Demon heart

di AryaDream
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Riflesso: Inuyasha ***
Capitolo 2: *** Cerchio: Sesshomaru/Rin ***
Capitolo 3: *** Pagine: Kagome ***
Capitolo 4: *** Girasole: Sango e Miroku ***
Capitolo 5: *** Mare: Kikyo ***
Capitolo 6: *** Corda: Sesshomaru e Rin ***
Capitolo 7: *** Salvia: Kagome ***
Capitolo 8: *** Occhio: Kagura ***
Capitolo 9: *** Viola: Sesshomaru e Rin ***
Capitolo 10: *** Esilio: Towa ***
Capitolo 11: *** Favola: Rin ***
Capitolo 12: *** Acre: Kagome ***
Capitolo 13: *** Pasticcio: Rin ***
Capitolo 14: *** Carte: Kikyo/kaede ***
Capitolo 15: *** Incenso: Kikyo ***
Capitolo 16: *** Bacio: Sesshomaru/Rin ***
Capitolo 17: *** Marchio: Miroku ***
Capitolo 18: *** Strega: Kagura ***
Capitolo 19: *** Zucchero: Inuyasha/Kagome ***
Capitolo 20: *** Bambola: Rin ***
Capitolo 21: *** Intreccio: Sesshomaru ***
Capitolo 22: *** Night Club: Miroku ***
Capitolo 23: *** Briciole: Rin/Jaken ***
Capitolo 24: *** Goccia: Inuyasha/Kikyo ***
Capitolo 25: *** Soffitta: Sota ***
Capitolo 26: *** Sussurro: Sesshomaru/Kagura ***
Capitolo 27: *** Piuma: Sango ***
Capitolo 28: *** Ouija: Kagome/Rin ***
Capitolo 29: *** Scricchiolio: Inuyasha/Kagome ***
Capitolo 30: *** Pianto:Kagome ***
Capitolo 31: *** Fuoco: Rin ***



Capitolo 1
*** Riflesso: Inuyasha ***




 
Durante le notti di luna nuova, come tutti i mezzi demoni mi trasformo in un essere umano. I miei capelli diventano neri, i miei poteri sovrannaturali svaniscono, così come le mie caratteristiche demoniache, come le orecchie da cane, le zanne, gli artigli, il color ambra dei miei occhi.
Aspetto il sorgere del sole per tornare come prima, ma quella notte accade qualcosa che non ho previsto.
Mi ricordo bene quel demone che prese di mira gli abitanti del villaggio, ed io ero senza poteri, potevo usare Tessaiga solo nella sua forma di vecchia katana.
In combattimento sono inutile, ma non potevo lasciare Kagome e gli altri combattere da soli.
I muscoli del mio corpo senza poteri stavano cominciando ad abbandonarmi, urlavo per il dolore e i miei riflessi si appannano.
Sentivo le urla di Kagame che chiama in continuazione il mio nome, però io non potevo arrendermi senza combattere.
Bastava solo un mio errore e gli artigli affilati di quel demone avrebbero dilaniato. Odio questa condizione, mi sento cosi inutile, e io voglio essere un peso per nessuno dei miei amici.
Riuscii a schivare per poco una possente zampata, ma gli artigli mi ferirono la spalla, lasciandomi un graffio che bruciava come il fuoco dell'inferno.
Stavo per lasciarmi andare al mio destino, mi trascino fino al piccolo fiume, per cercare di trovare sollievo.
La luna illumina lo specchio d'acqua e io vidi il mio riflesso, non era io quello che vedevo, io ero un mezzo demone che voleva diventarlo completamente, distruggendo quella parte umana che mi rende cosi debole.
Invidio mio fratello Sesshomaru, lui non dove aver timore di trasformarsi in un umano. Lui arriva con la sua immensa potenza sta sconfiggendo il nemico, ed io dovetti allontanarmi, non voglio la pietà di nessuno perché io sono Inuyasha è presto diventerò un demone eliminando per sempre quella orribile parte umana che sono costretto a sopportare.


                                                                              [315 Parole]







Note Autrice:
Per quest'anno volevo provare una raccolta di one-shot, ma avendo poco tempo e anche altre storie in corso, mi sono decisa a scrivere una raccolta di Flash-fic, sperando di fare un buon lavoro.
Sono tornata su questo fandom a pochi giorni dall'inizio della nuova serie.
Cercherò di inserire tutti i personaggi e le coppie.
Ho scelto la lista pumpNight.
La prima piccola storia è dedicata ad Inuyasha quando si trasforma completamente in umano.
Ringrazio tutti colori che leggeranno questa raccolta.

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Capitolo 2
*** Cerchio: Sesshomaru/Rin ***





 
Era una tiepida mattina primaverile e nell'aria fluttuavano dei petali colorati.
Aveva la schiena appoggiata su un tronco di un albero, mentre udiva i canti e le risate della piccola Rin che, insieme a Jaken, disegnava dei cerchi sul terreno.
Per Sesshomaru non vi era nulla di più importante della vita di Rin. Da quando era entrata nella sua vita, la sua dolcezza, la sua ingenuità, l'avevano colpito.
Nessuno doveva farle del male, avrebbe ucciso chiunque avesse osato sfiorarla.
Rin era l'unica a non aver paura di Sesshomaru, anzi le era molto devota, sapeva che le aveva salvato la vita più volte e mai l'avrebbe abbandonato.
Era ancora una bambina e forse in lui vedeva quella figura paterna o fraterna che dei banditi le avevano tolto, lasciandola così sola.
Il loro incontro era voluto. Lo sguardo di Sesshomaru continuava ad osservare Rin che giocava, mai avrebbe pensato di potersi affezionare cosi a quella piccola umana.
Improvvisamente sentì un brivido attraversarlo. D'improvviso il cielo si oscurò e una nuvola gigantesca aveva oscurato il cielo.
Sesshomaru s'immobilizzò.
Le foglie degli alberi non si muovevano erano immobili, come se qualcuno li avesse bloccati, sebbene si fosse alzato un vento molto forte e violento.
La piccola Rin corse verso Sesshomaru e sollevò lo sguardo verso il cielo, mentre si aggrappava alla veste del demone.
Una forza sovrannaturale era all'opera in quel momento e loro dovevano allontanarsi da quel luogo, dove in breve si sarebbe scatenato l'inferno.
Si allontanarono, e l'unico pensiero di Sesshomaru era quello di mettere in salvo Rin.
Una volta al sicuro, il demone attese la notte e come immaginava il villaggio vicino era stato attaccato da un demone.
Voleva vedere con i suoi occhi cosa stesse accadendo, ordinò a Jaken di sorvegliare la bambina, mentre era via.
Passarono alcune ore quando Sesshomaru tornò, la bambina era ancora sveglia e corse ad abbracciarlo.
-Posso domandarti una cosa?-
-Dimmi.-
-Ecco, pensavo, ma sopratutto mi stavo chiedendo: Quando morirò, voi vi ricorderete di me?-
Sesshomaro guardò Rin con espressione serie, lui non avrebbe mai permesso che lei morisse, ma non era ancora in grado di mostrare i sentimenti, Rin era l'unica umana per cui provasse affetto.
-Non dire stupidaggini, Rin-
Fu quella l'unica risposte che riuscì a dare, lui voleva sentirla ancora ridere come quella mattina mentre giovava allegra e spensierata.


