365 Letters For You

di BlackShadows
(/viewuser.php?uid=1163178)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ✉️ ***
Capitolo 2: *** 2✉️ ***
Capitolo 3: *** 3✉️ ***
Capitolo 4: *** 4✉️ ***
Capitolo 5: *** 5✉️ ***
Capitolo 6: *** 6✉️ ***
Capitolo 7: *** 7✉️ ***
Capitolo 8: *** 8✉️ ***
Capitolo 9: *** 9✉️ ***
Capitolo 10: *** 10. memories ***
Capitolo 11: *** 11✉️ ***
Capitolo 12: *** 12✉️ ***
Capitolo 13: *** 13✉️ ***
Capitolo 14: *** 14✉️ ***
Capitolo 15: *** 15✉️ ***
Capitolo 16: *** 16✉️ ***
Capitolo 17: *** 17✉️ ***
Capitolo 18: *** 18✉️ ***
Capitolo 19: *** 19✉️ ***
Capitolo 20: *** 20) Soldato di cristallo ***
Capitolo 21: *** 21✉️ ***
Capitolo 22: *** 22✉️ ***
Capitolo 23: *** 23✉️ ***
Capitolo 24: *** 24✉️ ***
Capitolo 25: *** 25✉️ ***
Capitolo 26: *** 26✉️ ***
Capitolo 27: *** 27✉️ ***
Capitolo 28: *** 28✉️ ***
Capitolo 29: *** 29✉️ ***
Capitolo 30: *** 30) Non è una favola ***



Capitolo 1
*** 1 ✉️ ***


Caro Vero Amore,

Non so se avrai mai il modo o la possibilità di leggere le mie lettere, ma ormai a me non rimane niente da fare se non scrivere la storia del nostro amore. Scriverò 365 lettere, sperando di esserne capace, e quando arriverò all'ultima, pregherò di vederti ritornare.

Ricordo vividamente ogni giorno, ogni ora, ogni secondo ed ogni attimo trascorsi con te, e li custodisco gelosamente in un angolino della mia mente. 

Ma forse non è più solo un angolino, visto che penso a te costantemente, e che posso farci se sono ancora follemente innamorato?

Il nostro non era un amore come gli altri, ci siamo amati e ci amiamo ancora con tutti noi stessi (forse tu non puoi più, ma vivo nella speranza che tu possa.) 

Alcune persone quando amano si dimenticano di vivere, io invece ho incominciato a vivere solo amandoti, e inutile dire, adesso non vivo più. 

Sai quando si dice: "Non scegliere la persona più bella del mondo. Piuttosto, scegli la persona che rende il tuo mondo più bello?" 

Bhe tu per me eri entrambe, estremamente bello agli occhi di tutti, ma unico e speciale ai miei.

Avrei potuto combattere innumerevoli battaglie con te al mio fianco, mi sentivo invincibile, pieno di adrenalina, pieno di vita, e ora invece, non sono altro che un corpo vuoto. Perfetto all'esterno, ma con l'anima infranta dentro.

Mi limito ad esistere, mi sveglio, mangio, scrivo, mi lavo, mangio di nuovo e vado a dormire. Questa è ormai la mia routine quotidiana senza di te, uno strazio.

Non è questo il momento di spiegarti cos'è successo, o come siamo arrivati fino a qui, mi limiterò a raccontarti la più bella favola che tu abbia mai ascoltato, sperando che il finale già scritto possa cambiare in qualche modo.

A volte la scienza non è tutto e soprattuto non è l'unica cosa in cui credere. A volte c'è anche Dio, c'è la fede e c'è la forza del vero amore. Non tutte le cose possono essere spiegate, e non biasimarmi se spero che questa sia una di quelle. 

Voglio credere che il nostro amore possa portarti indietro da me, voglio sperare, perché ormai oltre ad un cuore rotto, e la mente piena di ricordi non mi è rimasto nient'altro. 

 

Il mio cuore ti appartiene e io non ho imparato come si fa a vivere senza. 

 

1/365

 

                                                                Tuo per sempre,

                                                                         Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2✉️ ***


Caro Vero Amore,

Sai, ormai le persone usano la parola "strano" con troppa facilità, cosicché perda quasi di significato.

Per me sai cos'è veramente strano?

Addormentarsi la sera da solo, senza poter ascoltare il battito del tuo cuore sotto il mio orecchio.

Alzarsi al mattino e non trovarti più accanto a me, costringendomi a vedere la tua parte di letto ormai vuota, inabitata, fredda.

Prepararsi la colazione e non vederti più girovagare per casa con solo una maglia indosso.

Passeggiare per le strade affollate di Londra e sapere che un tempo lo facevo con te.

Andare al parco, vedere i ragazzini giocare, e ricordare che una famiglia volevamo costruirla anche noi, insieme.

Immaginare il bambino o la bambina che avremmo potuto adottare, ed avere la consapevolezza che non potremmo più farlo.

Essere a conoscenza che ormai vivevi a casa mia, ma non abbiamo mai avuto il tempo di comprarne una nostra.

Già il tempo, bastardo vero? Ti porta via tutto in un istante, senza che tu possa minimamente accorgertene. Prende e basta, senza scuse e senza permesso.

E da un giorno all'altro ti ritrovi senza niente, completamente vuoto.

Pensare alla vita che avremmo potuto avere, e rimpiangere di non aver sfruttato ogni istante che potevamo passare insieme.

Ma cosa potevamo saperne noi che sarebbe successo quel che è successo? Che non avremmo avuto più la possibilità di fare tutto quello che volevamo?

Quindi alla domanda cos'è strano, direi che la vita in generale è diventata strana, perché vivere senza di te è come vivere senza una parte di me.

Non voglio fartene una colpa, d'altronde l'unica cosa da incolpare qui è il destino, che ci ha privato della nostra felicità, mi ha privato del tuo amore.

Non ti sto scrivendo questo perché tu ti senta triste, piuttosto perché ho bisogno di rilasciare tutto il dolore che mi porto dentro, e penso di poterlo fare solo in questo modo.

Ho bisogno di farlo uscire, perché mi sta lentamente uccidendo, e non riesco più a sopportarlo.

2/365

                                          Tuo, Harry.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3✉️ ***


Caro Vero Amore,

Sai, c'era una frase che mia madre continuava a ripetermi da ragazzino e che tutt'oggi ricordo:

"Amare veramente un'altra persona, vuol dire accettare che lo sforzo di amarla valga il dolore di perderla."

E io ti amavo e ti amo ancora adesso così tanto, con tutto me stesso. Non mi sono sforzato per farlo, non ne ho avuto il bisogno, e francamente non me ne pento. 

Certe cose succedono e basta, ci si innamora così, da un giorno all'altro. Basta un fugace istante in cui due occhi si incontrano, e questi si legano per sempre. 

Che poi il "per sempre" è un lungo periodo di tempo vero? Presumibilmente sì, ma penso che la prospettiva di viverlo con la persona che ami non sia tanto male no?

Non dimenticherò mai la prima volta che i nostri sguardi si incrociarono, perché poi mi sentii completo, come se avessi finalmente trovato la mia metà mancante. 

Come se avessi vissuto fino a quel momento pensando di essere apposto, senza sapere che invece mi mancava una parte.

Sai come si dice: "Trova il mare negli occhi di qualcuno e lasciaci affogare il tuo cuore." 

Io non penso che nei tuoi occhi sia affogato solo il mio cuore, penso di essere affogato completamente, con ogni parte di me. 

La mia anima captò la tua, attraverso i tuoi occhi blu, e in quell'istante decise che sarebbe stata l'unica a cui si sarebbe legata per tutta la vita. L'unica per cui ne valeva veramente la pena.

E alla fine andò così; finimmo per essere due anime unite in una sola, due cuori che battevano all'unisono. 

Io vivevo per te e tu vivevi per me.

