Sogni taglienti.

di Arvistloe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Deve essere felice. ***
Capitolo 2: *** Lontananza. ***
Capitolo 3: *** Diabolicamente. ***
Capitolo 4: *** Doppio inganno. ***
Capitolo 5: *** Ricordi taglienti. ***
Capitolo 6: *** la leggendaria coppia simbolo d'amore. ***



Capitolo 1
*** Prologo: Deve essere felice. ***


L'angelo della morte Azrael comparve quasi all'alba nella cella di un piccolo convento nel Texas. Un'anziana suora, alla veneranda età di 102 anni era pronta per giungere al paradiso. L'anziana era supina in un semplice letto di legno, accanto una giovane suora leggeva il vangelo alla malata.

Azrael amava queste dipartite dalla vita in modo sereno, particolarmente in quel periodo le serviva un qualcosa di quieto, avendo sempre in mente suo fratello, il re dell'inferno Lucifer, triste per la fuga della sua amata Chloe. Fuga provocata dalla comparsa del viso demoniaco di Lucifer dopo aver ucciso Cain. Persa nei suoi pensieri, Azrael si accorse per caso che l'anziana la fissava intensamente. Sempre la suora chiese alla suora più giovane di andare a prepararle una cammomila per dormire meglio. Chiusa la porta, l'anziana la fece segno con la mano di avvicinarsi. Giunta proprio accanto al letto, Azrael si sedere dove era prima l'altra suora più giovane. L'anziana le disse con tono lieve
" Dio permette la redenzione di chiunque, ma non la falsità. Ce redenzione persino per tuo fratello Lucifero…"
L'angelo era altamente sorpreso, gli erano capitati profeti o veggenti benedetti da suo padre Dio, ma nessuno che si riferisse alla sua famiglia così specificatamente, la suora continuò
"... Devi fermare la sua amata, perché il vero male, il male che aleggia in ogni luogo, vuole spezzare il cuore di tuo fratello. Lui accetterà completamente il male divenendo suo involucro …."
A questo punto l'angelo era veramente terrorizzato, l'anziana suora le sorrise pacificamente
"... qualche notte addietro ebbi modo di parlare nei miei sogni con una anima benedetta, era in vita un prete di colore, Padre Frank. Era morto tra le braccia di tuo fratello. Mi disse che tuo fratello aveva trovato un cuore nuovo grazie al suo amore, una certa Chloe. Purtroppo il primo assassino del mondo, Caino l'aveva allontanata da lui. Questa Chloe vide il volto da re degli inferi di tuo fratello, restando scioccata. Da qualche giorno si trova a Roma. Cerca risposte su tuo fratello. Quell'anima benedetta ha visto che nel futuro, dono di Dio alle lucenti anime …"
l'anziana suora inizio a respirare con fatica
"... devi ...trovare l'angelo caduto… Edia… lei può entrare...nei sogni...deve entrare nei sogni di Chloe...per convincerla...non tradire tuo fratello...serve l'amore… Ce redenzione"
L'anziana suora spiro con un lieve sorriso sulle labbra. Dal petto della suora morta uscì una piccola luce che l'angelo accarezzo lievemente dicendole
" Tu andrai in Paradiso. Grazie per le rivelazioni. Mi metterò subito all'opera, mio fratello deve essere felice".

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Capitolo 2
*** Lontananza. ***


Edia, angelo nascosto in purgatorio

All'angelo della morte Azrael, nonostante avesse visto il peggio connesso alla dipartita delle anime, quando doveva andare in purgatorio per portare o altro motivo, si sentiva distrutta nel suo animo. In quel luogo, simile a una metropoli abbandonata, con un cielo nuvoloso (mentre a l'inferno notte senza fine) percepiva una angoscia e un silenzio che le appesantivano il cuore.

Cercando di mettere da parte queste sensazioni si mise subito alla ricerca di Edia.

L'angelo che cercava era stato creato da Dio per portare nei sogni degli esseri umani la pace, la serenità. Millenni dopo, l'aver assistito allo sterminio degli ebrei vittime del genocidio nazista la traumatizzo. Smise di costruire bei sogni per punire con incubi terribili, ma la disperazione la travolse, nascondendosi nel purgatorio per il silenzio che aleggiava.
Molte ore dopo di estenuante ricerca, l'angelo trovò Edia in un teatro semi distrutto, seduta per terra nel centro del palco. Appena Edia la vide si alzò in piedi, rivelando che indossava una veste nera con cappuccio, mostrando solo le mani e il viso dal pallore quasi cadaverico.

Prima che Azrael le parlasse, l'altro angelo fece segno con l'indice sulle labbra di far silenzio, sussurrandole
" Odio la voce, permetto solo il sussurro. Vuoi dirmi qualcosa? Così devi fare"
Azrael cercò tutto il coraggio che possedeva, spiegando perché l'aveva cercata.
Alla fine del racconto di Azrael, l'angelo Edia scosse la testa, dicendole, sempre sussurrando
"Io non servo, essendo lei un miracolo…"
Porgendo ad Azrael durante quel parlare sussurrato, una piccola boccetta di vetro trasparente con dentro petali di rosa essiccate
"... Spargili sull'amata di Lucifero mentre dorme. Tu entrerai nei sogni di questa donna"
Azrael fece alcuni passi indietro, scuotendo la testa per dire no. Si avvicinò nuovamente a Edia, dicendole sempre sussurrando
" Se anche riuscirò, quando Chloe si avvicinerà a mio fratello Lucifer lui sentirà il mio odore, pensando che il suo ritorno a lui non sia genuino, ma solo manipolazione. Ti prego, trova un altro modo"
Edia l'angelo dei sogni riprese dalla mano di Azrael, sussurrandole " Dimenticavo questo tratto distintivo di nostro fratello. Ugualmente non servo vero…"
Prendendo la mano destra di Azrael nelle sue mani, lasciandola quasi subito. Un po' spaventata, l'angelo della morte trovò nel centro del suo palmo un piccolo cerchio rosso, guardando Edia con preoccupazione le sussurro
" …per una notte, una sola notte, tu sarai me. Quando uscirai dai sogni di quella donna, nulla ti potrà far riconoscere come l'aiuto in più al suo. Ricorda, non strafare, nei sogni puoi creare tutto, ma anche distruggere tutto"
Finito di sussurrare ad Azrael, l'angelo Edia scomparve.

