Una notte all'inferno

di Aladidragocchiodiluce
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il ragno e la soldatessa ***
Capitolo 2: *** Una bevuta di troppo ***
Capitolo 3: *** Un risveglio sbronzo ***
Capitolo 4: *** Quando ci vuole, ci vuole! ***
Capitolo 5: *** Don't Mess Whit us ***
Capitolo 6: *** Speciale Curiosità & Ringraziamenti ***



Capitolo 1
*** Il ragno e la soldatessa ***


In fondo l'inferno non è così differente dal mondo dei vivi, l'unica differenza sono gli abitanti e le regole, o meglio la loro totale assenza.

Camminando per le strade potresti imbatterti in prostitute, macchinette che distribuiscono droga al posto delle bibite e, se sei fortunato, assistere ad una guerra di territorio.

E un giorno all'anno scendono gli Angeli a fare una strage per risolvere il problema della sovrappopolazione di demoni. Ironico che fossero i “buoni” ad aver deciso di compiere questo gesto moralmente discutibile.

Ma non siamo qui per commentare l'eterna lotta fra Inferno e Paradiso, bensì a raccontare una storia di quella che può considerarsi una normale notte nella dimora dei peccatori.


 

Con i suoi 2.70, di cui 20 cm solo per la sua assurda coda alta che sembrava sfidare le leggi di gravità, il pelo bianco ricoperto di macchiette viola chiaro, per non parlare della striscia della stessa tonalità in mezzo ai capelli, era impossibile non notare Sherry.

Appartenente alla razza dei demoni ragno, come potevano testimoniare le sue sei braccia e le 5 decorazioni a forma di occhi viola (tre sopra quelli veri, due al di sotto), la peccatrice attualmente indossava una camicia bianca mezze maniche dai bordi e bottini gialli che lasciava scoperto parte del seno, incorniciato da un contorno fucsia, guanti viola scuro dal bordo giallo, minigonna rossa tenuta da una cintura marrone e a completare il tutto lunghi stivali con tacco leggermente rialzato, viola con decorazioni gialle che la demone reggeva in mano in quel momento.

Era all'interno di un appartamento, e fino a pochi secondi prima si stava vestendo accanto al letto di un demone dalle fattezze ciclopiche la cui espressione nel sonno la diceva lunga su cosa i due avessero fatto.

Una volta fuori dalla porta; Sherry si rimise gli stivali, si diede un aggiustatina ai capelli, legati in una da un eleatico rosso decorato con una vedova nera ed uscì.

Il suo pensiero in quel momento era:

“Adoro i clienti pomeridiani. Mi permettono di avere la sera libera.

La domanda è solo: come posso spendere questo bel gruzzoletto?”

Mentre vagava, senza sapere esattamente dove andare, tirò fuori dall'interno della camicia un pacchetto di sigarette e ne accese una.

Sherry non era una prostituta vera e propria, le piaceva lavorare part-time dove capitava e sopratutto dove le piaceva.

Se trovava un locale dove serviva una ballerine, lei si offriva, era brava a ballare e se richiesto cantava pure, anche se era meglio di no dato che è peggio di un gatto col mal di gola. Ma la maggior parte delle persone (pardon demoni) preferiva portarsela a letto, forse a causa della sua somiglianza con il suo lontano cugino, Angel Dust (con la quale aveva in comune anche il modo di vestire, non era chiaro se fosse un caso o se uno avesse copiato l'altra o viceversa).

A lei non infastidiva, bastava che il tipo fosse carino o in alternativa, in vena di spendere tanto.

Solo alla seconda sigaretta finalmente decise dove sarebbe andata a divertirsi.


 

Il bar “Boar Gluttony”, riconoscibile dal disegno stilizzato di un cinghiale sulla porta, non molto grande ma frequentato da parecchia gente per i prezzi bassi dei suoi alcolici. Un angolino perfetto per bere fino a vomitare.

In quel momento fece il suoi ingresso una donna, a prima vista poteva sembrare una normale umana a parte per i lunghi capelli completamente bianchi, la pelle color grigio metallico e gli occhi verde acceso più simili a fari. Il suo abbigliamento consiste in una lunga giacca impermeabile marrone rattoppata e anche bucata in alcuni punti e decorata con gradi militari, pantaloni dello stesso colore ugualmente danneggiati e stivali scuri.

Ad ogni passo, lasciava dietro di sé impronte di bruciature, con certa strizza del proprietario, e i demoni troppo vicini si allontanavano, come se fosse circondata dal fuoco.

