La Rondine

di Angel TR
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Assenza ***
Capitolo 2: *** Vento del Nord ***
Capitolo 3: *** Diverso ***
Capitolo 4: *** Indelebile ***
Capitolo 5: *** Ritorno ***



Capitolo 1
*** Assenza ***


La Rondine


Secondo la legge del mare, una volta accumulate cinquemila miglia di navigazione, per tradizione sul petto del marinaio si tatuava una rondine.
La rondine rappresenta il Viaggio e la Libertà ed è il simbolo dell’Eterno Ritorno. Può anche significare Nostalgia di casa, visto che in primavera la rondine torna sempre nel luogo da cui è partita l’anno prima.

(Il Significato dei Tatuaggi)



1. Assenza


Sei il mio passo nel vuoto…
Dove sei, dove sei?
Mango - La rondine


Un manto di seta nero come la notte, lunghe ciocche scure, un sorriso luminoso e spensierato, la pelle come porcellana pregiata.
Il dovere lo chiamava ma, questa volta, era un richiamo molto diverso, che attingeva a una parte di lui che gli avevano insegnato a chiudere sottochiave.

Dove sei, Wei Ying?

La rigida disciplina aveva cristallizzato il fuoco delle emozioni che divampava negli occhi di Lan Zhan; solo la fronte appena corrugata lasciava trasparire quanto il suo animo si stesse logorando.
Erano passati esattamente tre mesi dall'ultima volta che aveva scorto il viso allegro di Wei Ying.
Quali angherie gli aveva inflitto il clan Wen?

E lui, Lan Zhan, come aveva potuto lasciare che ciò accadesse?

Il peso del senso di colpa si abbatté sulla sua nuca e lui chinò il capo in un'offerta sacrificale a degli Dei sordi e muti.
{Prompt > 8 Maggio: Scomparsa. 149 parole}


N/D: staccatemi la corrente.
Non so se questa sarà una raccolta di flashfic, di one-shot, di drabble, di cose sensate o non (basate sul drama tratto dal romanzo)
Sono molto affezionata al personaggio di Wei Wuxian, così come a Lan Zhan, per questo spero di caratterizzarli adeguatamente in queste brevi storie.

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Capitolo 2
*** Vento del Nord ***


8. Things you said when there were too many miles between us


2. Vento del Nord


Ma lascia almeno
ch’io lastrichi con un’ultima tenerezza
il tuo passo che s’allontana.
Vladimir Majakovskij


Aveva due occhi grandi così, due occhi che brillavano come talismani in una foresta oscura, due occhi che divoravano il mondo. Incorniciate da scompigliate ciocche di capelli che nel buio della notte sembravano neri come l'ebano, quelle iridi indemoniate emanavano un sinistro bagliore rosso, rosso come il sangue.
Il ghigno, che gli attraversò le labbra – Lan Zhan si costrinse a non tremare – mentre vi avvicinava il flauto, gli distorse i lineamenti altrimenti incantevoli.
Chi era quello?
Non poteva essere Wei Ying. Il viso allegro nei suoi mille ricordi non combaciava con quello avvolto da ghirigori di tenebre che gli donavano un'aria diabolica; quel flauto dalle note come uno stridio di unghie non aveva l'irriverente eleganza della spada Suibian; quel sorriso non gli arrivava agli occhi.
Nonostante tutto, Lan Zhan, a differenza di Jiang Cheng, non indietreggiò. Il sollievo di averlo scoperto vivo sovrastava lo shock che derivava dalla sua trasformazione.
Osservò con calma apparente mani scheletriche spuntare dal terreno al ritmo del flauto, corpi in decomposizione dimenarsi e scagliarsi contro il clan Wen come mossi da fili invisibili.
Wei Ying, in piedi su un tetto in lontananza, sembrava distante, troppo distante, più distante di quando Lan Zhan l'aveva creduto morto, perché diverso da loro, diverso dai virtuosi Coltivatori. La sua aura emanava un potere che era a loro sconosciuto.
Pur travolto dal clangore delle spade e dalle grida di battaglia, Lan Zhan non distolse mai gli occhi da Wei Ying; ma lui non ricambiò mai il suo sguardo, come se quello scintillio rossastro nelle iridi gli annebbiasse la vista.
Lontano, troppo lontano.
Tuttavia, la consapevolezza di non essere ascoltato non poté fermarlo dal sussurrare al vento: «Torna, Wei Ying».


Sai di vento del Nord
Sai di buono ma non di noi
Stessa luna a metà
Sei nel cielo sbagliato

Mango - La Rondine

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Capitolo 3
*** Diverso ***


3. Diverso


«Wei Wuxian, desideri tu la vendetta?»

Feels like the weight of the world
Like all my screaming has gone unheard

Nella gola di Wen Chao gorgogliava una risata soddisfatta. La sua mano si poggiò sulla schiena e spinse.
Wei Wuxian cadde nel vuoto.