Nelle stesse ore, il sole stava tramontando a Los Angeles, parcheggio interno del Lux.

Dopo aver controllato che tutto era pronto al Lux per la notte, Lucifer entrò al parcheggio interno del Lux per recarsi, come quasi ogni sera, in un luogo molto importante nel suo rapporto con Chloe. Voleva tornare su quella spiaggia dove si erano baciati la prima volta. Ci tornava spesso quando era ormai notte, per sedersi sulla sabbia, maledicendo tutto per averla sicuramente persa, delle volte ritrovandosi lacrime e lacrime negli occhi.
Optò per la Corvette decappottabile nera. L'auto preferita da Trixi, la figlia di Chloe. Il re degli inferi non credeva mai gli sarebbe mancata quella bambina, l'unica che lo aveva fatto sentire accettato anche per quello che era. L'unica umana che gli aveva fatto provare la sensazione di essere quasi un padre per lei. Sensazioni, era certo, impossibili da provare, dopotutto lui era il re degli inferi, era il donnaiolo che non voleva figli, magari l'orgoglioso patrigno di Trixi si. Sorrise appena, stupendosi ogni volta di come era cambiato. Da una parte aveva sempre visto la paternità come qualcosa che odiava, grazie l'esempio di suo padre Dio. Dall'altra, era grato alla sua natura angelica per non permettergli di generare. Si sentiva un reietto, buono solo a spargere veleno attorno a se. Un essere così immondo che Chloe e Trixi erano fuggite via da lui, da quella sua natura demoniaca, prigione eterna impostagli da suo padre Dio. Pensieri taglienti più delle lame demoniache di Maze, che sperava volessero via mentre la corvette quasi volava sulla strada, per andare alla spiaggia.

Era quasi giunto alla spiaggia, quando un grosso tir bianco lo affianco, mandandolo fuori strada. La Corvette finisce prima contro un chiosco di gelati, per fortuna aperto solo di giorno, finendo la corsa sulla spiaggia. Dolorante Lucifer uscì dall'auto oramai distrutta, con la voglia di distruggere a sua volta chi guidava il tir. Riuscì a fare appena un passo, sentendo un intenso dolore al braccio destro. Confuso, prima di svenire vide quattro piccole frecce conficcate nella carne. Un portellone dietro il tir si aprì, uscendo sei individui vestiti completamente di nero che portarono Lucifero svenuto nell'autotreno che ripartì.

La notte dopo, Roma.

Azrael atterrò di notte sul balcone di una camera d'albergo a Roma, dove Chloe soggiornava. Fu felice che la figlia era in un letto a parte, potendo lavorare meglio. Sperando che potesse funzionare, Azrael sparse i petali di rosa essiccati su Chloe , notando con tristezza una guancia bagnata di lacrime.

Nei sogni di Chloe .

Subito Azrael si ritrovò alla centrale di polizia dove lavoravano Chloe e Lucifer, ma non dimentico la sua amica Ella. Si strani non vedendoli come al solito seduti alla scrivania. Invisibile a chiunque in quei sogni li cercò, finché passando di fronte una porta sentì dire a Chloe con tono affannoso
"Mio bel diavolo ... o si ... si"
subito dopo la voce di Lucifer
" Detective ... Chloe ..."
Azrael diventò rossa per l'imbarazzo correndo alla scrivania di Chloe , mentre dalla porta erano urli di piacere.

Qualche minuto dopo Chloe uscì con quel Lucifer dei suoi sogni tenendosi per mano. Ma giunta alla scrivania, un Lucifer come visto vicino al corpo senza vita di Cain , con la faccia da satana stava scendendo le scale della stazione di polizia. Chloe lo fissò tremando. Azrael decise di agire. Cercò nei ricordi belli di Chloe , tenendo davanti a lei il Lucifer con faccia demoniaca e quello normale. Le innumerevoli scherzi fatti da Lucifero ai suoi colleghi che la trattavano male o con sufficienza prima che fosse chiarito il caso di Palmetto. Chloe sorrise. Le ricordò le galanteria di Lucifero, anche solo la sua presenza era rilassante, più delle volte la eccitava, riuscendo nel farla ragionare per risolvere dei casi.

Azrael trovò un ricordo di Chloe molto commovente. Lei era riuscita con Lucifer a risolvere in un solo anno, il doppio dei casi di altre coppie di poliziotti o con consulenti civili. Gli venne conferita a ognuno una targa durante una piccola cerimonia in comune. Quando fu il momento di dire qualcosa, Lucifer chiese il permesso a Chloe di farlo, acconsentendo ma soprattutto sperando non andasse oltre come era lui di solito fare. Lucifer iniziò con il suo migliore sorriso, che incanto le donne presenti
" Salve…"
Nuovo sorriso da incanto
"...Prima di tutto, io e la mia partner vi ringraziamo per questo riconoscimento. Ci rende lieti ma soprattutto consapevoli che il duro lavoro viene premiato. Da parte mia ringrazio il dipartimento per avermi concesso di essere il partner di questa tosta, bellissima, onesta, testarda...e così via...poliziotta. Una poliziotta che giorno dopo giorno mi aiuta nel comprendere che tra vendetta e giustizia esiste un muro divisorio molto sottile. Una poliziotta che insegna a me che sono il diavolo …"
Chloe alzò lo sguardo al cielo, ormai nessuno ci faceva caso, era per tutti un ricco stravagante
"... che basta poco per rimettere qualcuno sulla buona strada o prendere i cattivi di questo mondo…"
La guardò con occhi pieni d'amore
" … che ti aiuta a essere pieno di speranza anche in questo mondo. Una partner, un'amica, una …"
Scosse la testa finendo con un
" ...grazie ancora"

. Nelle stesse ore, Lucifer.

Lucifer era in una cella, nudo e incatenato ai polsi che lo tenevano in piedi e dalle caviglie. Si svegliò accigliato, stava sognando Chloe.
Arrabbiato cercò di strappare le catene, ma capì che erano magiche rendendolo incapace di usare qualunque magia angelica o infernale.
Guardandosi intorno cercò di capire dove si trovava. La cella era piuttosto grande, mal illuminata con delle candele posate su mattoni che sporgevano dal muro. Una unica porta che gli sembrò fatta di ferro. Era sicuro non ci fossero finestre. Stava cercando di vagliare ogni possibilità, soprattutto di fuga, quando la porta della cella si aprì rivelando che era fatta di ferro. Colui che vide entrare lo lasciò esterrefatto, era Cain.