Individuato un tavolo libero, vi si avvicinò e vi si sedette, in attesa del cameriere.

Pochi minuti dopo, anche Sherry entrò nello stesso bar, chinandosi leggermente per passare dalla porta e dopo aver dato un occhiata all'intero locale, costatando che ogni tavolo era occupato, si diresse verso quello dell'albina.

-È libero?-Domandò, facendola sobbalzare dalla sorpresa.

Stava ancora realizzando che fosse reale, e stesse proprio parlando con lei, quando la demone ragno si sedette dal lato opposto del tavolo.

-Incredibile, ogni volta che vengo qui è sempre pieno nonostante la maggior parte delle bevande faccia schifo.-

Finalmente la ragazza parve rendersi conto di non avere le allucinazioni e domandò:

-Prego?-

-Ho detto che qui le bevande sanno di piscio di Imp ma c'è comunque molta gente.- Ripeté, alzando la voce, pensano che l'altra non l'avesse sentita per il frastuono del locale.

L'albina, abbozzò un sorriso che svanì quando per un attimo una fiammella verde avvampò sul tavolo.

-Probabilmente per i prezzi bassi: la metà degli avventori sono barboni.- Rispose.

-Come darti torto.

E c'è da dire che hanno la migliore birra rossa che abbia mai assaggiato: mezzo boccale e hai lo stesso colore del liquido in esso contenuto.-

-Questa non la sapevo. Esiste della birra rossa?-Chiese, incuriosita; ricevendo un cenno affermativo di risposta.

-Prodotta in Belgio e detta “birra alla ciliegia” dolcissima e buonissima.-

-Ah...non credo esistesse quando sono venuta qui.- Commentò con un cenno negativo della testa.

-Un ottima scusa per provarla.

HEI TU! Che dobbiamo fare per farci servire?-

La demone ragno si era rivolta ad un cameriere, che si avvinò con uno sbuffo e appena vide l'altra donna si fermò ad un passo dal tavolo.

-Due birre rosse, una per me e una per...-

-Mihaela, per Mihaela.-

-Piacere, Sherry.-

Angolo Autrice

Ed eccoci in una nuova fanficion a tema Hazbin Holtel, avviso che al suo interno saranno presente esclusivamente personaggi originali, a parte qualche citazione e i capitoli verranno aggiornati il lunedì e giovedì

Saluti da Ala

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Capitolo 2
*** Una bevuta di troppo ***


Una volta che il cameriere si ritirò per prendere le bevande, Sherry si rivolse a Mihaela:

-Tu come sei finita qua?-

Per un attimo, il corpo della donna si illuminò di verde, non si aspettava quella domanda.

-Avevo l'ordine di esporre i dissidenti del regime a del materiale radioattivo per ucciderli in maniera “poco sospetta” e la cosa... mi si è leggermente ritorta contro.-

-Con “qua” intendevo al bar ma vabbè.

Io morta elettrificata nella vasca da bagno a causa di quel pezzo di merda su due gambe del mio ex!- L'ultima parte l'aveva detta con rabbia, sbattendo due pugni sul tavolino.

Tipa decisamente poco rancorosa.

-A-ah.- Mormorò la donna, incerta su come comportarsi.

-Ora aspetti il tuo ex per restituirgli il favore?-

Sul volto della demone ragno si formò un sorriso smagliante.

-L'ho già fatto: l'ho dato in pasto agli angeli alla prima occasione. È stato il giorno più bello da quando ho iniziato la mia vita quaggiù.-

Terminata la frase scoppiò a ridere mentre l'altra sollevò un sopracciglio.

-Mi meraviglio che non vi abbiano ammazzato entrambi.

Non è facile sfuggire agli angeli.-

-Sono stata fortunata a trovarne uno solo e sembrava pure contento quando gli ho lanciato addosso il mio ex.-

-Immagino quest'ultimo lo fosse un po' meno.- Commentò, accennando un sorriso.

-Per niente.- Rispose, asciugandosi una lacrima che gli era venuta per il troppo ridere.

-Parlando di te, ti vedo un po'...verde. Motivo?-

Il sorriso sul volto della donna sparì e prese un bel respiro prima di continuare:

-A quanto pare la pena per chi espone delle persone a radiazioni è quella di continuare a farlo per tutta la vita, non ti sei accorta che tendono...- Si interruppe, facendo un cenno intorno a loro.

