L'alba può attendere

di lmpaoli94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quali sono davvero le decisioni giuste da prendere? ***
Capitolo 2: *** Amici o nemici? ***
Capitolo 3: *** Idee confuse ma volontà chiare ***
Capitolo 4: *** Tre strade diverse ***
Capitolo 5: *** Ritentare sui proprui errori ***



Capitolo 1
*** Quali sono davvero le decisioni giuste da prendere? ***


Dawson non si era mai sentito così solo e irritato prima d’ora.
Aveva una grande occasione da prendere al volo dopo che un famoso produttore gli aveva commissionato di scrivere una sceneggiatura su un suo argomento a piacere.
Dawson, entusiasta della notizia, non sapeva però da che parte iniziare.
< Prendi tu spunto da qualcosa > gli aveva detto il produttore < Stupiscimi. So che dentro di te hai molta fantasia al riguardo. Vedi solo di concentrarti e… fatti aiutare dei tuoi amici. >
< Credi che loro potrebbero contribuire? >
< Perché no? un buon amico fa sempre bene in certe situazioni. Insomma, puoi darti dritte, consigli e altre cose del genere. Non rinchiuderti in te stesso senza che il mondo qua fuori non potesse esistere. Non so se riusciresti a concentrarti a dovere. E sarebbe davvero un peccato. >
Dawson, capendo che aveva una sola possibilità per far felice sé stesso e il produttore, gli ripromise che non l’avrebbe mai deluso.
Ma davvero poteva contare sull’aiuto dei suoi più cari amici?
Anche se Jen, Andy e Jack erano partiti per una vacanza insieme lontani da Capside, Dawson era rimasto (per così dire) con Pacey e Joey.
Ma purtroppo, dopo che aveva scoperto la loro relazione, non si era mai azzardato a riprendere un rapporto che non sarebbe mai stato più come quello pieno d’amicizia.
Erano cresciuti insieme e gli anni dell’infanzia non erano i problemi di quando si è adolescenti o adulti.
“Ora sì che mi sento solo” pensò sconsolato il ragazzo “Ma non posso deludere il Signor Barney. Insomma, ha creduto in me e non posso tirarmi indietro. Questo è il mio sogno e farò di tutto per riuscire a conquistarlo. Con o senza amici.”
 
