Chi sei veramente?

di kirax94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 24: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Oggi è una giornata di sole e, anche se siamo in piena estate, fuori c'è una brezza molto piacevole. Seduta sotto un albero mi lascio coccolare dal silenzio che si può trovare solo stando in mezzo alla natura. Il fruscio dei rami è come una dolce ninna nanna che mi rilassa; se guardo in su riesco a vedere, tra i rami, dei piccoli raggi di sole che li attraversano. Se penso a quello che è il passato, oggi posso dire di essere felice, che non mi manca più nulla. Ho una casa, un magnifico lavoro, una famiglia che amo con tutta me stessa... ma soprattutto, ho finalmente trovato tanta gente che mi vuole bene e mi rispetta. All'improvviso sento piccoli passi e la voce della persona che più amo al mondo.. << Forza corri dalla mamma!! >> << Mamma!!! >> è la voce della mia piccola peste. << Eccoti qui finalmente ti sei svegliato!!! Ma buon giorno! >> e mentre gli sorrido, si butta fra le mie braccia per la sua dose di coccole quotidiane. Ci raggiunge lui, quello che è oggi mio marito, e posa vicino a me la cesta per il nostro piccolo pic-nic. << Ehi! E a me niente? >> mi chiede con quei suoi maglifici e magnetici occhi, e avvicinandosi sempre di più al mio viso. << Non lo so... ci devo pensare!! >> rispondo molto enigmatica, girando il viso dall'altra parte e con un' espressione molto divertita. Sul suo magnifico viso, è molto evidente il suo stupore misto a delusione. All'improvviso si avvicina, avvicina la sua bocca al mio orecchio e mi dice << Beh, non sembrava che questa notte, tu abbia dovuto pensarci molto sul da farsi... Vorrà dire che questa notte ci penserò io >> soddisfatto si allontana subito, con un sorriso sotto il naso, senza lasciarmi il tempo di replicare e con un viso rosso per l'imbarazzo. Di certo il mio orgoglio non poteva permettermi di lasciargliela vinta. Così dissi al mio piccolo che era ancora imbraccio a me: << Kisame, tesoro, che ne dici di andare a giocare un po'? Mamma deve fare due chiacchiere con papà >> Ovviamente, il mio cucciolo obbedisce, prende i suoi kunai finti e va a giocare più in là. Non appena si è allontana abbastanza da non poterci sentire, mi avvicino a mio marito, che nel mentre si era disteso sulla coperta a leggere un libro, gli tolgo il libro dalle mani lanciandolo dalla parte della coperta, e mi fiondo sulle sue labbra come non ci fosse un domani. Non appena ci stacchiamo con il fiatone, ci guardiamo negli occhi, spiegandoci tutto l'amore che proviamo l'uno per l'altro, senza bisogno di parlare. << Beh, se volevi farti perdonare, ti posso assicurare che ci sei riuscita in pieno. Ogni volta mi stupisci sempre di più >> mi dice accarezzandomi il viso con due dita e aggiustandomi una ciocca di capelli. << Ti amo >> gli rispondo dandogli un semplice bacio. All'improvviso sentiamo un pianto. Scappiamo entrambi verso quell'urlo e troviamo nostro figlio per terra con il ginocchio sbucciato. << Kisame, piccolo mio, cosa è successo? >> chiedo mettendomi vicino a lui, sospirando per rilasciare l'ansia. << Mentre correvo, sono inciampato su quel sasso, e mi sono fatto male al ginocchio! >> risponde tra un singhiozzo e l'altro. Povero piccolo, penso, così gli metto la mano sul suo ginocchio, che viene circondata da una luce verde, curandogli così la ferita. Non appena levo la mano non c'era più nulla. << Visto? Non c'è più nulla! Tutto passato! Dai forza andiamo a mangiare >> dico alzandomi e prendendolo per mano insieme a mio marito, e facendogli fare l'altalena. Quando arriviamo sotto l'albero, Kisame mi dice << Mamma... Papà!! Mi raccontate di quando vi siete conosciuti e di come siete diventati fortissimi?? >> << Cuccilo, ma l'hai sentita un sacco di volte >> risponde mio marito scompigliandogli i capelli!! << E dai!! >> risponde facendo gli occhi grandi a cui non riesco a dire mai no! << E va bene!! >> rispondo sedendomi anche io.. << Allora tutto è iniziato proprio così... >>

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Cammino per un grande prato, quando da lontano vedo la figura di un ragazzo di spalle. Alto e biondo, non riesco a vedere bene chi sia e tanto meno conosco il suo nome. Inizio a correre verso di lui, voglio raggiungerlo voglio capire chi è. Non ne conosco il motivo, ma voglio conoscerlo sembra importante.

Corro... corro... voglio andare più veloce...ma non ci riesco, ad ogni passo è sempre più lontano. Voglio chiamarlo ma non ci riesco, non ho voce... ho paura! Che cosa succede? All'improvviso una voce, qualcuno mi chiama...

<< Yuky... Yuky... >>

Buio

Apro i miei occhi, mi trovo nella mia stanza. Giro il viso verso la finestra, dalla tenda filtrano le prime luci del mattino. Ripenso al sogno, che strano chissà chi era quel ragazzo.

Nel mentre, qualcuno bussa alla mia porta ed entra in camera.

<< Yuky, sei già in piedi? >> è mia mamma.

<< Buongiorno, mamma >> le rispondo dandole un bacio sulla guancia come ogni mattina, lei mi ricambia dandomi la mia solita tazza di caffè.

Mia mamma, Kou del clan degli Zui, è una donna fantastica e solare, appunto il suo nome significa "luce". Come ogni mattina lei mi sveglia portandomi la mia tazza di caffè fumante, poi scambiamo due chiacchiere come due amiche di vecchia data.

Mentre mi preparo e metto la mia tuta, mi dice << Sei pronta per oggi? >>

Oggi è un giorno importante potrò prendere visione dei rotoli antichi della nostra famiglia e imparare così le arti magiche e ninja del mio clan.

<< Beh! Non ti nascondo che mi sento molto emozionata. E non vedo l'ora di studiarli nei minimi dettagli, per poter apprendere tutto >> rispondo entusiasta. Guardandomi allo specchio mentre indosso il coprifonte.

 

<< Sono sicura che saprai sfruttare nel migliore dei modi queste tecniche e che un giorno sarai il migliore ninja di Konoha >> mi dice con occhi pieni di amore e stima.

Mi giro e l'abbraccio forte << Grazie mamma! Ti voglio bene >>

<< Ti voglio bene, anch'io tesoro >> risponde.

<< Beh ora ti lascio finire di preparare, non vorrei farti fare tardi, sai gli anziani come la pensano sui ritardi... >> sorrise e uscì.

Mentre chiudeva la porta mi riguardai nuovamente allo specchio, tutto era perfetto. Giusto ieri avevo compiuto 18 anni, adesso per il clan Suky ero degna di apprendere tutte le arti della casata.

Più mi guardo allo specchio, e più noto come sia cambiata rispetto a qualche anno fa. Sembra ieri che non raggiungevo il metro e cinquanta di altezza, e avevo una faccia tonda e paffuta. Adesso, ho toccato quasi un metro e settantacinque , ho un corpo molto snello e tutte le forme al posto giusto. Anche il mio viso lo trovo, quasi più bello. Le lentiggini sono quasi sparite ed ho un viso più allungato. I miei occhi sembrano più grandi. Anche i miei capelli castani, come i miei occhi, sono molto più lunghi, peccato li tenga sempre legati durante gli allenamenti.

Forza Yuky è ora di andare.

Esco dalla mia stanza e scendo al piano inferiore. Lì trovo mio padre ad attendermi, << Buongiorno! >> dico, rivolgendomi a lui, nel mio solito tono allegro.

<< Giorno, sei sempre in ritardo sai quanto è importante la disciplina e il rispetto delle regole nella nostra casa, quando deciderai di crescere? >> mi risponde in modo un po' burbero.

Io sbuffo, ma alla fine gli sorrido e dico << Quando arriverà il momento crescerò, e sono sicura che tu per primo non mi riconoscerai più >> dico con un sorriso sotto i baffi, superandolo e andando verso la porta di casa per poi uscire.

Mio padre è il capo clan della casata dei Suky. Lui è il grande Mithao Suky. Ovviamente, è l'uomo più stimato di tutto il clan, rispetto che si è guadagnato lavorando sodo e mostrando a tutti il suo grande valore di ninja.

 

Il suo carattere, può sembrare burbero, ma in realtà è una persona che sa amare, certo a modo suo, ma sa amare. Quando arriviamo al tempio ci attendono tutti i saggi del nostro clan.

Beh, non nascondo che mi sento molto emozionata, e anche molto in imbarazzo. Non è il mio forte essere sotto l'attenzione di tutti. Ma in quanto unica figlia del capo clan non posso fare altrimenti.

Una volta arrivata al il tempio i saggi mi fanno giurare di prestare fedeltà al nostro clan e di custodire le nostre arti fino a quando non arriverà il momento di trasmetterle. Dopo di ciò mi danno i rotoli, che da questo momento potrò studiare e apprendere in ogni minimo particolare. In tutto questo dovrò essere seguita da mio padre, lui sarà il mio insegnate personale.

Dopo la cerimonia, torniamo subito a casa per festeggiare insieme alla mamma, e subito dopo mi chiudo in camera mia per iniziare i miei studi.

 

Quando apro il primo rotolo, non posso credere ai miei occhi, contengono tutte tecniche riguardante la medicina. Ci sono anche tantissime tecniche di sigilli.

E ovviamente, tecniche riguardante il nostro chakra particolare. Ovvero, noi possiamo, padroneggiare quasi tutti gli elementi. Non abbiamo abilità particolari o abilità oculari, ma possiamo padroneggiare qualsiasi tecnica.

Più vado avanti, più mi incuriosisco. Qualcuno bussa alla porta.

<< Avanti! >> rispondo in modo distratto.

Quando si apre la porta vedo mio padre.

<< Disturbo? >> mi chiede entrando.

<< Non disturbi mai, dimmi pure >>

<< Ti volevo dire che da domani, dopo l'accademia, verrai subito a casa dovrai iniziare il doppio degli allenamenti >> << Oh! Sì va bene >> rispondo un po' delusa, pensando mi volesse dire altro. Ma, mentre sto per riprendere la mia lettura.

 

<< Beh, in realtà volevo dirti anche...che oggi mi hai reso fiero di te. E sono sicuro che continuerai a portare in alto il nome del nostro clan >>

Senza pensarci due volte mi alzai dalla sedia e corsi ad abbracciarlo. << Grazie papà, prometto che farò di tutto per non deluderti mai >>

Mi auguró buona notte e uscì.

Guardai fuori, era già sera. Forse sarebbe stato meglio andare a dormire. Da domani sarebbe iniziata una nuova avventura e non potevo di certo essere fuori forma. Forza Yuky dimostra a tutti quanti vali, mi dissi guardandomi allo specchio.

Già, non sapevo ancora cosa mi sarebbe accaduto e tutto quello che la vita mi stava tendo in serbo.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


UN ANNO DOPO... Sto tornando da una missione, io e la mia squadra siamo esausti siamo fuori da 2 giorni e ci siamo fermati solo per dormire. << Ehi... Yuky rallenta! Non vorrai arrivare all'estremo proprio all'ultimo.. >> mi disse Sai. << Scusa Sai, ma la voglia di tornare è troppo forte! >> << Come mai tutta questa fretta? Ti aspetta forse qualcuno >> chiese molto allusiva Ino << Nulla di tutto ciò, cara... In realtà ho solo bisogno di tornare a casa >> risposi molto vaga. Sai e Ino erano i miei compagni di squadra. Posso dire di aver condiviso tanto con loro, ci conosciamo molto bene e sappiamo tutto di tutti e tre. Beh.. in realtà, tra Sai e Ino c'è più di una semplice amicizia, anche se cercano di non dimostrarlo, ma si vede benissimo di quanta Unione c'è tra i due. Siamo quasi vicino all'ingresso del villaggio, non so perché ma non vedo l'ora di ritornare a casa peraccertarmi che sia tutto ok. Ho uno strano presentimento che mi tormenta fin da quando sono partita. È come se sospettassi che la mia famiglia possa essere in pericolo... che qualcosa non vada... FLASHBACK Ero rientrata a casa dopo una lunga giornata di allenamenti. << Sono a casa!! >> affermo con molta stanchezza non appena varco la soglia di casa. La prima a venirmi in contro è mia madre che non appena mi vede mi dimostra subito tutto il suo affetto in un abbraccio facendomi dimenticare quasi tutta la stanchezza. << Ben tornata tesoro... com'è andata la giornata? >> << Abbastanza pesante >> dico andando verso la mia stanza per fare una bella doccia. Quando ritorno giù, perché era ora di cena, annunciai alla mia famiglia che sarei dovuta partire per alcuni giorni in missione, e che il giorno dopo mi sarei alzata presto per partire all'alba. Dopo la cena, ritornai in camera per preparare tutto ciò che mi sarebbe potuto servire in missione. Bussano, è mio padre. << Tutto pronto per domani? >> << Beh.. si.. ormai non mi preoccupa più andare in missione. Credo di aver imparato un po' tutto quello che mi serve per difendermi >> dissi mostrando il mio bicipite, e facendo sempre la super faccia, quella sicura di me. In quel momento, qualcosa mi bloccò, mio padre stava ridendo insieme a me. Proprio lui che era stato sempre così serio, così severo e brusco. Infatti, non appena vide che lo guardavo scioccato, si fermò e mi disse << Beh? Che c'è? >> << Beh... nulla >> dissi rossa in viso, ma poi continuai << In realtà, stavo pensando che è così raro vederti così spensierato... e vederti... vederti ridere con così tanto gusto >> dissi poi facendogli un mega sorriso. Allora lui si avvicinò e mi abbraccio e mi disse << Non permettere mai a nessuno di cambiarti, e fai sempre quello che reputi più giusto per te e per il nostro clan, affinché non venga mai disonorato da nessuno >> << Te lo prometto >> dissi con orgoglio All'improvviso si staccò e mi disse << Aspetta ho un regalo per te >> << Per me? >> dissi scioccata << Beh si, se non erro ieri è stato il tuo compleanno, e io non ti ho ancora dato il mio regalo >> poi si allontanò e torno con una scatola stretta e lunga << Buon compleanno >> mi disse dandomi la scatola. Come un bambino impaziente di aprire il suo regalo a natale, aprii la scatola. Non potevo credere ai miei occhi! Era una magnifica Katana. Quando l'estrassi dalla custodia vidi che aveva una lama fantastica e alla luce, vidi che alla base c'era un incisione con lo stemma del nostro clan. << Wow!! Grazie!! Ma è fantastica >> << Sono contento che ti piaccia >> << Mi piace si, la custodirò come il più prezioso dei tesori >> FINE FLASHBACK Se ci penso bene, mio padre era stato abbastanza strano in quei giorni, mi era sembrato molto preoccupato, molto cupo. E poi... quel gesto improvviso, il regalo. Che cosa stava succedendo? Che cosa mi nascondeva? Una volta arrivati, io e i ragazzi ci salutammo, non prima di essermi assicurata che avrebbero fatto loro rapporto al Hokage. Corsi a casa, ma quello che vidi, fu una cosa incredibile. Non potevo credere ai miei occhi, la mia casa stava prendendo fuoco. Mi fiondai subito dentro, per salvare la mia famiglia. Quando entrai le fiamme erano dappertutto... << Mamma!! Papà!! Dove siete? >> Salii al piano di sopra.. li cercai in ogni stanza... All'improvviso, li intravidi li, a terra, immobili.. << Mamma!! Papà!!! >> ma nulla. Nessun segnale di vita. Non avevo altra scelta, dovevo portarli fuori di lì... L'ossigeno era ormai ridotto ai minimi termini; con lui anche le mie forze. Dovevo fare qualcosa.... non avevo neanche chakra a disposizione. Così inizia a trascinare i loro corpi... All'improvviso, sentii un rumore, alzai gli occhi e vidi che una delle travi del tetto aveva ceduto e che stava cadendo su di noi.. purtroppo, non avevo forze per evitarla o deviarla. Così pensai che era giunta la mia ora. Qualcosa mi colpì la testa persi i sensi, non prima di sentirmi afferrare da qualcuno, non riuscìi a capire chi fosse. Vidi solo che indossava una maschera. << chi sei tu? >> dissi con un filo di voce. Dopo di ciò, sprofondai nel buio più profondo.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Riprendo conoscenza, ma non ho forza di muovermi, << Dove sono? Cosa mi è successo >> Sento parlare qualcuno, ma non riesco a capire chi sia... << Quali sono le sue condizioni? >> << Sono stabili, ma il suo corpo è troppo debole, le bruciature pian piano si stanno risanando >> << Quando pensi si sveglierà? >> << Non possiamo saperlo, ha subito un forte trauma >> Un trauma che cosa mi è successo? Ma sono cosi stanca che non riesco a pensare ad altro, forse è meglio riposare. *** Sento il rumore di un apparecchio non riesco a muovermi. Che cavolo, perché non riesco ad aprire gli occhi. Ci provo con tutta me stessa... Niente non riesco a muovere neanche le dita della mano. All'improvviso sento qualcuno entrare nella stanza, non riesco a capire chi è... Che mi vogliano fare del male? Non posso neanche chiedere aiuto. Sento dei passi, si fanno sempre più vicini. Ecco è vicinissimo a me. Ma all'improvviso, avviene qualcosa che non mi aspetto una carezza. Mi sento subito bene... Poi buio. *** Sento un lieve venticello, che entra dalla finestra, accarezzarmi il viso. Finalmente ho pieno possesso del mio corpo. Apro gli occhi, la luce che entra dalla finestra mi infastidisce, dopo poco mi abituo. Mi guardo intorno, sono in una stanza di ospedale, mi giro verso il comodino e trovo un vaso con dei fiori. Sembrano freschi come se li avesse da poco portati qualcuno. Cerco di alzarmi dal letto, con non poca difficoltà, mi gira tutto. << Forse è meglio stare seduti >> dico sedendomi. All'improvviso dei ricordi si fanno più vivi nella mia mente. L'incendio... La mia casa va a fuoco... Io che cerco di salvare i miei genitori... Mamma... Papà... dove sono? Sono vivi? Accidenti non mi ricordo... Devo subito cercarli saranno in qualche stanza qui, in ospedale... Cerco di farmi forza e alzarmi. Mentre sto per scendere dal letto per vestirmi, qualcuno entra. È Sakura Haranu, la responsabile dell'ospedale. Viene definita come uno dei migliori medico ninja. È allieva del vecchio quinto Hokage. << Oh ti sei svegliata! >> mi dice entrando in stanza con un sorriso dolcissimo << E poi... che stai facendo non puoi ancora alzarti... ti sei appena svegliata dopo giorni, hai subito un forte trauma >> continua mettendosi davanti a me. << Beh come puoi vedere adesso che mi sono svegliata sto bene >> dico cercando di farmi largo per recuperare le mie cose. << E poi devo cercare i miei... Anzi devi dirmi assolutamente dove sono e come stanno... E... >> << Yuky... ferma aspetta >> mi dice cercando di fermarmi << Oh andiamo Sakura lo so, che mi devo riprendere e stare a risposo, non appena vedrò che la mia famiglia sta bene prometto che me ne tornerò a letto... >> << No Yuky... non ci... non sono >> cerca di dirmi con gli occhi pieni di tristezza. << Sakura che stai cercando di dirmi... >> affermo molto preoccupata. <> Non riuscivo a credere alle parole di Sakura. No non poteva essere. Loro non potevano essere... << Ascolta Sakura non è possibile io li avevo salvati stavo uscendo dalla casa... loro erano vivi... loro non possono essere.. >> dico sotto shock. << Mi dispiace Yuky, ma loro non ci sono più... hanno trovato soltanto te viva e in gravi condizioni... >> La voce di Sakura continuava ed echeggiare nelle mie orecchie ma io non riuscivo più ad ascoltarla... NON CI SONO PIÙ... Non può essere vero... All'improvviso una lacrima solitaria scorre sul mio viso. << Sakura, perdonami, potresti lasciarmi sola? >> dico sedendomi nuovamente sul letto sotto shock. << Ascolta io... >> prova a dire la ragazza. << Ti... prego... ho bisogno di restare sola >> Dico tendendo la testa bassa e stringendo i miei pugni. << Ok... però per qualsiasi cosa, io sono qui >> dice mettendo una mano sulla mia spalla. Va via chiudendo alle spalle la porta della stanza. E adesso che faccio... sono morti sono rimasta sola. Dentro di me monta una rabbia fortissima, che mi farebbe prendere il mondo a pugni. Mi alzai appoggiandomi al muro, per sfogare tutto il mio dolore cominciai a colpirlo, le mie lacrime incominciarono a scendere imperterrite sul mio viso. Avevo troppa rabbia, e anche se mi faceva male tutto, soprattutto il mio polso, non riuscivo a smettere. Troppa rabbia. E adesso che avrei fatto? Perché proprio adesso? << Perché?? >> urlo con tutta la voce che ho in corpo. Scivolo per terra continuando a piangere come se non ci fosse un domani. *** Fuori il sole sta tramontando. Sono sempre nella mia stanza d'ospedale. Sola. Come saranno le mie giornate, i miei prossimi giorni futuri... Seduta sulla poltrona della mia stanza guardo fuori la finestra. Cerco di trovare qualche cosa d'interessante, la mia mente non riesce a pensare... È vuota. All'improvviso qualcuno bussa alla mia porta. Ma io non rispondo, non mi va di vedere nessuno. Voglio stare in pace. Nonostante il mio silenzio, la porta si apre. Mi giro leggermente per capire chi è, ma non appena vedo che è il Sesto Hokage mi rigiro a guardare fuori. << Ciao come stai? >> mi chiede << ... >> non rispondo << Senti... mi dispiace, per quello che è successo, ho mandato una squadra a indagare e dai primi rapporti... a quanto pare si tratta di un incendio doloso. Non è stato un puro caso >> cerca di spiegare nel modo più delicato possibile. Ma la mia attenzione viene attirata da una parola sola... << Ha detto doloso? >> dico quasi in un sussurro << Beh... ancora la squadra interessata... sta indagando... >> << Quando potremo avere certezza di qualche informazione più concreta? >> chiedo a bruciapelo, senza lasciarlo finire. << Domani... Domani avrò un rapporto più dettagliato... >> afferma facendo un sospiro. << Bene domani pomeriggio verrò nel suo ufficio, così potrò avere un quadro più chiaro della situazione >> affermo molto decisa continuando a fissare fuori, quel sole ormai quasi del tutto tramontato. << Ascolta io penso che non sia una buona idea, ti sei appena risvegliata e le tue ferite sono ancora gravi... non... >> << Sto bene! A domani Sesto! >> dico molto decisa e questa volta guardandolo negli occhi. << Bene >> non replicò e andò via. Non appena fu uscito guardai nuovamente fuori. Il sole ormai si era nascosto tra i monti che si intravedevano in lontananza, ponendo così fine a quella che era stata una pessima giornata. Improvvisamente mi vengono in mente le parole di mio padre.... << Ascolta Yuky... qualsiasi cosa succeda tu dovrai onorare il nostro clan... >> << Tranquillo papà farò onore a questa promessa, scoprirò chi vi ha ucciso! >> *** Cade la pioggia, anche il cielo oggi è triste. Triste come me. Sono davanti alle tombe dei miei genitori per commemorarli. Non sono neanche potuta essere presente al loro funerale. Sakura mi ha raccontato che sono stata incosciente per quasi tre giorni. Poggio sulle loro tombe delle margherite, erano i fiori preferite di mia mamma. Dopo poco, le miei lacrime si mischiano alla pioggia che continua a cadere imperterrita. Potrei stare lì per ore, e iniziare a ricordare tutti i momenti passati insieme. Ma adesso devo andare. << Vi prometto che tornerò domani! >> *** Sono al palazzo dell' Hokage. Busso. << Avanti! >> sento dall'interno Entro e trovo Kakashi seduto al suo solito posto dietro la scrivania. << Prego Yuky, entra >> e poi continua << Allora Yuky, sappiamo bene perché sei qui e da uomo ti posso dire che anche io proverei la tua stessa sete di vendetta. Ma come Hokage devo proteggerti e devo dirti che non puoi fare tutto da sola. >> << Non mi serve l'aiuto di nessuno >> rispondo seria << Invece, devi. Ti affiancherò un nuovo compagno >> afferma con molta calma. Ad un tratto qualcuno bussa. << Avanti! >> risponde senza lasciare il mio sguardo. Quando la porta si apre, entra un ragazzo alto biondo, occhi azzurri e abbastanza muscoloso. << Mi ha fatto chiamate Hokage-sama? >> << Si, entra pure Naruto >>

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Naruto? Eppure sembra di averlo già visto da qualche parte... ma dove? Però la sua faccia? Ma dove l'ho vista? << Allora cara Yuky come ti dicevo prima, per il momento non ti affiancherò i tuoi soliti compagni di squadra. Il tuo nuovo compagno di squadra sarà lui >> dice indicandomi con lo sguardo, Naruto. << Ehi ciao, molto piacere tu sei Yuky del clan Suiky se non erro >> mi dice porgendomi una mano tutta fasciata. << Beh si sono io>> ricambiando la stretta. << È un piacere collaborare con te >> mi dice con un sorriso << Ho sentito molto parlare di te e delle abilità del vostro clan >> afferma. Che ragazzo solare. Mi sento quasi coinvolta... abbracciata dalla sua solarità. Anche se non lo conosco, avverto dalla sua stretta sicurezza protezione. Certo a guardarlo meglio è propio carino. I suoi occhi grandi e azzurri come il mare. E poi quei tre graffi ai lati delle guancia. Gli danno quell'aria così strana e misteriosa allo stesso tempo. All'improvviso... << Yuky? Mi stai ascoltando? >> a riportarmi è subito lo Hokage. << Ehm... si mi scusi >> dico con imbarazzo. Che figura... chissà che impressione avrò dato. Sicuramente di una che si sarà incantata a guardarlo. << Allora... dalle ultime analisi portate dalla squadra investigativa. Ci risulta che quello della tua famiglia è stato un incendio doloso. Abbiamo motivo di credere che probabilmente la tua famiglia sia stata presa di soprassalto, poi fu dato fuoco alla casa per farlo apparire come un incidente >> mentre Kakashi continua a parlare dentro di me nasce una pura sete di vendetta. Ma devo trattenermi. Devo mantenere la calma. Devo restare lucida. << Ascolta, Yuky tu sai se la tua famiglia aveva problemi con qualcuno in particolare? Anche all'interno del clan.. >> << Che io sappia no... o per lo meno mio padre, essendo un capo clan aveva tanti nemici. Non a tutti potevano andare a genio le sue decisioni... >> dico pensierosa. << Se posso permettermi,io escluderei che la causa si dovuta a una decisione sbagliata. >> afferma all'improvviso Naruto. << Spiegati meglio >> afferma lo Hokage. << Se analizziamo quelli che sono i fatti,la causa dell'incendio è soltanto una conseguenza. Magari, qualcuno voleva prendere solo qualcosa che era vostro e tuo padre l'ha solamente impedito. >> spiega in modo molto diligente. Sembra uno molto astuto e perspicace. << Non capisco, la prima cosa che mi viene in mente sono le nostre tecniche. Ma sono delle arti che possiamo adoperare solo con la nostra tipologia di chakra.. >> spiego << E se in realtà cercavano te? >> afferma Kakashi-sama << Me? >> chiedo << Beh, questo spiegherebbe perché abbiano attaccato tuo padre. Magari l'avevano ricattato e per difenderti ha sacrificato la sua vita >> dice in modo più triste. << Già... ma chi? >> rispondo confusa << Chi potrebbe essere? Chi potrebbe fare ciò? >> << Bene, attendiamo altri risultati dalla squadra speciale. Non appena avremo altro vi farò sapere >> afferma lo Hokage. << Bene >> affermiamo in coro sia io che Naruto. << Bene, potete andare. Tranne tu Yuky devo parlarti >> detto ciò il biondo salutò e andò via. Una volta soli mi dice << Siediti >> indicando la sedia davanti la sua scrivania. Una volta seduta continua. << So che ti stai chiedendo del perché di questa scelta, del perché magari ti abbia affidato lui come compagno di squadra. Ma,vedi, Naruto è uno tra i migliori guerrieri presenti tra tutti i ninja del mondo. È considerato come l'eroe del nostro villaggio perché è riuscito a portare la pace nei cuori di tutti noi. È il migliore allievo che abbia mai avuto; infine, solo lui potrà capirti veramente per come stai soffrendo. Fidati di lui e vedrai che non ne potrai più fare a meno. >> termina con un sorriso. << Bene, se non ha altro da aggiungere io adesso andrei >> dico con gli occhi pieni di malinconia e tristezza. << Bene >> rispose lui. Recuperai il mio orgoglio e uscì. *** È notte passeggio per il villaggio, le strade sono semi deserte. Piano piano le luci delle case si vanno spegnendo. Le famiglie ormai riunite vanno a dormire. Le uniche luci accese sono quelle dei ristoranti. Cammino senza una meta. Non ho proprio voglia di tornare a casa. Casa. Quattro semplici lettere che chiudono un grande significato. Continuo a camminare finché non mi ritrovo in cima al monte con i volti dei cinque Hokage scolpiti. Una leggera brezza mi accarezza il volto. Come se qualcuno mi volesse confortare. Guardo il cielo, è pieno di stelle. << Quanto mi mancate >> affermo con gli occhi pieni di lacrime. E senza rendermene conto una lacrima scende bagnando la mia guancia. Scoppiai così in un pianto liberatorio e senza freni.

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


È mattino. Mi sveglio, ho un forte mal di testa... << Cavolo, credo di aver bevuto troppo Saké ieri sera >> Un momento dove sono? Mi alzo di colpo! Questa non è casa mia, sembra più che altro la stanza di una locanda. Ma come ci sono finita qui. Cerco di ricordare... ieri sera, i monti e poi il ristorante del vecchio Iruka...  poi... << Ah!!! Accidenti non mi ricordo nulla >> tutto questo pensare mi martella le tempie, sforzarmi sta facendo aumentare ancora di più questo dannato mal di testa! Beh, sembra proprio  che nonostante la sbronza, io sia comunque riuscita a venire qui e prendere una stanza; almeno credo. E' meglio alzarsi e andare; qualcosa attira la mia attenzione,  un tavolinetto all'interno della stanza. Noto un bicchiere di spremuta e delle compresse, accanto un bigliettino. "Per il tuo mal di testa... bevi e mangiami" Poso il bigliettino. Ok... è assodato che non ci sono arrivata da sola. Prendo il bicchiere e le compresse. È ancora fresca, sembra che qualcuno l'abbia lasciata da poco. Mmm... mi sento già meglio. Dopo aver ripreso lucidità, raccolgo le mie cose, scendo giù per le scale verso il bancone posto di fronte a quella che identifico come il punto d'accesso, sicuramente la padrona della locanda mi saprà dire qualcosa in più. Arrivata mi ritrovo davanti una signora piùttosto anziana. << Buongiorno, signora vorrei saldare il conto di questa notte >> << Oh buongiorno, vedo che stai molto meglio. Questa notte, eri veramente in uno stato pietoso. Voi giovani non sapete mai quando smettere di bere. >> mi dice a mo' di rimprovero. << Beh, mi spiace... veramente non mi è mai capitato di ubriacarmi >> rispondo con molto imbarazzo. << Ad ogni modo, mi saprebbe indicare chi mi ha portato qui? O se ha lasciato un messaggio? >> continuo. << Oh, guarda non lo so neanche io.. >> << Come sarebbe a dire che non lo sa?!? Avrà un volto si ricorderà che aspetto avesse >> dico stupita << L'unica cosa che ti posso dire è che doveva essere un bel giovanotto. Purtroppo aveva il volto coperto, quindi non posso dirti che aspetto avesse. Pero si vedeva lontano un miglio che era una brava persona. Insomma si è preso cura di te. È rimasto tutta la notte con te. E solo un ora fa è andato via, pagando persino il conto. >> << Cosa tutta la notte? Ma insomma, possibile che non abbia visto propio nulla? Un particolare? Non le e' parso strano che avesse il volto coperto? >> chiedo con insistenza << No, mi dispiace. >> risponde << Ok... Grazie mille per le sue informazioni >> saluto rassegnata e esco dalla locanda. Passeggio per le strade affollate di Konoha. Cerco di fare mente locale su chi quella notte avesse potuto aiutarmi. Poi penso... << Ma certo, andrò al ristornate da Iruka, loro sapranno sicuramente dirmi chi è. Sempre che si tratti di un ninja. >> Una volta arrivata al ristorante entro. << Salve! >> << Oh! Ciao Yuky! Come stai? Ti trovo bene dopo la sbronza di ieri sera! >> mi dice il signor Iruka. << Beh! A parte il mal di testa, posso dire di stare bene. Le volevo chiedere se ieri sera, prima di andare via, è venuto a trovarmi qualche amico, o se fossi in compagnia. Sa visto che non ricordo molto, volevo capire se fossi arrivata a casa sola >> << Ecco, sbronza per com'eri mi sono proprio chiesto come tu saresti riuscita ad arrivare a casa. Comunque dopo tre bottiglie di Saké hai pagato e sei andata via >> << Ma non ha visto, se con me una volta uscita c'era qualcuno? Insomma un mio compagno di squadra? O qualche altro ninja? >> chiedo sempre più curiosa << Mi dispiace ma non ho visto nulla >> risponde dispiaciuto. << Ok, grazie mille per il suo aiuto >> rispondo rassegnata. Mentre saluto, mi scontro con qualcuno cadendo a terra. << Ehi! Stai attento! ma non vedi dove metti i piedi? >> dico scontrosa. Non appena alzo lo sguardo vedo il volto di Naruto. << Oh! Yuky scusami non ti avevo proprio visto! Tutto bene? >> mi chiede porgendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi. << Diciamo di sì >> dico indolenzita. Una volta in piedi siamo faccia a faccia. Io non posso fare a meno di guardare i suoi occhi. All'improvviso ho le guance in fiamme, credo di essere arrossita. << Tutto... bene? >> mi chiede in imbarazzo. << Beh.. si... insomma... sì sì tutto ok >> dico tirar fuori una frase di senso compiuto. Ma a riportarmi alla realtà è il rumore di un mestolo che cade. Entrambi ci giriamo  verso la fonte del rumore e notiamo il povero proprietario del locale in pieno imbarazzo per la scena a cui aveva appena assistito. << Beh, allora io vado una buona giornata >> dico guardandolo per una ultima volta. Una volta fuori, faccio un sospiro di sollievo. Mamma che imbarazzo. Certo che mi fa uno strano effetto. Ma non e' il momento di concedersi distrazioni. Ho un obiettivo da raggiunge: scoprire la verità. Per prima cosa tornerò a casa  per cercare qualcosa che mi possa aiutare. Mentre mi avvio immersa nei mie pensieri, mi sembra di sentire il mio nome. << Yuky!! Aspettami!! >> Mi giro e vedo Naruto che corre verso di me << Naruto che succede? >> chiedo mentre mi raggiunge << Senti, ti volevo chiedere.. visto che ora siamo una squadra. Beh.. se ti andrebbe di allenarci insieme? Sai visto che non ci conosciamo sarebbe meglio allenarci insieme in modo da conoscere i nostri punti di forza o i nostri punti deboli >> chiede con molto imbarazzo. << Oh! Va bene. Ok grazie >> rispondo con un sorriso. << Oh! Grande.. perfetto allora possiamo andare >> dice entusiasta << In realtà vorrei chiederti, se possiamo iniziare da domani, sai ho avuto una nottataccia e non sono proprio in grado di sostenere un allenamento. E poi vorrei tornare a casa. Ho bisogno di capire e cercare qualche elemento >> << Allora ti accompagno! >> dice senza darmi modi di replicare illuminandosi con un mega sorriso << Mi accompagni? >> chiedo stupita << Certo, sempre se non hai nulla in contrario, siamo una squadra. E poi, è meglio che tu non vada sola lì >> sento la sua voce diventare compassionevole... << Ok, allora andiamo >> dico inziando a fare strada. Non è rimasto nulla, è straziante entrare qui. È difficile da accettare come in un niente sia andato tutto distrutto. Mentre mi muovo in quel cumulo di macerie guardo ogni angolo. Quanti ricordi. Salgo su. Vado nella stanza in cui mio padre passava le sue giornate,sperando di trovare qualcosa. Ma niente... << Nulla non c'è nulla, nemmeno un insignificante indizio... un qualcosa! >> dico esasperata << Yuky, è normale la casa è tutta bruciata. Anche il minimo indizio è andato perso >> afferma Naruto. << Ma non può essere ci sarà qualcosa...deve esserci. Un momento... >> Improvvisamente mi ricordo che da qualche parte nella casa mio padre aveva un nascondiglio dove nascondeva dei documenti. Inizio a cercare tra le pareti della stanza, le mie dita si fanno spazio tra le intercapedini << Si può sapere adesso che cerchi? >> mi chiede il ragazzo curioso. << Mio padre aveva una doppia parete in cui nascondeva le cose più importanti e segrete del nostro clan...  dobbiamo trovarla, li potremmo trovare qualcosa >> Ad un tratto camminando sento sotto i miei piedi come una botola. << Ehi.. guarda qui forse ho trovato qualcosa >> Lui si avvicina e cerca di aprire facendo leva con un kunai. All'interno troviamo un rotolo tutto impolverato. Sembra che non venga aperta da tempo. << A quanto pare cercavano questo >> afferma Naruto. << A quanto pare >> affermo seria. Prendo il rotolo, ripulendolo dalla polvere per aprirlo... ma c'è  qualcosa...al tatto non capisco. << È uno strano sigillo. Probabilmente lo si potrà aprire una volta svelato il suo enigma >> spiega il biondo. << Forse è meglio portarlo al Hokage... lui saprà sicuramente come scioglierlo >> Forse ci siamo, forse non è così lontana la verità. Mamma, papà non preoccupatevi fra non molto scoprirò chi vi ha fatto del male.

