Infedele fino a prova contraria

di lmpaoli94
(/viewuser.php?uid=975081)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Duro confronto ***
Capitolo 2: *** Torbidi piani ***
Capitolo 3: *** Sull’orlo del suicidio ***
Capitolo 4: *** E’ giunta l’ora di finirla qui ***



Capitolo 1
*** Duro confronto ***


Dopo essere arrivati alla decisione del divorzio, Lucy non sembrava così preoccupata come Ryan potesse pensare.
In fondo la donna non aveva l’obbligo di pagare suo marito, perché guadagnava molto meno di lui.
Ma Ryan, volendosi vendicare in tutti i modi, avrebbe punito la sua ex moglie nei limiti possibili.
C’era solo un problema che il giovane ragazzo non aveva preso in considerazione: la spietatezza di una donna così innocente quanto senza emozioni.
Si trattava di rovinarlo di tutto quello che poteva godere, mettendo fine una volta per tutte alla sua vita piena di agi e di ricchezze.
< Non te la caverai in questo modo > mormorò Ryan con tono duro verso la sua ex moglie < Non avrai un soldo da me. >
< Questo lo vedremo, bello mio. Se ti ho sposato, c’è un perché. E non è sicuramente per la tua bellezza e per la tua intelligenza. >
< Questo lo so bene, Lucy. Mi hai sposato per i miei soldi. Mi hai portato fin qui in Italia per cosa? Per umiliarmi dinanzi a gente sconosciuta? >
< Molti non sanno nemmeno chi sei. Hai dato vita ad un’impresa edile senza capire che il tuo fallimento è dietro l’angolo. >
< Questo non è assolutamente vero. >
< E’ solo questione di tempo > rispose la donna con tono malefico < Quando ti ritroverai in guai finanziari, capirai che hai fatto un grande sbaglio a mollarmi. >
< Se pensi di spaventarmi, ti sbagli di grosso. >
< Parliamoci chiaro una volta per tutte, Ryan: quella che ha le palle tra di noi sono io. Tu sei succube di me. E la mia lontananza si farà presto sentire. >
Il giovane ragazzo, per quanto non riuscisse a sopportare quella donna, arrivò infine alle mani.
Le sue minacce avevano scosso il suo animo fragile, mentre la giovane donna non faceva altro che ridere.
< Hai visto? Sei solo un debole, Ryan. Peccato che non riesci ad accorgertene. >
< Lasciami in pace! >
< Adesso cosa farai senza di me? L’appartamento l’ho pagato io con i tuoi soldi. Non hai nessun diritto su questo. Sei solo un poveraccio che è in mezzo ad una strana. Ma almeno puoi consolarti che hai ancora il tuo ufficio. Potresti dormire lì, sai? >
< Non hai nessun diritto di cacciarmi. Sei tu che mi hai tradito! >
< E con ciò? Non è colpa mia se tu ti sei fidato di me. >
< Io ti amavo, Lucy. Perché mi hai fatto questo. >
< Perché non capisci dove l’animo femminile può arrivare. Non sei riuscito ad intendere dove volessi arrivare… Ormai è troppo tardi per tornare indietro. Io non sono fatta per legarmi ad un solo uomo per tutta la vita. Ho bisogno di essere libera e di essere la dominatrice della mia vita. Non puoi davvero pensare che io potessi vivere con una mezza sega come te. >
Quelle parole piene di odio scossero non poco l’animo del giovane ragazzo.
Se davvero si apprestava a colpirla violentemente, la giovane donna l’avrebbe sicuramente denunciato per atti di violenza, senza contare altri guai che sarebbero successi dopo.
< Ci pensi, Ryan? Io e Matteo ci scoperemo ogni volta che ci vedremo nel nostro appartamento. Lui sì che è un vero uomo. Non come te. >
< Maledetta bastarda! Non osare… >
< Ormai che cosa puoi fare? Sei solo in questa vita, Ryan. Conosco tutto di te… Come ti ho detto prima, è solo questione di tempo e ti prosciugherò tutto il conto in banca. >
< Cambierò codice. Così che tu… >
< Allora vedi di farlo alla svelta. Se aspetti ancora, potrebbe essere troppo tardi. >
Intimorita dalle minacce della donna, Ryan mollò la presa su di lei, lasciandola sghignazzare malamente.
