America, mi ha insegnato dell'inglese avanzato. Tu parli inglese? Bè, lo spero.
Staremo a casa del nonno a Washington (che è enorme, è un ambasciatore quindi doveva esserlo) e a Natale staremo a una festa. Potrebbe esserci anche il presidente (bè, forse no).
Bianca sta dormendo ora, per questo ho scritto, ma non ho nient'altro da dire. La prossima volta che scriverò saremo in America,
Nico

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Capitolo 12
*** Buon Natale! ***


Questa storia appartiene a New_writer23 ed è scritta su AO3

Buon Natale!

Caro diario, 25/12/1938

Non commenterò l'introduzione solo per via dello spirito natalizio.
Buon Natale! È davvero Natale!
Non  ho avuto l'occasione di scrivere da quando siamo arrivati a Washington DC, eravamo molto impegnati e stanchi.
Abbiamo visitato la città, visto la casa bianca e abbiamo fatto shopping natalizio. Io odio lo shopping...( bè non quando compriamo i giocattoli, ma quello è diverso).

Questa mattina, io e Bianca siamo corsi ad aprire i regali sotto l'albero.
Nonno ha ricevuto un dipinto da Bianca (lei disegna molto bene, come una peofessionista), un'altra torta al cioccolato fatta da mamma solo per lui (lo invidio) e io gli ho preso un paio di calzini con delle piccole renne (non giudicarmi, non ho molti soldi).
Mamma ha ricevuto una collana sa nonno, una tazza su scritto "state indietro, sono una mamma orso"  da Bianca e una parananza con Babbo Natale da me (forse ci potrebbe fare altra torta al cioccolato...).
Bianca ha ricevuto un cappello verde da nonno (che gli è piaciuto tantissimo), un nuovo taccuino da mamma e io le ho comprato qualche caramella natalizia a forma di pupazzo di neve.
Ora, io ho ricevuto un nuovo cappello da pirata da nonno (molto bene, dato che quello che avevo è quasi a pezzi), un paio di scarpe da mamma e, anche se mi aveva preso Angel, un po' di caramelle da parte di Bianca.

Forse hai notato che i regali che ho fatto io erano tutti a tema natalizio. Bè, quello era il punto, volevo che fossero tutti nella stessa categoria.

A mezza notte abbiamo cenato qui a casa di nonno. Nonno non sa cucinare quindi ha cucinato mamna, grazie a dio.
Ha fatto il tacchino ripieno, le patate al firno, un'insalata deliziosa e cose così che abbiamo mangiato finchè non eravamo pieni.
Ora stiamo tutti facendo un sonnellini perchè così possiamo restare alzati tutta la notte per la festa di natale di stasera.
Domani ti informerò di come andrà.

Buon Natale,
Nico

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Capitolo 13
*** La festa di Natale ha fatto schifo ***


Questa storia appartiene a New_writer23 ed è scritta su AO3

La festa di Natale ha fatto schifo

Caro diario, 26/12/1939
Non sono in vena.
La festa di natale è stata tremenda. Proprio tremenda.
Credo di dover cominciare dall'inizio.
Eravamo ancora a casa a prepararci per la festa(che non dovremmo neanche chiamare festa) e mamma mi stava aiutando a prepararmi.
Senza dire niente, mamma ha portato i vestiti buoni. Ugh, avrei dovuto capirlo.
Bianca era già vestita, aveva un vestito viola chiaro che si abbinava al cappello che le aveva regalato nonno e non sembrava farsene un problema.
Mamma indossava un vestito blu scuro con una collana di perle e aveva i capelli tirati su che le formavano una pallina in testa.
Nonno indossava un completo con la cravatta nera e i bottoni dorati e i pochi capelli che aveva sembravano che restassero attaccati solo perchè una mucca gli aveva leccato la testa.
Io, invece, indossavo dei pantaloni neri di un materiale strano, una camicia bianca, una giacca sopra e mamma stava avendo dei problemi nell'allacciarmi il papillon. Anche quello nero. Un paio di scarpe mi stavano aspettando all'angoletto. Dovrei analizzare anche la mia biancheria?
Mamma aveva precedentemente usato un gel verde prima per appiattirmi i capelli e poi per tirarli su, sembravo un pinguino.

