Angel

di RayJack27_Winchester
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Benvenuta a Beacon Hills ***
Capitolo 2: *** Beacon Hills High School ***
Capitolo 3: *** Passato ***
Capitolo 4: *** Nel Bosco ***
Capitolo 5: *** Verità Nascoste ***
Capitolo 6: *** Un vecchio amico ***
Capitolo 7: *** Luna Piena ***
Capitolo 8: *** Spiegazioni ***



Capitolo 1
*** Benvenuta a Beacon Hills ***


Capitolo.01

Nora POV.


<< Io vorrei sapere perché mi ha detto di incontrarci proprio nella riserva, non
potevamo incontrarci come tutte le persone normali in un bar o che so io? A
giusto lui non è normale è matto ... >> 
E poi lo sentii, un rumore come di rami che si spezzano, mi girai di scatto e lo vidi. Lui era proprio davanti a me con quel suo ghigno irritante e anche sexy, "cosa? NO... NORA NON PUOI PENSARLO "
<< ciao Nora, sei cresciuta. E prima che mi urli contro ti ho fatto venire qui nella riserva perché nessuna a Beacon Hills sa che sei qui, nemmeno lui.>>
Già lui, il ragazzo per cui avevo perso la testa ed ero quasi morta, lui è qui fantastico.
<< Bene Peter dove starò mentre, si dai hai capito...>>
e lui disse
<< vivrai da me sono il tuo tutore a quanto pare.>>
e così si incamminò verso il bosco. Dopo una decina di minuti arrivammo alle nostre auto io salii sulla mia, e seguii Peter fino al suo appartamento.

Peter POV.

Una volta giunti al mio appartamento in centro, aiutai Nora con le valigie. Appena finito stavo per dirle se voleva qualcosa da mangiare ma lei si chiuse in camera ad ascoltare i Metallica.
È triste lo so, e non solo perché lo sento dal suo odore ma perché sta ascoltando quella maledetta canzone, vorrei poterla aiutare ma non so come diavolo fare, spero solo che domani si faccia degli amici a scuola.
Ucciderà quando le dirò che dovrà andare a scuola, speriamo bene. Ok sono davanti alla porta della sua camera per darle la notizia, ok sto bussando e sono terrorizzato,
<< Si? >>
bene è tranquilla forse non mi uccide, apro la porta
<<  guarda interrogativa, e mi fa cenno di continuare - domani inizierai il tuo ultimo
anno di liceo >> sospirò 
<< lui lo sa che la pagherà cara per questo vero? bene vado a dormire >>
sembra più strana del solito bene sono sopravvissuto anche a questo. Spero solo che lei non incontri lui.

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Capitolo 2
*** Beacon Hills High School ***


NORA POV.

La mattina non era iniziata bene. Con Peter che urlava, fuori dalla mia camera di alzarmi per andare a fare colazione. Così tra uno sbuffo e un grugnito alla Dean “ah Dean quanto mi manchi, quanto mi mancano i tuoi abbracci, le nostre giornate insieme…” mi scese una lacrima a pensare a lui ma l’asciugai subito, corsi in bagno e mi preparai per la scuola. Quando arrivai in cucina Peter aveva preparato il caffè
<< Scusa Nora ma non so cucinare, il caffè e il massimo che puoi avere da me.>>
Gli sorrisi e dissi
<< non ti preoccupare da oggi posso cucinare io, so farlo, quando vivevo con i ragazzi lo facevo sempre.>>
Lui mi guardò come per dire “non è che mi avveleni?” e cosi prima che disse qualcosa parlai
<< non ti avveleno, se è questo quello che pensi.>>
rise, e poi guardando l’orologio
<< è tardi devi andare a scuola, ti accompagno? >>
lo guardai
<< davvero? Mi vuoi accompagnare? Ok, va bene.>>
uscimmo dalla porta per dirigerci verso la sua macchina. Il viaggio verso la scuola fu silenzioso ma una volta arrivati prima che scesi lui mi disse una cosa che mi fece gelare il sangue.
<< LUI È QUI STA ATTENTA, nessuno sa del tuo passato e del tuo segreto.>>
Lo guardai e sorrisi falsamente
<< nessuno lo deve sapere e non devono sapere del perché sono a Beacon Hills.>>
Scesi dall’auto, mi stavo dirigendo verso la segreteria quando un ragazzo mi venne addosso facendomi cadere,
<< Ehi stai più attento idiota>>
lui mi guardò e disse
<< s-scusa i-io sono L-Liam , mi dispiace non ti avevo vista andavo di fretta, è che sono in ritardo, scusa ancora>>
e corse via. Che strano ragazzo, quel Liam, ma ora devo trovare la segreteria. Una volta trovata mi dissero di andare nell’aula di storia, mi diedero tutto l’occorrente e mi diressi verso la mia prima lezione. Ero davanti la porta, ovviamente chiusa, così bussai e sentii dire
<< AVANTI >>
si suppone fosse la voce del prof così aprii la porta e mi trovai davanti un uomo sulla quarantina, dai tratti asiatici,
<< tu devi essere la nuova studentessa >>
ero molto in imbarazzo
<< ssi sono io, mi chiamo Nora Helsing >>
lui mi sorrise e disse
<< bene ti puoi sedere vicino al signor Dunbar, eccolo è lì >>
e mi indicò il posto vicino ad un ragazzo che sentendosi chiamato in causa alzò la testa e cazzo, era il ragazzo di prima.

LIAM POV.

Quando alzai la testa la vidi, era lei la ragazza con cui mi ero scontrato prima. Cavolo perché il professor Yukimura l'ha fatta sedere proprio qui, che imbarazzo voglio morire. Nel mentre io maledivo il prof e non seguivo per niente la lezione, la sentii sussurrare
<< no, ti prego non dirmi che ho lascito la matita a casa, e adesso come faccio? Maledizione >>
così la chiamai
<< Ehi! Tieni a me non serve. >>
prese la matita e mi sorrise, cavolo il suo sorriso era bellissimo. Tornai a seguire la lezione per così dire.
<< finalmente la lezione è finita. Nora senti, ti chiedo scusa per prima, io davvero non ti avevo vista >>
lei mi sorrise e disse
<< ora devo andare a chimica quindi ci vediamo in giro, ciao Liam. >>
e corse fuori dalla classe.

NORA POV.

Liam era stato gentile con me allora perché sono scappata? Lui stava cercando di fare amicizia e io sono stata scostante come sempre. Entrai nell’aula di chimica, e vidi Liam seduto a parlare con dei ragazzi. Quando uno di loro si girò e disse 
<< N-Nora>>
io restai pietrificata nel vederlo, che cazzo ci faceva lui qui, è questo che intendeva Peter quella mattina. Stavo per dire qualcosa quando il professore entrò in classe e disse a tutti di sedersi tranne a me naturalmente.
<< Classe, lei è Nora Helsing la nuova studentessa, prego signorina si sieda pure vicino al signor Raeken. >>
il mio cuore andava a mille, avevo una paura fottuta. Dovevo sedermi proprio accanto a lui, non ne sarei uscita viva. Andai accanto a Theo, perché sì, noi due ci conoscevamo già. Lui come prima cosa disse
<< N-Nora s-sei d-davvero tu? - lo stava sussurrando per non farsi sentire dal professore - Nora ti prego parlami, tirami un pugno, ma fa qualcosa non mi ignorare. Io non lo sopporto, Nora i-io t-ti A… >>
lo bloccai
<< non dirlo, non puoi dirlo dopo quello che hai fatto >>
e tornai a seguire la lezione. 

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Capitolo 3
*** Passato ***


CAPITOLO 03

NORA POV.

