Il Matrimonio Perfetto

di Lita_85
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Qualcosa Di Nuovo ***
Capitolo 2: *** Qualcosa Di Vecchio ***
Capitolo 3: *** Qualcosa Di Prestato ***
Capitolo 4: *** Qualcosa Di Regalato ***
Capitolo 5: *** Qualcosa Di Blu ***
Capitolo 7: *** Happy Ending ***



Capitolo 1
*** Qualcosa Di Nuovo ***


Dopo il si detto a Damon, i preparativi iniziarono quattro mesi dopo, lui voleva subito trasformarmi nella signora Salvatore, ed io non aspettavo altro. Le nostre giornate passavano tra una litigata e una pace fatta nei luoghi più improbabili, ma lui era Damon.. l'egocentrico, il menefreghista,  l'egoista.. l'idiota ma io lo amavo proprio per questo.
Le cose con Stefan non erano andate bene, dopo averlo deluso per l'ennesima volta andò via senza neanche salutarmi. Potevo capire il suo dolore, con il mio egoismo ero riuscita a rovinargli la vita. Avevo deciso di frequentare la Whitmore in economia e management, per stare a casa più possibile con Deva e vicino a Damon. Lui continuava a lavorare per mio padre, diventando socio e ingrandendo la società.
Ero molto fiera di lui, era riuscito a costruirsi da solo, contro tutto e tutti. 
Aveva anche comprato la vecchia casa dei Jekerson che si trovava difronte casa dei suoi, così potevamo stare sempre tutti insieme.
Da piccoli, giocavamo spesso li dentro, la chiamavamo la casa dei fantasmi, perché i vecchi proprietari la usavano solo come magazzino avendo un negozio di antiquariato 

- Hai comprato la casa dei fantasmi? - dissi scansando uno scatolone
Sorrise e si avvicinò a me prendendomi tra le sue braccia

- Ti ricordi ancora questa storia? Non ti preoccupare, la rimetterò a nuovo, è diventerà la casa dei tuoi sogni...- 

- Ci giocavamo spesso qui dentro con Stefan... - dissi con malinconia

- Si, anch'io ho giocato tanto qui dentro, ma non nel modo che pensi tu... -  Sorridendomi malizioso

- Idiota! - cercai di divincolarmi dalla sua presa

- Vuoi giocare un po' con me? -  sbottonandomi il camicione blu scuro e avvicinandomi ad un pilastro.

- Damon...non mi sembra il momento - 
- Diresti di no a tuo marito...? - baciandomi il collo 

- Damon...no.. - Guardandolo negli occhi, gli stessi occhi che mi facevano sciogliere ogni volta come se fosse la prima.

- Quello che pensavo... - guardandomi intensamente

Alzò il camicione da sotto, e prendendomi a cavalcioni entrò dentro di me. Era sempre così impetuoso, imprevedibile, passionale...eccitante. Mi sentivo sempre sull'orlo del precipizio, ma la cosa mi piaceva sempre di più. 
Uscimmo dalla casa avvinghiati, non ne avevamo mai abbastanza.

- Ma la volete smettere?! Siete troppo mielosi per i miei gusti - si palesò davanti a noi Enzo con la sigaretta in bocca

- Tutta invidia - rispose Damon abbracciandomi da dietro immergendo il suo viso tra i miei capelli

- Tu hai appena scopato! - disse Enzo indicandolo con la sigaretta in mano.

- Cosa?! - dissi diventando paonazza

- Sta scherzando! - mi rassicurò Damon

- No, no, io non scherzo, riconoscerei quello sguardo tra mille...ti conosco troppo bene! - ridendo

- Ok Nostradamus, andiamo! - lo prese per un braccio e lo strattonò via.

Iniziai a sorridere, incrociando le braccia.
Lui mi guardò un'ultima volta, e  schiacciandomi l'occhio entro in macchina.  Con Enzo erano andati alla ricerca del vestito per il nostro matrimonio, sicuramente il suo testimone di nozze era l'unico a cui poteva affidarsi in mancanza del fratello...
Un velo di tristezza mi sfiorò, era solo colpa mia se Stefan non parlava con nessuno dei due, ma avrei tanto voluto che lui fosse presente per quel giorno.
Sospirai e mi avviai verso casa, dove mi aspettava lo studio per l'esame imminente.

(Damon)

 - Allora cazzone, che ne pensi di questo? - dissi girandomi verso si lui

- A me sembri un pinguino! - prendendo un sorso dello spumante che ci avevano offerto dentro l'atelier

- Ma l'hai detto di tutti quelli che ho provato...- guardandolo infastidito

- E io cosa ci posso fare se sembri un pinguino?! - appoggiando i gomiti sulle gambe

- Grazie di niente coglione! - iniziai a sbottonare la giacca e farla cadere sulla sedia

- Allora avete trovato qualcosa di vostro gradimento? - si avvicinò la bionda commessa

- Il mio amico qui, è confuso...come possiamo aiutarlo? - rispose Enzo, guardandola ammiccando

- Vorresti provare un vestito nero semplice con gilet  e cravatta grigio perla? -

La trovai una buona idea e annuì, lei si allontanò e mi sedetti sul divanetto vicino Enzo sorseggiando un po' di spumante

- Guardala Damon, quella ha un sedere che parla! - guardandole il fondoschiena

- Ho notato... - presi un sorso - ma ormai sono fuori dalla piazza, potresti farci un giro tu! - 

- Io? - ma quella ha puntato te! - 

- Beh, può fare e pensare quello che vuole, a me non importa...- bevendo tutto il contenuto del bicchiere

La commessa tornò con il vestito ed io lo provai subito. Mi cadeva a pennello, era quello giusto.
Anche la commessa ne fu entusiasta, e avvicinandosi al mio orecchio disse

- Ti sta benissimo bomba sexy...- 
Mi girai verso di lei, le sorrisi e risposi

- Grazie, graziosa signorina, ma io sono impegnato...e sto quasi per sposarmi...ma il mio amico qua presente sarebbe ben contento di farti compagnia per un aperitivo...- sistemandomi i gemelli

Enzo la guardò come Willy il coyote sbavando, e la sua risposta non tardò ad arrivare

- No, grazie lo stesso! - e si dileguò

- Mi dispiace amico... - dissi avvicinandomi a lui con le mani in tasca

- Ma cosa gli farai mai alle Donne?  E soprattutto sei disposto a perdere tutto questo?! - 

- Enzo, senza di lei io avevo perso tutto...non ho bisogno di nient'altro...- 

- Mamma mia come mi sei diventato sentimentale! - alzandosi e venendo verso di me - dovrei cercarmi anche io una ragazzina! - sbattendo le mani sulle mie spalle

- Dovresti..- abbozzando un sorriso girandomi verso lo specchio dando l'ultima occhiata

(Elena) 

Ero seduta dietro scrivania, e avevo letto almeno 100 volte la stessa pagina senza averci capito un tubo, la mia mente viaggia veloce. Pensavo al matrimonio e a Damon. Poi ripensai al nostro incontro nella casa dei fantasmi, ed iniziai a sorridere da sola. Poggiai il pollice sulle mie labbra, volevo riassaporare i suoi baci. 

- Disturbo? - fece capolino mia madre 

- No mamma, stavo cercando di capire qualcosa...ho un esame a breve.. - 

- Allora forse, una pausa ti gioverà...- disse avvicinandosi a me con una scatola 

Ci sedemmo tutte e due sul letto ed aprì la scatola. Al suo interno un paio di scarpe, assomigliavano a quelle che portava bella in Twlight. 

- Mamma sono meravigliose! - la guardai felice

- So che ancora non hai scelto il vestito, ma le ho viste e non ho saputo resistere! - 

- Mamma non so davvero cosa dire.. - 

- Provale! - disse prendendomi per le mani
Le indossai subito, e mi avviai verso lo specchio, per guardare meglio.
La mamma si avvicinò a me accarezzandomi i capelli dolcemente

- Così insieme al vestito hai qualcosa di nuovo, da parte mia e di papà - 

- Oh mamma! - l'abbracciai  piangendo tra i suoi capelli che profumavano di dolcetti al burro

- Sarai una sposa bellissima...anche lo sposo non sarà certo da meno! - disse schiacciandomi l'occhio

- Hai visto? Alla fine ti ho fatta contenta - togliendo le scarpe e rimettendole nella scatola

- Lo so che Damon è...Damon... ma era la scelta giusta per te - accarezzandomi il mento

- La smettete di parlare male di me? - Entrò Damon con Deva in braccio

- Vi lascio soli...- si avvicinò a Damon per dargli uno scappellotto e chiuse la porta dietro di lei

- Qualcuno qui ha fame!...- avvicinandomi Deva

- Oh tesoro la nonna non ti ha dato la pappa? - 

- Non parlavo di lei, parlavo di me...- avvicinandosi pericolosamente

- Oh, non potevi mangiare qualcosa con Enzo? - poggiando Deva nel box

- Ho fame di te...- iniziò baciarmi prendendomi di sorpresa

- Damon...c'è Deva...- 

- È mia figlia...non si scandalizza per così poco - disse con mezzo sorriso

Continuò a baciarmi con trasporto, facendomi cadere sul letto.

- Damon...-
- Tranquilla, voglio solo baciarti...- 
- Non è quello, e che adesso io vorrei di più...dei semplici baci...- 
- Signorina Gilbert, piccola pervertita..- 

Capovolsi la situazione salendo sopra si lui guardandolo con sguardo seduttore

- Mi piace questa posizione, quando stai sopra mi fai morire...- prese le mie labbra in  un morso per poi entrarmi in bocca con la sua lingua calda. Iniziai da ansimare strusciandomi su e giù sopra di lui

- Elena...c'è Deva..- ansimando anche lui

- È mia figlia non si scandalizza per così poco... - iniziai a sorridere sulle sue labbra e mi scansai da lui.

