Non avere paura

di piccola_Calliope
(/viewuser.php?uid=636455)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Nuvoletta rosa ***
Capitolo 3: *** Il vecchio e la bambina ***
Capitolo 4: *** Questo cuoricino ***
Capitolo 5: *** L'ultima lacrima ***
Capitolo 6: *** Brucia tutto ***
Capitolo 7: *** Non pentirti mai ***
Capitolo 8: *** Lory il tormento ***
Capitolo 9: *** La mia piccola testarda ***
Capitolo 10: *** Gelo ***
Capitolo 11: *** Meriti molto di più ***
Capitolo 12: *** Bipolare ***
Capitolo 13: *** Definizione ***
Capitolo 14: *** Non ho più paura ***
Capitolo 15: *** Muffin ***
Capitolo 16: *** Punto debole ***
Capitolo 17: *** Filiberto ti odio ***
Capitolo 18: *** Un disastro che funziona bene ***
Capitolo 19: *** L'orsetto e la bimba monella ***
Capitolo 20: *** Il mio momento perfetto ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
POV. VALENTINA

Sono stesa sul letto di Anna, la mia migliore amica, stiamo guardando una stupidissima serie tv senza trama…E io sto chattando con Alessandro, il ragazzo che mi piace…
Improvvisamente però…
-Anna-inizio a piagnucolare.
-Che succede?-lei si allarma subito.
-Anche lui-piagnucolo ancora e getto il telefonino sul materasso.
-Lui cosa?-chiede Anna.
Io mi alzo dal letto e inizio a camminare nervosamente per tutta la sua stanza…
-Sono io che non vado bene, si quella carina, ma non abbastanza, quella simpatica, ma non abbastanza, quella con cui scherzi un po', ma poi ti annoi…Anna il problema sono io-faccio un sonoro sospiro.
-Tesoro ma cosa dici?-Anna mi fissa interdetta.
-Alessandro mi ha friendzonato-le dico.
-Tesoro a me quel tizio non è mai piaciuto…E’ solo un bene, tu sei tanto dolce e carina, lui è uno di quei ragazzi rozzi che ogni sabato si ubriacano, non era adatto a te tesorino, meriti di meglio-mi sorride.
Io la raggiungo di nuovo, afferro un cuscino, lo stringo a me e sospiro.
-Anna la realtà dei fatti è che non vado mai bene…Ho avuto la mia prima cotta a 11 anni, Michael, un ragazzo dolce, sensibile, peccato che fosse cotto della mia compagna di classe…Poi c’è stato Alex si lui mi ha corteggiato, mi ha fatto sentire carina…Ma poi non ci sono andata a letto e mi ha mandato a cagare…E dopo chi è arrivato? Giovanni quel testa di cazzo che dopo un mese di frequentazione ha ficcato la lingua in gola a mia cugina, in discoteca…Poi Edoardo…Si con Edoardo ci sono stata due anni, ma mi ha tradito cosi tante volte che ho perso il conto…E infine abbiamo gli ultimi due, Matteo che dopo 3 mesi di frequentazioni ha scoperto d’esser follemente innamorato della sua coinquilina e adesso Alessandro, è stato lui a cercarmi, lui a provarci e oggi mi ha appena friendozonata-concludo il mio monologo con le lacrime agli occhi, sono terribilmente sfigata in amore.
Anna mi sorride dolcemente e mi abbraccia.
-Cucciola a te non manca nulla, sei una ragazza meravigliosa, non hai ancora incontrato quello giusto-si…Me l’ha ripetuto mille volte, il solito discorsetto che si sente fare chi è single da chi è felicemente fidanzato.
Io giocherello nervosamente con i capelli.
-Non mi credi vero?-mi chiede.
-Ho 22 anni e me lo dici da quando ne ho 16 forse…Posso ancora crederci?-domando.
-Tesoro quante delusioni ho avuto io?-chiede.
-Tante-rispondo e non mento, anche Anna ha incontrato ragazzi pessimi, particolarmente il suo ex che ha anche osato darle uno schiaffo…
-E poi è arrivato senza che io me l’aspettassi Orlando, lui è il pezzetto mancante del mio puzzle, la fonte più grande di ogni mia gioia, la metà mancante-sorride dolcemente.
-Si è vero, tu e Orlando siete stupendi…Ma bhe Anna queste fortune non capitano a tutte, probabilmente il pezzetto mancante del mio puzzle non esiste-affermo amareggiata.
-Valentina non dire queste sciocchezze!-Anna mi rimprovera.
Io inizio ad infilarmi le scarpe.
-Vai via?-domanda.
-Devo prendere aria, voglio camminare, ci sentiamo stasera tesoro ok?-chiedo.
-Arriverà quello giusto un giorno-mi carezza la guancia.
Io le regalo un tiratissimo sorriso di circostanza ed esco dalla sua camera.
Appena arrivo in strada, mi metto le cuffiette e parte la nuova canzone del mio cantante preferito, Tommaso Paradiso…Non avere paura.
Ascolto le sue dolci parole e piango…Non esiste la mia metà, non esiste l’amore della mia vita, non esiste quel essere fatto apposta per me pronto a completarmi, pronto a curare ogni mia ferita o insicurezza, no non esiste, io sono rimasta la sciocca Valentina di 11 anni che ancora spera di incontrare il valoroso principe azzurro pronto a proteggermi da ogni male…
-Devi smetterla di sognare Vale-mi rimprovero e nervosamente mi stacco le cuffiette…
Tommaso Paradiso è famoso per il suo romanticismo e questa canzone, per quanto a tanti possa sembrare banale, è una poesia, una poesia d’amore, di quel amore dolce che protegge…
-Non avere paura, mi prenderò cura io di te...-ripeto le parole della canzone asciugandomi una lacrima…-Che belle parole del cazzo-disattivo la riproduzione musicale.

POV. FILIBERTO
-Hai riempito i bignè?-mi domanda Luca.
-Ci sto lavorando amico-gli sorrido.
-Ascolta, io devo consegnare la torta della signora Musumeci, sono già in ritardo, ma mi ha chiamato quella scema di mia sorella, ha dimenticato le chiavi di casa, se te le lascio vicino alla cassa, puoi dargliele?-Luca straparla.
-Nessun problema, tranquillo-gli faccio l’occhiolino.
Luca è il mio capo, è più giovane di me, ha appena 25 anni, eppure è un grandissimo pasticcere abbastanza richiesto qui a Palermo, io ho trovato questo posto come aiuto pasticcere per caso, Luca è un bravo capo, nonché un buon amico, ci siamo trovati subito, è ormai un anno che lavoro con lui e ho imparato davvero tantissimo, adesso me la cavo da Dio con i dolci…Oggi stiamo preparando i dolci per un matrimonio che si terrà domani e quindi siamo chiusi e quando questo succede Luca si agita, si lui si agita con facilità, entra nel panico subito, come adesso che deve consegnare questa torta alla signora Musumeci, la moglie del sindaco…Ci tiene a fare un bella figura e sarà sicuramente cosi, lui è un fenomeno.
-Mia sorella mi fa innervosire-Luca sbuffa.
-Non ti preoccupare, consegna la torta, la do io la chiave a Valentina, si chiama cosi no?-chiedo, mi ha parlato spesso di lei, la studiossima Valentina al 3°  anno di medicina, si in effetti so solo questo, che passa gran parte del suo tempo a studiare.
-Si Fili e poi cacciala, io vado-detto ciò Luca sparisce.
Io accendo un po' di musica mentre riprendo a riempire i bignè con la crema al cioccolato.
Alla radio passa quella canzone che mi fa tanta antipatia, di quel Tommaso Paradiso…Nemmeno lui mi sta simpatico, sbuffo.
-Ancora questa dannata canzone-improvvisamente dalla sala sento una voce femminile.
-Qualcuno a cui non piace questa canzone-penso tra me e me e sorrido.
Mi pulisco le mani pronto a consegnare le chiavi a Valentina, immagino sia lei, mi volto e me la ritrovo davanti…
Ha degli enormi occhioni blu.
Lei mi fissa in silenzio…Le sue guance diventano rossissime e improvvisamente abbassa lo sguardo.
-Valentina?-chiedo.
Lei inizia a giocherellare nervosamente con i capelli e annuisce.
-Luca è andato a consegnare una torta, ma tranquilla ha lasciato le chiavi a me-le sorrido…Lei non mi guarda.
Mi sento in imbarazzo, lei non parla e non capisco perché…Io vorrei presentarmi, ma non penso che lei stringerà la mia mano…
-Bhe…-non so che dire e lei non accenna a parlare.-Ok le chiavi sono accanto alla cassa-le dico.
Lei mi guarda un istante, annuisce nuovamente e poi sparisce alla mia vista, 20 secondi dopo sento la porta della pasticceria sbattere.
-Che strana ragazza-due secondi dopo scoppio a ridere.

POV. VALENTINA
Esco dalla pasticceria di Luca con il cuore che va’ a mille…
Poggio la mia mano sul petto e questo sembra quasi esplodere.
Sapevo che  non avrei trovato Luca in pasticceria, sapevo che aveva lasciato la chiave di casa al suo collega, ma io non sapevo chi fosse il suo collega…
Filiberto. Il fratellastro di Anna.
Si Anna, ha due fratellastri più grandi Filiberto e Alessio...Lei non vive e non ha mai vissuto con loro in quanto il rapporto tra i genitori non è benevolo, loro condividono la madre, che però detesta il padre dei ragazzi, i ragazzi hanno sempre vissuto con il padre, però nonostante non abbiano mai condiviso la casa, Anna e i suoi fratellastri hanno un bel rapporto in particolare con Filiberto.
Io però non sapevo che lui lavorasse insieme al mio di fratello.
Anna mi ha presentato Filiberto 3 anni fa, poco dopo la fine della mia storia con Edoardo, io avevo compiuto da poco 19 anni, mentre Filiberto già ne aveva 27…
Eravamo in un pub, quando la vedo correre verso questo bel ragazzo alto, biondino e dal sorriso cordiale. Anna era un po' brilla e quindi gli si getta al collo, lui le sorrideva tutto contento, e io stavo lì a fissarlo interdetta…La cosa che mi ha più colpito è stato il suo sorriso stupendo.
-Anna dai-cerco di richiamare la mia migliore amica, in fin dei conti stava ‘’molestando’’ un ragazzo.
-Cucciola lui è Fili-sorride lei.
-Chi è Fili?-chiedo io nervosa, Anna mi stava davvero facendo perdere la pazienza.
Filiberto accanto a me è scoppiato a ridere, lo ricordo bene il suono melodioso della sua risata…
-Io sono Giacomo-il ragazzo ricciolino accanto a lui, che è il suo migliore amico, ha allungato la mano verso di me.
-Valentina-mi presento.
-Io sono Fili comunque-ecco che sorridendo Filiberto ha stretto la mia mano.
E lì…Lì è stato il boom, il mio cuore esattamente come oggi batteva all’impazzata, mi sentivo la bocca impastata, le gambe mi reggevano a malapena…Quando ho stretto la sua mano ho sentito qualcosa di strano, qualcosa di forte, di inspiegabile, ho avuto la sensazione di conoscerlo da sempre e il desiderio di sedermi accanto a lui e sentirlo parlare per tutta la vita, si in quella stretta di mano mi sono sentita felice e completa…Il giorno dopo ricordo bene d’aver cercato su internet questi strani ‘’sintomi’’ e la diagnosi era una sola…Colpo di fulmine.
In quei 3 anni però io e Filiberto non ci siamo visti se non di sfuggita e io ho accantonato subito la storia del colpo di fulmine in quanto lui non aveva intenzione d’aver nessuna relazione dopo la chiusura burrascosa dell’ultima, e poi ci differenziavano e ci differenziano parecchio anni, ad oggi credo che abbia 30 anni. Oggi, appena me lo sono trovata di nuovo davanti, mi sono sentita come quella sera…Stesse sensazioni, salivazione pari a zero e capacità cognitive ridotte al minimo, non l ‘ho nemmeno salutato.
-Che disastro che sono-mi rimprovero.
Appena arrivo a casa mi butto sul letto, ho ancore il cuore che corre velocissimo…
Il mio telefono prende  a squillare…E’ Alessandro.
-Prima mi friendzoni e ora vuoi parlarmi?-fulmino il telefonino, decido di non rispondere.
Io non riesco a smettere di pensare a Filiberto, che bello con quella divisa da pasticcere…E’ cosi uomo, cosi maturo, virile…Ha delle bellissime mani, delle braccia possenti, chissà che si prova ad essere stretta da lui…
-Valentina ma che diavolo stai pensando?-mi ammonisco immediatamente. Filiberto è un ragazzo e i ragazzi sono tutti viscidi, inoltre lui è più grande di me, anche di parecchio, è il collega di lavoro di Luca e il fratellastro di Anna, e poi diciamoci la verità io per lui non esisto…
La sua ex da quanto ne so io tramite Anna, era anche più grande di lui, è affascinato da altro e non da me un’insulsa ragazzina di 22 anni…
-Valentina da oggi la devi smettere, smettila di credere alla favole, ai principi azzurri, sono stronzate, ti basti da sola, gli uomini fanno schifo-mi rimprovero fissandomi allo specchio.
-Parli da sola?-mia madre entra in camera mia.
-Voglio stare sola-urlo.

POV. FILIBERTO
-E’ venuta mia sorella?-Luca nemmeno mi saluta e mi domanda di sua sorella, appena rientra.
Io annuisco continuando a riempire i bignè.
-Spero non ti abbia rotto le scatole, Valentina è una tale rompiscatole, parla in continuazione-io alla sua affermazione sorrido, quella che avevo di fronte un’ora fa era tutto tranne che una chiacchierona.
-Non ci siamo fermati a parlare, andava di fretta-rispondo.
-Buon per te, sarebbe riuscita a farti scoppiare il cervello-Luca se la ride.
-A posto la consegna?-domando.
-Meravigliosamente-sorride.
Arrivato a casa quella sera mi fisso allo specchio.
-L’hai fatta scappare, ti sei imbruttito Fili-fisso la mia barba fin troppo lunga, in effetti ultimamente mi prendo davvero poca cura di me, non vado nemmeno più in palestra.
Decido di chiamare Giacomo il mio migliore amico.
-Bro che fai?-risponde lui allegro.
-Se una ragazza scappa e non parla quando ti vede che significa?-chiedo.
-Fermi tutti, sei tu Fili? Tu che nomini una ragazza? E’ da 3 anni che non ti interessi al genere femminile-scherza Giacomo.
Si è vero in quei 3 anni non avevo più voluto sapere nulla del sesso femminile, non dopo aver trovato la mia ex a letto con un suo collega, nel mio letto, nella mia casa, nella camera dove nel secondo cassetto del comodino c’era l’anello per la proposta…Si volevo sposarla quella traditrice.
-Non mi interessa, è solo strano il suo comportamento-rispondo.
-Bho forse la imbarazzi-dice lui.
-E l’imbarazzo è positivo?-domando ancora.
-Chi è sta tizia?-domanda lui curioso.
-Nessuno dai cambiamo discorso-dico.
-Fili non sempre l’imbarazzo è positivo, magari se una è più piccola di te si imbarazza per l’età…-dice lui.
-Abbiamo la stessa età non darmi del vecchio-sbuffo.
-Dipende dal tipo di ragazza Fili, una  facile sti problemi non se li fa, magari na ragazzetta più seria invece…Devi raccontarmi bene la storia-insiste.
-Non c’è nulla da raccontare, vado a farmi una doccia, sono distrutto, magari ci sentiamo domani-dico qualche secondo prima di riattaccare.
Mi butto sul divano e apro instagram…In realtà lo uso pochissimo, ma immagino che una ragazza di 22 anni lo utilizzi parecchio.
Automaticamente digito Valentina Salvi.
-Profilo chiuso-sbuffo.
Conto fino a 3 e invio la richiesta…

POV. VALENTINA
-Ti sento più serena dalla voce-afferma Anna.
-Si la passeggiata mi ha fatto bene-sorrido e ripenso a Filiberto, ammonendomi mentalmente un secondo dopo, mi do anche uno schiaffetto sulla fronte.
-Domani a che ora hai lezione?-chiede.
-Alle 9 come sempre e tu?-domando io.
-Domani sono libera-afferma tutta contenta la mia migliore amica.
Due secondi dopo qualcuno spalanca la porta di camera mia, è Luca.
-Ciao scemottina-viene scherzosamente a tirarmi i capelli.
-Anna è arrivato quel rompiscatole di mio fratello, ci sentiamo domani, ciao cucciola-riattacco.-Ciao idiota-fulmino mio fratello.
Lui si corica sul mio letto.
-Puzzi di uova-sbuffo.
-Io lavoro mia dolce sorellina a differenza tua che passi giorni interi a leggere-mi fa una linguaccia.
Io roteo gli occhi.
-Hai conosciuto Fili?Che te ne pare?-mi chiede.
A me iniziano a tremare le mani, accendo il mio pc per distrarmi.
-Devo ripassare, puoi uscire?-chiedo.
-Filiberto è davvero un bravo ragazzo-continua lui.
-Mi fa piacere che tu abbia trovato un dipendete cosi fedele-affermo fin troppo acida.
-Come mai questo tono? Non ti fa simpatia? Ti ha trattato male?-chiede.
-Luca ci ho scambiato solo due parole, devo studiare, sono nervosa, perché tu non mi lasci stare-dico.
-Me ne vado, me ne vado-sbuffando esce dalla mia camera.
Io appoggio nuovamente la mano sul mio petto e il cuore è impazzito…Davvero basta soltanto che lo nominino?
Prendo il telefonino, instagram mi segnala una notifica…Una richiesta.
La apro e il telefono mi scivola dalle mani.
-Oddio-esclamo.
Riprendo il telefono e vado sul profilo di Filiberto Venti.
E’ davvero lui...
Ha solo 3 post, una foto del suo compleanno di due anni fa con Anna, una con Alessio e una di lui al mare, al petto nudo…A quella io sospiro…
Sorrido, mi ha pensata, mi ha mandato la richiesta.
Accetto e lo seguo a mia volta.
Angolo autrice.
Salveeee, ringrazio chi è arrivato fin qui, spero con questa storia di allietare queste giornati tristi a causa dell'emergenza coronavirus.
Chi mi segue da molto, sa che è da parecchio che manco su efp, ho molte storie iniziate, che saranno concluse promesso.
Però oggi volevo presentarvi loro due...Che ne pensate di Filiberto e Valentina? 
Mi farebbe piacere leggere qualche vostro parere :) Il prossimo capitolo non si farà attendere molto, è già pronto.
Tanti saluti piccola Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Nuvoletta rosa ***


Nuvoletta rosa
POV. VALENTINA

A lezione non riesco a seguire per niente, ho la testa totalmente altrove...
Il fatto che disegni stupidissimi cuoricini con l’evidenziatore verde fa capire il  mio stato mentale.
Può uno sguardo cambiarti la vita? Può una stretta di mano farti sentire come se avessi trovato il tuo posto nel mondo? Sono passati tre anni da quel contatto eppure io non l’ho dimenticato ed è stato totale, si come un uragano che ti investe e distrugge tutto al suo passaggio, io ai tempi stavo ancora male per Edoardo, Edoardo che mi aveva tradito milioni di volte e ogni sabato sera si faceva trovare con una ragazza diversa, anche quel sabato mezz’ora prima di conoscere Filiberto l’avevo visto mano nella mano con una biondina…Io credevo che avrei sposato Edoardo, si stupidi pensieri che si fanno a 17 anni, Edoardo era fuoco, passione pura, con lui tutto bruciava, ogni litigio era caratterizzato da urla e poi mille baci infuocati per fare pace, Edoardo era vitalità, si  mi faceva sentire viva e folle…Ma sapeva distruggermi, ha messo a dura prova il mio cuore milioni di volte fin quando ho deciso di dire basta e anche quel basta bruciava…Ha bruciato per molto tempo.
Poi ho visto Filiberto due dolci occhi verdi e un sorriso cordiale e il mondo è tornato a posto, mi sono sentita serena, si anche ieri, il suo sguardo mi ha trasmesso dolcezza e tranquillità e ad oggi è questo quello che desidero, tanta serenità, voglio un porto sicuro in cui tornare quando tutto va male, quando il mare è in tempesta.
Alla fermata del bus trovo Alessandro…
Lui mi sorride e mi viene incontro, io vorrei scappare via, non mi va di parlargli.
-Ti do uno strappo?-domanda, che sfacciato.
-Ho desiderato per molto tempo una sorpresa del genere, tu che mi vieni a prendere all’università, non l’hai mai fatto a cosa lo devo oggi?-chiedo acida.
-Non hai risposto ieri-mi dice.
-Solitamente se non si risponde ad una chiamata è perché non si ha voglia di parlare con quella persona, Alessandro non chiamarmi più-spero che il bus arrivi il prima possibile.
-Sei una ragazza fantastica…-la mia risata lo interrompe.
-Adesso mi elencherai una serie di ragioni per cui io e te non possiamo stare insieme, ti evito questa cosa, è già successo, so cosa dite in questi casi, torna a casa, sei stato gentile a venire fin qui Alessandro-sbuffo, voglio che sparisca alla mia vista.
-Non mi sono mai sentito al mio agio con te-dice all’improvviso.
-In che senso?-domando, non mi aspettavo una tale affermazione.
-Possiamo fare un giro e te lo spiego?-domanda indicando con lo sguardo la sua macchina.
-Ho fame, ho voglia di pizza, paghi tu-mi dirigo verso la sua auto.
Mezz’ora dopo siamo fuori una piccola pizzeria in cui siamo andati spesso in questi mesi.
-Allora?-domando.
Lui mi osserva in silenzio sorseggiando la sua birra.
-Non sei a tuo agio in questo momento?-chiedo.
-Io non ti piaccio davvero Valentina-mi sorride.
-Si carino scaricare tutte le colpe a me, almeno mi offri questa pizza, farò finta di nulla-sbuffo.
-Non ti sei mai resa conto, ma hai fatto di tutto per allontanarmi, mi hai sempre trattato come un amico, solamente come un amico…Non c’è chimica tra noi, nessun trasporto fisico e non perché io non sia attratto, lo sono parecchio, sei tu quella fredda, non mi sfiori nemmeno per sbaglio, quando qualcosa ti piace, quando vuoi qualcosa, impazzisci con il desiderio di voler toccare quel qualcosa, io mille volte avrei voluto baciarti, tu mai…Oggi sei arrabbiata perché essere rifiutati dà fastidio, ma io non ti ho rifiutato, ho provato a conoscerti, sono fisicamente attratto da te, non ti avrei scritto se non fossi stato incuriosito da te…Ma tu sei sempre stata lontana da me e non mi hai mai voluto…-riprende  a bere la sua birra.
Io resto in silenzio, con una pizza di fronte e lo stomaco chiuso adesso.
-Ciò non toglie che io ti reputi realmente una ragazza fantastica, vorrei che restassimo amici, non vorrei ci fosse rancore, se sarai sincera con te stessa ti renderai conto che non mento-continua.
Io non so che dire, non mi aspettavo questo discorso, a differenza di ciò che Anna pensa di lui, Alessandro è un ragazzo valido, molto interessante ed intelligente, è davvero un piacere parlare con lui, è appassionato e ha molto interessi, mi sono trovata benissimo sin da subito…Però forse è vero fisicamente è sempre mancata quella scintilla…Quella scintilla che solo Edoardo era in grado di trasmettermi…Si l’ho già detto Edoardo era fuoco e ha sempre infuocato anche me.
-La pizza è buona, non lasciarla lì-Alessandro mi sorride.
-Vorrei tornare a casa, mi accompagni?-gli domando, volevo stare sola, questo suo discorso mi aveva un po' destabilizzato, si dovevo riflettere da sola.

POV. FILIBERTO
-Come mai ti sei fatto la barba?-domanda Luca sorpreso appena mi vede quella mattina.
-Mi sono ringiovanito un po' –sorrido.
-Hai puntato qualche ragazza? Vuoi farti vedere più carino?-domanda ridendo.
-No Luca, sai come la penso-rispondo.
-E’ un peccato, sei un cosi bravo e bel ragazzo-mi dà una pacca sulla spalla ridendo.
-Mi stai prendendo in giro?-sbuffo.
-Perché dovrei?-lui continua a ridere.
-Tu piuttosto?-domando.
-Sto benissimo single-mi fa l’occhiolino.
-Anche io-dico.
-E poi io ho due belle donne nella mia vita, la mia adorata mammina e quella sciocchina di mia sorella-sorride.
Sorella sciocchina…Valentina…
-Tra un libro di medicina e un altro riesce a considerarti?-chiedo.
-Si in effetti sta sempre con quei libri in mano-Luca sbuffa.
-Quindi non ha altre distrazioni?-chiedo ancora.
-Ti incuriosisce mia sorella?-domanda Luca.
-No, l’hai menzionata tu, ho chiesto cosi per parlare-mi innervosisco e spero che lui non se ne accorga, non voglio destare davvero nessun sospetto, a me non interessa nulla di Valentina.
-Fili oggi abbiamo una giornata impegnativa, mettiamoci subito a lavoro-Luca inizia a tirare fuori ciotole e fruste, si oggi avevamo un matrimonio.
Durante la pausa pranzo apro instagram, vedo comparire la foto profilo di Valentina con un cerchietto rosa, arancio, fuxia…Ah si significa che ha una storia, e se io posso vederla lei ha accettato la mia richiesta, senza che Luca se ne accorga vado sul suo profilo.
Ha vari post dò un’occhiata qua e là e scopro che è la migliore amica di Anna, mia sorella…
Decido di visualizzare la sua storia.
E’ la foto di una pizza, conosco quel ristorante, sul tavolo però noto un paio di occhiali da sole…Maschili…Ah dai la serissima studentessa ha qualche distrazione, chiudo subito quella stupida app e mi rimetto a mangiare il mio panino con la frittata.
-Stavo pensando, non è triste vivere da soli?-mi domanda Luca all’improvviso.
-Nessuno ti rompe, hai tuoi spazi, non è triste, è il paradiso-rispondo.
-Non ti piacerebbe avere una fidanzatina che ti fa trovare la tavola apparecchiata?-mi chiede ridendo.
-Un tempo convivevo e sai bene com’è andata a finire…Ho trovato la mia ex nuda a letto con uno che…-chiudo gli occhi e stringo i pugni a quella viscida immagine.
-Non sono tutte Silvia però-conclude Luca.
-Probabilmente esiste anche qualcosa peggio di Silvia-rispondo.
-Ma Giacomo non ti porta mai in giro? Non ti incuriosisce nessuna?-chiede ancora.
-Luca ogni tanto esco con Giacomo e trovo qualcuna che si prende cura di me, sto a posto cosi, una notte e via, le donne servono solo a quello-affermo e poso il panino, mi è passata la fame.
-E’ molto offensiva come affermazione-mi ammonisce Luca.
-Mi hanno spezzato il cuore, posso!-detto ciò lo lascio solo esco fuori a fumare…
Il mio umore durante quella giornata va solo a peggiorare, sono costretto ad assistere alle effusioni di sposini felici mentre finiamo di sistemare il banchetto dei dolci…Li osservo con una tale invidia, i miei si sono separati quando ero bambino e ho sempre desiderato vivere qualcosa di diverso, si, trovare una brava ragazza che mi facesse follemente innamorare, sposarmi, avere dei figli, essere un bravo papà…Credevo che Silvia potesse esaudire questo mio desiderio…Ma mi sbagliavo di grosso, per lei non sono stato abbastanza…
Guardo gli sposini e quasi quasi sento gli occhi pizzicare…
-Hei-Luca mi richiama.
-Andiamo su-osservo gli sposini un’ultima volta e poi mi allontano, odio sentirmi debole, odio essere debole…Silvia mi ha lasciato talmente tante ferite che non so se mai riuscirò a guarire…
Mentre siamo nel furgoncino di ritorno in pasticceria, una ragazza che balla con le cuffiette sul marciapiede attira la mia attenzione, la osservo e sorrido, poi la osservo meglio e la riconosco, è Valentina.
-C’è tua sorella-affermo.
Luca si volta e osserva sua sorella a bocca aperta.
-In questi momenti dovrei rinnegarla-afferma.
Io scoppio a ridere.
-Accosta accanto a lei-mi dice, io lo faccio e appena gli siamo vicini lui suona il clacson e abbassa il finestrino.
Valentina salta in aria e si volta, ci vede…
-Luca-sbotta.
-Eleonora Abbagnato dove stai andando?-chiede Luca ridendo.
-Al supermercato-risponde lei.
-Vuoi uno strappo?-chiede ancora Luca.
Lei in quel istante mi osserva in silenzio…Ha degli occhioni blu bellissimi, l’ho già detto? Forse si, ma è un dato di fatto.
-Dai che Fili non mangia le persone, sali- dice Luca.
Lei entra in macchina e alla radio ripassa quella canzone di Tommaso Paradiso…
-Ohhh c’è pure il tuo cantante preferito vedi che fortuna-esclama Luca.
Ieri mi era sembrato di capire che a Valentina non piacesse questa canzone…
-Devi sentirla al mattino quando si sveglia e inizia ad urlare no non smettere non smettere mai-Luca la prende in giro.
Lei gli dà un pizzicotto.
-Smettila-sussurra, io sorrido.
-Non hai salutato Fili-le fa notare Luca.
Ci guardiamo attraverso lo specchietto.
-Ciao Valentina-dico.
-Ciao-lei distoglie subito lo sguardo.
-Come se fosse la fine del mondo, no non avere paura quando vai a dormire sola-Luca canticchia.-Come mai devi andare al supermercato?-domanda Luca.
-Voglio fare il tiramisù e mi manca il mascarpone-risponde lei, con lo sguardo sempre basso.
La sua risposta attira la mia attenzione e allora la butto cosi.
-Noi stiamo cercando una pasticcera non sapevo sapessi fare dolci, perché non vieni a lavorare con noi?-chiedo.
La osservo, lei diventa color peperone.
-No io…-Luca la interrompe.
-Ci tengo alla mia pasticceria Fili, l’ho messa su con milioni di sacrifici quella strega di mia sorella sarebbe in grado di distruggerla in pochi secondi-risponde Luca.
Lei non ribatte al fratello, si mette a fissare il telefonino, interessante, devo starle parecchio sul cazzo se non riesce a spiccicare mezza parola davanti a me…
Tommaso Paradiso continua a cantare io infastidito stacco la radio, Luca mi fissa con aria interrogativa.
-Ho mal di testa-dico.

POV. VALENTINA
Profuma di marsiglia, di pulito, di fresco, si è questo il profumo di Filiberto, sono sicura che da oggi in poi non lo dimenticherò mai più…
Non era previsto il nostro incontro, però non potevo nemmeno rifiutare il passaggio, Luca è sveglio si sarebbe insospettito, già mi ha rimproverato del mancato saluto, ma io che ci posso fare se quando vedo Filiberto non connetto più? Non riesco proprio a dire mezza parola…
Io quando lo vedo mi sciolgo come neve al sole.
I suoi occhi su di me bruciano, si sento un caldo enorme ogni volta che sento il suo sguardo, quei suoi occhi verdi mi uccidono…
Ha una bella voce, una di quelle voce simpatiche che ti fanno sorridere…
Poi quando guida è proprio bello, mi sento una quindicenne che potrebbe riempire pagine di diario su quanto trovi bello il ragazzo di cui è cotta.
Io però mi rendo ridicola…Mi ha beccato a ballare per strada e perché ballavo? Perché ero di buon umore e perché lo ero? Perché lui mi ha visualizzato la storia su instagram…No che scema che sono, poi davanti al supermercato sono scesa come un fulmine dalla macchina con la scusa di una telefonata e non ho nemmeno salutato… Ma io davvero non riesco…
E poi quella canzone di Tommaso mi perseguita…Ci sono io, c’è Filiberto e improvvisamente parte non avere paura…Inevitabilmente penserò a lui ogni volta che la sentirò…
In effetti la prima frase…’’Se mi guardi cosi’’…Se ripenso ai suoi occhi sospiro…
-Signorina ma si sente bene?-un vecchietto accanto a me mi fissa.
-Si perché?-chiedo.
-E’ più di cinque minuti che fissa quella bottiglia del latte sospirando, se non la convince non la compri-mi dice l’uomo.
Io osservo la bottiglia e poi insieme al vecchino scoppio a ridere.
-Lei è sposato?-chiedo cosi di getto.
L’uomo mi osserva perplesso.
-Si perché?-chiede.
-Ed è innamorato di sua moglie? La ama ancora nonostante siano passati tanti anni?-domando.
Lui sorride.
-Certo come il primo giorno-la sua risposta riempie il mio cuore di gioia.
Di slancio gli bacio una guancia.
-Buona giornata-lo saluto.
-Signorina-mi richiama.
-Cosa?-domando.
-Sei innamorata?-mi domanda.
-Mi sento su una nuvola rosa-sorrido, sorrido di cuore.
-Speriamo bene allora-l’anziano ricambia il mio sorriso.
Quando arrivo a casa metto a tutto volume non avere paura e canto a squarciagola davanti allo specchio.
Faccio un’altra storia su instagram…Scrivo ‘’Mi sento su una nuvola rosa’’ con tanto di cuoricino.

POV. FILIBERTO
Rientro a casa più distrutto di ieri, mi butto sul divano senza nemmeno togliere il giubbino.
Arriva una chiamata di Giacomo.
-Bro che fai?-chiede.
-Sono distrutto bro-rispondo.
-Che palle sei proprio un vecchio-sbuffa lui.
-Volevi uscire?-domando.
-Magari potremmo trovare compagnia-afferma maliziosamente…A Giacomo è toccata una sorte anche peggiore della mia, da sempre innamoratissimo di Clarissa, si sono messi insieme, erano pronti ad andare a convivere quando lei scopre d’esser incinta, ma bhe il bambino non era di Giacomo, se c’è qualcuno che odia le donne più di me questo è lui…
-Non mi va-gli rispondo.
-Ma sei certo di non aver puntata nessuna? Quelle strane domande ieri sera poi non vuoi uscire…-dice.
-Non ho puntata nessuna-eppure due occhioni blu mi vengono in mente.
-Sto sabato almeno usciamo?-chiede.
-Promesso-sorrido, almeno il sabato glielo devo.
-Allora adesso ti lascio, fatti una doccina e vai a letto presto amorino-mi prende in giro.
-Ciao Giacomo-riattacco.
Sono pronto a liberarmi del giubbino quando il telefono suona ancora…E’ Anna.
-Sorellina-rispondo contento.
-Cucciolone-sorrido, Anna è sempre cosi affettuosa.
-Che mi racconti?-domando.
-Tutto bene e tu? Ti sento parecchio stanco-mi dice.
-Giornata pesante a lavoro-le rispondo.
-Ti va di venire a cena a casa di Orlando domani? Cucino io-la mia sorellina è entusiasta.
Orlando è un bravo ragazzo, vive da solo da un anno e spesso Anna organizza cenette a casa sua. Orlando è fantastico con lei, l’ha difesa, beccandosi due pugni e le ruote della macchina scoppiate…Il suo ex è sempre stato un stronzo, è intervenuto Giacomo per evitare che io gli spaccassi la faccia, ma grazie al cielo Orlando è riuscito a curare tutte le ferite della mia sorellina, la ama con tutto se stesso e la rende felice e io sono immensamente contento di ciò.
-Va bene-sorrido.
-Orlando mi ha chiesto se prima o poi la porterai una fidanzata a queste cene-sento la risata di Orlando in lontananza.
-Non credo-rispondo io.
-Sono sicura che presto arriverà la ragazza giusta per te, non possiamo presentarti qualcuno noi?-mi chiede.
-Tipo chi? Magari la conosco di vista-voglio vedere se Anna nomina la sua migliore amica…Ma non lo fa…Si è sicuramente impegnata.
-Ci vediamo domani sera fratellone-Anna riattacca.
Apro instagram, Valentina ha una storia…La visualizzo.
-E’ impegnata, il ragazzo che l’ ha portata a pranzo la fa sentire su una nuvoletta rosa-sbuffo, poso il telefonino e vado finalmente a farmi una doccia.
Angolo autrice
Salveee :) come promesso ecco il nuovo capitolo.
Li conosciamo un pò meglio, che mi dite? Che ne pensate? Al prossimo capitolo care.
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Il vecchio e la bambina ***


Il vecchio e la bambina
POV. VALENTINA

Sto per mettermi a letto quando mi arriva una risposta alla storia, è Anna.
-Cazzo Anna-mi do uno schiaffetto sulla fronte.
‘’Domani mattina ti passo a prendere, facciamo colazione insieme’’.
-E cosa le dico adesso? No non posso dirle che mi piace suo fratello, Dio mio cosa faccio? Cosa dico?-inizio nervosamente a camminare per tutta la camera.-Non le dico nulla, nego, le dico che mi drogo, si quella frase l’ho scritta sotto effetto di droghe, io non posso parlarle di Filiberto-mi ributto sul letto.
-Mamma mi ha detto che ieri ti ha beccata a parlare da sola e oggi ti ho beccato io, qualcosa non va?-domanda Luca entrando nella mia camera.-E poi a dirla tutta, parecchio strana quella storia su instagram-si siede accanto a me sul letto.-Qualcosa non va Vale?-domanda nuovamente.
Io lo fisso senza fiatare.
-Sai che i tuoi occhi sono molto grandi? Inquietanti quasi-mi dice  e mi dà un colpo di cuscino.
-Ho sonno-rispondo.
-Ma tipo Vale perché io e te non ci facciamo una bella chiacchierata fratello e sorella?-domanda.
-Luca sono quasi le due, domani ho lezione-indico con lo sguardo la porta.
-Ad esempio ti piace qualcuno? Di queste cose non parliamo mai-si sistema comodamente sul  mio letto.
-Sono fatti miei, buonanotte-inizio ad innervosirmi, è strana questa domanda, magari sospetta di Fili, magari poco fa mi ha sentito nominarlo…La mia cotta per lui deve rimanere segreta.
Luca mi fissa.
-Sabato esco con Giacomo e Fili, perché non vieni anche tu e porti qualche amica?-mi domanda, il mio cuore accelera, mio fratello in un anno di collaborazione con Filiberto non mi ha mai invitato, perché adesso questo sta accadendo? Sospetta qualcosa ne sono certa.
-Chi è Giacomo? E poi sto Filiberto è un vecchio che palle-mento.
-Vecchio?-chiede Luca.
-In macchina ho notato qualche capello bianco, quanti anni ha? 32?-domando e mento, mento spudoratamente, spero che Luca se la beva.
-Ha 30 anni-mi dice.
-Vabbè si ha già un piede nella fossa-questa è bruttina, ma devo assolutamente eliminare ogni sospetto di Luca.
-Io che ho 25 anni sono ancora giovane vero?-chiede.
-Certo fratellino e adesso puoi lasciarmi dormire?-domando mettendo su il broncio da cucciolina che lo fa cedere sempre.
-Buonanotte scemottina-mi bacia la fronte e finalmente mi lascia sola.
Questa cotta per Filiberto mi porterò mille problemi…
Il mattino seguente appena esco di casa trovo davanti al cancello Orlando e Anna.
-Siete venuti tutti e due addirittura-sorrido.
-E’ tanto che non ti vedo piccola peste-Orlando mi saluta calorosamente.
-Dobbiamo parlare io e te-Anna mi regala uno sguardo truce.
-Necessito di un cappuccino in questo momento-affermo entrando in macchina.
Seduti al bar mentre attendiamo l’arrivo delle nostre ordinazioni  ci osserviamo in silenzio.
-Peste ti senti con qualcuno? No perché Anna mi ha chiamato furiosa-dice Orlando.
-O è ancora Alessandro?-interviene Anna.
-Anna ti allarmi subito, non c’è nessuno nella mia vita, ho solo perso una stupidissima scommessa con una mia collega, sai quelle challenge sceme-le spiego ridendo e spero con tutto il cuore che mi creda, non so da dove mi è uscita questa cosa della challenge, ma mi auguro che la convinca.
-Vedi Anna-sbuffa Orlando.
-In effetti mi sembrava strano, tu in fondo sei cosi razionale-Anna mi sorride.
-Non potrei mai perdere la testa per un insulso maschio-continuo ridendo.
Orlando mi pizzica la mano.
-Esclusi i presenti-gli sorrido.
-Ma per conquistarti come dovrebbe essere questo tizio?-chiede Orlando.
Io penso a Filiberto…
-Per ora sto bene da sola, quindi nessuna caratteristica in particolare-sorrido.
-Non ti sembra Fili?-chiede Anna ad Orlando e io mi strozzo con il cappuccino.
-Hei peste che succede?-chiede Orlando.
-Bollente-invento.
-Appena finiamo la colazione ti accompagniamo noi in facoltà tesoro-Anna mi sorride dolcemente.
-Magari potremmo farla mettere proprio con Fili-continua Orlando, io rischio l’infarto, ma cerco di rimanere impassibile, se Anna mi scopre è la fine.
Anna inizia a fissarmi con gli occhi a cuoricino.
-Saresti perfetta per Fili, voi due siete due cuccioli bisognosi d’affetto, si sareste perfetti-poco ci manca che Anna scoppi in lacrime…Ha davvero gli occhi lucidi.
-Ma conoscendo Fili forse lei non è proprio il suo tipo-interviene Orlando.
-Perché?-domando.
-Bhe lui è attratto da quelle più grandi di lui-continua Anna.-Tu sei bellissima e tenerissima, ma troppo bimba forse, che peccato-sbuffa Anna.
-A lui piacciono le milf-Orlando ride di gusto.
-Scemo-Anna lo fulmina.

POV. FILIBERTO
-Ti senti vecchio?-domanda Luca quella mattina appena mi vede, ultimamente il mio capo ha smesso di salutarmi.
-Ciao Luca, buongiorno-gli sorrido.
-Ciao Fili, ti senti vecchio?-chiede ancora.
-Non molto, ho  30 anni punto-non comprendo la sua domanda.
-Mia sorella ha detto che sei a un passo dalla fossa-mi dice.
-Cosa?-chiedo e sento la vena sul mio occhio sinistro pulsare, lo fa solo quando mi innervosisco.
-Le ho proposto di uscire con noi e qualche sua amica e niente non vuole perché dice che tu sei vecchio-mi spiega.
-Ah-mi limito ad esclamare.
-Vabbè ma mia sorella è una tipa noiosa, meglio non esca con noi-mi dice.
Durante tutta la giornata sono nervoso…Mi ha dato del vecchio…Ragazzina insolente, non mi parla quando mi ha di fronte eppure mi insulta…
Durante la pausa pranzo apro instagram, lei ha delle storie, non ho nessunissima intenzione di visualizzarle nulla…
Una ragazza mi ha aggiunto, una certa Alexia e ha anche messo mi piace alla mia foto, un post di 2 mesi fa…
Vado sul suo profilo, è carina, bionda, occhi verdi, viso molto fine, belle forme…Ha solo un problema…19 anni…
-Ma tu non sei vecchio Filiberto-sbotto, di getto inizio a seguirla anche io e ricambio il mi piace all’ultimo post, una sua foto con il cagnolino.
Quel pomeriggio non so per quale motivo, ma la signorina Valentina ci raggiunge in pasticceria.
-Buonasera-sorride entrando in laboratorio.
Io la fulmino e mi concentro di nuovo sulla crema pasticcera.
-Che ci fai qui sciocchina?-chiede Luca.
-Passavo di qui-si accomoda su un bancone e mi osserva, io ricambio il suo sguardo e lei arrossisce, sarà la mia età avanzata ad imbarazzarla…
-Ma qualche volta non posso venire qui a dare una mano? L’ha anche detto Filiberto-dice.
Io ho uno strano desiderio di mandarla a quel paese…Si è proprio una ragazzina insolente.
Luca sta per rispondere quando viene chiamato in sala, io e lei restiamo soli, lei mi osserva, mi fissa con quei suoi occhioni blu da togliere il fiato.
-Perché mi fissi?-chiedo all’improvviso.
-Io…-non dice nulla, abbassa lo sguardo.
Io mi avvicino a lei, poggio le mie mani sul banco,accanto ai suoi fianchi…E’ in trappola, non può scappare, siamo vicinissimi.
-C’è caldo in questa pasticceria-inizia a sventolarsi.
Profuma di frutti di bosco…Viene quasi voglia di mangiarla, ha delle belle labbra, porta sempre il rossetto rosso, l’ho visto in varie foto e tutte le volte che l’ho incontrata, lo indossava.
-Mi sento soffocare-sussurra.
Io continuo a fissarla senza proferir parola.
-Lo sai non me l’hanno ancora messa la dentiera-affermo acido.
-Cosa?-domanda lei interdetta.
-Però in effetti per quanto riguarda la vista e l’udito inizio a perdere qualche colpo-continuo.
Lei non capisce…Mi scruta con i suoi occhioni, è confusa…
-Magari tra qualche giorno dovrò utilizzare un bastone per camminare-continuo acidissimo.
-Io non capisco-afferma lei.
-Non ho già un piede nella fossa? Non sono vecchio?-chiedo, puntando i miei occhi  abbastanza arrabbiati, nei suoi.
Lei sembra colta da un’illuminazione.
-Io scherzavo-mi dice.
-Ah sai parlare allora…Piccolina-mi allontano da lei.
-Si certo io sono troppo bimba, ho finito l’asilo ieri in effetti-sbotta.
-Si vede-le sorrido.
Io riprendo a preparare la crema.
Lei si avvicina a me.
-Piccolina perché non torni a casa?-chiedo acidissimo, mi innervosisce.
Lei immerge un suo dito nella ciotola, prende un po' di crema e l’assaggia.
-E’ più acida di te questa crema-mi regala un ultimo sguardo truce ed esce.

