I will love you forever.

di fulmineo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Knocked out. ***
Capitolo 2: *** Without Memory, Without Love. ***
Capitolo 3: *** Disappeared. ***
Capitolo 4: *** A Strong Bond. ***
Capitolo 5: *** Loneliness. ***
Capitolo 6: *** Someone Special. ***
Capitolo 7: *** Numeri. ***
Capitolo 8: *** The Date. ***
Capitolo 9: *** Il Passato Ritorna. ***
Capitolo 10: *** Pride.. ***
Capitolo 11: *** You're Special. ***
Capitolo 12: *** Cuccioli! ***
Capitolo 13: *** Visita. ***
Capitolo 14: *** Confusing Feelings. ***
Capitolo 15: *** The break. ***
Capitolo 16: *** The attack. ***
Capitolo 17: *** Losing Love. ***
Capitolo 18: *** Domani. ***
Capitolo 19: *** How to deal with pain. ***
Capitolo 20: *** In Her Mind. ***
Capitolo 21: *** Niente. ***
Capitolo 22: *** An amazing woman. ***
Capitolo 23: *** La Scelta Migliore. ***
Capitolo 24: *** Referto. ***
Capitolo 25: *** Operazione. ***
Capitolo 26: *** See you... ***
Capitolo 27: *** Tutto Bene. ***
Capitolo 28: *** Duro Confronto. ***
Capitolo 29: *** Rifiutarsi. ***
Capitolo 30: *** Perdonata... ***



Capitolo 1
*** Knocked out. ***


Era una giornata come le altre a Star City e, alla centrale di Polizia, il Capitano Dinah Drake era impegnata, come sempre, un sacco di scartoffie, dopo la soluzione dell'ennesimo caso.

"Qui qualcuno ha bisogno di un bel caffè..." Disse Vincent Sobel.

La castana sorrise al suo fidanzato ed accettò il bacetto sulla guancia "Si, in effetti mi serve proprio!"

Il biondo fece per sporgersi e darle un bacio sulle labbra, ma qualcuno bussò alla porta dell'ufficio della castana "Oh, scusate..." Avanzò Laurel Lance, girando rapidamente su se stessa per andarsene, quasi infastidita.

"Laurel! Laurel, aspetta!" La chiamò Dinah, ma fu tutto inutile.

La bionda Alpha si era allontanata piuttosto rapidamente, nonostante i tacchi ed entrò in ascensore.

La castana sospirò "Credo di starle antipatico." Se ne uscì Vinny "Anche quando eravamo schierati con Cayden James sentivo la sua ostilità nei miei confronti, ma non ne ho mai capito il motivo... Non mi ha mai parlato."

Dinah non seppe cosa rispondere e tornò al suo lavoro, mentre Vinny e Nick Anastas, il ragazzo di Curtis Holt, uscirono dopo aver ricevuto una chiamata che segnalava un omicidio.

Le due non ebbero occasione di vedersi fino alla sera quando, finito il rispettivo turno di lavoro, si trovarono al nascondiglio segreto con Oliver Queen, Felicity Smoak, John Diggle, Rene Ramirez, Curtis e anche Vinny, unitosi a loro dopo l'arresto di James, ucciso poi da Ricardo Diaz, il nemico giurato.

"Ehi..." Tentò Dinah, avvicinandosi "Avevi bisogno di me oggi?"

"Se vengo in centrale e busso alla tua porta direi di si, non credi?"

"In effetti..."

"Non è passato il mio assistente?"

"No..." "Che incapace!" Ribadì, senza guardarla, con un'espressione quasi fredda, simile a quella della vecchia Black Siren.

Il suono dell'allarme sul computer di Felicity attirò la loro attenzione "Che succede?" Chiese Oliver.

"Qualcuno ha fatto scattare l'allarme della centrale elettrica." Rispose Felicity, digitando rapidamente.

Tutti se ne andarono e, una volta a destinazione, videro un furgone nero ed alcuni uomini, sentendo anche sparare, così entrarono nella struttura, dividendosi.

Oliver e John trovarono tre uomini, mentre Rene e Laurel accompagnarono Curtis nella zona dei generatori, visto che Felicity aveva comunicato, tramite gli auricolari, che parte della città era al buio.

"Hanno fatto un bel lavoretto!"

"Puoi sistemarli?"

"Posso trovare una soluzione temporanea, poi ci penseranno i tecnici." Rispose Mr Terrific.

L'attenzione dei tre, però, fu per qualcuno che scappò "Fermi!!" Gridò Rene, seguendoli assieme a Laurel.

Wild Dog ne prese uno, mentre la bionda entrò in una stanza, coi due bastoni di ferro in mano e si guardò attorno, cercando di prestare attenzione ad ogni minimo rumore o movimento.

Ma qualcuno la prese alle spalle e le sferrò un forte colpo alla testa e l'Alpha vide l'aggressore allontanarsi, prima di perdere i sensi.

Fu proprio Rene a trovarla e a portarla fuori "Rene!" Chiamò John.

"Laurel è stata ferita, la porto alla clinica della dottoressa Schwartz!"

Il ragazzo prese il furgone dei tizi, tanto non avrebbe lasciato impronte, dati i guanti, quindi partì a tutta velocità verso la clinica.

Una volta lì, Rene mollò il furgone e, con indosso la maschera, entrò nella clinica con Laurel svenuta in braccio "Che succede?" Chiese un infermiere.

"È stata ferita alla testa! Aiutatemi."

"La stenda qui."

"Chiami la Schwartz, ci conosce!"

Il tipo annuì e premette un tasto sul cercapersone, mentre lui portò la barella in una stanza e, aiutato da un paio di colleghe, tolse la giacca a Laurel e le fece un prelievo di sangue.

Invece Rene chiamò Oliver, sperando poi che Laurel potesse salvarsi.

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Capitolo 2
*** Without Memory, Without Love. ***


Il resto del Team Arrow più Quentin arrivò alla clinica della Schwartz e trovarono René seduto in sala d'attesa "Ehi... Ci sono novità?" Chiese Oliver.

"Nessuna. La Schwartz è entrata da lei poco fa..."

"Eccola." Notò John.

La dottoressa si avvicinò loro "Come sta?" Chiese subito Quentin.

La donna aveva uno sguardo strano "Bene... Solo un forte trauma cranico. E... Ho bisogno di sapere una cosa."

"Sarebbe?" Domandò Felicity, col tablet in mano, pronta a digitare.

"La vostra amica è sposata o fidanzata?"

Tutti scossero il capo, alcuni con un'espressione scioccata in volto "Perché?" Chiese Curtis.

La Schwartz fece cenno di seguirla e, una volta nella stanza di Laurel, la trovarono sveglia "Amore mio!"

Tutti si fermarono, all'istante "A... Chi ti riferisci?" Chiese Thea.

Laurel puntó il dito verso Dinah e tutti, immediatamente, rimasero a bocca aperta, scioccati "Dinah???"

La bionda Alpha sorrise dolcemente e tese le braccia verso di lei "Non vieni da me?"

Dinah deglutí e guardò Vinny, che fece spallucce, quindi si avvicinò "Ehm... Stai bene?"

"Adesso che sei qui si!" Sorrise, facendole un elegante baciamano e la castana arrossí leggermente ma, quando Laurel fece per baciarla, si tirò indietro.

A quel punto, gli altri fissarono la Schwartz "Ha perduto la memoria a breve termine." Spiegó la donna "Sa chi è, cosa fa, che giorno è... Ma ha questi nuovi ricordi."

"Li perderà?"

"Si, quando ricorderà tutto il resto."

I nostri fissavano Laurel, la quale teneva la mano destra di Dinah tra le proprie e le carezzava le nocche "Io... Devo andare... Ho il lavoro."

L'Alpha sorrise alla castana Omega "Ok. Buon lavoro... Se prima di sera vengo dimessa, andiamo a cena fuori?" Chiese la bionda, speranzosa.

"Io... Ho un impegno. E poi sai, con un lavoro come il mio non si può mai sapere..." Tentò la castana.

Laurel si limitò ad annuire col capo e tutto il Team se ne andò, assieme a Quentin, che carezzó le spalle della bionda, con Felicity che si offrì di restare con l'amica.

Passò una buona ora e mezza e la Schwartz controlló le condizioni di Laurel "Puoi essere dimessa... Ma devi stare a riposo assoluto!"

La bionda lo promise e la Schwartz le prescrisse un antidolorifico, poi Laurel lasciò la clinica con Felicity, che si fermò in farmacia a prenderle il medicinale "Aspetta..."

"Ti senti male?"

"No... Vorrei andare a comprare un mazzo di fiori per Dinah. Oggi è il nostro anniversario..."

Felicity sapeva che, se Laurel avesse scoperto la verità, le si sarebbe spezzato il cuore, così scelse di non dire nulla e annuì "Ne conosco uno economico che fa dei bellissimi bouquet! Che ne dici?"

"Perfetto!" Sorrise e la bionda guidò in quella direzione, arrivò a destinazione e fermò l'auto, scendendo assieme a Laurel.

E costei, raggiunta da un commesso, scelse come composizione un bouquet di rose rosse e rosa, con una dipinta di nero al suo centro "A Dinah piaceranno molto!"

"Lo spero... Voglio chiederle di sposarmi!" Ammise e l'altra bionda sgranó gli occhi, sorpresa.

Felicity guidò allora in direzione della stazione di Polizia e Laurel scese, col bouquet in mano, ed attese l'uscita di Dinah, solitamente attorno alle sei.

Ma, quando la vide uscire di braccetto a Vinny, tutta sorridente, sentí il suo mondo crollare "Dinah!"

La poliziotta e Vinny riconobbero la voce di Felicity ma, nel guardare nella loro direzione, videro inevitabilmente anche Laurel.

L'Alpha serró la mascella e, con gli occhi pieni di lacrime, gettò i fiori a terra, calpestandoli e poi corse via.

Inutili furono i richiami di Felicity e della stessa Dinah.

Laurel continuò a correre e non si voltò mai indietro.

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Capitolo 3
*** Disappeared. ***


Il giorno dopo, tutti i componenti del Team Arrow di ritrovarono al loro nascondiglio con Quentin "Avete avuto notizie di Laurel?"

"Nessuna." Rispose John "Lyla e la A.R.G.U.S. stanno cercando, assieme alla Polizia, ma nulla."

"Sarà ritornata su Terra 2..." Ipotizzó René, incrociando le braccia.

"Wells, uno dei collaboratori amici di Barry viene da lì... Chiederò a lui." Disse Felicity, prendendo il cellulare per scrivere ad Iris.

Solo Dinah non diceva nulla e stava in disparte, con le braccia incrociate ed il capo chino "Ehi..."

Vinny si era avvicinato e le carezzó teneramente le guance, facendole sollevare mezzo secondo gli occhi "Non sono dell'umore..."

"Senti... Aveva dei falsi ricordi. Si era fatta un bel film mentale, con te come fidanzata... È andata, ha capito di vivere in una menzogna!"

Dinah lo fissò, quasi fosse indignata da quelle parole "Non ha memoria. Ha un forte trauma cranico... E tu pensi solo a questo??" Se ne uscì, andando a chiudersi in bagno.

"I sensi di colpa..." Sussurrò Felicity.

Nel mentre, Laurel si era svegliata in un letto e, quando riuscì a mettere a fuoco la vista, capí di essere in una qualche struttura militare "Si è svegliata!" Disse un medico.

"Chiamate il Direttore!"

Presto arrivarono due volti conosciuti "Ehi... Voi... Siete..."

"Cosa ci fai qui?"

Laurel cercò di mettersi seduta, ma un forte dolore alla testa le fece cambiare idea "Rimani stesa."

"Alex Danvers... J'onn J'onzz... Dove mi trovo?" Chiese.

"Al DEO. Ma tu perché sei qui su Terra 38?" Domandò J'onn.

"Io... Sono andata via da Terra 1..." Iniziò, chiudendo gli occhi "Mi è stato detto che ho perso la memoria a breve termine... E... Anche quella che credevo fosse la mia ragazza."

I due Agenti si guardarono "La tua ragazza?" Chiese Alex.

"Dinah..." Rispose in un sussurro, serrando la mascella.

"Black Canary... Innamorata di Black Canary! Sareste una bella coppia."

"Lei sta con uno... Non le importa, di me. Sono andata via per non soffrire..." Disse, chiudendo gli occhi.

"Capisco... Puoi restare quanto vuoi."

"Grazie..." Sussurró l'Alpha "Se voi siete qui... Allora c'è anche..."

Nello stesso momento la porta di aprí ed entrò nientemeno che Supergirl "Ho sentito da alcuni Agenti che c'era una persona ferita... Quando ho capito che eri tu, sono venuta subito a vedere come stai!"

"Molto gentile..."

J'onn avanzó verso Laurel "Adesso hai bisogno di riposo, ma... Che ne dici di entrare nel DEO, quando starai meglio?" Propose.

Laurel lo fissò "Ci sto. Non tornerò mai più laggiù!"

I tre si guardarono e Supergirl avanzó "Puoi venire a casa mia! È enorme, c'è molto spazio..."

"Non voglio disturbarti."

La bionda Alpha sorrise "Nessun disturbo! E... La mia compagna ne sarà felice, vedrai."

"Hai una compagna?"

Alex e J'onn sorrisero subito, lasciandole sole e Supergirl mise una mano nella parte superiore del costume e prese una fotografia, che mostrò a Laurel "L'amore della mia vita!" Disse la bionda, col bellissimo sorriso dipinto sul viso.

"Lena Luthor??" Domandò scioccata Laurel, fissando Supergirl.

"Perché sei così sconvolta?"

"Beh... Sulla mia Terra, ovvero Terra 2, vi odiate a morte... Potreste scatenare da sole la Terza Guerra Mondiale!" Ammise, ridandole la foto.

Supergirl era a dir poco scioccata "Oh Rao... Per fortuna, qui su Terra 38, ci amiamo moltissimo!"

Laurel chinò il capo "Sono felice per te... Per voi..."

"Anche tu sarai felice, vedrai! Troverai la tua anima gemella."

"Pensavo di averla trovata..."

"Serve tempo ad entrambe, per queste cose... L'ho imparato sulla mia pelle!"

Laurel annuì "Posso chiederti un favore?"

"Certamente!"

"Non voglio che Oliver e gli altri sappiano che sono qui. Se vi contattano, voi non mi avete vista!"

Supergirl trovò strana la cosa, tuttavia annuì e lasciò la stanza con la super velocità per avvisare Alex e J'onn del desiderio di Laurel e solo dopo tornò dalla bionda, pronta per portarla a casa, ove avrebbe potuto riposare.

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Capitolo 4
*** A Strong Bond. ***


Supergirl mise Alex e J'onn al corrente del desiderio di Laurel, circa il non voler far sapere che si trovava lì, su Terra 38 e riferì lo stesso messaggio anche a Winn e Brainy.

La bionda tornò poi da Laurel assieme ad Alex "Pronta per andare?"

"Andare?"

"A casa mia!" Sorrise Supergirl.

"Ehm... Aspetta... Come intendi andarci?"

"Così!" Rispose Kara, prendendola in braccio e, non appena Alex ebbe aperto la finestra, spiccó il volo, arrivando sul balcone di casa in un paio di minuti.

"Tu... Tu..."

"Siamo arrivate!"

"Io ti strozzo!" Minacciò, prendendola per il collo.

"Ma... Ma..."

Laurel si mise poi in ginocchio, infine si distese "Mi sento male..."

"Ti aiuto!"

"NO!" Disse subito la bionda "Ci vado da sola, in bagno."

All'improvviso la porta-finestra del balcone venne aperta "Kara!"

Le due bionde fissarono la figura apparsa sul balcone e Kara, smessi i panni di Supergirl, sorrise ed avanzó, abbracciando e baciando la sua Omega, ovvero Lena Luthor, apparsa in tutta la sua bellezza "Ciao, amore mio! Dovresti riposare..."

"Mi sono alzata a prendere una mousse alla pesca..."

"Bastava chiamare, sarei arrivata subito!" Disse l'Alpha, facendole le fusa e dandole un bacio dolce.

"Sono solo incinta, Kara! Posso camminare tranquillamente, sai?"

Laurel, che le stava guardando, chinò il capo, invidiano un poco il loro legame, che era davvero forte.

"Laurel." La chiamò Kara, destandola dai suoi pensieri e l'altra Alpha si alzò.

"Io... Chiedo scusa per il disturbo..."

"Perché non fai una bella doccia rilassante?" Propose Kara.

