L'amore che trascende il tempo.

di fulmineo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Signore Dell'Oltretomba. ***
Capitolo 2: *** La Traccia. ***
Capitolo 3: *** Demone. ***
Capitolo 4: *** Under Possession. ***
Capitolo 5: *** Sul Monte. ***
Capitolo 6: *** Strong. ***
Capitolo 7: *** Beautiful. ***
Capitolo 8: *** In Mare. ***
Capitolo 9: *** Avere Fiducia. ***
Capitolo 10: *** Riunite! ***
Capitolo 11: *** L'Antica Leggenda. ***
Capitolo 12: *** Fight. ***
Capitolo 13: *** Scegliersi. ***
Capitolo 14: *** Imminente. ***
Capitolo 15: *** Grandi Alpha. ***
Capitolo 16: *** L'aldilà. ***
Capitolo 17: *** Mai più. ***



Capitolo 1
*** Il Signore Dell'Oltretomba. ***


Era una giornata tranquilla nella Grecia antica e Gabrielle era appena arrivata nella cittadina di Anfipoli con Lena, una poetessa molto promettente  dotata di grande intelletto.

"Non posso credere che avrò la possibilità di fare visita alla tomba della grande Xena..."

Gabrielle sorrise un poco "Ti sarebbe piaciuta. E avrebbe apprezzato le tue composizioni..."

Le due donne entrarono poi nel sotterraneo di quella che era la locanda della madre di Xena, ove c'erano la tomba della donna e quella di Linceo, fratello della Principessa Guerriera.

Ma, una volta lì, notarono che la bara di Xena non c'era più "Ma... Ma cosa..."

"Non è possibile!"

"Dov'è la tomba di mia madre?"

Gabrielle e Lena si voltarono, trovandosi davanti Eve, la figlia di Xena "Eve!" La chiamò la bionda Omega, abbracciandola "Non lo sappiamo... Io e Lena siamo appena arrivate..."

Qualcun'altro apparve nel sotterraneo, alle spalle di Gabrielle e Lena "Sono stata io, a prendere la bara col corpo di Xena."

"Plutone!"

Il Dio avanzó con passo deciso "Venite alla piana poco fuori città a mezzogiorno. Vi spiegherò tutto!"

Scomparve com'era apparso e le tre ragazze si guardarono in faccia, per poi mettersi subito in cammino per raggiungere il posto prestabilito.

E Plutone apparve, come promesso "Eccoci... Parla!"

"Un'entità più potente di me mi ha spodestato dal mio trono negli Inferi... So che ha causato morte e distruzione, si è fatto nemici potenti e li ho portati tutti qui. Vengono da mondi ed epoche diversi da questa..."

Le tre non capirono, finché non fece apparire altre persone alle sue spalle "E quelli?" Chiese Lena.

"Non lo so... Stiamo in guardia!"

Plutone si voltó verso quei giovani, vestiti in modo molto differente e li indicò "Zoro, Nico Robin, Drakul Mihawk e Boa Hancock sono dei pirati. Alex Danvers, Clark Kent, Nia Nal, Laurel Lance, Dinah Drake, Oliver Queen, Sara Lance e i suoi sottoposti..."

"Si chiamano Leggende!" Precisó la bionda ragazza.

"Leggende..." Si corresse Plutone "Ecco perché preferisco i morti..."

"Dicevi??"

"Infine loro sono Carol Danvers e Diana Prince." Finí di indicare lui "Per batterlo serve il meglio e... Ecco perché ho preso la bara di Xena... Per riportarla in vita provvisoriamente."

Gabrielle ed Eve sgranarono gli occhi e la prima avanzó "Q-Quindi... Quindi Xena è..."

Il gruppetto di Eroi si spostó e Xena, in tutta la sua gloria, avanzó "Ciao... È davvero bello rivedervi!"

Gabrielle corse subito verso di lei e si lanciò tra le sue braccia, in lacrime "Mi sei mancata immensamente..."

"Anche tu! Tantissimo."

"Se sconfiggerete il Signore dell'Oltretomba, tu riavrai la vita. E voi potrete ritornare nei vostri mondi!"

"Lo spero... Ho una figlia piccola, a casa." Disse Oliver.

"Buon viaggio e... Se ha un cuore, strappateglielo da parte mia!" Disse, scomparendo.

Il gruppetto si riuní e decisero di tornare alla cittadina, alla locanda di Xena, con la gente che guardava scioccata la Principessa Guerriera, non capendo come poteva essere lì.

"Eccoti! Ti ho raggiunta, finalmente... Ho trovato le mele e..."

"Varia!" Se ne uscì Eve, notando l'Amazzone "Scusami, ma sono successe molte cose..."

"Lo noto." Rispose la mora, vedendo Xena "Che piacere rivederti."

"Viaggi con mia figlia?"

"Rimandiamo tutto questo..." Intervenne Alex "Come troviamo questo tizio?"

"So che l'ingresso per l'Oltretomba, l'ultimo rimasto, è in Giappone..."

Gabrielle sgranó gli occhi "No... Non di nuovo laggiù..."

Xena le carezzó le spalle "Potendo, l'avrei evitato anch'io... Ma stavolta niente spiriti. Perché quando ero uno spirito, ho sentito che c'è qualcuno di cui questo Signore ha paura..."

"E sarebbe?" Chiese Zoro.

"È una Guerriera dai grandi poteri... Ma arrivare da lei è difficile."

"Siamo insieme e siamo forti. Nulla è difficile se si ha la volontà di farlo!"

Tutti furono d'accordo con Diana, ma Carol alzò la mano "Ma chi è questa tizia?"

"Non so nulla, di lei... Solo il suo nome. Kara Zor-El."

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Capitolo 2
*** La Traccia. ***


Mentre Xena preparava qualcosa da mangiare per sé stessa ed il gruppetto, Gabrielle ed Eve passeggiarono per Anfipoli, sperando di trovare qualcuno che conoscesse questa Kara Zor-El.

E furono fortunate, quando trovarono una donna proveniente da una cittadina a Ovest di Anfipoli.

Dopo aver ottenuto le informazioni, le due Omega ritornarono alla locanda, giusto in tempo per il pranzo.

"Avete saputo qualcosa?" Chiese Zari Tomaz, mentre sistemava ciotole, caraffe e posate, aiutata da Amaya Jiwe, Alex e Laurel.

"Si... A quanto pare, in mezzo al mare c'è una piccola isola e, su di essa, si trova un monte..."

"Dobbiamo scalare il monte?" Tentò Ray Palmer, sedendosi accanto alla compagna Nora Darkh.

"Si, perché in cima si trova un ghiacciaio e Kara Zor-El è stata sigillata in esso..."

"Allora partiamo!"

"Prima pranziamo..." Disse Mick Rory.

La zuppa e le patate bollite vennero pronte in pochi minuti e Gabrielle, aiutata da Zari, Robin e Laurel, la mise nelle ciotole e le tre ragazze la servirono in tavola.

Il pranzo proseguì tranquillo poi, al termine di esso, dopo aver lavato le stoviglie, il gruppetto si preparò per mettersi in marcia, con Xena che salutò nuovamente la sua casa.

E via, si misero in cammino.

"Verso Sud c'è un porto... Lì troveremo una nave!" Disse Xena.

Allora tutti si incamminarono verso Sud, ma Plutone apparve innanzi a loro "Che succede?"

"Stando a quella cosa che mi avete lasciato per capire i messaggi, ci sono dei problemi con la storia..."

Sara sospirò "Ok... Allora qui restiamo solo io, Ava, Zari ed Amaya... Voialtri tornate nella nostra epoca e fatevi valere! Martin, hai tu il comando."

"Ok, Miss Lance." Rispose Martin Stein e, dopo i saluti, gli altri scomparvero assieme al Dio.

Qualcuno, però, guardava il serpente che Hancock si portava appresso con un po' di timore "Ehm... Chiedo scusa, ma il serpente morde?"

"All'occorrenza si." Rispose la mora "Ma la maggior parte delle volte è mansueto."

"Come mai stai parlando così tanto, Imperatrice Pirata?"

"Anche tu stai parlando molto, Occhi di Falco!" Ribadí lei.

Dopo un paio d'ore di cammino, il gruppetto arrivó in vista del mare, così si avvicinarono alle navi ormeggiate, ma videro che i marinai erano attaccati da esseri simili a zombie e non solo.

Vi erano dei pirati che Zoro, Robin, Mihawk e Hancock conoscevano per fama o perché li avevano incontrati, oppure alieni e criminali comuni, capitanati da Drako, riportato in vita.

"Oddio no... Ancora tu..." Disse Xena.

"Stavolta andrà diversamente!" Ghignó lui "Vi uccideremo!"

"Volete che sistemi io questo punk?" Offrí Carol ed anche Diana, che probabilmente aveva avuto la stessa idea, attendeva una risposta.

"Punk??" Tentò Gabrielle "Comunque no, ci pensiamo noi... Lo conosciamo bene e da molto..."