Ma tu adesso non ci sei più e a me sembra di essere andato via insieme a te. 

Pensi sia una cosa possibile?

Esistere su questo pianeta sotto forma di carne ed ossa, ma avere l'anima altrove?

Sentire il proprio cuore battere non per se stessi, ma per una persona che ormai non c'è più?

 

3/365

                                                                 Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 4✉️ ***


Caro Vero Amore,

Più vado avanti e più mi rendo conto che la nostra vita non è altro che un dipinto.

Un quadro che riempiamo di colori, scuri quando le cose vanno male, chiari quando scorre tutto liscio, e chissà, forse c'è anche un pizzico di felicità.

Se c'è un colore che davvero non riesco a sopportare quello è il bianco. 

Il bianco non significa nulla, è anonimo, inutile, senz'anima.

Mi ricorda notti insonni, stanze di ospedali, luoghi che farei a meno di rivisitare. 

Mi ricorda sofferenze, urla e puro dolore. 

Sarà per questo che da sempre cerco di eliminarlo, di farne scomparire ogni minima traccia, ogni minuscolo spazio, anche se questo comporta dipingermi l'anima di nero.

È un rischio che sono disposto a correre, lo preferisco di gran lungo al bianco, almeno rappresenta qualcosa.

Sorprendentemente, un colore che mai avrei pensato di poter aggiungere alla tela della mia vita era il rosso.

Ma come sempre, riuscisti a dimostrarmi il contrario, e munito di due zaffiri ed un cuore nobile, aggiungesti pennellate e pennellate di rosso ad un quadro, che ormai non aveva bisogno di nient'altro per essere perfetto.

Che se poi la perfezione non esiste ed è solo un illusione che noi uomini creiamo, allora poteva essere perfettamente imperfetto solo per noi.

Bianco è il colore del nulla, dell'incompiuto, della morte; rievoca corpi che si schiariscono e si decompongono col passare del tempo.

Rosso è il colore del sangue, del cuore, dell'amore, della vita, un colore che ti accende, che ti scalda dall'interno.

Ti sembrerà strano che ti stia parlando di colori, ma a questo proposito, non ho ancora rivelato il mio preferito: "il blu dei tuoi occhi".

Un blu speciale, irripetibile, unico nel suo genere, che è riuscito a darmi qualcosa che da tempo mi mancava: la speranza.

La speranza di poter amare ancora, di poter superare tutto solo avendoti affianco.

Sei stato capace di sciogliere un cuore che non era altro che pietra, e ti starai chiedendo come, ma il bello è che non lo so neanche io.

4/365               

                                                      Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** 5✉️ ***


Caro Vero Amore,

Come ho scritto nella lettera precedente, la mia vita può essere descritta come un dipinto, ma la tua?

Tu hai sempre preferito il teatro alla pittura, la rappresentazione al disegno. 

Amavi vedere le persone raccontare una storia dal vivo; esprimendo emozioni, cantando di gesta e commuovendo il pubblico.

E molte volte tra quelle persone con le lacrime agli occhi c'eri anche tu, e Dio solo sa quanto vorrei rivivere quei momenti.

Ne eri così appassionato, da pensare che la tua stessa vita fosse una commedia. 

Tu eri il protagonista della tua storia, e come tutte le storie che si rispettino, non potevano di certo mancare gli spettatori.

Che dire, la signora che abitava di fronte magari? Quante volte ti avrà visto gironzolare per casa o uscire fuori per buttare l'immondizia? 

Siamo tutti parte di qualcosa, in un modo o nell'altro, chi della propria storia, chi di quella degli altri.

Ed io ero così felice di avere un posto nella tua.

Non saprei come definirmi in realtà, vorrei che me lo dicessi tu ma non puoi, quindi tiro a indovinare:

Coprotagonista? Personaggio secondario? Aiutante magari?

Bhe, penso che oltre a delle supposizioni non possa fare.

Ma se la nostra storia compare nella tua commedia, allora spero che in tanti l'abbiano vista, malgrado il finale. 

Spero che in molti abbiano avuto l'occasione di rivedersi in noi, di vivere un amore come il nostro. 

Tutti meritano di incontrare l'anima gemella, ma non tutti hanno la fortuna di riuscirci.

Il caso mi ha permesso di incontrarti, ma il destino mi ha privato di amarti.

Ogni storia ha un'antagonista, speravo solo la nostra ne fosse priva. 

Ma la vita mi ha dimostrato che sperare non serve a niente.

Il nemico è arrivato comunque, ed io non potevo fare nulla per evitarlo.

Avrei tanto voluto che la nostra restasse una commedia, una bella storia da raccontare, ma probabilmente alla fine è diventata solo una tragedia strappalacrime.

Il sipario della nostra favola è calato troppo presto, ancor prima che questa potesse volgere al termine.

5/365 

                                                      Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** 6✉️ ***


Caro Vero Amore,

Perché non torni da me?

Perché non torni a casa?

Prima era così bella, piena di vita, piena di noi.

Adesso non è altro che un'abitazione spoglia, vuota e triste proprio come me.

Ho sempre pensato, che forse la casa non dovesse essere per forza un luogo fisico, materiale.

Infatti, se si pensa a "casa" non si presenteranno alla mente solo pareti, porte, tetti, finestre, muri o mattoni.

Piuttosto questa parola in alcuni evocherà anche colori, odori, emozioni e sensazioni.

Una casa cambia di persona in persona, c'è chi la vede semplicemente come un luogo in cui dormire, e chi come un rifugio.

C'è chi la vede negli occhi degli altri e chi fa di se stesso la propria casa.

Questi ultimi sono capaci di sentirsi bene nella propria pelle, con i propri pensieri e le proprie decisioni, a prescindere da quello che hanno intorno. 

E all'occorrenza costruiscono una casa nuova intorno a loro.

In questo modo non dipendono da nessuno se non da loro stessi.

E vorrei davvero avere la forza di queste persone, vorrei essere capace di bastarmi, ma non lo sono.

A prescindere da questo, ultimamente sono stato capace di realizzare alcune cose: 

Ho capito che la vita è breve: è un soffio di vento, un'onda del mare, un battito d'ali.

Ho capito che delle cose materiali non m'importa nulla.

Ho capito che mi mancano i tuoi occhi.

Ho capito che l'unica cosa che mi serve veramente nella vita è una persona da amare, e forse chissà anche da cui essere amato.

Non una persona qualunque però, una persona come te, anzi per quanto mi riguarda, solo te.

Ho capito che di una casa vuota non me ne faccio nulla, okay ci vivo ma cos'altro?

La voglia che avevo di ritornarci dopo il lavoro, forse era solo la voglia di rivederti.

Il desiderio di ritornare nel nostro nido e stare insieme era ogni giorno più forte.

Ho capito che la mia casa non era un luogo, ma l'ho fatto troppo tardi.

Casa è il luogo in cui è situato il nostro cuore.

Quindi, la mia casa, non eri altro che tu, e forse neanche lo sapevi.

E l'ho capito mentre te ne vai, casa è il posto in cui, mi penserai.

6/365                 

                                                      Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** 7✉️ ***


 

Caro Vero Amore,

È strano parlare d'amore su un pezzo di carta sai? 

Mi sembra che non sia abbastanza, come se quello che provassi non emergesse del tutto.

Quello che provo, anche a distanza di tempo, non può essere descritto con le parole.

Come faccio a descrivere l'amore?

Preferirei di gran lunga esprimere le mie emozioni di persona, guardandoti negli occhi e ripetendoti quelle due parole, composte da sole 5 lettere, ma che tanto ti emozionavano.

Mi manca tanto dirtele, e ricordo quanto ci volle per pronunciarle la prima volta.

Ma mi sorprendesti come sempre, e le dicesti prima tu, una calda notte d'estate. 

Ma forse ad essersi scaldato quel giorno fu solo il mio cuore.

