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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Sogni *** Capitolo 2: *** un nuovo arrivo *** Capitolo 3: *** IL Dubbio: parte 1, la mattina *** Capitolo 4: *** IL Dubbio: parte 2 , il pomeriggio *** Capitolo 5: *** IL Dubbio: parte 3 , la sera *** Capitolo 6: *** quando il passato torna prepoentemente nel presente *** Capitolo 7: *** seppur separati lottiamo per cambiare il proprio destino *** Capitolo 8: *** Un'alleata preziosa *** Capitolo 9: *** Un piano per salvare il mondo *** Capitolo 10: *** Primo giorno: il giorno dei litigi *** Capitolo 11: *** Primo giorno: la sera dell' inizio dei guai *** Capitolo 12: *** Il secondo giorno:il giorno dei cambiamenti *** Capitolo 13: *** l'entrata in scena di Mewberry *** Capitolo 14: *** avviso *** Capitolo 15: *** Quando tutto è in gioco *** Capitolo 16: *** Ricordi *** Capitolo 17: *** terzo giorno, i primi passi per la scelta ***
Una sola
parola dai mille significati.
Può scorrere velocemente, le lancette possono girare come forsennate quando si
vive un’ emozione positiva e vorresti che non finisse mai ….
È infinito durante l’ attesa.
Fa sentire il suo peso. Perché il tempo ha il suo peso, come tutte le cose.
Eterno, c'è sempre stato e ci sarà sempre, ma controllato da quelle che lo
accettano di fare.
La Guardiana sa del peso del tempo. Non mai stato semplice gestire i ruoli di
vigilatrice e persona normale. Per questo molte prima di lei ed Akita sono state corrotte dall’ immenso potere. Usarlo per i propri scopi non
mai stato consentito.
Quel potere a gola a molti. La Guardiana lo sa.
Nel momento in cui inizia questa storia, la Guardiana de nostro tempo stava
dormendo.
Non sonni tranquilli, a giudicare dall’ espressione del suo volto. Antiche
paure mescolate a ricordi ancora non sbiaditi, si univano per creare un solo
incubo ricorrente.
Il tempo dovrebbe alleviare le ferite…Dovrebbe…. Poi si può decidere cosa sognare?
Selena si svegliò di soprassalto. Controllò che Ghish stesse bene.
Il ragazzo dormiva tranquillamente sereno.
Sgusciò fuori dal letto per non svegliarlo e andò verso la camera di Tart per controllare che non gli fosse successo nulla.
“Sei solo una stupida ”continuava a ripetersi.
Eppure non poteva evitarlo di fare ogni notte. Ogni notte che quel maledetto
incubo si ripresentava.
Socchiuse la porta e si mise ad ascoltare il lento e regolare respiro del
ragazzino.
Infine andò in cucina e chiamò Pie.
-Pronto?-
Pie rispose subito al primo squillo. Segno che neanche lui dormiva sonni
tranquilli. Da quando aveva scoperto che presto sarebbe diventato padre, il
freddo Pie si era perso in mille dubbie preoccupazioni. Come sarebbe stato il
bambino? Senza dubbio metà terrestre e Gaeiano, Lory come avrebbe sopportato la gravidanza? Monitorava costantemente la moglie
, tanto che quella cominciava a protestare infastidita.
-Sono io, Pie. Non dormi?- -No… hai fatto di nuovo quel sogno?-chiese.
-Già.-
Ci fu un silenzio. Selena continuava a darsi della stupida.
-Arrivo. Sento che hai bisogno di nuovo di quella mia tisana.-
Pie riattaccò ed esattamente qualche secondo dopo si materializzò nella cucina
di Selena.
Cominciò a squadrare la sorella, come sua abitudine presa da poco, e solamente
dopo il suo attento esame si rilassò.
-Allora, lo dirai finalmente cosa sogni?-chiese Pie. -é sempre lo stesso. C’è una figura avvolta dalle nebbie e poi voi scomparite
tutti quanti. La donna ride e io mi sveglio.-
Pie l’abbracciò. Nessuno di loro si era ripreso completamente dopo la storia di
Evith. Anche se erano passati tre anni.
Forse quel sogno voleva dire qualcosa? Era un’ ipotesi seppur sciocca che
teneva in mente.
Chi poteva voler fare di nuovo del male a loro?
Scacciò in fretta quel pensiero. S’impose di pensare che era un incubo dettato
dalle paure segrete di Selena.
-Sono solo degli stupidi sogni!-rispose alla fine.
-Lo pensi? Anche se lo faccio di continuo?-
-Si, credo proprio che hai bisogno della mia tisana. A tuo marito non serve.
Dorme come un ghiro!- tentò di sollevarle il morale.
-Non volevo disturbarti….-
-Non dirlo mai più che disturbi. é solo grazie a te se adesso sono felice.-
-Sicuro sicuro ?-
Pie si avvicinò dandole la tazza con un liquido dorato che emanava profumo. Selena la bevve, poi Pie l’accompagnò in camera.
-Ne sarò sempre sicuro. Ora fai un bel sonno senza sogni.-
Detto questo si smaterializzò. Selena si addormentò.
Fu svegliata da Ghish. Le sembrava di aver chiuso gli occhi cinque minuti
fa ed invece erano già le nove di mattina. -Buongiorno…Tart è uscito da un bel po’…E…-
Non concluse deliberatamente la frase lanciando uno dei suoi sguardi maliziosi.
-Allora?-rispose Selena stando al suo gioco.
-Pensavo di passare qualche ora in compagnia di mia moglie!-rispose Ghish annullando ogni singola distanza, avvicinandosi alle sue labbra e
baciandola.
Un bacio carico di emozioni che solo loro potevano capire.
-Sai che io ti amo?-le disse Ghish.
Si abbandonarono completamente l’uno all’ altro e in quel momento Selena fu solo una donna. Non una Guardiana, non un’aliena. Solamente una donna
senza paure e preoccupazioni.
Quando si alzarono e bisticciarono per la divisione dei compiti, Selena andò ad aprire la finestra.
Le piaceva sentire l’aria sulla sua pelle.
All’orizzonte c’erano delle nubi nere che preannunciavano un temporale.
Ma nessuno dei due immaginava minimamente quale tempesta stava per abbattersi
sulla loro vita tranquilla.
Trascorse circa due mesi da quel giorno.
La vita scorreva regolarmente. Selena aveva ripreso
il suo lavoro, anche se aveva un bel gruzzoletto non ne avrebbe avuto bisogno,
stare in casa senza fare nulla non era nel suo stile.
Gli incubi erano cessati. Ghish ,invece, aveva accettato di istruire i nuovi
cadetti nell’ Accademia Militare su Gaeia. Il
popolo non si preparava alla guerra, ma era saggio avere un esercito in grado
di difendere il pianeta da qualsiasi attacco.
Le giornate erano scandite da un regolare scorrere del tempo, dove la
quotidianità della routine veniva rotta dai “litigi” di Ghish
con Tart. Punzecchiarsi a vicenda era il passatempo
preferito dei due e Selena aveva rinunciato a
rimproverare Ghish.
In questo momento i due stavano discutendo su chi doveva iniziare a
giocare alla Playstation per prima , e a quanto pareva , nessuno voleva cedere
il posto all’ altro.
-Se non sbaglio ci si può giocare in due!-disse infine Selena
stufa degli strilli provenienti dal salone.
-SI, ma io voglio essere il primo!-rispose Ghish.
-Non credo che cambi qualcosa se sei primo o secondo.- Gli fece
notare la ragazza.
Lasciò perdere i due e andò incamera per vestirsi. Tra meno di mezz’ora
doveva andare al lavoro e dato che non doveva usare i mezzi, ma poteva teletrasportarsi
facilmente poteva vestirsi con calma.
Stava scegliendo dall’ armadio quando sentì il telefono squillare in cucina. -Ghish, vai tu a rispondere, per favore!- -Tart non può farlo?-brofonchiò
infastidito.
Si alzò e prese la cornetta.
-Si può sapere chi è che chiama a quest’ora?-chiese. -Ghish, sono Pie . Potresti pure rispondere in modo
cortese al telefono.- -Uhh, che cosa successo?-ignorando l’ affermazione
chiese infine. -Selena dov’è?-
- Si sta cambiando.-
-Dille che venisse subito in sala parto…-Buttò lì il
fratello senza contenere la sua agitazione. -DAI… STA PER NASCERE TUA FIGLIA?-chiese eccitato Ghish.
-Visto che io non ne ho bisogno, credo proprio di si.-
-Arriviamo subito!-
Pie non ebbe neanche il tempo di dire che voleva solo Selena
,per non farsi vedere agitato dal fratello, che questi insieme a Selena sbucarono dal corridoio di fronte alla sala parto.
-Da quando sta li? –chiese la sorella.
-Non lo so. Non riesco a tenere il conto dei minuti.. spero solo
che vada tutto bene. Che non sia troppo differente da loro!-
-Ti facciamo compagnia andrà tutto bene, me lo sento!-
Si sedettero in attesa e finalmente Pie fu chiamato da una
levatrice sorridente che reggeva in mano un fagottino.
Pie si alzò di scatto incapace di trattenersi divorato dall’ansia pervedere finalmente sua figlia
Restò ammirato a guardare una bimba paffutella con i suoi stessi occhi e i
capelli di Lory. Anche i lineamenti erano quelli di Lory e le orecchie leggermente a punta ,ma UMANE.
-Complimenti fratello, hai fatto un bel lavoro. chi poteva immaginare che da
uno scorbutico come te…- -Ghish, vaffanculo, idiota!
Voglio vedere quando sarai padre tu.- Senza fargli
finire la frase lo interruppe Pie.
Furono accompagnati nella camera di Lory che seppur
leggermente stanca desiderava prendere in braccio la figlia.
-Dobbiamo avvertire i tuoi genitori , Pie! Saranno felicissimi di sapere di
essere diventati nonni.-
-E forse rimarranno sulla Terra…-
-Hai ragione! Me ne ero completamente dimenticato!-
-La paternità ti sta dando al cervello!- Selena diede uno spintone a Ghish
che la guardò offeso.
-Non è simpatico dire certe cose, genio! Farai lo stesso quando avremo un
figlio?-chiese.
-Non saprei…-
Furono interrotti dall’arrivo di Tart e Strawberry.
La notizia si era diffusa in fretta e in breve tempo tutti gli amici della
coppia si presentarono in ospedale.
Senza farsi attendere anche William ed Elena giunsero in ospedale, camuffati
alla perfezione da terrestri, per vedere la nipote.
-è davvero bellissima!-esclamò Elena. Lory sorrise.
-Come la chiamerete , Pie?-chiese William. -Viviana. Lory controlla
l’acqua e Viviana era una Dama del Lago.- rispose
Pie.
-Bel nome!-concordò Strawberry.
Elena si avvicinò a Selena. Sembrava essere trascorso
un secolo da quando si erano sentitela volta scorsa, invece era trascorso
qualche giorno.
Madre e figlia si raccontarono in disparte i loro segreti.
-Lo sai che ho sognato che anche tu presto sarai madre?- affermò elena. Selena sorrise.
-Dici?-
Elena l fece l’occhiolino.
- Ci sono certe cose che una madre nota subito cara…
tra un mese avrai la certezza e mi dirai che avevo ragione!-concluse la
madre guardando lo sguardo scettico della figlia.
Le due si riavvicinarono al gruppo.
Troppo presto furono esortati da delle infermiere di andare via, per consentire
il riposo di Lory e della bambina.
Ciascuno tornò a casa propria, Elena e William perla gioia di Tart ,decisero di rimanere qualche tempo a casa di
Pie.
Non volevano ammettere che la lontananza dei loro figli cominciava a pesare,
specialmente ora che c’era una nuova bambina da coccolare e , forse a breve, ne
avrebbero auto un'altra.
La serata volgeva al termine, quando Selena fece il
famoso test per sapere se la madre avesse ragione.
Lo sospettava da un bel po’ di tempo e la conferma le arrivò subito.
Anche lei, come aveva detto Elena aspettava un bambino.
La notizia la rese felice e corse a dirlo a Ghish.
Il ragazzo all’inizio non voleva crederci, tanto era la felicità, poi cominciò
a realizzare la notizia piano piano e a fare i progetti….
Si addormentarono felici. Sembrava che nulla potesse togliere loro la
felicità.
Non potevano sapere che da lontano una strega stava osservando da molto tempo
le loro vite. Era lei che mandava gli incubi alla guardiana
per studiare le sue debolezze, ora sapeva abbastanza per agire.
Mancava solamente un dettaglio, vedere come era realmente la Guardiana.
Ma sapeva come fare. Lo spirito che la guidava aveva già programmato
tutto.
Ed era tempo di agire, la pace per Selena era finita.
La notte stava passando tranquilla. I minuti stavano
scorrendo lenti e regolari. Selenastava dormendo tranquillamente , mentre Ghish non riuscivaaprendere sonno. Era contentissimo
per la notizia che aveva ricevuto, ma quell’ idea, l’ idea i essere padre, lo
spaventava. Non aveva mai avutoun
grande talento con i bambini. Bastava vedere comesi punzecchiava con Tart per ogni singola cosa,avere un figlio che dipendesse totalmente da
lui lo intimoriva.
“Dovevi pensarci prima d fare il casino!” si disse
alzandosi dal letto per prendere un bicchiere d’ acqua.
“Alla finese
c’e riuscito Pie perche non dovrei riuscirci io?” .
Con questo pensiero bevve il bicchiere d ‘acqua e
tornò a letto.
Tutti i suoi spostamenti non erano passati
inosservati. Lo spirito aveva visto tutto e ora Ghish rappresentava
un bel mezzo per raggiungere Selena.
-Devi agire. Il ragazzo mi sembra inqueto per la notizia. Proviamo ad instaurare qualche dubbio e fare in modo che
attacchi la Guardiana .. –
-Ma non sappiamo come sia la Guardiana, come faremo a
crearne una uguale?-chiese la strega.
-Dobbiamo fare in modo che il ragazzo attacchi la
Guardiana. Una volta costretta a difendersi dovrà per forza rivelare com’è
veramente quando si trasformerà. Il tuo compito è di infondere dei dubbi nel
ragazzo. Una volta ch nel suo cuore ci sarà il dubbio possiamo osservare come
si svolgeranno gli eventi. Mi raccomando … non fallire o la mia punizione sarà
molto crudele.-
La strega annuì e si avvicinò al calderone da cuiaveva guardato gli eventi. Prese una
manciata di terra, la gettò nel calderone mormorando delle parole magiche,
aspettò che si alzasse del fumo verde mormorando alcuni ordinie sorrise soddisfatta.
Nello stesso momento Ghish sentì
un’incredibile sonnolenza e caddein un
sonno profondo. Non si era resoconto
che un fumo verde riempiva la stanza, e più respirava ,più ne entrava nei
polmoni causando la sonnolenza.
Ghish si addormentò nel giro di pochi minuti ed incominciò
a sognare.
Nel suo sogno si trovava sulla sponda di un lago. Il
tempo eramite e non riuscivaa capire se era il tramonto oppure l’alba. Si
sedette sulla riva chiedendosi dove fosse finita Selena.Si stava rilassando quando all’ improvviso
comparve una strana figura avvolta da una specie di nebbia verde.
-Salve, Ghish!-disse la
figura.
Ghish non rispose subito. L’istinto gli diceva che non
doveva rispondere al saluto, mentre una strana forza lo obbligava a farlo. Si
chiese che cosa stava succedendo perché aveva rispostoal saluto. Quando voleva ignorare la figura.
-Vedo che sei molto pensieroso … vorrei mostrarti
delle cose e forse questi potrebbero toglieretuoi dubbi-
-Ma io non ho dubbi! –tentò di dire il ragazzo, ma non
ci riuscì. La lingua non voleva ubbidirgli.
La figura fece finta di non vedere il tentativo di
ribellione del ragazzo e lo portò nella nebbia.
-Colei che credi che sia la vera Selena non è lei.
