Ti ucciderò dolcemente

di lmpaoli94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Anniversario scoppiettante ***
Capitolo 2: *** Soldi indecenti per un caso di suicidio ***
Capitolo 3: *** Incongruenze ***
Capitolo 4: *** Avances inconsueti ***
Capitolo 5: *** Legami malati ***



Capitolo 1
*** Anniversario scoppiettante ***


Lunedì 10 aprile.
La settimana era appena cominciata ma per Liam era una giornata fiacca come molte altre.
Dopo che aveva radicalmente cambiato vita diventando un investigatore privato grazie alle sue intuizioni, molti clienti non erano molto certi del loro operato.
Mentre gli commissionavano un lavoro, c’era sempre un problema su qualche imprevisto che poteva compromettere tutta la situazione, mettendo a repentaglio anche la sua stessa vita.
Per non parlare delle cifre esorbitanti che il giovane detective chiedeva.
< La verità va sempre pagata. In un modo o nell’altro > diceva ogni volta il giovane detective mentre si intascava i soldi.
Ma se molti dei clienti spargevano la voce in quella piccola città dell’Alabama, presto Liam si sarebbe trovato definitivamente senza lavoro.
Tutto quello che aveva era un piccolo appartamento che utilizzava come ufficio, per non parlare delle altre stanze lugubri e molto sporche.
Si sa, molti uomini non sono molto precisi in fatto di pulizia, desiderando vivere nel disordine più totale.
Per non parlare delle sigarette che fumava in un solo giorno: quando era molto nervoso, arrivava a fumare quasi 40 sigarette.
Ma in quel mondo vorticoso che era il crimine agganciato ai favori più spericolati, Liam aveva fidanzata che gli faceva abbandonare quel carattere ombroso che lo rendeva scontroso.
< Ciao, tesoro > fece la giovane donna entrando nel suo piccolo mondo.
Fissando la donna con lo sguardo ammaliato come un povero innamorato, non poteva non notare il suo vestitino nero molto corto che risaltavano le sue curve.
Ma dopo la prima sorpresa, non poteva essere felice nel pensare la sua donna vestita in quel modo in giro per la città.
< Sally, dove pensi di andare vestita così? >
< Credo che la risposta la sai già, Liam > rispose la donna con tono seducente.
< Quanti uomini ti hanno guardato nel mentre venivi qua da me? >
< Non lo so… Forse una decina. O forse una ventina. >
< Allora vedi di farmi il loro identikit perché li prendo tutti a pugni. >
Cercando di frenare la sua rabbia, Sally si divertiva sempre un mondo a prenderlo in giro.
< Stavo scherzando, amore. Perché sei così geloso? >
< Perché sei uno schianto e sei la mia fidanzata. >
< Già… E sai che giorno è oggi? >
< Certo. Sono dieci anni che ci siamo fidanzati. >
< Bravissimo… E da quel giorno, io non ho mai smesso di amarti. >
Cercando di tornare al discorso di prima, se c’è una cosa che Liam non poteva fare a meno era la sua gelosia nei confronti di Sally.
Ancora non riusciva a capacitarsi come quella ragazza dagli occhi verdi e dai capelli castani si fosse innamorato di un ragazzo squattrinato e ombroso come lui.
< Liam, che cosa stai pensando? >
< Agli uomini che là fuori ti hanno guardato. >
< Ahahah lo sapevo… Vuoi sapere quale è la verità? Che mi sono cambiata in macchina. >
< Che cosa? >
< Sì, hai capito bene. In un parcheggio completamente disabitato. >
< Ma questo non vuol dire che nessuno ti abbia visto. >
< Amore bello: se qualcuno mi avesse davvero visto, si sarebbe avvicinato a me squadrandomi con occhi malevoli… Ma non è successo. >
< Sei incredibile, Sally. >
< Puoi ben dirlo, tesoro mio… Ho fatto tutto questo per te. Ho voluto mettermi il mio vestitino sexy perchè tu potessi… lo sai bene, cosa. >
Mentre Sally premeva contro di lui e la sua erezione che stava crescendo, Liam si lasciò andare all’eccitazione più pura.
Baciando con avida passione la sua amata, LIam si sentiva impotente quando si trovava in sua compagnia.
Era pazzo di lei e avrebbe fatto qualsiasi cosa, anche essere il suo sottomesso.
Ma Sally, per quanto sexy e accattivante potesse essere, non era mai arrivato a quel punto.
Voleva stare con Liam solo per il piacere di amarlo e di fare la brava fidanzata, promettendogli amore eterno.
Ma quando si trattava di lasciarsi trasportare dalla passione, diventava irrefrenabile.
Mentre la giovane donna aveva buttato il suo uomo sul divano, gli chiese implorante di cavalcarla come non aveva mai fatto prima d’ora, per sentirla mugolare di piacere.
Togliendosi i pantaloni per acconsentire a quella richiesta, Liam non avrebbe mai resistito.
Entrando dentro di lei,  i due non avevano nessun timore di far sentire le loro urla agli altri inquilini di quel palazzo.
< Oddio Liam. Cazzo! >
< Vai così, Sally… Oh sì! >
< Non hai paura che qualcuno ci possa sentire, Liam? >
< Che cazzo vuoi che me ne freghi? Io non farei niente per tenere la mia frenesia d’amore che ho per te. >
< Nemmeno io. Per questo ti amo. >
< E se vuoi saperlo, non ho nemmeno paura che qualche mio cliente possa entrare da quella porta. >
< Liam! Ma non hai chiuso… >
< Assolutamente no. >
< IO non voglio farmi trovare… così. >
< Non ti preoccupare, piccola. Tra poco sarà tutto finito. >
Nel mentre Liam l’aveva fatta tacere sull’argomento, riuscì ad esplodere in un orgasmo dentro di lei prima che un urlo acuto riempì la stanza.
Esausto per tutti quei movimenti, Sally fu assolutamente fiera del suo uomo.