"Direi che è buona educazione mostrare la casa ad un ospite... Altrimenti come lo trova il bagno?"

Kara sbattè un paio di volte le palpebre innanzi all'ovvietà della cosa "Si... Ok, giusto. Poi ti spiego tutto!"

"Aspetta! Sei ferita... Fammi vedere."

"Se davvero vuoi..." Rispose Laurel, sedendosi accanto a Lena, spiegandole quanto accaduto, prima che lo facesse Kara "Questo è quanto."

"Mi dispiace..."

Lena tentò una carezza e Laurel si spostò, quasi fosse stata scottata "Sei davvero strana..."

"Strana io?" Chiese la mora.

"Sulla Terra da cui provengo, Terra 2, sei una spietata donna d'affari ed un'assassina. Uccideresti Kara a occhi chiusi e..."

"Oh mio Dio." Disse Lena, portandosi le mani sul viso.

"Sconvolgente, vero?" Se ne uscì Kara, stringendosi alla sua Omega.

"Molto!" Ammise la mora "Ma cosa stavi per dire?"

"Hai cercato di portarmi a letto per convincermi ad uccidere Kara." Dichiarò la bionda "Il bagno lo trovo io, tranquille."

La rivelazione scioccó profondamente le due innamorate "Non andrò mai su Terra 2!" Ammise Kara e Lena fu d'accordo con lei.

Intanto Laurel, dopo aver trovato il bagno, si chiuse dentro ed aprí l'acqua della doccia, si spoglió dal suo costume di Black Canary e s'infiló sotto il caldo getto, chiudendo gli occhi, perdendosi nei suoi pensieri.

Invidiava un poco il bellissimo rapporto tra Kara e Lena e si era letteralmente illusa di poterlo avere lei stessa assieme a Dinah, prima di scoprire l'amara verità.

Chiuse gli occhi e tiró un pugno al muro, facendosi inevitabilmente male "Accidenti..." Bofonchió.

La porta venne poi aperta e fece capolino Kara "Ti ho portato qualcosa di mio da indossare... Non ho molto di nero, ma..."

"Grazie." La interruppe Laurel.

"Di nulla." Sorrise l'altra bionda "Per cena io e Lena ordiniamo pizza... Sai, le sue voglie da gravidanza... Ti va?"

"Certo." Rispose Laurel, con un piccolo sorriso "Va bene."

Kara annuì e fece per andarsene, ma tornó sui suoi passi "Ehm..."

"C'è altro?"

"Davvero su... Sulla tua Terra... Ecco... Lena ti ha proposto di andare a letto con lei?"

"Si. Ma se la cosa ti consola, ho rifiutato! Io ho sempre amato..."

"Lo so." Sorrise Kara "Io e te siamo estremamente fedeli!" Rispose e Laurel sorrise, pienamente d'accordo con lei.

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Capitolo 5
*** Loneliness. ***


Il giorno dopo, su Terra 1, a Star City, Dinah passò al bunker, prima di andare al lavoro e trovò Felicity.

"Ehi... Come mai qui?"

"Ecco, io... Volevo sapere se hai trovato Laurel..."

"No." Rispose la bionda, con un filo di tristezza "Barry mi ha detto che Wells è certo che non sia tornata su Terra 2, Sara non l'ha presa a bordo della Waverider, Alex e Kara su Terra 38 non l'hanno vista..."

Dinah sospirò e si sedette "Chissà dove sarà..."

Felicity la fissò "Dinah, ne sei innamorata? Perché stai con Vinny, ok, ma ti comporti proprio da fidanzata apprensiva!"

"No... Io... Non la amo... Ma vedi, non mi sono comportata bene, con lei."

"Sarà..." Rispose vaga la bionda, poco convinta "Mi rimetto al lavoro."

"Io vado al mio. Fammi sapere!" Raccomandó e la bionda lo promise, quindi Dinah se ne andò.

Nel mentre, su Terra 38, Laurel si era appena svegliata, anzi, aveva a malapena chiuso occhio.

Il pensare a Dinah, alla sua vita e l'aver praticamente sentito tutto ciò che combinavano di notte Kara e Lena, l'avevano privata del sonno.

Uscì dal letto con indosso calzoncini e canottiera, dirigendosi in cucina per fare il caffè "Buongiorno!"

Laurel si voltò e fulminó l'altra Alpha con lo sguardo "Buongiorno un cavolo!" Ringhió, stiracchiandosi.

"Va tutto bene?"

"Ecco... Io ho sentito tutto!"

"Sentito tutto?" Ripeté Kara, corrugando la fronte.

"Esatto... Ehm... Tu e Lena..."

Dopo qualche minuto passato a processare quanto detto, Kara sgranó gli occhi azzurri "Oh... Oh! Scusa... Mi dispiace tanto..."

Laurel fece spallucce "Tranquilla... È giusto che viviate il vostro amore. Il vostro rapporto è bellissimo." Disse, con un filo di tristezza e Kara lo notò.

L'Alpha carezzó le spalle dell'altra Alpha, perché poteva solo immaginare come si sentisse.

Lei non potrebbe mai considerare una vita senza Lena, senza il suo amore.

Quindi non poteva immaginare come stesse Laurel, che amava Dinah, ma il tutto era scaturito dai falsi ricordi causati dalla temporanea perdita di memoria e dal trauma cranico.

Laurel aveva gli occhi lucidi e Kara cercava di consolarla, poi arrivò Lena "L'hai fatta piangere?"

"No no no!" Disse subito la Kryptoniana "Sto cercando di consolarla, non la farei mai piangere!"

A quelle parole, Lena si avvicinò a sua volta "Con noi puoi parlare. Non farti alcun problema!"

Laurel la fissò e prese un respiro profondo "Io... Io mi sento sola." Ammise la bionda "Su Terra 2 lo sono sempre stata, poi ho conosciuto Oliver e gli altri e credevo di avere degli amici... Poi dopo quanto accaduto, sento nuovamente quel senso di solitudine dentro di me..."

Kara l'abbracció subito "Non sei sola, capito? Hai me, Lena, ed anche Alex e tutti gli altri del DEO. Inoltre, Venerdì sera verranno qui i miei genitori adottivi e conoscerai anche loro!"

"Io... Non voglio disturbarvi..."

"Allora facciamo così." Avanzó Lena "Questo palazzo è tutto mio, quindi ti do la chiave dell'attico qui accanto, che è grande come il nostro e ti sistemerai come meglio credi!"

"Però parteciperai a tutte le nostre serate giochi!" Disse Kara.

"Così suona come un ricatto."

"No no no!" Se ne uscì subito la bionda "Scusa... Non intendevo..."

Laurel abbozzó un piccolo sorriso "Va bene, d'accordo... Grazie ad entrambe! Davvero... Io..."

"Basta parlare! Ti porto al Deo e poi fuggo al lavoro."

"NO!" Ribadí subito Laurel "Non ci andrò in volo."

"Ok, allora chiamo Alex." Rispose Kara, allontanandosi col telefono in mano.

Lena le carezzó le spalle "Io so cosa vuol dire essere soli, avere questa sensazione che ti divora dentro... Ma troverai qualcuno di speciale che guarirà pian piano le ferite del tuo cuore, così come io ho trovato Kara."

Laurel sorrise a sua volta e sfioró le mani "Ti ringrazio."

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Capitolo 6
*** Someone Special. ***


Laurel, nei due giorni successivi, si trasferì nell'attico accanto a quello di Kara e Lena e si integró perfettamente al DEO, partecipando ad ogni missione assieme a Supergirl, Mon-El ed Imra, oltre che a Dreamer e Guardian, i quali conoscevano il DEO ma non vi lavoravano come Agenti.

"Bene! Anche questo è sistemato."

"Portatelo via!" Ordinò Alex agli Agenti, che obbedirono.

"Facciamo un po' di esercizio?"

"Al DEO si, volentieri."

Prima di ritornare, però, Laurel notò una ragazza spaventata e le si avvicinò "Ehi... Stai bene?"

La giovane, dai lunghi capelli castani e gli occhi verdi, la fissò "Io... Si... Ho solo paura..."

"È normale." Rispose, notando poi il braccio sinistro della ragazza "Sei ferita... Fammi vedere."

L'Alpha notó un taglio che sanguinava "Non è nulla..."

"Sembra profondo."

"Per favore... Non voglio andare in ospedale... Non sono assicurata."

"Possiamo portarti al DEO."

Alex, che si era avvicinata, annuì "Si, non ci sono problemi. Andiamo!"

Laurel prese in braccio la ragazza, che le cinse il collo col braccio sano e la bionda la mise seduta sul sedile posteriore del SUV.

Una volta al DEO, Laurel riprese in braccio la ragazza per portarla in infermeria "Sei davvero forte."

"Mi alleno molto."

"Sei una persona speciale."

Laurel sorrise appena "Faccio solo del mio meglio per tenere la città ed i suoi abitanti al sicuro."

"Sei Black Canary... E sei la mia preferita!" Sorrise la giovane.

"Qui qualcuno ha fatto colpo!" Se ne uscì Mon-El, felice.

Laurel lo fissò in tralice e, una volta giunte in infermeria, la bionda mise a terra la giovane ed un medico si avvicinò loro "Black Canary..."

"Questa ragazza è ferita al braccio."

"Le do subito un'occhiata!"

Il medico controlló la ferita della ragazza "È grave?"

"Devo disinfettare e suturare."

"Io... Sto cercando di rimanere incinta tramite fecondazione assistita. L'anestetico non avrà effetti, vero?"

"Nessun effetto. Stia tranquilla!"

La ragazza sorrise e guardò ancora Laurel "Io mi chiamo Marie... E tu?"

"Sono un Supereroe... Non posso svelarti la mia vera identità."

Anche gli altri arrivarono in infermeria per controllare la ragazza e farsi dare un'occhiata "So mantenere un segreto. Puoi fidarti, di me." Sorrise la castana.

"Mi chiamo Laurel."

"È un bel nome! Mi piace."

"Non si può flirtare qua dentro." Se ne uscì Brainy e tutti lo guardarono male, perché era sempre inopportuno.

"Oh... Mi dispiace..." Disse Marie, visibilmente dispiaciuta.

"Tranquilla, non è vero." Intervenne Alex e la castana Omega sospirò.

"Bene... Perché avevo un'altra richiesta..."

"E quale sarebbe?"

"Mi piacerebbe vedere i tuoi occhi."

Laurel arrossí un poco "Eh si, qualcuno ha davvero fatto colpo!" Disse Winn, sorridendo.

"Vuoi vedere i miei occhi?"

"Mi piacerebbe moltissimo."

Allora Laurel tolse la maschera e Marie rimase piacevolmente colpita "Non mi sbagliavo... Hai due occhi bellissimi..." Sussurrò, ammaliata, sfiorando il viso della bionda.

"Adesso... Devo andare..."

Laurel si alzò e fece per andare via "Aspetta, ti prego!"

"Hai un'altra richiesta?"

"Se ci sarà la possibilità... Accetterai di rivedermi?"

"Certo." Sorrise Laurel, lasciando l'infermeria e Kara la raggiunse.

"Visto? Anche tu hai trovato qualcuno di speciale." Sorrise la bionda.

"Non la conosco... So solo il suo nome e basta."

"È già un passo..." Rispose Kara "Se vuoi conoscerla meglio, sta a te fare il prossimo!"

Laurel la fissò e parve pensare alle sue parole.

Non aveva nulla a perdere.

I suoi ricordi erano falsi, perché Dinah non l'amava né lì e tantomeno nella realtà, visto che aveva recuperato la memoria un paio di giorni prima.

"Si... Potrei pensarci veramente. Tanto non ho nulla da perdere e Marie sembra essere davvero carina!"

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Capitolo 7
*** Numeri. ***


Passarono un paio di giorni ed i nostri, al DEO, continuavano a combattere alieni ed umani che infrangevano la legge.

Laurel non aveva più visto Marie dopo quel giorno e non sembrava importarle poi molto.

"Non vi siete più viste?"

"No." Rispose Laurel, mettendo i guantoni da boxe, pronta ad allenarsi con Alex.

"Perché non chiedi a Winn o Brainy di cercarla?" Chiese Kara.

"No... Se mi capiterà di rivederla, ne sarò felice. Ma non voglio disturbarla."

"Scherzi??" Se ne uscì Imra "Ti mangiava con gli occhi!"

"Si... Ma resto della mia idea."

"Sei davvero testarda!"

Le quattro ragazze si allenarono per un'oretta abbondante, poi andarono a cambiarsi, così da poter andare ciascuna a casa propria.

Ovviamente Laurel e Kara vi andarono insieme, accompagnate da Alex, che si sarebbe fermata a cena assieme a Maggie, quando questa avrebbe finito di lavorare.

Entrate nel palazzo e salite in ascensore fino all'ultimo piano, si fermarono innanzi all'appartamento di Kara e costei entrò "Lena, amore, sono a casa!"

La mora era seduta sul divano e si stava carezzando il ventre "Ciao, amore! Bentornata." Sorrise l'Omega, mentre Kara s'inginocchiava accanto a lei, dandole un bacio molto dolce.

"Va tutto bene?"

"Si... È stata una giornata stressante, al lavoro. Più del solito!"

"Ti faccio subito un bel massaggio!" Offrì Kara "Noi pensavamo di ordinare delle pizze per cena... Ti va?"

"Certo." Sorrise la mora.

Alex prese il cellulare e ordinó, mentre Kara andò in bagno a prendere l'olio profumato e si sedette accanto a Lena, per massaggiarla e darle dolci bacetti e Laurel prese un bicchiere d'acqua per Lena.

Poi qualcuno suonò il campanello ed Alex, finito di ordinare, riattaccó la chiamata e aprí la porta, trovandosi davanti Maggie. E non solo.

"Ciao! Senti, conosci questa ragazza?"

La rossa guardò oltre le spalle di Maggie e non credette ai suoi occhi "Si..." Rispose, avanzando "Marie!"

La ragazza si voltò verso l'appartamento e non credette ai suoi occhi "Tu... Sei l'Agente che mi ha aiutata quel giorno! Quindi..."

Alex capí e sorrise, voltandosi appena "Laurel, c'è qualcuno per te!"

La bionda fece capolino dalla cucina e rimase a bocca aperta "Tu..."

Sul ciglio della porta, accanto a Maggie, Marie sorrise subito, nel vedere Laurel "Ehi... Entra pure!" Disse Kara.

La castana, quasi con timidezza, entrò in casa e raggiunse Laurel e costei rimase a guardarla "Ciao."

"C-Ciao... Ehm..." Iniziò la castana, spostandosi nervosamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio destro "Ecco... Io non volevo cercarti e... E disturbarti, m-ma... Volevo vederti e... E non ti avevo nemmeno dato il mio numero, così..."

La castana porse un biglietto a Laurel, che lo prese "Grazie."

"S-Scusatemi... Tolgo il disturbo!"

"Aspetta!" Disse Kara "Stiamo per cenare... Perché non ti fermi?"

"Io... Non vorrei disturbare..."

"Non disturbi!" Avanzó Maggie "Ci avrai messo molto, per trovarla. Fermarti è il minimo..."

"Grazie... Siete molto gentili!"

"Vuoi darmi il tuo cappotto?" Chiese Laurel e la ragazza lo tolse.

"Lo prendo io." Intervenne Alex, avendo capito che Marie, davanti a Laurel, stava rischiando di dimenticare il suo stesso nome.

Arrivò il fattorino e Kara, dopo essersi lavata le mani, lo pagò e gli lasciò dieci dollari di mancia, poi mise tutto in tavola, aiutata da Laurel e Maggie, mentre Marie stava parlando con Lena della gravidanza e di figli.

"Posso farti una domanda?"

"Certo!" Sorrise la castana.

"Ecco... Perché hai optato per la fecondazione assistita e non per fare un cucciolo nel modo tradizionale?" Chiese Maggie, fissando Laurel con un sorrisetto malizioso.

"Perché voglio arrivare vergine al matrimonio. Voglio innamorarmi nel modo più folle possibile, perdere la testa per un'Alpha speciale e passarci insieme tutta la vita!"

"Direi che è già accaduto..." Se ne uscì Maggie e, stavolta, Laurel le sferró un calcio nella caviglia sinistra.

Quando tutto fu pronto in tavola, Kara aiutó Lena, che le diede un bacio dolce e Laurel, galantemente, spostò la sedia per Marie "Grazie mille!"

"Di nulla." Sorrise la bionda "Anzi, ho anch'io una cosa da darti..." Disse, prendendo un fazzoletto di carta e scrivendoci il suo numero.