Forse Sherry non se ne era accorta, in quegli ultimi minuti di conversazione, altri peccatori avevano fatto il loro ingresso, ma nessuno si avvicinava a meno di tre metri dal tavolo; quasi fossero circondate da una barriera invisibile.

-...ad evitarmi.-

Lei fece spallucce per poi rivolgersi alla compare:

-Si, ho notato.

Ma a me ciò suona come “tipa interessante con cui parlare”, anche se la prima cosa che ho pensato è stata: “miracolo, un posto libero”.-

L'altra la guardò con gli occhi spalancati come se le avesse detto una cosa assurda.

-Felice che mi trovi interessante; anche se sarei più “pericolo radioattivo”.- Borbottò.

Passarono lunghi istanti di silenzio in cui Sherry guardava verso il bancone e batteva le dita sul tavolo, chiedendosi dove fosse finito il cameriere.

-Davvero non stai cambiando posto?- Le chiese Mihaela.

Probabilmente era la prima volta, da morta, che si trovava in compagnia di qualcuno tanto a lungo.

- Naaaa, ormai mi sono seduta e altro posto non ce né. Al massimo mi sposto se inizio a sentire che qualcosa non va.

Ma a proposito: che effetto fanno le radiazioni a un morto? Non credo lo uccidano di nuovo.-

L'altra scosse la testa in cenno negativo.

-Per fortuna no, in compenso... si può dire che non ti fai molti amici.- Mentre parlava. Fece cenno ad un demone che la fissava con astio dall'altra parte della stanza, la cui faccia pareva essere stata sciolta.

-Noto.

Immagino che almeno tu non ti ritrovi rompipalle che ti ronzano attorno.-

-Uhmm...

Si, da questo punto di vista non posso lamentarmi.-

La riflessione della donna venne interrotta dal ragno appena si accorse del cameriere, di ritorno con le due birre all'interno di grossi boccali.

-Alleluia! E resta nei dintorni, potremo chiedere il bis.- Gli disse, mettendogli del denaro sul piatto dopo che le ebbe servite.

-Pronta ad assaggiare la birra più buona mai creata?- Domandò, prendendo il proprio boccale, facendo sorridere l'altra.

- Mi impegnerò a non farla evaporare.- Rispose, mentre prendeva l'altro bicchiere.

Durante l'azione, la luminescenza emessa dalla donna diminuì, segno che stava abbassando le proprie radiazioni per non fondere il tutto.

Dopo il primo sorso, abbassò il bicchiere e dichiarò:

-È meglio di qualsiasi alcolico che abbia mai assaggiato in vita mia, anche se non erano molti.-

-Come ti avevo detto, adoro questo posto.- Commentò l'altra, dopo aver buttato giù anche lei i primi sorsi.

- Il locale è quello che è, ma la birra si salva!-

Le due continuarono a bere e parlare, e come aveva dichiarato la demone ragno, non erano nemmeno a metà che il loro viso era diventato rosso accesso.

-Dalle mie pal- parti avevamo solo due tipi di birra, sai, cose da regime comunista.- Dichiarò l'albina, con in mano il boccale ormai vuoto.

-Solo due? Mi spiacle per voi, non avevate anche la vodka? Vabbè che non sa di niente- Domandò Sherry dopo averne ordinate altre due che vennero subito servite.

-Grazie.

No, per quella dovevi essere il figlio di un parlamentare o osserlo tu.

Tu la bevevi da viva?-

-Solo una volta, poi non l'ho più ritrovata fino alla morte.-

Le due alternavano frasi a sorsate, era chiaro che fossero ormai sbronze e anche Mihaela aveva da un po' smesso di tenere quell'espressione pensierosa.

-Una sola? Avevi vinto un presmio o cosa?

-No, da mio papà Hic!

Gli avav Hic! Inviato una cassa per consolidare Hic! Un alleanza Hic!

Stupido singhiozzo Hic!-

-Chi era, un re o boss criminale?-

-Boss della mafia americana Hic!

Devo essere sbronza Hic! Non ricordo dove Hic! Agivamo Hic!-

Finita la frase, scoppiò a ridere imitata dall'altra.

Continuarono così per un altro giro di birra, per poi decidere di prendere un po' d'aria ed entrambe uscirono.

Alla porta, la demone ragno non si abbassò abbastanza e finì per dare una testata sullo stipite e cadde all'indietro; mentre l'altra fuse direttamente il muro lasciando la propria sagoma.

Sentendo le urla di rabbia del proprietario, l'amica si affrettò a raggiungerla fuori a carponi e una volta riunite, corsero via il più velocemente possibile ridendo come matte.