< Vai, Ryan. Corri prima che sia troppo tardi. Il tuo inferno è appena iniziato. >

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Torbidi piani ***


Ryan correva verso la sua banca per parlare con il direttore.
Il suo battito cardiaco era accellerato e si sentiva inerme dinanzi a quella donna che aveva diviso la sua vita per molti anni.
Lucy, la tremenda donna che lo stava facendo impazzire dopo che i due avevano rotto per sempre.
< Signor Philips, posso fare qualcosa per lei? >
< Vorrei sapere se oggi mia moglie è venuta qui in banca a ritirare dei soldi sul nostro conto. >
< Controllo subito. Lei aspetti qui. >
L’attesa era molto snervante per il giovane ragazzo.
Non riusciva a concentrarsi su altro, mentre la sua vita stava sempre cadendo in pezzi.
Si sentiva solo mentre quella donna se la sarebbe spassata con il suo nuovo giovane amante ridendo e scherzando su di lui.
Ma Ryan, che cercava di dimenticarla il prima possibile, non gli importava niente di loro due.
“Se vogliono divertirsi a scopare, che lo facciano pure. Ma basta che non tocchino i miei soldi.”
Attendendo dei minuti che sembravano un’infinità, alla fine il direttore di banca tornò nel suo ufficio con quello che Ryan aveva richiesto.
< Questi sono tutti gli ultimi movimenti del suo conto. >
Controllando accuratamente ogni passaggio, Ryan vide che non c’erano stati dei prelievi molto grossi.
< Vede qualcosa di anormale, Signor Philips? >
< No… sembra tutto in regola. >
< Bene, ne sono felice. Quando il dipendente della mia banca mi ha detto che lei era disperato perché aveva timore che qualcuno potesse avergli rubato dei soldi, ho preso in considerazione questa situazione. >
< La ringrazio, direttore. Mi dispiace aver dato dell’allarmismo inutile. >
< Sì figuri, Signor Philips. L’importante è che sia tutto apposto… Con il suo lavoro tutto bene? >
< Sì. Purtroppo il lavoro mi è calato molto, ma non posso lamentarmi. Ho ancora molti lavori di costruzione da portare a termine. >
< E sua moglie? Perché ha timore che possa prendergli dei soldi? Certo, le donne sono molto spendaccione. Ma addirittura prelevargli dei soldi senza che lei sapesse niente mi sembra molto esagerato. >
Volendo nascondere i problemi con quella donna, Ryan si limitò a dirgli che stavano attraversando un brutto momento che sarebbe passato con il tempo.
< Lo spero bene. Siete davvero una bella coppia. >
“Se solo lei sapesse, direttore…”
< Credo che adesso sia venuto il momento di andarmene. Devo finire alcuni lavori in sospeso e sono già in ritardo. >
< Vada pure, Signor Philips. Le assicuro che il suo conto sarà sempre al sicuro. >
< Non ne dubito. Grazie ancora, Signor direttore. >
< A presto, Signor Philips. >
Una volta che il giovane uomo aveva lasciato la banca, il direttore non perse tempo nell’avvertire la Signora Philips.
< Ha fatto tutto quello che le ho detto? >
< Sì, signora. Ci ho messo la faccia personalmente. Suo marito non sospetta niente dei soldi che le ha sottratto. >
< E’ veramente uno stupido. Non si è reso conto che gli ultimi movimenti che le ha consegnato sono falsi… Tipico di quell’ingenuo. >
< Signora Philips, la prego di non dire niente al riguardo. Se qualcuno scoprisse quello che ho fatto, perderei subito il lavoro. >
< Ho dato la mia parola, direttore. Non si deve preoccupare. Sarò per sempre la sua benefattrice. Se rivede mio marito, mi avverta immediatamente. Chiaro? >
< Certo. Nessun problema. >
Una volta riagganciato la chiamata, Lucy pensò al suo ormai ex marito mentre stava perdendo tutto.
