Fairy Tail Una nuova Famiglia

di vle87comu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una lieta notizia ***
Capitolo 2: *** avviso ***
Capitolo 3: *** Confessioni - Parte Prima ***
Capitolo 4: *** La Maga della Foresta Orientale ***



Capitolo 1
*** Una lieta notizia ***


Due anni dopo la sconfitta di Acnologia..

 

Il tempo scorreva tranquillo a Magnolia, il cielo era limpido, e una leggera brezza soffiava fra le nubi, gli uccelli volteggiavano liberi e sereni, cinguettando allegri fra gli alberi frondosi. Gli abitanti conducevano le loro vite in pace e tranquillità, i bambini correvano fra le strade sorridenti e sereni.

Dopo la sconfitta di Acnologia la pace regnava su tutto il paese, le gilde finalmente potevano tirare un sospiro di sollievo, Lamia Scale, Blue Pegasus, Sabertooth e Mermaid Heel godevano dell’equilibrio che quello scontro aveva ristabilito. Ma una gilda fra tutte, poteva finalmente ricominciare a vivere la quiete dopo la tempesta, ovviamente stiamo parlando di Fairy Tail.

Quella mattina la gilda sembrava in fermento, Mirajane e Kinana come al solito intrattenevano gli ospiti al bar, Laxus come ogni mattina curava con estrema attenzione ogni movimento della sua donna dalla chioma argentea e curve mozzafiato, mentre trangugiava la sua colazione con interessante appetito.

Ormai tutti sapevano della loro relazione, venuta allo scoperto già da tempo, i loro sentimenti si era rafforzati ancora di più durante la battaglia, dove la paura reciproca di perdersi, aveva donato coraggio ad entrambi per dichiararsi anche se Lax non ammise mai veramente la sua infatuazione per lei. Mira attendeva ancora quel famoso “ ti amo” che non arrivava mai, nonostante fossero trascorsi già due anni.

Mirajane Strauss, nonostante tutto, era felice di questa sua nuova condizione, era abituata alle attenzioni dei ragazzi ma in realtà non era mai stata interessata veramente a qualcuno in particolare. L’unico a cui aveva dato più confidenza era Freed che però aveva sempre visto come un suo grande amico e confidente. In verità, a Freed Justine non sfiorò mai il pensiero di avere delle chance con lei, sapeva bene che Mirajane apparteneva a Laxus ed a nessun altro, e mise quindi i suoi sentimenti da parte.

Il re delle saette era un uomo estremamente possessivo e scontroso, a tratti si poteva definire un vero egoista senza alcuna speranza, Mira odiava con tutta se stessa quel lato di lui, però lo perdonava sempre, poteva tenergli il broncio per qualche giorno, ma poi finivano a letto insieme, come ogni volta, perciò in definitiva fu Mirajane che si arrese a lui senza riserve.

Per suo contro, Lax conosceva molto bene la storia della maggiore dei fratelli Strauss, un’infanzia complicata; Mira da piccola era una ragazzina crudele, sadica e violenta, al punto che non perdeva mai occasione di creare scompiglio all’interno della gilda. Per questo motivo era stata soprannominata il “demone” sia per il suo carattere disastroso che per la sua forza durante le battaglie.

Tutto cambiò quando, sua sorella minore, Lisanna morì (almeno così credettero tutti per molto tempo), da quel momento Mira cambiò radicalmente carattere, divenne dolce e gentile, affabile, quasi una mamma per tutti quelli della gilda, rinunciò alle missioni e non scese più in battaglia.

Laxus conosceva tutto questo, e inevitabilmente si invaghì di lei, del suo tratto fragile ma forte al tempo stesso. Lui che da sempre odiava i deboli, considerati come essere inutili soprattutto all’interno della propria gilda, si arrese a lei e al suo sorriso. Si affezionò alle sue ramanzine, alle sue bislacche punizioni, e del broncio incredibilmente sexy, che metteva ad ogni sua baruffa all’interno della gilda. Amava quella donna, l’amava nel profondo ma nonostante ciò non le avrebbe mai veramente confidato i suoi sentimenti. Cazzo era un uomo e per nulla la mondo avrebbe ammesso una sua debolezza, perché per Laxus l’amore era tale, era solo e unicamente un punto debole.