"Anche se lo credevamo morto."

Lo scontro iniziò inevitabile e tutti ammirarono la reciproca abilità in battaglia, a parte chi già si conosceva "Ma... Ma quella quante mani ha??" Se ne uscì Varia, scioccata, notando il Potere di Nico Robin.

"Tutte quelle che voglio!" Ribadí la mora Omega.

Il primo scontro volse visibilmente a favore dei nostri ed anche Drako se ne accorse "Uomini! Ritirata!"

Una via oscura, circondata da fiamme verdi di aprí e tutti vi entrarono, lasciando i nostri lí, ad osservare il tutto "Sono fuggiti..."

"Meglio per noi... Abbiamo risparmiato tempo prezioso."

"Gente, questi pescatori ci accompagnano!"

"Sanno di che isola si tratta?"

"Si... Ma dobbiamo salire a bordo, altrimenti salperanno senza di noi."

"Allora andiamo, a bordo!"

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Capitolo 3
*** Demone. ***


Saliti sulla nave, i nostri si misero comodi, facendo un giro dell'imbarcazione e qualcuno ebbe l'idea di aiutare i pescatori a buttare le reti.

"Dimmi un po'..." Iniziò Xena, sedendosi accanto a Gabrielle ed Eve "Da quanto viaggi con Varia?"

"Non da molto... Ci siamo riviste per caso su un'isola vicina a Creta. Mi aiutó, proteggendomi da alcuni banditi!"

Xena fissò la mora da lontano che, assieme a Carol, Alex, Zoro e Laurel, stava aiutando i pescatori "Ti piace?"

"Xena!" La beccó Gabrielle.

"È mia figlia, la domanda è lecita..."

Gabrielle roteó gli occhi ed Eve sorrise "Si, abbastanza! È cambiata molto, sai?"

Allora Xena sorrise a sua volta, anche se avrebbe reso un po' la vita difficile alla povera Amazzone.

Invece Diana si sedette accanto a Lena, avendo notato che aveva preso una pergamena "Tu sei una poetessa, giusto?"

"Esatto! E... Sai, ancora non riesco a credere di aver potuto conoscere sia Xena che Diana di Themyscira!"

La mora sorrise "Mi conosci?"

"Tutti conoscono Themyscira e la sua più potente Guerriera!"

A quelle parole, Varia si avvicinò loro "Ho capito bene? Sei Diana di Themyscira?"

"Esatto."

Subito l'Amazzone sguainó la spada e la puntó verso la mora, che rimase impassibile "Ho sentito parlare di te e di Themyscira durante l'ultimo viaggio fatto con Eve... Ti sfido!"

"Non è mia abitudine, ma... Accetto."

Allora l'attenzione generale fu tutta per loro e Varia si lanciò contro Diana che, con una velocità impressionante, sguainó la spada e, allo stesso tempo, disarmó l'altra.

"Sarà anche cambiata, ma non smette mai di fare stupidaggini!" Notò Xena, incrociando le braccia "È sempre impulsiva."

"Già..." Convenne Eve.

Diana si avvicinò a Varia e le tese la mano, subito stretta, aiutandola ad alzarsi "Sei fortissima!"

"Mi sono allenata duramente sin da bambina."

"Mi insegnerai?"

"Per quel che potrò... Ci sono cose che non tutti possono imparare."

Varia annuì "Lo so... Grazie."

Diana le sorrise e Lena tornò accanto all'Amazzone "Sono impressionata! E ho ricevuto l'ispirazione..."

"Ne sono lieta!"

Nel primo pomeriggio, il peschereccio arrivò in vista dell'isola "Quella laggiù è la vostra meta!" Indicò uno dei pescatori.

"Bene... Siamo pronti??"

Non appena la barca attraccó, i nostri ringraziarono per il passaggio e la prima cosa che risaltó fu la vista del monte, davvero imponente.

Il gruppetto di incamminó verso il monte, che sorgeva al centro dell'isola "Stranieri, non starete pensando di scalare il monte, vero?" Domandò una donna, sistemando dei fiori freschi in un cesto "È molto pericoloso..."

"Dobbiamo liberare Kara Zor-El e salvare il nostro mondo."

"Non è liberando il Demone che vi salverete."

"Come il Demone?" Chiese Zoro.

"Non sapete nulla?" Tentò e tutti scossero il capo "Questa Kara è stata imprigionata perché è impazzita per amore e ha rischiato di distruggere il mondo intero!"

La rivelazione colpí tutti "Cosa??"

"Ecco perché questo Signore dell'Oltretomba ha paura di lei..."

"Noi salveremo il mondo e, se Kara può darci una mano, la libereremo."

"Come volete... Ma il percorso è molto duro, quindi vi consiglio di fermarvi nel mio villaggio..."

"C'è un villaggio?" Chiese Robin.

"Si... Non abbiamo molto da offrirvi, ma faremo il possibile."

"Manca un'ora al tramonto, più o meno... Possiamo trovare del cibo." Offrí Varia, avvicinandosi ad Eve "Ti spiace se vado a caccia?"

"No... Vai pure!"

Assieme all'Amazzone andarono Oliver, Zoro, Mihawk, Alex e Sara, mentre gli altri sarebbero andati al villaggio e ne avrebbero approfittato per controllare che tutto fosse apposto.

Fidarsi era bene ma non fidarsi era meglio.

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Capitolo 4
*** Under Possession. ***


I nostri riuscirono a portare un po' di cibo al villaggio, grazie alle abilità nella pesca e nella caccia.

La gente del villaggio, tutti contadini e pescatori, si stava adoperando per poter ospitare al meglio i nostri, ma c'era chi non si fidava, Zoro e Mihawk su tutti.

Appena calata la sera, vennero accesi falò, attorno ai quali fare festa, in quella che era la piazza del villaggio e presto furono portate grandi quantità di cibo e bevande sui sei tavoli sistemati per l'occasione "Prego, servitevi pure!" Disse il capovillaggio.

I nostri non si fecero pregare, tenendo comunque un certo contegno, anche se Zoro, essendo un pirata ed essendo abituato nel suo Mondo a farlo, accettò tutte le sfide di bevuta che gli venivano lanciate.

La cosa che colpí il nostro gruppetto fu vedere come molte giovani Omega e Beta si lanciassero sulle Alpha piuttosto dotate fisicamente, come Xena, Carol, Varia, Oliver, Laurel, Sara o gli stessi Zoro e Mihawk, anche se nessuno pareva interessato a loro.

"Fastidiose..." Bofonchió Hancock, che stava per perdere la sua regale compostezza, essendo un'Imperatrice.

"Si, abbastanza!" Accordó Varia.

"Ditemi che posso pietrificarle..."

"Calma, Principessa Serpente." Disse Mihawk "Sembra quasi che abbiano un piano ben preciso..."

"Esatto." Rispose Gabrielle e, con lei, anche Diana osservava la situazione.

Ma i nostri non erano i soli, a stare attenti, visto che qualcuno, ben nascosto nell'ombra, li teneva d'occhio.

Ad un certo punto, però, tutti i nostri caddero addormentati a terra o poggiati ai tavoli e gli abitanti del villaggio si avvicinarono loro, tutti con gli occhi rossi.

"Andiamo, dobbiamo catturarli..."

"Voi, ragazze, fate in modo di accoppiarvi con gli Alpha!"

Però, non appena si avvicinarono, vennero sorpresi dal vedere i nostri, tranne Lena, Amaya, Ava e Dinah, che avevano subíto l'effetto del sonnifero "Ma... Ma voi..."

"Credevate davvero di metterci KO con quel sonnifero da niente?" Chiese Laurel, decisa.

"Abbiamo capito subito che qualcosa non andava..." Rivelò Gabrielle.

"Ehi, basta! Levatevi di dosso." Se ne uscì Carol, stizzita, che cercava di scansarsi dalle spalle tre Omega, mentre un'altra ragazza cercava di slacciarle i pantaloni.

"Tu! Salta." Disse Hancock e Carol ci riuscì "Mero Mero Mello!"

Con grande stupore di quasi tutti, le quattro giovani Omega vennero pietrificate "Wow..." Sussurró Varia.

"Uccideteli! Non devono andare a liberare il Demone." Gridó un uomo, mentre scappava con altri tre.

"Quello è il capo... Prendiamolo!"

"Ci penseremo in un altro momento..." Disse Xena "Cerchiamo di capire come liberare questa gente dall'incantesimo!"

"Hanno sputato qualcosa!" Gridò Robin, scandandosi.

"Sembra un uovo..."

"È un uovo di demone!" Disse Eve "Mi capitò di vedere qualcosa di simile in un viaggio... Colpiamo tutti allo stomaco e facciamoglielo sputare! Poi li bruciamo."

Tutti annuirono e procedettero col piano, con Oliver e Gabrielle che buttarono poi tutte e trenta le uova nel fuoco più vicino, mentre Hancock fece tornare normali le ragazze pietrificate e le colpí, liberandole.