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


<< Quindi tu mi stai dicendo che questo rotolo si trovava in una botola del pavimento >> mi chiese l'Hokage incredulo. << Ascolti, io non so perché mio padre ha mi abbia tenuto nascosto un rotolo del genere, o perché non me ne abbia mai parlato; ma la cosa che più mi fa strano è: come mai non è andato bruciato nell’incendio? Non pensa che anche questo avrebbe dovuto diventare cenere? E poi ultima domanda, non meno importante, perché sigillarlo in un modo così particolare che nemmeno io ne conosco la soluzione? >> rispondo molto determinata. Kakashi- sama prende il rotolo tra le mani e cerca di leggere il sigillo. << E' un sigillo in carattere Katakana >> afferma molto serio. << Carattere Katakana? >> afferma Naruto, prendendo finalmente anche lui parte al discorso << Il carattere Katakana, è un alfabeto antico, che in pochi conoscono e ancor meno riescono a decifrare. Ma, la cosa interessate è che non si tratta di un alfabeto normale, a prima vista le lettere sembrano dei numeri, ma ad ogni simbolo corrisponde una parola. Ad esempio questa parte del sigillo tu come la leggeresti? >> chiede Kakashi << Beh, mi faccia vedere bene... a me sembra il numero nove >> chiede dubbioso il mio compagno di squadra. << In realtà, ti dico che questo numero, invece è la parola ''TA'' >> spiega in modo sapiente << Vedi, questo alfabeto è molto complesso e alcuni studiosi non sono ancora riusciti a trovare una traduzione a tutti i caratteri >> conclude l'Hokage. << Ma se non sono stati trovati ancora tutti i caratteri come possiamo sciogliere questo sigillo? >> chiede con espressione ancora più confusa Naruto << Yuky quando ti è stato permesso di leggere i rotoli del vostro clan, ha studiato anche questo alfabeto? >> mi chiede prontamente l'Hokage << Purtroppo no, in quei rotoli vengono solo illustrate e spiegate tutte le tecniche adatte per il nostro chakra, non ho trovato nulla del genere >> spiego dispiaciuta. << Però, potrei chiede aiuto ai vecchi saggi del nostro clan loro mi sapranno aiutare >> affermo << OK.. allora mentre tu ti occuperai di chiede ai tuoi saggi, io chiederò ai nostri studiosi di aiutarci con la decifrazione del codice. Ah, dimenticavo… Yuky ho provveduto a farti avere un appartamento momentaneo in cui poter dormire, visto che al momento non hai più la tua casa. Ovviamente è un semplice monolocale, non aspettarti una villa come quella in cui vivevi, però finché questa storia non sarà finita e la tua vecchia casa non sarà tornata agibile potrei stare li senza problemi >> << Oh! Hogake - sama non so veramente come ringraziarla, ma non vorrei essere un disturbo per il nostro villaggio >> affermo piena di commozione << Nessun disturbo, in realtà quello era il mio vecchio appartamento, sai bene che diventando Hokage ci viene data una nuova residenza. Quindi finché non lascerò il mio incarico potrai stare tutto il tempo che vorrai! >> e il viso si illuminò con un espressione di gioia. << Grazie! Grazie! Grazie! >> dissi abbracciandolo e infischiandomi altamente della sua carica. *** 4 MESI DOPO... Sono passati già 4 mesi dal fatidico giorno dell'incendio, ed ancora non si è trovata la causa. Ancora non siamo riusciti ad aprire il sigillo. Gli anziani non hanno saputo aiutarmi e di conseguenza, il tutto sta andando a rilento. In questi mesi, ho continuato ad allenarmi per diventare sempre più forte, per essere un ninja degno di rispetto e degno di poter prendere anche le redini del mio clan. Con Naruto, si è creato un grande feeling, c'è sempre per ogni cosa. E' un ottimo insegnante, amico... e perché no anche il ragazzo che un po’ tutte vorremmo. Lui non parla molto di se’, ma sa sempre ascoltare e soprattutto tirarmi su il morale anche in quelle giornate no. E' tardo pomeriggio, il sole sta già tramontando. Sono appena rientrata da una missione. Oggi sono andata sola, Naruto era impegnato. Mentre torno a casa ho una strana sensazione, come se qualcuno mi stesse osservando. Mi guardo intorno ma non vedo nessun di particolare tra le persone che passeggiano per le vie di Konoha. In realtà ho questa sensazione da un paio di giorni, come se qualcuno mi seguisse, o mi stesse addirittura spiando. Magari è solo la mia immaginazione... E se non fosse cosi? E se qualcuno mi stesse spiando per capire come sistemare anche me, magari non si deve scoprire cosa c'è scritto in quel rotolo? Devo dare una soluzione a questi miei sospetti. Vado a far rapporto all'Hogake. Quando esco dal palazzo si è fatta già sera. Mi avvio verso casa, non appena arrivo apro la porta << Sono a tornata! >> già non c'è nessuno. L'appartamento come ogni sera è buio e freddo. Cerco di non pensare a questa solitudine e vado a fare una doccia. Mi sento così stanca non vedo l'ora di andare a letto. Mentre sto per uscire dal bagno, qualcosa attira la mia attenzione, la finestra della camera de letto è aperta. Io mi ricordo benissimo di non averla aperta. Qualcuno è entrato! Esco dalla stanza per andare a controllare il resto della casa. Niente nessuno. Forse ricordo male... sento un rumore dietro la porta. Corro ad aprila << Beccato! >> non c'è nessuno... solo un gatto che è scappato via. Ma la mia attenzione via catturata da un fiore di ciliegio. Lo raccolgo, fa ancora profumo come se fosse stato raccolto da poco. Mi guardo ancora in torno ma le strade sono deserte. Forse ho solo bisogno di riposo. Chiudo la porto e vado a dormire. TUM TUM TUM << Yuky!!! >> TUM TUM TUM << Yuky!!! Apri questa porta... so che sei in casa! Sveglia >> Vengo svegliata da un forte baccano. Esco dal letto, ancora dormiente e vado ad aprire, trovandomi davanti un Naruto raggiante come il sole << Naruto, ma si può sapere che succede? Perché fai tutto questo casino a quest'ora del mattino? >> dico sbadigliando e andando verso la cucina lasciandogli la porta aperta, e lasciandogli intuire che può entrare tranquillamente. << Mattino? Ma tu hai idea di che ore sono? >> mi chiede il biondo entrando in casa e chiedendo la porta. << È quasi mezzogiorno... >> dice sedendosi su una sedia della cucina << E allora? Non ho diritto a dormire qualche ora in più? >> affermo mentre mi verso un spremuta e sedendomi di fronte a lui. << Allora a cosa devo questa tu visita? Se ricordo bene oggi non dovevamo vederci >> << In realtà mi chiedevo se avessi voglia di passare la giornata insieme... in fin dei conti siamo amici e non dobbiamo vederci solo per gli allenamenti, potremmo anche fare una passeggiata e passare la giornata in tranquillità >> chiede con un po' di imbarazzo. << Naturo Uzumaki mi stai invitando per caso ad un appuntamento? >> dico molto spiritosa per rompere un po' l'imbarazzo che si era creato. << Non direi un vero e proprio appuntamento... ma un uscita tra buoni amici e compagni di squadra >> risponde strofinando una mano dietro la testa e ponendo lo sguardo altrove. << E va bene... dammi solo qualche minuto il tempo di preparami e andiamo... tu nel mentre fai come se fossi a casa tua! >> dico mostrando il mio migliore sorriso e correndo nell'altra stanza a prepararmi. Venti minuti dopo ritorno in cucina e lo trovo a guardare il fiore di ciliegio che avevo raccolto la sera prima. << Ti piacciono i fiori di ciliegio? >> mi chiede girandosi verso di me << Beh.. in realtà questo l'ho trovato ieri sera dietro la porta. Comunque si li adoro per la loro delicatezza e loro fantastico profumo >> << Magari te l'ha lasciato qualche ammiratore segreto >> << Può darsi... comunque Capitano Uzumaki per me possiamo andare! >> << Bene andiamo allora >> afferma. Usciti da casa passeggiamo per un po' lungo il paese. Parlando del più e del meno, scherzando, confrontandoci sui nostri gusti.... quasi, come una vera coppia, non passando, di certo inosservati per qualche curioso del villaggio. Ad un certo punto i nostri stomaci chiedendo pietà brontolando, ci obbligano a fermarci per mangiare del delizioso Ramen dal nostro fidato Iruka. Ovviamente, contro la mia volontà, Naruto mi volle offrire il pranzo. Il resto del pomeriggio lo passammo a fissare i volti scolpiti sulla roccia e a guardare la nostra amata Konoha dall'alto. Il sole stava già tramontando. << Passerei ore intere a guardare questo panorama >> dissi affascinata da quello che la natura ci mostrava << Quando ero piccolo, passavo molto tempo qui e per farmi notare imbrattavo i volti scolpiti con la vernice >> dice con una risata. Ma una risata malinconica, come quella di chi non vuole ricordare. << Farti notare? Certo per i tuoi genitori dovevi essere un tipo tosto. Anche ora non sei di certo un santo >> dico prendendolo un po' in giro << Già, un vero monello >> afferma appoggiandosi alla ringhiera e guardando il vuoto << Scusa, forse ho detto qualcosa che non dovevo >> << Tranquilla... vedi io ti capisco molto bene. Perché anche io non ho i genitori o per lo meno non li ho mai avuti. Sono morti subito dopo la mia nascita >> Io rimango senza parole non avrei mai immaginato un tale vuoto. << Oh scusami, non potevo immaginare... Io... Mi dispiace... >> << Tranquilla... mi stupisce piuttosto che tu non ne fossi a conoscenza >> poi continua << Ventisei anni fa, ovvero il giorno della mia nascita, il nostro villaggio venne attaccato da un potentissimo ninja: il famoso Madara Uchiha, che liberò dal corpo di mia mamma lo spirito della volpe a nove code. La Volpe incominciò a distruggere tutto quello trovava sul suo cammino. Allora, il quarto Hokage, nonché mio padre, decise di sigillare la volpe dentro di me. Ma ciò determinò la conseguenza più straziante, sia mia madre che mio padre persero la vita in cambio della mia e di tutti gli abitanti del villaggio. Negli anni successivi, non ho mai saputo chi fosse mio padre e nemmeno perché mi evitavano chiamandomi mostro. Così iniziai a fare di tutto per farmi notare ma sembrò tutto inutile. Soltanto all'età di 12 anni scoprii che nel mio corpo viveva lei la volpe! Con il passare degli anni imparai a conviverci anche se con molta riluttanza. Fino al giorno in cui scoppiò la quinta guerra e per causa di forza maggiore, mi dovetti alleare alla volpe; unendo le nostre forze vincemmo, e quando tornai al villaggio finalmente tutti mi accettarono e mi amarono per quello che ero >> terminò. Era una storia bellissima. Povero Naruto quanto aveva sofferto? Quanto aveva pianto prima che qualcuno lo amasse o l'accettasse? Eppure è sempre così forte, sorridente, sicuro di se... << È... la tua è una storia bellissima >> << Sai cos'è la cosa che mi piace di te? È che nonostante, tu abbia soltanto 19 anni, non mi hai seguito perché ero il famoso eroe Naruto Uzumaki. Ti sei fidata di me, e hai imparato a volermi bene per quello che ero >> << Io non conoscevo la tua storia e poi... e poi anche se sei il famoso eroe Naruto Uzumaki, vincitore della quinta grande guerra e portatore di pace e alleanza di tutti i paesi del mondo ninja... io ti voglio bene per quello che sei. Perché anche se fossi stato il ninja più scarso del paese quello che sei dentro ti avrebbe comunque reso unico, perché tu sei unico e sarebbe impossibile non volerti bene! >> dico facendogli un grande sorriso. All'improvviso si girò verso di me e mi abbracciò. << Anch'io ti voglio bene, piccola Yuky >>.

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


E’ già passata una settimana da quella splendida serata passata insieme a Naruto, lui si è aperto un po' con me, sembra più confidenziale, la cosa mi confonde. Siamo al campo 7 per il nostro consueto allenamento. << Forza più veloce altrimenti non riuscirai mai a battermi... >> afferma Naruto evitando il mio colpo. << Sei troppo veloce non riesco a starti dietro >> dico con il fiatone. << Devi solo usare l'astuzia, se tu riesci a raggirarmi non importerà più quanto io sia veloce >> afferma senza neanche la minima fatica. L'allenamento di oggi consiste nel prendergli dei campanelli legati alla cinta della sua tuta. È da questa mattina che ci provo, dannati campanelli. Mi sembra quasi un’impresa impossibile. È velocissimo e non riesco mai ad intuire i suoi spostamenti. D'altronde è sempre il figlio del lampo giallo di Konoha. Devo inventarmi qualcosa, ho tempo fino al tramonto. Sono nascosta tra i rami di un albero, il sole è quasi del tutto tramontato. Lui è lì, al centro del campo, fermo immobile. Attende un mio attacco. Attraverso la tecnica della moltiplicazione del corpo ho creato una mia copia che lo distrarrà e quando meno se lo aspetterà entrerò in azione e gli sottrarrò i campanelli. Siii!! Esulto già gioiosa immaginando la scena della mia vittoria. Bene, faccio cenno alla mia copia di iniziare con il piano. Parte frontalmente. << Quante volte ti ho detto che attaccarmi frontalmente non serve a nulla >> afferma parando i miei attacchi. << Beh, io direi di stare più attento tu piùttosto >> << Ma davvero? Guarda qui allora! >> colpisce con un pugno ben assestato la mia copia facendola scomparire. All'improvviso lo attacco da dietro lanciando degli shiuriken, colpendo il suo braccio che esplode trasformandosi in un tronco. << Dannazione ha usato la tecnica della sostituzione >> << Quante volte ti ho detto di non distrati? >> afferma correndo verso di me pronto a lanciarmi la sua arma, il Rasengan. Mi colpisce in pieno! Fortunatamente quella era solo un altra mia copia. Ma è arrivato il mio momento. Quando sto per uscire dal mio nascondiglio, sento la punta di un kunai puntata dietro le mie spalle. << Tempo scaduto >> Rimango di sasso. Guardo l'orizzonte il sole è andato via. Anche oggi ho perso. Alzo le mani in segno di resa e mi alzo uscendo dal cespuglio in cui mi ero nascosta. << Si può sapere come hai fatto a trovarmi!? >> chiedo stupita e voltandomi verso di lui. << Beh in realtà sei nascosta qui fin dal momento in cui le tue copie hanno iniziato ad attaccare. Ma io ti osservavo da dietro già da molto prima >> afferma con un mega sorriso e riponendo l'arma. << Uffa! Non riuscirò mai a prendere quei campanelli >> << Ci riuscirai! Devi solo allenarti di più. Guarda che neanche io riuscìi a prenderli subito, quei campanelli, ai tempi dell'Accademia. Il maestro Kakashi era un vero portento. Ma alla fine dopo tanto allenamento riuscìi a prenderglieli >> << Non diventerò mai un bravo ninja come te! Sono una vera delusione per il mio clan >> affermo piùttosto sconsolata. << Ma che dici, sei già molto forte devi solamente credere più in te stessa e diventerai fortissima. E io ti aiuterò a diventare una vera leggenda >> dice con la sua solita espressione solare << Davvero? Mi aiuteresti davvero ad essere più forte? >> chiedo speranzosa << Ma certo! Te lo prometto! >> dice alzando il suo pugno sinistro verso di me Feci un sorriso grandissimo anche io, e battei il pugno contro il suo. << Questa è una promessa >> concluse sorridendo. Mi sentii così felice in quel momento , che mi venne quasi da piangere. Non saprei nemmeno intuirne il motivo. Peccato che il momento venne interrotto da un rumore alquanto insolito. << Oh mamma! Scusami ma sto morendo di fame! >> si giustificò Naruto in pieno imbarazzo. Scoppiai a ridere contagiando anche lui. << Beh allora forse è meglio andare non vorrei essere causa di un tuo svenimento proprio qui >> dissi continuando a ridere mentre ci dirigemmo verso il nostro ristorante di fiducia. **** Mi stendo a letto. Sono distrutta, la stanza è al buio, viene solo illuminata dalla luce della luna. Giro la testa verso il comodino e osservo il rotolo ancora sigillato. Mi alzo e lo prendo! Accarezzo il sigillo. Accidenti perché non riesco a trovare una soluzione. Papà che cosa tenevi nascosto. All'improvviso un ricordo torna in me FLASHBACK << Ascolta Yuky, oggi ti insegnerò una tecnica molto importante! La liberazione pentastica... >> dice mio padre << La liberazione pentastica? È di che tecnica si tratta? >> chiedo << Sono tecniche che un giorno ti potranno aiutare per sciogliere dei sigilli >> << Oh!! >> << Vedi nella nostra famiglia siamo tutti specializzati nel sciogliere i sigilli. Quindi è arrivato anche per te il momento di saper creare o imporre dei sigilli >> FINE FLASHBACK Mmm... fammi pensare in teoria questo potrebbe essere uno di quei sigilli di cui parlava mio padre. Proviamo. Concentro il chakra fino alle punte delle dita affinché affluisca in modo visibile su ogni uno di esse. << Liberazione Pentastica >> affermo comprimendo le mie dita sul sigillo All'improvviso, quest'ultimo inizia come a bruciarsi e consumarsi da solo fino a disintegrarsi completamente. Siiii ci sono riuscita! Devo andare subito da Naruto per avvisarlo della notizia e aprirlo insieme non voglio svelarlo da sola. Ma subito dopo a frenare il mio entusiasmo è la sveglia che segna mezzanotte passata. Forse sarà meglio andare a dormire. Domani mattina correrò subito da lui. Così posai il rotolo e andai a dormire con la speranza che forse ancora qualcosa si potesse risolvere. E’ mattina presto. Sono già pronta per uscire. Questa notte non ho dormito molto per la troppa euforia. Prendo subito il rotolo, lo metto nella mia sacca degli shiuriken ed esco subito correndo. Corro per le vie di Konoha saltando da un tetto all'altro per far prima; sono impaziente Mentre corro la mia attenzione viene attirata da delle grida e un’ improvvisa confusione. Così mi avvicino, facendomi largo tra la folla. << Ehi ragazzino, qui si paga. Stavi cercando di fregarmi? >> disse l'uomo prendendo per la maglia un ragazzo, che precedentemente aveva scaraventato a terra. << Certo che no mio signore.. >> rispose il ragazzo con la voce tremante << Beh, a me non sembra proprio. Stavi scappando senza pagare. Dammi i miei soldi altrimenti... >> disse alzando il pugno pronto a sferrarlo sul viso di quel povero ragazzo << Altrimenti cosa? >> risposi andando in suo soccorso. << E tu chi sei? Anche tu cerchi rogne stupido ragazzino? >> afferma l'uomo lasciando cadere a terra il malcapitato e girandosi verso di me. << Forse sei tu quello che cerca rogne questa mattina >> risposi senza timore con un accenno di sfida negli occhi. << A sì? Beh chi ti credi di essere? Bene visto che ci tieni tanto vorrà dire che manderò anche te a piangere dalla mamma! >> disse sferrando un colpo che evitai senza fatica. << Senti non ho tempo da perdere. Dimmi quanto ti deve il ragazzo e chiudiamo questa scenata >> << Ma con chi ti credi di parlare poppante >> afferma il padrone della locanda, pieno d'ira. Inizia a sferrare pugni, che io evito con estrema facilità. << Senti adesso mi hai stancato, visto che non vuoi capire >> dissi evitando l'ennesimo pugno, mentre il mio aggressore perdeva l'equilibrio finendo con il muso a terra. Non gli diedi tempo di alzarsi, misi un piede sulla sua faccia e gli bloccai il polso dietro la schiena. << Bene, adesso mi ascolti. Prenderai i miei soldi e lascerai libero quel ragazzo.. ok? >> dissi in modo minaccioso Il tizio fece un suono impercettibile << Non ho capito bene? È tutto chiaro? >> dissi facendo più pressione sul suo braccio << Si si >> disse spaventato << Bene >> dissi lasciandolo libero. Dopo presi una carta da 20 yen e gli la diedi. << Ma il conto è di 50 yen >> rispose giustificandosi Mi girai con uno sguardo molto severo di lui << Ma 20 saranno più che sufficienti >> rispose con voce tremante. Subito dopo mi avvicinai al ragazzo e gli diedi una mano a rialzarsi. << Tutto bene? >> dissi facendogli un sorriso << Si >> rispose il ragazzo sotto shock << Ah dimenticavo >> dissi rivolgendomi all'uomo << Io non sono un ragazzo ma una ragazza >> terminai con un po' di stizza. Mi allontanai seguita a ruota da quello strano ragazzo. << Ehi ascolta, ti volevo ringraziare >> disse << Prego è stato un piacere >> rispondo con un sorriso. A guardarlo bene...è leggermente più alto di me. Ha una corporatura piuttosto mingherlina. Avrà all'incirca la mia età. E abbiamo anche gli stessi colori. Un momento io ti conosco. << Ma io ti conosco! >> affermo indicandolo piena di stupore << Yuky? >> afferma incredulo lui << Siii!! Tu invece sei Hidan! >> affermo contenta. Non ci posso credere è proprio lui. Hidan è il primo amico d'infanzia. Io lui siamo cresciuti insieme fino ai 10 anni. Le nostre strade si separarono quando dovette partire insieme alla sua famiglia, trasferendosi in un altro paese. << Non puoi capire quanto sia contenta di rivederti! >> dico abbracciandolo << Anche io amica mia! >> << Guarda! >> e afferrò da sotto la maglietta la collana con il ciondolo di cristallo che feci dividere in due parti, uno per me e una lui, e che gli regalai il giorno della sua partenza. Ci eravamo promessi che se un giorno non ci fossimo riconosciuti sarebbe stato il nostro segno di riconciliazione. << Vedi che lo tengo ancora anche io >> risposi mostrando il ciondolo << Non me ne sono mai separato >> disse il mio amico con una nota di malinconia. << Ma adesso eccoci qui. Ci dobbiamo raccontare un sacco di cose >> << Si! Però adesso ho un appuntamento d'affari. Ci possiamo vedere questa sera? >> << Certo solito posto? >> << Ok a stasera >> << A stasera! >> lo salutai correndo via.

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Corro verso casa di Naruto mi sento super felice! Non riesco a non pensarci, certo che Hidan è davvero cresciuto; quando eravamo piccoli io lo prendevo sempre in giro per la sua altezza, a guardarlo adesso quanto mi sono sbagliata. Non vedo l'ora sia sera, abbiamo un sacco di cose da raccontarci. Tra un pensiero e l'altro sono arrivata a destinazione. << Naruto!!! >> grido salendo le scale che portano alla sua porta. << Naruto!! >> continuo a urlare bussando alla porta. Sento rumore dall'interno. << Ehi Naruto! Sono io Yuky... guarda che ho sentito che sei in casa >> continuo ad urlare sempre più spazientita. All'improvviso la porta viene aperta << Finalmente ce ne hai messo di.... >> rimango bloccata. Ad avermi aperto la porta non è stato Naruto ma una ragazza!!!! È molto bella. Snella leggermente più alta di me pelle chiarissima e capelli lunghi e blu come la notte. Sembra quasi un angelo, ha degli occhi grandi e color perla. << Emh! >> rimango senza parole. Anche perché ha una maglia più tosto larga, si vede benissimo che non è della sua misura, le fa quasi da vestito. << Ehm! Ciao scusa io... io cercavo Naruto >> alla fine dico con un po' di insicurezza e volgendo anche lo sguardo altrove. << Oh! Naruto è sotto la doccia... ma se vuoi entra pure, stavo giusto per preparare la colazione. Tu devi essere Yuky lui mi ha molto parlato di te >> afferma la ragazza con un tono molto dolce spostandosi dalla porta per farmi accomodare. << Oh! Beh no grazie non vorrei disturbare oltre. Puoi dirgli che sarò dal Hokage per la questione del rotolo? >> dico facendo qualche passo indietro per andare via << Beh, lo farò... ma sei sicura di non voler entrare? >> << Beh no... scusami ora devo andare adesso. Ciao >> dico correndo via. Inizio a correre, sempre più forte, anche se urto la gente, non mi importa, non mi scuso. Continuo a correre. Mi sento arrabbiata ma più di tutto delusa. Delusa perché non mi ha parlato di lei, delusa perché in tutti questi mesi non si è fidato di me veramente... delusa perché pensavo di aver trovato qualcuno che mi potesse stare accanto. Senza rendermene conto sono arrivata al campo di addestramento. La mia attenzione viene attirata da un vecchio albero. Imponente si erge in tutta la sua maestosità. Inizio a colpirlo a pugni senza sosta. La rabbia mi scorre nelle vene. Mi sento anche arrabbiata con me stessa. Perché mi sono illusa. Che cosa potevo pretendere? Che cosa potevo sperare? Che mi avesse notato? Che cosa? E io che stavo per aprirgli il mio cuore. Stupida ecco come mi sento esattamente una stupida! Minuti infiniti, mi fermo... noto che le mie mani sanguinano. Non ho neanche voglia di curare le ferite con il chakra. Prendo delle bende che ho sempre con me e mi fascio le mani. La sofferenza mi scarica il nervoso, mi sembra che l’autopunizione sia la cura a quelle emozioni contrastanti. Adesso è ora di non pensare più. Devo andare dall’ Hokage a raccontargli la novità. Mi poggio le mani fredde sul viso per calmare la furia. Non appena le mie dita toccano la pelle, mi accorgo che è bagnata. Non mi ero resa conto... stavo piangendo. Adesso basta... devo andare avanti che importa se lui non farà parte della mia vita. Prima potrò risolvere questa faccenda e prima potrò evadere per un po'. **** Sono dietro l'ufficio dell’ Hokage. Busso. << Avanti >> risponde l'uomo Apro la porta ed entro. << Buongiorno Hokage >> dico chinando la testa in segno di rispetto. << Oh! Yuky buongiorno a te. Dimmi pure.. >> << Beh! Sono qui per consegnarle il rotolo. Sono riuscita a sciogliere il sigillo >> dico consegnando il rotolo << Fantastico! Cosa mi dici? >> << In realtà non sono riuscita ad aprirlo. Ho preferito aspettare >> spiego << Bene allora... >> viene interrotto dal bussare dietro la porta << Avanti >> La porta si apre, entra Naruto. << Hokage >> saluta chinando la testa << Yuky >> guardandomi negli occhi. Con molta indifferenza sposto lo sguardo verso Kakashi-sama. << Bene... ora che siamo tutti possiamo procedere >> inizia ad aprire il rotolo e inizia a leggere, rimanendo in un muto silenzio. << Beh! Cosa c'è scritto? >> chiede un Naruto impaziente. << Credo che... Yuky debba leggere tu stessa cosa c'è scritto >> afferma con uno sguardo molto serio. Mi sento molto turbata. Cosa ci sarà mai scritto. Prendo il rotolo e inizio a leggere Cara Yuky, Probabilmente quando starai leggendo questo rotolo sarai già grande e un fantastico capo clan. Sono in dovere di dirti una verità che per molti anni ho dovuto tenerti nascosta. Sono sicuro che quello che sto per rivelarti, cambierà un po' il corso della tua vita. Tanti anni fa prima prima di unirmi in matrimonio con tua madre, io amavo profondamente un’ altra donna. Lei non apparteneva al nostro clan, ad un futuro capo clan come me, non era permesso di stare o sposare qualcuno che non avesse le stesse nostre abilità, e di conseguenza dare alla luce un Suky per metà. Cercai di ribellarmi a questa cosa. Ma mio padre, mi obbligò a lasciarla, per sposare quella che oggi è tua madre, lasciando quello che per me era il mio più grande amore. Mesi dopo dal mio matrimonio, diventai capo clan e tua madre mi disse che attendeva te. Purtroppo questa felicità duro poco. Perché una sera, la donna che amavo e che stavo cercando di dimenticare, bussò alla mia porta con un fagotto. Il piccolo Hidan. Mi chiese di prendermi cura di lui perché lei non avrebbe potuto. Inizialmente io mi rifiutai, avevo paura. Ma lei mi lascio il bambino e andò via. I saggi del clan non vollero che tenessi quel bambino, era frutto di un Unione quasi impura. Così decisi che il piccolo, fosse affidato alle cure di una coppia che non poteva avere figli, con la promessa che si sarebbero presi cura di lui come se fosse stato il loro figlio. Fu così che all'età di 10 anni Hidan e la sua famiglia dovettero partire. Perché crescendo si sarebbe notata troppo la somiglianza tra me e lui e sarebbe stato oggetto di scandalo e ribellione per la successione del nostro clan. So che in questo momento, dopo aver letto tutto ciò, sarai molto arrabbiata con me. Ma ti chiedo di perdonarmi, per il padre che non sono stato. E ti chiedo anche di continuare a mantenere questo segreto con te e di bruciare questo rotolo alla fine di tutto. Non ti chiedo di accettare questa mia scelta ma solo di capirla. Ho fatto tutto per il tuo bene. Con amore Papà. Dopo aver letto,il rotolo mi cadde dalle mani per lo shock. Non poteva essere vero, Hidan mio fratello. Avevo voglia di urlare. << Yuky si può sapere cosa c'è scritto? >> chiese Naruto molto preoccupato prendendo il rotolo da terra per leggerlo e rimanendo così anche lui di sasso. Io non riuscivo a parlare. Troppe cose iniziavano a coincidere. Ecco perché eravamo così simili. << Yuky penso che questa sia una cosa molto importante che non possiamo sottovalutare. Pensi che Hidan abbia scoperto questa verità? >> mi chiese Kakashi << Beh... cioè... io non lo so... insomma io dopo 10 anni l'ho rivisto questa mattina... ma non l'avevo neanche riconosciuto. Insomma Hidan non può... non può pensare una cosa del genere... cioè si.. lui non può aver ucciso la mia famiglia. >> incominciai a dire confusa. << Purtroppo... non possiamo escludere nulla. Dobbiamo indagare. Ci sai indicare dove trovarlo? >> << No... no... insomma no lui non può essere stato l’esecutore di quell’infamia. Non potete indagare su di lui. Non farebbe mai una cosa del genere. >> << Ascolta Yuky ma non capisci che è per il tuo bene... Come fai a dire che non può essere colpa sua.. >> si intromette Naruto << Non farmi la paternale. Proprio tu sei... sei... sei la persona meno adatta >> rispondo guardandolo con rabbia << Ma che stai dicendo... non capisci che io lo dico per te? >> mi dice avvicinandosi << Ci sono altre cose che avresti dovuto dirmi. Non trovi? Quindi penso che ora tu non abbia nessun diritto e non ti intromettere >> dico guardando in basso e stringendo i pugni dalla rabbia e impregnando, così, ancora di più le garze di sangue. << Yuky... capisco il tuo stato di shock... ma dobbiamo capirne di più... ovviamente se sarà come dici tu lasceremo in pace Hidan. Ma prima di allora cercheremo di capire tutto su di lui. E ti invito a comunicarci ogni cosa sospetta su di lui. Ok? >> afferma deciso Kakashi << Ma... >> << Niente ma... questo è un ordine! >> << Si signore >> rispondo triste. << Bene adesso potete andare. Vi convocherò se ci sono aggiornamenti >> << Si signore >> rispondiamo in coro io e Naruto. << Ah Yuky... tu non andare resta. Mentre tu Naruto puoi andare... >> afferma dopo Kakashi mentre ci stavamo avviando per uscire. << Ti aspetto fuori >> afferma Naruto prima di uscire << Non c'è bisogno... puoi anche andare. Non vorrai far aspettare di certo il tuo ospite! >> dico senza guardarlo e dandogli le spalle. Richiudo la porta. << Ti preciserò alcune cose e poi sarai libera. >> afferma molto severo l'uomo << Primo punto... le questioni di cuore fuori dal mio ufficio. Non tollero scenate come quelle di prima... >> << Non ho fatto nessuna scenata... >> << Punto secondo... >> afferma alzando la voce e interrompendo la mia obiezione << Non mi devi mai interrompere, se io sto parlando. Punto terzo... da domani non sarai più in coppia con Naruto. Ti sto affidando una squadra di 3 piccoli chunin, che conoscerai domani,in modo da avere più tempo libero per seguire e capire meglio le intenzioni di Hidan. Esigo essere aggiornato su ogni suo movimento o spostamento sospetto. Ci siamo chiariti? >> << Si signore >> rispondo con molta serietà << Bene è tutto puoi andare >> Così faccio un piccolo inchino con la testa ed esco dalla stanza. Uscita fuori lungo in corridoi trovo ad aspettarmi Naruto, ma faccio finta di non vederlo e vado avanti. << Ehi Yuky... >> mi chiama ma io continuo ugualmente per la mia strada, anzi aumento anche il passo. << Ehi aspettami... si può sapere che ti succede? >> mi dice correndomi dietro fino ad arrivare all’uscita del palazzo. << Vuoi dirmi che ti è preso? >> continua << Niente scusami ma ho da fare >> dico fermandomi per un secondo. Ma, non appena sto per andare via mi afferra il polso per fermi. << Allora vuoi dirmi che ti succede? Senti se è per il discorso di Hinata... >> << Hinata.. quindi questo è il nome della tua fanciulla >> << Senti mi dispiace se non te ne ho parlato ma non le reputavo importante! >> << Non lo reputavi importante? Ma ti senti.. >> dico con rabbia e shock << Io mi sono fidata di te... mi sono aperta... ti ho parlato delle mie emozioni. Dei miei dolori, delle mie insicurezze. Non ho mai pensato cosa fosse importante o meno... >> concludo abbassando leggermente il tono della voce. << Yuky mi dispiace... io non lo so... >> continua senza darmi una vera e propria spiegazione << La verità è che io mi sono fidata di te... tu no >> dico liberandomi dalla sua presa. << Scusami ma adesso ho da fare... ci vediamo >> dico correndo via. Forse è meglio così. Forse è meglio non vederlo più.

