Un sogno nel cassetto

di QUEENB94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Agosto 2010 ***
Capitolo 2: *** Il Matrimonio ***
Capitolo 3: *** La cerimonia ***
Capitolo 4: *** l'incontro con i genitori di Lucy ***
Capitolo 5: *** la scelta di Lucy ***
Capitolo 6: *** Si! Ti voglio! ***
Capitolo 7: *** Mamma Papà mi sposo ***
Capitolo 8: *** Sono ricco ***
Capitolo 9: *** Una seconda chance ***
Capitolo 10: *** L'addio ***
Capitolo 11: *** Finalmente il sogno si realizza ***



Capitolo 1
*** Agosto 2010 ***


Agosto 2010. Ormai le luci della città erano tutte spente, le porte di quella bellissima villa tutte aperte. Il vento spostava le tende e le luci esterne riflettevano sui lampadari di cristallo, creando un gioco di luci sulle pareti di quell'enorme e vuota camera da letto. Lucy e li distesa nel suo letto guardando il cielo fuori dal balcone, immersa nei suoi pensieri. Quando sentì arrivare un'auto era lui Jack. "Oh davvero Jack é qui?" penso tra se e se. "Jack che ci fai qui? Domani mi sposo, non ho tempo per te" disse Lucy dirigendosi verso le scale che portano al piano superiore. "Io ti voglio. Io ti amo " Lucy si voltò salendo le scale e lasció cadere la sua vestaglia di seta nera. Fu li che Jack capì che doveva seguirla. Salendo in fretta le lunghe scale di quella casa che sembravano davvero infinite. Ma il traguardo era vicino. Così vide quella porta semi aperta e non esitò un'istante si precipitò ad aprirla. E lui vide lei e lei vide lui. Si dirisse verso di lei vicino la finestra. Il cuore di Lucy batteva tachicardico. Ma velocemete tutto svaní. Lucy aprì gli occhi, si guardò intorno e capì che era solo un sogno. Vi aspetto nella prossima puntata 😘

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Capitolo 2
*** Il Matrimonio ***


Le prime luci dell'alba fecero compagnia a Lucy mentre sorseggiava la sua tazza di caffè in balcone, dove aveva passato la maggio parte della notte dopo il suo sogno. Quando una voce la distorse dai suoi pensieri; " Lucy sono già le 9:00 tra poco dovremmo essere già in chiesa" . Era sua madre a cui Lucy non sapeva se raccontare il sogno fatto la sera prima o meno. " Arrivo mamma " disse Lucy. Dopo poco eccola. Lucy davanti lo specchio, il sole illuminava i suoi capelli biondo oro raccolti in uno chignon con delle piccole roselline gialle, i fiori preferiti di Jack. Si voltò verso i suoi genitori " Sono pronta e siamo anche in anticipo" . " Sei bellissima" disse sua madre mentre gli porgeva il bouquet di rose gialle con un biglietto. [Spero tu realizzi sempre i tuoi sogni] Chi aveva mandato quei fiori? pensò Lucy tra se e se. " Sembri una principessa" le disse suo padre mentre la stringeva a se con le lacrime agli occhi. Ed eccoli in macchina, felici perchè la loro bambina era diventata una donna adulta, quando Grace disse "cara bambina mia ormai sei una donna, finalmente il tuo sogno si sta realizzando" " Proprio così mamma, il mio sogno diventa realtà" rispose Lucy sottovoce. E così Lucy iniziò a pensare proprio al sogno fatto la scorsa notte e al fatto che tra poco sarebbero arrivati in chiesa e ad aspettarla all'altare avrebbe trovato il suo fidanzato George; e si perse nei bei momenti passati insieme mentre l'auto si dirigeva verso la Chiesa Madre. "E il momento ! " disse suo padre mentre le apriva la portiera. Scesa dalla macchina vide tutti gli invitati sulle scalinate che applaudivano il suo arrivo, ma soprattutto vide lui, George in cima alla scalinata con il suo bell'abito grigio perla e i suoi grandi occhi blu che risplendevano mentre guardava la sua sposa. " E' bellissimo" penso Lucy. Ma percorrendo la navata al fianco di suo padre, un altro pensiero le balzò in testa "Jack" ebbene si! Jack dov'era? E fu li che capì il mittente di quel bellissimo bouquet. Suo padre la lascio all'altare baciandole la fronte e sussurrandole all'orecchio " bambina mia segui sempre il tuo cuore" strinse la mano al suo futuro genero e si sedette affianco alla moglie. La funzione stava per iniziare, le campane risuonavano per dare inizio alla cerimonia,e fu lì che Lucy finalmente lo vide. Jack era seduto nella terzultima fila bello come il sole, con una piccola rosellina gialla all'occhiello della giacca.

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Capitolo 3
*** La cerimonia ***


Inizia la cerimonia , il silenzio sembra fa rimbombare i pensieri di Lucy nella sua mente. Per molto tempo Lucy aspettò quel giorno, organizzando tutto nei minimi particolari, l'abito, le bomboniere, la chiesa, l'addobbo, i fiori; già i fiori; dovete sapere che i fiori preferiti da George sono le peonie e quelli preferiti da Lucy i tulipani. Ma i fiori di quel matrimonio, non erano i preferiti di nessuno. George la prende per mano, così Lucy tornò a far parte della cerimonia, si alzarono in piedi di fronte a 200 invitati e George iniziò a recitare le suo promesse. Con gli occhi lucidi “Oh amore mio, sono grato a Dio che finalmente questo giorno è arrivato, gli ultimi 6 mesi ho passato giorni e notti intere a pensare a quanto saresti stata bella, ma oggi hai superato le mie aspettative. Ti amo “ Tutti applaudono a queste parole, con le lacrime agli occhi. Adesso era il turno di Lucy. “George la prima volta che ti guardati vidi in te un narcisista , e patetico egoista, ma con il tempo ho capito che era tutta una maschera. In fondo sei un ragazzo dolce e molto generoso ma" “Non farlo Lucy, se credi ci sia una speranza per noi non farlo amore mio" Le parole di jack rimbombarono in quella grande chiesa, tutti rimasero seduti guardando Lucy, i suoi genitori erano impauriti da quello che sarebbe potuto accadere “Cosa sta succedendo? “ disse George “chi è quest'uomo? Cosa ci fa al nostro matrimonio? Buttarlo fuori" indicando i suoi fratelli. “Fermi!!!” gridò Lucy con le lacrime agli occhi. “Lui è il mio sole, la mia luna, la mia gioia, la mia serenità, lui è tutto. “ Con queste parole Lucy lasció cadere il suo bouquet sul pavimento e corse verso il suo grande amore. Si incontrarono a metà navata si strinsero l'uno all’altro si scambiarono un bacio pieno di passione e amore, si voltarono verso l'uscita della chiesa, prima di aprire le porte George li fermò. “Lucy cosa significa? Non puoi abbandonarmi all'altare di fronte a tutti e scappare con uno sconosciuto" “Mi spiace George ma io amo lui.” Così prese per mano Jack uscirono dalla chiesa senza voltarsi indietro. Passarono delle ore e Lucy e Jack erano ancora al parco dei cigni ad ammirare il piccolo stagno. “Questa notte ho sognato te" disse Lucy. “Io ti sogno tutte le notti amore mio. “ disse Jack baciandole la mano. “Ma adesso è arrivato il momento devi chiamare i tuoi genitori saranno molto in pensiero per te, non voglio che si preoccupino, per te, siamo scappati ore fa, ma adesso è il momento di tornare alla vita reale, di affrontare tutto il disastro che abbiamo fatto amore mio” “Hai ragione andiamo a casa dei miei genitori e spiegherò tutto" “Spiegheremo amore mio, spiegheremo. Da oggi noni sarai più sola , ci sarò sempre per te. “

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Capitolo 4
*** l'incontro con i genitori di Lucy ***