 
Rimanendo però rinchiuso nella sua stanza per tutta la sera, Dawson non riusciva a buttare giù nessun tipo di idea.
Non aveva nessun aiuto da parte di nessuno ed era davvero frustrante.
Ma cosa poteva fare in quel frangente di tempo?
Aveva pochi giorni per riuscire a consegnare il suo lavoro e le possibilità di riuscita si andavano piano piano affievolendo.
Solo il padre del giovane ragazzo poteva dargli una scossa.
< Ciao, Dawson. >
< Ciao, papà. >
< Non sei venuto a cena questa sera. >
< Non ho fame. E poi devo consegnare questo compito a… >
< Al Signor Barney. >
< E tu come fai a saperlo? >
< Dimentichi che io e Taylor siamo grandi amici. Per questo gli ho pregato di darti una possibilità per inseguire il tuo sogno. E scrivere una sceneggiatura è la miglior cosa che poteva succederti. >
< Quindi sei stato tu… >
Non riuscendo a credere a quelle parole, Dawson non sapeva se era felice o perché era stato tecnicamente raccomandato da suo padre.
< Quindi il Signor Barney non crede in me. >
< Perché dici così? >
< Perché se non fosse stato per te, non mi avrebbe mai dato questo lavoro molto delicato. Che succede? Hollywood non riesce a trovare dei validi sceneggiatori che possono scrivere un film passabile? >
< Dawson, perché dici così? >
< Non lo so, papà… E’ che sto pensando di non essere portato per questo compito. Si potrebbe rivelare un fiasco totale e i miei sogni nel cinema si spegneranno per sempre. >
< Ascoltami Dawson: ho parlato a Barney dei tuoi lavori passati ed era veramente entusiasta di darti una possibilità. Le mie convinzioni non sono state poi così determinanti. >
< Ah davvero? Allora perché quando ho tentato di parlargli qualche mese fa’ mi ha sbattuto la porta in faccia? >
< Vedi, se ti riferisci a tre mesi fa’, Taylor non stava passando un bel momento. La depressione lo stava colpendo perché non riusciva a commissionare un film decente da produrre e da portare nelle sale. E come se non bastasse, molte case di produzione sembravano avergli sbattuto la porta in faccia. >
< E poi cos’è successo? >
< Grazie alla conoscenza di un regista che tu adori enormemente, è riuscito a risalire la china. >
< Taylor Barney ha conosciuto Steven Spielberg? >
< Esatto. E insieme hanno dato vita a A. I.: Intelligenza artificiale. >
< Ma quello non era un progetto di Kubrick? >
< Questo non lo so… Ma Taylor ha avuto il coraggio di portare alla luce un film che ha avuto un buon successo, conquistando anche l’amicizia di un grande regista. Ed è così che è riuscito a risalire la china. E come suo grande amico, non posso che esserne davvero fiero. >
< Wow. Un bel rialzo. >
< Puoi dirlo forte. >
< Ma questo non mi basterà per buttare giù qualche idea su una sceneggiatura. >
Scuotendo la testa sconsolato, Dawson non sapeva che cosa fare al riguardo.
< So che non ti piacerà affatto, ma perché non parli del triangolo amoroso tra Pace, Joey e tu? >
Nel sentire quelle richiesta, Dawson si rabbuiò di colpo.
< Papà, sai bene che non posso farlo > rispose adirato il ragazzo < E il Signor Barney non accetterà un’idea del genere. >
< Questo non puoi saperlo… Tu prova a buttare giù qualcosa al riguardo. Magari con l’aiuto di loro. E sono convinto che non ti volteranno mai le spalle. >
< Ne sei davvero sicuro, papà? >
< Sono i tuoi migliori amici, no? Se lo sono davvero, dovranno mettere da parte il loro ego superiore e aiutare un amico in difficoltà. Ma se ciò no0n dovesse mai accadere, vorrà dire che ci sarò io ad aiutarti. >
< Grazie papà, ma non credo che tu mi sarai d’aiuto. >
< Grazie tante > rispose sarcastico l’uomo < Vedrai che potrò sorprenderti. >
< Su questo non ne dubito. >
< Vai a parlare con i tuoi amici. E’ l’unica cosa da fare in questo momento. La sceneggiatura può aspettare. >
Una volta rimasto da solo a riflettere sul da fari, forse Dawson aveva capito che era giunto il momento di decidere.
Ma sarebbe stata davvero una grande idea farsi aiutare da due vecchi amici a cui non rivolgeva una parola da mesi?
Ma soprattutto, che cosa sarebbe successo quando li avrebbe visti insieme?

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Capitolo 2
*** Amici o nemici? ***


