Back in the past - Julian Bradshaw

di SilverLeaf
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rebelion ***
Capitolo 2: *** Family ***
Capitolo 3: *** Crush ***



Capitolo 1
*** Rebelion ***


Rebelion. 


 
Julian non aveva mai fumato nonostante la curiosità fosse tanta e vedesse molti dei suoi compagni di scuola farlo, compresi i suoi due migliori amici. Si era ripromesso di non farlo mai per non deludere i suoi genitori, e sino a quel giorno aveva mantenuto la promessa fatta a sé stesso. La campanella suonò, finalmente la giornata scolastica era terminata e tutti gli studenti uscirono di corsa dalle aule. Insieme ai suoi inseparabili amici, Julian si stava accingendo a raggiungere le loro rispettive case. Abitavano tutti nello stesso quartiere fin dai tempi dell’asilo e non si erano mai separati, tant'é che i loro genitori e anche i loro compagni, li chiamavano i fantastici cinque. Il ragazzo moro aveva preso il pacchetto delle sigarette e ne aveva accesa una. Julian colto da una improvvisa curiosità era tentato di chiedergliela. D'un tratto si fermò e parlò sorprendendosi della ribellione che lo stava possedendo.

« Ben, mi daresti una sigaretta? »

I suoi amici si fermarono poco più avanti e tutti guardarono Julian sorpresi. 

« Che c'è ragazzi? Voglio provare a fumare anche io. »

Le ragazze avevano fatto una smorfia, mentre i ragazzi avevano iniziato a ridere. Il ragazzo dai capelli neri prese il pacchetto ed estrasse una sigaretta, passandogliela.

«  Ecco a te fratello. »

Gli passò anche l'accendino e Julian l'accese, portandola poi alle labbra. Al primo tiro tossì: il sapore non gli piaceva per nulla, scosse il capo e mentre le ragazze continuavano a guardarlo contrariato, il rosso e il moro gli misero una mano sulla spalla e gli dissero che la prima volta era così. Anche loro avevano reagito allo stesso modo. Julian annuì e fece un secondo tiro. Questa volta non aveva sentito il pizzichio forte alla gola come prima.

« Ragazzi è un segreto. I miei non devono saperlo e nemmeno mio fratello. Lo sapete com'è! È vecchio dentro. »

«  Tranquillo, non diremo niente. Il nostro Julian è diventato un ribelle. »

La curiosità alla fine aveva avuto la meglio. Julian aveva infranto la promessa fatta a se stesso e se la sua famiglia lo avesse saputo, sarebbero stati guai, anche se erano stati due tiri contati. I ragazzi ripresero la loro camminata verso casa e appena arrivati alle rispettive case si erano salutati, dandosi poi appuntamento per uscire dopo cena.

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Capitolo 2
*** Family ***


Family.

 
A casa Bradshaw non mancava mai il divertimento. E come poteva essere il contrario se Julian e Chris erano due giocherelloni? A Chris piacevano di più i giochi solitari, invece Julian amava giocare in gruppo, anche virtualmente nei giochi di ruolo. Il sabato la famiglia Bradshaw era solita fare la grigliata in giardino e poi passare il pomeriggio a giocare ai giochi da tavolo sotto il gazebo. Julian amava il Monopoly ed infatti vinceva sempre, aveva un senso per gli affari molto competitivo. Quel giorno, ancora una volta, tra tutti i partecipanti stava per vincere lui. 

« Dite addio a tutti i vostri soldi! Siete davvero scarsi. »

« Sei solo fortunato. »

« E tu geloso, Chris, perché perdi sempre. »

« Ragazzi, non siate sciocchi. Non potete litigare per un gioco. »

« Vostro padre ha ragione, così ci fanno solo i bambini piccoli e voi ormai siete grandi e vaccinati. Forza, ora togliete tutto dal tavolo che ho preparato la Cheasecake al cioccolato, la tua preferita Julian. »

Sua mamma non aveva fatto in tempo a dire Cheasecake, che magicamente Julian aveva tolto tutto. La signora Bradshaw nel frattempo la divise i pezzi ed apparecchiò la tavola con i piattini e i cucchiaini.