Ed eccoli qui, al tramonto, in auto davanti casa di Grace e Michael, i genitori di Lucy. Lucy tremava, come una foglia, il suo cuore stava per esplodere davvero, sono riuscita ad aprire la portiera dell'auto. "Lucy, mi dispiace non volevo metterti in questa situazione ma vedrai che capiranno, io sono con te. Se non vuoi possiamo andara a casa mia e domani le riparleremo con calma. Ma ti prego almeno chiamali" disse Jack porgendo il suo cellulare. " Devo affrontarli! E' giusto così, meritano di sapere che sto bene e del perchè ho mandato all'aria il matrimonio che hanno pagato. Sono stati dei bravi genitori e si meritano le mie scuse." Cosi Jack scese dall'auto aprì la portiera di Lucy e la prese per mano, la baciò asciugando le lacrime sul suo viso. Si incamminarono verso l'uscio di casa. " Cosa dirò? Cosa dirò? E se non capiranno? Sono stai così buoni assecondando ogni mia scelta, senza mai un rimprovero o una lamentela. Lucy guardò Jack negli occhi, e trovò in se la forza di suonare il campanello di casa. La porta si aprì " Oh Lucy bambina mia. Come stai?" disse Grace stringendo la sua bambina quasi a togliergli il respiro." Entrate chiamo Michael ,dico che siete qui, era fuori a cercarvi" " Signora Brown mi dispiace di non averla chiamata per tutto il giorno, ma volevo che Lucy si sentisse a suo agio" " Ti capisco Jack" disse abbracciandolo " Accomodatevi e spiegatemi tutto ragazzi" "Preferirei aspettare papà" disse Lucy sottovoce mentre si dirige verso il divano. Così aspettarono il signor Brown, in soggiorno, senza proferire parola. A Jack quei 15 minuti sembravo un'eternità, non sapeva come spiegare al suo capo che si era innamorato di sua figlia. Jack era il braccio destro di Michael, era il Vice direttore della sua azienda vinicola. Dopo 15 interminabili minuti ecco che si aprì la porta e Michael e Lucy corsero uno verso l'altra e si strinsero in un grande abbraccio. " Papà siediti disse Lucy indicando la poltrona" Lucy resto in piedi. " Perdonatemi, so che non meritavate che scappassi in quel modo, ma sapete quanto io tenga alla famiglia e non potevo commettere l'errore più grande della mia vita, sposando un'uomo che non amo" . Le lacrime scendevano senza che Lucy potesse fermarle così Jack si alzò e prese parola. " Signori Brown mi dispiace di come siamo andate le cose. So che avevate progettato queste nozze nei minimi particolari, e desiderava che tutto era perfetto." "Come hai potuto?" ribbattè Michael "Signor Brown sa che tipo di uomo sono, mi conosce molto bene. Se oggi in chiesa non avrei aperto il mio cuore a Lucy, me ne sarei pentito per il resto della mia vita, vedendo la donna che amo sposare un' uomo che lei stessa non ama" e si avvicinò alla finestra costando le tende e guardando fuori,per non far vedere le lacrime che riempivano i suoi occhi. " Papà basta!" urlò Lucy " non prendertela con Jack solo perchè lo vedi inferiore a te e George. I soldi non fanno la felicità!" Grace chiese a Michael di seguirla in cucina per aiutarla con il tè. "Michale guardami" disse Grace guardando il marito con lo sguardo perso nel nulla. " Sai benissimo che Lucy ha sempre fatto delle scelte con il cuore, e tu stesso sei sempre stato il primo ad incoraggiarla." " Grace ma avrebbe potuto fare la principessa con George ed avere tutto ciò che desiderava. Jack è solo un'impiegato. Il mio impiegato più fidato! Almeno fino ad oggi" urlò Michael. Jack sentendo quelle parole si dirisse verso la cucina, quando Lucy lo fermò " Amore mio, meglio ce vai adesso, parlerò io con papà e spiegerò tutto, capirà." Jack la guardo gli scosto la ciocca di capelli che scendeva sul suo viso, la baciò e se ne andò. " Dov'è andato Jack?" chiese perplessa Grace " E' andato via! Non era il caso che rimanesse ancora!" "Papà ascoltami!" Gridò Lucy in lacrime mentre suo padre saliva le scale. "Lucy vedrai che domani a mente serena tuo padre capirà la situazione. Adesso va a fare un bagno caldo e riposa". Così Lucy si ritrovò di nuovo, a guardare il cielo dallo spiraglio di tenda mossa dal vento, si ricordò della sera prima, ma oggi si voltò e viste il riflesso dell'abito da sposa gettato sul pavimento della sua camera e decise di mandare un messaggio a George. In fondo anche lui aveva diritto ad una spiegazione valida. [George mi dispiace di come siano andate le cose oggi. Avrei dovuto dirtelo da tempo. Vorrei incontrarti per spiegarti meglio. Una buona serata. Lucy] Lucy come di consueto si sdraiò sul letto guardando le stelle; nella speranza di poter vedere una stella cadente, per poter esprimere un solo desiderio, l'unico nei suoi 22 anni. Che suo padre l'avrebbe perdonata per aver scelto l'amore al denaro. Dopo qualche istante Lucy viene distratta dal suono del suo telefono "Sarà la risosta di George" penso tra se e se. Ed invece era Jack [Amore mio, sono stato licenziato con effetto immediato, ma sono felice. Troverò presto un'altro lavoro ma non troverei mai una come te] Lucy si dirisse verso la camera dei genitori infuriata come mai nella sua vita. " Non dovevi! Non avevi diritto di farlo! Sei il capo di un'azionda ma non sei il mio capo! Da oggi non hai perso solo un Vice Direttore ma anche una figlia" sbattè la portà e si andò a chiudere a chiave in camera sua. Si distese sul divano in balcone ed inziò a pensare al suo futuro con Jack. Lucy fino a quel giorno non aveva mai mosso un dito in casa e non sapeva cosa significasse lavorare è sempre stata ricca. Ma quel giorno Lucy scelse di cambiare il corso della sua vita, abbandonando il suo futuro prosperoso come moglie di un banchiera cambiandola con la vita non molto agiata come moglie di un'impiegato, o quasi. Già adesso Jack era rimasto senza lavoro e Lucy non sapeva come aiutarlo. Mentre nell'altra camera Michael e Grace discutevano animatamente. " Michael come hai potuto farlo? Jack è il tuo vice da 5 anni, si è sempre comportato onestamente con noi" " E questo lo chiami comportarsi onestamente?" gridò Michael " Andare a letto con la figlia del capo non è comportarsi onestamente. Chi sbaglia paga." " Sei proprio come tuo padre Michael, e come George narcisisti ed egoisti, per questo avresti preferito lui affianco della nostra bambina" "Mio padre non centra nulla, non rivangare il passato" gridò Michael sbattendo un pugno sul comò. "Si invece!" Ribattè Grace " tuo padre mi odiava solo perchè mia madre era la sua cameriera e mio padre il suo giardiniere. Ricordi come soffrivo, quando ad ogni festa ti presentava la figlia di qualche riccone." "Sai Grace che il mio cuore è sempre stao tuo. Non mi importava delle altre donne, io vedevo solo te" rispose George con voce dolce mentre si sedeva al fianco di sua moglie. Tenendole la mano Grace gli ricordò un'avvenimento accaduto circa 24 anni prima " Ricordi amore mio, anche tu dicesti a tuo padre che se non mi accettava avrebbe perso un figlio, e come andò a finire?" "Che due mesi dopo mio padre morì e non abbiamo avuto mai modo di fare pace" rispose George sinchiozzando. Si strinsero in un'abbraccio molto dolce e caloroso, ogni problema sembrava essere passato ma George non era ancora pronto a fare pace con la figlia.

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Capitolo 5
*** la scelta di Lucy ***