 

Angolo autrice

Ed eccoci al secondo capitolo con le nostre due protagoniste pronte a dare il meglio di sé!

Nello scorso capitolo mi ero scordata di dirlo, Mihaela è un oc gentilmente offerto da Manu_00 che ha contribuito alla nascita di questa storia.

Saluti da Ala

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Capitolo 3
*** Un risveglio sbronzo ***


Sherry si risvegliò sul pavimento con un gemito di dolore.

La testa le martellava, non aveva voglia né di alzarsi, né di aprire gli occhi.

Tentò di ricordare cosa avesse fatto ieri sera, ma dopo il secondo bicchiere aveva il vuoto e il solo sforzo di riportare a mente qualche immagine le aumentava il mal di testa.

Riuscì ad auto-convincersi ad alzarsi lentamente, con un paio di mani sulla testa mentre metteva a fuoco la stanza, un piccolo appartamento per una persona, ridipinto in viola.

Il suo appartamento.

Si buttò a peso morto sul divano, massaggiandosi la testa mentre anche Mihaela si svegliava,

-Penso di aver vomitato.

Scusa.- Borbottò, notando davanti a sé un enorme buco dai contorni fumanti.

-Fa nulla, poi lo faccio aggiustare.- Mormorò in risposta.

Non sopportava più il mal di testa, così si alzò per andare verso il bagno a prendere qualcosa per esso.

Prima che potesse mettere la mano sulla maniglia, su udì un forte ruggito e rumore di qualcosa che si rompeva.

La demone ragno guardò la compare che ricambiò lo sguardo, avevano entrambe la stessa domanda in volto: “Che cacchio abbiamo messo lì dentro?”

Mentre Mihaela si alzava e prendeva una sedia, Sherry recuperò una pistola nascosta dietro il quadro di un ragno per poi mettere la mano sulla maniglia.

Appena la demone radioattiva fu in posizione, sedia sollevata, pronta per qualsiasi minaccia, aprì la porta.

Con un ruggito, una manticora, un essere mezzo leone mezzo scorpione, saltò fuori dal bagno.

Sulla schiena, prima che l'albina lo buttasse giù con un colpo della sedia,vi era un imp dalla pelle color vermiglio dai corti capelli arancioni da cui spuntavano le corna, piccoli occhi gialli e coda da diavoletto: indossava una semplice maglietta nera abbinata a corti pantaloni marroncini.

Il piccolo demone finì a terra svenuto dopo aver emesso un gemito di dolore, mentre la demone ragno agì in fretta, afferrando la manticora per la coda da scorpione e riuscendo a farla cadere dal buco causato dal vomito della compare.

-Ora non è più un nostri problema.- Commentò mentre, un paio di piani più in basso, qualcuno stava per avere una brutta giornata.

Si voltò per andare in bagno ma venne quasi travolta da un altra ventina di imp che uscirono di corsa, sfondando la finestra per poi sparire.

-...è stato...strano.- Commentò Mihaela, guardando il bagno, ormai devastato, da cui erano usciti.

-Decisamente.- Rispose l'altra, entrando per prendere la medicina dall'armadietto sopra il lavandino per poi passarla alla compare.

-Tu ricordi nulla di ieri sera?- Domandò dopo averla presa.

-Ricordo che ero ubriaca...e nient'altro.-

-Idem, secondo te saprà dirci qualcosa?-

Con un cenno indicò l'imp ancora svenuto a terra, il quale per tutta risposta, borbottò “mammina”.

-Non credo.-

-Bhe... tentar non nuoce.-

Recuperato un secchio, lo riempì d'acqua e lo rovesciò tutto addosso al piccolo demone il quale, dopo essere quasi affogato, scattò in piedi e tentò di scappare, ma la demone ragno fu più lesta a prenderlo per la coda.

Dopo averci messo cinque secondi a rendersi conto di correre a vuoto, si voltò per vedere chi lo stava trattenendo.

-Taglio corto: non ricordiamo cosa abbiamo fatto ieri sera, se lo sai sputa il rospo.-

Disse, incrociando un paio di braccia mentre con un altro paio si sistemava i capelli.

-O la sedia in testa non sarà la cosa più dolorosa di questa giornata.- Si unì Mihaela, prendendo un'altra sedia.

-Ehm...N-non lo so! Abbiamo bevuto un po' tutti quella sera...- Rispose l'imp, intimorito dalla donna che lo squadrò con sospetto.