POV. VALENTINA
-Vai via?-mi chiede Luca, ci scontriamo davanti alla porta del laboratorio.
Io fulmino un’ultima volta Filiberto.
-Mi è passata la voglia di stare in questa schifosa pasticceria-spingo mio fratello e vado via.
Appena fuori dalla pasticceria mi siedo su una panchina lì vicino e sento gli occhi pizzicare…Filiberto…Ok non sono il suo tipo, sono troppo bambina, ok abbiamo qualche anno che ci differenzia, ma a me non importa, io vorrei davvero conoscerlo…Ma lui non vuole conoscere me…Anzi forse nemmeno mi vede, sono come uno di quegli insettini che schiacci via con una manata, si è solo infastidito perché gli ho dato del vecchio, un po' come quando io mi arrabbio se un bambino mi chiama signora…
Bhe ben venga che sia successa questa cosa, mi è chiaro sin da subito che la cosa non avrà un lieto fine e io che stupida oggi dopo lezione sono venuta apposta qui, per vederlo, per cercare di sciogliermi un po'…
Perché sento gli occhi pizzicare? Nemmeno lo conosco…Il vecchio e la bambina…Che storia, cioè non è nemmeno una storia, è già finito tutto.
Avevo detto niente più sogni, niente più illusioni e in due giorni ho di nuovo voglia di piangere…
Vorrei chiamare Alessandro e andare al mare, ma non ha senso, non ha senso nulla torno a casa.
Quella sera decido di cenare in camera mia con un enorme vaschetta di gelato…
Sono pronta a vedere una nuova puntata di New Girl quando vedo che Filiberto ha una storia, non ci penso nemmeno un attimo visualizzo subito…
-Porco cazzo-urlo.
E’ un suo selfie…E’ venuto benissimo.
Ha la camicia nera, la sigaretta in bocca, i capelli biondini scombinati e uno sguardo malizioso.
Inizio a sventolarmi…Perché è cosi bello?
-Non ti vuole Valentina, non ti vuole-sbuffo e spingo via il telefono.
Piagnucolando riprendo a mangiare il mio gelato.

POV. FILIBERTO
Stasera mi sento figo, si mi trovo affascinante, ecco perché posto quel selfie…
-Vaffanculo Valentina, tu e i tuoi pregiudizi sull’età-sbotto.
Controllo i visualizzati, lei è la prima…
-Ecco vedi,vedi cosa ti perdi, ma in che senso che si perde? Ma che sto dicendo? Perché parlo da solo?-prendo le chiavi ed esco di casa.-A 30 anni mi rincoglionisco per una bambinetta, che non sia mai, per me lei non esiste-affermo convinto prima di entrare in macchina.
Quando arrivo di fronte casa di Orlando, il telefonino suona, è Giacomo.
-Dove vai senza di me amorino? Cazzo quanto sei sexy in quella foto-Giacomo se la ride.
-Sono da Anna-gli dico.
-Sabato sera devi rimetterti quella camicia, le conquisti tutte-mi dice.
-Mi ha aggiunto una tizia oggi su instagram, una certa Alexia-gli dico.
-Alexia Lentini?-domanda.
-Si lei-confermo.
-E’ un po' una scema, ma una gran figa, è la classica barbie Fili-mi dice.
-Non me la devo sposare-rido.
-Bravo Fili, vai, è cosi che ti voglio-sento Giacomo che applaudisce.
-Sabato non torneremo soli a casa-pronuncio queste frasi, ma non sono così convinto, non sono mai stato fatto per queste cose, si ho avuto qualche avventura, ma il giorno dopo mi sono sempre sentito in colpa, ho sempre lasciato le ragazze con gentilezza…Io non riesco ad essere come Giacomo.
-Spacchiamo sabato, adesso ti lascio alla cena da bravo ragazzo con la tua sorellina-Giacomo è decisamente eccitato.
-Ci sentiamo domani-riattacco.
Suono il campanello…Anna viene ad aprirmi.
-Sei bellissimo-mi stringe a sé.
-Anche tu piccola-le sorrido.
-Ti sei vestito tutto figo per venire qui, ma mi spiace non abbiamo donzelle da farti conoscere-mi prende in giro Orlando.
-In realtà c’è una ragazza che vorrei tanto presentarti-afferma Anna tutta contenta.
-Possiamo sederci a tavola?-chiedo ridendo, mia sorella e la sua smania di trovarmi la fidanzata perfetta.
Ci accomodiamo e Anna mi osserva con uno sguardo malizioso.
-Chi è questa ragazza?-chiedo.
-La mia migliore amica-esclama.
Io quasi soffoco con un goccetto di vino.
-Ma oggi soffocano tutti?-chiede Orlando.
-Ho bevuto con troppa fretta…Chi altro ha rischiato di soffocare?-chiedo.
-La mia migliore amica-risponde Anna.
-Si ho capito che vorresti presentarmela, chi ha rischiato il soffocamento?-domando ad Orlando.
-La sua migliore amica-mi dice.-Amore ma non è stato quando le abbiamo nominato Fili?-chiede Orlando.
-E’ vero-risponde lei.
-Perché mi avete nominato?-chiedo.
-Perché vogliamo che voi due vi conosciate-Anna riprende a sorridere.
-Lei che ha detto?-chiedo.
-Nulla perché Orlando le ha smontato subito l’entusiasmo, le ha detto che ti piacciono le milf-Anna dà un pugnetto sulla mano ad Orlando.
-Ma perché lei era entusiasta?-chiedo…Ora capisco quelle battute sull’asilo…Sorrido…Cioè non so proprio perché sorrido…Ma mi viene spontaneo e naturale.
-Non si è pronunciata però si è interessata a capire perché io vi trovassi affini-Anna sorride contenta.
-Comunque io la conosco di vista, è la sorella di Luca-le spiego.
-Te l’ho presentata tempo fa Fili-mi dice.
-Me l’hai presentata?-chiedo…Io non ricordo.
-Si tanto tempo fa-precisa.
-Ti piace? La trovi carina?-domanda Orlando.
-Ragazzi io sto bene da solo-rispondo, non voglio che si mettano in mezzo, loro due vivono un film Walt Disney e vogliono che tutti si trovino nella loro condizione, sono poco oggettivi, in una mia possibile conoscenza con chiunque creerebbero solo confusione.
-Te l’ho detto non è il suo tipo-conclude Orlando.
-Sono affamato mangiamo?-chiedo sorridendo.
-Valentina è fantastica, ti perdi un gioiello di ragazza-sbotta Anna e poi va in cucina.
-E’ vero quella piccola peste ha un gran cuore-continua Orlando.
-Sto bene cosi, buon per lei comunque che è una ragazza fantastica, sono fiducioso, un giorno io e lei ci sistemeremo, ma non è oggi quel giorno-gli sorrido.
Uscito da casa di Anna decido di visualizzare le storie a Valentina…
La prima è una foto con Anna a colazione questa mattina, la seconda è una sua foto…
Ha messo su un broncio dolcissimo, il suo visino è accanto ad una vaschetta di gelato al cioccolato e ha scritto ‘’Menomale che esiste il cioccolato’’.
Sorrido…
E scrivo…
‘’Il cioccolato fa venire i brufoli alle bimbe come te :P’’
Invio. Non smetto di sorridere.
Entro in macchina, eh no, non smetto proprio di sorridere.
Angolo autrice
Buonasera carissime <3
3 capitoli in 3 giorni, sono diventata davvero brava e puntuale...Allora cosa mi dite di questo?? 
Ve lo comunico, questi due faranno impazzire me e voi, le vostre recensioni sono sempre gradite care e ringrazio chi mi segue con pazienza <3
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Questo cuoricino ***


Questo cuoricino
POV.VALENTINA

Sono le 3 del mattino e non so perché, ma proprio non riesco ad addormentarmi…Mi rigiro continuamente nel letto.
Sbuffo, odio quando non riesco a riposare serena.
Decido di prendere il telefono.
C’è una notifica di Filiberto…Mi ha risposto alla storia.
-Ahhhhhhhhhh-urlo.
Due secondi dopo sia mio padre che mio fratello spalancano la porta della mia camera.
-Che succede bimba?-chiede mio padre.
-Non chiamarmi bimba-urlo, l’ha appena fatto Filiberto.
Mio fratello e mio padre si fissano.
-Tua figlia si droga papà-afferma Luca.
-Lasciatemi sola-urlo ancora.
-Ma perché hai urlato?-chiede ancora mio padre.
-Ahhhhh-urlo ancora.
-Tesoro cosa succede?-mio padre cerca di avvicinarsi.
-Non avvicinarti a me, te la lancio sennò-lo minaccio con una pantofola in mano.
-Papà si droga tua figlia-continua Luca.
-Vale ti droghi?-chiede mio padre.
-Voglio dormire uscite subito-li spingo fuori.-Mi ha scritto-sussurro appena rimango sola.
Mi ributto sul letto e penso…
Che faccio? Rispondo?
No, non rispondo! Le vere donne si fanno desiderare…Visualizzo e non rispondo…
-Però che carino mi ha scritto-mi addormento sorridendo.
Il mattino seguente sono libera dalle lezioni, mi sveglio presto, metto la musica a tutto volume e ballo per tutta la stanza.
-Me lo dai il nome e il cognome del tuo spacciatore?-chiede Luca.
-Balliamo fratellino-lo trascino con me.
Lui ridendo balla con me.
-Sei totalmente pazza-ride di gusto.
-Mi vuoi bene per questo-gli sorrido.
-Vado a lavoro pazzerella-mi bacia la guancia e poi mi lascia sola.
Io salto sul letto…
-Chi è questo ragazzo?-mi chiede improvvisamente mia madre.
-Che ragazzo?-domando ricomponendomi e abbassando il volume della musica.
-Sei mia figlia Valentina-si accomoda sul letto.
-Mamma è bellissimo-mi copro il viso con il cuscino.
Lei scoppia a ridere…
-Hai perso la testa-mia mamma sorride.
-Si mamma si, mamma è bellissimo-non smetto di sospirare, Dio se ripenso a quella foto di ieri sera sento le guance bruciare.
-Posso sapere chi è ? Come l’hai conosciuto?-chiede.
Io spengo la musica e torno seria.
-Deve rimanere un segreto o Luca mi uccide e uccide lui-le dico.
-E’ Filiberto-esclama.
-Come hai fatto?-sono scioccata, mia madre è una maga.
-E’ proprio bello-mi sorride.
-Ieri sera mi ha risposto a una storia su instagram-racconto tutta contenta.
-E tu cosa hai fatto piccola?-chiede lei.
-Non ho risposto, le vere donne si fanno desiderare-affermo sicura di me.
-Pensi di piacergli?-mi chiede.
-Lo spero-sospiro con aria sognante, si lo so, non dovrei illudermi, dovrei andarci con i piedi di piombo, ma proprio non riesco a me Filiberto piace e vorrei urlarlo ai quattro venti e vorrei baciarlo…Si per ore, per giorni, per mesi…
-E cosa pensi di fare?-domanda mia madre.
-Vado in pasticceria a stuzzicarlo-le faccio l’occhiolino.

POV. FILIBERTO
Quella mattina mi sveglio mezz’ora prima della sveglia e la prima cosa che faccio e controllare la chat di Valentina…
Ha visualizzato e non ha risposto.
-Ma davvero?-fisso il telefonino interdetto.
Arrivo a lavoro nervoso…
-Buongiorno Fili, non sembri di buon umore-dice Luca.
-Ho dormito male-sbuffo.
-Anche io, quella folle di mia sorella si è messa ad urlare in piena notte e poi stamattina ha messo la musica a tutto volume e si è messa a ballare, è una folle-dice.
-Lei almeno è di buon umore-continuo a sbuffare.
-Secondo me si droga, forse dovrei cercare su internet una di quelle guide per capire come si comporta un drogato-afferma Luca preoccupato.
-Luca tua sorella è una brava ragazza, sono sicuro che sia di buon umore per altro, magari un ragazzo che le fa la corte-dico e trattengo un ringhio di rabbia…Dio mio perché mi arrabbio?
-Io lo uccido  e se poi fa piangere mia sorella?-chiede Luca.
-Vabbè magari incontra un bravo ragazzo che l’ama e la rispetta-dico.
-Devo scoprire chi è ed ucciderlo-Luca inizia a sbattere le ciotole.
-Ma magari prima devi conoscerlo, magari è un tizio a posto-continuo.
-Vuole scoparsi mia sorella, non dovrei ucciderlo?-mi domanda Luca.
-Giusto-mi metto a lavoro.
Durante la pausa pranzo mi raggiunge Giacomo.
-Te la mangi una piadina con me qui vicino?-mi chiede.
-Posso capo?-domando a Luca.
-Certo a patto che sabato andiamo tutti e tre in discoteca-Luca mi fa l’occhiolino.
-Non mancheremo-gli sorrido.
Mentre mangiamo la piadina Giacomo non fa altro che fissarmi.
-Ho qualcosa sulla faccia?-domando.
-Sei diverso-afferma.
-Mi sono tolto la barba, ma sta già ricrescendo-dico.
-No i tuoi occhi, hanno una luce diversa-mi fissa con aria interrogativa.
-Giacomo ma smettila-sbuffo.
-Per me tu mi nascondi una donna-dice.
-Non c’è nessuna-continuo tranquillamente  a  mangiare la mia piadina.
-Da quanti anni ci conosciamo?-chiede Giacomo.
-29-dico.
-Ti conosco meglio di te stesso e tu mi nascondi una donna, lo so Fili-continua Giacomo.
Io roteo gli occhi, che palle…
In quel momento vedo Valentina sorridente dirigersi verso la pasticceria…
-Che figa-esclama Giacomo.
-Che?-chiedo e la vena sull’occhio prende a pulsare…
-Quella Valentina, la sorella del tuo capo, me la farei-Giacomo sorride.
Io stringo la lattina della coca cola…
Giacomo scoppia a ridere.
-E’ lei-afferma.
-Tu stai male-sbuffo.
-Una sera in discoteca mi ci sono strusciato contro-mi dice.
Io sento uno strano fuoco che mi percorre tutto il corpo…
-Quasi quasi sto sabato me la scopo-Giacomo mi fa l’occhiolino.
-Vaffanculo Giacomo-sbotto.
Lui se la ride di gusto.
-Non lo so che mi fa sta ragazzina insolente, due secondi fa volevo ucciderti cazzo-continuo.
-In effetti è una figa e me lo sono sempre fatto un pensierino da quando tua sorella ce l’ha presentata tempo fa, però amico, non le tocco le tue donne-mi dice.
Gli passo il telefono con la chat…
-Cazzo ti evita-Giacomo se la ride.
-Mi ha dato del vecchio e del acido, poi davanti a me non parla-dico.
Giacomo non smette di ridere.
-Ti do un cazzotto tra un secondo-gli regalo uno sguardo truce.-E poi quando ce l’ha presentata Anna?-chiedo, io davvero non ricordo…
-E’ stato il primo sabato dopo la rottura con Silvia, quella sera ti ho portato a casa e sei stato malissimo per tutto l’alcool che avevi in corpo, per questo non lo ricordi…-mi spiega.
-Grazie per avermi ricordato Silvia, grazie per avermi ricordato il motivo per cui nessuna ragazza deve piacermi-dico.
-Fili…-lo interrompo.
-Chiuso discorso-affermo.
Rientro in pasticceria e la trovo a chiacchierare con Luca…Lei mi osserva, io le regalo uno sguardo truce e mi dirigo in laboratorio.
-Posso lasciarvi il laboratorio?-domanda Luca.
-Lasciarvi?-chiedo.
-Si resta Vale a darti una mano, io ho un appuntamento con il commercialista-mi dice Luca.
-Non è che la tua sorellina rischia di incendiare il locale?-chiedo acido.
-Mi comporterò bene-Valentina mi fulmina.
-Fate i bravi piccolini, tra due orette sono di ritorno, Vale ti ho spiegato tutto, fai la brava-Luca bacia la fronte della sorella e poi corre via.
Valentina si mette a montare la panna, io mi dedico alla preparazione del pan di spagna…Non ci parliamo, benissimo lavoreremo da Dio.
Io quando lei non se ne accorge, mi metto ad osservarla…E’ davvero carina…Sorrido, è cosi buffa mentre con un soffio caccia via un capello.
Dopo la panna si mette a tagliare le fragole…
Improvvisamente urla.
-Sangue-urla.
Io la raggiungo, le esce sangue dal dito, si è tagliata.
-Ti prego io svengo se vedo sangue-sussurra.
-Quindi ti spaventi?-chiedo.
-Sto per svenire-si accoccola a me…Il mio cuore parte….E’ impazzito…
Io scoppio a ridere.
La allontano da me.
-Piccola falsa-le do un pizzicotto sul naso.-Studi medicina, non puoi avere paura di un cosi piccolo taglietto-sorrido…L’ha fatto apposta.
-Tu non sei un gentiluomo, non hai soccorso una donna in pericolo-sbuffa.
-Donna? Io non vedo donne, forse una bambina…Di là posso andare a prendere nella cassetta infermieristica i cerottini con gli orsetti-le sorrido.

POV. VALENTINA
Si avevo provato a provocarlo…Ma niente io la femme fatale che sviene tra le braccia del valoroso cavaliere proprio non so farla…
Che idiota, studio medicina e mi sono inventata la paura del sangue.
-Come mai hai scelto medicina?-mi chiede all’improvviso.
Io ci penso qualche istante…
-Voglio salvare vite, voglio essere utile per gli altri, voglio essere abbracciata dai familiari perché ho salvato un loro caro-sorrido.
-Vuoi fare il chirurgo?-chiede.
-Cardiochirurgo-dico.
-E se qualche intervento dovesse andare male? Se dovessi perdere una vita?-mi domanda.
-Purtroppo può capitare…Conoscendomi piangerò per giorni, dai Filiberto non farmici pensare-sbuffo.
-Va bene dottoressa-mi sorride..Dio che bello…
-E tu come mai fai il pasticcere?-ricambio la domanda.
-Mi è capitato-risponde continuando a sorridere.
-E ti piace?-chiedo ancora.
-Appena dico alle ragazze che sono bravo a fare i dolci le conquisto-mi fa l’occhiolino.
-Alle milf forse, si più si avanza con l’età più si ha voglia di dolci-sbotto acida.
-E del pasticcere anche-lui fa un sorrisetto malizioso.
Io roteo gli occhi e mi dedico nuovamente alle fragole.
-Qualche hobby oltre la medicina?-mi chiede.
-E’ un intervista?-gli domando.
-Non mi piace stare zitto mentre lavoro-mi dice.
-Mi piace leggere, scrivo poesie, ogni tanto disegno e poi amo fare i dolci-gli sorrido, lui ricambia subito e io sento le campane suonare…-Lei signor Filiberto qualche hobby?-chiedo.
-Passo tutta la mia giornata qui, non ho tempo libero, appena torno a casa, doccia e dopo crollo-mi spiega.
-Non è vero che non hai un hobby, il giovedi sera tu e Luca andate a calcetto-dico.
-Informatissima-mi sorride ancora e il mio cuore palpita.
-Luca parla tantissimo-alzo le spalle.
-Ho un età però rischio che qualche brutto infortunio mi mette ko-scherza.
-O magari ti stronca un infarto, però se ci sono io in corsia sei fortunato, lo curo io il tuo cuoricino-affermo sorridendo…
Lui mi fissa, ha uno strano sguardo, le sue pupille sembrano quasi dilatarsi.
-Lo curi tu questo cuoricino?-chiede.
Mi sento mancare l’aria, il suo tono, il suo sguardo, questa strana domanda…
-Do do do dopo le fra fra frago fragole cosa fa faccio?-balbetto.
Lui mi sorride.
-Il mio è un cuore difficile da trattare, un cuore che non si fida, un cuore che si ostina a non voler sentire nulla, ma vorrebbe, vorrebbe immensamente essere felice-dice.
Io inizio a girare per la cucina nervosamente…
-Qualche anno fa mi immaginavo papà a quest’età-esclama, sorride, ma è amareggiato…La sua ex è stata stronzissima, so cosa gli ha fatto Anna mi ha raccontato tutto.
-Ti piacciono i bambini?-chiedo sorridendo.
-Moltissimo-mi sorride dolcemente…Il suo sorriso è cosi…Sembra uno di quei cupcake ghiotti, bellissimi e buonissimi.-A te?-chiede.
-Da morire, se solo potessi partorirei una squadra di calcio, io sogno una famiglia numerosissima, Dio solo sa quanto un giorno desideri essere madre-affermo felice, si è la pura verità, voglio tanti bambini e un marito follemente innamorato di me, voglia una casa che per me sia rifugio, il rifugio dove trovare tutto l’amore del mondo.
-Una squadra di calcio-lui ride di gusto, io scoppio a ridere anche.-E sei…-le sue orecchie diventano rossissime.-Sei fidanzata?-mi chiede senza però guardarmi negli occhi.
-No-arrossisco anche io.
-No?-chiede ancora.
-Sono single-non riesco a guardalo nemmeno io.
-Single-ripete.
-Si totalmente libera e sola-perché non viene qui e mi bacia?
-Fai bene, i ragazzi potrebbero allontanarti dallo studio-mi sorride.
Ma in che senso? E’ arrossito, sembrava quasi sollevato che io fossi single e se ne esce cosi?
-Indipendentemente dallo studio i ragazzi sono tutti delle teste di cazzo, cosa faccio dopo le fragole?-domando acidissima, più acida di un limone.
-Stai attenta che non si bruci il pan di spagna in forno, io esco a fumarmi una sigaretta-detto ciò mi lascia sola in laboratorio.
-Razza di deficiente, ignorante, cretino, burbero, brutto idiotaa-lo insulto mentre osservo il suo odioso pan di spagna.

POV. FILIBERTO
Ho la sigaretta in bocca e sono perso nei miei pensieri…
Non sono pronto per nessuna nuova relazione, ho una fottutissima paura di soffrire, come posso fidarmi ancora di qualcuno? Come posso credere che quel qualcuno non distruggerà il mio cuore definitivamente?
Silvia mi aveva promesso amore eterno, Silvia era la mia migliore amica, le raccontavo tutto…Poi lei mi ha distrutto…
Quei suoi versi compiaciuti…Loro due nudi…Per notti ho rivisto quella scena, ho dovuto cambiare appartamento per non poter più sentire quella fitta dolorosa…Ogni volta che la incontro cambio strada, non perché io la ami ancora, ma perché lei mi ricorda il male che mi ha fatto, mi ricorda la mia fragilità…E no per nessun altro posso permettermi di ridurmi cosi.
Non saranno due occhioni blu a farmi cambiare idea.
Prendo il cellulare e vedo che c’è un messaggio su instagram…E’ quella Alexia Lentini.
‘’Ciao Filiberto grazie per avermi aggiunto, sei molto carino, magari uno di questi giorni potremmo andare a prendere qualcosa da bere insieme ;)  fammi sapere.’’
Improvvisamente Valentina mi si para di fronte, mi stacca la sigaretta dalla bocca e la spezza.
-Si ok la sigaretta ti fa sembrare figo, ma il fumo fa male-mi dice, è una nanetta tutta accigliata.
Io scoppio a ridere.
-Mi fa piacere farti ridere, eri arrabbiato poco fa e sei bruttino quando ti arrabbi, già hai parecchie rughe, la cosa peggiora se ti incavoli-mi dice.
-Hai la lingua lunga e sei fastidiosa-le dico.
-Si lo so-risponde.
-Potrei arrabbiarmi molto con te-continuo.
-Hai trovato pane per i tuoi denti-mi fa l’occhiolino.
-Ho voglia di fumare-sto per accendermi un’altra sigaretta.
-Non voglio che ti ammali, non fumare, hai 30 anni inizi ad essere più a rischio dei ragazzini-mi dice.
-Stai esagerando con la questione dell’età-inizio ad andarle incontro.
-A te piacciono le milf-sussurra lei.
-E quindi?-chiedo avanzando verso di lei.
-Io…Sento caldo-sussurra e si sventola.
-E perché?-avanzo ancora.
-Tu…-le sue spalle toccano il muro.
-Io?-chiedo bloccandola.
-Tu…-si sventola.
-Io?-domando ancora.
-Tu..Sei…Mi gira la testa-non smette un secondo di sventolarsi.
-Che cazzo fate?-improvvisamente sento la voce di Luca, sbianco, io e sua sorella siamo fin troppo vicini.-Il pan di spagna si è bruciato-urla.
Angolo autrice
Buonasere dolcezze <3 nuovo capitolooo, forse si ride un pò meno rispetto al precedente, ma Fili e Vale si avvicinano...
Che ne pensate? Le vostre recensioni sono sempre super gradite.
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** L'ultima lacrima ***


L'ultima lacrima
POV. VALENTINA

Filiberto resta paralizzato di fronte a me…Ha paura di Luca.
Luca ci ucciderà.
-Il pan di spagna si è bruciato-urla il mio adorabile fratellone.
-Grazie Filiberto sei stato gentilissimo-lo allontano da me.
-Che è successo ?-Luca è furioso.
-Sono venuta qui fuori e ho preso una testata, ho urlato e Filiberto è corso qui-barcollo e mi tocco la testa, spero d’esser credibile.
-Mi spiace per il pan di spagna, ma ho sentito urlare-continua lui.
Luca mi viene incontro.
-Come stai adesso?-Luca mi carezza il viso.
-Filiberto ha visto che non c’è nessun bernoccolo grazie al cielo-sorrido.-Sono solo un po' stordita me ne torno a casa-dico.
-Ti accompagno?-mi domanda Luca.
-Vai io preparo di nuovo il pan di spagna-dice Fili.
-Andiamo piccolina-Luca mi stringe a sé.
Appena sono in macchina ripenso a Filiberto…Cosa voleva fare? Perché si era avvicinato tanto? Voleva baciarmi? Al sol pensiero sento le gambe molli. Io avrei voluto da matti e giuro nulla mi avrebbe fermato…Nemmeno la possibile furia di Luca.
-Menomale che c’era Fili-afferma preoccupato Luca, mi sento cosi in colpa a mentirgli, ma non posso fare diversamente…
Io non dico nulla.
-Basta non ti faccio lavorare più in pasticceria-continua Luca.
-Si è meglio, sono maldestra-rispondo.-Luca ho la batteria scarica e devo mandare un messaggio urgente, puoi prestarmi il telefonino?-chiedo.
-Tra poco sarai a casa, non puoi aspettare?-chiede.
-Ti prego Anna si preoccupa, è importante-dico.
-Tieni-mi passa il telefono.
Io faccio finta di inviare un messaggio, invece vado sulla rubrica, leggo il numero di Filiberto e lo imparo a memoria, si la mia memoria funziona da Dio.
Quella sera dopo cena sono nel letto a chiedermi se devo mandargli un messaggio o meno…
Voleva baciarmi?
Mando un messaggio ad Alessandro.
V: Ho un dubbio, faccio o non faccio una cazzata?
A: Ahahaha se la cazzata è dichiararti a me, liberissima di farla…Comunque si rischia.
V: Grazie…E scusa
A: Sapevo di non esser fatto per te, però come amici potremmo funzionare ;). Vale spero che questo ragazzo a cui stai per scrivere non ti faccia soffrire…
V: Sei un buon amico, grazie di tutto.
-Si ora invio il messaggio-un bel sospiro e via…

POV. FILIBERTO
-Stai diventando pericoloso Giacomo davvero-affermo questo trovandolo fuori da casa mia.
-Dobbiamo parlare, si ok, tu non vuoi parlare di Valentina, ma io si, non puoi chiuderti, devi parlare con me, sono o non sono il tuo migliore amico?-chiede.
-Ho sonno, ho voglia di una doccia e del mio letto, Giacomo va’ a casa, non siamo più ragazzini che passano il tempo a pensare alle ragazze-sbuffo, non volevo assolutamente parlare di Valentina, non oggi, non quando senza capire bene il perché sono arrivato vicinissimo al suo viso…Se ripenso a quel momento un misto tra rabbia e adrenalina mi travolge-Va’ a casa-ripeto.
-Sei stronzo quando fai cosi-il mio migliore amico mi fulmina.
-Scusa, ma davvero non c’è nulla da dire, Valentina è carina, è anche molto simpatica, ma è una bambinetta e poi a me non interessa intraprendere nessuna relazione, adesso davvero sono stanco, sabato sera usciamo e ci divertiamo, dai Giacomino non fare la fidanzata psicopatica-gli sorrido.
Lui mi osserva in silenzio qualche secondo…
-Mi prometti di non fare cazzate?-chiede.
-Certo-sorrido.
-Non farti fottere mai dalla paura bro-mi dà una pacca sulla spalla.
-Posso andare a riposare adesso?-chiedo non smettendo di sorridere.
-Sabato ci spacchiamo?-chiede.
-Si-gli faccio l’occhiolino.
Uscito dalla doccia  sento il bip dell’arrivo di un messaggio e con addosso solo un telo in vita, afferro il cellulare.
La foto profilo di Whatsapp mi lascia a bocca aperta e il cuore prende a martellare...
Mi siedo sul water e leggo dall’anteprima.
‘’Ciao Fili, sono Vale, la sorella di Luca, gli ho rubato il tuo numero, scusa :P…Ecco volevo sapere…Oggi quando ti sei avvicinato a me, cosa volevi fare?’’
Senza una ragione sento una lacrima rigarmi il volto…
Apro la chat, visualizzo il suo messaggio…
E dopo di che con il cuore che martella e gli occhi che pizzicano lo elimino, non riceverà nessuna risposta.
Merita di meglio, merita qualcuno meglio di me. E io non voglio soffrire mai più.
Apro instagram e rispondo a quell’Alexia…
‘’Si, sabato ci becchiamo in giro e volentieri ti offro qualcosa ;). Sei molto carina anche tu.’’
Ripenso a Giacomo…’’non farti fottere mai dalla paura bro’’.
-Io non sono coraggioso Giacomo-affermo amareggiato.

POV. VALENTINA
Da quello schifoso messaggio sono passati 2 giorni…Ha visualizzato e non risposto.
Lo detesto!
Sono stesa sul mio letto di sabato pomeriggio, con l’umore a terra, non solo mi sono illusa d’aver sentito qualcosa, ma sono passata anche per idiota ai suoi occhi, la bambina che si illude di piacere al figo di 30 anni…
Qualcuno spalanca la mia porta improvvisamente, sono Anna e Luca.
-E’ cosi da due giorni-afferma Luca.
-Hai litigato con Alessandro? Sono sicura sia lui il colpevole-afferma acida.
-Chi cazzo è Alessandro?-chiede Luca.
-Sparisci alla mia vista?-lo fulmino.
-Questo Alessandro ti ha fatto qualcosa di male?-Luca si avvicina a me.
-Luca questa cazzo di gelosia te la devi far passare-sbotto.
-Luca tranquillo ci penso io a lei-Anna cerca di rassicurarlo.
-Ha rotto con questa gelosia-continuo io nervosa.
-Voglio proteggerti dalle teste di cazzo che vogliono farti soffrire-dice Luca.
-E’ nervosa, le passerà, non peggiorare, vai a lavoro su-Anna sorridendo lo spinge via.-Cos’hai?-mi domanda rimaste sole.
Io non posso certo dirle che ho fatto una figura di merda con il suo amorevole fratellone.
-Vorrei solo ubriacarmi stasera-dico.
-Puzzi Vale, fatti una doccia-Anna mi trascina fuori dal letto.
-I ragazzi sono delle merde-piagnucolo.
-Scelgo io un vestitino per stasera che ti renda super sexy, chiunque ti ha fatto soffrire se ne pentirà-Anna mi bacia la fronte e mi spinge fuori dalla camera.
-Si Filiberto la pagherai-affermo da sola in doccia.

POV.FILIBERTO
-Devo offrire da bere ad Alexia appena la becco-affermo fumando la mia sigaretta seduto al tavolo del pub con Giacomo e Luca.
-Alexia?-chiede Giacomo sorpreso.
-Si te l’ho nominata, mi ha scritto, dice che sono carino, le offro da bere, ci sta dai, sano divertimento-faccio l’occhiolino.
-Sei sicuro?-chiede Giacomo serissimo.
-Sicurissimo-sorseggio il mio cocktail.
-Luca ma qualcosa non va?-domanda Giacomo, si in effetti Luca è due giorni che è taciturno..
-Sono preoccupato per mia sorella-dice, alla parola sorella sento una fitta al petto.
Giacomo mi osserva, io faccio finta di non prestare troppa attenzione alla conversazione, muovendo la testa a ritmo di musica.
-Ma tua sorella non è quella che studia sempre? Cosa ha combinato?-domanda Giacomo sorridendo.
-Alessandro la fa soffrire, io non l’ho difesa-afferma Luca amareggiato…Chi cazzo è Alessandro? La vena sull’occhio prende a pulsare.
-E’ il suo ragazzo?-insiste Giacomo, so che mi sta provocando…
-E’ due giorni che mangia poco e sta tutto il tempo a letto, deve averla delusa-Luca è preoccupato…Mi fa sorridere, mi ricorda me con Anna, siamo due fratelli tontoloni innamorati delle proprie sorelle.
Comunque Valentina due giorni fa mi ha inviato quel messaggio…Sono io la causa dei suoi mali? C’è rimasta male della mia non risposta? Non voglio che lei stia male…Non ne valgo la pena.
-Luca ma quella non è tua sorella?-Giacomo, indica una ragazza con un aderente vestitino nero che balla…
-E’ lei-dico, la riconosco immediatamente…Il mio cuore traditore prende ad accelerare.
-Dove ha preso quel vestito? Ragazzi non è troppo corto?-Luca sbianca.
-C’è anche Anna-Luca indica anche mia sorella.
Entrambe sono un po' brille…Anna mi nota, prende per mano Valentina e si avvicinano a noi.
-Buonasera ragazzi-Anna è molto brilla.
-Dov’è Orlando?-le chiedo.
-Lavora-risponde lei ridendo.
-Valentina quel vestito non è troppo corto?-chiede Luca decisamente arrabbiato.
-Sono single e posso fare quello che voglio-non mi guarda nemmeno per sbaglio.
-Siete molto carine-Giacomo sorride alle ragazze, io e Luca lo fulminiamo.
-Giacomino vieni-Anna lo tira a sé per ballare.
-Valentina tu non vieni?-chiede Giacomo…
-Giacomo vuoi che ti spacco la faccia?-Luca non smette di fulminarlo.
-Che palle Lu, che palle, faccio quello che mi pare-Valentina è meno brilla di Anna…Fulmina il fratello.
-Bimba-un ragazzo le carezza il fianco e le bacia la guancia…Io lo conosco, si chiama Alessandro, allora esiste davvero.
-Giacomo io ballo con lui-Valentina sorride al mio migliore amico e balla con quel tizio.
-Gli spacco la faccia a sto deficiente-Luca si solleva, io lo trattengo.
-Li controlliamo, se fa qualcosa di sbagliato intervieni, non mi sembra il caso di provocare una rissa-gli dico…Vorrei spaccargli io la faccia a sto Alessandro, si lo so, non ho il diritto…Ma Valentina stasera è bella da togliere il fiato…
Mentre balla con lui spesso mi lancia qualche occhiata, mi sta visibilmente provocando…
-Io esco a fumare, guardala tu ti prego-Luca mi lascia da solo.
Mi raggiunge Alexia.
-Eccoti finalmente-mi sorride contenta.
-Hei-ricambio il sorriso.
-Non vedevo l’ora di vederti-continua a sorridere, è  molto fine.
Valentina ci osserva…La sua espressione cambia…Sembra quasi addolorata e infastidita dal vedermi con un’altra…
Non può e non deve assolutamente prendersi una cotta per me.
-Hei Alexia sei davvero molto carina-le dico.
-Grazie anche tu-mi fa l’occhiolino.
-Io sono un tipo abbastanza diretto, credo sia inutile girarci intorno-ricambio l’occhiolino.
-Concordo-mi sorride maliziosamente.
Le sorrido e catturo le sue labbra…
Valentina due secondi dopo esce dal locale.
Mi dispiace, ma è cosi che deve andare.

POV. VALENTINA
Alexia Lentini, ha appena 19 anni e lui la sta baciando davanti a me…
Esco immediatamente dal locale perché mi sento mancare l’aria..
Mi scontro con Luca.
-Hai gli occhi lucidi, che succede?-mio fratello mi carezza il viso.
-Bimba cos’hai?-Alessandro mi ha raggiunto.
-Ale scusa io vado, Lu mi porti a casa?-voglio sprofondare nel mio letto.
-Le hai fatto qualcosa?-domanda Luca ad Alessandro.
-Io sono un suo amico e non le farei mai del male-risponde Alessandro.
-Perché sei cosi triste?-domanda Luca preoccupato.
-Andiamo a casa?-chiedo trattenendo le lacrime con tutte le mie forze.
-Avviso i ragazzi-Luca mi carezza la spalla e rientra nel pub.
-E’ il fratello di Anna il ragazzo che ti piace vero?-mi chiede Alessandro.
-Tienilo per te ti prego-gli dico.
-Secondo me quello li è un coglione Vale…-dice.
-Non voglio parlarne, buonanotte Ale-rispondo, io non voglio proprio più parlarne per me stasera la cosa si è chiusa.
-Andiamo piccola?-mi chiede Luca.
Io in silenzio lo seguo.
-Non ti ha ferito quel Alessandro?-mi domanda in macchina.
-No-rispondo.
-Perché sei triste Vale? Perché non mi parli? E’ giorni che stai cosi-Luca è molto preoccupato.
-La fermi la macchina un attimo?-chiedo.
Appena accosta lo abbraccio e scoppio a piangere.
-Piccolina che hai?-chiede ancora una volta.
-Ti voglio infinitamente bene Luca-sussurro.
-Anche io-la sua voce si incrina.
Si io e Luca siamo due piagnoni e ci vogliamo infinitamente bene, è vero litighiamo e ci stuzzichiamo spesso, ma un fratello migliore di lui non potevo desiderarlo.
-Giuro che ucciderei chi ti fa piangere cosi-mi stringe a sé.
-Non preoccuparti, stasera ho capito e non piangerò più-gli dico.
-Tu sei una ragazza meravigliosa, chi gioca a perderti lascialo fare, non ha capito il gioiello che sei-mi sorride teneramente.
Arrivata in camera velocemente mi infilo il pigiama e mi butto sul letto, inutile dire che scoppio nuovamente a piangere, proprio non riesco a smettere…
Io ho sentito qualcosa, io quando ho Filiberto vicino sento qualcosa, e so per certo che lo sente anche lui, ma non capisco perché adesso le cose stanno cosi, forse io non sono abbastanza, quella Alexia è molto più fine di me…
Non vorrei piangere, ma non mi è mai successo di avere quella botta in testa, si Filiberto è una botta in testa, il mio colpo di fulmine, è tutto forte, è tutto intenso e non riesco a smettere di piangere…
Afferro il cellulare, c’è una storia di Alexia, la apro…
Sono due cocktail e lei ha taggato lui con tanto di cuoricino accanto al nome…
Decido di smettere di seguirlo…
Nel giro di una settimana è successo di tutto, Alessandro mi ha friendzonato, poi però in realtà ho capito che non mi è mai piaciuto cosi tanto…Ho rivisto dopo anni Filiberto e tac ho riprovato le stesse sensazioni intense e folli…Mi ha aggiunto su instagram, ci siamo stuzzicati, mi ha scritto, abbiamo passato un bel pomeriggio in pasticceria, credevo volesse baciarmi, gli ho scritto, mi ha evitato e stasera ha baciato Alexia…
Io piango e lui probabilmente andrà a letto con lei.
Ci risiamo, la ragazza carina, ma non troppo, simpatica, ma non troppo, quella che noti, ma poi ti annoia, l’eterna seconda scelta, il mondo è pieno di ragazze più carine di me…
Passerà questa cosa, d’altronde è successo tutto in una settimana, basterà non andare più in pasticceria, non lo vedrò più e mi passerà.
Non sono mai stata il suo tipo e lui non hai mai avuto interesse nel conoscermi, mi sono solo illusa…
Non so perché ma ripenso alla scoperta dell’ultimo tradimento di Edoardo…
Ero sdraiata nel suo letto, lui era sotto la doccia, gli arriva un messaggio su whatsapp, gli aveva scritto una certa Morena…
Lo apro subito, lei le aveva scritto ‘’ amore mi manchi, ieri è stato tutto fantastico’’…
Amore…Il mio amore era stato per l’ennesima volta con un’altra, io non gli ero bastata…
Anche a Filiberto non sono bastata, ha visto pochissimo di me, quel pochissimo non gli è bastato o piaciuto e quindi via…
-Non piangerai mai più per nessuno Valentina-mi incoraggio asciugando, quella che spero sia, l’ultima lacrima.
Angolo autrice
Salve care <3
Nuovo capitolo, peccato che questa volta non si ride...Anzi...Fili ha incasinato un pò tutto.
Non potevo scegliere titolo diverso da questo per questa storia...Hanno paura, entrambi hanno tanta paura e sarà un viaggio lungo quello con questi due...Siete pronte a seguirli?? Spero che il capitolo vi piaccia comunque.
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Brucia tutto ***


Brucia tutto
POV. VALENTINA

Fisso il cappuccino in silenzio, mi bruciano gli occhi, ho pianto troppo…
-Piccola cosa ti succede?-mi domanda mia madre.
Luca in silenzio mi osserva, è molto preoccupato…
-Non parla-risponde lui al mio posto.
Dopo la rottura con Edoardo, quella appena passata è stata una delle peggiori notti della mia vita…Mi sento cosi…Triste, vuota, infelice.
-Piccolina perché oggi non vieni con me in pasticceria? Dobbiamo ultimare una torta per il compleanno di un bambino, potresti darci una mano con le decorazioni, a te piacciono tanto-Luca mi carezza la mano.
Io in silenzio proietto i miei occhi nei suoi…
-Giuro che lo uccido quello che ti ha ridotto cosi!-Luca stringe i pugni.
Io sorrido…Sono quasi tentata di fare il nome di Filiberto, se lo merita proprio un pugno sui denti!
-Luca va’ a lavoro, ci penso io a lei-mia madre cerca di rassicurarlo.
-Voglio un nome e un cognome-dice lui.
Detto ciò esce dalla cucina…Mia madre si siede al suo posto e mi fissa.
-Cosa ha combinato Filiberto?-chiede.
Sentendo quel nome sento una morsa allo stomaco, mi alzo pronta ad andare in camera mia per piangere altre mille ore, mia madre mi trattiene.
-Non risolvi i tuoi problemi rimanendo in silenzio, fai preoccupare tutti-mi dice.
-Filiberto non mi vuole-pronuncio quelle parole trattenendo le lacrime, si so che dall’esterno tutta questa sofferenza può apparire esagerata, ma non lo è per me, dopo Edoardo io ho chiuso il mio cuore in cassaforte, non volevo nessuno nella mia vita, si mi sono sentita con altri ragazzi, ma nessuno mi ha realmente colpito, Filiberto mi ha fatto battere di nuovo il cuore, mi ha fatto sentire di nuovo viva…E quando per anni vivi nel ghiaccio, appena tocchi il fuoco ti ci attacchi con tutta te stessa…Ecco perché oggi fa malissimo.
-Te l’ha detto lui?-chiede ancora mia madre.
-Non gli vado bene mamma, fine della storia-detto ciò mi libero della sua presa, voglio stare sola.