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


È sera. Sono al mio solito posto... sulle teste scolpite dei 6 Hokage di Konoha. Da qui il panorama è sempre fantastico. È stato sempre il mio rifugio fin da piccola, quando scappavo dopo l'ennesimo " puoi fare di meglio " di mio padre, o un colloquio con i miei insegnati dell'Accademia. Non era mai abbastanza, non andava mai bene. Non ero mai all'altezza degli altri. Mi ricordo che gli gridavo contro e scappavo via. Ora capisco perché; non ero la figlia nata dalla donna che lui amava. Perché è toccato a me? Perché non mi è capitata una famiglia semplice come quella di tutti gli altri? Perché dovevo essere per forza io la figlia di un clan? Perché? Perché? << Perché? >> inizio ad urlare << Ad esempio perché non sei venuta al nostro appuntamento? >> chiede una voce a me ben nota << Hidan? >> chiedo girandomi e asciugandomi le lacrime. << In persona tesoro! >> mi dice facendomi sempre il suo miglior sorriso. << Ma si può sapere che ci fai qui? >> chiedo stupita << Beh... Sai avevo un appunto con una certa signorina Yuky... l'hai per caso vista in giro? Mi sa che mi ha dato buca >> dice avvicinandosi e sedendosi accanto a me. << Hai ragione scusami!! Ma me ne sono letteralmente dimenticata >> dico abbassando lo sguardo dispiaciuta. << Beh non ti preoccupare... diciamo che... >> disse alzandosi andando dietro un albero, e tornando con delle scatole in mano. << Non vedendoti arrivare da Iruka, mi sono fatto confezionare del ramen. Ed eccomi qui, sono venuto a cercarti e non trovandoti in nessun posto alla fine mi sono ricordato del tuo posto. >> conclude risedendosi al mio fianco e porgendomi la mia porzione di ramen. << Scusami, se ti ho dato pensiero ma oggi non è stata per nulla una giornata facile >> dico guardando sempre il villaggio. << Senti Yuky, io ti volevo dire che ho saputo dei tuoi genitori. E mi è dispiaciuto non esserti stato vicino come avrei voluto. Ma mi sento di dirti che non sei sola. Ci sono io con te. Ormai non andrò più via sono tornato per sempre. >> dice guardandomi negli occhi. << Grazie Hidan se una persona molta cara. >> continuo << Ma stai tranquillo per me... io riesco a superare tutto! Purtroppo oggi ho avuto una discussione con il mio compagno di squadra. Anche se da domani non lo sarà più >> << Oh mi dispiace. E come mai non lo sarà più? In genere so che se si forma un Team si cerca di non scioglierlo più. >> << Beh in realtà lo Hokage ha deciso di affidarmi una squadra di chunin. Vuole che sia la loro insegnate. Anche se non so cosa potrei insegnargli veramente. >> << Sono sicuro, che sarai un insegnante più che valida >> afferma con un sorriso a trentadue denti. Quella espressione mi ricorda Naruto. Era sempre pronto a incoraggiami. INIZIO FLASHBACK << Uffa! Non ci riesco è tutto inutile! >> affermo scoraggiata durante l'allenamento con Naruto. << Sono sicuro che invece ci riuscirai. Hai delle ottime potenzialità. E poi io credo in te! >> afferma regalandomi un sorriso grandissimo, tanto da ridarmi subito la forza di rialzarmi e riiniziare nuovamente. FINE FLASHBACK << Yuky? Ci sei? Mi stai ascoltando >> mi chiede Hidan perplesso << Eh? Sì scusami ma mi ero persa un attimo nei miei pensieri >> affermo continuando a mangiare << Sei sicura che vada tutto bene? Non so magari ti va di parlarne >> chiede preoccupato. << Si sicura >> rispondo facendogli un piccolo sorriso. Passiamo il resto della serata ridendo e scherzando e raccontandoci di noi, di tutto quello che in questi anni abbiamo fatto e vissuto. Hidan adesso, è un imprenditore di terre. Nonostante sia ancora così giovane è riuscito ad acquistare vari terreni sfruttandoli nel migliore dei modi e creando una grande catena di produzione in giro per i paesi. Ha ereditato il tutto da suo padre... Già suo padre... il padre che non era. Quel padre che nonostante tutto non fosse suo figlio gli ha dato tutto quello che aveva amandolo e crescendolo come meglio poteva. Pensa... saremmo potuti crescere come due fratelli. Non soli ma uniti. Invece il nostro destino si è fatto beffa di noi separandoci. Per quanto potrò tenere a lungo questo segreto? Per quanto potrò essere complice di una falsità portata avanti per troppo tempo? << Scusami, una domanda... Ma se stai ormai così bene in fatto di denaro, come mai questa mattina il proprietario della locanda ti accusava di non voler pagare? >> chiedo stranita << Beh! Non ci crederai ma non trovavo i miei soldi. Lui ha subito pensato che non volessi pagare. È il resto lo sai? >> chiede in imbarazzo << Eh?? In che senso non trovavi il denaro? >> chiedo stupita. << In realtà, ieri sera quando sono arrivato sono stato urtato da un tizio. E di li credo che mi abbia derubato >> << Ma scusami ora come farai? >> << Beh... fortunatamente questa mattina al villaggio è arrivato il mio assistente con tutto il necessario per il mio definitivo trasferimento qui. Quindi ora non avrò più problemi >> conclude sorridendomi. Che strano non pensavo avesse così tanti soldi. Qualcosa non mi quadra. Perché tornare qui? Perché apparire proprio ora? No!! Non posso fare questi pensieri. Insomma Hidan non potrebbe essere colui che trama contro di me. Alla fine della serata mi riaccompagna in quella che ora era la mia casa con la promessa di rivederci nei prossimi giorni. ***** È l'alba questa notte non sono riuscita a dormire. Troppi avvenimenti. La scoperta di avere un fratello. La presenza di una donna nella vita di Naruto. Naruto.... È diventato il mio chiodo fisso. Perché? Non devo innamorarmi di lui. Lui ama già un’ altra. Mi guardo allo specchio. Sembro così simile a mio padre. No... io non voglio essere come lui. I suoi stessi capelli lunghi, i suoi occhi... no! Io non voglio che la gente mi ricordi per la figlia del capo clan Suiky. Di getto senza pensare prendo un paio di forbici e do un taglio netto ai miei capelli. Inizio a tagliare finché posso. Mi guardo soddisfatta. Quasi irriconoscibile. Da adesso nasce una nuova Yuky. Una Yuky forte e determinata; seppellirò ogni tipo di sentimento niente e nessuno potrà scalfirmi. Non aprirò più il mio cuore a nessuno è una promessa. **** Sono al campo 7. Davanti a me ho tre ragazzini di circa 12 ciascuno. Due sono molto simili. Saranno sicuro fratelli l'altra invece è una ragazzina. Sembra quasi che non voglia farsi notare dai due. Troppo timida. Sulla giacca che indossa porta lo stemma del famoso clan Hyuga, molto noto per le loro abilità oculari. Mentre gli altri due sono del noto clan Takahashi, famosi anche loro per le arti illusorie. << Bene ragazzi! Mi presento io sono Yuky Suiky. I miei gusti non sono affari che vi riguardano. In quanto ai miei sogni non ve ne parlerò. Riguardo i miei hobby ne ho diversi... >> dico con una voce atona I tre ragazzini mi guardarono stupiti dalla mia loquace presentazione. << Beh? Adesso tocca a voi presentarvi... su forza inizia tu... >> indicando quello più spigliato di tutti << Chi io? Beh io sono Ryo Takahashi. Quello che più amo è mangiare! È il mio più grande sogno è quello di diventare il miglior ninja di tutti i tempi >> risponde il piccoletto. Quanti ricordi! Mi sembra di rivedere me il giorno in cui fui assegnata al mio team. << Va bene, adesso tocca a te >> volgendo lo sguardo verso l'altro ragazzino. << Bene, io sono Taro Takahashi fratello di Ryo. Non amo qualche cosa in particolare. Le mie più grandi passioni sono le armi, mentre, per quello che riguarda il mio sogno, è diventare, a differenza di quella testa quadra di mio fratello, il più grande Hokage di tutti i tempi >> conclude fiero di se stesso. << Ok.. infine tocca a te >> dissi rivolgendomi alla ragazzina. << Beh! Io... Io sono Hana Hyuga. Beh io non ho passioni. E il mio sogno è quello di essere degna di appartenere al mio clan >> disse puntando continuamente lo sguardo altrove per la troppa timidezza. Povera quanto la capisco. Di certo dovremmo lavorare a lungo ma riuscirà a sbocciare come il fiore più bello. << Bene! Adesso che abbiamo capito chi siamo, vi darò alcune indicazioni. Dovrete lavorare sodo ogni giorno e stare ai miei ordini. Non accetto ritardi o iniziative. Noi saremo il team 7. Si inizia domani mattina. Alle 8 in punto inizieremo con il nostro primo allenamento. Ah! Dimenticavo chi non rispetta quello che dico io è fuori e potrà tornare in accademia >> spiego il tutto in modo severo. << Si signore >> rispondono in coro. << Bene. Adesso potete andare a domani >> Detto ciò andarono via. Bene, adesso ne approfitto per allenarmi. << Non pensavo ti avessero affidato tre piccoli marmocchi >> sento una voce femminile di mia conoscenza << E io pensavo che non ti saresti fatta più vedere... non trovi Ino? >> dico girandomi verso di lei, che nel mentre salta giù da un ramo dell'albero. << Che cosa ci fai qui? >> chiedo un poco infastidita << Mamma mia come siamo permalosi questa mattina? >> risponde sempre con la sua aria di superiorità << Si sono permalosa ok? >> rispondo innervosita << Ehi si può sapere che ti prende? >> << Vuoi sapere che mi prende? Davvero vuoi sapere che mi prende? >> rispondo quasi urlando << Tu sei pazza >> << Beh si sarò pazza! Ma tu doveri quando avevo bisogno? Sei sparita per mesi. Dov’eri quando avevo più bisogno di te? Dov’ eri quando ero in ospedale? Dov’ eri quando stavo raccogliendo quello che è rimasto della mia vita? >> rispondo con molta rabbia << Io... >> risponde incerta << Beh... ti rispondo io... Da nessuna parte >> << Non sapevo che fare ok? Mi sembrava di essere inopportuna... >> << Così inopportuna da dimenticare di venirmi a cercare anche solo per sapere se fossi ancora viva? >> << Yuky sai che siamo amiche e che saresti potuta venire da me quando volevi... >> << Mi dispiace ma la nostra non è vera amicizia! Non dovevo venire a chiedere io il tuo sostegno. Ma dovevi essere tu a venire >> la incalzo guardandola fisso negli occhi << Mi spiace Ino.... ma io non ho bisogno di una amicizia di convenienza. Ho bisogno di un’ amica che ci sia sempre. Sia quando piango che quando rido. Sia quando sono sola che quando sono in compagnia. Sia quando sono arrabbiata che quando sono felice. Io ho bisogno di una amica sempre! Che non abbia mai paura di essere inopportuna, che soprattutto non mi cerchi perché in quel momento è sola >> dico calmandomi. Ino aveva gli occhi pieni di lacrime, probabilmente non si aspettava questa mia sfuriata, che abbassò non appena io terminai il mio discorso. << Nonostante ciò, io ci sarò sempre per i miei amici. Ora scusami ma ho da fare >> dissi voltandole le spalle e facendole capire che doveva andare. Non disse una parola e corse via. Solo dopo mi accorsi che anche io stavo piangendo. Avevo detto addio a quella che pensavo, un tempo, fosse una mia amica. E’ tardo pomeriggio, il sole sta quasi tramontando, mi sono allenata in modo estremo. Adesso, sono davanti alle tombe dei miei genitori. Non riesco a dire una parola. Le fisso in silenzio. Non ci sono più parole da dire ormai e neanche più lacrime da versare. Forse un giorno potrò tornare a piangere.

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


UN MESE DOPO È già passato un mese da quando mi sono stati assegnati i miei ragazzi. Fanno passi da gigante. Fin dai primi giorni hanno dimostrato un grande spirito di squadra. Migliorano di giorno in giorno. Il sole sta tramontando, segno che la giornata è giunta quasi al suo termine. << Maestra! Noi andiamo a mangiare qualcosa tutti insieme. Le va di unirsi a noi? >> mi chiede la più piccola del gruppo. << No ragazzi... vi ringrazio ma ho ancora qualcosa da fare. Andate pure... sarà per la prossima volta >> dico sorridendo. Così un po' dispiaciuti vanno via. Che giornate! Sono tutte uguali. È da un mese che non faccio altro che allenare, allenarmi e tornare a casa. Mi sdraio per terra. Lasciandomi cullare della calda brezza estiva. Un mese. Un mese, da quella verità. Un mese che non vedo più Ino. Un mese... che non vedo più Naruto. Come starà? Che farà? Magari avrà un nuovo o una nuova compagna di squadra. O magari se la starà spassando con la sua ragazza. Eppure... spesso mi ritrovo a pensarlo, anche se non vorrei... o dovrei meglio dire non dovrei. Ah! Ma chi voglio prendere in giro. La verità è che io mi sono pienamente innamorata di lui. Mi piacerebbe tanto poterlo dimenticare. Ma chi può dirlo? Forse il destino. Decido che è meglio tornare a casa. Cammino sempre per le stesse strade del villaggio. Senza pensare al percorso giusto da fare. Le mie gambe camminano per me. Senza volerlo mi ritrovo davanti casa mia. Mentre cerco le chiavi guardo in basso e trovo un fiore di ciliegio. Ancora? Ma non è possibile. Ogni giorno ne trovo uno dietro la porta. Così mi guardo intorno, ma, l'unica cosa che vedo è la gente che cammina per strada indisturbata. Senza nulla di sospetto o qualcuno di sospetto. Alla fine decido di non farci caso più di tanto e rientro in casa. GIORNI DOPO... Sono giorni che quando rientro la sera trovo sempre lo stesso fiore davanti la porta. Ma chi sarà mai! Hidan non può essere, insomma che motivo avrebbe. E se fosse... no Naruto non può essere... mentre sto per rientrare sento del rumore sul tetto. Con agile maestria raggiungo saltando la copertura della piccola palazzina. Nessuno. E se invece qualcuno mi stesse seguendo ? Devo scoprirlo subito... Corro da un tetto a l'altro vado verso i campi di allenamento. Mi insedio tra gli alberi. Qualcuno mi sta seguendo. Avverto i passi di qualcun'altro. Bene è come pensavo. Inizio a correre più veloce. Mi segue benissimo. All'improvviso mi fermo mi giro e lancio un kunai verso la direzione del mio inseguitore. Se attacco all'improvviso dovrei beccarlo. Non appena il kunai arriva a destinazione sento un rumore. Preso! Mi fermo e scendo giù. Ma l'unica cosa che trovo è la maschera di ambu colpita dalla mia arma. Immediatamente, nella mia mente si creano dei flash... Le mie ultime missioni, il salvataggio durante l'incendio, e poi... ecco chi mi aveva portato alla locanda il giorno dei funerali. Tutto inizia a prendere forma nella mia testa. Tutte quelle cose strane, le coincidenze, i salvataggi improvvisi... Mi calo per prendere la maschera, un petalo di ciliegio cade leggiadro sulla maschera. Vuoi vedere che i fiori... ma no che senso avrebbe e poi una guardia ambu che lascia fiori alle sue protettrici... mi viene quasi da ridere al pensiero. Ma adesso mi chiedo perché! Solo una persona potrà darmi le spiegazioni che cerco. Arrivo di corsa al palazzo dell' Hogake e non mi preoccupo neanche di bussare, entro come un fulmine nel suo ufficio con la maschera in mano. << Come ha potuto mettere una guardia ambu a spiarmi! >> dico poggiando con un grande tonfo la maschera sul suo tavolo << Abbiamo forse dimenticato le buone maniere? >> risponde molto freddo l' Hokage senza alzare gli occhi da quello che sta facendo. << Me ne infischio delle buone maniere! Le ripeto come ha potuto >> << Mh! Sapevo che alla fine te ne saresti accorta sei troppo sveglia >> risponde con sarcasmo e alzando, finalmente lo sguardo poggiandolo su di me << Non ha risposto ancora alla mia domanda >> rispondo ancora più seria. << E tu dimentichi sempre più il rispetto che mi devi >> tuona con voce ferma. Rimango in silenzio in attesa di una risposta. << E va bene! Un paio di mesi prima dell'incendio venne qui tuo padre dicendomi che il suo clan era minacciato. Minacciavano di sterminarlo per lotte interne dovute alla successione per il posto di capo clan. Eri in pericolo. Ti volevano morta. Ma non mi disse mai chi. Provai a cercare un punto d'incontro per aiutarlo, ma mi disse che erano cose di clan e che se ne dovesse occupare di persona. Gli chiesi perché volesse proprio una guardia ambu e lui mi disse che non poteva assegnarti una guardi del vostro clan perché avresti obiettato. In questo modo a tua insaputa sarebbe stato più facile controllarti e salvarti in caso di pericolo. Cosi misi una guardi che fosse la tua ombra. In modo da poterti sorvegliare giorno e notte. Ecco perché quando seppi di Hidan ti chiesi rapporto su tutti i suoi spostamenti. Non posso rischiare. >> conclude alla fine. << Beh, non c'è di bisogno so badare benissimo a me stessa. Non ho bisogno di nessuna guardia. E poi perché non me l'ha detto subito. >> << Perché sapevo che avresti fatto di tutto per sfuggire al suo punto di osservazione >> << Beh adesso che lo so non ne ho più bisogno >> << Invece continuerà il suo lavoro. E tu il tuo >> << Che cosa le dice che io non cercherò di scappare anche adesso che so della sua presenza? >> chiedo provocatoria incrociando le braccia << Perché ho promesso a tuo padre che ti avrei protetto a qualsiasi costo. Quindi potrai scappare in eterno ma le cose non cambieranno >> conclude alzandosi dalla scrivania e volgendo lo sguardo verso la vetrata del suo ufficio. << E va bene, faccia quello che vuole >> rispondo con un sospiro finale di rassegnazione. Certo l'idea non mi garba molto, il solo pensiero che qualcuno mi controlli giorno e notte mi mette molto in ansia. << Bene credo che allora non ci sia altro >> dico andando via << Hidan? >> chiede voltandosi nuovamente verso di me << Che mi dici di lui... non hai ancora fatto rapporto su di lui questo mese >> << Beh! Lui è partito oggi per affari tornerà domani sera. >> dico con molto disagio. Ogni volta che lo guardo mi sento molto a disagio mi sembra quasi di tradirlo. Insomma non si fa così tra fratelli. O no? << Per dove? >> << Non lo so. Non ho chiesto >> << Non hai chiesto? Ma insomma lo vuoi capire che sei in pericolo e che lui al momento è il maggior sospettato? Chi ti dice che lui non sappia la verità e che stia fingendo solo per poi ucciderti al momento opportuno? >> conclude con un tono molto severo. Io non riesco a parlare. Mi iniziano a pizzicare gli occhi. Le lacrime vogliono uscire. Io vorrei solo riiniziare la mia vita. Sono stanca di tutto. << Beh... sa che c'è? Che io non lo voglio capire! Perché io sono stanca di quello che da mesi a oggi mi si è prospettato davanti. Io volevo vivere la mia vita. Essere un ottimo ninja e far valere il mio clan. Invece mi ritrovo ogni giorno ad essere sorvegliata da un qualcuno che neanche conosco. Un fratello a cui non posso dire che è mio fratello. E in più mi viene chiesto di continuare la mia vita come se nulla fosse, senza una vera casa o una vera famiglia che la sera mi aspetti ad ogni rientro. Beh... lei lo sa che cosa significa rientrare ogni sera e non trovare nessuno ad aspettarti? Nessuno che ti chieda come stai? O come sia andata la tua giornata... o che ti abbracci quando ne hai bisogno, dicendo va tutto bene... o... >> mi fermo all'improvviso perché sento due braccia stringermi. Avevo chiuso gli occhi mentre rovesciavo tutto quello che provavo. Così apro gli occhi. Kakashi mi sta abbracciando << Andrà tutto bene non sei sola >> mi sussurra all'orecchio. Ad un tratto mi sento le guance in fiamme, credo di essere arrossita. Ma subito dopo riprendo a piangere << In fin dei conti io ho solo vent'anni... non so se potrò portare tutto questo peso addosso >> dico tra le lacrime e stringendomi in quell' abbraccio. << Sono sicuro che saprai uscirne come solo un grande ninja sa fare. >> mi dice passando la mano sulla mia testa scombinando i miei capelli. << Ti stanno bene corti sai? >> afferma ridendo << Grazie >> rispondo ridendo anch'io. << Finalmente un sorriso. Bene adesso che sai tutto! Pretendo da te un po' più di collaborazione. Fammi sapere i prossimi spostamenti di tuo fratello in modo da valutare se dirglielo o meno. Ma adesso vai a casa. Ci vediamo nei prossimi giorni. >> << Si >> rispondo facendogli un sorriso. << Ah a proposito! Visto l'ora che dici se per questa sera sono tuo ospite? >> Improvvisamente il mio viso si riempie di gioia. << Con grande piacere! >> rispondo con un grande sorriso. << Bene, non vedo l'ora di mettere qualcosa sotto i denti. Per oggi questo ufficio mi ha trattenuto fin troppo. ***** Kakashi- sama è andato via. Ho passato una bella serata, è stato come avere quasi un papà. Anche se adesso che è andato via la casa è tornata ad essere buia e silenziosa. Guardo la maschera ambu poggiata sul tavolo. Con il dito seguo i suoi lineamenti. Ricorda quasi il muso di una volpe. La poggio sul mio viso, e mi guardo allo specchio. Sembro irriconoscibile. Chissà magari un giorno potrò entrarne a farne parte anche io della famosa squadra degli ambu. La riposo sul tavolo e vado nella mia stanza. Credo che adesso sia ora di andare a dormire. È mattina. Mentre bevo la mia tazza di tè caldo mi viene un idea... visto che dovrò avere questo tizio a seguirmi giorno e notte, tanto vale farmelo amico. Prendo una tazza di tè e salgo su in camera. Apro la finestra e urlo. << Ehi tu! Immagino che sia stato fuori tutta la notte, qui se ti va troverai una tazza di tè >> silenzio. Le uniche voci che si sentono sono quelle degli abitanti che iniziano a popolare le strade del paese. << Beh fa come ti pare! Per il momento lascio la finestra aperta... >> dico rientrando in casa. Mentre torno in cucina. Qualcuno bussa alla porta. Non appena apro mi ritrovo Hidan davanti. << Ehi Hidan ciao! >> affermo abbracciandolo << Buongiorno anche a te. Spero di non aver disturbato >> afferma ricambiando l'abbraccio. << Assolutamente! Dai vieni entra pure >> dico spostandomi dalla porta per farlo entrare. << Non pensavo saresti tornato così presto >> dico accomodandoci in cucina << Invece eccomi qui! Contenta no? >> << Come se fosse appena tornato mio fratello >> affermo con gioia << Posso offriti del te? È ancora caldo l'ho preparato giusto pochi minuti fa >> continuo << Beh accetto volentieri... tieni, a tale proposito, ti ho portato delle erbe per delle tisane. Sono alcune cose che produco dalle mie terre e che importiamo per i vari paesi >> afferma pogiando un pacchetto sul tavolo. << Oh grazie >> << Sono perfette per le tisane. Più che altro aiutano a rilassare il corpo. Con tutti gli allenamenti che fai un po' di relax ci vuole >> afferma con un sorriso. Dopo un oretta Hidan va via, doveva tornare a casa e poi vedersi con un commerciante. Torno nella mia stanza per finire di preparmi e trovo la tazza del tè vuota, così mi avvicino alla finestra e prima di chiuderla grido << Non c'è di che >> chiudo la finestra con un sorriso sulle labbra. Adesso ero pronta per una nuova giornata.

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


SETTIMANE DOPO Drin!!! Drin!!! Drin!!! La sveglia suona come se non ci fosse un domani! Mamma che fastidio! Non voglio alzarmi. Ma devo... accidenti non mi sento molto bene. Mi sento molto fiacca. Stacco la sveglia e cerco di alzarmi. Ma un senso di nausea terribile mi invade e devo correre subito per il bagno, rimettendo tutto quello mangiato ieri sera. Strano. In fin dei conti ieri sera ho mangiato una semplice insalata e poi ho bevuto una di quelle tisane che mi ha regalato Hidan prima di andare a dormire. Forse sto prendendo un po' di influenza. Mi faccio forza e mi alzo. Anche se oggi non mi vedrò con i ragazzi voglio pormi a un duro allenamento. Da quando non mi alleno più con Naruto credo di aver allentato la corda ma adesso devo recuperare. Prendo tutto l'occorrente e vado al campo. Passo tutta la mattinata ad allenarmi. Ma non sono sola. C'è la mia guardia appollaiata ad un albero. << Ehi tu invece di stare lì, perché non mi dai una mano? >> dico andando ai piedi del albero in cui si trovava. Faccio per girarmi e andare via ma lo sento scendere. Mi giro e rimango quasi affascinata. Da quello che sembra è solo un ragazzo. È più alto di me. La sua corporatura è molto robusta. Indossa la solita divisa degli Ambu mettendo così in bella mostra le sue possenti braccia e il tatuaggio rosso sul braccio che contraddistingue tutti gli ambu da altri corpi militari speciali. Purtroppo non riesco a vedere il suo viso perché porta la maschera con il volto a forma di volpe che gli copre il capo rendendolo irriconoscibile. << Chi ti dice che io debba aiutarti in fine mi dice? >> risponde con voce dura e ovattata perché coperta dalla maschera. << Chi lo dice? Beh semplice io. Insomma mi sorvegli da mesi. Almeno renditi utile. Non pensi? >> dico avvicinandomi a lui per vederlo più da vicino. << Il mio compito non è allenarti >> << Beh nulla non toglie che tu stia disinibendo a gli ordini. In fin dei conti se mi aiuti ad allenarmi mi sorveglierai meglio e nessuno potrà attaccarmi >> << Ma sapranno che io sono con te. E potrebbe aspettare una mia distrazione per farti del male >> rispose incrociando le braccia. << Senti se vuoi vita facile, dovrai aiutarmi >> risposi mettendo il broncio e girandomi dall'altra parte a braccia conserte. << Uf! E va bene. Ma bada con me non sarà facile >> << Davvero? Grazie grazie! Sono così felice >> dissi saltandogli al collo. Che sensazione mi sembra di abbracciare una persona così familiare. << Ok adesso basta. Sono pur sempre un ambu e mi devi il dovuto rispetto sia come ninja che come tuo insegnate >> << Ok scusami... mi sono lasciata prendere un po' la mano >> rispondo in imbarazzo << Mh! Comunque, per iniziare dobbiamo migliorare la prestanza fisica. Inizia con il fare 100 volte giro di questo campo. >> dice in modo autoritario. Io sarò qui a guardarti. << Si signore >> rispondo in modo zelante e iniziando subito a correre. È arrivato il tramonto. Sono distrutta mi butto a terra senza forze. Mi fanno male ogni singola parte del mio corpo. << Forza non hai ancora finito la tua sessione di addominali >> risponde l'ambu da sopra l'albero. << Basta ti prego. Sono distrutta. Mi fa male tutto >> rispondo << Beh sei vuoi migliorare devi partire dal tuo fisico. Secondo te perché non hai mai preso i campanelli a Naruto? >> << Beh lui è figlio tra uno dei più potenti Hokage di Konoha. Il lampo giallo di Konoha >> rispondo rialzandomi e rimanendo seduta. << Ti manca? >> mi chiede sedendosi accanto a me << Tsk! Ovvio che no! >> << Scusami se te lo dico ma non ti credo >> << Cosa? E poi che importa, se ci teneva anche un minimo a me avrebbe potuto farsi vedere in questi giorni. Non trovi? >> << Come Ino? >> << Che c'entra Ino? >> << Ovviamente ho sentito la vostra discussione. E secondo me, dovresti darle un altra possibilità. Sai in queste settimane mi è sembrata spesso di vederla vicino al tuo campo di allenamento. Forse è veramente dispiaciuta! >> dice alzandosi e poi sparendo in una nuvoletta di fumo << Ehi ma che modi! >> dico rivolgendomi al vuoto ma con la consapevolezza che mi sta sentendo perfettamente. Però, forse ha ragione. Forse dovrei recuperare almeno con lei. Forse potremmo parlare e migliorare. Anche se... Ahhhh ma perché devo sempre trovarmi in queste situazioni. Alla fine con le poche forze che mi rimangono mi alzo e vado per tornare a casa. Durante il tragitto ripenso a tutto quello che io e Ino combinavamo da piccole. Quante strigliate che tempi. Improvvisamente sorrido ripensando a tutto quello che siamo state. Ma chi se ne frega. È ora di fare una svolta. Inizio a correre per andare a casa di quella che un tempo era la mia migliore amica, e che spero vivamente vorrà continuare ancora ad essere. Arrivo al suo appartamento, le luci sono accese. Inizio a bussare in modo insistente, finché non mi si apre la porta lasciandomi per un attimo delusa non appena vedo il suo ragazzo Sai. << Ciao Sai, scusa ma Ino è in casa? >> dico con una certa premura << Si certo, te la chiamo subito >> << Ok... però non dirle che sono io.. ti prego >> << Ok... certo >> risponde un po' stupito. Rientra in casa. Subito dopo riappare Ino alla porta stupita di rivedermi. << Yuky ma che ci fai qui è successo qualcosa? >> chiede preoccupata facendomi accomodare. << Si è successo che io sono stata una cretina >> << Scusami ma non ti seguo >> risponde stupita << È successo che io sono stata talmente stupida che non stavo capendo che in realtà avevo perso una persona molto importante. Avevo perso non solo un amica con cui condividere gioie, dolori, lacrime, sorrisi e momenti magnifici. Ma stavo perdendo anche una sorella. La sorella che non ho. La sorella con cui ho passato momenti magnifici e punizioni esemplari. Stavo perdendo la persona con cui voglio continuare a fare tutto questo. Ma, tutto questo sarà possibile, solo se tu lo vorrai ancora.. >> conclusi con le lacrime a gli occhi. Inizialmente Ino rimase immobile puntando lo sguardo a terra. << Con quale coraggio vieni qui? >> disse poi alla fine alzando lo sguardo verso di me << Senti... >> << Sta zitta adesso parlo io... con quale coraggio vieni qui. Dicendo tutte quelle cose. Sai non c'è stato un singolo giorno, dalla nostra discussione, che non ho pensato a tutto quello che abbiamo passato. Ai nostri segreti. E alla fine mi sono sempre chiesta... >> si ferma iniziando anche lei a piangere << Se avremmo mai rivissuto questi momenti come un tempo >> termino abbracciandomi e iniziando a piangere a dirotto. Così inizia a piangere anche io e ricambiando l'abbraccio. All'improvviso qualcuno con un colpo di ci interrompe. << Emh scusate l'interruzione... immagino avrete molte cose da dirvi. Che ne dici,Yuky, se per questa sera ti fermi qui? >> disse Sai davanti lo stipite della porta che porta alla cucina. << Oh! Beh io non vorrei disturbare la vostra cena. E poi vorrei fare una doccia mi solo allenata fino a pochi minuti fa >> rispondo asciugando le mie lacrime. << Guarda che non disturbi e poi, potrei prestarti qualcosa di mio e rimanere qui questa notte. Un po' come hai vecchi tempi.. ti va? >> rispose Ino con un sguardo pieno di speranza << E va bene >> risposi accentando e facendo uno dei miei sorrisi migliori. Quanto mi era mancato tutto questo. << Ah!!!!! Sì!!! >> rispose riabbracciandomi << Però forse è meglio se prima ti fai una doccia >> concluse come solo Ino poteva fare, facendo scoppiare una risata generale. La serata passo nel migliore dei modi ci raccontammo tutto quello che ci era successo in quelle settimana. Dalla novità di Hidan alla lite con Naruto alla scoperta di una guardia del corpo. Dopo la cena andammo dormire condividendo la stessa stanza come quando eravamo bambine, visto che Sai doveva andare per la ronda di notte. L'indomani mattina ci svegliamo e dopo la colazione sia io che Ino ci salutammo per andare fare le nostre commissioni. Decisi di tornare a casa. Dovevo cambiarmi quei vestiti che avevo. E poi di pomeriggio mi sarei dovuta preparare per domani andare in missione con i miei ragazzi. Non appena sono vicino casa... Non ci posso credere... è veramente lui. Aumento il passo, salgo l'ultima rampa di scala che porta alla mia porta, e vedo chiaramente che davanti la porta, indeciso sul cosa fare, c'era propio Naruto. << Pensi che riuscirai mai a bussare a quella porta? >> chiedo prendendolo di soprassalto << Beh, in realtà ti ho sentito arrivare quindi stavo aspettando che salissi >> rispose nel suo solito modo << Ok.. >> dissi avvicinandomi alla porta per aprirla e facendogli spazio per farlo entrare << Allora dimmi cosa ti porta qui? >> dissi andando in cucina per prendermi un bicchiere d'acqua e lasciandolo indietro << Ecco sono passato per sapere come va con Hidan.. se avevi scoperto qualcosa di nuovo? >> dice raggiungendo in cucina Che grande fesseria, ma chi vuole prendere in giro? Finisco di bere l'acqua e posso il bicchiere sul piano. << Dimmi mi credi così stupida? >> risposi senza girarmi e continuando a fissare quel bicchiere che sembra essere interessante << Ti sembro così stupida da credere a una scusa del genere? >> dico girandomi verso di lui per guardalo in faccia. Non appena mi giro lui è lì a sostenere il mio sguardo. I suoi occhi. Da quanto tempo non vedo i suoi occhi? Quello azzurro in cui amavo perdermi ogni volta. << Rispondimi >> alla fine concludo << No... in realtà il motivo è un altro >> risponde alla fine e spostando il suo sguardo dal mio e spostandosi a guardare fuori dalla finestra della cucina << Allora? Sto aspettando >> rispondo dura << Sono qui... sono qui perché mi sei mancata. La tua amicizia i nostri allenamenti le nostre chiacchierate. Tutto quello che condividevamo >> dice alla fine girandosi verso di me << Beh non sono stata io a scegliere sul chi fidarsi o meno. Io mi fidavo di te. Però tu hai preferito omettere certi aspetti della tua vita >> dissi con freddezza << Lo so... e di questo ti chiedo scusa. Io... >> si ferma guardandomi negli occhi. << Io avevo paura di... >> << Naruto perché sei qui? Perché se venuto qui adesso quando hai una fantastica ragazza ad aspettarti. >> concludo avvicinandomi lui. La voglia irrefrenabile di abbracciarlo mi invade. La voglia di dirgli tutto quello che provo, che sento. La voglia di dirgli che mi è mancato come l'aria che respiro, che mi sono mancati i suoi sorrisi, che mi è mancata la sua spensieratezza, la sua allegria... La voglia di dirgli quanto lo amo dal profondo del mio cuore. Ma non posso farlo. Lui ha già la sua metà. Lui ha già trovato il suo tutto. << Ascolta Yuky! Io in te ho trovato una persona fantastica. In pochi mesi mi hai dimostrato che anche se non mi conosci mi hai saputo apprezzare e volere bene senza conoscere il mio passato o per le mie imprese. E oggi sono qui perché ti piaccia o no io non andrò via senza aver chiarito con te. È vero io non ti ho parlato di Hinata. Ma non lo so perché non l'ho fatto. Forse avevo solo paura di perdere il magnifico rapporto che si era creato tra me e te. Perché ti saresti allontanata oppure perché saresti cambiata. Quindi adesso ti chiedo vuoi ritornare ad essere l'amica e compagna di squadra di questo povero idiota? >> conclude Naruto con un piccolo sorriso e guardandomi con uno sguardo pieno di speranza. << Ma Hinata cosa penserà? Io non voglio crearti problemi >> << Se propio ci tieni mi ha dato dello stupido quando gli ho raccontato del nostro discorso e mi ha incoraggiato propio lei a tornare per chiederti scusa >> << Ma davvero? >> chiedo incrociando le braccia con un sguardo dubbiosa ma con il sorriso sotto il naso << Si! E mi ha detto anche che era sicura che tu avresti capito >> concluse sorridendo << E va bene perdonato. Però a patto che non ci siano più segreti tra di noi >> dissi sorridendo anche io << Ahhhh!! Ma è fantastico >> disse abbracciandomi e girando su noi stessi << Ahahah... sei pazzo dai mettimi giù >> dissi ridendo di gioia e scambiando l'abbraccio. Dopo avermi messa giù dissi << È una promessa vedi >> ribattei con l'indice << È una promessa >> concluse incrociando il suo dito con il mio e sorridendomi. Forse la vita questa volta era stata più gentile. E per una volta dopo tempo le cose stavano iniziando ad andare meglio.

