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Il
mondo è mio
James
Potter e Lily Evans, grifondoro
Ma
perché? Per quale assurdo, stupido ed insensato motivo aveva dovuto
– anzi, voluto
– accettare la proposta di uscire con il famigerato, infame,
sottostimato e senza spina dorsale, rubacuori di tutta Hogwarts.
Perché?
Perché aveva detto di sì a Potter proprio quella volta? Perché?
Ma
soprattutto perché
adesso doveva arrovellarsi il cervello su cosa indossare per uno
stupido appuntamento che aveva avventatamente accettato al quale non
voleva neanche presentarsi?
Lily
ancora non se ne capacitava e neanche voleva perdere ulteriore tempo
a capirne il motivo.
Forse
però era ancora in tempo per disdire... in tempo per inviare una
lettera, tramite gufo (per limitare i contatti, s’intende, e non
perché avesse paura), al diretto interessato per avvisarlo della sua
prossima assenza. Magari fingendo un malanno. Sì, perché
no,
piuttosto. Gli avrebbe dato buca con la scusa più finta dei secoli,
ma più in uso da tutti i babbani, fingendo un malanno inesistente,
mettendosi l’anima in pace e continuando a vegetare – come diceva
sempre Alice, la sua compagna di stanza – nella sua camera,
appresso ad un buon libro, magari,
e certamente più interessante di Potter.
Sì,
decisamente questa opzione le risultava più che accettabile, vista
la situazione in cui si era cacciata.
Prese
un foglio di pergamena, il calamaio, la piuma e, avvicinandosi alla
finestra, si affrettò a raggiungere la sua scrivania per scrivere
l’elenco di scuse meno sentito della storia.
Appoggiò
giusto il gomito sul legno della sua scrivania quando l’occhio le
cadde su un qualcosa
che si librava nel bel mezzo della notte.
O
sarebbe meglio dire qualcuno.
Ora vieni con
me
Verso un mondo d'incanto
Principessa, è tanto che il
tuo cuore aspetta un sì
A
Lily quasi le venne un colpo.
Potter
stava proprio di fronte a lei, in tutta la sua magnificenza da
strafottente, seduto sulla propria scopa, con il vento che gli
scompigliava i capelli scuri, in attesa che la rossa gli aprisse la
finestra. Cosa che – ovviamente – la grifondoro preferiva non
fare ma dato che James batté un colpo ai vetri della finestra, a
malincuore, Lily fu costretta ad aprire.
“Buonasera,
Lily” esordì lui con un sorriso smagliante. Per un attimo il cuore
di Lily fece una giravolta, ma fu proprio questione di un attimo e
lei non le diede troppo peso.
“Potter”
difatti salutò lei in modo freddo, per poi continuare: “Che ci fai
qui, a quest’ora e davanti alla mia finestra per giunta? Devo
interpretare le tue azioni come una sorta di perversione?” domandò
la rossa alzando un sopracciglio.
James
scosse la testa con fare negativo, affermando: “Niente di tutto
ciò”
“Allora
perché sei qui? Dovevamo vederci fra almeno due ore”
“Non
ce la facevo ad aspettare. Volevo vederti adesso”
Ah.
Questa
confessione fece vacillare per un attimo la rossa ed il suo cuore
fece un’altra capriola. Ma Lily cercò di non dargli troppo peso,
di nuovo, per cui si riprese subito dopo, mostrando una tale
compostezza da far impallidire tutte le purosangue presenti in
quell’edificio.
“Ok,
capisco… ma perché la scopa? Insomma, dovevamo fare solo una
passeggiata, che ci fai sulla scopa?”
James
allargò il suo sorriso, mostrando i canini leggermente appuntiti che
gli conferirono un’espressione di pura malizia. Lily lesse nei suoi
occhi uno strano luccichio a cui però non seppe dargli un nome, fino
a quando Potter non gli espose il suo piano, almeno.
“La
passeggiata la faremo, ma sulla scopa, volando!”
Quello che
scoprirai
È davvero importante
Il tappeto volante ci
accompagna proprio lì
A
Lily quasi venne una sincope.
Volare.
