Foolish Nightmares

di Kyaelys
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parole svanite ***
Capitolo 2: *** Koakuma ***
Capitolo 3: *** "Vernice [Fresca]" ***
Capitolo 4: *** Falso candore ***
Capitolo 5: *** DiStOrSiOnI ***
Capitolo 6: *** Shadow's grave ***
Capitolo 7: *** Malsana - Ossessione ***
Capitolo 8: *** In - consapevolezza ***
Capitolo 9: *** [C’erano occhi ovunque] ***



Capitolo 1
*** Parole svanite ***


Le regole di lettura

stanno incise

sul soffitto cremisi

delle vite represse.

 

Camminare, p i a n o , s’un tappeto di stelle,

 

[Insisto.]

 

In punta di piedi per non frantumare

Il suono bianco.

 

[Distratto.]

 

 

Erano ipnotiche

Le luci distanti

della città

 

[Pioveva.]

 

O forse no, mi sbaglio.

 

Le percepivo nel sonno,

mentre mi muovevo

in silenzio

 

al flebile p a s s o di un soffio di vento invernale.

 

 

Faceva caldo.

 

[Calore.]

[Locale b r u c i o r e.]

 

 

Sudavo parole prive

d’alcuna poesia,

 

non sono mai stata forte

 

[plasmata da

fronde piangenti]

 

creavo io i conti

consapevolmente

 

 

gettavo ghiaccio sul fuoco

 

nemici, pronti alla partenza.

 

[Tre]

[Due]

[Uno]

 

Urlava!

 

Il campanile distante,

più forte,

lo udivo io solo.

 

Piangeva!

 

In silenzio nell’angolo

a stringere

la polvere nel ventre.

 

Sputava rabbia di pezza e fango!

 

E le voragini

 

[Carbone]

 

Pozzi profondi

Una mezza vita

E ancora metà.

 

Lo hai spezzato

.

[Colpevole.]

 

Silenzio.

[…]

[…]

 

E ritornava sempre al punto di partenza.

 

[E sorrideva.]

 

Ed era un’ immagine alata.

 

Illusioni in delirio, deliranti, delir……………….

 

svaniscono.

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Capitolo 2
*** Koakuma ***


Mi dispiace, non sono innamorata;

avverto un’ombra,

un’ombra, mi ha afferrata!

Sento alla caviglia un nodo stretto;

mi tira verso il fondo,

e allora strappami questo mostro dal petto!

La danza delle persone mancate;

la chiamo incubo,

se mi sveglio dopo averle incontrate.

E tutto sembra crollare, affondo ,

invano afferro il vuoto!

e non m’accorgo che sto girando in tondo.

Allungo la mia mano,

ti sto chiamando;

aspetta, sei troppo lontano!

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Capitolo 3
*** "Vernice [Fresca]" ***


La mia anima pullula di candide controfigure;

 

 

ci sono sentieri in costruzione perenne

 

 

[eterna].

 

 

Un enorme cancello rosso,

 

la vernice ancora fresca scivola sull’erba secca;

 

reca una scritta disorDinata

 

 

[inclinata]

 

 

 

“vernice fresca”

 

 

 

recita,

 

e c’è la ruggine.

 

 

 

 

È una menzogna!

 

mascherare come il nuovo il vecchiume.

 

 

Un gatto,

sul selciato,lascia i segni del suo insolito passato,

 

l’asfalto è ancora fresco, il grigio un po’ troppo intenso.

 

 

 

 

[Il villaggio è assopito,

il silenzio totale.]

 

 

Eppure basta poco a causare l’isteria TOTALE,

tutti che corrono e urlano e VIVONO!

 

 

Ed io così piccola

nell’angolo,

 

ignara trascrivo ancora un volto nella sabbia.

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Capitolo 4
*** Falso candore ***


Mi spiace.

 

Non sono in grado di [essere].

 

 

 

Scusatemi

 

 

sbiadisco d’innanzi a voi,

 

 

[eppure non l’avevo

programmato.]

 

 

 

 

 

Alterno i colori al bianco e nero

 

 e dico quel che penso ma mai quello che [spero].

 

 

 

Mi sento fragile

eppure combatto ed appaio solida,

 

 

[forte come un muro

forse appena incrinato dal tempo.]