Le prime luci dell'alba svegliarono Lucy. Aveva passato tutta la notte a dormire nel divano del suo balcone. Sua madre provò ad entare ma la porta era chiusa. " Lucy la colazione fra poco sarà in tavola, ti aspettiamo!" Lucy andò a fare la doccia non aveva intenzione di fare colazione con l'uomo peggiore del mondo,suo padre, alemno in quel momento lei lo vedeva così. Grace e Michael aspettarono pazientemente ,ma dopo 30 minuti Michael decise di fare servire la colazione e sarebbe stato peggio per Lucy se non si sarebbe presentata in tempo per la colazione. " Affari suoi, sa quali sono gli orari in questa casa. Io devo andare a lavoro" Gridò Michael furiosamente. Grace aspettò che Michael fosse uscito di casa, per far rimettere tutto apposto, sperava che Lucy sarebbe scesa presto da quelle scale, invece no. Passò quasi un'ora e Grace decise di andare a controllare. Era sabto, il giorno dei pankakes con gocce di cioccolato, non se li sarebbe persa per niente al mondo, quindi decise di preparare un vassoio, con i pancakes, il succo di mirtillo, e lo sciroppo d'acero. Bussò alla porta nessuna risposta, decise di aprire la porta e di colpo il vassoio caddè dalle sue mani. "Lucy, Lucy, Lucy" inziò ad urlare piangendo, poi si voltò e vide un biglietto attaccato allo specchio. [Cari mamma e papà, vi ringrazio della vita spensierata che mi avete donato fino ad ora. Ma ora sono grande e scelgo io per me. Ho scelto Jack e la perdita di un lavoro non ci butterà giù, anzi ci unirà di più. Addio Lucy] Grace credeva di svenire di colpo le sue gambe dicentarono leggerissime, la sua testa pesantissima, si distese sul letto, non sapeva cosa fare per far tornare la gioia nel cuore della sua piccolina. Ma non si perse d'animo, come fece sua suocera anni fa Grace prese in mano la situazione non poteva finire così tutto l'amore di un padre e una figlia. Si vestì, chiamò il suo autista e si dirisse a casa di Jack, era sicura che Lucy fosse lì. Michael intanto aveva già iniziato i colloqui per il posto di Vice Presidente della sua azienda, ma purtroppo nessuno dei candidati aveva l'esperienza in ambito finanziario che serviva a lui, così decise di chiamare George ..... PRONTO GEORGE, SONO MICHAEL AVREI UN LAVORO DA PROPORTI ....SALVE SIGNOR BROWN SONO PROPRIO NELL'ATRIO, VOLEVO PARLARE DI LUCY. SARO' SUBITO DA LEI. La signorina Martin bussò alla porta di Michal "Signor Brown c'è un ospite per lei" "Lo faccia entrare e faccia portare una bottiglia del nostro vino migliore" "Salve signor Brown sono felice che mi abbia chiamato e mi scusi se mi sono permesso di venire senza avvertire" "Prego Geroge puoi chiamarmi Michael, accomodati" Il vino fu servito in meno di 2 minuti "George sono molto infastidito da come si sono svolte le cose ieri, mi dispiace davvero tanto." " Non si preoccupi Michael non è colpa sua" disse George con le mani a coprire il suo viso " Sono stato molto impegnato con il mio lavoro, non sono stato molto preesente per i preparativi del matrimonio, ma non avrei mai immaginato una cosa del genere." "George non fare così, anche io e mia moglie siamo molto dispiaciuti per l'accaduto. Ma non ti ho chiamato per questo" disse Michael alzandosi e prendendo un fascicolo dalla sua scrivania. Lo porge a George. "Michael cosa è questo?" " Il tuo nuovo accordo lavorativo. Proprio oggi si è liberato il posto di Vice Direttore e so che tu hai l'esperienza finanziari che fa al caso mio." " Davvero sono lusingato, ma non posso accettare" disse George poggiando il fascicolo sul tavolo da caffè. "Geoge figliolo, è un occasione unicaper te. Potrai crescere lavorativamente ed un giorno tutto questo potrà essere tuo. ed in più avrai la possibilità di aggiustare le cose con Lucy" " Ci penserò Michael grazie dell'opportunità le farò sapere. Una buona giornata" disse George stringendogli la mano. George si sedette in un divanetto nell'atrio della azienda ed iniziò a riflettere se accettare o meno la proposta del signor Brown. Era deciso a non rivedere mai più Lucy per nessuna ragione al mondo, lo aveva umiliato davanti ad amici e parenti e per il suo ego smisurato non avrebbe mai fatto il passo di tornare all'altare con quella donna. Ma ripensandoci bene, voleva approfondire il discorso del[un giorno tutto questo potrà essere tuo] magari ne valeva la pena far innamorare di nuovo Lucy per poi ottenere unìazienda da milioni di dollari e fare la vita da ricco imprenditore come ha sempre desiderato.Ma far innamorare Lucy non voleva dire amarla di nuovo. "Signorina Martin dica al signor Brown che accetto la proposta ci vediamo domani alle 9.00 per la firma del contratto. Una buona giornata" "Una buona giornata a lei" rispose la signorina Martin con un sorrisino ammiccante ed uno sguardo languido. Grace in auto a guadare fuori dal finestrino se riusciva ad intravedere sua figlia da qualche finestra. Jack anche se era un vice direttore abitava in un appartamento, quindi era molto difficile in un palazzo di 8 unità abitatite capire la porta giusta. Quando da un balcone vide Lucy vicino la ringhiera ed ecco che esce Jack e l'abbraccia da dietro.Parlavano, sorridevano, si baciavano. Fu li che Grace capì che sua figlia era felice, le ricordava molto lei da ragazza quando ebbe li stessi problemi, la sua unica preoccupazione era che Jack un giorno sarebbe diventato come Michael. Freddo, distaccato, egoista, avaro. Quindi scese dall'auto e si dirisse al secondo piano di quel bel palazzo e bussò alla seconda porta a destra. "Amore mio aspettavi qualcuno?" chiese Lucy "No! " Aprì la porta e con aria stupita disse "Prego signora Brown, si accomodi" "Grazie Jack" " Mamma!" disse Lucy con grande stupore " che ci fai qui?, come facevi a sapere dov'ero? "Bambina mia, tuo padre ha un fascicolo pieno di informazioni su tutti i suoi dipendenti" "Perchè sei qui? ti ho scritto un biglietto" "L'ho letto! non sono qui per dirti di tornare a casa, anzi il contrario." "Cosa? Davvero mamma?" disse Lucy mentre abbracciava la sua mamma "Vi ho guardati dall'auto, siete davvero belli insieme. Non voglio che ci sia rancore tra di noi, ma ti chiedo di provare a far pace con tuo padre." " Non voglio, puoi andartene se il compromesso è questo" gridò Lucy voltando le spalle uscendo in balcone "Jack mi dispiace che tu abbia sentito quelle parole e che Michael ti abbia licenziato. Proverò a parlargli magari posso sistemare almeno uno dei due drammi di questa famiglia" "Non si preoccupi. Riuscirò a cavarmela anche da solo. Sono grato a suo marito per l'esperienza fornita, ma nessun lavoro mi renderà mai felice come sua figlia" " Io ci proverò lo stesso sono molto cocciuta" disse Grace sorridendo "Davvero mamma cercerai di far riavere il lavoro a Jack" disse Lucy sedendolesi vicino. "Certo Lucy che lo farò, tuo padre non aveva il diritto di licenziare Jack solo perchè va a letto con sua figlia e gli e lo farò capire" "Cosa?????" "Cosa????" Ripeterono insieme Lucy e Jack scuotendo la testa " Non sarei mai andato a letto con Lucy sapendo che stava per sposare un'altro uomo" " Ed io non avrei mai fatto sesso prima del matrimonio." "Cosa???" stavolata quella stupita era Grace. Lucy era vergine?? "Scusatemi non volevo insinuare niente ma credevo che c'era qualcosa in più tra di voi" " Infatti mamma c'è qualcosa in più tra di noi, c'è amore. Forse è difficile da credere visto che non siamo mai andati a letto insieme ma davvero non credo che questo sia un argomento di cui dovremmo parlare." " Magari vi lascio sole" disse jack prendendo la sua giacca " Arrivederci Signora " " A presto jack" Lucy invitò Grace ad aspettarla fuori sulle poltrone in balcone che le avrebbe portare un bicchiere ghiacchiato di thè. ...DRINN...DRINN.. "Michael dimmi sono impegnata non posso parlare" " Complimenti hai del tutto rovianto la tua famiglia" Riattaca il teelfono lo mette in borsa e si dirigge verso la porta d'ingresso " Mi dispiace Lucy devo andare in azienda tuo padre ha combianto un bel guaio" " ok mamma a più tardi" Non fece in tempo a rispondere che sua madre aveva già chiuso la porta di casa con molta violenza. Cosa sarà mai successo? Perchè la mamma ha reagito così alla chiamato di papà? Magari la chiamo più tardi e le chiedo qualche spiegazione. Decide comunque di prendere la sua tazza di tè in balcone; ammirava il panorama, un panorama nuovo, pieno di alberi, fiori, uccellini che cinguettavano, la piscina( Bhè uan piscina in comune a tutti i residenti, ma pur sempre una piscina) Quando vede rientrare Jack con un doppio espresso macchiato e i pankakes con le goccie di cioccolato. Iniziarono una colazione silenziosa, non avevano bisogno di parole, la colazione finì in fretta Lucy aveva davvero voglia di fare un tuffo in piscina. "Vado a mettere il costume, vieni?" "Controllo le email per vedere se ho ricevuto risposte dai curriculum inviati questa notte ed arrivo" ...BIP...BIP..BIP.. "Jack potresti guardare chi è?" chiese Lucy guardandola dalla finestra del bagno che sporge sul balcone "Certo amore mio" "Jack chi e?" "Jack?" "Jack?" Lucy uscì dal bagno in fretta e furia per capire cosa era successo. E vide Jack con il volto distrutto, gli occhi pieni di rabbia e pietrificato. Lucy gli strappò il telefono dalla mani e trovò questo messaggio [CIAO LUCY VOLEVO RICORDARTI CHE VISTO CHE IL VIAGGIO DI NOZZE è ANNULLATO, LUNEDì RIENTRA PER LO STAGE.P.S. IL MIO NUOVO VICE DIRETTORE GEORGE TI SOSTERRA' IN QUALSIASI PROBLEMA.NON CONTA ESSERE SPOSATI PER SOSTENERSI. BACI PAPA'] Lanciò il telefono per aria ed inzio a uralare cose senza senso, a Jack sembrava un incubo, la sua vita stava cadendo a pezzi.Il suo garnde amore avrebbe dovuto lavorare sei giorni su sette con l'uomo che ha abbandonato all'altare. E era sicuro che George non le avrebbe insegnato ninte del mestiere anzi l'avrebbe messa a rischio. "Io non farò nessuno stage, lui non vi vedrà mai più, anzi loro non mi vedranno mai più" Continuava a ripete Lucy urlando e piangendo perchè anche a lei in quel momento le stava crollando il mondo addosso. Suo padre il suo primo amore, quello che la chiamava principessa fino al giorno prima, oggi si è rivelato meschino ed egoista. Non avrebbe mai potuto accettare una cosa dle genere Lucy ne per lei ne per Jack, sa che non meritava un trattamento del genere. Ma poi ha riflettuto su una cosa il duo problema e che credeva che fossi andata aletto con Jack, se è questo che vuole credere gli e lo farò credere. "Amore vorrei parlarti di un piano" "Dimmi ti ascolto" rispose sedendosi sul divano distrutto "voglio che prima ascolti tutto il mio piano e poi mi dirai se sei daccordo o no" " ok, va bene,non saprei cosa dire inquesto momento" "Voglio continuare il mio stage con George mi mancano solo 3 settimane per poi prendere l'attestato e trovare un lavoro vero lontano da mio padre e dall sua azienda. Lunedì andrò a lavoro come se niente fosse mai accaduto, ovviamente mi riferisco a mio padre.Farò vedere che me la cavo e che non eri tu a distrarmi perchè ho imparato molto da te. Lui crede che io abbia scelto te perchè mentre mi aiutavi andavamo a letto insieme. Perfetto gli farò credere che non si è sbagliato e portero George al punto di commettere un'errore dietro l'altro.Sei daccordo?" "Si amore mio hai bisogno del tuo attestato è importante per te, un consiglio che posso darti parlane con tua madre magari eli ti saprà consigliarti qualcosa"

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Capitolo 6
*** Si! Ti voglio! ***