- Pensi sarà sempre così tra noi? - sdraiandomi vicino a lui

- Spero anche peggio...-  sorridendomi - ti ho fatto una promessa..e sarà per sempre.

Accarezzai i suoi capelli e lo guardai, non potevo credere che stava succedendo a me.Avrei spostato Damon, l'amore della mia vita. Quell'amore che era sbocciato prepotentemente dentro di me, quell'amore che ti lascia senza fiato, quell'amore che ti brucia l'anima, quell'amore che si era sovrapposto tra me e Stefan. Pensavo spesso a lui con nostalgia, avrei tanto voluto rivederlo. Avrei voluto che lui tornasse da noi. 



Note: Capitolo Primo. Eccoci qui, riprendiamo la storia da dove l'avevamo lasciata. Damon ed Elena stanno vivendo il loro amore a 360° aspettando le loro nozze. È tutto perfetto, tranne per una cosa, Stefan non vuole saperne di nessuno dei due, e quindi sarà il grande assente. La cosa tormenta Elena, vorrebbe che lui tornasse. Dall'altra parte Damon, sembra non pensare minimamente al Fratello. Ma sarà veramente così? Ringrazio tutti quelli che stanno seguendo anche questo mio piccolo sequel, piccolo perché racconterò solo  i preparativi e il matrimonio. Spero che vi piaccia. Fatemi sapere! ♥️ Alla prossima

 

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Capitolo 2
*** Qualcosa Di Vecchio ***


Mi svegliai tra le braccia di  Damon completamente nuda, la sera prima avevamo fatto gli straordinari per compensare quello che non avevamo fatto in camera mia. Eravamo delle calamite non riuscivamo a stare lontano l'uno dall'altra.
Mi alzai piano per non svegliarlo, quella mattina dovevo vedermi con le ragazze e la mamma per scegliere il mio abito da sposa, ero elettrizzata al idea.
Mi avvicinai al bagno quando mi sentii chiamare

- Elena dove vai?... - disse un assonnato Damon

- Devo vedermi con le ragazze e la Mamma per scegliere l'abito... Faccio una doccia veloce e vado! - sussurrai prima di entrare in bagno

Cinque minuti dopo ero già sul letto che indossavo gli stivaletti con un vestito fiorato nero scollato. Si avvicinò a me da dietro acchiappandomi il seno e baciandomi il collo.

- Damon, sono già in ritardo e Caroline e giù che mi aspetta... - accarezzandogli la testa

- Non può aspettare due minuti? -
- Sai che non può aspettare due secondi! -

Mi alzai, presi la borsa e mi avvicinai alla porta.

- Prima di andare a lavoro lascia Deva con tua mamma, lei sa già tutto! A dopo!  -

- Aspetta! - mi raggiunse baciandomi dolcemente 

- Damon! Un po' di decenza! - passò Lillian con i panni stirati vedendolo completamente nudo

- Scusa cara mamma! - mi sorrise e chiuse la porta.
Sorrisi  e scesi velocemente le scale, fino ad arrivare fuori dove già mi aspettava Caroline e mia Madre.

- Alla buon'ora! Dobbiamo ancora prendere Bonnie, forza! -  toccandosi l'orologio sul polso

Mi scusai con Caroline ed entrammo in macchina, durante il tragitto non facevo altro che pensare a lui. Era diventato una droga, per me. Neanche quando stavo con Stefan mi sentivo così. Ero completamente catturata da lui.
Arrivate tutte e  quattro in atelier iniziai a guardare il catalogo che mi aveva dato la commessa, e ne scelsi qualcuno. Incominciai ad  indossarli,  uno dopo l'altro ma nessuno attirava la mia attenzione.

- Elena, perché non provi questo? - indicò Caroline sulla rivista

- Non sarà troppo appariscente? - 

- Elena sei la sposa! E poi ti starebbe benissimo! provalo! - con un sorriso 32 denti

Così feci , la commessa mi aiutò ad infilarlo, ero un fascio di nervi, ed iniziai ad agitarmi. Stavo veramente per sposarmi...e con Damon..un sorriso malizioso apparve sul mio viso. Era tutto surreale.
Guardai verso lo specchio, sfiorando delicatamente il tessuto vicino al mio seno fino ad arrivare sul fianco sinistro, era davvero bellissimo. Iniziai ad acquisire sicurezza ed a tranquillizzarmi, la commessa sistemò le ultime cose ed uscì fuori dal camerino lentamente per assaporarmi il momento e per farlo vedere a tutte, la loro reazione non tardò ad arrivare.

- Elena, sei stupenda! - disse mia madre con un fazzoletto in mano

- Si! È quello giusto! - replicò Caroline con voce rotta 

E così scoppiarono tutte e tre a piangere, facendo commuovere anche me.
L'abito era veramente bellissimo, era un modello sottoveste con bretelle sottili in seta, sinuoso nei fianchi per poi essere morbido alla fine, con un po' di strascico il tutto color avorio. Era l'abito perfetto, mi guardai ed iniziai a ridere e piangere allo stesso tempo. Ero al settimo cielo.
 Feci un girò su me stessa per guardarmi meglio quando all'improvviso iniziò tutto a girare. Iniziai a vedere sfocato e cadi a terra tra i cuscini.

Mi risvegliai, nel salottino dell'atelier attorniata da mia madre e dalle ragazze 

- Tesoro tutto bene? - mi chiese mia madre cercando di farmi alzare

- Cosa è successo? - toccandomi la testa

- Io sto avendo un deja vu...- rispose Caroline guardandomi maliziosa

- Ma cosa dici Caroline! - dissi alzandomi prontamente 

- Non è che sei incinta? - replicò

- No, no!  Non sono incinta! -  dentro di me però si insinuò il dubbio.

Non potevo essere incinta...non dinuovo, non così. Deva aveva appena compiuto 4 mesi, ed io non volevo neanche pensarci.  Mi cambiai velocemente ed uscimmo da lì con l'abito. In macchina calò un velo di silenzio e imbarazzo fino a chè.

- Ma allora sei incinta o no?! - chiese la bionda guardandomi dallo specchietto retrovisore

- Caroline, la vuoi smettere?! Non lo sono! -
 
- Tesoro, però anche tu, non potevi stare più attenta?!  - mi riprese la mamma sistemandosi la borsa

- Mamma ma non lo sono!!! - cercando di convincerla

Arrivate al semaforo si accostò a noi una macchina rossa fiammante che riconobbi subito. Era Enzo con -  I don't wanna live Forever -  ZAYN Taylor Swift.
Iniziò a guardarci come fossimo le sue prossime prede, ma in particolar modo Bonnie.
Iniziarono a guardarsi, come a volersi spogliarsi con gli occhi. Lui iniziò a mordicchiarsi il labbro inferiore e gli schiacciò l'occhio. Con fare sensuale cominciò a cantare sotto voce enfatizzando le parole. Buttai gli occhi al cielo scuotendo la testa. Quanto idiota poteva essere?! Iniziai a sorridere perché un po' mi ricordava Damon. Appena scattò il verde lui sfrecciò via lasciandola appiccicata al vetro del finestrino

- Bonnie tutto bene? - le chiesi strattonandola

- Quello è l'amico di Damon? ...Enzo? -

- L'idiota Enzo...lascialo stare... - risposi incrociando le braccia

- Ma dai... è così carino...-

- Si è carino come un mal di pancia... - risposi ironica

- Quindi Signorina perfettina, solo tu puoi uscire e sposare... idioti? - 

- E farsi ingravidare per la seconda volta aggiungerei!  - rispose Caroline interrompendola 

Fermai il mio sguardo su di lei, guardandola in cagnesco. Non la reggevo più.
Arrivate davanti al vialetto scesi senza neanche salutare, la conversazione non mi andava a genio, e volevo vedere subito Damon. Entrai a casa dei Salvatore, dirigendomi direttamente in camera sua, quando fui fermata da Lillian.

- Elena, la bambina sta dormendo in camera mia... - guardando verso di me

- Oh ciao Lillian, veramente cercavo Damon...- 

- È nella depandace... -

- Ah ok...-  

Feci per raggiungerlo quando lei mi chiese se potevo seguirla in camera sua. Annuì e la seguì senza chiedere nulla. Aprì un piccolo portagioie da dove prese una piccola scatolina. Rimasi sorpresa. Mi avvicinò la scatola e mi intimò con lo sguardo di aprirla. Così feci. Dentro degli splendidi orecchini di diamanti a bottoncino.

- Furono un regalo di Giuseppe quando è nato Damon...ho sempre pensato, che se avessi avuto una figlia femmina li avrei dati a lei per il suo matrimonio...ma dato che non ne ho avute e tu sei stata più di una figlia per me...tra alti e bassi... - Sorridendomi -  eccoti qui qualcosa di vecchio e regalato. Che la vita vi sorrida sempre! - 

L'abbracciai forte, e le lacrime vennero giù da sole. Avevamo avuto dei contrasti riguardanti Stefan, ma fortunatamente avevamo superato tutto.
Era sempre stata una seconda Mamma per me, e adesso lo sarebbe stata davvero. 
Dopo averla ringraziata per 10 minuti buoni mi avviai verso la Depandace dove Damon stava suonando Chopin - Nocturne op. 9 No.2  adoravo sentirlo suonare, ma questo significava che qualcosa lo preoccupava. Ogni volta era come se potessi sentire la sua anima e quasi toccarla. Mi avvicinai a lui e mi sedetti sullo sgabello dal lato opposto e appoggiai il capo sulla sua spalla. Lui sorrise e lui mi diete un bacio tra i capelli

- Che hai? Come mai stai suonando? - chiesi piano

- Avevo bisogno di schiarirmi le idee...- 

- Riguardo a cosa? - 

- Tante cose...- 

Capii dal tono di voce che si riferiva a Stefan, sicuramente la sua assenza gli pesava, anche se non voleva ammetterlo neanche a se stesso. Era pur sempre suo fratello, e sarebbe stato il grande assente.