E Marie non poté essere più felice.

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Capitolo 8
*** The Date. ***


Il giorno dopo, tutto era stranamente tranquillo al DEO e nessun criminale stava dando fastidio e gli Eroi si stavano allenando.

"Io devo andare!" Disse Kara "Lena ha una visita dalla ginecologa! L'ultimo esame prima del parto."

"Il termine è tra quindici giorni, giusto?" Chiese Imra.

"Esatto." Sorrise la bionda "E non vedo l'ora!"

Invece Mon notò Laurel seduta sulla panca e le si avvicinò "Ehi, tutto bene?" Tentò, avendo notato che la ragazza aveva in mano il cellulare.

"Si si." Rispose, cercando di nascondere il telefono.

"Ehi! Un appuntamento!"

L'attenzione generale fu tutta per lei e Alex sorrise "Fammi indovinare... Marie?"

"Mi ha chiesto se volevo uscire a cena e ho accettato!"

"Grande! Ti serve una mano per... Non so, un regalo? Un consiglio?"

"Kara, hai fatto una fatica pazzesca quando dovevi conquistare Lena... E vuoi dare consigli? Sicura?"

Kara mise il broncio alla sorella, così salutò tutti, fece l'in bocca al lupo a Laurel e poi se ne andò.

"Davvero, se hai bisogno di una mano..." Tentò Imra.

La bionda sorrise appena "Non sono totalmente senza speranza." Disse, ringraziando e salutando, andandosene a sua volta.

Tornó a casa con una moto da strada nera fiammante del DEO, così da potersi preparare per la prima uscita con Marie.

Nel palazzo, prese l'ascensore per salire all'ultimo piano e, una volta in casa, scelse dei vestiti a caso ed entró in bagno per farsi una bella doccia rilassante e cercó di cacciare dalla mente il pensiero di Dinah.

Non aveva più motivo di pensare a lei.

Quando fu pronta, mezz'ora più tardi, chiuse tutto ed uscì di casa, incamminandosi per le vie della città, fermandosi in un negozio di fiori.

Dentro, comprò un mazzo di gigli bianchi e, seguendo poi la mappa sul telefono, arrivó a casa di Marie, o meglio, innanzi al suo palazzo e suonò il citofono dell'appartamento.

"Si?" Chiese la ragazza.

"Ehm... Sono io... Laurel..."

"Arrivo subito!"

"Certo... Fai con comodo!"

Pochi minuti e Marie scese di sotto, con indosso un vestito da sera nero, lungo fino alle ginocchia e rimase a bocca aperta innanzi al look di Laurel, fatto semplicemente di un paio di jeans scuri ed una camicetta bianca.

"Stai benissimo..."

"Anche tu stai molto bene!"

Marie arrossí parecchio e si scostó nervosamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio destro "S-Se andassimo a mangiare un gelato, invece di andare a cena?"

"Come vuoi tu." Sorrise la bionda "Questi sono per te!"

Marie prese il mazzo di gigli bianchi e sorrise, inspirandone il profumo "Sono bellissimi... Grazie!"

"Vuoi portarli di sopra?"

"Si... In ascensore farò presto a salire e scendere! Vuoi venire con me?"

Laurel si limitò ad annuire e salí con la ragazza nel suo appartamento, ove Marie depose il mazzo di fiori in un vaso sul tavolo e, una volta tornate di sotto, si incamminarono per la strada.

La ragazza sembrava molto tesa e persa nei suoi pensieri, finché non notò la mano di Laurel innanzi ai suoi occhi "Vuoi?"

Marie credette di avere un infarto "Mi... Mi stai chiedendo se voglio tenerti per mano?"

"In pratica..." Rispose la bionda, con un filo di imbarazzo, mentre arrivavano ad una gelateria.

La castana prese Laurel per mano e si strinse al suo braccio, mentre entravano in gelateria e guardarono cosa offrivano gli espositori pieni di dolci "Prego!" Disse il ragazzo dietro al banco, sorridendo.

"Io prendo questa fetta di torta con crema di lamponi e una coppetta di gelato gusto panna!"

"Io voglio la fetta di torta con crema al limone e gelato alla crema."

Quando furono servite, pagarono e presero posto ad un tavolino sul fondo della sala e consumarono il rispettivo dolce in tutta calma, apprezzando la compagnia reciproca "Ti ringrazio!"

"Come?" Chiese Laurel.

"Beh... Mi piace molto stare in tua compagnia! È piacevole."

"Posso dire lo stesso. E... Avrai capito che non mordo..." Ironizzó la bionda è Marie sorrise dolcemente alla battuta.

Finito il dolce, le due ragazze portarono sul bancone il rispettivo piattino e poi se ne andarono, mano nella mano, con Laurel che riaccompagnó a casa Marie.

"È stata una bellissima serata! Grazie."

"Di nulla. Quando vuoi uscire, scrivimi..."

"Lo farò di certo."

La ragazza le diede le spalle, così da aprire il portone ma, quando Laurel la prese per mano, si voltó "Buonanotte." Sussurró, lasciandole un piccolo bacio sulle labbra.

Marie arrossí parecchio, ma l'abbracció e le diede un bacio a sua volta "Buonanotte anche a te!"

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Capitolo 9
*** Il Passato Ritorna. ***


Il giorno dopo, al DEO, Laurel venne praticamente messa sotto torchio da tutti gli altri.

"Allora?? Racconta!"

"Com'è andata?"

"Siamo andate a mangiare un gelato e poi l'ho riaccompagnata a casa..."

"Tutto qui?" Chiese Mon.

"Era la prima uscita... L'ho salutata con un bacetto e lei ha fatto lo stesso."

"Pensavo andaste oltre..."

"È tanto se l'ho raccontato!"

"Io lo trovo molto dolce!" Disse Imra.

"Almeno le hai fatto capire che sei interessata..." Avanzó Alex "Non come qualcuno di mia conoscenza!"

"Ehi!" Replicò Kara "Non fu colpa mia, ok? Ero tesa."

Tutte risero divertite e Laurel fece spallucce "Ogni persona è un individuo a sé."

"Lei è più intelligente di te!" Ribadí Kara, indicando Alex.

"Quando avete finito, c'è un'emergenza..." Disse J'onn, entrando nella palestra "Tre alieni in città."

Gli Eroi misero il rispettivo costume e poi via, verso la città per affrontare l'ennesima minaccia "Eccoli!" Se ne uscì Supergirl.

Sul posto trovarono Dreamer, che diede loro una mano nella cattura degli alieni "Presi!"

"No, uno è scappato!" Gridó Dreamer.

"Lo prenderemo..." Rispose Alex "Non ha una traccia termica, quindi bisogna aspettare che riappaia da qualche parte."

La squadra di Agenti portò via i due alieni catturati e, mentre i nostri stavano per tornare a loro volta, Laurel vide una figura familiare avanzare "Laurel!"

Marie le si gettó tra le braccia "Ehi... Come mai da queste parti?"

"Sono un'infermiera, ero in pausa pranzo. Stai bene, vero?"

"Si si, sto bene. Ma tu dovresti fare attenzione..."

"Scusa, mi dispiace..."

"L'importante è che stai bene." Sorrise la bionda e Marie fece altrettanto. "S-Stasera usciresti con me?"

"Va bene. A che ora finisci?"

"Alle sette! Devo... Devo anche dirti una cosa..."

"Ok. A stasera allora!"

Marie arrossí e sorrise, si avvicinò a Laurel e le diede un bacio molto tenero, subito corrisposto, quindi la giovane se ne andò.

"Rubacuori!" Le disse Mon.

"Ragazzi, rientrate." Se ne uscì Brainy, parlando loro tramite gli auricolari "Ci sono visite..."

"Che genere di visite?"

"Lo vedrete al vostro arrivo!"

Supergirl, Mon ed Imra tornarono in volo, mentre Alex e Laurel col SUV e, quando furono a destinazione, i nostri non credettero ai loro occhi.

Al DEO erano arrivati nientemeno che Oliver, Felicity, Diggle, René, Curtis e, ovviamente, anche Vinny e Dinah.

"Laurel!" Avanzó subito Felicity, abbracciandola "Non sai quanto sono stata in pensiero... Non sapevamo più dove cercarti."

"E speravo proprio che non mi trovaste!" Rispose, fredda.

"Ricordi tutto?"

"Ho recuperato la memoria dopo tre giorni."

"Allora... Allora tornerai a casa?"

"È questa casa mia. Sono felice qui!"

La bionda guardava i suoi ex compagni, meno Vinny e Dinah "Sono felice di vedere che stai bene, lo siamo tutti!" Avanzó Oliver.

"Sono qui perché quei tre alieni sono fuggiti da Terra 1." Spiegó J'onn "Ci daranno una mano."

"Dobbiamo attendere che l'alieno scappato ricompaia." Disse Winn "Ma, per fortuna, ci sono due geni in più a darci una mano!"

Felicity e Curtis sorrisero, mentre il telefono di Kara squilló "Lena, amore! Si, dimmi... Ok, arrivo subito. Anche perché poi devo andare al lavoro... Avevo scritto a Cat che dovevo andare dal dentista! A tra poco."

La bionda riattaccó "Tutto bene?" Chiese Alex.

"Si si, Lena ha le voglie."

"Vengo con te, intanto devo fare delle commissioni." Disse Laurel, che sentiva lo sguardo di Dinah su di sé.

"D'accordo!" Sorrise la bionda "E per tutti voi, stasera serata giochi a casa mia. Vietato mancare!" Se ne uscì, indicando anche quelli del Team Arrow, poi Laurel andò in garage a prendere la sua moto e via, partí a tutta velocità assieme a Supergirl.

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Capitolo 10
*** Pride.. ***


Laurel, ovviamente, non aveva alcuna commissione da fare e si era limitata a stare con Lena mentre Kara andava ovunque, anche in Stati piuttosto lontani, a comprare ciò che il suo amore desiderava per compensare le voglie da gravidanza.

"E così i tuoi ex compagni sono al DEO..." Disse la mora.

"Esatto. E, purtroppo, Kara li ha invitati alla serata giochi..."

"Non credevo fossi il tipo che odia e serba rancore..."

"Prima ero così, se non peggio. Ci ho messo molto a cambiare, sai?"

Lena inarcó un sopracciglio, mossa che Laurel riteneva piuttosto sexy "Sul serio?"

"Giuro sul mio onore."

L'Omega incroció le braccia al petto "Non ti ci vedo proprio... Però, per me, tu sei la Laurel che sa amare, che non odia e che combatte insieme a Kara."

Laurel sorrise appena "Ti ringrazio."

Pochi secondi e tornò Kara "Ecco qui, amore! Ho preso tutto... Sono stata a Parigi, Dublino, Roma e Tokyo solo per te!" Disse, baciandola.

"Grazie."

Kara le fece le fusa e poi fissò Laurel "Hai scritto a Marie per la serata giochi? Viene?"

"Si si... Finisce alle sette. Appena esce dall'ospedale, prende l'ultimo autobus e viene qui."

La bionda sorrise, poi suonò il cellulare "Alex... Come? Arriviamo subito!" Avanzó, riattaccando "L'alieno è tornato!"

"State attente." Disse Lena e Laurel annuì, mentre Kara la baciò.

Giunte sul luogo in cui era apparso l'alieno, le due ragazze lo fronteggiarono subito, aiutate da Imra e Oliver, arrivato prima degli altri del suo Team "È un osso duro!"

"Insieme lo prenderemo!" Disse Kara e, infatti, fu proprio lei a stenderlo, con la sua vista calorifica e lo consegnarono poi alla sopraggiunta squadra del DEO.

Per grande disappunto degli altri, che non avevano potuto combattere, tutti si ritrovarono poi al DEO e Alex offrì agli ospiti di Terra 1 di poter fare una bella doccia a casa sua, così se ne andò presto per poterli accompagnare.

Kara e Laurel se ne andarono a loro volta e, una volta giunte a destinazione, la seconda si congedó per potersi preparare.

Alle sette e un quarto si trovarono tutti da Kara e Lena, con costei che fece conoscenza col Team Arrow, compresi gli imbucati Roy Harper e Thea Queen, invitati da Felicity col permesso di Kara. "A cosa giochiamo?" Chiese Curtis.

"A Obbligo o Verità?"

"Però prima le pizze!"

A tutti l'idea andò bene, anche se Laurel stava affacciata alla finestra "Dai, tranquilla! Marie starà arrivando." Disse James.

"Marie?" Chiese René, curioso, sapendo che Dinah non avrebbe mai chiesto nulla per orgoglio.

"Capirete presto."

Il campanello suonò e fu Maggie, ad aprire, lasciando entrare proprio Marie, che abbracció subito Laurel "Ciao! Mi sei mancata."

"Anche tu." Sorrise la bionda, abbracciandola a sua volta.

"Io... Devo dirti una cosa..."

Le due andarono sul balcone, tenute d'occhio, discretamente, da Dinah e tutti videro Marie prendere qualcosa dalla borsetta e mostrarla a Laurel, poi costei prenderla in braccio, felice.

"Anche tu..." Tentó Lena, quando le due ritornarono in soggiorno.

"Si! Sono incinta." Sorrise la giovane, scioccando quelli del Team Arrow, di cui fece poi la conoscenza.

"Iniziamo a giocare??" Chiese Mon, con la bocca piena.

Tutti furono d'accordo e Marie si sedette tra le gambe di Laurel, che la teneva stretta a sé e, di tanto in tanto, si scambiavano un po' di fusa "Come sono carine..." Disse Felicity.

Dinah non rispose e cercò di focalizzare la sua attenzione sul gioco, con la bottiglia che puntò Kara "Obbligo o verità?" Chiese Diggle.

"Verità."

"Hai mai tradito Lena?"

"Mai! Avrei già provveduto a uccidermi per i sensi di colpa, se l'avessi fatto." Rispose, baciando la sua compagna.

"Vado in cucina a prendere il dolce... Laurel, mi aiuti?" Chiese Alex.

La bionda annuì e lasciò un secondo Marie per aiutare Alex e, una volta in cucina, anche Dinah le raggiunse "Posso aiutare anch'io?"

"Certo! Io porto di là questa crostata, tu potresti tagliare quella..."

Dinah annuì ed Alex andò, poi la prima fissò Laurel "Sono stata molto in pensiero, per te..."

"Ma dove cavolo è il coltello?"

"Marie sembra molto carina..." Disse, notando però che Laurel non la stava nemmeno ascoltando "Non... Non mi rispondi neanche?"

"Perché dovrei? Quel giorno hai messo bene le cose in chiaro. Quindi perché adesso fingi di interessarti?"

"Io non fingo! E se non fossi così orgogliosa..."

"Al diavolo l'orgoglio! Passiamo una bella serata, non voglio farmela rovinare da te!" Ringhió la bionda, tornando in soggiorno e posando la torta alla crema sul tavolo.

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Capitolo 11
*** You're Special. ***


Il mattino seguente, quelli del Team Arrow si svegliarono presto per potersi fare la doccia e sistemare, prima di tornare a casa.

Thea notó Marie addormentata da sola sul divano e Dinah che guardava in cucina, ove probabilmente si trovava Laurel.

"Buongiorno!" Tentò la giovane Queen, attirando l'attenzione dell'altra Omega.

"Buongiorno a te..."

Proprio Laurel uscì dalla cucina con una tazza piena di un liquido fumante e un pacchetto di biscotti "In cucina c'è il caffè."

Thea la ringraziò e guardò Laurel posare ciò che aveva in mano sul tavolino innanzi al divano e si inginocchió, toccando piano le spalle di Marie "Mmmh..."

"Sono quasi le sei, tra un'ora inizi il turno..."

La ragazza aprì piano gli occhi e si mise seduta "Grazie per avermi chiamata." Sorrise la castana, dando un bacio sulla guancia destra di Laurel, che sorrise a sua volta.

"Ti ho preparato del thè caldo coi biscotti... Spero ti piaccia. Io... Non sono troppo brava in queste cose, ma vedo come si comporta Kara con Lena e..."

Un tenero bacio sulle labbra la interruppe "Sei bravissima! Grazie. E... E poi mi piace tutto, di te."

Dinah, per non vederle, entrò in cucina e Felicity la seguì "Laurel è davvero felice qui..."

"Così parrebbe..."

La bionda la fissò "Ehi... Piangi?"

"No... Non sto piangendo..."

A distrarre le due e gli altri ci pensó un grido di Lena ed ognuno si precipitò nella sua stanza "Amore, cosa succede?" Chiese Kara.