Tornando alla nostra Gilda, come dicevo, quella mattina regnava una confusione incredibile, tutti si erano riuniti intorno al tavolo dove Leavy era seduta, poco distante c’era un Gajeel Redfox imbarazzato, e paonazzo, ma quello che più colpiva, era il suo sorriso e il suo sguardo carico di orgoglio e ammirazione per la sua compagna.

Mirajane e Kinana incuriosite si avvicinarono, e proprio in quel momento un grido si levò da quella bizzarra cerchia: «Ahhhhh, congratulazioni ragazzi!»

Boccali di birra si levarono in aria per brindare tutti insieme, l'unica fuori dal coro era Cana, lei brindò, come al solito, direttamente con un barile di birra, quella ragazza era davvero straordinaria, riusciva a trangugiare litri e litri di birra come se niente fosse! Solamente Bacchus Groh poteva definirsi un suo degno avversario!
Natsu, che fino a quel momento era stato silenzioso, urlò in direzione del povero Gaj, ormai divenuto del colore dei capelli di Titania: «Ammasso di ferraglia! Questo proprio non me l’aspettavo! Levy sicuro che sia suo?»

Levy divenne paonazza, e Lucy posta proprio al suo fianco, lanciò un occhiataccia a quello che qualche anno prima era diventato suo marito.

Gajeel iracondo rispose a Natsu per le rime: «Perché fiammifero, sei convinto che Layla sia opera tua, ghihihi?! A me proprio non sembra!»

Lucy si mise una mano sul volto, sapendo benissimo cosa sarebbe successo da lì a poco. E come previsto rissa fu!

I due dragon slayer se le dettero di santa ragione, ma come ogni volta, da un banale litigio era facile scatenare una rissa. Trascorso poco tempo, da un combattimento a due, anche Gray Fullbuster e Elfman Strauss si unirono alla zuffa.

Elfman all’improvviso urlò: «Le risse sono cose da veri uomini!»

A questa esclamazione Erza e Cana si unirono al tafferuglio tentando si sedarlo ma come al solito cambiarono presto bandiera e si unirono ai due litiganti. Cana Alberona del resto era già ubriaca da un pezzo, ed ogni proposito era buono per fare un po di chiasso.

Bisca e Alzack, che fino a qualche tempo prima si erano messi in disparte, tirarono fuori l’artiglieria pesante, cominciando a sparare colpi in aria, incitando alla calma, ovviamente nessuno poteva fermare quel tafferuglio se non il Master Makarov, peccato che lui al momento si trovasse in missione per conto del Concilio della Magia.

Levy, Lucy e Juvia, avvolte da un profondo imbarazzo, si alzarono e si diressero verso l’uscita, sui loro volti c’era rassegnazione, i loro uomini non sarebbero mai cambiati, e in fondo era proprio questo che amavano di loro, in fondo tutto questo è Fairy Tail.

 

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Capitolo 2
*** avviso ***


Ciao a tutti

ho avuto non pochi problemi con l'inserimento del primo capitolo. Vi chiedo scusa!
Ho aggiornato il primo capitolo applicando delle modifiche sia nel testo che nella sua impaginazione. Spero risulti più scorrevole e di vostro gradimento. Fatemi sapere cosa ne pensate. 

Vi abbraccio

Valentina

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Capitolo 3
*** Confessioni - Parte Prima ***


La rissa continuò tutta la mattinata, fino a quando stremati ed affamati decisero di fermarsi. Natsu, Gajeel e Gray si sdraiarono sul pavimento esausti, doloranti, e con i vestiti ridotti a brandelli.

«Lucy mi ammazzerà se torno a casa conciato così!» esclamò Salamander.

«Vedi Natsu, dovremmo prendere tutti esempio da quel ghiacciolo di Gray, ghihihi!» sorrise Gajeel.

«Eh perché mai dovrei prendere esempio da mister muntandone?» disse con fare indagatore.