-Non mi sembri molto ubriaco.-

-Bhe, voi eravate sbronz.... POSA QUELLA SEDIA!- Strillò appena l'altra minacciò di colpirlo.

-Te lo chiedo di nuovo, poi arriva la sediata!-

-O in alternativa, un po' di bungee jumping.- Annunciò Sherry, sollevando l'imp senza sforzo e facendolo volteggiare sopra il buco dal cui fondo si udì il ruggito della manticora.

-OKOKOKOK!

Ho i ricordi annebbiati, ma ci eravamo incontrati al bar ed eravate già ubriache, allora POTREI aver detto qualcosa di poco simpatico nei vostri confronti...poi il vuoto.- Confessò una volta fuori dalla “zona-buco”.

La demone radiottiva non sembrava molto felice della dichiarazione e si rivolse all'amica:

-Posso colpirlo comunque?-

-Dopo.

Prima ci mostrerà il bar dove ci ha incontrate, poi potrai colpirlo.-

-Io sono d'accordo.

Ehm... ora mi mollate la coda?-

-Può farlo, ma poi ti tengo io.- Dichiarò l'albina, facendo comparire una fiammella radioattiva dalla mano.

-Ho cambiato idea, mi va bene così!-

-Ora che siamo d'accordo, facciamo così: ora sto morendo di fame; quindi mangeremo e poi chiameremo un taxi per andare al bar.- Propose Sherry.

- Ci sto, non mangio da ieri a pranzo.-

-Bene, ho del cibo da scaldare in frigo.

E tu non cercare di scappare o viaggi da svenuto.-

L'ultima parte era rivolta all'imp che deglutì prima di annuire, per ammettere timidamente:

-Anch'io ho fame.-

Per tutta risposta, lo portò in cucina dove lo mollò sulla sedia per poi mettere a riscaldare tre barattoli di ramen istantaneo.

 

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Capitolo 4
*** Quando ci vuole, ci vuole! ***


I tre erano seduti sul taxi, diretti al bar “Hollow Divine”.

L'imp, che avevano scoperto chiamarsi Pain, era sulle gambe di Sherry con la testa appoggiata sul suo seno e tenuto fermo da un paio di braccia. Aveva provato a scappare una volta ma ne aveva ricavato solo un occhio nero.

-Direi che voi godete nel farmi soffrire. Commentò l'imp, massaggiandosi l'occhio.

-Ringrazia che sia stata io a colpirti.- Rispose Sherry.

Il piccolo demone lanciò uno sguardo a Mihaela, che si era fatta piccola sul proprio sedile per non toccare l'amica.

Una zanzara ebbe la pessima idea di ronzargli affianco e lei la schiacciò fra le dita, facendola evaporare; facendo venire i brividi all'imp.

Finalmente il taxi giunse a destinazione e una volta accertati che fosse quello il posto giusto scesero, con la demone radioattiva attenta a mantenere le distanze per non ferire involontariamente qualcuno.

-Ora che siamo arrivati, posso andare?- Domandò Pain una volta davanti alla porta.

-No.- Rispose Sherry, spingendolo dentro.

Una volta entrati, gli occhi di tutti furono puntati sui tre.

-EHY! Ma è la tizia che ha sciolto un imp vomitandogli addosso!- Esclamò il barista, un demone-zombie.

-Offre la casa!- Aggiunse, versando della birra in tre boccali.

Con la coda nell'occhio, Sherry notò Mihaela sospirare di sollievo, probabilmente non molti erano contenti di rivederla dopo aver visto i suoi poteri in azione.

Pain al contrario non sembrava molto contento, ma non volendo riceve altre bastonate, accettò il boccale che gli veniva offerto insieme a Sherry.

-Mi stai già simpatico.

Scusa ma ieri sera non ricordiamo un tubo: che abbiamo fatto qui?- Commentò la demone-ragno, bevendo un sorso.

-Bhe, non è difficile da spiegare.- Rispose con un sorriso diverto mentre Mihaela rifiutava gentilmente la birra, non sentendosela di bere altri alcolici, specie dopo la sera prima.

-Siete arrivate qui trascinandovi dietro questo Imp dall'aria traumatizzata, eravate già parecchio ubriache, ma questo non vi ha impedito di continuare ad ordinare.-

-Non ti dobbiamo nulla?- Chiese la demone radioattiva, mentre l'altra riacchiappò Pain che stava cercando di svignarsela.