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


ALCUNI MESI DOPO... Sono passati circa un paio di mesi da quando io e Naruto abbiamo fatto pace, sono successe un sacco di cose. I miei ragazzi hanno superato gli esami e sono prossimi a diventare dei chunin. Non sono più sotto la mia visione anche se siamo rimasti in contatto e ci vediamo spessissimo. Hanno tolto i sigilli dalla mia vera casa quindi piano piano grazie all'aiuto di mio fratello la sto risistemando e riportando in piedi. Sì adesso posso dire fratello! Kakashi- sama giorni fa ci ha convocato affinché Hidan sapesse la verità. Ero molto in ansia non sapevo come l'avrebbe presa, ero molto preoccupata. Ma alla fine è stato tutto fantastico. Non appena saputa la verità, ha fatto i salti di gioia. Aveva sempre immaginato che tra me e lui ci fosse un legame particolare. Da qui la decisione di condividere la stessa casa. Certo gli anziani del nostro clan non hanno per nulla accettato la situazione specificando che a tempo debito io sarei stato l'unico il capo clan. Di questa decisione Hidan mi disse che a lui non importava nulla e che era già felice così. << Ma si può sapere a cosa pensi? >> mi riportò alla realtà la voce della mia misteriosa guardia del corpo, dandomi un colpetto sulla testa. << Oh beh! Ripensavo a quanto le cose siano cambiate in pochi mesi >> rispondo in imbarazzo sul fatto che mi abbia scoperto sul fatto. << Già! Non sei contenta? >> << Molto! pensare che fino a poco tempo fa vedevo tutto nero >> dico riprendendo i miei esercizi. Mamma che caldo! Anche se siamo alle porte dell'autunno oggi fa caldissimo. Non appena finisco il mio allenamento, mi stendo per terra esausta e sfiancata, lasciandomi coccolare dai raggi del sole. << Non dirmi che sei già stanca! >> mi chiede il ragazzo, piegando il suo volto di fronte al mio, e coprendo il sole. Per la prima volta riesco a vedere il colore dei suoi occhi, sono azzurri come il cielo. Sono bellissimi! Ci guardiamo l'un l'altro. Ma il nostro è uno sguardo intenso come se già ci conoscessimo. Chissà se riuscirò a mai a vedere il suo volto. Mi piacerebbe conoscerlo meglio. << Beh? Che succede? >> << Posso vedere il tuo volto? >> << Che cosa? Ovvio che no >> risponde spostandosi subito, lasciando che il sole mi colpisse di nuovo. << Perché? >> rispondo rialzandomi << Noi ambu non possiamo far conoscere la nostra identità. Io non dovrei essere anche qui >> << Ma non lo direi a nessuno! Non è giusto che tu sappia tutto di me... quando io non so neanche che faccia abbia la mia guardia del corpo! >> << È così Yuky >> risponde deciso << Un giorno riuscirò a farti togliere quella maschera e scoprire chi sei >> concludo puntandogli il dito a modi di sfida. Lui si riavvicina a me puntando i suoi occhi vicino ai miei. << Vedremo! >> risponde sparendo in una nuvoletta. Beh ci riuscirò! Devo assolutamente scoprire chi si nasconde dietro a quella maschera. Però ora è meglio tornare a casa, mi sento troppo stanca. Credo che mi farò una bella tisana di quelle che mi porta Hidan e poi andrò subito a letto. E' notte. Mi sento male. Ho un forte dolore al petto. Inizio a sudare. Vorrei alzarmi ma non ci riesco. Il dolore è atroce. Mi sento perforare quasi il cuore. Devo chiedere aiuto. Sono sola in casa. Come posso fare? Ci sono devo riuscire ad arrivare alla finestra. Sicuramente ci sarà lui fuori. Non riesco ad alzarmi. Non ho quasi più forze. Ma devo alzarmi se non voglio rimanerci. Non credo di arrivare alla finestra. Mi rotolo giù dal letto, cadendo sul pavimento e strisciando fino alla sedia vicino alla scrivania della mia camera. Mi manca il fiato. Riesco a prendere un kunai dalla mia sacca, poggiata sulla sedia, e lo tiro sulla finestra nella speranza che il vetro si rompa e poter attirare l'attenzione dell'ambu. Do fondo alle ultime forzeper rompere il vetro della finestra. Finisco per accasciarmi a terra. Mi sento al limite. Forse è la mia fine... peccato avevo ancora così tante cose da fare. È buffo che a soli 20 anni la tua vita sia giunta al termine. Quante cose mi sono persa. Ma chissà magari in un altra vita mi potrò rifare. Sono stanca. Ma prima di chiudere gli occhi il mio pensiero va a Naruto. Mi sembra quasi di vederlo. Potrei approfittarne per dirgli quello che provo. << Yuky! Forza non mollare >> Mi sembra di sentire la sua voce, di essere tra la sue braccia. << Naruto.... io... ti... >> mi sento troppo stanca per finire la frase. Ora voglio solo riposare. Buio. Mi sveglio. Dove sono? Tetto bianco. Ma allora? Mi sollevo di colpo. Ma sono in ospedale. Metto subito la mano sul mio petto. Il mio cuore batte regolare, calmo tranquillo. Nel mentre entra Sakura. << Come stai? >> mi dice con il suo sorriso tenero << Cosa mi è successo? >> << Hai avuto una disfunzione cardiaca >> << Ma come è possibile? >> << Abbiamo fatto delle analisi non appena ti hanno portato qui. Ma a quanto pare sembra che ci sia qualcosa che ostacoli il funzionamento corretto del tuo cuore. Pensiamo ci sia una malformazione. Ma non possiamo dare nulla di certo. >> conclude in modo sapiente. << Ma come è possibile. Io non ho mai avuto problemi del genere. Ho sempre goduto di ottima salute >> << Non possiamo dare nulla di certo. Dovremmo fare delle analisi appropriate e specifiche per capire quale sia il tuo problema. >> << E la mia carriera? Io sono nata per fare il ninja... non posso fermarmi proprio ora che iniziavo ad avere una posizione >> << Beh! Non posso dirti di non allenarti più. Ma, solo al momento, visto che non abbiamo nulla di certo, ti consiglio di non affaticarti troppo. E al momento per una settimana dovrai stare al massimo riposo >> << Non ho altra scelta vero? >> dico abbassando lo sguardo << Mi sa propio di no >> conclude avvicinandosi e pogiando una mano sulla mia spalla. << Senti, ti voglio dire che finché non ci sarà nulla di certo, non voglio che nessuno sappia nulla. >> << Non posso rischiare che tu ti senta male di nuovo >> << Lo so... ma non voglio la pietà di nessuno. Se mi deve rimanere poco a causa di questa presunta disfunzione. Preferisco viverli al meglio >> concludo alzando lo sguardo e facendole un sorriso. << Chissà perché sento che sarà difficile farti cambiare idea >> dice alla fine sorridendo << Già... senti chi mi ha portato qua? >> << Oh beh un Ambu! >> << Davvero? Ma è ancora qui? >> << Credo sia ancora dietro la porta. È rimasto qui per tutto il tempo >> << Ma per qui intendi qui? Qui ? >> indicando dentro la stanza << Esattamente! Io ho provarlo a mandarlo via. Ma non mi ha voluto dare retta. Dice che il suo compito è sorvegliarti >> << Capisco >> << A proposito, visto che per qualche giorno sarai in pausa che ne pensi se organizziamo una cena tra ragazze a casa mia? >> << Ottima idea grazie >> << Ne approfitto che Sasuke sarà fuori in missione per qualche giorno >> << Beh grazie! Non mancherò >> << Perfetto! Allora ti farò sapere tutto nei prossimi giorni >> conclude aprendo la porta e uscendo dalla stanza. Faccio un sospiro. Ci mancava solo questa. Ma dovrò farmi coraggio anche questa volta non posso abbattermi. Dovrò solo coraggio di fare tutto quello che posso. Non devo perdermi nulla. Qualcuno bussa alla porta della mia camera. << Avanti >> rispondo La porta si apre subito dopo, e intravedo la mia guardia << Come stai? >> mi chiede entrando e avvicinandosi al mio letto << Molto meglio grazie >> << È un sollievo vedere che stai bene >> << Senti, ti volevo ringraziare se non fosse stato per te probabilmente non saremo qui a parlare ora >> concludo facendogli un sorriso timido. Subito dopo vedo che si avvicina sempre di più fino a sedersi sul mio letto e abbracciandomi risponde << Era il minimo che potessi fare >> Io rimango paralizzata. Non so cosa fare! Ma alla fine ricambio il suo abbraccio. Mi sento sempre protetta tra le sue braccia come se già le conoscessi. Poco dopo si distacca e si alza anche dal letto. << Ho mandato un messaggio a tuo fratello. Per avvisarlo del tuo malessere. Credo che tornerà presto. >> << Oh grazie per averlo avvisato >> << Ora devo andare ci vediamo più tardi >> << A più tardi >> detto questo sparisce nella sua nuvoletta di fumo. È sera. Sono tornata a casa. Naruto è appena andato via. Da quando è venuto a sapere del mio malessere non mi ha lasciato sola per un attimo. Ma alla fine riusco a convincerlo a tornare a casa. Decido di andare a dormire. Non appena metto il pigiama sento bussare alla mia finestra. Mi giro e trovo la mia guardia fuori che aspetta che apra. << Beh che ci fai qui? >> chiedo facendolo entrare << Sono venuto a svolgere il mio lavoro non trovi? E poi volevo sapere come stavi >> << Molto meglio grazie >> Passammo il resto della serata tra chiacchiere e risate. Mi sentivo bene, protetta... e perché no quasi amata << Senti ma non posso proprio vederti in volto? >> riprovo a chiedere << Sai già la risposta perché insistere? >> << Beh almeno potresti dirmi il tuo nome? >> << Quello si! Menma il mio nome Ambu e' Menma. Potrai ben capire che non ti posso rivelare il mio vero nome. >> << Che cosa? Neanche il nome? >> chiedo scioccata << E io che pensavo di sapere almeno quello... >> concludo delusa e rannicchiando la ginocchia al petto << Purtroppo queste sono le regole >> risponde sedendosi sul letto vicino a me. Ma io rimango lo stesso delusa. Potrebbe fidarsi di me comunque non lo direi a nessuno. All'improvviso mi alza il mento con due dita e i nostri occhi si incontrano. Azzurro e castano. << Ieri sera ho avuto molta paura per te. Per un attimo ho avuto il timore di perderti. Non so cosa avrei fatto se ti fosse successo qualcosa >> mi dice con molta sincerità. Io non riesco a parlare. Sono senza parole non mi sarei mai aspettato nulla del genere da parte sua. Noto che prende dalla sua tasca una benda. Me la lega attorno agli occhi. << Ma cosa fai? >> chiedo mettendo le mani sulla benda che lui aveva appena annodato. << Forza fidati di me e basta >> Dopo di ciò sento dei piccoli rumori. Non riesco a vedere nulla. Ma all'improvviso, prende la mia mano. << Ma che cosa vuoi fare? >> << Avevi detto che volevi conoscere il mio volto? Bene te lo faccio toccare >> Subito dopo, poggia le mie mani sul suo viso. Inizio a toccarlo. Pelle morbida e liscia. Da quello che sento sembrano dei lineamenti giovani. All' altezza delle guance sembra ci siano dei graffi. Le sue labbra piccole ma carnose. Viene quasi la voglia di baciarle. Continua a scendere fino a farmi toccare il collo e per poi scendere giù per il petto, mi ferma all'altezza del cuore. << Hai dei lineamenti molto belli, da quello che sembra. E il cuore ti batte forte! Per caso ti senti emozionato? O a disagio? >> Chiedo per smorzare l' atmosfera creatasi tra me e lui. << No in realtà batte forte per quello che starò per fare >> << In che senso? >> chiedo dubbiosa << tipo questo.. >> All'improvviso sento le sue labbra sulle mie. Sono paralizzata. Non so che fare. Quelle labbra che fino a due minuti fa avevo voglia di baciare adesso sono sulle mie. Piano piano il semplice bacio casto diventa qualcosa di più, creando forti emozioni. Poco dopo si stacca << Scusami adesso devo andare non posso stare più qui.. ma non mi pento di quello che ho fatto. Ci vediamo domani >> concluse con una carezza sulla mia guancia. << No aspetta >> dico prontamente togliendo la benda che fino a prima copriva la mia visuale. Ma lui non c'era più, era già andato via.

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Alba. Non sono riuscita a dormire, tutta la notte insonne. Mi sento troppo emozionata per quel bacio. Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere. Menma! Chissà come sarà il vero volto di Menma. Certo l'ho toccato ma non è certo come vederlo... La cosa che mi colpisce però sono i suoi occhi. Sono così azzurri e magnetici. Sembrano uguali a quelli di Naruto. E se fosse... Ma no! Devo andare avanti! Questo è un segnale che devo andare avanti, non posso più fermarmi dietro a una storia impossibile; in fin dei conti presto si farà anche la sua famiglia e io non voglio rimanere lì a guardare e rimanere sola. Mentre faccio questi ragionamenti, la porta della mia stanza si spalanca. << Yuky! Grazie al cielo stai bene >> dice mio fratello, abbracciandomi forte. << Ehi! Hidan calmati! Sono qui... sto bene adesso ok? >> affermo rassicurandolo << Sono corso subito qui non appena ho saputo >> << Mi dispiace averti fatto preoccupare... ma adesso sto molto meglio >> concludo facendogli un grande sorriso << Non sai che sollievo >> dice riabbracciandomi forte. << Si può sapere che cosa è successo? >> chiede mio fratello sciogliendo l'abbraccio << Tranquillo solo un po' di stress >> << E ti pare poco? Ti ho sempre detto che tu lavori e ti alleni troppo >> << Hidan? >> << Lo vedi che cosa è successo? E ti succedesse mentre sei in missione? >> << Hidan? >> alzo un po' il tono per farmi sentire << Credo che sia il momento che tu ti faccia una vita... trovi un ragazzo.. >> continua a parlare a raffica. << HIDAN! Basta calmati! >> concludo urlando un po'. Ma fortunatamente si ferma. << Ascolta sto bene. Non c'entra il mio lavoro o gli allenamenti. Probabilmente ho solo accumulato dello stress visto tutto quello che ho passato. Ma stai tranquillo. Per una settimana non potrò muovermi ok? >> concludo << Siamo sicuri che starai al riposo? >> chiede intrecciando le braccia e guardando con aria sospettosa << Questo non posso prometterlo, però starò più tranquilla >> << Bene! Adesso vado a preparati una delle mie belle tisane >> << Grazie >> rispondo dandogli un bacio sulla guancia per poi prepararmi un bel bagno rigenerante. Quando uscì dalla doccia trovai pronta sul tavolo la colazione con tanto di tisana. << Grazie! >> dissi sedendomi al tavolo. Così presi la teiera e mi versai la mia tisana. << Ti sei dimenticato la tua tazza >> dissi alzandomi per prendere anche la sua << No! >> rispose subito << No... grazie ma oggi non mi va.. ho già preso il te' mentre preparavo la colazione >> rispose infine giustificandosi << Ah ok... >> risposi perplessa. Dopo la colazione uscì mi volevo allenare un poco o per lo meno rilassarmi. Arrivai al campo di allenamento ma mentre stavo arrivando fui attirata da delle voci. Così mi avvicinai rimanendo nascosta dietro un albero << Senti Naruto non possiamo andare più avanti cosi >> ma quella era Hinata << Ascolta Hinata... devi essere più paziente vedrai che non appena tutto sarà risolto tutto ritornerà come prima... >> << Come prima? Ti ricordi da quanto tempo non stiamo più insieme? Ti ricordi quand'è stata l'ultima volta che siamo usciti a fare una passeggiata o mangiare qualcosa fuori? >> Ma lui non rispose e abbassò lo sguardo << Beh visto che non lo sai te lo dico io. Da più di due mesi >> << Hitana mi dispiace... >> << Sai che giorno era ieri? >> A quella domanda il corpo di Naruto si irrigidì senza dare alcuna risposta << Beh... visto che non ricordi neanche questo risponderò io per te >> disse la ragazza molto seria in volto... << Il nostro secondo anniversario >> conclude abbassando anche lei lo sguardo. << Senti Hinata mi dispiace... non era mia intenzione ferirti ma ti prometto che presto rimedierò a tutte le mie mancanze >> rispose Naruto avvicinandosi a lei per abbracciarla. A quel punto decisi di andar via volevo lasciare loro la giusta privacy. Mentre cammino, incomincio a sentire nuovamente un dolore al petto. Così mi appoggio ad un albero, ma scivolo fino a che non mi ritrovo seduta a terra. Sudo freddo, nuovamente. Cerco di fare dei lunghi respiri, magari se riesco a mantenere la calma passa prima. Mi sento molto debole, forse sarà maglio a dormire. Apro gli occhi... davanti a me c'è una grande distesa verde, sono sempre distesa sotto l'albero in cui prima mi ero accasciata. In lontananza vedo qualcuno, mi alzo per raggiungerlo. Più mi avvicino più riconosco che la figura è di spalle. Ma quello è Naturo! << Naruto!! Naruto >> dico correndo verso di lui. Ma che strano è vestito da ambu, non mi aveva mai detto che apparteneva alla squadra speciale. << Naruto! Sono io mi senti? >> Non appena sono più vicina, noto che non è solo. Ma quelli sono mamma e papà. << Mamma.. Papà che bello ci siete anche voi >> dico avvicinandomi per riabbracciarti. Ma non appena sono vicinissima, il braccio di Naruto mi si para davanti. Ma cosa... <> afferma subito mio padre << Ma cosa dici... io ora sono qui posso proteggerti >> << Va via. Salvati tu che puoi >> All'improvviso una risalta malefica risalta nell'ambiente. Volgo lo sguardo e il ragazzo sotto la maschera non era più Naruto. Hidan! No non può essere. << Ah povera illusa, pesavi veramente che saresti stata tu la vera erede? >> Dopo di ciò prende un kunai con cui trafigge sotto i miei occhi la mia famiglia. Sono immobile non riesco a fare nulla neanche a scappare. Con le mani piene di sangue, si volta verso di me << Bene e adesso tocca a te! >> << No, non te lo permetterò!! >> << Ahahahah >> inizia la sua risata malefica. << No! nooooooo >> All'improvviso mi sveglio. Sono ancora sotto albero. Sono sudata. Era solo un incubo. Forse sarebbe meglio tornare a casa. Mentre sono nella strada del ritorno, intravedo tra gli alberi la figura di Naruto, alquanto pensierosa, appoggiata ad un albero . << Ehi Naruto! >> chiamo. È talmente assorto che non riesce a sentirmi. Così mi avvicino. << Ehi Naruto! >> dico poggiando una mano sulla sua spalla << Oh Yuky che ci fai qui? >> mi chiedendone ritornando in se' << Beh in realtà stavo facendo una passeggiata... ho provato a chiamarti ma non rispondevi. Eri così assorto nei tuoi pensieri che non sei riuscito a sentire che ti chiamavo >> << Oh beh si... Beccato >> risponde in imbarazzo, per poi ritornare subito serio. << Qualcosa non va? >> chiedo. Non avevo mai visto Naruto in quel modo << No... cioè si.. >> << Ho capito non ne vuoi parlare >> dico voltandomi per andare via. << Beh! In realtà si tratta di Hinata >> dice alla fine. Io mi fermo. Non so perché ma il mio cuore inizia a battere forte. Perché? << Dice che la trascuro, che non mi importa più di lei. Io ho cercato di spiegarle che non è così solo al momento sono molto impegnato con le missioni >> << Ma lei non la pensa così vero? >> dico girandomi verso di lui e guardandolo negli occhi. << Beh... in realtà pensa che da quando ci sei tu... >> dice voltando lo sguardo altrove per l'imbarazzo. << Capisco >> dico solamente. << Ma io ho cercato di spiegarle che non è così.. >> << Tu l'ami ancora? >> chiedo a bruciapelo. Perché gli faccio questa domanda. Non mi deve importare nulla. << Io... >> afferma come se non sapesse più cosa dirmi. << Forse sarà meglio se prima capisci quali sono i tuoi sentimenti per lei.. e poi magari rimediare >> concludo di nuovo per riprendere la mia strada. Non riesco a stare lì con lui. Non posso continuare a dargli altri consigli. Mi farei solo del male. Devo andare via. **** Sento un leggero venticello accarezzarmi il viso. Credo sia pieno pomeriggio. Apro gli occhi trovo poggiato sul comodino, vicino al letto, un fiore di ciliegio. Apro subito gli occhi. E vedo poggiato vicino al muro Memna. << Ehi >> dico alzandomi subito dal letto. << Non volevo svegliarti... dormivi così bene >> << Che ci fai qui? >> << Ero venuto a controllare come stavi >> dice avvicinandosi e sedendosi sul letto vicino a me << Abbastanza bene >> dico << Il mio compagno di squadra mi ha fatto un rapporto diverso questa mattina >> << Compagno di squadra? >> << Si... mi ha detto che sei stata poco bene. Ma fortunatamente ti sei ripresa subito >> << Pensavo fossi solo tu a seguirmi >> dissi stupita << In realtà è così ma se ho altre missioni ci sarà sempre qualcuno che ti osserverà al posto mio >> << Capisco.. >> concludo. Nasce una sorta d'imbarazzo tra me e lui. Non siamo stati mai così silenziosi da quando io ho scoperto di lui << Senti... io volevo parlare in merito a quanto è successo ieri sera... >> << Non sono per nulla pentito >> << Ne anche io... però vorrei poterti vedere... sapere chi sei vederci di più... >> << Non posso >> << Ma perché? Insomma che male ci sarebbe? >> << Non posso... è contro le regole. Potremmo rischiare ... soprattutto tu. Quindi ti prego fatti bastare questo al momento. Quando tutto andrà meglio ti mostrerò chi sono. E poi deciderei tu >> conclude prendendomi la mano. << Ma come posso stare con qualcuno di cui neanche conosco il viso >> ribatto alzandomi dal letto e lasciandogli la mano. << Yuky... ascolta cerca di capire... non posso. Non pensi che se si sapesse che tu stai con me potrebbero farti del male? >> << Chi? Chi potrebbe farmi del male >> chiedo scocciata e guardando fuori dalla finestra. Mi sentii due mani posarsi sulle mie spalle << Sono sicuro che non appena saprai chi sono non vorrai più vedermi >> << Perché sei così brutto? >> chiedo voltandomi verso di lui << E chi lo sa >> dice coprendomi nuovamente gli occhi per poi baciarmi nuovamente. **** << Dovrete partire domani all'alba. Il paese della neve ha bisogno del nostro aiuto per ricostruire la città. Tornate non appena avrete ricostruito tutto quello che necessita >> << Si signore >> diciamo in coro sia io che Naruto << Bene... attendo un vostro rapporto a due giorni del vostro arrivo al paese della neve >> conclude congedandoci. ***** Siamo arrivati al paese della neve. Nonostante siamo ben coperti il freddo si insidia nelle ossa. Siamo arrivati in mattinata e ci siamo messi subito a lavoro. Purtroppo a causa di un forte tornado metà paese è andato distrutto, quindi per un po' giorni mi sa che non potremmo avviarci per il ritorno. E già sera ci avviamo per la locanda indicataci dall' Hogake del paese, per poter mangiare qualcosa e riposare bene. Non tocchiamo letto da due giorni. Quando entriamo troviamo un signore anziano ad accoglierci. << Salve, siamo i ninja di Konoha, desideravamo 2 stanze >> comunica Naruto << Oh! Quindi siete voi che ci state aiutando per la ricostruzione del nostro villaggio! Non sappiamo proprio come ringraziarvi >> afferma il signore, con molta commozione << Si figuri per noi è un piacere! >> dico facendo un sorriso. << Ehi ma io a te ti conosco! >> dice all'improvviso indicando Naruto << Mmm >> afferma stupito il mio compagno di squadra << Tu sei il famoso Naruto Uzumaki non che eroe dell'ultima guerra >> afferma con espressione piena di stupore e di gioia << Beh si sono io >> conclude il biondo pieno d'imbarazzo << Non puoi capire che onore averti qui, nella nostra umile locanda. Signorina deve reputarsi fortunata ad avere un baldo giovane come lui al suo fianco. Mi raccomando se lo tenga stretto! >> conclude l'anziano rivolgendosi a me e facendomi l'occhiolino. << Oh guardi credo che ci sia un errore... >> cerco di dire << Purtroppo vi devo dire che non ho altre stanze. Mi è rimasta una sola stanza, però è la più grande che ho! Anche se penso che per voi poteva bastare anche la più piccola >> dice facendoci un occhiolino. << Mah veramente noi.. >> cerca di spiegare Naruto. << Ecco questa è la chiave! Sarete miei ospiti tra un' ora sarà pronta la cena >> conclude porgendoci la chiave e correndo subito dalla moglie per dargli ultima notizia. << Che facciamo? >> << Beh! Non credo che abbiamo altra scelta >> Quando arriviamo nella stanza, notiamo subito che per come ci era stato già preannunciato la stanza era molto grande, e al centro un enorme letto. << Credo che per questi giorni dovremmo dividere il letto! >> << Tranquillo posso dormire nel mio sacco, non ho problemi >> dico avviandomi verso l'armadio della stanza per posare le mie cose. << Non potrei permettere ad una ragazza di dormire a terra, al massimo dormo io nel sacco. Comunque se preferisci, visto che abbiamo un solo bagno, puoi darti una rinfrescata per prima tu >> << Oh grazie! >> Entrai nel bagno e chiusi la porta, mi poggiai il cuore mi batteva forte. Mi sentivo le farfalle nello stomaco. Condividevo la stanza con Naruto. Perché prove tutte queste sensazioni. E Memna? Veramente, bastava così poco per dimenticarmi di lui? No... devo darmi un contegno. Anzi prenderò questo viaggio per capire meglio.

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


Passano alcuni minuti e decido di fare una doccia. Ho bisogno di distrarmi. Rilassarmi. Dopo la doccia rigenerante, esco dal bagno con addosso un pantalone di tuta e una maglia pulita. Dalla grande vetrata, che predomina nella nostra stanza, vedo che sta nevicando nuovamente. Naruto è intento ad a osservare la tempesta di neve che c'è lì fuori. È così assorto dai suoi pensieri da non essersi reso conto che io ho aperto la porta. Mentre è concentrato, non si rende conto di essere così attraente. Sulla fronte gli si forma una morbida V, che mi verrebbe quasi voglia di baciare. Ma che pensieri... mi chiedo se io potrò mai dimenticarmi di quello che provo per lui. Iniziare da capo. Forse no. Si dice che il primo amore non si scorda mai. Ma ora devo andare avanti. Faccio un colpo di tosse per distrarlo dai suoi pensi. << Il bagno è libero adesso... >> dico quasi in imbarazzo. Lui ritorna bruscamente alla realtà e mi guarda. Non so che cosa fare.. perché mi guarda così? Sembra quasi mi voglia dire qualcosa. << Se vuoi il bagno è libero adesso >> ripeto un po' più incerta << Oh! Si grazie >> risponde prendendo le sue cose e chiudendosi la porta alle sue spalle. Sistemo i nostri vestiti, zuppi della neve fioccata durante i lavori. Fortunatamente abbiamo la stanza riscaldata. Vengo distratta dal fischio del vento. Fuori c'è una forte tempesta di neve al momento. Se continua così domani non potremmo fare nulla. Speriamo calmi. Mentre sistemo i nostri pantaloni posti sulle sedie della stanza vicino al riscaldamento, dalla tasca di Naruto cade qualcosa. Quando mi abbasso per prendere ciò che era caduto, mi accorgo che è un fiore di ciliegio, ormai appassito. Ma questo. Subito nella mia mente, appaiono dei flash. INIZIO FLASHBACK Sto preparando il borsone per la lunga missione. Bussano al vetro della mia finestra. Mi giro e trovo Menma appollaiato al mio davanzale. Mi avvio subito ad aprire la finestra << Menma che ci fai qui. Mi avevi detto che oggi non saresti stato qui >> << Si lo so... ma volevo augurarti buon viaggio. Non verrò con te durante la missione. >> dice dispiaciuto avvicinandosi. << Quindi sarò sola? >> chiedo con un po' di ansia, anche se non so il perché << Beh no! Ci sarà Naruto con te! Mi fido ciecamente di lui >> conclude cingendomi con le sue forti braccia i miei fianchi. << Ti fidi molto di lui >> << Diciamo che lo conosco abbastanza bene da fidarmi ciecamente. Ah quasi dimenticavo... >> afferma Si stacca da me dal sua sacca esce un ramo di fiori di ciliegio. << Sono bellissimi grazie >> dico abbracciandolo << Mai quanto te >> dice accarezzandomi il viso. Subito dopo stacco un fiore e glielo porgo << Per non scordarti mai di me >> << Non potrei mai dimenticarmi di te >> << Quando torno voglio scoprire il vero te! Non mi importa cosa pensano gli altri. Ma voglio conoscerti meglio e vivere alla luce del sole >> concludo abbracciandolo nuovamente FINE FLASHBACK E se questo fiore fosse proprio il fiore che gli ho regalato io? Non può essere! Non può essere lui! Questo spiegherebbe tantissime cose... dalle sue assenze improvvise, alla lite con la sua ragazza... Nel frattempo sento un rumore dal bagno. Sta uscendo! Mi affretto a rimettere tutto al suo posto, giusto in tempo. << Uf! Ci voleva proprio! >> afferma uscendo dal bagno con una asciugamano intorno al collo e con indosso solo i pantaloni pantaloni della sua tuta, mettendo in mostra i suo ampi pettorali con tanto di addominali, con la A maiuscola. Sembra quasi una statua. << Tutto bene? >> improvvisamente mi chiede avvicinandosi << Eh? >> << Ehi tutto bene? Ho qualcosa che non va? >> Improvvisamente mi sento la faccia in fiamme! << Ma ti sembrano i modi? Stare così davanti una ragazza! E poi con questo freddo! >> dico voltandomi dall'altra parte e dirigendomi verso il letto per lanciargli la maglia che aveva lasciato lì poco prima. << Ecco copriti! >> << Ahahah! Che c'è ti imbarazza troppo vedere il petto di un ragazzo >> << Ma che dici figurati... solo che lo reputo poco appropriato. Figurati se guardo te! >> << Ah si? Allora perché sei diventata tutta rossa poco fa? >> dice parandosi davanti a me ancora senza la maglia. << Secondo me sei rimasta affascinata... >> conclude rivestendosi << Stk! Figurati se guardo te! >> dico guardandolo negli occhi con un atteggiamento da sbruffone << Beh! Allora vuoi dire che se io mi avvicinassi a te o ci provassi ti sarei indifferente?? >> afferma con un voce sensuale, lasciandomi senza parole e con la bocca aperta. All'improvviso torno in me. O per lo meno cerco di tornare in me. Mi vuoi provocare? Bene sappi che siamo in due giocare a questo gioco. E adesso ti dimostrerò quanto in realtà ti si può ritorcere contro. << Beh! Magari sei proprio tu a sperare questo! >> dico avvicinandomi verso di lui. << O forse fai tanto il forte... perché sei tu che non riesci resistermi >> continuo avanzando verso di lui. Lui istintivamente inizia ad andare in indietro, visibilmente in imbarazzo, finché non cade seduto sul letto. Siamo così vicini! Ma in realtà scoppio a ridere, coinvolgendo anche lui; ma non mi sfuggev il suo di rossore al viso. Mentre rido mi accorgo che su dalla manica della sua maglia del braccio sinistro si intravede una fasciatura; è una tela quasi invisibile, prima distratta dal suo corpo seminudo non l’avevo notata. << Che hai fatto? >> << Dove? >> << Al braccio... >> << Oh qui? Nulla di particolare una stupida ferita che mi sono provocato l'altro giorno durante un allenamento >> dice coprendosi il braccio << Se vuoi posso guarirtela.. ho studiato anche le arti mediche >> << Oh! No no grazie. È solo uno stupido graffio nulla di particolare... tranquilla! >> conclude alzandosi. È visibilmente in imbarazzo << Andiamo a cena? >> conclude prendendo la giacca della sua felpa e indossandola repentinamente. << Ok... >> dico infine poco convinta. La cena trascorre molto tranquilla, il proprietario della locanda è molto disponibile ad ogni nostra richiesta. Dopo cena, torniamo in stanza. Con la bufera che c'è fuori non possiamo fare neanche un giro per distrarci dalle nostre fatiche giornaliere. << Uffa, questa bufera ci bloccherà per un po' >> dico gettandomi sul letto << Già, il proprietario della locanda mi ha detto che probabilmente continuerà per giorni. E se sarà così dovrò inviare un messaggio al villaggio in cui spiego che probabilmente la nostra permanenza qui richiederà più tempo del previsto >> afferma Naruto togliendosi la giacca e posizionandosi davanti la vetrata della nostra stanza. << Come farai a mandare un messaggio? I falchi con questo tempo non potranno volare >> affermo risollevandomi << Beh chiederò a qualche ninja dei paraggi. Sicuramente loro mi sapranno dare delle informazioni >>conclude voltandosi verso di me. Improvvisamente cala un silenzio, quasi imbarazzante, nella nostra stanza, ma i nostri sguardi rimangono uniti. Quegli occhi! Quello sguardo serio, sono proprio identici. << Tutto bene? >> infine mi chiede. Riportandomi alla realtà. << Io si.. beh stavo pensando. Poco fa ti ho visto pensieroso. Sicuro che sia tutto bene? Ti va di parlarne? >> << Ecco io... vedi... ti devo dire una cosa... >> dice il biondo sedendosi affianco a me. << Ti ascolto >> dico, piuttosto in ansia << Prima di partire, come tu sai ho avuto una discussione con Hinata. Beh quella sera poi andai a casa sua, per scusarmi e per dirgli che mi dispiaceva e che avevo bisogno solo di tempo, affinché anche io potessi ritornare ad avere tempo libero. Ma volevo farle capire che questi ritmi probabilmente un giorno saranno molto più che occasionali. Insomma io voglio diventare Hogake. E tutto ciò richiede impegno... lavoro... sacrificio... >> << E lei? >> << Il problema non è lei. Ma arrivato ad un certo punto, suo papà mi informa che al rientro di questa missione avrebbe iniziato i preparativi per il nostro matrimonio >> A quelle ultime parole rimango colpita... Ma-tri-mo-nio? No! Non posso crederci... non può essere vero. Mi sento sotto shock... << Scusa... scusa come matrimonio... >> << Già... hai capito bene >> << Ma... ma io avevo.... >> << Che il nostro rapporto era in crisi... >> << Beh si... cioè ecco no.. >> << Beh... lo credevo anche io >> conclude facendo un sospiro << La verità è che io credevo di avere più tempo >> si alza e iniziare a passeggiare avanti e indietro per la stanza << Hai paura? >> << Ma no... solo >> << Solo? >> << Ah! Che situazione! >> dice mettendosi le mani alla testa << Solo che non ti senti sicuro di voler sposare lei... >> concludo per lui << Io per Hinata provo un enorme affetto... le voglio bene. Mi ha sempre accettato ha sempre creduto in me anche quando non valevo nulla per nessuno. Mi ha sempre incoraggiato in tutte le mie lotte e mi ha sempre amato per quello che sono. Però qualcosa mi blocca dal fare questo grande passo... >> dice tornando a guardarmi << Beh! Magari hai bisogno di tempo. Per capire veramente cosa fare. Sfrutta questi giorni di distanza per capire cosa vuoi veramente >> concludo alzandomi e dirigendomi verso la porta della camera. << E adesso dove vai? >> mi chiede Naruto stupito << Ah ho bisogno di una tisana... sai queste notizie lasciano senza parole... >> > << Si? >> << Grazie >> conclude avvicinandosi e abbracciandomi. Il suo odore, i suoi abbracci... dovrò dimenticarli... si sposa. Sarà il momento di andare avanti e voltare pagina. Da adesso in poi dovrò guardare ad altrove. Mi sento gli occhi bruciare. Vorrei tanto piangere, ma devo essere forte. Così mi faccio forza mi stacco da suo abbraccio per uscire dalla stanza. Percorro il corridoio fino arrivare alle scale che portano piano terra, e mi dirigo al bar della locanda. Ho bisogno di bere qualcosa. È mattina. Mi sveglio con un fortissimo fastidio alla testa. Guardo la sveglia sul comò, vicino al letto, sono appena le otto, nel silenzio sento aprirsi la porta della stanza. << Ti sei svegliata finalmente >> afferma Naruto entrando in stanza con un vassoio in mano. << Oh buongiorno! Mi spiace potevi svegliarmi >> concludo mettendomi seduta e tenendomi la testa per il forte dolore. Accidenti ieri mi sa che ho proprio esagerato. << Dopo la sbronza di ieri sera non sarei riuscito a svegliarti in nessun modo >> conclude infastidito e avvicinandosi a me con un bicchiere di spremuta e due pillole. << Oh grazie >> dico prendendo quello che mi porge << Ieri sera dopo un po' che eri uscita, mi chiedevo dove fossi finita. Così sono uscito dalla camera per venire a cercarti. Fortuna che ho incontrato il proprietario della locanda che mi cercava per recuperarti. Non ti reggevi neanche in piedi. Così ti ho riportato in stanza >> racconta molto serio e cupo. << Beh allora grazie... credo di non essermi resa conto di aver alzato troppo il gomito >> rispondo con un sorriso d'imbarazzo e strofinando la mano dietro la nuca << Io non ci trovo nulla di divertente >> risponde molto serio Naruto << Ehi ti ho già detto che mi dispiace... guarda che se è perché mi sei venuto a riprendere. Beh! Ti dico che non c'era proprio bisogno potevo benissimo cavarmela da sola >> rispondo infastidita << Ma davvero non capisci? Davvero non capisci quanto in realtà sia grave la cosa? Siamo in missione non puoi prenderti certe libertà. E se qualche nemico ne approfittava per ucciderti? O rapirti? >> << Per favore sembri mio padre >> dico alzandomi, per prendere i miei vestiti << Sei stata un’ incosciente >> << Ma non è successo nulla >> << Ma poteva succedere >> conclude prendendomi il polso e bloccandomi per guardarlo in faccia. << Ti ringrazio ma non eri obbligato >> dico strattonando il braccio, corro per chiudermi in bagno. Cerco di sciacquarmi il viso ma vengo colta da un conato di vomito. Credo che l’alcool abbia fatto il suo effetto e con lui i suoi postumi. Mentre butto via anche l’anima, Naruto entra in bagno, fregandosene di tutto, per sorreggere la mia testa. Quando finisco, mi getto a terra sfinita. Ma lui rimane in piedi a guardarmi, come se fosse dispiaciuto nel vedermi così. << Beh che c’è? >> dico rialzandomi da terra per iniziare a sciacquarmi nuovamente il viso e per togliermi il saporaccio dalla bocca. << Senti mi dispiace di essermi arrabbiato in quel modo con te prima... >> dice guardandomi attraverso lo specchio. Ma io non rispondo. << Senti lo vuoi capire che mi ha fatto preoccupare da morire vederti in quello stato >> << Sono abbastanza grande da badare a me stessa, quindi non hai bisogno che ti prenda tanta collera >> dico gettandogli il mio asciugamano e uscendo dal bagno << Ma davvero non capisci? >> << Cosa? capire cosa? >> urlo esasperata. So benissimo che questa discussione mi porterà a fare qualcosa di inevitabile. << Ti è tanto difficile? >> << Beh illuminami >> affermo Lui si ferma improvvisamente, guardandomi combattuto come se non sapesse se parlare o meno. << Quindi? >> dico, incrociando le braccia al petto in attesa che lui si decida a parlare. << Beh lascia stare >> dice subito dopo lasciando cadere l’asciugamano e uscendo dalla stanza; resto sola in balia dei miei pensieri.