POV. FILIBERTO
La mia domenica non inizia bene! Non quando quella folle di mia sorella entra in casa mia, in camera mia e mi lancia un bicchiere d’acqua in faccia.
-Anna cazzo!-sbotto nervoso.
-Sono stata fortunata nel non trovare nel tuo letto, la ragazzetta che ti sei baciato ieri sera-è furiosa.
-Ma tu ieri sera non eri brilla? Che ci fai qui cosi presto?-mi asciugo il viso con un fazzoletto.
-Davvero vuoi uscire con quella tizia? Non so se ti sei accorto che ha 11 anni meno di te-dice.
-E quindi? Anche il nonno e la nonna avevano dieci anni di differenza-sbuffo, tutti a rimarcare questa storia che sono vecchio.
-Non azzardarti a dire una cosa del genere! I nonni erano una coppia stupenda, tu e quella bambina non potete paragonarvi a loro-urla…
-Anna cazzo! Non urlare, ho mal di testa, tra due ore devo essere a lavoro, va’ a casa, non abbiamo nulla di cui parlare-alzo la voce anche io.
-Se mamma viene a sapere questa cosa…-la interrompo.
-Dillo a chi vuoi! Anna ho 30 anni! Sono liberissimo di fare ciò che voglio e di uscire con chi mi pare-affermo.
-Sei caduto davvero in basso dopo Silvia-mi dice.
-Che bisogno c’è di nominarla? Anna sai perfettamente come sono stato a causa di quella donna, non devi nominarla per nessun motivo al mondo, Alexia mi piace, mi diverte, mi libera dai pensieri, ci esco quante volte voglio!-urlo nervoso, domenica peggiore di questa non potevo avere.
-Sei un coglione-Anna detto ciò va via…
Io nervoso do un pugno al materasso.
Arrivo a lavoro più che nervoso…Luca non è da meno però.
-Che hai?-gli chiedo.
-Voglio uccidere chi ha fatto soffrire Valentina…-dice.
-Eh cosa è successo? Ieri sera sei scappato-dopo il mio bacio ad Alexia, Valentina è scappata e Luca qualche minuto dopo di lei anche.
-Ha pianto tutta la notte, oggi era lì in silenzio che fissava il cappuccino…Mi fa male il cuore a vederla cosi…Mi ricorda i tempi dopo Edoardo-Luca sospira, è molto preoccupato…E’ colpa mia? Sono io che le ho fatto cosi male? Ma non può essere noi non ci conosciamo,  io non sono nulla per lei e non merito tutta questa sofferenza.
-Chi è Edoardo?-chiedo.
-E’ il suo ex, l’ha tradita, le ha spezzato il cuore, un po' come Silvia con te, sono stati mesi difficili quelli dopo la rottura con Edoardo, un giorno ha avuto un attacco di panico terribile…Ha perso conoscenza, l’abbiamo dovuta portare in ospedale, ecco perché io non voglio che nessun ragazzo si avvicini a lei, non voglio che stia male, ma per adesso c’è un testa di cazzo che la rende cosi triste, io lo strangolerei-Luca stringe i pugni.
A me si stringe il cuore, Valentina ha solo 22 anni e già si è trovata a provare un simile dolore…Me li immagino quei sui occhioni blu spenti e tristi…Forse dovrei parlarle, farle capire che non ha senso soffrire per me…Io non valgo davvero la pena, io sto bene cosi da solo, ho smesso di credere nel amore e in queste cose qui, lei è ancora giovane, è giusto che faccia le sue esperienze, è giusto che incontri qualcuno…Qualcuno di diverso da me…Le auguro una sorte migliore della mia.
-Non possiamo fare nulla per metterla di buon umore?-chiedo a Luca.-Tua sorella è molto simpatica, mi spiace saperla stare male-spero non si insospettisca.
-Chiedi ad Anna-mi dice Luca.
-Ci ho litigato poca fa-sbuffo.
-Come mai?-si interessa Luca.
-Ieri sera mi sono baciata con quell’Alexia che avevo nominato, ecco non ha approvato la cosa-spiego.
-Vuole molto bene a Vale, magari ci passa su alla tua cazzata stavolta-Luca mi sorride.
-La chiamo dai-mi allontano e chiamo mia sorella che spero non mi mandi a quel paese.
-Non ho voglia di parlare con te cia…-la interrompo.
-Luca è molto preoccupato per Valentina, è molto triste, vorremmo fare qualcosa per tirarla su di morale, puoi aiutarci?-chiedo.-So che sei molto arrabbiata con me, ma fallo per la tua migliore amica-le dico.
Luca mi toglie il telefono dalle mani, mette il vivavoce.
-Ciao Anna, si tuo fratello è un coglione, però la mia sorellina è tanto triste, ci aiuti?-le chiede.
-Grazie per il coglione-roteo gli occhi.
-Sei un coglione Fili-ripete Anna.
-Ci aiuti Anna?-chiede ancora Luca.
-Ho una buonissima idea, Vale come tu ben sai Luca è golosissima di pizza, però non sai che Fili ne prepara una ottima, Fili prepara la pizza e stasera ceniamo tutti da voi Luca, stare con gli amici e mangiare la pizza le farà bene, però non diciamole niente, andiamo a sorpresa-dice Anna.
-Mi sembra un’ idea grandiosa-Luca sorride.
-Preparo la pizza allora-sorrido.
-Aspetta Fili posso parlarti un secondino, senza vivavoce?-chiede Anna.
-Certo-riprendo il mio telefono.-Sono tutto tuo sorellina-le dico.
-Prova a far soffrire la mia migliore amica e ti taglio le palle, Luca non avrà pietà di te…Ti licenzierà, e ti farà molto male, lo perderai come amico e io Filiberto ti rinnegherò come fratello! Silvia ti ha fatto male, si non ti piace che io la nomini, ma devo, Silvia ti ha spezzato il cuore, però vedi in uno strano modo tu sei riuscito ad andare avanti, ti scopi le bambinette, si cazzi tuoi, Valentina è fragile, si spezza con un non nulla...Ho capito sai, lei non ti calcola e forse tu vuoi farla cadere ai tuoi piedi, magari con quel cretino di Giacomo ci hai fatto anche una scommessa, ma io non ti permetterò di farle male, si avrei voluto che vi metteste insieme, ma Valentina merita Filiberto il bravo ragazzo che crede nel amore, no Filiberto il coglione che si scopa le galline! Apprezzo cosa stai facendo oggi per lei, ma provale a spezzare il cuore e io ti distruggerò poco mi importa che tu sia mio fratello, detto ciò buona giornata Fili-non mi permette nemmeno replicare, riattacca.
-Hai visto un fantasma?-mi domanda Luca.
-No, mi metto subito a lavoro per la pizza-afferro un pacco di farina.
Durante la giornata non faccio altro che pensare alle parole di mia sorella…Ho un casino nella testa, non so che fare, che dire, che pensare, razionalmente parlando dovrei stare lontanissimo da Valentina…Però l’istinto, dice di no, mi fa fare altro, osservo le mie mani, sto davvero condendo la pizza per lei, per farla sentire meglio…
-Sei strano oggi Fili, ma alla fine con Anna hai chiarito?-mi chiede improvvisamente Luca.
-Si ho solo un po' di mal di testa-gli regalo un sorriso tirato.
-Stasera ci rilasseremo tutti e passerà anche il tuo mal di testa-mi dà una pacca sulla spalla.-Ah Fili grazie, sei come un fratello per me, e stai trattando Vale come una sorella, non lo dimenticherò mai-Luca mi sorride.
Perché mi sento una merda?

POV. VALENTINA
Quella domenica pomeriggio decido di smetterla di poltrire a letto vado a correre…Farlo mi ha sempre rilassato…
E se Filiberto non fosse come penso? Se lui non fosse il bravo ragazzo che si mostra? Se fosse uno come Edoardo? Uno di quelli che ogni sabato puntano una ragazza diversa e se la portano a letto? E se avesse voluto fare lo stesso con me? Quel giorno in pasticceria, io ho avvertito della tensione…Dell’attrazione e non solo da parte mia.
Magari si è inventato quella storiella del desiderio inaudito di diventare padre perché sa bene che sono una brava ragazza, le brave ragazze con questo genere di discorsi le conquisti con facilità…
Voleva solo giocare con me? Passarsi il tempo?
-Brutto stronzo-sbotto.
No, evitarlo è sbagliato, non deve sentirsi importante per me, io andrò in pasticceria quando mi va e lo tratterò con totale indifferenza…Non dovrà assolutamente sapere delle lacrime che ho versato, non merita nulla, non merita mie lacrime o notti insonni…
Merita solo freddezza e indifferenza.
-Mi comporterò molto male con te mio caro Filiberto-dico.
Si è vero, sono ingenua, sono credulona, ma non fino a questo punto, ho compreso il suo giochetto e lo ripagherò.
Quando rientro a casa mi scontro con mia madre…
-La corsa ti ha fatto bene, ti vedo più serena-mi carezza il viso.-Luca sarà contento di vederti cosi-mi sorride.
-Correre mi ha fatto riflettere, Filiberto non ne vale la pena, io valgo di più di un idiota che si mette a baciare ragazzine a destra e sinistra, io sono una vera donna, si ok ho 22 anni, sono giovane, ma io sono una donna all’antica, che vuole rispetto e vuole un uomo che abbia occhi solo per lei, mi merito mille attenzioni, ho sofferto troppo in passato, mi merito tanto e non devo accontentarmi di nulla che non sia tutto ciò che desidero, Filiberto è un idiota e quindi, chiusa qui-affermo convinta e tiro un sospiro di sollievo.
-Brava piccola mia, ti meriti tutto ciò che desideri-mi bacia la fronte.-Adesso corri a fare una bella doccia-mi dà una finta sculacciata.
Appena in bagno metto la musica a tutto volume e mi metto a cantare…Si Filiberto non merita il mio dolore…E’ solo un idiota, io merito molto di più…
-Si Vale meriti di più-saltello per tutto il bagno.

POV. FILIBERTO
Siamo di fronte la casa di Luca e Valentina e io mi sento agitato.
Luca apre la porta ed entriamo…
Sua madre ci viene incontro.
-Cosa sono queste teglie?-chiede.
-Abbiamo pensato di fare la pizza per Vale, cosi per tirarla su di morale, ma dalla musica che sento, mi sembra che si sia ripresa-Luca sorride.
-Filiberto ciao-sua madre mi sorride.
-Signora-le sorrido anche io.
-Ci siamo anche noi-entrano Anna ed Orlando.
-Vale sarà felice di vedervi-la mamma di Luca e Vale ci fa accomodare.
-Non vedo l’ora di papparmi la tua pizza, è secoli che non la prepari-Orlando mi sorride.
Ma io non rispondo, la mia attenzione è completamente catturata da una foto sulla parete…C’è una bambina di più o meno tre anni con gli occhioni blu che stringe suo fratello. Valentina non è cambiata molto, ha lo stesso sguardo furbetto e lo stesso sorriso dolce…
-Perché fissi Luca e Vale da piccoli?-chiede Orlando.
-Non avevo mai visto foto di Luca da bambino-mi giustifico.
Ci sediamo tutti in cucina, improvvisamente Valentina arriva…
-Sorpresa-urla Luca.
Io la osservo, ha una maglia da uomo, una vecchia tuta, la treccia di lato, non ha un filo di trucco, eppure è bellissima…Si Valentina è bellissima…Mi carezzo il petto, cazzo il cuore sembra esplodere.
-Non è il mio compleanno-Valentina ride.
-Siamo tutti qui per coccolarti-Anna l’abbraccia..
Lei non mi ha ancora visto, sono accanto a suo padre e lei non si è ancora voltata verso questa direzione.
-Fili ha preparato la pizza ed è la fine del mondo-afferma Orlando tutto contento.
Mi nota, il sorriso abbandona il suo volto.
-Non mi va la pizza, ho mal di testa, andrò a letto presto, però ringrazio tutti, avete avuto un pensiero fantastico, sto bene tranquilli-carezza il viso di Luca.-Non ti preoccupare di nulla-lo rassicura.
-Non vuoi la pizza?-chiede.
-Ho molto sonno, sarà per un'altra volta, voi divertitevi-sorride a tutti, ma non a me…Nemmeno mi guarda.
-E non resti nemmeno con noi?-chiede Anna.
-Ho lezione presto domani è bene che recuperi il sonno perso, ma promesso una di queste sere la rifaremo una serata pizza, la ordiniamo alla solita pizzeria-Valentina fa l’occhiolino a mia sorella…La solita pizzeria, certo la pizza che faccio io fa schifo…
-Piccola tutto a posto sicuro?-chiede la madre.
-Si, non fate troppa confusione, che devo dormire, divertitevi, buonanotte-detto ciò bacia la guancia di mia sorella e se ne torna al piano superiore.
-Sicura che sta bene?-chiede il padre di Vale alla madre.
-Si oggi è stata un po' cosi, ma nel pomeriggio abbiamo parlato, si è ripresa, una giornata un po' no-dice.
-Avete parlato? Nome e cognome?-chiede Luca…La donna mi guarda…Sono io.
-E’ colpa di un ragazzo?-chiede il padre.
-Uomini di casa state tranquilli, questo ragazzo è un bravissimo ragazzo che sono convinto si scuserà…Non farà più soffrire Vale-dice la donna e mi sorride.
-Possiamo mangiare la pizza?-chiede Orlando.
-E’ un peccato sprecare questo ben di Dio-sorride il padre di Vale.-Spero solo che la mia bambina stia sempre bene-dice.
-Sta bene tranquillo-la moglie gli carezza la spalla.
-Posso andare al bagno?-chiedo.
Devo parlare con Valentina…
-E’ al piano superiore, seconda porta a destra, la prima è la camera di Vale-mi dice Luca.
-Ok-sorrido.
Salgo al piano superiore e senza pensarci troppo apro la porta della camera di Valentina, lei è stesa sul letto…E’ sorpresa di vedermi, io chiudo la porta a chiave.
-Che diavolo vuoi?-domanda.
-Dobbiamo parlare-dico.
-No, va’ via-si avvicina per aprire la porta,ma non può, mi sono preso la chiave.-Apri-sbuffa.
-No dobbiamo parlare-insisto.
-I miei capelli non sono biondi, hai sbagliato ragazzina-sbuffa.
Io scoppio a ridere, è anche gelosa…
-Non pensi sia un po' troppo anche la gelosia?-chiedo.
-Anche? Perché cos’altro c’è? Pensi che io sia stata male per te?-lei ride di gusto.
-Per chi allora?-domando.
-Per Alessandro-mi dice.
-Ah quello con cui hai ballato, ti strusci bene-sbuffo.
Lei mi guarda scioccata…
-Come scusa?-domanda.
Io afferro un cuscino e imito il loro schifoso balletto…
-Cosi ti strusciavi-sbuffando mi strofino il cuscino addosso, che nervi mi ha dato quella scena ieri sera.
Lei mi viene incontro e mi spintona.
-Va’ via dalla mia stanza e dalla mia vita-è nervosa.
-Perché ho fatto la pizza? No non ha senso, mi sono preoccupato per te, sono qui a scusarmi di non so cosa…E tu pensi a quello con cui ti strusciavi-lancio il cuscino lontano da me.
-Ti da fastidio?-chiede avvicinandosi a me.
-Cosa?-chiedo alzando la voce.
-Come mi struscio con Alessandro-mi dice.-Mi piace quando mi sta vicino, mi piace come tocca il mio corpo, non sai cosa vorrei che mi facesse-si sventola.
Io sento la vena sull’occhio pulsare…Dio che voglia di chiuderle quella bocca.
-Non ti interessa che ho baciato Alexia?-le domando.
-Se l’avesse fatto Alessandro avrei pianto per ore-mi dice.
-Non ti interesso?-domando ancora e il cuore martella come un matto…
-Nemmeno un po'-risponde.
-Non hai pianto per me?-chiedo ancora.
-Non piangerei mai per te-mi dice.
-Ti piace Alessandro?-stringo i pugni.
-Da matti…Dio come vorrei che mi baciasse con foga-si sventola.
Sento un fuoco dentro di me…Dio come brucia tutto qui dentro, perché ha quegli occhi cosi belli? Mi sento perso.
La tiro dalla maglia, l’attiro contro il mio corpo, la spingo contro la porta, lei velocemente mette le braccia dietro il mio collo e mi carezza i capelli.
-Si ti prego-sussurra.
-Cosa?-appoggio il mio naso al suo, mi sento svenire…Voglio fare l’amore con lei in questo secondo, questi vestiti sono inutili, qui brucia tutto.
-Fili-le nostre labbra si sfiorano leggermente.
Non capisco quale cuore batte più forte, se il mio o il suo…
-Fili-quasi mi supplica.
Io improvvisamente mi immobilizzo, mi stacco da lei.
-No cazzo-velocemente apro la porta della sua camera ed esco.
Fuori da questa trovo Anna che mi fissa con cipiglio.
Angolo autrice
Buona domenica care <3 Nuovo capitolooo...Sono due belle testacce questi due eh?? Che mi dite voi? Le vostre recensioni sono sempre gradite.
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Non pentirti mai ***


Non pentirti mai
POV. VALENTINA

Cosa è appena successo?
Ho sfiorato le sue labbra…Lui era cosi vicino a me, Dio mio, sento il cuore a mille…Edoardo per me è sempre stato fuoco, ma Filiberto, Filiberto è un incendio di quelli che devastano foreste.
Mi siedo sul letto, mi sventolo, cerco di comprendere cosa è accaduto…
Lui è attratto da me, è anche geloso…Sorrido se ripenso al balletto che ha fatto con il cuscino.
-Ti ha baciata?-Anna spalanca la porta.
Io la osservo senza proferir parola.
-Che hai con mio fratello?-chiede serissima.
-Anna..-mi interrompe.
-Da quanto?-domanda.
-3 anni-sospiro.
-Cosa?-Anna urla.
-Anna non far venire qui Luca, ci uccide-dico.
-Tu e mio fratello avete un inciucio da tre anni?-chiede con gli occhi totalmente spalancati.
-No Anna, che hai capito-mi do uno schiaffetto sulla fronte.
-Perché hai detto 3 anni?-si siede accanto a me sul letto.
Sospiro.
-Tu hai mai guardato tuo fratello?-le domando.
Lei sorride.
-E’ bello, bellissimo, ha quel sorriso…Che Dio, e i suoi occhi? Hai visto quanto brillano? I suoi muscoli, i suoi tatuaggi, una donna sana di mente può resistere?-le domando sventolandomi.
Anna scoppia a ridere.
-Sono ridicola lo so-sbuffo.
-Sei terribilmente attratta da mio fratello-mi regala un sorrisetto malizioso.
-Ma non è solo una questiona fisica, tuo fratello è buono, si vede, i suoi occhi non mentono, percepisco dalle sue parole una grande dolcezza, voleva essere papà-dico con gli occhi a cuoricino.
-Piccola-Anna mi carezza la guancia.
-Io sono cotta Anna, come forse mai nella mia vita, credevo che dopo Edoardo non potesse succedere qualcosa di simile, eppure…Proprio subito dopo di lui ho conosciuto tuo fratello ed è cambiato tutto-le dico.
-Infatti tesoro perché hai detto 3 anni?-chiede ancora una volta.
-Me l’hai presentato per la prima volta 3 anni fa...E quel giorno è cambiato tutto per me, ho sentito da subito qualcosa di forte, si è ridicolo è vero, ma io ho sentito di aver trovato il mio posto nel mondo…Ogni volta che è vicino a me, mi sento crollare il mondo sotto i piedi, sento il cuore che corre come un matto e mi sento felice, mi dà i nervi perché fuma e fa male alla sua salute, mi fa innervosire perché mi tratta come una bambinetta e vederlo baciare quell’Alexia mi ha rattristato tantissimo, ma io voglio lui nella mia vita e so che non lo conosco, che ho visto solo una piccolissima parte di lui, ma succede cosi con i colpi di fulmine, tutto va a posto in un preciso momento…A me è successo con lui-dico e sento gli occhi pizzicare non so perché.
-Vieni qui cucciola-Anna mi stringe a sé.
-Stava per baciarmi ed è scappato-le dico.
-Posso sapere come ti tratta lui? Perché da lui ricevo risposte del cavolo sul argomento-mi dice Anna.
-E’ attratto da me, sono ingenua, ma non fino a questo punto, poco fa stava per baciarmi Anna, però bho certe volte, mi evita, scappa via come qualche minuto fa, certe volte io proprio non lo capisco, mi ha chiesto se fossi fidanzata, ho risposto no e lui sembrava sollevato, poco fa si è messo ad imitare me che ballavo con Alessandro, sembrava quasi geloso…Io non so-sospiro, è vero Filiberto è proprio un mistero.
-Fili ha paura-Anna sorride.
-Di me?-chiedo.
-Di perderci la testa e il cuore-mi sorride felice.-Non poteva capitargli ragazza migliore di te-mi abbraccia di nuovo.
-Anna ma noi non stiamo insieme, lui scappa-dico.
-Non potrà scappare per sempre, organizzeremo una cena a trabocchetto a casa mia…Si dovete passare più tempo insieme, prima o poi dovrà cedere-la mia migliore amica mi fa l’occhiolino.
-Luca non deve sapere nulla-le dico.
-Certo, glielo direte voi due quando sarete pronti-mi sorride.
Io e Anna ci osserviamo sorridenti in silenzio.
-Vale-urla improvvisamente.
-Che c’è?-chiedo.
-Diventeremo cognate-urla ancora una volta.
-Luca ti può sentire-le lancio un cuscino.

POV. FILIBERTO
Mi attacco al campanello di casa di Giacomo.
-Hei amoruccio mi sei venuto a trovare-Giacomo mi sorride.
-Io…-mi interrompe.
-Partina alla play con birretta?-mi fa l’occhiolino.
-E’ un casino bro-dico.
-Che hai? Entra-mi fa entrare.
Io inizio a camminare nervosamente per tutto il suo salotto.
-Stavo per baciarla e non dovevo, le nostre labbra si sono sfiorate e io gli sono quasi morto davanti, è bella, intelligente, simpatica, dolce e io non posso cascarci, sono scappato, non potevo mica rimanere lì, ho fatto un casino, lei si aspetta rose e fiori, ma io non posso, non posso stare con nessuna ragazza, lei merita di meglio-straparlo.- Anna mi ha regalato uno sguardo di tale disappunto, perché lei sa che io la farei soffrire, lei mi aveva anche avvisato, Luca mi distruggerà, perché lei prima o poi farà il mio nome…Giacomo io non volevo solo baciarla, volevo farci l’amore e si hai capito l’amore, perché con lei non ci fai sesso, con lei ci fai l’amore quello occhi negli occhi…Lei è una di quelle che se te le fai scappare sei un coglione, lei la devi sposare e io come faccio? Io non posso, non riesco, mi hanno spezzato il cuore-non riesco a fermarmi.-Sono una merda, magari adesso lei starà piangendo, io sono scappato, devo dirle che è stata solo l’attrazione fisica, non posso dirle quello che penso realmente, non posso illuderla, lei deve starmi lontanissimo, io non voglio farle male, lei non lo merita, mentre ero lì davanti a lei il mio petto stava esplodendo Giacomo e io ho 30 anni, può mai succedermi una cosa del genere?-mi siedo e sospiro.
-Sei cotto di Valentina-dice lui.
-E non posso-rispondo.
-Perché?-chiede.
-Ti ho detto prima perché, mi hanno spezzato il cuore, non credo più nel amore e la farei soffrire, lei è come un fiore delicato e non si merita sofferenza-spiego.
-L’ipotesi secondo cui voi due siete felici e contenti, non l’hai considerata?-domanda.
-Me ne torno a casa con te non posso parlare-abbandono il suo divano.
-Filiberto si chiama paura quella che senti in questo momento, si è paura, sei bianco come se avessi visto un fantasma e sai perché? Perché hai paura, di cosa? Di soffrire, hai paura di innamorarti e di distruggerti di nuovo, ma Fili non tutte sono come Silvia, Vale è  una bravissima ragazza, non credo…-lo interrompe.
-Silvia secondo te era una donna fantastica, ci vedevi sposati-affermo amareggiato.
Lui non replica.
-Vedi adesso non sai cosa dire, io e Valentina non possiamo e non dobbiamo assolutamente stare insieme! Non ha senso-dico.
In quel momento suona il mio cellulare.
-Chi è?-chiede Giacomo.
-Hei piccola-mi forzo un sorriso.
-Credevo che mi chiamassi oggi e non so mi venissi a prendere per vederci e invece nulla-sbuffa Alexia.
-Ho avuto una giornata di merda-dico.
-Vuoi delle coccoline che ti rilassino?-mi domanda.
Io sento ancora addosso il profumo di Valentina.
-Scusa sono distrutto, ci vediamo domani?-chiedo.
-Va bene a domani bel maschione-ride e riattacca.
-Pensi che giocando con Alexia non soffra nessuno?-domanda Giacomo.
Questa volta sono io che taccio, so che ha ragione.
-Soffrirai tu perché vuoi Vale e invece ti ritrovi a passare il tuo tempo con un’altra, soffrirà Vale perché lei vuole te e ti vede con un’altra e magari soffrirà anche Alexia perché magari si affeziona a te-afferma serio.
Mi siedo sul suo divano e sospiro.
-Filiberto hai detto bene poco fa, hai 30 anni, è da sciocchi pensare di potersi distrarre con un’altra quando la tua testa è altrove, dovresti essere felice, il tuo cuore ha ripreso a battere-Giacomo mi dà una pacca sulla spalla.
-Preferivo non sentirlo-sospiro.
-Cosa farai? Cosa vuoi fare? Vuoi davvero allontanare Valentina?-domanda.
-Devo, è bene fermare questa cosa prima che peggiori, si forse Valentina ci rimarrà male, ma le passerà incontrerà un ragazzo migliore di me, è giusto-dico.
-Chi ha deciso che è giusto? Tu! Non Valentina-continua.
-Le chiuderò tutte le porte in faccia, prima o poi si arrenderà-affermo e sento un nodo alla gola…Non mi spiego bene il perché, ma questa sembra una di quelle decisioni che ti cambiano la vita, invece no, tutto sarà come sempre, io solo e Valentina impegnata con gli studi, come se non ci fossimo mai incontrati e le nostre labbra non si fossero mai sfiorate.-Magari potrei prendermi qualche giorno di ferie e raggiungere Alessio a Torino-dico.
-Se tuo fratello ti sentisse parlare ti prenderebbe a calci, lui odia Silvia per ciò che ti ha fatto, se ti vedesse adesso penso che il suo odio aumenterebbe parecchio-Giacomo sorride amareggiato.
-E’ facile dire non farti bloccare dalla paura, è facile dire lasciati andare ne vale la pena, ma non è facile per niente e tu mio caro Giacomo dovresti saperlo bene visto ciò che ti ha fatto Clarissa, come puoi essere cosi fiducioso?-chiedo.
-Vi ho visti mezza volta vicini e il modo in cui vi guardavate mi ha convinto…Ti conosco e so che te ne pentirai amaramente, sai prevedo cosa accadrà…Tu allontanerai Valentina, nel momento in cui la vedrai con un altro impazzirai però, ti conosco, tu Valentina non la conosci, si probabilmente pensi che sia una cosa fisica…Ma no…Lo so io, lo sai tu e secondo me lo sa anche lei…C’è qualcosa tra di voi, bho…-Giacomo sorride.
-Vado a dormire-mi avvicino alla porta.
-Fili io ti voglio bene e sosterrò ogni tua scelta, non condivido quello che fai, però capisco quanto tu abbia paura, mi auguro che quando ti renderai conto della cavolata che stai facendo non sia troppo tardi-il mio migliore amico mi dà un’altra pacca sulla spalla.

POV. VALENTINA
E’ lunedi mattina, eppure io mi sveglio di buon umore, non riesco proprio a smettere di sorridere.
-Che bello vedere la mia sorellina cosi felice-Luca mi bacia la fronte.
-Oggi sei più carino del solito-sorrido a Luca.
-Mamma non pensi che sia bellissimo vederla cosi sorridente?-chiede Luca baciando la guancia di mia madre.
-Il mio cuore si riempie di gioia quando vi vedo cosi sereni-mia madre scompiglia i capelli di Luca.
-Dopo la lezione posso passare in pasticceria?-chiedo a Luca.
-Certo-mi sorride.
Sono le 15 quando arrivo di fronte la pasticceria…Ma proprio di fronte alla porta vedo Alexia entrare, di nuovo lei…
Forse sta cercando Filiberto, ma lui la manderà a quel paese, gli dirà che quel bacio è stato un errore, lui sarà felice di vedermi, caccerà Alexia e sorriderà a me.
Entro in pasticceria…
-Ehilà la ragazza di Fili è venuto a trovarlo-mio fratello se la ride.
Alexia sghignazza come una gallinella…
Fili le sorride e poi mi vede…Sbianca.
-Piccola-Luca mi sorride.
-E’ la tua ragazza?-domanda Alexia fissandomi.
-E’  mia sorella-Luca non smette di sorridere.-Su Fili dalle un salutino veloce e poi torna a lavoro-Luca fa l’occhiolino a Filiberto.
-Stasera ci vediamo?-chiede Alexia, io osservo tutto in silenzio con il cuore che martella.
-Certo-Fili le sorride…Le sta regalando il suo bellissimo sorriso, non sta sorridendo a me.
-Come mi vesto?-Alexia continua a sghignazzare.
-Ti sta bene tutto,indossa cosa preferisci-Fili continua a sorriderle.
-Fili dobbiamo tornare a lavoro, Vale vieni in laboratorio con me-Luca mi richiama.
Io non riesco a muovere le gambe, osservo Filiberto che sorride a lei e non a me, non la sta cacciando, ma anzi si vedranno anche quella sera…
-Dai vai a lavoro-Alexia si avvicina a lui e cattura le sue labbra, lui non oppone resistenza.
Io chiudo gli occhi un istante e cerco di regolarizzare il mio respiro.
Alexia mi passa accanto.
-Immagino ci vedremo spesso, piacere Alexia-sorridente mi porge la mano.
Filiberto in silenzio ci osserva.
-Valentina-le sorrido e stringo la sua mano.
-Ciao cucciolone a stasera-Alexia gli manda un bacetto e poi esce dalla pasticceria.
Finalmente Filiberto mi guarda negli occhi…
-Cucciolone, carino-sorrido.
-Valentina…-è nervoso, stringe il suo grembiule.
Mi avvicino a lui.
-Cosa c’è?-domando sfidandolo con lo sguardo, non mi vedrai stare male caro Filiberto Venti.
-Riguardo ieri…-abbassa lo sguardo.
Afferro il suo mento e lo costringo a guardami negli occhi.
-Dimmi-affermo seria.
-Io…-non riesce nemmeno a parlare.
-Compri un vocale?-chiedo ridendo.
-Sei molto carina, una bella ragazza, eravamo in una camera da letto…-lo interrompo con un cenno della mano.
-Ti prego non cadere nello squallido, è stata una cosa fisica? Vuoi dire questo?-domando, lui annuisce.-Con Alexia è diverso vero?-chiedo avvicinandomi a lui…
-Alexia mi piace molto-afferma senza guardarmi.
-Hai 30 anni giusto?-chiedo.-Ne dimostri molti meno…Fai ciò che vuoi Fili, divertiti con Alexia, tienimi lontana, ho solo una cosa da dirti…Anzi due, la prima è che esistono tre tipologie di uomini, gli uomini, gli ominicchi e i quaquaraquà…-sorrido.-Non rientri in un nessuna di queste categorie, vali molto meno…E secondo-mi avvicino al suo orecchio per sussurrarglielo…-Non pentirti mai, sono ingenua, sono anche molto buona, però vedi, una volta che vado via, non torno indietro, non tornerò mai indietro con te, perché tu potevi valerne la pena, ma hai preferito farla-mi allontano da lui e raggiungo mio fratello in laboratorio.
Ingoio questo boccone amaro e trattengo le lacrime, non piangerò davanti a lui, non merita nulla.
-Fili è ancora con la sua ragazza?-mi domanda Luca appena lo raggiungo.
-Forse è andato a fumare-rispondo.
-Non pensi siano carini?-chiede Luca sorridendo.
Dio mio che voglia di scoppiare a piangere…
-Si carini-sorrido.
Rimango davvero pochissimo in pasticceria, non riesco a stare nella stanza in cui sento il profumo di Filiberto, non riesco a stare nella stessa stanza in cui lo vedo muoversi…Lui non mi vuole, per paura forse…Non so e non voglio saperlo, una volta nella mia vita mi sono fatta distruggere da un ragazzo, non accadrà di nuovo. Appena fuori chiamo Alessandro.
-Che è successo?-mi chiede appena entro in macchina.
-Filiberto è un coglione-detto questo scoppio a piangere.
-Vieni qui-mi stringe a sé.
-Si sente con Alexia, con quella capisci? Che ho meno di lei?-domando tra le lacrime.
-Niente Vale, non hai nulla di meno, è lui che ci perde, so che sembra una frase di circostanza, ma è cosi, perde lui una ragazza meravigliosa-mi carezza la guancia.
-Non voglio sentire più niente, voglio diventare fredda e senza cuore, lui…Ogni volta che lui è vicino a me io mi sento soffocare e lui sbaciucchia quella lì-non riesco a fermare le lacrime.
-Ti porto al mare?-mi chiede Alessandro sorridendo.
Io annuisco.

POV. FILIBERTO
-Hei Fili hai la testa altrove, pensi ad Alexia?-mi domanda ridendo Luca.
-Ho dormito male stanotte, sono stanco-gli sorrido.
-Sei carino con Alexia, anche Vale lo pensa-Luca mi sorride.
-Anche Vale lo pensa?-chiedo e il suo nome mi sgraffia la gola.
-Si, siete molto carini-Luca mi fa l’occhiolino.
Io sbatto la ciotola, mi sento nervoso.
-Scusa-dico a Luca che mi fissa perplesso.
-Vai a casa prima, non voglio rovinarti il tuo umore, stasera hai un appuntamento, ci vediamo domani-Luca mi sorride e riprende  a montare la panna.
Arrivato a casa mi corico sul divano con ancora il giubbino addosso…
Valentina mi odia. Non valgo niente, non sono degno d’esser nemmeno un quaquaraquà…Non tornerà mai indietro con me, le faccio pena, ho ottenuto quello che desideravo eppure non sono proprio felice, tra qualche ora devo uscire con Alexia, invece desidero solo dormire per ore…Mi suona il telefono, è Giacomo.
-Hei bro-rispondo.
-Hai detto tutto a Vale?-mi domanda.
-Mi ha visto baciare Alexia e ha capito tutto-dico.
-All’uscita della pasticceria è passato a prenderla Alessandro, quello che abbiamo visto con lei sabato-mi dice Giacomo.
-Sono contento-stringo i pugni.
-Non mentire con me-dice Giacomo.
-Devo uscire con Alexia ci sentiamo domani ok?-dico.
-Fili…-lo interrompo.
-Devo farmi la doccia, ciao bro-riattacco.
Due secondi dopo do un pugno al tavolinetto.
Angolo autrice
Salve care, come va?
Nuovo capitolo, che forse non vi piacerà tanto, a me si in realtà, si vede quanto Vale sia forte e matura...
Le vostre recensioni sono sempre gradite, sono degli ottimi feedback.
Il prossimo capitolo è già pronto domani ci sarà la pubblicazione <3
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Lory il tormento ***


Lory il tormento
POV.FILIBERTO

Sono in macchina che aspetto Alexia, non mi va, io non voglio essere qua, eppure…
Ho fatto tutto automaticamente, mi sono fatto una doccia, messo una bella camicia, ho guidato fino a qui e le ho appena inviato un messaggio per avvisarla del mio arrivo…
Durante l’attesa, apro instagram…
Valentina ha una storia.
-Visualizzo o no?-mi domando.
Sospiro e poi visualizzo, è un video, si trova in spiaggia, ci ha aggiunto la canzone di Ultimo ‘’Portami a sentire le onde del mare, portami vicino le cose lontane…’’
Ci sarà sicuramente andata con Alessandro…Chi è lui per lei? Semplicemente un amico? Lui non la guarda come tale…Io non ho nessun diritto di farmi queste domande, men che meno ho il diritto di arrabbiarmi…Vedo Alexia uscire dal portone di casa.
-Ciao cucciolone-mi bacia immediatamente appena in macchina, le sue labbra non sanno di niente…
Ripenso a Valentina…A come…No, devo smetterla.
-Dove andiamo?-chiedo sorridendo.
-Portami dove vuoi-lei mi carezza la guancia e due secondi dopo inizia a sistemarsi il rossetto osservandosi allo specchietto.
-Alexia cosa fai nella vita? Studi?-domando, d’altronde non so nulla di questa ragazza…
-Ma quando mai, che palle-scoppia a ridere.
-Allora hai un lavoretto?-chiedo ancora.
-No, papi non mi fa mancare nulla, posso poltrire tutto il giorno-mi sorride.
-Da grande non vuoi fare nulla?-cerco di capirla…Non studia, non lavora, poltrisce.
-La fashion blogger-sorride tutta contenta.- A tale proposito, metti su una canzone romantica, che faccio una storia, su devo fare vedere a tutti che sono in giro con il mio ragazzo-accende la radio.
Passa ‘’non avere paura’’…
-Ques…-mi interrompe.
-Taci rovini il video-mi rimprovera.-Ok tesoro fatto-riprende a sorridere.
-Ti pagano per mettere le storie su instagram?-chiedo.
-Chiara Ferragni è il mio idolo, voglio essere come lei-fa un applauso tutta contenta.
Io non so più che dire, mi limito a guidare, non so cosa chiederle e lei non mi domanda nulla, sta attaccata a quel telefono…
-Ci facciamo un giro in questo parchetto? E’ carino di sera, ci sediamo su una panchina-le sorrido.
-Che palle Fili, potevamo andare in un locale figo, ho messo su un vestito troppo carino, avrebbero dovuto vederlo-sbuffa.
-Scusa la sera non mi piace moltissimo andare per locali, al massimo il sabato-spiego.
-Vabbè si magari ai miei followers questo appuntamento un po' da sfigati piace-mi prende per mano e mi trascina verso una panchina.
-Da sfigati?-chiedo.
-Ho 19 anni, che diavolo ci faccio un parchetto?-parla come se fosse ovvio…
-Potremmo chiacchierare, conoscerci…-dico.
-Forse tu che hai 30 anni-sbuffa.
Io sorrido.
-Alexia io ti piaccio?-chiedo.
-Tantissimo-mi sorride.
-E perché?-domando.
-Sei bellissimo, in foto vieni da Dio-mi fa l’occhiolino.
-Alexia tu un giorno vorrai avere dei figli?-azzardo…Immagino già la risposta.
-Scherzi? Non ho nessunissima intenzione di riempirmi di smagliature per un produci cacchina-sbuffa.
Detto ciò inizia a farsi una serie di selfie…
-Mettimi la mano sulla coscia-mi dice.
-Come?-senza capire il come e il perché, mi prende la mano se la posiziona sulla coscia nuda, visto il cortissimo abitino e scatta una foto.
-A posto-sorride.
-Fai sempre cosi?-domando interdetto.
-Cosi come?-chiede.
-I tuoi appuntamenti-dico.
Non mi risponde, ma prende a baciarmi…
-Ale non mi va-mi scosto.
-Che palle, portami a casa-sbuffa.
Rientro a casa e mi butto sul letto…Che senso ha avuto questo appuntamento?

POV. VALENTINA
Alexia ha delle storie…Visualizzo o no? Sarà con lui…
-Vai forza-sbuffo e visualizzo.
Sono in macchina, è un video, c’è ‘’ non avere paura’’…Lei ci ha scritto ‘’ ‘’Con te sono mi sento in paradiso’’ con tanto di gif con la scritta love luccicante…Sospiro e visualizzo l’altra storia, una mano di Filiberto sulla sua coscia e lei ha scritto ‘’Passion’’ con l’emoticon del fuoco.
-Buona scopata Filiberto Venti-sbatto il telefono contro il materasso.
Due secondi dopo suona…E’ Anna.
-Odio tuo fratello, sappilo-rispondo cosi.
-Ho appena visto le storie di quella bambina con cui si ostina ad uscire-mi dice.
-Anna stasera se la scopa, non farmi essere volgare, sono furiosa-stringo i pugni.
-E’ un idiota-mi urla al telefono.
-Mi ha detto che con me è solo una cosa fisica, sono carina, c’era un letto in questa stanza-sbuffo.
-Tu ci credi?-chiede Anna.
-E’ un senza palle-le dico e non mento, si io ho capito, Filiberto mi allontana per paura, preferisce stare con quel Alexia, perché con lei non ci sarà coinvolgimento, ci sarà solo del buon sesso…Io no, io sono diversa da lei, io sono una di quelle che vanno corteggiate, una di quelle che non ti bacia al primo appuntamento, una di quelle che non ci viene subito a letto con te…Si è vero l’altra sera l’avrei baciato…Ma…comunque io sono diversa da lei, con me si sarebbe dovuto impegnare, avrebbe dovuto rischiare…E lui non vuole rischiare.
-Domani vado da lui e lo distruggo-urla ancora.
-Anna puoi provare  a parlarci mille volte, ma non cambierà la cosa, lascialo perdere, peggiori solo le cose-le dico.
-Con chi sei andata al mare tu?-mi domanda.
-Alessandro-dico.
-Non mi piace che tu passi il tuo tempo con lui-sbuffa.
-Eppure oggi è riuscito a migliorare il mio umore, tuo fratello mi ha fatto sentire una merda-sbotto.
-Lo odio anche io mio fratello-sbuffa.
Quella notte proprio non riesco a chiudere occhio…Lui sarà a letto con lei…
Il mattino seguente a colazione sono uno zombie.
-Dormito male sorellina?-mi domanda Luca.
-Di merda-sbuffo.
-Come mai piccola?-chiede mio padre.
-Tra una settimana ho un esame, sarà per quello-mi giustifico.
-Che palle sta ansia da esame-Luca rotea gli occhi.
-Piccola sai chi è tornato dall’America?-chiede mio padre tutto contento.
-Caro non penso che le importi-mia madre carezza la mano a mio padre.
-Lorenzo-sorride.
Io e Luca ci fissiamo con aria interrogativa.
-Lorenzo il figlio del mio migliore amico-mi spiega.
-Lory il tormento?-chiedo sputando il cappuccino.
-Mi ha detto che non vede l’ora di venirci a trovare e non vede l’ora di vedere te-mio padre non smette di sorridere.
Si ok dobbiamo fare una piccola parentesi e spiegare chi è Lory il tormento…Lorenzo ha l’età di Luca, è il figlio del migliore amico di mio padre. Perché lo chiamo cosi? Perché è da sempre stato un bambino odioso…Uno di quelli fastidiosi che ti fanno continuamente i dispetti…Si io ero la sua vittima preferita, l’ultima volta che l’ho visto io avevo 15 anni e lui 18…Gli ho dato un colpo di padella in fronte, ha provato a baciarmi…Ecco, perché mio padre è tanto felice che lui sia tornato dall’America? Perché quando sono nata, lui e il suo migliore amico, hanno ipotizzato e sperano in un nostro possibile matrimonio…Lorenzo negli ultimi anni non si è mai opposto alla cosa, anzi…Spesso quando fa le videochiamate con mio padre, perché si loro sono sempre in contatto, chiede di me…
-Non lo sposerò papà-sbuffo.
-Infatti papà Lory è un coglione, deve stare lontanissimo dalla mia sorellina-Luca mi fa l’occhiolino.
-E’ ormai un uomo, è molto cresciuto, dovresti provare a dargli una possibilità, è un ragazzo serio di altri tempi-dice mio padre.
Io scoppio a ridere.
-Mi ha tagliato i capelli, a maschietto quando io avevo 7 anni, mentre dormivo-sbotto.
-Aveva solo 10 anni-continua mio padre.
-Però…-interrompo subito mio padre.
-Chiuso discorso-lascio la cucina.

POV.FILIBERTO
-Com’è stato l’appuntamento?-chiede Luca.
Io se ci ripenso mi vengono i brividi, una serata orrenda…
-Piacevole-mento.
-Piacevole perché hai concluso?-chiede malizioso.
-Vogliamo andarci piano-dico.
-Alexia è davvero un boccocino, sarà difficile resistere-sorride.
-Mi comporterò sempre da gentiluomo-rispondo.
-Vale invece a me da sempre preoccupazioni-sbuffa lui.
-Che succede?-domando mentre giro il caramello sul fuoco.
-Mio padre vuole farla sposare con un nostro amico d’infanzia-dice.
-Che?-urlo e accidentalmente poggio una mano sulla piastra bruciandomi-Cazzo-urlo.
-Che hai fatto?-Luca mi corre incontro.
Valentina nuoce gravemente alla mia saluta, la notte non dormo, non riesco ad andare a letto con le altre e sul lavoro mi brucio una mano.