Inizio Flashback
11/Maggio/2017


Ero nella libreria della città, stavo cercando di prendere un libro sullo scaffale in alto. Ero quasi riuscita nel mio intento quando dei libri stavano per cadermi in testa, chiusi gli occhi e mi aspettai che i libri mi arrivassero addosso ma ciò non accadde perché quando riaprii i miei occhi un ragazzo era “sopra di me” a proteggermi. Mi guardò e disse
<< ora sei salva >>
mi sorrise, il suo sorriso era bellissimo,come i suoi occhi che per un secondo mi erano sembrati gialli…

14/Maggio/2017
Ero nel bosco, stavo guardando la luna. Mi rilassava sempre anche perché quella sera avevo litigato con Dean. Ad un certo punto sentii un rumore come di rami che si spezzano, così tirai fuori i miei pugnali per sicurezza, ma quando vidi che era solo un lupo li rimisi nello zaino.
<< ciao, ti sei perso? >>
il lupo si avvicinò e fece illuminare i suoi occhi.
<< Sei tu? Sei il ragazzo della libreria? >>
Ma il lupo scappò…

15/Maggio/2017 
Mi sentivo una stupida ad andare in quel bosco, quel tizio avrebbe potuto uccidermi. Se Dean e Sam lo sapessero mi chiuderebbero in camera mia a vita. Ero lì che stavo seduta a terra a disegnare quando,
<< che cosa stai facendo? >>
era lui, il ragazzo. Quasi mi venne un infarto
<< mi hai fatto prendere un colpo >>
lui rise
<< scusa. Sono Theo, Theo Raeken >>
ero rimasta ad ascoltarlo senza dire una parola, cosa molto difficile per me.
<< Sei il LUPO di ieri, non mentire ho visto i tuoi occhi alla libreria erano gialli, e il lupo ha fatto lo stesso. >>
lui fece un ghigno e disse
<< mi hai scoperto, e deduco tu sia una cacciatrice, vero?>>
sorrisi
<< si, ma non voglio farti del male.>>
rise
<< farmi del male?! Potrei ucciderti senza che tu te ne accorga bellezza>>
davvero mi ha chiamato bellezza? Ma come si permette?! Mi avvicinai e gli tirai un pugno in faccia
<< questo è per avermi chiamata bellezza>>
mi girai e mi incamminai ma lui disse
<< non so il tuo nome>>
lo guardai
<< scoprilo >>
sospirò
<< puoi contarci, allora per adesso ti chiamerò, Angel >>
questa volta toccò a me ridere di lui
<< e perché mai?? >>
sorrise
<< per due motivi, il primo sei comparsa come un angelo e il secondo, il tuo tatuaggio >>

15/Giugno/2017
Era passato un mese da quando io e Theo ci eravamo conosciuti, eravamo diventati amici. Passavamo le nostre giornate a parlare e delle volte lui faceva finta di leggere mentre io disegnavo e ascoltavo la musica, beh più che ascoltare cantavo. Come ora
<< potresti fare l’artista o la cantate o la cuoca,>>
la cuoca? aspetta un secondo
<< Theo! davvero hai rovistato nel mio zaino? >>
finsi di ringhiare e lui rise
<< scusa Angel ma avevo fame>>
sbuffai
<< si ma quelli erano per me>>

16/Luglio/2017
<< Nora che hai ? perché sei cosi agitata? >>
Jonathan era un mio amico, lo conoscevo da anni e lo avevo presentato a Theo.
<< ecco, Theo non risponde al telefono, ho paura per lui >>
lui mi abbracciò
<< ehi sta tranquilla ora lo andiamo a cercare ok? >>
sorrisi
<< si >>.

Notte…
E in quella stessa notte,
<< J, non ti preoccupare andrà tutto bene >>
entrambi con le lacrime agli occhi,
<< TI AMO >>
mi disse e un’ultima lacrima gli solcò il viso prima che il suo cuore si spense per sempre come i suoi occhi.
<< NO!, perché, perché lo hai fatto? io tenevo a te e lui pure, eri nostro amico >>
dissi sussurrando, si avvicinò a me
<< perché io sono fatto così >>
e mi lasciò lì, a terra, dopo avermi piantato il mio stesso pugnale nello stomaco. In quel momento pensai solo che avrei rivisto J.

Fine Flashback.
Non mi accorsi di star piangendo fino a quando Liam non mi chiese
<< Nora tutto ok? Theo ti ha detto o fatto qualcosa? >>
lo guardai stranita
<< n-no perche me lo chiedi? >>
lui con molto imbarazzo, e mentre si grattava dietro la testa
<< ecco prima a lezione ho visto che parlavate, e tu sembravi tra lo spaventata e l’infastidita >>
sorrisi
<< non preoccuparti non è successo nulla, ti va di farmi vedere dov’è la mensa? >>
lui sorrise, era felice della mi domanda, ma non so perché
<< certo, ti va di pranzare insieme a me e i miei amici? >>
risi per il suo entusiasmo
<< certo perché no >>.

LIAM POV.

Io e Nora ci stavamo dirigendo verso la mensa, cavolo era proprio una bella ragazza. “Oh ma che vai a pensare Liam.” Ci stavamo andando a sedere al tavolo che di solito condivido con i miei amici, quando lei si bloccò alla vista di qualcuno, mi voltai verso il tavolo e vidi Theo. Cosa ci sarà mai stato tra loro?
<< Nora, è tutto ok ? Se vuoi possiamo sederci ad un altro tavolo solo io e te? >>
come se si fosse risvegliata da una trans
<< no va bene andiamo>>
wow fa quasi paura così, sembra Derek adesso. Arrivati al tavolo
<< ragazzi lei è Nora, Nora loro sono Corey, Alec, Nolan, Mason, e lui è … >>
e venni interrotto da Theo
<< s-sono Theo, noi facciamo chimica insieme >>
lei sorrise
<< piacere >>.
Stavamo mangiano quando Nora si alzò e corse via,
<< Nora dove vai?>>
stavo per andare da lei ma Theo mi prese per il braccio
<< resta vado io>> “cosa e perché?"
<< no. Cosa e perché? >>
sorrise
<< mi hai sentito a chimica non negarlo >>
e allora annuii. Lui corse dietro a Nora.

THEO POV.

“E adesso dove la trovo?” non feci in tempo a finire di pensare quella frase che sentii l’odore di Nora, lo seguii fin nello spogliatoio della palestra
<< Nora?>>
non è possibile
<< Nora cosa ti sta succedendo?>>
lei mi guardò
<< Theo v-vattene non voglio farti del male >>
mi avvicinai a lei
<< no Angel non me ne vado non ti lascio >>
e lei si calmò il suo cuore i suoi battiti si erano regolarizzati, mi abbracciò ma quando si rese conto di cosa stava facendo mi sferro un gancio destro e scappò.

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Capitolo 4
*** Nel Bosco ***


CAPITOLO 04.

THEO POV.

Inizio Flashback
17/Giugno/2017


<< Nora ti devo parlare >>
eravamo alla caffetteria a bere un the freddo, lei mi guardò preoccupata
<< Theo che succede? Non mi chiami mai Nora, mi stai facendo preoccupare >>
la guardai, "cazzo e adesso come le dico che me ne devo andare?"
<< nulla ti va di andare al parco divertimenti questa sera? >>
i suoi occhi si illuminarono dalla gioia
<< si lo dico a J >>
stava per prendere il telefono, ma io le afferrai il braccio
<< No! i-io intendevo solo noi due >>
sorrise e annuì…

SERA…
Ero davanti alla libreria dove ci eravamo conosciuti, stavo aspettando Nora ed ero super agitato. Stavo controllando il cellulare quando 
<< Theo! >>
disse solo questo, io alzai la testa per guardala e rimasi incantato da lei. Era bellissima
<< Angel sei bellissima! >>
il suo cuore prese a battere all’impazzata e sorrise
<< andiamo? >>
io mi ripresi
<< si, certo il parco divertimenti ci aspetta >>.
Eravamo al parco da un paio d’ore, e vederla così felice era bellissimo. “Ma io devo andare via, come faccio io non voglio lasciarla, ma loro la uccideranno”, ero perso nei miei pensieri e Nora se ne accorse
<< Theo, che hai? Non- non ti piace stare qui, vero? Possiamo andare via se vuoi, non importa. Basta che stiamo s…>>
non finì di parlare perché io non resistevo più dovevo farlo. La baciai e le sussurrai
<< ti amo >>…

20/Giugno/2017
<< Cosa sta disegnando il mio angelo? >>
lei mi guardò e rise
<< questo è il mio prossimo tatuaggio >>
guardai il disegno confuso
<< un diciassette con un cuore, molto originale. Quanta fantasia >>
lei sospirò e i su suoi occhi divennero lucidi
<< pensavo ti avrebbe fatto felice. Il diciassette era la sera del parco divertimenti>>
io restai in silenzio e la baciai
<< scusa sono uno stupido >>.