"Mi piacerebbe sapere chi è stato..."

"Possiamo sempre scavare un buco bello profondo e andare a chiederlo a quello stronzo là sotto!" Disse Zari.

"Avremo tempo e modo per farlo... Adesso ci conviene riposare, visto che domani dobbiamo scalare il monte."

Il gruppetto fu d'accordo con Mihawk, visto che quattro avevano subíto l'effetto del sonnifero "Propongo di fare un turno di guardia."

Furono Zoro e Carol ad offrirsi volontari, così gli altri si sistemarono come meglio capitava, accanto a due fuochi vicini.

L'indomani si sarebbe iniziato a fare sul serio.

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Capitolo 5
*** Sul Monte. ***


Il mattino seguente, tutti si svegliarono, comprese le quattro Omega che avevano subíto l'effetto del sonnifero che, ovviamente, erano piuttosto stordite "Oddio... Che mal di testa..."

"Non dirlo a me..."

"Ma... Gli abitanti del villaggio? Perché sono svenuti?"

"Erano sotto la possessione di un demone... Quattro di loro, probabilmente i capi, sono scappati." Spiegò Diana.

Le quattro la fissarono con occhi sgranati, incredule "Su, mangiate qualcosa. Ci aspetta la scalata del monte!" Disse Mihawk.

Le Omega annuirono e mangiarono un paio di mele, poi si misero tutti in marcia e, come rivelato da una delle ragazze del villaggio, il sentiero divenne presto arduo per via del terreno sconnesso o delle sterpaglie spinose.

Per fortuna c'erano Zoro e Mihawk che, spade in mano, eliminarono il problema sterpaglie.

Ma il vero problema si presentò più salivano, visto che il sentiero si restringeva poco a poco.

"Ehi... Che c'è?"

"Qualcuno che si avvicina..."

"Da dove?"

Ma la domanda di Oliver non trovò risposta, visto che Diana, rapidissima, sguainó la spada e si voltò verso il monte, parando il fendente di un demone e lo scaglió di sotto.

"Da sopra!" Gridò Laurel, pronta alla battaglia "Attenti!"

Tre demoni si lanciarono su Diana che, nel cercare di evitare il quarto, cadde di sotto "No!!"

Ma fu Carol a buttarsi per andare a riprenderla, dato che sapeva volare e la riportò dagli altri ma, prima di metterla a terra, sparó un raggio dalla mano destra e brució quattro nemici, che batterono in ritirata.

Allora i nostri poterono riprendere la scalata del monte e, ad un certo punto, dato che il sentiero diventava sempre più impervio, si decise di mandare avanti Carol, che sapeva volare e, con lei, sarebbe andata Gabrielle e gli altri sarebbero avanzati lentamente.

In cima, le due ragazze videro il ghiacciaio e, con esso, la ragazza in esso imprigionata "Eccola..."

"Il ghiacciaio è imponente..."

"Dobbiamo liberarla!" Disse Carol e parve quasi trasformarsi, sparando poi un potente raggio da entrambe le mani, chiuse a pugno e messe vicine.

"Ehi ehi! Piano." Avanzó la bionda Omega e Carol si fermò.

"Che c'è?"

"Ci sono delle iscrizioni... Guarda."

Carol si avvicinò e guardò le incisioni nel ghiaccio "Non ci capisco nulla..."

"Riesci a portare su Eve? Magari ha visto qualcosa, nei suoi viaggi..."

La bionda Alpha annuì e volò di sotto, atterró davanti ai nostri, che erano a circa cinquecento metri dal ghiacciaio e spiegó loro delle iscrizioni.

"Ok, portami su... Ma non so se posso essere d'aiuto!"

Carol prese in braccio Eve e la portò su da Gabrielle, ma nemmeno lei venne a capo delle incisioni sul ghiaccio.

Intanto, i nostri vennero nuovamente attaccati dal resto dei demoni, più i quattro che erano scappati dal villaggio "Attenti!" Se ne uscì Sara.

"Abbiamo la possibilità di distruggerli, stavolta!" Disse Xena.

"E non ci scapperanno!"

La battaglia iniziò, con Varia che si era messa a protezione di Lena, visto che non sapeva combattere e quindi era un facile bersaglio.

Però uno dei quattro capi riuscì a colpirla duro e corse poi verso Lena che, seduta e terribilmente spaventata, chiuse forte gli occhi.

E si udí un boato provenire dall'alto, con Carol, Gabrielle ed Eve che precipitarono di sotto "No!!" Gridó Xena, disperata.

"Vado io!" Offrì Robin che, grazie ai suoi poteri, fece comparire parecchie braccia sulla schiena che si unirono, fino a formare delle ali e si buttò di sotto per soccorrere le amiche.

"Muori!!" Gridó il tizio, pronto a colpire Lena, ma le sue lame si infransero su due possenti braccia.

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Capitolo 6
*** Strong. ***


Lena, resasi conto di non essere stata colpita, si fece coraggio ed aprí gli occhi, specchiandoli in due meravigliosi, azzurri come il cielo, che la fecero arrossire.

"Stai bene?"

"Io... Si... Grazie..."

La bionda Alpha prese ed avanzó, senza guardare gli altri e mosse semplicemente la mano destra, generando una forte corrente d'aria che fece cadere i demoni.

I presenti la osservarono, più o meno colpiti e fu Xena, ad avanzare "Tu... Sei il Demone?"

"Mi chiamano ancora così?" Chiese, con una punta di ironia "Io sono Kara Zor-El, non sono un Demone!"

"OK, ma adesso direi di scendere e vedere come stanno Carol, Gabrielle ed Eve!" Suggerí Diana e tutti, d'accordo con lei, la seguirono senza indugio, correndo per le stradine.

"Tu non vai?" Domandò la bionda, ma Lena non si spostava.

La bionda pensò che forse si era spaventata, essendo stata ad un passo dalla morte, cosi la prese in braccio, come fosse una sposa.

Kara si alzò poi in volo e Lena di strinse a lei "Ho... Ho paura di volare..."

"Tranquilla, non ti lascerò cadere. Puoi avere fiducia in me!"

Lena la guardò e si rilassó tra quelle braccia forti e, una volta che ebbe toccato terra, la bionda la mise a terra ed entrambe vennero raggiunte dal resto del gruppetto.

"Dove saranno Robin e le altre?" Chiese Zoro, guardandosi intorno.

"Non è un problema trovarle..." Disse Kara "Seguitemi, se volete."

Tutti si guardarono in faccia e fu Diana la prima a seguire la bionda e si inoltrarono più tutti nella boscaglia, trovando Robin, che stava soccorrendo Eve e Xena avanzó.

"Eve! Come sta?"

"È atterrata su quel cespuglio..."

Kara si avvicinò e le posó le mani sul ventre, con gli arti che si illuminarono e presto la castana si sveglió "Ma... Ma che..." Biascicó, notando poi Kara "Sei libera..."

"Esatto... Su, troviamo le altre due."

Quella successiva fu Gabrielle e Kara si prese cura anche di lei "Grazie..."

"Grazie anche da parte mia." Sorrise Xena, stretta alla sua amata.

"Di nulla."

Ripresero a camminare e, nel cuore della foresta, trovarono Robin che, usando i suoi poteri, aveva fatto apparire delle mani affinché potesse togliere i rami da Carol, ma ci pensò Kara, che si era alzata in volo.

"T-Tu..." Biascicó Carol.

"Devo sfilarti il ramo dal torace... Pronta?" Chiese la bionda.

L'altra bionda annuí e Kara sfiló il grande ramo, la tenne tra le braccia e tornó a terra "Carol!" La chiamò Diana, inginocchiandosi accanto a lei.

"Ti curo io, tranquilla!"

E così Kara fece e, in pochi minuti, Carol fu di nuovo in piedi "Grazie... Sei in grado di curare le ferite..."

"Ogni genere di ferita, dalla più lieve alla più grave."

"Propongo di fermarci qui e ripartire domani... Così loro tre si riprendono meglio!" Propose Oliver.

"Concordo... Sarebbe inutile muoversi con tre di noi a mezzo servizio." Disse Zoro, così si fece ritorno al villaggio.

Nuovamente il gruppetto si divise, così da andare a cercare del cibo e notarono che gli abitanti del villaggio si erano ripresi. "I... Il Demone!!" Gridò uno di loro.

"Non è cattiva... Datele fiducia!" Tentò Lena e la gente si guardava in faccia.

"Ok..." Avanzó un uomo "Ci sono dei lavori da fare... Ci aiuti?"

"Certo." Rispose Kara.

"Beh, almeno potrà redimersi nei posti in cui la considerano un Demone..."

"La redenzione può essere un percorso lungo e tortuoso... Io ne so qualcosa." Disse Xena e nessuno meglio di lei poteva saperlo.

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Capitolo 7
*** Beautiful. ***


Il gruppetto si riposó, senza smettere di fare dei turni di guardia per evitare altre spiacevoli sorprese, mentre gli abitanti del villaggio continuavano a sfruttare le abilità di Kara.