Nei sogni di Chloe.

Azrael stava pensando di cambiare il suo ruolo da angelo della morte a angelo dei sogni. Era così sicura per il bel lavoro fatto nei sogni di Chloe che stava ballando con il Lucifer con la faccia da demone. Si commosse fino alle lacrime quando li vide baciarsi, Lucifer essere il Lucifer senza faccia da demone, dimostrando che Chloe lo accettava. Improvvisamente comparve una nuvola nera sopra i due innamorati.

Nella cella.

Cain sorridendo, disse a Lucifer.
" Tranquillo, sono morto, non sono tornato a essere immortale. Solo che qualcuno ha portato via la mia anima che doveva andare all'inferno, dandomi la possibilità se gli faccio un favore, di poter entrare in paradiso"
Lucifer tentò di parlare, ma scoprì con orrore che non ci riusciva. Con un ghigno, Cain gli afferrò con forza il mento.
"Non puoi parlare, un inconveniente del sangue sulle catene, ti viene concesso solo di urlare. Tranquillo non si tratta del sangue di Cloe, ma di un angelo, che ti vuole vedere rotto. Iniziamo".
lo schiocco d'una frusta fece capire a Lucifer cosa voleva fare Cain. Con tutto se stesso Lucifer cercò di raccogliere la forza rimastagli per non dargli la soddisfazione di urlare. Solo che il primo colpo di frusta gli tolse l'aria per un secondo.

CONTINUA

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Capitolo 3
*** Diabolicamente. ***


Nei sogni di Chloe.

La nuvola nera si trasformò in una folla aggressiva attorno Chloe e Lucifer. Quella folla ripeteva come in una cantilena cattiva, tutte le cose peggiori su Lucifer. Azrael cercò di superare la folla ma era compatta. Quando pensava che il suo lavoro nei sogni di Chloe fosse fallito, sentendo la folla dire all'unisono
" Lo abbiamo preso, portiamolo a uccidere"
un fortissimo
"Lasciatelo!"
dissolse la folla. Azrael vide Chloe che stretta in un abbraccio a Lucifer diceva
" il lo amo, io lo amo, non fa del male a nessuno, solo a chi lo merita"
Azrael percepii che stava per sorgere l'alba a Roma e il cerchio rosso sul palmo della mano era quasi del tutto scomparso. Comunque era soddisfatta del lavoro fatto, perché non aveva dovuto creare nulla nei sogni di Chloe, era bastato farle ricordare alla sua mente ricordi veri, vissuti con Lucifer, ricordi nascosti sotto una coltre di paura e superstizione. Scomparve dai sogni di Chloe, comparendo nel balcone della camera d'albergo. Contenta vide Chloe svegliarsi con un grande sorriso, dicendo soddisfatta
" Si torna a casa. Voglio rivedere il mio Lucifer"
Emozionata, con le mani tremanti, compose il numero di cellulare di Lucifer. Al suono di collegamento disse tutto in un fiato
"Lucifer ti prego, lasciami parlare. Ti chiedo scusa per essere andata via. Ora comprendo che quella faccia non cambia ciò che prov.."
si bloccò sentendo la voce di Linda dirle
"Chloe come avrai capito non sono Lusifer. Luci è scomparso da quasi due giorni. Speravamo che magari fosse con te"
Chloe sentì una fitta al cuore, come se le avessero dato un pugno. Preoccupata balbetto a Linda "N...no non si trova qui..Ma.. magari una delle sue solite fughe"
Linda sospirò
"Magari, ma suo fratello non lo percepisce da nessuna parte. Chloe comunque torna, almeno dalle tue parole sei pronta ad accogliere lui con la sua vita?"
Chloe saltò dal letto, voleva si tornare
"Prendiamo il primo volo disponibile".

Cella dove era rinchiuso Lucifer.

Cain aprì con rabbia la porta della cella, era stremato. Aveva inferto a Lucifer tutte le torture che conosceva, ma neanche un mugugno da lui. Si voltò nella cella, guardando quel pezzo di carne sanguinante, stremato, in modo incerto, si manteneva sulle gambe seppur una era rotta in quattro punti. La furia di Cain diventò terrore sentendo una voce roca dirgli dietro le spalle
"Tu non servì a nulla, avevo avvertito il mio signore. Saprei io cosa fare per romperlo del tutto"
Cain sperava che Lucifer non capisse quanto quel demone, alla porta della cella lo spaventasse. Il demone era alto e grosso, con lunghe zanne dalla bocca. Il demone entrò nella cella dirigendosi da Lucifer. Il re dell'inferno cercò di mantenere il ricordo costante di Chloe, per trovare la forza di non urlare una sola volta. Il.demone afferrò con forza i capelli di Lucifero, spingendo la testa indietro, dicendo a Cain, tornato all'entrata della cella
" Si attacca con tutto se stesso al suo grande amore, questa Chloe. Non lo romperai mai, né mentalmente o fisicamente"
Cain suggeri
" Potremmo portare qui Chloe uccidendola davant..."
Si fermò, vedendo Lucifer ritrovare un attimo di forza, cercando di divincolarsi dalle catene. Il demone rise lasciando i capelli del re dell'inferno, liberandolo dalle catene. Lucifer cade a terra come peso morto. Sempre il demone disse a Cain, dirigendosi alla porta della cella
"Magari la potessimo portare qui. Essendo benedetta da Dio non possiamo toccarla"

Rimasto solo, Lucifer con fatica alzò il braccio destro, scoprendo con orrore al polso un bracciale di ferro, impregnato del sangue di un angelo che diminuiva drasticamente le forze e i poteri.

Il giorno dopo, attico di Lucifer. Mattina inoltrata.