< Sei già stanco, cowboy? >
< No. e se vuoi possiamo ricominciare un’altra volta > rispose la donna con il suo solito tono sensuale < Peccato però che devo tornare al lavoro. >
< Ma come? Così presto? >
< Sono le due e mezzo passate, Liam. A differenza tua, io non posso fare come mi pare nel mio ufficio. Il mio capo si arrabbierebbe molto se arrivassi in ritardo. >
< Questo è il mio unico vantaggio di lavorare da solo. Ma in fatto di clienti… >
< Vedrai che presto ti arriverà una buona offerta per un nuovo caso. Devi solo attendere. >
< Ormai sono due settimane che sto aspettando qualcuno che mi possa dare un caso da risolvere… Credo che dovrei mollare tutto e tornar alla mia vecchia vita da barista. >
< No, Liam. Non te lo permetto > rispose Sally risoluta < Non puoi tornare alla tua vecchia vita con la possibilità di pentirti per tutta la vita. Ed io non permetterò che accada. A costo di tenerti attaccato alla sedia del tuo studio. >
Mentre Liam diceva di quanto potesse essere fiero di lei, non sapeva proprio come avesse fatto nella sua vita buia e oscura senza di lei, l’unico faro della sua vita.
< Promettimi che non ti darai per vinto. Non potrei mai sopportarlo. >
< Lo farò, Sally. Lo farò per noi due. >
< Bravo. È quello che volevo sentirti dire > rispose la donna ritrovando il sorriso < Adesso devo andare davvero. Ci vediamo stasera, ok? >
< Va bene. A più tardi, amore. >
< Buon lavoro. >
Ma nel mentre Sally si dirigeva verso la sua auto sotto lo sguardo attento di Liam, il suo sguardo si rabbuiò all’istante.
Prese il suo cellulare per comporre un numero sconosciuto quanto misterioso.
< E’ giunta l’ora di entrare in azione. Basta con questa farsa… Liam deve capire contro chi si è messo contro. >
< Devo farlo adesso? > domandò la voce dall’altra parte del telefono.
< Sì. Ora. >

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Capitolo 2
*** Soldi indecenti per un caso di suicidio ***


Mentre Liam stava distendendo i suoi nervi fumando nervosamente una sigaretta per non pensare al futuro del suo lavoro, ecco che una svolta improvvisa si mostra dinanzi ai suoi occhi.
Occupato a guardare la pioggia scendere così incessantemente, il sentir bussare la porta del suo appartamento gli fece credere ad un’improvvisa sorpresa di Sally.
< Questa volta che cosa hai dimenticato? >
Andando ad aprire mentre la sua fervida immaginazione veniva interrotta all’istante, fissare quella sagoma femminile, alta e dai capelli rossi arricciolati, fecero arrossire non poco il giovane detective.
< Oh… Salve. Credevo che fosse… >
< Lei è il Detective Park? >
< Sì, esatto. >
< Potrei entrare per parlare di un intricato caso di suicidio? >
< Oh… certo. Che maleducato. >
Cercando di nascondere il suo imbarazzo, Liam cercò di offrirgli qualcosa per stendere la tensione che si era venuta a creare.
< No, grazie. Sono apposto così. >
Mettendosi a suo agio dinanzi alla sua scrivania, la misteriosa ragazza non si azzardava a fissare il detective, nascondendo il suo sguardo dietro a degli occhiali da sole.
< Signorina, si sente bene? >
< Credo proprio di no… Se sono qui da lei, è perché ho bisogno del suo aiuto. >
< Mi dica pure, signorina… >
< Rose Whitaker. Ma mi chiami solo con il mio nome da nubile. Il cognorme Whitaker mi ricorda il mio defunto marito. >
< Scusi se continuo a fare il maleducato, ma lei è… >
< Ero sposata. Fino a quando la scorsa settimana il mio compagno non si è suicidato senza un motivo apparente. >
Volendogli domandare quanti anni potesse avere, alla fine Liam cercò di lasciar perdere.
Ma senza avere la possibilità di lasciar trapelare la sua curiosità, alla fine fu la stessa giovane cliente a dirgli i suoi anni.
< Diciotto anni… Magari lei sta pensando di essermi sposata troppo presto, ma perché aspettare quando ci si può sposare per amore? Io e Tom eravamo davvero felici insieme, fino a quella notte… >
Mentre la voce gli si era rotta improvvisamente, le lacrime si stavano riversando sul viso della giovane vedova.
< Le farebbe bene mostrare il suo viso. >
< Non credo che sia una buona idea, Signor Park. >
< Signorina, se vuole farsi aiutare… >
< E va bene. Ma mi crederà una pazza nel continuare a proteggere e adorare mio marito dopo quello che vedrà… Insomma, io ero davvero innamorata, ma lui era così… >
Non riuscendo a capire quella situazione, Liam si avvicinò a lei per dargli un piccolo conforto anche se non la conosceva appieno.
< La prego. >
< Le do’ così fastidio se mi avvicino a lei? >
< No… E’ che dopo di lui, nessuno ha più osato toccarmi. >
< Lui per caso… >
< Vuole sapere se era un violento? Giudichi lei. >
Convinta a toglirsi gli occhiali da sole, il giovane detective vide che la povera ragazza aveva un vistoso occhio nero.
< Oh mio Dio. >
< Non ha mai visto niente di simile, vero? >
< Sinceramente no. >
< Mi scusi se cambio discorso, ma da quanto tempo fa’ il detective privato di professione? >
< Da qualche mese, ovvero quando ho scoperto di avere un buon intuito. E visto che avevo molti soldi da parte e fare il barista non mi piaceva più, ho deciso di buttarmi in questa nuova avventura. >
< E per ora le sta dando soddisfazioni? >
< Credevo di fare molto di più per la gente di questa città, ma alla fine voglio accontentarmi. Insomma, sono sempre all’inizio. >
< Sono sicura che una volta che riuscirà a risolvere il motivo del suicidio del mio ex marito, la voce di un bravissimo detective si spargerà all’istante. >
Ma Liam, s’eppur avrebbe accettato senza condizioni quel caso che sembrava già risolto, non riusciva a comprendere il motivo perché aveva chiamato lui e non la polizia.
< Perché non voglio che informazioni private siano di dominio pubblico. Forse lei non conoscerà la famiglia Whitaker, ma le confesso che sono una delle famiglie più ricche e importanti della città. >
< Un momento: lei ha forse sposato l’erede di una delle famiglie che esporta il legname in tutto il mondo? >
< Allora vede che mi conosce > rispose la donna smorzando un sorriso < Ma non pensi che mi sia sposata per convenienza. Come ho detto prima, io e Tom ci amavamo davvero. >
< E perché la picchiava? >
< E’ successo solo una volta. Niente di più. >
< Ma una volta potrebbe essere sufficiente… Magari l’uomo si è pentito per averle messo le mani addosso e si è tolto la vita. >
< Questo è impossibile. >
< Perché dice così? >
< Perché dopo questo spiacevole fatto, lui è tornato ad essere il marito amorevole. Fino a quando non l’ho più visto nel letto e mi sono preoccupata.