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


La giornata era volta quasi al termine, ma di Naruto neanche l'ombra. Dopo la nostra discussione della mattina, non l'avevo più visto. Chiesi anche al padrone della locanda ma non seppe darmi nessuna indicazione. Guardo fuori dalla finestra è buio, da questa mattina la tempesta non si è fermata un attimo. Ed ad essere sincera, questa cosa mi fa preoccupare sempre di più. Basta vado a cercarlo! Cosi prendo la felpa più pesante che mi ritrovo e la indosso per andare a vedere dove possa essersi cacciato. Cosi in fretta mi avvio per aprire la porta, giro la maniglia, la apro e mi scontro contro il corpo gelato di Naruto. << Naruto! Ma si può sapere che fine avevi fatto? Stavo venendo a cercati >> dico lasciando la porta aperta per farlo entrare. << In giro... Non avevi motivo di prenderti pensiero >> conclude serio, prendendo dei vestiti asciutti e chiudendosi nel bagno. E' ancora arrabbiato! possibile che sia lui quello ferito. Mi tratta come una stupida ragazzina ed è lui quello offeso? Incredibile! Sono a letto non riesco a dormire. Naruto condivide il mio stesso letto, dopo tanta insistenza da parte mia, visto che voleva dormire sul pavimento. Improvvisamente lo sento lamentarsi. Cosi mi decido di girarmi per capire cosa stesse succedendo. Non appena posso lo sguardo su di lui vedo che sta tremando. << Ehi Naruto tutto ok? >> dico subito allarmandomi e accendendo la luce dell' abat-jour vicino al mio comodino. << Non... preoccuparti.... cre... credo di avere... solo qualche linea di... di febbre >> cerca di dire con voce tremante. Subito avvicino la mia mano alla sua fronte. << Ma tu scotti!! Hai la febbre altissima >> dico allarmata e alzandomi. << Tranquilla... torna a dor... a dormire >> conclude << Hai bisogno di cure >>dico secca, andando a prendere un panno bagnato da poggiare sulla sua fronte. Passo tutta la notte a vegliare su Naruto, cambiando continuamente le stoffe bagnate. Si fa mattina, ma Naruto ha ancora la febbre alta. Decido di scendere per chiedere al locandiere se c'è nelle vicinanze un negozio di erbe, cosi da acquistare qualche cura per Naruto. Fortunatamente fuori fiocca semplicemente dandomi la possibilità di poter andare ad acquistare quello che serve. Un ora dopo sono già di ritorno con tutto l'occorrente. Quando ritorno in camera trovo Naruto lì dove l'avevo lasciato. Mi metto a preparare in un piccolo bollitore elettrico la mia tisana. Una volta pronta gli la faccio prendere. È pomeriggio sono seduta vicino a Naruto in modo da poterlo tenere sotto controllo. Gli tocco la fronte sembra che la febbre stia scendendo. Sta dormendo. Mi incanto a guardare il suo viso, e istintivamente gli faccio una carezza , solleticandomi con quel lieve accenno di barba, che non avevo mai visto. Mi soffermo a guardare la sua bocca. Chissà come sarà baciarlo. Non so perché ma inizio ad avvicinami per togliermi questa curiosità. So che è sbagliato ma è come se non riuscissi a fermare il mio corpo. Ma alla fine, cercando di non farmi sentire, poso le mie labbra sulle sue. Lasciando che questo momento diventi solo un magnifico segreto da poter custodire per sempre dentro il mio cuore. Si fa sera, sto rientrando in camera con il vassoio della nostra cena. Fuori la tempesta è calmata, quindi ragiono sul da farsi; da domani mattina anche se Naruto non potrà uscire andrò io a continuare i lavori. Quando rientro trovo il letto vuoto. << Naruto? >> chiamo poggiando il vassoio sul tavolo << Sono qui >> sento la sua voce proveniente da dietro la porta del bagno. Così mi avvicino e noto che è semi chiusa. << Tutto ok? >> chiedo accostandomi a essa ma non più di tanto. << Si si >> risponde il mio compagno di squadra aprendo la porta con tanto di schiuma da barba sul viso. << Oh! Vedo che stai meglio >> rispondo osservando quanto si sia ripreso in fretta. << Si, fortunatamente riesco a guarire facilmente da ogni ferita >> afferma concentrandosi sulla sua rasatura per evitare di tagliarsi. << Bene, sono contenta per te >> risposi non riuscendo a togliere gli occhi dal suo riflesso << Diciamo che... grazie alla volpe riesco a guarire in modo molto repentino da ogni ferita, taglio o altro... >> conclude asciugando con l'asciugamano il viso da gli ultimi residui di schiuma. << Oh capisco! >> dico << Beh! Appena finisci vieni a mangiare ho portato la cena >> concludo andando verso il tavolo. Bene! Adesso calma! Non posso andare sempre in escandescenza. Ci sediamo a cenare, consumando il nostro pasto tra le risate e aneddoti che ci accomunano. È notte. Le luci della stanza sono spente e noi siamo distesi a letto a guardare il soffitto, parliamo di ogni tipo di argomento. << Senti... io ti volevo ringraziare >> dice improvvisamente Naruto mettendosi seduto. << E per cosa? >> dico avvicinandomi << Per esserti presa cura di me... e poi ti volevo chiedere scusa per l'altro giorno... >> << Guarda che mi sono presa volentieri cura di te.... e poi quella a chiedere scusa sono io. Sono stata una sciocca. Non mi sono resa conto di quello che facevo. Quindi sono io a chiederti scusa per come mi sono comportata... e mi spiace averti fatto preoccupare >> concludo abbassando lo sguardo sulla coperta. << In realtà ho esagerato io >> dice sollevandomi il viso con due dita sotto il mio mento, permettendoci così di guardarci occhi negli occhi. << No ascolta... >> cerco di dire << Ascolta tu! Quella sera quando ti ho visto in quello stato non ci ho capito più nulla. E sono corso subito in tua difesa. Il solo pensiero che qualcuno potesse approfittarsi di te, mi faceva impazzire >> << Perché mi dici questo? Perché vuoi confondermi di più? Ti prego non rendermi le cose più difficili di quelle che sono >> concludo, e sfugge al mio controllo una lacrima. << È difficile anche per me >> conclude accarezzandomi la guancia e asciugando la mia lacrima con il pollice; ci guardiamo negli occhi. Siamo troppo vicini. Il mio cuore batte fortissimo. Così d'istinto chiudo gli occhi. Ma le sue labbra si poggiano soltanto sulla mia fronte. << Dai forza andiamo a dormire >> conclude mettendosi sotto le coperte << Eh... si >> affermo riprendendomi dallo shock << Buonanotte >> conclude dandomi le spalle per dormire subito dopo. Mi giro anch io, ma penso che questa notte sarà difficile dormire. È mattina. Fuori il sole splende, e ci stiamo preparando per andare a continuare il nostro lavoro. << Yuky! Sbrigati ancora non sei pronta? >> afferma Naruto. Ieri sera non sono riuscita a dormire bene e questa mattina come previsto non riesco a svegliarmi. << Si arrivo sono quasi pronta >> dico dal bagno. << Ok allora ti aspetto giù. Nel mentre ordino qualcosa per il pranzo! >> << Ok! >> urlo da sotto la doccia. Tre minuti dopo esco dal bagno e mi vesto velocemente. << Accidenti! Poteva mettere ordine prima di andare via >> dico prendendo i vestiti lasciati per la stanza dal mio compagno di squadra. Cosi vado verso l'armadio per posare il tutto. Ma non l'appena lo apro cade a terra lo zaino di Naruto << Uff! Ma perché è così disordinato!?! >> affermo esasperata. Così mi abbasso a prendere il suo zaino, che ovviamente essendo aperto, riversa tutto il suo contenuto tra cui parte di una maschera. Un momento ma questa è la maschera che io mesi fa ho rotto durante l'inseguimento... Non ci posso credere mi ha mentito un'altra volta. Perché? Ecco perché non voleva che io conoscessi il suo volto. Bene, questa volta dovrà vuotare il sacco con le buone o con le cattive. Finisco di mettere ordine, prendo la maschera la metto dentro il mio zaino e corro giù. Durante la giornata abbiamo lavorato tantissimo per recuperare i giorni perduti riuscendo a riparare più abitazioni. Siamo al tramonto e il cielo si sta ricoprendo di nuvoloni neri. << Tutto ok? Mi sei sembrata più tosto silenziosa, oggi >> Dice Naruto sedendosi accanto a me per riposarsi un po' << Si si... sai questa mattina ho trovato una cosa che non vedevo da molto. Ma la cosa più assurda sai qual'è? Che è caduta proprio dalla tua sacca >> dico prendendo il mio zaino per uscire l'oggetto incriminato << Sai non sapevo che facessi parte delle squadre speciali Ambu >> dico uscendo la maschera << Come mai non mi hai detto nulla Naruto? O dovrei dire Menma? >>

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


<< Oppure dovrei dire Menma? >> chiedo con un tono molto serio. << Ti posso spiegare.. >> risponde Naruto titubante. << Sentiamo... sono proprio curiosa di capire quale scusa inventerai questa volta >> affermo guardandolo duramente. << So che ti stai sentendo tradita anche questa volta da me, ma ti posso assicurare che non doveva andare così. Fin dal primo giorno il mio compito era quello di sorvegliarti a distanza. Come tu sai, la tua famiglia era in pericolo, e tuo padre aveva chiesto la massima protezione per te. L'Hokage, in quanto facente parte del corpo speciale Anbu, mi incaricò di tenerti d'occhio. Così iniziai ad osservarti giorno e notte. Imparando a conoscerti ma osservandoti da lontano... >> << Perché il giorno dell'incendio non sei intervenuto quando hanno aggredito i miei? >> chiedo senza riuscire a guardarlo in faccia << Quella sera, anche se tu non mi vedevi, anche io ero in missione con te. Quando siamo arrivati a casa tua, non riuscìi a evitare che ti fiondassi tra le fiamme; essendo più veloce, entrai da un ingresso secondario per raggiungerti ed evitare il peggio. Ma fu troppo tardi. Una trave ti era già caduta addosso. Così ti liberai e portai fuori sia te che i tuoi genitori. Per loro non c'era più nulla da fare. Così dopo la loro morte, per evitare di farti cadere in un forte stato di depressione, l'hogake decise di affidarti me come compagno di squadra,così sarei riuscito a sorvegliarti meglio... e poi il resto lo conosci.. >> conclude facendo un sospiro rassegnato. << Perché non mi hai detto nulla? >> dico guardandolo in faccia << Come facevo a dirtelo? Non potevo capisci? Il solo pensiero che tuo fratello... >> si blocca improvvisamente << Mio fratello cosa? >> chiedo subito allarmata << Niente... >> dice alzandosi da terra per prendere le sue cose << Tu ora mi dici tutto! >> insisto fermandolo per il braccio << Niente non volevo dire nulla! Ok? >> << Pensi che sia scema? >> << E' stato solo un errore. Non posso ancora parlartene >> << E di noi? Che mi dici? È stato anche quello un errore? >> dico con la voce incrinata per il pianto << Ascolta... >> dice in imbarazzo << No che non ti ascolto... sai quanto sono stata male per te? Dei sentimenti che provo per te? E tu per l'ennesima volta hai giocato con me prendendomi in giro. Cos'è eri stanco dal fare il bravo fidanzato? Avevi bisogno di un diversivo? In fin dei conti avevi capito benissimo quali erano i miei sentimenti per te. E tu cosa hai fatto? Li hai calpestati fregandotene altamente! >> concludo urlando. Il cielo si era chiuso, e quel sole che aveva riscaldato la nostra giornata, si era spento lasciando spazio a una pioggia fredda. Siamo sotto la pioggia, occhi negli occhi, aspetto una risposta che non arriva. Non ci importa se la pioggia ci bagna. << Bene vedo che non hai nulla da dire >> prendo le mie cose per andare via voltandogli le spalle. << La notte in cui ti sei sentita male... >> inizia a parlare. Io mi fermo, ma senza voltarmi. << Io ero fuori a fare la guardia... quando ho sentito tutto quel trambusto mi sono subito precipitato da te. E credo di aver perso almeno cento anni appena ti ho vista per terra priva di sensi. Respiravi a mala pena. Così ti ho preso e  portato subito in ospedale. Fortunatamente trovai Sakura che ti diede subito le cure giuste. Passai tutta la notte al tuo fianco. Solo nelle mattinate Sakura tornò con il riscontro dei vari esami a cui ti avevano sottoposto, informandomi che il tuo non era un attacco di cuore ma avevano cercato di avvelenarti >> A quelle parole io rimasi scioccata! Non posso crederci. Chi mi poteva avermi avvelenato. << A quella notizia rimasi scioccato anche io. Sentivo di aver fallito perché nonostante i controlli erano riusciti a colpirti. Quella sera in realtà capii anche quanto fossi importante per me. Di quello che che provavo e di quanta paura avevo avuto di perderti. Capisci che se tu fossi morta, io mi sarei reputato un fallito? >> << Un fallito per la missione andata male? >> dico girandomi di getto verso lui con rabbia << Un fallito perché non ho saputo proteggere la cosa per me più importante! Te >> Improvvisamente, la pioggia si fece più forte, bagnandoci ancora di più << Non dire sciocchezze tu hai Hinata. Vi dovete sposare... >> << Non mi importa nulla. Lo vuoi capire che... >> dice avvicinandosi a me << Che io ti amo! >> dice con sguardo sincero e pieno di amore. << Che cosa? >> rispondo incredula << Si io ti amo. Amo ogni cosa di te. Mi sei entrata dentro non riesco a non pensare a te ogni singolo istante della mia giornata >> << Non posso. Tu stai con Hinata... >> dico confusa << Le parlerò... le dirò che ho capito di amare te... risolverò tutto >> << Perché adesso? E non prima? >> chiedo sempre più confusa << Sono stato uno sciocco lo so... ma ero sicuro che se ti avessi detto prima la mia vera identità tu saresti scappata... E il solo pensiero di perderti mi faceva morire >> conclude. Rimango a guardarlo fissa negli occhi. Non so che dire. Sembra quasi di trovarmi dentro un sogno. << È un sogno questo vero? >> chiedo incredula << No non è un sogno e ora te lo dimostrerò >> conclude avvicinandosi a me, e unendo le nostre labbra in un fantastico bacio. Ho aspettato questo momento per tanto tempo e adesso che ho la possibilità di godermelo penso che in realtà sia sbagliato. Così mi stacco, anche se a malincuore. Non devo perdere la lucidità. << Aspetta Naruto... non possiamo >> dico guardandolo negli occhi, incuranti della continua pioggia. << Ma perché? >> << Tu stai con  Hinata... >> cerco di spiegare << Ma io amo te! Voglio stare con te >> dice poggiando le mani sulle mie spalle. Ma io non riesco a sostenere il suo sguardo... Mi sento terribilmente in colpa. << Ehi! >> dice con voce dolce posando due dita sotto il mio mento per sollevarlo e potermi guardare nuovamente. << Quando torneremo dal villaggio, le dirò tutto e annullerò tutto. L'unica persona con cui voglio condividere la mia vita sei tu >> dice infine avvicinandosi per baciarmi  nuovamente. Il mio cuore batte fortissimo "voglio condividere la mia vita con te" non riesco a crederci. Ci baciamo a lungo, diventa quasi un'esigenza toccarci, le nostre mani si fanno strada da sole, come se sapessero già cosa fare. << Aspetta >> dico staccandomi << Cosa? >> chiede preoccupato << Forse è meglio tornare in locanda... sta piovendo se stiamo ancora sotto la pioggia ci prenderemo un brutto malanno.. e tu ti sei ripreso da poco! Non vorrai ammalarti di nuovo... >> dico facendogli una carezza sul viso e iniziando a camminare per tornare in stanza. Se avessimo ascoltato i nostri desideri, saremmo finiti ad amarci sotto la pioggia...onestamente la mia prima volta, l'ho sempre immaginata in modo diverso. Oh ma che pensieri!! << Tutto bene? >> mi chiede Naruto prendendomi la mano << Eh? >> dico sentendomi come una bambina con le mani nel barattolo della marmellata. << Sei arrossita improvvisamente... >> afferma con un sorriso sotto il naso << Oh! Beh... si tutto ok >> dico accelerando il passo. Credo di essere ancora più rossa in viso. Dopo un quarto d'ora siamo nella nostra stanza. Da quando siamo arrivati, mi sono chiusa in bagno con la scusa di fare una doccia calda. Sono sotto il getto dell'acqua da un po'... a ripensare un po' quello che nelle ultime ore è successo. Non riesco ancora a crederci. Sembra tutto così irreale. Dopo alcuni minuti, ritorno in me,  esco dalla doccia per dare un po' di spazio anche a Naruto. Quando esco dal bagno la stanza è al buio, e fuori ha ripreso una forte tempesta. Naruto è senza maglia che guarda fuori la furia della tempesta << Il bagno è libero... >> dico asciugandomi i capelli con un asciugamano. Lui si gira, e si direziona verso di me. Io rimango ferma. Quando lui è vicino a me, poggia le mani sui miei fianchi e si china a baciarmi. Questa volta, non mi lascio prendere alla sprovvista, e mi giro il viso dell'altra parte. << Perché scappi? >> mi dice poggiando la testa sulla mia << Io non ci riesco... >> dico alla fine << Di cosa hai paura? >> << Che ti stancherai anche di me un giorno! >> << Cosa? Come puoi pensare questo? >> << Chi mi dice che un giorno quello che sta avvenendo tra te e Hinata non succederà anche tra me e te? >> dico staccandomi da lui e dando così voce a tutte le mie paure. << Cosa devo fare per dimostrarti che amo te? >> << Non lo so... io non voglio dimostrato nulla ho soltanto paura che un domani, anche io possa trovarmi a soffrire per te. >> affermo con la voce rotta per le lacrime e girandomi verso la vetrata della stanza per guardare fuori. Sento che si avvicina a me. Non mi volto, perché so che se lo guardassi cederei. Non posso permetterlo. Lui mi cinge la vita con le braccia, da dietro. Mi sento così protetta dal suo abbraccio. << Ascolta... tu mi sei entrata dentro. Non c'è  giorno o  attimo in cui io non pensi a te. Io darei la mia stessa vita pur di vederti felice. Quindi ti prego non dubitare di me e dei miei sentimenti >> conclude Mi giro verso di lui. << Cosa diranno a Konoha? Non pensi che questa cosa potrà incidere sulla tua carriera? >> << Poco importa... perché so che il migliore traguardo è avere te al mio fianco. Per chi parlerà, alla fine capirà quanto sono fortunato ad avere una donna come te al mio fianco >> conclude unendo le nostre fronti. << Ora lascia che ti dimostri quanto io ti ami veramente >>. Così riprova a baciarmi. Ma questa volta non mi oppongo. Per la prima volta provo un amore incondizionato. Mi sento veramente bene. Vorrei che questo momento non finisse mai. All'improvviso tutto degenera. Ci spostiamo verso il letto. Mi sembra quasi di vivere in un sogno. Cado distesa sul letto e lui mi sovrasta con la sua stazza. Mi chiedo se sarò all'altezza della situazione. Dentro di me si insinua il tarlo della paura dell'insicurezza. << Guarda che se non te la senti mi posso fermare... >> dice con dolcezza Naruto. << Ecco... per me è la prima volta... io >> << Allora lasciati guidare >> dice infine riprendendo a baciarmi. Le sue mani si posano sui miei fianchi accarezzandoli e salendo verso l'alto. Fino a far incontrare le nostre mani che istintivamente si intrecciano. Anche il mio corpo improvvisamente sa cosa fare. Qualche ora dopo, siamo a letto stretti uno nelle braccia dell'altra, a coprire le nostre nudità c'è solo un semplice lenzuolo. Siamo in silenzio. Non serve parlare. Ho la testa poggiata sul suo petto, la mia mano accarezza i suoi muscoli. Mentre lui, con le sue dita, fa delle carezze leggere sulla mia schiena. << A cosa pensi? >> mi chiede << A quanto la mia vita sia cambiata nel giro di un anno >> << Spero in positivo... >> << Beh... dalla perdita dei miei genitori... penso che tu sia la cosa più bella >> dico spostandomi per guardarlo in faccia. << Guarda che la stessa cosa vale per me >> dice dandomi un leggero bacio sulle labbra. << Quando torneremo al villaggio avremo due persone da affrontare... Hinata e mio fratello >> << A proposito di tuo fratello. Devo dirti una cosa... >> afferma mettendosi seduto << C'è una cosa che devo dirti >> << Che succede? >> dico seguendolo e mettendomi seduta trascinando con me il lenzuolo. << La sera che sei stata male, dopo che Sakura si è accertata che avevano cercato di avvelenarti, tuo fratello mi chiese subito se avevi ingerito qualcosa, o se avessi visto qualcosa di sospetto. Li per li gli dissi che non avevo visto nulla. Dopo mi ricordai che prima di andare a letto prendevi sempre la tua tisana. Così mi precipitai a casa tua, presi le bustine di tisana che ti portava tuo fratello, e le portai a Sakura. Solo dopo averle analizzate mi disse che quelle erano erbe velenose. Non letali all'apparenza, ma ovviamente, la continua assunzione ti avrebbe portato alla morte facendo apparire il tutto come uno scompenso cardiaco >> << Cosa? >> << Così quella sera, decidemmo di dirti che avevi un piccolo problema di cuore, causato dal troppo stress. Se ti avessimo detto la verità, avresti cercato tuo fratello per chiedere spiegazioni e non avremmo potuto incastrarlo, ci servivano delle prove schiaccianti. Un paio di giorni dopo partii per indagare su di lui. Scoprii che in realtà lui proveniva dal paese dell'erba; lì aveva studiato tutte le erbe naturali presenti sulla terra. Insomma una sorta di scienziato. Alla morte dei suoi genitori adottivi. Prese in eredità tutte le terre del padre espandendosi e trattando nel mercato. Ma il suo vero obiettivo era tornare a Konoha per prendere il potere in quanto figlio del grande Suiky >> << Quindi tu mi stai dicendo che lui aveva premeditato tutto e che sapeva già tutto? >> << A quanto pare lui ha sempre saputo la verità. Probabilmente ha scoperto tutto dopo il trasferimento da Konoha. Sembra che abbia meditato il suo rientro per diverso tempo... >> << Quindi vuoi dirmi che il nostro incontro è stato tutto pianificato. Che il giorno che ci siamo visti alla locanda... >> << Faceva parte del suo piano >> conclude Naruto per me. << Non ci posso credere... e io che pensavo che lui... ma siete sicuri? Insomma ultimamente ho bevuto le sue tisane ma non ho avuto nulla... >> << Ti ho sostituito tutto. Togliendo quello che ti aveva portato lui. Ho fatto analizzare da Sakura ogni singola bustina. Tutte contenevano del veleno >> << Ma se c'era del veleno io avrei comunque dovuto sentirlo. Conosco anche le arti mediche... >> << Purtroppo è un tipo di erba inodore e insapore. Cresce solo ai confini del villaggio dell'erba. Che guarda caso è il paese delle terre ereditate dal padre >> Io sono stupita. Non posso credere che mio fratello abbia tentato di uccidermi. Per cosa poi uno stupido clan? << E adesso cosa dobbiamo fare? >> chiedo col magone alla gola, trattenendo il pianto. << Per prima cosa dovrai continuare a far finta di nulla. Nel frattempo troveremo un modo per incastrarlo e poi condannarlo. >> conclude  il biondo avvicinandosi a me << Pensavo di aver trovato un fratello, invece mi ritrovo nuovamente sola >> dico scoppiando a piangere << Ehi, ehi, ehi. Non sei sola ti ricordo che hai me. Ti prometto che io sarò sempre vicino a te. Qualsiasi cosa succeda. >> conclude abbracciandomi. << Bene... sono le tre. Credo che sia ora di andare a dormire. >> conclude rimettendosi a letto. Lo seguo a ruota riprendendo il mio posto tra le sue braccia. Si è qui il mio posto. E non lo cambierei per nulla al mondo.