Maze non l'avrebbe mai Ammesso ma era contenta che Chloe stava per tornata quella mattina. Desiderava soprattutto scusarsi con Trixi per come si era comportata.
Nel balcone vide Amenadiel discutere animatamente con Azrael che era la metà di lui. L'angelo della morte colpì con dei pugni il petto di Amenadiel, scossa da singhiozzi di pianto. Maze raggiunse il fratello di Lucifer appena Azrael volò via.
Trovò Amenadiel che camminava nervosamente nel balcone dell'attico, dicendole appena la vide
"Mi sento terribilmente in colpa verso Lucifer…"
Maz lo ascoltava con interesse, poche volte Amenadiel riconosceva di aver sbagliato, nessuno dei due si accorse che Chloe era giunta nell'attico e li stava raggiungendo nel balcone, ma si fermò sentendo dire ad Amenadiel
"... Ricordi quando mia madre rivelò a Lucifero che Chloe era stata creata da mio padre Dio per amarlo?…"
Maze annuì sentendo nuovamente il dolore del rimorso per non aver bloccato la madre di Lucifer a dirgli quella terribile verità "... Lui scappò a Las Vegas sposando Candy. Io ero certo, per essere io stato inviato a benedire la madre di Chloe ... Invece ci siamo sbagliati tutti… "
Indicò il cielo
" ....E Azrael mi ha dato una lezione. Io dovevo indagare meglio. Chloe era nata come consolazione per il padre che sarebbe morto da giusto"
Maze compresse la rabbia di Azrael che aveva visto prima. Finalmente Lucifero e Chloe potevano essere felici e Maze si sarebbe sentita libera di avere una sua vita nell'inferno o sulla terra, non vicino al re degli inferi perché era solo. Stava per dire qualcosa ad Amenadiel, si fermò vedendo entrare nel balcone Chloe che disse ad Amenadiel "Tu ora ti siedi qui in balcone o dentro, perché mi devi raccontare tutto su Lucifer, le mie implicazioni. Poi lo cercheremo…" Una lacrima fuggì dall 'occhio destro di Chloe "… pregate tutti che sia vivo…" Si avvicinò minacciosa ad Amenadiel che istintivamente fece un passo indietro vedendo la furia nei suoi occhi "... Altrimenti la pagherete cara tutti… Ci avete negato la felicità per anni" ritornando nell'attico. Maze guardò l'umana con un senso di ammirazione, dicendo ad Amenadiel " Vai con lei, spiega ogni cosa. Non credere non sia pericolosa"

Cella dove era rinchiuso Lucifer.

Lucifer si svegliò da quel sonno agitato sul pavimento freddo della cella perché aveva sentito la voce di Chloe dirgli " Lucifer ti amo, non mi importa altro" In quel momento non trovava le forze per capire se era un trucco di Cain. Cercò di alzare le braccia quasi per toccare la sua Chloe, ma tutte le poche forze rimastagli si spensero facendolo svenire.

La cella dove era rinchiuso Lucifer si trovava alla fine di un lungo corridoio, illuminato, come la cella, da candele poste su mattoni sporgenti dal muro. Alla fine del corridoio una resistente porta di ferro che Cain aprì con molti sforzi perché arrugginita sui cardini.
Entrò in quella che doveva essere stata una splendente sala del trono, senza finestre, oramai da molto tempo abbandonata, illuminata dalle candele come per il corridoio. Cain era preoccupato, se non riusciva a rompere la forza di volontà di Lucifer, l'angelo che l'aveva portato lì, lo avrebbe fatto scomparire del tutto tra terribili dolori.
Improvvisamente una folata di vento alzò la maggior parte della polvere nella sala del trono. In quella nube di polvere comparve un uomo alto e magrissimo, vestito in un completo nero. Quello aveva gli occhi completamente neri che divennero rossi di rabbia urlando in alto
" La mia casa! Il mio regno! Mettetela nel culo la redenzione …" Si diresse a passo svelto dove c'erano i resti di un trono, sollevandolo sulla testa per lanciarlo di fronte a se. Senza guardare afferrò per i capelli Cain che si era nascosto proprio dietro quel trono. Lo gettò ai suoi piedi dicendogli con disprezzo
" Tu ingrato. Stavi per finire all'inferno, in fondo, in una speciale cella preparata da Lucifer in persona…"
Fece dei passi verso Cain che indietreggiava terrorizzato
"...dovevi solo portarlo a voler morire con tutto se stesso"
gli stava per dare un pugno ma si fermò, sentendo la porta che dava al corridoio delle celle aprirsi. Il demone con grosse zanne alla bocca appena vide l'altro, si inginocchio toccando con la fronte il pavimento. L'essere che troneggiava su Cain, sorrise appena
"Fedele Zoel, io il tuo padrone vorrei affidare a te quel Lucifero, ma sei l'ultimo demone del mio regno rimastomi"
Il demone Zoel sollevò la schiena dicendo rivolto al suo padrone
" Mio signore oscuro sono pronto a tutto per voi. Che felicità, siete tornato. Purtroppo la vostra dimora non esiste più qui all'inferno, ma io servo fedele sono riuscito a nascondere questa torre"
Cain sgrano gli occhi urlando
" Avevi detto che mi portavi nel purgatorio, non all'inferno. Maledetto bugiardo"
quell'essere così potente afferrò Cain per il collo, staccandogli la testa con un semplice movimento della mano. Subito, sia il corpo che la testa divennero polvere. Il demone Zoel si avvicinò al suo padrone con una bacinella rotonda tra le mani. Il padrone del demone si staccò tutto l'indice destro da cui uscì del sangue rosato che riempì mezza bacinella. Come nulla fosse rimise l'indice dicendo al demone
" Usalo con parsimonia. Oramai in paradiso devono aver scoperto la mia diserzione, quindi niente più sangue di angelo…"
Digrigno i denti affilati dicendo con rabbia
" quel maledetto prete...quel padre Frank …"
Urlando
"...Quel maledetto prete, sia maledetto! Bastava così poco, stava per cedere un po' desiderava la morte! Sarei tornato re dell'inferno, non vegetando in quel paradiso un limbo che odio".

CONTINUA

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Capitolo 4
*** Doppio inganno. ***


Alba, attico di Lucifer.