L’ho cercato in tutta la casa, fino a quando non ho visto il suo corpo appeso senza vita in cucina.
I miei urli furono così talmente forti che l’intero vicinato si riversò dinanzi alla mia porta per sapere cos’era successo.
Completamente sotto shock, mi rinchiusi in camera mia fino all’arrivo della polizia.
Mi avevano fatto un sacco di domande sul rapporto con mio marito e il motivo del mio occhio nero, ma alla fine dei conti hanno sbrigato velocememnte il caso archiviandolo per suicidio.
Ma nessuno sa il perché.. Ed io, come sua consorte, ho assoluto bisogno di saperlo. >
< Perché? Per farsi ancora del male? >
< Questo lo lasci decidere a me, Signor Park. >
< Certo… Per caso i genitori del giovane ragazzo era d’accordo sul vostro legame indissolubile? >
< Assolutamente sì. Mi ricordo la loro sorpresa nel giorno in cui gli avevamo dato la notizia: erano estremamente felici… Ma purtroppo non riuscirà a parlarci molto presto visto che sono andati a Boston. >
< Come? Sono dall’altra parte della nazione dopo che loro figlio? >
< Loro non lo sanno. Non ancora, almeno… >
< E non crede che sia doveroso… >
< HO pregato i poliziotti di questa città corrompendoli in modo che non spifferassero niente ai giornalisti o alla sua famiglia fino a quando non sarei arrivata in fondo a questa storia. Lei mi capisce che ho assoluto bisogno del suo aiuto, vero? >
< Sicuramente. Ma addirittura arrivare a corromperli… >
< Sono una vedova ricca, Signor Park. E lo ero altrettanto anche prima di sposarmi, essendo figlia di un banchiere e di una professoressa di economia e commercio. >
< Bene. Allora il movebte non saranno i soldi, presuppongo… In questo momento dove si trova il corpo del suo defunto marito? >
< L’ho fatto adagiare nella chiesetta di famiglia in una bara ancora aperta. >
< Giusto. Perché seppellirlo? >
< Non ce la faccio a dargli un ultimo saluto, detective Park. È molto più forte di me. >
< Ci credo… Oppure vuole aspettare i suoi genitori? >
< Non lo so. Non c’ho ancora pensato… Quindi la prego, mi aiuti a risolvere questo caso che a mio avviso mi pare molto intrigato. >
Convinto alla fine dalle parole della giovane vedova, Liam rispose con un sorriso accattivante prima di esporgli il suo pagamento.
< Oh, non ce ne sarà bisogno > fece la donna dandogli in mano una valigetta.
< E questa? Che cos’è? >
< La apra, così vedrà. >
Incuriosito, Liam non avrebbe mai pensato di vedere nella sua vita così tanti soldi in una volta sola.
< Che significa questo? >
< Il mio pagamento dall’inizio alla fine. Un milione di dollari possono bastare? >
< Ma io non credo che… >
< Ne vuole di più? Posso arrivare a due milioni di dollari, se vuole. Ma se pretende più soldi… >
< Assolutamente no! io volevo dire… che sono troppi. >
< Se le merita fino all’ultimo dollaro, Signor Park. Sono convinta che non mi deluderà. >
< Cercherò di fare del mio meglio > rispose il giovane uomo completamente spiazzato < Adesso sarebbe così gentile da portarmi a casa sua per analizzare la scena del crimine? >
< Certo. Prima però, mi deve scusare. Devo fare una telefonata importante. >
< Riguarda forse la sua famiglia o quella dei genitori del ragazzo? >
< No. voglio solo dire ad un’amica che oggi non ci potremmo vedere, senza però confessare niente. >
< FDaccia pure quello che crede. Io intanto vado a prendermi la giacca. >
< Ok. >
Senza mollare per un istante il detective, Rose rimase sull’uscio della sua camera a fissare ogni suo movimento.
< Il detective ha accettato. Adesso andremo a casa mia. >
< Ottimo lavoro > rispose la figura misteriosa dall’altra parte del telefono < Sapevo che non avrebbe rifiutato tale cifra. >
< Non credo ci averlo convinto con i soldi. >
< Ah no? allora con quale messo? >
< Le mie parole e la nostra storia l’hanno convinta, S. Il nostro percorso di vendetta può incominciare. >
< Esatto. Ma vedi di non fallire, altrimenti quella che ci rimetterà sarai proprio tu, Rose. >
< Ti ho mai deluso in qualche modo? >
< Assolutamente no. però non si sa mai… >
< Vedi piuttosto di stare lontana da noi se non vuoi essere scoperta. >
< Non vi preoccupate. Vi fisserò a distanza > disse infine la voce misteriosa prima di interrompere la conversazione e lasciare la giovane vedova alquanto interdetta.
< Adesso sono pronto per partire, Signora Whit… >
< Rose. Chiamami semplicemente con il mio nome. E basta questi convenevoli. >
Facendo quella richiesta che sapeva quasi di una preghiera, Liam fu ammaliato dal suo accattivante disarmo, mentre Liam non poté che rispondere con un sorriso sincero.
< Non c’è nessuno oltre a me che potrebbe starti vicino, Rose? >
< No, Liam. In questo momento l’unico di cui possa fidarmi sei tu. >
< Non credo che sia… >
< E’ la soluzione migliore. Tu non mi deluderai… In fondo l’hai promesso, no? >
< Certo. Ma oltre al caso, non saprei come esserti utile in altri modi. >
< Questo lascialo decidere a me > rispose la vedova con tono sensuale sussurrandogli quelle parole flebili nel suo orecchio < Adesso andiamo? >
< Sì, sarà meglio. Non vorrei ritardare ulteriormente. >
< Sì. Prima questa storia finirà, meglio sarà per tutti noi. >
< Io invece volevo alludere che questa sera avrei un appuntamento con la mia fidanzata. >
Sorpresa da tali parole, Rose decise semplicemente di distogliere lo sguardo da lui.
< Ho detto forse quslcosa che non va, Rose? >
< No, ovvio che no. mi fa uno stranpo effetto sentire una coppèia di fidanzati… Mi dispiace. >
< Non ti deevi dispiacere, Rose > disse subito l’uomo cercando di non parlare di quell’argomento < So che ti pesa molto sentire un uomo e una donna che si amano. Non sei ancora pronta per ricominciare e questo lo capisco… Se sarà necessario, rimarrò tutto il tempo per cercare di consolarti. Come un amico che non hai mai avuto. >
< Non potevo credere che tu potesi essere così gentile… Spero che non sia solo per la mia offerta. >
< Ovvio che no. anche se sembro molto ombroso e certe volte burbero, ho un cuore sincero che parla per me. >
< Mi piacerebbe davvero conoscerti meglio, Liam. >
< La cosa migliore è concentrarsi sul caso, non credi? >
< Certo. Scusa > rispose la donna imbarazza.