Finché Zoro non avanzó, con decisione.

"Ehi, voi!" Iniziò, con la sua voce forte ed autorevole, facendo sobbalzare tutti "L'avete chiamata Demone e ora la sfruttate? Usate le vostre capacità, piantatela di farle fare il vostro lavoro!"

Gli altri non dissero nulla e lasciarono tranquilla Kara "Grazie. Ma non dovevi..."

"Sono abituato a dire le cose, quando non le trovo giuste!"

"Ben detto! Concordo." Disse Laurel.

Però delle cose non erano cambiate, come, ad esempio, il fatto che le Omega più giovani cercassero di buttarsi addosso a Xena, Laurel, Zoro, Mihawk e, soprattutto, Carol e la stessa Kara "Adesso basta, finitela!" Le beccó Hancock, spaventandole.

Invece i bambini si avvicinavano ai nostri, piuttosto curiosi, attratti dalle tre spade di Zoro, da quella grande e dalla lama nera di Mihawk e, soprattutto, da Kara, visto che ne sentivano parlare attraverso le storie che venivano raccontate loro.

Storie con cui Lena allietava i piccoli, in attesa della cena, preparata dalle donne del villaggio.

La cena venne servita dopo diversi minuti e tutti si sedettero per mangiare, anche se non tutti insieme.

Xena era con Lena, Eve, Gabrielle e Varia, con costei tenuta sempre sotto discreta osservazione dalla mora Alpha, temendo che potesse azzardare troppo con sua figlia.

Anche Oliver, Laurel, Dinah, Alex, Clark, Nia, Sara, Ava, Zari ed Amaya erano per conto loro, così come Zoro, Robin, Mihawk e Hancock "Nonostante il villaggio sia piccolo, il cibo è ottimo!" Commentò quest'ultima.

"Concordo. È davvero buono!"

Invece Diana cercava Carol e la trovò seduta a riva della scogliera "Dovresti stare a riposo..."

"Non serve... Kara mi ha curata alla perfezione. E tu come mai sei qui?"

"Ti ho portato qualcosa da mangiare e bere... È importante avere lo stomaco pieno. Sei d'accordo?"

"Si... In effetti ho fame!" Sorrise un poco la bionda "Vuoi tenermi compagnia?"

La mora Omega sorrise un poco e si sedette accanto a Carol e mangiarono insieme, in un silenzio quasi imbarazzante "È bellissimo il tramonto..." Se ne uscì proprio Diana, notando il sole che spariva all'orizzonte.

"Non sarà mai bello come te..."

A quelle parole, Diana fissò Carol, che era arrossita lievemente "Come?"

"Si, io... Ehm... Ecco..."

"Hai detto una cosa molto carina, sai?" Chiese la mora, con un tenero sorriso ed anche Carol la guardò.

"Davvero?"

"Certo!"

"Allora resterai qui con me? Non scapperai o non mi tirerai uno schiaffo?"

"Assolutamente no. Non hai detto o fatto nulla di sbagliato!" Ammise e si avvicinò alla bionda, continuando a cenare e godere del tramonto.

Intanto, dal punto in cui stava mangiando, Lena cercava di mettere insieme qualcosa "Dove vai con quel cibo e la brocca d'acqua?" Chiese Eve.

"Volevo cercare Kara e portare qualcosa anche a lei..."

"È un bel gesto!" Sorrise Gabrielle.

"Tu!" Avanzó Xena, indicando Varia "Dalle una mano!"

L'Amazzone si alzò e prese la brocca dalle mani di Lena, mentre Gabrielle lanciava uno sguardo che diceva tutto a Xena, poi le due more lasciarono il loro posto e andarono a cercare Kara.

"Come facciamo a trovarla?"

"Scommetto che sarà in un posto tranquillo..." Disse Lena e, infatti, la trovarono in riva al mare, intenta a guardare l'orizzonte.

Proprio la bionda si voltò "Ciao!"

"Ciao... Ti abbiamo portato la cena..."

"Grazie, ma non dovevi disturbarti... Ho pescato e mangiato." Rispose, indicando i resti poco lontano.

"Ma... Ma hai catturato un mostro marino??" Chiese scioccata Varia.

"Più o meno... E non era nemmeno tanto grande."

"Io e te abbiamo un concetto diverso, di grande!"

"Allora porto via tutto..."

"No... Rimani. Io mangio sempre, se ne ho la possibilità!" Sorrise la bionda.

Anche Lena sorrise e si sedette vicina a Kara, porgendole il piatto e Varia le diede la brocca, andandosene poi.

Le due ragazze, di tanto in tanto, si guardavano e non potevano non ammettere a loro stesse che, reciprocamente, si trovavano bellissime.

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Capitolo 8
*** In Mare. ***


Il mattino seguente, alle prime luci dell'alba, i nostri si svegliarono, radunandosi, così da decidere la prossima meta.

"Propongo di riprendere il mare e raggiungere la terraferma... Qui siamo su un'isola, non abbiamo molte possibilità..."

"D'accordo." Rispose Mihawk "Avete una barca?" Rivolse alla gente del villaggio.

"Nessuna barca che possa portarvi tutti... Ci dispiace."

"Se restate sulla spiaggia, arriveranno i pescatori di ieri."

Allora il gruppetto si diresse alla spiaggia e, infatti, in lontananza videro la stessa nave del giorno prima che, dopo diversi minuti, attraccó in porto "Siete ancora voi..."

"Si... Senta, quanto manca alla prossima isola?"

"Due giorni... Ma il tempo non mi piace. Il cielo è grigio..."

I più preoccupati alzarono gli occhi al cielo, notando infatti quanto fosse terso "Prenderete lo stesso il mare?"

"Si, ma se incombessimo nella tempesta? Insomma, la barca potrebbe affondare o..."

"Se incapperemo nella tempesta, ci penserò io." Intervenne Kara ed i marinai, appena la videro, indietreggiarono, impauriti.

"Tranquilli, non vi mangia." Disse Carol, indicando la bionda.

I marinai non erano molto convinti, tuttavia decisero di comune accordo di accompagnare i nostri fino alla prossima isola.

Ma, dopo aver preso il largo, la superficie dell'acqua iniziò ad incresparsi e le onde iniziavano ad essere ben visibili.

"Vorrei che Nami fosse qui... Lei ci guiderebbe all'isola sani e salvi!" Se ne uscì Zoro e Robin gli diede ragione.

"La colazione è in tavola, se volete venire... Tanto le reti sono già state lanciate!"

"Non siamo preoccupati per le reti..." Disse piano Varia.

Infatti, mentre mangiavano, la barca iniziò ad oscillare "La tempesta..."

Istintivamente, Xena guardò Gabrielle, rammentando il suo mal di mare "Tutto bene?"

"Si... Per ora..."

"Lei ha qualche problema..." Disse Oliver, indicando Varia.

Xena roteó gli occhi "Lo dicevo io, che ci sarebbe servita Nami!" Avanzó Zoro, correndo sul ponte della barca.

Per fortuna però, Mihawk, abituato a navigare da solo, ne sapeva, di navigazione e diede disposizioni a tutti, nonostante la pioggia che aveva iniziato a cadere.

Solo che le onde iniziavano ad essere imponenti e sbalzarono fuori bordo Diana, presa però da Carol, alzatasi in volo, Gabrielle, Dinah e Nia, ma Kara le tenne bloccate usando i suoi poteri "Psicocinesi?" Chiese Lena, aggarappatasi a lei, così come Laurel e Varia, che si sentiva peggio di prima.

Ma Eve, Carol, colpita dal legno al quale era legata una delle vele, al volto, Alex e Zari, vennero comunque sbalzate in mare "No!!" Gridò Kara, che non era riuscita ad impedirlo, visto che già stava trattenendo tre ragazze usando i suoi poteri.

Però la bionda Alpha non si diede per vinta, così prese e si buttò in acqua, dopo aver affidato le ragazze che stava proteggendo a Salomè, il serpente di Hancock, che le tenne legate all'albero maestro, avvolgendole col suo corpo.

Passò qualche ora, prima di vedere il mare di nuovo calmo, con l'intero equipaggio e qualcuno dei nostri che era disteso, completamente esausto.

"Siamo nei guai..." Disse Sara "Tanta fatica per liberare Kara e lei si è buttata per salvare le altre..."

"Ehi, c'è anche mia figlia, tra loro!" Se ne uscì Xena "E anche una del tuo gruppo!"

"Credi che non lo sappia??"

"È inutile scaldarci... Io ho fiducia, in Kara! Le troverà... Non so come farà, ma è una cosa di cui sono certa!"

Tutte furono d'accordo con Clark ed erano più che mai decisi a ritrovare le compagne scomparse in mare.

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Capitolo 9
*** Avere Fiducia. ***


Servirono diverse ore alla tempesta per perdere potenza e, finalmente, nel tardo pomeriggio, il cielo si schiarí un poco, rivelando i nostri e l'equipaggio stremati, distesi sul ponte della nave, bagnati fradici.