                                                                                                        [387 Parole]



Note Autrice:
Eccomi qui con il secondo giorno del Writober. 
Il prompt è cerchio e all'inizio non sapevo come svilupparlo, ma alla fine mi è venuta in mente Rin.
L'immagine è stata trovata su internet quindi i crediti vanno all'autore.
Grazie per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 3
*** Pagine: Kagome ***




 
Kagome tornò per un periodo nella sua epoca.
Se ne stava stesa sul letto, con gli occhi rivolti al soffitto e la mente rivolta altrove.
Pensava ai suoi amici rimasti nell’epoca Sengoku.
Non riusciva a prendere sonno, così per ingannare il tempo, decise di sfogliare alcune pagine di un libro di fiabe di quando era bambina.
Lesse di fila due capitoli di una giovane che baciò un ranocchio che si trasformò in un principe.
Quel ranocchio le ricordava moltissimo Inuyasha.
Chiuse il libro e lo poggiò sul letto, si alzò e andò alla sua scrivania, dove prese un album da disegno e alcune matite.
Accese la piccola lampada e poco dopo era china sul foglio a disegnare o almeno ci provava a tratteggiare le figure dei suoi amici a cui era legata da un profondo affetto nelle vesti di principesse e personaggi del suo libro.
Poco dopo però Kagome, stanca, si addormentò.
Fu un sogno davvero molto strano quello che la giovane fece: L’album da disegno si aprì improvvisamente sulla pagina dove aveva disegnato Inuysha in versione principe.
Vide ciò che aveva disegnato prendere vita. Tutto ciò che aveva disegnato era uscito dalle pagine del suo album da disegno.
Kagome pensava di aver visto tutto, ma tutto quello era davvero strano.
Vide il personaggio del principe Inuyasha avvicinarsi per prenderle la mano, ma improvvisamente sentì il suono della sveglia che la fece cadere dalla sedia, ritrovandosi sul pavimento.

                                                                                      [238 parole]




Note Autrice:
Per il terzo giorno del Writober la protagonista è Kagome.
Il prompt "Pagine" in qualche modo mi ha ricordato lei, ma in una versaione un pochino diversa dal salito.
L'immagine è stata trovata su internet.
Grazie per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 4
*** Girasole: Sango e Miroku ***




 
Miroku era immobile ad osservare un campo immenso di bellissimi fiori.
Quello che lo colpi cresceva proprio nel centro, un pianta che aveva il nome di girasole.
Era robusta, ma sgraziata, con dei fiori senza profumo, un po' come lui.
Ma quando i primi raggi del sole, al mattino arrivavano a colpirlo, quel fiore sembrava nutrirsi dei raggi del sole, tanto da diventare più forte e bello.
Lui era come quel girasole, mentre Sango era il suo sole che lo rendeva forte.
Ogni volta che combattevano con un nemico, lei era li al suo fianco, non lo lasciava mai solo, nonostante le molti liti, lei rimaneva quell'appiglio a cui si aggrappava nei momenti di sconforto.
Ogni volta che vedeva il suo bellissimo viso, vedeva il sole e come quel girasole che stava osservando rinasceva a nuova vita.
Lui non avrebbe mai fallito e mai avrebbe lasciato l'amore della sua vita da sola a combattere.
Il girasole e il sole devono rimanere sempre uniti.
Prese ad osservarla, mentre rideva e scherzava con Kagome, per poi posare il suo sguardo su di lui e sorridere di nuovo.
Quel sorriso era il sole che lui cerva da tempo e finalmente il girasole aveva trovato il suo vero amore che da tanto cercava.


                                                                                                         [209 Parole]


Note Autrice:
Quarto giorno di Writober e sono in modalità romantica.
Il prompt girasole mi ricorda moltissimo Sango e Miroku.
Io non sono molto brava con le note, ma spero che questa piccola storia possa piacere.
L'immagine è stata trovata su internet
Grazier per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 5
*** Mare: Kikyo ***




 
Essere una Sacerdotessa voleva dire saper fare molte cose: Molte persone dipendevano da lei.
Doveva sapere tutto sui demoni, sulle erbe medicinali, sulle evocazione e lavorare sulla sua energia spirituale che l'avrebbe aiutata.
La sua anima era in tempesta, come il mare che stava osservando. Le onde si infrangevano sulla scogliera, mentre il vento muoveva i suoi lunghi capelli neri.
Sotto la superficie dell'acqua si nascondevano i demoni del mare, una donna dai capelli albini si nascondeva, lei riusciva a vedere quei capelli nelle onde, la chioma che usciva dall'acqua, mentre le onde si infrangevano sulle rocce.
In qualche modo vedere quella figura la rincuorava, sapeva che esistevano anche demoni buoni che in qualche modo aiutavano la natura.
Lei, invece aveva sconfitto molti demoni malvagi, capace di uccidere sigillandoli per sempre nelle profondità della terra.
Non cercava un senso delle cose che vedeva, questo era un problema che nemmeno si poneva, anche se gli abitanti del villaggio le facevano molte domande.
-Perché i demoni ci attaccano?
-Perché sono cattivi?-
Ogni volta doveva ascoltare quelle domande e lei rispondeva sempre con il sorriso sulla lebbra, anche se la sua anima soffriva perché era stata scelta per il ruolo di sacerdotessa.
Continuò ad osservare il mare, fino a quando non decise di tornare al suo villaggio, molto presto avrebbe dovuto combattere contro altri demoni che non l'avrebbero trovata impreparata.