Fine Flashback.
Da quando lo avevo visto non riuscivo a togliermi dalla testa quel cavolo di tatuaggio, possibile che si sia tatuata il giorno in cui le ho detto che l’amavo? Anche dopo quello che le ho fatto. No non può essere, d’altronde io ho rovinato tutto. E adesso sono qui in un bosco di notte, a disperarmi come un idiota.

LYDIA POV.

Eravamo nel bosco con Stiles, Scott e Malia, quando Scott
<< aspettate,c’è qualcuno,ed è triste >>.
Stiles lo guardò
<< ok bene persona triste, quindi non è pericolosa. Andiamo >>
continuammo a camminare e, un momento, ma quello è
<< Theo, che fai qui? Non dovresti stare a casa? >> 
lui si girò verso di noi. Stava piangendo,
<< si ,Lydia ora torno a casa  >>
stava per andarsene quando.
<< NO. ANGEL NON MORIRE,NON ORA CHE MI AVEVI PERDONATO >>
i ragazzi mi guardarono e Scott
<< Lydia , chi è Angel? >>
io avevo ancora le lacrime agli occhi
<< non lo so, ma dobbiamo trovarlo, sento che morirà, se non lo troviamo >>.
Theo era come gelato sul posto, cosa molto strana
<< ragazzi io vado, ciao, se vi serve una mano con questo tizio sapete dove trovarmi.>>
e poi sparì.

THEO POV.

"No, Lydia non può farmi questo, e adesso cosa faccio. Devo dirlo a Nora. Anche se non mi crederà ci devo provare." Presi il telefono e le mandai un messaggio…

THEO: Nella riserva tra 20 minuti, è importante. Ti prego NORA.
NORA: Ok .

E cosi finì la nostra conversazione, era stata molto fredda, ma del resto me lo dovevo aspettare.

20 minuti dopo…
Ero nella riserva che stavo aspettando Nora. Agitato più che mai, un rumore di rami che si spezzano e il suo profumo.
<< Allora cosa vuoi? >>
sospirai
<< A-Nora Lydia è una banshee . Ecco si, lei questa sera ha avuto la previsione della tua morte. Ti prego fatti… >>
non riuscii a finire di parlare che lei
<< non mi importa. >>
è per caso impazzita?
<< cosa? Dici davvero , e perché mai? >>
lei sorrise
<< se muoio lui sarà libero, e io cosi rivedrò J. e il mio fratellino>>,
rimasi senza parole. Ma poi
<< io non voglio che tu muoia, e farò di tutto per farti restare in vita.>>
rise
<< buffo detto da te>>.

NORA POV. 

Stavo per andarmene quando
<< il tatuaggio che hai sul polso, per cosa lo hai fatto? >>
gli sorrisi
<< tu sai il motivo >>
e come ero arrivata me ne andai.
Dopo neanche una ventina di minuti mi arrivò un messaggio di Theo.

THEO: Si lo so, è bellissimo.
NORA: Già, infatti. E tu che dicevi che era poco originale.
THEO: Mi ero sbagliato, scusa.
NORA: Naaa non sarà cosi facile chiedere scusa. Lo sai.
THEO: Si lo so. Buonanotte A.

Per un attimo eravamo tornati al 2017 ero davanti alla moto e stavo piangendo, maledizione. "Io non posso permettergli di farmi questo, non adesso." Stavo per partire, quando il telefono squillò, sullo sfondo comparve la foto di Sam, le mie lacrime sparirono in un secondo.
NORA: << Sam? Sei davvero tu?>>
non potevo crederci erano settimane che non parlavo con lui, da quando sono scappata di casa.
SAM: << Si sono io, tu stai bene? Peter ti tratta bene? La scuola come va? Ti sei fatta degli amici? >>
e da quando parla cosi tanto?
NORA: << tutto nella norma, di chi è stata l’idea di farmi tornare a scuola? Tua o di tuo fratello? >>
sentii ridere Dean .
SAM E DEAN: << Di entrambi, più o meno >>
sospirai e mi massaggiai la fronte.
NORA: << Me la pagherete >>
risero ancora, senza dire altro chiusi la chiamata. Mi misi il casco rigorosamente nero e partii verso casa…

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Capitolo 5
*** Verità Nascoste ***


CAPITOLO 05.

PETER POV.

Ero sul divano a leggere un libro, quando una foto cadde da esso, era Nora da piccola e sua madre,
<< Liz >>
sussurrai , non mi accorsi che Nora era nella stanza fino a quando
<< come conosci mia madre? >>
la guardai e alla fine era meglio dirle la verità altrimenti sarebbero stati guai seri,
<< io e tua madre abbiamo fatto il liceo insieme, era la mia unica amica. Al dire il vero era l’unica che mi sopportava. Lei era la mia àncora, se
capisci cosa intendo -annuì- comunque Liz finito il liceo sparì, senza dire nulla a nessuno, né un biglietto nulla. Io credevo fosse colpa mia ma non era così perché dopo un paio d’anni quando lei tornò con in braccio una bambina di appena sei mesi che dormiva mi disse solo che dovevo proteggere sua figlia e che era andata via per diventare più forte. >>
mi guardò e disse
<< è per questo che dietro una vecchia foto della mamma c’era scritto “Peter ti proteggerà .” >>
era tipico di Liz. annuì solamente. Lei andò in camera sua e dopo una decina di minuti ne uscì con uno zaino
<< dove vai sono le due di notte? >>
era vicino alla porta
<< a sbollire la rabbia >>.

NORA POV.

Ero uscita dall’ appartamento stavo andando verso la macchia quando il ricordo di come ho conosciuto Peter mi tornò alla mente…§

Inizio Flashback…
18/Settembre/2018


<< Nora non puoi venire a caccia con noi è troppo pericoloso. >>
ecco lo sapevo, ci risiamo Dean che fa Dean, giuro non lo sopporto quando fa così,
<< cosa, perché? Io voglio venire voglio aiutare >>
lui si girò e mi disse
<< dopo l’ultima volta, assolutamente no >>
ancora con questa storia non ci posso credere
<< e dai Dean non è stata colpa mia se quel demone voleva usarmi come punta spilli, ti prego. Farò la brava >>
lui allora si arrabbiò e urlò
<< NO, TU NON VIENI CON NOI RESTI A CASA E ASPETTI CHE TORNIAMO >>
con le lacrime agli occhi risposi
<< ciao, state attenti. >>
Sam guardò Dean andare via e disse §
<< Nora, ehi non ti preoccupare noi staremo attenti. Lo sai come è fatto Dean si preoccupa per tutti, lui ha paura che ti possa accadere qualcosa di male. >>
sospirai e annuii
<< SAAMM >>
lo abbracciai
<< è meglio se vai >>.
Ero incamera mia a guardare vecchie foto quando me ne cadde una di mia madre, la raccolsi e come la girai dietro c’era scritto “Peter ti proteggerà .” “chi sarà questo Peter”. Rimisi le foto a posto e presi i miei pugnali.