- Tipo Stefan? -  chiesi a bassa voce

- Stefan chi?! - rispose con un sorriso amaro

- Damon...-  lo guardai cercando i suoi occhi che non si staccavano dal piano

- È tutta colpa mia Elena, se non fossi stato un bastardo egoista lui mi parlerebbe ancora...- continuando a suonare - gli ho rovinato la vita, mi sono innamorato della sua ragazza e glielo portata via... -

- È anche colpa mia Damon...anche io mi sono innamorata di te -  appoggiandomi dinuovo sulla sua spalla

- Pensandoci, anche io non sarei mai venuto al matrimonio del mio Amore con mio fratello, non avrei retto la situazione...  - 

- Non torturarti...ormai è andata così - 

- Mia madre spera ad un ripensamento dell'ultimo momento, ma lo conosco troppo bene, è un Salvatore...abbiamo la testa dura - smettendo di suonare e Appoggiando le mani sulle sue gambe - piuttosto com'è andata la tua mattinata? 

- Bene.. - alzandomi in piedi

- Non mi sembri molto convinta...- oltrepassò lo sgabello e si avvicinò a me

- Damon...sono svenuta in Atelier - 

- Come? Ma stai bene? - prendendomi il viso tra le mani e scrutandomi con i suoi cristallini

- Si, si sto bene...credo...- 

- Domani ti porto dal medico! - 

- No Damon non c'è bisogno, sarà il caldo, lo stress del matrimonio...tu che mi prosciughi tutte le energie... - lo baciai a fior di labbra - Ti amo Damon, e non mi pento di niente... - 

- Allora siamo in due... - sorrise e mi baciò stringendomi a sé come se non volesse farmi scappare affondando le sue mani tra i miei capelli. Ma io anche volendo non sarei andata da nessuna parte...ormai ero completamente sua.

Note: Capitolo Due. Vediamo come Elena e Company vanno in cerca dell'abito perfetto, quando succede qualcosa in Atelier...che sia veramente incinta? Momento invece riflessivo per Damon, che nonostante tutto pensa al fratello assente. Avrà ragione Lilian? Santo Stefan tornerà tra di noi? Vedremo... Grazie  sempre a chi mi segue ♥️

 PS. Ho postato una one-shot Stelena, se vi può interessare fateci un salto. ♥️


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Capitolo 3
*** Qualcosa Di Prestato ***


Passai una notte insonne, al solo pensiero di essere nuovamente incinta, e avevo anche paura a dirlo a Damon, non sapevo come l'avrebbe presa. Mi era balenata nella mente l'idea di comprare un test, ma avevo troppa paura. Mi alzai dal letto, e guardai fuori alla finestra in cerca di tranquillità, alzai il  pigiama di raso guardandomi l'addome, non potevo essere incinta...questa volta eravamo stati attenti,  tranne per qualche volta presi dalla passione improvvisa non avevamo usato nessun tipo di accorgimento ma era andato bene nei mesi scorsi, e poi anche lui mi sembrava abbastanza sicuro, allora perché l'idea non mi abbandonava? 

- Buongiorno...Elena..- disse Damon stirandosi le braccia - cosa fai? - chiese guardandomi strano

- Niente! - abbassai subito il pigiama e mi lanciai sul letto

- E allora cosa guardavi? - mi chiese prendendomi tra le sue braccia

- Niente, davvero! - cercando di essere il più convincente possibile

- Se pensi di essere ingrassata ti sbagli di grosso... - alzò il pigiama ed iniziò a baciarmi  l'addome 

Ad ogni suo tocco mi scioglievo come neve al sole. Incominciò a scendere verso i pantaloncini non distogliendo mai lo sguardo. Li sfilò insieme alla mutandine tornò su di me baciandomi con trasporto,si tolse i pantaloni del pigiama e le mutande ed entrò dentro di me, così velocemente che ansimai forte. Con lui era sempre così, improvviso, passionale mi lasciava senza fiato. Ormai era il mio ossigeno, non avrei mai pensato la mia vita con nessun'altro. Scacciai quel pensiero che mi assillava, lasciandomi trasportare da lui. I suoi occhi entrarono nei miei, abbracciandomi l'anima. Arrivammo insieme, sorridendo  con lo sguardo di chi ne voleva ancora e ancora.

- Elena non guardarmi così...devo andare a lavoro, e tuo padre mi uccide se oggi arrivo in ritardo... -  si alzò, ed andò direttamente in bagno. Lo guardai allontanarsi soffermandomi sul suo fondoschiena perfetto. 

Indossai i pantaloncini e mi avvicinai a Deva, dormiva ancora tranquillamente. Indossai la vestaglia e scesi giù per scaldare il latte quando sentii suonare alla porta, non vedendo nessuno mi avvicinai per aprila

- Ciao Elena... - 

- Stefan...- d'impulso lo abbracciai forte,  lui rispose all'abbraccio e iniziò accarezzarmi i capelli

- Dio Elena, quanto mi sei mancata...- 

Respirai il profumo della sua camicia grigia, era come se non se ne fosse mai andato via.
Alzai il capo e lo guardai negli occhi, si erano appena accesi di un verde smeraldo. Aveva un po' di barbetta e aveva cambiato pettinatura, ma era sempre il solito Stefan...il mio Stefan. Il mio migliore amico, il mio compagno d'avventure, il mio primo Amore, il mio cuore iniziò a battere velocissimo, quando lui con il dorso della mano mi accarezzò la guancia. 

- Anche tu mi sei mancato Stefan... - Replicai con un filo di voce

- Stefan...- disse Damon fermo e metà scala. Aveva in mano la cravatta e la giacca. Lo guardò con gli occhi sbarrati, che diventarono subito rossi. Scese gli ultimi gradini lentamente non spostando lo sguardo da lui. E la stessa cosa fece Stefan. Mi spostai facendo spazio a Damon  che gli porse la mano, lui la afferrò per poi abbracciarlo forte.

- Bentornato Fratellino! - disse con la voce rotta

- È bello essere a casa... - rispose con un filo di voce

- Tesoro sei qui! - disse Lillian un attimo prima di buttarsi tra le sue braccia, lui la strinse forte sembrava che aveva bisogno del suo ossigeno

- Mamma... - riuscì a dire prima di abbandonarsi alle lacrime, facendo piangere tutti

 Non potevo ancora credere ai miei occhi, era davvero tornato, aveva davvero un cuore grande ed era sicuramente un Santo.
Dopo i primi convenevoli, Damon andò a lavoro ed io andai a vestirmi. Presi con me Deva e scesi giù in cucina a prepararle il latte.

- Tesoro cosa ti preparo? - disse Lillian avvicinandosi vicino al frigo

- Va bene un cappuccino Mamma - disse sedendosi sulla sedia vicino a me.

Appoggiai Deva sul seggiolone e mi avvicinai ai fornelli. Alzai gli occhi verso di lui, e lo trovai a fissarmi. Abbassai subito lo sguardo. Come mai adesso mi faceva questo effetto? Mi guardava come a volermi spogliare con gli occhi, sembrava che avesse preso lezioni da Damon. Aveva completamente cambiato atteggiamento e la cosa mi intimidiva parecchio. Portai la ciocca di capelli dietro l'orecchio e accesi il gas. 

- Elena, non devi andare in chiesa questa mattina? - mi chiese Lillian porgendo il cappuccino a Stefan

- Si...- togliendo il latte dal fuoco

- Può accompagnarti Stefan, così magari si tiene occupato! - propose sorridendo

- P.. Perché no... - cercai di sorridere alla proposta che all'improvviso mi sembrò inappropriata

Lasciai Deva a Lillian e andammo verso la porta, che prontamente Stefan aprì per farmi uscire. Lo ringraziai con gli occhi, ed entrammo in macchina. Mi sentivo tremendamente in imbarazzo, iniziai a sfregare le ma i sulle gambe e guardare dal finestrino.

- Se non ti andava che ti accompagnassi, bastava dirlo Elena... - disse lui girando l'angolo

- No... non è questo.. e  che è tutto così...strano... - 

- Anche io mi sento un po' strano...ma sarà perché tu sei vicina a me.. - 

- Stefan... - 

- Tranquilla, non cercherò di plagiarti... - disse sorridendo - ma devo ammettere che un pensierino l'avevo fatto...- parcheggiando di fronte alla chiesa.

 Lo guardai stranita, aveva davvero fatto quel pensiero? Il mio cuore mancò un colpo. Mi fece cenno di scendere con mezzo sorriso...alla Damon. Ma cos'era successo a New York? Aveva avuto una metamorfosi. Cercai di prendere ossigeno ed uscii dalla macchina. Mi incamminai verso la chiesa con le braccia conserte, mi aveva completamente spiazzata, lui invece sembrava tranquillo, sicuro di se, indossò gli occhiali da sole e mi seguì. Lo guardai un'attimo, i raggi del sole lo accarezzavano, ed era bello da morire. Cercai, di scacciare questi strani pensieri che iniziavano a girare senza sosta nella mia mente. Entrammo in chiesa, e chiesi del parroco. Dovevo confermare il giorno del matrimonio, avevamo deciso di celebrarlo tra i nostri due giardini, e un piccolo rinfresco nella dépendance, che ormai era diventata la nostra seconda casa. Ovviamente tutto organizzato da Caroline. Stavamo discutendo degli ultimi dettagli quando di botto, iniziò a salirmi un conato di vomito. Chiesi dove fosse il bagno e mi precipitai con Stefan che mi correva dietro. 
Arrivata in bagno, iniziai a vomitare anche quello che non avevo mangiato. Stefan mi aiutò con i capelli, mentre continuavo a vomitare. Quando ebbi finito mi aiutò ad alzarmi, e mi spostai sul lavandino.