                                                                                                                   [227 Parole]



Note Autrice: 
La prima volta che ho letto tutti i prompt, la prima cosa che mi è venuta in mente con mare è stata Kikyo.
E' una dei personaggi che adoro, trovandola un personaggio molto complesso.
L'immagine è stata trovata su internet.
Grazie per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 6
*** Corda: Sesshomaru e Rin ***





 
Un soldato stava tenendo in mano una lunga corda la cui estremità era legata la piccola Rin che strisciava sul terremo umido e fangoso.
-Sesshomaru...-
La bambina cercava di trattene le lacrime, sperando che il demone la trovasse e la salvasse.
-Nessuno ti troverà, verrai portata dall'anziano del villaggio e verrai addestrata con altri bambini.-
Sesshomaru nella foresta percepiva l'odore di Rin e con gran velocità prese a correre, doveva salvarla, nulla per lui era più importante della vita della bambina.
Rin venne portata all'interno di una grotta dove aspettava il suo destino, lei voleva essere libera di viaggiare con Sesshomaru, non di essere prigioniera di qualcuno che diceva di aiutarla, invece l'aveva fatta legare strettamente con una corda e sulle braccia le erano rimasti dei segni.
La bambina era forte, non piangeva, attendeva e non aveva perso le speranze dell'arrivo di colui a cui si era legata e aveva cominciato a voler bene.
Sesshomaru era giunto alla fine della foresta, tra lui e Rin vi erano dei soldati e il loro capo.
Per bloccare l'avanzata del demone, provarono a creare una specie di sigillo che parve bloccare il demone. Però Sesshomaru era un demone di livello superiore riusci a bloccarlo e sconfiggere coloro che avevano osato portargli via Rin.
La piccola era ormai salva e stava andando via con Sesshomaru, quando l'anziano saggio si alzò rivolgendosi alla bambina.
-Cosa ti ha fatto quel demone, perché devi seguirlo?-
-Nulla, sono io che voglio stare con lui.-
Pronunciate quelle parole i due svanirono nella foresta.

                                                                                                              [254 Parole]


Note Autrice:
Adoro scrivere di Sesshomaru e Rin.
Il prompt corda è adatto per loro e per scrivere mi sono ricordata di un episodio tra i due.
L'immagine è stata trovata su internet.
Grazie per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 7
*** Salvia: Kagome ***




 
Kagome si trovava lungo la riva del fiume, c'erano erbe e radici che sarebbero servite per creare delle medicine. Era passato molto tempo da quando Kaede le aveva insegnato tutto sulle erbe medicinali.
Lei conosceva solo la salvia sia come spezia, sia per le proprietà terapeutiche.
Kaede le insegnò i nomi delle piante e dei fiori, degli alberi e di alcuni animali. Le insegnò ad ascoltare la terra e i suoi sussurri e capire la mia anima che cresceva sotto la sua guida attenta.
Lei aveva scelto di vivere con Inuyasha, di vivere in quell'epoca, cosi distante dalla sua epoca, ma lei si era innamorata del mezzo demone e con lui avrebbe condiviso la sua vita.
Quella sera Iuyasha era fuori con Miroku, mentre lei stava facendo seccare delle radici che erano utilissime contro la febbre, le passò in un panno, per poi metterle vicino alla finestra e infine si cominciò a setacciare delle erbe che erano utilissime contro le bruciature e i tagli.
La sua vita era quella, le piaceva e non l'avrebbe cambiata per nessun motivo al mondo.
Nonostante tutte le avventure passate lei amava quello che faceva e l'amore che provava per Inuyasha non sarebbe mai svanito.


                                                                          [200 Parole]



Note Autrice: 
Questo è stato uno dei prompt difficili da gestire e alla fine ho scelto Kagome dopo la fine della serie.
L'immagine è stata trovata su internet
Grazie per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 8
*** Occhio: Kagura ***





 
Con la coda dell'occhio, Kagura osservava quella bambina che aveva in qualche modo fatto cambiare Sesshomaru.
Sembrava che lui non riuscisse né a vederla né a sentirla. I suoi occhi scintillavano fissi su quella bambina, mentre il suo viso era sereno.
Sapeva che Sesshomaru odiava gli umani che e non gli importava nulla di nessuno, solo di se stesso.
Ma allora perché quella bambina di nome Rin, stava cambiando cosi tanto il suo Sesshomaru? Com'era possibile che un'umana potesse avere cosi tanto potere?
Kagura non riusciva a trovarsi delle risposte.
La demone del vento sentì che la forza esplodeva dal suo animo, come se qualcosa volesse esplodere in lei.
Era gelosa di quella bambina, ma lei era Kagura e non avrebbe mai permesso ad una semplice umana di portarle via Sesshomaru.
Voleva colpire Rin e quando era vicinissima a lei.
-Abbassa la mano, Kagura.-
Bisbigliò, Sesshomaru, e subito dopo si sentì ferita e umiliata.
Posò lo sguardo sul demone che in quel momento la guardava con disprezzo, per poi voltarsi e tornare sui suoi passi, lasciando Kagura in preda alla disperazione.



                                                                            [181 Parole]


Note Autrice:
Non amo molto il personaggio di Kagura, però questo prompt secondo me va benissimo per lei.
Ho pensato alla gelosia nei confronti di Rin.
L'immagine è presa da internet.
Grazie per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 9
*** Viola: Sesshomaru e Rin ***





 
Erano passati quattro anni da quando Rin viveva al villaggio con Kaede.
Non era più una bambina, si stava trasformando in una bellissima ragazza che stava facendo innamorare molti giovani del villaggio, ma per Rin vi era solo una persona nella sua mente che prendeva il nome di Sesshomaru.
Era un pomeriggio d'estate e la giovane si trovava da sola in quella che era diventata la sua nuova casa.
Dall'ingresso entrò lui nella stanza, la figura del demone in cui si era innamorata.
-Sesshomaru...-
-Scusami per il ritardo, Rin, avevo delle faccende da sbrigare...-
Un demone inferiore l'aveva attaccato decretando cosi la sua fine, Sesshomaru era un demone molto forti e molti lo temevano e non si avvicinavano mai a lui.
Rimase fermi sulla soglia, poi si avvicinò alla giovane Rin, mentre Jaken consegnava un fagotto di seta nero al suo padrone che a sua volta lo donò a Rin.
-Che cos'è? Un regalo? Non dovevi disturbarti?-
Sesshomaru restò in silenzio, mentre vedeva la sua Rin aprire quel fagotto, per poi prendere tra le mani un kimono di color viola.
-È bellissimo, grazie...-
-Quel colore ti dona.-
Sesshomaru improvvisamente si trovò Rin tra le braccia che lo stringeva forte, nessuno a parte quell'umana aveva osato tanto, ma averla cosi vicino gli faceva provare emozione che non aveva mai provato e nessuno gli avrebbe portato via la sua Rin con cui avrebbe voluto condividere il resto della sua vita.