< Lucy, che cosa succede? > gli domandò il suo amante ridestandola dai suoi pensieri.
< Mark… non sono mai stata più felice prima d’ora, sai? Mio marito sta per perdere tutto e non tornerà mai più a vivere in questa casa. E dopo i suoi soldi, perderà anche il suo lavoro. >
< Come fai ad esserne così sicura? >
< Tra poco è il giorno di paga dei suoi operai. Vedrai che sorpresa quando Ryan vedrà che ha il conto asciutto. Non riuscirà mai a pagarli e i suoi operai si ribelleranno. >
Mark, per quanto fosse innamorato di quella professoressa così sexy e sensuale, non riusciva a capire perché si stava comportando in quel modo.
< Sono sempre stata la brava donna di un uomo ricco quando ero a Los Angeles. Ma adesso che sono arrivata in una città diversa per inseguire i miei sogni, mio marito si renderà conto di quello di cui sono capace. Mi piace essere colei che lo farà soffrire. Gli uomini senza palle come lui si meritano di non avere niente. E la sua depressione, lo porteranno alla rovina. >
Un brivido di paura percorse il corpo di Mark mentre ascoltava quelle parole.
Il giovane amante, desiderando di non fare arrabbiare la sua donna, non aveva nessuna intenzione di mostrarsi debole ai suoi occhi.
< Tu sei molto diverso, Mark. Sei intelligente e soprattutto molto furbo. Ma vedi di non farmi soffrire, altrimenti ne pagherai le conseguenze. >
< Sono innamorato di una donna che sta diventando ricca alle spese di un altro uomo: mi piace. >
< Noi duie innamorati? Scopiamo e basta. Non puoi considerarlo amore. >
< Sì, è vero. Ma con il passare del tempo… >
< Ehi, io non voglio legarmi con nessun uomo. Credevo di essere stata molto chiara con te, Mark. Ho solo bisogno del tuo cazzo. Niente di più. >
Mark, inorridito e spaventato allo stesso tempo, decise di non insistere ulteriormente.
< D’accordo. Scusa. >
< Mark, tu mi piaci molto… Ma non vorrei che tu scambiassi i nostri sentimenti che ci legano con altre emozioni molto più forti che non mi appartengono. Io non sarò mai legata ad un solo uomo… Ma questo non vuol dire che io ti lascerò. >
< Allora che cosa significa? >
< Vuol dire che finché c’è la passione e il divertimento, tutto andrà sempre liscio tra noi due. Ma se qualcosa si dovesse rompere, allora dovremmo per sempre separarci. In fondo sono sempre la tua docente di storia dell’arte. E nessuno deve sapere del nostro rapporto. Intesi? >
< Eppure tuo marito sa tutto. Per questo ti ha chiesto il divorzio. >
< Mio marito è l’ultima persona che mi preoccupa. Lui ha altri problemi a cui pensare, Mark. >
< Va bene… Comunque ho solo voglia di pensare a noi due e la presente. Non posso pensare di saperti lontana da me. >
< Bravo. Vedo che adesso stai parlando la mia stessa lingua. >
Mentre Lucy era impegnata a svestire il suo amato, Mark non si sarebbe mai immaginato in che vortice di lussuria sarebbe stato risucchiato con quella donna.
Lui l’amava come un giovane ragazzo spensierato amava la sua fidanzata.
Ma Lucy, per quanto efferata e malvagia potesse essere, aveva degli scopi brutali e ben precisi: dominare qualsiasi cosa, diventare ricca rubando tutti i soldi dei suoi uomini e non avere nessun legame.
La sua vita non era mai stata così viva prima d’ora.
Si sentiva indistruttibile dinanzi a quei due uomini cin cui aveva passato la maggior parte delle sue giornate.
Ma dopo che si era stufata di loro, li avrebbe buttati come carta straccia.