-Non riesco a seguirti!- Stranamente Ghishriuscì a parlare
-Non serve che tustia a capire! Lei non è Selena,al tuo risvegliodevi attaccare a Guardiana. Questo è il tuo
compito e nonfallire. E ora dormi in un
sogno senza sogni, domani devi mostrarmi com’è vermente….-
La figura scomparve e Ghish scivolò in un
sonno senza sogni, ma con un pensiero fisso.Non aveva capito molto di quello cheaveva detto la figura, ma gli era rimasto il pensiero fisso che doveva
attaccare la falsa Selena per scoprire dove si trovava quellavera.
La strega sorrise soddisfatta. Era stato molto facile
insinuare il dubbio nel cuore delragazzo, or la seconda parte del piano prevedeva diprendere le sembianze di Selenae portarlo dalla sua parte. In
questo modo avrebbeindebolitola ragazza e portato a termine il suo
compito.
La mattina seguente Ghish si svegliò
molto nervoso. Ricordava benissimo il sogno che aveva fattoe nella sua mente stava no radicate le parole
udite.
“Lei non è Selena? Ma comee possibile?”
Se ne andava pensieroso per la casa, tanto che non
fecenessun battuta su Tart , che si era alzato in quel momento e stava correndo come un matto
perla casa perché erain ritardo per la scuola.
Capitolo 4 *** IL Dubbio: parte 2 , il pomeriggio ***
IlDubbio :il pomeriggio parte due
Selena rimase un poco confusa per il comportamento freddo e distaccato di Ghish. Non si era mai comportato cosi freddamente nei suoi
confronti come oggi. Non ne riusciva a capire il motivo. Forse era la notizia
che sarebbe diventato padre lo aveva turbato a tal punto d farlo comportare in
quella maniera?
Non sapeva darsi delle risposte, forse alla sera tutto
si sarebbe chiarito. Si mise a fare le quotidiane faccende domestiche , quando sentì
squillare il telefono in salone.
Corse a prenderlo e vide che era Pie che la chiamava.
-Pronto?-
-Tesoro che cosa fai oggi di bello?- chiese Helena.
-Non saprei ancora … stavo facendo qualche lavoretto a
casa…-
- Ti va i venire qui da Pie? Immagino che starai da
sola con Tart che è andato a scuola e Ghis al lavoro…-
A sentirei nome di GhishSelena si sentì all’ improvviso malinconica. Valutò subito
la situazione. Era molto meglio passare un pomeriggio con Pie , Lory e i suoi genitori ce rimanere da sola e riflettere
sullo strano comportamento di Ghish.
-Si, vengo con piacere! Il tempo che mi do una
sistemata alla svelta e poi sono qui da voi!-
- Benissimo , mia cara! Non vedo l’ora di farti vedere
com’è carina la bimba!-
Detto questo la madre riattaccò la cornetta e Selena corse a vestirsi. Si chiese come stava passando la
giornata Ghish, sperava che il suo turbamento potesse
passare in fretta . Cominciò a pensare a come accoglierlo la sera , in modo da
fargli capire che nulla sarebbe cambiato tra di loro quando avrebbe avuto il
bambino.
Ghish arrivò di cattivo umore all’ Accademia. Lo strano sogno lo aveva messo in
agitazione. Da una parte sapeva che quello che aveva sognato rifletteva sue
paure inconsce, ma qualcosa lo spingeva ad avere quel chiodo fisso.
Tentò di concentrarsi per spiegare ai giovani studenti
le differenze tra le varie tecniche combattive e cominciò a rendersi conto che
lo irritava anche spiegare. Aveva la sensazione di vedere delle facce
disinteressate a tutto quello che lui stava spiegando,come se tutti i sui
allievi non volessero capire la bellezza di una spada coordinata a precise
tecniche di combattimento.
Cominciò a riprendere qualche allievo che per sua
disgrazia si era distratto, tanto da arrivare a cacciare fuori dall’ aula un ragazzino
che scoppiò a piangere fuori dall’ aula.
Neanche gli allievi non riuscivano a capire che cosa
stava succedendo al loro insegnante preferito. Nessuno lo aveva mai visto cosi
nervoso, e sopratutto, pronto a cacciare fuori qualcuno si distraeva un secondo.
Di solito questo non era i comportamento di Ghish. Era il primo che scherzava con loro, aiutava chi non
aveva capito bene le tecniche, mentre oggi era assente.
Alla fin decisero che forse questa non era una
giornata buona per il loro professore.
Finalmente finì la lunghissima ora di lezione per Ghish che si buttò spossato a sedere sulla sedia.
“è solamente perché non ho dormito bene stanotte” si
disse.
Sentiva una grande stanchezza e si addormentò sulla
sedia.
Rifece lo stesso sogno.
-Ricordati quello che devi fare. Lei non è la vera Selena. Se vuoi trovarla devi distruggere quella che ha
peso il suo posto … . Ricordalo quando ti sveglierai-
Fu svegliato dall’ allegro chiacchiericcio della nuova
classe.
Guardò velocemente le facce dei nuovi allievi e decise
che per oggi ne aveva abbastanza. Si alzò e uscì di corsa dalla classe.
Aveva solo bisogno di stare da solo. Si rifugiò nella
sua dimensione sedendosi sulla colonna.
“ Che cosa sta succedendo?”. Si prese la testa tra le
mani tentando di capire da dove venissero tutti quei dubbi.
Sapeva di amare Selena, ma
se davvero la ragazza che aveva affianco non era lei?
Se lei avesse preso il suo posto e la vera Selena era in pericolo?
Non poteva rimanere qui a non fare nulla, la sera
stessa avrebbe saputo la verità.
Selena stava passando delle ore serene con Pie, Lory e
gli altri. Non si accorse che il pomeriggio stava volgendo al termine.
Aveva trascorso il pomeriggio a ridere dei “litigi”
tra Pie e Lory su come vestire la bambina e quante
ore quante volte dovesse mangiare.
“Anche Ghish sarà così?” si
stava chiedendo la ragazza.
Alla fine si fece coraggio per parlarne con Helena che
la ascoltò attentamente.
-Vedrai… è solamente spaventato.. la maggior parte degli uomini fanno così. Si
abituerà all’ idea. Vai tranquilla a casa, prepara una buona cena e vedrai che
tutto si risolverà!-
Rincuorata Selena ritornò a
casa , pregustandosi la serata. Avrebbe preparato i piatti che piacevano a Ghish, dopo il dolce si sarebbe rilassata a vedere un film.
Entrò tranquillamente in casa e con sorpresa vide Ghish in salone.
-Ehi, hai finito prima la lezione oggi?-chiese
allegramente.
Ghish non rispose. Si alzò dal divano.
Il sorriso sparì dal volto di Selena.
-Che cosa è successo?-chiese.
- Te lo dico io…. Dov’è la
vera Selena? Dov’è? E tu chi sei?- sfoderando i sai
si rivolse alla ragazza .
-Che cosa stai dicendo?-
La domanda non ebbe risposta sperata, Selena vide solamente Ghish
pronto ad attaccarla….
Intanto la strega stava osservando attentamente la
scena.
Manipolare il ragazzo le era riuscito senza nessun
problema.
Selena non riusciva davvero a capire . Che cosa voleva dire che lei non era la
vera Selena? Era uno scherzo di Ghish
o cosa?
-Stai scherzando? Ghish sono
io!-
Ma Ghish non la stava
ascoltando. La forza oscura del dubbioaveva preso ilcontrollo del suo
cuore e della sua mente. Vedeva solamente qualcuno di estraneo che aveva preso
il posto della persona che amava. Si rese conto che era accecato dalla rabbia e
l’unica cosa che voleva era quella di impugnare i sai e fare a pezzi tutto
quantosolo per riavere indietro la
persona che amava.
-Tu NON SEI LEI! Dov’è?-
-Chi, Ghish! Dimmelo!!!!-
-Selena, la vera Selena!-
Il ragazzo continuava adavanzare pronto ad attaccare e distruggere
qualsiasi cosa avesse davanti.
Selena cominciò ad indietreggiare. Sapeva che era molto più forte di Ghsih , ma non voleva usare i suoi poteri. Non poteva.
Nessun muscolo del suo corpo si voleva muovere per
fuggire da Ghish. Era Ghish,
e questo era solamente uno stupido scherzo per metterle paura mal riuscito. Non
poteva fare sul serio. Non era da lui.
Restò immobile aspettando cheGhish si
avvicinasse, certa chealla fine tutto
si sarebbe risolto con una risata e tutto sarebbe finito. Sarebbe scomparsa la
paura, non avrebbe più avvertito il senso di inquietudine, Ghish
non l avrebbe più guardatacon odio.
-Non capisco! Ghish sono
io!-tentò di calmarlo per l’ultima volta.
In tutta risposte Ghish
lanciò la sua sfera di energia sprigionata dai suoi sai contro Selena.
Questa la vide arrivare al rallentatore e grazie ai
suoi riflessi la evitò. La sfera distrusse mezza cucina, lasciando la ragazza
terribilmente confusa.
Non sapeva cosa fare. Quello chiaramente non era Ghish. Ghish non l’avrebbe mai
guardata con odio, non le avrebbe mai fatto del male..
Invece? Cosa stava succedendo? Lui la stava
attaccando!
E lei non voleva difendersi, la sua mente era incapace
di elaborare quello che stava succedendo. Se almeno Akita
fosse presente per darle qualche consiglio. Se solo Helena avesse unarisposta al comportamento di Ghish…
Non aveva nessuno con cui consigliarsi, non voleva
coinvolgerenessuno….
Un'altra sfera dienergia la mancò di pochi millimetri risvegliandola dalle sue
riflessioni. Selena si rese conto che Ghish stava facendo sul serio.Voleva farle del male. Lui era convinto che
fosse un impostora.Ma perché??
-Me lo vuoi dire dov’è mia moglie???-
Ghish cominciò a gridare. Aveva perso completamente il controllo. L’unico
obbiettivo era di distruggerequella che
aveva davanti. L’unico ostacolo per ritrovare Selena.
E se questo significava fare del male ad una ragazza
non si sarebbe fermato.
Dal suo calderone la strega stava guardando. Apparve
lo spirito soddisfatto dello spettacolo.
-Ottimo lavoro,devi essere pronta a prendere le
sembianze della Guardiana appena questa si trasforma!. In questo modo porteremo
Ghish dalla nostra partee sconfiggerlanon sarà difficile!
Ghish continuava ad attaccare distruggendo tutto quello che i trovava davanti al
suo cammino. Selena riusciva a sfuggire , ma sapeva
che la situazione non sarebbe durata a lungo. Prima o poi doveva trovare il
coraggio di trasformarsi ed attaccare il ragazzo.Capiva chiaramente che qualcosa non andava.
Qualcosa era successo a Ghish , se era incapace di
riconoscerla, qualcuno doveva aver fatto n incantesimo. Chi? Perché? Era di
nuovo Evith?
Non aveva molto tempo per riflettere e tantomeno per
organizzar un attacco. Non sapeva se era in grado di attaccar Ghish, ma qualcosa doveva pur fare. Non per sé stessa, ma
per il figlio che stava aspettando
Fece un bel respiro e si concentrò.
Non fu difficile riprendere le sembianze della
Guardiana.
-Era ora!- disse lo spirito.
Finalmente sapeva quale erano le sembianze della
Guardiana. Ed era tempo che la sciocca strega che voleva la conoscenza della
magia , le cedesse il proprio corpo.
-è temo che tu ti trasformi, che tu prenda le
sembianze della Guardiana!-
-Come?-chiese la fattucchiera.
-Lasciandomi entrare nel tuo corpo. Io e te insieme
avremo la completa conoscenza della magia!-mentì lo spirito.
La strega accettò senza timori. Lei si fidava dello
spirito e non si rese neanche conto che quando questo entrò nel suo corpo, la sua
vera essenza scomparve.
Si sentiva prigioniera di un angolino remoto della sua
mente , mentre l’altra prendeva il sopravvento e si rese conto solo ala fine di
essere stata ingannata.Ormai era
troppo tardi, poteva solo vedere osa quell’ altra faceva del suo corpo. Vide ,
come uno spettatore, che assumeva l aspetto della ragazza che stava seguendo.
Vide che lo spirito aveva creato un cristallo simile a quello che la ragazza
portava al collo, ma di colore rosso. E poi scomparvero.
Tartrientrò correndocasa. Era terribilmente in ritardo per la
cena e non voleva ricevere qualche battutina sarcastica da Ghish.
Se lo immaginava stravaccato sul divano, con Selena che preparava qualcosa in cucina.
Appena rientrò rimase a bocca aperta. Quello che vide
andava al di fuori di ogni aspettativa.
Ghish stava attaccandoSelna e lei non faceva nulla per attaccarlo. Si imitava a
difendersi come le capitava, mettendosi in serio pericolo.
Non ci pensò due volte e prese le sue reali sembianze.
-Che cosa stai facendo, Ghish?
Non vedi che è Selena???- gridò al fratello.
-Lei non è Selena!-
-Ma che cosa dici?-
Tart non riusciva davvero a capire. Che cosa significava?
Si mise tra Selena e Ghish. Se Selena non riusciva ad
attaccare ci avrebbe pensato lui.
Anche se Ghish era suo
fratello.
-Spiegati… come fai a dire che lei non è Selena?-
-Perché la vera Selena sono
io-
Udendo quella voce Ghish si
girò. Tart non sapeva cosa dire. Era davvero una
situazione assurda. C’erano due Guardiane quasi identiche. Solamente il
cristallo era diverso.Tart sapeva che dietro dilui c’era la vera Guardiana, ma Ghish non
riusciva a scorgere la differenza. Selena non aveva
il cristallo rosso.
-Ti stai sbagliando! Lei è Selena!
Dovresti saperlo!-tentò di attirare l’attenzione di Ghish.
Questi si girò e Tart ebbe
paura. Non era Ghish, ma qualcuno di estraneo che
aveva preso le sembianze di Ghish.
-Tu lo sapevi! E stai dalla sua parte!! Sapevo che
alla fine tu saresti stato il traditore della famiglia!-
-Sei impazzito, idiota?-
-Io non sono idiota, moccioso!-
Si preparò ad attaccare Tart
che rivisse il ricordo di quando Pie fece lo stesso. Di quando loro erano in
errore e lui pagò per aver detto la verità.
Questa volta fu lo stesso Pie a parare il colpo di Ghish.
Era arrivato perriportare la giacca di Selena e si era trovato
Ghih che attaccava Tartedue Selene.
Da un rapido sguardo all’ altra Guardiana aveva capito
che era solo un imitazione.
-Come volete! Anche tu sei contro di me! – accecato
dalla furia disse Ghsih.
La situazione poteva precipitare in peggio, e la causa
della spaccatura nei fratelli s avvicinò a Ghish.
-Vieni, andiamo … lasciali stare e andiamocene via.
Lei è malvagia- e fece finta di venire.
Preso dalla rabbia Ghish
prima di scomparirelanciò un attacco
con i suoi sai a Selena.
Tart e Pie lo respinsero.
-Non sarà il primo e né l’ultimo. Finchè
saprò che tu sei qui, io non avrò pace. E voi traditorepagherete il vostro tradimento!-
-Stai sbagliando tutto Ghish.
Sono IO SELENA!-
Ma le parole della ragazza furono urlate verso il muro
vuoto. Un muro testimone di tutta la disperazione della ragazza e dai tentativi
di consolarla dei due fratelli.
Qualcuno chiaramente voleva fare del male a Selena. E loro avevano il compito di proteggerla. Il nemico
aveva colpito nel suo punto debole.
Ma come difendersi??
Buongiorno, ragazzi! Finalmente sono riuscita ariaggiornare e
avere un computer nuovo ….. spero ce fin ora la storia vi piaccia.
Ringrazio chi staleggendo la storia
e Grazie a Blackmiranda che ha pazientemente
recensito i primi capitoli. Spero che continuerà a seguirmi ….