"I... I cuccioli..."

Kara posó le mani sul ventre e cercó di dare sollievo alla compagna con delle carezze "Ha le contrazioni... I piccoli stanno per nascere!" Disse Marie, avvicinandosi.

Arrivò subito Alex, che era in bagno a lavarsi i denti "Kara, portala subito al DEO. Avviso la squadra medica!"

"OK! E... Ragazzi, se nel mentre partite, statemi bene."

"No no no! Io voglio vedere i tuoi cuccioli." Disse Felicity.

"Concordo con Blondie." Accordó René "Siamo tutti curiosi."

Allora tutti si diressero al DEO, anche se Kara prese Lena in braccio e, con tutte le precauzioni del caso, la portó a destinazione volando.

Al DEO, J'onn e la squadra medica aspettavano la mora, che gemeva e gridava di dolore "Tranquilla, ci sono io!" Disse Kara, lasciando che Lena le stringesse la mano.

Alex arrivò pochi minuti dopo e andò subito a visitare Lena "A... A che punto è?" Chiese l'Omega, tra un respiro profondo e una smorfia di dolore.

"Non sei ancora dilatata abbastanza... Il travaglio sarà lungo."

"Resterò con te tutto il tempo." Sorrise Kara e Lena fece altrettanto, accettando le fusa del suo amore.

"Posso aiutare?" Chiese Marie.

"Certo! Ma non devi andare a lavorare?"

"Posso prendere un paio di giorni di malattia... Non è un problema." Sorrise la castana, allontanandosi per telefonare.

"È davvero gentile."

"Concordo." Sorrise Roy.

"Come ha fatto ad innamorarsi di te?" Chiese Vinny, con un sorrisetto.

"Lei è molto gentile e sono tante le cose che mi piacciono di Laurel." Rispose Marie, ritornando nella stanza "Per me è speciale!"

Laurel arrossí, in chiaro imbarazzo e la castana le diede un bacio sulla guancia sinistra "Siete troppo carine!"

Marie sorrise a Felicity e Laurel prese la castana in braccio, come si prendeva una sposa "Ricorda che non devi fare troppi sforzi."

Marie si strinse subito alla bionda "Te lo prometto! Ma adesso il mio compito è aiutare Lena per i prossimi due giorni."

"Ti... Ringrazio..." Sorrise proprio Lena, con gratitudine.

"Anch'io ti ringrazio! Siamo in debito con te."

"Non esistono debiti tra amici. E poi mi avete invitata alla serata giochi, mi avete fatta sentire parte di una famiglia, anche se ci conosciamo da pochissimo... Aiutare è il minimo!"

Kara le sorrise dolcemente, mentre Laurel le diede un bacio molto tenero "Sei davvero speciale..."

"Lo sei anche tu!" Ribadí Marie "E ti amo tanto."

"Ti amo anch'io."

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Capitolo 12
*** Cuccioli! ***


Lena era stesa sul lettino, in infermeria, tenendo per mano Kara e Marie si prendeva cura di lei, assieme ad uno dei medici del DEO.

"Vuoi qualcosa da mangiare? O da bere?" Chiese la ragazza.

"No... Solo dell'acqua..."

La mora uscì dall'infermeria con la brocca per andare al distributore automatico dell'acqua e, nella stanzetta adiacente, trovò Dinah.

"Ciao... Tutto bene?"

La castana la fissò "Si, sto bene."

"Se ti serve qualcosa..."

Dinah la guardó in tralice ma, prima che potesse rispondere, arrivó Laurel "Tutto bene qui?"

Marie sorrise subito e diede un bacio a Laurel "Stavo prendendo un po' di acqua per Lena..."

"Ancora nulla?"

"No... Ma non manca molto."

Laurel le diede un bacio sulla fronte e, non appena Marie ebbe preso l'acqua, se ne andò e la bionda fissò la castana.

"Non permetterti più di usare quel tono con Marie!"

"Adesso mi parli?"

"Non farti illusioni. E non osare mai più! Chiaro?" Ringhió, prima di prendersi un bicchiere d'acqua.

"Io non intendevo..."

"Non voglio sentire le tue scuse! Non hai il diritto di parlarle in un certo modo e nemmeno di essere gelosa!"

"Ma io..."

"Non voglio sentire! E bada agli affari tuoi." Disse, finendo l'acqua e buttando il bicchiere di plastica nel proprio contenitore.

Intanto, in infermeria, Lena si era messa seduta, aiutata da Kara, per bere un po', ma una fitta di dolore la costrinse a posare il bicchiere "Amore!"

"F-Fa male... Molto male!"

Marie ed il medico le si avvicinarono e la ragazza la controlló "Ci siamo... Chiamo Alex!"

La rossa arrivó quasi subito e Marie preparò il necessario "Senti, Lena, adesso devi respirare e spingere appena senti la contrazione!"

Lena prese dei respiri profondi e spinse, digrignando i denti e gridando di dolore, stringendo con forza la mano di Kara, che le carezzava i capelli e cercava di incoraggiarla "Coraggio, amore, spingi!"

"Su di, ancora!"

"Sei bravissima, amore mio! Manca poco." Disse Kara, emozionata.

Dopo diversi minuti, il primo cucciolo venne al mondo, piangendo a pieni polmoni e, dopo altri dieci minuti, più o meno, nacque il secondo "Eccoli... Sono bellissimi!"

"I miei nipotini..." Se ne uscì Alex, mentre i medici del DEO si prendevano cura dei due piccoli.

"A-Aspetta Alex... Io... Io devo spingere ancora..." Disse Lena, affaticata.

Kara in primis la fissò, incredula "Ma... I cuccioli dovrebbero essere due..."

Alex si avvicinò a Lena e costei riprese a spingere e, dopo cinque minuti, venne alla luce una bambina "Era nascosta dietro i suoi fratellini... Che dolci!" Commentò Kara, sorridendo a Lena "Sei stata bravissima!" Sussurrò, baciandola dolcemente.

Amici ed amiche vennero invitati in infermeria per vedere i tre piccoli e Felicity scattò loro delle foto "Adesso possiamo tornare a casa... Congratulazioni!" Disse Oliver.

Anche gli altri membri del Team Arrow si congratularono, poi salutarono tutti, anche se Laurel evitó Dinah e Vinny, scegliendo di restare vicina a Marie, cingendole la vita con un braccio e la ragazza le sorrise, stringendosi a lei a sua volta.

"Avete scelto dei nomi?" Chiese proprio Marie.

"Casey, Drew e Luna!"

"Mi piacciono!" Disse Imra.

"Ne abbiamo parlato diverse volte... E questi sono i nostri nomi preferiti."

"Lasciamole sole... Anche perché i piccoli devono avere la loro prima poppata!" Disse Alex.

"Esatto... Fuori! Nessuno deve vedere il seno di Lena, a parte me." Ringhió Kara, indicandoli tutti.

Alex e Imra li spinsero fuori tutti, lasciando sole le due neo mamme e Kara si sedette accanto a Lena, facendole le fusa e dandole dolci bacetti.

Uno dei medici passò a Lena i due maschietti, affinché potesse allattarli e un altro diede a Kara la bimba "Tranquilla..." Disse il medico "Non deve avere paura."

"È... Così piccola... E fragile..."

Anche i due medici se ne andarono e Lena, mentre allattava i due maschietti, fissava la compagna "Sarai una madre fantastica."

"Lo sarai anche tu! Lo saremo insieme..." Rispose, facendo delle fusa leggere alla piccola, che stava cullando "Vero, principessina?"

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Capitolo 13
*** Visita. ***


Lena venne mandata a casa il mattino dopo coi suoi piccoli, tutti in perfetta salute e Kara, che era andata via poco prima del sorgere del sole, aveva preparato tutto.

O almeno così Lena pensava.

Infatti, arrivata a casa accompagnata da Alex, entrambe videro solo un grande trambusto "Che state facendo?" Chiese la rossa.

In quella che sarebbe stata la cameretta dei cuccioli, Kara e Laurel erano alle prese col primo lettino "Non ti pare ovvio?"

"Non avete assemblato un lettino in tre ore?"

"Non è il mio lavoro!" Ribadí Laurel.

Prima che Lena o Alex dicessero altro, qualcuno suonò il campanello e fu proprio la rossa ad andare ad aprire, dopo aver steso delicatamente Casey sul divano, accanto a Lena.

"Ehi... Chi si rivede!"

"Sara Lance!" Rispose Alex, abbracciandola "E le Leggende!"

"Ehilà!" Salutò lo spontaneo Ray, sempre sorridente.

Alex li fece accomodare tutti "Come mai qui?"

"Eravamo a Star City, su Terra 1, per risolvere un anacronismo... E Felicity ci ha detto che Kara è diventata mamma. Ed eccoci qui!"

Allora Alex li condusse in camera, ove Lena era ancora seduta sul divano a guardare Kara e Laurel "Guardate chi c'è!" Disse la Danvers maggiore.

Le tre le concessero la loro attenzione e Kara sorrise "Ragazzi! Che bello vedervi... State bene?"

"Benone, miss Kara!" Sorrise Martin.

"Oddio... Sono loro i tuoi cuccioli?" Chiese Ava "Ma... Ma sono bellissimi!"

"La vera sorpresa è accanto a Kara!" Avanzó Sara "Ho saputo qualcosa da Felicity... Ma cosa ci fai davvero qui?"

Laurel fissò quella che era la sorella del suo doppelganger deceduto di Terra 1 "Vivo qui e lavoro al DEO."

"Oh, capisco... E Dinah?"

"Ha fatto la sua scelta."

"Ti spiego rapidamente qualcosa sulle ragazze..."

"Ma dai??" Ironizzó Ava.

Sara roteó gli occhi e si prese Laurel in disparte "Guarda che lei ha la ragazza!" Rivelò Kara.

Il Capitano delle Leggende si prese in disparte anche lei, mentre Ray, Jacks e anche Zari si offrirono di assemblare i mobili vari, mentre Nate, Amaya e Mick, che aveva in mano un sacco di pacchetti, guardavano i tre cuccioli e fecero conoscenza con Lena.

Zari, di tanto in tanto, fissava Amaya, che cullava Luna e Lena se ne accorse, ma la mora Leggenda riprese a fare il suo mestiere.

"Vado in cucina a preparare loro i biberon... Ti va di aiutarmi?"

Zari fissò Lena "Ehm... Ok."

Titubante si avvicinò a Drew e, deglutendo, lo prese in braccio e sorrise d'istinto, quando il neonato le regalò un sorrisetto nonostante il ciuccio "Gli piaci!"

"Zari piace a tutti." Ammise Amaya.

La Leggenda si limitò a tenere gli occhi sul piccolo e seguí Lena in cucina, con la mora che lasciò la porta socchiusa e Zari si sedette su un piccolo divano e Lena stese Luna e Casey accanto a lei.

"Quella ragazza, Amaya..." Iniziò la mora, mentre prendeva il pentolino ed il latte "Ti piace, vero?"

"Mi piace... Ma lei ha solo occhi per Nate." Rispose, mentre solleticava i piedini dei tre piccoli, che sembravano apprezzare la coccola.

"Amore, posso aiutarti?" Chiese Kara, entrando in cucina e baciando la compagna.

"No, il latte è già pronto." Sorrise Lena "Ma puoi aiutarci a dare loro i biberon..."

"Metti altro latte sul fuoco??"

"Sono Kryptoniani per metà... Mangiano molto!"

"Come mai sei qui?"

"Questioni di cuore." Rispose Lena.

"Allora vai tranquilla, Lena ti darà molti consigli!"

Lena lasciò che il latte negli altri tre biberon andasse a temperatura ambiente, mentre prese i tre già pronti e ne diede uno a Kara e uno a Zari, con la bionda che prese la bimba e la Leggenda la fissò con occhi sgranati, mentre Kara sussurrava alla piccola paroline tenere.

"Sei incredibile! Un po' sdolcinata."

"In amore... Ogni tipo di amore, serve anche questo!"

Poi arrivó Mick "I regali per loro dove li metto??" Ringhió.

"Mettili pure sul tavolo in soggiorno."

"Finalmente! Ero stufo di tenerli."

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Capitolo 14
*** Confusing Feelings. ***


Presto Casey, Drew e Luna si addormentano ed anche i mobili vari vennero assemblati, per la soddisfazione di Lena, che poté adagiare i figlioletti ciascuno nel proprio lettino.

"Vi fermate per la cena? Ordiniamo delle pizze." Offrì Kara.

"Si... Un po' di relax ci farà bene!" Sorrise Sara "E poi voglio conoscere la sua ragazza!"

Laurel roteó gli occhi, sospirando "È una bravissima ragazza."

"Non ne dubito!" Disse la bionda "Ma... Posso invitare un paio di amiche?"

Ava fissò la compagna "Sara, non vorrai..."

"Non sei veramente mia sorella, ma ti taglio le dita se ci provi!" Minacciò Laurel.

"Evitate di picchiarvi, ma se proprio volete farlo... Vi sarei grata se andaste fuori in giardino." Disse Lena.

"Non faranno nulla o le massacro!" Se ne uscì Ava, incrociando le braccia e le due smisero.

Kara capí le intenzioni di Sara "Invita chi vuoi, ma che non si creino tensioni... La serata deve essere all'insegna del divertimento, visto che non ci vediamo sempre!"

L'altra Alpha annuì e si allontanò, mentre Alex ordinò le pizze e bibite varie per le otto e Laurel scrisse a Marie per informarla della pizzata.

Verso le sette, le persone invitate iniziarono ad arrivare e, nel mentre, le Leggende erano andate a prepararsi sulla Waverider e Lena aveva sistemato i regali per i tre cuccioli, Kara guardava proprio loro, Laurel era tornata nel suo appartamento ed Alex era andata a casa, visto che diceva prendere i suoi genitori e Maggie, che era al lavoro.

Tutto era stato preparato nel patio sul retro "Grazie per l'invito!" Disse Felicity, arrivata con Quentin, Dinah e Thea, abbracciando Kara.

"Di nulla! Divertitevi."

Invece Sara notó qualcuno e sj avvicinò ad Ava e Jacks "Secondo voi è lei? È Marie?"

"Io credo di sì."

"Presentati, se sei tanto curiosa..."

"Beh... Io aspetterei." Sorrise Ava, facendo cenno col capo verso Laurel e Marie, unite in un dolce bacio.

Arrivarono poi pizze e bibite, con Alex, Jeremiah e Ray che portarono tutto in tavola, mentre Kara pagò il ragazzo.

Poi Sara vide Laurel e Marie avanzare verso di lei e costei le sorrise "Lei è Marie, la mia fidanzata... Marie, questa è Sara, mia sorella."

"Molto lieta!" Sorrise la bionda.

"Altrettanto! Sono felice di conoscerti... Tu e vostro padre siete simpatici!"

"Ho molte doti nascoste, io..."

"Sarai una zia fantastica, ne sono certa!" Disse Marie.

"Sai... Avremo un figlio o figlia." Avanzó Laurel, sorridendo internamente innanzi all'espressione da pesce lesso di Sara.

"Uh... Oh... OH!! Beh, sono felicissima!" Se ne uscì, abbracciandole, poi raggiunsero Ava e le raccontarono tutto.

Invece Dinah era seduta accanto a Zari, che cullava Drew e solleticava Casey e Luna "Non vai a divertirti?"

"No... Tu?"

"Mi sto già divertendo." Sorrise la Leggenda "Invece ti sembri persa dietro a qualcosa... O meglio, qualcuno."

Dinah sospirò "Io... Dovrei essere felice, per lei, ma non ci riesco... Non so come mai, ma non ci riesco!"

"Laurel è molto bella e... Da quel che ho capito, sei impegnata..."

"Insomma... Diciamo che, ultimamente, il tutto è piuttosto complicato tra me e Vinny... E tu?"

"Sto nella tua stessa situazione... Ma la mia è una battaglia persa in partenza, non ci provo nemmeno."

Dinah prese due bicchieri di Cola e ne passò uno a Zari, che aveva steso accanto a sé Drew, che si era addormentato "Brindiamo alla nostra solitudine?"

"Brindiamo, ma... Tu hai qualcuno, io no!" Ribadí la mora.

Ma le loro interazioni non passarono affatto inosservate.

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Capitolo 15
*** The break. ***


Il mattino seguente, Dinah fu la prima a svegliarsi, visto che tutte si erano fermate a casa di Kara e Lena, anche se alcune Leggende erano andate a casa di Laurel, con Ava che avrebbe tenuto d'occhio tutti, visto che Sara era crollata dopo una gara di bevute con Mick.