POV. VALENTINA
All’uscita del aula quel martedi pomeriggio, vedo che c’è parecchio trambusto…Ragazze che corrono a destra e sinistra…Ne sento parlare due…
-Dio mio non so se è più bello lui o la sua macchina-una delle due si sventola.
-E’ un figo da paura-afferma l’altra con aria sognante.
-E’ la Ferrari che vi dà alla testa-sbuffa geloso il ragazzo accanto a una delle due.
Esco dal edificio e vedo un gruppetto di ragazze che fissa qualcosa o qualcuno all’ingresso…
-Chissà chi aspetta-dice una ragazza che mi corre accanto.
Mi avvicino al gruppetto, sono curiosa…E lo vedo…Lory il tormento è seduto sul cofano di una Ferrari rossa fiammante, quando è cresciuto cosi tanto? Da quando in qua ha la barbetta cosi ben curata e i suoi ricci?...Da quando in qua ha i muscoli? Lo osservo a bocca aperta.
Lui mi nota e mi sorride.
-Batuffolo-mi dice…Io roteo gli occhi, stupido soprannome che mi ha dato da bambini.
Tutti si voltano verso di me, io divento color peperone…
Lui si avvicina a me.
-Hei batuffolo-sorride contento.
E’ diventato davvero un gran bel ragazzo.
-Ti va di fare un giro con la mia bimba? Andiamo a trovare Luca in pasticceria-non smette di sorridere.
-Lory il tormento, bentornato-sorrido.
Lui mi fa l’occhiolino…Se il Lory il tormento diciottenne fosse stato cosi l’avrei baciato si…
-Luca sarà felice di vedere la tua Ferrari-sorrido.
-Io sono felice di vedere te, sei cresciuta tanto-mi scompiglia i capelli.
-Lory-sbuffo.
-Andiamo-mi prende per mano.
-Pensi che l’entrata da figo con Ferrari all’università mi conquisti?-chiedo appena siamo soli.
-Volevo fare il figo in effetti-sorride.
-Non sono attratta da una Ferrari-dico.
-Io voglio che tu sia attratta da me infatti-mi fa l’occhiolino.
La sua affermazione mi imbarazza…
-Non dici nulla?-chiede sorridendo.
-Nemmeno mi conosci-dico.
-Ti ho pensata sempre Vale, io…-lo vedo diventare rosso.-Sono sempre stato innamorato di te, so che forse avrei dovuto dirlo in maniera diversa…Credo d’essermi innamorato di te sin quando da bambina mi hai dato un calcio liggiù-scoppia a ridere.
-Io…-non so che dire.
-Nessuna fretta, non so se sei fidanzata, non so se pensi a qualcuno, voglio solo che tu sappia, che non vedevo l’ora di tornare dall’America per vedere te, farò tutto quello che mi sarà possibile per conquistarti, ho perso troppi anni-mi dice.
Io resto in silenzio per il resto del tragitto…
Di fronte alla pasticceria però sbianco…C’è anche Filiberto lì.
-Che hai?-mi domanda Lorenzo.
-Avrò avuto un calo di pressione-dico.
Sia Luca che Filiberto, forse attirati dal rombo del motore escono…
Filiberto è bellissimo, i capelli scompigliati e la sigaretta in bocca…Sono in macchina con una ragazzo che si è appena dichiarato e mi tremano le gambe per un coglione che è stato a letto con una bambinetta…Che scema che sono.
-Luca-Lorenzo sorridendo esce dalla macchina.

POV. FILIBERTO
Una Ferrari meravigliosa è di fronte a me.
-Cazzo che macchina-esclamo.
-E’…-Luca accanto a me è senza parole.
-Luca-un ricciolino dalla faccia simpatica chiama il mio capo.
-Lorenzo-Luca ricambia il sorriso.
I due si abbracciano.
Lo sportello del passeggero si apre…La figura che esce da quella macchina mi fa perdere un battito…Valentina.
-Che ci fai con mia sorella?-chiede Luca al tizio.
Il tizio si avvicina a Vale e le passa una mano intorno ai fianchi, attirandolo al suo corpo, io sento la vena sull’occhio iniziare a pulsare.
-Sono andato a prendere la mia futura moglie all’università-il riccio se la ride.
Valentina ridendo lo allontana…
-Dovresti andarci molto piano con mia sorella-dice Luca.
-Luca mi conosci, sai che sono un bravo ragazzo-il riccio gli dà una pacca sulla spalla.
-Mi devi far fare un giro anche a me-Luca guarda con gli occhi a cuoricino la Ferrari…Si è fatto conquistare da una macchina, sicuramente non opporrà resistenze ad una possibile relazione tra lui e il fratello.
Che faccia di cazzo ha sto riccio, no mi sono sbagliato, non ha la faccia simpatica, anzi è odioso, si sarà un tipo ricco, ostenta la cosa cosi conquista sorella e fratello.
-Io sono Lorenzo-mi porge la mano.
Io allungo la mano destro dimenticando della bruciatura…
-Che hai alla mano?-chiede Valentina allarmandosi.
-Si è distratto e si è bruciato-dice Luca.
-Dovresti fasciare la mano-Valentina mi rimprovera…Perché mi sento cosi felice?
-Vale sai che fai? Medicagli la bruciatura, io e Lory ci facciamo un giro vero?-chiede Luca entusiasta.
-Veramente volevo…-Luca lo interrompe.
-Non negare un giro in macchina a un tuo vecchio amico-Luca è già dentro  la Ferrari.
Io e Valentina entriamo in silenzio in pasticceria.
Andiamo in laboratorio.
-Dammi la mano-mi dice.
Io  in silenzio le mostro la mano…
-E’ una brutta bruciatura Fili, non dovresti lavorare per qualche giorno-mi dice, ha un tono cosi dolce…Io le sorrido.-Perché sorridi?-chiede.
-Mi metti la fascia?-chiedo.
-Prima ti metto questa pomatina, sei fortunato, dico sempre a Luca di tenerla in pasticceria, proverai subito sollievo-delicatamente mi passa la pomata.
E’ cosi bella, cosi dolce, cosi premurosa…Io sono cosi…Sospiro…Lei è troppo.
-Sei stata carina-dico.
-Etica professionale-dice lei.
-Non ti sei preoccupata per me?-domando.
-Hai una ragazza che lo farà appena vedrà questa fasciatura-risponde.
Mi mordo il labbro, Dio che voglia di baciarla…
-Tu ti sposi con quello con il Ferrari-sbotto.
Lei proietta i suoi occhioni blu nei miei…Io mi sento perso come ogni volta che questa cosa succede.
Lei mi stringe la mano, provocandomi dolore.
-Strega-sbotto allontanando la mano bruciata e dolorante.
Lei è pronta a scappare via…Io l’afferro come due sere fa dalla maglia e l’attiro al mio corpo.
-Ti piace quello lì?-domando poggiando il mio naso sul suo, siamo di nuovo vicinissimi, il mio cuore è fuori controllo.
Lei sorride.
Due secondi dopo mi spintona.
-Orgoglio maschile ferito? Vedi un giocattolino che ti vorresti fare con un altro, decisamente superiore a te e ci rimani male?-chiede regalandomi uno sguardo truce.-Sei ridicolo-detto ciò mi lascia solo in laboratorio.
Angolo autrice
Rieccoci bellezze <3
Nuovo aggiornamento...Con un nuovo personaggio, Lory il tormento ahahahah che ve ne pare?? E Vale non se le merita mezz'ora di applausi dopo la sua ultima battuta? Secondo me proprio ;) Spero che il capitolo sia di vostro gradimento.
Tanti saluti piccola_Calliope

 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** La mia piccola testarda ***


La mia piccola testarda
POV. VALENTINA

Sono una donna cedevole, vedo la sua mano arrossata, mi preoccupo per lui e gli corro dietro…Si ok, sono un futuro medico e forse mi ha mosso la mia etica professionale…
-Sei molto pensierosa-mi dice Lory mentre siamo in macchina verso casa mia.
-E’ stata una giornata pesante in università, e poi non mi aspettavo di rivederti e di sentirti dire quelle cose-gli dico.
-Io farò di tutto e so che ne vale la pena, però tu mi concedi una possibilità?-mi domanda.
Io sospiro…
-Non ho la testa libera-ammetto.
-Ci sta, l’avevo preventivato…Ma io e te avremo una bellissima storia da raccontare ai nostri figli, due piccoli bambini che si odiavano e poi hanno imparato ad amarsi-se la ride.
-Non hai avuto ragazze in America?-chiedo curiosa, so poco è niente della sua vita americana, so soltanto che è diventato un grande ingegnere in poco tempo, è molto richiesto, questa Ferrari è la conferma della sua fortuna.
-Certo-risponde.
-E mi  hai sempre pensata?-chiedo ancora.
Lui si volta un istante e mi sorride, Lorenzo ha sempre avuto un bel sorriso, ha il viso da eterno ragazzino dispettoso, sorrido anche io, ha un sorriso contagioso.
-Nessuna vale come il mio vero amore-mi dice.
-Ma nemmeno sai se questa Valentina cresciuta ti sta sulle palle, come puoi parlare d’amore?-domando.-Sembri uno psicopatico-scoppio a ridere.
Lui sorride ancora…
-Quando io avevo 18 anni non mi hai baciato perché?-chiede.
-Sei Lory il tormento-rispondo.
-Non mi hai mai visto come possibile fidanzato?-domanda.
Sorrido e sento le guance arrossire.
-Le tue guanciotte mi dicono di si, quando?-chiede ancora.
-Il giorno che mi sei venuto a prendere in palestra quando Luca aveva la febbre, non so quando ero in macchina con te, tu cantavi, scherzavi con me, era tutto cosi naturale…E tu eri molto carino-gli dico.
-E adesso?-domanda ridendo.
-Ti vedi benissimo allo specchio-gli do un pizzicotto sul braccio.
-Tuo padre sarà felicissimo nel vederci arrivare insieme-sorride.
Accostiamo di fronte  a casa mia.
-Lorenzo ho davvero una cotta per un altro,mi piace molto-dico.
-E lui vede quello che vedo io?-mi domanda.
-Cosa vedi?-lo interrogo.
Mi carezza la guancia.
-Una bellissima, dolcissima e simpaticissima giovane donna, vedo una futura brava dottoressa, una studentessa appassionata, vedo una futura amorevole moglie e una meravigliosa mamma, Vale si è vero, non so se mi stai sulle palle, ma questi che ho appena elencato sono dati oggettivi e sono quelli che mi spingono ad essere qui e a credere in noi, io ci sono sempre stato, ti sono sempre stato accanto da lontano, il nostro era un falso odio, noi potremmo essere felici, pensaci bene, io non ti farò pressione, non voglio essere la ruota di scorta, voglio essere la tua scelta-mi sorride un ultima volta e scende dall’auto.
Perché io ancora penso a Filiberto? Sospirando lo raggiungo.

POV. FILIBERTO
Quella sera rientrato da lavoro trovo fuori casa Giacomo.
-Questi tuoi appostamenti fuori da casa mia, mi terrorizzano-gli sorrido.
-Ho portato pizza e film amorino, passiamo una seratina insieme-mi fa l’occhiolino.
-Ho provato di nuovo a baciare Valentina-affermo schifato da me e dal mio comportamento da debole…Devo tenerla lontana, non devo addolcirmi perché lei si prende cura di me.
-Possiamo parlarne dentro?-Giacomo indica la porta di casa mia.
Appena entrati io mi siedo in silenzio sul divano.
-Ma se la vuoi perché non ci stai insieme?-mi chiede lui.
-Io non riesco a fidarmi-affermo.
Lui si siede accanto a me.
-Potrebbe arrivare qualcuno che sia più furbo di te, meno spaventato…Potrebbero portartela via-mi dice.
-Perché pensi sia arrivato di nuovo a baciarla? Gelosia-spiego, si quel Lorenzo mi ha dato alla testa, io non voglio che lui la porti sulla sua Ferrari, non voglio che lei sia carina con lui come lo è stata con me…
Giacomo accanto a me non dice nulla…
Io ripenso a Silvia, ripenso a quel giorno…Ripenso a Valentina che sale sulla Ferrari con Lorenzo e sento il volto bagnarsi…Sto piangendo e odio farlo.
-Hei-Giacomo mi dà una pacca sulla spalla.
-Non vorrei essere cosi, mi sento talmente bloccato, una parte di me vorrebbe andare lì dirle che i suoi occhioni mi fanno impazzire, dirle che vorrei baciarla per ore, dirle che quando torno a casa qualche volta ho immaginato lei che con i popcorn mi propone di guardare qualche serie tv insieme, vorrei dirle queste cose, ma poi, se penso a Silvia, se penso al dopo Silvia, se penso a me che mille notti ho vomitato per l’alcool…Io non voglio più soffrire-dico.
-Stai male lo stesso però, perché ti stai privando della felicità-mi dice il mio migliore amico.
-Perché Valentina è capitata nella mia vita? Perché da subito ho sentito cosi tanto?-gli domando.
-Forse Valentina è semplicemente capitata nel posto giusto, nel momento giusto, per farti capire che devi darti un’altra possibilità-afferma.
-Basta dai guardiamo il film-dico.
-Che faccia che hai-il mattino seguente appena giungo in pasticceria è cosi che mi saluta Luca.
-Ho dormito male-dico.
-Come mai?-domanda.
-Bho, mi sono svegliato spesso durante la notte-affermo, in realtà il motivo è sua sorella, il mio blocco, il male che mi ha fatto Silvia…
-Vuoi prenderti due orette?-mi chiede Luca.
-Tutto a posto capo-gli faccio l’occhiolino.-Tu hai passato una buona serata?-domando.
-Si Lorenzo, il ragazzo di ieri è venuto a cena da noi, ci siamo divertiti un mondo-sorride.
Lorenzo e Valentina hanno passato altro tempo insieme…
-Finalmente ho visto Vale rilassata, credo che Lory le faccia molto bene-Luca continua a sorridere, io stringo i pugni.
-Mi fa piacere-entro in laboratorio giù furioso.
Forse Lorenzo è davvero adatto  a lei, la fa rilassare, lei è serena, io invece l’ho fatta arrabbiare, non l’ho trattata sempre bene…L’ho fatta piangere…
Sono totalmente perso nei miei pensieri durante quella giornata, nemmeno pranzo.
-Ascolta Fili, io esco perché vado a prendere della merce, ti occupi tu di tutto?-domanda Luca.
-Certo capo-gli sorrido.
Improvvisamente mentre sto assemblando una torta di compleanno, Valentina entra in laboratorio, il mio cuore nel vederla prende a martellare.
-Luca non c’è?-chiede senza nemmeno guardarmi.
-E’ dovuto andare a ritirare della merce-le dico.
-Ok vado via-si volta pronta ad andare.
-Resta-le dico.
Lei scoppia a ridere.
-Perché dovrei?-domanda non smettendo di ridere.
-Perché voglio…-non so che dire.
Lei si avvicina a me come una furia.
-Mi piaci Filiberto, tu mi piaci tantissimo, mi piace il tuo sorriso, i tuoi occhi mi fanno perdere la cognizione del tempo, ho voglia di baciare ogni tatuaggio che si trova sul tuo corpo, ho voglia di carezzarti i capelli per ore, mi piaci cosi tanto che non riesco nemmeno a spiegarlo, non trovo tutte le parole che vorrei dirti, mi piaci da non dormirci la notte, da svegliarmi e sorridere solo perché ti ho sognato, mi piaci davvero tanto Fili-mi dice.
Io resto interdetto di fronte a queste parole, si è appena dichiarata…
-Ma tu…-la sua voce si incrina.
Io vedo i suoi occhioni blu riempirsi di lacrime, lacrime che lei sta trattenendo a tutti i costi…
‘’Lory le fa bene’’, le parole di Luca mi tornano in mente.
-Quel Lorenzo è meglio di me-le dico.
-No Fili, io non voglio conoscere nessuno se non te-mi carezza la guancia.
Io allontano la sua mano.
-E’ meglio di no-mi allontano anche da lei.
Lei velocemente si asciuga una lacrima.
-Non vuoi conoscermi? Non vuoi vedere come va? Che succede tra noi? So di non esserti indifferenti-mi dice.
-Sei carina io mi ti farei…-due secondi dopo mi mordo la lingua, che cazzo ho detto?
Valentina mi fissa in silenzio.
-Mi ti farei?-chiede alzando la voce.
-Dai vai a casa, non annoiarmi-riprendo la ciotola con la panna, pronto a dedicarmi di nuovo alla torta, devo fare qualcosa o impazzisco.
Valentina con una manata butta la torta per terra.
-Che cazzo fai?-urlo.
-Vaffanculo tu e la tua torta di merda-è pronta ad andare via.
Io le afferro il polso e l’avvicino a me.
-Mi stai facendo arrabbiare-dico ad un centimetro dalla sua faccia.
Lei si morde il labbro e sospira…
-Perché?-urla.
-Cosa?-la guardo interdetto.
Due secondi dopo le sue labbra sono sulle mie…Inutile dire che non resisto e rispondo subito al suo bacio…
Fuoco. Solo cosi posso definire quello che sta accadendo, Valentina bacia da Dio, mi sento su un’altra dimensione, lei mi trasporta su un altro mondo, la sua lingua che insegue la mia è semplicemente poesia, lei che geme nel momento in cui la sollevo sul bancone  e mi posiziono tra le sue  gambe è il paradiso o l’inferno, dipende dal punto di vista.
Lei prende a baciarmi il collo e sbottonarmi la divisa da pasticcere…
-Luca arriverà tra poco-sussurro ma non riesco a staccarmi da lei, anzi se posso mi avvicino ancora di più.
Improvvisamente lei mi spintona.
-E’ finita la prova gratuita-afferma, sistemandosi i capelli che io le ho scombinato.
-Che?-chiedo.
-Questo è quello che avrai da me per sempre, un solo bacio…Si, solo questo, stasera uscirò con Lorenzo, magari lui riuscirà ad avere tutto il pacchetto-mi fa l’occhiolino.
-Valentina-sbuffo.
-Cosa? Sei geloso, non vuoi che altri mi bacino? O peggio che altri facciano l’amore con me? Penso che Lorenzo sia molto passionale-sorride.
-Non provocarmi-stringo i pugni.
-Sennò che succede?-chiede.
-Lo fai solo per avere una mia reazione, per farti dire di non uscire con lui, escici, scopatelo se ti va, però non pensare a me mentre te lo…-non riesco a terminare la frase che uno schiaffo mi colpisce.
-Io e te abbiamo appena chiuso-detto questo correndo esce dal laboratorio.
Io resto sola con una torta piena di panna per terra e la divisa sbottonata..
Poggio la mia mano sul petto e sembra esplodere…
Mi carezzo le labbra e un secondo dopo sorrido, non posso certo dirle che non sia testarda…Si è dichiarata, mi ha mandato a quel paese e poi mi ha baciato, è una piccola testarda.
-La mia piccola testarda, tu stasera con Lorenzino non ci esci-dico.
Due secondi dopo Jessica la cassiera mi raggiunge.
-Signor Filiberto, c’è una ragazza qui fuori che vorrebbe delle informazioni sulle torte nunziali, di solito se ne occupa il signor Luca, ma non c’è-mi dice.
-Ci penso io-le sorrido.-Ho avuto un piccolo incidente qui, puoi sistemare?-le domando indicando la torta sul pavimento.
-Certamente-sorride.
Io sorridendo mi reco in sala…
Due secondi dopo il mio sorriso svanisce.
-Fili-Silvia è sorpresa di vedermi.
Silvia…
-Ti sposi?-chiedo, era venuta qui per una torta nunziale.
Lei abbassa lo sguardo…
-Bene, sappi che questa pasticceria non si occuperà mai della torta per il tuo schifoso matrimonio, ti auguro che sia infelice, ti auguro un minimo della sofferenza che tu hai regalato a me-affermo furioso.
-Non sapevo lavorassi qui-mi dice.
-Sei pregata di uscire-le indico la porta.
Lei si avvia verso la porta…
Ma prima di uscire si blocca.
-Non ti ho mai chiesto scusa-mi dice con gli occhi lucidi.
-Piangi?-le chiedo ridendo.-Mi hai distrutto, mi hai spezzato il cuore, per mesi non ha battuto più, ho creduto di morire, mi svegliavo senza di te e mi mancava il respiro, non so più amare, allontano tutti per colpa tua e pensi che uno scusa e due lacrime possano farmi sentire bene?-dico.
-Noi non eravamo fatti per stare insieme-continua.
-Bella giustificazione del cazzo Silvia!-affermo.
-Io ti auguro di essere felice, di incontrare una ragazza speciale…-la interrompo.
-Puoi andare via?-chiedo.
-Saresti stato infelice nello sposare me, meriti di più, meriti qualcuno che ti ami, che ti voglia ogni giorno, che perda la testa per te, meriti di più, meriti la ragazza che voglia formare con te quella famiglia che tu desideri tanto- mi dice.
Io non voglio più sentirla, mi rifugio nel laboratorio.
Ecco Silvia è venuta qui per ricordarmi che non devo innamorarmi, che l’amore non esiste e io faccio bene a non crederci più.
Valentina deve stare lontana da me.

POV. VALENTINA
Ogni donna meriterebbe un bacio come quello di Filiberto…Se ci ripenso sento le gambe molli.
Però Filiberto non vuole andare avanti. Filiberto ha paura, si lo so, lo capisco, ma anche io ho sofferto, anche io ho pianto tanto, ho avuto vari attacchi di panico dopo la rottura con Edoardo, ho toccato il fondo…Ma io credo in noi, io sento che qualcosa di meraviglioso ci può essere…Dio io avrei fatto l’amore con lui su          quel bancone della pasticceria incurante dell’arrivo di Luca…
Mi sono dichiarata…Sono completamente folle, Filiberto mi fa perdere la testa, non avrei dovuto dirgli quelle cose, eppure ho dovuto, ho dovuto baciarlo e devo continuare a provocarlo, io voglio lui e farò di tutto per stare con lui.
Il mio cellulare prende a squillare è Lorenzo, si lui mi aveva invitato a cena, ma io ho rifiutato, non posso illuderlo, io voglio qualcun altro…Lorenzo è un bravo ragazzo, non voglio farlo soffrire, decido di non rispondere.
Sospiro a letto, ripenso a quel bacio e stringo il mio cuscino come vorrei che fosse Filiberto…
Che voglia di fare l’amore con lui per tutto il giorno…Mi fa sentire folle, viva, felice…Anche arrabbiarmi con lui mi fa bene, anche avere voglia di schiaffeggiarlo, anche dirgli che abbiamo chiuso..Ma no non abbiamo chiuso, io lo voglio nella mia vita, non si libererà di me, può dirmi quello che vuole, che sono solo una scopata senza senso, ma io non ci credo, lui mente, i suoi occhi dicono cose diverse…
-Filiberto sarai mio rassegnati-sorrido.
Il mio telefono prende a suonare…
E’ lui…
-Fili-rispondo immediatamente.
-Prendi il mio amore non chiedermi niente dimmi che hai bisogno di me, tu sei sempre mia…-canta stonando terribilmente la canzone di Alan Sorrenti, sembra quasi ubriaco.
-Sono arrabbiata con te, chiama qualcun altro-sbuffo.
Lui scoppia a ridere.
-Non so dove sono-ride di gusto…E’ ubriaco.
-Fili sei ubriaco-affermo.
-Aspetta te lo dico cantando, si una canzone di Tommaso che ti piace, quella che fa….Completamente-mi urla al telefono.
-Dove sei? Mi preoccupo non metterti alla guida ti prego-dico.
-Ho visto Silvia e io non ti posso amare-ride ancora.
-Dove sei?-chiedo ancora.
-Ciao piccolina-riattacca.
Io corro in camera di Luca.
-Dovresti bussare sorellina-sbuffa.
-Fili è ubriaco, dobbiamo trovarlo-dico preoccupata.
Angolo autrice
Salve bellezze <3 buon fine settimana.
Ecco un nuovo capitolo, capitolo abbastanza movimentato, in realtà inizialmente avevo deciso che il loro primo bacio sarebbe dovuto accadere più avanti, ma in corso d'opera ho cambiato idea..
Inoltre chi abbiamo qui? Silvia ahahahah, ammettetelo all'inzio vi sembrava un capitoletto noioso vero? ahahahah
A presto care.
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Gelo ***


Gelo
POV.VALENTINA

-Che hai detto?-mi domanda Luca.
-Mi ha chiamato Filiberto, è ubriaco e non sa dove si trova-affermo.
-Come fa Filiberto ad avere il tuo numero?-domanda serissimo.
Stavolta mi uccide…Devo trovare una scusa…
-Ti ricordi che l’altro giorno si è bruciato? Ecco gli ho detto che conoscevo una pomatina miracolosa, ma non ricordavo il nome, cosi gli ho chiesto il numero, appena sono arrivata a casa gli ho inviato un messaggio con il nome della pomata-sorrido e spero che non si insospettisca.
-E perché ti ha chiamato?-chiede ancora.
-Bho, forse gli sono comparsa tra i numeri contattati di recenti-dico.
-Vabbè chiamo Giacomo, ci pensiamo noi a lui, vai a letto-mi dice iniziando a cambiarsi.
-Non disturbare Giacomo, vengo io-affermo, volevo assolutamente vedere Filiberto, ero abbastanza preoccupata.
-Perché dovresti venire?-sbuffa Luca.
-Sono un medico, se si sente male?-sorrido soddisfatta, si è una buona idea.
-Non sei ancora un medico-dice Luca.
-Posso essere d’aiuto-insisto.
-Vabbè, ma non hai tempo per cambiarti, mettiti le scarpe, ci vieni in pigiama-mi dice afferrando la chiave della macchina.
Io corro in camera, infilo le converse, una giacchetta e lo rincorro, si ok non è il massimo farsi vedere in pigiama…Ma Filiberto dimenticherà questa visione, è totalmente ubriaco.
-Chissà dove si è cacciato-afferma Luca, mentre siamo in macchina.
-Non so, forse un locale che frequentate abitualmente?-ipotizzo.
Giriamo vari locali, alla fine, intorno alle 3 del mattino troviamo Filiberto seduto su un muretto fuori da un pub.
-Non ci veniamo mai in questo pub-sbuffa Luca mentre gli va incontro.
-Hei bellezza-Filiberto sorride a Luca.
E’ bianco in viso, ha le nocche sgraffiate e la camicia totalmente aperta.
-Che cazzo è successo? Perché ti sei ridotto in questo stato?-domanda Luca.
-Indovina Luca-Filiberto ride.
-Vale dammi una mano, non riesco a caricarlo in macchina da solo-Luca mi invita ad avvicinarmi.
-Vale-Filiberto sussurra il mio nome sorridendo.
Quando gli sono davanti mi fissa in silenzio, io sento le guance avvampare, riesce sempre ad imbarazzarmi. Spero che non faccia nessun tipo di riferimento al nostro bacio di quel pomeriggio, Luca ci uccide.
Mi avvicino e senza dire nulla afferro un suo braccio e me lo porto dietro il collo, con molte difficoltà, tra le sue risate, arriviamo in macchina.
-Le chiavi di casa?-domanda Luca.
Filiberto si tasta goffamente le tasche e poco dopo consegna le chiavi a Luca.
Rientriamo in macchina e io lo osservo mentre steso nei sedili posteriori blatera…
E’ bello anche cosi, lui è sempre bello, è la prima volta che vedo il suo petto nudo non da una foto...
-Gli sanguina il fianco-affermo, notando del sangue…
-Che cazzo hai fatto Fili?-chiede Luca nervoso.
-Ho picchiato il marito di Silvia-ride con gusto.
Io mi volto verso di lui, proietto i miei occhi nei suoi, lui mi sorride…Perché lo sento cosi distante? Perché non riesco a vedere nulla del Filiberto che ho baciato questo pomeriggio?
-Io non so che dire o che fare, appena arriviamo a casa tu ti occupi della medicazione e io chiamo Giacomo, dobbiamo cercare di capire questa cosa del marito di Silvia, non vorrei che domani si beccherà una bella denuncia-Luca è nervoso e  preoccupato.
Io mi limito ad annuire e a guardare fuori dal finestrino…
Arrivati a casa di Giacomo, Luca lo porta in bagno…Io vorrei fermarmi ad osservare ogni dettaglio del suo appartamento, dalla casa di una persona si capisce tanto, ma non ho tempo, devo medicarlo…E poi non so, mi sento davvero strana…Il suo sorriso di poco fa…Mi ha messo su una stranissima angoscia.
-Ci pensi tu piccola?-Luca mi sorride dolcemente.
-Certo, chiama Giacomo-ricambio il suo sorriso.
Io e Filiberto restiamo soli nel suo piccolo bagno, lui è seduto sul water ad occhi chiusi.
-Pu pu pu puoi to to togli toglier toglierti la ca ca camicia?-balbetto, diavolo, devo toccare il suo petto…Io a lui non sono proprio indifferente, è impossibile dopo quel bacio.
Lui scoppia a ridere.
-Vuoi vedermi nudo eh?-domanda con sguardo malizioso.
Io lo colpisco su una spalla.
-Devo medicarti le ferite che ti sei fatto per picchiare il marito della tua ex-gli dico.
Lui sorride e due secondi dopo si immobilizza a fissare una delle mattonelle celesti che ha di fronte.
-Ok ti medico la mano-afferro la sua mano.
Lui si scosta subito.
-Fili devo medicarti le ferite su-provo nuovamente ad afferrare la sua mano.
-Non voglio nulla da te-dice.
-Si ok, ora sei un po' bipolare a causa dell’alcool-apro la bottiglietta del disinfettante.
-Voglio andare a dormire, non voglio nessun cerottino dottoressa-si solleva, il movimento è troppo brusco però…-Cazzo-apre il water e vomita anche l’anima.
Gli carezzo la spalla, mi spiace vederlo stare cosi male.
Qualche minuto dopo, bianco come una pezza si siede per terra, io bagno un po' di carta igienica e gliela passo sul viso.
-Stai un po' meglio adesso?-gli chiedo.
-Io non me lo merito questo bene-mi dice.
-Si Fili va bene, adesso fai il bravo, io penso alle tue ferite e poi vai a nanna, domani niente lavoro, una bella giornata di riposo, un aspirina e starai da Dio-gli sorrido.
Prendo il disinfettante e inizio a medicargli la mano…
Ma improvvisamene dei singhiozzi, mi interrompono.
-Brucia cosi tanto?-chiedo sorpresa…Filiberto non smette di piangere.
Filiberto mi attira verso di sé in uno scomodissimo abbraccio.
-Scusa-sussurra.
-Ma di cosa?-chiedo perplessa.
-Io oggi l’ho rivista e…-si interrompe…Il mio cuore prende a battere come un matto, ho paura, non so cosa vuole dirmi…-Io volevo essere padre, volevo sposarmi…Con lei, volevo che lei fosse la madre dei miei bambini…Io volevo lei…E non posso volere nessun altro-afferma tra i singhiozzi.
Io sento il mio cuore congelarsi, si sento freddo improvvisamente, Filiberto mezzo nudo mi sta abbracciando, eppure io sento il gelo totale…Probabilmente la ama ancora, non ha mai smesso.
Lui non smette di piangere, senza un motivo anche il mio viso si riempie di lacrime….Lui singhiozza e io piango in silenzio…Siamo seduti sul pavimento del suo bagno tra puzza di vomito e alcool, la sua mano che sanguina sta sporcando la maglia del mio pigiama e le sue lacrime, sempre su questa stanno creando una chiazza, con una mano asciugo le mie lacrime, faccio un bel sospiro.
-Non preoccuparti, non è successo nulla-gli sorrido e staccandomi da lui gli carezzo il viso.-Fammi controllare le ferite-concludo.
Senza dire altro mi occupo delle sue ferite…Si anche quelle sul petto, credevo che sarei svenuta nel momento in cui avrei toccato il suo petto, adesso mi sto comportando come quando mi esercito a dare i punti su un pezzo di prosciutto…Fredda e professionale.
Improvvisamente Giacomo apre la porta…
-Nessuna denuncia, ho chiamato Silvia, non ha picchiato nessun suo presunto marito-dice.
-Un tizio al bar mi ha spinto, sono caduto e mi son fatto male, non ho picchiato nessuno, non sono manesco-dice lui.-Mi accompagnate a letto?-chiede Filiberto.
-Ci penso io, tu hai fatto già molto-Giacomo sorridendo mi carezza una spalla.
Io senza dire nulla esco dal bagno.
-Hai fatto tutto?-mi domanda Luca.
-Possiamo andare? Ci pensa Giacomo, ho molto sonno-affermo, non vedo l’ora di rintanarmi in camera mia.
-Ok dillo a Giacomo, io ti aspetto in macchina-dice.
Io raggiungo Giacomo e ci scontriamo di fronte alla porta della camera di Filiberto.
-Dottoressa sei stata fantastica-mi fa l’occhiolino.
-Io e Luca stiamo andando-affermo.
-E’ancora sveglio, non vuoi salutarlo?-mi chiede.
Io guardo dietro di lui, Filiberto ha gli occhi chiusi…
-Dorme-lo indico.
-Ti aspetto di là-Giacomo mi sorride.
Dovrei andare via…Non dovrei salutarlo, non ha senso, lui ama ancora Silvia e io devo assolutamente togliermelo dalla testa e dimenticare il nostro bacio.
Decido di entrare, voglio guardarlo ancora una volta,  è bellissimo anche mentre dorme…Mi avvicino, gli carezzo la fronte.
-Buonanotte-gli lascio un tenero bacio fra i capelli.
Uscita dalla camera a stento trattengo le lacrime…Saremmo potuti essere cosi felici, io non l’avrei mai portato a tanto, non l’avrei portato al punto di bere senza capire in che luogo si trova, non gli avrei spezzato il cuore, anzi l’avrei curato…Ma questo potevo farlo nel momento in cui credevo che Silvia fosse solo  un brutto ricordo, come Edoardo per me, ma Silvia per lui non è un brutto ricordo, è la donna che ama e che sotto sotto ancora vorrebbe accanto.
-Prima vi ho visti…E’ l’alcool che l’ha fatto straparlar e dire cose senza senso su Silvia-mi carezza la spalla Giacomo, io in fretta mi asciugo le lacrime.
-Gli ubriachi dicono sempre la verità, buonanotte Giacomo-con un sorriso tirato lo saluto.
Il mattino seguente proprio non riesco a sollevarmi dal letto, tra il poco sonno e le lacrime, non riesco…
-Non vai a lezione piccola?-chiede mia mamma entrando in camera.
-Mi sento poco bene-dico.
Venti minuti dopo Anna spalanca la porta della mia camera.
-La scusa del mi sento poco bene è poco credibile con una secchiona come te, che è successo tesoro?-Anna si intrufola nel mio letto.
-Io e Fili ci siamo baciati-le dico.
-Davvero?-quasi mi sfonda un timpano.
-E’ stato il bacio migliore della mia vita-sorrido.
Anna mi abbraccia.
-Allora sei stanca? Non hai dormito perché sei immensamente felice?-chiede la mia migliore amica sorridendo.
-Ha rivisto Silvia, la ama ancora-le dico trattenendo le lacrime.-Io e lui non staremo mai insieme, devo mettermi il cuore in pace-affermo.
-Ancora Silvia?-Anna furiosa si alza dal letto.

POV. ANNA
No, non posso accettarlo, non accetterò mai che quella crudele donna rovini ancora la vita di mio fratello e adesso anche della mia migliore amica.
Io non credo che Filiberto la ami ancora, ma l’averla rivista l’ha confuso…
Mi attacco al campanello della casa che Silvia divideva con mio fratello, la stessa in cui mio fratello l’ha trovata a letto con l’altro…
Silvia in pigiama mi viene ad aprire.
-Anna-è scioccata.
-Ti staccherei tutti i capelli ti giuro-sbuffo.
-Vieni entra, che succede?-mi domanda entrando nell’ appartamentino…
Fili era cosi felice quando si è trasferito qui…Questa strega gli ha spezzato il cuore, gli ha distrutto i sogni e lui adesso rischia di perdere una ragazza d’oro per questa sottospecie di vipera.
-Ti odio-le dico.
-Fili ti ha detto che ci siamo visti?-mi domanda.
-Fili si è ubriacato a merda per te! Fili non riesce più ad innamorarsi quando vorrebbe…Ha incontrato una ragazza meravigliosa, la ragazza giusta, quella che condivide gli stessi valori, ma lui la tratta di merda per te, per colpa tua-le sputo fuori tutte queste parole…In realtà vorrei proprio sputarle, si farei uscire il camionista che c’è in me.
-Davvero ha incontrato qualcuno?-chiede sorridendo.
-Che cazzo ci sorridi stronza?-domando furiosa, non la tollero proprio, Fili è stato troppo male per colpa sua, ho visto mio fratello distruggersi per questa donna.
-Posso offrirti un caffè?-domanda.
-Vuoi che ti spacchi tutto il servizio di tazzine?-domando acidissima.
-Chi è questa ragazza?-sorride ancora.
-La mia fantastica migliore amica, che soffre tanto perché Fili si comporta male-dico.
-Io sono davvero felice che lui abbia incontrato qualcun altro, qualcuno di migliore di me, si è vero gli ho fatto tanto male, mi dispiace sapere che ha avuto un crollo a causa mia di nuovo…Gli ho chiesto scusa e so che non basta, ma altro non posso fare Anna, sono davvero pentita-mi dice.
-Perché sono venuta qui?-chiedo non so se a lei o a me stessa.
-Perché vuoi che Fili sia felice-Silvia mi carezza la spalla.
-Ti stai per sposare?-domando.
Lei annuisce.
-Vuoi maledire anche tu il mio matrimonio? Ci ha pensato già Fili-sorride.
-Non cercarlo mai più ok?-ho bisogno di sapere che non lo farà soffrire mai più…
-Ti assicuro che io voglio solo il suo bene-mi dice.

POV. VALENTINA
Sono buttata sul letto sommersa da fazzolettini e patatine, con Laura Pausini che canta ‘’Incancellabile’’….
-A volte mi domando se vivrei lo stesso senza te-urlo.
Mentre canticchio mi sento tanto Bridget Jones…Sfigata in amore, anzi terribilmente sfigata in amore.
Facebook mi segnala una notifica, una nuova richiesta d’amicizia…
-Che cazzo…-fisso scioccata il telefono.
Silvia Filardi ha chiesto la mia amicizia su facebook…
-Brutta tro…-mi mordo la lingua, non posso mica insultarla, solo perché Filiberto ama lei e non me.

POV. FILIBERTO
-Buongiorno amorino-Giacomo mi porta la colazione a letto.
-Non ho fame-sbuffo.
-Ami ancora Silvia? Vuoi farci un figlio? Vorresti ancora sposarla? Qualcosa di simile? Devi essere onesto-mi domanda serissimo.
-Si ecco sapevo che adesso tu avresti trovato questa giustificazione alla mia ubriacatura…Ma no, non amo Silvia, non voglio Silvia nella mia vita per nessun motivo al mondo, è stato un crollo-spiego e non mento, non mi sono ubriacato per Silvia, ma per il ricordo del dolore, per il mio cazzo di blocco…
-A Valentina hai detto diversamente, è andata via piangendo-mi dice.
-Valentina?-domando scioccato…Quando ho parlato con lei?
-Non ricordi di aver chiamato lei? Non ricordi che ti hanno recuperato lei e Luca? Non ricordi che l’hai abbracciata in bagno facendole intendere che ami ancora Silvia?-mi dice.
-Cosa le ho detto?-mi alzo dal letto nervoso…-Io e Vale ieri ci siamo baciati e io stanotte l’ho sognata, io…Che cazzo le ho detto?-domando.
-Che volevi fare il papà dei figli di Silvia, che Silvia è l’unica donna che hai voluto e non ne vuoi altre, hai detto tutto questo piangendo come un bambino e lei ti ha dolcemente consolato, medicato, messo a letto con tanto di bacino sulla fronte-mi dice.
Io alle sue parole sorrido.
-Mi ha dato il bacino della buonanotte?-sorrido ancora.
-Probabilmente però adesso starà piangendo disperata per te-mi dice.
-Mi è venuta fame-addento il cornetto.
-Sei proprio uno stronzo, lei piange per te e tu mangi con gusto-Giacomo mi dà un pugno sulla spalla.-Quasi quasi chiamo Anna cosi ti distrugge-il mio migliore amico mi fulmina.
-Ti sei preso a cuore Valentina-dico.
-E’ una ragazza d’oro, sono invidioso-sbuffa.
Io sorrido.
-Ho un’idea comunque-dico.
Si è presa cura di me…Cazzo e io non ricordo nulla…
Ti devi sbloccare Filiberto, cazzo!

POV. VALENTINA
-Vuoi morire nel tuo letto?-mi domanda mia madre.
-Filiberto ama la sua ex e lei mi manda la richiesta su facebook e noi ci siamo baciati e io ho toccato il cielo con un dito in quel bacio-piagnucolo.-Ho tutto il diritto di marcire nel mio letto-sbuffo.
-Ma Luca cosa sa?-domanda mia madre.
-Nulla mamma e deve restare cosi, tanto è tutto finito, tanto lui ama quella…-mi trattengo nuovamente dall insultare Silvia.
-Come mai ti ha aggiunto su facebook?-chiede mia madre.
-Io non l’aggiungo-sbotto.
-No tesoro, ascolta alla tua mammina, adesso tu accetti la sua richiesta  e le chiedi un appuntamento, questa richiesta non è casuale, sicuramente riguarda Filiberto, metti in chiaro subito tutto, dimostrale quanto vali-afferma convinta mia madre.
-E’ più grande di me mamma, ha quasi 35 anni, mi rigira come vuole-dico.
-No tesoro, tu sei mia figlia, io ti conosco , so quanto vali, tu sei una meravigliosa piccola donna, tu ti rigiri lei come un calzino, tu hai valori che lei non possiede-dice.
-Hai ragione-do un pugno al materasso.-Mettiamo subito le cose in chiaro con quella strega-mi faccio un applauso…
Io e mie madre sembriamo due isteriche…Ma si ok, Filiberto la ama ancora, ma lei non ha nessun diritto di prendersi gioco di me.
Dieci minuti dopo mia madre rientra in camera in mia con un peluche in mano, è un gattino dagli enormi occhi blu.
Io la fisso con aria interrogativa.
-E’ per te-lo posa sulla scrivania.-C’è un bigliettino-mi consegna la bustina rossa.
Io la apro subito e leggo il contenuto…
‘’Sento una musica ogni volta che ti sto accanto, quando ti perdo, poi ci ripenso come se fosse la fine del mondo, no, non avere paura…
PS. Questo gattino ha gli occhioni belli quanto i tuoi.
                                                                                     F.’’
Angolo autrice
Ma salveeee carissime <3 Nuovo capitolo, vi ho ucciso con il titolo eh? Pensavate qualcosa di terribile eh? Però dopo avervi stressato per mezzo capitolo, alla fine abbiamo il bell addormentato nel bosco che si sveglia....Non è uno zuccherino ad averle inviato il peluche con tanto di frase della loro canzone? Su oggi vi ho regalato una gioia ;)
A presto dolcezze.
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Meriti molto di più ***


Meriti molto di più 
POV. VALENTINA

-E’ Filiberto?-domanda mia madre.
Io sospiro…
-Ieri sera sembrava follemente innamorato della sua stronzissima ex, oggi mi manda il peluche con tanto di bigliettino con la mia canzone preferita di Tommaso, io non capisco-affermo, davvero non comprendo i suoi pensieri.
-E’ confuso-mi risponde mia madre.
-E gioca con i miei sentimenti? Mi manda un peluche con quale speranza?-mi sento parecchio nervosa.
-Tesoro vorrei darti dei consigli migliori, ma forse Anna lo capisce meglio di me, dovresti dire a lei-mia madre mi carezza la guancia e poi esce dalla mia camera.
Io fisso il peluche.
-Non ti permetterò di giocare con me Filiberto-affermo.
Prendo una cordicella e impicco il suo peluche, mi faccio un selfie con il povero impiccato e glielo invio.
‘’Ecco che fine fanno i tuoi regali.’’
-No, con me non si gioca-ripeto.
Si ok, ci sta il dolore, ci sta la confusione, ma non può e non deve assolutamente prendermi in giro, ho già pianto abbastanza per lui…Per un lui che si sveglia una mattina e forse per una strana ragione si sente in colpa e mi manda il peluche carino, davvero pensa di comprarmi con un peluche?
Il mio cellulare prende a suonare…
-Ah eccolo-rispondo senza però controllare…-Non mi compri con uno stupido peluche-sbotto.
-Non ti ho comprato nessun peluche batuffolo-è Lorenzo.
-Lory, scusa…Credevo fossi un’altra persona-gli dico.
-Il ragazzo a cui pensi ti ha comprato un peluche?-chiede.
-Non creda che io debba parlare di questa cosa con te, visto ciò che mi hai detto-rispondo.
-Mettiti su un vestitino carino, ti porto a pranzo in un gran bel ristorante-lo immagino sorridere…
-E se non volessi venirci? E poi non mi impressioni con i ristoranti lussuosi-dico.
-Dai cosi mi racconti del tizio-dice.
-Non ti racconto di nessun tizio Lorenzo-continuo.
-Mezz’ora e sono fuori da casa tua-detto ciò riattacca.
-Lorenzo mi ha invitato a pranzo, che faccio? Ci vado?-domando a mia madre.
-Certo tesoro-mi sorride.
-Ma io…-mi interrompe.
-A te non piace la confusione di Filiberto no? –domanda.
-Assolutamente no, mi ha fatto piangere parecchio-metto su il broncio.
-Io credo che Filiberto sia un bravissimo ragazzo, un ragazzo d’oro, molto responsabile, un gran lavoratore, sarei felicissima se lui diventasse il tuo ragazzo, lo vedo simile a te, però io da mamma non voglio assolutamente vederti versare lacrime o stare male…Meriti qualcuno che voglia solo te, tipo Lorenzo…Non chiudergli la porta in faccia per Filiberto…-mi dice.
-E’ vero, io dico sempre che con Filiberto è chiusa, poi mi sorride, gli succede qualcosa e corro da lui, lui che continua a ferirmi, ad allontanarmi…Lorenzo vuole me e forse dovrei conoscerlo meglio, si è giusto-il ragionamento di mia madre è pienamente corretto.
-Fatti carina tesoro-mia madre mi bacia la fronte e poi si dedica nuovamente alle cotolette.
Mezz’ora dopo con un graziosissimo abitino rosso a pois, entro nella Ferrari di Lorenzo.
-Sei incantevole-mi sorride dolcemente.
Lorenzo è cosi cordiale, cosi sicuro di sé…
-Non sei arrossita, cattivo segno, il mio complimento non ti ha destabilizzato-dice.
-Lo sai che penso a qua…-mi interrompe.
-Non ti è piaciuto il peluche che ti ha regalato?-domanda ridendo.
-Non parliamo di lui o continuerò a pensarlo senza capire se uscire con  te ne vale la pena o meno-gli dico.
-Il fatto che tu ti imponga di non pensarlo, te lo fa pensare anche di più-mi fa notare.
Io non rispondo, mi metto a fissare fuori dal finestrino, lo faccio spesso quando non mi va più di parlare.
Dopo una mezzoretta giungiamo al ristorante, un lussuoso ristorantino sul mare.
-Quanto costa una bottiglia di bianco qui?-domando.
-Ti piace il vino bianco?-chiede ridendo Lorenzo.
-Forse ho sbagliato a venire, io non sono fatta per queste cose Lory, sono una ragazza semplice, mi piace la pizza sul divano mentre guardiamo una serie tv, non sono fatta per i ristoranti di lusso, mi confondo le posate, non sono fatta per le Ferrari, sono abituata alla jeep scassata di Luca…Forse è meglio se torniamo indietro, non sono fatta per te, io sono sempre la stessa Valentina è vero, ma tu no, tu non sei lo stesso Lory che si sporcava nel fango, sei educato, rispettoso, sicuro di te, ma io…-mi interrompo, perché lui è di fronte a me che carezza la mia guancia.
-Sei cosi speciale, pensi davvero che mi importi se confondi le posate? Vuoi una pizza? Possiamo andare dove vuoi-mi sorride dolcemente.
-Non voglio mangiarla con te Lorenzo la pizza-dico.
Lui non smette di sorridermi e di carezzarmi il viso.
-E’ molto fastidioso sentirsi sconfitti…So quanto perdo, spero che lui non ti faccia soffrire Vale davvero, io sono un tipo insistente, ma se ne vale davvero la pena, il problema qui è che lui non possiede solo i tuoi pensieri-afferma amareggiato.
-Non lo amo-dico. E’ la verità io non amo Filiberto, devo conoscerlo…Però sento qualcosa di inspiegabilmente forte, lui è un magnete e io un piccolissimo pezzetto di ferro…Sono inevitabilmente attratta da lui.
-Un pranzetto da amici? In memoria dei vecchi tempi?-mi chiede Lorenzo.
Io sono titubante…Lui è davvero un bravissimo ragazzo, non voglio che si illuda.
-Dai raccontami cosa mi sono perso in questi anni, niente di più-mi carezza la guancia.
-Evitiamo tutte queste carezze?-gli domando.
-Le evitiamo-mi fa l’occhiolino.