NEL BOSCO…
Ero nel bosco, dovevo sbollire la mia rabbia. Iniziai a lanciare uno dei pugnali contro il primo albero chi mi trovai davanti. Era passata un’ora buona e stavo ancora lanciando i miei due pugnali, era la centesima volta che lo lanciavo ma non so perché mi ritornarono i mente le parole di Dean “NO, TU NON VIENI CON NOI RESTI CASA E ASPETTI CHE TORNIAMO” proprio come se lui fosse lì in quel momento, e in un impeto di rabbia lanciai il mio pugnale con tutta la forza. La cosa bella è che non colpì l’albero ma lo lanciai non so neanche io dove. Stavo cercando il pugnale per il bosco
<< questa volta Dean mi uccide, se non lo fa prima Cas. >>
sentii qualcuno ridere alle mie spalle, mi voltai verso la persona che aveva osato ridere di me
<< sai ragazzina sei buffa, è da un po’ che ti osservo >>
bene uno stalker, fantastico.
<< Chi sei? E quello è mio >>
riferendomi al pugnale che aveva tra le mani, lui si avvicinò e
<< sono Peter, e sai non dovresti giocare con questi affari, potresti farti male >>
 alzai gli occhi al cielo
<< tu potresti farti male, quello è molto affilato >>
ghignai e mi restituì il pugnale.
<< Bene chi abbiamo qui? La piccola Nora e i Winchester, lo sanno che sei in compagnia di un cane puzzolente? >>
il tizio fece diventare i suoi occhi completamente neri, maledizione un demone, non ci voleva,
<< di cosa stai parlando? Lui è umano, vero? >>
questa volta mi rivolsi all’uomo di fianco a me lui mi guardò e i suoi occhi divennero blu
<< o ma dai sei un lupo mannaro davvero? tutte a me. >>
il demone con un gesto della mano lanciò Peter contro un albero
<< PETER -corsi da lui- stai bene? >>
lui si alzò
<< chi è quel tipo? >>
ringhiò.  Io mi piazzai davanti a lui come per proteggerlo
<< un demone, sta dietro di me, i tuoi artigli non possono nulla contro di lui. Ma queste sono più efficaci >>
gli mostrai i pugnali. Lui invece di restare dietro di me ,mi rubò uno dei pugnali e iniziò a lottare contro il demone, che lo sbalzò per la seconda volta contro un albero.
<< ora a noi due ragazzina >>
lottai con il demone per un tempo che sembrò lunghissimo. Quell’ essere mi aveva disarmata e atterrata,
<< chiudi gli occhi ragazzina, perché stai per morire >>.
Ma non lo feci non chiusi gli occhi e quello che vidi fu
<< sarai tu a morire >>
Peter mi aveva salvata non ci potevo credere…

Fine Flashback.

Mi ripresi e partii. Ero per strada, la musica a tutto volume. Stavo cercando di mantenere il controllo ma era maledettamente difficile i miei occhi vacillavano da verde al viola e la cosa non andava bene affatto. Mi fermai al semaforo quando un altro ricordo mi ritornò in mente ma non era con Peter questo era con…

Inizio Flashback…
16/Luglio/2017


<< a-aiuta-mi >>
non avevo più le forze per parlare, quando quel ragazzo mi prese
<< non ti preoccupare ora ti porto in ospedale >>
e poi il buio…

19/Luglio/2017
Riaprii gli occhi in una stanza tutta bianca, Sam era accanto a me
<< Nora piccola . >>
mi voltai e gli chiesi << il ragazzo, dov'è il ragazzo che mi ha portata qui? >>
Sam mi accarezzava i capelli
<< è di fuori con Dean, non si è allontanato mai. Lo conosci? >>
scossi la testa come per dire no, poi dissi
<< Sam io vorrei ringraziare il ragazzo, e vorrei parlare con Dean >> .
Si avviò alla porta non prima di avermi dato un bacio sulla fronte
<< ok. Chiamo anche il medico, gli dico che ti sei svegliata >>.
Ero sola, Sam era uscito da qualche secondo o minuto non lo so, so solo che sentii bussare
<< avanti >>
era il ragazzo, e wow era bellissimo. I capelli neri come la pece, gli occhi verde smeraldo e quella barba, cazzo se era bello. “ok Nora smettila” , mi ripresi dai miei pensieri poco adatti al momento,
<< ecco io volevo solo dirti grazie per quello che hai fatto. Sono Nora, Nora Helsing >>
lui sorrise, e che sorriso “ancora? basta”
<< non ho fatto nulla >>
si girò, stava per uscire
<< aspetta come ti chiami? >>
lui mi guardò
<< Derek, sono Derek Hale >>…

Fine Flashback.
Stavo piangendo al ricordo di Derek, faceva troppo male, ricordare cosa avevamo passato, tutto. Il semaforo era verde così partii, mi stavo dirigendo verso la riserva, quando arrivai scesi dalla mia auto e presi lo zaino con i pugnali. Erano un paio di minuti che camminavo quando sentii delle voci
<< è la fine per te Beta >>
seguii quella voce e mi nascosi dietro un albero per vedere meglio. Quello che vidi mi fece salire ancora più rabbia, Liam a terra e un uomo gli stava puntando una pistola contro, dovevo aiutare Liam tirai fuori i pugnali dallo zaino e usci dal mio nascondiglio
<< ehi perché, invece di pendertela con un sacco di pulci come lui non te la prendi con chi sa combattere >>
il tizio si avvicinò
<< e tu chi saresti ? >>
i miei occhi si illuminarono di viola
<< il tuo peggior incubo >>
il tizio, molto probabilmente uno dei fanatici cacciatori pazzi come li chiama Peter, tirò fuori un coltello e mi attaccò, lo schivai. Lottavamo da un po’ quando lo atterrai
<>
lui si alzò e scappò. Liam era rimasto tutto il tempo a guardare la scena sconvolto, ma la domanda che fece sconvolge me
<< cosa sei? >>
sospirai
<< una cacciatrice, ma non uccido quelli come voi >>
lui si avvicinò e mi afferrò il braccio
<< ma i tuoi occhi erano viola, com’è possibile? >>
mi massaggiai la fronte
<< Liam meno sai meglio è, non voglio che nessuno si faccia male, non sono venuta qui per creare problemi ok? Bene, se stai bene ora torna a casa. >>
lui annuì ma prima di andare via disse
<< non lo dirò, ma se hai bisogno di parlare con qualcuno, sai dove trovarmi >>
sorrisi e lui andò via. Ero rimasta sola nel bosco e il mio telefono squillò, sul display comparve il nome di Isaac…

ISAAC:<< BONSOIR NORA COMMENT VA TON AMIE?>> (buona sera Nora come sta la mia amica)
NORA:<< DAVVERO? ISAAC >> lui rise dall’altra parte del telefono, è sempre il solito…
ISAAC:<< SCUSA MA NON HO RESISTITO ALLA TENTAZIONE>> quanto lo odio in questo momento,
NORA:<< ALLORA PERCHÉ MI HAI CHIAMATA? L’ HAI SENTITA NON È VERO?>> sospirai
ISAAC:<< DI CHE PARLI, ESATTAMENTE DELLA RABBIA CHE HAI PROVATO FINO A NEANCHE CINQUE MINUTI FA, O DELLA TRISTEZZA ; PAURA ; GIOIA; DOLORE DI QUESTI DUE GIORNI?>>
cavolo odio questo coso.
NORA:<< TUTTO>> lui sospirò e sono convinta che stesse sorridendo.
ISAAC:<< NORA, SAI CHE IO TI VOGLIO BENE. TU CERCA DI STARE ATTENTA>>
io annuii anche se lui non poteva vedermi.
NORA: << DEVO ANDARE CIAO.>>
E riagganciai. Tornai a casa.

PETER POV.