La castana Omega sperava di non trovare nessuno, di farsi un caffè e tornare subito su Terra 1.

Ma non fu fortunata come sperava. Infatti in cucina trovò Laurel e rimase ad osservarla mentre si destreggiava tra i fornelli.

Sapendo che la bionda non le avrebbe mai parlato, decise di avvicinarsi per fare il caffè "Buongiorno..." Tentò.

"Si, buongiorno." Rispose la bionda, notando quanto tremassero le mani di Dinah, a causa della tensione "Da quando sei così nervosa?"

"Io... Non lo sono..."

"Se lo dici tu..."

Dinah tornò a fissare la caffettiera "Tu e Marie siete una bella coppia... Ti rende felice e..."

"Non hai il diritto, di parlare di lei! Mi sembra di avertelo già detto."

"Fino a quando vuoi punirmi?"

Laurel la guardò con occhi sgranati, di fuoco "Non provare a darmi la colpa! Sei stata tu, a calpestare i miei sentimenti... Ed ora vorrei che mi lasciassi in pace! Fatti gli affari tuoi, pensa al tuo ragazzo."

Dinah sospirò "Io... Volevo solo dirti che... C-Che sono felice per te..."

"Sei un'ipocrita..."

"Ipocrita?"

"Vattene... Non voglio più vederti."

La castana, invece, si avvicinò e carezzó il braccio sinistro della bionda e poggió la testa sulla sua spalla "Non ti disturberò più, ma... Che tu ci creda o no... Il mio cuore batte per te e non smetterà mai, di farlo. Ti amo, Laurel... Addio." Sussurró, prima di andare a svegliare Felicity e Thea, così da tornare su Terra 1.

Laurel era rimasta di sasso innanzi a quelle parole, che tanto avrebbe voluto sentire, ma che ora non le sembravano importanti.

"Lei ti ama..."

La voce di Marie la riportò alla realtà e l'Alpha vide gli occhi lucidi della sua amata, così le si avvicinò "Sinceramente non lo pensavo, lei ha il ragazzo... E poi io ho te! Non voglio nessun'altra, al mio fianco."

Marie cercò di asciugarsi le lacrime e Laurel la invitò a sedersi accanto a sé, sul divano e le spiegò tutto.

"Capisco... Quindi eri innamorata di lei dopo aver perso la memoria..."

"Esatto. Io credo di averla amata sempre ma, quando ho visto che lei aveva occhi solo per lui..."

"Non dire altro." Disse Marie, abbracciandola "È difficile parlarne e... Non voglio che tu lo faccia."

Laurel si stupí di quanto dolce e comprensiva fosse Marie e, d'istinto, la baciò, subito ricambiata "Ehi... Prendetevi una stanza!"

Le due ragazze si separarono per pochi minuti, tempo di salutare Felicity e Thea, che tornarono con Dinah su Terra 1, poi le Leggende, che sarebbero tornate alla Waverider.

Ma non tutte.

"Sara, posso parlarti?"

"Ma certo! Cosa succede?"

Zari la fissò, decisa "Io vorrei fermarmi un po' qui."

"Come?" Chiese la bionda.

"Io... Ho bisogno di una pausa. Devo ritrovare me stessa e... Devo fare chiarezza nei miei sentimenti, per capire se posso tornare a viaggiare con voi o meno."

Sara la fissò e capí, perché lei sapeva a cosa si stesse riferendo Zari, così l'abbracció "Mi raccomando, fai attenzione."

"Contaci!"

Tutte le Leggende la salutarono, anche se la mora evitó di incrociare lo sguardo di Amaya ed i suoi occhi lucidi.

E poi tutti se ne andarono.

"Allora combatterai al nostro fianco!" Disse Kara, tutta felice.

La mora annuí "Si! E, all'occorrenza, posso anche aiutare coi computer."

"Sei multitasking... Ottimo!" Sorrise Alex "Più tardi, al DEO, ti darò l'uniforme!"

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Capitolo 16
*** The attack. ***


Passò una settimana da quando Zari si era fermata su Terra 38 ed i nostri se la stavano vedendo con un alieno molto forte, che non aveva alcun interesse a distruggere National City o altro, ma solo fronteggiare gli eroi che l'abitavano.

I nostri erano stati feriti più volte, anche se la sola Kara, essendo molto resistente, non aveva subíto danni.

Avevano perduto le sue tracce da un paio di giorni e, al DEO, Winn e Brainy facevano di tutto per trovarlo, mentre i nostri eroi pattugliavano le strade giorno e notte.

"Andate tutti a casa." Disse J'onn, alle otto "Riposatevi, rilassatevi... Se avremo notizie, verrete chiamati subito."

Allora ognuno obbedí e, dopo essersi cambiati, tutti tornarono alla rispettiva casa.

Zari stava con Laurel e Marie, che stavano provando a convivere e la Leggenda era molto rispettosa della loro privacy.

Invece Lena era davvero felice di avere Kara a casa "Amore mio..."

La Kryptoniana entrò dal balcone e subito abbracciò Lena, inspirando il suo odore e dandole un bacio molto dolce "Sono a casa."

"Si... E ne sono molto felice!"

"I cuccioli dormono?"

"No... Sono in cameretta. Ho acceso i carillon sui loro lettini e mi sono allontanata un secondo per preparare un po' di latte."

"Ok. Allora vado da loro." Disse la bionda, dandole un bacio ed allontanandosi.

Nella cameretta, Kara sorrise ai suoi piccoli e si chinò su di loro, così da baciarli sulla fronte e coccolarli, poi arrivò Lena con ben sei biberon, due ciascuno "Mi aiuti?"

"Ma certo!" Sorrise la bionda.

Kara prese in braccio la femminuccia e un maschietto e si sedette sulla cassapanca e portò il biberon alle labbra della piccola.

"Sei diventata davvero brava, con loro! Te lo dicevo, che avresti sviluppato un ottimo istinto."

"Li amo tanto, è stato naturale." Rispose Kara, fissando poi la compagna "Li amo quanto amo te! Ho tanto sognato una famiglia e ora... Ora ne ho una mia, grazie a te!"

Lena si alzò per far fare il ruttino all'altro piccolo e si avvicinò a Kara, dandole un bacio dolce, subito corrisposto.

La dolce effusione venne interrotta dal suono del cellulare di Kara, che si alzò in volo quel tanto che bastava per andare in soggiorno a prenderlo e rispose.

Era Alex e ciò che le disse le fece sgranare gli occhi.

Ritornò in cameretta e Lena notó subito lo sguardo nei suoi occhi "Tutto bene?" Chiese.

"E-Era Alex..."

"È successo qualcosa di grave?"

Kara prese un respiro profondo e adagió i due piccoli nel rispettivo lettino "L'alieno ha attaccato Laurel, Marie e Zari appena uscite dal supermercato e sono molto gravi, tutte e tre!"

Lena sgranó gli occhi "Come??"

La bionda scrisse un messaggio a Felicity ed uno a Sara per avvisarle di quanto accaduto "Io... Devo andare, sono preoccupata!"

"Certo certo... Vai pure."

"Rimani chiusa in casa, vai nel rifugio di lega speciale coi cuccioli. Voglio sapervi al sicuro!"

"E tu fai attenzione!"

"Certo." Rispose decisa Kara, dando un bacio alla compagna, poi vestí i panni di Supergirl e voló fuori, passando dal balcone, a tutta velocità.

Mentre destra per i cieli di National City, sperava e pregava Rao affinché le tre amiche stessero bene.

Quell'alieno aveva le ore contate.

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Capitolo 17
*** Losing Love. ***


Le Leggende arrivarono insieme ad Oliver e il Team Arrow, trovandosi al DEO, ove Alex stava aiutando la squadra medica e dando ordini, per prestare soccorso alle tre ragazze.

Anche Lena, nonostante le raccomandazioni di Kara, era lì, assieme ai tre cuccioli ed a Eliza e Jeremiah, chiamati dalla bionda affinché stessero con Lena ed i nipotini, tutti nello stesso posto.

"Come stanno? Possiamo sapere qualcosa?" Chiesero insieme Sara e Oliver, perennemente in piedi.

"Vi faremo sapere presto." Rispose uno dei medici.

"M-Marie... Marie!!"

Dal corridoio, Laurel si stava trascinando, nonostante le ferite e tre medici, che cercavano di trattenerla "Devi stare a letto, vai con loro." Disse J'onn "A Marie stanno pensando Alex ed altri due medici."

La ragazza, però, notò proprio Alex e la sua espressione "No..."

"Mi dispiace tanto... Ma le ferite erano troppo profonde, ha perso troppo sangue." Rispose la rossa.

"È morta? E... E quindi anche..."

"Si... Purtroppo è morto anche il bambino... Mi dispiace..."

Laurel si lasciò cadere in ginocchio, in lacrime, sotto gli occhi di Dinah e degli altri del Team Arrow, schiacciata dal dolore per la perdita della sua ragazza ed il dolore le fece perdere conoscenza.

I medici la sollevarono per stenderla su una barella e portarla nella sala attrezzata come una sala operatoria per curarla al meglio.

Però, per fortuna, per le Leggende arrivarono buone notizie "Zari se la caverà, ma avrà bisogno di molto riposo." Disse Winn, che faceva da tramite tra i medici e gli eroi.

"Ragazzi, ho trovato l'alieno!" Avanzó Brainy "E Kara lo sta raggiungendo!"

"Andiamo... Non ci sfuggirà!" Esordirono insieme Oliver e Sara, decisi a farla pagare cara all'alieno e lasciarono il DEO con le altre Leggende, oltre a Mr Terrific, Wild Dog, Spartan, Speedy e Arsenal.

Invece Vinny si fermò a guardare Dinah "Vieni o sei troppo impegnata a pensare a lei?" Chiese, quasi seccato.

"Io resto... E dovresti smetterla. Sai come la penso!"

Lui la fissò con sentimenti strani negli occhi e poi se ne andò, a seguito del resto del Team.

"Pare che tu abbia scelto, alla fine." Disse Felicity.

Dinah sospirò "Si..."

"Peccato tu l'abbia fatto nel momento più inopportuno."

La castana annuì, consapevole di come si potesse sentire Laurel ora che aveva perduto Marie ed il loro bambino e, per quanto sapesse, in cuor suo, che l'avrebbe aspettata sempre, non sapeva se la bionda si sarebbe mai ripresa.

Gli Eroi tornarono dopo un'ora abbondante, con Oliver in testa al gruppo "Dov'è Kara?" Chiese subito Lena, alzandosi, con la piccola in braccio, quasi addormentata.

"J'onn le sta facendo una lavata di capo... Era piuttosto fuori di sé."

Le parole colpirono Lena, ma sapeva che Kara non l'avrebbe fatta passare liscia all'alieno, soprattutto dopo aver saputo della morte di Marie e del piccolo nel suo grembo.

Proprio Kara arrivò all'infermeria qualche minuto dopo "Amore mio..."

Lena si alzò ed abbracciò la compagna, che le diede un bacio molto dolce "L'abbiamo arrestato..."

"Si, Oliver lo ha detto. Tu come stai?"

"Ora che sono con te ed i cuccioli meglio... Dove sono?"

"Coi tuoi genitori in sala ristoro, si sono addormentati poco fa."

Allora Kara, mano nella mano con Lena, andò nella stanza per vedere i suoi cuccioli e li baciò tutti e tre, poi Alex le raggiunse "Bentornata..."

"Grazie. Come stanno Laurel e Zari?"

"Zari ha tre costole rotte, come la gamba destra e la spalla sinistra lussata... Invece Laurel..." S'interruppe la rossa, prendendo un respiro profondo "Ha perso conoscenza, ha due costole rotte e un forte trauma cranico... Ma le sue ferite fisiche non sono nulla in confronto a quella che le ha spaccato il cuore."

La bionda e Lena chinarono il capo, sapendo che, per Laurel, sarebbe stato difficile riprendersi dal dolore causato dalla perdita di Marie e del loro bambino.

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Capitolo 18
*** Domani. ***


Passarono un paio di giorni e Laurel cercava di riprendersi, ma non parlava quasi più con nessuno.

"Vorrei tanto aiutarla, fare qualcosa per lei..." Disse Lena.

"Purtroppo non c'è nulla che possiamo fare... Non si può vincere la morte."

"Beh, io e la Laurel di Terra 1 l'abbiamo fatto." Rivelò Sara "Ma la situazione era diversa."

"Io penso che stia fingendo..."

"Tu sei un'idiota!" Ringhió Dinah, rivolta a Vinny "Non sai cosa voglia dire perdere la persona amata!"

"Invece si!" Ribeccó lui "Ho perso te per colpa sua!"

"Se non fosse per il fatto che io sono viva..."

"Basta, voi due! Finitela." Li riprese Oliver, arrivato con Alex.

Felicity abbracciò subito il suo fidanzato "Come sta Laurel?"

"Non bene, purtroppo..." Rispose la rossa "Kara si è offerta di stare lì con lei, visto che è la sola con cui parla."

In infermeria, intanto, vi era solo silenzio, rotto solamente dal bip continuo del macchinario per le funzioni vitali attaccato a Laurel e Kara era seduta accanto a lei.

"Era Vinny che gridava prima?"

"Si... Lui e Dinah si sono lasciati e continuano a litigare."

"È un'idiota... Non l'ha mai capita."

Kara sorrise un poco "Si... Non mi ha fatto una buona impressione."

"Sai... Lo scorso anno, a San Valentino, le aveva regalato dei gigli, pensando fossero i suoi fiori preferiti..."

"Scommetto che non lo erano."

"No... Infatti..."

"Secondo te, quali sono i suoi fiori preferiti?" Chiese la bionda e Laurel abbozzó un piccolo sorriso, dandole la risposta.

Entrarono poi Alex e due medici per visitarla e Kara rimase vicina alla porta "Marie..."

"Laurel, non..."

"So che è già stata sepolta... Voglio sapere dove. Voglio andare a trovarla... Stare con lei..."

"È al cimitero nazionale, qui a National City."

Allora Laurel tentò di mettersi seduta e le cadde il panno che teneva sugli occhi, perché la luce le dava fastidio "Io voglio andare da lei..."

"Sai che non è possibile."

"Voglio andare al cimitero!"

"Come medico te lo sconsiglio."

"La porto io." Disse Kara, avanzando "Così non farà sforzi."

Alex annuì e Laurel fissò Kara con gratitudine, quindi alla bionda vennero dati gli antidolorifici, quindi Kara, o meglio, Supergirl, la prese in braccio e, raggiunto il balcone, voló a tutta velocità, verso il cimitero.

Una volta lì, Kara concesse la privacy necessaria all'amica che, appena vide la foto di Marie sorridente sulla lapide, si lanciò in avanti e abbracciò il freddo marmo, in lacrime.

Kara, da lontano, poteva benissimo immaginare come si sentisse Laurel, perché se al posto di Marie ci fossero state Lena ed i loro cuccioli, di certo avrebbe distrutto il mondo intero.

Pochi minuti e iniziò a piovere piuttosto forte, ma le due non di erano spostate da dov'erano "S-Secondo te mi passerà?"

"Credo che ci vorrà molto tempo, perché amavi veramente Marie. Però si, secondo me pian piano starai meglio..."

"Possiamo tornare domani?"

"Certo." Sorrise gentile Kara "Vieni, torniamo al DEO. Non voglio che ti ammali..."

Laurel si limitò ad annuire e diede un bacio alla foto di Marie, poi lasciò che Kara la prendesse in braccio e riportasse al DEO.

Ritornate alla struttura, Kara portò l'altra bionda in quella che era la sua stanza "Va meglio?" Chiese Alex.

"Si... Kara mi riaccompagnerà domani..." Rispose Laurel, un po' assonnata "Io... Non so... Mi sento stanca... Ho sonno..."

"Il tuo fisico è molto debilitato, hai delle ferite che ci metteranno un po' a rimarginarsi."

"Mi sedi?" Chiese la bionda, notando ciò che la rossa stava facendo.

"Si... Così potrai riposare."

"Domani..."

"Si. Domani ti porterò ancora al cimitero." Sorrise un poco Kara, carezzando la mano destra di Laurel, poi Alex riattaccó la flebo e iniettó il sedativo, con Laurel che si addormentò quasi subito.

Poi Alex e Kara lasciarono l'infermeria, con Dinah che era fuori dalla stanza a tenerla d'occhio e starle accanto, a modo suo e Kara di fermò a pochi passi da lei "Ti serve qualcosa?"