- Ti ha messa incinta vero? - mi chiese con un sorriso amaro appoggiandosi al muro intrecciando le braccia
Alzai lo sguardo sospirando fissando lo specchio che avevo davanti

- No, Stefan è solo la tensione del matrimonio.. - risposi lavandomi le mani

- Elena, ti conosco da quando eravamo piccoli, e le uniche volte che ti ho vista vomitare è stato quando eri incinta...-
 
- Stefan, non ne sono ancora sicura...per favore non dire niente a Damon...- risposi appoggiando le mani sul lavandino fissandolo

Scosse la testa sorridendo deluso
- Il solito coglione...- fece cadere le braccia sui fianchi ed uscì dal bagno

Rimasi interdetta, avevo voglia di piangere. In realtà pensavo la stessa cosa di Stefan in quel momento. Non potevo essere incinta...la bambina piccola, l'università, avrei dovuto stoppare dinuovo tutto...adesso che avevo trovato la mia dimensione. Cercai di recuperare un po' di ottimismo, non dovevo fare capire a Stefan che stavo male per questa cosa.
Mi avviai verso la macchina, lui mi aspettava lì, smanettava con il cellulare e ... fumava?! Da quando fumava Stefan? Si leccò le labbra prima di aspirare un po' di fumo, per poi ributtarlo lateralmente. Quelle labbra erano così terribilmente eccitanti, mi ricordava sempre più Damon...ma lui era Stefan ed io dovevo smetterla di pensare cose strane. Appena mi vide buttò a terra la cicca spegnendola con il piede, e aprendo la portiera mi fece accomodare. Ingranò la marcia, e andammo via. Durante il tragitto, non disse una parola, non sapevo cosa pensare. Mi sentivo un'idiota, in effetti avremmo potuto stare più attenti, ma Damon...è pura passione, non hai neanche il tempo di pensare o di respirare. Ed era proprio quello che mi faceva impazzire di lui. Ma allora perché mi sentivo così...idiota agli occhi di Stefan.
Parcheggiò sul vialetto e scesi senza dire una parola, mi allontanai piano quando lui uscì dalla macchina si appoggiò al tettuccio

- Ero venuto con questo intento Elena, portarti via da lui, e non me ne vergogno... volevo che tu lo sapessi...- 

Mi fermai un attimo, senza girarmi, per poi tornare sui miei passi. Entrai in casa. Cosa aveva appena detto Stefan? che era venuto per portarmi via da Damon. Ed una piccola parte avrebbe voluto che lui lo facesse, mi sentivo in trappola. Ma non perché non volessi più sposare Damon, ma la storia della gravidanza mi aveva letteralmente sconvolto. 

- Elena! - disse Caroline palesandosi davanti a me - ti aspettavo che fine hai...che succede?!

- Care, mi sento male, mi sento come se mi mancasse l'aria...- dissi prima che lei mi prendesse in un abbraccio

- Elena, è normale sentirsi così... - 

- No Care, tu non capisci, vorrei proprio scappare... -

- Elena non puoi scappare! Ormai ho comprato il vestito da damigella d'onore! - cercando di farmi ridere - vieni ti ho portato una cosa che ti tirerà su! - 

Ci sedemmo in salotto, e lei prese una scatolina rettangolare dalla sua borsa
- Questo è per te, per il tuo stupendo matrimonio...- 

Aprì la scatola e dentro c'era un bracciale di diamanti

- Questo bracciale è un dono di Kalus quando ci siamo diplomati, ed io lo presto a te. Così hai anche qualcosa di prestato

- Grazie Caroline! - ricominciai a piangere senza poter smettere

- Vieni qui - disse Caroline

- Caroline, e se sono davvero incinta? Come farò?! Io...io non so come gestire la cosa...io ho tanta paura...- 

- Elena... - incominciò ad accarezzarmi i capelli

- Ah sei qui! - disse Damon entrando dalla porta d'entrata

- E allora?! - risposi in tono isterico

- E allora niente, ti stavo cercando... - 

- Ok, io vi lascio un attimo da soli...- così dicendo Caroline si dileguò

Damon si avvicinò a me cercando di abbracciarmi, ma lo allontanai, non volevo essere toccata da lui.

- Elena, ma che hai?...- cercò di capire scruttandomi con i suoi occhi cristallini

- Non ho niente, sei sempre con le mani su di me... - 

- Cos'è adesso che è tornato il tuo grande Amore non posso più toccarti? - 

- Cosa c'entra adesso Stefan?! - 

- Quando c'è lui nei paraggi io sparisco per te!! - 

- Damon non sai neanche quello che stai dicendo!! - 

- Lo so benissimo invece! Ho visto come l'hai abbracciato stamattina e come lo guardavi!! Vuoi negarlo? -

- Voglio bene a Stefan! - 

- Vuoi dire che lo ami, perché non ti sposi con lui!  Devi solo cambiare il nome! - 

- Damon sei sempre il solito idiota!! Riesci sempre a rovinare tutto!! Esci fuori da qui!! -

- Con piacere!! -  prese la porta e la sbatté più forte che poteva facendo tremare anche il mio cuore

Mi lasciai cadere sul divano. Ed iniziai a piangere, come poteva essere sempre così idiota. Mi rannicchiai sul divano e cercai di riposare un po'. Ne avevo veramente bisogno.


Note: Terzo Capitolo. In questo nuovo capitolo vediamo l'apparizione di santo Stefan, che tanto santo non sembra. Era tornato con un intento...ma le cose adesso si complicano. Elena è sempre più spaventata all'idea di essere nuovamente incinta, e la cosa la stravolge. Damon invece si sente come sempre il terzo incomodo, riuscirà mai ha superare la cosa "sarà sempre Stefan"? Grazie sempre a chi mi segue ♥️ alla prossima! 

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Capitolo 4
*** Qualcosa Di Regalato ***


Avevo deciso di fermarmi a dormire a casa dei miei, non avevo voglia di vederlo e discutere con lui. Lillian aveva portato Deva da me, sospirando. Capitava spesso che io e Damon litigassimo, ma questa volta era diverso c'era qualcosa di più radicato e profondo.Lui pensava che io fossi ancora innamorata di Stefan, non lo ero, ma aveva ragione, quando l'avevo abbracciato avevo sentito qualcosa, mi era davvero mancato tanto, e quel suo contatto mi aveva destabilizzata.Io d'altra parte ero arrabbiata con lui per la storia della presunta gravidanza. La mattina seguente guardai dalla finestra, nella speranza di vederlo, ma le tende erano tirate. Mi girai per andare in bagno, quando me lo vidi davanti.

- Damon... - 

- Elena...scusami io sono un insicuro del cazzo...ho tanta paura di perderti...ho paura che tu un giorno ti svegli e corri da lui...ho paura che sarà sempre Stefan...-

Corsi verso di lui e afferandolo per il viso incominciai a baciarlo, come fosse la prima volta 

- Damon...sarai sempre e solo tu...-  guardandolo negli occhi, che finalmente si erano riaccesi

- Mi sei mancata stanotte... -  rispose con uno sorriso malizioso

- Anche tu...- replicai baciandolo delicatamente su tutto il collo

- Elena...io ti salterei addosso volentieri, ma tuo padre mi aspetta, e non posso farmi trovare con il pisello dritto...-  rispose sorridendomi

- Ma stasera ci sarà il mio addio al nubilato...- continuando la mia discesa sul suo collo

- E anche il mio, Enzo ha organizzato una bella seratina... - 

- Davvero?  quindi ci vedremo direttamente al matrimonio?...- lo guardai stupita

- Così sembra...- baciandomi a fior di labbra - adesso devo andare, ci sentiamo più tardi! - e così dicendo andò via 

Non ero molto entusiasta di questo addio al nubilato, soprattutto adesso che avevo saputo che anche Damon e company avrebbero fatto qualcosa, senza contare la presenza a sorpresa di Stefan.
Cercai di rilassarmi, e dopo la mia routine mattutina incominciai a studiare, avevo quel esame da passare e volevo tenere la mente occupata. Il tempo volò in fretta, Caroline aveva chiamato almeno 30 volte per ricordarmi l'ora in cui sarebbe passata a prendermi, avevo un po' di paura, non sapevo cosa aspettarmi questa volta. 
Optai per un look festaiolo, vestito grigio scuro con scollatura a cuore e stretto in vita e stivaletti neri con giacchetto.
Uscì dalla porta chiudendola alle mie spalle e con mio grande stupore trovai le ragazze dentro una BMW serie due cabrio Grigia metallizzata. Mi avvicinai a bocca aperta

- Caroline, ma dove hai preso questa macchina?! Sembra molto costosa! - mi guardò in modo che io potessi capire la risposta senza parlare

- Damon?! - aprì la portiera ad occhi sbarrati

- Senti, ha tanto insistito.. vuole che ci divertiamo! - appoggiando con entusiasmo le mani sul volante

- E chi siamo noi per non accontentarlo? - risposi sedendomi e sorridendo maliziosa
Acese la radio - Man! I feel like a Woman - Shania Twain - e pronunciando le prime parole della canzone accese il motore e ci avviamo verso il luogo stabilito.

(Damon)
Uscì dalla porta di casa, con Stefan al seguito. Sarebbe venuto anche lui alla fantasmagorica serata organizzata da Enzo. Si sedette sulla dondola nel patio, e acese una sigaretta. Lo guardai stranito, da quando lui fumava? 