Grace dopo essere scappata via furiosa da casa di Jack si dirige in azienda davvero come una furia, non poteva credere a ciò che aveva fatto il marito. "Signora Brown si fermi!" disse la signorina Martin " il suo marito é impegnato in una telefonata importante" "Non importa!" disse Grace spostando la signorina Martin. Aprì con furia la porta infischiandosene della telefonata importante del marito ed iniziò ad urlare "Non dovevi, hai rovinato tutto, licenzia George o chiederò il divorzio" Michael riattacca il telefono " fai come credi rimarrai senza un soldo" disse sbattendo la porta alle sue spalle uscendo dall'ufficio. Grace rimase sconvolta, si sentì svenire così si sedette sul divano e iniziò a piangere; le lacrime scendevano sul suo viso come un fiume in piena, non riusciva a controllarsi, tutto il suo mondo stava crollando e lei non sapeva come aggiustare le cose. La porta dell'ufficio si aprì era la signorina Martin "Signora Brown posso portarle qualcosa"? "No grazie, vado via. Buona giornata". Per tutto il tragitto dall'azienda a casa Grace non fece altro che pensare in che situazione si trovava Lucy e decise di scriverle. [Piccola mia scusami se sono scappata di corsa ti aspetto alle 19 al Luxury Cafe] Lucy accettò l'invito della madre e continuò a pensare per il resto della giornata a cosa fosse accaduto di cosi importante. Finalmente le 19. Lucy e Grace puntualissime e come di tradizione si accordarono al loro tavolo, ed ordinarono i loro Mimosa. "Mamma perché questo incontro? cosa succede?" "Ecco Lucy devi sapere che tuo padre ha " non fece in tempo a finire la frase "Lo so mamma George, ha assunto George" "Mi dispiace davvero tanto Lucy, ma ti ho chiesto di vederci perché devo dirti una cosa.Ho preso una decisione. Chiederò il divorzio" "Sta tranquilla mamma, sarò sempre al tuo fianco." Lucy e Grace continuarono la loro colazione in memoria dei vecchi tempi, fu una colazione diversa dalle altre a cui si alternavano momenti di gioia, di dolore, di sconforto ma anche di conforto e madre e figlia capirono che in qualsiasi modo sarebbero andate le cose loro ci sarebbero state l'una per l'altra. Il weekend passò davvero in un batter d'occhio. Già era lunedì mattina e mentre Grace era in una casa tutta sola a sorseggiare il suo caffè nel patio, Lucy si preparare per affrontare una giornata di lavoro affianco suo padre e George. "Buongiorno signorina Martin" "Buongiorno Lucy accomodati chiamo tuo padre" Lucy attese nell'atrio suo padre ma con molto, o forse neanche tanto stupore, si presentò George. "Andiamo nel mio ufficio"disse George con aria sofisticata. Lucy lo seguì ed entrati in ufficio, lo guardo negli occhi, per un attimo tutto il mondo intorno si era fermato. "Non guardarmi così, siamo qui per lavorare" "Scusami George ma volevo solo parlarti, non mi hai più richiamato" " Non avevo niente da darti, tu mi hai lasciato all'altare non il contrario" gridò George sbattendo la porta alle sue spalle. Quella giornata non era iniziata al meglio, ma ancora Lucy doveva affrontare suo padre, ma decise di mettere il lavoro davanti a tutto, solo così avrebbe potuto prendere l'attestato e trovare lavoro in un'altra azienda. Le ore seguenti per Lucy passarono in fretta,tra le scartoffie di ufficio, mentre Jack era fuori a cercare lavoro, si era fatta quasi ora di pranzo quando si aprì la porta; era Michael "Lucy prendi la borsa ti porto a pranzo fuori" non sapeva se accettare o meno la proposta del padre, ma penso che sarebbe stato meglio accettare " Arrivo! ci vediamo in macchina" Il tragitto fu talmente silenzioso, che si sentivano solo i loro respiri, finalmente erano arrivati al ristorante. Si sedettero al tavolo ed ordinarono. "Lucy voglio parlarti di quello che sta succedendo, tua madre ha chiesto il divorzio. L'accontenterò , la lascerò libera, ma tu dovrai fare qualcosa per me" "Non mi sono mai piaciuti i ricatti dovresti saperlo" "Non é un ricatto! Vorrei solo che tu rivalutassi le tue priorità! " "Le miei priorità?" "hai sempre sognato di essere una mamma e una moglie di avere una grande casa, tanti bambini ed un cane. George può darti tutto questo!" "Non mi importa! Amo Jack e lo sposerò, anche senza la tua approvazione" "Non giocare con il fuoco ti potrai bruciare " Lucy si alzò prese la sua borsa guardò in faccia suo padre "E tu non ti tirare troppo la corda, potrebbe spezzarsi" Uscì dal ristorante chiamò un taxi e ritornò a lavoro.Si chiuse in ufficio e finì la sua giornata di lavoro. Al rientro a casa trovò una magnifica sorpresa. La tavola apparecchiata, il profumo delle piccole roselline gialle,come centro tavola, inebriava tutta la casa. "Ciao amore mio, la cena é quasi pronta, ti ho preparato una sorpresa di la" "Grazie amore non dovevi" La vasca era ricoperta di petali di rose e schiuma a mai finire, candele sparse per tutto il bagno, la loro canzone suonava in sottofondo. Lucy finalmente in qieo pochi istanti dentro la vasca da bagno dimenticò l'incredibile giornata. Uscita dal bagno con la sua vestaglia nera si avvicinò a Jack e lo strinse forte a se. "Mangiamo si fredda la cena" disse Jack accompagnandola al tavolo.Una cena fantastica.Cenarono in silenzio, loro non avevano bisogno di parole,si capivano solo con gli sguardi. Finita la cena Jack prese Lucy per mano,lei si alzò si strinsero, si baciarono appassionatamente. E fu li che Lucy capì che non voleva più aspettare, lo desiderava tanto. Lo prese per mano dirigendosi verso la camera da letto, lui la seguì senza proferire parola. Lucy aprì la cintura della sua vestaglia e la fece cadere sul pavimento. "Sei sicura amore mio" "Non sono mai stata più sicura amore mio " Così finalmente Lucy diventò una donna a tutti gli effetti, provava mille emozioni in quel momento, le loro mani si intrecciavano, i loro sguardi si incrociavano, mentre lui dolcemente la baciava. Quegli attimi Lucy non li avrebbe mai dimenticati. Sussurrandosi Ti amo finirono insieme di amarsi, lei si distese di fianco a lui appoggiando la testa sul suo petto ancora caldo, poteva sentire il battito accelerato dall'emozione, alzò lo sguardo mentre Jack le accarezzava i capelli. "Ti amo" "Anche io ti amo." Restarono in silenzio a guardare le stelle fuori dalla finestra come era consueto fare per Lucy e pensava agli attimi appena vissuti ancora non riusciva a crederci. Jack gli mise una mano sotto il mento, rivolse lo sguardo di Lucy verso di lui, le prese la mano e la baciò. "Ti voglio amore mio, oggi e per sempre, so che non posso darti il lusso a cui sei abituata, ma io voglio costruirmi una famiglia, la nostra famiglia, vuoi sposarmi?" " SI!" Lucy non ci penso neanche un istante. E così passarono tutta la notte a progettare il loro futuro insieme.

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Capitolo 7
*** Mamma Papà mi sposo ***