-Vorrei dire di sì, ma visto il tocco radioattivo sarò onesto: siete entrate con un trofeo e tanti contanti, avete anche offerto da bere per festeggiare la vittoria.-

-UN TROFEO? Che aspetto aveva? Abbiamo accennato a dove l'abbiamo preso?- Strillò Sherry.

-Non avete detto nulla a riguardo.- Rispose il demone zombie con un alzata di spalle.

-Siete entrate, gridato “abbiamo vinto, offriamo a tutti”, dato il trofeo agli imp e avete iniziato a bere come dannate.-

-Davvero?-

La due spostarono lo sguardo sull'imp, tenuto per la coda da Sherry.

-NON SO NULLA!- Strillò in tono isterico.

La demone ragno lo scosse dicendo:

-Fuori la verità, ora!-

-Va bene... mi sono ricordato un dettaglio! Ma mettimi giù ti prego!-

Dopo averlo messo su uno sgabello, balbettò:

-S-s-s-s-siamo stati i-in un p-p-p-posto... abbiamo fatto s-s-squadra... e abbiamo vinto.-

-Questo posto com'era?- Domandò Mihaela, causando un aumentare del tremore del'imp.

-Devo scuoterti ancora?- Intervenne Sherry dopo trenta secondi di silenzio.

-N-no! Vi ci porto!-

-E il trofeo?-

-Nel vostro bagno!-

-Spero per te che sia vero!-

-E non giocare più con la nostra pazienza o proverò a vedere cosa succede quando vomito su un imp da cosciente!-

Bastò un quarto d'ora di cammino per far si che il trio si ritrovi davanti ad un anonimo edificio poco fuori città con la saracinesca abbassata, più simile ad un garage che ad un locale in quanto privo di insegne.

-Ma che locale era, ma sopratutto: come ci siamo arrivate?- Domandò ad alta voce Sherry mentre bussava, senza ricevere risposta.

-Qualsiasi locale fosse, è chiuso!

Possiamo tonare indi..-

Il debole tentativo di andarsene dell'imp venne fermato da Mihaela che, ancora arrabbiata per la bugia di poco prima, lo spedì contro la saracinesca con un calcio, provocando un forte rumore metallico.

-E VA BENE ARRIVO! CHE MODI!- Sentirono qualcuno urlare dall'interno mentre la saracinesca veniva sollevata dall'interno.

-Decisamente più efficace.- Commentò la demone ragno, recuperando Pain prima di entrare seguita dall'amica che rispose:

-Lieta di aiutare.-

Le due si ritrovarono ben presto in uno stanzone rettangole con tanto di bar, ma a occupare la maggior parte dello spazio vi è un arena scavata nel pavimento macchiata di sangue e circonda da sedie, ma ad attirare l'attenzione è la parete tappezzata da molte armi e strumenti di tortura di vario genere.

Un demone grassoccio dalle fattezze serpentine si fece avanti e si rivolse alle due con aria irritata:

-Ascoltate! Questo posto apre la sera! Quant.... Ah! Ma siete le campionesse di ieri!

Comunque solo perché avete vinto, non siete autorizzate ad ammaccarmi l'entrata!-

-Campionesse? Allora siamo nel posto giusto.

In breve: eravamo ubriache e non ricordiamo un tubo di quello che abbiamo fatto ieri e questo ci ha portato qui.-

Mentre Sherry parlava, l'imp cercava di farsi sempre più piccolo fra le sue braccia.

-Ah si!

In effetti ubriache lo eravate, avevate passato la serata in qualche bar, però nulla vi ha impedito di trascinare qui dieci imp e farli combattere all'arena.-

Il demone si avvicinò ad una lavagna vicino all'arena sopracitata e la ruotò, rivelando varie foto dei vincitori fra cui una con Sherry che tiene Mihaela sotto le braccia sinistre che a sua volta tiene il trofeo sulla quale Pain cercava di arrampicarsi.

A quella scena, la demone radioattiva si rivolse all'amica:

-Ehm, ti chiedo in anticipo scusa se ti dovessero crescere ulteriori braccia.-

-No problem.

Oltre al trofeo abbiamo vinto qualcos'altro?- Domandò il ragno.

-Aspetta...- Il demone serpe spostò un paio di foto, in una c'era Sherry che beveva birra dal trofeo, in un altra era raffigurata l'amica che vomitava (infatti vi era un buco nel pavimento che l'albina guardò con apprensione). Trovata quella che cercava la mostrò alle due: le raffigurava mentre tenevano una valigetta piena di soldi.

-Quanto era?- Fu la domanda automatica di Sherry.