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


Qualcosa mi solletica il viso, dopo dei baci sulle mie spalle. Mi sveglio piano. Non appena apro gli occhi il sole colpisce  la mia faccia facendomi subito richiude gli occhi. Così mi giro verso il mio disturbatore. << Buongiorno >> dico, riaprendo gli occhi e incontrando il magnificio sguardo del ragazzo che pazzamente amo. << Buongiorno >> dice lui, avvicinandosi a me per potermi baciare, ma diventa subito un qualcosa di più esigente. Così, allaccio le mie braccia al suo collo. Vedendo già, con un pizzico di dispiacere, che era vestito di tutto punto. << Sei già pronto per uscire? >> affermo con una piccola nota di dispiacere. << Il sole è alto da un po'. Quindi ho pensato bene di svegliarti. Anche se devo ammettere che mi dispiaceva molto. Te l'ha detto mai nessuno, che sei bellissima mentre dormi? >> dice togliendomi una ciocca di capelli dal viso e portandola dietro l'orecchio, mentre mi guarda con tanta dolcezza. << Beh... fammi pensare. Forse si! >> dico facendo la misteriosa, notando quanto fosse cambiato lo sguardo di Naruto. << Beh... si... un certo Menma. Mi riempiva sempre di complimenti... >> << Beh... allora dovrò parlare a quattrocchi con questo Menma >> afferma con tono un malizioso << Non dirmi che sei geloso >> dico facendo la finta tonta. << Fammi pensare... forse di lui no >> conclude baciandomi e iniziando a farmi il solletico. Dopo alcuni minuti a giocare e a coccolarci Naruto si alza. << Forza pigrona. Oggi si torna a casa. Tra un paio di minuti ho appuntamento all'Hogake per consegnare il nostro lavoro. Tu prepara tutto così prima ci metteremo in viaggio prima potremo tornare a casa. >> conclude Naruto. << Sissignore >> dico alzandomi dal letto per fiondarmi subito in bagno. È già passata una settimana da quella fantastica notte in cui sia io che Naruto, abbiamo messo a nudo tutti i nostri sentimenti. Certo se ci penso sembra quasi di vivere un sogno, non mi sarei mai immaginata che tutto quello che  ho sempre sperato si sarebbe potuto avverare. Durante la settimana abbiamo lavorato duramente, collaborato e vissuto le nostre giornate come una vera coppia. Fortunatamente, il tempo è stato dalla nostra parte. Ogni sera dopo lavoro, abbiamo partecipato ai festeggiamenti del paese, per l'arrivo dell'inverno. E, dopo festa e balli, la sera arrivava sempre il momento magico tutto nostro. Fare l'amore con Naruto, si è rilevato ogni volta qualcosa di fantastico... Ma la mia fantasia viene interrotta dal bussare dietro la porta del bagno. << Yuky! Io sto uscendo, ci vediamo tra un' ora esatta all'ingresso della locanda >> mi comunica il diretto interessato dei miei pensieri. << Ok! >> rispondo impacciata come se fossi stata colta sul fatto. << Non fare tardi >> conclude, sento subito dopo la chiusura della porta della nostra camera. Dopo la doccia, mi vesto con la mia solita tuta da viaggio, e sistemo tutto il necessario dentro il borsone per il viaggio. Dopo aver sistemato tutto e controllato che non manchi nulla, decido di lasciare la stanza. Prima di chiudermi la porta alle spalle, dedico un ultimo sguardo alla stanza che in queste settimane è stata testimone del nostro amore. Sono giù con i nostri zaini da viaggio. Il proprietario della locanda, non ha voluto nulla per la nostra ospitalità, anzi ci ha dato delcibo per affrontare il viaggio. Dopo un paio di minuti, arriva Naruto e dopo saluti e vari abbracci, ci rimettiamo in viaggio. Parte del viaggio, passa in un religioso silenzio. Ognuno è immerso nei propri pensieri. Siamo in viaggio da questa mattina, il sole adesso sta calando. << Fermiamoci qui, sta facendo buio. Di questo passo per domani pomeriggio saremo al villaggio >> afferma Naruto scendendo da un ramo di un albero su cui si era sistemato per verificare la nostra posizione. Dopo aver montato la tenda, e acceso il fuoco, ci sedemmo per cenare. Dopo cena, ci stendemmo a terra a guardare il cielo stellato. << Guarda una stella cadente >> dissi indicando il punto esatto nel cielo.  Si dice che quando le stelle cadono  dal cielo si esprima un desidero, perché con la sua caduta, i nostri desideri si avvereranno. Così chiusi gli occhi... Desidero essere felice per sempre insieme a Naruto. Forse sarà sciocco, ma la mia felicità è lui. D'improvviso, sento le labbra di Naruto, poggiarsi sulle mie. << Tranquilla, andrà tutto bene >> afferma, come se mi avesse letto nel pensiero. << Adesso che ti ho con me non voglio più perderti >> dice accarezzandomi il viso e guardandomi negli  occhi. << Lo so... >> dico poco convinta alzandomi e mettendomi seduta. << Però... >> mi chiede << Però ho paura... ho paura che questa non sia la cosa giusta. Io non volevo far soffrire nessuno. Insomma vi ho visto insieme e lei ti ama come se non ci fosse un domani. Allora  mi chiedo io chi sono per distruggere la sua felicità? >> << Ehi, ehi... tu non stai distruggendo proprio nulla. La verità è che io già da un po' di tempo pensavo che questa non fosse una cosa giusta >> disse per poi sporgersi verso di me, guardandomi negli occhi. << Vedi prima d'incontrarti pensavo che stare con Hinata fosse la cosa giusta perché mi aveva sempre amato e che probabilmente non avrei mai trovato nessun' altra. Prima di allora io non mi ero mai concentrato sulle ragazze. Non le guardavo neanche. Mi allenavo perché il mio obiettivo era quello di riportare a casa Sasuke. Ma dopo ho conosciuto te. E tu senza volerlo mi sei entrata in testa. Non riuscivo a non pensare a te. Solo te. Così iniziai a chiedermi se Hinata fosse la persona giusta. Ma non avevo il coraggio di lasciarla. Però adesso che ho capito che voglio solo unicamente te, devo dirglielo così noi potremmo essere felici insieme >> conclude illuminando il suo sguardo. Ma io sono sempre preoccupata. << Tranquilla... vedrai che andrà tutto bene >> dice baciandomi. Un bacio carico di speranza e amore. Un bacio in cui era racchiusa la promessa che niente e nessuno ci avrebbe più diviso. Quella notte facemmo l'amore sotto le stelle. Con la sicurezza che dai prossimi giorni avremmo vissuto una nuova vita. Una vita piena di ostacoli, che avremmo affrontato insieme. ***** Rientriamo al villaggio prima che il sole tramontasse definitivamente. << Dai ti accompagno a casa, andrò io a fare rapporto dall'Hogake >> dice Naruto << Senti come farò adesso con mio fratello? Non credo che dopo quello che mi hai raccontato riuscirò a vivere tranquilla sotto lo stesso tetto con lui >> dico preoccupata << Tranquilla al momento non ti farà nulla. Sta aspettando solo la tua morte, convinto di essere al sicuro . Però stai tranquilla io veglierò sempre su di te. L'unica cosa è che al momento nessuno dovrà sapere di noi due. Ne parlerò solo con Hinata e con Kakashi. Non vorrei che ti accadesse qualcosa. >> dice avvicinandosi a me e poggiando le mani sulle mie spalle. << Ok! >> dico abbracciandolo. Dopo avermi accompagnato a casa Naruto, va via. Non appena rientro in casa, trovo la luce della cucina accesa. Immagino subito si tratti di Hidan, cerco di non fare molto rumore, e vedo che mette con cura delle bustine all'interno del porta the. Vedere questa cosa mi ferisce molto, perchè vuol dire che tutto quello che mi ha detto Naruto è vero. Non perché non gli credessi, ma una piccola parte del mio cuore voleva che si sbagliasse. Ma, la verità invece si ripresenta più dura di quello che sembra. Così mi prendo di coraggio ed entro in cucina. << Ciao! >> affermo entrando in cucina. Hidan, non appena entro rimane quasi di sasso. << Sei già tornata? >> risponde << Non sei contento? >> chiedo << Oh! Si certo... solo che mi hai colto di sorpresa. Non pensavo tornassi così presto. Se non erro mi avevi detto che saresti stata via un po' >> dice rimettendo tutto dentro la dispensa << Ti ho detto che non sapevo quando sarei tornata... non che sarei stata via per mesi >> dico con tono scettico << A ma che importa... l'importante è che sei a casa sana e salva >> dice poi abbracciandomi. Come per spezzare quell'atmosfera strana che si stava creando. Non so perché, ma non riesco a ricambiare quell'abbraccio. Mi sembra tutto falso. << Già... ora scusami ma vorrei andare a farmi un bel bagno caldo e poi andare a dormire >> dico staccandomi dal suo abbraccio. << E tutto ok? >> mi chiede un pò perplesso... << Ehm.. si sì tutto ok... te l'ho detto sono stanca. Non vedo l'ora di mettermi a letto >> dico cercando di recuperare la situazione e togliere ogni dubbio << Ok... >> conclude convinto << Allora... Buonanotte >> dico uscendo << Buonanotte... sorellina >> conclude anche lui, con uno sguardo intenso. ***** È mattina. Ma vengo svegliata da un con continuo ticchettio alla finestra. Così, ancora addormentata, mi alzo per dirigermi alla finestra. Ma a svegliarmi dal mio sonno è la figura di Naruto appollaiato all'albero vicino alla mia finestra, non appena apro si fionda subito dentro. << Ma che ci fai qui? >> dico, guardandolo meglio. È vestito da Ambu. << Beh... sono venuto a dare il buongiorno alla mia fidanzata e a iniziare la mia ronda... >> dice abbracciandomi per poi baciarmi con tutto il suo amore. Dopo poco io mi stacco, anche se a malincuore. << Ma sei pazzo? C'è mio fratello in casa. Potrebbe sentirci >> dico cercando di staccarmi dai suoi baci tentatori. << Tranquilla. Lui è uscito all'alba. Degli Ambu lo stanno seguendo >> dice riabbracciandomi. << Alba? Scusa ma da quanto tempo sei qui? >> chiedo << Purtroppo solo da poco. Ho dato la smonta solo un ora fa. Ma non sono riuscito a resistere oltre >> conclude abbracciandomi da dietro e baciandomi il collo. << Sei comunque pazzo. E se ti vedessero? >> dico girando verso di lui << Non mi importa... non potevo più guardarti dormire senza toccarti o baciarti. Mi sei mancata questa notte >> dice guardandomi negli occhi e riprendendo a baciarmi. Un bacio così lungo e intenso da trasformarsi ben presto in un turbine di passione. Siamo in cucina a ridere come due ragazzini, mentre facciamo colazione. Io sono seduta sulla gambe di Naruto, con indosso solo la sua maglia che veste come un abito,  lui con addosso solo i pantaloni della tuta. Dopo aver fatto l'amore abbiamo deciso di alzarci per mettere qualcosa sotto i denti. Mentre mangiamo,mi armo  di coraggio. << Posso farti una domanda? >> chiedo con un po' d'imbarazzo << Certo >> afferma guardandomi, e spostandomi una ciocca di capelli dietro le orecchie. Dopo quella volta, in cui li ho tagliati, devo dire che sono allungati un bel po. << Fin da quando ci siamo conosciuti, mi sono sempre chiesta come  avessi perso il braccio. Inizialmente, pensavo che l'avessi perso per la guerra. Però... >> << Non l'ho perso per la guerra. Anni fa, Sasuke Uchica, non so se conosci la sua storia... >> << Del clan Uchica quello sterminato in una sola notte.. >> << Si... era stato suo fratello. Per anni, Sasuke, portò dentro di se questo rancore e odio verso suo fratello. Così un giorno, decise di andare via dal villaggio per diventare più forte e uccidere suo fratello. In un primo tempo lo raggiunsi per riportarlo a casa. Ma venni sconfitto. Così, mi allenai per anni aspettando il giorno in cui ci saremmo riscontrati. Durante la guerra, ci ritrovammo alleati, ma alla fine di quel massacro di sangue, nonostante le scarse forze ci scontrammo. Quel giorno gli dissi che non sarei mai potuto ritornare al villaggio se lui non fosse tornato con me. Così, durante lo scontro, quando alla fine decimo di scagliare il nostro colpo migliore, perdendo entrambi il braccio destro. Da quel momento riuscì a far capire a Sasuke l'importanza dell'amicizia del condividere i dolori e sentimenti e che l'odio genera solo odio >> conclude guardandomi nuovamente negli occhi. << È una storia bellissima. Sei stato molto coraggioso >> dico accarezzandogli il viso << Il coraggio di un uomo non si misura dalla perdita di un braccio. Ma da quanto si è disposti a fare pur di salvare le persone a cui più tieni >> conclude poggiando la sua fronte contro la mia << Beh... anzi sei stato fortunato a ricrearti con delle cellule parte del braccio mancante... anche se dovrai portarlo bendato >> dico per sdrammatizzare. << Oh si... anche se penso che avrei fatto sempre strage di cuori. In fin dei conti le ragazze farebbero follie per me >> dice pavoneggiandosi, mentre prende il bicchiere con la spremuta. << Ehi... bada a te >> dico spingendo il bicchiere e versandogli tutta la spremuta addosso, procurando sul suo volto un' espressione buffa di stupore. << Oh che sbadata >> concludo alzandomi sapendo già che epilogo avrebbe avuto la vicenda. << Dove credi di andare? >> dice cercando  di prendermi. Così come due bambini iniziamo a rincorrerci girando intorno al tavolo. Ma dopo una finta, me lo ritrovo dietro intrappolata tra le sue braccia. << Adesso non si scappa più >> dice iniziando a baciarmi. Nel giro di poco il tutto diventa di nuovo più frenetico. Subito dopo mi gira e mi fa sedere sul tavolo. È incredibile siamo come due calamite, due poli che una volta uniti non riescono più a staccarsi. Mentre stiamo per dare sfogo alle nostre passioni. Qualcuno bussa alla porta. Chi sarà mai. << Aspetta.... >> dico cercando di staccarmi << Mmm... non andare... fai finta che non sei in casa >> dice continuando a baciarmi << Può essere importante >> dico staccandomi e scendendo dal tavolo per andare ad aprire. Non appena apro la porta vedo davanti a me una chioma rosa e due occhi verdi grandissimi. Sakura c'è ci fa qui? << Ehi Yuky!! Buongiorno spero di non averti svegliato >> dice con un sorriso << Oh! SAKURA BUONGIORNO! COME MAI DA QUESTE PARTI? >> dico con tono alto per far sentire a Naruto chi fosse. << Perché urli? Guarda che ci sento bene! Posso entrare? >> mi chiede la ragazza con un'espressione stranita << Ehm si certo! >> dico facendo spazio e andando verso la cucina << Scusa il disordine ma stavo facendo colazione... vuoi favorire? >> dico entrando in cucina e trovando il macello che avevamo combinato. << oh no grazie.. tra un po' inizio il mio turno sono a posto così. Comunque ero venuta per invitarti domani sera a cena a casa mia. Ovviamente ho invitato anche altri, ci saranno Naruto e Hinata, Sai e Ino e tanti altri. Allora posso contare sulla tua presenza? >> dice con gli occhioni dolci << Beh! Ok... non ci sono problemi >> dico impreparata alla cosa << Ma è fantastico!! Ovviamente puoi portare anche il tuo lui >> dice facendomi un occhiolino e dirigendosi verso l'ingresso << Oh... ma non... non c'è nessun lui >> dico con imbarazzo << Beh se non lo vuoi portare ok... però sappi che dovrai raccontarmi tutto... ciao! >> dice andando via. Chiudo la porta tornado in cucina e ritrovando nuovamente la figura di Naruto. << C'è mancato poco >> dico. << Già >> dice Naruto riavvicinandosi << Tu lo sapevi? >> chiedo << No, sicuramente ne avrà parlato con Hinata questa mattina >> << Al proposito di Hinata, io non lo so se riuscirò a vederti insieme a lei... >> << Ehi! Tranquilla. Ho detto che risolverò tutto. Parlerò con lei questa sera stessa. >> dice prendendomi il viso tra le sue mani. << Ok... >> dico baciandolo. So, di essere la causa dell'infelicità di Hinata. E forse al posto suo non saprei proprio come affrontare la cosa o se riuscirei a superarla. Però, per una volta voglio essere anch'io felice ed egoista.

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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


La sera successiva arrivò presto. Durante il tragitto della strada, per arrivare a casa di Sakura, cercai mille possibili piani su come essere naturale o indifferente davanti a Naruto. Sapevo  che non sarebbe stato facile vederlo vicino Hinata, vedere le sue attenzioni verso di lei, dovevo resistere; per questa sera,mi ripetevo, saranno solo per lei. << Speriamo finisca presto >> penso sospirando. Tra un pensiero e l'altro mi ritrovo davanti casa di Sakura. Subito dopo aver bussato, la porta viene aperta da un ragazzo che non ricordo di aver mai visto. È alto, ha dei capelli neri  che gli coprono metà lato del viso, si riesce a vedere solo l'occhio destro nero come la pece. La sua carnagione è molto chiara, direi quasi lunare. È leggermente più alto di Naruto. << Beh?! Vuoi rimanere qui per tutta la sera? >> mi dice il moro con un tono un po' scocciato. << Ehm... no scusami >> dico entrando in casa e togliendo le scarpe << Comunque piacere io sono Yuky >> dico allungando la mano. << Tsk! Il piace è tutto tuo >> dice andando via. Nel girarsi vedo la manica del braccio destro vuota. Ma certo lui è Sasuke! << Tu sei Sasuke? >> << Si... immagino che ti abbia parlato di me quella testa quadra di Naruto >> << Beh... mi ha accennato qualcosa >> dico con un sorriso << E tu invece sei la sua compagna di squadra... o dovrei dire... >> afferma guardandomi fisso negli occhi. Che sguardo freddo e distaccato. Come può Sakura stare con uno del genere. << Ehi! Yuky ben arrivata! >> irrompe Sakura uscendo da quella che presumo sia la cucina, e abbracciandomi. << Non so se vi siete presentati... Yuky lui è Sasuke il mio fidanzato. Sasuke lei è la mia amica, nonché paziente, Yuky >> afferma la ragazza. << Si ci siamo presentati poco fa >> rispondo con un sorriso di circostanza. << Bene allora puoi appendere la tua giacca qui... >> afferma facendo gli onori di casa << Caro... accompagna Yuky in salone, credo che tra pochi arriveranno gli altri.. >> dice rivolgendosi a Sasuke << Tsk! Non chiamarmi così... >> risponde burbero alla ragazza. Che soggetto strano. Penso sia normale che in una coppia possano crearsi dei nomignoli. A pensarci io e Naruto non ne abbiamo. Però penso che nel nostro caso tutto sia dettato dal nasconderci e per evitare ogni problematica quando ci troviamo in pubblico. Quando arrivano nel salone, Sasuke con il suo unico braccio mi indica i divani << Prego accomodati >> << Grazie >> dico sedendomi Nella stanza cala un silenzio quasi assordante, mi sento quasi in imbarazzo. Lui è vicino la finestra che guarda fuori. Dai vari rumori di padelle e piatti, percepisco che Sakura si trova in cucina. << Quando pensate di uscire allo scoperto >> dice improvvisamente Sasuke. A quella frase rimango ferma, come se mi avessero versato addosso un secchio di acqua gelata. Le mani mi iniziano a sudare. Come fa a sapere??? << Allo... allo scoperto di cosa? >> dico quasi balbettante << Di voi... insomma non penso che debba spiegarti qualcosa >> dice guardando sempre fuori << Non so a cosa ti riferisci >> dico sfregando le mani sui pantaloni, nell'inutile tentativo di asciugare quel sudore freddo. << Negare non ti porterà a trovare una soluzione. Comunque qualsiasi cosa decidiate fatela prima del matrimonio. La casata degli Hyuga è molto tradizionalista e  non vi renderebbe vita facile. Hinata è destinata a diventare la futura capo clan. Quindi... qualsiasi cosa voi decidiate fatela prima del matrimonio. Forse avreste vita più semplice. >> conclude girandosi verso di me e guardandomi dritta negli occhi. Accidenti, non so cosa rispondere. Non posso dire che è così. Ma non posso negare l'evidenza. Sa praticamente tutto. Pensavo fosse un segreto solo tra me e Naruto. Come ha potuto spifferare tutto a lui. Ok che sono come fratelli ma questo è troppo. << Ascolta io... >> veniamo interrotti dal campanello che suono e dalle voci dei nuovi arrivati. << Qualsiasi cosa tu voglia dirmi tranquilla da me non si saprà mai nulla. Non mi interessa delle vostre vicende >> Eccoli, entrano Ino, Sai, Naruto e Hinata. Subito la mia amica mi si butta al collo. << Accidenti Yuky sono settimane che non ti fai viva... >> dice abbracciandomi << Scusami Ino sono stata impegnata con le missioni >> mi giustifico ricambiando il suo abbraccio. Onestamente ha ragione, potevo anche farmi vedere. Ma onestamente sono stata impegnata, anzi, qualcuno mi ha tenuto impegnata. << Beh... ma adesso sei qui devi raccontarmi tutto quello che hai fatto >> dice strizzando l'occhio come per alludere a qualcosa. << Ehm! Si... >> dico indecisa. Accidenti ma sicuro che non sappia niente nessuno. Insomma che hanno tutti questa sera. Con gli altri faccio solo un timido accenno di saluto,n on ho molta confidenza. Oltre Naruto ovviamente. << È un piacere averti qui con noi stasera >> improvvisamente afferma Hinata. << Oh grazie è un piacere anche per me >> rispondo gentilmente. È così gentile e cordiale. Mi si spezza quasi il cuore a pensare che sarò la causa della sua infelicità. Chi non si innamorerebbe di lei. Soltanto un folle la lascerebbe. Insomma è aggraziata, gentile, bella. Potrebbe dare tutto quello che un uomo potrebbe cercare in una donna. Eppure... eppure Naruto ha guardato oltre. Se ne è stancato. Certo, potrebbe un giorno magari stancarsi anche di me. Però adesso forse è meglio godersi la serata e pensare ad altro. La serata procede in allegria tra di noi. << Yuky... a proposito che fine ha fatto il tizio che era in casa con te ieri mattina >> indaga Sakura. Non appena finisce la domanda mi va di traverso quello che stavo bevendo. << Cosa? >> chiede subito Ino. << Non so di cosa tu stia parlando >> rispondo continuando a tossire << Oh andiamo... perché continuare a negare. Vedi che ho capito benissimo che eri con qualcuno >> continua << Guarda che ti sbagli ero sola. E poi sei entrata anche in casa. Se c'era qualcuno avresti dovuto vederlo... >> cerco di spiegare per uscire dalla situazione. << Certo... però anche la tua mise non era delle più casalinghe >> allude. << Nooo! Non ci posso credere!!! >> rispondo immediatamente Ino << Ferme, ferme, ferme... >> dico con molto imbarazzo. La situazione stava prendendo una brutta piega. Dovevo calmare quelle due. << Beh se non è come dici tu, come mai avevi indosso una sola maglia per giunta molto più grande della tua misura da uomo... >> conclude dando tutte le spiegazioni del caso. << Non ci posso credere la secchiona Yuky Suky ha un ragazzo e a quanto pare se lo è pure scopato >> conclude Ino maliziosa. << Ino!!! >> affermo tirandogli il tovagliolo e scatenando le risate tra le ragazze. << Magari non si sente sicura e al momento non vuole dire nulla >> afferma Hinata in mia difesa. Accidenti se sapesse la verità altro che parole di conforto. << Grazie Hinata... ma davvero non è nessuno. Non avrei motivo di nascondermi... >> concludo. << Magari si vergogna a dirlo perché lo conosciamo e momentaneamente non vuole dirlo a nessuno >> conclude Sasuke, che era stato in silenzio per tutto il resto della serata. Al termine della sua frase Naruto sputa, anche lui quello che stava bevendo, iniziando a tossire e attirando subito le attenzioni della sua ragazza. << Magari... non ha vero nessuno. Insomma io lavoro con lei se avesse avuto a qualcuno l'avrei visto non pensate? >> conclude asciugandosi la bocca e salvandomi dall'interrogatorio. << Sarà... comunque sappi che ti tengo d'occhio ragazzina >> conclude Ino con sguardo serio << Certo... tranquilla ti terrò aggiornata sulla mia vita sentimentale se cambierà >> rispondo con imbarazzo. Fortunatamente Naruto mi ha tolto da quel pasticcio. Accidenti, dobbiamo stare più attenti. Non possiamo permetterci di farci scoprire. Non per il momento almeno. Il resto della serata continua nella pura normalità. Tra continue risate e scherzi. Non appena Sakura porta il dolce a tavola, Hinata si alza per prendere la parola. << Scusate ma io vorrei condividere con voi una cosa... >> afferma in modo molto timido. << Sapete... quanto il mio amore per Naruto sia stato grande e sconfinato. Quanto abbia atteso prima che lui si accorgesse di me. Però adesso mi sento la donna più felice del mondo >> afferma guardandolo negli occhi con tutto il suo amore << Ma adesso che finalmente stiamo insieme e finalmente abbiamo capito quanto ci amiamo... non potete capire quanto io mi senta fortunata ad avere un uomo come lui accanto... infatti abbiamo deciso di sposarci alla prossima primavera. >> conclude con tutta la felicità che possiede. Tutti scattano verso di loro per fargli gli auguri e congratularsi per il lieto evento che si terrà a breve. Una sensazione strana si fa strada dentro di me. Ma cosa sto facendo... sto rovinando la felicità di questa ragazza. Lei lo ama alla follia. Lei ha aspettato probabilmente anni prima che lui si accorgesse di lei. Sono un mostro. Devo chiudere questa faccenda. Così mi alzo, per andare a fare le mie congratulazioni. << Congratulazioni Hinata. Sono sicura che sarete la coppia più felice mai vista fino ad ora >> dico cercando di  mostrarmi più felice possibile. << Grazie Yuky sei molto gentile. Ovviamente sarai invitata anche tu ai festeggiamenti >> afferma abbracciandomi. << Beh ti ringrazio... sono felice che tu mi abbia invitato >> concludo con il mio migliore sorriso. Dopo mi avvicino a Naruto per fare la mia parte. Mentre lo abbracciavo mi sussurra al mio orecchio << Mi dispiace sistemerò tutto >> Io non rispondo ma sciolgo l'abbraccio. Dopo i vari convenevoli comunico a tutti che per me è ora di andare. << Ma come possiamo divertirci ancora >> afferma delusa Sakura. << Non lo metto in dubbio. Ma domani mattina devo alzarmi presto >> mi giustifico. << E va bene. Ci rifaremo un altra sera >> conclude. Dopo aver salutato tutti mi dirigo verso l'ingresso della casa. << Yuky aspetta ti accompagno >> mi raggiunge Naruto. << No grazie... sono abbastanza grande e abile per tornare sola a casa. E poi non è così tardi >> concludo con una scusa << Avanti non dire scemenze >> dice iniziando a mettersi le scarpe. << Davvero... va bene così. Ora scusa devo andare... >> dico prendendo il mio cappotto e indossandolo. << Allora a domani... >> dico mentre sto per andare via. Ma non appena sto per andare via mi blocca per un polso e avvicinandomi al suo corpo mi abbraccia. << Stai attenta... e a domani >> conclude con un dolce bacio sulla guancia. Andai via. Durante il tragitto verso casa, non so quanto ho pianto. So che dovrei essere più egoista ma non ci riesco. Quando rientro a casa vado subito in camera gettandomi sul letto continuo con quel pianto liberatorio. L'indomani mattina, vengo svegliata dal bussare alla porta di Hidan. Incredibile non riesco neanche più a chiamarlo fratello. << Yuky, sei sveglia? >> chiede prima di entrare << Si dimmi >> rispondo alzandomi. Subito dopo, lo vedo  entrare con in mano due tazze di the fumanti. << Come stai? Ieri ti ho sentita rientrare e ti ho sentita piangere per un bel po. Quindi ho penso di portarti una tazza di the >> dice mostrandosi preoccupato. << Nulla di cui ti debba preoccupare >> rispondo vaga << Senti so di non essere una persona molto presente, o un fratello modello per le mie continue partenze >> dice sedendosi vicino a me sul mio letto. << Tranquillo >> continuo vaga. Certo so bene il tuo piano, farmi fuori. penso irritata tra me  e me << Chi ti ferisce? è forse il tuo amico >> chiede all'improvviso. A quella domanda rimango colpita. Cosa vuole da lui e se avesse capito che lui mi sorveglia? << No lui non c'entra nulla >> rispondo alzandomi per iniziare a prepararmi. << Ho capito che state insieme >> risponde infine. << Che cosa? ma cosa dici. Siamo solo dei compagni di squadra. >> rispondo apparentemente calma. <<  Ascolta, vedo come lui ti guarda e come tu guardi lui... e ho capito benissimo che la vostra non è una semplice amicizia. >> conclude. << Ascolta non so di cosa parli. Io e Naruto siamo solo dei buoni amici. Insomma abbiamo una buona intesa perché io e lui siamo compagni di squadra. E poi anche se fosse, quale sarebbe il tuo problema. >> rispondo aprendo la finestra per fare arieggiare la stanza. E se avesse capito qualcosa? E se stesse indagando per capire come colpire meglio? Devo escogitare qualcosa. << Il mio problema è che lui non va bene per te. Insomma è prossimo al matrimonio con una casata molto importante. Vuoi creare uno scontro tra la nostra casa quella degli Hyuga solo per una stupida scappatella. E poi per chi? per uno come lui, che non appena si stancherà anche di te cercherà conforto in qualche altra? >> conclude avvicinandosi a me << Non ci sarà nessuna guerra, e nessun conflitto. Lui sposerà Hinata e vivranno felici. >> dico più a me stessa che a lui. Come se volessi  convincermi di quello che avverrà di li a poco nei prossimi mesi. << E poi da quando ti interessa della nostra casata? Pensavo che tu non volessi entrare negli affari di famiglia >> chiedo dubbiosa e inquisitoria << Infatti... non mi interessano... Beh insomma sono solo preoccupato del bene di mia sorella >> dice a mo di scuse. Un passo falso caro Hidan, credo che tu sia uscito un tantino allo scoperto. << Senti facciamo una cosa... Voglio prendermi cura di te. Per il momento non partirò più, resterò qui con te. Insomma lavoro duro da diversi anni. Un po' di riposo me lo merito. >> afferma entusiasta. << E il tuo raccolto? le tue erbe, come farai? >> chiedo << Pago qualcuno proprio per sostituirmi... E poi non sei contenta di avermi tutto per te? >> chiede avvicinandosi per abbracciarmi. << Ma certo... >> concludo fingendomi convinta. Nella tarda mattinata mi reco presso lo studio dell'hogake devo assolutamente parlargli di alcune cose. Una volta che vengo annunciata dalla sua assistente busso alla porta del suo ufficio. << Avanti >> Entro, come sempre trovo Kakashi-sama seduto dietro la sua scrivania piena di carte varie. << Buongiorno Yuky come stai? >> chiede senza guardarmi ma continuando a firmare le varie carte << Buongiorno! Molto bene grazie... ascolti io sono qui per farle una richiesta >> dico quasi con voce insicura. << Ascolta è urgente? Perché come potrai vedere sono un poco impegnato con queste scartoffie che entro oggi devo terminare, quindi se non è... >> << È importante >> dico con voce ferma e convinzione questa volta e alzando di qualche tono la voce. Lui posa la penna e la  lascia cadere sui fogli del tavolo. << Avanti ti ascolto >> dice serio << Io non voglio più che Naruto sia mia guardia Ambu >>.

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Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


<< Che cosa scusa? >> chiede scettico, per capire se ha capito bene. << Si ha capito benissimo. Non voglio che Naruto sia più la mia guardia >> ripeto per rendere chiaro il concetto << Ascolta chi ti dice che sia Naruto... insomma gli Ambu... >> inizia a spiegare << Lo so è basta... l'ho scoperto ok? Ma adesso ho deciso che non può essere più lui >> dico con tono convinto. << Ah... quella testa quadra si è fatta scoprire >> dice l'uomo facendo un sospiro e gettandosi sulla poltrona. << Ascolta Naruto è il più qualificato, è abile su tutto il territorio ninja. Non posso darti di meglio >> << Lo so... lo so... e lo comprendo. Ma il punto sta che io non voglio più nessuno. Credo che mio fratello stia uscendo allo scoperto con le sue intenzioni. Penso... penso che sappia qualcosa >> << Un momento come sai di Hidan... non dirmi che quella testa vuota ti ha detto tutto... >> afferma tra lo sgomento e lo sconcerto << In parte mi ha dato delle conferme con dei giri di parole >> mento spudoratamente << Ascolti proprio questa mattina mi ha detto che non partirà più e rimarrà con me per dedicarsi un po' a me. Non le sembra strano. Certo al posto suo, che ha cercato di avvelenarmi più e più volte, mi porrei qualche domanda sul come mai non sono sottoterra o quasi. E poi magicamente ha iniziato a palesare quali sono gli interessi della casata. Non pensa siano troppe coincidenze?? >> chiedo spiegando il mio ragionamento. << Quindi non vuoi più un Ambu, perché pensi che lui sospetti qualcosa su chi al momento ti abbia salvato fino a ora... >> afferma seguendo il mio ragionamento << Esatto... >> << Pensi sia a conoscenza che la guardi sia Naruto? >> chiede << Non lo so per certo ma credo abbia dei sospetti >> concludo << Si ma togliendoti una guardia anche a noi verrà impossibile proteggerti o capire i vostri movimenti >> conclude pensieroso alzandosi dalla sua sedia e guardando fuori dalla vetrata del suo ufficio << Lo farò io... vi farò un rapporto dettagliato ogni due giorni >> << Non se ne parla. Se ti succedesse qualcosa noi non potremmo intervenire in tempo >> << Farò rapporto ogni due giorni se al termine del quarto giorno non mi farò più viva potrà mandarmi a cercare >> << Non capisci che quattro giorni possono essere troppi? >> << Anche un singolo giorno può essere di troppo se scoprisse qualcosa >> rispondo sconfortata all'idea di essere fatta fuori dal mio stesso fratello. << E va bene. Quattro giorni non uno di più >> afferma sconfitto dalla mia determinazione << Grazie >> dico in fine << Dovrai segnalare ogni cosa anche la più insignificante, in modo da poter agire al momento giusto e porre fine a questa storia >> afferma Kakashi severo << Lo farò >> concludo chinando il capo per poter andare via. Mentre stavo andando via afferma << Lo ami alla follia vero? >> Io mi blocco... << Non so di cosa stia parlando >> dico facendo finta di non capire. Ovvio che avrebbe capito. Insomma parliamo di Kakashi Hatake, uno tra i ninja migliori tra tutte le terre, famoso per le sue tecniche e per la sua astuzia << Pur di tenerlo al sicuro ti stai mettendo in prima linea >> << Sto solo proteggendo un amico >> affermo rivolgendogli le spalle la realtà è che non ho nessuna intenzione di guardarlo in faccia perché so che una volta che avrà visto il mio sguardo avrà conferma di ciò che pensa. << Stai proteggendo chi ami >> << Che importanza ha. In primavera si sposerà con Hinata. Il suo destino è con lei >> concludo avvicinandomi alla porte << Quando questa storia sarà finita, prenderò un periodo di pausa. Anche io ho un ruolo da svolgere >> << Alla fine hai deciso di prendere il posto di tuo padre >> << È il mio dovere in quanto erede. Ora se vuole scusarmi ho altre cose da fare. A presto Hogake >> concludo uscendo subito dopo dalla stanza. Dopo la visita al palazzo, tornai a casa e trovai Hidan che preparava il pranzo. Ma non avevo proprio fame. Sapevo che da lì a breve avrei dovuto affrontare qualcosa di forte. Così con una scusa uscì nuovamente, e dopo aver comprato un bel mazzo di fiori andai al cimitero dai miei genitori. Sono passati già diversi mesi dalla loro scomparsa eppure il vuoto che hanno lasciato dentro di me è grandissimo. Sembra quasi impossibile da colmare. Passai il pomeriggio a fissare le loro tombe come se potessi sentirli vicini a me. Come se mia madre fosse lì con me e mi abbracciasse come faceva sempre quando ero triste. Improvvisamente sento qualcuno avvicinarsi. So benissimo chi è, non c'è bisogno che mi volti a guardare. Riconoscerei il suo passo tra mille. << Hidan mi ha detto che eri fuori e ho capito subito che in realtà eri qui >> afferma Naruto. Mi conosce bene. Sa che questo è il mio rifugio nei momenti difficili. << Credo che noi abbiamo bisogno di parlare >> continua << Non credo ci sia molto da dire. Comunque non qui >> rispondo volgendo il mio sguardo verso il suo. Dannazione è fantastico. Ma devo essere forte. Subito dopo ci spostammo sopra i volti in pietra del villaggio. Inizialmente nessuno proferiva parola, eravamo entrambi persi nei nostri pensieri a guardare il villaggio dall'alto << Oggi mi ha convocato Kakashi >> afferma all'improvviso << È stato molto più celere del previsto >> affermo più tosto distaccata. << Non posso credere che tu non voglia più la mia protezione >> << Hai capito benissimo. Da ora in avanti me la caverò benissimo da sola >> << Adesso basta Yuky e guardami >> afferma avvicinatosi a me stringendomi il braccio per guardalo. << È finita Naruto. >> dico con molta freddezza guardandolo negli occhi << Ma che cosa stai dicendo... noi ci amiamo Senti se è per il discorso di Hinata di ieri sera mi dispiace. Io non ero preparato, ha colto di sorpresa anche me >> conclude avvicinandosi. << Ho capito che non possiamo stare insieme >> dico senza guardarlo in faccia. Non ci riesco. Ti posso assicurare che mi sto facendo male anche io. << Tutto ciò è assurdo >> urla. << No non posso accettarlo.... >> continua improvvisamente si blocca << Chi ti minaccia? Ti ha minaccia? >> afferma. << Nessuno >> << Non ti credo >> dice mettendosi davanti a me << Non mi minaccia nessuno. Lo vuoi capire? Io non voglio ferire nessuno. Insomma non lo capisci che quella ragazza ti ama alla follia. Chi sono io per rubarle tutto questo >> << Non ti importa quello che provo io? Dammi tempo e tutto sarà risolto >> << Tempo? Quanto tempo servirà? Giorni? Settimane? Anni? >> << Non è così semplice... >> << Forse in realtà non sei così convinto neanche tu. O forse ti è più comodo così. Sono mesi che la nostra relazione va avanti. Per quanto dovrà andare avanti così? Di giorno l'uomo perfetto, che ogni donna vorrebbe sposare, e la sera un tenero amante? >> dico con gli occhi pieni di lacrime << Io non voglio essere l'amante di nessuno. Io non voglio essere la seconda scelta. Io voglio vivere questo amore alla luce del sole. Non voglio avere paura di essere scoperta o di essere vista >> concludo piangendo << Che cosa mi stai chiedendo >> dice prendendo il mio viso tra le sue mani e guardandomi negli occhi. << Ti sto dicendo che noi non ci dobbiamo vedere più. >> dico togliendo le sue mani dal mio viso per allontanarmi da lui. << Ti auguro dal profondo del mio cuore di vivere una vita felice... Ah dì ad Hinata che non verrò al matrimonio. Inventa tu una scusa... >> << Non posso accettare questa tua decisione >> dice cercando di avvicinarsi a me << Addio >> dico voltandomi per correre e andare via da lui, aprendomi finalmente ad un pianto liberatorio. Quando rientro in casa è notte fonda. Sono stata tutta la sera a girare in lungo e in largo. Mi avvio verso la mia stanza, ma vengo attirata dalla luce accesa in cucina. << Finalmente sei tornata >> dice Hidan, che probabilmente mi ha sentito entrare. << Si infatti ora vado a dormire >> dico con voce stanca << Tutti bene? >> mi chiede avvicinandosi << Una giornata molto pesante. Nulla che non si possa risolvere con un po' di riposo >> dico per tranquillizzarlo e per avviarmi verso la mia stanza << Ti ho lasciato la cena in caldo >> afferma indicandomi il tavolo con sopra un piatto con con la cena. << Scusa Hidan, ti ringrazio veramente. Ma non ho fame. >> << Oggi a pranzo non hai mangiato, e ora a cena non vuoi toccare cibo. Insomma di questo passo non potrai più reggerti in piedi >> conclude spingendomi, gentilmente verso il tavolo. Non potevo rifiutare a vita, quindi non mi rimaneva che accettare. << Ok, forse hai ragione tu >> dico sedendomi per cenare. Quando inizio a mangiare, sento che c'è qualcosa che non va. Il gusto è piuttosto amarognolo. Ci sarà qualcosa che non va. Dopo aver mangiato mi sento sfinita. Devo dormire. Speriamo che non mi faccia addormentare per sempre. L'indomani mattina mi sveglio dalla forte luce che entra dalla finestra. Sembra quasi mezzogiorno da come è alto il sole. La testa mi sta scoppiando. Accidenti che cosa mi avrà dato. Guardo la sveglia, infatti come pensavo è quasi ora di pranzo. Così dopo essermi vestita scendo giù. Mentre sto per scendere sento che in casa c'è qualcuno << Yuky è in casa? >> sento da una voce quasi familiare. << Si, tranquillo. Sta ancora dormendo. Credo di esserci andato giù pesante ieri sera >> risponde quasi ridendo << Tu piuttosto hai eseguito i miei ordini? >> << Tutto è stato fatto come da te richiesto. Domani ci saranno i funerali così io potrò prendere il suo posto >> << Bene. Io penso che lei abbia capito qualcosa devo stare attento. Soprattutto a quell'amico che le ronza intorno. Penso che non sia casuale la sua vicinanza a lei >> afferma deciso << Vuoi farlo fuori? >> chiede l'altro << No... sarebbe uscire troppo allo scoperto. Dobbiamo essere cauti. Non ti dimenticare che siamo costantemente seguiti. Il vecchio Suky aveva capito tutto e credo abbia dato disposizione di tenerci d'occhio. >> conclude Hidan Sono basita, non riesco a credere a quello sento. È tutto confermato... lui ha ucciso mio padre e sanno che qualcuno li controlla. Devo fare subito rapporto. Così risalgo nuovamente sopra, per mandare tramite un falco il rapporto all'Hogake. Subito dopo scendo giù facendo rumore per farmi sentire. << Buongiorno. Era ora... dovevi essere molto stanca per dormire così tanto >> mi chiede Hidan, una volta entrata in cucina. Chissà perché!?, penso tra me e me << Si infatti... comunque programmi per la giornata? >> << Dobbiamo andare a far visita alla famiglia del vecchio saggio. Questa notte ci ha lasciato >> afferma dispiaciuto << Cosa? >> faccio la finta stupita. << Si, a quanto pare ha avuto una crisi respiratoria. Domani ci saranno i suoi funerali >> conclude dispiaciuto Bastardo, penso. Hai fatto uccidere una persona innocente per il tuo scopo. Ma pagherai anche per questo. Subito dopo il pranzo in quanto successore di mio padre sono andata a fare visita alla famiglia a lutto. ***** Passano le settimane e con loro anche i mesi. È tornata quasi la primavera, e con lei ricorre anche l'anniversario di morte dei miei genitori. Hidan cammina sempre di più verso il suo scopo. Ogni due giorni mando il mio rapporto, come da me promesso. Pensiamo al più presto di agire per riparare al peggio. Tra i saggi del clan il ruolo di capo, è stato preso da un nipote, stranamente. Nonostante i giorni passino, mi manca sempre più Naruto. Mi mancano i suoi baci, le carezze e i suoi abbracci. L'altro giorno l'ho incontrato tra le strade del villaggio. Camminava mano nella mano con Hinata. Erano felici. Non appena li vidi da lontano cambiai strada. Non avevo voglia di incrociarli. In queste settimane mi sono dedicata anche a vedere più le miei amiche Sakura e Ino. Dai loro racconti il matrimonio sarà il mese prossimo. Nel mese di maggio avverrà il grande evento. Il matrimonio del secolo. Naturalmente, ho dovuto inventare mille scuse sulla mia assenza. Anche se alla fine credo che abbiano capito il reale motivo. Si fa sera e dopo aver preparato la cena, bussa qualcuno. Non appena apro la porta mi ritrovo davanti chi non mi sarei mai aspettata di trovare. Hinata. << Buonasera Hinata, è successo qualcosa? >> dico subito preoccupata << No no tranquilla... avrei bisogno di parlarti >> mi dice con voce decisa. Credo di non aver mai visto questa ragazza così decisa. Così mi volto dietro per vedere se c'è Hidan, sembra che sia ancora su. Esco fuori, ci accomodiamo nel giardino della casa. << Ascolta, Naruto mi ha detto che non verrai al matrimonio >> dice con voce titubante, come se avesse perso di colpo la sua determinazione << Oh beh!.. >> inizio a parlare << Ascolta io so il motivo perché non sarai presente. E non mi bevo certo la scusa che sarai in missione >> Accidenti una scusa migliore poteva inventarla. Dovrò essere più convincente io << Ascolta voi vi sposate ma ci sono sempre delle missioni da portare avanti >> concludo spostando lo sguardo verso il cielo, particolarmente stellato. << Strano non trovi? Che proprio tu amica di Naruto e nonché sua compagna di squadra, preferisca andare in missione e non essere presente al giorno del suo matrimonio >> afferma provocatoria << Che cosa vuoi Hinata perché sei venuta qui da me... >> chiedo, stanca e guardandola negli occhi. << Guarda che l'ho capito >> Il mio cuore inizia a battere forte. Le miei mani iniziano a sudare freddo. Devo mantenere la calma << Che tu lo ami proprio quanto me...>> << Non so di cosa tu stia parlando >> rispondo decisa << ...E lui ama te >> conclude con un filo di voce. Come se avesse paura a dare voce al suo pensiero. Io mio cuore batte fortissimo. Non posso credere che lui abbia confessato. << Te... te ne ha parlato lui? >> chiedo con voce quasi tremante << Non direttamente ma tante cose mi hanno fatto capire che qualcosa è cambiato. È sempre più distante da me. Mi sembra quasi di rivedere il Naruto di un tempo. Quello che neanche mi notava. È distratto. Non ho più le sue attenzioni. Si è spento. Tutto da quando a conosciuto te... >> << Ma che dici... magari è semplicemente stanco del tutto il lavoro extra che al momento sta svolgendo >> << Così stanco da non presentarsi più alle cene, ai nostri appuntamenti o anniversari... Ho visto come ti guarda... >> << Senti noi siamo solo amici... >> << Non è vero perché anche tu lo ami. E me l'hai portato via.. >> inizia a urlare e a piangere << Eravamo felici. Mi amava anche lui... Avevamo grandi progetti... sognavamo una famiglia insieme, una casa, dei figli.. >> Continua a parlare come una furia, gettando tutta la sua rabbia su di me. << Ascoltami Hinata... >> << No che non ti ascolto... perché non posso permettere a qualcuno di rubarmi la felicità... >> << Adesso basta hai capito! >> affermo alzando il tono della voce più del dovuto e prendendo le sue spalle per scuoterla dal suo stato. << Lo capisci che se sono andata via e che se non vengo è proprio per non distruggere questa vostra felicità? Lo capisci che venire al matrimonio per me è qualcosa di doloroso? Lo capisci che se ho fatto tutto questo, se io sto rinunciando ai miei sentimenti lo sto facendo solo e unicamente perché non mi sarei potuta dare pace a sapere che avrei rovinato la felicità di qualcun altro. Oppure avrei dovuto continuare a vivere nell'ombra? >> dico con gli occhi pieni di lacrime e lottando per non piangere. Hinata rimase basita nel sentire le mie spiegazione. << Quindi, non posso permettere che questa sera tu venga da me ad accusandomi che io ti abbia rovinato la felice perché io in questo istante sto rinunciando alla mia. Ok? >> dico riprendendo fiato, come se avessi fatto una lunga corsa. << Ora se non ti dispiace ho da fare >> dico dandole le spalle per rientrare in casa. << Yuky! >> mi richiama. Io mi fermo senza voltarmi aspettando che mi dica qualcosa << Grazie >> dice con la voce rotta dal pianto. << Amalo ogni giorno come se non ci fosse un domani, ha bisogno soprattutto di questo.. >> rispondo brevemente. Subito dopo entro in casa chiudendo un po' più forte del dovuto la porta di casa, senza curarmi se Hinata fosse andata via o meno, così mi appoggio di schiena scoppiando in un pianto senza fine, scivolando a terra. Questo sarà il mio ultimo pianto, devo gettarmi tutto alle spalle. Devo ricominciare, so bene che non sarà facile, ma ci riuscirò. Lo devo soprattutto a me stessa.