Quella notte per Lucy e Jack fu meravigliosa, pieni da abbracci, baci, coccole speranze per il era stata una proposta convenzionale ma a Lucy non importava di avere un'anello al dito per dire a tutti di essere fidanzata. Il Mattino seguente al risveglio di Lucy Jack era già fuori,il primo pensiero di Lucy fu quello di chiamare sua madre. ...PRONTO MAMMA... ..CIAO LUCY, CHE SUCCEDE ?SONO SOLO LE 7 DEL MATTINO.. ..VORREI INVITARTI A PRANZO, AL SOLITO POSTO... ...CI VEDIAMO ALLE 13 IN PUNTO BUON LAVORO... Lucy era entusiasta, durante il tragitto era come se volasse, finalmente si sentiva libera e felice, sentiva che il suo sogno stava per diventare realtà e non riusciva a contenere la gioia,non vedeva l'ora di organizzare tutto,ma ad una cosa importante non aveva pensato Lucy, suo padre, avrebbe dovuto dirlo a suo padre, ma cercava il momento adatto. Arriva in ufficio erano tutti in riunione,e Lucy pensò che avrebbe avuto ancora un po' di tempo per comunicare la sua decisione al padre. Si sedette alla sua scrivania ed iniziò a lavorare, fino a quando non entrò George. "Buongiorno Lucy,questo é per te" mentre poggiava un caffè nella scrivania "Grazie George, ma dovremmo parlare" "Sono daccordo, va bene sta sera a cena?" " Si, alle 20 al solito posto" Per tutta la mattina ne Lucy ne George preferirono parola, ormai era quasi ora di pranzo, e Lucy si avviò al ristorante dove trovò già Grace al tavolo. "Ciao mamma, va tutto bene?" "Si, tu invece? Quella chiamata mi ha un po' scosso devo ammetterlo" Lucy si sedette di fianco a lei, le prese la mano l'abbraccio, la guardò negli occhi e trovò il coraggio. "Mamma io e Jack ci sposeremo" "Oh mio Dio Lucy! Sono felice per voi, ma non ti sembra presto" "Mamma ho aspettato anche troppo" "Va bene Lucy, l'importante e che tu sia felice". Durante tutto il pranzo madre e figlia, lo passarono a parlare della cerimonia, location, fiori, bomboniere. Con molto più entusiasmo della prima volta. Rientrata in ufficio la Signorina Martin le disse che suo padre voleva parlarle, Lucy si avviò bussò alla porta ed aprì. "Ciao papà, mi cercavi?" "Ciao Lucy, siediti pure " "Vado di fretta papà devo finire il mio lavoro" " Accomodati, sta tranquilla George finirà il lavoro a posto tuo" Lucy era molto confusa, si sedette nel divanetto. "Papà devo parlarti!" "Immaggino cosa vorrei dirmi, so che andrai a cena con George, sono felice che hai finalmente capito il tuo errore" "Non é proprio così papà, ho accettato l'invito a cena solo per parlare e spiegargli la situazione. Io ho preso una decisione importante ed é giusto che sia io a dirlo a George" "Di cosa parli? Finalmente sei rinsanita, sapevo che avresti capito" "No papà sei tu a non aver capito, Jack mi ha chiesto di sposarlo ed ho accettato" "Sposarti? Non vedo nessun'anello al tuo dito" "Non servono i regali quando c'è l'amore." "Ma serve un'anello quando si ci fidanza. Niente anello niente matrimonio" Lucy si alzò furente prese la sua borsa e urlò con le lacrime agli occhi " Mi sposerò, con il tuo consenso o meno" Lucy piena di rabbia, uscì dall'azienda senza voltarsi indietro, gli occhi pieni di rabbia, il cuore pieno di rabbia, non sapeva cosa fare si sentiva molto triste e senza alcuna speranza, ma ormai aveva preso la sua decisione, lei amava Jack e lui amava lei. Si sarebbe sposata con o senza suo padre. Lucy tornò a casa in lacrime, ma quando aprì la porta trovò il sul Jack a confortarla. "Amore che succede?" "Mio padre é sempre il solito non verrà al nostro matrimonio" "Amore mi dispiace tanto! Sistemati ti porto a cena fuori devo parlarti" "A cena? Non posso sono a cena con George" Lucy si ricordò di non aver detto niente a Jack della cena " Scusami disdico tutto" "No, amore, vai tranquilla! Un'ultima sera se la merita noi avremmo tutto le sere da qui all'eternità". Le diede un bacio la guardò, la strinse forte a se come se non voleva lasciarla ma sapeva che era giusto così. Quella sera Lucy finalmente poteva chiarire le cose con George "George mi dispiace molto per come sia andata, avrei dovuto dirtelo prima ma non avevo il coraggio."George la prese per mano "Tranquilla, ho dimenticato tutto, sono felice che sei qui con me, come ai vecchi tempi.." " George sono qui solo per dirti che mi sposo con Jack perché lo amo e non voglio che questo faccia diventare le cose difficili a lavoro" George si alzò furioso "Addio Lucy" uscì dal ristorante senza voltarsi in dietro. Lucy non riuscì neanche a finire la cena pagò il conto e tornò a casa. Michael e Grace discutevano animatamente a casa Brown quando suonarono alla porta, Grace andò ad aprire "Jack che ci fai qui?" "Buona sera signora Brown posso?" "Certo entra pure" "Adesso entrano proprio tutti in casa" disse Michael con tono dispregiativo. "Jack non fare caso a lui, accomodati ti faccio portare un thè?" "Non si preoccupi sono qui solo per parlarvi" "Allora parla, così potrò finire la conversazione con mia moglie."La voce di Michael aveva un tono dispreggiativo come se stesse parlando con un senzatetto. "Sono qui per chiederle la mano di Lucy, ma già conosco la risposta. Quindi vi parlerò schiettamente. Io sono innamorato di Lucy e lei di me e ci sposeremo anche se lei non sarà dispiace molto avervi presi in giro per tutto questo tempo ma devo dirvi una cosa molto importante." "Di cosa stai parlando?" chiese Grace molto preoccupata. Jack non sapeva come confessare la verità dopo tanti anni, Michael gli aveva dato un lavoro quando lui arrivò in America, ma un segreto doveva essere svelato. "Vi dirò il mio segreto, che ho custodito dal giorno in cui sono arrivato qui in America. Mi dispiace delle tante bugie, ma purtroppo dovevo". Grace era sempre più preoccupata invece Michael era sempre più disgustato dal comportamento di Jack. " Adesso basta! Ho parli o li trovi la porta" disse Michael con tono di minaccia. " Sono venuto in America perchè i soldi hanno distrutto la mia famiglia, e volevo ricominciare da zero. In realtà non sono orfano. I miei genitori vivono in Europa e sono il figlio di Lily e Albert Winston" Grace si sentiva mancare, quasi svenne dopo la notizia, i Winston erano tra le 10 famiglie più ricche di Londra e Grace non poteva crederci. "Mi hai preso per uno sprovveduto?Ho indagato prima di assumerti" "Probabilmente ha scoperto solo quello che io volevo lei scoprisse" "Vattene da casa mia e non tornare mai più" disse Michael indicando la porta. Grace rimane sul divano, con lo sguardo nel vuoto, non disse neanche una parola, era confusa, non sapeva cosa si alzò si avviò alla porta, proprio sull'uscio disse "Perdonatemi" Jack in auto chiamò il suo avvocato. ...PRONTO JEFFREY PREPARA TUTTO... ...SI SIGNOR WINSTON... Cosa doveva preparare l'avvocato? Lucy era a conoscenza della ricchezza di Jack? Se non lo sapeva Jack gli e lo avrebbe detto o avrebbe lasciato che lo scoprisse da sola?

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Capitolo 8
*** Sono ricco ***


Jack arrivò a casa e trovò Lucy che dormiva nel divano mentre sulla TV era impressa un'immagine del film UNA PROPOSTA STA FAVOLA. Jack chiamò Lucy e le chiese come era andata la cena con George, lei rispose che era andata male, ma le chiese tu invece dove sei stato? "Lucy devo parlarti di una cosa importante, ma purtroppo non trovo le parole quindi qui troverai tutte le risposte" dando a lui una maxi carpetta piena di documenti, articoli di giornale, certificati, saldi dei conti in banca e tutto ciò che riguardava lui e la sua famiglia. "Jack cosa significa?" Lucy non fece in tempo a sussurrare quelle parole che sveni. Jack così cerco di risvegliarla e le porto una tazza di camomilla. "Tieni amore mio" "Non capisco, sei ricchissimo, perché hai mentito per tutto questo tempo? Hai addirittura cambiato nome, perché hai fatto una cosa del genere?" Lucy tremava lui le prese la mano "Amore mio sono sempre io Jack solo che adesso sai la verità, la mia famiglia si è distrutta per via di tutto il denaro che possediamo e non volevo diventare come mio padre ed ho deciso di scappare in America, per dimostrare a lui e anche a me stesso che non sono solo un figlio di papà con tutti i privilegi, ma volevo costruirmi una vita nuova da zero, e con zero intendo avendo anche il mio conto in banca a pochi me fa mia madre è riuscita a padre sta morendo e vorrebbe vedermi, avevo fatto il biglietto per la sera del tuo matrimonio, avevo già preparato le mie dimissioni, ma quando ti ho vista quel giorno non ho fatto altro che pensare al mio futuro a Londra senza di te e non potevo rischiare di perderti per paura. Sono contendo di avertelo detto, ma se vorrai lasciarmi capirò" "scusa devo andare" "Non andare ti prego parliamone" "Non posso e non voglio parlarne adesso, voglio solo andare a casa mia. Chiamerò un taxi" Così Lucy prese la sua borse e sbatté la porta alle sue spalle. Jack rimase sul divano a ripensare che aveva rovinato tutto,Lucy arrivò a casa dei suoi genitori, la casa era vuota così Lucy andò a dormire. E' mattina Lucy si guardò intorno, si sentiva a casa, molto triste ed angosciata non sapeva cosa dire ai suoi genitori, e sperò che scendendo avrebbe trovato la casa vuota come la sera precedente, uscì dalla sua camera ma subito sentì i suoi genitori discutere, a Lucy sembrava che non fosse cambiato niente, ma in realtà era cambiato tutto. "Buongiorno Lucy" "Buongiorno mamma,dobbiamo parlare" "Sappiamo già tutto! Lo sapevi per questo hai scelto lui vero?" disse Michael con tono arrogante e presuntuoso "No, non ne sapevo niente, l'ho saputo ieri per questo sono tornata e preferirei non parlarne" "va bene Lucy adesso fa colazione"disse Grace invitandola a sedersi "Io vado in ufficio, magari ripensa al tuo errore" Lucy voleva rispondere che no aveva commesso nessun'errore perché lei amava Jack e i soldi non avrebbero cambiato niente, ma non voleva buttare benzina sul la colazione Lucy si chiuse in camera sua, mentre Grace andò a trovare Jack. "Grace buongiorno prego entri pure" "Grazie Jack" si sedette in uno sgabello davanti l'angolo bar " Avrei bisogno di un drink alle 9 del mattino, non va affatto bene" "La capisco non ho chiuso occhi tutta la notte, come sta Lucy?" "Come pensi che stia? Sta molto male, si sente ferita, distrutta, presa in giro" "La capisco e capisco anche voi. Purtroppo non volevo essere schiavo dei soldi, ho deciso di fuggire via per costruirmi una vita da zero senza l'aiuto di nessuno, ma pochi mesi fa mia madre mi ha rintracciato dicendomi che mio padre è molto malato,e voleva vedermi, ma io non potevo andare via senza sapere se Lucy provava i mie stessi sentimenti" "Capisco, ma perché non hai detto niente a noi, ti avremmo aiutato e il tuo segreto sarebbe stato al sicuro." "Siamo sinceri Grace,se avreste saputo davvero quanto ero ricco Michael mi avrebbe permesso di lavorare utilizzando un'altro nome? Io credo di no." "Sicuramente no, ma saresti stato il primo della lista per Lucy" rispose Grace sorridendo. "Mi dispiace molto per tutto, ma purtroppo io devo andare, mio padre sta peggiorando sempre di più e vorrei almeno dargli l'ultimo saluto. Può dare questa a Lucy da parte mia?" "Certo Jack,buon viaggio" "Grazie davvero di tutto" Si abbracciarono e Jack l'accompagnò alla porta. Lucy era pensierosa in giardino, guardava il sole, le nuvole, i girasoli che crescevano, le viti piene d'uva, ma l'unico suo pensiero era Jack, perché si era comportato così, perché mentire tutto quel tempo?tra poco avrebbe avuto tutte le risposte alle sue domande. "Lucy sono stata da Jack, ti manda questa, leggila per favore" "Puoi buttarla mamma, non voglio saperne niente" "La poserò sulla tua scrivania, quando vorrei la troverai lì. Io vado ho un'appuntamento in centro" Lucy trascorse le ore seguenti sdraiata sull'erba, era da tanto che non si sentiva così libera. Da quella notte in cui fece l'amore con Jack e tutto cambiò. Non pensava che si sarebbe sentita così triste e vuota, erano trascorse solo poche ore dall'ultima volta che aveva parlato con Jack ma a lei sembrava passato un secolo, così andò in camera sua e decise di leggere la lettere. [MIA CARA LUCY, MI DISPIACE PER TUTTE LE BUGIE DI QUESTI ANNI. MENTRE LAVORAVAMO INSIEME HO CAPITO CHE MI STAVO INNAMORANDO DI TE,SAPEVO CHE ERI FIDANZATA E NON RIUSCIVO A FARMI AVANTI,PER QUESTO AVEVO DECISO DI PARTIRE NON AVREI POTUTO Più LAVORARE AL TUO FIANCO SAPENDO CHE LA SERA SARESTI TORNATA DA SERA PRIMA DELLE NOZZE ERO SOTTO CASA TUA, GUARDAVO LE LUCI DEL GIARDINO TUTTE ACCESE ED UNA PICCOLA LUCINA NELLA TUA CAMERA, VOLEVO DIRTI TUTTO,MA NON HO TROVATO IL POI GUARDANDOTI IN CHIESA HO CAPITO CHE ME NE SAREI PENTITO AMARAMENTE SE NON AVESSI DETTO TUTTO QUELLO CHE PROVAVO,E CHE PROVO ANCHE IN QUESTO MOMENTO,ANZI ADESSO PROVO MOLTO DI Più. TU SEI LA DONNA DELLA MIA VITA,SEI QUELLA GIUSTA,E SOPRATTUTTO MI AMI PER QUELLO CHE SONO E NON PER QUELLO CHE AVUTO MOLTE STORIE NELLA MIA VITA,MA TUTTE LE RAGAZZE CHE MI CORTEGGIAVANO LO FACEVANO PER I MIEI SOLDI, MA TU SEI DIVERSA, ERI DISPOSTA A PERDERE TUTTO E A VIVERE NELLA MEDIOCRITA' ED AVERE ME, PIUTTOSTO CHE VIVERE NEL LUSSO MA AVERE IL CUORE VUOTO. TRA 2 GIORNI ALL'AEROPORTO "THE CENTRAL" ALLE 22 IL MIO AEREO PRIVATO DECOLLERà SPERO CHE TU SIA LI CON ME. SE NON FOSSE COSì SAPPI CHE IO TI AMERò SEMPRE. IL TUO JACK] Lucy non riusciva a trattenere le lacrime, il foglio era zuppo. Il suo cuore batteva all'impazzata, aveva il timore che gli sarebbe venuto un infarto, lo sentiva uscire dal petto a ama ancora ed era sicura che anche lei lo avrebbe amato per il resto della sua non poteva dimenticare anni di bugie, fingersi orfano per accaparrarsi il bene di una famiglia per cui lavori non era una cosa bella da fare e purtroppo Lucy non poteva passarci sopra facilmente. Grace sapeva che Jack tra poco sarebbe partito,e sapeva anche se sua figlia lo amava da morire, ma forse per orgoglio lo avrebbe fatto partire,da solo senza neanche una risposta a quella non conosceva il contenuto della lettera ma ricordando lo sguardo che aveva Jack quando gli e la diede sapeva che conteneva delle parole forti ed importanti, doveva solo trovare il momento giusto per parlarne con Lucy,con la speranza che Lucy avrebbe letto la lettera. Michael al lavoro continuava ad indagare sulla vita di Jack e io suo investigatore privato in meno di 24 ore aveva trovato un fascicolo su Jack con informazioni che fino a qual momento non aveva mai visto. "E' stato davvero furbo a nascondere tutte le prove"pensò Michael tra se e se. ..TOC..TOC.. Avanti... Michael era sorpreso. "Accomodati" "Buongiorno, immagino che il suo investigatore abbia trovato qualcosa" "Esatto signor Wiston" "Bene vorrei informarla che ho pagato il suo investigatore anni fa 20mila dollari per bruciare tutto ciò che aveva trovato su di me" "Come osi Bruce è il mio investigatore di fiducia non lo avrebbe mai fatto" "Beh fino a qualche giorno fa io ero il suo braccio destro, ma in realtà sono 10 volte più ricco di lei." "Sei nella mia azienda, non ti permetto di parlarmi così, vai via da solo o chiamo la sicurezza?" "Vado via non si preoccupi, sono solo venuto a farle sapere che tra 2 giorni vado via, ha vinto lei, Lucy mi odia, sarà molto contento per auguro una buona vita signor Brown". Si avviò verso la porta ma poco prima di uscire si voltò di nuovo verso Michael; " Un consiglio, chiarisca le cose con Lucy, le vuole veramente molto bene e sta malissimo per la situazione che si è creata a causa mia. Non la ferisca solo per ferire me. Michael neanche ripose alle parole di Jack, ma iniziò a pensare chiese addirittura alla signorina Martin di annullare tutti gli appuntamenti, e di non essere disturbato al telefono perché aveva delle questioni da realtà l'unica cosa che stava facendo era riflettere sulle parole che gli aveva detto effetti Lucy non aveva nessuna colpa, aveva solo ascoltato il suo consiglio, di seguire sempre il suo cuore, e lei lo fece. Quindi decise che avrebbe avuto 2 giorni per leggere attentamente ogni parola di quel fascicolo su Jack,e forse avrebbe cambiato idea e poteva dare una seconda chance a quel uomo che fin a pochi giorni fa era davvero il suo braccio destro in tutto. Ogni compleanno,onomastico,anniversario,se non ci fosse stato Jack sia Grace che Lucy non avrebbero avuto ne auguri ne regali ne cene, lui si occupava di tutto ed era stato sempre molto prudente e discreto nell'azienda, forse si merita davvero questa seconda possibilità.

