Pensieri e ricordi.

di Death_Rose_Mayes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una Volpe ***
Capitolo 2: *** Una storia tra le stelle ***
Capitolo 3: *** Mia piccola bambina ***
Capitolo 4: *** Squame e piume ***
Capitolo 5: *** Fata ***
Capitolo 6: *** Una bambola siede ***
Capitolo 7: *** Ricordi ***
Capitolo 8: *** Crack ***
Capitolo 9: *** Pietà ***
Capitolo 10: *** Stelle ***



Capitolo 1
*** Una Volpe ***


Allegra lei va, canta tra i fogli continui,
case, strade, cieli e giardini.
Il suo nome non si può nominare,
ma tra le sue creature immaginare.
Salta e piroetta tra le linee,
libere con infinite vie.
Su di infinito mare bianco,
legno e cellulosa remano fianco a fianco.
Vedono esseri, trovano nuove porte,
ignota e segreta la loro sorte.
Tre luci dalle nubi si levano,
dalla distanza, dal ricordo si liberano.
Pelliccia rossa e grandi li candide,
volpe sognatrice, dal grande animo.
Nessuna gabbia può trattenerla,
nessuna voce può dissuaderla.
Nella terra delle leggende
ella vive, racconta e sente.
Nella radura dei combattimenti
lei è vigile, attenta ai suoi movimenti.
Nel tempio ormai dimenticato
una volpe rimane, con sguardo rasserenato.
Un giorno potrebbe tornare
e di nuovo tra i tanti fogli danzare.

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Capitolo 2
*** Una storia tra le stelle ***


Una storia tra le stelle, nel firmamento
viene dalle stelle danzanti raccontata, 
il lungo sipario si alza per il gran momento, 
una fiaba, una leggenda a tanti celata. 
I canti dei passati spiriti si possono udire
nascosti nelle infinite caverne recluse, 
piano piano le parole si sentono uscire
per essere di nuovo nei libri rinchiuse. 
Nei tempi antichi, vi era una principessa
cantava, danzava e storie scriveva, 
davanti ad uno specchio sorrideva a se stessa
e sotto l’infinito mantello stelato sorrideva. 
Una notte di oscuri presagi
una rosa da un libro cadde ormai marcita, 
degli occhi nell’ombra la guardavan malvagi
e sotto una lama perse la sua vita. 
Un tradimento fece cadere la principessa, 
il suo stesso amore la portò alla caduta, 
davanti ad uno specchio piange se stessa, 
tra le tante perdute fu l’unica sopravvissuta. 
Dalla vita più pura
sprizzante, solare e radiosa, 
passò ad una vita oscura
faticosa, cupa e pericolosa. 
Da una sola anima, due se ne formarono
una pura e perfetta, 
e durante la storia divise durarono, 
l’altra peccatrice e maledetta. 
Due simboli, due fiori ebbero inizio, 
una rosa blu, pura e vitale, 
e la principessa salvarono dal precipizio, 
l’ultima nera, crudele e fatale. 
Entrambe vendetta cercarono
contro un unico nemico, 
con tutta la forza lottarono, 
ed uccisero quel lontano amico. 
Le stelle ancora parano, danzano e giocano, 
in una distesa di infiniti colori, 
la medesima storia raccontano
dove si incontrano piaceri e dolori. 
Le due rose, blu e nera
si sono riunite per riportare la rossa rosa, 
dopo la pesante bufera
il corpo della bella in pace riposa.  

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Capitolo 3
*** Mia piccola bambina ***


Mia piccola bambina
con te c’è la mammina. 
Abbandonarti mai io potró, 
da tuo padre sempre ti proteggerò. 
Le sue parole non devi ascoltare, 
sono solo bugie, lui ama barare. 
Nella notte di luna piena, 
sentirai la voce terrena. 
Bambina mia, piangere non devi, 
c’è la mamma con te, non vedi? 
La luna ci protegge, 
una protezione su di noi ella erge. 
Nella notte non urlare
o il mostro si potrebbe svegliare. 
Non seguire i suoi consigli, 
vuole solo farti conoscere i suoi artigli. 
Ascolta il mio cuore, 
papà non conosce l'amore. 
Un destino mi spetta, 
una vita mai perfetta. 
Blu, la rosa son io, 
ma ahimè devo dirgli addio. 
Una rosa rossa ha parlato, 
la mia storia ha raccontato. 
Tanto solare, tanto colorata, 
ma i petali son caduti e la vita spezzata. 
Ed ora una rosa nera è cresciuta, 
ove la morte non è mai perduta.