< Andiamo. La verità ha bisogno di noi. >

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Capitolo 3
*** Incongruenze ***


Giunto alla villa dei Whithaker, Liam riusciva a percepire un silenzio surreale che metteva i brividi.
Anche se l’edificio era posto in cima ad una collinetta dove si poteva godere di un panorama mozzafiato, non si poteva dire lo stesso del luogo.
A primo impatto sembrava abbandonato a sé stesso, mentre tutti gli alberi circostanti erano seccati che gli davano un aspetto da far venire la pelle d’oca.
< Questo luogo non saprei come definirlo in una sola parola > fece Liam appena si ritrovò all’interno < Insomma, queste sfaccettature horror e questi quadri antichi di morte e di sangue rendono il tutto… >
< Pauroso > rispose Rose finendo la frase.
< Non avrei voluto dirlo, però… >
< Non ti devi preoccupare, Liam. Io e il mio defunto marito avevamo dei gusti molto dark. >
< Lo vedo… puoi farmi da guida per arrivare in cucina. >
< Prego. Da questa questa parte. >
Ogni minuto che passava in quell’abitazione, Liam si sentiva molto a disagio e un poco impaurito.
< Eccoci qua. Questa è l’entrata della cucina > fece la giovane vedova senza aver e il coraggio di entrare.
< Non vuoi proprio… >
< Scusami, Liam. Non ce la faccio. È più forte di me. >
< Nessun problema. Dimmi piuttosto come si sono svolti i fatti. Tuo marito si è arrampicato sul tavolo di cucina e appeso il cappio al ventilatore sul soffitto? >
< Esatto. Si è tolto la vita in questo modo. >
Vedendo il disastro lasciato in cucina, Liam capì che era rimasto uguale a quel giorno fatidico.
< Dopo la morte di tuo marito non sei più entrata qua dentro? >
< No. sono tornata nel mio vecchio appartamento rinchiudendomi in me stessa. Solo oggi ho avuto il coraggio di parlare con te. >
< E dimmi Rose dov’è che abiti? >
< A Tracy Street, tra la nona e la quarantacinquesima strada. Un bel quartiere, anche se molto rumoroso. >
< Sì, l’ho presente… Ora che cosa puoi dirmi di tuo marito? >
< Che cosa vuoi sapere, Liam? >
< Qualsiasi cosa. Chi frequentava, le sue amicizie, il suo lavoro… Qualsiasi cosa che ti possa venire in mente. E gradirei vedere il suo corpo, se non ti dispiace. >
< Sapevo che prima o poi me l’avresti detto. >
< Posso rimanere da solo con lui se per te è troppo difficile. Dimmi solo dove si trova la chiesetta di famiglia. >
< Non ti preoccupare. Ce la faccio a guidarti. >
Ma fissandolo sguardo della giovane donna, Liam capì che non era a suo agio.
< Sei molto pallida, Rose. Secondo me hai bisogno di riposarti. >
< Sto bene. Liam. >
< No, tu non stai affatto bene. >
< Purtroppo nessuno mi può aiutare a parte te… Non ho dormito da giorni e gli incubi non fanno altro che annebbiare la mia mente. >
< Non puoi permetterti di rimanere sola. È troppo pericoloso. >
< Allora cosa pensi di fare? Ti ho già detto che nessuno deve sapere della sua morte fino a quando non avremmo scoperto il perché… >
< Non c’è qualcuno che possa starti accanto? >
< Ho perso i contatti con tutti i miei amici una volta che stavo con Tom. lui era estremamente geloso di me e non aveva nessuna intenzione di dividermi con nessuno. >
< Un fidanzato molto possessivo > rispose il detective con tono pensieroso < E tu non hai mai fatto niente per ribellarti al suo volere? >
< E rischiare che potesse diventare violento? Assolutamente no. >
Sentendo la risposta della donna, Liam capì qualcosa che lo sorprese molto.
< Mi vuoi forse dire che tuo marito Tom era violento anche prima del matrimonio? >
< Non ho detto questo… >
< Ma l’hai fatto intendere perfettamente. Perché dalle tue parole, mi hai fatto capire che avevi paura di lui anche nel periodo in cui eravate fidanzati. Non ho forse ragione? >
< Sciocchezze. Tom è stato molto buono con me. >
< Rose, la devi smettere di mentire a te stessa. Così non mi aiuti. >
< Non voglio parlare di argomenti brutti che riguardano il mio defunto marito… D’accordo che era una brutta persona, ma lui mi amava. Mi amava davvero. >
< Però tutto questo lo potrebbe aver portato al suicidio… Un gesto molto folle per farla finita. È inutile che tu mi rappresenti il rapporto con lui come intoccabile e idilliaco. Perché sono estremamente sicuro che non sia così. E se tu continuerai a non aiutarmi, i miei sospetti potrebbero cadere definitivamente su di te. >
< Pensavo di essere già sospettata > rispose Rose con tono pacato.
< Forse sì… Ma non voglio arrivare a veloci conclusioni… Vuoi dirmi dove si trova tuo marito? >
< Vieni con me. >
Attraversando il giardino sotto quel cielo grigio e plumbeo, Liam pensò che la chiesetta di famiglia era incredibilmente più spaventosa che la villa in generale.
La costruzione richiamava a qualcosa di davvero singolare, come la forma di un teschio.
< C’è qualche problema, Liam? >
< No… va tutto bene. >
Una volta all’interno, Liam sentì brividi di freddo attraversare il suo corpo mentre davanti a lui c’era il corpo senza vita di Tom Whithaker.
Vedendo il suo corpo in uno stato di decomposizione, l’aria del luogo era al limite del respirabile.
Analizzando velocemente il corpo, Liam riuscì asolo a vedere il livido intorno al collo del cappio che gli aveva tolto il respiro, mentre la sua carnagione pallida era a dir poco macabra.
< Usciamo di qui. Subito > fece il giovane detective con un fazzoletto che gli ricopriva il naso.
Una volta richiusa la chiesetta di famiglia, Rose gli domandò se aveva trovato qualcosa di interessante.