Chloe era seduta al pianoforte di Lucifer. Da cinque giorni Lucifer era tra le mani di Crowni. Da cinque giorni Chloe dormiva nel letto di Lucifer, facendo strani sogni, dove l'illusione di trascorrere del tempo con lui da innamorati le lacerava il cuore al risveglio.
Ricordava con una stretta allo stomaco, Amenadiel che dopo una convocazione in paradiso era tornato, dicendo a lei, Maze e Linda
"Non poteva essere peggio. Crowni sembra abbia disertato il paradiso"
Chloe credeva di svenire quando vide Maze tremare, la demone non aveva paura di nessuno. Linda chiese
"Potete spiegarci chi sarebbe questo Crowni?"
Ama spiegò
"Mio fratello non era il primo re dell'inferno. C'era questo Crowni. Questo Crowni inviava i suoi demoni sulla terra per tentare gli esseri umani. Fu la causa del diluvio universale, per aver infestato il mondo dei suoi demoni. Quando mio fratello cade, il re Crowni lo …"
Amenadiel guardò Chloe
"...gli bruciò la pelle, dandogli quell'aspetto che conosciamo tutti"
Chloe disse ad alta voce
" Rimane sempre il mio Lucifer, non m'importa nulla"
Amenadiel gli sorrise, ma tornò serio continuando
" Dopo il diluvio universale, Dio mio padre decise di mettere Lucifer come re dell'inferno. Come sapete mio fratelli emise l'ordine che ognuno per i suoi peccati finisse nelle camere della colpa. Vietò le possessioni. Ma non capisco ancora perché, Crowni fu portato in paradiso come angelo. Ha pianificato tutto, riuscendo a nascondersi in qualche zona dell'inferno. Di certo vorrà nuovamente il suo trono"
Chloe tremo e Linda l'abbraccio mentre domandava all'angelo
"Co…come lo farà?"
Maze scosse la testa ma Amenadiel voleva essere sincero con lei
" L'attuale re deve desiderare così tanto la morte, proprio scomparire da tutto e il vecchio re….gli strappa il cuore oscuro mettendolo nel suo petto"
Chloe suonò un tasto del pianoforte di Lucifer. L'unica consolazione che non era ancora stato proclamato un nuovo re dell'inferno, quindi Lucifer stava resistendo. Chloe sorrise appena ricordando la sua coraggiosa figlia Trixi, cui il giorno prima aveva spiegato ogni cosa, dicendole sicura
"Mamma ricorda che Lucifer può tutto. Tu resta qui se vuoi. Io trascorrere il resto della vacanza con papà e Maze. Non ti preoccupare non dirò niente a nessuno"

Quello stesso giorno, inferno torre nascosta del'ex re dell'inferno Crowni.

Il demone Zoel uscito dalla cella dove era Lucifer imprigionato, ringhio, dicendo al suo re appoggiato al muro poco più in la "Mio signore non ci credo. Nel suo corpo ci sono così tante fratture, tagli per non parlare del sangue, lo sporco addosso. Ma nulla, da fare. Si attacca al ricordo di quella Chloe con tutto se stesso. Mi dispiace non so più cosa fare"
Crowni entrò nella cella. Si abbassò dove il corpo devastato di Lucifer giaceva. Lo afferrò per i capelli sudici. Gli aprì con forza un occhio da cui uscirono delle lacrime di sangue. Guardò a lungo l'occhio per poi urlare al demone Zoel
" Questo bastardo ha spostato la sua essenza. Questo non è altro che un guscio vuoto"
si alzò schioccando le dita e quel corpo scomparve in una fiammata. Uscito dalla cella, Crowni disse al demone
" Dobbiamo trovarlo"

Due giorni dopo. Attico di Lucifer, notte.

Maze sorrise sentendo Chloe dire mentre dormiva nel letto di Lucifer
"Ti amo Lucifer...si ti amo…balliamo"
Si preoccupò quando la sentì piangere, quasi urlando
"No ti prego resta, mi sveglierò senza di te...resta ti prego"
Nella camera da letto vide qualcosa che la lasciò senza parole. Chloe era abbracciata a un Lucifer mezzo trasparente. Non volendo essere senza prove, Maze riprese la "cosa" con la videocamera del cellulare. A un tratto quel Lucifero la guardò ringhiando per scomparire nella collana di Chloe. Maze corse fuori per chiamare Amenadiel

In paradiso.

Azrael era molto preoccupata, perché si parlava tra inferno, purgatorio e paradiso di una cerimonia per legare del tutto Lucifer all'inferno per sempre. La preoccupazione diventò il doppio quando parlando con Amenadiel e Maze, nell'attico di Lucifer, non sapevano nulla di questa legatura definitiva. Proprio in quel momento suo fratello l'arcangelo Michele con alcuni sacerdoti celesti (anime benedette cui concessa la magia celeste) giunsero dell'attico.
Subito l'arcangelo Michele disse con rabbia indicando Azrael
"Dovevo immaginare che tu avresti cercato di fermarci"
l'angelo della morte odiava con tutto il cuore suo fratello l'arcangelo Michele, che era gemello di Lucifer ma era diversissimo dal re dell'inferno. Michele era da sempre un soldato, indossava un'armatura grigia chiara portando una possente spada al fianco.
Azrael strinse i pugni urlando all'arcangelo Michele che fece dei passi verso di lei
"Magari nostro padre ti avesse mandato all'inferno, lasciando Lucifer in paradiso…"
Amenadiel cercò di fermare l'armato Michele ma questo lo lanciò di lato con un tocco alla spalla, mentre Azrael arretrava di alcuni passi cercando di far vedere un po di coraggio
"...sei sempre stato quello cattivo, senza cuore...come puoi legare Lucifer per sempre all'inferno"
Chloe comparve sui gradini della camera di Lucifer. Da quando le avevano detto che l'essenza di Lucifero era nella collana pallottola, quel piccolo pezzo di metallo era diventato importantissimo. Vide Azrael correre verso di lei, dicendole con gli occhi lucidi
"Ti prego, non dargli la collana. Possono prenderla solo se gliela dai tu volontariamente"
Amenadiel aveva più o meno raccontato di tutti i loro fratelli e sorelle celesti. Chloe riconoscete che quella davanti a lei era Azrael, che ricordava Ella a Lucifer. Con la coda dell'occhio, Chloe vide Michael che tentava di afferrare Azrael, Chloe istintivamente la portò a se per proteggerla. Dalla collana uscì come un fumo bianchissimo, divenendo un braccio che diede un pugno all'arcangelo Michele lanciandolo dall'altra parte.
Tutti dell'attico rimasero senza parole. Il braccio fatto di fumo bianco, prima di tornare nella collana accarezzò la guancia di Chloe e scompigliò i capelli di Azrael.
Maze, sfoderando i suoi coltelli ricurvi si pose di fronte Chloe e Azrael
"Sono ha difesa di Chloe e Azrael, nessuno può fargli niente"
L'arcangelo Michele stava per sfoderare la spada ma si fermò.