Capitolo 6 *** quando il passato torna prepoentemente nel presente ***
Quando il passato ritorna prepotentemente nel
presente.
I tre rimasero a fissare in silenzio il punto in cui era
sparito Ghish .
Nessuno riusciva a capire che cosa era successo, ovvero era
più facile ripetersi che tutto ciò era uno scherzo.
Era solo questione di tempo e il ragazzo sarebbe uscito
ridendo da qualche angolo della casa. E a quel punto, Pie gliene avrebbe date
di santa ragione.
Ma i minuti scorrevano lenti, e del ragazzo non c’era nessuna
traccia.
“Maledetto testa di cazzo! Questa volta l’hai fatta grossa!”.
Preoccupato Pie si girò verso la sorella che era rimasta
esattamente nello stesso punto e nella stessa posizione, mentre Tart cercava di non piangere .
“Tra tutti sono io quello rimasto lucido. Tart
non è in grado di prendere decisioni, mentre Selena è
chiaramente sconvolta. Non possono rimanere qui, chiaramente tutto quello che
èsuccesso non è uno scherzo!”rifletté Pie.
-Su! Tart, ascolta! Prendi lo
STRETTO necessario per un po’ tu e Selstarete con noi! Poi, una volta finito con la
tua roba, vieni subito a casa così prendo qualcosa per Sel.!
Si aspettò che la sorella replicasse qualcosa, invece la
ragazza annuì in silenzio e si lasciò condurre dal fratello. Tart era corso per raccogliere le cose che gli sarebbero
servite, raccolse qualche libro di scuola sparso per la cameretta, qualche
indumento di prima necessità e corse dal fratello.
Pie , intanto,aveva
chiamato Lory per informarlache Tart e Selena avrebbero trascorso qualche giorno da loro.
Appena arrivò Tar i tre si smaterializzarono. Selena riprese il suo solito aspetto, spaesata guardava gli
altri come se li vedesse per la prima volta.
Lory ed Helena le si
avvicinarono, conducendo la ragazzaa
sedersi su una poltrona, dalla quale Selena non mosse
un passo. Non rispondeva a nessuna domanda, ignorava lo sguardo preoccupato
della madre, i tentativi del padre a farla parlare. Semplicemente stava seduta
sulla poltrona perché doveva starci, ma la sua mente era altrove.
Riviveva ogni singolo secondo dello scontro con Ghsh , specialmente la domanda ricorrente : ” Dov’è Selena?”.
Non sapeva neanche come giustificare un comportamento del
genere, non sapeva dare un nome a quella che avevapreso il suo posto. Non sapeva come crescere
il figlio che aspettava.
Non sapeva come fare tante cose, e non voleva trovare nessuna
risposta.
Tuttele persone che la
stavano circondando non potevano capire quello che stava vivendo.
Finalmente, con grande sollievo di Selena,
tutti smisero di tormentarla con domande inutili,occupandosi a creare una sistemazione ai due
nuovi ospiti.
Solamente Pie continuava a fissarla preoccupato. Selena era sempre stata la forza del gruppo. Era sempre lei
che tirava su gli altri.
Come poteva aiutarla? Che cosa poteva dire a sua sorella che
era stata tradita dalla persona che amava con qualcuno che le assomigliava
terribilmente? E chi diavolo era quella ragazza?
Sospirò. Non aveva nessuna risposta. Forse con il tempo questa volta avrebbe capito e
risolto tutto.
Giunse l’ora di andare a dormire. Selena
seguì docilmente la madre, che con pazienza le tolse i vestiti e le mise il
pigiamache Pie aveva portato.
Le diede un bacio e spense la luce.
Il sonno arrivò in fretta e la ragazza si addormentò.
-Dorme?-chiese preoccupato Pie ad Helena.
-Si … Pie, che cosa è successo?-
A grandi linee il ragazzo spiegò l’accaduto.
Helena scosse la testa.
-Non è da Ghish! Mi sembra chiaro
che qualcuno lo sta manovrando!-
-è sempre stato un cretino! Ma arrivare a questo punto! Farsi
ingannare da qualcuno che assomiglia a Selena e
credere alle prime stronzate sentite! Non so! Non riesco a darmi una
spiegazione! Come fai a dire di amare una persona, se poi non sai distinguere
qual è quella vera?-
La rabbia di Pie saliva ad ogni parola detta. Il ragazzo
gesticolavatanto da non sembrare più
lui.
-Chi può avercela con noi?-chiese Helena.
- Solamente Evith! Ma lei non c’è
più . MirtaAlycya e Gabryel hanno risolto i problemi con noi, Phobos neanche se lo sogna di farci uno sgarro. Non saprei
proprio! Poi ci sono stati quei sogni, ma dubito che Ghish
ne sapesse qualcosa..-#
-Quali sogni?-interruppe il discorso Helena.
- Da qualche mese Selena sognava
sempre la stessa cosa,di perdere gli affetti più cari e di rimanere da sola.
Non vorrei che ora la cosasi stia
avverando.-
- Io penso che sia qualcuno che vuole colpire Selena. Lei è la Guardiana del Tempo equalcuno ha bisogno di quel potere. O forse
il bersaglio è il figlio che aspetta.-concluse il ragionamento Helena.
-Che cosa?!-Pie lo disse quasi gridando.
-Non te lo ha detto ancora? Pensavo chelo sapessi, Selena
ti raccontatutto!-
-Non avrà avuto il tempo di dirlo.. Come ha potuto Ghish fare una cosa del genere? Lui lo sapeva sicuramente!
Che razza di deficiente!-
Pie continuò per una buona mezz’ora ad insultare Ghish con tutti i termini offensivi che gli venivano in
mente, infine, salutò la madre ed andò a dormire .Sicuramente la mattina avrebbe avuto la mente
più lucida per pensare a come affrontare il problema.
Ghish si era teletrasportato
nella sua dimensione. Era l’unico posto che riteneva sicuro, dove Pie non lo
avrebbe mai trovato.
Si sentiva ribollire il sangue per tutto quello che era
successo. L’idea di aver vissuto per tutto quel tempo con qualcuno che aveva
preso e sembianze di Selenao faceva sentire uno stupido.
Si chiedeva se amava veramente la ragazza. Non poteva
perdonarsi per non aver riconosciuto subito l’inganno.
Osservò la ragazza che sdraiata sul pavimento dormiva. Osservò
il suo profilo, confrontandolo mentalmente con l’altra.Erano identici, l’unico dettaglio che non
corrispondeva era il cristallo.
Ghish tentò di ricordare qual’
era quello giusto, ma non ci riusciva.
Più ci pensava,più la rabbia saliva.
Tirò un pugno alla colonna giurando a se stesso che si sarebbe
vendicato. Nessuno poteva prendersi gioco di lui. Nessuno poteva scherzare con
i suoi sentimenti.
E tutti avrebbero pagato cara. A cominciare da quell’
impostora, poi Pie e Tart. Bei fratelli che si
ritrovava!
Invece di aiutarli si erano schierati contro di lui.
Il ragazzo stava impazzendoper la rabbia,la vergognal’umiliazione.
Silenziosamente la ragazza si alzò.Per tutto questo tempo aveva finto di
dormire, compiacendosi di quello che era riuscita a fare.
Indurre i dubbi,
controllare Ghish , sconvolgere gli altri, le era riuscito
alla perfezione.
La battaglia era appena iniziata, doveva avere tanta pazienza,
piano piano sarebbe riuscita ad indebolire la
ragazza. A quel punto il potere del tempo finalmente sarebbe stato suo.
E una volta avuto quello, sarebbe tornata indietro per
fareciò che suo padre non era riuscito.
Aveva lottato duramente per non finire nell’ oblio. Il suo
odio l’aveva tenuta ancorata alla terra, fino a quando la strega non aveva
avuto il coraggio di evocarla.
Marianne era debole. Era solamente una ragazzina piena dipaure,non voluta da nessuno. Era stato
nauseante ascoltare tutte le sue lamentele sulle compagne di classe, i suoi
sospiri per il ragazzo che amava che non lo sapeva perché aveva timore di
rivelare i suoi sentimenti.
Le lamentele sui genitori che non la capivano e la punivano
spesso.
E piano pianoEvith
le aveva concesso qualche suo potere. Le aveva insegnato qualche incantesimo,
conquistando il cuore della ragazza.
Questa era arrivata a chiamarla affettuosamente sua amica.
Una volta raggiunto il suo scopo, Evith
cominciò a raccontarle la sua vita. Naturalmente tralasciò la parte in cui
aveva tentato di distruggere l’umanità, dipingendo la sorella come una donna
senza cuore.
Le promise l’assoluta conoscenza della magia nera,in modo che
avrebbe risolto tutti i suoi problemi, e poi l’ aveva usata impossessandosene
del corpo.
Con Ghish avrebbe giocato un po’. Il
ragazzo le piaceva, e quando si sarebbe stufata, anche Ghish
sarebbe uscito di scena. Come Pie e Tart. Come tutte
le personecui Selena
teneva.
-Come ti senti?-le chiese premuroso Ghish.
-Stanca.-mentì Evith.
-L’importante che stai bene. Mi hai fatto preoccupare!-
Evith sorrise.
-Credo che dovremmo rendere questo posto più accogliente …
epoi .. voglio avere quel figlio. Non
quello fasullo che qualcuno mi stava spacciando per mio!
Evith impallidì.
Come era possibile che Marianne avesse omesso quel dettaglio?
-Ma certo, amore.-
E Ghsih si perse completamente nell’
incantesimo.
Buongiorno ragazzi!Chiedo scusa se
ho messo tanto tempo ad aggiornare, ma ho avuto un blocco. Non sapevo come
andare avanti …. Ogni tanto capita ….
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che hanno letto la prima storia, LA
GUARDIANA DEL TEMPO, e tutti coloro che leggono il seguito in silenzio. Mi
piacerebbe molto ricevere qualche recensione per sapere se la storia sta
piacendo, qualche suggerimento o consiglio …. Fate voi! Non abbiate paura a
scrivere tutto quello che pensate! On questo vi saluto … Al prossimo
aggiornamento!!!!
# Per chi non avesse letto la prima storia, Evith
e tutti gli altri erano i principali nemici dei nostri amici. Per i dettagli vi
invito a leggere la prima storia.
Capitolo 7 *** seppur separati lottiamo per cambiare il proprio destino ***
Seppur separati
lottiamo per cambiare il nostro destino
Appena fu spenta la luce ed Helena uscì dalla stanza, Selenasi alzò dal
letto.
Non riusciva a stare un secondo sdraiata, qualcosa la spingeva
ad andare verso la finestra e guardare la luna. Quella notte splendeva in modo
da far sembrare giorno..Apri la finestra,lasciandosi accarezzare dalla fresca
aria della notte.
In quelmomento avrebbe
voluto usar il potere del tempo per tornar indietro e chiedere perché a Ghish.
Ma sapeva benissimo che non poteva farlo, cambiare il corso
degli eventi era consentito solo una volta sola e in casi di estrema necessità
. Sospirò. Quantevolte si lei e Ghish si erano seduti vicino alla finestra per ammirare la
luna? Quanti progetti avevano? E ora? Tutto quello che avevano sognato insieme?
Era questo il suo destino?
Scoppiò a piangere silenziosamente. Non voleva che Pie la
sentisse. Pie si preoccupava sempre per lei.
Si preoccupava per
tutti quanti, delle volte trascurando se stesso.
Stufa di guardare la luna, Selena si
mise a letto e si addormentò quasi subito.
Pie si girava e rigirava nel letto. Non riusciva a prendere
sonno. Non faceva che pensare alla stupidità di Ghish.Ci doveva essere per forza una spiegazione
al suo comportamento.
Tutto aveva delle spiegazioni logiche. Solo che questa volta
trovane una era difficile.
Forse Ghish si era messo paura di
divenire padre e aveva organizzato tutto per evitare i suoi doveri verso il
figlio.
Pie scacciò subito quel pensiero. Per quanto fosse
menefreghista Ghish non avrebbe mai fatto una cosa
del genere.
Allora l’unica cosa plausibile era ciò che aveva detto Helena.
Qualcuno aveva puntato Selena osuo figlio.
Ed ecco un altro pensiero. Selena e
il suo bambino. Dubitava che la sorella sarebbe rimasta in disparteed aspettare che loro risolvessero la
situazione. Avrebbe combattuto e nulla l’avrebbe fatta esistere dal suo intento.
Chiunque stava manovrando Ghish lo stava facendo nel
modo giusto.
Pie si ricordò quando qualche anno prima aveva detto a Selena di lasciar perdere Ghish.
Che il ragazzo non era affidabile. Ma Selena non gli
aveva dato ascolto. Quel giorno si era sentito abbattuto. Continuava a
chiedersi tutt’ ora se era stata una scelta saggia.
Sospirò più volte. Per fortuna aveva Lory
al suo fianco. La ragazza lo capiva e non c’era bisogno di dire molte parole.
Sapeva quando qualcosa o turbava e cercava di fare il suo meglio. Sapeva che
Pie non amava parlare molto e preferiva passare il suo tempotrovar una spiegazione logica a tutto. Sapeva
anche che Selena era molto importante.
Per tanti anni aveva
creduto che fosse morta, ritrovarla era stato un dono. Selena
aveva potato la gioia nella sua vita, lo aveva spinto a dichiararsi, aveva
riportato in vita i genitori..
Ora .. non sapeva dove sbattere la testa e Lory, colta da un assalto di timidezza, non
riusciva a dire niente.
Che cosa stava succedendo? La ragazza non sapeva spiegarselo.
-Vieni a dormire!-riuscì a dire .
Pie , risvegliato dai mille pensieri, fece quello che Lorygli stava
consigliando:andare a dormire.
“Forse domani riuscirò a capirci qualcosa s Selena si riprenderà”.
Tart si rigirava nel letto
senza riuscire a prendere sonno.
Si era messo paura di quello che aveva visto.
Ghish stava attaccando Selena. Non riusciva a crederci. Fino a ieri la sua vita
scorreva regolare. Si divertiva a far arrabbiare Ghish
ricevendo qualche rimprovero da Selena. Quei due non
potevano aver litigato per colpa sua.
“E se tutto è successo a causa mia?”si diceva senza sosta.
Il pensiero fisso lo faceva rigirare nel letto senza sosta.
Selena non era più la stessa, Ghish era scomparso..
Che cosa aveva combinato?
Si girò di fianco abbracciando il cuscino soffocando i
singhiozzi. L’indomani avrebbe visto Puddy e
sicuramente avrebbero trovato una soluzione.
Puddy anche quando non sapeva
come risolvere un problema gli tirava su il morale con qualche suo numero da
circo.
Puntualmente combinava qualche disastro e a Tart scappava una risata.
Se solo Puddy fosse stata qui con lui…
Ghish dormiva placidamente al
fianco di Evith.
Evith non riusciva a dormire.
Non aveva nessun rimorso per quello che aveva fatto fin ora.
La sua preoccupazione era per quel figlio che Selena aspettava.
Che cosa sarebbe successo? Avrebbe passato i poteri della
Guardiana anche a lei o Lui?
Doveva saperlo con certezza.
Una cosa aveva imparato dalla sua precedente esistenza.
Bisogna sempre sapere l ‘esito delle tue battaglie e il tuo
destino.
E non poteva permettersi il lusso di non sapere.
Si alzò prendendo le sembianze di Marianne.
Si avvicinò al suo calderone e mormorando antiche parole
magiche vi guardò dentro dopo aver mescolato il liquido rossastro tre volte in
modo antiorario.
Trattenne il respiro. Aveva paura di quello che avrebbe visto.
Poco dopo rovesciò il calderone con rabbia.
Bene, se Selena avesse avuto la sua
erede anche lei avrebbe trasmesso i suoi poteri.
-Ti sfido ,destino! La nostra battaglia non finirà cosi!-
Riprese le Sembianze di Selena e si
coricò vicino a Ghish.
Selena si svegliò di scatto.