E se Ryan era solo un uomo ingenuo che non sopportava rimanere da solo, Mark era un ragazzo molto diverso da lui.
Intelligente, furbo e soprattutto non aveva nessuna intenzione di farsi sfuggire una donna sensuale come Lucy.
E se lei avesse fatto di tutto per sfuggire da lui, il giovane ragazzo avrebbe tirato fuori la sua vera indole da ragazzo innocente: se i soldi chiamano soldi, questo non vuol dire che non possano chiamare il sangue.
Perché il movente maledetto oltre al sesso solo quei soldi che avevano cambiato per sempre i due amanti.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Sull’orlo del suicidio ***


Arrivato nel suo ufficio, Ryan capì subito che c’era qualcosa che non andava.
Controllando i conti della sua azienda, vide che i bilanci erano in rosso, causati dalla mancanza di lavoro negli ultimi tempi.
Il giovane imprenditore sarebbe potuto rimanere a galla per alcune settimane senza lavorare, ma poi avrebbe dovuto pagare i dipendenti per il mese passato.
Doveva trovare assolutamente dei lavori atti a far risalire la sua azienda per lasciarsi questo brutto momento alle spalle.
Ma se hai come nemica la tua ex moglie, diventa tutto più difficile andare avanti.
Vendendola arrivare con il suo solito sguardo compiaciuto, Ryan non poté trattenere il suo ribrezzo.
< Che cosa ci fai qui nel mio ufficio? >
< Sai Ryan, non pensavo di trovarti qui senza far niente. Di solito sei immerso di lavoro. >
< Sto solo aspettando gli operai. Poi mi metterò subito all’opera. >
< Come vanno gli affari? Spero per te bene. >
< Certo che vanno bene. Pensi che io sia un’idiota? >
< Visto il modo con cui ti ho tradito con il mio studente, è proprio così. >
< Lucy, se sei venuta qui a girare il coltello nella piaga, puoi tornare benissimo da dove sei venuta. >
< Stai tranquillo. Non mi tratterrò per molto… I tuoi conti sono in attivo? >
< Perché lo vuoi sapere? >
< Così. In fondo dovrai pagare la separazione e ti costerà un paio di migliaia di euro tra avvocati e quant’altro. >
< I soldi che ho sui miei conti non sono affari tuoi > replicò duramente l’uomo < Pensavo che tu mi avessi fatto lo scherzo di portarmi via tutti i miei soldi, ma non è stato così. >
< Non sono una persona così cattiva come puoi pensare, Ryan > replicò con tono indifferente la donna.
< Infatti non sei cattiva… sei malvagia. >
< Eppure fino a qualche anno fa’ mi amavi incondizionatamente. Ti ricordi? >
< Ero solo accecato dalla tua bellezza e succube delle tue parole. Non mi ero mai reso conto dove potevi arrivare con la tua crudeltà. >
< Ebbene, ti comunico che la mia rivalsa su di te è soltanto all’inizio. Resto tutti i tuoi risparmi saranno miei e tu non avrai più un soldo da parte. Dopo la casa, acquisterò anche la tua azienda. E tu non avrai più niente. >
< Non riuscirai mai nel tuo intento. >
< Questo è tutto da vedere, caro mio. È se non sbaglio, presto dovrai pagare i tuoi dipendenti. Come farai se non hai un lavoro dietro le spalle per poter guadagnare? >
< Chi ti dice che io sia senza un lavoro? >
< Andiamo Ryan, ti conosco fin troppo bene. Tu non sai mentire. >
Capendo che il giovane ragazzo era pedinato da quella donna, la sua rabbia si riversò contro di lei come un’ondata in piena.
< Devi smetterla di darmi il tormento! >
< Non posso farci niente. Mi diverto troppo > ribatté la donna con sorrisetto compiaciuto.