Videro tutti nel balcone dell'attico comparire una brillante luce divina che obbligò tutti, celesti, infernali e umani a coprirsi gli occhi. Scomparsa la luce comparve Padre Frank. Nel vederlo, Chloe senti una tranquillità fiduciosa. Padre Frank era vestito come sempre da prete, con l'unica differenza l 'aureola dorata sulla testa. Gli angelici nell'attico furono subito tutti in ginocchio. Lo stava per fare anche Chloe, ma Padre Frank le disse
"Non serve. Le anime morte da giusti sono secondi solo a Dio. Quindi ecco la loro soggezione… "
Rivolto agli altr
i " ….alzatevi ora si deve dare pace a due cuori innamorati"
l'arcangelo Michele si fece avanti, dicendo con rispetto
" Anima benedetta come puoi aiutare mio fratello il demonio?"
Padre Frank gli sorrise
" Michele lui non vuole la libertà. Lui prova la redenzione restando sulla terra, con amici e parenti, ma soprattutto la sua Chloe. Non chiede altro di dargli tempo per essere re dell'inferno e restare qui tranquillo. Dio deve fare il padre, dando anche solo un granello di sollievo a suo figlio. Ma vi rendete conto che quel Crowle ha perpetrato per millenni l'inganno di voler stare in paradiso? Ora io pretendo un doppio inganno, ma questa volta un inganno fatto alla tristezza e il dolore che provano…"
Indicò Chloe
"...Io sono morto lodando Dio, io Padre Frank …"
Guardò fuori dal balcone dell'attico
"...voglio delle risposte da Dio. Merita anche Lucifer un po' di felicità"
qualcosa cade tra le mani del prete. Era una piuma d'angelo con dei simboli scritti sopra. Padre Frank si avvicinò a Chloe, dicendole con un sorriso sincero
"Il padre di Lucifer ci consegna il modo di riportarlo tra noi. Chloe dovrai essere molto forte"
Chloe annuì di si, con Azrael accanto che l'abbracciava.

Qualche ora dopo, sempre attico di Lucifer.

Aiutarono tutti a spostare i mobili o altro dal centro dell'attico. Poi portarono dentro la terra in alcune piante del balcone, formando un cerchio perfetto, come da indicazione di Padre Frank che disse con la piuma divina tra le sue mani
"Dobbiamo attendete che abbia fatto del tutto notte"
Fatta notte, Chloe entrò nel cerchio di terra, coperta solo da un lenzuolo. Si stese a terra supina, coperta solo dal lenzuolo bianco lasciando fuori la testa. Azarel posiziono la collana sotto il lenzuolo accanto a Chloe. Padre Frank disse a Chloe
"Ricorda, il vostro amore può tutto. Segui il tuo cuore" il prete lanciò la piuma. Si formò nel cerchio una cupola di fuoco. Improvvisamente, videro Crowni correre dal balcone, buttandosi nella cupola di fuoco che scomparve, come Chloe, restando solo la collana. Padre Frank disse a tutt
i "Ora dipende tutto dalla forza del loro amore. Nessuno tocchi la terra o la collana, saresti morto all'istante"

Nella realtà della collana.

Chloe si ritrovò dell'attico di Lucifer, fuori era notte. Era completamente nuda, decidendo di coprirsi con il lenzuolo. Molte volte aveva sognato di stare con Lucifer in quel luogo o altri dove si sentivano liberi e felici. Ma in quel frangente, l'atmosfera la sentiva pesante, un qualcosa di triste. Fatti alcuni passi lo vide. Era seduto in una poltrona del salotto vicino la vetrata che al mattino splendeva. Indossava uno dei due abiti che lei adorava vedergli addosso. Uno era quello blu, l'altro era quello nero. Solo che Chloe notò che era profondamente triste. Corse da lui, fermandosi quando vide Crowne a qualche metro da Lucifer. Il demone stava manovrando nell'aria dei fili luminosi che muovevano una se stessa in piedi a pochi passi da Lucifer, sussurrandole parole che diceva al re dell'inferno
"Lucifer sono d'accordo con un gruppo di esorcisti per rimandarti all'inferno"
Lucifer posso il bicchiere che aveva in mano sul tavolino accanto la poltrona, alzandosi in piedi, dicendo visibilmente distrutto, con gli occhi lucidi
"Come hai potuto fare questo a me? A me?"
La falsa Chloe fece alcuni passi indietro, dicendogli
"Tu Lucifer sei solo un mostro. Nulla può renderti amabile ai miei occhi"
la vera Chloe era scossa da singhiozzi di pianto. Quel luogo le dava la consapevolezza che era inutile cercare di colpire quel Crowne o la falsa se stessa, non gli avrebbe fatto nulla. Vide Lucifer voltare le spalle alla falsa Chloe divenendo dall'aspetto demoniaco, chiedendo alla falsa Chloe
"Quindi non potresti accettarmi in questo modo? Mi avevi assicurato di sì tante volte"
la vera Chloe conosceva bene quei momenti, in quella realtà che era il loro mondo incantato. La falsa Chloe rispose spavaldo mentre il viso di Lucifer tornava normale
"Ti mentivo, per dar tempo agli esorcisti di arrivare"
Lucifer si voltò, dicendo alla falsa Chloe
"Finalmente una risposta sincera"
Lasciando che le lacrime gli bagnassero le guance.

CONTINUA

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Capitolo 5
*** Ricordi taglienti. ***


Chloe non capiva perché, ma sentiva una sorta di vergogna nel dire anche una sola parola a Lucifer per portarlo via da quella realtà alternativa. Lo vide portato via da una folla che lo legò a una croce nel centro del Lux. Vide accendere il fuoco sotto di lui, ma vide soprattutto Crowne di fronte a lui che gli metteva la mano sul petto. Quasi in un sussurro, Crowni, diceva a Lucifer che respirava a fatica
" Cosa ti resta oramai, abbandonati al nulla, diventa nulla, cedi il tuo cuore, cedi il tuo regno. La tua Chloe ti odia, per lei sei un mostro. Dammi il tuo cuore"

Chloe vide gli occhi di Lucifer divenire rossi ma rassegnati. Si tolse il lenzuolo correndo verso Lucifer, abbracciandolo. Crowne tentò di spingerla via ma vedendo che era impossibile decise di agire alla mente di Lucifer, mentre le fiamme del rogo si spegnevano, ma lasciando il re dell'inferno attaccato con catene alla croce. Crowne invio alla testa di Lucifer un fumo nero che la coprì completamente, dicendogli
" Ricorda quando sei caduto...ricorda il dolore...ricorda .."