Guardò la stanza, i mobili senza riconoscere subito il luogo.
Poi si ricordò di quello che era successo qualche ora prima e si
rese conto di trovarsi da Pie.
Pie e Tart erano corsi in suo aiuto.
Erano corsi per difenderla daGhish.
Al solo pensiero dell’ accaduto , qualche lacrima furtiva le
scese dagli occhi.
Non era quello il momento di piangere.
Doveva farsi forza.
Doveva riprendersi Ghish e garantire
una vita felice a sua figlia.
La ragazza scese piano -piano dal letto senza fare rumore,aprì
la finestra ed inspirò l’aria della notte a lunghe boccate.
Quel semplice gesto la calmò.
Si girò e si trovò faccia a faccia con Akita.
Per poco non le sfuggì un grido per lo stupore.
-Akita!-mormorò sotto voce.
-Sei tornata per darmi una mano?-continuò.
-Bambina mia, puoi perdonarmi?-le chiese lo spirito.
-Perdonarti per cosa?-
-Non sono stata attenta. Non ho controllato bene ed Evith ti ha colpito ancora! Non so come abbia fattoa
tornare … -
Selena non rispose.
Aveva già capito che tutta questa storia era legata a Evith.
Lo sapeva. Lo sapeva da sempre.
Fin dal primo istante che i sogni fecero la loro comparsa.
Non era naturale che
sognasse sempre la stessa cosa da mesi.
Akita la osservò.
Le si avvicinò con cautela posandole la mano sulla spalla.
Selena non si chiese come fosse
possibile che uno spirito poteva posarle la mano sulla spallavisto che era incorporeo.
Non si scostò.
L’unica che poteva
aiutarla era lei.
Pie e Tart non dovevanoimmischiarsi. Non voleva perdere anche loro.
-Akita, cosa mi puoi dire
riguardo ai sogni che ho fatto?-
Akita si sedette sul letto.
-Sono le tue paure. Evith ama
giocare con le paure delle persone. E le sta manipolando per indebolirti.-
-Quindi potrei perdere Tart e Pie. E
tutti che mi sono a cuore, giusto?-
Lo spirito annuì.
Selena cominciò a passeggiare
nervosamente per la stanza.
Mille pensieri le passarono per la testa.
Come poteva impedire a Pie e Tartdi seguirla senza causare ulteriore dolore?
In che modo poteva evitare che anche le ragazze MewMew prendessero parte in
tutta questa storia?
Aveva bisogno di Akita e di … Ryan.
-C’è un modo per fari avere un corpo? Ho bisogno del tuo
aiuto!-
Akita la guardò.
Tra le due guardiane scese un lungo silenzio.
-Vuoi davvero farlo?-
-Si!-
-Una volta fatto non possiamo tornare indietro, ne sei davvero
sicura?-
-Si!-
-Sappi chediventando
una mortale, nel caso in cui iovenissi
uccisa, una parte di te morirà con me. Quando verrò ferita anche tu avvertirai
il dolore. Ogni cosa che proverò, la proverai anche tu. Il tuo sangue sarà mio
sangue..-
-Akita, tu sei stata sempre una
parte di me. Non so a chi rivolgermi, sono pronta a correre questo rischio .Se
non sarò la stessa , non mi importa. Se non vivrò come i miei fratelli.. anche
questo non mi importa. Come dobbiamo fare?-
Akita si alzò dal letto.
Si avvicinò a Selena.
Fece comparire un pugnale d’argento con strani simboli e
tagliò qualche ciocca di capelli della ragazza.
Le depose delicatamente ai suoi piedi.
Poi le prese il palmo della mano e delicatamente passò sopra lapunta , facendo una piccola ferita da cui
caddero tre gocce di sangue sulle ciocche tagliate.
La ferita si richiuse subito senza lasciare nessun segno.
Infine, raccolse la lacrima furtiva che era scesa dagli occhi
della ragazza.
La fece scorrere sulla
punta delle dita.
Nel momento in cui la lacrima cadde tra le ciocche , Akita guardò Selena e le chiese
per l’ultima volta se era sicura di quelo che stavano
facendo.
-Lo vuoi veramente?-
-Si!-
Akita fu avvolta da una luce
dorata da spirito si trasformò in un
essere umano a tutti gli effetti.
Si toccò i capelli, il viso e il suo corpo. Allungò le braccia
e abbracciò Selena.
-Non mi ricordavo come fosse meraviglioso respirare! Bambina
mia, grazie per questa immensa gioia che mi hai regalato!-
Selena sorrise. Non voleva
turbare i momento di gioia di Akita, ma ora dovevano
andare.
Mise dei cuscini sotto le coperte, in mododa avere qualche ora di vantaggio.
Pie non si sarebbe rassegnato facilmente.
Prese il telefono, aprì la finestra ed insieme ad Akita saltarono atterrando con precisione e senza rumore
nel giardino.
-Eora preghiamo solo
che Ryan non si incazzi troppo..- sdrammatizzòSelenacomponendo il numero di Ryan.
E nel cuore della notte il telefono del biondo squillò.
Ryan rispose dopouna
serie interminabili di squilli. All’ inizio pensò che era la sveglia che lo
aveva strappato dal suo sonno, poi capì che il fastidioso rumore era la suoneria
del suo telefono.
-Ma chi cazzo può essere a chiamare a quest’ ora?-sbottò
irritato.
-Pronto!-
-Ryan, sono Selena.
Ho bisogno di parlarti con urgenza!-
-E non puoi aspettare domani mattina?-chiese esasperato il
biondo.
-Purtoppo no. È della
massima importanza. Sei al Caffe?-
-Si.-
-Bene- lo interruppe la ragazza - tra cinque minuti sono da
te!-
E riattaccò lasciando Ryan incapace di dire una parola.
Incredulo per quello che era appena accaduto, Ryan prese al
volo una vestaglia e scese nel salone del Caffè.
Qualche secondo più tardi Selena si
materializzò con Akita.
-Ma che cazz….-colto di sorpresa
esclamò Ryan.
-Ryan, scusaci se siamo
piombate così ,ma ho davvero bisogno di
una mano! Lei è Akita…-cominciò a spiegare la
ragazza.
-Ehi, non so te, ma io mi sono alzato cinque minuti fa! Sedetevi
ad un tavolo e fatemi svegliare con un bel caffé! … -
Akita e Selena
fecero quello che Ryan aveva chiesto.
Ryan, dopo aver preso un caffè bollente, si sedettedi fronte a Selena.
-Spero per te che sia un problema molto serio.. Svegliarmi a
quest’ ora della notte, piombare qui senza darmi il tempo di mettermi qualcosa
di decente ….-
-Credici, ragazzo! Tutto il mondo è in pericolo.. Selena è in pericolo..-disse Akita.
-E dov’è Ghish? Non dovrebbe
difenderla lui?-chiese Ryan.
Selena sospirò.
-Ghish è contro di me. Evith ha preso le mie sembianze e in qualche modo lo ha
stregato. Lui mi ha attaccato..-
Selena scoppiò a piangere.
Ryan la guardò senza riuscire a capire nulla.
Ghish aveva attaccato Selena? Ed Evith chi era?
Guardò Akita.
-Non ho capito.. puoi spiegarmi meglio la situazione?-
Akita cominciò a raccontare.
Lentamente Ryan mise a posto tutti i tasselli del puzzle.
-Non voglio coinvolgere né le ragazze, né la mia famiglia. Per
questo mi rivolgo a te. Hai qualche consiglio da darmi?-
Ryan sospirò.
-Come credi di farcela da sola? Aspetti un bambino e se non ricordo male Evith
ti odia a morte … -
-Lo so Ryan. Akita può aiutarmi.
Quello che ti chiedo è di coprirmi. Pie certamente verrà a cercarmi qui. Le
ragazze si vorranno unire per questa guerra. Non voglio che qualcuno muoia. Evith non guarderà in faccia a nessuno. Mi capisci?-chiese
disperata Selena.
-Ti capisco.-
-Evith vuole me. Quello che farò
… come farò a fermarla non lo so..-
Ryan si alzò. Andò pensieroso in cucina.
Come poteva aiutare la ragazza?
Si versò un’altra tazza di caffè e chiamò Kyle.
Kyle potevaaiutarlo. Lo aveva fatto sempre …
Questi scese di corsa e a grandi linee Ryan spiegò il
problema.
Tornò in cucina insieme a Kyle.
-Prima di tutto ti aiuterò ad una condizione! Che sia chiaro
nei nostri patti!-
-Cioè?-
- Dovrai tenermi informato e farmi collaborare.. Io quello che
saprò. Se il mondo , se la Terra è in pericolo voglio essere informato Intesi?-
-Va bene!- rispose a malincuore Selena.
Akita fece un cenno a Ryan.
Selena non lo notò e non le
parve sospetto che i due si allontanassero in disparte per parlare.
-Lei non può combattere! La bimba che aspetta è troppo
importante per correre il rischio che le succeda qualcosa. Il destino del mondo
è nelle sue mani. Cambieremo aspetto a Selena e io le imporrò un sigillo per proteggerla. Lei sarà
al sicuro, neanche Pie sarà in grado di rintracciarla e io combatterò per lei. Evith non capirà, la bimba nascerà e soltanto allora
spezzerò il sigillo.-
-Nove mesi sono troppo lunghi…-momorò Ryan.
-Non per la Guardiana del Tempo. Nove mesi possono diventare
nove giorni.-
-Uh?-
-Ogni secondo verrà trasformato in un ora..-
-E ogni giorno, sarà un mese?-chiese Ryan.
-Esatto,!-
-Ma lei lo capirà?-
-No. Il sigillo distorcerà il tempo.
Per lei passeranno nove mesi..-
Titubante Ryan accettò.
La situazione di per sé era assurda.
Assurdo che lui proteggesse Selena.
Assurdo che parlasse con la Guardiana.
Assurdo che nel cuore della nottein vestaglia e pantaloncini parlasse
tranquillamente di una guerra tra alieni.
Assurdo che di nuovo la Terra fosse in pericolo.
I due tornarono nel salone.
Kyle , con i suoi modi
gentili, portò Selena nel bagno.
La fece sedere su una
sedia earmato di acqua ossigenata, pettine
, forbici ed asciugamani, cominciò a studiare un look alternativo per la
ragazza.
Sotto lo sguardo attento di Ryan, Kyle
tolse il cristallo e lo posò sul lavandino.
Ryan, senza che Selena notasse
nessun movimento, lo prese e lo passò ad Akita.
Akita, intanto, preparò il
sigillo.
Sarebbe stato il suo tocco finale dell’ opera .
Selena non avrebbe sospettato
nulla.
Prese il cristallo e il sigillo entrò dentro il ciondolo.
Il monile si illuminòe si trasformò in
una farfalla azzurra.
“é per il tuo bene!” si disse la Guardiana.
Passò il gioiello a Ryan che lo rimise sul lavandino.
Poi Kyle li invitò ad uscire.
Dopo un ora Selena uscì dal bagno e Akita stentò a riconoscerla.
Al posto dei lunghi capelli neri, la ragazza li aveva biondi.
Kyle le aveva rifinito le sopracciglia,
e anche queste erano bionde.
Selena aveva ancora il monile in
mano e guardò Akita .
-Ho cambiato l’aspetto del cristallo. Così non darai nell’
occhio!-
Lo prese dalle mani della ragazza e lo allacciò al collo.
Ryan le diedeun telefono
e delle chiavi.
-Usa la casa che ho in montagna! E mi raccomando! Stai
attenta!-
L’ultimo pezzo della frase era rivolto ad Akita.
-Ryan… Grazie!-
Il biondo le accompagnò alla porta.
Akita gli fece uno sguardo d’intesa
e Ryan le capì che d’ora in avantilo
aspettavano nove assurdi giorni.
Ma se la Terra correva il rischio di una nuova minaccia per il
genere umano… quei nove giorni non erano poi tanto
assurdi.
Non aveva capito in che modo Akita
avrebbe impedito a Selena di combattere.
Si fidava di quella donna.
Presto avrebbe saputo tutti i dettagli.
Il conto alla rovescia iniziò appena le due uscirono dal Caffè e si materializzarono nella
casa di Ryan.
Akita convinse Selena a sdraiarsi eriposarsi.
Nel momento in cui la ragazza si addormentò, il sigillo si attivò
cancellando dalla sua memoria ogni ricordo legato a Ghish
e alla Guardiana.
Selena non sapeva chi era.
Akita si allontanò.
“è per il tuo bene!”si disse un ultima volta, prima di scomparire
nella notte.
Capitolo 10 *** Primo giorno: il giorno dei litigi ***
Primo giorno : Il giorno dei
litigi.
Akita ritornò da Ryan. La prima
parte del piano era andata liscia, oradoveva far in modo che Pie nonavesse dei sospetti.
Grazie alle gocce di sangue,i poteri di Selena erano passate ad Akita.
I capelli le avevano dato l’aspetto della ragazza e la lacrima
i sentimenti.
Si materializzò nel salone.
-Sapevo che saresti tornata!-le disse Ryan.
-Posso sedermi?-chiese Akita.
Ryan annuì.
-La prima parte è andata come doveva andare. Ora arriva la
partedifficile. Pie verrà a cercare Selena..-
-E se ho capito bene tu farai la parte di Selena..-
-Esatto, ragazzo!-
-Ma in questo modo Pie e gli altri non saranno esposti al
pericolo?-
-Quando Ghish ed Evith
mi attaccheranno, io lancerò uno scudo protettivo sugli altri. La barriera gli
proteggerà da qualsiasi cosa, e io possocombattere..-
Ryan annuì perplesso.
Non poteva fare altro.
-Ora inventiamoci qualcosa quando Pie verrà a cercarmi. Ryan..Selena si fida di te . In passato ci hai aiutato molto.
Mantieni il segreto. Sono solo nove giorni.-
-Nove giorni.. Speriamo che in nove giorninon succeda il pandemonio..-
Akita sospirò.
-Ora aspettiamo Pie!-
Ryan si alzòe staccò
una chiave dal mazzo che aveva in tasca.
-Vai sopra. Questa è la chiave della stanza che diedi a Selena quando ne aveva bisogno. Mettiti a riposare ho l’impressione
che domani sarà una lunga giornata! Notte!-
Il biondo si allontanò sbadigliando.
Akita salì al piano superiore e
si mise a letto.
Erana sensazione meravigliosa sentire il lenzuolo di cotone che le
accarezzava la pelle procurandole dei brividi di piacere.
Si addormentò subito.
Pie si svegliò di buon umore, aiuto Lory
ad accudire Viviana e scese canticchiando in cucina.
Incontrò Tart intento a scaldarsi il
latte.
-Hai visto Selena?-gli chiese Pie.
Tart scosse la testa.
-Sarà stanca. Ieri era sotto shock. Poi sono solo le sette di mattina,
sarà dormendo!-
Pie guardò l’orologio.
Preparò velocemente la colazione per se e i due si sedettero a
mangiare in silenzio.
-Pie, Ghish tornerà da noi?-
-Non so cosa dirti. Selena sostiene
che sia stato stregato. –
-Potrebbe…. Voglio dire…. Ghish non è capace di fare
del male alla persona che ama.. è stronzo…..-
-Sarà pure stronzo e su questo sono d’accordo con te, ma non
credo che sia stato stregato.-
-E quella che si spaccia per Selena
come la spieghi allora?-allarmato rispose Tart.
-Qualcuno che sta in
combutta con lui!- tagliò il discorso Pie.
Tra i due fratelli calò il silenzio.
Tart finì in fretta la sua
colazione e corse a prepararsi per andare a scuola.
Pie salì al piano di sopra. Aveva la vaga sensazione che
qualcosa non andasse per il verso giusto.
Socchiuse piano-piano la porta della camera di Selenatranquillizzandosi
nel vedere che la ragazza dormiva.
“Sono solo le sette di mattina! Non posso svegliarla ora!”
Chiuse senza fare rumore la porta, scese in salotto ed accese
la televisione.