"Finalmente è finita..."

"Già... Non ce la facevo più!"

"Dobbiamo ritrovare Kara, Carol, Eve, Zari e Alex!" Disse Diana, in piedi sulla polena della nave a scrutare l'orizzonte.

"Perché tu non sei stanca?" Chiese Laurel, mettendosi in ginocchio.

"Difficilmente mi stanco."

"Hai tutta la mia stima... Insegnami come si fa!" Disse allora Oliver.

"Con molta dedizione, impegno e allenamento. Non c'è un segreto particolare... Dai sempre il massimo!"

Oliver le sorrise, poi fu Mihawk ad avanzare "Vedi anche tu ciò che vedo io, Diana?"

"Si... C'è un'isola in vista!"

"Strano... Avremmo dovuto avere ancora un giorno davanti... Sarà stata la tempesta, il vento ci ha spinti!" Se ne uscì uno dei pescatori.

"Uno degli alberi si è rotto, prendiamo i remi e remiamo!" Disse il capitano, che fu felice di aver fatto issare le reti o avrebbero perso tutto.

I più robusti e robuste presero un remo a testa, si sistemarono sui due lati ed iniziarono a remare, quando una bestia enorme emerse dalle acque "Che roba è??" Gridò un pescatore.

"Un re del mare..." Sussurró Robin, voltandosi poi verso gli altri "Ne vediamo molti, nel nostro mondo!"

"Non abbiamo tempo da perdere, con te!" Disse Zoro, sfoderando le sue spade e usando uno dei suoi attacchi, tagliandolo a pezzi, alcuni dei quali caddero sulla barca.

"Io, fossi in voi, li metterei in cambusa... Sembra ottima carne!" Disse Xena, senza smettere di remare.

Presto arrivarono all'isola che avevano avvistato ed i nostri, mollati i temi sul ponte, scesero subito sulla terraferma "Dobbiamo trovarle!"

"Ci penso io... Vai Salomè!" Ordinò Hancock ed il suo serpente iniziò a strisciare, allontanandosi.

"Per ricambiare la vostra gentilezza cercheremo provviste." Rivolse Lena ai pescatori, che annuirono e scesero a loto volta, visto che la nave andava riparata con urgenza.

Salomè ritornò qualche minuto dopo e andò da Hancock "Sono qui?" Chiese la donna e il serpente scosse il capo.

"Cavolo..." Ringhió Xena, preoccupata per la figlia, anche se sapeva che era in ottime mani, con Kara.

"Starà bene, vedrai." Tentò Gabrielle e Xena la strinse a sé.

Però, almeno, l'essere approdati su quell'isola permise a tutti, o quasi, di stendere i propri abiti per farli asciugare, Zoro, Mihawk, Oliver e Clark aiutarono con le riparazioni della nave, la parte femminile si diede alla pesca o alla ricerca di frutta.

Gabrielle e Dinah accesero poi un fuoco, visto che si stava facendo tardi e vennero arrostiti alcuni pesci catturati e qualche gambero, anche se c'era chi preferiva mangiare la frutta o chi, in preda alla preoccupazione, non mangiava proprio.

"Venite a mangiare, non dovete essere preoccupate... Kara starà pensando alle nostre amiche." Sorrise un poco Robin, avvicinandosi a Lena e Diana, sedute sulla sabbia a guardare il cielo.

"Non posso non essere preoccupata... Le ha inghiottite il mare in tempesta! E Carol era ferita..."

"Già..." Sospiró Lena, col mento poggiato sulle ginocchia.

"La negatività ha influenzato tutta la mia vita, perciò voglio essere positiva! E secondo me stanno bene." Disse Robin, sedendosi con loro.

Le due la guardarono e sorrisero, sapendo che Robin aveva ragione, perché a soccorrere le quattro amiche non era andata una persona a caso, ma Kara.

Dovevano solo trovarle.

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Capitolo 10
*** Riunite! ***


Il giorno dopo, prima del sorgere del sole, il nostro gruppetto ed i pescatori erano già svegli e pronti a riprendere il mare.

"Quanto dista la prossima isola?"

"È vicina..." Rispose il navigatore "Se non ci sono imprevisti, arriveremo prima di mezzogiorno!"

"Bene." Disse solo Xena, tornando a sedersi vicina a Gabrielle.

Uno dei marinai chiamò tutti quandoa colazione fu pronta, anche se non tutti avevano fame.

Dopo aver mangiato, i nostri aiutarono i pescatori con le reti e con la manutenzione della nave "Terra!!" Gridò il marinaio di vedetta, indicando l'orizzonte.

L'attenzione di tutti fu per l'isola che si vedeva in lontananza e, quando sbarcarono, videro delle persone sulla spiaggia "Ci sono degli stranieri! Chiamate le guardie!"

I nostri si guardarono in faccia e, dopo diversi minuti, arrivó nientemeno che Kara "Siete voi..."

"Kara!" Disse subito Xena "Stai bene? Eve e le altre stanno bene?"

"Benone!" Sorrise la bionda "Vi avevo individuate, ma abbiamo poi scoperto che in questo villaggio hanno problemi con mostri e briganti..."

"Finalmente faremo un po' di movimento!" Ghignó Zoro.

"Già." Accordarono semplicemente Mihawk e Oliver.

Allora Kara li accompagnó tutti al vicino villaggio e lì, in piazza, i nostri videro tutte le altre "Eve!" Chiamò Gabrielle.

"Madre!" Rispose sorridente la ragazza, correndo ad abbracciare lei e Xena, che la prese in braccio.

"Sei salva..."

"Si, madre!"

"Varia! Stai bene?"

"Si... E sono felice di rivederti!" Rispose l'Amazzone, abbracciandola.

Anche Diana si era fiondata tra le braccia di Carol che, sorprendendola, l'aveva baciata. Più contenuti furono gli abbracci a Zari ed Alex, poi vennero raggiunti dal capovillaggio "Venite, così possiamo spiegarvi..."

Tutti insieme, l'anziano raccontò loro che i mostri ed i briganti erano mandati direttamente dal Signore dell'Oltretomba "Li uccideremo tutti!" Disse Laurel.

"Daremo loro una lezione coi fiocchi!"

"Ci fareste fare un giro del villaggio?" Chiese Oliver "Così possiamo pianificare una difesa..."

"Certo, andate pure... Chiedete a chi volete e sarete accompagnati!"

Oliver se ne andò con la parte maschile del gruppo, oltre a Xena, Gabrielle, Varia, Diana e Alex, sperando di non trovare troppe falle da colmare, anche perché non era consigliabile dividersi in troppi gruppetti o potevano avere la peggio.

Finirono di controllare il perimetro appena in tempo per il pranzo e si riunirono intorno al fuoco a mangiare con la gente del villaggio.

Ma Lena sembrava triste e si allontanò dagli altri, tornando in spiaggia e si sedette sulla sabbia "Va tutto bene?"

La mora sobbalzó e, voltatasi, vide Kara, che l'aveva seguita "Io... Si... Sto bene..."

"So che non è vero... Posso aiutarti?" Chiese, sedendosi accanto a lei e Lena si buttó tra le sue braccia, così l'Alpha capí di doverla solo abbracciare e consolare.

"Credevo fossi morta..."

"Non è così facile... Io non posso morire, sai?" Rivelò la bionda.

Lena la guardó e i suoi occhi si specchiarono in quelli dell'altra "Che vuol dire?"

"Sai, io sono immortale e... E, per questo motivo, non ho mai costruito una famiglia. Altrimenti una compagna e dei cuccioli... Li avrei visti morire e non avrei potuto sopportarlo."

"È molto triste..."

"Già. Ma adesso vieni, devi mangiare qualcosa..."

Lena sorrise un poco e, tenendo Kara per mano, tornarono dagli altri e la mora mangiò qualcosa.

Ma il capovillaggio guardava con interesse la mora Omega.

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Capitolo 11
*** L'Antica Leggenda. ***


I nostri e gli abitanti del villaggio, dopo pranzo, ebbero subito a che fare con mostri e briganti, dopo l'allarme lanciato da uno degli uomini di guardia.

Ma gli avversari sembravano essere venuti solo per saggiare le abilità dei nostri, anche se qualcuno non si era espresso a pieni poteri.

"Torneranno..."

"Le trappole sono piazzate... Avranno delle belle sorprese!" Ammise Xena.

Le donne del villaggio prepararono la cena, che venne servita mentre tutti si radunavano attorno al fuoco.

"Sapete..." Iniziò il capovillaggio "C'è un'antica Leggenda... Conoscete la storia del Demone e della Sacerdotessa?"

Tutti scossero il capo "Ce la racconti." Rispose Robin.

"Non c'è molto da dire... Le due, ormai più di diecimila anni fa, vivevano un grandissimo amore. Il Demone, un'Alpha molto potente, era sigillata in una grotta e la Sacerdotessa, una giovane e bellissima Omega, lesse le antiche scritture e la liberò."