POV. FILIBERTO
-Ha impiccato il peluche che le ho regalato-mostro la foto che Valentina mi ha inviato, a Giacomo.
Lui scoppia a ridere.
-Adoro questa ragazza-ride con le lacrime.
-Sei un coglione-gli do un pugno sulla spalla.
-Mio dolce Fili non ti è chiara una cosa, Valentina è diversa da tutte le ragazze a cui tu sei abituato, lei è una donna, è sicura di sé, esige rispetto e fa bene!  Ma cosa ancora più fondamentale lei con Silvia non ha nulla a che vedere…Sono totalmente diverse-dice lui.
-Secondo te io di questo non mi sono accorto? Secondo te perché insisto con lei anche se poi l’allontano? Io lo sento, sento che lei è diversa, sento che è speciale, ma…-Giacomo mi interrompe.
-Si hai problemi di fiducia, lo so, e hai rotto il cazzo-il mio migliore amico sbuffa.
-Giochiamo alla play, non voglio pensare a nulla-sbuffo anche io.
-Davvero? Questo è il massimo che sai fare? Un peluche?-Giacomo mi fulmina.
-Mister romanticone che dovrei fare? Le mando un mazzo di rose enorme? Poi magari lei viene qui, vuole baciarmi e io la allontano-sbotto.
-Non credo-lui scoppia a ridere di nuovo.
Io ripenso al bacio di ieri pomeriggio…Eh si…Non l’allontanerei…
-Mi sento pazzo-mi butto sul letto.
-Fili è semplice, va’ da lei, dille ‘’mi fai impazzire’’ , la baci e vissero tutti felice e contenti-dice.
Io gli mostro di nuovo la foto, Valentina si è fatta un selfie mentre mi alza il dito medio,accanto al povero peluche impiccato, la osservo meglio e scoppio a ridere anche io.
-E’ totalmente pazza-non smetto di ridere.
-Per questo ti piace, ti fa ridere-dice Giacomo.
-Non ti sembra una piccola psicopatica?-non riesco proprio a smettere di ridere.
-Andiamo a giocare alla play dai-Giacomo si dirige in salotto.
Giochiamo alla play per quasi 4 ore, verso le 15 afferro il telefono, apro instagram e vedo che Valentina ha una nuova storia.
-Ha una storia-dico.
-Magari è il peluche impiccato-Giacomo scoppia a ridere.
Visualizzo la storia…
E’ un suo selfie con Lorenzo al mare, la vena sul occhio inizia a pulsare…
-Stasera noi usciamo-lancio il telefono sul divano.
-Che ha pubblicato?-Giacomo afferra il mio telefono.
-In memoria dei vecchi tempi-faccio il verso a Valentina, leggendo la didascalia della foto.
-Certo che sei molto geloso eh-Giacomo sorride.
-Cosa c’è da sorridere? A me dà il bacino della buonanotte per poi uscire a pranzo con il figlio di Berlusconi-sbuffo.-Che palle-lascio Giacomo da solo in salotto.

POV. GIACOMO
-Un migliore amico deve aiutare il suo migliore amico coglione vero?-mi domando rimasto solo.
Rubo il numero di Valentina, con una scusa dico a Filiberto che devo andare via e appena in macchina da solo, decido di chiamarla.
-Pronto-risponde subito.
-Vale? Sono Giacomo-dico.
-Dove hai preso il mio numero?-domanda sorpresa.
-L’ho rubato a Fili, è un problema?-chiedo.
-No tranquillo, chiedevo per curiosità, hai bisogno di qualcosa?-mi domanda gentile.
-Non c’è nulla tra te e il ragazzo della foto vero?-le chiedo.
La sento sbuffare.
-Si Fili è un coglione, so che sei molto arrabbiata ne hai tutte le ragioni, ma ecco vedi lui è un tipetto difficile, devi saperlo prendere, tu ci riesci Vale, ecco secondo me dovremmo battere il ferro finchè è caldo-dico soddisfatto del mio piano.
-Che intendi?-domanda lei.
-Fili si è incazzato, è visibilmente geloso, non dovrei dirtelo, ma è cosi, mi sono rotto dei suoi complessi, io penso che tu possa davvero renderlo felice…Ecco stasera vuole uscire, forse vuole puntare qualcuna per dimenticare l’arrabbiatura che ha con te e quello della foto, ecco secondo me se tu vieni lì…-mi interrompe.
-Cosa ci vengo a fare lì? E’ arrabbiato? Non mi importa-sospira.
-Vuoi intrappolare Fili? Io penso che tu  debba giocare con la sua gelosia, è il suo punto debole, io lo sto tradendo Valentina, ti sto rivelando il suo punto debole, ti prego non rendere i miei sforzi vani-le dico.
-Non lo so-sbuffa.

POV. FILIBERTO
-Una volta questo pub era frequentato da ragazze più interessanti-sbuffo.
Ero uscito per non pensare, per divertirmi, per dimenticare quella foto di Vale con quel odioso riccio…
Ma non riesco a distrarmi, sono tutte cosi insipide, nessuna attira la mia attenzione.
-Guarda che laggiù c’è una tipetta con gli occhi verdi che non ti toglie gli occhi di dosso-afferma Giacomo maliziosamente.
-Secondo te Valentina ci è andata a letto con il riccio?-chiedo.
-Non penso proprio-risponde Giacomo.
-Lui è molto ricco, la vizia…-sorseggio nervosamente il mio cocktail.
-Ora ti fai pure i complessi del povero e del ricco?-Giacomo mi fissa perplesso.
-A me Valentina non sembra una tipa attaccata a ste cose, la vedo tipo me, semplice, pizza, divano e serie tv-spiego.-Non pensi che sarebbe tanto carina e dolce accoccolata accanto a me sul divano?-chiedo sorridendo.
-Sei sotto un treno Fili, sei totalmente cotto-Giacomo sorride.
-E lei esce con quello lì-non smetto di sbuffare.
Improvvisamente la vedo entrare nel pub sotto braccio con il suo amico, come si chiama quello con cui l’ho vista la prima sera? Alessandro?
-Mi sta prendendo per il culo?-la mia vena sull’occhio prende a pulsare.
-Ha molte risorse questa ragazza-afferma Giacomo.
Quel verme di Alessandro le sussurra qualcosa all’orecchio e lei ride di gusto, lui la fa ridere?
-Che le avrà detto quel verme?-chiedo nervoso.
Lei si mette a ballare, lui la guarda come un lumacone…
-Ma guarda che razza di lumacone, io li vedo i pensieri che gli passano per la testa, lo uccido-mi sollevo.
Giacomo con una manata mi fa accomodare di nuovo.
-Non mi sembra il caso di picchiarlo Fili, ti prego ragiona-dice Giacomo.
-La sta spogliando con gli occhi-stringo i pugni.-No io sto impazzendo, lei perché deve fare sti ballettini provocanti? –sospiro.
Non ho mai provato in vita mia una gelosia cosi corrosiva, mi fa male la pancia, mi prudono le mani con la voglia di cavare gli occhi a quel verme.
-Posso secondo te restare immobile mentre quello lì…-stringo i braccioli della sedia.
Giacomo ride di gusto.
-Sembri un folle-non smette di ridere.
-Lei è mia-affermo improvvisamente.
Io e Giacomo ci guardiamo scioccati…Cosa ho detto?
-Io…-rimango basito dalla potenza con cui quelle parole sono venute fuori.
-Oh finalmente ti stai svegliando bell’addormentato, stai iniziando a capire cosa vuoi nella tua vita-Giacomo mi fa l’occhiolino.
Valentina si allontana per prendere un drink.
-E’ sola, vado-velocemente le corro dietro.-Salve-la saluto, affiancandola.
Lei si volta verso di me un secondo, mi regala uno sguardo truce poi si mette a chiacchierare con il banconista.
-Ti offro io il cocktail-le sorrido.
Continua ad evitarmi…
-Hei ciao-la brunetta dagli occhi verdi si avvicina a me, mi posa una mano sul petto, no cazzo non ora…
Valentina la osserva, poi guarda me e lo sguardo non è più truce, ma disgustato.
-Magari ci becchiamo in giro un’altra volta ok?-sorrido alla ragazza e spero che vada via subito.
-Magari invece potremmo concludere la serata da me o te-la ragazza mi regala un sorrisetto malizioso, che razza di gatta morta.
Valentina adesso regala a lei lo sguardo disgustato.
-Qualche problema?-la brunetta si innervosisce, io devo parlare con Valentina, portarla via da quell’Alessandro, non voglio che queste due adesso litighino.
-Mi disgusti-dice Valentina.
-Come scusa?-la brunetta adesso rivolge tutta la sua attenzione a Valentina.
-Quando vedo esemplari di donne come te, mi vergogno d’esserlo, con tipe come te non vorrei nemmeno condividere il genere, la tua dignità esattamente dove si trova? Esiste?-chiede Valentina con una freddezza quasi da killer.
-Ma che cazzo vuoi cogliona?-la brunetta la spintona.
-Gatta morta, maleducata e rozza, wow-Valentina si volta  e riprende a sorseggiare il suo cocktail.
-Hei tesorino perché non ci appartiamo da qualche parte un po' più intima?-la tizia mi carezza di nuovo il petto.
-Hei perché non vi appartate? A te piacciono tanto le galline senza cervello-Valentina mi sorride, cioè mi regala un sorrisetto falso.
-Ma tu vuoi rompere davvero i coglioni stasera?-la brunetta fulmina Valentina.
-Non voglio appartarmi con te, trova qualcun altro-dico io.
-Fottetevi-la tizia fulmina me e Valentina, poi finalmente si allontana.
Valentina cerca di allontanarsi, io la fermo…
-Possiamo parlare?-chiedo.
-Andiamo fuori-dice lei.
Raggiungiamo il vicolo accanto al pub…
-Ti abbiamo trovato qui ieri notte-afferma Valentina.
-Grazie per quello che hai fatto-le sorrido.
-Mi dispiace d’aver rovinato la serata con la gatta morta di prima-afferma.
-Non ci sarei stato-le dico, secondo me è un po' gelosa, la cosa mi lusinga parecchio.
-Visto la tua ultima uscita con Alexia è poco credile quest’affermazione-mi fulmina.-Torno da Alessandro-sta per andarsene…
-Anche tu hai un’agenda molto serrata, la notte consoli me, poi il pranzo con il riccone e la sera al pub con il lumacone, wow meno di 24 ore e ti ho visto accanto 3 ragazzi diversi, la notte la concludi con qualcun altro o vuoi ricominciare il ciclo? Magari la puoi passare nel mio le…-uno schiaffo mi colpisce in viso.-Valentina-stringo i pugni.
-Cos’è ? Sei geloso? Vuoi ferirmi? Vuoi darmi della poco di buono? E’da bambini questo comportamento, ti brucia che no, non entrerò nel tuo letto, né stanotte, né mai-afferma.
Io sbuffo…
-Sono un coglione, non sei una poco di buono, lo so, non lo penso, è che quello prima, ti stava spogliando con gli occhi, e Lorenzo ha la Ferrari, io sono un coglione-dico.
Lei mi osserva in silenzio.
-Concordo, sei un senza palle, senza iniziativa-si avvicina a me.
-Che che che ini inizi iniziativa?-balbetto, non ho mai balbettato in vita mia.
-Sai Fili, anche le brave ragazze sanno giocare-prende a carezzarmi il petto, apre la mia camicia e il suo dito attraversa tutto il mio petto…Mi sento morire, ma è possibile che una ragazza abbia tutto questo potere?....-Non ci vuole niente a fare la gatta morta-si avvicina ancora di più a me, siamo naso contro naso, il mio cuore sta esplodendo.
Io non le faccio dire nient’altro, le mie labbra sono sulle sue.
La spingo contro il muro e la bacio con tutto me stesso, lei passa le sue braccia intorno al mio collo e mi stringe a sé.
-Sei un fuoco che mi brucia vivo Valentina-sussurro tra un bacio e un altro.
-Non voglio che quelle ci provini con te-dice lei mordendomi il labbro.
-Non voglio che tu esca con altri, Alessandro e Lorenzo devono starti lontanissimi-le bacio il collo.
Improvvisamente…
-Valentina no-mi stacco da lei.
-Ecco ci risiamo, adesso mi cacci via, si ok, ti risparmio la cosa, vado via io-si allontana.
Io sorrido e l’attiro verso di me.
-Non deve andare cosi tra noi, non meriti due baci in uno squallido vicolo, tu sei diversa da tutte e meriti molto di più-le dico.
I suoi occhi si illuminano, mi sorride e io sorrido con lei.
-E vuoi darmi tu quello che merito?-domanda, sento il suo cuore battere come un matto.
Di tutta risposta catturo di nuovo le sue labbra.
Angolo autrice
Salve care <3
Nuovo capitolo, qualcuno si aspettava un capitolo negativo e invece...Sono stata buona oggi.
Quanto adoro i miei due bipolari ahahaahaha voi no? Sono folli e perfetti proprio per questo. Spero che il capitolo sia di vostro gradimento.
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Bipolare ***


Bipolare
POV. VALENTINA

Non mi sta cacciando…Non si sta pentendo immediatamente di questi baci, anzi non smette proprio di baciarmi, io sorrido felice. Mi sento felice, spero che non ci sia una nuova marcia indietro.
-A cosa devo questo sorriso?-chiede sorridendo anche lui…Il mio cuore si riempie di gioia.
Sto per rispondergli quando squilla il mio telefono…
-Chi è?-domanda.
-E’ Anna-affermo sorpresa, è molto tardi non è da lei chiamarmi a quest’ora.
Rispondo subito.
-Vieni da me?-Anna sta piangendo…
-Che succede piccola?-domando preoccupata.
-Ti prego-sussurra.
-Dammi qualche minuto e sono da te-le dico.
-Che ha? Che è successo?-chiede Filiberto preoccupatissimo.
-Non so, stava piangendo, devo raggiungerla immediatamente-affermo.
-Andiamo dai, vengo anche io-dice.
-No Fili, vuole me, se avesse voluto te, ti avrebbe chiamato, ci vado io, appena so qualcosa ti faccio sapere-dico.
-Ma che dici? No è mia sorella, sta male e io devo assolutamente capire cosa le è successo, se ha litigato con Orlando devo immediatamente andare a casa sua e spaccargli la faccia-stringe i pugni nervosamente.
-Anna non ti chiama per questo motivo, ha paura che due secondi dopo vai a spaccare la faccia al suo ragazzo, si forse hanno litigato e vuole sfogarsi con me, non devi venire-affermo serissima.
Lui sbuffando dà un calcio ad un sassolino.
-Ti accompagno io-dice.
-No, ci vado con Alessandro, è con lui che sono venuta qui-rispondo.
-Come?-Filiberto mi fulmina.
-Hai capito benissimo-rispondo, non amo chi mi impone qualcosa e lui non può impormi nulla.
Lui scoppia a ridere.
-Vedi perché io ogni volta torno indietro? Perché sei una ragazzina dispettosa-nervosamente si richiude la camicia.
-Io non sono come Silvia-cerco di carezzargli il viso, voglio rassicurarlo, capisco le sue paure, ma io non lo tradirei mai e poi io e lui non stiamo ancora insieme, siamo un qualcosa da definire, ma indipendentemente da questo io sono cotta di lui e non starei con nessun altro.
Lui bruscamente si scosta.
-Chi lo sa che non sei come Silvia-sbotta.
Io nervosa lo spintono, mi ha fatto perdere la pazienza, si avvicina a me, è geloso, mi bacia e poi puntualmente fa insinuazioni e mi allontana, mi sta davvero esasperando e stancando, non può funzionare cosi.
-Hai rotto il cazzo Filiberto-gli urlo contro.
-Ah le dici anche tu le parolacce?-mi prende anche in giro.
-Vado da Alessandro-inizio ad avviarmi verso il locale.
-Vaffanculo-urla lui.
Raggiungo Alessandro che al centro pista si sta poco pudicamente strusciando con la brunetta che prima infastidiva Filiberto al bancone…Mi avvicino.
-Hei Vale-dice lui.
-Ancora tu?-la brunetta mi fulmina.
-Mi spiace davvero interrompervi, ma Anna sta male, devi accompagnarmi da lei, ti prego-supplico Alessandro, la mia migliore amica ha bisogno di me, ho già perso tempo a litigare con quel deficiente di suo fratello.
-Il mio bel Alessandro non ti accompagna da nessuna parte-la brunetta mi spintona.
-Per favore Ale-spero che mi aiuti…
-Mi spiace, la mia amica ha bisogno di me-Alessandro si allontana dalla ragazza.
-Sono una pessima amica-dico appena soli in macchina.
-I tuoi occhioni mi fregano-sorride lui.
-Ti ho fatto venire qui per far ingelosire Filiberto e poi ti ho allontanato da quella ragazza con cui ti saresti potuto divertire, sono pessima-mi sento davvero in colpa.
-Chi ti dice che adesso non torno indietro?-mi chiede ridendo.
Gli stampo un bacio sulla guancia.
-Grazie Ale-dico, Alessandro non sarà il ragazzo adatto a me, ma è un ottimo amico e sono fortunata ad averlo.
Venti minuti dopo sono stesa sul letto accanto ad un Anna che non smette di piangere.
-Tesoro puoi dirmi che succede? Orlando ti ha fatto qualcosa?-le stringo la mano.
Lei mi abbraccia.
-Piccola che succede?-chiedo ancora, mi strazia il cuore vederla cosi.
Lei apre il secondo cassetto del comodino, afferra qualcosa, che poi mi consegna in mano…
Io resto a bocca aperta.
-Orlando mi odierà-sussurra tra le lacrime.
Io l’abbraccio.
-Orlando ti ama follemente, non ti odierà mai-cerco di rassicurarla.
-Lui ha un lavoro precario, io sono una studentessa, la sua casa è troppo piccola, come faremo? Io sono convinta che lui…-la zittisco.
-Orlando amerà vostro figlio, lo ameremo tutti-le sorrido.-Diventerai mamma-la abbraccio nuovamente scoppiando a piangere.
-Io voglio questo bambino, io sono felice Vale, ma se Orlando…-la zittisco ancora una volta.
-Vi amate, Orlando è un ragazzo meraviglio e ti starà accanto, i vostri genitori vi aiuteranno, poi ci sarò io e anche i tuoi fratelli-le carezzo il viso.
-Ho solo 22 anni, è stupido essere felici?-mi chiede.
-Assolutamente no, sarai una madre stupenda-la abbraccio ancora una volta.
-Dormi con me? Domani mattina devo dirlo ad Orlando ho bisogno del calore della mia migliore amica-dice.
-Resto qui-le sorrido dolcemente.
Ci abbracciamo, lei poco dopo si addormenta, io resto sveglia a pensare, Anna diventerà mamma…La sua vita tra qualche mese sarà totalmente diversa, ma sono sicura che lei e Orlando saranno dei genitori meravigliosi, sono due bravissimi ragazzi, si amano tantissimo, questo piccoletto o piccoletta sarà solo il completamente del loro amore, si è vero Anna è molto giovane, ma è una ragazza forte, riuscirà a fare tutto…
-Andrà tutto bene-le bacio la fronte, poi mi addormento anche io.

POV. ANNA
-Si mi lascia come farò?-domando a Valentina appena sveglie.
-Orlando non ti lascerà mai tesoro-Vale mi carezza il viso.
-Riusciremo ad essere dei bravi genitori?-chiedo ancora fissando il soffitto.
-Sarete i migliori-Vale mi sorride dolcemente.-E io sarò una fantastica zia-mi abbraccia.
-Eh sposa Fili cosi sarai zia a tutti gli effetti-sorrido.
-Lasciamo perdere tuo fratello-Valentina rotea gli occhi.
Dopo aver lasciato Valentina a casa sua, mi reco da Orlando…
Non credevo d’essere incinta, eppure avevo degli stranissimi sintomi da parecchi giorni…La fastidiosissima nausea mattutina dell’ultima settimana mi ha allarmato, e poi quel ritardo, io sono sempre stata puntualissima con il ciclo mestruale.
Quando ieri mattina ho visto che i due test erano entrambi positivi, mille emozioni diverse mi hanno investito, ansia, perché sono giovane, perché Orlando potrebbe essere licenziato da un giorno all’altro, preoccupazione perché chi lo sa come si fa la mamma? E se sbaglio qualcosa? Paura , perché la mia vita inevitabilmente cambierà, paura che Orlando non lo voglia, che pensi che io gli stia rovinando la vita…Ma poi ho provato anche gioia e felicità, perché io amo follemente Orlando, perché lui ha reso la mia vita fantastica e l’ho sempre immaginato come il padre dei miei figli.
Fuori da casa sua, faccio un bel sospiro, mi carezzo la pancia e poi busso.
-Amore mio-Orlano sorridendo mi accoglie nel appartamentino.-Non hai lezione?-mi chiede per poi stamparmi un dolce bacio sulle labbra.
-Volevo fare colazione con te-gli sorrido e gli mostro il sacchetto del bar.
-Ma che bella sorpresa che mi ha fatto il mio amorino-mi stringe a sé.
Raggiungiamo la cucina, io ho un’ansia terribile, mi tremano costantemente le mani.
-Perché per stasera non organizziamo una cenetta con Fili e Giacomo?-mi chiede.
-Amore devo dirti una cosa-sospiro.
-Che succede? Sei bianca come un lenzuolo-mi carezza il viso.
Io inizio a piangere…Saranno gli ormoni…Si e anche la paura.
-Amore mio che hai?-mi domanda lui dolcemente.
-Tu mi ami?-gli chiedo tra le lacrime.
-Da impazzire-mi sorride.
-E immagini il tuo futuro con me?-domando ancora.
-Certo amore mio-non smette di carezzarmi dolcemente il viso.
-E se questo futuro ci avesse anticipato?-domando.
-In che senso?-chiede lui.
-Io ti amo tantissimo Orlando, tu sei l’uomo della mia vita, il principe delle favole-gli carezzo il viso.
-Tesoro mio che hai?-adesso è preoccupato.
-Io ti amerò comunque anche se non vorrai…Orlando sono incinta-dico.
Lui rimane in silenzio qualche secondo…Ecco adesso mi lascia…Le mie lacrime si intensificano.
-Sei incinta?-chiede.
Io annuisco, lui sorride, mi regala uno dei più bei sorrisi che gli abbia mai visto fare.
-Quindi diventerò papà?-domanda con gli occhi lucidi.
-Se ci vuoi-dico.
-Vi voglio infinitamente amore mio-mi bacia.

POV. FILIBERTO
-Ehilà stai montando quella panna con grande passione-Luca mi prende in giro.
-Sono incazzato-sbotto.
-Con chi?-mi chiede.
Io vorrei dirgli tutto, si vorrei dirgli che è sua sorella che mi fa perdere il lume della ragione, ci baciamo va tutto benissimo e poi lei che fa? Deve andare via con Alessandro…Sembra che quasi ci goda a farmi innervosire e ingelosire.
Sbatto la ciotola con la panna.
-Hei amico che succede?-chiede Luca preoccupato.
-Esco a fumare-lo lascio solo in laboratorio.
Controllo il telefono con la speranza che ci sia un suo messaggio o una sua chiamata, ma nulla…Anzi c’è un messaggio di Alexia.
‘’Non ti sei fatto più sentire, ti va una pizza stasera? Offro io, mi faccio perdonare, la scorsa volta sono stata troppo scontrosa :P’’
Mi rimetto il telefono in tasca…
-Fili c’è Anna-Luca mi richiama al laboratorio.
Raggiungo il laboratorio, Anna è con Orlando, appena la vedo le corro incontro e l’abbraccio.
-Come stai? Ieri sera ero con Vale quando l’hai chiamata-le carezzo il viso, lei mi dà un pizzicotto.
-Con chi eri?-la voce di Luca, fa si che il mio cuore perda un battito.
-Buongiorno-in quel momento Valentina fa il suo ingresso in laboratorio.
-Perché eri con lui ieri sera?-domanda Luca serissimo.
Valentina mi guarda male…
-Ero in giro con Alessandro e quando non ci sei tu, c’è il tuo amico a rimproverarmi, Fili mi tratta come un fratello maggiore, voleva difendere la mia virtù dalle manacce di Alessandro-dice Valentina.
-Ha allungato le mani? Fili sei come un fratello per me, menomale-Luca mi dà una pacca sulla spalla.-Mia sorella è una sconsiderata certe volte, quel Alessandro non mi piace per niente e lei continua ad uscirci-Luca sbuffa…Io mentre lui mi stringe il braccio penso alle mie mani che ieri sera stringevano il corpo di sua sorella, ah se solo Luca sapesse…
-Oh che carini i miei due fratelloni che si abbracciano.-Valentina bacia la guancia di Luca.-Fratellone due sei un po' pallido, non ti senti bene? –Valentina mi bacia la guancia e il mio cuore al solito impazzisce…E’ indescrivibile l’effetto che mi fa.
-Fili ero venuta qui per dirti una cosa davvero importante-afferma Anna.
-E io sono qui perché lei mi ha chiesto d’esserci, avrei fatto a meno di venire sennò-sbuffa Valentina.
-Piccola strega poi facciamo i conti per queste uscite con Alessandro-Luca le dà un pizzicotto sul gomito.
-Che devi dirmi Anna?-domando a mia sorella.
Anna e Orlando si guardano sorridendo, poi Anna sorride a Valentina…
-Diventerai zio-urlano insieme Anna e Orlando.
-Cosa?-chiedo scioccato.
-Sono incinta-Anna mi sorride dolcemente.-Si fratellone ero convinta che fossi tu il primo a fare un figlio, ma ti ho battuto-Anna non smette di sorridere.
-Ho fatto un gran bel centro-Orlando mi fa l’occhiolino.
-Coglione-lo spintono.
-A me non dici niente?-chiede Anna.
-Piccola diventerai mamma?-chiedo carezzando il viso della mia sorellina.
-E tu zio signor Filiberto-mi dice con gli occhi lucidi.
-Sarò uno zio-sento gli occhi pizzicare.
-Uno zio fantastico-Anna piangendo mi abbraccia.
-E tu una mamma meravigliosa-la stringo a me.-Sarai una mamma-affermo incredulo.
-Avete fatto commuovere la mia sorellina-Luca la prende in giro.
Io mi volto verso Valentina che subito si asciuga le lacrime…
-Auguri Anna-Luca abbraccia mia sorella.
-A me nessuno li fa gli auguri? Ragazzi lo spermatozoo era il mio-afferma Orlando.
Tutti scoppiamo a ridere.
-Che padre stupido che avrà mio figlio-Anna lo prende in giro.
-Invece mio figlio avrà una mamma bellissima-Orlando la bacia.
A quella scena io guardo Valentina, che li osserva con gli occhi a cuoricino…
-Tutto questo amore mi sta facendo venire le carie, vado a fumare-Luca esce dal laboratorio.
-Che ci facevate voi due insieme?-domanda Anna appena rimaniamo soli.
-Potevi evitare di dirlo a mio fratello-Valentina mi fulmina, ecco la dolcezza è svanita…
-Ancora aspetto che tu mi faccia sapere come sta mia sorella, sei stata davvero gentilissima-la fulmino anche io.
Lei sbuffa.
-Ti annoio?-chiedo nervoso.
-Sei noioso si-continua a sbuffare.
-Mi fai saltare tutto il sistema nervoso, sei cosi indisponente e ribelle-mi avvicino a lei nervoso.
-Si ecco adesso vieni qui arrabbiato, mi guardi le labbra e mi baci, che palle-Valentina rotea gli occhi.
-Userò questi bignè come pop corn se non vi dispiace, siate parecchio divertenti, mi intrippate come un bel film-dice Orlando.
-Amore non li disturbare-Anna lo rimprovera.
-Ma davvero credi che non ti possa resistere? Sei insipida Valentina me ne sono fatta di meglio-dico.
-Anche io-mi fa l’occhiolino.
-Eh?-la mia vena sull’occhio inizia a pulsare.
-Orlando mi passi un bignè? Si il mio ex era…-sospira.-Un fuoco-mi sorride.
-Non ho capito, ripeti-stringo i pugni, adesso mi parla anche del ex e di come fosse passionale a letto…La vena non solo non smette di pulsare, ma ho paura che scoppi.
-In effetti il mio ex bacia meglio di te-continua, mangiando insieme ad Orlando bignè.
-Il tuo ex era più dotato di Fili?-chiede Orlando.
-Vuoi che io ti strangoli?-do un pugno ad Orlando sul ginocchio.
-Paura del confronto?-chiede Valentina.
-Eh se il tuo ex è tanto  meglio, torna da lui-sbotto.
Improvvisamente lei mi attira a sé.
-Vedi io adesso ti bacerei per ore, perché sei cosi cucciolo quando sei geloso-mi sorride dolcemente.-Ma non ti bacerò più, ho deciso-sospira.
-E perché?-chiedo, anche io muoio dalla voglia di baciarla, da quando Valentina è entrata nella mia vita sono costantemente instabile, sono diventato bipolare.
-Perché mi sono rotta, pensi davvero che ci sia qualcuna disposta a sopportare uno che un secondo ti vuole e poi ti allontana, prima ti bacia e poi ti manda a fanculo, si lascia andare e poi ritornano le sue paure? No non esiste, io voglio un ragazzo deciso-dice.
-E quindi chiudiamo? Perché non puoi aspettarmi?-domando.
-Cosa devo aspettare? Che improvvisamente capisci che io sono la ragazza adatta a te? Quella con cui puoi mettere su famiglia? Si io lo so che lo sono, sono quella giusta Fili, ma tu sei noioso, senza palle, inetto-sbuffa.-Vedi adesso dovresti tapparmi la bocca con un bacio appassionato e dirmi, ‘’ si Valentina, hai ragione, combatterò con Luca per noi e la nostra felicità’’, ma resti impalato, sei proprio noioso-mi dice.
-E’ vero che noia Fili-interviene ancora una volta Orlando.
-Anna andiamo?-chiede Valentina a mia sorella.
Io la trattengo.
-No non vale più, non baciarmi, non adesso che te l’ho detto io-mi dice.
-Non mi baci più quindi?-le domando.
-No, bacerò qualcun altro-afferma.
-Anche io, stasera esco con Alexia-le dico.
-Che fai?-Anna urla.
-Buona noia, con me ti saresti divertito di più-Valentina si allontana.
-Andiamo via davvero?-domanda Anna.
Valentina si immobilizza davanti alla porta del laboratorio, poi si volta, mi corre incontro e mi bacia, io la stringo immediatamente a me.
-Vai con la lingua-Orlano fa un applauso.
-Ok basta ora è ufficialmente finita la prova gratuita-sussurra staccandosi da me.
-Ok-dico.
-Non uscire con Alexia-dice.
Io sorrido…
-Sei folle e fai impazzire anche me-catturo nuovamente le sue labbra.
-Ma che carini-Anna sospira estasiata.
-Ragazzi, arriva Luca-Orlando ci lancia un bignè.
Io e Valentina veloci ci separiamo.
Angolo autrice
Salve carissime <3
Nuovo capitolo, bhe credo che il titolo dica già tutto per quanto rigurda Vale e Fili ahahahahaha, mi sono venuti su cosi, folli e bipolari <3
Che mi dite di Anna??
Con questo capitolo, colgo l'occasione per farvi gli auguri di una serena Pasqua, speriamo che sia una rinascita per tutti e che questo brutto momento passi. Un mega bacione mie dolci lettrici.
Tanti saluti piccola_Calliope
 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Definizione ***


Definizione 
POV. VALENTINA

-Ma questa cosa con mio fratello come dovrei definirla?-mi domanda Anna mentre siamo in macchina.
Io sospiro, nemmeno io so come definire me e Filiberto, non è di sicuro una relazione la nostra, ma nemmeno una frequentazione, perché non facciamo quello che tutti i ragazzi che si frequentano fanno…
-Non so-rispondo.
-Ma avete già scopato?-domanda Orlando.
-Sei un cretino!-Anna gli pizzica il gomito.-Tesoro tranquilla sono fatti vostri, Orlando ha sempre voglia di scherzare e rompere-Anna lo fulmina.
-No comunque-dico.-Io e Filiberto ci avviciniamo e allontaniamo continuamente, non ha molto senso quello che c’è tra di noi-sbuffo, è vero non ha proprio senso, ci attiriamo e poi uno dei due caccia l’altro, ci baciamo e poi litighiamo…
-Forse dovresti parlare con Fili-mi suggerisce Anna.
-Non so vediamo, potete lasciarmi all’università? Tra poco ho lezione-dico.
Durante la lezione mi distraggo continuamente, continuo a pensare a Filiberto e alla nostra non definizione...E poi penso anche che io ho fatto mille passi verso di lui, si è vero qualche pecca c’è, ma io l’ho baciato la prima volta, io mi sono dichiarata a lui, io l’ho perdonato l’altra sera, io oggi due minuti dopo avergli detto che avevamo chiuso sono corsa da lui per rubargli un ultimo bacio. Io cedo sempre, io non riesco a resistergli, io sono terribilmente presa da lui…E lui? Lui mi ha quasi sempre allontanato, mi ha fatto uno strano discorso su Silvia da ubriaco, e se fosse solo attrazione fisica? Si ok è geloso, ma forse solo perché vuole giocare prima lui di altri con me, la frase più carina che mi ha detto è stata ‘’sei un fuoco che mi brucia dentro’’…Se fosse solo passione? Vuole conoscermi davvero? Vuole provare a stare con me prima o poi?
Sono talmente presa dai miei pensieri che mi rendo conto che la lezione si è conclusa quando mi accorgo che l’aula è del tutto vuota.
E se stasera uscisse davvero con Alexia? E se alla fine io l’avessi idealizzato e lui è come Edoardo? Uno che vuole tutte le ragazze, ma in fondo non vuole nessuno.
-Hei scusa-qualcuno mi tocca la spalla.
Mi volto e mi ritrovo davanti il peggiro fantasma del passato che potesse capitarmi…Silvia, la Silvia di Filiberto è di fronte a me e mi sorride.
Io la osservo con aria interrogativa…
-Si ok, ti sembrerà strano vedermi, possiamo parlare? Posso offrirti un caffè?-domanda non smettendo di sorridere nemmeno per un istante, vorrei staccarle i capelli.
Silvia è molto bella, elegante, fine, mostra molto meno della sua età, non sembra per niente avere 35 anni.
-Ok-rispondo.
Ci accomodiamo nel baretto vicino alla facoltà.
-Avevo bisogno di parlarti, ho visto su facebook che studi medicina e quindi ho pensato di fare un salto qui, scusami, non voglio apparire molesta-mi sorride di nuovo.
-Cosa avevi bisogno di dirmi?-voglio andare via il prima possibile, essere accanto a lei mi irrita.
-Anna l’altro giorno è venuta a fare una sfuriata a casa mia, sembra che il mio ricordo ingombrante si sia messo di mezzo tra te e Filiberto-mi dice.
-Non sono affari tuoi e Anna ha sbagliato a dare a te queste informazioni-affermo sempre più nervosa.
-Non voglio che tu sia astiosa, possiamo parlare come due persone civili?-chiede.
-Sono seduta di fronte a te, ti sto ascoltando e abbastanza educatamente sto rispondendo, credo d’esser più che civile-le dico.
-Sai che Filiberto voleva sposarmi vero?-chiede.
-Quindi? Anche io volevo sposare il mio ex, credevo che durasse per sempre, è finita-rispondo.
-Non ti sto attaccando Valentina, non giocare in difesa-mi sorride.
-Cosa vuoi dirmi Silvia? Per me questa nostra conversazione non ha senso-dico.
-Quanti anni hai? 22? Sei piccola-mi sorride dolcemente, le rovescerei il caffè addosso, è odiosa lei e il suo modo di fare.
Mi sollevo, non voglio sentire più nulla.
-Filiberto mi ama ancora-afferma.
Le sue parole mi immobilizzano, mi gelano il cuore, un po' come quella notte in cui Filiberto mi ha detto che lei è l’unica…
-Sei carina, sei il suo tipo brunetta occhi chiari, sei solo il tuo tipo, l’amore è diverso, l’amore è quello che prova per me, non ti sei fatta due domande? Non credi che l’astio nei miei confronti sia troppo? Un amore finito porta con sé rassegnazione, un po' come te con il tuo ex, è palese che non ti frega più niente di lui, ma di Fili puoi dire lo stesso?-chiede.
Io sento gli occhi pizzicare, è quello che ho sempre pensato io, è esagerato il suo odio…
-Filiberto si sarebbe fatto uccidere per me e sono convinta che anche oggi se glielo chiedessi lo farebbe, mi ha sempre amato alla follia, perché pensi abbia avuto quel crollo qualche notte fa?-domanda.-Io lo conosco meglio di chiunque altro, mi ama ancora e ha paura di perdermi-dice.
-Vuoi tornare con lui?-chiedo sussurrando, ho un forte dolore al petto che mi rende difficoltoso anche respirare.
-E’ complicato, ma non lo posso negare, rivederlo mi ha rifatto sentire le farfalle nello stomaco-mi sorride.
Mi siedo nuovamente, le mie gambe cedono.
-Sei giovane, incontrerai un ragazzo migliore che vorrà te,Fili non fa per te-mi stringe la mano nelle sue.
Io rimango immobile…
-Adesso vado, buona giornata-mi lascia lì.
Il mio cellulare squilla…E’ Lorenzo.
-Hei batuffolo che fai?-mi domanda allegro.
Io non dico nulla, emetto un singhiozzo a causa della lacrime.
-Hei..-mi richiama.
-Vieni in università ti prego-sussurro.

POV. FILIBERTO
Tornato da lavoro, mangiato una buona pizza margherita e fattomi una bella doccia calda, mi metto sul divano con un obiettivo, devo vedere la faccia di questo fantomatico ex fidanzato, ottimo baciatore di Valentina.
-Ti troverò-dico di fronte al telefono.
Se non erro Luca l’ha chiamato più volte Edoardo…
Ma Valentina non segue nessun Edoardo, non è nemmeno tra i suoi amici di facebook.
-Certo prevedibile, nemmeno io ho la mia ex sui social-sbuffo.
La ricerca cosi è molto più complicata però, chiamo Giacomo, lui in queste cose è molto più bravo.
-Che succede amorino?-mi chiede ridendo.
-Voglio trovare l’ex di Valentina come faccio?-domando.
-Edoardo Gattuso-mi dice.
-Lo conosci?-domando entusiasta.
-Ti ho già detto che avevo puntato tempo fa Valentina, è normale che sappia chi sia il suo ex-mi risponde.
-Sta cosa che hai puntato Valentina io non la digerisco-sbuffo.
-Non mi faccio la roba che ti fai tu-ride.
-Coglione e poi non parlare cosi di lei-dico.
-Sei presissimo, mi sembri un ragazzetto alle prese con la sua prima cotta-Giacomo mi prende in giro.
-Non so che mi fa-sorrido felice, se ripenso al battibecco e al bacio di questa mattina.
-Però dovresti prenderti di coraggio e parlare con Luca, cosi puoi uscirci tranquillamente, almeno vi sistemate ed entro l’anno ti sposi-ride ancora.
-Non posso parlare con Luca e poi di queste cose dobbiamo parlare seriamente con Valentina, dobbiamo darci una semi definizione, frequentarci, conoscerci meglio-dico.
-Ti caghi sotto all’ idea che Luca vi sgami-Giacomo non smette di ridere.
-Che tipo è l’ex?-gli chiedo, visto che lo conosce meglio approfittarne.
-Una gran testa di cazzo, uno di quelli che lo tengono nel pantalone il minimo indispensabile, avrà tradito Vale un milione di volte, spesso l’ho beccato con ragazze diverse-mi dice.
-Che bastardo, come poteva starci Valentina?-domando.
-Credo fosse molto innamorata di lui, io penso che lei sapesse perfettamente di tutti i tradimenti, però l’ha sempre perdonato, poi un giorno si è stancata, l’ ha lasciato e lui è andato a vivere all’estero-spiega Giacomo.
-Ah non c’è più?-sorrido.
-Un rivale in meno-Giacomo riprende a ridere.
-Va bene adesso lo cerco su facebook, grazie per le informazioni, ci sentiamo domani-dico.
Apro facebook e cerco Edoardo Gattuso, bel ragazzo…Alto, moro, riccio, viso furbetto…
-Assomiglia a qualcuno-dico..-A Lorenzo-mi do uno schiaffetto sulla fronte.
Cerco Lorenzo su instagram, si somigliano davvero molto, anche se Lorenzo ha la faccia più da bravo ragazzo…Ha una storia, decido di visualizzarla…
Perdo un battito e mi manca il respiro.
E’ a letto con un ragazza, stanno guardando un film…
E’ la camera di Vale. La vena sull’occhio inizia a pulsare, stringo i pugni.
Chiamo immediatamente Luca.
-Hei Fili-risponde lui.
-Che fai?-chiedo.
-Mi annoio-sbuffo.
-Porto un dvd di Fast and Furious lo guardiamo insieme?-chiedo, spero dica si, devo necessariamente andare a casa sua.
-Vai-risponde entusiasta.