Tart uscì di corsa bofonchiando
un “ciao, sono tremendamente in ritardo”,e Pie rimase da solo in balia dei suoi
pensieri.
La situazione era assurda.
Ghish che attaccava Selena.
Selena
che non si difendeva.
La copia di Selena.
Era così difficile per loro vivere in pace ed armonia senza
nessuna battaglia?
Fu scosso dalle sue riflessioni da Helena.
-Dorme ancora?-
Pie annuì.
-Lasciamola riposare. Nel suo stato non è sano per il
nascituro stressarsi o combattere!-
-Già! Tu lo sai meglio di me che non si fermerà e non ci
lascerà proteggerla.. –
-Deve capirlo..-
Pie rise.
-No,sarà disposta a
fuggire e non farsi trovare anziché lasciarsi aiutare!-
Helena abbracciò il figlio.
-Ho la vaga sensazione che tutto si risolverà per il meglio.. –disse
la donna per tranquillizzare il figlio.
Non voleva ammettere che aveva paura.
Ryan fu svegliato da Strawberry che
irruppe gioiosa nella loro camera.
-Tesoroooo sono
tornata!-
Ryan aprì gli occhi con fatica.
-Che ore sono?chiese con voce assonnata.
-Mezzogiorno! Sei un pigrone!-lo canzonò la ragazza.
-Ti devo forse ricordare che tu non arrivi mai in orario al
lavoro?-le rispose irritato .
Strawberry si rabbuiò.
Chiaramente Ryan si era alzato di luna storta.
Osservò a lungo il ragazzo. L’aspetto era di una persona che
non aveva dormito tanto la notte.
-Sai, pensavo di andare oggi pomeriggio nella casa in montagna … -
Ryan sbiancò. Doveva inventarsi in fretta qualcosa o tutto il
piano di Akita sarebbe saltato.
-Ho perso le chiavi!-
-Cosaaa?-
-Non possiamo andarci perché ho perso le chiavi!-
-E come hai fatto?-
-Come fanno tutti gli esseri umani. Mi saranno cadute dalla
tasca..-inventò il biondo.
- Non preoccuparti! Io ho la chiave di riserva! Farai una
copia dalle mie!-disse allegra Strawberry spulciando
il mazzo di chiavi che aveva in mano.
“Cazzo! E ora????”
-Non possiamo andarci lo stesso!-
-Perché?-chiese sospettosa Strawberry.
-Ecco… C’è una mia amica
arrivata dagli Stati Uniti e ioper non
farla andare in albergo le ho dato le chiavi di casa! Lo sai pure te che qui
gli alberghi a Tokyo costano parecchio!-
-Fantastico!Io mi allontano per fare un corso di aggiornamento
per qualche giorno e tu già inviti amiche e dai loro le case!-rispose
sarcastica l’ex leader delle Mewmew.
“Ecco ci risiamo un'altra volta!”
-Berry … è solo per nove giorni!
Ed è un amica di famiglia!-
-D’accordo, perché non me lo hai detto ieri per telefono? E perché
ora hai mentito dicendomi che avevi perso le chiavi?-
-Perché dovevo dirtelo?-la sfidò Ryan che si stava
innervosendo per quella stupida conversazione.
-Forse perché io sono la tua ragazza e sono tre anni che
viviamo insieme??-
Ryan sospirò. Non era facile dire delle bugie a Strawberry.
Non amava mentirle, si sentiva un verme, ma non aveva altra
scelta.
Raccontare alla ragazza che Selena era
in pericolo, che la Terra e il genere umano forse rischiavano la distruzione, equivaleva
a lanciare Strawberry nella mischia.
E Ryan aveva paura di perderla.
-Straw…-
-Zitto, Ryan! Sono arrabbiata con te! Sono tre anni che
viviamo insieme, tre anni che combatto con i miei genitori perché non accettano
questa cosa e tu … tu … mi chiedi perché dovevi dirmi che ospitavi una tua
amica!!!! Oltretutto mi spari cazzate per non dirmelo???? Sono così
insignificante per te?- detto questo la ragazza uscì piangendo dalla stanza.
Sentì che la porta d’ingresso veniva sbattuta con violenza,
segno che la ragazza era arrabbiato per davvero
“Merda! Ed è solo il primo giorno.. E non ho ancora affrontato
Pie!!!”
Ryan si alzò.
Chiaramente in questi nove giorni non avrebbe dormito granchè.
Si diresse in bagno per fare una doccia.
-BIOOOOONDOOOOOOOOOO!!!!-
Ryan per poco non scivolò calpestando la saponetta che gli era
caduta di mano.
L’urlo apparteneva a Pie e l’alieno senza troppe cerimonie
entrò nel bagno.
-Ehi, cazzo! Un pò di privacy!
Pie!-protesto Ryan.
-Selena è qui?!-chiese questi
chiaramente fuori di se.
-Si. E venuta in lacrime stanotte dicendo di aver litigato con
Ghish e ora dorme nella sua vecchia stanza!-
-E allora chiamala!- gli urlò in risposta l’ alieno.
-Pie… Sono nudo!!!!!! Mi fai
vestire o devo chiamare tua sorella nudo?????-
-Ohh, hai ragione! –
Pie uscì imbarazzato dal bagno e aspetto pazientemente che
Ryan finisse la doccia e si vestisse.
Ryan andòda Akita.
-è incazzato nero! Buona fortuna!-
I due sceseroin salone
,dove trovarono Pie intento a camminare fra due tavoli nervoso.
-Sel! Stai bene?-
-Si!-
-Ma cosa ti è saltato in mente??Ci hai fatto prendere uno
spavento! Puoi minimamente immaginare come sta Helena dopo che siamo entrati
nella tua stanza e scoperto il tuo “capolavoro”?-
Akita abbassò lo sguardo.
-Scusami, Pie!-
-Su, andiamo a casa!-
Prese la sorella per mano salutò Ryan con la mano e si
smaterializzò.
“Come inizio di questi nove giorni… è
spettacolare!”commentò tra sé il biondo.
“Chissà se almeno Selenasia tranquilla!”
Ma ovviamente questo il ragazzo non poteva saperlo.
O forse …
Ryan prese il telefono in mano e compose un numero.
-Harry? Sono Ryan!-
-Ryan!!!! Quanto tempoè passato dall’ ultima volta che ci siamo
sentiti? Tutto ok?-
-Si, più o meno! Ho bisogno di un favore! Puoi venire nel
pomeriggio al Caffè?-
-Certamente!-
-Bene ci vediamo alle tre.!-
-Bye, amico!-
Harry riattaccò.
Ryan tirò un sospiro di sollievo.
Anche stavolta avrebbe avuto tutto sotto controllo.
O almeno eravoleva
credere di avere tutto sotto controllo.
-Avevo messo un annuncio su
internet che affittavo la mia casa in montagna. Dopo pochi giorni è venuta qui
al caffè questa ragazza. E … -
-Tu l’hai puntata! Ok!
Scrivimi l’indirizzoe io ti dirò
tutto!-
Ryan scrisse l’indirizzo su un
tovagliolo che passò ad Harry che se lo mise furtivamente in tasca.
Si alzò dal tavolo e Ryan lo
fermò trattenendolo per un braccio.
-Massima discrezione,
intesi?-
Harry rise.
-Dovresti sapere che su
questo piano di me puoifidarti
ciecamente!-
E il ragazzo uscì come se
questa conversazione non fosse mai avvenuta.
Evith e Ghish si
svegliarono uno abbracciato all’ altro.
Ghish la guardò assonnato e per un momento scorse
qualcosa che lo turbò. Aveva visto Evith invece di Selena.
Quel momento svanì presto in
quanto la ragazza , maledicendo il suo momento di distrazione,riprese in fretta le sembianze di Selena.
-Sai, pensavo di aver visto ….
No, non è importante!-farfugliò Ghish guardando il
sorriso della donna che aveva accanto e scuotendo la testa.
-Perché non scendiamo sulla
Terra?-propose Evith.
Ghish si rabbuiò.
Non aveva proprio voglia di
ricordare quello che “Selena” aveva passato, non aveva voglia di combattere
contro Pie e Tart.
-Dobbiamo proprio?-
-La Terra è anche il mio
pianeta, e poi … abbiamo una casa!-
-Ma Pie potrebbe attaccarci!-
-Non devi aver paura! Io non
attaccherò Pie, ma solamente quella lurida impostora che ha preso il mio posto!
Eliminandola, Pie e Tart capiranno che sono stati
ingannati!-
Ghish si lasciò convincere facilmente e i due si
materializzarono nella loro casa.
“Però, devo ammettere che la
sorellina ha dei bei gusti!” guadando per la prima volta il salotto pensò Evith.
Si diresse verso la camera da
letto ed aprì l’armadio della proprietaria.
“Per i vestiti ho qualcosa da ridire … pazienza! Se
tutto andrà come ho progettato, sopporterò di essere lei per poco..”
Approfittando del momento libero in cui “Selena”
era in bagno Ghish si smaterializzò.
Doveva parlare con Pie.
Pie si materializzò in cucina
con Selena.
Helena corse ad abbracciare
la figliae Lory
si rilassò.
Selena era sana e salva e questo era l’unica cosa
che importava.
All’ improvviso comparve Ghish.
Pie lo guardò in cagnesco
pronto a sfoderare le sue armi.
-Che vuoi? Non sei il
benvenuto!-
-Ascolta, non sono qui per
combattere!-
-Non ti basta tutto il male che
ci stai procurando? Ora ti diverti a tormentarla?-
-Non voglio tormentare
nessuno. Voglio sapere in modo civile ,prima di scendere in guerra contro di
voi, perché lei ha tenuto prigioniera Selena!-
-Ti stai sbagliando, Ghish!-rispose Akita.
Ghish si alterò.
-Lo capisci che per colpa tua
io devo scendere in guerra contro la mia famiglia? Che per colpa tua Selena ha sofferto?-
-Ripeto che ti stai sbagliando!
Quando lo capirai …-
-D’accordo! Io vi ho dato l’ultima
possibilità! Da questo momento farò di tutto per eliminarti!-puntandole il dito
contro affermò il ragazzo.
-E noi faremo di tutto per
proteggerla!-
Ghishscomparì.
Da quel momento i due schieramenti si erano formati.
Nessuno era disposto a
tornare indietro.
Akita si rattristò.
“devo fare in modo che la
profezia si avveri solo a metà! E purtroppo per qualche tempo dovrete stare
divisi!”
Selena si svegliò riposata.
S alzò dal letto, come se l
casa e fosse familiare, ed aprì l’armadio. Guardò a lungo i vestiti appesi.
“Rosa? Da quando ho questa
passione per il rosa?”
Riuscì a trovare dei
pantaloni da ginnastica neri ed una maglietta viola.
Si diresse in bagno dove fece
una doccia veloce e uscì di casa.
Non si trovò spaesata nel
paesino di montagna, anzi sembrava che li ci avesse vissuto da sempre.
Andò all’ alimentari e fece
la spesa.
Prima di rientrare si sedette
sulla panchina della piazza.
Sapeva che aspettavaun bambino e si rattristò quando si ricordò
che qualche giorno prima i suo ragazzo l’aveva lasciata appena saputa la
notizia.
O almeno era quello che
credeva, il talismano stava funzionando alla perfezione.
Ritornò a casa, preparò un
pranzo veloce e si mise a guardare la tv.
Si era appena sistemata
comoda sul divano che il campanello della porta suonò.
“Chi sarà mai?”si chiese. Non
aspettava nessuno, ma aveva la speranza che il suo ragazzo fosse tornato.
Aprì la porta e si trovò
facci a faccia con un ragazzo dai lunghi capelli neri e gli occhi verdi.
Lo osservò un momento. Il
ragazzo aveva dei vestiti chiaramente molto costosi,anche se erano dei pantaloni
di una tuta ed un maglioncino a collo alto. Ai piedi aveva della converse. Il
tutto abbinato con buon gusto.
-Salve!Mi chiamo Harry..
-Piacere, Harry!Io mi chiamo
Molly! Ehm… ti posso aiutare in qualcosa?-
-Bhe … La mia azienda sta proponendo un nuovo
prodotto per la telefonia! Visto che è un prodotto che viene utilizzato…-
-Non mi interessa!-
Selena gli chiuse la porta in faccia.
Quello che le mancava era solo
qualcuno che le rompesse le scatole. Come sein questo momento non avesse un sacco di problemi.
“ma che caratterino!”
Harry restò ancora qualche
minuto fuori indeciso se bussare di nuovo o meno.
Era rimasto imbambolato nel
vedereaprire l porta da una ragazza con
i capelli biondi e degli occhi azzurro-viola.
Qualcosa lo aveva colpito nel
profondo.
“Niente male … niente male! “
Il compito affidatoli da Ryan
sarebbe stato molto piacevole per entrambi. Se ne andò canticchiando.
Per prima cosa avrebbe
affittato una casa.
Poi ..
Harry si accese una sigaretta
e i abbandonò a mille fantasticheria su Selena.
Capitolo 12 *** Il secondo giorno:il giorno dei cambiamenti ***
Secondo
giorno: il giorno dei cambiamenti.
Ghish ritornò più confuso di
prima. C’era qualcosa che non lo convinceva.
E Pie non lo aveva di
certo aiutato.
Oltreal problema delle
due Selena, ora ci si metteva pure la guerra
familiare.
Si gettò con malagrazia sul divano.
Evith entrò nel salone e guardò
Ghish dritto negli occhi.
-Ho fame!-disse.
-Prepara qualcosa!-le rispose il ragazzo.
-Maio sono gravida!!
Vuoi che il nostro bambino subisca qualche danno solo perché tu non vuoi
preparare qualcosa da mangiare?-continuò irritata la ragazza.
-Sai quante cose possono succedere nelle settimane iniziali
della gravidanza?-
Ghish sospirò.
Di solito era Selena ad occuparsi
della cucina. Lui non sapeva neanche dove si trovava un semplice barattolo di
passata .
Si alzò lentamente dal divano e andò in cucina.
Come cavolo avrebbe preparato un pranzo?!?!
Cercò di ignorare lo squarciodel muro ed aprì il frigo.
Prese qualche ingredienteesi mise alla ricerca delle
pentole.
Spazientito , dopo un ennesimo tentativo infruttuoso , chiamò
la ragazza chiedendole dove fossero le pentole.
-E io che ne so!-rispose Evith.
Subito dopo si morse la lingua.
Così Ghish avrebbe capito che lei non era Selena.
-Come che ne sai?! Sei diventata anche scema, adesso?-
-Stavo scherzando, genio!-
Guadando l’espressione inviperita di Ghish,
Evith decise che sarebbe stato molto più prudente
preparare lei stessa il pranzo.
-Su, esci!-gli ordinò in malo modo.
Ghish scaraventò la padella
cheaveva in mano nel lavello.
-Vado in accademia a controllare gli orari. E la prossima
volta che vuoi scherzare … avvertimi o inventa scherzi meno irritanti!-
Ghish si smaterializzò.
Evith raccolse
la padella dal lavello.
Neanche lei sapeva cucinare.
I suoi genitori avevano provato ad insegnarle
qualcosa, ma lei non aveva mai prestato attenzione.
Da quando Behemothaveva ripreso i contatti con lei, nel suo
cuore aveva disprezzato ogni giorno di più i suoi genitori adottivi.
Gli aveva solamente usati.
Troppo umani.
Troppo banali.
Troppo stupidi per capire chi era
veramente.
Per questo motivo non si era
fatta troppi problemi a rinchiuderli in un sotterraneo e dimenticarsi di loro.
Ora, forse, dopo tutto quello che
era successo, se avesse dato ascolto ai loro consigli …
Scacciò in fretta quel pensiero.
Che cosa andava a pensare?
Lei era la figlia di Behemoth.
Lei era incapace di amare, di provarequalsiasi sentimento che non era odio.
Lei era una guerriera!
E una guerriera non perde il suo
tempo ad imparare cose banali come cucinare.