-Mamma, perchè mi devo vestire così?- misi il broncio -Perchè, bambino,- disse -lo so che dobbiamo apparire per bene, è una cena ufficiale-
-Credevo fosse un party, perchè ora è una cena formale?-  ho detto.
Non mi ha risposto. Quando ha finito con la cosa che mi stava srozzando, ha detto che eravamo pronti per partire.
Fuori c'era una grossa macchina nera cge ci stava aspettando e che ci ha portati ad una casa relativamente grande. Stavo segretamente speramdi che il "party"  sarebbe stato alla casa bianca. Non lo era. Boo-hoo.

Siami entrati in una grande sala con tanti lampadari e un distinto tappeto verde. A destra c'erano delle scale con un disegno bianco che andava verso l'alto insieme alla scalinata. A sinistra c'era un'altra salla più piccola piena di tavolinetti.
Nel mezzo della sala principale c'era un grosso tavolo, più che altro era un vero e proprio buffet, pieno di cibo. E con cibo intendo quei piccoli stuzzichini. Quelli che ingoieresti direttamente invece di masticarli.
Quando ho guardato gli ospiti, ho visto circa 30 uomini, la cui maggior parte erano o completamente calvi o con pochi capelli. Indossavano tutti completi e smoking e parlavano a bassa voce con una faccia che diceva "hey, sono ricco".
C'erano anche un paio di donno con vestiti eleganti e gioielli costosi.
I bambini erano ancora di meno, apparte me e Bianca, vedevo solo un ragazzo, circa dell'età di Bianca con i ricci capelli rosso scuro e con uno smoking come gli altri e un ragazzo di circa un anno più grande di me, con la pelle molto più scura di me e degli occhi intensi, avevano il colore delle foglie in autunno.
Mamma e nonno presero ognuno un bicchiere di champagne e andarono a parlare con la folla.
Molte poche persone però parlarono con loro e la maggior parte ci guardavano stranamente, come se non dovessimo stare lì. Erano abbastanza ostili.
Bianca raggiunse mamma e nonna per fingere di essere una dell'alta società. Pssss, le piacerebbe.
Mamma mi aveva detto che potevo andare a parlare con gli altri bambini e quindi l'ho fatto. Il ragazzo dai capelli rossi era il figlio di un diplomatico di Seattle e si chiamava Robert. L'altro ragazzo era il figlio di un ambasciatore africano. Era francofono e non parlava inglese. Mi sembra che il suo nome fosse Donjee.
Donjee non riusciva a comunicare con gli altri quindi si è messo seduto alla base delle scale come noi. Ho parlato un poco con Robert e mi ha detto che i suoi genitori gli hanno detto di non parlare troppo con noi perchè siamo italiani. Penso sia qualcosa a che vedere con la guerra...
Bianca è venuta a vedere come stavo e Robert si è improvvisamente scordato tutto quello che sapeva di "noi italiani". -Oh ciao mia lady, io sono Robert Smith, lietissimo di conoscerla- ha detto a Bianca e subito dopo si sono incamminati verso il buffet a braccietto.
Solitamente, avrei picchiato il ragazzo  per aver trattato così mia sorella, ma lei sembrava divertirsi ed è Natale, quindi l'ho lasciato andare.
C'è stato un odore strano per tutto il tempo, era un muscuglio tra fumo, puzza ed anziano. E le finestre erano tutte chiuse quindi non potevi respirare.
Comunque non ho visto nè un party nè una cena da nessuna parte. Per fortuna avevo mangiato in sacco a pranzo. E poi non ho visto nessuna torya quindi non poteva proprio essere una festa.
Ancora? Alla fine non c'era neanche il presidente. Boo-hoo di nuovo.
Ero annoiato a morte per il resto del tempo e per quando siamo arrivati a casa erano già le due, quindi ho dormito fino a tardi.
Mi sono appena svegliato per raccontarti come è andata.
Da schifo

Scriverò anche domani,
Nico

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