Erano un paio d’ore che era uscita e non è ancora tornata, stavo per andare a cercala quando sentii la porta di casa sbattere, era lei. Le andai incontro
<< Nora ero preoccupato, aspetta, quello è sangue? Sei ferita? Dove sei stata? >>
lei posò lo zaino
<< non è mio è di un cacciatore con cui ho lottato per salvare Liam. Liam è un mio amico ed è come te >>
maledetto beta di Scott.
<< capisco. Ora è meglio che vai a farti una dormita, sono le 03:30 am e tu tra qualche ora devi essere a scuola >>.
Si alzò dal divano e andò in camera sua. “Spero di riuscire a parlare con lei domani”.

NARRATORE POV.

Nel frattempo a “casa” dei fratelli Winchester Sam stava cercando un caso sul suo portatile, quando un cellulare non suo squillò. Si alzò dalla sua “postazione” e andò verso il mucchio di telefoni, trovò quello che stava suonando e rispose.
SAM: << PRONTO ?>>
il cellulare apparteneva a Ketch, ma lui era morto.
X: << SALVE PARLO CON IL SIGNOR ARTHUR KETCH? SONO IL JONSON, DEL DEPOSITO.>>
Sam era alquanto confuso.
SAM: << SIGNOR JONSON, SONO SAM UN AMICO DI KETCH, MI DISPIACE DIRLE CHE KETCH È MORTO UN PAIO DI SETTIMANE FA…>>
JONSON: << DAVVERO? MI DISPIACE, ALLORA VERRÀ LEI A PRENDERE LE COSE CHE CI SONO NEL SUO DEPOSITO? ALTRIMENTI TRA UN PAIO DI MESI SAREMO OBBLIGATI A VENDERLE. SA È LA PRASSI SE NESSUNO PAGA IL DEPOSITO.>>
Sam sospirò
SAM: << CERTO VERREMO IO E MIO FRATELLO MI DIA L’IDIRIZZO>>

SAM POV.

<< Quindi Ketch aveva un deposito a questo indirizzo?>>
sono già dieci volte che me lo chiede non lo sopporto sembra Nora quando fa cosi,
<< si Dean, per la decima volta, si. Ehi Jack tutto bene li?>>
lui mi sorrise
<< si. Posso chiamare Nora quando torniamo a casa?>>
Io e Dean come se ci fossimo letti nel pensiero
<< no>>
e poi dissi
<< vedi lei non sa ancora che sei tornato, e quindi…>>
lui guardò fuori dal finestrino
<< va bene ho capito>> .
Ad un certo punto Dean disse
<< siamo arrivati>>
parcheggiai davanti alla recinzione dove c’era scritto attenti al cane. Avevamo incontrato Jonson che ci diede le chiavi di scorta del lucchetto, e ci disse che il deposito era il numero ventisette.
<< Dean dai apri>>
lui aprì con la chiave e alzammo la saracinesca, quando entrammo non trovammo altro che un tavolo con un fascicolo, lo aprii e dentro c’era una foto di Nora.
<< ma che diavolo>>
Dean si avvicinò e spalancò gli occhi
<< guarda, questo è un- non è possibile>>
non finì di parlare che gli mostrai una lettera indirizzata a noi e quella per Nora.

DEAN POV.

Eravamo a casa e stavamo fissando la lettera di Ketch,
<< cosa facciamo?>>
chiesi, Sam stava ancora fissando i fogli che avevamo portato via dal deposito, era ancora sconvolto. Jack stava vedendo delle vecchie foto di Nora e sorrideva,
<< era così felice>>
disse Jack .
<< io la leggo >>
Sam alzò la testa
<< cosa?>>
volevo sapere cosa doveva dirci
<< si voglio sapere cosa dice la lettera indirizzata a noi>>
lui annuì. Aprii la busta e iniziai a leggere
<< Dean, Sam come avrete letto dal fascicolo Nora è mia figlia. Lei non sa nulla di me. Vi chiedo di prendervi cura di lei, di proteggere la mia bambina come non ho fatto io, non sono stato un buon padre. Lei credeva che io fossi un amico della madre quando da piccola andavo a trovarla, ma con il tempo degli uomini di lettere ho smesso. Sua madre è morta prima di dirle chi io fossi. Quindi vi chiedo di darle la lettera. E proteggete la mia bambina, anche da se stessa se dovesse servire.
 Arthur Ketch>> .

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Capitolo 6
*** Un vecchio amico ***


CAPITOLO 06.

NORA POV.

"Fantastico! Prima ora e cosa ho?! Chimica! questo vuol dire Theo. Maledizione non ci voleva."
Ero davanti al mio armadietto che mi esasperavo, quando aprendolo trovai una lattina di The alla pesca e rosa, praticamente il mio preferito, non credevo se lo ricordasse. Sulla lattina c’era un biglietto, allora lo presi per leggerlo “ Because I Love You ” ( perché ti amo) era il suo modo di scusarsi. Ma tra tante cose che poteva scrivere proprio quella frase? ma dai, lo fa apposta allora. Rimisi il biglietto nell’armadietto e andai in classe, quando entrai il primo a venirmi incontro fu Liam
<< ehi, Nora io ti -sussurra- volevo ringraziare per ieri>>
gli sorrisi
<< non ho fatto nulla, tra amici ci si aiuta. Non è così?>>
e lui annuì, stava per chiedermi qualcosa ma arrivò il professore, mi andai a sedere al mio posto e trovai Theo che mi aspettava. Sentivo il suo sguardo fisso su di me da quando ero entrata in classe fino a che non mi sedetti al posto,
<< ti sono piaciute le mie scuse? >>
sbuffai
<< se parli di quello che ho trovato nel mio armadietto, te lo puoi riprendere. La lezione sta per cominciare.>>
lui non disse più nulla. Erano passati venti minuti e il professore spiegava cose a me incomprensibili, quando Theo mi sussurrò
<< Nora, guarda >>
mi girai e guardai il sul quaderno di chimica. Non potevo credere a quello che leggevo, mi aveva chiesto davvero “Do you Love Me?” (mi ami?) davvero, davvero?! Iniziò a salirmi una rabbia incontrollata i miei occhi stavano alternando da viola al verde naturale, dovevo andarmene da lì
<< professore p-posso u-uscire n- non mi sento bene>>
rispose
<< va bene signorina Helsing >>
senza raccogliere le mie cose corsi fuori dalla classe per dirigermi verso lo spogliato delle ragazze, lì sarei rimasta da sola e non avrei fatto male a nessuno.

LIAM POV.