- Ne vuoi una? - disse avvicinando il pacchetto 

Afferrai il pacchetto,  ne presi una e appoggiandola sulle mie labbra mi sedetti vicino a lui

- Ci siamo allora...- incomiciò Stefan buttando il fumo che aveva in bocca

- Già...- risposi senza guardarlo. Sapevo che l'argomento sarebbe stato Lei

- Ho sempre pensato che l'avrei sposata io...poi quando è rimasta incinta ne ero sempre più convinto...- 

- Stefan... - 

- Poi non so cosa è successo, e mio Fratello...il mio unico fratello mi ha rubato la ragazza... E la mia ragazza glielo ha permesso...ed io coglione che vi ho anche perdonati...- ridendo sarcastico

- Stefan, tu sei migliore di me...sei il fratello buono - appoggiando la mia mano sulla sua spalla

- Si? Allora dimmi Damon, che senso ha essere buoni? - 

Mi bloccai di colpo, ero rimasto letteralmente senza parole. I suoi occhi erano gelidi, e cercavano una risposta nei miei. Una risposta che non c'era...

- È qui la festa!!! - gridò Enzo dalla sua Ford Thunderbird rossa fiammante in compagnia di suo cugino Kai. A tutto volume Taylor swift - Shake It Off

Mi girai verso di lui, guardandolo strano e mi avvicinai alla sua macchina

- Caro Lorenzo, sei impazzito?! - sfoderando una delle le mie solite faccine

- Ma ci è sempre piaciuta Taylor! Rimorchiavamo alla grande! - agitando il braccio mordendosi il labbro

- Peccato che questa sera noi non dobbiamo rimorchiare! - dissi sbarrando gli occhi

- Parla per te! - rispose Stefan entrando in macchina saltandoci sopra

- Così mi piaci! - rispose Kai dal sedile anteriore 

- Ok cazzone, passa dietro! - dissi strattonandolo

Mi sedetti al posto passeggero, e alzai il volume lanciando un'occhiatina ad Enzo

- Adesso ti riconosco!  La festa può cominciare! - e ingranando la marcia ci avviamo verso il posto scelto da Enzo. La cosa mi preoccupava parecchio. Come il comportamento di mio fratello. Era stranamente cambiato...

- E queste?! - chiese Stefan agitando due birre tra le mani

- Servono ad iniziare la festa nel modo giusto! - rispose Enzo guardandolo

- Perfetto! Quello che mi ci voleva! - rispose Stefan aprendola e bevendone  un bel po' in un solo sorso. 

Mi girai verso di lui, cercando di strappargliela dalle mani. Non volevo che iniziasse la serata " nel modo giusto" dopo quello che mi aveva detto.

- Damon, sono maggiorenne e vaccinato, posso bere quanto voglio! - sorridendomi e prendendomi in giro. Mi ricordava tanto me. 

- E dai, paparino rilassati...- rispose Enzo prendendo una bottiglia anche lui e porgendomela. Mi risedetti al mio posto, ed iniziai a bere anche io, una birra non avrebbe ucciso nessuno.
Parcheggiammo non lontano dal famigerato locale Kings Of Night. Appoggiai le mani sulle tempie e scuotendo la testa guardai in malo modo Enzo, che mi trascinò letteralmente dentro.

( Elena)
Finalmente arrivammo al Grill, il posto scelto da Caroline

- Devo dire che ne hai di fantasia... - 

- Ho pensato che fosse il posto giusto, dato che abbiamo passato la nostra adolescenza qui e adesso ti sposi...e come dire addio a tutto... - 

- Ok Caroline, se il tuo intento era farmi piangere ci sei riuscita! -

- Per favore, non iniziamo adesso! Entriamo! - rispose trattenendo anche lei le lacrime e tirandomi per un braccio

La musica era travolgente, ed iniziamo subito a ballare in pista. 

(Damon) 

Rihanna - don't stop the music ci travolse appena entrati. Ci avvicinammo tutti e quattro al bancone, e dopo aver bevuto un paio di drink Stefan puntò una ragazza mora sulla pista da ballo

- Reggi questo! - dandomi il bicchiere in mano e guardandomi con un mezzo sorriso che non prometteva niente di buono

Si avvicinò a lei sinuoso, ed iniziarono a ballare avvinghiati, la prese per il fianco e iniziò a strusciarsi a lei. La fece girare su se stessa appoggiandola su di lui di schiena. Appoggiò la sua mano al ventre della ragazza, e lei rispose allungando la mano alla nuca di lui. Continuando a ballare incollati, lui accarezzò il suo braccio alzato, e iniziò a baciarla lungo il collo guardandomi con sguardo di sfida.

- Cazzo stasera lo castro! - come a volermi avvicinare a lui, ma fui fermato da Enzo

- Ma la vuoi finire? Si sta solo divertendo! - sorseggiando il drink che aveva in mano

- No, lui lo sta facendo apposta! Riconosco lo sguardo alla Damon! - 

- Vieni, andiamo a sederci, ho una sorpresa per te - così dicendo mi spostò di peso e lasciai Stefan con la graziosa signorina

Ci sedemmo in un salottino privato dove dopo qualche minuto arrivò una ragazza vestita da infermiera.

- Chi di voi si sente male? - chiese la ragazza appoggiandosi al tavolinetto mettendo in mostra la mercanzia

- Io mi sento male veramente! Ma quanto sei coglione!? - cercando di alzarmi. Ma Enzo mi bloccò

- Qua, il mio amico, non si sente per niente bene, sai domani si sposa...- 

- Poverino, quindi a bisogno di cure?! - 

- Direi urgenti! - sogghignando

- Oddio...- buttai  gli occhi al cielo appoggiando la testa allo schienale del divanetto

La spogliarellista incominciò a ballarmi con la figa in faccia, e iniziò a togliere il camice da infermiera. Enzo mi avvicinò un mazzetto di dollari da poter mettere nelle mutande della signorina in questione. Tutto eccitato e sorridendo come un'idiota mi invogliava ad infilarli nelle mutande dell'infermiera. Presi il mazzetto e li infilai tutti in un colpo solo, suscitando in lui il suo disappunto. La ragazza mi fece alzare e mi tolse piano il giubbotto di pelle facendolo cadere sul divanetto dietro di me. Iniziò a ballare su di me come se fossi un palo da lap dance. Non ero mica un pezzo di legno, e mio malgrado iniziai ad eccitarmi, e ballare con lei. 

(Elena)

  - Che ne dite di una pausa? - dissi sedendomi in uno dei tavoli disponibili

- Ok ok, ordiniamo qualcosa! - rispose Bonnie - per me un gin e coca! 

- Bonnie? Cosa ti è successo?! - disse Caroline guardandola sorpresa

- Dobbiamo divertirci no? - afferrando il bicchiere 

- Io devo guidare, quindi prenderò solo un'acqua tonica - rispose la bionda

- Anch'io! - Replicai guardandola 

- Certo Mammina...- Sorridendomi

- Ragazze facciamo il gioco obbligo o verità? - propose la mora

- Perché no! - risposi bevendo dalla cannuccia

- Ok, iniziamo da te Elena! - rincarò Bonnie

- Verità... - 

 - È vero che Stefan ce l'ha più lungo di Damon? - 

Sputai fuori un po' di acqua che avevo ancora in bocca guardandola e arrossendo

- Bonnie Bennett sei da rinchiudere stasera! - rispose Caroline asciugando il tavolo

- E dai, fate divertire anche me ogni tanto! Non si batte chiodo da queste parti! -
 
La guardai, e con un sorriso divertito risposi

- È vero, ma Damon sa usarlo meglio...- 

Gridarono tutte e due mettendosi le mani in faccia, feci la stessa cosa, non potevo credere di averlo detto.


(Damon) 
 
Ormai avevo l'erezione nei pantaloni, da un po' e la cosa stava iniziando ad infastidirmi, quindi mi congedai e mi avviai verso il bagno, quando in uno dei salottini vidi Stefan intento a scoparsi la ragazza di prima. Rimasi basito.

- Ma che cazzo stai facendo?! - prendendolo per la maglietta con tutte e due le mani 

- Cos'è solo tu puoi divertirti stasera? - 

- Ricomponiti imbecille! - gridai

- Sai che mi hai rotto proprio i coglioni! Togliti dai piedi! - 

- Guardati sei ubriaco fradicio,  e poi senza profilattico...mi fai pena - 

- Certo, per scoparti Elena senza non ti sei fatto problemi però!  - richiudendosi la patta dei pantaloni

- Coglione! - lo presi per la maglia con tutte le due mani, volevo distruggerlo.

Quando si avvicinarono Enzo e Kai e ci divisero provocando la sua ilarità. E più rideva e più avrei voluto spaccargli la faccia. Enzo mi portò fuori, buttandomi sul cofano della sua macchina

- Damon si può sapere cosa ti prende?! Se gira intorno ad Elena è un problema, se si scopa una appena conosciuta è un problema...lascialo in pace no? -
 
- No, perché lui si comporta così a causa mia...- ricomponendomi e prendendo il pacchetto di sigarette 

- Ci pensavi prima di scoparti la sua ragazza...-  rispose sorridendo

Alzai lo sguardo, fulminandolo con gli occhi mentre accendevo la sigaretta. 
Non avrei permesso altro questa sera, non in mia presenza. 

- Dì al cazzone di tuo cugino che la serata è finita! E recuperate quel coglione di Stefan... -  mi sdraiai sul cofano, ed aspettai pazientemente il ritorno dei tre imbecilli.