< Ma che cosa ti ho fatto di male? >
< Niente. Mi sto solo divertendo. Nient’altro. >
< Le persone come te meriterebbero di morire all’istante. >
< Allora perché non mi uccidi? Avanti. Sono sicuro che dopo ti sentirai molto meglio. >
Non volendosi macchiare di un crimine imperdonabile, Ryan cercò di cacciarla malamente dal suo ufficio prima che arrivassero i suoi dipendenti.
< Va bene, me ne vado… Ma prima vorrei darti un consiglio: controlla meglio le fonti dei tuoi conti. Non sempre sono giusti. >
< Che vuoi dire? >
< Sei stato in banca prima, non è così? Hai un attivo pari a diecimila euro, vero? Sei sicuro che il tuo saldo sia recente? >
Capendo che sotto c’era qualcosa che non quadrava, Ryan dovette chiamare subito il direttore per essere sicuro che la sua ex moglie stava mentendo.
< Chiamalo quanto vuoi, ma non ti risponderà mai. Hai scoperto il giochetto troppo tardi Ryan e l’unica cosa che ti è rimasta è la tua azienda. Per ora. >
Inveendo contro di lei per come si stava comportando, alla fine la giovane donna se n’andò a culo ritto continuando a sbeffeggiare il suo ex marito.
< Almeno Mark non è un cacasotto come te. Lui sa come far star bene una donna. >
Non avendo più la forza di offenderla, Ryan si prese il viso tra le mani prima di cadere in una spirale di depressione che l’avrebbe potuto portare a fare un gesto estremo.
 
 
Non aveva più un soldo da parte il giovane imprenditore e questo lo rendeva debole e impotente agli occhi di tutti.
Sua moglie gli aveva portato via tutto con la complicità del direttore di banca, senza che lui potesse fare qualcosa per fermarli.
Ormai era giunto ad un punto di non ritorno e la situazione non si sarebbe mai risollevata.
Pensando di farla definitivamente finita, Ryan prese una corda e la attaccò al soffitto.
Decidendo di fare la sua ultima mossa estrema, il giovane imprenditore doveva darla vinta a quella donna per come si era comportata negli ultimi anni.
Gli aveva portato via tutto. Dalla dignità a tutti i soldi che faticosamente si era guadagnato in tutto questo tempo.
Non avrebbe mai immaginato che questa situazione potesse prendere una piega inaspettata.
Ma quando chiuse gli occhi per togliersi definitivamente la vita, la corda con cui era appesa sul suo collo si strappò incredibilmente, facendo cadere il giovane ragazzo a terra.
Rialzandosi con un forte mal di schiena, Ryan capì che il destino aveva un programma molto diverso da lui.
Non era ancora venuto il tempo per morire e questo segno gli faceva capire che era il momento di agire contro quella donna prima che fosse troppo tardi.
Ma non poteva farlo da solo: aveva bisogno di un aiuto insperato e imprevedibile.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** E’ giunta l’ora di finirla qui ***


Ryan si nascondeva nell’ombra fissando dalla finestra la sua ex moglie mentre stava baciando con passione il suo nuovo amato.
Il sangue gli ribolliva nelle vene e la furia nella sua mente diventava sempre più forte.
Doveva ancora pazientare… pazientare per arrivare ad un accordo che lo avrebbe soddisfatto pienamente per mettere fine alla sua agognata vendetta.
Perché Ryan non poteva più sopportare che quella donna che tanto aveva amato potesse rendergli la vita impossibile.
La morte del giovane ragazzo avrebbe ritardato ancora un bel po’, ma prima doveva combattere lei e metterla a tacere per sempre.
E nel fare tutto questo, avrebbe avuto bisogno di Mark.
Attendeva per ore, prima che il giovane ragazzo fosse sceso nel parcheggio dell’appartamento dove la donna aveva la sua dimora.
Il giovane amante, per quanto potesse essere innamorato, non si rendeva conto di avere la coscienza sporca.
Presto, anche lui si sarebbe ritrovato nel vortice di quella donna e presto anche lui avrebbe assaggiato sulla sua pelle le pene dell’inferno.
Ma Ryan poteva salvarlo. In un modo o nell’altro.