"Questa l'ho già sentita... Ho un dejavu..." Disse Laurel.

Kara chinó il capo, poi lo sollevò "Il Demone si innamorò subito della ragazza e dei suoi occhi verdi, ma non riuscirono a vivere il loro amore."

L'uomo, che non aveva mai smesso di guardare Kara, sorrise un poco "Te lo ricordi... Vero, Demone?"

Allora tutti guardarono Kara, che si limitò ad annuire "Perfettamente."

"Però sembra che lei si sia scordata di te..."

"Non soffrirà, se non ha memoria del nostro amore."

"Chiedo scusa..." Tentò Clark "Ma le due si sono reincarnate, a quanto pare..."

"La Sacerdotessa si, ma Kara no. È immortale!" Ammise, sorprendendo tutti quanti.

"E chi sarebbe ora la Sacerdotessa?"

"Lei!" Ammise l'uomo, indicando Lena e scioccando tutti, in primis la stessa mora, incredula.

"Io? Io non sono una Sacerdotessa..."

"Certo, ma credimi... Dentro di te hai un grandissimo potere e devi solo scoprire come risvegliarlo!"

Lena guardò le sue mani "Chissà... Non sono sicura..." Tentò, guardando poi Kara "Ma... Io e te... Innamorate..."

Kara le sorrise e fece cenno col capo, mentre Varia alzava la mano "Perché non potevano stare insieme?"

"La Sacerdotessa era umana e, una volta giunta la sua ora, sarebbe morta... E poi, vi era un uomo, tra loro. Quando Kara lo scoprí, prese e scomparve, lasciando la sua amata con l'uomo."

"Io ho un ragazzo... Però è stato ucciso in guerra..." Rivelò Lena e Kara chinó il capo.

"Kara lo riportò in vita e poi ti lasciò."

Allora Lena e gli altri fissarono la bionda, che aveva chiuso gli occhi, probabilmente quei ricordi le facevano ancora male al cuore.

"Kara..." Sussurró Lena "Tu... Tu amavi l'altra me così tanto?"

"Immensamente. Io non ho mai smesso, di amarti, nonostante gli anni, i secoli passati... Il mio amore per te non si è mai affievolito."

A Lena, e non solo, vennero gli occhi lucidi e Diana carezzó le spalle della bionda Alpha "Mi dispiace tanto..." Disse la mora che, come gli altri, non riusciva ad immaginare quanto soffrisse Kara, non potendo farsi una famiglia e vivendo sempre sola.

"Noi l'abbiamo trovata sigillata... Come ha fatto a finire nel monte?"

"Fu lei stessa, a farlo." Rivelò e il gruppetto, nuovamente, fissò Kara "Fu lei stessa a sigillarsi, così da non soffrire più. E si addormentò di nuovo, mentre tutto ciò che la circondava cambiava..."

"Chiedo scusa..." Disse Kara, alzandosi e allontanandosi, mentre Lena, che ora conosceva le sue origini, la guardava andare.

"Ha detto che Kara riportò in vita l'uomo della Sacerdotessa..." Se ne uscì Zoro "E poi?"

Il capovillaggio fissò Lena "E poi lo sapete... Ma ricordate. Il momento in cui lei riporterà in vita il tuo ragazzo, sarà lo stesso in cui se ne andrà da te!"

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Capitolo 12
*** Fight. ***


L'indomani, alle prime luci dell'alba, i nostri e gli abitanti del villaggio vennero svegliati dalle grida di mostri, demoni e briganti, probabilmente caduti nelle trappole piazzate il giorno prima.

"Stanno arrivando..." Disse Zoro che, come Kara, Mihawk, Robin, Hancock, Xena, Diana Carol e Varia, era rimasto sveglio tutta la notte in attesa di questo momento.

"Facciamogli vedere chi siamo!"

E, detto questo, i nostri partirono all'attacco, anche se Lena rimase indietro e, con lei, anche Eve ed Alex, così avrebbero potuto proteggerla.

Ma la mora pareva distante, forse scossa per le rivelazioni della sera prima "Attenta!" Gridó Nia.

Lena di accorse tardi dell'imminente pericolo, ma non venne ferita, visto che Kara l'aveva stretta al suo petto, venendo colpita dall'ascia del mostro sulla spalla "Oddio... Le ha tagliato il braccio!" Disse Clark.

"Guarda bene... È l'arma di quell'essere ad essersi spezzata!"

"Ma di cosa è fatta??"

"Glielo chiederemo dopo, adesso stiamo in guardia!" Esortó Oliver.

Gli scontri furono piuttosto cruenti, con tanto di feriti ma, improvvisamente, Lena sprigionó un grande potere, gridando, dissolvendo briganti, demoni e mostri, poi svenne, sorretta da Kara.

"Ma... Ma cosa è successo?"

"Il suo potere..." Disse il capovillaggio "Ha visto voi, i suoi amici, i suoi compagni di viaggio feriti ed il suo potere si è manifestato..."

"Che forza..." Sussurró Laurel.

"Dovrà pur sviluppare questo potere..." Tentò allora Hancock.

"Certo! Dovete portarla in India, nel Tempio di Eli."

Il nome ottenne la totale attenzione di Xena, Gabrielle ed Eve "Hai detto Eli?" Chiese la seconda.

"Lei è la sua Messaggera..."

"Bene. Allora, quando sarà il momento, compirete il viaggio insieme!"

"L'India è molto lontana... Sarà meglio andare." Disse Xena.

"Come ci arriveremo?"

"Inizialmente cammineremo, poi ci saranno dei tratti in barca."

Allora, dopo aver salutato e ricevuto i ringraziamenti per l'aiuto dato, i nostri se ne andarono, perché la strada era parecchia.

Kara portava Lena, tenendola tra le braccia con fare protettivo e, dopo diversi minuti di cammino, la mora aprí gli occhi "Cosa... Cos'è successo?"

Il gruppetto si fermò "Non ricordi nulla?" Chiese Carol e, quando Lena scosse il capo, le venne raccontato ciò che era accaduto.

"Sul serio? Sono stata io?"

"Si e la cosa non mi ha affatto sorpresa." Sorrise Kara "Sei sempre stata molto forte!"

Lena la fissò "Potresti mettermi giù?"

Kara obbedí e guardò la mora, che sembrava dover dire altro "Posso fare qualcosa per lei?"

"No... Ma non voglio che fai la carina e gentile con me. Io ho un ragazzo, anche se è morto e... E combatterò con tutti voi. Però io amo lui e anche se l'altra me ti amava, io..."

Prima che potesse finire, Varia le tiró uno schiaffo e la prese per il colletto della maglia "Dovresti vergognarti! Lei ti ama, l'ha sempre fatto... E tu la tratti così?? Dovresti essere grata, fi poter essere qui con lei!"

"Calmati."

L'Amazzone guardò Kara e la lasciò andare "Perché?"

"Va bene così... Quando sarà il momento di separarsi, nessuna delle due soffrirà."

Gli altri erano molto colpiti dal coraggio e dalla determinazione di Kara, soprattutto quando costei passò Lena per riprendere la marcia, come se nulla fosse.

Furono Carol e Varia a seguire subito Kara per starle accanto, mentre Xena di avvicinò ad Eve "Cosa intendeva dire prima Varia?"

La giovane castana chinò il capo, poi fissò la madre "Ecco... È una lunga storia."

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Capitolo 13
*** Scegliersi. ***


Ripreso il cammino che li avrebbe portate in India, i nostri fecero pausa solo per pranzare e poi si rimisero in cammino per tutto il pomeriggio, arrivando in una piccola cittadina.

"Dove siamo?" Chiese Dinah.

"Adesso non so il nome, però domani arriveremo sicuramente nella cittadina ove sono nata io!" Se ne uscì Gabrielle e Xena sorrise, perché da lì era cominciato il loro viaggio.

"Ho trovato una locanda!"

"Non abbiamo molto oro... Meglio restare all'aperto."

"Ci penso io!" Avanzó Kara, entrando nell'edificio e uscì diversi minuti dopo "Hanno una stanza unica, molto grande... Andiamo."

Il gruppetto seguí la bionda ed una ragazza li condusse alla stanza in questione "Tra un'ora vi porto la cena." Offrí e Xena ringraziò.

"Per fortuna ci sono i letti..." Disse Ava, lasciandosi cadere su uno di essi.

"Vero!" Accordó Zari.

"Io voglio sapere un'altra cosa..." Se ne uscì nuovamente Xena "Cos'è successo tra voi due, prima che ci riunissimo?"

Varia ed Eve si guardarono per un istante, prima di tornare a fissare la Principessa Guerriera "È una lunga storia..."

"Il tempo c'è!" Disse Robin.

Tutti si sedettero per terra o sui letti per ascoltare il loro racconto, con Kara che rimase ben lontana da Lena, che spesso la fissava, senza essere ricambiata "Noi ci siamo incontrate per caso, mentre tornavo dalla Cina ed abbiamo iniziato a viaggiare insieme..." Iniziò Eve.