Eravamo distesi sul tetto di casa tua, osservando il cielo stellato, con i corpi intrecciati e le anime legate.

All'improvviso voltasti il capo verso di me, e solo quando mi girai anch'io, e i nostri sguardi furono incatenati, dicesti:

"Sai Haz, penso di amarti."

Il silenzio regnava da padrone, interrotto solo dal battito dei nostri cuori, che accelerava pian piano.

Beh, dire che il cuore mi stesse per esplodere dal petto era dir poco. 

Mai avrei immaginato di sentir pronunciare quelle parole da un'anima buona come la tua, rivolte a me per giunta.

Io non risposi, e adesso un po' me ne pento, ma probabilmente tu la risposta la vedesti nei miei occhi, visto che poi avvolgesti un braccio attorno alle mie spalle e mi avvicinasti a te.

Poggiasti la mia testa sul tuo cuore, forse per caso o forse no, ma fui felice di notare, che il cuore che galoppava a mille non era solo il mio.

Forse non era questo il momento di raccontarlo, ma cosa posso farci se la mia mente si lascia sopraffare dai ricordi?

Ho sempre pensato che amare qualcuno fosse cosa da deboli, perché non erano capaci di contrastarlo.

Non avrei mai creduto che ti sconvolgesse a tal punto da farti perdere completamente in un'altra persona.

Ma alla fine pare che nella trappola dell'amore ci sia cascato anche io.

Non serve a niente cercare di rinnegarlo, quando arriva ci affondi e basta.

Sai mia nonna mi ripeteva spesso: 

"Le persone hanno paura di innamorarsi troppo, perché quando qualcosa ti rende felice, se poi finisce, finisci un po' anche tu"

E alla fine non sono finito anch'io?

Ma posso affermare, al contempo, che se potessi tornare indietro rifarei tutto daccapo, perché preferisco lasciare andare un po' di me, al non averti mai incontrato.

E forse un giorno tornerò a vivere, ma con qualche cicatrice in più.

7/365         

                                                      Tuo, Harry

                                                                      

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** 8✉️ ***


Caro Vero Amore,

Ultimamente penso le persone che mi vedano in modo bizzarro.

Continuano a farmi domande su domande:

Come stai? Vuoi un po' di compagnia? Ti senti meglio oggi?

Ma forse non capiscono che non c'è modo di sentirsi meglio, e così facendo peggiorano solo la situazione.

Non voglio la loro pietà, non voglio la loro compassione, non voglio nulla da loro.

Non riescono a capirmi sai? Non come facevi tu.

Tra di noi non sempre servivano le parole, bastava un semplice sguardo per capirci.

Ed era una cosa così speciale, speciale come te.

Gli altri parlano, parlano ma non esprimono nulla.

Parole al vento, che non arrivano alla mia mente, intenta invece a cercare di ricordare la tua voce meravigliosa.

Una voce che sapeva di paradiso.

Se non parlano, cercano di starmi accanto, ma con scarsi risultati, perché li respingo sempre.

E se alla fine mi sento solo, penso di meritarmelo, perché la colpa è mia, io li ho allontanati ed io me ne prendo le conseguenze.

Ma esiste veramente qualcuno che si meriti di restare solo?

Solo con i proprio pensieri, solo con le proprie emozioni, solo con i propri tormenti?

No nessuno, nessuno dovrebbe mai sentirsi così, abbandonato da tutti, abbandonato dal mondo.

E pensa un po' invece io come mi sento?

Il problema reale però, è che io sono finito così perché non voglio nessuno accanto a me al di fuori di te.

Tutti dovrebbero avere una persona così sai? 

Una persona che ti fa tornare a vivere, una persona che ti riempie di colori la vita ogni giorno di più, e che ogni tanto ti fa anche perdere qualche battito al cuore.

Io la mia l'ho incontrata, l'ho amata, l'ho fatta diventare il mio mondo.

Adesso lei è andata e ha portato il mio mondo con sé. 

Quindi, molto probabilmente, a meno che un miracolo non avvenga, e la mia anima possa finalmente ritornare a respirare, continuerò a sentirmi così, solo, fino alla fine dei miei giorni.

8/365

                                                    Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** 9✉️ ***


Caro Vero Amore,

Oggi ho pensato tanto sai?

Ho viaggiato nei ricordi, vi ho scavato intensamente, e mi è tornata alla mente, una lezione di filosofia che seguimmo insieme, e che ci colpì molto.

Alla fine, quella materia ci affascinava sempre.

Comprendere come le persone pensassero nel passato, e vedere quali strambe teorie ne uscissero fuori.

Tutte diverse tra loro, ma profonde allo stesso modo. 

Non a caso gli autori si chiamano filosofi no?

L'arte della filosofia non era per tutti, solo per i saggi, coloro dotati di sapienza.

Erano, infatti, gli unici aventi virtù, e si contrapponevano agli stolti, ovvero, coloro che si lasciavano guidare dall'istinto e dall'ignoranza.

Una particolare scuola filosofica, appartenente all'età ellenistica, chiamata "stoica", fu argomento della nostra lezione.

Questa, fu la più importante di quel periodo, e modello di esempio per le successive.

Non voglio dilungarmi più di tanto, anche perché non so se ormai questo argomento possa più piacerti o interessarti come prima.

Quindi, giungo al dunque, io un po' gli stoici li invidio. Ti chiederai il perché, bhe, è molto semplice in realtà.

Dalla filosofia stoica erano completamente escluse le emozioni, poiché considerate come inutili per l'ordine generale del mondo. Ne vennero identificate, in totale, quattro:

Il timore dei mali futuri.

L'afflizione dei mali presenti.

La brama dei beni futuri.

La letizia dei beni presenti.

Ma, se fossi stato nei loro panni, ne avrei aggiunta un'altra:

Dolore per un cuore spezzato.

Forse problemi del genere al tempo non c'erano, o non vi veniva dato il giusto peso.

Fatto sta, che queste emozioni erano considerate come delle vere e proprie "malattie" , che affliggevano gli stolti, ma non i sapienti.

Questi ultimi, infatti, si trovavano in una condizione di totale apatia, ovvero completa indifferenza alle emozioni.

Quindi, quando ti scrivo che li invidio, non intendo dire che invidio il loro stato di sapienza, bensì la loro possibilità di non soffrire.

Se non avessi mai amato, non starei soffrendo adesso giusto?

Ma se non avessi mai amato, il mio cuore avrebbe mai imparato a volare?

9/365 

                                                    Tuo, Harry.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** 10. memories ***


3 mesi prima...

 

Come ci si sente ad esser soli?

Male vero?

E come ci si sente invece se oltre ad esser soli, si è anche costretti a vedere il proprio amore su un letto d'ospedale?

Peggio no?

Perché Harry stava proprio da schifo: 

Non mangiava correttamente da una settimana, non si lavava da due giorni o forse più, e aveva due occhiaie così grandi da far concorrenza ad un panda.

Era sul punto di esplodere, perché era da giorni che si trovava lì, e ancora nessuno si degnava di dargli informazioni sulle condizioni del suo piccolo Lou.

Vederlo lì, disteso sul quel dannato letto, immobile, inerme, bianco come le coperte che lo ricoprivano, faceva male.

Faceva male perché poi gli venivano in mente ricordi, in cui era felice, in cui sul suo viso si apriva un sorriso, in cui amava, in cui ancora viveva.

Così quando il dottore entrò nella stanza, nessuno può biasimarlo se quasi gli sbraitò contro:

 

"Alla buon ora, sarebbe così gentile da dirmi in che condizioni si trova, o vuole aspettare ancora?"

 

"Devo ancora ripeterglielo? Non posso darle certe informazioni, sono private e limitate ai familiari."

 

Forse era il momento che si sfogasse, che facesse fuoriuscire tutto quello che provava.