Lucifer si vide cadere come palla di fuoco sulla terra. Era ferito un po' da tutte le parti, ma sentiva di poter ancora combattere. Improvvisamente delle mani emersero da sotto la terra, lui sentiva di non avere più poteri, non poteva fermare le mani demoniaca che lo portavano giù, vedendo la sua aureola dorata finire a terra scomparendo. Fu portato di fronte Crowne, nella sua scintillante sala del trono…

Crowne incalzava i ricordi con le sue parole "....eri abbandonato….Nessuno ti voleva...eri mio…"

Lucifer ricordo quando Crowne, di fronte alla sua corte di demoni, gli bruciò le ali angeliche, per poi bruciarli tutto il corpo con una fiamma eterna. Solo che Crowne aveva per lui un piano malefico. La fiamma eterna gli bruciava eternamente la pelle diventando rossa come quella dei suoi demoni, ma con pochi eccessi ossei o altro, per farlo soffrire ricordando lievemente la sua forma originaria.
I ricordi erano pugnali nel cuore di Lucifer, il ricordo di lui che correva tra i corridoi infernali mentre la fiamma eterna lo affliggeva con dolori indicibili.

Chloe sempre abbracciata a lui, piangeva per il suo amore che aveva pagato fin troppo la sua ribellione. Rimase scioccata quando vide la madre di Lucifer andare all'inferno, ma non per consolare o salvare il figlio, era li solo per rimproverarlo, aggiungendo fuoco a quello già esistente
"Buono a nulla. Ti mando a ingravidate quella eva per distruggere il piano di tuo padre, ma se non provi amore non riesci a procreare. Ora tuo padre non permette più agli angeli di procreare con gli umani. Ti consegno la spada di fuoco e ti fai sconfiggere da Michael. Inetto, inetto. Devi soffrire di piu"

Lucifer urlò tutto il suo dolore di sentirsi solo e tradito, legato a quella croce che si stava dissolvendo a poco a poco, come il fumo nero intorno la testa. Crowne era molto soddisfatto, decidendo, quando vide Lucifer cadere a terra supino con Chloe attaccata a lui, completamente nuda, che avrebbe trasformato Chloe in una demonessa facendola sua sposa.

Chloe sentivano nel petto del suo amato Lucifer ripetere dalla sua voce disperata
"Sono solo..abbandonato...sono un reietti...sono marcio….non merito la felicità...sono solo"
Chloe riuscì ad avvicinarsi al viso del re dell'inferno, bloccato in un eterno incubo, apriva e chiudeva gli occhi con mento tremante, piangendo e ripetendo quelle parole di solitudine e amarezza. Chloe lo bacio su tutto il viso, dicendogli con infinito amore
"Non sei solo, ci sono io con te Lucifer. Ti sei fatto un sacco di amici. Tutti ti vogliono bene. Lucifer eri solo un ragazzo, un ribelle punito nel modo peggiore. Lucifer ti prego lascia indietro il passato. Nonostante tutto sei un re saggio, quel Crowne un re terribile. Ti prego reagisci, ti scongiuro. Io ti amo, Lucifer io ti amo"
Crowne afferrò per una gamba Chloe tirandola via da sopra Lucifer che provò senza forze a trattenerla.
L'ex re dell'inferno schiocco le dita, lanciando su Lucifer una fiammella che finì sul petto di Lucifer, incidendo piano piano il petto in corrispondenza del cuore
" Tra poco tornerò re dell'inferno"
improvvisamente qualcuno afferrò per l'orecchio Crowne. Quel qualcuno era un Lucifer, uguale al primo periodo quando conoscete Chloe. Poco più in là una Chloe dello stesso periodo, aiutava la Chloe attuale ad alzarsi. Quel Lucifero afferrò Crowne per il collo, per poi alzarlo da terra, gridandogli
"Ora la smetterà di rompermi le palle"
spezzandogli il collo in un rapido gesto. La Chloe con il doppio, disse sorridendo
"Il mio Lucifer, su amore dobbiamo andare, ma prima la tua giacca da darle"
indicando la Chloe accanto a lei nuda. Sbuffando gliela diede, scomparendo assieme.

Chloe si precipitò da Lucifer, spegnendo con le mani la fiamma che gli stava incidendo la pelle del petto, dicendogli con delicatezza, portandosi al viso una mano di Lucifer
"Ti riprenderai. Usciremo insieme da qui. Non ti lascerò più"
Lucifer sorrise appena, ricordando tutti quelli che lo avevano abbandonato vedendo il suo vero volto. Ma giunta a Chloe, una voce gli disse
"Ricorda che senza di lei, non esiste felicità, lei si trova qui, lei ti ama"
Chloe sentendosi stanca si stesse accanto a Lucifer, protetta dal suo braccio.

Qualche ora dopo.

Chloe si svegliò non vicino a Lucifer, ma in quella che sembrava la camera da letto dell'attico. Fuori era giorno, scoprendo dalla sveglia sul comodino che erano le 8: 35. Addosso aveva solo la giacca dategli dall'altra versione del re dell'inferno. Improvvisamente provò un enorme dolore in mezzo al petto, sicura di aver fallito. Si distese nuovamente nel letto, bagnando il cuscino con le sue lacrime, decidendo che voleva morire. Aveva appena chiuso gli occhi quando sentì la voce di padre Frank dire
"Chloe ma perché piangi?"
Chloe gli disse con la voce rotta dai singhiozzi
"Padre, sono qui senza di lui, devo aver fallito. Padre dimmi la verità"
Non osava aprire gli occhi, ascoltando una voce maschile dire agitato " Pensavo dormisse profondamente, sono stato alla festa due minuti"
e padre Frank dire con tono amichevole
"Ti consiglio di scappare via. Se Lucifer lo viene a sapere ti ucciderà"
Chloe non voleva credere alle cose che sentiva, tappandosi le orecchie, nascondendosi sotto le coperte.

Nascosta sotto le coperte, Chloe sentiva voci attutite, qualcuno che saliva sul letto. Lei voleva essere solo lasciata da sola, per morire. Si arrabbiò moltissimo, percependo che qualcuno stava togliendo le coperte. Disse urlando
"Non voglio vedere o sentire nessuno"
qualcuno bacio il dorso della mano su un orecchio. Quel qualcuno le bacio i capelli, restando appoggiato alla sua testa. Quel qualcuno le disse
"Vuoi lasciarmi solo in questo mondo? Non te lo permetto, ora che possiamo essere felici"
Chloe tremo, quella voce e l'odore le ricordavano il suo Lucifer. Con cautela tolse le mani che coprivano le orecchie, aprì gli occhi, trovando Lucifer disteso su un lato che la guardava sorridendo con uno sguardo ricolmo d'amore. Padre Frank lascio l'attico per dargli il loro spazio.