"E la tua tribú Amazzone?"

"Ho ceduto il titolo di Regina a Najri."

"Capisco..."

"Dopo diversi giorni di cammino, in prossimità dell'India, fummo attaccate da un gruppo di banditi ed uno di loro ferí Varia."

"Eve li mise tutti KO e poi riuscimmo, con molta fatica, a raggiungere la capanna di una sua amica curatrice..."

Eve fissó la mora "Kale riuscì a curare la ferita, ma lei non si svegliava ed io ebbi paura di perderla."

"Dentro di me intrapresi come una battaglia per la vita e... E vinsi. Vinsi perché, all'improvviso, vidi il suo viso e quel mondo bianco e freddo divenne caldo. E mi risvegliai, dopo tre giorni."

"Quel giorno abbiamo scelto di stare insieme." Disse Eve, stringendo la mano che Varia tese verso di lei "Ci siamo scelte allora e ci sceglieremo sempre."

La mora sorrise "Giusto."

Il racconto, seppur breve, colpí quasi tutti i presenti, tranne Zoro e Mihawk, che non si emozionavano facilmente, mentre alcune ragazze avevano le lacrime agli occhi, tra cui Gabrielle, che si alzò ed abbracció entrambe.

"Quindi tu vorresti stare con mia figlia?" Chiese Xena, seria.

"Assolutamente si. Perché non voglio più perdere tempo."

Eve sorrise all'altra "Ok... E va bene. Avete la mia benedizione!" Ammise la mora Alpha e le due si abbracciarono felici, scambiandosi un tenero bacio.

Sentirono poi bussare alla porta ed entrò la ragazza di poco prima con la cena "Ehm... Avrei bisogno di una mano... Potresti aiutarmi?"

"Certo." Rispose Kara, alzandosi ed uscendo dalla stanza.

La bionda ritornò circa tre ore più tardi, quando la maggior parte dei componenti del gruppo dormivano "Sei stata via molto..." Disse Lena, uscita dal bagno con indosso la sua camicia da notte.

"Credevo che non ti importasse nulla, di me... Quindi scusa, ma non ti devi alcuna spiegazione!" Rispose l'Alpha, sedendosi sotto la finestra, schiena contro il muro, decisa a dormire, lasciando Lena quasi con gli occhi lucidi a fissarla.

Ma, dopotutto, quella situazione era stata lei a volerla.

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Capitolo 14
*** Imminente. ***


Nel Mondo Sotterraneo, il Signore dell'Oltretomba radunó i suoi uomini migliori, ovvero nemici che i componenti del nostro gruppo avevano affrontato nel rispettivo mondo, vincendo.

"Cosa dobbiamo fare?" Chiese un uomo mascherato.

"Tacere, intanto!" Ringhió l'entità "Presto, molto presto, quel gruppo di illusi raggiungerà l'India e lì, in quel momento, li uccideremo tutti!"

"La battaglia finale è ormai prossima..."

"Si, perché io non vedo l'ora di conquistare il mondo intero! E devo distruggere chi cerca di ostacolarmi."

"E quella ragazza immortale?"

L'entità ringhió parecchio, spaventando i resuscitati "Kara Zor-El non è un problema. La ucciderò personalmente!"

"Se è immortale..."

"Ci sono molti modi, per uccidere un immortale." Ribadí e tutti ghignarono.

Intanto, i nostri avevano lasciato la locanda dopo la colazione, con la ragazza che la gestiva che si avvicinò a Kara e le diede un bacio sulla guancia "Grazie per il tuo aiuto..."

"Di nulla... Mi raccomando."

La bionda ragazza raggiunse il resto del gruppo "Che aiuto le hai dato?"

"Qualche consiglio..."

"Lo dicono tutti!" Se la rise Laurel.

"Dai... A noi puoi dirlo!"

"Ho già detto tutto."

"Se è per me, non farti problemi..."

"Non m'importa nulla, di te!" Ribadí Kara, fissando Lena "Non sei più una mia priorità, non provo più nulla, per te! Quindi non devo loro spiegazioni su ciò che non è accaduto e non le devo a te!"

L'Alpha la passó come se nulla fosse e Lena chinò il capo "Non sei stata troppo dura?"

"No che non lo è stata!" Rispose per lei Varia "È stata lei a cercarsela... Lei si è comportata male con Kara, quando cercava solo di essere gentile..."

"Una persona può sempre pentirsi e cambiare idea... No?"

Varia mise il broncio ed incroció le braccia "Mmmm... No! No, non lo credo possibile."

"Tu sei l'esempio vivente..." Se ne uscì Diana "Sei cambiata per lei..."

"Eve non cerca di cambiarmi! E poi lei è mille volte meglio di Lena." Ribadí la mora Amazzone "Io la amo e so bene cosa voglio... Lei no!"

"Anche la sua vita precedente era così..." Sorrise teneramente Kara, al ricordo "Infatti all'inizio non andammo molto d'accordo."

"Povera te... Io non avrei tutta quella pazienza!"

"Fidati, l'hanno capito tutti." Disse ironica Eve, prendendola a braccetto e dandole un bacio sulla guancia.

Dal canto suo, Lena guardava Kara con occhi tristi, sentendosi in colpa per come l'aveva trattata e fu una carezza sulle sue spalle a riportarla alla realtà.

Volgendo il capo a sinistra incontrò il dolce sorriso di Gabrielle "Tutto bene?"

"Insomma..."

"Stai pensando a Kara?"

La mora Omega sospirò e addolcí lo sguardo "Non so spiegarmelo, ma... Anche se mi sono comportata male, adesso mi sento in colpa."

"È normale..."

"Anche il continuare a pensare a lei?"

Gabrielle sorrise e le circondó le spalle col braccio destro "L'amore è così... Bellissimo, imprevedibile e, quando arriva, ti colpisce sempre!"

Lena guardò ancora Kara "Allora è per questo che mi sento male..."

"Si, molto probabile. Ma scommetto che Kara non è arrabbiata con te."

"Lo spero tanto... E vorrei tanto chiederle scusa... Mi ascolterà?"

"Io scommetto di sì." Sorrise la bionda Omega "Non pensarci troppo... E non dubitare del suo amore! Il sentimento che lei prova nei tuoi confronti non si affievolirà mai."

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Capitolo 15
*** Grandi Alpha. ***


L'India era a qualche giorno di cammino ed i nostri, dopo essersi fermati per pranzare, ripresero a muoversi e trovarono alloggio in una bella locanda.

"Non far girare la testa anche alla proprietaria di questa locanda, mi raccomando!" Scherzó Sara.

Kara sorrise un poco, sedendosi con la schiena contro il muro "Tranquilla... Resterò qui. E poi devo iniziare ad aumentare il livello delle mie energie... Sento che la battaglia finale è alle porte."

"Raccogliere le tue energie?" Ripeté Zoro, non capendo.

"Si... Vedi, il nemico crederà di potermi uccidere facilmente, ma non sa che io non posso morire. E allora lo colpiró nel momento in cui si renderà vulnerabile."

"E quando?" Chiese Oliver.

"Quando aprirò il varco col mondo dei morti..."

Allora tutti rammentarono le parole dell'uomo nel primo villaggio in cui erano giunti, il quale menzionó che, nell'antichità, Kara riportò in vita l'amore della vita precedente di Lena.

"Quando riporterai in vita Jack." Disse proprio la mora Omega "Però... Se non ritornerai..."

"Io torno sempre. E poi credevo non t'importasse... Quindi continua a fare in modo che non t'importi."

Lena rimase di nuovo ferita dalle parole di Kara e, inconsciamente, guardó Gabrielle, che si avvicinò alla bionda Alpha "Non dovresti essere così dura..."

"Perché??" Intervenne nuovamente Varia, decisa a difendere Kara, con l'Amazzone che pareva aver preso in antipatia Lena "Sei intelligente, Gabrielle, dovresti sapere che non è colpa di Kara! È la tua amica ad aver iniziato..."

Xena fece per intervenire e difendere la sua compagna, ma Gabrielle stessa avanzó "È vero, ma si può parlare in maniera civile, senza comportarsi in certi modi."

Kara si alzò di scatto in piedi "Ok, visto che sono io il problema, andrò a risolvere la questione da sola! Partirò domattina."

"Io verrò con te." Disse subito Varia, alzando la mano.

"Anch'io." Accordó Zoro, brandendo le sue katana "Voglio misurarmi con avversari forti... Quindi sono dalla tua parte!"

"I grandi Alpha si intendono, tra di loro." Se ne uscì invece Mihawk, calmo come sempre "Stanno sempre uniti nelle difficoltà e... Sono anche in grado di stare dietro ad una grande donna!" Concluse, circondando col braccio destro le spalle di Hancock.

"Ci sono anche grandi donne, grandi Omega. Non solo Alpha..." Sorrise Robin, baciando Zoro "Anche noi siamo pronte a seguirti!"