POV. VALENTINA
Sono stesa a letto da quando Lorenzo mi ha accompagnato a casa, a lui non ho detto nulla, ho pianto tutto il tempo in macchina, sono rientrata in casa, non ho voluto nemmeno cenare, voglio marcire in questo letto.
Per Filiberto sono un passatempo, un giochetto, una che si sarebbe fatto cosi senza importanza…Lui ama Silvia, come mi ha detto, come pensavo, come Silvia mi ha confermato.
Lei forse sta per lasciare il suo compagno e tornerà insieme a Filiberto, questa volta magari si sposeranno e saranno felici…
-Non è giusto-sussurro tra le lacrime.
Perché Filiberto è capitato nella mia vita? Dopo Edoardo non volevo più stare così male…
Non riesco a smettere di piangere.
Improvvisamente sento bussare alla porta.
-Mamma non voglio mangiare-urlo.
-Batuffolo sono Lory-dice.
-Va’ a casa, non voglio parlare-rispondo.
-Non voglio parlare, ho voglia di guardare un film, voglio tenerti un po' compagnia, su batuffolo, apri-mi dice dolcemente…E’ sempre cosi carino con me, nonostante io l’abbia rifiutato lui adesso è qui pronto a consolarmi.
Decido di aprirgli.
-Sono in uno stato penoso-dico appena mi è di fronte.
-Si in effetti sei davvero poco sexy-mi dà un pizzicotto sul naso.
Io mi butto sul letto mentre lui si occupa della televisione e del dvd.
Poi si accomoda alla sedia della mia scrivania.
-Che film hai portato?-chiedo.
-Pets, ti piacciono tanto gli animali-sorride.
Sorrido anche io…
-Vieni qui-batto una mano sul materasso.
-Pensi sia opportuno?-domanda.
-Vuoi saltarmi addosso?-chiedo.
-No-risponde.
-Il letto è molto più comodo di quella sedia-gli sorrido.
Due secondi dopo si mette a letto accanto a me.
-Spero che il film ti piaccia batuffolo-mi carezza la schiena.
-Grazie Lory-gli sorrido ancora una volta.
-E’ un coglione quello che ti sta facendo piangere-mi dice.
-Non posso nemmeno odiarlo, semplicemente ama ancora la sua ex e non vuole me-ricomincio a piangere.
-Hei non piangere più guardiamo il film-con una dolce carezza asciuga le mie lacrime.
Io mi accoccolo accanto a lui…Ho davvero bisogno di stare bene per un po'.

POV. FILIBERTO
-Filiberto-la madre di Vale e Luca sbianca nel vedermi…Lei sa…E sa che Lorenzo è con Vale, nel suo letto…La vena ricomincia a pulsare.
-Salve signora-le sorrido cordiale.
-Vuoi vedere Luca?-non accenna a farmi entrare.
-Dobbiamo vedere un film-le mostro il dvd sorridendo.
-Vieni-finalmente mi fa entrare.
In quel momento ci raggiunge Luca.
-Ho preparato una ciotola enorme di pop corn-mi fa l’occhiolino.
-Andiamo allora-sorrido, ma giuro che vorrei correre in camera di Vale e spaccare la faccia  a quel Lory.
-Buona visione allora-la madre di Vale sbianca sempre di più ogni secondo che passa.
-Mamma sei bianchissima, qualcosa non va?-domanda Luca carezzandole la guancia.
-Tutto a posto tesoro, godetevi il film-dice.
Quando passiamo di fronte la camera di Vale controllarmi è davvero difficile, stringo con rabbia la copertina del dvd…
-Mi ci voleva una bella serata con un amico, hai avuto un’ottima idea-Luca mi sorride.
Ci mettiamo a guardare il film.
Dopo una mezz’oretta…
-Hei Luca posso andare al bagno?-chiedo.
-Certo, metto in pausa-mi sorride.
Io esco dalla camera, non ci penso due volte apro la porta della stanza di Vale, magari li trovo nudi come ho trovato Silvia con il suo collega…
Non sono nudi, ma sono beatamente addormentati stretti l’uno all’altra…Lui la stringe a sé, le gambe di Vale sono tra le sue…
Ho una fitta al petto, mi sembra quasi di rivivere quel giorno, però questa volta non è Silvia…Ma Vale…Cretino io che volevo iniziare una frequentazione con lei…
Stamattina ha baciato me e adesso è stretta ad un altro, nel suo letto.
-Ti sei perso? Hai sbagliato porta, quella è la camera di Vale-Luca mi raggiunge.
Guarda nella camera della sorella…Vede Lorenzo…
-Che cazzo fa questo con mia sorella-in un secondo è dentro e strattona Lorenzo.
I due si svegliano…
-Luca che succede?-domanda il povero Lorenzo scaraventato per terra.
Valentina si stropiccia gli occhi…
-Luca che palle-sbuffa.
-Non devi toccare mia sorella, come ti permetti?-Luca è furioso…
-Luca ho 22 anni e sai una cosa? Non sono più vergine, posso fare ciò che voglio con chi voglio-anche Valentina alza la voce.
-Luca non farei mai qualcosa che tua sorella non voglia-dice Lorenzo, che palle, quest’aria da damerino.
Luca è pronto a colpirlo, entro nella camera e lo blocco.
-Non è il caso-dico.
Valentina finalmente si accorge di me…
-Fili-sussurra.
-Lasciali stare, lascia che tua sorella si faccia una vita, Lorenzo è un bravo ragazzo-continuo mentre i miei occhi furenti sono  proiettati nei suoi, mi fa male guardarla negli occhi, mi sento ferito…Quasi tradito.
-Noi non stavamo facendo nulla-dice lei, si giustifica.
-Lorenzo sei fortunato, Valentina è una ragazza d’oro, bacia te e vuole sole te-dico.
-Hai baciato mia sorella?-Luca afferra Lorenzo dal colletto della camicia.
-Almeno quando io decido di andare avanti lo faccio davvero, non ripenso al mio ex-Valentina mi urla contro queste parole senza senso…
-Ma che cazzo dici pure tu?-domanda Luca nervoso.-Tu fuori-Luca spintona Lorenzo.
-Luca io vado a casa anche, finiscilo tu il film-affermo.
-Portati questo qui-Luca mi spinge Lorenzo contro.
-Lotti davvero poco per ciò che vuoi-gli dico appena siamo fuori soli.
Lui mi osserva in silenzio.
-Buona serata-dico io, lo trovo un esserino inutile, si avrà la Ferrari e tutto…Ma è un po' senza palle.
Improvvisamente mi sento afferrare dal polso e  poi ricevo un pugno sul naso.
-Che cazzo fai?-urlo, il naso mi fa malissimo.
Lui mi osserva ancora in silenzio.
-Sei frustato per Luca, ma non picchiare me coglione o ti prendo a calci la tua Ferrari-sbotto.
-Lascia stare Valentina!-afferma serio.-Sei tu, ho capito-dice.
-Io cosa?-domando.
-Non voglio mai più vedere piangere Valentina a causa tua, puoi venire a rompere la mia Ferrari quando vuoi, ma lascia stare lei-mi afferra dal colletto e mi dice queste parole a due centimetri dal viso.
Lo spintono con rabbia.
-Ha baciato me stamattina-urlo nervoso.
-Tu non la meriti, è troppo speciale, grazie al cielo l’ha capito-afferma soddisfatto.
Con rabbia lo spintono  nuovamente contro la sua merdosa Ferrari.
-Vaffanculo-dico.
Vado a casa, voglio staccare il cervello, non voglio pensare, non voglio capire cosa è successo, non voglio più vedere Valentina…
Di fronte casa trovo Silvia.
-Silvia-affermo sorpreso.
-Hei-mi sorride dolcemente.
Ripenso a Valentina stretta a Lorenzo a letto…E d’impeto mi avvicino a Silvia e la bacio.
Angolo autrice
Salve mie care <3
Nuovo capitolo....molto esplosivo ahahah, è tornata Calliope la cattiva che crea mille intrecci e fraintendimenti ahahahaha.
Che mi dite di questo capitolo?? Un bacione bellezze.
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Non ho più paura ***


Non ho più paura
POV. VALENTINA

-Luca mi hai davvero stancato-alzo la voce contro mio fratello, queste sue scenate di gelosia sono davvero esasperanti.
-Ma ti sembra normale addormentarti con quello lì?-mi domanda.
Lo spintono.
-Luca devi lasciarmi vivere-non smetto di urlare, sono molto nervosa, non so se per la sua esasperante gelosia o per Fili che mi ha regalato quello sguardo…
-Menomale che Fili ha sbagliato stanza-mi dice.-Domani gli do una lezioncina a quel Lory-afferma furioso Luca.
-Per quale motivo?-interviene mio padre.
-Ah ecco, il tuo pupillo era stretto a letto con tua figlia-urla Luca, mio fratello è davvero pesante.
-Davvero?-mio padre domanda con gli occhi a cuoricini…In questa condizione tragica il suo entusiasmo mi ruba un sorriso.
-Papà-sbuffa Luca.
-Luca sei davvero un bravo fratello maggiore, vuoi molto bene a tua sorella, vuoi proteggerla da ogni male, ma è grande abbastanza per decidere da sola cosa fare e cosa sbagliare, lasciala vivere-mio padre gli dà una pacca sulla spalla.
-Sto Lorenzo ti piace?-domanda Luca.
-Siamo amici-rispondo.
-Solo amici?-chiede deluso mio padre.
-Si-confermo, la mia testa e il mio cuore sono altrove.
Qualche minuto dopo finalmente mi chiudo in camera.
Ho deluso Filiberto, si, il suo sguardo era quello di un uomo deluso e ferito. Ma se ama ancora Silvia non capisco il perché…Forse non l’ama? Forse Silvia mi ha detto una cazzata?
Afferro il mio cellulare, c’è un messaggio di Lorenzo.
‘’E’ lui quello che ti fa soffrire vero, l’amico di tuo fratello?’’
Lorenzo è molto sveglio, ha capito tutto, forse dal nostro dialogo, entrambi ci accusavamo di qualcosa…
‘’Si’’
E’ inutile negare.
Prendo il contatto di Filiberto pronta a telefonargli…Ma per dirgli cosa? Che non è come sembra? Che mi spiace? Ma non ha senso, lui ama la sua ex, immagina ancora un futuro con lei, è l’unica che vuole…Io sono solo una stupida ragazzina, un passatempo…Sbuffo, poso il cellulare e provo ad addormentarmi.

POV. FILIBERTO
Io e Silvia senza staccarci un attimo, baciandoci con un passione, entriamo in casa…
Lei mi toglie la maglia e prende a baciarmi il petto…
Io ho una tale confusione in testa…Ho un martello pneumatico, sta scoppiando questa mia testa.
Ma ho una certezza, il centro dei miei pensieri sono due occhioni blu furenti…
Silvia è smaniosa, passionale…Vuole me, mi vuole, mi rivuole…
-Silvia ferma-la allontano da me.
-Tu vuoi me e io voglio te, perché dobbiamo fermarci?-domanda.
Io fisso il suo anello di fidanzamento…Vuole davvero tradire il suo attuale compagno con me? Lui è quello che me l’ha portata via…
-Non è un problema lui-prova ad avvicinarsi nuovamente.
Io la allontano ancora una volta, afferro la mia maglia sul pavimento e la indosso.
-Che succede?-sbuffa.
-Vuoi qualcosa da bere?-chiedo.
-Da quando ti ho rivisto non ho smesso di pensarti un secondo, Filiberto sono pronta a lasciare il mio compagno, riproviamoci, noi due ci siamo sempre amati, potremmo essere davvero felici questa volta-mi carezza il viso.
Mi sento mancare il respiro, non capisco perché, queste sue parole mi devastano…Il Filiberto che ha pianto per mille notti e si è ubriacato un’infinita di sere avrebbe tanto volute sentire queste parole.
-Lasceresti il tuo compagno per me?-chiedo.
-Ho sbagliato tempo fa a tradirti, non dovevo farti tutto questo male, ma amore mio, sono qui, posso riparare ogni tua ferita-continua a carezzarmi dolcemente il viso.
Io catturo nuovamente le sue labbra, non so perché, non so se voglio tornarci insieme, non so cosa succede, ma devo baciarla ancora, è un desiderio impellente.
Finiamo velocemente in camera da letto, ci spogliamo in pochi istanti.
-Mi sei mancato da morire-mi bacia nuovamente, è sempre più passionale…
Qualche istante dopo sono dentro di lei…
-Adesso è come dovrebbe essere, noi siamo insieme, saremo felici-mi stringe a sé.
Quella notte non riesco a chiudere occhio…Osservo Silvia stesa accanto a me, nuda, appagata e sorridente…
Io mi sento sporco, mi sento come un viscide verme.
Cosa è successo? Ho fatto una cazzata…La voglia di rivalsa su Marco, quello che io ho trovato nel mio letto, la voglia di vendetta, il mio ego da uomo ferito soddisfatto mi ha fatto agire, ma io non voglio Silvia, adesso che giace qui accanto a me, l’ho capito, ho solo soddisfatto un bisogno fisico…Non c’è stato nemmeno un secondo d’amore nel atto appena compiuto…E’ stato sesso, sesso per vendetta…
E mi sento una merda perché io non sono fatto cosi, non sono un tipo rancoroso, eppure…Ma cosa ancora peggiore…Ho appena firmato la fine della storia con Valentina.
-Non riesci a dormire amore mio?-Silvia mi carezza la schiena.
-Silvia è stato uno sbaglio-dico.
-No amore mio, è stato magnifico, noi meritiamo d’esser felici insieme-lei mi sorride, poi si avvicina a me.
Io le carezzo il viso.
-Silvia io non ti amo più, ho sbagliato, non so perché è successo  o meglio, il tuo ritorno, quelle parole, hanno gratificato il mio cuore ferito, ti sei resa conto d’ aver perso qualcosa di valore, si perché ai tempi lo ero…La soddisfazione e la voglia di vendetta ha fatto si che io venissi a letto con te, ma adesso, adesso mi sento una merda, mi conosci, anzi, mi hai sempre rimproverato come uno che non si è mai imposto nella sua vita, uno un po' inetto, uno troppo ingenuo e buono…Ecco io sono quello che tu hai sempre disprezzato e rimproverato, non sono questo coglione che è appena andato a letto con la sua ex. Ha vinto il rancore, è stato solo sesso Silvia e questa notte la pagherò molto cara-affermo amareggiato.
-Non mi ami?-chiede Silvia.
-Non ho provato amore, niente  cuore che batte a mille, niente farfalle, non mi sentivo nemmeno in pace, come succedeva tempo fa, non ti amo più Silvia-dico.
-Sai che quando lei saprà che sei stato con me ti odierà? Perché lo so che glielo dirai, tu vuoi lei e l’hai capito tramite me, ma lei non ti vorrà mai più-mi dice.
-Cosa sai di Valentina?-domando.
-Anna qualche giorno fa è venuta da me, mi ha parlato di voi, ieri io sono andata da lei e le ho detto…-Silvia si interrompe.
-Cosa?-chiedo.
-Che non hai mai smesso di amarmi-mi comunica.
Io sorrido…Ora capisco perché fosse con Lorenzo, forse voleva farmi arrabbiare, forse non si è sentita abbastanza per me, forse voleva dimenticarsi subito di me…
-Silvia vestiti e va’ a casa-affermo.
-Lei non ti vorrà mai più, io e te ci conosciamo, ci siamo amati tanto, siamo stati felici e potremmo esserlo ancora, io adesso voglio diventare madre, Fili resta con me-mi supplica.
-Non voglio offenderti, ma sei ridicola, io faccio schifo, sono stato un coglione, ma tu mi stai supplicando nonostante sappia perfettamente che io sia interessato ad un'altra e non mi importa che lei non mi vorrà mai più, che lei mi odierà, che si metterà con un altro, io voglio essere corretto con lei. Silvia rivestiti e va’ a casa-dico lasciandola sola in camera.
-E’ un addio?-chiede raggiungendomi in cucina, adesso interamente vestita.
Io annuisco.
-Sposerò Marco-mi dice.
-Non gli dirai nulla di questa notte?-domando disgustato da lei, l’ ha tradito…
Non mi risponde esce da casa mia e probabilmente definitivamente dalla mia vita.
Io in preda alla rabbia per l’errore commesso con un manata getto per terra la macchinetta del caffè, distruggendola.
Oggi non ho più paura, ma perderò per sempre Valentina.
-Complimenti Fili, ottimo lavoro-affermo.

POV. VALENTINA
Guardo annoiata il mio cappuccino.
-Oggi esci con Lory?-mi domanda mio padre entusiasta.
-Oggi andrò a lezione, pranzerò con Anna, tornerò qui e studierò, niente Lory-sorridendo rovino i suoi piani.
-Ecco, brava-sorride soddisfatto Luca.
-Sono molto arrabbiata con te ancora-sbuffo.
-Vuole solo proteggerti-mia madre lo difende.
-Rompe le scatole-non smetto di sbuffare.
-Io non voglio che i ragazzi ti facciano soffrire, sei cosi dolce e a volte ingenua, voglio vederti sempre felice-Luca mi carezza la mano.
Io commossa dalle sue dolci parole corro ad abbracciarlo.
-Sei un gran rompiscatole, ma ti voglio infinitamente bene-gli bacio la guancia.
-E comunque se Lory lo approvo io che sono il padre, puoi accettarlo anche tu-afferma mio padre.
Io e Luca scoppiamo a ridere.
Mi arriva un messaggio…E’ Fili.
‘’Sono fuori casa tua, ho bisogno di parlarti, ti prego raggiungimi in macchina.’’
-Devo scappare-do un bacio sulla guancia a tutti ed esco velocemente dalla cucina.
Cinque minuti dopo sono nella macchina di Filiberto.
Lui è molto serio, è arrabbiato sicuramente…
Mette subito in moto, certo dobbiamo allontanarci prima che Luca ci becchi.
-Non c’è nulla con Lorenzo, siamo solo amici, mi sono addormentata e lui anche, ma non c’è nulla davvero-gli spiego, voglio fargli capire che non sono come Silvia, si ok, non dovrei giustificarmi, ma non voglio che pensi male di me.
Lui tace, continua a guardare la strada.
-A me non piace Lorenzo, a me piaci tu-dico…E sorrido.
Io voglio lui…Lo voglio con tutta me stessa.
Lui parcheggia, non mi guarda, sospira…
-Si Lorenzo prova qualcosa per me, ma sa di te, gli ho detto tutto, non si metterà in mezzo-gli carezzo il braccio, lui si scosta subito.
Io mi ammutolisco…
-Sono stato a letto con Silvia-afferma.
Io non credo di aver capito…
-Cosa?-domando, mi sento mancare il respiro.
Lui finalmente mi guarda, ha gli occhi lucidi.
-Oggi non ho più paura, ho capito di non amarla, però…-cerca di carezzarmi il viso.
Io colpisco malamente la sua mano.
-Mi piaci tantissimo anche tu-sussurra.
Io rimango in silenzio, sento le lacrime rigarmi il viso…
Mi carezzo il petto, non mi sento più il cuore…
Scendo dalla sua macchina e inizio a prenderla a calci.
-Ti odio-urlo tra le lacrime.
Lui mi raggiunge, mi blocca e mi intrappola in un suo abbraccio.
-Mi dispiace-mi carezza i capelli.
Io resto immobile tra le sue braccia.
-Tu non sei lei, tu sei meravigliosa e lo so, so che ti sto perdendo, ma…-lo spintono.
-Hai detto bene, mi hai perso per sempre, dovevi scopartela per capire che non l’ami più?-urlo tra le lacrime.
-Volevo vendicarmi-sussurra.
-Bella persona di merda che sei, Edoardo mi ha tradito un milione di volte, soffrivo di attacchi di panico a causa di questo, sono stata malissimo, ma io non ho voglia di vendicarmi, io non me lo scoperei solo per dirgli poi ‘’ fanculo non ti amo più’’, la verità sai qual è? Che tu volevi andare a letto con lei, volevi farti la scopata di addio e sai una cosa? Io ti ho idealizzato Filiberto ho creduto che fossi simile a me, ma non lo sei…Mi fai schifo-affermo.
Lui rimane in silenzio di fronte a me.
Sospiro.
-Mi stai facendo molto male, mi sono illusa di poter essere felice con te, credevo fossi il ragazzo perfetto, ero pronta a curare ogni tua ferita, volevo prendermi cura di te, ho sempre sentito qualcosa di fortissimo con te, dal primo sguardo Fili, dal primo sguardo, non sai quanto fa male oggi averti davanti-le lacrime non mi permettono di parlare, fa malissimo, come se mi avessero strappato il cuore…-Sembravi un sogno che potesse realizzarsi e invece…-lo lascio lì di fronte alla sua macchina.
Sono stata stupida, l’ho idealizzato, ho creduto che fosse migliore di quello che è realmente, mi ha spezzato il cuore di nuovo, dopo Edoardo lui ha dato il colpo definitivo al mio cuore.
Non mi fiderò mai più di nessuno, non mi interesserò mai più a nessuno, non esiste il ragazzo adatto a me, voglio stare sola in eterno.
Però adesso ho bisogno di un abbraccio caloroso…
Grazie al cielo è Lorenzo ad aprirmi, sarebbe stato imbarazzante spiegare ai suoi genitori perché sto piangendo come una disperata.
-Che è successo?-mi domanda carezzandomi il viso.
-Mi ha spezzato il cuore-sussurro e lo stringo a me.
-Hei piccolo batuffolo-mi lascia un tenero bacio fra i capelli.
Andiamo in camera sua e lui mi fa stendere sul letto.
-Resta accanto a me-dico.
Lui si accoccola accanto a me a letto…
-Vuoi parlare? Vuoi dirmi cosa ti ha fatto?-domanda.
-E’ stato a letto con la sua ex e me l’ha raccontato, aggiungendo che gli piaccio tantissimo-riprendo a piangere.
Lorenzo rimane in silenzio accanto a me, lo vedo stringere i pugni.
-Non arrabbiarti-carezzo la sua mano.
-Gli spaccherei la faccia-dice.
-Non mi farebbe sentire meglio-affermo.
-Non merita le tue lacrime batuffolo-mi stringe di nuovo a sé.
-Gli è bastato un sorriso e i suoi occhi dolci per conquistarmi, ho sentito il cuore a mille dal primo giorno, dalla prima volta che l’ho visto…Credevo di aver trovato il mio posto nel mondo, sai quando incontri qualcuno e capisci che è lui la persona giusta? Io con Filiberto ho sentito questo…Quanto mi sbagliavo…-dico.
Lorenzo tace…E’ cosi rispettoso, sento che è nervoso, sento che vorrebbe insultarlo, ma sa che è inutile, sa che non mi farebbe sentire meglio, allora tace, mi lascia parlare e mi coccola.
-Sei cresciuto tanto Lory il tormento-affermo, è cosi diverso dal ragazzino prepotente di un tempo.
-Ho il dvd di Pets 2, ti va se lo guardiamo?-mi domanda sorridendo.
-Ok-gli sorrido.

POV. FILIBERTO
Non avrei dovuto seguirla, ma era sconvolta, non smetteva di piangere, ero molto preoccupato per lei, non volevo le accadesse qualcosa…
Cosi l’ho seguita.
E’ andata da Lorenzo, dal dolce Lorenzo che l’ha stretta a sé subito…
Forse la merita più di me. Forse lui non andrebbe mai a letto con la sua ex, io ho sempre pensato di non essere abbastanza per lei, ed è vero, sono un disastro, lei si è presa la cotta per il peggiore…
Insicuro, senza palle, inetto…Cosa doveva farci con me?
Non volevo vederla piangere cosi, quando l’ho stretta a me e tremava, il mio cuore si è fermato, quanto male le ho fatto?
Anche per me è stato lo stesso, dal primo giorno che l’ho rivista in pasticceria ho sentito tanto, è stato tutto forte e intenso, i suoi occhioni blu mi hanno destabilizzato, avrei dovuto lottare per lei, per noi…Invece no, impaurito prima mi sono bloccato, l’avvicinavo e poi la cacciavo e infine cosa ho fatto? Sono stato a letto con la mia ex.
Lorenzo non è un senza palle, Lorenzo ieri sera l’ha difesa, Lorenzo adesso la sta consolando…Forse la conquisterà, la renderà felice…
Io vorrei spaccargli la faccia perché lui l’abbraccia, lui la coccola, lui si impegna per farla stare bene…Ma non ho nessun diritto.
Arrivo in pasticceria di pessimo umore.
-Siamo parecchio in ritardo signor Filiberto-Luca mi prende in giro.
Io non gli rispondo, non ho lo forze, sono deluso da me stesso, mi sento vuoto e infelice.
-Hei che succede?-domanda Luca.
-Sono un coglione-rispondo.
-Che hai fatto?-chiede ancora.
-Ho conosciuto la ragazza perfetta, dolce, simpatica, intelligente, premurosa…E le ho spezzato il cuore, sono andato a letto con Silvia-dico.
-Cosa?-Luca rischia di sfondarmi un timpano, certe volte sembra una ragazzetta isterica.
-Ho appena perso l’unica ragazza con cui forse sarei stato davvero felice-dico, sento gli occhi pizzicare, che situazione di merda.
Angolo autrice
Ciao mie care <3 Eh si so che volete insultarmi, so che detestate me e Fili, si lo, siamo stati entrambi cattivissimi... Mi aspetto recensioni piene di rabbia...Sorry.
Ci vogliano questi macelli nelle storie ahahahaha.
Tanti saluti piccola_Calliope
PS. Ma Lory non vi piace??

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Muffin ***


Muffin
POV. FILIBERTO

-Ma chi è questa ragazza speciale? E poi perché sei andato a letto con Silvia? Ti sei bevuto il cervello? Ma poi non doveva sposarsi?-domanda Luca, anzi mi investe con le sue domande.
-Non ne voglio più parlare, non ha senso, ho commesso un errore e l’ho pagato caro, perdendo l’unica che voglio-affermo.
-E ti arrendi cosi? Ci stavi insieme a questa ragazza? E’ Alexia?-continua Luca.
-Non stavamo insieme, no Alexia non la sento da tempo-rispondo.
-Se non ci stavi insieme dovresti impegnarti e farti perdonare-Luca mi dà una pacca sulla spalla, cerca di rincuorarmi…
Sorrido, se sapesse che la ragazza che sto facendo tanto soffrire è sua sorella, probabilmente mi strangolerebbe.
-Mettiamoci a lavoro, non voglio più parlare di questa storia-dico.
Durante tutta la giornata non parlo, compio ogni azione a forza, mi sento cosi inutile in questo momento, sono disgustato da me stesso, ripenso costantemente alle lacrime di Valentina, la rivedo tra le braccia di Lorenzo e stringo i pugni perché io non posso e non devo assolutamente dire e fare nulla.
Non vedo l’ora che questa giornata lavorativa si concluda, ho bisogno di stendermi sul mio letto…
-Mi dispiace cosi tanto vederti cosi-dice Luca all’improvviso.
-Sono un po' infelice, mi riprenderò, andrà meglio-gli concedo un sorriso tirato, si sta preoccupando davvero tanto per me…Non dovrebbe; sua sorella piange per me.
Quando sono di fronte casa, tiro un sospiro di sollievo, finalmente sono qui, ho bisogno di stare da solo in silenzio…
Esco dalla mia auto…
-Filiberto-una voce maschile mi chiama.
Due secondi dopo mi accascio per terra, ho ricevuto una bastonata al centro della schiena.
-Brutto bastardo-la voce maschile inizia a darmi calci alle costole, calci che mi tolgono il respiro.
Alzo lo sguardo e riconosco Marco…
-Mar…-un pugno in pieno viso mi interrompe.
Sputo sangue.
Lui continua a colpirmi.
-Te la sei scopato per vendetta? Volevi farmi sentire una merda? Adesso però come ti senti tu?-continua a colpirmi, io respiro a stento…
Ho male dappertutto e non riesco a difendermi…
Mi afferra per i capelli e mi guarda negli occhi.
-Ho fatto quello che tu non hai fatto 3 anni fa, sei un senza palle, crepa-mi spinge per terra e va via.
Resto steso per terra a piangere per il dolore, mi fa male qualsiasi cosa…Ogni respiro è una tortura, deve avermi rotto qualche costola.
Riesco ad afferrare il telefono, con lo schermo quasi del tutto distrutto…Compongo il primo numero in chiamate recenti. E’ Luca.
-Hei Fili, ci guardiamo un altro filmettino?-domanda lui allegro.
-Marco mi ha picchiato-sussurro.
-Che hai detto?-domanda allarmandosi.
-Luca vieni da me-sussurro, poi vedo tutto nero.

POV. VALENTINA
Sto guardando una serie tv, non devo piangere e non devo pensare a Filiberto, peccato che un attore gli somigli, inizio a piagnucolare.
Chiudo con rabbia il pc.
-Non devi pensarci Vale, non devi pensarci Vale-mi ripeto, respirando profondamente.
Luca apre bruscamente la porta della mia camera.
-Vestiti dobbiamo correre da Fili-dice.
Ecco…Vuoi smettere di pensare a Filiberto? Lo stai facendo nel modo giusto.
-Per quale motivo?-domando acida.
-Marco l’ha picchiato, vieni Vale, sei un medico potrebbe avere bisogno di te, non so in che condizione è-dice Luca agitato.
Marco l’ha picchiato…Chi è Marco?
-Chi è questo Marco?-chiedo.
-E’ stato a letto con la sua ex, ecco mi sa che il suo attuale fidanzato l’ha scoperto e l’ha ridotto maluccio-mi spiega.
Ben gli sta…Se lo meritava proprio  un bel cazzotto.
-Non sono ancora un medico, se ha bisogno lo porti in ospedale, io sto per iniziare la visione di un’interessantissima serie tv-rispondo.
Non mi importa di lui, questa volta non correrò da lui.
-Ah io che ci parlo a fare con te? Sei una bambinetta-Luca se ne va sbattendo la porta.
Filiberto mi ha spezzato il cuore e io sarei una bambinetta?
Io inizio nervosamente a camminare per la mia camera…
Vabbè gli avrà dato un cazzotto e lui per farmelo sapere ha deciso di chiamare Luca, che squallido, vuole attirare la mia attenzione, vuole fare la vittima.
-Si certo spera che vada lì, cosi lo medico, lui mi bacia e lo perdono-sbuffo.-No Filiberto non ti perdonerò-affermo nervosa.
E se gli avesse fatto molto male? Si ha sbagliato…Ma non si merita di stare male…
-Valentina ma sei scema? Fino due secondi fa piangevi per lui-mi do uno schiaffetto sulla fronte.
Mi siedo sul letto e sospiro, sono un futuro medico, sarei dovuta andare…
-Aspetterò Luca, si-giocherello nervosamente con le mie dita.

POV. LUCA
Entro in macchina e stringo il volante…
E se la ragazza speciale di cui mi ha parlato oggi Fili fosse Vale?
Perché non è venuta con me? La scorsa volta ha insistito cosi tanto…
Poi li ho beccati una volta in pasticceria molto vicini…
La sera del pub, quando ci siamo incontrati tutti là, Vale dopo il bacio tra Alexia e Fili è voluta andare via…Il giorno dopo era molto triste…
Fili voleva tanto contribuire a migliorare il suo umore, ha fatto la pizza, ma Vale quando ha visto lui non è rimasta con noi.
Perché Fili da ubriaco ha chiamato lei? Poco fa Valentina aveva gli occhi gonfi…Ha pianto…
Fili ieri sera quando ha trovato Lorenzo nel letto con Vale sembrava geloso…Ha fatto una strana battutina su un bacio e Vale, Vale ha menzionato l’ex, fulminandolo.
Mi reco a casa di Filiberto decisamente nervoso.
Sono pronto a dirgliene quattro…Ma appena arrivo lo trovo steso a terra, sanguinante.
-Fili cazzo-mi avvicino a lui, è privo di coscienza.
Venti minuti dopo siamo in ospedale…
Marco l’ha ridotto una pezza, che bastardo, Fili deve denunciarlo.
Due ore dopo finalmente Fili, mi raggiunge in sala d’attesa, dopo le medicazioni l’hanno dimesso.
-Come stai?-gli chiedo immediatamente.
-Qualche ematoma, una spalla slogata, 4 punti sul sopracciglio, ma grazie al cielo le costole sono a posto-mi sorride, ha il viso gonfio, il labbro spaccato e un cerottone sull’occhio che copre i punti.
-Devi denunciarlo-gli dico.
-Non hai visto il poliziotto? Già fatto, un’ infermiera ha subito chiamato la polizia-mi dice.
-Che bastardo-dico.
-Gli ho rubato la donna-sorride amareggiato.
-Non è una giustificazione, non mi meritavi questo trattamento, allora tu tre anni fa cosa avresti dovuto fare?-chiedo.
-Mi ha rinfacciato di non averlo picchiato-sorride ancora.
-Vieni ti porto a casa-dico.
-Luca grazie di tutto, sei come un fratello-mi dice.
Io ripenso a Valentina…Ne riparleremo più avanti.

POV. VALENTINA
Sto per addormentarmi, quando sento dei passi…Sono quasi le 6:00.
Mi alzo e corro in camera di Luca.
-Come sta?-gli chiedo subito.
Lui mi mostra una foto…Fili ha il viso gonfissimo e pieno di sangue.
-Cosa gli ha fatto quel bastardo?-alzo la voce, vedere quell’immagine mi fa male al cuore…
-Nulla di gravissimo tranquilla, la foto è prima dell’ospedale, comunque qualche ematoma qua e là, una spalla slogata e 4 punti sul sopracciglio, deve stare a riposo per un po', pensavamo peggio, che gli avesse rotto qualche costola-mi spiega Luca.
-Come sta adesso?-domando.
-Rintontito per gli antidolorifici, oggi non è stata una gran giornata per lui, a causa di questa sua notte con la ex mi ha detto che ha perso l’unica ragazza che gli sia interessata davvero dopo Silvia-mi dice.
-Va bene Luchino vado a nanna-sono pronta ad uscire.
-Mi devi dire qualcosa?-chiede.
-Cosa?-domando.
Batte una mano sul letto.
-Siediti accanto a me-mi dice.
Io faccio ciò che dice, sento il cuore a mille.
-Che c’è tra te e lui?-domanda.
-Nulla, Fili a me non piace, è un vecchio-alzo di nuovo la voce.
-Pensi che io sia cretino?-chiede, fissandomi.
-Non ti sto mentendo Luca-mi fisso i piedi.
-Sei tu la fantomatica ragazza speciale vero?-mi chiede.
Io fisso il suo armadio.
-L’ha picchiato Marco, tranquilla non farò altro-mi carezza la mano.
-Non c’è stato mai niente e non c’è più niente-gli dico.
-Fili è un bravo ragazzo, ma non penso che faccia per te Vale-mi carezza il viso.
-Tranquillo, tra me e lui non accadrà nulla, siamo incompatibili-trattengo le lacrime.
Luca mi abbraccia.
-Non voglio vederti piangere per lui, non voglio doverlo cacciare dalla pasticceria e dalla mia vita, tu sei la persona più importante per me, Vale lascialo perdere-mi sussurra all’orecchio.
-Non accadrà mai nulla-ripeto.
-Buonanotte piccola-mi carezza la guancia.
-Buonanotte-esco velocemente dalla sua camera e scoppio a piangere.
Vorrei chiamarlo, vorrei sapere come sta, ma non posso, non ha senso, mi ha spezzato il cuore, è vero che può curarlo lui, ma io non voglio, il mio cuore lo curerò io.
Inoltre Luca è stato chiaro, non vuole rovinare il suo rapporto con lui per me, devo lasciarlo perdere, è un caro amico di mio fratello, non devo mettermi in mezzo…
E’ finito tutto!
Mi metto a letto…Alle 7:30 mi sveglio…Ho dormito si e no un’ora…
Vado in cucina e mi metto a preparare i muffins al cioccolato.
-Per chi sono questi muffins? Buongiorno sorellina-Luca mi bacia la guancia.
-Voglio portarli ad Anna-sorrido.
Peccato però che un ‘ora dopo io sia fuori dall’appartamento di Fili…Poggio un muffin per terra, suono il campanello e scappo via, mi nascondo dietro una siepe e aspetto che lui apra.
Qualche minuto dopo Fili apre, ha il viso gonfio…E’ conciato male, mi si stringe il cuore a vederlo cosi, vorrei tanto abbracciarlo…Trattengo le lacrime, mi ha reso troppo emotiva e come sempre ripeto, lui non lo merita.
Lui si guarda intorno e poi si accorge del muffin, lo prende, legge il bigliettino e sorride, io sorrido con lui.
Due secondi dopo però mi do della cretina.
Mezz’ora dopo sono stesa sul letto di Anna mentre lei impacchetta le sue cose, traslocherà a breve da Orlando.
-Sono una cretina-dico.
-Ma perché?-domanda.
-Tuo fratello è andato a letto con Silvia, me l’ha detto, mi ha anche detto che gli piaccio tantissimo, ieri notte il fidanzato di Silvia l’ha picchiato e io stamattina ho preparato questi odiosi muffins, ne ho messo una davanti la sua porta e quando l’ho visto sorridere per il mio gesto, ho sorriso anche io. Punto primo non dovevo portargli il muffin, punto secondo mi  ha spezzato il cuore, punto terzo io vorrei essere tanto con lui in questo momento, ma non devo-piagnucolo.
Anna a bocca aperta si siede accanto a me.
-E’ stato con Silvia?-chiede.
-Si la notte in cui mi ha trovato accoccolata con Lory, ma non voleva vendicarsi con me, piuttosto con lei e questo Marco-spiego.
-Marco l’ha picchiato? Come sta?-chiede Anna preoccupata.
-Sono un’amica di merda, tu sei incinta e io ti ho sparato tutte queste notizie senza pietà, non è che adesso svieni?-chiedo afferrando il suo viso.
-Ma smettila-scaccia via le mie mani.-Come sta Fili?-chiede ancora.
-Nulla di grave, qualche acciacco, si riprenderà presto con un po' di riposo-le dico.
Lei mi carezza la guancia e mi sorride.
-Ma quanto sei dolce? Gli hai portato un muffin-mi bacia la fronte.
-Ma non se lo merita lo capisci vero?-le domando.
Lei sospira e stringe le mie mani tra le sue.
-Fili non è un cattivo ragazzo, Fili è dolce, è molto ingenuo, è un tipo scherzoso, un ragazzo molto responsabile, è vero ha commesso un grandissimo errore, posso solo immaginare come tu ti senta, però non stavate insieme, non è una giustificazione tesoro, è stato irrispettoso, ma io conosco Fili, so quanto lui sia speciale e so quanto voi due sareste felici, siete due cuccioli-lei sorride.
-Mi ha ricordato Edoardo-sussurro trattenendo le lacrime.
-Fili non commetterebbe di nuovo lo stesso errore-mi dice.
-E’ tuo fratello-rispondo, è normale che lo giustifichi.
-Tesoro io non dico che tu debba correre di lui, non merita assolutamente questo, anzi il muffin è stato troppo, però se ci tieni dagli la possibilità di farsi perdonare-mi carezza ancora una volta la guancia.
-Ieri mi ha lasciato andare-dico… Non ha fatto nulla, io al suo posto avrei sfondato la sua casa, mi sarei messa in ginocchio per ore pur di farmi perdonare, e invece no…Lui mi ha lasciato andare e io gli ho portato il muffin. Che scema che sono.
-Perché Filiberto è un coglione, adesso pensa che nulla potrà mai farti cambiare idea, lui pensa di fare schifo, lui preferisce vederti felice con un altro, che cazzo di complessato-sbraita Anna.
-Nostro fratello è sempre stato cosi-Alessio il fratello di Anna e di Fili fa il suo ingresso in camera della mia migliore amica.
-Vale ti ricordi Alessio?-Anna sorridendo bacia la guancia del fratello.
-Valentina piacere, non ci hanno mai presentati-gli porgo la mano, è impressionante quanto somigli a Fili.
-Alessio-mi sorride cordialmente.
-Si sta per sposare-afferma Anna emozionata.
-Oh wow, fantastico, auguri-esclamo.
-Sto per andare da Fili a dirglielo-dice.
-Dagli un bacio da parte mia, nel pomeriggio vado a trovarlo-dice Anna.
-Valentina non ti conosco, se non per racconti di Anna, sono felice che Fili tra tante ti abbia notato, dopo Silvia era morto, sapere che il suo cuore batte ancora è un sollievo…Ha sbagliato, è una testa di cazzo, però…Datti tempo, magari riuscirai a perdonarlo, non lasciarlo andare-mi sorride.-Buon proseguimento ragazze-detto ciò esce dalla camera.
-Ha origliato tutta la nostra conversazione?-domando ad Anna.
-E’ un suo brutto vizio, credo farà anche una ramanzina a Fili-mi dice.
-Lui mi ha detto di non avere più paura, adesso ho paura io-trattengo le lacrime.
Anna corre ad abbracciarmi.
POV. FILIBERTO
‘’Riprenditi presto.’’
Due parole su un bigliettino e un muffin al cioccolato…E’ stata Valentina.
Sorrido…Dopo due giorni di merda questo muffin è la mia unica fonte di gioia.
Lo mangio con gusto, è davvero squisito…
Lei mi ha pensato, si è svegliata presto, ha preparato questi dolcetti e uno l’ha portato a me…Nonostante io le abbia fatto male, lei mi ha pensato, lei mi augura di riprendermi presto…
Valentina è un piccolo angioletto.
Ha ragione Luca, non posso arrendermi…Lei vale troppo…Lei è una ragazza stupenda…Io la voglio accanto a me, la voglio con tutto me stesso, io voglio trovarla in casa quando torno da lavoro, io voglio stare con lei.
Si ho ho fatto una cazzata, ma commetterei un errore ancora più grande se non facessi nulla per averla con me, devo lottare per lei, per noi, in vita mia sono sempre stato un inetto, si un senza palle è vero, ma con lei non devo…
Qualcuno suona il campanello.
Vado ad aprire, è Alessio, mio fratello minore…
-Ti ha conciato proprio bene Marco-mi sorride.
-Come lo sai?-domando.
-La tua dolce Valentina ha detto tutto ad Anna-mi risponde.
-Sai anche di Valentina?-chiedo sorpreso…Mio fratello sarà tornato si e no ieri da Torino…
-Posso entrare? Vorrei abbracciarti, ma immagino che sia impossibile-mi sorride.
-Entra-lo faccio accomodare.
Ci sediamo sul divano.
-Sono davvero felice di vederti-gli sorrido, Alessio è più di 5 anni che vive  a Torino…Lo vediamo soltanto a Natale…
-Molto carina la tua dolce Valentina-mi fa l’occhiolino.
-Sai…-mi interrompe annuendo.
-Sei un bastardo fortunato fratellino, l’hai fatta piangere, ti odia un po'…Ma ci tiene a te, devi svegliarti però, devi lottare, devi rincorrerla, devi romperle le scatole, devi fare in modo che lei non possa fare a meno di te-mi dice.
Io sorridendo annuisco.
-Non la farò scappare da me-dico.
-Mi piace vederti cosi, impegnati Fili, sarà difficile, una donna ferita non perdona con facilità, ma tu insisti-continua.
-Ogni volta che lei mi chiuderà la porta in faccia io cambierò la serratura, cosi potrò entrare comunque-dico.
-E’ una metafora di merda, però ci siamo-entrambi scoppiamo a ridere.-Buono il muffin?-domanda.
Io annuisco.
-Dolce quanto lei-sorrido.
-Non penso sarà sempre dolce, particolarmente quando ti chiuderà le porte in faccia-mi dice.
-Sono pronto a tutto per lei-affermo e non mento, io voglio lei e nessun’altra…
-Bravo Fili-mi fa l’occhiolino.
-Quanto ti fermi? Mi sei mancato tantissimo-dico.
-Mi sposo Fili, sono venuto giù per comunicarvelo-sorride felice.
-Mio fratello si sposa, mia sorella diventerà madre e io sono un coglione-affermo.
-Tu devi conquistare il cuoricino della dolce Valentina-mi sorride.
-Auguri Ale-stringo la sua mano.
Angolo autrice
Salve care...Si so che siete arrabbiate con me e Fili...Per questo ho postato un nuovo capitolo a distanza di 24 ore, ma lo so non basta...
Allora cosa è successo in questo capitolo? Marco si vendica con Fili, Luca capisce tutto, Vale si addolcisce, arriva Alessio e Fili si sveglia del tutto ed è pronto a lottare.
Piccola nota, molte di voi forse non saranno d'accordo con Vale per quanto rigurda il gesto del muffin...Ma preparatevi al peggio...Vale è stata scottata da Edoardo e d'ora in poi sarà molto prevenuta nei confronti di Fili, diciamo che oggi si è addolcita a causa del pestaggio...
Un'altra cosa, non date per scontato il finale di questa storia,  il finale è già scritto...Ma...potrebbe non essere cosi scontato ;) Felice sabato carissime.
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Punto debole ***


Punto debole
POV. VALENTINA

-Ma vorreste un maschietto o una femminuccia?-domando ad Anna mentre spacchettiamo le sue cose in casa di Orlando.
-Non so-sorride dolcemente.
-Io vorrei tanto che fosse una femminuccia, voglio una nipotina-corro a carezzare il suo pancino.
-Io voglio che stia bene e che sia sempre felice-sospira lei.
-Dio mio diventerai mamma-la stringo a me, ancora incredula, ma immensamente felice.
-E io sarà papà, il papà più bello del mondo-ci interrompe Orlando.
-Che scemo-io e Anna scoppiamo a ridere.
-Mi ha chiamato Ale, stanno arrivando-afferma Orlando.
-Lui e chi?-chiedo io.
Orlando e Anna si scambiano uno sguardo…Comprendo immediatamente.
-Non mi va di vederlo Anna, credo andrò via-le dico.
-Va bene tesoro, nessun problema-Anna mi sorride dolcemente e mi carezza la guancia.
-Io non sono d’accordo, prima o poi dovete parlare, Vale tu sei molto importante per me ed Anna, io ti vedo come una piccola sorellina fastidiosa e ti voglio molto bene, e poi Fili è importantissimo anche, perché è mio cognato e fratello della tua migliore amica, dovete chiarire, avrete spesso modo di incontrarvi tramite noi-dice Orlando.
-Amore lascia che vada-interviene Anna.
-Non è ancora tempo di rimanere nella stessa stanza-dico io.
In quel momento sentiamo il campanello suonare.
-Dannazione è già qui-sbuffo.
-Non considerarlo, ma rimani qui, merita davvero che tu vada via?-chiede Orlando.
Anna mi osserva in silenzio, io sospiro.
-Non deve parlarmi-affermo.
-Ci penso io-Orlando va ad aprire.
-Se vuoi andare va’ pure, non dare ascolto ad Orlando-mi dice Anna.
-No io non mi nascondo, è lui che ha sbagliato, io sono a posto con la mia coscienza, lui dovrebbe sentirsi terribilmente a disagio-affermo, è vero, io sono una giovane donna forte, non devo nascondermi.
Improvvisamente sento la sua risata sempre più vicino…Il mio cuore prende a battere come un matto, in un istante mi ripassano per la mente tutti i nostri baci e poi però rivedo Silvia…
-Buon pomeriggio sorellina-lo sento dietro di me.
-Ciao Anna-anche Alessio entra nella camera.
Io mi volto, Fili mi sta fissando…E’ passato qualche giorno dal pestaggio, il suo viso è tornato quasi nella norma, ed è sempre più bello, questa camicia blu ravviva il colore dei suoi occhi.
-Ciao Valentina-Alessio mi sorride.
-Ciao Alessio-ricambio il suo sorriso.
-Andate in garage ad aiutare Orlando-Anna li mette subito a lavoro.
-Tu non vieni?-mi domanda Filiberto sorridendo…Ma con quale coraggio ora parlarmi?
Io lo fulmino e mi rimetto a piegare la maglia che avevo in mano.
-La stai piegando un po' male quella maglia-mi dice.
Io sbuffo…
-Fili, Orlando ti sta aspettando-ripete Anna.
-Dai Fili-Alessio lo richiama.
Filiberto finalmente esce dalla camera…Io sospiro.
-Come ti senti?-mi domanda Anna.
-Non poteva essere un cesso?-chiedo io.
-A te non piace solo perché è molto bello-mi sorride Anna.
-A me non piace, mi ha ferito-riprendo a piegare nervosamente la maglia.