 

"E io cosa devo ancora ripeterle? Devo forse dirle centinaia di volte ancora che lui è il mio ragazzo? Che lui è la ragione per la quale mi alzo la mattina e mi addormento sereno la sera? Che questa settimana qui senza di lui è la stata la peggiore della mia vita? Forse lei non ha mai amato qualcuno così tanto da sentirsi morire se non è al suo fianco. Forse lei non si rende conto del dolore che sto provando, che il mio cuore è lacerato al sol pensiero che lui non possa farcela. 

Io la vedo come mi guarda dottore, pensa che amare un altro uomo sia sbagliato vero? 

Ma cosa cambia? Qual è la differenza tra l'amare qualcuno del sesso opposto o qualcuno dello stesso sesso? 

Amore è amore a prescindere dal persona a cui esso sia rivolto. 

Ma lei questo non può capirlo, la mente di molte persone purtroppo è troppo chiusa.

E per quanto io possa provarci, non riuscirò a farle cambiare idea. 

Le chiedo almeno di non guardarmi in quel modo, perché magari ai suoi occhi posso sembrare un mostro, ma a me non importa, però altre persone, più fragili, possono finire per crederle davvero. Possono finire per credere davvero di essere sbagliate, quando in amore non c'è nulla di sbagliato.

Forse, semplicemente lei non ha mai amato, lei non sa cosa vuol dire la parola amore."

 

Dopo quel discorso, ma anche durante, le lacrime avevano preso il sopravvento. Il suo volto era ormai tutto rosso, e forse riusciva ad intravedere un velo opaco anche negli occhi del dottore. Forse era riuscito a smuovere qualcosa dentro di lui.

 

"Ragazzo, tu non hai idea di cosa io abbia passato per amore. Non sei l'unico a soffrire, né lo sarai mai. Tutti soffriamo purtroppo, c'è chi lo mostra, e chi lo nasconde, ma non per questo abbiamo il diritto di giudicare."

 

Una lacrima cadde, ma non era di Harry, lui ne aveva versate già molte, era del dottore. 

Il ragazzo si sentì leggermente in colpa, ma non si arrese, doveva sapere.

 

"Beh, allora proprio perché sa cosa vuol dire, non pensa di dovermi dire come sta? Ad oggi non sono un familiare okay? Ma un giorno io questo ragazzo lo sposerò, quindi mi consideri già come tale."

 

"Okay, va bene. Sei testardo ragazzo, ma hai un buon cuore, devo riconoscerlo. 

Dunque, per quando riguarda Louis, le notizie non sono delle migliori..."

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** 11✉️ ***


Caro Vero Amore,

Oggi passo la giornata a riflettere, pensare e comprendere: 

Che forse la vita è troppo breve per amare, ma lo è ancora di più per non farlo.

Che a volte avere fede è inutile, altre volte è strettamente necessario.

Che le persone non sempre cambiano da sole, ma possiamo anche cambiare insieme a loro.

Che non avrei dovuto lasciarti andare, ma non sono riuscito a distoglierti dal farlo.

Che forse non è il "per sempre" ad esistere, ma i tanti piccoli attimi che lo compongono.

Che se siamo assemblati come dei puzzle, io sono riuscito a perdere la parte più importante del gioco. E non sarò completo fin quando non la ritroverò, e potrò finalmente rimettere insieme tutti i pezzi della mia anima.

 

11/365

                                                    Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** 12✉️ ***


Caro Vero Amore,

Silenzio.

Ecco cosa mi accompagna da molti giorni a questa parte.

L'appartamento vuoto, così desolato.

Oltre ai suoni provenienti dall'esterno, c'è il completo nulla.

E ricordo, ricordo quando ti rimproveravo per il volume troppo alto alla radio. 

Quando cantavamo insieme per casa e sotto la doccia. 

Quando vedevamo insieme le partite di calcio ed urlavamo quando la nostra squadra segnava.

Urlare, sì forse dovrei farlo ora, per provare a vedere se questo dannato silenzio diminuisce.

Ci provo, ma dalle mie labbra non esce nulla, se non un singhiozzo strozzato.

Sto piangendo, forse è per questo.

Però sai delle volte il silenzio non è reale, è solo nella tua testa. Lo senti solo tu, e pensi d'esser pazzo, che sia così davvero?

Non si riesce a capire da dove provenga, o da cosa sia scaturito.

Non sento, non sento niente.

Buio, silenzio, oblio.

Ecco ciò che mi circonda, che mi annebbia la mente.

Ma in fondo questo silenzio è così rumoroso, che quasi mi stordisce.

 

12/365                

                                                    Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** 13✉️ ***


Caro Vero Amore,

Ricorda, ti prego ricorda:

Che il tempo non cancella.

Il tempo lenisce le ferite.

Il tempo magari fa dimenticare.

Il tempo sbiadisce i ricordi.

Il tempo passa inesorabile.

Il tempo è un attimo fuggente.

Mentre è presente, è già passato, ed è pronto ad essere futuro.

Il tempo non è tangibile.

Il tempo ti fotte la testa.

Il tempo cambia, e ti cambia.

Il tempo ti fa invecchiare.

Il tempo in sé è infinito.

Il nostro però non lo è.

Il tempo è immateriale.

Il tempo è ricordo.

Il tempo è un insieme di racconti.

Il tempo è un attimo.

Il tempo è eternità.

Il tempo è tutto questo.

Il tempo fa tante cose.

Ma non cancella. 

Mai.

 

13/365

                                                      Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** 14✉️ ***


Caro Vero Amore,
Non avrei mai immaginato di dirlo, ma anche io, il temerario Harry Styles, quello che supera ogni difficoltà con uno schiocco di dita, quello che tutti vedono come indistruttibile, quello che all'esterno sembra perfetto...ha paura.
Paura, che cazzo di parola. Non ho mai avuto paura, mai, neanche da bambino quando mi raccontavano qualche storiella spaventosa. Sai invece di mettermi a piangere, ridevo in faccia alla persona che me l'aveva raccontata. 
Non ho avuto paura quando a scuola c'era qualche bullo di troppo, perché poi a sistemarli c'ero io.
Sai tipo paladino della giustizia. Così la notizia si sparse. Colui che salva i più deboli, e gli permette di vivere una vita migliore. Colui che combatte per l'uguaglianza. Ma per me erano solo puttanate.
Le persone ti costruiscono un'immagine intorno.
Pensano di sapere come sei e perché ti comporti in un determinato modo. Ma, in realtà, che cazzo ne sanno? 
Inventano, credono di sapere, ma non sanno. 
Quindi, ti chiederai, perché lo facevo?
Per sfogare la rabbia, per liberarmi. 
Mentre i bulli lo facevano sui più deboli, io lo facevo sui bulli. E non ci vedo molta differenza sai? 
Il punto era quello. Cambiavano le vittime. Alle persone quello che facevo io sembrava giusto, ma non lo era, per niente. Io ero un bullo che se la prendeva coi bulli. Stessa faccia, della stessa identica medaglia.
Pensavano io non avessi problemi, che io fossi perfetto. La realtà era tutt'altra.
Io di problemi ne avevo.
Il problema era che non c'era nessuno a salvare me.
Affondavo e affogavo da solo.
Io di problemi ne ho ancora.
Il problema è che il debole in questa storia sono io.
Il problema è che io adesso ho paura. 
Di che? Ti starai chiedendo. 
Beh, la riposta è alquanto semplice. 
Ho paura di perdere te, e non vederti tornare.
Perché fin quando non hai nulla da perdere, sei invincibile. Non possono toglierti nulla, se non la vita stessa.
Quando invece è il contrario, se perdi quella cosa, quell'unica che conta veramente, non solo perdi te stesso, ma muori dentro.
Ti prego, torna.
Torna e viviamo insieme.
14/365
                                                      Tuo, Harry.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** 15✉️ ***


Caro Vero Amore,

Sai cosa ho sentito l'altro giorno in pasticceria? Odore di big-babol. Strano, penserai, un odore simile, in un posto del genere? 