Bastava schioccare le dita e i
servi arrivavano correndo potando ogni cosa che desiderava.
Ma quello era il suo passato.
Alzò gli occhi sulla credenza e
trovò un libro conle ricette di cucina.
Lo aprì incredula.
Iniziò pazientemente a cucinare,
traendo piacere in quel semplice gesto.
E per la prima volta Evith si chiese come sarebbe andata la sua vita se Behemoth non fosse mai comparso.
Se lei fosse cresciuta come una
ragazza normale.
Infastidita scacciò il pensiero ,
come se fosse una mosca insistente che le ronzava intorno.
Avvertì un capogiroe un senso di nausea.
Fece appena in tempo ad arrivare
in bagno per chinarsi e vomitare nel water.
Scoppiò a ridere. Lei aspettava
un bambino e la nausea era un chiaro segno della sua gravidanza.
“Ecco perché ho questi strani
pensieri! “
Rassicurata scese giusto in tempo
per toglier la padella dal fuoco econtinuò allegra a preparare il pranzo.
Nel frattempo Akita
osservava attentamente ogni suo gesto.
“Evith…non pensavo che eri in grado di provare dei
sentimenti! “
Stava succedendo qualcosa che
nessuno poteva prevedere.
Evithstava provando dei sentimenti, tornando ad
essere quello che lei e Selena erano un tempo.
Ma Akita
non osava sperare. Troppo odio e male avevano convissuto per tanto tempo nell’
animo della ragazza, chi avrebbe
garantito che non era una sua trovata?
Che tutto quello che aveva visto era
solamente una finzione?
Fu distolta dalle sue riflessioni da Pie che
entrò nella sua camera per controllare che stesse ancora li.
-Sono qui,Pie! E la terza volta
che entri nella mia stanza per vedere se sono qui! Ti ho già detto che non
andrò da nessun parte!-
-Non mi piace farlo, Sel! Ma siamo tutti quanti quasi morti di paura ..-
-Prova a fidarti un attimo!
Quando avrò bisogno di andare da qualche parte te lo dirò!-
-Vedremo, Sel!
È troppo pericoloso che tu vada in giro da sola! Hai sentito quello che ha
detto Ghish? Non esiterebbe a farti del male!-
-Lo so ,Pie!-
-Non so cosa fare! – le confessò
il fratello sedendosi sul letto.
Akita lo
abbracciò e Pie ebbe conforto dal calore del suo abbraccio
-Per ora nulla. Vediamo come si
evolveranno le cose. –
Pie diede un bacio sulla guancia
della sorella ed uscì della stanza.
-Buonanotte, Sel!-
-Buonanotte!-
La vita di Selenascorreva tranquilla.
Ogni giorno faceva la sua
passeggiata e ogni giorno incontrava
quel ragazzo insistente che si era spacciato per venditore di telefoni.
Delle volte non gli rivolgeva a
parola e tentava di ignorarlo, spesso veniva accolta dalsuo sorriso.
Era quasi diventato un gioco.
Lei usciva, Harry usciva anche
lui e casualmente si faceva trovare sul percorso della ragazza.
Almeno era quello che
credevaHarry.
Nella ealtà
stavano passando solamente poche ore.
Quello che Ryan non poteva
prevedere era che il ragazzo avrebbe fatto parte di quel mondo immaginario
creato da Akita.
Il tempo distortoingannava , facendo vivere una falsa vita in
un falso mondo.
-Ciao!- Harry corse verso la
ragazza incrociandola in piazza.
-Oh, di nuovo tu! Non mollerai
mai?-chiese Selena.
-No!-rispose ridendo il ragazzo.
Selena lo
guardò. Non aveva nessuna speranza di filarsela stavolta, e anche se non voleva
ammetterlo, il ragazzo l’attirava molto.
-D’accordo!Sono giorni che non mi lasci in pace, quindi…-
-Usciamo stasera!Andiamo insieme
al cinema, ti passo a prendere alle otto!-la contraddisse Harry allontanandosi
di corsa, prima che la ragazza ripensasse e lo evitasse di nuovo.
-Ehi! Non mi hai fatto finire la
frase! E poi chi ti ha detto che ho accettato di uscire con te???-
Ma nessuno sentì quello che la
ragazza diceva.
Harry era già lontano e nel suo
cuore gioiva per il si della ragazza.
Arrivò la tanta attesa sera e
l’ora dell’ appuntamento.
Selena, dopo un
pomeriggio passato a provarsiogni
singolo vestito dell’ armadio, scelse una maglietta celeste e dei jeans
scoloriti. Indossò un paio di stivaletti neri, si legò i capelli in una coda di
cavallo e si concentrò sul trucco.
Un filo leggero di mascara , un
leggero di tocco di lucidalabbra alla fragolae la ragazza fu pronta ad uscire.
Pregò fino all’ ultimo istante
che Harry non passasse.
Sarebbe stato troppo difficile e
penoso spiegare che lei aspettava un bambino (anche se la pancia ancora non si
vedeva) e sicuramente il tizio sarebbe scappato a gambe levate.
Ci sarebbe rimasta male di nuovo.
Voleva evitarlo a tutti i costi.
Ma…
Arrivarono le otto e il
campanello suonò.
Selena si stupì
di provare un vago senso di agitazione ed irriquetezza.
Aprì la porta ad Harry he la accolse con uno splendido mazzo di rose.
-Queste? Bhe
sono per te! Visto che ho faticato ad avere un appuntamento come si deve, la
tradizione vuole che si regalino dei fiori!-si giustificò Harry.
Laragazza fu ammaliata dalle bellissime
rosecolor cremisi cheemanavano un dolce profumo.
Le resee mise in un vaso.
-Grazie…-
Harry fece un inchino e i due
uscirono.
Il ragazzo le fece prendere posto
sulla sua auto sportiva. Si sedette al volante e partirono verso il cinema più
vicino.
Entraronoprendendo posto nel cinema mezzo vuoto.
Il film cominciò. Harry aveva
scelto una commedia romantica e Selena si divertì per
davvero.
Non si accorse che la mano di
Harry era scivolata sulla sua .
Fu la cosa più naturale
scambiarsi un tenero bacio alla fine del film.
I due uscirono come una coppia
normale.
Selena si fermò
e guardò Harry.
-Devo dirti una cosa …ed è davvero importane!-
- Che cos’è?-chiese incuriosito
il ragazzo.
-Bhe.. sono
incinta! E il padre del bambinomi ha
lasciata da sola! Volevo che lo sapessi prima di iniziare qualsiasi tipo di
relazione!-
Harry non rispose subito.
In fondo che cosa gli importava
che la ragazza fosse incinta?
Si era davvero innamorato.
Il gioco della seduzione con i
continui rifiuti, all’ inizio lo aveva eccitato.
Poi si era innamorato di lei.
Selena non era
una tipica ragazza orgogliosa.
L’aveva osservata nelle faccende
domestiche (e questo non lo avrebbe mai confessato), nella sua vita.
-Harry?-chiese
preoccupata Selena.
-Sai che ti dico? Che il tuo ex
ragazzo era uno stronzo!-
Dall’ altra parte Ghish ebbe una fastidiosa sensazione ,come sesentisse le parole di Harry.
Scosse la testa e si concentrò
sull’ orario che stava leggendo.
“ Che situazione di merda!”
Angolo autrice:
Salve,
ragazzi!
Non
so come sto facendo, ma in questi giorni riesco ad aggiornare senza problemi ….
Se
tutto va bene , tra sette capitoli questa storia sarà conclusa..
Mi piacerebbe che qualcuno di voi mi lasciasse
una piccola recensione. Solo per sapere come va avanti questo scritto, se vi
piace come sto descrivendo gli eventi …
E
soprattutto cosa n pensate di questo nuovo personaggio e di tutta la situazione???
Ringrazio
tutte le persone che leggono in silenzio …
Capitolo 13 *** l'entrata in scena di Mewberry ***
Terzo giorno … il giorno dell’ entrata in scena di MewBerry.
Selenaguardò Harry.
Non se lo aspettava.
Non si aspettava che
Harry rispondesse in questo modo.
Forse tutto si sarebbe risolto?
-Ne sei sicuro?In fondo non è tuo figlio!-
-Farò finta che lo sia . Io non sono come il tuo ex. Posso
sembrare un ragazzo altezzoso ed arrogante …È tutta una corazza che mi sono costruito. –
Selena sorrise.
Per la prima volta dopo tanti giorni si sentì felice e serena.
Harry la accompagnò a casa.
La ragazza lo invitò ad entrare , ma questi rifiutò.
-Se lo facessi subito … perderemo tutto il fascino di questa
fiaba!-
-Come vuoi tu, allora …. Buonanotte!-
-Buonanotte!-
Harry diede un rapido bacio a Selena
e andò a casa.
La giornata si eraconclusa nel modo migliore.
Ryan passeggiava nervoso per il locale.
Strawberry
non si era fatta più sentire.
E questo era chiaramente un butto segno.
Oltretutto Harry non faceva un minimo cenno di vita.
Che cosa stava combinando?
Selena aveva capito che Harry
era stato mandato da lui?
In questo modo aveva scombussolato il piano di Akita?
Non osò pensare all’ espressione che avrebbe fatto la
Guardiana dopo che le avrebbe raccontato la sua trovata geniale.
Sicuramente si sarebbe arrabbiata moltissimo.
Una cosa del genere voleva dire che Ryan non si era fidato
ciecamente del piano.
“E come potevo farlo? Non posso affidare la Terra nelle mani
degli Alieni!!!!!”
Ryan prese dalla tascail telefono per controllare se c’era qualche messaggio da Harry.
E in quel momento il telefono squillò.
Trasalendoil ragazzo
rispose.
-Ehi!Come stai ?- Dall’ altro capo del filo Harry salutò il
diretto interessato.
-COME POSSO STARE? NON TI SEI FATTO SENTIRE PERUN ETERNITà!-
-E su! Sarà passata qualche settimana!-
- Harry … non prendermi per culo!-
Harry scoppiò a ridere.
-Nervosetto,Shirogane?-
Ryan non rispose.
-Allora cosa mi dici di lei?-
Ryan non notò che in quel momento Strawberry
era appena rientrata nelCaffè. Questa si immobilizzò sulla soglia sentendo
Ryan al telefono. Si appiattì alla colonna e stette in ascolto.
-Serena? Noi stiamo insieme!-
-COOOSAAAA???-
-Hai capito bene, noi stiamo insiemee io non intendo portare a termine quel
favore che mi avevi chiesto.-
-TU NON PUOI LASCIARMI COSì! LEI è
IMPORTANTE!-
-Tu hai Strawberry … Io mi sono
innamorato di lei ,Ryan, mettiti l’anima in pace! –
Harry riattaccò.
Ryan scorse la figura di Strawberry.
Quanto aveva sentito?
La chiamò.
-Adesso origli pure le mie conversazioni?- chiese irritato.
Messa alle strette la ragazza uscì allo scoperto.
-Ehm… -
Strawberry non
sapeva proprio cosa dire.
-Non stavo origliando.. Sono appena rientrata e ti ho sentito
al telefono . Mi sono messa qui per non disturbarti!-
-Certo, come no! Hai sempre a fissa che io vada con altre
donne!- ribatté stizzito il ragazzo.
Strawberry non c’entrava
nulla e Ryan lo sapeva bene.
Su qualcuno si doveva pur sfogare.
Specialmente ora che tutto si era complicato.
-E allora chi c’è nella nostra casa in montagna? Perché non ci
possiamo andare?-incalzò la ragazza.
-Non sono affari che ti riguardano! –rispose in malo modo il
ragazzo e si allontanò dal salone.
-Bene! Allora io me ne torno a casa! Vaffanculo,
Ryan! Divertiti con le tue amichette!-
E ancora una volta Strawberry uscì
piangendo dal Caffè.
Ancora una volta il ragazzo tirò due pugni alla porta.
Non poteva dire a Strawberry la
verità. Si sarebbe precipitata a difendere Selena.
E tutto sarebbe saltato.
Poteva perderla per sempre. Non voleva questo. Non voleva che
lei mettesse la sua vita in pericolo. L’avrebbe fatto senza pensarci due
volte!!
I guai per il ragazzo non erano finiti.
Akita apparve dal nulla e punto
il dito adirata contro di lui.
-Ryan! Che cosa hai combinato?-
-Io? Niente!-
-Come niente? Chi è quel moro che sta sempre con Selena? Chi hai mandato?-
Ryan confessò quello che aveva fatto.
Akita lo guardò con disprezzo.
-Pensavo che fossi più maturo , ragazzo! Non hai pensato alle
conseguenze? Non hai pensato che quando i nove giorni finiranno, Selena come si sentirà quando le tornerà la memoria? Quando
il sigillo finirà di funzionare, come si sentirà il tuo amico? Non ci hai
pensato! –
-Hai ragione, non ci ho pensato. Quello scemo la doveva
osservare da lontano senza interferire!-
-Ora hai solamente complicato tutto! Non dovevo fidarmi di
te!-
Ryan cercò di rispondere, ma…
All’ improvviso vide una lama sbucata dal nulla che per
qualche millimetro mancò i due.
E come era apparsa la lama apparve anche il padrone.
-Ghish!-esclamò Akita.
-Ghish!- la scimmiottò il
ragazzo.
-Finalmente riesco a
parlarti senza Pie e Tart in mezzo ai piedi!-
-E di cosa vuoi parlare, armato?-
-Vediamo un po’… Tu hai preso posto della donna che amo
rinchiudendola da qualche parte. Hai diviso la mia famiglia che si è schierata
contro di me per difenderti.. e ora stai facendo il lavaggio del cervello a
tutti quelli che mi conoscono perfar
passare me come il peggior delinquente … e mi chiedi pureperché dovrei parlarti armato?-
- E io ti ripeto. Tu stai dalla parte sbagliata! Tu sei stato
ingannato e non vuoi vederlo!-
-E io vi chiedo un favore … Sparite dalla faccia della Terra,
voi due!-
Ghish scagliò il suo attacco
contro Ryan e Akita.
Questa stava per prendere le sembianze della Guardiana quando
una luce rosa colpì l’arma e ne deviò la traettoria .
Ryan si guardò intorno per avere una minima idea del suo salvatore
e scorse MewBerry.
Una MewBerry
molto adirata.
-Ghish! Ma cosa ti è venuto in
testa?!-
Ghish guardò in direzione di Mewberry.
-A quanto pare vedo che ci sei anche tu, micetta!-
Strawberry trasalì.
C’era qualcosa di minaccioso e totalmente sbagliato nel modo in cui Ghish aveva pronunciato il suo nomignolo.
A guardare bene, c’era qualcosa di terribilmente sbagliato in Ghish. Come se non fosse più lui. Come se fosse sotto l’influsso
di un incantesimo …
-Si , ci sono anche io! Che cosa stai facendo? Quella … quella
è Selena! Tu hai attaccato Ryan e Selena!-balbettava
incredula la ragazza.
-Te ne sei accorta, vedo! Non ho nulla contro di te. Sai che
ti ho sempre amato e non ti farei del male. Vattene! Con loro me la vedrò da
solo!-
Ghish evocò di nuovo la sua
arma pronto a colpire di nuovo Ryan e Selena.
-Fermati!- gridò MewBerry.
La ragazza corse e si frappose tra Ryan e quella che credeva
essere Selena.
Akita colse il momento di
distrazione e si trasformò.
Ghish guardò un attimo la
scena.
Strawberry, Ryan e Selena.
La sua micetta davanti ai due con le
braccia aperte per proteggerli da lui.
Il suo cuore si fermò per un attimo.
Voleva davvero fare del male a Strawberry?
Avrebbe avuto il coraggio di fare del male alla ragazza?
La sua mano si mosse in automatico e scagliò l’arma.
Akita fermò l’arma con un cenno
della mano e la indirizzò contro il proprietario che ebbe il tempo sufficiente
per scansarsi senza essere centrato in pieno.
-Ghish che cosa stai facendo?-
chiese disperata per un ultima volta MewBerry.