                                                                                            [239 Parole]


Note Autrice:
Il viola è il mio colore preferito e sono contenta di trovarlo come prompt.
Subito ho pensato a Sesshomaru che regala a Rin un kimono di quel colore.
Il regali di lui sono simbolo di affetto e di amore nei confronti della ragazza.
L'imagine è stata trovata su internet e i crediti vanno all'autore.
Grazie per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 10
*** Esilio: Towa ***





 
Dopo essere stata separata da sua sorella gemella, Towa si sentiva strana come se quel mondo che aveva visto non esistesse, ma l'esistenza di Setsuna non era mai svanita.
Si sentiva in esilio in quel mondo dove era stata cresciuta da suo padre adottivo Sōta a cui doveva moltissimo. Si sente sola e diversa, come quel luogo che non le apparteneva.
Combattere era un modo per sfogarsi, pensava a sua sorella e al giorno che avrebbe potuto di nuovo incontrarla.
Lei era una ragazza, ma si comportava come un maschiaccio, sapeva di essere diversa, lo percepiva dalle sua grandi capacità, ma in quel luogo doveva comportarsi come una persona normale.
Nonostante andasse in giro con la divisa maschile della scuola per essere a suo agio nei combattimenti, sapeva che doveva comportarsi diversamente e essere meno testarda, ma quella era la sua natura e non poteva farci nulla, anche se veder soffrire le persone a cui voleva bene le faceva male.
Ripensava a quell'incendio che le aveva fatto perdere sua sorella gemelle, ed era tutto cosi assurdo, cosa voleva il destino da lei, ma sopratutto cosa doveva aspettarsi dal futuro? Erano tutte domande a cui non riusciva a dare nessuna risposta, ma presto avrebbe trovato ciò che aveva perso e insieme a lei cominciare una grande avventura.


                                                                                                           [225 parole]


Note Autrice:
Con il prompt Esilio, mi è venuto in mente il nuovo personaggio della nuova serie.
Per scrivere questa piccola flash ho preso le informazioni che sapevo e che sono state rilasciate, nonostante i primi due episodi della serie sono uscite.
L'immagine è stata trovata su internet
Grazie per essere arrivate fin qui.

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Capitolo 11
*** Favola: Rin ***




 
Per Rin la vita non era stata felice. Tutto cambiò il giorno che la sua famiglia venne uccisa dai dei banditi, mentre lei era stata costretta a vivere da sola.
Non aveva mai ricevuto affetto, anche gli abitanti del suo villaggio la evitavano, la ritenevano strana, ma lei, bambina coraggiosa, non si era mai arresa.
Man mano però la sua vita aveva preso una strana via, come l'incontro con Sesshomaru.
Tutto quello che aveva passato ormai faceva parte dei suoi ricordi che in qualche modo erano riusciti a farla crescere e cambiare.
Rin e Sesshomaru, si erano aiutati a vicenda, la prima a tornare quella di un tempo, mentre il demone, nonostante facesse fatica a dimostrare ciò che provava, cominciò a cambiare a provare dei sentimenti che potevano essere paragonati a quelli umani.
La sua favola cominciò il giorno che venne lasciata con Kaede per imparare a vivere con gli umani, ma lei sapeva benissimo cosa avrebbe voluto stare per sempre con il suo Sesshomaru, perché con lui le era stata data una seconda possibilità di vivere una vita felice fatta anche di avventura.
La proteggeva sempre, nessuno avrebbe fatto del male a Rin, che ogni volta lo vedeva arrivare al villaggio con un dono che lei conservava con molta cura.
La sua favola ora aveva un nome: Sesshomaru.

                                                                                    [219 Parole]



Note Autrice:
Per questa flas-fic cercavo un personaggio diverso, ma Rin alla fine ha vinto la sfida.
Mi piace immaginare la sua vita come una favola a lieto fine.
L'immagine presa da internet.
Grazie per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 12
*** Acre: Kagome ***




 
Un grande incendio era divampato nei pressi di un villaggio e dopo giorni Kagome riusciva a sentire ancora l'odore acre del fumo.
Una volta raggiunto il villaggio rimase pietrificata da ciò che vide.
-I demoni ti portano via tutto, ti tolgono i ricordi.-
Era una giovane donna che aveva pronunciato quelle parole d'odio, non poteva darle torto, alcuni di quei mostri avevano ridotto in cenere il suo villaggio, ma lei sapeva che non tutti erano crudeli e spietati.
Nonostante fosse un mezzo demone, Inuyasha non era cosi perfido.
Vedeva l'espressione di tutti colma d'odio, avrebbero ucciso chiunque fosse stato in combutta con demoni.
Kagome voleva solo aiutarli, come voleva far capire che non tutti erano cattivi che umano o demone potevano avere delle seconde possibilità.


                                                                                                        [125 Parole]



Note Autrice:
Questo è il prompt che mi piace di meno ed è anche la flash più corta.
Non so cosa avevo per la testa quando ho scritto questa piccola flash.
L'immagine trovata su internet.
Grazie per essere arrivata fin qui.

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Capitolo 13
*** Pasticcio: Rin ***




 
La bambina, senza curarsi delle raccomandazioni del padre, era scesa dal piccolo carro con un salto facendo cadere alcuni frutti in terra.
La piccola Rin aveva combinato un pasticcio, ma suo padre non riusciva ad arrabbiarsi con lei, era una bambina cosi solare e allegra.
Rin era una bambina graziosa, con i capelli scuri come quelli di suo padre. Nonostante il piccolo pasticcio combinato dalla bambina, suo padre riuscì a mettere in salvo ciò che aveva perso concentrandosi nel vedere la frutta, mentre la sua piccola Rin lo aiutava come poteva.
Rin sembrava essere a suo agio ed era felice di aiutare come poteva, anche se la voglia di andare a giocare con gli altri bambini era tanta, ma sua madre le aveva chiesto di aiutare suo padre e la bambina voleva essere obbediente.
La vita di Rin sembrava felice, fino a quel giorno in cui tutta la sua famiglia fu brutalmente assassinata da dei briganti che volevano rubare i loro averi.
La bambina fu l'unica a sopravvivere e continuare a vivere nel villaggio dove era nata, anche se gli abitanti la ignoravano e lei doveva vivere come poteva e per una bambina era difficile andare avanti, ma lei strinse i denti, fino a quando non incontrò colui che le permise di tornare alla normalità.
Il suo nome era Sesshomaru.