"Solo una domanda... Quali sono i tuoi fiori preferiti?"

"Le viole e le orchidee... Perché?"

"Nulla." Rispose la bionda, andandosene con Alex, sorridendo.

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Capitolo 19
*** How to deal with pain. ***


Era passata una settimana da quando Kara aveva iniziato a portare Laurel al cimitero a fare visita a Marie e non perdevano un giorno.

"Possiamo... Andare ora?"

"Ma certo... Come mai così presto?"

"Sto per entrare nel mio periodo del calore... Alex mi ha dato i sopressori, ma non funzionano mai..."

Kara, che non vedeva più vita negli occhi dell'amica, si limitava a starle accanto e cercare di aiutarla ad affrontare il dolore.

Non ci misero molto ad arrivare a destinazione e, come al solito, Laurel piangeva e Kara stava a distanza, per darle la sua privacy poi, dopo un paio d'ore, tornarono a casa.

"Ecco." Disse la bionda, adagiandola piano a terra, una volta atterrata sul balcone del suo appartamento.

"Ciao." Le salutó Lena, che stava dando il terzo biberon a testa ai due cuccioli "Tutto bene?"

"Si... Tu ed i piccolini?"

"Stiamo benone." Rispose la mora e Laurel li carezzó piano.

Le piaceva stare coi due piccoli e spesso pensava a come sarebbe stato se fosse nato il piccolo o piccola che portava in grembo Marie.

Le sarebbe piaciuto diventare madre.

"Vado a casa... Penso che i sopressori stiano per perdere effetto..."

"Vuoi una pizza?" Chiese Kara "Chiamo e ordino, perché ho un po' di fame, se ti va..."

"No... Vado a casa. Ma grazie."

Kara sorrise e Lena le carezzó le spalle, ricevendo un piccolo sorriso in risposta, quindi Laurel se ne andò al suo appartamento, vicino a quello di Kara e Lena.

La bionda si chiuse in casa ed entrò in bagno, per farsi una doccia veloce e, qualche minuto dopo, uscì, andando in camera a mettere qualcosa addosso, prima che qualcuno suonasse alla porta.

Andò ad aprire e trovó Dinah fuori da essa "Ehi..."

"Non dovresti essere qui..." Disse la bionda, tenendosi la testa.

"Non ti senti bene?"

"No no, solo che... Sono appena entrata nel periodo del calore. E tu sei..." Ringhió, avvicinandosi ed inspirando il profumo della castana, che deglutí e gemette appena, mentre Laurel la faceva entrare e chiuse la porta a chiave.

"N-Non prendo sia una buona idea..."

"Sento che anche tu mi vuoi. I tuoi feromoni chiamano i miei e si attraggono..." Se ne uscì la bionda, prendendola in braccio e andando in camera, ove la stese sul letto.

Dinah si perse negli occhi verdi dell'Alpha, divenuti scuri a causa del calore e si avventarono l'una sulle labbra dell'altra "Laurel... Non è giusto... Noi non..." Tentò, bloccandosi quando vide il fisico tonico e scolpito della bionda.

"Sei rimasta senza parole?"

"Potevo averti quando non avevi ricordi... E ora..."

"Mi hai fatta soffrire, per questo."

"Stai soffrendo ancora..."

"Non smetterò mai, di soffrire." Rispose, prima di fiondarsi sulle labbra della castana, che si concesse alla bionda non appena furono senza veli, coperte dalla luce della luna, che faceva capolino dalla finestra.

"Ti amo tanto, Laurel."

La bionda aveva uno sguardo strano, perso chissà dove, mentre continuava a fare sua l'altra, portandola oltre l'apice del piacere.

Laurel la tenne stretta a sé e le faceva le fusa, carezzando la pelle ambrata come il miele, leccandola e assaggiandola, ma Dinah si scostó poi da lei "Dove vai?" Chiese la bionda, con lo sguardo perso.

"Ho detto di amarti, ma tu non mi hai risposto, nemmeno mi vedi..."

"Sei davanti a me... Ti vedo."

"No... Tu sei qui col corpo, ma con la mente sei altrove, insieme a Marie."

"Marie... Io la amo..."

Dinah, a quelle parole, chinò il capo, nascondendo gli occhi lucidi, scese dal letto e cercò i suoi vestiti "Questo è troppo..."

"Ehi..."

"Lasciami in pace!" Disse, con la voce rotta dalle lacrime e se ne andò, dopo essersi rivestita.

Invece Laurel rimase seduta sul letto, nuda, con le ginocchia raccolte al petto, con gli occhi gonfi di lacrime.

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Capitolo 20
*** In Her Mind. ***


Laurel vide Dinah al DEO il giorno dopo, ma non si parlarono, visto che la castana la evitava e la bionda era persa nel suo mondo.

"Vieni, controllo le tue ferite." Offrì Alex e Laurel la seguì.

"Dopo... C'è un'emergenza! Disordini al porto, due alieni e qualche tizio armato stanno razziando le navi."

"Andiamo subito!"

Kara, Mon e Imra partirono in volo, mentre Alex, Dinah e Laurel in auto con una squadra di Agenti.

Arrivati sul posto, uno degli alieni, in grado di volare, visto che erano simili ai Gargoyles, afferró Laurel con le zampe e la scaglió contro una nave.

"Laurel!!" Chiamò Kara, precipitandosi innanzi all'amica, piuttosto sofferente "Stai bene?"

La bionda si teneva le mani sul ventre, ove aveva una ferita profonda, che difficilmente si era già rimarginata "S-Si..."

La Kryptoniana, poco convinta, rimase innanzi a lei per proteggerla e Dinah la guardava, da lontano, mentre lottava e la visione di una forte come Laurel ridotta in quello stato la devastava.

Finí la battaglia, coi criminali che vennero arrestati e portati via dalla squadra del DEO, mentre Alex si avvicinò subito a Laurel "Fammi vedere la ferita..."

"È t-tutto ok..."

"Invece no! Si è riaperta!" Disse la rossa "Mon-El, portala subito al DEO e chiedi alla squadra medica di preparare una sala, devo intervenire!"

Il ragazzo annuì e partí in volo con Imra, tornando al DEO, seguiti da Kara, mentre Alex e Dinah presero il SUV, arrivandovi in pochi minuti.

Una volta lì, Alex raggiunse l'infermeria, nella quale Laurel aveva perso conoscenza "Posso restare?"

"OK... Devo mettere solo dei punti, per fortuna, ma tienile la mano."

Appena Dinah prese la mano di Laurel, però, vide come dei flash e capí che era entrata nella mente della bionda, anche se non sapeva come.

Si vide sospesa in un mondo tutto bianco e, innanzi ai suoi occhi, vide Laurel e Marie "È bellissimo rivederti..." Sorrise l'Omega.

"Marie... Amore mio!"

Le due ragazze si abbracciarono e Laurel la baciò "Mi mancavano i tuoi baci, sai?"

"A me manchi tu!"

Marie si strinse alla bionda e le diede un altro bacio "Sai cosa vorrei?"

"No... Cosa?"

L'Omega sfioró il petto di Laurel e l'Alpha colse il messaggio, così prese la ragazza e la sollevò, tra le proprie braccia, dirigendosi verso il letto, sulla quale la depose.

E Dinah le guardò mentre si spogliavano e si amavano, notando lo sguardo di Laurel, totalmente diverso da quello che aveva la notte scorsa, quando era con lei.

"Laurel..." La chiamò, d'istinto e solo in quel momento la bionda parve vederla, rimanendo incredula.

"Perché sei qui?"

"Perché ti ama." Rispose Marie e, in quel momento, Laurel si accorse che erano vestite ed il letto era sparito.

"Non è vero. Lei non mi ama... Tu mi ami ed io amo te."

Marie sorrise e le carezzó la guancia destra "Anch'io ti amo e ti amerò sempre, ma noi non possiamo più stare insieme, purtroppo..."

Laurel chinò il capo "Voglio stare qui con te, prima di tornare indietro. Io ti amo... Permettimi di restare qui."

"È il tuo cuore, puoi restarci quanto vuoi! Però poi devi tornare dai tuoi amici, perché la città ha bisogno di Black Canary."

"La città ha Supergirl..."

"Serve qualcuno che le copra le spalle... Qualcuno di fidato..."

"Ha Alex, Mon ed Imra..."

"Certo, ma tu sei tu! Hai una visione diversa da quella degli altri..."

Laurel rimase a fissarla, si avvicinò e l'abbracció "Grazie... Ma voglio restare qui con te, perché mi sento molto sola."

Marie annuì "Ok, va bene."

"Allora scegli di restare qui?" Chiese Dinah, avanzando.

"Scelgo di restare con lei... Anche perché tu hai messo tutto bene in chiaro." Rispose la bionda e allora Dinah, a capo chino, si dissolse, così da tornare alla realtà.

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Capitolo 21
*** Niente. ***


Passò una settimana e Laurel era stata letteralmente costretta a stare in una stanza del DEO vicina all'infermeria affinché la ferita al petto e quelle più lievi guarissero bene.

"Ehi... Come ti senti?"

La bionda sorrise un poco nel vedere Kara "Meglio..."

"Guarda chi ti ho portato!"

L'altra Alpha guardò verso la porta, senza sollevarsi e Lena entrò nella stanza col passeggino, prendendo poi in braccio la sua piccola, mentre Kara prese il maschietto.

Subito Laurel sorrise, perché la vista dei due piccoli la faceva sempre sentire meglio.

Fece per sollevare la mano per accarezzarli, ovviamente a turno ed entrambi i piccoli la guardavano voi loro occhioni vispi, succhiando il rispettivo ciuccio.

I due piccoli Kryptoniani erano molto affezionati alla loro Zia Laurel che, prima di essere ferita, li faceva sempre giocherellare e loro sorridevano ogni volta.

"Hai sentito ancora Dinah?"

"No... Non più. Nemmeno gli altri l'hanno sentita, anche se la cosa mi sembra strana..."

"Quando le passerà, sarà lei a tornare..." Disse Lena.

Infatti Dinah, dopo ciò che aveva visto nella mente di Laurel, aveva chiesto a J'onn e Alex di poter tornare a casa e, da quel giorno, più nessuno aveva avuto sue notizie.

"No... Non lo farà tanto presto. È arrabbiata e ferita, inoltre il suo orgoglio..."

"Ti somiglia molto, su questo!" Rivelò Lena, facendole l'occhiolino.

Laurel sorrise appena "Io sono cambiata, imparando da Oliver e dagli altri... Poi, arrivata qui, ho trovato te come modello."

Kara sorrise e Lena faceva lo stesso, perché lei ben capiva come si sentisse Laurel, visto che la Kryptoniana aveva come il potere di essere una luce, per coloro che sembravano vicini a cadere in baratri oscuri e profondi.

Lei stessa era stata salvata.

"Lieta di esserti d'aiuto." Sorrise la bionda Alpha, dando il cinque all'altra Eroina, che sembrava strana.

"Grazie."

"Non ringraziarmi..." Disse Kara "Vado a prendere qualcosa da mangiare..."

Le due annuirono, poi Laurel si poggió meglio al cuscino, chiuse gli occhi e sospirò "Tutto bene?"

"Si... Pensavo a Marie, alle volte in cui parlo con lei nei miei sogni... Sembra davvero reale..."

"C'è chi crede che i sogni sono reali, anche se non è così. Ma io ti parlo da scienziata, poi ognuno la pensa come vuole..."

"Certo." Sorrise un poco Laurel "Ma sono sempre molto felice, di vederla... Mi manca molto!"

"Lo immagino... Io non potrei mai pensare di vivere senza Kara. Dopo una vita come la mia, senza affetto ed amore, ho incontrato lei e ha portato tanto calore e amore nella mia esistenza..."

Laurel la fissava, perché ben sapeva di cosa parlasse la moda "Si... Ma io amo Marie."

"E Dinah?"

La domanda colpí Laurel come una pugnalata "Lei ha scelto... Prima che lasciassi Terra 1, lei ha ben chiarito i suoi sentimenti."

"Lei ti ama. Lo disse pochi giorni fa, mentre eri svenuta, dopo lo scontro con quei ceffi al porto..."

"Mentre ero svenuta, la vidi nella mia mente... Io ero con Marie e..."

"Lo so, mi fu raccontato... Ma credimi, era irriconoscibile quando è andata via..."

Laurel sorrise appena "Posso farti una confessione?"

"Certo. Se vuoi..."

"Mi manca tanto Dinah, nonostante tutto... E, senza di lei, mi sento vuota. Mi sento un niente!"

"Questo perché colei che ami non è con te."

"Io... La amo?"

"Cerca in te la risposta... Questa non è una domanda a cui posso rispondere."

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Capitolo 22
*** An amazing woman. ***


Passarono quindici giorni e di Dinah ancora nessuna notizia, anche se Felicity diceva sempre a Laurel, quando costei la chiamava, che stava bene e che era tornata a lavorare in Polizia, anche se non come Capitano.

Proprio Laurel, invece, quando non era al cimitero a visitare la tomba di Marie, era in strada, assieme a Kara e gli altri, a combattere il crimine.

Inoltre Cat Grant le aveva dato un posto come guardia di sicurezza alla CatCo, visto che alla bionda faceva bene la presenza di Kara.

"Laurel, vieni! Dobbiamo andare dal parrucchiere. E poi a comprare un regalo per Astra!"

"Oggi compie gli anni tua zia?"

Kara sorrise "Si... Ieri le ho preso un tailleur! Su consiglio di Lena, ovviamente."

"Ovviamente." Ripeté Laurel.

"Coraggio, mia cara! Il mio tempo non è solo denaro, è anche prezioso." Avanzó la donna in carriera che, finalmente, entrò in ascensore con la bionda e se ne andarono.

"Chiamo un taxi?"

"E perché mai? Tanto porti tutto tu." Ribadí la bionda e cazzuta Omega e Laurel sospiró, chiedendosi come facesse Astra a sopportarla.

Aveva conosciuto la zia di Kara un paio di giorni prima quando, rientrata da un viaggio di lavoro, era passata a trovare la nipote e Lena, per vedere finalmente i cuccioli dal vivo.

La prima tappa fu in gioielleria, o meglio, in tutte le quattro gioiellerie di National City, anche se nell'ultima fecero irruzione cinque tizi armati e Laurel, non vista, scrisse a Kara, che arrivò in pochi secondi nei panni di Supergirl, mentre la bionda aveva svolto il semplice, per dire, compito di bodyguard di Cat Grant, visto che non aveva né costume né maschera di Black Canary.

"State bene?" Chiese Supergirl ai clienti della gioielleria e alla proprietaria.

"Si... Grazie." Rispose Laurel.

Kara fissó subito la bionda e Cat, che annuí, quindi uscì dal negozio e voló via "Che giornata..." Bofonchió proprio Cat che, dopo aver trovato un bracciale d'oro, se lo fece impacchettare, pagò e uscì.

"Adesso il parrucchiere?" Chiese Laurel, fermandosi accanto a lei.

"Si certo..."

"Allora chiamo un taxi."

"No." La fermò Cat "Vieni, facciamo quattro passi... Così possiamo parlare."

"Parlare?" Ripeté l'Alpha "E di cosa?"

"Spesso, al lavoro, vedo che armeggi col cellulare... Hai qualche problema? Posso aiutarti in qualche modo?"

Laurel chiuse gli occhi e prese un respiro profondo, poi trovò il coraggio di raccontare tutto a Cat, tanto lei conosceva la vera identità di Kara e sapeva di potersi fidare "Questo è quanto... Ora verrò licenziata?"

"Assolutamente no. Perché dovrei?"

"Io... Non sono proprio il massimo..."

La donna in carriera si fermò e la guardò, quasi scandalizzata "Sei una ragazza che ha sofferto e che non ha ancora smesso di farlo! Ti rispetto e ti ammiro, perché hai trovato la forza per rialzarti in piedi e affrontare la vita a testa alta!"

Laurel sorrise appena "Grazie... Ma ci sto riuscendo perché Kara e Lena mi stanno molto vicino, altrimenti non so se ce la farei."

"Non sottovalutarti, Lance! Scommetto che sei piena di risorse."

"Può essere..."

"Smettila di essere negativa e disfattista o ti licenzio davvero!"

"Ci proverò..."

"Su, siamo quasi arrivate."

"Comunque grazie e le prometto che mi impegnerò al massimo!"

Cat sorrise un poco "Non ne dubito!"

"Astra è fortunata... Lei è davvero una grande donna."