Sentendo alcuni rumori provenire nelle vicinanze, Mark divenne rigido in volto mentre la paura stava incominciando ad attanagliarlo.
Girandosi di scatto, si sentiva osservato e allo stesso modo minacciato.
Ma come si sarebbe potuto difendere se non riusciva a vedere nel buio.
< Chi c’è là?! >
Più gridava e più riusciva a sentire rumori sospetti.
Diventavano sempre più nitidi mentre la voglia di fuggire era sempre maggiore.
Cercando di entrare nella sua auto, Mark credette che fosse uno scherzo di Lucy.
Ma quando si ritrovò dinanzi una figura conosciuta con il volto intriso dai peli della barba e dallo sguardo assetato di sangue, si ricredette subito.
Mentre un urlo acuto aveva squarciato il silenzio della zona, Mark sapeva che la vendetta dell’ex marito era giunta più rapida di quello che aveva creduto, mentre Ryan si divertiva nel vederlo soffrire.
< Ti prego, lasciami andare. Io non ti ho fatto niente di male. >
Rimanendo ancora in silenzio contemplando la sua paura, Ryan avrebbe sputato tutto il suo odio che aveva nei suoi confronti e nei confronti dell’ex moglie.
< Perché non mi parli? Che cosa succede? >
< Ho bisogno del tuo aiuto, Mark. >
< Che cosa? >
< Sicuramente sai di cosa io stia parlando, giusto? Dobbiamo mettere a tacere una donna che ci ha preso e continua a prenderci gioco di noi: Lucy. >
< Mettere a tacere? Ma io… >
< Tu farai quello che ti dico se hai cara la pelle… E presto dovrai capire che la crudeltà di quella donna deve essere fermata al più presto. >
< Mi stai chiedendo di ucciderla? >
< No. ti sto chiedendo di portarla dritta nella mia trappola. Lei si fida di te ed io non posso avvicinarla senza che lei alzi un muro contro di me. Dovrai portarla a questo indirizzo domani pomeriggio dopo pranzo. Mi hai capito? >
Riconoscendo la via che Ryan aveva confessato a Mark, il giovane amante non riusciva a credere perché portarla in quel luogo.
< Tu non ti devi preoccupare. Ho molte faccende in sospeso che devono essere portate a termine. Ed una di queste si tratta di Lucy. >
< Ma io… non posso farlo. >
< Ti ho già detto che lo farai, Mark. E sai perché? Perché non hai altra scelta. >
Con le spalle al muro, per poco Mark non cominciò a piangere dalla paura d’incorrere in un pericolo molto più grande di lui.
< Ci dovevi pensare prima di portarmi via mia moglie… Ma adesso fa’ l0o stesso. Capendo che voleva solo appropriarsi dei miei soldi, sono arrivato alla conclusione che non merita di vivere in nessun modo. Quindi tu la porterai a questo indirizzo dicendogli una scusa plausibile. >
< Ma io non so cosa dirgli > si lamentò Mark.
< Inventati qualcosa, dannazione! > gridò Ryan come se fosse fuori di sé < E se proverai a fare la spia su questo nostro piccolo segreto, non ci sarà luogo su questa Terra in cui ti potrai nascondere. Io finirò i miei giorni morto in carcere, ma tu avrai una fine molto più dolorosa della mia. Mi sono spiegato? >
Acconsentendo positivamente con la testa, Mark non poté fare altro che accettare.
< In fondo devi capire che anche tu sei succube delle sue parole e dei suoi metodi. Non ti rendi conto che vuole solo divertirsi? Magari adesso sei l’uomo dei suoi sogni. Ma domani? Domani non potrai essere niente e la tua vita sarà rovinata per sempre a causa di9 una donna. Ma noi dobbiamo mettere fine a tutto questo prima che sia troppo tardi. >
Ascoltando attentamente le parole di Ryan, alla fine Mark credette che il giovane ex marito non aveva tutti i tori.
Lucy era una maniaca del controllo e si divertiva ad avere lui come sottomesso.