                                                                               [219 Parole]


Note Autrice:
Anche questo prompt mi ricordava moltissimo la piccola Rin.
Ho tentato di raccontare la sua vita quando ancora i suoi genitori erano vivi.
L'immagine è stata presa da internet.
Grazie per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 14
*** Carte: Kikyo/kaede ***





 
Kaede aveva sempre ammirato sua sorella Kikyo, la seguiva ovunque andasse per imparare ciò che faceva sua sorella maggiore.
Ogni sera prima di andare a dormire disegnava su dei fogli delle figure, per poi crearne delle carte.
Su ogni carta era disegnato il demone che sua sorella aveva sconfitto e sognava che un giorno diventasse bella e forte come lei.
Fantasticava Kaede, immaginandosi come Kikyo, pronta a difendere i più deboli contro i demoni e qualsiasi altre entità che avrebbero minacciato il luogo dove viveva e le persone a cui teneva.
Si esercitava con l'arco e con gli esorcismi, ma ciò che la rendeva felice era quando sua sorella le insegnava qualcosa e la faceva esercitare, così che, quando sarebbe stata più grande, sarebbe stata un valido aiuto.

                                                                                                       [128 Parole]

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Capitolo 15
*** Incenso: Kikyo ***




 
Kikyo entrò all'interno di un tempio.
C'era odoro di incenso, tanta penombra e silenzio.
Vicino al grande altare vi erano due donne che sistemavamo alcune cose, ma lei era stata chiamata per diventare una sacerdotessa, era ancora bambina e non riusciva a capire cosa stesse accadendo.
La giovane respirava profondamente l'odore dell'incenso.
Le piaceva quell'odore e non sapeva spiegarsi il motivo, ma lo trovava rilassante.
Le due donne davanti all'altare la invitarono ad andare da loro, dove le donarono una veste sacerdotali, lei che sarebbe diventata una gran de sacerdotessa e sterminatrice di demoni.
Studiava e imparava, anche se le il suo addestramento era pesante, non si arrendeva, si esercitava giorno e notte senza mai farsi vedere stanca.
Lei sarebbe stata pronta ad adempiere al suo destino, che l'avrebbe condotta a essere odiata e temuta.


                                                                                          [132 Parole]


Note Autrice:
In questa breve flash ho provato a immaginare Kikyo da ragazzina quando doveva divenire la sacerdotessa che conosciamo.
Immagine presa da Internet.
Grazie per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 16
*** Bacio: Sesshomaru/Rin ***




 
Aveva bisogno di sentirlo vicino.
La notte prima aveva rischiato, dichiarando i suoi sentimenti di ragazza a Sesshomaru.
Lui non aveva detto nulla, non era il tipo che esternava i suoi sentimenti con le parole, ma bastava osservalo. Rin non era riuscita a capire cosa provasse, però, il modo in cui si comportava e la proteggeva le faceva pensare che ciò che provava per lei fosso un sentimento profondo.
Ora era uno di fronte all'altra, molto vicini. Aveva sentito la tenerezza dei suoi baci, la dolcezza delle sue carezze, e per la prima volta l'emozione nei suoi occhi quando l'aveva abbracciata e baciata di nuovo.
Aveva trovato in lui quello che desiderava ovvero l'amore.
Passarono i giorni e per loro era tutto diverso, lei non era più la bambina da proteggere, era diventata la donna di Sesshomaru. Ogni volta che era in sua compagnia aveva voglia di toccarlo, di sentire che lui era presente che non sarebbe mai andato via lasciandola sola.
Lui la guardò per un breve attimo con uno sguardo colmo di dolcezza, per poi prenderla e baciarla, facendo vacillare tutte le paure e i dubbi di Rin.

                                                                             [190 Parole]


Note Autrice: 
L'immagine trovata su internet è stata realizzata da Micheal1525 a lui tutti i crediti dell'immagine che trovo molto bella.
Il prompt di oggi è bacio, non potevo che scrivere di loro Rin e Sessomaru che sono la mia coppia preferita.
Ho tentato di scrivere il momento in cui Rin si dichiara.
Grazie per essere arrivati fin qui

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Capitolo 17
*** Marchio: Miroku ***




 
Il foro che Miroku aveva sulla mano destra poteva risucchiare qualunque cosa.
Era un maledetto marchio che gli aveva causato molta sofferenza.
Da una parte poteva essere un valido aiuto, ma dall'altra era un potere che poteva utilizzare per difendere coloro a cui teneva.
Amava e odiava quel marchio o maledizione per lui era uguale.
Si sentiva attratto da quel potere che poteva causargli la morte se usato in modo scorretto, però lui sapeva come gestirlo, anche se molte volte quel potere gli metteva paura.
Doveva smetterlo di usarlo, ma ogni volta non manteneva quella promessa, e il motivo erano i nemici che incontrava erano sempre più forti e spietati pronti a tutto nel portare a termine la loro missione.
Per impedire ai demoni di vincere aiutava nei combattimenti i suoi compagni di viaggio utilizzando il suo potere che ben presto l'avrebbe portato alla rovina.

                                                                                                   [145 parole]



Note Autrice:
Il prompt "marchio" mi ha ricordato tantissimo il personaggio di Miroku.
Ho tentato di scrivere questa breve flash su di lui e spero di esserci riuscita e non aver scritto qualcosa di orribile.
L'immagine è stata presa da internet.
Grazie per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 18
*** Strega: Kagura ***




 
Lei è un demone e molte volte veniva persino definita una strega, ma allora perché quella bambina non aveva paura di lei.
Rin la fissava con un sorriso sulle labbra, mentre Kagura non riusciva a capire l'atteggiamento di quella bambina, cosi tanto strana.
Quell'umana era protetta, avvertiva la sua presenza quella di Sesshomaro. Kagura poteva avvertire la sua forza demoniaca era vicino, però non si faceva vedere, era sicura che se la piccola Rin avrebbe corso un pericolo, lui sarebbe arrivato salvandola.
-Non hai paura di me?-
-No. Perché dovrei?-
-Sono un demone del vento-
-Penso che tu non sia cattiva come vuoi far credere.-
Rin sorrise alla demone del vento, ma poco dopo comparve lui, Sesshomaru che avvertì la bambina che era giunta il momento di riprendere il viaggio.
Il demone osservò Kagura, però tra loro ci fu solamente silenzio. Volò via, ma poco dopo si voltò ad osservarli, per poi riprendere il suo cammino.