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Capitolo 9
*** Una seconda chance ***


Quel giorno al suo rientro Grace fu colpita dal fatto che Lucy non fosse in casa, e pensò che magari fosse andata da Jack,la sua curiosità era tanta, quindi quando vide la lettera aperta sulla scrivania, così in buona fede prese la lettera, si sedette in balcone ed iniziò a leggere. Alla fine della lettere era molto scossa, sapeva che Lucy era molto orgogliosa per ammettere di amarla e gettarsi tutto alla spalle, ma in qualche modo era decisa a convincere Lucy a dare un'altra possibilità a Jack, in fondo lo meritava,mise la lettera al suo posto e scese al piano di sotto dove trovò Michael con il fascicolo di Jack. "Che ci fai qui? Non sei il benvenuto!" Disse Grace con aria di prepotenza, indicando la porta d'ingresso. "Calmati sono qui, per mostrarvi questo" disse Michael poggiando il fascicolo di Jack sul tavolino da caffè. "cos'è?" "La vita di Jack, i suoi conti in banca, le sue cartelle cliniche, non sono arrivato a metà fascicolo e già mi gira la testa" "Bruce ha fatto altre indagini?" "Non parlarmi di Bruce, l'ho già licenziato" "perché? sei impazzito? vuoi rimanere da solo?" chiese Grace con tono arrabbiato "Mi ha tradito anche lui, prima di essere assunto Jack lo pagò per fare sparire tutte queste informazioni" "Non ci credo!" Grace era molto più confusa di prima "Hai visto o sentito Lucy?" "No, non è in casa?" "No!" disse Grace molto angosciata, Michael si sedette di fianco a lei strinse le sue mani "Non preoccuparti amore mio, starà sicuramente bene,forse sarà da Jack, sta tranquilla, ci sono io qui". e la strinse a se, sembravano passati secoli dall'ultima volta che avevano avuto un momento di tranquillità. "Sai oggi sono stata da Jack, mi ha dato una lettera per Lucy, è davvero innamorato e dispiaciuto per come si è comportato" "Lo so è passato in ufficio da me oggi, mi sembrava molto affranto, quasi distrutto,ma le sue parole mi hanno portato a riflettere" Michael si alzò dal divano e con voce decisa disse " Alzati Grace abbiamo meno di circa 48 ore per organizzare un matrimonio da favola" "Cosa stai dicendo Michael sei impazzito?" "No sono realista, sappiamo entrambi che Lucy lo ama, ma è troppo orgogliosa per ammetterlo. Va a prepararti dobbiamo uscire". Mentre Grace era di sopra a prepararsi Michael chiamò Jack. ...PRONTO, SIGNOR BROWN... ...CIAO JACK SEI CON LUCY?... ..NO! COSA SUCCEDE?... .. CI VEDIAMO NEL MIO UFFICIO TRA 30 MINUTI... ..ARRIVO.. Jack si avviò subito verso l'azienda, mentre la sua mente non riusciva a capire cosa stesse succedendo, perché Michael era così misterioso al telefono? Lucy dov'era andata? Grace e Michael arrivarono in ufficiò e trovarono già Jack che lui attendeva con ansia, " Signorina Martin per qualsiasi ragione al mondo, non mi faccia disturbare" chiuse la porta d'ufficio li fece accomodare e facendo avanti indietro per tutta la stanza pensava alle parole giuste. "Michael puoi fermarti, mi sta girando la testa" disse Grace confusa "Jack ti ho chiesto di incontrarci, perché ho riflettuto sulle tue parole. Sai mio padre odiava Grace in quanto una ragazza povera, ed io odiavo lui perché voleva togliermi l'amore della mia vita, non sono riuscito a salutarlo prima della sua morte, e lo rimpiango ogni giorno, ma capisco anche te e le tue motivazioni." "Mi dispiace Michael" "Sono felice di aver combattuto mio padre e di aver sposato Grace, mi ha donato la cosa più bella della mia vita Lucy! Adesso siamo qui perché vorremmo proporti un accordo" "Mi dispiace non farò nessun'accordo con voi. I soldi non mi mancano, non mi farò comprare per sparire" "No Jack sta tranquillo ascolta mio marito." " Jack abbiamo all'incirca 48 ore per organizzare il matrimonio dei sogni di Lucy" " Cosa?" Jack era molto confuso. "Sappiamo che Lucy ti ama davvero, ma è troppo orgogliosa per ammetterlo, organizzeremo tutto noi e pagherò tutto io, ma in cambio ti chiedo una cosa rendila felice per sempre" Jack commosso si alzò ed abbracciò Michael come segno di gratitudine,"Certo che lo farò, ma siete sicuri che Lucy si presenterà?" " A questo ci penso io non preoccuparti, ora andiamo abbiamo un matrimonio da organizzare" disse Grace. Jack era molto felice di questa cosa, e sperava davvero tanto che Lucy avrebbe detto sì e lo avrebbe seguito, ma prima aveva una cosa importante da fare. ...MAMMA MI SENTI?.. .. DIMMI JACK? CHE SUCCEDE?... ...DEVI PRENDERE L'AEREO E VENIRE QUI, SUBITO, MI SPOSO... ..JACK TUO PADRE STA MALISSIMO, NON VOGLIO LASCIARLO... ..TI PREGO MAMMA, SUBITO DOPO LA CERIMONIA PARTIREMO TUTTI INSIEME... ..NON POSSO JACK.. Jack era molto deluso dalla decisione di sua madre, ma mettendosi nei suoi panni, neanche lui avrebbe abbandonato Lucy senza sapere se quando sarebbe ritornato lei fosse ancora viva, si precipitò comunque a casa dove trovò una sorpresa. Le luci soffuse e Lucy in balcone."Ti aspettavo" "che ci fai qui?" "Ho letto la lettera!Anche io ti amo tanto, ma non posso dimenticare il passato, mi dispiace" "Lucy ascoltami mi pento ogni giorno del mio comportamento" "Avresti dovuto pensarci prima" "Lo so amore ma ascoltami" "No, sono qui solo per dirti addio, buon viaggio" Jack tentò di abbracciarla, ma Lucy lo respinse,se no andò senza voltarsi, chiuse la porta alle sue spalle e rimase di fianco al muro, seduta sul pavimento,a piangere disperatamente,sperando nell'apertura di quella porta, ma passati 10 minuti la porta rimase chiusa,Lucy si alzò e andò via. Jack in casa era rimasto sdraiato in divano con una bottiglia di whisky a un matrimonio,in quelle circostanze sarebbe stato molto difficile, ma in quel momento non voleva pensare a niente, e decise di bere per non pensare più a niente. Grace e Michael a casa iniziarono a fare 1000 telefonate per fa si che tutto era perfetto, l'armonia di quella famiglia si stava ristabilendo, Grace riconosceva finalmente suo marito, quello era l'uomo che aveva sposato, l'uomo di cui si era innamorato 30 anni entrò in casa e li trovo a sorseggiare champagne in salotto. " E voi cosa festeggiate?" "l'unione di questa famiglia, unisciti a noi" disse Michael porgendogli un flutè "Grazie, ho proprio bisogno di bere" prese il bicchiere e lo finì in un sorso solo "Perché la lista del mio matrimonio è qui?" "Stavo rassettando un pò in giro, dammi butto tutto" disse Grace raccogliendo tutto quello che c'era in stava per scoprire che quella non era la lista del suo matrimonio, ma la nuova lista. "Andiamo Lucy è quasi ora di cena,decidi tu dove andare sta sera" "Papà non ho nessuna voglia di uscire sta sera" "Allora farò preparare una cena speciale per noi, va a rinfrescarti" "Ci vediamo dopo" baciò suo padre dopo tanto tempo e lo strinse forte forte proprio come quando era bambina. "Papà tu sei stato il mio primo amore e credo che resterai l'unico" "Ricorda bambina mia segui sempre il tuo cuore. E non essere sempre così orgogliosa, in amore c'è bisogno di molti compromessi" " Già, Lucy tanti compromessi" disse Grace sorridendo guardando il marito. Lucy andò a rinfrescarsi e loro avevano quasi organizzato tutto, mancava solo di dare conferma al ristante e un vestito per Lucy, ma a quello ci avrebbero pensato il giorno dopo. Quella sera la famiglia Brown era una famiglia come le altre, senza drammi, orgoglio, e dispute famigliari. Grace e Michael sapevano che sarebbe stata la penultima cena con la loro bambina.