Nora era arrabbiata prima di uscire dalla classe, cosa le sarà preso? Era tranquilla prima di iniziare la lezione. La campanella suonò e io raccolsi le mie cose, andai verso il posto di Nora e Theo, vedo che sta mettendo le cose della ragazza nello zaino di quest’ultima
<< che stai facendo?  >>
gli domandai, lui scosse la testa
<< raccolgo le cose di Nora, per restituirgliele >>
finì giusto di recuperare le cose di Nora e le sue che si diresse verso la porta.
<< Theo dà a me il suo zaino, ci penso io >>
lui senza replicare, cosa molto strana da parte sua, mi cedette lo zaino. Sono in corridoio che cerco Nora quando sento l’odore di rabbia, della sua rabbia, provenire dagli spogliatoi delle ragazze. Mi guardai intorno per vedere se in giro ci fosse qualcuno e per mia fortuna non trovai nessuno. Entrai e la cercai
<< Nora, so che sei qui, sento l’odore della tua rabbia, io voglio aiutarti… >>
non finii di parlare che lei
<< L-LIAM VA V-VIA N-NON V-VOGLIO F-FARTI D-DEL MMALE, I-IO T-TI P-PREGO N-NON L-LO C-CON-NTROLLO, T-TI PREGO>>
aveva le lacrime agli occhi, occhi viola. E dissi
<< no, non ti lascio, tu non hai lasciato me ieri e io non lascio te ora. Troverò il modo di aiutarti, ma devi dirmi cosa sei? >>
lei mi guardò e i suoi occhi tornarono verdi , sorrisi
<< sono una STREGA >>
sorrisi
<>
rise. Ma poi tornò seria
<< devi stare lontano da me come hai visto io non so controllare il mio potere, -iniziò a piangere- faccio male alle persone >>
la abbracciai
<>
mi guardò e annuì
<< ci sono altre streghe al mondo? >>
sorrise
<< si, mia zia Rowena era strega come mia madre. Ricordo che mia madre mi disse che nessuno era come me >>
sorrisi ancora
<< perchè? >>
sospirò
<< perché io sono nata con questi poteri, a differenza di mia zia >>
la strinsi a me
<< andiamo , altrimenti il coach ci uccide. Hai ginnastica anche tu vero?>>
annuì solamente. Eravamo tutti al campo di lacrosse, Nora indossava una canotta che metteva in mostra la sua pelle chiara e i suoi tatuaggi , uno in particolare mi colpì, quello sulla spalla, un sole con una stella, molto strano.
<< Bene falliti, fate una bella corsa, lì – disse indicando il sentiero tracciato - forza muovetevi , non mi pagano per perdere tempo con voi >>
Corey lo corresse
<< in realtà è proprio per questo che la pagano >>
il coach fischiò e la corsa ebbe inizio, cavolo Nora era veloce. Stavamo correndo da una ventina di minuti sul sentiero quando mi accorsi che Nora non era più insieme al resto del gruppo. Decisi di cercarla e quando la trovai la vidi parlare con un tizio, mi nascosi dietro un albero, non volevo origliare ma così se fosse stata in pericolo io ci sarei stato .
<< Michael s-sei davvero tu? Non ci posso credere>>
chi era questo Michael e perché mi stavo arrabbiando? era meglio andare via.

NORA POV.

Dopo un po’ che avevamo iniziato la corsa nel sentiero mi separai dal gruppo, a causa di una strana sensazione. Così mi diressi nel bosco, “cavolo ma anche questa città ne è piena” , mi fermai quando vidi un uomo che osservava il cielo, quella espressione io già l’avevo vista da bambina, così mi avvicinai e quando si accorse di me i suo occhi si illuminarono di una luce blu e allora capii
<< Michael s-sei davvero tu? Non ci posso credere>>
i suoi occhi tornarono normali
<< Nora? Sei tu?>>
io annuii e corsi da lui per abbracciarlo
<< hai mantenuto la promessa, sei tornato>>
e così lui mi prese il viso con le mani e mi fece alzare lo sguardo
<< non potevo lasciarti andare >>
sorrisi con le lacrime agli occhi.
<< sei diverso dall’ultima volta che ci siamo visti >>
mi lasciò andare e disse
<< sì, questo è il corpo di Adam. Il corpo che avevo preso non poteva contenermi a lungo >>
annuii
<< capisco, cosa ne è stato? E cosa ne sarà di Adam? >>
mi guardò come per dire “perché questa domanda?” ma alla fine rispose
<< di Adam nulla è in vita dentro di me, delle volte è lui che prende il comando del suo corpo, abbiamo una specie di accordo. E per il corpo che avevo prima, se l’uomo era una persona buona è in paradiso altrimenti no. >>
sospirai
<< posso conoscere Adam ? >>
lui annuì, i sui occhi tornarono blu e poi.
<< ciao, piacere Adam, tu sei Nora giusto? da qui dentro sento tutto >>
sorrise
<< si sono Nora molto piacere, allora com’è essere il coinquilino di Michael? >>
rise e la sua risata contagiò anche me
<< mmm fammi pensare, strano? Tu come lo conosci? >>
sorrisi
<< da piccola lo incontrai e… >>

Inizio Flashback…

<< Ciao, ti sei perso?>>
chiesi all’uomo biondo davanti a me
<< sono Nora, tu come ti chiami?>>
sorrisi e mi avvicinai
<< Michael>>
risposi
<< wow come l’angelo, che bello. Se ti sei perso ti aiuto io, conosco il bosco a memoria>>
lui non rispose, ma semplicemente si chinò e mi sorrise. Stavamo camminando da un po’ quando una donna si avvicinò
<< bene, la piccola streghetta è finalmente so->>
ma non finì la frase che Michael
<< demone va via se non vuoi morire, e lascia stare la bambina, è sotto la mi protezione>>
il demone sparì appena Michael fece illuminare i suoi occhi
<< s-sei un vero angelo, tu sei il vero Michael.>>
lui si chinò e io lo abbracciai
<< grazie...>>.

Fine Flashback.

<< Quindi è così che vi siete incontrati, e sei un strega>>
io annuii
<< ma non sono brava, anzi non so controllarmi, e ora devo correre altrimenti il mio insegnante di ginnastica mi uccide. È stato bello conoscerti
Adam e dì a Michael di non sparire>>
salutai e corsi verso il sentiero. Quando arrivai al campo di lacrosse il coach mi mise in punizione, bene, fantastico. Mandai un messaggio a Peter per avvertilo…

NORA: << Devo restare a scuola, sono in punizione. Vieni a prendermi alle 17:00 pm ok ? bene ciao>>
la risposta non tardò ad arrivare.
PETER: << Va bene,solo non perdere la calma durante la punizione>>.

Sembra facile detta così, non è lui che deve passare tre ore in punizione. Il lato positivo è che il coach sarà agli allenamenti e potrò parlare con
Isaac via Skype. 
 

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Capitolo 7
*** Luna Piena ***


CAPITOLO 07.

NORA POV.


Ero nella mia stanza , mi sentivo sola così chiusi gli occhi e pronunciai quelle parole
<< Michael, io non so bene come funzioni questa cosa ma ti prego, ho bisogno di te>>
quando li riaprii era tutto come prima. Sospirai e mi buttai sul letto a piangere, quando ad un certo punto sentii
<< Nora!>>
mi voltai verso la voce e lo vidi
<< Michael, s-sei tu?>>
corsi ad abbracciarlo, lui sembrava un robot come al solito, allora decisi di sciogliere l’abbraccio
<< perché mi hai chiamato? >>
lo guardai
<< wow dritto al punto vedo . Ecco, vedi i-io volevo parlare con te…>>
non riuscii a finire la frase che lui disse
<< della previsione della Banshee vero? Tu sai che il destino può essere cambiato. Se quello che la Banshee ha visto non ti piace allora fa in modo che
non si avveri.>>
un secondo, e lui come cazzo fa a saperlo?
<< Michael come fai a sapere questa cosa?>>
non rispose e sparì . Odio il loro dannato teletrasporto, giuro che li spiumo tutti, questi dannati angeli. Sentii bussare alla porta della mia camera
<< avanti>>
Peter entrò con tutta la sua bellezza “oh ma davvero? Ancora con questa storia? La devo smettere subito,” mi scossi dai miei pensieri non molto
appropriati su Peter, visto che lui mi stava chiamando
<< Nora, ehi mi stai a sentire? >>
lo guardai per un istante, poi magicamente le mie scarpe diventarono così dannatamente interessanti,
<< si, scusa ero- io stavo pensando>>
lui annuì
<< che ne dici di venire con me?>>
lo guardai come per dire “mi prendi per il culo?” ma forse era meglio essere più gentile, per così dire
<< ok dove andiamo?>>
ghignò e disse
<>
ma davvero voleva fare il vago con me?!

DEREK POV.