Tre mesi dopo.


I know you don't believe in me

Volute di oscurità si srotolavano dal ragazzo che un tempo osservava il mondo con occhi spensierati.
Wei Wuxian sapeva quali pensieri vagavano nella mente sveglia di Lan Zhan.
Le sue labbra si piegarono in un sorriso consapevole.
Il tradimento baluginò negli occhi solitamente inflessibili di Lan Zhan. Ma come spiegare cos'era successo tra quelle montagne?
Non gli avrebbe creduto.


Free fall, free fall all through life

«Cosa sono io per te?» gli chiese Lan Zhan, cercando il suo sguardo.
Un angolo della sua bocca si piegò. «Credevo che saresti stato mio compagno per sempre» rispose Wuxian, lasciandosi sfuggire una mezza verità.
Lan Zhan si tese. «E adesso?»
Wei Wuxian fu costretto ad arretrare. «Questa volta è diverso» sussurrò.
{Prompt > 15 Maggio: «Questa volta è diverso». 150 parole}


If you love me then let go of me
I won't be held down by who I used to be
Evanescence - Weight of the World


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Capitolo 4
*** Indelebile ***


50. Things you were afraid to say


Indelebile


你还在问吗
问尽古来世人的痴狂
~
Are you still playing your Qin and looking for him?
The answer isn't about the obsession towards unfulfilled love


«Questo è quello che provo per te, Wei Ying.»

Parole che hai detto tremando eppure i tuoi occhi erano solidi come rocce. Non ti eri mai dichiarato; lui ha avuto l'onore di essere il primo a scuotere ogni tua certezza, il tuo intero mondo, metterlo a soqquadro, rovesciarlo – il tutto con uno splendido sorriso sulle labbra.

Come ha fatto a ridurti così?

Il tuo sguardo non cambia direzione, fisso su quella terra arida che si è permessa di risucchiare il corpo e l'anima dell'unico uomo che hai amato, mentre le tue dita continuano incessantemente a pizzicare le corde, ormai morbide e cedevoli, del qugin. Il sangue scorre sotto le unghie spezzate ma tu non ti fermi e pizzichi, premi, tendi al massimo quelle corde finché quelle ti abbandonano, esauste, e si spezzano. Eppure le tue dita le cercano ancora, inconsapevoli – o forse troppo testarde.
Il sole sorge sul tuo viso segnato dalla fatica. La terra dei Colli assorbe avida le gustose gocce di sangue che piovono dal qugin.

A cosa pensi, Lan Wangji?

Non sposti lo sguardo da quel punto.
Cosa cerchi, cosa stai ricordando? Pensi forse che lui non voglia risponderti, che non voglia essere cercato da te? In fondo, come ha reagito alla tua dichiarazione? A quelle parole che tanto temevi di dire?

«Sparisci.»

Avrei voluto non ascoltarle, avrei voluto concederti la tua intimità. Quella volta, mi è stato impossibile: la tua vita vale troppo per me.
Oggi, invece, mi volto e ti lascio ai tuoi demoni.


还能忘记吗
看客散去唯你我不忘
与君在身旁
别来无恙
~
Can you still forget?
The world passes by but I remember only you
Only if you are here all is well*
Wang Yibo - Indelebility


N/D: la traduzione è presa dal video ufficiale su YouTube perché ne ho trovate varie ma questa mi sembrava quella più interessante!*-* ecco a voi il link https://youtu.be/IWWQIh3ySkM
Lascio a voi decidere a chi appartiene il punto di vista 👀
Ahhhh, tutto questo angst mi uccide!!!

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Capitolo 5
*** Ritorno ***


7- Things you said with no space between us / Le cose che hai detto quando non c'era spazio fra noi due

Storia partecipante alla Challenge 'Sfida delle Parole Quasi Intraducibili' indetta da Soly Dea su EFP con Zweisamkeit: è lo stato di estasi in cui si trovano due anime innamorate, quell’alone di solitudine che le circonda, quel senso di isolamento che li allontana dal resto del mondo perché non hanno bisogno di nient’altro, se non della reciproca compagnia. È quello che si prova quando ci si innamora di qualcuno e si vuole passare soli con lui/lei il resto del tempo.



5. Ritorno


Tu questo hai della rondine: le movenze leggere;
questo che a me, che mi sentiva ed era vecchio, annunciavi un’altra primavera.
Umberto Saba


Parlo di una storia che svanì
Di quei giorni che lasciano troppa sete


La vita scorre monotona e piatta, come un qugin a cui hanno tagliato le corde; in una scala di grigi, come a un pittore di strada al quale hanno rubato i colori; fredda e buia, simile al gelido inverno di un mendicante.