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Capitolo 10
*** L'addio ***


Ben presto si fece mattina, Jack, Michael e Grace avevamo molte commissioni da fare. L’alba sorge e Jack fa un balzò fuori dal letto, doccia veloce, caffè in thermos e si dirige immediatamente in gioielleria, dove sceglie una magnifica parure di diamanti e un anello con un diamante enorme. Poi dal fioraio per il bouquet di Lucy. Michael andò al LUXURY per prenotare il ricevimento. Grace chiamò tutti gli invitati, il negozio di bomboniere e mandò Guendaline, la cameriera, a ritirare l’ambito da sposa di Lucy in tintoria. Lucy al suo risveglio trovò Grace in giardino molto nervosa, che andava avanti e indietro. “Tutto bene mamma?” “Buongiorno Lucy tutto bene, tu invece come stai?” “Potrei stare meglio mamma, ho passato la notte a pensare a Jack" “Perché non lo chiami bambina mia" “Non voglio!” Lucy andò in cucina a prendere una tazza di caffè e Grace la seguì “lo ami vero?” “Certo che lo amo mamma, ma ho deciso con lui ho chiuso" sbatté la tazza di caffè sulla cucina e si chiuse in camera sua. Grace chiamò Michael e Giendaline e si accerto che tutto procedeva al meglio, mentre Lucy provò a scrivere una lettera di risposta a Jack, ma dopo una dozzina di fogli strappati decise che era meglio parlarne a quattr’occhi . ..PRONTO JACK… ..CIAO LUCY COME VA?... ..HO BISOGNO DI PARLARTI… …TRA 30 MINUTI A CASA MIA.. ..VA BENE, A DOPO… Lucy rimase 10 minuti davanti l'armadio non riusciva a decidere cosa mettere per quell'incontro, l'ultimo incontro con Jack, alla fine scelse un tubino nero molto semplice, con un girocollo di perle.Lui era in casa e cercava di togliere di mezzo tutte le cose riguardanti il matrimonio ma suonarono alla porta “Lucy, accomodati" “Ciao Jack" “Scusa il disordine” “Sei già pronto per andare a quanto vedo" “Manca qualche piccolo dettaglio, ma si, sono pronto. Posso offrirti un caffè?” “Preferirei un Martini" e si sedette nel divano “Un Martini alle 10 del mattino, che succede?” “Potresti solo farlo e stare in silenzio?” “Certo!” Jack era molto confuso ma diede il martini a Lucy e si sedette nella poltrona Lucy bevve il suo martini come se fosse uno shot. Si alzò ed iniziò ad urlare “ Hai già tutto pronto, stai andando via e non ti stai preoccupando di niente io ti amo e a te non è importato niente hai continuato la tua farsa.” “Ascoltami Lucy, ti prego" “Non voglio! Non ho più niente da dire, sono qui solo per prendere le mie cose" Si avviò verso la camera da letto quando Jack la fermò e la baciò. Lei si allontanò lo guardò ed iniziò a piangere urlando “ LASCIAMI!LASCIAMI! LASCIAMI" Colpedolo al petto con dei pugni fino a quando Jack non le prese i polsi, la fermò ,l'abbraccio, Lusy lo strinse forte ed iniziò un pianto disperato,lui gli accarezzò dolcemente i capelli e si gode quello che forse sarebbe stato l'ultimo abbraccio. “Devo andare" si avviò verso l’ingresso, ma Jack la raggiunse, la baciò con molta passione, le iniziò ad accarezzargli il viso, il collo, fino a sbottonare la camicia, lui la prese in braccio e la portò fino al bancone della penisola della cucina, dolcemente l’appoggio sl bancone, accarezzandole delicatamente le cosce, lei finì di sbottonare la camicia, gli e la tolse e la gettò sul pavimento, delicatamente gli slacciò la cintura, lui le prese le mani, se le mise intorno al collo e continuò a baciarla, e tra un bacio e un altro Lucy e Jack fecero di nuovo l'amore. Michael tornò a casa e comunicò a Grace che il prete non avrebbe celebrato la messa, così decise di chiamare Jack per trovare un’altra soluzione. ..PRONTO.. ..JACK, OH MIO DIO, TUTTO BENE?.. ..SI, BUONGIORNO MI DICA.. ..SEMBRI AFFANNATO.. ..SONO APPENA TORNATO DALLA CORSA, CHE SUCCEDE?.. ..IL PRETE NON VUOLE CELEBRATR LA MESSA… ..CI PENSO IO NON SI PREOCCUPI DEVO LASCIARLA ADESSO.. Lucy uscì dal bagno prese la sua borsa “Manderò qualcuno a prendere le mie cose addio" chiuse la porta alle sue spalle. In macchina scoppiò a piangere, quella sensazione di vuoto si stava amplificando molto, perché ho rifatto l’amore con lui,perché? Continuava a chiedersi, senza farsi risposta, ma lei conosceva già la risposta a quella domanda, era solo l'orgoglio che voleva prendere il sopravvento. Jack a casa era completamente confuso e disorientato, non capiva cosa fosse successo, un'attimo prima sembravano davvero felici ed innamorato e un secondo dopo il mondo gli crollò di nuovo addosso. Perché ha fatto l'amore con me? Mi ama ed è solo orgogliosa o davvero era solo un'addio. Ma aveva una cosa molto importante da fare, così andò in comune e chiese al sindaco di celebrare il rito civile nel giardino del LUXURY. Lucy tornò a casa sconvolta. “Che succede? Sei così pallida" “Mamma ho fatto un casino" “Che hai combinato bambina mia: “ Sono stata da Jack, volevo prendere le mie cose, ma alla fine ho ceduto" “ A cosa Lucy?" “Ho fatto l'amore con Jack ed è stato meraviglioso, il cuore era come se mi uscisse dal petto, le gambe tremavano, non volevo più andare vai" “Piccola mia, questo è amore, non preoccuparti tutto si sistemerà “ “No mamma, domani andrà via, ma forse è meglio così, lo dimenticherò più in fretta" ed andò in giardino. Grace capì che Jack non era andato a correre, ma non disse niente soprattutto a Michael, ma dentro di sé era molto felice, conosceva Lucy e sapeva che se lei aveva affrontato un passo del genere con Jack lo amava davvero tanto ed era sicura che il giorno seguente avrebbe fatto la scelta migliore. Quella sera la famiglia Brown si riunì in salone mangiando cibo cinese, pancakes con le gocce di cioccolato, e milkshake alla vaniglia con doppia panna. “Questa cena è molto strana, le mie cose preferite cosa dovete dirmi?” Michael si sentì molto in imbarazzo e diventò rosso, guardò Grace come per chiederle aiuto. “Ma niente Lucy, una cena come un'altra, vedi sempre dei secondi fini in tutto" rispose Grace con molta tranquillità apparentemente. Quella sera Lucy distrattamente si addormentò guardando il cielo. Inconsapevole di ciò che sarebbe accaduto domani.