 

 

 

Osservo,

a volte vedo luce,

a volte vedo ombra;

 

 

[ è forse il seme dell’insoddisfazione

che genera così tante immagini,

e pensieri incoerenti?]

 

 

 

 

Scusate,

smetterò di voler sembrare forte tentando d’esser pura,

in realtà il mio bianco era solo il frutto d’una subdola

[paura].

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Quest'ultima "creazione" ha un significato molto particolare per me; racchiude un pensiero che mi ossessiona da tempo. COmunque detto questo vorrei ringraziare Deha delle Tenebre e Roxy8 per le vostre recensione. Mi hanno fatto davvero piacere. =)

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Capitolo 5
*** DiStOrSiOnI ***


"Provate a percepire,

[se ci riuscite],

la d i s t a n z a distorta

tra ciò che è giusto

e ciò ch’è vero.

 

Per esempio.

 

 

 

Io

… sembravo buona nell’ombra,

eppure ho visto il male nella luce.

 

 

 

[Il mio pensiero è infido

 l’immaginazione peccatrice.]

 

 

 

 

 

Attraverso uno specchio cre - pa - to

ho schermato

e disilluso la mia immagine.

 

 

 

 

Udite le urla vibranti

in lontananza?

 

Misuratene il suono in frequenza,

alzate l e g g e r m e n t e il volume

ed estraniatevi dal mondo.

 

Sentite ancora il pianto di fondo?

 

 

 

[Un mondo fondo, rotondo,

aiuto sprofondo!]

 

 

 

 

 

L e n t a m e n t e,

dissimulate i demoni interiori,

tramutateli in sogni

[
di fallite speranze]

 e date un volto alle vostre suppliche.

 

 

C’è ancora qualche cosa che mi sfugge.

 

L’acqua in burrasca mi riflette meglio d’uno specchio,

c‘è più creatività in un suono distorto di luci.

 

Ci sono più ombre,

gigantesche ad avvolgerci,

ci fagocitano in volute di fumo nero;

 

 

lasciatevi trasportare

verso il basso del cielo.

 

 

 

E quando toccherete il fondo, potrete finalmente

 

[riprendere a salire]

 

ricominciare a vivere."

--------------------------------------------------------------


Note dell'Autrice:

Grazie mille a Roxy8 =) Si, anche io preferisco la prima per la medesima ragione,perchè solo io so quello che volevo dire...e chi legge può dare la sua interpretazione personale. L'ultima invece l'ho scritta sotto l'influsso di una particolare situazione e stato d'animo; quindi è più "chiara" nel senso.

Grazie ad araich; mi fa piacere che lo stile molto "visivo" che utilizzo per trasmettere certe "idee" e pensieri ti abbia colpita =)

E grazie anche a tutti quelli che leggono e che hanno aggiunto qualche mia "opera" tra i preferiti. Mi fa davvero molto, ma molto piacere. ^_^

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Capitolo 6
*** Shadow's grave ***


Le strade sono buie, cupe.

Soltanto un bagliore distante,
[un movimento],
è la  mia ombra,
sola,
in fuga perenne dal mio inconscio.

[Sola, sola]!

Abbandonata sul selciato strepita,
sembra voler urlare!

Cerca di ribellarsi alla mia anima, il sangue coagula tra i passi!

Vago solitaria, [sempre], sporca di troppe colpe interne!

Soffoco...è la mia debolezza ad uccidermi.

[Mi sto ammazzando!]

Nessuno può salvarmi.

Affogherò la mia ombra...ed io con essa.
[Svanita].

Adempirò ad un mio egoistico volere,
quello di lasciarmi morire.

Vivrò, di dolore riflesso.

Ed il freddo che provo, disciolto tra le ossa.
[Dovrò lasciare sola la mia ombra; ancora].
Ed allora, amici...
Scavate la mia fossa.

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Capitolo 7
*** Malsana - Ossessione ***


Ci sono tanti, troppi luoghi in cui scappare;
tante decisioni da prendere,

[ed io, troppo insensata tra mondi galleggianti]

scelte che nemmeno fui in grado di fare.

 

Ho scelto io di star male?
[
autoanalisi perversa]

 

Se per avere un’ attimo;

[un’ attimo soltanto]

Di quel tempo, di quel calore.
Qualcosa di distante.

[distaccamento insignificante dall’idea - obsoleta].

Inutile.

 

Ho chiuso l’anima
[per qualche ora soltanto]

Perfettamente conscia di ciò cui andavo incontro.