Pacey e Joey passeggiavano come una perfetta coppia di innamorati mano nella mano mentre la luna piena rifletteva il loro amore.
Era una serata particolarmente magica e si sentiva il profumo di un estate che molto presto sarebbe arrivata.
Facendo di tutto per non parlare di Dawson, Joey Parlava di quanto fosse contenta di trascorrere serate diverse dal solito.
< Prima che ci potessimo conoscere, rimanevi sempre in casa a guardare i film alla tv? >
Alludendo chiaramente a Dawson, Pacey venne squadrato malamente dalla sua amata.
< Scusa, Joey. Non volevo. >
< Lo so… Ma non c’è niente che possiamo fare per lui. Insomma, ha deciso di non rivolgerci più la parola… Anche se la cosa mi fa soffrire molto. >
< A chi lo dici. Io non riesco a sopportare di aver perso il mio migliore amico. >
< La stessa cosa vale per me, Pacey. Ma dobbiamo cercare di andare avanti. Con o senza di lui… Soprattutto se vogliamo incominciare una vera storia d’amore. >
Mentre Pacey fissava gli occhi pieni di speranza di Joey, continuava sempre a chiedersi il motivo per cui non si era innamorata prima di lei.
< E pensare che prima non ci sopportavamo neanche… Buffa la vita, non ti pare Joey? >
< Sì. Ma adesso basta pensare al passato. Dobbiamo guardare al presente. >
Mentre le labbra dei due amanti si incontrarono di nuovo per un nuovo bacio appassionato, Dawson si avvicinò a loro con l’intenzione di parlargli.
Ma quando li vide, si bloccò all’istante fissandoli come due sconosciuti che non facevano più parte della sua vita.
Quell’istante sembrò interminabile per il giovane ragazzo, decidendo immediatamente di aver fatto male a pensare di cercare il loro aiuto.
Ma un urlo di suo padre che risuonò nella sua mente come una baraonda lo fece desistere da fare l’ennesimo errore.
< Ragazzi… >
Quando Pacey e Joey si staccarono, rimasero sbigottiti nel vedere dinanzi a loro un Dawson serio e inerme.
< Dawson > fece Pacey con voce rotta < Che cosa ci fai tu qui? >
< Volevo farvi una proposta. >
< Che genere di proposta? >
< Un aiuto, sarebbe meglio dir.e per coronare l’ultimo mio sogno rimasto. >
Mentre Joey era rimasta immobile senza dire una parola, aveva subito capito cosa voleva il suo ex amico ed ex fidanzato.
< Hai il coraggio di mostrarti a noi dopo più di tre mesi che io e Joey stiamo insieme per ricevere un nostro aiuto? Quando fino ad adesso ci hai disprezzato? >
< Lo so, Pacey. Ma non sarei mai venuto a disturbarvi se non fosse importante > rispose Dawson < Si tratta della mia sceneggiatura. Essendo una momento irripetibile, vorrei che i due miei migliori amici mi potessero aiutare nella stesura di una trama. >
< Ah sì? Sei forse rimasto senza idee, Dawson? >
< Perché mi tratti in questo modo, Pacey? >
< Perché non accetto che mi si voltano le spalle per una situazione che sei stato tu a rovinare. >
< E tu che cosa ne vuoi sapere?! >
< Lo so e basta! >
< Fatti gli affari tuoi, Pacey. La questione tra me e Joey non ti riguarda. >
< Invece mi riguarda eccome visto che è la mia nuova fidanzata. >
< Adesso smettetela! > gridò la ragazza interrompendoli e squadrando malamente i due giovani uomini < Pacey, come ti permetti di voltare le spalle ad un tuo amicoi? >
< Joey, noi non siamo più amici di Dawson > rispose il ragazzo con tono fermo < E’ stato lui a voltarci le spalle, ricordi? >
< Sì. Ma non farò la stessa cosa. Io… non voglio… >
Improvvisamente, le lacrime di Joey si riversarono sul suo viso nel vedere i suoi amici litigare per una questione scatenata da lei.
< Pacey, ascoltami bene: se non vuoi che io e Dawson stiamo insieme come amici, allora forse nemmeno noi siamo fatti per rimanere uniti. >
Ferito da quelle parole, Pacey distolse lo sguardo furioso che aveva verso Dawson per concentrarsi su Joey.
< Ah, davvero? È questo quello che pensi di noi? >
< Mi dispiace, Pacey. Forse siamo stati affrettati. Dovevamo conoscerci meglio e… >
< No, non è così… Non è così! Tu sei ancora innamorata di lui! Ammettilo! >
< Pacey, smettila… >
< Sono già stato invischiato in un triangolo amoroso distruttivo e non voglio che la situazione si ripeta. Quindi adesso dovrai scegliere, Joey: o me o Dawson. >
Mentre anche la rabbia aveva preso il controllo della mente di Joey, la graziosa ragazza non aveva più dubbi.
< Se la metti in questo modo, io scelgo Dawson. >
< Bene. Me lo immaginavo che tra tu ed io… >
< Joey, non voglio che sia io la rottura del vostro rapporto > fece Dawson con tono innocente.
< Ma smettila! > inveì Pacey verso il suo amico < Tu non vedevi l’ora di cogliere l’attimo giusto per vederci litigare e dividerci per sempre. Ma se è così che dev’essere, io non sarò nessuno per continuare a combattere. Ho già fatto fin troppi danni. >
< Quindi non lotteresti mai per la donna che ami? >
< No, Dawson. Finché tu rimarrai nei suoi pensieri, sarò impossibile lottare con qualcosa… E non ti aspettare il mio aiuto nella sceneggiatura. Anzi, non provare mai più a rivolgermi la parola. >
Mentre Pacey fuggiva correndo con il rancore implacabile verso il suo ex migliore amico, Joey si avvicinò a Dawson con sguardo impassibile.
< Joey, io… >
< Ti prego. Non dire niente > la interruppe la donna < Il silenzio vale più di mille parole. Lo sai, vero? >
< Sì… >
< Parliamo della tua sceneggiatura. Sono molto interessata. >
< Purtroppo non c’è niente da dire visto che non ho buttato giù nemmeno una parola. E se devo essere sincero con te, è stato mio padre a convincermi di chiedere il tuo aiuto e quello di Pacey. >
< Tuo padre sa essere un uomo molto saggio quando meno te lo aspetti. >
< Sì, hai perfettamente ragione… Ma non avrei mai immaginato come sarebbe finita questa sera. >
< Lascia stare, Pacey. Prima o poi tornerà in sé e finalmente potremmo parlare. >
< Noi tre? Credo che sarà impossibile, Joey. >
< La speranza è l’ultima a morire. >
< Giusto! > rispose Dawson come illuminato da un lampo di idee < Potrebbe essere il titolo della nostra sceneggiatura: La speranza è l’ultima a morire. >
< Vedremo. >
< Tu sai già cosa potremmo scrivere, Joey? >
< No. ma sono sicura che avrò le idee più chiare quando saremo in camera tua. >
Senza alludere a nessun doppio senso, Dawson si limitò a sorridere mentre la sua amica gli aveva fatto ricordare tutti i momenti trascorsi insieme a guardare i film in una camera che con il passare degli anni, sembrava molto più piccola.