Gray, divenuto argomento di conversazione dei due amici, si alzò mettendosi seduto a gambe incrociate, attento alla risposta, che Gajeel stava per dare al fiammifero.

«Vedi Natsu, lui i suoi vestiti, li ha persi molto tempo prima di mettere piede all’interno della gilda questa mattina. Vero ghiacciolo?»

Entrambi si misero a ridere, Gray dal canto suo, imbarazzato, cercava di capire come poteva aver perso ancora i suoi vestiti. Era sempre così un attimo prima lì aveva, e un istante dopo erano già spariti!

Poco dopo anche tutti gli altri terminarono la baruffa, e fecero ritorno alle proprie case come se niente fosse mai accaduto.

«Ehi, Gajeel?!» prese la parola Natsu.

«Mmmmm» mugolo lui.

«Così tu e Levy avrete un bambino, eh?» continuò il rosato.

«E’ già! Non me ne capacito ancora. Io padre, sarò capace di essere un buon padre?» si domandò Gajeel parlando più a se stesso che agli altri due.

«Mah, se è capace Natsu, non vedo come non possa riuscirci anche tu? E poi hai Levy, lei è in gamba!» esclamò Gray.

Natsu emise un grugnito di disapprovazione, incrociando le braccia al petto.

E poi proseguì: «Sapete ragazzi?»

In quel momento sia Natsu che Gajeel si girarono verso il loro compagno, e Gray continuò:

«Ho chiesto a Juvia di andare a vivere insieme. Penso sia giusto così» disse tutto d’un fiato.

«E lei cosa ti ha risposto?» domando Gaj incuriosito lanciando uno sguardo d’intesa a Natsu.

«Juvia è felice della proposta di Gray-sama. Juvia ama Gray-sama da sempre!» Rispose ironico Natsu mettendo in scena un simpatico siparietto con Gajeel.

La risposta di Gray non tardò ad arrivare: «Dannato Fiammifero, non fare il cretino. Parli proprio tu! Perchè non racconti… chi è che ha fatto la proposta a Lucy?» 

«Ahh, uffa ragazzi siete proprio dei guastafeste, io me ne vado a casa dalla mia Lucy!» disse Natsu brontolando.

Detto ciò il dragon slayer lasciò la gilda. Percorrendo la strada verso casa, cominciò a ripensare nostalgico a quel giorno di due anni prima.

 

due anni prima….

Tutto accadde la sera della festa per celebrare la sconfitta di Acnologia. Alla gilda c’erano musica, cibo e birra a volontà, per l’occasione il Master aveva organizzato un ballo con tanto di fuochi d’artificio; era una serata perfetta, Natsu era perfetto. Finalmente, Lucy aveva realizzato di amarlo ma non sapeva come dirglielo; Natsu scherzava sempre, non era mai serio, e lei faceva fatica a capire cosa effettivamente gli passasse per la testa.

Per l’occasione indossava un voluttuoso abito scarlatto, elegante, con un’ampia scollatura che metteva in risalto il suo seno abbondante, i capelli, raccolti in un morbido chignon, erano adornati da una spilla di rubini, donatale da Erza in occasione di un suo compleanno qualche anno prima. Quando entrò nel salone, immediatamente Juvia e Levy le corsero incontro complimentandosi con lei, anche Natsu, seduto qualche tavolo più in là, non rimase estraneo all’apparizione in sala della biondina. A dir la verità, tutta gli ospiti nel salone mostravano un certo interesso verso la nuova arrivata; non si poteva certo dire che Lucy quella sera passasse inosservata; era raggiante con quell’abito, ma una persona in particolare non riusciva a toglierle gli occhi di dosso. Natsu era stregato dalla devastante bellezza di quella ragazza, ed anche i suoi compagni presto se ne accorsero.

Gray, notando lo sguardo perso di Natsu disse: «Vai da lei, e questa volta non fare il solito scemo!»

«Io? Io non faccio lo scemo… è solo che…. cosa devo dirle esattamente?» domandò il rosato incrociando le braccia dietro la nuca.