 

Ho lasciato l’istinto guidare
[e non me ne pento]

Ma vorrei vivere in un loop.

Ancora, ancora un altro momento!

 

Dovrei gridare,
perché forse non potrò tornare indietro

[è stato solo un caso - isolato, nient’altro].

Non nutro più vane speranze
[le cresco, malsane e dolenti!]

 

 

STOP.

 

Che cosa sono diventata?

 

 

 

Osservo l’ombra allo specchio;

[un riflesso senza forma alcuna - intravvedo]

Il colore sta sbiadendo;
non riesco a trovare più un senso.

 

Decomposizione d’ideali

[ricordi subdoli]
stanno ridendo sadici, nel vedermi languire.

Ed è rimasta solo cenere
[tra le malsane ossessioni del mio essere].

Soltanto grigia cenere nel vento; ed un ricordo che non dimentico.

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Capitolo 8
*** In - consapevolezza ***


Un’impalpabile ora di confine; [alziamoci].

 

Ed eravamo forti,

di nuove realtà,

-prospettive indigeste per i troppi sapori mischiati,-

di sangue e di bile;

[ma c’è un profumo di rose e vaniglia di fondo].

 

In – distinzione in - consapevole.

 

Lei mi fissava, immobile, attraverso la superficie traslucida.

Immersa nell’assenza delle cose,

decise d’essermi amica, [almeno per prova],

mi tese una mano tremante.

Ed era conscia di poter sbagliare, nel suo sguardo la rabbia celata;

nutriva vorace il segreto pubblico;

perché troppe voci avrebbero udito e troppi sguardi raccontato

[agli spaventapasseri ignoti di passaggio].

 

Lei rimase in disparte, sensazione di riverbero, e mille luci ad offuscare il tramonto dei sensi;

il pensiero ci tradiva irriverente;

Ed allora non rimase più nulla;

chiudemmo gli occhi in sincrono nella nebbia.

Non rimase nulla.

Nulla.

Nulla.

Nulla.

Se non l’abbandonarsi al vacuo silenzio della cenere che cade,

soltanto un filo di fumo ad innalzarsi;

quasi un’innata preghiera allo svolgersi del destino in - cauto.

In – consapevole.

[chiudiamo gli occhi – ora – domani sicuramente, sorgerà un giorno migliore].

Domani – Domani – Domani.

 

[Ricorda:

-          “Non potrà piovere per sempre”.]

 

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Capitolo 9
*** [C’erano occhi ovunque] ***


 

Decisi di rinunciare

quando lo sguardo mi tese LA trappola;

 

c’erano occhi ovunque

[sugli scaffali e sulle mensole;

persino oltre gli specchi!]

 

Rimbalzava, il pensiero;

come ossessionato da se stesso.

 

Scavava , spalava sangue ed ossa,

come se il ricordo potesse davvero essere riesumato.

 

 Ma sai.

 

Il passato si decompone facilmente.

 

[In verità Dipende.]

 

 

 

Frammenti.

[Minacciosi pensieri!]

 

 

Ci gioco come fossero costruzioni;

vorrei far crollare il castello di carte; rovinosamente.

Almeno una volta.

 

[Lei]

mormora esagitata folli piani di distruzione di massa.

 

 

 

 

Lo senti,

 

il suono della rabbia incoerente?

 

Lo senti,

 

il pianto della chimera morente?

 

 

 

Paradossalmente

l’intero mondo sa della mia vita;

ed io soltanto ancora

non so niente.

 

 

[Niente].

Tramonta il sole all’orizzonte.

 

 

 

 

 

Ed ero stanca d’accumulare memorie,

avrei voluto seppellirle e dormire,

 

ma c’erano occhi ovunque!

 

 

 

[Sempre; sempre.]

 

 

 

 

Sentivo il peso delle assenze ingiustificate.

 

 

 

Mentendo per interesse

dis - appariva nella nebbia;

 

Ottenimento Distillato [ed] Ostinato

delle sue subdole egoistiche intenzioni.

 

Vano tentennamento nelle vane illusioni

dell’essere io troppo ingenua e mortale.

 

 

 

 

 

 

Dis – appaio allo sguardo fugace dello specchio

e finalmente

 

[muoio].

 

Per rinascere ancora

[ancora]

[un giorno a caso].

 

 

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