< A parte la puzza, niente che mi possa far riflettere. >
< Adesso come possiamo sapere il motivo per cui si è suicidato? Non ha lasciato nessun messaggio o una lettera. >
< Sarà lei che dovrà aiutarmi in questo caso. >
< Che cosa potrei fare? >
< Mi faccia conoscere tutte le persone collegate a suo marito. Per esempio tutti coloro che hanno lavorato con lui. >
< Mi dispiace Liam, ma negli affari di lavoro del mio defunto marito, non avevo il permesso di sapere con chi lavorava e come lavorava. >
< Perché? Forse nascondeva qualche affare illecito? >
< Non entro nella sua azienda da molti anni. L’ultima volta che è successo ho visto che quegli uomini sfruttavano i loro operai. è stato davvero troppo orribile per me: orai massacranti e senza avere una pausa per bere o mangiare. >
< Perché non hai denunciato tutto questo alla polizia? >
< Come può la polizia corrotta di questa città aiutare a risolvere un caso che metterebbe in cattiva luce l’azienda di mio marito e della sua famiglia? Nessuno poteva aiutarmi in quel frangente. Ed io ero destinata a fare la mogliettina di casa… Magari mio marito mi ha tradito con chissà quante donne. >
< Magari alla fine sei riuscita a vendicarti facendomi credere che tuo marito si sia suicidato. >
< Che cosa vuoi insinuare, Liam? > domandò la donna visibilmente seria.
< Non lo so. Sto solo facendo delle supposizioni > rispose vagamente l’uomo < E se non hai niente da nascondere… >
< Lui mi ha picchiato! Come potevo difendermi da lui? Io ero molto debole ai suoi occhi. Non sapevo badare a me stessa! >
< Un ottimo modo per vendicarti, non credi? >
< Non sono un assassina, Liam. Non potrei mai arrivare ad uccidere mio marito. >
< Questo lascialo decidere a me. >
Tornando verso la sua auto, Liam non vedeva l’ora di lasciare quel posto macabro.
< Adesso dove te ne vai? >
< Per oggi abbiamo finito. Devo fare alcune ricerche su di te e sull’azienda di tuo marito. Chissà se riuscirò a trovare qualcosa di interessante… Intanto ti consiglio di rimanere lontana dai guai. So che la solitudine possa essere una cattiva bestia, ma ti consiglierei di tornare nel tuo appartamento. Da sola. >
< Perché? Devo continuare a vivere in un certo modo, no? non posso continuare a deprimermi. >
< Hai forse qualche idea la riguardo? >
< Magari stasera andrò ad ubriacarmi. Alla faccia di mio marito e di quello che sono veramente. >
< Libera di fare quello che vuoi… Stasera vedi di non disturbarmi, visto che ho una cena molto importante con la mia fidanzata. >
< Ed io che pensavo che saresti rimasto qui con me… >
< Avrei voluto farlo… Ma sarebbe meglio mantenere le distanze tra cliente e detective. Per il nostro bene. >
< Devo dire che sei molto bravo a cambiare le carte in tavola quando vuoi, detective Liam > rispose Rose alquanto indispettita.
< Non prenderla male. Lo faccio per il tuo bene… Ci sentiremo molto presto, ok? Come ti ho detto prima, vedi di stare lontano dai guai. >
< Non posso promettertelo. >
< Allora vedi di non finire come tuo marito. >
< Non mi spingerò tanto oltre. Stai tranquillo. >
< Lo spero tanto > disse infine il giovane detective non riuscendo a staccare gli occhi da quell’anima dannata che aveva appena conosciuto.
“Rose Whithaker… So che sei stata tu ad uccidere tuo marito. Ma chi ti ha spinta fino a commettere un simile atto brutale? Tenerti d’occhio sarà la priorità per me e il tuo continuo negare di aiutarmi, fa’ di te una persona molto introversa… Vedremo come andrà a finire.”

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Capitolo 4
*** Avances inconsueti ***


Tornato nel suo ufficio per sistemare alcune pratiche prima di dedicarsi completamente al pensiero di una cena romantica con la sua decennale fidanzata, Liam non avrebbe mai creduto di ricevere una telefonata che avrebbe distrutto tutti quei piani.
< Pronto? >
< Ciao tesoro, sono Sally. >
< Ciao, amore. Tra poco passerò a prenderti per andare a cena fuori. Ho prenotato in un ristorantino molto intimo che sono sicuro che ti piacerà moltissimo. >
< E’ per questo che ti ho chiamato, Liam… Stasera non possiamo uscire. >
< Che vuoi dire? >
< Ho molto lavoro da fare e credo che rincaserò molto tardi. Mi dispiace, ma non posso fare altrimenti. >
< Ma non potresti farti sostituire da qualcuno? Insomma, oggi è una giornata molto speciale per noi. >
< Lo so. Ma non posso fare altrimenti. Siamo molto indietro con il lavoro e non posso farmi sostituire. >
< Non potete continuare domani? >
< Liam, per favore. Non rendermi le cose abbastanza difficili > rispose la donna con tono freddo.
Pensando di non essere fuori luogo, Liam fece intuire tutto il suo disappunto per quella serata ormai rovinata.
< Magari potresti sistemare la casa in attesa del mio ritorno. Ti prometto che sarà una notte indimenticabile. >
Non volendo rispondere, Liam decise di rimanere in silenzio cercando di placare la sua rabbia mentalmente.
< Liam? Ci sei? >
< Va bene. Ti aspetterò a casa. Ciao. >
Riagganciando la chiamata visibilmente inorridito, Liam non avrebbe mai creduto di passare il resto della da solo.
IL suo disappunto fu così snervante da prendere tutte le sue cose e lanciarle per terra cercando di sfogarsi inutilmente.
“Era solo una scusa. L’ho percepito dalla sua voce… Oggi sembrava tutto così bello, ma adesso… Sembra sparito qualsiasi cosa. Ed io non posso fare niente.”
Nel mentre rimaneva con le mani sfiorare la sua faccia per cercare di ritrovare tutto il controllo, qualcuno suonò al campanello della sua porta.
“Adesso chi potrebbe mai essere?”
Non avendo intenzione di vedere nessuno, sparava con tutto il cuore che fosse un vicino o una visita di minore importanza.
Ma quando vide che si trattava di Rose, la sua sorpresa diventò reale.
< Rose… Che cosa ci fai qui? >
< Posso entrare? Oppure devi vederti con Sally? >
< No. stasera sarò da solo. >
< Oh… capisco. >
< Perché non entri? > gli domandò l’uomo con tono invitante < Sono convinto che non sei giunta qui per caso. >
Distogliendo lo sguardo dal giovane uomo, Rose avanzò verso il suo appartamento con occhi9 compiaciuti e stranamente vogliosi.