«Natsu… mi sa che a furia di andare a fuoco, ti sei bruciato anche il cervello!» disse Gray dandogli una pacca sulla spalla.

Poco distante c’era Elfman che, avendo ascoltato la loro conversazione, esclamò: «Le dichiarazioni d’amore sono cose da veri uomini!»

Sia Gray che Gajeel scoppiarono a ridere. Grazie ai suoi amici Salamander prese coraggio, e si diresse verso la sua tanto amata biondina. Ma una volta arrivato a lei, perse coraggio e tornò il solito vecchio Natsu.

«Luuucyyyy!» urlò Natsu agitando la mano a mo’ di saluto.

«Ciao Natsu!» rispose la biondina sfoggiando una fantastico sorriso.

«Lucy, posso parlarti un attimo?» disse il rosato quasi in un sussurro.

«Certo, dimmi tutto!» rispose perplessa la maga.

«Andiamo fuori, qui c'è troppa gente!» disse Natsu con una certa ansia nella voce. 

E detto ciò, prese la mano di Lucy, e la trascinò fuori dal salone, non le lasciò la mano nemmeno quando arrivarono al porto, nemmeno quando ormai erano al confine della città. Insomma la condusse così lontano che la gilda era solamente un puntino indistinto, nell’orizzonte notturno di Magnolia.

«Natsu, penso che siamo abbastanza lontani da Fairy Tail, non trovi?» e dicendo questo si divincolò dalla presa del suo compagno.

«Lucy, c’è una cosa che devo dirti da molto tempo…. io…» cominciò a farfugliare Salamander.

«Va tutto bene?» domandò la biondina osservando il suo partner colto da un improvviso imbarazzo.

«Lucy io… io credo di volerti bene» disse il rosato. 

Natsu aveva le guance incredibilmente rosse e il fiato corto dall’emozione. Lucy dal canto suo l’osservava emozionata, non credeva che quel momento fosse finalmente arrivato, non poteva essere vero, ma un attimo aveva detto solo di volergli bene, e questo non implicava esplicitamente il fatto di amarla. Forse stava sognando ad occhi aperti, si stava illudendo, aveva travisato tutto come al solito. 

«Anch’io Natsu, ti voglio bene! Sei il mio partner, mi hai salvata innumerevoli volte, e….»

«Lucy, io… io non posso sopportare l’idea di perderti di nuovo, quando ti ho vista priva di sensi io… ho creduto fossi morta, e... non ho più capito niente. Insomma Lucy, io ti amo.» e detto ciò Natsu prese letteralmente fuoco.

Lacrime dolci, e piene di amore scesero lungo il viso di Lucy, che prese il volto del suo Natsu fra le mani, e gli diede un bacio a fior di labbra. Fu un bacio dolce e sensuale senza pretese, un bacio per tutte le parole non dette, per tutto l’amore mai esternato, per tutto ciò che il futuro poteva regalare loro. Un vibrare di emozioni presero possesso dei loro corpi, Natsu decise di esplorare più a fondo la bocca della sua compagna, la lingua di lui trovò quella di lei, e una danza senza fine s’innescò dando vita a sensazioni mai provate, ma da sempre desiderate da entrambi.

Natsu spinse Lucy contro il tronco di un albero, lì vicino, il corpo di lui premeva contro quello di lei, suscitando un calore, localizzato tutto verso il basso ventre, Lucy si staccò contro voglia ma solo per riprendere fiato.

Entrambi si guardarono negli occhi, nei loro sguardi c’era un misto di emozioni, sensazioni, e desideri sopiti da tempo che ora prendevano vita in un turbinio di passione, amore ed eccitazione, volevano approfondire quel contatto ma entrambi sapevano che quello non era né il posto, e né il momento giusto.

«Ti amo Natsu, e penso di amarti da sempre.» disse Lucy.

Natsu diede un bacio a stampo sulla fronte della biondina e disse: «Dovremmo tornare alla festa, Gray e Gajeel chissà cosa staranno raccontando a tutta la Gilda!»

«Che vuoi dire Natsu?» disse Lucy vistosamente rossa in volto.