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Capitolo 11
*** Finalmente il sogno si realizza ***


Sono le 8.30 del mattino e già in casa Brown c’era un gran Chiasso, Michael sbraitava con le cameriere, Grace dibatteva con estetista e parrucchiera volevano che tutto era perfetto. Lucy svegliata dalle urla di Michael “Buongiorno Guendaline perché urlano tutti oggi?” “Buongiorno Lucy ecco il caffè , la signora l'aspetta nella sua camera" Lucy afferrò la tazza di caffè e a passo lento iniziò a salire le scale, era molto confusa, pensò di essersi dimenticata qualcosa di importante. “Lucy muoviti è tardi" urlò Grace dal piano di sopra. “Eccomi!” Grace la tirò per un braccio la fece sedere davanti la toeletta con lo specchio coperto e subito iniziarono a fare acconciatura e trucco. “Mamma ma che sta succedendo?” “ Ieri ci hanno invitato ad un matrimonio, ma già dormivi, dai zitta fatti preparare" Ordinò Grace. Lucy era molto pensierosa, perché l’avrebbero invitato ad un matrimonio la sera prima? Di solito la partecipazione arriva con largo anticipo. Mah forse sarà una buona occasione per distrarsi, e non pensare a Jack. A casa di Jack Caffè veloce, i suoi migliori amici con le rispettive fidanzate erano atterrati nella notte, un grande caos invadeva quella casa. Erano già quasi tutti pronti quando qualcuno bussò alla porta. “Mamma!” “ Ciao Jack, quanto tempo" si strinsero così forte da togliersi il fiato. “Che ci fai qui?” “Non mi sarei mai persa il tuo matrimonio figliolo" “Grazie mamma" Jack continuò a prepararsi e mentre si guardava intorno, anche se cera un gran caos, lui sentiva solo pace interiore. Tra poche ore sarebbe stato l'uomo più felice al mondo, almeno così sperava. Le 2 ore seguenti passarono molto in fretta. Jack iniziò ad avviarsi al LUXURY per gli ultimi ritocchi,ma niente poteva rovinare quel giorno sua madre era lì con lui, e sentì che qualsiasi ostacolo avrebbe potuto superarlo ad occhi chiusi. Si accertò che ogni cosa fosse al suo posto. Mentre dal giardino in lontananza vede arrivare l'auto dei signori Brown, si nascose non voleva che nessuno lo vedesse. Scesi dalla macchina, Lucy si accorse di non conoscere la maggior parte delle persone che erano in giardino, apparte qualche suo parente. “Ciao Lucy puoi farmi compagnia?” “ Ciao zia Mery certo!” Mary era la sorella di Grace non che la madrina di Lucy. Le tre si avviarono al piano di sopra dove il LUXURY ha delle suite. “Zia ma alloggiate qui?” “Si sai, non volevamo disturbare, prego entrate" Quando si aprì la porta, Lucy rimase pietrificata e cadde tra le braccia della madre . Grace l’accompagnò nella poltrona “Lucy tutto bene?” disse Mary Schiaffeggiandole il volto. “Zia ma che succede?” si voltò guardando il resto della stanza “ Quello è il mio abito da sposa! E voi ragazze avete i vostri vestiti da damigelle! Dove sono i miei genitori" “Stanno arrivando Lucy tua madre è andata a prendere un po’ d'aria" “ Ma non capisco zia" “ Lucy questo è il tuo matrimonio. Spero che di dirai di sì questa volta" “ Non posso sposarmi zia, non posso proprio. Devo andare da Jack devo dirgli che lo amo.” “ Lucy alzati! Preparati avrai tempo per dire a Jack quanto lo ami, ti fidi di me?” In quel preciso istante entrarono Grace e Michael. “Lucy amore va tutto bene" disse Michael mentre si diresse verso di lei “Si papà, ma non posso sposarmi, devo andare, mi dispiace" “ Aspetta Lucy c’è una persona che vorrebbe parlarti, per favore possiamo lasciarli da soli”. Tutti uscirono dalla camera rimasero solo loro 3 “Mamma papà devo Andare “ Si aprì la porta e lei vide Jack, in quel momento non riusciva a credere ai suoi occhi. “Che ci fai qui?” “ Non volevi parlarmi? Eccomi!” rispose con quel sorriso splendente “Ehm si,ma in questo momento sono davvero confusa, mi sembra come se stessi rivivendo quel giorno.” Si guardò allo specchio “ Lucy svegliati! Lucy svegliati! “ mentre si prendeva a pizzicotti. “Lucy sei già sveglia" Si voltò e vide Jack in ginocchio con una scatolina aperta, dove si vedeva solo un luccichio incredibile. “Lucy vuoi sposarmi?” “Certo amore mio" Si baciarono con molta foga e passione, come se fossero in un sogno quando Michael li interrompe “ Non vorrei fare il guastafeste ragazzi, ma il tempo scorre" Jack la guardò profondamente negli occhi “Amore mio, ti aspetto di sotto" Lucy era in incredula, ma in 10 minuti era già pronta. “Sei bellissima, amore io scendo vi aspetto di sotto" e Grace li lascio qualche momento da soli. “Grazie papà!” “Grazie a te, di rendermi fiero sempre, sei la mia cosa più preziosa, e non so come faremo senza di te, ma abbiamo un un’accordo ho accettato il matrimonio a patto che ogni 6 mesi venite a trovarci, o magari verremo noi" la prese sotto braccio “ adesso andiamo, sei pronta? “ Mai stata così sicura papà “ Le scale erano ricoperte da un lungo tappeto rosso che arrivava fino in giardino, mentre scendeva le scale i dipendenti applaudono tutti era davvero incantevole, sembrava una vera e propria principessa. In giardino un tappeto bianco, ricoperto di petali di rose gialle, tutti gli invitati ai propri posti e Jack li sotto il gazebo davanti l’ufficiante, il cuore di Lucy stava per scoppiare dalla felicità era tutto perfetto. Proprio come lo aveva immaginato, o forse anche di più. Arrivati sotto il gazebo Michael la lasciò nelle mani di Jack “Jack Bartolomeo Winston vuoi prendere la qui presente Lucy Amelì Brown come tua sposa?” “ Lo voglio!” “Lucy Amelì Brown vuoi prendere il qui presente Jack Bartolomeo Winston come tuo sposo?” “Si! Si! Si!” “Puoi baciare la sposa" Ancora una volta Lucy e Jack si scambiarono un bacio pieno di passione, sussurrandosi quanto si amavano, si voltarono e tutti in piedi applaudirono alla nuova coppia, si spostarono in un' altra area del giardino dove erano già tutto pronto per servire il pranzo. “Salve signora Brown, mi dispiace non esserci conosciute prima" “ Ciao Lucy, sono felice di averti conosciuto in un giorno così importnate, vi auguro tanta felicità e gioia" “ Grazie, scusatemi un secondo vado dai miei genitori" “Mamma Papà grazie di tutto davvero, è magnifico qui.” “ Devi ringraziare tuo marito.” Disse Michael “ Dovrei andare a sistemare tutte le mie cose" “ Bambina è tutto pronto già tutte le tue cose sono sull'aereo" Rispose Grace. Il ballo padre e figlia fu il migliore in assoluto, non si dissero niente, si guardarono e ballando piangevano entrambi, sapevano che quello sarebbe stato l'ultimo momento per loro di essere così lei ben presto sarebbe andata via e anche se si sarebbero rivisti tra 6 mesi, era tanto tempo. Poi finalmente il ballo degli sposi, come colonna sonora del loro primo ballo da marito e moglie c’era PERFECT mentre scorreva la musica, loro progettavano il futuro come quella notte a casa di Jack dopo la loro prima volta. La serata proseguì alla grande. La festa era finalmente finita tutti i regali erano stati portati in aereo. Era tutto pronto l'aereo stava per decollare e Lucy gaurdando fuori da finestrino mandava baci ai suoi genitori in lacrime, erano lacrime di gioia, ma anche un po’ dolorose avrebbero dovuto aspettare mesi prima di rivedere la figlia. L'aereo inizia il decollo, Lucy vedeva i suoi genitori sempre più piccoli fino a quando vide solo nuvole. “Tutto bene signora Winston, posso portarle qualcosa?” chiese l'hostess di bordo. A Lucy sembrò strano essere chiamata in quel modo, ma doveva farci l'abitudine. “ Si grazie, un caffè” Lucy e Jack sorseggiando caffè abbracciati, si addormentarono guardando le nuvole e sognando il volto dei loro futuri bambini.

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