Su quel coso. Con Potter davanti che guida… in aria con tutti quei
metri sotto? Santo Cielo, no, ti prego no.
Ma
la grifondoro non era tipa da supplicare, perciò si limitò dire
quanto un’azione del genere fosse sconsiderata. Ovviamente Potter
la ignorò affermando che non c’era da preoccuparsi, che era un
asso del Quidditch, che lui sapeva guidare e blablabla, tante altre
parole a cui Lily non diede peso. L’unica cosa che le importava era
la sua paura per l’altezza, ma questo Potter non doveva saperlo.
“Sai,
credo di non sentirmi bene” provò quindi a giocare il suo asso
nella manica che aveva intenzione di usare prima di incrociarlo.
Potter
le rise in faccia, facendola adirare.
“Che
hai da ridere?”
“Vorresti
forse dirmi che la grande Lily Evans, genio in Pozioni, ha forse
paura di salire su una scopa?”
Veramente
la paura sarebbero le altezze, idiota
– avrebbe voluto controbattere, ma si limitò ad un secco: “No”
che però fece accendere James nell’immediato.
“Allora
dimostramelo!” esclamò lui.
Orgogliosa
com’era, la rossa non si tirò indietro. Prese un respiro profondo,
evitando di guardare giù, e, quando James si fu posizionato in
maniera tale che lei potesse salire senza problemi, quasi si lanciò
sulla scopa.
Ok,
prima iniziamo e prima finiamo questa tortura. Sta’ tranquilla
Lily, andrà tutto bene
- continuò a ripetersi mentalmente.
James
sorrise soddisfatto, prima di rivolgersi a lei.
“Ti
conviene reggerti per bene, altrimenti sappi che non mi prendo la
responsabilità della tua eventuale caduta”
Lily
assottigliò gli occhi di giada: “Rassicurante da parte tua”
“Io
piuttosto direi: metto le mani avanti, così ne sei informata e dopo
non voglio prendermi la colpa semmai dovesse succedere chissà cosa”
Che
grandissimo paraculo.
“In
ogni caso non ho intenzione di abbracciarti da dietro per reggermi”
riferì lei.
James
scrollò le spalle e, anche se Lily non poteva vederlo in faccia, la
grifondoro percepì il suo ghigno malefico da anni luce di distanza.
“Fai
come vuoi, ma preparati perché… si parte!”
Potter
prese velocità da un momento all’altro. Impaurita Lily chiuse gli
occhi e, inconsciamente, si ritrovò ad abbracciare il ragazzo da
dietro, anche se aveva appena affermato il contrario.
Dopo
minuti che sembrarono ore nella testa della rossa, alla fine si
decise di aprire gli occhi e staccarsi leggermente da Potter.
“Finalmente!
Pensavo che non ti saresti più staccata di dosso. E meno male che
non volevi abbracciarmi da dietro eh?!” ridacchiò lui subendo,
poco dopo, il pungo che Lily gli diede sulla scapola come risposta.
“Anche
se, lo ammetto, avere il tuo seno schiacciato sulla mia schiena non
mi dispiaceva per nulla”
“Potter
sei davvero un porco! Un maiale! Un pervertit-”
Solo
quando la sua attenzione tornò al presente e la sua testa iniziò ad
elaborare il tutto, si rese conto dello spettacolo che le si
prospettava davanti. Ad un tratto la sua paura delle altezze e di
cadere si dissolse nel nulla, facendo spazio allo stupore che prese
forma da lì in avanti.
Da
quella altezza poteva vedere tutto. Il castello, la foresta, la lago
nero nella sua immensità… tutto. E proprio dallo specchio d’acqua
del lago, Lily si rese conto della brillantezza non solo della luna,
ma anche delle stelle che la circondavano.
Il
vento le soffiò sul volto, scompigliandole i capelli. La rossa prese
una ciocca e la sistemò dietro al suo orecchio, alzò lo sguardo dal
lago al cielo e rimase senza parole nell’osservare il cielo
notturno, così limpido, scuro, ma brillante nello stesso tempo.
“E’
bellissimo” sussurrò lei.
James
la guardò con la coda dell’occhio sorridendo.
“Ti
piace?”