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Capitolo 3
*** Idee confuse ma volontà chiare ***


< Fa uno strano effetto tornare qui nella tua camera dopo tanto tempo > fece Joey mentre gli brillavano gli occhi < Non è cambiato nulla. >
< Joey, voglio ricordarti che sono passati solo tre mesi > rispose Dawson con tono ovvio.
< Mi sembravano un’eternità. Davvero. >
Dawson, per quanto cercasse di dimenticarla, non riusciva a distogliere lo sguardo da lei.
< Allora, per quanto riguarda la sceneggiatura, purtroppo non ho molto tempo. Devo consegnarla tra una settimana e in questo momento non ho nessuna idea al riguardo. Un piccolo aiuto? >
< E’ per questo che sono qui. >
< Davvero? Pensavo che lo eri solo per me. >
Capendo che aveva fatto una battuta di poco gusto, Dawson dissolse lo sguardo da Joey chiedendogli scusa.
< Quale è l’argomento che ti piacerebbe mettere nero su bianco? >
< Non lo so. Parlare della mia vita e di quella dei miei amici, sarebbe troppo scontato. Anche perché non so se riceverei la loro approvazione al riguardo. >
< Inventa una storia di sana pianta. Sarà molto più facile. >
< Forse se guardiamo un film… >s
Vendendogli in mente che aveva un film in particolare, Dawson domandò a Joey se era d’accordo di guardare “Addio alle armi” prima di iniziare a scrivere qualcosa.
< Scusami Dawson, ma non avevi poco tempo? >
< Lo so. Ma spero che dopo aver visto il film, abbia un po’ più di idee. >
< Secondo me è perché sei molto stanco. Non puoi aspettare domani mattina? >
< No, visto che dobbiamo andare a scuola. Voglio mettere nero su bianco qualcosa di eccezionale, a costo di rimanere svegli tutta la notte. >
< Dawson, se io non ti conoscessi abbastanza, direi che sei impazzito. E poi perché voi guardare proprio “Addio alle armi”? >
< Non lo so… Non c’è un motivo preciso. Diciamo che mi affascina. >
< Guarderai il remake del 1957 o il film originale del 1932. E poi ce l’hai la cassetta? >
< Sì, ho il remake del 1957… Non ho mai avuto la possibilità di vederlo, ma in questo momento mi sento più ispirato che mai. >
Mettendosi comodo sul suo letto mentre Joey rimase su una poltrone, ogni volta che Dawson guardava un film, era sempre entusiasta.
Riusciva a carpire ogni significato e vedere il bello di ogni cosa.
La stessa cosa faceva Joey, ma solo in alcuni film.
Una volta iniziato, Dawson distolse un attimo lo sguardo dalla tv per fissare Joey addormentatasi come un sasso proprio vicino a lui.
Nel mentre la guardava con occhi imploranti e sinceri, Dawson ne fu subito ammaliato.
“Perché aspettare la fine del film? Forse ho l’idea giusta per scrivere questa sceneggiatura.”
 