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Capitolo 4
*** Squame e piume ***


Ali di ghiaccio al sole si sciolgono, 
interi palazzi, dimore di molti cadono. 
Enormi creature, enormi ruggiti, 
tanti volatili oramai fuggiti
Pochi eredi, scomparsi e perduti
molti prigionieri, presenti e venduti. 
Serpenti alati e volatili ardenti, 
molti periti e pochi vincenti. 
Piume e squame,
seta e arme. 
Un’ala spezzata cade morente, 
subito un drago vince ruggente. 
Una ragazza, una fenice, 
nasce dalle ceneri felice
Destino crudele, impervio futuro,
vita trascorsa a becco duro. 
Due piccoli occhi, uno vedente, 
l’altro celeste di luce assente. 
Madre amorevole, 
moglie pieghevole. 
Una pena assai dolorosa da scontare
per poter di nuovo la figlia abbracciare.

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Capitolo 5
*** Fata ***


Fata creatura immaginaria, 
eterea. 
Dotata di piccole ali trasparenti, 
copre grandi distanze, 
boschi, prati fioriti, montagne innevate, 
mari tempestosi.

Fata, essere benevolo, 
gentile. 
Dotata di minuscole mani pronte ad aiutare, 
raccogliere fiori, cavalcare piccoli volatili, 
attingere piccole gocce d’acqua.

Fata, dolce aggettivo, 
pacato. 
Natura calma e altruista, 
non si tira indietro per aiutare il prossimo, 
offre sempre le sue mani preziose. 

Fata, ama cantare, 
con un’arpa ballare. 
Il sipario, le verdi foglie si aprono, 
ecco la creatura pronta per la sua esibizione. 
Fiori, alberi, erbe, uccellini, specchi d'acqua, 
sono tanti gli strumenti.

Reale, esistente e concreta. 
Parla, crea e distrugge. 
Lei vive tra noi, ci osserva e ci sorride. 
Tra campi dorati, foreste di smeraldo, 
specchi di zaffiro, lei saltella e giocherella.

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Capitolo 6
*** Una bambola siede ***


Una bambola siede latente, 
la bambina la guarda sorridente
fili dorati dalla cute scendono, 
piccole mani gioiose li prendono. 
Uno specchio, oscuro e danneggiato, 
aspetta il destino amareggiato. 
Tante mani dal buio cercan di afferrare, 
un corpo fragile si sente lacrimare. 
Silenzio assordante rotto da grida, 
una fanciulla nell’angolo impaurita. 
Una bambola siede ridente, 
la bambina la guarda morente.

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Capitolo 7
*** Ricordi ***


Vortici irregolari corrono nella stessa direzione
spifferi labili soffiano una visione
una scelta innocua, 
un salto libero nella radura
Un grido nell’ombra risuona
una rabbia all’esterno tuona, 
fanciulla dal viso spezzato
di pezza un cuore attaccato. 
Luce lontana splendente
bagliore vicino morente
una strada, un vicolo perduto
un legame, un paese abbattuto
Tante le strade da perdere
molteplici i ricordi da scegliere.

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Capitolo 8
*** Crack ***


Crack.
Un frammento si libera,
cade pesante a terra.
Una voce si alza,
oscura e affamata.
"Liberami, lasciami andare",
esordisce il male.

Crack. 
Il vetro si rompe,
il vaso si apre. 
Una coltre dell'ombra vien rilasciata
e con voce possente, tuona, ormai accontentata,
"Son fuori, son fuori, 
la luce posso rubare, 
la felicità posso oscurare, 
la gioia posso ammazzare!" 

Plick. 
Una lacrima scende, 
lungo una strada perversa, 
un mantello del tutto sbiadito, 
un sorriso oramai pentito. 
Frammenti risiedono, 
al posto del cuore. 
Buttati alla rinfusa, 
dall'odio interiore. 

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Capitolo 9
*** Pietà ***


Pietà, che parola ignota, 
pensa la creatura al dolore devota,
verde di sorriso, nera di mantello, 
ma sulle spalle un grande fardello. 

Divina la notte, sacra l'oscurità, 
nascosta, quasi invisibile l'abilità. 
Un demone a quattro zampe, 
con lunghi fili color pece, 
struttura di tante arpe. 

Bianco, candido cade dal cielo, 
un telo. 
Un angelo, un miraggio, un desiderio? 
Sull'oscuro mantello si posa
calmando la bestia dall'esistenza dolorosa. 

Celata in un bosco, in un cerchio floreale, 
riposa l'equina, la Giumenta regale. 
Frecce verdognole la colpiscono a tradimento, 
portandola a spegnersi, 
in solitario, al caldo tramonto. 

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Capitolo 10
*** Stelle ***


Stelle, 
lacrime del cielo
piovono senza sosta
portando desideri
panorami
sorrisi.

Stelle, 
ospiti del cielo,
illuminano la notte,
mostrando strade
speranze
vite.

Stelle, 
corpi di vitale importanza,
calore e luce
sopravvivenza
miracoli.

Stelle,
corpi morenti, 
leggere, cadono su di noi, 
sfuggono al nostro tatto,
ma sfilano alla nostra vista. 

Stelle, 
puntini disegnati
luminescenti
infiniti. 

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