( Elena) 
Guardai l'ora, erano già le 2 di notte, ed io ero a casa da una 20ina di minuti. La serata con le ragazze era finita con Bonnie con una sbronza lacrimogena e una Caroline logorroica sull'argomento giarrettiera che aveva portato Bonnie come regalo di buon auspicio senza avvisarla. Mi giravo e rigiravo nel letto non sapevo se Damon e compagni fossero già tornati a casa, e la cosa mi preoccupava. Ad un certo punto sentii arrivare una macchina. Guardai dalla finestra e vidi  i due fratelli che rincasavano. Damon prese di forza Stefan  dalla macchina che si buttò ridendo sul prato

- Ma quanto sei permaloso! Però sai ti capisco, scoparsi Elena senza guanto è tutta un'altra storia! - continuando a ridere

- Ti consiglio di smetterla, o ti faccio sparire quel sorriso da coglione a suon di pugni, e non verresti bene nelle foto domani! - 

- Già...domani..sposerai la mia donna...sei un bastardo lo sai? -  ricadendo sul prato

- Si abbiamo appurato più volte che sono un bastardo, adesso vuoi alzarti ed entrare in casa?! - 

- Signor sì! - facendo il saluto militare e ricadendo sul prato 

Dopo un paio di tentativi Damon riuscì a trascinare Stefan in casa. Rimasi allibita, non poteva essere lo stesso Stefan, il mio Stefan non si sarebbe mai comportato così...forse perché non lo era più in tutti i sensi.

Note: Capitolo Quattro. Siamo arrivati al fantomatico addio al celibato per la nostra coppia di piccioncini. Tutte due le serate non finiscono proprio bene, soprattutto quella di Damon e compagni. Stefan durante la sbronza rigetta tutto il suo rancore per il fratello, che sembra non aver perdonato affatto. Damon si sente in colpa per tutta la situazione...ed Elena guarda stupita dalla finestra non credendo ai suoi occhi. Riusciranno i nostri eroi a sposarsi tranquillamente? Grazie sempre a chi mi segue♥️ e alla prossima! PS. Ho iniziato una nuova ff Delena "sognando l'amore se vi va fateci un salto!

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Capitolo 5
*** Qualcosa Di Blu ***


Finalmente il grande giorno era arrivato, e con lui il momento tanto temuto, avrei fatto il test, dovevo saperlo. Avevo chiesto questa volta a Caroline di prenderlo prima di venire a casa per aiutarmi con il vestito. Con Damon avevamo deciso di dormire separati, così la notte del matrimonio ci saremo strappati i vestiti di dosso...parole sue. Guardai come di consueto dalla finestra e lo vidi sistemare qualcosa sul letto, sicuramente stava armeggiando con il vestito. Il mio cuore iniziò a battere forte, da lì a poco sarei diventata sua moglie. 

(Damon) 

- Damon sei sicuro? Puoi ancora tornare indietro... - disse Enzo abottonandomi la camicia

- Mai stato più sicuro in vita mia... - 

- Beh io ci ho provato...- sbattendo le sue mani sulle mie spalle

- Ti ringrazio, ma non ho bisogno di questo tipo di consigli, perché non ti cerchi anche tu una brava ragazza? - 

- Sai quella Bonnie...non è niente male...- 

- Bonnie?! - risi guardandomi allo specchio - Lascia perdere amico, è una partita persa fin dall'inizio... è un pezzo di legno come Elena! - 

- Si, ma tu Elena la sposi... -

- Che ti posso dire, sono l'eccezione che conferma la regola - risposi con un mezzo sorriso
 
Infilai i gemelli ai polsi e mi avvicinai alla finestra 
Tutto ne giardino era quasi pronto, alzai lo sguardo verso la sua finestra e la vidi con una vestaglia rosa e parlava con Caroline. Il mio cuore mancò un colpo, da lì a poco sarebbe diventata mia moglie.

( Elena )

- Ci siamo Elena, adesso scopriremo se davvero aspetti un bambino...-
 
- Caroline, guarda tu per favore...- dissi tremante 

- Non lo sei... è negativo..- rispose tranquilla

- Come negativo? Io pensavo di sì, e ormai mi era fatta un'idea...ok meglio così...sicuramente succederà presto...io...va bene così... - non so perché ma la cosa mi fece male, ero così convinta del contrario, che iniziai a piangere per la delusione.

- Sicura che sia negativo? - 

- No è positivo! - disse avvicinandosi

- Cosa?! - risposi prendendolo in mano

- Si poco fa' scherzavo...volevo vedere la tua reazione...scusa - 

- Oh Caroline, io voglio questo bambino...adesso l'ho capito...ora il problema è dirlo a Damon... - 

- Non ti preoccupare la prenderà bene, è un coglione che ti ha rimesso incinta in meno di 4 mesi, ma ti ama tanto...- sorrise -  Adesso prepariamoci sposina, non vorrai farlo aspettare?! - 

Annuì con le lacrime ancora sulle guance, ed iniziammo la vestizione.
Mi ero fatta convincere a comprare bustino e reggi calze con un fiocco blu come da tradizione dato che il vestito era semplicissimo. I capelli mossi raccolti solo da un lato con delle piccole roselline gli orecchini di Lillian il bracciale di Caroline e le scarpe della Mamma. 
Mi sedetti un attimo per rivedere le promesse che avevamo deciso di leggere, ed aggiungere qualcosa.

(Damon) 
Mi avvicinai al grande arco adornato di rose e peonie bianche, il colore che aveva scelto Elena. Gli invitati iniziarono tutti a sedersi, ed io iniziai ad agitarmi, il respiro si fece più veloce e le mani sudate stringevano in una morsa il bouquet di piccoli fiori di campo.

 - Ave Maria - Bach, Gounod -

Quando all'improvviso la vidi, e tutto il resto si fermò. Si avvicinava a me con passo leggero sorretta da Grayson. Aveva un vestito bellissimo, sembrava una sottoveste. Che le cadeva perfettamente sui fianchi. Era una visione paradisiaca. Iniziai a sorridere come un cretino, e a sudare

- Damon devo dirti una cosa... - si avvicinò a me Stefan che si era posizionato al suo posto vicino l'arco 

- Devi dirla adesso?! - gli risposi senza mai distogliere lo sguardo da lei

- Io la amo Damon... - rispose con un filo di voce

- Lo so...- lo guardai un attimo e dandogli una pacca  mi avvicinai a lei sorridendogli. 

Ed alzando il velo incontrai finalmente i suoi occhi. Il cuore sembrò scoppiarmi in petto quando lei ricambiò il mio sguardo e lo stesso sorriso. Era meravigliosa. 
Passai la maggior parte del tempo a fissarla come un'idiota non potevo credere che quel giorno sarebbe mai arrivato, che un giorno Elena sarebbe stata mia moglie. Forse neanche nei miei sogni avevo aspirato a tanto. Il prete mi invitò a leggere le mie promesse, e con la salivazione azzerata iniziai.

" Elena nella mia vita, di poche cose sono certo... ma ce n'è una di cui sono sempre stato sicuro, il mio amore per te. Ho sempre saputo di amarti, da quando per la prima volta ti vidi in quella culletta ed i nostri occhi si incrociarono. Quando da piccoli ti tenevo in braccio per farti addormentare o ti aiutavo a muovere i primi passi. Speravo che quei passi prima o poi sarebbero stati verso di me. Ho lottato con le unghie e con i denti per questo amore che sembrava destinato a non accendersi mai. Un sogno ad occhi aperti...adesso quel sogno è diventato realtà...ti amo Elena e lo farò fino a che avrò vita. - mi avvicinai alla sua mano tremante e con delicatezza infilai l'anello baciandolo.

(Elena)

Mi tremavano le mani, mai avrei immaginato parole più dolci da parte sua. Ero terribilmente innamorata di lui. Il prete mi fece segno di iniziare così mi apprestai.

" Damon, sei stato un fulmine al ciel sereno...mi hai investita con la tua voglia di vivere. E mi hai fatta sentire viva, anche nelle piccole cose. Mi ha completamente rapita, e mi hai portato nel tuo mondo.Non riesco ad immaginare la mia vita lontana da te, ti amo da impazzire... Sei un adorabile idiota, lo sappiamo tutti, ma  non potrei fare un altro bambino se non con te... - appoggiai le sue mani sul mio ventre
Lui prima mi guardò, un po' interrogativo. Lo guardai annuendo, iniziando a piangere
I suoi occhi diventarono subito rossi, prendendo il mio viso tra le mani. Mi baciò con trasporto, lasciandomi quasi senza ossigeno. 

- Elena, non potevi farmi regalo migliore di questo...- 

Si scostò da me, e guardando con un sorriso Stefan disse

- Siamo sicuri che non è tuo? - 

Provocando le risate di tutti 

- No, sfortunatamente no! - rispose lui cercando di sorridere

Infilai l'anello al dito di Damon e lo baciai
Iniziarono ad alzarsi tutti e battere le mani. 
Damon mi sorrise, un sorriso che ricorderò per tutta la vita. Perché era davvero il più bello che avessi visto in tutta la mia vita. Ed io lo amavo davvero da impazzire...
Enzo incominciò ha fare esplodere i palloncini contenenti coriandoli bianchi investendoci in pieno. Provocando le nostre risate. Si avvicinarono a me anche Caroline e Bonnie nei loro vestiti rosa pastello ero bellissime. Ci abbracciamo forte, ripresi a piangere guardando verso Damon che nel frattempo abbracciava Stefan, tutto finalmente era al suo posto.
Il pomeriggio passo leggero tra pietanze che volteggiavano e fiumi di spumante

- Scusate! - battendo un cucchiaino su un calice pieno Enzo fece il suo ingresso alzandosi in piedi - So che essendo il tuo testimone dovrei dire qualcosa di carino, ma amico mio mi  vengono in mente solo le cazzate che abbiamo fatto insieme, che in un modo o nell'altro ci hanno fatto crescere e ci hanno mostrato vie inaspettate...- guardandolo malizioso - Adesso tu sei un marito e un padre perfetto, anche se di cazzate ne continui a fare...Elena credo che abbia superato se stesso mettendoti incinta dinuovo....che dire...usateli questi benedetti anticoncezionali!! Ti voglio bene amico mio! -  provocando le risate di tutti.