Beh, sì. Girandomi intorno, notai una piccola bambina, che stringeva la mano di sua madre, mentre masticava quel tipo di gomma.

Poi, mi guardò, ed io come uno ladro colto in flagrante voltai il viso.

L'ultima cosa che mi sarei mai aspettato, era di sentirmi picchiettare, dopo qualche secondo, da una piccola manina all'altezza del ginocchio. Così abbassai lo sguardo, e vidi la piccoletta con un pacco di gomme alla fragola, e con un braccino alzato per porgermene una.

"Hey, ciau. Io sono Harriet, ti ho visto triste, e io non voglio che le persone siano tristi. Quindi, prendi una di queste, ti faranno sentire meglio, te lo giuro."

Così disse, ed io mi sciolsi per la sua innata dolcezza. Un essere così puro e genuino, proprio come te.

Inutile dire, che accettai volentieri la gomma, ringraziandola e dandole un piccolo bacio sul nasino. La piccola, poi, tornò di nuovo dalla madre, felice e soddisfatta della buona azione che aveva svolto. 

Io tornai a casa, ma la big-babol non ebbi il coraggio di mangiarla. Lo so che uso troppe metafore, ma mi sento in così tanti modi diversi in questi ultimi mesi, che quelle sono l'unico modo che mi rimane per farti capire come sto veramente.

Bhe, ecco la metafora: io mi sento come una big-babol. Sai, come quando la mangi e la mastichi, e all'inizio è buona, il sapore ottimo, ma dopo un po' quest'ultimo svanisce. Questo accade anche alle persone.

Arrivano nella nostra vita, ci usano, e all'inizio gli piaciamo. Dopo un po' però, il gusto del nuovo sparisce, e non rimangono tutti, anzi la maggior parte va via. Pochi restano, anche quando di sapore non ne hai più. Tu ti posizionavi nella seconda categoria. Ma su questo non potevano esserci molti dubbi. 

Quando mi incontrasti, non ero che una gomma da buttare, inutile. Ma a te andava bene così. Mi amavi così. Amavi me, anche nel mio stato peggiore. E non credo ci sia forma d'amore più alta di questa. Nel bene e nel male.

Vorrei riaverti qui, perché adesso sta accadendo qualcosa di inaspettato. Hai presente quando cominci a gonfiarla la gomma, per farci una bolla?

Beh, io in realtà non so chi lo stia facendo a me, ma so una cosa.

Sono a conoscenza di cosa gli succede alla fine.

Già, scoppia.

E io spero solo di non arrivare a quel punto.

Spero di fermarmi prima.

Spero che tu riesca a tornare in tempo per fermarmi prima. 

15/365

                                                      Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** 16✉️ ***


Caro Vero Amore,

È così bello quando doni parti di te agli altri, che non ti rendi neanche conto di quanto potresti soffrire dopo. 

Quando lasci tasselli di te nelle persone, poi vanno via e tu rimani un puzzle non completo. È così brutto sentirsi incompleti, non bastare a sé stessi. 

Vorrei ancora avere tutti i pezzi che mi sono lasciato dietro in questi anni. Perché per quanto possa essere stupendo condividere frammenti della propria anima e del proprio corpo con qualcuno, gli effetti non sono sempre positivi. 

Bisogna stare attenti, perché a donarsi completamente, si finisce col rimanere solo con la custodia del puzzle e niente più. 

Perché a te, per esempio, non ho donato soltanto qualche parte di me, io ti ho donato l'unica cosa che mi tiene in vita. Il motore del mio corpo, forte alla tua presenza, ma debole alla tua mancanza. 

Unico come i tasti di un pianoforte, indelebile come un tatuaggio e fatale come un veleno.

Ci sono persone, che entrano nella nostra vita a piccoli passi, quasi fluttuando. Altre invece, ti entrano nel petto, e ti stravolgono l'esistenza, oltre al battito cardiaco.

Ti lascerò indovinare a quale delle due categorie tu possa appartenere, ma la risposta non è poi così complessa.

Beh, l'avrai capito no? Io a te ho donato il mio cuore. E lo sai che succede adesso che sei lontano? 

È come se il mio cuore non ci stesse più ormai. 

È come andato via, volato insieme a te chissà dove. Avrei dovuto immaginarlo, che una scelta del genere avrebbe potuto portare sofferenze dolorose. 

Avrei dovuto saperlo, ma va bene così. 

Perché tu tornerai. Io lo so.

Tornerai da me, perché è così che dev'essere.

Tornerai, perché altrimenti sarò io a raggiungere te.

Tornerai e mi ridarai la possibilità di poter ricominciare a vivere, con te. 

Nel frattempo, il mio petto vuoto risuonerà con l'eco dei miei battiti lontani.

16/365

                                                      Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** 17✉️ ***


Caro Vero Amore,

Sai di cosa avrei bisogno oggi?

Non è niente di che per molte persone, ma per me è necessario come l'aria.

È una cosa così semplice e banale, che penso i poeti del tempo mi riderebbero in faccia.

Loro così abituati a scrivere poemi, opere lunghissime, dove enfatizzano con metafore e parole dolci il loro amore verso l'amata.

Ma io non ho bisogno di cose complicate o difficili da trovare.

Ciò che desidero è una cosa così semplice e scontata, che molti non la considerano neanche più. 

O, nel caso lo facciano, lo fanno in un modo del tutto superficiale e privo di valore.

Io vorrei solo un abbraccio, o vorrei darlo, non fa poi così tanta differenza. 

Sai, penso che quello sia uno dei pochi momenti in cui due persone si sentono effettivamente vicine.

Ma non vicine solo con il corpo. 

Perché quando abbracci qualcuno, è come se lo volessi proteggere dal mondo. Non si può spiegare la sensazione di avvolgere quella persona tra le tue braccia, che sembrano così leggere da somigliare a delle ali. Quando la stringi così forte, sperando che quelle stesse ali possano fargli da scudo, anche se per poco tempo. 

A mio modesto parere, quello che accade abbracciandosi è pura magia.

Perché non ci pensiamo a quanto questo gesto ci leghi.

Non ci rendiamo conto che ad avvicinarsi non è solo il nostro corpo.

Quando ci abbracciamo con qualcuno, a stare a contatto sono i nostri cuori.

E lo senti, quel momento, quell'unica volta in cui due cuori si sfiorano. 

Quell'unica volta in cui due cuori battono insieme, l'uno sulla melodia dell'altro.

Sono cose che ho capito con te.

Perché il battito del mio cuore non ha mai dimenticato il battito del tuo.

Vorrei solo poterti riabbracciare ancora.

17/365

                                                      Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** 18✉️ ***


                                                         15/12/2011

Caro Vero Amore,

Oggi non ho molto da scrivere.

I giorni senza di te non passano mai.

Solo, mi manchi.

Torna presto.

18/365

                                                     Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** 19✉️ ***


                                                       16/12/2011

Caro Vero Amore,

Lo sai, io non mi aspettavo di innamorarmi.

Non mi aspettavo di provare certe emozioni.

Non mi aspettavo di trovarmi davanti una persona meravigliosa come te.

Non mi aspettavo di trovare il tesoro più prezioso del mondo.

Ma non mi aspettavo neanche di perderlo così.

Non mi aspettavo nulla dalla vita.

Ma a quanto pare, questa stessa vita mi ha tanto dato quanto tolto.

È vero che non apprezzi quello che hai finché non lo perdi.

Non mi aspettavo di amare in tal modo, con una tale passione.

Non mi aspettavo che dentro di me potessero nascondersi tali sentimenti.

Ma sai, delle volte la senti.

La senti come i battiti nel cuore.

Come le onde che si infrangono sugli scogli.

Come le nuvole che solcano il cielo.

La senti nelle vene.

La necessità di amare.