< Sei davvero un bravo detective, Liam. Sai come catturare l’attenzione di chiunque e riesci ad avere un intuito perfetto. >
< Cerco sempre di fare di meglio… Anche se ci spostiamo nella mia vita sentimentale, certe volte penso che la mia fidanzata Sally mi sfugga dalle mani. >
< Ne vuoi parlare? >
< Oh… non credo che ti interessi. >
< Questo non è assolutamente vero. Noi donne siamo sempre pronte a pettegolezzi. Soprattutto quando cerchiamo di aiutare una storia d’amore come la vostra. Perché dopo dieci anni, penso che il vostro amore sia più forte di qualsiasi altra cosa. >
< Non credo di poter dare questa impressione… Ma d’altronde non ti piacerà, ne sono convinto. >
< State forse attraversando un brutto momento? >
< Forse sì… ma non so dirlo con certezza. >
< Senti che ti sta sfuggendo di mano? >
< Purtroppo non è la prima volta che Sally mi da’ buca in questo modo: quando dovevamo festeggiare il nostro primo anno di fidanzamento, ha avuto la bellissima idea di rimanere accanto a sua madre perché si sentiva sola. Solo dopo un po’ di tempo io e lei abbiamo scoperto che era un’alcolizzata e cercava di dimenticare tutti i problemi di un marito che l’aveva abbandonata.
In quei momenti mi sentivo che avevo potuta perdere per sempre perché si stava allontanando da me, ma poi alla fine si è risolto tutto e siamo tornati ad amarci. >
< Ma questo non è un valido motivo > protestò Rose < Insomma, non voleva di certo mancare al tuo appuntamento. Doveva solo stare vicino a sua madre. >
< Lo so… Forse è perché aspettavo quel momento da troppo tempo e non volevo che niente e nessuno potesse rovinarlo. E purtroppo ho fatto la figura dell’egoista. >
< Sì, hai detto bene… E poi? ci sono stati altri brutti momenti? >
< Sicuramente. Ma adesso non voglio parlarne per nessun motivo. Non voglio continuare a deprimermi… non oggi. >
Fissando l’uomo che stava continuando a soffrire, Rose gli domandò se poteva fare qualcosa per lui.
< Dimmi piuttosto perché ti trovavi da queste parti. Sono molto curioso. >
< Diciamo che non avevo voglia di rimanere da sola in un appartamento come ho fatto nell’ultima settimana. Sapendo che tu avevi un impegno più importante, ho voluto lo stesso ritentare per cercare di trovarti e alla fine non mi sono sbagliata. >
< Già. Certe volte il destino è molto avverso, non trovi? >
< E in questo momento che cosa stai pensando del destino? > domandò Rose con tono sensuale.
< Direi che mi sta prendendo in giro. Nel vero senso della parola. >
< E che cosa pensi di fare in questo momento mentre continui a deprimerti? >
< Sinceramente non lo so. Hai forse qualche suggerimento? >
< Non so se potrebbe piacerti… Soprattutto sapendo del tuo cuore impegnato. >
Mentre la giovane Rose non smetteva di guardarlo con occhi imploranti, Liam non avrebbe resistito ancora per molto.
In quell’istante si sentiva solo e abbandonato, ma la presenza di quella stupenda vedova, rendeva il momento davvero eccitante.
Contemplando ogni piccolo passo per arrivare dritto alle sue labbra, il giovane detective non avrebbe fatto niente per fermarla, acconsentendo ad ogni singolo tocco.
< Rose Whithaker, è questo quello che cerca? >
< Ti h0o già detto di non chiamarmi più con questo nome. >
< Lo so… Ma in questo momento è più forte di me. >
< Vuoi forse ricordarmi da dove provengo? Dopo la morte di mio marito, sento che non faccio più parte di quel mondo. >
< E adesso in che mondo vorresti trovarti? >
< Non l’hai ancora capito, sciocco che non sei altro? >
Avvinghiandosi al suo collo, Rose incominciò a baciarlo con passione e trasposizione mentre l’uomo cercava di spogliarla assiduamente.
In pochi istanti, i due amanti si ritrovarono nel letto di lui a consumare un amore frenetico quanto rapido che avrebbe cambiato per sempre le loro vite.
In un solo istante, Liam aveva distrutto per sempre il rapporto decennale che aveva con Sally, immergendosi dentro l’anima e un corpo così perfetto quanto maledetto.
< Non avrei mai creduto che tu… >
< A mio parere parli troppo, Signora W. >
< Quando la smetterai di farmi arrabbiare? >
< Magari quando mi farai venire. >
< Ti meriteresti di rimanere a stecchetto, sai? >
< Non possiamo. Ormai ci siamo dentro fino al collo. >
Mentre Rose non smetteva di baciarlo in ogni parte del suo corpo, Rose si sentiva impotente di fronte a lui.
Il giovane detective, per quanto l’erotismo lo stava travolgendo, perse il corpo di quella donna facendolo godere come non gli era mai capitato prima.
< Oh, Liam… Cosa mi stai facendo? >
< Quello che avrebbe dovuto farti l’uomo prima di me: farti godere come una porca. >
< Sei davvero un gran bastardo, sai? >
< Fa parte del mio lavoro. In fondo devo arrivare fino in fondo ad ogni faccenda. Come arriverò in fondo a questo intrigato caso che ti riguarda. >
Mentre Rose lo fissava con sguardo allibito e un po’ impaurito, sentiva tutta la sua eccitazione scomparire improvvisamente.
< Che succede? Perché ti sei fermata? >
< Non avresti dovuto parlarmene > rispose Rose seriamente < Adesso hai superato ogni limite. >
Rivestendosi alla svelta, Rose si pentì subito di essere venuto nel suo appartamento per cercare un po’ di compagnia e del sesso che avrebbe reso la serata interessante.
< Aspetta. Mi dispiace, Rose. >
< No, non è vero. Tu sei solo un cinico detective che si diverte a far soffrire le persone vicino a lui. >
< Eh no! questo non te lo permetto! >
Infuriato per quelle parole, Liam cercò di fermare quella donna così intrigante e misteriosa che in un solo giorno gli aveva fatto perdere la testa.
Ma l’arrivo della sua amata Sally, aveva reso il momento ancora più sconvolgente e dannatamente complicato.
Mentre lo sguardo di Sally si andava a perdere su quei due corpi nudi, la sua rabbia e la sua disperazione si andarono a mischiare ad un rancore assopito da troppo tempo.