Con la mora, anche Eve, Hancock stessa e Diana erano pronte a seguirla, così come Dinah, Amaya ed altre Alpha, come Carol, Sara e Zari.

"Tutte noi ti seguiremo!" Precisó Xena, incrociando le braccia "Ma voi due dovete risolvere la situazione!"

Kara e Lena si guardarono per un secondo, con espressioni differenti "Io so come risolverla... Domattina ti ridaró il tuo amato! Così sarai finalmente felice." Ringhió la bionda, uscendo poi sul balcone.

Fu Diana a seguirla "Ehi..."

"Ehi." Rispose soltanto Kara, con gli occhi lucidi e la mora Amazzone l'abbracció, sapendo quanto le fossero costate quelle parole.

"So che non pensavi davvero ciò che hai detto a Lena..."

"Io la amo... La amo tanto! E... E lei non lo capisce! Preferisce sempre lui a me... Lui che l'ha tradita!"

"L'ha tradita?"

"Si. E... Ti prego, tienila d'occhio. E anche lui! Non fidarti mai, di quel tizio..."

"OK, ma potrai farlo anche tu..." Disse Diana, notando però lo sguardo di Kara "Aspetta... Tu... Tu non tornerai, vero?"

Kara sospiró "È sempre così..." Sorrise tristemente la bionda, lasciando che le lacrime trovassero una silenziosa libertà "Non c'è mai futuro, per me."

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Capitolo 16
*** L'aldilà. ***


Il mattino seguente, come annunciato, Kara si sveglió molto presto ed uscì dalla locanda, volando fuori dalla finestra e dirigendosi verso il vicino deserto.

Una volta lì, si concentró ed aprí il varco con l'aldilà, scagliando qualcuno in direzione della locanda in cui gli altri alloggiavano.

Dal varco uscirono esseri fatti di male puro che, tuttavia, non considerarono Kara, sapendo che li avrebbe uccisi tutti, quindi la bionda vi entrò.

E, proprio alla locanda, la persona bussó alla porta e la locandiera andò ad aprire "Desidera?"

"Il gruppo di viaggiatori..."

"Si, la porto da loro. Venga!"

La donna lo accompagnò e bussó alla porta della loro grande stanza, con Lena che, quando aprí, saltò al collo della persona "Jack!!"

"Lena... Che bello rivederti!"

A sentire il nome, tutti capirono ove fosse Kara "Se tu sei qui..." Avanzó Xena, sgranando gli occhi azzurri, prima che Varia, Diana, le Leggende e Carol in primis, la passarono di corsa.

"Scusa, ma io devo andare..."

"Non ci vediamo da molto... E qui c'è una stanza tutta per noi..."

"No. Ho altro da fare!" Ribadí la l'ora, passando Jack, il quale assunse un'espressione cattiva e brandí il pugnale che portava al fianco.

Grazie alle abilità sensoriali di Eve ed al fatto che Ray Palmer potesse volare grazie alla sua armatura, i nostri trovarono il varco aperto da Kara.

Diana aveva messo tutti al corrente di quanto Kara le aveva detto su Jack, prima che costui arrivasse a seguito di Lena, poi sempre la mora guidò il gruppo contro tutte quelle forze del male liberate.

In molti chiamavano la bionda che, ovviamente, non rispondeva, essendo nei meandri degli inferi.

Proprio lì, la bionda era faccia a faccia col male più assoluto "Tu... Sei arrivata prima del previsto..."

"Ormai dovresti conoscermi."

L'entità ringhió il suo disappunto "E trabocchi sempre di energia... Ma morirai ugualmente!"

"Ne sei sicuro?"

"Spero tu abbia salutato i tuoi amici... E la tua amata..."

"Non serviva. Loro hanno capito." Rispose, mentre una piccola lacrima sfuggí al suo controllo.

Fuori, intanto, il gruppo stava combattendo, con Jack che, se non fosse stato per Hancock, avrebbe pugnalato Lena alle spalle "Perché stavi cercando di ucciderla?"

"Perché non ha voluto venire a letto con me! E poi lei sta pensando a quella..."

"Insulso uomo... Patetico!" Se ne uscì Hancock, prima di usare i suoi poteri per trasformarlo in pietra e romperlo, uccidendolo.

Apparve poi Plutone, sul campo di battaglia "Tu..." Ringhió Xena "Vai da Kara, aiutala... Proteggila!"

"Non posso... Lei è più potente, di me. E poi ha già iniziato..."

"Iniziato cosa??"

Plutone chiuse gli occhi, mentre tutti notarono il varco che si chiudeva, riducendosi alla grandezza di una palla "No... NO!!" Gridó Lena, disperata.

"Allontaniamoci... O saremo tutti coinvolti!" Disse Plutone.

"Guardate..." Indicó Oliver e tutti di fermarono, quando videro lo spirito di Kara uscire da quell'agglomerato di tenebra, dal quale irradiavano fasci di luce sempre più numerosi.

"Kara..."

"Sono stati pochi giorni, ma è stato bello conoscervi e viaggiare con voi... Non vi dimenticherò mai. Addio!"

Lo spirito sparí e la sfera, dopo pochi secondi, esplose, scagliando tutti lontano ma, per fortuna, grazie ad una barriera creata da Plutone, nessuno rimase ucciso.

Nonostante le ferite, tutti si tirarono in piedi e cercarono Kara, ma inutilmente.

Di lei non c'era traccia.

Avevano salvato il mondo, ma quello di Lena era appena finito.

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Capitolo 17
*** Mai più. ***


Sparito il varco, il gruppo tornò alla locanda e le espressioni sui volti dei presenti dicevano tutto.

La battaglia era vinta, ma avevano perduto Kara.

"Noi... Noi dobbiamo ritrovarla! Dobbiamo riportarla indietro! Noi..."

Gabrielle, con gli occhi lucidi, portò le mani sulle spalle di Lena, facendola smettere di blaterare in preda allo shock "Non possiamo fare nulla..."

"È così? Non si può fare niente?" Tentò anche Oliver.

"No..." Disse Plutone "Però, forse, potrebbe essere nella grotta ove tutto è iniziato."

"Quella in cui era imprigionata..." Se ne uscì allora Amaya.

"Esatto..."

"Allora andiamo lì!"

"Ci vorranno giorni..."

"Serviranno pochi secondi." Rivelò nuovamente il Dio "Prendetevi per mano."

Subito tutti obbedirono e, presisi per mano, Plutone teletrasportó tutti ai piedi del monte in cima alla quale vi era la grotta in cui avevano incontrato la prima volta Kara.

"In marcia... Dobbiamo arrivare in cima!" Disse Sara.

Tutti furono d'accordo e si misero in marcia, arrivando in cima in una buona mezz'ora.

Si fermarono sul ciglio della grotta, come se qualcosa li bloccasse, ma fu Lena ad avanzare "Lei è qui... Lo sento..."

Allora tutti entrarono, ma la grotta era vuota, non vi era traccia di Kara.

"Lei ha detto di sentirla vicina..."

"A quanto pare ha percepito un residuo della sua forza spirituale."

"Allora... Allora l'abbiamo persa per sempre..." Sussurró Diana, abbracciata da Carol.

"Mi dispiace tanto."

Qualcuno si mise a piangere per l'amica che mai più avrebbero riavuto con loro.

"E... E adesso che si fa..."

"Vi riporto tutti a casa, venite." Disse allora Plutone, così tutti si salutarono, nonostante la tristezza ed il vuoto che ognuno provava.

Il Dio scomparve poi, lasciando lì solo Xena, Gabrielle, Varia, Eve e Lena, che era decisamente giù di morale e triste in un modo incredibile.

Le cinque si rimisero in cammino, nonostante tutto, per tornare ad Anfipoli, il villaggio di Xena, piuttosto lontano da lì.

Ma Kara non li aveva abbandonati.

Ciascuno, nel loro mondo, aveva una parte di Kara.

La ritrovarono in un nuovo alleato, in una delle Leggende, a National City, in un nuovo membro della ciurma di Cappello di Paglia, in una giovane Amazzone.

Kara non li lasciò mai.

Ogni mondo ebbe una Kara.

Mentre in un altro mondo, un'altra epoca, Kara stava accendendo il fuoco in un caminetto "Tutto bene?"

La bionda Alpha si voltò e sorrise a Lena "Si... Tutto bene." Mentí, riuscendo a nascondere il dolore.

"I piccoli dormono..."

"Davvero? Bene."

La mora Omega le cinse il collo con le braccia "Guarda... Nevica..."

"Vedo... Presto il fuoco nel camino riscalderà la capanna."

"Non ne dubito!"

Anche Kara le sorrise e si sporse per baciarla, mentre la neve cadeva silenziosa, cercando di calmare il dolore che provava.

Lei aveva l'amore e sapeva che anche tutti i suoi amici e l'altra Lena ne sarebbero usciti, ritrovando la felicità.

Prima o poi.

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