 
Scriveva alcune righe come un forsennato mentre con la coda dell’occhio guardava il film finire in maniera tragica.
Il protagonista aveva assistito alla morte della sua amata di parto e del bambino, mentre la grande guerra si accingeva a finire una volta per tutte.
Un finale a dir poco melodrammatico sotto tutti i punti di vista, che rese Dawson ancora consapevole dei suoi mezzi.
In poche ore, era riuscito a buttar giù quasi due pagine di copione, mentre con la coda dell’occhio continuava a guardare la sua amata Joey.
Era bellissima e mai fino ad allora, l’aveva mai notato.
Insomma, non riusciva a non pensare a lei. nemmeno quando la vedeva dormire.
La stanchezza del giovane ragazzo stava per prendere definitivamente il sopravvento, decidendo di prendere in braccio la sua amata e ritrovata amica.
Spostando il suo corpo esile e magro sul letto, Dawson si accasciò a lei abbracciandola come segno di protezione, mentre si accennava a chiudere gli occhi in un sonno profondo.
Ma la pace non sarebbe durata per molto.
Allarmato da alcune grida circostanti, Dawson fissò Joey mentre si svegliava assonnata e alquanto scossa.
< Dawson… che cosa stai facendo? >
< Io. Niente… >
< Ma cos’è questo rumore? >
Non riuscendo a capire chi potesse essere così dannatamente fuori di sé nel gridare nel bel mezzo della notte, Dawson rimase visibilmente sorpreso quando vide che si trattava di Pacey.
< Dawson, allora? >
< Credo che abbiamo un problema, Joey. >
< Che tipo di problema? >
< Si tratta di Pacey. Credo che abbia bisogno di essere calmato. >

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Capitolo 4
*** Tre strade diverse ***