19/365 

                                                        Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** 20) Soldato di cristallo ***


3 mesi prima...                                 06/09/2011

 

"Okay, va bene. Sei testardo ragazzo, ma hai un buon cuore, devo riconoscerlo. 

Dunque, per quando riguarda Louis, le notizie non sono delle migliori..."

 

"Che significa? Può spiegarsi meglio?"

 

"Non vorrei essere troppo duro, quello che sto per dirti non potrebbe piacerti."

 

"Dottore, la prego sia chiaro e diretto. Questa situazione fa già male di per sé, non ho bisogno di giri di parole a peggiorare il tutto." 

 

"Il tuo ragazzo è in coma. Purtroppo, la colluttazione durante l'incidente ha creato forti traumi al sistema nervoso centrale, ma posso assicurarti che potevano esserci conseguenze molto peggiori di questa. 

Eseguendo la TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) abbiamo riscontrato che non vi è stata alcuna emorragia interna, fortunatamente, o questo avrebbe reso il tutto più complicato. Nonostante ciò, il coma è in uno stato molto grave, non vi è alcuna attività cerebrale che varia nel tempo e nessun livello di coscienza. 

Questo può provocare danni delle funzioni motorie, cognitive (attenzione, memoria, linguaggio) ed emozionali (agitazione, aggressività). 

Il corpo appare come senza vita e gli occhi restano chiusi. Non voglio essere critico, ma la situazione è molto pericolosa e-"

 

"Basta, la prego si fermi" disse Harry con voce incrinata dal dolore. 

 

Lacrime a rigare il suo volto. Lo solcavano, ci scavavano letti di fiumi e cadevano giù. 

Non era possibile. Non era possibile.

 

"Trauma cranico. Coma. Corpo che appare senza vita."

 

Frasi e parole a ripetersi come una cantilena nella sua testa. Non era pronto a sapere, non lo era più.

 

Faceva troppo male. 

 

Si sente quando l'anima si spezza. Quando fa a pugni col tuo corpo per uscire fuori. Quando vuole solo andare via e sparire perché la realtà fa troppo male. 

 

Si sente quando il cuore si spezza. Quando da un unico insieme di materia se ne formano tanti altri più piccoli. Quando sei sul punto di perdere l'unica persona per cui batteva. Quando non pulsa più normalmente. Quando quasi non lo avverti più. 

 

Si sente quando vedi il mondo crollarti addosso. 

Quando pareti ti si restringono intorno fino ad asfissiarti. Quando l'ossigeno non entra più nel tuo corpo. Non perché non riesca, ma perché tu stesso non vuoi che lo faccia.

 

Si sente quando la realtà fa così schifo che vorresti solo rifugiarti in un sogno. Quando vorresti che fosse tutto un sogno, un brutto incubo che potrai dimenticare appena sveglio. 

 

Ma la parte che fa più male è l'accettazione. 

Il rendersi conto che quella cosa sta accadendo proprio a noi, o almeno, a quelli che amiamo.

 

Non è un film, non è un libro, è la vita vera. 

 

Il suo piccolo Louis. Rischiava la vita. E lui cosa poteva fare? Come diavolo poteva farlo tornare?

 

E avete presente quando vi passa la vita davanti agli occhi? No, non quella passata ma quella che dovete ancora vivere, quella futura.

 

Quando immaginate tutto quello che avreste potuto essere ma che non sarete mai. 

 

Quando pensate a tutto quello che avreste potuto fare ma che non farete mai. 

 

Quando arriva la malinconia a peggiorare il tutto. 

 

Quando vi rendete conto di essere impotenti nei confronti di qualcosa più grande di voi. 

 

Quando vi rendete conto che non potete fare nient'altro se non sperare che le cose cambieranno.

 

Che miglioreranno. 

 

Che lui tornerà. 

 

Perché lui è un guerriero. 

 

Un guerriero col cuore d'oro. 

 

Un guerriero dolce ma fragile.  

 

Lui era il suo soldato di cristallo.

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** 21✉️ ***


                                                      18/12/2011

Caro Vero Amore,

L'ho sentito. Ho sentito non un, ma "il" crack.

Quello che nessuno mai vorrebbe ascoltare. 

Quello che poi ti cambia la vita.

Quello che ti fa diventare una persona diversa.

Perché si riconosce vero? 

Si riconosce il momento in cui il cuore si spezza.

Si spezza e tu non puoi fare nient'altro se non vederlo creparsi pian piano fino a separarsi completamente. Vorresti fermarlo, dirgli che passerà, che andrà tutto bene, ma non lo fai. 

Ti fermi, perché anche tu sai che non sarà così. 

Non andrà meglio, non migliorerà un bel niente.

E non importa se un giorno troveremo qualcuno che lo ricucirà. Pezzo per pezzo, filo dopo filo.

Non importa, perché un cuore spezzato non va via nel nulla. 

Non guarisce come se non si fosse mai rotto. 

Non funziona più come prima. 

Il ricordo di quelle ferite rimarrà per sempre. 

Non le vediamo, ma ci sono e fanno male. 

Qualsiasi cosa si rompa non torna più come prima. Ed il cuore non è esente da questa pena.

Sapete, se tra tutte le parti del nostro corpo a rompersi è proprio il cuore, il dolore è maggiore. 

Il dolore è così atroce che quasi non riesci a spiegarlo a parole. 

Da quel piccolo macchinario rosso dipende il nostro organismo e tutta la nostra vita. 

Allora, presumibilmente, ritengo sia difficile vivere con un cuore spezzato, no? 

E un po' come vivere col corpo spezzato. 

Con l'anima spezzata. 

21/365

                                                      Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** 22✉️ ***


                                                                         19/12/2011

Caro Vero Amore,

Voglio ritornare ad illudermi. 

Voglio ritornare a credere che sia successo tutto davvero.

Voglio essere certo di non essermi inventato nulla.

Voglio vivere tranquillo senza la paura che sia stato tutto frutto delle mia immaginazione.

Voglio capire se le illusioni che vedo di notte mi fanno bene o mi distruggono ancora di più. 

Perché delle volte ci penso. Delle notti resto sveglio perché ho paura di sognare. Paura di sognare eh? Guarda come mi sono ridotto...

Ho paura di rivedere tutto il bello che c'è stato e che non c'è più. Mi fa paura illudermi che tutto tornerà come prima. Ma mi fa ancora più paura il fatto che non riesca più a dormire senza ricordare. 

Non so cosa fare, illudermi che tutto si risolverà e vivere nella speranza, o ancorarmi alla realtà e lasciare che mi spezzi ogni giorno un po' di più.

Mi chiedo cosa faresti tu al mio posto, come reagiresti, come ti comporteresti, se mi lasceresti. Delle volte penso anche a questo. Tu mi lasceresti?

Forse, la risposta non mi interessa più di tanto, perché quello che conta è che non lo farei io.

Darei la mia vita per vedere anche solo una volta in più quel blu. Darei la vita per rivedere quelle piccole pieghe ai lati dei tuoi occhi mentre sorridi ancora una volta.

Non importa quanto tempo ci vorrà. 

Aspetterò, ci volessero anche mesi, anni, decenni. 

Io sarò sempre lì. 

Sempre lì ad aspettare il tuo ritorno.

Sempre lì per te.

E se la vita è tutta un’illusione, io non vorrei fare altro che illudermi con te.

22/365

                                                        Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** 23✉️ ***


20/12/2011

Caro Vero Amore,

Oggi fa cattivo tempo, le nuvole grigie diventano pian piano sempre più scure. Piccole goccioline iniziano a cadere, bagnando il suolo e creando piccole pozzanghere. Già riesco ad immaginare i bambini tra qualche ora che si divertiranno a saltarci dentro schizzando ovunque. 

In lontananza, però, vedo uno scorcio. 

Un piccolo pezzo di cielo dal quale il sole cerca di fuoriuscire.

Arcobaleno.