                                                                                                        [156 parole]



Note Autrice:
Siamo a più di metà di questo writober e devo ammettere che mi diverto a scrivere queste flash-fic. La verità e che avrei voluto scrivere di più, ma la mancanza di tempo mi ha costretto a scegliere le flash.
Questo prompt è dedicato a Kagura.
L'immagine è' stata trovata su internet.
Grazie per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 19
*** Zucchero: Inuyasha/Kagome ***




 
Per Inuyasha era strano trovarsi nel mondo di Kagome.
Era completamente diversa dall'epoca Sengoku, camminava per le strade affollata rimanendo vicino a Kagome che lo guardava divertita.
Per la prima volta vedeva il mezzo demone curioso su ciò che lo circondava e, la sua epoca cosi diversa da quella di Inuyasha era un modo per poter osservare un nuovo lato di colui di cui si era innamorata.
Camminando si fermarono davanti a un piccolo chiosco che vendeva dolci, l'odore attirò moltissimo il mezzo demone.
-Cos'è?-
-Zucchero filato.-
-Sembra buono.-
In quel preciso momento Kagome prese dello zucchero filato, mostrando ad Inuyasha il modo i cui doveva mangiarlo.
Era strano per lui, ma fu una bellissima esperienza per lui, lontana dalla sua epoca.

                                                                                   [122 Parole]

Note Aurice:
Per questo prompt ho pensato subito ad Inuyasha nell'epoca di Kagome e mi sono divertita ad immaginare il mezzo demone curioso nel girare per le strade affolate.
L'immagine è stata trovata su internet.
Grazie per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 20
*** Bambola: Rin ***



 
La notte era scesa silenziosa e nel fitto del bosco tutto taceva. La piccola Rin si era addormentata all'interno di una grotta.
Sesshomaru si trovava seduto poco distante, pensieroso come sempre, fino a quando il suo sguardo tornò su Rin che si stava lamentando durante il sonno.
-Rin sta avendo un incubo-
Disse Jaken, ma il demone non disse assolutamente nulla, rimase ad osservare la sua Rin, non sapendo cosa la stesse facendo soffrire.
Rimase a vegliare su di lei, fino a quando non si calmò.
La mattina seguente quando si svegliò e ripresero il loro viaggio, Rin era silenziosa e fu allora che Sesshomaru si fermò, tenendo lo sguardo sulla piccola.
-Stai pensando all'incubo avuto la scorsa notte?-
-Ho sognato il giorno che la mia famiglia è stata uccisa. La stessa sera mio padre mi regalò una bambola che ho perso.-
Sesshomaru non era il tipo da consolare le persone, ma Rin era diventata importante per lui.
-Non ti succederà nulla, finché sarai con me.-
In quel momento Rin corse verso il demone, sapeva che con lui non avrebbe corso nessun pericolo.

                                                                                [183 Parole]



Note Autrice:
Ho sempre visto Rin come una bambina speciale che nonostante le mille sofferenze si è sempre rialzata.
Ho immaginato lei che sogna la sua famiglia, mentre Sesshomaru veglia su di lei.
L'immagine è stata trovata su internet e i crediti vanno all'autore.
Grazie per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 21
*** Intreccio: Sesshomaru ***




 
Sesshomaru era pronto a combattere, ma prima doveva essere sicuro che Rin fosse al sicuro.
Rin e Jaken si erano nascosti dietro un intreccio di grandi radici.
Lo sguardo del demone era indecifrabile, mentre osservava un punto ben preciso del bosco.
Ogni essere lo temeva perché lui Sesshomaru era considerato un demone maggiore. Molti volevano sfidarlo per mostrare la loro forza, ma fallivano miseramente.
Aveva una persona importante da difendere, la sua Rin e non avrebbe permesso che qualcuno le facesse del male o la portasse via.
Quello che si stava avvicinando era un demone inferiore, ma poteva essere pericoloso per colei che era nascosta, e doveva sconfiggerlo, per lui sarebbe stata una passeggiata.
L'aria cominciò a farsi irrespirabile e cominciò a sentire Rin tossire, il suo sguardo si fece feroce, per poi prendere la sua spada.
Non appena percepì il luogo dove si trovava il demone, saltò e con maestria Tenseiga che riuscì a tagliare in tanti piccoli pezzi il nemico, senza che quest'ultimo potesse colpirlo o accorgersi di ciò che stava avvenendo.
Era tutto finito e la piccola Rin ora non correva nessun pericolo.

                                                                                                           [186 Parole]



Note Autrice:
Questa flash è stata scritta a caso, non avevo la più pallida idea di cosa scrivere e alla fine mi sono ritrovta con questa piccola storia.
ammetto mi piace davvero poco, ma non avevo altre idee.
L'immagine è stata presa da internet.
Grazie per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 22
*** Night Club: Miroku ***



 
Il mondo da dove veniva Kagome attirava la curiosità dei suoi compagni di viaggio, specialmente quella di Miroku.
Era sera e la giovane si trovava davanti al fuoco insieme ai suoi amici.
-In che modo vi divertite nella tua epoca?-
Chiese il monaco, curioso di sapere la risposta di Kagome. Lei era molto contenta di parlare del suo mondo, cosi diverso da quello dei suoi nuovi amici.
-Ad esempio con le mie amiche andiamo al cinema, passeggiamo ci andiamo a prendere un gelato.-
-Niente demoni da eliminare?-
-Esatto! Tutto molto tranquillo...Devi sapere che ci sono dei luoghi non adatti a noi giovani.-
-Sarebbero?-
-Posti come i Night Club dove è vietato l'ingresso.-
In quel momento Miroku non capiva cosa volesse dire, la Somma Kagome, ma se lei non poteva entrarci doveva essere un posto molto pericoloso, ma per la ragazza che conosceva bene il modo di fare del monaco vederlo nella sua epoca sarebbe stato divertente.