-9.950 dollari, 50 li ho tenuti per il danno che ha fatto la Chernobyl qui presente.-

-Mi scus... aspetta! 10.000 dollari!?-

-E qualcosa mi dice che non li abbiamo spesi tutti al bar.- La demone guardò Pain con aria minacciosa.

-Ti sei ricordato qualcos'altro?! -

-No! Forse l'avete nascosto in qualche buco mentre ero chiuso in bagno!- Provò a difendersi.

-O forse lo hai nascosto e speri di tenerti i soldi!- Intervenne la demone radiativa.

-NON HAI PROVE! QUESTO È PREGIUDIZIO CONTRO GLI IMP!-

-Prima ci hai mentito! È un fatto, non un pregiudizio!- Esclamò Sherry, mettendolo su una sedia per poi rivolgersi al demone serpe che si era messo comodo e si stava godendo la scena con dei pop corn.

-C'è qualcosa che possiamo usare se questo non parla?-

Quello scrollò le spalle.

-Siamo in un locale dove facciamo combattere imp e ci sono armi più o meno ovunque. Potreste...-

-Torturarlo?

Per quello basto io.- Lo interruppe l'albina facendo comparire delle fiamme verdi sul palmo della mano.

-Ascolta nano! Sono stanca, ho il mal di testa del doposbronza come non l'ho mai avuto in vita mia e ora so che mi devi anche dei soldi, se continui a non collaborare ti sciolgo la faccia!-

Mentre Sherry applaudiva per l'ottimo discorso, Pain sbiancò e confessò:

-E VA BENE, PARLERÒ!!

Io e i miei amici vi avevamo trovate ubriache per strada...-

-Iniziamo già male.-

-Non è come pensi!!!-

-Quindi è peggio.-

-Dicevo...vi avevamo trovate ubriache e qualcuno di noi potrebbe aver allungato troppo le mani...non io eh! Comunque non l'avete presa molto bene...-

-Ora vengo a vomitarti in faccia!-

-Lascialo finire, poi puoi scioglierlo.-Intervenne la demone ragno, intenta a godersi lo spettacolo mangiando pop-corn con l'altro demone.

-Diciamo che da lì cosa ha tirato cosa, abbiamo litigato, siamo scappati, ci avete inseguite e siamo finiti qui...ed è iniziato il mio incubo!- Continuò l'imp.

-E i soldi!-

-Giuro che....LONTANA CON QUELLE FIAMME! LI HANNO I MIEI COLLEGHI!-

-Dove sono?-

-A casa con i soldi!-

-Portaci!- Esclamò Sherry, alzandosi.

Mentre uscivano, guidate dall'imp, l'albina domandò all'amica:

-Ma cos'è Chernobyl?-

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Capitolo 5
*** Don't Mess Whit us ***


Il trio osservò l'edificio dall'aria malmessa che secondo Pain ospitava l'appartamento che condivideva con i suoi compagni.

-Eccoci...Posso aspettare fuori?- Domandò l'imp, una volta giunti sul posto, ricevendo un secco “no” da parte di Miahela.

Una volta entrati trovarono l'ascensore rotto, costringendoli a fare cinque piani di scale, il che non migliorò l'umore delle due ragazze, in particolare dell'albina.

Finalmente giunsero davanti alla stanza che cercavano e Sherry, col fiatone, disse:

-Molto probabilmente, se entriamo scappano.

Entra solo Pain e digli di restituire i soldi.-

-E se provi a tenerti qualcosa o a farti dare meno di quanto avete...veniamo a prenderti!- Completò Mihaela.

-C-chiaro.- Balbettò tremando l'imp, bussando alla porta.

-Sicura che non dovremmo entrare?- Chiese l'albina quando il piccoletto venne fatto entrare.

La demone ragno, ripreso fiato, scrollò le spalle e dando un paio di pungi alla porta, urlò:

- Se scappate dalla finestra o da qualche altra parte, veniamo a cercarvi e sapete di che cosa siamo capaci!-

Dopo quella dichiarazione, dall'interno si udirono diverse urla, rumori di cose che cadevano o venivano trascinate.

-Sei stata molto convincente.- Ridacchiò la demone radioattiva.

-Si, ma se stanno tentando di barricarsi spero sappiano che gli puoi fondere la porta.-

-Pain lo sa, spero basti.

Proprio mentre lo nominava, la porta si aprì e l'imp venne buttato fuori a calci con una valigia nera fra le braccia che Sherry gli sequestrò per aprirla.

-È piena per metà.- Dichiarò.