< Sally… >
Cercando di raggiungerla, Liam fu costretta a corrergli dietro con solo le mutande addosso, mentre una forte pioggia battente cadeva su una situazione davvero compromessa.
< Sally! Fermati! >
< Sei un dannato bastardo! Come hai potuto tradirmi in questo modo?! Volevo farti una sorpresa, invece se tu ad avermela fatta. Hai rovinato tutto, Liam. Tu rovini sempre tutto! >
< Sally, mi dispiace davvero. Mi sono fatto prendere da un momento di debolezza e non ho potuto resistere. >
< Cerca tutte le scuse di questo mondo, ma tra noi non cambierà più niente: è finita. >
Montando nella sua auto, Sally avrebbe volentieri investito colui con cui aveva legato per tutti questi anni, ma la sua rabbia e il suo rancore sarebbero stati presto un lontano ricordo.
Una volta lasciato Liam da solo a rimuginare sui suoi errori, Sally avvertì Rose per l’ottimo lavoro svolto.
< Adesso che mi sono liberato di lui, posso attuare l’ultima parte della nostra vendetta. >
< Sai Sally, avevi ragione tu su Liam: a letto è davvero un portento. >
< Rose, vedi di concentrarti sul piano. Ora che sei tu la persona più vicina a lui dovrai fare in modo che un terribile incidente lo possa togliere di mezzo. Per sempre. >
< Vedrò cosa posso fare. >
< Cancella subito questa chiamata e il mio numero di cellulare. Liam potrebbe controllartelo, sai? >
< Non glielo permetterei mai. >
< Fai come ti dico, Rose. La prudenza non è mai troppa > disse infine Sally prima di agganciare la chiamata e fissando lo specchietto retrovisore con sguardo compiaciuto.

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Capitolo 5
*** Legami malati ***


Ritornando nel suo appartamento mentre la pioggia l’aveva completamente bagnato dappertutto, la distruzione dello stato d’animo avevano preso il sopravvento su Liam.
Aveva rotto una relazione che si basava su principi fondamentali e la sua donna non l’avrebbe mai perdonato.
< Liam… >
< Vattene via da qui, Rose. Io e te abbiamo già fatto fin troppi danni > rispose l’uomo senza mezze misure.
< Liam, so che puoi sentirti a terra dopo che la tua fidanzata ha scoperto tutto questo, ma se ne dovrà fare una ragione. >
< No! abbiamo sbagliato noi due! Io non dovevo… non potevo… >
Mentre le parole gli si rompevano in bocca, Liam non riusciva più a sopportare tutto questo.
< Rose, io e te non ci conosciamo affatto. Tu potresti essere una criminale, mentre io… >
< Cosa? credi ancora che io sia la principale sospettata? >
< Per ora sei la prima e l’unica sospettata, di conseguenza sei la principale. Non ho intenzione di controllare le persone che lavoravano con il tuo ex marito perché credo che non ce ne sarà bisogno. >
< Puoi spiegarti meglio? >
< Adesso no. Perché devo avere ancora le prove necessarie… Quindi ti consiglio di andartene via subito. >
Contrariata dal volere di Liam, Rose non accettava di venire usata in quel modo.
< Prima mi scopi con piacere, mentre ora mi getti via come un panno usato. Ma non ti vergogni? >
< Forse sì. Ma questo sono io… E’ stato bello finché è durato, ma adesso è finito. Io e te non potremmo mai stare insieme. Nemmeno se volessimo. >
< Sei un fottutissimo bastardo! >
Gridando a squarciagola per far valere la sua presenza, Rose non accettava di essere scaricata in quel modo.
< Adesso che cosa vuoi fare? Vuoi uccidermi come hai fatto con il tuo ex marito? >
< Smettila! Stai solo dicendo delle sciocchezze! Io non avrei mai potuto farlo! >
< Davvero? Nemmeno quando l’hai scoperto a tradire? >
Mentre lo sguardo di Rose si era perso nel vuoto, il racconto di Liam fu molto dettagliato e soddisfacente.
< Mercoledì 2 gennaio, ore 18:30.
Dopo che tu e Tom avete passato un bellissimo ultimo dell’anno e il successivo giorno, una brutale litigata rischia di minare i vostri rapporti per sempre.
Lui ti vedeva come la donna di casa, mentre tu volevi essere libera lontano da tutti.
Ma in verità, era il tuo ex marito che voleva sentirsi libero. E in che modo? Andando a letto con donne diverse.
Adesso dimmi, Rose: sai con quante donne tuo marito è andato a letto? >
< Ha fatto sesso solo con me! >
< Eppure i giornalisti non erano dello stesso avviso… Si da’ il caso che io abbia riscontrato delle somiglianze molto vaghe nel viso del tuo ex marito: un uomo bello, ombroso e molto seducente… Nonché mio grande amico. >
< Ma che diavolo stai dicendo? >
< Ero là anch’io quando l’hai colto sul fatto mentre stava scopando con una brunetta.
Lui mi aveva trascinato in una vita che non mi apparteneva, ma evitando tutte le sue insistenze, ho deciso di acconsentire alla sua follia.
Sia chiaro che io non ho mai fatto sesso con una puttana, essendomi limitato a rimanere nel locale a sorseggiare qualche cocktail e a parlare con il barista.
Ma non siamo qui per parlare di questo… Tu hai sorpreso tuo marito e non hai fatto niente per coglierlo sul fatto.
Stavi soffrendo come non mai e il tuo pianto si era riversato nelle mie orecchie in maniera disperata.
Ma fu in quel momento che avevo capito che la tua vendetta aveva preso il sopravvento.
Non so cos’hai fatto dopo aver beccato tuo marito, ma per molte settimane (matrimonio compreso), hai fatto finta che non fosse successo niente.
Fino a quando non hai sputato tutto il veleno contro di lui, inveendo come una dannata.
L’hai strangolato con tutta la forza che avevi in corpo e l’hai appeso al ventilatore sul soffitto della cucina facendo pensare ai poliziotti che era stato un incidente.
Per non dimenticare di come l’hai corrotti: un’ottima mossa.
Avevi tutto da perdere… Ma adesso c’è un punto che non comprendo: perché hai deciso di assoldare me come detective per arrivare in fondo a questa storia? Solo perché hai sentito parlare di me? O volevi distruggere la mia relazione? Avanti, adesso non è più il momento di nasconderci. >
Nascondendo agli occhi di Liam un sorrisetto malefico, Rose non poté che fare i complimenti al giovane uomo.