                                                                          [156 Parole]


Note Autrice:
Questa flash mi ha messo in crisi, ma non avevo altre idee.
Scusate se queste note sono pessime.
L'immagine è stata trovata su internet

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Capitolo 23
*** Briciole: Rin/Jaken ***





 
Rin non aveva mai avuto un amico, ma da quando viaggiava con Sesshomaru, aveva trovato un amico con cui divertirsi, anche se era un po' strano.
Faceva ridere come parlava e come si riferiva al demone che era il suo padrone.
Ogni tanto lo vedeva stare solo e le dispiaceva quando lo vedeva da solo a raccogliere le briciole per mangiare.
Lui diceva di non avere mai fame.
Una sera, mentre stava mangiando un pezzo di pane, la giovane Rin, si avvicinò a Jaken.
Divise in due il pezzo di pane, porgendo un pezzo al piccolo demone.
-Per me?-
-Sei mio amico, Jaken quindi dobbiamo dividere.-
Il demone aveva le lacrime agli occhi, non avrebbe mai pensato di ricevere una tale dolcezza.
Si sedette vicino a Rin e cominciarono a mangiare insieme sotto la sorveglianza di Sesshomaru.

                                                        [137 Parole]



Note Autrice:
Questa Flash è stata scritta di fretta, anche perché le avevo pronte fino al giorno 21 e per le altre sto cercando di scriverle giornalmente.
Rin e Jaken li vedo bene insieme come amici. Mi divertono insieme.
L'immagine è stata presa da internet.
Grazie per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 24
*** Goccia: Inuyasha/Kikyo ***




 
La pioggia scendeva fitta, mentre Inuyasha restava immobile fisso ad osservare il cielo che piangeva la morte di Kikyo.
Le gocce di pioggia gli bagnavano il viso del demone. Kagome prese ad osservarlo in silenzio, sapeva perfettamente che voleva stare solo, doveva metabolizzare la morte di una persona importante per lui.
Kikyo era stato il suo primo amore e si sente in colpa per non averla difesa e protetta.
L'addio era stato doloroso, straziante, ma allo stesso tempo tenere. Kikyo scomparve tra le sue braccia, l'ultimo addio fu quel bacio che non dimenticherà mai.
La sacerdotessa Kikyo rimarrà nella mente e nei ricordi di Inuyasha, anche se non doveva dimenticare la sua missione.
Nonostante il dolore per la sua perdita doveva cercare di andare avanti e non commettere lo stesso errore con Kagome.

                                                                                        [133 Parole]



Note Autrice:
Molti mi odieranno perché la coppia Kikyo/Inuyasha non è molto amata.
Non è neanche la mia, ma apprezzo moltissimo il personaggio di Kikyo e il suo legame con il protagonista.
La scena della sua morte è stata una delle migliori bella e triste allo stesso tempo.
Non sono sicura di essere riuscita a descrivere bene il dolore di Inuyasha.
L'immagine è stata trovata su internet e grazie per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 25
*** Soffitta: Sota ***





 
Kagome aveva scelto dove vivere e in alcuni giorni Sota, sentiva fortemente la sua mancanza.
Era pieno inverno e la neve aveva cominciato a scendere, Sota osservava la candida neve scendere dalla finestra della sua camera.
Non riusciva a concentrarsi sui suoi compiti, cosi si alzò, uscì dalla su stanza diretto in soffitta.
In quel luogo erano stati conservati i ricordi di sua sorella che aveva scelto di vivere con Inuyasha, l'amore della sua vita.
Era polverosa come tutte le soffitte, ma era piena di ricordi, ognuno degli scatoloni aveva un ricordo di sua sorella maggiore.
Prese un album di foto dalla copertina rossa e poco dopo prese a sfogliarlo.
Ogni foto che osservava aveva un ricordo importante con Kagome, quanto le mancava sua sorella, sperava di rivederla presto, che sarebbe tornata per un saluto.
Lei aveva trovato il suo mondo, mentre lui sarebbe rimasto con quei ricordi felici della vita passata con Kagome.


                                                                                        [154 Parole]




Note Autrice:
Il fratello minore di Kagome fosse perfetto per questo prompt.
Mi sono sempre immaginata Sota che andava in soffitta e guardasse le foto insieme a sua sorella.
L'immagine è stata presa da Internet
Grazie per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 26
*** Sussurro: Sesshomaru/Kagura ***




 
Un sussurro del vento attirò l'attenzione di Sesshomaru e poi quell'odore che avrebbe riconosciuto ovunque.
Era Kagura e il suo fidato alleato il vento, stava portando un messaggio di dolore che lui Sesshomaru non avrebbe ignorato.
Sfrecciò a gran velocità, fino a quando non arrivò dove si trovava lei, in ginocchio su un campo di fiori, ferita e lui li immobile a fissarla.
Provava rabbia perché non poteva salvarla, si sentiva inerme davanti alla sofferenza di Kagura.
Perché non poteva curarla? Perché doveva morire? I due demoni si fissavano, mentre gli occhi di lei, lentamente cominciarono a spegnersi.
Sesshomaru strinse le mani a pugno, mentre vide un sorriso comparve sulle labbra di della demone del vento.
-Non posso salvarti...-
-Lo so, ma tu sei qui per me e questo mi basta.-
Lentamente la figura di Kagura prese a dissolversi e congiungendosi con il vento che non avrebbe mai lasciato Sesshomaru.

                                                                                       [150 Parole]


Note Autrice:
L'immaine a inizio capitolo è opera di DiamondLauper 
Non ho mai capito se Sesshomaru provasse qualcosa per Kagura, però per andare da lei in punto di morte qualcosa provava, anche se con lei non avrebbe avuto il cambiamento che poi è avvenuto con Rin.
Mi piaceva l'idea di scrivere qualcosa su di loro.
Grazie per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 27
*** Piuma: Sango ***





 
La sterminatrice di demoni cammina solitaria in una piccola strada di campagna, fermandosi ogni tanto a osservare il cielo.
Al sole si frapponevano il bianco delle nubi portate dal vento, si fermò per farsi coccolare da quel fresco venticello che le scompigliava i capelli, quando improvvisamene sulla sua spalla si posò una piuma bianca come le nuvole in cielo.
La prese tra le mani per osservarla, era molto bella e qualcosa nella sua testa le diceva che quella piuma le avrebbe portato fortuna, fatto incontrare delle persone che per lei sarebbero diventati importanti e infine l'avrebbero aiutata nella sua missione di sconfiggere colui che ha distrutto il suo villaggio.
Con il passare del tempo incontrò Inuyasha il demone che le avevano fatto credere il colpevole della distruzione del suo villaggio, Kagome e Miroku, con loro la sua missione di distruggere il vero colpevole Naraku poteva avverarsi, ma la strada che avrebbe portato alla fine di quel mostro era lunga e piena di pericoli.