< Dobbiamo fermarlo immediatamente, altrimenti sveglierà i miei genitori. >
< Non riesco a capire cosa gli sia preso > fece Joey scandalizzata.
< Sul serio? Qualcosa mi dice che riguarda voi due. >
Andando in giardino cercando di far tacere Pacey, Joey si sentiva imbarazzata e arrabbiata più che mai.
< Ah, tu sei arrabbiata? E io come mi dovrei sentire? >
< Pacey, io e Dawson… >
< Smettila di parlare di lui! Non ti sopporto quando lo fai! >
< E’ un mio amico Pacey e parlo di lui quanto voglio. Mi hai sentito?! >
< Allora fidanzatici. Vacci a letto! Tanto non m’importa più di voi due. >
Irritato da quelle parole, Dawson pensò che l’unica modo per farlo ragionare era dargli un pugno in faccia.
< Dawson! Cosa stai facendo?! > gridò la ragazza spaventata.
< La deve smettere di fare lo stupido. Non può continuamente frapporsi tra di noi. >
< Frapporsi… Ma se vi siete riappacificati solo stasera. Non credi che l’amicizia abbia bisogno di qualcos’altro? >
< Vedo che non sei così tanto ubriaco se riesci a fare una frase di senso compiuto. >
< Già… Ma non pensare di farmi ragionare dopo che mi hai colpito dritto al naso. >
< Te lo sei meritato. Così impari a fare la figura dello stupido. >
< Qui l’unico stupido presente sei tu, Dawson. Perché non riesci ad accettare il fatto che io e Joey stiamo insieme? Perché non ci fai vivere la nostra vita! >
< Vi ho solo chiesto il mio aiuto. Non ho mai minimizzato al vostro rapporto. >
< Ah davvero? E tu credi che io ci creda? >
< Fai come ti pare ma è così. E se non riesci a fidarti di me, non credo che potrai farlo con qualcun altro. >
< Quando la smetterete di litigare voi due?! Siete ridicoli! >
Spazientita da quella faida che non faceva altro che peggiorare, Joey non si sentiva così furiosa prima d’ora.
Squadrava i suoi uomini così male che li avrebbe fulminati con lo sguardo.
< Credete che io sia un trofeo da vincere? Che io debba essere conquistata come un oggetto? Ebbene, allora vuol dire che non avete capito niente di me. >
< Joey, ma cosa… >
< Sono stufa di vedervi litigare. Sono stufa di questa situazione! Io non voglio… >
Non riuscendo a trovare le parole necessarie, alla fine Joey iniziò a piangere sotto gli occhi increduli dei due ragazzi.
< Joey, noi non volevamo… >
< Non ti avvicinare, Pacey! È colpa tua se adesso mi sento così. >
< Io veramente… >
< Non avrei mai creduto di prendere tale decisione, ma alla fine è la decisione migliore per tutti. >
< Che cosa vuoi dire, Joey? >
< E’ meglio che per un po’ di tempo noi tre non ci frequentiamo. Dobbiamo mantenere le distanze per riscoprire noi stessi e d evitare finalmente di litigare. >
< Che cosa? >
< Mi hai capito bene, Pacey. Mi dispiace, ma dovremmo prenderci una pausa di riflessione. >
< E quanto può durare questa pausa? >
< Il tempo necessario, Pacey. >
< Credi davvero che io accetterò questa condizione? >
< Dovremo, Pacey. Perché non avremmo altra scelta. >
Dawson, al contrario del suo ex amico, sembrò acconsentire al volere della sua amica.
sapeva bene che il periodo lontano gli uni dagli altri sarebbe stato molto breve e molto probabilmente doveva accettare di finire la sua sceneggiatura da solo.
< Strano che tu non fossi d’accordo, Dawson > fece Pacey con tono malefico < Tu pendi dalle labbra di Joey. Non c’è dubbio. >
< Pacey, smettila… >
< Non dirmi che cosa devo fare, Joey! Io farei qualsiasi tutto per te. Ho messo da parte i miei più grandi desideri per te. E adesso mi volti le spalle. Come credi che mi possa sentire. >
< Mi dispiace sapere che tu non riesci a capire, Pacey. >
< Non c’è niente da capire… Vuoi una pausa di riflessione? Prenditi tutto il tempo che vuoi: tra noi due è finita, Joey. >
Facendo rimanere interdetta la giovane ragazza, un sospiro di sollievo si levò nella mente di Dawson.
Joey, invece di versare una lacrima per il suo ormai ex ragazzo, si ripromise di non soffrire per lui.
Tornando all’interno dell’abitazione di Dawson, Joey prese le sue poche cose per tornare a casa sua.
< Joey, è molto tardi. Non vuoi che ti accompagni? >
< Non hai sentito prima le mie parole? Dobbiamo stare lontani. Anche se ora mi Pacey non fa’ più parte della nostra amicizia. >
< Era solo un po’ alticcio per l’alcol. Non sapeva cosa dire ed era estremamente furibondo con noi. >
< Pensala come vuoi, Dawson. Ma sarà molto difficile che riceva il mio perdono… Io non accetto le sue parole. Anch’io ho rinunciato a molte cose per stare con lui… Non riesco a capire che cosa voleva dimostrare. E non credo che sia solo semplice gelosia. >
Rimanendo in silenzio senza sapere cosa dire, alla fine a Dawson gli dispiaceva essere arrivati a quel punto.
< Spero che alla fine tutto si sistemi. Davvero. >
< Pensa alla tua sceneggiatura, Dawson. È la cosa più importante. >
< No, Joey. La cosa più importante sono i miei amici. >
< Lo credo… Ma non sprecare questa possibilità per colpa nostra, capito? Ho visto che hai già iniziato a scrivere qualcosa. Sono sicura che riuscirai a convincere il tuo produttore. >
< Lo spero tanto, Joey… Ma prima che tu te ne vada, posso abbracciarti? >
< Certo. >
Sentendo quel calore che da troppo tempo aveva dimenticato, Dawson si sentiva molto male nel sapere che non avrebbe rivisto Joey per chissà quanto tempo.
Ma la cosa che lo faceva più arrabbiare, è il modo in cui Pacey si era comportato nei loro confronti.
“Tutto si risistemerà… Andrà tutto bene.”