A quel punto si alzò Caroline facendomi piangere ancora prima di iniziare 

- Elena, siamo cresciute insieme come sorelle, e quel legame ci sarà per sempre. Abbiamo fatto sempre tutto insieme, e ci siamo sempre raccontate tutto. È per questo che con il cuore ti devo confessare una cosa. Sono incinta anch'io Elena! Scusami se non te l'ho detto prima! 
La guardai, stupita e mi incamminai verso di lei sedendoci e prendendola per mano

-  Scusami Elena, lo dovevo dire prima a Klaus... - 
- Non importa! - le risposi abbracciandola

Non potevo credere che anche lei aspettasse un bambino, ma ero contenta così avrei avuto una sorella anche nella gravidanza. Si avvicinò a noi anche Bonnie, che in lacrime ci abbracciò tutte e due. 
Restammo a parlare un po', Caroline come sempre era un fiume in piena, aveva già pianificato tutto del bambino che era solo un puntino.

All'improvviso - Runaround sue - Dion risuonò per tutto il giardino, mi girai vedendolo avvicinare con le mani in tasca e  un dolce sorriso. Mi porse la mano, e mi alzai immediatamente, gli occhi di Stefan erano bellissimi e stava benissimo in thait
Appoggiai il braccio destro sulla sua spalla e l'altra in aria con la sua, mi strinse i fianco con con la mano ben salda. Iniziamo a ballare, e mi trascinò in ballo coivolgente ondeggiando a destra e sinistra facendomi ridere di cuore. Non conoscevo questo suo lato divertente, lui era sempre stato serio, e adesso assomigliava sempre di più a Damon. Giravamo e volteggiavamo tra le risate, ed io avevo bisogno di questo, avevo bisogno di lui. Feci due giravolte guidata dalle sue mani per poi riprendermi prontamente i i fianchi. Appoggiò la sua fronte alla mia guardandomi con le faccine di chi mi voleva fare ridere. E ci riusciva, perché non smettevo di farlo. Poi all'improvviso avvicinò le sue labbra al mio orecchio sussurando - Ti amerò per sempre...- i suoi occhi si riempirono di lacrime. Anche i miei fecerò lo stesso e mi appoggiai alla sua spalla - Lo so...addio Stefan..- risposi continuando a ballare adesso lentamente.

(Damon)
Li guardavo da lontano sorseggiando lo spumante, mentre il mio fratellino faceva il suo numero con Elena, l'ultimo cartuccia da sparare in extremis. 

- Beh tuo fratello non perde tempo! - disse Enzo come se mi aveva letto nel pensiero

- Già... - poggiai il bicchiere in un dei tavolini vicino e con le mani in tasca mi allontanai oltre la depandace mi sedetti a terra prendendo una sigaretta. Iniziai a fumare, la questione Stefan sarebbe stata sempre un punto di non ritorno. E dovevo iniziare ad abituarmi.
Non potevo sentirmi sempre il terzo incomodo

- È normale che ti senti così... - 

- Se lo dici tu... - continuando a fumare

Si sedette vicino a me Bonnie sorridendomi

- Damon, lui per lei sarà sempre importante... è stato il suo migliore amico, il suo primo amore, la sua prima volta...non si può cancellare tutto...- 

- Bonnie, io sono geloso di tutto questo, sono geloso marcio... - 

- Posso capire come ti senti, ma lei ha scelto te, non ti basta? - Sorridendomi

- Grazie... - le dissi con mezzo sorriso
Lei si alzò per andare via

- Bonnie...stai attenta Enzo ti ha puntato...-

- E chi dice che io non abbia fatto lo stesso? - mi sorrise maliziosa e si allontanò

Scossi la testa sorridendo e continuai a fumare.

- Hey ti ho cercato dappertutto!  - 

- Hey, avevo bisogno di una sigaretta...- la buttai a terra e la spensi con il piede

- Ed io avevo bisogno di mio Marito - mi avvolse con le sue braccia il collo e mi baciò dolcemente. 

- Ti amo da impazzire Elena, sei la mia vita...- dissi sulle labbra

- E tu la mia...- 

Mi abbassai verso il suo ventre, lo accarezzai e appoggiai il mio viso su di esso. 

- Spero per te, che tu sia un maschio! - sorrisi alzando lo sguardo verso di lei che rise felice

All'improvviso comparve Miranda, che ci ricordò che dovevamo ancora tagliare la torta. Ci avviammo verso il tavolo camminando dietro di lei, così da poterla stringere a me e tuffarmi tra suoi morbidi capelli. Non molto lontano da noi, dietro ad un albero Enzo e Bonnie limonavano come non ci fosse un domani, restammo a guardarli allibiti. Appena si accorsero di noi Bonnie tirò Enzo dalla parte opposta. Lui prontamente mi schiacciò l'occhio e così feci anch'io.  

- A thousand years - Christina Perri - 

Elena iniziò a tirarmi verso di lei sorridendomi, con gli occhi pieni d'amore. il sole stava quasi per tramontare e i suoi raggi caldi ci investirono. Le attraversavano i capelli fino ad arrivare al mio cuore. Iniziai a sorridere come un cretino, ormai era quello che mi riusciva meglio. Camminava all'indietro non spostando mai il suo sguardo dal mio, accompagnandomi lentamente. Quanto era bella... Si appoggiò ad un albero, e mi tirò  a lei per la cravatta

- Hai promesso...per sempre...- avvicinandomi al suo viso 
Sentivo il suo respiro lento sulle mie labbra, in attesa della mia risposta

- Per sempre... - risposi con un mezzo sorriso, e avvicinandomi a lei la baciai dolcemente. 

Spostò le sue mani sul mio cuore, che iniziò la sua folle corsa. Mi sembrò quasi di morire, ma avrei fatto anche questo. Sarei morto per lei. 


Fine

Note: Capitolo Cinque. Finalmente il grande giorno è arrivato, così Damon ed Elena hanno coronato il loro sogno d'amore. Nulla è andato storto, Tranne la rivelazione della gravidanza, che poi si è rivelata essere fonte di gioia per tutti e due. ♥️ Questo è il penultimo capitolo, il prossimo sarà un epilogo, e vedremo i nostri piccioncini a distanza di anni. 😍 Grazie sempre a tutti quelli che mi seguono ♥️ mi riepite il cuore di gioia! Alla prossima! ❤️

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Capitolo 7
*** Happy Ending ***


Gli anni erano passati velocemente. 6 anni per la esattezza...e in questi 6 anni non avevo mai smesso di amarlo neanche un secondo. Ricordo ancora il giorno del nostro matrimonio come se fosse ieri. E la nostra prima notte tra Marito e Moglie. Mi portò dentro casa come da tradizione, tra le sue braccia. Destinazione Camera da letto. Non avevo ancora visto la casa, da quando avevamo finito di ristrutturarla, e rimasi colpita dall'impronta classica che aveva dato Damon, era davvero la casa dei miei sogni, come lui aveva detto. Mi poggiò a terra davanti alla porta d'entrata, ed accompagnandomi da dietro entrammo. La camera da letto era un sogno ad occhi aperti. Al centro della stanza un letto a baldacchino con tende bianche trasparenti che scendevano dai due lati. Sopra di esso un sacco di cuscini dalle forme più diverse lo decoravano con una trapunta rosa pallido. Alle pareti, carta da parati con piccoli boccioli di rosa a fondo bianco. Mi avvicinai ad esso appoggiandomi ad una delle due travi guardando tutto con meraviglia. Lui si avvicinò a me da dietro cingendomi i fianchi e baciandomi sul collo iniziò la sua discesa.

- Ti piace?...- chiese avvicinando le sue labbra all'orecchio destro

- È bellissimo...- risposi appoggiando il mio viso al suo con un filo di voce.

Continuò a scendere posandosi sulla mia spalla facendo cadere la bretella sottile. Iniziai ad ansimare.

- Adesso che siamo in tre in questa stanza, non so se a te va di continuare con il copione da sposi...- disse ritornando sul mio orecchio

- Ma stai zitto! - Mi girai di scatto verso di lui prendendolo per il colletto con tutte e due le mani e tirandolo verso di me cominciai a baciarlo con passione. Iniziai ad indietreggiare sdraiandomi sul letto, facendolo cadere sul mio corpo, tenendolo sempre  stretto, sorrise sulle mie labbra, e alzandosi a cavalcioni su di me si tolse il gilet e aprii la camicia. Lo guardavo estasiata, mordichiai il dorso della mano aspettando che lui tornasse da me. Lo volevo ardentemente. Lui sfilò piano il mio vestito da sotto, per poi passare al mio intimo. Morse il suo labbro inferiore e si avventò sulle mie labbra che lo attendevano. Fu in quel momento che lo sentii dentro di me, ansimai forte guardandolo negli occhi. Continuò  muovendosi ansimando sulle mie labbra, infilò le mani dentro le autoreggenti stringendo a sé la mia gamba destra. Aveva un andatura lenta, che mi faceva morire, lo chiamai in supplica per farlo andare più veloce.

- Damon...ti prego..- 
- Elena... il bambino...- 

Quelle sue parole mi stupirono e allo stesso tempo mi emozionarono. Lui aveva paura di fare del male al bambino. Visto il precedente con Deva. Fu in quel momento che mi aggrappai a lui sussurandogli all'orecchio di non preoccuparsi e che sarebbe andata bene. Infatti andò proprio cosi, in questa gravidanza non ebbi nessun tipo di problema, e dopo nove mesi nacque Dominique Marie Salvatore, un altra bimba che diventò subito la cocca di papà avendo preso il suo temperamento e il suo sorriso. Sorrisi, ripensando a tutto davanti allo specchio della camera da letto, abbottonai la camicia di seta bianca smanicata, i capelli lunghi che portavo da "ragazza" avevano lasciato posto ad un taglio corto sulle spalle leggermente ondulato. Appoggiai il rossetto color carne sulle labbra e iniziai a chiamare a squarcia gola Damon che si trovava ancora in bagno.