È la prima cosa che mi viene in mente, mi ricorda te. Mi fa pensare che in tutto quello che accade ci sia sempre qualcosa di buono. 

Un solo, seppur minuscolo, lato positivo. 

Molti, compreso me, cercano lo gnomo, o per meglio dire, la sua pentola d'oro alla fine dell'arcobaleno. Ricordo quanto, tempo addietro, questo tipo di giornate ti facessero impazzire. 

Era un tuo sogno, o forse uno sfizio, quello di voler trovare il proprietario del tesoro. Sì il nano, perché a te l'oro non interessava, volevi solo conversare con quella creatura fantastica per un po'. 

Così prendevamo l'auto e seguivamo la scia colorata, senza renderci conto del tempo che passava o del luogo verso il quale ci stavamo dirigendo. Era tutto un mistero, un'incognita da risolvere. Ed io ti accompagnavo in quella specie di pazzia, perché forse un po' folle lo ero anch'io. 

Non c'è da meravigliarsi, quindi, se uno di quei giorni ci ritrovammo a 50 km da casa, incapaci di comprendere come fossimo arrivati così lontano. 

La cosa curiosa fu, però, che eravamo riusciti a giungere al termine dell'arcobaleno, il problema era finiva all'interno di un lago. 

Il tuo faccino da cucciolo fu qualcosa di così unico, che durante il viaggio di ritorno non potetti fare altro che comprarti un peluche a forma di gnomo. 

Il sorriso che ebbi in cambio lo rimembro tutt'oggi e mi manca come l'aria.

È strano, come la vita possa sorprenderti in un semplice giorno d'inverno, quando ti aspetti che sia una normale giornata come tutte le altre. 

Difatti, fu proprio in quel preciso pomeriggio che acquistai una consapevolezza fondamentale. Io non avevo bisogno della pentola d'oro, perché il mio tesoro lo avevo proprio affianco a me. 

Non avevo mica bisogno di un arcobaleno nel cielo se potevo avere tutti colori del mondo solo girandomi di fianco ed osservando la creatura più luminosa dell'universo. 

Ora sono qui, solo su questo balcone pieno di ricordi, che guardo l'arcobaleno tra le nuvole cercando di scorgere un po' del tuo colore. 

Mi chiedo se riuscirò a trovarlo. 

Che dici, il mio arcobaleno tornerà mai?

23/365

                                                       Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** 24✉️ ***


                                                                                                                                              21/12/2011

Caro Vero Amore,

C'è una sensazione, una di quelle che non capisci finché non la provi in prima persona. Una di quelle che ti spezza dall'interno, e poi non lascia più niente. Una di quelle che poi quando arriva tutte le certezze crollano e non ci sono più muri di protezione. Sai, mentre scrivo tremo, perché fa fottutamente male avere paura di perdere chi ami. 

Trovarsi in quel bilico di incertezza, in quel limbo tra la vita e la morte. Quando si lotta contro il tempo, perché non è mai abbastanza. Non si sa mai quando giungerà l'ora decisiva, e nel frattempo si tentenna tra rassegnazione e speranza. 

Ti vedo e mi sento di merda perché non posso fare niente per migliorare la situazione. Ti vedo in quelle condizioni e mi rompo ogni giorno un po' di più. 

Come faccio a dormire la notte sapendo che a tenerti in vita è un macchinario e non i tuoi stessi polmoni? 

Mi rendo conto di essere impotente nei confronti di un mostro enormemente più grande di me. 

E poi tutto sembra troppo.

Lacrime sgorgano dai miei occhi e non posso fermarle.

E la testa batte forte per il troppo pianto. 

I rimbombi che mi tocca sentire mi stordiscono sempre di più. 

E il cuore duole e batte impetuoso, e fa male non riuscire a calmarlo.

Non c'è silenzio e non c'è rumore che distolga da questo dolore. Non c'è modo di uscirne. Non c'è nessuno a tirarmi fuori dal labirinto contorto della mia mente. 

Sono solo, completamente, insieme al fantasma della paura.

Però, mentre piango sorrido, perché io questo fantasma voglio sconfiggerlo.

Per te.

24/365 

                                                                                                                                            Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** 25✉️ ***


                                                                       22/12/2011

Caro Vero Amore,

Oggi, mentre ero al bar per comprare le tue ciambelle preferite, ( e non l'ho fatto perché sono masochista, ma solo per sentirti un po' più vicino) un ragazzo mi si è avvicinato dicendomi testuali parole: "hey bellezza, che ne dici se quei dolcetti li andiamo a mangiare a casa mia?"

Ed io sono così altamente fiero della mia risposta che la riporto anche qui: "Intanto bellezza lo dici a qualcun'altro, perché io sono bellissimo, in più questi non sono dolcetti ma CIAMBELLE IGNORANTE! Ora se non ti dispiace vado a gustarmele in santa pace, tu trovati un altro buco con cui sfogarti, chissà magari proprio quello di una ciambella" e detto ciò gliene lanciai una dritta in faccia. Non posso non ammettere che mi dispiacque averne sprecata una :(

Okay, forse ho esagerato un po', ma so che se ci fossi stato tu con me lui ne sarebbe uscito minimo come un panda. Fatto sta, che ho realizzato una cosa. Anche se il ragazzo si fosse rivolto a me in modo gentile ed educato senza doppi fini, io comunque non sarei riuscito a portare avanti nulla con lui. Il perché è stato alquanto semplice da comprendere. Sai, il mio cuore è proprio chiuso a chiave per bene, così come la mia mente. Entrambi non accettano altro che te, te e soltanto te. Suppongo tu abbia messo un lucchetto, o forse me lo sono messo da solo, innamorandomi. Provo una sorta di apatia nei confronti di tutti gli uomini che mi circondano. Per le donne c'è sempre stata, specifichiamo. Sicuramente delle volte vedo persone belle, ma non suscitano nulla in me. Così mi sento strano o quasi sbagliato, ma poi capisco di sbagliarmi quando succede. 

Succede che il cuore comincia a battere solo quando ti rivede.

Se alla fine il male è il lucchetto, solo tu puoi riaprirlo.

Perché la chiave del mio cuore l'ha una ed una sola persona. 

Tu. 

Quindi sai, se torni e lo apri magari ci amiamo insieme...

25/365 

                                                      Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** 26✉️ ***


                                                     23/12/2011

Caro Vero Amore,

Non c'è cosa più incantevole e duratura di una fotografia. I ricordi sbiadiscono, la memoria scivola via, il corpo cambia invecchiando, ma quel frangente di tempo resterà eternamente intrappolato nella carta. Una semplice istantanea, una descrizione meticolosa della realtà, che ci tramanderà per sempre giovani ed innamorati. 

Ciò che mi consola è che la nostra memoria riecheggerà negli anni a venire, dolce e leggera come una nobile sinfonia. Confido che il destino permetterà a qualcuno di ritrovarla un giorno, quando non sarò più su questa terra, magari a qualche ragazzo spaventato dall'amore, cosicché possa comprendere che non c'è niente di cui avere paura, se non di non amare abbastanza. Riguardo quest'immagine e la imprimo nella mente, semmai dovesse accadere qualcosa di orrendo anche a me, voglio essere certo di non dimenticarla. 

Erano bei tempi quelli, noi lì su quelle scale con i nostri amici, spensierati e vivi, senza problemi o incognite varie. 

Eravamo solo io e te, e ci bastava. 

Io ti guardavo con gli occhi dell'amore senza neanche rendermene conto, ma lo riesco a capire solo adesso rivedendo questo scatto.

Sai cosa mi addolora? Mi avvilisce vedere come in quel caso tu fossi bendato per volontà, per gioco, ed ora invece sei al buio per costrizione.

E poi, vedo le nostre mani unite e mi rendo conto che non è finita, siamo ancora legati. 

In fondo, abbiamo ancora tante altre fotografie da scattare, insieme, in questa vita e nella prossima.