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Capitolo 5
*** Ritentare sui proprui errori ***


Senza mai fermarsi e riflettere su quello che era successo fino a poco fa’, Dawson scrisse un’intera sceneggiatura in una sola notte.
Una volta che vide spuntare i raggi del sole, il giovane ragazzo non si rendeva conto quanto non potesse essere stanco.
L’adrenalina e la voglia di dimostrare qualcosa che lo avrebbe cambiato per sempre, erano stati più forti del sonno.
Era rimasto su quella scrivania con in mano una penna e una moltitudine di fogli che lo circondavano.
Sentiva che la testa gli stava girando e si ripromise che avrebbe riposato solo dieci minuti, giusto per poter ritemprare quel poco di energie.
Ma per quanto avesse bisogno di stare da solo, suo padre lo disturbò ancora una volta.
< Dawson, ma cos’è successo qui? Perché tutto questo disastro di fogli sparsi? >
< Ciao, papà. >
Fissando gli occhi rossi e infossati che aveva suo figlio, Mitch credette che avesse avuto una nottata davvero entusiasmante.
< Davvero non hai sentito cos’è successo stanotte? >
< No. sinceramente no. >
< Pacey era nel nostro giardino a gridare come un pazzo. E sai per quale motivo? Perché mi sono fatto vivo dopo molti mesi per chiedere l’aiuto ai miei amici.
La differenza è stata che Joey ha accettato di buon grado, anche se si è addormentata subito quando ho messo il film “Addio alle armi”.
Mentre Pacey… >
< Lui non era entusiasta, vero? >
< Mi odia, papà. Pensa che io sia ancora innamorata da Joey. >
< E non è forse così? >
< Io non volevo che succedesse tutto questo. Insomma, per me l’amicizia è tutto. Ma dopo questa mattina, ho perso due dei miei migliori amici. >
< Perché dici così? >
< Joey ci ha “obbligato” di starcene alla larga finché la situazione non si sarebbe… insomma… Non vuole vederci e non vuole più soffrire. Ed è tutta colpa nostra. >
Mitch, per quanto volesse aiutare suo figlio, non avrebbe mai creduto che potesse essere lui ad aver dato un consiglio che si era rivelato sbagliato.
< Dawson, s sapevo che sarebbe successo questo… >
< Non è colpa tua, papà- prima o poi doveva succedere tutto questo. Il problema è che Joey e Pacey non erano fatti per stare insieme. E alla fine hanno finito per litigare… E Pacey ha pensato bene di dare a me la colpa. >
< Un triangolo amoroso senza precedenti… E adesso cosa credi di fare? >
< Andrò avanti con la mia vita. Ma presto dovrò risolvere questo problema. Anche se non so quando… >
Cercando di consolare suo figlio, Mitch gli consigliò di pensare alla sua sceneggiatura.
< Non so se riuscirò a concentrarmi. Non ho avuto la possibilità di rileggerla. >
< Allora fallo. Hai tutta la mattina per farlo. E poi potresti andare dal Taylor Barney questo pomeriggio. >
< Ma devo andare a scuola… >
< Puoi anche non andarci per oggi. E poi credo che tu abbia bisogno di un po’ di riposo. >
< Sì, forse hai ragione. >
< Adesso devo andare al lavoro. Spero che oggi ci saranno buone notizie per te. >
< Lo spero tanto… Grazie papà, per tutto > rispose il giovane ragazzo dandogli un abbraccio confortante.
 