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Capitolo 21
*** Capitolo 20 ***


Da quella sera non vidi più nè Hinata  nè Naruto. E onestamente feci di tutto per non incontrarli. Passai le giornate ad allenarmi ed esercitarmi con la katana che mio padre mi regalò prima di morire. Era già arrivato maggio, e secondo le notizie che mi arrivavano a fine dello stesso mese si sarebbe celebrato il matrimonio dell'anno. Sakura e Ino non mi hanno più parlato dei loro preparativi, e di questo le ringrazio, hanno capito quanto per me non era argomento gradito. Così hanno cercato di distrarmi con uscite e organizzandomi appuntamenti con altri ragazzi, a cui puntualmente davo buca. Non avevo voglia di vedere nessuno. Probabilmente non avevo più voglia di vedermi con nessuno accanto che non fosse lui. Sono seduta sul vecchio albero del nostro giardino. Hidan è in casa. Oggi è stato più strano del solito. E' agitato, come se fosse preoccupato per qualcosa, come se fosse preoccupato che io non uscissi per il mio giro pomeridiano. Così uscìi e mi sedetti sul vecchio albero del giardino ad attendere. Sono qui già da un paio d'ore ma nulla di strano... Ma all'improvviso, l'attesa non sembra più vana, vedo Hidan uscire di casa avvolto in un mantello, come se non volesse farsi riconoscere. Lo inizio a seguire da lontano. Sta andando verso la foresta. Corre e noto con notevole sorpresa che è abbastanza abile, salta da un ramo all'altro come un ninja. Improvvisamente scende giù. C'è un altro uomo anch'egli inizialmente incappucciato. Ma non appena si scopre il capo, vedo che si tratta dell'attuale capo dei saggi. << Allora? Novità? >> chiede Hidan abbastanza agitato << Nessuna, purtroppo la moglie del vecchio ha sempre una buona influenza sul consiglio >> risponde agitato e in parte impaurito << Non mi interessa, allora fai fuori anche a lei >> << Ma non posso... darebbe troppo nell'occhio. Ascolta già è stato difficile far credere alla morte accidentale del vecchio. Pensa ad una morte improvvisa della moglie... >> << Che c'è ti stai forse ritirando? Quel posto deve essere il mio >> afferma minaccioso Hidan avvicinandosi al suo complice << Sarebbe molto più semplice se lei fosse fuori >> risponde quasi tremando << Quello è stato messo in conto. Ma adesso o fai partire la nomina come capo clan o tu farai la stessa fine degli altri... >> afferma afferrando l'uomo per il collo. Improvvisamente vidi, che il capoclan da agitato stava iniziando a perdere le forze. Non lo stava semplicemente strangolando, gli stava assorbendo l'energia. Non posso crederci, ma chi era veramente Hidan. Dalle nostre ricerche lui non aveva nessuna abilità ninja. Probabilmente aveva ereditato qualcosa da mio padre, ma nulla di che. Non appena sembra che il suo complice abbia perso i sensi, molla la presa rilasciandolo. << Oppure potrei iniziare a pareggiare ora i conti... tu che ne pensi cara sorellina? >> chiede voltandosi verso la mia direzione. Dannazione, mi ha scoperto che faccio? Non posso di certo tornare indietro. Devo affrontarlo. Così scendo dall'albero, mettendomi davanti al mio avversario. << Complimenti sorellina, devo dire che mi hai dato del filo da torcere, pensavo fosse molto più semplice eliminarti... >> dice Hidan in modo molto subdolo. Aveva uno sguardo diverso. Non era più quello di sempre. I suoi occhi erano vuoti e pieni di rabbia e vendetta << Perché fai tutto questo Hidan? Eravamo uniti noi >> dico cercando di riportarlo indietro << Eravamo dici bene. Non prima di aver scoperto tutta la verità. Tuo padre mi ha abbandonato e portato alla condanna mia madre... >> afferma con rabbia << Sono io il primogenito. Sono io quello a cui spetta il posto di capo. Sono io il migliore. Dovevo essere io al posto tuo. Con una famiglia, con l'amore di una madre. Invece no, lui mi ha abbandonato e ha lasciato morire mia madre senza avere la dignità di riconoscermi come figlio. Mi ha sempre guardato con disprezzo, come il figlio della servitù che non meritava alcuna attenzione, perché tu eri la prediletta, io ero solo un incidente di percorso. Così dopo aver cacciato dalla casa me e la mia famiglia adottiva, venni a sapere tutta la verità da loro e tramite una lettera anche mi aveva lasciato mia madre nella cesta la sera che mi abbandonò. Allora, mi promisi che lui avrebbe pagato per tutto, per come aveva trattato me, mia madre e  le persone che mi avevano cresciuto. Dopo che ci trasferimmo al villaggio della nebbia, inizia ad allenarmi, volevo diventare forte per un giorno poter affrontare tuo padre. Lì incontrai un buon maestro che mi aiutò a tirare fuori tutto di cui ero capace. Lui credeva in me e mi diceva che avrei fatto grandi cose un giorno. Dopo la morte dei miei genitori adottivi, mi dissi che era tempo di tornare e far vendetta per tutto quello che ero stato costretto a subire. Non fu difficile cogliere l'attenzione del caro paparino. Inizialmente mi offrì denaro, per sparire per sempre. Pensavo che mi sarei accontentato dei suoi sporchi soldi, ma non fu così, la sera dell'incendio, prima di appiccare il fuoco li uccisi. Ricordo ancora la sua voce che implorava pietà, pur di lasciarti libera e viva. Ma ormai era troppo tardi. Che povero illuso... Sai non è stato difficile sembrare il povero amico tornato al momento del bisogno... >> Non riuscivo più ad ascoltarlo, la rabbia dentro di me era troppa. << Bastardo, come hai potuto ucciderli. Solo per uno stupido titolo. Sei solo un essere meschino e senza pietà >> sfoderai la mia spada e mi avventai verso Hidan per colpirlo, ma lui parò il tutto con un semplice cuna. A quanto pare, è molto più abile di quello che sembra. Cosi inizio a contrattaccare con strategie diverse, sembra conoscere ogni mio movimento. Riesce a colpirmi e buttarmi a terra, sbatto la testa su di  albero vicino. Lui è più veloce, non riesco ad alzarmi in tempo che mi afferra per la gola sollevandomi in aria. << Perché tutto questo rancore? A cosa ti servirà farmi fuori? >> dico nonostante mi stringa la gola. << Sai pensavo che fosse chiaro il mio piano, odio ripete le cose due volte... Ma visto che  sei un po' lenta a capire lo ripeterò un'ultima volta... è arrivato il momento del mio riscatto. Dimostrerò a tutti, quanto in realtà sono meritevole del vostro clan. Mostrerò a tutti la mia potenza,  tutti si prostreranno a me e mi porteranno il rispetto dovuto. Rispetto che fino a oggi nè tu  nè la tua famiglia mi avete mai dato. Tuo padre mi ha sempre trattato come l'errore della sua vita, privandomi di tutto quello che ogni figlio merita... E adesso tu farai la sua stessa fine. >> concluse stringendo la presa intorno al mio collo. Il suo sguardo era diventato come quello di un demonio. Improvvisamente sentì qualcosa pizzicarmi il collo, e pian piano la mia energia andare via. Si sta appropriando della mia energia, devo liberarmi. Così, inizio a lottare per liberarmi, ma più mi agito e più mi sento debole. << Ahahah! povera illusa più ti agiti più energia mi dai. Il tuo chakra quando ti muovi scorre più velocemente. Quindi se non vuoi porre fine in modo immediato alla tua vita, stai buona >> dice stringendo ancora di più la presa. Impossibile, non poteva finire così. Avrei voluto fare un sacco di cose, non posso crederci che il mio clan cadrà nelle sue mai. Devo reagire, devo pensare a un piano ed anche al più presto. Improvvisamente, la presa viene allentata e il corpo di Hidan scaraventato dall'altra parte. Così, inerme, priva di forze, cado a terra, ma prima che sbatta la testa, vengo sorretta da qualcuno. Naruto! << Naruto! ma... ma che ci fai qui >> dico con voce debole. Sono senza forze. << Shsh!! tranquilla adesso ci siamo qui noi >> mi dice facendomi una carezza sul viso. << Sakura! Occupati di Yuky >> Ma questa voce... così volto la testa da dove proviene il suono, e vedo Sasuke. Subito dopo scompare dalla mia visuale, perché vengo spostata in un posto più tranquillo. In un istante, sento un calore fortissimo propagarsiarsi dentro di me. Giro ancora il viso, Sakura. << Siete tutti qui! >> dico << Non potevamo lasciarti di certo così... ma adesso stai calma sei molto debole >> mi dice, concentrandosi sul suo lavoro. Pian piano, sento le forze ritornare in me, finché non mi sento meglio. Devo andare ad aiutarli, questa è la mia battaglia. Allora, cerco di alzarmi anche se con un po' di fatica. << Aspetta, non puoi andare... >> afferma Sakura, cercando di farmi tornare giù. << Devo andare ad aiutarli. E poi, questa è la mia battaglia >> dico alzandomi per unirmi a Naruto e Sasuke. Mi avvicino al luogo dello scontro. Vedo Hidan tener testa ai due. Devo avvertirli del sue mani. << Naruto! Sasuke! state attenti alle sue mani, riescono ad assorbire il chakra >> dico unendomi a loro. << Stai indietro Yuky, ci pensiamo noi a lui >> afferma Naruto << Non ci penso proprio... Questa è la mia battaglia >> dico molto più convinta di prima. << Dobbiamo riuscire a trovare una strategia di gruppo. Si muove velocemente. Sembra avere diverse abilità, probabilmente acquisite dai diversi ninja non appena ne assorbe il chakra >> conclude Sasuke Sento avvicinarsi a noi Sakura << Contate su di me >> afferma mettendosi vicino a Sasuke << Grazie ragazzi >> dico quasi commossa << Aspetta che tutta questa storia sia finita per ringraziarci >> conclude Naruto. << Bene faremo uno schema a croce. Tu Yuky, lo distrai e noi lo attaccheremo. Dobbiamo usare attacchi a sorpresa, in modo che non possa prevederli e scansarli >> conclude il moro << Bene >> rispondiamo in coro io e gli altri. Così uscii alla scoperto per attaccarlo frontalmente << Ehi sono qui... >> rispondo correndogli contro << Allora sei dura... non hai ancora capito che con me gli attacchi frontali non funzionano? >> urla. Mentre gli corro contro creo una mia copia. Per agevolare gli altri. Iniziamo uno scontro senza esclusione di colpi. In un momento di distrazione con una mia copia, iniziano a partire i contrattacchi dei ragazzi che riesce ad evitare tranquillamente. << Che poveri illusi, io riesco a sentire anche il minimo movimento. Arrendetevi, siete spacciati >> Improvvisamente dall'alto arriva Sakura, pronta a sfoderare il suo attacco. << Ci sono anche io!! >> non appena arriva, il suo avversario si scaraventa a terra spaccando il terreno intorno. Ha una forza immane. Quando si alza, non c'è nessuno. << Era una copia... è riuscito a sostituirsi alla velocità della luce >> affermo sconvolta. << Ahaha! Complimenti >> sentiamo dietro di noi seguito da un battito di mano << Voglio complimentarmi con voi... un bel lavoro di squadra. Per un attimo ho pensato di essere spacciato... >> Stringo forti i pugni. Possibile che non abbia un punto debole? Ci dovrà pur essere. << Però adesso mi sono stancato di giocare. Quindi si farà sul serio >> afferma dirigendosi verso di noi. Lo scontro continua senza tregua, io sono allo stremo delle forze. Insomma ci dovrà essere, un punto debole. Ci sarà un modo per non fargli prevedere i nostri attacchi. Inizio a guardarmi intorno e a studiare il mio avversario. Sembra quasi, che qualcuno gli suggerisca cosa fare o da dove attaccheremo. Un momento... nella controluce vedo qualcosa... Della polvere mette in risalto un luccichio, sono fili di chakra. Quella è una marionetta. Ma certo quella è soltanto la sua marionetta che ha messo a combattere al posto suo. Deve averla sostituita durante la lotta. Bene adesso devo solo capire come fare per farlo uscire allo scoperto, però per prima cosa devo avvertire gli altri. Cerco di raggiungerli. << Naruto! Sasuke! Forse ho capito il suo punto debole >> << Se ti riferisci al fatto che lottiamo contro una copia, beh sappi che l'avevamo capito da soli >> risponde Sasuke Ma certo! Guerrieri del loro calibro come non potevano già saperlo. << Il problema sta che non riusciamo a trovare la vera copia... ho percepito il suo chakra facendomi colpire ma la mia copia una volta arrivata lì ha trovato un'altra marionetta. È molto veloce >> conclude Naruto. E se in realtà fosse molto più vicino di quello sembra? Nulla è mai scontato. Forse è meglio agire d'astuzia. Se lo attirassi facendolo uscire allo scoperto sarebbe più facile colpirlo. << Ho un piano... assecondatemi >> urlo verso i due andando verso il centro del nostro campo di battaglia. << Ok mi arrendo! >> dico alzando le mani verso l'alto e facendo cadere le mie armi a terra. << Ok Hidan, hai vinto tu. Prenditi ciò che vuoi, per ciò che può valere >> conclusi Naruto, Sasuke e Sakura mi guardarono come se fossi  pazza, ma non mi curai di loro, continuai nel mio piano, sperando fosse la mossa giusta. << Ascolta... ho capito! Sei più forte tu ok? Si sono una codarda. Lascio a te il comando prenditi tutto. Ti sei preso la mia famiglia, i miei ricordi, i miei sorrisi. Ma adesso basta non voglio saperne più nulla. Prenditi tutto. Basta che esci per sempre... >> mi fermai e mi girai a guardare Naruto. E solo in quel momento mi accorsi di piangere. << Dalla mia vita... >> conclusi guardando nuovamente tra gli alberi. Improvvisamente sentii qualcuno che applaudiva e si avvicinava sempre di più a me. Hidan! << Ma che scena commovente cara sorellina. Hai fatto tutto questo per farmi uscire allo scoperto. Vedi molto astuto da parte tua. Ma... in fin dei conti.. >> continuò Hidan con tono subdolo e girandomi intorno. << Credo che tu abbia voluto fare un'offesa alla mia intelligenza >> concluse prendendomi la faccia e stringendomi le guance. << Cosa ti fa crede che io ti volessi prendere in giro? >> affermo guardandolo negli occhi << Cosa me lo fa credere? Davvero? Pensi davvero che non abbia capito che tu mi abbia fatto questo giochetto per farmi uscire allo scoperto? Beh ecco qui... il tuo piano è riuscito alla perfezione... Adesso visto che siamo qui penso di iniziare quello che avrei dovuto portare a termini mesi fa. La tua morte! >>.

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Capitolo 22
*** Capitolo 21 ***


<< La tua morte! >> conclude Hidan con gli occhi pieni di rabbia. Quegli occhi così uguali ai miei, e così uguali a quelli di mio padre. È così cambiato. << È davvero questo quello che t'importa? >> dissi con calma Lui mi guardò come se fossi impazzita << È davvero questo quello che vuoi? È davvero questo a cui tu aspiri? Uccideresti me per uno stupido clan? >> << È il mio risarcimento a una pena a cui il caro paparino mi ha condanno. Non mi ha lasciato scelta >> disse con rabbia prendendo la katana che avevo gettato a terra puntandomela contro. << Non ti riconosco più... che ne è dei nostri sogni, di tutto quello che abbiamo passato insieme? Ti ricordi sognavamo di diventare entrambi dei grandi ninja, sognavamo di girare il mondo, sognavamo di quando uno di noi avrebbe avuto dei figli e l'altro sarebbe stato il loro maestro... >> << Basta! Sta zitta! >> disse urlandomi e lasciandomi senza parole << Eravamo solo degli stupidi bambini Yuky... erano solo degli stupidi sogni che non valgono nulla >> << Anche la nostra amicizia non valeva nulla? >> dissi staccando dal collo il ciondolo che mi aveva regalo da bambina prima di partire. Lui lo guardò e poi guardò me. E poi con un sorriso malvagio rispose << Mi dispiace cara sorellina ma quel Hidan non esiste più >>. Così alla velocità della luce impugnò meglio la katana e la infilzo al centro del mio petto. Mi trafisse con tutta la sua rabbia, non potevo crederci alla fine non ero riuscita a fermarlo. Non si era fermato. Io caddi in ginocchio, e lui insieme a me. Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurò << Mi dispiace cara sorellina, salutami il paparino quando lo rivedrai >> detto ciò estrasse l'arma dal mio petto e si alzò. Io caddi a terra senza forza, anzi, le stavo perdendo sempre di più. << No!!!!! >> sentii in lontananza la voce di Naruto, che era corso verso di me, prendendomi tra le sue braccia mi ripeteva: << Yuky tesoro... >> << Na... na... ruto... ti chiedo per...do...no! >> cerco di dire. << Shsh!! No piccola non parlare... non c'è nulla che io ti debba perdonare anzi devi essere tu a perdonare me per essere stato un vigliacco. Ma adesso devi promettermi di rimanere sveglia, ti rimetterai presto. E quando starai bene staremo insieme per sempre >> mi disse accarezzandomi il viso << No... il tuo posto... è con lei... ma ricordati... che sei... e... sarai il mio più grande amore... per sempre >> dissi versando una lacrima << Piccola finiscila tu vivrai ok? E quando tutto sarà passato noi ci sposeremo ok? Ok Yuky? >> cominciò a chiamarmi. Ma avevo iniziato a vedere sfocato e a sentire la sua voce lontano. << Yuky mi senti? Non mi lasciare... Yuky!! >> Incominciò a urlare << Ti amo >> risposi prima di chiudere definitivamente i miei occhi. ****** Mi sveglio. Dove sono? Apro gli occhi mi trovo in un bosco. È notte, e intorno a me è buio. La mia attenzione viene attirata da una debole luce lontana, come se ci fosse il fuoco acceso. Così mi incamminai e oltrepassando il cespuglio e lo vidi, un piccolo fuoco acceso. Un brivido di freddo, improvvisamente, mi salì su per le spalle, così mi avvicinai per sedermi e scaldarmi. << Così alla fine ci hai raggiunti...>> disse la voce di un uomo che avrei riconosciuto tra mille. Così mi girai e vidi i miei genitori nuovamente insieme. << Mamma... Papà... >> corsi verso loro abbracciandoli più forte che potevo. Il loro sguardo fu pieno d'amore << Allora questo vuol dire che... >> dissi abbassando lo sguardo dispiaciuta << Ci dispiace tantissimo tesoro, avremmo voluto che questo avvenisse molto più avanti, ma il destino ha voluto così... >> rispose mia madre. << Sentite mi dispiace, per tutto quello che è successo. Io ho cercato di difendere il nostro clan nel migliore dei modi... >> << Sappiamo tutto. Dei tuoi sforzi, di come hai lottato, di questo giovane ragazzo di nome Naruto che ti ha aiutato e di Hidan... >> rispose mio padre guardandomi negli occhi con una espressione orgogliosa. << Ma come... >> chiesi stupita << Beh sei nostra figlia, e in tutto questo tempo una parte di noi è sempre rimasta dentro te. Riuscendo a vedere tutto attraverso i tuoi occhi >> spiegò mio padre. << Tu per noi sei la cosa più importante e non avremmo mai potuto lasciarti sola. Una parte di noi vivrà per sempre dentro di te >> concluse con dolcezza mia madre. Io li guardai stupita e buttandomi tra le loro braccia dissi << Non sapete quanto mi siete mancati >> << Ci sei mancata anche tu tesoro... >> rispose mia madre. << Yuky... ci dispiace averti mantenuto per tutti questi anni un segreto così importante. Ma volevamo solo il tuo bene... >> continuò mio padre. Io lo guardai negli occhi, e per la prima volta vidi un uomo diverso da quello che avevo conosciuto. Un uomo fragile, che aveva paura e che si sentiva in colpa. Un uomo che, forse per la prima volta, aveva ammesso davanti a se stesso e agli altri le sue colpe. << Non ti preoccupare papà, credo che non sarebbe cambiato nulla ugualmente. Hidan era accecato dalla sua sete di vendetta >> dissi facendo una piccola pausa di riflessione, perdendomi nel vuoto dei miei pensieri. << E poi adesso non ha più importanza >> conclusi guardandoli in faccia e avvicinandomi alla sponda del lago vicino a noi. << Yuky... tesoro, cosa ti turba? >> chiese mia madre avvicinandosi << Vedi mamma, non è il cosa, ma il chi mi turba >> risposi guardandola. Era bella proprio come la ricordavo. Lei mi guardò sempre con il suo sguardo dolce, invitandomi a continuare << Dalla vostra morte, io non sono mai stata lasciata sola un secondo. Papà aveva chiesto all'Hogake una guardia del corpo. Questo ragazzo si chiama Naruto. Vedi lui non era semplicemente questo. Lui era un amico, un fratello, un confidente e un sostegno. Lui ha sempre creduto in me, non mi ha mai lasciato sola e si è preso cura di me nel migliore dei modi. E ora sono preoccupata perché Hidan è ancora vivo e io non potrò più aiutarlo >> risposi lanciando un sassolino per farlo rimbalzare sull'acqua. << Sei sicura che sia solo questo? >> chiede mia madre. << Beh, in realtà lui è molto importante per me. Però ha già una ragazza e a maggio si sposeranno >> << Questo non vuol dir niente >> rispose mia madre << Ha fatto la sua scelta... >> << Sei sicura che sia stato lui a fare la sua scelta e non tu? >> chiese improvvisamente mio padre << Beh era giusto così. Non importa chi o cosa. Era giusto che sposasse lei >> risposi prendendo un altro ciottolino per lanciarlo subito dopo con più forza. << E poi adesso non ha più importanza... io sono con voi adesso e lui potrà continuare la sua vita. Io resterò solo una piccola parentesi della sua vita >> conclusi continuando a lanciare sassi. << Sei proprio sicura che sia così? >> disse improvvisamente mio padre Ne ero sicura? No ovvio che no. Mi stavo solo convincendo che fosse così. Me ne stavo facendo una ragione, ma non l'avrei mai ammesso davanti a nessuno. Improvvisamente mia madre e mio padre si guardarono negli occhi facendo un gesto d'intesa. << Vieni con noi.. >> disse improvvisamente mio padre. Così iniziammo a camminare per il bosco. Ad un tratto inizia a sentire delle voci. << No non può andare così! >> Ma quella era la voce... Così mi avvicinai sempre di più, facendomi strada tra gli alberi, arrivando proprio sul luogo della battaglia. Era un disastro sembrava fosse passato un tornado, alberi spezzati, terreno devasto, ma, in mezzo a tutte quelle macerie riuscivo a vedere il corpo inerme di mio fratello. Così, mi avvicinai, e lo vidi lì per terra in mezzo a una pozza di sangue. Gli avevano trafitto il petto, senza alcuna pietà. << Credo che lui abbia avuto la sua giusta fine >> disse improvvisamente mio padre dietro di me << Era sempre tuo figlio >> risposi atona << Vero... ed è vero che se io non avessi commesso tutti quegli errori probabilmente non saremmo qui. Però, un padre sa anche che se un figlio sbaglia deve pagare per i propri errori >> << Dov'è adesso? >> chiesi << Dove è giusto che si trovi, a riscattare i suoi peccati >> rispose mia madre << Ma se lui non è qui? Dove sono adesso? Perché io riesco a vedervi >> << Perché a te è stata data la possibilità di scegliere >> rispose mio padre volgendo lo sguardo dall'altra parte. Io seguii il suo sguardo, e vidi che c'erano altri li in cerchio a qualcosa. Così mi avvicinai. << Ti prego Sakura devi fare qualcosa... non può finire così non deve finire così >> << Ci sto provando, ma la ferita è troppo profonda, sta perdendo troppo sangue >> Ma quella sono io. Il mio corpo era inerme sulla radura, anch'esso in mezzo a una pozza di sangue. Naruto che mi teneva la testa, mentre Sakura che con le sue arti cercava di curarmi. E più in là un Sasuke seduto al minimo delle sue forze. Improvvisamente Sakura fermò il suo chakra. << Mi dispiace Naruto ma... non posso fare più nulla >> rispose con le lacrime agli occhi << No! No... non è possibile >> gli urlò << Spostati >> disse improvvisamente a Sakura << È tutto inutile... il suo cuore si è fermato >> rispose cadendo indietro a causa della spinta di Naruto << Vedi? Forse non è come pensi tu lui ti ama ancora.. >> disse mia madre avvicinandosi << Loro possono vedermi? >> chiesi << No... se in una dimensione parallela. Non possono né vederti e ne sentirti >> rispose mio padre. Così mi avvicinai sempre di più a loro. Non appena fui davanti al mio corpo inerme vidi una scena straziante. Naruto che con la sua mano ricoperta del suo chakra misto a quella della volpe, cercava di guarire la mia ferita << Perché non funziona! Insomma ha sempre funzionato! >> urlava Improvvisamente un Sasuke, indebolito dalla battaglia, gli poggiò una mano sulla spalla e facendo un segno di negazione. Allora Naruto ritornò a guardarmi. Il suo viso era pieno di sconforto. << No, no, no! Non doveva andare così >> iniziò ad urlare prendendo il mio corpo tra le sue braccia. Ad un tratto la pioggia iniziò a cadere su di noi, fredda come i nostri corpi. Come se volesse lavare lo sporco che quella battaglia aveva lasciato. << Ti ricordi avevamo altri progetti! Mi avevi promesso che non mi avresti mai lasciato. Dovevamo iniziare la nostra vita insieme. E mi dispiace se ho fatto un casino con il matrimonio, ma avevo paura. Io ti amo e la mia vita adesso sarà vuota senza di te. Ti prego torna da me. Ti prometto che ci sposeremo, che avremo una casa e figli. Proprio come volevi tu.... io vivrò ogni singolo giorno accanto a te finché la luce delle nostre vite non si spegnerà. Ma ti prego adesso torna da me >> disse in una valle di lacrime e stringendo il mio corpo a se'. << Forse, non aveva fatto la sua scelta pienamente >> disse mia madre avvicinandosi a me. << Già >> dico con gli occhi pieni di lacrime << Sono stata una vera stupida >> INIZIO FLASHBACK << Piacere il mio nome è Naruto Uzumaki >> << Ti piacciono i fiori di ciliegio? >> << Beh si... è il mio fiore preferito. L'ho trovato ieri sera davanti la porta >> << Abbiamo un ammiratore segreto >> << Come hai potuto nascondermi una cosa così importante come la tua storia con Hinata >> << Senti, Yuki mi dispiace, pensavo non fosse importante. Te ne avrei parlato! >> << Mi dispiace non ti credo >> << Ehi tu dove sei? So che sei qui a seguirmi esci fuori! >> << Dovrei allenare te? >> << Si visto che dovrai essere la mia guardia del corpo allenami, almeno ti renderai utile >> << Perché continui a mentirmi? Insomma tu eri Menma. Ti ho chiesto di essere sincero con me, invece continui a mentirmi >> << Ma non capisci, che se io ti avessi detto chi ero veramente, tu saresti stata in grave pericolo? >> << Perché mai?? >> << Perché io ti amo! Ok? Io ti amo >> FINE FLASHBACK << Anch'io ti amo amore mio >> risposi sotto voce. << Se io volessi tornare indietro, voi potreste venire con me? >> chiesi volgendomi verso di loro. << Basterà volerlo veramente e tornerai indietro, ma noi non possiamo. Il nostro mondo non è più questo ormai. >> spiegò mio padre << Pensavo fosse anche voi... >> << Siamo stati mandati per aiutarti. Ma se tu vorrai tornare indietro, sappi che noi saremo sempre con te, perché viviamo ogni giorno dentro il tuo cuore. >> rispose mia madre, facendomi una carezza sul viso con la sua più grande dolcezza. Così io mi buttai fra le loro braccia per un ultimo saluto << Vi voglio bene. E grazie per tutto quello che avete fatto per me >> dissi tra le lacrime. << Anche noi tesoro e te ne vorremo per sempre. Ma adesso va! >> rispose mio padre. Così mi avvicinai al mio corpo presi la mia mano chiudendo gli occhi. Improvvisamente mi sembrò di cadere nel vuoto provai ad urlare come non mai. << Io ti amo Yuky, non mi lasciare >> << Credo.... che... per questa volta il mondo dei morti possa aspetta...re >> dissi con un filo di voce << Yuky!! Tesoro non ci posso credere sei viva! >> gridaa Naruto con le lacrime agli occhi << Credo di esserlo nuovamente da poco >> rispondo con un filo di voce, ma lui iniziò a stringermi forte. << Grazie al cielo. Credevo di averti perso per sempre >> conclude continuando a stringermi. << Ok... ma credo... che tu debba allentare la presa >> dico cercando di sopportare il dolore immenso che ho al petto. << Scusami! >> si affretta a dire poggiandomi delicatamente a terra. Sakura si fiondò subito su di me per iniziare nuovamente le cure. << Grazie >> dissi guardandolo negli occhi. << Avrei fatto di tutto per te >> disse afferrando dolcemente la mia mano e baciandola. << Ma adesso riposa >> concluse con un carezza al viso. Subito dopo gli occhi iniziarono a farsi pesanti, e il buio prevalse facendo sparire ogni minima cosa.