- Damon sei pronto?! - chiesi guardando verso la porta del bagno

Lui spuntò entrando in camera da letto, con ancora le scarpe in mano.
Si sedette sul materasso e disse

- Ma devo venire per forza?! - guardandomi contrariato

- Damon, è tuo compare, e si tratta di Bonnie...devi venire assolutamente!  - 

- Ma Elena, questo è il terzo bambino che sfornano...non potrebbero darsi una calmata?! - 

- Damon...- 

- Cosa? E poi ero io il mentecatto che doveva usare gli anticoncezionali? - 

- Damon...Sai che Bonnie non l'ha presa bene questa terza gravidanza, quindi cerca di sorridere e non dire cavolate! -
 
- Ok ok, farò uscire solo il Santo Damon  - ripose alzandosi in piedi sorridendomi forzatamente

Mi avvicinai a lui sistemandogli i capelli che aveva tagliato da poco

- Lo farai per me? - dissi avvicinandomi alle sue labbra prendendolo per il viso.

- Se la metti così...come potrei mai dirti di no... - 
Iniziai a baciarlo, molto lentamente e prendendo il suo labbro inferiore tra le mie labbra.

- Magari potremmo fare una cosa veloce... - propose lui cercando di tirarmi verso il letto

- Damon...siamo già in ritardo e le bambine sono nell'altra stanza - 

- Saremo veloci e silenziosi... - cercando di sbottonarmi i pantaloncini marroni

- Papà Domy non smette di tirarmi i capelli! - 

- Ma io voglio fare i capelli a Deva! - si palesarono davanti a noi le due piccole dagli occhi azzurri
 
- Veloci e silenziosi eh?! - risposi sedendomi al bordo letto

- Ci rifaremo stasera...- puntualizzo lui baciandomi tra i capelli - Ok belle fanciulle si va dalla Nonna Lily! - 

Così dicendo, lasciammo le bambine alla madre di Damon, e ci avviamo verso l'ospedale. Per tutto il tragitto non feci altro che raccomandare a Damon di essere davvero simpatico con Bonnie. O altrimenti lei  l'avrebbe buttati fuori.
All'ingresso trovammo Caroline e Klaus intenti ad uscire dalla macchina un mega cesto con annesso palloncini 

- Care, ti avevo chiesto di conprare qualcosa di semplice! - dissi avvicinandomi a lei cercando di aiutarli

- Fidati, è il più semplice che ho trovato! - guardandomi 

- Nicklaus, amico mio, che ne diresti se andassimo in quel bar laggiù a farci una birra? - propose Damon con con un ghigno

- No!! - io e Caroline rispondemmo prima che Klaus potesse aprire bocca

- Damon, hai promesso! - lo guardai con tale ferocia da farlo impallidire

Ci avviamo tutti e quattro, verso la stanza di Bonnie la numero 34. All'improvviso venne un po' di ansia anche a me, avevo anch'io paura della sua reazione, sicuramente non era stato facile partorire il terzo maschio dopo 12 ore si travaglio.
Feci capolino dalla porta, trovandomi davanti ad una scena dolcissima, Enzo con il bambino tra le braccia mentre dava un bacio a Bonnie

- Disturbo? - chiesi piano prima di fare entrare tutti

- Elena! Entra pure! - il suo sorriso a 32 denti mi fece subito tranquillizzare, il peggio era passato

- Guardate quant'è bello mio figlio! - disse un sorridente Enzo

- Ed è solo il terzo che fai, pensa quanto sarebbe bello un quarto! - Rispose Damon facendoci girare verso di lui - Che c'è? Non mi sembra di aver detto niente di male...era un complimento! - alzando le spalle
 
Mi girai verso Bonnie ed Enzo con un sorriso di circostanza, cercando di scusarmi con gli occhi

- Vieni qui dalla zia Caroline! - disse la bionda cercando di cambiare argomento e prendendolo in braccio - avevo dimenticato come fossero belli e profumati così piccoli! - affermò stringendolo a sé

- A proposito dove hai lasciato le gemelle? - chiese Bonnie con un sorriso

- Josie e Lizzie sono con mia madre, quando può le piace stare in loro compagnia - 

 Eravamo così cambiati in questi anni, ma così uguali. La vita aveva riservato a tutti noi delle sorprese, che avevano cambiato il rapporto con il mondo, ma non il nostro. Ci sentivamo ancora delle piccole adolescenti avvolte, alle prese con le frivolezze della vita. Damon ci regalò un altro  dei suo siparietti con il bambino, che credo per ripicca, rigurgitò sulla sua maglia, provocando le risate di tutti. Damon era Damon, non potevo cambiarlo, e non volevo. Era il solito, idiota, menefreghista, egocentrico ma non potevo smettere di amarlo proprio per quello che era. Arrivati in macchina, mi guardò con sguardo annoiato, di chi voleva andare subito a casa a fare una doccia. Lo guardai divertita, e con un bacio veloce lo ringraziai per non essere stato "troppo" idiota. Lui ricambiò lo sguardo sorridendo accentuando le sue bellissime fossette. 
Ci ritrovammo davanti casa dei suoi, e mentre aspettavano che aprissero, Damon reclamò il suo premio per essere stato un buon marito. Prendendomi in un bacio appassionato facendomi sbattere più volte sul campanello. Iniziai a ridere sulle sue labbra, cercando falsamente di fermarlo, perché in realtà non volevo neanche io. Ero felice.

(Damon)

Dio quanto era bella, e sentirla ridere mi riempiva il cuore di gioia. Mai suono più bello. Continuai a baciarla, sfondando quasi il campanello nell'attesa che mia madre aprisse, ma quando la porta si aprì non vidi il suo viso.

- Stefan?...- riuscì a dire con Elena che mi mordicchiava l'orecchio destro

Lei si girò verso di lui ripetendo il suo nome con tono mortificato, non ci aspettavamo il piccolo di casa Salvatore davanti ai nostri occhi.

- Ciao Fratellone...vedo che le vecchie abitudini non cambiano mai...-
 
- Mi conosci, non mi piace cambiare...- presi la sua mano nella mia e lo abbracciai. Era da 5 anni che non ci vedevamo, da quando era nata la piccola Dominique. E vederlo lì davanti a noi, fu emozionante...era sempre mio fratello.

( Elena )
 
Stavo ancora cercando di capire la mega figuraccia che avevo appena fatto con Stefan, quando dietro di lui apparve una ragazza con gli occhi azzurri e capelli biondi mossi.

- Elena, ti presento Valerie, la mia ragazza...- 

Rimasi sbalordita, non sapevo che Stefan si fosse fidanzato, Lillian non ne aveva fatto parola con nessuno. Sicuramente voleva giocare sull'effetto sorpresa...e ci era riuscita. 
Ci avvicinammo tutti e quattro al salotto, rimanendo tutti pietrificati non sapendo cosa dire. Damon si allontanò per chiamare le bambine e Valerie fece lo stesso al suono del suo telefono lasciando me e Stefan da soli. 
Lui cominciò a guardarmi e a sorridere, ogni volta che incontravo i suoi occhi tornavo la ragazza 17 enne di un tempo.

- Allora cosa ne pensi?... - iniziò lui prendendo uno dei liquori in mano sul tavolinetto

- È molto carina...fate veramente una bella coppia...- cercai di dire qualcosa di carino ma le uniche cose che mi uscirono furono quelle

- Mai quanto te...- rispose sedendosi con il bicchiere in mano 

- Stefan...- risposi con il cuore in gola

- Sai in questi anni, ho cercato di non pensarti ed andare avanti. Può sembrare che io ci sia riuscito, o perlomeno in parte è così..Ma basterebbe un tuo cenno per far saltare tutto...e dico tutto. Elena in tutti questi anni non ho mai smesso di amarti neanche per un secondo... - 

- Neanch'io ho mai smesso di amarlo Stefan, e sarà sempre Damon... - dissi più convinta che mai, ormai lui era solo un dolce ricordo.

Mi guardò un attimo, e poi abbassando il capo fece un sorriso amaro

- Sapevo anche questo, ma dovevo provarci un'ultima volta...- 

- Scusami Stefan, ma vado a cercare mio marito... - mi alzai ed uscì dalla stanza incrociando Damon che arrivava con le bambine tra le mani

- Siamo pronti? - chiese guardandomi interrogativo

- Sempre... Damon - risposi prendendolo in un bacio improvviso davanti agli occhi di Stefan che prontamente abbandonò la stanza. Appena mi spostai da lui, mi guardò piacevolmente meravigliato.

- Vuoi iniziare già qui i festeggiamenti?.. - 

Sorrisi e prendendo la mano di Deva mi avviai verso l'uscita, guardandolo con sguardo malizioso, che lui ricambiò facendo accendere i suoi cristallini. Lo amavo dal profondo del mio cuore, e niente e nessuno avrebbe potuto farmi cambiare idea. Era sicuramente un'idiota egocentrico menfreghista, ma era tutto il 
mio mondo, l'unico di cui avevo bisogno. Il mio unico Amore. 



FINE.


Note: Capitolo Sei. Ed eccoci qui, con l'ultimo capitolo. Spero vi sia piaciuto questo finale dolce/amaro. Ho cercato in tutti i modi di dare un Happy ending al nostro caro Stefan, ma non ci sono riuscita. Per il semplice fatto che un amore come quello che prova Stefan per Elena non finirà mai. Non si può dimenticare. È un amore così radicato nell'anima che non può essere estirpato...credo in questo tipo di Amore, quello che nonostante tutto continua a bruciarti dentro.. quindi non potevo fare altrimenti! ♥️ Grazie sempre a tutti per aver seguito anche questo mio sequel ❤️ 
Vi Adoro! ❤️

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