 
Ritrovandosi dinanzi a Taylor Barney, Dawson vide l’uomo leggere la sua sceneggiatura con vivo interesse.
< L’alba può attendere… Davvero un titolo accattivante, Dawson. >
< Le piace. >
< Ecco, io… Secondo me ci sono molte imprecisioni al riguardo. Per esempio non sappiamo che fine ha fatto Greg, quando ha scoperto che il suo migliore amico è andato a letto con la sua giovane donna.
E poi non c’è un vero lieto fine in questa storia. Jeff e Samantha hanno deciso di prendere strade diverse, ma poi cosa faranno? Lei sale su un tremo e poi non dici più nulla. È un addio? Un arrivederci? Dawson, mi dispiace. Ma scrivere questa sceneggiatura in una sola notte non è stata una buona idea. >
< Sì, credo che abbia ragione. >
< So che non ti ho dato abbastanza tempo, ma volevo capire con quanta pressione avresti lavorato. Mi dispiace dirti di non esserci riuscito appieno. >
< Sono consapevole di aver fallito. >
< Dawson, non voglio sminuire il lavoro che hai fatto. Forse sei ancora troppo acerbo per iniziare una simile avventura, ma le basi sono davvero buone. Io ti consiglierei di finire il liceo e di andare al college. Poi dopo se vorrai… Le porte del cinema non sono definitivamente chiuse. Devi solo migliorarti, e nel farlo, dovrà passare un po’ di tempo. Mi capisci, vero? >
< Certo. >
Fissando lo sguardo di Dawson per niente entusiasta, Taylor gli suggerì di non mollare dinanzi alle avversità.
< Adesso parlami della stesura. Ti sei fatto aiutare da qualcuno? >
< Avrei tanto voluto, ma… le situazioni hanno preso una piega inaspettata e ho scritto da solo queste righe. Forse è per questo che ho fallito miseramente. >
< Non autocommiserarti, Dawson. Tu sei molto bravo, ma devi ancora crescere molto. Non bruciare le tappe come hanno fatto altri registi. Potresti avere un brusco risveglio. >
Ascoltando attentamente i consigli del Signor Barney, Dawson non poté che ringraziarlo.
< A Hollywood parlerò di te, Dawson. Dirò che nella piccola città di Clifside c’è un giovane ragazzo che non aspetta altro che coronare il suo sogno di regista. Credo che ti ammireranno per questo. >
< Lo spero tanto. Grazie mille Signor Taylor. Per il tempo che ha dedicato a me. >
< Ora voglio darti un ultimo consiglio: lascia stare i film e le sceneggiature. Pensa a qualcosa di più grande. Vedrai che dopo ti sentirai molto meglio. >
Capendo a cosa si stava riferendo l’uomo, Dawson non poté che replicare con un sorriso sincero.
Lasciando l’ufficio del Signor Barney,. Non avrebbe mai immaginato d’imbattersi in Joey.
< Ciao > disse semplicemente la ragazza sfoggiando il suo sorriso sincero.
< Ciao… Ti stavo cercando, sai? >
< Anch’io. Ho bisogno di parlarti. >
< Di cosa? >
< Ho riflettuto molto questa notte dopo tutto quello che era successo e… non doveva andare in questo modo. Ma io ero arrabbiato e avevo bisogno di stare da sola… >
< Non cercare nessun tipo di scuse, Joey. Non servono. >
Mentre anche Dawson replicava con un sorriso sincero, Joey non riusciva a capire le sue parole.
< Hai fatto bene a distanziarci. Io e Pacey abbiamo esagerato e non c’erano altre alternative. >
< Lo so… Però ora voglio ricredermi. Non posso stare lontano dai miei migliori amici. >
< Questa è la notizia più bella che io abbia sentito negli ultimi giorni. >
Sentendo la voce di Pacey, Dawson rimase stupito come il susseguirsi degli eventi stavano per manifestarsi.
< Sono felice di rivedervi tutti qui assieme > fece Dawson con tono sincero < Non potrei desiderare di meglio. >
< Vorrei intanto scusarmi per come mi sono comportato da stupido > mormorò Pacey < Soprattutto nei tuoi confronti, Joey. >
< Lascia stare. Non eri in te. >
< Invece devo. Perché ho litigato con i miei due migliori amici e questo non posso sopportarlo. Spero che possiate perdonarmi. >
Mentre Dawson prese la mano di Joey per trascinarla verso Pacey, i tre si unirono in un grande abbraccio per dare inizio ad una nuova amicizia più forte di prima.
< Vi voglio bene, ragazzi > disse Dawson visibilmente emozionato.
< Anch’io. Più di tutto > replicò Joey:
< Idem con patatine > mormorò invece Pacey < Quindi tra di noi tutto apposto? >
< Sembrerebbe di sì. >
< Ah, Dawson! Che cosa mi dici della tua sceneggiatura? Il produttore… >
< Non gli è piaciuta. Troppi buchi di trama. >
< Oh… Ci dispiace davvero tanto, Dawson. >
< Non importa. Ci saranno altre occasioni come queste… E poi scriverla in una sola notte non è stata una buona idea. >
< E’ colpa nostra, Dawson > disse subito Joey < Se non avessimo litigato… >
< No. non dire così, Joey. Come ha detto il Signor Barney, non sono ancora pronto… Quindi mi concentrerò su una cosa molto più importante: i miei amici. >
Visibilmente contenti da come Dawson aveva ricevuto la notizia, Pacey pensò che la miglior cosa per festeggiare era andare al cinema.
< Ti prego, Pacey. Basta film per oggi > rispose divertito Dawson.
< Io direi di andare a mangiare qualcosa insieme > propose Joey. >
< Sì, ottima idea > risposero in coro i due ragazzi rimanendo uniti per sempre nonostante tutte le avversità della vita.

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