                                                             [163 Parole]


Note Autrice: 
Siamo a - 4 alla fine del Writober e  queste ultime storie le sto scrivendo il giorno stesso, non avevo avuto tempo di scrivere prima come avevo fatto per più di metà delle flash.
Queste ultime storie non mi soddifano molto, ma spero che apprezzerete.
L'immagine è stata trovata su internet

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Capitolo 28
*** Ouija: Kagome/Rin ***





 
Rin aveva seguito Kagome nel suo mondo.
Era un bambina curiosa per questo tutto quello che vedeva la lasciava senza parole.
Palazzi enormi, strani veicoli che sfrecciavano per una strana strada nere e luci che si accendevano e spegnevano
Tutto era molto differente dall'epoca da cui veniva.
Una sera mattina mentre Kagome era a scuola, la piccola Rin si trovava sola a casa, prendendo a girovagare per la casa.
Aprì una porta e sul tavolino vi era una strana tavola, prese ad osservarla e incisa in oro vi era la parola ouija.
Non sapendo assolutamente nulla di cosa fosse, pensava che fosse semplicemente un gioco.
Era attratta e voleva in qualche modo giocarci, anche se non conosceva le regole, ma prima che lei potesse utilizzare la tavola, venne fermata dalla madre di Kagome che riuscì ad evitare che Rin si cacciasse nei guai.

                                                                                     [143 Parole]


Note Autrice:
Questa piccola storia non mi piace, ma non aveva altre idee.
L'immagine è stata trovata su internet.

 

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Capitolo 29
*** Scricchiolio: Inuyasha/Kagome ***





 
Il gruppo aveva da poco lasciato il villaggio, e si stava inoltrando nel bosco.
L'aria della primavera rendeva tutto piacevole, intorno a loro solo il silenzio, non si sentiva nessun suono o il camminare di qualche animale.
Si udiva solo il dolce suono del vento che accarezzava dolcemente il viso e lo scricchiolio delle ultime foglie secche sotto i piedi.
Kagome era triste, dopo la morte di Kikyo, il suo Inuyasha non era più lo stesso.
Lui, infatti aveva uno sguardo triste e parlava stranamente poco, rendendo strana l'atmosfera.
Di solito il mezzo demone era pieno d'energia, ma la morte di Kikyo l'aveva cambiato. Lui voleva solo proteggerla, ma non era riuscito nell'impresa e si sentiva in colpa per non essere riuscito a salvarla.
La giovane si avvicinò, prendendo la mano del mezzo demone.
-Io ci sarò sempre per te...-
Lo sguardo di Inuyasha si incrociò con quello di Kagome e fu allora che capì che aveva lei da proteggere che il passato non poteva cambiare, ma doveva guardare al presente e al futuro che aveva il nome di Kagome.

                                                                                         [180 Parole]



Note Autrice:
Eccomi con un'altra flah.
In questi giorni ho poche idee, ma spero che le ultime storie che ho pobblicato non sono pessime.
L'immagine trovata su internet.
Grazie per essere arrivati fin qui.

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Capitolo 30
*** Pianto:Kagome ***




 
Erano passato ormai tre anni dalla sconfitta Naraku.
Kagome era tornata nella sua epoca continuando a vivere la sua vita, ma i suoi pensieri erano rivolti ogni volta a Inuyasha.
La notte non riusciva a dormire, le lacrime scendevano lentamente dai suoi occhi, piangeva silenziosamente.
Il portale che conduceva dalla sua epoca a quella del periodo Sengoku era stato sigillato dopo la distruzione della sfera dei quattro spiriti.
Il pozzo divoratore di ossa non era più il collegamento tra lei e Inuyasha.
I giorni erano interminabili, nonostante continuasse a fare le cose di tutti i giorni. Ogni sera si fermava davanti al pozzo ad osservarlo, mentre ripensava all'ultima volta che aveva visto il suo mezzo demone.
Voleva ardentemente tornare da lui, ma ora che il collegamento non esisteva più non aveva modo di tornare nell'epoca Sengoku.
Era sera quando si trovava davanti al pozzo desiderosa di poter tornare in quell'epoca che non era la sua, ma aveva lasciato l'amore a cui non voleva e non poteva rinunciare.
Improvvisamente avvertì qualcosa provenire all'interno del pozzo e quando si affacciò vide ciò che vi era dall'altra parte.
Il suo desiderio di poter tornare da Inuyasha era stato esaudito.
Pianse di Gioia, la giovane Kagome ora che il suo desiderio era stato esaudito.

                                                                                     [210 parole]



Note Autrice:
Eccomi qui con la penultima flash di questo writober.
Mi piace immaginare Kagome che si dispera per non poter tornare da Inuyasha e questo prompt era adatto  a lei
L'immagine trovata su internet crediti all'autore.
Grazie per essere arrivati fin qui.

 

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Capitolo 31
*** Fuoco: Rin ***




 
Non appena il fuoco divampò nella foresta, si udì una gran confusione. Tutto intorno al villaggio sembra un tramonto di fuoco.
I contadini cercano in tutti i modi di spegnere l'incendio e l'avanzare delle fiamme per impedire che il fuoco si avvicinasse alle case.
In una delle case si trovava Rin che teneva tra le braccia due neonate, aveva partorito da poco e quella situazione la stava facendo preoccupare.
Era protetta, ma quello che non sapeva che quell'incendio era solo un diversivo per poter allontanare da lei Sesshomaru.
Tutto accadde molto velocemente: Si ritrovarono a combattere conto un demone, mentre la giovane Rin venne attaccata, ma in qualche modo venne salvata e sigillata all'interno di un albero magico.
Sesshomaru doveva salvarla restando con lei, ma prima nascose le sue due figlie nella foresta.


                                                                           [133 Parole]


Note Autrice.
La fine del Writober. Mi sono divertita a scrivere le flash, solo le ultime sono state forzate perchè non le avevo pronte.
Spero che questa piccola raccolta sia stata di vostro gradimento.
Come al solito l'immagine è stata presa da internet.
Grazie per essere arrivati fin qui e per aver letto la mia raccolta.

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