"Se non lo fossi, non sarei dove sono adesso!" Ribadí l'Omega "Su, il parrucchiere mi aspetta!"

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Capitolo 23
*** La Scelta Migliore. ***


Passata una settimana, Kara e Lena notarono che Laurel non sembrava migliorare, sempre nel suo mondo, quasi totalmente estraniata dalla realtà, tranne quando era al lavoro.

E Kara era intenzionata a prendere in mano la situazione.

"Adesso basta! Devi reagire." Avanzó proprio la bionda, alzandosi di scatto e facendo sussultare Laurel, che parve cadere dalle nuvole.

"Come?"

"Hai capito! Devi reagire, non puoi continuare a vivere in questo modo o finirai per ucciderti!"

"Non ho nulla da perdere..."

"Hai tutto, invece!" Ribadí Kara, con fermezza e decisione "Se ti piace Dinah, devi andare su Terra 1 e riprenderla!"

"Io... Io avrei preferito morire, sai? Così avrei potuto stare con lei..."

"Marie non avrebbe voluto questo!"

"Nemmeno la conoscevi..."

"No, è vero, ma sono pronta a scommetterci! Perché ti amava, proprio come tu ami lei."

Laurel la fissó per lunghi istanti, sapendo che l'altra Alpha aveva ragione "E allora cosa proponi?"

"Ti porto nella Fortezza della Solitudine! Lì avrai tutto il tempo per meditare e riprenderti."

"Davvero?"

"Si! Che ne dici?"

"Ok... Va bene. Mi fido, di te!"

Kara sorrise "Vai a preparare le tue cose... Basta solo l'essenziale."

Laurel si limitò ad annuire e si alzò, così da andare in camera sua a preparare il bagaglio, mentre Lena, finito di dare i biberon ai cuccioli, si avvicinò a Kara "È stato un discorso molto bello e maturo!"

La bionda sorrise e le diede un bacio molto dolce "Spero di averla scossa, anche un minimo, perché mi dispiace vederla così..."

"Vedrai che si riprenderà... Ne sono più che sicura!"

"Davvero?"

"Si. Perché è forte e perché ha te vicina, come supporto... E io so quanto bene possa fare la tua vicinanza!"

Kara la baciò sulla fronte "Anche tu sei stata molto forte, amore mio! E lo sei sempre. Inoltre anche tu mi fai molto bene!"

Intanto, in camera, Laurel si era seduta sul letto "Stai bene, amore?"

La bionda guardò subito alla sua destra e vide Marie ed il suo bellissimo sorriso "Marie..." Sussurró l'Alpha, sporgendosi per abbracciarla.

"Allora stai per partire?"

"Si, andrò nella Fortezza della Solitudine! Verrai con me?"

"Ma certo!" Sorrise Marie e Laurel si sporse, per baciarla "E, una volta lì, potremo parlare..."

"Vuoi parlare? Perché io vorrei amarti ancora, come quella volta nel mio cuore..."

"Ogni cosa a suo tempo..."

Laurel annuì e prese allora le cose più necessarie poi tornò in soggiorno "Tutto bene?"

"Certo! Perché?"

"Ho sentito che stavi parlando con qualcuno..."

"Con Marie!" Rispose Laurel, come se fosse la cosa più naturale del mondo "Verrà con me alla Fortezza!"

Kara e Lena, a quelle parole, si guardarono in faccia e la mora avanzó "Laurel, sicura di stare bene?"

"Benissimo! Avrò la compagnia della mia amata." Sorrise, guardando alla sua destra.

"Laurel, sai che lí non c'è nessuno, vero?" Chiese Kara.

"Lo dici tu! Comunque sia, io sono pronta." Ribadí la bionda.

Allora Kara aprí la grande finestra che dava sul balcone e sparí poi in camera, uscendovi nei panni di Supergirl, prese in braccio Laurel e partí a tutta velocità, arrivando in pochi secondi alla Fortezza.

Laurel si guardó intorno, perché finalmente vedeva quel posto di cui aveva tanto sentito parlare e non seppe spiegarsi come, ma provó un grande senso di pace.

"Eccoci qui! Allora, come vedi non c'è molto, però c'è un letto... Potrai passeggiare, allenarti e riposare. Puoi fare ciò che vuoi! E poi..."

"Kara! Che piacere vederti!"

La bionda sorrise, mentre Laurel sobbalzó leggermente a sentire la voce "Lui è Keelex! Vive qui e, di qualsiasi cosa tu abbia bisogno, puoi rivolgerti a lui."

"Ok... Va bene..."

"Laurel è una mia cara amica! La affido a te."

"Ci penso io!" Rispose il piccolo robot.

"Verrò a trovarti ogni Domenica. Tu cerca di riposare e riprenderti!"

"Ci proverò." Disse Laurel e Kara, dopo aver salutato, spiccó il volo per tornare a casa.

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Capitolo 24
*** Referto. ***


Passarono due settimane da quando Kara aveva portato Laurel alla Fortezza della Solitudine e, come le aveva promesso, andava a trovarla, anche se nulla era cambiato, visto che la bionda sembrava essere vittima di allucinazioni.

"Cosa ti preoccupa, amore?" Chiese Lena, abbracciando Kara da dietro e baciandole il collo.

"Laurel. É sempre preda di allucinazioni... È proprio convinta di avere accanto Marie, di poterle parlare e toccarla..."

Lena pensó alle parole dette da Kara, che si era voltata a fissarla "Sento gli ingranaggi del tuo splendido cervello girare fin qui..."

"Ho un'idea, ma non mi piace..."

"E sarebbe?"

"Devo chiamare Alex... Tu intanto vai a prendere Laurel."

"Ai tuoi ordini, amore!" Rispose la bionda, indossando il costume di Supergirl e volando fuori dalla finestra che dava sul balcone.

Alla Fortezza, Kara trovò Laurel intenta a fare gli addominali "Ehi... Sei in anticipo!"

"Parlavo a Lena delle tue allucinazioni..."

"Può rimediare?"

"Non lo so... Sentiva Alex. Io ti porto al DEO, ma... In caso, tu sei pronta a rinunciare a vedere Marie?"

Laurel si mise seduta, chiuse gli occhi e sospiró "Tu che dici?" Chiese e Kara capí che Laurel stava parlando con Marie, così fece qualche passo indietro per darle comunque privacy.

"Voglio che ti salvi. Voglio che tu stia bene... E poi, voglio che tu vada avanti. Io sarò sempre con te, in ogni momento, ma non devi restare prigioniera del mio ricordo e dell'amore che provi per me."

"E cosa dovrei fare?"

"Vai a prendere Dinah! Conquistala... Falle vedere la Laurel dolce e gentile che ho conosciuto io! E scommetto che si innamorerà perdutamente di te, come accadde a me."

Laurel annuì e si alzò, diede un bacio dolce sulle labbra di Marie e poi si avvicinò a Kara "Possiamo andare!"

La bionda vide di nuovo il fuoco, negli occhi dell'altra e sorrise "Va bene... Ma tieniti forte!"

Laurel si strinse a Kara che, dopo aver salutato il sopraggiunto Kelex, prese e partí a tutta velocità verso il DEO e, quando vi arrivó, atterró sul balcone esterno e mise a terra l'altra bionda.

"Ehi... Chi si vede!" Disse Winn, andandole incontro e dandole il cinque, come fece anche Brainy.

J'onn la salutò e poi le mandò in infermeria, ove Alex e Lena le aspettavano "Laurel!" Disse proprio la mora, abbracciandola subito.

"Ciao! Stai bene? I cuccioli?"

"Stiamo tutti bene!" Sorrise la mora, tornando poi seria "Ma ora dobbiamo sottoporti a una risonanza..."

"Temi qualcosa di brutto?"

"Spero di no, ma in ogni caso abbiamo già sentito Eliza e, alla sua clinica, lavora un Neurochirurgo molto bravo." Rispose Lena.

Alex le stava applicando gli elettrodi sulla fronte "Stenditi... E dovrai dirci quando ti appare Marie. Ok? Così possiamo localizzare la zona che origina le allucinazioni..."

La bionda annuì e si stese, quindi il macchinario venne azionato e, dopo diversi minuti, durante i quali non accadde nulla, sul monitor che Alex e Lena tenevano d'occhio, apparve una macchia luminosa "Eccolo!"

"Che succede?" Chiese Kara.

"Ehi, tutto bene?" Domandò anche Laurel, da dentro la stanza.

Alex e Lena si scambiarono uno sguardo triste e, senza dire nulla a Kara, entrarono nella stanza in cui stava Laurel "Abbiamo il referto..."

"Devo preoccuparmi?"

"La risonanza ha evidenziato un tumore al cervello..." Disse Lena e Kara sgranó gli occhi, incredula "Parlerò con Eliza e le invieró il risultato della risonanza. Vediamo cosa dice..."

"Oh... Ok... Sono nelle vostre mani."

"Faremo di tutto, per salvarti la vita!"

Laurel aveva uno sguardo indecifrabile e fu l'abbraccio di Kara, a riportarla alla realtà "Non ti lascerò mai sola!"

"Lo so. Grazie!"

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Capitolo 25
*** Operazione. ***


Dopo la scoperta del tumore al cervello, Lena ed Alex avevano subito spedito via mail il referto della risonanza ad Eliza, che lo aveva poi sottoposto al Neurochirurgo che lavorava alla sua clinica.

L'uomo, il dottor Pratt, fissò alla bionda un appuntamento e ora la ragazza era con Kara, Alex e Lena in sala d'attesa della clinica.

"Prego, si accomodi." Disse Pratt.

Laurel si alzò, con un po' di timore ed entrò nella stanza del Chirurgo, che si presentò alle tre giovani.

"Mi opera?" Chiese subito Laurel.

"Si, però potrebbero esserci dei rischi..." Iniziò lui "Tipo perdita di memoria e della parola, qualche facoltà mentale..."

"Io voglio stare bene. Anche se dovrò rinunciare ad avere accanto a me la mia ragazza!"

Allora l'uomo fissò Kara, Alex e Lena "Quale delle tre?"

"Lei è mia!" Disse subito Kara, abbracciando Lena, che fece altrettanto con la bionda.

"Sei adorabile." Sussurró la mora.

"Nessuna di loro. Lei è morta... Ma è qui, proprio dietro di lei."

Pratt capí e annuì "Ok... Allora il problema è davvero serio, se vede l'allucinazione in modo costante."

"Non mi lascia mai... Marie è sempre con me!"

"Allora che Marie non ce ne voglia, ma dobbiamo congedarla e farla stare bene. Va bene Laurel?"

Laurel guardò Marie, che annuì mentre sorrideva "Si... Ok. Ma, prima di addormentarmi, deve lasciarmela salutare!"

"Certo, va bene."

"Allora chiedo ad Eliza Danvers di farla ricoverare immediatamente. La opero nel pomeriggio!"

"Va bene... Grazie!"

Pratt chiamò allora Eliza e la donna arrivò, col passeggino, nel quale i cuccioli riposavano "Com'è andata la visita?"

"Ricovero la ragazza e la opero subito oggi, dopo pranzo!"

Eliza annuì e, dopo aver salutato i nipotini, affidò il passeggino a Lena e se ne andò con Laurel, seguite dalle altre tre ragazze.

La donna diede a Laurel una camera privata "Poi fai avere a me il conto totale." Disse Lena.

"Non devi spendere per me..."

"Spendo i miri soldi per un'amica in difficoltà, non per dei criminali!"

"Anch'io ho fatto brutte cose..."

"Ma ti sei redenta! Ed io ti ammiro, per questo." Rispose Lena, decisa "Su me e Kara, su Alex, Eliza e gli altri al DEO puoi sempre contare!"

"Ben detto!" Ammise Kara, dando un bacio a Lena "Scrivo a Felicity e Sara... Lo vorranno di certo sapere!"

Laurel annuì ed Eliza chiamò poi una delle infermiere e le chiese di occuparsi personalmente della bionda, così la ragazza le diede un camice sterile, dopo averla fatta spogliare e restare in intimo, una cuffietta e le fece un prelievo di sangue da analizzare.

"Ti hanno risposto?"

"Non ancora... Ma io e Lena restiamo qui. Ho preso la giornata libera!"

"Io devo tornare al DEO..." Disse Alex, stringendo la mano alla bionda e se ne andò, salutandola.

Laurel guardava il passeggino "Dormono?"

"No... Vuoi vederli?"

La bionda annuì e si mise seduta, così Lena glieli passò, perché la sola vista di quei due piccoli la faceva stare bene e li baciò sulla fronte, mentre piccole lacrime lasciarono i suoi occhi "Laurel..." Tentò Kara.

"Se dovessi perdere la memoria, voglio ricordarmi di loro... E di voi, degli altri... Non voglio essere un guscio vuoto!"

Kara e Lena si guardarono, sapendo come potesse sentirsi Laurel.

Dopo quattro ore, in cui solo Sara aveva risposto al messaggio di Kara, il dottor Pratt arrivò con un'infermiera per portare Laurel in sala operatoria, visto che le analisi erano ottime.

"Pronta?" Chiese l'uomo.

"Si... Ma se dovessi risvegliarmi ed essere un guscio vuoto, se dovessero esserci complicanze... Lasciatemi andare. Non voglio misure straordinarie!"

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Capitolo 26
*** See you... ***


Prima di iniziare l'intervento, Laurel rimase in compagnia di Kara, Lena e degli altri, con Sara che era arrivata appositamente, assieme alle Leggende.

Anche se lei e Laurel non erano proprio sorelle, venendo da due Terre diverse, la bionda White Canary aveva imparato ad affezionarsi all'altra.

"Allora sei pronta?"

"Si... Più o meno..."

Sara sorrise "Quando starai meglio, andremo a divertirci un po'!"

"Non amo molto spassarmela..."

"Eddai, non essere così rigida!" Se ne uscì Sara "Inviteremo anche Oliver, Felicity e tutti gli altri!"

Alle loro menzioni, Laurel s'irrigidí e strinse i pugni "Non voglio vedere nessuno di loro!"

"Perché?"

Anche le altre Leggende non capivano, mentre Kara, Lena ed Alex il motivo lo sapevano bene "Loro non si sono degnati di chiedere di me, delle mie condizioni! Si sono sempre definiti amici, invece..."

"Mi pare strano... Indagheró..." Rispose vaga Sara.

"Lascia stare... Se sopravviveró, andrò io su Terra 1, appena starò bene."

Arrivó poi un'infermiera "Sono qui per portarla in sala operatoria... Pronta?"

"Si... Però datemi cinque minuti!"

Tutti annuirono e la lasciarono sola "Sei pronta a riprenderti la vita?"

"Non sono pronta a salutarti."

Marie sorrise e si sedette accanto alla bionda "Ne abbiamo parlato molte volte... Io non sono più di questo mondo, ma tu si! Quindi devi andare avanti... Vai e conquista Dinah, falle vedere chi sei e come sei veramente! Perché, lasciatelo dire, sei una persona meravigliosa, Laurel Lance!"

La bionda sgranó gli occhi, poi sorrise dolcemente "Grazie... E... Sai, non so se è una cosa fattibile o una cosa mia, ma... Rinasci, se puoi. Rinasci in qualsiasi forma, così possiamo stare ancora insieme!"

Anche Marie sorrise "Vedrò cosa si può fare... Ma ora vai! Vai e vinci."

"Certo! Ma posso avere l'ultimo bacio?" Tentò la bionda.

"Naturalmente." Rispose l'altra, chinandosi e baciando Laurel.

L'effusione, che parve eterna, venne interrotta dall'infermiera e la bionda, aperti gli occhi, notó che Marie era sparita "Su, andiamo!"

La donna aiutò l'Alpha a stendersi sul lettino, che poi la Beta spinse lungo il corridoio, con Laurel che vide Sara, le Leggende e, ovviamente, Kara, Lena, Alex ed Eliza, che le fecero tutti il proprio in bocca al lupo personale.

Una volta in sala operatoria, il dottor Pratt sorrise a Laurel "Allora? Come va? Ha salutato la sua ragazza?"

"Si! E... Dottore, non mi uccida. Io e Marie abbiamo un appuntamento fissato per il futuro!"

L'uomo, prendendo le parole per un effetto del tumore, si limitò a sorridere "Ok... Ma ora a nanna!"

L'anestesista fece il suo lavoro e presto Laurel si addormentò, così l'intervento poté iniziare.

Intanto, in sala d'aspetto, Lena aveva portato lì i cuccioli nel passeggino, visto che doveva dare loro i biberon e, ovviamente, Kara le diede una mano.

"Sono preoccupata..."