26/365

                                                       Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** 27✉️ ***


                                                        24/12/2011

Caro Vero Amore,

Ho un ritornello in testa da giorni. Possibile che una canzone possa rispecchiarmi così tanto? Sembra quasi l'abbia scritta io, che cosa assurda vero? Probabilmente non sono l'unico ad essersi sentito in questo modo, ed è confortante sai, vedere come siamo tutti esseri umani. Come, in fin dei conti, siamo tutti accumunati dal dolore. Tutti lottano una propria battaglia sperando di vincerla. Tu, mio dolce soldato, ti stai battendo per la tua ed io lo sto facendo con te. 

 

"Oh I will carry you over

Fire and water for your love"

Ti trasporterò fuori da quell'inferno amore mio.

 

"And I will hold you closer

Hope your heart is strong enough"

Vorrei stringerti forte, ma ho paura di ferirti. 

 

"When the night is coming down on you

We will find a way through the dark"

La notte ti ha già preso con se, ma troveremo un modo per uscirne.

 

Io e te, insieme, siamo invincibili, non è forse così?

 

27/365

                                                        Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** 28✉️ ***


                                                                 25/12/2011

Caro Vero Amore,

Sai, oggi è Natale, ma a me sembra come tutti gli altri giorni, in fondo non c'è niente da festeggiare. 

O almeno, non per me.

Non ci sono regali sotto l'albero, semplicemente perché non c'è neanche quello. Ad essere sincero, non sentivo il bisogno di andarlo a prendere dalla soffitta solo per posizionarlo lì, in mezzo al salotto, e decorarlo da solo. Sarei sembrato un pazzo ad addobbarlo e a posizionarvi regali al di sotto per me stesso. Così ho preferito lasciarlo lì dov'era, dove l'avevi collocato tu l'ultima volta. Avrebbe fatto male rivivere ricordi di Natali passati insieme, di me che ti prendevo sulle spalle per permetterti di porre la stella sull'apice dell'albero. Avrebbe fatto male, e non so perché, ma negli ultimi tempi la mia mente fa strani ragionamenti. Forse, se non lo tocco, rimarranno le tue impronte, vivide e reali, fino al tuo ritorno. O forse non lo faccio, solo perché ho solo paura di accettare la realtà. Perché tu oggi, non tornerai qui per scartare i regali insieme a me. Tu oggi, non ti accoccolerai sul mio petto in cerca di carezze. Tu oggi, non dormirai con me sussurrandomi parole d'amore. Tu oggi, sarai in un posto diverso da quello in cui sono io. Saremo distanti, nonostante fossi tornato a credere in Babbo Natale solo per chiedergli un ultimo regalo. Probabilmente è un enorme ultimo regalo, ma hey non mi sono mica comportato egregiamente negli ultimi anni per senza niente! Chissà, può anche darsi che ci voglia più tempo per far sì che si avveri, o magari mi sto soltanto illudendo, come sempre. Fatto sta, che ieri, secondo i miei calcoli, era il 24 dicembre 2011, e no, non mi sono dimenticato del tuo compleanno, solo faceva più male del solito ricordare. Pensare che l'avremmo passato separati, e non avresti potuto far festa come sognavi. Di conseguenza, avevo pensato di eludere questa informazione, ma poi mi sono sentito in colpa. Quindi, eccomi qui, la sera di Natale a farti gli auguri per i tuoi vent'anni, in ritardo, e per di più su un pezzo di carta. Purtroppo, questa serie di sfortunati eventi ci ha condotti fin qui, e posso solo dirti una cosa: 

Ogni giorno ti amo di più, oggi più di ieri e meno di domani. 

28/365

                                                      Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** 29✉️ ***


                                                                     26/12/2011

Caro Vero Amore,

Sai, se potessi volare farei tante cose. 

Esplorerei il mondo, scoprendo ogni giorno un posto nuovo.

Mi confonderei con gli uccelli nel cielo, formando con loro nuove composizioni volanti.

Toccherei con mano le nuvole, giusto per capire se sono davvero soffici come lo zucchero filato. 

Potrei navigare in un mare di azzurro e sentirmi parte di esso.

Andrei a trovare persone lontane, che non vedo da tempo e che forse neanche mi ricordano più.

Potrei essere libero completamente, senza limiti e senza confini. 

Se avessi un paio di ali, volerei nella tua mente chiedendoti di svegliarti da quel sonno infinito. 

Mi infiltrerei nei meandri più profondi del tuo subconscio sussurrandoti di aprire quei meravigliosi occhi blu. 

Perché tu, piccolo Louis, non sei fatto per dormire per sempre, ma per vivere ogni giorno al meglio delle tue possibilità. 

Per questo stanotte pregherò Dio, come tutte le sere da quel maledetto giorno. 

Se potessi volare ti salverei.

Se solo potessi. 

If I could fly, I'd be coming right back home to you.

29/365

                                                      Tuo, Harry

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** 30) Non è una favola ***


3 mesi prima...                                 06/09/2011

 

Non riusciva a parlare. Si limitava a piangere, quello riusciva a farlo egregiamente. Intanto, il dottore assisteva a tutta la scena e Harry non mancò dal notare la punta di pietà che risiedeva nei suoi occhi.

 

Si voltò dalla parte opposta. Appoggiò la fronte al muro che aveva di fronte, chiuse gli occhi e inspirò profondamente. Poi il medico riprese a parlare:

 

"Ragazzo, so a cosa stai pensando e ti prego di non farlo. Andare in coma non significa non risvegliarsi più. Obiettivamente, l'urto che ha subito il tuo ragazzo non è una stupidaggine, ma ciò non non vuol dire che rimarrà in queste condizioni per sempre. Devi stare calmo, vedrai che andrà tutto per il meglio." 

 

"Lei non capisce", disse lentamente mentre si girava verso di lui. "Io non posso permettermi di perderlo, io non riesco a sopportare l'idea che un essere buono come lui si ritrovi in questa situazione. L'amore della mia vita è in bilico tra la vita e la morte e lei mi dice di stare calmo? Come posso mai esserlo? Io non so cosa fare, come aiutarlo. Io voglio che torni indietro da me..."

 

Il dottore gli si avvicinò piano e posizionò le mani sulle sue guance: "Stammi bene a sentire, ragazzo. È un momento difficile e me ne rendo conto, ma devi essere forte e se non vuoi farlo per te allora fallo per lui. Devi stargli accanto, devi fargli sentire la tua presenza. Queste sono le uniche cose che puoi fare. Fagli capire che non l'hai abbandonato e tornerà da te."

 

"Questa, per quanto mi piacerebbe, non è una favola. Lui non farà ritorno per magia solo perché io gli starò vicino. Non funziona così, la realtà è molto più complicata di quello che crede. Io non sono pronto ad affrontare tutto questo oggi. Sono estremamente distrutto, devo rientrare a casa e provare a decifrare cosa sta accadendo nella mia vita."

 

Si asciugò il volto con le maniche della felpa e prima di uscire dalla stanza rivolse delle ultime parole al medico:

 

"Sa, questa più che una fiaba assomiglia a una storia dell'orrore, e di solito queste ultime non hanno un lieto fine."

 

"Anche le storie più brutte possono diventare delle favole se il fato è dalla tua parte."

 

Ma Harry non udì quella frase. Era già uscito fuori da quel luogo che lasciava trasparire non altro che tristezza e dolore. 

 

Sapeva di star sbagliando, ne era a conoscenza. In quel momento si sarebbe dovuto trovare accanto al letto di Louis per raccontargli tutti gli istanti preziosi che avevano trascorso insieme. 

 

Invece, da vigliacco qual era, se la stava dando a gambe.

 

"Quel giorno scappai come un codardo, perché non riuscivo ad accettarlo. Mi rifugiavo nel mio dolore, invece di provare a smorzare il tuo. Ad oggi, me ne pento amaramente."

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3946962