Qualche minuto dopo, balcone attico di Lucifer.

Con cautela, Lucifer immerse nella jacuzzi già pronta con idromassaggio, la sua adorata Chloe che si sentì finalmente rilassata. Le tolse la giacca dell'altro Lusifer nella realtà alternativa, provocando un attimo di timidezza in Chloe che era completamente nuda. Con sorpresa di Chloe si immerse anche Lucifer nella vasca, completamente nudo. Dopo una iniziale ritrosia, Chloe si rifugiò nell'abbraccio di Lucifer, che disse mentre le massaggiava le spalle
"Quando siamo tornati non ti volevi svegliare. Un dottore celeste disse che dovevi riprendere le forze, che in parte mi avevi donato per superare quei momenti brutti nella realtà alternativa. Sono due settimane che dormi amore mio. Ti devo raccontare un sacco di cose successe"

CONTINUA

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Capitolo 6
*** la leggendaria coppia simbolo d'amore. ***


Con cautela, Lucifer immerse nella jacuzzi già pronta con idromassaggio, la sua adorata Chloe che si sentì finalmente rilassata. Le tolse la giacca dell'altro Lusifer nella realtà alternativa, provocando un attimo di timidezza in Chloe che era completamente nuda. Con sorpresa di Chloe si immerse anche Lucifer nella vasca, completamente nudo. Dopo una iniziale ritrosia, Chloe si rifugiò nell'abbraccio di Lucifer, che disse mentre le massaggiava le spalle
"Quando siamo tornati non ti volevi svegliare. Un dottore celeste disse che dovevi riprendere le forze, che in parte mi avevi donato per superare quei momenti brutti nella realtà alternativa. Sono due settimane che dormi amore mio. Ti devo raccontare un sacco di cose successe"
Chloe si allontanò quel tanto per guardarlo in faccia, sorridendo
"Lucifer abbiamo tutto il tempo per parlare di qualunque cosa…"
Gli posò una mano sul petto
"... prima voglio io farti due domande"
Lucifer annuì di si, ritrovandosi a pregare mentalmente che la sua risposta a quelle domande non la portare lontano da lui. Chloe si appoggiò al bordo della vasca
"Lucifer, mi rivuoi nella tua vita? Io capirei se…"
Chloe si ritrovò nell'abbraccio di Lucifer, che tra baci piccoli e grandi le diceva
"Certo che devi essere nella mia vita, Chloe senza di te non ce nulla per me. Sono sopravvissuto alla tortura di Crowne pensavo intensamente a te. Quando credevo di morire la luce del tuo amore mi ha dato la forza di portare la mia essenza nella collana. Chloe io sono perso per te, completamente…"
Le incornicio il viso tra le sue mani
" ...Chloe per amor tuo sono arrivato a una pace con mio padre…"
Chloe era sorpresa e Lucifer la riportò nel suo abbraccio
"...prima stavo festeggiando giù al Lux con gli amici e parenti che sopporto solo per amor tuo, che finalmente sono libero. Sono sempre il re dell'inferno, ma non devo tornare in quel posto, se non una o due volte l'anno. Chloe io ti pretendo nella mia vita. Ti amo Chloe ti amo, ti amo"
Chloe sorrise finalmente serena. Dopo qualche minuto Lucifer le domandò, mentre si baciamano cullati dall'acqua della vasca
"Chloe avevi detto due domande"
Chloe sorrise
" Ti avrei chiesto se mi ami"
Lucifer stava per dirglielo quando la voce di Azrael li riportò alla realtà, che da quel momento avrebbero affrontato assieme
"Mi dispiace disturbare, ma soprattutto i parenti alati vogliono conoscere Chloe"
Chloe scosse la testa ma Lucifer le disse
"Invece devono vedere la donna umana che ha fatto scoprire al diavolo di avere un cuore, che nonostante questo aspetto..."
Divenne nella sua firma da diavolo
"... merita di essere amato"
Chloe lo bacio in quella forma, annuendo di si. Azrael portò ai due i vestiti.
Prima di rientrare nell'attico Chloe prese la mano di Lucifer nella sua, dicendogli convinta
"Da ora in poi qualunque cosa succeda l'affronteremo insieme, per sempre" gli occhi di Lucifer divennero lucidi, annuendo di sì.

Nell'attico.

Chloe in vita sua non aveva mai visto tante ali, di forme e colori diversi, esseri angelici che riprendevano i disegni religiosi e altri molto più umane. Azrael fu la prima ad avvicinarsi, ritrovandosi avvolta nell'abbraccio di Chloe che le disse commossa
"Ti ringrazio, sei stata un grande aiuto"
Azrael sorrise, cercando di cambiare argomento per non piangere davanti a tutti
"Mi dispiace che padre frank sia dovuto andare via"
Chloe guardò Lucifer che la tranquillizzo
"Tornerà appena avrà finito con mio padre, vogliono riformare le leggi che regolano i rapporti tra esseri umani e angeli quando esiste un rapporto d'amore sincero..."
Rivolto agli alati nell'attico
"...ecco la mia adorata Chloe. Ricordate bene, io sono pronto a tutto per lei. Solo per amor suo accolgo il paradiso nella mia esistenza"
Le ali fremettero e Azrael spiegò a Chloe
"Come se abbiano detto si. Chloe devi essere orgogliosa di lui. Più volte aveva voglia di trattare male nostro padre e tutti quelli del paradiso, ma lo sentivo dire il tuo nome come una preghiera, ragionando prima di agire"
Chloe la ringraziò, tornando al fianco di Lucifer. Improvvisamente Azrael ebbe una visione, una spiaggia e Lucifer e Chloe in piedi abbracciati che si scambiavano piccoli baci, risate, i due si voltarono sorridendo, Trixi a qualche metro da loro stava facendo il solletico a un bambino che Azrael sapeva avere cinque anni, soprattutto sapeva essere figlio di Lucifer e Chloe, primo segno delle concessioni del loro padre, permetteva agli angelici di generare con gli umani. Azrael sorrise felice.

FINE

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