-Quelli che mancano spero siano stati spesi al bar...vero?- L'ultima parte era rivolta all'imp che sbiancò.

-Ehm...i ragazzi hanno detto che si tengono qualcosa per le spe...-

Non terminò la frase che la demone radioattiva si era avvicinata alla porta per poggiarvi sopra la mano. Immediatamente il legno iniziò a bruciare.

-ABBIAMO CAPITO!- Urlò qualcuno all'interno.

La demone si spostò per far si che un altro imp uscisse per depositare nella valigia altre banconote per poi rientrare, schiacciandosi la coda nella porta per la fretta.

-Ora posiamo andare.- Dichiarò Sherry, chiudendo la valigia.

-L'imp lo lasciamo lì?-

-Penso l'abbiamo torturato abbastanza, ora abbiamo i soldi.-

-Si, non ha più senso portarcelo dietro-

- Grazie!- Urlò Pain, correndo verso il fondo del corridoio, inciampando due volte prima di sparire.

-Se non avesse tentato di ingannarci mi farebbe pietà.- Commentò l'albina, iniziando a scendere le scale.

Giunti vicino all'uscita, la demone ragno domandò:

- Che ne dici? Andiamo a casa mia a recuperare anche la coppa e dividerci i soldi?-

-Mi pare un buon piano, e se non c'è sappiamo dove cercare.-

-Yep, e poi è già quasi ora di cena, non so te ma io ordinerei una pizza.- Propose mentre uscivano.

Nella strada davanti a loro, passò un'auto nero che si fermò di colpo e un demone al suo interno si affacciò dal finestrino.

-SONO LORO! QUELLE CHE CI HANNO FREGATO LA VITTORIA!- Urlò appena le vide.

-Per la pizza ci sto, ma prima devo rifarmi di tutte le sberle che non ho dato a Pain.- Disse Mihaela, osservando i peccatori che scendevano dalla macchina armati sino ai denti.

La mano della demone radioattiva venne circondata dalle fiamme, mentre la compare fece comparire una coppia di mitragliatrici.

Si guardarono e partirono all'attacco con un sorriso.


 

Angolo Autrice

Ed eccoci al capitolo finale della storia, ma non andatevene! Domani verrà pubblicato lo speciale curiosità e ringraziamenti!

Saluti da Ala

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Capitolo 6
*** Speciale Curiosità & Ringraziamenti ***


1)L'idea della passione di Sherry per la birra rossa è nata mentre creavo il personaggio: ero in gita in Belgio e la guida ha fatto un commento sulla birra alla ciliegia dicendo: “mezzo boccale e assumi lo stesso colore della birra”

2) L'intera storia è nata da un Roleplay con Manu_00

3) Il nome del bar,“Boar Gluttony” è una citazione all'anime “Seven Deadly Sins”, più precisamente a Merlin, il peccato di Gola (Gluttony) col simbolo del cinghiale (boar)

4) Curiosità su Miheala offerte da Manu_00: la sua divisa è ispirata a quella della Securitate ai tempi della dittatura comunista in Romania. Anche la sua morte è una citazione alla “Radu”, la pratica di avvelenare gli oppositori politici del regime tramite agenti radioattivi di cui vennero accusate le forze del regime

5) Durante la role chiamavamo l'imp semplicione “Imp” solo dopo abbiamo deciso di chiamarlo “Pain”, specie dopo tutto quello che le nostre protagoniste gli hanno fatto passare XD

6) “Hollow Divine” è un tributo ad Hollow Knight

7) Sherry è morta nel 1945 all'età di 23 anni mentre Mihaela nel 1976 a 26 anni

8)Nella traccia originale, gli imp convertivano i soldi in droga e le due andavano a smerciarla prima di iniziare la rissa

9) Nell'idea originale, Sherry qualche volta lavora con l'I.M.P.

10) Gli imp all'interno della storia hanno dato il loro consenso per i trattamenti subiti all'interno di essa


 

Angolo Autrice

Questa è stata una storia molto diversa dalle solite in quanto è nata da una Roleplay, ma comunque molto divertente da scrivere.

Innanzitutto voglio ringraziare Manu_00 per avermi prestato l'oc e aver fondamentalmente contribuito alla creazione della storia, Kunoichi_BeastKnightress sempre fedele fra le recensioni e Iron_Captain, White Pika Girl, Thanos 05 e Tubo di Maschera per aver commentato la storia, Ma grazie anche solo a chi legge

Alla prossima!

Saluti da Ala


 

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