“Sì
e tutto così…”
“Meraviglioso,
vero? Per questo parecchie volte, di notte, esco dalla mia stanza per
ammirare il cielo. Uno spettacolo del genere è senza paragoni, in
assoluto”
Lily
guardò il ragazzo davanti a sé senza parole. Non pensava che un
essere così frivolo in realtà fosse anche così “sensibile” in
materia.
“Ti
piace stare all’aria aperta?” domandò lei.
“Non
è solo un piacere è più un bisogno vitale. L’aria che
respiriamo, l’acqua che beviamo, il cielo che osserviamo. Tutto
attorno a noi è meraviglioso, anche il più piccolo granello di
sabbia, e questo è perché è la vita che è meravigliosa di per sé”
Lily
rimase sempre di più senza parole. Il suo cuore fece nuovamente una
capriola ed iniziò a batter forte nel suo petto. Questa volta si
decise ad ascoltarlo, invece che a far finta di niente, e, sotto il
cielo pieno di stelle, guardò Potter forse per la prima volta in
assoluto, sotto tutta un’altra luce.
Il mondo è
tuo
Con quelle stelle puoi giocar
Nessuno ti dirà che non
si fa
È un mondo tuo per sempre
Il mondo è
mio
È sorprendente accanto a te
Se salgo fin lassù
Poi
guardo in giù
Che dolce sensazione nasce in me
C'è una
sensazione dolce in te
“Sai
a volte faccio una cosa, ma non so se per te va bene” esordì lui,
rompendo di poco l’incanto di Lily.
“Cioè?
Che fai?” domandò lei, sbattendo le palpebre per riprendersi ed
elaborare una frase di senso compiuto.
“Prendo
la rincorsa con la scopa, mi fiondo verso il cielo e con una mano
cerco di afferrare una stella. E’ una cosa un po’ da stupidi, lo
so, ma così sembra come se potessi superare i miei limiti. Come se
potessi fare qualsiasi cosa, anche prendere una stella con una
singola mano”
Che
cosa… particolare.
“Ti
va se ci provo anche oggi? Magari… insieme?” domandò titubante.
Insieme…
“Sì...”
la risposta le uscì senza neanche che se ne rese conto.
Che
cosa le stava succedendo? Una cosa del genere non era da lei. Lei
pensava sempre prima di parlare, prima di agire, eppure quella notte
si stava comportando come mai si sarebbe comportata nella sua vita.
Potter,
che stregoneria mi hai fatto?
James
le strinse le mani con la sua, di gran lunga più grande, ed affermò,
pacatamente un “Tieniti forte” prima di lanciarsi alla rincorsa
delle stelle.
Ogni cosa che
ho
Anche quella più bella
No, non vale la stella che fra
poco toccherò
Si
librarono insieme, in aria, alla conquista delle stelle. Lily sollevò
lo sguardo per ammirare sempre di più lo spettacolo che aveva
davanti. Più si avvicinava più sentiva battere forte il suo cuore.
Era per l’eccitazione del momento o era per via di Potter? O per
via di entrambi? Non lo sapeva proprio.
James
le prese una mano nella sua, Lily si strinse a lui ancora di più,
lui si posizionò meglio e, stringendo forte la mano minuta della
ragazza, passando le sue dita fra le sue, cercò insieme a lei di
prendere una stella. Quando i palmi di entrambi si chiusura attorno
ad essa, seppur in lontananza, James si buttò all’indietro,
facendo una giravolta.
Il mondo è mio
(apri gli occhi e vedrai)
Fra mille diamanti correrò (la tua
notte più bella)
Con un po' di follia e di magia
Fra le
comete volerò
Il mondo è tuo
(un corpo celeste sarò)
La nostra favola sarà (ma se questo è
un bel sogno)
Non tornerò mai più, mai più laggiù
È un
mondo che appartiene a noi
Lily
urlò, un po’ dalla paura ed un po’ per via del divertimento.
James
si affrettò a raggiungere la finestra della ragazza e Lily balzò
dalla scopa sul saldo pavimento della sua stanza.
“Oh
Santo Cielo, è stato… cioè, io… Merlino, che bello! Sono senza
parole!”