« Mamma, papà, Chris, non ve l’ho mai detto, ma adoro passare del tempo tutti insieme! Vi voglio bene davvero. »

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Capitolo 3
*** Crush ***


Crush.


 
Ah l'amore, che bella sensazione si prova quando si hanno le prime cotte. Certo si spera sempre anche di essere ricambiati e Julian sperava che Bethany provasse le sue stesse sensazioni. Era la ragazza più bella e più popolare della scuola, ed anche se risultava a tratti poco simpatica ai suoi amici, a Julian piaceva da morire e non ascoltava i loro commenti negativi. Tempo prima le aveva scritto una lettera d'amore che ancora non aveva avuto il coraggio di farle trovare sotto il banco. Quella di oggi, però sarebbe stata la mattina decisiva. Basta aspettare, o ora o mai più. Solo che come per magia era sparita. Aveva cercato ovunque: dentro lo zaino, nelle tasche della giacca, dentro i cassetti dell’armadio, ma nessuna traccia della lettera. Stava per andare a chiedere a sua madre se avesse visto una busta quando sentì la voce di suo fratello pronunciare delle parole che ormai sapeva a memoria per quante volte aveva letto e riletto la lettera, per essere sicuro di sembrare un idiota agli occhi di Bethany. 

« 𝐶𝑖𝑎𝑜 𝐵𝑒𝑡𝘩𝑎𝑛𝑦, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑖? 𝑆𝑝𝑒𝑟𝑜 𝑏𝑒𝑛𝑒. »

Si girò verso suo fratello, guardandolo in modo furioso.

« CHRIS RIDAMMI LA LETTERA. »

« No, no, no, fratellino. Non prima di averla letta tutta. »

Lo vide fare un sorrisetto, così preso dallo sconforto si sedette sul letto, sbuffando, pronto ad essere preso in giro. Chris era testardo, quindi avrebbe fatto comunque come voleva. 

« 𝐸̀ 𝑑𝑎 𝑢𝑛 𝑝𝑜́ 𝑑𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖 𝑐𝘩𝑒 𝑛𝑜𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑠𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑖 𝑑𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑠𝑎 𝑡𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑖. 𝑆𝑝𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑏𝑎𝑔𝑙𝑖𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑜 𝑐𝘩𝑒 𝑎𝑛𝑐𝘩𝑒 𝑡𝑢 𝑛𝑒𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒, 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑒. 𝑃𝑒𝑟𝑐𝑖𝑜̀, 𝑣𝑢𝑜𝑖 𝑚𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑡𝑖 𝑐𝑜𝑛 𝑚𝑒? 𝐼𝑙 𝑡𝑢𝑜 𝑣𝑖𝑐𝑖𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑏𝑎𝑛𝑐𝑜, 𝐽𝑢𝑙𝑖𝑎𝑛. »

Chris finì di leggere ridendo come un pazzo. Julian ne aveva abbastanza e prima che il fratello potesse dire un’altra sola parola, si alzò e gli tolse la lettera dalle mani.

« Bene Chris, sei contento ora? Non capisco cosa ci sia da ridere. »

« Assolutamente nulla fratellino, stavo solo scherzando. Forza finisci di preparati e appena arrivi a scuola dalle lettera. Sono convinto che anche lei abbia una bella cotta per te. »

Julian annuì, sentendo un nodo alla gola per l’ansia. 

« Beh è quello che spero, ma tu non venirmi a spiare. È stato abbastanza imbarazzante sentirti leggere la lettera poco fa, non voglio che assistiti pure ad una probabile delusione d’amore. »

Lasciò cadere la lettera dentro lo zaino e finì di prepararsi, sentendo suo fratello in corridoio che non smetteva più di ridere.

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