Note sgraziate provenienti da un flauto che sembra mal intagliato, lassù sul Monte Dafan.

Lui resta la sua musica di sottofondo, flebile e lontana, ma presente, per mantenere viva e danzante la fiamma della speranza.

Quella fiamma che ora arde, quella musica che ora si espande nell'aria, quasi fosse schizzata dalla sua mente in una proiezione delle sue fantasie più selvagge.

Una melodia che aveva creato appositamente per lui e a cui aveva regalato l'ingegnoso e dolceamaro titolo Wangxian, "dimentico di ogni invidia". Lan Zhan non poteva invidiare nessuno se i suoi occhi avevano la possibilità di posarsi su Wei Ying.
Una possibilità che gli era stata sottratta troppo presto.

Tredici anni dopo, il suo sguardo, che a malapena contiene il vortice di emozioni che minacciano di divorarlo, torna ad adagiarsi sulla figura vestita di nero – proprio com'era solito Wei Ying – di un giovane che suona il flauto. Le sue dita abbozzano la melodia, seppur stridente, di Wangxian e, intanto, indietreggia.

Come trafitto, il respiro bloccato in gola, Lan Zhan si immobilizza, contando i passi che lo separano da lui.


E l'inverno sui rami già diventa estate
Forse che tutto va, anche gli anni spesi
Sei qui con me



La schiena flessuosa sbatte contro il suo petto, la sua mano si tende per afferrare quel polso sottile; lui gira la testa di scatto ed è costretto a inclinarla per poter osservare l'ostacolo che gli blocca la fuga.

Così, gli occhi scuri e scherzosi incontrano quelli dorati e fiammanti di Lan Zhan e, immediatamente, la vita torna a fluire come un fiume in piena, spumeggiante e animata, come la musica a festa di un qugin nuovo di zecca; pittoresca e variopinta, come la tavolozza di colori vivaci di un pittore di strada; calda e accogliente, come una lauta cena in famiglia davanti al caminetto scoppiettante o come una briosa estate spensierata.

Riacquista senso e ragione di essere.

Il tempo sembra essersi fermato: il mondo ha smesso di girare, chiunque al di fuori di loro due di esistere.

Gli occhi di Wei Ying sono spalancati, grandi come piattini, le sue labbra piene schiuse – solo per un attimo, Lan Zhan indugia con il pensiero su un ricordo che sembra appartenere a un'altra vita – la sua pelle candida, i suoi capelli d'ebano raccolti in una coda – quella coda che, ondeggiando, aveva catturato il suo sguardo mille volte, distogliendo l'attenzione dagli insegnamenti dello zio.

«Oh» è tutto quello che scappa dalle labbra di Wei Ying, talmente vicino che la sua voce vibra nella gola di Lan Zhan.

Cerca di liberare il polso dalla sua presa senza successo: le dita di Lan Zhan sono come ferro, così come il suo sguardo.
Lan Zhan non ha intenzione di lasciarselo scappare, non un'altra volta. Non ha intenzione di ripetere gli errori del passato. Stringe la morsa su quel polso, quasi come se, attraverso quel contatto, potesse assicurarsi di proteggerlo, di avere successo laddove aveva fallito tredici anni fa.
E, intanto, i loro sguardi sono incatenati, indivisibili; sospesi tra di loro discorsi, emozioni, malintesi, chiarimenti. Eppure, nulla ha importanza per Lan Zhan: Wei Ying è tornato, l'ha ritrovato, vivo e ardente, il cuore che pompa sangue nelle vene, i polmoni che inspirano ed espirano.
Vivo.
Lì, tra le sue braccia.

Qualcosa in Lan Zhan torna finalmente al suo posto.

Mentre i suoi occhi bevono beati ogni dettaglio che gli rivela la vera natura del giovane che regge tra le braccia, Lan Zhan è colpito da una sensazione che pare una vecchia amica. Il suo petto si alza e abbassa a un ritmo più profondo e veloce, i suoi occhi sono vispi e saettano, cogliendo ogni sfumatura, ogni particolare, il suo cuore batte più potente.
Ossigeno.
Finalmente la riconosce: Lan Zhan ha ricominciato a respirare.


Luce che purifichi i miei sogni
Scendi piano dentro me
Luce che rischiari apertamente
Non lasciarmi da solo mai
Mango - Luce


N/D: la rondine è tornata nel nido!
Concludo qui questa breve raccolta che inizialmente voleva essere un contenitore dell'indifferenziata xD poi ha seguito un filo tutto suo, dalla scomparsa al ritorno in qualità di Yiling Laozu di Wei Ying, alla sua morte e poi al suo ritrovo da parte di Lan Zhan. Ho voluto concludere il tutto con una nota positiva dopo troppo angst xD
Wei Ying è la rondine che fa primavera :) (anche se è nato il 31 ottobre xD)

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