<< Derek tra quanto arriverà Peter?>>
erano almeno dieci minuti che Malia mi chiedeva la stessa cosa. Se non fosse stata mia cugina e non fosse la ragazza di Scott l’avrei uccisa da un bel pezzo. Stava per aprire bocca un'altra volta
<< non farlo, non chiederlo ancora. Ha detto che sarebbe arrivato, e cosi sarà. Non… >>
ma non riuscii a finire la frase, perché nel mio loft arrivarono due tizi. Uno di loro aveva gli occhi completamente neri, mentre l’altra li aveva normali. L’uomo parlò
<< bene, bene. Chi abbiamo qui ? due cani schifosi. >>
l’uomo rise al ringhiare di Malia. Lei stava per attaccarli ma
<< io non lo farei se fossi in te,>>
disse la donna, per poi guardare Malia
<< me dolet>>
disse, di tutta risposta ringhiai
<< cosa le hai fatto?>>
l’uomo rispose,
<< un semplice incantesimo, e ora lei sta provando molto dolore, se fossi in te non farei mosse azzardate, altrimenti la mia strega ucciderà la tua amica.>>
ringhiai
<< cosa vuoi da noi?>>
lui rise
<< da voi nulla inutili cagnacci, io voglio la ragazza, voglio Nora Helsing.>>
“no, non è possibile, e ora cosa faccio?”

<< non conosco nessuno con questo nome, hai sbagliato persona>>
rise ancora e con un gesto del capo mi sbalzo dall’altro lato della stanza,
<< non credo proprio Derek Hale >>
mi sussurrò una volta che si era avvicinato a me.
<< dì alla piccola Nora di venire a mezzanotte, al campo di lacrosse della sua scuola. Se non vuole avere sulla coscienza la vita della tua amica>>
e poi il buio.

20 minuti dopo …

<< Derek , Derek . Forza stupido musone, senza senso dell’umorismo, ti vuoi svegliare?>>
una voce a me familiare mi stava chiamando. Era distante, come se fosse lontana kilometri. In quella voce percepivo rabbia, ma tutto d’un tratto in quelle parole
<< ti- ti.. non farmi questo, ti devi svegliare, apri gli occhi>>
non c’era rabbia, ma paura. La stessa paura che avevo provato io quella notte quando ho quasi perso Nora
<< Nora>>
dissi , aprii gli occhi e la vidi che piangeva
<< è la prima volta che ti vedo piangere>>
gli sorrisi e le accarezzai il viso. Ma sei si allontanò,
<<  Derek cosa è successo? Dov’è Malia? >>
mi chiese Peter, mi misi a sedere sul divano
<< l’hanno presa i due tizi che erano qui, l’uomo dagli occhi neri e la donna>>
il cuore di Nora iniziò a battere all’impazzata, così tanto che avrebbe potuto sentirlo persino un semplice umano
<< c-cosa vuoi dire con l’uomo dagli occhi neri?>>
alzai lo sguardo verso di lei
<< i suoi occhi erano completamente neri, io non avevo mai visto una cosa del genere, e per giunta con un solo gesto del capo mi
ha sbalzato dall’altro lato della stanza. Io, ma come…>>
e lei sussurrò a Peter
<< demoni a Beacon Hills, cosa vogliono? >>
mi alzai e andai verso la grande vetrata, guardai la luna e dissi
<< lui ha detto che vuole te, la donna non è un, come lo hai chiamato?>>
sospirò
<< un demone, e cosa allora?>>
mi voltai verso di lei
<<  ha detto che è una strega>>
la vidi tirare un pugno al tavolo
<< maledizione, e cosa ti hanno detto?>>
sospirai
<< che a mezzanotte saresti dovuta andare al campo di lacrosse, e loro avrebbero liberato Malia.>>
guardò Peter e poi me
<<  riavrete Malia>>.

NORA POV.

Non potevo permettere che la figlia di Peter morisse a causa mia. Dovevo salvarla, lui aveva fatto tanto per me, e se devo rischiare la mia vita per salvare Malia, allora lo avrei fatto.
<< cosa hai intenzione di fare? Non sai quanto potenti siano quei tizi>>
sorrisi e guardai Derek
<< lo so bene, ho già avuto a che fare con dei demoni, e sono tutti morti.>>
lui mi guardò con uno sguardo tra lo stupito e il furioso
<< tu cosa? -io annuii - com’è possibile? E come conosci Peter?>>
stavo per rispondere ma lo fece Peter al posto mio
<< è la figlia di Liz >>
Derek lo guardò scioccato
<< lei è quella bambina?>>
Peter annuì “ok ora sono confusa anche io
<< di cosa state parlando?>>
Peter sospirò e disse
<< ricordi quando ti ho detto che tua madre si era presentata da me, con te tra le braccia? – annuii - beh ecco Derek era, come dire, l’unico che riusciva a
calmarti, infatti quel breve periodo che tu e tua madre siete state qui avete vissuto a casa nostra e tu eri sempre con lui>>
in quel momento volevo morire, non ci potevo credere. Sarebbe stato meglio tornare al discorso Malia pur di non continuare quella conversazione.
<< tornerò con tua figlia Peter te lo prometto, ma voi dovete restare qui.>>,
come al solito Derek si mise in mezzo
<< te lo scordi, io vengo con te.>>
mi voltai verso di lui
<< non ti conviene farmi arrabbiare Derek Hale, sai!>>
sorrise e si avvicinò a me, il suo volto era a pochi centimetri dalla mia faccia
<< davvero? Altrimenti?>>
ghignai e i miei occhi divennero viola, lui indietreggiò di colpo
<< cosa sei?>>
mi voltai, andai verso quella grande porta scorrevole, la tirai e prima di uscire
<< quella che salverà tua cugina>>
me ne andai.

00:00 am. Campo di lacrosse

Ero appena arrivata nel campo di lacrosse quando sentii urlare. Mi affrettai, quando arrivai vidi la strega intenta a torturare Malia
<< e io che pensavo che mi sarei divertita, invece questa notte mi è capitato un demone di basso livello. Che per giunta ha bisogno dell’aiuto di una strega per tentare si catturarmi>>
la strega smise di far del male a Malia e
<< vedo che la piccola Helsing è arrivata, bene allora adesso posso uccidere il cane>>
sorrisi
<< io non lo farei se fossi in te. >>
il demone mi guardò
<< e perché ? è solo un cane>>
risi
<< è qui che ti sbagli, lei non è un cane, è un coyote, leggermente diverso. Bene, chi vuole divertirsi?>>
i miei occhi divennero viola, il demone indietreggiò
<< c-cosa sei?>>
sorrisi
<< una cacciatrice>>
tirai fuori i pugnali dalla mia giacca e la lotta iniziò, colpii il demone alla spalla e mi ricordai di un incantesimo insegnatomi da mia zia
<< Arrêtez>> ,
il demone rimasse immobile come se fosse una statua e allora iniziai il mio esorcismo ma non prima di essermi liberata della strega, non volevo ucciderla così
<< se non vuoi fare la stessa fine che farà questo schifoso, ti consiglio di liberare la ragazza e sparire per sempre. Altrimenti ti troverò, e ti ucciderò>>
la donna liberò Malia e scappò. Mi voltai verso Malia
<< sei Malia vero ? -lei annuì- sta dietro di me e qualsiasi cosa accada non credere a ciò che ti dice il demone. Mi hai capita?>>
annuì di nuovo . Tornai a guardare il demone
<< a noi due. Exorcizamus te, omnis immundus spiritus, omnis satanica potestas, omnis incursio infernalis aduersarii, omnis legio…>>
e andai avanti così finché il demone non uscì dal corpo dell’uomo vomitando un denso fumo nero . Malia guardò tutta la scena, il suo sguardo era un misto tra sorpreso e terrorizzato
<< c-cosa è appena successo ?>>
sospirai e
<< ti spiegherò andando da tuo padre e Derek >>.

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Capitolo 8
*** Spiegazioni ***


CAPITOLO 08.

NORA POV.