«Voglio dire che a quest’ora tutta la Gilda oramai saprà di noi… sarà meglio incamminarci!»

E detto ciò la prese per la vita, e stretti l’uno accanto all’altro si incamminarono verso quella che da anni era diventata la loro nuova famiglia: Fairy Tail.

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Capitolo 4
*** La Maga della Foresta Orientale ***


Lucy, stava male da cinque settimane ormai, ultimamente le nausee mattutine si facevano sempre più insistenti e sfiancanti. Immaginava la natura di quel malessere ma non aveva il coraggio di affrontare l’argomento con il suo compagno. Natsu, per volere del Master Makarov, era partito per un missione insieme a Happy, viaggio che l’avrebbe tenuto lontano dalla gilda almeno un paio di settimane. Il rosato era contrario alla partenza, da tempo ormai, aveva notato qualcosa di strano in Lucy, era sempre stanca, e sempre più spesso si svegliava senza lei accanto. Tutte le mattine, la biondina, correva in bagno, lei sosteneva non fosse nulla di cui preoccuparsi, ma Natsu era sempre più convinto che questo “nulla” in realtà fosse qualcosa di più.

Natsu provò in ogni modo a far cambiare idea al Master, suggerendo Gray o Gajeel per la sua missione, ma lui fu irremovibile: «Natsu, è una missione estremamente urgente, i tuoi compagni sono già impegnati in altre missioni secondarie.»

«Ma…. Master, Lucy non sta bene ed io vorrei…»
«Non accetto un no come risposta Natsu! Lucy non è sola, ci siamo noi!»
«Master, io non voglio…. l’ho già persa una volta ed io… io non partirò. Questa è la mia decisione!» aggiunse il rosato con fare risoluto.
«Molto bene…. sapevo avresti risposto così!» detto ciò il Master si voltò all’improvviso, ed esclamò «Erza.. ora tocca a te, convincilo a partire.»
«Ai suoi ordini, Master!»
«Eeerzaaa ciao! Quanto tempo!» disse Natsu con sguardo terrorizzato, improvvisamente tutta la sua sicurezza vacillò.
«Natsu, il Master ti ha assegnato una missione di classe S, dovrai portarla a termine entro due settimane. Altrimenti verrò io personalmente a prenderti. Tu non vuoi questo… vero?»
«Ma Erza, Lucy non….»
«Natsu…. è un ordine!» disse con sguardo fermo e deciso. Quella ragazza era terrificante, non c’era membro della gilda che non fosse terrorizzata da Titania, tutti avevano paura di lei, e dei suoi metodi coercitivi, perfino Laxus se poteva, evitava lo scontro diretto con lei.
«Uffa... e va bene partirò.» disse Natsu, risentito dal tiro mancino che Makarov gli aveva appena tirato.

Detto ciò, s’incamminò verso casa, dove l’attendeva la sua amata Lucy; era proprio lì davanti ai suoi occhi, stava trafficando ai fornelli, sicuramente si stava cimentando in uno dei suoi deliri culinari. Amava profondamente Lucy ma doveva ammettere che cucinare non era proprio il suo forte. 

«Ehilà Lucy.» salutò la sua compagna dandole un bacio fra le sue scapole.
«Ciao Natsu, tutto bene alla gilda? Makarov cosa voleva?» chiese allegra la biondina continuando a cucinare.
«Mmmmm… diciamo di si… Lucy devo partire subito, il Master mi ha affidato una missione di classe S, che mi terrà occupato per due settimane… mi spiace io…» cominciò a tartagliare Natsu.

Sentendo la voce preoccupata del rosato, si voltò, e guardandolo con immensa dolcezza disse: «Natsu, tranquillo, non devi preoccuparti, starò bene. Ti ho già detto che non è niente, sono solo spossata, nulla di più!»

«Si però, io…»
«Natsu vai, questo è un ordine!» disse Lucy facendogli l’occhiolino.

Salamander preparò la borsa, era riluttante a partire ma non poteva fare altrimenti; baciò intensamente Lucy, voleva trasmetterle tutto il suo amore e allo stesso tempo tutta la sua preoccupazione, si guardarono negli occhi, ed entrambi all’unisono sussurrarono: «Ti amo.»