"Tranquilla, Ava, Laurel ce la farà... Vedrai! Ne sono certa." Se ne uscì Sara, prendendo poi il cellulare "Io chiamo Felicity per sapere cosa succede..."

"Infatti! È strano... Io pensavo che avremmo trovato tutti qui..." Rispose Ray, seduto accanto ad Eliza.

"Se hai notizie, facci sapere..." Disse invece Alex.

"Io ho un brutto presentimento..."

Gli sguardi di tutti furono per Kara, che stava dando il secondo biberon al suo maschietto "Che intendi?"

"Non so... Ma scommetto che Laurel dovrà riprendersi bene, prima di andare su Terra 1 a dire due parole ad Oliver e al Team!"

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Capitolo 27
*** Tutto Bene. ***


Servirono otto ore al Chirurgo per togliere il tumore a Laurel e poi, dopo aver richiuso, uscì per dare notizie alle amiche, che aspettavano in sala d'aspetto.

"Eccolo!" Disse Ray, notando il medico, con Kara, Sara e Lena che subito si alzarono.

"Come sta?" Chiese Sara, visto che Laurel, alla fine, era sua sorella.

"L'intervento è andato molto bene, vedremo quando si riprenderà."

Tutti annuirono e ringraziarono il medico, poi un'infermiera venne a chiamarli quando la bionda venne portata nella sua stanza.

La donna lì accompagnò alla stanza di Laurel, che ancora dormiva "Entrate uno alla volta e non fatela affaticare... È ancora debole." Spiegò la donna, prima di andarsene.

"Dovresti entrare tu..." Rivolse Sara ad Eliza, fissandola "Sei un medico... Se mia sorella ha o non ha qualche problema dovuto all'intervento, tu puoi capirlo..."

"Ok, va bene. Allora vado io." Sorrise un poco la donna, entrando nella camera, sedendosi sulla seggiola accanto al lettino e le tenne la mano.

Pochi minuti dopo, Laurel si sveglió e cercò di mettere a fuoco la vista, notando poi Eliza "Mmh..."

"Piccola... Come stai?" Chiese la donna, carezzando con affetto i biondi capelli dell'Alpha.

"Io... Bene..."

"Chiamo il dottore."

Eliza digitó sul cercapersone e poi tornò a concentrarsi su Laurel "Gli altri... Loro... Stanno bene?"

"Guarda, sono tutti là fuori e sono felici di vederti sveglia!" Indicò Eliza e Laurel li vide tutti.

"Loro... Chi sono?"

Eliza la fissò e, pensando che fosse una conseguenza dell'intervento, li indicò uno ad uno, dicendole i loro nomi "Li ricordi?"

"Kara... È mia amica..."

Ma, prima che potesse dire altro, arrivò il medico "Laurel! Come ti senti?" Chiese il Neurochirurgo.

"Bene..."

"Non ricorda i suoi amici... Glieli stavo indicando e dicendo i nomi."

"È una causa dell'intervento, ma si risolverà... Vediamo." Disse lui, controllandole gli occhi e prendendo poi delle schede con un'immagine ciascuna "Sai dirmi i nomi?"

"Cane... Casa... Gelato..." Rispose lei, a fatica, man mano che lui le mostrava le immagini, ma mancò aereo e scopa.

"Sei appena stata operata, c'è tempo... Ma non preoccuparti. Vedrai che andrà tutto bene!"

Laurel si limitò ad annuire, quindi il Chirurgo lasciò la stanza ed Eliza riempì d'acqua il bicchiere sul comodino, vi mise la cannuccia e la portò alle labbra dell'Alpha, che riuscì a bere, poco e piano.

"Adesso ti lascio riposare, ok?" Chiese Eliza e Laurel annuì, così la donna uscì dalla camera e raggiunse il resto del gruppetto.

"Come sta?" Domandò Kara.

"Non si ricordava di voi... Ma il medico ha detto che è una causa dell'intervento e che dovrebbe risolversi presto..."

"Cavolo..." Sussurrò Sara, mentre Ava le carezzava le spalle.

"Non dobbiamo essere pessimiste, vedrete che andrà tutto bene."

"Speriamo..."

"Sarà sicuramente così!" Avanzó Kara, decisa "Lei non può mollare perché ha ancora molte cose, da fare. E lei lo sa!"

Lena le diede un dolce bacio, sapendo quanto la compagna tenesse al benessere di Laurel e cercava di farle sentire il suo sostegno.

"Noi dobbiamo ripartire..." Se ne uscì Sara "Vado a salutarla..."

"Veniamo con te." Offrí Ava, così l'Alpha andò da Laurel assieme alle altre Leggende.

Invece Kara fissò Lena, che non aveva mai smesso di accarezzarla e tenerle la mano "Grazie per essere qui."

"Non vorrei essere altrove!"

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Capitolo 28
*** Duro Confronto. ***


Passarono ben sei mesi dall'intervento di Laurel e costei, sempre seguita dalle amiche, da Eliza, Jeremiah e il Neurochirurgo che l'aveva operata, si stava riprendendo piuttosto bene e la sua memoria era tornata apposto dopo un paio di giorni, per la felicità generale.

"Senti... Io volevo andare su Terra 1 a riprendermi Dinah... Vuoi venire con me?"

"Si, certo!" Rispose Kara "Sicura di volerlo fare?"

"Si. E poi voglio sapere perché mai nessuno si sia fatto vivo per sapere come stavo... Ok, non sono la loro Laurel, ma hanno sempre detto di essere miei amici, quindi voglio sapere se, senza volerlo, ho fatto o detto qualcosa di sbagliato."

Kara le sorrise appena "Ok... Andiamo."

A casa della bionda vi erano Lena coi cuccioli ed Alex, arrivata a trovare i suoi nipotini, così Kara diede un bacio alla compagna ed ai piccoli, infine prese l'aggeggio che aveva messo a punto Cisco Ramon, uno degli amici di Barry Allen, dicesi Flash, ed aprì il portale "Siate prudenti!"

Kara e Laurel annuirono, quindi attraversarono il portale, trovandosi a Star City quindi, camminando, raggiunsero la casa di Oliver e Felicity.

Fu proprio la bionda ad aprire "Laurel, Kara! Che bella sorpresa... Come state?"

"Bene... E non certo grazie a voi!"

"Scusaci, ma non siamo riusciti a venire a trovarti..."

"Almeno una telefonata!" Ringhió Laurel, con Kara che non riusciva a tenerla tranquilla, visto che ben capiva come si sentisse.

Prima che Felicity disse altro, però, da dietro di lei fece capolino Dinah, che si rivelò essere in dolce attesa.

Sgranó gli occhi, quando vide le due bionde "Ma..."

Laurel serró la mascella, una volta notato il pancione e la sua rabbia aumentò quando vide arrivare anche Vinny "Ecco perché non siete venuti... Che amici."

"Non è come pensi..."

"Ha ragione lei... Dovreste vergognarvi!" Se ne uscì Kara, fissando poi Dinah "Tu per prima!"

"Che? Io?"

"Non solo sei scappata via, ma ora sei addirittura incinta e sei ancora col tuo ragazzo... Devi vergognarti!"

"Andiamo..."

Allora Kara annuì e fece riaprire il portale, dando le spalle alle due Omega ed a Vinny, quindi lo varcarono e sparirono dalla loro vista.

Le due Alpha ritornarono al DEO e Laurel se ne andò sul balcone "Avete fatto presto... Che è successo?" Chiese Alex e Kara le raccontó tutto.

La bionda lasciò allora la sorella, Winn, Brainy e J'onn increduli, raggiunse Laurel, la prese in spalla e volò verso casa sua, ove Lena aveva lasciato aperta la porta che dava sul balcone e la depose sul divano.

"Rimani qui... Vuoi un po' d'acqua?" Chiese e l'altra bionda annuì.

Kara andò in cucina dopo aver smesso il costume di Supergirl, mentre Lena uscì dalla cameretta dei cuccioli "Ciao... Bentornate! Com'è andata?"

"Male..." Rispose solo Laurel.

Allora Lena si sedette soltanto accanto alla bionda e Kara uscì dalla cucina col bicchiere d'acqua e la medicina, quindi diede tutto a Laurel che, dopo aver preso la compressa e bevuto l'acqua, raccontò tutto a Lena, che le carezzó le spalle "Mi dispiace..."

"Non è colpa tua..." Rispose la bionda, fissando poi Kara "Posso andare a riposare?"

"Ma certo." Se ne uscì Kara e l'altra bionda se ne andò in camera.

Kara prese posto accanto alla sua compagna "Credi che il cucciolo o cuccioli siano suoi?"

"Per me si, ma bisogna vedere da quanto sta col suo ex..."

"E se non stessero insieme?"

"Che?"

"Rifletti..." Tentò Lena "Io scommetto che tu e Laurel avete subito perso le staffe e non avete fatto parlare né Dinah né Felicity..."

"Ci conosci bene!" Rivelò Kara e la mora sorrise un poco.

"Scommetto che poi tutto si risolverà... Laurel e Dinah devono riuscire a parlarsi."

"Hai ragione... Ma non so se Laurel lo vorrà."

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Capitolo 29
*** Rifiutarsi. ***


Dopo una settimana, in cui Laurel aveva ripreso il suo ruolo al DEO, proprio nella struttura governativa si aprì un portale, dal quale uscirono Oliver e tutto il suo Team, compresi Felicity e Vinny.

"Green Arrow... Cosa vi porta tutti qui?" Chiese J'onn.

"Lei ha le contrazioni... E l'abbiamo portata qui." Rispose Felicity, indicando Dinah, dolorante, in braccio a Vinny.

"Io ti voglio bene, Oliver, sei un caro amico, ma... Portatela via." Avanzó invece Kara.

"Kara..." Tentò Alex.

"No!" Ringhió la bionda "Lei ha mollato Laurel e, come voi, non si è mai fatta sentire per sapere come stava dopo l'intervento... Ed ora vorrebbero che noi la tenessimo qui a partorire?"

"Sono i cuccioli d-di Laurel..." Tentò proprio la castana.

"Ah si?" Chiese proprio Laurel, avanzando "Non mi hai mai coinvolta ed io ora non voglio saperne nulla."

"T-Ti prego..."

"Ecco, prega! Ti servirà." Disse, incrociando le braccia "Anzi... Quando I piccoli nasceranno, chiamatemi. Ma non starò accanto a te!"

Lo sguardo freddo e tagliente di Laurel penetró Dinah come una lama affilata "O... Ok..." Bofonchió, tra smorfie e grida di dolore.

"Le contrazioni aumentano, portiamola in infermeria!" Ordinó Alex, guardando poi Laurel "Credo non ci vorrà molto, prima che nascano... Vuoi venire?"

Laurel si limitò ad annuire, così seguí Alex, che indicó a Vinny di far stendere Dinah sul lettino e poi di uscire, mentre la bionda si sedette su una sedia, all'altezza del bacino dell'Omega.

Presto la ragazza iniziò a spingere, tra lacrime e grida di dolore, mentre cercava le mani di Laurel da stringere per farsi forza, per sentire un po' di vicinanza.

Ma Laurel fu irremovibile e tenne le sue mani ben lontane, strette in due pugni pieni di rabbia.

Pochi minuti ed il primo cucciolo, o meglio, cucciola, venne alla luce, gridando al mondo tutta la sua voglia di vivere.

Istintivamente Laurel sorrise, nel vedere la piccola e poi fu il turno della seconda, entrambe con pochi capelli biondi e parecchio fiato nei polmoni.

L'Alpha prese e si alzò, senza guardare Dinah, che invece la fissava e raggiunse i suoi piccoli nella stanza adiacente per stare con loro.

Alex guardava dispiaciuta la castana, in lacrime, poi si scusó un secondo e andò da Laurel "Hai bisogno di me?"

"Si... Vieni."

Uscirono dall'infermeria ed entrarono in un'altra stanza "Vuoi farmi la predica vero?"

"Sei una stronza! Lei è lì che sta soffrendo... Non hai idea di quale dolore abbia provato durante il parto e voleva solo una stretta di mano! Voleva un po' della tua forza... Perché l'hai punita così?"

"Io non l'ho punita." Rispose tranquilla la bionda "Lei è andata via. Lei non mi ha detto nulla dei miei cuccioli... Io ci sarò per loro, ma non per lei, visto che si è consolata benissimo!"

"Io ti capisco, ma..."

"Non ci sono ma! Non voglio perdonarla, mi rifiuto. Ok, lei magari è stata male... Ma a me è stato tolto un tumore! E se non fosse stato per Kara, Lena e voi del DEO, non avrei avuto nessuno! Quindi mi rifiuto di perdonare chi mi ha voltato le spalle."

Laurel se ne andò, passando davanti alla stanza di Dinah, che la notó e capí che, se non avrebbe fatto lei il primo passo per riconciliarsi, avrebbe perso per sempre l'unica Alpha che voleva al suo fianco.

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Capitolo 30
*** Perdonata... ***


Dopo un paio di giorni, quando Dinah fu in grado di muoversi, prese le cucciole e chiese ad Alex di accompagnarla da Laurel.

Ma la bionda non era a casa sua, ma nel vicino appartamento, con Kara, Lena ed i loro cuccioli che, nonostante i cinque mesi, già fluttuavano nell'aria, facendo impazzire la mora, costretta ad inseguirli per casa.

"Piccoli birbanti! Se vi prendo..."

Laurel stava cucinando e, quando Kara uscì dal bagno, i tre piccoli volarono diretti dalla loro madre, che li prese e fece loro le fusa "Ehi... Dovete fare i bravi, capito? Mamma Lena non può correre molto, o potrebbe fare male ai vostri futuri fratellini o sorelline. Capito?"

I tre piccoli la fissarono, voi loro occhioni azzurri e Kara li portò nella loro cameretta.

"Grazie per averli presi..." Sorrise Lena, avvicinandosi e dandole un bacio molto dolce.

"Di nulla! E i miei piccoli come stanno?" Chiese, accarezzando il ventre della compagna.

"Molto bene!" Sussurró Lena, accettando un altro bacio.

Il suono del campanello le fece allontanare e andarono in soggiorno, con Laurel che aprí "Che ci fai qui?"

"Io..."

"Un attimo, scusate..." Le interruppe Alex "Per evitare di essere messa in mezzo, io entro e vado a trovare i miei nipotini!"

Laurel la guardó entrare ed incroció lo sguardo di Lena, che le sorrise "Io esco un secondo... La cena è pronta."

"Vai pure a casa e non preoccuparti..." Se ne uscì Lena "Noi siamo qui."

La bionda annuì e uscì, aprendo la porta di casa sua e fece entrare Dinah, che distese le cucciole addormentate sul grande divano.

"Io... Io voglio parlarti."

"Parla." Disse Laurel, incrociando le braccia al petto.

"Mi dispiace tanto, per tutto e... E voglio provarci seriamente, con te, se tu vuoi..." Iniziò la castana "So di essere stata ingiusta e di aver sbagliato, quando stavi con Marie e quando l'hai persa... E..."

"Non hai diritto di nominarla!"

"Lo so... Però io ti amo e voglio stare con te!"

"E quel babbeo?"

"Lui ha una ragazza e diventerà padre. Quando l'hai visto a casa di Oliver e Felicity, era venuto a portarmi delle medicine... Andava in farmacia per la sua ragazza e si è offerto di comprare anche le mie."

Allora Laurel chinò il capo, dando mentalmente ragione a Lena e promettendo a sé stessa che avrebbe imparato ad ascoltare "Ok... Ma io qui ho la mia vita ora. E non me ne vado!"

"Non è un problema... Mi trasferiró qui, così possiamo stare insieme. L'ho già accennato ad Oliver e gli altri."

"Va bene... Ma dimmi, come le hai chiamate?"

"Se lo decidessimo insieme?"

"Non ho una grande fantasia."

Dinah sorrise "Io pensavo a Kelly e... Marie. Che ne dici?"

Laurel la fissò, incredula "Ne sei certa?" Chiese, con gli occhi lucidi.

"Si... Più che certa!"

E Laurel fissò le sue piccole, poi tornò a guardare Dinah e, quasi senza accorgersene, si avvicinò maggiormente, le prese il viso tra le mani e la baciò "Grazie..."

Dinah di limitò a sorridere e baciò ancora la bionda, tenendola poi stretta a sé.

E l'Alpha, innanzi ai suoi occhi, vide Marie ed il suo dolce sorriso "Visto? Ho detto che sarei tornata da te!"

Ma Laurel, di questo, non aveva mai dubitato.

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