<< Vai da qualche parte? >>  " Non ci credo ora si è messo a fare lo stalker  fantastico. “  sbuffai al suono di quella voce così irritante quanto sexy, mi voltai verso di lui
<< che fai, ora ti sei messo a fare lo stalker?   -ghignai - perché  sei venuto a scuola? Non sei un po’ troppo grande per  frequentarla?  >>
“ ok il tempo passato con Dean mi aveva fatto male, ero diventata come lui e la cosa non andava  affatto bene.
<<  Sono venuto a prenderti, Peter ha detto che non poteva e io volevo anche …  >> ma lo interruppi <<  non voglio le tue assurde scuse , o qualsiasi spiegazione tu mi voglia dare.
Ok ? bene riportami a casa sta per piovere. >> lui annuì soltanto e io sentii dal suo odore che era triste. “ maledetto Isaac e i suoi sensi di licantropo, ti sto odiando per questo,
spero che tu lo sappia “ salimmo nella sua auto, una bellissima Camaro del 2011 << bella macchina, è una Camaro del 2011 -lui annuì- a Sam piacerebbe da matti. >>
non disse nulla partì solamente .  << Ok, mi vuoi dire cosa ti prende? sento la puzza della tua rabbia da qui. >>  Derek si voltò verso di me e
<< che vorrebbe dire?  Non sei un lupo mannaro, come fai a sen... >> Mi voltai e guardai la pioggia che s'infrangeva  sui finestrini,<< sono legata ad un lupo mannaro.
Non azzardati a farmi domande ok? non so come sia successo. Ma ehi eccomi qui, sono la ragazza più strana del mondo. >> Ormai avevo le lacrime agli occhi, non mi resi neanche conto che il
mio telefono stesse suonando . << Sta suonando >>  disse Derek, mi voltai verso di lui << cosa?  >> E mentre continuava a guidare per non so dove disse ancora
<< il telefono, sta suonando >>  così presi il telefono dalla mia giacca per vedere chi fosse e sul display comparve il nome di Isaac, " fantastico questa non ci voleva".
Decisi di rispondere lo stesso, tanto valeva suicidarsi per bene.
ISAAC:<<  Nora tutto bene? Io ti ho sentita tur ... >> era sempre il solito. Si preoccupava per me anche se non doveva, infatti lo interruppi proprio per dire.
NORA:<< sto bene. Scusa se ti ho turbato mi dispiace. Non volevo. >>
Abbassai la testa e chiusi gli occhi, ma una cosa mi sorprese. Derek mi strinse la mano come per confortarmi allora mi voltai verso di lui e gli sorrisi. Almeno fino a quando Isaac non rovinò tutto.
ISAAC:<<  stai sorridendo, vero?  Non ci posso credere sei con lui.  Nora perché non me lo hai detto?
-si stava arrabbiando lo potevo sentire- Nora avresti dovuto dirmelo. >>  Io non sapevo cosa fare allora presa dal panico e dalla rabbia di Isaac riagganciai.
<< É Isaac il lupo mannaro a cui sei legata, non è vero? >> Ok aveva ascoltato la mia conversazione, ero fottuta . Lo vidi stringere il volante e poi dire << sei una strega, giusto?
-io annuii- non puoi fare un incantesimo o che so io per non essere più legata a lui? >> Non ci potevo credere Derek Hale era geloso. 
<< Non funziona così Derek.  - cambiai discorso, o almeno ci provai - oh allora è qui che mi hai portata? a casa tua? Aspetta non dirmelo >> mi voltai per guardarlo
<< non starai , cercando di sedurmi? >> lui rise e devo ammetterlo mi mancava sentirlo ridere << perchè, sei seducibile? >> scossi la testa in segno di negazione e iniziai a ridere
<< ok allora se non vuoi sedurmi, perche mi hai portata qui? >> lui tornò serio e disse << per scusarmi e per spiegarti. >> ecco lo sapevo. << Derek non ce n'è … >>
ma non mi fece finire perché le sue labbra erano giò sulle mie.  E cazzo se era fantastico come bacio, ma io non potevo, così appoggiai le mie mani sul suo petto e lo allontanai
<< non posso. Mi – mi dispiace >> in quel momento non mi resi conto che Derek stesse ringhiando, solo quando vidi i suoi occhi, alternarsi da verde a blu, capii
<< cosa, cosa non puoi? -sussurrò-  è per Isaac ? ho ascoltato la vostra conversazione, tu sei- sei … >> ma non terminò la frase perché uscì dalla macchina di corsa per entrare in casa sua o
meglio, per entrare nel suo loft.

DEREK POV.
Sentii la porta scorrevole aprirsi e poi chiudersi, segno che lei era entrata nel mio loft. << Derek, aspetta lascia che ti spieghi. -mi voltai verso di lei- i tuoi occhi >>  la vidi avvicinarsi
<< c-che s-stai facendo? V -vattene, i-io non riesco … >> mi bloccai quando lei mise le sue mani sul mio volto e disse << Derek, Derek guardami  ti prego. Non allontanarmi ancora,
io so cosa sei e so che non mi faresti mai del male -sorrise, e si avvicinò al mio viso- ma quando ti dico che non posso baciarti, non è perché non voglio è solo che –
si allontanò da me e abbassò lo sguardo- è che Isaac … >>  avevo già capito cosa stava per dirmi, così finii la frase per lei << lui sentirebbe tutto >> lei alzò lo sguardo e annui. Sbuffai
<< credo che dovresti raccontarmi come hai conosciuto Isaac e come vi siete >> non riuscivo neanche a dirlo, lei sospirò e lo disse per me << come ci siamo legati >>  io annuii. 

10 minuti dopo …
Erano passati una decina di minuti, e nessuno dei due aveva aperto bocca Nora era lì che si torturava le mani. Era agitata lo sentivo << Nora se non te la senti, non importa io posso aspettare. >>
lei scosse la testa e disse << no ti devo delle spiegazioni . - Sospirò -  Ecco, vedi dopo che tutto quello che era accaduto tra di noi io ero rimasta … beh si hai capito. - io annuii -  
un paio di mesi fa Jack entrò nelle nostre vite, lui per me era il fratello che non ho mai avuto, per certi versi mi sembrava di riavere accanto Michael. All’ inizio le cose non andavano alla grande
Dean era molto, come dire, scontroso verso Jack, anche se lui non aveva colpe. Sam al contrario di Dean lo trattava molto bene, sai gli ha voluto subito bene, forse perche lo capiva.
Solo dopo che ha riportato indietro Cass ed era andato a cercare Mary Dean si era iniziato a rendere conto che Jack fosse buono e che non aveva nulla a che fare con suo padre. 
Come ho detto tutti tenevamo a lui - sentii un odore, odore di tristezza. La guardai, stava piangendo - io e Jack abbiamo passato poco tempo insieme, dico poco tempo perché lui mi è stato
portato via troppo presto.  Sai, ricordo ancora le sue ultime parole, quelle che disse a me. Quelle che sentii solo io e nessun altro lui - si asciugò gli occhi – lui disse “ non sarai mai sola,
io non lo permetterò.  Addio  Nora. “ e poi Jack era lì, steso a terra privo di vita. >> ormai era un fiume di lacrime e io non sapevo cosa dire, così la strinsi semplicemente tra le mie braccia
<< Nora mi dispiace tanto,  >> lei era lì che piangeva tra mie braccia quando << cavolo Derek non fai altro che spezzare cuori >>  eccolo il solito Stiles. Io e Nora ci allontanammo,
lei si asciugò gli occhi e disse << Derek io è meglio che vada >> la guardai e  << certo se vuoi andare a piedi fai pure >> lei sbuffò << ti odio. Scusate se non mi sono presentata sono Nora,
Nora Helsing un’amica di Derek  >>  si alzò dal divano e si avvicinò a Stiles e Lydia per presentarsi e i due a loro volta fecero lo stesso
<< io sono Stiles, Stiles Stilinski e lei è la mia ragazza Lydia Martin - la rossa (Lydia) le sorrise - >> Nora allora disse una cosa che stupì tutti
<< Lydia, tu sei la Banshee non è vero? >> la ragazza disse << sì e tu come lo sai, te lo ha detto Derek? >> Nora scosse la testa e
<< non è stato questo brontolone, è stato l’altro Hale quello più vecchio e di gran lunga più divertente >> allora Stiles disse quello che avevamo pensato tutti
<< Peter. >>   

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