< Sei sicuro di voler sapere ancora la verità? >
< Che cosa vuoi da me? >
< IO? Niente in particolare… Sono solo una povera vedova che ha bisogno di riscoprire il piacere della vita. E tu sapevi bene come aiutarmi. >
Ancora una volta, Rose si avvicinò a lui con sguardo fuorviante e seducente.
< Stavolta sarà diverso, Liam. Saremo definitivamente soli. >
Mentre la giovane donna continuava ad abusare del detective, improvvisamente tirò fuori dal suo vestito un coltello affilato che per poco ferì mortalmente il detective.
< Perché adesso scappi da me? È ora che inizia il divertimento, Liam. >
< Tu sei solo una povera pazza. Vattene via da qui! >
< Perché dovrei farlo? non vuoi conoscere la mente di tutto questo? Magari posso chiamarla dinanzi a te… >
< Di cosa stai parlando? >
Componendo un numero sconosciuto, appena Liam sentì la voce dall’altra parte del telefono, rimase visibilmente sbigottito.
< Rose? Perché mi stai chiamando? Ti avevo detto… >
< Liam sa tutto. Vieni subito a casa tua. Dobbiamo concludere il giorno del tuo anniversario con il botto. Ti aspettiamo, amore. >
Liam, fissando Rose con lo sguardo perso nel vuoto, non sapeva più come comportarsi.
< Che cosa significa tutto questo? >
< Significa che Sally non è mai stata innamorata di te. Voleva solo vendicarsi… In tutto questo tempo ti ha preso in giro e tu non ti sei accorto di niente. >
< Io… non capisco… >
< E’ successo tutto dieci anni fa’ > cominciò a raccontare Rose < Tu e lei stavate uscendo da pochi giorni.
Era tutto magnifico e voi vi stavate iniziando a conoscere.
Una bella sera, mentre stavate passeggiando sul parco, tu e Sally vi siete fermati su una panchina a baciarvi appassionatamente.
Ma improvvisamente qualcosa ha interrotto il vostro amore.
Inizialmente credevate che fosse un volgare ladro intanto a rubare la borsa della sua amata… Peccato che fosse il suo ex ragazzo di cui era ancora segretamente innamorata.
Però quella sera qualcosa andò storto e tu lhai ucciso con la sua stessa arma… Non è forse così, Liam Park? >
< E tu come diavolo sai di questa storia? >
< Sono stata io a raccontarglielo > rispose Sally irrompendo nell’appartamento puntandogli addosso la pistola < Rose, che cosa volevi dimostrare con questo? >
< Liam ha scoperto tutto. Dovevamo entrare in azione. >
< Non avrei mai creduto di avere un fidanzato davvero intelligente… Allora Liam, pensavi davvero che dopo quel fatto io ti avessi perdonato? Ho fatto finta per tutto questo tempo. Oltre che a tradirti in maniera indegna, proprio come oseresti dire tu. >
< Quindi tu e lei… >
< Vuoi forse una dimostrazione? > domandò Rose < Eccola. >
Prendendo dolcemente il viso di Sally, Rose cominciò a baciarla con passione sotto lo sguardo atterrito di Liam.
La sua rabbia stava per avere il sopravvento, mentre doveva fare di tutto per guardarsi dalla pericolosità di quelle donne.
< Adoro sentire la tua lingua dentro la mia tesoro > rispose Rose con tono seducente < Mi sei mancata tantissimo. Ora così non potremmo più nasconderci da nessuno. >
< Sì… Ma prima che ne dici di far fuori il nostro uomo in comune? >
< Certo, Sally. Non ci devono essere testimoni. In nessun caso. >
Mentre Rose si avvicinava a Liam con lo sguardo assetato di sangue, lo minacciò dicendogli che gli avrebbe tagliato il suo pene con tanta delicatezza che non avrebbe mai sofferto.
Ma grazie ai riflessi pronti e alla fortuna dell’uomo, Liam tirò fuori dalla scrivania una pistola che nemmeno Sally sapeva che potesse possedere.
< Sally! Che significa questo?! >
< Io non pensavo… >
< Abbassate subito le armi prima che uno di noi si faccia male. >
Ma Rose, per quanto arrabbiata e determinata potesse essere, decise lo stesso di attaccare l’uomo, riuscendo a ferirla di striscio.
Ma Liam, per difendersi, fece partire un colpo di pistola al suo indirizzo, uccidendola a sangue freddo.
Assistendo a quel macabro spettacolo, Sally non poteva sopportare che un’altra persona a lei molto cara, potesse morire in questo modo.
< Maledetto! Hai ucciso la mia amante! Ti odio! >
< Stai indietro! Tu potresti essere la prossima. >
Mentre lo squadrava con ghigno malefico, Sally lu punzecchiò dicendogli che non avrebbe mai avuto il coraggio.
< Sarò io che ti ucciderò… dolcemente o freddamente. A te la scelta. >
Mentre Anche Sally si apprestava nel disarmarlo, inavvertitamente Liam fece partire l’ennesimo colpo, uccidendo anche la sua ormai ex fidanzata che in tutto questo tempo l’aveva tradito impunemente.
Ma Liam, per quanto potesse odiare quelle donne, non avrebbe mai voluto che potesse succedere tutto questo.
< Hai visto, Liam? Hai fatto i conti con il tuo passato… Adesso le tue sfumature ombrose ti perseguiteranno. Per tutto il resto della tua vita. >
< Smettila di parlare. Tu ti salverai, Sally. Non puoi morire. >
< Non ho più nessun motivo di rimanere in vita, tesoro… Hai ucciso la mia dolce metà. Pensavi davvero di prendere il suo posto? >
< E’ stato un dannato incidente, cazzo! >
< No… Non è così… Ma adesso non ha più importanza. Addio, Liam. È stato bello finché è durato. >
Esalando l’ultimo respiro proprio dinanzi ai suoi occhi, Liam cominciò a sfogare la sua disperazione con un pianto silenzioso e agonizzante.
Non sapendo cosa fare e con due cadaveri nel suo appartamento, Liam non aveva nessuna intenzione di finire in prigione per colpa di quelle due donne.
“Non finirà così… non mi prenderanno mai.”
Prendendo solo la sua pistola e qualche soldo per tirare avanti, Liam scappò dal suo appartamento senza voltarsi indietro a guardare quello che aveva fatto, scomparendo misteriosamente nel buio senza lasciare alcuna traccia.
Dove si trovi tutt’ora il giovane detective, rimane ancora un mistero.

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