-Non lo so!- rispose l’alieno.
-Ghish, lasciali stare!-
Evithsi materializzò nel Caffe
sotto le sembianze di Selena.
-Come … lasciali
stare?-chiese il ragazzo.
-Lasciali stare per ora! Andiamo a casa!-
Non sapendo cosa fare Ghish guardava
tutti quanti senza spiccicare una parola.
buongiorno cari amici. dopo molto tempo con gioia ho di nuovo tempo per scrivere.
Mi scuso con tutti i lettori che mi hanno seguito per la lunga assenza.... bhe tra il lavoro( lavorare come inf in ospedale toglie tanto tempo) un po per il blocco della creatività, un pò perche ad un certo punto della vita ti poni problemi esistenziali e scopri te stessa, ho deciso di fermarmi.
Lo so, avrò perso molti lettori...
mi scuso scuso scuso!!!!!! prometto di aggiornare con regolarità e a breve pubblicherò un nuovo aggiornamento
Akita guardò i presenti.
Non era ancora giunto il momento che Strawberry e le ragazze sapessero la verità.
Era una cosa che non doveva assolutamente accadere.
Rabbrividi’ al solo pensiero se qualcosa andava nel verso sbagliato … tutto sarebbe finito.
E questo….non doveva mai accadere.
Non doveva ripetersi la storia di nuovo. Almeno non in questo universo e non a queste vite. Non a questo pianeta innocente.
Doveva prendere una decisione alla svelta. Doveva di nuovo intromettersi nelle vite di questo mondo.
Guardò i presenti e valutò la situazione.
La ragazza gatta mostrava sul volto mille espressioni.
Si rese conto che riusciva a captare le vibrazione dei sentimenti di quella guerriera e di tutti i presenti.
Avvertiva ondate di rabbia ,incredulità e sconforto dalla ragazza gatto, paura da parte del biondo e vide…
Vide quello che ognuno aveva nel suo cuore. I dubbi del biondo verso la rossa e il loro periodo di litigi.
Non voleva farlo davvero , ma era costretta.
E si decise.
Mormorò delle formule antiche imponendo il sigillo sulla mente del ragazzo. Fece scordare dove fosse Selena e chi fosse lei, fece leva sui dubbi di Ryan.
Esattamente come la strega fece con Gish.
Sapeva che alla fine di tutto Selena avrebbe capito e l’ avrebbe perdonata.
O almeno cosi sperava Akita .
Nessuno dei presenti fece attenzione alle parole di Akita, per lo più alle loro orecchie giungeva un mormorio di parole incomprensibili. Un piccolo raggio dorato balzò nell’ aria, talmente evanescente e fulminio che l’ occhio umano non ebbe sufficiente tempo per registrare ed elaborare l’informazione.
La ragazza gatto riprese le sembianze normali e guardò torvo Ryan.
-Adesso qualcuno mi vuole spiegare che cosa sta succedendo qui?-
Guardò Selena e si mise a giocare nervosamente con il campanellino che portava al collo, particolare che irritò molto Ryan .
-Prima mi devi spiegare perché all’ improvviso ti sei rimessa il campanellino che ti ha regalato Mark!- esclamò irritato il biondo cominciando a passeggiare nervosamente per il salone.
Strawberry abbassò lo sguardo.
“E ora come posso dirlo? Non posso dirgli che di sfuggita ho rivisto Mark qui a Tokyo e che mi sono sentita persa senza il campanellino.. l ho indossato sperando di ricevere risposte”
La ragazza sospirò. Era meglio raccontare la verità , ma voleva assolutamente sapere se la Terra era di nuovo in pericolo.
La voglia non era mai scomparsa, cosa che segretamente aveva sempre turbato la ragazza. Non voleva combattere di nuovo.
Non per codardia , ma per paura. Combattere alieni simili agli umani che erano stati raggirati era un conto, combattere contro un nemico alieno sconosciuto era tutta un'altra storia.
-Voglio prima sapere che cosa succede qui, per i nostri fatti personali ne parleremo dopo in privato- fu la brusca risposta della ragazza al suo compagno.
Ryan fece una smorfia. Dal tono pungente di Strawberry sapeva che dopo non sarebbe seguita una discussione allegra.
-Quello che devi sapere che qualcuno ha attaccato Ghish e Selena. Non siamo ancora certi che cosa vogliono e chi sono i nostri nemici. Non sono io quello che nasconde i segreti qui-
Le ultime parole furono scandite molto lentamente e Akita capi che tra i due la tensione era altissima. Decise di intervenire nel discorso, ricordandosi di parlare come Selena in modo da conservare le apparenze.
-Il vostro mondo non corre pericolo. Questa non è una vostra battaglia e gradirei di non avere intromissioni né da te e né dalle tue amiche-
Non sapeva se questo era il solito tono di Selena , ma doveva fare in modo che il ragazzo terrestre biondo e la gatta non fossero coinvolti più del necessario. Non era una cosa che i terrestri sarebbero stati capaci di risolvere o comprendere e non voleva che degli innocenti morissero come accadde tanto tempo fa.
Strawberry si girò stupita verso l’amica. Mai si era rivolta con quel tono e con quelle parole verso di lei e le altre Mew.
Era nato un rapporto di amicizia, si frequentavano regolarmente e ne avevano passate tante.
Tante serate a ridere e prendersi in giro, i vari pigiama party a casa di Mina ( l’uccellino si lagnava che venivano sempre a casa sua perché era la più ricca ,ma in verità si sentiva a disagio nelle case delle sue amiche e non voleva farlo vedere per non ferirle e per lei era un gioco) .
Le giornate passate a casa di Lory per un caffe..
Qualcosa non andava si disse la ragazza.
-Io ho detto tutto quello che dovevi sapere. Non ho bisogno del tuo aiuto e neanche del tuo-puntando il dito disse Akita.
Non voleva, ma doveva. Si senti triste, questo discorso stava facendo indignare Ryan e ferendo la ragazza.
-Allora… non vuoi il mio aiuto e quello delle ragazze.. solo perché sei la Guardiana? Questo è il tuo vero carattere? Hai attirato qualche minaccia sulla Terra e pretendi che ce ne stiamo li con le mani in mano a non fare nulla? Pensavo che ormai la differenza tra alieni e terrestri fosse stata superata! E adesso scopro che …-
La ragazza non fini la frase. Le stavano salendo le lacrime agli occhi. Tutta questa situazione era assurda, non aveva nessun senso logico, qualcosa non quadrava terribilmente ..
-E esattamente cosi. Sei solo d’impiccio ragazzina e anche tu-
Queste parole ferirono ancora di più Strawberry.
Selena era cambiata e Ryan non aveva smesso di camminare nervosamente. Si ricordava perché era cosi ansioso e nervoso e per di più si stava anche incazzando dalle parole di Selena. Aveva ragione a non fidarsi di lei ecco quali erano i risultati..
Gettò un rapido sguardo a Strawberry e si addolci un pò .
La ragazza era davvero ferita e continuava a tormentare il campanellino al collo cosa che lo irritò ancora di più .
Voleva rimanere solo con Strawberry per placare il malessere che sentiva alla vista di quel maledetto campanello.
Sapeva quanto Strawberry ci era legata e cosa rappresentava per lei e temeva che in segreto la sua ragazza aveva cominciato a rifrequentare il suo ex.
Il campanello era una dimostrazione della sua teoria .
-Vattene da qui e non tornarci! Non puoi parlare cosi dopo che ti abbiamo aiutato!-
Strawberry voleva ribattere e tentare ancora di recuperare il rapporto con Selena e capire questa assurda storia ,ma bastò guardare in faccia Ryan e capire che non era il caso.
Tra i presenti si percepiva una chiara aria di tensione e Akita ,si ritrasformò e si avviò all’ uscita.
Forse aveva rovinato i rapporti di Selena con le ragazze Mew, ma doveva proteggere tutti per gli ultimi giorni fino allo scadere del sigillo.
-Non hai proprio nulla da dire?- furono le ultime parole che sentì dalla ragazza che disperatamente cercava ancora a dare un senso a tutto quello che aveva visto.
Akita non rispose. Era difficile rimanere impassibile e sentire il dolore e la frustrazione emanati dalla ragazza. Semplicemente fece quello che le aveva chiesto Ryan. Uscì dal caffe e chiuse la porta lasciando i due soli.
Strawberry era distrutta. Non solo aveva perso un’ amica, si era sentita dire che tutte loro e Ryan erano inutili. Che tutti i terrestri per i Gaieiani erano inutili.
E per di più Ryan era troppo arrabbiato per la storia del campanellino.
E lei ci teneva a Ryan. Fece l’unica cosa che lo poteva raddolcire, si tolse il campanello.
Era stata una stupida a rimetterlo, non aveva calcolato quello che l’oggettino faceva riemergere in Ryan.
E Mark che era andato avanti senza di lei , che si era rifatto una vita con una nuova ragazza .
-Non posso più stare con te, mi ricordi quello che ho fatto che ho fatto alla Terra e a te.- le disse Mark il giorno in cui decise di troncare la sua relazione. Non riusciva nenancge a guargarla in faccia
Teneva a Strawberry? Molto! Non riusciva più ad ignorare come se fosse un brutto sogno il suo passato.
Sapeva che non aveva colpe e che era manovrato dall’ incarnazione di Deep Blue .
O forse no? Lo aveva fatto di proposito?
Non poteva sopportare di svegliarsi ogni giorno , vedere Strawberry e nei sui occhi il riflesso di se stesso come Deep Blue. E chiedersi se era lui o il Cavaliere Blu ad amare lei
E fece quello che riteneva più giusto per se e per la ragazza. Egoistico? Meschino? Forse, ma il dolore lo stava divorando e divorava anche Strawberry .la ragazza si era accorta che Mark stava male. Aveva solo una domanda per chiudere in definitiva la storia.
“PERCHé?”
Strawberry non avrebbe mai avuto quella risposta. Ecco perché quando seppe che Mark era di passaggio a Tokyo gli scrisse per incontrarlo.
E si mise il campanellino.
Cosa che provocò a Mark turbamento e la liquidò con un imbarazzato “E stato un errore rivederci” senza darle spiegazioni.
-Ryan… il campanellino me lo sono messa per parlare con Mark per avere delle risposte sul perché la nostra reazione fosse finita.-
Ryan si girò, vide che Strawberry aveva tolto il campanellino e glielo porgeva.
-Quindi hai visto Mark???-
-Si, ma la risposta che cercavo non l’ ho avuta e credo che portare questo campanellino non è il caso.. non ho pensato che la sua vista potesse ferire anche te.. non ne combino una giusta!!- e scoppiò a piangere.
Ryan si rilassò. Aveva sbagliato a pensare che Strawberry potesse essere ancora innamorata di Mark.
La ragazza era provata, troppe cose erano accadute in quel giorno e troppo pesante era stato il gioco di Selena.
Ryan aveva capito che le dure parole erano un modo per difendere lui, le ragazze.. era grato ,ma ora ,non sapeva il perché, sentiva che qualcosa stava per accadere.
Il sigillo stava facendo il suo dovere e Ryan non ricordava nulla di quello che era successo prima, di come avesse ingaggiato Harry per Selena , di dove fosse e che avesse una casa in montagna.
E Strawberry non si ricordava della litigata avvenuta tra di loro per la casa in montagna. Come se quel mondo non fosse mai esistito.
Ryan abbraccio Strawberry e in quel momento si senti sonnolento e stanco, stesse sensazioni della ragazza.
Fecero giusto in tempo a raggiungere la loro camera, visto che entrambi erano provati dall’ accaduto e caddero addormentati.
Akita si rattristò , ma doveva fare tutto il necessario affinché la crisi non si ripresentasse di nuovo. Guardò il cielo stellato e si teletrasportò nella sua camera.
Nessuno doveva sapere cosa stava accadendo realmente…
Con il cuore spezzato la guardiana si sedette sul letto.
Adinka non doveva risvegliarsi.
Questo però era accaduto e il tempo stesso era in pericolo.
Appena Akita si sedette sul letto Pie bussò alla porta .
Come ogni giorno veniva spesso a controllare la sorella , segretamente preoccupato che tutto andasse per il verso giusto.
Non era un bene tutta quella situazione va per il nascitura e con il suo intuito aveva capito che la causa di questa storia era esso.
E quello che più lo turbava che Selena non voleva più farsi controllare.
Forse era una sua reazione legata alla shock di quello che era successo o forse no.
Aveva quella strana sensazione che in qualche modo era vittima di un raggiro.
Non sapeva cosa pensare .
“Devo capire cosa sta succedendo. Non credo che la maternità sta cambiando Sel ma si comporta in modo strano. Mi sembra fredda e distante”
Non fece trapelare nessun emozione che potesse smascherare i suoi pensieri e sorrise.
Akita -Selena rispose al sorriso .
-Mi stavo preoccupando che non uscivi dalla stanza! Tutto bene?-
- Sono solo un po’ stanca e pensierosa per tutta questa storia, ma credo che finirà tutto presto-
Pie la guardò pensieroso, che cosa voleva dire? Cosa doveva finire in fretta?
Decise di non indagare oltre per il momento.
Aveva già abbastanza grattacapi, troppe domande e nessuna risposta.
Innanzitutto che cosa era successa a Ghish? Chi era la copia della sorella e specialmente che cosa voleva da loro?
Pie non lo sapeva e aveva bisogno di un campione di sangue da Selena.
-Dovresti controllare che tutto vada bene- disse dolcemente
Akita lo guardò. Non correva il rischio che Pie scoprisse che lei non era Selena. Aveva il suo stesso sangue e lo stesso corpo. Non voleva destare sospetti, aveva già combinato un disastro al Cafe Mew. Un disastro a cui presto avrebbe provveduto a trovare rimedio cancellando i ricordi e facendo credere a tutti che era semplicemente un sogno collettivo.
Forse Pie avrebbe avuto qualche dubbio, ma se tutto fosse andato secondo i piani e Selena al momento giusto avrebbe fatto la Scelta, finalmente poteva riposare in pace.
Era quello che voleva Akita, il Riposo eterno.
Credeva che aiutando Selena a riportare la pace su Gaeia e i terrestri il suo compito sarebbe finito.
Non era andata così. Aveva dormito fino a quel momento fino al sogno.
Non era questo il momento di pensarci.
Si alzò e segui Pie nel suo laboratorio. Era molto stanca e mentre Pie le spiegava cosa avrebbe fatto ,si allungò sul letto e si addormentò.
E sognò..
Nel sogno vedeva chiaramente lei e Behemoth ancora puro e non corrotto, felicidalla notizia che presto avrebbero avuto un figlio.
Sperava che fosse un maschio, dal momento che le Guardiane del tempo trasmettevano i poteri solo alle figlie femmine. Se nasceva un maschio poteva avere ancora un figlia. Altrimenti soltanto uno…
Perché cosi il tempo aveva deciso nel momento della creazione. Che fossero donne guerriere a proteggere gli eventi e l’immortalità dello stesso.
Il tempo non poteva finire, la vita stessa senza tempo non poteva esistere.
La gravidanza trascorse in modo sereno e lei gioì della sua condizione e della gioia di Behemoth. Era ancora lontano il giorno del libro nero e il popolo prosperava sotto il loro governo.
Gaia risplendeva in tutto il suo splendore con le magnifiche stagioni che offrivano solo gioia per gli occhi e stabilità. I raccolti erano abbondanti e la tecnologia e il sapere prosperavano. Nessuno conosceva la fame e stenti e la longevità del popolo era aiutata dalla purezza dell’ ambiente.
Perché avevano tecnologie avanzate, ma in totale rispetto ed armonia del pianeta.
Quando nacque la bambina Akita si rattristò.
Sapeva che quando nasceva una bambina il suo tempo sarebbe finito e la nuova guardiana un giorno avrebbe preso il suo posto.
Voleva che questo accadesse nel modo più naturale possibile, ma non fu così.