La
rossa si girò verso James, ancora sospeso in aria sulla sua scopa,
con l’espressione più felice del mondo stampata in viso. Gli occhi
di lei brillavano dalla felicità, James glielo lesse senza problemi
e sorrise di rimando, soddisfatto del suo operato.
Soltanto
a noi (per me e per te)
Ci aiuterà (non svanirà)
Solo per
noi (solo per noi)
Lily
e James si fissarono negli occhi per minuti interminabili. Lei rideva
dalla felicità, lui sorrideva sempre più compiaciuto e felice di
essere riuscito a strappare un sorriso dal volto di Lily.
Per
un momento Lily non lo etichettò più come il più grande paraculo e
rubacuori della storia, ma solo come James.
Il
suo cuore batteva ancora all’impazzata e questa volta, ne era
sicura, era per il ragazzo che aveva di fronte. Per lui e per
nient’altro. Ed andava bene così.
“E’
stata una splendida serata, grazie” affermò lei.
“Ne
sono felice” rispose lui in maniera garbata. Poi continuò: “Se
vuoi, potremmo rifarlo, uno di questi giorni”
Nonostante
la sua testa le stesse urlando a gran voce “DANGER” da tutte le
parti, il cuore di Lily era di tutt’altra opinione, per questo la
grifondoro rispose con un concitato “Sì” prima che la testa
avesse modo di prevalere sulle sue emozioni come capitava, ahimè,
fin troppo spesso.
James
sorrise ed il viso gli si illuminò dalla gioia. Si appoggiò sul
davanzale con un piede, quel tanto che bastava per avvicinarsi a
Lily, e, dopo averle sistemato una ciocca di capelli dietro
l’orecchio, si sporse per depositarle un casto bacio sulla guancia.
Si
allontanò poco dopo, risistemandosi meglio sulla scopa.
“Allora….
Buonanotte, Lily”
Se
ne andò senza aspettare la risposta.
Lily
si avvicinò per guardarlo andar via e, quando fu svanito dal suo
raggio visivo, si decise a chiudere la finestra. Si appoggiò sulla
sedia della sua scrivania ed iniziò a contemplare il cielo,
toccandosi il punto dove James l’aveva baciata. Avrebbe dovuto
essere arrabbiata, avrebbe dovuto provare tutt’altri sentimenti.
Eppure… proprio non ci riusciva.
Sorrise,
soddisfatta della serata appena passata.
Prese
la pergamena che aveva iniziato a scrivere per dare buca a Potter e
la accartocciò nel giro di due secondi.
Alla
fine, era stata una bella serata e non aveva più voglia di dare buca
al grifondoro, anzi.
Prese
un altro foglio di pergamena ed iniziò a scrivere, questa volta
però, per accordarsi sulla prossima volta che avrebbero passato la
serata insieme, magari proprio nel tentativo di catturare le stelle.
Questa
volta avrebbe dato retta al suo cuore che batteva all’impazzata ed
avrebbe lasciato perdere le sue solite fisse mentali.
Questa
volta avrebbe dato credito a James Potter.
Questa
volta sarebbe andato tutto diversamente.
Ed
è così, infatti, che fece.
Per
te e per me
Angolo
Autrice:
Bentrovati a tutti
^^
Scusate l’assenza
prolungata, ma alterno momenti di ispirazione a momenti di vuoto
totale, per cui è per questo che non riesco ad essere costante.
Questa volta è il
turno di Lily e James sulle note de “Il mondo è mio” di Aladdin.
Non sono proprio soddisfatta al massimo di come è uscita, ma spero
sia almeno decente.
Un
grazie speciale va alle persone che hanno inserito questa raccolta
fra le seguite / ricordate / preferite e a chi ha commentato lo
scorso capitolo, ovvero: lapacechenonho
e Miss
Wendy.
Grazie davvero, il gesto di tutte voi non è passato inosservato e vi
ringrazio immensamente :D
Alla prossima e…
chissà… magari stavolta il protagonista potrebbe essere un
cattivo? O sempre un buono? E voi per quale fazione siete?
Piccolo
Spoiler: affilate le zanne! 😉
Baci,
Vic
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