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Capitolo 23
*** Capitolo 22 ***


Mi svegliai una settimana dopo in una camera d'ospedale. Ero sola non c'era nessuno nelle immediate vicinanze. Poco dopo entrò Sakura che diede l'allarme del mio risveglio. Mi disse che mi avevano tenuta sedata per favorire la guarigione della mia ferita. Meno mi muovevo meglio era per me. Rimasi ricoverata per un altra settimana. E in tutto quel tempo non vidi neanche una volta Naruto. Mi dissero che era stato convocato per una missione molto importante. Passarono altri giorni, e di Naruto neanche l'ombra. Così dopo aver superato anche la convalescenza, presi la decisione che forse per qualche tempo avrei dovuto cambiare aria. Così mi recai dall'Hogake, comunicando le miei intenzioni. Non fu facile contrattare con lui. Però alla fine vinsi, sarei stata fuori per 3 anni. Avrei girato le varie nazioni per apprendere tutte le arti mediche. Dopo i 3 anni sarei tornata e avrei preso il mio incarico qui a Konoha. Ai capi consiglieri del mio clan avevo detto che avevo bisogno di un po' di tempo per ricoprire al meglio il mio ruolo. Avevo lasciato tutto nelle mani della vecchia saggia. Non stavo scappando, stavo prendendo tempo per metabolizzare tutto quello che era successo nella mia vita. Insomma nell'ultimo anno avevo perso i genitori, scoperto di avere un fratello che mi odiava, ereditato un clan e poi avevo conosciuto Naruto. Ammetto che Naruto  fosse la parentesi più bella che la vita abbia potuto mai darmi. Però è, e sarà sempre una parentesi. Lui ha scelto la sua vita. Non ho potuto ne anche ringraziarlo per avermi salvato. Dicono che sia partito alla volta di un paese lontano.  Manca da diverse settimane. Chissà cosa starà facendo, dove si trova... Improvvisamente qualcuno bussò alla porta di casa mia. Non appena aprii vidi Sakura e Ino accompagnate dai loro rispettivi compagni. << Ciao, come stai? >> mi chiese Sakura << Abbastanza bene, grazie. Voi? A che devo la vostra visita a quest'ora? >> chiesi visto che era da poco passata l'ora di cena. << In realtà, eravamo in pensiero per te. Da quando sei uscita dall'ospedale ti abbiamo visto veramente poco in giro. Quindi, in quanto tuoi amici volevamo sapere se, si insomma se è tutto ok... >> rispose Ino. << Si si, tranquilli tutto bene, mai stata meglio >> risposi con tranquillità << Stai partendo? >> chiese improvvisamente Sasuke << Beh si, domattina parto. Andrò via per circa tre anni. Devo affinare la mia arte medica per poi tornare a lavorare in ospedale con te Sakura >> spiego con semplicità. << Come tre anni... aspetta tu non puoi andare... insomma il tuo clan, il tuo sogno, noi... tutto quello per cui hai lottato a rischio di perdere la tua vita... >> continua Sakura presa dal panico. << Ma non andrò via per sempre. Sono solo tre anni e poi passeranno talmente in fretta che neanche ve ne renderete conto... >> dico muovendomi per la stanza mettendo dei teli sui mobili per evitare che prendano troppa polvere. << No non puoi... >> dice improvvisamente  Ino con le lacrime agli occhi e bloccandomi il polso. << Io penso che forse dobbiamo lasciarla libera >> rispose Sai che fino a quel momento era stato in silenzio. Tutti lo guardarono con stupore, per quello che aveva detto. Io, invece, lo guardai ringraziandolo. << Sentite.. forse vi sembrerà strano... ma dopo tutto quello che è successo io... ho bisogno di partire. Ho bisogno di metabolizzare un po' tutto. Ho bisogno di tempo per me, per riflettere... insomma al mio ritorno non mi aspetterà una vita facile... >> concludo con un po' di sarcasmo voltandomi verso di loro con il mio solito sorriso << Diamine... non sai quanto mi mancherai! >> dissero in coro Sakura e Ino abbracciandomi. << Anche voi... anche, voi! >> risposi abbracciandole. So che stavo lasciando quello che era, ormai, la mia famiglia. Ma non avevo altra scelta. Mi sentivo come un cucciolo che lecca le ferite, le ferite del mio cuore. Quel cuore che si era lacerato e non si era più risanato. Dovevo cambiare aria. Girare per il mondo, riflettendo su tutto. Quello che mi aspettava, tornata qua, era un domani pieno di doveri e responsabilità. E poi dovevo anche dimenticarmi di Naruto. << Ok... >> disse infine Sakura. << Allora noi andiamo... >> << Già forse è meglio lasciarti così potrai prepararti >> concluse Ino. Così, dopo diversi abbracci e promesse, Ino, Sakura e Sai uscirono da casa. Per ultimo uscì Sasuke. << Non si saluta? >> chiesi a mo di sfida << Non andrai via per sempre. Quindi non c'è motivo di tutti questi piagnistei >> rispose senza voltarsi << Senti... io volevo dirti una cosa... >> dissi con voce quasi tremante, in attesa di un suo consenso a continuare, ma il suo silenzio fu più che abbastanza. << Se mai dovessi vedere Naruto. Dopo che sarò partita, puoi dargli questa da parte mia? >> dico porgendogli una busta << E perché mai? Io non faccio il messaggero >> rispose con arroganza voltandosi. Ma non appena si voltò, trovo il mio volto sommerso dalle lacrime. << So che ti costa... però ti prego per me è importante >> conclusi. Così sospiro arrendendosi e prendendo la mia lettera << E va bene... >> disse Sasuke, per poi voltarsi per andare via << Ah Sasuke... >> << Che altro c'è? >> rispose scocciato << Grazie, per avermi aiutato durate la battaglia >> risposi con timidezza << Non c'è di che... se un giorno vorrai essere come noi... in questi tre anni dovrai sudare >> rispose andando via ma con un tono più allegro. L'indomani mattina, all'alba, trovai tutti i miei amici compreso l'Hogake ad attendermi, alle porte del villaggio. Mi senti emozionata, e mi resi conto che tutte quelle persone erano lì per me, perché mi volevano bene. Fu emozionate e quasi commovente, salutare tutti con la promessa che fra tre anni ci saremmo rivisti per iniziare insieme. Dopo i saluti partii, certo partii con un dolore sordo al cuore. Forse avrei preferito rivedere per un ultima volta Naruto, salutarlo, fargli i miei auguri per il suo futuro, per il suo matrimonio. Insomma, dirgli per un' ultima volta addio. Però non fu possibile, il destino si era messo di mezzo. Per questo decisi di scrivergli una lettera. Avrei dato li mio ultimo saluto. INIZIO FLASHBACK È sera, sono a casa mia non riesco a dormire. Oggi l'Hogake, mi ha dato il permesso per poter partire. Così fra due giorni lascerò il villaggio per tre lunghi anni. Mi alzo... non riesco proprio a stare a letto. Magari una tisana mi rilasserà. Ma vengo attirata, da un piccolo fiore, ormai appassito, di ciliegio. Naruto! Lo raccolgo e lo stingo nella mia mano, e mi avvicino fuori, ad osservare la luna e a stringere quel piccolo fiore, come se stessi stringendo lui. Quanti ricordi, insieme a lui, a guardare la luna. Mi piacerebbe dirgli addio per un ultima volta ma non posso farlo. Improvvisamente, penso che posso scrivergli una lettera. Di sicuro mi sarà molto più facile salutarlo e dirgli addio. Caro Naruto, Se stai leggendo questa lettera è perché per la prima volta non ho avuto il coraggio di affrontarti, di guardare il tuo viso, di guardare i tuoi occhi. Quindi ho preferito scriverti. Sto partendo, starò fuori per tre lunghi anni. Probabilmente starai pensando che io stia scappando. Beh, la realtà è proprio questa. Sto scappando da te, da noi, da tutto quello che si potrebbe creare tra me e te con un matrimonio di mezzo. Ti posso assicurare, che non è facile per me rinunciare alla cosa più bella che la vita mi abbia donato, ma bisogna anche sapersi mettere da parte. Porterò con me tutti i ricordi che ci legano per sempre e ti prego, portali anche tu con te. Non ti chiederò di ricordarti per sempre di me, di noi e di quello che c'è stato tra me e te. Ti voglio, anche, ringraziare per tutto quello che hai fatto per me. Tu hai sempre compreso la mia nostalgia, hai preso i miei giorni e li hai resi migliori. E anche se te lo scrivo in queste poche righe voglio che tu sappia, che sei l'immenso di quell'attimo andato, del mio sogno, la parte migliore, sei come quel vento che soffia da sempre ma che riesce a non farmi cadere. Ma, principalmente voglio che tu sappia , che sei e sarai come una luminosa stella della mia vita,  che porterò sempre con me e che guarderò nei momenti in cui non avrò luce, per ricordarmi sempre com'è ritornare a vivere veramente. Con tutto il mio amore Yuki! Rilessi quella lettera così tante volte da stamparla nella mia mente. Prima di chiuderla però raccolsi un piccolo fiore del mio albero di ciliegio che avevo piantato mesi a dietro e lo misi dentro la busta. FINE FLASHBACK Per molto tempo mi chiesi se la cosa che stavo facendo fosse la più giusta. Non lo so, ma al momento so che la cosa più giusta è pensare a me. Avevo bisogno di ritrovare me stessa. Avevo bisogno di schiarirmi le idee, di capire che vita volevo.  Dopo la morte di Hidan, mi chiesi spesso se fare il capo clan era veramente il mio posto. Forse oggi non saprò rispondere, ma sono certa che questi tre anni mi serviranno ad essere migliore. Non mi resta che attendere e vedere. TRE ANNI DOPO Cammino lenta per il bosco, sto tornando a casa. Sono passati già tre anni dalla mia partenza da Konoha, e come da me promesso, oggi ritorno al mio villaggio. In questi mesi, credo di essere cresciuta molto e non solo fisicamente, anche mentalmente. Ho girato il mondo, e ho conosciuto molte persone. In alcune luoghi ho lasciato un pezzetto del mio cuore, e anche se a malincuore, spesso partivo perché era giusto andare via. In questi anni ho capito che nella vita siamo tutti di passaggio o per lo meno quasi tutti. E non importa se resterai un giorno, un ora o una vita intera. Importa quello che lascerai al tuo passaggio. Per tre anni mi sono imbattuta in gente e luoghi di ogni sorta, e ognuno di loro mi ha regalato qualcosa, facendomi crescere e affrontare le mie paure. Per me non è facile ritornare oggi, ma devo pur farlo, sto scappando da troppo tempo. Adesso è tempo di ritornare, per ricominciare. Improvvisamente in lontananza inizio a vedere le porte d'ingresso del mio villaggio, ci siamo quasi, sono vicina. Il cuore mi inizia a battere forte. Inizio a provare un sacco di emozioni tutte insieme. Dall'angoscia alla felicità estrema. Dalla paura alla sicurezza di poter affrontante ogni cosa. Prima di varcare le porte, faccio un grosso respiro. Forza Yuky è ora di tornare. All'ingresso trovai sempre le due solite guardie a poltrire sul posto di lavoro, dopo la fine di un turno notturno, in attesa del loro cambio di ronda. Era l'alba, il sole stava tingendo i tetti delle case del villaggio di arancione. Che bello essere tornati a casa. Stavo proseguendo per la mia strada quando una delle due guardie si ricordò che doveva fare il suo dovere. << Ehi tu... identificati! >> Così io mi girai e lo guardai facendogli un sorriso << Buongiorno! Davvero non mi riconoscete non pensavo di essere cambiata tanto... >> dico cercando di guardare il mio aspetto. << Un momento ma tu sei... >> disse uno dei due << Già... ma tu sei Yuky! Perbacco sei tornata! >> rispose l'altro entusiasta << Beh, era giusto tornare >> risposi << Sei proprio cresciuta... >> << Oh grazie >> risposi lusingata << Comunque ragazzi se non c'è altro io andrei... sapete devo presentarmi dall'Hogake >> << Oh si certo vai pure >> risposero. Così dopo i saluti mi diressi verso la mia casa. Prima però mi sarei soffermata in un posto. Mentre il sole finiva di fare il suo ingresso in questa giornata, mi ritrovai ad entrare al cimitero del villaggio. Dovevo per prima cosa salutare la mia famiglia. Erano passati tre anni dall'ultima volta che ero passata a trovarli. Sicuramente le loro lapidi saranno sporche pensai... Ma non fu così. Erano perfettamente pulite, e con fiori freschi. La cosa mi stupì e non poco, ma non ci feci caso più di tanto. Così dopo i saluti arrivai a casa. La mia vera casa. Sembrava che tutto si fosse fermato al giorno della mia partenza. Il giardino curato, perfino il mio albero di ciliegio, oggi grande e maestoso, era cresciuto in perfetta salute. Così, spinta dalla curiosità entrai in casa. Anche quella la trovai, proprio come l'avevo lasciata. Ma la cosa più strana fu che non c'era un filo di polvere. Forse la vecchia saggia si era presa cura della casa durante la mia assenza. Non mi soffermai troppo su questo, anzi salii subito di sopra per farmi un bel bagno e darmi una ripulita. Dopo il bagno, mi guardai allo specchio. Ero cresciuta. Il mio viso adesso era quello di una donna matura, che sapeva quello che voleva. I capelli li avevo lasciati allungare, e avevo fatto qualche buco in più alle orecchie durante i miei viaggi. Anche il mio corpo era cambiato. Ero diventata più alta e avevo sviluppato un poco di più la muscolatura. Non ero più la Yuki di tre anni fa. Adesso ero Yuky Suiky ninja medico di Konoha, nonché capo del clan più prestigioso di Konoha, ovvero il clan Suiky. Così mi sorrisi allo specchio. Mi piacevo, e questo era quello che contava. Dopo essermi preparata e sistemata, andai dall'Hokage per fare un rapporto di questi tre anni e dopo vari convenevoli andai presso la vecchia saggia. Non  nascondo che mi stupì molto la sua commozione appena mi vide. E dopo una lunga chiacchierata, fissammo che al compimento del mio ventiquattresimo anno avrei preso i pieni poteri, come capo clan. Quando rientrai in casa, mi sentivo molto stanca, quindi optai per un bagno e poi subito a nanna. Ma non appena entrai in camera, la cosa che mi colpì fu la finestra aperta. Ero sicurissima di aver lasciato tutto chiuso, ma capì subito di cosa si trattasse, o meglio di chi... << Vedo, con tanto piacere che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Non ti piacciono proprio le porte. Vero Naruto? >> dico voltandomi verso di lui,  nascosto nel buio della mia stanza. << E cambiare le abitudini di una vita? >> afferma uscendo dal suo nascondiglio e togliendosi la maschera da Ambu, mostrando un sorriso enigmatico. << Che ci fai qui? Dovresti essere a casa... >> dico con un sospiro e rivoltandomi per riprendere a fare quello che sto facendo. << Quando sei tornata? >> dice venendo verso di me e mostrando il suo volto al chiaro della luna che illuminava la nostra stanza. << Questa mattina >> dico voltandomi nuovamente verso di lui. Non appena i nostri occhi si incrociarono, furono come calamite, non riuscivano più a staccarsi. Lui era cambiato, sembrava più alto e il suo fisico più muscolo. Era più uomo. Anche i suoi capelli leggermente più corti del solito e sul viso era anche un leggero cenno di barba. << Che ci fai qui? >> chiesi cercando di distogliere lo sguardo dal suo. << Sono venuto a salutarti >> dice Naruto << Bene, ciao! Ci siamo saluti, grazie per il pensiero >> dico uscendo dalla stanza per andare in una stanza più grande e mantenere delle distanze di sicurezza << Ehi, no no... Yuky aspetta! >> afferma rincorrendomi << Yuky fermati! >> dice alzando il tono della voce  e afferrandomi per un braccio << Che cosa vuoi Naruto torna a casa >> dico liberandomi << Sai benissimo che dobbiamo parlare Yuky >> << Non c'è nulla di cui dobbiamo parlare >> << Invece si... insomma mi confidi i tuoi sentimenti, sparisci lasciando solo una stupida lettera e dopo tre anni torni come se niente fosse >> << Torna da Hinata si starà preoccupando >> dico voltandomi dall'altra parte e poggiandomi alla spalliera della sedia << No... non mi aspetta nessuno... >> dice Naruto con voce bassa. Nel mentre io mi volto per guardarlo negli occhi. Stupita da questa frase. << La mia casa adesso è qui... con te >> conclude con voce bassa. << Mi stai dicendo... >> << Si... io non ho mai sposato Hinata >> conclude al posto mio. Io rimango senza parole. Sono scioccata, insomma, dopo tutto questo tempo lui ha aspettato me. << Ma come... >> chiedo ancora sotto shock << Dopo lo scontro con tuo fratello, tu eri ancora viva, ma in condizioni molto gravi, così, ti portai subito in ospedale. Si Sakura, aveva fatto del suo meglio ma servivano cure mediche. Ti rimasi accanto giorno e notte. Non volevo lasciarti un minuto, volevo essere lì al tuo risveglio. Una sera, mentre ero in stanza da te, venne Hinata. Era preoccupata per te. In quel momento colsi l'occasione per dirle tutta la verità. Le dissi tutto quello che provavo per te, e che non avrei potuto sposare qualcuno con cui non avrei potuto condividere a pieno la mia vita. Lei mi disse che aveva capito tutto già da tempo, e che rispettava la mia scelta augurandoci il meglio.  Il mattino seguente, fui convocato dal padre di Hinata. La figlia gli aveva detto che non mi amava più, e che voleva rompere il nostro fidanzamento. Si era assunta la colpa per non farmi affrontare l'ira del padre. Lui mi disse che non credeva ne anche a una parola della figlia, così spiegai le cose aprendo il mio cuore. Fortunatamente lui capii e mi lasciò andare. Quel mattino dissi addio ad Hinata, e mi sentivo entusiasta perché avrei potuto vivere felice con te >> disse prendendomi le mai << Ma io non ti trovai al mio risveglio >> dissi cercando di ricordare il momento << Sfortunatamente dovetti partire in missione urgentemente, dei ribelli avevano minacciato il villaggio della sabbia. Non vedevo l'ora di ritornare, mi avevano comunicato che ti eri svegliata, non vedevo l'ora di iniziare la mia vita con te. Ma l'euforia durò poco. Quando tornai, anziché trovare te, trovai soltanto la tua stupida lettera, in cui mi auguravi la felicità. Ma non sapevi che la mia felicità l'avevi portata via con te >> disse con grande rammarico. << Mi dispiace io non lo sapevo... >> rispondo dispiaciuta. << Se solo avresti aspettato, se solo mi avessi chiesto un chiarimento avremmo evitato tutto questo. Tutto questo male, tutto questo dolore, tutte queste sofferenze, tutto! Invece no, hai preferito scegliere per tutti ancora una volta... >> inizia a dire alzando il tono della voce. << No! Non è vero! >> replico << Invece si! Pensi di fare quello che è più giusto per gli altri ma non ti accorgi di decidere anche per gli altri. Non hai mai pensato a quello che avrei potuto patite io? A quanto avrei potuto soffrire? O come sarebbe potuto essere ogni singolo giorno aspettando il tuo ritorno? >> << Mi dispiace... >> rispondo in lacrime << Beh certo che ti deve dispiacere! Perché te lo dico io come sono stato male! Ogni giorno era uguale a quello precedente. Mi facevo mandare nelle missioni più sperdute con la speranza di poterti incontrare e riportarti a casa >> mi urla << E perché mai? Ti ho fatto soffrire, ti sto facendo soffrire ancora oggi. Perché sarei dovuta tornare con te! >> gli urlo, anch'io contro << Perché... >> afferma e guardandomi negli occhi continua << Perché nonostante tutto, io sono ancora innamorato follemente di te. Ho provato a dimenticarti ma non ci sono riuscito. Mi sei entrata dentro e voglio solo te... >> Non lo lasciai continuare, mi fiondai su di lui baciandolo. Basta aspettare, basta scappare, basta pensare. È il momento di vivere. È il momento di ricominciare. Si ricominciare insieme, affrontare tutto insieme, come una vera coppia. << Anch'io non sono mai riuscita a dimenticarti. E adesso non voglio più scappare. Perdonami se ti ho fatto soffrire >> dissi dopo che mi staccai da lui e guardandolo negli occhi << Ma certo che ti perdono. Ma ti potrò perdonare solo se... >> dice inginocchiandosi e prendendo, furtivamente, dalla sua piccola sacca un cofanetto. << Yuky Suiky, accetti di condividere il resto della tua vita con me? >> chiese aprendo il cofanetto con all'interno un sottile anello con un piccolo diamante che lo rendeva prezioso e semplice. Io rimasi sbalordita, mi stava chiedendo di sposarlo. Era questo quello che volevo? Ma certo... che cosa sto dicendo. Io ho sempre sognato questo. Voglio assolutamente questo. Vivere accanto alla persona che ho sempre amato e che non ho mai dimenticato. << Si... si, si!! >> dico inginocchiandomi davanti a lui e prendendo il suo viso tra le mie mani per baciarlo. Subito dopo prese l'anello per mettermelo al dito. << Ti amo futura signora Uzumaki >> disse poggiando la sua fronte sulla mia. << Ti amo anch'io >> dissi piangendo per la felicità. Si, finalmente anche per me era arrivato il momento del ...e vissero felici e contenti. Da quel momento in poi la mia vita sarebbe stata fantastica ne ero sicura, finalmente tutto sarebbe andato al suo posto. Adesso, non bastava altro che viverla.

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Capitolo 24
*** Epilogo ***


<< Quindi dopo sono arrivato io mamma? >>  chiese il mio piccolo mentre si infilava sotto le coperte. << Si piccola peste dopo un pochino sei arrivato tu >> rispondo sistemandogli la coperta << Ma adesso è ora di dormire >> dico avvicinandomi  per dargli un piccolo bacio sulla fronte. << Buonanotte mamma! >> dice chiudendo gli occhietti. << Buonanotte piccolo mio >> dico alzandomi e accendendo una piccola lucina per non lasciargli  la stanza al buio. Ma poco prima di uscire dalla sua stanza << Mamma! >> Mi volta verso di lui << Da grande voglio diventare grande e forte proprio come te e papà >> conclude sbadigliando << Lo diventerai piccolo, ma adesso dormi >> dico dandogli un ultimo bacio e uscendo dalla stanza. Subito dopo andai in soggiorno, fermandomi a guardare fuori la finestra. Aveva iniziato a piovere, nonostante fosse primavera qualche pioggia serale ancora ci teneva compagnia. Inizia a pensare quanta strada da quel fatidico sì avevamo fatto io e Naruto. Adesso io ero capo clan e assistente di Sakura nonchè capo dell'ospedale del villaggio. Naruto, venne nominato Hokage qualche mese dopo il nostro matrimonio. Mentre dopo due anni, arrivò il piccolo Kisame, cambiando le nostre vite impetuoso come un uragano. Era tutto quello che volevo, ogni singola cosa. Non mi pento di niente, tantomeno delle mie scelte, anzi avrei rifatto tutto. Perché era quella la vita che volevo, che avevo scelto per me. Improvvisamente due braccia forti interrompono i miei pensieri. << Un monetina, per i tuoi pensieri >> dice Naruto baciandomi il collo. << Pensavo a tutta la nostra vita, a tutto quello che abbiamo passato... e... >> << Ti penti di qualche cosa? >> mi chiede Naruto << Assolutamente no! Rifarei ogni singola cosa. Perché se il risultato è questo lo rifarei altre mille volte >> dico girandomi verso di lui e allacciando le mie braccia intorno al suo collo. << Beh io farei qualcosa di diverso invece... >> afferma improvvisamente serio Naruto << Pentito di qualche cosa signor Settimo? >> dico scherzando << Beh... avrei voluto farti soffrire meno. O per lo meno fare meno cavolate >> dice serio << Io penso che sia andato tutto perfettamente. Insomma siamo cresciuti. Queste vicende ci hanno aiutato a crescere  nel nostro rapporto e a capire meglio quello che volevamo. Abbiamo messo in luce tutti i nostri sentimenti e alla fine ci siamo presi quello che ci meritavamo. Ovvero, passare la nostra vita insieme >> << Signora Uzumaki ti risposerei altre mille volte se fosse il caso >> dice guardandomi negli occhi << Ne sono lusingata signor Settimo. E non ti nascondo che anche io farei la stessa cosa. Ti amo >> << Ti amo anch'io >> dice avvicinandosi per baciarmi. ALCUNI MESI DOPO Mi sveglio alle prime luci del giorno. Naruto dorme accanto a me. Oggi è il 10 ottobre nonché il suo compleanno. Oggi compie 30 anni. Gli ho organizzato una festa a sorpresa. Così, cerco di svincolarmi dal suo abbraccio per uscire dal letto e preparare la colazione. Fortunatamente oggi non lavorerà, l'ho convinto a prendersi un giorno libero. Quando arrivo in cucina, inizio a preparare il tutto per la colazione e la dispongo ordinatamente su un vassoio. Quando è tutto pronto risalgo in camera nostra. Non appena rientro mi ritrovo davanti una scena molto tenera. Naruto che dorme abbracciato a suo figlio. Sono due gocce d'acqua, più li guardo e più mi innamoro dei mie uomini. Così poso la colazione sul comò della stanza e mi avvicino a loro per svegliarli. << Tesori... forza è ora di alzarsi >> Il mio piccolo inizia a muoversi e a strofinarsi gli occhietti ancora assonati. Mentre, mio marito se la prende comoda. << Forza che la colazione è pronta! >> dico strategicamente << Colazione! Chi ha detto colazione! >> afferma improvvisamente Naruto. << Buongiorno anche a te amore >> dico avvicinandomi a lui << Buon compleanno vecchietto >> dico baciandolo. Improvvisamente mio figlio si sveglia e salta al collo di suo padre << Auguri papà! >> << Grazie cucciolo mio >> dice abbracciandolo e coccolandolo. Così dopo coccole varie e  dopo aver fatto colazione decidiamo di alzarci dal letto per affrontare la giornata. << Papà, papà... oggi mi porti al parco? >> chiede il nostro piccolo, per far sì che io possa organizzare la festa a sorpresa. << Non lo so... avevo pensato di passare la giornata anche insieme alla mamma >> dice mio marito rivolgendosi a Kisame << Tranquillo, io ho molte cose da fare. Quindi andate pure voi uomini. Mentre io preparo un pranzo con i fiocchi >> dico avvicinandomi a Naruto. << E va bene... vorrà dire che per oggi accompagno questa piccola peste al parco... magari gli insegno a lanciare i kunai che ne pensi?? >> dice Naruto rivolgendosi a nostro figlio << Si!!! >> risponde subito Kisame entusiasta al massimo << Allora vai su a preparati forza! >> dice scompigliandogli i capelli. Lui annuisce e corre subito al piano di sopra. << Sei proprio un bravo papà >> dico avvicinandomi a lui. << Ho una buona guida >> dice cingendomi i fianchi con le sue braccia. << Sai sempre come renderlo felice >> << Beh! Ma il papà vorrebbe rendere felice anche la mamma... >> dice avvicinandosi per baciarmi << Sai avrei preferito un risveglio di buon compleanno diverso stamane >> dice iniziando a baciarmi la guancia e poi scendere giù verso il collo << Naruto!! Ti ricordo che non siamo soli e che nostro figlio potrebbe arrivare da un momento all'altro >> dico cercando di staccarmi. Ma lui in tutta risposta inizia a farmi il solletico e a stringere la presa << Ahaha! Naruto basta finiscila... ahahah! >> << Allora ti arrendi?? >> << Ahah! Ok ok mi arrendo! >> non appena dico così smette subito e mi avvicino al suo viso << Auguri di buon compleanno tesoro! >> dico a voce bassa e avvicinandomi alle sue labbra. Improvvisamente, appare Kisame << Bleah!! Che schifo! Mamma, papà vi ricordo che ci sono anche io a casa! >> Noi ci stacchiamo sorridendo e voltandoci verso di lui << Beh... campione quando sarai più grande ne riparleremo >> dice Naruto scompigliandogli i capelli e avviandosi verso la porta. << Forza campione andiamo! >> conclude davanti la porta << Ciao Mamma a più tardi >> saluta mio figlio << Ciao piccola >> afferma mio marito baciandomi << Papà! Dai sbrigati >> afferma Kisame fuori la porta << Uff! Lo preferisco quando dorme! Chissà da chi avrà preso...>> afferma Naruto sbuffando << È tutto il suo papà! Dai adesso vai a dopo caro divertiti >> dico sorridendo e chiudendo la porta dopo un ultimo saluto. La mattinata passa presto, ed io tra una cosa e l'altra riesco a preparare la festa a sorpresa per Naruto. Ero riuscita ad invitare tutti. È fu una grande gioia, vedere i suoi occhi lucidi nel vedere tutti i suoi più cari amici li a festeggiare il suo compleanno. Fu un pomeriggio pieno di risate e ricordi, fui sorpresa che anche Hinata volle essere presente alla festa. Alla fine anche lei si era rifatta una vita, si era sposata. Adesso era felice, per davvero. Sasuke e Sakura si sposarono subito dopo me e Naruto e  avevano avuto una bellissima bimba. Mentre Sai e Ino erano convolati a nozze giusto alcuni mesi fa e adesso erano già in attesa di un bel pargolo. Perfino il maestro Kakashi aveva trovato una compagna. Eh si... sembra strano ma vero, ognuno di noi è riuscito a realizzare il nostro sogno. Naruto ha realizzato il suo sogno di diventare Hogake. Sasuke capo della polizia ninja Ino  è riuscita ad aprire una grande bottega per piante e fiori Sai è diventato un rispettato grande ninja, conosciuto per le sue grandi doti. Sakura capo dell'ospedale del villaggio Ed io... beh io... posso dire di aver avuto tutto. Un tempo non avrei mai pensato di arrivare qui dove sono ora. La mia vita era piena di ombre e scheletri da affrontare, ma oggi grazie ai miei amici mi sento invincibile, perché loro hanno scommesso su di me. Non si sono mai fermati a quello che era l'apparenza, sono andati oltre. Ed è grazie a loro se oggi sono un capo clan rispettato da tutti, un ninja stimato da ogni avversario e un ottimo braccio destro del capo ospedaliero. Forse un tempo non avrei mai dato tutti questo possibile, ma oggi si... Improvvisamente due braccia mi circondano da dietro << Signora Uzumaki, la vedo molto pensierosa questa sera, qualcosa la turba? >> afferma Naruto con la sua estrema dolcezza << Sono solo felice... e di questa felicità non posso che ringraziare una persona... >> dico con fare enigmatico voltandomi verso di lui << E di chi si tratta? >> risponde Naruto stando al gioco << Oh... si tratta di affascinate uomo... alto, biondo... muscoloso... che ha conquistato ogni parte di me, riuscendo ad amarmi per quella che sono, pregi e difetti. Riuscendo a incoraggiarmi a non mollare mai... >> << Beh sembra che questo uomo sia davvero importante per te >> << Si, è molto importante. Darei la vita per lui >> dico infine guardandolo negli occhi. << Sai forse dovrei essere geloso di questo tizio >> dice avvicinandosi al mio orecchio. Io scoppio in una fragorosa risata e mi stringo a lui come se non ci fosse un domani. << Grazie per tutto... >> mi dice guardandomi negli occhi. << Grazie a te per essere rimasto con me... >> dico facendogli una carezza sulla guancia e avvicinando la mia fronte alla sua. << Non c'è posto migliore in cui vorrei essere se non qui in questo momento >> mi ripete dandomi un dolce bacio. Improvvisamente dei fischi e degli applausi riechieggiano dal salone. Così ci giriamo e vidiamo tutti i ragazzi ad intonare un coro da stadio. << Ragazzi, ci date dentro alla grande. Se volete togliamo il disturbo >> dice ridacchiando Kiba il marito di Hinata. << Beh per vostra informazione... io e la mia dolce metà ci diamo dentro praticamente ogni sera... quindi se permettete vorremo replicare anche questa sera... anzi soprattutto questa sera >> risponde con fare scherzoso mio marito. Dei fischi si sollevarono di nuovo nella stanza. Io, ormai troppo rossa in viso per l'imbarazzo, tiro un piccolo pugno sul braccio di Naruto, creando in quest'ultimo, una espressione di finto dolore << Ma insomma ti sembra modo di trattare gli ospiti >> dico ammonendolo bonariamente. Lui scoppia in una fragorosa risata e mi abbraccia << Cretino >> ripeto staccandomi da lui. Subito dopo io e le ragazze ci spostiamo in giardino a sparlottare dei nostri uomini, mentre loro rimangono in salone a parlare di cose noiose. Quando si fece la sera, tutti  andarono via. Kisame era stanco morto, aveva sprecato tutte le sue energie e adesso era crollato sul divano. << Tesoro ci penso io >> mi dice Naruto a voce bassa prendendolo in braccio per portarlo nella sua stanza. Poco dopo torna e mi aiuta a sistemare casa stremati raggiungiamo la camera da letto per porre fine alla nostragiornata. Improvvisamente Naruto mi abbraccia e mi sussurra all'orecchio << Ti amo >> porgendomi un piccolo fiore di ciliegio. Lo prendo e lo rigiro tra le dita annusandolo per sentire il suo dolce profumo, dopo esserci scambiati uno sguardo pieno d'amore ci baciamo. Decisi che era il momento del mio regalo, mi staccai subito da lui, anche se non con poca fatica. << Che c'è? >> mi chiese quasi deluso << Devo darti il mio regalo di compleanno >> dico entusiasta << Ma io stavo già per scartare il mio regalo >> afferma deluso << Aspetta qui e chiudi gli occhi >> dico facendolo sedere sul letto, e accertandomi che tenesse gli occhi chiusi. Così apro l'armadio prendo il pacchetto che avevo nascosto per bene giorni fa, e glielo lascio tra le mani. << Adesso puoi aprirli >> dico mettendomi di fronte a lui. Quando riapre gli occhi  rimane quasi stupito delle dimensioni del pacchetto. Era piccolo e con un bel fiocco arancio. Apre il pacchetto e dentro trovo  una scatolina bianca, che scosse subito dopo, creando un lieve rumore. Così mi guarda con fare interrogativo e chiede << Che cos'è? >> << Beh... se sei curioso perché non apri? >> dico con fare misterioso. Lui mi guarda un ultima volta e solleva il coperchio della scatola. Non appena  ne vide il contenuto, i suoi occhi si dilatarono stupiti. Mi guarda. Io non riuscì a rimanere seria più del dovuto e feci un sorriso a trentadue denti. << Non posso crederci... >> balbetta scioccato Così tira fuori dalla scotola un paio di scarpine per bimbi. << Questo vuol dire che tu... >> disse alzandosi e venendo verso di me. Io annuisco semplicemente con la testa  inizio ad avere gli occhi lucidi. << Siiii!! >> esclamo prendendomi in braccio e girando su se stesso Io mi aggrappo forte ridendo per la gioia. Subito dopo mi mette giù << Oh!! Scusami! Ti sei fatta male? Stai bene? Forse è meglio se ti siedi! >> dice con fare protettivo << Naruto!! Tranquillo sto bene >> circondando il suo viso con le mie mani per rassicurarlo. << Non ci posso credere stiamo per diventare nuovamente genitori >> afferma in estasi << Buon compleanno tesoro >> dico con semplicità ed emozionata allo stesso tempo. Insomma non avevo dubbi sulla sua reazione, ma non era programmato, non ne avevamo neanche parlato. << Questo è il regalo più bello che abbia mai ricevuto >> afferma commosso. Improvvisamente si abbassa e mi alza la maglia scoprendo la mia pancia ancora piatta. << Ciao piccolino sono il tuo papà, volevo dirti che che so della tua esistenza da circa 5 minuti già ti adoro, e, io e la mamma ti aspettiamo con ansia >> conclude lasciando un tenero bacio sul mio addome. Subito dopo si rimette in piedi e mi prende in braccio in modo delicato. << È l'inizio di una nuova vita in... quattro >> Dico sorridendo. << No... questo è solo l'inizio di una felicità che durerà in eterno >> conclude guardandomi negli occhi e trasportandomi con un bacio mozzafiato. Si, aveva ragione, quello era soltanto l'inizio di una storia che era destinata all'amore eterno. La felicità era arrivata da tempo nelle nostre vite , adesso aveva messo radici per restare per sempre. FINE

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