Non potendo sopportare tutto questo per troppo tempo, doveva farla finita alla maniera che aveva detto Ryan, anche se ci sarebbe scappato il morto.
< Ma non finiremo in guai molto seri? La polizia non arriverà a noi? >
< NO. perché noi scapperemo e ci divideremo per sempre. Piuttosto cambieremo anche identità, ma non finiremo mai in carcere. >
< Mi dispiace, ma non riesco a crederti. Non puoi aver organizzato un delitto e una fuga perfetta. È impossibile. >
< Tu pensa a fare quello che ti ho detto. Al futuro dopo la morte di Lucy penseremo dopo. >
< Ma io voglio delle garanzie! Non voglio passare tutti gli anni della mia vita in prigione! >
< Prigione o no, non sarai mai libero con lei che controlla ogni tuo singolo movimento. Non riesci a capire che vuole entrare nella tua mente?! Sei uno sciocco se credi il contrario! >
< Io voglio soltanto… >
< Tu farai come ti ho detto! Altrimenti le pallottole che avevo pensato per lei, saranno tutte per te. >
Cercando di calmare il suo ricattatore, Mark gli promise che non l’avrebbe mai tradito.
< Vedi di non fare tardi all’appuntamento. Ci tengo molto a vedere la sorpresa dipinta sulla sua faccia quando vedrà di cosa saremo capaci. >
< Spero che tu abbia tutto sotto controllo, altrimenti… >
< Ma come ti ho detto prima, non hai altra scelta che… >
< Adesso smettila di ricordarmelo. Ti prego. >
< Vai a casa, Mark. Hai bisogno di riflettere su quello che succederà domani. Sarà di vitale importanza per tutti noi. >
< Quindi mi lasci libero? >
< Credevi davvero che ti avrei ucciso? Mi servi vivo. Perché se morirai, io non potrò mai più avvicinarmi a Lucy. >
< Quindi alla fine sono io ad avere il coltello dalla parte del manico. >
< No. Il tuo futuro imminente è dare ascolto a me. Limitati a questo e basta. >
< Ok… Ma adesso puoi uscire dalla mia macchina? >
Mentre Ryan lo fissava un’ultima volta, non riusciva ancora a fidarsi pienamente del suo nuovo sicario.
< Dormici su e domani la tua giornata sarà molto diversa. Credi di riuscirci? >
< A domani, Ryan. Adesso non voglio più pensare a niente. >
E nel dire questo, sparì nel buio del parcheggio, mentre Ryan fissò un’ultima volta la finestra dell’appartamento della sua ex moglie.
“Hai le ore contate, Lucy. Da domani non farai più male a nessuno.”
 
 
Riuscendo ad invitare con una scusa a presentarsi nell’ufficio del direttore di banca dove il giovane Ryan aveva perso tutti i suoi risparmi a scapito della moglie, Lucy non riusciva a capire perché Mark era così insistente.
< Tu conosci il direttore di banca, vero? Hai fatto molti affari con lui. >
< Certo che lo conosco. Mi ha permesso di svuotare il conto del mio ex marito. Un autentico ingenuo che ha provato a fidarsi di lui soltanto perché riusciva a coprirgli le spalle. Che stupido. >
< Già… Mi sarebbe piaciuto conoscere tuo marito, sai? Solo per vedere che tipo è. >
< Di sicuro non l’avresti trovato interessante > tagliò corto Lucy < Ma mi dici perché siamo qui? E smettila di fare il misterioso. Mi dai sui nervi quando… >
< Perché tu vuoi avere tutto sotto controllo, giusto? >
Una voce oscura e nascosta nell’ombra si mostrò ai due amanti mentre Lucy girò il suo sguardo verso la stanza del direttore di banca.
< Cos’hai detto, Mark? >
< Io non ho detto niente, cara > rispose il ragazzo con tono pacato.
< Ma come? Non riesci più a riconoscere la voce del tuo ex marito? >
Lucy, che solo adesso aveva capito di essere caduta in una trappola ordita da lui, non avrebbe mai capito in che guai si stava cacciando.