POV. FILIBERTO
-Pessima strategia fratellino-mi dice Alessio mentre ci dirigiamo nel garage.
-Di solito quando la provoco lei…-Alessio mi interrompe.
-Le hai spezzato il cuore Fili, pensi che bastino due provocazioni?-chiede.
-La devi trattare bene, non voglio più sapere che ha versato lacrime per te-interviene Orlando.
-Io quando la vedo non capisco più niente, il mio cervello si annulla, non connetto, non so che fare, non so che dire, vedi quanto mi batte il cuore?-appoggio la mano di Alessio sul mio petto.
-Si ma ti sei scopato la tua ex-continua Orlando.
-Un po' meno Orlando-sbuffo.
-Un po' meno un cazzo, hai sbagliato di grosso caro cognatino-insiste.
-Io credo che Valentina sia un tipo difficile, non so cosa consigliarti per farti perdonare, non so cosa sarebbe opportuno fare per primo-dice Alessio sedendosi su uno scatolone.
-Un mazzo di rose? Un orsetto? Queste cose piacciono alle ragazze-suggerisce mio cognato.
-Con Anna funzionano queste cose?-domando.
-No-risponde.
-Non credo funzionerà con Valentina-sbuffo.
-Devi trovare il suo punto debole-dice Alessio.
-Sono io-sorrido.
Orlando e Alessio si guardano e poi scoppiano a ridere.
-Che cazzo ci ridete?-domando acido.
-E’ troppo intelligente per considerarti suo punto debole-risponde Alessio.
-Volete vedere?-chiedo.
Orlando e Alessio si scambiano uno sguardo complice.
-Vai-Orlando mi fa l’occhiolino.
Raggiungiamo le ragazze con gli scatoloni…
-Vai fratellino facci vedere-mi incita Alessio.
-Si muore di caldo-mi tolgo la maglia.
Valentina arrossisce…Io sorrido ad Alessio e Orlando.
-Valentina sei arrossita, senti caldo anche tu?-chiedo.
Lei sorride e si dedica nuovamente al suo scatolone…Orlando trattiene la risata, Alessio si schiaffeggia la fronte.
-Sei pessimo-mi sussurra.
-Vado a prendere un altro scatolone-sbuffo.
Sono davvero un fallimento, non so che fare, non so che dire, non so come prenderla, vorrei  prenderla e chiuderla in una stanza da sola con me, baciarla per ore, farci l’amore e dimenticare tutte le cazzate del passato…Ma so che non si può, so che non è cosi semplice.
Ritorno in camera con un altro scatolo, lei mi fissa…
Si avvicina a me…
Orlando e Alessio ci fissano sorpresi.
-Sei tutto sudato-mi dice Valentina…Mi sta parlando.
-C’è molto caldo-le dico.
-Non stancarti troppo dopo l’incidente con Marco-mi carezza la spalla.
Alessio ci fissa a bocca aperta…
-Per Anna farei questo e altro-le sorrido.
Mi sorride dolcemente…Dio che bella…La fisso con gli occhi a cuoricino, si so d’avere un’espressione da ebete, Dio come desidero questa ragazza con me, è cosi dolce…
-Sei davvero accaldato-mi carezza la guancia.
-Sento davvero molto caldo-ripeto.
Mi sorride ancora una volta…Due secondi dopo un liquido gelato mi cola sulla testa, mi ha girato un bicchiere d’acqua con il ghiaccio addosso…
-Almeno calmi i tuoi bollenti spiriti-sbotta.
Io nervoso afferro il suo polso e l’avvicino a me…
-Valentina-la richiamo.
-Rimedi contro il caldo-bruscamente si libera della mia presa.-Vado a casa-detto ciò esce dalla camera.
-No dimmi pensavi di riconquistarla con i tuoi quattro muscoli?-mi rimprovera Anna.
-Io ci avevo quasi creduto-afferma Alessio.
-Pensi che Valentina sia una cretina che davanti ai tuoi muscoli rimbambisca?-continua mia sorella.
-Io non so che fare Anna-le dico.
-E io non ti aiuterò-continua.
-Sei la sua migliore amica, potresti…-mi interrompe.
-Devi capire da solo come arrivare al suo cuore e guarirlo…Sono sicura che tu possa farcela, ti conosco bene, so che sei un ragazzo speciale, decisamente migliore del cretino che si  è tolto la maglia per impressionarla-mi dice.
-Non ti arrendere-Alessio mi incoraggia.
-Comunque tu non sei il suo punto debole-sorride Orlando.
-Lavorate signorini-Anna alza la voce.

POV. VALENTINA
Sono dovuta andare via…Mi era impossibile rimanere ancora lì con lui e non perché sia bello o per il suo fisico che mozza il fiato, ma perché quando lo vedo, rivedo Silvia…
E’ stato insieme a lei. Non riesco a non pensarci, vorrei dimenticare tutto, vorrei lasciarmi andare, vorrei perdermi in un suo abbraccio, ma mi è impossibile…
Anche mentre poco fa gli carezzavo la spalla per prenderlo in giro, ero disgustata, quella spalla qualche notte fa l’ha baciata Silvia…
Suona il mio cellulare, è Lorenzo.
-Lory-sorrido, mi fa bene sentirlo, ci siamo avvicinati parecchio in questi giorni.
-Cosa fai mio dolce batuffolo?-mi domanda.
-Sto tornando a casa, ero da Anna-rispondo.
-Per il trasloco?-domanda ancora.
-C’era Fili-dico.
-Come stai adesso?-si preoccupa.
-Non riesco a smettere di pensare a Silvia e poi lui…E’ stato stupido oggi, ha cercato di impressionarmi togliendosi la maglia-sbuffo, è stato davvero pessimo Filiberto, non è il Fili che ho conosciuto io questo qui.
-Io sono rispettoso e ti giuro…-lo interrompo.
-Non iniziare ad insultarlo proprio adesso Lory, sei stato rispettoso per adesso, non cadere in basso-gli dico.-E poi lui non è cosi-continuo.
Lo sento sbuffare…
-Parliamo d’altro su-continuo.
-E’ venerdi, ti va se andiamo al pub stasera?-mi domanda.
-Certo, ottima idea-sorrido.
Io e Lory stiamo sorseggiando i nostri cocktail, lui continua  a parlarmi, ma io nemmeno l’ascolto ho la testa altrove…
-Che bello parlare da soli-afferma improvvisamente.
-Scusami, forse dovevo rimanere a casa-dico.
-A pensare a Filiberto?-sbuffa.
-Tu pensi che io l’abbia idealizzato vero?-domando.
-Tu l’hai idealizzato e sei perfettamente conscia di questo-mi risponde.
-Quindi lui non è come io credo?-chiedo ancora.
Lorenzo stringe le mie mani nelle sue.
-Lui ti ha ferito, ti ha fatto piangere,  e un uomo che fa piangere una donna non merita attenzioni, ciò non toglie che sarà un bravo ragazzo, ma ti ha fatto male, merita davvero tutto questo? Merita i tuoi pensieri? La tua tristezza? –mi carezza la guancia.-Ecco parli del diavolo…-sbuffa Lorenzo.
Io mi volto e lo vedo entrare al pub con Giacomo e Alessio…
Indossa una camicia nera aderente, la sigaretta fra le labbra e il suo solito sorrisetto malizioso…Il mio cuore impazzisce…
Sospiro.
Lorenzo mi lascia la mano…
-Va’ da lui, perdonalo, se è lui quello che vuoi, va’ da lui-si sta innervosendo.
-Lo…-mi interrompe.
-Io non vedo niente di speciale in questo ragazzo, è un coglione che ti ha fatto soffrire, che ti ha fatto piangere…Non ti merita, non merita la ragazza stupenda che sei, perché continui a perdere il tuo tempo, perché sprechi i tuoi pensieri per un simile idiota?-mi domanda.
Questa volta sono io a stringere la sua mano…
-So cosa stai per dire-sussurra.
-Meriti anche tu qualcuno di migliore, non io, io ho la testa altrove, Lory sei speciale-gli sorrido.
-Io non ti dico queste cose solo perché provo per te qualcosa, te lo dico perché non sopporto l’idea che una ragazza come te soffra per un simile cretino-continua.
-Non puoi scegliere per chi provare qualcosa, è successo-rispondo.
-Ma nel momento in cui ti rendi conto che quella persona non fa per te puoi scegliere se soffrire ancora, non ti ha fatto già piangere parecchio? Che futuro potete avere se nemmeno state insieme e già ti tradisce?-questa sua frase mi colpisce al punto di sentire gli occhi pizzicare.-Non volevo farti piangere-mi carezza il viso.
-Puoi essermi amico? Puoi essere una spalla su cui piangere?-gli chiedo.
-No-risponde.
Io lo fisso con aria interrogativa…
-Non posso, mi piaci Valentina e non poco, mi sono già dichiarato, sai cosa sento per te, sai come la penso, sai che ti penso e cosa vorrei per me e per te…Vorrei che mi guardassi come guardi lui, ma da quando sono tornato non l’hai mai fatto e forse non succederà mai. Non posso essere tuo amico-mi carezza nuovamente la guancia.-Io vado, tu vieni?-mi chiede.
Io guardo Filiberto che ride al bancone con Alessio.
-Assicurati che ti accompagni a casa-mi bacia la fronte e poi mi lascia al tavolo.
Mi pentirò? Forse…Ma al cuore non si comanda e il mio cuore si scioglie ogni volta che vede Filiberto…Non dovrebbe essere cosi…Eppure…
Quanto sono sciocca, seduta sola al pub a fissare il ragazzo che mi ha fatto piangere perché è andato a letto con la sua ex…
Lorenzo è sinceramente interessato a me, è un bravo ragazzo, non farebbe mai ciò che ha fatto Filiberto e io l’ho lasciato andare…
Filiberto non si è ancora accorto di me…
Balla accanto al bancone, ride, si diverte…
-Non so se fa più schifo lui che se ne frega o io che ci piango ancora-rifletto tra me e me.
Mi sollevo, mi sistemo il vestitino e mi dirigo al bancone.
-Hei Vale-Giacomo già brillo si avvicina e mi bacia le guance…
-Buonasera-Alessio mi sorride.
-Sei venuta a girarmi qualche cocktail sulla testa?-chiede Filiberto acido.
Io non gli rispondo.
-Giacomo mi offri da bere?-domando al suo migliore amico sorridendo.
-Certo principessa cosa desideri?-domanda Giacomo.
-Giacomo-Filiberto lo richiama fulminandolo.
-Qualche problema?-chiedo nervosa.
-Non giocare con il mio migliore amico solo per farmi arrabbiare-dice Fili.
-Non hai nessun diritto di arrabbiarti, io qui dentro posso provarci con chiunque-rispondo.
-Prego va’ pure-mi fa l’occhiolino.
Io stringo i pugni.
In preda alla rabbia lo schiaffeggio.
-Che cazzo ho fatto?-alza la voce.
-Niente-sento gli occhi pizzicare.
-E mi schiaffeggi?-domanda nervoso.
-Non fai mai niente, non te ne sbatte nulla di me, io Filiberto ti odio-dico trattenendo le lacrime.
-Vale vuoi che ti accompagni a casa?-domanda Alessio gentile.
Filiberto rimane in silenzio…
-Tu non dici niente? Non fai niente?-lo spintono.
-Cosa vuoi che faccia? Cosa devo fare?-domanda alzando notevolmente la voce.
-Una volta mi hai detto che Silvia ti ha rimproverato perché sei un inetto, è vero, hai detto di volermi eppure mi lasci andare via senza fare nulla…Mi vuoi davvero?-domando avvicinandomi a lui.
-Si-mi fissa le labbra.
-Ma cosa vuoi esattamente?-chiedo.
-Valentina…-sospira.
Lo spintono nuovamente.
-Ti rendi conto che mi stai facendo esasperare? Mi vuoi, non mi vuoi. Mi baci, ti scopi la tua ex. Vuoi attirare la mia attenzione poi mi allontani di nuovo-mi sento una psicopatica, ma è vero Filiberto mi sta facendo esasperare…
-Hai bevuto troppo-conclude.
-Fottiti-mi allontano, adesso per lui straparlo perché sono brilla, ho semplicemente detto la verità.

POV. FILIBERTO
-Ma che cazzo fai?-mi chiede Alessio.
-Ho un casino in questa testa-stringo i pugni.
-Comunque voi due siete pazzi -afferma Giacomo.
-Vi prego potete toglierla dal centro pista?-sospiro, osservo Valentina che si è messa a ballare al centro della pista, viene subito circondata da ragazzi.
-Ma tu perché cazzo non le dici a lei queste cose? Perché non le dici, io ti voglio e sono pazzo di gelosia, sono stato e sono un coglione, ma di una cosa sono certo, voglio te-Alessio è nervoso.
-Mi blocco-ammetto, è vero…Io non riesco a dirle nulla…Non riesco ad esprimere i miei sentimenti.
-Ma perché cazzo?-domanda Alessio.
-E’ un complessato-sbuffa Giacomo.-Fili-mi richiama.
Io sbuffo…
-Fili guardala-mi dice.
Io la osservo e dietro di lei un ragazzo l’afferra dai fianchi…Sento il cuore fermarsi.
Lei si volta e rimane immobile di fronte al ragazzo.
-Chi è questo tizio?-domanda Alessio.
Io la raggiungo immediatamente…
-Vale-la richiamo.
Lei mi fissa…
-Sono stato un coglione e lo sono ancora oggi, ma io ti voglio con tutto me stesso nella mia vita, Vale perdonami, andiamo via insieme e parliamone-cerco di afferrare la sua mano, lei si scosta.
-Chi è questo tizio?-domanda il ragazzo.
-Edo mi porti a casa?-chiede Valentina al suo ex ragazzo…
-Certo baby-lui le fa l’occhiolino.
Angolo autrice
Salve care :) come vi va va?
Nuovo capitolo...Dal finale esplosivo, chi è tornato? Edo ahahahaha si ok anche oggi sono stata cattiva.
Forse questo capitolo non vi piacerà molto, ma è centrale, poichè qui si vede ancora una volta che tipo di problemi hanno Vale e Fili...Era necessario questo capitolo per il proseguimento della storia,spero non vi annoii.
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Filiberto ti odio ***


Filiberto ti odio
POV. FILIBERTO

Alessio mi raggiunge immediatamente.
-Chi è quel tizio?-domanda.
-Devo andare da lei, non posso lasciarla andare, pensa tu a Giacomo-detto ciò correndo esco dal locale.
No non posso permettere che lei torni con il suo ex, si è vero ho commesso un gravissimo errore, ma farò di tutto per rimediare, non posso perderla…
Io con lei riesco ad essere felice e quando per anni vivi con un cuore di ghiaccio, nel momento in cui qualcuno riesce a scioglierlo, nel momento in cui qualcuno ti regala felicità, ti ci devi aggrappare e non lasciarla mai andare.
Non lontano dall’uscita dal locale la trovo a discutere, animatamente con Edoardo.
-E’ per quel vecchio che mi rifiuti? Quanti anni ha 33?-afferma quel coglione del suo ex, che voglia di spaccargli la faccia, ha un viso così insolente.
-Edoardo togliti dai piedi-sbuffa Vale.
Edoardo mi nota e scoppia a ridere.
-Tuo nonno è venuto a difenderti-se la ride di gusto il cretino.
Io non resisto più, mi avvicino e lo afferro dal colletto dalla camicia.
-Filiberto-mi richiama Valentina.
-Quanti anni hai?-mi domanda ancora Edoardo.
-Fili lascialo-continua Valentina.
-Il nonnino si è innervosito-sorride soddisfatto il coglione, mi sta provocando per farsi picchiare…
-Filiberto accompagnami a casa-dice Valentina.
-Coglione chi è che torna a casa con lei?-domando io, gratificato dal fatto che Vale abbia scelto me.
-Lo fa solo per farmi un dispetto, non essere contento, tu non sai cosa c’è tra di noi-Edoardo si sistema la camicia.
-Si so che tipo sei, un coglione che l’ha tradita con chiunque-dico.
Valentina a quella mia affermazione mi fulmina, ecco forse si, non devo essere proprio contento del fatto che lei abbia scelto me.
-Possiamo andare via?-chiede acida…
-Ci vediamo domani piccola-Edoardo le sorride.
Io lo fulmino, giuro sono pronto ad afferrarlo per il colletto di nuovo e questa volta, sono pronto a fargli male, molto male.
Io e Valentina entriamo in macchina.
Lei è molto nervosa, non fa altro che contorcersi le dita e sbuffare.
-Parliamo?-le chiedo.
-Edoardo è un coglione che mi ha tradito innumerevoli volte, si è vero, tu ti sei scopato la tua ex dopo avermi fatto una pseudo scenata di gelosia per Lorenzo, in cosa siete diversi?-domanda seria.
-Io non sono come lui-le dico.
-Pensi che basti a convincermi?-alza la voce.- Filiberto io voglio stare serena, voglio sorridere, non voglio problemi e tu mi hai fatto piangere parecchio già, io non voglio avere più niente a che fare con te-dice.
-Sei nella mia macchina però-sbuffo.
-Me ne vado-apre lo sportello.
Io la trattengo….
-Mi cacci e mi avvicini, mi cacci e mi avvicini, è sempre cosi-urla furiosa.
-Ho avuto una fottuta paura di tutto ok? Ho ancora oggi paura non è vero che mi è passata, Silvia mi ha distrutto e io ho smesso di credere nell’amore nonostante fosse la cosa che più desiderassi, poi sei arrivata tu e hai distrutto il mio equilibrio, mi hai fatto tornare desideri che…Hai sciolto il mio cuore di ghiaccio…Io ho paura di perderti-le dico.
-Mi hai già persa e adesso accompagnami a casa-si volta verso il finestrino.
Io metto in moto, rimaniamo in silenzio per tutto il tragitto…
-Vale-la richiamo appena siamo di fronte a casa sua.
Lei nemmeno mi guarda.
-Ti prego proviamo a parlare-la supplico, dobbiamo chiarire, non può finire tutto cosi.
-Grazie per il passaggio, buonanotte-velocemente scende dalla mia macchina.
Io colpisco con rabbia il volante della mia auto.

POV. VALENTINA
Chiudo  la porta di casa e scoppio a piangere…E’ troppo, è troppo vedere Filiberto fare passi avanti e poi cacciarmi per l’ennesima volta, è troppo vedere Lorenzo che va via perché prova qualcosa per me e io lo vedo solo come un amico, è troppo vedere Edoardo di nuovo di fronte a me, è troppo sentire le sue viscide mani sul mio corpo, è troppo sentire Filiberto parlare ancora di paura, la sua paura lo porterà a volermi e poi a cacciarmi…Come sempre…
Io non posso vivere costantemente su quest’altalena…
Raggiungo la mia camera non smettendo di piangere, mi sto struccando con le mie lacrime.
Io sono stanca, voglio stare il più possibile tranquilla, forse per il mio bene devo allontanare definitivamente Filiberto, devo ributtarmi nello studio e non pensare a nulla. Perché però mi fa cosi male il petto? Ripenso ai nostri baci, al suo sorriso…Rabbiosa do un pugno al cuscino.
Tutto questo è più grande di me…Perché non posso essere felice?
Il mattino seguente, una dolce carezza sul viso mi sveglia, apro gli occhi e mi ritrovo di fronte Lorenzo.
-Ti ho portato un cornetto alla nutella-mi sorride calorosamente.
Io lo fisso ancora in silenzio…
-Si è vero sono stato uno stupido, scusa batuffolo, accecato dalla gelosia ti ho allontanata, ma è vero ci tengo a te  e non posso fare a meno di te, non voglio smettere di vedere comparire i tuoi sorrisi, anche se sono quelli di un’amica…-Mi osserva attentamente, non devo essere un bello spettacolo, indosso ancora il vestito di ieri sera e mi sento il mascara spalmato sulle guance.- Ti ha fatto di nuovo del male?-chiede Lory.
-Devo essere un cesso vero?-chiedo sorridendogli.
-Lavati il viso e consolati con questo bel cornetto-mi carezza la guancia.
-Io e Filiberto non ci troviamo mai sulla stessa linea, ma nella strada, percorriamo vie diverse, ci allontaniamo, non ci capiamo, parliamo due lingue diverse-affermo mentre mi godo il cornetto.
-Succede quando si è troppo diversi-risponde Lorenzo.
-Lui non è cosi diverso da me, non lo conosci Lory, lui è un orsetto, ha il viso buono, è dolce, è affettuoso, è molto responsabile, ha sofferto tantissimo…-Lorenzo sbuffa.
-Fa soffrire te-dice.
-Lo so-trattengo le lacrime.
-Non farmi ripetere le stesse cose, ti prego, sei una ragazza meravigliosa e meriti d’esser felice, lui ti fa del male-continua.
-E’ buonissimo questo cornetto-sorrido, non voglio più parlare di Filiberto, non con lui almeno.

POV. FILIBERTO
Sono le 6:00 del mattino quando suono al campanello di Orlando e Anna, un assonnatissimo Orlando viene ad aprirmi.
-Che cazzo ci fai a casa mia a quest’ora?-domanda con ancora gli occhi chiusi.
Io entro senza dire nulla, mi dirigo in camera da letto e mi sdraio accanto ad Anna, Orlando sbuffando si corica accanto a me.
-Anna non so se ti sei accorta che quel idiota di tuo fratello è qui con noi, nel nostro letto-sbuffa Orlando.
Anna brontola.
-Io voglio Valentina nella mia vita-affermo.
-E devi raccontarcelo adesso?-Orlando continua a sbuffare.
-Sono incinta non puoi avere pietà di me?-chiede Anna.
-Anna io la faccio piangere sempre e non voglio-dico.
-Io vorrei dormire e non ti vorrei qui-Orlando sbuffa.
-Lei è cosi bella, cosi dolce, cosi…-Orlando mi dà un pugno sulla spalla.
-Io e tua sorella abbiamo molto sonno-alza la voce.
-Hai combinato qualcosa?-domanda Anna.
-Io non so come prenderla e la lascio sempre scappare e poi è tornato Edoardo-le dico.
-Edoardo il bastardo? Mmmh quasi quasi vado a prendere i popcorn, la storia si fa interessante-Orlando adesso mi ascolta attento, mio cognato certe volte è davvero un cretino.
-Oddio e lei come sta?-mi domanda Anna preoccupata.
-Mi ha detto che sono come lui e che l’ho persa-sbuffo.
-Ma tu e quel bastardo vi siete picchiati a sangue?-domanda Orlando.-No hai la faccia troppo pulita, almeno che tu non l’abbia distrutto senza nemmeno ricevere un colpo, bravo il mio cognatino-Orlando mi fa l’occhiolino.
-Filiberto devi essere te stesso, devi romperle le scatole, devi farle capire che la vuoi con tutto te stesso-dice Anna.
-Ma non riesco-piagnucolo.
-Stai davvero piagnucolando?-domanda Orlando.
-Orlando hai rotto i coglioni-lo fulmino.
-Devi fare semplicemente ciò che ti senti, senza pensare che lei potrebbe farti soffrire, può succedere, ma almeno tu avrai rischiato e lei è il rischio migliore in cui tu possa incorrere-Anna mi carezza la guancia.
-E’ con Lorenzo-afferma improvvisamente Orlando.
-Cosa?-domandiamo in coro io ed Anna.
Lui gira il telefonino e ci mostra una storia di Vale…Un cornetto alla nutella, lei ci ha scritto ‘’Menomale che ci sei tu…’’ taggando il figlio di Berlusconi.
-Adesso sai cosa vorrei fare? Andare a casa sua, caricarla in macchina e andare non so dove, ma lontani io e lei-stringo i pugni.
Anna ed Orlando si fissano…
-Fallo-mi sorridono.
-Dovrei rapirla?-chiedo.
-Portala al mare-Anna mi sorride.
Io bacio sulla fronte Anna, poi Orlando e corro via…
Venti minuti dopo sto suonando il campanello della casa di Vale, tanto Luca non c’è sono liberissimo di fare ciò che voglio, mi apre sua madre.
-Devo vedere Valentina, si lo so, ho sbagliato, ho fatto soffrire sua figlia, ma non ricapiterà, io devo vederla, adesso-dico.
Sua madre mi sorride.
-E’ in camera-mi carezza la spalla.
Io senza nemmeno bussare apro la porta…La trovo stesa sul letto in tuta.
-Che ci fai qui?-sbuffa lei.
Io individuo le sue scarpe di ginnastica e il suo cappottino di pelle, li afferro e poi mi carico anche lei sulle spalla.
-Filiberto lasciami subito-urla Vale.
-Tu adesso vieni con me-rispondo.
-Filiberto ti odio-mi colpisce sulla schiena con dei pugnetti.
-La riporterai per cena?-mi chiede sua madre.
-Mamma tu sei una traditrice, non dovevi farlo passare-Valentina continua ad urlare.
-Non si preoccupi signora-le sorrido ed esco di casa.
-Io voglio stare a casa mia, non voglio venire con te da nessuna parte, io ti odio con tutto il mio cuore, sei un coglione-credo che se continuerà ad urlare cosi rimarrà senza voce.-Chiamerò Luca, ti farò picchiare-continua a colpirmi.
Velocemente la sistemo in macchina e metto in moto.
-Ti denuncerò Filiberto-mi dà un pugno sulla coscia.
-No non avere paura quando vai a dormire sola…-mi metto a cantare.
-Tu dovresti avere paura di me, potrei farti molto male-sbuffa.
Io la guardo un attimo e scoppio a ridere.
-Credi davvero che ti perdonerò?-mi domanda.
Io accosto e sospiro…
-Ah bravo, hai capito che stavi facendo una gran cazzata e mi stai per riportare a casa-afferma soddisfatta.-Lo sai Lorenzo stamattina è stato molto carino, mi ha portato la colazione, mi ha svegliato con una dolce carezza, io voglio queste cose, non una bestia muscolosa che mi carica sulle sue spalle e mi porta chissà dove-sbuffa.
-Anche io voglio qualcosa-dico.
-Non mi interessa-risponde.
Io mi perdo nell’osservarla, ha i capelli scombinati, non ha un filo di trucco, ha le guance rosse e gonfie per la rabbia e io la trovo stupenda; le sorrido.
-Non mi compri con un sorrisino-distoglie lo sguardo.
-Ti va di andare al mare e di mangiare un bel gelato?-le domando.
-Non mi compri con il mare e nemmeno con il gelato-incrocia le braccia e mette su un tenerissimo broncio.
-Sai di cosa ho voglia? Ho voglia di innamorarmi, di perdere la testa, di buttarmi a capofitto in una storia, di sorridere come uno scemo quando ricevo un messaggio dalla diretta interessata, di addormentarmi con lei, di svegliarmi con i suoi capelli in bocca, di distrarla mentre studia, di baciarla per ore, di farci l’amore, di preparare un dolce insieme e sai con chi voglio tutte queste cose?-sospiro, sorridendo.
-Il gelato io lo voglio al cioccolato-mi dice.
-Le voglio con te tutte quelle cose, anche se non vuoi sentirtelo dire-le sorrido.
-Ci voglio anche la panna nel gelato-continua.
Io metto in moto.

POV. VALENTINA
Sono una donna debole…
Lo fisso, sorride mentre guida e io sospiro…E’ bello è dolce e mi fa stare bene, anche se mi fa tanto arrabbiare…
Cambia la marcia, mi fissa un secondo e mi fa l’occhiolino…E subito nella mia testa parte ‘’se mi guardi cosi…’’ questa canzone è davvero una maledizione.
Sarei dovuta scendere dalla macchina, e invece no l’ho assecondato, andremo al mare, mangeremo un gelato, rideremo, saremo felici…
Ma se poi domani lui mi allontanerà?
Arriviamo al mare e subito andiamo al chioschetto per il gelato…
-Tu come lo prenderai il gelato?-domando.
-Secondo te?-mi chiede.
-Hai la faccia da pistacchio-gli regalo il primo sorriso della giornata, si il mare mi mette di buon umore, facciamo finta che sia solo il mare a farmi quest’effetto…
Lui mi afferra dal polso e mi attira verso il suo corpo, mi abbraccia…Io inizialmente rimango rigida, poi cedo lo stringo a me con tutta me stessa, non riesco a farne a meno…
-Ti odio Filiberto-mi prende in giro.
Mi stacco dal suo abbraccio e lo fulmino, gli schiaccio un piede.
-Comprami il gelato-sbuffo.
-Cosa vi do ragazzi?-domanda il vecchino del chiosco.
-Due coni, uno nocciola e pistacchio e l’altro cioccolato con tanta panna sopra, per la mia ragazza-dice Filiberto.
Io rischio l’infarto.
-Per chi?-alzo notevolmente la voce, parecchie persone si voltano a guardarmi.
-La mia ragazza-mi sorride dolcemente.
Io mi sciolgo…Io non ci sono più, non esisto, sono appena morta, mi ha definito la sua ragazza…
Mi passa il cono, mi prende per mano e ci dirigiamo verso la spiaggia.
-Ma hai detto sul serio?-gli domando.
-A Luca secondo te come dovremmo dirlo?-mi chiede.
-Tu vuoi davvero stare con me?-domando ancora.
-Si così mi tolgo dalle palle Lorenzo, Edoardo, Alessandro…-sospira entusiasta.
-Lo fai solo per gelosia?-lascio la sua mano.
-Sei più psicopatica del solito oggi-mi dà un pizzicotto sul naso.-Lo faccio perché  mi piaci da impazzire e voglio stare con te-mi regala ancora uno dei suoi dolci sorrisi.
-Non me l’hai chiesto-sbuffo.
-Hai già accettato-sorride.
-Sei presuntuoso-continuo a sbuffare.
-Voglio un po' di panna-lecca via un po' del mio gelato.
-Fili-urlo indispettita.
-Ti va un po' del mio?-mi chiede sorridendo, ma che è bellissimo l’ho già detto? Che io sono stracotta anche?
Gli carezzo il viso.
-Sei cosi bello e dolce-sospiro.
-E tu sei bipolare-scoppia a ridere.
-Voglio il gelato al pistacchio-gli dico.
-Tieni nica (piccola, in dialetto siciliano)-mi sorride ancora una volta.
-La puoi smettere per favore?-domando.
-Di fare cosa?-chiede.
-D’esser cosi il mio cuore non regge-sbuffo.
Lui scoppia nuovamente a ridere e mi bacia la guancia.
Io lo stringo a me e faccio cascare il mio cono…
-Hai perso il tuo gelato-mi fa notare.
-Sono troppo felice per pensare a mangiare-rispondo.
Ci mettiamo a giocare sulla spiaggia, ci rincorriamo, ridiamo, cadiamo, ci bagniamo i piedi, è il giorno più bello della mia vita.
Angolo autrice
Salve carissime <3 
Allora...facciamo una premessa, è stato difficile per me scrivere questo capitolo, per mie vicessitudini personali e quindi non vi assicuro spesso capitoli come un tempo...Spero che i miei casini si risolvano cosi da concentarmi meglio nella storia.
Spero che il capitolo vi piaccia <3
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Un disastro che funziona bene ***


Un disastro che funziona bene
POV. VALENTINA

Dovrei essere al settimo cielo, si dovrei essere immensamente felice e giuro, giuro che fino a due minuti fa era cosi, mentre ci trovavamo in spiaggia, mentre scherzavamo, mentre giocavamo, ci stringevamo, ci baciavamo, ero felice…
Ma adesso…
-Hei che succede? Sei diventata improvvisamente bianca in viso-Fili mi carezza la guancia.
In quel momento un ricordo mi colpisce e fa male, perché mi porta a dubitare…
‘’Sono stesa a letto che piango, ho appena visto Edoardo al pub strusciarsi con una biondina…Forse se la porterà a letto, fino a ieri era qui a carezzarmi il viso e a dirmi che sono l’unica che ama…
-Mi fa sempre del male-mi lamento tra le lacrime.
Il telefonino prende a squillare, è lui…Rifiuto le sue chiamate.
Mezz’ora dopo fa il suo ingresso in camera mia.
-Piccola-si siede accanto a me a letto.
Io lo fisso con gli occhi pieni di lacrime.
-Hei piccola-cerca di carezzarmi, io mi scosto.
-Quante volte ancora accadrà? -sussurro, si sono senza forze, è l’ennesimo tradimento…
-Dai ero un po' brillo-sbuffa lui.
Io annuisco.
-Va’ via Edo-gli dico, voglio stare sola, questa storia deve finire, è un amore tossico, mi fa male, mi spezza il cuore, mi rende senza forze, un amore vero non deve fare questo.
-Piccola sei l’unica che amo, sei l’unica che voglio-mi asciuga una lacrima con una carezza.
-Perché mi fai male?-chiedo singhiozzando.
-Sai come sono fatto, sono un coglione, ma ti amo immensamente piccola-mi sorride.
-Io sono stanca-dico.
-Amore noi siamo destinati a stare insieme, il nostro amore è indistruttibile, io sono fatto per stare con te e tu con me-mi abbraccia.
-Mi spezzi il cuore ogni volta Edo-lo stringo a me.
-Scusa piccola-mi stinge ancor di più a sé.’’
-Abbiamo sbagliato-dico a Filiberto, ripresami da quel flashback.
-Cosa?-domanda lui.
-Non possiamo stare insieme, io non voglio stare insieme a te-rispondo.
-Perché? Che succede Vale?-cerca di carezzarmi e io esattamente come ho fatto due anni fa con Edo, mi scosto.
Lui fissa la sua mano che rimane in aria…
-Che succede?-mi domanda ancora una volta.
-Voglio andare a casa e non voglio più vederti-rispondo.
-Senza una spiegazione?-si sta innervosendo…Ogni volta che succede si morde il labbro.
Io trattengo le lacrime.
-Mi dici cosa succede Vale? Se non parliamo non andiamo da nessuna parte-stringe la mia mano fra le sue.
Lo guardo negli occhi, ha gli occhi cosi dolci, cosi buoni…Scoppio a piangere.
-Hei-mi carezza la guancia.
-Io ho paura Fili e se domani va di nuovo tutto male e mi spezzi il cuore?-gli chiedo tra le lacrime.
-Vale dobbiamo affrontare i problemi insieme-stringe ancor di più la mia mano.
Anche Edoardo era sempre lì a rassicurarmi, a stringermi a sé a dirmi che il nostro amore era unico…Si scusava per ogni errore e poi puff sbagliava di nuovo…Ripenso a Silvia, al suo sguardo soddisfatto nel dirmi che Filiberto l’ama ancora…Loro hanno convissuto, lui voleva sposarla, voleva costruire una famiglia con lei, cosa c’entro io ?
-Puoi accompagnarmi a casa?-domando tra le lacrime.
Lui mi fissa in silenzio.
-Adesso ti stai chiudendo tu, è vero?-chiede.
-Ho bisogno di stare da sola-rispondo.
Lui si volta, stringe nervosamente il volante dell’auto.
-Vale noi stiamo bene insieme, perché…-lo interrompo.
-E se domani vuoi tornare di nuovo da Silvia?-gli domando.
-Silvia è un capitolo passato, non mi importa di lei, sono qui con te, perché voglio te-prova a carezzarmi un’altra volta, ricevendo nuovamente un mio allontanamento.- Fa male sai? Sentirti lontano, mi sembra d’esser di fronte ad un'altra ragazza, non quella che pochi minuti fa stringevo-dice.
-Filiberto forse io e te non funzioniamo, è un’illusione, io voglio stare da sola, non voglio né vederti, né sentirti-dico.
-Te ne rendi conto che stai avendo un comportamento di merda vero?-domanda nervoso.
-Per tanto tempo tu hai giocato in difesa, adesso io penso a me, voglio stare bene e io e te non andiamo da nessuna parte-gli rispondo.
Lui stringe nuovamente il volante e sbuffa.
-Pensi che ti rincorrerò?-mi chiede.
-No, non lo farai-rispondo amareggiata…Io e Filiberto non parliamo la stessa lingua, quando lui si avvicina io mi allontano e viceversa, c’è sempre qualcosa che non va, uno dei due è sempre bloccato, non riusciamo mai ad incontrarci…Non ha senso nulla, non ha senso continuare, io mi sento stanca, sono stanca di dover calcolare, di dover pensare che domani la persona che ho di fronte possa farmi soffrire, si ho voluto Filiberto con tutta me stessa e adesso…E adesso ho troppa paura per poter andare avanti.
Lui mette in moto, io non faccio altro che piangere per tutto il tragitto, sono una debole che non fa altro che piangere, che non si sente mai capita al cento per cento e quindi preferisce scappare, rifugiarsi in quelle mura di cemento armato che ha costruito, si sta al sicuro lì dentro…

POV. FILIBERTO
E’ difficile, si è davvero difficile non fermare la macchina e stringerla  a me mentre piange…Ma lei mi ha allontanato…Mi sento rifiutato e mi fa molto male.
E’ tutto un macello, io non so che fare e ogni volta che mi muovo si distrugge qualcosa.
Sono nervoso, perché poco fa eravamo felici e potremmo sempre essere cosi, eppure…Eppure c’è di nuovo un problema…
La sento così distante, cosi fredda…
Di fronte casa sua troviamo Edoardo, ecco…Perfetto!
-Qualcuno è venuto a consolarti-affermo e due secondi dopo mi mordo la lingua…Il nervosismo mi fa straparlare.
Valentina non dice nulla, scende dalla macchina…Io mi sento il cuore in una morsa, perché sembra un cazzo di addio?
Scendo anche io, non può finire così, non so che fare, ma non posso perderla…
-Hei nonno-Edoardo sorridendo mi saluta.
-Edo smettila e va’ a casa-sbuffa Vale.
-Tesoro in realtà sono venuto  a prenderti, andiamo a cena nel nostro ristorantino preferito?-chiede.
-Noi non abbiamo niente da dirci, non passerò del tempo con te, va’ al diavolo-Valentina è pronta ad entrare…
Lui l’afferra e l’attira al suo corpo, no adesso è troppo.
Mi avvicino e lo spintono…
-Nonnino ti stai innervosendo?-chiedo il coglione ridendo.
-Filiberto va’ a casa-mi rimprovera Valentina.
-Filiberto va’ a casa, Filiberto stammi lontano, Filiberto non voglio vederti più, dai solo ordini, senza capirmi-sbotto…E’ la mia frustrazione a parlare.
-Ti ha allontanato?-Edoardo scoppia a ridere.-Io ti avevo avvertito, mi ama ancora, mi ha rivisto e a breve torneremo insieme-il deficiente mi fa l’occhiolino.
Io non resisto più, lo colpisco in viso.
Lui dopo un secondo di stordimento mi colpisce a sua volta, non sono mai stato un tipo violento, non ho nemmeno picchiato Marco, l’uomo che mi ha portato via Silvia, eppure questo Edoardo mi urta tutto il sistema nervoso…
-Vi prego smettetela-urla Valentina.
Due minuti dopo mentre sto colpendo Edoardo, mi sento afferrare da qualcuno…E’ Luca.
-Edoardo va’ a casa-urla Luca.
-Nonnino ci vediamo presto, questi due pugni me li paghi-Edoardo mi fulmina e va via.
Luca mi lascia e mi fissa in silenzio, è furioso.
-Inutile dire che devi stare lontano da mia sorella-comunica.
-Io e tua sorella non staremo insieme Luca, lei non mi vuole, io voglio stare con lei, sono pronto a perdere te come amico, il mio lavoro, tutto e lei che fa? Lei non mi vuole, lei adesso si è bloccata, puoi dormire sogni tranquilli, non staremo insieme-urlo furioso.
Mi dirigo verso Valentina…
-Non ti rincorrerò, non ti cercherò mai più, ti starò lontano come desideri-le dico, poi vado verso la mia macchina.
Venti minuti dopo sono a casa di Giacomo.
-Hei Fili-mi apre la porta.
Io entro come una furia e mi dirigo un cucina…
-E’ successo qualcosa?-chiede.
-Sono stanco, sono nervoso, sono furioso, io voglio stare con lei e non si sa per quale ragione, ma ci sono mille problemi-sbuffo.
-Colpa del suo ex?-mi chiede.
-Stamattina l’ho rapita, siamo stati al mare è stato bellissimo, eravamo felici, io mi sentivo così bene, sembrava un sogno, poi improvvisamente lei si è allontanata da me, è diventata freddissima e mi ha detto di chiuderla, arriviamo a casa e mi pesto con quel idiota del suo ex, Luca interviene e mi dice di starle lontano, sono stanco Giacomo-dico.
-Pensi che sia innamorata del suo ex ancora?-mi domanda il mio migliore amico.
-Io penso che lei sia una testa di cazzo, esattamente come me-rispondo e sorrido.
-Anime gemelle-sorride Giacomo.
-Lei ha paura di soffrire e si blocca, esattamente come me, dovremmo affrontare insieme queste paure e invece ci teniamo distanti-dico.
-Lei si sente bloccata anche perché tu per primo sei stato un ostacolo, hai messo tu i paletti-mi dice.
-Adesso che però li ho eliminati lei va via da me-sospiro, è davvero esasperante questa storia. -Scusa se ti sono venuto a rompere, vado a casa, il mio umore è davvero pessimo-dico.
-Vuoi cenare qui?-domanda Giacomo.
-Vado a letto presto, domani io e Luca litigheremo di brutto, mi preparo psicologicamente-sorrido amareggiato.
La mia vita al momento è decisamente un macello.