Fuori dalla porta, Happy, l’exceed, compagno di Natsu da sempre, l’attendeva pensieroso, anche lui come il dragon slayer era preoccupato per Lucy.

«Andiamo Happy!» disse sospirando Natsu.
«Aye!» disse il gatto ceruleo. Ed entrambi s’incamminarono lungo le strade di Magnolia.

Trascorsa una settimana dalla partenza di Natsu, la maga degli spiriti stellari, decise di andare a far visita alla Maga della Foresta Orientale, aveva il timore che il suo non fosse un comune malessere ma qualcosa di ben più grande di lei. Si diresse alla casa nell’albero di Porlyusica, quest’ultima era una donna anziana, abitava appena fuori la città di Magnolia, non si vedeva mai alla gilda anche se da anni fungeva da consulente medico per tutti i membri. Era una donna alta e snella, con i capelli rosa legati in una crocchia tenuta ferma da due grandi spilli a mezzaluna, indossava sempre una camicetta verde scuro con sopra un mantello color cremisi dall’ampio colletto, decorato da enormi inserti a forma di corno di drago, che sporgevano verso l’esterno. La vecchia donna in un primo momento la cacciò via, da sempre schiva verso il genere umano, non amava le loro visite, soprattutto se queste erano perfino inaspettate.

«Dimmi, cosa ti porta nella mia dimora giovane Lucy Heartphilia?» disse l’anziana maga.
«Porlyusica, ho bisogno di risposte. Puoi aiutarmi?» domandò Lucy.
«Cara, la risposta la conosci già, ma vieni, entra, vedrò cosa posso fare.» dicendo ciò la maga entrò all’interno della sua abitazione.

La sua casa era stata ricavata nei meandri di un maestoso albero, all’interno di esso c’era ogni sorta di pozione, strani oggetti, e libri polverosi e voluminosi dalle copertine dai colori sgargianti, Lucy avrebbe voluto consultare quei volumi più da vicino, ma al momento tutta la sua attenzione era incentrata sulla vecchia maga che si era voltata fissandola con insistenza.

«Sdraiati, qui!» ordinò Porlyusica.

Lucy fece come richiesto, si mise supina su un letto, e si voltò verso la maga che dolcemente le appoggiò una mano sul ventre.

«Mmmmm.» mugolò con fare interrogativo. Lucy, dal canto suo, restava in un religioso silenzio, sapeva quanto la maga poteva essere irascibile.
«Allora Lucy, la situazione non è grave. State entrambe bene, quindi ora puoi andare.» dicendo questo la vecchia maga si allontanò.
«Porlyusica, cosa vuol dire che stiamo entrambi bene? Chi sta bene oltre a me?» s’interrogò Lucy.

La vecchia facendo un profondo respiro aggiunse: «Lucy Heartphilia, aspetti una bambina, e se non erro, ed io non sbaglio mai, sei incinta da circa due mesi e tre settimane.»

Lucy era senza parole, sospettava di essere incinta, ma sentirselo dire apertamente la fece vacillare, e se non fosse stata seduta a quest’ora sarebbe sicuramente crollata a terra, emotivamente esausta e priva di forze. Ma un attimo, aveva detto bambina, lei aspettava una bambina! Improvvisamente la gioia prese il sopravvento e un dolce sorriso comparve sulle sue labbra, calde lacrime scesero dai suoi occhi carichi di amore per quell’essere che ancora doveva nascere ma che già sentiva come sua.

«Ora vai! Mi hai già scocciato abbastanza con la tua presenza.» disse l’anziana maga, e voltandosi verso l’uscita continuò: «Se dovessi aver bisogno, la prossima volta avvisami, odio le sorprese soprattutto da parte di voi umani!» dicendo questo uscì, lasciando Lucy sola con le sue nuove emozioni e le sue mille domande che le turbinavano intorno. Cosa avrebbe detto a Natsu? Ma questione ben più importante, sarebbe stato contento della loro nuova condizione?

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