< Ryan… che cosa vuoi da me? Sei stato tu a convincere Mark ha portarmi qui, vero? >
< Molto perspicace, mogliettina mia… Il tuo ragazzo è molto ubbidiente quando vuole. Un poi’ mi rivedo in lui, sai? Però tu pensi che io sia uno smidollato… Peccato che non è così. >
< Ah no? allora cosa vuoi dimostrarmi, Ryan? >
< Che hai fatto molto male a metterti contro di me… Tu, come il tuo direttore di banca. Che cosa avete in comune? Per caso vai a letto anche con lui? Con una puttana come te non mi sorprenderebbe. >
< Bada a come parli, Ryan. Posso essere molto più pericolosa di come sono stata qualche giorno prima. Non darmene occasione, altrimenti… >
< Mia cara Lucy, non ti rendi contro che non sei nella posizione di fare minacce? Perché sono io ad avere la pistola dalla parte del manico… e il direttore di banca l’ha già capito. >
Illuminando una parte della stanza che era oscurata dal sole, Lucy vide il corpo massacrato del direttore di banca mentre emanò un ulto strozzato sotto lo sguardo attonito di Mark.
< Tu sei pazzo! Perché l’hai ucciso?! >
< Perché mi ha tradito, Lucy… Come stai facendo tu con me… >
< E vuoi forse ridurmi… >
< Hai paura? È plausibile in questo frangente… Non avresti dovuto pensarci prima? >
< Ryan ,per favore. Non puoi macchiare il tuo buon nome diventando un efferato assassino. >
< Lo so. Ma per toglierti di mezzo non ho altra scelta. Dobbiamo farla finita una volta per tutte. E nel farlo… >
Mentre Lucy cercava protezione dal suo giovane amante, Mark era pronto per appoggiare appieno la decisione di Ryan.
< Quindi tu e lui… >
< Il tuo toy – boy è sotto il mio comando adesso. Come un bravo cagnolino. >
Guardando Mark con disprezzo puro, Lucy cercò di sfogare la sua rabbia piangendo.
< E’ inuti9le soffrire, mia cara ex moglie: adesso pagherai con la vita. >
< Aspetta! Fermati! >
Ma Ryan, deciso ad andare fino in fondo, uccise a sangue freddo con cinque colpi di pistola la sua ormai ex moglie divenendo così innocua mentre il suo sangue si andava a mischiare con il direttore di banca.
L’incubo peggiore che aveva occupato i suoi pensieri era sparito per sempre.
Ma Ryan, divenuto per sempre un’altra persona, non si sarebbe ami fermato proprio adesso.
< Non è possibile che sia stato così facile > fece Mark con tono interdetto < L’hai uccisa senza ripensamenti. >
< Perché? Dovevo forse fargli la grazia? >
< No… Ma che tu… >
< Tu non riesci a capire che cosa mi ha fatto, Mark. Nessuno lo potrà mai comprendere… Ed ora che lei non è più un nostro problema, potrò essere una nuova persona. >
< D’accordo. Ma adesso cosa pensi di fare? >
Mentre Ryan alzò la sua pistola verso Mark, non ci pensò due volte prima di fare fuori anche lui.
< Non devono esserci testimoni, Mark. Mi dispiace. >
< Ryan, non farlo… >
Ma il giovane assassino, deciso a mettere a tacere questa storia, tolse di mezzo per sempre ogni singolo problema, togliendo di mezzo tutti i suoi nemici.
Fissando i loro corpi morenti per un’ultima volta, Ryan riuscì a fuggire dalla banca senza che i dipendenti di essa sospettassero di qualcosa, confondendosi tra la folla che ogni giorno popolava l’edificio.
I corpi delle tre persone sarebbe stati trovati alcune ore dopo, giusto il tempo necessario che Ryan Philips diventasse un uomo dal passato oscuro.
Un uomo dal passato inesistente che non sarebbe mai stato scoperto.
Perché la sua figura si era trasformata in un’ombra impossibile da vedere e impossibile da scovare.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3935156