POV. VALENTINA
Luca prova a parlarmi, io corro in camera mia, voglio stare sola e non sentire i suoi stupidi ed inutili rimproveri.
Non faccio altro che pensare alle parole di Fili, avrebbe rinunciato a Luca e al suo lavoro per me…
E io? Io faccio la bimba dispettosa…
Non so più che fare, non so che pesci prendere, non so come trattarlo…
Luca bussa ancora una volta alla mia porta.
-Puoi lasciarmi stare?-furiosa apro la porta.
-Credevo fossi più intelligente sorellina-mi dice.
-Sei venuto ad insultarmi perché non approvi la storia con Fili? Non ho voglia di sentirti, la mia vita privata è mia, solo mia!-lo fulmino.
Lui si sdraia sul mio letto.
-Luca non voglio sentirti!-gli indico la porta.
-Avrei voluto anche io dare un pugno a quel Edoardo, Fili ha fatto bene-mi dice.
-Perché l’hai fermato allora?-domando acida.
-Perché lui è come un fratello per me e non volevo che gli facessero di nuovo male, è stato recentemente pestato ricordi?-dice.
-Si ok-sbuffo.-Adesso sei venuto qui a sottolineare quanto lui sia importante per te e quindi io non devo mettermi in mezzo, non vuoi perderlo, si ok Luca-sospiro.
-Ti piace tanto?-mi chiede.
-E’ complicato-rispondo.
-Lui è cotto-Luca stranamente sorride.
-Perché sorridi?-domando sospettosa.
-Io credevo fossi già scappata da lui, per questo ti ho detto che pensavo fossi più intelligente-mi dice.
-Scusa ma…-mi interrompe.
-L’ho provocato con quella frase, volevo vedere la sua reazione e come immaginavo è stata positiva, Vale sveglia rinuncerebbe a tutto per te e tu sei ancora qui-dice.
-L’ho fatto arrabbiare tanto-sbuffo.
-Saprai farti perdonare, Vale lui non è Edoardo-mi dice.
-Ma quindi tu approvi?-domando davvero sorpresa.
-Io desidero vederti felice, voglio che tu accanto abbia un uomo che ti rispetti, Fili è un cretino, ma a te ci tiene, l’ha dimostrato, io mi fido di lui, secondo me sarete davvero una bella coppia-mi sorride.
-Quindi vado?-domando.
-Ti copro io con mamma e papà-mi fa l’occhiolino.
Io corro ad abbracciarlo.
-Sei un fratello fantastico-lo stringo e gli bacio la guancia.
-Porta con te questo-mi consegna un preservativo.
-Luca-urlo indignata arrossendo.
-E’ presto per diventare zio-scoppia a ridere.
-Non accadrà adesso, abbiamo tanti casini da sistemare-gli spiego.
-Certe volte si risolve meglio cosi-ride di gusto.
-Sei un idiota, mi rimangio il fantastico di due minuti fa-gli do un pizzicotto sul gomito.
-Vai su-mi bacia la fronte ed esce dalla mia camera.
Io e Fili, siamo due bipolari, è una continua lotta, mi avvicino io e lui scappa, ritorna da me e io ho paura, ma c’è una certezza, noi ci vogliamo, noi stiamo bene insieme, ci meritiamo questa possibilità d’esser felici, dobbiamo lottare, forse sarà sempre difficile, forse ci scontreremo, ma faremo pace, il mio destino non è con Edoardo come dice lui…Io sento che il mio destino è con Filiberto, tutto è iniziato 3 anni, un significato quel folle batticuore dopo uno sguardo ce l’ha…
-Devo andare da lui-sorrido ed inizio a prepararmi.

POV. FILIBERTO
Sono steso sul divano, la televisione è accesa, straparlano, ma io non capisco, fisso la mia sigaretta…
Mi sento svuotato da ogni emozione, vorrei che le cose fossero diverse e invece…
Leggo il messaggio di Anna: ‘’Il rapimento è andato bene? :P’’
-No sorellina-sbuffo, ma non le rispondo al messaggio.
Giacomo mi chiama, ma non mi va di parlare con nessuno, penso che adesso mi laverò i denti e proverò a dormire…
Sto per dirigermi in bagno quando sento suonare il campanello.
-Chi cazzo è?-sbuffo, non ho voglia di vedere nessuno.
Vado ad aprire, mi ritrovo di fronte Valentina, il mio cuore perde un battito.
Lei mi osserva in silenzio, poi mi sorride…Io sento gli occhi pizzicare, non dovrei essere cosi emotivo…Però quel sorriso è la mia salvezza…Come se quel sorriso adesso avesse rimesso tutto a posto, come se non fosse successo nulla.
Lei mi abbraccia, io la stringo a me con tutto me stesso, è uno degli abbracci più intensi che abbia mai ricevuto in vita mia, uno di quegli abbracci che ti fanno sentire che sei al posto giusto nel momento giusto.
-Sono una testa di cazzo-sussurra Valentina.
-Anche io piccola-la stringo a me, inalo quantità del suo profumo, potrei anche morire cosi, rinchiuso nell’intensità di questo nostro momento.
-Non voglio più scappare-si stacca da me e mi sorride.
-Ci mettiamo a chiacchierare sul divano?-le dico.
Lei sorridendo annuisce.
Ci stendiamo sul divano, io poggio la mia testa sul suo petto, lei mi carezza i capelli, stiamo in silenzio, ma è tutto cosi bello e intenso, un silenzio pieno di parole.
-Ho bisogno di te-le dico.
-Faremo andare bene tutto ok?-mi chiede.
Le bacio la mano.
-Io non ho mai desiderato nessuno come desidero te nella mia vita Fili-mi dice.
Sorrido e continuo a baciare la sua mano.
-Io credo in noi, ci credo davvero, nonostante i mille ostacoli, nonostante i nostri caratteracci, io ci credo e non voglio mai smettere di crederci-continua.
Io mi sollevo e la guardo in quei suoi bei occhioni blu.
-Io voglio perdere testa e cuore per te Valentina, grazie, perché dopo tanti anni sei l’unica che è riuscita a farmi stare bene-le carezzo la guancia.
Lei mi regala un sorriso dolcissimo e poi cattura le mie labbra.
E’ un bacio dolcissimo, delicato, lieve, mi sta dicendo di tutto, mi sta dicendo che mi è accanto, che vuole esserci, che non scapperà…
-Andrà tutto bene-le sorrido.
-E anche quando ci manderemo a fare in culo ci rincorreremo-sorride ancora.
-L’importante è che ogni volta che litigheremo poi tu verrai qui a coccolarmi-le dico.
-E tu mi aprirai la tua porta sorridendo-mi bacia la punta del naso.
-Voglio te e nessun altro, la mia porta sarà sempre aperta-catturo di nuovo le sue labbra.
-Dormiamo insieme?-mi domanda.
-Vuoi dormire con me?-chiedo sorpreso, non me l’aspettavo.
Lei di tutta risposta mi bacia ancora una volta.
Io e Valentina siamo un disastro, ma un disastro che funzionerà bene, proverò in tutti i modi a funzionare bene, ne vale davvero la pena.
Sorrido, la prendo per mano e la conduco nella mia camera da letto e nella mia vita…
Non vedo l’ora di poterla stringere e di vederla appena sveglia domani mattina.
Angolo autrice
Ehilà <3 nuovo capitolo....
Uno dei miei preferiti <3 Non vedevo l'ora di scriverlo, nel mio quaderno degli appunti aveva un cuoricino accanto.
E' il capitolo della svolta, finalmente le loro paure sono totalmente svelate e hanno deciso di affrontarle insieme, ma non sono cucciolosi i miei due patatini? Nell'ultimo Pov di Fili, mi hanno fatto sciogliere il cuore, sono cosi terribilmente imperfetti, ma io li adoro e spero anche voi.
E poi Luca? Non è meraviglioso ? <3 Devo trovargli una fidanzatina ahahahah.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto <3
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** L'orsetto e la bimba monella ***


L'orsetto e la bimba monella
POV.FILIBERTO

-Fili non ho con me un pigiama-dice Valentina.
-Giusto e quindi che ti metti?-domando in imbarazzo, mi sento terribilmente impacciato con lei.
-Non vorrei dormire nuda-sorride.
-No certo no, no, ok ehm…-mi gratto nervosamente la fronte.
-Fili che succede?-mi chiede trattenendo una risata.
Io sospiro e mi siedo sul letto.
-Hai 30 anni, non hai mai dormito con una ragazza?-si siede accanto a me e mi da un pizzicotto sul gomito.
-Non con una speciale quanto te-le carezzo la guancia.
-Mi basta una tua maglia e un tuo pantaloncino-sorride.
-Mi sembra un’ottima idea-mi dirigo verso la cassettiera.-Qualche preferenza?-domando.
-Una qualunque andrà bene-sorride ancora.
Io la osservo incredulo, quel pomeriggio in macchina sembrava davvero tutto finito e invece adesso…Adesso è qui che mi sorride dolcemente, sono qui che cerco in un cassetto la maglia da prestarle…Sorrido felice.
-Cos’è questo sorriso signor Filiberto?-mi domanda avvicinandosi.
-Sono davvero felice-la guardo e credo d’avere gli occhi a cuoricino.
Lei mi dà un bacio a stampo e poi a caso afferra una maglia e un pantaloncino.
-Questi sono perfetti, vado in bagno-mi sorride ancora una volta ed esce dalla camera.
Io sospirando, felice, mi butto sul letto, fisso il soffitto e non smetto di sorridere.
In quel istante mi arriva un messaggio. E’ Luca, sbianco.
‘’Non fare cazzate con mia sorella, domani ti aspetto a lavoro.’’
-Questa maglia è davvero enorme-Vale fa il suo ingresso.
Si è fatta una coda, i miei abiti le stanno decisamente grandi…Ma è bellissima.
-Sei bellissima-affermo.
Lei mi raggiunge sul letto e si butta su di me come un sacco di patate.
-Piccolo sacco di patate-la stringo a me.
-Io non ci posso credere che io e te siamo qui,che siamo felici-sorride.
-Pensare che ci hanno presentato parecchio tempo fa, quanto tempo abbiamo sprecato-sospiro.
-Sei tu che non mi hai notato-mi pizzica il naso.
-Però visto che tu invece mi avevi notato potevi fare qualcosa-le scompiglio i capelli.
-Certo mio dolce principe, tutte le donne devono venirti dietro-mette su un broncio adorabile.
-So d’esser bello, è inevitabile-me la rido.
-Sai che l’altro giorno ho notato qualche capelletto bianco?-mi chiede scompigliandomi i capelli.
-Ti ha colpito il fascino del uomo maturo, piccola bimba-le catturo le labbra.
-Ad essere onesta la tua età…-la interrompo.
-Sai che abbiamo solo 8 anni di differenza e non 90 vero?-domando ridendo.
-Si ma quando io avrò 42, quindi ancora decisamente giovane, tu ne avrai già 50, ti rendi conto? Mezzo secolo Fili-mi dice.
-Vuoi stare con me per cosi tanto tempo?-chiedo sorridendo.
-Cioè io…-arrossisce.
-Se dovessimo sposarci, io voglio tantissimi bambini mi sembra d’avertelo detto, sai come si fanno i bambini vero? O sei troppo piccola e ingenua?-chiedo ridendo.
Lei mi fulmina.
-Io sono sicuro di far centro al primo colpo, ma sai non mi accontenterò di un solo pargoletto-continuo.
-Centro al primo colpo?-chiede.
Io le faccio l’occhiolino.
-Sei squallido-sbuffa.
-Ma allora lo sai come si fanno i bambini si o no?-domando ancora.
-Secondo te no?-domanda seria.
-Forse no, quell’Edoardo…Sembrava un po' moscetto-le dico.
-Posso assicurarti che fosse tutto all’infuori che moscetto-mi fa l’occhiolino.
-Non mi dire-sento la vena sull’occhio pulsare.
-Magari invece Silvia era noiosa, una tipa da stessa posizione-mi dice.
Io sbianco…Cosa diavolo ha fatto con questo Edoardo?
-Ma tu…-non riesco a parlare, ma il desiderio di ridurre in poltiglia Edoardo aumenta sempre di più.
-Ho sonno, ti metti un pigiama e dormiamo?-domanda.-Ma visto che sei un po' vecchietto, usi quei pigiamini da uomo, da ospedale?Quelli seri e noiosi?-chiede ridendo quella piccola dispettosa.
Io mi sollevo, mi toglio la maglia e la tuta…Rimango di fronte a lei in boxer.
-Io dormo cosi-le dico.
Lei mi fissa a bocca aperta.
-E la cervicale non ti fa male?-chiede, io scoppio a ridere.
-Chiudi la bocca piccola-la prendo in giro.
Lei mi regala uno sguardo truce, poi si solleva e si piazza di fronte a me.
-Che c’è? Non vuoi dormire più?-domando.
Lei cattura le mie labbra, e questo bacio è decisamente diverso dagli altri, non è casto, anzi…
Mi trascina con sé sul letto…
Mi stendo si sistema su di me ed inizia a baciare i miei tatuaggi sul petto e sul braccio, io mi sento mancare l’aria…Che effetto mi fa…Dio vorrei passare tutta la notte a fare l’amore con lei, vorrei sentirle pronunciare il mio nome in estasi…
-Vale se corri cosi…-sussurro.
-Viene a mancarti l’autocontrollo?-domanda continuando a baciare il mio petto.
-Vale-la richiamo.
-Guarda che io sono una bambina molto monella-dice, io sorrido…Questo lato di Valentina è decisamente gradito, ma…
Ribalto la situazione, è sotto di me.
-Vorrei andare oltre con te, non sai quanto vorrei, ti desidero Valentina, forse dal primo giorno che sei entrata in pasticceria e mi hai fissato con i tuoi occhioni blu…Ma non dobbiamo correre, non dobbiamo bruciare le tappe…Fino ad oggi pomeriggio tu mi hai allontanato, non giocare, non provocarmi, a me basta dormirti accanto, sentire il tuo profumo e il tuo respiro-le bacio la fronte.
-Sei un tipo poco passionale?-chiede ridendo.
-Hai capito cosa ti ho detto?-le domando.
Mi sorride dolcemente.
-Sai perché tra tanti io ho visto solo te Filiberto? Perché sei cosi, perché ho sentito subito quanto tu fossi speciale, al tuo posto nessuno si sarebbe fermato, mi avrebbe fatto continuare e avrebbe continuato, ma tu sei diverso da tutti, tu mi rispetti, mi fai sentire desiderata, ma allo stesso tempo, fai tutto con calma e dolcezza. Sei il mio orsetto buono-inizia a sbaciucchiarmi il viso.
-E tu una bimba monella, adesso a nanna su-le sorrido.
-Possiamo dormire abbracciati o…?-la direzione dello suo sguardo è decisamente eloquente.
-Sei una bimba monella-le do un pizzicotto sul sedere.
Scoppia a ridere.
-Su dormo a distanza-mi dice.
-Io voglio dormire abbracciato stretto stretto con te-l’attiro verso il mio corpo.
Mi bacia dolcemente la guancia.
-Fermerei il tempo-sospira felice.
-Io no, perché se ci impegneremo, andrà sempre meglio-sorrido.
-Sai come mi sento adesso?-domanda.
-Felice?-chiedo, io è cosi che mi sento, si l’ho già detto, ma mi sento davvero immensamente felice, non mi stancherò mai di ripeterlo.
-Hai presente quando credi che quella persona che ti piace non ti noterà mai? Quando credi d’aver preso l’ennesima cotta senza senso? Ma poi non si sa perché o per come questa persona ti nota? Tu esisti per lui? Io mi sento al settimo cielo Fili, quando tre anni fa ti ho conosciuto non credevo potesse succedere…Il tuo cuore sarà la mia più grande conquista-dice.
-Ci sei già dentro al mio cuoricino-le sorrido e le bacio la punta del naso.
Lei arrossisce e mi regala un altro dei suoi sorrisi dolcissimi.
-Tu ci sei da sempre-mi carezza la guancia.
-Dormiamo bimba-sorrido e chiudo gli occhi.
Lei si accoccola contro di me.
Dopo un po'…
-Vale-la richiamo, lei mugugna qualcosa di indefinito.-Ma con Edoardo hai davvero provato tutte le posizioni ?-domando.
Lei si tira su, apre gli occhi e scoppia a ridere.
-Orsetto gelosone-mi bacia le labbra e si accoccola di nuovo.
-Vale no davvero voglio saperlo-le dico.
Lei mi fissa in silenzio.
-Non sai cosa farei con te-mi sussurra maliziosamente.
-Vale sei una bimba davvero monella-sbuffo.

POV. VALENTINA
La luce del sole filtra dalla finestra, apro gli occhi…
Mi volto Fili, mi dorme accanto, ha i capelli scompigliati, la bocca semiaperta e un suo braccio mi tiene intrappolata a lui.
Carezzo la sua mano e sorrido…
La notte migliore della mia vita, si ho sempre pensato che le sue braccia fossero uno scudo…
Mi sento protetta, desiderata…
Sono cosi felice che non si può descrivere, si adesso ho davvero trovato il mio posto nel mondo, le braccia di Fili…Non voglio altro se non lui, i suoi sorrisi, i suoi baci…
Ho desiderato tutto questo inspiegabilmente dal primo sguardo…Gli bacio la fronte e scendo dal letto.
Vado in cucina, ho deciso di preparargli la colazione…Non so cosa mangia di solito, opto per dei pancakes con la nutella, alla fine piacciono a tutti…
Dopo una mezz’oretta con un vassoio improvvisato lo raggiungo…
-Orsetto è ora di svegliarsi-gli bacio la fronte.
Lui tasta il mio lato del letto e lo trova freddo.
-Rimettiti subito a letto con me e svegliami con un bacio-brontola.
-Ti sto svegliando con qualcosa di ancora migliore, ti ho preparato i pancakes-dico.
Lui apre gli occhi…Che occhi belli ha…Mi perdo nell’osservarlo appena sveglio, sulla sua fronte sembra ci sia scritto ‘’Coccolami subito’’.
Mi sorride.
-E’ una vita che non mangio un pancake- afferra il piatto.-Anche il caffè, ottimo servizio signorina-sorride.
-Spero siano buoni-gli sorrido.
Io lo osservo ingurgitare i pancakes è cosi buffo…Si sporca tutto.
-Ti sei sporcato tutto-scoppio a ridere.
-Erano molto buoni-mi alza il pollice.
-Se lo dice lei signor pasticcere mi ritengo davvero soddisfatta-ne assaggio un pezzetto che ha lasciato nel piatto.
-Tu non hai mangiato nulla?-domanda.
-Non ho molto fame…Anche se…-fisso le sue labbra sporche di nutella.
-Anche se?-sta per afferrare un fazzoletto, che io gli stappo dalle mani.
-Mi è venuta tanta voglia di nutella-dico.
-Il vasetto è pieno-mi risponde.
-Sei davvero molto ingenuo signor Filiberto-rispondo.
Sposto i piatti sul comodino e gattono verso di lui…Sbianca, io trattengo la risata.
-Che fai?-domanda.
-Ho voglia di questa nutella-gli lecco il labbro.
Lui mi allontana un po'.
-Sei davvero molto monella Valentina, stai giocando con il fuoco-sospira.
-Vorrei proprio vederlo questo fuoco-adoro provocarlo.
Lui sorride.
-Non sarai accontentata-mi dice lasciandomi sul letto.
-Sei uno stronzo Filiberto-sbotto antipatica.
Brontolando vado in cucina a lavare i piatti…
-Che fai?-poco dopo mi raggiunge.
-Mi diverto ad aprire il lavandino e far scorrere l’acqua-rispondo acidissima.
-E’ un comportamento scorretto, sprechi acqua-mi dice.
Lo osservo un istante…
-Non ti sei ancora vestito? Tra poco devi andare a lavoro-sbuffo.
-Mi diverto ad accendere il tuo fuoco-se la ride.
Io gli lancio la spugna contro.
-Sei un coglione-alzo la voce, mi ha fatto innervosire.
-Piccola scimmietta urlatrice-ride di gusto.
-Stamattina forse mi devo vedere con Lory-la butto cosi, voglio farlo ingelosire ed innervosire.
-Poi vai a pranzo con Alessandro?-domanda.
-Mi hai appena dato una splendida idea-rispondo.
-E in serata potresti andare al pub con Edo-continua.
Io lo fulmino.
-Sei odioso, non sei per niente un orsetto buono, sei odioso-sbuffo.
Improvvisamente non sento più il pavimento sotto i piedi, ma anzi vengo adagiata sul tavolo e due secondi dopo due labbra terribilmente vogliose e passionali mi aggrediscono.
Rispondo immediatamente al bacio, anzi lo avvicino il più possibile a me…Desidero quest’uomo con tutta me stessa.
-Non sai quanto ti desidero-sussurro tra un bacio e l’altro.
-In realtà l’ho capito-se la ride di gusto.
Io sono pronta a sferrargli un calcio nella palle…Lui mi blocca la gamba.
-Non fare la monella-mi ammonisce.
-Mi fai diventare nervosa-sbuffo.
-Anche tu quando mi nomini tutti quei ragazzi, sei solo mia-mi dice proiettando i suoi occhi nei miei….Solo sua…Che suono meraviglioso hanno queste parole.
Catturo nuovamente le sue labbra, questa volta lui non è cosi controllato, le sue mani, sono ovunque sul mio corpo.
Mi afferra nuovamente e pochi secondi dopo siamo stesi sul suo letto.
-Voglio fare l’amore con te, per ore, giorni, mesi, anni-mi dice sfilandomi la maglia.-Mi fai impazzire Valentina, letteralmente impazzire-cattura ancora una volta le mie labbra.
Mi sento in un'altra dimensione…Quest’uomo mi rende folle, mai nella mia vita mi sono sentita cosi totalmente persa…Edoardo in confronto è il nulla, Filiberto è totalizzante, mi sento in balia di fuoco e follia…
-Sono persa per te-gli dico.
Lui mi sorride dolcemente e poi si libera anche dei suoi pantaloncini che indosso.
Con i denti abbassa una bretellina del mio reggiseno quando suona il campanello…
-Chi cazzo è?-sbuffa.
-Non aprire-riprendo a baciarlo.
Quel qualcuno alla porta insiste, si attacca al campanello.
-Che palle-si stacca da me.
-Vuoi lasciarmi qui?-gli bacio la spalla.
-Vale…-sospira e sorride.
Si infila una tuta e va ad aprire.
-Mia sorella è nuda nel tuo letto?-sento la voce di Luca, e anche se non può vedermi, mi copro istintivamente
-Luca-sento Filiberto sospirare ancora una volta.
-Dovrei tipo spaccarti la faccia, perché vedo che sei visibilmente…-io sbianco alle parole di mio fratello.
-Luca-Fili lo richiama.
Io mi infilo velocemente i miei vestiti e li raggiungo.
-Ti odio-fulmino mio fratello.
-Ah allora ho interrotto-scoppia a ridere.-Sta cosa che diventiamo cognati…-Luca osserva Filiberto.
-Mi preparo e andiamo a lavoro ok?-domanda Fili.
-Doccia fredda amico, molto fredda-Luca se la ride.
Io afferro un cuscino sul divano e lo colpisco.
Filiberto se la ride.
-Vi lascio soli-ridendo si dirige verso il bagno.
-Come va?-mi domanda Luca rimasti soli.
-Sono felicissima-sorrido.
-E’ dotato Fili?-domanda.
-Luca-urlo indignata.
In quel momento suona di nuovo il campanello…
-Magari è l’amante-Luca se la ride.
-Pagherai caro tutto-gli do un pugno sulla spalla e vado ad aprire.
E’ Anna.
-Che ci fai qui?-domanda.
-Stavano per scopare, ma li ho interrotti-Luca non smette ridere.
-Fai schifo-lo fulmino.
-State insieme?-Anna sorride felice.
Io non so cosa rispondere esattamente…
-Si-sento la voce di Filiberto.
-State insieme?-domanda di nuovo Anna urlando.
-Non ci senti sorellina? Si, Valentina è la mia ragazza-Fili mi sorride dolcemente.
-Sto per vomitare-esclama Luca.
-Vale dovremmo trovare una fidanzata a tuo fratello-interviene Anna.
-Concordo-continua Filiberto.
-Certo tu adesso sei felice con la donzella e quindi anche io e Giacomo ci dobbiamo accasare-Luca sbuffa.
-Piccola ti accompagno a casa?-mi domanda Fili.
-Giuro che vomito-continua Luca.
-Un giorno ti innamorerai anche tu-Anna fa l’occhiolino a mio fratello.
-Mi accompagna Anna, tu va’ a lavoro, ci sentiamo più tardi-gli sorrido.
-E non ci vediamo?-domanda.
-Certo-gli carezzo la guancia.
-Ho davvero il voltastomaco-Luca fa finta di star per vomitare.
-Ok piccola-Fili mi bacia la fronte.
-Buon lavoro orsetto-gli do un bacio a stampo.
-Hai davvero detto orsetto?-Luca è indignato.
-Andiamo a lavoro Luca-Fili se la ride.
-Ma che carini-Anna ha gli occhi a cuoricini.
-Ne voglio un altro-catturo nuovamente le labbra di Fili.
Angolo autrice
Salve carissime <3 buona domenica e buon inizio della fase due da domani, speriamo che adesso pian piano avremo maggiore tranquillità e potremo ritornare alla normalità...
Vi lascio qui un nuovo capitolo, tranquillo e senza drammi, semplicemente Fili e Vale <3
E Luca ahahahahahah, ma stavo pensando, una storia tutta sua come la vedete? Aspetto vostre opinioni e pareri.
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Il mio momento perfetto ***


Nelle puntate precedenti: Valentina viene friendzonata da Alessandro, lui è interessato a lei, macomprende in realtà che la ragazza nella loro frequentazione è sempre stata molto passiva. Sconsolata la ragazza si reca alla pasticceria del fratello Luca, qui trova un suo dipendete Filiberto, fratellastro della sua migliore amica.
Valentina sente la famosa scintilla con Filiberto già qualche anno prima quando la sua migliore amica li ha presentati. Ad oggi entrambi sono molto incuriositi l'uno dall'altra, si avvicinano e si allontano varie voltre, tramite parecchi battibecchi. Filiberto ha paura di soffrire e la allontana sempre, ma è gelosissimo di Lorenzo e Alessandro, ragazzi che girano intorno a Valentina, un giorno però commette un grave errore ricade tra le braccia dell'ex, dopo ciò capisce di volere Valentina, ma lei lo allontana. Alla fine entrambi cedono e finiscono finalmente insieme.

Il mio momento perfetto
POV. VALENTINA

Entro in macchina con Anna e proprio no, non smetto di sorridere.
Sono estremamente felice, non è vero che l’amore fa male…Non è vero che tutti sono uguali, che tutti gli uomini sono fatti apposta per ferirti, c’è chi con estrema dolcezza pian piano può ricucire tutte le tue ferite, chi ti fa sentire importante e non sbagliata, ma perfetta per lui. Fili mi fa davvero bene al cuore.
Si è vero io e Filiberto abbiamo avuto vari problemi, abbiamo avuto una partenza decisamente turbolenta…Ma…Ora siamo qui, pronti ad impegnarci l’uno con l’altra, pronta a starci accanto e ad affrontare ogni difficoltà insieme. Siamo una coppia e siamo felici, si lo siamo adesso e ci meritiamo d’esserlo più avanti e sempre di più.
-Sei così bella mentre sorridi così tanto-Anna mi carezza la guancia.
-Merito di tuo fratello-continuo a sorridere.
-Sono sicura che entrambi vi farete tanto bene, vi meritate tutta questa felicità-mi bacia la guancia e poi mette in moto.
-Siamo cognate-urlo contenta.
-E diventerai zia-mi sorride dolcemente.
Io continuo a sorridere dolcemente, io avevo scelto Filiberto già al primo sguardo tanti anni fa in quel bar…Lui era il mio momento perfetto.
Desidero diventare la sua famiglia.
-Dove vuoi che ti porti dolcezza?-mi domanda Anna.
-A casa, cosi mi faccio una doccia e poi vado in università-rispondo.
-Una doccia? Hei hei avete fatto cosacce?-chiede ridendo.
-No scema-arrossisco.-Tuo fratello mi rispetta molto e vuole che sia qualcosa di unico la nostra prima volta-le dico.
-Che romanticone il mio Fili-Anna sorride.
-Adesso anche il mio Fili-affermo con gli occhi a cuoricino.
Sono pronta ad uscire di casa quando mi arriva una telefonata di Alessandro, e un po' che non ci sentiamo.
-Hei Ale-rispondo allegra.
-Possiamo vederci? E’ importante devo parlarti-è serissimo.
-Avevo lezione, ma mi sembri molto preoccupato, quindi ok vediamoci, al bar vicino all’università tra dieci minuti? -domando.
-Perfetto-lui riattacca senza nemmeno salutarmi.
Io mi fermo un attimo a pensare a cosa possa essere successo, alla fine il nostro rapporto era diventato davvero bello, da amici riuscivamo ad andare più che d’accordo.
Sono seduta al tavolo del bar parecchio agitata.
Lui arriva ed è nero in volto, si accomoda davanti a me e mi fissa arrabbiatissimo.
-Ale-cerco di carezzargli la mano, ma lui si scosta.
Lui osserva qualche passante, fa un sospiro e poi inizia a parlare…
-Non voglio vederti o sentirti mai più, sei cattiva, hai giocato con me, mi hai usato e io sono stato sciocco, preso da te, ho fatto ciò che volevi, forse mi aspettavo un ringraziamento, forse mi ero illuso che un giorno non sarei più stato semplicemente l’amichetto che usi per far ingelosire il tipo che ti piace, si ok, io ho detto si, si ok ho assecondato ogni cosa, ma perché…-si interrompe un attimo e sospira, io cerco di comprendere tutto questo vortice di parole.-Valentina tu mi hai fatto soffrire e nessuna ragazza mi hai mai fatto sentire come hai fatto tu, il nostro rapporto per me è stato un agonia, è stata una lentissima tortura ed oggi io voglio che questa tortura smetta-conclude.
Io resto imbambolata, lo fisso senza comprendere cosa realmente lui abbia detto, ha usato delle parole davvero pesanti, cattiva, agonia, tortura…
-Ma tu…-io non so davvero cosa dire.
-Non mi è mai passata Valentina e tu mi hai usato-continua.-Come sei potuta essere cosi cieca? Abbandonavo ogni ragazza ogni qual volta tu avevi bisogno di me, io ti volevo con me, speravo che presto ti rendessi conto che Filiberto è un idiota-sospira.
-Credi davvero che io sia cattiva?-domando con le lacrime agli occhi.
-Come definiresti qualcuno che gioca con i sentimenti altrui?-domanda serissimo.
-Io non volevo farti soffrire, io davvero credevo che tu fossi mio amico, credevo volessi aiutarmi, non volevo usarti e non mi sarei mai e dico mai sognata di definire il nostro rapporto un’agonia…Io ti volevo bene-rispondo alle mille parole che mi hanno investito.
Lui si solleva e mi guarda disgustato.
-Addio e auguri per la tua relazione con quell’idiota-detto ciò si allontana.
Io rimango in silenzio seduta al tavolino di quel bar.
Cattiva, agonia, tortura…Sento le lacrime rigarmi il viso, non volevo farlo soffrire, non volevo assolutamente che lui stesse male a causa mia, non volevo essere per lui un’agonia, ma solo una buona amica…Quelle parole mi hanno terribilmente ferito.
Il mio telefono prende a squillare, è Filiberto, non mi va di rispondere.
POV. FILIBERTO
-Mi prometti che per nessuna ragione al mondo farai soffrire mia sorella?-mi domanda Luca, appena entrati in pasticceria.
Io sorrido, proprio non riesco a smettere…Sono stato alla ricerca di questo felicità da sempre, e l’ho avuto sotto gli occhi per cosi tanto tempo, che stupido, ho rischiato davvero di perdere l’unica ragazza che mi ha fatto battere il cuore all’impazzata, l’unica che mi fa sentire totalmente completo.
-Tua sorella è la cosa più bella che mi sia capitata nella vita-affermo felicissimo.
-Hai gli occhi schifosamente a cuoricino-Luca se la ride.
-E’ il tuo turno di trovarti una ragazza-do una pacca sulla spalla a Luca.
-Non cominciamo con queste cose sdolcinate per me, io non sono fatto per queste cose-Luca fa finta di trattenere il vomito.
-Mettiamoci a lavoro-sorrido e inizio a dedicarmi al pan di spagna per una torta di compleanno.
Per tutta la mattinata non faccio altro che pensare a Valentina e sorrido, sorrido sempre, sorrido come mai nella mia vita e mi sento carico come una bomba, si la felicità fa questo, ti dà tantissima energia.
-Faccia da ebete ti do cinque minuti per chiamare mia sorella-mi dice Luca in mezzo alla mattinata.
-Corro-afferro il telefono e vado nel cortiletto.
Necessito di sentire la sua vocetta e qualche sua fastidiosa battutina.
Chiamo, ma non risponde, attendo qualche secondo e riprovo, nulla.
-Chiamata brevissima-afferma Luca nel vedermi rientrare.
-Non ha risposto-dico.
-Ah si certo è a lezione, quella è secchiona-sbuffa Luca.
-Si certo, starà seguendo-in realtà non so perché, ma non mi sento assolutamente sereno.
Verso l’ora di pranzo controllo di nuovo il telefono e non trovo suoi messaggini…Riprovo a chiamarla, adesso ha addirittura il telefono staccato. Non so perché, ma mi innervosisco, non era cosi che immaginavo il nostro primo giorno da coppia.
Fumo una sigaretta e non faccio altro che sbuffare.
-Problemi?-mi chiede Luca, vedendomi probabilmente nervoso.
-Tua sorella ha spento il telefono-affermo e serro la mascella, si sono davvero nervoso, non capisco questo comportamento, e ho paura che abbia avuto qualche ripensamento.- Magari ci ha ripensato-sbuffo acidissimo.
Luca è visibilmente in difficoltà, so che vorrebbe darmi ragione, ma stiamo parlando di sua sorella.
-Che giornata di merda, ci siamo messi insieme e già abbiamo dei problemi-spengo la sigaretta e me ne ritorno a lavorare, almeno provo a non pensare.
Torno a casa decisamente furioso, mi libero dei vestiti e mi infilo sotto la doccia, ho provata a richiamarla dieci minuti fa e ancora spento, preso dai nervi do un pugno contro le piastrelle.
-Porco mondo-esclamo.
Improvvisamente sento suonare il mio telefono, indosso l’accappatoio e corro a vedere se è lei…E’ Giacomo.
-Hei tesoro, Luca mi ha detto che hai una fidanzata ed io non lo vengo a sapere da te-sbuffa fintamente offeso.
-Fidanzata che è una giornata che non mi caga-stringo i pugni, Valentina mi sta facendo davvero infuriare.
-In che senso?-domanda Giacomo.
-Ci siamo salutati tutti carini, è una giornata che la chiamo e non ho sue notizie-affermo.
-Avete concluso da quel punto di vista?-chiede Giacomo.
-Perché? Che importanza ha?-domando nervoso.
-Magari l’hai delusa-Giacomo se la ride.
-Giacomo-esclamo esasperato.
-Si lo so, scusa, volevo sdrammatizzare-afferma il mio migliore amico.
-Secondo me ci ha ripensato e non ha il coraggio di dirmelo, io ero al settimo cielo e lei mi distruggerà di nuovo, facevo bene a non far avvicinare nessuno-affermo amareggiato e quasi pentito di aver permesso a lei di farmi stare male.
-Magari ha avuto una giornata no, problemi con l’università, dai Fili-Giacomo cerca di rassicurarmi.
-Stiamo insieme, se ha qualcosa che non va devo condividerlo con me, ieri sera ci siamo imposti di dover parlare e lei mi ha rimesso un muro davanti-sono davvero deluso da questo suo comportamento.
Sento suonare il campanello.
-Ci sentiamo più tardi-riattacco senza permettere a Giacomo di parlare, so che è lei, me lo sento.
Apro la porta e me la ritrovo davanti, ha gli occhi rossi, deve aver pianto.
-Che problema c’è?-domando.
POV. VALENTINA
Quello che mi aveva detto Alessandro mi aveva terribilmente ferito, mi ha definita cattiva, una persona viscida che gioca con i sentimenti altrui…Io l’ho fatto soffrire, si forse sono stata cieca, forse me ne sono approfittata un po', ma davvero non volevo fargli del male. Io non volevo essere cattiva con lui.
Spengo il telefono e me ne vado in spiaggia, ho bisogno di pensare, di stare sola, cosa ho fatto pur di avere Filiberto con me? Ho fatto male ad un’altra persona…
-Io non sono fatta cosi-affermo in lacrime guardando il mare.
Dopo una giornata passata da sola a riflettere, decido di andare da Filiberto.
Lui mi apre la porta, è arrabbiato lo so…
-Che problema c’è?-chiede senza nemmeno guardami negli occhi.
Io cerco di avvicinarmi, voglio abbracciarlo, ma lui mi allontana…
-Fili-sussurro.
Lo vedo stringere i pugni e sospirare.
-Mi spieghi cosa è successo?-domanda nervoso.
-Ho bisogno di un tuo abbraccio-quasi lo supplico.
-Sono stato una giornata incazzato e preoccupato, perché la mia ragazza è sparita, ieri ha dormito qui, siamo stati bene eravamo felici e poi lei è scomparsa, poi ricompare improvvisamente, è triste, ha gli occhi rossi perché ha pianto, chiede un mio abbraccio, ma io non so cosa l’ ha resa triste-urla esasperato.- Dove cazzo andiamo se non parliamo?-domanda con gli occhi lucidi.-Tu sai quanta fatica ho fatto ad aprirmi, a fidarmi di te, e tu come mi ripaghi? Mettendomi davanti l’ennesimo cazzo di muro-sospira.
-Alessandro pensa che io sia una persona cattiva-dico.
Lui mi fissa allibito e prende a camminare nervosamente fino al salotto.
-Fammi capire tu sei sparita perché quel testa di cazzo ti ha detto questo?-chiede.
-Io l’ho fatto soffrire, e l’ho fatto soffrire per stare con te, Filiberto io non sono una persona cattiva, ma lui…-scoppio a piangere.
Filiberto si siede sul divano e tace.
-Valentina io non ho capito-afferma scioccato.
Mi accomodo accanto a lui.
-Io per stare con te, sono cambiata, ho fatto soffrire ingiustamente una persona, io non sono un verme viscido che usa gli altri per raggiungere i propri scopi…Tu mi hai spinto…-mi blocco.
-Ti ho spinto ad essere cattiva? Vuoi dire questo?-domanda…E’ deluso.
-Fili-cerco di carezzargli la guancia…
-Non mi toccare-scosta malamente le mie mani.
Io non riesco a smettere di piangere, non so cosa sta succedendo, da quella discussione con Alessandro ho perso il controllo di ogni cosa.
Lui si alza e si allontana da me.
-Forse è meglio se vai a casa-mi dice.
-Io…-non riesco a dire nulla a causa delle lacrime.
-La tua ingenuità dovrebbe intenerirmi, ma invece mi fa imbestialire…Mi stai accusando di averti reso cattiva, quando Alessandro l’ ha fatto apposta, sa che sei buona e voleva ferirti, solo perché lui ha perso…Ma la colpa è di nuovo mia, smetti di parlarmi perché un coglione spara un giudizio a caso su di te, ti chiudi perché in fondo pensi che sia io la causa…Sai cosa vedo io adesso? Che tu sei proprio una ragazzina-mi dice quasi schifato dalle sue stesse parole.
-Non mi stai capendo-affermo e lo penso davvero, lui non è comprensivo, non si mette nei miei panni..
-Hai ragione sono cattivo-dice.-Vattene Valentina-afferma duro.
-Che significa scusa?-chiedo con voce tremolante, non mi starà mica lasciando..?
-Che ho preso un abbaglio su di te, vattene a casa-afferma.
-Mi stai lasciando?-domando.
-Puoi uscire da casa mia in questo preciso momento?-sbuffa.-Magari se richiami Alessandro, viene a consolarti-ride.
-E’ vero noi non andremo da nessuna parte-affermo tra i singhiozzi.-Non ci capiremo mai, non saremo mai sulla stessa strada, è meglio finirla, giusto-queste parole mi straziano il cuore, io volevo solo scomparire in un suo abbraccio.
Lui annuisce, vado via…
POV. FILIBERTO
Perché questa ragazza mi fa perdere la ragione? Perché adesso che ha chiuso la porta di casa mia sono scoppiato in lacrime? Da quando la conosco piango troppo…Lei mi fa impazzire…
Perché sto cosi male adesso che è andata via? Perché ho bisogno così tanto di lei nella mia vita? Perché mi fa arrabbiare che faccia in modo che stupidi come Alessandro si mettano fra noi?
Provo a mettermi a letto, ma sento ovunque il suo profumo…
Sulla sedia accanto al letto c’è la maglia che le ho prestato per dormire.
-Valentina quanto mi fai impazzire-sbuffo.
Io voglio davvero che finisca cosi?
Esco dal letto, mi metto una tuta, afferro il giubbotto di pelle e vado da lei…
Suono il campanello mi apre Luca.
-E’ un’ora che è chiusa in camera a piangere-mi dice.
-Tua sorella è la mia più grande gioia, ma allo stesso tempo il mio dolore più grande, ma non posso farci nulla, senza lei non vivo-ammetto.
Luca mi sorride.
-Falla smettere di piangere su-mi dà una pacca sulla spalla.
Senza nemmeno bussare apro la porta della sua camera e la trovo rannicchiata sul letto stretta ad un orsetto.
-Luca lasciami sola-borbotta tra le lacrime.
Io mi distendo sul letto accanto a lei, lei forse riconoscendo il mio profumo si volta stupita…
-Perché sei qui?-domanda.
-Bella domanda-rispondo io.
-Forse è meglio sei vai-mi dice.
-Non posso-rispondo.
-Cosa?-chiede ancora.
-Non posso andare via, mi è impossibile-le dico.
-Filiberto ti prego lasciami in pace-sbuffa.
-Mi cacci?-chiedo sorridendo.
-Mi hai cacciato tu prima-mi risponde.
-Sono una testa di cazzo, ma anche tu-sorrido dolcemente, Dio che voglia di baciarla.
-Sei bipolare?-mi interroga.
-Anche tu-rispondo.
-Voglio dormire-afferma.
-Ok dico a Luca di darmi qualcosa per dormire-dico io.
-Perché?-domanda sorpresa.
-Dormo con te-le sorrido.
-Io non voglio-risponde seccata.
-Io si, e sai perché?-domando.
-Non voglio saperlo, voglio che tu vada via-si sta innervosendo.
-Io ti amo-le dico.
Lei mi guarda interdetta.
-Si io ti amo stupida ragazzina, io ti amo e anche se mi fai infuriare io non posso fare a meno di te, mi manca il respiro quando non ci sei, io ti amo, dal primo sguardo…-sorrido.
-Ma…-è totalmente scioccata.
-Non significa che io ti abbia perdonato, non significa che io non sia arrabbiato con te, ma io ti amo Valentina-non smetto di sorridere, si mentre annusavo la mia maglia usata da lei, ho capito di amarla…Non credevo potesse succedere di nuovo,ma è cosi io sono follemente innamorato di questa fastidiosissima ragazzina.
-Tu mi ami-è incredula.
-Tantissimo-sorrido.
-Anch’io-mi bacia.
-Sto per vomitare-Luca ci interrompe.
Angolo autrice
Salveeee, dopo tantissimo tempo rieccomi qui...Ho avuto mille impicci, qualche delusione d'amore, ma sono qui ahahahah, nuovo capitolo dove i nostri due eroi sono sempre più folli e bipolari, ma alla fine si dichiarano, quindi tutto bene quel finisce bene.
Valentina in questo capitolo non si è comportata benissimo, ma giuro si farà perdonare, inoltre ci siamo tolti uno dei suoi pretendenti dai piedi...Alessandro, che non tornerà mai più.
Piaciuto questo capitolo?
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3891919