Non aveva mai raccontato a Behemoth chi fosse veramente e quale potere avesse. Non voleva essere amata solo perché poteva in caso estremo riavvolgere il tempo e riscriverlo.
Si poteva fare solo una volta, in caso di estremo pericolo e mai una guardiana doveva usarlo a suo piacimento per plasmare la realtà.
Molte guardiane prima di lei erano cadute vittima del potere. Corrotte dalla brama di governare il tempo stesso.
Il tempo non perdona e quando le guardiane provarono ad usare la seconda volta il potere morirono e sparirono nel oblio.
Questa era la punizione, sparire per sempre e non avere nessun ricordo,
Akita aveva un animo buono e non voleva fare la fine di Adinka.
Sua madre.
Era scomparsa anni prima e non sapeva dove fosse.
Era viva. Lo sentiva.
I primi mesi furono bellissimi, Behemoth si occupava della figlia in modo devoto e furono mesi molto prosperi per il regno.
Qualcuno però non era contento che il regno andasse in mano ad una donna e qualcosa cominciò a creare dissapori tra i consiglieri.
Il regno era stato tramandato generazioni in generazioni a figli maschi.
Quel cambiamento non doveva avvenire.
Se Gaia era prosperata per millenni e secoli cosi, quel qualcosa convinse che se il re e la regina non avessero avuto figli maschi la rovina si sarebbe abbattuta sul pianeta.
All’ inizio Behemoth ignorò i bisbigli a corte , poi nel suo cuore si fece largo il desiderio di un figlio maschio.
Non sapeva che le guardiane potevano avere solo un figlio, e i tentativi infruttuosi di averne un altro lo allontanarono da Akita.
E qui nel sogno apparve ad Akita quello che non aveva mai capito. Quello che ignorava , ma adesso sapeva che tutto questo era stato guidato e manipolato da una forza oscura.
Dalla forza di una guardiana corrotta dal suo stesso potere che piano piano aveva reso il suo cuore di pietra e il suo animo malvagio.
Fu così che una sera apparve il libro nero maledetto che incantava e richiamava Behemoth.
E Behemoth sotto l’ influsso di Adinkaprima cadde nelle sue braccia e generò Evith e poi cominciò a studiare il libro.
Adinka dopo aver preso le sembianze di Akita scomparve per nove mesi e Behemoth ignaro di quello che aveva fatto cominciò a leggere il libro.
Fu un incantesimo ad attirare la sua attenzione. L’uomo aveva paura ad usarlo, credendo che dopo la notte con Akita avrebbe avuto il figlio maschio tanto agognato.
Ma ciò non accadde.
La vera Akita non poteva avere altri figli e dopo un aborto spontaneo (Adinka fece credere anche lei che era incinta) e questo fece far capolino nel cuore di Behemot una forte delusione.
Non guardava più con gli occhi innamorati la moglie e la figlia, ora erano solo un tremendo ostacolo.
Nel momento in cui nel suo cuore nacque il sentimento di odio, Adinka tolse l’incantesimo e manipolò Behemoth per creare il figlio maschio.
Cosi quella sera nacque Deep Blue, ma era incompleto. Aveva bisogno dei poteri del tempo per dominare su tutti .
E anche lui cominciò ad alimentare sentimenti negativi verso la sorellastra.
Tutto ciò passò inosservato agli occhi di Selena impegnata ad educare e crescere Selena e la guardiana non si rese conto del pericolo che correva la bambina.
Fino al giorno in cui Behemoth cercò di uccidere la figlia sotto influsso di Deep Blue. Ignaro di quello che faceva cercò di avvelenare la bambina per prendere i poteri. Perché adesso sapeva chi era sua moglie.
Adinka si era presentata e gli fece vedere la figlia Evith.
E il re seppe la verità. Il punto del non ritorno.
Pie osservava i dati e si accorse che Selena piangeva ma non voleva svegliarla. Sembrava cosi calma…
Akita risognò di nuovo il giorno in cui dovette fuggire dal castello ed abbandonare sua figlia. L’unico modo per proteggerla contro Behemoth e Depp Blue era affidarla e allontanarla da Gaeia.
E fu cos’ che scelse la famiglia di Pie condannando inconsciamente al loro destino i genitori ed i ragazzi.
Una volta messa al sicuro la figlia si preparò ad affrontare la sua battaglia contro Behemoth e Deep Blue. L’ essere non doveva esistere e Behemoth non doveva crearlo e tradirla.
Sapeva quella che era successo, ma ignorava che nella storia un ruolo importante avrebbe avuto Evith.
Evith una seconda guardiana nata dall’ inganno e dal male.
Cosa sarebbe accaduto se coesistevano due guardiane?
Akita non lo sapeva , doveva in qualche modo bloccare i poteri della seconda guardiana.
Si mise alla ricerca di essa, la percepivadal giorno stesso della sua nascita.
E la trovò… non immaginava di rivedere Adinka con le sue sembianze. Rimase scioccata , ma il tempo esigeva rimedio al danno. Ingaggiò una lotta con la guardiana precedente e quando ebbe la meglio, invece di cancellarla, la fece sprofondare nel sonno.
Non poteva eliminarla… dopotutto era ancora sua madre…
Questo non andò a genio a Behemoth che ebbro di potere maligno e fomentato dl figlio decise di sbarazzarsi anche di Evith.
Ordinò che Selena fosse trovata e i traditori che la ospitavano messi a morte e contemporanemante chiese al figlio di trovare una soluzione per la guardiana.
Fu così che le due bambine furono mandate sulla Terra e messe in salvo. Non prima che Akita appose il sigillo ad Evith sui suoi poteri. Solo quando avrebbe avuto un figlio il Sigillo si sarebbe spezzato del tutto e la guardiana doveva prendere una decisione se servire il bene o il male.
Dopo aver messo in salvo le bambine assistette agli avvenimenti senza interferire. Non poteva salvare i genitori di Pie e Tart doveva andare cosi.
E dopo…
Affrontò la battaglia mortale con Depp Blue ma non fini nell’ oblio, aveva ancora un compito da svolgere… scongiurare la minaccia del buio eterno, maledizione lanciata da Adinka per distruggere il tempo stesso.
Lasciandola nel sonno aveva solo ritardato il momento della battaglia finale.
Ora lei non poteva combattere. Solo per nove giorni sarebbe stata in vita poi… voleva scoprire l’oblio,.
Diventare un lineamento nello scorrere del tempo. Aveva perso molto ed era stanca.
Ora tutto stava nelle mani di Selena.
Una Selena ignara di chi era che credeva di aver trovato la felicità. Forse…
Il tempo scorreva… bisognava pazientare per qualche altro giorno e tutto sarebbe finito.
Akita sognava i suoi ricordi senza rendersene conto che Pie intanto era uno spettatore non visto.
Inutile dire che Pie ne rimase sconvolto, sconcertato per le rivelazioni ottenute…
“devo pazientare… farò finta di non sapere nulla per il bene di tutti”
Salvò i dati sul suo computer e svegliò Selena.
Niente doveva andare storto, aveva una sensazione che antichi conti in sospeso presto avrebbero avuto una fine.
Cosa che lo preoccupava.
Pensieroso, dopo aver salutato Selena , andò da Lory e dalla figlia.
Ora tutto era più chiaro. Mancava solo un tassello…
Chi era stato ad ingannare Ghish?
Pie non lo sapeva , presto lo avrebbe scoperto.
Era ora di fare le sue indagini da solo senza coinvolgere nessuno. Ci sarebbe riuscito a proteggere tutti?
Non lo sapeva e questo lo disturbava……
Capitolo 17 *** terzo giorno, i primi passi per la scelta ***
Terzo giorno, i primi passi per la scelta
Nel paese onirico era appena iniziata una nuova giornata e l’odore di caffè solleticò le narici di Selena.
La ragazza si svegliò di buon umore. Era diventata un abitudine ( ormai da tre mesi) anche se i due ragazzi non avevano definito nulla di concreto il loro rapporto.
Nessuno dei due voleva definire la cosa, andava bene così. Selena aveva la sensazione che c’era qualcosa che non andasse nel verso giusto e Harry semplicemente non voleva avere nulla di serio.
Si rendeva conto che presto sarebbe nato il figlio che la ragazza aspettava e sinceramente non provava nessun istinto di padre nei suoi confronti.
“perché dovrei? Io non sono il suo vero padre”.
Si era documentato il più possibili su relazione che avrebbe potuto istaurare e le pappe , pannolini, pediatri, notti insonni non erano per lui.
Avevano raggiunto un accordo, di dire sempre la verità sui propri sentimenti , sull’ andamento di questa relazione in cui si erano abituati l’uno all’ altro.
Spesso però la verità può far del male, essere cruda ed amara e non era oggi ancora il giorno per chiudere la cosa.
C’era qualcosa che lo teneva ancorato li, in quel paese di montagna dove ogni giorno si vedevano le stesse facce , gli stessi gesti e si dicevano sempre le stesse cose.
All’ inizio l’arrivo della forestiera aveva suscitato molto interesse, chiacchiere sulla relazione con Harry, ora la cosa sembrava non interessare nessuno e al tempo stesso c’era sempre qualcuno che si meravigliava di vederli in paese come se fossero usciti per la prima volta.
Harry posò la tazzina di caffè sul comodino di Selena e si buttò a letto.
Lo annoiava uscire di nuovo in quel paese dove aveva la palese sensazione di vivere in un eterno loop , come se lo stesso giorno era ripetuto milioni e milioni di volte ancora.
E poi delle volte Selena lo spaventava. Si richiudeva nei suoi mutismi, chiudendosi in se stessa e sul suo viso appariva un espressione di profondo dolore. In quel momento sembrava un'altra persona, imperscrutabile, lontana e fredda.
Non accadeva spesso, quelle volte che succedeva la ragazza sembrava provenire da un altro pianeta per come riusciva ad isolarsi da tutto e tutti. Qualche volta durava qualche minuto e la ragazza ridendo tornava al suo solito modo di essere, qualche volta anche per un giorno intero.
Certo il ragazzo non se la sentiva di dire che non voleva starle vicino e che si stava annoiando della vita tranquilla.
Non era oggi quel giorno, forse erano tutte cose legate alla gravidanza , momenti passeggeri.. in fondo Harry sperava che prima o poi l’ex della ragazza si fosse fatto un esame di coscienza e prendere le sue responsabilità.
Non ne sapeva nulla. Selena non voleva parlarne e lui rispettava il suo silenzio. Avrebbe resistito ancora a lungo? La curiosità lo divorava, era sempre stato un grande impiccione e dubitava che avrebbe retto a lungo il non avere una risposta alle domande che si faceva.
Era di Ryan? Perché aveva affittato lo chalet a quella ragazza?
Aveva provato a contattarlo pentito per il suo comportamento.
Si era preso una cotta, lo ammetteva, ora il tempo della cotta era passato.
Doveva andare a parlare con Ryan, ma non oggi.
Lo avrebbe fatto domani. Sicuramente lo avrebbe fatto domani.
Prese il telefono per mandare un messaggio al amico e imprecò di nuovo. Erano giorni che i telefoni e le linee telefoniche non funzionavano. Un guasto alla linea, cose che accadevano spesso e la gente del posto era abituata.
Poteva sopportare un altro giorno rinchiuso in questa prigione? Forse ma non era oggi il giorno che avrebbe troncato la relazione. Domani? Dopodomani? Era sicuro che l’avrebbe sentito il giorno giusto.
Come ogni giorno Selena si era alzata con il profumo di caffè. Era grata ad Harry che le preparava il caffè ogni giorno. Quella piccola routine quotidiana le piaceva, eppure a volte aveva la sensazione che tutto ciò era tremendamente sbagliato.
Non si ricordava come mai vivesse li aveva la sensazione che il suo posto era altrove. Come se questa non era la sua vera vita, il suo mondo . Le mancava qualcosa e qualcuno.
La ragazza si guardò allo specchio e vide per un momento il suo riflesso con lunghe orecchie a punta. Si toccò le orecchie e sentendo al tatto che erano orecchie normali da terrestre scosse la testa. Era stato solo un gioco di luce, si disse.
Sapeva che ogni volta che vedeva quel riflesso il suo umore peggiorava visibilmente e cominciava ad avere strane sensazioni e ricordi vaghi di un'altra vita…
Non sapeva cosa stava succedendo ma un giorno forse domani avrebbe trovato le forze per parlarne con qualcuno.
Non era oggi.
Scacciò quei pensieri infastidita ed usci per affrontare una nuova giornata……..
Gish si teletrasportò a casa .
Voleva stare da solo la mew mew rossa l’aveva sconvolto.
Si era sentito strano e aveva avuto i primi dubbi.
E se veramente stava combattendo contro la parte sbagliata?
Veramente avrebbe fatto del male ai suoi fratelli?
Gish sospirò. Si butto con noncuranza sul divano a pensare .
C’era qualcosa che non andava?
Era nel giusto?
Lui era cattivo?
Aveva bisogno di stare da solo. Lontano da tutta questa situazione per capire chi stava diventando.
Erano anni che non si rifugiava nella sua dimensione , nel suo luogo segreto dove aveva trascorso momenti indimenticabili con Selena. Lo avrebbe fatto appena Selena si fosse addormentata.
Cominciava ad avere dei brevi momenti in cui riaffioravano nella memorie un rapporto diverso con la moglie. Un rapporto dove non era lui a doversi occupare della casa, della cucina, della spesa…
Una vita in cui si dedicava ad insegnare ai giovani tecniche di combattimento. Ora che ci pensava gli sembravano mesi che non ci metteva piede. Da quando era iniziata tutta questa storia assurda aveva mandato un messaggio al preside comunicando la sua impossibilità di prendere servizio per un influenza. Si stava rendendo conto che piano piano tutta la sua vita stava ruotando intorno a quella di Selena senza ricevere nulla in cambio.
All’ improvviso si era ritrovato con la ragazza incapace di fare qualsiasi cosa.
Gish supponeva che erano problemi legati alla gravidanza. Chi meglio di Pie poteva aiutarlo? Istintivamente prese il telefono per mandare un messaggio al fratello, poi si bloccò. Pie adesso lo odiava .
Difendeva la falsa.
Falsa -vera, falsa vera… chi era la falsa e chi era la vera? Se lo chiedeva in continuazione e stava impazzendo.
Si prese la testa tra le mani.
In quel momento Evith con le sue sembianze scendeva in cantina per vedere nel suo calderone.
Cominciava ad odiare guardarci dentro, non voleva più vedere il riflesso che le parlava attraverso i vapori.
Non ci aveva mai pensato se tutto quello che faceva era giusto, che cosa la stava spingendo a fare del male . in fondo la vita di casa le piaceva . Stava imparando a vivere una vita normale.
Mescolò il liquido nel calderone e controvoglia guardò dentro. Si sentì subito più forte e riprese l’ aspetto di Selena.
Cominciava ad essere difficile mantenere il suo aspetto, e cominciava a provare rimorso.
Sentì un brivido. Doveva continuare a fare come era stato stabilito il piano… e allora perché si sentiva crudele e meschina ? lo aveva fatto tutti i giorni Ghish non aveva mai sospettato di nulla. Dopo che beveva il suo the la sua volontà si annullava e diventava un burattino nelle sue mani. Non aveva mai provato rimorso a porgere il the , oggi le sembrava di fare qualcosa di crudele..
Scacciò infastidita quelle sensazioni e fece quello che faceva ogni giorno.
Avrebbe trovato la forza di smettere? Era giusto ciò che faceva?
Aveva studiato tutte le foto, visto i segreti della sorella e nel suo cuore cominciava a nascere un piccolo sentimento che non voleva accettare di provare… affetto.
Lei non poteva provare nulla al di fuori dell’ odio. Era stata creata per distruggere il bene. Quel bene che le era stato descritto crudele, buio e freddo si stava rivelando caldo , piacevole .
Che cosa le stava succedendo? Questo pianeta la stava rovinando?
Akita percepiva le sensazione di Evith e cominciò a sperare che Evith stesse cambiando.